Applicazione della risoluzione del Parlamento europeo del 6 luglio del 2000: appello per il riconoscimento del governo tibetano in esilio. Campagna europea http://www.tibet-europe.eu/
Il 6 luglio del 2000, il Parlamento europeo votava una risoluzione che invitava “i governi degli Stati membri ad esaminare seriamente la possibilità di riconoscere il governo tibetano in esilio come legittimo rappresentante del
popolo tibetano qualora, entro un termine di tre anni, le autorità di Pechino ed il governo tibetano in esilio non abbiano raggiunto un accordo relativo ad un nuovo statuto per il Tibet, mediante i negoziati organizzati sotto l’egida del segretario generale delle Nazioni Unite”. …
Rimasta in sospeso fino ad oggi, l’applicazione di questa risoluzione è oggi più che mai giustificata (leggere “Campagne” on-line).
Nel 2009 chiedete ai vostri deputati di votare una nuova risoluzione che torni a chiedere il riconoscimento del governo tibetano in esilio.
CAMPAGNA CITTADINA
1) Scrivete ai vostri deputati europei
2) Scrivete al presidente dell’intergruppo Tibet
3) Scrivete al presidente del Parlamento europeo
4) + petizioni on-line
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1) Scrivete ai vostri deputati europei [ per votare una nuova risoluzione ] —————-
. lettera da inviare per email, posta e fax
. indirizzo dei vostri eurodeputati : http://www.europarl.europa.eu/members.do?language=it. scegliere : Onorevole Deputato o Onorevole Deputata.
inviare le riposte a : eurotibet@tibet-europe.eu
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Onorevole Deputato/a,
Il 6 luglio del 2000, il Parlamento europeo votava una risoluzione che invitava “i governi degli Stati membri ad esaminare seriamente la possibilità di riconoscere il governo tibetano in esilio come legittimo rappresentante del
popolo tibetano qualora, entro un termine di tre anni, le autorità di Pechino ed il governo tibetano in esilio non abbiano raggiunto un accordo relativo ad un nuovo statuto per il Tibet, mediante i negoziati organizzati sotto l’egida del segretario generale delle Nazioni Unite”.
Al scadenza del termine, nel luglio 2003, ci aspettavamo che il Parlamento europeo facesse il bilancio degli obiettivi fissati e riformulasse di conseguenza le sue raccomandazioni nel quadro di una nuova risoluzione. Ciò non si è verificato. Pertanto l’applicazione di questa risoluzione è oggi più che mai giustificata.
Dal mese di aprile del 2002 fino al mese di novembre 2008 ci sono stati otto incontri tra gli emissari tibetani ed i rappresentanti cinesi, senza alcun risultato. Al contrario, ciascuna delle parti ha preso atto della fase di
stallo di queste discussioni ed ha espresso la propria disillusione. Inoltre, la politica di colonizzazione, di repressione e di sinesizzazione del Tibet non è cessata.
Per queste ragioni, Onorevole Deputato/a, io Le domando, in conformità con gli impegni del Parlamento europeo ed i termini della risoluzione del 6 luglio del 2000, di votare una nuova risoluzione che torni a chiedere, oramai in modo esplicito agli Stati membri di riconoscere il governo tibetano in esilio come rappresentante legittimo del popolo tibetano.
RingraziandoLa per la Sua attenzione, La prego di gradire, Onorevole Deputato/a, l’espressione della mia più alta considerazione.
[ NOME e INDIRIZZO ]
campagna Tibet Europe
http://www.tibet-europe.eu/
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2) Scrivete al presidente dell’intergruppo Tibet [ per presentare e votare una proposta di risoluzione ]
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. lettera da inviare per email, posta e fax : President of Tibet Intergroup, Mr. Thomas Mann
European Parliament, Rue Wiertz 60, ASP 15E107, B-1047 Brussels
Email: thomas.mann@europarl.europa.eu – Fax: +32 (0)2 28 49318
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Onorevole Deputato,
Il 6 luglio del 2000, il Parlamento europeo votava una risoluzione che invitava “i governi degli Stati membri ad esaminare seriamente la possibilità di riconoscere il governo tibetano in esilio come legittimo rappresentante del
popolo tibetano qualora, entro un termine di tre anni, le autorità di Pechino ed il governo tibetano in esilio non abbiano raggiunto un accordo relativo ad un nuovo statuto per il Tibet, mediante i negoziati organizzati sotto l’egida del segretario generale delle Nazioni Unite”.
