Sua Santità il Dalai Lama: “Siamo veramente tutti fratelli e sorelle. Tutti affrontiamo lo stesso tipo di problemi e abbiamo tutti la capacità di superarli. Ciò significa mettere a frutto la nostra intelligenza umana unita ad un forte senso di buon cuore”.
20 ottobre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato ad una videoconferenza con i componenti di EdCamp Ukraine, una ONG educativa che in Ucraina è Partner rappresentante ufficialme del Programma di Apprendimento d’Etica Sociale Emotiva, Social Emotional Ethical (SEE) Learning, della Emory University.
Appena Sua Santità è giunto, ha salutato i membri del comitato sugli schermi di fronte a lui ed ha augurato loro “il Buongiorno”. Il dottor Oleksandr Elkin, capo dell’EdCamp Ucraina, ha salutato Sua Santità. Ha ricordato che l’anno scorso un gruppo di educatori ucraini era stato ricevuto in udienza da Sua Santità, il che rappresentava la prima volta che Sua Santità ha avuto l’opportunità di rivolgersi direttamente alle persone in Ucraina. Da quel primo incontro è derivata l’iniziativa odierna.
Il dottor Elkin ha presentato i tre co-conduttori: Liliia Hrynevych, ex ministro dell’istruzione e della scienza dell’Ucraina; Taras Topolya, Ambasciatore della Gioventù dell’UNICEF in Ucraina e noto cantante ucraino e Nataliya Moseychuk, una conduttrice televisiva riconosciuta a livello nazionale. Quindi il dottor Elkin ha invitato Sua Santità ad aprire la conversazione.
“Questa è la prima volta che riesco a parlare con gli amici d’Ucraina”, ha esordito Sua Santità, “ma considero tutti noi, tutti i sette miliardi di esseri umani su questo pianeta, fisicamente, mentalmente ed emotivamente uguali. Il vostro paese faceva parte dell’Unione Sovietica, in cui avrete imparato a conoscere il socialismo. Sono un buddista, il mio paese è sotto il dominio comunista cinese, per questo siamo stati costretti a studiare il marxismo ed il leninismo.
“Quando nasciamo, sopravviviamo solo grazie al nutrimento, il latte di nostra madre, grazie alla sua gentilezza. Anche a quel livello siamo tutti uguali. Alcuni scienziati affermano che è nella natura umana essere compassionevoli, perché siamo animali sociali, con una preoccupazione naturale per la nostra comunità. Possiamo dire che, fin dalla nascita, abbiamo un senso di altruismo e preoccupazione per gli altri.
“Nella storia umana ci sono state grandi sofferenze, conflitti e violenze a causa della tendenza a vedere gli altri in termini di “noi” e “loro”. I bambini piccoli non discriminano in questo modo i loro compagni. Non ha alcuna importanza per loro l’appartenenza dei loro compagni a questa o quella religione, nazionalità o se sono o non sono ricchi. Queste sono cose che sembrano imparare una volta che iniziano ad andare a scuola.
“Oggi le cose sono leggermente migliorate. Un buon esempio è l’istituzione dell’Unione Europea (UE). Dopo una storia di acerrima inimicizia, gli stati europei guidati da Francia e Germania si sono lasciati alle spalle le loro differenze dopo la Seconda Guerra Mondiale ed hanno formato l’Unione Europea. Si sono resi conto che è obsoleto enfatizzare eccessivamente le differenze di lingua e nazionalità. Invece è meglio vivere insieme pacificamente ed aiutarsi a vicenda. Questo è una iniziativa che ammiro e che potremmo fare in altre parti del mondo. Senza l’UE, la guerra sarebbe potuta scoppiare di nuovo, ma dalla sua fondazione, tra i suoi membri ha prevalso la pace”.
Sua Santità ha offerto una sintesi di quelli che considera i suoi impegni, a partire da come si sente impegnato a condividere con gli altri l’importanza di riconoscere l’unicità dell’umanità. In secondo luogo, si dedica a sottolineare il messaggio comune delle tradizioni religiose di amorevole gentilezza, perdono e così via e ritene che l’armonia e l’unità tra le tradizioni religiose sia importante e che l’India, dove convivono tutte le tradizioni religiose del mondo, costituisce un esempio della realizzabilità dell’armonia interreligiosa.
Sua Santità ha spiegato di essere anche un tibetano, in cui il popolo tibetano ripone la sua fiducia, ma d’essersi ora ritirato dalla responsabilità politica, dal momento che un leader eletto può assumere quel ruolo. Tuttavia, rimane impegnato nello sforzo di preservare la cultura tibetana che, con la sua ricca conoscenza della psicologia, ha mantenuto viva la tradizione indiana di Nalanda, una tradizione che enfatizza l’uso della ragione e dell’analisi, senza mai esitare a chiedersi il perché.
