Sua Santità il Dalai Lama si è rivolto a una folla di oltre 8000 persone durante l’inaugurazione del Grande Dibattito Estivo presso il monastero di Samstanling a Sumur, Ladakh, India, il 15 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
15 luglio 2018. Sumur, Nubra Valley, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato la sua residenza al monastero di Samstanling e per visitare il tempio sottostante. Prima di entrare, ha osservato a lungo il quadro raffigurante la Ruota della Vita appeso nella veranda e, una volta all’interno del tempio ha reso omaggio alle statue del Buddha Shakyamuni, di Je Tsongkhapa e di Cenresig dalle Mille braccia. Uscito dal tempio, si fermò a parlare con un gruppo di occidentali, ai quali ha ricordato che tutti gli esseri umani sono fisicamente, mentalmente ed emotivamente uguali ed è quindi essenziale riconoscere l’unicità dell’umanità. Ha ammesso che vi sono differenze dal punto di vista della religione, della nazionalità, della razza, dello stile di vita e così via, ma sono di secondaria importanza. Di fronte al monastero, numerosi gruppi di ladakhi lo aspettavano per salutarlo. Sua Santità ha stretto la mano ad alcuni, ha scambiato qualche parola scherzosa con altri e si è fermato per la consuete fotografie di gruppo. Poi ha proseguito il suo cammino verso il collegio, dove si è unito alle preghiere di buon auspicio e ha acceso la lampada della saggezza. Come è sua consuetudine, Sua Santità ha cercato di salutare il maggior numero possibile di persone, tra le oltre 8.000 che lo attendevano, compresi i bambini delle scuole locali.
Il Ganden Trisur, Rizong Rinpoche in qualità di abate del monastero di Samstanling, è l’ospite di questo evento, il Grande Dibattito Estivo e ha preso la parola per primo. Ha dato il benvenuto a tutti e ha menzionato l’importanza per i buddhisti di combinare la mente risveglio di bodhicitta, che nasce dall’amore e dalla compassione, con la saggezza, la chiara comprensione della vacuità. Ha sottolineato anche la qualità unica degli insegnamenti del Buddha – l’assenza di esistenza intrinseca basata sull’origine dipendente – ragione per la quale è conosciuto come un insegnante incomparabile.
Ha menzionato una profezia in cui il Buddha prevedeva che Je Tsongkhapa sarebbe apparso e avrebbe fondato il monastero di Ganden, un evento importantissimo per il popolo della regione himalayana, così come per i tibetani. Ganden Trisur Rinpoche ha poi citato altre profezie fatte dal Buddha sulla comparsa di Avalokiteshvara nel Paese delle Nevi, a nord di Bodhgaya. Le sue quarantasei emanazioni, in India e in Tibet, comprendevano i primi re del Dharma e la serie del Dalai Lama. Rinpoche ha fatto infine riferimento ai risultati ottenuti da Sua Santità nell’introdurre la democrazia nella comunità tibetana e nel sostenere l’approccio della via di mezzo, esplicitamente non violento, per risolvere la questione tibetana. Rinpoche ha poi fatto riferimento alla capacità di Sua Santità di soddisfare il desiderio della gente di ricevere insegnamenti, indipendentemente dal fatto di appartenere alla tradizione Nyingma, Sakya, Kagyu o Geluk. Ha esortato i presenti di sentirsi davvero fortunati a poter vedere e ascoltare di persona Sua Santità e di pregare per la sua lunga vita. Ha ribadito ciò che Sua Santità ricorda sempre: gli insegnamenti del Buddha possono essere classificati in scritture e realizzazione e preservarli comporta sia lo studio sia la pratica. Ha concluso ringraziando Geshe Yeshe Gyaltsen per aver introdotto l’uso della logica e del dibattito al Samstanling, creando così le cause per il Grande Dibattito Estivo.
A sua volta, Geshe Yeshe Gyaltsen, che è un ladakhi, ha raccontato che nel 1998, Rizong Rinpoche, che allora era Jangtse Chöjey, lo aveva invitato a insegnare filosofia al Samstanling e che da allora, ogni anno, dieci monaci vengono inviati a studiare e formarsi presso il monastero di Gomang, nel sud dell’India. Questi monaci sono diventati sufficientemente abili da poter dibattere alla presenza di Sua Santità. Geshe Yeshe Gyaltsen ha aggiunto di aver fatto del suo meglio per mantenere viva la Tradizione del Nalanda, con il risultato che oggi anche i laici stanno studiando la filosofia buddhista.
