Robert Thurman: “I tibetani non odiano i cinesi come tutti pensano, il Dalai Lama stesso è nato nell’Amdo, punto d’incontro tra mongoli, cinesi, musulmani uiguri. Sugli altipiani vivono da millenni indigeni organizzati, intelligenti…”
Intervista integrale del professor Robert Thurman realizzata via zoom il 7 maggio 2020 da Raimondo Bultrini.
Con il testo integrale dell’intervista realizzata il 7 maggio 2020, intendo offrire a tutti voi il quadro completo del pensiero del Professor Robert Thurman sull’attuale momento che sta attraversando l’America ed il mondo (spero presto di offrire una versione inglese). Sono certo che troverete la sua opinione, come tutte le opinioni, personale e quindi per qualcuno discutibile, ma di certo ancora più interessante e dettagliata della inevitabile sintesi giornalistica che molti lettori de Il Venerdì e di questo spazio hanno già avuto modo di apprezzare nonostante i tagli.
Gli argomenti spaziano dall’America di Donald Trump alla Cina di Xi Jingpin passando per le credenze tibetane sulle origini mistiche del Coronavirus.
Voglio anche aggiungere qui che il prof. Thurman, nella sua veste di direttore della Tibet House di New York, è stato il coraggioso editore della versione inglese del mio libro “Il demone e il Dalai lama” (“The Dalai lama and the King demon”), oggi fuori catalogo per Baldini e Castoldi e più volte citato in queste pagine. Tra le sue opere di saggistica più apprezzate ricordo “Why the Dalai Lama Matters” (perché il Dalai lama conta) ed una nota traduzione del Libro tibetano dei morti (The Tibetan Book of the Dead – Inner revolution, essential Tibetan buddhism), tradotto in Italia da Feltrinelli che ha pubblicato anche “Ira” e “La montagna sacra”, tutti fuori catalogo.
Raimondo Bultrini: Nel suo Paese i contagiati da Coronavirus sono ad oggi oltre 33 milioni e le vittime più di 250mila. Il presidente Donald Trump accusa Pechino di aver nascosto i dati iniziali e ora è in atto una guerra fredda contro un nemico descritto quasi come un demone. Lo è?Professor Robert Thurman – “Credo che il contagio sia molto più vasto e che le vittime da noi siano già più di mezzo milione. Anche in Cina i numeri sono molto più elevati ma non lo dicono, ad esempio nessuno sa cosa accade nei territori delle etnie di minoranza come gli Uiguri già isolati dal resto del mondo per motivi religiosi e politici. Ma non credo che la Cina sia il nemico del mondo, così come non lo sono gli Stati Uniti che hanno sottovalutato il pericolo e forse contribuito alle contestate ricerche dei laboratori di Wuhan. Il vero nemico è l’ignoranza”.
Raimondo Bultrini: A che tipo di ignoranza allude?
Professor Robert Thurman: “Non certo a quella scientifica, o al non sapere il numero di pesci nell’oceano. C’è un detto tibetano che risale al grande lama Tsongkapa. Nel 1398 scrisse che qualunque catastrofe al mondo nasce dall’incomprensione delle leggi sull’“origine dipendente” o interdipendente dei fenomeni relativi, la catena di eventi solo apparentemente scollegati che si manifestano al termine di un lungo processo. È ciò che dice anche la scienza, nulla avviene senza un evento che lo precede al livello relativo, cioè fisico. Ma la vera sorgente non solo di un contagio, ma dei contrasti tra paesi e religioni nonché delle guerre calde o fredde che siano, è l’aver instillato un senso di divisione tra le genti, ignorando che non siamo affatto separati gli uni dagli altri, come non lo sono i fenomeni fisici di causa ed effetto”.
Raimondo Bultrini: Ma come spiega con la separazione tra gli uomini la diffusione di un virus letale che colpisce tutti? C’è una risposta nella visione spirituale tibetana e del suo maestro il Dalai Lama?
Professor Robert Thurman: “Questa separazione è stata lo strumento per nascondere la vera origine dell’odio, l’avidità magnificata dall’era dell’industrializzazione moderna e globalizzata, che ha portato con sé militarizzazione ed enormi spese per gli armamenti invece di sviluppare la ricerca sulla salute, e infine il consumismo che genera la distruzione dell’ambiente. Il militarismo crea quel tipo di cattivo governo che permette ai dittatori di emergere e dominare sulla propria gente a diverse latitudini inventando nemici per giustificare il loro enorme potere”.
Raimondo Bultrini: Sta parlando della Cina, degli Usa o di entrambi i “demoni”?
