Sua Santità il Dalai Lama: “Solo la compassione e la non violenza portano la vera pace. I problemi si verificheranno sempre, ma, se saremo tranquilli, saremo in grado di resistere e superarli”.
9 dicembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina più di 200 persone si sono riunite nella sala delle udienze del nuovo edificio della Biblioteca e degli Archivi del Dalai Lama per l’inaugurazione di una conferenza sul tema “SEE Learning®: A Worldwide Iniziativa per Educare il Cuore e la Mente.” Molti erano associati all’Emory Compassion Center ed al progetto di apprendimento sociale, emotivo ed etico sviluppato sotto gli auspici della Emory University di Atlanta, in Georgia. Altri sono coinvolti nell’implementazione del SEE Learning qui in India presso istituzioni come Tong-Len.
Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato, ha salutato calorosamente gli ospiti sul podio. Tra loro c’erano il presidente e rettore della Emory University ed il direttore dell’Emory Compassion Center.
Jamphel Lhundup, segretario del Dalai Lama Trust, ha offerto alcune osservazioni introduttive. Ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti alla conferenza ed a tutti gli ospiti. Ha ringraziato Sua Santità per aver preso parte all’incontro ed ha riconosciuto che i vari programmi che la conferenza avrebbe esplorato hanno avuto origine nei suoi sforzi per promuovere la compassione. Ha sottolineato che questa è stata la prima conferenza convocata nella Biblioteca ed Aarchivi del Dalai Lama, un’istituzione che ha lo scopo di preservare gli insegnamenti e l’eredità di Sua Santità e disponibile come risorsa per le generazioni future.
Il dottor Lobsang Tenzin Negi, direttore dell’Emory Compassion Center e moderatore dell’incontro, ha recitato un verso formale in tibetano ed in inglese in omaggio a Sua Santità. Lo ha ringraziato per la sua presenza oggi. Ha ricordato che Sua Santità ha sostenuto le relazioni con la Emory University sin dalla creazione della Emory-Tibet Partnership nel 1998. Il lavoro della partnership per sviluppare un’educazione del cuore e della mente riflette l’impegno di Sua Santità nella promozione dei valori umani. Ciò è culminato nel lancio del programma SEE Learning nel 2019. Nel frattempo, l’Emory-Science Initiative ha lavorato negli ultimi 15 anni per introdurre lo studio della scienza nei monasteri tibetani.
Il presidente della Emory University, Gregory L. Fenves, ha espresso la sua gratitudine a Sua Santità per aver ospitato questo evento, dichiarando che è stato un onore potervi partecipare. Ha aggiunto che quando ha deciso di venire a Emory due anni fa, uno dei fattori che lo hanno attratto è stata l’idea, promossa dall’università, di essere al servizio degli altri. Un‘altra motivazione consisteva nel valutare l’importanza di un’azione in termini di benefici che arrecherà agli altri.
Ha parlato di ambizione, la motivazione a raggiungere lo scopo, e di cuore, il desiderio di servire gli altri, suggerendo che Sua Santità incarna entrambe le qualità nella loro realizzazione. Ha aggiunto che i programmi Cognitively-Based Compassion Training e Emory-Tibet Science stanno apportando cambiamenti e trasformando il modo in cui intendiamo l’educazione. Ha notato che alcune persone considerano l’innovazione come se un qualcosa di nuovo fosse buono, ma questo deve essere esaminato attraverso la lente della compassione.
Il presidente Fenves ha consegnato a Sua Santità una citazione in riconoscimento dei suoi quindici anni come Presidential Distinguished Professor presso la Emory University. Ha lodato la saggezza e la chiarezza che Sua Santità ha offerto alle genti del mondo. Ha chiesto se fosse possibile per un semplice monaco buddista, come si descrive Sua Santità, aver ottenuto così tanto ed ispirato così tante persone, e ha dichiarato che la risposta è stata “Sì”.
Emory Provost Ravi V. Bellamkonda ha citato il motto della Emory University, “Il cuore saggio cerca la conoscenza”. Ha parlato del lavoro svolto dall’università che ha contribuito a salvare i malati di HIV e Covid ed ha rivelato di essere un ricercatore sul cancro al cervello.