A conclusione del suo intervento, ha chiesto pareri e consigli sulla proposta che aveva fatto ai monaci suoi ex studenti, laureati geshe, ovvero di scegliere uno dei cinque classici argomenti di studio e specializzarsi in quello.
Sua Santità ha risposto immediatamente, dicendo che ci sono mille geshe pienamente qualificati nei monasteri dell’India del sud. “Una volta che si sono laureati – ha detto – alcuni vogliono andare negli Stati Uniti o in Europa, ma altri rimangono per continuare a studiare. Certamente, sarebbe bene scegliere di studiare la logica, il Madhyamaka, la Perfezione della Saggezza e così via in modo più approfondito; conoscere meglio i commentari dei grandi maestri indiani del Tengyur. Nel monastero di Situ Rinpoche, il Sherabling, i monaci hanno fatto proprio così e sono davvero impressionanti. Per questo, ho chiesto ai monaci del monastero di Namdroling, nel sud dell’India, di familiarizzarsi con il “Compendio della Realtà” di Shantarakshita (Tattvasamgraha).
“Qui Geshe Yeshe Gyaltsen ha reso un grande servizio alla dottrina”.
Il Presidente della comunità musulmana della Valle del Nubra, Muhammad Akram, è intervenuto e ha dato il benvenuto a tutti i dignitari e agli ospiti, in particolare a Sua Santità. Ha ringraziato Rizong Rinpoche e Thiksey Rinpoche per averlo invitato ancora una volta a Nubra. Ha ricordato con un certo orgoglio la visita di Sua Santità alla nuova moschea di Diskit, venerdì scorso, giorno santo per i musulmani, e ha concluso augurandosi che pace, armonia e amicizia possano prosperare nel mondo.
Il presidente dell’Associazione buddhista del Ladakh, Tsewang Thinles, ha parlato del successo del Grande Dibattito Estivo, giunto ormai alla sua sesta edizione. Ha anche notato che la consapevolezza dei laici di che cosa sia veramente il buddhismo è in costante crescita. Ha osservato che anche i membri del Drikung Kagyu hanno espresso interesse ad ospitare il Grande Dibattito Estivo in futuro e ha ribadito che tutti i ladakhi hanno la responsabilità di assicurare che la pace e l’armonia prevalgano nella loro comunità.
I membri del gruppo di studio del Tiggur, per la maggior parte donne, hanno poi discusso delle qualità dei Tre Gioielli.
Nelle sue osservazioni, l’abate del monastero di Gomang, ha celebrato la sesta edizione del Grande Dibattito Estivo. Un evento analogo si svolgeva in Tibet, nel monastero di Sangphu, con la sola differenza che, mentre in Tibet erano i monaci a organizzare tutto, qui nel Ladakh monaci, monache, laici e persino membri della comunità musulmana hanno lavorato insieme per garantirne il successo. Lo ha definito un punto di riferimento storico per la cooperazione.
Ha ringraziato Geshe Yeshe Gyaltsen per il suo duro lavoro, che ha portato molti dei suoi studenti a seguire le orme di Rizong Rinpoche, che alla fine è diventato il detentore del Trono di Ganden. Samstanling è un piccolo monastero, ma ha prodotto molti eccellenti studiosi. Sebbene i tibetani in India siano dei rifugiati, alle persone provenienti dalle regioni dell’Himalaya che frequentano i monasteri sono state offerte le stesse opportunità di studiare e servire la comunità. E di questo ha ringraziato Sua Santità.
Tenzin Namgyal ha osservato che in un mondo sempre più materialista e competitivo, gli insegnamenti del Buddha possono aiutare a ripristinare l’integrità. Ha raccomandato di mettere in pratica quel che si impara sul funzionamento della mente e di affrontare le emozioni distruttive. Thubten Tsewang ha aggiunto che lo sviluppo materiale, pur essendo necessario e auspicabile, non può avvenire a discapito della pace interiore: dobbiamo imparare a raggiungere e mantenere la pace della mente.
In ricordo di questa occasione, sono poi stati offerti doni prima a Sua Santità e poi al Ganden Trisur, Rizong Rinpoche; dopo di che il Dalai Lama è stato invitato a parlare.
“Rendo omaggio a Manjushri”, ha esordito. “Benvenuto al mio grande maestro, Trisur Rinpoche, dal quale ho ricevuto profondi insegnamenti, e benvenuti in tutti voi fratelli e sorelle. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione di questo Grande Dibattito Estivo; avete fatto un buon lavoro. Dato che insegnerò nei prossimi giorni, oggi non ho molto da dire”.
