“I am healthy, my mind is sharp and I pray to live for over hundred years”: His Holiness the Dalai Lama at Tenshug ceremony, Bodh Gaya
President Dr Lobsang Sangay, Central Tibetan Administration presenting the offerings to His Holiness the Dalai Lama during the Long Life Offering ceremony organised by the Central Tibetan Administration, Namgyal Monastery and Shelkhar Ngashap at the Kalachakra Teaching Ground in Bodhgaya, 31 December 2018. Photo/Tenzin Phende/CTA
December 31, 2018, Bodh Gaya, India. Tibetans all around the world ended the year 2018 on an auspicious note with blessings from their spiritual leader His Holiness the Dalai Lama who affirmed—yet again—to live for more than hundred years for the benefit of Tibetan people and the cause.
Speaking at the Long Life prayers organised by Central Tibetan Administration, Namgyal Monastery and Shelkhar Ngashap this morning, His Holiness the Dalai Lama said, “At such a critical juncture in our history, I think I have done a considerable service to the Tibetan cause and people. Even today, I am very healthy, my mind is extremely sharp and I pray to live for more than hundred years to continue my service. Similarly, all of you should collectively pray.”
President of Central Tibetan Administration, Heads of the three pillars of Tibetan democracy which includes the Kashag, Tibetan Parliament-in-Exile and the Tibetan Supreme Justice Commission, heads of the Autonomous bodies and all the CTA Offices were represented at the Tenshug ceremony.
“There are millions of Tibetans in Tibet who have expressed unwavering faith and prayers for my health and long life. I accept this offering as being made on their behalf,” His Holiness said. Read the rest of this entry »
Long-life Empowerment Based on White Heruka
His Holiness the Dalai Lama greetings the friends and well wishers in Bodhgaya
December 30, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – As is customary, this morning, as His Holiness the Dalai Lama left Gaden Phelgyeling Monastery for the teaching ground, three Lamas led the way. Representing his host, Namgyal Monastery in Bodhgaya, was the Disciplinarian of the Monastery and representing the requesting sponsors of the teaching, were the Abbots of Ganden Shartse and Jangtse Monasteries. They wore their yellow Dharma robes and carried incense in their hands. Each wore the elaborate yellow hat topped by a long crest of upstanding threads that oral tradition explains represent the one thousand Buddhas of this fortunate aeon. The overall yellow colour denotes ethical purity, while the white and yellow fabric inside, as well as the red piping along the edge, are said to denote the protectors of the three families—Avalokiteshvara, Manjushri and Vajrapani. His Holiness stopped several times as he walked to wave to the crowd and occasionally greet individuals. He paid his respects to the images of enlightenment in the Kalachakra Pavilion and took his seat on the throne.
Today, Burmese monks recited the Mangala Sutta in Pali. There followed recitations of the Heart Sutra in Mongolian, Russian, Japanese and English.
To begin with His Holiness explained that he had been feeling bilious and a little unwell yesterday. However, with rest and the positive wishes of the general public, by afternoon he felt better. He told the crowd that has grown to more than 16,000 that this morning he would give a Long-life Empowerment based on White Heruka that comes from the Manjushri Cycle of Teachings in the lineage of Lama Umapa. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lam: Iniziazioni per il ciclo di insegnamenti di Manjushri
Sua Santità il Dalai Lama durante il primo giorno del ciclo di insegnamenti di Manjushri a Bodhgaya, Bihar, India, il 28 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
28 dicembre 2018. Bodhgaya, India – Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato questa mattina il monastero di Gaden Phelgyeling sotto un cielo senza nuvole per la breve passeggiata fino al Kalachakra Ground. Come al solito ha sorriso alla folla, reso omaggio alle immagini dell’illuminazione e salutato i lama riuniti attorno al trono prima di prendere posto. Dopo che un gruppo di monaci laotiani ha cantato il Mangala Sutta in Pali, sono seguiti un gruppo di studenti della scuola Maitreya, che ha recitato il Sutra del cuore in sanscrito e un altro gruppo in cinese. Sua Santità, per commemorare il 30° anniversario della morte del X Panchen Lama, ha suggerito di recitare anche la preghiera di Samantabhadra mentre lui avrebbe svolto le pratiche preparatorie per la prima iniziazione di Manjushri.
“Questo ‘Ciclo di insegnamenti di Manjushri’ deriva dal lignaggio di Lama Umapa, Pawo Dorje”, ha spiegato Sua Santità. “Fin da ragazzo, quando ancora faceva il pastore, ebbe delle visioni di Manjushri, in particolare nel suo aspetto di colore nero. Successivamente, ebbe visioni di Manjushri ogni giorno. Il ‘Ciclo di insegnamenti di Manjushri’ è unico nel lignaggio Geluk e comprende il guru yoga, la sadhana di Manjushri Eroe Solitario, Read the rest of this entry »
Permissions of the Manjushri Cycle of Teachings
Students from the Maitreya School chanted the Heart Sutra in Sanskrit at the start of the first day of the Manjushri Cycle of Teachings in Bodhgaya, Bihar, India on December 28, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 28, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – His Holiness the Dalai Lama left Gaden Phelgyeling Monastery under a cloudless sky this morning for the short walk to the Kalachakra Ground. As usual he waved to the crowd, saluted the images of enlightenment and greeted the Lamas gathered around the throne before taking his seat on it. After a group of Laotian monks had chanted the Mangala Sutta in Pali, students from the Maitreya School chanted the Heart Sutra in Sanskrit, followed by a group who gave a strident recitation of it in Chinese. His Holiness advised that, to commemorate the 30th anniversary of the 10th Panchen Lama’s death, the gathering could recite the Samantabhadra Prayer while he undertook the preparatory practices for the first Manjushri permission he was going to give.
“This ‘Manjushri Cycle of Teachings’ derives from the close lineage of Lama Umapa, Pawo Dorje,” His Holiness explained. “Even when he was a young boy herding sheep he had visions of Manjushri, particularly of an aspect black in colour. Later, he had visions of Manjushri daily. The ‘Manjushri Cycle of Teachings’ is unique to the Geluk lineage and includes guru yoga, the Solitary Hero Manjushri sadhana, blessings and so forth. Lama Umapa gave it to Je Tsongkhapa, Read the rest of this entry »
Le restrizioni dei passaporti ai Tibetani limitano la partecipazione dei pellegrini agli insegnamenti del Dalai Lama
Sua Santità il XIV Dalai Lama del Tibet
Secondo un rapporto di Radio Free Asia, i ristretti controlli delle autorità cinesi sui passaporti rilasciati ai tibetani impediscono a molti pellegrini che provengono dall’India e dalle zone tibetane della Cina di partecipare agli insegnamenti dati dal leader spirituale in esilio il Dalai Lama. Il loro numero è diminuito notevolmente.
L’anno scorso gli insegnamenti dati dal Dalai Lama a Bodhgaya, in India, hanno attirato migliaia di tibetani che vivevano in Cina, ma al loro ritorno in molti hanno avuto la cattiva sorpresa di vedere ritirati i passaporti per poi essere distrutti dalle autorità che tentano di limitare il contatto dei tibetani con le forze “separatiste” esterne.
