Sua Santità il Dalai Lama incontra i membri della comunità tibetana a Pune, Maharashtra, India, 10 gennaio 2018. Foto di Tenzin Taklha
10/01/2018 Nel campus della MAEER MIT World Peace University, Sua Santità è stato condotto nel padiglione principale per l’inaugurazione del 2°Congresso Nazionale degli Insegnanti. Dopo una esibizione di danza tradizionale e la proiezione di un cortometraggio su ciò che era stato realizzato durante la I Conferenza Nazionale degli Insegnanti, Sua Santità e altri ospiti sono stati invitati a suonare una campana prima di prendere posto sul palco.
Dopo un breve discorso di benvenuto tenuto da Mukta Tilak, sindaco di Pune, Rahul Karad, presidente esecutivo della MAEER MIT World Peace University e principale organizzatore del Congresso, ha dato il benvenuto agli insegnanti provenienti da tutta l’India, e molti anche dall’estero. Anil Kakodkar, patrono fondatore del Congresso Nazionale degli Insegnanti ed eminente scienziato indiano ha fatto alcune osservazioni sull’educazione.
Sua Santità ha iniziato il suo discorso sottolineando la necessità della compassione nel mondo contemporaneo, sempre più tormentato. Molti dei problemi che ci troviamo ad affrontare sono causati dall’uomo, ha detto, e sono dovuti a una crisi emotiva che stiamo vivendo in tutto il mondo; ha sottolineato che gli scienziati e i medici hanno constatato che la rabbia è chiaramente dannosa per la nostra salute e il nostro benessere.
“Essere costantemente in preda alla rabbia consuma il nostro sistema immunitario. La compassione agisce invece come un antidoto positivo. Il buon senso ci dice che la compassione è importante. Anche gli animali sanno manifestare affetto e compassione reciproca e sono in grado di reagire, se mostriamo loro un volto arrabbiato. Consideriamo con affetto e rispetto i nostri vicini quando sono onesti, compassionevoli e sinceri, anche se non sono ricchi; dimostriamo gioia nell’incontrarli. Se i nostri vicini sono potenti e ricchi, ma non ci rivolgono mai con sorriso, forse preferiremmo non vederli. Questa è la natura umana “.
Sua Santità ha osservato che quando in Occidente iniziò a svilupparsi quella che viene considerata l’educazione moderna, i valori morali erano ancora appannaggio della chiesa. Oggi l’educazione si concentra principalmente sullo sviluppo fisico e sugli obiettivi materiali, mentre l’influenza della chiesa è diminuita. Di conseguenza, l’etica viene completamente trascurata.
“L’educazione moderna presta poca attenzione ai valori interiori eppure come esseri umani siamo per natura umana compassionevoli. Dobbiamo incorporare la compassione e il buon cuore nel sistema educativo contemporaneo e renderlo più olistico. Gran parte dei disordini a cui assistiamo in tutto il mondo sorgono perché le persone sono sopraffatte da emozioni distruttive e non hanno idea di come affrontarle. Credo che la accurata comprensione del funzionamento della mente e delle emozioni che troviamo nelle antiche tradizioni indiane sia di grande attualità. Sarebbe molto utile esaminarla e applicarla, non da un punto di vista religioso, ma accademico e pratico”.
Al termine della cerimonia inaugurale, Sua Santità è stato invitato a consegnare i Jeevan Gaurav Puraskar Awards a quattro persone, per lo straordinario contributo dato all’educazione.
Sua Santità è stato poi accompagnato all’aeroporto di Pune da dove ha raggiunto nuovamente Bodhgaya nel tardo pomeriggio. http://it.dalailama.com/news/2018/discorso-al-2-congresso-nazionale-degli-insegnanti