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Preghiere per le vittime del recente devastante terremoto in Tibet
Gen 9th, 2025 by admin

Sua Santità il Dalai Lama conduce le preghiere per le vittime del recente terremoto in Tibet presso il monastero di Tashi Lhunpo a Bylakuppe, Karnataka, India, il 9 gennaio 2025.

9 gennaio 2025. Tashi Lhunpo, Bylakuppé, Karnataka, India – Questa mattina circa 12.000 persone, monaci, monache e laici, si sono riuniti dentro ed intorno al tempio del monastero di Tashi Lhunpo, riedificato nell’insediamento tibetano di Bylakuppé, Karnataka, Sud India, per pregare per le vittime del recente devastante terremoto in Tibet. Le regioni del Tibet più gravemente colpite dal terremoto sono state Shigatsé e Dingri. Il monastero principale di Shigatsé è Tashi Lhunpo, che, fondato dal primo Dalai Lama, Gyalwa Gendun Drup, era la sede dei Panchen Rinpoché.

Sua Santità il Dalai Lama si trova attualmente nel monastero di Tashi Lhunpo, ristabilito nell’India meridionale. La sua partecipazione ad una grande assemblea di preghiera per gli abitanti di Shigatsé e Dingri è quindi particolarmente propizia. I membri del pubblico provenienti dagli insediamenti tibetani circostanti questa mattina hanno iniziato ad arrivare molto presto e sono stati ammessi dalle 6:15. I monaci sedevano in file ordinate nel tempio. Mentre aspettavano l’inizio delle preghiere formali, i presenti hanno cantato il mantra del Buddha Shakyamuni.

Quando Sua Santità è arrivato, si è seduto di fronte a grandi immagini dorate del Buddha e del Primo Dalai Lama, nonché a fotografie di spicco del precedente Panchen Rinpoché e del suo successore, Gendun Chökyi Nyima https://it.wikipedia.org/wiki/Gedhun_Choekyi. Alla destra di Sua Santità sedevano Sharpa Chöjé Rinpoché, abati ed ex abati. A loro si sono uniti membri in pensione dell’Amministrazione centrale tibetana e del Parlamento tibetano in esilio.

Ai membri dei media è stato permesso di entrare nel tempio per osservare e registrare la partecipazione di Sua Santità all’assemblea.

Le preghiere sono iniziate con i “Tre continuum”, una lode ed una supplica al Buddha, seguite dalla strofa di presa di rifugio e generazione della mente risvegliata di Bodhicitta. Di tanto in tanto Sua Santità si voltava per osservare l’assemblea dei monaci e catturare il loro sguardo.

Le preghiere sono continuate con la “Preghiera dei quattro desideri incommensurabili” https://www.sangye.it/altro/?p=9377, https://www.sangye.it/altro/?p=6384 e la “Preghiera di Samantabhadra, la regina delle preghiere” https://www.sangye.it/altro/?p=10032. Sono stati distribuiti tè al burro e pane tibetano e sono state recitate delle preghiere per benedirli. Read the rest of this entry »

Prayers for Victims of the Recent Devastating Earthquake in Tibet
Gen 9th, 2025 by admin

His Holiness the Dalai Lama leading prayers for victims of the recent earthquake in Tibet at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on January 9, 2025.

January 9, 2025. Tashi Lhunpo, Bylakuppé, Karnataka, India – This morning an estimated 12,000 people, monks, nuns and laypeople gathered in and around the temple at Tashi Lhunpo Monastery re-established in the Tibetan settlement of Bylakuppé, Karnataka, to pray for victims of the recent devastating earthquake in Tibet. The regions of Tibet struck most severely by the earthquake were Shigatsé and Dingri. The principal monastery in Shigatsé is Tashi Lhunpo, which, founded by the First Dalai Lama, Gyalwa Gendun Drup, was the seat of the Panchen Rinpochés.

As it happens, His Holiness the Dalai Lama is presently staying at the Tashi Lhunpo Monastery re-established in South India. His joining a large assembly to pray for the people of Shigatsé and Dingri is therefore especially propitious.

Members of the public from surrounding Tibetan settlements began to arrive very early this morning, and were admitted from 6:15am. Monks sat in orderly rows in the temple. While waiting for the formal prayers to begin, the congregation chanted the mantra of Buddha Shakyamuni.