Quest’anno “non più di cento pellegrini” sono arrivati dalle zone tibetane governate da Pechino per partecipare agli insegnamenti del Dalai Lama, che hanno avuto inizio il 17 dicembre e proseguiranno fino al 31 dicembre.
Un tibetano che vive nella provincia di Qinghai afferma che le ulteriori restrizioni di viaggio imposte ai Tibetani prevedono il rifiuto di concedere nuovi passaporti e la confisca di molti passaporti già rilasciati. Per i tibetani, l’inverno è un buon momento per andare in pellegrinaggio dal Tibet ai luoghi sacri buddisti in India, Nepal e Bhutan, ma rispetto agli anni precedenti, il numero dei pellegrini di è sceso. Anche se alcuni tibetani vivono nella prefettura di Tsolho (in Cinese, Hainan) di Qinghai hanno già i passaporti, molti di questi sono stati revocati e distrutti. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Yamantaka Eroe Solitario
Sua Santità il Dalai Lama esegue il rito di auto-generazione, in preparazione dell’iniziazione di Vajrabhairava Eroe Solitario a Bodhgaya, Bihar, India, il 26 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
26 dicembre 2018, Bodhgaya, India – Appena arrivato al Kalachakra Ground, Sua Santità il Dalai Lama è salito sul palco e si è seduto su una sedia di fronte al padiglione del mandala, dietro il quale era appesa una thangka di Vajrabhairava Eroe Solitario, per eseguire il rituale di auto-generazione in preparazione della successiva iniziazione. Nel corso delle procedure, il palco e il terreno antistante si sono gradualmente riempiti di persone. Dopo che Sua Santità ha preso posto sul trono, i monaci Theravada hanno intonato ancora una volta il Mangala Sutta in Pali, seguiti da una dozzina di occidentali che, per la prima volta alla presenza di Sua Santità qui a Bodhgaya, hanno cantato il Sutra del Cuore in inglese.
“Oggi darò l’iniziazione di Vajrabhairava” ha esordito Sua Santità “che appartiene alla pratica del tantra, o mantrayana. Il tantra comprende pratiche come la coltivazione del fuoco interiore, la recitazione di mantra e l’uso di energie, canali e gocce. Tali pratiche si ritrovano anche nelle tradizioni non buddhiste. Ho incontrato un sadhu che si impegna in pratiche per proiettare la coscienza fuori dal corpo”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Yamantaka Empowerment
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory rituals before giving the Yamantaka Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on December 26, 2018.
Bodhgaya, Bihar, India – The sun shone low over the Mahabodhi Temple this morning as His Holiness the Dalai Lama left early to walk to the Kalachakra Ground. He smiled and waved to the few people waiting to see him on the road and inside the ground. On the stage he sat on a chair facing the mandala pavilion with a thangka of Vajrabhairava hanging behind it to perform the self-generation rite in preparation for giving the Solitary Hero Vajrabhairava Empowerment. As he went through his procedures, the stage and ground beyond gradually filled with people. After His Holiness had taken his seat on the throne, Theravada monks once again chanted the Mangala Sutta in Pali. They were followed by about a dozen Westerners who, for the first time in His Holiness’s presence here in Bodhgaya, sang the ‘Heart Sutra’ in English to a musical setting reminiscent of plainsong. The performance attracted applause at the end. Read the rest of this entry »
Le trentasette pratiche del Bodhisattva, 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama durante il secondo giorno dei suoi insegnamenti a Bodhgaya, India, il 25 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
25 dicembre 2018, Bodhgaya, India – Anche questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha camminato dal monastero di Gaden Phelgyeling al Kalachakra Ground. Ha salutato le persone che si erano radunate per vederlo lungo strada. Arrivato sul palco ha reso omaggio alle immagini dell’illuminazione e ha preso posto sul trono. Tra gli eminenti Lama seduti alla sinistra del trono, Ganden Tri Rinpoche, Ganden Trisur Rinpoche, Jangling Tulku del Bhutan, gli Sharpa e Jangtse Chöjés e, a destra, il XLII Sakya Trizin, Ratna Vajra Rinpoche, e suo fratello Gyana Vajra Rinpoche. Accanto al trono avevano preso posto anche numerosi studiosi, abati e Tulku.
I monaci Theravada dei paesi del Sud-Est asiatico hanno recitato il Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Poi un altro gruppo ha cantato il Sutra del Cuore https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in coreano al ritmo costante di un gong di legno, un ‘moktak’, che simboleggia l’attenzione, seguito un gruppo di vietnamiti che ha nuovamente cantato il Sutra del Cuore nella propria lingua, al ritmo di un piccolo gong di legno. Read the rest of this entry »
Le trentasette pratiche del Bodhisattva, 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama il primo giorno dei suoi insegnamenti a Bodhgaya, India, il 24 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
24 dicembre 2018, Bodhgaya, India – Questa mattina, lasciati i suoi alloggi nel monastero di Gaden Phelgyeling, Sua Santità il Dalai Lama ha visitato il tempio, reso omaggio alle immagini dell’illuminazione e consacrato più di 200 nuove statue del Buddha. Poi ha raggiunto a piedi il padiglione del Kalachakra, salutando la folla lungo la strada. All’interno del Kalachakra Ground quasi quindici mila persone lo stavano aspettando, tra cui più di settemila monaci, oltre milleduecento monache, più di mille cinquecento Geshe e abati, quindici Geshema e oltre mille seicento visitatori provenienti da una settantina di paesi diversi. Una volta che Sua Santità ha preso posto sul trono, un gruppo di monaci Theravada ha recitato il ‘Mangala Sutta’ https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in lingua Pali, seguito da un gruppo di studentesse della locale scuola Maitreya, che ha cantato il “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in sanscrito, e poi da un altro gruppo che l’ha cantato in cinese. Read the rest of this entry »
The 37 Practices of Bodhisattvas & Commentary on Valid Cognition 2nd Day
A view of the stage at the Kalachakara Ground on the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings in Bodhgaya, Bihar, India on December 25, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 25, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – There was a chill in the air yet the sky was bright as His Holiness the Dalai Lama walked from Gaden Phelgyeling Monastery to the Kalachakra Ground this morning. He waved to people who had gathered to see him on the road outside and inside the ground. He shook hands with people kneeling on the edge of the stage and walked to the northern side to wave to people from abroad. He saluted the images of enlightenment at the back of the Kalachakra pavilion and took his seat on the throne. Among the eminent Lamas sitting to the left before the throne are the Ganden Tri Rinpoché, Ganden Trisur Rinpoché, Jangling Tulku from Bhutan, the Sharpa and Jangtsé Chöjés and to the right the 42nd Sakya Trizin, Ratna Vajra Rinpoché, and his brother Gyana Vajra Rinpoché. Also seated near to the throne are scholars, Abbots and Tulkus.
