La comunità tibetana in Svizzera ha chiesto al Consiglio Federale di impegnarsi maggiormente per la difesa dei diritti umani in Tibet e ha fatto presente che il rapporto, sempre più stretto, tra Berna e Pechino sta avendo un effetto negativo sui diritti fondamentali dei tibetani in Svizzera.
Nel 2013, la Svizzera e la Cina hanno firmato un accordo di libero scambio che, secondo una dichiarazione rilasciata dalla Società per i popoli minacciati (STP), non ha fatto menzione dei diritti umani o della situazione delle minoranze.
“Le organizzazioni STP e Tibet in Svizzera sono preoccupate per il crescente sforzo di influenza del governo cinese anche in Svizzera. In particolare, la preoccupazione è stata causata dalle violazioni deI dirittI alla libertà di espressione, di movimento e di diritto alla privacy”, si legge nella nota.
Dando esempi, l’STP ha affermato che non è sempre stato possibile in Svizzera esprimere un’opinione sulla situazione dei diritti umani in Tibet, sottolineando l’imposizione di restrizioni in relazione alle manifestazioni, ad esempio per quanto riguarda la visita di stato del Presidente cinese Xi Jinping a Berna nel 2017.
Inoltre l’STP ha scritto che è più difficile per i tibetani ottenere documenti di viaggio, anche in Svizzera. “Le persone le cui richieste di documenti di viaggio sono state rifiutate o respinte dalle autorità cinesi non possono lasciare la Svizzera”, ha scritto l’STP.
Il gruppo ha anche affermato che la sorveglianza della diaspora tibetana in Svizzera, la più grande in Europa, è in aumento.
Traduzione Laogai Research Foundation Italia Onlus
Fonte: Swiss Info,9/03/2018
English article:
SWI, Tibetans in Switzerland demand more protection https://www.swissinfo.ch/eng/switzerland-china_tibetans-in-switzerland-demand-more-protection/43959462
SWISS DIASPORA, Tibetan refugees unhappy with Chinese nationality
http://www.laogai.it/i-tibetani-in-svizzera-chiedono-piu-protezione/