Bellamkonda, nata e cresciuta in India, ha illustrato di come è cresciuti in un’atmosfera di antiche conoscenze indiane e della necessità di creare spazi di riflessione. Ha affermato che i principi del SEE Learning ed il lavoro che sta svolgendo per educare il cuore e la mente faranno sicuramente avanzare la pace globale e la comprensione umana,
Sua Santità il Dalai Lama si è rivolto ai presenti in tibetano e le sue parole sono state tradotte in inglese. “Oggi molti vecchi amici si sono riuniti qui. È con tristezza che stamattina ho saputo che Kyabjé Rizong Rinpoché, l’ex detentore del trono di Ganden, è spirato la scorsa notte. Sebbene la sua scomparsa sia una fase naturale della vita, sono triste perché è stato uno dei miei maestri.
“Una volta l’ho visitato in Ladakh in un momento in cui stava completando un lungo ritiro di meditazione. Mi ricevette seduto proprio sul punto dove aveva meditato così a lungo e mi conferì la trasmissione delle Sei Raccolte di Ragionamenti https://www.sangye.it/altro/?p=1073 di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906. La sua morte mi ricorda i Quattro Sigilli:
“Tutti i fenomeni condizionati sono transitori.
Tutti i fenomeni contaminati sono insoddisfacenti
o della natura della sofferenza.
Tutti i fenomeni sono vuoti e privi di un sé.
Il Nirvana è la vera pace.
“Se non tagliamo le catene dell’ignoranza, non saremo in grado di fermare il ciclo della sofferenza. Dobbiamo capire che, indipendentemente da come appaiono, le cose non hanno un’esistenza indipendente o assoluta.
Sua Santità ha recitato un verso da “La Lode al Sorgere Dipendente” https://www.sangye.it/altro/?p=9109 di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=11772:
Diventando ordinato nella via del Buddha,
non essendo negligente nello studio delle sue parole,
e con la pratica dello yoga di grande determinazione,
questo monaco si dedica a quel grande portatore di verità.
Sua santità ha rimarcato che ciò che dice deriva dalla sua esperienza, facendo notare che aveva preso i voti di monaco novizio e pienamente ordinato a Lhasa ed aveva studiato i testi classici, memorizzando persino “Entrare nella Via di Mezzo” (Madhyamakavatara) https://www.sangye.it/altro/?p=3259 di Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587, con i suoi Tutori, in particolare Ling Rinpocè https://www.sangye.it/altro/?p=10633.
Essendo diventato un rinunciante, ha studiato l’insegnamento del Buddha, ma, mentre era in Tibet, non fu in grado di integrare ciò che apprese interiormente, dichiarando di aver tentato di farlo da quando è entrato in esilio. L’essenza di questo è coltivare la mente del risveglio di bodhicitta e una comprensione della vacuità. Dichiarò che, come Tsongkhapa, “con una pratica yogica di grande determinazione, questo monaco si dedica a quel grande portatore di verità: il Buddha”.
“Desidero unire concentrazione ed introspezione speciale e raggiungere così il Sentiero della Visione. Come dice Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?cat=111 nel suo “Entrare nella Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3259
Così, illuminato dai raggi della luce della saggezza, il Bodhisattva, come vede chiaramente un acino d’uva spina sul palmo aperto della mano, così realizza che i tre regni nella loro interezza fin dall’inizio sono non nati e, attraverso la forza della verità convenzionale, viaggia verso la cessazione. 6.224
E, come un re di cigni che si libra davanti ad altri cigni compiuti, con le bianche ali della verità convenzionale ed ultima dispiegate, sospinto dai potenti venti della virtù, il Bodhisattva naviga verso l’eccellente riva lontana, le qualità oceaniche dei conquistatori. 6.226
“I Bodhisattva sono sempre dediti al benessere degli altri. Pertanto, lo scopo dello studio è d’aiutare altri esseri senzienti. Nel nostro caso ciò implica principalmente gli esseri umani di questo mondo.
“Nessuno di noi probabilmente vivrà oltre i 100 anni. Credo che mentre siamo vivi, dovremmo studiare ed esercitarci, cercando di trasformarci; questo ho fatto. Lo scopo è quello di integrare ciò che apprendiamo nella nostra vita quotidiana. Poiché ho trovato utili la mente altruista del risveglio e la comprensione del sorgere dipendente, cerco di condividere con gli altri ciò che ho imparato.
“Quasi tutti noi siamo stati nutriti dalle nostre madri. Crogiolandoci nel suo amore ed affetto abbiamo ricevuto le nostre prime lezioni di compassione. Quello che dobbiamo fare è nutrire e sviluppare questi sentimenti, quindi condividerli con gli altri. Questo è un qualcosa che possiamo fare. Se se rendiamo le nostre vite compassionevoli, quando giungerà la morte, saremo in grado accettarla trovandoci a nostro agio con noi stessi.
