SIDEBAR
»
S
I
D
E
B
A
R
«
La Cina annuncia un nuovo trasferimento di nomadi tibetani
Nov 30th, 2010 by admin

nomadi_1Il 28 novembre il governo cinese ha annunciato che, entro il corrente anno, altri seimila pastori appartenenti a 1300 famiglie nomadi tibetane saranno trasferiti dalla Contea di Shangri-la (Gyalthang in lingua tibetana), situata nella Provincia dello Yunnan, in  dimore fisse, secondo quanto previsto dal programma di stato. L’Ufficio dell’agricoltura e della pastorizia della Regione autonoma del Tibet ha fatto sapere negli ultimi 5 anni il governo locale ha stanziato più di un miliardo di remibi per sistemare oltre 40 mila pastori tibetani in nuovi “villaggi socialisti”.Il processo di urbanizzazione dei nomadi, iniziato nel 2000 e proseguito a ritmi serrati nel 2003, ha visto un’accelerazione tra il 2006 e il 2007, quando Pechino, nell’approssimarsi dei Giochi Olimpici, volle presentare al mondo e ai milioni di turisti che avrebbero affollato l’altopiano tibetano, una regione modernizzata e “civilizzata”. Nel giugno 2007, in un documento di 79 pagine intitolato “Nessuno si può opporre: trasferiti i pastori del Gansu, Quinghai, Sichuan e della Regione Autonoma Tibetana”, l’organizzazione Human Rights Watch denunciò il forzato trasferimento di settecentomila tra pastori e nomadi dai pascoli dell’altopiano tibetano e delle aree adiacenti in case coloniche situate prefabbricate e squallide situate nelle vicinanze dei centri abitati. I … Read the rest of this entry »

Sua Santità il Dalai Lama davvero si ritira?
Nov 28th, 2010 by admin

Sua Santità il Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama in una recente intervista al canale televisivo privato indiano CNN-IBN, che potete vedere integralmente alla voce “Devil’s Advocate: Dalai Lama on China, retirement” http://ibnlive.in.com/videos/135534/devils-advocate-dalai-lama-on-china-retirement.html, ha dichiarato di volersi a breve ritirare dalla vita pubblica. Cosa significa? Mentre Sua Santità aggiunge d’essere fiducioso di poter ritornare in Tibet in tempi medio brevi, dal Governo Tibetano in esilio trapelano voci di tempi lunghi per il ritiro del Dalai Lama. Va tuttavia considerato che Sua Santità da qualche anno ha ridotto la frequenza e  la lunghezza dei suoi insegnamenti spirituali. Fino alla primavera del 2008 si poteva assistere a Dharamsala, e noi c’eravamo, agli insegnamenti rituali di Sua Santità del Monlam Cenmo in occasione del Nuovo Anno tibetano, che duravano una decina di giornie e più: nel marzo 2004 durarono ben 18 giorni! Il che è ora un puro ricordo. I 6 giorni d’insegnamenti di Sua Santità previsti a marzo 2011 sono stati cancellati e chi lo segue per ascoltare le sue parole di saggezza dovrà accontentarsi, e non è poco, degli insegnamenti che darà a Sarnath dal 12 al 16 gennaio 2011. E noi ci saremo. Il che fa dire che è bene non perdere l’occasione di poter ascoltare Sua Santità particolarmente quando conferisce i suoi insegnamenti. Comunque è ormai da molti anni che gli organi di rappresentanza, come il Parlamento ed il Governo in esilio, vengono democraticamente eletti dagli esuli dal Paese delle Nevi e che è in atto un importante dibattito e consultazioni tra gli esuli Tibetani per eleggere il prossimo Primo Ministro. Fonti autorevoli dell’Uffico di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala confermano che  già da un po’ di tempo Sua Santità dice che andrà in pensione. Read the rest of this entry »