“Sulla base di questo sistema di ragionamento, ho sviluppato stretti rapporti con scienziati moderni”, ha dichiarato Sua Santità. “La scienza moderna non contempla una profonda comprensione del funzionamento della mente e delle emozioni, ma ora alcuni scienziati mostrano interesse in tal senso. Faccio loro notare che, come l’igiene fisica è importante per la nostra salute, così dobbiamo coltivare anche l’igiene mentale od emotiva, imparando così come affrontare e ridurre la rabbia, l’ansia e la paura. La chiave è imparare a coltivare la tranquillità.
“Gli scienziati hanno una buona comprensione del cervello ed alcuni ora vedono che la mente ed i cambiamenti nel nostro stato d’animo possono influenzare i cambiamenti nel cervello”.
Sua Santità ha aggiunto di essere anche impegnato a richiamare l’attenzione sull’urgente necessità di preservare l’ecologia del Tibet. La Terra delle Nevi, chiamata anche il Tetto del Mondo, è il luogo in cui sorgono i principali fiumi dell’Asia e quindi è la fonte d’acqua per milioni di persone in tutto il continente.
” Oggi sono molto felice di poter dialogare con voi ucraini. Siamo tutti essenzialmente la stessa cosa. Vogliamo tutti condurre una vita felice e, di conseguenza, tutti abbiamo bisogno di sapere come trovare la pace della mente”.
I membri del comitato pongono domande a Sua Santità, pervenute da ogni dove del paese. La prima riguardava il modo in cui gli insegnanti dovrebbero sviluppare delle abilità: come la compassione dentro se stessi e nei propri studenti. Sua Santità ha osservato che le emozioni distruttive come la rabbia e la paura si basano sul nostro malinteso che il modo in cui le persone e le cose ci appaiono è come sono realmente. Ecco perché, ha detto, dobbiamo prestare attenzione alla psicologia.
“Chiedete ai bambini se preferiscono vedere volti sorridenti o severi. Ovviamente, il modo per creare armonia ed amicizia è sorridere. Dobbiamo coltivare tali attributi infantili che sono effettivamente la base dei valori umani. Dobbiamo ricordare che, come esseri umani, siamo tutti uguali e che dobbiamo vivere insieme.
“Quando si tratta di creare unità nella società, dobbiamo ricordare a noi stessi che siamo tutti uguali. Sono tibetano, ma ho trascorso la maggior parte della mia vita vivendo in India. Tuttavia, mi descrivo solo come un essere umano. Ovunque vada, penso a me stesso uguale agli altri esseri umani.
“Il sistema totalitario sotto cui vivevate è obsoleto. Non si adatta alla nostra natura umana. Ora, oltre a preservare la vostra lingua e cultura, potete esercitare la vostra libertà “.
Per quanto riguarda la pandemia di coronavirus, Sua Santità ha convenuto che è davvero un peccato. Tuttavia, ha osservato che è anche servita a ricordarci che viviamo in un mondo interdipendente e globalizzato. Dobbiamo porre in atto le dovute precauzioni ed impegnarci nella ricerca dei mezzi per affrontarla con coraggio e fiducia. Ed ha sottolineato che permettere a noi stessi di demoralizzarci ci porterà solo al fallimento.
“Ho perso il mio paese e, sebbene vi sia stata un’enorme quantità di sofferenza, non ho mai perso il coraggio e la determinazione. Trovo che il buon cuore mi dà forza “.
Sua Santità ha raccomandato, affinché gli insegnanti insegnino la compassione e la responsabilità, che prestino attenzione ai valori interiori ed a coltivare la pace interiore. Ha osservato che l’antica conoscenza indiana può aiutarci a capire come controllare le emozioni disturbanti come la rabbia e la paura. E, sebbene queste informazioni si trovino nei testi religiosi, possono sicuramente essere ridistribuite in un contesto laico ed accademico.
Sua Santità ha riconosciuto che a volte un comportamento od un’azione contenuta ma severa può essere utile per evitare o superare un disastro più grande. Ha alluso al modo in cui una piccola quantità di una sostanza tossica può avere valore terapeutico. Quindi, per ottenere il bene superiore o per controllare persone altrimenti difficili, può essere utile intraprendere un’azione dura, ma è importante che sia motivata dalla gentilezza e dalla compassione, non dalla rabbia o dal disprezzo.
