Sua Santità il Dalai Lama: “Il sorgere dipendente definisce l’insegnamento del Buddha. Tutto è dipendente. Niente è indipendente. Le cose sorgono in dipendenza da altri fattori. Poiché nulla è indipendente, tutto avviene attraverso relazioni di dipendenza”.
2 giugno 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, nonostante il clima freddo ed umido fuori stagione, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato quasi 500 studenti che si sono recentemente diplomati o stanno attualmente studiando al Nalanda Masters Course, il corso per il diploma di Nalanda offerto dalla Tibet House, Nuova Delhi. Attualmente sono più di 4000 gli studenti di 98 paesi iscritti ai corsi tenuti da Geshé Dorji Damdul della Tibet House.
Il dottor Kaveri Gill ha presentato a Sua Santità gli studenti ed il personale della Tibet House, ringraziandolo per aver inviato loro un maestro di tale levatura come Gheshé Dorji Damdul. Quest’ultimo ha poi offerto a Sua Santità tre statue ed un poster incorniciato sui Corsi di Nalanda, esprimendo un sincero rispetto a Sua Santità, al Sikyong, a Penpa Tsering ed al vicepresidente della Tibet House, nonché all’ex ministro degli Esteri indiano, dottor Nirupama Rao.
“Siamo tutti tuoi studenti”, ha detto a Sua Santità. “Cerchiamo di imparare da te. Nel secolo scorso il Mahatma Gandhi era il campione della nonviolenza – ‘ahimsa’, ma nel secolo attuale Sua Santità è il campione della compassione – ‘karuna'”.
Ha reso omaggio a tutti coloro che hanno contribuito a creare i programmi della Tibet House ed ha menzionato in particolare Tempa Tsering, Jetsun Pema e Doboom Rinpoché. Ha anche riconosciuto che nulla sarebbe accaduto senza il generoso sostegno del Ministero della Cultura del governo indiano, cui ha espresso gratitudine.
“Stiamo cercando di portare avanti la fiaccola della compassione e della saggezza che Sua Santità ha tenuto alta promuovendo i valori umani fondamentali. Con l’aiuto di Telo Tulku abbiamo anche recentemente esteso le attività relative ai Corsi di Nalanda alle persone di lingua russa.
“È nostra speranza che l’etica universale venga adottata dalle Nazioni Unite. Preghiamo affinché i leader mondiali possano imparare da Sua Santità mentre miriamo a raggiungere la pace, la libertà e la sicurezza. Possa il mondo continuare a godere della luce del sole della tua leadership”.
Deepesh Thakkar, Coordinatore Capo dei Corsi di Nalanda, ha salutato gli ospiti principali, illustrando che la Tibet House ha organizzato corsi di lunga, media e breve durata, rispettivamente di sei anni, 14 mesi ed un mese e mezzo, per soddisfare le esigenze degli studenti. Si è recentemente diplomato il primo gruppo che ha completato il corso di sei anni del Nalanda Masters.
Thakkar ha osservato che Gheshé Dorji Damdul si è dimostrato come una luce guida, facendo notare che tra gli studenti le donne sono il doppio rispetto agli uomini e l’età degli studenti va dai 14 agli 80 anni.
“Il nostro obiettivo”, ha affermato, “non è quello di diffondere il buddismo, ma di condividere la conoscenza che esso garantisce per aiutare quante più persone possibile ad essere esseri umani più felici e più gentili. Ringraziamo Sua Santità dal profondo del nostro cuore ed esprimiamo anche gratitudine al popolo tibetano che ha dedicato secoli a preservare la tradizione di Nalanda. Preghiamo che Sua Santità viva a lungo e chiediamo di poter continuare a ricevere insegnamenti da lui”.
Sua Santità si è rivolto al pubblico sorridendo. “Buongiorno miei fratelli e sorelle di Dharma. È positivo avere questa opportunità di incontrarci. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per organizzarlo. Essendo stato in esilio così a lungo, ho incontrato così tante persone diverse in occasioni come questa ed abbiamo imparato gli uni dagli altri.
“Riguardo all’insegnamento del Buddha, Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=11772 scrisse alla fine del suo ‘Grande Trattato sugli Stadi del Sentiero dell’Illuminazione’ https://www.sangye.it/altro/?p=10387:
“Laddove non si è diffuso l’insegnamento del Buddha
O dove si è diffuso ma poi è declinato,
Possa io illuminare quel tesoro di felicità e beneficio
Con una mente profondamente mossa da grande compassione”.
“I luoghi in cui il buddismo non si è diffuso includono l’Europa e così via. In passato, le persone che vivevano in quei paesi prestavano attenzione solo alle proprie tradizioni religiose, ma in questi giorni molti si stanno interessando ad altre tradizioni, in particolare alle tradizioni spirituali dell’India.
“L’essenza della tradizione del Nalanda non è il rituale e la preghiera, ma la capacità di trasformare la mente. Abbiamo creato la Tibet House in modo che le persone potessero saperne di più. Il Tibet non è sempre stato buddista, ma lo è diventato nel VII ed VIII secolo, quando i nostri re se ne interessarono. Il re Songtsen Gampo commissionò una nuova scrittura tibetana modellata sull’alfabeto Devanagari. Di conseguenza, quando Shantarakshita giunse nel Paese delle Nevi su invito del re Trisong Detsen, poté raccomandare la traduzione in tibetano della letteratura buddista indiana. Il risultato sono le collezioni Kangyur e Tengyur.