Il libro di R. Bultrini “Il demone e il Dalai Lama” è sul web
Nov 28th, 2010 by admin

1

ll libro di Raimondo Bultrini “Il demone e il Dalai Lama” Editore: Baldini Castoldi Dalai , vedi Tibet:lo spirito diabolico alleato della Cina contro il Dalai Lama, è liberamente disponibile alla lettura in versione integrale su internet al seguente link http://books.google.co.in/books?id=1WLBD3TjDDYC&lpg=PP1&ots=RgEV-EJuOJ&dq=raimondo+bultrini+demone+dalai&pg=PP1#v=onepage&q&f=false, Di cosa parla il libro: “Il demone e il Dalai Lama”? Shugden, demone “feroce” del Pantheon tibetano nato nel 1600, ritorna, dopo secoli di oblio, a scatenare paure e tensioni tra la comunità tibetana esule in India. Alla morte del tredicesimo Dalai Lama, il suo culto riemerge per opporsi, attraverso una sorta di fratellanza massonica, alla tradizione del buddismo tibetano. 

Read the rest of this entry »

L’equilibrio instabile tra India e Cina
Nov 27th, 2010 by admin

India e Cina: l’equilibrio instabile tra l’Himalaya e il sub-continente, di Romeo Orlandi ISPI

L’ombra lunga della storia si proietta nella politica estera indiana e si avvinghia con l’emersione della cronaca. È un rapporto complesso, chiaroscurale, sicuramente non definito e non definitivo. Il ricordo della rovinosa guerra con la Cina del 1962 si mescola con l’esplosione dei rapporti economici. La Cina è riuscita a divenire il primo partner commerciale dell’India, scalzando una lunga supremazia statunitense. Pechino ha intercettato le aperture, prima timide e poi più convinte, di Delhi. Inoltre le 2 strutture economiche offrono spunti redditizi di complementarietà. La Cina può assicurare un’immensa base produttiva, l’India una valida piattaforma ingegneristica e progettuale. … Read the rest of this entry »

Il Parlamento europeo chiede alla Cina il rispetto della lingua tibetana
Nov 26th, 2010 by admin

ue-flagIn risposta alle recenti manifestazioni nel Qinghai, ovvero nell’Amdo Tibet, contro la sostituzione della lingua tibetana con quella cinese come materia d’insegnamento nelle scuole tibetane, il Parlamento Europeo in una mozione del 25.11.10 ha esortato il governo cinese a sostenere “vera politica bilingue, in cui tutte le materie possono essere insegnate in lingua tibetana “.

Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede al governo cinese di rispettare la lingua madre del popolo tibetano. Il Parlamento Europeo ha condannato il piano delle autorità cinesi ‘di rendere il cinese la lingua principale di insegnamento in Tibet”. La risoluzione ha condannato il “l’intensificazione del giro di vite sull’esercizio delle libertà fondamentali, culturali, linguistiche, religiose ed altre” sui sei milioni di tibetani. Read the rest of this entry »

Il Dalai Lama si ritira dagli affari amministrativi, non da quelli religiosi
Nov 25th, 2010 by admin

