Il moderatore, il professor Albert M. Chang, dà il benvenuto alla seconda giornata di dialoghi tra Sua Santità il Dalai Lama e gli scienziati cinesi presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 2 novembre 2018. Foto del Venerabile Tenzin Jamphel
2 novembre 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Anche questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato allo Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, per partecipare alla seconda giornata di discussioni sugli effetti quantistici con gli scienziati cinesi e americani. Il moderatore di oggi, il professor Albert M. Chang, ha dato il benvenuto a tutti a quella che ha definito una meravigliosa conversazione. L’emozionante scambio di ieri mattina è stato seguito nel pomeriggio da una discussione dinamica e stimolante con i monaci tibetani laureati in scienze. Ha poi presentato il primo relatore, il dottor Ting-Kuo Lee, che avrebbe parlato di superconduttività, un fenomeno difficile da immaginare in un ambiente fisico classico.
“Oggi è per me un grande onore condividere con voi un fenomeno del mondo quantistico davvero particolare” ha esordito il dottor Lee. La conduttività, ha spiegato, misura il modo in cui una carica elettrica passa attraverso un metallo; la superconduttività si verifica quando la resistenza elettrica è pari a zero. Sua Santità ha chiesto se l’elettricità è un’onda oppure è costituita da particelle. Il dottor Lee ha risposto che si tratta di particelle, ma può anche essere un’onda a seconda della prospettiva da cui la si osserva, mentre la resistenza zero della superconduttività è un effetto quantico che ha anche proprietà magnetiche, tra cui una levitazione magnetica in grado di sfidare la gravità.
Invitato a condividere le sue osservazioni, Sua Santità ha detto: “Una differenza tra la presentazione della fisica quantistica della realtà e la posizione buddhista è che secondo l’antica tradizione indiana ci sono cose che sono soggette al cambiamento e cose che sono incondizionate. Nel mondo della mente, nell’esperienza soggettiva, ci sono concetti che non sono né oggetti del mondo né oggetti dell’esperienza”.
Anche il professor Maw-Kuen Wuen Wu ha parlato di superconduttività, riferendosi alla resistenza zero scoperta da Onnes nel 1911 e al diamagnetismo perfetto dell’effetto Meissner, aggiungendo che la superconduttività è un nuovo stato quantico che può fornire una trasmissione di potenza senza perdite, con evidenti benefici. È alla base del treno a levitazione superconduttiva che è stato sviluppato in Giappone garantendo velocità, risparmio energetico e bassa rumorosità. La superconduttività offre anche opportunità di diagnosi mediche più accurate attraverso la magnetoencefalografia e la risonanza magnetica e trova applicazioni anche in astronomia.
Il professor Albert M. Chang ha parlato del trasporto quantistico riferendosi alla sovrapposizione lineare e ai fenomeni non lineari emergenti nel trasporto di elettroni. Ha accennato all’interferenza quantistica in relazione alle onde classiche, l’esperimento della doppia fenditura di Young e l’effetto Aharonov-Bohm. La menzione di David Bohm e la sua immagine proiettata sullo schermo ha indotto Sua Santità a ricordare la grande gentilezza dello scienziato e il fatto che sia stato una delle prime persone a insegnargli la fisica quantistica. “Anche se” ha aggiunto “non ero un bravo studente. Quando mi spiegava le cose mi sembrava di capire, ma una volta che la lezione era finita, non ricordavo più niente”.
Il professor Chang ha chiesto se Sua Santità avesse notato una corrispondenza tra gli effetti della meccanica quantistica e qualche aspetto della filosofia buddhista.
Sua Santità ha risposto: “Nell’antica tradizione indiana, tutte le emozioni distruttive sono legate all’ignoranza, che fraintende l’apparenza per realtà. Pertanto, esistono due verità, due livelli di realtà. C’è una realtà convenzionale che considera reali le apparenze, che significa accettare il mondo senza analizzarlo, e c’è un’indagine della realtà che produce saggezza, svelando questo fraintendimento. Anche la fisica quantistica distingue tra apparenza e realtà”.
“Nagarjuna ha detto che se si sottopone qualcosa a un’analisi rigorosa, non si può trovare nulla, eppure ne facciamo esperienza. Ha scritto:
“Non c’è niente
che non sorga per origine dipendente.