Professor Robert Thurman: “Da noi è al potere un tipo di dittatura eletta mentre in Cina la dittatura è nella struttura del partito, ma in qualunque modo salgano al potere, i dittatori in tutto il mondo non hanno nessun altro timore che quello del controllo sulla propria gente. I cinesi non hanno paura di noi, ma del popolo e dei popoli che governano, non solo della maggioranza Han ma anche Tibetani, Mongoli, Uyguri. I dirigenti vivono nelle loro “torri” isolate come ai tempi della Città Proibita mentre centinaia di milioni di persone vivono in povertà, affamate e arrabbiate. Per questo si giustificano dicendogli che i nemici sono gli stranieri, gli americani o gli europei, e mettono il militarismo in cima alle loro preoccupazioni come avviene in l’America, giustificando con le necessità della difesa contro i nemici la mancata condivisione di un enorme accumulo di ricchezze basato sullo sfruttamento della natura e degli esseri umani”.
Raimondo Bultrini: Avidità e giochi di potere come causa scatenante del virus?
Professor Robert Thurman “Qualunque sia la sua causa fisica, il virus nasce da questa visione rapace di pochi verso il mondo materiale che oggi chiaramente mostra tutti i suoi lati oscuri e fallimentari. È certo che il Covid viene da un mondo animale nel quale molte specie spariscono ogni giorno con una rapidità mai vista nella storia. L’Accademia della Scienza parla della “sesta estinzione di massa”…”. Ma in 10 anni da ora, quando i ghiacciai si squaglieranno a blocchi sempre più grandi, il mare si sarà alzato e gli abitanti dovranno scappare, dall’Africa, dal Bangladesh, da Bangkok, avremo decine di milioni di rifugiati climatici, e vedremo a quale scala di catastrofe ha contribuito il riscaldamento atmosferico.
Negli ultimi 20 anni abbiamo emesso più inquinamento che in 150 anni di industrializzazione. Non c’è nessuna possibilità per il pianeta di salvarsi senza una trasformazione radicale della nostra attitudine verso la natura e di conseguenza verso gli inquinatori e i loro rappresentanti politici”.
Raimondo Bultrini: Ma difficilmente Trump o Xi Jinping cederanno il potere.
Professor Robert Thurman: “Il nostro presidente avrebbe bisogno di un serio sostegno di psichiatri professionisti per salvarlo dalla sua megalomania. Solo una parte dei suoi stessi elettori resteranno indifferenti dopo questa tragedia, e vedrà che prima dello stesso risultato finale a novembre, forse già in 4, 5 mesi, il Senato gli chiederà conto delle decine di migliaia di contagi, della perdita di un posto di lavoro su 5. Per poter ricostruire un paese a misura delle persone che ci vivono non salterà solo Trump ma anche i super-ricchi che sostengono un dittatore come lui così da mantenere il controllo dell’economia. Sarà ridimensionato il potere del petrolio, dell’industria del cibo preconfezionato, diverse corporazioni che sostengono lo stato fascista falliranno”.
Raimondo Bultrini: Ci parli di ciò che pensano del virus i tibetani con i quali lei è in costante contatto.
Professor Robert Thurman: “Nella spiritualità tibetana si ritiene che una volta incarnati come esseri umani noi non entriamo in relazione solo con degli altri animali più o meno intelligenti o sensibili e con ciò che vediamo con gli occhi o sentiamo coi 5 sensi mondani. C’è una dimensione di esseri tra i quali la visione materialistica nemmeno esiste, sono però una sorta di sentinelle dell’universo, come le cosiddette “Mamo”, ma ancora di più i Naga, sorta di potenti entità che vivono sottoterra e sotto corsi d’acqua e oceani capaci di controllare il ciclo dell’acqua. Secondo i tibetani sono sconvolti e furiosi per la quantità di sostanze chimiche, di plastica che distruggono l’habitat e uccidono i pesci da loro protetti. Certo, la gente occidentale o atea non crede in certi demoni o spiriti, ma non sono necessariamente entità cattive se usiamo la natura in modo appropriato, altrimenti permettono il “rilascio” nel nostro ambiente di certi virus e malattie infettive o scatenano forze primordiali che generano cataclismi per punire ed eliminare gli autori del disastro. E contro questo nemico non puoi difenderti con nessun armamento come quelli cinesi e americani”.
Raimondo Bultrini: A proposito di Cina e Usa, cosa pensa di questa guerra fredda?
Professor Robert Thurman: “Partiamo dalla realtà. La Cina ha in un certo senso già conquistato l’America, possiede triliardi di Obbligazioni del Tesoro Usa e ha fatto come gli inglesi in India, arricchendo chi era già ricco, gente che non paga i lavoratori e distrugge i sindacati, alla faccia del comunismo proclamato da Pechino, pronta a ricevere da questa élite milioni di commesse per produzioni essenziali, trattando a sua volta gli operai come schiavi. Dall’altra parte l’America con canali Tv, Facebook, Google, Matrix, Michael Jackson, film come Avatar, ha conquistato culturalmente la Cina, e ogni cinese vuole avere un Ibook, un Iphone, vogliono ballare il rock and roll delle band americane o il gangnam sudcoreano. Ma il partito intanto prende sul suo territorio tutte le produzioni occidentali che rovinano l’aria, le peggiori industrie che distruggono il suolo, l’acqua, water”.
