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Sua Santità il Dalai Lama: La saggezza fondamentale della Via di Mezzo. 1° giorno
Novembre 27th, 2022 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: Ciò che disturba la nostra serenità è l’attaccamento e l’avidità, la rabbia e l’odio. Si parla tanto di pace nel mondo, ma questa deve essere radicata nella pace dentro di noi.

25 novembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala. Stamattina circa 5000 persone provenienti da 65 paesi si sono riunite presso lo Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano di Dharamsala, per ascoltare Sua Santità il Dalai Lama. Tra questi c’era un gruppo di 350 monaci, monache e laici coreani che gli avevano chiesto di insegnare la “Saggezza fondamentale della Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=9194 di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906.

Mentre Sua Santità attraversava il cortile del tempio, è stato accompagnato alla sua destra dall’abate coreano, Ven Jungwook Kim. Come al solito ha sorriso ricambiando calorosamente i saluti dei presenti. Dalla balconata intorno al tempio, salutava le persone nella strada sottostante. All’interno del tempio ha salutato il Ganden Tri Rinpoché, Sharpa Chöjé e Jangtsé Chöjé, nonché gli Abati di diversi dei grandi monasteri ristabiliti nell’India meridionale.

Il contingente coreano guidato da monaci e suore con le loro vesti grigio chiaro ha vivacemente cantato il ‘Sutra del Cuore’ https://www.sangye.it/altro/?p=6098. “Oggi i miei amici coreani del Dharma sono qui”, ha iniziato Sua Santità. “La Corea è un paese tradizionalmente buddista e sono rimasto colpito dal profondo interesse per il buddismo di molti coreani che ho incontrato. Sono felice di vedervi tutti qui.

“Certo, ognuno dovrebbe sentirsi libero di seguire qualsiasi religione desideri. Le nostre diverse tradizioni religiose hanno punti di vista filosofici diversi, ma tutte trasmettono un messaggio comune di non nuocere e d’aiutare gli altri come meglio possiamo. Sono un monaco ed una persona religiosa ed ho molti amici tra le nostre diverse tradizioni religiose. Visto che tutte queste tradizioni sono degne di rispetto, colgo l’occasione per visitare i luoghi di culto altrui.

“Il Venerabile Abate Jungwook Kim ha organizzato questi insegnamenti perciò lo ringrazio. Siamo amici da molti anni nel corso dei quali ci sono state diverse occasioni per dare e ricevere discorsi di Dharma.”

Sua Santità ha citato una strofa tratto da “Il Segmento che Tratta il Mantra del Primo Glorioso Supremo” (Heruka) [Sriparamadinamamahayanakalparaja] al quale ci sono molti riferimenti nella Collezione dei Trattati, il Tengyur.

L’esistenza [ciclica] è pura per natura,

Ma, per sua stessa natura è inesistente.

Se hai una mente pura di natura,

Otterrai l’esistenza suprema [della Buddità].

Ha quindi spiegato che i tre piani dell’esistenza non esistono essenzialmente per loro stessa natura, sebbene ci appaiono come se avessero un nucleo essenziale in sé e per sé. Poiché ci aggrappiamo a tale percezione, sviluppiamo attaccamento, rabbia e così via. Così, ha incalzato, è importante ricordare che le cose non hanno alcun nucleo intrinseco, essenziale. Quando comprendi questa vacuità di qualsiasi natura essenziale delle cose rispetto ai tre regni dell’esistenza, riduci l’aggrapparsi alla sensazione che le cose e le esperienze siano solide e così ne limiti l’attaccamento e l’avversione.

Sua Santità ha commentato che anche la fisica quantistica dice che, mentre le cose sembrano avere una sorta di esistenza oggettiva, in realtà non esistono in quel modo. Nella filosofia di Madhyamaka o della Via di Mezzo le cose sembrano avere una sorta di esistenza oggettiva in sé e in sé, ma in realtà non esistono in quel modo. Ci aggrappiamo a quel tipo di esistenza oggettiva. Tuttavia, quando capiamo che le cose nei tre regni dell’esistenza sono vuote di qualsiasi natura essenziale, ciò limita il nostro aggrapparci alla solidità delle cose e delle esperienze facendo così diminuire il nostro attaccamento ed avversione verso di esse. Generalmente, siamo legati a ciò che è piacevole e contrari a ciò che è spiacevole, perché hanno una certa esistenza. Il secondo verso suggerisce che se capisci che le cose non hanno alcun nucleo essenziale, allora viene a cadere l’afferrarsi alla loro esistenza indipendente ed inerente. E, siccome le cose non esistono come appaiono, se analizzi come esistono, arriverai a capire che esistono solo per designazione.

