Sua Santità il Dalai Lama: “La mente risvegliata della bodhicitta ci porta pace mentale e sottomette le nostre emozioni distruttive. Crea uno stato mentale riposante”.
25 agosto 2024. Zurigo, Svizzera. Quando oggi Sua Santità il Dalai Lama è salito sul palco dell’Hallenstadion di Zurigo, davanti a una folla di 15.000 persone, ha salutato il gruppo di ballo Tashi Shölpa che eseguivano danze di benvenuto ed ha preso posto sul trono davanti aI grandi dipinti thangka del Buddha Shakyamuni, Avalokiteshvara dalle quattro braccia e Tara Bianca.
Thinley Chökyi, rappresentante dell’Ufficio del Tibet, Zurigo, rivolgendosi a Sua Santità come al gioiello della corona tra dei e re, un campione della pace nel mondo, lo ha accolto rispettosamente rendendogli omaggio a nome dei tibetani in Svizzera e d’altri paesi in Europa ed ha aggiunto che i tibetani in tutto il mondo, seguendo l’esempio di Sua Santità, stanno facendo del loro meglio per risolvere il conflitto tra Cina e Tibet e che sono lieti di poter offrire, per gratitudine, preghiere per la lunga vita di Sua Santità Tenshug, mentre faceva sosta a Zurigo sulla via del ritorno per l’India dagli Stati Uniti, dopo un riuscito intervento chirurgico di protesi del ginocchio.
Ha quindi così pregato: “Che tu possa ancora tornare in Tibet, sederti sul Trono del Leone nel Palazzo del Potala e da lì ancora una volta offrire insegnamenti” ed ha concluso ringraziando le varie autorità di Zurigo per aver concesso ai tibetani di tenere oggi questo evento.
Un gruppo di cantanti e danzatori tibetani ha cantato in lode a Sua Santità, riferendosi a lui come protettore ed incarnazione della compassione.
Un gruppo di Lama seduti ai piedi del trono ha recitato la Presa di Rifugio nei Tre Gioielli https://www.sangye.it/altro/?p=11683 ed un verso che sintetizza gli insegnamenti della Perfezione della Saggezza. Hanno quindi fatto un’Offerta del Mandala https://www.sangye.it/altro/?p=11251, dando inizio ad una rappresentazione simbolica della cerimonia per la lunga vita di un Lama Tenshug. Mentre cantavano la preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta dai suoi tutori, Ling Rinpoché e Trijang Rinpoché, gli sono stati presentati i simboli dei Sette Emblemi Reali, gli Otto Simboli di Buon Auspicio, le Otto Sostanze di Buon Auspicio e così via, per poi recitare la preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta da Jamyang Khyentsé Chökyi Lodrö, che si è conclusa con: “Che tu possa vivere a lungo e che le tue azioni illuminate si diffondano ovunque”.
Sua Santità si è quindi così rivolto al pubblico: “Oggi, persone provenienti dalla Svizzera e da altri paesi europei si sono radunate qui per fede e devozione. Noi tibetani siamo imbevuti dell’insegnamento del Buddha, veso cui nutriamo una fede incrollabile, a partire da quando siamo bambini, e recitiamo il verso di Presa di Rifugio e di coltivare la mente risvegliata, così come il mantra, Om mani padmé hum.
Ho avuto l’opportunità di studiare e praticare gli insegnamenti buddisti fin da quando ero un bambino piccolo ed ho scoperto che hanno una base piuttosto scientifica. Infatti, oggigiorno gli scienziati vengono a trovarmi e si interessano all’insegnamento buddista sulla non violenza e la compassione.
Poiché noi tibetani diamo valore alla gentilezza, al calore umano ed alla compassione, siamo in grado di dimostrare queste qualità alle altre persone. Abbiamo conosciuto grandi difficoltà a causa delle dure restrizioni imposte dai comunisti cinesi, ma la nostra fede e devozione agli insegnamenti del Buddha non si sono allentate.
Quando ero bambino sono stato portato al monastero del Kumbum dove ho visto giovani monaci recitare il mantra di Manjushri, Om ara patsa nadhi. Ne sono stato ispirato e li ho imitati. La nostra cultura ha lasciato tali impronte su di noi.
In passato, le persone nel mondo esterno non sapevano molto del buddismo tibetano, ma con il passare del tempo più persone si sono interessate ad esso. Sono particolarmente attratti dalle istruzioni sul funzionamento della mente e delle emozioni e sui modi per coltivare qualità positive dentro di noi. Anche in Cina la fede e la comprensione del Buddhadharma sono cresciute.
“Sin dai tempi dei re Songtsen Gampo e Trisong Detsen ci siamo abituati al Buddhismo come parte delle nostre vite. È parte della loro gentile eredità che oggi abbiamo una fede così univoca. Ovunque si trovino i tibetani, hanno un forte senso dell’etica e della fede negli insegnamenti del Buddha. Anche le persone che non si considerano religiose riconoscono che il Buddhismo tibetano include molte soluzioni ai problemi che affrontiamo oggi.
