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Lo Yoga d’Inseparabilità del Guru con Avalokiteshvara
Settembre 7th, 2024 by admin

Ven Samdhong Rinpoché: Se riuscite a praticare il percorso completo verso l’illuminazione, sarebbe fantastico.

6 settembre 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina il Ven. Professor Samdhong Rinpoché ha attraversato il cortile, scortato da Lama Ngawang Norbu, un MLA dell’Arunachal Pradesh, e dal Presidente del Comitato che organizza gli insegnamenti odierni e la Cerimonia di Lunga Vita di domani. Raggiunta lo Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, si è seduto alla sua sinistra, dove sedevano funzionari attuali ed ex dell’Amministrazione Centrale Tibetana, mentre alla destra c’erano delegati Mönpa dell’Arunachal Pradesh. Rinpoché ha spiegato perché si trovava lì.

Era previsto che Sua Santità il Dalai Lama insegnasse oggi e partecipasse a una Cerimonia di Lunga Vita domani. Tuttavia, il programma è cambiato e mi è stato chiesto di insegnare in sua vece. Ascoltandomi oggi non creerete necessariamente con me una connessione Guru discepolo”.

Si è quindi iniziato con la recita del “Sutra del Cuore”, quindi è stato servito a tutti il tè ed è stata fatta un’offerta del mandala.

Rinpoché ha citato un verso del “Canto dell’esperienza spirituale” di Jé Tsongkhapa:

Questa vita di libertà supera un gioiello che esaudisce i desideri,

E ne troverai una simile solo questa volta.

È rara, facilmente la si perde e breve come un lampo nel cielo.

Con questo in mente, comprendi che tutte le azioni mondane

Sono come pula al vento, quindi devi costantemente

Fare il miglior uso di questa vita, sia di giorno che di notte.

Io, uno yogi, ho praticato in questo modo,

Tu che aspiri alla liberazione dovresti fare lo stesso.

“Questa preziosa vita umana è come un gioiello che esaudisce i desideri. È difficile da trovare e facilmente è persa. Se non riesci a sfruttare questa opportunità, non ci sarà motivo di rammarico maggiore. Non dovresti pensare di trovare di nuovo una vita del genere in futuro. Pertanto, metti da parte le attività mondane ed impegnati nella pratica spirituale.

“I maestri Kadampa dicevano: ‘Se non muoio nei prossimi due mesi, farò del mio meglio per creare le cause per una vita migliore in futuro. Se non muoio nei prossimi due anni, farò del mio meglio per creare le cause per la felicità duratura dell’illuminazione’. Per fare questo dovremmo affidarci a un maestro appropriato ed entrare nella pratica dei Tre Addestramenti.

“Faremo questa pratica del Guru-Yoga, vedendo Sua Santità il Dalai Lama e Avalokiteshvara come inseparabili. Leggerò il testo lentamente senza fare molti commenti. Qualunque sia il grado di pratica dell’essere delle tre capacità in cui ti impegni, nessuno può essere condotto senza la guida di un Guru. In Tibet vediamo il Guru come la radice del percorso.

“La fonte del genere Stadi del Sentiero è la ‘Lampada sul Sentiero‘ di Atisha. Tuttavia, non ha fatto alcun riferimento all’affidamento ad un Guru. I Trattati sugli stadi del sentiero di Tsongkhapa hanno contorni diversi. In essi troviamo spiegazioni su come affidarsi ad un Guru. Jé Rinpoché chiese a Manjushri il modo migliore per rendere la pratica breve e veloce e lui gli disse di vedere il Guru come inseparabile dalla divinità. Quindi Jé Rinpoché praticò di conseguenza.

“Ci si affida al Guru sia nell’azione che nel pensiero. Quando fai la pratica del Guru-Yoga, la fai in connessione con la divinità meditativa con cui hai un legame speciale. Questo testo adotta un approccio che concorda con il Guru-Yoga nel Tantra dello Yoga Supremo”.