Raimondo Bultrini: Dunque questi due paesi a capo del mondo si sono in realtà “conquistati” a vicenda?
Professor Robert Thurman: “Il problema di ognuno di questi contendenti è che come ogni dittatura hanno paura del popolo, di perdere il controllo assoluto, e aizzano gli uni contro gli altri usando i sentimenti più bassi di ostilità. È giunto il momento di cambiare tutto questo. C’è un breve bellissimo discorso di Mikhail Gorbachev dove ha detto che “la terra ha parlato”, ed è ora per tutti i paesi di smettere guerre e militarismi, di tagliare i budget delle armi del 15-20 per cento e spendere questi soldi per prendersi cura della propria gente. Si potrebbero così risolvere molti problemi e cambiare i governi all’origine di questa e altre guerre fredde, governi come quello cinese che spende miliardi nel budget della polizia per tenere sotto controllo i suoi cittadini invece di pensare alla loro salute”.
Raimondo Bultrini: Non sembra una impresa facile.
Professor Robert Thurman: “L’idea dalla quale prende piede questa guerra fredda non è dei comunisti cinesi, ma ha un “padre” putativo che è anche il pioniere del capitalismo di Singapore, Lee Kuan Yew, basato su un sistema bancario di conti in nero e sull’alta concentrazione dei soldi in poche mani. Diceva che per gestire l’era dell’industrializzazione moderna le dittature erano necessarie perché era nell’interesse del popolo. Ma non è vero. La gente vuole divertirsi, have fun. Dopo il crollo dell’Urss i russi volevano finalmente assaporare la libertà e goderla, e cercarono di liberarsi di apparati come quelli del KGB. Ma il KGB presto è tornato rubando soldi, comprando miniere, fattorie, industrie, superando in potere Yeltsin, Putin e l’apparato tecnocratico per creare un capitalismo dittatoriale dove a divertirsi sono pochi”.
Raimondo Bultrini: E la Cina?
Professor Robert Thurman: “La Cina ha avuto in passato figure popolari come Hu Yaobang, lo stesso padre di Xi Jinping, devoti al benessere della propria gente e a una certa forma di democrazia, non al fascismo delle corporazioni. Dopo di loro il Partito ha iniziato a supportare ogni genere di oligarchia, i dittatori sauditi, sudanesi, i generali birmani, il siriano Assad, ora Maduro in Venezuela, Bolsonaro in Brasile. Allo stesso tempo l’America, agli inizi delle riforme dei primi anni ’80 in Cina, si arrendeva alla dittatura di Reagan, alla deregolarizzazione, alla concentrazione delle ricchezze, alle industrie del petrolio, al denaro in nero. Non solo abbiamo sottomesso la nostra democrazia ma anche lasciato che altre dittature prendessero il potere come quella controllata dal KGB in Russia, né abbiamo mai veramente fatto pressioni sulla Cina perché divenisse più liberale”.
Raimondo Bultrini: Perché secondo lei?
Professor Robert Thurman: “Il fatto è che i nostri ricchi erano felici di avere cinesi schiavi nelle loro fabbriche, e di poter smantellare i sindacati, e rendere schiavi anche i nostri operai. Ma parlando di dittature voi avete avuto in Italia il vostro brillante teorico delle corporazioni Benito Mussolini, e sapete che quando si privilegiano le corporation lasciando il popolo e le famiglie senza difese ottieni il fascismo. Ed è ciò che abbiamo adesso in America. Trump è un dittatore fascista, più volte ha detto che vuole cancellare il Congresso, specialmente quando voleva il suo impeachment, come Hitler mise a fuoco il parlamento del Reichstag dicendo che erano stati i comunisti. Trump è però anche una figura patetica, ha bisogno di un medico, di una psicoterapia, non di un arsenale nucleare a sua disposizione. Dovrebbe essergli impedito di torturare gli altri lasciandolo ai suoi hobby, salire su una barca a vela con un gruppo di fidanzate. Invece ora tutto è fuori controllo”.
Raimondo Bultrini: Pensa che sia lui l’anello debole sul quale salterà il vecchio sistema?
