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Sua Santità il Dalai Lama: “Le preghiere non bastano. Perchè dobbiamo combattere il Coronavirus con compassione”
Dicembre 31st, 2021 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: Questa pandemia serva da avvertimento affinché solo unendoci in una risposta coordinata e globale saremo in grado d’affrontare con successo la grandezza senza precedenti delle sfide che affrontiamo.

Sua Santità il Dalai Lama. A volte gli amici mi chiedono di favorire la soluzione di alcuni problemi del mondo usando dei “poteri magici”. Rispondo sempre loro che il Dalai Lama non ha poteri magici. Se lo facessi, non sentirei il dolore che ho alle gambe o il mal di gola. Siamo tutti uguali in quanto esseri umani, e sperimentiamo le stesse paure, le stesse speranze, le stesse incertezze.

Dal punto di vista buddista, ogni essere senziente conosce la sofferenza e le verità sulla malattia, la vecchiaia e la morte. Ma, come esseri umani, abbiamo la capacità di usare le nostre menti per vincere la rabbia, il panico e l’avidità. Negli ultimi anni ho posto l’accento sul “disarmo emotivo”: cercare di vedere le cose in modo realistico e chiaro, senza la confusione della paura o della rabbia. Se un problema ha una soluzione, dobbiamo lavorare per trovarla; se non esiste, non dobbiamo perdere tempo a pensarci.

Noi buddisti crediamo che il mondo intero sia interdipendente. Ecco perché parlo spesso di responsabilità universale. Lo scoppio di questa terribile pandemia di Coronavirus ha dimostrato che ciò che accade ad una persona può presto influenzare ogni altro essere. Ma ci ricorda anche che un atto compassionevole o costruttivo, che si tratti di lavorare negli ospedali o semplicemente osservando il distanziamento sociale, ha il potenziale per aiutare molti.

Da quando è emersa la notizia del coronavirus a Wuhan, ho pregato per i miei fratelli e sorelle in Cina ed ovunque. Ora possiamo vedere che nessuno è immune a questo virus. Siamo tutti preoccupati per i nostri cari e per il futuro, sia dell’economia globale che delle nostre singole case. Ma la preghiera non basta.

Questa crisi mostra che dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità laddove possiamo. Dobbiamo unire il coraggio che medici e infermieri stanno dimostrando con la scienza empirica, per iniziare a capovolgere questa situazione e proteggere il nostro futuro da altre minacce del genere.

In questo momento di grande paura, è importante pensare alle sfide ed alle possibilità a lungo termine dell’intero globo. Le fotografie del nostro mondo dallo spazio mostrano chiaramente che non ci sono confini reali sul nostro pianeta blu. Pertanto, tutti noi dobbiamo prendercene cura e lavorare per prevenire il cambiamento climatico ed altre forze distruttive. Questa pandemia serva da avvertimento affinché solo unendoci in una risposta coordinata e globale affronteremo la grandezza senza precedenti delle sfide che affrontiamo.

Dobbiamo anche ricordare che nessuno è esente dalla sofferenza perciò occorre tendere la mano a chi non hanno casa, risorse o famiglia per proteggersi. Questa crisi ci mostra che non siamo separati gli uni dagli altri, anche quando viviamo separati. Pertanto, abbiamo tutti la responsabilità di esercitare compassione e d’aiutarci vicendevolmente.

Come buddista, credo nel principio dell’impermanenza. Alla fine, questo virus passerà, come ho visto passare guerre ed altre terribili minacce nella mia vita, ed avremo l’opportunità di ricostruire la nostra comunità globale come abbiamo fatto molte volte prima. Spero sinceramente che tutti possano stare al sicuro e mantenere la calma. In questo momento di incertezza, è importante non perdere la speranza e la fiducia negli sforzi costruttivi che tanti stanno facendo.

23 luglio 2020

Tradotto da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=15051


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