il terremoto: la deportazione dei nomadi, la mobilitazione dei monaci e il colloquio sino-tibetano.
Dal 2006 decine di migliaia di nomadi tibetani sono stati deportati nelle città e obbligati a lasciare le loro tende e i loro armenti per essere forzatamente urbanizzati
Il violento terremoto che due settimane fa ha colpito i territori tibetani della regione del Qinghai offre a Piero Verni lo spunto per una riflessione su quanto è accaduto in quel remoto territorio e per una valutazione politica dell’atteggiamento della dirigenza cinese ancora una volta sorda all’appello del Dalai Lama e della popolazione locale. L’articolo è apparso sul blog di Piero Verni , www.freetibet.eu .
Il terremoto “cinese” e la deportazione dei nomadi tibetani.
Tutti avrete letto nei giorni scorsi le terribili notizie del violento terremoto che il 14 aprile ha devastato ampie aree dei territori tibetani a cavallo tra Amdo e Kham incorporati nella regione cinese del Cinghai. … Read the rest of this entry »
Arresti sistematici di scrittori ed intellettuali tibetani
Ovunque in Tibet è capillare il controllo della polizia ed esercito cinese
Leader di gruppo tibetano denuncia che la Cina arresta in modo continuo intellettuali, scrittori, educatori tibetani, per “devastare la società tibetana”. In questa ottica si inquadra il recente arresto dello scrittore Shogdung. “L’arresto di Shogdung va inquadrato nell’arresto di molti importanti tibetani scrittori, artisti, educatori”. Tenzin Choeying, leader del gruppo “Students for Free Tibet”, spiega ad AsiaNews come la Cina stia colpendo in modo sistematico gli artisti tibetani, per impedire loro di raccontare al mondo il dramma di un popolo. Lo scrittore tibetano Tra Gyal, noto anche come Shogdung e con altri pseudonimi, è stato arrestato il 23 aprile sera a Xining, capitale del Qinghai. La polizia gli ha anche sequestrato 2 computer e molti scritti. Chi lo conosce, dice che può essere stato arrestato per il libro Distinguere fra il cielo e la terra , pubblicato in tibetano, che critica Pechino per la sanguinosa repressione adottata dopo le proteste antigovernative in Tibet nel marzo 2008, libro che la polizia sta sequestrando in tutte le librerie. Oppure anche perché, dopo il grave terremoto del Qinghai, ha criticato le autorità per l’inefficienza dei soccorsi e ha raccolto donazioni private per aiutare le vittime. … Read the rest of this entry »
Yushu tra i fantasmi del sisma censurato
Monaci tibetani impegnati a salvare i sopravvissuti: ora le autorità cinesi li cacciano via.
Viaggio nella regione di Yushu tra i fantasmi del sisma censurato.
Il disastro di due settimane fa in Cina rischia di trasformarsi in terremoto politico. Il regime continua a ignorare la tragedia. Alcuni monaci buddisti accorsi per aiutare la popolazione sono stati cacciati dai funzionari del partito comunista. Migliaia di superstiti scavano ancora. Il terremoto che il 14 aprile ha sconvolto la contea di Yushu, nella regione tibetana del Qinghai, rischia di trasformarsi in un sisma politico per l’intera Cina. Migliaia di monaci buddisti, accorsi da tutte le zone del Tibet storico per aiutare la popolazione, sono stati cacciati dai funzionari del partito comunista. … Read the rest of this entry »
Per i monaci i morti per il sisma del Kham Qinghai sono forse 10.000
I monaci tibetani della zona, i primi ed i più attivi nel portare degli aiuti effettivi, dicono che le vittime del terremoto sono tra 4 e 10mila, basandosi sulle preghiere chieste dai familiari e sul numero dei corpi cremati, e non 2.220 come indicato dalle autorità cinesi.
