Sua Santità il Dalai Lama
Continuano i viaggi del leader spirituale tibetano in esilio con l’ostilità cinese.
La Cina si impone sulla visita del leader in Brasile. Il Dalai Lama sta aspettando di sapere se avrà un visto per partecipare ai festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno dell’arcivescovo Desmond Tutu, suo amico e premio Nobel per la pace nel 1984, che sarà festeggiato a Città del Capo il 7 ottobre. Due anni fa al leader tibetano era stato vietato l’ingresso in Sudafrica per una conferenza sulla pace. De Klerk, ex presidente sudafricano che ha aperto al suffragio universale eliminando l’apartheid, si e’ dichiarato a favore del Dalai Lama: “Il Sudafrica deve decidere due cose, e’ una societa’ aperta e rispetta le figure religiose?”. Il Sudafrica ha infatti legami molto stretti con la Cina, che avversa il Dalai Lama per le sue rivendicazioni sul Tibet. L’Oceano di saggezza ha avuto una reazione mista anche in Sudamerica: in Messico e’ stato ricevuto dal presidente Felipe Calderon. “Il meeting interferisce con gli affari interni cinesi, ferisce i sentimenti della popolazione e danneggia i rapporti tra Messico e Cina” hanno detto le autorita’ cinesi, che hanno proseguito “Chiediamo che il Messico adotti misure per eliminare questo impatto negativo”. In Brasile il governo sembra aver capito il messaggio e non ha incontrato la figura religiosa, che ha passato tre giorni a San Paolo incontrando il sindaco Gilberto Kassab. Diverso l’atteggiamento in Argentina, dove e’ stato incontrato all’aeroporto da funzionari del Ministero degli esteri. http://www.developingreport.it/