Sua Santità il Dalai Lama: “Non bisogna creare divisioni sulla base del ‘noi’ e del ‘loro’, bisogna vivere insieme in pace. Le differenze nel colore della nostra pelle o nella fede che seguiamo hanno un significato secondario rispetto al nostro essere uguali in quanto esseri umani. Quando nasciamo non siamo divisi sulla base di etichette nazionali o religiose.”
1 gennaio 2024. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Gaden Phelgyeling per il Kalachakra Teaching Ground per partecipare ad una cerimonia di offerte e preghiere per la sua lunga vita richiesta dall’Istituto Centrale di Studi Tibetani, Sarnath, e dai suoi ex studenti, e persone appartenenti all’insediamento tibetano di Paonta Sahib. Aprivano la strada i monaci dai cappelli gialli con cresta che suonavano i corni. In alto sventolava un ombrello dorato. Sua Santità ha sorriso ed ha salutato i sostenitori lungo il percorso.
Dalla piattaforma sorrise e salutò nuovamente la folla e molti di loro ricambiarono il saluto. Salutò gli illustri Lama, salutò l’immagine del Buddha circondato dai Diciassette Maestri di Nalanda https://www.sangye.it/altro/?p=9200 in un grande thangka dietro il trono e prese posto.
La cerimonia, guidata dal maestro del canto del monastero di Namgyal e presieduta da Ganden Tri Rinpoché, si è aperta con un saluto al Buddha, “il sottomesso al mondo”. Successivamente è seguita la recitazione di “Nuvole di benedizioni d’ambrosia”, l’invocazione di Trulshik Rinpoché sulla serie di incarnazioni di Avalokiteshvara in Tibet. Le preghiere di lunga vita si concentravano su Tara Bianca.
Ad un certo punto Ganden Tri Rinpoché si fece avanti per offrire a Sua Santità la bacchetta di lunga vita, che accettò. È stata recitata una Preghiera in Sette Rami https://www.sangye.it/altro/?p=11265 e una grande torta rituale è stata offerta a Sua Santità, che ne ha assunto una porzione simbolica. Il maestro del canto ha porto un’offerta completa del mandala.
Successivamente, Tri Rinpoché ha offerto rappresentazioni del corpo, della parola e della mente dei Buddha, del vaso, dei simboli [dei Buddha] delle Cinque Nobili Famiglie, dei Sette Emblemi Reali, degli Otto Simboli di Buon Auspicio, delle Otto Sostanze di Buon Auspicio e così via. Via. Mentre ciò accadeva, un corteo di persone appartenenti alle organizzazioni patronali passava davanti alla piattaforma portando una serie di doni che comprendevano per lo più volumi di Scritture. Alcuni di questi erano libri che sono stati recentemente tradotti dal pali e dal sanscrito in tibetano.
Ganden Tri Rinpoché, Jangtsé Chöjé Rinpoché e Sakya Gongma Rinpoché seguiti dai rappresentanti delle organizzazioni patronali si sono avvicinati al trono per rendere omaggio. Sua Santità ha donato a ciascuno una sciarpa di seta bianca ed un nastro di protezione rosso.
Dopo il canto di una preghiera per la lunga vita di Sua Santità da parte dei suoi due tutor ed un’altra da parte di Jamyang Khyentsé Chökyi Lodrö, Sua Santità si è rivolto ai presenti.
“Oggi, ciò che desidero dire ai miei fratelli e sorelle del Dharma, monaci, monache e laici, persone interessate all’insegnamento del Buddha, che si sono riuniti in questo luogo sacro di Vajra-asana, la sede dell’illuminazione, e offerto questa cerimonia per la mia lunga vita, è che quando mi guardo indietro, gioisco di ciò che ho potuto fare nel mondo. Inoltre continuerò a beneficiare gli esseri senzienti fino a quando avrò più di 100 anni.
“Negli ultimi tempi abbiamo assistito allo scoppio di conflitti nelle vicinanze della Russia e di altre parti del mondo a causa dei vicini che si considerano l’un l’altro in termini di ‘noi’ e ‘loro’. Ciò crea divisione e trascura il fatto che come esseri umani apparteniamo tutti ad un’unica famiglia. La mia speranza è che se impariamo ad apprezzare l’unità dell’umanità, che siamo tutti uguali come esseri umani, impareremo a vivere in armonia ed amicizia, in grado di aiutarci a vicenda. Considero mia responsabilità portare questo all’attenzione della gente.
