Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama nella grande Università monastica di Sera a Bylakuppe nello stato indiano del Karnataka, dal 25 dicembre 2013 al 4 gennaio 2014, basati sui 18 Grandi Commentari del Lamrim o Sentiero Graduale per l’Illuminazione.
Traduzione dall’inglese https://www.sangye.it/wordpress2/?cat=82, appunti ed editing del Dott. Luciano Villa, basati sulla traduzione dal Tibetano in Inglese di Mr. Tenzin Tsepag, revisione dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” approvato direttamente da Sua Santità il Dalai Lama, vedi http://www.youtube.com/watch?v=uRh3Kj_UETU e finalizzato alla diffusione degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama per il beneficio di tutti gli esseri senzienti . Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni, che vi preghiamo di segnelarci scrivendo a sangye7@gmail.com.
25.12.2013 Sua Santità il Dalai Lama: seconda parte del mattino.
Con questa comprensione di mancanza del sè, quando diciamo: “Prendo rifugio fino illuminazione nel Buddha, Dharma e Sangh ” dovremmo avere quest’idea in mente: che questo ” io ” non ha alcuna esistenza indipendente oggettiva, che il nostro ” io ” non esiste indipendentemente.E, allo stesso modo, quando diciamo: “Possa diventare un Buddha per il beneficio di tutti gli esseri senzienti” dovremmo avere il senso di mancanza d’esistenza indipendente di noi stessi, di Buddha, Dharma e Sangha e anche degli esseri senzienti, pure se abbiamo generato bodhicitta in noi stessi. Quindi, la visione profonda della Madhyamika o la Via di Mezzo, la comprensione di ciò che dice, dobbiamo familiarizzarci con essa, dobbiamo essere in grado di portala nella nostra pratica.
Così, a partire dall’accumulazione di meriti e saggezza che tutti noi abbiamo in mente, diciamo.
Prendo rifugio fino all’illuminazione in Buddha , Dharma e Sangha
Dall’accumulazione creata dalla generosità e così via,
possa diventare un Buddha per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Quindi questa pratica equivale ad invitare tutte le divinità, non-dei ed umani a venire qui e ad ascoltare questi sacri insegnamenti del Dharma che eliminano tutte le emozioni negative.
Conferisco questi insegnamenti nella lingua umana, degli dei, asura, e così via. Rendo omaggio al Gautamma, che, per compassione ha dato questi sacri insegnamenti per eliminare le visioni distorte.
Così, sono venute qui ad ascoltare questo insegnamento di Lamrim Dharma persone provenienti da molti paesi diversi. Alcuni provengono da paesi che sono tradizionale buddisti ed altri che non hanno il buddismo come tradizione autoctona. Quindi, questi insegnamenti sono tradotti e interpretati in dieci lingue diverse. La motivazione del nostro incontro qui non è per una sorta di spettacolo, né per intrattenimento, nè quella di fare soldi. Si dovevano spendere soldi e non è possibile guadagnare soldi venendo a questo insegnamento.
Ecco un’enorme assemblea monastica, ma da cui non si può ottenere molto denaro. A volte le persone vengono qui con la motivazione per fare soldi: questo è sbagliato! Ed, a volte, la gente viene qui per ascoltare l’insegnamento e poi esce per fare business e fare soldi: anche questo è sbagliato. O c’è forse qualcuno che è venuto qui per sfruttare la gente convenuta qui e per fare soldi: questo non è ciò di cui stiamo parlando, il Dharma. C’è qualcuno che è venuto qui pensando: oh, io voglio vedere il Dalai Lama. Quindi questo non è ciò che andiamo dicendo col Dharma.
Il Buddha stesso ha insegnato 84.000 insegnamenti e nella traduzione tibetana abbiamo oltre un centinaio volumi degli insegnamenti del Buddha. Quello che insegna è ciò che effettivamente ha realizzato la mia mente indisciplinata, e cosa succede se la nostra mente è indisciplinata, e cosa succede se la nostra mente è invece disciplinata. E così, vedendo i benefici tra la mente indisciplinata e quella disciplinata, dobbiamo pensare a disciplinare la mente, a domare e sottomettere la nostra mente, e non limitarci semplicemente a chiedere preghiere e benedizioni dal Buddha, alla comunità monastica o al Dalai Lama. Naturalmente, sono un seguace del Buddha e ho bisogno di trovare il mezzo per accertare il mio stato d’animo indisciplinato ed ho bisogno di trovare i mezzi per disciplinarlo. Principalmente la vostra mente è indisciplinata o disciplinato dal atteggiamento di coltivare, aggrappandosi a vera esistenza. Fino ad ora, quello che abbiamo continuamente coltivato, è di praticare questi due: l’atteggiamento auto-gratificante e l’attaccamento ad una falsa realtà come veramente esistente. Essi sono diventati i nostri due amici e ci siamo loro dedicati col risultato di ciò che siamo oggi. Questo è un caso. Dobbiamo davvero ravvederci ed opporci ad essi. Usando un termine moderno: abbiamo bisogno di essere rivoluzionari. Come facciamo a combattere realmente questi stato d’animo negativi?