Con una mente pura che comprende questa mancanza di esistenza intrinseca eviterai il tuo aggrapparti all’esistenza ciclica. E, comprendendo la natura delle cose, avrete compassione per tutti gli esseri senzienti, augurando loro di non essere sotto l’influenza dell’illusione. Quindi, la visione della vacuità aiuta a ridurre l’aggrapparsi all’esistenza solidità ed oggettiva delle cose. Tutti gli esseri senzienti sono uguali nel volere la felicità e gioia, mentre cercano di evitare la sofferenza. Coltivando compassione per gli esseri senzienti che vagano nell’esistenza ciclica, insieme alla comprensione della vacuità, sperimenterete metodo e saggezza. Intraprenderai ed ascenderai i cinque sentieri dell’accumulazione, preparazione, visione, meditazione e non più apprendimento. In questo modo renderai fruttuosa la tua vita ed alla fine raggiungerai l’illuminazione.

“Mi sono sentito molto triste per la recente tragedia in Corea”, ha dichiarato Sua Santità, “la ressa in cui sono morti in tanti. Preghiamo per i defunti oltre che per i feriti.

“La mia pratica è duplice: coltivare la mente di risveglio di bodhicitta e l’introspezione nella vacuità. La vacuità riduce la rabbia; la bodhicitta riduce l’egocentrismo. Se il tuo senso di auto gratificazione è diminuito, nella tua mente avrai più spazio per gli altri. Sarai tranquillo e pieno di gioia. La pace dei sensi porta forza interiore. Pertanto, la bodhicitta è fonte di felicità per sé e per gli altri. Quando aiuti gli altri, raggiungi anche i tuoi obiettivi.

“Siamo esseri umani che hanno incontrato il Buddhadharma. Se ascoltiamo, riflettiamo e meditiamo sull’insegnamento, ciò ci aiuterà di vita in vita. Serviremo prontamente gli altri. “Ingresso nella Via di un Bodhisattva” di Shantideva così ci incoraggia:

Finché ci sarà lo spazio,

E finché rimarranno gli esseri senzienti,

Fino ad allora, che possa anch’io rimanere-

Per aiutare a dissipare la miseria del mondo.

“Questo è il modo per dare senso alla vita. “

“Tutti gli otto miliardi di persone oggi viventi sono uguali nel volere la felicità e nel non desiderare la sofferenza. Ma anche se in questo senso siamo uguali, le nostre menti indisciplinate creano attrito tra di noi. Ciò che disturba la nostra serenità è l’attaccamento e l’avidità, la rabbia e l’odio. Si parla tanto di pace nel mondo, ma questa deve essere radicata nella pace dentro di noi. Da questo punto di vista, possiamo vedere che affidarsi alle armi ed all’uso della forza è inutile. Prego ogni giorno per la pace nel mondo e spero che in futuro ci sia maggiore pace nella penisola coreana. “Per quanto riguarda il riscaldamento globale, è un problema gravissimo. Man mano che il mondo diventa sempre più caldo sembra che alla fine verrà consumato dal fuoco. Nel frattempo dobbiamo collaborare e servire gli altri.

“Fratelli e sorelle di Dharma, vorrei chiedervi di coltivare un buon cuore e di ricordare che alle cose manca una qualsiasi esistenza inerente e, in questi modo, di dedicarvi a beneficiare gli altri.

“Per quanto riguarda la comprensione della vacuità, abbiamo le opere dei maestri di Nalanda che hanno seguito le orme di Nagarjuna, che, a sua volta, avevano scritto sia dei sentieri profondi che estesi. Molti dei maestri di Nalanda hanno seguito i suoi trattati, la “Saggezza fondamentale della Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=9194 e la “Preziosa Ghirlanda” https://www.sangye.it/altro/?p=2788 e si sono avvalsi anche della ragione e della logica. Nagarjuna fu come un secondo Buddha.

“Trovo prezioso tenere a portata di mano i testi classici di questi maestri, tra cui ‘Entrare nella Via di Mezzohttps://www.sangye.it/altro/?p=3259 di Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 ed il suo Autocommentario https://www.sangye.it/altro/?p=3259, così da poterli consultare facilmente. Questo è molto più utile che rispettarli tenendoli a distanza.

“In questi giorni molte persone si stanno interessando di nuovo all’insegnamento del Buddha. Gli scienziati sono incuriositi sia dalla psicologia che insegnò, che dall’idea filosofica del “sorgere dipendente”. Anche noi dovremmo prestare attenzione all’insegnamento, e poi riflettere e meditare.

“È tutto quello che ho da dire oggi, continueremo l’insegnamento domani. ”


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