Sua Santità il Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama

Il Dalai Lama si propone di andare in pensione l’anno prossimo come capo del governo tibetano in esilio poiché intende ridurre il suo ruolo cerimoniale e ridimensionare il suo carico di lavoro, così ha dichiarato il suo portavoce Tenzin Taklha all’AFP il 23.11.10. Il Parlamento tibetano in esilio si riunirà nel marzo 2011 per sapere dal Dalai Lama in che forma vorrà realizzare il suo progetto. Intanto continuano in Tibet proteste e arresti contro l’occupazione cinese, e si ha notizia di una condanna a morte contro un giovane leader delle manifestazioni di Lhasa 2008. Il movimento tibetano in esilio, con sede dal 1960 a Dharamshala, nel 2001 per la prima volta ha direttamente eletto un leader politico. “Da allora, Sua Santità ha sempre detto di trovarsi in uno stato di semi-pensionato”, ha ribadito il portavoce Tenzin Taklha. “Negli ultimi mesi, Sua Santità è stato visto avvicinarsi al parlamento tibetano in esilio per discutere del suo eventuale ritiro.” Taklha ha sottolineato che il suo “pensionamento” sarebbe dal cerimoniale e dalle sue responsabilità come capo del governo, quali la firma di risoluzioni, non il suo ruolo di leader spirituale e figura di spicco per i tibetani.  “Questo non significa che lui si ritirerà come leader della lotta politica. E’ il Dalai Lama, così sarà sempre lui a guidare il popolo tibetano”, ha detto Taklha. Lo speaker del parlamento, Penpa Tsering, ha dichiarato all’Afp che “ogni tibetano vorrebbe che continuasse fino a quando la sua condizione fisica glielo consentirà”. .. Read the rest of this entry »

Tibet, è morto Jangpa Chung la: aveva riconosciuto il Panchen Lama
Nov 24th, 2010 by admin

Manifestazione per la liberazione del Panchen Lama.

Manifestazione per la liberazione del Panchen Lama.

Il religioso buddista venne inviato dal Dalai Lama a riconoscere l’undicesimo Panchen Lama, poi rapito dal governo cinese. Per questo fu condannato alla galera e poi agli arresti domiciliari da Pechino, che oggi è tornata ad attaccare il leader buddista. Jangpa Chung la, segretario della Commissione che riconobbe l’11mo Panchen Lama, è morto dopo undici anni di arresti domiciliari a Luding, nei pressi della città tibetana di Shigatse. Ne dà notizia il Tchrd, organizzazione internazionale che monitora le violazioni ai diritti umani compiuti dalla Cina nei confronti dei tibetani. Nel frattempo, Pechino ha accusato il Dalai Lama di “intorbidire le acque” con la sua proposta di ritirarsi dalla vita pubblica. Il 17 maggio del 1995, insieme a Chadrel Jampa Trinley Rinpoche, Jangpa Chung la venne arrestato all’aeroporto di Chengdu. I due erano rispettivamente segretario e presidente della Commissione per la ricerca della reincarnazione del Panchen Lama, la seconda carica spirituale più importante del buddismo tibetano. Read the rest of this entry »

Il Dalai Lama pensa al ritiro entro 6 mesi
Nov 22nd, 2010 by admin

Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama
Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama

Il leader del buddismo tibetano non può andare in pensione; può invece ritirarsi gradualmente dalla vita politica. Un processo, per la verità, iniziato nei primi mesi del 2001: da allora è il Parlamento tibetano in esilio a decidere sulle politiche regionali. Il Dalai Lama progetta di ritirarsi «fra alcuni mesi» a vita privata con la speranza di poter ritornare un giorno in patria. Lo ha rivelato lui stesso a New Delhi. Intervistato in un programma della tv indiana Cnn-Ibn. «Sono anch’io un essere umano. E se ho dei diritti umani, devo anche avere il diritto di ritirarmi». Così Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama e vincitore di un premio Nobel per la pace, annuncia ufficialmente o quasi la decisione di ritirarsi entro breve a vita privata. In futuro potrebbe anche «non esserci un quindicesimo Dalai Lama», ha precisato Tenzin Gyatso. O forse, invece, ha aggiunto con ironia, «ci sarà e la mia prossima reincarnazione potrebbe anche essere una donna, magari molto attraente». Read the rest of this entry »

