17 maggio 2018. Le autorità cinesi hanno bloccato cinque diplomatici europei che volevano visitare Liu Xia, vedova del defunto dissidente e premio Nobel per la pace Liu Xiaobo, fra gli autori della Carta 08, un manifesto per i diritti umani e la democrazia in Cina.
Liu Xia, 57 anni, è agli arresti domiciliari dal 2010, da quando il marito fu insignito del premio, anche se contro di lei non vi è alcuna accusa formale. Liu Xiaobo, condannato a 11 anni per “sovversione contro lo Stato” a causa di alcuni suoi articoli sulla democrazia, è stato lasciato morire in prigione per un cancro al fegato (nella foto Liu Xia con il marito Liu Xiaobo).
Il gruppo europeo ha cercato di incontrare Liu Xia lo scorso 11 maggio, ma sono stati fermati al cancello della sua casa dalla guardia di sicurezza che non ha consentito loro di entrare.
I diplomatici Ue si erano affrettati a visitare la donna dopo che erano apparse notizie preoccupanti sulla sua salute fisica e psicologica. Liao Yiwu, uno scrittore dissidente amico della famiglia, ora in esilio in Germania, ha reso pubblica una conversazione telefonica con Liu Xia in cui la donna dice di volersi lasciare morire a causa del rifiuto dello Stato a farla emigrare in Germania per cure.
L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno chiesto già diverse volte a Xi Jinping di lasciare che la donna venga liberata e le sia permesso di andare all’estero.
Ye Du, uno scrittore del Guangdong, amico di famiglia, afferma che Liu Xia è stata “presa in giro dalle autorità”. “Prima le hanno detto che avrebbe potuto lasciare il Paese dopo le ‘due sessioni’ [l’Assemblea nazionale del popolo e la Conferenza politica consultiva del popolo cinese, tenutesi in marzo]. Poi, dopo le ‘due sessioni’, hanno detto che sarebbe partita verso la fine di aprile. Stanno mentendo di continuo… Finora non le è stato rilasciato nemmeno il passaporto”.
Va notato che in Cina non si ha diritto al passaporto. Il documento viene rilasciato dal governo dietro richiesta dell’interessato che deve specificare i motivi del viaggio all’estero.
Su iniziativa della sezione americana dell’associazione degli scrittori Pen Club e di Amnesty International, un gruppo di 28 intellettuali fracesi e americani si sono mobilitati per ottenere dalle autorità cinesi la liberazione di Liu Xia e hanno diffuso il 16 maggio su internet alcuni video che li mostrano mentre leggono le sue poesie. Per appoggiare l’iniziativa Amnesty ha lanciato il 16 maggio su Twitter l’hashtag:
#FreeLiuXia
L’Associazione Italia-Tibet invita i lettori a sottoscrivere le petizioni a favore della liberazione di Liu Xia firmando sia l’appello presente nel nostro sito web alla voce “Azioni urgenti” sia l’appello lanciato su Twitter di Amnesty International.
Fonti: AsiaNews – lemonde.fr http://www.italiatibet.org/2018/05/18/proibita-a-diplomatici-europei-la-visita-a-liu-xia-lappello-di-amnesty-international/
Libertà per Liu Xia, vedova di Liu Xiaobo. Chiediamo al Governo della Repubblica Popolare Cinese di concedere il visto di espatrio a Liu Xia. E’ la vedova di Liu Xiaobo, premio Nobel per la Pace morto in regime di detenzione in Cina. https://www.petizioni24.com/lberta_per_liu_xia_vedova_di_liu_xiaobo