Professor Robert Thurman: “Ci sono segnali che lasciano sperare nella fine dell’era di ignoranza della gente nel mondo, uno spiraglio per capire, come dimostra il virus, che siamo tutti interconnessi e non nemici uno dell’altro. Non c’entra il Buddhismo, il Cristianesimo o una religione. A voler cambiare è la gente che esce alle 8 di sera ad applaudire dalle finestre a New York, Parigi, Milano, Roma verso i volontari che aiutano i senzatetto, che serve loro cibo, tutta gente sottopagata, sottoapprezzata, buttata fuori di casa, ridotta a milioni a una forma di schiavitù da disoccupazione, che ha finito i risparmi e non può pagarsi le cure, lasciata senza assistenza sanitaria. Tutto è stato finora distorto da questo isolamento degli uni dagli altri per lasciar crescere odio e diffidenza reciproca, e vengono emarginate da dittatori come Putin figure come Gorbachev che voleva eliminare l’enorme apparato militare russo e il potere di controllo del KGB perché era dannoso per tutti, inclusi i dittatori.
Non è solo Trump ad essere patetico nella sua ambizione di essere l’Uomo più potente del Mondo, ma tutte queste figure: Stalin era un alcolista, Mao bevitore e fumatore incallito, celebre per andare a letto da vecchio con giovani che non poteva nemmeno soddisfare”.
Raimondo Bultrini: Torniamo a quella che lei chiama dittatura di Trump.
Professor Robert Thurman: “È un misero campione, sempre insoddisfatto, con i suoi capelli arancioni, le sue pose goffe, il suo rapporto con la moglie e con le donne… Ma non durerà a lungo. Fortunatamente andiamo a votare presto e stavolta abbiamo la possibilità di liberarcene”.
Raimondo Bultrini: Perché così ottimista?
Professor Robert Thurman: “Perché gli esseri umani sono amorevoli, e nessuno vuole la soluzione finale. La nostra soluzione finale è liberarci di un nemico comune che ha paura degli altri, della diversità, che ha paura degli animali, dell’acqua, dell’aria, che vorrebbe un corpo d’acciaio inossidabile, gente insana che lavora a Google e vorrebbe vederci diventare tutti robot dopo il 2045, i miliardari che pensano di andare su Marte, i dittatori cinesi che adottano i sistemi degli imperatori portando il paese in guerra per creare un nemico esterno e nascondere i loro fallimenti. La vostra stessa gente in Europa ha avuto già una guerra mondiale combattuta per affermare certe forme di militarismo che controllano la civiltà industriale”.
Raimondo Bultrini: Ora ogni guerra porta con sé il terrore di un conflitto nucleare.
Professor Robert Thurman: “Ma il paradosso è che senza le armi nucleari avremmo già cominciato una guerra mondiale, visto l’atteggiamento di Trump e Xi Jinping. Ora pero’ Trump non può usare prima del voto la carta dell’invasione dell’Iran, perché ci sono ovunque armi nucleari e batteriologiche a fare da deterrente. Sono strumenti troppo potenti da maneggiare per continuare l’escalation, per andare oltre le minacce. Per questo tutti i dittatori sono paralizzati, perché sanno che non possono facilmente spostare l’attenzione dai loro errori grazie a una vera guerra.
Da questo paradosso sorgerà un sentimento di amore e conquisteremo una nuova libertà. Seminatori d’odio come Orban saranno buttati fuori, e un’altra dittatura non potrà avere alleati in Europa, Boris Johnson e i fautori di Brexit saranno discreditati dal disastro economico e dalla depressione per la rottura dei legami coi mercati della UE. Così anche Trump sarà rimosso a novembre se non prima, e qualche repubblicano sta già iniziando a capire che la sua politica non porta da nessuna parte e pensa di cambiarlo”.
Raimondo Bultrini: Quale “deterrente” frenerà però l’espansione cinese?
Professor Robert Thurman: “Hong Kong non si arrenderà a Pechino, Taiwan non si arrende, molti altri paesi che reclamano le isole dei mari cinesi del sud non si arrendono, e Pechino capirà che non può dichiarare guerra, si dovrà rilassare dentro ai propri territori, dovrà cominciare a fare qualche concessione. Xi Jinping dice di aver realizzato il Sogno cinese, ma chi lo ha fatto veramente è stata Taiwan. Sono ricchi, investono direttamente nelle fabbriche della ex madrepatria, si sono liberati della dittatura del Kuomingtan e sono cinesi. Anche se si prendono a pugni in Parlamento non pensano di uccidersi gli uni con gli altri.
Ma quello che voglio dire è che gli esseri umani in generale vogliono serenità, le madri vogliono che i figli facciano la loro vita e non gli schiavi. I super-ricchi che vivono nelle Pethouse sopra agli slum non possono uscire per andare fuori a lavorare per via del virus che sale direttamente dagli slum agli ascensori. La realtà si rivelerà per quello che è, sarà chiaro che la via materialista è potente solo perché il militarismo spinge il consumismo, che a sua volta è causa di un inquinamento dell’ambiente così insostenibile da impedire di goderne. Non puoi guidare la Ferrari quando la gente lungo le strade e sotto i ponti è affamata e può bloccare la tua Ferrari sulla superstrada. Hai già le spaventose diseguaglianze del Brasile e città come San Paolo dove i ricchi viaggiano in veicoli blindati perché rischiano di essere rapinati o rapiti agli incroci. Lo spiega magistralmente Thomas Piketty quando parla di un capitalismo fuori controllo, di un serpente che può mordere la sua coda ma non può ingoiare se stesso”.