Le cellule si rivitalizzano con la meditazione
Nov 20th, 2010 by admin

La meditazione fa bene a mente e corpo
La meditazione fa bene a mente e corpo

Cambiamenti psicologici positivi e una migliore salute delle cellule del corpo con la meditazione. Non solo migliore consapevolezza di sé, maggior controllo del dolore e altri benefici, la meditazione offre ancora altri vantaggi. Se precedenti studi hanno posto l’accento sulle succitate potenzialità, una nuova ricerca suggerisce che la meditazione fa bene alla psiche e anche alle cellule del corpo grazie a una migliore attività di un enzima importante per la salute delle cellule che si chiama “telomerasi”. Quindi, oltre ai benefici a livello psicologico, ecco i benefici anche a livello fisiologico. I telomeri sono sequenze di Dna, situate alla fine dei cromosomi che si accorciano ogni volta che una cellula si divide. Quando i telomeri scendono al di sotto di una lunghezza critica, la cellula non si divide correttamente e muore. Qui, suggeriscono gli scienziati, potrebbe intervenire l’enzima telomerasi ricostruendo e allungando i telomeri. Il nuovo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università della California Davis e di San Francisco, i cui risultati sono stati pubblicati su Psychoneuroendocrinology. In questo studio è stato dimostrato come in chi pratica la meditazione vi fosse un netto miglioramento delle funzioni psicologiche accompagnato da un più alto livello di telomerasi. «Il messaggio da portare a casa da questo lavoro non è che la meditazione aumenta direttamente l’attività della telomerasi e quindi per la salute di una persona e longevità. Piuttosto, la meditazione può migliorare una persona, il benessere psicologico e di conseguenza questi cambiamenti sono legati alla telomerasi nelle cellule immunitarie, che ha le potenzialità per promuovere la longevità di quelle cellule. Le attività che aumentano il senso di benessere di una persona possono avere un profondo effetto sulla maggior parte degli aspetti fondamentali della loro fisiologia», sottolinea il dottor Clifford Saron del Davis. Jacobs TL, Epel ES, Lin J, Blackburn EH, Wolkowitz OM, Bridwell DA, Zanesco AP, Aichele SR, Sahdra BK, Maclean KA, King BG, Shaver PR, Rosenberg EL, Ferrer E, Wallace BA, Saron CD  Intensive meditation training, immune cell telomerase activity, and psychological mediators. Psychoneuroendocrinology 2010 Oct 28. … Read the rest of this entry »

I pieni poteri del Dalai Lama
Nov 18th, 2010 by admin

Sua Santità il Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama

di Piero Verni (Il Riformista – 17 novembre 201)

Quando, quel 17 novembre 1950, i membri del governo tibetano vennero a chiedermi di assumere subito la carica di capo dello stato fui preso dal panico. Avevo solo sedici anni, nessuna esperienza politica e per di più i miei studi non erano ancora terminati. All’inizio tentai di rifiutare ma poi mi convinsi che non c’erano alternative, non potevo evitare le mie responsabilità”. Con queste parole il Dalai Lama mi raccontò come fu che assunse la carica di leader politico, oltre che spirituale, della nazione tibetana.

Il Tibet nel 1950 era uno stato arcaico. Una nazione isolata e ferma nel tempo. Era riuscita ad evitare di essere coinvolta nella grande tempesta della seconda guerra mondiale ma negli anni ’40 una serie di difficili crisi politiche avevano messo a repentaglio l’equilibrio interno del Paese. Ma queste pur gravi tensioni si rivelarono presto poca cosa rispetto al ben più grave pericolo che si andava profilando all’orizzonte del Tetto del Mondo. Il 7 ottobre 1950, le truppe della neonata Cina maoista cominciavano l’invasione del Tibet attaccando la frontiera in sei luoghi diversi. La perfetta macchina bellica dell’Armata Rossa aveva in  poco tempo sbaragliato la pur eroica resistenza del piccolo esercito tibetano e il 17 ottobre Chamdo, capitale della regione dell’Amdo, era caduta. … Read the rest of this entry »

