Preghiera di Lunga Vita a Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama”Sono nato nell’Amdo e mi chiamavo Lhamo Dhondup, ma sono diventato un qualcuno in grado di spiegare il Dharma e di impegnarmi in discussioni fruttuose con gli scienziati. Credo di essere stato in grado di dare un contributo alla causa del Tibet ed alla preservazione del Buddhadharma.
18 settembre 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto la soglia della sua residenza, i rappresentanti dei gruppi che hanno offerto la cerimonia odierna, appartenenti alla Tibetan Women’s Association, ex studenti della Central School for Tibetans a Dalhousie e persone provenienti da Lhasa e dai distretti circostanti, gli si sono avvicinati per porgergli omaggio e dargli il benvenuto. Quindi, guidati da monaci che suonavano i corni, hanno scortato Sua Santità al tempio i cui pilastri e travi erano avvolti in tessuti colorati e ghirlande di petali di calendula. Il percorso dal cancello di Sua Santità alla porta del tempio era ricoperto da un tappeto rosso su cui erano sparsi petali di calendule.
Al passaggio di Sua Santità donne in costumi elaborati cantavano su entrambi i lati della navata. Davanti al tempio, si sono esibiti per dargli il benvenuto dei ballerini acrobatici Tashi Shölpa e Tro-gar. Quando gli fu offerto il tradizionale Chema-changphu di benvenuto, Sua Santità ne lanciò in aria qualche chicco, prese un pizzico di tsampa e immerse il dito in tazze di chang e latte.
Sua Santità camminò con passo sicuro verso l’ascensore e poi tutto intorno al tempio fino alla porta. Qua e là si fermò per parlare con i membri della folla e per benedire i rosari che gli porgevano. Come da sua abitudine, si fermò ad un certo punto per sorridere e salutare le persone radunate per vederlo sulla strada sottostante.
Nel tempio, Sua Santità si sedette su un trono ornato di ghirlande di petali di calendula. Indossò un cappello giallo da Pandit per ricevere il benvenuto dal Ven Samdhong Rinpoché, il Lama che presiedeva la cerimonia odierna, Rinpoché era affiancato nel guidare i lavori da, alla sua destra, Ven Lobsang Dhargyey, Lobpön del monastero di Namgyal e, alla sua sinistra, da Bari Rinpoché.
Furono quindi serviti tè, pane e riso dolce. Oggi, la cerimonia era basata sul testo “Concedere l’essenza dell’immortalità” composto dal Grande Quinto Dalai Lama in seguito ad una visione che ebbe di Guru Padmasambhava nella forma di Amitayus. Il rituale invocava gli Otto Aspetti di Guru Rinpoché e Khandro Yeshé Tsogyal. Nei momenti chiave della performance, Sua Santità indossava un Cappello rosso da Pandit. È stata recitata una preghiera che invocava i Protettori del Dharma del Tibet, inclusi i dodici Ten-mas, che Sua Santità compose negli anni ’70.
Il Ven Samdhong Rinpoché ed un rappresentante della Tibetan Women’s Association (TWA) hanno offerto un mandala a Sua Santità chiedendogli di vivere a lungo. Gli è stato poi offerto un vaso di nettare di lunga vita, liquore di lunga vita, pillole di lunga vita, una freccia di longevità adornata con uno stendardo di seta e torte rituali che rappresentano attività pacifiche, crescenti, di controllo e di forza. Gli vennero poi presentati vassoi con gli otto simboli di buon auspicio, sette emblemi reali e otto sostanze di buon auspicio.
Fu quindi recitata la preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta dai suoi due Tutori. Read the rest of this entry »
Ceremony Requesting His Holiness to Live Long
His Holiness the Dalai Lama: “I was born in Amdo and named Lhamo Dhondup, but I became someone able to explain the Dharma and engage in fruitful discussions with scientists. I believe I have been able to make a contribution to the cause of Tibet and to the preservation of the Buddhadharma.
September 18, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama reached the gate to his residence this morning, representatives of the groups offering today’s ceremony stepped forward to pay their respects and welcome him. They belonged to the Tibetan Women’s Association, former students of the Central School for Tibetans, Dalhousie, and people from Lhasa and the surrounding districts. Then, led by monks playing horns, these representatives escorted His Holiness to the temple.
The pillars and beams were wrapped in coloured cloth and hung with garlands of marigolds. The path from His Holiness’s gate to the temple door was laid with red carpet on which marigold petals were scattered.
Ornately costumed women sang on either side of the aisle as His Holiness drove through. In front of the temple, energetic Tashi Shölpa and Tro-gar dancers performed to welcome him. When the traditionally welcoming Chema-changphu was offered to him, he tossed a few grains in the air, took a pinch of tsampa and dipped his finger in cups of chang and milk.
His Holiness walked steadily to the lift and then all around the temple to the door. Here and there he paused to engage with members of the crowd and to bless rosaries they held out to him. As has been his custom he stopped at a certain point to smile and wave to people gathered to see him on the road below.
In the temple His Holiness took his seat on a throne festooned with garlands of marigolds. He put on a yellow Pandit’s Hat to receiving a welcome from Ven Samdhong Rinpoché, who was the Lama presiding over today’s ceremony, Rinpoché was joined in leading the proceedings by, to his right, Ven Lobsang Dhargyey, Lobpön of Namgyal Monastery and, to his left, by Bari Rinpoché. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama per i Buddisti del Sud Est Asiatico
Le condizioni possono essere avverse, ma puoi trasformarle a tuo favore. Il buddismo, ha osservato Sua Santità, non è solo una questione di fede nei Tre Gioielli, si tratta di esaminare le cose alla luce della ragione e della logica e generare pace mentale, che a sua volta contribuisce a creare pace nel mondo. Il che equivale ad adottare un approccio scientifico. E, se riesci a farlo, sarai un buddista del 21° secolo.
12 settembre 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Muovendosi su un golf cart dalla sua residenza al Tsuglagkhang, il tempio principale tibetano, quindi camminando dall’ascensore al tempio, Sua Santità il Dalai Lama ha sorriso ampiamente, felice di vedere le persone riunite per ascoltare i suoi insegnamenti. Delle circa 5000 persone presenti, 700 provenivano dai seguenti paesi del sud-est asiatico: Singapore, Malesia, Indonesia, Thailandia, Vietnam, Bangladesh e Laos.
Non appena Sua Santità si è insediato sul trono, un gruppo di monaci Theravada ha intonato un omaggio ai Tre Gioielli (Triratna Vandana) in Pali. È seguito dalla recitazione del “Sutra del Cuore” in tibetano e dei versi di saluto tratti da “Ornamento per chiare realizzazioni” e “La Saggezza fondamentale della Via di Mezzo”. Sono stati quindi serviti tè e pane.
“Vivo qui a Dharamsala da quando sono andato in esilio”, ha iniziato Sua Santità. “Oggi, tra coloro che sono qui riuniti, alcuni hanno una fede di lunga data nell’insegnamento del Buddha, altri non hanno alcun legame storico con esso. Le persone non possono essere costrette ad interessarsi al Dharma. È qualcosa a cui pensi e per cui sviluppi un interesse. Ad esempio, oggi in Cina sempre più persone apprezzano ciò che il Buddha ha insegnato perché dà origine alla pace mentale. Ciò non avviene come risultato della fede o della ripetizione delle preghiere, ma a causa del pensiero analitico.
“Tra i miei amici ci sono scienziati, che ammirano gli insegnamenti buddisti perché si basano sulla logica e sulla ragione. Sono attratti dalle ampie spiegazioni del funzionamento della mente e delle emozioni e dai metodi per raggiungere la pace mentale. Nei luoghi in cui il Buddhismo era storicamente poco conosciuto, c’è un crescente interesse, non tanto nei rituali e nelle preghiere, ma nell’uso della mente per raggiungere la pace interiore.
“La tradizione di Nalanda ha esaminato la mente e le emozioni ed ha stabilito cosa disturba la nostra pace mentale. Ha sviluppato tecniche per contrastare le emozioni distruttive. Tutte le tradizioni religiose del mondo trasmettono consigli che sono di aiuto e di beneficio per l’umanità. Ma il Buddhismo contiene anche intuizioni psicologiche che ci consentono di trasformare le nostre menti. La chiave è capire come funzionano le nostre menti e le nostre emozioni ed in questa stessa vita ridurre le emozioni distruttive come rabbia ed invidia.
“Lo scopo dell’insegnamento del Buddha è quello di ridurre gli stati mentali negativi. Non si tratta di fede, ma di apportare un cambiamento. Il Buddha si illuminò a Bodhgaya e successivamente insegnò le Quattro Nobili Verità. Queste descrivono la struttura generale del suo insegnamento. Quando arrivò al secondo giro della ruota del Dharma, insegnò la Perfezione della Saggezza, istruzioni da considerare alla luce della ragione. Posso dire che poiché l’insegnamento del Buddha è basato sulla ragione e sulla logica, ha il potenziale per beneficiare il mondo intero. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches for South-east Asian Buddhists
Conditions may be adverse, but you can turn them in your favour. Buddhism, His Holiness observed, is not just a matter of having faith in the three jewels, it’s about examining things in the light reason and logic and generating peace of mind, which in turn contributes to creating peace in the world.
September 12, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Riding in a golf-cart from his residence to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, and then walking from the lift to the temple, His Holiness the Dalai Lama smiled broadly, happy to see the people gathered to hear him teach. Of the estimated 5000 people present, 700 were from the following South-east Asia countries: Singapore, Malaysia, Indonesia, Thailand, Vietnam, Bangladesh and Laos.
As soon as His Holiness was settled on the throne, a group of Theravada monks chanted a Homage to the Three Jewels (Triratna Vandana) in Pali. This was followed by a recitation of the ‘Heart Sutra’ in Tibetan and the salutation verses from ‘Ornament for Clear Realizations’ and ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’. Tea and bread were served.
“I’ve been living here in Dharamsala since coming into exile,” His Holiness began. “Today, among those gathered here some have a long-standing faith in the teaching of the Buddha, others have no historical connection with it. People can’t be forced to take an interest in the Dharma. It’s something you think about and develop an interest in. For example, in China today more and more people appreciate what the Buddha taught because it gives rise to peace of mind. This occurs not as a result of faith or repeating prayers, but due to analytical thought.
“Among my friends are scientists, who admire Buddhist teachings because they are based on logic and reason. They are attracted by the extensive explanations of the workings of the mind and emotions and methods for achieving peace of mind. In places where Buddhism was historically not well known, there is growing interest, not so much in rituals and prayers, but in using the mind to achieve inner peace.
“The Nalanda Tradition examined the mind and emotions and established what disturbs our peace of mind. It developed techniques to counter the destructive emotions. All the world’s religious traditions convey advice that is of help and benefit to humanity. But Buddhism also contains psychological insight that enables us to transform our minds. The key is to understand how our minds and emotions work and in this very life to reduce destructive emotions like anger and jealousy. Read the rest of this entry »
Cerimonia di Lunga Vita per Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: “Da quando abbiamo lasciato il Tibet e siamo venuti in esilio, ho potuto servire le persone in tutto il mondo dall’India.
7 settembre 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Lo Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano, è stato decorato oggi in modo brillante nell’ambito di una cerimonia di preghiera per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama. I pilastri sono stati avvolti in un drappo con i colori della bandiera indiana e ghirlande di calendula. Il percorso attraverso il cortile era coperto da un tappeto rosso abbellito da simboli multicolori di buon auspicio, che, immediatamente prima dell’arrivo di Sua Santità è stato cosparso di petali di calendula.
Quando Sua Santità ha raggiunto il gate a bordo di un golf cart, il primo ministro dell’Arunachal Pradesh Pema Khandu si è fatto avanti per salutarlo e gli ha offerto una sciarpa di seta dorata. Lui ed altri Mönpa, abitanti del distretto di Tawang dell’Arunachal Pradesh, organizzatori dell’insegnamento di ieri e della cerimonia di lunga vita di oggi, hanno poi scortato Sua Santità al tempio. Quando il golf cart si è avvicinato all’ascensore sul lato orientale del tempio, una laica ed un laico Mönpa hanno offerto il tradizionale Chema Changpu come segno di benvenuto.
Mentre si dirigeva verso la porta del tempio, Sua Santità ha sorriso e salutato i presenti, fermandosi ad accettare una sciarpa da un bambino. All’interno del tempio si è recato davanti alla piattaforma per salutare la folla dei presenti . Poi ha preso posto sul trono. Alla sua destra sedevano i rappresentanti della comunità Mönpa e d alla sua sinistra erano presenti ex funzionari dell’Amministrazione Centrale Tibetana.
Il Primo Ministro Pema Khandu era accompagnato dalla moglie e dai figli, dal deputato dell’Arunachal Tapir Gao, dal Ministro dell’Istruzione Shri Pasang Dorje Sona, dai deputati di Lungla, Tawang, Kalatang e Dirang, nonché dal Presidente del DoKA – il Dipartimento degli Affari Karmik e Adhyatmik. Ai 1400 Mönpa che Sua Santità ha incontrato negli ultimi tre giorni si sono aggiunti, all’interno e intorno al tempio, 3500 tibetani locali ed altre persone interessate.
Ling Rinpoché, che ha presieduto la cerimonia, era seduto proprio di fronte a Sua Santità. Alla sua destra c’era Namgyal Lobpön Lobsang Dhargyey e alla sua sinistra Guru Tulku Rinpoché, ex abate del monastero di Tawang, e Khandro Tsering Ché-nga. Con loro c’erano diversi abati Mönpa. Read the rest of this entry »
Long Life Ceremony for His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama: “Since we left Tibet and came into exile I’ve been able to serve people extensively around the world from India.
September 7, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, was brightly decorated today as part of a ceremony to pray for the Long Life of His Holiness the Dalai Lama. The pillars were wrapped in cloth in the colours of the Indian flag and hung with garlands of marigolds. The path through the courtyard was covered with red carpet embellished with coloured auspicious symbols. Immediately before His Holiness was about to arrive it was strewn with marigold petals.
When His Holiness reached the gate in a golf cart, Arunachal Pradesh Chief Minister Pema Khandu stepped forward to greet him and offered a golden silk scarf. He and other Mönpas, people from Tawang District of Arunachal Pradesh, the organizers of yesterday’s teaching and today’s long-life ceremony then escorted His Holiness to the temple. As the golf cart approached the lift on the eastern side of the temple a Mönpa laywoman and layman offered the traditional Chema Changpu as a mark of welcome.
As he walked to the temple door, His Holiness smiled and waved to well-wishers, stopping to accept a scarf from a small boy. Inside the temple he came to the front of the platform to salute the congregation. He then took his seat on the throne. To his right sat representatives of the Mönpa community and to his left were present and former officials of the Central Tibetan Administration.
Chief Minister Pema Khandu was accompanied by his wife and children, Arunachal MP Tapir Gao, Education Minister Shri Pasang Dorje Sona, MLAs from Lungla, Tawang, Kalatang and Dirang, as well as the Chairman of DoKA – the Department of Karmik and Adhyatmik Affairs. The 1400 Mönpas His Holiness has met over the last three days were joined in and around the temple by 3500 local Tibetans and other interested people.
Ling Rinpoché, who presided over the ceremony, sat directly in front of His Holiness. To his right was Namgyal Lobpön Lobsang Dhargyey and to his left Guru Tulku Rinpoché, former Abbot of Tawang Monastery, and Khandro Tsering Ché-nga. With them were several Mönpa Abbots. Read the rest of this entry »
Lo Yoga d’Inseparabilità del Guru con Avalokiteshvara
Ven Samdhong Rinpoché: Se riuscite a praticare il percorso completo verso l’illuminazione, sarebbe fantastico.
6 settembre 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina il Ven. Professor Samdhong Rinpoché ha attraversato il cortile, scortato da Lama Ngawang Norbu, un MLA dell’Arunachal Pradesh, e dal Presidente del Comitato che organizza gli insegnamenti o d i erni e la Cerimonia di Lunga Vita di domani. Raggiunta l o Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, si è seduto alla sua sinistra, dove sedevano funzionari attuali ed ex dell’Amministrazione Centrale Tibetana, mentre alla destra c’erano delegati Mönpa dell’Arunachal Pradesh. Rinpoché ha spiegato perché si trovava lì.
“ E ra previsto che Sua Santità il Dalai Lama insegna ss e oggi e partecipa ss e a una Cerimonia di Lunga Vita domani. Tuttavia, il p r o gramma è cambiato e mi è stato chiesto di insegnare in sua vece . Ascoltandomi oggi non creer ete necessariamente con me una connessione Guru discepolo”.
Si è quindi iniziato con la recita de l “Sutra del Cuore”, quindi è stato servito a tutti il tè ed è stata fatta un’offerta del mandala.
Rinpoché ha citato un verso del “Canto dell’esperienza spirituale” di Jé Tsongkhapa:
Questa vita di libertà supera un gioiello che esaudisce i desideri,
E ne troverai una simile solo questa volta.
È rara, facilmente la si per de e breve come un lampo nel cielo.
Con questo in mente, comprendi che tutte le azioni mondane
Sono come pula al vento, quindi devi costantemente
Fare il miglior uso di questa vita, sia di giorno che di notte.
Io, uno yogi, ho praticato in questo modo,
Tu che aspiri alla liberazione dovresti fare lo stesso.
“Questa preziosa vita umana è come un gioiello che esaudisce i desideri. È difficile da trovare e facilmente è persa. Se non riesci a sfruttare questa opportunità, non ci sarà motivo di rammarico maggiore. Non dovresti pensare di trovare di nuovo una vita del genere in futuro. Pertanto, metti da parte le attività mondane ed impegnati nella pratica spirituale. Read the rest of this entry »
The Yoga of the Inseparability of the Guru and Avalokiteshvara
“In Tibet we take refuge and generate the awakening mind together saying—’I take refuge in the Three Jewels until I’m enlightened.’
September 6, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning Ven Professor Samdhong Rinpoché walked through the courtyard, escorted by Lama Ngawang Norbu, an MLA from Arunachal Pradesh, and the Chairman of the Committee organizing today’s teachings and tomorrow’s Long-Life Ceremony. Reaching the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, he took his seat to the left of which sat present and former officials of the Central Tibetan Administration, while to the right were Mönpa people from Arunachal Pradesh. Rinpoché explained why he was there.
“There had been a plan for His Holiness the Dalai Lama to teach today and attend a Long-Life Ceremony tomorrow. However, the plan changed and I was asked to teach on his behalf. Listening to me today you will not necessarily create a Guru disciple connection with me.”
The ‘Heart Sutra’ was recited, tea was served and a mandala offering was made.
Rinpoché quoted a verse from Jé Tsongkhapa’s ‘Song of Spiritual Experience’:
This life of liberty surpasses a wish-granting jewel,
And you will find the like of it only this once.
It is rare, easily lost and brief as lightning in the sky.
With this in mind, understand that all worldly actions
Are like chaff in the wind, so you must constantly
Make best use of this life, both day and night.
I, a yogi, practised in this way,
You who aspire to liberation should do likewise. Read the rest of this entry »
Meeting with Representatives of the Ramon Magsaysay Award Foundation
His Holiness the Dalai Lama: As soon as I wake up in the morning, I meditate and my meditation mainly comprises two principles: altruism, the awakening mind of bodhichitta and emptiness. I feel that if he were alive today I might be considered one of the students able to sit beside the great master Nagarjuna in terms of my understanding of emptiness.
September 4, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, the Board of Trustees of the Ramon Magsaysay Award Foundation (RMAF), which is based in Manila, in the Philippines, launched a seven-volume series entitled Greatness of Spirit about previous recipients of the award in the presence of His Holiness the Dalai Lama. The publication commemorates the 65th anniversary of the establishment of the award.
His Holiness was one of the earliest recipients when he was granted the award in 1959 and it was the first international award that he received. The Ramon Magsaysay Award celebrates the best of humanity, embodying the true essence of ‘Greatness of Spirit’.
Susanna B. Afan, President and Cecilia L. Lazaro, Chairperson of (RMAF) met His Holiness at the door to the audience hall and escorted him to his seat. Ms Afan wished His Holiness good morning and reminded him that she came to Dharamsala last year to present him the medal that they had been unable to physically present to him 65 years ago.
This year she was accompanied by six Ramon Magsaysay Award Laureates, the Board of Trustees and friends. She introduced some Awardees from India—Aruna Roy, TM Krishna, Harish Hande, Anshu Gupta—and Conchita Carpio Morales from the Philippines, as well as the Board of Trustees past and present.
Ms Afan requested His Holiness to speak to them.
“I was born in the North-eastern part of Tibet in a very remote part of Amdo,” he began. “Then, when I was about three or four years old, I came to Lhasa in Central Tibet, which is where I began my studies of Buddhist philosophy, logic and so forth. My teachers were brilliant. Once I had completed my formal studies in 1959 I took the examinations for the Geshé degree. Read the rest of this entry »
Preghiera di Lunga Vita per Sua Santità il Dalai Lama a Zurigo
Sua Santità il Dalai Lama: “La mente risvegliata della bodhicitta ci porta pace mentale e sottomette le nostre emozioni distruttive. Crea uno stato mentale riposante”.
25 agosto 2024. Zurigo, Svizzera. Quando oggi Sua Santità il Dalai Lama è salito sul palco dell’Hallenstadion di Zurigo, davanti a una folla di 15.000 persone, ha salutato i l gruppo di ballo Tashi Shölpa che eseguivano danz e d i benvenuto ed ha preso posto sul trono davanti a I grandi dipinti thangka del Buddha Shakyamuni, Avalokiteshvara dalle quattro braccia e Tara Bianca.
Thinley Chökyi, rappresentante dell’Ufficio del Tibet, Zurigo, r ivolgendosi a Sua Santità come al gioiello della corona tra dei e re, un campione della pace nel mondo, lo ha accolto rispettosamente re ndendogli omaggio a nome dei tibetani in Svizzera e d’ altri paesi in Europa ed h a aggiunto che i tibetani in tutto il mondo, seguendo l’esempio di Sua Santità, stanno facendo del loro meglio per risolvere il conflitto tra Cina e Tibet e che sono lieti di poter offrire, per gratitudine, preghiere per la lunga vita di Sua Santità Tenshug, mentre faceva sosta a Zurigo sulla via del ritorno per l’ India dagli Stati Uniti, dopo un riuscito intervento chirurgico di protesi del ginocchio.
Ha quindi così pregato: “Che tu possa ancora tornare in Tibet, sederti sul Trono del Leone nel Palazzo del Potala e da lì ancora una volta offrire insegnamenti” ed h a concluso ringraziando le varie autorità di Zurigo per aver conc esso ai tibetani di tenere oggi questo evento.
Un gruppo di cantanti e danz atori tibetan i ha cantato in lode a Sua Santità, riferendosi a lui come protettore e d incarnazione della compassione.
Un gruppo di Lama seduti ai piedi del trono ha recitato la Presa di R ifugio nei Tre Gioielli https://www.sangye.it/altro/?p=11683 e d un verso che sintetizza gli insegnamenti della Perfezione della Saggezza. Hanno quindi fatto un’ O fferta del M andala https://www.sangye.it/altro/?p=11251 , dando inizio ad una rappresentazione simbolica d ell a cerimonia per la lunga vita di un Lama Tenshug. Mentre cantavano la preghiera per la l u ng a vit a di Sua Santità composta dai suoi tutori, Ling Rinpoché e Trijang Rinpoché, gli sono stati presentati i simboli dei S ette E mblemi R eali, gli O tto S imboli di B uon A uspicio, le O tto S ostanze di B uon A uspicio e così via, per p oi recita re la preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta da Jamyang Khyentsé Chökyi Lodrö, che si è conclu sa con: “Che tu possa vivere a lungo e che le tue azioni illuminate si diffondano ovunque”. Read the rest of this entry »
The Tibetan Community in Switzerland Offers Long Life Prayers
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation at the Hallenstadion in Zurich, Switzerland on August 25, 2024. Photo by Manuel Bauer
August 25, 2024. Zurich, Switzerland – When His Holiness the Dalai Lama walked onto the stage at the Hallenstadion in Zurich today, before a capacity crowd of 15,000, he saluted the Tashi Shölpa dancers performing their dance to welcome him. He took his seat on the throne before large thangka paintings of the Buddha Shakyamuni, Four Armed Avalokiteshvara and White Tara.
A Tibetan compere introduced Thinley Chökyi, Representative of the Office of Tibet, Zurich. Addressing His Holiness as the crown jewel among gods and kings, a champion of world peace, she respectfully welcomed him and paid him homage on behalf of Tibetans in Switzerland and other countries in Europe.
She declared that Tibetans around the world are doing their best to resolve the conflict between China and Tibet following His Holiness’s lead. She added that they were pleased to be able to offer prayers for His Holiness’s long life out of gratitude as he stopped in Zurich on his way back to India from the US after successful knee replacement surgery.
“May you yet be able to return to Tibet, take your seat on the Lion Throne in the Potala Palace and offer teachings from there once more,” she prayed.
She ended by offering thanks to the various authorities in Zurich for enabling Tibetans to hold this event today.
A group of Tibetan singers and dances sang in praise of His Holiness, referring to him as the protector and embodiment of compassion. A group of Lamas sitting at the foot of the throne recited a verse for taking refuge in the Three Jewels and a verse that summarizes the Perfection of Wisdom teachings. They made a mandala offering and began a symbolic rendition of a ceremony seeking a Lama’s long life.
As they chanted the prayer for His Holiness’s longevity composed by his tutors, Ling Rinpoché and Trijang Rinpoché, symbols of the seven royal emblems, the eight auspicious symbols, the eight auspicious substances, and so forth were presented to him. Next, the prayer for His Holiness’s long life composed by Jamyang Khyentsé Chökyi Lodrö was recited, concluding, “May you live long and may your enlightened deeds spread everywhere.” Read the rest of this entry »
La Preghiera di Lunga Vita offerta a Sua Santità il Dalai Lama a New York
L’UBS Arena gremita di 17.000 membri della comunità tibetana ed amici per partecipare alle preghiere di lunga vita per Sua Santità il Dalai Lama a Elmont, NY, USA il 22 agosto 2024. Foto di Sonam Zoksang
New York City, NY, USA 22 agosto 2024 – Mentre Sua Santità il Dalai Lama si prepara a tornare in India dopo due mesi trascorsi negli Stati Uniti dove ha ricevuto delle cure mediche, la comunità tibetana del Nord America, inclusi Buddhisti Himalayani, Mongoli, Chinesi, Koreani, Taiwanesi i loro amici americani, una folla di 17.000 persone, ha gremito l’UBS Arena per offrire preghiere per la sua lunga vita.
Lo sfondo del palco era decorato con grandi dipinti thangka di Buddha Shakyamuni, Avalokiteshvara e Tara Bianca. I monaci, con abati ed ex abati nelle prime file, sedevano attorno al trono. Nella sala, i danzatori tibetani in costume tradizionale cantavano odi di benvenuto. Facevano strada dei monaci che suonavano i corni mentre Sua Santità saliva sul palco e prendeva posto sul trono.
Il rappresentante di Sua Santità presso l’Ufficio del Tibet, il dott. Namgyal Choedup, ha comunicato a Sua Santità quanto fossero contenti tutti i presenti di accoglierlo tra loro e di avere l’opportunità di offrire preghiere sincere per la sua lunga vita. Ha ringraziato tutti coloro che hanno fatto parte del team medico che ha curato Sua Santità, così come coloro che hanno offerto ospitalità a lui ed al suo seguito.
Un gruppo di 400 bambini tibetani in platea ha cantato versi augurando a Sua Santità una lunga vita. Il Maestro del Canto ha poi guidato una recitazione dell’offerta del mandala.
Sua Santità si è così rivolto alla folla dei presenti: “Qui abbiamo tibetani da tutte e tre le regioni del Tibet che dimostrano come siamo uniti. La cultura tibetana può essere di beneficio all’intera umanità. Il Buddha Sakyamuni, una volta conseguita l’illuminazione, diede insegnamenti che sono stati preservati in Tibet e nella regione himalayana. Questi insegnamenti sono profondi e profondamente preziosi. Li ho studiati fin da quando ero molto giovane. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama ai giovani tibetani – 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Come ho detto, rifletto quotidianamente sulla bodhicitta. Questa è la migliore medicina per tutti i mali. Amici miei del Dharma, tenete la bodhicitta nei vostri cuori”.
4 giugno 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Dopo l’arrivo questa mattina di Sua Santità il Dalai Lama al Tsuglagkhang, la seconda sessione di insegnamenti per i giovani tibetani si è aperta con la recitazione di un verso di lode a Sua Santità e d a i suoi successi.
Successivamente, i membri del corso di introduzione al Buddhismo, donne e uomini adulti, si sono impegnati in un’energica dimostrazione delle loro capacità di dibattito. Hanno discusso punti della grammatica tibetana, come esposto nel trattato di Thönmi Sambhota noto come “Sum-chu-pa”.
Sua Santità si è quindi rivolto all’assemblea:
“Oggi, sebbene siamo in esilio, giovani o vecchi, ci interessiamo all’istruzione. Gli studenti maturi che hanno appena dibattuto davanti a noi hanno dimostrato il loro entusiasmo per l’istruzione. Nei centri di apprendimento monastici come Sera, Ganden e Drepung, i monaci hanno studiato a lungo e si sono impegnati nel dibattito sul modello di Nalanda. Ora anche i laici si stanno interessando a questo approccio. Tutto questo contribuisce a mantenere vive le nostre tradizioni. Gli studenti stanno anche imparando a dibattere a scuola. Sembra che siamo tutti coinvolti.
“Ci sono sempre più cinesi interessati a saperne di più sul buddismo tibetano. Dovremmo pensare a come possiamo aiutarli. Un punto chiave da notare è che la nostra tradizione non riguarda solo preghiere e rituali, ma implica anche un rigoros o studio e dibattito. Condividere queste competenze è il modo in cui possiamo aiutare i cinesi interessati a sostenere il Buddhadharma nello studio e nella pratica.
“Ci sono anche persone in altre parti del mondo in cui il buddismo era precedentemente poco conosciuto ma che ora si stanno interessando a ciò che le nostre tradizioni hanno da dire sul funzionamento della mente e delle emozioni, e così via. Credo che abbiamo la responsabilità di contribuire al bene ssere del mondo condividendo ciò che sappiamo. Apprezzo l’esempio di dibattito che abbiamo visto oggi.
“Tra le comunità di rifugiati del mondo, i tibetani sono tra quell e di maggior successo in termini di mantenimento delle nostre tradizioni spirituali e della nostra cultura. Dovremmo continuare a d impegnarci in questa direzione.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings for Young Tibetans – 2nd day
His Holiness the Dalai Lama: “As I’ve said, I reflect on bodhichitta daily. This is the best medicine for all ailments. My Dharma friends, keep bodhicitta in your hearts.”
June 4, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After His Holiness the Dalai Lama arrived in the Tsuglagkhang this morning, the second session of teachings for young Tibetans opened with the recitation of a verse of admiration for His Holiness and his accomplishments.
Next, members of the Introduction to Buddhism Course, adult women and men, engaged in an energetic demonstration of their debating skills. They discussed points of Tibetan grammar, as laid out in Thönmi Sambhota’s treatise known as ‘Sum-chu-pa’.
His Holiness then addressed the gathering:
“Today, although we are in exile, whether young or old, we take an interest in education. The mature students who have just debated before us have demonstrated their enthusiasm for education. In the monastic centres of learning such as Sera, Ganden and Drepung, monks have long studied and engaged in debate on the Nalanda model. Now laypeople are taking an interest in this approach as well. This all contributes to keeping our traditions alive. Students are also learning to debate at school. It seems we’re all involved.
“There are growing numbers of Chinese who are interested in learning more about Tibetan Buddhism. We should think about how we can help them. A key point to note is that our tradition is not only about prayers and rituals, it involves rigorous study and debate. Sharing these skills is how we can help interested Chinese uphold the Buddhadharma in study and practice.
“There are also people in other parts of the world where Buddhism was previously little known who are now taking an interest in what our traditions have to say about the workings of the mind and emotions, and so forth. I believe we have a responsibility to contribute to the good of the world by sharing what we know. I appreciate the example of debate that we’ve seen today. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama ai giovani tibetani – 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Le cose esistono per mera apparenza, ma quando vengono esaminate con un’analisi critica crollano e si scopre che in realtà non esistono come appaiono.”
3 giugno 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Mentre Sua Santità il Dalai Lama attraversava il cortile per raggiungere il Tsuglagkhang, il tempio principale tibetano, questa mattina, dei ballerini in costume volteggiavano in segno di benvenuto. Ai piedi del tempio due studenti si sono fatti avanti per offrire il tradizionale “Chema Changphu”. Sua Santità ne ha preso un pizzico e ha immerso il dito nell’altro. Ha osservato la folla, molti dei quali, sorridendo e salutando, offrivano delle sciarpe di seta bianca in segno di benvenuto,.
Una folla di circa 5500 persone si era radunata nel tempio e nel cortile. Tra loro v ‘erano 1800 stranieri provenienti da 57 paesi. Tuttavia, l’attenzione principale degli insegnamenti odierni era per i giovani tibetani. C’erano 900 studenti del TCV dalla nona classe in su, 161 studenti universitari, 40 giovani tibetani locali e 80 membri della classe di introduzione al buddismo. Una volta che Sua Santità si è seduto sul trono, i bambini della Gopalpur TCV School hanno recitato a memoria “Uno specchio limpido: il compendio della consapevolezza”, un testo fondamentale. Si apre con un verso di omaggio a Manjushri, quindi procede a spiegare i modi della conoscenza. Quindi, i bambini hanno recitato la preghiera in un singolo verso per la lunga vita di Sua Santità seguita dalla lode a Manjushri che inizia:
Omaggio al mio Guru e Protettore, Manjushri,
Che tiene nel suo cuore un testo scritturale simbolico della sua visione di tutte le cose così come sono,
La cui intelligenza risplende come il sole, non offuscata da illusioni o tracce di ignoranza
Che insegna in sessanta modi, con l’amorevole compassione di un padre per il suo unico figlio, tutte le creature intrappolate nella prigione dell’esistenza ciclica, confuse nell’oscurità della loro ignoranza, sopraffatte dalla loro sofferenza. Ciò seguirono con versi di saluto dall'”Ornamento della Chiara Realizzazione”: Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings for Young Tibetans – 1st day
His Holiness the Dalai Lama: Things exist by way of mere appearance, but when examined under critical analysis they fall apart and are found not actually to exist the way they appear.
June 3, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As His Holiness the Dalai Lama drove through the courtyard to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, this morning, costumed dancers whirled in welcome. At the foot of the temple two students stepped forward to offer the traditional ‘Chema Changphu’. His Holiness took a pinch of one and dipped his finger in the other. He surveyed the crowd, many of whom held up white silk scarves by way of welcome, smiled and waved.
A crowd of about 5500 had gathered in the temple and the courtyard. They included 1800 foreigners from 57 countries. However, the main focus of today’s teachings were young Tibetans. There were 900 TCV students from class nine and above, 161 college students, 40 young local Tibetans and 80 members of the Introduction to Buddhism Class.
Once His Holiness had taken his seat on the throne, children from Gopalpur TCV School recited ‘A Clear Mirror: The Compendium of Awareness’, a fundamental text, from memory. It opens with a verse of homage to Manjushri, then proceeds to explain the ways of knowing. Next, the children recited the single verse prayer for His Holiness’s long life followed by the Praise to Manjushri that begins:
Obeisance to my Guru and Protector, Manjushri,
Who holds to his heart a scriptural text symbolic of his seeing all things as they are,
Whose intelligence shines forth as the sun, unclouded by delusions or traces of ignorance
Who teaches in sixty ways, with the loving compassion of a father for his only son, all creatures caught in the prison of cyclic existence, confused in the darkness of their ignorance, overwhelmed by their suffering. Read the rest of this entry »
Long Life Prayers
Ling Rinpoché presenting a series of offerings to His Holiness the Dalai Lama during the Long Life Prayer at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on April 3, 2024. Photo by Ven Tenzin Jamphel
April 3, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The temperature was mild, the sun shone and whisps of cloud adorned the sky as His Holiness the Dalai Lama walked through the gate from his residence this morning. He was on his way to attend a ceremony in the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, consisting of prayers for his long life. The ritual was offered by members of the Toepa Association and the people of Purang, a region of Tibet neighbouring the Indian state of Uttarakhand and Nepal where Mount Kailash and Lake Manasarovar are located.
He was offered the traditionally welcoming ‘Chema Changphu’ and took a pinch of one and a taste of the other. Singers and dancers in traditional costumes sang and danced where they stood. Letting his gaze run over the crowd, His Holiness smiled and waved to them as he passed.
The ceremony, which began with the recitation of a praise to the Buddha, was presided over by Ling Rinpoché. He was joined in the front row by the two reincarnations of Trulshik Rinpoché and to his right, the Abbot of Sera-mé, the Lobpön of Namgyal Monastery and Bodong Rinpoché. To his left were the Abbot of Drepung Loseling and the Abbot of Tawang.
There followed a recitation of ‘Clouds of Ambrosial Blessings’, Trulshik Rinpoché’s invocation of the series of incarnations of Avalokiteshvara in India and Tibet, including the series of Dalai Lamas. The ritual today followed the ‘Long-Life Ceremony of White Tara of the Wish-Fulfilling Wheel’ by the Great Fifth Dalai Lama. It was the culmination of several days’ preparation during which monks, led by Ling Rinpoché, recited prayers and repeated mantras to bless the symbolic substances that would be offered. The text they followed includes repeated offerings and requests that the ‘life of our glorious, sacred Lama’ be prolonged.
As the prayers were chanted representatives of the Toepa Association and people from Purang began to line up in the yard below carrying a variety of offerings that included several hundred sacred statues.
At a certain point Ling Rinpoché came forward carrying a cloth-bound arrrow that he offered to His Holiness who accepted it. Next, a small vajra was presented to His Holiness who placed it inside his robe, close to his heart. Tied to it was five coloured thread that was distributed to the Lamas leading the prayers, each of whom held it his hand or tucked it inside his robe. This physical connection symbolized enabling the transfer of the positive energy the Lamas had collected during their recitation of longevity mantras to His Holiness. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione in azione, una conversazione sulla leadership – II giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Se riesci a tenere a mente che tutti gli esseri umani sono uguali, sarai felice. Quando si comincia a pensare a se stessi come a qualcosa di eccezionale, bisogna sforzarsi di proteggere quell’immagine. Quando incontro altre persone, penso: “Ecco un altro essere umano proprio come me”.
21 marzo 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha aperto il secondo giorno di conversazione sulla leadership con un gruppo di Dalai Lama Fellows dicendo loro: “È una gioia incontrarvi oggi”.
Sona Dimidjian ha risposto: “Siamo onorati di essere di nuovo alla sua presenza. Grazie per la conversazione di ieri, che ha suscitato lunghe discussioni tra noi sull’unicità dell’umanità, sui
nostri valori umani condivisi, sulla dedizione a una vita di servizio, su come lavorare con la rabbia e su come lavorare con coloro che fanno del male. È stata una conversazione significativa. Abbiamo sentito che la conversazione di ieri ci ha aperto il cuore”.
I Fellows sono tornati a cantare, intonando “Apri il mio cuore, fa’ che trabocchi d’amore” come ieri.
Flavia Neves Maia dal Brasile, Vuyo Henda dal Sudafrica e Stephen Ogwena dal Kenya hanno chiesto a Sua Santità il ruolo dell’amore e della compassione nella pratica della leadership.
“In passato, per diventare un leader ci volevano potere e astuzia”, ha risposto Sua Santità, “ma quei tempi sono finiti. Ora la leadership dipende dal buon cuore , dalla considerazione del pubblico, in particolare delle fasce più povere della comunità. Oggi, perseguire solo obiettivi egoistici è molto riduttivo”.
“Con la diffusione della democrazia in tutto il mondo, le persone sono più informate su ciò che accade. Prima o prestavano poca attenzione o non riuscivano a vedere il quadro completo. Ora il pubblico è seriamente preoccupato per il benessere generale della società.
“Nei Paesi democratici vediamo un governo del popolo da parte del popolo, non solo una leadership ristretta e di parte. Questo è molto più sano. Il potere non è più in poche mani”. Read the rest of this entry »
Compassion in Action: A Conversation about Leadership – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama: “What does make a difference is education, which can help us broaden our minds. Without that the higher a person’s position, the more narrow-minded they become. One of the features of education is that it helps people gain a broader perspective.”
March 21, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama opened the second day of conversation about leadership with a group of Dalai Lama Fellows by telling them: “It’s a joy to meet with you today.”
Sona Dimidjian replied, “We are humbled to be in your presence again. Thank you for yesterday’s conversation which prompted long discussions among us about the oneness of humanity, our shared human values, dedication to a life of service, how to work with anger and how to work with those who do harm. It was a meaningful conversation. We felt yesterday’s conversation opened our hearts.”
The Fellows broke into song once more, chanting ‘Open my heart, let it overflow with love’ as they did yesterday.
Flavia Neves Maia from Brazil, Vuyo Henda from South Africa and Stephen Ogwena from Kenya asked His Holiness about the role of love and compassion in the practice of leadership.
“In the past, to become a leader took power and cunning,” His Holiness replied, “but those days are over. Now leadership depends on warm-heartedness; taking the public into account, particularly the poorer sections of the community. Today, pursuing only selfish aims is very narrow-minded.
“As democracy spreads all over the world people are better informed about what’s going on. Previously they either paid little attention or couldn’t see the whole picture. Now the public are seriously concerned about the general well-being of society.
“In democratic countries we see government of the people by the people, not just a narrow, biased leadership. This is much healthier. Power is no longer in only a few hands.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione in azione, una conversazione sulla leadership
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando siamo molto piccoli giochiamo con altri bambini senza alcun pregiudizio o sospetto tra di noi. Questo tipo di atteggiamento aperto e imparziale è quello che dobbiamo conservare. Ci vediamo in termini di “noi” e “loro” e questo può portare al conflitto. Per questo è utile ricordarci regolarmente quanto abbiamo in comune e che anche coloro che consideriamo ‘loro’ e non ‘noi’ sono esseri umani”.
20 marzo 2024 Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato quattordici giovani leader che partecipano al programma Dalai Lama Fellows ed un gruppo di ospiti invitati. Il Dalai Lama Fellows è un programma unico di leadership di un anno per i leader emergenti del cambiamento sociale, progettato per integrare il lavoro contemplativo e la trasformazione personale intenzionale con gli sforzi per portare un cambiamento positivo nelle loro rispettive comunità.
Non appena Sua Santità ha preso posto nella sala riunioni, il Chancellor dell’Università del Colorado, Philip P. DiStephano, ha aperto i lavori. Ha raccontato a Sua Santità di essere venuto con amici e colleghi per condividere una conversazione sulla leadership compassionevole. Ha ricordato a Sua Santità che l’Università del Colorado lo aveva ospitato a Boulder nel 2016 e che si erano impegnati in un’ulteriore conversazione virtuale nell’ottobre 2021.
“È una gioia essere con lei e con i Dalai Lama Fellows dell’Università del Colorado, dell’Università di Stanford e dell’Università della Virginia”, ha osservato. “Questa è un’opportunità per formare i leader di domani”.
Come parte della sua introduzione, la moderatrice Sona Dimidjian ha detto a Sua Santità che i suoi consigli sono stati una guida per il suo lavoro in psicologia e neuroscienze e per la sua famiglia.
“Chiediamo di nuovo la sua guida”, gli ha detto, “per questi giovani che, guardando il mondo, vedono competizione e conflitti, guerra e sofferenza. E quando si guardano dentro, vedono sofferenza, dolore e disperazione.
Dimidjian ha raccontato che quando questa mattina ha raggiunto l’ingresso della residenza di Sua Santità, ha trovato il gruppo dei Dalai Lama Fellows che cantavano insieme mentre aspettavano di entrare. Questo è servito da stimolo per farli cantare ancora una volta, intonando: “Apri il mio cuore, apri il mio cuore, fallo traboccare d’amore”. Dimidjian ha poi chiesto a Sua Santità se avesse qualche parola da dire su come mettere in pratica la compassione.
“Per prima cosa”, ha risposto, “voglio dirvi quanto sono felice di incontrarvi qui. Fondamentalmente tutti noi siamo nati da una madre ed abbiamo ricevuto da lei il massimo dell’affetto. È una risposta naturale, vediamo che anche gli altri animali lo fanno. È un’esperienza che abbiamo in comune e significa che siamo tutti essenzialmente uguali. Sopravviviamo grazie alla gentilezza di nostra madre. Questo è un aspetto molto importante da ricordare.
“Quando siamo ancora giovani, il senso dell’affetto di nostra madre rimane vivido dentro di noi, ma quando cresciamo ed andiamo a scuola, comincia a diminuire. Quanto sarebbe meglio se potessimo mantenere fresco e vivo l’apprezzamento per la sua gentilezza fino alla morte? Un modo per farlo è sforzarsi di coltivare un senso di compassione e di buon cuore.
“Ovunque vada e chiunque incontri, sorrido e saluto calorosamente. È così che tutti diventano miei amici. La cosa fondamentale è essere cordiali con gli altri. Credo che la cordialità faccia parte della nostra stessa natura. Porta serenità ed attira gli amici. Il vero dono di nostra madre per noi è il suo sorriso e la sua affettuosa bontà”. Read the rest of this entry »
Compassion in Action: a Conversation about Leadership
His Holiness the Dalai Lama: “When we’re very young we play with other children without any prejudice or suspicion between us. This kind of open, even-handed attitude is what we must preserve. We see each other in terms of ‘us’ and ‘them’ and this can lead to conflict.
March 20, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama met with fourteen young leaders taking part in the Dalai Lama Fellows program and an accompanying group of invited guests. The Dalai Lama Fellows is a unique one-year leadership program for emerging social-change-makers that is designed to integrate contemplative work and intentional personal transformation with efforts to bring about positive change in their respective communities.
As soon as His Holiness had taken his seat in the meeting room the Chancellor of the University of Colorado, Philip P DiStefano, opened proceedings. He told His Holiness that he had come with friends and colleagues to share a conversation on compassionate leadership. He reminded His Holiness that the University of Colorado had hosted him in Boulder in 2016 and that they had engaged in a further virtual conversation in October 2021.
“It’s a joy to be with you and Dalai Lama Fellows from the University of Colorado, Stanford University and the University of Virginia,” he remarked. “This is an opportunity to shape tomorrow’s leaders.”
As part of her introduction, Moderator Sona Dimidjian told His Holiness that his advice had been a guide to her work in psychology and neuroscience and to her family.
“We seek your guidance again,” she told him, “for these young people who, looking out to the world see competition and conflict, war and suffering. And when they look inward, they see suffering, sorrow and despair.
“Since the Dalai Lama Fellows program was launched in 2004 more than 200 Fellows from 50 countries have taken part. They wish to put your teachings into action, combining an inward and outward focus to bring about change in the world. Their hearts are open.” Read the rest of this entry »
Il Dalai lama ha assicurato l’identità globale al Tibet
Sua Santità il Dalai Lama
Sunanda K Datta-Ray: Il Dalai Lama ha assicurato l’identità globale al Tibet
Il ruolo enigmatico di Gyalo Thondup e l’eredità indelebile del Dalai Lama nel contesto della lotta per l’autonomia del Tibet.
Nessun leader cinese aveva mai chiesto al Dalai Lama – come Stalin al Papa – “Quante divisioni comanda?”. Eppure, in questo 65° anniversario della rivolta tibetana del marzo 1959, la Cina deve temere che l’esule di 88 anni, con una risata contagiosa ma senza un Paese da governare o truppe da comandare, possa essere il “lupo con la veste da monaco” del suo incubo nazionale. Se così fosse, quale ruolo la storia assegnerà al suo enigmatico secondo fratello maggiore, Gyalo Thondup?
Quando Jawaharlal Nehru inviò il Dalai Lama a Dharamsala, i giornalisti predissero che sarebbe stato dimenticato su quello scaffale sopra il mondo. Ma Mao Zedong, con il suo acuto intuito per il carattere e le situazioni, si era lamentato quando aveva udito che il Dalai Lama era fuggito: “In questo caso, abbiamo perso la battaglia”.
Il Grande Timoniere sapeva che un’idea conquista il mondo in modo più efficace di qualsiasi esercito. Mentre i Dalai Lama vanno e vengono, un’istituzione che incarna lo spirito del Tibet vive per sempre. Il Tibet e i tibetani sono sbocciati in una nazione virtuale indistruttibile durante questi 65 anni di esilio del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Discourse on the Day of Offerings
His Holiness the Dalai Lama: “As soon as I wake in the morning, I reflect on bodhichitta. Then I consider how things appear to be objectively existent, but when I think it through, I see that they don’t actually exist that way. I reflect on these principles every day.
February 24, 2024. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, and the courtyard before it were packed this morning with an estimated 8000 people, Tibetans, people from the Himalayan region, and others from further afield. They had all gathered to hear His Holiness the Dalai Lama give his customary discourse on the ‘Day of Offerings’, the full-moon day of the first month of the Tibetan New Year and the culmination of the Great Prayer Festival.
His Holiness walked from the gate to his residence to the throne at the head of the courtyard, below the temple. He was preceded by monks playing the Tibetan horn known as gyaling and another swinging a censer. A monk walking behind him carried a large yellow ceremonial umbrella. To the left of the throne, when His Holiness took his seat, was a gathering of eminent monks and to the right sat members of the Central Tibetan Administration. On the table next to him was a white orchid in full bloom.
A chant-master led a recitation of the ‘Heart Sutra’ followed by verses of homage to the Buddha, Manjushri, Maitreya, Nagarjuna from Tsongkhapa’s ‘Concise Stages of the Path. Meanwhile, tea and sweet rice were served. The offering of a mandala and request for His Holiness teach was presented by Education Kalon Tharlam Dolma Changra followed by the Abbots of Gyutö and Namgyal Monasteries. The entire congregation joined together in chanting the verse for taking refuge and generating the awakening mind.
“So, today, we’re all gathered here in this courtyard for a Dharma discourse,” His Holiness declared. “In the world today an increasing number of people are taking an interest in inner development, especially those whose lives have been focused on materialistic concerns. They are taking an interest in training their minds.
“The theistic religious traditions are good, but what distinguishes Buddhism is its thorough understanding of the workings of the mind. This is what attracts the interest of scientists. Our approach to finding inner peace by training the mind is both realistic and scientific. This is a tradition that has been upheld in Tibet and the regions around it. Read the rest of this entry »
Convocazione dell’Università Gelukpa e consegna dei diplomi di Geshé Lharampa
Sua Santità il Dalai Lama: “Dobbiamo cercare le ragioni alla base dell’insegnamento. Non possiamo basarci soltanto sulle parole dei trattati classici, dobbiamo trasformare il loro significato in un’esperienza viva.
3 gennaio 2024. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a presiedere al la convocazione dell’Università Gelukpa e d al l’assegnazione dei diplomi di G h eshé Lharampa ai G h eshé che si sono laureati negli ultimi quattro anni. Sua Santità è stato accolto al l’ingresso del Kalachakra Ground dagli abati delle grandi sedi monastiche del la conoscenza nel sud dell’India – Ganden, Drepung e Sera – che lo scortarono sul palco. Sua Santità sedeva al centro con Ganden Tri Rinpoché alla sua destra e Jangtsé Chöjé Rinpoché alla sua sinistra.
I lavori si sono aperti con un verso di omaggio al Buddha:
Rendo omaggio al capo del clan Shakya,
che nacque nel lignaggio Shakya per compassione e mezzi abili,
che era invincibile e sconfisse le forze degli esseri malvagi
e d il cui corpo era come una maestosa montagna dorata.
Il moderatore per l’occasione, Geshé Tulku Tenzin Sherab, ha dato il benvenuto sul palco a Sua Santità, così come ad altri ospiti e dignitari. Ha spiegato che dopo l’a ggressi o ne del 1959 che distrusse gran parte della tradizione buddista in Tibet, molti tibetani sono riusciti a raggiungere l’India grazie alle benedizioni di Sua Santità. I monaci si riunirono in un accampamento a Buxaduar, dove, sotto la guida di Sua Santità e dei suoi due tutori, fu istituita una commissione d’esame di Geshé Lharam. Intanto i monaci appartenenti alle tre grandi Università Monastiche mantenevano vive le loro tradizioni di studi. Il moderatore ha dichiarato che non può essere ripagata la gentilezza di Sua Santità nel condurre e d ispirare tutto questo.
Nel 1970 fu istituita una commissione d’esame Gelukpa, composta da abati e funzionari d’esame, che stabilirono procedure e regole. Da allora si sono diplomati più di 1.000 Geshé. Molti di loro servono il Dharma in diverse parti del mondo.
Ganden Tri Rinpoché è stato quindi invitato a parlare: “Il custode del Buddhadharma, Sua Santità il Dalai Lama, è oggi qui con noi, mentre ci riuniamo per celebrare la Convocazione dell’Università Gelukpa e la cerimonia di assegnazione dei diplomi. Coloro che oggi si laureano hanno studiato a fondo, hanno esercitato la logica ed il dibattito e si sono presentati agli esami. Di conseguenza, riceveranno i diplomi Lharampa. Come ha consigliato Jé Rinpoché, dobbiamo studiare, riflettere ed integrare ciò che abbiamo imparato interiormente.
“Una volta conseguito il titolo di Geshé, è consuetudine entrare nel Collegio Tantrico di Gyudmé o Gyudtö per studiare i quattro commentari intrecciati di Guhyasamaja https://www.sangye.it/altro/?p=11213 . Questa è una tradizione che è stata tramandata ininterrottamente dai tempi di Jé Rinpoché https://www.sangye.it/altro/?p=11772 . Ci sono altri testi da memorizzare per i Geshé neolaureati, ma ciò che è particolarmente importante è poter trasmettere la lettura del commentario di Guhyasamaja https://www.sangye.it/altro/?p=891 . Invito tutti voi a impegnarvi in questo senso. Come diceva Serkhong Tsenshab Rinpoché, è essenziale mantenere viva questa tradizione.
“Prego affinché Sua Santità il Dalai Lama e i leader di tutte le altre nostre tradizioni buddiste possano vivere a lungo”. Read the rest of this entry »
Gelukpa University Convocation and the Award of Geshé Lharampa Degrees
Groups of Geshés gathered around His Holiness to have photographs taken with him after receiving their degrees at the Gelukpa University Convocation and the Award of Geshé Lharampa Degrees at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 3, 2024. Photo by Tenzin Choejor
January 3, 2024. Bodhgaya, Bihar, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited to preside over the Gelukpa University Convocation and the award of Geshé Lharampa degrees to Geshés who had graduated over the last four years. He was met at the gate to the Kalachakra Ground by abbots of the great monastic seats of learning in south India—Ganden, Drepung and Sera—who escorted him to the stage. His Holiness sat in the middle with Ganden Tri Rinpoché to his right and Jangtsé Chöjé Rinpoché to his left.
Proceedings opened with a verse of homage to the Buddha:
I pay homage to the Chief of Shakya clan,
Who took birth in the Shakya lineage out of compassion and skilful means,
Who was invincible and defeated the forces of evil beings
And whose body was like a majestic golden mountain.
Moderator for the occasion, Geshé Tulku Tenzin Sherab, welcomed His Holiness, as well as other guests and dignitaries, to the stage. He explained that after the onslaught in 1959 that destroyed much of the Buddhist tradition in Tibet, many Tibetans we able to reach India due to the blessings of His Holiness. Monastics congregated in a camp in Buxaduar, where, under the guidance of His Holiness and his two tutors, a Geshé Lharam examination board was set up. Meanwhile, monks belonging to the three great Monastic Universities kept their traditions of study alive. The moderator declared that the kindness of His Holiness in leading and inspiring all this cannot be repaid.
In 1970, a Gelukpa Examination Board was established, comprising abbots and examination officers, who laid out procedures and rules. Since then, more than 1000 Geshés have graduated. Many of them are serving the Dharma in different parts of the world.
Ganden Tri Rinpoché was invited to speak: “The custodian of the Buddhadharma, His Holiness the Dalai Lama, is with us here today, as we gather to celebrate the Gelukpa University Convocation and the ceremony for awarding degrees. Those graduating today have studied thoroughly, exercised logic and debate and appeared for their exams. As a result, they will receive their Lharampa degrees. As Jé Rinpoché has advised, we must study, reflect and integrate what we’ve learned within.
“Once you have earned your Geshé degree, it’s customary to enter either Gyudmé or Gyudtö Tantric College to study the four interwoven commentaries of Guhyasamaja. This is a tradition that has been passed down without a break from the time of Jé Rinpoché. There are other texts to be memorized by newly graduated Geshés, but what is particularly important is to be able to pass on the reading transmission of the Guhyasamaja commentary. I urge you all to put effort into this. As Serkhong Tsenshab Rinpoché used to say, it is essential to keep this tradition alive.
“I pray that His Holiness the Dalai Lama and leaders of all our other Buddhist traditions may live long.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama. Preghiera di Lunga Vita
Sua Santità il Dalai Lama: “Non bisogna creare divisioni sulla base del ‘noi’ e del ‘loro’, bisogna vivere insieme in pace. Le differenze nel colore della nostra pelle o nella fede che seguiamo hanno un significato secondario rispetto al nostro essere uguali in quanto esseri umani. Quando nasciamo non siamo divisi sulla base di etichette nazionali o religiose.”
1 gennaio 2024. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Gaden Phelgyeling per il Kalachakra Teaching Ground per partecipare ad una cerimonia di offerte e preghiere per la sua lunga vita richiesta dall’Istituto Centrale di Studi Tibetani, Sarnath, e dai suoi ex studenti, e persone appartenenti all’insediamento tibetano di Paonta Sahib. Aprivano la strada i monaci dai cappelli gialli con cresta ch e suonavano i corni. In alto sventolava u n ombrello dorato. Sua Santità ha sorriso e d ha salutato i sostenitori lungo il percorso.
Dalla piattaforma sorrise e salutò nuovamente la folla e molti di loro ricambiarono il saluto. Salutò gli illustri Lama, salutò l’immagine del Buddha circondato dai D iciassette M aestri di Nalanda https://www.sangye.it/altro/?p=9200 in un grande thangka dietro il trono e prese posto.
La cerimonia, guidata dal maestro del canto del monastero di Namgyal e presieduta da Ganden Tri Rinpoché, si è aperta con un saluto al Buddha, “il sottomesso al mondo”. Successivamente è seguita la recitazione di “Nuvole di benedizioni d’ambrosia”, l’invocazione di Trulshik Rinpoché sulla serie di incarnazioni di Avalokiteshvara in Tibet. Le preghiere di lunga vita si concentravano su Tara Bianca.
Ad un certo punto Ganden Tri Rinpoché si fece avanti per offrire a Sua Santità la bacchetta di lunga vita, che accettò. È stata recitata una P reghiera in S ette R ami https://www.sangye.it/altro/?p=11265 e una grande torta rituale è stata offer ta a Sua Santità, che ne ha assunt o una porzione simbolica. Il maestro del canto ha por to un’offerta completa d el mandala.
Successivamente, Tri Rinpoché ha offerto rappresentazioni del corpo, della parola e della mente dei Buddha, del vaso, dei simboli [dei Buddha] delle Cinque Nobili Famiglie, dei Sette Emblemi Reali, degli Otto Simboli di Buon Auspicio, delle Otto Sostanze di Buon Auspicio e così via. Via. Mentre ciò accadeva, un corteo di persone appartenenti alle organizzazioni patronali passava davanti alla piattaforma portando una serie di doni che comprendevano per lo più volumi di Scritture. Alcuni di questi erano libri che sono stati recentemente tradotti dal pali e dal sanscrito in tibetano.
Ganden Tri Rinpoché, Jangtsé Chöjé Rinpoché e Sakya Gongma Rinpoché seguiti dai rappresentanti delle organizzazioni patronali si sono avvicinati al trono per rendere omaggio. Sua Santità ha donato a ciascuno una sciarpa di seta bianca ed un nastro di protezione rosso.
Dopo il canto di una preghiera per la lunga vita di Sua Santità da parte dei suoi due tutor ed un’altra da parte di Jamyang Khyentsé Chökyi Lodrö, Sua Santità si è rivolto ai presenti.
“Oggi, ciò che desidero dire ai miei fratelli e sorelle del Dharma, monaci, monache e laici, persone interessate all’insegnamento del Buddha, che si sono riuniti in questo luogo sacro di Vajra-asana, la sede dell’illuminazione, e offerto questa cerimonia per la mia lunga vita, è che quando mi guardo indietro, gioisco di ciò che ho potuto fare nel mondo. Inoltre continuerò a beneficiare gli esseri senzienti fino a quando avrò più di 100 anni. Read the rest of this entry »
Long Life Ceremony
Ganden Tri Rinpoché presenting ritual offerings during the Long Life Prayer offered to His Holiness the Dalai Lama at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 1, 2024. Photo by Tenzin Choejor
01.01.2024 Bodhgaya, Bihar, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama left Gaden Phelgyeling for the Kalachakra Teaching Ground to attend a ceremony of offerings and prayers for his long life requested by the Central Institute of Tibetan Studies, Sarnath, and its alumni, and people belonging to the Tibetan settlement at Paonta Sahib. Monks wearing crested yellow hats and playing horns led the way. A golden umbrella fluttered overhead. His Holiness smiled and waved to well-wishers lining the route.
From the platform he smiled and waved again to the crowd and many among them waved back. He greeted the distinguished Lamas, saluted the image of the Buddha surrounded by the seventeen masters of Nalanda in a large thangka behind the throne and took his seat.
The ceremony, led by the Chant-master of Namgyal Monastery and presided over by Ganden Tri Rinpoché, opened with a salutation to the Buddha, ‘the Subduer of the world’. Next came a recitation of ‘Clouds of Ambrosial Blessings’, Trulshik Rinpoché’s invocation of the series of incarnations of Avalokiteshvara in Tibet. The long-life prayers focussed on White Tara.
At a certain point Ganden Tri Rinpoché came forward to present His Holiness with the long-life wand, which he accepted. A seven-limb prayer was chanted, and a large ritual cake was presented to His Holiness, who took a token portion. The Chant-master made a full mandala offering. Read the rest of this entry »
Messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il Nuovo Anno – 2024
31 dicembre 2023. In occasione del nuovo anno, desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno inviato gli auguri, e porgo il mio saluto a tutti voi, fratelli e sorelle del mondo.
Nonostante le numerose sfide che stiamo affrontando oggi, sono ottimista sul fatto che, con un crescente apprezzamento di quanto siamo tutti interconnessi nell’unità dell’umanità, possiamo tutti lavorare per condurre vite più significative e creare un mondo migliore.
Come esseri umani condividiamo il desiderio comune di essere felici e liberi dal la sofferenza . Siamo animali sociali che dipendono dagli altri per sopravvivere. Pertanto, come dico spesso, dovremmo lavorare per il bene degli altri. Se non possiamo aiutarli, dovremmo almeno assicurarci di non arrecare loro alcun danno. Ho scoperto che aiutare gli altri è il modo migliore per garantire felicità e tranquillità a noi stessi.
Credo anche fermamente che possiamo trovare la pace nel mondo solo quando troviamo la pace dentro di noi. Ogni essere umano ha il potenziale per coltivare la pace interiore e, così facendo, contribuire alla pace della nostra comunità globale.
Dobbiamo cercare di coltivare la compassione e la pace interiore, indipendentemente dalla nostra nazionalità o religione, possiamo contribuire al benessere e alla felicità di tutta l’umanità. Se il secolo scorso è stato il secolo della violenza, è nostra responsabilità fare di questo secolo il secolo del dialogo.
Ancora una volta rivolgo a tutti voi un caro saluto. Spero che tutti voi godiate di un inizio propizio per il nuovo anno, 2024.
Con preghiere e buoni auspici,
Dalai Lama
His Holiness’ Message for the New Year – 2024
December 31, 2023. On the occasion of the New Year, I would like to thank everyone who has sent me good wishes, and I offer my greetings to you all, brothers and sisters across the world.
Despite the many challenges that we are facing today, I feel optimistic that with a growing appreciation of how interconnected we all are in the oneness of humanity, we can all work to lead more meaningful lives and create a better world.
As human beings we share a common wish to be happy and free from pain. We are social animals who depend on others to survive. Therefore, as I often say, we should work for the benefit of others. If we cannot help them, we should at least make sure we do no harm. I have found that helping others is the best way of ensuring happiness and calm for ourselves.
I also firmly believe that we can find peace in the world only when we find peace within. Every human being has the potential to cultivate inner peace, and by so doing to contribute to the peace of our global community.
We must try to cultivate compassion and inner peace, regardless of our nationality or religion, we can contribute to the well-being and happiness of all mankind. If the last century was the century of violence, it is our responsibility to make this century the century of dialogue.
Once again, I extend warm greetings to you all. I hope that you all enjoy an auspicious beginning to the new year, 2024.
With prayers and good wishes,
Dalai Lama
https://www.dalailama.com/news/2023/his-holiness-message-for-the-new-year-2024
3-Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya, Iniziazione a Manjustri ed agli 8 Buddha della Medicina
Sua Santità il Dalai Lama: Nella pratica buddista è importante essere in grado di usare l’intelligenza per sviluppare la saggezza. Ciò è estremamente necessario quando si tratta di superare le afflizioni mentali e le loro impronte che funzionano come ostacoli alla conoscenza.”
31 dicembre 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama, giunto al Kalachakra Ground , dove avrebbe conferito gli insegnamenti, ha salutato la folla e la statua del Buddha dietro il trono, quindi gli eminenti Lama e ha preso posto. Un quadruplice gruppo di taiwanesi – monaci, monache, laiche e laici – sedeva davanti a lui canta ndo il “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in mandarino. È seguita una seconda recitazione dello stesso testo in tibetano, al che f urono serviti tè e pane.
“Per conferire il permesso a Manjushri questa mattina”, ha annunciato Sua Santità, “devo fare alcune pratiche preparatorie. Mentre lo faccio, per favore recita te il mantra Om ara patsa na dhih.
“Il Buddha, come una maestosa montagna dotata di tutte le qualità, divenne tale in seguito all’accumulo di meriti e saggezza per tre innumerevoli eoni. Raggiun se la Buddità sotto l’albero della Bodhi qui vicino. Era un maestro che rivelò la verità e d il percorso per raggiungerla così come lo sono.
“Quando diciamo che “ P rendo rifugio nel Buddha”, riconosciamo la possibilità di superare tutte le contaminazioni, ottenendo la loro vera cessazione. Quando il Buddha ci disse : “Tu sei il maestro di te stesso”, intendeva dire che dobbiamo praticare. La sua potente affermazione ci dice che il futuro è nelle nostre mani. Non è che qualcun altro possa o debba esercitare per nostro conto. Giriamo attraverso il ciclo dell’esistenza perché le nostre menti sono indisciplinate. Esistono antidoti alla sofferenza e d alle sue cause. Applicandoli possiamo realizzare una mente purificata, e questo è qualcosa di cui essere orgogliosi.
“Appena mi sveglio al mattino, recito la pre sa di rifugio e la genera zion e del la mente del risveglio, che mi dà la forza di lavorare per gli altri. Quindi, proprio come faccio della coltivazione di bodhicitta la mia pratica principale, anche voi, miei fratelli e sorelle d i Dharma, dovreste fare lo stesso. V i porterà tranquillità e benessere fisico. Questo è quello che dico:
Avendo generato lo spirito della suprema illuminazione
Invito tutti gli esseri senzienti come miei ospiti a questa occasione festosa di ausilio temporaneo per l’obiettivo finale dell’illuminazione.
Mi impegnerò nella condotta suprema e meravigliosa di un bodhisattva,
Possa io raggiungere la Buddità per il beneficio di tutti gli esseri viventi.
“Esorto tutti voi a coltivare il desiderio di essere di beneficio anche agli altri. Per quanti anni mi restino, mi dedico ad estendere la mia mente del risveglio. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Bodhgaya, 3rd Day
His Holiness the Dalai Lama granting the permission of Manjushri on the third day of teachings at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on December 31, 2023. Photo by Tenzin Choejor
December 31, 2023. Bodhgaya, Bihar, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama arrived at the Kalachakra Teaching Ground, waved to the crowd, saluted the statue of the Buddha behind the throne, greeted eminent Lamas, and took his seat. A four-fold gathering of Taiwanese— monks, nuns, laywomen and laymen—sat before him and chanted the ‘Heart Sutra’ in Mandarin. There followed a second recitation of the same text in Tibetan. Tea and bread were served.
“In order to give the permission of Manjushri this morning,” His Holiness announced, “I have to do some preparatory practices. While I do so, please recite the mantra Om ara patsa na dhih.
“The Buddha, like a majestic mountain possessed of all qualities, became a Buddha as a result of accumulating merit and wisdom for three countless aeons. He attained Buddhahood beneath the Bodhi Tree near here. He was a teacher who revealed the truth and the path to it as they are.
“When we say I take refuge in the Buddha, we acknowledge the possibility of overcoming all defilements—attaining their true cessation. When the Buddha told us, ‘You are your own master’, he meant that we must practise. His powerful statement tells us that the future is in our hands. It’s not that anyone else can or should practise on our behalf. We spin through the cycle of existence because our minds are unruly. There are antidotes to suffering and its causes. By applying them we can actualize a purified mind, and that’s something to be proud of.
“As soon as I wake in the morning, I recite the verse for taking refuge and generating the awakening mind, which gives me strength to work for others. So, just as I make the cultivation of bodhichitta my main practice, you, my Dharma brothers and sisters should do so too. It will bring you peace of mind and physical well-being. This is what I say: Read the rest of this entry »
2-Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya su “Elogio al Dhammadhatu” di Nagarjuna
Sua Santità il Dalai Lama: “È perché ricordo la vacuità e la coltivazione della mente del risveglio di bodhicitta, dal momento in cui ogni mattina mi sveglio, che mi sento rilassato ed a mio agio. Per favore, tenetelo a mente.
30 dicembre 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina le persone lungo la strada che dal monastero tibetano conduce al Kalachakra Ground, il luogo d’insegnamento, erano ansiose d’intravedere Sua Santità il Dalai Lama mentre passava, che contraccambiava con sorrise di gioia, sorridendo e salutando la folla del palco prima di voltarsi per salutare gli eminenti Lama seduti attorno al trono.
Non appena Sua Santità ha preso post o, un gruppo di otto ragazze indiane, studentesse della Root Institute School qui a Bodhgaya, con due dei loro insegnanti, si sono seduti davanti a lui e d hanno deliziato l’assemblea cantando il “Sutra del C uore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in un sanscrito impeccabile. Lo stesso sutra è stato poi recitato nuovamente in tibetano, seguito dai versi di saluto tratti dall’“Ornamento per la Chiara Realizzazione” e dalla “Saggezza Fondamentale https://www.sangye.it/altro/?p=9194 della Via di Mezzo” di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906 .
“Oggi, in questo luogo molto speciale, Vajra-asana, la sede dell’illuminazione”, ha osservato Sua Santità, “persone si sono riunite da molti paesi diversi ed hanno l’opportunità di pregare. Tutti gli esseri senzienti sono uguali nel non volere la minima sofferenza e, soprattutto nel caso degli esseri umani, nel cercare la gioia.
“Come esseri umani abbiamo la capacità di cercare metodi affidabili per superare la sofferenza e generare felicità. Tuttavia, troppo spesso guardiamo le cose da un punto di vista ristretto e finiamo solo per renderci infelici. Perdiamo la strada alla ricerca di gratificazioni a breve termine.
“Nessun’altra creatura è paragonabile agli esseri umani che, pur essendo intelligenti, creano sofferenza a se stessi ed agli altri. Abbiamo visto gli orrori della prima e della seconda guerra mondiale eppure c’è chi vorrebbe che ci preparassimo per la terza. Investiamo energia e risorse nella costruzione di armi sofisticate il cui unico scopo è la distruzione.
“Dobbiamo essere consapevoli degli errori che abbiamo commesso ed impegnarci invece in pratiche che creeranno felicità e ridurranno la sofferenza per tutti. Dobbiamo lavorare per evitare la guerra e rinunciare all’uso delle armi. Non dovremmo più pensare in termini di vittoria completa per noi stessi e di abietta sconfitta dei nostri avversari. Dobbiamo evitare di pensare ai nostri simili in termini di “noi” e “loro” e cercare di vivere in pace ed armonia gli uni con gli altri. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Bodhgaya – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd of at the conclusion of the second day of teachings at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on December 30, 2023. Photo by Ven Zamling Norbu
December 30, 2023. Bodhgaya, Bihar, India – People lining the road from the Tibetan Monastery to the Kalachakra Teaching Ground were eager to catch a glimpse of His Holiness the Dalai Lama as he passed this morning. He beamed with joy in return. From the front of the stage he again smiled and waved to the crowd before turning to greet the eminent Lamas seated around the throne.
As soon as His Holiness was seated, a group of eight Indian girls, students at the Root Institute School here in Bodhgaya, with two of their teachers, sat down before him and delighted the assembly by chanting the ‘Heart Sutra’ in impeccable Sanskrit. The same sutra was then recited again in Tibetan, followed by the verses of salutation from the ‘Ornament for Clear Realization’ and Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’.
“Today, in this very special place, Vajra-asana, the seat of enlightenment,” His Holiness observed, “people have gathered from many different countries and have the opportunity to make prayers. All sentient beings are the same in not wanting the slightest suffering, and, especially in the case of human beings, seeking joy.
“As human beings we have the ability to look for reliable methods to overcome suffering and generate happiness. However, far too often, we look at things from a narrow point of view and only end up making ourselves unhappy. We lose our way in pursuit of short-term gratification. Read the rest of this entry »
1-Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya su “Elogio al Dhammadhatu” di Nagarjuna
29 dicembre 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina un velo di nebbia gelida si stendeva su Bodhgaya mentre Sua Santità il Dalai Lama compiva il breve viaggio dal monastero tibetano di Gaden Phelgyeling al Kalachakra Ground. La strada era fiancheggiata da sostenitori sorridenti, inclusi i batteristi del Ladakh, che Sua Santità salutò mentre passava.
Appena varcato il cancello del luogo d’insegnamento, Sua Santità si è fermato davanti ad una nuova statua in pietra del Buddha, commissionata dal Comitato di Gestione del Tempio di Bodhgaya (Bodhgaya Temple Management Committee BTMG), i cui membri erano lì ad accoglierlo. Supportato dai monaci del monastero di Namgyal, Sua Santità ha cantato dei versi per consacrarne l’immagine, scanditi dal lancio in aria di manciate di petali di fiori a titolo di benedizione.
Sua Santità è sceso dal golf cart proprio sul bordo del palco davanti al trono, da dove ha salutato sia a destra, a sinistra e di fronte, la folla di 50.000 persone, di cui circa 15.000 provenienti da più di 50 paesi del mondo. Voltandosi salutò la statua del Buddha dietro il trono. Ha salutato Sakya Gongma Rinpoché, Sakya Trizin e gli altri membri della famiglia Sakya. Dal lato opposto ha salutato Ganden Tri Rinpoché e Jangtsé Chöjé Rinpoché, nonché il Presidente del Parlamento tibetano ed il Sikyong Penpa Tsering.
Una volta che Sua Santità si è assiso , un gruppo di monaci Theravad a si riunì davanti a lui per cantare il “Mangala Sutta” https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in pali. Al che è seguita una recitazione cadenzata del “Sutra del C uore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 e da un’offerta d el mandala in tibetano. Nel frattempo sono stati offerti tè e pane a tutti . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Bodhgaya, 1st Day
His Holiness the Dalai Lama consecrating a new stone statue of the Buddha commissioned by the Bodhgaya Temple Management Committee (BTMG) at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on December 29, 2023. Photo by Tenzin Choejor
December 29, 2023. Bodhgaya, Bihar, India – A pall of chilly mist lay over Bodhgaya this morning as His Holiness the Dalai Lama took the short drive from Gaden Phelgyeling, the Tibetan Monastery, to the Kalachakra Ground. The street was lined by smiling well-wishers including drummers from Ladakh. His Holiness waved to them as he passed.
Just inside the gate to the teaching ground His Holiness paused before a new stone statue of the Buddha commissioned by the Bodhgaya Temple Management Committee (BTMG). Members of the committee we there to welcome him. Supported by monks from Namgyal Monastery His Holiness chanted verses to consecrate the image, their recitations punctuated by tossing handfuls of flower petals into the air by way of blessing.
His Holiness was able to disembark from the golf cart right at the edge of the stage in front of the throne, from where he waved to the 50,000 strong crowd, that included approximately 15,000 from more than 50 countries, to the right, the left and straight ahead. Turning around he saluted the statue of the Buddha behind the throne. He greeted Sakya Gongma Rinpoché, Sakya Trizin and other members of the Sakya family. On the opposite side he greeted Ganden Tri Rinpoché and Jangtsé Chöjé Rinpoché, as well as the Speaker of the Tibetan Parliament and the Sikyong Penpa Tsering.
Once His Holiness had taken his seat a group of Theravadin monks gathered before him to chant the ‘Mangala Sutta’ in Pali. This was followed by a lilting recitation of the ‘Heart Sutra’ and a mandala offering in Tibetan. Meanwhile tea and bread were served.
“Whatever kind of discourse is being given,” His Holiness began, addressing the crowd, “it’s important that we first check our motivation. This applies to both the teacher and the taught. We should avoid the eight worldly concerns. The teacher should neither be selfish nor only in search of peace. Disciples should not be absorbed by the pleasures of this life. All should seek to benefit others. Read the rest of this entry »
Preghiere per la pace sotto l’albero della Bodhi
Sua Santità il Dalai Lama: “Questo è ciò che desidero condividere con voi: dovremmo integrare l’insegnamento del Buddha dentro di noi”.
23 dicembre 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Dopo la positiva conclusione dei tre giorni del Forum internazionale del Sangha, i delegati si sono riuniti questa mattina sotto l’albero della Bodhi per pregare per la pace nel mondo. Sua Santità il Dalai Lama è venuto dal monastero tibetano Ganden Phelgyeling per unirsi a loro. Raggiun t o il lato ovest del Tempio d ella Mahabodhi, ha dapprima salut ato Sakya Gongma Rinpoché e Jangtsé Chöjé Rinpoché, che erano seduti alla sua destra, quindi h a salutato la folla e poi il Ganden Tri Rinpoché che era seduto alla sua sinistra.
Dando il benvenuto a Sua Santità, a gli illustri ospiti e d ai rispettati membri del Sangha, Siliing Tongkhor Rinpoché ha così esordi to:
“Ci siamo riuniti qui all’ombra dell’Albero della Bodhi ricordando che è qui che il Buddha raggiunse l’illuminazione. Traiamo forza dagli insegnamenti che diede , che rimangono rilevanti e d attuali. In mezzo alle infinite sfide che il mondo deve affrontare, concentriamoci sullo scopo condiviso di portare conforto, compassione e d un senso di unità a tutti coloro che ne hanno bisogno.
“Nelle sacre vicinanze di questo antico tempio possano le nostre preghiere trascendere i confini risuonando come un appello alla pace, alla compassione e d alla guarigione. Bodhgaya, dove secoli fa ebbe luogo l’illuminazione, è un faro per un futuro più luminoso e d un mondo più compassionevole.
“Mentre uniamo le nostre mani in preghiera, possa questo incontro portare all’umanità una forza duratura, e possano le benedizioni che invochiamo oggi portare conforto a molti e diffondersi come delle onde in tutto il mondo. Possano le nostre preghiere essere colme della saggezza che ha avuto origine qui”.
Il Ven Mahayano Aun ha annunciato che in questa occasione le preghiere saranno cantate dai rappresentanti di 11 comunità Sangha delle tradizioni Pali e Sanscrita. “Siamo tutti seguaci dello stesso Buddha”, ha aggiunto, “possano le nostre preghiere contribuire alla pace ed all’armonia tra tutti gli esseri viventi”.
Prima Sua Santità e poi Sakya Gongma Rinpoché, Jangtsé Chöjé Rinpoché, il Venerabile Abate del Tempio Reale Tailandese di Bodhgaya, il Ganden Tri Rinpoché e d il Vice Sangharaja del Myanmar sono stati invitati ad accendere una lampada di saggezza per conferi re un’apertura di buon auspicio all’incontro. Read the rest of this entry »
Prayers for Peace Under the Bodhi Tree
His Holiness the Dalai Lama: “This is what I wish to share with you: that we should integrate the teaching of the Buddha within ourselves.
December 23, 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Following the successful conclusion of the three day International Sangha Forum, delegates gathered this morning beneath the Bodhi Tree to make prayers for world peace. His Holiness the Dalai Lama came from the Tibetan Monastery, Ganden Phelgyeling to join them. Reaching the west side of the Mahabodhi Temple he greeted Sakya Gongma Rinpoché and Jangtsé Chöjé Rinpoché, who were seated to his right of him. He waved to the crowd and then greeted the Ganden Tri Rinpoché who was seated to his left.
Welcoming His Holiness, the eminent guests and respected Sangha members Siliing Tongkhor Rinpoché declared:
“We have gathered here in the shade of the Bodhi Tree recalling that this is where the Buddha attained enlightenment. Let us draw strength from the teachings he gave, which remain relevant and timely today. Amidst the unending challenges facing the world, let us focus on the shared purpose of bringing solace, compassion and a sense of oneness to all in need.
“In the hallowed vicinity of this ancient temple may our prayers transcend borders resounding as a call for peace, compassion and healing. Bodhgaya where enlightenment took place centuries ago is a beacon to a brighter future and a more compassionate world.
“As we join our hands in prayer may this gathering bring humanity enduring strength, and may the blessings we invoke today bring comfort to many and spread like ripples around the world. May our prayers be filled with the wisdom that originated here.” Read the rest of this entry »
Inaugurazione del Primo Forum Internazionale del Sangha
Sua Santità il Dalai Lama: “Agire spinti dalla rabbia o dall’attaccamento è un errore. L’essenza del Dharma è studiare ciò che viene insegnato, riflettere su ciò che hai imparato ed applicare dentro di te ciò che hai compreso.
20 dicembre 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha percorso il breve tragitto dal Monastero di Ganden Pelgyeling al Centro Congressi Internazionale di Bodhgaya, dove avrebbe preso parte alla sessione inaugurale del primo Forum Internazionale del Sangha (ISF), dove lo hanno accolto sulla porta i membri del comitato organizzatore. Prima di entrare, si è preso un momento per godersi un gruppo di Mönpa dell’Arunachal Pradesh che ballavano sul prato per festeggiare il suo arrivo. Una volta che Sua Santità si è seduto sul palco tra il Ganden Tri Rinpoché e il Primo Ministro dell’Arunachal Pradesh, Shri Pem Khandu, il moderatore, Ven Mahayano Aun, ha reso omaggio al Buddha, al Dharma e d al Sangha, ha salutato Sua Santità e d ha salutato tutti i presenti, rappresentanti delle tradizioni buddiste in questo luogo di buon auspicio, dichiara nd o che lo scopo del Forum è quello di tenere un dialogo sul ruolo del Buddismo nel 21° secolo e discutere su come creare comprensione e cooperazione tra le molteplici tradizioni buddiste. Ha quindi annunciato che ci sarebbero stati tre giorni di dibattiti, seguiti da un quarto d i preghiere per la pace nel mondo nei pressi del Tempio di Mahabodhi. Siling Tongkhor Rinpoché ha tradotto questa introduzione dall’inglese al tibetano.
Per cominciare, un gruppo di monaci Theravada ha recitato in Pali il “Karaniya Metta Sutta” https://www.sangye.it/altro/?p=5699 “Le parole del Buddha sull’amorevole gentilezza”, che sono stati seguiti da un gruppo di monaci dell’Università sanscrita di Varanasi che hanno cantato in sanscrito il Mangala Sutra https://www.sangye.it/altro/?p=1868 il Sutra del buon auspicio.
Il moderatore ha chiesto a Sua Santità ed agli altri leader di premere i pulsanti davanti a loro per accendere una lampada di saggezza e aprire i lavori. Mentre lo facevano, una brillante lampada elettrica multicolore apparve con grande clamore davanti a loro e sul grande schermo dietro di loro. Read the rest of this entry »
Inauguration of the First International Sangha Forum
His Holiness the Dalai Lama addressing the inaugural session of the first International Sangha Forum at the International Convention Centre Bodhgaya in Bodhgaya, Bihar, India on December 20, 2023. Photo by Tenzin Choejor
December 20, 2023. Bodhgaya, Bihar, India – This morning His Holiness the Dalai Lama drove the short distance from Ganden Pelgyeling Monastery to the International Convention Centre, Bodhgaya, where he was to take part in the inaugural session of the first International Sangha Forum (ISF). He members of the organizing committee welcomed him at the door. Before going inside, he took a moment to enjoy a group of Mönpas from Arunachal Pradesh dancing on the lawn in celebration of his arrival. Once His Holiness had taken his seat on the stage between the Ganden Tri Rinpoché and the Chief Minister of Arunachal Pradesh, Shri Pem Khandu, the moderator, Ven Mahayano Aun paid homage to the Buddha, Dharma and Sangha, saluted His Holiness and greeted all the representatives of Buddhist traditions in this most auspicious place. He declared the aim of the Forum was to hold a dialogue on role of Buddhism in the 21st century and to discuss how to create understanding and cooperation among the array of Buddhist traditions. He announced that there would be three days of discussions, followed on the fourth by prayers for peace in the world in the vicinity of the Mahabodhi Temple. Siling Tongkhor Rinpoché translated this introduction into English was into Tibetan.
To begin with, a group of Theravadin monks recited the ‘Karaniya Metta Sutta’, ‘The Buddha’s words on loving-kindness’, in Pali. They were followed by a group of monks from the Sanskrit University in Varanasi who chanted the Mangala Sutra, the Sutra of Auspiciousness, in Sanskrit. Read the rest of this entry »
Insegnamenti a Salugara di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: “Non è sufficiente conoscere queste pratiche, è essenziale metterle in pratica”.
Siliguri, Bengala Occidentale, India, 14 dicembre 2023 – Ieri, Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a un pranzo ufficiale di Stato in suo onore a Samman Bhawan, la residenza del Primo Ministro del Sikkim. Quando si è avvicinato all’edificio, è stato accolto da Tashi Shölpa e dagli energici danzatori Snow Lion. Alla porta gli è stato offerto il tradizionale ‘Chema Changpu’ ed è stato poi accompagnato al suo posto in testa alla sala. Tutti i presenti hanno potuto gustare un pranzo sontuoso.
Questa mattina, Sua Santità ha ricevuto un caloroso saluto a Gangtok prima di volare in elicottero a Salugara, nel Bengala Occidentale, dove è stato invitato a insegnare al Monastero di Sed-Gyued. I membri del pubblico si sono allineati lungo la strada che porta al monastero per salutarlo al suo arrivo. Tashi Shölpa e i danzatori del Leone delle Nevi lo hanno accolto al cancello. All’interno, il monastero era riccamente decorato con ghirlande di calendule. Anche il vialetto era cosparso di petali di calendula.
Sua Santità ha salutato la folla prima di salire la rampa che porta al tempio. Una volta entrato, ha reso omaggio alle statue di Jé Tsongkhapa e dei suoi principali discepoli e ha acceso una lampada. Una volta seduto, Khenpo Wangdu, Abate di Sed-gyued, ha offerto un mandala e le rappresentazioni del corpo, della parola e della mente del Buddha.
“Quando nasciamo, veniamo nutriti da nostra madre. È così che inizia la nostra vita, crogiolandoci nelle sue cure e nel suo affetto. Dobbiamo imparare a custodire questo tipo di amore e di affetto per tutta la vita.
“Parliamo di costruire la pace nel mondo, ma noi esseri umani tendiamo a creare divisioni tra di noi, vedendo le altre persone in termini di ‘noi’ e ‘loro’. Di conseguenza, combattiamo e sprechiamo risorse preziose per inventare armi sempre più potenti. Se siamo davvero interessati a costruire la pace nel mondo, il modo per iniziare è coltivare la pace della mente.
“Invece di promuovere relazioni amichevoli e armoniose, litighiamo e combattiamo e, di conseguenza, la pace viene distrutta. Abbiamo visto cosa è successo nella prima e nella seconda guerra mondiale; ora ci sono persone che parlano di una terza. Dobbiamo lavorare per rafforzare i nostri sentimenti affettivi naturali e non lasciare che diminuiscano. Il nostro obiettivo dovrebbe essere la pace mentale.
“In questi giorni cerco di rendere le persone consapevoli del fatto che tutti gli otto miliardi di persone che vivono su questo pianeta sono stati nutriti dalle loro madri. Sotto questo aspetto siamo tutti uguali. Ogni essere umano su questa terra è sopravvissuto dopo la nascita perché qualcuno lo ha ricoperto di amore e affetto, l’amore di una madre. Ricordare questo aspetto e farne tesoro contribuirà a garantire la pace nel mondo. Non lo farà, invece, abbandonarsi a emozioni negative come la rabbia e la gelosia. Pensare che le altre persone siano uguali a lei è un passo verso la pace.
“Possiamo avere culture diverse, modi diversi di organizzare la nostra vita o ideologie diverse, ma nel contesto dell’unicità dell’umanità, come esseri umani siamo tutti uguali. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches at Salugara
His Holiness the Dalai Lama: “It’s not enough just to know about these practices, it’s essential to put them into effect: please, do you best.”
December 14, 2023. Siliguri, West Bengal, India – Yesterday, His Holiness the Dalai Lama was invited to an Official State Luncheon in his honour at Samman Bhawan, the Chief Minister of Sikkim’s residence. As he approached the building, he was welcomed by Tashi Shölpa and energetic Snow Lion dancers. At the door he was offered the traditional ‘Chema Changpu’ and was then escorted to his seat at the head of the hall. Everyone attending enjoyed a sumptuous lunch.
This morning, His Holiness was given a warm send-off in Gangtok before flying by helicopter to Salugara in West Bengal, where he had been invited to teach at Sed-Gyued Monastery. Members of the public lined the road to the monastery to greet him as he arrived. Tashi Shölpa and Snow Lion dancers welcomed him at the gate. Inside, the monastery the monastery was richly decorated with garlands of marigolds. Even the driveway was strewn with marigold petals.
His Holiness waved to the crowd before climbing the ramp to the temple. Once inside he paid his respects before statues of Jé Tsongkhapa and his chief disciples and lit a lamp. Once he had sat down, Khenpo Wangdu, Abbot of Sed-gyued, offered a mandala and representations of the body, speech and mind of the Buddha.
Responding to this warm welcome, His Holiness declared that so far on his visit to North-east India his teachings had gone well and that he has been feeling fit.
“The people of Sikkim showed fervent devotion, but I advised them too of the importance of study. Whether you follow a religious tradition or not is a personal decision, but if you do, you need to study to understand what it’s about.
“People in Sikkim seemed to appreciate that I had come.
“People may think that religion is about prayers and rituals, but it also needs to involve study. When I wake in the morning, I recite Jé Rinpoché’s ‘In Praise of Dependent Arising’. I also advised people in Sikkim that it’s important that we discipline our unruly minds, because this is what leads to happiness.” Read the rest of this entry »
Sikkim, Sua Santità il Dalai Lama: Le trentasette pratiche dei Bodhisattva
Sua Santità il Dalai Lama: “Tutti gli esseri umani vogliono essere felici, ma quando guardiamo indietro alla storia, vediamo quanto spesso le guerre sono state combattute in nome della religione. Questo approccio è obsoleto. È responsabilità di ognuno di noi lavorare per creare un mondo pacifico e armonioso”.
12 dicembre 2023 Gangtok, Sikkim, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato questa mattina allo Stadio Paljor, è stato ricevuto da Shri Sonam Lama, Onorevole Ministro del Dipartimento degli Affari Ecclesiastici. Giunto al padiglione dal quale avrebbe conferito insegnamenti , venne di nuovo accolto da S.E. Lakshman Prasad Acharya, governatore del Sikkim e Shri Prem Singh Tamang (Golay), onorevole primo ministro del Sikkim.
Tsechokling Rinpoché ha rivolto alcune parole di benvenuto ai dignitari seduti sul palco e d alle circa 40.000 persone riunite nello stadio, alcune delle quali erano arrivate prima delle 4:00 del mattino . Ha quindi invitato il Primo Ministro a prendere la par ola .
“Namo Buddhaya”, ha iniziato e d ha dato inizialmente il benvenuto a Sua Santità, ai Rinpoché, al l’On. Governatore del Sikkim, al l’On. Presidente della Corte Suprema dell’Alta Corte del Sikkim, al presidente e vicepresidente dell’Assemblea legislativa del Sikkim, ai ministri e altri stimati dignitari per poi così r ivolge r si ai rappresentanti dei media e d al pubblico:
“Do il benvenuto a ciascuno di voi in questa occasione propizia.
“D o il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama, la manifestazione di Avalokiteshvara nel bellissimo e verdeggiante stato del Sikkim.
“Oggi siamo alla presenza di uno dei leader spirituali più rispettati al mondo. Il suo messaggio sull’unità dell’umanità ispira persone in tutto il mondo. È venuto da Dharamsala per parlarci, cosa per la quale esprimo un grande debito di gratitudine. Il nostro spirito sarà sollevato dalle sue parole; le nostre intenzioni diventeranno pure. Ascoltare la sua spiegazione delle “Trentasette pratiche dei Bodhisattva” https://www.sangye.it/altro/?p=134 di Gyalsey Thogmé Sangpo ci aiuterà a trovare la via della pace mentre intraprend iamo la nostra strada attraverso la vita moderna. Sono onorato ancora una volta, a nome del popolo del Sikkim, di esprimere la nostra gratitudine”.
Sua Santità ha quindi offerto al Primo Ministro una statua del Buddha.
“Oggi i discepoli sono principalmente persone del Sikkim e dei paesi vicini”, ha esordito Sua Santità, parlando in tibetano, tradotto in nepalese e d in altre lingue. “Molte persone sono venute qui per rispetto nei miei confronti. Vi do il benvenuto.
“La maggior parte di voi professa una pratica religiosa e molti di voi hanno interesse per l’insegnamento del Buddha. Noi esseri umani, dal momento in cui nasciamo, non vogliamo soffrire; vogliamo essere felici. Questo è un istinto naturale che condividiamo anche con gli animali. Tutti gli esseri viventi desiderano semplicemente essere felici e gli esseri umani sono in grado di esprimere questo desiderio. Ciò nonostante, persistiamo nell’impegnarci in attività che ci portano alla sofferenza. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Thirty-seven Practices of Bodhisattvas
His Holiness the Dalai Lama: “Don’t regard things as real and give up attachment”.
December 12, 2023 Gangtok, Sikkim, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived at the Paljor Stadium this morning, he was received at the door by Shri Sonam Lama, Hon’ble Minister of the Ecclesiastical Affairs Department. When he reached the pavilion from which he would teach, he was welcomed once again by H.E. Lakshman Prasad Acharya, Governor of Sikkim and Shri Prem Singh Tamang (Golay), Hon’ble Chief Minister of Sikkim.
Tsechokling Rinpoché spoke a few words of welcome to the dignitaries seated on the stage and to the estimated 40,000 people assembled in stadium, some of whom had arrived before 4:00 am. He invited the Chief Minister to speak.
“Namo Buddhaya,” he began and proceeded to welcome His Holiness, Rinpochés, the Hon. Governor of Sikkim, the Hon. Chief Justice of the Sikkim High Court, the Speaker and Deputy Speaker of the Sikkim Legislative Assembly, Ministers and other esteemed dignitaries. Addressing representatives of the media and members of the public, he said:
“I welcome each and every one of you on this auspicious occasion.
“I welcome His Holiness the Dalai Lama, the manifestation of Avalokiteshvara to the beautiful, green state of Sikkim.
“Today, we are in the presence of one of the world’s most respected spiritual leaders. His message regarding the oneness of humanity inspires people around the world. He has come all the way from Dharamsala to speak to us, for which I express a great debt of gratitude. Our spirits will be lifted by his words; our intentions will become pure. Listening to his explanation of Gyalsey Thogmé Sangpo’s ‘Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ will help us find the path of peace as we negotiate our way through modern life. I am honoured once again, on behalf of the people of Sikkim, to express our gratitude.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra gli Attivisti Europei per la Pace
Sua Santità il Dalai Lama: “L’essenza della religione è il buon cuore. Questo è ciò che insegnano tutte le religioni, qualunque sia la loro posizione filosofica. Il buon cuore è l’essenza: coltivarlo è ciò che aiuta”.
8 novembre 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato un gruppo di attivisti per la pace provenienti principalmente dall’Europa. La loro leader, Sofia Stril-Rever dalla Francia, ha dichiarato che i loro cuori erano pieni di gioia di incontrarlo di nuovo e di essere stati ispirati dal suo esempio al servizio dell’umanità.
Il gruppo ha preso parte alla celebrazione della Giornata della Coscienza approvata dalle Nazioni Unite il 5 aprile, finalizzata a stabilire le libertà fondamentali ed i diritti umani per tutte le persone senza distinzioni.
Sofia Stril-Rever ha chiesto a Sua Santità in che modo la buona coscienza e l’amore possono contribuire ad una pace duratura nel mondo, al che lui ha risposto:
“Come esseri umani, non appena nasciamo, riceviamo tutti l’amore di nostra madre. Da bambini giochiamo senza esitazione con altri bambini senza preoccuparci da dove gli altri vengono o in cosa credono: loro o la loro famiglia. Questo tipo di apertura è la nostra natura umana fondamentale.
“Da adulti, troppi di noi vedono le altre persone in termini di “noi” e “loro”, basando la nostra discriminazione su differenze politiche o religiose secondarie tra di noi. Se vogliamo contribuire alla pace tra noi, dobbiamo trovare il modo di riconoscere che fondamentalmente, come esseri umani, siamo tutti uguali. Condividiamo un’esperienza comune. Nasciamo allo stesso modo ed alla fine moriamo tutti.
“Concentrarsi sulle differenze di nazionalità o di fede diventa solo una scusa per uccidersi a vicenda. È impensabile. Anche gli animali convivono più pacificamente. Se vogliamo che le cose cambino, noi 8 miliardi di esseri umani dobbiamo imparare a vivere insieme su questo pianeta. Dobbiamo riconoscere la nostra comune umanità. Ecco perché, ogni volta che incontro per la prima volta qualcuno, lo vedo sempre come un altro essere umano come me. E, per questo, riconosco che apparteniamo tutti ad un’unica famiglia umana”.
Rispondendo alle domande sulla crisi climatica, Sua Santità ha osservato che i cambiamenti in atto sembrano essere al di là della nostra capacità di controllo. Ha ribadito che come esseri umani siamo tutti uguali e dobbiamo imparare non solo a vivere insieme ma anche a lavorare insieme nel nostro interesse comune.
“Finché siamo ancora in tempo”, ha aggiunto, “sarebbe sensato coltivare un senso di fratellanza e sorellanza ed aiutarci a vicenda. Dobbiamo trovare un modo per prolungare l’amore umano fondamentale che nostra madre ci mostra alla nascita ed estenderlo agli altri per il resto della nostra vita”. Read the rest of this entry »
Meeting with European Campaigners for Peace
Sofia Stril-Rever delivering her opening remarks during the meeting with His Holiness the Dalai Lama and a group of European peace campaigners at his residence in Dharamsala, HP, India on November 8, 2023. Photo by Tenzin Choejor
November 8, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama met a group of peace campaigners mostly from Europe. Their leader, Sofia Stril-Rever from France, declared that their hearts were filled with joy to meet him again. She told him that they were inspired by the example he has set in service of humanity. She reported that the group took part in observing the UN endorsed Day of Conscience on 5th April. This occasion is dedicated to establishing fundamental freedoms and human rights for all people without distinction.
Stril-Rever asked His Holiness how good conscience and love can contribute to lasting peace in the world and he responded:
“As human beings we all receive our mother’s love as soon as we are born. As young children we unhesitatingly play with other children without caring where they are from or what they or their family believe. This kind of openness is our basic human nature.
“As adults, too many of us see other people in terms of ‘us’ and ‘them’, basing our discrimination on secondary political or religious differences between us. If we are to contribute to peace among us, we must find ways to acknowledge that fundamentally, as human beings, we are all the same. We share a common experience. We are born the same way and ultimately, we all die.
“Focussing on differences of nationality or faith just becomes an excuse to kill each other. It’s unthinkable. Even animals live together more peaceably. If things are to change, we 8 billion human beings must learn to live together on this planet. We must recognise our common humanity. That’s why, whenever I meet someone new, I always see them as another human being like me. And because of this I recognise that we all belong to one human family.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti per i taiwanesi 2023
Sua Santità il Dalai Lama: Penso che sia vero ciò che dicono gli scienziati riguardo al fatto che avere un buon cuore fa bene alla salute e dona benessere sia fisico che interiore. Bodhicitta, l’amorevole gentilezza, non solo soddisfa i nostri obiettivi, ma soddisfa anche gli obiettivi degli altri. Se riesci a coltivarla giorno e notte, troverai sicuramente la pace della mente”.
4 ottobre 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Q uando Sua Santità il Dalai Lama è giunto al Tempio principale per conferire l ‘iniziazione a Chenrezig, questa mattina l a luce brillante del sole nascente filtrava attraverso il Tsuglagkhang. Sorridendo, ha salutato gentilmente i discepoli e d i sostenitori, una volta seduto, ha immediatamente iniziato a condurre le procedure preliminari al conferimento dell’iniziazione. Nel frattempo, il “Sutra del Cuore” è stato cantato prima in cinese e poi in tibetano.
Sua Santità così si è rivolto ai presenti: “Oggi i principali discepoli qui al Thekchen Chöling Tsuglagkhang sono i nostri amici del Dharma di Taiwan. Il Buddismo, da centinaia di anni è fiorito in Tibet, Mongolia e Cina. Quando visitai la Cina continentale nel 1955, vidi molti templi e monasteri buddisti. Anche il Tibet, la Cina e la Mongolia hanno legami speciali con Avalokiteshvara.
“I comunisti cinesi hanno represso in modo meschino il buddismo in Tibet, ma oggi in Cina l’interesse per il buddismo sta ancora una volta crescendo. Allo stesso tempo, le benedizioni di Avalokiteshvara continuano a risplendere sul Tibet. Ciò che è importante riconoscere è che, sia che siamo religiosi o meno, dobbiamo tutti avere un buon cuore. Dobbiamo considerare gli altri con affetto. Avalokiteshvara è la divinità della compassione e le persone in tutta la regione dell’Himalaya sono virtuose e di buon cuore grazie a lla loro connessione con lui.
“Sono conosciuto come il 14° Dalai Lama e da molte vite ho avuto un legame karmico col popolo del Tibet. Oggi darò una breve iniziazione ad Avalokiteshvara. Sebbene ci siano stati enormi cambiamenti in Tibet, Cina e Mongolia, a causa della connessione con Avalokiteshvara, tendiamo a recitare il mantra di sei sillabe fin dalla tenera età.
“In questi giorni si parla molto di pace nel mondo, ma, per realizzarla, il maggior numero possibile di noi deve prima raggiungere la pace della mente.
“Vivendo nella comunità umana, dobbiamo avere un buon cuore. Da bambini beneficiamo delle cure e dell’affetto di nostra madre. Dopo averci partoriti, ci alleva con amorevole gentilezza. Questa esperienza ci lascia una forte impressione. È da questo che impariamo che anche noi possiamo essere amorevoli e compassionevoli verso gli altri. Amici miei del Dharma, vi esorto a coltivare un buon cuore”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches for Taiwanese 2023 – Third Day
His Holiness the Dalai Lama conferring a Chenrezig empowerment on the third day of teachings requested by Taiwanese at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 4, 2023. Photo by Tenzin Choejor
October 4, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Brilliant light of the rising sun streamed through the Tsuglagkhang this morning as His Holiness the Dalai Lama arrived to give a Chenrezig empowerment. He smiled and gently waved to disciples and well-wishers, took his seat, and immediately began to conduct the procedures preliminary to giving the empowerment. Meanwhile, the ‘Heart Sutra’ was chanted first in Chinese and then in Tibetan.
When he was ready His Holiness addressed the gathering.
“Today the main disciples here at the Thekchen Chöling Tsuglagkhang are our Dharma friends from Taiwan. Buddhism has flourished in Tibet, Mongolia and China for hundreds of years. When I visited mainland China in 1955, I saw many Buddhist temples and monasteries. Tibet, China and Mongolia also have special links with Avalokiteshvara.
“Chinese Communists have narrow-mindedly suppressed Buddhism in Tibet, but in China today interest in Buddhism is growing once again. At the same time Avalokiteshvara’s blessings continue to shine over Tibet. What is important to recognise is that whether we are religious or not, we all need to have warm heart. We need to regard others with affection. Avalokiteshvara is the deity of compassion and people throughout the Himalayan region are virtuous and warm-hearted because of their connection to him.
“I’m known as the 14th Dalai Lama, and I’ve had a karmic connection with the people of Tibet for many lifetimes. Today, I’m going to give a short Avalokiteshvara empowerment. Although there have been huge changes in Tibet, China and Mongolia, because of the connection with Avalokiteshvara, we tend to say the six-syllable mantra from an early age.
“These days there’s a lot of talk about peace in the world, but to bring it about as many of us as possible need first to achieve peace of mind.
“Living in human communities as we do, we need to have a warm heart. As children we benefit from our mother’s care and affection. After giving birth to us she nurtures us with loving kindness. This experience leaves a strong impression on us. It is from this that we learn that we too can be loving and compassionate towards others. My Dharma friends I urge you to cultivate a warm heart.”
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Sua Santità il Dalai Lama inaugura il Khamgar Druk Dharmakara College
Sua Santità il Dalai Lama: “il Buddhadharma non consiste nell’eseguire rituali o suonare strumenti musicali, ma nel raggiungere la pace della mente.
27 settembre 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Amici sorridenti e sostenitori affollavano la strada mentre Sua Santità il Dalai Lama questa mattina partiva per Tashi Jong mentre il sole del primo mattino splendeva in un cielo senza nuvole. L’intero monastero di Gyutö si è schierato lungo la strada per salutarlo al suo passaggio. Allo stesso modo, a Gopalpur, sulla strada per Palampur, un gruppo di ballerini in maschera di Tashi Shölpa guidava una lunga fila di studenti, insegnanti e personale della vicina scuola del Tibetan Children’s Village (TCV). Molti di loro salutavano Sua Santità con sciarpe di seta bianca. Tutti sembravano felicissimi di vedere Sua Santità.
Arrivando a Tashi Jong, l’intera comunità lo stava aspettando per dargli il benvenuto nei suoi abiti migliori, con un sorriso gioioso su l volt o ,. Sua Santità ha varcato la soglia della nuova sala riunioni tagliando il nastro d’inaugurazione del l’edificio accademico principale del nuovo Khamgar Druk Dharmakara College. In fondo alla sala accese una lampada inaugurale davanti a d una grande statua del Buddha.
Sua Santità è quindi sal ito su l trono e prese posto. Mentre Khamtrul Rinpoché offriva un mandala, Sua Santità ha indossato il cappello rosso Drukpa Kagyyu. Sono state offerte rappresentazioni del corpo, della parola e della mente del Buddha, mentre veniva recitata una preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta dai suoi tutori. Furono serviti tè e riso dolce.
Uno dei Khenpo ha accolto Sua Santità, riferendosi a lui con rispetto come l’incarnazione di Avalokiteshvara e maestro dell’intero insegnamento del Buddha. Ha salutato tutti gli ospiti e i dignitari con “Tashi Deleg”.
Nella sua relazione, tenuta in tibetano, Khamtrul Rinpoché si è nuovamente rivolto a Sua Santità come maestro dell’intero insegnamento del Buddha e paladino della pace in tutto il mondo. Lo ha ringraziato per aver accettato l’invito d’ inaugura zion e di questo nuovo centro di apprendimento.
Rinpoché ha spiegato che il primo monastero Khamapagar fu fondato dal primo Khamtrul Rinpoché, incoraggi ato dal grande Quinto Dalai Lama, con filiali a Dergé e d in altre parti del Kham in Tibet .. I successivi Dalai Lama, incluso il Settimo, scrissero ai Khamtrul Rinpoché per riconoscere il loro lavoro di tutela de l Dharma. Successivamente, anche il 13° Dalai Lama incoraggiò l ‘allora Khamtrul Rinpoché, a continuare a servire il Dharma e gli esseri senzienti. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates the Khamgar Druk Dharmakara College
His Holiness the Dalai Lama lighting a lamp at the inauguration of Khamgar Druk Dharmakara College in Tashi Jong, HP, India on September 27, 2023. Photo by Ven Tenzin Jamphel
September 27, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Smiling friends and well-wishers thronged the street as His Holiness the Dalai Lama set off for Tashi Jong this morning while the early morning sun shone out of a cloudless sky. The entire Gyutö Monastery turned out to line the road to greet him as he passed. Likewise, at Gopalpur, on the way to Palampur, a group of masked Tashi Shölpa dancers headed a long line of students, teachers and staff from the nearby Tibetan Children’s Village (TCV) school. Many of them held white silk scarves in their hands. All of them looked delighted to see His Holiness.
Arriving at Tashi Jong, the entire community were waiting in their best clothes, joyful smiles on their faces, to welcome him. His Holiness was able to drive right to the steps of the new assembly hall. At the door he cut the ribbon to symbolically open the main academic building of the new Khamgar Druk Dharmakara College. At the head of the hall he lit an inaugural lamp before a large statue of the Buddha.
His Holiness ascended the throne and took his seat. As Khamtrul Rinpoché offered a mandala, His Holiness wore the red Drukpa Kagyyu hat. There were offerings of representations of the body, speech and mind of the Buddha while a prayer for His Holiness’s long life composed by his tutors was chanted. Tea and sweet rice were served.
One of the Khenpos welcomed His Holiness, referring to him respectfully as the incarnation of Avalokiteshvara and master of the entire teaching of the Buddha. He greeted all the guests and dignitaries with “Tashi Deleg.” Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su “Entrare nella Via di Mezzo” di Chandrakirti 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Essere gentili con gli altri è una vera fonte di felicità. La pace nel mondo non si realizzerà grazie a risoluzioni e dichiarazioni ufficiali, ma perché le persone sviluppano un buon cuore.”
6 settembre 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina il cielo era luminoso mentre Sua Santità il Dalai Lama s’incamminava dalla sua residenza al Tsuglagkhang. Il cortile risuonava del suono dei mantra: Om ara patsa na dhi e Mig-tse-ma. Una volta che Sua Santità ha raggiunto il tempio, i monaci Theravada hanno cantato il Mangala Sutta in pali, dopodiché i monaci vietnamiti hanno cantato il “Sutra del Cuore” nella loro lingua. I rappresentanti dei vari gruppi buddisti presenti hanno offerto un mandala e rappresentazioni del corpo, della parola e della mente del Buddha. Il “Sutra del cuore” è stato cantato ancora una volta in tibetano mentre tè e pane venivano distribuiti ai presenti.
Per cominciare, Sua Santità ha riferito di un’occasione durante un incontro pan-buddista a Varanasi in cui ebbe una visione chiara del Buddha. Avvertì che il Buddha riconosceva che avesse studiato i suoi insegnamenti e coltivato nella pratica la mente del risveglio di bodhicitta e la visione della vacuità,
“Sebbene siano trascorsi quasi 2600 anni da quando il Buddha era in vita, i suoi insegnamenti continuano a fiorire, perché ci sono persone che li studiano, li praticano e li condividono con gli altri.
“Ciò che è importante in termini di preservazione dell’etica e di pratica dell’insegnamento è che l’insegnamento fiorisca dentro di noi. Sono nato vicino al confine del Tibet e d ho praticato il Dharma fin da quando ero bambino. Ho studiato le opere delle Tre Collezioni ( Tripitaka: Vinaya, Sutra, Abhidharma) e d ho applicato il triplice approccio di studio, riflessione e meditazione. Praticare gli insegnamenti implica coltivare la mente interiore.
“Comprendere la realtà implica arrivare a comprendere che i fenomeni non esistono come ci appaiono, ovvero solidi ed indipendenti. La loro esistenza è semplicemente designata. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teachs Entering into the Middle Way (2023) – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the crowd gathered in the courtyard of Main Tibetan Temple to attend the second day of teachings in Dharamsala, HP, India on September 6, 2023. Photo by Tenzin Choejor
September 6, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning the weather was brighter as His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang. The courtyard was filled with the sound of mantras, Om ara patsa na dhi and Mig-tse-ma. Once His Holiness reached the temple, Theravadin monks chanted the Mangala Sutta in Pali, following which Vietnamese monks chanted the ‘Heart Sutra’ in their own language. Representatives of the various Buddhist groups in attendance offered a mandala and representations of the body, speech and mind of the Buddha. The ‘Heart Sutra’ was chanted once more in Tibetan while tea and bread were distributed to the congregation.
To begin with His Holiness reported an occasion during a pan-Buddhist gathering in Varanasi when he had a clear vision of the Buddha. He felt the Buddha recognised how he had studied his teachings and cultivated the awakening mind of bodhichitta and the view of emptiness in practice,
“Although almost 2600 years have passed since the Buddha was alive, his teachings continue to flourish because there are people who study, practise and share them with others.
“What’s important in terms of preserving ethics and practising the teaching is for the teaching to flourish within us. I was born near the border of Tibet and I’ve pursued the Dharma since I was a child. I’ve studied works from the Three Collections and applied the threefold approach of study, reflection and meditation. Practising the teachings entails cultivating the mind within.
“Understanding reality involves coming to understand that phenomena do not exist as they appear to us—as solid and independent. Their existence is merely designated. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su “Entrare nella Via di Mezzo” di Chandrakirti 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando sviluppi davvero la compassione, senti che la sofferenza degli altri è insopportabile. Ecco perché generi il desiderio di conseguire l’illuminazione. Inoltre, la fonte della sofferenza, l’ignoranza, viene sradicata realizzando la vacuità”.
05 settembre 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Stamattina, Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto lo Tsuglagkhang, il tempio principale tibetano, sorri dend o e saluta nd o la folla, fermandosi di tanto in tanto per salutare le 5.000 persone circa presenti che canta van o le strofe “mig-tee-ma” in lode di Jé Tsongkhapa. Il terreno era bagnato e d il cielo era pieno di nuvole a causa delle continue piogge monsoniche.
Non appena Sua Santità si è assis o, un gruppo di monaci Theravad a ha cantato il Mangala Sutta in pali, seguito dal “Sutra del cuore” in cinese. Rappresentanti di vari gruppi buddisti, monaci, laici, donne e uomini, hanno offerto un mandala e rappresentazioni del corpo, della parola e della mente del Buddha.
Sua Santità si è quindi rivolto ai presenti:
“Qui, oggi, ci sono seguaci di varie tradizioni. Tutti noi rispettiamo il Buddha, che raggiunse l’illuminazione avendo raccolto meriti e saggezza incommensurabili. Il suo insegnamento , in particolare, soddisfa i bisogni e i desideri dei tre tipi di esseri. In sostanza, ha insegnato come possiamo diventare tutti delle persone di buon cuore. Dovremmo indagare le cause attraverso le quali il Buddha raggiunse l’illuminazione. Anche noi abbiamo la natura di Buddha, ma è oscurata da contaminazioni come l’idea sbagliata che le persone e d i fenomeni esistano indipendentemente.
“Come monaco e seguace del Buddha, è mia pratica quotidiana riflettere sulla mente del risveglio di bodhicitta e sulla visione della vacuità. Ricordo che le cose non sono come appaiono. Esistono solo a livello nominale. Non solo dobbiamo contrastare la nostra inclinazione ad afferrare l’esistenza di un sé indipendente, dobbiamo anche resistere ai nostri atteggiamenti egoistici.
L’“Offerta al Maestro Spirituale” (Lama Chöpa) dice:
Poiché l’egocentrismo è la porta d’accesso a d ogni tormento,
Anche se prendermi cura di mia madre è il fondamento di tutto ciò che è b enefico ,
Ispirami a rendere il fulcro della mia pratica
Lo yoga d i scambi are me stesso con gli altri. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teachs Entering into the Middle Way (2023) – 1st Day
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation on the first day of teachings at the request of Southeast Asians at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on September 5, 2023. Photo by Tenzin Choejor
September 5, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As His Holiness the Dalai Lama walked to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, this morning, he smiled and waved to the crowd, occasionally stopping to greet individuals. The ground was wet and the sky was full of clouds due to the continuing monsoon rains. The 5000-strong congregation chanted the ‘mig-tee-ma’ verse in praise of Jé Tsongkhapa.
Once His Holiness had taken his seat, a group of Theravadin monks chanted the Mangala Sutta in Pali, the ‘Heart Sutra’ was then chanted in Chinese. Representatives of various Buddhist groups, monastics, lay-people, women and men, offered a mandala and representations of the body, speech and mind of the Buddha.
His Holiness addressed the gathering:
“Here, today, are followers of various traditions. We all pay respect to the Buddha, who attained enlightenment having collected immeasurable merit and wisdom. His speech, in particular, fulfils the needs and wishes of the three kinds of beings. Essentially, he taught how we can all become good-hearted. We should investigate the causes through which the Buddha became enlightened. We too have Buddha-nature, but it is obscured by defilements such as the misconception that people and phenomena exist independently. Read the rest of this entry »
Il commiato dal Ladak di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: Tutti gli esseri umani sono uguali e non c’è bisogno di considerare alcuni come superiori ed altri come inferiori.
23 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Oggi, Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a pranzo dalla Ladakh Buddhism Association (LBA) e dall a A ll-Ladakh Gonpa Association (LGA) nel giardino di Abispang del monastero di Spituk, salutato l ungo il percorso per l’evento d a migliaia d i fedeli, che gli offrivano fiori, nei loro abiti di cerimonia .
L’ex deputato ed attuale presidente della LBA, Thupstan Tsewang, ha accolto brevemente Sua Santità e lo ha ringraziato per aver visitato ancora una volta il Ladakh, per aver dato insegnamenti e per aver dato udienza a così tante persone del Ladakh.
Rivolgendosi al pubblico come: “Miei cari fratelli e sorelle del Dharma”, Sua Santità ha confidato d’essere felice di venire in Ladakh per diverse settimane per evitare l’umidità della stagione delle piogge nelle regioni più basse dell’India che includono Dharamshala, la sua residenza di lungo periodo nell’Himachal Pradesh.
“La gente del Ladakh mi ha mostrato grande devozione ed ha chiaramente una fede sincera nell’insegnamento del Buddha. Mi ha fatto piacere anche vedere l’amicizia ed il cameratismo che esiste qui tra musulmani, buddisti e persone di altre fedi.
“Dopo che il Tibet ha perso la sua libertà, sono andato in esilio e da allora ho constatato l’immutabile fede e dedizione della popolazione della regione himalayana: dal Ladakh all’Arunachal Pradesh. Anche in questa occasione ho potuto venire in Ladakh e dare alcuni insegnamenti. Vorrei ringraziare tutti i presenti, laici, monaci, i nostri amici musulmani ed altri per la loro amicizia e buon cuore. La gente della regione himalayana mi tiene stretto al cuore ed anch’io mi sento vicino a loro”. Read the rest of this entry »
Farewell Lunch at Abispang Spituk
His Holiness the Dalai Lama addressing the gathering at the Abispang garden of Spituk monastery in Leh, Ladakh, India on August 23, 2023. Photo by Tenzin Choejor
August 23, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Today, His Holiness the Dalai Lama was invited to lunch in the Abispang garden of Spituk monastery by the Ladakh Buddhist Association (LBA) and the All-Ladakh Gonpa Association (LGA). The road along which he drove was lined by the faithful in their best clothes with flowers in their hands.
Former MP and current President of the LBA, Thupstan Tsewang, briefly welcomed His Holiness and thanked him for having visited Ladakh once again, for giving teachings, and for having given audience to so many of the people of Ladakh.
Addressing members of the audience as, “My dear dharma brothers and sisters”, His Holiness told them that he was pleased to come to Ladakh for several weeks to avoid the humidity of the rainy season in the lower regions of India that include Dharamshala, his long-term residence in Himachal Pradesh.
“The people of Ladakh have shown me great devotion and clearly have sincere faith in the teaching of the Buddha. I’ve been pleased also to see the friendship and camaraderie that exists here between Muslims, Buddhists and people of other faiths.
“After Tibet lost its freedom, I came into exile, and since then I have observed the unchanging faith and dedication of the people of the Himalayan region from Ladakh to Arunachal Pradesh. On this occasion too, I was able to come to Ladakh and give some teachings. I would like to thank everyone here, lay people, monastics, our Muslim friends and others for their friendship and warm-heartedness. The people of the Himalayan region hold me close in their hearts, and I feel close to them too.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Lunga Vita a Khaltse, Ladakh
Sua Santità il Dalai Lama: “Se pensi alla mente del risveglio di bodhicitta, svilupperai un senso di cura e compassione per tutti gli esseri viventi. Tutti loro, in un momento o nell’altro, hanno fatto parte della nostra vita e sono anche in relazione l’uno con l’altro, nello stesso modo in cui cercano la felicità e non desiderano soffrire. Se coltivi per loro la compassione, anche tu ne trarrai beneficio.
19 agosto 2023. Khaltse, Ladakh, India – Non appena Sua Santità il Dalai Lama si è assiso sul palco questa mattina presto, ha salutato le oltre 25.000 persone riunite sul teatro d ‘ insegnamento per manifestargli profondo affetto e fede.
“Pochi minuti fa”, ha esordi to loro, “ho incontrato una donna di 106 anni e la considero di buon auspicio per vivere a lungo. Poiché il numero di persone che mi mostrano fiducia e devozione continua a crescere, ciò aiuta certamente il Guru a vivere a lungo. Grazie. Questo mi dà il coraggio di vivere fino a più di 110 anni”, al che i presenti ha nno applaudito con gioia.
“Certo, non c’è molto d a essere orgogliosi se hai vissuto una lunga vita dedicata esclusivamente al raggiungimento dei tuoi obiettivi personali a spese degli altri. Ma, vivere una vita lunga e significativa al servizio degli altri, porterà sicuramente frutti benefici.
“Coltivando la mente del risveglio di bodhichitta, consegu i meriti. E comprendendo la vacuità , accumuli saggezza. È molto importante a dd e str arsi ad ascoltare, riflettere su ciò che si è sentito o letto e poi metterlo in pratica. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Long-Life Empowerment at Khaltse, Ladakh
His Holiness the Dalai Lama: “Conflict and violence in the world arise due chiefly to self-cherishing attitudes that lead us to pursue self-fish aims and disregard the well-being of others, which ultimately brings suffering back to us”.
August 19, 2023. Khaltse, Ladakh, India – As soon as His Holiness the Dalai Lama took his seat on the stage early this morning, he acknowledged that the more than 25,000 people assembled on the teaching ground had come to see him out of deep affection and faith.
“Just a few minutes ago,” he told them, “I met a woman who is 106 years old, and like her I consider it to be auspicious to live long. As the number of people who show me trust and devotion continues to grow, it certainly helps the Guru to live long. Thank you.This gives me the courage to live to be more than 110 years old.” The congregation applauded with delight.
“Of course, there is not much to be proud of if you’ve lived a long life dedicated solely to fulfilling your own personal goals at the expense of others. But to live a long and meaningful life in the service of others will definitely bear beneficial fruit.
“By cultivating the awakening mind of bodhichitta, you earn merit. And by understanding emptiness, you accumulate wisdom. It is very important to train yourself to listen, to reflect on what you have heard or read and to then put them into practice.
“If you think about the awakening mind of bodhicitta, you will develop a sense of caring and compassion for all living beings, including gods and spirits. All of them have, at one time or another, been part of our lives, and related to one another too. Like us they seek happiness and do not wish to suffer. If you cultivate compassion for them, you too will reap the benefit, instead of attracting harm from these gods or demigods. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Khaltse in Ladakh
Sua Santità il Dalai Lama: “La felicità non consiste nell’essere ricchi o famosi, ma nel godersi la pace della mente. Questo è ciò che ci dà vera soddisfazione.”
