È appena uscito il 23 febbraio scorso nella Collana Universale Economica della casa editrice Feltrinelli “Il mio Tibet libero” Gyatso Tenzin, Sua Santità il XIV Dalai Lama che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1989.
In Tibet la figura del Dalai Lama è una figura di grande importanza per ogni ambito della vita. È innanzitutto la guida spirituale dei tibetani, colui che deve aiutare ogni altro a trovare la propria strada, una figura da adorare ma allo stesso tempo da ascoltare con grande attenzione. Ma il Dalai Lama non è solo questo. Il Dalai Lama è anche il capo dello stato.
In questo testo sono raccolti alcuni dei discorsi più significativi che il Dalai Lama ha tenuto incentrati sulla lotta per la libertà che da anni ormai il suo Paese sta vivendo. Si tratta di discorsi intensi e profondi che offrono numerosi spunti di riflessione ma si tratta anche di discorsi di importanza storica che ci permettono di comprendere quale sia la relazione tra buddismo e democrazia, quale sia la connessione tra il potere spirituale e il potere materiale della politica, quale sia quindi il modo di vivere di un paese così lontano e diverso dal nostro.
Il Dalai Lama cerca anche di farci comprendere quale sia la sua visione del mondo e degli altri popoli cercando di indirizzarci verso l’aspetto e il rispetto che dovrebbe essere provato per ogni altro essere vivente: “Ogni qual volta incontro uno ‘straniero’ provo sempre la stessa sensazione: ‘sto conoscendo un altro componente della famiglia dell’umanità’. Questo atteggiamento ha reso più profondo il mio affetto e il mio rispetto per tutti gli esseri umani.”