Raimondo Bultrini: Lei ha ancora fiducia nell’America?
Professor Robert Thurman: “Possiamo ringraziare Trump per aver mostrato quanto sia idiota la strada scelta dai dittatori anche durante questa crisi del Covid 19. A lui si ispirano direttamente fanatici come quelli che hanno attaccato la governatrice del Michingan per aver imposto un necessario lockdown, mentre lui ridicolizzava gli scienziati e la scienza fino a consigliare di bere i disinfettanti. I suoi seguaci reclamano America first ed il suprematismo bianco, ma sono sono solo persone malate, sovrappeso, senza speranza. Sembrano usciti da un reality show dove si gioca a dominare la società, imbracciano armi, si arricchiscono, ritengono gli uomini superiori alle donne, violentano gli altri, ma non possono godere dei loro successi, è come stuprare un cadavere, è terribile.
Ma il mio ottimismo viene dal fatto che gli altri esseri umani non sono così. Amano divertirsi, frequentare persone felici, godere della bellezza. Questo è ciò che vogliamo tutti, identificarci in Keanu Reeves che nel brillante film Matrix sconfigge i computer, nella morale del geniale Terminator di Cameron, in Avatar, dove gli indigeni sconfiggono i distruttori del loro ambiente. Non a caso Avatar non è stato diffuso nei cinema cinesi ma solo in sale 3D per ricchi, perché non vogliono una denuncia così forte contro lo sfruttamento della natura.
Ora tutti sappiamo che non possiamo più permetterci le industrie chimiche, che dobbiamo sostituire i sacchetti con dei contenitori organici, biodegradabili, e che questo cambiamento può essere fatto con stile, magari con il gusto estetico di voi italiani che sapete anche come godere la vita. Non c’è altro posto al mondo con ristoranti così buoni anche sull’autostrada, mentre qui in America nelle stazioni di servizio trovi solo spazzatura…”
Raimondo Bultrini: Possiamo raffrontare i tibetani sotto il dominio cinese agli indigeni di Avatar?
Professor Robert Thurman: “I tibetani non odiano i cinesi come tutti pensano, il Dalai Lama stesso è nato nell’Amdo, punto d’incontro tra mongoli, cinesi, musulmani uiguri. Sugli altipiani vivono da millenni indigeni organizzati, intelligenti, avrebbero potuto industrializzarsi da soli volendo. Ma erano eredi di una certa antica cultura indiana, un’India vegetariana, amante della musica dei Raga, meno oppressiva verso le donne rispetto ad oggi, un paradiso che attrasse invasioni tragiche come quelle Moghul ed europee. I tibetani amano godere di quello che hanno, sono geneticamente connessi alla natura, agli animali e hanno subito impotenti l’invasione voluta contro il parere del suo stesso esercito da Mao Tsetung, sfociata nel tentativo di industrializzazione del Tibet, con le miniere, le dighe, i furti d’acqua dei fiumi. Mao disse che voleva trasferire 100 milioni di cinesi nel vasto Tibet, grande come l’Europa occidentale, ma sono poco più di 8, 10 milioni quelli riusciti a resistere a certi climi e altitudini, e vivono perlopiù sotto i 3mila metri perché più in alto non possono resistere”.
Raimondo Bultrini: Ciò non toglie che siano riusciti a inquinare perfino le sorgenti dell’Himalaya.
Professor Robert Thurman: “I cinesi non sarebbero giunti a questo se non fossero stati spinti all’industrializzazione selvaggia dalla competizione con l’occidente. Noi tutti assistiamo allo scioglimento dei ghiacci e tutti gli altri fenomeni creati o accelerati dall’industrializzazione, però non possiamo prendercela coi cinesi, non sono stati loro ad iniziare il processo di distruzione, e per lunghi periodi hanno anche tentato di respingere il tentativo di colonizzazione occidentale. Colombo non è stato mandato dai cinesi a conquistare il mondo, e a quel tempo i cinesi stavano a casa loro, non c’era questa cultura di dominio dell’uomo sulla natura. Ma poi la Cina ha deciso di importare tutto dall’ovest, perfino il marxismo e lo stesso concetto di supremazia dell’uomo sulla donna”.
Raimondo Bultrini: Se non è la Cina il demone, ma l’espansionismo americano, come spera che questo “mostro” sarà reso inoffensivo da qui a pochi mesi?