18 agosto 2023. Khaltse, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è volato da Leh a Khaltse nella Sham Valley a ovest di Leh. Dopo un volo di meno di mezz’ora è atterrato all’eliporto adiacente al campo degli insegnamenti di Khaltse, ricevendo un caloroso benvenuto dalla comunità locale rappresentata dal Chief Executive Councillor (CEC) del Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC), Tashi Gyalson, rappresentanti di varie organizzazioni e comunità religiose della regione di Sham.
Sulla strada per il luogo d’insegnamento, Sua Santità ha inaugurato i siti previsti per un collegio di laurea ed una nuova residenza (Phodrang) per lui e la sua famiglia.
Il presidente di Khaltse dell’amministrazione Sham, Tsewang Norbu, Jamyang T. Namgyal, deputato e Tashi Gyalson, LAHDC CEC, hanno tenuto discorsi di benvenuto a Sua Santità. Tsewang Norbu ha dichiarato che la gente della regione di Sham si sente fortunata e benedetta nell’esaudire il desiderio di offrire a Sua Santità un’accoglienza adeguata e di riceverne insegnamenti.
La comunità locale e gli studenti della regione hanno offerto spettacoli culturali per celebrare l’occasione.
A Sua Santità è stato quindi invitato a parlare ai circa 15.000 presenti.
“Oggi” ha esordito “sono molto lieto di incontrare la gente di questa regione, che mi dimostra tanto affetto, indipendentemente dal fatto che sia religiosa o meno.
“In tutto il mondo ho visitato molti luoghi diversi e sono giunto alla conclusione che siamo tutti uguali come esseri umani. Tutti noi nutriamo amore ed affetto, quindi è estremamente importante promuovere ed adottare queste qualità tra di noi. Dal momento in cui siamo nati siamo stati tutti nutriti e tutelati dell’amore e dell’affetto di nostra madre.
“È meraviglioso che in questi giorni ci sia un senso crescente della necessità di promuovere queste qualità sincere. Sebbene ci siano stati enormi progressi nello sviluppo materiale, pensare agli altri in termini di ‘noi’ e ‘loro’ ha portato ad una diffusa invidia e sospetto. Un modo per contrastare questi sentimenti negativi è coltivare un apprezzamento per l’unità dell’umanità.
“Vorrei riconoscere la vostra devozione e la fede incrollabile in me e assicurarvi che domani mattina vi offrirò un iniziazione di lunga vita legato a Tara Bianca.
“Lo scopo della pratica religiosa è domare la mente e, eliminando i tre veleni dell’avidità, dell’invidia e dell’ignoranza, sviluppare un buon cuore. Da parte mia, ogni mattina quando apro gli occhi, m’impegno a coltivare il risveglio della mente di bodhicitta, il che mi porta tranquillità e buona salute. Può essere parte della pratica religiosa pregare ed eseguire rituali, ma la cosa più importante è diventare una persona pacifica. Le preghiere che faccio per beneficiare gli altri contribuiscono allo sviluppo della mia pace mentale. Dobbiamo cogliere l’opportunità di essere amichevoli, non ostili, gli uni con gli altri.
“La felicità non consiste nell’essere ricchi o famosi, ma nel godersi la pace della mente. Questo è ciò che ci dà vera soddisfazione. Pertanto, è essenziale fondare la nostra vita sulla pratica dell’amore e della compassione. In definitiva, quando arriva il momento di esalare il nostro ultimo respiro, saremo circondati da familiari ed amici, che risponderanno con amorevole gentilezza simile all’amore e all’affetto che nostra madre ci ha mostrato quando siamo nati”.
Sua Santità ha sottolineato che, che si creda o meno nella religione, è importante coltivare il buon cuore e vivere una vita significativa. Questo è il modo per essere felici e vivere in pace.
His Holiness the Dalai Lama Visits Khaltse
His Holiness the Dalai Lama arriving at the helipad near the teaching ground in Khaltse, Ladakh, India on August 18, 2023. Photo by Tenzin Choejor
August 18, 2023. Khaltse, Ladakh, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama flew from Leh to Khaltse in the Sham Valley west of Leh. He landed at the helipad near the teaching ground in Khaltse after a flight of less than half an hour. He was accorded a warm welcome by the local community led by the Chief Executive Councillor (CEC) of the Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC), Tashi Gyalson, representatives of various organisations and religious communities of Sham region.
On his way to the teaching ground, His Holiness inaugurated the sites of a proposed degree college and a new residence (Phodrang) for him and his household.
President of the Khaltse, Sham administration, Tsewang Norbu, Jamyang T. Namgyal, MP and Tashi Gyalson, the LAHDC CEC made speeches to welcome His Holiness. Tsewang Norbu declared that the people of the Sham Region felt both fortunate and blessed to be able to fulfil their wish to offer His Holiness a proper welcome and to receive teachings from him.
Adult members of the local community and students from the region presented cultural performances to celebrate the occasion. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Sindhu Ghat in Ladakh
Sua Santità il Dalai Lama: “Come monaco buddista, rispetto tutte le tradizioni religiose del mondo. E, ogni volta che posso, visito gli altri luoghi di culto. Sebbene possano differire in termini di filosofia, ciò che le varie tradizioni religiose hanno in comune è che tutte promuovono l’amicizia ed il buon cuore.”
16 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità ha partecipato a un pranzo di commiato al Sindhu Ghat, sulle rive del fiume Indo, vicino a Shey, offerto dal Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC). Tra i presenti c’erano i Consiglieri eletti guidati dal Consigliere Capo dell’Esecutivo (CEC), Tashi Gyalson, funzionari del Territorio dell’Unione, oltre a rappresentanti di varie organizzazioni e comunità religiose del Ladakh.
Jamyang T. Namgyal, MP e Tashi Gyalson, CEC, sono stati tra coloro che hanno accolto Sua Santità alla funzione. A nome del popolo del Ladakh, hanno espresso sincera gratitudine a Sua Santità per lo straordinario modo in cui i suoi insegnamenti e consigli hanno arricchito la vita del popolo del Ladakh e per averli incoraggiati, n el corso degli anni, a coltivare un buon cuore e a d i mpegnarsi per il benessere dei loro simili. Hanno quindi chiesto a Sua Santità di continuare a visitare il Ladakh e di rimanere più a lungo.
Il consigliere capo dell’esecutivo, Tashi Gyalson, ha presentato una breve relazione sullo sviluppo del Ladakh negli ultimi tempi, compren dente l’introduzione di servizi di base, come l’ elettricità, strade migliori e d altre infrastrutture, nelle regioni remote. È stato anche felice di annunciare che anche i rifugiati tibetani in Ladakh stanno beneficiando dei programmi di welfare introdotti dal la Union Territory del Ladakh.
A l che hanno fatto seguito tre spettacoli di canti e balli, due di danze culturali tradizionali, mentre la terza era una canzone scritta da uno studioso del Ladakh che esaltava le qualità di Sua Santità il Dalai Lama.
Sua Santità è stato invitato a parlare all’assemblea. Ha a fferma to d ‘aver trovato stimolante la visi one della grande statua del Buddha dall’altra parte della valle nel villaggio di Stok. Di conseguenza, ha recitato un verso di omaggio al Buddha dal “Canto dell’esperienza” https://www.sangye.it/altro/?p=1654 di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=11772 :
Il tuo corpo è creato da decine di milioni di eccellenti fattori virtuosi,
Le tu e p arole soddisfa no le speranze e d i desideri di infiniti esseri,
La tua mente vede tutti gli oggetti conoscibili esattamente come sono,
Chino la testa al capo dei Shakya (Shakyamuni Buddha). Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Sindhu Ghat
His Holiness the Dalai Lama arriving at Sindhu Ghat to attend a farewell lunch offered by the Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC) in Leh, Ladakh, India on August 16, 2023. Photo by Tenzin Choejor
August 16, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – This morning His Holiness attended a farewell lunch at the Sindhu Ghat, on the banks of the Indus River, near Shey. It was offered by the Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC). Among those present were the elected Councillors headed by the Chief Executive Councillor (CEC), Tashi Gyalson, Union Territory officials, as well as representatives of various organisations and religious communities of Ladakh.
Jamyang T. Namgyal, MP and Tashi Gyalson, the CEC, were among those who welcomed His Holiness to the function. On behalf of the people of Ladakh, they expressed wholehearted gratitude to His Holiness for the extraordinary way his teachings and advice have enriched the lives of the people of Ladakh. Over the years, he has encouraged them to cultivate a warm heart and work for the welfare of their fellow human beings. They requested His Holiness to continue to visit Ladakh and to stay longer.
Chief Executive Councillor, Tashi Gyalson presented a brief report on the development of Ladakh in recent times, which has included bringing basic facilities, such as electricity, better roads and other infrastructure, to remote regions. He was also happy to announce that Tibetan refugees in Ladakh are also benefitting from the welfare schemes introduced by the Union Territory of Ladakh.
There were three song and dance performances. Two of them were traditional cultural dances, while the third was a song written by a Ladakhi scholar extolling the qualities of His Holiness the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama visita la Comunità Mussulmana del Ladakh
Sua Santità il Dalai Lama sta per dare un morso all’albicocca durante il suo discorso ai membri della comunità musulmana all’Imam Bargah, Chuchot Yokma, a Leh, Ladakh, India, il 12 agosto 2023. Foto di Tenzin Choejor
12 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India. Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha attraversato l’Indo per visitare l’Imam Bargah, una moschea nella vicina Chuchot Yokma. È stato ricevuto all’arrivo da rappresentanti delle comunità sciite e sunnite. La moderatrice dell’evento, una giovane donna, ha dato il benvenuto a Sua Santità ed agli altri ospiti.
Lo sceicco Nazir Ahmed Sharifi, vicepresidente dell’Anjuman-e-Imamia, ha cantato una commovente preghiera per aprire formalmente i lavori. Il rappresentante sciita, Ashraf Ali Barch e d il presidente Anjuman Imamia h a nno espresso grande ammirazione e affetto per Sua Santità come uomo di pace, come la persona che dichiara costantemente che siamo tutti uguali come esseri umani e c he che fa grandi sforzi per promuovere l’armonia interreligiosa.
Il rappresentante sunnita, il dott. Abdul Quayoum, presidente dell’Anjuman Moin-ul-Islam (AMI), è così intervenuto in inglese:
“Ancora una volta Sua Santità il Dalai Lama è qui con noi in questa moschea ed è il mese sacro di Muharram. Sua Santità è rinomato per i suoi insegnamenti sulla pace, l’armonia, la fratellanza e la rettitudine. Ama venire in Ladakh e noi amiamo ascoltarlo. Ti siamo grati per aver mantenuto il Ladakh nel tuo cuore, per favore non dimenticarci”.
Il dottor Abdul Quayoum ha affermato che è in preparazione una traduzione del Sacro Corano in tibetano ed ha letto ad alta voce una prefazione fornita da Sua Santità.
“Mi congratulo con la comunità musulmana del Ladakh per aver tradotto il Sacro Corano in tibetano. Come dico spesso, tutte le principali religioni del mondo trasmettono lo stesso messaggio di amore, compassione e servizio altruistico verso gli altri esseri viventi. Per migliaia di anni le nostre varie religioni hanno portato immensi benefici a d innumerevoli esseri umani. Non ho dubbi che sarebbe utile che le vostre sacre scritture siano tradotte nelle diverse lingue del mondo”.
“Chiunque io incontri”, Sua Santità ha incalza to, “penso che siamo tutti uguali come esseri umani. Tutti gli otto miliardi di persone in vita oggi, non ap pena son o nati, sono stati protetti dall’amore e dall’affetto della propria madre. È così che iniziano le cose. Pertanto, in seguito, quando saremo cresciuti e nel bel mezzo della nostra vita, dovremmo fare il possibile per prenderci cura degli altri. Se lo faremo, quando moriremo, lo faremo in un’atmosfera di affetto. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit the Ladakhi Muslim Community
His Holiness the Dalai Lama arriving at Imam Bargah, Chuchot Yokma, in Leh, Ladakh, India on August 12, 2023. Photo by Tenzin Choejor
August 12, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – This morning His Holiness the Dalai Lama took a short drive across the Indus to visit the Imam Bargah, a mosque in nearby Chuchot Yokma. He was received on arrival by representatives of both Shia and Sunni communities, who escorted him to his seat. The moderator of the event, a young woman, welcomed His Holiness and other guests.
Sheikh Nazir Ahmed Sharifi, Vice President of the Anjuman-e- Imamia chanted a moving prayer to formally open proceedings. Shia Representative, Ashraf Ali Barch, President Anjuman Imamia, addressed the gathering in Ladakhi. He expressed great admiration and affection for His Holiness as a man of peace, as someone who consistently declares that we are all the same as human beings, and as someone who makes great effort to promote inter-religious harmony.
Sunni Representative, Dr Abdul Quayoum, President of the Anjuman Moin-ul-Islam (AMI), addressed the gathering in English.
“Once again His Holiness the Dalai Lama is here with us in this mosque and it is the holy month of Muharram. His Holiness is renowned for his teachings about peace, harmony, brotherhood and righteousness. He loves to come to Ladakh and we love to listen to him. We are thankful to you for keeping Ladakh in your heart, please don’t forget us.”
Dr Abdul Quayoum mentioned that a translation of the Holy Quran into Tibetan is being prepared and he read aloud from a foreword His Holiness has provided. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra una delegazione del SEE Learning
Sua Santità il Dalai Lama: “Non abbiamo bisogno di concentrarci su ciò che potrebbe dividerci. Ciò di cui abbiamo bisogno invece è un senso di unità dell’umanità, una consapevolezza di come siamo tutti uguali. Dobbiamo impegnarci a costruire l’armonia in tutto il mondo.
10 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato questa mattina 30 dirigenti del team SEE Learning in Ladakh, che g li hanno comunica to che, dal lancio del programma in Ladakh poco più di un anno fa, hanno formato 500 insegnanti per implementare la formazione sociale, emotiva ed etica nelle scuole locali. Ieri, 150 insegnanti di Leh e Kargil si sono incontrati per discutere la loro esperienza di lavoro ne l programma. Il loro portavoce ha ringraziato Sua Santità per aver avuto la visione di incoraggiare lo sviluppo del SEE Learning.
“Sono felice di conoscervi”, ha detto loro Sua Santità. “Quando noi tibetani ci siamo rifugi ati in esilio in India, abbiamo scoperto la democrazia operante e che ci sono persone su cui la religione ha poca attrazione. Certo, la pratica religiosa può essere molto utile, ma è anche vero che le persone usano la religione come scusa per alimentare i conflitti.
“Nella mia vita ho ricevuto insegnamenti appartenenti alle tradizioni Sakya, Kagyu e Nyingma, così come alla tradizione Geluk, e li pratico tutti. Ma la religione non è per tutti, e , ciò che è importante, è trovare modi per incoraggiare le persone a sviluppare, su base laica, qualità positive come l’amore e la compassione.
“Sin dalla nostra nascita siamo nutriti dall’affetto di nostra madre. Formiamo con lei un legame naturale che non ha nulla a che fare con la religione. In un certo senso questa esperienza di amore e d affetto è colorata dall’attaccamento, ma in altri è semplicemente una risposta naturale.
“Nonostante l’enorme numero di persone che sono morte violentemente durante la prima e la seconda guerra mondiale, oggi ci sono persone che sembrano essere spinte dal bisogno di combattere, anche se questo provoc herebbe una terza guerra mondiale. Persistono nello sviluppo di armi potenti, ignari del fatto che se usano armi nucleari, anche loro saranno distrutti. Se non ci sforziamo di costruire la pace, l’intera umanità ne soffrirà.
“Indipendentemente dal fatto che le persone seguano o meno una pratica religiosa, tutti abbiamo bisogno di amore e compassione. La moralità di base deriva da questo. In effetti, le guerre si combattono per mancanza di amore e compassione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meet Participants in a SEE Learning Discussion
His Holiness the Dalai Lama posing for group photo with core members of the SEE Learning team in Ladakh after their meeting at his residence at Shewatsel, Leh, Ladakh, India on August 10, 2023. Photo by Tenzin Choejor
August 10, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – His Holiness the Dalai Lama met 30 core members of the SEE Learning team in Ladakh this morning. They told him that since the launch of the program in Ladakh just over a year ago, they have trained 500 teachers to implement social, emotional and ethical training in local schools. Yesterday, 150 teachers from Leh and Kargil met to discuss their experience of working with the program. Their spokesman thanked His Holiness for having had the vision to encourage the development of SEE Learning.
“I’m glad to meet you,” His Holiness told them. “When we Tibetans came into exile in India, we witnessed democracy at work and we discovered that there are people for whom religion has little attraction. Of course, religious practice can be very helpful, but it is also the case that people use religion as an excuse for stoking conflict with others.
“In my own life I have received teachings belonging to the Sakya, Kagyu and Nyingma traditions, as well as the Geluk tradition, and I practise them all. But religion is not for everyone and what’s important is that we find ways to encourage people to develop positive qualities like love and compassion on a secular basis. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama alla Lamdon Model School
Sua Santità il Dalai Lama: “Parliamo di etica laica perché questi valori di amore e compassione possono essere insegnati e praticati senza dover adottare alcuna posizione religiosa.
7 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato alla Lamdon Model Senior Secondary School per inaugurare le celebrazioni del suo Giubileo d’Oro e per ospitare il Grande Dibattito Estivo.
L ungo il percorso dalla sua residenza alla parte alta di Leh, dove si trova la scuola, l’anno accolto i sorrisi di moltissimi t ibetani, ladakhi e turisti stranieri che offrivano a Sua Santità sciarpe di seta e fiori.
Sua Santità è stato ricevuto da un comitato di benvenuto e scortato sul palco, coperto da un tendone, eretto sopra il cortile della scuola. Per prima cosa ha reso omaggio a d una statua del Buddha e d ha acceso una lampada votiva per aprire l’evento sotto i migliori auspici. Successivamente, ha s copert o una targa d ‘inaugurazione del 14° Dalai Lama Open Stadium, ha presentato diversi libri e d il programma del Giubileo d’Oro. Salutando diversi vecchi amici lungo la strada, Sua Santità si è avvicinato al palco per salutare la folla di 15.000 persone.
Mentre gli studenti esibivano le loro capacità di dibattito nel cortile della scuola, sono stati serviti i consuet i tè e riso dolce, al che è seguita un’esibizione canora degli studenti della scuola che r endeva noto come il nome della scuola derivi dall’opera fondamentale di https://www.sangye.it/altro/?p=11767 Atisha: “ La Lamp ada sul Sentiero per l’Illuminazione ” https://www.sangye.it/altro/?p=81 . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Lamdon Model School Golden Jubilee Celebration
A view of the stage during His Holiness the Dalai Lama’s talk at Lamdon Model Senior Secondary School’s Golden Jubilee Celebration in Leh, Ladakh, India on August 7, 2023. Photo by Ven Zamling Norbu
August 7, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited to the Lamdon Model Senior Secondary School to inaugurate celebrations of its Golden Jubilee and its hosting of the Great Summer Debate. Since the school is located in the upper part of Leh, His Holiness had to drive right up through the city. Tibetans, Ladakhis and some foreign tourists lined the route, silk scarves and flowers in their hands and smiles of joy on their faces.
His Holiness was received by a welcoming committee and escorted to the stage, covered by an awning, erected above the school ground. He first paid his respects before a statue of the Buddha and lit a lamp to auspiciously open the occasion. Next, he unveiled a plaque to indicate the inauguration of the 14th Dalai Lama Open Stadium and launched several books and the Golden Jubilee program. Greeting several old friends on the way, His Holiness walked to the front of the stage to wave to the 15,000 strong crowd.
The customary tea and sweet rice were served as students gave a presentation of their debating skills on the school ground. This was followed by a performance of the school song that tells how the name of the school derives from Atisha’s seminal work, ‘Lamp for the Path to Enlightenment’.
In a personal tribute, Head Girl Tsering Angmo recalled that when she joined the school, she was nervous and shy. At that point, she said, she would have been unable to address such a gathering as this in public—” But now I stand before you full of confidence, which I have acquired at this school.” She observed that the light of the lamp mentioned in the school’s name comes from its wonderful teachers. On behalf of all the students, she thanked them. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Visita alla statua del Grande Buddha a Stok
Una troupe di ballo locale in abiti tradizionali si esibisce durante la visita di Sua Santità il Dalai Lama alla statua del Grande Buddha a Stok, Leh, Ladakh, India, il 31 luglio 2023. Foto di Tenzin Choejor
31 luglio 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama si è recato in macchina dalla sua residenza a Shewatsel Phodrang al Tempio di Kalachakra all’estremità del campo di insegnamento. All’interno, un gruppo di monaci di diversi monasteri locali, tra cui Samten Ling, Spituk, Rizong, Likir e Zanskar, che hanno formato un gruppo di pratica del Kalachakra, stavano conducendo un rituale Kalachakra. Un vecchio dipinto thangka del Kalachakra era affisso al muro davanti a loro ed un mandala dipinto era stato disposto nel padiglione del mandala. Sua Santità ha salutato questi e la statua del Buddha prima di prendere posto con i monaci ed unirsi alla loro recitazione.
Successivamente, si è mosso per parlare a 70 delegati, che hanno partecipato all’incontro annuale della Rappresentanza generale di U-tsang appena concluso qui a Leh, e che avevano preso posto sulla veranda del tempio. Sua Santità ha consultato il loro rapporto scritto mentre venivano cantate le preghiere.
“Noi tibetani delle Tre Province del Tibet (Amdo, Kham e U-tsang) siamo uniti sin dai tempi dei grandi re religiosi. Il re Songtsen Gampo sposò una principessa cinese, eppure quando decise di creare una forma di scrittura tibetana, scelse di modellarla sull’alfabeto indiano, perché era dotato d’una visione lungimirante e di un forte spirito tibetano.
“Al tempo del re Trisong Detsen, su consiglio di Shantarakshita, fu avviato un progetto per tradurre la letteratura buddista indiana in tibetano. Questa è stata la fonte degli oltre 300 volumi del Kangyur e del Tengyur che abbiamo oggi. Read the rest of this entry »
Visit to the Great Buddha Statue at Stok
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd gathered at the Great Buddha Statue in Stok, Leh, Ladakh, India on July 31, 2023. Photo by Tenzin Choejor
July 31, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama drove from his residence at Shewatsel Phodrang to the Kalachakra Temple at the far end of the teaching ground. Inside, a group of monks from several local monasteries, including Samten Ling, Spituk, Rizong, Likir and Zanskar, who have formed a Kalachakra practice group, were conducting a Kalachakra ritual. An old thangka painting of Kalachakra hung on the wall before them and a painted mandala had been laid out in the mandala pavilion. His Holiness saluted these and the statue of the Buddha before taking his seat with the monks and joining in their recitation.
Next, he moved to address 70 delegates, who attended the just concluded U-tsang Annual General Body Meeting here in Leh, and who were sitting on the veranda of the temple. He leafed through their written report as prayers were chanted.
“We Tibetans of the Three Provinces of Tibet have been united since the time of the great religious kings. King Songtsen Gampo married a Chinese princess, and yet when he decided to create a Tibetan form of writing, he chose to model it on the Indian alphabet. He was someone with far-sighted vision and a strong Tibetan spirit.
“At the time of King Trisong Detsen, on Shantarakshita’s advice, a project was begun to translate Indian Buddhist literature into Tibetan. This was the source of the more than 300 volumes of the Kangyur and Tengyur we have today. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita il Tibetan Children’s Village di Choglamsar
Sua Santità il Dalai Lama: “La pratica del buddismo non riguarda la costruzione di templi o la recitazione di preghiere e mantra. Si tratta di coltivare la compassione per tutti gli esseri, concentrandosi sull’aiutarli come possiamo…
26 luglio 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Stamattina, mentre Sua Santità il Dalai Lama si dirigeva verso il Villaggio dei Bambini Tibetani (TCV, Tibetan Children Village), piccoli gruppi di persone si sono radunate lungo la strada per vederlo passare. Una volta che ha imboccato la direzione della scuola, i bambini e poi una fila di adulti addobbati con abiti tradizionali tibetani, hanno cantato e ballato gioiosamente per salutarlo sul bordo della strada. Vicino al palco lo hanno accolto ballerini in costume da yak e da leone delle nevi.
Sua Santità ed altri ospiti e dignitari, tra cui il Leh DC, Santosh Sukhadeve, il CEC del Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC), Tashi Gyaltsen, i Presidenti della Ladakh Buddhist Association (LBA) e della Ladakh Gonpa Association (LGA) Thubten Tsewang e Ven Tsering Wangdus e il Rappresentante Capo dell’Amministrazione Centrale Tibetana (CTA) Dhondup Tashi erano riuniti sotto un piccolo tendone. Questo trascurava il campo sportivo della scuola dove sedeva un pubblico di 5000 persone. Tutti si sono alzati mentre venivano suonati gli inni nazionali tibetani ed indiani.
Il CRO Dhondup Tashi ha dato il benvenuto a Sua Santità e lo ha ringraziato per aver gentilmente dedicato del tempo a parlare a questo raduno di tibetani in Ladakh, comunicando che ci sono 5200 tibetani nell’area di Leh e altri 2000 nomadi nel Chang Thang. Ha espresso gratitudine al governo indiano e all’amministrazione locale del Territorio dell’Unione (UT) per tutto l’aiuto che forniscono alla comunità tibetana. Ha anche riconosciuto la guida e il sostegno che la comunità tibetana in Ladakh riceve dal CTA guidato dal Sikyong Penpa Tsering.
Il CRO ha affermato di aver compilato un rapporto più ampio che aveva presentato a Sua Santità per iscritto. Pregò quindi Sua Santità di vivere a lungo.
Il moderatore ha annunciato che ci sarebbero state presentazioni di canti e balli, alcuni già conosciuti, altri nuovi. Prima un gruppo di studenti tibetani ha ballato una canzone che prevedeva di fare offerte ai Lama ed ai maestri. Sono stati seguiti da 113 adulti di Leh e del Chang Thang che hanno ballato allegramente diverse canzoni moderne con un insistente ritmo. Read the rest of this entry »
Visit to the Tibetan Children’s Village Choglamsar
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd of over 5000 members of the Tibetan community in Ladakh during his visit to Tibetan Children’s Village School (TCV) Choglamsar in Leh, Ladakh, India on July 26, 2023. Photo by Tenzin Choejor
July 26, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – As His Holiness the Dalai Lama took the short drive to the Tibetan Children’s Village (TCV) this morning, small groups of members of the public gathered on the road to see him pass. Once he had taken the turning to the school, children and then a line of adults dressed in traditional Tibetan attire, sang and danced joyfully to greet him on the side of the road. Close to the stage dancers in yak and snow-lion costumes welcomed him.
His Holiness and other guests and dignitaries, who included the Leh DC, Santosh Sukhadeve, the CEC of the Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC), Tashi Gyaltsen, Presidents of the Ladakh Buddhist Association (LBA) and the Ladakh Gonpa Association (LGA) Thubten Tsewang and Ven Tsering Wangdus and the Chief Representative of the Central Tibetan Administration (CTA) Dhondup Tashi were assembled in a small marquee. This overlooked the school sports ground where sat a 5000 strong audience. Everyone stood while the Tibetan and Indian National Anthems were played.
CRO Dhondup Tashi welcomed His Holiness and thanked him for kindly taking the time to talk to this gathering of Tibetans in Ladakh. He mentioned that there are 5200 Tibetans in the Leh area and another 2000 nomads in the Chang Thang. He expressed gratitude to the Government of India and the local Union Territory (UT) administration for all the help they provide the Tibetan community. He also acknowledged the guidance and support the Tibetan community in Ladakh receives from the CTA headed by Sikyong Penpa Tsering. Read the rest of this entry »
Preghiere per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: “La cosa più importante è avere un buon cuore, senza pensare di fare del male agli altri. Dobbiamo evitare di fare del male…
24 luglio 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Il tempo s’era fatto più luminoso e, mentre Sua Santità il Dalai Lama usciva dalla sua residenza, gli studiosi stavano dimostrando la loro abilità nel dibattito davanti al padiglione degli insegnamenti. Come è sua abitudine, prima di salutare la folla Sua Santità ha reso omaggio all’immagine del Buddha.
Una volta assiso al suo posto sul trono, si è rivolto alle circa 50.000 persone presenti .
“Negli ultimi tre giorni, gli insegnamenti sono andati bene ed oggi state offrendo preghiere per la mia lunga vita. Quando la fede ed il legame spirituale tra i discepoli ed il Lama sono incrollabili, diventano una condizione di buon auspicio che contribuisce a far vivere a lungo il Lama.
“Nei miei sogni ho visto dei segni che indicano che potrei essere in grado di vivere fino a circa 110 anni. Quando mi guardate ora: sembro un ottantenne? Non sembro forse più giovane?
“Per quanto mi riguarda, ho un legame spirituale con la gente del Paese delle Nevi e loro hanno una fede incrollabile in me, così come la gente della regione himalayana. Inoltre, persone in tutto il mondo, buddiste o no, hanno espresso ammirazione per quello che ho fatto.
“Come seguace del Buddha, la mia pratica principale è coltivare la mente del risveglio di bodhicitta e la comprensione della vacuità. Anche voi dovreste provare a praticare in questo modo. E se lo fate, ciò creerà una circostanza di buon auspicio per farmi vivere a lungo. Read the rest of this entry »
Prayers for His Holiness the Dalai Lama’s Long Life
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Shewatsel Teaching Ground pavilion to attend prayers offered for his long life in Leh, Ladakh, India on July 24, 2023. Photo by Tenzin Choejor
July 24, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – The weather was brighter and school-children were demonstrating their debate skill in front of the teaching pavilion as His Holiness the Dalai Lama drove out from his residence. As is his custom, he paid his respects before the image of the Buddha in the pavilion before stepping out to wave to the crowd.
Once he was settled in his seat on the throne, he addressed the approximately 50,000 strong congregation.
“Over the last three days, the teachings have gone well and today you are offering prayers for my long life. When faith and the spiritual bond between disciples and Lama are unwavering, they become an auspicious condition that contributes to the Lama’s being able to live long.
“In my dreams I’ve seen signs that indicate that I may be able to live to be about 110 years old. When you look at me now, do I look like I’m in my eighties? Don’t I look younger than that?
“As far as I’m concerned, I have a spiritual bond with the people of the Land of Snow and they have unwavering faith in me, as do the people of the Himalayan Region. What’s more, people around the world, whether they are Buddhist or not, have expressed admiration for what I’ve done.
“As a follower of the Buddha, my main practice is to cultivate the awakening mind of bodhichitta and an understanding of emptiness. You too should try to practise in this way. And if you do, that will create an auspicious circumstance for me to live long.”
Tea and sweet rice were served.
The long-life ceremony today belonged to the Sutra tradition and was based on Prayers to the Sixteen Arhats. It included praises to the Buddha, the Prayer to the Sixteen Arhats, a Seven Limb Prayer and short Mandala Offering and a Request to the Lama to Remain.
During an extensive mandala offering led by Taktsak Kundeling Rinpoché, representatives of the organizers specifically requested His Holiness to live long. Next was an offering of a Buddha statue, a scripture and a chörten, a set of robes, a fruit-filled alms bowl, and a monk’s staff. These were followed by offerings of representations of the seven symbols of royalty, the eight auspicious symbols and the eight auspicious substances. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama conferisce l’Iniziazione ad Avalokiteshvara a Leh, 2023
Sua Santità il Dalai Lama: “La natura della mente è chiara luce e le contaminazioni accidentali sono radicate nell’ignoranza.”
23 luglio 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – A seguito del rinvio del secondo giorno di insegnamenti di ieri per un nubifragio, questa mattina presto la gente ha iniziato a radunarsi nel campo di insegnamenti di Shewatsel. Stimano gli organizzatori che circa 65.000 persone si siano stipate dentro ed intorno al terreno, molte delle quali in piedi per evitare la pioggia. Alle 6:30 Sua Santità il Dalai Lama è uscito dalla sua residenza su un golf-car, sovrastato, in segno di rispetto, da un giallo ombrello cerimoniale e preceduto da monaci dal berretto giallo che recavano incenso e suonavano corni.
Dalla piattaforma dove è sceso dal veicolo, Sua Santità ha sorriso ed ha salutato i presenti vicino. All’interno del padiglione ha reso omaggio all’immagine del Buddha ed ha acceso le lampade votiva davanti ad essa. Giunto al palco ha salutato la folla e moltissime persone hanno risposto a loro volta al saluto. Quindi ha preso posto sul trono e si è rivolto ai presenti.
“Oggi, qui a Leh, in Ladakh, ci sono persone dalla fede e convinzione incrollabili: laici e monaci. Potreste tutti avere altre cose da fare, ma avete scelto di venire qui per partecipare all’Iniziazione di Avalokitesvara, il Grande Compassionevole, perciò vi ringrazio.
“Prima di tutto farò i rituali preparatori e, nel frattempo, potr ete recitare il mantra d alle sei sillabe: Om mani padme hum. Per quanto riguarda Avalokitesvara , tutti i Buddha lo lodano. Pieno di grandi qualità positive, è l’incarnazione della compassione, proprio come Manjushri è considerato l’incarnazione della saggezza. Si distingue anche per la sua partecipazione a d un dialogo con Shariputra nel “ Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 .
“L’onnisciente Gendun Drup ed i successivi Dalai Lama erano come Avalokitesvara. Non ho le loro qualità, ma coltivo bodhicitta. La mia preghiera quotidiana infatti è:
Finché ci sarà lo spazio,
E finché ci saranno gli esseri senzienti,
Fino ad allora, posso rimanere anch’io
Per aiutare a dissipare la sofferenza del mondo. Read the rest of this entry »
Avalokiteshvara Empowerment in Leh, 2023
His Holiness the Dalai Lama conferring the Avalokiteshvara Empowerment to a crowd of about 65,000 at the Shewatsel Teaching Ground in Leh, Ladakh, India on July 23, 2023. Photo by Tenzin Choejor
July 23, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Following a postponement of the second day of teachings due to local cloudbursts yesterday, people began gather on the Shewatsel teaching ground early this morning. Eventually, the organizers estimate, about 65,000 people packed into and around the ground, many of them standing to avoid the gentle rain. At 6:30am His Holiness the Dalai Lama emerged from his residence riding in a golfcart, preceded by yellow-hatted monks carrying incense and blowing horns. A ceremonial umbrella, a mark of respect, flew over the vehicle.
From the platform where he climbed out of the vehicle, His Holiness smiled and waved to the crowd nearby. Inside the pavilion he saluted the image of the Buddha and lit lamps before it. Coming right out to the front of the stage he waved to the crowd before him and many of them waved back. He then took his seat on the throne and addressed the congregation.
“Today, here in Leh, Ladakh are people of unwavering faith and conviction, lay people and monastics. You may all have other things to do, but you’ve chosen to come here to attend the empowerment of Avalokiteshvara, the Great Compassionate One, for which I thank you.
“First of all, I’ll do the preparatory rituals and, in the meantime, you can recite the six-syllable mantra, Om mani padme hum. With regard to Avalokiteshvara, all the Buddhas praise him. Full of great positive qualities, he is the embodiment of compassion, much as Manjushri is regarded as the embodiment of wisdom. He is also distinguished by his participation in a dialogue with Shariputra in the ‘Heart Sutra’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sulle ” 37 Pratiche dei Bodhisattva’ a Leh. 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Attaccamento e rabbia non sono radicati nella natura della mente. Se lo fossero, non potremmo mai avere nessun’altra esperienza. Ma, come accade, le emozioni negative sono solo temporanee, mentre l’amore e la compassione diventano più forti con la conoscenza.”
21 luglio 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh UT, India – Questa mattina, già al sorgere del sole, migliaia di persone hanno iniziato a riversarsi nell’area di Shewatsel dove Sua Santità avrebbe tenuto l’insegnamento, fino a giungere circa a 45.000.
Sua Santità il Dalai Lama dalla sua dimora dello Shewatsel Phodrang ha raggiunto il luogo dell’insegnamento su una golf car, lo precedevano dei monaci dai loro berretti gialli da cerimonia che suonavano il corno. Un simbolico ombrello di seta gialla svolazzava sopra il veicolo di Sua Santità, che sorrideva e salutava la folla. Nel frattempo, innanzi al trono, degli studiosi locali mostravano le loro capacità di dibattito.
Mentre Sua Santità prendeva posto, Lama locali e Tulku sedevano intorno al trono, quindi dei Funzionari della Ladakh Buddhist Association (LBA), della Ladakh Gonpa Association (LGA) e gli sponsor dell’evento hanno fatto a Sua Santità un’offerta formale del mandala.
“Oggi, qui in Ladakh, illustrerò un insegnamento del Buddha”, ha esordito Sua Santità. “Tutte le tradizioni religiose ci insegnano ad essere gentili e disponibili gli uni con gli altri, cosa che apprezzo. Così come apprezzo e rispetto tutte le tradizioni religiose. Quando visito luoghi diversi in paesi diversi, cerco di visitarne i luoghi di culto, se possibile.
“Le persone su questa terra combattono tra loro per una serie di motivi, ma, quando lo fanno in nome della religione, è davvero un peccato. Questo è uno dei motivi per cui mi sforzo di stabilire l’armonia interreligiosa.
“Qui in Ladakh, ad esempio, la maggioranza della popolazione è buddista, ma c’è anche una consistente comunità di musulmani, oltre ad un certo numero di cristiani ed altri appartenenti alle tradizioni non buddiste dell’India. Possono avere tutti modi filosofici diversi di spiegare le loro tradizioni, ma, alla fine, non sono altro che modi diversi di servire gli altri esseri. I cristiani, ad esempio, sono noti per il loro impegno nell’istruzione e nell’assistenza sanitaria, ma tutte queste tradizioni fanno del bene. Per questo motivo, è importante che siano in buoni rapporti tra loro. E possono raggiungere questo obiettivo riunendosi di tanto in tanto per conoscersi meglio. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Leh 2023, 1st day
His Holiness the Dalai Lama: “Just talking about peace isn’t enough. Real world peace will only come about when we reduce arrogance and jealousy, anger and hatred and increase our sense of love and compassion.”
July 21, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh UT, India – People began pouring into the Shewatsel Teaching Area soon after the sun rose this morning. Eventually, an estimated 45,000 filled the ground. His Holiness the Dalai Lama drove from the Shewatsel Phodrang to the teaching pavilion in a golf cart. Before him walked monks in their ceremonial yellow hats blowing horns. A symbolic yellow silk umbrella fluttered over the vehicle as it drove. His Holiness smiled and waved to the crowd as he passed. Meanwhile, before the throne, local schoolchildren displayed their debating skills.
Within the teaching pavilion His Holiness paid his respects and lit a lamp before the image of the Buddha. Assembled guests greeted him as he walked out to the edge of stage before the throne. From there he again smiled and waved to the crowd to the left, right and in front, as well as making a gesture into the space above. Tens of thousands of people folded their hands in response to his greeting.
Local Lamas and Tulkus sat around the throne as His Holiness took his seat. A formal mandala offering was made by officials of the Ladakh Buddhist Association (LBA) and the Ladakh Gonpa Association (LGA) and sponsors of the occasion.
“Today, here in Ladakh, I’m going to give a discourse on the teaching of the Buddha,” His Holiness began. “All religious traditions teach us to be kind and helpful to one another, which I appreciate. I value and respect all religious traditions. When I visit different places in different countries, I try to visit other people’s places of worship if I can.
“People on this earth fight each other for a variety of reasons, but when they do so in the name of religion, it’s really unfortunate. This is one of the reasons why I make an effort to establish inter-religious harmony. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in pellegrinaggio al Jokhang di Leh
Sua Santità il Dalai Lama: “Guardate, oggi il cielo è azzurro e la terra è limpida. Le persone che vivono in tali circostanze dovrebbero considerarsi fratelli e sorelle e dovrebbero evitare di essere disturbate da emozioni negative. Non dovremmo essere egoisti. Non dovremmo disprezzare o denigrare le altre persone. Dovremmo lavorare per il loro benessere. Più coltiviamo un atteggiamento altruistico, più le nostre emozioni negative si placheranno. Questo è il mio approccio alla pratica.
14 luglio 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama si è recato da Shewatsel Phodrang a lla città di Leh, dove ha compiuto un pellegrinaggio al Jokhang, il tempio principale. All’ingresso è stato accolto dai funzionari e, all’interno del tempio, dai Lama. Ha reso omaggio alle immagini sacre, ha salutato l’assemblea e d ha preso post o.
“Essendo giun to in Ladakh”, Su a Sant ità ha così esordi to all’assemblea, “oggi sono venuto qui nel Jokhang. Facciamo tutti affidamento a l seguente verso da “Entrare nella via del Bodhisattva” https://www.sangye.it/altro/?p=2431 .
Finché ci sarà lo spazio,
E finché ci saranno gli esseri senzienti,
Fino ad allora, poss a r imane re anch’io
Per aiutare a dissipare la sofferenza del mondo.
“Lo recit o ogni giorno come una preghiera per il desiderio di essere al servizio degli altri. Il Buddha stesso ha accumulato meriti e saggezza per tre innumerevoli eoni allo scopo di servire gli altri. Era motivato dall’altruismo e d alla fine divenne illuminato.
“Tutti noi abbiamo la natura di Buddha. La nostra vera natura è quella di essere liberi da contaminazioni, eppure, nel frattempo, siamo soggetti a contaminazioni che sono temporanee. La natura fondamentale della mente è chiara luce, chiarezza e consapevolezza: e tutti l’abbiamo. Non è un qualcosa che otteniamo facendo degli sforzi, la possediamo tutti naturalmente. La nostra mente di chiara luce è oscurata da contaminazioni avventizie, ma, facendo affidamento sulle parole del Buddha, possiamo eliminarle.
“Eliminando le contaminazioni nella sua mente, il Buddha raggiun se il Corpo di Verità-Saggezza. E il fattore fondamentale per raggiungerlo è anche dentro di noi. Tutti noi abbiamo questa natura fondamentale sulla base della quale raggiungere l’illuminazione.
“Quando diciamo che prendo rifugio nel Buddha, non è come se ci rivolgessimo a qualcun altro da qualche altra parte, perché tutti noi abbiamo dentro una mente di chiara luce, che, nella sua natura intrinseca, è libera da contaminazioni. Quella purezza naturale è oscurata da contaminazioni accidentali che diventano sempre più sottili man mano che ci impegniamo nella pratica dei Tre Addestramenti: Moralità, Concentrazione – meditazione, Saggezza. Quando finalmente riusciamo a rimuovere le contaminazioni che oscurano la mente, anche noi possiamo ottenere il Corpo di Verità che il Buddha ha conseguito. Il vero significato di prendere rifugio nel Buddha è considerare lo stato risultante che raggiungeremo”.
Sua Santità ha ricordato che ci sono molte tradizioni religiose nel mondo. Ha ricordato che a Lhasa c’era una comunità di musulmani che, non solo erano riconosciuti dal governo tibetano, ma erano anche invitati alle funzioni governative. Di conseguenza, ha ric orda to che anche allora aveva molti amici musulmani. Read the rest of this entry »
Pilgrimage to Leh Jokhang
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd as he arrives at the Jokhang in Leh, Ladakh, India on July 14, 2023. Photo by Tenzin Choejor
July 14, 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama drove from Shewatsel Phodrang into Leh city, where he made a pilgrim’s visit to the Jokhang, the principal temple there. He was welcomed by officials at the gate and by Lamas inside the temple. He paid his respects before the sacred images, saluted the congregation and took his seat.
“Having arrived in Ladakh,” His Holiness told the gathering, “today, I’ve come here to the Jokhang. We all rely on the following verse from ‘Entering the Bodhisattva Way’ https://www.sangye.it/altro/?p=4145 .
As long as space endures,
And as long as sentient beings remain,
Until then, may I too remain
To help dispel the misery of the world.
“I say this as a prayer every day out of a wish to be of service to others. The Buddha himself accumulated merit and wisdom for three countless aeons for the purpose of serving others. He was motivated by altruism and finally became enlightened. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama arriva in Ladak
Sua Santità il Dalai Lama: “Qui in Ladakh la tradizione buddista risplende luminosa come il sole…
11 luglio 2023. Shewatsel Phodrang, Leh, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama, giunto in volo a Leh da Delhi, è stato ricevuto all’aeroporto da Thiksey Rinpoché, Taglung Matrul Rinpoché, Taglung Tsetrul Rinpoché, Jhado Rinpoché e Drukpa Khamdrak Rinpoché, i leader dell’Associazione buddista del Ladakh, nonché dall’On CEC LAHDC Leh Adv Tashi Gyaltsen, dall’On. Ladakh MP Jamyang Tsering Namgyal e dal Rappresentante dell’Amministrazione Centrale Tibetana (CTA) Dhondup Tashi.
Decine di migliaia di persone del posto, ladaki e tibetani, addobba ti con i loro abiti di festa e d offrendo sciarpe di seta, si sono allineati per salutare Sua Santità su entrambi i lati della strada dall’aeroporto fino allo Shewatsel Phodrang.
Quando questi, dopo un’ora e mezza, ha raggiunto il Phodrang, Thiksey Rinpoché, Thupten Tsewang della LBA e Dhondup Tashi della CTA gli hanno offerto un mandala. Sua Santità sorridendo così si è rivolto loro: “Giù nelle pianure ci sono così tante nuvole e pioggia, mi mancava il cielo blu. Così sono volato in Ladakh ed il cielo azzurro mi è diventato di nuovo visibile. Era così umido ed afoso sotto quel cielo coperto, volevo davvero venire in Ladakh dove il clima è diverso.
“Ora sono qui e vedo tra di voi molti volti familiari. Sembrate tutti luminosi e vivaci. Mi viene in mente ciò che ha scritto Jé Rinpoché https://www.sangye.it/altro/?p=11772 :
Ovunque l’insegnamento del Buddha non si è diffuso
Ed ovunque si è diffuso ma è declinato
Possa io, mosso da grande compassione, chiarire profondamente
Questo tesoro di eccellente beneficio e felicità universale. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Ladakh
His Holiness the Dalai Lama speaking to the gathering of dignitaries and special guests at the welcome ceremony at his residence in Shewatsel, Leh, Ladakh, India on July 11, 2023. Photo by Tenzin Choejor
July 11, 2023. Shewatsel Phodrang, Leh, Ladakh, India – This morning His Holiness the Dalai Lama flew from Delhi and arrived in Leh at about 10:30am. He was received at the airport by Thiksey Rinpoché, Taglung Matrul Rinpoché, Taglung Tsetrul Rinpoché, Jhado Rinpoché and Drukpa Khamdrak Rinpoché, the leaders of the Ladakh Buddhist Association, as well as Hon CEC LAHDC Leh Adv Tashi Gyaltsen, Hon Ladakh MP Jamyang Tsering Namgyal and the Representative of the Central Tibetan Administration (CTA) Dhondup Tashi.
Tens of thousands of local people, Ladakhis and Tibetans, dressed in their best clothes and holding silk scarves in their hands lined both sides of the road from the airport all the way to the Shewatsel Phodrang to greet His Holiness.
When he reached the Phodrang after an hour and half, Thiksey Rinpoché, Thupten Tsewang of the LBA and Dhondup Tashi of the CTA offered him a mandala. His Holiness laughed and told them, “Down on the plains there’s so much cloud and rain, I missed the blue sky. So I flew up to Ladakh and the clear blue sky became visible again. It was so damp and humid under the overcast sky, I really wanted to come to Ladakh where the weather is different.
“Now I’m here and I can see many familiar faces among you. You all look bright and lively. I’m reminded of what Jé Rinpoché wrote:
Wherever the Buddha’s teaching has not spread
And wherever it has spread but has declined
May I, moved by great compassion, clearly elucidate
This treasury of excellent benefit and happiness for all.
“Here in Ladakh the Buddhist tradition shines as bright as the sun, but as time passes it may be that people become slack with regard to their education and meditation. You Ladakhis have strong faith, so, motivated by a wish to benefit others, I thought of coming here for a couple of weeks, but we’ll see how things go. Read the rest of this entry »
Celebrando l’88° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: “Secondo le indicazioni dei miei sogni ed altre previsioni, mi aspetto di vivere più di 100 anni. Ho servito gli altri fino ad ora e sono determinato a continuare a farlo. Per favore pregate su questa base per la mia lunga vita.
6 luglio 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama con un sorriso radioso sul volto è entrato nel cortile del tempio adiacente alla sua residenza. Gli è stato presentato il tradizionale “Chema Changphu” mentre gli artisti del Tibetan Institute of Performing Arts (TIPA) gli hanno cantato il loro benvenuto nel giorno del suo compleanno. Ha preso posto sotto il tempio all’inizio del cortile con i membri della sua famiglia seduti proprio dietro di lui ed i membri dell’Amministrazione centrale tibetana (CTA), attuali e presenti, dietro di lui su entrambi i lati.
Il moderatore ha comunicato che il primo ministro dell’Himachal Pradesh avrebbe dovuto partecipare al raduno come ospite principale. Nel frattempo, ha annunciato che Sikyong Penpa Tsering avrebbe alzato la bandiera tibetana mentre i musicisti del TIPA Tibetan Institute of Performing Arts avrebbero eseguito un’interpretazione dell’inno nazionale tibetano a cui si è unito il pubblico e Sua Santità ha alzato la mano in segno di saluto. Subito dopo è stato cantato l’inno nazionale indiano ed ancora una volta Sua Santità ha alzato la mano in segno di saluto.
Il moderatore ha invitato il Sikyong, il Presidente del Parlamento Tibetano in esilio ed il Justice Commissioner a fare un’offerta del mandala a Sua Santità, cui è stata offerta una torta riccamente decorata che ha tagliato. Le fette sono state distribuite tra gli ospiti che cantavano “Tanti auguri a te”.
Nel suo discorso per celebrare l’occasione, il Sikyong ha affermato che la visione di Sua Santità ha valore per l’intera umanità. Cercando di evidenziare ciò che Sua Santità ha raggiunto a livello globale, ha toccato il gran numero di paesi che ha visitato in tutto il mondo, alcuni dei quali molte volte, condividendone le principali motivazioni: sulla coltivazione della responsabilità universale e sullo sviluppo di un buon cuore.
Il Sikyong ha osservato che in relazione al Tibet, Sua Santità ha presentato per la prima volta il Piano di Pace in Cinque Punti al Congresso degli Stati Uniti ed ha elaborato la sua visione per un Approccio della Via di Mezzo al Parlamento Europeo a Strasburgo.
Penpa Tsering ha anche osservato che la curiosità e l’interesse per la scienza di Sua Santità sono stati il punto di partenza per un dialogo tra studiosi buddisti e scienziati comprendente 35 incontri del Mind & Life Institute. In questo contesto, ha osservato, Sua Santità ha sottolineato che una motivazione compassionevole dovrebbe essere la pietra angolare di qualsiasi ricerca scientifica per garantire che i suoi risultati non diventino causa di danno per gli esseri senzienti o per l’ambiente. Read the rest of this entry »
Celebrating His Holiness the Dalai Lama’s 88th Birthday
His Holiness the Dalai Lama: “I was born in Tibet and I bear this name Dalai Lama, but in addition to working for the cause of Tibet, I’ve been working for the welfare of all sentient beings. I’ve done whatever I could without losing hope or allowing my determination to flag. I’m angry with no one, not even those Chinese leaders who have adopted a harsh attitude towards Tibet.
July 6, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama stepped into the temple courtyard adjacent to his residence, a radiant smile on his face. He was presented with the traditional ‘Chema Changphu’ as artistes from the Tibetan Institute of Performing Arts (TIPA) sang their welcome to him on his birthday. He took his seat below the temple at the head of the courtyard with members of his family sitting directly behind him and members of the Central Tibetan Administration (CTA), past and present, behind him on either side.
The moderator disclosed that the Himachal Pradesh Chief Minister was expected to join the gathering as the Chief Guest. In the meantime, she announced that Sikyong Penpa Tsering would raise the Tibetan flag while TIPA musicians led a rendition of the Tibetan national anthem. The public joined in and His Holiness raised his hand in salutation. The Indian national anthem was sung immediately following this, and once again His Holiness raised his hand in salutation.
The moderator invited the Sikyong, Speaker of the Tibetan Parliament in exile and the Justice Commissioner to make a mandala offering to His Holiness. A decorated sponge cake was presented to him and His Holiness cut it. Slices were distributed among the guests while the congregation sang ‘Happy Birthday to you’.
In his speech to mark the occasion the Sikyong mentioned that His Holiness’s vision is of value to the whole of humanity. Seeking to highlight what His Holiness has achieved on a global level he touched on the large number of countries he has visited around the world, some of them many times, sharing his thoughts about cultivating universal responsibility and developing a good heart.
The Sikyong noted that in connection with Tibet His Holiness first presented the Five Point Peace Plan in the US Congress and elaborated on his vision for a Middle Way Approach at the European Parliament in Strasbourg.
Penpa Tsering also remarked that His Holiness’s own curiosity and interest in science had been the starting point for a dialogue between Buddhist scholar-adepts and scientists that included 35 meetings of the Mind & Life Institute. In this context, he observed, His Holiness has emphasised that a compassionate motivation should be the cornerstone of any scientific research to ensure its results not become a cause of harm to sentient beings or the environment.
The Sikyong entreated Tibetans to consider it their sacred duty to work towards the realisation of His Holiness’s vision, to set aside divisive regionalism and sectarianism and reinforce unity among the Tibetan people. This, he said, would be a real offering and act of homage in honour of His Holiness the Dalai Lama’s birthday. Read the rest of this entry »
Gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama nel giorno dell’Illuminazione del Buddha
Sua Santità il Dalai Lama in preghiera al termine del suo insegnamento della Saga Dawa presso il tempio principale tibetano a Dharamsala, HP, India, il 4 giugno 2023. Foto di Tenzin Choejor
4 giugno 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Oggi è il giorno d ella luna piena, il giorno principale, di Saga Dawa, il quarto mese del calendario lunare tibetano, quando i tibetani ricordano la nascita e l’illuminazione del Buddha Shakyamuni. Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto a piedi dalla sua residenza lo Tsuglagkhang, il tempio tibetano principale, per conferi re un insegnamento celebrativo. Mentre avanzava al centro del cortile del tempio, si spostava da una parte all’altra per salutare le persone lì riunite.
Raggiunto il tempio, ha salutato un gruppo di monaci Theravada che avevano preso posto alla destra del trono e nella prima fila d e i monaci. Dai gradini del trono, Sua Santità ha inn alzato le mani giunte per rendere omaggio al Buddha e si è raccol to in silenziosa preghiera. Quindi, mentre prendeva posto, veniva recitato in tibetano il “Sutra del cuore”, seguito da un’offerta d el mandala e venivano quindi serviti tè e pane.
“Oggi, miei fratelli e sorelle d i Dharma”, ha esordito Sua Santità, “è il giorno in cui, noi seguaci del Buddha, ricordiamo il consegu imento dell’illuminazione da parte del Buddha.
“Come è detto, ‘I Saggi non lavano via le azioni non salutari con l’acqua, né rimuovono le sofferenze degli esseri con le loro mani. Né trapiantano la propria realizzazione negli altri. È insegnando la verità della vacuità che liberano gli esseri.’
“Motivato dalla compassione, l’intenzione del Buddha era di insegnare a condurre gli esseri senzienti fuori dalla sofferenza. Per molti eoni ha pensato di beneficiare gli esseri senzienti e d alla fine ha conseguito l’ illumina zi o ne . Ha insegnato che la sofferenza deriva da cause e condizioni. Quelle cause e condizioni non sono correlate a d un agente esterno, come un dio creatore, ma si verificano a causa delle menti indisciplinate degli esseri senzienti. Poiché tendiamo a d essere sopraffatti dall’attaccamento, dalla rabbia e dall’odio, ci impegniamo in azioni e creiamo karma, che dà origine alla sofferenza.
“Sebbene le cose siano semplicemente designate e non abbiano un’esistenza oggettiva o d indipendente, sembrano esistere dal loro lato e noi ci aggrappiamo a quell’apparenza di esistenza indipendente. Vale a dire, ci aggrappiamo a d una visione distorta.
Per aiutare gli esseri a chiarire questa visione distorta, il Buddha insegnò le Quattro Nobili Verità: che la sofferenza deve essere conosciuta e le sue cause sradicate, la cessazione deve essere attualizzata coltivando il sentiero. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings on the Day Commemorating the Buddha’s Enlightenment
His Holiness the Dalai Lama greeting a group of Theravada monks as he arrives inside the Main Tibetan Temple for his teaching commemorating the Buddha’s birth and enlightenment in Dharamsala, HP, India on June 4, 2023. Photo by Tenzin Choejor
June 4, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today is the full-moon day, the principal day, of Saga Dawa, the fourth month of the Tibetan lunar calendar, when Tibetans remember the birth and enlightenment of Buddha Shakyamuni. His Holiness the Dalai Lama walked from the gates to his residence to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, to give a teaching by way of celebration. As he made his way up the middle of the temple courtyard, he walked from side to side to greet and wave to people gathered there.
Reaching the temple, he greeted a group of Theravada monks who were seated to the right of the throne and in the front row of monks before it. From the steps to the throne, His Holiness raised his folded hands to pay his respects to the Buddha and paused a moment in silent prayer. The ‘Heart Sutra’ was recited in Tibetan as he took his seat, followed by a mandala offering. Tea and bread were served.
“Today, my Dharma brothers and sisters,” His Holiness began, “is when we followers of the Buddha remember the Buddha’s attaining enlightenment.
“As it is said, ‘the Sages do not wash unwholesome deeds away with water, nor do they remove the sufferings of beings with their hands. Neither do they transplant their own realization into others. It is by teaching the truth of suchness that they liberate beings.’ Read the rest of this entry »
Incontro con i partecipanti ai corsi di Nalanda della Tibet House
Sua Santità il Dalai Lama: “Il sorgere dipendente definisce l’insegnamento del Buddha. Tutto è dipendente. Niente è indipendente. Le cose sorgono in dipendenza da altri fattori. Poiché nulla è indipendente, tutto avviene attraverso relazioni di dipendenza”.
2 giugno 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, nonostante il clima freddo ed umido fuori stagione, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato quasi 500 studenti che si sono recentemente diplomati o stanno attualmente studiando al Nalanda Masters Course, il corso per il diploma di Nalanda offerto dalla Tibet House, Nuova Delhi. Attualmente sono più di 4000 gli studenti di 98 paesi iscritti ai corsi tenuti da Geshé Dorji Damdul della Tibet House.
Il dottor Kaveri Gill ha presentato a Sua Santità gli studenti ed il personale della Tibet House, ringraziandolo per aver inviato loro un maestro di tale levatura come Gheshé Dorji Damdul. Quest’ultimo ha poi offerto a Sua Santità tre statue ed un poster incorniciato sui Corsi di Nalanda, esprimendo un sincero rispetto a Sua Santità, al Sikyong, a Penpa Tsering ed al vicepresidente della Tibet House, nonché all’ex ministro degli Esteri indiano, dottor Nirupama Rao.
“Siamo tutti tuoi studenti”, ha detto a Sua Santità. “Cerchiamo di imparare da te. Nel secolo scorso il Mahatma Gandhi era il campione della nonviolenza – ‘ahimsa’, ma nel secolo attuale Sua Santità è il campione della compassione – ‘karuna'”.
Ha reso omaggio a tutti coloro che hanno contribuito a creare i programmi della Tibet House ed ha menzionato in particolare Tempa Tsering, Jetsun Pema e Doboom Rinpoché. Ha anche riconosciuto che nulla sarebbe accaduto senza il generoso sostegno del Ministero della Cultura del governo indiano, cui ha espresso gratitudine.
“Stiamo cercando di portare avanti la fiaccola della compassione e della saggezza che Sua Santità ha tenuto alta promuovendo i valori umani fondamentali. Con l’aiuto di Telo Tulku abbiamo anche recentemente esteso le attività relative ai Corsi di Nalanda alle persone di lingua russa.
“È nostra speranza che l’etica universale venga adottata dalle Nazioni Unite. Preghiamo affinché i leader mondiali possano imparare da Sua Santità mentre miriamo a raggiungere la pace, la libertà e la sicurezza. Possa il mondo continuare a godere della luce del sole della tua leadership”. Read the rest of this entry »
Meeting with Participants in Tibet House’s Nalanda Courses
His Holiness the Dalai Lama: “The essence of the Nalanda Tradition is not ritual and prayer but being able to transform the mind.
June 2, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, despite the continuing unseasonable cold and wet weather, His Holiness the Dalai Lama met with almost 500 students who have recently graduated from or are currently studying in the Nalanda Masters Course, the Nalanda Diploma Course or the Nalanda Diploma course offered by Tibet House, New Delhi. At present there are more than 4000 students from 98 countries enrolled in courses run by Geshé Dorji Damdul from Tibet House.
Dr Kaveri Gill introduced the students and staff of Tibet House to His Holiness and thanked him for sending them a teacher of such calibre as Geshé Dorji Damdul.
Geshé Dorji Damdul then offered three statues and a framed poster related to the Nalanda Courses to His Holiness. He expressed heartfelt respects to His Holiness, to the Sikyong, Penpa Tsering, and to Vice Chairperson of Tibet House, and former Indian Foreign Secretary, Dr Nirupama Rao.
“All of us are your students,” he told His Holiness. “We seek to learn from you. In the last century Mahatma Gandhi was the champion of non-violence—‘ahimsa’, but in the present century His Holiness, is the champion of compassion—‘karuna’.”
He paid tribute to everyone who has helped create the programmes at Tibet House and mentioned Tempa Tsering, Jetsun Pema and Doboom Rinpoché in particular. He also acknowledged that nothing would have taken place without the generous support of the Government of India’s Ministry of Culture and expressed gratitude.
“We are trying to carry forward the torch of compassion and wisdom that His Holiness has held high by promoting fundamental human values. With the help of Telo Tulku we have also recently extended activities related to the Nalanda Courses to Russian-speaking people.
“It is to our hope that universal ethics will be adopted by the United Nations. We pray that world leaders may learn from His Holiness as we aim to achieve peace, freedom and security. May the world continue to enjoy the sunlight of your leadership.”
Mr Deepesh Thakkar, Chief Coordinator of the Nalanda Courses, saluted the chief guests and explained that Tibet House had set up long, medium and short courses of six years, 14 months and one and a half months respectively, to suit their students’ needs. The first group to complete the Nalanda Masters’ six-year course have recently graduated.
Thakkar remarked that Geshé Dorji Damdul had been a guiding light. He noted that among the students there are twice as many women as men and the students’ ages range from 14 to 80 years old.
“We aim,” he asserted, “not to propagate Buddhism but to share the knowledge it vouchsafes to help as many people as possible to be happier, kinder human beings. We thank His Holiness from the bottom of our hearts and also express gratitude to the Tibetan people dedicated down the centuries to preserving the Nalanda Tradition. We pray that His Holiness live long and request that we may continue to receive teachings from him.” Read the rest of this entry »
Teachings for Tibetan Youth: 2nd Day
A Namgyal monk assisting His Holiness the Dalai Lama with rituals during the Manushri Permission at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on May 31, 2023. Photo by Tenzin Choejor
May 31, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP – This morning, because of the wet weather, His Holiness the Dalai Lama drove to the foot of the temple from where he took the lift to the upper floor. When he reached the throne in front of the statue of the Buddha, lay-people from the Dharamsala Buddhist Class were engaged in debate. The assembled school-children and other students recited the ‘Heart Sutra’ and the verses of salutation to the Buddha from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’ and ‘Ornament for Clear Realization’.
“Today, I’m going to give the permission to practise Manjushri,” His Holiness announced, “the Bodhisattva who embodies wisdom and intelligence.
“When I was a child, probably three or four years old, I visited Kumbum Monastery, which was near where I lived. There was a golden reliquary commemorating Jé Tsongkhapa who was born in the vicinity. Jé Rinpoché is renowned as a great being blessed by Manjushri. He studied in monasteries of all the Tibetan traditions—Sakya, Nyingma, Kagyu and Kadam. As I said, he was born in Amdo and when I think about that, I reflect that I’m from there too.
“I remember seeing young monks prostrating before the reliquary and reciting Manjushri’s mantra, ‘Om a ra pa tsa na dhi’, and I remember saying it too. Doing this helps us increase our wisdom and intelligence, enabling us to see reality more clearly. When our minds are clear, we’re better able to use our natural intelligence. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: 1° giorno d’Insegnamenti agli studenti del TCV
“Dite alle vostre famiglie ed ai vostri amici che Sua Santità il Dalai Lama vi consiglia di coltivare un buon cuore.”
30 maggio 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Dopo una notte sorprendentemente tempestosa, Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto a piedi, riparato da un ombrello, dal cancello della sua residenza i l cortile coperto del tempio. I tibetani in costume tradizionale gli hanno offerto il “Chema Changpu”. Sua Santità, come seg n o di buon auspicio, ha quindi lanciato in aria un pizzico di tsampa e d una goccia di tè. Studentesse in chuba verdi con in mano sciarpe di seta bianca fiancheggiavano il percorso centrale. I ballerini di Tashi Shölpa hanno cantato e ballato in segno di benvenuto. Sua Santità ha fatto di tutto per salutare i membri della folla nel cortile e si è seduto ne l tempio. Una volta seduto, ha sorris o al piccolo gruppo di studenti in piedi davanti a lui, cui di c e: “Cominciamo”, che è stato lo spunto per iniziare a discutere la definizione della mente come chiara e consapevole.
Sua Santità ha aperto il suo intervento osservando che i giovani tibetani sono l’obiettivo principale dell’insegnamento odierno. C’erano 985 studenti di diverse scuole TCV locali, 181 del college e 200 della classe buddista di Dharamsala, oltre a 5.695 membri del pubblico in generale, inclusi cittadini di 58 paesi diversi. Disse loro che quello che voleva fare era condurre una semplice cerimonia per coltivare la mente del risveglio di bodhicitta.
“Genero il pensiero di bodhicitta ogni giorno dal momento in cui mi sveglio”, disse loro. “Prego per il benessere di tutti gli esseri senzienti, ma soprattutto per gli esseri umani di questo mondo. Fare così mi porta la pace della mente. Sostengo questo pensiero riflettendo sulla vacuità dell’esistenza inerente. Recito e rifletto su un verso da “Entrare nella via del Bodhisattva” https://www.sangye.it/altro/?p=2431 di Shantideva https://www.sangye.it/altro/?p=11776 :
“Finché ci sarà lo spazio,
E finché ci saranno esseri senzienti,
Fino ad allora, poss a anch’io r imane re
Per contribui re a dissipare la miseria del mondo. 10/55
“Questo mi dà anche il coraggio di impegnarmi a favore di tutti gli esseri senzienti. Mi rilassa la mente. Mi permette di dormire sonni tranquilli. Di conseguenza, la mia mente non prova agitazione. La sera, visualizzo Avalokitesvara sulla sommità del mi o capo , ne recito il mantra e mi addormento. Quando ti trovi così a tuo agio, sei tranquil lo e stai bene fisicamente. Read the rest of this entry »
Teachings for Tibetan Youth: 1st Day
Tibetans in traditional costume offering His Holiness the Dalai Lama ‘Chema Changpu’, a traditional welcome as he arrives at the Main Tibetan Temple courtyard on the first day of teachings for Tibetan youth in Dharamsala, HP, India on May 30, 2023. Photo by Tenzin Choejor.
May 30, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After a surprisingly stormy night, His Holiness the Dalai Lama walked from the gate of his residence to the covered temple courtyard under the shelter of an umbrella. Tibetans in traditional costume offered him the ‘Chema Changpu’. He tossed a pinch of tsampa and flicked a drop of tea into the air by way of auspiciousness. Female students in green chubas holding white silk scarves lined the central pathway. In the open area beyond, Tashi Shölpa dancers sang and danced to welcome him. His Holiness went out of his way to wave to members of the crowd in the yard and seated round the temple. Once he had taken his seat, he smiled at the small group of students standing before him and said, “Let start,” which was the cue for them to begin debating the definition of the mind as clear and knowing.
His Holiness opened his own remarks by observing that today young Tibetans were the main focus of the teaching. There were 985 students from several local TCV schools, 181 from college and 200 from the Dharamsala Buddhist class, besides 5695 members of the general public, including citizens of 58 different countries. He told them that what he wanted to do was conduct a simple ceremony for cultivating the awakening mind of bodhichitta.
“I generate the thought of bodhchitta every day from the moment I wake up,” he told them. “I pray for the welfare of all sentient beings, but most especially for the human beings of this world. Doing so brings me peace of mind. I support this thought by reflecting on emptiness of inherent existence. I recite and reflect on a verse from Shantideva’s ‘Entering into the Way of the Bodhisattva’:
“As long as space endures,
And as long as sentient beings remain,
Until then, may I too remain
To help dispel the misery of the world. 10/55
“This also gives me courage to work for all sentient beings. It relaxes my mind. It enables me to sleep soundly. As a result, my mind experiences no agitation. In the evening, I visualize Avalokiteshvara on the crown of my head, recite manis and fall asleep. When you are at ease like this, you find peace of mind and you are physically well. Read the rest of this entry »
Preghiere per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: “Se tutti pratichiamo, il buddismo non scomparirà presto, ma sopravviverà ancora per molti secoli. Seguiamo grandi e dotti maestri come Nagarjuna che sostenevano gli insegnamenti del Buddha non semplicemente sulla base della fede, ma affidandosi alla ragione. Questa è la qualità unica della Tradizione di Nalanda.”
24 maggio 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – La pioggia battente che era caduta per gran parte della notte si è attenuata quando questa mattina l’automobile di Sua Santità il Dalai Lama lo ha portato al cancello della sua residenza. È stato accolto e salutato dai membri del consiglio della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT), che lo hanno poi accompagnato allo Tsuglagkhang. Un tappeto rosso al centro del cortile del tempio era disseminato di petali di fiori. In cima alla navata Sua Santità è stato accolto da monaci e monache che offrivano mazzi di fiori. Come è sua abitudine, si è fermato più volte lungo la strada per salutare le persone assiepate ai lati.
Entrando nel tempio, Sua Santità ha salutato Sikyong Penpa Tsering, il Presidente Khenpo Sonam Temphel e il Commissario Capo della Giustizia (ad interim) Karma Dadul, che erano ospiti dell’occasione. Di fronte a Sua Santità hanno preso posto Thamthog Rinpoché, abate del monastero di Namgyal, abate del monastero di Kopan, Geshé Chonyi, Lobpön di nuova nomina del monastero di Namgyal, Lobsang Dhargyey e Yangsi Rinpoché. Dietro di loro, il maestro di canti di Kopan, Geshé Losang Sherab, ha guidato il procedimento.
Trecentocinquanta membri della FPMT, 150 dei quali provenienti dall’estero, hanno preso parte alle cerimonie odierne. Questa Offerta di Lunga Vita era basata sul rituale dell'”Offerta al Maestro Spirituale” nota come “Beatitudine e Vacuità Indivisibili: Il Rituale del Sentiero Profondo di Lama Chöpa”. Sono stati serviti tè e riso, del dolce cerimoniale e durante una pausa del rituale delle offerte, Sua Santità si è rivolto all’assemblea.
“Oggi state offrendo preghiere per la mia lunga vita. In questo mondo, le persone che hanno fede negli insegnamenti del Buddha, in particolare le persone della regione himalayana che sentono un legame speciale con Avalokitesvara, considerano anche di avere un legame con me. Se sono in grado di vivere a lungo, c’è il vantaggio che sarò in grado di servire gli insegnanti e gli esseri senzienti.
“Il buddismo ha avuto origine in India, ma, alla fine le sue circostanze sono cambiate. A tempo debito l’insegnamento del Buddha si è diffuso in Tibet e anche lì le circostanze sono cambiate. Sebbene le tradizioni buddiste non fossero molto conosciute in Occidente, in questi giorni vi è un crescente interesse per esse.
“Sono determinato a lavorare per il fiorire degli insegnamenti del Buddha e il benessere di tutti gli esseri senzienti, come scrisse Jé Tsongkhapa in un verso alla fine del suo ‘Grande Trattato sugli Stadi del Sentiero dell’Illuminazione’: Read the rest of this entry »
Offering Prayers for His Holiness the Dalai Lama’s Long Life
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation during the Long Life Prayer offered to him by the Foundation for the Preservation of the Mahayana Tradition (FPMT) at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on May 24, 2023. Photo by Tenzin Choejor
May 24, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Heavy rain that had fallen through much of the night eased up as His Holiness the Dalai Lama’s car brought him to the gate of his residence this morning. He was met and greeted by board members of the Foundation for the Preservation of the Mahayana Tradition (FPMT), who then escorted him to the Tsuglagkhang. A red carpet up the middle of the temple yard was scattered with flower petals. At the top of the aisle His Holiness was welcomed by monks and nuns offering bouquets of flowers. As is his custom, he stopped several times on the way to greet members of the public.
Entering the temple His Holiness saluted Sikyong Penpa Tsering, Speaker Khenpo Sonam Temphel and Chief Justice Commissioner (acting) Karma Dadul, who were guests of the occasion. Facing His Holiness after he had taken his seat were Thamthog Rinpoché, Abbot of Namgyal Monastery, Abbot of Kopan Monastery, Geshé Chonyi, newly appointed Lobpön of Namgyal Monastery, Lobsang Dhargyey and Yangsi Rinpoché. Behind them, the Kopan Chant-master, Geshé Losang Sherab led the proceedings.
Three hundred and fifty members of the FPMT, 150 of them from abroad, took part in today’s ceremonies. This Long-Life Offering was based on the ritual of the ‘Offering to the Spiritual Master’ known as ‘Indivisible Bliss and Emptiness: The Ritual of the Profound Path of Lama Chöpa’. Tea and ceremonial sweet rice were served and during a break in the ritual to make offerings of them, His Holiness addressed the assembly.
“Today, you are offering prayers for my long life. In this world, people who have faith in the teachings of the Buddha, particularly people from the Himalayan region who feel a special connection to Avalokiteshvara also consider they have a link to me. If I am able to live long, there is the benefit that I will be able to serve the teaching and sentient beings.
“Buddhism originated in India, but eventually its circumstances changed. In due course the Buddha’s teaching spread to Tibet and the circumstances have changed there too. Although Buddhist traditions were not widely known in the West, these days there is growing interest in them there. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: 2° giorno d’Insegnamenti ai giovani tibetani
“È perché coltivo la bodhicitta e la comprensione della vacuità che le persone si fidano di me”, ha rivelato Sua Santità. “Se insegnassi una cosa, ma agissi in modo contrario, non lo farebbero. Come ho detto prima, siamo tutti uguali nel volere la felicità e cercare di evitare la sofferenza. Pertanto, è importante che ci tratteniamo anche da piccoli atti che danneggiano”.
31 maggio 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP – Questa mattina, q uando Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto il trono davanti alla statua del Buddha, i laici della classe buddista di Dharamsala erano impegnati in un dibattito. Gli insegnanti e gli altri studenti riuniti hanno recitato il “Sutra del cuore” e d i versi di saluto al Buddha dalla “Saggezza F ondamentale” e “Ornamento per la chiara realizzazione” di Nagarjuna.
“Oggi conferi rò il permesso di praticare Manjushri”, ha annunciato Sua Santità, “il Bodhisattva che incarna la saggezza e l’intelligenza.
“Quando ero bambino, avevo probabilmente tre o quattro anni, ho visitato il monastero di Kumbum, che era vicino a dove vivevo. C’era un reliquiario d’oro che commemorava Jé Tsongkhapa, nato nelle vicinanze. Jé Rinpoché è rinomato come un grande essere benedetto da Manjushri. Ha studiato nei monasteri di tutte le tradizioni tibetane: Sakya, Nyingma, Kagyu e Kadam. Come ho detto, è nato ad Amdo e quando ci penso, penso che anch’io vengo da lì.
“Ricordo di aver visto giovani monaci prostrarsi davanti al reliquiario e recitare il mantra di Manjushri, ‘Om a ra pa tsa na dhi’, e ricordo di averlo pronuncia to anch ‘ io. Fare questo ci aiuta ad aumentare la nostra saggezza e d intelligenza, permettendoci di vedere più chiaramente la realtà. Quando le nostre menti sono chiare, siamo maggiormente in grado di usare la nostra intelligenza naturale.
“Gradualmente, mentre ti impegni in pratiche esteriori, interiori e segrete in relazione a Manjushri, scoprirai che la tua intelligenza diventa grande, chiara, profonda e rapida. Diventi più abile nella composizione, nel dibattito e nell’insegnamento. Ho ricevuto la trasmissione di tutte le varie pratiche relative a Manjushri.
“Come ho detto prima, ogni mattina appena mi sveglio genero la mente del risveglio di bodhicitta , l’aspirazione altruistica all’illuminazione, ma subito dopo recito un rosario intero di ‘Om a ra pa tsa na dhi’. Sin da quando ero bambino h o sentito un forte legame con Manjushri. È chiaro per me che, come risultato della continua recitazione di questo mantra e della “Lode all’Intelligente” noto in tibetano come “Gangloma”, la mia intelligenza e saggezza sono diventate più acute. Pertanto, vi esorto, miei amici del Dharma, a recitare anche la lode e d il mantra di Manjushri, che m igliorerà la vostr a capacità di studiare e d i apprende re.
“Nella lode si dice che il discorso di Manjushri, melodioso con sessanta sfaccettature, elimina l’oscurità della nostra mancanza di consapevolezza. Con il supporto di Manjushri sono stato in grado di dissipare la confusione e l’ignoranza nelle menti delle persone su cosa adottare e cosa scartare”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama al Global Buddhist Summit 2023
Sua Santità il Dalai Lama interviene al Global Buddhist Summit 2023 all’Ashok Hotel di Nuova Delhi, India, il 21 aprile 2023. Foto di Tenzin Choejor.
21 aprile 2023. Nuova Delhi, India – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è arrivato all’Ashok Hotel, sede del Global Buddhist Summit 2023, è stato accolto dal Dr. Abhijit Halder, Direttore Generale della International Buddhist Confederation (IBC) e dal Ven Dr Dhammapiya, Segretario Generale IBC.. Tutti si s ono alz ati in piedi quando Sua Santità quando ha fatto ingresso n e ll’auditorium.
Una volta salito sul palco, Sua Santità ha reso omaggio ad una statua del Buddha, inchina nd o si davant i . Successivamente, ha salutato i vari dignitari buddisti ed i membri della congregazione riuniti nella sala.
Alla sinistra di Sua Santità sul palco sedevano Sua Eminenza Rev Khamba Lama Gabju Choijamts Demberel (Mongolia), Chamgon Kenting Tai Situpa (Tibet), Ven Bhikshu Dhamma Shobhan Mahathero (Nepal) e Most Ven Thich Thien Tan (Vietnam). Alla sua destra sedevano Most Ven Waskaduwe Mahindawansa Mahanayake Thero (Sri Lanka), Venerable Abhidhajamaharahthaaguru Sayadaw Dr Ashin Nyanissara (Birmania), Sua Santità 43rd Sakya Trizin, Khöndung Gyana Vajra Rinpoché (Tibet), Sua Eminenza Padma Acharya Karma Rangdol (Bhutan), Sua Eminenza Kyabjé Yongzin Ling Rinpoché Tenzin Lungtok Thinley Chöphak (Tibet) e il Ven. Dr Dhammapiya (India).
Il Ven Dr Dhammapiya ha aperto i lavori della mattinata dando il benvenuto a Sua Santità, ai venerabili ospiti e d ai membri del pubblico, osservando che il giorno precedente il vertice aveva trattato le diverse tradizioni buddiste che si sono evolute in diverse parti del mondo. Ognuno di quest e è come un fiore d al colore diverso che cresce dallo stesso stelo,: l’insegnamento del Buddha Shakyamuni. Il Buddha ha dato insegnamenti diversi a persone diverse con capacità diverse in luoghi diversi quindi, ha aggiunto , è bene ricordare a noi stessi ciò che è detto nel verso 194 del Dhammapada:
Felice è il sorgere di un Buddha;
felice è l’esposizione dell’Ariya Dhamma;
felice è l’armonia tra il Sangha;
felice è la pratica di coloro che sono in armonia.
Ha suggerito che tutte le comunità del Sangha buddista devono farsi avanti per affrontare le sfide che ci attendono nel mondo di oggi. Siamo tutti esseri umani, ha osservato. Non siamo così diversi l’uno dall’altro. Condividiamo la stessa aria e la stessa acqua. Pertanto, dobbiamo adottare un punto di vista globale per promuovere la pace nel mondo, proteggere la Madre Terra e praticare la compassione. Dobbiamo implementare i valori universali impliciti in tutte le tradizioni religiose per aiutare tutti noi.
“ Teniam oci per mano”, ha detto, “per lavorare in armoniosa unità per promuovere gli insegnamenti del Buddha per il benessere e la felicità di tutti gli esseri senzienti”.
Il colonnello Rajesh Jindal, il moderatore, ha introdotto un gruppo di monaci Theravadin che hanno cantato versi di buon auspicio in pali. Sono stati seguiti da monaci della tradizione sanscrita che cantavano in tibetano.
Jindal ha spiegato che è ora il momento della l ettura del messaggio del Venerabile Abhidhajamaharahthaaguru Sayadaw Dr Ashin Nyanissara (Birmania), che era stato invitato a parlare, ma ma non aveva potuto partecipare. In esso il maestro ha sottolineato l’importanza di coltivare un buon cuore e le sue implicite qualità di amore, compassione e perdono.
Ha osservato che se non c’è pace nei cuori delle persone, non ci sarà pace nel mondo. E l’unico modo per raggiungere quella pace è praticare la meditazione d ‘introspezione che può aiutarci a raggiungere una mente equilibrata, proprio come coltivare la compassione ci permette di trasformare una mente negativa in una positiva. Il messaggio del Venerabile si è concluso con l’augurio che la pace e la concordia prevalgano in tutto il mondo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Global Buddhist Summit 2023
A view of the meeting hall at the Ashok Hotel during the Global Buddhist Summit 2023 in New Delhi, India on April 21, 2023. Photo by Tenzin Choejor
April 21, 2023. New Delhi, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived at the Ashok Hotel, venue of the Global Buddhist Summit 2023, this morning, he was welcomed by Dr Abhijit Halder, Director General of the International Buddhist Confederation (IBC) and Ven Dr Dhammapiya, Secretary General IBC. The Summit organizers had provided a golf-cart to carry His Holiness to the auditorium. The congregation rose to their feet when he entered the room.
His Holiness walked onto the daïs and bowed before a statue of the Buddha set up there. Next, he greeted the various Buddhist dignitaries he was joining on the stage as he made his way to his seat, but before he sat down, he saluted members of the congregation gathered in the hall.
To His Holiness’s left on the daïs sat His Eminence Rev Khamba Lama Gabju Choijamts Demberel (Mongolia), Chamgon Kenting Tai Situpa (Tibet), Ven Bhikshu Dhamma Shobhan Mahathero (Nepal), and Most Ven Thich Thien Tan (Vietnam). To his right sat Most Ven Waskaduwe Mahindawansa Mahanayake Thero (Sri Lanka), Most Venerable Abhidhajamaharahthaaguru Sayadaw Dr Ashin Nyanissara (Burma), His Holiness 43rd Sakya Trizin, Khöndung Gyana Vajra Rinpoché (Tibet), His Eminence Padma Acharya Karma Rangdol (Bhutan), His Eminence Kyabjé Yongzin Ling Rinpoché Tenzin Lungtok Thinley Chöphak (Tibet) and Ven Dr Dhammapiya (India).
Ven Dr Dhammapiya opened the morning’s proceedings by welcoming His Holiness, the venerable guests and members of the audience. He noted that yesterday, the summit had heard about the different Buddhist traditions that have evolved in different parts of the world. Each of these is like a different coloured flower growing from the same stalk, which is the teaching of Buddha Shakyamuni. The Buddha gave different teachings to different people of different capacity in different places so, he said, it is good to remind ourselves of what is said in verse 194 of the Dhammapada:
Happy is the arising of a Buddha;
happy is the exposition of the Ariya Dhamma;
happy is the harmony amongst the Sangha;
happy is the practice of those in harmony. Read the rest of this entry »
L’Iniziazione di Chakrasamvara nella tradizione di Krishnacharya
Sua Santità il Dalai Lama durante le procedure di autogenerazione necessarie per conferire l’iniziazione di Chakrasamvara allo Tsulagkhang di Dharamsala, HP, India, il 9 marzo 2023. Foto del Ven Zamling Norbu
9 marzo 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Il sole era appena sorto questa mattina quando Sua Santità il Dalai Lama si è incamminato dalla sua residenza allo Tsuglagkhang. Come è sua abitudine, ha sorriso ed ovunque ha salutato i presenti. Qua e là si fermava a scambiare qualche parola con i bambini davanti alla folla.
Come ieri, una volta raggiunto il tempio, si è assiso dinnanzi al mandala, dando le spalle al pubblico, mentre eseguiva le procedure di autogenerazione necessarie per conferire l’iniziazione di Chakrasamvara. Mentre recitava i versi pertinenti, alzò lo sguardo verso la thangka in alto sul muro soprastante e salutò le varie divinità ivi raffigurate.
Nel frattempo, i discepoli recita vano le Lodi alle Ventuno Tar e https://www.sangye.it/altro/?p=600 .
Una volta completati i preparativi, Sua Santità ha preso posto sul trono ed è stato cantato il “ Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 .
“Il ‘Sutra del cuore’ https://www.sangye.it/altro/?p=3408 è molto significativo”, ha osservato, “ed è utile, quando lo recitiamo, riflettere attentamente su quale grande insegnamento ha dato il Buddha, spiegando la vacuità e delineando i percorsi che culminano nell’illuminazione”. Read the rest of this entry »
The Chakrasamvara Empowerment in the Krishnacharya Tradition
His Holiness the Dalai Lama offering ritual cakes to those who might hinder the conduct of the Chakrasamvara Empowerment at the Tsulagkhang in Dharamsala, HP, India on March 9, 2023. Photo by Tenzin Choejor
March 9, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The sun had barely risen this morning when His Holiness the Dalai Lama set out to walk from the gate of his residence to the Tsuglagkhang. As is his wont, he smiled and waved to members of the public in the yard to left and right. Here and there he stopped to exchange a few words with children at the front of the crowd.
On reaching the temple, as he did yesterday, he first sat on a chair facing the mandala with his back to the audience while he went through the self-generation procedures requisite to his giving the Chakrasamvara Empowerment. As he recited the relevant verses, he looked up at the thangka high on the wall above and saluted the various deities depicted there.
Meanwhile, the congregation recited the Praises to the Twenty-one Taras.
Once he had completed his preparations, His Holiness took his seat on the throne and the ‘Heart Sutra’ was chanted.
“The ‘Heart Sutra’ is very meaningful,” he remarked, “and it’s helpful, when we recite it, to think carefully about what a great teaching the Buddha gave, explaining emptiness and outlining the paths that culminate in enlightenment.”
As he offered a ritual cake to those who might hinder the conduct of the empowerment, His Holiness pointed out, as he did yesterday, that really obstructions and interferences are not out there, but within us. Most obstructive are a strong grasping and clinging to the true or inherent existence of things, as well as extreme self-centredness and self-cherishing attitudes. Such obstructions reflect our negative emotions.
“Things have no independent existence,” His Holiness clarified, “they are merely designated. When we realise this, we can free ourselves from the cycle of existence. Read the rest of this entry »
Procedure preliminari all’iniziazione di Chakrasamvara
La reincarnazione di Khalkha Jetsun Dhampa Rinpoché della Mongolia lancia un bastoncino come parte delle procedure preliminari per l’iniziazione di Chakrasamvara allo Tsuglagkhang a Dharamsala, HP, India, l’8 marzo 2023. Foto di Tenzin Choejor
8 marzo 2023. Per cominciare, Sua Santità si è seduto di fronte al mandala ed ha condotto silenziosamente le procedure preliminari al conferimento dell’Iniziazione di Chakrasamvara. Una volta completate queste pratiche, si è assiso sul trono.
Indicando un ragazzino seduto alla sua sinistra, Sua Santità ha confidato ai presenti: “Oggi abbiamo con noi la reincarnazione di Khalkha Jetsun Dhampa Rinpoché della Mongolia. I suoi predecessori avevano una stretta associazione con il lignaggio Krishnacharya di Chakrasamvara. Uno di loro fondò un monastero in Mongolia dedicato alla sua pratica. Quindi, la sua presenza qui oggi è di buon auspicio.
“In Tibet il tantra si diffuse ampiamente. Per quanto riguarda Chakrasamvara, le tradizioni Ghantapada e Luipa erano popolari, ma questo lignaggio Krishnacharya era piuttosto raro. L’ho ricevuto da Tagdrag Rinpoché e da tempo sento una stretta affinità con questa pratica. Oggi seguirò le procedure preliminari per l’iniziazione vera e propria che darò domani.
“Chakrasamvara è classificato come tantra madre. Appartiene ai tantra yoga più elevati. Mentre Guhyasamaja enfatizza il corpo illusorio, Chakrasamvara si concentra sulla chiara luce. Tuttavia, se fate del corpo illusorio la vostra pratica primaria, sorgerà anche la chiara luce.
“Come ho detto, sento una stretta affinità con la tradizione di Krishnacharya. Ho ricevuto l’iniziazione e ne ho intrapreso il ritiro richiesto. Questo può sembrare un po’ presuntuoso, ma sento anche di avere qualche connessione con il grande Mahasiddha Krishnacharya. Read the rest of this entry »
Preliminary Procedures for the Chakrasamvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Tsuglagkhang for the Preliminary Procedures for the Chakrasamvara Empowerment in Dharamsala, HP, India on March 8, 2023. Photo by Tenzin Choejor
March 8, 2023. To begin with His Holiness sat facing the mandala and silently conducted procedures preliminary to his giving the Chakrasamvara empowerment. Once these practices were complete, he took his seat on the throne.
Indicating a small boy sitting to his left His Holiness told the crowd, “We have the reincarnation of Khalkha Jetsun Dhampa Rinpoché of Mongolia with us today. His predecessors had a close association with the Krishnacharya lineage of Chakrasamvara. One of them established a monastery in Mongolia dedicated to its practice. So, his being here today is quite auspicious.
“In Tibet tantra spread widely. With regard to Chakrasamvara, the Ghantapada and Luipa traditions were popular, but this Krishnacharya lineage was quite rare. I received it from Tagdrag Rinpoché and have long felt a close affinity for the practice. Today, I’ll go through the preliminary procedures for the empowerment proper that I will give tomorrow.
“Chakrasamvara is classified as a mother tantra. It belongs to the highest yoga tantras. Whereas Guhyasamaja emphasizes the illusory body, Chakrasamvara focusses on the clear light. However, if you make the illusory body your primary practice, the clear light also arises.
“As I said, I feel a close affinity to the Krishnacharya tradition. I have received the empowerment and undertaken the requisite retreat. This may seem somewhat boastful, but I also feel I have some connection with the great Mahasiddha Krishnacharya. Read the rest of this entry »
I Racconti di Jataka: Shakra, Signore degli Dei
Sua Santità il Dalai Lama legge i Jataka Tales nel cortile dello Tsuglagkhang a Dharamsala, HP, India, il 7 marzo 2023. Foto di Tenzin Choejor
7 marzo 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, nell’ultimo giorno del le Celebrazioni della Grande Preghiera, Sua Santità il Dalai Lama è gi u n to allo Tsuglagkhang per leggere un Racconto di Jataka, la storia di un a de lle precedenti vite del Buddha.
Sua Santità, sorrid endo a tutti e preceduto da un gruppo d i monaci che suonavano i corni, ha attraversa to il cortile del tempio, mentre svolazzava sopra la sua testa un brillante ombrello giallo. Ha quindi salut ato il Ganden Tri Rinpoché e pres o posto sul trono.
Il corpulento Maestro dei Canti di Drepung Gomang ha guidato una vivace recitazione del “ Sutra del cuore ” seguita da una “Preghiera ai Maestri del lignaggio”. Nel frattempo, sono stati serviti tè e riso dolce all e oltre 12.000 persone presenti .
Facendo a Sua Santità una richiesta formale di conferire l’insegnamento, il Ganden Tripa, seguito dal Sikyong, ha offerto la triplice rappresentazione del corpo, della parola e della mente dell’illuminazione. Successivamente, hanno reso omaggio gli abati riuniti e gli ex abati dei grandi monasteri Gelukpa.
Rivolgendosi a i presenti , Sua Santità ha osservato che a Lhasa era consuetudine riunirsi in questo giorno durante il Mönlam Chenmo, il Grande Festival della Preghiera, un evento che si celebra da più di 600 anni. Al momento è difficile organizzar lo nel Paese delle Nevi, ma i tibetani in esilio, ispirati dal coraggio del popolo tibetano, sono stati in grado di mantenere viva la tradizione. Una parte fondamentale del la tradizione in questo quindici del mese, il primo giorno di luna piena dell’anno, è la le ttura di uno dei Racconti di Jataka https://www.sangye.it/altro/?cat=6 , le storie delle vite precedenti del Buddha. Read the rest of this entry »
The Jataka Tale about Shakra, Lord of the Gods
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation gathered to hear him read from the Jataka Tales at the yard of the Tsuglagkhang in Dharamsala, HP, India on March 7, 2023. Photo by Tenzin Choejor
March 7, 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, on the final day of the Great Prayer Festival, His Holiness the Dalai Lama came to the Tsuglagkhang to read a Jataka Tale, a story of one of the Buddha’s previous lives.
As he walked through the temple yard, monks playing horns led the way, while a bright yellow umbrella fluttered over his head. Looking from right to left and smiling as he came, His Holiness engaged with as many people as he could. At the head of the yard, he greeted the Ganden Tri Rinpoché and took his seat on the throne.
The burly Drepung Gomang Chantmaster led a brisk recitation of the ‘Heart Sutra’ followed by a ‘Prayer to the Lineage Masters’. Meanwhile, tea and sweet rice were served to the packed crowd of more than 12,000.
Making a formal request to His Holiness to teach, the Ganden Tripa, followed by the Sikyong, offered the threefold representation of the body, speech and mind of enlightenment. Next, the assembled Abbots and former Abbots of the great Gelukpa monasteries paid their respects.
Addressing the congregation, His Holiness observed that it had been customary to gather on this day during the Mönlam Chenmo, the Great Prayer Festival, in Lhasa, an event that has been celebrated for more than 600 years. Presently it’s difficult to hold the festival in the Land of Snow, but Tibetans in exile, inspired by the courage of the people in Tibet, have been able to keep the tradition alive. A key part of the proceedings on this fifteenth of the month, the first full-moon day of the year, is to read one of the Jataka Tales, the stories of the previous lives of the Buddha. Read the rest of this entry »
Posa della prima pietra del Dalai Lama Center for Tibetan and Ancient Indian Wisdom
Sua Santità il Dalai Lama benedice un modello dell’edificio proposto prima di prendere posto sul palco alla cerimonia di posa della prima pietra del Dalai Lama Center for Tibetan & Indian Ancient Wisdom a Bodhgaya, Bihar, India, il 3 gennaio 2023. Foto di Tenzin Choejor
3 gennaio 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, sotto un cielo invernale, Sua Santità il Dalai Lama ha oltrepassato in automobile l’Università di Magadh fino al previsto sito del Dalai Lama Center for Tibetan and Ancient Indian Wisdom. Lì, mentre i monaci del Monastero di Namgyal intonavano preghiere, accompagnati dall’On.le Kiren Rijiju, Ministro della Giustizia, Governo dell’India, da Shri Sushil Modi, MP, dal Dr Vinay Sahasrabuddhe, Presidente del Consiglio Indiano per le Relazioni Culturali (ICCR) e dall’Ambasciatore Kumar Tuhin, Direttore Generale ICCR, Sua Santità ha posato la prima pietra, quindi, prima di prendere posto sul palco, ha esaminato un plastico architettonico degli edifici previsti.
Il direttore ad interim del progetto, Tempa Tsering, ha salutato tutti i presenti e ha porto il benvenuto agli ospiti speciali, annunciando che il Centro è stato istituito per realizzare la visione di Sua Santità il Dalai Lama, secondo cui se la consapevolezza dell’antica saggezza indiana, in particolare per quanto riguarda il funzionamento della mente e delle emozioni, potesse essere ravvivata e condivisa più ampiamente, il che contribuirebbe alla creazione di un mondo più pacifico e compassionevole ed ha espresso gratitudine al governo del Bihar ed al governo indiano per il loro sostegno. Ha inoltre dichiarato che il Centro sarà aperto a tutti coloro che desiderano conoscere la saggezza tibetana e l’antica saggezza indiana.
In un discorso pronunciato in hindi, il prof. Samdhong Rinpoché ha ricordato che molti anni fa Vinobha Bhave suggerì che sarebbe arrivato il momento in cui la cultura indiana avrebbe assunto un ruolo di primo piano nel mondo. La sua previsione è stata ampiamente smentita, ma, in retrospettiva, sembra che fosse un visionario lungimirante. Rinpoché ha proseguito affermando che, poiché la visione materialistica associata alla scienza ed alla tecnologia non è riuscita a portare pace e soddisfazione nel mondo, le antiche conoscenze e valori indiani potrebbero colmare il vuoto.
In passato, affermava Rinpoché, le scuole di pensiero indiane si arricchivano reciprocamente quando si impegnavano in uno scambio di idee fondato sulla ragione e sulla logica. La tradizione tibetana ha mantenuto vivo questo approccio. Con l’istituzione di questo Centro, queste tradizioni saranno ripristinate in India.
Kumar Sarvjeet, MLA per Bodhgaya e Ministro dell’Agricoltura del governo del Bihar ha parlato successivamente a nome del Primo Ministro, Nitish Kumar, informando l’assemblea che il Primo Ministro sostiene completamente la visione di Sua Santità ed ha chiarito che lui e il governo del Bihar faranno tutto il possibile per contribuire a portare a compimento il progetto. Ha inoltre rivelato che il governo e la popolazione del Bihar, ed in particolare la popolazione locale, sono grati che il Centro sia stato istituito a Bodhgaya. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Terzo giorno d’insegnamenti sulla Mente dell’Illuminazione
Sua Santità il Dalai Lama conferisce i Voti del Bodhisattva a Bodhgaya, India
31 dicembre 2022. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina al Kalachakra Ground, non appena Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto , un gruppo di monaci e laici ha iniziato a cantare il “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in cinese e s ono stati serviti tè e pane e d i presenti hanno offerto a Sua Santità un mandala e la triplice rappresentazione del corpo, della parola e della mente dell’illuminazione.
“Qui, a nome di questo grande raduno di persone”, ha dichiarato Sua Santità, “mi è stato chiesto di dare un permesso relativo ad Arya Tara. Come ho già chiarito, questo è un luogo speciale e la cosa più importante che possiamo fare qui è generare bodhicitta, aspirando a raggiungere la piena illuminazione nell’interesse di noi stessi e degli altri. È così che possiamo dare un senso alla nostra vita.
“I tibetani coltivano bodhicitta sin dai tempi dei re religiosi, quando Shantarakshita fu invitato in Tibet. Se la vostr a mente è rilassata e d in pace, come risultato dello sviluppo della mente del risveglio di bodhicitta , scoprir ete di godere di una buona salute fisica e di un sonno profondo. Sar ete felic i giorno e notte.
“Oggi darò il permesso delle 21 Tara, che si trova nelle collezioni Rinjung Gyatsa e Sukha Gyatsa. Ho ricevuto il Rinjung Gyatsa da Tagdag Rinpoché in Tibet tra molti altri potenziamenti e trasmissioni. Non ricordo di aver ricevuto il Sukha Gyatsa da lui, ma Kyabjé Trijang Rinpoché me lo conferì in seguito, dopo essere entrati in esilio.
“Mentre eseguo i riti preparatori, per favore prega te Arya Tara affinché il Dharma possa fiorire, che le persone possano stare bene e che i maestri e coloro che sono qui riuniti possano vivere a lungo. Ten ete presente che più a lungo viv rete , maggiore sarà la vostr a opportunità di accumulare meriti. Inoltre, dal momento che Avalokiteshvara dimora sulla sommità del mi o capo , condividete tutti un legame speciale con lui, il che significa che avrà cura di voi di vita in vita. Read the rest of this entry »
Laying Foundation Stone of Dalai Lama Centre for Tibetan & Indian Ancient Wisdom
A view from the stage during His Holiness the Dalai Lama’s talk at the Foundation Stone Laying Ceremony of the Dalai Lama Centre for Tibetan & Indian Ancient Wisdom in Bodhgaya, Bihar, India on January 3, 2023. Photo by Tenzin Choejor
January 3, 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Under a wintry sky this morning, His Holiness the Dalai Lama drove out past the Magadh University to the prospective site of the Dalai Lama Centre for Tibetan and Ancient Indian Wisdom. There, as monks of Namgyal Monastery chanted prayers, accompanied by the Hon’ble Kiren Rijiju, Minister for Law and Justice, Government of India, Shri Sushil Modi, MP, Dr Vinay Sahasrabuddhe, President of Indian Council for Cultural Relations (ICCR) and Ambassador Kumar Tuhin, Director General ICCR, he unveiled the foundation stone. He closely examined an architectural model of the proposed buildings before taking his seat on the stage.
Interim director of the project, Tempa Tsering, greeted everyone present and welcomed the special guests. He announced that the Centre was being established to fulfil His Holiness the Dalai Lama’s vision that if awareness of ancient Indian wisdom, particularly with regard to the workings of the mind and emotions, could be revived and shared more widely, it would contribute to the creation of a more peaceful, more compassionate world. He expressed gratitude to the Government of Bihar and the Government of India for their support. He declared that the Centre will be open to everyone who wishes to learn about Tibetan and Ancient Indian Wisdom. Read the rest of this entry »
Commentary on the Awakening Mind – 3rd Day
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory rites to giving the permission of 21 Taras on the third day of teachings at the Kalachakra Teaching Ground in Bodhgaya, Bihar, India on December 31, 2022. Photo by Tenzin Choejor.
December 31, 2022. Bodhgaya, Bihar, India – This morning at the Kalachakra Ground, as soon as His Holiness the Dalai Lama had taken his seat, a group of monastics and lay-people began to chant the ‘Heart Sutra’ in Chinese. Tea and bread were served and the day’s patrons offered a mandala and the threefold representation of the body, speech and mind of enlightenment to His Holiness.
“Here, on behalf of this great gathering of people,” His Holiness declared, “I’ve been requested to give a permission related to Arya Tara. As I have already made clear, this is a special place and the most important thing we can do here is to generate bodhichitta, aspiring to achieve full enlightenment in the interest of self and others. This is how we can make our lives meaningful.
“Tibetans have been cultivating bodhichitta since the time of the religious kings when Shantarakshita was invited to Tibet. If your mind is relaxed and at peace, as a result of developing the awakening mind of bodhichitta, you’ll find you enjoy good physical health and sound sleep. You’ll be happy day and night.
“Today, I’m going to give the permission of the 21 Taras, which is found in the Rinjung Gyatsa and Sukha Gyatsa collections. I received the Rinjung Gyatsa from Tagdag Rinpoché in Tibet among many other empowerments and transmissions. I don’t remember receiving the Sukha Gyatsa from him, but Kyabjé Trijang Rinpoché gave it to me later, after we’d come into exile.
“While I go through the preparatory rites, please pray to Arya Tara that the Dharma may flourish, that people may be well and that teachers and those gathered here may live long. Keep in mind that the longer you live, the greater will be your opportunity to accumulate merit. What’s more, since Avalokiteshvara sits on the crown of my head, you all share a special bond with him, which means you’ll be cared for him in life after life.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Secondo giorno d’insegnamenti sulla Mente dell’Illuminazione
Ratö Khensur, Nicholas Vreeland, offre a Sua Santità il Dalai Lama la prima copia di un libro appena pubblicato che contiene la biografia spirituale di Sua Santità composta dal compianto Ratö Khyongla Rinpoché all’inizio del secondo giorno di insegnamenti a Bodhgaya, Bihar, India il 30 dicembre 2022. Foto di Tenzin Choejor
30 dicembre 2022. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama è tornato per un secondo ciclo di insegnamenti al Kalachakra Ground, gremito all’inverosimile, con 50.000 persone all’interno ed altre 15.000 all’esterno che seguivano i lavori su grandi schermi, e 3000 stranieri provenienti da 80 paesi.
Dopo aver salutato la folla ed i lama anziani, Sua Santità ha preso posto sul trono. Un gruppo di bambini, studenti della scuola Root Institute, si è seduto davanti a lui e d ha recitato con fervore il “Sutra del cuore” in sanscrito. Nel frattempo, Ratö Khensur, Nicholas Vreeland, ha presentato a Sua Santità la prima copia di un libro appena pubblicato che contiene la biografia spirituale di Sua Santità composta dal compianto Ratö Khyongla Rinpoché.
Successivamente, otto rappresentanti del progetto “Flame of Hope” – cinque dal Giappone e d uno ciascuno da ll’ Austria, Israele e Stati Uniti – hanno offer to a Sua Santità una lanterna, che era stata accesa dalla fiamma della pace a Hiroshima. ‘Flame of Hope’ desidera cambiare il mondo accendendo la scintilla della speranza per la pace nei cuori dei bambini. Lavorando mano nella mano con leader spirituali e d altre persone interessate, Flame of Hope mira a diffondere questo desiderio in tutto il mondo. Il suo slogan è “Una terra, una preghiera, una fiamma”.
Dopo la distribu zione del tè e de l pane, benedetti in quanto offerti ai Tre Gioielli e gustati, Sua Santità ha preso la parola.
“Oggi abbiamo una seconda occasione per tenere un discorso in questo luogo sacro, che è molto fortunato. Buddha Shakyamuni venne qui , camminò su questa terra e qui raggiunse l’illuminazione.
“Mi è stata offerta questa fiamma da Hiroshima, che è stato il primo luogo su cui è stata lanciata una bomba atomica e così tante persone sono morte. Sono stato lì, ho sentito parlare di coloro che sono morti e d ho incontrato dei sopravvissuti la cui salute era fragile. Pensando a tutti loro mi sentivo immensamente triste. Ho pensato a quanto sarebbe bello se il mondo fosse libero dalle armi nucleari, cosa per cui ho pregato profondamente.
“Anche adesso la guerra continua e le armi vengono usate da una parte contro l’altra. Sebbene le armi nucleari non siano state impiegate in guerre dopo i bombardamenti su l Giappone, troppi paesi desiderano possederle. Oggi, in questo luogo sacro di Vajra-asana, si libera qui una fiamma di speranza e d un’opportunità per pregare per una pace duratura nel mondo. Read the rest of this entry »
Commentary on the Awakening Mind – 2nd Day
Representatives of the project ‘Flame of Hope’ posing for a photo with His Holiness the Dalai Lama after presenting him with a lantern which had been lit from the flame of peace in Hiroshima on the second day of teachings in Bodhgaya, Bihar, India on December 30, 2022. Photo by Tenzin Choejor
December 30, 2022. Bodhgaya, Bihar, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama returned to the Kalachakra Ground for a second round of teachings. The ground, filled to capacity, was packed with 50,000 people while there were another 15,000 outside following proceedings on large screens. Of these 65,000 people, 3000 were foreigners from 80 countries.
After he had waved to the crowd and saluted the senior lamas, His Holiness took his seat on the throne. A group of children, students of the Root Institute school, sat down before him and fervently recited the ‘Heart Sutra’ in Sanskrit. Meanwhile, Ratö Khensur, Nicholas Vreeland, presented His Holiness with the first copy of a newly published book that contains His Holiness’s spiritual biography composed by the late Ratö Khyongla Rinpoché.
Next, eight representatives—five from Japan and one each from Austria, Israel and the USA—of the project ‘Flame of Hope’ presented a lantern to His Holiness, the flame of which had been lit from the flame of peace in Hiroshima. ‘Flame of Hope’ wishes to change the world by lighting the spark of hope for peace in children’s hearts. Working hand in hand with spiritual leaders and other concerned persons, Flame of Hope aims to spread this wish around the world. Their slogan is One Earth—One Prayer—One Flame.
After tea and bread had been distributed, blessed by being offered to the Three Jewels, and enjoyed, His Holiness spoke.
“Today, we have a second opportunity to hold a discourse in this sacred place, which is most fortunate. Buddha Shakyamuni came, walked this land, and attained enlightenment here.
“I’ve been given this flame from Hiroshima, which was the first place on which an atomic bomb was dropped and so very many people perished. I’ve been there, heard about those who died and met survivors whose health was frail. Thinking of them all I felt immensely sad. I thought how good it would be if the world were free from nuclear weapons, which is something I have deeply prayed for.
“Even now war goes on and weapons are being used by one side against others. Although nuclear weapons have not been employed since the bombing of Japan, too many countries wish to possess them. Today, in this sacred place of Vajra-asana, we have here a flame of hope and an opportunity to pray for lasting peace in the world. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Primo giorno d’insegnamenti sulla Mente dell’Illuminazione
Sua Santità il Dalai Lama: “La pratica della bodhichitta, dell’amorevole gentilezza, è l’essenza di tutti gli insegnamenti del Buddha. Con questa in mente dobbiamo ricordare che tutti gli 8 miliardi di esseri umani che vivono oggi desiderano essere felici ed evitare la sofferenza, il che ci rende tutti uguali.”
29 dicembre 2022. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, sotto un cielo azzurro e limpido, Sua Santità il Dalai Lama ha percorso la breve distanza fino al Kalachakra Ground, sorridendo e salutando i sostenitori che si erano radunati su entrambi i lati della strada. Scendendo dal golf cart nella parte anteriore del palco, come è sua abitudine ha tenuto a salutare la folla di fronte, alla sua destra ed a sinistra. Quindi si voltò e salutò il Sakya Gongma Trichen, il Gaden Tri Rinpoché, così come lo Sharpa e il Jangtsé Chöjés, dopodiché salutò anche i Sakya Trizin prima di prendere posto sul trono.
Alla sinistra di Sua Santità sedevano Gaden Tripa, Sharpa Chöjé e Jangtsé Chöjé; Ling Rinpoché, Kundeling Taktsak Jedrung Rinpoché; Jonang Gyaltsab; Kirti Rinpochè; l’abate del monastero di Namgyal, Thomtog Rinpoché; Chökyi Nyima Rinpoché; Trulshik Rinpoché; Druk Jangtrul Rinpoché ed altri.
Alla destra di Sua Santità sedeva il Sakya Gongma Trichen Rinpoché; il 42° Sakya Trizin Ratna Vajra Sakya; il 43° Sakya Trizin Gyana Vajra Sakya; Kongdung Abhaya Vajra Sakya; Khondung Akasha Vajra Sakya; il 26° Chogyé Tripa (Chogyé Shabdrung Bista Lama); il 27° Chogyé Tripa (Rinzin Paljor Bista); Jetsunma Kunga Thinley Palter Sakya; Jetsunma Kunga Chimé Wangmo Sakya; Khangsar Shabdrung; Thiksé Rinpoché; Trulshik Rinpoché Tenzin Chökyi Lodoe; Lelung Rinpoché e Kalu Rinpoché.
I monaci Theravada, per lo più provenienti da due monasteri thailandesi, hanno cantato il “Karuniya Metta Sutta” in pali, le parole del Buddha sulla amorevole gentilezza, seguito da una recitazione delle “Tre pratiche continue” in tibetano e dalla distribuzione di tè e pane.
Sua Santità il Dalai Lama
Questa, la Sede dell’Illuminazione, è il più sacro dei siti associati al Buddha. O ggi ci troviamo in questo luogo molto speciale dove il Buddha conseguì l’illuminazione, dove sono con venuti Nagarjuna, Asangha e tutti i loro discepoli. Questo è un luogo molto speciale per le preghiere qui espresse. Bodhgaya è perciò il luogo davvero speciale per i Buddhisti. Ci troviamo qui insieme per l’insegnamento denominato il Commentario alla Mente dell’Illuminazione di Nagarjuna (jangchup semdrel). E Bodgaya è l’essenza dei luoghi buddhisti e l’essenza del Dharma. Altrove insegnò le Quattro Nobili Verità coi loro 16 aspetti e le Trentasette Armonie dell’Illuminazione, ma qui ci viene in mente l’essenza di tutti i suoi insegnamenti, che consiste nel disciplinare la mente a beneficio degli esseri senzienti infiniti come lo spazio. Read the rest of this entry »
Commentary on the Awakening Mind – 1st Day
His Hoiness the Dalai Lama speaking on the first day of teachings at the Kalachakra Teaching Ground in Bodhgaya, Bihar, India on December 29, 2022. Photo by Tenzin Choejor
December 29, 2022. Bodhgaya, Bihar, India – This morning, under a clear blue sky, His Holiness the Dalai Lama drove the short distance to the Kalachakra Ground, smiling and waving to well-wishers who had gathered on either side of the road. Climbing down from the golfcart at the front of the stage, he made a point of waving to the crowd in front and to his right and left as is his custom. Then he turned and greeted the Sakya Gongma Trichen, the Gaden Tri Rinpoché, as well as the Sharpa and Jangtsé Chöjés, following which he also saluted the Sakya Trizins before taking his seat on the throne.
To His Holiness’s left sat the Gaden Tripa, Sharpa Chöjé, and Jangtsé Chöjé; Ling Rinpoché, Kundeling Taktsak Jedrung Rinpoché; Jonang Gyaltsab; Kirti Rinpoché; the Abbot of Namgyal Monastery, Thomtog Rinpoché; Chökyi Nyima Rinpoché; Trulshik Rinpoché; Druk Jangtrul Rinpoché and others.
To His Holiness’s right sat the Sakya Gongma Trichen Rinpoché; the 42nd Sakya Trizin Ratna Vajra Sakya; the 43rd Sakya Trizin Gyana Vajra Sakya; Kongdung Abhaya Vajra Sakya; Khondung Akasha Vajra Sakya; the 26th Chogyé Tripa (Chogyé Shabdrung Bista Lama); the 27th Chogyé Tripa (Rinzin Paljor Bista); Jetsunma Kunga Thinley Palter Sakya; Jetsunma Kunga Chimé Wangmo Sakya; Khangsar Shabdrung; Thiksé Rinpoché; Trulshik Rinpoché Tenzin Chökyi Lodoe; Lelung Rinpoché and Kalu Rinpoché.
Theravada monks, mostly from two Thai monasteries, chanted the ‘Karuniya Metta Sutta’ in Pali—the Buddha’s words on loving kindness, which was followed by a recitation of ‘The Three Continuous Practices’ in Tibetan. Tea and bread were distributed.
“Today, in this special place where the Buddha attained enlightenment, I would like to hold a ceremony for generating the awakening mind of bodhichitta and taking the Bodhisattva Vows,” His Holiness declared. “This, the Seat of Enlightenment, is the most sacred of the sites associated with the Buddha. Elsewhere he taught the Four Noble Truths and the Thirty-seven Harmonies of Enlightenment, but here we are reminded of the essence of all his teachings, which is to discipline the mind for the benefit of sentient beings extensive as space. Read the rest of this entry »
Inaugurazione del Pali & Sanskrit International Bhikkhu Exchange Program
Sua Santità il Dalai Lama: “Cerco ogni giorno di coltivare la mente del risveglio di bodhicitta e la comprensione della vacuità ed esorto anche voi nell’intento di coltivare uno stato d’animo altruistico.
27 dicembre 2022. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, mentre il sole aleggiava nel cielo nebbioso sopra il Tempio della Mahabodhi, Sua Santità il Dalai Lama dal monastero tibetano di Gaden Phelgyeling ha raggiunto su una golf car il tempio tailandese di Wat-pa sorridendo e salutando con ampi cenni di mano la folta folla allineata lungo i margini della strada che lo riveriva porgendogli sciarpe di seta o fiori nelle mani giunte.
Sua Santità è stato accolto calorosamente dai monaci al tempio e scortato all’interno. Prima di prendere posto sul palco tra gli altri ospiti che includevano il Ven Dr Warakagoda Dhammasiddhi, Sakya Gongma Trichen Rinpoché e il Gaden Tri Rinpoché, è stato invitato a consacrare una statua del Buddha.
Alla recitazione delle preghiere buddiste di rifugio in pali, ha fatto seguito quella del “Sutra del Cuore” in tibetano.
Nel suo discorso di benvenuto, il Ven. Khensur Lobsang Gyaltsen ha innanzitutto reso omaggio ed espresso il suo apprezzamento a Sua Santità ed ai principali ospiti per la loro presenza. Ha spiegato che il programma quinquennale di scambio internazionale di bhikkhu in pali e sanscrito inaugurato oggi è stato organizzato in parziale adempimento all’impegno di Sua Santità di promuovere i valori umani, incoraggiare l’armonia tra le tradizioni religiose del mondo, garantire la tutela della cultura tibetana e stimolare una rinascita della consapevolezza dei valori dell’antica conoscenza indiana.
“Siamo tutti seguaci del Buddha Shakyamuni”, ha dichiarato, “e portare la pace nel mondo è il nostro obiettivo comune. Il programma ha lo scopo di rafforzare le relazioni tra i seguaci delle tradizioni pali e sanscrite, consentendo loro di conoscersi a vicenda.“ Read the rest of this entry »
Inauguration of a Pali & Sanskrit International Bhikkhu Exchange Program
His Holiness the Dalai Lama addressing the gathering at the inauguration of the Pali & Sanskrit International Bhikkhu Exchange Program at Wat-pa Thai Temple in Bodhgaya, Bihar, India on December 27, 2022. Photo by Tenzin Choejor
December 27, 2022. Bodhgaya, Bihar, India – This morning, as the sun hung in the misty sky over the Mahabodhi Temple, His Holiness the Dalai Lama rode in a golfcart from Gaden Phelgyeling Tibetan Monastery to Wat-pa Thai Temple. He smiled and waved to people, who lined the way several rows deep, holding silk scarves, or flowers in their folded hands.
His Holiness was warmly welcomed by the monks at the temple and escorted inside. He was invited to consecrate a statue of the Buddha before taking his seat on the platform among other guests who included Ven Dr Warakagoda Dhammasiddhi, Sakya Gongma Trichen Rinpoché and the Gaden Tri Rinpoché.
Buddhist refuge prayers were chanted in Pali, followed by a recitation of the ‘Heart Sutra’ in Tibetan.
In his welcome address Ven Khensur Lobsang Gyaltsen first paid his respects and expressed his appreciation to His Holiness and the principal guests for their presence. He explained that the five-year Pali and Sanskrit International Bhikkhu Exchange Program being inaugurated today has been organized in partial fulfilment of His Holiness’s commitment to promote human values, to encourage harmony among the world’s religious traditions, to ensure the preservation of Tibetan culture and to prompt a revival of awareness of the value of ancient Indian knowledge.
“We are all followers of Buddha Shakyamuni,” he declared, “and bringing about world peace is our common goal. The program is intended to strengthen relationships between followers of the Pali and Sanskrit traditions, allowing them to learn about each other.“ Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya
Giunto a Bodhgaya, ieri mattina 23 dicembre 2022, Sua Santità il Dalai Lama ha visitato il Tempio di Mahabodhi per rendere omaggio alla Sede dell’Illuminazione. Dal monastero tibetano, Gaden Phelgyeling, ha raggiunto l’ingresso principale a bordo di un golfcart dal quale ha potuto vedere facilmente i devoti che costeggiavano la strada e loro potevano vedere lui. È stato accolto dal segretario del Comitato di gestione del Tempio di Bodhgaya (BTMC), Nangzey Dorjee.
Mentre scendeva con cautela i gradini, Sua Santità di tanto in tanto alzava lo sguardo verso lo stupa in cima al tempio e pronunciava una preghiera silenziosa. In altri momenti ha abbassato lo sguardo verso l’albero della Bodhi sotto il quale sedeva il Buddha. Tra un momento e l’altro ha guardato alla sua destra ed alla sua sinistra, sorridendo e salutando la folla di persone che guardavano in alto nella speranza di catturare il suo sguardo.
Sua Santità si è inchinato e ha reso omaggio ai piedi dell’Albero della Bodhi e ha proceduto alla circumdeambulazione del tempio, salutando e sorridendo alle persone, giovani e anziane, che sbirciavano attraverso le ringhiere di pietra. Sul lato opposto del tempio Sua Santità è entrato nella cappella, ha reso omaggio e si è seduto davanti alla celebre statua del Buddha. Con lui c’erano monaci Theravada e monaci del monastero di Namgyal.
Mentre un monaco indiano appartenente al BTMC avvolgeva stole gialle di seta intorno alla statua simboleggianti un’offerta di vesti, Sua Santità e d i monaci di Namgyal hanno intonato preghiere che includevano: Le Tre Pratiche Continue; il Sutra del Cuore della Perfezione della Saggezza https://www.sangye.it/altro/?p=6098 ; Elogio della Dipendenza; una Supplica ai Diciassette Maestri di Nalanda https://www.sangye.it/altro/?p=9200 , una Preghiera Ecumenica alle Tradizioni Buddhiste del Tibet; Versi di Auspicio collegati ai Tre Gioielli; e una preghiera per la lunga vita di Sua Santità https://www.sangye.it/altro/?p=3208 composta dai suoi due Tutori.
La recita si è conclusa con diverse preghiere di dedica, tra cui:
Possa la sublime e preziosa bodhicitta
Sorgere dove non è ancora cresciuta;
Dove è cresciuta, possa non declinare
ma svilupparsi e fiorire sempre più.
Come risultato della venuta del Buddha nel mondo,
il suo insegnamento risplende come la luce del sole,
e coloro che lo custodiscono sono armoniosi come fratelli,
Che il suo insegnamento possa durare a lungo.
Uscendo dalla cappella, Sua Santità ha completato il circuito del tempio, ha salito i gradini fino al cancello e ha proseguito con il golfcart fino a Gaden Phelgyeling.
His Holiness the Dalai Lama Visits the Mahabodhi Temple
December 23, 2022. Bodhgaya, Bihar, India – Having arrived in Bodhgaya yesterday, this morning His Holiness the Dalai Lama made a visit to the Mahabodhi Temple to pay his respects at the Seat of Enlightenment. He drove from the Tibetan Monastery, Gaden Phelgyeling, to the main entrance in a golfcart from which he could easily see the devout who lined the street and they could see him. He was welcomed by the Secretary of the Bodhgaya Temple Management Committee (BTMC), Nangzey Dorjee.
As he carefully descended the steps, His Holiness occasionally glanced up at the Stupa on top of the temple and said a quiet prayer. At other moments he looked down to the Bodhi Tree beneath which the Buddha sat. In between times he looked to his right and his left, smiling and waving to the throngs of people gazing up in hope of catching his eye.
His Holiness bowed and paid his respects at the foot of the Bodhi Tree and proceeded to circumambulate the temple, waving and smiling at people, young and old, peering through the stone railings. On the far side of the temple His Holiness entered the chapel, paid his respects, and sat down before the renowned statue of the Buddha. With him were Theravada monks as well as monks from Namgyal Monastery.
While an Indian monk belonging to the BTMC wrapped silken yellow stoles around the statue in lieu of an offering of robes, His Holiness and the Namgyal monks chanted prayers that included: The Three Continuous Practices; the Heart of the Perfection of Wisdom Sutra; In Praise of Dependent Arising; a Supplication to the Seventeen Nalanda Masters; an Ecumenical Prayer to the Buddhist Traditions of Tibet; Verses of Auspiciousness Connected with the Three Jewels; and a prayer for His Holiness’s long life composed by his two Tutors.
The recitation was concluded with several dedication prayers including:
May the sublime precious bodhichitta
Arise where it has not yet grown;
Where it has grown, may it not decline
But develop and flourish.
As a result of the Buddha’s coming into the world,
His teaching shines as bright as sunlight,
And those who guard it are harmonious like siblings,
May his teaching endure for a long time.
Emerging from the chapel His Holiness completed the circuit of the temple, climbed the steps to the gate and drove in the golfcart back to Gaden Phelgyeling.
https://www.dalailama.com/videos/pilgrimage-to-the-mahabodhi-stupa-2022
Sua Santità il Dalai Lama parla di Etica Laica al Salwan Education Trust
Sua Santità il Dalai Lama: “Per controllare la rabbia e rimanere in pace, consiglio di familiarizzarsi con “karuna”, la compassione, quindi, quando sorgerà la rabbia, non ti assoggetterà.
