16 maggio 2018 Una contea cinese ha vietato ai monaci tibetani, “erroneamente istruiti” in India, di insegnare il buddismo temendo che potessero diffondere contenuti “separatisti”.
In un recente rapporto sul Global Times viene detto che un funzionario cinese dell’ufficio affari etnici e religiosi di Litang ha dichiarato che: “I monaci istruiti erroneamente in India sono stati banditi dall’insegnare il buddismo ai residenti della contea di Litang, nella provincia del Sichuan della Cina sudoccidentale.
La contea conduce sezioni di educazione patriottica ogni anno per quelli istruiti e i più meritevoli vengono premiati con il Gexe Lharampa, il più alto grado accademico negli studi buddisti tibetani, in India.
Coloro che si sono comportati in modo inappropriato durante l’educazione patriottica o hanno mostrato “qualche segno di intenti separatisti” sono rigorosamente monitorati e banditi dall’insegnare il buddismo al pubblico.
Ogni anno questa azione è un procedimento standard in risposta alla grave situazione separatista della contea”.
La Cina accusa il leader spirituale tibetano il Dalai Lama e i suoi associati come separatisti. Numerosissimi tibetani le cui famiglie migrarono insieme al Dalai Lama nel 1959 si stabilirono in India dove hanno creato scuole per insegnare il buddismo tibetano.
Il giornale afferma che la Cina ha i suoi criteri per assegnare il Gexe Lharampa e i candidati devono superare i test buddisti, cinesi e un dibattito sui sutra.
Coloro che hanno conseguito la laurea all’estero non sono riconosciuti dalla Cina e non sono qualificati per insegnare il buddismo nel paese, ha detto al quotidiano Zhu Weiqun, ex capo della commissione per gli affari etnici e religiosi del Comitato nazionale della Conferenza consultiva politica del popolo cinese.
Secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua, 105 monaci in Tibet hanno ricevuto la versione buddista cinese della laurea dal 2004.
Zhu dichiara che alcuni monaci hanno ricevuto un’istruzione oltreoceano dalla quattordicesima cerchia del Dalai Lama – che la Cina considera separatista – e quindi si rende necessario rafforzare la supervisione per evitare questa aggregazione usi i buddisti locali per condurre attività separatiste.
Il funzionario non ha detto quanti monaci sono stati banditi.
Traduzione Laogai Research Foundation Italia Onlus
The Times of India, 16/05/2018
English article, The Times of India: Ban on ‘wrongly educated’ India-trained monks in China, http://www.laogai.it/divieto-di-insegnare-ai-monaci-buddisti-in-india-erroneamente-istruiti-in-cina/