Sua Santità il Dalai Lama: “È perché la natura della mente è chiara luce che possiamo ridurre ed eliminare l’ignoranza. Questo ci rende padroni del nostro destino.”
29 marzo 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama è giunto stamattina regalando un ampio sorriso. Ha esaminato i volti degli studenti dalla Russia, ha sorriso, ha salutato con la mano e si è seduto.
Il professor Nikolai Yankovski, membro dell’Accademia delle Scienze Russa, si è presentato e ha spiegato che avrebbe moderato la conversazione odierna al posto della professoressa Tatiana Chernigovskaya, direttrice dell’Istituto di Ricerca Cognitiva, Università Statale di San Pietroburgo, che era rimasta senza voce, ed ha chiarito che i principali partecipanti all’incontro di oggi erano studenti delle università russe. Sperava che per loro l’esperienza sarebbe stata significativa quanto lo era stato per lui l’incontro con Sua Santità.
Sua Santità ha aperto il suo intervento osservando che noi, in quanto esseri umani, siamo tutti uguali.
“Vogliamo tutti vivere una vita felice. Non vogliamo soffrire. Così come gli altri animali, anche quelli piccoli come gli insetti, noi tutti vogliamo condurre una vita felice ed indisturbata. Ciò che fa la differenza è che gli esseri umani sono intelligenti e cercano di usare la propria intelligenza per trovare la felicità. Ma, a volte, siamo miopi e di vedute ristrette. In passato, ad esempio, noi tibetani pregavamo per il benessere di tutti gli esseri senzienti, ma, in realtà, eravamo interessati solo a noi tibetani. Immagino che sia stato lo stesso anche per voi russi.
‘Il ventesimo secolo ha visto due guerre mondiali. Abbiamo usato la nostra intelligenza umana e la nostra conoscenza scientifica per scopi militari. Abbiamo sviluppato armi sempre più distruttive, comprese bombe nucleari e missili armati di testate nucleari. Abbiamo pensato solo a noi stessi. Ora, dobbiamo pensare all’intera umanità, non solo a questa od a quella nazione. Dato che dobbiamo vivere tutti insieme su questo pianeta unico, non c’è spazio per combattere sulla base di una divisione tra “noi” e “loro”: questo è un vecchio modo di pensare.
“Quando si tratta di costruire un mondo più felice, dobbiamo considerare secondarie le differenze culturali e linguistiche che sorgono tra di noi. Dobbiamo prendere in considerazione l’intera umanità. In precedenza, poiché pensavamo solo in termini ristretti, siamo incappati in guerre con tutte le sciagure che comporta.
“La Russia è una grande nazione con un grande potenziale per contribuire ad un mondo più felice. Sono felice di avere oggi questa opportunità di parlare con voi studenti e di rispondere alle vostre domande. “
Uno studente della Kalmyk State University ha spiegato che lui ed i suoi amici si erano offerti volontari per aiutare i bisognosi durante la pandemia. Ha chiesto se dovevano rischiare la vita per compassione. Sua Santità ha risposto che se pratichi veramente la compassione, ti preoccupi principalmente degli altri piuttosto che di te stesso.
“Ammiro moltissimo coloro che hanno aiutato persone malate o sole, nonostante il rischio per sè stesse. La preoccupazione attiva per gli altri, anche il sacrificio della propria vita, è un’espressione di vera compassione. Quelli di noi che seguono le tradizioni spirituali indiane, come il buddismo, credono che si viva una vita dopo l’altra. Se rinunci alla tua vita per il bene di qualcun altro, puoi essere sicuro in una buona vita in futuro. Questo fa eco alla convinzione cristiana, musulmana ed ebraica che, se ti sacrifichi per gli altri, Dio si prenderà cura di te “.
Sua Santità ha dichiarato a uno studente della Buryat State University che la fede dovrebbe essere combinata con la saggezza. Ciò significa esaminare l’insegnamento alla luce della ragione. Si dice che le persone con un’istruzione limitata si affidino alla fede cieca. Chi è più capace di esercitare la propria intelligenza fa affidamento sulla ragione.