Il Dalai Lama e la gioia per la liberazione di Aung San Suu Kyi
Nov 14th, 2010 by admin

aung-sang-su-kyiIn proposito, proprio oggi Sua Santità il Dalai Lama, che è in esilio dal suo Tibet dal 1959, ha così dichiarato: Accolgo con favore la notizia della liberazione della collega Premio Nobel Aung San Suu Kyi. Estendo il mio pieno sostegno e solidarietà al movimento per la democrazia in Birmania e colgo l’occasione per appellarmi alle persone che amano la libertà in tutto il mondo per sostenere questi movimenti non-violenti.
Prego e spero che il governo della Repubblica popolare cinese rilasci il collega Premio Nobel Liu Xiaobo ed altri prigionieri di coscienza che sono stati imprigionati per aver esercitato la loro libertà di espressione”.

Aung San Suu Kyi, la leader democratica divenuta un’icona della libertà e della brutalità della giunta birmana, è stata liberata. Dialogo, unità, riconciliazione sono gli slogan del suo primo discorso in pubblico. La Signora ha detto di voler incontrare anche il dittatore Than Shwe e di non conservare alcun odio verso i suoi carcerieri. La leader storica della battaglia per la democrazia ha salutato la folla radunatasi fuori della sua casa. Appare molto magra, ma determinata. Fra l’altro ha affermato: “Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere il nostro scopo”. Secondo testimoni la signora, che ha salutato la folla radunatasi da ieri fuori della sua casa, appare molto magra, ma determinata. Fra l’altro ha affermato: “Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere il nostro scopo”. Guarda qui il suo primo videomessaggio http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Notizie/Asia%20e%20Oceania/2010/birmania-videomessaggio-san-suu-kyi-youtube/birmania-videomessaggio-san-suu-kyi-youtube.php .

Read the rest of this entry »

Dalai Lama: il Tibet è un problema ecologico e culturale, oltre che per i diritti umani
Nov 9th, 2010 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: Alcuni funzionari cinesi pensano che noi tibetani siamo anti – cinesi. Non è vero, non lo siamo mai stati. Naturalmente, siamo contrari alle decisioni politiche e alle ingiustizie perpetrate in Cina, ma non siamo contro il popolo cinese".
Sua Santità il Dalai Lama: Alcuni funzionari cinesi pensano che noi tibetani siamo anti – cinesi. Non è vero, non lo siamo mai stati. Naturalmente, siamo contrari alle decisioni politiche e alle ingiustizie perpetrate in Cina, ma non siamo contro il popolo cinese”.

Alla Conferenza internazionale di sostegno al Tibet, il leader buddista ricorda che tutto il mondo ha interesse a preservare l’ecologia e anche la cultura tibetana, minacciate dalla politica cinese. Grande solidarietà da molti Paesi e l’auspicio di maggiori rapporti con il popolo e i politici cinesi.

La 6° Conferenza Internazionale dei Gruppi di Sostegno al Tibet, organizzata dal Gruppo di Coordinamento indiano per la Causa Tibetana, è iniziata il 5 novembre a Surajkund, vicino New Delhi in India, alla presenza di autorità internazionali. Il Dalai Lama ha lanciato un appello alla comunità internazionale di considerare la questione tibetana non solo per i diritti umani, ma anche per l’ecologia e la cultura. Il primo incontro ebbe luogo a Dharamsala, nell’ormai lontano 1990, seguito da quelli di Bonn (1996), Berlino (2000), Praga (2003) e Bruxelles (2007). Read the rest of this entry »

A processo tre scrittori tibetani, per avere parlato delle proteste del 2008
Nov 7th, 2010 by admin

L’ultima iniziativa di Pechino è il tentativo di togliere il tibetano come lingua d’insegnamento in molte scuole tibetane, per sostituirlo con il mandarino cinese.
L’ultima iniziativa di Pechino è il tentativo di togliere il tibetano come lingua d’insegnamento in molte scuole tibetane, per sostituirlo con il mandarino cinese.