Professor Robert Thurman: “La maggioranza del popolo americano non aveva votato per Bush, ma il sistema computerizzato di voto è stato manipolato per far perdere Al Gore, e lo stesso è successo con Hillary, non a caso una donna vittima degli stessi pregiudizi incarnati dall’uomo scelto per sconfiggerla. Hanno rubato i suoi voti, corrotto i meccanismi elettorali, truffato migliaia e migliaia di voti di ispanici e neri per mettere questo lunatico a capo di un paese con più armi nucleari al mondo. Dovremmo tutti essere preoccupati. Molta gente non ha capito che la nostra democrazia è stata compromessa negli ultimi 40 anni dalla corruzione che permette di manipolare il sistema di voto. Per questo non puoi dire che i seguaci di Trump sono la maggioranza, puoi dire che esiste uno zoccolo duro del 25 per cento di gente insana, fanatica, ma questa percentuale la trovi ovunque, sono soprattutto uomini, maschi incapaci di essere soddisfatti e di amare le donne come loro pari. Uomini di indole violenta che sparano ad altri uomini, animali, che guidano auto potenti.
Il restante 75 per cento però non è così. La maggioranza di questi uomini ascolta le proprie mogli, le rispetta come la propria madre ed ama dunque la madre terra, non tollera chi la distrugge. Saranno loro a far sentire presto la propria voce alle urne. Forse sbaglio, forse saremo tutti morti in 10, 20 anni, ma anche in questo caso dovremmo essere felici adesso e godere del nostro isolamento dove ci è permesso di riflettere su questa follia collettiva che ha dominato finora l’America e molte parti del mondo, cercare di sostenere con ogni mezzo persone liberali, non questi folli dittatori. Gli ungheresi erano felici, e sono finiti in mano a gente come Orban che ha studiato con Soros e ora vuole eliminare tutti gli ebrei. Da noi è stato creato un cattivo reality show dove il protagonista è sempre lo stesso prototipo, “You are fired!”, sei licenziato, nello stile dei programmi televisivi di Trump. Ma è una Tv spazzatura che pochi vogliono vedere. Siamo noi la vera maggioranza e non ne possiamo più di tutte queste insulse gare e competizioni pericolose. Mi creda, dopo il voto saremo cosi felici e divertiti che se anche dovessimo morire ce ne andremo felici. Saremo molto allegri, davvero e moriremo con allegria”.
Raimondo Bultrini: Che cosa pensa il Dalai Lama delle sue idee?
Professor Robert Thurman: “Il Dalai Lama viene da una civiltà basata sul principio di una mente umana che resta serena anche nelle avversità. Nessuno lo ascoltava quando parlava di genocidio del suo popolo, conquistato e sottomesso dalla stessa aberrante logica industriale e militare. Di certo i cinesi non avrebbero occupato il Tibet senza i mezzi tecnici per raggiungere quelle altitudini, senza un enorme dispendio di attrezzature, armi ed il sacrificio di molti uomini, e con quale risultato? Inquinando il Tibet hanno inquinato il loro paese, la loro acqua, tagliato le foreste, invece di apprendere dai loro stessi saggi, dai molti imperatori che praticavano il Buddhismo, o dagli antichi indiani il segreto per essere più felici con poco. Nessuno è mai stato impaurito dal Buddha ma dagli imperatori…”
Raimondo Bultrini: Si può essere felice e ottimista davanti al genocidio denunciato dal Dalai Lama, e provare compassione anche per gli invasori?
Professor Robert Thurman: “Ma non c’è altro modo. Altrimenti si continuerà a vivere nello spauracchio del nemico esterno che ci costringe ad attaccare e ad armarci. Non sono i cinesi i primi responsabili del processo di industrializzazione e globalizzazione malata che li ha portati a competere con l‘occidente, a utilizzare gli stessi meccanismi di espansione in Tibet. Non ci sono altri nemici se non dentro noi stessi, ma tutti possiamo riequilibrare la nostra serenità con tecniche di respiro e concentrazione sull’essenza vitale applicate in Tibet e India per migliaia di anni.
I problemi ora sono la nuvola marrone che ci sovrasta, creata dalla nostra avidità, quella nucleare che sta sospesa sull’umanità e potrebbe vederci sparire in due ore dopo millenni di civiltà. Giunti a questo miserabile stadio, siamo sul confine tra la vita e la morte, e dobbiamo capire che è giunto il tempo per tutti di essere amichevoli, pieni d’amore e felici. Altrimenti siamo solo carne deperita, insensibili e incapaci di liberare lo spirito oltre i confini della materia che genera un ciclo continuo di nascite, malattie e morti”.
Raimondo Bultrini: Ci sono state a oggi più di 33 milioni di richieste per il sussidio statale ai poveri in America. Basteranno dei pensieri positivi a risolvere la crisi post Covid?