21 dicembre 2022. Delhi, India – Questa mattina, mentre Sua Santità il Dalai Lama si è recato alla Salwan Public School di Gurugram, il tempo era freddo ed un po’ nebbioso. All’arrivo è stato accolto dal presidente del Salwan Education Trust, Sushil Dutt Salwan, che lo ha accompagnato nell’atrio della scuola. I presidi ed il personale di 58 scuole di tutta Gurugram hanno colto l’occasione per salutare Sua Santità mentre si gustava tè e biscotti.
Sua Santità si è avvicinato al palco allestito sotto una grande “shamiana” e si è seduto di fronte a circa 6000 studenti, insegnanti e genitori che erano venuti ad ascoltarlo, quindi Sushil Dutt Salwan gli ha porto il benvenuto a nome di tutti i presenti, ricordando che la connessione del Salwan Education Trust con Sua Santità è iniziata quando 24 anni fa ha visitato per la prima volta il loro campus di Rajendranagar ed ha notato il grande rispetto che il Trust nutre per il messaggio di amore e compassione di Sua Santità. Ha anche aggiunto che in quell’occasione Sua Santità aveva benedetto un alberello che ora è diventato un albero della Bodhi: un punto di riferimento significativo nel campus.
“La vita è apprendimento”, ha osservato Salwan, “ed è un onore per noi imparare da Sua Santità”.
“Fratelli e sorelle”, ha esordito Sua Santità. “Tutti gli otto miliardi di noi esseri umani in realtà sono fratelli e sorelle. Siamo nati allo stesso modo e quasi tutti siamo stati nutriti allo stesso modo dalle nostre madri. Alla fine tutti in questo mondo dipendono dal buon cuore.
“Da bambini giochiamo gli uni con gli altri senza riguardo per quale possa essere la nostra religione o nazionalità. Se i nostri compagni sorridono e giocano, siamo felici di giocare con loro. Questo perché, essenzialmente, siamo tutti uguali in quanto esseri umani. Tuttavia, l’istruzione tende ad insegnare a concentrarci sulle differenze superficiali tra di noi, che possono portare ad attriti e discriminazioni.
“L’India ha tradizioni di lunga data di ‘karuna’ e ‘ahimsa’: compassione e non violenza. Dobbiamo cercare di seguire questi valori umani fondamentali. Tigri e leoni hanno denti affilati ed artigli che indicano il loro bisogno di predare e mangiare altri animali, ma la forma umana suggerisce che siamo molto più inclini ad essere compassionevoli e a non fare del male. Da un punto di vista biologico, dovremmo essere creature pacifiche. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talks to the Salwan Education Trust About Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama greeting students on his arrival at Salwan Public School in Gurugram, India on December 21, 2022. Photo by Tenzin Choejor
December 21, 2022. Delhi, India – This morning the weather was chilly and a little misty as His Holiness the Dalai Lama drove to the Salwan Public School in Gurugram. He was greeted on arrival by the Chairman of the Salwan Education Trust, Sushil Dutt Salwan, who escorted him into the school lobby. Principals and staff of 58 schools from across Gurugram took the opportunity to greet His Holiness while he enjoyed tea and biscuits.
His Holiness walked to the stage set up under a grand ‘shamiana’ and took his seat looking out over an estimated 6000 students, teachers and parents who had come to listen to him. Mr Salwan welcomed him on behalf of everyone present. He recalled that the Salwan Education Trust’s association with His Holiness began when he first visited their Rajendranagar Campus 24 years ago. He noted the great respect the Trust has for His Holiness’s message about our general need for love and compassion. He also mentioned that on that occasion His Holiness had blessed a sapling that has now grown into a Bodhi tree that is a significant landmark on the campus.
“Life is about learning,” Mr Salwan remarked, “and it’s an honour for us to learn from His Holiness.”
“Brothers and sisters,” His Holiness began. “All eight billion of us human beings actually are brothers and sisters. We’re born the same way and nearly all of us have been nurtured by our mothers in the same way. Ultimately everyone in this world depends on warm-heartedness.
“As children we play with each other with no regard for what our religion or nationality may be. If our companions smile and play, we’re happy to play with them. This is because, essentially, we are all the same as human beings. However, education tends to teach us to focus on superficial differences between us, which can lead to friction and discrimination.
“India has long-standing traditions of ‘karuna’ and ‘ahimsa’: compassion and doing no harm. We must try to follow these basic human values. Tigers and lions have sharp teeth and claws that indicate their need to prey on and eat other animals, but the human form suggests that we are much more inclined to being compassionate and not doing harm. From a biological point of view, we should be peaceful creatures.
“Since we survive in dependence on the kindness of others, we need to maintain a sense of ‘karuna’ and ‘ahimsa’ towards them. In the past, there has been too much violence because we have used our intelligence to develop weapons and make plans to destroy our neighbours. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama inaugura la SEE Learning Conference
Sua Santità il Dalai Lama: “Solo la compassione e la non violenza portano la vera pace. I problemi si verificheranno sempre, ma, se saremo tranquilli, saremo in grado di resistere e superarli”.
9 dicembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina più di 200 persone si sono riunite nella sala delle udienze del nuovo edificio della B iblioteca e de gli A rchivi del Dalai Lama per l’inaugurazione di una conferenza sul tema “SEE Learning®: A Worldwide Iniziativa per Educare il Cuore e la Mente.” Molti erano associati all’Emory Compassion Center e d al progetto di apprendimento sociale, emotivo ed etico sviluppato sotto gli auspici della Emory University di Atlanta, in Georgia. Altri sono coinvolti nell’implementazione del SEE Learning qui in India presso istituzioni come Tong-Len.
Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato, ha salutato calorosamente gli ospiti sul podio. Tra loro c’erano il presidente e rettore della Emory University ed il direttore dell’Emory Compassion Center.
Jamphel Lhundup, segretario del Dalai Lama Trust, ha offerto alcune osservazioni introduttive. Ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti alla conferenza ed a tutti gli ospiti. Ha ringraziato Sua Santità per aver preso parte all’incontro ed ha riconosciuto che i vari programmi che la conferenza avrebbe esplorato hanno avuto origine nei suoi sforzi per promuovere la compassione. Ha sottolineato che questa è stata la prima conferenza convocata nella Biblioteca ed Aarchivi del Dalai Lama, un’istituzione che ha lo scopo di preservare gli insegnamenti e l’eredità di Sua Santità e disponibile come risorsa per le generazioni future.
Il dottor Lobsang Tenzin Negi, direttore dell’Emory Compassion Center e moderatore dell’incontro, ha recitato un verso formale in tibetano ed in inglese in omaggio a Sua Santità. Lo ha ringraziato per la sua presenza oggi. Ha ricordato che Sua Santità ha sostenuto le relazioni con la Emory University sin dalla creazione della Emory-Tibet Partnership nel 1998. Il lavoro della partnership per sviluppare un’educazione del cuore e della mente riflette l’impegno di Sua Santità nella promozione dei valori umani. Ciò è culminato nel lancio del programma SEE Learning nel 2019. Nel frattempo, l’Emory-Science Initiative ha lavorato negli ultimi 15 anni per introdurre lo studio della scienza nei monasteri tibetani. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates the SEE Learning Conference
His Holiness the Dalai Lama speaking with Samjna, from Tong-len School in India, one of the participants in the opening section of the two days Conference on SEE Learning at the Dalai Lama Library & Archive in Dharamsala, HP, India on December 9, 2022. Photo by Tenzin Choejor
December 9, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning more than 200 people gathered in the audience hall of the new Dalai Lama Library & Archive building for the inauguration of a conference on the theme “SEE Learning®: A Worldwide Initiative for Educating the Heart and Mind.” Many were associated with the Emory Compassion Center and the Social, Emotional and Ethical Learning project developed under the auspices of Emory University in Atlanta, Georgia. Others are involved in the implementation of SEE Learning here in India at institutions such as Tong-Len.
When His Holiness the Dalai Lama arrived, he greeted the guests on the podium warmly. Among them were the President and Provost of Emory University and the Director of the Emory Compassion Center.
Jamphel Lhundup, Secretary of the Dalai Lama Trust, offered some opening remarks. He welcomed everyone participating in the conference and all the guests. He thanked His Holiness for taking part in the gathering and acknowledged that the various programs the conference would explore originated in his efforts to promote compassion. He pointed out that this was the first conference to be convened in the Dalai Lama Library & Archive, an institution that is intended to preserve His Holiness’s teachings and legacy and serve as a resource for future generations.
Dr Lobsang Tenzin Negi, Director of the Emory Compassion Center and moderator of the meeting, recited a formal verse in Tibetan and English by way of tribute to His Holiness. He thanked him for his presence today. He recalled that His Holiness has supported relations with Emory University since the establishment of the Emory-Tibet Partnership in 1998. The partnership’s work to develop an education of heart and mind reflects His Holiness’s commitment to the promotion of human values. This has culminated in the launch of the SEE Learning program in 2019. Meanwhile the Emory-Science Initiative has worked over the last 15 years to introduce the study of science in Tibetan monasteries and nunneries. Read the rest of this entry »
Preghiere per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama fa ingresso al Tempio Principale Tibetano a Dharamsala, HP, India, per partecipare alla Cerimonia di Offerta di Lunga Vita il 30 novembre 2022. Foto di Tenzin Choejor
30 novembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina allo Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano, a Dharamsala, sono state fatte offerte e preghiere per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama. Sua Santità è stato accolto al la soglia della sua residenza dal Ganden Tri Rinpoché e dagli Sharpa e Jangtsé Chöjés, che lo hanno scortato al tempio , ognuno di loro indossava il cappello giallo da pandit, mentre suonavano profondi corni e veniva cantato il mantra di Arya Tara ed hanno preso posto nel tempio. Al centro della prima fila, di fronte a Sua Santità, sedeva Ganden Tri Rinpoché. Alla sua sinistra v ‘erano Jangtsé Chöjé e gli abati di Sera-mé, Drepung Loseling e Drepung Gomang. Alla sua destra sedevano Sharpa Chöjé e gli Abati di Ganden Shartsé, Ganden Jangtsé e Sera-jé. A loro si unì dentro e d intorno al tempio una congregazione di circa 4500 persone.
All’inizio c’è stata la recitazione delle “Nuvole di benedizioni d’ ambrosia”, la preghiera composta da Trulshik Rinpoché che invoca la serie di vite di Avalokiteshvara in India e Tibet, culminate nella stirpe dei Dalai Lama.
“Oggi, i miei fratelli e sorelle del Dharma stanno offrendo una cerimonia di lunga vita a mio nome”, ha annunciato Sua Santità. “In questa occasione sono stati presi accordi dal monastero di Drepung Gomang e dal Lhadhen Chotrul Monlam Chenmo Trust. Ho deciso di portare con me questa fotografia della statua di Chenrezig Wati Sangpo che è nella mia residenza.
“Chenrezig o Avalokiteshvara è la divinità protettrice del Tibet e io sono ch i ne riceve la benedizione. Prego ogni giorno questo Wati Sangpo. Come rappresentante del corpo, della parola e della mente di Avalokiteshvara, lavoro per soddisfare i suoi desideri. E continuerò a farlo per i prossimi decenni. Dato che oggi sta te facendo queste preghiere e d offerte per mio conto, e poiché Wati Sangpo è il mio rifugio e custode, ho portato qui con me questa sua fotografia.
“La statua principale di Lokeshvara si trova a Lhasa, ma a seguito di determinate circostanze questo Wati Sangpo è venuto a stare qui con me. Quando lo prego, sento che mi sorride. Sebbene non possa camminare o parlare, mi conferisce la sua benedizione e, come rappresentante di Chenrezig, sono determinato a soddisfare i suoi desideri.
“Oggi, laici e monaci tibetani celebrano questa cerimonia basata su Tara Bianca. Apprezzo la partecipazione sia di Drepung Gomang che del Lhadhen Chotrul Monlam Chenmo Trust.
“Il buddismo tibetano suscita ammira zi o ne in tutto il mondo e d i monaci di Drepung Gomang hanno contribuito a questo. Poiché sono nato nell’ Amdo, sento un legame con questo monastero. V oi avete preservato gli insegnamenti del Buddha attraverso lo studio e la pratica, non solo leggendoli e discutendoli, ma anche meditandoli interiormente. Vorrei invitare tutti i monaci di Ganden, Sera, Drepung e Tashi Lhunpo, così come i monaci e le monache dell’intera regione himalayana, a continuare il loro studi e la loro pratica. V i s arò d a guida per i prossimi 10-20 anni.
“Ten ete presente il consiglio del Buddha di non accettare ciò che ha insegnato solo sulla base della fede, ma dopo averlo esam inato e d indag ato col rigore che un orafo impiega quando prova la qualità dell’oro. Impara te a d identificare le emozioni distruttive e ad affrontarle. Adotta te un approccio logico. Queste non sono solo parole vuote, perché gli ampi e profondi insegnamenti del Buddha possono portarci la pace della mente. Read the rest of this entry »
Prayers for the long life of His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama gesturing towards a photograph of the Chenrezig Wati Sangpo statue that he keeps in his residence during the Long Life Offering ceremony at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 30, 2022. Photo by Tenzin Choejor
November 30, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning offerings and prayers for the long life of His Holiness the Dalai Lama were made at the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, in Dharamsala. His Holiness was met at the gate to his residence by the Ganden Tri Rinpoché and the Sharpa and Jangtsé Chöjés, who escorted him to the temple—each of them wearing his yellow pandit’s hat—while deep horns played and the mantra of Arya Tara was chanted. In the temple they took their seats. In the centre of the front row, facing His Holiness, sat Ganden Tri Rinpoché. To his left were the Jangtsé Chöjé and the Abbots of Sera-mé, Drepung Loseling, and Drepung Gomang. To his right sat the Sharpa Chöjé and the Abbots of Ganden Shartsé, Ganden Jangtsé and Sera-jé. They were joined in and around the temple by a congregation of about 4500.
To begin with there was a recitation of the ‘Clouds of Ambrosial Blessings’, the prayer composed by Trulshik Rinpoché that invokes the series of lives of Avalokiteshvara in India and Tibet, culminating in the line of Dalai Lamas.
“Today, my Dharma brothers and sisters are offering a long-life ceremony on my behalf,” His Holiness announced. “On this occasion arrangements have been made by Drepung Gomang Monastery and the Lhadhen Chotrul Monlam Chenmo Trust. I’ve made a point of bringing with me this photograph of the Chenrezig Wati Sangpo statue that stays in my residence. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La saggezza fondamentale della Via di Mezzo. 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Siate perseveranti e, nella vostra pratica, impegnatevi ad unificare la bodhicitta con la comprensione della vacuità in modo che il raggiungimento della Buddità diventi non solo un’aspirazione ma una concreta possibilità”.
26 novembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Non appena ha preso posto questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama si è rivolto ai monaci, alle monache e d ai laici coreani che l’attendevano ne l tempio.
“Miei cari fratelli e sorelle coreani, nonostante la guerra e le tensioni politiche, avete mantenuto la vostra fede nella pratica del Dharma. La Corea del Nord fa affidamento sull’uso delle armi. È una seria minaccia, ma abbiamo tutti la responsabilità di lavorare per portare la pace nella penisola coreana. Per favore, fa te del v o stro meglio per risolvere il conflitto tra voi e d il Nord.
“Il buddismo adotta una visione ampia che tiene conto di tutti gli esseri senzienti perciò, su questa base, possiamo stabilire la pace nel mondo, per conseguirla necessita di essere radicato nella pace della mente. Il Buddha insegnò in dettaglio come funziona la mente. Ha spiegato che è l’e m e rgere di emozioni come la rabbia, l’ avidità, la gelosia e così via che disturba le nostre menti. Un modo semplice per contrastare tali afflizioni è coltivare un buon cuore.
“Questa mattina darò un’introduzione al Buddhadharma e potremo meditare insieme, con una meditazione analitica seguita da una concentra tiva .
Innanzitutto, è bene sedersi nella posizione in sette punti di Vairochana con le gambe incrociate: mani nel gesto della mediazione, palmi in sù, la destra sopra la sinistra, la schiena ere tta, le spalle appoggiate in modo uniforme, il capo leggermente piegat o in avanti; la lingua che tocca il palato superiore e gli occhi leggermente aperti.
“Tutte le tradizioni religiose esprimono buone qualità e nutro rispetto per tutte, ma il buddismo ed altre antiche tradizioni indiane fanno della meditazione una parte significativa della pratica. La meditazione ci permette di mantenere uno stato mentale rilassato. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation on the second day of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 26, 2022. Photo by Tenzin Choejor
November 26, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As soon as he had taken his seat this morning, His Holiness the Dalai Lama addressed the Korean monks, nuns and lay-people who filled the temple before him.
“My dear Korean brothers and sisters, despite war and political tensions, you have maintained your faith in the practice of the Dharma. North Korea relies on the use of weapons. It is a serious threat, but we all have a responsibility to work to bring peace to the Korean Peninsula. Please do your best to resolve the conflict between you and the North. “Buddhism adopts a broad view that takes all sentient beings into account and on that basis we can establish peace in the world. It needs to be rooted in peace of mind. The Buddha taught about the workings of the mind in great detail. He explained that it is the eruption of emotions like anger, greed, jealousy and so forth that disturbs our minds. A simple way to counter such afflictions is to cultivate a good heart.
“This morning I’ll give an introduction to the Buddhadharma and we can meditate together—analytical meditation followed by concentration. First, it’s good to sit in the seven-point posture of Vairochana with legs crossed; hands in the gesture of mediation, palms up, right over left; back straight; shoulders resting evenly; head slightly bent forward; tongue touching the upper palate and eyes slightly opened.
“All our religious traditions have good qualities and I respect them all, but Buddhism and other ancient Indian traditions make meditation a significant part of practice. Meditation allows us to maintain a relaxed state of mind. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La saggezza fondamentale della Via di Mezzo. 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: Ciò che disturba la nostra serenità è l’attaccamento e l’avidità, la rabbia e l’odio. Si parla tanto di pace nel mondo, ma questa deve essere radicata nella pace dentro di noi.
25 novembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala. Stamattina circa 5000 persone provenienti da 65 paesi si sono riunite presso lo Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano di Dharamsala, per ascoltare Sua Santità il Dalai Lama. Tra questi c’era un gruppo di 350 monaci, monach e e laici coreani che gli avevano chiesto di insegnare la “Saggezza fondamentale della Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=9194 di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906 .
Mentre Sua Santità attraversava il cortile del tempio, è stato accompagnato alla sua destra dall’abate coreano, Ven Jungwook Kim. Come al solito ha sorriso ricambiando calorosamente i saluti dei presenti. Dalla balconata intorno al tempio, salutava le persone nella strada sottostante. All’interno del tempio ha salutato il Ganden Tri Rinpoché, Sharpa Chöjé e Jangtsé Chöjé, nonché gli Abati di diversi dei grandi monasteri ristabiliti nell’India meridionale.
Il contingente coreano guidato da monaci e suore con le loro vesti grigio chiaro ha vivacemente cantato il ‘Sutra del C uore’ https://www.sangye.it/altro/?p=6098 . “Oggi i miei amici coreani del Dharma sono qui”, ha iniziato Sua Santità. “La Corea è un paese tradizionalmente buddista e sono rimasto colpito dal pr o fondo interesse per il buddismo di molti coreani che ho incontrato. Sono felice di vedervi tutti qui.
“Certo, ognuno dovrebbe sentirsi libero di seguire qualsiasi religione desideri. Le nostre diverse tradizioni religiose hanno punti di vista filosofici diversi, ma tutte trasmettono un messaggio comune di non nuocere e d’aiutare gli altri come meglio possiamo. Sono un monaco ed una persona religiosa ed ho molti amici tra le nostre diverse tradizioni religiose. Visto che tutte queste tradizioni sono degne di rispetto, colgo l’occasione per visitare i luoghi di culto altrui. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ – 1st Day
His Holiness the Dalai Lama, accompanied by the Korean Abbot Ven Jungwook Kim, greeting members of the crowd gathered to attend the first day of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 25, 2022. Photo by Tenzin Choejor
November 25, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning an estimated 5000 people from 65 countries gathered at the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple in Dharamsala, to listen to His Holiness the Dalai Lama. Among them was a group of 350 monks, nuns and lay-people from Korea who had requested him to teach Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’.
As His Holiness walked through the temple yard, he was accompanied on his right by the Korean Abbot, Ven Jungwook Kim. As usual he smiled and waved to well-wishers in the crowd as he passed. From the balcony around the temple, he waved to people in the street below. Inside the temple he greeted the Ganden Tri Rinpoché and both Sharpa Chöjé and Jangtsé Chöjé, as well as the Abbots of several of the great monasteries re-established in South India.
The Korean contingent led by monks and nuns in their light grey robes briskly chanted the ‘Heart Sutra’.
“Today my Korean Dharma friends are here,” His Holiness began. “Korea is a traditionally Buddhist country and I’ve been impressed by the dedicated interest in Buddhism of many Koreans I’ve met. I’m happy to see you all here.
“Of course, everyone should feel free to follow whatever religion they wish. Our different religious traditions have different philosophical points of view, but all convey a common message to do no harm and to help others as best we can. I’m a monk and a religious person and I have many friends among our diverse religious traditions. Since all these traditions are worthy of respect, I take whatever opportunity I can to visit other people’s places of worship. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassionate Leadership Summit – 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Dobbiamo pensare alla realtà delle situazioni e ricordare a noi stessi che l’orientamento di base del nostro cuore deve essere altruistico. La tranquillità che ne deriva ci porta anche conforto fisico. Ne deriverà una salute migliore ed un sonno più sano e possiamo fare il miglior uso delle nostre risorse interiori. Quando adottiamo una prospettiva altruistica ci portiamo in una prospettiva più ampia e di più ampia portata: il coraggio”.
19 ottobre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Dopo un esordio di sorrisi e brevi saluti, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto per il secondo giorno del Compassionate Leadership Summit: “Sì, inizia”, disse. Richie Davidson, che sta moderando l’incontro, ha chiesto a Sua Santità se ha dormito bene la notte scorsa.
“Sempre”, rispose Sua Santità, “Nove ore”.
“Ieri abbiamo esaminato come bilanciare l’impegno sociale con la gener azione di un buon cuore”, ha riassunto Davidson. “Ci siamo chiesti quando va bene uscire di casa e cosa sia la casa, come trovare la bellezza in mezzo alle avversità. Abbiamo esaminato il ruolo dei padri come insegnanti di compassione e come sostenere la speranza di fronte alle sfide che questi giovani devono affrontare ogni giorno. Oggi abbiamo sette persone che condivideranno aspetti della loro vita e ti faranno una domanda”.
Ronan dall’Irlanda è stato il primo a rivolgersi a Sua Santità: “Ieri lei ha parlato a tutti noi dei sette-otto miliardi di persone che vivono oggi e di come dobbiamo riconoscere che siamo tutti uno. Ho contestato quello che ha detto. E d il background della mia sfida risale a quando ho guidato la strategia politica di Extinction Rebellion, un gruppo di disobbedienza civile non violenta che segue l’esempio di Gandhi e Martin Luther King.
“Siamo attivisti pacifici che sono stati incarcerati per aver cercato di aumentare la consapevolezza che ciò che dobbiamo affrontare è un’emergenza climatica, non solo una crisi di sostenibilità. Siamo sulla via dell’estinzione e la forza della compassione non è sufficiente. Il mio dolore concerne quanto sia impossibile cambiare il mondo. Si indurisce in un cinismo al punto che una visione dell’unità, qualcosa di così bello, sembra impossibile. Sembra semplice, sentimentale e d ingenu a .
“Siamo qui per mettere la nostra sofferenza ai tuoi piedi. Quando ero in Extinction Rebellion sono andato oltre i miei limiti fisici. Il mio corpo è crollato. Siamo in un’epoca di burn-out. Sono caduto sotto stress che ha innescato una condizione di dolore cronico, dolore come quello che senti alle ginocchia, ma su tutto il corpo. Sembra che ci sia no poc hi trattament i . Devo accettare ciò che è altrimenti inaccettabile.
“Nell’inverno del 2019 ho pensato al suicidio. Ciò che mi ha trattenuto è stato il fatto che sentivo di non poterlo fare con i miei genitori che avevano già perso un figlio quando anni fa mio fratello è caduto dalla bicicletta ed è morto. L’altro fattore che mi ha fermato è stata l’idea che a marzo 2020 ti avrei incontrato. Come scrisse Albert Camus: “In pieno inverno, ho scoperto che c’era, dentro di me, un’estate invincibile. E quello mi rende felice. Perché dice che non importa quanto forte il mondo spinge contro di me, dentro di me, c’è qualcosa di più forte, qualcosa di meglio, che si spinge indietro”.
“Non ho una domanda da fare. Vorrei fare una richiesta che ci sediamo in silenzio insieme”.
Dopo un tranquillo intermezzo, Sua Santità ha parlato.
“Puoi sapere che ho quattro impegni. Prima di tutto, sono un essere umano e vedo che c’è un’insoddisfazione diffusa. Le persone non affrontano il disagio fisico ma il disagio mentale e questo può essere alleviato. Tendiamo a pensare negativamente senza fermarci a guardare e vedere che il mondo è piuttosto bello. Quindi, parte del nostro disagio mentale è una nostra creazione. A volte abbiamo bisogno di guardare le cose da una prospettiva più ampia e vedere che non sono poi così male. Tutti abbiamo un seme di compassione.
“Noi esseri umani non siamo degli animali predatori come le tigri. Abbiamo una preoccupazione per gli altri perché siamo animali sociali, il che costituisce la base per le nostre altre buone qualità. Nessuno di noi è isolato, siamo parte della società. Abbiamo il senso dell’ amicizia. È fondamentale nella natura umana apprezzare un senso di comunità.
“Ora, dobbiamo ricordare che questo mondo è la nostra unica casa. Gli effetti del riscaldamento globale sono un’altra questione, ma questo mondo è un posto piacevole dove stare. Ho perso il mio paese, ma l’India è stata molto ospitale. Qui e d altrove h o incontrato altre persone e d ho osservato che come esseri umani siamo fisicamente, mentalmente ed emotivamente uguali. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassionate Leadership Summit – 2nd Day
Moderator of the meeting Richie Davidson opening the second day of the Compassionate Leadership Summit at His Holiness the Dalai Lama’s residence in Dharamsala, HP, India on October 19, 2022. Photo by Tenzin Choejor
October 19, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After smiles and brief greetings this morning, His Holiness the Dalai Lama took his seat for the second day of the Compassionate Leadership Summit.
“Yes, start,” he said. Richie Davidson, who is moderating the meeting asked whether he slept well last night.
“ Always,” His Holiness replied, “Nine hours.”
“Yesterday, we examined how to balance social engagement with the cultivation of a good heart,” Davidson summarized. “We asked when it’s ok to leave home and what home is, how to find beauty in the midst of adversity. We examined the role of fathers as teachers of compassion and how to sustain hope in the face of challenges such as these young people face every day. Today, we have seven individuals who will share aspects of their lives and ask you a question.”
Ronan from Ireland was the first to address His Holiness: “Yesterday you spoke to all of us about the seven to eight billion people alive today and how we need to recognise that we are all one. I challenged what you said. And the background of my challenge is that I have led political strategy for Extinction Rebellion a non-violent, civil disobedience group who follow the example of Gandhi and Martin Luther King.
“We are peaceful activists who have been jailed for trying to raise awareness that what we face is a climate emergency, not just a sustainability crisis. We are on a path to extinction and the force of compassion is not enough. My grief is about how impossible it feels to change the world. It hardens into a cynicism that a vision of oneness, something so beautiful feels impossible. It feels simple, sentimental and naive. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassionate Leadership Summit – 1st Day
Shwetal from Mumbai sharing her story with His Holiness the Dalai Lama on the first day of the Compassionate Leadership Summit at his residence in Dharamsala, HP, India on October 18, 2022. Photo by Tenzin Choejor
October 18, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama met with 15 young leaders from different parts of the world in the audience hall at his residence.
“I’m very happy to meet you today,” he told them. “You young people have a very important role to play. We 7-8 billion human beings are essentially the same. We have to live together and this world is our only home. Thinking only of the interests of our own nation and stockpiling weapons is of no use. Differentiating between ‘us’ and ‘them’ is out of date. Now we have to be aware of the oneness of humanity.”
Professor of Psychology and Psychiatry, and old friend of His Holiness, Richard Davidson introduced a group of compassionate leaders to him. Davidson explained that co-organizers of this meeting were Tara Bennett-Goleman and her husband Dan Goleman. Unable to attend in person, they had a short exchange with His Holiness by video link.
Bennett-Goleman explained that these young leaders have been engaged in techniques for inner transformation in addition to their activism. They have studied Goleman’s book ‘A Force for Good’, in which he laid out His Holiness’s vision for the world. Goleman told His Holiness that he hopes to write another book on the basis of the meetings today and tomorrow.
Richie Davidson told His Holiness that the young leaders would each make a short presentation to him and ask him one question.
He first introduced Shabana from Afghanistan. “I was born and brought up in Kabul at a time when education for girls and women was declared illegal. My parents educated me in secret. I am the product of my parents’ and other Afghan women’s courage. Your guidance inspires me. I believe that educating girls is one of the steps we can take to limit global warming. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassionate Leadership Summit – 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Dovremmo essere realistici. E dobbiamo essere laici perché come esseri umani dobbiamo vivere insieme. La mia pratica di coltivare l’altruismo ogni giorno mi porta forza interiore e impavidità, che è un passo pratico nella giusta direzione”.
18 ottobre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato 15 giovani leader provenienti da diverse parti del mondo nell’aula delle udienze della sua residenza.
“Sono molto felice di incontrarvi oggi”, ha detto loro. “Voi giovani avete un ruolo molto importante da svolgere. Noi 7-8 miliardi di esseri umani siamo essenzialmente gli stessi. Dobbiamo vivere insieme e questo mondo è la nostra unica casa. Pensare solo agli interessi della nostra stessa nazione e accumulare armi è inutile. La distinzione tra “noi” e “loro” è obsoleta. Ora dobbiamo essere consapevoli dell’unità dell’umanità”.
Professore di Psicologia e Psichiatria e vecchio amico di Sua Santità, Richard Davidson gli presentò un gruppo di leader compassionevoli. Davidson ha spiegato che i co-organizzatori di questo incontro erano Tara Bennett-Goleman e suo marito Dan Goleman. Non potendo partecipare di persona, hanno avuto un breve scambio con Sua Santità tramite collegamento video.
Bennett-Goleman ha spiegato che questi giovani leader, oltre al loro attivismo, sono stati coinvolti in tecniche di trasformazione interiore. Hanno studiato il libro di Goleman “Una forza per il bene”, in cui ha esposto la visione di Sua Santità per il mondo. Goleman ha detto a Sua Santità che spera di scrivere un altro libro sulla base degli incontri di oggi e di domani.
Richie Davidson introdotto a Sua Santità i giovani leader, i quali si sarebbero brevemente presentati e gli avrebbero posto delle domand e .
Per prima è stata la volta di Shabana d e ll’Afghanistan. “Sono nata e cresciuta a Kabul in un periodo in cui l’istruzione delle ragazze e delle donne era dichiarata illegale. I miei genitori mi hanno educat a in segreto. Sono il prodotto del coraggio dei miei genitori e di altre donne afghane. La tua guida, Santità, mi ispira. Credo che l’istruzione del le ragazze sia uno dei passi che possiamo fare per limitare il riscaldamento globale.
“Ho fondato un collegio per ragazze afgane, ma lo scorso agosto abbiamo dovuto lasciare il Paese. Ora le ragazze afghane sono tristi e non possono andare a scuola. Il nostro lavoro è stato annullato e stiamo lottando dall’esterno . Mi sento impotente.
“ Dal momento che ha i familiarità con la vita in esilio, come creare la sensa zione di una casa?”
“Dobbiamo guardare avanti e pensare all’intera umanità”, ha risposto Sua Santità. “Dobbiamo avere una visione ampia. Tanti problemi sorgono dal preoccupa rc i solo del la nostra stessa nazione, del la nostra stessa comunità. Ogni essere umano vuole vivere una vita pacifica, ma, a volte, i nostri leader sono miopi e ripiegano sull’uso della violenza. Questo è un vecchio modo di pensare.
“Non ci sono buone ragioni per pensare in termini di ‘noi’ e ‘loro’ e fare affidamento sulle armi. Di fronte ai problemi globali, dobbiamo imparare a vivere insieme, consapevoli dell’intera umanità.
“Diventare un rifugiato mi ha dato benefici inaspettati. L’India è un paese libero e d una volta che sono venuto qui, ho potuto incontrare tutti i tipi di persone provenienti da altr i paesi . E sono arrivato a riconoscere che siamo tutti uguali in quanto esseri umani”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Incontro con Mind & Life – Interdipendenza, etica e reti sociali – Secondo giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando cerchiamo la fonte della coscienza, scopriamo che è una continuità. La coscienza di oggi è una continuazione della coscienza di ieri. Riconoscerne la continuità fa sorgere domande sulle vite precedenti.
13 ottobre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è entrato nella sala, ha salutato con un ampio sorriso i membri del Mind & Life Institute, Mind & Life Europe ed i loro amici.
Non appena si sedette, annunciò che voleva dire qualcosa sulla mente.
“Gli scienziati non hanno studiato la coscienza molto a fondo. Tendono a pensare alla mente in relazione al cervello, eppure la mente è un qualcosa di diverso. La mente non è un prodotto del cervello. È la sua stessa entità. La mente di oggi è una continuazione della mente di ieri. La mente è qualcosa su cui vale la pena saperne di più.
“Quando si tratta dell’inizio di una vita umana, l’incontro dei fattori fisici non si traduce necessariamente in un concepimento. Un terzo fattore è la coscienza. E per questo varrebbe la pena indagare che cos’è la coscienza .
“Cercare di spiegare l’origine della vita di una persona solo sulla base del suo corpo sarebbe difficile e insoddisfacente. Osserviamo che i gemelli, pur condividendo un’origine fisica nello stesso utero, mostrano differenze nelle loro caratteristiche personali.
“Si dice che la natura della coscienza sia chiarezza e consapevolezza ed è difficile sostenere che questo sia un prodotto del cervello”.
Al che è intervenuto Richie Davidson: “Una delle cose che Sua Santità ci ha fatto notare è che la convinzione scientifica che la mente sia la stessa entità del cervello: ma è una convinzione, non un dato di fatto. Questo è il cuore di ciò che abbiamo raccolto da Sua Santità. In effetti, negli ultimi 100 anni noi scienziati non abbiamo fatto veri progressi nell’investigare questo”. Read the rest of this entry »
Meeting with Mind & Life – Interdependence, Ethics and Social Networks – Day Two
His Holiness the Dalai Lama speaking on the second day of the Mind & Life Conversation on Interdependence, Ethics and Social Networks at his residence in Dharamsala, HP, India on October 13, 2022. Photo by Tenzin Choejor
October 13, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When he entered the room this morning, His Holiness the Dalai Lama greeted the members of the Mind & Life Institute, Mind & Life Europe and their friends with a broad smile and a wave.
As soon as he’d taken his seat, he announced that he wanted to say something about the mind.
“Scientists haven’t investigated consciousness very deeply. They tend to think of the mind in relation to the brain, and yet the mind is something other than that. The mind is not a product of the brain. It is its own entity. Today’s mind is a continuation of yesterday’s mind. The mind is something worth finding out more about.
“When it comes to the start of a human life, the meeting of the physical factors doesn’t necessarily result in a conception. A third factor is consciousness. And for this reason, it would be worthwhile investigating what consciousness is.
“Trying to account for the origin of a person’s life only on the basis of their body would be difficult and unsatisfactory. We observe that twins, despite sharing a physical origin in the same womb, display differences in their personal characteristics.
“The nature of consciousness is said to be clarity and awareness and it is difficult to argue that this is a product of the brain.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Incontro con Mind & Life – Interdipendenza, etica e reti sociali – Primo giorno
Sua Santità ilò Dalai Lama: “Dobbiamo far sapere alle persone che il buon cuore è la fonte della pace della mente, della pace interiore, della forza interiore e della fiducia in sé stessi.”
12 ottobre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è unito a circa 180 persone nell’aula delle udienze della sua residenza, di cui 101 erano membri o amici del Mind & Life Institute. Il resto includeva monaci e monache tibetane che hanno partecipato ai programmi scientifici dell’Università di Emory, nonché studenti di scienze del Men-tsee-khang, della Library of Tibetan Works & Archives e così via, nonché lama ed abati di centri di apprendimento nei grandi monasteri dell’India meridionale.
La Presidente del Mind & Life Institute, Susan Bauer-Wu ha così accolto Sua Santità. “Noi, i tuoi amici di Mind & Life, siamo felici di essere qui. Sono trascorsi 3 anni da quando ti abbiamo visto di persona ed è così bello vederti così in forma . Questo evento nasce come risultato degli sforzi del Mind & Life Institute e Mind & Life Europe. Sono passati 35 anni dal primo incontro di Mind & Life. Siamo così felici di essere tornati insieme “.
“Abbiamo tenuto molti incontri di Mind & Life”, ha risposto Sua Santità, “e sento che sono stati molto importanti. Nel mondo in generale, è stata prestata molta attenzione alle cose fisiche, ma molto meno alla mente. Eppure, quando parliamo di felicità e sofferenza, sono esperienze interiori, mentali. Se non abbiamo pace mentale, non saremo felici.
Molti dei conflitti che vediamo nel mondo riguardano cose fisiche, risorse materiali e potere. Pertanto, dobbiamo guardare a ciò che è accaduto in passato e farne tesoro in modo da poter costruire un futuro basato sulla pace, la felicità e l’unione. Read the rest of this entry »
Meeting with Mind & Life – Interdependence, Ethics and Social Networks – Day One
President of the Mind & Life Institute, Susan Bauer-Wu welcoming His Holiness the Dalai Lama at the start of the first day of the Meeting with Mind & Life at his residence in Dharamsala, HP, India on October 12, 2022. Photo by Tenzin Choejor
October 12, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama joined approximately 180 people in the audience hall at his residence. 101 were members or friends of the Mind & Life Institute. The remainder included Tibetan monks and nuns who have participated in the science programs at Emory University, as well as students of science from the Men-tsee-khang, the Library of Tibetan Works & Archives and so forth, as well as Lamas and Abbots from the centres of learning at the great monasteries in South India.
President of the Mind & Life Institute, Susan Bauer-Wu welcomed His Holiness.
“We, your friends at Mind & Life, are happy to be here,” she said. “It’s been 3 years since we saw you in person, and it’s so good to see you looking so well. This event comes about as a result of the efforts of the Mind & Life Institute and Mind & Life Europe. It’s been 35 years since the first Mind & Life dialogue took place. We’re so happy to be back.”
“We’ve held a lot of Mind & Life dialogues,” His Holiness replied, and I feel they’ve been very important. In the world at large, a great deal of attention has been paid to physical things, but much less to the mind. And yet, when we talk about happiness and suffering, they are inner, mental experiences. If we have no peace of mind, we won’t be happy.
“Many of the conflicts we see in the world are about physical things, material resources and power. Therefore, we need to look at what went on in the past and learn from it so that we can construct a future based on peace, happiness and togetherness. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Commentario al Secondo Capitolo della Comprensione Valida di Dharmakirti – 3° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “La chiave è pensare di portare felicità a tutti gli esseri e di non danneggiare nessuno.”
5 ottobre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha aperto il terzo giorno di insegnamenti annunciando che pensava di conferire i voti del Bodhisattva con un a motivazione favorevole .
“ Da parte mia ogni giorn o p rendo questi voti”, ha spiegato. “Ci sono 18 voti fondamentali e 46 im pegni minori da mantenere. Il Guru Yoga in S ei Session i elenca le 18 cadute radice e chiarisce che, nel caso di un errore di disciplina, se i quattro fattori vincolanti non sono complet at i, il voto non è infranto . “
Sua Santità ha innanzitutto letto le strofe finali del secondo capitolo del “Comment ari o sulla C ognizione V alida”: Stabilire una guida affidabile.
“Il Buddha è colui che si è a ddestr ato nel sentiero”, ha osservato. “Ha fatto progressi costanti. In confronto noi esseri ordinari siamo ossessionati dagli atteggiamenti egoistici. Shantideva lo chiarisce nel suo “Entrare nella V ia del Bodhisattva”.
Perché dire di più? Osserva questa distinzione: tra lo stolto che brama il proprio vantaggio ed il saggio che agisce per il vantaggio degli altri. 8/130 Read the rest of this entry »
Chapter Two of Dharmakirti’s ‘Commentary on Valid Cognition’ – 3rd Day
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the crowd attending the third day of teachings as he arrives at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 5, 2022. Photo by Tenzin Choejor
October 5, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama opened the third day of his current set of teachings by announcing that he thought he would give the Bodhisattva vows by way of an auspicious ending.
“I take these vows every day,” he explained. “There are 18 root vows and 46 lesser pledges to be kept. The Six Session Guru Yoga lists the 18 root downfalls and clarifies that, in the case a lapse of discipline, if the four binding factors are not complete, the vow is not lost. “
His Holiness first read the final verses of Chapter two of the ‘Commentary on Valid Cognition’ – Establishing the Reliable Guide.
“The Buddha is one who trained in the path,” he observed. “He made steady progress. By comparison we ordinary beings are obsessed with selfish attitudes. Shantideva makes this clear in his ‘Entering the Way of the Bodhisattva’.
Why say more? Observe this distinction: between the fool who longs for his own advantage and the sage who acts for the advantage of others. 8/130
“The key is to think of bringing happiness to all beings and of harming no one.
All those who suffer in the world do so because of their desire for their own happiness. All those happy in the world are so because of their desire for the happiness of others. 8/129
For those who fail to exchange their own happiness for the suffering of others, Buddhahood is certainly impossible – how could there even be happiness in cyclic existence? 8/31
“If you only think of yourself, you’ll not be happy. Thinking of others and cultivating the awakening mind of bodhichitta helps purify negativities and accumulate merit. Cherishing others as you do yourself brings courage and inner strength.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Commentario al Secondo Capitolo della Comprensione Valida di Dharmakirti – 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Per centinaia di anni gli esseri umani si sono combattuti ed uccisi a vicenda. Per farlo, hanno sviluppato armi sempre più letali, eppure, se ci chiediamo cosa effettivamente disturba la nostra pace mentale, sono le afflizioni mentali, le emozioni disturbanti.
4 ottobre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto lo Tsuglagkhang, il tempio principale tibetano, prima di prendere posto, ha salutato Jangtsé Chöjé, il Ven Gosok Rinpoché, seduto alla sinistra del trono, lo Sharpa Chöjé, il Ven Lobsang Dorjé, seduto alla destra.
È stato cantato il “Sutra del cuore” prima in cinese, poi in tibetano.
Prima di riprendere la lettura del “Comment ari o sulla C ognizione V alida”, Sua Santità ha menzionato un a strofa di un testo tantrico sul la vacuità e sulla natura della mente che indica che l’esistenza ciclica è priva di esistenza inerente.
“In questo mondo”, ha proseguito, “le cose sembrano esistere indipendentemente, ma, quando cerchiamo di individuarne l’identità, non siamo in grado di farlo. Comprendere che le cose sono prive di qualsiasi natura essenziale, ci libererà dall’esistenza ciclica. La nostra idea errata che le cose siano intrinsecamente esistenti può essere eliminata. Possiamo osservare che nella vita quotidiana, quando siamo arrabbiati od attaccati ad un qualcosa o a qualcuno, l’oggetto della nostra rabbia o attaccamento sembra essere intrinsecamente esistente.
“L’attaccamento, la rabbia e l’odio sono radicati nell’ignoranza. Disturbano la nostra tranquillità. Ma quando siamo in grado di eliminare l’attaccamento alla nozione di esistenza inerente, possiamo fare progressi lungo il sentiero. Read the rest of this entry »
Chapter Two of Dharmakirti’s ‘Commentary on Valid Cognition’ – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama waving to members of the audience from Taiwan as he departs at the conclusion of the second day of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 4, 2022. Photo by Tenzin Choejor
October 4, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama reached the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, this morning, before taking his own seat, he saluted the Jangtsé Chöjé, Ven Gosok Rinpoché, who is sitting to the left of the throne and the Sharpa Chöjé, Ven Lobsang Dorjé, who is sitting to the right.
The ‘Heart Sutra’ was chanted first in Chinese and then in Tibetan.
Before resuming his reading of the ‘Commentary on Valid Cognition’, His Holiness mentioned a verse from a tantric text about emptiness and the nature of the mind that indicates that cyclic existence is devoid of inherent existence.
“In this world,” he continued, “things appear to be independently existent, but when we try to pinpoint their identity, we are unable to do so. Understanding that things lack any essential nature will free us from cyclic existence. Our misconception that things are inherently existent can be eliminated. We can observe that in day-to-day life, when we are angry or attached to something or someone, the object of our anger or attachment appears to be inherently existent.
“Attachment, anger and hatred are rooted in ignorance. They disturb our peace of mind. But when we are able to do away with clinging to the notion of inherent existence, we can make progress on the path.
“In Chapter 22 of his ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ Nagarjuna writes about how we cannot pinpoint the identity or independent existence even of the Buddha, the Tathagata, the One Thus Gone.”
Neither the aggregates, nor different from the aggregates,
The aggregates are not (dependent) on him, nor is he (dependent) on the aggregates.
The Tathagata does not possess the aggregates.
What else is the Tathagata? 22.1 Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Commentario al Secondo Capitolo della Comprensione Valida di Dharmakirti – 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Se vogliamo portare la pace nel mondo, dobbiamo prestare attenzione a come raggiungere dentro di noi la pace della mente”.
3 ottobre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Stamattina, mentre attraversava il cortile verso il tempio principale, Sua Santità il Dalai Lama ha sorriso e salutato i membri della stimata folla di 5000 persone provenienti da 55 paesi in attesa di salutarlo. Sembrava, oggi, prestare particolare attenzione agli anziani, fermandosi per una parola veloce, una carezza affettuosa sul capo o sulla mano.
Una volta che Sua Santità si sed ette sul trono, il maestro d el canto guidò una recita del “Sutra del cuore” in cinese a cui si unirono i 570 discepoli di Taiwan. Avvistando un gatto vagante tra i presenti , Sua Santità chiese che fosse restituito al suo proprietario nel caso fosse in difficoltà.
Il “Sutra del cuore” è stato nuov amente recitato in tibetano.
“Oggi”, ha annunciato Sua Santità, “i nostri amici cinesi del Dharma mi hanno chiesto d ‘ insegnare il ‘Comment ari o sulla C ognizione V alida’ di Dharmakirti.
“Nella sua promessa di comporre il testo, Dharmakirti scri sse:
“La maggior parte delle persone è attaccat a a gli obiettivi ordinari
e d è priv a della necessaria forza mentale,
non solo non ha alcun interesse Read the rest of this entry »
Chapter Two of Dharmakirti’s ‘Commentary on Valid Cognition’ – 1st Day
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation at the Main Tibetan Temple on the first day of teachings in Dharamsala, HP, India on October 3, 2022. Photo by Tenzin Choejor
October 3, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As he walked through the yard to the Main Temple this morning, His Holiness the Dalai Lama smiled and waved to members of the estimated 5000 strong crowd from 55 countries waiting to greet him. He seemed, today, to pay particular attention to the elderly, stopping for a quick word, an affectionate pat on a head or hand, before moving on.
Once His Holiness was seated on the throne, the chant-master led a recitation of the ‘Heart Sutra’ in Chinese in which the 570 disciples from Taiwan joined in. Spotting a cat adrift in the congregation, His Holiness asked that it be returned to its owner in case it was distressed.
The ‘Heart Sutra’ was recited again in Tibetan.
“Today,” His Holiness announced, “our Chinese Dharma friends have asked me to teach Dharmakirti’s ‘Commentary on Valid Cognition’. [Translations of the text can be found in the Live section of this website]
“In his pledge to compose the text, Dharmakirti wrote,
“The majority of people having attachment to ordinary
pursuits and lacking in the requisite strength of
intellect, not only have no interest in
and fail to appreciate the holy discourses, but being
covered with the dirt of malice, even hate them.
I do not therefore entertain the thought that this work
(of mine) will be of benefit to others, but my mind having
developed an obsession, fostered by prolonged study of
science and scripture, I’m bent upon this task.”
“These days,” His Holiness continued, “people are absorbed in pursuing a materialistic way of life. While all religious traditions teach us to be kind, the Nalanda Tradition urges us to use our intelligence, to examine what disturbs our peace of mind. It is in this spirit that Dharmakirti reveals that after prolonged study of science and scripture, he is intent on composing this treatise, ‘Commentary on Valid Cognition’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Dialogo con l’United States Institute of Peace Youth Leaders, 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: Come far sentire la propria voce? Prima dovresti essere onesto e poi dovresti agire con compassione. Questa è la cosa giusta da fare. La cosa principale è perdonare e praticare la compassione.
23 settembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina è ripreso l’incontro tra Sua Santità il Dalai Lama e d i leader giovanili dell’Istituto per la Pace degli Stati Uniti. David Yang, il moderatore, ha ricordato a tutti che ieri si era discusso di come i figli della guerra possano diventare leader per la pace e che la costruzione della pace è uno sforzo spirituale e che dopo ieri si erano trattato i temi del l’appartenenza e del la compassione, i temi i n discussione oggi sarebbero la pace interiore e l’impegno per l’uguaglianza e la giustizia.
Per cominciare, Angie dalla Colombia, una psicologa appassionata di sfide sociali, diversità e multiculturalismo, ha parlato del suo amore per l’istruzione e l’apprendimento. Nel suo lavoro cerca di rendere l’istruzione più attraente per più persone.
Esra dal Sudan è profondamente coinvolta nella creazione di contenuti e li utilizza per fare la differenza, aiutando individui ed organizzazioni a realizzare la loro visione. Cerca di avere un impatto positivo sulla società ed è attiva nell’educazione e nella costruzione della pace attraverso i suoi scritti e corsi educativi. È impegnandosi nell’istruzione che gli studenti di Esra imparano la pace interiore.
Patrick, d e l Sud Sudan, si interessa in modo particolare dei giovani, della pace e della sicurezza. Sostiene fortemente la partecipazione dei giovani allo sviluppo delle politiche e d al processo decisionale per un cambiamento positivo. Ha spiegato come nel 2016 si sia ritrovato arenato in un altro Paese e si sia reso conto di quanto fosse frustrato di non poter contribuire a salvare il proprio Paese. Questo lo ha spinto con altri giovani a d impegnarsi nella costruzione della pace.
Arij dalla Tunisia è un facilitatore del dibattito. Quando ha iniziato a parlare in pubblico era nervosa, ma ha acquisito forti capacità di parlare in pubblico che le hanno permesso di tenere seminari su diversi temi legati alla pace e di avere un’influenza positiva. Avendo acquisito fiducia in sé stessa, ha imparato ad addestrare anche gli altri a parlare. Ha osservato che alcune persone perdono la speranza che la Tunisia possa mai trovare la pace, ma è determinata a non disperare. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Dialogue with United States Institute of Peace Youth Leaders, 2nd day
The moderator David Yang opening the second day of dialogue with His Holiness the Dalai Lama and United States Insitute of Peace (USIP) youth leaders in Dharamsala, HP, India on September 23, 2022. Photo by Tenzin Choejor
September 23, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning the meeting between His Holiness the Dalai Lama and United States Institute of Peace youth leaders resumed. David Yang, the moderator, reminded everyone that yesterday they had discussed how children of war can become leaders for peace. He asserted that peace-building is a spiritual effort and that after exploring belonging and compassion yesterday, the themes for discussion today would be inner peace and a commitment to equality and justice.
To start with, Angie from Colombia, a psychologist who is passionate about social challenges, diversity and multiculturalism spoke of her love of education and learning. In her work she tries to make education more attractive to more people.
Esra from Sudan is deeply involved with content creation and using it to make a difference, helping individuals and organizations fulfil their vision. She tries to make a positive impact on society and is active in education and peace-building through her writings and educational courses. It’s by engaging in education that Esra’s students learn about inner peace.
Patrick from South Sudan takes a special interest in youth, peace and security. He strongly advocates youth participation in policy development and decision making for positive change. He explained how in 2016 he found himself stranded in another country and realized how tired he was of not being able to contribute to salvaging his own country. This prompted him to engage in peace-building with other young people. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Dialogo con l’United States Institute of Peace Youth Leaders, 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Sono buddista e non appena mi sveglio ogni mattina, ricordo a me stesso che tutti gli esseri umani sono uguali a me: tutti noi vogliamo essere felici. Decido quindi di usare la mia vita per assicurarmi che anche gli altri esseri siano felici. È la compassione che porta la pace della mente …
22 settembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama, una volta fatto ingresso nella sala delle udienze della sua residenza per incontrare i giovani leader e costruttori di pace dell’Istituto per la Pace degli Stati Uniti (USIP), ha osservato attentamente i loro volti ed augurato loro calorosamente: “Buongiorno”.
David Yang, vicepresidente per la trasformazione applicata dei conflitti presso l’USIP, in quanto moderatore, ha annunciato che questa è i l settim o in contro tra Sua Santità e d i delegati dell’USIP, aggiungendo che oggi e domani Sua Santità si impegnerà con i 26 giovani leader provenienti da 12 regioni colpite da conflitt i, e che negli ultimi due anni l’incontro aveva assunto la forma di un dialogo virtuale online, ma che ora erano tutti felici di essere tornati ad incontrarsi di persona.
Una parte del percorso di formazione dei giovani leader per diventare costruttori di pace è rappresentato dal la narrazione d elle loro storie e Yang ha chiarito che volevano illustrare a Sua Santità come i figli della guerra possono diventare leader di pace. Sono quattro i temi che nelle diverse sessioni verranno affrontati : appartenenza, compassione, pace interiore, così come uguaglianza e giustizia.
Ha aperto la conversazione Kuol del Sud Sudan, che sta usando la sua amara esperienza di bambino soldato per costruire la pace ed assicurarsi che nessun bambino porti armi in tenera età,. Ha parlato di quando nel suo paese la guerra era al culmine, quando non c’erano più uomini nei villaggi, ma solo donne e bambini. Ogni volta che una famiglia aveva due ragazzi, uno veniva preso per farne un soldato. Ora vuole fare in modo di dare loro accesso all’istruzione e ad altre opportunità. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Dialogue with United States Institute of Peace Youth Leaders, 1st Day
Denis from South Sudan delivering his presentation on the first day of dialogue with United States Institute of Peace (USIP) Youth leaders at His Holiness the Dalai Lama’s residence in Dharamsala, HP, India on September 22, 2022. Photo by Tenzin Choejor
September 22, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP – When His Holiness the Dalai Lama entered the audience room at his residence this morning to meet young leaders and peace-builders from the United States Institute of Peace (USIP), he carefully scanned their faces and warmly wished them, “Good morning.”
David Yang, Vice President for Applied Conflict Transformation at USIP, as the moderator announced that this was the seventh interaction between His Holiness and USIP delegates. He explained that today and tomorrow His Holiness would engage with 26 young leaders from 12 conflict affected regions. He mentioned that over the last two years the meeting had taken the form of an online virtual dialogue, but that they were now happy to be back in person.
Part of the young leaders training has involved story-telling and Yang made clear that they wanted to share with His Holiness how children of war can become leaders for peace. There would be four themes: belonging, compassion, inner peace, as well as equality and justice.
Kuol from South Sudan, who is using his bitter experience of being a child soldier to build peace and make sure no child carries guns at a tender age, opened the conversation. He spoke of the time when war was at its peak in his country, when there were no men left in the villages, only women and children. Whenever a family had two boys, one was taken to become a soldier. Now he wants to give them access to education and other opportunities.
Ruby from Syria realized that achieving peace requires anthropological and ethnographic sensitivity and studied accordingly. She has been working on projects related to peace-building, justice, women’s rights, and climate issues. She talked about her realization that men and women are equally capable, but both need to be powerful and strong. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti su “Entrare nella Via di Mezzo” – 2° Giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “L’insegnamento del Buddha è basato sulla logica e su un rapporto di causa ed effetto. Praticarlo non significa pregare il Buddha. Si tratta di superare le oscurazioni e le visioni distorte seguendo la vera strada.
16 settembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama h a fatto ingresso nel cortile d e l tempio, si è fermato a prestare attenzione a d una vasta gamma di oggetti che le persone avevano posizionato da benedire su diversi tavoli. Poi, camminando, h a ripetutament e posato lo sguardo su entrambi i lati del p ercorso per sorridere e salutare il pubblico.
Mentre c ompiva una circumdeambulazione a t torno al tempio di Kalachakra, s ‘è ferm ato per appoggiarsi alla ringhiera, guardan do in basso h a saluta to le persone raccolte nella strada sottostante. Allo stesso modo, da dietro il tempio principale ha sor riso e salutato con a mpi cenni di mano le persone in attesa di p oterlo vedere dalla strada fino a McLeod Ganj. All’interno del tempio, prima di sedersi, ha ripetutamente salutato i monaci thailandesi seduti attorno al trono.
Per primo, a ritmo costante, da monaci e monache vietnamiti è stato cantato Il “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 segue ndo il ritmo d ‘ un pesce di legno. Successivamente, è stato recitato da un gruppo dall’Indonesia.
Rivolgendosi al pubblico stimato in 6100 persone da 57 paesi, inclusi i patrocinatori dell’insegnamento, 650 buddisti di Singapore, Malesia, Indonesia, Thailandia e Vietnam, Sua Santità ha osservato che questo era il secondo giorno degli insegnamenti.
“ Tutti noi siamo uguali nel non volere le sofferenza, ma nel desiderare la felicità. Su questo pianeta”, ha proseguito, “si sono succeduti diversi maestri fondatori di varie tradizioni religiose, ma è stata l’osservazione del Buddha ad evidenziare che la sofferenza non è senza cause. Queste cause derivano dalle nostre azioni ed afflizioni mentali. Ci ha così consigliato di conoscere la sofferenza, di liberarci della sua origine, di raggiungere la cessazione e di coltivare il sentiero. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teaches “Entering into the Middle Way” – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama waving to people gathered on the street below as makes his way around the Kalachakra Temple in Dharamsala, HP, India on September 16, 2022. Photo by Tenzin Choejor
September 16, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama stepped into the yard this morning on his way to the temple, he paused to pay attention to a great array of objects that people had placed on several tables to be blessed. Then, walking on, he looked repeatedly to either side of the path to smile and wave to members of the public.
As he walked round the Kalachakra Temple he stopped to lean on the railing, look down and wave to people gathered on the street below. Likewise, from behind the back of the Main Temple he laughed and waved to people waiting to catch a glimpse of him from the road up to McLeod Ganj. Inside the temple, before sitting down, he greeted and saluted the Thai monks who are sitting around the throne.
The ‘Heart Sutra’ was chanted first at a steady pace by Vietnamese monks and nuns who followed the rhythm of a wooden fish. Next, it was recited by a group from Indonesia.
Addressing the audience estimated to number 6100 from 57 countries, including the specific patrons of the teaching, 650 Buddhists from Singapore, Malaysia, Indonesia, Thailand and Vietnam, His Holiness observed that this was the second day of the teachings.
“All of us are the same in not wanting to suffer, but wishing to be happy. On this planet,” he went on, “there have been several founding teachers of various religious traditions, but it was the Buddha’s observation that suffering is not without causes. These causes arise from our actions and mental afflictions. He advised that we know suffering, get rid of its origin, achieve cessation and cultivate the path. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: insegnamenti su “Entrare nella Via di Mezzo” – 1° Giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “La chiave è affrontare le nostre emozioni, esaminando come, ad esempio, sorge la rabbia e come può essere gestita. L’importante non è preoccuparsi della prossima vita o di raggiungere l’onniscienza, si tratta invece di imparare ad affrontare le emozioni negative qui ed ora.”
15 settembre 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, mentre Sua Santità il Dalai Lama si è assiso sul trono nello Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano di Dharamsala, un gruppo di monaci buddisti thailandesi ha recitato il Mangala Sutta in pali s egu ito da l canto del “Sutra del cuore” in cinese, con la preghiera che racchiude la pratica del Dharma che i cinesi recitano alla fine:
Possiamo essere in grado di dissipare i tre veleni
Possa la luce dell’int rospe zione risplendere luminosa
Possiamo noi essere in grado di superare tutti gli ostacoli
Possiamo essere in grado di impegnarci nelle azioni dei Bodhisattva.
Sua Santità ha iniziato recitando l’ultimo verso di omaggio della “Saggezza fondamentale della Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=9194 di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906 :
Mi prostro a Gautama
Che, per compassione,
Insegnò l’alto Dharma,
Il che porta all’abbandono di tutte le opinioni (distorte).
“Dato che soffriamo a causa dell’ignoranza”, ha spiegato, “dobbiamo eliminare tutte le opinioni distorte e sviluppare la visione corretta. Se vogliamo farlo, dobbiamo studiare, riflettere su ciò che abbiamo imparato e meditare su ciò che abbiamo capito. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teaches “Entering into the Middle Way” – 1st Day
His Holiness the Dalai Lama. Compassion, love and affection are important because life is so much better if we cultivate these qualities. Our mother’s care as soon as we’re born gives us an early lesson in these responses, but we seem to lose interest in them when we go to school because little attention is given to them there.
September 15, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, a group of Thai Buddhist monks recited the Mangala Sutta in Pali as His Holiness the Dalai Lama took his seat on the throne in the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple in Dharamsala. There followed the chanting of the ‘Heart Sutra’ in Chinese, including the prayer that Chinese recite at the end that encapsulates the practice of the Dharma:
May we be able to dispel the three poisons
May the light of insight shine brightly
May we be able to overcome all obstacles
May we be able to engage in the deeds of Bodhisattvas.
His Holiness began by reciting the final verse of homage from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’:
I prostrate to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all (distorted) views.
“Since we suffer because of ignorance,” he explained, “we have to eliminate all distorted views and develop the correct view. If we are to do this, we need to study, reflect on what we’ve learned and meditate on what we’ve understood.
“When I first heard about emptiness, I felt it was good, but it was only after I had studied ‘Fundamental Wisdom’, ‘Entering into the Middle Way’ and its ‘Auto-commentary’ and thought deeply about it that I gained conviction. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita il LGA Dharma Centre e ad Abi Pang Spituk
Sua Santità il Dalai Lama: “Coltivate la mente del risveglio di bodhicitta e siate di buon cuore, vivendo in armonia con gli altri ed aiutandoli ogni volta che siete in grado di farlo.
25 agosto 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato al Centro di Dharma dell’Associazione Ladakh Gonpa, un’enorme sala di preghiera comunitaria a Choglamsar, l’attendevano Mr . Thupstan Chhewang, Presidente dell’Associazione Buddista Ladakh e Acharya Tenzin Wangtak, Presidente dell’Associazione All Ladakh Gonpa.
“Durante i miei recenti viaggi attraverso il Ladakh e lo Zanskar”, ha detto loro, “sono rimasto molto colpito dalla profonda riverenza e dall’affetto mostratimi da persone di tutt i i componenti della comunità. Il che m i ha fatto sentire la necessità d i d ove r vivere a lungo per servire le persone con un tale senso di devozione. È ammirevole una tale dimostrazione di fratellanza e sorellanza tra persone appartenenti a diverse tradizioni spirituali.
“Le persone dal Ladakh all’Arunachal Pradesh condividono la stessa cultura buddista tibetana, una cultura di pace e di compassione. Vorrei esprimere il mio profondo apprezzamento per il modo in cui state contribuendo alla conservazione di questa cultura buddista, che d eriva dalla storica Università di Nalanda, dove l’apprendimento si basava su un’indagine ragionata.
“Dato che il Ladakh è una regione di confine, i miei viaggi non passeranno inosservati attraverso la frontiera. Un Dalai Lama sorridente che incontra persone che mostrano una fede così profonda e fiducia in lui non solo dà ispirazione ai tibetani in Tibet, ma per loro è anche motivo di orgoglio. Nonostante che alcuni rigidi funzionari comunisti mi abbiano etichettato come reazionario, quando vedono un Dalai Lama perennemente sorridente che fa del suo meglio per servire l’umanità, potrebbero dubitare delle dure politiche che hanno imposto ai tibetani. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits the LGA Dharma Centre and Lunch at Abi Pang Spituk
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation during his visit to the Ladakh Gonpa Association community prayer hall in Leh, Ladakh, UT, India on August 25, 2022. Photo by Tenzin Choejor
August 25, 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived at the Ladakh Gonpa Association’s Dharma Centre, a huge community prayer hall at Choglamsar, Mr. Thupstan Chhewang, President of the Ladakh Buddhist Association and Acharya Tenzin Wangtak, President of the All Ladakh Gonpa Association and other representatives were there to greet him.
“During my recent travels across Ladakh and Zanskar,” he told them, “I was very touched by the deep reverence and affection shown to me by people from all sections of the community. It made me feel that I must live long to serve people with such a sense of devotion. Such a display of brotherhood and sisterhood among people belonging to different spiritual traditions is admirable.
“People from Ladakh to Arunachal Pradesh share the same Tibetan Buddhist culture, a culture of peace and compassion. I’d like to express my deep appreciation of the way you are contributing to the preservation of this Buddhist culture. It is derived from the historic Nalanda University, where learning was based on reasoned investigation.
“Since Ladakh is a border region, my travels will not go unnoticed across the frontier. A smiling Dalai Lama meeting people who show such deep faith and trust in him not only gives inspiration to Tibetans in Tibet, but for them is also a source of pride. Despite some rigid communist officials labelling me a reactionary, when they see a perpetually smiling Dalai Lama doing his best to serve humanity, they might doubt the harsh policies they have imposed on Tibetans. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Inaugura un Centro di Apprendimento in Ladakh
Sua Santità il Dalai Lama: “Un aspetto importante dell’umanità è il nostro comune bisogno di amore e di affetto. Questo è il motivo per cui vale la pena cercare di condurre una vita significativa, coltivando il buon cuore e lavorando per il benessere di tutti gli esseri senzienti.
23 agosto 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità ha inaugurato formalmente un nuovo centro di apprendimento a Thupstanling Gonpa, Diskit Tsal, Leh. Costruito dai membri della comunità locale, è un ambiente spazioso, aperto a tutte le confessioni religiose, con strutture per lo svolgimento di lezioni di filosofia buddista, una biblioteca e così via.
La sala era gremita al massimo, con più di 1500 persone all’interno e altrettante raccolte nel cortile esterno. L’abate del Gonpa fece la consueta offerta di un mandala a Sua Santità, dopo di che anche i rappresentanti della comunità di Diskit Tsal chiesero la sua benedizione. Uno di questi rappresentanti della comunità ha tenuto un discorso introduttivo in cui ha espresso profonda gratitudine a Sua Santità per la sua visita e d ha spiegato brevemente il contesto e lo sviluppo del progetto. L’istituzione è cresciuta fino alle dimensioni attuali da un piccolo tempio buddista fondato per la prima volta nel 1984.
“Cari fratelli e sorelle spirituali, buddisti e musulmani”, ha esordito Sua Santità.
“Il popolo del Ladakh e dello Zanskar è stato così devoto e d accogliente ogni volta che lo visito. Come seguace del Buddha, la cui pratica quotidiana include coltivare la mente del risveglio di bodhicitta, mi impegno a servire i miei simili, chiunque essi siano. In effetti, l’essenza di tutte le religioni è di essere di aiuto agli altri. Naturalmente, fornire supporto finanziario e d altro materiale è positivo, ma è ancora meglio consigliare agli altri di essere di buon cuore e di sviluppare la pace della mente. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurating a Centre of Learning and Attending Lunch at Sindhu Ghat
His Holiness the Dalai Lama inaugurating a new centre of learning at Thupstanling Gonpa in Diskit Tsal, Leh, Ladakh, UT, India on August 23, 2022. Photo by Tenzin Choejor
August 23, 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – This morning His Holiness formally inaugurated a new centre of learning at Thupstanling Gonpa, Diskit Tsal, Leh. Built by members of the local community it is a spacious centre, open to all religious denominations, where there will be facilities for holding classes on Buddhist philosophy, a library, and so forth.
The hall was packed to full capacity, with more than 1500 people inside and an equal number gathered in the courtyard outside. The Abbot of the Gonpa made the customary offering of a mandala to His Holiness, after which representatives of the Diskit Tsal community also sought his blessings. One of these community representatives gave an introductory speech in which he expressed deep gratitude to His Holiness for his visit and briefly explained the background and development of the project. The institution has grown to its present size from a small Buddhist temple first founded in 1984.
“Dear spiritual brothers and sisters, Buddhists and Muslims,” His Holiness began.
“The people of Ladakh and Zanskar have been so devout and welcoming whenever I visit. As a follower of the Buddha, whose daily practice includes cultivating the awakening mind of bodhichitta, I am committed to serving my fellow human beings whoever they are. Indeed, the essence of all religions is to be of help to others. Of course, providing financial and other material support is good, but it is even better to counsel others to be warm-hearted and develop peace of mind. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita Shah-e-Hamdan, Masjid Sharif a Shey, Ladakh
Sua Santità il Dalai Lama: “Fondamentalmente, siamo tutti uguali nel voler essere felici e condurre una vita significativa. Inoltre, sebbene le nostre diverse tradizioni religiose affermino punti di vista filosofici diversi, il loro scopo comune è d’incoraggiare i loro seguaci ad essere di buon cuore”.
16 agosto 2022. Shey, Leh, Ladakh, UT, India – Il Comitato di coordinamento musulmano del Ladakh Leh, Ladakh UT, ha ospitato questa mattina un ricevimento a Shah-e-Hamdan, Masjid Sharif, Shey in onore di Sua Santità il Dalai Lama, che è stato accolto dai leader delle comunità sunnite e sciite, s eguito da una preghiera del l’imam locale.
Prima della funzione principale, Sua Santità ha offerto preghiere al Masjid Sharif, costruito nel 1382, vicino al luogo in cui si svolgeva la funzione principale. Sua Santità ha poi salutato i p resenti , che includevano rappresentanti di varie comunità religiose, la dirigenza eletta del Ladakh Autonomous Hill Development Council (LADHC) e membri della comunità musulmana locale.
Sua Santità ha detto loro che è sempre lieto di incontrare i suoi fratelli e sorelle musulmani. Ha ricordato che molti musulmani vivevano nelle vicinanze della sua città natale nel nord-est del Tibet e che di conseguenza conosceva lo schema quotidiano delle preghiere musulmane. Da bambino t ra i suoi compagni di gioco c’erano molti bambini musulmani, e andavano tutti d’accordo.
“Più tardi, quando ho raggiunto Lhasa”, ha spiegato, “i tibetani e la piccola comunità musulmana della città hanno avuto buoni rapporti amichevoli. Sono stati costantemente invitati, i n segno di rispetto, a partecipare a tutti i festival d e l governo tibetano. La maggior parte di loro erano mercanti che importavano merci dall’India, ma svolgevano anche un altro ruolo importante quando portavano notizie e d informazioni dal mondo esterno. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit to Shah-e-Hamdan, Masjid Sharif at Shey, Ladakh
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Muslim community at Shah-e-Hamdan, Masjid Sharif in Shey, Leh, Ladakh, UT, India on August 16, 2022. Photo by Tenzin Choejor
August 16, 2022. Shey, Leh, Ladakh, UT, India – The Ladakh Muslim Coordination Committee Leh, Ladakh UT, hosted a reception at Shah-e-Hamdan, Masjid Sharif, Shey this morning in honour of His Holiness the Dalai Lama. He was welcomed by leaders of both the Sunni and Shia communities, following which the local Imam offered a prayer.
Before the main function, His Holiness offered prayers at the Masjid Sharif, which was built in 1382, close to where the main function was held. His Holiness then greeted the members of the congregation, who included representatives of various religious communities, the elected leadership of the Ladakh Autonomous Hill Development Council (LADHC), and members of the local Muslim community.
His Holiness told them that he is always pleased to meet with his Muslim brothers and sisters. He recalled that many Muslims lived in the vicinity of his birthplace in north-east Tibet and that consequently he was familiar with the daily pattern of Muslim prayers. As a young and lively child his play mates including many Muslim children and they all got along well together.
“Later, when I reached Lhasa,” he explained, “Tibetans and the small Muslim community in the city enjoyed good, friendly relations. They were consistently invited to attend all the festivals observed by the Tibetan government as a mark of respect. Most were merchants who imported goods from India, but they also fulfilled another important role when they brought news and information from the outside world. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra la Comunita Islamica di Padum ed incontra gli studenti
Sua Santità il Dalai Lama parla a oltre 4000 studenti e membri della comunità locale presso il centro di insegnamento a Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India, il 13 agosto 2022. Foto di Tenzin Choejor
13 agosto 2022. Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha visitato l’Eid Gah su invito della comunità musulmana di Padum. È stato accolto da uno dei responsabili della comunità, al termine della quale l’Imam locale ha offerto una preghiera. Sua Santità a sua volta ha prima salutato i membri della congregazione, tra cui adulti e scolari.
“Come monaco buddista”, ha detto loro, “ovunque io vada, incoraggio le persone a coltivare l’armonia interreligiosa. Tutte le tradizioni religiose consigliano ai loro seguaci di sviluppare amore e compassione e di lavorare per il bene degli altri. Pertanto, ogni volta che posso, visito diversi luoghi di culto, proprio come questa mattina sono venuto a questo Eid Gah.
“Sebbene sia triste vedere scoppiare un conflitto tra seguaci di diverse tradizioni religiose, è ancora più triste assistere a litigi tra membri di diverse confessioni della stessa fede, come vediamo tra sunniti e sciiti in Afghanistan.
“Sebbene le nostre varie tradizioni religiose affermino punti di vista filosofici diversi, il loro scopo comune è incoraggiare i loro seguaci ad essere di buon cuore. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets the Padum Muslim Community and Talks to Students
His Holiness the Dalai Lama addressing members of the Muslim community at the Eid Gah in Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India on August 13, 2022. Photo by Tenzin Choejor
August 13, 2022. Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India – This morning His Holiness the Dalai Lama visited the Eid Gah at the invitation of the Padum Muslim community. He was made welcome by one of the leaders of the community, following which the local Imam offered a prayer. His Holiness in turn greeted the members of the congregation before him, adults and schoolchildren among them.
“As a Buddhist monk,” he told them, “wherever I go, I encourage people to cultivate inter-religious harmony. All religious traditions counsel their followers to develop love and compassion and work for the benefit of others. Therefore, whenever I can, I visit different places of worship, just as I have come to this Eid Gah this morning.
“While it is sad to see conflict breaking out between followers of different religious traditions, it’s even more saddening to witness quarrelling among members of different denominations of the same faith, as we see between Sunni and Shia Muslims in Afghanistan.
“Although our various religious traditions assert different philosophical points of view, their common purpose is to encourage their followers to be kind-hearted. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in Zanskar: Insegnamenti su “Entrare nella Via di Mezzo” di Chandrakirti
Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla al termine del suo insegnamento a Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India, il 12 agosto 2022. Foto di Tenzin Choejor
Sua Santità il Dalai Lama: Generare la mente dell’illuminazione, voti del Bodhisattva e Preghiera di Lunga Vita
12 agosto 2022. Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India. Questa mattina a Padum, Zanskar, prima di recarsi dalla sua residenza al padiglione dell’insegnamento, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato i rappresentanti delle autorità distrettuali di Kargil.
Dopo aver recitato per tre volte la presa di Rifugio nei tre Gioielli, Sua Santità ha ricordato la giusta motivazione per ascoltare gli insegnamenti.
Sua Santità il Dalai Lama – “Riguardo alla cerimonia dello Spirito dell’Illuminazione di solito i discepoli visualizzano il Guru sotto forma di Buddha Sakyamuni. Come seguace d el Buddha, ose rei affermare di essere una persona c he gode della fiducia di tutti i Buddha e i Bodhisattva. Sono, sin dalla mia infanzia, un seguace del Buddha c he negli insegnamenti utilizza la ragione. Nel tempio principale di Lhasa davanti alla statua del Buddha Sakyamuni ho ricevuto i voti di Upasaka e d ho anche ricevuto l’ordinazione al noviziato e d i monaco pienamente ordinato dal Maestro Vajradhara Ling Rinpoche Dorje Chang. Anche nei miei sogni mi sono sempre identificato come un monaco, come qualcuno che segue gli insegnamenti del Buddha in cui sono stato educato a fondo, ho pure memorizzato diversi classici dei testi come Abhisamayalamkara, Madhyamakāvatāra https://www.sangye.it/altro/?p=3259 e così via, così come ho studiato i Collected Topics e anche la presentazione di Mente e Consapevolezza oltre a logica e ragionamento. E così, ho studiato il Dharma in modo abbastanza approfondito. Anche in questi giorni, ogni volta che ho tempo, leggo i classici testi filosofici indiani. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teaches on Chandrakirti’s Madyamykavatara or Entering in the Middle Way
His Holiness the Dalai Lama walking to the teaching pavilion in Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India on August 12, 2022. Photo by Tenzin Choejor
His Holiness the Dalai Lama gives a short teaching including the Bodhisattva Vows followed by a Long Life Prayer.
August 12, 2022. Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India. In Zanskar this morning, before he walked from his residence to the teaching pavilion, His Holiness the Dalai Lama met representatives of the Kargil District Authorities.
After the recitation for three times the Refuge into the three Jewels, H is Holiness remembered the correct motivation to listen to the teachings.
H is Holiness the Dalai Lama – “ Regarding the ceremony of the spirit of Enlightenment usually the disciples visualize the Guru i n the form of buddha Sakyamuni. As a follower of Buddha, to be in daring, I’m someone whom all the Buddhas and Bodhisattvas have confidence and trust. I’m a follower of Buddha trough reason in teachings since my childhood. In the main temple in Lhasa in front of the statue of Buddha Sakyamuni I received the Upasaka vows and I also received the ordination novice and the fully ordination monk at the same place by Master Vajradhara Ling Rinpoche Dorje Chang and so. Even in my dreams I always identified myself as a monk, as someone following the teachings in the footsteps of Buddha in which I was thoroughly educated, as I memorized the different classic of texts as Abhisamayalamkara , Madhyamakāvatāra https://www.sangye.it/altro/?p=3263 and so forth, as well as I studied the Collected Topics and also the presentation of Mind and Awareness as well as logic and reasoning. And so, I studied the Dharma quite extensively. Even these days, whenever I have time, I read the classic Indian Philosophical texts. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama al Great Summer Debate a Lingshed
Sua Santità il Dalai Lama: “L’essenza dell’insegnamento non è concentrarsi sulla prossima vita o sul raggiungimento del Nirvana, ma domare la mente e coltivare un buon cuore qui ed ora.”
10 agosto 2022. Lingshed, Leh, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è volato in elicottero da Leh al villaggio di Lingshed e si è diretto al M onastero dove si stima che si fossero radunate circa 3000 persone: Ladakhi e persone dall’estero. Il dottor Tashi Gyalson, Chief Executive Councillor and Chairman of the Ladakh Autonomous Hill Development Council , ha offerto a Sua Santità un mandala e gli organizzatori del Grande D ibattito E stivo di dieci giorni (Yarchos Chenmos), hanno offerto sciarpe di seta. Sua Santità ha poi tenuto un breve insegnamento sugli “Otto versi per addestrare la mente” di Kadampa Geshé Langri Thangpa https://www.sangye.it/altro/?p=27 .
“Sono lieto di vedere qui dei membri della comunità monastica”, ha rimarcato, “interessati non solo a compiere d e i rituali, ma anche impegnati nello studio della filosofia buddista. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo sviluppo positivo. Vedo anche che gli s tudenti qui partecipano a dibattiti tra loro. Non ho dubbi sul fatto che coltivare tali abilità ci aiuti ad affinare le nostre menti.
“Subito dopo il nostro arrivo in India come rifugiati nel 1959, ho chiesto il sostegno dell’allora Primo Ministro indiano, Pandit Jawaharlal Nehru, per creare apposite scuole per i bambini rifugiati tibetani. La sua generosa risposta ci ha permesso di preservare la nostra cultura, lingua e d identità, per ciò ne s iamo grati. All’inizio , queste scuole avevano dei monaci come insegnanti , ma in seguito abbiamo ritenuto che sarebbe stato più rilevante se i monaci insegnassero filosofia buddista”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Addressing Participants in This Year’s Great Summer Debate
His Holiness the Dalai Lama teaching on ‘Eight Verses for Training the Mind’ to the gathering at the ground beside Lingshed Monastery in Lingshed, Leh District, UT, Ladakh on August 10, 2022. Photo by Tenzin Choejor
August 10, 2022. Lingshed, Leh District, Ladakh – This morning His Holiness the Dalai Lama flew by helicopter from Leh to Lingshed Village and drove straight to the ground beside the Monastery where an estimated 3000 people had gathered—Ladakhis and people from abroad. Dr Tashi Gyalson, Chief Executive Councillor and Chairman of the Ladakh Autonomous Hill Development Council offered His Holiness a mandala, and the organisers of the ten-day, Great Summer Debate (Yarchos Chenmos), offered silk scarves. His Holiness then gave a brief teaching on the ‘Eight Verses for Training the Mind’ by Kadampa Geshé Langri Thangpa.
“I’m pleased to see members of the monastic community here,” he remarked, “who are interested not only in performing rituals, but have also engaged in the study of Buddhist philosophy. I’d like to thank everyone who has contributed to this positive development. I see too that the school-children here are taking part in debates with each other. I’ve no doubt that cultivating such skills helps us sharpen our minds.
“Soon after we arrived in India as refugees in 1959, I requested the support of the then Prime Minister of India, Pandit Jawaharlal Nehru, to establish separate schools for Tibetan refugee children. His generous response enabled us to preserve our culture, language and identity, for which we remain grateful. To begin with, these schools employed religious teachers, but later we felt it would be more relevant if they were to teach Buddhist philosophy.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra i tibetani in Ladakh
Sua Santità il Dalai Lama: “Studiosi e scienziati, sono molto interessati alla nostra tradizione, in particolare per quanto riguarda la comprensione della mente e le emozioni e come affrontare le emozioni distruttive.”
7 agosto 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – Più di 6500 membri della comunità tibetana del Ladakh, inclusi s tudenti e studentesse, nonché nomadi del Changtang ( de gli alti piani del nord) del Ladakh, si sono riuniti oggi a l la scuola del TCV Tibetan Children Village a Choglamsar, alla periferia di Leh, acco gliend o Sua Santità il Dalai Lama con una serie di spettacoli di canti e balli. Sua Santità ha ricordato loro le circostanze che hanno portato lui e decine di migliaia di tibetani a cercare rifugio in India.
“Uno dei fattori che scatenò la rivolta di Lhasa nel marzo 1959 fu dato dal le autorità militari cinesi di stanza a Lhasa, che mi invita r o no a partecipare a d uno spettacolo di artisti cinesi che erano arrivati di recente, cui a vevo acconsentito a presenzi are. Tuttavia, non appena i tibetan i v ennero a conoscenza dei termini e delle condizioni dell’invito rivolto dal generale cinese al comando , ovvero che non dovevo essere accompagnato da alcuna guardia del corpo, tutti erano d’accordo di non permetter che la visita ave ss e luogo.
“A questo punto, i tibetani avevano completamente perso ogni fiducia delle autorità comuniste e d avevano pure perso la speranza che le circostanze sarebbero migliorate. Di conseguenza, più di 10.000 tibetani circondarono il Palazzo Norbulingka per difenderlo. Inoltre, mi supplica r o no di non recarmi per nessun motivo al campo militare cinese. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Addressing Tibetans in Ladakh
His Holiness the Dalai Lama watching students from TCV Choglamsar performing before his address to Tibetans of Ladakh in Leh, Ladakh, UT, India on August 7, 2022. Photo by Tenzin Choejor
August 7, 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – More than 6500 members of the Tibetan community living in Ladakh, including schoolboys and schoolgirls, as well as nomads from the Changtang (the Northern Plans) of Ladakh, gathered today at the Tibetan Children’s Village School in Choglamsar on the outskirts of Leh. They made His Holiness the Dalai Lama welcome with a series of performances of singing and dancing. In His Holiness’s address to them he harked back to the circumstances that led him and tens of thousands of Tibetans to seek refuge in India.
“One of the factors that triggered the Lhasa Uprising in March 1959 was the Chinese military authorities stationed in Lhasa having invited me to attend a show by Chinese performers who had recently arrived. I had agreed to go. However, as soon as the Tibetan public came to know the terms and conditions of the invitation laid down by the Chinese General in charge—that I should not be accompanied by any body-guards—they made it clear that they would not let the visit take place.
“By this time, Tibetans had completely ceased to trust the Communist authorities and had lost hope that circumstances would improve. Consequently, more than 10,000 Tibetans surrounded the Norbulingka Palace to defend it. In addition, they pleaded with me not go to the Chinese military camp under any circumstances. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama è insignito del Ladakh dPal rNgam Dusdon Award
Sua Santità il Dalai Lama: Come riesco a disciplinare la mia mente e le sue emozioni? Combinando la mente del risveglio di bodhicitta con la visione dello stato degli esseri e delle cose come semplicemente designati.
5 agosto 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – Questa mattina, nel quarto anniversario della attribuzione nel 2019 dello status di Union Territory (UT) al Ladakh, Sua Santità è stato insignito del Ladakh dPal rNgam Dusdon Award, a celebrazione dell’importanza storica del Ladakh. La cerimonia si è tenuta vicino a Leh da parte dall’Amministrazione del Territorio dell’Unione a Sindhu Ghat, sulle rive del possente fiume Indo, noto come Sengé Tsangpo in tibetano. Ha presieduto la cerimonia Mr Tashi Gyalson, Chief Executive Commissioner and Chairman of the Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC), Shri Umang Narula, Advisor to Union Territory of Ladakh, e altri funzionari.
Il premio è stato assegnato a riconoscimento della onnicomprensiva compassione di Sua Santità, del suo impegno a promozione della pace e dell’armonia e dei suoi sforzi per preservare il ricco patrimonio culturale buddista del Tibet. Questo riconoscimento rappresenta anche la profonda gratitudine del popolo del Ladakh per il ruolo senza precedenti di sostegno alla tutela del propio patrimonio culturale esercitato da Sua Santità, così come il sentirsi orgogliosi del rapporto con Sua Santità sin dalla sua prima visita nel 1966.
Questo giorno ha anche segnato incidentalmente il 400° anniversario dell’ascesa al trono dell’allora Regno del Ladakh del re Sengé Namgyal.
Tra gli oratori c’erano Shri Umang Narula, IAS, Advisor to the UT Ladakh, Shri Jamyang Tsering Namgyal MP, e Shri Tashi Gyalson, Chairman, LAHDC, che hanno espresso ammirazione per il fiume Indo, l’ancora vitale che scorre attraverso il Ladakh. Hanno anche esaltato le qualità del popolo del Ladakh: molti dei suoi cittadini hanno eccelso nei rispettivi campi, inclusa la difesa della nazione. I relatori hanno espresso profonda gratitudine a Sua Santità per la sua dedizione alla promozione della pace e dell’amore nel mondo, per la sua saggezza e compassione e per l’affetto che ha mostrato loro, che è una grande fonte di ispirazione per il popolo del Ladakh, sia giovani che vecchi.
Sua Santità ha aperto le sue osservazioni con la strofa di saluto alla fine del “Trattato fondamentale della Via di Mezzo” di Nagarjuna:
Rendo omaggio al Gautama
Che, mosso da compassione,
Ci ha insegnato il sacro Dharma
Per eliminare tutte le visioni distorte. Read the rest of this entry »
The Union Territory of Ladakh Confers the ‘Ladakh dPal rNgam Dusdon Award 2022’ on His Holiness the Dalai Lama
Thiksay Rinpoche carrying the Ladakh dPal rNgam Dusdon Award 2022 to present to His Holiness the Dalai Lama at Sindhu Ghat in Leh, Ladakh, UT, India on August 5, 2022. Photo by Tenzin Choejor
August 5, 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – This morning, on the fourth anniversary of the granting of Union Territory (UT) status to Ladakh in 2019, His Holiness was presented with the Ladakh dPal rNgam Dusdon Award, which celebrates the historical importance of Ladakh. The ceremony was held by the Union Territory Administration at Sindhu Ghat, on the banks of the mighty Indus River, which is known as the Sengé Tsangpo in Tibetan, near Leh. The proceedings were led by Mr Tashi Gyalson, Chief Executive Commissioner and Chairman of the Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC), Shri Umang Narula, Advisor to Union Territory of Ladakh, and other officials.
The Award was given in recognition of His Holiness’s all-encompassing compassion, his promotion of peace and harmony and his efforts to preserve Tibet’s rich Buddhist cultural heritage. It also represents the people of Ladakh’s deep gratitude for His Holiness’s unparalleled role in helping them preserve their cultural heritage, as well as their sense of pride in their relationship with him since his first visit in 1966.
This day also incidentally marked the 400th anniversary of the accession of King Sengé Namgyal to the throne of the then Kingdom of Ladakh.
Among the speakers was Shri Umang Narula, IAS, Advisor to the UT Ladakh, Shri Jamyang Tsering Namgyal MP, and Shri Tashi Gyalson, Chairman, LAHDC. They expressed admiration for the Indus River, the vital lifeline flowing through Ladakh. They also extolled the qualities of the people of Ladakh, many of whom have excelled in their respective fields, including the defence of the nation. The speakers expressed deep gratitude to His Holiness for his dedication to the promotion of peace and love in the world, for his wisdom and compassion and for the affection he has shown them, which is a great source of inspiration to the people of Ladakh, both young and the old. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Avalokiteshvara
Sua Santità il Dalai Lama: “L’obiettivo finale è il raggiungimento dell’illuminazione, e, per conseguirla, dobbiamo unificare la mente del risveglio, con una comprensione della vacuità.
30 luglio 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto il padiglione d ‘ insegnament i di Shewatsel poco prima delle 7:00 per poter eseguire le procedure necessarie prima di confer ire l’iniziazione di Cenresi Avalokiteshvara, l’incarnazione della grande compassione.
Alle circa 70.000 persone raccolte davanti a lui, m entre eseguiva i rituali per conferire l’iniziazione, dal momento che Avalokiteshvara Chenr ezig detiene un legame speciale coi popoli del Tibet e della regione himalayan a, ha consigliato di recitarne il mantra di sei sillabe Om mani padme hung .
Sua Santità ha aggiun to che, sebbene possa sembrare presuntuoso, potrebbe essere considerato un rappresentante di Avalokiteshvara nelle sue azioni del corpo, della parola e della mente. Ha inoltre dichiarato che tutte le principali tradizioni religiose incoraggiano i loro seguaci ad apprezzare l’importanza d i “karuna” o compassione, portandoli ad agire al servizio degli altri piuttosto che limitarsi a prendersi cura di sè stessi.
“In effetti”, ha ribadi to, “se ci dedichiamo al benessere degli altri, per inciso, raggiungeremo i nostri obiettivi”.
A nome de i presenti , Sua Eminenza Thuksé Rinpoché del lignaggio Drukpa Kagyu del Buddismo tibetano, ha offerto il consueto mandala a Sua Santità, seguito d a altri rappresentanti che lo hanno omaggi ato con sciarpe di seta. Al cant o del la “Preghiera delle tre pratiche continue”, è seguita una recita del “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 . Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Entrare nella via di un Bodhisattva” 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: Dalla pratica di generazione della mente del risveglio di Bodhicitta scaturisce sia la buona salute che la felicità.
29 luglio 2022. Leh, Ladakh, UT, India – Non appena Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto il padiglione d egli insegnament i , Chhering Dorjey Lakruk, Vice Presidente della Ladakh Buddhist Association (LBA) ha fatto la consueta offerta d el mandala, seguito da altri rappresentanti che gli hanno offerto sciarpe di seta. A l canto della “Preghiera delle tre pratiche continue” è seguit a una recita del “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 .
Sua Santità ha informato il pubblico che, poiché oggi è il primo giorno del sesto mese del calendario lunare tibetano, questa mattina presto ha offerto preghiere ed offerte a Palden Lhamo. Ha quindi guidato i presenti nella recita d’una preghiera che aveva composto in lode della Protettrice del Dharma.
Tornando a “ Entrare nella via di un Bodhisattva ” https://www.sangye.it/altro/?p=2346 di Shantideva https://www.sangye.it/altro/?p=11776 Sua Santità ha spiegato che è un testo efficace da seguire se si desidera condurre una vita significativa.
“I tibetani e le persone della regione himalayana hanno familiarità coi mantra come il mantra di sei sillabe di Avalokiteshvara (Om Mani Padme Hung) ed il mantra di Arya Tara (Om Taré Tuttaré Turé Svaha), ma dovrebbero anche considerarsi fortunati e cercare di realizzare una vita significativa col buon cuore e concentrandosi sul raggiungimento finale dell’illuminazione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment
Members of the Ladakhi community performing a song for during the Long Life Offering prayers for His Holiness the Dalai Lama at the Shewatsel Teaching Ground in Leh, Ladakh, UT, India on July 30, 2022. Photo by Tenzin Choejor
July 30, 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama reached the pavilion at the Shewatsel teaching ground a little before 7:00 am in order to be able to perform the necessary procedures prior to bestowing the empowerment of Avalokiteshvara, the embodiment of great compassion.
He told the estimated 70,000 people gathered before him that as Avalokiteshvara or Chenrezig has a special connection with the people of Tibet and the Himalayan region, they should recite his six-syllable mantra—Om mani padme hung—while he performed the rituals necessary for him to give the empowerment.
His Holiness remarked that, although it might seem presumptuous for him to say so, he could be regarded as representing Avalokiteshvara in his actions of body, speech and mind. He declared that all major religious traditions encourage their followers to appreciate the importance of ‘karuna’ or compassion, leading to their acting in the service of others rather than just looking after themselves.
“Indeed,” he added, “if we dedicate ourselves to the welfare of others, we will incidentally fulfil our own goals.” Read the rest of this entry »
‘Entering the Way of a Bodhisattva’ – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama greeting a young Ladakhi girl in traditional dress as he arrives for the second day of teachings at the Shewatsel Teaching Ground in Leh, Ladakh, UT, India on July 29, 2022. Photo by Tenzin Choejor
July 29, 2022. Leh, Ladakh, UT, India – As soon as His Holiness the Dalai Lama reached the pavilion at the teaching ground, Chhering Dorjey Lakruk, Vice President of the Ladakh Buddhist Association (LBA) made the customary offering of a mandala and other representatives presented silk scarves to him. Chanting of the ‘Prayer of Three Continuous Practices’ was followed by a recitation of the ‘Heart Sutra’.
His Holiness informed the public that since today is the first day of the sixth month of the Tibetan lunar calendar, early this morning he offered prayers and offerings to Palden Lhamo. He then led the congregation in reciting a prayer in praise of the female Dharma Protector that he had composed.
Turning to Shantideva’s ‘Entering the Way of a Bodhisattva’ His Holiness explained that it is an effective text to follow if you wish to lead a meaningful life.
“Tibetans and people of the Himalayan region are familiar with mantras such the six-syllable mantra of Avalokiteshvara (Om Mani Padme Hung) and mantra of Arya Tara (Om Taré Tuttaré Turé Svaha), but they should also consider themselves fortunate and try to lead a meaningful life by being warm-hearted and focussed on ultimately attaining enlightenment.
“Having given a general introductory teaching yesterday, today I’ll resume my reading of the text right from the start.”
He began to read the second chapter, making the occasional comment as he gave the transmission of Shantideva’s book.
“‘Entering the Way of a Bodhisattva’ is an excellent guide to the ways to cultivate the awakening mind of bodhichitta. I keep a copy beside my bed and read it whenever I can. What’s more, people interested in learning about emptiness, will benefit from studying the ninth chapter of this book.
“Followers of the Nalanda Tradition are familiar with the practice of generating the awakening mind which gives rise to both health and happiness. When we take refuge in the Buddha, Dharma and Sangha, we have to understand that the Dharma is something we must develop within so we can traverse the paths and grounds culminating in the omniscient state of Buddhahood. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Entrare nella via di un Bodhisattva” 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Se accumuliamo sentimenti negativi nei confronti dei nostri avversari, con l’intenzione di vendicarci di loro, ciò non ci aiuterà a condurre una vita felice. È molto meglio, invece, provare compassione per coloro che s’impegnano in azioni negative, tenendo presente che il buon cuore ed il perdono sono la causa principale della felicità.
28 luglio 2022. Leh, Ladakh, UT, India – Questa mattina, Sua Santità d alla s u a residenza ha raggiunto con un a golf cart i l padiglione all’estremità del campo didattico di Shewatsel. Si stima che più di 45.000 persone si siano radunate per ascoltare le sue spiegazioni su “Entrare nella via di un Bodhisattva” di Shantideva https://www.sangye.it/altro/?p=11776 . Molte persone si accalcavano su entrambi i lati della strada, ansiose di intravedere Sua Santità mentre passava. Mentre li salutava, molti pian g e van o di gioia. Prima di iniziare l’ insegna mento , ha salutato tutti i convenuti dalla fronte del palco.
Sua Santità si è innanzitutto congratulato col gruppo di giovani studenti che al suo arrivo erano intenti nel dibattito sulla mente e sui fattori mentali, dicendo loro che il modo più efficace per studiare il buddismo è l’ esplora zion e de gli insegnamenti tramite la logica e la ragione, un approccio derivato dalla tradizione di Nalanda. È questa posizione ragionata che ha attirato l’interesse degli scienziati.
“ L ‘ amorevole gentilezza è la chiave della felicità ”, Sua Santità ha confida to alle migliaia di persone presenti. “L a sperimentiamo dal momento in cui nasciamo e d anche quando raggiungiamo il termine della nostra vita, ci sentiremo più a nostro agio e rilassati se saremo circondati da parenti e d amici dal buon cuore . In breve, siamo animali sociali e se mostriamo buon cuore verso gli altri, condurremo una vita felice. C’è un detto tibetano che dice: “ Il buon cuore porta alla felicità e d al successo”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘Entering the Way of a Bodhisattva’ – 1st Day
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd of more than 45,000 from the front of the stage of the Shewatsel Teaching Ground as he arrives on the first day of teachings in Leh, Ladakh, UT, India on July 28, 2022. Photo by Tenzin Choejor
July 28, 2022. Leh, Ladakh, UT, India – This morning, His Holiness was driven in an open golfcart from his residence to the pavilion at the far end of the Shewatsel Teaching Ground. More than 45,000 people are estimated to have gathered to listen to his explanation of Shantideva’s ‘Entering the Way of a Bodhisattva’.
Many people thronged both sides of the road, eager to catch a glimpse of His Holiness as he passed. As he waved to them many wept with joy. Before beginning to teach, he saluted the entire gathering from the front of the stage.
His Holiness first congratulated the team of young students who were debating about the mind and mental factors as he arrived. He told them that the most effective way to study Buddhism was to explore the teachings using logic and reason, an approach derived from the Nalanda Tradition. It is this reasoned stance that has attracted the interest of scientists.
“Loving-kindness is the key to happiness,” His Holiness told the crowd. “We experience it from the moment we are born and even when we reach the end of our lives, we will feel more comfortable and relaxed if we are surrounded by warm-hearted relatives and friends. In short, we are social animals and if we are warm-hearted towards others, we will lead happy lives. There is a Tibetan saying that goes, ‘Warm-heartedness leads to happiness and success’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in pellegrinaggio a Leh al Jokhang, Moschee e Chiesa Morava
Sua Santità il Dalai Lama: “Dato che noi esseri umani siamo tutti uguali, mentalmente, fisicamente ed emotivamente, e poiché tutti cerchiamo la felicità ed abbiamo il diritto di essere felici, dovremmo sempre cercare di aiutarci a vicenda ogni volta che possiamo”.
23 luglio 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – Una volta giunto in Ladakh il 15 luglio, Sua Santità il Dalai Lama ha intrapreso oggi i suoi primi impegni pubblici, recandosi in pellegrinaggio al Jokhang, il principale tempio buddista nel centro di Leh, al le moschee Jama Masjid e Anjuman-e-Imamia, nonché al la Chiesa Morava a Leh.
Sua Santità è stato accolto all’arrivo al Jokhang da Thupten Chhewang, presidente dell’Associazione buddista del Ladakh e da altri dignitari. Una volta all’interno , Sua Santità ha reso omaggio alle statue del Buddha, Manjushri, Avalokiteshvara dalle mille braccia e Guru Padmasambhava. Prima di prender posto di fronte alla statua del Buddha che emula il Jowo di Lhasa, h a salutato calorosamente gli ospiti in rappresentanza di monasteri, ONG e d altri.
Thupten Chhewang ha fatto la consueta offerta di un mandala a Sua Santità, a seguito della quale altri rappresentanti gli hanno offerto sciarpe di seta. Il canto della preghiera delle T re P ratiche C ontinue è stato seguito da una recita del Sutra del C uore https://www.sangye.it/altro/?p=6098 . Sua Santità ha iniziato salutando tutti coloro che si sono radunati nel Jokhang e nel cortile esterno: “Tashi Deleg, siamo tutti vecchi amici e d i legami tra noi sono solidi come una roccia. Vorrei ringraziarvi per la vostra fede e devozione, che prendo come fonte di incoraggiamento. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Pilgrimage to Jokhang, Mosques and a Church in Leh, Ladakh
His Holiness the Dalai Lama: “Since we human beings are all the same, mentally, physically and emotionally, and since we all seek happiness and have a right to be happy, we should always try to help one another whenever we can.”
July 23, 2022. Shewatsel, Leh, Ladakh, UT, India – Having arrived in Ladakh on 15th July, His Holiness the Dalai Lama undertook his first public engagements today, making pilgrimages to the Jokhang, the principal Buddhist Temple in the centre of Leh, the Jama Masjid and Anjuman-e-Imamia mosques, as well as the Moravian Church in Leh.
His Holiness was welcomed on arrival at the Jokhang by Thupten Chhewang, President of the Ladakh Buddhist Association and other dignitaries. Once inside, His Holiness paid his respects before the statues of the Buddha, Manjushri, Thousand Armed Avalokiteshvara, and Guru Padmasambhava. He warmly greeted the guests representing monasteries, NGOs and others before taking his seat facing the statue of the Buddha that emulates the Lhasa Jowo.
Thupten Chhewang made the customary offering of a mandala to His Holiness, following which other representatives presented silk scarves to him. Chanting of the Prayer of Three Continuous Practices was followed by a recitation of the Heart Sutra.
His Holiness began by greeting all those assembled in the Jokhang and in the courtyard outside, “Tashi Deleg-we are all very old friends and the bonds between us are rock-solid. I’d like to thank you for your faith and devotion, which I take as a source of encouragement. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Grazie degli auguri per il mio compleanno”
Sua Santità il Dalai Lama.
Vorrei cogliere l’occasione per ringraziarvi tutti degli auguri di cuore per il mio 87° compleanno, che apprezzo profondamente e li considero un riconoscimento di quel poco che ho potuto contribuire allo sviluppo di una società più pacifica.
Le vostre parole sono un fermo sostegno ai miei sforzi d’essere al servizio degli altri. La vostra speranza e fiducia verso di me rafforza la mia determinazione a contribuire al benessere degli oltre sette miliardi di esseri umani su questo pianeta.
Il mio messaggio, basato su un semplice ragionamento logico, è che la compassione – il prendersi cura del benessere degli altri – è essenziale. Indipendentemente dalle proprie convinzioni, è importante essere compassionevoli nella nostra vita quotidiana.
Durante la nostra infanzia, le nostre madri ci hanno cresciuto con affetto, nutrendoci con amorevole gentilezza. Vivendo la nostra vita in modo compassionevole, saremo felici e influenzeremo positivamente la nostra famiglia e i nostri amici.
Coltivando la pace della mente dentro di noi, credo che ci sia una reale opportunità per il mondo di diventare un luogo più pacifico.
Oggi faccio appello a tutti i miei amici: che accettiate o meno la religione, praticate gentilmente la Compassione, cioè, quando possibile, cercate di aiutare gli altri, indipendentemente da chi siano.
Questo è tutto ciò che oggi voglio dire.
Tashi Deleg!
11 luglio 20022.
“Thank You” for Greetings on my Birthday, 6th July 2022
July 11, 2022. I would like to take this opportunity to thank you all for your warm greetings on my 87th birthday. I deeply appreciate your good wishes and consider them to be a recognition of whatever little I have been able to contribute towards developing a more peaceful society.
Your words are a firm support for my efforts to be of service to others. Your hope and confidence in me strengthens my determination to contribute to the wellbeing of the more than seven billion human beings on this planet.
My message, based on simple logical reasoning, is that compassion – caring for the wellbeing of others – is essential. Regardless of one’s beliefs, it is important to be compassionate in our everyday lives.
During our childhood, our mothers raised us with affection, nurturing us with loving kindness. By living our lives compassionately, we will be happy and will positively affect our family and friends.
Through cultivating peace of mind within ourselves, I believe that there is a real opportunity for the world to become a more peaceful place.
Today, I appeal to all my friends: whether you accept religion or not, kindly practice Compassion, that is, whenever possible please try to help others, irrespective of who they are.
That’s all I want to say today.
Tashi Deleg!
Inaugurazione della “Dalai Lama Library & Archives”
Sua Santità il Dalai Lama: Le persone oggi, tra cui gli scienziati, si interessano alla cultura tibetana perché riconoscono che è dedicata a promuovere modi per raggiungere la pace della mente.
6 luglio 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, in occasione del suo 87° compleanno, Sua Santità il Dalai Lama, ha partecipato ad una cerimonia di inaugurazione della Dalai Lama Library & Archives in un nuovo edificio sotto la sua residenza ma sopra il percorso circumambulatorio Lha-gyal-ri.
Una volta che Sua Santità ha preso posto nella nuova sala delle udienze, il Ven Samdhong Rinpoché si prostrò e gli offrì un mandala, quindi sono stati serviti tè e riso dolce. Zumchung Tashi, Project Manager del Dalai Lama Trust, ha aperto i lavori ed ha accolto gli ospiti, tra cui il Ganden Tri Rinpoché ed i leader dell’amministrazione centrale tibetana, invitando il Ven Samdhong Rinpoché a presentare la Dalai Lama Library & Archives.
Rinpoché ha esordito col rendere omaggio a Sua Santità, a cui si è rivolto chiamandolo “Mio abate di ordinazione”, e ha accolto ancora una volta gli ospiti.
“Come Khedrup-jé disse a Jé Tzongkhapa”, continuò Rinpoché, “‘Dal momento che ogni tuo respiro è a beneficio di tutti gli esseri, che bisogno c’è di dire di più sulle tue altre attività illuminate? Lo stesso vale per Sua Santità.
“In passato, le persone memorizzavano gli insegnamenti e potevano recitarli a memoria. Tuttavia, ora in questa epoca tecnologicamente più sviluppata, possiamo preservare gli insegnamenti di Sua Santità in un formato digitale. Alcuni documenti potrebbero essere incompleti, ma cercheremo di ripristinarli. Ci sono anche molti libri di e su Sua Santità in lingue diverse dal tibetano e dall’inglese che intendiamo archiviare. Read the rest of this entry »
Inaugurating the Dalai Lama Library and Archives
Ven Samdhong Rnpoche presenting traditional offerings to His Holiness the Dalai Lama at the start of the inauguration ceremony of the Dalai Lama Library and Archives in Dharamsala, HP, India on July 6, 2022. Photo by Tenzin Choejor
July 6, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama’s 87th birthday, he attended a ceremony to inaugurate the Dalai Lama Library & Archives in a new building below his residence but above the Lha-gyal-ri circumambulatory path.
Once His Holiness had arrived and taken his seat in the new audience hall, Ven Samdhong Rinpoché made prostrations and offered him a mandala. Tea and sweet rice were served. Zumchung Tashi, Project Manager of the Dalai Lama Trust opened the proceedings. He welcomed the guests, who included the Ganden Tri Rinpoché and leaders of the Central Tibetan Administration and invited Ven Samdhong Rinpoché to introduce the Dalai Lama Library & Archives to the gathering.
Rinpoché began by paying respects to His Holiness, who he addressed as ‘My ordination Abbot’, and once again welcomed the guests.
“As Khedrup-jé said to Jé Tsongkhapa,” Rinpoché continued, “‘Since your every breath is for the benefit of all beings, what need is there to say more about your other enlightened activities? The very same applies to His Holiness.
“In the past, people memorized the teachings and could recite them by heart. However, now in this technologically more developed age, we can preserve His Holiness’s teachings in a digital format. Some records may be incomplete, but we will endeavour to restore them. There are also many books by and about His Holiness in languages other than Tibetan and English which we intend to archive. Read the rest of this entry »
Preghiere per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: Nella mia pratica quotidiana mi concentro su bodhicitta e vacuità. Genero ogni giorno bodhicitta per realizzare le aspirazioni degli altri e di me stesso. Ho un legame speciale con Avalokiteshvara, ma sento anche di aver studiato col grande maestro Chandrakirti…
24 giugno 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, 1500 tibetani in rappresentanza di cinque gruppi: Jöl-Kong-Gyel-sum, Yamdrok, Ngari e Chang-ri, oltre a Sera-jé Geshé Dölden Gyatso, si sono riuniti allo Tsuglagkhang, il Tempio Principale Tibetano, per offrire preghiere per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama.
Al suon o de i corni in segno di benvenuto, indossa nd o il suo cappello da Pandit, Sua Santità si è dire tto dalla sua residenza al cortile del tempio. Sorrideva raggiante mentre salutava il pubblico e i ballerini che si erano riuniti per salutarlo. Ghirlande di fiori adornavano i pilastri del tempio.
Il venerabile Samdhong Rinpoché, seduto direttamente di fronte a Sua Santità, ha condotto una cerimonia basata sulle preghiere a Tara Bianca, la Ruota che esaudisce i desideri. Fu sostenuto dal maestro di canto e dai monaci del monastero di Namgyal. Le preghiere includevano “Nubi di benedizioni di Ambrosia” di Trulshik Rinpoché, che esamina le qualità della linea di incarnazioni di Avalokiteshvara che include i Dalai Lama.
Ottocento persone che portavano offerte a Sua Santità hanno preso parte alle processioni nel tempio.
Quando è arrivato il momento di offrire il mandala, è stato ricordato agli dei ed alle dee quanto ha fatto Sua Santità. Il Ven Samdhong Rinpoché si è presentato davanti a Sua Santità ed ha recitato un elogio ed una richiesta in cui ha esposto i risultati del lignaggio dei Dalai Lama e del Ganden Phodrang ed il loro contributo al Tibet. Ha suggerito che i risultati di Sua Santità il 14° Dalai Lama superano quelli del 5°, 7° e 13° Dalai Lama messi insieme.
“Sei stato qui tra noi per servire il Dharma e tutta l’umanità”, ha detto. “Ci hai insegnato il valore di ‘ahimsa’, il non nuocere, e ‘karuna’, la compassione, l’armonia interreligiosa ed un senso di unità dell’umanità nel contesto in cui tutti vogliono essere felici e non soffrire. Read the rest of this entry »
Prayers for His Holiness the Dalai Lama’s Long Life
Members of the Tibetan groups who organized the Long Life Offering holding traditional offerings of welcome as His Holiness arrives at the Main Tibetan Temple court yard in Dharamsala, HP, India on June 24, 2022. Photo by Tenzin Choejor
June 24, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, 1500 Tibetans representing five groups: Jöl-Kong-Gyel-sum, Yamdrok, Ngari, and Chang-ri, as well as Sera-jé Geshé Dölden Gyatso, congregated at the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, to offer prayers for His Holiness the Dalai Lama’s long life.
As horns were played in welcome, His Holiness walked from the gate to his residence through the temple yard. On this occasion he wore his Pandit’s hat. He beamed with smiles as he waved to members of the public and dancers who had gathered to greet him. Garlands of flowers adorned the pillars of the temple.
Venerable Samdhong Rinpoché, seated directly in front of His Holiness in the body of the temple, led a ceremony based on prayers to White Tara, the Wish-fulfilling Wheel. He was supported by the Chant-master and monks of Namgyal Monastery. The prayers included ‘Clouds of Ambrosial Blessings’ by Trulshik Rinpoché, which reviews the qualities of the line of incarnations of Avalokiteshvara that include the Dalai Lamas.
Eight hundred people bearing offerings to His Holiness took part in processions making their way through the temple before him.
When it came to the time to offer the mandala, the gods and goddesses need to be reminded of how much His Holiness has done. Ven Samdhong Rinpoché stood before His Holiness and recited a eulogy and request during which he summarized the accomplishments of the lineage of Dalai Lamas and the Ganden Phodrang and their contribution to Tibet. He suggested that His Holiness 14th Dalai Lama’s achievements surpass those of the 5th, 7th and 13th Dalai Lamas combined.
“You’ve been here among us to serve the Dharma and all humanity,” he said. “You’ve taught us the value of ‘ahimsa’—doing no harm, and ‘karuna’—compassion, inter-religious harmony, and a sense of the oneness of humanity in the context that everyone wants to be happy and not to suffer. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Avalokiteshvara Jinasagara
Sua Santità il Dalai Lama: Ricordo l’importanza di coltivare bodhicitta, l’aspirazione all’illuminazione per il bene di tutti gli esseri.
14 giugno 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Oggi darò l’Iniziazione del Grande Compassionevole, Oceano dei Conquistatori, Avalokiteshvara Jinasagara”, ha annunciato Sua Santità il Dalai Lama dopo aver preso posto nel tempio questa mattina. Chenrezig dalle 1.000 braccia appartiene alla classe dei Tantra d’azione, ma questo Jinasagara appartiene al Tantra Yoga più elevato. Mentre i sutra insegnano la presenza mentale, nel più Alto Yoga Tantra c’è una differenziazione tra gli aspetti grossolani del corpo e della mente e gli aspetti sottili del corpo e della mente.
“La mente più sottile è conosciuta come la mente innata e spontanea di chiara luce che è la base ultima della designazione di una persona. Nel più Alto Yoga Tantra si dice che quella mente di chiara luce sia vuota in sé e per sé di qualsiasi esistenza oggettiva ed indipendente, che si realizza quando i tre stati mentali conosciuti come aspetto luminoso, incremento rossastro e così via si dissolvono.
“In tutti i tantra meditiamo sulla vacuità in connessione con il mantra, Om svabhava-shuddhah sarvadharmah svabhava-shuddho ham. Nell’Altissimo Yoga Tantra, la mente più sottile, l’innata mente di chiara luce, è indicata come il corpo naturale della verità. Questa mente è stabilita come priva di qualsiasi esistenza indipendente. Dobbiamo capire cos’è questa innata mente di chiara luce ed usarla nella nostra meditazione. Dopo la dissoluzione di tutti gli altri elementi, dal corpo grossolano, l’energia del vento e così via, fino all’aspetto biancastro più sottile, all’aumento rossastro ed al raggiungimento quasi nerastro, rimane solo l’innata mente di chiara luce. Read the rest of this entry »
Avalokiteshvara Jinasagara Empowerment
Tai Situ Rinpoche offering a mandala at the conclusion of the Avalokiteshvara Jinasagara Empowerment given by His Holiness the Dalai Lama at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on June 14, 2022. Photo by Tenzin Choejor
June 14, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Today, I’ll give the empowerment of the Great Compassionate One, Ocean of Conquerors, Avalokiteshvara Jinasagara,” His Holiness the Dalai Lama announced once he had taken his seat in the temple this morning. “The 1000 Arm Chenrezig belongs to the class of Action Tantras, but this Jinasagara belongs to Highest Yoga Tantra. Whereas the sutras teach about mindfulness, in Highest Yoga Tantra there is a differentiation between coarse aspects of body and mind and subtle aspects of body and mind.
“The subtlest mind is known as the innate, spontaneously arisen mind of clear light which is the ultimate basis of the designation of a person. In Highest Yoga Tantra that clear light mind is said to be empty of any objective, independent existence in and of itself. It is actualized once the three states of mind known as luminous appearance, reddish increase and so forth dissolve.
“In all tantras we meditate on emptiness in connection with the mantra, Om svabhava-shuddhah sarvadharmah svabhava-shuddho ham. In Highest Yoga Tantra, the subtlest mind, the innate clear light mind, is referred to as the natural truth body. This mind is established as being devoid of any independent existence. We have to understand what this innate clear light mind is and use it in our meditation. After the dissolution of all the other elements, from the coarse body, wind energy and so forth, down to the subtlest whitish appearance, reddish increase and blackish near attainment, only the innate clear light mind remains. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Lamrim breve ed Iniziazione di Avalokiteshvara Jinasagara
Sua Santità il Dalai Lama: Quando diciamo che qualcosa è vuoto, si dice che la stessa cosa che stiamo analizzando è vuota di esistenza intrinseca o auto-natura.
13 giugno 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, 8500 persone provenienti da 56 paesi diversi, tra cui 700 monaci, monache e laici delle comunità Sherabling e Chango che avevano richiesto l’iniziazione, si sono riunite al Tsuglagkhang, il principale Tempio Tibetano, per accogliere Sua Santità il Dalai Lama, che, raggiante di gioia, salutava il pubblico mentre dalla soglia della sua residenza raggiungeva il tempio.
“Oggi Tai Situ Rinpoché è con noi”, ha annunciato dal trono. “Ha richiesto l’iniziazione di Chenrezig Gyalwa Gyatso (Avalokiteshvara Jinasagara). Avalokiteshvara può essere praticato secondo tutte e quattro le classi di tantra, ma Gyalwa Gyatso appartiene al più elevato Yoga Tantra.
Sua Santità si riferì ad Avalokiteshvara come alla divinità suprema della compassione e recitò due strofe in sua lode.
“Hrih, estremamente lodato da tutti i Buddha
Hai accumulato tutte le sublimi qualità
A te è stato conferito il nome Chenrezig,
Al sempre compassionevole mi inchino.
“Le tue 1000 mani rappresentano i 1000 Monarchi Universali,
I tuoi 1000 occhi rappresentano i 1000 Buddha di questo fortunato eone,
Appari a esseri diversi secondo ciò che li doma meglio,
Rendo omaggio al Venerabile Avalokiteshvara.
“Prima di iniziare i preparativi per l’ iniziazione , mi è stato chiesto di dare una lettura d e “ I Punti Abbreviati degli Stadi della Via dell’Illuminazione” https://www.sangye.it/altro/?p=1654#more-1654 di Lama Tsong Khapa https://www.sangye.it/altro/?p=11772 , cosa che farò ora, dopo aver recitato il ‘Sutra del cuore'” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 . Read the rest of this entry »
‘Concise Stages for the Path to Enlightenment’ and Empowerment of Avalokiteshvara Jinasagara
Hia Holiness the Dalai Lama waving to the crowd gathered in the Main Tibetan Temple courtyard as he arrives for the first day of his two day teaching in Dharamsala, HP, India on June 13, 2022. Photo by Tenzin Choejor
June 13, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, 8500 people from 56 different countries, including 700 monks, nuns and laypeople from the Sherabling and Chango communities who had requested the empowerment, gathered at the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, to welcome His Holiness the Dalai Lama. He beamed with joy and waved to members of the public as he walked steadily from the gate to his residence to the temple.
“Today, Tai Situ Rinpoché is with us,” he announced from the throne. “He has requested the Chenrezig Gyalwa Gyatso (Avalokiteshvara Jinasagara) empowerment. Avalokiteshvara can be practised according to all four classes of tantra, but Gyalwa Gyatso belongs to Highest Yoga Tantra.”
His Holiness referred to Avalokiteshvara as the supreme deity of compassion and recited a couple of verses in his praise.
“Hrih, praised exceedingly by all the Buddhas
You have accumulated all sublime qualities
On you was conferred the name Chenrezig,
To the ever compassionate one I bow down.
“Your 1000 hands represent the 1000 Universal Monarchs,
Your 1000 eyes represent the 1000 Buddhas of this fortunate aeon,
You appear to different beings in accordance with what will tame them best,
I pay homage to Venerable Avalokiteshvara.
“Before we begin preparations for the empowerment I’ve been asked to give a reading of Jé Tsongkhapa’s ‘Concise Stages of the Path to Enlightenment’, which I’ll do now, after we’ve recited the ‘Heart Sutra’.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Avalokiteshvara II giorno
Sua Santità il Dalai Lama conferisce l’Iniziazione di Avalokiteshvara al Tempio Principale Tibetano a Dharamsala, India, il 2 giugno 2022. Foto di Tenzin Choejor
2 giugno 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Oggi darò l’effettiva iniziazione di Avalokiteshvara”, ha annunciato Sua Santità il Dalai Lama quando si è seduto sul trono. “Avalokiteshvara è considerato l’incarnazione della compassione di tutti i Buddha. Ed il Tibet è la terra il cui popolo deve essere addestrato. Fin dai tempi dei grandi re del Dharma, i tibetani hanno goduto di un legame speciale con quello che conoscono come Chenrezig”.
Sua Santità ha ripetuto la storia del Kyirong Jowo, la statua di Wati Sangpo che ha fatto installare nel Tempio per tutta la durata della raccolta di Mani mantra. In Tibet c’era una celebre statua di Avalokiteshvara nel Potala, un’altra nel Jokhang, mentre una terza era il Wati Sangpo. Quando il Quinto Dalai Lama intraprese un ritiro di Avalokiteshvara, riunì i tre e sperimentò visioni di divinità che emergevano dal cuore del Wati Sangpo. I monaci di Dzongkar Chödé affermano che si possono vedere diverse espressioni sul suo volto e Sua Santità dice di aver notato che sembra sorridere quando fa preghiere legate alla bodhicitta.
Qualcosa ha spinto Sua Santità a menzionare una filastrocca ripetetitiva quando ai bambini cadono i denti da latte. “Possa non avere i denti come un asino, possa avere i denti come una pecora.” Ha rivelato di non aver perso nessuno dei suoi denti, ma di non avere i denti del giudizio. “Tuttavia, ho saggezza”, ha osservato, “sono un Bhikshu, un monaco pienamente ordinato nella tradizione buddista. Ho ricevuto l’ordinazione da Kyabjé Ling Rinpoché https://www.sangye.it/altro/?p=3159 nel Jokhang di Lhasa.
“Ho studiato anche i testi classici. Quando ero giovane, impara i a memoria “l’ O rnamento per la chiara realizzazione” e “l’ I ngresso nella V ia di M ezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3259 . Più tardi, ho scoperto quanto siano preziosi la “Saggezza fondamentale della via di mezzo” di Nagarjuna e “Entrare nella via di mezzo” di Chandrakirti”.
Ha riferito di riflette re ogni giorno su lle strofe 34, 35 e 36 del sesto capitolo di “Entrare nella via di mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3259 e di p ensa re anche profondamente ai versi di “Entrare nella via di un Bodhisattva” https://www.sangye.it/altro/?cat=15 di Shantideva.
Tutti coloro che soffrono nel mondo lo fanno per il desiderio della propria felicità.
Tutti coloro che sono felici nel mondo lo sono a causa del loro desiderio per la felicità altrui. 8/129
Perché dire di più?
Osserva questa distinzione: tra lo stolto che brama il proprio vantaggio e d il saggio che agisce per il vantaggio degli altri. 8/130 https://www.sangye.it/altro/?p=2418
Procedendo così di felicità in felicità, quale persona pensante si dispererebbe, dopo essere salita sulla carrozza, la mente del ri svegli o , che elimina ogni stanchezza e fatica? 7/30 https://www.sangye.it/altro/?p=2412 Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment. 2nd Day
A view of inside the Main Tibetan Temple during the Avalokiteshvara Empowerment on the second day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings for Tibetan Youth in Dharamsala, HP, India on June 2, 2022. Photo by Tenzin Choejor
June 2, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Today, I’m going to give the actual empowerment of Avalokiteshvara,” His Holiness the Dalai Lama announced when he had taken his seat on the throne. “Avalokiteshvara is regarded as the embodiment of the compassion of all the Buddhas. And Tibet is the land whose people he is to train. Since the time of the great Dharma Kings, Tibetans have enjoyed a special connection to the one they know as Chenrezig.”