Arrestati da mesi, sono accusati di separatismo per avere scritto su una rivista in lingua tibetana. In processo hanno risposto che le stesse cose sono state scritte su molti giornali cinesi. Prosegue il tentativo di Pechino di annullare l’identità di una popolazione. Tre noti scrittori tibetani, detenuti da mesi, sono stati processati il 28 ottobre dal Tribunale di Aba (Ngaba in tibetano, nel Sichuan) per “attività che istigano a dividere la Nazione”. Prosegue inesorabile la persecuzione delle autorità cinesi contro l’identità e la lingua tibetana. Jangtse Donkho, Buddha e Kalsang Jinpa sono stati arrestati a giugno e a luglio per gli articoli da loro scritti sul giornale locale in lingua tibetana Shar Dungri (Montagna innevata orientale) sulle proteste tibetane del 2008. …  Read the rest of this entry »

Lettera aperta al presidente Obama da organizzazioni tibetane in esilio
Nov 5th, 2010 by admin

L'appello al presidente Obama per salvaguardare la lingua tibetana.

L'appello al presidente Obama per salvaguardare la lingua tibetana.

Le organizzazioni chiedono al presidente degli Stati Uniti il sostegno nella lotta contro la sostituzione del tibetano con il cinese nelle scuole, e una collaborazione con il governo indiano nella difesa dei diritti umani del Tibet. Quella di domani è la prima visita di Stato di Obama in India.

4 novembre 2010

Caro presidente Barack Obama,

Accogliamo con piacere il vostro arrivo in India, la più grande potenza asiatica democratica del mondo. Oltre a essere la patria di più di un miliardo di persone, che rappresentano una moltitudine di gruppi etnici e affiliazioni religiose, l’India ha accolto più di 100mila profughi tibetani. … Read the rest of this entry »

Anche l’India si mobilita in difesa della lingua tibetana
Nov 2nd, 2010 by admin

Tenzin Choedon: "Il linguaggio è fondamentale, e questo attacco alla lingua tibetana dimostra il tentativo di Pechino di assimilare le due culture. Noi vogliamo dire che questa politica è discriminatoria e sbagliata".

Tenzin Choedon: "Il linguaggio è fondamentale, e questo attacco alla lingua tibetana dimostra il tentativo di Pechino di assimilare le due culture. Noi vogliamo dire che questa politica è discriminatoria e sbagliata".

Dopo la decisione di rimpiazzare il tibetano con il cinese han, gli studenti dell’altopiano sono scesi in piazza a manifestare. Oggi si aggiungono anche i giovani indiani, che chiedono il rispetto delle culture. Una marcia a lume di candela per sostenere la protesta degli studenti tibetani, che chiedono al governo cinese di smetterla di attaccare lingua e tradizioni dell’altopiano. L’hanno organizzata gli Studenti per il Tibet libero, un gruppo composto da esuli tibetani che oggi vivono in India, ieri, 1 novembre. La scorsa settimana circa 6mila giovani tibetani erano scesi in piazza nella provincia di Amdo – che i cinesi chiamano Qinghai – per protestare contro la decisione del governo di eliminare i libri di testo e le ore di insegnamento in tibetano. Gli studenti delle province confinanti hanno manifestato solidarietà, e accusano i cinesi di etnia han – maggioritaria nel Paese – di aver lanciato una campagna di distruzione della cultura tradizionale. Tenzin Choedon, direttore degli Studenti per il Tibet libero, spiega: “Il linguaggio è fondamentale, e questo attacco alla lingua tibetana dimostra il tentativo di Pechino di assimilare le due culture. Noi vogliamo dire che questa politica è discriminatoria e sbagliata”. Il problema per una volta non riguarda soltanto il Tibet. Nel luglio del 2010, circa 8mila cinesi han si sono impegnati contro la decisione di Pechino, che voleva rimpiazzare il cantonese con il mandarino. Read the rest of this entry »

»  Substance:WordPress   »  Style:Ahren Ahimsa