APPELLO DI SUA SANTITÀ IL XIV DALAI LAMA

Vorrei esprimere il mio apprezzamento e ringraziamento ai leaders del mondo, ai parlamentari, alle Organizzazioni non Governative ed a tutti coloro che hanno espresso la loro preoccupazione rispetto ai recenti tragici eventi, profondamente rattristanti, occorsi in Tibet.

Siamo inoltre loro riconoscenti per gli sforzi di persuadere le autorità cinesi a trattare con moderazione dei pacifici manifestanti, mentre allo stesso tempo richiediamo un significativo dialogo per risolvere il problema.

Credo che le recenti dimostrazioni e proteste siano l’espressione del rancore profondamente radicato non soltanto tra la gente tibetana della cosiddetta Regione Autonoma del Tibet (TAR), ma anche nelle altre tradizionali zone periferiche tibetane, ora comprese nelle province di Qinghai, di Gansu, di Sichuan e di Yunnan, in cui esistono notevoli insediamenti tibetani.

In base a fonti attendibili, le autorità cinesi non solo hanno schierato in queste regioni tradizionalmente tibetane dei grandi contingenti di truppe per porre in atto una pesante repressione sui tibetani presunti autori dell’agitazione, ma hanno anche realizzato un completo isolamento delle zone dove hanno avuto luogo le proteste.

Mi appello quindi al vostro ininterrotto sostegno per richiedere la cessazione immediata della grave repressione in atto, il rilascio di tutti coloro che sono stati arrestati ed imprigionati con la contestuale disponibilità d’un adeguato trattamento medico.

Siamo particolarmente interessati alla erogazione di adeguate cure sanitarie, poiché ci è stato riferito che molti tibetani feriti sono atterriti dall’idea di recarsi negli ospedali e nelle cliniche gestite da cinesi.

Inoltre v’inviterei a caldeggiare l’invio di un organismo internazionale indipendente, affinché vengano vagliati i fatti e le relative cause di fondo, e siano autorizzata nelle zone interessate la visita dei media e di equipe sanitarie internazionali. La loro presenza infonderà non soltanto un senso di riassicurazione nella popolazione tibetana, ma inoltre eserciterà un’influenza moderatrice sulle autorità cinesi.

DALAI LAMA

2 Aprile 2008

http://www.dalailama.com/news.221.htm