PECHINO (Reuters) – Un monaco tibetano si è dato fuoco oggi nella Cina occidentale, innescando una protesta per le strade contro i controlli del governo nell’irrequieta regione cinese. Lo ha riferito oggi un gruppo per l’indipendenza del Tibet. Il gesto sembra essere una replica, seppur su scala minore, di quanto successo in Cina nel marzo del 2008, quando monaci buddisti e altri tibetani fedeli al Dalai Lama, il loro leader religioso tradizionale, si sono scontrati con forze di polizia e truppe dell’esercito. Phuntsog, questo il nome del 21enne che si è dato fuoco, era un monaco di Aba, parte della regione del Sichuan dove scoppiarono le rivolte contro il controllo cinese tre anni fa. Il monaco si è “immolato oggi in segno di protesta contro la repressione”, ha detto Kate Sanunders della Campagna Internazionale per il Tibet, un’organizzazione con sede a Londra. “Ha gridato alcuni slogan in favore della libertà quando ha compiuto il gesto”, ha detto Zorgy, ricercatore dell’organizzazione, che ha una sede anche nell’India settentrionale, dove vivono molti tibetani esiliati. “Abbiamo anche ricevuto informazioni circa una protesta che ha coinvolto circa mille monaci e altre persone laiche”, ha detto Zorgyi, aggiungendo che la polizia si è recata sul posto per reprimere la protesta e ha arrestato alcuni monaci. http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE72F0B520110316