Sua Santità il Dalai Lama a Ginevra

Sua Santità il Dalai Lama alla Conferenza Cina - Tibet

Sua Santità il Dalai Lama alla Conferenza Cina - Tibet

Giovedì 6 agosto 2009, Sua Santità il Dalai Lama incontrando a Ginevra la Presidente del Parlamento Svizzero, Chiara Simoneschi-Cortesi, ha espresso le sue preoccupazioni per i cambiamenti climatici.
“Per il Tibet il cambiamento climatico rappresenta una minaccia più grave dell’attuale situazione politica” questo è il senso del messaggio principale comunicato da Sua Santità il Dalai Lama al Presidente della Camera dei Rappresentanti, Chiara Simoneschi-Cortesi. Ed ha aggiunto: “Gli scienziati affermano che il rapido scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya potrebbe avere conseguenze disastrose per il Tibet, dove nascono molti dei più grandi fiumi dell’Asia.
“Il Dalai Lama mi ha chiesto di sollevare la questione con il Ministro degli esteri Micheline Calmy-Rey in modo da includerli nelle discussioni internazionali”, ha detto Simoneschi-Cortesi, che ha aggiunto d’essere rimasta “profondamente commossa” dal suo incontro con Sua Santità il Dalai Lama. I due hanno parlato delle loro culture e dei “valori condivisi, come l’amore, il rispetto, la tolleranza e la non-violenza”.
Il leader tibetano in esilio ha ringraziato la Svizzera e il governo per l’ospitalità, nonostante il fatto che nessuno dei ministri del paese lo abbia incontrato.
Ginevra, 6 agosto Relazione sulla conferenza: ‘Non aspettatevi miracoli, ma rafforziamo l’amicizia Cina-Tibet. Sua Santità il Dalai Lama invita studiosi tibetani e cinesi ad essere sempre determinati a trovare una soluzione equa.
“La questione del Tibet ha bisogno d’essere risolta. Come farlo è un qualcosa di cui abbiamo bisogno di discutere” così ha dichiarato Sua Santità il Dalai Lama durante un incontro con studiosi cinesi e tibetani e funzionari, nel corso di una conferenza organizzata congiuntamente dalla International Fellowship of Reconciliation e dalla Swiss-Tibetan Friendship.

Sua Santità il Dalai Lama: “Per il Tibet il cambiamento climatico rappresenta una minaccia più grave dell’attuale situazione politica”

Sua Santità il Dalai Lama: “Per il Tibet il cambiamento climatico rappresenta una minaccia più grave dell’attuale situazione politica”

Sua Santità il Dalai Lama ha dichiarato di voler ascoltare nuove idee e suggerimenti da parte dei fratelli e sorelle cinesi su come si può giungere ad una soluzione della questione del Tibet sulla base dell’approccio della Via di Mezzo.

Sua Santità ha così esordito: “Lo scopo del nostro incontro, parte dal fatto che ovviamente, esiste un problema Tibet, dove c’è una crisi, dove vi sono state grandi manifestazioni, dove sono state imposte severe restrizioni. Queste manifestazioni sono cresciute in rimostranze attraverso le generazioni. La maggior parte delle persone che hanno partecipato alle manifestazioni sono giovani. V’è la necessità di una risposta realistica.
D’altro canto, ha detto Sua Santità, il nostro contatto con il governo cinese sta diventando difficile. Quindi stiamo raggiungendo i nostri fratelli e sorelle cinesi. V’è un crescente sostegno”. Sua Santità ha aggiunto: “Fino ad oggi sono stati scritti più di 600 articoli scritti in cinese, tutti positivi, sulla questione del Tibet. Così è la nostra responsabilità reciproca risolvere questo problema, senza separazioni”.
Sua Santità il Dalai Lama ha incalzato: “ È importante che gli studiosi cinesi che capiscono la questione del Tibet scrivano e facciano chiarezza. È importante che gli studiosi cinesi comprendano bene la questione tibetana, affinché lo comunichino al maggior numero possibile di cinesi. Da quest’incontro non mi aspetto miracoli. Questa è semplicemente un momento d’incontro per rafforzare l’amicizia tra cinesi e tibetani”.
Il discorso inaugurale di Sua Santità il Dalai Lama è stata seguita da un indirizzo di Yan Jiaqi, uno dei principali esperti di scienze sociali e consulente anziano di Zhao Ziyang, l’ex primo ministro cinese epurato e scomparso nel 2005.
Yan Jiaqi ha affermato: “Sua Santità il Dalai Lama rappresenta non solo i tibetani in esilio, ma i tibetani in Tibet”. Yan Jiaqi ha elencato tutte le qualità di Sua Santità il Dalai Lama, il suo disinteresse, il suo senso di compassione e la sua capacità di promuovere la non-violenza. Yan Jiaqi, nell’esprimere tutte queste qualità, ha aggiunto che queste hanno conferito una gran forza alle motivazioni del Tibet, aggiungendo: “In Cina non mi ero reso conto del potere della religione. Ora me ne rendo conto. Ed è il diritto di ogni tibetano tornare in Tibet”.
Dopo la sessione inaugurale, il Kalon Tripa professor Samdhong Rinpoche ha avviato un nutrito dibattito col pubblico cinese, il che si è rivelato molto utile per la comprensione della natura della questione tibetana. Alla conferenza partecipano oltre 100 studiosi sia tibetani che cinesi provenienti da più di 12 paesi del mondo.
Per ulteriori informazioni sulla conferenza e per leggere l’intervento completo in inglese di Sua Santità il Dalai Lama e del Kalon Tripa professor Samdhong Rinpoche, nonché altri interventi, si prega di visitare il sito ufficiale: http://www.tibet-china-conference.org.