Il governo parla di circa 2mila morti, i monaci dicono che sono tra 4 e 10mila basandosi sulle preghiere chieste dai familiari e sul numero dei corpi cremati. Intanto la polizia arresta un noto scrittore tibetano, colpevole di avere criticato le autorità. Il governo dice che fino a 2 giorni fa sono stati accertati 2.220 morti e ci sono ancora solo 70 dispersi, per cui la cifra appare definitiva. Zhang Guangrong, vicegovernatore del Qinghai, ha insistito ieri che il calcolo del governo è preciso e basato su tutti i ritrovamenti accertati e che tutti i gruppi di ricerca hanno sempre indicato ogni corpo rinvenuto. Ma non meno sicuri sono i monaci della zona, che sono stati tra i primi e più assidui soccorritori, che si basano sui racconti dei fedeli che chiedono preghiere per i loro defunti e sul numero dei corpi cremati nelle cerimonie funebri. Ad esempio, i monaci del monastero di Jiegu dicono che il solo 17 aprile hanno cremato 2.110 corpi. … Read the rest of this entry »
I terremotati del Tibet Qinghai denunciano la mancanza di aiuti
Soldati cinesi bloccano i monaci dei monasteri della regione di Yushu nel Kham che intendono portare aiuto alle popolazioni terremotate
A 10 giorni dal sisma, mancano ancora tende, cibo, generi essenziali. In molti luoghi sono arrivati, ma non sono distribuiti, o lo sono in modo casuale e a danno di anziani e feriti. Le testimonianze dei locali. Il ruolo del monaci tibetani, cuore dei soccorsi. A 10 giorni dal sisma che ha devastato il Qinghai, i soccorsi risultano ancora male organizzati e spesso inadeguati, costringendo gran parte degli sfollati a passare le gelide notti in rifugi di fortuna, a 4mila metri di altezza. Nella città di Jiegu, sede della Prefettura autonoma di Yushu, molte vittime ancora non hanno nemmeno una tenda e molti tra coloro che le hanno ricevute dicono che sono solo un “ornamento”. … Read the rest of this entry »
Xining: arrestato Tagyal noto scrittore tibetano
lo scrittore tibetano Tagyal: arrestato per aver criticato le autorità cinesi nella gestione dei soccorsi ai terremotati?
A Xining, la capitale della provincia del Qinghai terremotato, la polizia cinese ha tratto in arresto lo scrittore tibetano Tagyal che, sotto il “nom de plume ” Shogdung, faceva parte dello staff di una casa editrice locale, la Nationalities Publishing House. La notizia è stata pubblicata nel sito The highpeakpureearth.com che ha tradotto due blog apparsi sul sito tibetano www.sangdhor.com . Il 23 aprile, Tagyal, 45 anni (nella foto), è stato prelevato dal suo ufficio e condotto nella sua abitazione, sottoposta a un’accurata perquisizione. La sera dello stesso giorno, gli ufficiali di polizia si sono nuovamente presentati e hanno sequestrato i suoi due computer. Più tardi, forniti di regolare mandato, hanno tratto in arresto lo scrittore che è stato portato al locale ufficio di polizia. Alla moglie e alle figlie non è stato consentito incontrarlo e, al momento, non si conosce il luogo della sua detenzione. … Read the rest of this entry »
Il Panchen Lama ha 21 anni, l’hanno rapito da 15 anni
L’unica immagine disponbile del Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima
Oggi, 25 aprile 2010, è il 21° compleanno del Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima, che le autorità cinesi “trattengono” con i genitori in luogo ignoto da quando aveva 6 anni. Ospitiamo un intervento del Prof. Samdhong Rinpoche, primo ministro del governo tibetano in esilio che ha sede a Dharamsala (India) . – Mobilitiamoci per la sua liberazione inviando un messaggio a Du Qinglin, Ministro del Fronte Unito per il Lavoro. Trovate la lettera collegandovi al sito: http://org2.democracyinaction.org/o/5380/p/dia/action/public/?action_KEY=2547
– Scrivete una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri http://win.italiatibet.org/history/dirittiumani/prigionieri/PL_consiglioministri.ht m
– Scrivete una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite http://win.italiatibet.org/history/dirittiumani/prigionieri/PL_segretarioonu.htm Il Panchen Lama, ha il compito, dopo la morte del Dalai Lama, di riconoscerne la nuova reincarnazione. L’attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso, ha riconosciuto come Panchen Lama il giovane Gedhun Choekyi Nyima il 14 maggio 1995. Pochi giorni dopo la polizia ha rapito il bambino di 6 anni e la sua famiglia, da allora scomparsi nonostante ripetute richieste delle Nazioni unite e di organizzazioni internazionali di poterli almeno incontrare. Nel novembre 1995 la Cina ha “scelto” Gyaltsen Norbu come “vero” Panchen Lama, per attuare uno stretto controllo sulla pratica religiosa nella regione. Di recente Norbu ha fatto ingresso anche nella vita politica nazionale, partecipando ai lavori dell’Assemblea nazionale del popolo il mese scorso [più precisamente alla Conferenza politica consultiva del popolo cinese – ndr]. Mi appello a tutta la gente che ama la giustizia affinché chiedano al Partito comunista cinese di liberare il nostro Panchen Lama, che le autorità cinesi tengono nascosto al mondo da quando aveva 6 anni. …