“Durante la mia vita ci sono stati così tanti spargimenti di sangue. Ho assistito agli effetti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, della Guerra di Corea, della Guerra del Vietnam e così via. Ora, dobbiamo creare un mondo pacifico. Invece di riporre la nostra fiducia in armi esterne, abbiamo bisogno della difesa della compassione interiore. La vera base della pace nel mondo è la compassione ed il buon cuore.
“La pace nel mondo non cadrà semplicemente dal cielo; comporta lo sviluppo della compassione per gli altri. Il buon cuore non è necessariamente limitato alla pratica religiosa; può senza dubbio svilupparsi nel contesto dell’etica laica. Spero davvero, nei prossimi due decenni, d’essere in grado di continuare a condividere la compassione con gli altri.
“Pratico la compassione giorno e notte. Amici miei, vi chiedo e vi incoraggio a fare lo stesso”.
Il dottor Lobsang Tenzin Negi ha ribadito che la compassione è essenziale per il nostro benessere ed ha espresso la speranza che la conferenza possa nei prossimi due giorni esplorare come può essere implementata.
A Sua Santità sono stati presentati numerosi libri, tra cui il quarto volume del curriculum SEE Learning High School ed una traduzione in hindi dei tre volumi precedenti. Lui ha risposto:
“Apprezzo molto quello che stai facendo.
“E un qualcos’altro che voglio menzionare è il riscaldamento globale. Man mano che diventa sempre più grave, i suoi effetti sembrano essere al di fuori del nostro controllo. Man mano che diventa sempre più caldo, sembra che alla fine il nostro mondo possa essere consumato dal fuoco.
Nel rispondere alle domande postegli dagli studenti che hanno preso parte al SEE Learning Curriculum, Sua Santità ha raccomandato di arrivare a capire come funzionano le nostre menti. Il che ci aiuta ad apprezzare che l’egoismo, la paura e la rabbia non ci fanno bene, mentre considerare gli altri col buon cuore ed in modo aperto ci dà forza interiore. Ha sottolineato che è attraverso le nostre coscienze sensoriali che diventiamo consapevoli delle cose intorno a noi, ma solo impiegando la nostra coscienza mentale possiamo analizzare e giudicare qual è la scelta migliore. E, se ci chiediamo come o dove ha origine la coscienza, sembra che sia una continuità senza inizio.
Una ragazza che studia sotto la cura della locale fondazione Tong-len ha confidato a Sua Santità di sforzarsi di mantenere le sue emozioni in equilibrio, ma di trovare difficile vivere lontano dai suoi genitori.
“Pensa che i tuoi studi non sono solo per soddisfare i tuoi interessi“, le disse Sua Santità. “Sarai così in grado di condividere ciò che impari col resto della tua famiglia e della tua comunità. Non sentirti sola o sbigottita, quando ti senti turbata è il momento di mostrare coraggio. Pensa a cosa puoi fare per aiutare gli altri”.
Per quanto riguarda perdonare coloro che vi hanno ferito o danneggiato la vostra comunità, ha raccomandato di sviluppare una visione ampia ed un realistico senso di pazienza. Sua Santità, ad un’altra ragazza che voleva sapere come condividere ciò che ha imparato, ha detto che, come esseri umani, abbiamo cervelli acuti che possono analizzare le situazioni in cui ci troviamo e possono decidere cosa dobbiamo fare.
Il dottor Lobsang Tenzin Negi concludendo la sessione, ha ringraziato Sua Santità per aver offerto così generosamente il suo tempo. Quindi, ha pregato affinché qualsiasi merito sia stato creato attraverso il programma SEE Learning contribuisca alla buona salute ed alla lunga vita di Sua Santità ed alla prospettiva che SEE Learning diventi ovunque parte dell’istruzione.
Al che Sua Santità ha risposto:
“Solo la compassione ed il non nuocere portano la vera pace. I problemi si verificheranno sempre, ma se saremo tranquilli, saremo in grado di resistere e superarli”.
Prima bozza di traduzione, salvo errori ed omissioni, da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=15414 del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Choeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama.
Guarda l’Insegnamento di Sua Santità tradotto in inglese https://www.dalailama.com/videos/see-learning-a-worldwide-initiative-for-educating-the-heart-and-mind