“Il re Trisong Detsen organizzò anche un dibattito tra Kamalashila https://www.sangye.it/altro/?p=1698, allievo di Shantarakshita, e rappresentanti dei monaci cinesi Hvashang, e ritenne che Kamalashila fosse in grado di fornire ampie spiegazioni di ciò che il Buddha insegnava, mentre i monaci cinesi erano in gran parte concentrati sulla meditazione.
“Shantarakshita e Kamalashila hanno stabilito un approccio allo studio ed alla formazione che prevedeva lo sviluppo della comprensione attraverso la lettura e l’ascolto, l’approfondimento di tale comprensione attraverso la riflessione, l’uso della ragione e della logica e l’acquisizione di esperienze di questi nella meditazione.
“A tempo debito, i grandi monasteri di Sera, Ganden, Drepung e Tashi Lhunpo divennero centri di apprendimento in cui i monaci studiavano i grandi trattati per poi utilizzare la logica per esplorare ciò che avevano appreso nel dibattito. Il buddismo oggi fiorisce in diversi paesi, ma solo il buddismo tibetano presenta una spiegazione esauriente di ciò che il Buddha ha insegnato. Inoltre, quando gli scienziati vogliono saperne di più su ciò che il buddismo ha da dire sul funzionamento della mente, si interessano alla tradizione tibetana.
“È perché ci affidiamo alla ragione ed alla logica che siamo stati in grado di contribuire in qualche modo al benessere del mondo nel contesto dell’etica laica”.
Sua Santità ha menzionato quanto sia desideroso di incoraggiare l’armonia inter-religiosa. Ha riconosciuto che diverse tradizioni spirituali possono adottare posizioni filosofiche piuttosto diverse, ma ciò che tutte hanno in comune è l’enfasi sulla maturazione di un buon cuore. Ha osservato che l’India è una nazione esemplare, in cui fioriscono fianco a fianco tutte le principali tradizioni religiose del mondo. Ha ribadito ciò che era già stato detto a proposito dei Corsi di Nalanda, che non sono tanto indirizzati a convertire le persone al buddismo ma sono molto più volti ad incrementare le capacità degli studenti di arricchire la propria pratica e fede con ciò che sono in grado di imparare dalla Tradizione di Nalanda.
Sebbene i rappresentanti della Tibet House avessero chiesto a Sua Santità di dare una trasmissione orale dei “Tre Principali Aspetti del Sentiero” https://www.sangye.it/altro/?p=489 di Jé Tsongkhapa, il Kundun ha annunciato che in questa occasione avrebbe preferito dare la trasmissione di “Elogio del Sorgere Dipendente” https://www.sangye.it/altro/?p=9109 di Jé Rinpoché https://www.sangye.it/altro/?p=942, citandone una strofa finale in cui Tsongkhapa esprime la sua intenzione:
53. Al seguito di questo maestro, dopo esser diventato monaco,
dopo aver studiato le parole del Conquistatore abbastanza bene,
e con la pratica dello yoga di grande determinazione,
questo monaco si dedica a quel grande portatore di verità.
Sua Santità ha rivelato di provare anche lui grande gratitudine e devozione per il Buddha, perché è affidandosi al suo insegnamento che ha potuto coltivare la mente aspirante di bodhicitta e la comprensione della vacuità.
“Fin da bambino”, ha aggiunto, “avevo la propensione di non accettare semplicemente ciò che mi veniva detto. Ho sentito il bisogno di metterlo in discussione e d’indagare. Come Dalai Lama non posso usare armi convenzionali, ma posso discutere. E posso usare la mia intelligenza per investigare l’insegnamento del Buddha e spiegarlo agli altri. Interrogare ed indagare sono al centro della tradizione del Nalanda.
“Ho ricevuto la trasmissione e la spiegazione di ‘Elogio del sorgere dipendente’ dal Khunu Lama Rigzin Tenpa.
“Il sorgere dipendente definisce l’insegnamento del Buddha”, ha dichiarato Sua Santità. “Delle due sillabe del termine tibetano per questo, ‘ten-jung’, la prima significa “dipendente” e la seconda, “che sorge”. Questo ci dà un’idea della realtà. Tutto è dipendente. Niente è indipendente. Le cose sorgono in dipendenza da altri fattori. Poiché nulla è indipendente, tutto avviene attraverso relazioni di dipendenza.
Sua Santità ha attirato l’attenzione sulle prime due strofe di lode al Buddha:
Questo insegnamento non si vede nelle opere altrui,
il titolo di Maestro, quindi, è solo tuo.
Dato ad altri non è che una vuota lusinga
di una volpe acclamata come un leone. 7
Il più grande dei Maestri! Il più grande protettore!
Supremo oratore meraviglioso! Guida suprema!
Mi inchino al maestro del sorgere dipendente! 8
“Siamo tutti seguaci del Buddha Shakyamuni”, ha proclamato, “ed il modo migliore per ripagare la sua gentilezza è coltivare la mente altruistica di bodhicitta e la comprensione della vacuità. Questo è quello che faccio, e grazie a queste pratiche mi sento a mio agio”.
Sua Santità ha risposto a diverse domande del pubblico, che si è poi riunito in gruppi per farsi fotografare con lui.