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Giornata mondiale di solidarietà col Tibet
Agosto 30th, 2008 by admin

30 AGOSTO – GIORNATA MONDIALE DI SOLIDARIETÀ’ COL POPOLO TIBETANO

Il 30 Agosto S.S Dalai Lama aderira’ alle 12 ore di sciopero della fame simbolico, unito a preghiere, che sara’ osservato dai tibetani e dai pacifisti in tutto il mondo per rafforzare il loro impegno alla non violenza.  – …
Sara’ una delle pia’¹ importanti campagne pacifiche lanciate dal Comitato di Solidarieta’ Tibetana.
La sua motivazione e’ per la pace nel mondo e per chiedere sostegno alla comunita’ internazionale contro le oppressioni nel mondo, e soprattutto in Tibet.

Il premier del governo tibetano in esilio, Samdhong Rinpoce, ha aderito e invitato a partecipare all’iniziativa.
La campagna iniziera’ il giorno 30 Agosto in tutto il mondo con un digiuno simbolico e preghiere dalle 7 di mattina alle 7 di sera.

Tutti coloro che aspirano alla verità’ e alla non violenza sono invitati ad aderire allo sforzo di stimolare saggezza e compassione nella mente degli oppressori.

L’obiettivo della campagna e’ anche quello di pregare per le anime dei tibetani uccisi e per quelli che stanno soffrendo sotto la brutale atrocita’ del regime cinese, per far prevalere presto la verita’ del popolo tibetano.
“Noi consideriamo questa azione non violenta dei tibetani, sotto la guida di S. S. Dalai Lama in un periodo molto critico per il Tibet, soprattutto post olimpico, estremamente importante, ha detto il primo ministro tibetano del governo in esilio, Samdhong Rinpoche.

Invitiamo tutti a partecipare a questo campagna pacifica mondiale unendovi allo sciopero della fame e alle preghiere che si svolgeranno nei vari Centri.
Per informazioni e contatti: Thupten Tenzin 328.74.38.279, Gunther Cologna 3391005571 (comunicazione della Comunita’ tibetana in Italia www.comunitatibetana.org e dell’Associazione Italia-Tibet www.italiatibet.org).

12 ore di digiuno e preghiera, osservate dai tibetani, dai sostenitori del Tibet e dalla persone che amano la pace nel mondo, il 30 Agosto 2008, ultimo giorno del sesto mese del calendario tibetano.

Il Comitato di Solidarietà Tibetano, convocato dal Kashag e dal Parlamento Tibetano in esilio, sta guidando le attività dei Tibetani in esilio basandosi sull’approccio non violento della Via di Mezzo, al fine di portare un’immediata cessazione alla repressione Cinese in Tibet, tuttora in corso.

Il Comitato fa appello ai sostenitori dei Tibetani di tutto il mondo, paladini di verità’ e non violenza, di unirsi a questo sforzo non violento.

Gli obiettivi del digiuno e delle preghiere:

a) Purificare le azioni negative di tutti gli esseri viventi, in particolare i Tibetani e i Cinesi, e accumulare e moltiplicare il nostro karma positivo collettivo. Questo, come risultato:
b) porterà lunga e salutare vita a Sua Santità il Dalai Lama e aiuterà le sue attività a prosperare e a beneficiare tutti gli esseri senzienti.
c) cancellerà tutti i conflitti, le malattie, le sofferenze e le calamita’ naturali nel mondo, in modo che tutti gli esseri possano vivere in pace ed armonia.
d) purificherà le azioni negative di tutti quei Tibetani che sono morti combattendo per la loro causa politica dopo le proteste in Tibet nel Marzo di quest’anno, li aiuterà a rinascere in un reame superiore e infine a liberarli dal vizioso ciclo samsarico. E, istantaneamente, porterà sollievo a quei tibetani che stanno ancora subendo atrocità sotto la brutale oppressione cinese, e permetterà alla verità sulla questione tibetana di prevalere presto.
e) farà in modo che tutte quelle persone nel mondo in generale, e tibetane in particolare, che sono state vittime dell’oppressione della forza e della violenza e private della loro libertà religiosa, di coscienza e di espressione, siano libere e possano godere di uno stato di benessere e di libertà . E smantellerà tutto l’odio nei cuori degli oppressori e li guiderà verso la saggezza discriminante.

f) Ricordare e fare appello a tutti gli esseri umani di contrastare efficacemente gli atti di oppressione, di violenza e di ingiustizia con mezzi pacifici e non violenti, rafforzati da compassione e da gentilezza amorevole verso il nostro oppressore.

2. Durata del digiuno e delle preghiere:
a) Nel giorno di auspicio del 30 Agosto 2008, ultimo giorno del Sesto mese del calendario tibetano, il digiuno e la preghiera dovrebbero essere osservati per 12 ore, dalle 7:00 alle 19:00, nell’orario locale.
b) In zone specifiche, o in casi speciali, se questi orari fossero scomodi, e’ possibile modificarli, ad esempio dalle 8:00 alle 20:00. L’importante e’ osservare, in quel giorno, un periodo di digiuno e di preghiera di 12 ore.
c) Coloro che sono anziani o infermi, malati e bambini che non possono digiunare per 12 ore, possono partecipare per 10 minuti, o mezz’ora, fino a 1 ora, a seconda delle loro possibilità.

3. Osservare il digiuno:
Durante il periodo di digiuno, e’ possibile bere acqua naturale, calda o fredda. Invece, bere te’, latte, succhi di frutta o altre bevande energetiche dovrebbe essere evitato, cosi’ come mangiare o masticare qualsiasi cosa commestibile. Le medicine quotidiane sono un’eccezione, e saranno assunte come ogni giorno.

4. Programma delle preghiere:
a) Nelle assemblee monastiche delle quattro grandi tradizioni del Buddhismo Tibetano, e in quelle Bon, cosi’ come in ogni piccolo monastero di monaci o monache, oltre alle attivita’ specifiche quotidiane, tutti dovrebbero recitare il maggior numero di volte possibile le Preghiere per Sua Santita’ il Dalai Lama, le Preghiere al Guru, Dhen-pai Nga-dra, Dhen-stik Mon-lam (Preghiera di Verita’ ), Le Lodi alle 21 Tare, il mantra di sei sillabe om mani padme hum, le preghiere di invocazione di Palden Lhamo e Nechung.
b) I sostenitori del Tibet e le persone non tibetane che non recitano preghiere tibetane possono osservare il digiuno in silenzio, o possono recitare preghiere delle loro fedi.
c) Negli intervalli, possono essere letti comunicati ufficiali. Ma e’ proibito proporre slogan e discorsi aggressivi.
d) Si possono fare offerte in qualsiasi luogo di devozioni vicino al luogo in cui digiunate.

Nel rivolgersi agli uffici di rappresentanza, al fine di estendere questa iniziativa ai Tibetani, ai loro sostenitori, ai pacifisti, alle Associazioni tibetane e agli amici cinesi, incoraggiandoli ad unirsi a questa azione non violenta, il Kalon Tripa, Prof. Samdhong Rinpoche, ha affermato: ‘riteniamo che questa sia una azione non violenta estremamente importante, intrapresa dai Tibetani, sotto la guida di Sua Santita’ il Dalai Lama, in un momento molto critico per il Tibet, in particolare in questo periodo post-olimpico’.


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