Rinpoché ha osservato che i principali discepoli per l’insegnamento odierno erano persone provenienti dall’Arunachal Pradesh, in particolare quelle di Mön-yul. La divinità con cui queste persone hanno un legame speciale è Avalokiteshvara, colui che ha generato la mente risvegliata di bodhicitta prima di migliaia di Buddha.

I libri di Kadam menzionano che Avalokiteshvara ha legami speciali con la Terra delle Nevi, un’area che comprende la regione himalayana, luoghi in cui le persone utilizzano un linguaggio basato su quattro vocali e 30 consonanti. Upali chiese come si dovesse identificare questo luogo. Nel Vinaya è scritto che il luogo in cui in inverno se versi acqua in un recipiente aperto e si trasforma in ghiaccio è noto come la Terra delle Nevi.

Inoltre, la Terra delle Nevi è un luogo in cui gli esseri senzienti non sono stati domati dai precedenti Buddha. In effetti, toccò al quarto Buddha di questo fortunato eone, Shakyamuni, farlo. Ed era stato profetizzato che Avalokiteshvara, l’incarnazione di tutta la compassione dei Buddha, l’essenza del sentiero, sarebbe stata la divinità patrona della Terra delle Nevi.

“In questa pratica del Guru-Yoga in cui vediamo la divinità meditativa e il Guru come inseparabili”, ha continuato il Ven Samdhong Rinpoché, “visualizziamo il mantra di sei sillabe, il mantra supremo nel cuore del Guru-Divinità. Possiamo spiegare le sei sillabe in termini di Sei Perfezioni. Questi sono gli antidoti alle afflizioni mentali e agli ostacoli alla conoscenza.

“Il Guru che mostra il sentiero infallibile è qui inseparabile da Avalokiteshvara, che è l’incarnazione della compassione proprio come Manjushri è l’incarnazione della saggezza. Se possiamo combinare la compassione con una comprensione della vacuità, otterremo la Buddità.

“Il testo consiglia ‘Siediti nella postura di Vairochana con la schiena dritta e così via. Visualizza il tuo Guru e Avalokiteshvara come uno, l’oggetto del rifugio. Per prendere rifugio, dovremmo temere i regni inferiori, il ciclo dell’esistenza e gli ostacoli alla conoscenza e siamo fiduciosi che i Tre Gioielli possono proteggerci.

“In Tibet prendiamo rifugio e generiamo insieme la mente risvegliata dicendo: “Mi rifugio nei Tre Gioielli finché non sarò illuminato”. Tutte le tradizioni buddiste del Tibet adottano questo approccio. Pensiamo: “Con qualsiasi raccolta di meriti e saggezza che ho collezzionato, possa servire gli esseri senzienti”. In questo modo ripristiniamo e rinforziamo i voti del Bodhisattva che abbiamo già preso. Quindi, esprimiamo i Quattro Desideri Incommensurabili iniziando con: “Possano tutti gli esseri senzienti conseguire la felicità e le cause della felicità. Quindi purifichiamo il luogo in cui stiamo per invitare il campo dei meriti. Benediciamo, aumentiamo e presentiamo offerte. Riflettiamo: “Con il potere della verità dei Tre Gioielli, possano queste offerte diventare tali. Possano diventare grandi”.

“Visualizzando il campo dei meriti, visualizziamo un trono sostenuto da leoni su cui poggia un sedile di loto i cui cuscini sono il sole e la luna. Su questo siede il supremo Arya Lokeshvara, il nostro supremo Guru, che possiede le tre gentilezze. Sorride ed è compiaciuto. La sua mano destra è sul cuore nel gesto di impartire insegnamenti, il pollice e l’indice tengono lo stelo di un loto che sostiene una scrittura e una spada. Le altre tre dita indicano i Tre Addestramenti.

“Nella sua mano sinistra, nel gesto dell’equilibrio meditativo, poggia una ruota dai mille raggi. Indossa le tre vesti di un monaco ed un cappello dorato da Pandit.

“Nel suo cuore poggia il sublime essere di saggezza Avalokiteshvara con un volto e quattro braccia. Sulla sua spalla sinistra è drappeggiata una pelle d’antilope. Nel suo cuore c’è l’essere di assorbimento Hrih. Diventa l’incarnazione di tutti gli oggetti di rifugio.