Al scadenza del termine, nel luglio 2003, ci aspettavamo che il Parlamento europeo facesse il bilancio degli obiettivi fissati e riformulasse di conseguenza le sue raccomandazioni nel quadro di una nuova risoluzione. Ciò non si è verificato. Pertanto l’applicazione di questa risoluzione è oggi più che mai giustificata.
Dal mese di aprile del 2002 fino al mese di novembre 2008 ci sono stati otto incontri tra gli emissari tibetani ed i rappresentanti cinesi, senza alcun risultato. Al contrario, ciascuna delle parti ha preso atto della fase di
stallo di queste discussioni ed ha espresso la propria disillusione. Inoltre, la politica di colonizzazione, di repressione e di sinesizzazione del Tibet non è cessata.
Per queste ragioni, Onorevole Deputato, io Le domando, in conformità con gli impegni del Parlamento europeo ed i termini della risoluzione del 6 luglio del 2000, di presentare e di votare una proposta di risoluzione che torni a
chiedere, oramai in modo esplicito agli Stati membri di riconoscere il governo tibetano in esilio come rappresentante legittimo del popolo tibetano.
RingraziandoLa per la Sua attenzione, La prego di gradire, Onorevole Deputato,
l’espressione della mia più alta considerazione.
[ NOME e INDIRIZZO ]
campagna Tibet Europe http://www.tibet-europe.eu/
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3) Scrivete al presidente del Parlamento europeo [ per iscrivere all’ordine del giorno il voto di una nuova risoluzione ]
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lettera da inviare per email, posta e fax :
President of European Parliament, Mr. Hans-Gert Pöttering
European Parliament, Rue Wiertz 60, PHS 11B011, B-1047 Brussels
Email: hans-gert.poettering@europarl.europa.eu – Fax: +32 (0)2 28 49769
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Onorevole Presidente,
Il 6 luglio del 2000, il Parlamento europeo votava una risoluzione che invitava “i governi degli Stati membri ad esaminare seriamente la possibilità di riconoscere il governo tibetano in esilio come legittimo rappresentante del
popolo tibetano qualora, entro un termine di tre anni, le autorità di Pechino ed il governo tibetano in esilio non abbiano raggiunto un accordo relativo ad un nuovo statuto per il Tibet, mediante i negoziati organizzati sotto l’egida del segretario generale delle Nazioni Unite”.
Al scadenza del termine, nel luglio 2003, ci aspettavamo che il Parlamento europeo facesse il bilancio degli obiettivi fissati e riformulasse di conseguenza le sue raccomandazioni nel quadro di una nuova risoluzione. Ciò non si è verificato. Pertanto l’applicazione di questa risoluzione è oggi più che mai giustificata.
Dal mese di aprile del 2002 fino al mese di novembre 2008 ci sono stati otto incontri tra gli emissari tibetani ed i rappresentanti cinesi, senza alcun risultato. Al contrario, ciascuna delle parti ha preso atto della fase di
stallo di queste discussioni ed ha espresso la propria disillusione. Inoltre, la politica di colonizzazione, di repressione e di sinesizzazione del Tibet non è cessata.
Per queste ragioni, Onorevole Presidente, io Le domando, in conformità con gli impegni del Parlamento europeo ed i termini della risoluzione del 6 luglio del 2000, di iscrivere all’ordine del giorno il voto di una nuova risoluzione che che torni a chiedere, oramai in modo esplicito agli Stati membri di riconoscere il governo tibetano in esilio come rappresentante legittimo del popolo tibetano.
RingraziandoLa per la Sua attenzione, La prego di gradire, Onorevole Presidente,
l’espressione della mia più alta considerazione.
[ NOME e INDIRIZZO ]
campagna Tibet Europe
http://www.tibet-europe.eu/
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4) Petizioni
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Al presidente dell’intergruppo Tibet
. petizione on-line :
http://www.tibet-europe.eu/pdf/IT_tmann.pdf
. inviare per posta a :
President of Tibet Intergroup, Mr. Thomas Mann
European Parliament, Rue Wiertz 60, ASP 15E107, B-1047 Brussels
. indicare il numero de firme raccolte: eurotibet@tibet-europe.eu
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Al presidente del Parlamento europeo
. petizione on-line :
http://www.tibet-europe.eu/pdf/IT_hgpottering.pdf
. inviare per posta a :
President of European Parliament, Mr. Hans-Gert Pöttering
European Parliament, Rue Wiertz 60, PHS 11B011, B-1047 Brussels
. indicare il numero de firme raccolte : eurotibet@tibet-europe.eu
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