“Ciascuno di noi, quando è nato, è stato allevato nell’amore della propria madre e siamo stati allattati dal suo latte. Crescendo, tutti desideriamo essere felici e non provare dolore, quindi dovremmo ricordare quanto siano stati importanti l’amore e l’affetto per ognuno di noi. Ecco perché dovremmo aiutarci a vicenda ovunque possiamo.
“Non bisogna creare divisioni sulla base del ‘noi’ e del ‘loro’, bisogna vivere insieme in pace. Le differenze nel colore della nostra pelle o nella fede che seguiamo hanno un significato secondario rispetto al nostro essere uguali in quanto esseri umani. Quando nasciamo non siamo divisi sulla base di etichette nazionali o religiose.
“Oggi è Capodanno e voglio dire a tutti voi ‘Tashi Deleg’. Dobbiamo cercare di rendere quest’anno più pacifico, lasciandoci alle spalle i problemi e i conflitti dell’anno passato. Possiamo iniziare sviluppando un senso di unità di tutti gli otto miliardi di persone che vivono oggi. Come buddisti preghiamo per il benessere di tutti gli esseri senzienti, ma almeno dovremmo fare ciò che possiamo per aiutare gli esseri di questo mondo. Ciò che è importante è riconoscere i nostri compagni come altri esseri umani, così saremo in grado di creare un mondo più pacifico.
“Ci troviamo sempre più spesso di fronte a eventi meteorologici estremi. Alcuni luoghi sono stati troppo soggetti al caldo, altri sono stati allagati, altri ancora sono stati colpiti dalla siccità. Dobbiamo pregare affinché queste calamità si plachino.
“Spesso sottolineo quanto sia importante avere un buon cuore, ma il nostro buon cuore deve essere guidato dalla saggezza e dal buon senso. Gli obiettivi a breve termine potrebbero non essere sufficienti, dobbiamo anche valutare cosa sarà meglio a lungo termine. La chiave per condurre un tale significativo è aiutare gli altri il più possibile.
Quindi, all‘offerta finale del mandala di ringraziamento è seguita una preghiera al Buddha Amitayus https://www.sangye.it/altro/?p=1884.
È stato quindi letto un rendiconto finanziario, prima in tibetano e poi in inglese, che elencava quanto ricevuto e quanto speso a sostegno dei tre giorni di insegnamento di Sua Santità e dell’odierna Cerimonia di Lunga Vita. La famiglia di Norbu Tsering, la famiglia di Nyanang Tashi Dhondhup, la famiglia di Sonam Gyatso e il Lhaden Chotrul Monlam Trust hanno dato un sostegno significativo agli insegnamenti. Alla cerimonia di oggi hanno contribuito l’Istituto Centrale per gli Studi Superiori Tibetani e i suoi ex-alunni, il Monastero di Shalu, l’Insediamento Tibetano di Paonta Sahib, l’Università Gelugpa e il Lhaden Chotrul Monlam Trust.
Sono stati offerti a Sua Santità i ringraziamenti per gli insegnamenti impartiti, così come all’amministrazione locale di Bodhgaya, alla polizia locale per la sicurezza ed ai membri del Monastero di Namgyal per il loro contributo di vasta portata. Sono stati espressi i ringraziamenti anche ad altri, troppi da nominare, il cui aiuto ha assicurato che tutto andasse liscio.
I lavori si sono conclusi con il canto costante della Preghiera di Dedica alla conclusione del “Grande Trattato sugli Stadi del Sentiero verso l’Illuminazione” https://www.sangye.it/altro/?cat=110, la “Preghiera per la Fioritura dell’Insegnamento” e le “Parole della Verità” https://www.sangye.it/wordpress2/?p=715, entrambe composte da Sua Santità ed infine la ‘Preghiera di Samantabhadra’ https://www.sangye.it/altro/?p=10032.
Salutando ancora una volta i presenti e salutando l’immagine del Buddha, Sua Santità è salito sul golf cart che lo ha poi riportato al monastero.