Alla domanda di uno studente dell’Università Statale di San Pietroburgo se c’è un qualcosa che tutti considerano meraviglioso, Sua Santità ha risposto:
“Il buon cuore. Anche gli animali lo apprezzano. Se sei motivato da un‘amorevole gentilezza, questa si rifletterà nell‘espressione felice del tuo viso. La vera bellezza è la bellezza interiore.”
Uno studente della Tuvan State University voleva sapere se esiste un conflitto tra il perseguimento dello sviluppo tecnologico e la spiritualità.
“La tecnologia è creata ed utilizzata dagli esseri umani”, ha sottolineato Sua Santità. “Se viene impiegata con giudizio, con un senso di altruismo, il risultato sarà buono. Un computer non ha una risposta emotiva propria. L’effetto che può avere in una determinata situazione dipende molto dalla persona che lo usa. Se la persona che oggi lo usa è generosa e gentile, è probabile che l’effetto sia positivo. Ma, se la stessa attrezzatura viene utilizzata domani da qualcuno che è irato e malevolo, è più probabile che il risultato sia dannoso.
“Noi esseri umani siamo compassionevoli per natura. Dalla nascita siamo protetti dall’amore di nostra madre. Dipendiamo dagli altri per la nostra stessa sopravvivenza. Gli scienziati osservano che, poiché siamo animali sociali, siamo naturalmente preoccupati per la nostra comunità e, tuttavia l’educazione moderna si concentra su cose esteriori. Se coltivassimo un senso di igiene emotiva, nello stesso modo in cui pratichiamo l’igiene fisica per preservare la nostra salute, impareremmo ad affrontare le nostre emozioni distruttive ed a coltivare un senso di altruismo “.
Una giovane donna dell’Università Statale di Mosca si chiedeva come sarebbe l’umanità se tutti diventassero illuminati. Sua Santità chiarisce che la Buddità è uno stato in cui la mente è stata completamente purificata dalle emozioni negative. La natura della mente è la chiara luce e la compassione, mentre le emozioni distruttive sono radicate nell’ignoranza. Tuttavia, è perché le emozioni negative non hanno basi solide che possono essere eliminate e la natura di chiara luce della mente può essere rivelata.
Sua Santità ha affermato che questa era la pratica dei grandi maestri del passato ed è una pratica che lui stesso ha seguito. È perché la natura della mente è chiara luce che possiamo ridurre ed eliminare l’ignoranza. Questo ci rende padroni del nostro destino.
Un altro studente buriato ha chiesto perché più le donne che gli uomini sembrano essere interessati alla vita spirituale. Sua Santità ha ammesso di aver notato che in Occidente, ad esempio, sono più le suore cristiane che i monaci. Ha ipotizzato che le donne possano essere più consapevoli di quanto siamo tutti dipendenti l’uno dall’altro, aggiungendo che il Buddha aveva dato le stesse opportunità agli uomini ed alle donne, in quanto entrambi potevano ricevere l’ordinazione monastica.
Una giovane donna di Mosca era interessata a sapere come il buddismo negli ultimi tempi fosse stato influenzato da una maggiore interazione con altre culture e sistemi di conoscenza. Sua Santità le risponde che, al tempo del Buddha, i seguaci di quella che in seguito divenne la Tradizione Pali non sottoponevano a verifica ciò che aveva loro insegnato. In seguito, i maestri della Tradizione di Nalanda impiegarono ampiamente la ragione. Quelli come Nagarjuna e Chandrakirti avevano menti molto acute e indipendenti. Chandrakirti ha insegnato che nulla esiste di per sé; le cose esistono solo per designazione, il che è un’interpretazione molto sottile della Via di Mezzo. Altri grandi studiosi non furono in grado di accettare ciò temendo l’idea che nulla esista nel modo in cui appare.
Sua Santità ha sottolineato che, poiché la saggezza è l’antidoto all’ignoranza, è immensamente importante indagare i diversi modi di pensare alla luce della ragione. Questo approccio, tipico della tradizione di Nalanda, è ciò che ha consentito a Sua Santità ed a migliaia di studiosi dei centri monastici di apprendimento dell’India meridionale di impegnarsi fruttuosamente con gli scienziati moderni.