Theravada monks from South and South-east Asian countries first recited the Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Next a Korean group chanted the ‘Heart Sutra’ https://www.sangye.it/altro/?p=8419 in Korean to the steady beat of a wooden fish gong, a ‘moktak’ that symbolises alertness. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘The Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ and ‘Commentary on Valid Cognition’
His Holiness the Dalai Lama consecrating freshly prepared statues of the Buddha at Gaden Phelgyeling Monastery in Bodhgaya, Bihar, India on December 24, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 24, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – Leaving his quarters on top of Gaden Phelgyeling Monastery this morning, His Holiness the Dalai Lama visited the Monastery Temple. He paid his respects before the existing images of enlightenment and consecrated more than 200 freshly prepared statues of the Buddha. Walking to the Kalachakra Pavilion from the Monastery he waved to well-wishers gathered on the road. Within the Kalachakra Ground he continued to greet friends crowding the barricades and waved to others in the distance as he made his way to the stage. Almost 15,000 people were congregated on the covered ground, including more than 7000 monks, 1250 nuns, 1555 Geshes and Abbots, 15 Geshemas, and 1665 visitors from 70 countries other than India. Once His Holiness had taken his seat on the throne a group of Theravada monks recited the ‘Mangala Sutta’ in Pali. They were followed by a group of schoolgirls from the local Maitreya School, who chanted the ‘Heart Sutra’ https://www.sangye.it/altro/?p=8419 in clear Sanskrit, then another group who chanted it again in Chinese. Read the rest of this entry »
My body is Tibetan but spiritually I’m an Indian,’ says the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama: My daily prayer is the source of my inner strength.
December 25, 2018. Shishir Gupta, Hindustan Times Dec 25, 2018. On the outer periphery of Mahabodhi temple in Bodh Gaya in Bihar, a mere few hundred steps from the Bodhi tree under which Buddha attained enlightenment more than 2,000 years ago, the 14th Dalai Lama prays and meets his followers in a monastery behind an iron security curtain. Inside the temple, Trinley Thaye Dorje, the co-claimant along with Ogyen Trinley Dorje for the title of 17th Karmapa or head of Karma Kagyu school, is preaching to his followers from all over the world on Buddhism. The 17th Karmapa will become the key leader of Tibetan Buddhism in case the 14th Dalai Lama dies without reincarnation. The two religious leaders have no common ground because the Dalai Lama, like China, recognises Ogyen Dorje, who left India for the US in May 2017 and acquired citizenship of Dominica in March this year, as the real Karmapa.
On Sunday morning after he discreetly meets a group of monks that has made its way from Tibet Autonomous Region of China, the frail-looking but mentally alert 84-year-old spiritual leader of the Tibetan people talked exclusively to Shishir Gupta on wide-ranging political and spiritual issues. Edited excerpts:
How is your health these days?
Quite Good… Not very good ….. for an 84-year-old person, quite good. I go for morning walks in Dharamshala also….Here I take around 600 steps each morning in the monastery. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates the International Seminar on Tipitaka / Tripitaka
Abbot Dr Phra Bhodhinandhamunee welcoming His Holiness the Dalai Lama on his arrival at Watpa Buddhagaya in Bodhgaya, Bihar, India on December 22, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 22, 2018 Bodhgaya, Bihar, India – The weather was bright and the crowds lining the street were cheerful as His Holiness the Dalai Lama drove the short distance to Watpa Buddhagaya, the Thai Temple complex behind the Mahabodhi Temple. He had been invited to the inauguration of an International Seminar on the Tipitaka / Tripitaka organized by the Buddhist Thai-Bharat Society, the Dalai Lama Trust and the Central Institute of Higher Tibetan Studies (CIHTS), Sarnath. He was welcomed on arrival by the Abbot Dr Phra Bhodhinandhamunee and General Secretary Dr Ratneshwar Chakma who escorted him into the ornately decorated Temple. He paid his respects and lit a lamp before the images of the Buddha. Once His Holiness was seated gifts were presented to him while the Mangala Sutta was recited in Pali. He led a brisk recitation of the ‘Heart Sutra’ in Tibetan.
Out in the sun again, His Holiness was requested to take part in the elaborate process of the laying of the foundation stone for a new museum. Inside the hall in which the Seminar was to take place, His Holiness was seated with the abbot and other monks facing an audience of about 500. They included saffron robed monks and lay-people dressed from head to toe in white. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets with an Interfaith Forum
His Holiness the Dalai Lama meeting with members of an Inter Faith Forum from Gaya at Gaden Phelgyeling Monastery in Bodhgaya, Bihar, India on December 21, 2018. Photo by Jeremy Russell
December 21, 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Members of an Inter Faith Forum from Gaya, comprising Buddhists, Hindus, Christians, Muslims, Jains, Sikhs and Brahmakumaris came to meet His Holiness the Dalai Lama at Gaden Phelgyeling today. The Secretary, AK Khan speaking on behalf of the Forum welcomed His Holiness to this sacred place once more. He told him that the Inter Faith Forum was established in 2001. Among their activities members visit each others’ places of worship and join each other in celebrating their festivals, acknowledging their common message of love and compassion. They reject terrorism at any level and work to encourage respect for all major religions. “Spiritual brothers and sisters,” His Holiness said, addressing the group with a fond smile, “as I always say, we belong to the seven billion human beings. With two eyes, one nose and so on, we are the same; some of us just have more hair. Mentally we are the same, emotionally we are the same. Each one of us wants to live a happy, joyful life. In our childhood we learn that love and affection are a source of happiness as our mothers care for us. Read the rest of this entry »
Meditate. E riuscirete anche a dimagrire
Lo sostiene uno studio sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism . Che rivela: le tecniche mindfulness aiutano a perdere peso. di Maria Teresa Bradascio 19 dicembre 2018.
Seguire semplicemente una dieta o aggiungere alla dieta qualche esercizio di meditazione ? Secondo uno studio clinico pilota – pubblicato sul J ournal of Clinical Endocrinology & Metabolism – quest’ultima combinazione potrebbe potenziare gli effetti dimagranti. I ricercatori, infatti, hanno osservato come tecniche di meditazione mindfulness aiutano a perdere peso. Read the rest of this entry »
Tibet Reciprocal Access bill becomes law
Tibet Reciprocal Access bill becomes law, marking new era in US-China relationship and US support for Tibetans
US President Donald Trump has signed into law the Reciprocal Access to Tibet Act of 2018, which will impose a visa ban on Chinese officials who deny American citizens, government officials and journalists access to Tibet.
The Reciprocal Access to Tibet Act is now law, signifying a more vigorous interest by the United States in Tibet and the Tibetan people.
This law marks a new era of US support for Tibetans and a challenge to China’s discriminatory policies in Tibet. Following unanimous passage by both the House and the Senate , President Donald Trump signed it on December 19, 2018.
