La meditazione combatte la pigrizia
A sostenerlo uno studio su un gruppo di sportivi. Meditando regolarmente, non ha avuto il tradizionale calo dell’attività fisica durante l’autunno. di Irene Maria Scalise 14 novembre 2018
Come contrastare la pigrizia che, all’arrivo dell’inverno, sembra trasformarci tutti in Oblomov? La risposta, a sorpresa, è meditare.
Per contrastare l’atroce indolenza novembrina solo un “Om” ci salverà. A dichiararlo è uno studio dei ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison, pubblicato sul Medicine & Science in Sports & Exercise. L’obiettivo degli scienziati era trovare il modo per riuscire a mantenere, tra diverse categorie di persone, quel meraviglioso brio fisico (la corsetta al parco al mattino, la pratica yoga casalinga, le nuotate nel tempo libero) conquistato durante l’estate. Si è quindi lavorato sulla consapevolezza ribaltando il concetto che meditare sia “solo” un esercizio mentale. Sono stati reclutati 49 uomini e donne, che non avevano mai meditato in passato, e dalla fine dell’estate è stato chiesto loro di indossare un monitor di attività per una settimana. E’ stato verificato con precisione quanto avevano camminato e quanto si muovevano durante il giorno.
Nel frattempo il gruppo ha imparato a meditare seguendo un programma standard di consapevolezza. Come? Concentrandosi sulla partecipazione al momento presente e sul controllo su tutto il corpo. Il mix di concentrazione e sport è iniziato in settembre e terminato i primi giorni di novembre. Ebbene i risultati hanno fortemente stupito gli scienziati: sia le donne che gli uomini del gruppo sottoposto alla meditazione non erano così inattivi come la media della popolazione ai primi freddi. Perché? Neanche gli scienziati sono stati in grado di stabilire il motivo ma la connessione indubbiamente c’è. “Forse – hanno dichiarato – questo tipo di programma ha accresciuto il senso d’integrazione delle persone con il corpo e il risultato è stato l’essere più consapevoli di se”. Un esempio per tutti: chi pratica yoga con regolarità è anche abituato a meditare e non sembra conoscere pigrizia: gli yogici si alzano infatti regolarmente al mattino presto ed eseguono sezioni di asana senza fermarsi per più di un’ora. Nel dubbio continueranno ad essere fatti studi in questa direzione per quantificare il rapporto tra meditazione e pigrizia. https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/11/14/news/mai_piu_oblomov_grazie_alla_meditazione-211637479/?ref=search