Poiché il Buddhismo è una parte importante della nostra cultura, dovremmo impegnarci per mantenerlo vivo. Possiamo farlo osservando l’etica e coltivando il buon cuore, tenendo presente che la pratica religiosa senza etica è come indossare una maschera.
D’altra parte, coltivare il calore umano è l’essenza della religione. Coltivare la mente risvegliata di bodhicitta implica l’intenzione di portare felicità a tutti gli esseri senzienti. Ti consente di realizzare i tuoi obiettivi e quelli degli altri.
Quando ero a Pechino, Mao Zedong elogiò la mia mentalità scientifica, ma allo stesso tempo osservò che la religione è un veleno. Tuttavia, penso che se fosse vivo oggi, capirebbe meglio perché vale la pena seguire ciò che ha insegnato il Buddha”.
Mentre presiedeva ad una breve cerimonia per coltivare la mente risvegliata di bodhicitta, Sua Santità ha raccomandato di pensare a tutti gli esseri senzienti come se fossero stati le nostre gentili madri.
Nel tentativo di ripagare quella gentilezza dovremmo generare una forte determinazione per portare beneficio e felicità a tutti gli esseri senzienti. E, dopo aver generato bodhicitta, dovremmo invitare tutti gli esseri senzienti come nostri ospiti ad una festa di felicità.
“Abbiamo trovato questa preziosa vita umana e, per renderla significativa, dovremmo coltivare gentilezza ed un buon cuore. Se posso dirlo, la ragione ultima per cui avete fiducia in me è perché insegno bodhicitta e la visione della vacuità. Come vi ho già detto, dal momento in cui mi sveglio al mattino, medito sulla mente del risveglio e, dopo aver generato quel pensiero supremo, invito tutti gli esseri senzienti come miei ospiti.
“La mente del risveglio di bodhicitta è la chiave per realizzare i vostri obiettivi e quelli degli altri. Allo stesso tempo, i pensieri negativi come rabbia ed orgoglio si placano. Immaginate un’assemblea di Buddha e Bodhisattva nello spazio davanti a voi…
Non molto tempo fa a Bodhgaya stavo partecipando ad una funzione in un grande tempio quando ho immaginato il Buddha davanti a me. Mi ha chiamato a sé, mi ha parlato gentilmente e mi ha accarezzato la testa. Sembrava compiaciuto di me, ma tutto quello che avevo da offrirgli era un solo cioccolatino che gli ho dato… Ora, per favore recitate per tre volte dopo di me questi versi.”
Prendo rifugio nei Tre Gioielli;
Confesso ogni singola negatività.
Gioisco delle virtù di tutti gli esseri.
Prendo a cuore lo stato di Buddità.
Prendo rifugio fino all’illuminazione
Nel Buddha, nel Dharma e nella Suprema Assemblea,
Per realizzare gli obiettivi miei e degli altri
Sviluppo la mente risvegliata.
Avendo sviluppato l’aspirazione alla suprema illuminazione,
Invito tutti gli esseri senzienti come miei ospiti,
Metterò in atto le deliziose pratiche supreme d’illuminazione.
Possa io diventare un Buddha per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.
“Ora potete rallegrarvene“.
Oggi la mia nascita è fruttuosa.
La mia vita umana è giustificata.
Oggi sono nato nella famiglia del Buddha.
Ora sono un figlio del Buddha.
Affinché non ci sia macchia su questa famiglia immacolata,
ora devo agire come si addice alla mia famiglia.
“Dovreste familiarizzarvi coi voti del Bodhisattva elencati nel Guru Yoga in sei sessioni.
“Entrare nella Via del Bodhisattva” dice:
Una persona ben intenzionata che pensa: “Eliminerò la sofferenza degli esseri senzienti”, dà origine a meriti incommensurabili. 1/21
Che dire allora di una persona che desidera rimuovere l’incomparabile sofferenza di ogni singolo essere e di dotarlo di incommensurabili buone qualità? 1/22
“La mente risvegliata della bodhicitta ci porta pace mentale e sottomette le nostre emozioni distruttive. Crea uno stato mentale riposante”.
Sua Santità ha trasmesso il mantra del Buddha Shakyamuni e di Avalokiteshvara, la divinità patrona del Tibet, chiedendo ai presenti di recitarlo dopo di lui.
Il rappresentante Thinley Chökyi ha offerto un mandala di ringraziamento. Sono state quidi recitate preghiere di dedica.
È stato redatto un rendiconto che annunciava quanto era stato donato e quanti ne rimaneva.
Un gruppo di giovani artisti ha quindi cantato versi di buon auspicio a mo’ di conclusione.
La cerimonia si è conclusa con la recitazione di un verso della “Preghiera delle parole di verità” che Sua Santità ha composto nel 1960.
Così, il protettore Chenrezig ha fatto grandi preghiere
Davanti ai Buddha ed ai Bodhisattva
Per abbracciare pienamente la Terra delle Nevi;
Possano i buoni risultati di queste preghiere apparire ora rapidamente.