In occasione del conferimento delle chiavi della città di Venezia il Dalai Lama ha ricordato un suo predecessore che impedì a Kublai Khan il massacro di decine di migliaia di persone al tempo di Marco Polo.
”Fu un lama tibetano a convincere il Gran Khan, a sospendere l’esecuzione di 100.000 persone che dovevano essere gettate ogni anno nel fiume; il lama era un amico personale di Marco Polo,”ha esclamato il 73enne leader spirituale tibetano in esilio, nel discorso di ringraziamento per il conferimento della cittadinanza onoraria di Venezia da parte del Sindaco Massimo Cacciari.
“Oggi vorrei descrivere la situazione del Tibet. Le autorità comuniste cinesi hanno una visione estremamente restrittiva e miope. Considerano il popolo, la cultura, la religione del Tibet come un pericolo per la Cina e fanno uno sforzo per eliminarle. Abbiamo notato che i giovani tibetani nati in India conoscono meglio le tradizioni, la cultura, la religione del Tibet rispetto ai giovani tibetani nati in Tibet. Per cui è in atto un genocidio culturale”. Lo ha detto il Dalai Lama concludendo il suo intervento a Ca’ Farsetti, nel corso del Consiglio comunale straordinario durante il quale ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Venezia. ”Ma il passato è passato ed oggi i comunisti cinesi hanno un’ottica estremamente ristretta e poco lungimirante,”ha detto, accusando la Cina di ” cercare d’eliminare deliberatamente popolo tibetano, la sua cultura e religione. I monaci a Lhasa sono ora ridotti a una sparuta cinquantina, mentre erano un centinaio un paio di anni fa e migliaia nel 1959, l’anno in cui il popolo tibetano insorse pacificamente contro l’invasione della Cina di dieci anni prima. – … Read the rest of this entry »