L’Amministrazione Centrale Tibetana lancia la campagna “Un’Azione per il Clima sul Tetto del Mondo”
20 ottobre 2015. In vista della XXI Conferenza delle Parti (COP21) sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi dal 20 novembre all’11 dicembre 2015, l’Amministrazione Centrale Tibetana lancia oggi la campagna “Un’Azione per il Clima sul Tetto del Mondo”. L’iniziativa si propone un duplice obiettivo: richiamare l’attenzione della comunità internazionale e dei leader di tutto il mondo sull’importanza dell’altopiano tibetano per la salute del pianeta e, al contempo, fare sì che il Tibet occupi un posto centrale nell’agenda della conferenza.
La campagna è stata lanciata ufficialmente questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il Dipartimento delle Informazioni e Relazioni Internazionali dell’Amministrazione Centrale Tibetana. Nel corso della conferenza stampa, trasmessa in diretta TV assieme a un video messaggio del Dalai Lama, è stato presentato un documento – appello rivolto a tutti i leader del mondo in cui si tratteggia il deterioramento dell’ecosistema tibetano e si chiede l’inserimento del Tibet tra le questioni prioritarie dei lavori. Il documento evidenzia gli enormi danni provocati dal cambiamento climatico in atto sull’altopiano tibetano, il “Terzo Polo” del mondo dopo l’Artico e l’Antartico, e le catastrofiche conseguenze che tale cambiamento avrà sull’intero pianeta. “Con i suoi 46.000 ghiacciai, il Tibet è la terza riserva di ghiaccio e la maggiore fonte d’acqua disponibile sul pianeta” – recita tra l’altro l’appello. “Per il suo esteso permafrost (terreno gelato in profondità) e l’elevato numero di ghiacciai, l’Altopiano Tibetano è la sorgente dei sei più grandi fiumi dell’Asia che riforniscono d’acqua un terzo della popolazione mondiale”. In Tibet, dove negli ultimi cinquant’anni la temperatura è aumentata tre volte più della temperatura media globale, “i ghiacciai si stanno ritirando, il permafrost e i pascoli si stanno deteriorando e la desertificazione avanza. Negli ultimi 50 anni, l’82% del ghiaccio si è ritirato e, nel 2050, oltre i due terzi dei ghiacciai potrebbero essere scomparsi”. Questo il testo completo del documento: https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=9476. La XXI Conferenza delle Parti (COP 21) è organizzata dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), un trattato ambientale creato dalla Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED). L’obiettivo della conferenza è quello di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni, Italia inclusa. A inizio ottobre l’ONU ha pubblicato le linee guida dei temi che dovranno essere affrontati a Parigi. Sono in corso a Bonn i colloqui preliminari (19-23 ottobre). Per un approfondimento dell’importanza della preservazione dell’ambiente tibetano per la salute del pianeta e delle implicazioni sull’ecosistema del Tibet derivanti dall’occupazione cinese, consigliamo la lettura di: An Environmental Challenge. Un esaustivo rapporto prodotto Australian Tibet Council Al sito: https://drive.google.com/file/d/0B2EiDTMH9jx8d0lyZzVUby1iV00/view?usp=sharing