In una lettera aperta inviata all’UNESCO il 14 marzo, Lobsang Sangay, presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana, ha chiesto all’organizzazione ONU di avviare un’indagine sull’incendio scoppiato nel tempio del Jokhang, a Lhasa, il 17 febbraio. Citando nuove e attendibili fonti, il presidente Sangay afferma di ritenere possibile che le fiamme abbiano gravemente danneggiato sia il tempio sia le numerose statue, reliquie e manoscritti in esso contenute provocando “la perdita irreparabile dei sacri tesori di un’antica civiltà”.
Il presidente tibetano lamenta inoltre “l’assordante silenzio del governo cinese che ha suscitato preoccupazione e privato di una risposta sia i tibetani sia la comunità internazionale”. “Nonostante le autorità di Lhasa affermino che il danno provocato dall’incendio non sia importante, le immagini e i video postati sui social media mostrano il tempio del Jokhang completamente avvolto dalle fiamme e fanno supporre che la devastazione sia molto più estesa”. “Chiedo quindi all’UNESCO – conclude Lobsang Sangay – di inviare a Lhasa una missione per accertare l’entità dei danni causati dal fuoco alla statua dello Jowo Buddha e al tempio del Jokhang nel suo complesso”.
Fonte: TibetNet
http://www.italiatibet.org/2018/03/16/il-dalai-lama-le-formalita-e-le-belle-parole-non-sono-importanti-lobsang-sangay-chiede-allunesco-di-avviare-unindagine-sullincendio-scoppiato-al-jokhang/