Sua Santità il Dalai Lama durante l’iniziazione di Hayagriva nel monastero di Sera Jey a Bylakuppe, 20 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Bylakuppe, India 20 dicembre 2017 – Il monastero di Sera-Jey si trova accanto a Sera Lachi, dove Sua Santità il Dalai Lama sta soggiornando in questi giorni. Lungo il percorso, il Dalai Lama era atteso da una folla di oltre 15.000 persone. Come sua abitudine, si è fermato per salutare i vecchi amici e confortare gli anziani e gli infermi. Prima di salire sul palco allestito nell’area coperta dedicata al dibattito, il Dalai Lama ha scoperto la targa per inaugurazione dello Special Study Centre, un progetto nato dalla collaborazione tra il monastero di Sera-Jey e l’Indira Gandhi National Open University (IGNOU).
Sua Santità è arrivato molto presto per eseguire i rituali preparatori per l’iniziazione di Hayagriva che sarebbe stata conferita in mattinata. “Hayagriva è una delle divinità del Mahanuttarayogatantra, la quarta classe del Tantra”, ha spiegato Sua Santità “e anche se tradizionalmente le iniziazioni tantriche vengono date a gruppi di non più di 25 persone, dal momento che la qualifica principale delle persone qui presenti è la fede, ho pensato che sarebbe stato bene dare l’iniziazione pubblicamente.
Hayagriva rappresenta l’aspetto profondamente adirato di Avalokiteshvara. I tibetani hanno con Avalokiteshvara una connessione molto antica e, come risultato delle preghiere e del karma passati, sembra che io sia stato coinvolto nel soddisfare i suoi desideri. Praticamente tutti i templi costruiti da Songtsen Gampo nel VII secolo sono dedicati ad Avalokiteshvara: la connessione con il Tibet è dunque molto forte”.
“Nella tradizione Nyingma, si trova la spiegazione della successione di nove veicoli: i veicoli dei shravaka, dei pratyekabuddha e dei bodhisattva; i tre tantra esteriori: kriya, upa e yoga tantra; e i tre tantra interiori: mahayoga, anuyoga e atiyoga. Il veicolo dei shravaka a ha che fare con le Quattro Nobili Verità, le loro sedici caratteristiche e i 37 fattori per l’illuminazione. Il veicolo dei pratyekabuddha si concentra sui Dodici anelli dell’origine dipendente e il veicolo dei bodhisattva è collegato con la Perfezione della Saggezza e le pratiche di metodo e la saggezza”.
Sua Santità ha fatto poi riferimento al modo in cui il terzo giro della ruota del dharma ha illustrato la mente soggettiva di luce chiara, mentre il secondo ha fatto riferimento alla chiara luce in termini di oggetto. Ha aggiunto che i tantra interiori – maha, anu e ati yoga- sottolineano la natura luminosa di chiara luce della mente. Poiché l’ati yoga impiega la mente di chiara della luce della consapevolezza incontaminata lungo il sentiero, è necessario far sì che questa mente si manifesti all’interno, attraverso un grande impegno.
“Ho ricevuto la trasmissione di questi insegnamenti da Tagdrag Rinpoche quando ero ragazzo” ha detto Sua Santità “che a sua volta l’aveva ricevuti da Phurba Chok, tutore del XIII Dalai Lama. Anche se ho ricevuto l’intero ciclo di insegnamenti da Tagdrag Rinpoche, non ero sicuro che fossero state incluse le istruzioni della Grande Perfezione (Dzogchen) relative a una pratica di Amitayus chiamata “Estrarre l’ Essenza”, così le ho ricevute di nuovo da Dilgo Khyentse Rinpoche. E dopo averlo fatto, ho intrapreso il mio ritiro”.
“In Tibet, ci sono state diverse edizioni di questa raccolta di insegnamenti, alcune particolarmente elaborate, ma non ci hanno accompagnato in esilio. Poi si è scoperto che un membro della della Chu-shi Gang-druk ne aveva trovata una, in una scatola rinvenuta nel Mustang; la prese e la portò a Dharamsala per mostrarla a Kyabje Trijang Rinpoche, il quale gli disse quanto sarei stato felice di riceverla. E’ stato grazie al ritrovamento di questa copia che ho potuto rinnovare l’iniziazione e fare il ritiro e quando l’ho ricevuta, in Tibet, ho ricevuto segnali positivi sia in sogno che durante il ritiro”.
L’abate del monastero di Sera-Jey, che aveva richiesto l’iniziazione, ha offerto un mandala e le rappresentazioni del corpo, della parola e della mente dell’illuminazione.
Prima di procedere con l’iniziazione, Sua Santità ha ricordato gli albori degli insediamenti tibetani nel Karnataka e che Bylakuppe è stato uno dei primi. Lo Stato di Mysore, come era chiamato allora, era governato da Nijalingappa, un fervente sostenitore del Tibet, conosciuto nel 1956. Ha ricordato anche di essere stato qui quando i tibetani cominciarono ad abbattere gli alberi per fare spazio per l’insediamento e costruirsi le prime baracche di bambu.
Gradualmente, gli insediamenti cominciarono a crescere e fu deciso di trasferirvi i monaci che stavano ancora nell’accampamento di Buxa. Drepung, Ganden e Sera sono stati così ricostituiti. Nel frattempo, con grande dedizione, Penor Rinpoche ha costruito il vicino Monastero di Namdroling. Sua Santità ha elogiato il modo in cui i programmi di studio sono stati restaurati in alcuni monasteri e rilanciati in altri e nei monasteri femminili. Ha sottolineato l’importanza di comprendere le Due Verità, la verità convenzionale e la verità ultima, sottolineando che una volta riconosciuto il divario tra apparenza e realtà, si arriva a comprendere l’ignoranza fondamentale e la possibilità di sradicarla.
“Nell’VIII secolo, Shantarakshita fu determinante per la fondazione del Monastero di Samye, che comprendeva dipartimenti incentrati sulla traduzione, sulla concentrazione, sulla disciplina monastica e sul tantra. C’erano anche monaci cinesi nel dipartimento della concentrazione e a un certo punto il discepolo di Shantarakshita, Kamalashila, fu convocato dall’India per discutere con loro. Questi due maestri, Shantarakshita e Kamalashila, hanno dato forma ad un approccio rigoroso e ragionato allo studio che è sopravvissuto fino ad oggi. L’importanza della logica e della ragione nel buddhismo tibetano è uno dei fattori che lo distinguono dal buddhismo cinese e dalle altre tradizioni legate al Nalanda. Ed è anche ciò che ha permesso il dialogo con gli scienziati in cui siamo impegnati da più di 30 anni”.
Sua Santità ha fatto in modo di portare a termine l’intera cerimonia di iniziazione prima dell’ora di pranzo. Il suo appello finale ai presenti è stato quello di dedicare uno sforzo speciale per sviluppare la mente del risveglio di bodhichitta e la saggezza che comprende la vacuità, entrambe cruciali per per una effettiva trasformazione interiore.
Sua Santità ha pranzato presso il monastero di Sera-Jey prima di tornare a Sera Lachi. Domani si recherà al monastero di Sera-Mey per inaugurare il nuovo spazio dedicato al dibattito e dare insegnamenti sulla Lode all’Origine dipendente di Je Tsongkhapa. http://it.dalailama.com/news/2017/iniziazione-di-hayagriva-al-monastero-di-sera-jey