Professor Robert Thurman: “Dobbiamo pensare per loro a un nuovo Patto Verde, tornare indietro a Frankin Roosevelt, creare lavori pubblici con un governo che controlla e ferma le corporazioni, fa rivivere le fattorie ripulendo il suolo inquinato, utilizzare l’energia del sole e del vento, quella geotermica, che isola termicamente le case, distribuisce equamente le tasse. Molti tra gli stessi miliardari sono più consapevoli di dover aiutare gli altri prima di morire, e daranno il loro contributo per ricreare milioni di lavori persi. Accadrà come negli anni ‘30 con la differenza che potremo monitorare meglio l’attività del governo grazie a strumenti come Google, Facebook ecc, divenute ormai utilità pubbliche. Possiamo ad esempio fermare le grandi industrie agricole come Monsanto che attualmente sostengono il governo, libere di produrre e commerciare pesticidi che distruggono il suolo e lo rendono infertile. In pochi anni possiamo tornare a livelli accettabili di produttività della terra ed offrire lavori pagati a decine di milioni di persone, difendendole con i sindacati come fece la Germania dopo la guerra, e ridurre l’enorme attuale divario di uno a diecimila tra l’operaio e il dirigente”.
Raimondo Bultrini: Molti come Michael Moore vedono il futuro molto più nero, dicono che è troppo tardi, e che gli stessi ambientalisti promuovono energie non propriamente “verdi”.
Professor Robert Thurman: “C’è un significativo libro di Joshua Goldstein e dell’ingegnere scandinavo Staffan A. Qvist chiamato “A bright future”. Mostra come la Svezia è già diventata carbon neutral perché ha sperimentato nuovi reattori nucleari molto più efficaci e sicuri che possono essere seppelliti 2 km sottoterra al termine del loro uso e costa solo due milioni di dollari contro i 2 miliardi spesi dalla Sud Corea. Entro i prossimi 20 anni si potranno scoprire intanto altre sorgenti di energia, come le onde degli oceani, investendo nella ricerca il 30 per cento dell’attuale budget militare. I governi realizzeranno che per le nuove fonti d’energia alternative e più sicure di Chernobyl e Fukushima non basterà solo investire soldi, ma anche impiegare migliaia di scienziati attualmente occupati a costruire missili e macchine da guerra, perché capiranno che il peggior nemico è proprio la distruzione dell’ambiente”.
Raimondo Bultrini: Chi guiderà questa rivoluzione verde?
Professor Robert Thurman: “Serve un movimento intelligente, altamente tecnologizzato. Non ci servono una Las Vegas o una Times Square che consumano milioni di kilowatt per illuminare vetrine dietro le quali sono esposte auto di plastica destinate a essere cambiate ogni 6 mesi. Mi deprime una figura come Michael Moore, che abusa del suo stesso corpo sovrappeso e vuole assumere il look di un contadino del Michigan. È depresso e la sola soluzione seguendo il suo punto di vista è quella di deprimerci come lui, o suicidarci vista l’impossibilità di aggiustare i nostri errori. Ammetto con lui che servono nuove tecnologie, ma per questo ammiro di più persone come Elon Musk con i suoi geniali programmi sperimentali sull’energia, o Jay Insee, l’attuale governatore di Washington ed ex candidato presidenziale. Sta adottando le strategie di Roosevelt e riportando la gente al lavoro con un programma verde illustrato nel suo website, molto tecnico e operativo che sarà implementato anche se non sarà presidente degli Usa. Pensiamo a cosa può significare un’azione comune per ridurre il consumo di energia o l’inquinamento, spendendo il 30 per cento del budget della nostra Marina per ripulire l’oceano dalla plastica che distrugge coralli e avvelena i pesci. Anche al Pentagono molti esperti hanno detto che il peggior nemico non sono altri eserciti ma l’inquinamento ambientale. Li hanno buttati fuori per questo, ma ora dovranno farli tornare, perché hanno capito che si stanno distruggendo da soli”.
Raimondo Bultrini: Lei dopo decenni di insegnamento alla Columbia sta guidando corsi di meditazione e seminari buddhisti. Come contribuisce al movimento per un futuro più ecologico?
Professor Robert Thurman: “Chi viene a meditare da noi va anche a votare, e nessuno vuole ripetere l’errore della Germania nel 1932, quando l’invito all’astensione portò al potere Hitler. Personalmente sono anche andato a uno dei corsi di Al Gore sui cambiamenti climatici e ho condiviso il suo programma tra i miei studenti. C’è bisogno di diffondere le giuste informazioni alla gente sui rischi ambientali e per ora lo facciamo senza il sostegno dei grandi media politicamente controllati. Ma gli stessi inquinatori non sanno più che fare. I loro serbatoi di petrolio sono pieni e nessuno li acquista, hanno perso valore, e questo è solo un esempio di ciò che succederà. Chi ha votato con entusiasmo Trump ha avuto le case distrutte, gli affari, i loro campi da golf devastati non dagli immigrati, ma da 30 tornado al giorno, volumi d’acqua che in 3 giorni sono stati superiori alle precipitazioni di 5 anni, senza contare all’opposto i fenomeni di siccità. È il momento in cui dobbiamo risvegliarci da soli ed i buddhisti andranno alle urne come ci andranno i cristiani. Come potranno battersi contro l’aborto quando tutti possiamo morire per fame, tornado, siccità e virus?”