“Dopo aver coltivato questa visualizzazione eseguiamo la Preghiera dei Sette Rami che include prosternazioni, offerte, confessione e così via. Quando ti prostri al Guru-Divinità immagina il tuo corpo moltiplicato innumerevoli volte. Quindi presenta una serie di offerte possedute e non possedute. Confessa come, sopraffatto dall’oscurità dell’ignoranza, hai infranto i tuoi voti e sei stato coinvolto in cadute naturali. Coinvolgi i quattro fattori opponenti: prendere rifugio, coltivare la mente risvegliata, generare un sincero rammarico e decidere di non ripetere tali azioni in futuro.

“Ciò che segue è rallegrarsi, il modo migliore per accumulare meriti e saggezza. Quindi chiedi al Guru-Divinità di risvegliare tutti gli esseri senzienti dal sonno degli ostacoli all’onniscienza e delle afflizioni mentali. Supplicalo di rimanere saldamente sul trono vajra. Fai una dedica tenendo a mente che l’obiettivo è il raggiungimento della Buddità, per ottenerla abbiamo bisogno delle cure di un gentile Lama. Concludi con un’offerta del mandala.

“Le benedizioni del Guru sotto forma di nettare e raggi scorrono dal suo cuore ed entrano nella sommità del tuo capo. Recita il mantra del nome del Guru.

“Rivedi gli Stadi del Sentiero iniziando a riconoscere la difficoltà di trovare questa vita di libertà e fortuna e come la si perda facilmente. Pensa, ‘Per favore benedicimi affinché pratichi i Tre Addestramenti: etica, concentrazione e saggezza.’

“Nella pratica di un essere di grande capacità pensa alle sofferenze degli esseri senzienti nostre gentili madri ed esprimi il desiderio di alleviarle. Coltiva lo yoga che unisce la mente che dimora con calma con una speciale intuizione.

“Dopo essere entrato nella porta del profondo mantra, benedicimi affinché custodisca i miei voti ed impegni. Dopo aver tagliato il vento karmico onnicreatore con la spada affilata della saggezza, benedicimi affinché realizzi il mahamudra della grande beatitudine.'”

Nella pratica dell’assorbimento che coinvolge il Guru che si dissolve nel tuo cuore, egli si avvicina a te, diminuendo di dimensioni, si dissolve in te. Viene a riposare nel tuo cuore sul loto a otto petali al centro del quale c’è la goccia indistruttibile. Ciò esiste da tempi senza inizio e persiste fino alla Buddità.

Al centro della divinità a triplice pila c’è Hrih circondato dal mantra di sei sillabe Om mani padme hung. Recita il mantra il più possibile e poi stabilizzalo recitando il mantra di cento sillabe di Vajrasattva. Dedica i meriti così creati alla diffusione del Dharma ed alla pace duratura nel mondo.

Il Ven Samdhong Rinpoché ha poi conferito una trasmissione di lettura di un testo più breve del Guru-Yoga.

“Siamo molto fortunati”, ha aggiunto, “ad aver avuto l’opportunità di tenere questo discorso e di aver ricevuto insegnamenti da Sua Santità. Se riuscite a praticare il percorso completo verso l’illuminazione, sarebbe fantastico. Nel frattempo dobbiamo rafforzare la pace e l’armonia nelle nostre comunità e impegnarci per mantenere le nostre tradizioni culturali. Dedichiamo qualsiasi merito che abbiamo guadagnato alla buona salute e alla lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama”.

Lama Ngawang Norbu ha offerto un mandala di ringraziamento al Ven Samdhong Rinpoché. I presenti hanno recitato la preghiera “Parole di Verità”.

Lama Ngawang Norbu e il Presidente del Comitato Organizzativo hanno poi scortato Ven Samdhong Rinpoché attraverso il cortile fino al cancello del Phodrang. https://www.facebook.com/DalaiLama/videos/1759204371487760


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