His Holiness repeated the story of the Kyirong Jowo, the Wati Sangpo statue that he has had installed in the Temple for the duration of the collection of Mani mantras. In Tibet there was a celebrated statue of Avalokiteshvara in the Potala, another in the Jokhang, while a third was the Wati Sangpo. When the Fifth Dalai Lama undertook an Avalokiteshvara retreat he brought the three together and experienced visions of deities emerging from the heart of the Wati Sangpo. The monks of Dzongkar Chödé say that different expressions can be seen on its face and His Holiness says he’s noticed that it seems to smile when he’s making prayers related to bodhichitta.
Something prompted His Holiness to mention a rhyme that is repeated when children’s milk teeth fall out. “May I not have teeth like a donkey, may I have teeth like a sheep.” He revealed that he has lost none of his own teeth, but that he had no wisdom-teeth. “However, I have wisdom,” he remarked, “I’m a Bhikshu, a monk fully-ordained in the Buddhist tradition. I received my ordination from Kyabjé Ling Rinpoché in the Jokhang in Lhasa. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Lode al Sorgere Dipendente e Iniziazione di Avalokiteshvara Thekchen Chöling
Sua Santità il Dalai Lama parla della statua di Kyirong Jowa nella teca di vetro alle sue spalle durante il primo giorno del suo Insegnamento per i giovani tibetani a Dharamsala, HP, India, il 1° giugno 2022. Foto di Tenzin Choejor
1 giugno 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, il secondo giorno del Saga Dawa, il mese più sacro dell’anno buddista tibetano, Sua Santità il Dalai Lama ha coperto a piedi il percorso dalla soglia della sua residenza fino allo Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano, chiaramente apprezzando l’opportunità di entrare in contatto diretto col pubblico, di giovani e meno giovani, di cui circa 9500 affollavano il tempio ed il cortile. Mentre Sua Santità lanciava il suo sguardo sorridente sui volti della folla, immancabilmente le persone gli rispondevano sorridendo.
“Manteniamo una tradizione di conferire insegnamenti a giugno a studenti e bambini tibetani”, ha dichiarato Sua Santità dal trono, “e come parte di questo conferirò un’iniziazione ad Avalokitesvara. Faremo oggi i preliminari e domani l’effettiva iniziazione.
“Khyongla Ratö Rinpoché, un mio ottimo amico è recentemente scomparso. Il monastero di Ratö mi ha offerto un mandala e mi ha chiesto di comporre una preghiera per il rapido ritorno di Rinpoché. Oggi il Monastero ha offerto il tè ed il pane che vengono distribuiti qui, nonché offerte in denaro al Sangha”.
Indicando una statua dietro di lui, Sua Santità ha spiegato: “Qui abbiamo la statua conosciuta come Wati Sangpo o Kyirong Jowo. Durante il periodo del Quinto Dalai Lama questa statua ed un’altra simile, i fratelli Avalokiteshvara, furono riunite nel Potala ed il mio predecessore meditava in loro presenza. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: In Praise of Dependent Arising & Avalokiteshvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama speaking on the first day of his Teachings for Tibetan Youth at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on June 1, 2022. Photo by Tenzin Choejor
June 1, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, the second day of Saga Dawa, the most sacred month in the Tibetan Buddhist Year, His Holiness the Dalai Lama walked steadily from the gate to his residence to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple. He clearly enjoyed the opportunity to make direct contact with members of the public, young and old, approximately 9500 of whom packed the temple and yard. As His Holiness cast his smiling gaze over the faces of the crowd, they invariably smiled in return.
“We have a tradition of teaching Tibetan students and school-children in June,” His Holiness declared from the throne, “and as part of that I’m going to give an Avalokiteshvara empowerment. We’ll do the preliminaries today and the actual empowerment tomorrow.
“Khyongla Ratö Rinpoché, a very good friend of mine recently passed away. Ratö Monastery offered a mandala to me and requested that I compose a prayer for Rinpoché’s swift return. Today, the Monastery have provided the tea and bread being distributed here, as well as pecuniary offerings to the Sangha.”
Indicating a statue behind him, His Holiness explained, “Here we have the statue known as Wati Sangpo or Kyirong Jowo. During the time of the Fifth Dalai Lama this statue and another one similar to it, the Avalokiteshvara brothers, were brought together in the Potala and my predecessor meditated in their presence.
“Monks of Dzongkha Chödé Monastery and members of Chushi Gangdruk were involved in bringing this Kyirong Jowo out of Tibet to Nepal. Eventually it was brought here to Dharamsala and placed in my safe-keeping. I remember that when first saw it, I was filled with happiness. When Dzongkha Chödé Monastery was re-established in South India a question arose about where the statue should stay. I performed a divination that indicated that it would be favourable if it stayed with me. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Presenta il Monlam Grand Tibetan Dictionary
Sua Santità il Dalai Lama presenta il Monlam Grand Tibetan Dictionary al Tempio Tibetano Principale a Dharamsala, India, il 27 maggio 2022. Foto di Tenzin Choejor
27 maggio 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha partecipato ad un incontro nel giardino dello Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, adiacente alla sua residenza, di presentazione del Monlam Grand Tibetan Dictionary. Tra gli ospiti c’erano Sakya Gongma Rinpoché, il 42° e 43° Sakya Trizins, il capo della tradizione Bön, membri dell’amministrazione centrale tibetana, amici e sostenitori.
Sua Santità ha camminato dalla soglia della sua residenza attraverso il cortile del tempio, prendendosi del tempo per interagire col pubblico lungo il percorso, stringendo la mano ad alcuni, scambiando qualche parola con altri, benedicendo rosari ed altri oggetti che gli venivano offerti. Dopo mesi di restrizioni per il Covid, sembrava provare piacere a stabilire un contatto fisico con le persone.
Rivolgendosi alla folla, Sua Santità ha esordito: “Noi tibetani abbiamo una ricca tradizione religiosa e culturale. Mentre eravamo in Tibet, non eravamo consapevoli di come fosse paragonabile ad altre tradizioni, ma, una volta in esilio ci siamo resi conto di quanto il nostro patrimonio culturale e spirituale sia prezioso.
È una tradizione concreta al centro della quale ci sono metodi per affrontare le emozioni negative e coltivare la pace della mente. Nella mia pratica quotidiana mi concentro sulla mente di risveglio di bodhicitta e coltivo una comprensione della vacuità, che insieme mi portano una profonda pace interiore.
“I praticanti di altre tradizioni religiose si concentrano sulla preghiera, ma noi cerchiamo di trasformare i nostri atteggiamenti mentali. Come spiega la “Guida allo stile di vita del Bodhisattva” di Shantideva https://www.sangye.it/altro/?cat=15 , quando si tratta di coltivare la pazienz a il nostro nemico è il nostro miglior maestro . Se ci riflettiamo attentamente, non ci sono condizioni avverse che non possano essere trasformate in circostanze favorevoli. Comprendere il funzionamento della mente e delle emozioni è al centro della tradizione di Nalanda https://www.sangye.it/altro/?p=9200 . “La gente parla di pace nel mondo, ma, se hai rabbia e odio nel cuore, parlare di pace è semplicemente ipocrita. Quello di cui abbiamo invece bisogno è coltivare le antiche tradizioni indiane di non nuocere (ahimsa) sulla base della compassione per gli altri (karuna). Read the rest of this entry »
Launch of Monlam Grand Tibetan Dictionary
His Holiness the Dalai Lama speaking at the launch of the Monlam Grand Tibetan Dictionary at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on May 27, 2022. Photo by Tenzin Choejor
May 27, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama attended a gathering in the garden of the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, adjacent to his residence to launch the Monlam Grand Tibetan Dictionary. Guests included Sakya Gongma Rinpoché, the 42nd and 43rd Sakya Trizins, the Head of the Bön Tradition, members of the Central Tibetan Administration, friends and supporters.
His Holiness walked from the gate to his residence through the temple yard, taking time to engage with members of the public on the way. He shook hands with some, exchanged a few words with others, and blessed rosaries and other items that were offered to him. He seemed to take pleasure in making physical contact with people after months of Covid related restrictions.
Addressing the crowd, His Holiness told them:
“We Tibetans have a rich religious and cultural tradition. While we were in Tibet, we were not aware of how it compared with other traditions, but once we came into exile we became aware of how precious our heritage is. It’s a practical tradition at the core of which are methods for tackling negative emotions and cultivating peace of mind. In my own daily practice I focus on the awakening mind of bodhichitta and cultivating an understanding of emptiness, which together bring me deep inner peace. Read the rest of this entry »
Offerta di lunga vita a Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla radunata nel cortile del Tempio Principale Tibetano mentre torna alla sua residenza al termine dell’Offerta di Lunga Vita. Foto di Tenzin Choejor
25 maggio 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina dai membri della tradizione Sakya del buddismo tibetano è stata presentata a Sua Santità il Dalai Lama un’offerta di lunga vita presso lo Tsuglagkhang, il tempio principale tibetano di Dharamsala. Guidavano le cerimonie i rettor i di entrambi i palazzi, il Dolma Phodrang e Phuntsok Phodrang, guidati da Sakya Dagtri Rinpoché,.
Sakya Dagtri Rinpoché ha salutato Sua Santità mentre scendeva dalla sua auto vettura , appena oltre il cancello della sua residenza, per incedere senza sosta attraverso il cancello ed entrar e nel giardino, dove sono stati accolti da un gruppo di tamburini danzanti. Passeggiando per il giardino, Sua Santità ha sorriso e salutato i membri del pubblico, fermandosi di tanto in tanto per salutare i bambini, guida nd o il trasportatore installato di recente fino alla veranda del tempio e continua nd o a d interagire col pubblico mentre si dirigeva verso la porta del tempio.
Una volta che Sua Santità si è installato sul trono, i Sakya Lama hanno offerto sciarpe d i benvenuto e d è iniziata la cerimonia. Sono stati distribuiti tè e riso dolce mentre i presenti recitava no il mantra di Tara Bianca.
Al termine della preghiera di lunga vita sono state presentate a Sua Santità le statue delle divinità della longevità: Tara Bianca, Amitayus e Ushnishavijaya. Sakya Dagtri Rinpoché gli offrì quindi una ciotola piena di pillole di lunga vita . Sua Santità ne prese un a per sé e ne restituì un ‘ altr a a Sakya Dagtri Rinpoché, il che si è ripetuto quando gli è stato offer to un a pozione di nettare di lunga vita. Read the rest of this entry »
Long Life Offering to His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama addressing the gathering at the Main Tibetan Temple during the Long Life Offering presented by members of the Sakya Tradition of Tibetan Buddhism in Dharamsala, HP, India on May 25, 2022. Photo by Tenzin Choejor
May 25, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning a Long Life Offering was presented to His Holiness the Dalai Lama by members of the Sakya Tradition of Tibetan Buddhism at the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple in Dharamsala. Hierarchs of both palaces, the Dolma Phodrang and Phuntsok Phodrang, headed by Sakya Dagtri Rinpoché, led the ceremonies.
Sakya Dagtri Rinpoché greeted His Holiness as he stepped out of his car just inside the gate to his residence. The two of them walked steadily through the gate and into the garden, where they were welcomed by a group of dancing drummers. Walking through the garden, His Holiness smiled and waved to members of the public, stopping occasionally to greet young children. He rode the recently installed lift up to the temple veranda and continued to engage with the public on his way round to the temple door.
Once His Holiness was seated on the throne, the Sakya Lamas offered scarves in welcome and the ceremony began. Tea and sweet rice were distributed while the congregation recited the mantra of White Tara.
After the text of the long life prayer had been recited, statues of the deities of longevity, White Tara, Amitayus and Ushnishavijaya, were presented to His Holiness. Sakya Dagtri Rinpoché then offered him a bowl full of long life pills. His Holiness took one for himself and gave another back to Sakya Dagtri Rinpoché, a process he repeated when he was given a spoonful of long life nectar. Read the rest of this entry »
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il Vesak
Sua Santità il Dalai Lama: Così possiamo sviluppare in noi la vera pace mentale, che, a sua volta, creerà un’atmosfera serena intorno a noi.
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il Vesak, la celebrazione buddhista della nascita, dell’illuminazione e della morte del Buddha il 16 maggio 2022.
Sua Santità il Dalai Lama
Amici spirituali, innanzitutto vi saluto tutti con l’augurio che possiate stare bene in salute e nello spirito.
Tashi Delek! Oggi celebriamo il Vesak, che commemora il raggiungimento dell’illuminazione da parte del Buddha dopo aver affrontato sei anni di astinenza.
Sulla base della propria esperienza, il Buddha consigliò: “O monaci e studiosi, come l’oro viene testato riscaldandolo, tagliandolo e strofinandolo, così anche voi dovreste esaminare a fondo il mio insegnamento e solo allora accettarlo, non solo per rispetto nei miei confronti”.
Questo punto di vista rivela una qualità speciale del Buddha.
Rispetto tutte le tradizioni religiose. Sono tutte di grande valore perché tutte insegnano la compassione. Tuttavia, solo il Buddha ci chiede di esaminare i suoi insegnamenti come un orafo verifica la purezza dell’oro. Solo il Buddha ci raccomanda di farlo.
Un’altra delle sue istruzioni principali era questa: Read the rest of this entry »
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il Vesak
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il Vesak, la celebrazione buddhista della nascita, dell’illuminazione e della morte del Buddha il 16 maggio 2022.
Sua Santità il Dalai Lama
Amici spirituali, innanzitutto vi saluto tutti con l’augurio che possiate stare bene in salute e nello spirito. Tashi Delek! Oggi celebriamo il Vesak, che commemora il raggiungimento dell’illuminazione da parte del Buddha dopo aver affrontato sei anni di astinenza.
Sulla base della propria esperienza, il Buddha consigliò: “O monaci e studiosi, come l’oro viene testato riscaldandolo, tagliandolo e strofinandolo, così anche voi dovreste esaminare a fondo il mio insegnamento e solo allora accettarlo, non solo per rispetto nei miei confronti”.
Questo punto di vista rivela una qualità speciale del Buddha: il rispetto per tutte le tradizioni religiose. Sono tutte di grande valore perché tutte insegnano la compassione. Tuttavia, solo il Buddha ci chiede di esaminare i suoi insegnamenti come un orafo verifica la purezza dell’oro. Solo il Buddha ci raccomanda di farlo.
Un’altra delle sue istruzioni principali era questa: I saggi non lavano le azioni negative con l’acqua, né eliminano le sofferenze degli esseri senzienti con le loro mani, né trasferiscono le loro realizzazioni agli altri. È insegnando la verità della talità che liberano gli esseri”.
Così, il Bhagawan Buddha, l’Illuminato, che è per natura compassionevole, dice che non può semplicemente trasferire la propria esperienza e realizzazione spirituale ai suoi discepoli per amore e compassione verso gli esseri senzienti. I discepoli devono sviluppare le proprie esperienze spirituali riflettendo sulla verità della talità, così come il Buddha l’ha spiegata. Perciò, trovo che i suoi tre giri della Ruota del Dharma siano molto significativi.
Il primo giro della Ruota del Dharma insegna le Quattro Nobili Verità: la verità della sofferenza, la vera origine della sofferenza, la vera cessazione della sofferenza ed il vero sentiero che conduce a tale cessazione.
Questo serve come struttura di base dell’insegnamento del Buddha.
Se prestiamo maggiore attenzione alla vera cessazione della sofferenza, sorge la domanda: “Come la si ottiene?”. La risposta a questa domanda implica una spiegazione della natura ultima della mente. Impariamo che tutte le afflizioni mentali, come l’attaccamento, l’odio e l’ignoranza, sono radicate nella nostra concezione errata del modo in cui esistono il sé e le (altre) cose.
Per questo motivo, il Bhagawan ha impartito gli insegnamenti sulla Perfezione della Saggezza al Picco degli Avvoltoi.
Presentò la quadruplice vacuità descritta nel Sutra del Cuore: “La forma è vacuità; la vacuità è forma; la vacuità non è altro che forma; e anche la forma non è altro che vacuità”.
L’antidoto più potente al nostro afferrarsi al sé esistente in modo indipendente è la saggezza che realizza che tutto manca di un’identità assoluta. È grazie a questo che è possibile ottenere la vera cessazione, descritta nel primo giro della Ruota. Dobbiamo scoprire se esiste o meno una forza contraria alla nostra concezione errata di un sé assoluto e, se esiste, se possiamo familiarizzare pienamente con questa forza contraria o meno. Se ci riusciamo, allora possiamo eliminare la concezione errata di un sé assoluto. Quindi, è abbastanza scientifico. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s message for Vesak
His Holiness the Dalai Lama delivering a video message on the auspicious occasion of Vesak.
His Holiness the Dalai Lama’s message for Vesak, the Buddhist celebration of Buddha’s birth, enlightenment and death
Dharamshala: The Office of His Holiness the Dalai Lama (OHHDL) today released a video message from His Holiness the Dalai Lama on the auspicious occasion of Vesak, the Buddhist celebration of Buddha’s birth, enlightenment and death.
In the video message, His Holiness said:
My Spiritual Friends,
First of all, my greetings to you all with my wish that you be well in health and spirit. Today, we are celebrating Vesak which commemorates the Buddha’s attainment of enlightenment after six years of austerity. On the basis of his own experience, the Buddha advised: O monks and scholars, just as gold is tested by heating, cutting, and rubbing it, so likewise you should thoroughly examine my teaching. And only then accept it – not merely out of respect for me. This point of view reveals a special quality of the Buddha. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra i partecipanti a un Dialogo per il Nostro Futuro
Sua Santità il Dalai Lama: “Come esseri umani siamo fratelli e sorelle e dobbiamo vivere insieme. E se questo deve accadere, sarà molto più efficace se viviamo in libertà, non sotto stretto controllo, e coltiviamo una maggiore tolleranza delle opinioni altrui.”
23 aprile 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Oggi, Giornata della Terra 2022, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato i partecipanti ad un dialogo per il nostro futuro che è stato convocato da diverse organizzazioni qui a Dharamsala. Entrando nella stanza Sua Santità ha sorriso e ha augurato ai suoi ospiti “Buongiorno”.
Prima di tutto, l’innovatore della mitigazione del clima Sonam Wangchuk ha presentato a Sua Santità un blocco di ghiaccio, spiegando che era stato preso da un ghiacciaio sul passo Kardungla in Ladakh per evidenziare l’urgenza del cambiamento climatico sull’altopiano tibetano. È stato portato da una squadra di giovani in bicicletta, trasporto pubblico e veicoli elettrici per trasmettere un messaggio: ‘Vi prego, vivete semplicemente, così noi in montagna possiamo vivere semplicemente’.
Nella sua risposta Sua Santità ha detto al raduno: “Apprezzo molto che sempre più persone mostrino preoccupazione per l’ambiente. In definitiva l’acqua è la base della nostra vita. Nei prossimi anni abbiamo la responsabilità di prendere provvedimenti per preservare i grandi fiumi che sono la fonte d’acqua per tanti. Nel corso della mia vita ho visto una riduzione delle nevicate in Tibet e una conseguente riduzione del volume dei fiumi.
“In passato davamo l’acqua per scontata. Sentivamo di poterne fare un uso illimitato senza pensare molto alla sua provenienza. Ora dobbiamo essere più attenti a preservare le nostre fonti d’acqua. Credo che abbiamo la tecnologia per trasformare l’acqua salata, l’acqua di mare, in acqua dolce con cui potremmo rendere verdi i deserti in molti posti e coltivare più cibo.
“Ora abbiamo la responsabilità di assicurare che le generazioni future continuino a godere di acqua pulita. Questo è un modo di esprimere compassione per loro. Se non facciamo lo sforzo, c’è il rischio che il nostro mondo diventi un deserto. Se ciò accade questo bel pianeta blu potrebbe diventare solo un’arida roccia bianca senza acqua. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets the Participants in a Dialogue for Our Future
Climate mitigation innovator Sonam Wangchuk describing the block of ice taken from a glacier on the Kardungla pass in Ladakh to highlight the urgency of climate change to His Holiness the Dalai Lama during their meeting in Dharamsala, HP, India on April 22, 2022. Photo by Tenizn Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today, Earth Day 2022, His Holiness the Dalai Lama met with participants in a Dialogue for Our Future that has been convened by a number of organizations here in Dharamsala. As he entered the room His Holiness smiled and wished his guests “Good morning”.
First of all, climate mitigation innovator Sonam Wangchuk presented His Holiness with a block of ice, explaining that it had been taken from a glacier on the Kardungla pass in Ladakh to highlight the urgency of climate change on the Tibetan Plateau. It was brought by a team of young people on bicycles, public transport and electric vehicles to convey a message—‘Please live simply so we in the mountains can simply live.’
In his response His Holiness told the gathering, “I really appreciate that more and more people are showing concern for the environment. Ultimately water is the basis of our lives. Over the coming years we have a responsibility to take steps to preserve the great rivers that are the source of water for so many. Within my lifetime I’ve seen a reduction of snowfall in Tibet and a consequent reduction in the volume of the rivers.
“In the past, we took water for granted. We felt we could make unrestricted use of it without giving much thought to where it came from. Now, we need to be more careful about preserving our water sources. I believe that we have the technology to transform salt water, sea-water, into sweet water with which we could green the deserts in many places and grow more food. Read the rest of this entry »
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per la Giornata della Terra 2022
Sua Santità il Dalai Lama guarda lo scioglimento di un blocco di ghiaccio da un ghiacciaio del passo Khardungla in Ladakh presentato per evidenziare l’urgenza dell’azione climatica durante il suo incontro con i partecipanti al Dialogo per il nostro futuro a Dharamsala, HP, India il 22 aprile 2022.
Nella Giornata della Terra 2022, ricordiamo che tutti vogliono vivere una vita felice. Non solo gli esseri umani, ma anche gli animali, gli uccelli e gli insetti. Tutti noi dovremmo preoccuparci della nostra esistenza collettiva. Come esseri umani, i nostri meravigliosi cervelli ci offrono straordinarie opportunità di fare del bene, ma, se guardiamo a come è il mondo oggi, dovremmo essere in grado di fare di meglio. Abbiamo bisogno di un’educazione più olistica, un’ istru zione che incorpori i valori interiori, come una preoccupazione compassionevole per il benessere degli altri.
Il nostro mondo è fortemente interdipendente. Nuove sfide, come la crisi climatica che riguarda tutti noi, così come la nostra partecipazione all’economia globale, significano che dobbiamo tenere conto dell’intera umanità. Dobbiamo mettere al primo posto l’interesse globale.
Dobbiamo adottare misure urgenti per ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e d adottare fonti di energia rinnovabili come quelle che dipendono dal vento e dalla forza del sole. Dobbiamo prestare attenzione alla deforestazione e proteggere meglio l’ambiente. Dobbiamo piantare e prenderci cura di più alberi. Nella mia vita ho assistito al calo delle precipitazioni nev ose , prima in Tibet e poi a Dharamsala. In effetti, alcuni scienziati mi hanno detto che c’è il rischio che luoghi come il Tibet alla fine diventino deserti. Ecco perché mi impegno a parlare a favore della protezione del fragile ambiente del Tibet.
La nostra vita è basata sulla speranza, sul desiderio che le cose vadano bene. La speranza riguarda il futuro. Sebbene nulla del futuro possa essere garantito, rimaniamo fiduciosi, il che è molto meglio che essere pessimisti. Anche se il riscaldamento globale aumenta di intensità, molti giovani in particolare stanno lavorando insieme per trovare e condividere soluzioni. Sono la nostra speranza.
Al giorno d’oggi, quando affrontiamo seri problemi a causa della crisi climatica, dobbiamo aiutarci a vicenda stabilendo un calendario per il cambiamento. Come esseri umani, che vivono su questo unico pianeta, dobbiamo fare uno sforzo per vivere insieme felici. La minaccia del cambiamento climatico non è limitata dai confini nazionali, riguarda tutti noi. Dobbiamo lavorare per proteggere la natura ed il pianeta, che è la nostra unica casa.
Il Dalai Lama
22 aprile 2022
His Holiness the Dalai Lama’s Message for Earth Day 2022
His Holiness the Dalai Lama with Sonam Wangchuk, climate activist who organized the presentation of a block of ice from a glacier of Kardung La glacier in Ladakh to highlight the problem of melting glaciers
April 22, 2022. On Earth Day 2022, let us remember that everybody wants to live a happy life. Not only human beings, but animals, birds and insects too. All of us should be concerned about our collective existence. As human beings our marvellous brains provide us with remarkable opportunities to do good, but if we look at how the world is today, we should be able to do better. We need a more holistic education, an education that incorporates inner values, such as a compassionate concern for others’ well-being.
Our world is heavily interdependent. New challenges, like the climate crisis that affect us all, as well as our participation in the global economy, mean that we must take the whole of humanity into account. We have to put the global interest first.
We need to take urgent steps to reduce our reliance on fossil fuels and to adopt renewable sources of energy such as those that rely on the wind and the power of the sun. We must pay attention to deforestation and protect the environment better. We have to plant and care for more trees. In my own life I have witnessed the decline in snowfall, first in Tibet and later in Dharamsala. Indeed, some scientists have told me that there is a risk of places like Tibet eventually becoming deserts. That is why I am committed to speaking out for the protection of Tibet’s fragile environment.
Our life is based on hope, a desire for things to turn out well. Hope is concerned with the future. Although nothing about the future can be guaranteed, we remain hopeful, which is much better than being pessimistic. Even as global warming increases in intensity, many young people in particular are working together to find and share solutions. They are our hope. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra i partecipanti del 25° Sho-tön Opera Festival
Sua Santità il Dalai Lama: “Le emozioni distruttive come la rabbia e l’attaccamento sorgono perché tendiamo a vedere le cose come aventi un’esistenza autonoma dalla loro parte”.
7 aprile 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Mentre questa mattina i primi raggi del sole splendevano sulle montagne, Sua Santità il Dalai Lama ha fatto ingresso nel giardino del tempio dalla sua residenza. Più di 260 membri di otto compagnie d’opera, vale a dire il Tibetan Institute of Performing Arts, Tibetan Opera Associations di Paonta, Kalimpong, Kollegal, Nepal, Mussoorie Tibetan Homes Foundation, Bhandara e la compagnia Chaksampa degli Stati Uniti, oltre a rappresentanti del Mainpat, Mundgod, Odisha, Bylakuppe e Chauntra, oltre a più di 70 delegati dell’Associazione Umaylam (Approccio alla Via di Mezzo), che hanno recentemente tenuto la loro Quinta Riunione Generale, lo attendevano per salutarlo.
Sua Santità ha consacrato brevemente gli oggetti disposti per la benedizione e, immergendo il dito nel latte che gli era stato offerto come parte della tradizionale offerta di Chema Changpu, lo ha lanciato in aria. È stato formalmente accolto con canti da un gruppo di interpreti femminili del TIPA mentre si dirigeva per prendere posto sotto il tempio.
“Questa è per noi un’opportunità di celebrare la nostra cultura tradizionale”, ha esordito Sua Santità. “A Lhasa, il festival Sho-tön si teneva per quattro giorni. Mi divertivo davvero. Mi ha concesso del tempo libero dai miei studi e dalle recitazioni davanti ai miei tutor. Era una delle mie feste preferite perché la mia famiglia dimorava a Norbulingka e mia madre avrebbe partecipato al Festival di Sho-tön e sarebbe venuta a trovarmi. Erano giorni felici.
“Il primo giorno del festival, la troupe Gyalkhar Chösong avrebbe eseguito opere su una principessa cinese che sposava il re tibetano (Gyalsa e Belsa) e la storia del re del Dharma Sudhana (Norsang). Il secondo giorno, la troupe di Chung Riwoché avrebbe presentato una storia su due fratelli, Dhonyö e Dhondup, e un’altra sulla Dakini Nangsa Öbum. Il terzo giorno, la troupe Shangpai avrebbe messo in scena la storia della principessa cinese che sposa il re tibetano, così come la storia del re Drimé Kunden (re Visvantara). Infine, il quarto giorno, la compagnia Kyomo Lung avrebbe eseguito opere sulla Dakini Drowa Sangmo e Pema Öbar (Padma Prabhajvalya).
“Ci divertivamo davvero durante lo Sho-tön Festival, quindi ho pensato che sarebbe stato bello se oggi ciascuna delle troupe che partecipano qui potesse eseguire un’ode per ricordarci quei giorni allegri. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Participants in the 25th Sho-tön Opera Festival
His Holiness the Dalai Lama addressing the participants of the 25th Sho-tön Opera Festival and members of the Umaylam (Middle Way Approach) Association in the courtyard of the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on April 7, 2022. Photo by Tenzin Choejor
April 7, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As the early rays of the sun shone over the mountains this morning, His Holiness the Dalai Lama walked into the temple garden from the gate to his residence. More than 260 members of eight opera troupes – namely the Tibetan Institute of Performing Arts, Tibetan Opera Associations from Paonta, Kalimpong, Kollegal, Nepal, Mussoorie Tibetan Homes Foundation, Bhandara and the Chaksampa troupe from the USA – as well as representatives from the Mainpat, Mundgod, Odisha, Bylakuppe and Chauntra troupes, in addition to more than 70 delegates from the Umaylam (Middle Way Approach) Association who recently held their Fifth General Body Meeting waited to greet him.
His Holiness briefly consecrated objects set out for his blessing and, dipping his finger into the milk he was offered as part of the traditional Chema Changpu offering, flicked it into the air. He was formally welcomed by a group of female performers from TIPA who sang as he walked to his seat beneath the temple.
“This is an opportunity for us to celebrate our traditional culture,” His Holiness began. “In Lhasa, the Sho-tön festival was observed over four days. I used to really enjoy it. It gave me time off from my studies and recitations in front of my tutors. It was one of my favourite holidays because my family had a house at Norbulingka and my mother would attend the Sho-tön Festival and would come to see me. Those were happy days. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti dai Racconti Jataka
Sua Santità il Dalai Lama: “L’essenza dell’insegnamento del Buddha è disciplinare la mente.”
18 marzo 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, nel quindicesimo giorno del nuovo Anno della Tigre dell’Acqua, Sua Santità il Dalai Lama si è recato allo Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano, per celebrare il Giorno dei Miracoli che commemora un episodio della vita del Buddha. A causa dell’intervenuta pandemia di Covid-19, questa è stata la prima volta che è apparso in pubblico da quando ha lasciato Bodhgaya nel gennaio 2020. Ha camminato dal cancello della sua residenza attraverso il giardino del tempio sorridendo ampiamente e salutando la folla calorosa: giovani e meno giovani.
L’evento di oggi faceva parte del Grande Festival della Preghiera istituito da Jé Tzongkhapa al Jokhang a Lhasa nel 1409, la cui tradi zione continua ancora oggi. Ogni giorno del festival è diviso in quattro sessioni: una preghiera mattutina, una sessione di insegnamento, una preghiera di mezzogiorno e una preghiera del pomeriggio. Durante i giorni del festival, la sessione di insegnamento è stata dedicata alla lettura d ei Racconti del Jataka o G hi rland a delle Storie delle vite del Buddha (Jatakamala) https://www.sangye.it/altro/?cat=6 di Aryashura, una rivisitazione poetica del quarto secolo di trentaquattro delle più famose vite precedenti del Buddha. Il quindicesimo giorno del festival, un giorno di luna piena, Tzongkhapa eseg uì anche una grande cerimonia pubblica per la generazione di bodhicitta, l’aspirazione a raggiungere l’illuminazione a beneficio di tutti gli esseri. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Celebrating the Day of Miracles
His Holiness the Dalai Lama speaking to the crowd gathered at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India to celebrate the Day of Miracles on March 18, 2022. Photo by Ven Tenzin Jamphel
March 18, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, on the fifteenth day of the new Water-Tiger Year, His Holiness the Dalai Lama came to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, to celebrate the Day of Miracles that commemorates an episode in the life of the Buddha. Because of the intervening Covid-19 pandemic this was the first time he has appeared in public since leaving Bodhgaya in January 2020. He walked from the gate of his residence through the temple garden smiling broadly and waving to the excited crowd, young and old.
Today’s event was part of the Great Prayer Festival established by Jé Tsongkhapa at the Jokhang in Lhasa in 1409, the observation of which continues to the present. Each day of the festival was divided into four sessions: an early morning prayer, a teaching session, a noon prayer, and an afternoon prayer. Throughout the days of the festival, the teaching session was dedicated to reading from Aryashura’s Garland of Birth Stories (Jatakamala), a fourth-century poetic retelling of thirty-four of the most famous of the Buddha’s former lives. On the fifteenth day of the festival, a full-moon day, Tsongkhapa also performed a large public ceremony for the generation of bodhichitta, the aspiration to attain enlightenment for the benefit of all beings. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Speranza di dialogo per ripristinare la pace in Ucraina
Sono stato profondamente rattristato dal conflitto in Ucraina.
Il nostro mondo è diventato così interdipendente che un conflitto violento tra due paesi ha inevitabilmente un impatto sul resto del mondo. La guerra è superata – la non-violenza è l’unica via. Dobbiamo sviluppare un senso di unità dell’umanità considerando gli altri esseri umani come fratelli e sorelle. Questo è il modo in cui costruiremo un mondo più pacifico.
I problemi e i disaccordi si risolvono meglio attraverso il dialogo. La pace autentica nasce dalla comprensione reciproca e dal rispetto per il benessere dell’altro.
Non dobbiamo perdere la speranza. Il 20° secolo è stato un secolo di guerra e di spargimento di sangue. Il 21° secolo deve essere un secolo di dialogo.
Prego che la pace sia ripristinata rapidamente in Ucraina.
Il Dalai Lama
28 Febbraio 2022
His Holiness the Dalai Lama: Concerning the Joint Statement of the Five Nuclear-weapon States
His Holiness the Dalai Lama: History provides ample evidence that violence never leads to lasting peace.
January 6, 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Following the recent joint pledge signed by the five recognised nuclear-weapon states affirming that a nuclear war cannot be won and must never be fought, His Holiness the Dalai Lama has issued a statement warmly commending their action.
“As an avowed campaigner for demilitarization throughout the world and the elimination of all nuclear weapons,” His Holiness wrote, “I firmly believe this to be a positive initiative.
“Despite many great developments that also took place, the 20th century was an era of violence that included the horrific use of nuclear weapons. It was a time during which some 200 million people are said to have been killed. This joint statement reflects the reality that we live in an increasingly interdependent world, and represents an opportunity to make this 21st century an era of peace and cooperation.
“It is essential that all of us, including the UN and its member nations, make concerted efforts to end the threat of nuclear weapons and dedicate ourselves towards total nuclear disarmament.”
His Holiness declared that he firmly believes in the oneness of humanity and considers the well-being and security of all human beings to be of supreme importance. As such, he stated that he is convinced that when there are issues between countries, they should be resolved through dialogue in a spirit of accommodation, understanding and diplomacy. He ended with the observation that history provides ample evidence that violence never leads to lasting peace.
https://www.dalailama.com/news/2022/concerning-the-joint-statement-of-the-five-nuclear-weapon-states
His Holiness the Dalai Lama’s Routine Day
His Holiness the XIV Dalai Lama as all the others Dalai Lamas is believed by Tibetan Buddhists to be manifestation of Avalokiteshvara or Chenrezig, the Bodhisattva of Compassion and the patron saint of Tibet.
His Holiness the Dalai Lama’s Routine Day
When asked by people how His Holiness the Dalai Lama sees himself, he replies that he is a simple Buddhist monk.
His Holiness is often out of Dharamsala on travels both within India and abroad. During these travels, His Holiness’s daily routine varies depending on his engagement schedule. However, His Holiness is an early riser and tries as far as possible to retire early in the evening.
When His Holiness is at home in Dharamsala, he wakes up at 3 am. After his morning shower, His Holiness begins the day with prayers, meditations and prostrations until 5 am. From 5 am His Holiness takes a short morning walk around the residential premises. If it is raining outside, His Holiness has a treadmill to use for his walk. Breakfast is served at 5.30 am. For breakfast, His Holiness typically has hot porridge, tsampa (barley powder), bread with preserves, and tea. Regularly during breakfast, His Holiness tunes his radio to the BBC World News in English. From 6 am to 9 am His Holiness continues his morning meditation and prayers.
From around 9 am he usually spends time studying various Buddhist texts and commentaries written by great Buddhist masters.
Lunch is served from 11.30 am. His Holiness’s kitchen in Dharamsala is vegetarian. However, during visits outside of Dharamsala, His Holiness is not necessarily vegetarian. Following strict vinaya rules, His Holiness does not have dinner. Should there be a need to discuss some work with his staff or hold some audiences and interviews, His Holiness will visit his office from 12.30 pm until around 3.30 pm. Typically, during an afternoon at the office one interview is scheduled along with several audiences, both Tibetan and non-Tibetan. Upon his return to his residence, His Holiness has his evening tea at around 5 pm. This is followed by his evening prayers and meditation. His Holiness retires in the evening by around 7 pm.
https://www.dalailama.com/the-dalai-lama/biography-and-daily-life/a-routine-day
Sua Santità il Dalai Lama: “Le preghiere non bastano. Perchè dobbiamo combattere il Coronavirus con compassione”
Sua Santità il Dalai Lama: Questa pandemia serva da avvertimento affinché solo unendoci in una risposta coordinata e globale saremo in grado d’affrontare con successo la grandezza senza precedenti delle sfide che affrontiamo.
Sua Santità il Dalai Lama. A volte gli amici mi chiedono di favorire la soluzione di alcuni problemi del mondo usando de i “poteri magici”. Rispondo sempre loro che il Dalai Lama non ha poteri magici. Se lo facessi, non sentirei il dolore che ho alle gambe o il mal di gola. Siamo tutti uguali in quanto esseri umani, e sperimentiamo le stesse paure, le stesse speranze, le stesse incertezze.
Dal punto di vista buddista, ogni essere senziente conosce la sofferenza e le verità sulla malattia, la vecchiaia e la morte. Ma, come esseri umani, abbiamo la capacità di usare le nostre menti per vincere la rabbia, il panico e l’avidità. Negli ultimi anni ho posto l’accento sul “disarmo emotivo”: cercare di vedere le cose in modo realistico e chiaro, senza la confusione della paura o della rabbia. Se un problema ha una soluzione, dobbiamo lavorare per trovarla; se non esiste , non dobbiamo perdere tempo a pensarci.
Noi buddisti crediamo che il mondo intero sia interdipendente. Ecco perché parlo spesso di responsabilità universale. Lo scoppio di quest a terribile pandemia di C oronavirus ha dimostrato che ciò che accade a d una persona può presto influenzare ogni altro essere. Ma ci ricorda anche che un atto compassionevole o costruttivo, che si tratti di lavorare negli ospedali o semplicemente osservando il distanziamento sociale, ha il potenziale per aiutare molti. Read the rest of this entry »
‘Prayer Is Not Enough.’ The Dalai Lama on Why We Need to Fight Coronavirus With Compassion
His Holiness the Dalai Lama: “This pandemic serves as a warning that only by coming together with a coordinated, global response will we meet the unprecedented magnitude of the challenges we face.”
July 23, 2020. Sometimes friends ask me to help with some problems in the world, using some “magical powers.” I always tell them that the Dalai Lama has no magical powers. If I did, I would not feel pain in my legs or a sore throat. We are all the same as human beings, and we experience the same fears, the same hopes, the same uncertainties.
From the Buddhist perspective, every sentient being is acquainted with suffering and the truths of sickness, old age and death. But as human beings, we have the capacity to use our minds to conquer anger and panic and greed. In recent years I have been stressing “emotional disarmament”: to try to see things realistically and clearly, without the confusion of fear or rage. If a problem has a solution, we must work to find it; if it does not, we need not waste time thinking about it.
We Buddhists believe that the entire world is interdependent. That is why I often speak about universal responsibility. The outbreak of this terrible coronavirus has shown that what happens to one person can soon affect every other being. But it also reminds us that a compassionate or constructive act—whether working in hospitals or just observing social distancing—has the potential to help many.
Ever since news emerged about the coronavirus in Wuhan, I have been praying for my brothers and sisters in China and everywhere else. Now we can see that nobody is immune to this virus. We are all worried about loved ones and the future, of both the global economy and our own individual homes. But prayer is not enough. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama commemora Lama Tzong Khapa
Sua Santità il Dalai Lama: “Quello che dobbiamo imparare è mettere in pratica gli insegnamenti. Man mano che formiamo la nostra mente a ciò che dev’essere praticato, familiarizzandoci più e più volte con esso, ciò avrà effetto. La trasformazione avverrà”.
29 dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, entrando nella sala delle udienze della sua residenza da dove può indirizzarsi a d un’udienza virtuale, Sua Santità il Dalai Lama ha salutato coloro che aspettavano di ascoltar e il suo insegnamento . Due Maestri del Canto seduti nella Cappella di Meditazione del Centro Scientifico di Loseling presso il Monastero di Drepung a Mundgod, nel sud dell’India, hanno iniziato a recitare preghiere, seguit i da una vivace recita del “Sutra del Cuore” con Sua Santità.
Successivamente, il Ganden Tri Rinpoché poteva essere visto nella sua residenza nel monastero di Sera Jé a Bylakuppe, nel sud dell’India, indossare il suo cappello da pandit e d offrire a Sua Santità un mandala dell’universo e rappresentazioni del corpo, della parola e della mente d’illuminazione. L’insegnamento di oggi per commemorare la scomparsa di Jé Tzongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=942 è stato richiesto dalla Fondazione Internazionale Geluk. Le recitazioni preparatorie si sono concluse con l a strofa delle “Centinaia di divinità di Tushita”:
Nel cielo davanti a me, su di un trono sorretto da leoni, con fiori di loto ed un disco lunare,
Siede il santo guru con il suo bel viso sorridente.
Campo supremo di meriti per la mia mente di fede,
Per favore, resta cento eoni per diffondere gli insegnamenti.
Sua Santità ha poi guidato l’assemblea virtuale nel ripetere la strofa di pre sa di rifugio nei Tre Gioielli https://www.sangye.it/altro/?p=5798 e generare la mente de l risveglio https://www.sangye.it/altro/?p=9995 consigliando di rettifica re la motivazione, in quanto, sebbene oggi Ganden Nga-chö commemori formalmente la scomparsa di Jé Rinpoché, è questa anche un’opportunità per celebrare i suo i studi e la sua pratica. A questo si allude nel la strofa della gioia nelle “Centinaia di divinità di Tushita”: Read the rest of this entry »
Commemorating Jé Tsongkhapa
Ganden Tri Rinpoché at his residence in Sera Jé Monastery in Bylakuppe, South India, offering a mandala of the universe and representations of the body, speech and mind of enlightenment to His Holiness the Dalai Lama at the start of teachings on December 29, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 29, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, on entering the audience hall at his residence from where he can address a virtual audience, His Holiness the Dalai Lama saluted those waiting to listen to him. Two Chant Masters sitting in the Loseling Science Centre’s Meditation Chapel at Drepung Monastery in Mundgod in South India began chanting prayers which were followed by a brisk recitation of the ‘Heart Sutra’. His Holiness chanted along with them.
Next, the Ganden Tri Rinpoché could be seen at his residence in Sera Jé Monastery in Bylakuppe, South India, donning his pandit’s hat and offering a mandala of the universe and representations of the body, speech and mind of enlightenment to His Holiness. Today’s teaching commemorating Jé Tsongkhapa’s passing away was requested by the Geluk International Foundation. The preparatory recitations were concluded with the verse from the ‘Hundreds of Deities of Tushita’:
In the sky before me, on a lion throne with lotus and moon seat,
Sits the holy guru with his beautiful smiling face.
Supreme field of merit for my mind of faith,
Please stay one hundred eons to spread the teachings.
His Holiness then led the virtual assembly in repeating the verse for taking refuge in the Three Jewels and generating the awakening mind, advising them to correct their motivation. He noted that although today, Ganden Nga-chö, formally commemorates Jé Rinpoché’s passing away, it is also an opportunity to celebrate his study and practice. This is alluded to in the verse of rejoicing in the ‘Hundreds of Deities of Tushita’: Read the rest of this entry »
Condoglianze per la scomparsa dell’arcivescovo Desmond Tutu
I Premi Nobel per la Pace Sua Santità il Dalai Lama e l’arcivescovo Desmond Tutu il 18/04/2016 con oltre 270 leader delle principali religioni del mondo, tra cui il buddismo, il cristianesimo, l’islam ed ebraismo, esprimono il proprio sostegno ad una forte azione per il clima firmando una Dichiarazione Interreligiosa Congiunta.
26 dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Immediatamente dopo essere stato informato che il suo “emerito fratello spirituale maggiore e buon amico” l’arcivescovo Desmond Tutu era deceduto, Sua Santità il Dalai Lama ha scritto una lettera alla figlia dell’arcivescovo, Rev. Desmond Tutu.
“La prego di accettare le mie sentite condoglianze”, ha scritto, “e di trasmettere le stesse a sua madre e agli altri membri della sua famiglia. Prego per lui.
“Come lei sa, nel corso degli anni, suo padre ed io abbiamo goduto di un’amicizia duratura. Ricordo le molte occasioni in cui abbiamo trascorso del tempo insieme, compresa la settimana qui a Dharamsala nel 2015, quando abbiamo potuto condividere i nostri pensieri su come incrementare la pace e la gioia nel mondo. L’amicizia ed il legame spirituale tra di noi era qualcosa che avevamo a cuore.
“L’arcivescovo Desmond Tutu era interamente dedicato a servire i suoi fratelli e le sue sorelle per il maggior bene comune. Era la compassione in persona ed un convinto sostenitore dei diritti umani. Il suo lavoro per la Commissione per la Verità e la Riconciliazione è stato un’ispirazione per altri in tutto il mondo.
“Con la sua scomparsa, abbiamo perso un grande uomo, che ha vissuto una vita veramente significativa. Si è dedicato al servizio degli altri, specialmente dei meno fortunati. Sono convinto che il miglior tributo che possiamo rendergli e mantenere vivo il suo spirito è fare come lui e cercare costantemente di vedere come anche noi possiamo essere di aiuto agli altri”.
Traduzione da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=15028
Condolences in Response to the Death of Archbishop Desmond Tutu
His Holiness the Dalai Lama and Archbishop Desmond Tutu during the Seeds of Compassion Interfaith Dialogue held in Seattle, Washington, USA on April 15, 2008. Photo by Tomas/Seeds of Compassion
December 26, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Immediately on being informed that his “respected elder spiritual brother and good friend” Archbishop Desmond Tutu had passed away, His Holiness the Dalai Lama composed a letter to the Archbishop’s daughter, Rev. Mpho Tutu.
“Please accept my heartfelt condolences,” he wrote, “and convey the same to your mother and other members of your family. I pray for him.
“As you know, over the years, your father and I enjoyed an enduring friendship. I remember the many occasions we spent time together, including the week here at Dharamsala in 2015 when we were able to share our thoughts on how to increase peace and joy in the world. The friendship and the spiritual bond between us was something we cherished.
“Archbishop Desmond Tutu was entirely dedicated to serving his brothers and sisters for the greater common good. He was a true humanitarian and a committed advocate of human rights. His work for the Truth and Reconciliation Commission was an inspiration for others around the world.
“With his passing away, we have lost a great man, who lived a truly meaningful life. He was devoted to the service of others, especially those who are least fortunate. I am convinced the best tribute we can pay him and keep his spirit alive is to do as he did and constantly look to see how we too can be of help to others.” https://www.dalailama.com/news/2021/condolences-in-response-to-the-death-of-archbishop-desmond-tutu
Sua Santità il Dalai Lama: Affrontare le sfide con compassione e saggezza
Sua Santità il Dalai Lama: “La crisi climatica e le sue gravi conseguenze ci dicono che dobbiamo imparare a lavorare insieme, perché dobbiamo anche vivere insieme. Dobbiamo proteggere la Terra e preservare la vita degli esseri umani e delle altre creature.”
23 dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina il Prof Dheeraj Sharma, Direttore dell’Indian Institute of Management IIM Rohtak, ha por to a Sua Santità il Dalai Lama un caloroso benvenuto in un incontro organizzat o d a l l ‘ Istitu to sul tema “Affrontare le sfide con compassione e s a ggezza ‘ e h a espresso la speranza che Sua Santità possa esprimere le sue considerazioni sul mondo d ‘ oggi, in cui alcuni sono soggetti a dispute e conflitti, mentre altri vivono in un significativo comfort. È un mondo in cui alcune persone non riescono a vedere gli altri in termini di compassione, preoccupati come sono dei propri diritti.
“Sono estremamente felice di avere questa opportunità di parlare con gli amici indiani”, ha risposto Sua Santità. “La Cina e l’India sono le nazioni più popolose del mondo, ma è l’India che ha preservato le sue tradizioni millenarie di non nuocere o “ahimsa” e compassione o “karuna”. Inoltre, in questo Paese convivono tutte le tradizioni religiose del mondo. Persiste qui una lunga tradizione di tolleranza religiosa. Ci saranno sempre d e lle persone che creeranno problemi, ma, per il resto, l’importanza attribuita al non nuocere significa che prevale l’armonia religiosa.
“Gli studiosi possono discutere i più fini punti di vista filosofici adottati da queste tradizioni, ma, in termini di atteggiamenti e comportamenti della gente comune, l’India mostra con l’esempio che le tradizioni religiose possono vivere pacificamente fianco a fianco.
“Per quanto riguarda l’istruzione moderna, tuttavia, pone forse troppa enfasi in uno stile di vita materialista. Ciò significa che è necessario prestare maggiore attenzione a comprendere nei programmi di studi i valori della compassione e del non nuocere. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Facing Challenges with Compassion & Wisdom
Prof Dheeraj Sharma, Director of the Indian Institute of Management, Rohtak, welcoming His Holiness the Dalai Lama to thier program on ‘Facing Challenges with Compassion & Wisdom’ online from his residence in Dharamsala, HP, India on December 23, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 23, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning Prof Dheeraj Sharma, Director of the Indian Institute of Management, Rohtak, gave His Holiness the Dalai Lama a warm welcome to a conversation on the theme ‘Facing Challenges with Compassion & Wisdom’ organized by the Institute. He expressed the hope that His Holiness might have something to say about the world today in which some people are subject to strife and conflict, while others live in significant comfort. It’s a world in which some people fail to see others in terms of compassion, concerned as they are with their own entitlement.
“I’m extremely happy to have this opportunity to talk to Indian friends,” His Holiness replied. “China and India are the world’s most populous nations, but it is India that has preserved its several thousand-year-old traditions of doing no harm— ‘ahimsa’ and compassion— ‘karuna’. What’s more, all the world’s religious traditions live together in this country. There is a long-standing tradition of religious tolerance here. There will always be a few people who stir up trouble, but otherwise the importance attributed to doing no harm means that religious harmony prevails.
“Scholars may debate the finer philosophical standpoints these traditions adopt, but, in terms of the attitudes and behaviour of ordinary people, India shows by example that religious traditions can live peaceably side by side. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Maha-Satipatthana Sutta – 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Attraverso la consapevolezza del respiro, ancoriamo la nostra attenzione ad un’attività umana naturale. Prestiamo attenzione a qualcosa che facciamo senza sforzo e quindi coltiviamo la disciplina mentale. Ha così luogo un acquietamento della mente tale che sperimentiamo ciò che la mente effettivamente è: consapevolezza.”
18 dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Non appena questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è entrato nella sala delle udienze della sua residenza, ha salutato a mani giunte gli ascoltatori dal web . Quindi i monaci del tempio del Myanmar in Sri Lanka hanno inizia t o a cantare i sutta in pali. Sono stati seguiti dai membri del Consiglio buddista Theravada in Malesia e poi da Bhante Santacito in Indonesia. Rivolgendosi al pubblico Sua Santità ha parlato in tibetano e Thupten Jinpa l’ ha tradotto in inglese. Nel frattempo, interpreti invisibili traducevano le sue parole in altre lingue tra cui cinese, hindi, coreano, giapponese, vietnamita, russo, mongolo, spagnolo, francese, italiano, tedesco, nepalese, tailandese, singalese, indonesiano e ladakhi.
“Oggi noi seguaci del Buddha ci incontriamo per il secondo giorno, il che è meraviglioso. In generale, si comprende che l’insegnamento del Buddha durerà per 5000 anni e di questi 2600 sono già trascorsi. La tradizione sembra salda nei paesi tradizionalmente buddisti. Inoltre, c’è un crescente interesse per il buddismo anche in altre parti del mondo. Pertanto, è importante per quelli di noi che sono stati tradizionalmente buddisti pensare a cosa possiamo fare per far fiorire il Buddhadharma.
“Dobbiamo capire meglio le nostre diverse tradizioni, il che implica entrare in dialogo. Prego che il buddismo duri a lungo e prego che possa rinascere nei luoghi in cui è decaduto.
“Esistono due correnti principali del buddismo, la tradizione pali e la tradizione sanscrita e coloro che ne fanno parte hanno bisogno di parlare tra loro. Quando visito Bodhgaya, per esempio, faccio regolarmente un pellegrinaggio per rendere omaggio al Tempio della Mahabodhi, ma visito spesso anche i miei amici al Tempio Tailandese.
“Dobbiamo sviluppare una migliore comprensione delle reciproche interpretazioni del Dharma. Dovremmo apprezzare che ci sono anche persone interessate a ciò che il buddismo ha da insegnare, meno in termini di pratica religiosa e più in termini di intuizione psicologica e filosofica. Quindi, dobbiamo lavorare insieme per sostenere il Buddismo: sia nel suo ruolo tradizionale, sia come scienza della mente in un contesto laico . Read the rest of this entry »
The Maha-Satipatthana Sutta – 2nd Day
Members of the Theravada Buddhist Council in Malaysia chanting in Pali at the start of the second day of His Holiness the Dalia Lama’s teaching online from his residence in Dahramsala, HP, India on December 18, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 18, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As soon as His Holiness the Dalai Lama entered the audience hall at his residence this morning, he saluted the virtual congregation with folded hands. Monks at the Myanmar Temple in Sri Lanka began to chant suttas in Pali. They were followed by members of the Theravada Buddhist Council in Malaysia and then Bhante Santacito in Indonesia. Addressing the audience His Holiness spoke in Tibetan and Thupten Jinpa translated what he said into English. Meanwhile, interpreters unseen were rendering his words into other languages including Chinese, Hindi, Korean, Japanese, Vietnamese, Russian, Mongolian, Spanish, French, Italian, German, Nepali, Thai, Sinhala, Indonesian and Ladakhi.
“Today, we followers of the Buddha are meeting for the second day, which is wonderful. Generally, there is an understanding that the Buddha’s teaching will last for 5000 years and of those 2600 have passed. The tradition seems firm in traditionally Buddhist countries. What’s more, there is growing interest in Buddhism in other parts of the world as well. Therefore, it’s important for those of us who have traditionally been Buddhist to think about what we can do for the Buddhadharma to flourish.
“We need to better understand our different traditions, which involves our entering into dialogue. I pray that Buddhism will last for long time and I pray that it may be revived in places where it has declined. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Maha-Satipatthana Sutta – 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Gli insegnamenti del Buddha non devono essere considerati come un qualcosa di esterno a noi, ma come un contributo alla nostra esperienza. Questo è il motivo per cui sono rilevanti e perché applicarli porta ad un reale cambiamento.”
17 dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato da un certo numero di gruppi buddisti d el sud e sud-est asiatico a commentare il Maha-Satipatthana Sutta. La sessione è iniziata con i monaci della Thailandia e dello Sri Lanka che hanno cantato in pali. Il Ven. Dr Dhammapala Maha Thera ha augurato “Buongiorno” a Sua Santità comunicandogli quanto fosse felice ogni membro del pubblico virtuale di essere benedetto ascoltando gli insegnamenti. Ha detto che il Mangala Sutta parla dei benefici d i stare coi saggi. Ha poi presentato a Sua Santità dei vecchi amici dello Sri Lanka, Thailandia, Malesia e d Indonesia.
Il Venerabile Phrabhodhinandhamunee, capo di Bodhgaya, ha iniziato un breve discorso di benvenuto recitando in tibetano una preghiera per la lunga vita di Sua Santità.
Nel regno celeste del Tibet, circondato da catene di montagne innevate,
La fonte di ogni felicità e sostegno per gli esseri
è Tenzin Gyatso, Chenrezig in persona,
Possa la sua vita essere sicura per centinaia di eoni.
Ha quindi ringraziato Sua Santità per aver accettato di commentare il Maha-Satipatthana Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1872 che il Buddha stesso ha dichiarato riguarda re l’unico modo per raggiungere la liberazione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Maha-Satipatthana Sutta – 1st Day
Chief Venerable Phrabhodhinandhamunee delivering the welcome address on the first day of His Holiness the Dalai Lama’s online teaching on the ‘The Maha-Satipatthana Sutta’ on December 17, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 17, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited by a number of Buddhist groups in South and South-east Asia to comment on the Maha-Satipatthana Sutta. The session began with monks in Thailand and Sri Lanka chanting in Pali. Ven Dr Dhammapala Maha Thera wished His Holiness “Good morning,“ and told him how delighted every member of the virtual audience was to be blessed to listen to the teachings. He mentioned that the Mangala Sutta speaks of the benefits of associating with the wise. He then introduced old friends in Sri Lanka, Thailand, Malaysia and Indonesia to His Holiness.
From Bodhgaya Chief Venerable Phrabhodhinandhamunee began a short welcome address by reciting a prayer for His Holiness’s long life in Tibetan.
In the heavenly realm of Tibet, surrounded by a chain of snow mountains,
The source of all happiness and help for beings
Is Tenzin Gyatso—Chenrezig in person—
May his life be secure for hundreds of aeons.
He thanked His Holiness for agreeing to comment on the Maha-Satipatthana Sutta that the Buddha himself declared deals with the one and only way to achieve liberation. Read the rest of this entry »
BBC Doc Claims Jesus Was A Buddhist Monk Named Issa Who Spent 16+ Years In India & Tibet
The life story of the most famous person who has ever lived is, in fact, filled with a mysterious gaping hole. From the age of 13 to 29, there is no Biblical, Western, or Middle Eastern record of Jesus‘s whereabouts or activities in Palestine. Known as “The Lost Years,” this gaping hole remained a mystery until one explorer’s remarkable discovery in 1887.
In the late 19th century a Russian doctor named Nicolas Notovitch traveled extensively throughout India, Tibet, and Afghanistan. He chronicled his experiences and discoveries in his 1894 book The Unknown Life of Christ . At one point during his voyage, Notovitch broke his leg in 1887 and recuperated at the Tibetan Buddhist Monastery of Hemis in the city of Leh, at the very top of India. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La pace nel mondo attraverso la compassione
Sua Santità il Dalai Lama: “Dal momento in cui nasciamo nostra madre si prende cura di noi. Senza questa cura non sopravviveremmo. Questa esperienza è la nostra prima opportunità per imparare che la compassione è la radice di tutta la felicità.”
11 dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a partecipare alla celebrazione del suo conferimento del Premio Nobel per la Pace nel 1989. L’evento, organizzato dai membri del Gaden Shartse Centre, Taiwan, è iniziata con un breve video della cerimonia di quando Sua Santità ricevette il premio ad Oslo.
Egil Aarvik, il presidente del Comitato per il Nobel, ha letto la citazione e d ha richiamato l’attenzione sul fatto che è anche l’anniversario dell’approvazione da parte delle Nazioni Unite della Dichiarazione U niversale dei D iritti dell’ U omo.
Nelle sue osservazioni, all’epoca Sua Santità dichiarò che “per coloro che amano la pace, questo premio è fonte di gioia”.
D ichiarò anche: “Spero e prego che presto la verità prevarrà ed i diritti storici del mio popolo saranno ripristinati. E, a tal fine, riaffermo il mio impegno in questa lotta, così come prego ogni giorno per una pace duratura sul nostro pianeta. Lavorerò anche duramente per raggiungere questo obiettivo, in modo che possa sorgere un giorno in cui le persone di tutto il mondo si ameranno e si aiuteranno a vicenda e vivranno in autentica armonia.’
Al video commemorativo dell’assegnazione del Premio Nobel per la P ace a Sua Santità ha fatto seguito un’en tusiastica danza degli studenti in festa. Successivamente, i presentatori hanno quindi invitato Sua Santità a rivolgersi al pubblico.
“In primo luogo”, ha esordito Sua Santità, “vorrei salutare i miei fratelli e sorelle, in particolare i miei fratelli e sorelle Han. Abbiamo goduto di stretti legami per secoli. Potremmo aver visto alti e bassi politici, ma lo stretto sentimento di fratellanza e sorellanza rimane. Noi tibetani e d il popolo Han abbiamo in comune la nostra devozione al Buddhadharma. Quando ho visitato la Cina continentale, ho visto molti templi e statue del Buddha. È chiaro che abbiamo stretti legami religiosi. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: World Peace Through Compassion
His Holiness the Dalai Lama reading from ‘Illuminating the Threefold Faith: An Invocation of the Seventeen Great Scholar-Adepts of Glorious Nalanda’ during an online program celebrating his having been awarded the Nobel Peace Prize in 1989 from his residence in Dharamsala, HP, India on December 11, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited to participate in a celebration of his having been awarded the Nobel Peace Prize in 1989. The event, which was organized by members of the Gaden Shartse Centre, Taiwan, began with a short video of the ceremony in Oslo when His Holiness received the prize. Egil Aarvik, the Chairman of the Nobel Committee read the citation and drew attention to its also being the anniversary of the UN’s endorsement of the Universal Declaration of Human Rights.
In his remarks at the time His Holiness stated that ‘for those who cherish peace, this award is a source of joy.’ He also declared, ‘I hope and pray that soon the truth will prevail and the historic rights of my people will be restored. And to this end I reaffirm my commitment to this struggle, just as I pray every day for an enduring peace on our planet. I will also work hard towards this goal so that a day may dawn when people all over the world will love and help each other and live in genuine harmony.’
The video reminder of His Holiness’s being awarded the Nobel Peace Prize was followed by an energetic gymnastic dance by students in celebration. Next, the presenters invited His Holiness to address the audience. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Abbracciare la speranza, il coraggio e la compassione in tempo di crisi
Sua Santità il Dalai Lama: “Il nostro obiettivo è essere una persona felice con la mente in pace. Non sto parlando della prossima vita, o di qualsiasi cosa abbia a che fare con Dio, ma d’essere un individuo pacifico e felice qui ed ora.”
8 dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Il presidente di Mind and Life Susan Bauer-Wu ha aperto questa mattina un dialogo su “Abbracciare la speranza, il coraggio e la compassione in tempi di crisi” dando il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama, esprimendo gioia nel rivederlo e trovandolo in ottima salute. Ha continuato presentando i partecipanti al dialogo odierno.
La professoressa Elissa Epel è una psicologa della salute e vicepresidente del Dipartimento di Psichiatria dell’Università della California a San Francisco. Studia come la resilienza allo stress e l’addestramento mentale possono proteggere la salute e promuovere il benessere. Studia anche come sia possibile trasformare il disagio per il cambiamento climatico in responsabilizzazione ed in azioni per il clima. È anche co-presidente del Mind and Life Steering Council.
La professoressa Michelle Shiota è una psicologa e direttrice della Substance Use and Addiction Translational Research Network (Rete di Ricerca Traslazionale sull’Uso di Sostanze e le Dipendenze) presso l’Arizona State University. La sua ricerca indaga le emozioni positive, lil controllo delle emozioni, le strette relazioni personali ed i cambiamenti del comportamento.
John Dunne, che Sua Santità conosce bene, funge da moderatore. Dunne detiene il titolo di Distinguished Chair in Contemplative Humanities presso il Center for Healthy Minds dell’Università del Wisconsin-Madison, dove è anche presidente del dipartimento di Lingue e culture asiatiche. È anche un membro di Mind and Life.
Al gruppo si è unito anche Thupten Jinpa, interprete inglese di lunga data di Sua Santità, che ricopre il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione del Mind and Life Institute.
Nel suo discorso di apertura John Dunne ha menzionato quanto avesse personalmente appreso dai precedenti incontri di Mind & Life. Al momento, le persone in tutto il mondo stanno affrontando molteplici sfide e crisi, soprattutto in relazione alla pandemia di Covid-19 ed ai cambiamenti climatici. Chiedendosi quale sia il nostro modo migliore per andare avanti, ha invitato la prof.ssa Elissa Epel a porre la prima domanda: come possiamo sentirci più a nostro agio con l’incertezza?
Sua Santità ha iniziato affermando quanto si sentisse felice ed onorato di avere l’opportunità di discutere con gli amici.
“Per quanto riguarda l’incertezza, i buddisti credono che le cose siano in continuo cambiamento e che il futuro sia imprevedibile. Alcuni dei problemi che affrontiamo sorgono naturalmente, ma alcuni, come il cambiamento climatico, sono il risultato delle nostre stesse azioni. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Embracing Hope, Courage, and Compassion in Times of Crisis
Mind and Life president Susan Bauer-Wu introducing the moderator John Dunne, Distinguished Chair in Contemplative Humanities at the Center for Healthy Minds and department chair of Asian Languages and Cultures at the University of Wisconsin–Madison, at the start of their dialogue with His Holiness the Dalai Lama online from his residence in Dharamsala, HP, India on December 8, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 8, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Mind and Life president Susan Bauer-Wu opened a dialogue on ‘Embracing Hope, Courage, and Compassion in Times of Crisis’ this morning by welcoming His Holiness the Dalai Lama. She expressed joy at seeing him again and noted that he was in such good health. She went on to introduce the panel for today’s discussion.
Professor Elissa Epel is a health psychologist and Vice Chair in the Department of Psychiatry at University of California San Francisco. She studies how stress resilience and mental training can protect health and promote well-being. She also studies how it is possible to transform distress about climate change into empowerment and climate action. She also serves as Co-Chair of the Mind and Life Steering Council.
Professor Michelle Shiota is a psychologist and Director of the Substance Use and Addiction Translational Research Network at Arizona State University. Her research investigates positive emotions, emotion regulation, close personal relationships, and behaviour change.
John Dunne, who His Holiness knows well, was to function as the moderator. Dunne holds the title of Distinguished Chair in Contemplative Humanities at the Center for Healthy Minds of the University of Wisconsin–Madison, where he is also department chair of Asian Languages and Cultures. He is also a Mind and Life Fellow. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama. Coscienza Unificata: Una sola mente – cuore
Sua Santità il Dalai Lama: “Il buon cuore porta ad una mente sana. La tranquillità ci permette di dormire sonni tranquilli. Non sto parlando dei benefici della prossima vita o di trovare Dio, ma di essere una persona pacifica con una mente calma ed un buon cuore qui e ora”.
1° dicembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha aperto la conversazione di questa mattina con il suo vecchio amico padre Laurence Freeman OSB, direttore della Comunità mondiale per la meditazione cristiana, augurandogli “Buongiorno” e “Tashi Delek”. Padre Freeman ha risposto che era una grande gioia vedere Sua Santità e che sperava che stesse molto bene.
“Dato che ci conosciamo da così tanti anni”, ha continuato Sua Santità, “sono estremamente felice di avere questa opportunità di parlare di nuovo con lei”.
Padre Laurence ha spiegato di trovarsi nella sala di meditazione di Bonnevaux o Good Valley in Francia, il nuovo centro della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana WCCM, che è stato un luogo di meditazione da circa mille anni. Il WCCM esiste da tre anni, aggiungend o che stava rileggendo il libro di Sua Santità, “The Good Heart”, che fu pubblicato a seguito del loro incontro a Londra nel 1996.
“Ora tutti, anche gli animali, vogliono la pace”, ha dichiarato Sua Santità. “Quando nasciamo, riceviamo il massimo affetto di nostra madre, senza il quale non sopravviveremmo. È così che inizia la vita. Noi esseri umani siamo animali sociali, naturalmente preoccupati per il benessere degli altri. Fa parte della nostra natura.
“Purtroppo, in tempi più moderni abbiamo visto una maggiore enfasi sullo sviluppo dell’intelletto umano, ma non abbastanza sul la promozione di un buon cuore. Sebbene sia nella natura umana essere compassionevoli, il secolo scorso ha visto troppi co nflit ti. Tuttavia, la maggior parte delle persone ora è stufa della violenza. Molti vedono che si spendono troppi soldi in arm ament i, mentre per essere più pacifici dovremmo puntare a d un mondo smilitarizzato. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Unified Consciousness: One Mind, One Heart
His Holiness the Dalai Lama and his old friend Father Laurence Freeman OSB, Director of The World Community for Christian Meditation exchanging greetings at the start of their online conversation on December 1, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 1, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama opened this morning’s conversation with his old friend Father Laurence Freeman OSB, Director of The World Community for Christian Meditation, by wishing him “Good morning,” and “Tashi Delek”. Freeman replied that it was a great joy to see His Holiness and that he hoped he was very well.
“Since we’ve known each other for so many years,” His Holiness continued, “I’m extremely happy to have this opportunity to talk to you again.”
Father Laurence explained that he was sitting in France, in the meditation hall at Bonnevaux or Good Valley, the new centre of the World Community for Christian Meditation. It has been a place of meditation for about a thousand years. The WCCM has been there for the last three years. He mentioned that he had been looking again at His Holiness’s book, ‘The Good Heart’, that was written as a result of their meeting in London in 1996.
“Now, everybody, even animals, wants peace,” His Holiness declared. “When we’re born, we receive our mother’s maximum affection, without which we would not survive. That’s how life begins. We human beings are social animals, naturally concerned about the welfare of others. That’s part of our nature. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Educare il cuore nel nuovo millennio”
Sua Santità il Dalai Lama: “La mia materia preferita è il buon cuore. La compassione ed il buon cuore non si limitano alla pratica religiosa. Siamo tutti esseri umani. Le nostre madri ci hanno partorito e siamo sopravvissuti grazie alle sue cure ed al suo affetto. Il buon cuore non è solo il fattore chiave per la sopravvivenza umana, è anche la base per poter vivere come esseri umani pacifici e felici”.
24 novembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato accolto con immensa gioia dalla Prof.ssa Lia Diskin di Palas Athena, Brasile, per una conversazione su l tema: Educare il Cuore. Sebbene si trattasse di un incontro virtuale, Sua Santità ha affermato che si trattava, in effetti, della sua quinta visita in Brasile.
Nel presentare Sua Santità al pubblico, Diskin ha ricordato l’importanza che attribuisce all’istruzione e d ha citato gli sforzi compiuti per far aprire scuole per i bambini tibetani in esilio. Ha anche notato l’entusiasmo con cui da più di 30 anni Sua Santità ha avviato discussioni con scienziati. Ha anche rimarcato la preoccupazione di lunga data di Sua Santità per i cambiamenti climatici e d i danni all’ambiente.
Nella sua risposta, Sua Santità ha augurato a tutti i presenti un “Buongiorno” e “Tashi Delek”, e d ha dichiarato quanto fosse felice di avere questa opportunità di parlare con loro.
“Gli elefanti possono avere cervelli più grandi di noi, ma noi esseri umani siamo più intelligenti. La nostra intelligenza è una qualità umana che ci distin gue . Nelle ultime migliaia di anni, il mondo ha visto un gran numero di insegnanti e pensatori, incluso il Buddha, che hanno mostrato una meravigliosa intelligenza umana.
“Tuttavia, se questa intelligenza è unita all’ odio, alla rabbia e d alla paura, può essere molto distruttiva. Pertanto, dobbiamo stare attenti a d unirla invece col buon c u or e . Di per sé, l’intelligenza non avrà un grande impatto sulla nostra salute fisica, ma, quando è unita alla compassione e d al buon c uore , porta la pace della mente e migliora il nostro benessere fisico. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Educating the Heart for the New Millennium
Prof Lia Diskin of Palas Athena, Brazil welcoming His Holiness the Dalai Lama to a conversation on Educating the Heart online from his residence in Dharamsala, HP, India on November 24, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 24, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was welcomed with boundless joy by Prof Lia Diskin of Palas Athena, Brazil, to a conversation about Educating the Heart. Although this was a virtual meeting, she stated that it was, in effect, his fifth visit to Brazil.
In introducing His Holiness to the audience, Diskin mentioned the importance he places on education and cited the efforts he made to have schools set up for Tibetan children in exile. She also noted the enthusiasm with which he has entered into discussions with modern scientists for more than 30 years. She also remarked His Holiness’s longstanding concern about climate change and damage to the environment.
In his response, His Holiness wished everyone present a “Good morning”, and “Tashi Delek”, and declared how happy he was to have this opportunity to talk to them.
“Elephants may have bigger brains than us, but we human beings are more intelligent. Our intelligence is a distinct human quality. Over the last few thousand years, the world has seen a great number of teachers and thinkers, including the Buddha, who displayed a wonderful human intelligence. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Amore e Compassione
Sua Santità il XIV Dalai Lama: “Poiché la pratica religiosa è un mezzo per ottenere la pace della mente, e poiché tutte le tradizioni religiose al loro interno insegnano la compassione, sono tutte degne di rispetto.”
17 novembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama questa mattina è stato ospite virtuale del National Institute of Disaster Management, India, ed è stato accolto dal suo Direttore Esecutivo, il Mag. Gen. Manoj Kumar Bindal, che h a invitato Sua Santità a parlare di compassione e d amore nel contesto della gestione dei disastri.
“In primo luogo”, ha esordito Sua Santità, “voglio dire ‘Namaste’ alla maniera indiana e d in secondo luogo, ‘Tashi Delek’, come si dice in tibetano.
“L’India e d il Tibet hanno relazioni speciali davvero sorprendenti. Nel settimo secolo, l’imperatore tibetano aveva stretti rapporti con la famiglia imperiale cinese, avendo sposato una principessa cinese, e possiamo immaginare che apprezza sse i l cibo cinese ed altre cose. Tuttavia, quando considerò come modellare una forma di scrittura tibetana, non fu incline a seguire la tradizione cinese e scelse invece di progettare un alfabeto tibetano modellato sulla scrittura indiana Devanagari.
“Tradizionalmente guardiamo all’India, non solo come Terra Sacra, ma anche come fonte della nostra conoscenza. Il Buddha era un indiano, insegnava in India. C’è la tradizione pali, seguita principalmente in Sri Lanka, Birmania, Thailandia e così via, e c’è la tradizione sanscrita. Nell’VIII secolo, l’imperatore tibetano invitò in Tibet Shantarakshita, il principale studioso dell’Università di Nalanda. Riconoscendo che i tibetani avevano una loro lingua scritta, li incoraggiò a tradurre la letteratura buddista indiana in tibetano. Il risultato fu il Kangyur che consiste di 100 volumi di parole pronunciate dal Buddha e d il Tengyur che comprende più di 200 volumi di trattati di successivi maestri, per lo più indiani, come Nagarjuna e d Asanga. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion and Love
Prof Santosh Kumar, moderator the the question and answer session, thanking His Holiness the Dalai Lama for his talk on Compassion and Love organized by the National Institute of Disaster Management, India, from his residence in Dharamsala, HP, India on November 17, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 17, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama was the virtual guest of the National Institute of Disaster Management, India, this morning and was welcomed by its Executive Director, Maj. Gen. Manoj Kumar Bindal. He invited His Holiness to speak about compassion and love in the context of disaster management.
“Firstly,” His Holiness began, “I want to say ‘Namaste’ in the Indian way and secondly, ‘Tashi Delek’, as we say in Tibetan.
“India and Tibet have quite amazing special relations. In the seventh century, the Tibetan Emperor had close relations with the Chinese imperial family, having married a Chinese princess, and we may imagine enjoyed Chinese food and other things. Nevertheless, when considering how to shape a Tibetan form of writing, he was disinclined to follow the Chinese tradition and instead chose to design a Tibetan alphabet modelled on the Indian Devanagari script. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Coltivare un buon cuore”
Sua Santità il Dalai Lama: “Scopro di avere amici ovunque vado perché non distinguo le persone in base alla loro provenienza, a quale razza appartengono o quale fede seguono. Per quanto mi riguarda, gli altri esseri umani sono tutti come fratelli e sorelle.
10 Novembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a parlare sul tema “Coltivare un buon cuore” con il Foreign Correspondents’ Club of Japan (FCCJ). Sua Santità è stato accolto calorosamente dal Presidente della FCCJ, la Sig.ra Suvendrini Kakuchi, che ha presentato Pio d’Emilia, moderatore dell’evento, il quale ha comunicato a Sua Santità quanto fosse felice di vederlo ed ha iniziato la conversazione del giorno chiedendogli che tipo di mondo c’è dietro l’angolo, se le persone saranno più gentili o meno.
Sua Santità ha risposto che un buon cuore, un cuore caldo, un cuore più compassionevole è la base della nostra sopravvivenza. Almeno per quanto riguarda i mammiferi, siamo biologicamente inclini a trattarci a vicenda con affetto.
“Appena nasciamo, le nostre madri si prendono cura di noi. Se non lo facessero, moriremmo. Anche quando un bambino non è ancora nell’utero della madre è influenzato dall’umore della madre stessa e dal suo grado di tranquillità. Siamo animali sociali. La nostra sopravvivenza dipende dagli altri. Come esseri umani prosperiamo grazie all’affetto, che è uno dei motivi per cui tutte le tradizioni religiose sottolineano quanto sia importante. Anche le persone con scarso interesse per la religione sono esseri umani e sperimentare anche per loro l’amorevole gentilezza contribuisce alla loro capacità di vivere una vita felice. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Cultivating a Good Heart
His Holiness the Dalai Lama: “I find I have friends wherever I go because I don’t distinguish between people on the basis of where they come from, what race they belong to or what faith they follow. As far as I am concerned, other human beings are like brothers and sisters.”
November 10, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited to talk to the Foreign Correspondents` Club of Japan (FCCJ) about Cultivating a Good Heart. He was warmly welcomed by the FCCJ President, Mrs. Suvendrini Kakuchi, who introduced Pio d’Emilia, moderator for the event.
d’Emilia told His Holiness how happy he was to see him and began the day’s conversation by asking him what kind of world is round the corner, whether people will be kinder or not.
His Holiness responded that a good heart, a warm heart, a more compassionate heart is the basis of our survival. At least as far as mammals are concerned, we are biologically inclined to treat each other with affection.
“As soon as we’re born, our mothers take care of us. If they didn’t, we’d die. Even an unborn child is affected by their mother’s mood and whether she has peace of mind. We are social animals. Our survival depends on others. As human beings we thrive on affection, which is one of the reasons all religious traditions emphasize how important it is. People with little interest in religion are also human beings and for them too experiencing loving kindness contributes their being able to live a happy life. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: L’ornamento dei Sutra Mahayana di Maitreya – 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: Una volta che riconosci i tre veleni – attaccamento, rabbia ed ignoranza – e chiedi se possono essere cambiati, vedi che possono essere contrastati da fattori positivi come l’amore.
5 novembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina si è tenuta la seconda giornata d’insegnamenti impartiti da Sua Santità il Dalai Lama ai buddisti della Russia e delle regioni mongole della Federazione Russa. Non appena Sua Santità è apparso sui loro schermi, dalla Dimora d’Oro del Monastero di Buddha Shakyamuni in Calmucchia i devoti hanno iniziato a recitare il “Sutra del cuore” in lingua calmucca, cui è seguita una seconda recita in russo da Kuntsechonei Datsan a San Pietroburgo guidata dall’abate Buda Badmaev.
Sua Santità ha esordito spiegando che, sebbene avesse ricevuto la trasmissione dell'”Ornamento dei Sutra del Grande Veicolo”, il testo che gli era stato chiesto di insegnare, a causa della sua lunghezza non sarebbe stato in grado di completarne la lettura. Ha annunciato che avrebbe fatto un’introduzione al Buddismo, avrebbe ripreso lo Yoga Incommensurabile, e avrebbe risposto alle domande del pubblico.
“Il Buddha ha iniziato il suo insegnamento presentando le Quattro Nobili Verità” https://www.sangye.it/altro/?p=10772 , ha rivelato Sua Santità. “Quest e si riferiscono alla vera sofferenza, alla sua vera origine, alla vera cessazione e d al vero sentiero, alla loro natura, funzione e risultato. Dopo aver descritto la natura di queste Quattro Verità, quando ha affermato che la sofferenza deve essere conosciuta, non si riferiva solo ad ovvie esperienze dolorose, ma includeva anche la sofferenza sottostante e pervasiva dell’esistenza condizionata. Una volta conosciuta la sofferenza, ha chiarito la necessità di riconoscerne l’origine. Fatto ciò, la domanda era: si può superare l’origine della sofferenza e la risposta fu che si può. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teaches Ornament of Sutras of the Great Vehicle – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama listening members of the Kuntsechonei Datsan in St. Petersburg recite the Heart Sutra in Russian at the start of the second day of his online teachings from his residence in Dharamsala, HP, India on November 5, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 5, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning saw the second day of teachings given by His Holiness the Dalai Lama to Buddhists in Russia and Mongolian regions of the Russian Federation. As soon as His Holiness appeared on their screens, devotees began to recite the ‘Heart Sutra’ in the Kalmyk language from the Golden Abode of Buddha Shakyamuni Monastery in Kalmykia. This was followed by a second recitation in Russian from Kuntsechonei Datsan in St. Petersburg led by the Abbot, Buda Badmaev.
His Holiness began by explaining that although he had received the transmission of the ‘Ornament of Sutras of the Great Vehicle’, the book he had been requested to teach, because of its length he would be unable to complete reading it. He announced that he would give an introduction to Buddhism, go over the All-encompassing Yoga again and answer questions from the audience.
“The Buddha began his teaching by presenting the Four Noble Truths,” His Holiness disclosed. “These refer to true suffering, its true origin, true cessation and the true path, their nature, function and result. After describing the nature of these four truths, when he stated that suffering must be known, he didn’t just mean obvious painful experiences, but also included the underlying, pervasive suffering of conditioned existence. Once suffering was known he made clear the need to recognize its origin. Having done so, the question was, can the origin of suffering be overcome and the answer was that it can. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: L’ornamento dei Sutra Mahayana di Maitreya – 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama legge da ‘Ornamento dei Sutra del Grande Veicolo’ il primo giorno dei suoi insegnamenti richiesti dai buddisti russi online dalla sua residenza a Dharamsala, HP, India il 4 novembre 2021. Foto di Ven Tenzin Jamphel
4 novembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Nel suo discorso d’apertura, Telo Tulku, rappresentante onorario di Sua Santità il Dalai Lama in Russia, Mongolia e nei paesi della CSI, stabil endo il contesto degli insegnamenti odierni di Sua Santità il Dalai Lama, h a evidenzi ato che questo è il tredicesimo anno consecutivo in cui Sua Santità impartisce insegnamenti ai buddisti russi e la seconda occasione in cui tali insegnamenti hanno avuto luogo online.
Ha anche ricordato che alcuni anni fa i buddisti russi chiesero a Sua Santità di consigliare quali trattati avrebbero potuto tradurre in russo. Tra questi c’erano libri di Maitreya, tre dei quali sono stati ora tradotti. Sono i seguenti:
1) Ornamento dei Sutra del Grande Veicolo – Skt. Mahayana-Sutra-Alankara, Tib. Dodhe Gyen;
2) Distinguere tra fenomeni e realtà – Skt. Dharma-Dharmara- Vibhanga, Tib. Cho Dang Chonyi Nambar Jepa;
3) Discorso sulla discriminazione tra il mezzo e gli estremi – Skt. Madhayanta-Vibhanga, Tib. U-tha Nam Jed.
Telo Rinpoche ha espresso piacere e gratitudine per il fatto che in questa occasione Sua Santità avesse accettato d’insegnare “L’Ornamento dei Sutra del Grande Veicolo”.
Al che è s egu ita una recita del “Sutra del cuore” in lingua tuva da parte di un’assemblea di monaci e laici, guidati da Khamby Lama Natsik Dorjuu, il leader dei buddisti di Tuva, di Khuree Tsechenling, il principale tempio buddista di Tuva. A q uesta è seguita una recita del “Sutra del Cuore” in lingua buriata, guidata da Yelo Rinpoché, del Monastero Rinpoché Bagsha a Ulan-Udé, Buriazia.
“Il Buddha ha profetizzato che il suo insegnamento si sarebbe diffuso da nord a nord”, ha esordito Sua Santità. “Lo capiamo in riferimento alla sua diffusione dall’India al Tibet e poi dal Tibet alla Mongolia e d alle regioni mongole associate. L’approccio della Tradizione di Nalanda consiste nell a spiega zion e de l Buddhadharma in termini di ragione e logica. Si basa su una comprensione approfondita della logica e della natura della conoscenza come descritto nel “Compendio della cognizione valida” di Dharmakirti, “Pramanavartikakarika” e nel lavoro sui principi di Sangharakshita, “Compendio delle vere dottrine”, “Tattvasamgraha”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teaches Ornament of Sutras of the Great Vehicle – 1st Day
Telo Tulku, His Holiness the Dalai Lama’s Honorary Representative in Russia, Mongolia and CIS countries delivering his opening remarks on the first day of His Holiness the Dalai two day Lama’s online teaching on November 4, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 4, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – In his opening remarks, Telo Tulku, His Holiness the Dalai Lama’s Honorary Representative in Russia, Mongolia and CIS countries, set the context for His Holiness the Dalai Lama’s teachings today. He pointed out that this is the 13th consecutive year that His Holiness has been teaching Russian Buddhists and the second occasion that such teachings have taken place online.
He also mentioned that some years ago Russian Buddhists asked His Holiness to recommend which treatises they might translate into Russian. Among them were books by Maitreya, three of which have now been translated. They are as follows:
1) Ornament of Sutras of the Great Vehicle – Skt. Mahayana-Sutra-Alankara, Tib. Dodhe Gyen;
2) Distinguishing Between Phenomena and Pure Being – Skt. Dharma-Dharmara- Vibhanga, Tib. Cho Dang Chonyi Nambar Jepa;
3) Discourse on Discrimination between the Middle and the Extremes – Skt. Madhayanta-Vibhanga, Tib. U-tha Nam Jed.
Telo Rinpoché expressed pleasure and gratitude that His Holiness had agreed to teach ‘Ornament of Sutras of the Great Vehicle’ on this occasion.
There followed a recitation of the ‘Heart Sutra’ in the Tuvan language by an assembly of monks and laypeople. They were led by Khamby Lama Natsik Dorjuu, the Head of Tuvan Buddhists, from Khuree Tsechenling, the main Buddhist temple of Tuva. This was followed by a recitation of the ‘Heart Sutra’ in the Buryatian language, led by Yelo Rinpoché, from Rinpoché Bagsha Monastery in Ulan-Udé, Buryatia. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Lo scopo della vita? Essere felici.
Sua Santità il Dalai Lama: Per essere felici, è la nostra mente che dobbiamo trasformare.
Sua Santità il Dalai Lama: Lo scopo della vita? Essere felici. La vera fonte di ogni felicità proviene da un sentimento di gentilezza e di calore verso il prossimo. In quanto esseri umani siamo tutti uguali: siamo nati allo stesso modo, moriamo allo stesso modo e tutti vogliamo vivere una vita felice. La chiave della felicità è la pace della mente, non è qualcosa che si può comprare, ma va coltivata da ognuno. Tutte le tradizioni religiose, nonostante le differenze filosofiche, si fondano sullo stesso messaggio d’amore e di empatia che è il fondamento di questa pace mentale.
A volte vorrei che fossimo più simili ai bambini perché sono spontaneamente aperti e accettano gli altri. Invece, crescendo, non riusciamo a coltivare il nostro potenziale naturale e a vivere secondo i valori umani fondamentali. Ci facciamo fuorviare da differenze del tutto secondarie e tendiamo a pensare in termini di “noi” e “loro”. Questo modo di pensare può essere trasformato attraverso l’educazione. Dobbiamo imparare a distinguere la natura distruttiva di emozioni come la rabbia, l’avversione e l’attaccamento, che disturbano la nostra pace mentale, dalle qualità positive come la compassione che sono autentiche fonti di felicità.
Spesso mi chiedo quale sia lo scopo della vita. La conclusione a cui sono giunto è essere felici. Non abbiamo alcuna garanzia di ciò che accadrà in futuro, ma viviamo nella speranza ed è questo che ci fa andare avanti. A volte non si comprende a sufficienza la differenza tra la coscienza sensoriale e la coscienza mentale. La fonte ultima della felicità è uno stato mentale di gioia e non il possesso di beni materiali. Il piacere che danno le cose materiali è generalmente di breve durata e riesce solo temporaneamente a placare l’ansia e la paura. La gioia invece si sostiene da sola, non ha bisogno di stimoli esterni.
Dal momento che dipendiamo da altri esseri umani per la nostra felicità, è naturale provare affetto verso di loro.
Oggi, anche gli scienziati concordano sul fatto che la natura umana è essenzialmente compassionevole e gentile perché è così che inizia la nostra vita. Senza l’amore e l’affetto di nostra madre, non saremmo sopravvissuti. Dal momento che dipendiamo da altri esseri umani per la nostra felicità, è naturale provare affetto verso di loro. Gli esseri umani sono creature reattive: se sorrido a qualcuno, lei o lui generalmente contraccambierà. Persino gli animali reagiscono positivamente.
Il mondo contemporaneo si concentra soprattutto sullo sviluppo materiale. Tuttavia, le antiche tradizioni indiane sottolineano l’importanza dell’introspezione se davvero desideriamo trovare la vera fonte della gioia. Per essere felici, è la nostra mente che dobbiamo trasformare. Questa è la base delle antiche tradizioni di ahimsa , la non-violenza, e karuna , desiderare che gli altri siano liberi dalla sofferenza ovvero la compassione.
Questo articolo scritto da Sua Santità il Dalai Lama è stato pubblicato su India Today lo scorso 30 settembre 2021 .
(Tratto dal sito https://nalandaedizioni.it/2021/10/04/lo-scopo-della-vita-essere-felici/?mc_cid=366d14730a&mc_eid=13bdd293c8 che devotamente ringraziamo per la sua compassionevole gentilezza verso tutti gli esseri che soffrono in questa dolorosa esistenza samsarica.)
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione e Dignità
Sua Santità il Dalai Lama: “ Se i docenti non solo insegnano secondo i programmi di studio, ma sono anche sinceramente interessati al benessere dei loro studenti, tra loro fioriranno dei legami stretti. E, quando un insegnante si dedica sinceramente al miglioramento dell’umanità, tratterà naturalmente i suoi studenti con dignità. “
26 ottobre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Non appena Sua Santità il Dalai Lama questa mattina si è assiso, Philip P. Di Stefano, Rettore dell’Università del Colorado, Boulder, lo ha accolto per una conversazione sulla compassione e la dignità nell’ambito dell’istruzione scolastica. Ha notato quanto siano importanti queste qualità, osservando che da esse dipende il futuro. Quando Sua Santità ha visitato l’ultima volta Boulder, nel 2016, è stata posta la prima pietra del Crown Institute. Oggi, questo istituto interdisciplinare si concentra sul benessere, l’interconnessione e la comunità. Il Cancelliere ha concluso: “Che tu sia un insegnante, un genitore od un semplice osservatore, spero che sarai ispirato dalla saggezza stasera qui condivisa”.
Sona Dimidjian, Direttore dell’Istituto Renée Crown Wellness e Professore del Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze dell’Università del Colorado Boulder ha preso quindi la parola dichiarando che gli insegnamenti di Sua Santità hanno ispirato le persone di tutto il mondo ad essere curiose dei benefici della compassione nel campo dell’istruzione. Nel frattempo, le sue conversazioni con gli scienziati hanno ispirato nuove ricerche che hanno dimostrato gli impatti positivi dell’addestramento alla compassione.
Ha quindi affermato che lei e i suoi colleghi avevano voluto creare un programma che approfondisse le loro pratiche di compassione come base per tutto il loro insegnamento e per creare scuole sicure, inclusive e giuste. Nel tentativo di portare la compassione nell’ambito principale dell’istruzione Sona Dimidjian ha, di conseguenza, lavorato in collaborazione con educatori ed esperti nella pratica della compassione per progettare un programma annuale chiamato “Coltivare la compassione e la dignità in noi stessi e nelle nostre scuole”. La Prof.ssa Sona Dimidjian ha quindi invitato Sua Santità a parlare dell’importanza della compassione nell’istruzione scolastica. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion and Dignity
His Holiness the Dalai Lama addressing the virtual audience during his conversation on Compassion and Dignity online from his residence in Dharamsala, HP, India on October 26, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 26, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As soon as His Holiness the Dalai Lama took his seat this morning, Philip P. Di Stefano, Chancellor of the University of Colorado, Boulder, welcomed him to a conversation about compassion and dignity in schools. He noted how important these qualities are, observing that the future depends on them. When His Holiness was last in Boulder, in 2016, the seeds of the Crown Institute were being planted. Today, this interdisciplinary institute is focused on wellness, connection and the community. The Chancellor concluded: “Whether you are a teacher, parent or individual observer, I hope you will be inspired by the wisdom shared here tonight.”
Sona Dimidjian, Institute Director, Renée Crown Wellness Institute and Professor, Department of Psychology and Neuroscience University of Colorado Boulder spoke next. She declared that His Holiness’s teachings have inspired people around the world to be curious about the benefits of compassion in education. Meanwhile, his conversations with scientists have inspired new research that has demonstrated the positive impacts of compassion training.
She stated that she and her colleagues had wanted to create a program that would deepen their practices of compassion as a foundation for all their teaching and for creating safe, inclusive, and just schools. They worked in partnership with educators and experts in compassion practice to design a year-long program called “Cultivating Compassion & Dignity in Ourselves and Our Schools,” in an effort to bring compassion into the mainstream of education. She invited His Holiness to speak about the importance of compassion in education, Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione, educazione e uguaglianza – 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama scoppia in una fragorosa risata durante la sua conversazione online con USIP Generation Change Fellows nella sua residenza a Dharamsala, HP, India, il 15 ottobre 2021. Foto del Ven. Tenzin Jamphel
15 ottobre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha aperto il secondo giorno di conversazione con i membri del Generation Change dell’USIP augurando loro il buongiorno ed auspica ndo che abbiano dormito bene.
“Ci incontriamo di nuovo”, ha detto loro, “e voglio che sappiate che apprezzo molto il dialogo che stiamo avendo”.
Lise Grande, Presidente e CEO, US Institute of Peace, ha risposto che è un grande piacere interloquire con Sua Santità in questa second a giorn ata, a ggiungendo che il tema di oggi è l’educazione del cuore e della mente e che il pubblico virtuale sarebbe stato onorato di sentire cosa aveva da dire a riguardo.
“Il secolo scorso è stato pieno di una tale violenza che alcune persone pensano che sia normale e d utile”, ha risposto Sua Santità. “Grandi sforzi sono stati fatti per fabbricare armi, in particolare armi nucleari. Ma ora il mondo sta pensando più seriamente alla pace. I paesi sono diventati interdipendenti all’interno dell’economia globale. E d in quel contesto la guerra è diventata irrilevante. Le controversie e d i disaccordi devono essere risolti parlando, attraverso il dialogo.
“Dobbiamo educare le giovani generazioni a come è cambiato il mondo. In questi giorni è realistico lavorare per la coesistenza a livello globale. Non è più appropriato pensare solo al “mio paese”. Dobbiamo educare i giovani a pensare a come realizzare una vera pace mondiale. Dobbiamo prendere in considerazione il mondo intero, l’intera umanità, a livello globale. E d oltre a questo, ovviamente, c’è il problema del riscaldamento globale.
“La generazione più giovane deve avere una mentalità più ampia. Dev e adottare una prospettiva più ampia, non semplicemente ripetendo ciò che è stato sperimentato in passato.
“Quando sono arrivato in India come rifugiato, ho scoperto di avere l’opportunità di incontrare molte più persone che in Tibet . Ho riflettuto sul fatto che se ti ritrovi perso in qualche luogo remoto e scorgi un’ altr a persona , non ti preoccupi da dove v i en e o quale fede segu e . Sei semplicemente felice di incontrare un altro essere umano.
“Questo è il punto. Siamo tutti esseri umani e tutti dobbiamo vivere insieme su questo pianeta. Quando incontro le persone in paesi diversi, che seguono religioni diverse e forse sono di un colore diverso, penso semplicemente che siamo tutti uguali nell’essere umani. Dobbiamo aiutarci a vicenda. Per questo promuovo il riconoscimento dell’unicità dell’umanità. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion, Education, and Equality – 2nd Day
His Holiness the Dalai Lama waving to the virtual audience as he arrives for the second day of his conversation with USIP Generation Change Fellows at his residence in Dharamsala, HP, India on October 15, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 15, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama opened the second day of conversation with USIP Generation Change Fellows by wishing them good morning and expressing the hope that they had slept well.
“We’re meeting again,” he told them, “And I want you to know that I very much appreciate the discussions we’re having.”
Lise Grande, President and CEO, US Institute of Peace, responded that it was a great pleasure to talk to His Holiness for a second day. She mentioned that today’s theme was the education of the heart and mind and that the virtual audience would be honoured to hear what he had to say about that.
“The last century was filled with such violence that some people think that it’s normal and of benefit,” His Holiness replied. “Great effort has gone into making weapons, especially nuclear weapons. But now the world is thinking more seriously about peace. Countries have become interdependent within the global economy. And in that context war has become irrelevant. Disputes and disagreements must be resolved by talking—through dialogue. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione, educazione e uguaglianza – 1° giorno
Lise Grande, presidente dell’US Institute of Peace, introduce il primo giorno della conversazione di due giorni con Sua Santità il Dalai Lama e i giovani costruttori di pace su compassione, educazione e uguaglianza online dalla sua residenza a Dharamsala, HP, India, il 14 ottobre 2021. Foto di Ven Tenzin Jamphel
14 ottobre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India- Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama era in conversazione con giovani costruttori di pace sulla compassione, l’educazione e l’uguaglianza. È stato accolto dalla signora Lise Grande, presidente dell’US Institute of Peace, che ha introdotto l’evento. Ha spiegato che l’USIP è dedicato alla proposta che la pace è possibile, pratica ed essenziale per la sicurezza degli Stati Uniti e globale. Riunisce giovani leader provenienti da comunità colpite da conflitti e fornisce una formazione sulla leadership, sulla riduzione dei pregiudizi e sulla trasformazione dei conflitti. L’intenzione è quella di costruire ponti attraverso le divisioni sociali e di ridurre l’isolamento che possono sentire nel loro lavoro come costruttori di pace. Attualmente ci sono 300 borsisti associati all’USIP da 26 paesi in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina.
La signora Grande ha menzionato che negli ultimi quattro anni molti leader giovanili si sono incontrati con Sua Santità, alcuni di loro sono venuti a Dharamsala. Tuttavia, a causa delle restrizioni legate a Covid, l’anno scorso e anche quest’anno la conversazione si è svolta in un ambiente virtuale. Il tema della discussione di oggi era l’uguaglianza di genere.
Sua Santità ha iniziato sottolineando che in un’epoca in cui i viaggi fisici sono limitati, è molto felice di usare la tecnologia moderna, come internet, per scambiare idee. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion, Education, and Equality – 1st Day
His Holiness the Dalai Lama addressing the online audience of young peace-builders from his residence in Dharamsala, HP, India on October 14, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 14, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was in conversation with young peace-builders about compassion, education and equality. He was welcomed by Mrs. Lise Grande, President, US Institute of Peace, who introduced the event. She explained that the USIP is dedicated to the proposition that peace is possible, practical and essential for US and global security. It brings together young leaders from conflict-affected communities and provides training on leadership, prejudice reduction, and conflict transformation. The intention is to build bridges across social divides and to reduce the isolation they may feel in their work as peace-builders. There are currently 300 Fellows associated with USIP from 26 countries across Africa, Asia, the Middle East and Latin America.
Mrs Grande mentioned that over the past four years many youth leaders have met with His Holiness, some of them coming to Dharamsala. However, due to Covid related restrictions, last year and again this year conversation was being held in a virtual setting. The theme of today’s discussion was gender equality.
His Holiness began by remarking that at a time when physical travel is restricted, he’s very happy to use modern technology, such as the internet, to exchange ideas.
“The world is changing,” he went on. “The last century was marked by too much violence, but these days there is a stronger wish for peace in the world both among leaders and the public at large. For this to be achieved, individuals and communities must take part. Individuals need to cultivate peace of mind, voluntarily, not out of fear. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamento sulla “Lode alla relazione dipendente” – 2
Sua Santità il Dalai Lama: L’essenza dei voti del Bodhisattva è di non danneggiare gli altri e d’aiutarli quando e dove è possibile.
10 ottobre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Oggi, amici del Dharma, esamineremo la restante trasmissione dell’ ‘Elogio del sorgere dipendente’” Così Sua Santità ha annunciato, non appena fu completato il canto del ‘Sutra del Cuore’ ‘.
“Come disse il Buddha nelle Domande delle Scritture Rashtrapala:
“La via è vuota, pacifica e non creata.
Non sapendo questo, gli esseri viventi vagano.
Mosso da compassione, offre loro
Centinaia di motivazioni e procedure tecniche.
“ U sò inoltre diversi mezzi per condurre gli esseri fuori dall’esistenza ciclica. Se fin d a l l’inizi o avesse insegnato l a vacuità , alcun i avrebbero temuto che stesse propone ndo visioni nichiliste. Invece, insegnò le Quattro Nobili Verità https://www.sangye.it/altro/?p=3785 la loro natura, funzione e risultato, e rivelò la vacuità https://www.sangye.it/altro/?p=4206 nel secondo giro della ruota del Dharma. Di conseguenza, tutti i seguaci della tradizione sanscrita del buddismo recitano il Sutra della Perfezione della Saggezza in 25 versi, meglio conosciuto come il “Sutra del Cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 .
“Comprende le righe: ‘La forma è vuota; l a vacuità è forma. La vacuità non è altro che forma; anche la forma non è altro che vacuità ”, che riassumono la Perfezione della Sa ggez za https://www.sangye.it/altro/?p=9995 . Nulla, dalla forma fino alla mente onnisciente, può essere trovato quando lo si cerca, eppure le cose esistono comunque . Tuttavia, non esistono come appaiono: la forma è vuota. Se cerchiamo l’identità delle cose, non la troviamo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: In Praise of Dependent Origination – 2
His Holiness the Dalai Lama addressing the virtual audience on the second day of his two day online teaching from his residence in Dharamsala, HP, India on October 10, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 10, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Today, Dharma friends, we’ll go over the remaining transmission of ‘In Praise of Dependent Arising’” His Holiness announced as soon as the chanting of the ‘Heart Sutra’ was complete.
“As the Buddha said in the Questions of Rashtrapala Scripture:
“The way is empty, peaceful, and uncreated.
Not knowing that, the living beings wander.
Moved by compassion, he introduces them
With hundreds of reasons and technical procedures.
“He then used different means to lead beings out of cyclic existence. If he’d taught emptiness from the start, some people would have feared he was recommending nihilism. Instead, he taught the Four Noble Truths, their nature, function and result, and revealed emptiness in the second turning of the wheel of Dharma. Consequently, all followers of the Sanskrit Tradition of Buddhism recite the 25 verse Perfection of Wisdom Sutra that is better known as the ‘Heart Sutra’.
“It includes the lines: ‘Form is empty; emptiness is form. Emptiness is not other than form; form also is not other than emptiness’, which summarize the Perfection of Wisdom. Nothing from form up to the omniscient mind can be found when sought, and yet things still exist. However they do not exist as they appear — form is empty. If we seek for the identity of things, it’s not to be found.
“Form and so forth don’t exist from their own side. But when the causes and conditions come together, we can understand that form exists as a dependent designation. As Chandrakirti says, things arise from emptiness in a robust way.
“I meditate daily on emptiness and have done for many years,” His Holiness revealed. “I have a sense that I could be approaching the path of seeing and am hoping to reach it. Perhaps at the moment I’m near to the path of preparation. The Buddha’s teaching is founded on reason and it can really help us counter negativities within us.
“There is a verse that you Chinese recite at the end of the ‘Heart Sutra’.
May we be able to dispel the three poisons
May the light of insight shine brightly
May we be able to overcome all obstacles
May we be able to engage in the deeds of Bodhisattvas. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamento sulla “Lode alla relazione dipendente” – 1
Sua Santità il Dalai Lama: “Fin dal momento in cui al mattino mi sveglio sono consapevole di avere un senso di “io”. Allora lo cerco, ma capisco che non esiste nel modo in cui appare. Ed è quando non lo trovo che mi rendo conto che esiste solo per designazione.
9 ottobre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Non appena Sua Santità il Dalai Lama è entrato nella sa l a da cui attualmente intrattiene conversazioni online, i monaci di Taiwan hanno iniziato a cantare il “Sutra del cuore” in cinese. Dopo la loro recita, il sig. Chung Chih ha dato il benvenuto a Sua Santità a nome del Comitato Organizzatore. Ha ricordato a Sua Santità che i principali discepoli dell’insegnamento odierno erano taiwanesi e cinesi. Molti di loro appartenevano alla Bliss and Wisdom Organization fondata dal defunto Bhikshu Tenzin Jamchen, che portava molti discepoli a Dharamsala. Chung Chih ha assicurato a Sua Santità che tutti questi studenti prendono sul serio i suoi consigli e le sue istruzioni mentre si sforzano di studiare e meditare.
Sua Santità ha risposto d’ e sse r e felice di vedere oggi online i suoi amici d i Dharma di Taiwan. Ha osservato che, dal punto di vista del Dharma, le relazioni tra guru e discepolo continueranno anche nelle vite future.
“Oggi spiegherò l'”Elogio del sorgere dipendente” https://www.sangye.it/altro/?p=9109 di Jé Tsongkhapa” https://www.sangye.it/altro/?p=942 ha confermato. “Ma prima vorrei darvi una breve introduzione.
“Buddha Shakyamuni è apparso in India più di 2500 anni fa. Si è manifestato per insegnare piuttosto che per fare miracoli e ha consigliato ai suoi discepoli: “Voi siete il vostro maestro. Qualunque cosa sperimentiate dipende dalla natura delle vostre azioni’. Li ha incoraggiati a d imparare ad allenare le loro menti. Ha mostrato cosa deve essere adottato e cosa deve essere respinto. Ciò si traduce in un percorso dei sentieri e dei terreni.
“Il Buddha vide che non c’era altro modo per lui di aiutare gli esseri. Insegnò le Quattro Nobili Verità https://www.sangye.it/altro/?p=3785 spiegandone la natura, la funzione e il risultato. Perché lo ha fatto? Perché nessuno di noi vuole soffrire. Tutti vogliamo essere felici. Insegnò che la felicità e la sofferenza dipendono da cause e condizioni. Non si verificano a caso. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: In Praise of Dependent Origination – 1
Monks in Taiwan chanting the ‘Heart Sutra’ in Chinese at the start of His Holiness the Dalai Lama’s online teachings from his residence in Dharamsala, HP, India on October 9, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 9, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As soon as His Holiness the Dalai Lama came into the room from where he engages in online conversations today, monks in Taiwan began to chant the ‘Heart Sutra’ in Chinese. Following their recitation, Mr Chung Chih welcomed His Holiness on behalf of the Organizing Committee. He reminded His Holiness that the main disciples of today’s teaching were Taiwanese and Chinese. Many of them belonged to the Bliss and Wisdom Organisation founded by the late Bhikshu Tenzin Jamchen, who used to bring many faithful disciples to Dharamsala. Chung Chih assured His Holiness that all these students take his advice and instruction seriously as they strive to study and meditate.
His Holiness responded that he was happy to see his Dharma friends from Taiwan online today. He remarked that from the point of view of the Dharma relations between guru and disciple will also continue in future lives.
“Today, I’m going to explain Jé Tsongkhapa’s ‘In Praise of Dependent Arising’,” https://www.sangye.it/altro/?p=1078 he confirmed. “But first I’d like to give you a short introduction.
“Buddha Shakyamuni appeared in India more than 2500 years ago. He manifested in order to teach rather than perform miracles and advised his disciples, ‘You are your own master. Whatever you experience depends on the nature of your own actions.’ He encouraged them to learn to train their minds. He showed what is to be adopted and what is to be rejected. This results in ascending the paths and grounds. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La nostra felicità, la nostra salute, il nostro futuro.
Sua Santità il Dalai Lama: “Le Quattro Nobili Verità sono la base stessa della dottrina del Buddha. La verità del sentiero, riferendosi al Nobile Ottuplice Sentiero, è la più importante delle Quattro Verità. La verità della sofferenza e la sua causa sono chiare, mentre la terza verità, la Verità della Cessazione, offre la speranza che la sofferenza e le sue cause possano essere superate”.
22 settembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Il dottor Patrick Leahy, presidente della Monmouth University, New Jersey, questa mattina ha accolto Sua Santità il Dalai Lama per una conversazione sull’interconnessione tra felicità, salute, benessere e futuro della terra, annunciando che gli studenti e gli insegnanti di Monmouth erano ispirati a condurre una vita più felice, più sana e più compassionevole e d armoniosa, a beneficio delle generazioni a venire sulla terra.
Sua Santità ha risposto ringraziando per l’opportunità di parlare di pace e felicità. “Ovviamente, tutti noi vogliamo vivere in pace, animali compresi. Se c’è un incendio, anche gli insetti cercano di fuggirne . Tuttavia, ciò che rende gli esseri umani diversi è che abbiamo questo meraviglioso cervello. Siamo in grado di pensare come evitare e superare i problemi. Siamo in grado di pensare al futuro.
“Eppure gli esseri umani possono anche creare problemi. Per migliaia di anni abbiamo invent ato diversi tipi di armi. A volte ci riferiamo alle armi come strumenti per la pace, ma in realtà l’unico scopo di un’arma è ferire e d uccidere. Un mondo senza armi sarebbe molto più pacifico.
“Investiamo energie e sforzi nella costruzione di sistemi d’arma sempre più complessi. Poi si parla di pace, trascurando il fatto che le armi non contribuiscono in alcun modo al raggiungimento della vera pace.
“Il nostro mondo oggi è fortemente interdipendente. In passato, tendevamo a preoccuparci solo delle persone della nostra stessa località. Al giorno d’oggi, nuove sfide come la crisi climatica ed il riscaldamento globale che colpiscono tutti noi, così come il funzionamento dell’economia globale, significano che dobbiamo tenere in considerazione l’intera umanità. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Our Happiness, Our Health, Our Future
His Holiness the Dalai Lama: The Four Noble Truths are the very basis of the Buddha’s doctrine. The truth of the path, referring to the Noble Eightfold Path, is the most important of the four truths. The truth of suffering and its cause are clear, while the third truth, the Truth of Cessation offers hope that suffering and its causes can be overcome. This in turn lends enthusiasm to the practice of the path.
September 22, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Dr Patrick Leahy, President of Monmouth University, New Jersey this morning welcomed His Holiness the Dalai Lama to a conversation about the interconnectedness of happiness, health, well-being, and the future of earth. He told him that students and teachers at Monmouth were inspired to lead happier, healthier, and more compassionate and harmonious lives – for the benefit of generations to come on earth.
His Holiness responded with thanks for the opportunity to talk about peace and happiness.
“Obviously, we all want to live in peace, animals included. If there’s a fire, even insects seek to escape from it. However, what makes human beings different is that we have this marvellous brain. We are able to think about how to avoid and overcome problems. We are able to think ahead.
“And yet human beings can also be trouble makers. For thousands of years we have fashioned different kinds of weapons. We sometimes refer to weapons as tools for peace, but in fact the only purpose of a weapon is to hurt and kill. A world without weapons would be much more peaceful.
“We invest energy and effort in building ever more complex systems of weapons. Then we talk about peace, disregarding the fact that weapons contribute nothing to the achievement of real peace. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Entrare nella Via di Mezzo – 2
Sua Santità il Dalai Lama: “Non c’è niente di più efficace della bodhicitta per purificare le negatività e raccogliere meriti. Poiché le persone di buon cuore attraggono facilmente gli amici, coltivare pensieri di bodhicitta è benefico anche nella vita quotidiana ordinaria.”
9 settembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha sorriso ampiamente quando è questa mattina entrato nella stanza del webcast e d ha visto i volti dei buddisti asiatici sugli schermi davanti a lui e l i ha salut ati prima di sedersi. Le monach e di Pao Kwan Foh Tang, Singapore, hanno cantato il “Sutra del cuore” in cinese, seguit e da un gruppo a Dharmayatra, in Indonesia, che lo ha recitato di nuovo in indonesiano.
Sua Santità ha iniziato ripetendo con calma un verso di omaggio.
Oltre le parole, oltre il pensiero, oltre la descrizione: Prajñaparamita.
Non nata, incessante, l’essenza stessa dello spazio,
Eppure, può essere sperimentata come la saggezza della nostra consapevolezza:
Omaggio alla madre dei Buddha del passato, del presente e del futuro!
“Oggi”, ha proseguito, “siamo al secondo giorno d ‘ insegnamenti richiesti dai buddisti asiatici. Potremmo chiederci qual è lo scopo del Dharma e degli insegnamenti della Perfezione della Saggezza. Una risposta può essere trovata nella preghiera che i cinesi recitano alla fine del “Sutra del Cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 . che racchiude la pratica del Dharma:
Possiamo noi essere in grado di dissipare i tre veleni,
Possa la luce dell’int rospe zione risplendere brillantemente,
Possiamo noi essere in grado di superare tutti gli ostacoli,
Possiamo noi essere in grado di impegnarci nelle azioni dei Bodhisattva. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Entering into the Middle Way – 2
His Holiness the Dalai Lama: “There is nothing more effective than bodhichitta for purifying negativities and gathering merit. Since good-hearted people easily attract friends, cultivating thoughts of bodhichitta is beneficial even in ordinary day to day life.”
September 9, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama smiled broadly as he entered the room this morning and saw faces of Asian Buddhists on the screens before him. He waved to them before sitting down. Nuns at Pao Kwan Foh Tang, Singapore, chanted the ‘Heart Sutra’ in Chinese. They were followed by a group in Dharmayatra, Indonesia who recited it again in Indonesian.
His Holiness began by quietly repeating a verse of homage.
Beyond words, beyond thought, beyond description, Prajñaparamita
Unborn, unceasing, the very essence of space
Yet it can be experienced as the wisdom of our own awareness:
Homage to the mother of the buddhas of past, present and future!
“Today,” he continued, “we’re on the second day of teachings requested by Asian Buddhists. We might ask what is the purpose of the Dharma and teachings of the Perfection of Wisdom. An answer may be found in the prayer that Chinese recite at the end of the ‘Heart Sutra’, which encapsulates the practice of the Dharma: Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Entrare nella Via di Mezzo – 1
Sua Santità il Dalai Lama: “Essere gentili e servire gli altri crea condizioni che possono alleviare la gravità della maturazione anche del karma negativo. Dare la colpa al karma di qualunque cosa accada, come se fosse inevitabile, è un modo pigro di pensare. È chiaro che la confessione ed una potente pratica del Dharma possono eliminare il karma negativo. C’è bisogno di saggezza e di mezzi abili. Comprendere che le cose non esistono nel modo in cui ci appaiono e che sono sorte in modo dipendente aiuterà a superare la sofferenza.
8 settembre 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina la sig no ra Ng Wee Nee ha dato il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama non appena si è seduto nello studio webcast della sua residenza. Lo ha ringraziato a nome di un gruppo di buddisti asiatici di Singapore, Thailandia, Malesia, Indonesia, Vietnam e Hong Kong, che gli avevano chiesto insegna m e nti, introducendo un monaco del Doi Wawee International Vipassana Centre, in Thailandia, che avrebbe cantato il Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Successivamente, monaci e monache del tempio di Quan Am Cac, in Vietnam, cantavano il “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in vietnamita.
Una volta completate le recitazioni, Sua Santità ha spiegato che una raccolta di diversi centri di Dharma asiatici aveva richiesto un’introduzione al buddismo basata sull’ A utocomment ari o di Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 al suo trattato “Entrare nella Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3259 .
“Ho ricevuto la trasmissione del testo radice dal mio abate, Kyabjé Ling Rinpoché”, ha confermato Sua Santità, “e la trasmissione dell’autocommentario da Sakya Khenpo Kunga Wangchuk.
“Buddha Shakyamuni ha girato la ruota del Dharma più di 2500 anni fa. Tuttavia, ha anche chiarito ai suoi seguaci che non dovrebbero dare per scontato il suo insegnamento, ma dovrebbero esaminarlo come un orafo prova l’oro. Li incoraggiò a verificare che ciò che diceva fosse ragionevole e avrebbe avuto l’effetto di trasformare le loro menti. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Entering into the Middle Way – 1
His Holiness the Dalai Lama: There is a need for wisdom and skilful means. Understanding that things do not exist in the way they appear to us and that they are dependently arisen will help overcome suffering. Dharamsala, India on September 8, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel.
September 8, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning Ms Ng Wee Nee welcomed His Holiness the Dalai Lama as soon as he had taken his seat in the webcast studio at his residence. She thanked him on behalf of a group of Asian Buddhists from Singapore, Thailand, Malaysia, Indonesia, Vietnam, and Hong Kong, who had requested him to teach. She explained that first a monk at the Doi Wawee International Vipassana Centre, Thailand would chant the Mangala Sutta in Pali. After that, monks and nuns from Quan Am Cac Temple, Vietnam would chant the ‘Heart Sutra’ in Vietnamese.
Once the recitations were complete, His Holiness explained that a collection of different Asian Dharma centres had requested an introduction to Buddhism based on Chandrakirti’s auto-commentary to his treatise ‘Entering into the Middle Way’.
“I have received the transmission of the root text from my Abbot, Kyabjé Ling Rinpoché,” His Holiness confirmed, “and the transmission of the auto-commentary from Sakya Khenpo Kunga Wangchuk.
“Buddha Shakyamuni turned the wheel of dharma more than 2500 years ago. However, he also made clear to his followers that they should not take his teaching for granted, but should examine it as a goldsmith tests gold. He encouraged them to check that what he said was reasonable and would have the effect of transforming their minds. Read the rest of this entry »
La cultura tibetana ed il suo potenziale per contribuire alla pace
Sua Santità il Dalai Lama: “Come preservare la cultura tibetana? Interessarsene è un comportamento pratico. Ma non si tratta tanto di mantenere delle usanze fine a se stesse, quanto di preservare le conoscenze che la tradizione culturale trasmette. In questo caso, ciò che è utile e benefico sono i metodi per coltivare la pace della mente e contribuire così alla pace nel mondo”.
25 agosto 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Tenzyn Zöchbauer, direttore esecutivo della Tibet Initiative Deutschland, ha accolto Sua Santità il Dalai Lama per una conversazione sul tema “La cultura tibetana ed il suo potenziale per contribuire alla pace”, comunicando che 50 sostenitori del Tibet e tibetani in Germania, Svizzera e Austria stavano partecipando all’interazione online, mentre molti altri stavano guardando in tutto il mondo.
“Sono molto felice di avere questa opportunità di prendere parte all a conversazione con gli amici tedeschi”, ha risposto Sua Santità. “Fin dalla mia infanzia ho avuto un debole per la Germania. Sapevo che la Germania era stata sconfitta sia nella prima che nella seconda guerra mondiale.
“In Tibet abbiamo avuto due visitatori, Aufschnaiter e Harrer che, poiché parlavano tedesco, li consideravamo tedeschi. Non ho avuto molti contatti personali con Aufschnaiter, ma sono diventato amico di Harrer. È stata la prima persona ad insegnarmi l’inglese, ma è stato solo in seguito che mi sono reso conto che il suo inglese era in realtà piuttosto scarso ed è da lì che è iniziato il mio inglese stentato.
“Come ho detto prima, la Germania è stata sconfitta nella seconda guerra mondiale, così come il Giappone, dopo essere stata oggetto di un attacco nucleare. Di conseguenza, in entrambi i paesi sorsero forti movimenti pacifisti. Sia il popolo tedesco che quello giapponese hanno mostrato un reale desiderio di genuina pace ed entrambi hanno contribuito a creare un mondo più pacifico.
“Per quanto riguarda la cultura tibetana, in origine eravamo un popolo nomade con uno stile di vita abbastanza semplice. Poi, nel settimo secolo, il re del Tibet, Songtsen Gampo, sposò una principessa cinese. Decise che i tibetani avrebbero dovuto avere i propri mezzi di scrittura, ma invece di seguire il modello cinese, scelse di basarlo sull’alfabeto indiano e sulla sua scrittura Devanagari. Read the rest of this entry »
Tibetan Culture and Its Potential to Contribute to Peace
His Holiness the Dalai Lama: “How to preserve Tibetan culture? Taking an interest in it is a practical step. It’s not so much a question of maintaining customs for their own sake, but of preserving the knowledge the cultural tradition conveys. In this case, what is useful and beneficial is the means to cultivate peace of mind and so contribute to peace in the world.”
August 25, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning Tenzyn Zöchbauer, Executive Director of the Tibet Initiative Deutschland, welcomed His Holiness the Dalai Lama to a conversation on the theme ‘Tibetan Culture and its Potential to Contribute to Peace’. She told him that 50 Tibet supporters and Tibetans in Germany, Switzerland and Austria were participating in the online interaction, while many more were watching across the world.
“I’m very happy to have this opportunity to take part in discussions with German friends,” His Holiness replied. “Since my childhood I’ve had a soft spot for Germany. I was aware that Germany was defeated in both the first and second world wars.
“In Tibet we had two visitors, Aufschnaiter and Harrer who, because they spoke German, we thought of as Germans. I didn’t have much personal contact with Aufschnaiter, but I became friends with Harrer. He was the first person to teach me English, but it was only later that I realized that his English was actually quite poor and that’s where my broken English began. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione e non violenza
Sua Santità il Dalai Lama: “L’illuminazione si ottiene attraverso l’unione della compassione con la saggezza. Tutte le contaminazioni mentali, le afflizioni mentali e le oscurazioni cognitive vengono eliminate unificando compassione e saggezza”.
18 agosto 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, Jo Young Ok ha introdotto l’incontro a nome del Labsum Shedup Ling Dharma Center in Corea del Sud ed ha chiesto a Sua Santità il Dalai Lama di rivolgersi al pubblico virtuale, che ha risposto dichiarando di essere onorato di avere l’opportunità di spiegare loro il Buddhadharma.
“Il Buddismo così come si è diffuso in Tibet è stato fondato da Shantarakshita sulla base della Tradizione di Nalanda. Studiamo i trattati canonici dell’India e ci impegniamo nella pratica dei tre corsi di formazione. Questo è il processo che ho seguito anche io, come monaco. Ho studiato i testi, ho riflettuto su ciò che avevo capito e ne ho fatto esperienza in meditazione. E quello che spiegherò oggi si basa su quell’esperienza.
“Rispetto tutte le tradizioni religiose. Abbiamo idee ed approcci filosofici diversi, adatti all’attitudine dei diversi seguaci. Il Buddha ha anche dato diverse spiegazioni in base alle esigenze dei suoi ascoltatori. Tuttavia, tutte queste diverse tradizioni sottolineano l’importanza di coltivare l’amore, la compassione e la non violenza. Storicamente alcune persone hanno combattuto e persino ucciso in nome della religione, ma questo tipo di comportamento dovrebbe essere lasciato al passato.
“Tutte le grandi tradizioni religiose del mondo sono fiorite in India e di solito si guardano l’un l’altra col massimo rispetto. Questo è un atteggiamento che potrebbe essere adottato in altre parti del mondo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion and Non-violence
His Holiness the Dalai Lama answering a question from a member of the virtual audience during his online teaching at his residence in Dharamsala, HP, India on August 18, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
August 18, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, Indi – This morning, Jo Young Ok introduced the occasion on behalf of the Labsum Shedup Ling Dharma Centre in South Korea and requested His Holiness the Dalai Lama to address the virtual audience. In response he declared that he was honoured to have the opportunity to explain the Buddhadharma to them.
“Buddhism as it spread in Tibet was established by Shantarakshita on the basis of the Nalanda Tradition. We study the canonical treatises from India and engage in the practice of the three trainings. This is the process that I, as a monk, also followed. I studied the texts, reflected on what I’d understood and gained experience of it in meditation. And what I’m going to explain today is based on that experience.
“I respect all religious traditions. We have different ideas and philosophical approaches suited to the aptitude of different followers. The Buddha also gave different explanations in accordance with his listeners’ needs. However, all these different traditions emphasize the importance of cultivating love, compassion and non-violence. Historically some people have fought and even killed in the name of religion, but that kind of behaviour should now be left in the past.