When His Holiness arrived he took his seat facing colossal gilded images of the Buddha and the First Dalai Lama, as well as prominent photographs of the previous Panchen Rinpoché and his successor, Gendun Chökyi Nyima. To His Holiness’s right sat Sharpa Chöjé Rinpoché, Abbots and former Abbots. They were joined by retired members of the Central Tibetan Administration and the Tibetan Parliament-in-Exile.

Members of the media were allowed into the temple to observe and record His Holiness’s participation in the assembly.

Prayers began with the ‘Three Continuums’, a praise and supplication to the Buddha, followed by the verse for taking refuge and generating the awakening mind of Bodhichitta. Periodically His Holiness turned to survey the gathering of monks and catch their eye.

Prayers continued with the ‘Prayer of the Four Immeasurable Wishes’ https://www.lamayeshe.com/article/chapter/prayer-and-practice, https://www.sangye.it/altro/?p=11386 and the ‘Samantabhadra Prayer: the King of Prayers’ https://www.lotsawahouse.org/words-of-the-buddha/samantabhadra-aspiration-good-actions. Tibetan butter tea and bread were distributed and offering prayers were said to bless them. Read the rest of this entry »

Jetsun Pema: Piango di dolore per l’amato Tibet
Gen 1st, 2025 by admin

Jetsun Pema con suo fratello il XIV Dalai Lama

Jetsun Pema: Piango di dolore per l’amato Tibet

Circa la vostra denuncia dell’oppressione cinese del popolo tibetano, della sua cultura e della religione, lei ha dichiarato all’autore della biografia: «Il tempo è quasi finito, è importante che qualcosa accada finché Sua Santità il Dalai Lama è ancora in vita».

Jetsun Pema «Sua Santità compirà 90 anni l’anno prossimo. Io ne compirò 85. Ci resta poco tempo. Speriamo che qualcosa possa accadere entro un paio d’anni».

Dal 2010 non vi sono più stati contatti ufficiali tra i rappresentanti di Sua Santità e il governo cinese.

Jetsun Pema «Esatto».

Avete segnali dalla Cina che possa profilarsi qualche cambiamento?

Jetsun Pema «Tutti i tibetani sperano che possa esserci qualche cambiamento. Come dice sempre Sua Santità, spera per il meglio e preparati per il peggio. Finché hai speranza nella vita, è una cosa positiva. Per noi tibetani è sempre bene essere ottimisti e sperare che qualcosa accadrà nel futuro, anche nel prossimo futuro».

È un atteggiamento da ricondurre al buddhismo?

Jetsun Pema«Noi buddhisti crediamo che il fatto di essere nati come esseri umani sia un dono molto prezioso. Che dobbiamo usare nel modo migliore. Crediamo anche nella rinascita, naturalmente. In questa vita ci prepariamo per la prossima. E speriamo che qualcosa di buono accada. Dobbiamo fare il meglio con la nostra vita, renderla significativa».

Lei è nata nello stesso anno in cui suo fratello si è insediato sul trono di Lhasa. Cosa vuol dire per lei?

Jetsun Pema «È un grande privilegio. E una grande responsabilità».

Cosa ha significato nella sua vita avere un fratello così importante?

Jetsun Pema «Non ho mai considerato Sua Santità come mio fratello. Quando ero bambina lui abitava già nel Potala (la residenza ufficiale dei Dalai Lama a Lhasa, ndr). Quando andavo a trovarlo con i miei genitori notavo il loro grande rispetto per lui. Fin da bambino rappresentava qualcosa di speciale, di alto. È la mia guida spirituale».

Dopo una lunga separazione, vi incontraste nel 1959 a Siliguri, in India. Lei viveva in India da tempo. Sua Santità era appena riuscito a fuggire da Lhasa durante la rivolta repressa nel sangue dai cinesi. Cosa ricorda di allora?

Jetsun Pema «Dopo un viaggio travagliato era riuscito ad attraversare il confine. Alla stanchezza si univa la depressione per quelle tragiche circostanze. Aveva solo 24 anni, io ero ancora una studentessa. Ero felice che fosse ancora vivo, ma la situazione era molto triste. Aveva dovuto lasciare tutto alle spalle, era un rifugiato in India. Ero preoccupata per lui e per il nostro futuro». Read the rest of this entry »

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