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Le foto della repressione cinese in Tibet
Dicembre 7th, 2011 by admin

Monaci ammanettati ed inginocchiati a terra con cartelli al collo col loro nome ed accusa: “separatista” o “indipendentista”.
Monaci ammanettati ed inginocchiati a terra con cartelli al collo col loro nome ed accusa: “separatista” o “indipendentista”. Cosa rappresenta la figura umana sullo sfondo?

Monaci ammanettati, inginocchiati a terra, messi alla gogna con al collo cartelli con i loro nomi e i “crimini” di cui sono incolpati, come ad esempio “separatista”, vengono portati via dai loro monasteri e pubblicamente fatti sfilare stipati in automezzi militari. La colpa dei monaci ammanettati e con un cartello appeso al collo è quella di chiedere libertà religiosa per il Tibet e il ritorno del Dalai Lama. Le immagini della vergogna e dell’odio. Sono alcune delle otto immagini pubblicate venerdì 2 dicembre dal sito web dei dissidenti cinesi all’estero boxun che, dal North Carolina dove opera dal 2001, denuncia, tra l’altro, le violazioni dei diritti umani nella Repubblica Popolare Cinese. Altre fotografie mostrano numerosi contingenti della Polizia Armata del Popolo che, dotati di fucili automatici, presidiano le strade. Il sito web non ha fornito i nomi delle località in cui sono state scattate le immagini ma Kanyag Tsering, un monaco appartenente al monastero di Kirti e rifugiato a Dharamsala, ha identificato i luoghi e ha dichiarato che almeno quattro foto sono state prese a Ngaba.

Monaci caricati su camion militari vengono fatti sfilare con cartelli al collo coi loro nomi ed i capi d'accusa, come “separatista” o “indipendentista”.

Monaci caricati su camion militari vengono fatti sfilare con cartelli al collo coi loro nomi ed i capi d'accusa, come “separatista” o “indipendentista”.

“Il terreno sul quale siedono centinaia di poliziotti armati è quello di un campo di basket a Ngaba dove si trova il monastero di Kirti”, ha detto il religioso. “Nella foto scattata dall’automobile è chiaramente visibile sullo sfondo lo stupa del monastero di Kirti”, ha aggiunto. Pur non potendo datare con certezza le istantanee, Kanyag ha riconosciuto gli edifici e le strade di Ngaba nelle due foto che mostrano le forze di sicurezza cinesi, in uniforme verde e blu, marciare ostentando forza e potere. Le immagini si riferiscono a una “retata” contro i religiosi di Kirti: questi non cedono di un passo rispetto alle minacce cinesi, e continuano a opporre una seria resistenza alle imposizioni assurde che Pechino cerca di far passare come leggi.

Monaci con le mani legate dietro la schiena e con un cartello al collo col loro nome e le accuse di separatismo ed indipendentismo, espulsi dalla polizia dal loro monastero e condotti in carcere.

Monaci con le mani legate dietro la schiena e con un cartello al collo col loro nome e le accuse di separatismo ed indipendentismo, espulsi dalla polizia dal loro monastero e condotti in carcere.

Nelle foto si vedono i monaci trascinati via: sui cartelli, retaggio dell’epoca maoista, ci sono i loro “crimini” come “separatista” o “indipendentista”. Dallo scorso marzo, il monastero di Kirti e l’intera cittadina di Ngaba si trovano al centro di un’ondata di repressione durissima. Da qui, infatti, sono usciti i primi monaci che hanno scelto di auto-immolarsi per chiedere la libertà per il Tibet e il ritorno del Dalai Lama nella sua casa spirituale. Il governo ha scelto la linea dura, e ha inviato nella zona centinaia di agenti in tenuta anti-sommossa: questi blindano ogni attività locale. Le immagini fornite da boxun sono tra le pochissime giunte a noi a partire dallo scorso mese di marzo. In ottobre, il reporter di AFP Robert Saiget era riuscito a realizzare un breve filmato

Prigionieri tibetani con le mani legate dietro la schiena costretti a piegarsi verso terra.

Prigionieri tibetani con le mani legate dietro la schiena costretti a piegarsi verso terra.

in cui è chiaramente visibile la presenza militare a Ngaba. Caricato su youtube, compare al sito: http://www.youtube.com/watch?v=bWNQJTPpkxo.

Truppe all'esterno del monastero di Ngaba.

Truppe all'esterno del monastero di Ngaba.

Con le nuove immagini, l’Associazione Italia-Tibet ha realizzato un poster – Tibet, la Verità dei Fatti – che invitiamo i lettori a scaricare, stampare e diffondere.

Truppe speciali marciano in parata per le vie deserte di Ngaba

Truppe speciali marciano in parata per le vie deserte di Ngaba

Tutte le otto fotografie sono visibili al sito:

http://www.phayul.com/news/article.aspx?id=30465&article=Leaked+photos+show+Chinese+brutality+in+Tibet&t=1&c=1

Fonte: http://www.italiatibet.org/

Posto di blocco a Ngaba, sullo sfondo si nota il grande stupa del monastero di Kirti.

Posto di blocco a Ngaba, sullo sfondo si nota il grande stupa del monastero di Kirti.

Una retata della polizia polizia cinese nella cittadina di Kirti in Tibet.

Una retata della polizia polizia cinese nella cittadina di Kirti in Tibet.


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