“All the world’s great religious traditions have flourished in India and have customarily regarded each other with the utmost respect. This is an attitude that could well be adopted in other parts of the world. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama con gli studenti indonesiani: i Racconti di Jataka
Sua Santità il Dalai Lama: “Abbiamo bisogno della compassione per essere in grado di aiutare gli altri. Abbiamo bisogno della compassione per purificare le nostre negatività ed accumulare energia positiva. Tutte le azioni altruistiche sono radicate nella bodhicitta, l’aspirazione a raggiungere la Buddità per aiutare gli altri.”
11 agosto 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, la signora Dewi Lestari, scrittrice e cantante indonesiana, ha dato il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama in una conversazione online con più di 1.000 studenti indonesiani. Il tema della conversazione erano i Racconti di Jataka https://www.sangye.it/altro/?cat=6 o storie delle vite precedenti del Buddha, che sono registrate nel libro “Jatakamala” o “Storie della ghirlanda della nascita” e sono raffigurate sullo Stupa del Borobodur a Giava . L’evento era quello di lanciare il Nusantara Dharma Book Festival che si sta svolgendo in collaborazione con la comunità indonesiana di Kadam Chöling.
Sua Santità ha iniziato ringraziando un attore indonesiano che aveva fatto un’offerta tradizionale di mandala e ha augurato ai suoi ascoltatori “Buongiorno”.
“Oggi”, ha continuato, “non vedo l’ora di di alogare coi giovani indonesiani, alcuni dei quali sono interess ati a l buddismo. Sono un praticante buddista e uno dei miei impegni è promuovere l’armonia interreligiosa. Tutte le nostre diverse tradizioni religiose, che si parli di induismo, cristianesimo, ebraismo, islam o buddismo, portano un messaggio comune sull’importanza dell ‘ amorevole gentilezza. Esse offrono visioni filosofiche diverse per rafforzare un senso di altruismo, un interesse per gli altri. Alcun e dicono che c’è un Dio, altr e si concentrano sulla legge della causalità. Il loro vero scopo è d’ aiutare i loro seguaci a diventare persone più gentili e compassionevoli. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: In Conversation with Indonesian Students
A member of the virtual audience making a traditional mandala offering at the start of His Holiness the Dalai Lama’s online conversation with Indonesian students from his residence in Dharamsala, HP, India on August 11, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
August 11, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, Mrs Dewi Lestari, an Indonesian writer and singer, welcomed His Holiness the Dalai Lama to a conversation with more than 1000 Indonesian students. The theme of the conversation was the Jataka Tales or stories of the Buddha’s previous lives, which are recorded in the book the ‘Jatakamala’, or ‘Garland of Birth Stories’, and are depicted on the Borobodur Stupa. The event was to launch the Nusantara Dharma Book Festival which is taking place in collaboration with the Indonesian Kadam Chöling community.
His Holiness began by thanking an Indonesian actor who had made a traditional mandala offering and wished his listeners “Good morning”.
“Today,” he continued, “I’m looking forward to holding discussions with young Indonesians, some of whom have an interest in Buddhism. I’m a Buddhist practitioner, and one of my commitments is to promoting inter-religious harmony. All our different religious traditions, whether we’re talking about Hinduism, Christianity, Judaism, Islam, or Buddhism carry a common message about the importance of loving kindness. They each employ different philosophical views to strengthen a sense of altruism, a concern for others. Some say there is a God, others focus on the law of causality. The real aim of them all is to help their followers become kinder, more compassionate people. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Creare un mondo più felice”
Sua Santità il Dalai Lama: “Nel nostro mondo interdipendente dobbiamo pensare all’unità dell’umanità. Dobbiamo considerare la comunità nel senso più ampio, perché dobbiamo vivere insieme. Per questo dobbiamo cercare di educare gli altri ad apprezzare che l’umanità è una sola famiglia.”
28 luglio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Lord Richard Layard, professore alla London School of Economics e fondatore di “Action for Happiness” o “Azione per la felicità”, ha accolto questa mattina Sua Santità il Dalai Lama durante una conversazione su l tema: “Creare un mondo più felice” ed ha annuncia to che oggi ricorre il decimo anniversario dell a fondazione di “Action for Happiness”, un’organizzazione a cui Sua Santità aveva aderito ancor prima che fosse costituita, ed h a ricordato a Sua Santità che avevano condiviso insieme una piattaforma a Zurigo per discutere di etica laica e, quando gli spiegò i suoi piani per “Action for Happiness”, Sua Santità gli d isse : “Voglio unirmi”.
Più tardi, ha continuato, al Lyceum Theatre di Londra, Sua Santità lanciò il corso di Action for Happiness, “Exploring What Matters”. Furono effettuate delle verifiche sui partecipanti per valutare quale differenza avesse prodotto la frequenza del corso e ne scaturirono dei risultati positivi, con un significativo aumento della felicità di base. “Ricordo che quando quell’evento a Londra volgeva al termine, un corrispondente della BBC nel backstage le chiese quale preciso elemento avrebbe reso le persone più felici e lei ha immediatamente risposto: “Il buon cuore”. Il che mi fece venire le lacrime agli occhi.”
Al che Layard ha aperto la conversazione chiedendo a Sua Santità come possiamo generare il buon cuore.
“Siamo ben predisposti fin dalla nascita ad essere cordiali e a prenderci cura degli altri”, Sua Santità ha risposto. “La nostra stessa sopravvivenza dipende dagli altri membri della nostra comunità. Dal momento in cui nasciamo dipendiamo dall’affetto di nostra madre. Prendere confidenza con l’essere assistiti da giovani ci prepara a prenderci cura degli altri quando saremo a nostra volta in grado di farlo. Essere di buon cuore e prenderci cura l’uno dell’altro è una cosa naturale da fare. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Creating a Happier World
His Holiness the Dalai Lama speaking during his conversation on ‘Creating a Happier World’ online from his residence in Dharamsala, HP, India on July 28, 2021. Photo by Ven Tenzin Ja
July 28, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Lord Richard Layard, Professor at the London School of Economics and founder of ‘Action for Happiness’, welcomed His Holiness the Dalai Lama to a conversation this morning about ‘Creating a Happier World’. He told him that today marks the tenth anniversary of the start of ‘Action for Happiness’, an organization he said His Holiness had joined before it was formed. He reminded His Holiness that they had shared a platform in Zurich discussing secular ethics when he explained his plans for ‘Action for Happiness’ and His Holiness told him, “I want to join”.
Later, he said, in the Lyceum Theatre in London, His Holiness launched Action for Happiness’s course, ‘Exploring What Matters’. Trials have been held to assess what difference attending the course had made for participants, and positive results, an increase in basic happiness, have been significant. “I remember that as that event in London came to an end, a BBC correspondent backstage asked you what single thing would make people happier and you immediately replied, ‘Warm-heartedness’. It brought tears to my eyes.”
Layard opened the conversation by asking His Holiness how we can make our hearts warmer.
“We are well-equipped from birth to be warm-hearted and to take care of others,” he replied. “Our very survival depends on other members of our community. From the moment we are born we depend on our mother’s affection. Becoming familiar with being taken care of when we are young prepares us to look after others when are able to. Being warm-hearted and taking care of each other is a natural thing to do. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “La Lampada sul Sentiero verso l’Illuminazione” di Atisha – 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “La rabbia è un’emozione forte, ma non è fondata sulla ragione. Mi d’aiuto la rabbia? Ci arrabbiamo per la frustrazione. Tuttavia, non dobbiamo arrenderci. Viviamo in società, e ne dipendiamo. Se ci arrabbiamo coi nostri vicini, saremo i perdenti. Guardate le cose da una prospettiva più ampia e coltiva la pazienza.
14 luglio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, all’interno della sua residenza, Sua Santità il Dalai Lama è entrato nella stanza del collegamento web, ha salutato il pubblico che poteva vedere sugli schermi davanti a lui e si è seduto. Nel frattempo, al monastero di Thiksé in Ladakh, Thiksé Rinpoché si è prostrato e ha fatto un’offerta del mandala ed altri membri del pubblico si sono riuniti nel Leh Jokhang.
“Oggi è il quarto giorno del sesto mese del calendario lunare tibetano”, ha annunciato Sua Santità. “È un giorno propizio in cui commemoriamo il primo giro della ruota del Dharma del Buddha Shakyamuni. Per prima cosa, esamineremo la parte restante del testo che stavamo leggendo ieri e poi condurrò una cerimonia per generare bodhicitta.
“Come ho detto in precedenza, non solo il maestro che conferisce un insegnamento di Dharma deve avere una motivazione pura, ma anche coloro che lo ascoltano dovrebbero essere ispirati a raggiungere l’illuminazione per il bene degli altri.
“In questi giorni, nel nostro mondo materialmente avanzato, dove tant e scelte e modi di pensare sono guidati dalla scienza e c’è così tanto sviluppo materiale, possiamo chiederci quanto sia rilevante la religione. La risposta è che non importa quanto sviluppo materiale possiamo avere, di per sé non ci porta la pace mentale. Lo sviluppo materiale è necessario, ma abbiamo anche bisogno della pace mentale. La pace interiore non è prodotta dalle macchine, né è il risultato di un farmaco o di un altro intervento medico. Per raggiungere la pace della mente abbiamo bisogno di addestrare la mente. Dobbiamo capire cosa disturba la nostra mente e come questi disturbi possono essere contrastati.
“Tra gli scienziati che ho incontrato, ci sono quelli che hanno scarso interesse per le vite passate e future ma che considerano la meditazione, la compassione, una mente dal calmo dimorare e l’introspezione come intriganti ed utili. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Lamp for the Path to Enlightenment – 2
Thiksé Rinpoché making a mandala offering at Thiksé Monastery in Ladakh at the start of the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings online from his residence in Dharamsala, HP, India on July 14, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
July 14, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, at his residence, His Holiness the Dalai Lama entered the room, waved to the audience he could see on the screens before him, and sat down. Meanwhile, at Thiksé Monastery in Ladakh, Thiksé Rinpoché performed prostrations and made a mandala offering and other members of the audience gathered in the Leh Jokhang.
“Today is the fourth day of the sixth month of the Tibetan lunar calendar,” His Holiness announced. “It’s an auspicious day on which we commemorate Buddha Shakyamuni’s first turning the wheel of dharma. First, we’ll go through the remaining part of the text we were reading yesterday and then I’ll conduct a ceremony for cultivating bodhichitta.
“As I said previously, when we’re concerned with a dharma discourse not only must the teacher have a pure motivation, those listening to him or her should also be inspired to attain enlightenment for the sake of others.
“These days, in our materially advanced world, where so much thinking is guided by science and there is so much material development, we may ask ourselves how religion is relevant. The answer is that no matter how much material development we may have, by itself it doesn’t bring us mental peace. Material development is necessary, but we also need peace of mind. Inner peace is not produced by machines, nor is it the result of an injection or other medical intervention. To achieve peace of mind we need to train the mind. We need to understand what disturbs our minds and how those disturbances can be countered. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “La Lampada sul Sentiero verso l’Illuminazione” di Atisha – 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Perchè i sutra vengono presentati prima del tantra? Si tratta di un ordine realistico. Per cominciare, sviluppa la mente del risveglio e la comprensione della vacuità seguendo il sentiero dei sutra. Senza di loro non è possibile praticare il tantra.”
13 luglio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Dopo che Sua Santità il Dalai Lama è giunto questa mattina ed ha preso posto nella stanza della sua residenza da cui trasmette via web, Thupstan Chhewang, presidente dell’Associazione buddista del Ladakh ha offerto prostrazioni ed ha fatto una breve introduzione all’evento, dichiarando che per due anni, 2019 e 2020, Sua Santità non ha potuto visitare il Ladakh e che i devoti, buddisti e non buddisti, hanno sentito la sua mancanza. Pertanto, quest’anno hanno invitato nuovamente Sua Santità, ma, ancora una volta, non è stato possibile, a causa della diffusa pandemia di coronavirus e delle relative restrizioni.
Pertanto, Thiksey Rinpoché, l’Associazione buddista del Ladakh e l’Associazione Ladakh Gonpa hanno chiesto a Sua Santità di tenere un discorso su Internet.
“Così oggi”, ha risposto Sua Santità, “ho accettato con gioia di insegnare la ‘Lampada per il Sentiero verso l’illuminazione’ https://www.sangye.it/altro/?p=81 ai fedeli laici e monaci del Ladakh. In Tibet facc iamo una distin zi o ne tra la diffusione precedente e quella successiva dell’insegnamento del Buddha. Ad un certo punto, dopo l’opposizione di Lang Darma, il buddismo cadde in declino. Di conseguenza, un re del Tibet occidentale fu ispirato a prendere provvedimenti per far rivivere e preservare l’insegnamento. Invitò Atisha https://www.sangye.it/altro/?cat=96 a visitare il Tibet dall’India e gli chiese di comporre un breve testo per i tibetani. Atisha fu compiaciuto della richiesta e scrisse questo testo a Thöling, come afferma l a prim a strofa , “ Esortato dal perfetto discepolo Jangchup Wö”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Lamp for the Path to Enlightenment – 1
Thupstan Chhewang, President of Ladakh Buddhist Association, at the Jokhang Temple in Leh, Ladakh, India, introducing the first day of His Holiness the Dalai Lama’s online teachings on July 13, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
July 13, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After His Holiness the Dalai Lama had arrived this morning and taken his seat in the room at his residence from which he webcasts, Thupstan Chhewang, President of Ladakh Buddhist Association offered prostrations and gave a short introduction to the occasion.
He declared that for two years, 2019 and 2020, His Holiness has been unable to visit Ladakh, and devotees, Buddhist and Non-buddhist, have missed him. Therefore, they requested His Holiness to visit this year, but again it has not been possible because of the widespread coronavirus pandemic and its associated restrictions.
Therefore, Thiksey Rinpoché, the Ladakh Buddhist Association and the Ladakh Gonpa Association requested His Holiness to give a discourse over the internet.
“So today,” His Holiness responded, “I’ve happily agreed to teach ‘Lamp for the Path to Enlightenment’ to the faithful laypeople and monastics of Ladakh. In Tibet we distinguished between the earlier and later disseminations of the Buddha’s teaching. At certain point, after Lang Darma’s opposition, Buddhism fell into decline. Consequently, a king in western Tibet was inspired to take steps to revive and preserve the teaching. He invited Atisha to visit Tibet from India and requested him to compose a short text for Tibetans. Atisha was pleased by the request and wrote this text at Thöling, as the first verse states, ‘Urged by the good disciple Jangchup Wö’.
“Eventually, ‘Lamp for the Path’ https://www.sangye.it/altro/?p=1095 would influence the Sakyas’ ‘Path and Fruit’ tradition. It was also the source for Tsongkhapa’s ‘Stages of the Path to Enlightenment’ texts, as well as the inspiration for Gampopa’s ‘Jewel Ornament of Liberation’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La Compassione nella Sanità
Sua Santità il Dalai Lama: “Ogni attività umana dovrebbe essere intrisa di affetto. Oggi tutti i sette miliardi di esseri umani devono vivere insieme, quindi il senso dell’unità dell’umanità è più necessario che mai. Quando le persone sono motivate dalla compassione, l’onestà e la sincerità si manifestano naturalmente. Il lavoro di medici e infermieri è aiutare gli altri, quindi la compassione è certamente rilevante.”
7 luglio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a parlare di Compassione nell’assistenza sanitaria dalla Dr Reddy’s Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro fondata dal Dr K Anji Reddy. GV Prasad, co-presidente e d amministratore delegato di Dr Reddy’s Laboratories Ltd, ha aperto l’e vento introduce ndo breve mente Sua Santità ed h a concluso congratulandosi con Sua Santità per aver festeggiato ieri il suo 86° compleanno.
“Namasté, Tashi Delek, buongiorno”, Sua Santità ha salutato il pubblico. “R ingrazio molto p er av ermi dato questa opportunità. Sono nato in Tibet, ma ho trascorso la maggior parte della mia vita in questo paese piacevole e pacifico. Qui c’è armonia religiosa e libertà di stampa. Sono in grado di esprimere liberamente i miei pensieri e possono raggiungere diverse parti del mondo. Sono felice di essere qui.
“Per quanto riguarda il mio compleanno, ieri, molti vecchi amici e sostenitori mi hanno inviato i loro auguri. Tra loro c’erano il primo ministro indiano, i ministri del gabinetto dell’Unione e d i primi ministri degli stati indiani . Anche dall’estero ho avuto notizie di amici tra cui il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi. Il suo sostegno è andato oltre le parole gentili. Ha effettivamente visitato il Tibet, parlato con i leader tibetani e cinesi, ed è venuta qui a Dharamsala. Voglio ringraziare tutti loro per i loro generosi pensieri. Read the rest of this entry »
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama in occasione del suo 86° compleanno
Il dono prezioso di Sua Santità il Dalai Lama in occasione del suo 86° compleanno
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama in occasione del suo 86° compleanno, il 6 luglio 2021, dalla Residenza di Sua Santità, Dharamsala, HP, India.
So no un essere umano come tutti gl i altri . Molte persone mostrano davvero affetto nei miei confronti . Molt i apprezzano davvero il mio sorriso. Nonostante la mia età avanzata , il mio aspetto è piuttosto gr adevo le . E tante persone mi mostrano un a vera amicizia. Ora siamo quasi giunti a l mio compleanno. Voglio esprimere il mio profondo apprezzamento a tutti i miei amici che mi mostrano davvero a ffetto , rispetto e fiducia. Voglio loro esprimere i miei ringraziamenti. Per quanto mi riguarda, posso assicurar v i che, per il resto de i mi ei giorni, mi impegnerò per servire l’umanità e d a dedicarmi a proteggere il pianeta dalle var i a zioni climatiche. Quindi, da quando sono diventato un profugo e d ora mi sono stabilito in India, ho apprezz ato appieno la libertà e l’armonia religiosa dell’India. Quindi, voglio assicurar v i che, per il resto della mia vita, sarò pienamente impegnato in questo compito . Apprezzo molto il concetto indiano d e i valori laici , di sgiu nti dalla religione, come l’ onestà, karuna ( la compassione) e d aimsha ( la non violenza).
Quindi, miei cari amici, per il mio compleanno, questo è il mio regalo. Perciò , per favore, ten ete lo a mente. Io stesso, finché vivrò, s arò impegnato nell ‘impegno per la non violenza e la compassione. Di conseguenza , questa è i l dono che o ffr o ai miei amici. Quindi, spero che anche i miei amici mantengano un comportamento ispirato alla non violenza e d al la compassione per il resto della loro vita.
Ne deriva che , in primo luogo, questo è come un resoconto de lla mia vita. E d , in secondo luogo, tutti gli esseri umani miei fratelli e sorelle dovrebbero os servare questi due principi , non violenza e compassione, fino alla morte. Grazie.
His Holiness the Dalai Lama: Compassion in Healthcare
His Holiness the Dalai Lama taking questions from health care professionals audience during his talk on Compassion in Healthcare online from his residence in Dharamsala, HP, India on July 7, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
July 7, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited to speak about Compassion in Healthcare by Dr Reddy’s Foundation, a not-for-profit organization established by Dr K Anji Reddy. GV Prasad, Co-Chairman and Managing Director of Dr Reddy’s Laboratories Ltd opened the occasion by giving a short introduction to His Holiness. He ended by congratulating His Holiness on celebrating his 86th birthday yesterday.
“Namasté, Tashi Delek, good morning,” His Holiness greeted the audience. “I really appreciate your giving me this opportunity. I was born in Tibet, but I have spent the major part of my life in this pleasant and peaceful country. Here there is religious harmony and freedom of the press. I am able to express my thoughts freely and they can reach out to different parts of the world. I’m happy to be here.
“As far as my birthday, yesterday, is concerned, many old friends and well-wishers sent me their good wishes. Among them were the Indian Prime Minister, Ministers of the Union Cabinet and Chief Ministers. From abroad too I heard from friends including the Speaker of the United States House of Representatives, Nancy Pelosi. Her support has extended beyond kind words. She has actually visited Tibet, spoken to Tibetan and Chinese leaders, as well as coming here to Dharamsala. I want to thank all of them for their generous thoughts.
“Signs in my dreams and other indications have suggested that I may live to be 110 or even 113 years old. I felt the friendly messages I received yesterday were sincere and whole-hearted, not just diplomatic gestures. They encourage me to live as long as I can. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s 86th Birthday Message
His Holiness the Dalai Lama’s present
His Holiness the Dalai Lama’s message on the occasion of his 86th birthday on July 6, 2021, from His Holiness’s Residence, Dharamsala, HP, India.
Now, I’m joust a human being. Many people really show they love to me. And many peolple actually love my smile. In spite of my old age, my face is quite handsome. So many people show me genuine friendship. Now it’s nearly my birthday. I want to express my deep appreciation all my friends who really show me love, respect and trust. I want express my thanks. For myself I can ensure you that for the rest of my life I’m committed serving humanity and work to protect the climate condition. So, since I become a refugee and now settled in India I have taken full advantage of India’s freedom and religious harmony. So, I want to assure you that for the rest of my life I will be fully committed to this work. I really appreciate the India concept of secular values, not dependent on religion, such as honesty, karuna (compassion) and aimsha (non violence). So, my dear friends, on my birthday this is my gift. So, please keep in your mind. I myself am committed to non violence and compassion until my death. So, this is my offering to my friends. So, I hope that my friends also keep non violence and compassion for the rest of your life. So, firstly this is like a report about my life. And secondly all my human brothers and sisters should keep these two, non violence and compassion, until your death. Thank you. https://www.dalailama.com/videos/86th-birthday-message
Sua Santità il Dalai Lama: Dialogo per un mondo migliore, ricordando Francisco Varela
Sua Santità il Dalai Lama: “Sono impegnato nell’idea dell’unicità dell’umanità. Come esseri umani siamo tutti uguali. Inoltre, dobbiamo vivere tutti insieme su questo pianeta. Abbiamo un’economia globale. Dipendiamo gli uni dagli altri. Pertanto, dobbiamo pensare al benessere di tutti i sette miliardi di esseri umani ora viventi.”
9 giugno 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama questa mattina è entrato nella stanza della sua residenza da dove prende parte agli incontri virtuali online, ha portato con sé e d ha mostrato a tutti, la fotografia di Francisco Varela che custodisce . Gábor Karsai, amministratore delegato, Mind & Life Europe lo ha accolto a ll’incontro online: un “Dialogo per un mondo migliore – Ricordando Francisco Varela”, il primo evento di una serie chiamata “Francisco & Friends: an Embodiment of Relationship”. La serie commemora Varela, uno dei fondatori chiave di Mind & Life, scomparso poco più di vent’anni fa. Karsai ha invitato tutti a guarda re una serie di fotografie dei primi incontri di Mind & Life con Varela.
Il dott. Pier Luigi Luisi, professore emerito di biochimica all’ETH di Zurigo, ha aperto la conversazione. Ha ricordato di essere stato presente ad un evento ad Alpbach, in Austria, nel 1983, quando Sua Santità e Francisco Varela si sono incontrati per la prima volta. È stata un’occasione che si è svolta in un clima di amore e di amicizia. Luisi ha chiesto cosa ha reso speciale l’amicizia con Varela per Sua Santità.
“Fin da quando ero molto giovane”, ha risposto Sua Santità, “mi sono interessato alle cose meccaniche. Avevo un proiettore cinematografico che era appartenuto al 13° Dalai Lama e la mia curiosità su come la piccola batteria producesse la potenza per gestire ed illuminare il proiettore, mi ha stimolato un interesse per l’elettricità. Allo stesso tempo, sin dalla mia infanzia sono stato impegnato nello studio della filosofia buddista.
“Quando ho incontrato Varela, ho incontrato qualcuno che era uno scienziato, ma che era anche profondamente interessato al buddismo. Quando parlava da un punto di vista buddista, diceva: “Sto dicendo questo indossando il mio cappello buddista” e più tardi, quando offriva un’opinione scientifica, “Ora indosso il mio cappello da scienziato”. Mi sono reso conto che avevo bisogno di qualcuno come lui che capisse il buddismo ma che fosse anche professionalmente uno scienziato. Mi ha colpito e lo ricorderò sempre. Ancora oggi conservo la sua foto in camera mia. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Dialogue for a Better World – Remembering Francisco Varela
His Holiness the Dalai Lama holding a photograph of Francisco Varela that he keeps at home at the start of the ‘Dialogue for a Better World – Remembering Francisco Varela’ on June 9, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
June 9, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama entered the room in his residence from where he takes part in online virtual meetings this morning, he brought with him, and held up for all to see, the photograph of Francisco Varela that he keeps at home. Gábor Karsai, Managing Director, Mind & Life Europe welcomed him to a ‘Dialogue for a Better World – Remembering Francisco Varela’, the first event in a series called ‘Francisco & Friends: an Embodiment of Relationship’. The series commemorates Varela, one of the key founders of Mind & Life, who passed away just over twenty years ago. Karsai invited everyone to view a number of photographs from early Mind & Life meetings featuring Varela.
Dr Pier Luigi Luisi, Professor Emeritus of Biochemistry at ETH, Zurich, opened the conversation. He recalled being present at an event in Alpbach, Austria, in 1983, when His Holiness and Francisco Varela first met. It was an occasion that took place in an atmosphere of love and friendship. Luisi asked what made friendship with Varela special for His Holiness.
“Since I was very young,” His Holiness replied, “I’ve had an interest in mechanical things. I had a movie projector that had belonged to the 13th Dalai Lama and my curiosity about how the small battery produced the power to drive and illuminate the projector stimulated an interest in electricity. At the same time, from my childhood I was engaged in studying Buddhist philosophy. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Destino Realizzato di Jé Tsongkhapa, 2° giorno
Sua Santità il Dalia Lama: “Quando la mente è strettamente chiusa, focalizzata su sé stessa, solo sui bisogni di una singola persona: può essere soggetta a depressione. Un buon modo per liberarsene è aprire il tuo cuore agli altri e preoccuparsi invece del loro benessere.
2 giugno 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Questo è il secondo giorno dei nostri insegnamenti per i giovani tibetani”, così ha esordi to questa mattina Sua Santità il Dalai Lama. “Leggeremo la parte restante di ‘ Destino Realizzato ’. Quindi, sebbene alla fine di queste sessioni di solito conduc o una cerimonia per coltivare la mente del risveglio di bodhicitta, ho pensato che oggi potremmo coltivare la mente di yoga onnicomprensiva.
“Vasubandhu ha spiegato una duplice divisione degli insegnamenti del Buddha: scrittura e realizzazione. Ha anche affermato che ci sono solo due modi per preservare l’insegnamento: lo studio e la pratica. Come seguaci della Tradizione di Nalanda, questo è l’approccio introdotto da Shantarakshita che noi sosteniamo. Questa è una tradizione che ha dato origine a molti grandi studiosi ed adepti, esseri che hanno studiato e praticato. E questo è vero per tutte le scuole del buddismo tibetano.
“La terza sezione di “ Destino Realizzato ” https://www.sangye.it/altro/?p=6093 è intitolata: Come ho praticato giorno e notte e ho dedicato la virtù affinché gli insegnamenti fiorissero. Jé Rinpoché https://www.sangye.it/altro/?p=942 menziona due sistemi all’interno del Mahayana o Veicolo Universale: la Perfezione della Saggezza https://www.sangye.it/altro/?p=10027 e d il Tantra https://www.sangye.it/altro/?p=2913 . Comuni a questi due sistemi sono la coltivazione della mente del risvegli o e la saggezza che comprende l a vacuità. Tocca anche gli stadi di generazione e completamento di Guhyasamaja https://www.sangye.it/altro/?p=11213 . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jé Tsongkhapa’s ‘Destiny Fulfilled’ — Second Day
His Holiness the Dalai Lama answering a question from a member of the virtual audience on the second day of his online teachings for young Tibetans at his residence in Dharamsala, HP, India on June 2, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
June 2, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “This is the second day of our teachings for young Tibetans,” His Holiness the Dalai Lama began this morning. “We’ll read the remaining part of ‘Destiny Fulfilled’. Then, although I usually conduct a ceremony for cultivating the awakening mind of bodhichitta at the end of these sessions, I thought today we could cultivate the all-encompassing yoga mind.
“Vasubandhu explained a twofold division of the Buddha’s teachings—scripture and realization. He also stated that there are only two ways to preserve the teaching—study and practice. As followers of the Nalanda Tradition this is the approach introduced by Shantarakshita that we uphold. This is a tradition that has given rise to many great scholars and adepts — beings who studied and practised. And this is true of all schools of Tibetan Buddhism.
“The third section of ‘Destiny Fulfilled’ is entitled – How I practised day and night and dedicated the virtue for the teachings to flourish. Jé Rinpoché mentions two systems within the Mahayana or Universal Vehicle — the Perfection of Wisdom and Tantra. Common to these two systems are the cultivation of the awakening mind and the wisdom understanding emptiness. He also touches upon the generation and completion stages of Guhyasamaja.
“In his examination of the four classes of tantra, when it came to Highest Yoga Tantra, Jé Rinpoché paid closest attention to Guhyasamaja. He wrote about it and the essential parts of the completion stage in the ‘Lamp to Illuminate the Five Stages’ and a summary text called a ‘Practical Guide to the Five Stages of Guhyasamaja Completion Stage in a Single Sitting’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Destino Realizzato di Jé Tsongkhapa, 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Non prego affinché i sette miliardi di esseri umani in vita oggi diventino buddisti, ma lavoro per creare un mondo pacifico in cui le persone coltivano amore e compassione gli uni per gli altri.”
1 giugno 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato quest’anno i suoi insegnamenti per i giovani tibetani richiamando le origini del buddismo in Tibet. Ha ricordato che nel VII secolo fu creata una scrittura tibetana basata sull’alfabeto indiano Devanagari. Successivamente, la letteratura buddista indiana fu tradotta in tibetano. Il risultato fu una raccolta di circa 100 volumi di sutra tradotti in tibetano e altri 220 volumi di trattati per lo più indiani tradotti in tibetano. Ciò significava che i tibetani non dovevano fare affidamento su nessun’altra lingua, se non la loro, per studiare il buddismo. Di conseguenza nacquero molti grandi studiosi ed adepti.
“Lo studio degli insegnamenti del Buddha alla luce della logica e della ragione”, ha osservato Sua Santità, “è ora preservato solo nella tradizione tibetana. Il buddismo cinese non adotta questo approccio. I seguaci della tradizione P ali studiano ciò che dicono le scritture, ma li canzono per la mancanza degli strumenti della ragione e della logica, il che significa che sono come degli sdentati quando si tratta di masticare punti difficili.
“La familiarità con la ragione e la logica ci ha permesso, orma i da molti anni, di impegnarci in discussioni con gli scienziati. E d entriamo con fiducia in tali discussioni. L’antica tradizione indiana aveva una conoscenza approfondita del funzionamento della mente e delle emozioni. Aggiungete a ciò una padronanza della ragione e della logica e d una comprensione della realtà come delineata nel pensiero della Via di Mezzo https://www.sangye.it/altro/?p=10268 e siamo ben preparati a discu t e re con gli scienziati. Tradizionalmente la ragione e la logica e d il pensiero della Via di Mezzo https://www.sangye.it/altro/?p=3159 sono raffigur ati come due leoni aggiogati al collo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jé Tsongkhapa’s ‘Destiny Fulfilled’ — First Day
His Holiness the Dalai Lama: “I don’t pray for the seven billion human beings alive today to become Buddhists, but I work to create a peaceful world in which people cultivate love and compassion for one another.”
June 1, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama began his teachings for young Tibetans this year by harking back to the origins of Buddhism in Tibet. He recalled that in the 7th century a Tibetan written script was created based on the Indian Devanagari alphabet. Subsequently, Indian Buddhist literature was translated into Tibetan. The result was a collection of about 100 volumes of translated sutras and another 220 volumes of mostly Indian treatises. This meant that Tibetans did not have to rely on any other language to study Buddhism. Many great scholars and adepts came about as a consequence.
“Studying the Buddha’s teachings in the light of logic and reason,” His Holiness remarked, “is now only preserved in the Tibetan tradition. Chinese Buddhism doesn’t take this approach. Followers of the Pali Tradition study what the scriptures say, but I tease them that lacking the tools of reason and logic means they are toothless when it comes to chewing over difficult points.
“Familiarity with reason and logic has enabled us to engage in discussions with scientists for many years now. And we enter into such discussions with confidence. Ancient Indian tradition had thorough knowledge of the workings of the mind and emotions. Add to that a command of reason and logic and an understanding of reality as outlined in the Middle Way thought and we are well-prepared for discussion with scientists. Traditionally reason and logic and Middle Way thought are characterized as two lions yoked at the neck. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamento sul Vesak ed I Tre Aspetti Principali del Sentiero
Sua Santità il Dalai Lama: “Da un punto di vista buddista, l’ostacolo principale a mostrare amore ed affetto per gli altri è la nostra predisposizione all’egoismo.”
26 maggio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama t iene un breve discorso e d un insegnamento per i mongoli in occasione dell’osservanza nazionale ufficiale del Saka Dawa in Mongolia online dalla sua residenza di Dharamsala, HP, India il 26 maggio 2021 su richiesta del monastero di Gandantegchenlin, cui fa seguito un insegnamento su I T re A spetti P rincipali del S entiero di Je Tsongkhapa e dal conferimento della Cerimonia per la generazione di Bodhichitta su richiesta della Geluk International Foundatio n e della Drepung Loseling Tulku Association.
Questa mattina, il giorno di luna piena di Saka Dawa, noto anche come Buddha Purnima, il giorno che commemora la nascita, l’illuminazione e d il mahaparinirvana del Buddha, Khamba Lama Gabju, leader dei buddisti mongoli, ha aperto i lavori offrendo un mandala nel monastero di Gandantegchenlin, Ulan Bator, Mongolia. “Con profondo rispetto per Buddha Shakyamuni.” Sua Santità il Dalai Lama ha esordito: “Farò un breve discorso ai miei fratelli e sorelle mongoli. La Mongolia e d il Tibet hanno un legame unico e la maggior parte dei mongoli sono seguaci di Jé Tsongkhapa.
“Il Buddha disse: ‘S i i il tuo maestro. Il futuro è nelle tue mani.” Altre tradizioni religiose suggeriscono che il futuro è nelle mani di Dio, ma il Buddha ci d isse che, se facciamo del bene, raccoglieremo buoni frutti, ma, se non lo facciamo, non c’è niente che lui può fare al riguardo. Quindi: sperimenta re la felicità o la sofferenza dipende da noi.
“Gli esseri umani sono intelligenti e possono rendersi conto delle loro menti. Se le nostre menti sono indisciplinate, tendiamo a fare del male e d a subirne le conseguenze. Se addestriamo le nostre menti, saremo felici. Tutte le tradizioni spirituali ci insegnano a disciplinare le nostre menti, ma il buddismo raccomanda non di pregare ma di lavorare con la mente e di pensare a l le cose fino a farl e . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings on Buddha Purnima
His Holiness the Dalai Lama reading from Tsongkhapa’s “Three Principal Aspects of the Path” during his teachings online from his residence in Dharamsala, HP, India on May 26, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
May 26, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, the full-moon day of Saka Dawa, also known as Buddha Purnima, the day that commemorates the Buddha’s birth, enlightenment and mahaparinirvana, Khamba Lama Gabju, leader of Mongolian Buddhists opened proceedings by offering a mandala in Gandantegchenlin Monastery, Ulaanbaatar, Mongolia. “With deep respect for Buddha Shakyamuni.” His Holiness the Dalai Lama began, “I’ll give a short talk to my Mongolian brothers and sisters. Mongolia and Tibet have a unique connection and most Mongolians are followers of Jé Tsongkhapa.
“The Buddha said, ‘You are your own master. The future is in your hands.’ Other religious traditions suggest that the future is in the hands of God, but the Buddha told us that if we do good, we’ll reap good fruit, but if we don’t, there’s nothing he can do about it. So, whether we experience happiness or suffering is up to us.
“Human beings are intelligent and can take their minds into account. If our minds are unruly, we tend to do harm and suffer the consequences. If we tame our minds, we’ll be happy. All spiritual traditions teach us to discipline our minds, but Buddhism recommends not prayer but working with the mind and thinking things through to do this. Read the rest of this entry »
Il messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il Vesak, Buddha Purnima
In questa occasione propizia, quando commemoriamo la nascita, l’illuminazione e l’ingresso nel Mahaparinirvana del Buddha, offro i miei saluti ai fratelli buddisti di tutto il mondo.
Buddha Shakyamuni nacque circa 2600 anni fa nell’antica India come principe del clan Shakya. Le tradizioni pali e sanscrite dichiarano che il Buddha raggiunse l’illuminazione all’alba del giorno d ella luna piena che chiamiamo Buddha Purnima. Entrambe le tradizioni concordano sul fatto che il Buddha non fu fin dall’inizio illuminato, ma divenne il Buddha incontrando le giuste condizioni e sforzandosi di accumulare le due raccolte di merit i e saggezza. Secondo la tradizione sanscrita, ha dovuto farlo per molti eoni e d ha comportato la sua manifestazione n ei quattro corpi di un Buddha: il corpo della verità naturale, il corpo della verità d i saggezza, il corpo del completo godimento e d il corpo d’emanazione.
Il completo assorbimento di un Buddha nella meditazione sulla vacuità è il Corpo di Verità della Saggezza, dal quale si manifesta in diverse forme. Il Corpo di Completo Godimento appare agli Arya Bodhisattva, mentre il Corpo d’Emanazione è visibile a tutti. Buddha Shakyamuni era un Corpo di Emanazione Supremo, la fonte di un flusso continuo di attività a beneficio degli esseri senzienti.
L’insegnamento del Buddha è essenzialmente pratico. Non è solo per un gruppo di persone o d un paese, ma per tutti gli esseri senzienti. Le persone possono seguire questo percorso secondo la loro capacità e d inclinazion i . Per esempio, ho iniziato da bambino i l mi o addestramento buddista e sebbene ora abbia quasi 86 anni, sto ancora imparando. Pertanto, ogni volta che posso, incoraggio i buddisti che incontro a d essere buddisti del 21° secolo, a scoprire cosa significa veramente l’insegnamento e d a metterlo in pratica. Ciò implica ascoltare e leggere, pensare a ciò che hai sentito e letto e familiarizzar s i profondamente con esso.
Sebbene il nostro mondo sia sostanzialmente cambiato dai tempi del Buddha, l’essenza del suo insegnamento rimane rilevante oggi come lo era 2600 anni fa. Sia la tradizione pali che quella sanscrita possiedono metodi per ottenere la liberazione dall’ignoranza e dalla sofferenza. Il consiglio del Buddha, detto semplicemente, era di evitare di danneggiare gli altri e di aiutarli ogni volta che possiamo ed in qualunque modo possibile. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Message for Buddha Purnima / Vesak
On this auspicious occasion, when we commemorate the Buddha’s birth, enlightenment and entering into Mahaparinirvana, I offer my greetings to fellow Buddhists all over the world.
Buddha Shakyamuni took birth as a prince of the Shakya clan in ancient India about 2600 years ago. The Pali and Sanskrit Traditions declare that the Buddha attained enlightenment at dawn of the full moon day that we call Buddha Purnima. Both the traditions agree that he was not enlightened from the beginning but became the Buddha through meeting the right conditions and striving to accumulate the two stores of merit and wisdom. According to the Sanskrit Tradition, he had to do that for many aeons and entailed his manifesting the four bodies of a Buddha—the Natural Truth Body, the Wisdom Truth Body, the Complete Enjoyment Body and the Emanation Body.
A Buddha’s complete absorption in meditation on emptiness is the Wisdom Truth Body, from which he manifests in different forms. The Complete Enjoyment Body appears to Arya Bodhisattvas, while the Emanation Body is visible to all. Buddha Shakyamuni was a Supreme Emanation Body, the source of a continuous flow of activities to benefit sentient beings. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Creare Speranza
Sua Santità il Dalai Lama: “Il distruttore più efficace della pace della mente è la rabbia, ma la rabbia può essere contrastata sviluppando l’altruismo e la compassione per gli altri.”
19 maggio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, dopo che Sua Santità il Dalai Lama ha sorriso, salutato e si è seduto davanti alle telecamere, Celesta Billeci, Executive Director of Arts & Lectures, University of California, Santa Barbara (UCSB), ha introdotto l’e vento . “Stiamo vivendo in un momento che richiede ottimismo, resilienza, coraggio e visione”, ha e sordi to. “Chi meglio del Dalai Lama per suscitare queste qualità in noi?” Henry Yang, Rettore dell’Università, ha accolto tutti e, rivolgendosi a Sua Santità, ha dichiarato: “È un onore straordinario accoglier La oggi”.
“Sono lieto di condividere questo messaggio di speranza di Sua Santità il Dalai Lama”, ha continuato. “Questa è la quinta volta che abbiamo il privilegio di accoglierlo qui. E sono ormai vent’anni da quando abbiamo fondato la cattedra di studi tibetani del 14° Dalai Lama. Il Dalai Lama è un incomparabile m aestro buddista e d un campione di riconciliazione. Irradia compassione e pace “.
Detto questo, ha invitato Pico Iyer ad aprire una conversazione con Sua Santità.
Pico Iyer: Benvenuto Santità, è bello rivederla. Stiamo rivolgendo la nostra attenzione alla speranza. Cosa significa speranza per i buddisti?
Sua Santità il Dalai Lama : “Per dirla semplicemente, la nostra vita si basa sulla speranza, sul desiderio che le cose vadano bene. Anche nel grembo materno, la tranquillità della madre nutre il nascituro. La speranza è c onnessa a l futuro. Sebbene nulla possa essere garantito per il futuro, rimaniamo fiduciosi, il che è molto meglio che essere pessimisti. Anche a livello globale abbiamo motivi di speranza. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Creating Hope, a Conversation with Pico Iyer
His Holiness the Dalai Lama listening to a question asked by Pico Iyer during their online conversation from his residence in Dharamsala, HP, India on May 19, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
May 19, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, after His Holiness the Dalai Lama had smiled, waved and taken his seat in front of the cameras, Celesta Billeci, Executive Director of Arts & Lectures, University of California, Santa Barbara (UCSB), introduced the occasion. “We’re living in a moment that calls for optimism, resilience, courage and vision,” she said. “Who better to spark these qualities in us than the Dalai Lama?” Henry Yang, Chancellor of the University welcomed everyone and addressing His Holiness declared, “It’s an extraordinary honour to welcome you today.”
“I am delighted to share this message of hope from His Holiness the Dalai Lama,” he continued. “This is the fifth time we’ve had the privilege of welcoming him here. And it is now twenty years since we established the 14th Dalai Lama Chair of Tibetan Studies. The Dalai Lama is an incomparable Buddhist teacher and a champion of reconciliation. He radiates compassion and peace.”
With that, he called on Pico Iyer to open a conversation with His Holiness.
Pico Iyer: Welcome Your Holiness, it’s nice to see you again. We are turning our focus to hope. What does hope mean for Buddhists?
“To put it simply, our life is based on hope, a desire for things to turn out well. Even in the womb, their mother’s peace of mind affects the unborn child. Hope is concerned with the future. Although nothing about the future can be guaranteed, we remain hopeful, which is much better than being pessimistic. On a global level too, we have grounds for hope.
“We all come from our mother. We grow under her care. Appreciating her kindness, without which we would not have survived, is a basis on which to cultivate compassion. Experiencing our mother’s kindness gives us hope. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Come studiare la meditazione con metodi scientifici
Sua Santità il Dalai Lama: “La rinascita implica la coscienza. La coscienza consiste in una continuità di momenti di coscienza. La sua natura è chiarezza e consapevolezza. Le menti di tutte le creature coscienti sono così. Se proviamo a trovare un inizio alla coscienza, ci scontriamo con la necessità che sorga da una causa compatibile: questa è una coscienza precedente. Pertanto, concludiamo che la coscienza non ha inizio, perché la sua fonte deve essere un momento precedente di coscienza.”
Sua Santità il Dalai Lama dialoga su Come studiare la meditazione con metodi scientifici e risponde alle domande del team di ricerca russo del Progetto di studio della meditazione e degli stati alterati di coscienza nei monasteri buddisti tibetani online dalla sua residenza a Dharamsala, HP, India il 5 maggio 2021, organizzato da Save Tibet Foundation (Mosca) e Tibet Culture and Information Center.
5 maggio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Natalia Inozemtseva, vicedirettore della Save Tibet Foundation, Russia, ha introdotto questa mattina il dialogo tra Sua Santità il Dalai Lama ed un gruppo di neuroscienziati russi, ricordando che, il primo di questa serie di incontri si svolse a Delhi nel 2017 dal titolo: “Conoscenza fondamentale”. Un successivo incontro si tenne a Dharamsala nel 2018. Di conseguenza, gli scienziati russi hanno avviato un progetto di ricerca sul “thukdam”, il fenomeno che a volte si verifica quando un meditatore esperto muore e la sua coscienza sottile rimane nel corpo, anche dopo la morte clinica.
Il prof. Medvedev ha invitato Sua Santità a chiarire quale valore potrebbe avere lo studio del “thukdam” per l’umanità in generale. Sua Santità ha risposto che i buddisti tibetani credono che le persone attraversino un processo di dissoluzione nel corso della morte. Una volta che alcuni meditatori esperti cessano di respirare, il processo di dissoluzione che attraversano include tre visioni: aspetto biancastro, incremento rossastro e conseguimento del quasi nero. Nel corso di questi tre stadi si dissolvono 80 differenti concezioni: 33 durante la visione dell’aspetto biancastro, 40 durante l’incremento rossastro ed infine sette durante lo stadio del raggiungimento del quasi nero.
“Dobbiamo intraprendere più ricerche”, ha detto Sua Santità, “ed indagare su più casi di ‘thukdam’ per stabilire se le visioni siano associate alla dissoluzione degli elementi più grossolani. Poiché si osserva che il corpo di una persona che attraversa questo processo può rimanere caldo, è possibile che la dissoluzione degli elementi terra, acqua e fuoco non coincidano con le tre visioni.
“Quando una persona comune muore, c’è una dissoluzione degli elementi. I buddhisti credono che gli esseri vivano vite passate e future, quindi anche questo ha qualcosa a che fare. Il mio tutor anziano, Ling Rinpoché, rimase in “thukdam” per 13 giorni. Recentemente, un monaco del monastero di Kirti è rimasto in questo stato per 37 giorni. Questa è una realtà osservabile, che dobbiamo essere in grado di spiegare. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: A Scientific Investigation of Meditation
His Holiness the Dalai Lama: “Rebirth involves consciousness. Consciousness consists of a continuity of moments of consciousness. Its nature is clarity and awareness. The minds of all conscious creatures are like this. If we try to find a beginning to consciousness, we come up against the need for it to arise from a compatible cause, that is a previous consciousness. Therefore, we conclude that consciousness has no beginning because its source has to be a previous moment of consciousness.”
May 5, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Mrs Natalia Inozemtseva, Deputy Director of Save Tibet Foundation, Russia, introduced this morning’s dialogue between His Holiness the Dalai Lama and a group of Russian neuroscientists. She recalled that the first in this series of meetings took place in Delhi in 2017 under the banner ‘Fundamental Knowledge’. A subsequent meeting was held in Dharamsala in 2018. Consequently, Russian scientists launched a project of research into ‘thukdam’, the phenomenon that sometimes occurs when an accomplished meditator dies and their subtle consciousness remains in the body, even after clinical death.
Prof Medvedev invited His Holiness to clarify what value the study of ‘thukdam’ could have for humanity in general. He replied that Tibetan Buddhists believe that people go through a process of dissolution in the course of death. Once some accomplished meditators cease breathing, the process of dissolution they go through includes three visions—whitish appearance, reddish increase and black near attainment. In the course of these three stages 80 different conceptions dissolve—33 during the vision of whitish appearance, 40 during reddish increase and finally seven during the stage of black near attainment.
“We need to undertake more research,” His Holiness said, “and investigate more cases of ‘thukdam’ to establish whether the visions are associated with dissolution of the coarser elements. Since it is observed that the body of a person going through this process can remain warm, it may be that the dissolution of the earth, water and fire elements do not coincide with the three visions.
“When an ordinary person dies, there is a dissolution of the elements. Buddhists believe that beings go through past and future lives, so there is some bearing on this too. My own Senior Tutor, Ling Rinpoché remained in ‘thukdam’ for 13 days. Recently, a monk at Kirti Monastery remained in this state for 37 days. This is an observable reality, which we need to be able to explain.
“There is evidence to see and measure. We can also find a detailed explanation of the inner subjective experience of the process of death in the Guhyasamaja Tantra texts. I hope scientists can take all this into account and come up with an explanation.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: il Sutra del Cuore
Sua Santità il Dalai Lama: Abbiamo una meravigliosa intelligenza umana. Di fronte ai problemi, non lasciarti facilmente disturbare. Chiaramente, preghiamo per il benessere di tutti gli esseri senzienti nostre madri. La chiave consiste nell’essere motivati a portare loro la felicità. Le preghiere ed i rituali sono di secondaria importanza rispetto alla pratica principale di coltivare la mente del risveglio e la comprensione della vacuità. Quando sei motivato dall’altruismo, la tua mente è naturalmente aperta.
1 maggio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – I principali destinatari dell’odierno insegnamento online di Sua Santità il Dalai Lama si sono riuniti in una grande sala a Taipei, Taiwan, iniziando, nel momento in cui Sua Santità è apparsa sui loro schermi, con la recita in cinese del “Cuore della saggezza”, il “Sutra del cuore”, cui ha fatto seguito una breve offerta del mandala, dopo di che Sua Santità ha chiesto loro di cantare anche un ulteriore verso, che riassume la pratica del Dharma:
Possa io essere in grado di dissipare i tre veleni
Possa la luce della saggezza brillare intensamente
Possa io essere in grado di superare tutti gli ostacoli
Possa io essere in grado di impegnarmi nelle azioni dei Bodhisattva.
“Oggi, oh miei amici del Dharma di Taiwan”, ha esordito Sua Santità, “siete dei discepoli che desiderano ascoltare l’insegnamento, quindi ho la responsabilità di conferirvelo e sono felice di poter parlare del ‘Sutra del Cuore ‘.
“Il buddismo è una delle tante religioni del mondo. La differenza è che il Buddha consigliò ai suoi seguaci di non accettare ciò che diceva per il valore nominale, ma di esaminare le sue parole come un orafo analizza la qualità dell’oro. Tutte le tradizioni religiose insegnano l’importanza dell’amore, ma solo il Buddha incoraggiò i suoi seguaci ad esaminare attentamente ciò che insegnava. Quando comprendete l’insegnamento come ispirato dalla ragione e per voi di beneficio, solo allora seguitelo.
“Il Buddha ha identificato le Q uattro N obili V erità https://www.sangye.it/altro/?p=3785 come: la sofferenza, la sua origine, la sua cessazione e d il sentiero. In quell’occasione spiegò di nuovo, in termini di funzione, co m e comportarsi . Nessuno vuole soffrire, quindi dobbiamo esplorare il motivo per cui soffriamo. È come quando ci ammaliamo e consultiamo un medico per scoprire cosa c’è che non va. Le cause della sofferenza risiedono nelle azioni che compiamo spinti da emozioni disturbanti od afflizioni mentali: come la rabbia e l’attaccamento. Il Buddha ha insegnato che questa origine – karma e d afflizioni – dovrebbe essere superata. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: the Heart of Wisdom
His Holiness the Dalai Lama: “There isn’t a great deal of difference between Buddhist practitioners today and at the time of the Buddha. Conventionally monks and nuns wear robes, but there is no reason why you can’t practise wearing a suit. Practice is about transforming the mind; not how external appearances have developed. Whether or not you can do intense practice of the dharma, I request to you to be kind to others and to help them in any way you can.”
May 1, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The principal recipients of His Holiness the Dalai Lama’s online teaching today were assembled in a large hall in Taipei, Taiwan. They commenced their recitation of the ‘Heart of Wisdom’, the ‘Heart Sutra’, in Chinese the moment His Holiness appeared on their screens. This they followed with a short mandala offering, after which His Holiness asked them also to chant a further verse, which encapsulates the practice of the Dharma:
May I be able to dispel the three poisons
May the light of insight shine brightly
May I be able to overcome all obstacles
May I be able to engage in the deeds of Bodhisattvas.
“Today, my dharma friends in Taiwan,” His Holiness began, “there are disciples who wish to hear the teaching, so I have a responsibility to give it to you, and I’m happy to be able to talk about the ‘Heart Sutra’.
“Buddhism is one among the many religions in the world. The difference is that the Buddha counselled his followers not to accept what he said at face value, but to examine his words as a goldsmith analyses the quality of gold. All religious traditions teach the importance of love, but only the Buddha encouraged his followers to scrutinize what he taught. He said when you understand the teaching as reasonable and beneficial only then follow it. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Messaggio per la Giornata della Terra 2021
In occasione della Giornata della Terra 2021, faccio appello ai miei fratelli e sorelle in tutto il mondo affinché prestino attenzione sia alle sfide che alle opportunità che abbiamo di fronte su questo pianeta blu, che condividiamo.
Scherzo spesso sul fatto che la luna e le stelle sono bellissime, ma, se qualcuno di noi cercasse di viverci, saremmo infelici.
Questo nostro pianeta è un habitat delizioso. La sua vita è la nostra vita, il suo futuro è il nostro futuro. In effetti, la terra si comporta per tutti noi come una madre. Come i bambini dipendono dalla mamma , così dipendiamo da lla Terra . Di fronte a problemi globali come l’effetto del riscaldamento globale e l’esaurimento dello strato di ozono, le singole organizzazioni e le singole nazioni sono impotenti. A meno che non lavoriamo tutti insieme, non è possibile trovare alcuna soluzione. La nostra madre terra ci sta insegnando una lezione sulla responsabilità universale.
Prend ete come esempio la questione dell’acqua. Oggi, più che mai, il benessere dei cittadini in molte parti del mondo, soprattutto delle ma mme e dei bambini, è a d estremo rischio a causa della grave mancanza di adeguate condizioni idriche, igieniche e sanitarie . È preoccupante che l’assenza di questi servizi sanitari essenziali nel mondo abbia un impatto su quasi due miliardi di persone. Eppure è ri sol vi bile. Sono grato a l Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che h a lanciato un urgente invito all’azione globale.
L’interdipendenza è una legge fondamentale della natura. L’ignoranza dell’interdipendenza ha colp ito non solo il nostro ambiente naturale, ma anche la nostra società umana. Pertanto, noi esseri umani dobbiamo sviluppare un maggiore senso di unità di tutta l’umanità. Ognuno di noi deve imparare a lavorare non solo per sé stesso, la famiglia o la nazione, ma a beneficio di tutta l’umanità. A questo proposito, sono lieto che quest’anno il presidente Joe Biden ospiterà un vertice sul clima dei leader mondiali nella Giornata della Terra, riunendo i leader mondiali per discutere una questione che ha un impatto su tutti noi.
Se il nostro pianeta deve essere sostenuto, l’educazione ambientale e la responsabilità personale devono crescere e continuare a crescere. Prendersi cura dell’ambiente dovrebbe essere una parte essenziale della nostra vita quotidiana. Nel mio caso, il mio risveglio verso l’ ambiente è avvenuto solo dopo che sono anda to in esilio e d ho incontrato un mondo molto diverso da quello che avevo conosciuto in Tibet. Solo allora mi sono reso conto di quanto fosse puro l’ambiente tibetano e di come lo sviluppo materiale moderno abbia contribuito al degrado della vita in tutto il pianeta.
In questa Giornata della Terra, impegniamoci tutti a fare la nostra parte per contribuire a fare una differenza positiva per l’ambiente della nostra unica casa comune, questa bellissima terra.
Con le mie preghiere
Dalai Lama
22 aprile 2021
https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=14716
Sua Santità il Dalai Lama e altri 100 premi Nobel sollecitano la cooperazione al summit sul clima per fermare l’espansione dei combustibili fossili”
His Holiness the Dalai Lama: Message for Earth Day
Message for Earth Day
On Earth Day 2021, I appeal to my brothers and sisters throughout the world to look at both the challenges and the opportunities before us on this one blue planet that we share.
I often joke that the moon and stars look beautiful, but if any of us tried to live on them, we would be miserable. This planet of ours is a delightful habitat. Its life is our life, its future our future. Indeed, the earth acts like a mother to us all. Like children, we are dependent on her. In the face of such global problems as the effect of global heating and depletion of the ozone layer, individual organizations and single nations are helpless. Unless we all work together, no solution can be found. Our mother earth is teaching us a lesson in universal responsibility.
Take the issue of water as an example. Today, more than ever, the welfare of citizens in many parts of the world, especially of mothers and children, is at extreme risk because of the critical lack of adequate water, sanitation and hygienic conditions. It is concerning that the absence of these essential health services throughout the world impacts nearly two billion people. And yet it is soluble. I am grateful that the Secretary-General of the United Nations, Antonio Guterres, has issued an urgent global call to action.
Interdependence is a fundamental law of nature. Ignorance of interdependence has wounded not just our natural environment, but our human society as well. Therefore, we human beings must develop a greater sense of the oneness of all humanity. Each of us must learn to work not only for his or her self, family or nation, but for the benefit of all mankind. In this connection, I am glad that President Joe Biden will be hosting a Leaders’ Climate Summit on Earth Day this year, bringing together world leaders to discuss an issue that impacts all of us.
If our planet is to be sustained, environmental education and personal responsibility must grow and keep growing. Taking care of the environment should be an essential part of our daily lives. In my own case, my environmental awakening occurred only after I came into exile and encountered a world very different from the one I had known in Tibet. Only then did I realize how pure the Tibetan environment was and how modern material development has contributed to the degradation of life across the planet.
On this Earth Day let us all commit ourselves to doing our part to help make a positive difference to the environment of our only common home, this beautiful earth.
With my prayers,
Dalai Lama
April 22, 2021
https://www.dalailama.com/news/2021/message-for-earth-day
Sua Santità il Dalai Lama: L’amore sia l’artefice di un mondo migliore
Sua Santità il Dalai Lama: “Sono in grado di ridere e rimanere gioioso nonostante le sofferenze del mondo perché, come monaco buddista addestrato nella tradizione di Nalanda, coltivo l’altruismo. Non appena mi sveglio la mattina, si riaccende il mio senso di altruismo e la comprensione che tutto è nato in modo dipendente. Questo porta ad una profonda tranquillità” .
12 Aprile 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Questa mattina Sofia Stril-Rever ha aperto una conversazione tra Sua Santità il Dalai Lama nella sua residenza di Dharamsala e gli ospiti del programma francese “Be the Love” e del canadese “One Better World Collective”, osserva nd o che la chiave per un futuro sostenibile è una mentalità altruistica che valorizzi la collaborazione rispetto alla concorrenza e d avvantaggi il benessere delle persone nel l o ro insieme. Ha invitato Sua Santità a spiegare come, nel 21° secolo, coltivare l’amore altruistico può permetterci di sanare le nostre divisioni e muoverci realisticamente verso la pace, la giustizia e la felicità globali.
“Ora, ho 86 anni”, Sua Santità il Dalai Lama iniziò. “E nella mia vita ho assistito a molti spargimenti di sangue in una serie di guerre. Il risultato di tale violenza è stato solo sofferenza e più odio. Questo è uno dei motivi per cui ammiro l’Unione europea. Storicamente molte delle nazioni che sono tra i suoi membri, in particolare francesi e tedeschi, si sono regolarmente combattute tra loro nel corso dei secoli. Tuttavia, dopo la fine della seconda guerra mondiale si sono resi conto che considera re costantemente il proprio vicino come un nemico non serve a nulla. Pensa quante vite sono state perse in questi conflitti e quante ne sono invece state salvate nella pace degli ultimi 70 anni circa.
“Oggi dobbiamo pensare all’umanità intera. Non basta più pensare alla propria nazione o continente. Va considerato il mondo intero nella sua globalità . Dobbiamo riconoscere che facciamo tutti parte di un’economia globale e siamo tutti minacciati dal cambiamento climatico e dal riscaldamento globale. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Be the Love for One Better World
His Holiness the Dalai Lama: As sentient beings, we depend on nature, so we must preserve our close relations with her. Sometimes we seem to think that technology will solve our problems and allow us to do whatever we like. But we’d be better to rely on the power of nature. For example, we need to curtail our burning of fossil fuels to generate energy and rely instead on wind farms and solar power.”
April 12, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, Sofia Stril-Rever opened a conversation between His Holiness the Dalai Lama at his residence in Dharamsala and guests of the French ‘Be the Love’ programme and the Canadian ‘One Better World Collective’. She observed that the key to a sustainable future is an altruistic mindset that values collaboration over competition and benefits people’s well-being as a whole. She invited His Holiness to explain how, in the 21st century, cultivating altruistic love can enable us to heal our divisions and move realistically towards global peace, justice and happiness?
“Now, I’m 86 years old,” he began. “And in my lifetime, I’ve seen a great deal of bloodshed in a variety of wars. The result of such violence has just been suffering and more hatred. This is one of the reasons why I admire the European Union. Historically several of the nations that are among its members, especially the French and Germans, have regularly fought with each other down the centuries. However, after the end of the Second World War they realized that constantly viewing your neighbour as your enemy serves no good purpose. Think how many lives have been lost in this squabbling and how many have been saved in the peace of the last 70 years or so. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Le quattro nobili verità e le due verità
Sua Santità il Dalai Lama: “E’ importante comprendere l’insegnamento del Buddha alla luce della ragione e della logica.”
7 aprile 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha salutato i suoi ospiti online, l’Unione Buddhista Italiana, ed ha preso posto. La sessione è iniziata immediatamente con una recita del ‘Sutra del Cuore’ in italiano. Al termine, il presidente dell’Unione Buddhista Italiana, Filippo Scianna, ha porto il benvenuto a Sua Santità a nome dell’Unione Buddhista Italiana, che ha spiegato comprende membri provenienti da una vasta gamma di tradizioni buddhiste. Oltre al loro interesse per il buddismo, i membri forniscono aiuto umanitario dove è necessario e coltivano relazioni amichevoli con altre tradizioni religiose. Il Presidente ha dichiarato che Sua Santità è la loro fonte di ispirazione e gli ha chiesto di conferire l’insegnamento.
“Oggi, voi italiani mi avete chiesto di parlare delle Quattro Nobili Verità https://www.sangye.it/altro/?p=3785 e delle Due Verità”, ha risposto Sua Santità. “Ci sono molte diverse tradizioni religiose nel mondo. Possono differire da un punto di vista filosofico, ma condividono un messaggio comune sull’importanza dell’amore e della compassione. In India, la pratica di ‘ahimsa’, non-violenza o di non-dann eggiare , e ‘karuna’, compassione, sono fiorite negli ultimi 3.000 anni circa. Inoltre, in India, tutte le grandi religioni del mondo convivono fianco a fianco pacificamente. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Four Noble Truths and the Two Truths
His Holiness the Dalai Lama: “Suffering can be transformed into an aspect of the path, in particular to the practice of bodhichitta by wishing that through this suffering our negativities may be purified.”
April 7, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama saluted his online hosts, the Italian Buddhist Union, and took his seat. The session began immediately with a recitation of the ‘Heart Sutra’ in Italian. When that was complete, President of the Italian Buddhist Union, Filippo Scianna extended a welcome to His Holiness on behalf of the Union. that he explained includes members from a wide range of Buddhist traditions. Besides their interest in Buddhism, members provide humanitarian aid where it is needed and cultivate friendly relations with other religious traditions. He declared that His Holiness is their source of inspiration and requested him to teach.
“Today, you Italians have asked me to talk about the Four Noble Truths and the Two Truths,” His Holiness responded. “There are many different religious traditions in the world. They may differ from a philosophical point of view, but they share a common message about the importance of love and compassion. In India, the practice of ‘ahimsa’, non-violence or non-harm, and ‘karuna’, compassion, have flourished over the last 3000 years or so. What’s more, in India, all the world’s major religions live together peaceably side by side. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Morale ed Etica, Oggi e Domani
Sua Santità il Dalai Lama: “La tradizione buddista tibetana è unica per l’importanza che attribuisce all’uso della ragione. È una tradizione completa. Comprende i valori umani fondamentali.
2 aprile 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Janis Martins Skuja della Società Lettone per il Tibet ha dato il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama in un webinar organizzato da una gruppo di persone ed organizzazioni degli Stati baltici.
Sua Santità ha risposto:
“Ho visitato più volte gli Stati baltici. Uno dei motivi per cui ho visitato più di recente la Lettonia è stato per conferire insegnamenti ai buddisti russi. È successo che una volta, dopo aver insegnato ad un gruppo di russi a Delhi, uno di loro mi disse che c’erano molte persone in Russia che vi vorrebbero partecipare, ma che non potevano permettersi di venire in India. Mi sono commosso. Abbiamo esaminato la possibilità di conferire i miei insegnamenti in Lettonia, che era più facile da raggiungere per i russi. I lettoni ed i loro funzionari hanno sostenuto l’idea e si sono presi cura di me molto bene, cosa per cui desidero esprimere il mio profondo apprezzamento.
“Ora, per quanto riguarda la morale e l’etica, secondo le varie tradizioni religiose, l’etica nasce dalla fede. Tuttavia, possiamo anche fare riferimento all’etica laica. Questa riguardano l’intera umanità. Tutti i sette miliardi di esseri umani in vita oggi sono essenzialmente uguali e dobbiamo vivere insieme.
“In passato siamo stati coinvolti in guerre e violenze. Abbiamo speso tempo, impegno e denaro per sviluppare armi, cosa molto nefasta. Eppure siamo animali sociali. Gli scienziati sottolineano che dipendiamo dalla comunità in cui viviamo ed abbiamo una naturale preoccupazione per i membri della nostra comunità. Sono la fonte della nostra felicità.
“A volte il nostro senso di preoccupazione per la comunità più ampia s’è affievolito e ci siamo concentrati su un gruppo più ristretto in termini di” noi “e” loro “. Questo ci ha portato a combatterci e ad ucciderci a vicenda. Ma oggi non ci sono motivi per pensare a “noi” ed a “loro”. Tutti i sette miliardi di noi non solo devono vivere insieme, ma dobbiamo aiutarci a vicenda. Da questo punto di vista, l’etica implica il prendersi cura dell’intera umanità qui e ora. Non si tratta di Dio o del Buddha, significa considerare tutti gli esseri umani come nostri fratelli e sorelle. Si tratta di coltivare il buon cuore.
“In questi giorni, oltre ai nostri problemi generali, dobbiamo fare i conti con minacce come il riscaldamento globale che ci riguarda tutti. In tali circostanze è importante che impariamo a vivere insieme felici e pacifici. Non abbiamo bisogno, ad esempio, di sviluppare armi ancora più sofisticate o più potenti. Dobbiamo vivere in pace, consapevoli dell’unicità dell’umanità. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Morals and Ethics, Today and Tomorrow
His Holiness the Dalai Lama: “The Tibetan Buddhist tradition is unique in the importance it places on the use of reason. It is a comprehensive tradition. It encompasses basic human values.”
April 2, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning Janis Martins Skuja of the Latvian Society for Tibet welcomed His Holiness the Dalai Lama to a webinar organised by a coalition of individuals and organizations from the Baltic States.
His Holiness responded,
“I have visited the Baltic States on several occasions. One of the reasons I visited Latvia more recently was to give teachings to Russian Buddhists. It happened that once, after I’d taught a group of Russians in Delhi, one of them told me that there were more people in Russia who’d like to attend, but who could not afford to come to India. I was moved. We looked into my giving teachings in Latvia, which was easier for Russians to reach. Latvians and their officials supported the idea and looked after me very well, for which I would like to express my deep appreciation.
“Now, with regard to morals and ethics, according to various religious traditions, ethics spring from faith. However, we can also refer to secular ethics. These relate to the whole of humanity. All seven billion human beings alive today are essentially the same, and we have to live together.
“In the past we got caught up in war and violence. We spent time, effort and money on developing weapons—most unfortunate. And yet we are social animals. Scientists point out that we depend on the community in which we live and have a natural concern for the members of that community. They are the source of our happiness. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Il nostro mondo nel tempo del cambiamento
Sua Santità il Dalai Lama: “È perché la natura della mente è chiara luce che possiamo ridurre ed eliminare l’ignoranza. Questo ci rende padroni del nostro destino.”
29 marzo 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama è giun to stamattina regalando un ampio sorriso. Ha esaminato i volti degli studenti dalla Russia, ha sor riso, ha salutato con la mano e si è seduto.
Il professor Nikolai Yankovski, membro dell’Accademia delle S cienze R ussa, si è presentato e ha spiegato che avrebbe moderato la conversazione o d i erna al posto della professoressa Tatiana Chernigovskaya, direttrice dell’Istituto di R icerca C ognitiva, Università S tatale di San Pietroburgo, che era rimasta senza voce, ed h a chiarito che i principali partecipanti all’incontro di oggi erano studenti delle università russe. Sperava che per loro l’esperienza sarebbe stata significativa quanto lo era stato per lui l’incontro con Sua Santità.
Sua Santità ha aperto il suo intervento osservando che noi, in quanto esseri umani, siamo tutti uguali.
“Vogliamo tutti vivere una vita felice. Non vogliamo soffrire. Co sì co me gli altri animali, anche quelli piccoli come gli insetti, noi tutti vogliamo condurre una vita felice e d indisturbata. Ciò che fa la differenza è che gli esseri umani sono intelligenti e cerca n o di usare la propri a intelligenza per trovare la felicità. Ma, a volte, siamo miopi e di vedute ristrette. In passato, ad esempio, noi tibetani pregavamo per il benessere di tutti gli esseri senzienti, ma, in realtà, eravamo interessati solo a no i tibetani. Immagino che sia stato lo stesso anche per voi russi.
‘Il ventesimo secolo ha visto due guerre mondiali. Abbiamo usato la nostra intelligenza umana e la nostra conoscenza scientifica per scopi militari. Abbiamo sviluppato armi sempre più distruttive, comprese bombe nucleari e missili armati di testate nucleari. Abbiamo pensato solo a noi stessi. Ora, dobbiamo pensare all’intera umanità, non solo a questa o d a quella nazione. Dato che dobbiamo vivere tutti insieme su questo pianeta unico, non c’è spazio per combattere sulla base di una divisione tra “noi” e “loro”: questo è un vecchio modo di pensare. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Our World in the Time of Change
Prof Nikolai Yankovski, Member of the Russian Academy of Sciences, introducing the program with students from Russian universities and His Holiness the Dalai Lama from his residence in Dharamsala, HP, India on March 29, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
March 29, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama arrived smiling broadly this morning. He scanned the faces of students in Russia, laughed, waved and sat down.
Prof Nikolai Yankovski, Member of the Russian Academy of Sciences, introduced himself and explained that he would be moderating today’s conversation instead of Prof Tatiana Chernigovskaya, Director of Institute for Cognitive Research, St. Petersburg State University, who had lost her voice. He clarified that the main participants in today’s meeting were students at Russian universities. He hoped the experience would be as significant for them as meeting His Holiness had been for him.
His Holiness opened his talk with the observation that we are all the same as human beings.
“We all want to live a happy life. We don’t want suffering. Like other animals, even those as small as insects, we want to lead an undisturbed happy life. What makes a difference is that human beings are intelligent and we try to use our intelligence to find happiness. But sometimes we are short-sighted and narrow-minded about it. In the past, for example, we Tibetans would pray for the welfare of all sentient beings, but in fact we were really only concerned with Tibetans. I expect it was the same for you Russians too. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: i Tre aspetti Principali del Sentiero
Sua Santità il Dalai Lama:: La gente parla di pace nel mondo, ma non la realizzeremo senza prima raggiungere la pace della mente.
13 marzo 2021 – Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Una volta completat a q u es ta mattina l a recita zion e de l “Sutra del cuore” e l’ offe rta de l mandala, Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato a parlare.
“Oggi, questo webcast è destinato principalmente a quelli di voi nella grande nazione della Mongolia. Il testo che insegnerò è i “Tre aspetti principali del sentiero” https://www.sangye.it/altro/?p=489 che è incluso tra gli scritti di Jé Tsongkhapa. È stato scritto in risposta a d una richiesta di uno dei suoi discepoli più stretti, Tsakho Önpo Ngawang Drakpa, che si trovava a Gyalmorong, nel Tibet orientale.
“Jé Rinpoché gli promise che, se avesse seguito bene le sue istruzioni, quando lui, Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=942 sarebbe diventato un Buddha, avrebbe condiviso con lui il primo nettare del suo insegnamento. Nel verso finale del testo il riferimento a “mio figlio” può essere preso per includere anche tutti noi.
“Sono nato nella stessa regione di Jé Rinpoché e d oltre alla vicinanza fisica, mi sento vicino a lui anche nello spirito. Dovremmo praticare come ha consigliato a Ngawang Drakpa, ricordando che i Buddha non lavano via con l’acqua le azioni non salutari, né rimuovono le sofferenze degli esseri con le loro mani, né trapiantano la loro realizzazione negli altri. È insegnando la verità della talità che liberano gli esseri. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Three Principal Aspects of the Path
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the virtual audience in Mongolia on the final day of online teachings from his residence in Dharamsala, HP, India on March 13, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
March 13, 2021- Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Once the formalities of reciting the ‘Heart Sutra’ and offering the mandala were complete this morning, His Holiness the Dalai Lama began to speak.
“Today, this webcast is intended primarily for those of you in the great nation of Mongolia. The text I’m going to teach is the ‘Three Principal Aspects of the Path’ which is included among Jé Tsongkhapa’s miscellaneous writings. It was written in response to a request from one of his close disciples Tsakho Önpo Ngawang Drakpa who was in Gyalmorong, Eastern Tibet.
“Jé Rinpoché promised him that if he followed his instructions well, when he, Tsongkhapa, became a Buddha, he would share the first nectar of his teaching with him. In the final verse of the text the reference to ‘my son’, can be taken to include all of us too.
“I was born in the same region as Jé Rinpoché and as well as the physical proximity, I feel close to him in spirit too. We should practise as he advised Ngawang Drakpa, remembering that the Buddhas do not wash away unwholesome deeds with water, nor do they remove the sufferings of beings with their hands, neither do they transplant their own realization into others. It’s by teaching the truth of suchness that they liberate beings.
“As it is also said, ‘You are your own master’. We need to learn and practise accordingly, developing single-pointed concentration and applying it in analytical meditation. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Elogio ai 17 Maestri di Nalanda
Sua Santità il Dalai Lama: L’etica oltre la religione implica prendere in considerazione l’intera umanità, perché tutti vogliamo sopravvivere. Pertanto, dobbiamo vivere qui e ora come buoni esseri umani. Abbiamo bisogno dell’etica per guidare il nostro pensiero ed il nostro comportamento, perché tutti abbiamo bisogno di vivere insieme in armonia.
12 marzo 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Non appena Sua Santità il Dalai Lama è apparso questa mattina, i monaci della Mongolia hanno iniziato a cantare il “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 seguito da un’offerta del mandala davanti ad un ritratto di Sua Santità sul trono nel monastero di Gandantegchenling.
Nelle osservazioni introduttive, il Khamba Lama ha reso omaggio a Sua Santità e gli ha p o rto i saluti a nome del monastero e di tutti i monaci e le monache della Mongolia. Ha osservato che la tradizione di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=942 è fiorita in Mongolia dai tempi di Sonam Gyatso, il terzo Dalai Lama. Il Khamba Lama ha osservato che fin dalla prima visita in Mongolia nel 1979 Sua Santità ha incoraggiato la rinascita del Dharma proprio in quel Paese . Gli anziani monaci sopravvissuti furono molto commossi dalla sua preoccupazione.
Successivamente, i monaci mongoli sono stati in grado di andare in India per studiare e d alcuni hanno conseguito la laurea di Geshé Lharampa e d hanno continuato a completare anche i loro studi tantrici. La tradizione di Nalanda è stata ripresa in Mongolia, e per questo motivo il Khamba Lama ha espresso la sua gratitudine. Ha concluso chiedendo a Sua Santità di vivere a lungo e di continuare a girare la ruota del Dharma. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Praise for Seventeen Nalanda Masters
His Holiness the Dalai Lama: “We need ethics to guide our thought and behaviour because we all need to live together in harmony. We need love and compassion. Since the gap between rich and poor in the world will only be a source of trouble, we need to find ways to ensure a more equitable distribution of wealth”.
March 12, 2021, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As soon as His Holiness the Dalai Lama appeared this morning, monks in Mongolia began to chant the ‘Heart Sutra’, which was followed by a mandala offering presented before a portrait of His Holiness on the throne in Gandantegchenling Monastery.
In introductory remarks, the Khamba Lama paid homage to His Holiness and offered greetings to him on behalf of the monastery and all the monks and nuns of Mongolia. He observed that Jé Tsongkhapa’s tradition has flourished in Mongolia from the time of Sonam Gyatso, the Third Dalai Lama. The Khamba Lama noted that right from His Holiness’s first visit to Mongolia in 1979 he has encouraged the revival of the Dharma there. The elderly surviving monks were very touched by his concern.
Subsequently, Mongolian monks have been able to go to India to study and some have earned Geshé Lharampa degrees and gone on to complete their tantric studies too. The Nalanda Tradition has been revived in Mongolia, for which the Khamba Lama expressed gratitude. He ended by requesting His Holiness to live long and to continue to turn the wheel of Dharma.
His Holiness began his teaching by reciting the verse of salutation from the end of Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’.
I prostrate to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all (distorted) views.
“There’s a verse from the Hundreds of Deities of the Joyous Land— (Ganden Lha gya ma) that we all recite that indicates that however learned you may be, it’s a mistake to use your learning for gain and fame. We must not mix our practice with the eight worldly concerns. The Buddha abandoned them completely when he embarked on path to enlightenment. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Buddismo e Scienza
Sua Santità il Dalai Lama: Come non c’è bisogno di essere un buddista per essere una persona di elevata moralità od etica, così non c’è bisogno di essere un buddista per imparare ad affrontare le proprie emozioni distruttive e raggiungere la pace della mente.
11 marzo 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, dopo essere entrato nella sala da cui trasmette online, Sua Santità il Dalai Lama è rimasto in silenzio a riflettere sulle immagini del suo pubblico d a tre località della Mongolia: Ulaanbaatar, Erdenet e Bayankhongor. Poi salutò e si sedette. Una giovane donna mongola che ha coordinato l’evento ha presentato Lamiin Gegeen Rinpoché che, saluta nd o in tibetano Sua Santità a nome d el popolo mongolo, ne h a espresso tutta la gratitudine per aver accettato di insegnare loro lo scorso dicembre, un evento che non poteva realizzarsi in presenza a causa della pandemia di Covid. Lo ha inoltre ringraziato per aver accettato di parlare oggi di Buddismo e Scienza ai giovani mongoli.
Successivamente, il Segretario generale dell’Unione degli S tudenti M ongoli ha porto i saluti a Sua Santità a nome degli studenti mongoli.
“Oggi”, ha esordito Sua Santità, “quella che consideriamo la Grande Terra della Mongolia include Mongolia esterna e interna, Kalmykia, Buriazia e Tuva. È qui che vive un gran numero di mongoli etnici con i quali abbiamo forti legami storici: salut o tutti voi.
“Il Buddha profetizzò che il suo insegnamento avrebbe viaggiato da nord a nord, il che s’ intend e prima in Tibet e poi in Mongolia. Storicamente, i mongoli sono stati praticanti buddisti e ci sono stat e delle connessioni unic he tra di noi.
“Gendun Drub, il primo Dalai Lama, ha studiato con Jé Tsongkhapa e ha pregato affinché pote sse sostenere il suo insegnamento. Ha fondato il monastero di Tashi Lhunpo e d ha esteso la sua influenza a Tsang. Gendun Gyatso fondò il monastero di Chökhorgyal, che è associato a Palden Lhamo, e fu influente a Lhoka e Dagpo. Il terzo Dalai Lama, Sonam Gyatso, si recò in Mongolia dove diffus e gli insegnamenti incoraggiando lo studio, la riflessione e la meditazione, e g li fu dato il titolo di Dalai Lama. È così che voi mongoli avete sviluppato un legame speciale con i Dalai Lama. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks to Young Mongolians about Buddhism and Science
His Holiness the Dalai Lama: “You don’t need to be a Buddhist to be a moral or ethical person, you don’t need to be a Buddhist to learn how to tackle your destructive emotions and achieve peace of mind”.
March 11, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, after he had entered the room from which he broadcasts online, His Holiness the Dalai Lama stood quietly pondering the images of members of his audience in three locations in Mongolia—Ulaanbaatar, Erdenet and Bayankhongor. Then he waved and sat down. A young Mongolian woman who was coordinating the event introduced Lamiin Gegeen Rinpoché who, speaking in Tibetan, offered His Holiness greetings on behalf of all the Mongolian people. He mentioned how grateful they had been when His Holiness agreed to teach them last December, an event that could not go ahead because of the Covid pandemic. He further thanked him for agreeing to speak to young Mongolians about Buddhism and Science today.
Next, the Secretary General of the Mongolian Students’ Union offered His Holiness greetings on behalf of Mongolian Students.
“Today,” His Holiness began, “what we think of as the Great Land of Mongolia includes Outer and Inner Mongolia, Kalmykia, Buryatia and Tuva. It’s where a large number of ethnic Mongolians live with whom we have strong historical connections—greetings to you all.
“The Buddha prophesied that his teaching would travel from north to north, which we understand to mean first to Tibet and then on to Mongolia. Historically, Mongolians have been Buddhist practitioners and there have been unique connections between us.
“Gendun Drub, the First Dalai Lama, studied with Jé Tsongkhapa and prayed to be able to uphold his teaching. He founded Tashi Lhunpo Monastery and extended his influence throughout Tsang. Gendun Gyatso established Chökhorgyal Monastery, which is associated with Palden Lhamo, and was influential in Lhoka and Dagpo. The Third Dalai Lama, Sonam Gyatso went to Mongolia where he spread the teachings by encouraging study, reflection and meditation. He was given the title Dalai Lama. This is how you Mongolians developed a special connection with the Dalai Lamas. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama alla Conferenza Buddhista internazionale on line sui Tre Addestramenti nelle tradizioni Pali e Sanscrite del Buddhismo
Sua Santità il Dalai Lama: “Come essere umano, considero una delle mie principali responsabilità aumentare la consapevolezza nell’amore e nella compassione nel mondo…”
5 marzo 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Questa mattina s’è aperta una conferenza internazionale virtuale sul Tisikkha o Trishiksha, i tre corsi di formazione nelle tradizioni buddhiste pali e sanscrite. Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a tenere il discorso inaugurale dalla sua residenza di Dharamsala. La sig.ra Ng Wee Nee ha aperto i lavori, accogliendo ospiti e partecipanti e spiegando che l’evento era stato organizzato dal Tibetan Buddhist Centre di Singapore supportato da altre 12 organizzazioni buddiste: Oxford Buddhist Vihara, Singapore; il Consiglio buddista Theravada della Malaysia; il Consiglio buddista Vajrayana della Malaysia; la Buddhadasa Indapanno Archive Foundation; la rete internazionale dei buddisti impegnati; la Sri Lanka Tibet Buddhist Brotherhood Society; la Buddhist Society of Western Australia; l’Unione Buddista di Kalmykia, Russia; il Dipartimento di Studi Buddisti, Dharma Drum Institute of Liberal Arts, Taiwan; il Dipartimento di Religione e Cultura dell’Università Hsuan Chuang, Taiwan; il Kertarajasa Buddhist College, Indonesia e Labsum Shedrup Ling, Corea.
La sig.ra Ng Wee Nee ha reso noto che attualmente ci sono almeno 500 milioni di buddisti nel mondo per i quali l’origine dipendente è la loro visione filosofica e per i quali la non violenza e la compassione sono la loro condotta fondamentale. Ha osservato che Internet ha fornito un’opportunità per un raduno virtuale delle comunità buddiste. Durante la conferenza, che si svolgerà nell’arco di due giorni, 38 relatori provenienti da 14 paesi affronteranno il ruolo dei Tre corsi di formazione nella tradizione pali e sanscrita.
In qualità di moderatore delle discussioni, il Ven Mahayano dalla Thailandia ha presentato il primo oratore, Ven Bhikshu Jing Yao, Presidente dell’Associazione Buddista della Repubblica di Cina (Taiwan), che ha parlato in cinese. Ha osservato che lo scopo dei tre corsi di formazione sia nella tradizione pali che in quella sanscrita è di aiutare gli esseri a superare la sofferenza. Il Buddha insegnò il nobile O ttuplice S entiero https://www.sangye.it/altro/?p=6232 affinché gli esseri senzienti cessassero di sviluppare emozioni afflittive e possano affrontare pacificamente la morte. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: International Conference on the Three Trainings
His Holiness the Dalai Lama speaking online from his residence in Dharamsala, HP, India during the opening session of the International Conference on the Three Trainings in the Pali and Sanskrit Traditions of Buddhism on March 5, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
March 5, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning saw the opening of a virtual international conference on the Tisikkha or Trishiksha, the three trainings in the Pali and Sanskrit traditions of Buddhism. His Holiness the Dalai Lama was invited to give the inaugural address from his residence in Dharamsala. Ms Ng Wee Nee opened proceedings, welcoming guests and participants and explaining that the event had been organized by the Tibetan Buddhist Centre of Singapore supported by 12 other Buddhist organizations: the Oxford Buddhist Vihara, Singapore; the Theravada Buddhist Council of Malaysia; the Vajrayana Buddhist Council of Malaysia; the Buddhadasa Indapanno Archive Foundation; the International Network of Engaged Buddhists; the Sri Lankan Tibet Buddhist Brotherhood Society; the Buddhist Society of Western Australia; the Buddhist Union of Kalmykia, Russia; the Department of Buddhist Studies, Dharma Drum Institute of Liberal Arts, Taiwan; the Department of Religion and Culture of Hsuan Chuang University, Taiwan; the Kertarajasa Buddhist College, Indonesia and Labsum Shedrup Ling, Korea.
Ms Ng Wee Nee mentioned that there are presently at least 500 million Buddhists in the world for whom dependent arising is their philosophical view and for whom non-violence and compassion are their basic conduct. She observed that the internet has provided an opportunity for a virtual gathering of Buddhist communities. During the conference, which will take place over two days, 38 speakers from 14 countries will address the role of the Three trainings in the Pali and Sanskrit traditions. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La Celebrazione del Giorno delle Offerte
Sua Santità il Dalai Lama: : La mia pratica principale è la coltivazione di bodhicitta.”
27 febbraio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Questa mattina, quando Sua Santità il Dalai Lama è apparso davanti alle telecamere del webcast nella sua residenza, si è potuto ascoltare il maestro del canto di Drepung recitare con la sua voce tonante le preghiere introduttive, seguito dall a recita costante del “Sutra del cuore”. Il maestro d i canto di Sera ha poi guidato il C anto della P reghiera del L ignaggio d el Lam Rim, cui è seguito i l maestro di canto di Ganden che ha offerto il mandala. Sugli schermi davanti a lui Sua Santità ha potuto vedere i volti del Ganden Tri Rinpoché, degli abati, degli ex abati, Tulku e dei membri dell’Associazione Ladakhi Semkye.
Sua Santità ha indossato brevemente il suo cappello da pandit, ha recitato la preghiera introduttiva e ha iniziato il suo discorso.
“Oggi teniamo questo insegnamento come parte della Grande Festività dell e Preghier e . Poiché non siamo in grado di riunirci fisicamente, ci incontriamo online. Lo svolgimento della Grande Fest ività delle Preghier e è compl esso e ricordo che dovevo prepararmi e d a dd e stra rmi per condurre le preghiere pomeridiane. Questi includevano la preghiera a Sukhavati. Ero così nervoso che, solo quando raggiu nsi un certo punto della preghiera, mi res i conto degli uccelli che volavano qua e là intorno a me. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Full-moon Day of the Great Prayer Festival
His Holiness the Dalai Lama joining in introductory prayers at the start of his teachings on the full-moon day of the Great Prayer Festival online from his residence in Dharamsala, HP, India on February 27, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
February 27, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, as His Holiness the Dalai Lama appeared before the webcast cameras at his residence, the Drepung Chantmaster could be heard reciting introductory prayers in his booming voice. He followed this with a steady recitation of the ‘Heart Sutra’. The Sera Chantmaster then led the chanting of the Lam Rim Lineage Prayer. He was followed by the Ganden Chantmaster making the mandala offering. On the screens before him His Holiness could see the faces of the Ganden Tri Rinpoché, Abbots, former Abbots, Tulkus and members of the Ladakhi Semkye Association.
His Holiness briefly put on his pandit’s hat, recited his own introductory prayer and began his discourse.
“Today, we are holding this teaching as part of the Great Prayer Festival. Since we are unable to physically gather together, we are meeting online. The conduct of the Great Prayer Festival is complicated and I remember that I had to prepare and train myself to lead the afternoon prayers. These included the prayer related to Sukhavati. I was so nervous that it wasn’t until I reached a certain point in the prayer that I became aware of the birds around me flying here and there. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Empatia e Compassione nella Polizia
Sua Santità il Dalai Lama: “Possiamo notare che gli esseri umani sono animali sociali. Anche come individui sopravviviamo dipendendo dalla comunità in cui viviamo. Pertanto, mostrare compassione ed interesse per gli altri membri della nostra comunità è in definitiva un bene anche per noi. Se invece siamo egoisti, tendiamo a non essere felici.”
17 febbraio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. All’inizio della conversazione virtuale di questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha osservato i volti sugli schermi di fronte a lui, li ha salutati con la mano dicendo: “Buongiorno e namaste “.
Prakash Singh, presidente della Indian Police Foundation (IPF) ha accolto Sua Santità a nome dei membri dell’IPF e delle forze di polizia indiane in generale. Ha spiegato che la forza di polizia indiana è stata originariamente istituita dagli inglesi per sostenere il dominio imperiale che avevano sul paese. In questi giorni, ha detto, la polizia dovrebbe riflettere i valori democratici dell’India indipendente nell’essere umano, compassionevole, equo e giusto. Singh ha dichiarato che c’è interesse a trasformare la polizia indiana su queste linee e d ha citato il consiglio di Sua Santità che l’amore e la compassione non sono un lusso: abbiamo bisogno di loro per sopravvivere.
Dopo aver presentato Sua Santità all’uditorio, lo ha invitato a rivolgersi a loro.
“Grazie”, ha risposto Sua Santità, “ og g i sono molto felice di poter scambiare opinioni con i membri delle forze di polizia indian a . Ho vissuto quasi tutta la mia vita in presenza del personale di sicurezza. Per nove anni in Tibet, lo è stat a la polizia cinese, d al 1959 la polizia indiana. Entrambi hanno lavorato per proteggermi, ma la polizia cinese aveva un secondo compito, che era quello di tenermi d’occhio. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Empathy and Compassion in Policing
His Holiness the Dalai Lama: “Buddhism is primarily concerned with training the mind, with mental transformation, and the cultivation of inner values such as compassion and self-discipline. Students trained in such a system will naturally be more compassionate.”
February 17, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – At the start of this morning’s virtual conversation, His Holiness the Dalai Lama surveyed the faces on the screens in front of him, waved and greeted them saying, “Good morning and namaste”.
Prakash Singh, Chairman of the Indian Police Foundation (IPF) welcomed His Holiness on behalf of members of the IPF and the Indian Police Force in general. He explained that the Indian Police Force was originally set up by the British to support the imperial hold they had over the country. These days, he said, the police should reflect the democratic values of independent India in being humane, compassionate, fair and just. Singh declared that there is an interest in transforming the Indian police on these lines and quoted His Holiness’s advice that love and compassion are not luxuries; we need them to survive.
Having introduced His Holiness to the audience, he invited him to address them.
“Thank you,” His Holiness replied, “I feel very happy to be able to exchange views with members of the Indian Police Force today. I’ve lived almost my entire life in the presence of security personnel. For nine years in Tibet, they were Chinese police. Since 1959, they’ve been Indian police. Both worked to protect me, but the Chinese police had a second duty, which was to keep an eye on me. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Riconoscere la madre. Un canto esperienziale sulla visione”
Sua Santità il Dalai Lama: “Abbiamo un senso del sé perché parliamo del mio corpo, della mia parola, ma, se ci chiediamo dov’è l’ ‘”io” a cui queste facoltà appartengono, capiamo che l’ “io” è una semplice designazione. Non esiste nel modo in cui appare. Non è che non esista affatto, non esiste intrinsecamente, dal suo lato, di per sé.”
8 febbraio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Dopo che Lama Zopa Rinpoché questa mattina lo ha formalmente accolto online da Kathmandu, Sua Santità il Dalai Lama ha annunciato che Rinpoché gli aveva chiesto di insegnare “Riconoscere la madre: Una visione” e lui aveva felicemente acconsentito di farlo.
“Prima di tutto, il punto di vista qui menzionato è l’origine dipendente. Dico spesso che, mentre la nostra visione è l’origine dipendente, la nostra condotta è di non danneggiare gli altri. Entrambe queste idee hanno un’incidenza sulla pace nel mondo. Per quanto riguarda l’autenticità degli insegnamenti del Buddha, si dice che poco dopo la sua illuminazione il Buddha abbia così riflettuto:
Profondo e pacifico, libero da complessità, luminosità assoluta,
Ho trovato un Dharma simile al nettare.
Eppure, se dovessi insegnarlo, nessuno lo capirebbe,
Quindi rimarrò in silenzio qui nella foresta. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Recognizing My Mother. An Experiential Song on the View
Lama Zopa Rinpoche thanking His Holiness the Dalai Lama at the conclusion of his online teaching from his residence in Dharamsala, HP, India on February 8, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphe
February 8, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After Zopa Rinpoché in Kathmandu had formally welcomed him online this morning, His Holiness the Dalai Lama announced that Rinpoché had requested him to teach ‘Recognizing My Mother – An Experiential Song on the View’ and he had happily agreed to do so.
“First of all, the view referred to here is dependent arising. I often mention that while our view is dependent arising, our conduct is not to harm others. Both these ideas have a bearing on peace in the world. Regarding the authenticity of the Buddha’s teachings, shortly after his enlightenment the Buddha is said to have reflected:
Profound and peaceful, free from complexity, uncompounded luminosity-
I have found a nectar-like Dharma.
Yet if I were to teach it, no-one would understand,
So I shall remain silent here in the forest. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Benessere e Resilienza”
Sua Santità il Dalai Lama: “Essere consapevoli significa essere attenti al nostro comportamento fisico, verbale e mentale. Essere consapevoli del nostro modo di parlare significa fare attenzione a non usare parole che feriranno gli altri o che desteranno sospetti.”
22 gennaio 2021 Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, la Prof.ssa Neelkamal Sihota, docente di matematica presso la British School, New Delhi, a nome della scuola, ha accolto Sua Santità il Dalai Lama in una conversazione online su “Benessere e Resilienza”, spiega nd o che gli studenti h a n no un’età compresa tra gli 11 e d i 14 anni e confidando a Sua Santità che d i sentirsi tutti quanti onora ti che Sua Santità avesse accettato di parlare loro e di non vedere l’ora di sentire le Sue parole .
Sua Santità a mani giunte ha salutato il pubblico con “Namaste” ed ha esordito: “Sono molto felice di incontrare dei giovani studenti che studiano principalmente qui in India”. “Fin dalla mia infanzia ho seguito un programma di studi che trae le sue origini dall’ India, un percorso che deriva dalle tradizioni della Università di Nalanda. Ogni parte del la mi a mente è colma del pensiero dell’I ndia. E, poiché ho vissuto qui per la maggior parte della mia vita, il mio corpo è stato nutrito anche da l riso indiano, dal dal (un piatto di lenticchie indiane) e chapati (la focaccia indiana). Pertanto, mi considero un “figlio dell’India”.
“Durante il periodo in cui ho vissuto qui, ho potuto incontrare tutti i tipi di persone, compresi gli scienziati moderni. Sento di essere stato in grado di tenere testa alle discussioni con loro grazie alla mia formazione nell’antica ra z ion alità e logica indiana. Il Buddha ha incoraggiato i suoi seguaci a non assumere nemmeno quello che diceva per il suo significato nominale, ma d’ esaminarlo e d’ investigarlo. I grandi studiosi di Nalanda come Nagarjuna, Asanga, Dignaga, Dharmakirti e Chandrakirti fecero proprio questo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Well-being and Resilience
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the virtual audience of students from the British School in New Delhi during their conversation on Well-being and Resilience at his residence in Dharamsala, HP, India on January 22, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
January 22, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, Mrs Neelkamal Sihota, a mathematics teacher at the British School, New Delhi, welcomed His Holiness the Dalai Lama, on behalf of the school, to an online conversation about Well-being and Resilience. She explained that the students were aged between 11 and 14 years old. She told His Holiness that she and the students were humbled that he had agreed to talk to them and were looking forward to what he had to say.
His Holiness folded his hands together and greeted the audience with, “Namaste”. “I am very happy to be meeting with young students who are mainly studying here in India,” he told them. “Since my childhood I have followed an education with its origins in India that was derived from the traditions of Nalanda University. Every part of my brain has been filled with Indian thought. And since I’ve lived here for most of my life, my body has also been nourished by Indian rice, dal and chapatis. Therefore, I consider myself a ‘son of India’.
“During the time I’ve lived here, I’ve been able to meet all kinds of people including modern scientists. I feel I’ve been able to hold my own in discussions with them because of my training in ancient Indian reason and logic. The Buddha encouraged his followers not to take even what he said at face value, but to examine and investigate it. The great scholars of Nalanda like Nagarjuna, Asanga, Dignaga, Dharmakirti and Chandrakirti did just that. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in conversazione con Greta Thunberg e autorevoli Scienziati: Dobbiamo Tutelare il Nostro Pianeta
Sua Santità il Dalai Lama: “Dobbiamo avere una visione pratica dell’intera umanità e di questo pianeta, che è la nostra unica casa”.
10 gennaio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Susan Bauer-Wu, presidente del Mind & Life Institute ha aperto l a conversazione tra Sua Santità il Dalai Lama, l’attivista per il clima Greta Thunberg e gli scienziati Susan Natali e William Moomaw, chie dend o a Sua Santità: “Come sta?” Il quale gli rispo nd e sorridendo : “Guarda la mia faccia. Il mio corpo sta invecchiando, ma sono abbastanza in forma. E, poiché ho la pace della mente, posso sorridere. Sono il servitore dei sette miliardi di esseri umani oggi vi venti , dedit o al loro benessere. La pandemia mi ha reso difficile viaggiare, ma questa tecnologia online è diventata molto utile”.
Bauer-Wu ha accolto i partecipanti, gli spettatori e gli ascoltatori a questo incontro globale di buon auspicio per aumentare la consapevolezza dei cicli di feedback climatico attraverso la scienza, l’etica laic e l’azione sociale. Ha annunciato che l’evento rappresenta anche il lancio ufficiale di una serie di cortometraggi incentrati sui circuiti di feedback dell’emergenza climatica nella speranza di ispirare le persone ad agire.
– Guardate questi filmati consigliati da Sua Santità il Dalai Lama https://feedbackloopsclimate.com/?fbclid=IwAR3qpWghOQg-SvMWRNihEk2AXPETLq9ch6r6xbBw2Vue7Wq1kmhJB6mDTM8
Diana Chapman Walsh, moderatrice dell ‘incontro mattutin o , ha affermato che i cicli di feedback sono alla base di due termini importanti: emergenza e possibilità. Poiché gli scienziati sono preoccupati per le implicazioni dei cicli di feedback, è necessario attenzionare le persone su tali implicazioni. Dobbiamo conoscere i circuiti di feedback, ha incalza to, e che anche le forze della natura sono forze della possibilità. E dobbiamo imparare come possiamo essere parte di una soluzione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: A Conversation on the Crisis of Climate Feedback Loops
His Holiness the Dalai Lama at his residence in Dharamsala, India listening to Greta Thunberg during their online conversation on January 10, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
January 10, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Susan Bauer-Wu, President of the Mind & Life Institute opened a conversation that was to take place between His Holiness the Dalai Lama, climate activist Greta Thunberg and scientists Susan Natali and William Moomaw. She asked His Holiness, “How are you?” He laughed and answered, “Look at my face. My body is getting old, but I’m quite fit. And because I have peace of mind, I can smile. I’m the servant of the seven billion human beings alive today, dedicated to their well-being. The pandemic has made it difficult for us to travel, but this online technology has become very helpful.”
Bauer-Wu welcomed the participants, viewers and listeners to an auspicious global gathering to raise awareness of climate feedback loops through science, secular ethics and social action. She announced that the event was also the official launch of a series of short films focussed on climate emergency feedback loops in the hope of inspiring people to take action.
Diana Chapman Walsh, moderator of the morning’s conversation, stated that feedback loops were behind two important terms — emergency and possibility. Since scientists are worried about the implications of feedback loops, there is a need to wake people up to those implications. We have to learn about feedback loops, she said, and that the forces of nature are also forces of possibility. And we have to learn how we can be part of a solution. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: il Sutra del Cuore, 3° giorno
Sua Santità il XIV Dalai Lama: “E’ importante coltivare un buon cuore, con l’aspirazione di aiutare e servire tutti gli altri esseri. Avendo trovato questa preziosa vita umana, dovremmo essere determinati a renderla significativa.”
7 gennaio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Non appena è entrato nella stanza da cui questa mattina trasmette i suoi insegna menti online, Sua Santità il Dalai Lama ha osservato i volti sugli schermi di fronte a lui, ha loro sorriso saluta nd o li . Dopo che il Ven JinOk si è inchinato in segno di saluto e ha cantato il “Sutra del Cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in coreano, quindi Sua Santità ha ripreso il suo insegnamento. “Oggi è il terzo giorno di questi insegnamenti. Siete riusciti a riflettere su ciò che abbiamo discusso? Quando ricev ete spiegazioni dal v o stro maestro , non lascia tele lì , ripassa te l e una prima volta e d una seconda volta ed ancor più nella vostr a mente. Riflett ete ci sopra, in modo da convincer v i di ciò che avete sentito. Il punto è realizz are una trasformazione nella vostr a mente. Riflett e su ciò che senti te. Legge t e dei libri.
“Ho ricevuto insegnamenti sugli Stadi del Sentiero sin da quando ero bambino, ma se non ci avessi riflettuto sopra, avrebbero avuto un minimo impatto su di me. Riflettendo su ciò che ho sentito e confrontando gli insegnamenti tra di loro, la mia comprensione è cresciuta.
“In questi giorni, non appena mi sveglio, recito un a strofa per me stesso, motivata dal desiderio di raggiungere l’illuminazione. Rifletto sui versi di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?P=10906 relativi alla vacuità e penso alle Q uattro A ssurdità L ogiche menzionate da C handrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 se le cose avessero un’esistenza oggettiva. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Heart Sutra – 3° Day
A member of the online audience in Korea asking His Holiness the Dalai Lama a question during the final day of teachings from his residence in Dharamsala, HP, India on January 7, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
January 7, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As soon as he entered the room from where he teaches online this morning, His Holiness the Dalai Lama scanned the faces on the screens in front of him, smiled and waved before he sat down. After Ven JinOk had bowed in greeting and chanted the ‘Heart Sutra’ in Korean, His Holiness resumed his teaching. “Today is the third day of these teachings. Have you been able to reflect on what we’ve discussed? When you receive explanations from your teacher, don’t leave it at that, go over it again and again in your mind. Reflect on it so that you become convinced of what you’ve heard. The point is to effect a transformation in your mind. Reflect on what you hear; read books.
“I’ve received teachings on the stages of the path since I was a child, but if I hadn’t thought them over, they’d have had little impact on me. By thinking through what I’ve heard, and comparing one teaching with another, my understanding has grown.
“These days, as soon as I wake up, I recite a verse to myself aspiring to attain enlightenment. I reflect on verses by Nagarjuna relating to emptiness and think through the four logical absurdities Chandrakirti mentions would ensue if things were to have objective existence. I also mull over a verse from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’:
Neither one with the aggregates, nor different from them,
The aggregates are not (dependent) on him, nor is he (dependent) on the aggregates.
The Tathagata does not possess the aggregates.
What else is the Tathagata? Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: il Sutra del Cuore, 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Per raggiungere la Buddità dobbiamo familiarizzarci con la mente risvegliata di bodhicitta e con la quotidiana comprensione della vacuità.”
6 gennaio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Il Ven JinOk ha aperto il secondo giorno degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama con una recita ritmica del “Sutra del Cuore” in coreano. Sua Santità ha risposto: “Oggi continueremo con la nostra spiegazione di questo testo che viene recitato dalla maggior parte dei seguaci della tradizione sanscrita dell’ Asia.
“Nella prima fase dei suoi insegnamenti, Buddha Shakyamuni ha chiarito che la sofferenza deve essere conosciuta, l’ignoranza deve essere eliminata e la vera cessazione deve essere realizzata coltivando il sentiero. La vera natura della mente è la chiarezza e la consapevolezza. Le contaminazioni mentali sono temporanee e d avventizie; quindi, possono essere eliminat e dalla mente. I maestri di Nalanda hanno insegnato che il potenziale per ottenere l’illuminazione è naturalmente dentro di noi, pertanto l a natura fondamentale della mente può essere riconosciuta. Quando eliminiamo le contaminazioni, le qualità di un Buddha, come i dieci poteri e così via, emergono naturalmente.
“Nei nostri centri monastici di apprendimento studiamo le opere che Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906 e Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 hanno composto sulla base della ragione e della logica. Chandrakirti dice che la visione profonda del la v ac u i tà può essere realizzata da coloro che ne hanno una propensione dal le vite passat e . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Heart Sutra – 2° Day
His Holiness the Dalai Lama speaking during the second day of his teachings requested by Korean Buddhists from his residence in Dharamsala, HP, India on January 6, 2021. Photo by Ven Tenzin Jamphel
January 6, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Ven JinOk opened the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings with a rhythmic recitation of the ‘Heart Sutra’ in Korean. His Holiness responded, “Today, we’ll continue with our explanation of this text that is recited by most followers of the Sanskrit tradition in Asia.
“In the first round of Buddha Shakyamuni’s teachings he made clear that suffering must be known, ignorance must be eliminated and true cessation must be actualized by cultivating the path. The true nature of the mind is clarity and awareness. Mental defilements are temporary and adventitious; therefore, they can be eliminated from the mind. The Nalanda masters taught that the potential to attain enlightenment is naturally within us. The basic nature of the mind can be recognised. As we eliminate defilements, the qualities of a Buddha, such as the ten powers and so forth, naturally emerge.
“In our monastic centres of learning we study the works Nagarjuna and Chandrakirti composed on the basis of reason and logic. Chandrakirti says that the profound view of emptiness can be realized by those with a propensity from the past.
“Mind Only and the Middle Way are the two principal Buddhist schools of philosophy. Mind Only states that there is no duality between subject and object. The Middle Way School asserts that things do not exist independently. The Middle Way Consequentialists represented by Chandrakirti declare that if it is asserted that things have some objective or self-characterized nature then four logical absurdities ensue.
“If things had some sort of existence from their own side, the way ignorance misconceives it, it should be findable. The different forms, sounds and smells around us appear to exist from their own side, but cannot be found to actually exist that way. Even the form body and truth body of a Buddha cannot be found when their intrinsic identity is sought. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: il Sutra del cuore, 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Più meriti raccogliete, migliore sarà la vostra comprensione della vacuità. E, man mano che la vostra comprensione della vacuità migliora, più chiaramente potrete riconoscere che il raggiungimento della Buddità è una possibilità reale. Pertanto, meriti e saggezza si completano a vicenda.”
5 gennaio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Dopo che Sua Santità il Dalai Lama questa mattina è giun to davanti alle telecamere e si è seduto, l’abate coreano Ven. JinOk lo ha accolto e d ha ribadito la richiesta dei discepoli coreani di spiegare loro il “Sutra del cuore”.
Il Ven. JinOk ha quindi proceduto a recitare il Sutra al ritmo del “moktak” o campana di legno che teneva tra le mani.
“Oggi iniziamo tre giorni di insegnamenti per un gruppo di fratelli e sorelle di Dharma dalla Corea.” Ha annunciato Sua Santità. “Mi sento molto fortunato ad avere questa opportunità. Ci sono version i del sutra della Perfezione della Saggezza in 100.000 righe, 25.000 righe e 8.000 righe, mentre la più breve è costituita dalla lettera “A”. Il “Sutra del cuore” è indicato come la “Perfezione della saggezza in 25 strofe ” e, nonostante la sua relativa brevità, è un testo completo.
“Gli insegnamenti della Perfezione della Saggezza non possono essere seguiti semplicemente sulla base della fede. Questo è il tipo di insegnamenti che coloro che hanno un’intelligenza acuta seguono sulla base della ragione. La parola saggezza, il nome di questi insegnamenti, mostra che per comprenderli occorre intelligenza e l’esercizio della nostra facoltà analitica. Come il Buddha consigliò ai suoi seguaci: “O monaci e studiosi, mentre l’oro viene messo alla prova bruciandolo, tagliandolo e sfregandolo, esaminate attentamente le mie parole e accettatele solo allora, non solo per rispetto verso di me”.
“Coloro che insegnavano e studiavano alla Università di Nalanda si affidavano alla ragione ed alla logica. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lam: The Heart Sutra, 1° Day
His Holiness the Dalai Lama: “The more merit you collect, the better your understanding of emptiness will be. And as your understanding of emptiness improves, the clearer will be your recognition that achieving Buddhahood is a real possibility. Thus, merit and wisdom complement each other.”
January 5, 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After His Holiness the Dalai Lama had arrived before the video cameras and taken his seat this morning, Korean Abbot Ven. JinOk welcomed him and reiterated the Korean disciples’ request that he explain the ‘Heart Sutra’ to them. Ven. JinOk then proceeded to recite the Sutra to the beat of the ‘moktak’ or wooden bell he held in his hands. “Today, we are beginning three days of teachings for a group of Dharma brothers and sisters from Korea.” His Holiness announced. “I feel very fortunate to have this opportunity. There are Perfection of Wisdom sutras in 100,000 lines, 25,000 lines and 8,000 lines, while the shortest version consists of the letter ‘A’. The ‘Heart Sutra’ is referred to as the ‘Perfection of Wisdom in 25 Lines’, and despite its relative brevity, it is a comprehensive text.
“The Perfection of Wisdom teachings cannot be followed merely on the basis of faith. These are the kind of teachings that those of sharp intelligence follow on the basis of reason. The word wisdom in the name of these teachings shows that to understand them requires intelligence and the exercise of our analytical faculty. As the Buddha advised his followers, ‘O monks and scholars, as gold is tested by burning, cutting and rubbing, examine my words thoroughly and accept them only then — not just out of respect for me.’
“Those who taught and studied at Nalanda University relied on reason and logic.
“The Perfection of Wisdom teachings entail two aspects — the explicit explanation of emptiness and the implicit indication of how to make progress on the path. This second aspect, progress on the path, is represented in the ‘Heart Sutra’ by the mantra at the end. Since there are three vehicles, the Hearers’, the Solitary Buddhas’ and the Bodhisattvas’ vehicles, there are fifteen paths, five in each. How to make progress on the path is explained in the ‘Ornament for Clear Realization’. Read the rest of this entry »
Auguri di Capodanno di Sua Santità il Dalai Lama per il 2021
Sua Santità il Dalai Lama: “Festeggiate un felice anno nuovo in modo molto pacifico e gentile. E poi, così, non solo a capodanno, ma per tutto l’anno”.
A uguri di Capodanno di Sua Santità il Dalai Lama per il 2021 dalla sua residenza a Dharamsala, HP, India, il 1 ° gennaio 2021.
Vorrei esprimere i miei auguri per il nuovo anno. Penso di poter cogliere l’occasione per augurare un felice anno nuovo anche ai tibetani del Tibet. Quindi voglio esprimere gli auguri per un felice anno nuovo. Credo che non importi quali siano le condizioni fisiche, ma mentalmente dovreste sentirvi felici di ricevere i saluti del Dalai Lama.
L’importante, però, è pensare di verificare se nell’anno che è trascorso a vete utilizzato il vostro tempo in modo corretto. Ciò significa r iflettere su quanto tempo a vete dedicato p er aiutar e gli altri, servir e gli altri o, almeno, a non danneggia rl i. Ecco come condurre una vita significativa.
Se pens ate solo egoisticamente e sfrutt ate g li altri, non avre te t rascorso correttamente la vostr a vita.
Se vo lete condurre u na vita significativa , il nuovo anno è un buon momento per iniziare.
Dovrest e pensare: “Il passato è passato. Da oggi, in questo nuovo anno, potrei essere fisicamente lo stesso, potrei avere lo stesso nome, ma vivrò la mia vita in un modo più compassionevole, in modo più significativo”. Quindi questo è ciò che voglio esprimere come i miei auguri di buon anno. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s New Year Greeting for 2021
His Holiness the Dalai Lama: “C elebrate Happy New Year in a very peaceful, gentle way. And then, like that, not only the new year but trough all the year”.
His Holiness the Dalai Lama’s New Year Greeting for 2021 from his residence in Dharamsala, HP, India on January 1, 2021.
I would like to express my greetings for the new year. I think I may be take this opportunity to wish Tibetan inside Tibet a Happy New Year. So I want to express happy new year. I believe that no matter what the physical conditions are, but mentally you should feeel happy to receive greetings from the Dalai Lama.
However the important thing is to think to check if over the past year you have used your time properly. That means check weather you have helped others, served others, and have at least not harmed them. That’s how to lead a meaningful life. If you only think selfishly and exploit other people, the you will have not spent your life properly.
If you want to lead that kind of life, the new year is a good time to begin. You should think: “the past is past. From to day, in this new year, I may be physically the same, I may have the same name, but I will live my life in a more compassionate way, in a more m eaningful way. So this is wat I want to express as my New Year greetings to you. Read the rest of this entry »
È legge il “Tibetan Policy and Support Act” TPSA 2020
Il “Tibetan Policy and Support Act” TPSA dichiara che “Il 14° Dalai Lama sostiene l’approccio della Via di Mezzo, che cerca un’autentica autonomia per i 6.000.000 di tibetani in Tibet”
28/12/2020 Dharamshala: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promulgato la legge “Tibetan Policy and Support Act” TPSA 2020, una mossa che ha notevolmente rafforzato la politica statunitense sul Tibet e d ha ribadito il fermo sostegno del governo degli Stati Uniti a Sua Santità il Dalai Lama e d a l CTA Central Tibetan Administration.
Accogliendo con favore la storica leg g e TPSA , il presidente della CTA Dr Lobsang Sangay ha dichiarato: “Questa leg g e, come mai p rim a d’ora, invia un potente messaggio di speranza e giustizia ai tibetani all’interno del Tibet e rafforza il sostegno degli Stati Uniti per la protezione della libertà religiosa del popolo tibetano, dei diritti umani, dei diritti ambientali e dell a democrazia tibetana in esilio”.
“A nome della CTA e d e i sei milioni di tibetani, estendo la più profonda gratitudine al presidente Trump per aver firmato questo disegno di legge decisa mente storico. Vorrei anche ringraziare ancora una volta il Congresso degli Stati Uniti per aver approvato il disegno di legge, in particolare la presidente della Camera Nancy Pelosi per il suo fermo sostegno nel realizzare questo storico disegno di legge. Ringrazio per l’impegno per l’approvazione del disegno di legge anche i Senatori Marco Rubio e Ben Cardin; e i membri del Congresso Jim McGovern e Chris Smith per averlo presentat o alla Camera e d al Senato. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a renderlo realtà “.
In un videomessaggio questa mattina ai tibetani di tutto il mondo, Sikyong ha attribuito la storica leg g e TPSA agli sforzi instancabili di Sua Santità il Dalai Lama, al coraggio e alla resilienza d e i sei milioni di tibetani in Tibet e d agli sforzi collettivi d e i tibetani e degli amici in tutto il mondo. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama insegna gli “Otto versi per addestrare la mente” e le “Trentasette pratiche di un Bodhisattva”
Sua Santità il Dalai Lama: “La pratica della bodhicitta è nel contesto del nostro essere degli esseri umani che, per sopravvivere, dipendono dalla comunità in cui vivono. Questo è il motivo per cui è un errore trascurare il benessere degli altri e perché è importante aiutarli ogni volta che possiamo.”
27 dicembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Invitato dalle comunità tibetane del Nord America a insegnare questa mattina “Otto versi per addestrare la mente” e “Trentasette pratiche di un Bodhisattva”, Sua Santità il Dalai Lama è arrivato quasi quindici minuti prima. Il rappresentante Ngodup Tsering ha introdotto l’evento in tibetano. Ha ringraziato Sua Santità a nome dei tibetani del Nord America per l’opportunità di ascoltarlo insegnare e rispondere alle domande. Ha anche richiamato l’attenzione sul Tibetan Policy and Support Act del 2020 (TPSA) che è stato approvato di recente. Ha aggiun to che molti tibetani nel Nord America stanno raggiunge ndo b uoni risultati negli studi e nel lavoro. Infine, ha chiesto a Sua Santità di vivere fino a 125 anni come aveva previsto Trulshik Rinpoché.
Le parole iniziali di Sua Santità sono state: “Oggi sono felice di avere questa opportunità di parlare ai tibetani del Nord America. In questi giorni è difficile per me viaggiare lontano a causa della mia età, ma insegnare in questo modo su Internet da qui a Dharamsala è relativamente facile.
“Siamo tibetani della Terra delle Nevi. Prima del regno di Songtsen Gampo vivevamo come nomadi come i mongoli. Songtsen Gampo sposò una principessa cinese che portò in Tibet la preziosa statua di Jowo. I suoi rapporti con i cinesi erano stretti, ma quando si trattò di progettare una forma di scrittura tibetana, scelse di modellarla sull’alfabeto indiano Devanagari. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teach ‘Eight Verses for Training the Mind’ & ‘Thirty-seven Practices of a Bodhisattva’
His Holiness the Dalai Lama reading from the texts during his teachings requested by the Tibetan community in North America from his residence in Dharamsala, HP, India on December 27, 2020. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 27, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Invited by the Tibetan Communities of North America to teach ‘Eight Verses for Training the Mind’ & ‘Thirty-seven Practices of a Bodhisattva’ this morning, His Holiness the Dalai Lama arrived almost fifteen minutes early. Representative Ngodup Tsering introduced the event in Tibetan. He thanked His Holiness on behalf of Tibetans in North America for the opportunity to hear him teach and answer questions. He also drew attention to the Tibetan Policy and Support Act of 2020 (TPSA) that was passed recently. He noted that many Tibetans in North America are doing well in their studies and work. Finally, he asked His Holiness to live 125 years as Trulshik Rinpoché had predicted he could. His Holiness’s opening words were: “Today, I’m happy to have this opportunity to talk to Tibetans in North America. These days it’s difficult for me to travel far because of my age, but teaching like this over the internet from here in Dharamsala is relatively easy.
“We are Tibetans from the Land of Snow. Before the reign of Songtsen Gampo we lived as nomads like the Mongolians. He married a Chinese princess who brought the precious Jowo statue to Tibet. His relations with the Chinese were close, but when it came to designing a Tibetan form of writing, he chose to model it on the Indian Devanagari alphabet. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Lo scopo della vita
Sua Santità il Dalai Lama: “Siamo animali sociali. Dal momento della nostra nascita la nostra vita dipende dagli altri. Aiutare gli altri è in realtà il modo migliore per prendersi cura dei nostri stessi interessi. Prendersi cura degli altri è prendersi cura di noi stessi.”
15 dicembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, durante un evento organizzato nell’ambito del Techfest IIT Bombay, Sua Santità il Dalai Lama ha salutato a mani giunte i venti studenti sugli schermi di fronte a lui.
“Namaste. Sono davvero felice di parlare con voi, perché l’India per migliaia di anni ha sostenuto i concetti di “ahimsa”, non violenza e “karuna”, compassione. Grandi pensatori indiani hanno promosso queste idee. Rispetto tutte le nostre tradizioni religiose e mi impegno a promuovere l’armonia interreligiosa: queste idee di non violenza e compassione hanno un senso logico e sono di beneficio pratico nel mondo d’oggi. Sono un’espressione fondamentale dell’etica laica. Se le persone, nella loro vita quotidiana, prestassero maggiore attenzione a queste idee, il mondo sarebbe migliore.
“È un grande onore per me parlare a persone che appartengono a questo paese, perché noi tibetani siamo seguaci dell’antico pensiero indiano. Più di mille anni fa, voi eravate i “guru” e noi eravamo i “chela” o studenti. Nel VII secolo il re del Tibet aveva stretti rapporti con la Cina. Ha sposato una principessa cinese, che ha portato con sé un’importante statua del Buddha e così ha introdotto il buddismo in Tibet. Tuttavia, quando si è trattato di commissionare una forma di scrittura tibetana, ha respinto i caratteri cinesi e ha scelto invece di basare l’alfabeto tibetano su un modello indiano. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Purpose of Life
His Holiness the Dalai Lama answering a question from a student during his online conversation on The Purpose of Life as part of Techfest IIT Bombay from his residence in Dharamsala, HP, India on December 15, 2020. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 15, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, during an event organized as part of Techfest IIT Bombay, His Holiness the Dalai Lama scanned the faces of twenty students on the screens in front of him, folded his hands and greeted them.
“Namaste. I feel really happy to be talking to you, because India has upheld the concepts of ‘ahimsa’, non-violence, and ‘karuna’, compassion, for thousands of years. Great Indian thinkers have promoted these ideas. I respect all our religious traditions and I’m committed to promoting inter-religious harmony, but these ideas of non-violence and compassion make logical sense and are of practical benefit in the world today. They are a fundamental expression of secular ethics. If people paid more attention to these ideas in their day to day lives, the world would be a better place.
“It’s a great honour for me to speak to people who belong to this country, because we Tibetans are followers of ancient Indian thought. More than a thousand years ago, you were the ‘gurus’ and we were the ‘chelas’ or students. In the 7th century the King of Tibet had close relations with China. He married a Chinese princess, who brought an important statue of the Buddha with her and so introduced Buddhism to Tibet. However, when it came to commissioning a Tibetan form of writing, he dismissed Chinese characters and chose instead to base a Tibetan alphabet on an Indian model. Read the rest of this entry »
Insegnamenti per il 601° anniversario della scomparsa di Jé Tsongkhapa
Sua Santità il Dalai Lama legge dal testo di Jé Tsongkhapa durante i suoi insegnamenti virtuali dalla sua residenza a Dharamsala, HP, India, il 10 dicembre 2020. Foto di Ven Tenzin Jamphel
10 dicembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Oggi è il ‘Ganden Ngamchö’, l’anniversario della scomparsa di Jé Tsongkhapa. Mentre Sua Santità il Dalai Lama entra nella stanza della sua residenza da cui parla al mondo via internet, il canto costante delle lodi “Mig-tse-ma” https://www.sangye.it/altro/?p=1415 a Tsongkhapa si o d e da uno dei monasteri dell’India meridionale. In seguito Sua Santità si è unito al “Canto delle Montagne nevose Orientali” la lode a Tsongkhapa di Gendun Drup, il Primo Dalai Lama.
“Oggi commemoriamo l’anniversario della scomparsa di Jé Rinpoché” https://www.sangye.it/altro/?p=942 ha dichiarato Sua Santità. “È stato il principale commentatore tibetano degli insegnamenti essenziali del Buddha”. La sua qualità eccezionale è stata quella di aver acquisito una grande conoscenza e di mettere in pratica ciò che ha imparato. E qualsiasi cosa abbia sperimentato come risultato, l’ha condivisa con noi.
“Tra tutti i grandi maestri del Tibet, Jé Rinpoché era uno di quelli che si concentrava sui punti difficili della dottrina. Lo vediamo in quello che ha scritto, soprattutto nelle sue cinque opere che trattano della vacuità secondo la visione Madhyamaka: la sezione della visione speciale del “Grande trattato del lam rim” https://www.sangye.it/altro/?cat=110 ; la sezione della visione speciale del “Trattato inter medio del lam rim”; “Oceano dei ragionamenti” – il suo comment ari o alla “Saggezza fondamentale della via di mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=9194 di Nagarjuna e “Illuminazione del pensiero” – il suo comment ari o all'”Entrata nella via di mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3259 di Chandrakirti, così come all'”Essenza della vera eloquenza”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings to Mark the 601st Anniversary of Jé Tsongkhapa’s Passing Away
Serkong Rinpoche asking a question during His Holiness the Dalai Lama’s teachings to mark the 601st anniversary of Jé Tsongkhapa’s passing away from his residence in Dharamsala, HP, India on December 10, 2020. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 10, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today was ‘Ganden Ngamchö’, the anniversary of Jé Tsongkhapa’s passing away. As His Holiness the Dalai Lama entered the room in his residence from which he speaks to the world over the internet, a steady chant of the ‘Mig-tse-ma’ praise of Tsongkhapa could be heard from one of the monasteries in South India. Following this His Holiness joined in chanting ‘Song of the Eastern Snow Mountains’ in praise of Tsongkhapa by Gendun Drup, the First Dalai Lama.