The legislation calls for American diplomats, journalists and ordinary citizens to have equal access to the Tibet Autonomous Region and other Tibetan areas as their Chinese counterparts enjoy in the US. Read the rest of this entry »
First Conference on Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’
His Holiness the Dalai Lama laying the foundation stone for the prospective Samye Ling Tibetan Buddhist Nalanda Academy in Bodhgaya, Bihar, India on December 19, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 19, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – After rain yesterday left Bodhgaya’s streets wet and muddy, it was a bright morning today as His Holiness the Dalai Lama drove out of the village. He was headed to the First Conference of Scholars of Different Traditions on Jé Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’. Many people lined the road to see him pass. On arrival at the venue, where a large tent had been put up to accommodate the meeting, His Holiness was welcomed by Kirti Rinpoché. Ganden Trisur, Ganden Tri Rinpoché, the Sharpa and Jangtse Chojés and Abbots of the great monasteries were also there to greet him. His Holiness was invited to lay the foundation stone for the prospective Samye Ling Tibetan Buddhist Nalanda Academy. He added a block carved with a double vajra to an existing wall and recited prayers of auspiciousness.
Once inside the grand tent, Kirti Rinpoché offered His Holiness a mandala and representations of the body, speech and mind of enlightenment. ‘The Praise to the Buddha known as the Three Continuums’ and the ‘Praise to the Buddha for Teaching Dependent Arising’ were recited. Rinpoché introduced the occasion: the First Conference of Scholars of Different Traditions on Jé Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in Pellegrinaggio al tempio di Mahabodhi
Sua Santità il Dalai Lama partecipa alla recitazione delle lodi e delle preghiere davanti alla statua di Shakyamuni Buddha all’interno del Tempio di Mahabodhi a Bodhgaya, India, il 17 dicembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
17 dicembre 2018. Bodhgaya, India – All’arrivo a Bodhgaya ieri, Sua Santità il Dalai Lama ha ricevuto un breve benvenuto formale al Monastero principale tibetano, il Gaden Phelgyeling. Questa mattina ha deciso, prima di tutto, di fare un pellegrinaggio al tempio di Mahabodhi, che ha raggiunto a piedi, camminando a ritmo sostenuto, salutando amici e pellegrini lungo la strada ad attenderlo. Sua Santità è stata accolto all’ingresso del tempio dal Segretario del Comitato di gestione del tempio di Bodhgaya (BTMC) Nangzey Dorje, dal Commissario di divisione, Magadh, Tenzin Nima Bindhyeshwari, dal Sovrintendente senior della polizia, Rajiv Mishra e dal Magistrato distrettuale, Abhishek Singh che lo hanno accompagnato per tutto il tempo. Una volta all’interno, Sua Santità si è fermato per rendere omaggio al Vajra-asana, il luogo dell’Illuminazione, sotto l’Albero della Bodhi, alle spalle del Tempio di Mahabodhi. Monaci, monache e laici che frequentano il Kagyu Monlam si sono voltati per salutarlo mentre scendeva le scale. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Pilgrimage to the Mahabodhi Temple
His Holiness the Dalai Lama greeting greeting friends and well-wisher as he walks to the Mahabodhi Temple in Bodhgaya, Bihar, India on December 17, 2018. Photo by Tenzin Choejor
December 17, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – On arrival in Bodhgaya yesterday, His Holiness the Dalai Lama was given a brief formal welcome at the Main Tibetan Monastery, Gaden Phelgyeling. This morning he chose, as a priority, to make a pilgrimage to the Mahabodhi Temple. He also decided to walk, which he did at a brisk pace, greeting friends and well-wishers lining the street on the way. His Holiness was welcomed at the gate to the temple by Bodhgaya Temple Management Committee Secretary (BTMC) Nangzey Dorje, Divisional Commissioner, Magadh, Tenzin Nima Bindhyeshwari, Senior Superintendent of Police, Rajiv Mishra and District Magistrate, Abhishek Singh. They accompanied him into the complex. Once inside, His Holiness paused to salute the Vajra-asana, the Seat of Enlightenment, beneath the Bodhi Tree, with the Mahabodhi Temple behind it. Monks, nuns and lay devotees attending a Kagyu Monlam turned to greet him as he descended the stairs. Read the rest of this entry »
Tensione Washington-Pechino per la nuova legge sul Tibet
Dicembre 16, 2018. Pechino ha risposto al Congresso degli Stati Uniti in merito alla prevista nuova legge che chiede un maggiore accesso al Tibet, affermando che i parlamentari americani hanno «grossolanamente interferito» negli affari interni della Cina. La legge, approvata con sostegno bipartisan, richiede l’accesso alla regione per i diplomatici, i giornalisti ed i turisti degli Stati Uniti e minaccia di bloccare l’accesso agli Usa ai funzionari cinesi se i vincoli di accesso non fossero stati tolti.
Stando a Scmp , i visitatori stranieri devono ottenere un permesso speciale, e la regione è completamente chiusa agli stranieri in determinati periodi dell’anno. Read the rest of this entry »
Tibet: il genocidio culturale dei tibetani provoca una doppia auto immolazione nella contea di Nagba
Il giovane monaco Sangay Gyatso del Monastero di Kirti
Secondo il Tibet Times altri due gesti di auto immolazioni si sono verificati nella contea di Nagba: due adolescenti tibetani si sono dati fuoco per protesta contro l’oppressione cinese in Tibet. Non è chiaro se questi due adolescenti abbiano compiuto questo gesto estremo insieme o separatamente. Un minorenne è stato portato in un ospedale nella contea di Ngaba e l’altro in un ospedale nella contea di Barkham.
Al momento non ci sono informazioni sulla situazione di questi ragazzi e non si conosce la data del triste episodio.
Nelle ultime settimane c’è stato un incremento delle auto immolazioni e la contea di Nagba è divenuta teatro della maggior parte delle proteste contro il dominio cinese e le disperate condizioni del popolo tibetano. https://www.laogai.it/tibet-il-genocidio-culturale-dei-tibetani-provoca-una-doppia-auto-immolazione-nella-contea-di-nagba/
Tibetan monk beaten up, arrested in Ngaba for protest
Dec.14: Phayul has earlier reported, based on a Tibet Times report, that two Tibetan teenagers who are believed to be close to 16-year-old, Gendun Gyatso and Choekyi Gyatso, have self-immolated in Ngaba county in protest of China’s oppression in Tibet.
Reports have just emerged that Choekyi Gyatso and Drukho who set himself ablaze on December 8 are the same person. Choekyi Gyatso is Drukho’s monastic name. Drukho survived the self immolation and in currently recovering in a hospital in Ngaba. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Techfest IIT Bombay
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience of 2000, mostly students, at the Indian Institute of Technology Bombay in Mumbai, India on December 14, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 14, 2018. Mumbai, India – This morning, under sunny blue skies a steady breeze stirred the leaves on the trees as His Holiness the Dalai Lama drove to Powai in north-east Mumbai where he had been invited to IIT Bombay. Director, Devang Vipin Khakhar and Dean of Student Affairs, Prof Soumyo Mukherji were there to greet him as he arrived on campus. He was even offered the traditional Tibetan welcome, ‘chema changpu’. He was escorted directly to the Convocation Hall, where the stage was embellished with a thangka of the Medicine Buddha and several portraits of His Holiness, while the front was festooned with Tibetan prayer flags. Hands folded in salutation, he bowed to the audience of 2000, mostly students, from the centre and both corners of the stage before taking his seat.