“Come qualcuno ha già accennato, in passato in Tibet, sulla base dei volumi del Kangyur e del Tengyur, abbiamo intrapreso lo studio delle Cinque Scienze Maggiori: la scienza interiore della dottrina e della pratica buddhista, la dialettica, la logica, la medicina e le arti e le Cinque Scienze Minori della grammatica e così via”.
“Che seguiamo un cammino spirituale oppure no, dobbiamo migliorare la nostra educazione. E per farlo, la logica e la psicologia possono essere molto utili. Dalla letteratura buddhista si possano trarre grandi intuizione senza necessariamente affrontarla da un punto di vista religioso. Possiamo adottare un approccio accademico”.
“La logica e l’epistemologia dell’India antica nei tempi moderni sono state dimenticate, ma noi tibetani le abbiamo mantenute vive nei nostri monasteri. I nostri studi sono rigorosi. Memorizziamo i testi parola per parola, studiamo i commentari e ci impegniamo in dibattiti durante i quali confutiamo le posizioni altrui, affermiamo le nostre e respingiamo le critiche. Seguendo questa tradizione, gentilmente introdotta da Shantarakshita e Kamalashila, abbiamo mantenuto viva la tradizione del Nalanda. Ed per questo che oggi credo che possiamo dare un contributo positivo al mondo intero”.
“La psicologia dell’India antica permette di realizzare una trasformazione interiore, consentendoci di vedere in che modo le emozioni negative portano a conseguenze negative. Può aiutarci a superarle ed eliminarle, rivelandoci il funzionamento delle nostre menti e delle nostre emozioni. Proprio come possiamo imparare quanto siano utili l’amore e la compassione, possiamo arrivare a capire che la rabbia, l’orgoglio, la gelosia e l’arroganza sono dannosi. Possiamo imparare a distinguere l’orgoglio arrogante, che guarda dall’alto in basso, dall’orgoglio utile che serve a rafforzare la nostra fiducia in noi stessi”.
“La trasformazione interiore non è una questione di fede o di preghiere. Riguarda la ragione e l’uso dell’intelligenza umana. Una mente calma e sana ha un effetto molto positivo sulla nostra salute fisica e il nostro benessere in generale”.
“Come ho accennato prima, i testi classici della letteratura buddhista sanscrita sono meravigliosi, ma le intuizioni che contengono possono essere utilmente trasposte in un contesto accademico laico”.
“Ovunque io vada, però, non dico mai che il buddhismo è la religione migliore né faccio proselitismo perché sarebbe come sostenere che una medicina è la migliore in assoluto a prescindere dalle circostanze o dalle condizioni del paziente. Infatti, anche il Buddha ha dato insegnamenti diversi in momenti diversi a persone diverse, sulla base della capacità di comprensione”.
“La Tradizione del Nalanda si caratterizza per l’uso della ragione e della logica. Ne sono un esempio le opere di Nagarjuna, che nella sua “Saggezza fondamentale” scrisse:
Nulla può sorgere in alcun luogo
né da se stesso né da altro
Né da entrambi,
Né senza causa.
“La formazione alla ragione e alla logica ci ha permesso di affrontare proficuamente discussioni di reciproco vantaggio con gli scienziati moderni. Noi abbiamo imparato di più sul mondo esterno e loro hanno imparato a conoscere la mente”.
“Nonostante questi progressi, molti di noi seguono ancora il buddhismo in modo semplicistico, mentre dovremmo capire meglio che cosa ha insegnato il Buddha ed è quello che spiegherò nei prossimi giorni”.
Nel corso dei ringraziamenti conclusivo, il rappresentante degli organizzatori ha ribadito la sua gratitudine a Sua Santità per la sua presenza, ha ringraziato gli sponsor, in particolare le famiglie locali che avrebbero offerto i pasti per tutti e tre i giorni di insegnamenti.
Prima della pausa per il pranzo, il pubblico ha assistito a diversi spettacoli di danza e canto. Per primi si sono esibiti i bambini della Lamdron School; poi un gruppo di donne in abiti tradizionali del Ladakh; infine un altro gruppo di donne con l’accompagnamento di corni e tamburi.
Sorridendo, salutando e stringendo le mani, Sua Santità ha lasciato lentamente il palco e ha fatto ritorno al monastero. Domani darà insegnamenti su “I tre aspetti principali del sentiero” Je Tsongkhapa e la coltivazione della mente del risveglio di bodhicitta. http://it.dalailama.com/news/2018/giornata-inaugurale-del-grande-dibattito-estivo