Raimondo Bultrini: Lei è in quarantena?
Professor Robert Thurman: “Si, siamo tutti in quarantena, usciamo con le mascherine, i guanti e seguiamo le istruzioni del governatore di New York Cuomo, un italiano favoloso ascoltato da americani di tutti gli stati. Attualmente Cuomo sostiene il democratico Biden, ma molti, compresa una personalità celebre come Robert De Niro hanno detto che dovrebbe essere lui il presidente, l’unico che ha agito come si doveva durante la crisi del virus, coordinando gli aiuti durante il blocco delle attività. Il futuro è di gente come lui, e voi stessi in Italia avete neutralizzato personalità populiste e messo al governo politici più moderati. Così può succedere con Putin, Orban, Johnson, Bolsonaro.
Quanto a Trump, i suoi show televisivi continuano ad andare avanti, ma è sempre più disperato. Pochi giorni fa Fox news lo ha ripreso di fronte alla statua di Lincoln, sembrava un bambino al cospetto del grande presidente. Parlava di riaprire il paese nonostante il parere dei medici e di riavviare l’economia, ma senza strategia e visione, solo per essere rieletto. Al termine la stessa brigata Lincoln, ex repubblicani ortodossi, ha detto che dovrebbe essere rimosso al più presto”.
Raimondo Bultrini: È un parere condiviso dal Dalai Lama?
Professor Robert Thurman: “Quello che sta accadendo non è uno scherzo, e sento grande compassione per Trump come sono certo la prova il Dalai Lama, perché il presidente è vittima di turbe emotive, non si diverte, neanche circondarsi di donne lo soddisfa più. Basta vedere le dichiarazioni della celebre Stormy Daniels sulle sue prestazioni sessuali. Anche se ancora molto forte fisicamente, vive in stato di stress.
Ci sono al mondo molte figure alternative a personaggi come lui. In Vaticano avete papa Francesco che io paragono al Dalai Lama per quello che fa contro i ridicoli e rigidi nonsense delle dittature. Gioia, felicità ed intelligenza vanno insieme, amore e compassione vinceranno perché abbiamo toccato il fondo del barile e la natura reagisce con un pipistrello che ha mandato il virus a darci una lezione. È triste per chi paga con la vita, ma è un male inflitto a noi stessi, e chi ha saputo agire subito come Taiwan, il Vietnam e la Sud Corea ha avuto poche vittime”.
Raimondo Bultrini: Secondo lei sono giusti i dubbi sulle vere cifre del contagio in America e in Cina?
Professor Robert Thurman: “Quando lo sapremo, magari tra 20 anni, scopriremo che le vittime sono almeno 50 volte più di quelle che hanno detto. Trump ora ha il pieno controllo dei media, ma anche se tacciono la verità la gente con problemi di salute, che vive di cattivo cibo e non può permettersi cure mediche morirà. Difficile immaginare se l’America sarà ancora controllata da persone come lui, o come i CEO di quelle compagnie che speculano sui macchinari per i test veloci e li rivendono a prezzi più alti. Andrebbero tutti denunciati a cominciare da Jared Kushner, il genero che ha consigliato Trump di non testare troppe persone perché i risultati “potrebbero spaventare il mercato azionario”.
Prevenire la gente e minacciarla se chiede di fare test è un’azione criminale, come criminale è rinchiudere gli immigrati al confine col Messico, e persone come Kamala Harris dovrebbero essere nominate pubblici ministeri al loro processo. Con lo stesso criterio si dovrebbe agire in Cina contro chi rinchiude gli Uiguri nei campi di rieducazione. L’ideatore di questi gulag, a capo dello United Front, era stato sei anni a Lhasa a perseguitare i Tibetani e pochi giorni fa ha detto in un proclama che la Cina non è più un paese multiculturale ma basato su una sola cultura, quella degli Han. Xi dovrebbe controllare fanatici così, impedire certi comportamenti”.
Raimondo Bultrini: Quante persone sono con lei nell’isolamento?
Professor Robert Thurman: “Io, la mia meravigliosa moglie Nena che è come un guru per me, i miei tre figli maschi e 3 dei nipoti, uno de quali è un attore affermato con milioni di followers e due bambine che seguono qui l’home schooling. Siamo vicini alle montagne e possiamo camminare, ci sentiamo in colpa per i tanti che soffrono il lockdown in città, come la figlia del mio primo matrimonio isolata coi due bambini. Ma non avrebbe senso tornare adesso per ammalarci”. https://www.facebook.com/raimondobultrini/posts/3181972795200437?__tn__=K-R