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La Cina scaccia da Yushu i monaci: i primi soccorritori ed i più amati dalla popolazione
Un monaco tibetano nel momento del salvataggio d'un terremotato a Yushu
Al Dalai Lama è impedito di portare conforto alla sua gente, proprio dove è nato. La catastrofe è molto più grave di quanto dichiarato ufficialmente, si parla di 8.000 morti. Rifiutati gli aiuti internazionali e proibito l’accesso alla zona colpita alla stampa internazionale. Sosteniamo i superstiti tramite le associazioni italiane impegnate nei soccorsi con operatori direttamente sul posto: – ROKPA Italia onlus info@rokpaitalia.it www.rokpaitalia.it – www.rokpa.org ROKPA YUSHU Earthquake BLOG : http://rokpa-yushu-relief.org/wordpress/ ; – S.O.S. TIBET – Assisi (PG) http://www.sostibet.org/ email: info@sostibet.org ; – ASIA Onlus http://www.asia-onlus.org/ .
Il governo cinese, secondo l’Associated Press, ha ordinato ai monaci tibetani di tornare nei loro monasteri, sono gli stessi monaci che si sono attivati per primi, ed efficacemente, a portare soccorso alla popolazione di Yushu Kyegudo nella tradizionale Provincia tibetana del Kham, che è stata colpita da un disastroso terremoto di magnitudo 6,9. I sopravvissuti del catastrofico terremoto sono concordi nel dire che i monaci tibetani hanno contribuito per primi a portare cibo, erigere tende, scavare tra le macerie e cremare i morti.
“Ora, i monaci buddisti che hanno risposto per primi vengono scacciati dalla zona del disastro e dall’attenzione dei media di Stato, apparentemente messe da parte per il disagio che prova Pechino per il loro eroismo ed il loro prestigio” ha riferito l’AP. … Read the rest of this entry »
La Cina ricorda i morti del Qinghai ma proibisce il soccorso dei monaci tibetani
Il piccolo Tenzin con le ferite causategli dal terremoto.
Tre minuti di silenzio a Jiegu, vicino all’epicentro del terremoto. Silenzio anche a una riunione del Politburo. Il bilancio dei morti è giunto a 2064. Monaci tibetani dal Sichuan allontanati dalle operazioni di soccorso. Aiuti da monasteri tibetani distribuiti solo attraverso i canali ufficiali. In tutta la Cina si celebra oggi una giornata di lutto per le vittime del terremoto nel Qinghai. Bandiere sventolano a mezz’asta davanti a tutti gli edifici pubblici; incontri di svago e trasmissioni leggere sono bandite. Nella capitale, un incontro del Comitato permanente del Politburo, con i vertici del Partito e dello Stato, è iniziato con minuti di silenzio. … Read the rest of this entry »
Terremoto in Tibet, crescono le vittime: oltre 2050 ed il Dalai Lama chiede di visitarle
Il dolore incontenibile della popolazione che ha visto distruggere famiglie e case dal sisma
La Cina blocca l’accesso alla zona colpita dal sisma alle organizzazioni internazionali, squadre di soccorritori giapponesi specializzati nel salvataggio bloccate prima di raggiungere la zona dove realizzare l’intervento, vedi http://www.dossiertibet.it/node/10663 Timori per l’arrivo della neve proprio sull’epicentro del terremoto. Monaci tibetani affermano che il bilancio delle vittime è molto più alto. La Cina ha decretato per domani una giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime del terremoto nel Qinghai, mentre proprio oggi il bilancio dei morti è giunto a 2050 morti. Altri 195 persone sono disperse. Ma il numero, spiegano dal posto, è destinato a salire. Nell’aiuto alla popolazione colpita lavorano anche centinaia di monaci tibetani della zona o delle province vicine. Secondo loro il bilancio dei morti e molto più alto di quello ufficiale. Un monaco di Jiegu ha dichiarato che solo il 17 aprile essi hanno cremato 2100 salme. I monaci dei diversi monasteri dell’altopiano – autorità riconosciute per la popolazione locale – avvertono che il numero delle vittime potrebbe crescere di molto. Sono centinaia, dicono, i sopravvissuti che portano i corpi dei loro cari direttamente nei monasteri, senza registrarli presso le autorità, proprio per evitare le cerimonie funebri comuni.
