Bulldozer cinesi distruggono l’antico complesso monastico di Yachen Gar
Secondo fonti tibetane, le autorità cinesi della provincia occidentale del Sichuan avrebbero costretto circa 3500 tra monaci e suore a lasciare il Centro del Buddismo Tibetano Yachen Gar, situato nella prefettura del Kardze, nella contea di Palyul.
In questa campagna iniziata a maggio, gli obiettivi di tale provvedimento di rimozione erano in larga parte residenti provenienti dalle aree esterne al Sichuan e che si erano uniti a questo vasto e antico complesso templare , che negli ultimi anni ha accolto più di 10.000 monaci, suore e laici praticanti dediti allo studio delle Scritture e alla meditazione.
Durante un’intervista alla radio tibetana RFA, un tibetano residente nella zona che vive, ha affermato che aveva fatto visita al centro Yachen Gar l’11 maggio scorso, mentre venivano eseguitele rimozioni coatte delle persone.
“Da quando questi trasferimenti coatti sono iniziati a maggio, circa 3500 tra monaci e suore sono state costrette a lasciare l’area. E circa 600 pubblici ufficiali cinesi sono ora presenti stabilmente a Yachen Gar per monitorare attentamente il centro.
“Controllano ogni minimo movimento dei monaci e controllano tutti i visitatori esterni” ha affermato, aggiungendo che i monaci più anziani e gli istruttori dello Yachen Gar sono profondamente scoraggiati da queste deportazioni e non sono disposti a parlarne.
Secondo la fonte, i residenti del centro costretti ad andarsene provenivano da molto lontano, ad esempio dalle prefetture di Chamdo e Nagchu nella Regione autonoma del Tibet, con case in località come le contee di Jomda e Gonjo di Chamdo e nella capitale regionale di Lhasa.
“E ad eccezione di maestri buddisti come i lama e i khenpos (istruttori), nessuno dei residenti che proveniva da quei luoghi ora è rimasto allo Yachen Gar.
“Solo quei monaci e quelle monache provenienti dalle aree del Sichuan sono stati risparmiati dalla deportazione, mentre ai monaci e alle suore provenienti dalla prefettura di Yulshul a Qinghai gli è stato concesso di rimanere a condizione che le autorità nelle proprie aree di provenienza provvedano ad assicurare che essi non prenderanno parte ad alcuna attività politica”, continua la fonte.
“Per evitare scene emotive tra i residenti che venivano espulsi e i propri amici che stavano alle loro spalle, nessuno poteva accompagnare coloro che venivano sfrattati mentre venivano scortati in autobus e portati via” afferma la fonte.
“Finora le autorità cinesi non hanno demolito alcuna abitazione di monaci e suore, come è stato invece fatto a Serthar”, continua la fonte, aggiungendo che i residenti dello Yachen Gar che erano venuti al centro da altre aree, avevano vissuto in rifugi di fortuna, “e questi erano già stati spazzati via”.
Una strategia in evoluzione
Un gruppo di advocacy tibetano in un report del marzo 2017 scrive che: le restrizioni sullo Yachen Gar e il più famoso complesso Larung Gar nella contea di Serthar nel Sichuan, sono parte di “una strategia politica in evoluzione” avente lo scopo di controllare l’influenza e la crescita di questi importanti centri di studio e preghiera del Buddismo Tibetano.
“Entrambi i centri hanno attirato migliaia di cinesi per studiare etica buddista e ricevere insegnamenti spirituali sin dal loro insediamento, costruendo così un ponte tra le comunità tibetane e cinesi; ha affermato la Campagna Internazionale per il Tibet, con base a Washington.
Secondo le fonti della regione, durante il 2017 e il 2018, almeno 4820 monaci e suore tibetane e di etnia cinese “han” sono stati espulsi da Larung Gar, con più di 7000 abitazioni e altre strutture demolite a cominciare dal 2001.
Parlando in un’intervista con RFS martedì scorso, Tenzin Dorjee, presidente della Commissione bipartisan USA sulla libertà religiosa internazionale, ha definito le azioni cinesi nello Yachen Gar “una chiara violazione della libertà di culto”.
“Questo è il caso che continueremo a seguire più da vicino e di cui parleremo in tutti i forum più importanti”, ha affermato Dorjee.
“La libertà di culto in Tibet sta peggiorando a vista d’occhio”.
Traduzione di Ewar Wu, LRF Italia Onlus
Fonte: RFA,11/06/2019
English article:
Thousands of Monks, Nuns Evicted From Sichuan’s Yachen Gar
https://www.rfa.org/english/news/tibet/EVICTED-06112019163506.html