Pertanto, non esiste nulla
che non sia vacuità.
Ciò che ha un’origine dipendente
è della natura della vacuità
Ciò che ha una designazione dipendente,
è esso stesso la via di mezzo”.
“La conclusione è che l’origine dipendente confuta l’estremo dell’esistenza intrinseca, mentre la vacuità confuta l’estremo del nichilismoa. Quando si comprende questo concetto non si è più ingannati da nessuno dei due punti di vista estremi”.
Sua Santità ha aggiunto che ciò che Nagarjuna ha insegnato non è solo una mera speculazione filosofica, ma è qualcosa che ha un effetto trasformativo, se messa in pratica e ha citato un paio di strofe di una canzone del VII Dalai Lama a questo proposito:
Tutto il ciclo di oggetti di conoscenza che appaiono e che si manifestano
è pervaso dallo spazio di chiara luce che è la realtà ultima,
il modo di essere inesprimibile degli oggetti.
Abbandonando le fabbricazioni mentali, guardate all’entità del vuoto immacolato.
Non lasciate vagare la vostra mente, tenetela nella realtà,
Rendendo la vostra attenzione non distratta, mantenerla nella realtà.
All’incrocio della varietà delle apparizioni e delle sei coscienze
sorge il fraintendimento dei fenomeni privi di base della dualità,
lo spettacolo illusorio di un mago ingannatore.
Non pensando che siano veri, guardate alla loro natura di vacuità,
Non permettendo alla vostra mente di smarrirsi, mantenetela tra apparenza e vacuità.
Rendendo la vostra attenzione non distratta, mantenetela tra apparenza e vacuità.
Prima di iniziare la sua relazione sull’acqua, un liquido dalle caratteristiche insolite, il professor Chung-Yuan Mou ha detto che è un grande onore parlarne con Sua Santità. Poi, con una risata e indicando la pioggia battente fuori dal tempio, ha aggiunto che anche il cielo stava dando la sua approvazione. L’acqua, ha poi detto, costituisce il 60% del nostro corpo ed è la sostanza più abbondante e importante per la vita. Uno dei suoi aspetti insoliti è che è priva di forma, di consistenza, è insapore, inodore e incolore: infrange tutte le regole della materia. La maggior parte dei liquidi congelati affonda, il ghiaccio invece galleggia sull’acqua. Di solito i liquidi si espandono se riscaldati, l’acqua si restringe. E’ molto versatile. È un ottimo solvente per zucchero, alcol, ioni, sale, amminoacidi e così via.
L’acqua e l’olio non si mescolano; infatti, l’acqua è l’opposto del grasso. Tuttavia, quando avviene la fotosintesi, l’energia solare viene immagazzinata nell’acqua come zucchero. La ragione fondamentale delle proprietà anomale dell’acqua, ha spiegato il professore, è l’insolitamente forte legame dell’idrogeno tra le molecole d’acqua.
Sul piano pratico, il professor Mou ha fatto notare che ci sono molte parti del mondo in cui le persone hanno difficoltà ad accedere all’acqua, specialmente all’acqua potabile. Il 54% dell’India deve affrontare questo genere di stress idrico e ha confermato che scienziati come lui stanno cercando delle soluzioni a questo problema.
In risposta alla domanda del professore, che gli chiedeva se è possibile che ci sia vita senza acqua, Sua Santità ha richiamato l’attenzione sul ruolo dell’acqua nei classici racconti buddhisti sulle origini dell’universo. Questi racconti descrivono le fasi dello spazio che danno origine alla formazione, al perdurare e alla distruzione dell’universo e al suo definitivo ritorno allo spazio. In termini di elementi, l’universo si evolve dalla vacuità, dall’aria, dal fuoco, dall’acqua e dalla terra e si dissolve in ordine inverso al momento della sua distruzione. Il professor Chang ha concluso la sessione mattutina ringraziando Sua Santità, i relatori per i loro contributi e il pubblico per l’attenzione prestata. Domani avrà luogo la terza sessione.
Un particolare ringraziamento per la traduzione e per la sua amorevole gentilezza alla Dr.ssa Carolina Lami. http://it.dalailama.com/news/2018/dialogo-con-gli-scienziati-cinesi-secondo-giorno