A young Tibetan woman, Tenzin Dhekyong, who is a member of project staff, introduced His Holiness. She referred to his birth in Amdo, north-east Tibet, followed by his recognition as the Dalai Lama. She mentioned that Tibetans speak of him as ‘Yishin Norbu’ or ‘Wishfulfilling Jewel’. She outlined his commitments to fostering peace and happiness among human beings, encouraging inter-religious harmony, preserving Tibetan language and culture, speaking up for the protection of Tibet’s natural environment and working to revive interest in ancient Indian knowledge. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Compassion at Guru Nanak College
His Holiness the Dalai Lama speaking on compassion at Guru Nanak College in Mumbai, India on December 13, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 13, 2018. Mumbai, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was the guest of Guru Nanak College, which is situated in a neighbourhood of Sion known as Guru Tegh Bahadur Nagar, named after the ninth of the ten Sikh Gurus. The college aims to provide education for an inclusive society and had invited His Holiness to give a ‘Silver Lecture’ on compassion. He was warmly welcomed on arrival at the college by the Principal Dr Vijay Dabholka and members of the college management. They accompanied him through the corridors to the auditorium where an audience of one thousand students and faculty awaited them. His Holiness took part in the lighting of a lamp and prayers to open the proceedings. The Principal began his address with the traditional Sikh salutation, “Wahe Guruji ka Khalsa, Wahe Guruji ki Fateh”. He declared it was an honour to be able to welcome His Holiness to the college and looked forward to hearing what he had to say about fostering compassion in a world that has witnessed such changes as the internet, space travel and globalisation.
Sadar Manjit Singh on behalf of the College management added, “We welcome His Holiness to this temple of learning, confident that interaction with him will leave all of us richer. We value your message of peace and harmony.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates a Conference on the Concept of ‘Maitri’ or ‘Metta’ in Buddhism
His Holiness the Dalai Lama delivering the Inaugural Address at the Conference on the Concept of ‘Maitri’ or ‘Metta’ in Buddhism at the University of Mumbai in Mumbai, India on December 12, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 12, 2018. Mumbai, India – There was warm sunshine and the skies overhead were blue as His Holiness the Dalai Lama drove to the University of Mumbai today. He had been invited to inaugurate an international conference on the concept of ‘maitri’ or ‘metta’, commonly translated as loving-kindness or friendliness. He was met on arrival at the Vidyanagari Campus, Kalina, by the Vice-Chancellor Prof Subhas Pednekar, Maharashtra Government Minister Rajkumarji Badole and Head of the Department of Philosophy, Dr Geeta Ramana. They accompanied His Holiness to the Green Technology Auditorium, where he was invited to join the audience of almost 300, students and faculty, taking a seat in the front row. Dr Archana Malik-Goure welcomed the guests and everyone present. For the first few minutes, five students, one of whom was blind, presented a rigorous performance of yoga asanas while keeping a lighted candle steady on top of their heads. At the same time a series of questions and reflections on the concept of ‘maitri’ was projected onto a screen above them. Children presented nosegays to His Holiness and other guests. Read the rest of this entry »
1959, Battaglia di Lhasa: dove tutto ha avuto inizio
A Lhasa, nel marzo 1959, la Cina ha soffocato le proteste, massacrando migliaia di civili e, in violazione degli accordi sottoscritti nel 1951, ha sciolto il governo tibetano trasformando il Tibet in una provincia cinese. È stato l’inizio della politica con cui il PCC ha deciso di ignorare il diritto internazionale e di rispondere alle proteste nel mondo diffondendo fake news. Il 2019 segnerà il sessantesimo anniversario della Battaglia di Lhasa del 1959, una svolta cruciale nella storia delle violazioni dei diritti umani da parte del Partito Comunista Cinese ( PCC ) in aperta sfida alle norme e alle convenzioni internazionali. Ciò che sta accadendo ora nello Xinjiang è la logica continuazione di una politica iniziata in Tibet negli anni 1950 . Per il PCC, il perseguimento dei propri interessi ideologici è più importante dell’immagine che esso ha a livello internazionale e delle pubbliche relazioni. Di fronte a critiche provenienti da tutto il mondo, la prima reazione del PCC consiste quindi nell’inventare fake news.
La maggior parte di ciò che in precedenza non era noto sulla Battaglia di Lhasa, almeno per i lettori occidentali che non hanno familiarità con la lingua cinese e tibetana, può essere ora trovato nell’edizione inglese del saggio Tibet in Agony: Lhasa 1959 di Li Jianglin, uno storico cinese che si è formato a livello accademico negli Stati Uniti d’America, dove vive. Il libro di Li, pubblicato dalla Harvard University Press nel 2016, è un’edizione aggiornata e ampliata del testo già pubblicato nel 2010 in cinese a Taiwan e a Hong Kong. Il saggio costituisce lo studio definitivo sull’argomento.
Il punto chiave del pensiero di Li è che la maggior parte delle incomprensioni sul Tibet si basano su una conoscenza incompleta della geografia. Cos’è esattamente il Tibet? Se per Tibet si intende l’area in cui la maggioranza della popolazione parla la lingua tibetana e crede nella religione buddista tibetana, allora il territorio attuale di ciò che la Cina definisce Regione autonoma del Tibet (TAR) comprende solo la metà di esso. L’altra metà comprende le regioni tradizionalmente chiamate Amdo e Kham, oggi divise tra le province cinesi del Qinghai, Gansu, Sichuan e Yunnan. Quest’area più ampia è chiamata dai geografi e dagli storici «Tibet etnico», mentre l’attuale TAR è il «Tibet politico». Il fatto che il Tibet fosse giuridicamente indipendente prima dell’invasione cinese del 1950 costituisce un problema complesso dal punto di vista storico e giuridico. Read the rest of this entry »
Depressione, i benefici della meditazione
Studi scientifici hanno dimostrato come la pratica aiuta a guarire e a combattere le ricadute. 09 dicembre 2018
Benessere psicologico e salute mentale possono ricevere grandi benefici dalla meditazione, come testimoniano diversi studi che hanno esaminato i programmi basati sulla mindfulness (la pratica di meditazione sviluppata a partire dai precetti del buddismo, privata però della componente religiosa). “Tra questi – ricorda Antonino Raffone, professore di Psicologia alla Sapienza – la Mindfulness based cognitive therapy, Read the rest of this entry »
Celebrato il 29° anniversario del conferimento del Premio Nobel per la Pace al Dalai Lama
11 dicembre 2018. A Milano, la celebrazione si è tenuta la mattina di domenica 9 dicembre presso il Centro Ghe Pel Ling. Sono intervenuti: Chodup Tchiring Lama (professore e socio fondatore dell’Associazione Italia Tibet), Tsewang Dorje (ghesce), Claudio Cardelli (presidente dell’Associazione Italia – Tibet), Giancarlo Morandi (segretario nazionale del Partito Liberale Italiano), Giovanna Giorgetti (presidente del Centro Ghe Pel Ling), Mauro Toffetti (presidente dell’Associazione Opera Radicale), Nicola Misiani (membro dell’Associazione Italia Tibet), Tseten Longhini (presidente dell’associazione delle donne tibetane in Italia), Marilia Bellaterra (dell’Associazione “Rina e Franco Bellaterra”). Molti gli argomenti discussi: autodeterminazione, autonomia, Cina, Dalai Lama, Diritti Umani, discriminazione, donna, minoranze e Tibet. Claudio Cardelli, presidente dell’Associazione Italia-Tibet, ha ricordato l’entusiasmo e le speranze che il conferimento del Premio Nobel al Dalai Lama aveva suscitato nei tibetani e nei gruppi di sostegno, speranze che con il passare degli anni sono state messe a dura prova dallo strapotere e dall’arroganza della Cina. Un omaggio particolare è stato tributato al ricordo di Palden Gyatso, testimone dell’indomabile spirito di un popolo, e al sacrificio di Drugkho, l’ultimo eroe tibetano immolatosi in Tibet due giorni prima della Giornata Internazionale dei Diritti Umani e del 29° anniversario del conferimento del Nobel al Dalai Lama. http://www.italiatibet.org/2018/12/11/ancora-unimmolazione-a-ngaba-celebrato-il-29-anniversario-del-conferimento-del-nobel-per-la-pace-al-dalai-lama/
Ancora un’immolazione a Ngaba
Drugkho
11 dicembre 2018. Ancora un giovane tibetano, ancora a Ngaba. Drugkho, un ragazzo ventenne, ha cercato la morte con il fuoco il pomeriggio del giorno 8 dicembre. Non si hanno notizie certe sulle sue condizioni.
