Il governo nepalese blocca le cerimonie pubbliche dei buddisti nel giorno dell’anniversario della nascita del Dalai Lama.
Nel giorno del 75esimo compleanno della massima autorità buddista, il governo di Kathmandu ha schierato ingenti forze di polizia per evitare manifestazioni pubbliche di sostegno e celebrazione dell’evento. Già ieri i funzionari pubblici e politici erano stati esortati a non partecipare a nessuna delle cerimonie pubbliche che si fossero svolte in occasione della ricorrenza. A questo scopo numerosi agenti sono stati schierati a presidio delle zone della capitale in cui i tibetani buddisti sono più presenti. Nonostante questi provvedimenti non sono mancate celebrazioni dell’evento nel distretto di Lalitpur, all’interno dei campi profughi dove vive la comunità di religiosi. La polizia ha fermato alcuni dei sostenitori tibetani nella capitale e coloro che si dirigevano verso i monasteri e le zone di preghiere presenti all’interno del campo dei rifugiati. I provvedimenti nepalesi sono stati presi nell’interesse del governo di Kathmandu a preservare i rapporti con la Cina che vede nel monaco buddista e in chi lo sostiene una pericolosa fonte di separatismo che mira all’indipendenza della regione del Tibet dal governo di Pechino.