Un gran numero di monaci si è raccolto in preghiera attorno al corpo di Tamdin Dorjee appena autoimmolatosi.
Un tibetano è morto dopo essersi dato fuoco in segno di protesta contro il governo cinese vicino al Monastero di Tsoe nel nord-est del Tibet, prefettura di Kanlho(provincia di Gansu).
Tamdin Dorjee, 52 anni, si è dato fuoco intorno alle 13 (Tibet time) di Sabato 13 ottobre. Il suo corpo fu poi portato a casa sua ed i monaci nel monastero di Tsoe hanno officiato un servizio di preghiera funebre. I Tibetani della zona stanno visitando la sua famiglia per rendere l’ultimo omaggio.
Il governo cinese ha sigillata il monastero con un gran numero di forze paramilitari.
Tamdin Dorjee è noto per essere il nonno del 7° Gunthang Rinpoche, uno dei più venerati leader religiosi nella Provincia dell’Amdo nel Tibet nord-orientale. Questa è la terza auto-immolazione a Tsoe dopo Dolkar Tso di 26 anni e Sangay Gyatso, di 27 anni, che si sono dati fuoco e deceduti rispettivamente il 7 agosto ed il 6 ottobre. 55 tibetani si sono dati fuoco dal febbraio 2009, di cui 45 sono periti. Tutti gli auto-immolati hanno urlato slogan chiedendo libertà per i tibetani ed il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama in Tibet.