Il Consiglio di Stato ha decretato che domani tutte le bandiere della nazione, alle ambasciate a ai consolati nel mondo saranno issate a mezz’asta. Anche gli intrattenimenti saranno sospesi. … Read the rest of this entry »
Terremoto in Tibet: intervista a Robbie Barnett
I monaci tibetani sono stati i primi ad attivarsi negli aiuti ai terremotati.
Pubblichiamo la traduzione dell’intervista a Robbie Barnett sul terremoto nella regione del Kham pubblicata sull’edizione on line di Le Monde il 16 aprile. Dal 1998, Robbie Barnett dirige il Programma di Studi Tibetani, di cui è stato anche fondatore, presso la Columbia University. Giornalista e scrittore, è autore di numerosi testi sulla situazione del Tibet contemporaneo. Dal 2000 al 2005 ha tenuto corsi estivi per studenti stranieri presso la Tibet University di Lhasa.
Quali potrebbero essere i sentimenti dei laici e dei monaci tibetani nei confronti delle autorità cinesi a un anno dalle decine di manifestazioni avvenute nel Qinghai e nelle regioni confinanti?
In linea generale vi è un normale senso di gratitudine da parte dei tibetani per qualsiasi tipo di aiuto ricevuto dal governo o dal popolo cinese, quale che sia la storia del passato, e molto probabilmente ciò si verificherà anche in questo caso. … Read the rest of this entry »
Dalai Lama: voglio andare tra i terremotati
Sua Santità il Dalai Lama: "Mi congratulo con la comunità monastica, i giovani e le molte altre persone provenienti da aree vicine per il loro sostegno e l’assistenza alle famiglie di coloro che hanno perso tutto".
Sua Santità il Dalai Lama è desideroso di portare cordoglio e solidarietà alla sua gente colpita dal terremoto. Guarda ed ascolta la conferenza stampa di Sua Santità il Dalai Lama: l’appello per la ricostruzione. http://dalailama.com/webcasts/post/102-his-holiness-talks-to-the-press-about-the-earthquake-in-kyigudo/2565
MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ IL DALAI LAMA
Come ho accennato brevemente subito dopo aver sentito la notizia, sono rimasto profondamente addolorato per gli effetti del devastante terremoto nella Prefettura autonoma tibetana Yushu (tibetano: Kyigudo), della provincia del Qinghai, che ha portato alla tragica perdita di molte vite, un gran numero di feriti e gravi perdite di beni. A causa della distanza fisica, per il momento non sono in grado di confortare direttamente le persone colpite, ma vorrei che sappiano che prego per loro. .. Read the rest of this entry »
I tibetani di Yushu chiedono alle autorità cinesi d’invitare il Dalai Lama
Donne tibetane tra le macerie delle loro case a Gyegu, Yushu
I tibetani di Yushu hanno chiesto al presidente cinese Hu Jintao e al premier Wen Jiabao di invitare il Dalai Lama per consentirgli di visitare le aree colpite dal terremoto. In una lettera pubblicata sul sito web boxun.com, gli abitanti della Contea chiedono ai leader cinesi di mettere da parte le divergenze politiche con il capo tibetano e di permettergli di recarsi nelle aree devastate dal sisma per offrire le sue preghiere alle vittime. Nel ringraziare la dirigenza cinese per “i solleciti aiuti prestati dall’esercito e da differenti settori della società civile”, i tibetani ribadiscono la loro “incrollabile fede negli insegnamenti del Buddha” e “la profonda fede in Sua Santità il Dalai Lama”. “Poiché questo è un momento di