Se effettivamente applichi l’insegnamento su te stesso, poi sarai in grado di camminare da solo. Dopo un decennio, due o tre decenni, allora vedrete che ci sono alcuni cambiamenti. Quindi, al fine di cancellare questo atteggiamento auto-gratificante, abbiamo bisogno di bodhicitta. Questo è il fondamento per il conseguimento di obiettivi temporanei, ma anche a medio e lungo termine. Così la Bodhicitta diventa la contromisura all’atteggiamento auto-gratificante. Quindi, come è molto bene illustrato da Shantideva nel suo Bodhisattvacharyavatara, se effettivamente lo leggerlo, e userai la tua mente per capirlo, vedrai come la spiegazione di bodhicitta che Shantideva ha dato può rendere infondato questo atteggiamento auto-gratificante.
Naturalmente, quando si pratica bodhicitta non è che stiamo diventando santi, ma che ci dedichiamo a beneficiare gli altri. Il vostro unico interesse diventa allora quello di soddisfare i desideri di tutti gli esseri senzienti. Je Rinpoche dice: “Mentre viene applicato questo atteggiamento, ci siamo decisi a servire gli altri esseri senzienti”. Così, quando recitiamo il Sutra del Cuore, diciamo che anche i quattro aggregati sono vuoti di esistenza inerente, d’intrinseca natura e quindi la forma è vuota e così via.
Quindi, tutti noi recitiamo il Sutra del Cuore, non solo in tibetano, ma in cinese, vietnamita, giapponese e coreano e, naturalmente, in mongolo ed in russo. Così, in realtà dovremmo usare la recitazione del Sutra del Cuore, che a noi è ben noto, per sviluppare la nostra comprensione della mancanza del sé, della vacuità, così come è insegnato nel Sutra del Cuore (come: La forma è vuota, non vi è alcun suono, e così via), ed utilizzando la percezione, la comprensione della mancanza del sé o della vacuità, per contrastare il nostro atteggiamento d’attaccamento alla falsa esistenza come vera. Quindi, non aiuterà fare offerte, prostrazioni, preghiere e recitazioni rituali. Naturalmente, ciò può essere utile per accumulare dei meriti. Così, limitandosi semplicemente a gratificare gli altri, a dare amore, ad esprimere amore gentilezza non scalfisce l’atteggiamento auto-gratificante, questo afferrarsi ad un sé indipendentemente esistente ed, in modo definitivo, questo atteggiamento d’afferrarsi al sè. La bodhicitta e lo studio della Madhyamika che facciamo, significa comprendere la mancanza del sè, naturalmente, perché la mancanza del sè è la base della tradizione filosofica buddhista e ne abbiamo bisogno, come è spiegato nel Sutra del Cuore, per capire appieno la mancanza del sè.
Abbiamo bisogno di capire la mancanza del sè sulla base della Madhyamika. Quindi, quello che dobbiamo fare ora è di sviluppare bodhicitta e realizzare la mancanza del sè, di sviluppare la ragione che realizza la vacuità utilizzando questa umana intelligenza per rendere significativa questa vita, che ora abbiamo acquisito. Così, tutti gli insegnamenti che sto dando qui, sono destinati a realizzare questi principi.
Questo ci rende felici, fisicamente sani, e, anche se incappiamo in un sacco di problemi e difficoltà, siamo in grado di mantenere la nostra mente calma. Al fine di formare in questa direzione la vostra mente, dovete sapere, conseguire convinzione nella vostra pratica, non solo nel testo stesso. Ma, per farlo, avete bisogno di leggere, di conoscere il testo, studiarlo e riflettervi. Quindi, abbiamo bisogno di ascoltare l’insegnamento. Così il Lamrim c’insegna: come trasformare la nostra mente. E significa allenare la nostra mente.
Quindi in linea di massima, le 30.000 persone si sono qui radunate da molti paesi diversi fanno parte dei 7 miliardi di questo pianeta, tutti i sette miliardi di persone che dicono che non vogliono la sofferenza, vogliono la felicità. Ma, poi, come detto nel Bodhicharyavatara di Shantideva: “Quelli che non vogliono la sofferenza inseguono la sofferza e coloro che vogliono la felicità distruggono la felicità”. Ecco cosa succede. Tutti vogliono raggiungere la felicità e liberarsi della sofferenza, ma poi non siamo in grado di raggiungere l’obiettivo.
Leggendo il giornale, incontrando gli altri, ognuno sembra molto bello esternamente. Ma dobbiamo ricordare che, ovunque guardiamo: noi, uomo, donna, siamo tutti nella stessa barca di esseri sofferenti, anche se ci presentiamo diversamente per apparire con costumi diversi, professioni diverse (alcuni hanno un alto stipendio, qualche altro uno stipendio più basso), ma poi, il 90 % ha disturbi a livello della mente. E molti vivono solo un vita negativa ed insana. Quindi, tutti noi, esseri umani, non vogliamo la sofferenza e cerchiamo la felicità .
