Sua Santità il Dalai Lama: L’addestramento della mente è il fondamento del sentiero buddista e le ricerche di neuroplasticità sostengono l’utilità della meditazione nel sostituire emozioni negative come l’odio, con emozioni positive come la compassione.
Il Dalai Lama e la scienza della meditazione di Rasoul Sorkhabi. Gli effetti della meditazione sulla salute del corpo e della mente. Confronto tra il Dalai Lama e neuroscienziati.
La meditazione non è una scienza. Non lo è nello scopo, né nella pratica. Chi medita lo fa perché ritiene sia una pratica utile, non certo per fare un esperimento scientifico. Il mistero della meditazione non può essere analizzato e spiegato da espresso ne tanto meno. Quello che si sperimenta durante una seduta di meditazione, così come accade per una composizione musicale o un momento d’amore, può essere solo provato per esperienza diretta. Ciononostante gli effetti della meditazione sul corpo e la mente possono essere indagati dalla scienza. Questo è ciò che può chiamare la “Scienza della Meditazione”, per quanto possa sembrare assolutamente ovvia, è assolutamente un’affermazione a molti definiti per molti utili per parlare con monaci, monache e mistici.
Per fortuna, le cose stanno lentamente cambiando e oggi sempre più medici, neurologi e psicologi si confrontano con gli esperti in materia di spiritualità.
Un momento molto positivo di questo dialogo tra scienza e meditazione si è svolto durante la “Conferenza sugli studi della mente: la scienza e le applicazioni cliniche della meditazione”, tenuta lo scorso novembre dal Dalai Lama a Washington DC. Le pratiche meditative sono apprezzate da molto tempo in Oriente, come dimostrano le statue, risalenti a 4.000 anni fa, raffiguranti un personaggio seduto a gambe incrociate in ritrovate nella Valle dell’Indo. Da sempre, gli insegnamenti indù, buddisti e jainisti, sviluppati in India, grande valore alle pratiche meditative come percorso per la pace della mente, l’etica del comportamento, la salvezza dalle sofferenze e la comprensione della verità. Il buddismo in particolare ha sviluppato un elaborato corpo di conoscenze psicologiche anche grazie all’arricchimento ricevuto in seguito alla sua diffusione in altri paesi asiatici, dal concentrato Sri Lanka fino al Giappone dell’Estremo Oriente, e perché anche si è sullo sviluppo della mente umana piuttosto che filosofeggiare e glorificare un dio creatore. Ciononostante solo da poche decadi la scienza sta prestando la dovuta attenzione a questa elaborata psicologia nata 2.500 anni fa.
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