1- Sua Santità il XIV Dalai Lama: Commentario ai “Tre aspetti principali del sentiero” Bodhgaya 1981
Tsongkhapa spiega che la rinuncia, il bodhichitta e una corretta visione della vacuità sono i tre sentieri della mente essenziali per raggiungere l’illuminazione attraverso i veicoli di pratica del sutra e del tantra.
Introduzione
Poiché ci troviamo qui in un posto speciale, Bodh Gaya, dobbiamo stabilire una motivazione speciale: l’obiettivo di bodhichitta di ottenere l’illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri. Questo deve essere completamente sincero. Il Buddha stesso ottenne la sua illuminazione per il potere del suo obiettivo puro di bodhichitta. Tutte le sue qualità e realizzazioni si fondarono su tale motivazione illuminante. Per raggiungere lo stesso risultato, abbiamo bisogno di pregare per sviluppare noi stessi il più possibile una mente simile e fare in modo che cresca sempre.In questi ultimi giorni abbiamo accumulato qualche forza positiva (merito) attraverso questi insegnamenti. Continuiamo ora con I tre aspetti principali del sentiero https://www.sangye.it/altro/?p=489 di Je Tsongkhapa. Questi tre si riferiscono alla rinuncia, alla bodhicitta, e ad una visione corretta della vacuità.
La rinuncia si basa sull’atteggiamento con cui allontaniamo completamente le nostre menti da tutti i desideri per il samsara, l’esistenza che si ripete in modo incontrollabile. Il nostro ottenimento della liberazione si basa sull’avere una simile rinuncia. Il bodhichitta è l’atteggiamento o l’intenzione di ottenere l’illuminazione per beneficiare tutti gli esseri limitati (esseri senzienti). La visione corretta della vacuità è la realizzazione dell’effettiva natura dimorante della realtà.
Per quanto riguarda la visione corretta o la comprensione della vacuità, della realtà, dell’esistenza non intrinseca, se è mantenuta da una mente della rinuncia, porta alla liberazione. Porta alla liberazione eliminando le oscurazioni che impediscono la liberazione, ovvero le emozioni e gli atteggiamenti disturbanti, i fattori mentali che ci tengono legati nell’esistenza compulsiva del samsara. Se la comprensione della visione corretta della vacuità è mantenuta da una mente di bodhichitta, essa elimina anche le oscurazioni riguardanti tutto il conoscibile, e che impediscono l’onniscienza – ovvero le abitudini di afferrarsi ad un’esistenza vera e intrinseca. Rimuoverle porta all’ottenimento dell’illuminazione. Pertanto, una visione corretta della vacuità è il principale opponente che distrugge i due set di oscurazioni, ed è assistito dalla rinuncia oppure sia dalla rinuncia che dal bodhichitta.
Gli insegnamenti Hinayana implicano la rinuncia e la visione corretta della vacuità per raggiungere il loro scopo, la liberazione. Il Mahayana aggiunge ad essi il bodhichitta per eliminare tutte le oscurazioni completamente. Pertanto, https://www.sangye.it/altro/?p=489i tre aspetti principali del sentiero – rinuncia, bodhichitta, e vacuità – incorporano l’essenza di tutti gli insegnamenti Hinayana e Mahayana.
I nostri famosi tantra, che hanno l’argomento profondo dei corpi sottili, venti-energia, canali-energia, e gocce-energia, hanno come base gli stessi tre aspetti principali del sentiero – la rinuncia, un obiettivo di bodhichitta estremamente forte, e una piena comprensione della vacuità per come è insegnata da Nagarjuna e dai suoi due figli spirituali. In aggiunta a questi, nel tantra noi impostiamo il nostro orgoglio o dignità sul potenziale di ciò che possiamo ottenere dai venti sottili e dalla coscienza. In questo modo, noi manteniamo la dignità di un Corpo della Forma o un Corpo di Dharma di Profonda Consapevolezza di un Buddha, oppure di entrambi. Sebbene non abbiamo effettivamente questi corpi di Buddha al momento della pratica, tuttavia in base al nostro forte obiettivo di bodhichitta di ottenere questo stato illuminato per beneficiare tutti gli esseri limitati, noi gradualmente diventiamo in grado di raggiungerli. Possiamo ottenerli attraverso le pratiche di mantenere la dignità di questi corpi di Buddha.
Pertanto, i tre aspetti principali del sentiero sono la base di tutti i sentieri del sutra e del tantra. In ogni caso, dobbiamo sempre cercare di seguire una pratica combinata di metodo e saggezza, cercare di aiutare gli altri, accumulare forza positiva, eccetera.
Questo testo particolare è piuttosto breve, solo alcuni versi. Lo studiai la prima volta con Tagtra Rinpoche e dopo con molti altri, compreso Trijang Dorjechang. Abbiamo bisogno di stabilire una motivazione appropriata per ascoltare questi insegnamenti. Se abbiamo un buon cuore come nostra motivazione, questa è la fonte di tutta la felicità. Se non abbiamo un buon cuore, e invece siamo orgogliosi, pretenziosi, eccetera, questo genera soltanto infelicità e inquietudine. Gli effetti in vite future, nel senso che saremo persone gentili e colte oppure degli esseri grezzi e rozzi dipenderanno dal nostro comportamento in questa vita. Anche se non accettiamo l’esistenza di vite future, ma abbiamo un buon cuore, o al contrario siamo grezzi e rozzi, avremo di conseguenza felicità o infelicità, ora.
Bodh Gaya, India, gennaio 1981, tradotto e compilato da Alexander Berzin; originariamente pubblicato nei “Four Essential Buddhist Commentaries,” trad. Alexander Berzin. (Dharamsala, India: Library of Tibetan Works & Archives, 1983). Traduzione revisionata dal Dr. Berzin, 2003; traduzione italiana di Claudio Li Calzi.
Fonte https://studybuddhism.com/it/buddhismo-tibetano/il-sentiero-per-l-illuminazione/commentari-sui-testi-lam-rim/commentario-ai-tre-aspetti-principali-del-sentiero-il-dalai-lama che gentilmente si ringrazia.