Nel Canyon scorre il fiume Yarlung Tsangpo (Brahmaputra). Il vicepresidente al turismo per la regione Tibet ha annunciato il progetto, che sarà realizzato dalla sua ditta. Vedute spettacolari, ma molti i rischi di slavine e inondazioni improvvise. Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un hotel a 5 stelle sarà realizzato all’ingresso del Canyon Yarlung Tsangpo (nome cinese per il fiume Brahmaputra), considerato uno dei più lunghi e profondi del mondo e forse il più scenografico del Tibet. Ma nascono polemiche sulle possibili conseguenza e rischi dell’iniziativa. Liu Janyun, vicepresidente al Turismo per il Tibet, ha spiegato ai media che l’albergo, che sarà realizzato dalla sua azienda con sede a Lhasa, sorgerà su una collina presso la remota città di Pai, avrà 150 stanze con una ricettività di 300 ospiti e costerà circa 100 milioni di yuan (11 milioni di euro). Liu ha spiegato che la struttura risponderà alle esigenze dei molti turisti facoltosi abituati a soggiornare in alberghi di lusso, che lamentano come il Tibet orientale ne sia invece privo. Infatti nella zona ci sono soltanto ostelli per la gioventù e camere in affitto gestite dalla popolazione locale. La scelta ha peraltro suscitato critiche. Yang Yong, esploratore che fu tra i primi a fare trekking nel canyon e che lo conosce bene, osserva che nel canyon “la veduta è spettacolare, ma i pericoli sono tanti: slavine, serpenti, malattie portate dalle zanzare, inondazioni improvvise. Ognuna di queste cose può colpirti”. Nel canyon pare che la Cina sia anche intenzionata a realizzare una diga gigantesca: progetto che suscita allarme nell’India, che teme che siano deviate le acque del fiume Brahmaputra, essenziale per la popolazione e l’economia di intere regioni.