“Today we commemorate the anniversary of Jé Rinpoché’s passing away,” His Holiness declared. “He was foremost among Tibetan commentators on the essential teachings of the Buddha. His exceptional quality was that he was erudite and he put what he learned into practice. And whatever he experienced as a result he shared with us.
“Amongst all the great masters of Tibet, Jé Rinpoché was someone who focussed on the difficult points of the doctrine. We can see this in what he wrote, especially his five works dealing with emptiness according to the Madhyamaka view: the special insight section of the ‘Great Treatise on the Stages of the Path’; the special insight section of the ‘Medium Treatise on the Stages of the Path’; ‘Ocean of Reasoning’ — his commentary on Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ and ‘Illuminating the Thought’ — his commentary on Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way’, as well as ‘Essence of True Eloquence’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La necessità della compassione per la sopravvivenza dell’umanità
Sua Santità il Dalai Lama: “Ad un livello più profondo, ci interessano due verità: la verità convenzionale e la verità ultima. La verità ultima si oppone direttamente all’ignoranza. L’altruismo, che è un riflesso della verità convenzionale, riduce i nostri atteggiamenti egocentrici.”
9 dicembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Oggi Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a partecipare ad una conversazione sulla Necessità della Compassione per la Sopravvivenza dell’Umanità. L’evento è stato organizzato dal Centro per le scienze contemplative e l’etica basata sulla compassione (CCSCBE) della Emory University ed è stato introdotto dal suo direttore Geshé Lobsang Tenzin Negi, che ha accolto Sua Santità e tutti coloro che hanno ascoltato la conversazione da tutto il mondo.
Negi ha presentato a Sua Santità il nuovo Presidente della Emory University, Gregory Fenves. Ha anche dato un caloroso benvenuto, osservando che Sua Santità è un attivo sostenitore dei benefici della compassione, oltre che essere un illustre professore della Emory University. Fenves ha ricordato che l’opportunità di lavorare con Sua Santità è un fattore che ha reso attraente il suo nuovo incarico.
Geshé Lobsang Tenzin Negi ha colto l’occasione per aggiornare Sua Santità sul lavoro del Centro per la scienza contemplativa e l’etica basata sulla compassione. Gli ha detto che la Emory-Tibet Science Initiative ha pienamente attuato il suo programma per stabilire un’educazione scientifica completa e sostenibile per i monaci e le monache tibetane in un certo numero di grandi monasteri. Il programma è alla sua quarta fase, incentrata sulla formazione di insegnanti e ricercatori di scienze monastiche, in modo che l’educazione scientifica monastica sia autosufficiente. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Necessity of Compassion for the Survival of Humanity
His Holiness the Dalai Lama talking part in the dialogue on The Necessity of Compassion for the Survival of Humanity from his residence in Dharamsala, HP, India on December 9, 2020. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 9, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today, His Holiness the Dalai Lama was invited to take part in a conversation about the Necessity of Compassion for the Survival of Humanity. The event was organized by the Center for Contemplative Science and Compassion- Based Ethics (CCSCBE) at Emory University and was introduced by its director Geshé Lobsang Tenzin Negi. He welcomed His Holiness and everyone listening in to the conversation from around the world.
Negi introduced the new President of Emory University, Gregory Fenves, to His Holiness. He also offered a warm welcome, noting that His Holiness is an active advocate of the benefits of compassion, as well as being a Presidential Distinguished Professor at Emory University. Fenves mentioned that the opportunity to work with His Holiness was a factor that had made his new post attractive.
Geshé Lobsang Tenzin Negi took the opportunity to bring His Holiness up to date on the work of the Center for Contemplative Science and Compassion-Based Ethics. He told him that Emory-Tibet Science Initiative has fully implemented its program to establish a comprehensive and sustainable science education for Tibetan monks and nuns in a number of large monasteries and nunneries. The program is at its fourth stage, focussing on training monastic science teachers and researchers, so that monastic science education will be self-sustaining. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Buddismo, Scienza e Compassione
Sua Santità il Dalai Lama: “La natura fondamentale della mente è pura e quella purezza è indicata come la natura di Buddha. Questo è ciò che sta alla base dell’idea che possiamo ridurre ed eliminare le emozioni distruttive e purificare la mente.”
25 novembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato questa mattina a prendere parte ad un incontro coi membri dell’Einstein Forum, una fondazione nel Brandeburgo, in Germania, che funge da laboratorio aperto della mente e che offre una borsa di studio annuale a giovani pensatori eccezionali che desiderano portare avanti un progetto in un campo diverso da quello della loro ricerca precedente. I borsisti possono soggiornare nella residenza estiva dell’Einstein Forum a Caputh con facile accesso alle università ed alle istituzioni accademiche di Potsdam e Berlino.
La professoressa Susan Neiman, direttrice dell’Einstein Forum ha aperto la conversazione, confessando a Sua Santità quanto lei ed i suoi colleghi si sentano onorati ed entusiasti di accoglierlo. Si è rammaricata di non essere stata in grado di invitarlo nella casa di Einstein, ma ha letto una citazione di Einstein che ha evidenziato il suo apprezzamento per il potenziale di collaborazione tra buddismo e scienza. Ha aggiunto che l’Einstein Forum è stato creato 27 anni fa per ricreare ed incoraggiare la tradizione delle conversazioni che Einstein teneva su scienza e religione, politica e giustizia sociale. Ha ringraziato Shyam Wappuluri, un collega indiano dell’Einstein Forum per aver organizzato l’evento ed Amber Carpenter, un altro collega, per aver moderato il dialogo.
“Oggi non siamo a diretto contatto”, ha esordito Sua Santità, “ma siamo in grado di vederci e di parlarci su Internet. Tutte le religioni trasmettono un messaggio di compassione e sottolineano l’importanza del buon cuore, della tolleranza, dell’appagamento e dell’autodisciplina. Molte religioni credono in un Dio creatore e nell’idea che come, figli di quel Dio, tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle. Poi, ci sono anche tradizioni non teistiche, principalmente in India, che considerano l’amorevole gentilezza come la più preziosa delle qualità umane. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Buddhism, Science and Compassion
His Holiness the Dalai Lama: “The basic nature of the mind is pure and that purity is referred to as Buddha-nature. This is what underlies the idea that we can reduce and eliminate destructive emotions and purify the mind.”
November 25, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama was invited to take part in a discussion this morning with members of the Einstein Forum, a foundation in the state of Brandenburg, Germany, that serves as an open laboratory of the mind. It offers an annual fellowship to outstanding young thinkers who wish to pursue a project in a field different from that of their previous research. Fellows may live at Einstein’s summerhouse in Caputh with easy access to the universities and academic institutions of Potsdam and Berlin.
Prof Susan Neiman, Director of the Einstein Forum opened the conversation, telling His Holiness how honoured and excited she and her colleagues were to welcome him today. She regretted being unable to invite him to Einstein’s house, but read a quotation from Einstein that highlighted his appreciation of the potential for collaboration between Buddhism and science. She told him that the Einstein Forum was created 27 years ago to recreate and encourage the kind of conversation Einstein used to have about science and religion, politics and social justice. She thanked Shyam Wappuluri, an Einstein Forum fellow from India for organizing the event and Amber Carpenter, another fellow, for moderating the conversation.
“Today, we are not in direct contact,” His Holiness began, “but we are able to see and talk to each other over the internet. All religions convey a message of compassion and emphasise the importance of warm-heartedness, tolerance, contentment and self-discipline. Many religions believe in a creator God and the notion that as children of that God, all human beings are brothers and sisters. Then, there are also non-theistic traditions, mainly in India, that regard loving-kindness as the most precious of human qualities. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Resilienza, speranza e connessione per il benessere
Sua Santità il Dalai Lama:: “È nel nostro migliore interesse creare un mondo più felice. Di fronte alla crisi, sarebbe sciocco fomentare ulteriori conflitti. Il fatto che tutte le tradizioni religiose insegnino l’importanza dell’amore e della compassione, della tolleranza e del perdono significa tra loro che c’è una base per l’armonia. Ma, dal momento che dobbiamo vivere tutti insieme, incoraggio ad adottare un approccio laico, in modo di vivere semplicemente come esseri umani di buon cuore”.
19 Novembre, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a prendere parte ad una conversazione con Ian Hickie, professore di psichiatria a Sydney in Australia nell’ambito della Conferenza sulla “Felicità e le sue cause”. Il moderatore Tony Steel ha dato il benvenuto a Sua Santità, al Prof Hickie, ad altri partecipanti alla conferenza ed al pubblico online di diverse migliaia di persone. Tony Steel ha iniziato chiedendo a Sua Santità cosa possiamo fare per i problemi di isolamento e solitudine che il mondo che sta proprio ora attraversando in questi tempi difficili.
“In primo luogo, voglio esprimere i miei saluti”, ha risposto Sua Santità. “L’Australia è troppo lontana per me per raggiungerla adesso. Lì ho molti amici, come pure in Nuova Zelanda, dove ho imparato a salutare le persone strofinandomi il naso. Una volta diventati amici, credo che l’amicizia rimanga per il resto della nostra vita. E, da un punto di vista buddista, una volta che abbiamo stabilito uno stretto legame con qualcuno, continua vita dopo vita.
“Nel mondo d’oggi, gli effetti del riscaldamento globale, come gli incendi boschivi che hanno colpito parti dell’Australia, sono al di fuori del nostro controllo. Sono fenomeni naturali che riflettono ciò che è scritto in alcuni antichi testi indiani su come la violenza e la carestia possono portare alla fine del mondo come lo conosciamo. Alcuni scienziati mi hanno suggerito che, se le cose vanno come stanno, il clima diventerà così caldo che le nostre fonti d’acqua, laghi e fiumi si prosciugheranno. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Resilience, Hope and Connection for Well-being
His Holiness the Dalai Lama: “It’s in our best interests to create a happier world. In the face of crisis, it would be foolish to foment further conflict. The fact that all religious traditions teach the importance of love and compassion, tolerance and forgiveness means that there is a basis for harmony between them. But since we all have to live together, I encourage taking a secular approach, so that we live simply as warm-hearted human beings.”
November 19, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited to take part in a conversation with Ian Hickie, a Professor of Psychiatry in Sydney as part of this year’s Happiness and Its Causes Conference in Australia. Moderator Tony Steel welcomed His Holiness, Prof Hickie, other conference participants and an online audience of several thousand. He began by asking His Holiness what we can do about problems of isolation and loneliness in difficult times such as the world is going through just now.
“Firstly, I want to express my greetings,” His Holiness replied. “Australia is too far for me to travel to now. I have many friends there and in New Zealand, where I learned to greet people by rubbing noses. Once we become friends, I believe friendship remains for the rest of our lives. And from a Buddhist point of view, once we’ve formed a close connection with someone, it continues in life after life.
“In today’s world, the effects of global warming, such as the bush fires that have swept through parts of Australia, are beyond our control. They are natural phenomena that reflect what is written in some ancient Indian texts about how violence and famine may bring about the end of the world as we know it. Some scientists have suggested to me that if things go on as they are, the climate will become so hot that our established sources of water, lakes and rivers, will dry up. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama presenta un volume sulla mente
Sua Santità il Dalai Lama esibisce una copia di “Science and Philosophy in the Indian Buddhist Classics, Vol. 2 – The Mind” dalla sua residenza a Dharamsala, HP, India, il 13 novembre , 2020. Foto del Ven Tenzin Jamphel
13 novembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Daniel Aitken, CEO di Wisdom Publications, ha aperto oggi i lavori di presentazione della traduzione inglese del secondo volume della serie “Science and Philosophy in the Indian Buddhist Classics” augurando il “Buongiorno” a Su a Santità il Dalai Lama, ringrazia ndol o di essersi unito a ll’incontro virtuale al quale partecipa n o anche il curatore della collana Thupten Jinpa, i traduttori di questo volume Dechen Rochard e John Dunne, nonché i traduttori di altri volumi, Ian Coghlan e Donald Lopez.
Aitken ha descritto la pubblicazione di questa serie come un progetto ambizioso. Ha osserv ato che i tibetani sono i custodi della tradizione di Nalanda che, attraverso questa collana editoriale, fa ritorno all’India e si offre al mondo intero. Dichiarando che Wisdom Publications è onorata di rendere disponibili questi libri, ne porge a Sua Santità l a prima copia avvolta in u na sciarp a di seta bianca.
Aitken h a quindi invitato John Dunne a parlare dei sui saggi d’ introdu zion e ad ogni capitolo del libro. “Questo volume sulla mente”, ha spiegato Dunne da Madison, Wisconsin, “è importante perché il buddismo offre delle spiegazioni sul modo in cui funziona la mente, di cui la scienza moderna è carente . Per rendere questo volume accessibile ai l ettori in Occidente a bbiamo pensato che fossero necessari dei saggi introduttivi.
“I contributi buddisti su lla mente sono motivati da un obiettivo generale di alleviare la sofferenza. Inoltre, le teorie buddiste forniscono un a spiegazione della cognizione o conoscenza che, a differenza dei primi modelli occidentali, non presume che ci sia un unico “sé” autonomo e controllante che è l’agente di quelle cognizioni. Ho scritto questi saggi tenendo conto di tali differenze e cercando di costruire ponti tra la scienza buddista e la scienza moderna. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Launches a Book on the Mind
His Holiness holding a copy of “Science and Philosophy in the Indian Buddhist Classics, Vol. 2 – The Mind” as he stands in front of the TV displaying the faces of the various contributors at his residence in Dharamsala, HP, India on November 13, 2020. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 13, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Daniel Aitken, CEO of Wisdom Publications, opened proceedings for the launch today of the English translation of the second volume of the series Science and Philosophy in the Indian Buddhist Classics by wishing His Holiness the Dalai Lama, “Good morning.” He thanked him for joining a virtual gathering in which series editor Thupten Jinpa, translators of this volume Dechen Rochard and John Dunne, as well as translators of other volumes, Ian Coghlan and Donald Lopez, were also participating.
Aitken described the publication of this series as an ambitious project. He noted that Tibetans are the custodians of the Nalanda Tradition, which through the series is being offered back to India and the entire world. Declaring that Wisdom Publications is honoured to be making these books available, he went through the motions of holding out a first copy, with a white silk scarf, to His Holiness.
Next, he invited John Dunne to talk about the essays he had written to introduce each chapter of the book. “This volume on the mind,” Dunne explained from Madison, Wisconsin, “is important because Buddhism has perspectives on the way the mind works that modern science lacks. We thought that introductory essays were necessary in order to make this volume accessible to readers in the West. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Commentario a Bodhichitta – 3
Sua Santità il Dalai Lama: “Coltivare la mente del risveglio di bodhicitta e la comprensione del vacuità rappresentano le mie pratiche primarie”.
7 novembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato davanti alle telecamere questa mattina ha sorriso e, vedendo i volti dei vecchi amici sugli schermi davanti a lui, li ha salutat i con un cenno di mano. Telo Rinpoché ha ringraziato ancora una volta Sua Santità per l’insegnamento che stava dando. Ha spiegato che, oggi, la recitazione del “Sutra del C uore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 sarebbe stata in lingua Calmucchia o Calmicchia dalla “Dimora d’oro di Buddha Shakyamuni”, il monastero buddista centrale, costruito su iniziativa dell’ex presidente d ella Calmucchia o Calmicchia, Kirsan Ilyumzhinov. Ha aggiunto che il monastero svolge un ruolo vitale nel sostenere il Dharma , la cultura e la lingua locale . Fornisce inoltre aiuto ai poveri e d ai bisognosi e gestisce programmi sociali legati alla salute e d all’istruzione.
Sua Santità ha seguito con evidente piacere la recita del “Sutra del Cuore” in lingua Calmucchia.
“Oggi è un giorno speciale”, ha esordito. “La madre del Buddha, che morì dopo la sua nascita, rinacque in un regno celeste. Ed il Buddha andò a visitare la sua reincarnazione per trascorrervi del tempo. Oggi commemoriamo il suo ritorno nel mondo umano dal Cielo dei Trentatré. Come ho suggerito ieri, facciamo un’offerta al Buddha meditando sulla vacuità e sulla bodhicitta. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Commentary on the Awakening Mind – 3
His Holiness the Dalai Lama: “Cultivating the awakening mind of bodhichitta and an understanding of emptiness are my primary practices.”
November 7, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived before the video cameras this morning he smiled and seeing the faces of old friends on the screens in front of him waved to them in greeting. Telo Rinpoché thanked His Holiness once again for the teaching he was giving. He explained that, today, recitation of the ‘Heart Sutra’ would be in the Kalmyk language from the ‘Golden Abode of Buddha Shakyamuni’ the Central Buddhist Monastery, built at the initiative of former President of Kalmykia, Mr. Kirsan Ilyumzhinov. He added that the monastery plays a vital role in supporting the dharma, culture and language. It also provides aid to the poor and needy and runs social programs related to health and education.
His Holiness followed the Kalmyk recitation of the ‘Heart Sutra’ with evident pleasure.
“Today is a special day,” he began. “The Buddha’s mother, who passed away after he was born, took birth in a celestial realm. He went to visit her reincarnation and spent some time there. Today commemorates his return to the human world from the Heaven of Thirty-three. As I suggested yesterday let’s make an offering to the Buddha by meditating on emptiness and bodhichitta. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Commentario a Bodhichitta – 2
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando comprendi correttamente la vacuità, vedrai come questa promuove l’altruismo e l’aiutare gli altri. Vedrai anche come le emozioni distruttive portano sofferenza. Avere un senso di “io” porta all’attaccamento. È aggrappandoci alle cose che ci spingiamo nell’esistenza ciclica.”
6 novembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Oggi, Telo Rinpoché ha accolto Sua Santità il Dalai Lama e ha aperto la sessione ricordandogli che ha visitato l’ultima volta Tuva nel 1992, ricordando che quest’anno il Sangha di Tuva ha perso per il Coronavirus il suo leader spirituale, il Khamby Lama, Ven Jamphel Lodoi. Rinpoché ha porto le condoglianze alla gente di Tuva. Il 4 ottobre è stato eletto un nuovo Khamby Lama, il Ven Gelek Natsyk Dorjuu. Telo Rinpoché si è congratulato con lui per la sua nomina ed ha offerto preghiere per la sua buona salute ed il suo successo.
È seguita una recita del “Sutra del cuore” in lingua tuva da Tsechenling Khuree a Tuva.
Sua Santità ha iniziato annunciando che, dal momento che domani, il terzo giorno di questa serie di insegnamenti, è considerato un giorno di buon auspicio, condurrà una cerimonia per generare la mente di bodhicitta del risveglio. È questa l’occasione per commemorare la discesa del Buddha Shakyamuni dal Paradiso dei Trentatré, dove era andato a visitare la sua defunta madre.
“Tuttavia”, ha osservato, “non abbiamo bisogno di dimostrare le qualità uniche degli insegnamenti del Buddha sulla base dei miracoli, né esclusivamente in termini di fede. Il Buddha era un filosofo ed i maestri di Nalanda verificarono i suoi insegnamenti sulla base della ragione.
“Oggi affrontiamo una serie di problemi perché le nostre menti sono indisciplinate. I maestri di Nalanda raccomandarono innanzitutto di esaminare ciò che disturba la mente e poi di considerare ciò che contrasta quei disturbi. La natura fondamentale della mente è la chiarezza e la consapevolezza, ma i disturbi e le contaminazioni sono avventizi. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Commentary on the Awakening Mind – 2
His Holiness the Dalai Lama: “When you understand emptiness properly, you’ll see how it supports altruism and helping others. You will also see how destructive emotions bring suffering. Having a sense of ‘I’ leads to attachment. It’s by clinging to things that we propel ourselves into cyclic existence.
November 6, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today, Telo Rinpoché welcomed His Holiness the Dalai Lama and opened the session by reminding him that he last visited Tuva in 1992. He mentioned that this year the Tuva Sangha lost their spiritual leader, the Khamby Lama, Ven Jamphel Lodoi to the Coronavirus. Rinpoché offered condolences to the people of Tuva. A new Khamby Lama, Ven Gelek Natsyk Dorjuu, was elected on 4th October. Telo Rinpoché congratulated him on his appointment and offered prayers for his good health and success.
There followed a recitation of the ‘Heart Sutra’ in the Tuvan language from Tsechenling Khuree in Tuva.
His Holiness began by announcing that since tomorrow, the third day of this series of teachings, is regarded as an auspicious day, he would conduct a ceremony for generating the awakening mind of bodhichitta. The occasion is the commemoration of the Buddha Shakyamuni’s descent from the Heaven of Thirty-three, where he had gone to visit his late mother.
“Nevertheless,” he remarked, “we don’t need to demonstrate the unique qualities of the Buddha’s teachings on the basis of miracles, nor solely in terms of faith. The Buddha was a philosopher and the Nalanda masters verified his teachings on the basis of reason. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Commentario a Bodhichitta – 1
Sua Santità il Dalai Lama: “Per quanto riguarda aiutare i propri cari malati, specialmente durante questa pandemia, consiglio di esaminare se c’è qualcosa da fare e se c’è, farlo. Se non ci sono passi da fare, cedere alle preoccupazioni non migliorerà le cose “.
5 Novembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – La sessione di questa mattina è iniziata con Telo Rinpocé, il rappresentante di Sua Santità il Dalai Lama in Russia, Mongolia e paesi della CSI, che ha ringraziato Sua Santità per aver conferito dal 2009 i suoi insegnamenti a gruppi di russi in generale e per aver dato loro insegnamenti dal 2014 a Riga, in Lettonia. Si è rallegrato del fatto che, nonostante la pandemia, grazie alle tecnologie attuali, è possibile che un gruppo come questo si riunisca su Internet.
Telo Rinpocé ha annunci ato che innanzitutto ci sarebbe stata una recitazione del “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 d al Kuntse Choinoei Datsang a San Pietroburgo, che fu costruit o su iniziativa di Tsenshab Ngawang Dorje con i contributi del 13° Dalai Lama e dei buddisti dalla Mongolia e d i tutta la Russia. Rinpocé ha aggiun to che la seconda recitazione del “Sutra del Cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=216 sarebbe stata in lingua buriata da l suo Bagsha Datsang a Ulaan Udé.
Una volta completate queste recitazioni del “Sutra del cuore”, Sua Santità si è rivolto al pubblico.
“Devoti delle repubbliche russe, oggi possiamo incontrarci virtualmente tramite il collegamento video. Noi tibetani abbiamo avuto per secoli legami con persone provenienti da Kalmykia, Buriazia e Tuva. Nel 1959, quando ho sostenuto i miei esami di Ghesce, c’erano molti Gesce di queste repubbliche che discutevano con me. Tra loro c’erano Khensur Ngawang Lekden, l’abate Thupten Nyima di Buryat e Geshé Yangdak di Tuva, che credo parlassero bene il russo. Quindi, durante la mia vita c’erano i migliori studiosi come questi, e, generalmente, li chiamavamo col nome di “Sokpo”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Commentary on the Awakening Mind – 1
His Holiness the Dalai Lama:: “With regard to helping loved ones who are sick, especially during this pandemic, I recommend to examine whether there is anything to be done and if there is, to do it. If there are no steps to be taken, giving in to worry will not make things better.”
November 5, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning’s session began with Telo Rinpoché, who is His Holiness the Dalai Lama’s representative in Russia, Mongolia and CIS countries, thanking His Holiness for teaching groups of Russians in general since 2009 and for teaching them in Riga, Latvia since 2014. He rejoiced that, despite the pandemic, due to the technology we have today, it’s possible for a group like this to gather over the internet.
Telo Rinpoché explained there would first be a recitation of the ‘Heart Sutra’ from Kuntse Choinoei Datsang in St Petersburg, which was built on the initiative of Tsenshab Ngawang Dorje, with contributions from the 13th Dalai Lama and Buddhists from Mongolia and across Russia. Rinpoché mentioned that the second ‘Heart Sutra’ recitation would be in the Buryati language from Rinpoche Bagsha Datsang in Ulaan Udé.
Once these recitations of the ‘Heart Sutra’ were complete, His Holiness addressed the audience.
“Devotees in the Russian Republics, we are able to meet virtually today via video link. We Tibetans have had links with people from Kalmykia, Buryatia and Tuva for centuries. In 1959, when I sat for my Geshé exams there were many Geshés from these republics who debated with me. Among them were Khensur Ngawang Lekden, Abbot Thupten Nyima from Buryat and Geshé Yangdak from Tuva, who I believe spoke Russian well. So, during my lifetime there were top scholars like these, and we referred to them generally by the name ‘Sokpo’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: L’eredità dell’India di Karuna e Aimsha, Compassione e Non-Violenza
Sua Santità il Dalai Lama: “Siamo tutti uguali nell’essere umani, ma le condizioni stanno cambiando, quindi anche noi dobbiamo cambiare. Ammiro lo sviluppo materiale occidentale, ma manca di una solida comprensione della mente e delle emozioni”
26 ottobre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Oggi, Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato dall’India International Center (IIC) e dalla Foundation for Universal Responsibility of His Holiness the Dalai Lama – Fondazione per la R esponsabilità U niversale di Sua Santità il Dalai Lama (FURHHDL) per parlare dell’eredità di “karuna” e “ahimsa” dell’ India e per rispondere alle domande di alcuni vecchi amici. Non appena si è seduto, Rajiv Mehrotra, Segretario FURHHDL, lo ha salutato: “Tashi Delek, Santità, la nostra gratitudine per quello che sei e per essere con noi oggi. Il signor NN Vohra, Presidente IIC, vi darà il benvenuto ”.
Il signor Vohra ha ricordato il suo lungo legame con Sua Santità durante il suo servizio presso il governo indiano, iniziato il giorno stesso in cui il primo ministro Nehru ha annunciato che Sua Santità era entrato in India dopo essere fuggito dal Tibet. Ha avuto occasione di incontrare Sua Santità numerose volte nel corso degli anni, da ultimo ricevendolo come ospite presso l’India International Center. Lo accolse dicendo: “Namaskar”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: India’s Heritage of Karuna & Ahimsa
His Holiness the Dalai Lama: “The world is changing. Global warming is a symptom of this. According to the new conditions in which we find ourselves, we have to adapt and discover new ways of thinking.”
October 26, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today, His Holiness the Dalai Lama was invited by the India International Centre (IIC) and the Foundation for Universal Responsibility of His Holiness the Dalai Lama (FURHHDL) to speak about India’s heritage of ‘karuna’ and ‘ahimsa’, and to answer questions from a number of old friends. As soon as he was seated, Rajiv Mehrotra, Secretary FURHHDL, greeted him: “Tashi Delek, Your Holiness, our gratitude to you for who you are, and for being with us today. Mr NN Vohra, President IIC, will welcome you”.
Mr Vohra recalled his long connection with His Holiness during his service with the Government of India, which began on the very day that Prime Minister Nehru announced that His Holiness had entered India after escaping from Tibet. He has had occasion to meet His Holiness numerous times over the years, most recently receiving him as a guest at the India International Centre. He welcomed him, saying, “Namaskar,” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Educare al Buon Cuore. Dialogo con EdCamp Ukraine
Sua Santità il Dalai Lama: “Siamo veramente tutti fratelli e sorelle. Tutti affrontiamo lo stesso tipo di problemi e abbiamo tutti la capacità di superarli. Ciò significa mettere a frutto la nostra intelligenza umana unita ad un forte senso di buon cuore”.
20 ottobre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato ad una videoconferenza con i componenti di EdCamp Ukraine, una ONG educativa che in Ucraina è Partner rappresentante ufficialme del Programma di Apprendimento d’Etica Sociale Emotiva, Social Emotional Ethical (SEE) Learning, della Emory University.
Appena Sua Santità è giunto, ha salutato i membri del comitato sugli schermi di fronte a lui ed ha augurato loro “il Buongiorno”. Il dottor Oleksandr Elkin, capo dell’EdCamp Ucraina, ha salutato Sua Santità. Ha ricordato che l’anno scorso un gruppo di educatori ucraini era stato ricevuto in udienza da Sua Santità, il che rappresentava la prima volta che Sua Santità ha avuto l’opportunità di rivolgersi direttamente alle persone in Ucraina. Da quel primo incontro è derivata l’iniziativa odierna.
Il dottor Elkin ha presentato i tre co-conduttori: Liliia Hrynevych, ex ministro dell’istruzione e della scienza dell’Ucraina; Taras Topolya, Ambasciatore della Gioventù dell’UNICEF in Ucraina e noto cantante ucraino e Nataliya Moseychuk, una conduttrice televisiva riconosciuta a livello nazionale. Quindi il dottor Elkin ha invitato Sua Santità ad aprire la conversazione.
“Questa è la prima volta che riesco a parlare con gli amici d’Ucraina”, ha esordito Sua Santità, “ma considero tutti noi, tutti i sette miliardi di esseri umani su questo pianeta, fisicamente, mentalmente ed emotivamente uguali. Il vostro paese faceva parte dell’Unione Sovietica, in cui avrete imparato a conoscere il socialismo. Sono un buddista, il mio paese è sotto il dominio comunista cinese, per questo siamo stati costretti a studiare il marxismo ed il leninismo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Educating the Heart, Discussion with EdCamp Ukraine
His Holiness the Dalai Lama: “We are truly brothers and sisters. We all face the same kind of problems and we all have the ability to overcome them. That means putting our human brains to good use, combined with a strong sense of warm-heartedness.”
October 20, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited to a discussion via video link with members of EdCamp Ukraine, an educational NGO that is Emory University’s official Social Emotional Ethical (SEE) Learning partner in Ukraine. He arrived, saluted members of the panel he could see on the screens in front of him and wished them, “Good morning”. Dr Oleksandr Elkin, Head of EdCamp Ukraine offered His Holiness greetings. He recalled that a group of Ukrainian educators had had an audience with His Holiness last year and the present meeting, the first time he has had the opportunity to address people in Ukraine directly, flowed from that.
Dr Elkin introduced three co-hosts: Liliia Hrynevych former Minister of Education and Science of Ukraine; Taras Topolya, UNICEF Youth Ambassador to Ukraine and a well-known Ukrainian singer and Nataliya Moseychuk, a TV host recognised nationwide. He invited His Holiness to open the conversation.
“This is the first time I’ve been able to talk to friends in Ukraine,” His Holiness began, “but I consider all of us, all seven billion human beings on this planet, to be physically, mentally and emotionally the same. Your country used to be part of the Soviet Union, during which time you’ll have learned about socialism. I’m a Buddhist, whose country is under Chinese communist domination, as a result of which we have been compelled to study Marxism and Leninism. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Impegniamoci tutti insieme per un mondo pacifico
Sua Santità il Dalai Lama: “La cosa fondamentale è avere fiducia in se stessi. Gli esseri umani tendono per natura all’ottimismo. Se sei sincero, onesto e hai fiducia in te stesso, sarai in grado di usare bene la tua intelligenza umana. Quello che di solito dico è che l’intelligenza deve essere combinata col buon cuore e sostenuta dalla verità e dall’onestà.”
15 ottobre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato dalla Fondazione Internazionale Dr APJ Abdul Kalam a tenere un breve discorso e rispondere alle domande degli studenti di tutto il mondo. È stato accolto dai pronipoti del dottor Abdul Kalam e co-fondatori della fondazione, che h anno confida to a Sua Santità quanto si sentissero onorati del fatto che si fosse unito a loro tramite collegamento video dalla sua residenza. Hanno citato le parole del dottor Abdul Kalam come prova del suo sogno di un mondo più pacifico: “Dove c’è rettitudine nel cuore, c’è bellezza nel carattere. Quando c’è bellezza nel personaggio, c’è armonia in casa. Quando c’è armonia in casa, c’è ordine nella nazione. Quando c’è ordine nella nazione, c’è pace nel mondo “.
“Rispettati amici”, ha risposto Sua Santità, “è anche un grande onore per me avere l’opportunità di ricordare e parlare del dottor Abdul Kalam. Quando sono arrivato in India per la prima volta, nel 1956, Rajendra Prasad era il presidente. Gli successe il dottor Radhakrishnan. Negli anni ho avuto l’opportunità di incontrare molti Presidenti e Primi Ministri. Tra loro, c’era qualcosa di speciale nel dottor Abdul Kalam. Veniva da una famiglia normale, ma, grazie all’istruzione e d al duro lavoro, è diventato un eminente scienziato. Era un leader gentile, genuino e dignitoso.
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His Holiness the Dalai Lama: Working Together for a Peaceful World
His Holiness the Dalai Lama: “The key thing is to have self-confidence. And a major factor in this is to remain honest and truthful, then your confidence will be soundly based. Self-confidence combined with negative emotions will just lead to disaster. Human beings tend to optimistic by nature. If you are truthful, honest and have self-confidence, you’ll be able to use your human intelligence well. What we usually say is that intelligence needs to be combined with warm-heartedness and backed by truth and honesty.”
October 15, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited by the Dr APJ Abdul Kalam International Foundation to give a short talk and answer questions from students around the world. He was welcomed by the grandnephews of Dr Abdul Kalam and co-founders of the foundation. They told His Holiness how honoured they felt that he had joined them by video link from his residence. They quoted Dr Abdul Kalam’s words as evidence of his dream of a more peaceful world: “Where there is righteousness in the heart, there is beauty in the character. When there is beauty in the character, there is harmony in the home. When there is harmony in the home, there is order in the nation. When there is order in the nation, there is peace in the world.”
“Respected friends,” His Holiness replied, “it’s also a great honour for me to have the opportunity to remember and talk about Dr Abdul Kalam. When I first came to India, in 1956, Rajendra Prasad was the President. He was succeeded by Dr Radhakrishnan. Over the years I’ve had the opportunity to meet many Presidents and Prime Ministers. Among them, there was something special about Dr Abdul Kalam. He came from an ordinary family, but through education and sheer hard work, he rose to become an eminent scientist. He was a gentle, genuine and dignified leader. Read the rest of this entry »
Congratulating the World Food Programme on Being Awarded the Nobel Peace Prize
His Holiness the Dalai Lama: “This is a recognition of the organisation’s vital role in reducing hunger in the world”.
October 10, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – On receiving the news that this year’s Nobel Peace Prize had been awarded to the UN World Food Programme, His Holiness the Dalai Lama wrote to David Beasley, the Executive Director, to convey his congratulations.
“This is a recognition of the organisation’s vital role in reducing hunger in the world,” he wrote. “Through its actions to address poverty, hunger and malnutrition, whether they arise due to conflict or natural disasters, the WFP is bringing help to the most vulnerable and needy. It brings peace and comfort where often there is only desperation.
“The Nobel Committee’s honouring of WFP is also a reminder to all of us of our responsibility to do what we can to narrow the gap between rich and poor.
“As the current global health crisis reminds us, threats to the whole human family have to be addressed by us all, since we all want to be happy and free from suffering. Hunger and poverty can only be eliminated on the basis of international cooperation. As a firm believer in the oneness of humanity, it is my fervent hope that the award of this year’s Nobel Peace Prize to the World Food Programme will inspire an intensification of efforts to ensure that nobody is left to die of hunger anywhere.”
His Holiness ended by taking the opportunity to express his personal gratitude to the many members of the WFP, people on the ground, as well as officials, for the tremendous humanitarian work they do. https://www.dalailama.com/news/2020/congratulating-the-world-food-programme-on-being-awarded-the-nobel-peace-prize
Sua Santità il Dalai Lama: L’essenza della Vera Eloquenza – 3
Sua Santità il Dalai Lama: “Sento di aver fatto dei progressi nel trasformare me stesso e voi potete fare lo stesso. Ricordate, i Buddha non lavano via con l’acqua le azioni impure, né rimuovono con le loro mani le sofferenze degli esseri. Né trapiantano la propria realizzazione negli altri. È insegnando la verità della origine dipendente che liberano (gli esseri). Se studiate, riflettete e meditate sugli insegnamenti, la trasformazione è a portata di mano.”
4 ottobre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Oggi vorrei salutare tutti voi”, così dicendo Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato il terzo giorno della sua spiegazione della ‘”Essenza della Vera Eloquenza” di Tsongkhapa principalmente per i Buddisti taiwanesi. “La preghiera che recitate alla fine del “Sutra del Cuore” dice” Possa … entrare nelle pratiche di un Bodhisattva”. Forse questa dovrebbe essere più una determinazione che un semplice desiderio: “Entrerò nelle pratiche di un Bodhisattva”. “Per quanto profonda possa avere un’esperienza di vacuità, non ti consentirà di superare gli ostacoli alla conoscenza. Per farlo hai bisogno anche di bodhicitta. “Entrare nella Via di Mezzo” rende omaggio alla compassione perché la compassione, all’inizio è il seme del raggiungimento della Buddità. Nel mezzo, la compassione è il fattore che aumenta la bodhicitta e, quando raggiungi la Buddità, ti spinge a servire gli altri.
“Combinando bodhicitta con la saggezza della comprensione del la vacuità supererai tutte le contaminazioni, gli ostacoli alla conoscenza e le emozioni afflittive. Quando vedrai degli esseri senzienti soffrire, non sarai in grado di sopportarlo e ti impegnerai ad aiutarli.
“Riprend ia mo a leggere il testo. Verso la fine c’è un esame delle affermazioni dei sostenitori della Via di Mezzo Autonom ista e poi delle affermazioni dei Conseguenzialisti. Nella sua “Lode al Buddha per l’insegnamento del sorgere dipendente” https://www.sangye.it/altro/?p=1657 scrive Jé Tsongkhapa: “ A causa del ragionamento del sorgere dipendente non ci basiamo su nessuna delle due visioni estreme. Il sorgere dipendente è l’insegnamento più significativo del Buddha”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Essence of True Eloquence – 3
His Holiness the Dala Lama: “I feel that I have made some progress in bringing about transformation in myself and you can do the same. Remember, the Buddhas do not wash unwholesome deeds away with water, nor do they remove the sufferings of beings with their hands. Neither do they transplant their own realization into others. It is by teaching the truth of suchness that they liberate (beings). If you study, reflect and meditate on the teachings, transformation is within reach.”
October 4, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Today I’d like to greet you all,” so saying His Holiness the Dalai Lama began the third day of his explanation of Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’ primarily for Taiwanese Buddhists. “The prayer you say at the end of the ‘Heart Sutra’ says ‘May I … enter into the practices of a bodhisattva’. Perhaps this should be more of a determination than just a wish, ‘I will enter into the practices of a bodhisattva’. “However deep an experience of emptiness you may have, it will not enable you to overcome the obstructions to knowledge. To do that you also need bodhichitta. ‘Entering into the Middle Way’ pays homage to compassion because compassion at the beginning is the seed of the attainment of Buddhahood. In the middle compassion is the factor that increases bodhichitta and when you attain Buddhahood, it prompts you to serve others.
“Combining bodhichitta with the wisdom understanding emptiness you will overcome all defilements, obstacles to knowledge and afflictive emotions. When you see sentient beings suffering, you’ll be unable to bear it and will work to help them.
“We’ll resume reading the text. Towards the end there is an examination of the assertions of the Autonomous Middle Way proponents and then the assertions of the Consequentialists. In his ‘Praise to the Buddha for Teaching Dependent Arising’ Jé Tsongkhapa writes, because of the reasoning of dependent arising we do not rely on either of the extreme views. Dependent arising is the most significant teaching of the Buddha.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: L’essenza della Vera Eloquenza – 2
Sua Santità il Dalai Lama: “L’idea di vacuità è relativamente nuova per noi, mentre abbiamo familiarità con l’aggrapparci alla nozione di esistenza indipendente da tempi senza inizio. Possiamo ringraziare il Buddha, Nagarjuna e Chandrakirti per averci aperto gli occhi.”
3 ottobre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato questa mattina, ha salutato i due gruppi d’ascoltatori in udienza virtuale, i monaci a Yunlin ed i monaci e laici a Taipei ed essi a loro volta lo hanno salutato mentre si sedeva.
“Oggi è il secondo giorno di questi insegnamenti”, iniziò. “Non abbiamo bisogno di usare la ragione per dimostrare che vogliamo essere felici e non desideriamo sperimentare la sofferenza. La radice della sofferenza è il nostro atteggiamento egoistico e d il nostro malinteso sulla vera esistenza di persone e cose. Ciò si riflette nel la strofa finale della recitazione del “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 .
Possiamo noi dissipare i tre veleni (rabbia, attaccamento ed ignoranza),
Possa la luce della saggezza risplendere.
Possiamo noi superare tutti gli ostacoli
Ed entrare nelle pratiche di un bodhisattva.
“Questi veleni o d afflizioni mentali sono radicati nell’ignoranza, che non sarà eliminata dicendo preghiere o recitando mantra, ma meditando sulla mancanza del sè, cioè sviluppando la saggezza. Il verso finale si riferisce alla coltivazione della via del Bodhisattva ed all’impegno nelle pratiche dei Bodhisattva. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Essence of True Eloquence – 2
His Holiness the Dalai Lama: “The idea of emptiness is relatively new to us, whereas we have been familiar with clinging to the notion of independent existence since time without beginning. We can thank the Buddha, Nagarjuna and Chandrakirti for opening our eyes.
October 3, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived this morning, he saluted the two groups in the virtual audience, monks at Yunlin and monastics and laypeople in Taipei. They waved to him as he took his seat.
“Today is the second of these teachings,” he began. “We don’t need to use reason to prove that we want to be happy, not to experience suffering. The root of suffering is our self-cherishing attitude and our misconception of the true existence of people and things. This is reflected in the verse you say at the end of your recitation of the ‘Heart Sutra’.
May we dispel the three poisons (anger, attachment and ignorance),
May the light of wisdom shine forth.
May we overcome all obstacles
And enter into the practices of a bodhisattva.
“These poisons or mental afflictions are rooted in ignorance, which will not be eliminated by saying prayers or reciting mantras, but by meditating on selflessness, that is, developing wisdom. The final line refers to cultivating bodhichitta and engaging in the practices of bodhisattvas. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: L’essenza della Vera Eloquenza – 1
Sua Santità il Dalai Lama: Pensate innanzitutto al non sé grossolano per passare gradualmente a pensare al non sé sottile. Così gradualmente contrastiamo le nostre emozioni distruttive e lo facciamo perché, essenzialmente, vogliamo essere felici.
2 ottobre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, nel momento in cui ha visto sugli schermi davanti a sé i volti dei buddhisti riuniti per ascoltarlo a Taipei, Sua Santità il Dalai Lama ha sorriso e ha salutato con la mano. Ha riso, riconoscendo vecchi amici tra il pubblico ordinato e laico.
Oggi gli amici del Dharma a Taiwan hanno chiesto una spiegazione sull'”Essenza della Vera Eloquenza”, ha annunciato. “Darò un breve insegnamento.
“Il messaggio principale di tutte le tradizioni religiose è che è importante coltivare un cuore caldo, amore e compassione”. La pratica della non violenza e della compassione prevaleva in India già prima del tempo del Buddha. Quando è apparso, più di 2500 anni fa, ha ripreso queste pratiche e le ha fatte diventare la base del suo insegnamento. I seguaci delle tradizioni teiste attribuiscono ciò che ci accade alla volontà di Dio, mentre i samkhya non teisti, i giainisti e i buddhisti seguono la legge della causalità.
“Dopo la sua illuminazione, si dice che il Buddha abbia pensato –
Profonda e pacifica, priva di elaborazioni, di luminosità non composta –
Ho trovato un Dharma simile al nettare.
Eppure, se lo insegnassi, nessuno capirebbe,
Così, io resterò in silenzio qui nella foresta. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Essence of True Eloquence – 1
His Holiness the Dalai Lama: “Human intelligence enables us to plan for the future, to see how we show affection for family and friends, but antagonism towards others. It enables us to see how we judge people and things to be absolutely positive or absolutely negative. But these judgements change, reflecting impermanence.”
October 2, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, the moment he saw on the screens before him faces of Buddhists gathered to listen to him in Taipei, His Holiness the Dalai Lama smiled and waved. He laughed as he recognized old friends among the ordained and lay members of the audience. “Today, dharma friends in Taiwan have asked for an explanation of ‘Essence of True Eloquence’,” he announced. “I’ll give a brief teaching.
“The main message of all religious traditions is that it is important to cultivate a warm heart, love and compassion. The practice of non-violence and compassion prevailed in India even before the time of the Buddha. When he appeared, more than 2500 years ago, he took up these practices and made them the basis of his teaching. Followers of theistic traditions attribute what happens to us to the will of god, whereas non-theistic Samkhyas, Jains and Buddhists follow the law of causality.
“After his enlightenment the Buddha is said to have thought —
Profound and peaceful, free from elaboration, uncompounded luminosity —
I have found a nectar-like Dharma.
Yet if I were to teach it, no-one would understand,
So, I shall remain silent here in the forest. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione e Misericordia. Valori comuni tra l’Islam e il Buddhismo
Sua Santità il Dalai Lama: “Siamo tutti essenzialmente uguali nell’essere umani. In passato le persone e le comunità vivono in isolamento l’una dall’altra, ma oggi siamo più vicini l’uno all’altro e dobbiamo imparare a lavorare insieme”.
28 settembre 2020. Una conversazione sulla Compassione e la Misericordia, valori comuni all’Islam e al Buddhismo, era stata organizzata dal Muslim Youth Movement of Malaysia (ABIM) e dal Tibetan Buddhist Culture Centre (TBCC), Malaysia. Il presidente del TBCC, Casey Liu, ha dato il benvenuto a Sua Santità e agli altri partecipanti. Ha invitato Muhammad Faisal Abdul Aziz, Presidente dell’ABIM e moderatore per l’inizio della sessione. Ha iniziato con il comune saluto musulmano “As-salamu alaykum” e ha presentato Sua Santità. Ha ricordato il suo impegno a promuovere la consapevolezza dell’unicità dell’umanità, l’armonia interreligiosa, la conservazione della cultura tibetana e dell’ambiente tibetano, nonché la rinascita dell’antica conoscenza indiana.
Ha poi presentato il Professor Emerito Datuk Osman Bakar, che detiene la cattedra di Epistemologia e Studi sulla Civiltà presso l’Istituto Internazionale del Pensiero e della Civiltà Islamica (ISTAC). Ha invitato il Prof. Osman ad aprire la conversazione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion and Mercy, Common Values between Islam and Buddhism
His Holiness the Dalai Lama: “We are all essentially the same in being human. In the past people and communities live in isolation from each other, but today we are closer to one another and we have to learn to work together.”
September 28, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama came into the room in his residence that has been arranged for him to engage in video link conversations with people around the world. He scanned the faces of the Malaysia participants on the screens before him, smiled, greeted them and took his seat.
A conversation about Compassion and Mercy, values common to Islam and Buddhism, had been organized by the Muslim Youth Movement of Malaysia (ABIM) and the Tibetan Buddhist Culture Centre (TBCC), Malaysia. President of TBCC, Casey Liu, welcomed His Holiness and the other participants. He invited Muhammad Faisal Abdul Aziz, President of ABIM and moderator for the session to begin. He began with the common Muslim greeting, “As-salamu alaykum” and introduced His Holiness. He mentioned his commitment to promoting awareness of the oneness of humanity, inter-religious harmony, the preservation of Tibetan culture and the environment of Tibet, as well as the revival of ancient Indian knowledge.
Next, he introduced Professor Emeritus Datuk Osman Bakar, who holds the Al-Ghazzali Chair of Epistemology and Civilizational Studies at International Institute of Islamic Thought and Civilization (ISTAC). He invited Prof Osman to open the conversation. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Conversazione sulla felicità, l’umorismo e la compassione
Sua Santità il Dalai Lama: “I nostri ecosistemi ci dicono che dobbiamo prenderci cura di questo pianeta. Il cambiamento climatico sta causando incendi disastrosi e inondazioni che sfuggono al nostro controllo. È una cosa molto seria.”
22 settembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato raggiunto in conversazione via video da Eugenio Derbez, attore, comico e regista messicano. Derbez ha augurato a Sua Santità un buongiorno e gli ha detto che le parole non potevano esprimere la sua emozione o l’onore che provava nel parlargli.
“Qui è mattina”, ha risposto Sua Santità, “quindi sono fresco, ma lei deve avere sonno”.
Derbez ha chiesto a Sua Santità di iniziare raccontandogli un giorno della vita del Dalai Lama.
Non c’è niente di speciale, sono solo un monaco buddhista che studia la filosofia buddhista”. Seguo il Vinaya o disciplina monastica della tradizione Pali e inoltre studio secondo la tradizione sanscrita. Non mi affido solo alla fede, ma anche alla sperimentazione e all’indagine.
“Nell’VIII secolo il re tibetano invitò in Tibet il massimo studioso dell’Università di Nalanda in India. A quel tempo la Cina era già un Paese buddhista. L’imperatore cinese era interessato al buddhismo e c’erano dei monaci cinesi in Tibet. Tuttavia, il re tibetano preferì guardare all’India come la fonte degli insegnamenti del Buddha.
“I grandi maestri di Nalanda seguirono il consiglio del Buddha e vagliarono ciò che egli aveva insegnato, concludendo che alcune delle sue istruzioni erano definitive, mentre altre richiedevano un’interpretazione. Noi in Tibet abbiamo mantenuto viva la tradizione di Nalanda in dipendenza dalla ragione e dalla logica. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Conversation about Happiness, Humor and Compassion
His Holiness the Dalai Lama: Our eco-systems are telling us we have to take care of this planet, climate change is bringing about disastrous fires and floods that are beyond our control. It is very serious.”
September 22, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was joined in conversation via video link by Eugenio Derbez, a Mexican actor, comedian and filmmaker. Derbez wished His Holiness a good morning and told him that words couldn’t express his excitement or the honor he felt to be speaking to him.
“It’s morning here,” His Holiness replied, “so I’m fresh, but you must be quite sleepy.”
Derbez asked His Holiness to begin by telling him about a day in the life of the Dalai Lama.
“There’s nothing special, I’m just a Buddhist monk who studies Buddhist philosophy. I follow the Vinaya or monastic discipline of the Pali Tradition and in addition, I study according to the Sanskrit tradition. I don’t just rely on faith, but on experiment and investigation.
“In the 8th century, the Tibetan King invited the top scholar of Nalanda University in India to Tibet. By that time China was already a Buddhist country. The Chinese Emperor was interested in Buddhism and there were Chinese monks in Tibet. Nevertheless, the Tibetan King preferred to look to India as the source of the Buddha’s teachings. Read the rest of this entry »
Coltivare la nostra comune umanità in mezzo all’incertezza
Sua Santità il Dalai Lama mostra una fotografia di Francisco Verala, che lo ha introdotto alla scienza moderna, all’inizio del suo dialogo su “Coltivare la nostra umanità comune in mezzo all’incertezza” dalla sua residenza a Dharamsala, HP, India, il 17 settembre 2020 Foto del Ven Tenzin Jamphel
18 settembre 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a partecipare a un dialogo con il Prof. Andreas Roepstorff dell’Interacting Minds Centre, Università di Aarhus, Danimarca, sul tema “Coltivare la nostra comune umanità in mezzo all’incertezza”. Sua Santità è stato accolto dalla Dott.ssa Amy Cohen Varela, Presidente di Mind and Life Europe. Lo ha ringraziato per aver accettato l’invito e gli ha assicurato che Mind & Life, Europe, è ben radicata e sta lavorando alacremente per realizzare la sua visione. Ultimamente questo ha comportato una più stretta collaborazione con i colleghi in Russia. Sua Santità ha risposto mostrando una fotografia che tiene sulla sua scrivania di Francisco Varela, il defunto marito di Amy Cohen Varela, che, ha detto, lo ha introdotto alla scienza moderna. È stato una delle persone che ha contribuito a sviluppare un dialogo serio tra Sua Santità e gli scienziati moderni”. Come risultato, molti più scienziati moderni stanno ora imparando la psicologia e la scienza della mente”. Una delle cose che ammiravo e che ricordo sempre di lui era che diceva: ‘Ora indosso il mio cappello da scienziato e, in un altro momento, lo dico con il mio cappello buddhista”.
Il Ven. Matthieu Ricard, moderatore di questa sessione, ha informato Sua Santità che avevano quattro domande principali sull’interdipendenza e la comune umanità in relazione ai sentimenti personali, come la solitudine, così come altre questioni globali. Per quanto riguarda la solitudine, Ricard ha riferito che molte persone si sono sentite a disagio nell’isolamento forzato che ha accompagnato le risposte alla pandemia. Ha chiesto ad Andreas Roepstorff di spiegare cosa ha scoperto in questa ricerca. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Cultivating our Common Humanity amidst Uncertainty
His Holiness the Dalai Lama: “Education should include explanations of how to cultivate positive emotions on the basis of reason. Similarly, we can learn to recognise that anger is mostly just a spontaneous response to something based on a distorted view of whatever it is.”
September 17, 2020 Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited to take part in a dialogue with Prof Andreas Roepstorff of the Interacting Minds Centre, Aarhus University, Denmark on the theme ‘Cultivating our Common Humanity amidst Uncertainty’. His Holiness was welcomed by Dr Amy Cohen Varela, Chairperson, Mind and Life Europe. She thanked him for accepting the invitation and assured him that Mind & Life, Europe, is well established and is working hard to fulfil his vision. Lately this has entailed closer cooperation with colleagues in Russia. His Holiness responded by showing a photograph he keeps on his desk of Francisco Varela, Amy Cohen Varela’s late husband, who, he said, introduced him to modern science. “He was one of the people who helped develop a serious dialogue between us and modern scientists. As a result, many more modern scientists are now learning about psychology and the science of the mind. One of the things I admired and always remember about him was that he would say, ‘Now I’m wearing my scientist’s hat and, at another point, I say this with my Buddhist cap on’.”
Ven Matthieu Ricard, moderator for this session, informed His Holiness that they had four major questions about interdependence and common humanity in relation to personal feelings, such as loneliness, as well as other global issues. With regard to loneliness, Ricard reported that many people have felt uneasy in the enforced isolation that has accompanied responses to the pandemic. He asked Andreas Roepstorff to explain what he has discovered in this research. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Condolences for Smt Kapila Vatsyayan
September 16, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – On receiving news today that his old friend Kapila Vatsyayan had passed away, His Holiness the Dalai Lama wrote to her brother Shri Subash Bhashi to offer his condolences. He noted that he had known Smt Vatsyayan since his first visit to India in 1956 to participate in the 2500th Buddha Jayanti Celebrations. “I used to call her Amala (Mata-Ji) because of the motherly affection she showed me and so many other Tibetans,” he wrote. ”I have long been grateful for the personal interest she showed in the protection and preservation of Tibetan Buddhist culture. She was actively involved in the establishment of the Central Institute of Higher Tibetan Studies (CIHTS) at Sarnath, Varanasi in the early 1970s, an institution that has grown into a centre of learning well-versed in the ancient Indian wisdom of ‘Ahimsa’ and ‘Karuna’. While Secretary in the Department of Culture, GOI, she was the Chairwoman of the Board of the Management of the Institute till her retirement. I understand that she was also the current Chairperson of Tibet House, our Culture Centre in New Delhi. I consider her to have been a life-long friend of the Tibetan people.
“I deeply appreciated her interest in and support for our efforts to preserve our Buddhist culture and also her forthright approach in dealing with important issues. We have kept in regular touch with each other over the years and last met in November last year in New Delhi.”
In closing, His Holiness observed that with her passing both Indians and Tibetans have lost a great friend, for she was also a towering figure in the field of Indian arts and culture. She lived a meaningful life of 92 years, during which her dedication in the service of the nation was an inspiration to all.
https://www.dalailama.com/news/2020/condolences-for-smt-kapila-vatsyayan
Sua Santità il Dalai Lama: La salvezza della Terra dipende da noi e specialmente dai politici
Sua Santità il Dalai Lama : “I 7 miliardi di esseri umani sulla Terra hanno bisogno di un senso di responsabilità universale come motivazione centrale per riequilibrare le nostre relazioni con l’ambiente.”
Sua Santità il Dalai Lama
Il Buddha è nato mentre sua madre si appoggiava a un albero per sostenersi. Raggiunse l’illuminazione seduto sotto un albero e morì mentre gli alberi stavano a testimoniar n e l’ alt ezza . Se il Buddha dovesse tornare nel nostro mondo, sarebbe sicuramente un sostenitore della campagna per proteggere l’ambiente.
Parlando per me stesso, non esito a sostenere iniziative che aiutano a proteggere l’ambiente. Questa è una questione di sopravvivenza perché questo bellissimo pianeta blu è la nostra unica casa.
Nell’ultimo anno, milioni di giovani fratelli e sorelle hanno protestato, invitando i leader politici ad agire per combattere il cambiamento climatico. Stanno aiutando ad educare il pubblico anche se tutti assistiamo alla distruzione degli ecosistemi ed alla drammatica diminuzione della biodiversità.
Apprezzo molto gli sforzi di Greta Thunberg per aumentare la consapevolezza della necessità di agire direttamente. Il suo sforzo per sollevare il problema del riscaldamento globale tra gli studenti è un risultato notevole. Nonostante sia molto giovane, il suo senso di responsabilità universale è meraviglioso. Sostengo il suo movimento “Fridays for Future”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: It’s up to us, and especially politicians, to save our planet
His Holiness the Dalai Lama: The 7 billion human beings on Earth need a sense of universal responsibility as our central motivation to re-balance our relations with the environment.
His Holiness the Dalai Lama
Buddha was born as his mother leaned against a tree for support. He attained enlightenment seated beneath a tree and passed away as trees stood witness overhead. If Buddha were to return to our world, he would certainly be connected to the campaign to protect the environment.
Speaking for myself, I have no hesitation in supporting initiatives that help protect the environment. This is a question of survival because this beautiful blue planet is our only home.
Over the past year, millions of young brothers and sisters have been protesting, calling on political leaders to take action to combat climate change. They are helping to educate the public even as we all witness the destruction of ecosystems and the dramatic decrease in biodiversity.
I really appreciate Greta Thunberg’s efforts to raise awareness of the need to take direct action. Her effort to elevate the issue of global warming among schoolchildren is a remarkable achievement. Despite being very young, her sense of universal responsibility is wonderful. I support her “Fridays for Future” movement. Read the rest of this entry »
3 – Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama sulle “37 Pratiche del Bodhisattva” ed i “3 Aspetti Principali del Sentiero”
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando ti alzi la mattina, dedica mezz’ora o giù di lì. Di solito siamo preoccupati delle percezioni sensoriali, ma per mezz’ora od un’ora ritira la mente dalla distrazione degli oggetti esterni. Poni la tua attenzione sulla mente stessa. Sviluppa un’esperienza della sua chiarezza e consapevolezza. Concentrati su questo con una mente calma e stabile. Quindi, applicalo all’analisi. Ecco come esaminare la tua mente.
6 settembre 2020, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Oggi, non appena Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto, un gruppo di studenti del White Tara Buddhist Center di Jakarta ha iniziato a cantare il ‘Sutra del cuore’ in Indonesiano. Al termine, Sua Santità li ha ringraziati e d ha notato che questo era il terzo giorno di questa serie di insegnamenti. “Dopo aver conferito la trasmissione orale de i ‘Tre aspetti principali del sentiero’ vorrei condurre una cerimonia per la generazione della bodhicitta”, disse loro. “Se avete rappresentazioni degli oggetti di rifugio, un’immagine del Buddha e così via, bene e bene. Altrimenti p otete semplicemente visualizzare il Buddha nello spazio davanti a voi .
“Oggi, gli indonesiani sono i principali discepoli. Ci sono molti seguaci dell’Islam nel v o stro paese, ma l’esistenza dello stupa del Borobudur è la prova che il buddismo un tempo fiorì anche lì. Ci sono differenze filosofiche tra le nostre varie tradizioni religiose. In effetti, ci sono quattro scuole di pensiero anche all’interno del buddismo. Tuttavia, la pratica dell’amore e della compassione, così come la tolleranza e l’appagamento, è comune a tutte queste tradizioni spirituali. Le persone trovano utili queste tradizioni e le loro pratiche, quindi le considero tutte con rispetto.
“Il Buddha ha dato insegnamenti diversi in tempi e luoghi diversi, ma l’essenza di tutti è l’ etic a e d il buon cuore. I buddisti mirano a raggiungere la liberazione e l’onniscienza. I seguaci delle tradizioni teistiche cercano modi per essere uno con Dio. Ma ciò che pratichiamo in comune è amore e compassione. Read the rest of this entry »
3- His Holiness the Dalai Lama’s Teaching on 37 Practices of a Bodhisattva & 3 Principal Aspects of the Path
His Holiness the Dalai Lama: “When you get up in the morning, set aside half an hour or so. Usually we are preoccupied with sensory perceptions, but for half an hour or an hour, withdraw the mind from distraction by external objects. Place your attention on the mind itself. Develop an experience of its clarity and awareness. Focus on that with a calmly abiding mind. Then, apply that to analysis. This is how to examine your mind.”
September 6, 2020, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today, no sooner had His Holiness the Dalai Lama settled in his seat than a group of students at the White Tara Buddhist Center in Jakarta began to chant the ‘Heart Sutra’ in Indonesian. When they were done, His Holiness thanked them and noted that this was the third day of this set of teachings. “After I’ve read the ‘Three Principal Aspects of the Path’ I’d like to conduct a ceremony for generating bodhichitta,” he told them. “If you have representations of the objects of refuge, an image of the Buddha and so forth, well and good. Otherwise you can just visualize the Buddha in the space before you.
“Today, Indonesians are the main disciples. There are many followers of Islam in your country, but the existence of the stupa at Borobudur is evidence that Buddhism once flourished there too. There are philosophical differences between our various religious traditions. Indeed, there are four schools of thought even within Buddhism. However, the practice of love and compassion, as well as tolerance and contentment, is common to all these spiritual traditions. People find these traditions and their practices helpful, so I view them all with respect. Read the rest of this entry »
2 – Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama sulle “37 Pratiche del Bodhisattva” ed i “3 Aspetti Principali del Sentiero”
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando sembra che coltivare la compassione per gli altri porti a trarne vantaggio, raccomando di rafforzare la pratica dell’amore e della compassione combinandola con la pazienza e la contentezza. Rivedi i motivi per cui pratichi amore, generosità e moralità.”
5 settembre 2020, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è nuovamente seduto nella sua residenza davanti alla telecamera e d agli schermi che s i rend ono fondamentali per re alizzar e questo insegnamento virtuale. Un gruppo di monaci dalla Thailandia ha canta to i versi del “Mangala Sutta” https://www.sangye.it/altro/?p=1868 . Al termine, un gruppo di monaci e monache del Vietnam ha recita to i l “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in tipico stile vietnamita al ritmo cadenzato d el pesce di legno.
“Oggi è il secondo giorno del nostro insegnamento”, ha esordito Sua Santità. “Sono un praticante buddista, un seguace del Buddha, un monaco nella tradizione Mulasarvastivadin che è stata fondata in Tibet dal grande abate Shantarakshita. Esistono diversi lignaggi vinaya, o disciplina monastica. In Cina si osserva la tradizione Dharmagupta. Ci sono piccole differenze tra queste tradizioni, ma i precetti principali sono gli stessi. Read the rest of this entry »
2- His Holiness the Dalai Lama’s Teaching on 37 Practices of a Bodhisattva & 3 Principal Aspects of the Path
His Holiness the Dalai Lama: “Seeing suffering as illusory, giving generously, safeguarding ethical discipline and cultivating patience are all practices of bodhisattvas.”
September 5, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama once again took his seat in his residence before the camera and screens that are integral to making this virtual teaching possible. Monks in Thailand proceeded to chant verses from the ‘Mangala Sutta’. When they were finished, a group of monks and nuns in Vietnam led a recitation of the ‘Heart Sutra’ in typical Vietnamese style, to the rhythmic beat of a wooden fish.
“Today is the second day of our teaching,” His Holiness began. “I’m a Buddhist practitioner, a follower of the Buddha, a monk in the Mulasarvastivadin tradition that was established in Tibet by the great Abbot Shantarakshita. There are different vinaya, or monastic discipline, lineages. In China the Dharmagupta tradition is observed. There are minor differences between these traditions, but the major precepts are the same. Read the rest of this entry »
1 – Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama sulle “37 Pratiche del Bodhisattva” ed i “3 Aspetti Principali del Sentiero”
Sua Santità il Dalai Lama ha osservato che un problema di fondo nel mondo di oggi è il divario tra ricchi e poveri. Ha incoraggiato i ricchi a fornire aiuto materiale ai bisognosi, ma anche a provvedere alla loro istruzione.
4 Se t tembr e 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Dopo che Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto questa mattina, è stato accolto dalla signora Wee Nee Ng a nome degli studenti buddhisti di sei paesi asiatici: Singapore, Thailandia, Malesia, Indonesia, Vietnam e Hong Kong. Ha spiegato che i monaci di un Centro di meditazione a Chiang Mai, in Thailandia, canteranno per primi il “Mangala Sutta” https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Saranno seguiti da due monache in un monastero di monache in Malesia, che reciteranno il ‘Sutra del cuore’ https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in cinese.
Sua Santità ha iniziato ricordando ai suoi ascoltatori che il Buddha ha girato la ruota del Dharma più di 2500 anni fa. Oggi siamo testimoni di un grande sviluppo materiale, ma la gente è distratta dalla vera fonte della felicità”. Molte persone che seguono una tradizione religiosa trovano utile mantenere un equilibrio emotivo. Read the rest of this entry »
1- His Holiness the Dalai Lama’s Teaching on 37 Practices of a Bodhisattva & 3 Principal Aspects of the Path
His Holiness the Dalai Lama: “The kinder you are to others, the more you will also benefit. We all have natural self-interest; the wise way of fulfilling it is to serve others.”
September 4, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama give s a three-day teaching on Gyalsey Thokme Sangpo’s Thirty-Seven Practices of a Bodhisattva (laklen sodunma) & Je Tsongkhapa’s The Three Principal Aspects of the Path (lamtso namsum) on the mornings of September 4, 5 and 6, 2020 at the request of a group of Asians.
Once His Holiness the Dalai Lama had taken his seat this morning, he was welcomed by Ms. Wee Nee Ng on behalf of Buddhist students from six Asian countries: Singapore, Thailand, Malaysia, Indonesia, Vietnam, and Hong Kong. She explained that monks at a meditation centre in Chiang Mai, Thailand would first chant the ‘Mangala Sutta’ in Pali. Read the rest of this entry »
How the Dalai Lama staged a dramatic escape from Tibet to India in 1959
Sua Santità il Dalai Lama sulla via dell’esilio in India, marzo 1959.
How the Dalai Lama staged a dramatic escape from Tibet to India in 1959
An excerpted from ‘An Officer and His Holiness: How the Dalai Lama Crossed into India,’ by Rani Singh.
There were many uncertainties ahead. Where would the Dalai Lama and his retinue find refuge? What would happen to the Tibetan people? But as the noise of the shelling and bombing continued, the plan for the escape was set in motion. Read the rest of this entry »
Raimondo Bultrini: Quei missili cinesi sulle rive del lago sacro
Il lago Manosarovar col Monte Kailash: i luoghi sacri delle religioni dell’Asia
Il Manasarovar, o lago “del potere della mente”, è uno dei più vasti specchi d’acqua sopra i 4500 metri di altezza, formato dalle purissime acque che scendono da una vetta altrettanto sacra, il Monte Kailash. Su entrambi da millenni si recano in circuambulazione induisti e jainisti indiani, buddhisti tibetani e seguaci dell’antica religione himalayana del Bon. La Cina si è appropriata negli anni ’50 di questa area incantevole che – nonostante le nuove strade e alcuni brutti insediamenti – mantenevano il loro fascino antico e l’aura mistica del luogo dove risiedono virtualmente le maggiori divinità delle quattro principali religioni dell’India e del Tibet.
I MISSILI TERRA ARIA
La novità che non farà piacere a devoti e pellegrini è stata resa nota in questi giorni da un analista-geografo anonimo (@detresfa_) specializzato in riprese satellitari. Le immagini postate su Twitter sembrano mostrare un sito per missili terra-aria e altre infrastrutture militari cinesi proprio a ridosso delle rive di questo lago incontaminato, che secondo alcuni visitatori indiani giunti lo scorso anno avrebbe purtroppo già perso in parte la sua leggendaria trasparenza. Read the rest of this entry »
Tibet’s future?
His Holiness the Dalai Lama and former Prime Minister of India Jawahar Lal Nehru
By Phintso Thonden (Phundhon)
Earlier this summer, following China and India’s deadly border skirmishes, there was a spike in public debate on Tibet’s legal status in the Indian news media. Many people claimed India did not have a common border with China, but only with Tibet, and that British India signed legal treaties regarding India’s northern border with Tibet, not China. Tibet had signed several treaties with British controlled India including the Simla Agreement of 1914, which established the McMahon Line as the border between Tibet and India. A public petition urged Indian Prime Minister Narendra Modi to change the name of Panchsheel Marg, the road within the Diplomatic Enclave in New Delhi leading to the Chinese Embassy, to “Dalai Lama Marg” because China had violated the principles of the Panchsheel (5-Point) Agreement signed by India and China in 1954. These recent debates indicate a growing awareness of, and the urgent need, to undo the colossal damage done to India’s national security by the Nehru Administration in recognizing the country of Tibet as “China’s region of Tibet” in the Panchsheel Agreement. This renewed interest in Tibet offers the Tibetan Government in Exile (now the Central Tibetan Administration), a unique opportunity to seek formal recognition for itself from the Government of India. Read the rest of this entry »
Raimondo Bultrini: La nuova contesa tra India e Nepal su dove è nato il Buddha
Raimondo Bultrini. Narra la leggenda che quando tra il 563 e il 620 avanti Cristo la regina Maya Devi diede alla luce il bimbo divenuto celebre come Buddha, ella stava recandosi nella casa dei genitori a Devadaha, attuale municipalità nell’omonimo distretto del regno del Nepal. Le doglie erano pero’ troppo forti per completare i 7 km del tragitto dalle foreste di Lumbini e la partoriente afferrò i rami di un albero sotto al quale venne alla luce un pargolo che invece di emettere un vagito le annuncio’: “Questa è la mia rinascita finale”, e fece subito sette passi “sotto ognuno dei quali – dice la tradizione – sbocciò un fiore di loto”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Conflitti, Covid e Compassione
Sua Santità il Dalai Lama: “Il tempo passa, le cose cambiano e dobbiamo trovare nuovi modi di pensare. Voi giovani siete quelli che contribuirete a fare un mondo nuovo. Non si deve cadere nei vecchi modi di pensare. Accettate la nuova realtà sull’unità di tutti gli esseri umani e affrontate la sfida del riscaldamento globale. Aprite gli occhi e aprite le menti.”
12 agosto 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è entrato nella stanza della videoconferenza e, quando ha visto i volti dei Generation Change Fellows sugli schermi davanti a lui, ha sorriso loro calorosamente salutandoli con la mano. Questi sono giovani costruttori di pace associati allo United States Institute of Peace (USIP) o Istituto di pace degli Stati Uniti, molti dei quali aveva già incontrato prima.
Nancy Lindborg, Presidente e CEO di USIP ha aperto i lavori: “È meraviglioso rivederla, Santità. Benvenuti a questa importante conversazione su conflitti, Covid e compassione. Ho portato diversi gruppi di giovani a trovarla a Dharamsala. Oggi ne abbiamo 20 con noi, ognuno dei quali ha scelto di essere un costruttore di pace nella propria comunità.
“Quando ci siamo incontrati per la prima volta nel 2015, ha parlato di rendere il 21° secolo un’era priva di conflitti. Come stiamo andando?”
“Apprezzo gli sforzi che avete fatto da diversi anni per portare questi giovani fin qui a trovarmi”, ha risposto Sua Santità. “Sento che le cose sono cambiate. Nella prima parte del 20° secolo, le persone credevano davvero nel potere militare. Hanno speso un sacco di soldi in armi e gli scienziati hanno rivolto le loro migliori capacità alla progettazione di armi sempre più distruttive. Ora, penso, come risultato dell’esperienza, che questo modo di pensare sta affievolendosi. Dopo due guerre mondiali, durante la seconda delle quali furono effettivamente utilizzate armi nucleari, si parlò di una terza guerra mondiale, ma di questo non si sente molto in questi giorni. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Conflict, COVID and Compassion
His Holiness the Dalai Lama: “You young people are the ones who will contribute to making a new world. Don’t fall into old ways of thinking. Accept the new reality about the oneness of all human beings and face up to the challenge of global warming. Open your eyes and open your minds.”
August 12, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama came into the room this morning and saw the faces of Generation Change Fellows on the screens before him, he smiled warmly and waved. These were young peace-builders associated with the United States Institute of Peace (USIP), many of whom he had met before. Nancy Lindborg, President and CEO USIP opened the proceedings — “Wonderful to see you again, Your Holiness. Welcome to this important conversation on conflict, covid and compassion. I’ve brought several groups of young people to see you in Dharamsala. Today, we have 20 with us, each of whom has chosen to be a peace-builder in their community.
“When we first met in 2015 you spoke of making the 21st century an era free of conflict. How are we doing?”
“I appreciate the effort you have made over several years to bring these young people to see me,” His Holiness responded. “I feel things have changed. In the early part of the 20th century, people really believed in military power. They spent a lot of money on arms and scientists turned their brains to designing ever more destructive weapons. Now, I think, as a result of experience, this way of thinking is diminishing. After two world wars, during the second of which nuclear weapons were actually used, there was talk of a third world war, but we don’t hear much about that these days. Read the rest of this entry »
Perché i tibetani si danno fuoco
Perché i tibetani si danno fuoco
La pluripremiata giornalista statunitense Barbara Demick racconta la storia di Ngaba, nel Sichuan, capitale mondiale dell’immolazione buddhista.
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3 – Sua Santità il Dalai Lama: “Lode alla relazione dipendente” di Je Tsongkhapa
Sua Santità il Dalai Lama:: “Medito ogni giorno sulla vacuità e sulla bodhicitta e lo trovo molto utile. Meditare sulla vacuità ha l’effetto di ridurre l’intensità della mia rabbia e del mio attaccamento. Scambiare sè stessi con gli altri con la meditazione riduce i miei atteggiamenti autogratificanti.”
6 agosto 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha aperto il terzo giorno di insegnamenti che ha conferi to ai giovani studenti tibetani ricordando che oggi è il 75° anniversario del bombardamento atomico della città giapponese di Hiroshima. “Alla fine della seconda guerra mondiale, le bombe atomiche furono sganciate prima su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki. Sono stato in entrambi i posti. A Hiroshima, vicino a dove è esplosa la bomba, si trovano le rovine di un edificio, la cupola di Genbaku o il memoriale della pace di Hiroshima. Puoi vedere delle parti di travi d’acciaio della cupola sciolte dal calore intens issimo . Ho incontrato dei sopravvissuti, alcuni dei quali sono stati gravemente ustionati.
“Sono stato anche a Nagasaki. Quando vedi qual è stato l’epicentro dell’esplosione, è molto inquietante. La guerra è moss a dalla rabbia, dall’impulso di eliminare il nemico, eppure altrimenti è la natura umana di base ad essere compassionevole. Read the rest of this entry »
I turisti cinesi affollano i siti sacri di Lhasa, i tibetani sono esclusi dall’entrata
Turisti cinesi camminano nella zona centrale di Barkhor a Lhasa 2020.
5 Agosto 2020 I turisti cinesi si riversano nella capitale del Tibet, Lhasa, in gran numero, affollando siti religiosi vietati a molti tibetani mentre la città si apre ai visitatori esterni dopo l’allentamento delle restrizioni di prevenzione del coronavirus.
Fonti a Lhasa affermano che gli arrivi dalla Cina sono quadruplicati da quando le paure si sono attenuate per la diffusione del COVID-19, una fonte locale ha riferito al Servizio tibetano della RFA che circa 4.000 persone visitano ogni giorno il Palazzo Potala di Lhasa, residenza principale del Dalai Lama fino al suo esilio.
“Questo danneggia gravemente l’eredità del Tibet”, ha detto la fonte della RFA, chiedendo l’anonimato come condizione per poter parlare. “Inoltre, i tibetani che visitano aree al di fuori di Lhasa sono fortemente limitati e trattati in modo diverso.” Read the rest of this entry »
3 – His Holiness the Dalai Lama: ‘In Praise of Dependent Arising’
His Holiness the Dalai Lama: “I meditate every day on emptiness and bodhichitta,” His Holiness vouchsafed, “and I find it very helpful. Meditating on emptiness has the effect of reducing the intensity of my anger and attachment. Exchanging self and others in meditation reduces my self-cherishing attitudes.”
August 6, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama opened the third day of teachings he has been giving to young Tibetan students with a reminder that today is the 75th anniversary of the atomic bombing of the Japanese city of Hiroshima. “At the end of the Second World War, atomic bombs were dropped first on Hiroshima and three days later on Nagasaki. I have been to both places. In Hiroshima, near to where the bomb exploded stand the ruins of a building, the Genbaku Dome or the Hiroshima Peace Memorial. You can see where parts of the steel girders of the dome were melted by the intense heat. I’ve met survivors, some of whom were severely burned.
“I’ve also been to Nagasaki. When you see what was the epicentre of the explosion, it feels very unsettling. War is driven by anger, by the urge to eliminate the enemy, and yet otherwise it’s basic human nature to be compassionate.
“I dream of a demilitarized world, a world free of nuclear weapons. Today, on the 75th anniversary of the destruction of Hiroshima we must remember that in order to bring about peace in the world, we need to cultivate peace within ourselves. We need to settle conflicts and disputes through dialogue and negotiation. Just as we don’t want suffering, we should not inflict suffering on others. When there is discord between members of a family, other relatives do what they can to resolve the conflict. Read the rest of this entry »
2 – Sua Santità il Dalai Lama: “Lode alla relazione dipendente” di Je Tsongkhapa
Sua Santità il Dalai Lama: “Se stai pensando alla tua prossima vita od al raggiungimento dell’illuminazione, quando sei gentile con gli altri: questa è etica religiosa. Ma se, quando sei utile ed al servizio degli altri, pensi principalmente che tutti siano felici qui e ora, questa è etica laica.
5 agosto 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Sua Santità il Dalai Lama ha salutato questa mattina il suo pubblico di giovani tibetani con un vivace “Tashi delek”. Ha iniziato il suo discorso osservando che la visione filosofica del buddismo è il sorgere dipende e la sua condotta è la non violenza: il non danneggiare gli altri e, se possibile, offrire loro aiuto. Questi due temi possono contribuire a portare la pace nel mondo.
“Tutto ciò che esiste dipende da altri fattori. Se sei felice, l’atmosfera intorno a te sarà allegra. E se l’ambiente in cui vivi è pacifico, sarai contento. Dal momento che non vogliamo provare sofferenza, è opportuno che non facciamo del male agli altri. La visione filosofica che ho citato e questo codice di condotta sono correlati tra loro. Vi consiglio di tenere a mente questa visione e la condotta buddhista.
“Come dico spesso, per raggiungere la pace nel mondo, abbiamo bisogno di tranquillità all’interno di noi stessi. Ciò che disturba la nostra tranquillità sono le nostre emozioni distruttive. Coloro che si occupano prevalentemente di sviluppo materiale, pensano alla felicità ed al benessere solo in termini di salute fisica e, tuttavia, anche la nostra salute mentale è cruciale. L’antica tradizione indiana ha acquisito una ricca comprensione del funzionamento della nostra mente e delle emozioni ed oggi possiamo ancora fare appello a questa conoscenza. Read the rest of this entry »
2 – His Holiness the Dalai Lama: ‘In Praise of Dependent Arising’
His Holiness the Dalai Lama: “Because fields are where we grow crops, we take care of them. Just so, because we depend on the people around us, we need to take care of them too. Remember compassionate, non-violent conduct in the context of everything being dependently arisen.
August 5, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama greeted his audience of young Tibetans with a brisk, “Tashi delek,” this morning. He began his discourse with the observation that the philosophical view of Buddhism is dependent arising and its conduct is non-violence, not harming others and, if possible, offering them help. These two themes can contribute to bringing peace to the world.
“Whatever exists is dependent on other factors. If you’re happy, the atmosphere around you will be cheerful. And if the environment in which you live is peaceful, you’ll be content. Since we don’t want to experience suffering, it’s appropriate that we do others no harm. The philosophical view I mentioned and this code of conduct correlate with each other. I recommend you keep this Buddhist view and conduct in mind.
“As I often say, to achieve world peace, we need peace of mind within ourselves. What disturbs our peace of mind are our destructive emotions. Those who concern themselves predominantly with material development, think of happiness and well-being only in terms of physical health and yet our mental health is crucial too. Ancient Indian tradition acquired a rich understanding of the workings of our minds and emotions and we can still call on this knowledge today.
“After he had attained enlightenment, the Buddha declared: Read the rest of this entry »
1 – Sua Santità il Dalai Lama: “Lode alla relazione dipendente” di Je Tsongkhapa
Sua Santità il Dalai Lama: “Se sei gentile ed affettuoso, sarai felice: e le persone intorno a te saranno felici. La trasformazione non è il risultato dell’assunzione di farmaci, si tratta di lavorare con la mente. Quindi, il nostro obiettivo è la promozione e lo sviluppo dell’amore e della compassione nella mente. Allo stesso tempo, dobbiamo ridurre la rabbia, l’invidia e l’attaccamento.”
4 agosto 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, dopo essere entrato nella stanza della sua residenza da dove stava per trasmettere gli insegnamenti in videoconferenza, Sua Santità il Dalai Lama ha salutato gli studenti tibetani che poteva vedere sugli schermi davanti a lui e si è seduto. Dopo la recitazione di preghiere rituali, compresa l’offerta di mandala, ha così iniziato.
“Oggi questo insegnamento è principalmente per i giovani tibetani. La parola Dharma esiste da diverse migliaia di anni. Ora siamo nel 21° secolo e ci sono stati sostanziali progressi nella scienza e nella tecnologia. Potremmo chiederci: la religione è ancora rilevante?
“Da migliaia di anni, la religione è un qualcosa su cui le persone hanno fatto affidamento quando hanno incontrato difficoltà. Ora ci sono più di sette miliardi di esseri umani su questa terra. Alcuni credono nella religione ed altri no, alcuni si oppongono alla religione e altri sono indifferenti. Tuttavia, tutti vogliono essere felici ed evitare la sofferenza. Coloro che si oppongono o sono indifferenti alla religione sono più felici degli altri? In generale, sembra che coloro che fanno affidamento su una pratica religiosa siano più contenti. Read the rest of this entry »
1 – His Holiness the Dalai Lama: ‘In Praise of Dependent Arising’
His Holiness the Dalai Lama: “Because of negative karma, negative action, we spin through the cycle of existence. Liberation can only be attained by eliminating karma and afflictive emotions. Mental afflictions are rooted in the ignorance that believes that things exist as they appear.”
August 4, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After His Holiness the Dalai Lama had entered the room in his residence from where he was giving teachings this morning, he saluted the Tibetan students he could see on the screens before him and sat down. They chanted a couple of prayers, including the mandala offering, and he began. “Today, this teaching is mainly for young Tibetans. The word dharma has existed for several thousand years. Now we are in the 21st century and there have been substantial advances in science and technology. We might ask, whether religion is still relevant?
“For thousands of years, religion is something people have relied upon when they faced difficulties. There are now more than seven billion human beings on this earth. Some believe in religion and some don’t, some are opposed to religion and others are indifferent. However, all of them want to be happy and avoid suffering. Are those who are opposed to or indifferent to religion happier than the others? In general, it seems that those who rely on a religious practice are more contented. Read the rest of this entry »
Rapporto 2020 TCHRD: ai tibetani è negato il diritto ad un equo processo
3 agosto 2020. Ai tibetani è costantemente negato il diritto a un equo processo: è quanto afferma il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia nell’annuale rapporto sulla situazione in Tibet.
Soprattutto nei casi politicamente sensibili “i tibetani sono raramente informati sul loro diritto ad essere difesi da un avvocato”, si legge nel rapporto. Spesso i processi si svolgono a porte chiuse e le confessioni sono estorte con il ricorso alla tortura. I famigliari dell’accusato non sono informati della detenzione o dell’arresto dei loro cari. Poiché nella maggior parte dei casi sono accusati di ledere la “sicurezza dello stato” o di avere divulgato di “segreti di stato”, ai tibetani è talvolta negato il processo e sono tenuti in isolamento per mesi senza che se ne abbiano notizie. “La Procura cinese svolge un doppio ruolo” – afferma il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia -, supervisiona il lavoro dei giudici e dei tribunali e può chiedere il riesame dei casi nonché il prolungamento del periodo di carcerazione preventiva mettendo a rischio l’indipendenza delle indagini e del giudizio”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione, la risposta a un mondo in difficoltà
Sua Santità il Dalai Lama: “Se il sistema educativo favorisse la pace interiore, la compassione e la non violenza, gli studenti imparerebbero a raggiungere la pace della mente. Questo è ciò che è necessario se vogliamo raggiungere l’obiettivo di un mondo veramente pacifico e demilitarizzato.”
29 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a parlare con gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Delhi; della Banaras Hindu University, Varanasi; della Guru Govind Singh Indraprastha University, Nuova Delhi; del National Institute of Technology, Yupia, Arunachal Pradesh e della Chapra Central School, Saran, Bihar.
Il Prof. Raman Mittal della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Delhi ha tenuto un breve discorso introduttivo di benvenuto in cui ha dichiarato che il mondo sta attraversando un periodo difficile, in cui tutti si sono ricordati della fragilità della vita. Costretti a guardarsi dentro, hanno cercato la guida di Sua Santità per quanto riguarda la compassione e la speranza.
“Quando ci troviamo di fronte a problemi e difficoltà”, ha risposto Sua Santità, “trovo utile affidarmi al maestro di Nalanda dell’VIII secolo Shantideva che così consigliava: “Analizzate il problema che vi si pone. Esaminate se può essere superato. Se si può, non c’è bisogno di preoccuparsi. Mettete in atto la soluzione. Se il problema non può essere superato, non servirà a nulla preoccuparsi.” Trovo che questa sia una valutazione molto realistica. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion, the Answer in a Troubled World
His Holiness the Dalai Lama: “If the education system fostered inner peace, compassion and non-violence, students would learn how to achieve peace of mind. This is what is required if we are to fulfill the goal of a genuinely peaceful and demilitarized world.”
July 29, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited to speak to students from the Law Faculty of Delhi University; Banaras Hindu University, Varanasi; Guru Govind Singh Indraprastha University, New Delhi; the National Institute of Technology, Yupia, Arunachal Pradesh and Chapra Central School, Saran, Bihar.
Prof Raman Mittal of the Delhi University Law Faculty gave a short welcome address. He acknowledged that the world is going through difficult times during which everyone has been reminded of the fragility of life. Forced to turn inward, they sought His Holiness’s guidance with regard to compassion and hope.
“When we face problems and difficulties,” His Holiness responded, “I find it useful to rely on the 8th century Nalanda master, Shantideva’s advice. Analyse the problem that confronts you. Examine whether it can be overcome. If it can, there’s no need to worry. Put the solution into effect. If the problem can’t be overcome, worrying about it won’t help. I find this to be a very realistic assessment. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La Compassione nella Pratica Medica
Sua Santità il Dalai Lama: “Se ti concentri solo sul tuo problema, potresti perdere la speranza, ma, se lo guardi da una prospettiva più ampia, è più facile essere più positivi.”
23 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Una volta che questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto nella sala del webcast è stato accolto nella conversazione virtuale odierna dal dott. Anupam Sibal, presidente della Global Association of Physicians of Indian Origin (GAPIO) e dal dott. Akshay Anand, Professore, PGIMER, Chandigarh, in rappresentanza dell’India Yoga Association. Il dott. Sibal ha suggerito che, a causa dello stress cui sono soggetti gli operatori della salute per la pandemia, occorre generare compassione. Il dott. Anand ha aggiunto che molte persone che lavorano nel campo medico in tutto il mondo si uniranno alla sessione. “Grazie”, ha risposto Sua Santità, “È davvero un grande onore anche per me tenere discussioni con studiosi e professionisti come voi. Imparo molto da questi scambi. Un noto studioso tibetano una volta ha osservato che fino a quando non raggiungiamo la Buddità, ognuno di noi è uno studente pronto a imparare qualcosa di nuovo.
“Ora, per quanto riguarda la salute, ci si riferisce non solo a quella del nostro corpo, ma anche quella delle nostre menti ed emozioni. La pratica della compassione e dell’altruismo ci porta la pace della mente. Anche se affrontiamo problemi o qualcuno è critico nei confronti di qualcosa che abbiamo detto o fatto, la compassione ci consente di sentirci grati. La compassione è la migliore contromisura contro la rabbia, l’ansia e così via. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Compassion in Medical Practice
His Holiness the Dalai Lama: “If you focus narrowly on the problem as you see it, you might well lose hope, but if you look at it from a wider perspective, it’s easier to be more positive.
July 23, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Once His Holiness the Dalai Lama had taken his seat this morning, he was welcomed to today’s virtual conversation by Dr Anupam Sibal, President of the Global Association of Physicians of Indian Origin (GAPIO) and Dr Akshay Anand, Professor, PGIMER, Chandigarh, representing the India Yoga Association. Dr Sibal suggested that due to the stresses of the current pandemic healers need compassion. Dr Anand added that many people working in the medical field around the world would be joining the session. “Thank you,” His Holiness responded, “It’s indeed a great honour for me too to hold discussions with scholars and professionals like you. I learn a great deal from such exchanges. A renowned Tibetan scholar once observed that until we attain Buddhahood, each of us is a student ready to learn something new.
“Now, as far as health is concerned, it relates not only to our bodies, but also to our minds and emotions. The practice of compassion and altruism brings us peace of mind. Even if we face trouble or someone is critical of something we’ve said or done, compassion enables us to feel grateful to them. Compassion is the best counter measure to anger, anxiety and so forth. Read the rest of this entry »
3 – Sua Santità il Dalai Lama spiega l’‘Ingresso nella Via di Mezzo” di Chandrakirti
Sua Santità il Dalai Lama:: “Uno dei modi chiave per coltivare bodhicitta è il metodo di scambiare sé stessi con gli altri. Questo implica amare gli altri, mentre, all’opposto, tu ami te stesso, ma non significa che devi trascurare completamente te stesso.”
19 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama è arrivato nella sala del webcast , ha sorriso, ha salutato con un cenno di mano e si è seduto. Ha salutato calorosamente i membri del Nalanda Shiksha guardandol i e ascoltandol i in collegamento video, “Buongiorno. Come ho già accennato, lo scopo stesso del Dharma , come tutte le tradizioni religiose, è ridurre la sofferenza e dare la felicità. Come esseri umani, dal momento in cui siamo nati, dipendiamo tutti dalla compassione degli altri . Poiché tutte le tradizioni religiose coinvolgono gli esseri umani, tutt e insegnano amorevole gentilezza , autodisciplina, tolleranza e così via.
“Una delle cose che distingue le tradizioni indiane è che includono spiegazioni approfondite sul funzionamento della mente e delle emozioni. Il Buddha era un indiano e, dopo aver appreso le tradizioni esistenti, si dedicò a sei anni di pratica austera, digiunando e pensando profondamente. Di conseguenza, ha sviluppato una visione della realtà. Poco dopo la sua illuminazione, si dice che abbia espresso questi pensieri: “Profondo e pacifico, privo di elaborazione, luce chiara non spiegata, ho trovato un Dharma simile a d un nettare. Eppure, se dovessi insegnarlo, non si sarebbe che capisca ciò che ho detto; perciò rimarrò qui nella foresta in silenzio. “ Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama explains Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way” – 3
His Holiness the Dalai Lama: How to deal with difficulties in times of distress? It’s important either not to feel demoralized and to be determined to follow what the Buddha taught, thinking, ‘When else will I be able to pursue the teaching if not now?’ The crucial point is to integrate the teachings within yourself.”
July 19, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama arrived, smiled, waved and took his seat. He warmly greeted members of the Nalanda Shiksha watching and listening to him by video link, “Good morning. As I’ve already mentioned, the very purpose of the dharma, like all religious traditions, is to reduce suffering and bring about happiness. As human beings we all depend on compassion from the moment we’re born. Since all religious traditions involve human beings, they all teach about loving-kindness, self-discipline, tolerance and so forth.
“One of the things that distinguishes the Indian traditions is that they include thorough explanations of the workings of the mind and emotions. The Buddha was an Indian and, after learning existing traditions, he engaged in six years of austere practice, fasting and thinking deeply. As a result, he developed a view of reality. Soon after his enlightenment, he is said to have expressed these thoughts — ‘Profound and peaceful, free from elaboration, uncompounded clear light, I have found a nectar-like Dharma. Yet if I were to teach it, there is no-one who would understand what I said; therefore, I shall remain silent here in the forest.’ Read the rest of this entry »
2 – Sua Santità il Dalai Lama spiega l’‘Ingresso nella Via di Mezzo” di Chandrakirti
Sua Santità il Dalai Lama: “Se qualcuno ti critica e tu sorridi, lo fai riflettere. La pazienza crea un karma positivo che avrà buoni effetti nella prossima vita. Ed ha benefici pratici già in questa vita.”
1 8 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Ancora una volta, questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama è entrato nella stanza del webcast sorridendo. Ha salutato agitando la mano le persone che ha riconosciuto sugli schermi davanti a lui e si è seduto. Non ha perso tempo a riprendere la spiegazione dell'” Ingresso nella via di mezzo” di Chandrakirti.
“Come ho già detto, Chandrakirti era un grande filosofo e d un grande praticante. Come Nagarjuna, non è più con noi, poiché gli esseri umani vivono, al massimo, circa cento anni. Tuttavia, i suoi scritti sono sopravvissuti per più di mille anni. E tra queste opere, “Entrare nella Via di Mezzo” è particolarmente importante.
“Faccio spesso notare che questo Paese, l’India, ha prodotto un gran numero di pensatori e di filosofi. Essi sono esemplificati dai meravigliosi Diciassette Maestri di Nalanda, ognuno dei quali è stato molto acuto. Gli scritti di questi maestri indiani possono essere esaminati da un punto di vista laico, accademico, e combinati con una visione scientifica moderna. Ciò di cui hanno scritto è rilevante qui nel XXI secolo perché discutono della mente umana e delle emozioni e di come coltivare la pace della mente. Ognuno di questi argomenti può essere esaminato in modo accademico. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama explains Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way” – 2
His Holiness the Dalai Lama: “If someone criticizes you and you just smile, it makes them pause. Patience creates positive karma that will have good effects in the next life. It has practical benefits in ordinary life.
July 18, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Once again, this morning, His Holiness the Dalai Lama entered the room smiling. He waved to people he recognized on the screens in front of him and sat down. He lost no time in resuming his explanation of Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way’. “As I’ve already stated, Chandrakirti was a great philosopher and a great practitioner. Like Nagarjuna he’s no longer with us, since human beings live, at most, about a hundred years. However, their writings have survived for more than a thousand years. And among these works, ‘Entering into the Middle Way’ is particularly important.
“I often point out that this country, India, has produced a great number of thinkers and philosophers. They are exemplified by the wonderful Seventeen Masters of Nalanda, each of whom was very sharp. These Indian masters’ writings can be examined from a secular, academic point of view and combined with a modern scientific outlook. What they wrote about is relevant here in the 21st century because they discuss the human mind and emotions and how to cultivate peace of mind. Each of these topics can be examined in an academic way. Read the rest of this entry »
1 – Sua Santità il Dalai Lama spiega l’‘Ingresso nella Via di Mezzo” di Chandrakirti
Sua Santità il Dalai Lama: “Se abbiamo un buon cuore intento ad aiutare gli altri, abbiamo anche bisogno di intelligenza. Abbiamo bisogno di vedere che è possibile liberare gli altri dalla sofferenza.”
17 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è entrato nella stanza del webcast, ha scrutato i volti sugli schermi davanti a lui, ne ha riconosciuti diversi, li ha salutati con la mano, ha sorriso e si è seduto.
Il moderatore di questa mattina, Suresh Jindal, ha augurato a Sua Santità il buongiorno a nome del Sangha indiano. Lo ha anche ringraziato per aver accettato di insegnare.
“Nonostante la mia età, ho 85 anni – ha iniziato Sua Santità – non c’è nulla che non vada nelle mie condizioni fisiche. Ciò è dovuto principalmente al fatto che la mia mente è in pace. Non ho nessuna ansia e sono ispirato dai versi di Shantideva:
Da ora, finché per dura lo spazio,
Finché esistono gli esseri,
Possa io rima nere
Per eliminare le loro sofferenze
Proprio come la terra e lo spazio stesso
E tutti gli altri po ss enti elementi,
Per una moltitudine infinita di esseri
Possa io essere sempre il terreno della vita, una varietà di fonti di sostentamento.
“Sono determinato a vivere altri 15 o 20 anni per essere al servizio degli altri, non solo a livello fisico, ma anche a livello di pace mentale,. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama explains Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way” – 1
His Holiness the Dalai Lama: “I’ve been thinking about these things for a long time, emptiness for 60 years and bodhichitta for about 50 years. Understanding them takes time, but you have to keep up your analysis. It is possible to reduce the afflictive emotions. It’s not easy, but if you make the effort you can gradually bring about change, which will give rise to peace of mind. “We all have the seed of Buddhahood within us. The emptiness of the mind of the Buddha and the mind of sentient beings is the same.”
July 17, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama entered the room this morning, he scrutinized the faces on the screens before him, recognised several of them, waved to them, laughed and took his seat.
This morning’s moderator, Suresh Jindal, wished His Holiness good morning on behalf of the Indian Sangha. He also thanked him for accepting their request to teach.
“In spite of my age, my being 85 years old,” His Holiness began, “there’s nothing wrong with my physical condition. This is mainly because my mind is at peace. I have no anxiety and I’m inspired by verses by Shantideva:
And now as long as space endures,
As long as there are beings to be found,
May I continue likewise to remain
To drive away the sorrows of the world.
Just like the earth and space itself
And all the other mighty elements,
For boundless multitudes of beings
May I always be the ground of life, the source of varied sustenance.
“In order to be of service to others, not only on a physical level, but also on the level of mental peace, I am determined to live another 15 or 20 years. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in conversazione con Gaur Gopal Das
Sua Santità il Dalai Lama: “Penso all’altruismo nel momento in cui mi sveglio, quindi è una parte essenziale della mia pratica quotidiana.
14 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è unito in conversazione via video con Gaur Gopal Das, un ex ingegnere della Hewlett Packard, ora monaco della Società Internazionale per la Coscienza di Krishna (ISKCON). Quando si è attivato il collegamento online, Das ha offerto a Sua Santità “Namaste” e ha risposto: “Sono pronto”.
Dopo aver dichiarato quanto fosse onorato di partecipare alla conversazione, Das ha fatto una breve introduzione a Sua Santità. Ha concluso osservando che siamo tutti formati dai nostri insegnanti e dalla nostra educazione ed ha invitato Sua Santità a dire qualcosa sulla sua educazione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama In Conversation with Gaur Gopal Das
His Holiness the Dalai Lama: “I think of altruism the moment I wake up, so it’s an essential part of my daily practice.”
July 14, 2020 Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was joined in conversation via video link by Gaur Gopal Das, a former Hewlett Packard engineer who is now a monk belonging to the International Society for Krishna Consciousness (ISKCON). As the link came online, Das offered His Holiness, “Namaste” and he replied, “I’m ready.”
After stating how honoured he was to take part in the conversation, Das gave a short introduction to His Holiness. He concluded by noting that we are all shaped by our teachers and our education and invited His Holiness to say something about his own upbringing.
“I’m very happy. It’s also an honour for me,” His Holiness began, “to have this discussion with you, an Indian, and, if I may say so, a typical Indian. I feel that modern India places too much emphasis on material goals. For more than 3000 years, India has upheld the practice of ‘ahimsa’ and ‘karuna’. And yet these qualities are somewhat neglected today. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Dobbiamo agire tutti insieme per preservare il nostro mondo.
Sua Santità il Dalai Lama: “Ore, minuti e secondi: il tempo non si ferma mai. Anche noi siamo parte di questa natura. Il passato è importante, ma è già passato. Il futuro è ancora nelle nostre mani, quindi dobbiamo pensare all’ecologia a livello globale.”
BY DALAI LAMA , TIME JULY 10, 2020
Questo pianeta è la nostra unica casa. Gli esperti ambientali dicono che nei prossimi decenni il riscaldamento globale raggiungerà un livello tale che molte risorse idriche si prosciugheranno. Quindi l’ecologia e la lotta al riscaldamento globale sono molto importanti.
Per esempio, il mio paese, il Tibet, è la fonte d’acqua per eccellenza dell’ Asia. Fiumi come l’Indo del Pakistan, il Gange e il Brahmaputra dell’India, il Fiume Giallo della Cina, così come il Mekong, scorrono dall’altopiano del Tibet. Quindi dovremmo prestare maggiore attenzione alla conservazione dell’ecologia tibetana. Questo non solo per l’interesse di 6 milioni di tibetani, ma di tutti gli abitanti di questa regione. In passato, quando sorvolavo l’Afghanistan, c’erano chiari segni che quelli che una volta erano laghi e torrenti erano già asciutti. Sento che presto anche il Tibet potrebbe diventare così. Per quanto riguarda le questioni politiche del Tibet, mi sono già ritirato. Ma per quanto riguarda l’ecologia del Tibet e la sua ricchissima cultura, sono pienamente impegnato.
Noi esseri umani abbiamo queste menti meravigliose e brillanti. Ma siamo anche i più grandi distruttori del pianeta. Ora dovremmo usare il nostro cervello con compassione e con un senso di preoccupazione. Ecco perché uno dei miei impegni è la promozione di valori umani più profondi. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Seven billion people ‘need a sense of oneness’
The Dalai Lama: “When we face some tragic situation, it reveals the deeper human values of compassion. Usually people don’t think about these deeper human values, but when they see their human brothers and sisters suffering the response comes automatically.”
The leader of Tibetan Buddhism sees reasons for optimism even in the midst of the coronavirus pandemic. People are helping one another, he tells the BBC’s Justin Rowlatt, and if seven billion people on Earth develop “a sense of oneness” they may yet unite to solve the problem of climate change.
The first time I met the Dalai Lama he tweaked my cheek.
It is pretty unusual to have your cheek tweaked by anyone, let alone by a man regarded as a living god by many of his followers.
But the Dalai Lama is a playful man who likes to tease his interviewers.
Now, of course, such a gesture would be unthinkable – our latest encounter comes via the sterile interface of a video conferencing app.
The Dalai Lama appears promptly and sits in front of the camera, smiling and adjusting his burgundy robes. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Il seme della compassione, lezioni di pace e compassione
Nel suo nuovo libro, “Il seme della compassione”, Sua Santità il Dalai Lama si rivolge direttamente ai bambini, condividendo lezioni di pace e compassione, raccontate attraverso storie della sua infanzia.
Le illustrazioni sono dell’autore vietnamita Bao Luu, che attualmente vive negli Stati Uniti. Come artista, si concentra sul colore e sulla trama nelle sue illustrazioni uniche. È onorato di aver illustrato The Seed of Compassion.
Sua Santità è convinto che tutti nasciamo con una qualche predisposizione verso la gentilezza:”Quando si è molti piccoli la cosa traspare con chiarezza”, anche se questa parte del carattere può non svilupparsi poiché nell’attuale sistema educativo non si pone molta enfasi su tale aspetto della personalità.
Gran parte delle tragedie scatenate per mano dell’uomo sono il risultato di un’unica carenza: la mancanza di una responsabilità etica dettata dalla compassione.
L’istruzione moderna ha bisogno di una riforma fondamentale. Oltre a studiare materie standard, infatti ritiene che sia necessario educare il cuore, con i valori etici essenziali e la capacità di vivere all’insegna della compassione. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: We Must Act as One to Preserve Our World
H.H. the Dalai Lama: “Hours, minutes and seconds: time never stands still. We also are part of that nature. The past is important, but already past. The future is still in our hands, so we must think about ecology at the global level.”
BY DALAI LAMA , TIME JULY 10, 2020
T his planet is our only home. Environmental experts say that over the next few decades, global warming will reach such a level that many water resources will go dry . So ecology and combatting global warming are very important.
For example, my country, Tibet, is the ultimate source of water in Asia. Rivers including Pakistan’s Indus, India’s Ganges and Brahmaputra, China’s Yellow River, as well as the Mekong, flow from Tibet’s plateau. So we should pay more attention to the preservation of Tibetan ecology. This is not only for the interest of 6 million Tibetans but all people in this region. In the past, when I was flying over Afghanistan, there were clear signs that what used to be lakes and streams were already dry. I feel that Tibet also may become like that soon. Regarding Tibet’s political matters, I have already retired. But regarding Tibet’s ecology and very rich culture, I’m fully committed.
We human beings have these marvelous, brilliant minds. But we are also the biggest troublemakers on the planet. Now we should utilize our brains with compassion, and a sense of concern. This is why one of my commitments is promotion of deeper human values. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in conversazione con i membri della Polizia Metropolitana
Sua Santità il Dalai Lama: “Il vero distruttore della nostra pace mentale, ciò che mina la nostra salute e il nostro benessere è la rabbia e la paura. Otterremo un corpo e una mente più sani se impareremo a coltivare la compassione e il perdono”.
9 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama ha visto sugli schermi davanti a lui stamattina i volti di una serie di agenti di polizia e del personale della Polizia Metropolitana, li ha salutati con la mano e li ha salutati calorosamente: “Ciao, ciao, ciao”. Una volta sistematosi al suo posto, ha osservato che mentre lui è abituato ad alzarsi alle 3.30 del mattino e a fare colazione alle 5.30, probabilmente loro non erano abituati ad alzarsi così presto a stomaco vuoto.
La moderatrice della conversazione, la signora Brin Deol, ha chiesto a Sua Santità se ha trascorso un buon compleanno.
“Sì”, ha risposto, “ma sento che ogni giorno è come un compleanno”. Ciò che conta è il proprio atteggiamento mentale. Se hai una mente serena, ogni mattina è come la mattina di un compleanno”.
Il dottor Kumanga Andrahennadi del Centro per l’apprendimento avanzato della consapevolezza (CALM) ha spiegato che per questa occasione speciale hanno organizzato 1000 agenti di polizia, personale e ospiti speciali per ascoltare Sua Santità a proposito della compassione. Ha detto che erano veramente grati.
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The Dalai Lama: The Responsibility to Fight Racial Injustice Lies With the People
The Dalai Lama: “After one year, two year, maybe people … will develop oneness of human being, Not the concept of ‘we and they’ … That kind of thinking is backward. We should see a problem and rush to help. That’s what I feel.”
BY TIME STAFF JULY 9, 2020
T ibetan spiritual leader the Dalai Lama says that each “individual” must ultimately take responsibility for fighting systemic racism in modern society.
Speaking at Thursday’s TIME100 Talks about the mass protests that have erupted across the U.S. and world sparked by the police killing of unarmed Black man George Floyd , Tenzin Gyatso, the 14th Dalai Lama, said that, “ultimately people, the public, have the power to decide.”
“Firstly, people should think more wisely, with more open mind,” he said. “So the government should take the public’s view, that’s very important.”
“The feudal system is in the past, [when] a few people decided … Today is the democratic period.”
Speaking from his home in the northern Indian town of Dharamshala, the Dalai Lama also discussed recent tensions at India’s border with China, where at least 20 soldiers died in skirmishes last month. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Conversation with Members of the Metropolitan Police
His Holiness the Dalai Lama: How to maintain hope in these difficult times? All our physical and verbal actions relate to our mental actions. Therefore, if you have a good motivation and a sense of concern for others’ well-being, whatever steps you take will be beneficial.”
July 8, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama saw the faces of an array of police officers and staff of the Metropolitan Police on the screens before him this morning, he waved and greeted them warmly, “Hello, hello, hello”. Once he was settled in his seat, he remarked that while he’s used to getting up at 3.30 in the morning and having his breakfast at 5.30, they were probably not accustomed to being up so early with empty stomachs.
Moderator of the conversation, Ms Brin Deol, asked if His Holiness if he’d had a good birthday.
“Yes,” he replied, “but I feel each day is like a birthday. What’s important is your mental attitude. If you have a peaceful mind, every morning is like a birthday morning.”
Dr Kumanga Andrahennadi of the Centre for the Advanced Learning of Mindfulness (CALM) explained that for this special occasion they had organized 1000 police officers, staff and special guests to listen to what His Holiness had to say about compassion. She said they were truly grateful. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama ci ringrazia per gli auguri di compleanno!
Dal Private Office di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala India abbiamo ricevuto questa graditissima lettera di ringraziamenti per gli auguri che abbiamo inviato a Sua Santità per il suo 85° compleanno!
Cari Fratelli e Sorelle,
Vorrei ringraziare tutti voi per i vostri saluti in occasione del mio 85° compleanno, così come coloro che hanno partecipato alla celebrazione della giornata in molte parti del mondo. Sono commosso dal vostro affetto.
Sono in buona salute e ho speranza di vivere a lungo per continuare ad essere di beneficio all’umanità.
Nel mondo in cui viviamo oggi, le nazioni non sono più isolate e autosufficienti come una volta. Siamo diventati tutti molto più interdipendenti; pertanto è necessario essere ancora più consapevoli dell’unicità dell’umanità. Gli interessi degli altri sono i nostri. Il cambiamento climatico e l’attuale pandemia, che ci minacciano tutti, sono sfide che ci insegnano che dobbiamo lavorare insieme, facendo uno sforzo concertato per raggiungere il nostro obiettivo comune di un mondo più attento e pacifico.
Con le mie preghiere e i miei auguri,
Dalai Lama
7 luglio 2020
Il Dalai Lama: La sofferenza, la compassione e l’essere uno studente perenne
Sua Santità il Dalai Lama: “Il buddismo insegna che l’io è come un’illusione. Se cerchiamo quell’io tra le parti fisiche e mentali che compongono ognuno di noi, non troveremo nulla di concreto o di indipendente.”.
Dalai Lama e Daniel J. Levitin, neuroscienziato,
Ognuno di noi è uno studente e tutti gli altri nel mondo sono i nostri insegnanti, e coloro che ci causano maggiori difficoltà possono essere i nostri migliori insegnanti, verso i quali sarebbe saggio provare gratitudine.
La sofferenza, dovuta a cause come le malattie, l’invecchiamento, la fame o la solitudine, si può trovare in tutto il mondo. Noi stessi incontriamo ogni giorno le difficoltà della vita. C’è anche molto da apprezzare nella gentilezza e nel sostegno reciproco mostrato da tanti membri della nostra famiglia umana. E ci sono le opportunità che la vita ci offre per servire e agire in modo disinteressato, generoso e paziente verso i nostri fratelli e sorelle.
Alla radice della sofferenza umana c’è la nostra eccessiva egocentricità; una fissazione per i nostri bisogni piuttosto che per il bene superiore. Al contrario, i sentimenti di compassione, empatia e amorevole gentilezza, che spostano la nostra attenzione verso l’esterno, ci restituiscono la felicità.
Alcune emozioni positive sono innate, mentre altre devono essere coltivate. Anche le emozioni negative sono in noi. Quando sono sottili, appaiono così naturali e native che non ci rendiamo conto che sono dannose. Se non sono contenute, possono essere dannose. Quando siamo provocati, diventiamo istintivamente sulla difensiva e spesso rispondiamo con rabbia, senza pensare a ciò che l’altra persona potrebbe sperimentare. E quando abbiamo successo in un compito, spesso sentiamo di meritare un riconoscimento e un elogio, trascurando qualsiasi contributo dato dagli altri. Questo atteggiamento egocentrico può portare all’insoddisfazione, all’infelicità e persino alla depressione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama thanks us for the birthday greetings!
From the Private Office of His Holiness the Dalai Lama in Dharamsala, India, we received this very welcome letter of thanks for the good wishes we sent to His Holiness for his 85th birthday!
Dear Brothers and Sisters,
I would like to thank you all for your greetings on the occasion of my 85th birthday, as well as those who took part in celebrating the day in many parts of the world. I am touched by your affection.
I am in good health and look forward to live long to continue being of some service to humanity.
In the world in which we live today, nations are no longer isolated and self-sufficient as they once were. We have all become much more interdependent; therefore, there is a need to be even more aware of the oneness of humanity. The interests of others are our own. Climate change and the current pandemic, which threaten us all, are challenges that teach us that we must work together, making a concerted effort to reach our common goal of a more caring and more peaceful world.
With my prayers and good wishes,
Dalai Lama
July 7, 2020
Sua Santità il Dalai Lama: l’Addestramento Mentale
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando ero ancora in Tibet, pensavo che la pratica del bodhicitta fosse meravigliosa e ammirevole, ma molto difficile da realizzare. Più tardi, in India, dopo aver ricevuto le spiegazioni della “Guida”, cominciai a capire che era fattibile se ci si lavora abbastanza intensamente.”
5 luglio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Un gruppo di amici si è riunito questa mattina a Taiwan per festeggiare domani l’85° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama. Egli ha acconsentito alla loro richiesta di dare un breve insegnamento per celebrare l’occasione. I rappresentanti degli organizzatori taiwanesi stavano ancora introducendo l’evento in cinese quando Sua Santità è entrato nella sala. Una volta seduto, ha potuto vedere sugli schermi davanti a sé molte delle mille persone del pubblico che lo salutavano e gli sorridevano. Rideva e salutava con la mano. “Allora, oggi avete organizzato questo evento e mi avete chiesto di insegnare”. Da quando ho visitato Taiwan per la prima volta, mi siete stati tutti molto vicini. Penso a molti di voi come a vecchi amici e rimanete costantemente nella mia mente. Oggi vi spiegherò gli Otto versi per addestrare la mente” di Geshé Langri Tangpa https://www.sangye.it/altro/?p=27 . È un breve testo incentrato sul risveglio della mente di bodhicitta che ha la sua fonte nella “Preziosa ghirlanda ” https://www.sangye.it/altro/?p=2788 di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?cat=9 . Verso la fine di quell’opera ci sono venti versi che trattano di bodhicitta. Essi includono, tra l’altro, quanto segue:
Possa io essere sempre un oggetto di godimento
Per tutti gli esseri senzienti secondo il loro desiderio
E senza interferenze, come la terra,
Acqua, fuoco, vento, erbe e foreste selvagge.
Finché un qualsiasi essere senziente
Ovunque non è stato liberato,
Che io possa rimanere [nel mondo] per il bene di quell’essere,
Anche se ho raggiunto l’illuminazione più alta.
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His Holiness the Dalai Lama: A Short Teaching on Mind Training
His Holiness the Dalai Lama: “The way to transform our impure body, speech and mind is to employ the awakening mind of bodhichitta represented in the mantra by ‘mani’, or a jewel, and wisdom represented by ‘padme’ or a lotus. The syllable ‘hung’ at the end represents the combination of bodhichitta and wisdom.
July 5, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – A group of friends gathered in Taiwan this morning to celebrate His Holiness the Dalai Lama’s 85th birthday tomorrow. He conceded to their request that he give a short teaching to mark the occasion. Representatives of the Taiwanese hosts were still introducing the event in Chinese when His Holiness first entered the room. Once he had sat down, he could see on the screens in front of him many of the one thousand people in the audience waving and smiling at him. He laughed and waved back.
“So, today you’ve organized this event and requested me to teach,” he told them. “Since I first visited Taiwan, you have all been close to my heart. I think of many of you as old friends and you remain constantly in my mind. Today, I’ll explain Geshé Langri Tangpa’s ‘Eight Verses for Training the Mind’. It’s a short text focussed on the awakening mind of bodhichitta that has its source in Nagarjuna’s ‘Precious Garland’. Towards the end of that work are twenty verses dealing with bodhichitta. They conclude with the following:
May I always be an object of enjoyment
For all sentient beings according to their wish
And without interference, as are the earth,
Water, fire, wind, herbs, and wild forests. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Vision of a More Compassionate & Peaceful World
His Holiness the Dalai Lama: “We are all part of human society, so the purpose of our lives is not to make trouble, but to serve others in any way we can. We’re all driven by self-interest to some extent, but cultivating concern for others is a wise way of fulfilling our own self-interest.“
June 26, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP – This morning His Holiness the Dalai Lama took part in a ‘webinar’ organized by Amity University. When he entered the sitting room at his residence, he smiled, folded his hands in greeting and silently sat down.
Vice-chancellor of Amity University, Gurgaon, Prof PB Sharma greeted him, set the scene and asked, “How do we serve humanity, now?” The Chancellor, Dr Aseem Chauhan added that Amity University is founded on human values and working together. He asked, “What can we do to make our world a more compassionate, peaceful place?”
“Thank you, it’s a great honour for me to talk to you and share some of my experience with you,” His Holiness replied. “I always feel especially close to my Indian brothers and sisters because I consider myself to be a student of Indian thought. In the eighth century, the Tibetan Emperor Trisong Detsen had close links to the Chinese Emperor. Tibet was subject to a strong Chinese Buddhist influence with its preference for meditation rather than study. Nevertheless, he opted instead to invite the Indian master, Shantarakshita, a great philosopher and logician from Nalanda University, to Tibet.
“For more than 3000 years this country has upheld the concepts of ‘ahimsa’ or non-violence and ‘karuna’ or compassion. Buddha Shakyamuni was a product of these ideas as well as the practice for cultivating a calmly abiding mind, ‘shamatha’ and insight, ‘vipashyana’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Per un mondo più compassionevole e pacifico
Sua Santità il Dalai Lama: Se la situazione o il problema è tale da potervi porre rimedio, non c’è bisogno di preoccuparsi. In altre parole, se c’è una soluzione o una via d’uscita dalla difficoltà, allora non c’è bisogno di esserne sopraffatti. L’azione appropriata è quella di cercare la sua soluzione.
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 26 giugno 2020 – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha partecipato ad un ‘webinar’ organizzato dall’Università di Amity. Quando è entrato nel salotto della sua residenza, ha sorriso, ha giunto le mani in segno di saluto e si è seduto in silenzio.
Il vice cancelliere dell’Amity University, Gurgaon, il prof. PB Sharma lo ha salutato, ha preparato la scena e ha chiesto: “Come serviamo l’umanità, ora? Il Rettore, il dottor Aseem Chauhan, ha aggiunto che l’Amity University è fondata sui valori umani e sul lavoro comune. Ha chiesto: “Cosa possiamo fare per rendere il nostro mondo un luogo più compassionevole e pacifico?
“Grazie, è un grande onore per me parlare con voi e condividere alcune delle mie esperienze”, ha risposto Sua Santità. Mi sento sempre particolarmente vicino ai miei fratelli e sorelle indiani perché mi considero uno studente del pensiero indiano”. Nell’VIII secolo, l’imperatore tibetano Trisong Detsen aveva stretti legami con l’imperatore cinese. Il Tibet era soggetto a una forte influenza buddista cinese con la sua preferenza per la meditazione piuttosto che per lo studio. Tuttavia, egli scelse di invitare in Tibet il maestro indiano Shantarakshita, un grande filosofo e logico dell’Università di Nalanda.
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Sua Santità il Dalai Lama, Mind & Life: Resilienza, Compassione e Scienza per la guarigione odierna
Sua Santità il Dalai Lama: “Nella mia esperienza, riflettere profondamente, giorno dopo giorno, sull’altruismo, sul risveglio della mente del bodhicitta e sulla realtà del sorgere dipendente è davvero utile quando si tratta di affrontare le emozioni distruttive.
20 giugno 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha partecipato ad una conversazione “Mind & Life Conversation” dalla sua residenza attraverso una videoconferenza. Ad unirsi a lui sono stati: Richie Davidson, Carolyn Jacobs, Thupten Jinpa e Susan Bauer-Wu, tutti membri di lunga data del Mind & Life Institute. Quando Sua Santità è entrato nella stanza, dieci minuti prima del previsto, e ha visto il volto del suo vecchio amico Richie Davidson sullo schermo davanti a lui, ha riso e gli ha dato un colpetto sul naso. Di solito quando si incontrano, Sua Santità prende in giro Davidson per il suo naso prominente e poi lo strofina con il suo, salutandolo affettuosamente come ha imparato a fare in Nuova Zelanda. “Buongiorno”, ha detto, rivolgendosi a tutto il gruppo. “Mi sento molto felice di veder vi , anche se siamo a una tale distanza fisica l’uno dall’altro”. Ciononostante, siamo in grado di riunirci virtualmente e di dedicarci al benessere degli altri”.
Quando Susan Bauer-Wu ha detto a Sua Santità quanto fosse bello rivederlo e chiese se stava bene, egli ha risposto: “Dovr est i giudicare dalla mia faccia”. Ho 85 anni e sono fisicamente molto sano. Sento che questo è dovuto al fatto che la mia mente è pacifica, grazie a ll’ avere coltivato l’altruismo, la mente del risveglio di Bodhicitta. Come sapete, così dice la mia preghiera preferita:
Finché lo spazio esisterà
E per tutto il tempo in cui rima rran no gli esseri viventi
Fino ad allora possa anch’io rimanere
Per eliminare la sofferenza del mondo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama, Mind & Life Conversation: Resilience, Compassion, & Science for Healing Today
His Holiness the Dalai Lama: “Reflecting deeply, day by day, on altruism, the awakening mind of bodhichitta and the reality of dependent arising is really useful when it comes to tackling destructive emotions.”
June 20, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama took part in a Mind & Life Conversation from his residence by means of video conferencing. Joining him were: Richie Davidson, Carolyn Jacobs, Thupten Jinpa, and Susan Bauer-Wu, all longstanding members of the Mind & Life Institute. As His Holiness entered the room, ten minutes earlier than scheduled, and saw his old friend Richie Davidson’s face on the screen in front of him, he laughed and tapped his nose. Usually when they meet, His Holiness teases Davidson about his prominent nose and then rubs it with his own, greeting him affectionately as he learned to do in New Zealand. “Good morning,” he said, addressing the whole panel. “I feel very happy to see you although we are at such a physical distance from each other. Nevertheless, we are able to gather virtually and dedicated to the well-being of others.”
When Susan Bauer-Wu told His Holiness how good it was to see him again and asked if he was well, he replied, “You’ll have to judge from my face. I’m 85 and physically very healthy. I feel this is because my mind is peaceful as a result of my cultivating altruism, the awakening mind of bodhichitta. As you know, my favourite prayer says:
For as long as space endures
And for as long as living beings remain
Until then may I too abide
To dispel the misery of the world. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Come si pratica ‘ahimsa’ e ‘karuna’?
Sua Santità il Dalai Lama: “Dobbiamo pensare a tutti gli esseri umani. Aggrapparsi alla propria nazione, alla propria religione, al questo è mio, al quello è mio, porta a conflitti. Dobbiamo puntare ad un mondo demilitarizzato; estendere “ahimsa”, la non violenza.”
18 giugno 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato a partecipare al progetto Brave New World del Festival della Letteratura di Jaipur, unendosi al suo vecchio amico Pico Iyer in una conversazione via internet. Quando è entrato nella stanza della sua residenza, Sua Santità era visibilmente contento di vedere il volto di Pico sul monitor davanti a lui. ha sorriso, ha salutato e ha augurato a Pico e Sanjoy Roy del Jaipur Literature Festival (JLF), “Buongiorno”.
Roy ha ricambiato il saluto a nome della JLF, spiegando di essere onorato di presentare una conversazione tra Sua Santità il Dalai Lama e Pico Iyer sul tema “Il Seme della Compassione”. Ha presentato Sua Santità come qualcuno che si descrive un semplice monaco buddista, un uomo di pace e vincitore del Premio Nobel per la pace per la sua coerente difesa della non violenza.
