Sei donne tibetane sono state ferite nella Contea di Tawu (provincia del Sichuan), dopo che la polizia cinese ha aperto il fuoco sulla folla che si era riunita per protestare contro il forzato trasferimento dai luoghi d’origine di decine di migliaia di tibetani per fare posto alla costruzione di una gigantesca diga. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che il 24 maggio le autorità cinesi hanno intimato alla popolazione residente di recarsi al centro direzionale di Tawu per un annuncio pubblico. La folla riunita è stata informata del progetto di trasferimento della popolazione. Immediatamente sono iniziate le proteste. “Questa terra ha ospitato i nostri avi per generazioni, non vogliamo lasciare le nostre case, non andremo in nessun altro posto”, gridavano i tibetani.
Nel volgere di pochi minuti sono intervenute le forze di sicurezza che hanno aperto il fuoco sulla folla. Almeno sei donne sono rimaste gravemente ferite e trasportate al vicino ospedale. Non si hanno notizie sulle loro condizioni.