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25 ottobre - IL DALAI LAMA STA PERDENDO FIDUCIA NEI
NEGOZIATI CON LA CINA.
Sua Santità il Lama Dalai mentre si rivolge
al pubblico in occasione della celebrazione del 48° Anniversario di
fondazione della Scuola del TCV a Dharamsala, 25 ottobre 2008
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Sua Santità il Dalai Lama, nel discorso celebrativo
al 48° Anniversario di fondazione della Scuola del TCV a Dharamsala ha
dichiarato che, in assenza di alcuna risposta positiva del governo cinese al
suo sincero approccio sul problema del Tibet, ha determinato di chiedere al
popolo Tibetano di decidere sul
corso delle prossime azioni. Sua Santità ha ribadito d’essere in procinto di
perdere fiducia nei negoziati col governo cinese, aggiungendo d’aver già fatto
da parte sua abbastanza concessioni e sforzi sinceri nel tentativo di
conseguire, nell’ambito della sua politica della “Via di Mezzo, unicamente una
vera autonomia per il Tibet governato dai cinesi”.
“Ho sempre sostenuto, anche in occasione
dell’enunciazione della Proposta di Strasburgo (vedi nel sito: http://www.italiatibet.org/history/tibethistory.htm),
che la decisione finale sulla soluzione del problema del Tibet sarebbe spettata
al popolo tibetano” – ha affermato il Dalai Lama. Dopo aver encomiato il
coraggio del popolo tibetano che, nonostante la consapevolezza della
repressione e delle ritorsioni, ha avuto il coraggio di esprimere in modo
chiaro la propria esasperazione e il proprio malcontento sotto il regime di
Pechino, il leader tibetano ha così proseguito: “Purtroppo le dimostrazioni
all’interno del Tibet sono state soppresse con la forza dalla polizia e
dall’esercito cinese”. “Inoltre – ha aggiunto - il governo della Cina ha
fornito una versione distorta dei fatti e ha descritto le manifestazioni come
il risultato dell’opera di elementi separatisti volti a dividere il paese”. “Ho
tentato in ogni possibile modo di tenere una porta aperta con la Cina in modo
che fosse possibile superare ogni incomprensione e ogni sfiducia nei confronti
della mia persona, ma i cinesi non hanno mai dato alcun cenno di risposta”
– ha dichiarato il leader tibetano. “In assenza di tale risposta” –
ha proseguito – “la persona del Dalai Lama sta diventando di ostacolo,
più che di aiuto, nella ricerca di una soluzione. Di conseguenza, in occasione
dell’imminente riunione speciale (vedi http://www.italiatibet.org/tibet.htm)
convocata per il prossimo mese di novembre, il popolo tibetano deve affrontare
in modo serio e responsabile la discussione sulle azioni da intraprendere in
futuro riguardo al Tibet e valutare che cosa ha impedito la prosecuzione del
nostro processo di dialogo”. “Bisogna essere realisti” – ha affermato
Tenzin Taklha, portavoce del Dalai Lama, agli inviati dell’agenzia Reuters.
“La mancanza di qualsiasi risposta da parte cinese, non lascia alcuna speranza.
Sua Santità non vuole essere di ostacolo alla questione tibetana ed è questo il
motivo che lo ha spinto a scrivere una lettera al Parlamento invitandolo ad
esprimere le proprie scelte”. http://www.italiatibet.or g/tibet.htm |