Sua Santità il Dalai Lama: Tutti gli esseri umani sono uguali e non c’è bisogno di considerare alcuni come superiori ed altri come inferiori.

23 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Oggi, Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a pranzo dalla Ladakh Buddhism Association (LBA) e dalla All-Ladakh Gonpa Association (LGA) nel giardino di Abispang del monastero di Spituk, salutato lungo il percorso per l’evento da migliaia di fedeli, che gli offrivano fiori, nei loro abiti di cerimonia.

L’ex deputato ed attuale presidente della LBA, Thupstan Tsewang, ha accolto brevemente Sua Santità e lo ha ringraziato per aver visitato ancora una volta il Ladakh, per aver dato insegnamenti e per aver dato udienza a così tante persone del Ladakh.

Rivolgendosi al pubblico come: “Miei cari fratelli e sorelle del Dharma”, Sua Santità ha confidato d’essere felice di venire in Ladakh per diverse settimane per evitare l’umidità della stagione delle piogge nelle regioni più basse dell’India che includono Dharamshala, la sua residenza di lungo periodo nell’Himachal Pradesh.

“La gente del Ladakh mi ha mostrato grande devozione ed ha chiaramente una fede sincera nell’insegnamento del Buddha. Mi ha fatto piacere anche vedere l’amicizia ed il cameratismo che esiste qui tra musulmani, buddisti e persone di altre fedi.

“Dopo che il Tibet ha perso la sua libertà, sono andato in esilio e da allora ho constatato l’immutabile fede e dedizione della popolazione della regione himalayana: dal Ladakh all’Arunachal Pradesh. Anche in questa occasione ho potuto venire in Ladakh e dare alcuni insegnamenti. Vorrei ringraziare tutti i presenti, laici, monaci, i nostri amici musulmani ed altri per la loro amicizia e buon cuore. La gente della regione himalayana mi tiene stretto al cuore ed anch’io mi sento vicino a loro”.

Sua Santità ha recitato il primo verso della Lode a Manjushri:

Rendo omaggio a Manjushri

Dall’aspetto giovanile,

E la cui luce di saggezza

Dissipa l’oscurità dell’ignoranza.

“Pratico da molti anni Manjushri: la pratica combinata degli aspetti pacifici e irati di Manjushri. Come chiarisce questo verso, Manjushri aiuta a dissipare l’oscurità dell’ignoranza, che essenzialmente implica l’idea erronea che gli esseri e le cose esistano in modo indipendente ed oggettivo. La comprensione della natura delle cose porta chiarezza anche nella nostra condotta quotidiana.

“Tutti ci crogioliamo nell’affetto di nostra madre dal momento in cui nasciamo. Questo è il modo in cui iniziano le nostre vite ed è anche il perché è importante continuare a vivere le nostre vite alla luce dell’amore e della compassione.

“Ovunque nel mondo si parla di pace. Ma cadrà semplicemente dal cielo? Non lo farà. In generale, combattiamo per la nostra vittoria e per la sconfitta dei nostri rivali. Sarebbe molto meglio se avessimo un senso più forte dell’unità dell’umanità. Tante persone morirono nella prima e nella seconda guerra mondiale, ma cosa portò di buono? Dobbiamo cercare di risolvere le differenze attraverso il dialogo ed il confronto, non ricorrendo all’uso delle armi. Dovremmo proteggere la vita degli altri.

“Dal momento della nascita, sopravviviamo grazie all’amore ed alla compassione di nostra madre. Se continuiamo a vivere la nostra vita sulla base dell’amore e della compassione, troveremo la vera pace mentale e saremo in grado di contribuire alla pace nel mondo.

“Ho 88 anni, quasi 90. Ho visto tanta violenza durante la mia vita. Alla fine del seconda guerra mondiale furono usate le armi nucleari: il che è molto triste. Invece di pensare agli altri in termini di “noi” e “loro” e concentrarci solo sulla nostra parte, dovremmo puntare alla pace ed alla convivenza armoniosa nel mondo. Prego affinché possiamo creare un mondo in cui non ci sia più violenza o paura”.

Sua Santità ha sottolineato che storicamente le persone si sono combattute tra loro anche in nome della religione. Ma, poiché tutte le religioni trasmettono un messaggio essenziale di amore e di servizio agli altri, combattere in nome della religione è contraddittorio. Ha aggiunto che ci sono differenze di tipo filosofico, ma queste sono differenze che dovremmo rispettare, non portare a conflitti. Dovremmo mirare al tipo di armonia interreligiosa che troviamo in Ladakh.

Le albicocche e le mele che gli erano state offerte ricordavano a Sua Santità le albicocche che crescevano in abbondanza al Norbulingka. “Mi sedevo sotto gli alberi e le facevo cadere con una pertica. Avevamo anche delle mele, ma non buone come queste. Sua Santità ha poi morso una mela per dimostrare quanto sono forti i suoi denti e di non aver perso nemmeno un dente, che ha ricevuto da sua madre.

Sua Santità ha menzionato quanto sia importante studiare la filosofia e la logica, che aiutano davvero a raggiungere la pace della mente. “Una cosa è pregare, ma studiare aiuta a ridurre l’ignoranza. Ho scoperto per esperienza personale che meditare sulla mente del risveglio di bodhicitta e sulla visione della vacuità rafforza davvero la pace della mente”.

“Vorrei ringraziare il governo locale del territorio dell’Unione ed il governo dell’India per tutto la loro dedizione durante questo mio soggiorno. Vorrei anche ringraziare gli organizzatori di questo evento e gli altri ospiti per avermi ricevuto qui oggi.

“Non ho nient’altro da dire. Ci rivedremo nei prossimi anni. Grazie.”

Al temine del pranzo, al momento di accomiatarsi, Sua Santità ha voluto aggiungere alcune ultime parole.

“Mi avete invitato qui con gioia e festeggiamenti, per cui vorrei dire: Tashi Delek.

“Altrove in India, a volte si fa distinzione tra una casta e l’altra. Tuttavia, dovreste sapere che tutti gli esseri umani sono uguali e non c’è bisogno di considerare alcuni come superiori ed altri come inferiori. Quanto a noi, siamo tutti seguaci del Buddha. Abbiamo tutti la stessa natura di Buddha e la capacità di raggiungere la Buddità. Pertanto, sarebbe meglio se lavorassimo per sviluppare la mente del risveglio di bodhicitta coltivando amore e compassione verso tutti.

“È tutto. Grazie.”