“Benvenuto, e grazie per essere qui con noi”, inizia Pico e chiede a Sua Santità: “Come stai?
“Guardami in faccia”, ha detto Sua Santità. “Ascolta la forza della mia voce. Il mio rispetto per le millenarie tradizioni indiane di ‘ahimsa’ (non violenza) e ‘karuna’ (compassione) mi dà sia fiducia in me stesso e anche forza interiore. Read the rest of this entry »
Tibet: la Cina ordina di togliere le bandiere di preghiera!
Un poliziotto cinese esegue l’abbattimento delle bandiere di preghiera.
18 giugno 2020. Le autorità cinesi hanno ordinato la rimozione e la distruzione delle bandiere di preghiera, uno dei simboli della cultura tibetana.
La campagna, inserita nel programma di “riforma comportamentale”, è iniziata nel mese di giugno nella Prefettura Autonoma Tibetana di Golog (regione del Qinghai) e nella Contea di Tengchen (municipalità di Chamdo, nella cosiddetta Regione Autonoma Tibetana). Radio Free Asia riferisce di aver appreso da una fonte locale che le autorità governative e la polizia hanno indetto una riunione e invitato i residenti a organizzare una “pulizia del territorio”. “Capeggiata dalle forze di polizia la popolazione locale sta ora rimuovendo le bandiere di preghiera dai villaggi e dalle alture sulle quali tradizionalmente sventolano in segno di buon auspicio contro le forze del male e di buona fortuna”. Non solo sono state rimosse e distrutte le bandiere tibetane, vecchie o nuove, ma sono stati divelti anche i pali che le sostenevano. “E’ un segno di disprezzo e di totale indifferenza nei confronti delle tradizioni e del credo dei tibetani” – ha aggiunto la fonte locale dicendo inoltre di temere che questa nuova campagna comporti ulteriori restrizioni delle pratiche religiose e delle usanze culturali tibetane. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Seed of Compassion
His Holiness the Dalai Lama: “In the world today, there is still a huge gap between rich and poor. Starvation is rife. We must reduce this gap out of a sense of the oneness of humanity.”
June 17, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited to take part in the Jaipur Literature Festival’s Brave New World project, joining his old friend Pico Iyer in conversation over the internet. When he walked into the room at his residence, His Holiness was visibly pleased to see Pico’s face on the monitor before him. He smiled, waved and wished Pico and Sanjoy Roy of the Jaipur Literature Festival (JLF), “Good morning”.
Roy returned the greeting on behalf of the JLF, explaining that they were honoured to present a conversation between His Holiness the Dalai Lama and Pico Iyer on the theme ‘The Seed of Compassion’. He introduced His Holiness as someone who describes himself as a simple Buddhist monk, a man of peace and a recipient of the Nobel Peace Prize for his consistent advocacy of non-violence.
“Welcome, and thank you for joining us,” Pico began and asked His Holiness, “How have you been?”
“Check my face,” His Holiness replied. “Listen to the strength of my voice. My regard for the thousands of years old Indian traditions of ‘ahimsa’ (non-violence) and ‘karuna’ (compassion) gives me both self-confidence and inner strength.
“Wherever I go, I always feel the people I meet are the same as human beings like me. Scientists have also observed that we human beings are social animals. We have a sense of community. From birth we have the same feelings of closeness to those around us. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Sette miliardi di persone “hanno bisogno di un senso di unità”.
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando ci troviamo di fronte a una situazione tragica, essa rivela i valori umani più profondi della compassione. Di solito le persone non pensano a questi valori umani più profondi, ma quando vedono i loro fratelli e sorelle umani che soffrono, la risposta arriva automaticamente”.
ll leader del buddismo Tibetano vede ragioni di ottimismo anche nel bel mezzo della pandemia del coronavirus. Le persone si stanno aiutando a vicenda, dice a Justin Rowlatt della BBC, e se sette miliardi di persone sulla Terra sviluppando “un senso di unità” potrebbero ancora unirsi per risolvere il problema del cambiamento climatico.
La prima volta che ho incontrato il Dalai Lama mi ha dato un pizzicotto sulla guancia.
È piuttosto inusuale che qualcuno ti dia un pizzicotto sulla guancia, figuriamoci un uomo considerato un dio vivente da molti dei suoi seguaci.
Ma il Dalai Lama è un uomo giocoso che ama prendere in giro i suoi intervistatori.
Ora, naturalmente, un gesto del genere sarebbe impensabile – il nostro ultimo incontro avviene attraverso l’interfaccia sterile di un’applicazione per videoconferenza.
Il Dalai Lama appare prontamente e si siede davanti alla telecamera, sorridendo e regolando i suoi abiti bordeaux. Read the rest of this entry »
Robert Thurman: Dalai Lama, Tibet, l’America di Trump, la Cina, il Covid19
Robert Thurman: “I tibetani non odiano i cinesi come tutti pensano, il Dalai Lama stesso è nato nell’Amdo, punto d’incontro tra mongoli, cinesi, musulmani uiguri. Sugli altipiani vivono da millenni indigeni organizzati, intelligenti…”
Intervista integrale del professor Robert Thurman realizzata via zoom il 7 maggio 20 20 d a Raimondo Bultrini.
Con il testo integrale dell’intervista realizzata il 7 maggio 2020 , intendo offrire a tutti voi il quadro completo del pensiero del P rofessor Robert Thurman sull’attuale momento che sta attraversando l’America e d il mondo (spero presto di offrire una versione inglese). Sono certo che troverete la sua opinione, come tutte le opinioni, personale e quindi per qualcuno discutibile, ma di certo ancora più interessante e dettagliata della inevitabile sintesi giornalistica che molti lettori de Il Venerdì e di questo spazio hanno già avuto modo di apprezzare nonostante i tagli.
Gli argomenti spaziano dall’America di Donald Trump alla Cina di Xi Jingpin passando per le credenze tibetane sulle origini mistiche del Coronavirus.
Voglio anche aggiungere qui che il prof. Thurman, nella sua veste di direttore della Tibet H ouse di New York, è stato il coraggioso editore della versione inglese del mio libro “Il demone e il Dalai lama” (“The Dalai lama and the King demon”), oggi fuori catalogo per Baldini e Castoldi e più volte citato in queste pagine. Tra le sue opere di saggistica più apprezzate ricordo “Why the Dalai Lama Matters” (perché il Dalai lama conta) e d una nota traduzione del Libro tibetano dei morti (The Tibetan Book of the Dead – Inner revolution, essential Tibetan buddhism), tradotto in Italia da Feltrinelli che ha pubblicato anche “Ira” e “La montagna sacra”, tutti fuori catalogo.
Raimondo Bultrini : Nel suo Paese i contagiati da Coronavirus sono ad oggi oltre 33 milioni e le vittime più di 250mila. Il presidente Donald Trump accusa Pechino di aver nascosto i dati iniziali e ora è in atto una guerra fredda contro un nemico descritto quasi come un demone. Lo è? Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Il dialogo con i giovani del Sud-Est Asiatico
Sua Santità il Dalai Lama: “Pensare per molti anni a come nulla esista in modo indipendente e riflettere con perseveranza sull’altruismo hanno trasformato la mia mente”.
7 giugno 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. Quando Sua Santità il Dalai Lama è entrato stamattina nel salotto della sua residenza, ha giunto le mani e ha sorriso salutando la schiera di giovani volti sugli schermi davanti a lui. La moderatrice, la signora Weenee Ng del Centro Buddista Tibetano di Singapore, gli ha dato il benvenuto, comunicandogli che, l’attendono on line più di 700 giovani del Sudest asiatico, insieme a tre illustri ospiti: Kishore Mahbubani, Distinguished Fellow dell’Asia Research Institute di Singapore; il Prof. Imtiaz Ahmed Shaukat Yusuf, Vice Preside dell’Università Islamica Internazionale della Malesia e il Professor Kamar Oniah Kamaruzaman, autore e docente dell’Università Islamica Internazionale della Malesia. “L’epidemia del coronavirus ha portato un cambiamento nel mondo e ha dato origine ad ansia e paura”, ha osservato la sig.ra Ng mentre introduceva il dialogo. “Molte persone devono affrontare la disoccupazione. Il mondo è diventato più complesso e più interdipendente. Oggi, più di 700 giovani provenienti da otto paesi del Sudest asiatico partecipano a questo dialogo virtuale. Speriamo di potervi porre diverse domande, ma prima vorremmo chiedervi: “Qual è il vostro consiglio per i giovani di oggi? Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Dialogue with Young People from South-east Asia
His Holiness the Dalai Lama: “Meditation can help us learn to use our minds. We can learn to focus on different topics to analyse them, which can be very powerful. Destructive emotions are founded in ignorance, so gaining a deeper understanding of reality can help us counter them. It could be useful to introduce the practice of meditation at school, because improved concentration and analysis are very helpful.”
June 7, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama entered the sitting room at his residence this morning, he folded his hands together and smiled in greeting at the array of young faces on the screens before him. The moderator, Ms. Weenee Ng of the Tibetan Buddhist Centre Singapore, welcomed him and told him that in addition to more than 700 young South-east Asian p articipants, they were joined by three distinguished guests: Mr. Kishore Mahbubani, Distinguished Fellow at the Asia Research Institute, from Singapore; Prof. Imtiaz Ahmed Shaukat Yusuf, Deputy Dean at International Islamic University of Malaysia and Professor Kamar Oniah Kamaruzaman, Author and Lecturer at International Islamic University of Malaysia. “The outbreak of the coronavirus has brought about change in the world and given rise to anxiety and fear,” remarked Ms Ng as she introduced the dialogue. “Many people face unemployment. The world has become more complex and more interdependent. Today, more than 700 young people from eight South-east Asian countries are participating in this virtual dialogue. We hope to put several questions to you, but first would like to ask, ‘What is your advice for young people today?’”
“Thank you, I appreciate the efforts of all the organizers for creating this opportunity,” His Holiness replied. “First of all, I’d like to share with you the idea that as human beings, all seven billion of us are the same. From a Buddhist point of view, all sentient beings are the same in that all want to be happy and to avoid suffering. Human beings are intelligent, but when our intelligence is combined with destructive emotions, the results can be destructive. We develop science and technology, but dedicate them to war and destruction, creating ever more fearsome weapons. Other animals can’t do this. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Coltivare la Mente dell’Illuminazione
Sua Santità il Dalai Lama: “Dobbiamo pensare a essere di beneficio gli altri. Poiché tutti noi abbiamo la natura di Buddha, tutti abbiamo il potenziale per rivelare la mente onnisciente”.
5 giugno 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Seduto su una comoda sedia nella sua residenza, Sua Santità il Dalai Lama ha aperto il webcast di oggi citando il verso di omaggio alla fine della “Saggezza fondamentale della via di mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=9194 di Nagarjuna:
“Mi prostro a Gautama
Che, per compassione,
Ha insegnato il sublime Dharma
Che porta all’eliminazione di tutte le visioni.
Ciò che questo ci insegna – ha detto – è che dobbiamo superare l’ignoranza, la nostra errata concezione della realtà, sviluppando la saggezza.
“Chandrakirti ha affermato anche nel suo “Ingresso nella via di mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3263 :
“Uditori e realizzatori solitari
Sorgono dai potenti Buddha ;
I Buddha nascono dai Bodhisattva ;
E i Bodhisattva nascono dalla
mente compassionevole,
Dall a comprensione della nondualità,
e dalla bodhicitta la mente dell’illuminazione.
“Sviluppare la compassione è il modo migliore per seguire il Buddha e ripagarne la gentilezza. E insieme alla compassione è importante coltivare la comprensione della vacuità. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Cultivating the Awakening Mind
His Holiness the Dalai Lama: “We need to think of benefiting others. Since we all have Buddha nature, we all have the potential to reveal the omniscient mind.”
June 5, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Seated on a comfortable chair at his residence, His Holiness the Dalai Lama opened today’s webcast by quoting the verse of homage at the end of Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way:
“I prostrate to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all views.
“What this teaches us,” he said, “is that we have to overcome ignorance, our misconception of reality, by developing wisdom.
“Chandrakirti also stated in his ‘Entering into the Middle Way’:
“Hearers and solitary realizers
Arise due to the powerful buddhas;
Buddhas are born from bodhisattvas;
And bodhisattvas arise from
The compassionate mind,
The understanding of nonduality,
And bodhichitta, the awakened heart. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Avalokiteshvara
Sua Santità il Dalai Lama: “Ho meditato a lungo sugli insegnamenti del Buddha e ho condiviso con voi ciò che ho imparato. Dovreste fare lo stesso anche voi, condividere ciò che avete capito con la vostra famiglia e i vostri amici e incoraggiarli a fare altrettanto.
30 maggio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Stamattina, in tutto il mondo, la gente ha potuto seguire Sua Santità il Dalai Lama per quasi tre quarti d’ora durante i rituali preparatori per l’Iniziazione di Avalokiteshvara. Mentre è rimasto seduto nella sua residenza, su diverse piattaforme veniva trasmesso via web ciò che faceva e d iceva . Nel frattempo si è a pprontata la traduzione simultanea in Tibetano in ben tredici lingue: Cinese, Inglese, Francese, Tedesco, Hindi, Italiano, Giapponese, Coreano, Mongolo, Portoghese, Russo, Spagnolo e Vietnamita.
“Come ho detto ieri”, ha iniziato Sua Santità, “il mantra di Avalokiteshvara, Om mani padme hum è c o lmo di benedizioni. Nel corso dell’iniziazione di questa mattina mediteremo anche sul la mente di risveglio di bodhichitta e sulla saggezza della vacuità.
“Possa il suono del grande tamburo del dharma
Disperdere la sofferenza degli esseri senzienti.
Che tu possa vivere per dare insegnamenti
per inconcepibili miliardi di eoni. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama: “Wisdom involves the two truths, conventional and ultimate. Things appear to us, but they don’t exist as they appear. Quantum physics observes something similar: nothing has any objective existence. As the Middle Way School says, things are merely designated. “
May 30, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – People all over the world were able to watch as His Holiness the Dalai Lama performed preparatory rituals for an Avalokiteshvara empowerment for almost three-quarters of an hour this morning. While he remained seated at his residence, what he did and said were webcast over several platforms. Translation of his words in Tibetan was provided simultaneously in thirteen other languages: Chinese, English, French, German, Hindi, Italian, Japanese, Korean, Mongolian, Portuguese, Russian, Spanish, and Vietnamese. “As I mentioned yesterday,” His Holiness began, “Avalokiteshvara’s mantra, Om mani padme hum is full of blessings. During the course of the empowerment this morning we’ll also meditate on the awakening mind of bodhichitta and the wisdom understanding emptiness.
“May the sound of the great dharma drum
Dispel the misery of sentient beings.
May you live to give teachings
for inconceivable billions of aeons.
“This empowerment belongs to the vehicle of secret mantra or tantra. Tantra was not revealed in public but in secret. The first round of the Buddha’s teachings, the first turning of the wheel of dharma, concerning the four noble truths and so forth, was taught in public. The second round, dealing with the perfection of wisdom teachings was given to a more select group of people who were not discomfited by the concept of emptiness. Since these teachings were not given openly, some have later questioned whether the Buddha gave them at all. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Preliminari per l’Iniziazione di Avalokiteshvara
Sua Santità il Dalai Lama: “Tra i sette miliardi di esseri umani, nessuno vuole la sofferenza; tutti noi vogliamo essere felici. Eppure, se guardiamo i telegiornali, vediamo notizie di discriminazione razziale e di persone che sembrano trarre piacere uccidendo.”
29 maggio 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Il webcast dei preliminari dell’Iniziazione di Avalokiteshvara è iniziato oggi con Sua Santità che ha tranquillamente eseguito le necessarie procedure preparatorie nella sua residenza. Alla destra di Sua Santità c’era il piccolo padiglione del mandala. Dietro di esso, una statua di Avalokiteshvara a 1000 braccia e 1000 occhi. In questa occasione, ai lati della telecamera davanti a lui c’erano dei grandi monitor su cui Sua Santità poteva vedere alcuni Lama e amici da diverse parti del mondo. Una volta pronto, Sua Santità ha detto: “Molte persone preoccupate mi hanno chiesto se, in questo momento, potevo dare l’iniziazione di Avalokiteshvara. Pertanto, lo sto facendo su Internet. Anche l’anno scorso, quando, ho dato un tale conferimento, è stato trasmesso via web e ho s aputo che la gente in Tibet è stata in grado di seguirlo. Inoltre, come preliminare al Ciclo degli insegnamenti di Manjushri, che ho iniziato a Bodhgaya e completato a Mundgod, ho dato l’iniziazione di Vajrabhairava a lla quale i devoti hanno potuto accedere via internet.
“Per quanto riguarda l’iniziazione, se avete una chiara intenzione di riceverla e io ho l’intenzione di darla in questo modo, sono fiducioso che la riceverete”. Avalokiteshvara è l’incarnazione della compassione. Se lo pregate e se coltivate la pratica concentrandovi su di lui, vi aiuterà ad aumentare la vostra compassione. Si dice che i Bodhisattva si concentrano sull’illuminazione con la saggezza e sugli esseri senzienti con compassione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Preliminaries for an Avalokiteshvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama : “In the more than one thousand years since Shantarakshita brought us the Buddhist tradition, the Nalanda Tradition, we have kept it alive, an invaluable part of humanity’s cultural heritage. Even those who have no interest in religious practice can benefit from the knowledge it preserves. “
May 29, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The webcast of the preliminaries for an Avalokiteshvara empowerment began today with His Holiness quietly performing necessary preparatory procedures at his residence. Several monks from his household assisted as and when required. To His Holiness’s right was the small mandala pavilion. Behind that stood a statue of 1000 armed, 1000 eyed Avalokiteshvara. On this occasion, on either side of the camera before him were large monitors on which His Holiness could see Lamas and friends from different parts of the world. Once he was ready, His Holiness explained the situation. “Many concerned people have asked if I could give an Avalokiteshvara empowerment at this time. Therefore, I’m doing so over the internet. Last year too, when I gave such an empowerment, it was webcast and I heard that people in Tibet were able to follow it. Also, as a preliminary to the Cycle of Manjushri teachings that I began in Bodhgaya and completed in Mundgod, I gave a Vajrabhairava empowerment that devotees could access over the internet. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La ‘Preziosa ghirlanda’ di Nagarjuna, secondo giorno
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando capirete che tutto, compreso voi stessi, è sorto in modo dipendente, che nulla esiste in modo indipendente, capirete che non c’è un sé indipendente, un controllore separato dal vostro corpo e dalla vostra mente.
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 17 maggio 2020.
“Oggi è un nuovo giorno”, ha annunciato Sua Santità il Dalai Lama aprendo la seconda sessione del suo insegnamento in webcast sulla ‘Preziosa ghirlanda’ https://www.sangye.it/altro/?p=2788 di Nagarjuna, “e vorrei augurare a tutti i miei amici del Dharma ‘Buongiorno'”.
Ancora una volta gli spettatori hanno visto Sua Santità seduto nella sua residenza e, mentre parlava in Tibetano, le sue parole sono state tradotte simultaneamente in altre tredici lingue: Cinese, Francese, Tedesco, Hindi, Italiano, Giapponese, Coreano, Mongolo, Portoghese, Russo, Spagnolo, Vietnamita e Inglese. Considerando che alcuni degli interpreti si trovavano in angoli remoti del mondo, si è trattato di un’impresa tecnica di un certo rilievo.
“Come ho detto ieri – ha continuato Sua Santità – tutti noi vogliamo essere felici e non soffrire, questo vale anche per gli animali”. Tuttavia, quando noi esseri umani agiamo sulla base della rabbia e dell’attaccamento, creiamo problemi a noi stessi. Questo spesso disturba anche altre creature. Parliamo all’infinito di pace, ma la sua realizzazione dipende da come si comportano gli esseri umani. Nel secolo precedente abbiamo visto conflitt i intensamente violent i , caratterizzato da due guerre mondiali provocate da una mentalità ristretta in termini di interessi personali. In passato, nelle disp ute territori ali i re mandavano i loro sudditi a combattere con tro i loro vicini. Ecco perché penso che, alla base della guerra, ci sia un carattere feudale. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Second Day of Nagarjuna’s ‘Precious Garland’
His Holines the Dalai Lama: “We should not let ourselves become despondent or demoralized because it doesn’t help. When problems like this pandemic come about, if we human beings don’t work together to solve them, who else is going to do it? I request the doctors and researchers seeking a solution to keep up their efforts.”
May 17, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Today is a new day,” announced His Holiness the Dalai Lama as he opened the second session of his webcast teaching about Nagarjuna’s ‘Precious Garland’, “and I’d like to wish all my dharma friends ‘Good morning’.”
Once again viewers could see His Holiness seated in his residence and while he spoke in Tibetan, his words were simultaneously translated into thirteen other languages: Chinese, French, German, Hindi, Italian, Japanese, Korean, Mongolian, Portuguese, Russian, Spanish, Vietnamese and English. Considering that some of the interpreters were in far off corners of the world, this was a technical feat.
“As I mentioned yesterday,” His Holiness continued, “we all want to be happy and not to suffer, this is true of animals too. However, when we human beings act on the basis of anger and attachment, we bring trouble on ourselves. This often disturbs other creatures as well. We talk endlessly about peace, but bringing it about depends on how human beings behave. In the previous century we saw intensely violent conflict typified by two world wars provoked by narrow-minded thinking in terms of self-interest. In the past, kings sent people into battle with their neighbours in disputes over territory. This is why I think there is an underlying feudal character to warfare. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: la “Preziosa Ghirlanda” di Nagarjuna Live Webcast Mondiale
Sua Santità il Dalai Lama: “Sono un essere umano, uno dei sette miliardi su questa terra, e credo che se dentro di loro le persone fossero più in pace, sarebbero più felici.”
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 16 maggio 2020 – Oggi, per la prima volta, Sua Santità il Dalai Lama ha dato un insegnamento, senza aver nessuno seduto davanti a lui, ripreso in video e trasmesso in webcast al mondo intero . Gli spettatori, tra cui monaci e monache tibetani, laici e laiche in tutti gli insediamenti in India e d altrove, così come molte altre persone in luoghi lontani, hanno potuto vedere e d ascoltare in modo chiaro Sua Santità. Molti si rallegravano di trovarlo così evidentemente energico e d in buona salute.
“Oggi siamo in grado di usare questa meravigliosa tecnologia per comunicare”, ha spiegato. “Molti amici hanno mostrato interesse e richiesto un insegnamento, ma, a causa delle restrizioni legate alla pandemia del coronavirus, non siamo stati in grado di incontrarci fisicamente”. Read the rest of this entry »
Teaching of Nagarjuna’s ‘Precious Garland’ Webcast around the World
His Holiness the Dalai Lama : “Children survive because their parents care for them. Even as adults, individuals survive in dependence on the community. This is because we are social creatures. In the past, people lived in small communities with little interaction between them. Today, we are economically interdependent and we are faced by challenges like climate change that we can only meet if we are united. We must think globally and work together.”
May 16, 2020. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today, for the first time, His Holiness the Dalai Lama gave a teaching with no one sitting in front of him that was captured on video and webcast to the world. Viewers, who included Tibetan monks and nuns, laymen and laywomen throughout the settlements in India and elsewhere, as well many other people in distant locations, were able to see and hear His Holiness clearly. Many rejoiced that he was so evidently strong and in good health.
“Today, we are able to use this marvellous technology to communicate,” he explained. “Many friends have shown interest and requested a teaching, but due to restrictions related to the coronavirus pandemic, we not able to meet physically.
“The main topic of my talk today will be Nagarjuna’s ‘Precious Garland’, which, along with the six books of the ‘Collection of Reasoning’, we continue to study. The first part of the text, which I’ll read today, deals with the sixteen factors for high status or good rebirth. Later in the text is the verse,
“May sentient beings be as dear to me as my own life,
And may they be dearer to me than myself.
May their ill deeds bear fruit for me,
And all my virtues bear fruit for them. Read the rest of this entry »
Vesak Message from His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama paying his respects before the statue of the Buddha inside the stupa at the Mahabodhi Temple in Bodhgaya, Bihar, India on January 17, 2020. Photo by Tenzin Choejor
May 7, 2020.
It gives me great pleasure to offer greetings to Buddhist brothers and sisters across the world celebrating Vesak (Buddha Purnima) today.
Shakyamuni Buddha was born in Lumbini, attained enlightenment in Bodhgaya and passed away in Kushinagar 2600 years ago, yet I believe his teaching is universal and continues to be relevant today. Moved by a deep sense of concern to help others, following his enlightenment the Buddha spent the rest of his life as a monk, sharing his experience with everyone who wished to listen. Both his view of dependent arising and his advice not to harm anyone, but to help whoever you can, emphasize the practice of non-violence. This remains one of the most potent forces for good in the world today, for non-violence, motivated by compassion, is to be of service to our fellow beings.
In an increasingly interdependent world, our own welfare and happiness depend on many other people. Today, the challenges we face require us to accept the oneness of humanity. Despite superficial differences between us, people are equal in their basic wish for peace and happiness. Part of Buddhist practice involves training our minds through meditation. For our training in calming our minds, developing qualities such as love, compassion, generosity and patience, to be effective, we must put them into practice in day-to-day life. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: World Should Unite for a Coordinated Global Response to COVID-19
In this time of serious crisis, we face threats to our health and sadness for the family and friends we have lost.
Economic disruption is posing a major challenge to governments and undermining the ability of so many people to make a living.
It is during times like this that we must focus on what unites us as members of one human family. Accordingly, we need to reach out to each other with compassion.
As human beings, we are all the same. We experience the same fears, the same hopes, the same uncertainties, yet we are also united by a desire for happiness.
Our human capacity to reason and to see things realistically gives us the ability to transform hardship into opportunity.
This crisis and its consequences serve as a warning that only by coming together in a coordinated, global response, will we meet the unprecedented magnitude of the challenges we face. I pray we all heed ‘The Call to Unite’.
Dalai Lama
May 1, 2020
Message requested by The Call to Unite
His Holiness the Dalai Lama’s Message for Earth Day
His Holiness the Dalai Lama : “As we face this crisis together, it is imperative that we act in a spirit of solidarity and cooperation in order to provide for the pressing needs, particularly of our less fortunate brothers and sisters around the world.”
On this 50th anniversary of Earth Day, our planet is facing one of the greatest challenges to the health and well-being of its people. And yet, in the midst of this struggle, we are reminded of the value of compassion and mutual support. The current global pandemic threatens us all, without distinctions of race, culture or gender, and our response must be as one humanity, providing for the most essential needs of all.
Whether we like it or not, we have been born on this earth as part of one great family. Rich or poor, educated or uneducated, belonging to one nation or another, ultimately each of us is just a human being like everyone else. Furthermore, we all have the same right to pursue happiness and avoid suffering. When we recognize that all beings are equal in this respect, we automatically feel empathy and closeness towards others. Out of this comes a genuine sense of universal responsibility: the wish to actively help others overcome their problems. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama: ‘Prayer Is Not Enough.’
H.H. the Dalai Lama: “We must also remember that nobody is free of suffering, and extend our hands to others who lack homes, resources or family to protect them. This crisis shows us that we are not separate from one another—even when we are living apart. Therefore, we all have a responsibility to exercise compassion and help.”
‘Prayer Is Not Enough.’ The Dalai Lama on Why We Need to Fight Coronavirus With Compassion
BY DALAI LAMA APRIL 14, 2020
Sometimes friends ask me to help with some problem in the world, using some “magical powers.” I always tell them that the Dalai Lama has no magical powers. If I did, I would not feel pain in my legs or a sore throat. We are all the same as human beings , and we experience the same fears, the same hopes, the same uncertainties.
From the Buddhist perspective, every sentient being is acquainted with suffering and the truths of sickness, old age and death. But as human beings, we have the capacity to use our minds to conquer anger and panic and greed. In recent years I have been stressing “emotional disarmament”: to try to see things realistically and clearly, without the confusion of fear or rage. If a problem has a solution, we must work to find it; if it does not, we need not waste time thinking about it.
We Buddhists believe that the entire world is interdependent. That is why I often speak about universal responsibility. The outbreak of this terrible coronavirus has shown that what happens to one person can soon affect every other being. But it also reminds us that a compassionate or constructive act—whether working in hospitals or just observing social distancing —has the potential to help many.
Ever since news emerged about the coronavirus in Wuhan , I have been praying for my brothers and sisters in China and everywhere else. Now we can see that nobody is immune to this virus. We are all worried about loved ones and the future, of both the global economy and our own individual homes. But prayer is not enough.
This crisis shows that we must all take responsibility where we can. We must combine the courage doctors and nurses are showing with empirical science to begin to turn this situation around and protect our future from more such threats. Read the rest of this entry »
Un messaggio speciale da Sua Santità il Dalai Lama
Miei cari fratelli e sorelle,
Scrivo queste parole in risposta alle ripetute richieste di molte persone in tutto il mondo. Oggi stiamo attraversando un periodo eccezionalmente difficile a causa dello scoppio della pandemia di coronavirus.
Oltre a questo, l’umanità deve affrontare altri problemi, come il cambiamento climatico estremo. Vorrei cogliere l’occasione per esprimere la mia ammirazione e la mia gratitudine ai governi di tutto il mondo, compreso quello indiano, per i passi che stanno compiendo per affrontare queste sfide.
L’antica tradizione indiana descrive la creazione, il mantenimento e la distruzione di mondi nel tempo. Tra le cause di tale distruzione ci sono le armi e le malattie, che sembrano essere in accordo con ciò che stiamo vivendo oggi. Tuttavia, nonostante le enormi sfide che dobbiamo affrontare, gli esseri viventi, compresi gli esseri umani, hanno dimostrato una notevole capacità di sopravvivenza.
Per quanto difficile possa essere la situazione, dovremmo impiegare la scienza e l’ingegno umano con determinazione e coraggio per superare i problemi che ci troviamo ad affrontare. Di fronte alle minacce alla nostra salute e al nostro benessere, è naturale provare ansia e paura. Tuttavia, mi conforta molto il seguente saggio consiglio per esaminare i problemi che abbiamo di fronte: “Se c’è qualcosa da fare, fatelo, senza bisogno di preoccuparvi; se non c’è niente da fare, preoccuparsi ulteriormente non sarà d’aiuto.
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His Holiness the Dalai Lama: A Special Message for Covid-19 outbreak
My dear brothers and sisters,
I am writing these words in response to repeated requests from many people around the world. Today, we are passing through an exceptionally difficult time due to the outbreak of the coronavirus pandemic.
In addition to this, further problems confront humanity such as extreme climate change. I would like to take this opportunity to express my admiration and gratitude to governments across the world, including the Government of India, for the steps they are taking to meet these challenges.
Ancient Indian tradition describes the creation, abiding and destruction of worlds over time. Among the causes of such destruction are armed conflict and disease, which seems to accord with what we are experiencing today. However, despite the enormous challenges we face, living beings, including humans, have shown a remarkable ability to survive. Read the rest of this entry »
Consigli per reclusi da virus. Meditiamo
Il Dalai Lama propone da tempo di introdurre nelle scuole del mondo non già la religione, ma un insegnamento su come gestire le proprie emozioni fin dall’infanzia.
Consigli per reclusi da virus. Meditiamo
di Raimondo Bultrini
Chi riesce a risiedere il più a lungo possibile in quello spazio vuoto tra un pensiero e l’altro non è più in meditazione ma in contemplazione, non fissa più un oggetto o un pensiero separato da sé stesso, ma percepisce la perfetta unità dell’uno e del tutto, oltre lo spazio e il tempo.
LA MEDITAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
MANUALE NON BREVE DI CONSULTAZIONE
Leggo i preziosi consigli dei miei colleghi di Repubblica per aiutare i lettori con le loro conoscenze ed esperienza in campo culturale e artistico ad affrontare e passare con svago e meno angoscia questo periodo di forzata clausura. Tra le offerte di letture, musica e intrattenimento manca pero’ un elemento secondo me importante, la chance di imparare come convivere con possibili altri periodi di maggiore reclusione come questo, o – se vogliamo – in maggiore forzata intimità con noi stessi. Read the rest of this entry »
10 marzo, il 61° anniversario dell’insurrezione di Lhasa
Sua Santità il Dalai Lama fugge da Lhasa per evitare di cadere in mano dei cinesi e trova rifugio in esilio in India.
Oggi 10 marzo, ricorre il 61° anniversario dell’insurrezione di Lhasa, un evento drammatico nella storia del Tibet. L’intera popolazione di Lhasa insorse contro l’occupazione militare cinese e nella repressione che ne seguì, 87.000 tibetani vennero brutalmente uccisi. Dal 1959, i Tibetani in tutto il mondo ricordano il 10 marzo come la giornata dell’Insurrezione Nazionale Tibetana e chiedono al mondo attenzione, conoscenza e solidarietà.
La questione tibetana non riguarda dunque solo il destino del Tibet e del suo popolo ma anche quello di ciascuno di noi.
Lunga vita a Sua Santità il Dalai Lama, uomo di pace, esempio di compassione e saggezza e a tutti i preziosi Maestri che preservano questa cultura millenaria e la diffondono a beneficio di tutti gli esseri.
10 M arzo
P ubblic hiamo, dal libro “Lontano dal Tibet” di Carlo Buldrini la cronaca di quel drammatico mese di marzo 1959 che ha segnato per sempre la storia del Tibet contemporaneo.
Lhasa, 28 febbraio 1959. Continuano gli arrivi di centinaia di profughi nella capitale del Tibet. Giungono dalle province orientali di Amdo e di Kham. In queste zone, cinque anni fa, iniziò uno scontro armato tra le popolazioni locali e l’Esercito popolare di liberazione cinese. Amdovani e khampa si opposero in massa al programma di “riforme democratiche” imposte dal governo di Pechino. I monasteri diventarono i centri della resistenza tibetana. Nel febbraio del 1956, i due monasteri di Changtreng e Lithang, con dentro migliaia di rifugiati civili, vennero bombardati dagli aerei da guerra cinesi. Ci furono più di tremila morti. Dopo questi bombardamenti, la ribellione dei khampa si estese a tutto il nord-est del paese. L’Armata rossa di Mao Zedong la represse nel sangue. Migliaia di profughi khampa cercarono rifugio nel Tibet centrale. A Lhasa, da mesi, scarseggiano i viveri e i generi di prima necessità. Le truppe di occupazione cinesi presenti nella capitale sono stimate superare le ventimila unità. Le famiglie di profughi che hanno trovato rifugio a Lhasa o nelle sue immediate vicinanze sono più di quindicimila. Read the rest of this entry »
Dichiarazione del Presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana in occasione del 61° anniversario della Giornata della Rivolta Nazionale Tibetana
Nel marzo del 1959Sua Santità il Dalai Lama fu costretto a fuggire in circostanze estremamente difficili. Prego che Sua Santità possa tornare presto nella sua casa; la casa dove i tibetani dentro e fuori il Tibet saranno riuniti e la libertà di base ripristinata nel loro paese. Bhod Gyalo!
Dichiarazione del Presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana in occasione del 61° anniversario della Giornata della Rivolta Nazionale Tibetana
Il 10 marzo 1959, il popolo tibetano si ribellò contro l’occupazione illegale di un Tibet, uno stato sovrano, da parte della Cina.
Con i pugni in aria, i tibetani inondarono le strade di Lhasa gridando: “Bhodkyi dhakpo bhodmi yin!” “Il Tibet appartiene ai tibetani!”
Sua Santità il 14 ° Dalai Lama del Tibet descrive il 10 marzo 1959 come il “il più importante giorno che la città di Lhasa abbia mai vissuto”. Nel suo libro di memorie “La mia terra, il mio popolo” continua dicendo:
“Mi sentivo come se fossi in piedi tra due vulcani, ognuno dei quali poteva esplodere in qualsiasi momento. Da una parte c’era la veemente, inequivocabile, unanime protesta del mio popolo contro il regime cinese, dall’altra c’era la forza armata di un occupante potente e aggressivo.”
I cinesi risposero alle pacifiche manifestazioni tibetane con la forza bruta. L’allora consigliere generale indiano a Lhasa riferì che l’Esercito di Liberazione del Popolo cinese aveva scatenato tutta la sua “artiglieria, mortai, mitragliatrici e tutti i tipi di armi automatiche” su tibetani indifesi.
Siamo qui, uniti come un solo popolo, nel 61°anniversario di quel giorno, per rendere omaggio alle figlie coraggiose e ai figli del Tibet e per trarre ispirazione dai loro sacrifici nella nostra lotta per ripristinare la libertà e la pace in Tibet. Negli ultimi 60 anni i tibetani all’interno del Tibet sono stati compatti nella loro lotta contro l’occupazione illegale del nostro paese.
Qual è oggi per la gente comune tibetana la vita sotto il dominio cinese?
Il recente “Rapporto Freedom House” del 2020, ha dichiarato, per il quinto anno consecutivo, che il Tibet è la seconda regione meno libera del mondo, dopo la Siria. Read the rest of this entry »
Researchers from the University of Pisa visit H.H. the Dalai Lama to present their work on meditation
Dalai Lama and on his left Choekyi Nangpa, with the researchers from the University of Pisa.
The mission, which saw a number of members of teaching staff from the University of Pisa make contact with the Kalachakra Institute for Meditation in Dharamsala , India, to do research into the effects that various advanced meditation practices have on cerebral activity, has drawn to a close. Professor Angelo Gemignani and Ciro Conversano a researcher, both from the Department of Surgical, Medical and Molecular Pathology and Critical Care Medicine , and Professor Bruno Neri from the Department of Information Engineering were invited to a series of meetings held by H.E. Choekyi Nangpa Rinpoche , recently elected head of one of the four schools of Tibetan Buddhism (the Jonang School ). They were also given the opportunity to present their work to the Dalai Lama at his private residence in Dharamasala . “The collaboration with the Kalachakra Institute for Meditation will give us a firsthand opportunity to compare experiences with neural correlates, in particular with the study of electroencephalographic curves recorded during meditation sessions ( Francisco Varela’s so-called neurophenomenology ),” explain the researchers. Read the rest of this entry »
Ricercatori dell’Università di Pisa incontrano il Dalai Lama per presentare i loro studi sulla meditazione
La delegazione pisana ricevuta dal Dalai Lama.
Si è appena conclusa la missione di alcuni docenti dell’Università di Pisa presso il Kalachakra Institute for Meditation di Dharamsala, in India, dove hanno preso contatti per condurre ricerche sugli effetti di alcune pratiche meditative avanzate sull’attività cerebrale.
Facciamo le nostre congratulazioni al professor Angelo Gemignani e il dottor Ciro Conversano del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica e il professor Bruno Neri del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, che hanno avuto la possibilità di essere ricevuti dal Dalai Lama nella sua residenza privata di Dharamsala per presentare i loro studi.
Dal 2016 è stata firmata una Convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa che ha trovato l’espressione più evidente nel Master Universitario di primo livello in “ Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative ”, giunto alla sua quinta edizione, che vede la compartecipazione di studiosi di entrambe le Istituzioni e nel Simposio “ The Mindscience of Reality ” del 2017, nel corso del quale era stata conferita a Sua Santità il Dalai Lama la Laurea Magistrale Honoris Causa in Psicologia Clinica e della Salute. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Patna
Sua Santità il Dalai Lama: “È importante combinare l’educazione moderna, con i suoi obiettivi di sviluppo materiale, con l’antica comprensione indiana del funzionamento della mente e delle emozioni, permettendoci di affrontare le nostre emozioni distruttive e raggiungere la pace interiore”.
18 gennaio 2020. Patna, Bihar, India – Ieri mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha fatto una visita d’addio al Mahabodhi Stupa. Centinaia di persone si sono allineate lungo la strada per saluta rlo mentre si dirigeva verso il santuario interiore, dove ha trascorso diversi minuti a pregare davanti alla venerata statua del Buddha. Dopo un breve volo da Gaya a Patna, Sua Santità incontr ato il Primo Ministro del Bihar, Nitish Kumar, nella sua residenza che, prima di invitarlo a unirsi a lui per pranzo, ha chiesto a Sua Santità di benedire un albero d ella Bodhi nel giardino della sua residenza.
Questa mattina, Sua Santità ha raggiunto l’Accademia G iudiziaria del Bihar dove gli era stato chiesto di parlare dell’amore e della compassione come stile di vita. Qui è stato accolto dal Giudice Capo e dai Giudici dell’Alta Corte di Patna e, prima di entrare nell’edificio, ha piantò un albero nel giardino. Nella sua introduzione, il Giudice Capo Sanjay Karol ha dichiar ato : “Ci sono persone che sono vicine ai nostri cuori e alle nostre menti, che non hanno bisogno di presentazioni. Sua Santità il Dalai Lama è un o di questi, universalmente riconosciuto come un uomo di pace, che si definisce un semplice monaco buddista. “
“Rispettati fratelli e sorelle”, ha iniziato Sua Santità, “siamo tutti uguali. Tutti i 7 miliardi di esseri umani sono fratelli e sorelle. Sfortunatamente, oggi, c’è troppa enfasi nel vedere gli altri in termini di “noi” e “loro” – evidenziando le differenze di religione e nazionalità e, all’interno di un paese, le differenze tra ricchi e poveri. Fare troppe differenze del genere crea problemi in noi. Il rimedio è riconoscere l’unicità di tutti i 7 miliardi di esseri umani. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit Patna
His Holiness the Dalai Lama offering Bihar Chief Minister Nitish Kumar a Dharma Wheel at the conclusion of their meeting at the Chief Minister’s residence in Patna, Bihar, India on January 17, 2020. Photo by Lobsang Tsering
January 18, 2020. Patna, Bihar, India – Yesterday morning, His Holiness the Dalai Lama paid a farewell visit to the Mahabodhi Stupa. Hundreds of people lined the road to catch a glimpse of him as he made his way to the inner sanctum where he spent several minutes praying before the revered statue of the Buddha. After a short flight from Gaya to Patna, His Holiness drove directly to meet Bihar Chief Minister, Nitish Kumar, at his residence. The Chief Minister requested His Holiness to bless a bodhi tree in the garden of his residence, before inviting him to join him for lunch. In the afternoon, His Holiness took a short drive to the state guesthouse, where he retired for the day.
This morning, His Holiness drove to the Bihar Judicial Academy where he had been asked to talk about Love and Compassion as a Way of Life. He was welcomed by the Chief Justice and Judges of the Patna High Court and planted a sapling in the garden before entering the building. In his introduction Chief Justice Sanjay Karol declared, “There are those who are close to our hearts and minds, who do not need any introduction. His Holiness the Dalai Lama is such a man, universally recognized as a man of peace, who describes himself as a simple Buddhist monk.”
“Respected brothers and sisters,” His Holiness began, “we are all the same. All 7 billion human beings are brothers and sisters. Unfortunately, today, there is too much emphasis on seeing others in terms of ‘us’ and ‘them’ – highlighting differences of religion and nationality, and within one country the differences between the rich and poor. Making too much of such differences creates problems for us. The remedy is to recognize the oneness of all 7 billion human beings. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita l’Indian Institute of Management a Bodhgaya
Sua Santità il Dalai Lama: “Dobbiamo imparare l’uso della non violenza così come lo fece Gandhi-ji. I problemi devono essere risolti attraverso il dialogo, adottando un approccio non violento. Questa è la tradizione di lunga data dell’India. I grandi pensatori del passato come Mahavira e Buddha Sakyamuni sostenevano le antiche tradizioni indiane di “ahimsa” e “karuna”. Queste qualità sono molto rilevanti nel mondo d’oggi”.
14 gennaio 2020. Bodhgaya, Bihar, India – Oggi è un’altra mattina fredda e nebbiosa a Bodhgaya quando Sua Santità il Dalai Lama copre un breve tragitto in auto verso l’Indian Institute of Management (IIM) nel campus della Magadh University. Qui è stato ricevuto dalla direttrice, la dott.ssa Vinita Sahay, e dai suoi colleghi, che lo hanno invitato prima di tutto a piantare un albero per commemorare la sua visita. Davanti ad un pubblico di 180 studenti, docenti ed ospiti invitati seduti in un’area esterna chiusa, Sua Santità è stato formalmente accolto da uno degli studenti, che ha riassunto i suoi quattro impegni. Gli è stato quindi offerto uno scialle, un segno tradizionale di stima. Ha quindi pubblicato un libro di souvenir sull’Istituto. Firmando la prima copia, Sua Santità ha scritto: “La conoscenza unita alla compassione porta al progresso”.
Nelle sue osservazioni iniziali, la dott.ssa Vinita Sahay ha osservato che l’Istituto è ancora relativamente giovane, essendo stato promosso dal Ministero dello sviluppo delle risorse umane nel 2015. Ha osservato che ciascuno dei 20 IIM in India hanno una propria identità distinta. Ha descritto Sua Santità come il portatore di un messaggio di pace, non violenza, dialogo interreligioso, responsabilità universale e compassione. Ha aggiun to che, mentre l’India diventa un attore sempre più importante nell’economia globale, l’IIM di Bodhgaya sta lavorando per espandere il pool di talenti manageriali che saranno necessari in futuro. Ha definito l’istruzione come uno strumento per cambiare il mondo e raggiungere progressi sostenibili. Ha osservato che nel frenetico mondo d’oggi, le pratiche basate sulla consapevolezza sono molto preziose. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit the Indian Institute of Management, Bodhgaya
His Holiness the Dalai Lama responding to a question from the audience during his talk at the Indian Institute of Management in Bodhgaya, Bihar, India on January 14, 2020. Photo by Lobsang Tsering
January 14, 2020. Bodhgaya, Bihar, India – It was another chilly, foggy Bodhgaya morning today as His Holiness the Dalai Lama took a short drive to the Indian Institute of Management (IIM) on the campus of Magadh University. He was received by the Director, Dr Vinita Sahay, and her colleagues, who invited him first of all to plant a sapling to commemorate his visit. Before a gathering of 180 students, faculty and invited guests seated in an enclosed outdoor area, His Holiness was formally welcomed by one of the students, who summarized his four commitments. He was offered a shawl, a traditional token of esteem. He then released a souvenir book about the Institute. Signing the first copy, His Holiness wrote: “Knowledge combined with compassion leads to progress”.
In her opening remarks, Dr Vinita Sahay noted that the Institute is still relatively young, having been launched by the Ministry of Human Resource Development in 2015. She observed that each of the 20 IIMs in India has its own distinct identity. She described His Holiness as someone who conveys a message of peace, non-violence, religious understanding, universal responsibility and compassion. She revealed that as India becomes an increasingly important player in the global economy, IIM Bodhgaya is working to expand the pool of managerial talent that will be needed in the future. She defined education as a tool for changing the world and achieving sustainable progress. She remarked that in today’s frenetic world, practices like mindfulness are very valuable. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Conclude il Ciclo di Insegnamenti su Manjushri
Sua Santità il Dalai Lama: “Le cose sono transitorie. Dopo essere stati insieme è nella natura delle cose che ci disperdiamo. Non vi dimenticherò. Vi penserò. A vostra volta, non pensate solo al fatto che siamo stati qui fisicamente insieme, pensate al fatto che io vi abbia impartito degli insegnamenti, questi sono la base per trasformarvi. Tuttavia, dovete anche essere pratici e ricordare che la trasformazione non avviene immediatamente. Ci vuole tempo: settimane, mesi e anni di pratica. Tenetelo a mente e praticate bene.”
Sua Santità il Dalai Lama Conclude il ciclo di insegnamenti su Manjushri
6 gennaio 2020. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina, nell’ultimo giorno dell’attuale serie di insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama, il cielo era blu ed il sole brillava gaio e rende va scintillanti gli ornamenti dorati sul tetto di Ganden Phelgyeling mentre tramontava oltre il Kalachakra Ground. Come è solito fare, Sua Santità il Dalai Lama ha salutato quanti più devoti e membri del pubblico ha potuto raggiungere. Ha parlato con alcuni, ha salutato molti ed ha sorriso a tutti. Quando raggiunse il palco, un secondo gruppo dei più qualificati n elle competizioni di memorizzazione e composizione poetica dell’India meridionale si radunarono per farsi fotografare con lui.
Guardando dal palcoscenico il pubblico, si affacciava una marea di volti sorridenti illuminati dal sole e quando Sua Santità ha salutato dando il buongiorno, migliaia di mani si sono levate in cielo per salutare. Sua Santit è quindi salito sul trono, ha salutato le immagini del Buddha e dei grandi maestri e si è sed uto . Immediatamente, i maestri del canto, che negli ultimi giorni hanno offerto i loro servigi alla Grande Celebrazione delle Preghiere, si slanciarono in una commovente interpretazione del “ Sutra del Cuore ” https://www.sangye.it/altro/?p=216 in Tibetano.
“Oggi”, annunciò Sua Santità, “ le Iniziazion i finali del Ciclo di Insegnamenti di Manjushri sono per la Dharmaraja Interna, Esterna e Segreta. In primo luogo, devo fare le pratiche preparatorie necessarie, e mentre lo faccio po tete recitare la “ Lode a Dharmaraja “. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Concludes Manjushri Cycle of Teachings
His Holiness the Dalai Lama on the final day of his teachings at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 6, 2020. Photo by Tenzin Choejor
Manjushri Cycle of Teachings Concludes
January 6, 2020. Bodhgaya, Bihar, India – This morning, on the final day of His Holiness the Dalai Lama’s current series of teachings, the sky was blue and the sun glinted off the golden ornaments on the roof of Ganden Phelgyeling as he set out for the Kalachakra Ground. As is his wont, he greeted as many devotees and members of the public as he could on the way. He spoke to some, waved to many and smiled at them all. When he reached the stage a second group of those who came top in competitions in memorization and poetic composition in South India were gathered to have their photograph taken with him.
From the front of the stage the audience presented a sea of sunlit smiling faces and when His Holiness waved good morning, thousands of hands reached into the air to wave back. He then climbed onto the throne, saluted images of the Buddha and other great teachers and sat down. Immediately, the chant-masters, who have been serving the Great Prayer Festival for the last several days, launched into a stirring rendition of the ‘Heart Sutra’ in Tibetan. Read the rest of this entry »
I tesori della valle dello Swat
Lo stupa dI Amluk Dara, X Sec. d.C. anticamente alto come il Pantheon.
Nel divino Pakistan. Un team di archeologi italiani sta riportando alla luce i tesori della valle dello Swat. Dove duemila anni fa le religioni si arricchivano a vicenda. Magicamente.
Reportage di Raimondo Bultrini.
Pubblico l’articolo uscito il 3 gennaio 2020 su Il Venerdì de la Repubblica. Riguarda gli scavi archeologici nello Swat, l’antica Uddiyana (nella mia foto) dove nacquero molti maestri della tradizione Vajrayana del Tibet, come Padmasambhava e Garab Dorje. Dallo Swat proveniva anche uno dei Re Magi della leggenda cristiana….Un grazie di cuore all’archeologo Luca Maria Olivieri e alla storica dell’Arte Anna Filigenzi, per il loro aiuto, nonché alla professoressa Giacomella Orofino per avermeli presentati.
Mingora (valle dello S wat) – pressappoco quando in Europa venivano fondati i primi conventi e borghi benedettini, i monaci orientali buddhisti del 500-600 d.C. praticavano l’ora et labora meditando e amministrando campi e canali d’irrigazione. Nelle fertili vallate del fiume Swat lungo la Via della Seta, incastonate tra i contrafforti dell’Hindukush nell’attuale Pakistan nord occidentale, ricevevano le decime su raccolti e armenti dai braccianti e pastori del circondario dell’antica città oggi chiamata Barikot e di altri borghi dove si produceva e distillava anche il vino forse sotto la loro diretta supervisione.
Grazie alle loro capacità manageriali e all’ordine mantenuto con la mitezza, i benedettini d’Asia godevano da secoli di uno speciale status presso chiunque si trovasse a governare, dai greci di Alessandro il Grande che più di 2300 anni fa sostituirono i persiani Achemenidi, ai Saka, i Kushana e i Sassanidi, perfino i temuti “Unni bianchi”. Poi l’Islam si insedio’ nell’anno 1000 con una dinastia giunta da Ghazni in Afghanistan, preparando la strada che portò cinque secoli dopo all’arrivo della grande tribù pashtun degli Yusufzai della quale fa parte il premio Nobel per la Pace Malala, nata e cresciuta a Mingora fino all’attentato dei talebani di sette anni fa. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama conferisce l’Iniziazione di Jetsunma Nakmo
Sua Santità il Dalai Lama: “Coltivare bodhicitta con coraggio ed un senso di gioia interiore ti apporterà felicità momentanea e duratura. Di vita in vita sii determinato ad aiutare gli esseri senzienti. Sii per loro fonte di sostentamento come lo sono la terra, l’acqua, il fuoco, il vento, le erbe e le foreste selvagge. In breve, abbi il coraggio di lavorare per gli altri.”
Iniziazione di Jetsunma Nakmo
5 gennaio 2020. Bodhgaya, Bihar, India – Stamattina camminando dal monastero di Gandel Phelgyeling fino al Kalachakra Ground, Sua Santità il Dalai Lama si è fermato regolarmente per interagire con le persone lungo il percorso. Sembrava attratto dai molti coi loro volti sorridenti e le mani giunte, ma ha anche raggiunto i bambini, gli uomini e le donne anziani e le persone che offrono statue per la benedizione. Quando raggiunse il palco, rimase in piedi per farsi fotografare con un gruppo di monaci e monache, che si sono cclassificati tra i migliori in un concorso di memorizzazione tenuto per celebrare il 600° anniversario dell’illuminazione e della morte di Jé Tsongkhapa. Oggi, dieci monaci birmani hanno condot to una recita del “ Mangala Sutta” https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Un gruppo di monaci e laici russi, molti dei quali provenienti da Tuva, hanno declama t o il “ Sutra del cuore ” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in russo, cui ha fatto seguito un gruppo misto di monaci e laici che di nuovo lo hanno cantato in inglese.
Sua Santità ha annunciato che oggi, dal ciclo Manjushri, avrebbe dato l’Iniziazione di una divinità chiamata Jetsunma Nakmo. Ha suggerito che mentre intraprende le procedure preparatorie, il pubblico potrebbe recitare la preghiera “Mig-tse-ma” https://www.sangye.it/altro/?p=1415 . Prima di iniziare il rituale dell ‘Iniziazione , ha chiesto a tutti di recitare le “Ventuno Lodi a Tara” https://www.sangye.it/altro/?p=600 . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama gives Jetsunma Nakmo Permission
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 5, 2020. Photo by Tenzin Choejor
Jetsunma Nakmo Permission
January 5, 2020. Bodhgaya, Bihar, India – Walking from Ganden Phelgyeling Monastery to the Kalachakra Ground this morning, His Holiness the Dalai Lama stopped regularly to engage with people standing by the way. He seemed drawn to many by their smiling faces and folded hands, but he also reached out to children, elderly men and women and people holding statues for blessing. When he reached the stage, he stood to have his photograph taken with a group of monks and nuns, who came top in a memorization competition held to celebrate the 600th anniversary of Jé Tsongkhapa’s enlightenment and passing away. Today, ten Burmese monks conducted a recitation from the ‘Mangala Sutta’ in Pali. A group of monastics and laypeople from Russia, several of them from Tuva, declaimed the ‘Heart Sutra’ in Russian, and were followed by a mixed group of monastics and laypeople who chanted it again in English.
His Holiness announced that today, from the Manjushri Cycle, he was going to give the permission of a deity called Jetsunma Nakmo. He suggested that while he undertook the preparatory procedures, the audience could recite the ‘Mig-tse-ma’ prayer. Before beginning the rite of permission, he asked everyone to recite the ‘Twenty-one Praises to Tara’.
He declared that the first step was to take the bodhisattva vows. “I’ve already explained generating the awakening mind of bodhichitta and taking the bodhisattva vows over the last couple of days,” he said. “Bodhisattvas out of compassion observe sentient beings. They have the courage and determination to liberate beings across the expanse of space from suffering and bring them happiness, finally leading them to Buddhahood. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Riprende il Ciclo di Insegnamenti di Manjushri
Sua Santità il Dalai Lama: “I sutra ed i tantra chiariscono che la principale causa di infelicità è l’egocentrismo, specialmente se combinato con l’idea sbagliata che persone e fenomeni siano intrinsecamente esistenti. Per contrastare queste tendenze, ci rifugiamo nel Buddha e seguiamo ciò che è stato rivelato anche da Manjushri, Nagarjuna e dai suoi discepoli, ma anche da Maitreya, che conseguirono l’illuminazione prendendo a cuore ciò che il Buddha insegnò. Questo ci rende suoi studenti, quindi dobbiamo studiare.”
Sua Santità il Dalai Lama Riprende il C iclo di I nsegnamenti di Manjushri
4 gennaio 2020. Bodhgaya, Bihar, India – Il freddo è tornato a far da padrone a Bodhgaya ed una forte nebbia è sospesa nell’aria mentre questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è diretto verso il Kalachakra Ground. Come è sua abitudine, s’è impegnato faccia a faccia con il maggior numero di persone possibile tra coloro che hanno seguito il suo percorso. Dal palco ha salutato il pubblico e che ha risposto calorosamente al saluto. Ha quindi salutato vari lama ed altri ospiti prima di salire sul trono. Prima di sedersi, ha reso omaggio agli innumerevoli dipinti sacri appesi dietro ed intorno al palco.
Otto monaci del Royal Thai Monastery, guidati dal loro abate, l’anziano Thai Elder in India, hanno preso immediatamente posto davanti al trono per recitare una parte del Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Sono stati seguiti da un gruppo di dieci monaci, monache e laici, dal Giappone che hanno cantato il “ Sutra del cuore ” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in giapponese. Dopo di loro hanno presenziato undici mongoli: monaci, una monac a e laici che hanno di nu o vo canta t o il “ Il Cuore della Saggezza ” in mongolo.
“Oggi, domani e dopodomani”, ha annunciato Sua Santità, “darò le Iniziazioni dal Ciclo di Insegnamenti di Manjushri che abbiamo iniziato l’anno scorso. https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=13104 , https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=13101 . Spero questa volta di concludere ciò che resta del ciclo.
“Questi insegnamenti ci arrivano da Lama Umapa, Pawo Dorjé, che, anche da ragazzo quando allevava pecore, ha avuto visioni di Manjushri. Ho ricevuto la trasmissione da Tagdrak Rinpoché. ‘Omaggio a Manjushri, dall’aspetto giovanile, la cui brillante saggezza dissipa l’oscurità dei tre mondi.’ Questo non si riferisce all’oscurità fisica, ma all’ignoranza. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Resumes Manjushri Cycle of Teachings
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd before resuming the Manjushri Cycle of Teachings at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 4, 2020. Photo by Tenzin Choejor
Manjushri Cycle of Teachings Resumes
January 4, 2020. Bodhgaya, Bihar, India – The weather over Bodhgaya turned cold again and a heavy mist hung in the air as His Holiness the Dalai Lama made his way to the Kalachakra Ground this morning. As is his custom, he took time to engage eye to eye with as many people as he could among those who lined his path. From the stage he waved to the audience and they waved back. He greeted various Lamas and other guests before climbing onto the throne. Before sitting down, he acknowledged the array of sacred paintings hung behind and around the stage.
Eight monks from the Royal Thai Monastery, led by their Abbot who is the senior Thai Elder in India, lost no time in taking their seats before the throne and reciting a section of the Mangala Sutta in Pali. They were followed by a group of ten, monks, nuns and laypeople, from Japan who chanted the ‘Heart Sutra’ in Japanese. After them came eleven Mongolians, monks, a nun and laypeople who chanted the ‘Heart of Wisdom’ again in Mongolian.
“Today, tomorrow and the day after,” His Holiness announced, “I’ll be giving permissions from the Manjushri Cycle of Teachings that we started last year. I hope to give what remains of the cycle this time. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Avalokiteshvara
Sua Santità il Dalai Lama: “Coltivare bodhicitta è la mia pratica più importante”
Iniziazione di Avalokiteshvara
3 gennaio 2020. Bodhgaya, Bihar, India – La luce dorat a del sole è scesa sul Mahabodhi Stupa mentre Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato stamattina il monastero di Ganden Phelgyeling per il Kalachakra Ground. Mentre camminava dal cancello al palco, si è ferma to spesso a sorridere e salutare i gruppi di persone che si erano radunati per vederlo. Dal palco poteva vedere la folla fino alle pareti lungo i bordi e salutava tutti, a partire dai lama attorno al trono, ma ha anche prestato attenzione ai monaci anziani ed ai giovani tulku prima di sedersi.
Una dozzina di monaci e monache vietnamiti hanno cantato il “Sutra del Cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 nella loro lingua madre. Sono stati seguiti da dieci monaci del monastero buddista del Bangladesh che hanno recitava t o il Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Un terzo gruppo, che ha recitato ancora una volta il “Sutra del cuore”, era composto da monaci e monache coreane. I membri di una famiglia che sponsorizzavano gli eventi o d ierni hanno offerto un mandala ed una triplice rappresentazione del corpo, della parola e della mente del Buddha.
“Oggi, dato che conferi rò l’Iniziazione di Avalokiteshvara”, ha esorta to Sua Santità, “mentre completerò i rituali preparatori, sarebbe positivo se tutti recitassero il mantra a sei sillabe: Om mani padme hung .” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment
Geshes filling the stage in front of His Holiness the Dalai Lama to get protection from the rain at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 3, 2020. Photo by Tenzin Choejor
January 3, 2020 Bodhgaya, Bihar, India – Golden sunlight streamed over the Mahabodhi Stupa as His Holiness the Dalai Lama left Ganden Phelgyeling Monastery for the Kalachakra Ground this morning. As he walked from the gate to the stage he halted frequently to smile and wave to groups of people who had gathered to see him. From the stage he could see the crowd right up to the walls around the edge and waved to them all. He greeted the notable Lamas around the throne, but also paid attention to elderly monks and young tulkus before taking his seat.
A dozen Vietnamese monks and nuns chanted the ‘Heart Sutra’ https://www.sangye.it/altro/?p=8419 earnestly in their native tongue. They were followed by ten monks from the Bangladesh Buddhist Monastery who recited the Mangala Sutta in Pali. A third group, who recited the ‘Heart Sutra’ once more, consisted of Korean nuns and monks. Members of a family sponsoring today’s events offered a mandala and threefold representations of the Buddha’s body, speech and mind.
“Today, since I’m going to give an Avalokiteshvara empowerment,” His Holiness advised, “while I complete the preparatory rituals, it would be good if all of you recited the six-syllable mantra, Om mani padme hung.” Read the rest of this entry »
Insegnamenti a Bodhgaya di Sua Santità il Dalai Lama su “Le Trentasette Pratiche del Bodhisattva”
Sua Santità il Dalai Lama: “Se scambi i tuoi interessi con quelli degli altri e li ami, tutto appare in una luce positiva. Avrai buona salute, vivrai a lungo ed intorno a te radunerai molti amici”.
Le Trentasette Pratiche del Bodhisattva
02 gennaio 2020. Bodhgaya, Bihar, India – Dopo diversi giorni di clima freddo e nebbioso in tutta l’India del Nord, le prospettive di questa mattina sembravano più favorevoli mentre Sua Santità il Dalai Lama s’incamminava dal monastero tibetano, Ganden Phelgyeling, fino al Kalachakra Ground. Gli abati dei Monasteri di Ganden Shartsé e Jangtsé ed il Disciplinario del Monastero di Namgyal hanno aperto la strada indossando i loro cappelli a cresta gialli e portando l’incenso. Sua Santità mentre percorre va la strada ha salutato le persone schierate su entrambi i lati. Circa 35.000 persone, monaci tibetani, monach e, laici, persone provenienti dalle regioni dell’Himalaya e 2500 da 67 altri paesi eran o in attes a sul terreno. Sua Santità, mentre saliva sul palco, sorrise loro, fece un cenno a tutti ed allungò la mano verso il maggior numero possibile di persone. E, dal palco, lì salutò con la mano quelli che erano più lontani.
Tra i lama seduti intorno al trono ha salutato Sakya Trizin, il detentore del trono Ganden ed il suo predecessore Rizong Rinpoché ed il nuovo Khambo Lama di Tuva.
Appena Sua Santità si sedette sul trono, otto monaci, indiani e srilankesi, del comitato di gestione del tempio di Bodhgaya, iniziarono a recitare in Pali la sezione del “Mangala Sutta” che riguarda l’amorevole gentilezza, a cui ha fatto seguito un gruppo di undici studenti della locale scuola Maitreya associata al Root Institute, che hanno cantato il “Sutra del cuore” in sanscrito cantilenato. Read the rest of this entry »
Bodhgaya, His Holiness the Dalai Lama’s teachings on the Thirty-seven Practices of Bodhisattvas
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 2, 2020. Photo by Tenzin Choejor
Thirty-seven Practices of Bodhisattvas
January 2, 2020. Bodhgaya, Bihar, India – After several days of cold and foggy weather across North India, the prospects this morning seemed brighter as His Holiness the Dalai Lama walked from the Tibetan Monastery, Ganden Phelgyeling, to the Kalachakra Ground. The Abbots of Ganden Shartsé and Jangtsé Monasteries and the Disciplinarian of Namgyal Monastery led the way wearing their yellow crested hats and carrying incense. His Holiness greeted people lined up on either side as he crossed the road. An estimated 35,000 people, Tibetan monks, nuns and laypeople, people from the Himalayan regions and 2500 from 67 other countries were gathered on the Ground. His Holiness smiled, waved and reached out to as many as he could as he walked to the stage. From there he waved to those who were further away.
Among the Lamas seated around the throne he greeted Sakya Trizin, the Ganden Throne-holder and his predecessor Rizong Rinpoché and the new Khambo Lama of Tuva.
As soon as His Holiness had sat down on the throne, eight monks, Indians and Sri Lankans, from the Bodhgaya Temple Management Committee, began a recitation in Pali of the section of the ‘Mangala Sutta’ that concerns loving kindness. They were followed by a group of eleven students from the local Maitreya School associated with Root Institute, who chanted the ‘Heart Sutra’ in mellifluous Sanskrit.
Lastly, a group of Chinese, including monks, a nun and laypeople recited the ‘Heart Sutra’ once more in Mandarin.
Before addressing the public, His Holiness repeated several verses including the closing homage to Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’, Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama al Dibattito a Ganden Jangtsé
Sua Santità il Dalai Lama: “Se facciamo uno sforzo per sviluppare in noi stessi la pace della mente e coltivare un giusto apprezzamento dell’unicità dell’umanità, possiamo creare un mondo più felice e più pacifico. Ciò di cui abbiamo bisogno è il buon senso, l’uso positivo dell’intelligenza, ed il buon cuore.”
23 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Q uesta mattina p iù di 400 membri dei Centri di Dharma all’estero collegati al monastero di Ganden Jangtsé e degli amici del monastero si sono riuniti nella sala delle udienze accanto all’appartamento di Sua Santità il Dalai Lama. Una dozzina di gruppi si sono raggruppa ti intorno per farsi fotografare con lui. Quindi, tutti si sedettero sul pavimento davanti a lui mentre indirizzava loro alcune parole.
“Il 20° secolo fu un’era di guerra e violenza”, ha detto loro, “e tuttavia la violenza non è mai una soluzione ai problemi. Porta solo sofferenza. Comprendendo ciò , dopo la seconda guerra mondiale, i leader francesi e tedeschi D e Gaulle e d Adenauer iniziarono una comunità in Europa che divenne l’Unione E uropea. Di conseguenza, la pace ha prevalso per più di 70 anni in gran parte dell’Europa. Ciò dimostra che esiste una vera speranza di creare un mondo più pacifico.
“Tuttavia, per portare la pace nel mondo, gli individui devono creare in sé stessi la pace della mente. Nonostante ciò, il commercio di armi continua a prosperare. Le armi non hanno altro scopo che la distruzione. Il modo efficace per risolvere i conflitti è impegnarsi nel dialogo. Questo è il motivo per cui faccio spesso appello al 21° secolo affinché diventi un’era di dialogo. Read the rest of this entry »
Attending Debates at Ganden Jangtsé
His Holiness the Dalai Lama speaking to friends and supporters of Ganden Jangtsé Monastery before attending the debate session at the monastery’s assembly hall in Mundgod, Karnataka, India on December 23, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 23, 2019. Mundgod, Karnataka, India – More than 400 members of Dharma Centres abroad linked to Ganden Jangtsé Monastery and friends of the monastery gathered in the audience room next to His Holiness the Dalai Lama’s apartment this morning. A dozen groups clustered around to have their photographs taken with him. Then, all of them sat on the floor before him as he said a few words to them.
“The 20th century was an era of war and violence,” he told them, “and yet violence is never a solution to problems. It only brings suffering. Understanding that, after the Second World War, French and German leaders de Gaulle and Adenauer initiated a community in Europe that became the European Union. Consequently, peace has prevailed for more than 70 years in much of Europe. This demonstrates that there is real hope of creating a more peaceful world.
“However, to bring about peace in the world, individuals need to bring about peace of mind within themselves. Despite this, the arms trade continues to flourish. Weapons have no other purpose than destruction. The effective way to resolve conflicts is to engage in dialogue. This is why I often make an appeal for the 21st century to become an era of dialogue. Read the rest of this entry »
Cerimonia di Lunga Vita per Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: “Più vivo, più penso di beneficiare gli altri e di raggiungere l’obiettivo più alto. Al fine di soddisfare non tanto me stesso ma gli interessi degli altri, genero bodhicitta. Questa intenzione altruistica di servire gli altri può contribuire alla longevità. L’egoismo non aiuta a vivere più a lungo. Sono determinato a servire i 7 miliardi di esseri umani oggi viventi e da quest’impegno sembra provenire un qualche tipo di beneficio”.
22 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India. Quando Sua Santità il Dalai Lama è sceso questa mattina nella Sala dell’Assemblea di Ganden Jangtsé, il detentore del Trono di Ganden, Sharpa e Jangtsé Chöjés e il detentore del Trono di Drepung erano lì a riceverlo. Lo hanno accompagnato nella sala dove ha salutato il pubblico e gli ospiti, ha acceso una lampada davanti alle immagini dell’illuminazione e si è seduto sul l’ alto trono. Furono recitate preghiere propiziatorie, incluso la “Lode ai 17 Maestri di Nalanda” https://www.sangye.it/wordpress2/?p=1789 . Sono stati quindi serviti del tè e del riso dolce.
Seduti sui loro troni di fronte a Sua Santità c’erano il detentore del Trono di Ganden, Sharpa e Jangtsé Chöjés, nonché l’ex detentore del Trono di Ganden, Rizong Rinpoché e Jonang Gyaltsap. Il maestro di canto di Jangtsé guidò i cant i alle loro spalle. Alla destra di Sua Santità sedevano Ling Rinpoché, Taktsak Kundeling Rinpoché e d il detentore del Trono di Drepung. Alla sua sinistra c’erano i rappresentanti dei T re P ilastri della D emocrazia T ibetana CTA: il Sikyong, il G iudice S upremo e d il P residente del P arlamento T ibetano in E silio.
Prima dell’inizio della cerimonia, Sua Santità si è così rivolt o a i presenti .
“Oggi ci sono qui i monaci dei due monasteri di Ganden, di Drepung e Sera. I monaci delle Tre Sedi dell’Apprendimento si sono riuniti per offrire una Cerimonia di Lunga Vita. Come ho accennato ieri, il Primo Dalai Lama, Gendun Drup, così pregava Arya Tara: “Che io possa sforzarmi e perseverare nel preservare la tradizione del buddismo in generale e quella di Jé Tsongkhapa in particolare”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Long Life Ceremony
His Holiness the Dalai Lama speaking during the Long Life Offering at Gaden Jangtse Monastery in Mundgod, Karnataka, India on December 22, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 22, 2019. Mundgod, Karnataka – When His Holiness the Dalai Lama came down to the Ganden Jangtsé Assembly Hall this morning, the Ganden Throne-holder, Sharpa and Jangtsé Chöjés and the Drepung Throne-holder were there to receive him. They escorted him into the hall where he greeted the audience and guests, lit a lamp before the images of enlightenment and took his seat on the high throne. Auspicious prayers were chanted, including the ‘Praise to the 17 Masters of Nalanda’. Tea and sweet rice were served.
Seated on thrones facing His Holiness were the Ganden Throne-holder, Sharpa and Jangtsé Chöjés, as well as the former Ganden Throne-holder, Rizong Rinpoché and Jonang Gyaltsap. The Jangtsé Chant-master led the chanting from behind them. To His Holiness’s right sat Ling Rinpoché, Taktsak Kundeling Rinpoché and the Drepung Throne-holder. To his left were the representatives of the Three Pillars of Tibetan Democracy, the Sikyong, Chief Justice and Speaker of the Tibetan Parliament in Exile. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Celebra Ganden Ngamchö
Sua Santità il Dalai Lama: “Devi fare un’analisi della natura delle cose per trovare la certezza che non hanno un’esistenza oggettiva indipendente. Corpo e mente sono la base per la designazione di una persona o di un essere, ma anche la mente non ha un’esistenza intrinseca. Eppure, quando analizzi come esistono le cose, potresti avere l’impressione che le cose abbiano un’esistenza oggettiva e solida, ma non riesci a trovare nulla”.
21 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Q uesta mattina sopra l’insediamento tibetano a Mundgod è sorta un’ alba dorat a ed cortile intorno alle sale delle assemblee di Ganden Lachi e di Ganden Shartsé si è riempito uniformemente con oltre 10.000 persone. Sua Santità il Dalai Lama ha r aggiunt o a piedi da Ganden Shartsé la veranda in cima alle scale fino a Ganden Lachi, dove l’attendeva il trono e d una comoda sedia ed il detentore del Trono di Ganden, alti lama e d a bati Geluk che lo hanno accol t o con cal ore. Sua Santità ha a cces o le lampade davanti i dipinti del Buddha e di Jé Tsongkhapa. Geshé Ngawang Samten, moderatore dell’evento, ha osservato che questa occasione propizia, il 600° anniversario della scomparsa e dell’illuminazione di Jé Tsongkhapa, veniva celebrata in un luogo propizio: il monastero di Ganden, l’istituzione da lui fondata. Proprio come il Buddha Shakyamuni diede insegnamenti sull’impermanenza e l’altruismo a Varanasi, provocando una rivoluzione nella pratica spirituale indiana, così Tsongkhapa lasciò un’eredità di cambiament i in Tibet, diventa nd o noto come “l’ O rnamento della C orona degli studiosi nella Terra delle N evi”.
L’abate di Ganden Shartsé, il Ven. Jangchub Sangyé, ha fat to un resoconto completo della vita di Tsongkhapa. Ha iniziato salutando gli ospiti e ringraziando Sua Santità per aver presieduto l’incontro, r ifer endo che Tsongkhapa nacque nel 1357 a Tsongkha. All’età di tre anni gli fu rono conferiti i vot i Upasaka da Karmapa Rolpai Dorjé. Su istruzione del suo primo maestro, quando aveva 17 anni, andò nel Tibet centrale e studiò nei monasteri di Sangphu, Dewachen e Gungthang, poi a Gadong, Kyormolung e Tsurphu. Gli argomenti trattati includevano la Perfezione della Saggezza, Abhidharma superiore e inferiore, Vinaya, Pramana e Madhyamaka.
Si ritirò per studiare più a fondo allo Tsal Gungthang e nella le ttura de l Kangyur e de l Tengyur. All’età di 31 anni, compose il suo primo lavoro significativo, il “Rosario d’ O ro”. Un anno dopo stava insegnando 17 testi contemporaneamente, il che affermò la sua reputazione di monaco completamente formato . Read the rest of this entry »
Celebrating Ganden Ngamchö
His Holiness the Dalai Lama being presented the Jé Tsongkhapa gratitude award during celebrations to mark the 600th anniversary of Jé Tsongkhapa’s passing away and enlightenment at Ganden Lachi in Mundgod, Karnataka, India on December 21, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 21, 2019. Mundgod, Karnataka, India – The sky over the Tibetan Settlement at Mundgod was golden as the sun rose this morning. The yard around the Ganden Lachi and Ganden Shartsé Assembly Halls steadily filled with more than 10,000 people. His Holiness the Dalai Lama walked from Ganden Shartsé to the veranda at the top of the steps to Ganden Lachi, where a throne and comfortable chair had been arranged for him. The Ganden Throne-holder, Geluk Hierarchs and Abbots made him welcome. He lit lamps before paintings of the Buddha and Jé Tsongkhapa. Geshé Ngawang Samten, moderator for the event, observed that this auspicious occasion, the 600th anniversary of Jé Tsongkhapa’s passing away and enlightenment, was being celebrated in an auspicious place—Ganden Monastery, the institution he founded. Just as Shakyamuni Buddha gave teachings on impermanence and selflessness in Varanasi, causing a revolution in Indian spiritual practice, so Tsongkhapa left a legacy of change in Tibet. He came to be known as the ‘crown ornament of scholars in the Land of Snows’. Read the rest of this entry »
Conferenza internazionale su Jé Tsongkhapa: vita, pensiero ed eredità
Sua Santità il Dalai Lama: “Tutti gli esseri senzienti sono soggetti ad afflizioni mentali come il desiderio, la rabbia e l’ignoranza, ma solo gli esseri umani si combattono l’un l’altro. Avremmo dovuto avere abbastanza violenza, ma le vendite di armi continuano. Questo è il motivo per cui dobbiamo urgentemente concentrarci sulla non violenza e sulla compassione. Siamo animali sociali, dipendenti dalla nostra comunità, quindi la natura umana fondamentale è essere compassionevoli”.
20 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Mentre Sua Santità il Dalai Lama s’incamminava dal monastero di Ganden Shartsé alla Sala delle assemblee di Ganden Lachi, dove 1000 persone erano sedute all’interno e più di 4000 erano sedute all’ombra all’esterno, è stato scortato dall’abate di Shartsé, il Ven. Jangchub Sangyé. All ‘ingresso del tempio, accese una lampada davanti alle immagini del Buddha e si sedette di fronte al trono. Il moderatore della sessione inaugurale, Khensur Jangchub Choeden ha accolto con favore Sua Santità, il detentore del trono Ganden, Sharpa e Jangtsé Chöjés, abati, lama e ospiti dall’estero. Ha spiegato che la conferenza era stata convocata per discutere della vita, del pensiero e dell’eredità di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=942 in occasione del 600° anniversario della sua morte. Si rivolse al dott. Thupten Jinpa per fornire una panoramica degli imminenti procedimenti.
Il dott. Jinpa ha osservato che tenere questa conferenza internazionale a Ganden, il monastero fondato da Tsongkhapa, l’ha resa davvero storica. Aggiungete a ciò che anche il discorso di apertura di Sua Santità lo ha reso di buon auspicio. Ha detto che come studente di Sua Santità ed ex monaco del monastero di Ganden, si sente onorato di essere presente.
Ha ricorda to che Tsongkhapa divenne una delle figure di spicco della storia del buddismo tibetano. Nato nel 1357 ad Amdo, alla fine della sua vita nel 1419, le tre grandi Cattedre dell’apprendimento erano state fondate sotto la sua influenza. Aveva attirato un enorme seguito come risultato del suo ampio insegnamento, ma anche per la sua insistenza nello sviluppo di una comprensione integrata fondata sulla comprensione e sulla ragione critica, nonché su una forte difesa del ruolo dell’etica. Read the rest of this entry »
International Conference on Jé Tsongkhapa: Life, Thought and Legacy
His Holiness the Dalai Lama delivering the keynote address at the inaugural session of the International Conference on Jé Tsongkhapa at Gaden Lachi Assembly Hall in Mundgod, Karnataka, India on December 20, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 20, 2019. Mundgod, Karnataka, India – As His Holiness the Dalai Lama walked from Ganden Shartsé Monastery to the Ganden Lachi Assembly Hall, where 1000 people were sitting inside and more than 4000 more were seated in the shade outside, he was escorted by the Shartsé Abbot, Ven Jangchub Sangyé. At the head of the temple, he lit a lamp before the images of the Buddha and took his seat in front of the throne. Moderator for the inaugural session, Khensur Jangchub Choeden welcomed His Holiness, the Ganden Throne-holder, Sharpa and Jangtsé Chöjés, Abbots, Lamas and guests from abroad. He explained that the conference had been convened to discuss Jé Tsongkhapa’s life, thought and legacy on the occasion of the 600th anniversary of his death. He turned to Dr Thupten Jinpa to give an overview of the impending proceedings.
Dr Jinpa remarked that holding this international conference at Ganden, the monastery Tsongkhapa founded, made it really historic. Add to that that the keynote address was being given by His Holiness made it auspicious as well. He said that as a student of His Holiness and a former monk of Ganden Monastery, he was humbled and honoured to be present. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama al Dibattito a Ganden Shartsé
Sua Santità il Dalai Lama: “Nagarjuna ha scritto: “Il desiderio, l’odio e l’ignoranza derivano del tutto dalla concettualizzazione”. Intendiamo erroneamente le cose come esistenti nel modo in cui appaiono. Oggi, la fisica quantistica afferma che nulla esiste oggettivamente come appare. Le emozioni distruttive sorgono a causa delle nostre prospettiva esagerata. Ma, quando investighiamo senza pregiudizi, scopriamo che le cose non esistono nel modo in cui appaiono”.
19 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Prima di scendere nella Sala delle Assemblee questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha parlato con un gruppo di sostenitori della conferenza internazionale che inizia domani: “Jé Tsongkhapa: Life and Legacy” . Ha illustrato il grande valore e la continua rilevanza odierna delle antiche tradizioni indiane di non violenza e compassione. Ha anche espresso la sua ammirazione per le comuni pratiche meditative indiane per lo sviluppo di una calma dimorante ed introspezione della realtà.
Da questi è emersa una mappa della mente e delle tecniche per affrontare le emozioni distruttive come rabbia e paura, nonché linee guida per coltivare emozioni positive come l’amore e la compassione. “La ragione e l’analisi possono aiutarci a comprendere i benefici della compassione”, ha detto loro. “Impariamo che produce tranquillità, il che porta alla forza interiore, nel contesto del quale vengono ridotti la paura e il sospetto. Se ci pensate, potreste vedere che le emozioni distruttive sono strettamente legate all’egocentrismo.
“Questi risultati si applicano a tutti noi. Vogliamo tutti la felicità e, come esseri umani, abbiamo tutti lo stesso tipo di cervello, le stesse emozioni e lo stesso potenziale. Gli scienziati osservano che siamo animali sociali, per cui è fondamentale per la natura umana essere compassionevoli. Il futuro d’ ognuno di noi dipende dagli altri. Ecco perché, ovunque io vada e chiunque incontri, sento che siamo essenzialmente tutti uguali “. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Debates at Ganden Shartsé
His Holiness the Dalai Lama with patrons and supporters of the international conference on ‘Jé Tsongkhapa, Life and Legacy’ after their meeting at Gaden Shartse Monastery in Mundgod, Karnataka, India on December 19, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 19, 2019. Mundgod, Karnataka, India – Before going down to the Assembly Hall this morning, His Holiness the Dalai Lama talked to a group of patrons and supporters of the international conference that begins tomorrow—‘Jé Tsongkhapa, Life and Legacy’. He extolled the great value and continuing relevance today of the time-worn Indian traditions of non-violence and compassion. He also voiced his admiration for the common Indian meditative practices for developing a calmly abiding mind and insight into reality. From these emerged a map of the mind and techniques for tackling destructive emotions like anger and fear, as well as guidelines for cultivating positive emotions such as love and compassion. “Reason and analysis can help us understand the benefits of compassion,” he told them. “We learn that it yields peace of mind, which leads to inner strength, in the context of which fear and suspicion are reduced. If you think about it, you may see that destructive emotions are closely related to self-centredness.
“These findings apply to us all. We all want happiness and, as human beings, we all have the same kind of brain, the same emotions, and the same potential. Scientists observe that we are social animals, because of which it is basic human nature to be compassionate. The future for each of us depends on others. That’s why, wherever I go and whoever I meet, I feel we are all essentially the same.” Read the rest of this entry »
Debates at Drepung Loseling and a Move to Ganden Shartsé
His Holiness the Dalai Lama watching student monks debating Buddhist philosophy at Drepung Loseling Assembly Hall in Mundgod, Karnataka, India on December 18, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 18, 2019. Mundgod, Karnataka, India – His Holiness the Dalai Lama came down to the Drepung Loseling Assembly Hall to listen to monks debating this morning. Students of the Madhyamaka class discussed dependent arising and assertions such as, ‘for those for whom emptiness is feasible, everything is feasible’. They asked, ‘When you say things are merely designated, what does merely mean?’ Students of the Perfection of Wisdom class discussed the implications of the Mind Only School assertions about ‘imprints left on the mind’ and the twelve links of dependent arising. They also explored questions such as how to prove that all sentient beings have Buddha nature. Students from the class of Valid Cognition sought to prove the existence of past and future lives and the relationship between cause and effect.
The auspicious words recited to conclude the session were drawn from a verse from the ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’, which states that bodhichitta ‘like the supreme substance of the alchemists, takes our impure flesh and makes of it the body of a Buddha, a jewel beyond all price’.
His Holiness told the students he had found their debates interesting. He recalled that Ling Rinpoché, a prominent Lama of Drepung Loseling and his Senior Tutor, was a master of sutra and tantra. He was rigorous in his insistence on the use of reason. Yesterday, His Holiness recalled an occasion when Ling Rinpoché was debating with Gönpasar Rinpoché during the Great Prayer Festival in Lhasa and his agile arguments left Gönpasar lost for words. Read the rest of this entry »
Simposio sulle 400 Stanze sulla Via di Mezzo di Aryadeva
Sua Santità il Dalai Lama: “La felicità si trova dentro di noi. L’essenza è sviluppare amore e compassione. Questo è tutto.”
17 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Un pubblico di 15.000 monaci e monache e altri 9.500 ospiti e membri del pubblico questa mattina hanno riempito la Sala delle Assemblee di Drepung Loseling e si sono riversati nel cortile. Si erano riuniti per la sessione inaugurale di un simposio sui “400 V ersi sulla V ia di M ezzo” di Aryadeva https://www.sangye.it/altro/?p=10173 . Una volta che Sua Santità il Dalai Lama è arrivato e si è seduto, Dhardo Tulku ha presentato l’e vento, spiegando che il Drepung Loseling College aveva organizzato il simposio per celebrare tre eventi: il 600° anniversario della dipartita e dell’illuminazione di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=942 , il 600° anniversario dell’elevazione a detentore del Trono di Ganden, come primo Ganden Tripa, del suo allievo anziano Gyaltsap Dharma Rinchen, e d il 60° anniversario degli esami a Geshé Lharampa di Sua Santità.
Dhardo Tulku ha dichiarato che il Monastero Drepung Loseling è onorato di dare il benvenuto a Sua Santità come Ospite Primario , ed è molto lieto di dare il benvenuto a l Ganden Tripa, Ganden Trisur, Sharpa e Jangtsé Chöjés, Drepung Tripa, l’ Abate of Loseling, ed altri abati e tulku.
L’abate di Drepung Loseling, Ven Lobsang Samten, iniziò il suo discorso rendendo omaggio a Sua Santità il Dalai Lama, l’incarnazione della compassione, osserv a nd o che, dopo il 1959, grazie alla visione di Sua Santità ed alla sua gentilezza si ristabili rono le Cattedre tibetan e d’Insegnamento . L’ insegnamento di Sua Santità è stato la base per la conservazione della tradizione tibetana. Ha citato l’esempio di Sua Santità quando, nonostante si assumesse la responsabilità politica per il Tibet, ha continuato a proseguire i suoi studi. Successivamente, sollecitava monaci e monache tibetani a studiare e praticare ciò che avevano appreso. Read the rest of this entry »
Symposium on Aryadeva’s ‘400 Verses on the Middle Way’
A view of the Drepung Loseling Assembly Hall during the Symposium on Aryadeva’s ‘400 Verses on the Middle Way’ in Mundgod, Karnataka, India on December 17, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 17, 2019. Mundgod, Karnataka, India – An audience of 15,000 monks and nuns and another 9500 guests and members of the public filled the Drepung Loseling Assembly Hall and spilled out into the courtyard this morning. They had gathered for the inaugural session of a Symposium on Aryadeva’s ‘400 Verses on the Middle Way’. Once His Holiness the Dalai Lama had arrived and taken his seat, Dhardo Tulku introduced the occasion. He explained that Drepung Loseling College had organized the symposium to celebrate three events—the 600th anniversary of Jé Tsongkhapa’s passing away and attaining enlightenment, the 600th anniversary of his senior student Gyaltsap Dharma Rinchen’s enthronement as the first Ganden Tripa—holder of the Throne of Ganden, and the 60th anniversary of His Holiness’s Geshé Lharampa exams.
Dhardo Tulku declared that Drepung Loseling was honoured to welcome His Holiness as the Chief Guest, and was very pleased to welcome the Ganden Tripa, the Ganden Trisur, the Sharpa and Jangtsé Chöjés, the Drepung Tripa, the Abbot of Loseling, other abbots and tulkus. Read the rest of this entry »
Iniziazione di Lunga Vita a Drepung Loseling
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando mi è stato chiesto stamattina se avessi dormito bene, ho risposto “Sì, perché pensare agli altri come più importanti, mette a proprio agio la mente e ti dona un sonno più profondo. Quando hai una visione altruistica, tutto appare in una luce più positiva.”
16 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Più di 25.000 persone, 10.000 dei quali monaci, questa mattina si sono stipate nel cortile de i dibattit i del Monastero di Drepung Loseling allorché Sua Santità il Dalai Lama è arrivato in auto. È stato accolto dall’abate, che lo ha accompagn ato sul palco. Nell’angolo in alto del cortile erano riuniti due gruppi di anziani tibetani. Ce n’erano circa 70 dall’insediamento tibetano di Mundgod, tutti ultra 85 e nni, di cui 70 circa ora residenti in Canada. Sua Santità sorrise, fece un cenno con la mano, parlò con alcuni e ne toccò quanti riuscì a raggiungere, che offrivano mani tese e piegavano il capo in segno d’omaggio . Davanti al la struttura con la facciata di vetro che contiene immagini sacre dietro il palco, Sua Santità si fermò per recita re una preghiera e d offrire una sciarpa rituale di seta davanti a d un grande thanka di Arya Tara. Accese una lampada davanti alle statue del Buddha e di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=942 e offrì di nuovo una preghiera e d una sciarpa rituale davanti a un’altra grande thanka di Tara Bianca. Fece un cenno ai vecchi amici tra gli ospiti, poi salutò il pubblico a sinistra, a destra e davanti, che rispose con un’ondata di applausi. Salutò quindi i maggiorenti Gelukpa prima di salire i gradini per sedersi sul trono.
Alla destra di Sua Santità sedevano il detentore del trono di Ganden, Sharpa Chöjé, Ling Rinpoché, Taktsak Kundeling Rinpoché e Changkya Rinpoché. Alla sua sinistra c’erano l’ex detentore del trono Ganden, Jangtsé Chöjé, il detentore del trono di Drepung e l’abate di Drepung Loseling.
Sua Santità annunciò che doveva eseguire le procedure preparatorie per l’Iniziazione di L unga V ita https://www.sangye.it/altro/?p=6163 che avrebbe con f e rit o e chiese alla congregazione di recitare l’Elogio di Gendun Drup ad Arya Tara.
“In precedenza ho avuto l’opportunità di insegnare e rivolgermi al pubblico in questo cortile del dibattito”, ha detto alla folla. “Oggi concederò un’Iniziazione di Lunga Vita. Tuttavia, la pratica che vi porterà davvero alla longevità è il raggiungimento della pace della mente. Le due pratiche che la garantiranno, la mente altruista del risveglio di bodhicitta e la visione corretta della vacuità, sono l’essenza del Dharma. Ripetere ciecamente le preghiere ai Tre Gioielli non è abbastanza, dovete sapere in chi o in cosa state prendendo rifugio. ” Read the rest of this entry »
Long Life Empowerment at Loseling
His Holiness the Dalai Lama giving the the Long Life Empowerment Associated with Je Rinpoche at the Drepung Loseling debate courtyard in Mundgod, Karnataka, India on December 16, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 16, 2019. Mundgod, Karnataka, India – More than 25,000 people, 10,000 of them monks, were packed into the Drepung Loseling debate yard this morning when His Holiness the Dalai Lama arrived by car. He was welcomed by the Abbot, who escorted him to the stage. In the top corner of the yard were assembled two groups of elderly Tibetans. There were about 70 from Mundgod Tibetan settlement, who were more than 85 years old and another 70 or so who are now resident in Canada. His Holiness smiled, waved, spoke to some and touched as many as he could reach, as they offered bowed heads and outstretched hands. Before the glass-fronted cabinet containing sacred images behind the stage, His Holiness paused to say a prayer and offer a silk scarf before a large thangka of Arya Tara. He lit a lamp before the statues of the Buddha and Jé Tsongkhapa and again offered a prayer and a scarf before another large thangka of White Tara. He waved to old friends among the guests, then waved to the audience left, right and ahead, who responded with a wave of applause. He then saluted the Gelukpa Hierarchs before climbing the steps to sit on the throne.
To His Holiness’s right sat the Ganden Throne-holder, Sharpa Chöjé, Ling Rinpoché, Taktsak Kundeling Rinpoché and Changkya Rinpoché. To his left were the former Ganden Throne-Holder, Jangtsé Chöjé, the Drepung Throne-holder and the Abbot of Drepung Loseling.
His Holiness announced that he needed to perform preparatory procedures for the Long-Life Permission he was going to give and asked the congregation to recite Gendun Drup’s Praise to Arya Tara. Read the rest of this entry »
Dibattito al Monastero di Gomang e visita al Monastero di Loseling
Sua Santità il Dalai Lama ascolta attentamente i monaci che dibattono temi di filosofia buddhista presso la Drepung Gomang Assembly Hall a Mundgod, Karnataka, India, il 15 dicembre 2019. Foto di Lobsang Tsering
15 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha ascoltato con attenzione più di una dozzina di dibattiti presso la Drepung Gomang Assembly Hall. Molti studenti hanno preso come spunto un’affermazione contenuta nella “Saggezza Fondamentale della Via di Mezzo” di Nagarjuna, per discutere dell’assenza del sé, dello stato degli aggregati in relazione alla persona, dell’origine dipendente e così via. Seguendo il consiglio di Sua Santità, i dibattiti si sono svolti esclusivamente facendo ricorso alla logica e il ragionamento, senza fare riferimento a citazioni scritturali a supporto del punto di vista che gli studenti stavano sostenendo. A conclusione dei dibattiti, Sua Santità ha raggiunto il Drepung Loseling, dove è stato accolto con tutti gli onori. L’abate lo ha accompagnato fino alla sala delle assemblee, presentando i lama e i tulku del monastero che erano in attesa di accoglierlo. Sul trono, Sua Santità ha scambiato qualche parola con uno Swami locale che era venuto ad incontrarlo. Prima di prendere posto, salutò il detentore del Trono di Ganden e altri alti lama Gelukpa.
Mentre venivano serviti tè e riso dolce, è stata recitata la preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta dai suoi due tutor.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono riuniti qui oggi”, ha detto Sua Santità. “Ling Rinpoche apparteneva a questo monastero e amava particolarmente i libri del Panchen Sönam Drakpa, mentre l’altro grande maestro, Shagkor Khen Rinpoché, Gyen Nyima, preferiva le opere di Jamyang Shépa. Il Drepung Loseling è una sede di apprendimento che ha prodotto storicamente molti grandi eruditi. Quelli di voi che sono sostenitori e mecenati di questo monastero possono essere certi che nessuna donazione, grande o piccola, è mai stata sprecata. Vorrei ringraziarvi per aver supportato gli sforzi che sono stati fatti in questo luogo”. Read the rest of this entry »
Debates at Gomang and a Move to Loseling
His Holiness the Dalai Lama listening attentively to monks debating Buddhist philosophy at Drepung Gomang Assembly Hall in Mundgod, Karnataka, India on December 15, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 15, 2019. Mundgod, Karnataka, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama listened attentively to more than a dozen debates in the Drepung Gomang Assembly Hall. Several took an assertion in Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ as their starting point, discussing selflessness, the status of the aggregates in relation to the person, dependent arising and so forth. Following His Holiness’s advice, the debaters employed logic and reasoning alone without turning to scriptural citation to support the point they were making. Debates over, His Holiness crossed the road to Drepung Loseling, where he was given a formal welcome. The Abbot accompanied him as he climbed the steps to the Assembly Hall, introducing Lamas and Tulkus of the monastery who were lined up to welcome him. Up by the throne His Holiness exchanged a few words with a local Swami who had come to meet him. He greeted the Ganden Throne-holder and other Gelukpa hierarchs before sitting down. Read the rest of this entry »
Inaugurating Drepung Gomang Monastery’s New Debate Yard
His Holiness the Dalai Lama giving teachings on his ‘Praise to the 17 Masters of Nalanda’ at the new Drepung Gomang Monastery debate yard in Mundgod, Karnataka, India on December 14, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 14, 2019. Mundgod, Karnataka, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama drove to the newly constructed Debate Yard of Gomang Monastery. He was received by Abbot Lobsang Gyaltsen. At the door, he cut the ribbon and symbolically opened the new facility. Escorted by monks wearing yellow crested hats, with a yellow umbrella spread overhead, he walked in formal procession the length of the hall to the stage at the top end. Abbots, former Abbots and Tulkus of Gomang welcomed him. He in turn greeted the Ganden Throne-holder, former Throne-holder and the Sharpa and Jangtsé hierarchs and saluted western Buddhist scholars and scientists from Emory University. He briefly consecrated the statues and thangkas, lighting a lamp before them, then took his seat on a comfortable chair.
Auspicious prayers were led by the Chant-Master in stentorian tones as tea and sweet rice were served. After offering a mandala and the threefold representations of the Buddha’s body, speech and mind, the Abbot introduced the principal sponsors of the new construction to His Holiness.
The new debate yard is a large open space flanked by buildings and covered by a light fabric roof stretched over a steel structure requiring no supporting pillars. Today, the space was filled to capacity—15000 people, mostly monks, but also nuns, lay Tibetans, as well as friends and supporters from abroad. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama inaugura la nuova sala dei dibattiti del Monastero di Drepung Gomang
Sua Santità il Dalai Lama interviene durante la cerimonia in occasione del completamento di una fase di attuazione di sei anni dell’Emory Tibet Science Initiative (ETSI) presso la nuova sala di dibattiti del monastero di Drepung Gomang a Mundgod, Karnataka, India, il 14 dicembre 2019. Foto di Lobsang Tsering
14 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Stamattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato nel cortile del dibattito, di recente costruzione, del monastero di Gomang. Qui fu ricevuto dall’abate Lobsang Gyaltsen e sula soglia tagliò il nastro e aprì simbolicamente la nuova struttura. Scortato da monaci che indossavano gialli cappelli a cresta, sormontato da un ombrello giallo, ha percorso in processione formale tutta la lunghezza della sala fino al palcoscenico all’estremità superiore. Gli abati, ex abati e Tulku di Gomang lo hanno accolto. A sua volta ha salutato il detentore del Trono di Ganden, l’ex detentore del Trono ed i maggiorenti di Sharpa e Jangtsé, come ha pure salutato studiosi e scienziati buddisti occidentali dell’Università di Emory. Ha consacrato brevemente le statue, accendendo una lampada davanti a loro.
Preghiere d’auspicio furono condotte in toni stentori dal Maestro del Canto mentre venivano serviti tè e riso dolce. Dopo aver offerto un mandala e le triplici rappresentazioni del corpo, della parola e della mente del Buddha, l’Abate introdusse a Sua Santità i principali sponsor della nuova costruzione. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra dei neuroscienziati russi
Sua Santità il Dalai Lama parla ai membri di un programma di ricerca russo nella sua residenza nel monastero di Drepung Gomang a Mundgod, Karnataka, India, il 13 dicembre 2019. Foto di Lobsang Tsering
13 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India. Il Prof Svyatoslav V. Medvedev dell’Accademia Russa delle Scienze e Prof. Alexander Yakovlevich Kaplan dell’Università Statale di Mosca, membri russi del loro gruppo di ricerca e otto monaci tibetani che si sono formati in Russia hanno incontrato Sua Santità il Dalai Lama questa mattina. Un focus principale del loro lavoro è lo studio del “thukdam”, il fenomeno che a volte si verifica quando un meditatore esperto muore e la sua coscienza sottile rimane, anche dopo la morte clinica. Telo Rinpoché ha detto a Sua Santità che il gruppo ha visitato gli abati dei vari monasteri e ha istituito un laboratorio di ricerca nel monastero di Tashi Lhunpo. Sono stati anche istituiti gruppi di ricerca nei monasteri. A ottobre, i russi hanno visitato i monasteri di Sherabling e Dolanji nell’Himachal Pradesh e hanno in programma di stabilire collegamenti con Namdroling quando saranno i prossimi a Bylakuppe.
Otto monaci tibetani hanno seguito una formazione presso l’Istituto di Neurologia, l’Istituto di Neurofisiologia ed il Centro per gli studi sulla Coscienza dell’Università Statale di Mosca. Oltre ad avere una comprensione della teoria alla base della ricerca a cui devono partecipare, i monaci hanno anche ricevuto una formazione pratica in elettroencefalografia (elettroencefalogramma). Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Discussion with Participants in Russian Research Program
Telo Rinpoche introducingh the discussion with His Holiness the Dalai Lama and participant in a Russian research program at his residence at Drepung Gomang Monastery in Mundgod, Karnataka, India on December 13, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 13, 2019. Mundgod, Karnataka – Prof Svyatoslav V. Medvedev of the Russian Academy of Sciences and Prof Alexander Yakovlevich Kaplan of Moscow State University, Russian members of their research team, and eight Tibetan monks who have undergone training in Russia met His Holiness the Dalai Lama this morning. A major focus of their work is investigating ‘thukdam’, the phenomenon that sometimes occurs when an accomplished meditator dies and their subtle consciousness remains, even after clinical death. Telo Rinpoché told His Holiness that the team have visited the Abbots of the various monasteries and have set up a research laboratory at Tashi Lhunpo Monastery. Research teams have also been established in the monasteries. In October, the Russians visited Sherabling and Dolanji Monasteries in Himachal Pradesh and plan to make connections with Namdroling when they are next in Bylakuppe.
Eight Tibetan monks have undergone training at the Institute of the Human Brain, the Institute of Higher Nervous Activity and Neurophysiology and the Center for Consciousness Studies at Moscow State University. In addition to being given an understanding of the theory behind the research they are to participate in, the monks also received practical training in electroencephalography (EEG). Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Mundgod
His Holiness the Dalai Lama arriving at Drepung Lachi in Mundgod, Karnataka, India on December 12, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 12, 2019. Mundgod, Karnataka, India – His Holiness the Dalai Lama flew from Goa to Hubli this morning and from there drove to the Tibetan settlement at Mundgod. Hundreds of people, monks and nuns, lay-people, students in school uniform, lined the road, white scarves in their hands, waiting excitedly to greet him. Rumbling long horns from the roof of Drepung Lachi heralded his arrival. When his car swept into the courtyard, the former Ganden Throne-holder, Rizong Rinpoché, the incumbent Ganden Throne-holder and the Sharpa and Jangtsé Chöjés were there to welcome him. Climbing the steps and walking up the middle of the assembly hall he waved and stopped to greet many old friends he spotted in the crowd on either side. He saluted the various sacred images behind the throne and paid a short visit to the Protector Chapel, before taking his seat at the head of the hall.
Tea and ceremonial sweet rice were served while the Chant Master led a recitation of the Prayer for His Holiness’s long life composed by Ling Rinpoché and Trijang Rinpoché. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama arriva a Mundgod
Sua Santità il Dalai Lama: “L’educazione moderna è utile per garantire lo sviluppo materiale, ma l’antica saggezza indiana riguarda la mente.”
12 dicembre 2019. Mundgod, Karnataka, India – Sua Santità il Dalai Lama questa mattina è volato da Goa a Hubli e da lì ha raggiunto l’insediamento tibetano di Mundgod. Centinaia di persone, monaci e monache, laici, studenti in uniforme scolastica, fiancheggiavano la strada, con sciarpe bianche tra le mani, aspettando eccitati di salutarlo. I suoni profondi di lungh i corn i su l tetto di Drepung Lachi annuncia n o il suo arrivo. Quando la sua auto raggiunge i l cortile, lo attendevano per dargli il benvenuto l’ex detentore del trono di Ganden, Rizong Rinpoché, il detentore del trono di Ganden in carica e d il Sharpa e Jangtsé Chöjés. Salendo i gradini e raggiungendo i l centro della sala riunioni, fece un cenno con la mano e si fermò per salutare molti vecchi amici che aveva notato nella folla su entrambi i lati. Salutò le varie immagini sacre dietro il trono e fece una breve visita alla Cappella del Protettore, prima di sedersi in testa alla sala. Read the rest of this entry »
Launch of Dalai Lama Chair for Nalanda Studies at Goa University
His Holiness the Dalai Lama discussing the new Dalai Lama Chair for Nalanda Studies during a meeting at his hotel in Goa, India on December 11, 2019. Photo by Lobsang Tsering
December 11, 2019. Goa, India – Yesterday, His Holiness the Dalai Lama flew from the wintry north to the sultry warmth of Goa. More than 100 Tibetans gathered outside the airport to welcome him. He was received at his hotel by Dr Anita Dudhane and Rajiv Mehrotra, Secretary of the Foundation for Universal Responsibility, who have both been involved in facilitating the establishment of the Dalai Lama Chair for Nalanda Studies at Goa University. This morning, he met with Vice-Chancellor of Goa University, Varun Sahni, the Registrar YV Reddy, as well as Rajiv Mehrotra and Dr Anita Dudhane, to discuss the new chair at the University, funded by the Foundation for Universal Responsibility. They were joined by Dr Ajit Parulekar, Director of Goa Institute that is developing and implementing a secular ethics program.
His Holiness told them he regards the Dalai Lama Chair for Nalanda Studies at Goa University as contributing to his commitment to reviving interest in ancient Indian knowledge.
“The Nalanda Tradition was introduced to Tibet in the eighth century by Shantarakshita. And although the knowledge it preserves is contained in religious texts it is universally applicable. The world needs this knowledge today. In Tibet, we kept this understanding alive, but it is only now that our scholars are beginning to engage with their counterparts in modern universities.” Read the rest of this entry »
Lancio della cattedra Dalai Lama per gli studi di Nalanda alla Goa University
Sua Santità il Dalai Lama mostra una traduzione in lingua marathi del suo libro con l’arcivescovo Desmond Tutu “Libro della gioia” a Goa, in India, l’11 dicembre 2019. Foto di Lobsang Tsering
11 dicembre 2019. Goa, India – Ieri Sua Santità il Dalai Lama è volato dall’inverno del l’India del nord al caldo afoso di Goa. Più di 100 tibetani si sono radunati fuori dall’aeroporto per dargli il benvenuto. È stato ricevuto nel suo hotel dalla dott.ssa Anita Dudhane e Rajiv Mehrotra, segretario della Fondazione per la Responsabilità Universale, che sono stati entrambi coinvolti nel facilitare l’istituzione della cattedra Dalai Lama per gli Studi di Nalanda alla Goa University. Questa mattina ha incontrato il vicecancelliere dell’Università di Goa, Varun Sahni, il cancelliere YV Reddy, nonché Rajiv Mehrotra e la dott.ssa Anita Dudhane, per discutere della nuova cattedra dell’Università, finanziata dalla Fondazione per la Responsabilità Universale. A loro si sono uniti il dott. Ajit Parulekar, direttore dell’Istituto dell’Università di Goa che sta sviluppando ed attuando un programma di etica secolare. Read the rest of this entry »
I buddisti himalayani respingono la pretesa di controllo di Pechino sulla successione del Dalai Lama del Tibet
La Dichiarazione sancisce che “Se il governo della Repubblica popolare cinese per fini politici sceglie un candidato per il Dalai Lama, il popolo tibetano non riconoscerà e rispetterà quel candidato”.
I rappresentanti delle comunità buddiste in tutta la regione himalayana hanno respinto le rivendicazioni cinesi di controllo sulla successione del leader spirituale tibetano Dalai Lama, sostenendo una risoluzione approvata la scorsa settimana da alti leader religiosi tibetani durante una riunione in India.
Parlando alla stampa il 29 novembre a Dharamsala, in India, sede del governo del Tibet in esilio, rappresentanti dell’India, del Nepal, del Ladakh e di altre aree dell’Himalaya si sono espressi per respingere ciò che chiamavano interferenza da Pechino. “Esiste una stretta relazione tra la regione himalayana e Sua Santità il Dalai Lama, sia a livello culturale che spirituale”, ha detto ai giornalisti Ganden Shartse Khensur Rinpoche dopo un incontro tenuto a margine di un’importante conferenza religiosa buddista tibetana.
“La nostra gratitudine per Sua Santità il Dalai Lama è incommensurabile, e quindi la questione della sua reincarnazione è molto cruciale per noi”, ha detto Khensur Rinpoche, aggiungendo, “Pertanto sosteniamo con tutto il cuore la Dichiarazione di Dharamsala in tre punti approvata alla 14 ° Conferenza religiosa tibetana “. Read the rest of this entry »
Symposium on Monastic Education to Mark the 25th Anniversary of Kirti Jepa Dratsang
His Holiness the Dalai Lama arriving at Kirti Jepa Dratsang in Dharamsala, HP, India on December 7, 2019. Photo by Manuel Bauer
December 7, 2019. McLeod Ganj, Dharamsala, India – This morning, under a cloudless blue sky filled with the brilliant sunlight of winter, His Holiness the Dalai Lama drove the short distance from his residence to the nearby Kirti Jepa Dratsang. He was welcomed at the entrance to the monastery by Kirti Rinpoché who escorted him in. The monastery’s open areas were filled by monks, nuns and devoted members of the public. His Holiness stopped briefly to say consecrating prayers before a huge appliqué thangka of Jé Tsongkhapa and his two principal disciples. He walked a little further before pausing to pay attention to young monks from Darjeeling Suke Kirti Monastery debating. Next, he stopped to view an exhibition of books published by Kirti Jepa Dratsang. His Holiness took his seat on the stage in a large tented space that had been arranged to host a symposium on monastic education. To his left sat representatives of the Three Pillars of Tibetan democracy and members of the Central Tibetan Administration (CTA) and to his right sat Kirti Rinpoché and Prof Samdhong Rinpoché. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Tibetan Studies Students
His Holiness the Dalai Lama arriving at the audience hall for his meeting with Tibetan Studies’ students at his residence in Dharamsala, HP, India on December 2, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
December 2, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala – Two groups of students met with His Holiness the Dalai Lama in the audience hall at his residence this morning. One was a group of seven, with accompanying staff, from Earlham College, Indiana, USA, who have spent three months studying at the College for Higher Tibetan Studies — Sarah. The other consisted of 14 students who are due to graduate from a two-year intensive training with the Lotsawa Rinchen Zangpo Translator Program. They were accompanied by nine teachers and staff, as well as their 14 Tibetan language tutors. Opening his remarks to them, His Holiness outlined his four commitments. He observed that the whole of humanity comprises one community, declaring that he is trying to make a positive contribution to that community by promoting the importance of having a compassionate mind.
“In developed parts of the world material facilities are excellent and yet stress, competition and self-centredness leave people dissatisfied. I’m committed to trying to let people know that the ultimate source of happiness is within us. Read the rest of this entry »
Un giovane tibetano si auto-immola e muore a Ngaba
Yonten
8 novembre 2019. Un giovane tibetano si è dato fuoco ed è deceduto ieri a Ngaba, città teatro di numerosi casi di auto-immolazione.
Yonten, 24 anni, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco nel pomeriggio di ieri, 27 novembre, in segno di protesta contro le durissime politiche repressive imposte dalla Cina all’interno del Tibet occupato. Il giovane è deceduto a causa delle gravi ustioni riportate. Ne riferire la notizia, Lobsang Yeshi e Kanyag Tsering, due monaci del monastero di Kirti Jhepa, a Dharamsala, hanno detto di non avere informazioni su quanto avvenuto dopo l’auto-immolazione. L’immediata chiusura di tutti i canali d’informazione non rende al momento impossibile sapere se il corpo di Yonten sia stato restituito alla famiglia.
Yonten era originario di Meruma, un comune della città di Ngaba situato nell’omonima Contea, nella regione dell’Amdo, provincia del Sichuan. Ex monaco, proveniva da una famiglia di nomadi e aveva rinunciato alla veste per aiutare i genitori, Sodhon e Tsekho Kyi, a procurarsi i necessari mezzi di sussistenza.
Fonte: Phayul, http://www.italiatibet.org/2019/11/28/un-giovane-tibetano-si-auto-immola-e-muore-a-ngaba/ a
His Holiness the Dalai Lama Visits the Lokuttara International Bhikkhu Training Centre
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the media in Aurangabad, Maharashtra, India on November 23, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 23, 2019. Aurangabad, Maharashtra, India – His Holiness the Dalai Lama flew from Delhi to Aurangabad yesterday at the invitation of the Lokuttara International Bhikkhu Training Centre. He last visited the city more than 40 years ago in May 1978. This morning, before leaving for the Centre, he met briefly with media representatives. He wished them a good morning and told them he was looking forward to meeting people while he is here and exchanging ideas.
“I usually describe myself as a messenger of Indian thought,” he told them. “I believe India’s long-standing traditions of ‘ahimsa’—non-violence and ‘karuna’—a compassionate attitude, are very relevant to today’s world. That’s why I talk about them whenever I can. Also, because of ‘ahimsa’, India is a country where all religions live together amicably. I not only admire this example, but am committed to promoting inter-religious harmony. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches to Buddhists in Maharashtra
His Holiness the Dalai Lama riding in a golf-cart to the stage at the stadium of PES College of Physical Education in Aurangabad, Maharashtra, India on November 24, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 24, 2019. Aurangabad, Maharashtra, India – This morning His Holiness the Dalai Lama drove across Aurangabad to the PES College of Physical Education, where a stadium had been prepared for him to address the public. From his car he was driven in a golf-cart along a cordoned off corridor across ground to the stage on the other side. Smiling people thronged the barriers to catch a glimpse of him as he passed. When he reached the stage, His Holiness paid his respects before a large white statue of the Buddha and an image of Dr Ambedkar. After he had taken his seat the stadium began to fill more rapidly, eventually accommodating more than 50,000 people. The Bhikkhus wore saffron and maroon robes, while lay devotees were mostly dressed in white. Mahanayaka Thero from Sri Lanka, seated next to His Holiness, led a chant of the verses for taking refuge in Pali.
Dr Harshadeep Kamble explained to the audience that he and his family had taken the initiative to launch the event and were supporting it financially. Ven Bodhipalo Mahathero invited His Holiness to address the venerable monks and lay devotees.
“Firstly, I’d like to recite some preliminary verses,” His Holiness told the crowd.
Praise for the Perfection Wisdom: Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama tiene la 24° Sarvepalli Radhakrishnan Memorial Lecture
Sua Santità il Dalai Lama: “Ciò che è molto più importante è che rendiamo significative le nostre vite. Tutti noi abbiamo la natura di Buddha, ma ci vuole la pratica per realizzare il suo potenziale. Uno dei principali fattori di tale pratica è l’acquisizione della comprensione della realtà. Ciò implica riconoscere il divario tra apparenza e realtà. Poiché le emozioni distruttive si basano su un nostro malinteso sulle apparenze, il loro antidoto è riconoscere la realtà.”
21 novembre 2019. Nuova Delhi, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha attraversato Nuova Delhi fino all’India International Centre (IIC), dove era stato invitato dall’Istituto Indiano di Studi Superiori o Indian Institute of Advanced Study (IIAS) pe r tenere la 24° Sarvepalli Conferenza commemorativa di Radhakrishnan. Il dott. Radhakrishnan è stato il primo vicepresidente dell’India ed il secondo presidente. Fondò l’IIAS nel 1965, in quella che era stata la residenza del Vice-Re ed in seguito la Rashtrapati Niwas, a Shimla. Quando raggiunse il palco eretto sul Prato della Fontana dell’IIC, Sua Santità salutò, sorrise e fece un cenno di saluto a molti vecchi amici tra il folto pubblico di invitati. Il principale tra loro era la dott.ssa Kapila Vatsyayan. Gli è stato chiesto di unirsi all’Ospite d’Onore, il Dott. Vinay Sahasrabuddhe e al Presidente IIAS, Kapil Kapoor, nell’accendere una lampada per inaugurare l’evento.
Il prof. Makarand R Paranjape, direttore dell’IIAS, ha dato il benvenuto. Ha illustrato la storia della IIAS e la sua fondazione a Shimla da parte del dott. Radhakrishnan, una volta diventato presidente. Il Rashtrapati Niwas faceva parte della tenuta presidenziale, ma era sottoutilizzato. Il dottor Radhakrishnan, che era uno studioso non solo dei Veda e del sanscrito, ma che deteneva anche la Spalding Chair of Ethics a Oxford, decise di trasformarlo in un istituto di studi superiori. Per quanto riguarda l’etica, egli osservò: “Non è che gli esseri umani non siano consapevoli degli imperativi morali: non vogliono semplicemente esercitarli”. Read the rest of this entry »
Arrestati quattro monaci che chiedevano l’indipendenza del Tibet
21 novembre 2019. Quattro monaci sono stati arrestati in Tibet per aver sparso centinaia di volantini nei quali si chiedeva l’indipendenza del paese.
E’ accaduto il 7 novembre. Radio Free Asia riferisce di aver appreso da un monaco tibetano residente in India che quattro giovani monaci, Kunsal, Tsultrim, Tamey e Soeta, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono stati tratti in arresto per aver sparso nel cortile dell’ufficio amministrativo del villaggio di Dza Wonpo centinaia di volantini in cui si chiedeva l’indipendenza del Tibet. La protesta è avvenuta nella Contea di Sershul, Prefettura Autonoma Tibetana di Kardze, provincia del Sichuan. La polizia ha fermato i religiosi irrompendo nelle loro stanze, nel monastero di Dza Wonpo Gaden Shedrub. Read the rest of this entry »
The 24th Sarvepalli Radhakrishnan Memorial Lecture
His Holiness the Dalai Lama joining Guest of Honour, Dr Vinay Sahasrabuddhe and IIAS Chairman, Kapil Kapoor in lighting a lamp to inaugurate the 24th Sarvepalli Radhakrishnan Memorial Lecture at the Indian International Cnntre in New Delhi, India on November 21, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 21, 2019. New Delhi, India – This morning His Holiness the Dalai Lama drove across New Delhi to the India International Centre (IIC), where he had been invited by the Indian Institute of Advanced Study (IIAS) to give the 24th Sarvepalli Radhakrishnan Memorial Lecture. Dr Radhakrishnan was the first Vice-President of India and the second President. He founded the IIAS in 1965 in what had been the Vice-Regal Lodge and later the Rashtrapati Niwas, Shimla. As he reached the stage erected on the IIC’s Fountain Lawn, His Holiness greeted, smiled and waved to many old friends in the 250 strong audience of invited guests. Principal among them was Dr Kapila Vatsyayan. He was requested to join Guest of Honour, Dr Vinay Sahasrabuddhe and IIAS Chairman, Kapil Kapoor in lighting a lamp to inaugurate the occasion.
Prof Makarand R Paranjape, Director of the IIAS was welcoming. He gave a potted history of the IIAS and its founding in Shimla by Dr Radhakrishnan once he had become President. The Rashtrapati Niwas was part of the Presidential estate, but was under-used. Dr Radhakrishnan, who was a scholar not only of the Vedas and Sanskrit, but also held the Spalding Chair of Ethics at Oxford, decided to transform it into an institute of advanced study. With regard to ethics he remarked, “It’s not that human beings are unaware of moral imperatives, they just don’t want to exercise them.” Read the rest of this entry »
Tushita Delhi’s 40th Anniversary
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd during Delhi’s 40th Anniversary celebration held at St. Columba’s School in New Delhi, India on November 20, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 20, 2019. New Delhi, India – Members and friends of Tushita Mahayana Meditation Centre, New Delhi, invited His Holiness the Dalai Lama to join them today in celebrating the centre’s founding 40 years ago by Lama Thubten Yeshé and Zopa Rinpoché. The venue was St Columba’s School, adjacent to the Sacred Heart Cathedral, in the heart of the capital, where an audience of more than 5000, including many students from other Delhi schools gathered to listen to His Holiness. Tushita’s Director Dr Renuka Singh and St Columba’s Principal Bro E L Miranda welcomed His Holiness as he arrived. In a short meeting with supporters and friends of Tushita, he remarked that Lama Yeshé and Zopa Rinpoché had done a great deal to make people around the world aware of what the Buddha taught.
“Now,” he added, “it’s important to be 21st century Buddhists reliant more on reason and understanding than faith alone. The Buddha advised his followers not to accept what he said without question, but to investigate and examine it. He explained that people and things are empty of intrinsic existence, but encouraged his followers to investigate this for themselves.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama al 40° anniversario del Centro di Meditazione Mahayana Tushita di Nuova Delhi
Sua Santità il Dalai Lama: “La guerra e la violenza derivano dalla rabbia, dall’egoismo e dalla ristrettezza mentale. Se dovessimo avere un senso più convincente dell’unicità dell’umanità, non ci sarebbero basi per divisioni in “noi” e “loro” e nessuna base per il bullismo e l’uccisione reciproca.”
20 novembre 2019. Nuova Delhi, India – Membri ed amici del Centro di Meditazione Mahayana Tushita di Nuova Delhi, hanno oggi invitato Sua Santità il Dalai Lama ad unirsi a loro per celebrare la fondazione del centro 40 anni fa da parte di Lama Thubten Yeshé e Lama Zopa Rinpoché. Il luogo era la scuola di Santa Columba, adiacente alla Cattedrale del Sacro Cuore, nel cuore della capitale, dove un pubblico di oltre 5000 persone, tra cui molti studenti di altre scuole di Delhi, si è radunata per ascoltare Sua Santità. La dott.ssa Renuka Singh, direttrice di Tushita, ed il preside di S. Columba, Bro E L Miranda, hanno accolto Sua Santità al suo arrivo. In un breve incontro con i sostenitori e gli amici di Tushita, Sua Santità ha osservato che Lama Yeshé e Lama Zopa Rinpoché avevano fatto molto per rendere in tutto il mondo le persone consapevoli di ciò che il Buddha insegnava.
“Ora”, ha aggiunto, “è importante essere buddisti del 21° secolo: il che dipende più dalla ragione e dalla comprensione, che dalla sola fede. Il Buddha consigliò ai suoi seguaci di non accettare in modo irrazionale ciò che aveva detto, ma di indagare ed esaminarlo ed ha spiegato che le persone e le cose sono vuote d’esistenza intrinseca, ma ha incoraggiato i suoi seguaci a indagare da soli. “ Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Indian Buddhists and Students of Mass Communication
His Holiness the Dalai Lama speaking to Indian Buddhists and students of mass communication at his residence in Dharamsala, HP, India on November 15, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 15, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Two groups of Indians met with His Holiness the Dalai Lama at his residence this morning. One consisted of members of the Youth Buddhist Society of India, Sankisa: students, teachers, doctors and engineers from 13 states and their friends. The other group were students and faculty from the Indian Institute of Mass Communication who have been getting to know the Tibetan community in Dharamsala. His Holiness began his talk to them be declaring that his primary commitment is to promoting the practice of altruism, the awakening mind of bodhichitta.
“We are encouraged to view all sentient beings as being as dear as our own mother. There are beings in other galaxies with whom we have no direct contact. Here in this world there are animals, birds, insects, worms and so forth, who it is difficult to help because they have no language. However, we can do something for our fellow human beings, because we can communicate with people who are mentally, physically and emotionally the same as us. Training in compassion brings people peace of mind—it brings happiness. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra due delegazioni d’indiani
Sua Santità il Dalai Lama: “Essere troppo egocentrici può provocare ansia e depressione. Un antidoto efficace è coltivare un senso di altruismo, tenendo conto dell’intera umanità. Apprezzare l’unicità dell’umanità ci porta a riconoscere la nostra essenziale uguaglianza come esseri umani.”