Alla domanda su come vivere all’ombra di una malattia terminale, Sua Santità ha osservato che, come ogni altra cosa, la vita ha un inizio e, a tempo debito, deve finire. Tra questi due eventi l’obiettivo importante dovrebbe essere vivere in modo significativo, non creare problemi agli altri. Se le persone possono farlo, quando arriva la fine, possono sentirsi in pace. Ha aggiunto che quando qualcuno sta morendo è bene che la sua famiglia od i suoi amici gli possano ricordare di pensare alla compassione e mantenere la tranquillità.
Il dottor Elkin ha comunicato a Sua Santità che la domanda successiva proveniva dalla comunità dell’EdCamp Ucraina, che ha introdotto nelle scuole ucraine il Programma di Apprendimento Sociale, Emotivo ed Etico (SEE Learning) dell’Università di Emory, un programma educativo basato sui valori umani universali. Negli ultimi 18 mesi, hanno tradotto i curricula, lanciato un esperimento scolastico nazionale approvato dal Ministero in 26 scuole ucraine con 195 insegnanti praticanti ed hanno tenuto sessioni introduttive online sull’apprendimento SEE a circa 20.000 educatori.
La domanda dell’insegnante era: “Hai un sogno?”
Sua Santità ha risposto che ogni essere umano non vuole essere disturbato, ma vivere una vita felice. “Sono solo un semplice monaco buddista”, ha detto, “ma sto cercando di aiutare gli altri a condurre una vita felice, per imparare ad apprezzare che differenza fa trovare la pace della mente. Questo è il mio sogno. Una delle mie pratiche principali è coltivare l’altruismo, ed è quello che penso nel momento in cui mi sveglio. Pertanto, fino al mio ultimo respiro, cercherò di aiutare le altre persone a trovare la pace della mente.
“Per raggiungere questo obiettivo, è importante avere pazienza e sono le persone che ci sono ostili ed antagoniste, piuttosto che i nostri amici, che ci insegnano la pazienza. Non è difficile far sorridere i tuoi amici, ma portare un sorriso in faccia al tuo nemico è un vero traguardo.”
Alla domanda se avesse bisogno di aiuto, Sua Santità ha detto ai suoi ascoltatori: “Ovunque vivi, cerca di creare una comunità felice. Prego che ogni essere umano, anzi ogni essere senziente, sia felice. Quindi, se incontri persone che affrontano problemi, aiutali. Condividi i loro problemi e cerca di portare loro la pace della mente. Il mio lavoro è promuovere la compassione sulla base dell’unità dell’umanità, incoraggiare l’armonia interreligiosa e preservare la cultura tibetana. Se pensi a queste cose, puoi condividerle con gli altri. È così che puoi aiutarmi. “
Sua Santità ha suggerito che lo scopo dell’educazione dovrebbe essere quello di formare individui felici che costituiranno una società pacifica. Il che richiede buon cuore ed un approccio ampio, olistico e lungimirante che consenta alle persone di far fronte a qualsiasi cosa accada. Ciò implica concentrarsi non solo sull’autocompiacimento, ma sul bene della comunità. Il saggio interesse personale tiene conto dei bisogni degli altri.
“Un contadino si prende cura della sua terra non per un affetto sentimentale per la terra, ma perché da essa dipende il suo sostentamento. Allo stesso modo, dobbiamo prenderci cura della comunità in cui viviamo. Il nostro mondo è diventato più piccolo e più interdipendente, quindi, avere un senso di responsabilità universale, non è solo rilevante, ma porta soddisfazione “.
Sua Santità ha osservato che, poiché ha colpito così tante persone, la pandemia ha accresciuto il nostro senso di comunità e la necessità di prendere provvedimenti per proteggere la comunità. Ha espresso apprezzamento per il fatto che ci sono stati medici ed infermieri che hanno sacrificato la loro vita per la cura dei loro pazienti.
Il dottor Elkin ha concluso l’incontro ringraziando Sua Santità per aver dedicato del tempo a parlare al comitato ed al pubblico più ampio. “Abbiamo un sogno che quando la pandemia sarà finita, potrà venire a trovarci in Ucraina. Dopo questo incontro, terremo tre tavole rotonde per parlare di ciò che ha detto e di come rendere SEE Learning un successo nel nostro paese.
Sua Santità ha risposto: “Siamo veramente fratelli e sorelle. Tutti affrontiamo lo stesso tipo di problemi e tutti abbiamo la capacità di superarli. Ciò significa mettere a frutto la nostra intelligenza umana, unito con un forte senso di buon cuore. Grazie.”
Traduzione da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=14402 del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Cioeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama. https://www.dalailama.com/videos/educating-the-heart-2