La delegazione pisana ricevuta dal Dalai Lama.
Si è appena conclusa la missione di alcuni docenti dell’Università di Pisa presso il Kalachakra Institute for Meditation di Dharamsala, in India, dove hanno preso contatti per condurre ricerche sugli effetti di alcune pratiche meditative avanzate sull’attività cerebrale.
Facciamo le nostre congratulazioni al professor Angelo Gemignani e il dottor Ciro Conversano del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica e il professor Bruno Neri del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, che hanno avuto la possibilità di essere ricevuti dal Dalai Lama nella sua residenza privata di Dharamsala per presentare i loro studi.
Dal 2016 è stata firmata una Convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa che ha trovato l’espressione più evidente nel Master Universitario di primo livello in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative”, giunto alla sua quinta edizione, che vede la compartecipazione di studiosi di entrambe le Istituzioni e nel Simposio “The Mindscience of Reality” del 2017, nel corso del quale era stata conferita a Sua Santità il Dalai Lama la Laurea Magistrale Honoris Causa in Psicologia Clinica e della Salute.
Di seguito il comunicato stampa dei Ricercatori dell’Ateneo relativo alla missione appena conclusa.
Si è appena conclusa la missione di alcuni docenti dell’Ateneo di Pisa presso il Kalachakhra Institute for Meditation di Dharamsala (India). La missione aveva tra i suoi obiettivi quello di stringere contatti con il Kalachakhra Institute per condurre ricerche sugli effetti di alcune pratiche meditative avanzate sull’attività cerebrale. Il Prof. Angelo Gemignani e il Dott. Ciro Conversano del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica e il Prof. Bruno Neri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, avevano ricevuto, in precedenza, una lettera di invito a partecipare a una serie di incontri presso l’Istituto, con H.E. Choekyi Nangpa Rimpoche, recentemente eletto a capo di una delle quattro Scuole del Buddismo Tibetano, la Scuola Jonang.
Il programma degli incontri è stato tanto intenso quanto inconsueto, seppure in linea con il paradigma alternativo al quale si è improntata l’attività del gruppo di ricerca Pisano fin dai tempi del “The Mindscience of Reality” Symposium del 2017. Uno dei temi del Symposium era stato, infatti, quello del recupero dell’esperienza in prima persona quale elemento irrinunciabile e irriducibile per una comprensione dei fenomeni di Coscienza, che non si limiti allo studio dei soli correlati neuronali. Uno degli elementi caratterizzanti l’attività di ricerca è stato, fin dal 2016, con la firma della Convenzione con l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia e poi nel 2018 con l’Università Tibetana di Sera Jey, il coinvolgimento di Istituzioni che affondano le loro radici nella tradizione plurimillennaria dello studio della Coscienza sia sul fronte teorico che su quello esperienziale. La caratteristica peculiare della collaborazione consiste nella possibilità di incrociare l’esperienza in prima persona con l’osservazione dei correlati neuronali, in particolare, con lo studio dei tracciati Elettroencefalografici registrati nel corso delle sessioni di meditazione (la cosiddetta neurofenomenologia di Francisco Varela). A questo fine la collaborazione di meditatori avanzati, in grado di generare, in maniera precisa e ripetibile, stati di coscienza non ordinari, precisamente codificati nell’ambito della secolare tradizione della Scuola di appartenenza, costituisce un valore aggiunto prezioso e insostituibile per la ricerca in oggetto. Nella fattispecie, la collaborazione col Khalachakhra Institute consentirà di lavorare con meditatori avanzati che praticano alcune tecniche esoteriche, tramandate solo per via orale da Maestro a discepolo, che permetterebbero di accedere al controllo del rapporto Mente/Corpo e quindi di indagare quello che il Filosofo Australiano David Chalmers ha definito col termine “hard problem” (il problema difficile).
Il confronto tra gli aspetti esperienziali e quelli osservabili in maniera oggettiva è stato il principale argomento dei numerosi colloqui che si sono sviluppati nel corso della settimana di permanenza a Dharamsala. Uno spazio significativo è stato dedicato alle possibili applicazioni alla riduzione dello stress cronico (o distress) e all’incremento del benessere interiore, di alcune tecniche di training mentale, quali i protocolli basati sulla Mindfulness, nate e sviluppatesi nell’alveo delle pratiche contemplative del Buddismo Tibetano.
Il momento più coinvolgente e intenso della missione è coinciso con l’udienza privata che il Dalai Lama ha voluto dedicare all’incontro con i Ricercatori Pisani che ha rivisto dopo oltre due anni dal Simposio del 2017 nel corso del quale gli era stata conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Psicologia Clinica e della Salute. Il Dalai Lama li ha ricevuti, insieme ai loro accompagnatori, presso la sua residenza privata di Dharamsala, trattenendosi con loro per oltre 90 minuti nel corso dei quali ha chiesto di essere informato sul progresso delle loro ricerche ed ha fornito preziosi suggerimenti per una migliore comprensione delle tecniche e degli effetti delle principali pratiche contemplative tipiche del Buddismo Tibetano. https://www.iltk.org/ricercatori-ateneo-pisano/#respond, https://www.unipi.it/index.php/news/item/17442-ricercatori-dell-ateneo-a-casa-del-dalai-lama-per-presentare-i-loro-studi-sulla-meditazione