Dopo che è ormai trascorso un anno da quando gli studenti si sono relazionati con i loro insegnanti ed hanno studiato online e Sua Santità stesso ha insegnato regolarmente online, ha risposto ad una giovane donna della Kalmicchia che, quando è possibile, la comunicazione personale diretta ha i suoi vantaggi. Tuttavia, nessun buddista vivente oggi ha incontrato il Buddha. Ciò che ha insegnato è stato conservato nella lingua tibetana nei 100 volumi che registrano le sue parole, nei 220 volumi dei successivi trattati indiani e nelle 10.000 opere di studiosi tibetani e nelle menti di coloro che li leggono. È una tradizione vivente.
Sua Santità ha assicurato ad uno studente di San Pietroburgo che, dal punto di vista buddista, tutto dipende da noi. Questa galassia nasce a causa del nostro karma. Se alleniamo la nostra mente, coltivando l’altruismo e la saggezza, possiamo porre fine al ciclo dell’esistenza. La mente non ha inizio né fine. Finché è avvolto nell’ignoranza, rimaniamo esseri senzienti. Ma una volta eliminata l’ignoranza, la nostra mente diventa la mente di un Buddha.
Tuttavia, Sua Santità si rifiuta di cedere alle difficoltà che possono sorgere perché sono “il risultato del nostro karma”. Ha sottolineato che ci sono poche situazioni che non possono essere cambiate e che il karma negativo può essere contrastato creando karma positivo. Sua Santità ha spiegato che, di fronte a circostanze al di fuori del nostro controllo, è bene essere pazienti, ma non è appropriato essere pazienti con la sofferenza in generale. Poiché ognuno di noi ha la natura di Buddha, è molto meglio cercare di soddisfarla superando l’ignoranza e la sofferenza.
Per quanto riguarda i rapporti tra la scienza ed il buddismo, Sua Santità ha osservato che quando era in Tibet, non aveva praticamente alcun contatto con gli scienziati, sebbene da bambino fosse naturalmente curioso. In India ed altrove ha potuto incontrare scienziati e discutere con loro. Successivamente, lo studio della scienza è stato incluso nel curriculum dei centri monastici di apprendimento. I monaci e le monache hanno imparato a conoscere il mondo fisico. Gli scienziati hanno imparato a conoscere il funzionamento della mente e delle emozioni, nonché i modi per coltivare e preservare la pace della mente. Sua Santità ha delineato la diversa sottigliezza dei diversi stati d’animo.
Riguardo a come mantenere la pace mentale quando ci sono così tanti problemi nel mondo, Sua Santità ha citato l’esempio dei problemi che sorgono a causa del riscaldamento globale. Molti di questi, come gli uragani e gli incendi, sono fuori dal nostro controllo. Tuttavia, riducendo draticamente l’utilizzo di combustibili fossili e rivolgendoci invece a fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare ed eolica, possiamo ridurre le emissioni di carbonio che sono alla radice del problema.
Il moderatore, Prof Nikolai Yankovski, ha ringraziato Sua Santità per le sue utili risposte, aggiungendo che è stato un grande piacere poter essere in contatto con lui.
Nei suoi consigli finali, Sua Santità ha osservato che alcune repubbliche russe sono state tradizionalmente buddiste. “Chi non ha avuto l’opportunità di studiare, che si impegna solo in preghiere ed in rituali: non dovrebbe limitarsi a questo. Studiate il più possibile. Confrontate ciò che avete appreso con ciò che dice la scienza. Rendete viva la tradizione di Nalanda. Grazie e arrivederci a presto.”
Traduzione da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=14625#more-14625 del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Cioeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama. Guarda il video originale in inglese https://www.dalailama.com/videos/our-world-in-the-time-of-change, ed il video tradotto in italiano da Fabrizio Pallotti, che ringraziamo http://it.dalailama.com/videos/il-nostro-mondo-nel-tempo-del-cambiamento, https://www.facebook.com/DalaiLamaItaliano/videos/1003162930214655