DOCUMENTO FINALE DELLA CONFERENZA CINA-TIBET ‘TROVARE UN TERRENO COMUNE’ GINEVRA, CH 2009.

Sua Santità il Dalai Lama col Kalon Tripa Prof Samdhong Rinpoche

Sua Santità il Dalai Lama col Kalon Tripa Prof Samdhong Rinpoche

Dal 6 all’8 agosto 2009 si è tenuta a Ginevra la conferenza Cina-Tibet ‘Trovare un terreno comune’ con la partecipazione di studiosi cinesi e tibetani, educatori, scrittori e difensori dei diritti umani. Gli obiettivi della conferenza erano:

d’informare il popolo cinese e la comunità internazionale che la cultura tibetana ed il suo modo di vita sono gravemente minacciati di estinzione e

mettere al corrente il popolo cinese e la comunità internazionale che i diritti umani fondamentali del popolo tibetano sono gravemente violati dal regime cinese.

Inoltre, la conferenza mira a delineare misure efficaci per sostenere il popolo tibetano nella sua lotta per riguadagnare la libertà e per sostenere e promuovere la sua unica cultura.

Sulla base di questi obiettivi, la conferenza ha raggiunto le seguenti posizioni comuni:
I VALORI E PRINCIPI FONDAMENTALI
I valori universali, sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che comprendono la libertà, la democrazia, Stato di diritto, diritti umani, l’uguaglianza e la convivenza di molteplici culture, sono i principi fondamentali ed i valori spirituali seguiti dalla conferenza.II. L’ORIGINE E LA NATURA DELLA QUESTIONE TIBETANA
La causa principale della questione tibetana non è un conflitto tra il popolo cinese ed il popolo tibetano, ma il governo autocratico della Repubblica Popolare Cinese in Tibet ed il genocidio culturale in atto in Tibet.
La pretesa del governo di Pechino, secondo cui ‘il Tibet è sempre stata una parte della Cina’ è di fatto scorretta.
La cultura, religione, lingua e stile di vita tibetani sono minacciati d’estinzione.
Il popolo tibetano è stato privato dei suoi diritti umani fondamentali, compresi i diritti di autodeterminazione nazionale, la partecipazione politica e la fede religiosa.

Sua Santità il Dalai Lama in ascolto alla Conferenza Cina - Tibet

Sua Santità il Dalai Lama in ascolto alla Conferenza Cina - Tibet

I media ufficiali del governo cinese distorcono la natura della questione tibetana e incitano allo scontro tra i due popoli.III. COME RISOLVERE LA QUESTIONE TIBETANA
Rispettare i diritti umani fondamentali del popolo tibetano, compreso il diritto alla partecipazione politica ed il diritto di libertà religiosa e di credo.
La risoluzione della questione tibetana è strettamente legata alla democratizzazione della Cina.
Il popolo cinese deve impegnarsi in una riflessione critica sullo sciovinismo Han e rispettare pienamente la cultura tibetana e il suo stile di vita.
Il governo cinese deve rispettare il principio dello Stato di diritto.
Dev’essere rispettato l’innegabile diritto di Sua Santità il Dalai Lama di tornare nella sua patria.

IV. CONSIGLI PER IL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO
Favorire la formazione d’associazioni per l’amicizia Cina-Tibet, forum Cina-Tibet ed organizzazioni finalizzate a promuovere scambi culturali e legami tra i due popoli.
Creare un istituto di ricerca per gli studiosi tibetani e cinesi per promuovere lo studio della storia e della cultura tibetana per il recupero degli eventi storici.
Adottare misure volte a contrastare il blocco d’informazioni su Sua Santità il Dalai Lama, spezzando il monopolio del regime cinese sulla questione tibetana, il che faciliterebbe l’accesso alle informazioni indipendenti per il popolo cinese e la comunità internazionale.
Creare condizioni favorevoli perché Sua Santità il Dalai Lama possa promuovere i suoi valori alla comunità cinese come un contributo al rinnovamento dei valori spirituali del popolo cinese.
La volontà comune di questa conferenza Cina-Tibet è di far riconquistare la libertà al popolo tibetano e d’impedire l’estinzione della cultura tibetana. Noi condividiamo una convinzione fondamentale: la libertà è il valore più alto. La cultura tibetana è un tesoro prezioso tra le varie culture dell’umanità. Senza la libertà per il Tibet, non ci sarà libertà per la Cina. L’estinzione della cultura tibetana non solo sarebbe una tragedia per il popolo tibetano, ma sarebbe una vergogna per il popolo cinese ed una perdita insostituibile per l’intera umanità.
8 agosto 2009. I partecipanti della Conferenza Cina-Tibet di Ginevra
Una documentazione completa della conferenza è disponibile al seguente indirizzo: www.tibet-cina-conference.org

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