Per quanto riguarda la felicità, c’è un aspetto fisico di essa, simile agli animali che si basano sull’esperienza sensoriale: anche gli animali infatti cercano di evitare sofferenze e d’ottenere la felicità sulla base dell’esperienza sensoriale. Ma c’è un altro livello di felicità basato sulla mente. Naturalmente, lo provano per un certo grado anche gli animali. Come esseri umani proviamo un più intenso tipo di dolore e di piacere rispetto gli animali. Questo perché per ogni tipo di pensiero e di percezione che noi abbiamo, a causa di speranze e di paure, abbiamo più ansia, paura. E, quando siamo soverchiati da questi sentimenti, mentiamo, inganniamo e diventiamo ipocriti.
Anche una lama, per esempio, se è pieno di speranze e di paure, poi finge di sapere ciò che non conosce, per poi mentire agli altri, in modo da creare problemi: pensa in un atteggiamento egoistico. Se siete pieni di speranze e di paure poi vengono tanti problemi.
Ero in Messico di recente, nei pressi di Città del Messico c’è un’Università Pontificia, un seminario. Mi hanno invitato e mi è stato chiesto di tenere un discorso. Ho detto, molto onestamente, che molti di noi, che sono praticanti di religioni diverse, in realtà hanno diverse abbigliamenti da indossare, ma indossando un certo vestito sembriamo dei praticante veramente santi. E poi un Vescovo, che mi è stato detto che è socialmente attivo e che aiuta le persone povere, il giorno dopo venne a trovarmi e mi disse che, poiché siamo persone religiose è molto importante essere molto pratici nel dare insegnamenti, per aiutare gli altri. E quello che hai detto, mi ha confidato, è molto vero.
Questo è pure vero, ogni volta che le cose stanno andando bene, non ci sono problemi, possiamo apparire buoni praticanti, ma quando affronti le sfide allora mostriamo veramente chi siamo. Così, molti di noi sono in questa situazione, forse.
Anche se siete monaci, ma siete pieni di paure e di aspettative, di desideri, è meglio lasciare lo stato monacale e vivere come un laico, altrimenti si diventa una vergogna per il dharma e per l’insegnamento del Buddha stesso, che dice : “Il mio Dharma non sarà distrutta dall’esterno ma dall’interno” come il leone che è corroso dai parassiti dall’interno. Così, chi ha fatto la scelta monastica deve ricordare a se stesso che è monaco o monaca ed è un seguace del Buddha e, pertanto, non dovrebbe prendere esempio da persone che si comportano in quel modo. Non pensate che, se ci sono persone che fanno questo genere di cose, anch’io dovrei fare lo stesso, questo è sbagliato: state ingannando voi stessi. Costoro dovrebbero stare attenti.
Quando incontro degli occidentali con loro parlo francamente. Così, ovunque io sia, come in questo tipo di incontro con la comunità tibetana, parlo sinceramente, parlo come un essere umano e non come il Dalai Lama, né come un buddista. Dico alla gente che, se alla base di quanto penso ci fosse la presunzione che io sono il Dalai Lama, sono un tibetano, o un buddista, in realtà questo mi ha distanzierebbe dagli altri.
Ad esempio, quando incontro un Cristiano, se dicessi “sono buddista”, questo creerebbe una differenza da me e gli altri. Poi se pensassi che io sono il Dalai Lama e dovessi pretendere d’essere riverito e così via, questo creerebbe una prigione intorno a me e mi sentirei come un prigioniero. Questo non mi piace, non faccio questo. Se dovessi pensare – io sono una persona santa, io sono il Dalai Lama – il mio comportamento mi isolerebbei dagli altri, sarei un prigioniero.
Quindi, ritengo sempre gli altri essere al mio stesso livello, a livello di esseri umani come me. Su questo livello di essere umano, posso condividere l’esperienza del pensiero e così via. È finito per me il tempo d’essere formale.
Noi tutti vogliamo la felicità e non vogliamo soffrire. Pertanto, il dolore ed il piacere di cui stiamo parlando, si basano principalmente sulla nostra mente, e non si basano su un livello fisico, come quello degli animali, ma su un livello mentale. Quindi, noi esseri umani, abbiamo bisogno di usare degnamente l’intelligenza umana, di praticare l’etica morale e di avere un buon cuore. Questo è il fondamento della nostra felicità.
Il fondamento della felicità è essere onesto, di buon cuore, non danneggiare gli altri, essere sinceri. Allora sarete anche molto rilassati. non ci sarà bisogno d’essere ipocriti, è necessario non essere superficiali, sospettosi. Se riesci essere trasparente, allora non c’è bisogno di essere sospettosi: allora non avrete paura. Quando si è nel dubbio e nel sospetto, hai poi paura e poi si arriverà alla rabbia. Perché la paura e l’ansia portano alla rabbia. Se non avete paura e ansia, la vostra mente sarà rilassata ed a proprio agio. Non importa che siate credenti o non credenti, dico sempre che abbiamo bisogno d’essere delle brave persone, dico sempre questo. Se fossimo come gli animali non potremmo fare molto. Noi, come esseri umani, possiamo pensare molto, e abbiamo molte lingue in cui esprimerci, la scrittura, la letteratura.