Tibet Post International riferisce di aver appreso da fonti tibetane che Drugkho, si è dato fuoco invocando libertà per il Tibet lunga vita per il Dalai Lama. Dopo l’autoimmolazione del ragazzo la polizia ha immediatamente isolato l’intera area e bloccato tutte le comunicazioni via internet per impedire che la notizia si diffondesse. Nel timore di ritorsioni, i tibetani di Ngaba hanno chiesto agli amici e parenti residenti all’estero di evitare per il momento ogni tentativo di contatto. Non si sa ancora con certezza se Drugkho sia sopravvissuto al suo gesto. L’atto di estrema protesta del giovane tibetano, il terzo nel corrente anno, porta a 155 il numero degli eroi che dal 2009 in Tibet hanno dato la loro vita per la libertà del paese. Read the rest of this entry »
‘Maitri’ o ‘Metta’ nel Buddhismo
Sua Santità il Dalai Lama interviene alla sessione inaugurale della Conferenza sul concetto di ‘Maitri’ o ‘Metta’ nel buddhismo presso l’Università di Mumbai. India, il 12 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
12 dicembre 2018 Mumbai, India – Oggi Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato dall’Università di Mumbai in occasione di una conferenza internazionale sul concetto di “maitri” o “metta”, comunemente tradotti come “gentilezza amorevole”. Arrivato al Campus di Vidyanagari, Kalina, è stato accolto dal Vice Rettore, il professor Subhas Pednekar, dal Ministro del Governo del Maharashtra Rajkumarji Badole e dal Capo del Dipartimento di Filosofia, la dottoressa Geeta Ramana che lo hanno accompagnato al Green Technology Auditorium, dove era atteso da un pubblico di quasi 300 studenti e docenti. La dottoressa Archana Malik-Goure ha dato il benvenuto agli ospiti e a tutti i presenti. Per i primi minuti, cinque studenti, uno dei quali non vedente, hanno offerto una rigorosa esecuzione di asana yoga, mantenendo una candela accesa. Contemporaneamente, una serie di domande e riflessioni sul concetto di “maitri” veniva proiettata su un maxi schermo alle loro spalle. Read the rest of this entry »
Addressing the India Leadership Council
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience on his arrival at the Maurya Sheraton Convention Hall to address the India Leadership Council in New Delhi, India on December 10, 2018. Photo by Tenzin Choejor
December 10, 2018, New Delhi, India – Today, Human Rights Day and the 29th anniversary of His Holiness the Dalai Lama’s being awarded the Nobel Peace Prize, he started out by giving award-winning film and documentary maker Ramesh Sharma an interview. Sharma is making a documentary about Gandhi’s message of non-violence and the way he used it during India’s struggle for freedom. He began by asking what made Gandhi’s message so powerful. “He turned to India’s thousands of years old traditions of ahimsa and karuna—non-violence and compassion,” His Holiness replied. “He led a freedom struggle founded entirely on non-violence, which, for him, was not a sign of weakness but of strength. It was based on truth and a thorough understanding of human emotions. Despite his education in the West and his training as a lawyer, when it came to the freedom struggle he dressed like an ordinary Indian, reflecting his heartfelt confidence in Indian traditions. Ahimsa is a matter of conduct, but it arises out of compassion, which is the motivation for it.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra l’India Leadership Council
Sua Santità il Dalai Lama incontra un centinaio di manager e imprenditori alla Maurya Sheraton Convention Hall di Nuova Delhi, India, il 10 dicembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
10 dicembre 2018. New Delhi, India – Oggi, Giornata dei Diritti Umani e il XXIX anniversario dell’assegnazione del Premio Nobel per la pace a Sua Santità, il Dalai Lama ha rilasciato un’intervista al premiato regista e documentarista Ramesh Sharma. Sharma sta realizzando un documentario sul messaggio di non violenza di Gandhi e sulla sua lotta non violenta per l’indipendenza dell’India. Il regista ha subito chiesto a Sua Santità che cosa rende il messaggio di Gandhi così potente.
“Gandhi ha attinto alle millenarie tradizioni indiane di ahimsa e karuna – non violenza e compassione – ha risposto Sua Santità. “Ha guidato una lotta per la libertà fondata interamente sulla non violenza, che per lui non era un segno di debolezza, ma di forza. Si è basato sulla verità e su una comprensione profonda delle emozioni umane. Nonostante la sua educazione Occidentale e la sua formazione da avvocato, quando si è trattato di combattere per l’indipendenza si è comportato come un normale indiano, riponendo la massima fiducia nelle tradizioni indiane. Ahimsa è un modo di comportarsi che nasce dalla compassione, che ne è la motivazione”. Read the rest of this entry »
Metti un monaco a Rebibbia: “Così insegno la meditazione ai detenuti”
Aiutare chi è in prigione a ritrovare la calma. Come se il penitenziario fosse un ashram. È la scommessa del maestro zen Dario Doshin Girolami.
di Giovanni Gagliardi 08 dicembre 2018
“Il carcere può diventare un periodo di ritiro spirituale”. Quello che potrebbe sembrare un paradosso è un netto cambio di prospettiva che fra le mura del penitenziario romano di Rebibbia è riuscito a realizzare Dario Doshin Girolami , monaco e maestro buddista, fondatore del centro Zen l’Arco di Roma Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama interviene alla Yuvraj Krishan Memorial Lecture
Sua Santità il Dalai Lama durante la prima Yuvraj Krishan Memorial Lecture presso l’Auditorium Siri Fort di Nuova Delhi, India, l’8 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
8 dicembre 2018. Nuova Delhi, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato al Siri Fort, in occasione della lectio in memoria di Yuvraj Krishan. È stato accolto al suo arrivo dal figlio di Yuvraj Krishan, Giriraj Krishan Varma, che lo ha accompagnato nell’auditorium dove era atteso da più di 350 invitati. Il figlio di Krishan, Shrikant Krishan, ha dato il benvenuto a Sua Santità a nome della sua famiglia e ha presentato l’evento. Fu quando Sua Santità mostrò per la prima volta interesse per la casa di famiglia, ‘The Brig’, e per la tenuta in cui si trovava a McLeod Ganj, Dharamsala, che suo padre lo conobbe per la prima volta.