grande dolore, sia fisico sia mentale, avvertiamo la necessità che il Dalai Lama visiti le zone colpite dal terremoto, preghi per le anime dei defunti e arrechi sollievo ai nostri cuori affranti”. “In questo giorno” – prosegue la lettera – “chiediamo al presidente Hu e al premier Wen di provare sentimenti di compassione e di esaudire questo nostro desiderio”. “Non siamo motivati da altre mire se non da quelle religiose” – conclude il testo – “solo la presenza del Dalai Lama può lenire le nostre ferite”. … Read the rest of this entry »
Terremoto sull’altipiano tibetano a Yushu: oltre 600 morti
Yushu completamente distrutta dal terremoto
Migliaia di persone sotto le macerie, tra cui moltissimi studenti. Il Dalai Lama prega per i defunti.
L’Orfanotrofio ROKPA a Yushu non esiste più: appello di sostegno ai soccorsi. Difficoltà per le squadre di soccorso e i mezzi pesanti di raggiungere la zona colpita. Hu Jintao promette “sforzi con ogni mezzo”. Il ministero della propaganda blocca i giornalisti. Iniziano le polemiche sulle scuole crollate, come nel Sichuan. Da Dharamsala in India, sede del suo governo tibetano in esilio, Sua Santità il Dalai Lama ha subito offerto le sue condoglianze alle vittime del terremoto a Kyigudo (in cinese: Yushu). “Sono profondamente addolorato per la perdita di vite umane e beni, a seguito del terremoto che ha colpito Kyigudo. Preghiamo per coloro che hanno perso la vita in questa tragedia e per le loro famiglie e le altre persone che sono state colpite. Per loro si terrà una preghiera speciale al tempio principale Tsuglagkhang qui a Dharamsala. È mia speranza che ogni possibile assistenza e soccorso raggiunga la popolazione. Io stesso sto studiano come posso contribuire a questi sforzi ”. Migliaia di sopravvissuti al terremoto di Yushu (Qinghai) hanno passato la notte in ripari di fortuna o all’aperto, con temperature sotto lo zero, mentre nella zona arrivano squadre specializzate di soccorso. E SOSTIENI I SOCCORSI … Read the rest of this entry »
Dalai Lama in Svizzera per cinque giorni
Sua Santità il Dalai Lama
Obama-Hu al telefono; Iran, G20 ma anche Tibet e Taiwan. Il Dalai Lama in Svizzera.
Lunga conversazione telefonica nella notte italiana tra il presidente Usa, Barack Obama, e il collega cinese, Hu Jintao: al centro dei colloqui soprattutto l’Iran, ma anche gli impegni del G20 per garantire la ripresa economica e anche le relazioni bilaterali, messe in crisi di recente dalla decisione di Washington procedere alla vendita di armi statunitensi a Taiwan e dalla scelta di Obama di ricevere alla Casa Bianca il Dalai Lama.
Il Dalai Lama sarà in Svizzera, la prossima settimana, per partecipare alla conferenza che si svolgerà al Centro congressi di Zurigo dal 9 all’11 aprile, interamente dedicata al tema dell’altruismo e dell’empatia nei sistemi economico-produttivi http://www.dalailamazurich.ch/ . … Read the rest of this entry »
Pechino: la nuova ferrovia della seta
Pechino programma una rete di treni superveloci per tutta l’Eurasia che cambierà la politica e l’economia del continente di Francesco Sisci
La vecchia via della seta era fatta di piste nel deserto che cambiavano col vento, seguivano l’istinto dei cammelli verso l’acqua, la memoria di anziane guide senza patria, a cavallo di culture e passi di montagna inaccessibili. … Read the rest of this entry »