Shrikant Krishan ha ricordato il loro primo incontro nel 2002 e quanto lo colpirono le sue parole. In quell’occasione aveva detto che quando siamo arrabbiati di solito pensiamo che è la persona con cui siamo arrabbiati che è danneggiata, ma che se riflettiamo più attentamente capiamo che è l’esatto contrario, perché la nostra rabbia distrugge la nostra pace della mente. La lettera di condoglianze alla famiglia, alla morte del padre, scritta da Sua Santità aveva dato loro un grande conforto. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: 1st Yuvraj Krishan Memorial Lecture
His Holiness the Dalai Lama speaking at the 1st Yuvraj Krishan Memorial Lecture at Siri Fort Auditorium in New Delhi, India on December 8, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 8, 2018. New Delhi, India – This morning the sun shone in a hazy sky as His Holiness the Dalai Lama drove to Siri Fort, where he was to give the 1st Yuvraj Krishan Memorial Lecture. He was welcomed on arrival by Yuvraj Krishan’s daughter Giriraj Krishan Varma with her daughter. They escorted him into the auditorium where an audience of more than 350 invited guests awaited him. Krishan’s son, Shrikant Krishan welcomed His Holiness on behalf of his family and introduced the event. He explained that it was when His Holiness had first shown an interest in the family house, ‘The Brig’, and the estate on which it stood in McLeod Ganj, Dharamsala that his father first met him.
Shrikant Krishan recalled his own first meeting with His Holiness in 2002 and being struck by what he had to say. On that occasion he had pointed out that when we’re angry we generally feel that it is the person we’re angry with who is harmed by it. However, His Holiness observed that if we think more carefully we might see that it’s we who lose because our anger destroys our peace of mind. His Holiness’s remark in his letter of condolence to the family when their father passed away that he had lived a meaningful life brought them great solace. Read the rest of this entry »
Palden Gyatso, Monk Who Suffered for a Free Tibet, Dies at 85
Palden Gyatso on a visit to New York in 2008. “His sense of the justice of our cause and his indignation at what has been done to so many Tibetans are so urgent that he has not rested,” the Dalai Lama wrote. CreditAndrea Mohin/The New York Times
Dec. 7, 2018. Palden Gyatso , a Tibetan Buddhist monk who defied Chinese control of his homeland, and who then fled to tell the world his story of more than three decades of hardship in Chinese prisons and labor camps, died on Nov. 30 in Dharamsala, India. He was 85.
The cause was liver cancer, said a spokesman for Free Tibet , a nonprofit organization dedicated to Tibetan liberation.
Mr. Gyatso’s soft voice became one of the strongest against Beijing’s continuing hold on his homeland after China occupied it in 1950, vanquished Tibet’s army in a matter of days and signed an agreement with Tibetan officials granting it control, beginning what many Tibetans consider a long and brutal occupation.
The Chinese Communist Party has argued that Tibet has long been a culturally distinct part of China. But in the nearly seven decades since the occupation, China has kept a grip on Tibetan monasteries, even destroying some, and restricted aspects of Tibetan culture, like the Tibetan language and Buddhist religious practices.
China has said that reports of human rights abuses and detention camps for political agitators there are unfounded. But Mr. Gyatso painted a different picture. He said he was first imprisoned in 1959, having been arrested in an uprising that ended after the Dalai Lama, Tibet’s spiritual and governmental leader, escaped to India. He remained incarcerated almost continuously until 1992, he said, enduring starvation, hard labor and torture. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: St Stephen’s College Founder’s Day
His Holiness the Dalai Lama bowing to the audience as he arrives on stage for Founder’s Day celebrations at St Stephen’s College in New Delhi, India on December 7, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 7, 2018. New Delhi, India – St Stephen’s College is one of three founding colleges of the University of Delhi. It was first set up 137 years ago by Rev Samuel Scott Allnut and named after St Stephen who was adopted by the Anglican Church as the patron saint of Delhi after Christians were stoned to death in the 1857 turmoil. One of the most highly regarded colleges in India, it accepts graduates and under-graduates and offers courses in the sciences and liberal arts. The list of distinguished alumni, politicians, businessmen, artists, scientists and academics among them, is long. Today, St Stephen’s College’s Founder’s Day, His Holiness the Dalai Lama was invited to celebrations as the Chief Guest. Arriving on the college campus, His Holiness was welcomed by the Bursar, Dean and Senior Tutor who escorted him to the Principal’s office. He was introduced to the Principal, Prof John Varghese and the Chairman of the Governing Body, Rt Revd Warris Masih, who is also Bishop of Delhi.
After donning the College’s red academic robes and cap, His Holiness met members of the faculty. He then joined the ceremonial procession into the hall. Once everyone had taken their seats on the stage and in the hall, the Principal asked Rt Revd Masih to lead an opening prayer. He recalled the qualities of the founder as a good citizen dedicated to the service of others and prayed, “May we be like that”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life – Final Day
His Holiness the Dalai Lama with Youth Buddhist Society of India volunteers and organizers of his teaching in Sankisa, UP, India on December 5, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 5, 2018, Sankisa, UP, India – On the stage in the marquee the Youth Buddhist Society had put up for the teachings, His Holiness the Dalai Lama bowed with folded hands towards the group of school-children assembled before him and smiling wished them “Good morning”. “Good morning” they trilled back in unison before kneeling down to recite the Mangala Sutta once more in Pali. His Holiness recited several verses of salutation to the Buddha, as well as the mantra from the ‘Heart Sutra’, finishing with the final verse from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’:
I prostrate to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all views.
“The distorted views of afflictive intelligence have no basis in reason,” His Holiness explained. “In the system of the mind certain mental states are countered by their opposites, much as heat eliminates cold. Read the rest of this entry »
Guida allo stile di vita del Bodhisattva 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama durante la conferenza stampa presso il suo hotel a Sankisa, India, il 4 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
4 dicembre 2018. Sankisa, India – Prima degli insegnamenti di questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato i rappresentanti dei media locali nel giardino del suo hotel e ha esordito dicendo:
“Prima di tutto, voglio salutare ciascuno di voi. Come dico spesso, scherzando con i miei amici indiani, anche se sono fisicamente tibetano, la mia mente probabilmente è più indiana della vostra. Potreste non conoscere l’antica saggezza indiana a cui mi sono dedicato. Nell’antica India le pratiche per coltivare una mente calma e una visione profonda ( shamatha e vipashyana ) esistevano già prima della comparsa del Buddha. Queste pratiche continuano ad essere rilevanti ancora oggi.
“Oggi ci troviamo di fronte a problemi di cui, per la maggior parte, siamo gli autori. Diamo troppa enfasi a differenze trascurabili come la nazionalità, la fede religiosa e la razza, quando fondamentalmente, come esseri umani, siamo tutti uguali. Siamo nati allo stesso modo. Le nostre madri ci hanno accudito allo stesso modo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life – Second Day
His Holiness the Dalai Lama meeting with members of the local media on the lawn of his hotel in Sankisa, UP, India on December 4, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 4, 2018. Sankisa, UP, India – Before leaving for the teaching venue this morning, His Holiness the Dalai Lama met with members of the local media on the lawn of his hotel. He opened the conversation:
“First, I want to greet you all. As I often tease my Indian friends, although I’m physically Tibetan, my mind may be more Indian than yours. You may not appreciate the ancient Indian knowledge in which I have trained. In ancient India practices for cultivating a calmly abiding mind and insight (shamatha and vipashyana) were pursued before the Buddha appeared. These practices continue to be relevant today.
“Today, we face many problems to which we have contributed. We place too much emphasis on secondary differences like nationality, religious faith and race, when fundamentally we are all the same as human beings. We are born the same way. We are nurtured by our mothers in the same way. But because of the materialistic goals of our education systems we don’t pay much attention to inner values. What we need to remember is that at a deeper level we are all the same. We all want to be happy not miserable. Since we can help our fellow human beings and can communicate with them, this is what I have dedicated my life to doing. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Guida allo stile di vita del Bodhisattva 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama in visita al sito archeologico e ai resti dell’antico stupa di Sankisa, India, il 3 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
3 dicembre 2018. Sankisa, India – Sua Santità il Dalai Lama si è recato questa mattina in visita al sito archeologico di Sankisa dove ha recitato alcune brevi preghiere presso quelli che si ritengono i resti dell’antico stupa. Raggiunta la sede della Youth Buddhist Society of India (YBSI) ha inaugurato una mostra di dipinti su temi buddhisti, poi ha scoperto la prima pietra di una clinica e di una scuola che saranno costruite ed ha espresso il suo apprezzamento per il loro lavoro svolto da diversi volontari medici che gli sono stati presentati. Infine, ha reso omaggio all’immagine del Buddha.
Arrivato alla sede degli insegnamenti, Sua Santità ha ricevuto il tradizionale benvenuto tibetano da un gruppo dell’Istituto Tibetano per le Arti dello Spettacolo. Erano presenti anche alcuno artisti provenienti dal Tibet e dall’Arunachal Pradesh, con cui ha poi posato per delle fotografie ricordo. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Arriva a Sankisa
Sua Santità il Dalai Lama insieme ai volontari della Youth Buddhist Society presso il suo hotel a Sankisa,India, il 2 dicembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
2 dicembre 2018. Sankisa, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha preso un primo volo da Dharamsala a Delhi e poi per Farrukhabad nell’Uttar Pradesh occidentale. Erano presenti all’aeroporto per dargli il benvenuto alcuni membri della Youth Buddhist Society of India (YBSI) e funzionari dell’amministrazione locale. Da Farrukhabad è stato accompagnato fino a Sankisa, uno degli otto principali luoghi di pellegrinaggio buddhista in India. Si dice che il Buddha riapparve a Sankisa, nota anche come Sankasya, dopo aver trascorso la stagione delle piogge insegnando nel Regno dei Trentatré, dove sua madre era rinata. Il sito fu identificato dall’imperatore Ashoka, che vi fece erigere un pilastro sormontato da un capitello a forma di elefante. Una parte di quel pilastro e del capitello sono giunti fino a noi. Sankisa fu visitata dai monaci cinesi Faxian e Xuanzang nei secoli V e VII d.C. e riscoperta nel 1842 dal generale Sir Alexander Cunningham. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Sankisa
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Farrukhabad airport near Sankisa, UP, India on December 2, 2018. Photo by Tenzin Choejor
December 2, 2018. Sankisa, UP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama took an early flight from Dharamsala to Delhi and then on to Farrukhabad in western UP. Members of the Youth Buddhist Society of India (YBSI) and officials of the local administration, such as the local MP, the District Magistrate, the Superintendent of Police and the Additional District Magistrate, were present at the airfield to welcome him. From Farrukhabad he drove to Sankisa, which is counted among the eight major Buddhist pilgrimage places in India.It is said that the Buddha reappeared in Sankisa, also known as Sankasya, after spending a rainy season teaching in the Heaven of Thirty-three, where his mother had been reborn. The site was identified and marked by the Emperor Ashoka who had a pillar erected here topped by an elephant capital. Some of that pillar and the elephant capital remain to this day. Sankasya was visited by the Chinese monks Faxian and Xuanzang in the 5th and 7th centuries CE. It was rediscovered in 1842 by General Sir Alexander Cunningham. Read the rest of this entry »
Si è spento a Dharamsala Palden Gyatso il monaco tibetano detenuto per 33 anni nelle carceri cinesi
Il lama Palden Gyatso mostra gli strumenti di tortura con cui fu vessato per anni nelle carceri cinesi.
30 novembre 2018. Si è spento a Dharamsala nelle prime ore del 30 novembre 2018 Tenzin Gyatso, un vero “Eroe Nazionale del Tibet”, conosciuto in tutto il mondo per le sue toccanti e drammatiche testimonianze sui trentatré anni trascorsi in prigionia nelle carceri cinesi con la sola colpa di aver manifestato pacificamente le proprie opinioni.
Il popolo del Tibet piange il lama Palden Gyatso, scomparso ieri all’età di 85 anni in un ospedale di Dharamsala (India). Il monaco era sopravvissuto a 33 anni di torture nelle carceri cinesi per non aver mai voluto rinnegare il Dalai Lama. Egli si è spento, racconta Losang Yeshe, portavoce del monastero di Kirti Jepa, circondato dall’affetto degli altri monaci. Palden Gyatso era ricoverato al Delek Hospital. Egli soffriva da tempo per un tumore al fegato e nell’ultimo periodo aveva chiesto di non essere più sottoposto a interventi chirurgici , perché, nonostante decenni di torture, la sua vita era stata “lunga e piena di benedizioni”.
Palden Gyatso era nato nel 1933 a Panam, un villaggio nella valle di Tsang, tra le città di Gyantse e Shigatse. Monaco buddhista tibetano del Monastero di Drepung, uno dei più antichi e famosi di Lhasa, era stato arrestato per la prima volta nel 1959, con l’accusa di aver preso parte alla rivolta contro l’occupazione cinese del Tibet. Fu rilasciato nel 1973 ma fu immediatamente internato in un campo di «rieducazione attraverso il lavoro» a Nyethang. Lì rimase sino al 1983, pochi mesi prima di venir di nuovo arrestato, nell’agosto dello stesso anno, con l’accusa di propaganda controrivoluzionaria e sedizione. Read the rest of this entry »