15 novembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Stamattina due gruppi di indiani hanno incontrato Sua Santità il Dalai Lama nella sua residenza. Uno era composto da membri della Youth Buddhist Society of India, Sankisa: studenti, insegnanti, medici e ingegneri di 13 stati e i loro amici. L’altro gruppo era composto da studenti e docenti dell’Istituto indiano di comunicazione di massa che stavano conoscendo la comunità tibetana di Dharamsala. Sua Santità ha iniziato il suo discorso dichiarando loro che il suo impegno principale è quello di promuovere la pratica dell’altruismo, la mente risvegliata di bodhicitta.
“Siamo incoraggiati a vedere tutti gli esseri senzienti cari come nostra madre. Ci sono esseri in altre galassie con le quali non abbiamo alcun contatto diretto. Qui in questo mondo ci sono animali, uccelli, insetti, vermi e così via, che è difficile aiutare perché non hanno una lingua. Tuttavia, possiamo fare qualcosa per i nostri simili, perché possiamo comunicare con persone che sono mentalmente, fisicamente ed emotivamente uguali a noi. L’addestramento alla compassione offre alle persone tranquillità, porta felicità.
“Quando siamo troppo frustrati, arrabbiati o pieni di paura, non abbiamo tranquillità. Il denaro, la fama e il potere non portano tranquillità, ma prestare attenzione alla compassione. I bambini piccoli non si preoccupano della fede, della nazionalità o della razza dei compagni, purché sorridano e giochino allegramente insieme. Questo è lo spirito di cui tutti abbiamo bisogno. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra la delegazione nepalese dell’Organizzazione dei giovani presidenti YPO
Sua Santità il Dalai Lama: “Nonostante abbia affrontato ogni sorta di difficoltà nella mia vita, ho scoperto che coltivare l’altruismo è una fonte utile di forza interiore”.
13 novembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Quando 30 membri nepalesi dell’Organizzazione dei giovani presidenti (YPO) hanno incontrato stamattina Sua Santità il Dalai Lama, ha detto loro che il Tibet e il Nepal hanno legami storici di lunga data e che è stato un onore riceverli. “Il re tibetano del VII secolo, Songtsen Gampo, sposò una principessa nepalese, nonché una principessa cinese”, ha osservato. “Quindi, quando fondò il Tempio Jokhang a Lhasa, molti artigiani nepalesi furono coinvolti nella sua costruzione.
“Qui nel 21° secolo, abbiamo mantenuto viva la Tradizione di Nalanda che fu introdotta in Tibet nell’8° secolo. La tradizione pali del buddismo, che comprende insegnamenti fondamentali come le Quattro Nobili Verità, le loro 16 caratteristiche e i 37 fattori dell’illuminazione, si basa sull’autorità delle parole del Buddha. La tradizione di Nalanda, tuttavia, giustifica la sofisticata filosofia buddista sulla base della ragione e della logica. I maestri di Nalanda chiesero: “Perché il Buddha ha insegnato questo o quello?”. Perciò hanno intrapreso esperimenti e indagini. Read the rest of this entry »
Talking to Young Presidents’ Organization Delegation from Nepal
His Holiness the Dalai Lama speaking to the Nepal chapter of the Young Presidents’ Organization (YPO) at his residence in Dharamsala, HP, India on November 13, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 13, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – When 30 members of the Nepal chapter of the Young Presidents’ Organization (YPO) met His Holiness the Dalai Lama this morning, he told them that Tibet and Nepal have long-standing historical connections and that it was an honour to receive them. “The 7th century Tibetan King, Songtsen Gampo, married a Nepalese princess, as well as a Chinese princess,” he observed. “Then, when he founded the Jokhang Temple in Lhasa, many Nepalese craftsmen were involved in its construction.
“Here in the 21st century, we have kept alive the Nalanda Tradition that was introduced to Tibet in the 8th century. The Pali Tradition of Buddhism, which includes fundamental teachings such as the Four Noble Truths, their 16 characteristics and the 37 Factors of Enlightenment, relies on the authority of the Buddha’s words. The Nalanda Tradition, however, justifies sophisticated Buddhist philosophy on the basis of reason and logic. Nalanda masters asked, “Why did the Buddha teach this or that?” They undertook experiments and investigation. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La compassione come motore del cambiamento
Sua Santità il Dalai Lama: “Coltivare amore e compassione – avere buon cuore – non solo produce un senso di pace a livello personale, ma crea un’atmosfera più pacifica all’interno delle comunità. La compassione inoltre rafforza la nostra determinazione e forza interiore”.
11 novembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Il vice-governatore dello Stato di Washington, Cyrus Habib, insieme a una delegazione di 21 studenti ha partecipato questa mattina a una trasmissione televisiva dedicata alla compassione in diretta con Sua Santità il Dalai Lama. “L’anno scorso abbiamo espresso il desiderio di stringere una relazione forte tra lei e il suo messaggio di compassione e il nostro stato”, ha detto Habib a Sua Santità. “La sua visita a Seattle del 2008 ha portato all’istituzione di un programma di studi sulla compassione. Abbiamo lanciato il programma SEE Learning e stiamo cercando di estenderlo a più scuole possibili. Vorremmo sapere da lei come rendere gli Stati Uniti, e lo Stato di Washington, più compassionevoli negli anni 2020”.
“In primo luogo – ha detto Sua Santità – vorrei dire che questa opportunità è molto preziosa. Sono semplicemente un essere umano tra 7 miliardi di persone. Da bambini, siamo circondati dall’affetto di nostra madre e dei nostri amici; sorridiamo sempre e ci piace giocare. L’attuale sistema educativo però non fa molto per coltivare queste qualità, non ci insegna come sviluppare il buon cuore, che è la vera chiave per una famiglia felice e una vita felice”. Read the rest of this entry »
Cultivating Compassion to Bring about Change
Lieutenant Governor of Washington State, Cyrus Habib, introducing the program with His Holiness the Dalai Lama at his residence in Dharamsala, HP, India on November 11, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 11, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Lieutenant Governor of Washington State, USA, Cyrus Habib, led a delegation of 21 students and community leaders this morning, to take part in a live telecast with His Holiness the Dalai Lama on cultivating compassion. “Last year we expressed a desire to connect you and your message of compassion with our state,” Habib told His Holiness. “Your 2008 visit to Seattle led to the establishment of a compassion scholars’ program. We have launched the SEE Learning program and are looking to extend it to more schools. We want to know how to make the US and Washington State more compassionate in the 2020s.”
His Holiness responded to the people in the room, as well as to others he could see on screen gathered in Washington. “Firstly, I’d like to say that this opportunity is very useful. I am just one human being out of 7 billion. When we’re young, we enjoy our mother’s affection and the affection of our friends. We smile and are playful. However, our existing education system doesn’t do much to nurture these qualities and show us how to develop warm-heartedness, which is the key to a happy family and a happy life. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama partecipa al Conclave inter-religioso alla Guru Nanak Dev University
Sua Santità il Dalai Lama riceve il “prasad”, cibo benedetto, che viene offerto ad ogni pellegrino, mentre lascia Darbar Sahib al Tempio d’oro di Amritsar, Punjab, India, il 9 novembre 2019. Foto di Tenzin Choejor
9 novembre 2019. Amritsar, Punjab, India – Nell’ambito delle celebrazioni del 550° anniversario della nascita del Guru Nanak Dev-ji, il primo Guru Sikh, il governo del Punjab ha invitato Sua Santità il Dalai Lama a prendere parte a un Inter-Faith Conclave presso Guru Nanak Dev University. Il tema dell’incontro, Ik-Noor, rappresenta l’armonia tra le diverse sezioni della società basata sul rispetto e la comprensione reciproci. Sua Santità si è recato ad Amritsar, da Dharamsala, ieri pomeriggio. Questa mattina, mentre il sole sorgeva sulla città, era diretto al Tempio d’oro, l’Harmandir Sahib, il luogo di culto più santo dei Sikh. Un comitato di benvenuto era pronto a salutarlo ed a scortarlo al Darbar Sahib, il santuario coperto da una lamina d’oro al centro del “sarovar”, lo specchio di acqua santa. Mentre camminava lungo la strada rialzata fino al tempio, Sua Santità ha salutato le centinaia di devoti in fila per entrare nel tempio. Una volta dentro, Sua Santità, che si era coperto la testa in segno di rispetto per la tradizione Sikh, ha offerto i suoi rispetti e le sue silenziose preghiere. Mentre lasciava il Darbar Sahib, prese parte al “prasad”, cibo benedetto, offerto a ciascun pellegrino. Lasciando l’Harmandir Sahib, Sua Santità si recò alla Guru Nanak Dev University. Il vice cancelliere, il dott. Jaspal Singh Sandhu, ha dato il benvenuto a lui ed agli altri partecipanti al conclave. Ha informato gli astanti che Sua Santità ha visitato l’Università 25 anni fa, quando ha partecipato alla convocazione. Ha quindi presentato gli altri partecipanti. Read the rest of this entry »
Attending an Inter-Faith Conclave at Guru Nanak Dev University
His Holiness the Dalai Lama walking down the causeway to the Dabar Shahib at the Golden Temple in Amritsar, Punjab, India on November 9, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 9, 2019. Amritsar, Punjab, India – As part of celebrations of the 550th Anniversary of the Birth of Guru Nanak Dev-ji, the first Sikh Guru, the Punjab Government invited His Holiness the Dalai Lama to take part in an Inter-Faith Conclave at Guru Nanak Dev University. The theme of the meeting, Ik-Noor, represents harmony among different sections of society based on mutual respect and understanding. His Holiness travelled to Amritsar from Dharamsala yesterday afternoon. This morning, as the sun rose over the city, he drove to the Golden Temple, the Harmandir Sahib, the Sikhs’ holiest place of worship. A welcome committee was ready to greet him and escort him to the Darbar Sahib, the shrine covered in gold foil at the centre of the ‘sarovar’, the tank of holy water. As he walked down the causeway to the temple, His Holiness greeted the hundreds of devotees lining up to enter the temple. Once inside, His Holiness, who had covered his head in deference to Sikh tradition, paid his respects and offered his own quiet prayers. As he left the Darbar Sahib he partook of the ‘prasad’, blessed food, that is offered to each pilgrim. Leaving the Harmandir Sahib, His Holiness drove to Guru Nanak Dev University. The Vice Chancellor, Dr Jaspal Singh Sandhu, welcomed him and other participants in the conclave. He informed the gathering that His Holiness visited the University 25 years ago when he attended the convocation. He then introduced the other participants. Read the rest of this entry »
Meeting Delegates to the Rising Himachal – Global Investors’ Meet
His Holiness the Dalai Lama with Chief Minister of Sikkim, Prem Singh Tamang at his residence in Dharamsala, HP, India on November 8, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 8, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – After the Chief Minister of Sikkim, Prem Singh Tamang came to see him this morning, accompanied by his wife, son and members of his staff and cabinet, His Holiness the Dalai Lama met approximately 100 delegates to the Rising Himachal Global Investors’ Meet currently taking place in Dharamsala.
“I always consider the entire 7 billion human beings as brothers and sisters,” he told them. “Differences of colour, country or religion are secondary distinctions. Fundamentally, the way we are born and the way our mother nurtures us are the same. And when the end comes, we die the same way too. Our lives begin in the lap of our mother’s compassion, without which we could not survive.
“Scientists say human nature is basically compassionate because we are social animals. No matter how successful an individual may be, their survival depends on the community. In times past, communities were limited and local, but today the whole of humanity is one community. Consequently, I am committed to promoting the notion of the oneness of humanity and the idea that being warm-hearted makes us not only happier, but healthier. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra i Delegati al Rising Himachal: Global Investors’ Meet
Sua Santità il Dalai Lama: Come possiamo rendere diverso il domani? Imparando a conoscere i valori interiori, riflettendo su ciò che avete imparato e familiarizzandovi con esso. Attraverso l’ascolto o la lettura, la riflessione e la meditazione, è possibile trasformare la mente.
8 novembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Dopo che il Primo Ministro del Sikkim, Prem Singh Tamang è venuto a trovarlo questa mattina, accompagnato dalla moglie, dal figlio e dai membri del suo staff e del suo gabinetto, Sua Santità il Dalai Lama si è riunito coi circa 100 delegati al Rising Himachal Global Investors ‘Meet attualmente in corso a Dharamsala.
“Considero sempre tutti i 7 miliardi di esseri umani come fratelli e sorelle”, ha detto loro. “Le differenze di colore, paese o religione sono distinzioni secondarie. Fondamentalmente, il modo in cui siamo nati e d il modo in cui nostra madre ci nutre sono gli stessi. E, quando arriva la fine, moriamo allo stesso modo. Le nostre vite iniziano nel grembo della compassione di nostra madre, senza la quale non potremmo sopravvivere.
“Gli scienziati affermano che la natura umana è sostanzialmente compassionevole, perché siamo animali sociali. Non importa quanto un individuo possa avere successo: la sua sopravvivenza dipende dalla comunità. In passato, le comunità erano limitate e locali, ma oggi l’intera umanità è una comunità. Di conseguenza, mi impegno a promuovere la nozione di unità dell’umanità e l’idea che essere sinceri ci renda non solo più felici, ma più sani. Read the rest of this entry »
Talking about Secular Ethics with Entrepreneurs and Management Graduates
His Holiness the Dalai Lama speaking on secular ethics to entrepreneurs and management graduates at his residence in Dharamsala, HP, India on November 7, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 7, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – A group of Indians, many of whom graduated from the Indian Institute of Management, Ahmedabad, in 1979, who are attending a conference in Dharamsala on secular ethics, came to visit His Holiness the Dalai Lama this morning. They were joined by business leaders from the Zuckerberg Institute who are here to learn about Tibet in the context of their global ethics in business agenda. His Holiness greeted them as brothers and sisters and told them how important it is to emphasize that as human beings, we are all the same.
“In the 21st century the world belongs to us 7 billion human beings and each country belongs to the people who live there, not their rulers. Basic human nature is compassionate because we are social animals. Community is the basis of our survival and nowadays technology has helped humanity become one community.”
He commended the longstanding Indian traditions of ‘ahimsa’—non-violence and ‘karuna’—compassion, which he stressed remain relevant today. He also noted that the general Indian practices for developing a calmly abiding mind and insight into reality have given rise to a profound understanding of the mind and ways to tackle destructive emotions. Read the rest of this entry »
Conclusa a Dharamsala l’8° conferenza internazionale dei Tibet Support Group
The opening ceremony of the 8th International Tibet Support Groups conference in Dharamshala, India, on 3 November 2019.
7 novembre 2019. L’Approccio della Via di Mezzo è stato uno dei temi affrontati e più discussi nel corso dell’8°conferenza internazionale dei gruppi di Sostegno al Tibet riuniti a Dharamsala dal 5 all’8 novembre.
All’incontro hanno preso parte oltre 180 delegati provenienti da 42 diversi paesi tra i quali l’Italia (nella foto la cerimonia d’apertura). L’Associazione Italia-Tibet era rappresentata dal presidente Claudio Cardelli e dal consigliere Guenther Cologna. Al termine della conferenza è stato redatto e presentato un programma d’azione comune che prospetta le urgenze e le priorità di lavoro in questo momento sottoposte all’attenzione degli aderenti al network. Tra esse, oltre alla reiterazione dell’appello rivolto alla comunità internazionale affinché esorti la Cina a riprendere il dialogo e i negoziati con il Tibet, i gruppi di lavoro hanno evidenziato, tra gli altri, il problema ambientale, il problema del dilagare degli Istituti Confucio, e la questione della reincarnazione del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
‘Heart Sutra’ Teaching at the Request of Koreans – 3rd Day
Monks from Thailand reciting the ‘Mangala Sutta’ in Pali on the final day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 6, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 6, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – As he walked from his residence to the Tsuglagkhang this morning, His Holiness the Dalai Lama reached out to well-wishers and devotees on both sides of the path. Among them were the elderly and infirm in need of comfort, children and infants and ordinary people happy to have the opportunity to offer a katag, a silk scarf. In the temple, proceedings began as usual with monks from Thailand reciting the ‘Mangala Sutta’ in Pali. They were followed again today by a group of Korean nuns who chanted the ‘Heart Sutra’ in Korean following the steady beat of a ‘moktak’ wooden fish.
His Holiness addressed the gathering. “Here we have monks from the Theravada tradition and Korean dharma brothers and sisters, who follow the Sanskrit tradition. All of us are followers of the same Gautama Buddha. Buddhism spread across Asia from India to Sri Lanka, Burma, Thailand, Laos and Cambodia, to China, Korea, Japan and Vietnam. It was also carried to Nepal and Tibet, Mongolia and the Russian republics of Kalmykia, Buryatia and Tuva. Read the rest of this entry »
2nd Day of ‘Heart Sutra’ Teaching at the Request of Koreans
Thai monks reciting the Mangala Sutta in Pali at the start of the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 5, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 5, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – After Thai monks had recited the Mangala Sutta in Pali, a discourse in which the Buddha responds to a question about what is the greatest blessing, a group of nuns led a recitation of the ‘Heart Sutra’ in Korean. They were joined by several rows of nuns seated at the front of the temple. “Today is the second day of discourse for our Korean brothers and sisters,” His Holiness announced. “Almost the whole of the continent of Asia follows the Buddha’s teaching. Buddhism is not something new to us. It’s about using reason and logic to transform our minds. Although there has been something of a custom not to study, these days I advise those interested to try to be 21st century Buddhists. This entails some level of study in order to understand what the Buddha taught.
“During his first round of teachings, the Buddha introduced the Four Noble Truths and their 16 characteristics. This leads to the idea of taking refuge, but when we talk of the Three Objects of Refuge, we should understand that it is the Dharma, not the Buddha, that is the actual refuge. We can speak of the scriptural Dharma and the Dharma of realization, which includes true cessation and the true path. To attain true cessation requires an understanding of the true nature of suffering and a realization of selflessness. Read the rest of this entry »
1st day of ‘Heart Sutra’ Teaching at the Request of Koreans
His Holiness the Dalai Lama addressing representatives of Tibet Support Groups at his residence in Dharamsala, HP, India on November 4, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 4, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – When 180 representatives of Tibet Support Groups from 42 countries met with His Holiness the Dalai Lama this morning, he mentioned having been told that Chinese documents from the Tang dynasty refer to Tibet, China and Mongolia as independent states. He added that there are no historical references in such documents to Tibet being part of China. He remarked how impressed has been by the spirit of the European Union and can envisage Tibet’s being part of a such a union with China. He said that to insist on Tibetan independence would entail only what’s called Outer Tibet, which would involve just two million Tibetans. If, on the other hand, all the various Tibetan regions could be brought together, since the Chinese constitution recognises the autonomy of such regions and their right to preserve their Tibetan culture, 6-7 million Tibetans would be involved.
“Tibet has a long history with a rich culture rooted in a profound knowledge of Buddhism,” His Holiness observed. “Indeed, Tibetans have maintained what is probably the most extensive presentation of the Buddha’s teachings. When professors in Chinese universities read books we have published here, that compile scientific and philosophical materials from the Kangyur and Tengyur, they are reported to have acknowledged the authentic origin of Tibetan Buddhism in the Nalanda Tradition and its scientific character. This is a source of confidence for us. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Primo giorno di insegnamenti sul “Sutra del cuore”
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando il bodhisattva ha visto “che anche i cinque aggregati sono vuoti di esistenza intrinseca”, ha rivelato l’assenza del sé non solo delle persone, ma anche dei fenomeni.”
4 novembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato 180 rappresentanti di gruppi di sostegno al Tibet, provenienti da 42 paesi, e ha ricordato loro che i documenti cinesi della dinastia Tang si riferiscono al Tibet, alla Cina e alla Mongolia come a tre stati indipendenti e che in tali documenti non vi sono riferimenti storici al fatto che il Tibet facesse parte della Cina. Ha aggiunto quanto apprezzi lo spirito dell’Unione europea e ha auspicato che il Tibet un giorno faccia parte di una unione analoga con la Cina. Insistere sull’indipendenza tibetana avrebbe un impatto solo su quello che viene chiamato Tibet esterno e coinvolgerebbe unicamente due milioni di tibetani. Se, invece, tutte le varie regioni tibetane potessero essere riunite, dato la costituzione cinese riconosce l’autonomia di tali regioni e il loro diritto di preservare la propria cultura, ne beneficerebbero 6-7 milioni di tibetani.
“Il Tibet ha una lunga storia, con una ricca cultura radicata nella profonda conoscenza del buddhismo”, ha detto Sua Santità. “I tibetani hanno preservato quella che probabilmente è la trasmissione più ampia degli insegnamenti del Buddha. Quando i professori delle università cinesi leggono i libri che abbiamo pubblicato qui, le raccolte scientifiche e filosofiche del Kangyur e del Tengyur, non possono che ammettere l’origine autentica del buddhismo tibetano, ovvero la tradizione del Nalanda e il suo approccio scientifico. Questa è per noi un motivo di orgoglio”. Read the rest of this entry »
600th Anniversary of Gyutö Monastery Founder’s Birth
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the congregation as he enters the assembly hall at Gyutö Tantric College in Dharamsala, HP, India on November 2, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 2, 2019. Dharamsala, India – The main road leading to Gyutö Tantric College was lined with Tibetans and people from Lahoul & Spiti who live nearby this morning in anticipation of the arrival of His Holiness the Dalai Lama. Inside the monastery compound more people eagerly awaited his arrival. Overhead, between the freshly-painted hostel buildings and the temple, fluttered strings of Tibetan and Buddhist flags. A newly constructed ramp brought His Holiness’s car right up to the level of the temple. The Abbot welcomed him and escorted him into the large assembly hall. His Holiness waved to members of the congregation, reaching out to greet old friends here and there as he made his way to the throne. To his right sat the Ganden Tri Rinpoché with the Sharpa and Jangtsé Chöjés. To his left were Tai Situ Rinpoché and the Sikyong, Chief Justice Commissioner and TPiE Speaker.
Prayers were recited while tea and sweet rice were served. A three-volume set of books, published to mark the 600th anniversary of Jetsun Kunga Dhondup’s birth was released and presented to His Holiness. He took up one volume and began to read it with interest. Among the prayers for His Holiness’s long life was one originally composed by Radreng Rinpoché and first performed during His Holiness’s enthronement ceremony. Read the rest of this entry »
Celebrazioni per i 600 anni dalla nascita del fondatore del Monastero di Gyutö
Sua Santità il Dalai Lama: “Applicando i metodi di chiara luce e corpo illusorio è possibile raggiungere la fase risultante. Vi ricordo il consiglio di Jé Rinpoché: qualsiasi cosa studiate dovrebbe essere applicata alla vostra mente.”
2 novembre 2019. Dharamsala, India – Questa mattina una grande folla, assiepata lungo la strada che conduce al Gyutö Tantric College, aspettava l’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama e anche all’interno del complesso monastico centinaia di persone lo stavano attendendo. Una rampa di nuova costruzione ha permesso all’auto di Sua Santità di arrivare fino al livello del tempio. L’Abate ha accolto il Dalai Lama e lo ha accompagnato nella grande sala delle udienze. Sua Santità ha salutato i presenti e numerosi vecchi amici mentre prima di prendere posto sul trono. Alla sua destra si è seduto il Ganden Tri Rinpoché con gli Sharpa e Jangtsé Chöjés. Alla sua sinistra, Tai Situ Rinpoché e il Sikyong, Commissario Capo della Giustizia e TPiE Speaker.
Mentre veniva servito il tè e il riso dolce sono state recitate le tradizionali preghiere; poi sono stati offerti a Sua Santità tre volumi, pubblicati in occasione del 600°anniversario della nascita di Jetsun Kunga Dhondup, che ha sfogliato con grande interesse. Tra le preghiere recitate per la lunga vita di Sua Santità una era stata originariamente composta da Radreng Rinpoché ed era stata eseguita per la prima volta durante la cerimonia di intronizzazione di Sua Santità. Read the rest of this entry »
La svolta del Dalai Lama, “le reincarnazioni sono finite”
Sua Santità il Dalai Lama
La svolta del Dalai Lama, “le reincarnazioni sono finite”
In un post pubblicato sulla pagina Facebook “Torce Umane in Tibet”, Raimondo Bultrini scrive:
2 novembre 2019 – Ieri è stato pubblicato da La Repubblica un mio articolo sulle ultime dichiarazioni del Dalai lama a proposito della sua reincarnazione e sulle reincarnazioni in generale. E’ un tema vasto difficile da affrontare in 80 righe tipografiche. Per questo preferisco pubblicare qui almeno il testo più lungo della prima versione, dove alcuni dettagli sono meglio precisati.
BANGKOK – Di fronte a un gruppo di studenti provenienti dal Bhutan dove si preservano le antiche forme di buddhismo tibetano Vajrayana, il Dalai lama ha parlato di un aspetto politico ma anche intimo del suo rapporto con il mito delle “Reincarnazioni”. Ha detto che l’intero sistema tibetano è basato su un antico sistema feudale dominato da “reincarnati” – o tulku – che non sono sempre all’altezza ed è ora di adeguarlo ai tempi. Infatti – ha aggiunto – si stupisce di vedere che gli atei per eccellenza del partito comunista cinese mostrano di crederci al punto da aver nominato il Panchen Lama – numero 2 del buddhismo tibetano – contro la sua volontà. Read the rest of this entry »
Mind & Life Conversations – Second Day
His Holiness the Dalai Lama with Pumla Gobodo-Madikizela on the second day of the Mind & Life Conversations at his residence in Dharamsala, HP, India on November 1, 2019. Photo by Tenzin Choejor
November 1, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – President of the Mind & Life Institute, Susan Bauer-Wu, welcomed His Holiness the Dalai Lama to the second day of Mind & Life Conversations this morning, telling him, “We’re so delighted to be back. We’re going to be exploring compassion, interconnection and transformation, this time with Pumla Gobodo-Madikizela from South Africa”.
“Africa is a great continent,” His Holiness remarked, “previously exploited by Europeans, but it’s a continent with great potential and I’m very happy that we have an African here with us today.”
Moderator Aron Stern introduced Pumla Gobodo-Madikizela as a social scientist and clinical psychologist, a friend of Archbishop Tutu and as someone who served on the South African Truth & Reconciliation Commission. It was her work there that provided the basis for her book ‘A Human Being Died that Night: A South African Story of Forgiveness’. Read the rest of this entry »
Mind & Life Conversations – First Day
His Holiness the Dalai Lama greeting old friends as he arrives for the first session of the Mind and Life Conversation at his residence in Dharamsala, HP, India on October 30, 2019. Photo by Tenzin Choejor
October 30, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – As participants in the first Mind & Life Conversation and an audience of about 50 people awaited His Holiness the Dalai Lama this morning, the sound of his laughter preceded him before he entered the room. He wished them all, “Good morning,” shook hands with the participants and greeted several other old friends. “Thank you for organizing this opportunity—wonderful,” he told them once he’d sat down. “Followers of the Pali Tradition of Buddhism accept the Buddha’s words as they are, but followers of the Sanskrit Tradition ask why? why? and even question what the Buddha said. Scholars like Nagarjuna, Buddhapalita and Chandrakirti examined the Buddha’s words closely and classified some of his instructions as definitive, but others as requiring interpretation.
“The Buddha encouraged his followers to be sceptical—”As the wise test gold by burning, cutting and rubbing it, so, bhikshus, should you accept my words only after testing them, and not merely out of respect for me”. So, he gave us the liberty to investigate. I respect all the major religious traditions, but this advice is unique to Buddhism. It encourages questioning and using our human brains to the full. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Celebrates 60 Years of the TIPA Tibetan Institute of Performing Arts
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Mind & Life Institute at his residence in Dharamsala, HP, India on October 29, 2019. Photo by Ven Tenzin Damchoe
October 29, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – When Susan Bauer-Wu, Thupten Jinpa, and Richie Davidson of the Mind & Life Institute, with Aaron Stern, met His Holiness the Dalai Lama this morning, he told them:
“The very purpose of our life is to be compassionate. Scientists say that basic human nature is compassionate because we are social animals. From the moment of birth, we appreciate kindness. I would like to see more research being done into the effect of anger on the brain, but also the effect of compassion. I feel that in general, these days, more people are convinced by scientific evidence.”
The Mind & Life representatives briefed His Holiness about the format of the forthcoming Mind & Life Conversations. Pumla Gobodo-Madikizela, a clinical psychologist and social scientist from Cape Town, South Africa, and David Sloan Wilson, Distinguished Professor of Biology and Anthropology at Binghamton University, USA will make presentations to His Holiness and other scientists will then join the conversation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Address Students from North Indian Universities
His Holiness the Dalai Lama greeting students from North Indian universities as he arrives from their meeting at his residence in Dharamsala, HP, India on October 25, 2019. Photo by Tenzin Choejor
October 25, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – A group of 25 students, their teachers and Principal, who are taking part in a new six-month course in Ancient Indian Wisdom at the Government College, Dharamsala, came to meet His Holiness the Dalai Lama this morning. They were joined by more than 100 students from several universities in North India, who included 18 Tibetans, 78 Bhutanese, 10 Ladakhis, two Arunachalis and four Africans. When His Holiness entered the room, he was welcomed with a resounding, “Tashi Delek”.
“Firstly, I want to greet all of you,” he told the students who were seated before him on the floor. “I always feel that the entire 7 billion human beings on this planet are the same, mentally, physically and emotionally. Today’s reality is that in whatever part of the world we live, we are all part of one community. Scientists have evidence that because we are social animals, human nature is basically compassionate. This is a reflection of how we depend on our community to survive. Read the rest of this entry »
Secondo giorno dei Costruttori di Pace con Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama risponde alle domande poste dai giovani leader di paesi disturbati da conflitti nel secondo giorno di conversazione con i costruttori di pace nella sua residenza a Dharamsala, in India, in India, il 24 ottobre 2019. Foto di Tenzin Choejor
24 ottobre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Il gruppo di giovani leader provenienti da paesi disturbati dai conflitti e i loro sostenitori dell’Istituto per la Pace degli Stati Uniti (USIP) che hanno incontrato ieri Sua Santità il Dalai Lama, si sono riuniti di nuovo questo mattina nella sua sala delle udienze pubbliche. Quando entrò nella stanza, Sua Santità augurò a tutti il buongiorno e strinse la mano a quelli a portata di mano. Nancy Lindborg, presidente dell’USIP e moderatrice della conversazione, ha sottolineato che ciascuno dei giovani leader presenti e coloro che hanno partecipato a riunioni simili negli anni precedenti, 106 complessivamente, hanno scelto di essere costruttori di pace. Ha detto a Sua Santità che il focus della prima parte delle discussioni del mattino sarebbe stato l’istruzione.
Per cominciare, una giovane donna venezuelana ha riferito che le persone nel suo paese erano divise dall’odio. Ha chiesto come incoraggiare il perdono. Sua Santità le disse che vendicarsi, uccidendo di nuovo, era inutile. Tuttavia, può essere utile a livello nazionale o comunitario non tollerare ciò che è accaduto, ma resistere. Ha citato il caso della Polonia in cui Lech Walesa, che conosce bene, ed il movimento Solidarnosc, hanno sfidato il potere comunista. A volte, ha suggerito, è bene essere fermi nell’opposizione a circostanze che non si sopportano. Read the rest of this entry »
Con la raccolta di “selezionati”materiali d’archivio, la Cina cerca di provare la sua sovranità sul Tibet
24 ottobre 2019. Con la pubblicazione di 12 volumi contenenti “selezionati” materiali d’archivio, Pechino tenta ancora una volta di dimostrare l’appartenenza storica del Tibet alla Cina.
Nonostante lo stretto controllo militare esercitato dalla Cina sul territorio tibetano senza che alcun governo ne osi contestare la sovranità, Pechino è ossessionata dalla ricerca di prove che dimostrino l’appartenenza storica del Tibet alla grande madrepatria cinese. Ne è dimostrazione l’accurata “ricerca”, effettuata nell’arco di oltre cinque anni e culminata con la compilazione di 12 volumi che raccolgono “selezionati” documenti storici che risalgono all’epoca della dinastia Yuan (1271-1368).
Riferisce l’agenzia di stato Xinhua che i documenti, in lingua tibetana, mongola e manchu, appartengono all’archivio della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana e sono stati presentati ufficialmente il 22 ottobre a Lhasa nel corso di un’apposita cerimonia. L’agenzia di stampa cinese ha reso noto che i 12 volumi raccolgono per la prima volta le fotocopie di migliaia di importanti carteggi riguardanti i rapporti tra “il governo centrale” e “il governo locale del Tibet” all’epoca della dinastia Qing (1644-1901) e la storia degli scambi all’epoca avvenuti nell’arco di questo periodo tra manchu, mongoli, tibetani e altri gruppi etnici. Nei 1394 documenti che compongono i 12 volumi figurano editti imperiali emanati dalle dinastie Yuan e Qing e dossier riguardanti il Dalai Lama e “funzionari locali” tibetani. Read the rest of this entry »
A Second Day of Conversation with Young Peace Builders
His Holiness the Dalai Lama addressing youth leaders from countries disturbed by conflict on the second day of conversation with peacebuilders at his residence in Dharamsala, HP, India on October 24, 2019. Photo by Tenzin Choejor
October 24, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – The group of youth leaders from countries disturbed by conflict and their supporters from United States Institute of Peace (USIP) who met His Holiness the Dalai Lama yesterday, gathered again in his audience hall this morning. When he entered the room, His Holiness wished everyone good morning and shook hands with those within reach. Nancy Lindborg, President of USIP and moderator of the conversation pointed out that each of the youth leaders present and those who have attended similar meetings in previous years, 106 altogether, have chosen to be peace builders. She told His Holiness that the focus of the first part of the morning’s discussions would be education. To begin with, a young woman from Venezuela reported that people in her country were divided by hatred. She asked how to encourage forgiveness. His Holiness told her that between individuals taking revenge by killing again was of no use whatever. However, it may be helpful on a national or community level not to be tolerant of what has happened but to resist it. He cited the case of Poland where Lech Walesa, who he knows well, and the Solidarity movement, challenged communist power. Sometimes, he suggested, it’s good to stand firm in opposition to circumstances you don’t support. Read the rest of this entry »
Giovani costruttori di pace in conversazione con Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama parla ai giovani costruttori di pace durante il primo giorno della loro conversazione nella sua residenza a Dharamsala, in India, il 23 ottobre 2019. Foto di Tenzin Choejor
23 ottobre 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina, l’Istituto per la Pace degli Stati Uniti (USIP) ha portato un gruppo di 24 giovani leader di 11 paesi colpiti da conflitti per discutere di rendere possibile la pace con Sua Santità il Dalai Lama. Provengono da Afghanistan, Colombia, Iraq, Libia, Myanmar, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Siria, Tunisia e Venezuela. Il gruppo comprendeva anche giovani istruttori, leader di pensiero e personale USIP. Il presidente dell’USIP, Nancy Lindborg, ha moderato la conversazione. Ha iniziato ringraziando Sua Santità per aver accolto per la quarta volta un gruppo di giovani costruttori di pace. Disse che avrebbe chiesto loro di presentarsi quando intervenne Sua Santità.
“Per me la migliore introduzione è il volto umano”, disse loro, ridendo. “Quando vedo due occhi, una bocca, un naso, so di avere a che fare con un altro essere umano come me. Sono come quei bambini piccoli che non si preoccupano del background dei loro compagni finché sorridono e sono disposti a giocare. Enfatizzare nazionalità, religione e colore crea semplicemente divisione. Dobbiamo guardare le cose ad un livello più profondo e ricordare che siamo esseri umani tutti uguali, fisicamente, mentalmente ed emotivamente uguali. È su questa base che ricordo alle persone l’unicità dell’umanità “. Read the rest of this entry »
Young Peacebuilders in Conversation with His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama greeting young people from conflict affected countries as he arrives for their conversation at his residence in Dharamsala, HP, India on October 23, 2019. Photo by Tenzin Choejor
October 23, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – This morning, the United States Institute of Peace (USIP) brought a group of 24 youth leaders from 11 conflict affected countries to discuss making peace possible with His Holiness the Dalai Lama. They came from Afghanistan, Colombia, Iraq, Libya, Myanmar, Nigeria, Somalia, South Sudan, Syria, Tunisia and Venezuela. The group also included young trainers, thought leaders and USIP staff. President of USIP, Nancy Lindborg moderated the conversation. She began by thanking His Holiness for welcoming a group of young peace builders for the fourth time. She told him she was going to ask them to introduce themselves when His Holiness intervened.
“For me the best introduction is the human face,” he told them, laughing. “When I see two eyes, one mouth, one nose, I know I’m dealing with another human being like me. I’m like those young children who don’t care about their companions’ background so long as they smile and are willing to play. To emphasise nationality, religion, and colour just creates division. We have to look at things on a deeper level and remember that we are all the same as human beings, physically, mentally and emotionally the same. It’s on this basis that I remind people of the oneness of humanity.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama con i buddhisti impegnati nel sociale
Sua Santità il Dalai Lama si rivolge alla Rete Internazionale dei buddhisti impegnati durante il loro incontro presso la sua residenza a Dharamsala, India, il 21 ottobre 2019. Foto di Tenzin Choejor
21 ottobre 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina, i membri della Rete internazionale dei buddhisti impegnati, guidati dall’attivista thailandese Sulak Sivaraksa, hanno avuto un’udienza con Sua Santità il Dalai Lama. Trentacinque di loro provenivano dalla Tailandia, quarantuno dall’India, trentasette dalla Birmania, oltre a rappresentanti da USA, Giappone, Corea del Sud, Bangladesh, Indonesia, Sri Lanka, Nepal, Taiwan, Hong Kong, Svizzera, Ungheria e Svezia. “Come esseri umani, tutti vogliamo vivere una vita felice”, ha detto loro Sua Santità, “ma ci troviamo regolarmente di fronte a problemi che noi stessi abbiamo creato e che sorgono perché continuiamo a vedere gli altri nei termini di ‘noi’ e ‘loro’. Ormai esistono conflitti persino in nome della religione. E’ vero, ci sono delle differenze tra le nostre tradizioni religiose, e anche al loro interno, ad esempio la tradizione di Pali comprende 18 scuole di pensiero, mentre nella tradizione sanscrita ne ha quattro. Ma i diversi punti di vista attraggono persone di diversa disposizione e la cosa più importante da ricordare è che tutte le tradizioni religiose sottolineano l’importanza di coltivare la gentilezza amorevole”. “Come sapete, il Buddha ha incoraggiato i suoi seguaci a mettere in discussione i suoi insegnamenti. I maestri di Nalanda come Nagarjuna, Chandrakirit e Buddhapalita hanno esaminato le sue parole in quest’ottica, classificandoli in definitivi e interpretativi”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Engaged Buddhists
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the International Network of Engaged Buddhists at his residence in Dharamsala, HP, India on October 21, 2019. Photo by Tenzin Choejor
October 21, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Members of the International Network of Engaged Buddhists led by Thai activist Sulak Sivaraksa met His Holiness the Dalai Lama this morning. They included 35 from Thailand, 41 from India, 37 from Burma, as well as people from the USA, Japan, South Korea, Bangladesh, Indonesia, Sri Lanka, Nepal, Taiwan Hong Kong, Switzerland, Hungary and Sweden. “As human beings, we all want to live a happy life,” His Holiness told them, “but we are regularly faced with problems of our own making. Many such problems arise because we persist in viewing others in terms of ‘us’ and ‘them’. In addition to this, these days, we also see conflict taking place in the name of religion. There are differences between our religious traditions and even within them—for example the Pali tradition included 18 schools of thought, while within the Sanskrit tradition there were four. Different points of view appeal to people of different dispositions, but what is most important to remember is that all religious traditions stress the importance of cultivating loving-kindness. “As you know, the Buddha encouraged his followers to question even what he had told them. Nalanda masters like Nagarjuna, Chandrakirit and Buddhapalita examined his teachings in this light, classifying them into those that were definitive and those requiring interpretation. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama inaugura il 550° anniversario di Guru Nanak all’Università di Chandigarh
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo discorso alla Chandigarh University di Chandigarh, India, il 15 ottobre 2019. Foto di Tenzin Choejor
15 ottobre 2019, Chandigarh, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato questa mattina alla Chandigarh University è stato ricevuto da un comitato di benvenuto che includeva il Cancelliere e il Vice Cancelliere. Gli studenti tibetani hanno offerto il tradizionale benvenuto ‘chema changpu’, a cui è seguito un tradizionale benvenuto indiano. Nell’auditorium era atteso da più di 4000 persone. Sul palco, dopo aver salutato i presenti, Sua Santità ha partecipato all’accensione di una lampada per aprire la sessione in modo propizio. Il Vice Cancelliere, RS Bawa, ha presentato Sua Santità al pubblico descrivendolo come un leader spirituale globale, che parla del nostro cervello come di un tempio e che insegna che avere buon cuore è la vera fonte della felicità.
Sua Santità si è rivolto al pubblico dal suo posto sul palco, salutando tutti come fratelli e sorelle. Ha detto che è così che inizia regolarmente i suoi discorsi perché ritiene che, poiché tutti i 7 miliardi di esseri umani oggi vivi su questo pianeta sono mentalmente, fisicamente ed emotivamente uguali, è come se fossero fratelli e sorelle della medesima famiglia. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Celebrates Guru Nanak’s 550th Anniversary at Chandigarh University
His Holiness the Dalai Lama addressing the gathering at Chandigarh University in Chandigarh, India on October 15, 2019. Photo by Tenzin Choejor
October 15, 2019. Chandigarh, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived at Chandigarh University this morning after a half hour drive out of the city, he was received by a welcome committee that included the Chancellor and Vice Chancellor. Tibetan students offered the ‘chema changpu’ traditional welcome on the steps, while on the threshold of the building he was presented a traditional Indian welcome. He was first escorted to the Vice Chancellor’s office. Shortly afterwards he was driven in an electric powered buggy to an amphitheatre, where more than 4000 people, mostly students, were waiting to hear him. On the stage, after waving to the crowd and returning their greetings, His Holiness took part in the lighting of a lamp to open proceedings in an auspicious way. The Vice Chancellor, Dr RS Bawa introduced His Holiness to the audience describing him as a global spiritual leader, who has spoken of our brain as a temple and who teaches that to be good-hearted is a true source of happiness. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Inaugura la 11th Global Week alla Chitkara University
Sua Santità il Dalai Lama durante l’inaugurazione dell’XI Settimana Globale dell’Università di Chitkara a Chandigarh, India, il 14 ottobre 2019. Foto di Tenzin Choejor
14 ottobre 2019. Chandigarh, India, – Ieri Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Dharamsala per Chandigarh, dove è stato invitato ad inaugurare l’undicesima settimana globale dell’Università di Chitkara presso il campus di Rajpura. La Settimana Globale – con docenti provenienti da tutto il mondo – è una piattaforma creata per aumentare la consapevolezza internazionale degli studenti e ampliare la loro esperienza di apprendimento. Sua Santità seduto in prima fila, nell’auditorium, è stato introdotto da Sangeet Jauraa un pubblico di 1.200 studenti e docenti. Cinque donne tibetane hanno eseguito una selezione di canzoni e danze della tradizione operistica tibetana, a partire da una struggente interpretazione dei versi della preghiera per la lunga vita di Sua Santità. Successivamente si sono esibite in una performance di danza Bharatanatyam, originaria dell’India meridionale. Sono state seguite da un gruppo di altre quattro donne indiane che hanno danzato nello stile Kathak, del Nord India. Tutti e tre i gruppi di artiste sono poi scesi dal palco per rendere omaggio a Sua Santità, che ha ringraziato personalmente ciascuna di loro. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates Chitkara University’s 11th Global Week
Young Indian women performing traditional dance at the start of the Inauguration of Chitkara University’s 11th Global Week in Chandigarh, India on October 14, 2019. Photo by Tenzin Choejor
October 14, 2019. Chandigarh, India, – Yesterday, His Holiness the Dalai Lama travelled by road from Dharamsala to Chandigarh. This morning he was invited to inaugurate the 11th Global Week of the Chitkara University and representatives of the university came to escort him to its campus at Rajpura. The Global Week, when teachers come from across the world to teach short courses to Chitkara students, is regarded as a platform for raising their international awareness and broadening their learning experience. His Holiness was seated in the front row of the auditorium while the Pro-Vice Chancellor, Mrs Sangeet Jaura introduced him to the 1200 strong audience of students and faculty. Five young Tibetan women performed a selection of songs and dances from Tibetan opera tradition, beginning with a poignant rendition of verses of a prayer for His Holiness’s long life. Five young Indian women then gave an energetic performance from the South Indian Bharatanatyam dance tradition. They were followed by a group of four more young Indian women who danced in the North Indian Kathak style. All three groups of performers came down from the stage to where His Holiness was sitting and he thanked each one of them personally. Read the rest of this entry »
3 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su “La Preziosa Ghirlanda” di Nagarjuna”
Sua Santità il Dalai Lama: “Ciò che ci porta fuori strada è la nostra mente ribelle ed irrequieta. Le afflizioni mentali sono radicate nell’ignoranza, nell’idea sbagliata della realtà. Mettete fine a questa e metterete fine a tutte le emozioni afflittive.”
5 ottobre 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Stamattina, camminando dalla sua residenza al tempio, Sua Santità il Dalai Lama ha moltiplicato i suoi sforzi per interagire con i membri del pubblico. Nel cortile del tempio la gente premeva con impazienza contro le ringhiere per attirare la sua attenzione. Sua Santità il Dalai Lama strinse le mani, scambiò parole con alcuni, diede una pacca sulla guancia ad alcuni bambini e scontrò affettuosamente la fronte con altri. Ha risposto in modo simile alle persone sedute fuori dal tempio mentre faceva il suo giro. Quando fu completa la recita cinese del “Sutra del cuore”, Sua Santità, mentre completava le procedure preparatorie per il permesso del Mahamayuri che avrebbe concesso in seguito, chiese al maestro di canto di continuare a cantare il verso finale aggiuntivo con la sua melodia commovente.
“Prima esaminerò il primo capitolo della “Preziosa Ghirlanda di consigli per il re ” https://www.sangye.it/altro/?p=2788 ha annunciato Sua Santità. “Poiché il libro insegna la vacuità, a volte viene chiamato “Stabilire Convenzioni”, spiega le cause dello stato elevato o della buona rinascita, il che è importante perché, senza di esso, non avresti l’intelligenza per distinguere il bene dal male. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: 3rd Day of Nagarjuna’s ‘Precious Garland of the Middle Way’
His Holiness the Dalai Lama arriving inside the Main Tibetan Temple on the final day of his three day teaching given at the request of a group from Taiwan in Dharamsala, HP, India on October 5, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 5, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Walking from his residence to the temple this morning, His Holiness the Dalai Lama was unrestrained in his efforts to engage with members of the public. In the temple yard people pressed against the railings in their eagerness to catch his eye. He clasped hands, exchanged words with a few, patted some children on the cheek and bumped foreheads affectionately with others. He responded similarly to people seated outside the temple as he made his round. When the Chinese recitation of the ‘Heart Sutra’ was complete His Holiness asked the chant master to continue chanting the additional final verse with its moving tune while he completed preparatory procedures for the Mahamayuri permission he was to give later.
“First I’ll go through the first chapter of the ‘Precious Garland of Advice to the King’,” His Holiness announced. “Because the book teaches about emptiness it is sometimes referred to as ‘Establishing Conventions’. It explains the causes of high status or good rebirth, which is important because without it you wouldn’t have the intelligence to tell right from wrong. As human beings we have a marvellous brain, one of the reasons why human life is precious. Nevertheless, we still need to aim for definite goodness because although there are benefits to be had from high status, even a good rebirth is under the influence of karma and delusion, so is still subject to the sufferings of conditioned existence. Read the rest of this entry »
2 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su “La Preziosa Ghirlanda” di Nagarjuna”
Sua Santità il Dalai Lama: “Se sei egoista, sarai miserabile, anche in questa vita. Più ti dedichi agli altri, più sarai felice. L’egoismo è miope e di mentalità ristretta. Tutti e 7 i miliardi di esseri umani sono uguali nel loro desiderio di essere felici ed evitare la sofferenza. Ma siamo noi umani a causare problemi a noi stessi!”
4 ottobre 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Dopo la recita in cinese del Mangala Sutta e del “Sutra del Cuore” cantato in cinese, Sua Santità il Dalai Lama ha attirato l’attenzione su un verso che i buddisti cinesi aggiungono alla fine.
Possano i tre veleni essere eliminati,
Possa la luce della saggezza risplendere,
Possiamo non affrontare ostacoli interni o esterni
E possiamo addestrarci nel percorso del Bodhisattva.
“Tutte le tradizioni spirituali ci incoraggiano a trattenerci dal danneggiare gli altri e dal cadere vittime di emozioni distruttive”, ha spiegato. “La mente non è invariabilmente inquinata dalle contaminazioni, ma ci siamo abituati ad essere soggetti ai tre veleni da tempo senza inizio. Qui preghiamo di esserne scevri. Il rimedio è coltivare la saggezza, quindi il verso successivo recita che la luce della saggezza risplenda. A supporto di ciò abbiamo bisogno di coltivare la concentrazione univoca, che, a sua volta, si basa sulla disciplina e sull’osservanza dell’etica. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama 2nd Day of Nagarjuna’s ‘Precious Garland of the Middle Way’
His Holiness the Dalai Lama greeting monks from Taiwan as he arrives for the second day of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 4, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 4, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Following the recitation in Pali of the Mangala Sutta and the chanting of the ‘Heart Sutra’ in Chinese, His Holiness the Dalai Lama drew attention to a verse that Chinese Buddhists add at the end. May the three poisons be eliminated,
May the light of wisdom shine forth,
May we face no inner or outer obstacles
And may we train in the bodhisattva path.
“All spiritual traditions encourage us to restrain ourselves from harming others and falling prey to destructive emotions,” he explained. “The mind is not unchangingly polluted by defilements, but we have become accustomed over beginningless time to being subject to the three poisons. Here we pray that we be free from them. The remedy is to cultivate wisdom, so the next line prays that the light of wisdom shine forth. To support that we need to cultivate single-pointed concentration, which in turn is based on discipline and the observance of ethics. Read the rest of this entry »
1 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su “La Preziosa Ghirlanda” di Nagarjuna”
Sua Santità il Dalai Lama il primo giorno d’insegnamenti al tempio principale tibetano di Dharamsala, India, il 3 ottobre 2019 ha sottolineato che la trasformazione della mente non avviene in breve tempo, ma, continuando con gli sforzi, si raggiungerà l’obiettivo. Foto del Ven Tenzin Jamphelha.
3 ottobre 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Il sole brilla in un cielo limpido questa mattina mentre Sua Santità il Dalai Lama cammina dalla sua residenza fino allo Tsuglagkhang, il principale tempio tibetano. Saluta il pubblico nel cortile ed intorno al tempio lungo il suo percorso, accarezza la guancia di un bambino, scambia qualche parola con chi incontra e saluta con un gento di mano quelli che erano al di là dalla sua portata.
Una volta nel tempio, prima di sedersi sul trono, saluta rispettosamente l’ex detentore del trono di Ganden, Rizong Rinpoché. La recita del “Mangala Sutta” in Pali da parte di monaci thailandesi è seguita dal canto del “ Sutra del Cuore ” in cinese.
Le oltre 7500 persone radunate dentro ed intorno al tempio includevano persone provenienti da 61 paesi. Di questi, gli studenti principali erano 1127 di Taiwan appartenenti a 21 organizzazioni sotto l’egida dell’Associazione buddista tibetana internazionale di Taiwan. Il più grande tra questi vari gruppi era “Beatitudine e saggezza” con i suoi 850 membri.
Dopo aver recitato i consueti versi dell’omaggio, Sua Santità così si rivolge al pubblico: “Oggi, dei cinesi di Taiwan e di altri Paesi sono qui venuti ad ascoltare questo insegnamento. Siamo qui per imparare a trasformare le nostre menti. La tradizione buddista in generale e la tradizione di Nalanda, in particolare, insegnano il significato della mente usando la logica e la ragione. Esse spiegano come contrastare le emozioni distruttive come la rabbia e la gelosia, il che ha l’ulteriore vantaggio sul fisico di rafforzare il nostro sistema immunitario. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches Nagarjuna’s ‘Precious Garland of the Middle Way’
His Holiness the Dalai Lama addressing the gathering on the first day of his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 3, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 3, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – The sun shone in a clear sky this morning as His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple. He greeted members of the public gathered in the yard and around the temple on his way, stroking a child’s cheek here, exchanging a few words there and waving to those beyond his reach. Once in the temple he respectfully saluted the former Ganden Throneholder, Rizong Rinpoché before taking his seat on the throne. A recitation of the ‘Mangala Sutta’ in Pali by Thai monks was followed by the chanting of the ‘Heart Sutra’ in Chinese.
The more than 7500 people gathered in and around the temple included individuals from 61 countries. Of these, the principal students were 1127 from Taiwan belonging to 21 organizations under the umbrella of the Taiwan International Tibetan Buddhist Association. Largest among these various groups was ‘Bliss and Wisdom’ and its 850 members.
After reciting the customary verses of homage, His Holiness addressed the congregation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit Harijan Sevak Sangh at Gandhi Ashram
Baba Ramdev. and Morari Bapuji look on as His Holiness the Dalai Lama addresses the gathering during the interfaith program at Gandhi Ashram in New Delhi, India on September 25, 2019. Photo by Tenzin Choejor
September 25, 2019, New Delhi, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama joined a number of spiritual leaders from Hindu, Muslim, Sikh, Jain and Christian traditions at the Gandhi Ashram in Delhi. They first paid their respects before Gandhi-ji’s memorial, and then planted a tree together in the courtyard outside the library to mark the occasion. His Holiness and the other spiritual leaders then assembled on the stage where Morari Bapuji yesterday began a ritual performance of the Ram Kathaa, recounting the life and deeds of Lord Ram, which will go on for nine days. Together with members of the Harijan Sevak Sangh they lit a lamp to mark the auspicious opening their interfaith gathering.
Dr. Shankar Kumar Sanyal welcomed the spiritual leaders to the ashram where Gandhi stayed and worked for the benefit of India and the whole world between 1930 and 1940. Each of the spiritual leaders spoke about the importance of cultivating religious harmony, upholding India’s ancient traditions of ‘ahimsa’ and ‘karuna’—non-violence and compassion—in addition to taking care of our planet. Representing the Hindu tradition were Sadhvi Bhagavathi Saraswati, Swami Chidanand Saraswati and Baba Ramdev. From the Shia tradition came Maulana Kokab Muharram. Giani Gurbachan Singh represented the Sikh tradition. Read the rest of this entry »
Secondo giorno di Sua Santità il Dalai Lama allo Shri Udasin Karshni Ashram
Sua Santità il Dalai Lama all’inaugurazione della porta del giardino del Buddha presso lo Sri Udasin Karshni Ashram di Mathura, India, il 23 settembre 2019. Foto di Tenzin Choejor
24 settembre 2019, Mathura, India – Questa mattina, all’inizio della sua seconda giornata allo Shri Udasin Karshni Ashram, Sua Santità il Dalai Lama è stato raggiunto dallo Swami Karshni Gurusharanandaji Maharaj, Swami Chidanand Saraswati con altri membri dell’ashram e hanno meditato insieme. Successivamente, Sua Santità si è recato sulle rive dello Yamuna dove, con il Maharaj-ji e il Swami-ji, ha preso parte ad un rituale che prevede l’offerta di luce. A un giornalista che gli chiedeva quali aspetti della cultura indiana sono rilevanti nel mondo contemporaneo, Sua Santità ha risposto:
“Sono convinto che coltivare le antiche tradizioni indiane di ‘ahimsa’, la condotta non violenta, e ‘karuna’, la sua motivazione compassionevole, rappresentino l’unico modo per porre fine alla violenza nel mondo. Come esseri umani siamo sostanzialmente uguali. Siamo nati allo stesso modo e moriamo allo stesso modo. Pertanto, è importante prestare attenzione ai valori umani fondamentali che sono stati coltivati in questo paese per migliaia di anni”.
Tornando all’ashram, Sua Santità ha partecipato all’inaugurazione del giardino del Buddha: è stata fatta suonare una grande campana, che sarà appesa sopra l’ingresso. Ha poi reso omaggio alla statua del Buddha, recitando una preghiera: Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s 2nd Day at Shri Udasin Karshni Ashram
His Holiness the Dalai Lama joining Swami Karshni Gurusharanandaji Maharaj in performing a Rudra Abhishek offering to the Shivling at Sri Udasin Karshni Ashram in Mathura, UP, India on September 23, 2019. Photo by Tenzin Choejor
Mathura, UP, India – This morning, at the start of his second day at Shri Udasin Karshni Ashram, His Holiness the Dalai Lama was joined by Swami Karshni Gurusharanandaji Maharaj, Swami Chidanand Saraswati with other members of the ashram and they meditated together. Subsequently, His Holiness drove to the banks of Yamuna where, with Maharaj-ji and Swami-ji, he took part in an aarti ritual that involves the offering of light. When a journalist asked what parts of Indian culture are relevant in today’s world, His Holiness replied:
“I’m convinced that cultivating India’s age-old traditions of ‘ahimsa’, non-violent conduct and ‘karuna’, its compassionate motivation, are the only way to put an end to violence in the world. As human beings we are much the same. We are born the same way and we die the same way. Therefore, it is important to pay attention to the kind of basic human values that have been cultivated in this country for thousands of years.”
Back at the ashram His Holiness inaugurated the gate to the Buddha garden that has been established there by ringing a large bell, which will eventually be hung over the entrance. He paid his respects before the statue of the Buddha, reciting following prayer: Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita Shri Udasin Karshni Ashram
Sua Santità il Dalai Lama ha reso omaggio al Tempio principale di Krishna allo Sri Udasin Karshni Ashram di Mathura, India, il 22 settembre 2019. Foto di Tenzin Choejor
22 settembre 2019, Mathura, India – Dopo aver lasciato Delhi questa mattina presto, Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto la città di Mathura, sulle rive del fiume Yamuna, dove è stato ospite del Swami Karshni Gurusharanandaji Maharaj. All’arrivo allo Shri Udasin Karshni Ashram è stato ricevuto dal personale dell’ashram e accompagnato nei suoi alloggi, dove il Maharaj-ji lo ha raggiunto. Dopo un breve riposo, Sua Santità si è recato al tempio principale di Krishna per porgere i suoi rispetti. Il Maharaj-ji lo ha accompagnato a partecipare a un’abluzione rituale, come segno di rispetto: i piedi di Sua Santità sono stati lavati con latte, yogurt, zafferano, ghee e legno di sandalo. E’ seguita la recitazione di una Guru Puja e dei Quattro Veda.
Rivolgendosi ai presenti, Sua Santità ha detto di sentirsi profondamente commosso nell’ascoltare i canti in sanscrito.
“Quando ero giovane, ho imparato il sanscrito dal manuale di Kalapa, ma mi è sembrato abbastanza difficile. La più antica tradizione filosofica indiana, la scuola Samkhya, impiegava il sanscrito, così come le successive tradizioni Jain e buddhiste. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit Shri Udasin Karshni Ashram
His Holiness the Dalai Lama exchanging greeting Swami Karshni Gurusharanandaji Maharaja on his arrival at Sri Udasin Karshni Ashram in Mathura, UP, India on September 22, 2019. Photo by Tenzin Choejor
September 22, 2019, Mathura, UP, India – Leaving Delhi early this morning, His Holiness the Dalai Lama drove to the city of Mathura on the banks of the Yamuna River, where he was the guest of Swami Karshni Gurusharanandaji Maharaj. On arrival at Shri Udasin Karshni Ashram he was received by ashram staff and escorted to his room, where Maharaj-ji joined him. After a short rest, His Holiness proceeded to the main Krishna Temple to pay his respects. Maharaj-ji accompanied him to a seat on the dais and led temple priests in performing a ritual ablution, as a mark of respect, which involved washing His Holiness’s feet with milk, yogurt, saffron, ghee and sandalwood. This was followed by the recitation of a Guru Puja and other offerings to His Holiness including recitations from the Four Vedas.
Addressing the gathering, His Holiness told them how moved he felt to listen to the sonorous chanting in Sanskrit.
“When I was young I learned Sanskrit from the Kalapa manual, but found it quite difficult. India’s most ancient philosophical tradition, the Samkhya School, employed Sanskrit, as did the later Jain and Buddhist traditions. Read the rest of this entry »
Meeting with Intellectuals, Academics and Diplomats
His Holiness the Dalai Lama greeting a member of the audience before his talk to intellectuals, academics and diplomats in New Delhi, India on September 21, 2019. Photo by Tenzin Choejor.
September 21, 2019, New Delhi, India – When His Holiness the Dalai Lama met with a group of about one hundred intellectuals, academics and diplomats this morning, he told them that as human beings we are the same; mentally, emotionally and physically, we are all the same. We have the same kind of brain and the same quality of intelligence. What’s more we all want to live a happy life free from suffering. “These days, scientists tell us that basic human nature is compassionate,” His Holiness explained. “We are social animals who depend on the community in which we live. Before they go to school children are open and friendly to each other. They don’t care what religion or nationality their companions belong to, so long as they play together in a friendly way. Once they start school, however, they learn to pay more attention to secondary differences, such as religion, colour, economic background and, here in this country, what caste people belong to. To counter this kind of discrimination, this sense of ‘us’ and ‘them’, we need to cultivate a sense of oneness of 7 billion human beings.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra gli studenti a Nuova Delhi
Sua Santità il Dalai Lama: “Poiché tutti e 7 i miliardi di esseri umani sono mentalmente, fisicamente ed emotivamente, gli stessi voi giovani dovete coltivare un senso di unità dell’umanità. Dobbiamo lavorare insieme per affrontare le sfide che riguardano tutti noi, come la crisi climatica. Non possiamo semplicemente sfruttare questo pianeta ed il suo ambiente naturale, dobbiamo occuparcene. Gli scienziati ci avvertono da tempo dei pericoli che affrontiamo.”
20 settembro 2019. Nuova Delhi, India – Dopo aver ieri volato da Dharamsala a Delhi, stamattina Sua Santità il Dalai Lama è stato ricevuto dal presidente, direttore e preside Arun Bharat Ram, alla scuola di Shri Ram, Vasant Vihar, di Nuova Delhi. Più di 2400 studenti provenienti da 84 scuole di Nuova Delhi gli hanno dato un entusiastico benvenuto. Prima di sedersi sul palco, Sua Santità ha acceso una lampada ed ha ringraziato gli organizzatori, Spic Macay, per aver convocato l’incontro.
“Rispettati fratelli e sorelle maggiori e fratelli e sorelle minori”, ha iniziato Sua Santità, “è un grande onore per me interagire con i giovani studenti che appartengono al 21° secolo. Sebbene non possiamo cambiare il passato, possiamo imparare da esso. Pertanto, il futuro è nelle vostre mani. Se fate uno sforzo per creare una società felice, credo che in questo secolo potete cambiare il mondo.
“Gli scienziati ci dicono che la natura umana di base è compassionevole. Chiaramente, poiché siamo animali sociali, dovremmo considerare tutti i 7 miliardi di esseri umani come la comunità a cui apparteniamo. Pensare solo alla “mia nazione” od alla “mia gente” non è attuale. Nel corso del 20° secolo, pensare agli altri in termini di “noi” e “loro” ha portato a divisioni, con conseguenti lotte ed uccisioni. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talks to Students in Delhi
His Holiness the Dalai Lama speaking to students at Shri Ram School in New Delhi, India on September 20, 2019. Photo by Tenzin Choejor
September 20, 2019. New Delhi, India – Having flown from Dharamsala to Delhi yesterday, this morning His Holiness the Dalai Lama was received at the Shri Ram School, Vasant Vihar, by the Chairperson, Arun Bharat Ram, the director and principal. More than 2400 students from 84 New Delhi schools gave him an enthusiastic welcome. Before taking his seat on the stage, His Holiness lit a lamp and thanked the organizers, Spic Macay, for convening the meeting.
“Respected elder brothers and sisters and younger brothers and sisters,” His Holiness began, “it’s a great honour for me to interact with young students who belong to the 21st century. Although we cannot change the past, we can learn from it. Therefore, the future is in your hands. If you make an effort to create a happy society, I believe that within this century you can change the world.
“Scientists tell us that basic human nature is compassionate. Clearly, since we are social animals, we should consider all 7 billion human beings as the community we belong to. Thinking just of ‘my nation’ or ‘my people’ is out of date. During the 20th century, thinking of others in terms of ‘us’ and ‘them’ led to division resulting in fighting and killing. Read the rest of this entry »
Terzo giorno d’Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala
Sua Santità il Dalai Lama: “Per raggiungere la liberazione dobbiamo superare le emozioni afflittive. Dobbiamo studiare, riflettere e meditare su ciò che apprendiamo senza fare semplicemente affidamento su preghiere, fede e rituali.”
6 settembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina, dopo che i monaci thailandesi avevano cantato il “Mangala Sutta” in Pali, un gruppo di laici indonesiani recitava nella loro lingua il “Sutra del Cuore”.
“Oggi è l’ultimo giorno di questo insieme di insegnamenti”, ha osservato Sua Santità il Dalai Lama. “Pensavo che alla fine, come conclusione di buon auspicio, potremmo tenere una cerimonia per generare la mente risvegliata di bodhicitta. E, poiché la gamma ed il contenuto del testo di Nagarjuna sono vasti e complessi, ho pensato di insegnare i “Tre aspetti principali del sentiero” https://www.sangye.it/altro/?p=489 di Tsongkhapa, che possono essere prontamente applicati nella pratica.
“Quando Atisha arrivò in Tibet, introdusse la tradizione Kadampa che considera l’intero contenuto delle Tre Collezioni di Scritture come istruzioni per la pratica in termini di persone di tre diverse capacità: contenuta, media e grande. Dopo aver composto il “Grande trattato sugli Stadi del sentiero”, il “Medio trattato” e il ” Trattato Conciso – La canzone dell’esperienza” https://www.sangye.it/altro/?p=1654 Tsongkhapa ha composto i “Tre aspetti principali del sentiero” https://www.sangye.it/altro/?p=489 su richiesta di Tsako Wönpo, Ngawang Drakpa, un discepolo vicino e leader del popolo di Gyalmorong nel Tibet orientale. È un testo utile da leggere ogni giorno. “ Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama ‘s Third Day of Teachings for Asians
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd as he walks to the Main Tibetan Temple on the third day of his teachings at the request of groups from Asia in Dharamsala, HP, India on September 6, 2019. Photo by Matteo Passigato
September 6, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – This morning, after Thai monks had chanted the ‘Mangala Sutta’ in Pali, a group of lay-people from Indonesia recited the ‘Heart Sutra’ in their language. “Today is the final day of this set of teachings,” His Holiness the Dalai Lama observed. “I was thinking that we could hold a ceremony for generating the awakening mind of bodhichitta at the end as an auspicious conclusion. And since the range and content of Nagarjuna’s text is vast and complex, I thought I would teach Tsongkhapa’s ‘Three Principal Aspects of the Path’, which can be readily applied in practice.
“When Atisha came to Tibet he introduced the Kadam tradition that regards the whole content of the Three Collections of Scripture as instructions for practice in terms of persons of three different capacities—small, medium and great. After composing the ‘Great Treatise on the Stages of the Path’, the ‘Medium Treatise’ and the ‘Concise Treatise – the Song of Experience’, Tsongkhapa composed the ‘Three Principal Aspects of the Path’ at the request of Tsako Wönpo, Ngawang Drakpa, a close disciple and leader of the people of Gyalmorong in Eastern Tibet. It’s a useful text to read through every day.” Read the rest of this entry »
Secondo giorno di insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Dharmsala
Sua Santità il Dalai Lama durante il secondo giorno di insegnamenti presso il Tempio Tibetano Principale a Dharamsala, (India), il 5 settembre 2019. Foto di Tenzin Choejor
5 settembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Raggiunto il Tsuglagkhang, il tempio tibetano principale, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha salutato i lama e gli ospiti seduti attorno al trono. Prima di prendere posto, si è avvicinato al bordo del palco, da dove ha sorriso e ha salutato i praticanti. La sessione è iniziata con la recitazione del “Mangala Sutta” in lingua Pali fatta dai monaci thailandesi, seguita dal “Sutra del Cuore” in vietnamita.
Sua Santità ha quindi intonato a gran voce una “Lode alla perfezione della saggezza”:
Omaggio alla perfezione della saggezza,
la madre di tutti i Buddha dei tre tempi,
che è al di là delle parole, inconcepibile, inesprimibile,
non prodotta e non ostacolata, della natura dello spazio,
dominio oggettivo della saggezza consapevole di sé. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings for Asians – Second Day
Thai monks reciting the ‘Mangala Sutta’ in Pali at the start of the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on September 5, 2019. Photo by Tenzin Choejor
September 5, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – On reaching the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, this morning, His Holiness the Dalai Lama greeted the Lamas and guests sitting around the throne. Before taking his seat, he came to the edge of the platform, from where he smiled and waved to the audience. The session began with Thai monks reciting the ‘Mangala Sutta’ in Pali and continued as monks and lay-people from Vietnam chanted the ‘Heart Sutra’ in Vietnamese.
His Holiness briskly intoned a ‘Praise for the Perfection of Wisdom’,
Homage to the Perfection Wisdom,
The Mother of all Buddhas of the three times,
Which is beyond words, inconceivable, inexpressible,
Unproduced and unobstructed, in the nature of space,
The objective domain of self-aware wisdom. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Primo giorno di insegnamenti a Dharamsala
Sua Santità il Dalai Lama durante il primo giorno di insegnamenti presso il Tempio Tibetano Principale a Dharamsala, (India), il 4 settembre 2019. Foto di Tenzin Choejor
4 settembre 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto a piedi dalla sua residenza al Tsuglagkhang il Tempio Tibetano Principale per il primo dei tre giorni di insegnamenti. Ad attenderlo oltre seimila cinquecento persone, tra le quali circa duemila provenienti da 69 diversi Paesi. Entrato nel tempio, Sua Santità ha salutato l’abate del monastero di Namgyal, Thamtog Rinpoche, l’ex detentore del trono Ganden Rizong Rinpoche, e gli altri Lama seduti attorno al trono. Prima di prendere posto, ha reso omaggio alle statue del Buddha e di Avalokiteshvara.
I monaci tailandesi hanno recitato un omaggio al Buddha in lingua Pali, seguito dal “Sutra del cuore” in cinese.
“Siamo di nuovo riuniti qui a Dharamsala”, ha esordito Sua Santità “e vorrei dare il benvenuto a tutti voi che siete arrivati da diverse parti del mondo. Persone provenienti da paesi tradizionalmente buddhisti vengono qui da diversi anni, mostrando grande interesse ed entusiasmo per gli insegnamenti. Anche in questa occasione terremo un discorso di Dharma e vorrei ringraziare gli organizzatori che hanno reso possibile tutto questo”. Read the rest of this entry »
First Day of Teachings for Asians
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the crowd as he walks to the Main Tibetan Temple for the first day of teachings in Dharamsala, HP, India on September 4, 2019. Photo by Tenzin Choejor
September 4, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Early morning rain had cleared the air and the sky was blue as His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple today. An estimated 6500 people awaited him. Of those, 2000 were visitors from 69 countries: 855 of whom belonged to 38 Asian groups. Entering the temple, His Holiness greeted the Abbot of Namgyal Monastery, Thamtog Rinpoché and former Ganden Throne-holder Rizong Rinpoché, as well as others seated around the throne. Before sitting down, he turned to salute the statues of the Buddha and Avalokiteshvara.
Thai monks chanted a homage to the Buddha in Pali, following which the ‘Heart Sutra’ was recited in Chinese.
“Here we are gathered in Dharamsala once again,” His Holiness told the audience, “and I’d like to welcome all those of you who have come from different parts of the world. People from traditionally Buddhist countries have been coming here for several years, showing great interest and enthusiasm for the teachings. On this occasion too, we’re going to hold a discourse and I’d like to thank the organizers who have made this possible.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama partecipa alla 52a Convenzione Nazionale dell’Associazione delle Scuole Cattoliche dell’India
Sua Santità il Dalai Lama saluta il pubblico al termine della sessione mattutina della 52a Convenzione nazionale dell’Associazione delle scuole cattoliche dell’India a Mangaluru, Karnataka, India, il 30 agosto 2019. Foto di Tenzin Choejor
30 agosto 2019. Mangaluru, Karnataka, India – Dopo essere arrivato ieri nella città portuale di Mangaluru, questa mattina, il primo incontro di Sua Santità il Dalai Lama è stato con un gruppo di circa 250 giovani tibetani che studiano e si preparano qui. Sua Santità ha ricordato di aver sentito parlare, in una mostra a Pechino negli anni ’70, delle affermazioni secondo cui il Tibet faceva parte della Cina. Queste includevano il matrimonio di Songtsen Gampo con una principessa cinese e Genghis Khan che dava a Drogön Chögyal Phagpa il controllo sul Tibet. Nel contesto della Grande Muraglia cinese che attira così tanti turisti oggi, secondo cui da un lato della terra v’era la Cina e dall’altro nulla, queste affermazioni non hanno peso. Sua Santità ha osservato che gli è stato anche detto che non ci sono documenti storici del tempo della dinastia Tang che si riferiscono al Tibet come parte della Cina. “La principessa cinese che ha sposato il re Songtsen Gampo”, ha osservato, “ha portato in dono un’immagine importante del Buddha. Quando ho visitato Xi’an, ex capitale della Cina, mi è stata mostrata la nicchia vuota in cui si trovava. Le relazioni tra Tibet e Cina erano buone. Tuttavia, Songtsen Gampo scelse di non emulare lo stile cinese della scrittura, invece aveva un alfabeto tibetano modellato sulla scrittura indiana Devanagari. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Attend the 52nd National Convention of All India Association of Catholic Schools
His Holiness the Dalai Lama arriving for his meeting with Tibetans studying and training in Mangaluru at his hotel in Mangaluru, Karnataka, India on August 30, 2019. Photo by Tenzin Choejor
August 30, 2019. Mangaluru, Karnataka, India – After arriving in the port city of Mangaluru yesterday, this morning, His Holiness the Dalai Lama’s first meeting was with a group of about 250 young Tibetans studying and training here. His Holiness recalled hearing about claims that Tibet had long been part of China made in an exhibition in Beijing in the ‘70s. These included Songtsen Gampo’s marriage to a Chinese princess and Genghis Khan’s giving Drogön Chögyal Phagpa control over Tibet. In the context of the Great Wall of China that attracts so many tourists today, according to which land on one side was China and on the other was not, these claims have no weight. His Holiness remarked that he has also been told there are no historical documents from the time of the Tang Dynasty that refer to Tibet as part of China. “The Chinese princess who married King Songtsen Gampo,” he observed, “brought an important image of the Buddha with her as a gift. When I visited Xi’an, a former capital of China, I was shown the empty niche where it used to sit. Relations between Tibet and China were good. Nevertheless, Songtsen Gampo chose not to emulate the Chinese style of writing and instead had a Tibetan alphabet modelled on the Indian Devanagari script. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama visita il monastero Ön Ngari a Manali
Sua Santità il Dalai Lama: “Filosoficamente, il buddismo è una tradizione profonda e la nostra dipendenza dalla razionalità e dalla logica ci ha permesso di avviare un dialogo fruttuoso con gli scienziati moderni. Incoraggio oggi i seguaci del Buddha ad essere buddisti del 21° secolo, impiegando la ragione e seguendo il percorso dei saggi.”
23 agosto 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – Mentre volge al termine il soggiorno di Sua Santità il Dalai Lama a Manali, i monaci del monastero di Ön Ngari lo hanno invitato a visitarli. Dopo aver dato udienza pubblic a a diversi gruppi di persone, molti dei quali anziani e malati, Sua Santità è sceso dai suoi alloggi in cima al la nuov a al a del monastero e d all’aula didattica. In una breve processione al tempio che include monaci che suonano i l corn o e un altro che portava un ombrello cerimoniale, lo salut a e lo scort a l ‘abate Lobsang Samten. All’interno, Sua Santità, prima di sedersi, si è prostrato davanti alle statue del Buddha e di Avalokiteshvara.
Immediatamente due monaci, uno in piedi e d uno seduto sul pavimento, aprono un dibattito sull’uso della terminologia, come spiegato nel “Compendio della cognizione valida” di Dharmakirti https://www.sangye.it/altro/?p=7077 . Li segu ono u na serie di coppie di giovani monaci, inclusa una coppia che era di giovanissimi , impegnandosi energicamente nel dibattito, che Sua Santità segu e con gioia. Successivamente, Sua Santità si un isce ai monaci nelle recitazioni delle Scritture. Inizia n o con il primo capitolo d ell’ “Ornament o per la C hi ar a Realizzazione “, cantando nello stile di Gendun Gyatso, il Secondo Dalai Lama, cui segu e i l secondo capitolo d ella “ Introduzione alla Via di Mezzo ” https://www.sangye.it/altro/?p=3263 di Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 e poi dalla sua lode al Grande Compassionevole chiamato l’Inossidabile Conchiglia Bianca . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Ön Ngari Monastery
His Holiness the Dalai Lama paying his respects before the statues of the Buddha and Avalokiteshvara before taking his seat at Ön Ngari Monastery in Manali, HP, India on August 23, 2019. Photo by Jeremy Russell
August 23, 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – As His Holiness the Dalai Lama’s stay in Manali draws to a close, the monks of Ön Ngari Monastery invited him to visit them. After giving audience to several groups of people, many of them elderly and infirm, His Holiness came down from his quarters on top of the Monastery’s new accommodation and classroom block. Abbot Lobsang Samten greeted him and escorted him in a short procession that included monks playing horns and another bearing a ceremonial umbrella to the temple. Inside, His Holiness paid his respects before the statues of the Buddha and Avalokiteshvara, before taking his seat.
Immediately two monks, one standing and one seated on the floor, opened a debate on the usage of terminology as explained in Dharmakirti’s ‘Compendium of Valid Cognition’. A series of pairs of young monks followed them, including a couple who were still boys, engaging energetically in debate, which His Holiness followed with enjoyment. Next, His Holiness joined the monks in recitations from the scriptures. They began with the first chapter of ‘Ornament for Clear Realization’, chanting in the style of Gendun Gyatso, the Second Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Le violenze contro le monache di Yachen Gar
Espulse dai monasteri, le religiose subiscono violenze e stupri negli orrendi «centri di detenzione»
La recente notizia della detenzione di circa 3.500 fra monaci e monache tibetani nel Centro buddhista Yachen Gar , nella contea di Palyul a Kardze, una prefettura della provincia del Sichuan, mette in luce un’altra dimensione della persecuzione del PCC contro gruppi minoritari quali i tibetani e gli uiguri . La storia dell’oppressione comunista rivela che abusi e torture di questo genere contro i tibetani sono da sempre una caratteristica della politica praticata dal governo cinese in Tibet. E lo sforzo del PCC per «sinizzare» la religione e la cultura tibetane con programmi di indottrinamento prosegue: i monaci e le monache detenuti sono infatti costretti a diventare “patrioti” cinesi nei campi di concentramento, e qualsiasi accenno di dissenso o di resistenza comporta sevizie e abusi gravi.
Se si esaminano le violazioni dei diritti umani da parte della Cina nei confronti dei tibetani in Tibet, si vede che i detenuti sono prevalentemente monaci e monache. Una delle caratteristiche più sorprendenti della repressione è costituita dalla violenza di genere perpetrata contro le monache tibetane. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama conclude gli insegnamenti a Manali
Sua Santità il Dalai Lama: “Se il Dharma è efficace o meno dipende dal fatto che riesci a trasformare la tua mente. Avendo ascoltato gli insegnamenti, sta a te effettuare questa trasformazione.”
18 agosto 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – Dopo un diluvio di due giorni, la pioggia ha continuato ancora a cadere mentre Sua Santità il Dalai Lama è arrivato sul luogo di insegnamento questa mattina: saluta il pubblico, saluta quelli seduti attorno al trono e si siede. Sua Santità c onsiglia ai monaci seduti in prima fila di coprirsi dal freddo. “Oggi esamineremo gli “Otto versi per addestrare la mente ” https://www.sangye.it/altro/?p=27 ha osservato, aprendo una copia del libro contenente i testi che stava insegnando in tibetano, hindi, inglese e cinese.
“Geshé Langri Thangpa era noto per la sua pratica della bodhicitta. Pensando alle sofferenze degli esseri senzienti era così commosso che pianse. Il suo viso aveva un’espressione perpetuamente dolente.
“Ho ricevuto una spiegazione di questo testo da molti dei miei maestri, tra cui Kyabjé Trijang Rinpoché, e lo recito ogni giorno da quando ero un bambino. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Manali Completed
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience on the final day of his teachings in Manali, HP, India on August 18, 2019. Photo by Tenzin Choejor
August 18, 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – After a two day deluge, rain continued to fall as His Holiness the Dalai Lama arrived at the teaching ground this morning. He waved to the audience, greeted those sat around the throne and took his seat. He advised the monks sitting in the front rows to wrap themselves up against the cold. “Today, we’ll look at the ‘Eight Verses for Training the Mind’,” he remarked, opening a copy of the book containing the texts he was teaching in Tibetan, Hindi, English and Chinese. “Geshé Langri Thangpa https://www.sangye.it/altro/?p=497 was known for his practice of bodhichitta. Thinking of the sufferings of sentient beings he was so moved he wept. His face wore a perpetual doleful expression.
“I received an explanation of this text from several of my teachers including Kyabjé Trijang Rinpoché, and I’ve been reciting it daily since I was a small boy. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione ad Avalokiteshvara a Manali
Sua Santità il Dalai Lama tiene un discorso introduttivo prima dell’effettiva Iniziazione di Mahakarunika Lokeshvara a Manali, HP, India, il 17 agosto 2019. Foto di Tenzin Choejor
17 agosto 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – Circa 8000 persone si sono radunate oggi a Manali, nonostante la pioggia incessante, per assistere all’iniziazione del Mahakarunika Lokeshvara data da Sua Santità il Dalai Lama. Il luogo dell’evento, dove erano stati allestiti dei padiglioni, era gremitissimo, al punto che altre 500 persone seguivano l’insegnamento dall’esterno.
“Questa iniziazione proviene dalla collezione nota come Visioni segrete del Quinto Dalai Lama “, ha annunciato Sua Santità. “Durante un ritiro di Avalokiteshvara intrapreso nel Palazzo Potala dopo aver consultato l’Oracolo di Nechung, il Quinto Dalai Lama ebbe una visione del re Songtsen Gampo, che emerse dal cuore di Avalokiteshvara e lo condusse nel mandala, dove ricevette questi nove poteri di divinità.
“Ho ricevuto i poteri in questa raccolta di 25 visioni da Tagdag Rinpoché quando ero molto giovane. Più tardi, in esilio, ho ricevuto i poteri di longevità da Trulshik Rinpoché. Ho intrapreso i ritiri di questa e di altre pratiche. Read the rest of this entry »
Empowerment of Mahakarunika Lokeshvara: the Great Compassionate Lord of the World
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory rituals for the Empowerment of Mahakarunika Lokeshvara in Manali, HP, India on August 17, 2019. Photo by Tenzin Choejor
August 17, 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – An estimated 8000 people gathered in Manali today, despite incessant rain, to attend the Mahakarunika Lokeshvara empowerment given by His Holiness the Dalai Lama. The teaching ground, over which canopies had been set up, was filled to capacity and another 500 people followed events from the street outside. “This empowerment comes from the collection known as the Secret Visions of the Fifth Dalai Lama,” His Holiness announced to begin with. “During an Avalokiteshvara retreat undertaken in the Potala Palace after consulting the Nechung Oracle, the Fifth Dalai Lama had a vision of King Songtsen Gampo, who emerged from the heart of Avalokiteshvara and led him into the mandala, where he received this nine deity empowerment.
“I received the empowerments in this collection of 25 visions from Tagdag Rinpoché when I was very young. Later, in exile, I received the longevity empowerments in the collection from Trulshik Rinpoché. I have undertaken the retreats for this and the other practices. Read the rest of this entry »
Secondo giorno d’insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Manali
Sua Santità il Dalai Lama spiega il “Commentario sulla Mente del Risveglio” di Nagarjuna, il secondo giorno dei suoi insegnamenti a Manali, HP, India, il 14 agosto 2019. Foto di Tenzin Choejor.
14 agosto 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – Prima di partire per il luogo di insegnamento, questa mattina, Sua Santità ha rilasciato un’intervista alla Hakka TV di Taiwan. Tra gli argomenti toccati, l’intervistatore ha chiesto a Sua Santità se si ritiene è il più ottimista dei Dalai Lama e come riesce a mantenersi sorridente. “Sono un essere umano”, rispose Sua Santità, “e noi esseri umani siamo animali sociali. I 7 miliardi di esseri umani oggi viventi sono emotivamente, mentalmente e fisicamente uguali. Tutti abbiamo il diritto di vivere una vita felice. La capacità di sorridere è qualcosa che solo gli esseri umani possono avere: si sprigiona naturalmente. Tuttavia, ricordo anche che il maestro buddista indiano dell’ottavo secolo Shantideva https://www.sangye.it/altro/?p=2340 consigliò che, se sei un praticante di bodhicitta, dovresti sorridere a tutti quelli che incontri”.
Alla domanda se tutti possano raggiungere la pace della mente, Sua Santità ha osservato che mentre in passato l’educazione era stata in gran parte nelle mani di istituzioni religiose che avevano instillato valori interiori nei loro studenti, l’educazione moderna ha obiettivi materialistici e promuove uno stile di vita materialista. Read the rest of this entry »
His Holiness Dalai Lama’s 2° Day of Teachings in Manali
His Holiness the Dalai Lama speaking on the second day of his teachings in Manali, HP, India on August 14, 2019. Photo by Tenzin Choejor
August 14, 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – Before leaving for the teaching ground this morning, His Holiness gave an interview to Hakka Television from Taiwan. Among a range of topics touched on, the interviewer wanted to know if His Holiness is the most optimistic of the Dalai Lamas and how he is able to keep smiling. “I’m a human being,” His Holiness replied, “and we human beings are social animals. The 7 billion of us alive today are emotionally, mentally and physically the same. We all have a right to live a happy life. The ability to smile is something only human beings can do, it comes naturally. However, I also remember that the 8 th century Indian Buddhist master Shantideva https://www.sangye.it/altro/?p=10177 advised that if you are a practitioner of bodhicitta , you should smile at everyone you meet. ” Asked if everyone can achieve peace of mind, His Holiness noted that whereas in the past education had largely been in the hands of religious institutions that instilled inner values in their students, modern education has materialistic goals and fosters a materialistic way of life. Read the rest of this entry »
Primo giorno d’insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Manali
Sua Santità il Dalai Lama: “La fisica quantistica osserva che nulla ha un’esistenza oggettiva, il che lo trovo utile nella mia meditazione sulla vacuità”.
13 agosto 2019, Manali, Himachal Pradesh, India – La pioggia durante la notte è svanita mentre Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato questa mattina il Monastero di Ön Ngari Dratshang. Sul vicino parcheggio del Consiglio comunale erano stati allestiti un palcoscenico ed uno spazio coperto per il pubblico. L’abate di Ngari Dratshang lo ha accolto e, con i leader locali, lo ha accompagnato sul palco da dove ha salutato la folla e ha salutato i lama che rappresentavano le varie tradizioni buddiste tibetane. Tra loro c’era la giovane Dungsey Asanga Rinpoché del Sakya Phuntsok Phodrang. All’arrivo di Sua Santità, i monaci stavano dibattendo di fronte al palco. Una volta preso posto, Sua Santità inizia la recita corale delle preghiere, mentre venivano distribuiti tè e riso dolce.
“Oggi siamo qui a Manali su invito del monastero di Ön Ngari”, ha iniziato Sua Santità, “che è stato ricollocato su richiesta dell’ex abate del monastero di Gomang in un edificio che era stato donato ai tre luoghi di apprendimento. Questo è ora un monastero in cui i monaci non si limitano a memorizzare testi. Ma li studiano. Ngari Dratshang, Dakpo Shedrupling e Chö-khor Gyal furono fondati dal Secondo Dalai Lama. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s First Day of Teachings in Manali
His Holiness the Dalai Lama speaking on the first day of his teachings in Manali, HP, India on August 13, 2019. Photo by Tenzin Choejor
August 13, 2019, Manali, Himachal Pradesh, India – The overnight rain relented as His Holiness the Dalai Lama set off from Ön Ngari Dratshang this morning. On the nearby Municipal Council Parking Ground a stage and a covered space for the audience had been set up. The Ngari Dratshang Abbot welcomed him and, with local leaders, escorted him to the stage from where he saluted the crowd and greeted lamas representing the various Tibetan Buddhist traditions. Among them was the young Dungsey Asanga Rinpoché from the Sakya Phuntsok Phodrang. As His Holiness arrived, monks were debating in front of the stage. Once he had taken his seat, prayers were recited, while tea and sweet rice were distributed.
“Today, we’re here in Manali at the invitation of Ön Ngari Monastery,” His Holiness began, “which has been re-established at the request of the former Abbot of Gomang Monastery in a building that had been given to the Three Seats of Learning. This is now a monastery where monks are not limited to memorizing texts. They study them too. Ngari Dratshang, Dakpo Shedrupling and Chö-khor Gyal were founded by the Second Dalai Lama. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Travels to Manali
The Abbot of Ön Ngari Monastery, Gomang Khensur Lobsang Samten, making traditional offerings to His Holiness the Dalai Lama during welcoming ceremonies at the monastery in Manali, HP, India on August 10, 2019. Photo by Lobsang Tsering
August 10, 2019. Manali, Himachal Pradesh, India – After a wet night, rain continued to fall as His Holiness the Dalai Lama set off for Manali yesterday morning. Tibetans lined the road down to Dharamsala and through the town to see him off. The heavy rain kept up as His Holiness’s convoy drove across the lower Kangra Valley. At Nadaun the River Beas was very full. Breaking the journey at Hamirpur His Holiness was welcomed by beaming students from Kinnaur, Lahoul & Spiti. Former Chief Minister of Himachal Pradesh, Prof Prem Kumar Dhumal, lives in Hamirpur and came to greet His Holiness, who regaled him and his companions with why he is committed to reviving aspects of ancient Indian knowledge for our modern world.
The road from Hamirpur climbs the hills to pass Rewalsar, the village and lake celebrated by Tibetans and people of the Himalayan region as Tso-Pema for its association with Guru Padmasambhava. People holding silk scarves and burning sticks of incense lined the road to greet His Holiness as he passed. After Tso-Pema, as the rain eased and the sun began to come out, there was a winding descent down to Mandi. His Holiness ate lunch and retired for the day in the palace of the erstwhile Raja of Mandi that is now a hotel. Read the rest of this entry »
Tibetani picchiati e arrestati perché in possesso di foto del Dalai Lama
Sua Santità il XIV Dalai Lama del Tibet, Premio Nobel per la Pace
Alcune fonti anonime avrebbero riferito a RFA che la polizia nella provincia occidentale del Sichuan nel mese di luglio ha picchiato gli abitanti dei villaggi tibetani dopo che sono state trovate nelle loro abitazioni foto del Dalai Lama e hanno arrestato altri che avevano celebrato preghiere pubbliche per augurare lunga vita al Dalai Lama, durante i festeggiamenti per il suo compleanno.
Durante le ispezioni i funzionari locali, accompagnati dalla polizia armata e vestita di nero hanno trovato le foto del Dalai Lama appese nelle pareti delle case. Sono state controllate le unità abitative confiscando le immagini e percuotendo chiunque sia stato trovato in possesso di figure del leader spirituale del Tibet. Alcuni residenti sono stati arrestati, il 6 luglio, perché avevano recitato preghiere in occasione dell’84° compleanno del Dalai Lama.
Dopo gli arresti le tensioni rimangono elevate, diverse persone nelle comunità sono state prese in custodia.
I dettagli sulla data degli assalti e delle incarcerazioni, nonché i nomi e il numero di quelli detenuti non sono disponibili. Read the rest of this entry »
Dalai Lama, nelle stanze segrete dell’ultimo signore del Tibet
Sua Santità il 14° Dalai Lama del Tibet
Sebbene sia in esilio, il Dalai Lama resta il custode delle tradizioni religiose e culturali del suo popolo. La Cina, che ha colonizzato la regione himalayana, è decisa a designarne il successore. Lui, che ha compiuto 84 anni, ha in mente una strategia per contrastare Pechino.
Un uomo può scegliersi il suo destino. Anche una fede può scegliersi il suo, di destino. Più complicato è quando le due scelte si intrecciano. Tenzin Gyatso il proprio destino ha provato più volte a non subirlo da quando il 22 febbraio 1940 — non aveva ancora 5 anni, è nato il 6 luglio 1935 — salì sul trono del Tibet come quattordicesimo Dalai Lama, signore spirituale e, a quel tempo, temporale. Lavorò a un accomodamento con la Cina comunista di Mao Zedong che nel 1950-51 aveva «liberato» le aree tibetane (insieme costituiscono un quarto del territorio della Repubblica popolare), decise di fuggire in India nel marzo 1959 quando la morsa di Pechino si era fatta insopportabile, rinunciò a rivendicare un’impossibile indipendenza e, in ultimo, nel 2011 si spogliò della propria autorità politica di leader del governo in esilio. È adesso, a 84 anni, che la sorte di Tenzin Gyatso diventa davvero un tutt’uno con quella della sua religione, il Buddhismo tibetano.
Il commissariamento delle attività religiose
In gioco, la sopravvivenza delle strutture gerarchiche che nei secoli hanno garantito la continuità di una tradizione spirituale sulla quale si basa l’identità culturale di un popolo. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama ringrazia per gli auguri di compleanno
Sua santità il Dalai Lama: “Ho già detto che, se volete farmi un regalo di compleanno, il meglio che potete fare è contribuire all’adempimento dei miei tre impegni …!
Vorrei ringraziarvi profondamente per i cordiali auguri che molti di voi mi hanno inviato il giorno del mio compleanno, il 6 luglio 2019. Ora ho 84 anni, ma spero di poter celebrare l’occasione con tutti voi per molti altri anni a venire.
Ho già detto che, se volete farmi un regalo di compleanno, il meglio che potete fare è contribuire all’adempimento dei miei tre impegni: promuovendo i valori umani più profondi, basati sul sentimento d’unicità dell’umanità, con l’obiettivo di creare una società più compassionevole; incoraggiando l’armonia e la comprensione tra le principali tradizioni religiose del mondo, e preservando la lingua e la cultura tibetana, il patrimonio tibetano ricevuto dai maestri dell’Università di Nalanda in India, mentre ci si dedica anche alla protezione dell’ambiente naturale del Tibet.
Inoltre, sono impegnato con tutto il cuore nel far rivivere tra i giovani indiani d’oggi l’apprezzamento dell’antica conoscenza indiana.
Abbiamo bisogno di introdurre la compassione e la cordialità nel nostro moderno sistema educativo per renderlo più olistico. Gran parte delle turbolenze che assistiamo in tutto il mondo si verificano perché le persone sono sopraffatte da emozioni disturbanti che possono essere difficili da affrontare.
Credo che la ricca comprensione del funzionamento della mente e delle emozioni che troviamo nelle antiche tradizioni indiane sia oggi rilevante. Sarebbe estremamente proficuo esaminare ed applicare queste conoscenze e valori come una disciplina umana di base, e non da un punto di vista religioso. Proprio come s’insegna l’igiene del fisico per rimanere fisicamente in forma, abbiamo bisogno di coltivare l’igiene emotiva, imparando ad affrontare le nostre emozioni distruttive, così da ottenere la pace della mente. Read the rest of this entry »
Thank You from His Holiness
His Holiness the Dalai Lama : “Much of the turmoil we witness across the world occurs because people are overwhelmed by disturbing emotions that can be difficult to tackle.:.”
July 10, 2019. I would like to thank you deeply for the warm greetings that many of you have sent me on my birthday, 6 July 2019. I am now 84 years old, but I hope to be able to celebrate the occasion with all of you for many more years to come.
I have said before that if you would like to make me a birthday gift, the best you can do would be to help in fulfilling my three commitments—promoting deeper human values based on a sense of the oneness of humanity, with the aim of creating a more compassionate society; encouraging harmony and understanding among the world’s major religious traditions: And preserving the Tibetan language and culture, the heritage Tibetans received from the masters of India’s Nalanda University, while also working for the protection of Tibet’s natural environment.
In addition, I am whole-heartedly committed to reviving an appreciation of ancient Indian knowledge among young Indians today. We need to incorporate compassion and warm-heartedness into our modern education system to make it more holistic. Much of the turmoil we witness across the world occurs because people are overwhelmed by disturbing emotions that can be difficult to tackle.
I believe that the rich understanding of the workings of the mind and emotions that we find in ancient Indian traditions remains relevant today. There would be great value in examining and applying this as a basic human discipline, and not from a religious point of view. Just as we teach physical hygiene to stay physically fit, we need to cultivate emotional hygiene, learning to tackle our destructive emotions, so as to better achieve peace of mind.
Wherever I am, I share these ideas with anyone who wishes to listen. If you would like to help, I would be grateful if you could do the same.
Dalai Lama, July 10
Il Nepal ha proibito i festeggiamenti del compleanno del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama
8 Luglio 2019 . Il Dalai Lama ha compiuto 84 anni e i suoi seguaci in Nepal hanno sperato di celebrare l’evento nella capitale, Kathmandu, ma il governo comunista ha respinto la loro richiesta.
Kathmandu – La comunità tibetana in Nepal ha cancellato i piani per celebrare il compleanno del loro capo spirituale il Dalai Lama dopo che la loro richiesta di una celebrazione pubblica è stata respinta per motivi di sicurezza, ha detto oggi un funzionario del governo.
La Cina, che considera il Dalai Lama un pericoloso separatista, ha aumentato la sua influenza nella nazione himalayana che ospita circa 20.000 tibetani.
Il Nepal è un cuscinetto naturale tra la Cina e l’India ed è considerato da Nuova Delhi come il suo alleato naturale, ma la Cina si sta facendo strada anche fornendo aiuti e investimenti infrastrutturali in quello che è uno dei 10 paesi più poveri del mondo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama met with Educators Discussing ‘Human Education in the 3rd Millennium’
His Holiness the Dalai Lama answering questions from participants of the conference on Human Education in the Third Millennium at his residence in Dharamsala, HP, India on July 8, 2019. Photo by Tenzin Choejor
July 8, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama met with 15 educators from India, Germany, Brazil, Mexico, Finland, USA, Australia, Bangladesh, Britain, and Russia, who are participating in an initial roundtable conference on the theme, ‘Human Education in the 3rd Millennium’. After His Holiness had entered the room and asked everyone present to relax, Project Coordinator, Margarita Kozhevnikova explained that the present conference was in preparation for a world forum about education. She outlined four areas of interest: education policy, being human, education for democracy and human oriented education. She introduced Scott Webster who was to moderate the morning session. He summarized what had been discussed so far.
He told His Holiness that as far as educators are concerned, things are getting worse. Schools and universities are increasingly focussing on training students in skills for jobs. Human flourishing is not addressed. If values come up, it’s only in relation to work and being a worker as opposed to being a human being. Education is being reduced to what can be measured. Teachers find they are unable to be creative so the opportunity to provide human education is lost. The policies that govern this are written by governments or by businessmen, not by professional educators.
There is a consensus among educators that there is more to being human than being an economic unit as a worker or consumer. Knowledge and skills have a role, but there is a need for values too. Following their discussions, participants in the meeting say there is a need to take action. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama met Community Representatives of Tong-Len
His Holiness the Dalai Lama speaking to community reprensentatives, staff and students of Tong-Len during their meeting at his residence in Dharamsala, HP, India on July 7, 2019. Photo by Tenzin Choejor
July 7, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – There was a brightness in the air after overnight rain this morning as His Holiness the Dalai Lama met Community Representatives, Staff and Students of Tong-Len, a small charity working with displaced Indian communities in the area around Dharamsala. Tong-Len aims to help these homeless communities gain access to basic human rights and to break the cycle of deprivation through education. To this end, the charity has established its own school and provides hostel accommodation for those children in most need. His Holiness greeted the two dozen visitors as he entered the room. He told them that as far he could remember Tong-Len was the initiative of Ven Jamyang, a Tibetan monk, who was visiting Dharamsala to attend teachings and meditate. He noticed that children from the slums begged and picked over rubbish, but received no education—he decided something should be done. “We human beings have a special brain,” His Holiness explained, “and we need to be educated if it is to develop properly. However, sometimes education is motivated by selfishness, anger and fear. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: The future Tibet should be a genuine democracy
H.H. th Dalai Lama: “Whether the institution remains or not, my own rebirth will continue. It is a different matter whether people designate him the next Dalai Lama. In one of my daily prayers I always say that as long as space remains, and as long as the living beings’ sufferings remain, I shall be there to serve them and to dispel their misery.”
The 14th Dalai Lama, who turned 84 on 6 July, talks about his 60 years of exile in India, his commitment to the cause of Tibetan freedom and his vision for the future in these excerpts from interviews he did with Vijay Kranti over the last four decades.
On 6 July, Tenzing Gyatso, the 14th Dalai Lama of Tibet celebrated his 84th birthday. Three months ago, he completed his 60 years of exile in India. A lot of water has flown through Brahmaputra, locally known as Tsangpo in Tibet, since this monk ruler escaped from his China-occupied country in March 1959 to save his life from the People’s Liberation Army that crushed the Tibetan uprising at a cost of over 80,000 Tibetan lives (as per UN documents). In the meanwhile, China has emerged as a military and economic superpower and has successfully converted its newest colony into a fortress with a huge network of cantonments, airbases and nuclear stations in addition to a flood of Han settlers who have already outnumbered the ethnic Tibetan population.
Even though the Dalai Lama’s “government in exile” at Dharamshala has yet to get its first recognition from any world government, Chinese rulers expose their helpless vulnerability on the faintest mention of the words “Dalai Lama” or “Tibet” in any world forum or capital. In their over enthusiasm to stamp their final control over Tibet by installing the next incarnation of the current Dalai Lama, Beijing’s two religious search committees, each headed by a senior communist leader, have already completed two dry runs by identifying the new reincarnations of Panchen Lama and the Karma Pa over the past two decades. They have made innumerable attempts to woo the Dalai Lama to return and settle in Beijing to give moral and political legitimacy to China’s rule over Tibet that Beijing misses miserably. Read the rest of this entry »
Migliaia di monaci, monache “politicamente ri-educate” dopo lo sfratto forzato da Yachen Gar del Sichuan
Secondo fonti tibetane migliaia di monaci e monache, costretti a lasciare il centro buddista tibetano Yachen Gar nella provincia occidentale del Sichuan in Cina e obbligati a tornare nelle loro città d’origine sono stati “radunati” dalle autorità e saranno sottoposti a “rieducazione politica”.
In una campagna che ha avuto inizio a maggio, le deportazioni hanno riguardato principalmente i residenti provenienti da zone al di fuori del Sichuan che soggiornavano nel vasto complesso del tempio nella prefettura di Kardze, Palyul. Si stima che negli ultimi anni aveva ospitato circa 10.000 monaci, suore e praticanti laici dediti allo studio delle Scritture e alla meditazione.
Parlando a RFA, un tibetano residente nella zona ha detto che “le autorità cinesi hanno ordinato che il numero di monaci e monache che soggiornano a Yachen Gar non superi le 4.700 unità, e per questo molti monaci e monache sono stati allontanati con la forza dall’istituto. Quei monaci e suore che sono stati forzatamente riportati ai loro luoghi di nascita sono strettamente sorvegliati dalla polizia cinese locale e obbligati a frequentare corsi di rieducazione politica [nelle prigioni] nelle loro città d’origine”. Read the rest of this entry »
Exclusive interview: ‘Reincarnation’ isn’t important, says the Dalai Lama
The Dalai Lama, exiled in India, visiting Jawaharlal Nehru in Delhi in 1959
By Namrata Biji Ahuja/Mcleodganj July 06, 2019 14:32 IST. At the age of 16 you lost your freedom; at 24 you lost your country. You have been living in India for the past 60 years. What was on your mind when you fled Tibet, carrying the hopes of so many people?
As Buddhist monks, in our daily meditation, we think as sentient beings, what we also call mother sentient being. So, my daily prayer is, “So long as space remains, so long as sentient beings remain, I remain in order to serve them.” Acharya Shantideva (one of the great ancient acharyas) said these words…. There are other galaxies in this universe where we have no connections and we can only pray for them (the beings there). But we have a connection with this galaxy; within the galaxy, with this world. And within this world, with the human beings, animals and birds. We can communicate with human beings but not so much with animals. …The human mind can [help us] communicate with each other. So when we pray, [we pray for] all the sentient beings; [for] the seven billion people on this planet. I am one of them. My effort is to make a small contribution towards the wellbeing of the seven billion human beings. By wellbeing, I mean not just at the physical level, but also at the mental level.
You have personally known several Indian leaders, starting with Jawaharlal Nehru. How close have you been to them?
Pandit Nehru was very kind to me; he advised me under difficult circumstances. I followed his advice, and it was very practical. I came to India in 1956, during Buddha Jayanti. At that time, many Tibetan officials told me that I should stay in India and not return. They were fearing the Chinese troops. I discussed with Pandit Nehru, who said that it was better if I returned to Tibet. He carried a copy of the 17-point agreement [of 1951 between the Tibetan leadership and the Chinese government]. With his own pen he marked a few points and told me [that] on those points [I] could struggle within Tibet. I followed his advice. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s exclusive interview for OTV Lebanon
H.H. The Dalai Lama: We are the same human beings who only want a happy life. So I want to share with you the sense of oneness of the entire 7 billion human beings.
Dharamshala: A Lebanon based reporter Karim from OTV Lebanon was accorded an opportunity to obtain an exclusive interview with His Holiness the Dalai Lama on 27 June 2019 at the residence of His Holiness the Dalai Lama in Dharamshala.
Below is the full transcript of the interview.
Karim: Thank You His Holiness for accepting our invitation. His Holiness, Lebanon in the Middle East is a multi-cultural country. We have a Christian President, we have a Speaker who is a Muslim Shia, we have a Prime Minister who is a Muslim Sunni. Talking about myself, I am a Christian married to a Muslim wife. So this is Lebanon and this is Lebanese diversity. I want to ask you first do you think such co-existence can hold on and survive?
His Holiness the Dalai Lama: Oh yes. I believe that is the only way. In ancient time, you see people are more or less isolated. Now modern time 21st century, information comes from different parts of the world which makes the world smaller. Similarly, in religious faith, you get different information about different religion which is always available. Then, a different mental disposition is useful for different ways of approach. Therefore pluralism of religion in the modern time is the reality. Based on that reality, mutual respect must be practised and consider religious faith as a personal matter. It is very good that you as a Christian husband and your wife as a Muslim is a wonderful thing! One of my commitment is the promotion of religious harmony and I have full confidence that religious harmony is possible. Read the rest of this entry »
Preghiere per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama saluta affettuosamente l’ex Kalön Tripa, Tenzin Namgyal Tethong, mentre si dirige dalla sua residenza al Tempio Principale Tibetano a Dharamsala, India, il 5 luglio 2019. Foto di Tenzin Choejor
5 luglio 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Il 5 luglio, alla vigilia dell’ottantaquattresimo compleanno di Sua Santità il Dalai Lama, circa trecento membri dell’Amministrazione Centrale Tibetana (CTA) in pensione e oltre duecento loro famigliari hanno offerto preghiere e un elaborato rituale per la lunga vita di Sua Santità. Il cortile fino al Tsuglagkhang, il Tempio Principale Tibetano, e i viali di accesso era stati addobbati da decorazioni dai colori cerimoniali brillanti, in netto contrasto con il cielo grigio dell’imminente monsone. Sua Santità è stato accompagnato dalla sua residenza al Tempio dall’ex Kalön Tripa, Tenzin Namgyal Tethong, Presidente del Comitato del personale del CTA in pensione, da Lobsang Jinpa e dal Disciplinare del Monastero di Namgyal, il Venerabile Tenzin Norbu.
Come è sua consuetudine, Sua Santità si è fermato a salutare amici e devoti lungo la strada, soprattutto con i bambini del Tibetan Children’s Village. Nel tempio, Sua Santità ha salutato il Sikyong e i membri dell’attuale Kashag, il Presidente della Giustizia e Presidente del Parlamento in esilio e, facendosi largo tra la folla di funzionari in pensione intorno al trono, è andato a sulutare Garje Khamtrul Rinpoche, che ora in sedia a rotelle. Read the rest of this entry »
Prayers for His Holiness the Dalai Lama’s Long Life Offered by Retired CTA Staff
His Holiness the Dalai Lama greeting retired CTA officials as he arrives inside the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on July 5, 2019. Photo by Tenzin Choejor
July 5, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – This morning, the day before his 84th birthday, about 300 retired staff of the Central Tibetan Administration (CTA) and 200 members of their families offered prayers and an elaborate ritual for His Holiness the Dalai Lama’s long life. The path through the middle of the yard to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, had been decorated in bright ceremonial colours which contrasted with the grey sky of impending monsoon. His Holiness was escorted from his residence to the Temple by former Kalön Tripa, Tenzin Namgyal Tethong, Chairman of the Retired CTA Staff Committee, Lobsang Jinpa and the Disciplinarian of Namgyal Monastery, Ven Tenzin Norbu. As is his wont, His Holiness stopped to greet friends and well-wishers on the way. On several occasions children from the Tibetan Children’s Village School were visibly thrilled that he had spoken to them. Inside the temple, His Holiness greeted the Sikyong with members of the present Kashag, the Chief Justice, and Speaker of the Parliament in Exile. He pressed through the several retired officials around the throne to welcome Garje Khamtrul Rinpoché, who is now confined to a wheel-chair. Read the rest of this entry »
Intervista al Dalai Lama di Rajini Vaidyanathan, per la BBC
Sua Santità il Dalai Lama: Molti dei problemi che abbiamo sono creazioni nostre, e ci dimentichiamo dell’unità dell’umanità. Siamo un mondo unico, eppure ce ne dimentichiamo e pensiamo in piccolo
Milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo hanno percorso questo sentiero di montagna. A distanza riesco a vedere i picchi innevati dell’Himalaya. Vedo fra gli alberi centinaia di bandierine di preghiera dai colori vistosi appese qui e là. E sull’altra parte della stradina, varie ruote della preghiera, in fila, che vengono fatte girare vorticosamente dalle mani delle persone che ci passano accanto. Questo percorso (devozionale, ndt: il Khora) è assai famoso per via che è vicino e gira attorno alla residenza del Dalai Lama, uno dei leader spirituali più conosciuti al mondo.
Sono R.V. e sono venuta quassù al nord dell’India nella cittadella di Dharamsala per incontrare il Dalai Lama. E’ un capo religioso che ha incontrato numerosissimi capi di stato e sovrani e tuttora rappresenta la sua lotta portata avanti da ben 6 decadi da quando vive in esilio.
(si sente la voce di un narratore di un vecchio documentario che racconta la tragedia del Tibet, << … del misterioso Tibet, già avvolto nel mistero in quanto nazione, in cui vi sono state le sollevazioni della popolazione per protestare contro l’invasione della Cina … >>) Nel 1959 le truppe cinesi si sono riversate in Tibet a scontrarsi contro migliaia di tibetani che avevano fatto una dimostrazione. La Cina pretende di avere l’egemonia sul Tibet, l’altipiano del Tibet separato dall’India da una elevata catena montagnosa. Molti tibetani avrebbero voluto l’indipendenza. Temendo per la sua incolumità quel monaco, allora ventitreenne (il Dalai Lama) era fuggito. (Voce del narratore del documentario: ) <<Il giovane Dalai Lama, considerato dal suo popolo come un Buddha vivente, era stato arrestato, dicono alcune fonti, mentre altre fonti indicano si trovi in salvo, nascosto da qualche parte. …>>
Dopo un viaggio periglioso di due settimane a cavallo il Dalai Lama era arrivato in India, la nazione che lo ha accolto.
(Voce del narratore del documentario:) <<Il ventitreenne dio del Tibet fa la sua prima apparizione pubblica da quando è fuggito dai comunisti cinesi. Il Dalai Lama ora è circondato da folle piene di entusiasmo. Ora il DL si trova chiaramente fra amici e la maggior parte delle persone di questa zona sono buddhiste e lo sostengono con grande venerazione …>> Read the rest of this entry »
Chiarimenti e contesto delle osservazioni fatte da Sua Santità il Dalai Lama in una recente intervista della BBC.
Sua Santità mette sempre in guardia dall’idea di dividere il mondo in “noi” e “loro” e suggerisce che la soluzione ai molti dei problemi che oggi ci troviamo ad affrontare è ricordarci che, come esseri umani, siamo tutti fratelli e sorelle, appartenenti a un’unica famiglia umana e che solo insieme possiamo agire per fare fronte alle sfide globali che ci attendono
2 luglio 2019. Le osservazioni fatte da Sua Santità il Dalai Lama durante una recente intervista alla BBC hanno causato un’inquietudine che abbiamo ritenuto importante affrontare. In primo luogo, rispondendo a una domanda sulla possibilità che la sua stessa reincarnazione possa essere una donna, e suggerendo che dovrebbe essere attraente, Sua Santità non intendeva certo arrecare offesa a nessuno. E’ profondamente dispiaciuto che qualcuno si sia sentito ferito da ciò che ha detto e se ne scusa sinceramente. Sua Santità ripete costantemente la necessità che le persone si relazionino tra loro ad un livello umano più profondo, anziché rimanere invischiate in preconcetti basati su apparenze superficiali. Questo è un pensiero che tutti coloro che hanno la possibilità di incontrarlo conoscono molto bene e apprezzano. Nel suo contesto originale, il riferimento del Dalai Lama all’aspetto fisico di una donna quale suo eventuale successore risale a una conversazione avvenuta nel 1992 con l’allora direttrice della rivista Vogue France, che aveva domandato a Sua Santità non solo di affiancarla come editor del numero in uscita, ma anche se futuro Dalai Lama avrebbe potuto essere una donna. Sua Santità all’epoca rispose: “Certamente, se sarà di maggior beneficio”, aggiungendo scherzosamente che avrebbe dovuto essere essere attraente. Il Dalai Lama stava, almeno in parte, cercando di interagire con un ambiente a lui poco familiare: la redazione di un magazine femminile che si occupa di alta moda. Read the rest of this entry »
Clarification and Context of Remarks Made by His Holiness the Dalai Lama in a Recent BBC Interview
His Holiness consistently emphasizes the need for people to connect with each other on a deeper human level, rather than getting caught up in preconceptions based on superficial appearances.
Remarks made by His Holiness the Dalai Lama during a recent BBC interview have caused disquiet that we felt it was important to address.
Firstly, in responding to a question about whether his own reincarnation could be a woman, and suggesting that if she were she should be attractive, His Holiness genuinely meant no offence. He is deeply sorry that people have been hurt by what he said and offers his sincere apologies.
His Holiness consistently emphasizes the need for people to connect with each other on a deeper human level, rather than getting caught up in preconceptions based on superficial appearances. This is something everyone who has the chance to meet with him recognizes and appreciates. The original context of his referring to the physical appearance of a female successor was a conversation with the then Paris editor of Vogue magazine, who had invited His Holiness in 1992 to guest-edit the next edition. She asked if a future Dalai Lama could be a woman. His Holiness replied, “Certainly, if that would be more helpful,” adding, as a joke, that she should be attractive. He was at least partially responding to the unfamiliar ambience of working with a team whose prime focus was the world of high fashion. Read the rest of this entry »
Protesta tibetana alla 41a sessione del Consiglio dei diritti umani a Ginevra
La pacifica protesta tibetana alla 41a sessione del Consiglio dei diritti umani a Ginevra
I tibetani in Liechtenstein e in Svizzera hanno organizzato una protesta pacifica alla 41a sessione del Consiglio per i diritti umani che si è tenuta ieri a Ginevra.
I tibetani hanno esortato i paesi membri ad esercitare pressioni sulla Cina affinché aderisca alle norme internazionali sui diritti umani.
Circa 50 membri della comunità tibetana hanno protestato dalle 11:00 alle 16:30. Presenti il rappresentante del Tibet Bureau, Sig. Chemey Rigzin, membri di ONG tibetane, sostenitori del Tibet.
Rigzin ha parlato a lungo della terribile situazione che regna in Tibet in questo momento.
Norbu, il presidente della comunità, ha affermato che gli stati membri presenti al consiglio dovrebbero cercare di alleviare la sofferenza dei tibetani all’interno del Tibet attraverso il consiglio per i diritti umani.
I manifestanti hanno anche presentato un appello all’Alto Commissario delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, in cui viene affermato che, poiché sono trascorsi 30 anni dalla formulazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia, il Consiglio dovrebbe chiedere alla Cina di fare chiarimenti sulle sorti dell’11 ° Panchen Lama, rapito nel 1995. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Vorrei tornare in Tibet prima di morire
Sua Santità il 14° Dalai Lama del Tibet
Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Il popolo tibetano “ha fiducia in me e mi chiede di tornare in Tibet”. Lo afferma il Dalai Lama, capo spirituale del buddismo tibetano, in un’intervista diffusa oggi dalla Bbc . Nel dialogo con la giornalista, egli torna a esprimere il desiderio di tornare a Lhasa prima di morire. Egli è stato costretto ad abbandonare il Palazzo Potala (sua residenza ufficiale) durante la rivolta tibetana contro il dominio militare cinese nel 1959.
Da quella data, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, ha trovato rifugio a Dharamsala (India). Insieme a lui, altri 10mila buddisti tibetani vivono in esilio sui pendii himalayani dell’Arunachal Pradesh. Nell’intervista definisce l’India, Paese che lo ha accolto, la sua “casa spirituale”. Egli è grato dell’ospitalità ricevuta e aggiunge: “Uno dei vantaggi di non poter tornare a casa in Tibet, è che l’India è un Paese libro, dove posso esprimere le mie opinioni in modo aperto”.
Sebbene abbia cercato molte volte di dialogare con Pechino, per salvaguardare l’autonomia della religione e della cultura tibetana minacciati da un “ genocidio culturale” , il Partito comunista cinese lo ha sempre bollato come un “pericoloso separatista” che vuole l’indipendenza del Tibet.
Nel desiderio di poter ritornare in Tibet, nel 2011 egli ha rinunciato alla sua carica politica per rimanere solo capo spirituale del buddismo tibetano. Ma il Partito comunista cinese continua a considerarlo un “lupo travestito da agnello”. Read the rest of this entry »
Celebrare la diversità nel mondo islamico
Sua Santità il Dalai Lama interviene alla conferenza “Celebrare la diversità nel mondo musulmano” presso il Centro Internazionale dell’India a Nuova Delhi, India, il 15 giugno 2019. Foto di Tenzin Choejor
15 giugno 2019. Nuova Delhi, India – Oltre 350 partecipanti hanno affollato oggi l’auditorium dell’India International Centre per partecipare alla conferenza “Celebrare la diversità nel mondo musulmano”. Ispirato e incoraggiato da Sua Santità il Dalai Lama, l’evento è stato organizzato dai musulmani del Ladakh. Al suo arrivo, Sua Santità è stato accolto dal dottor Abdul Qayoom dell’Anjuman Moin-ul-Islam e da Ashraf Ali Barcha dell’Anjuman Imamia di Leh e ha poi salutato personalmente i numerosi imam presenti, prima di prendere posto sul palco.
Nelle sue osservazioni preliminari, ha ricordato che i musulmani Ladakhi sono arrivati a Lhasa al tempo del V Dalai Lama, che donò loro un appezzamento di terra su cui costruire una moschea. Da allora, i rappresentanti della loro comunità sono sempre stati invitati alle funzioni di governo tibetano.
Pur non avendo sentito parlare di dispute tra musulmani sciiti e sunniti in India – ha detto il Dalai Lama – altrove i membri di queste diverse confessioni continuano a combattersi. E’ davvero drammatico che questo possa accadere tra persone della stessa fede, che adorano lo stesso Dio, che leggono gli stessi testi sacri e seguono lo stesso rituale di preghiera cinque volte al giorno. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Celebrating Diversity in the Muslim World
His Holiness the Dalai Lama speaking at the conference on “Celebrating Diversity in the Muslim World” at the India International Centre in New Delhi, India on June 15, 2019. Photo by Tenzin Choejor
June 15, 2019. New Delhi, India – Upwards of 350 people filled the auditorium at the India International Centre today to attend a conference focussed on the theme, ‘Celebrating Diversity in the Muslim World’. Inspired and encouraged by His Holiness the Dalai Lama, the event was organized by the Muslims of Ladakh. On arrival, His Holiness was welcomed by Dr Abdul Qayoom of the Anjuman Moin-ul-Islam and Ashraf Ali Barcha of the Anjuman Imamia Leh. In the auditorium he personally greeted the numerous Muslim clerics present, before taking his seat on the stage.
In his preliminary remarks he mentioned that Ladakhi Muslims came to Lhasa during the time of the Fifth Dalai Lama, who gave them a piece of land on which to construct a mosque. Subsequently, representatives of their community we always invited to Tibetan government functions.
Despite having heard no reports of disputes between Shiite and Sunni Muslims in India, elsewhere members of these different denominations are killing each other. His Holiness expressed dismay that this could happen between people of the same faith, who worship the same God, read the same Holy Scripture and follow the same pattern of praying five times a day. Read the rest of this entry »
Migliaia di monaci e monache espulsi dal Monastero Tibetano Yachen Gar
Bulldozer cinesi distruggono l’antico complesso monastico di Yachen Gar
Secondo fonti tibetane, le autorità cinesi della provincia occidentale del Sichuan avrebbero costretto circa 3500 tra monaci e suore a lasciare il Centro del Buddismo Tibetano Yachen Gar, situato nella prefettura del Kardze, nella contea di Palyul.
In questa campagna iniziata a maggio, gli obiettivi di tale provvedimento di rimozione erano in larga parte residenti provenienti dalle aree esterne al Sichuan e che si erano uniti a questo vasto e antico complesso templare , che negli ultimi anni ha accolto più di 10.000 monaci, suore e laici praticanti dediti allo studio delle Scritture e alla meditazione.
Durante un’intervista alla radio tibetana RFA, un tibetano residente nella zona che vive, ha affermato che aveva fatto visita al centro Yachen Gar l’11 maggio scorso, mentre venivano eseguitele rimozioni coatte delle persone.
“Da quando questi trasferimenti coatti sono iniziati a maggio, circa 3500 tra monaci e suore sono state costrette a lasciare l’area. E circa 600 pubblici ufficiali cinesi sono ora presenti stabilmente a Yachen Gar per monitorare attentamente il centro. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Met Members of a Group from Iran
His Holiness the Dalai Lama signing one of his books to present to members of a group from Iran at the conclusion of their meeting at his residence in Dharamsala, HP, India on June 7, 2019. Photo by Tenzin Choejor
June 7, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – At his residence this morning, His Holiness the Dalai Lama met 58 members of Iranian CEOs of small and medium sized enterprises who describe themselves as messengers of peace. As His Holiness entered the room they greeted him with friendly applause.
“I’m very happy to meet people from Iran,” he told them. “Some people are suspicious of Iranians, but I recall that there are reports of links between Tibet and Persia during the time of King Songtsen Gampo during the 7th century. And whereas Persians were described as rich, the Mongolians were referred to as war-like.
“I have certain commitments. As just one among 7 billion human beings, who all want to live a happy life, I’m committed to helping people understand that this can be achieved if they cultivate a calm, happy mind based on love and compassion. Simply put, if you can be compassionate and warm-hearted, you’ll be happy. Read the rest of this entry »
Empowerment of Avalokiteshvara, Lord of the World
His Holiness the Dalai Lama poses with the 23 teams of young Tibetans from Europe, America and many parts of India, who are participating in the 25th Gyalyum Chenmo Memorial Gold Cup football tournament in the Main Tibetan Temple courtyard in Dharamsala, HP, India on June 5, 2019. Photo by Tenzin Choejor
June 5, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, was decorated with garlands of marigolds and 11,000 people were gathered in and around it when His Holiness the Dalai Lama arrived this morning. Seated at the foot of the temple steps were 23 teams of young Tibetans from Europe, America and many parts of India, who are participating in the 25th Gyalyum Chenmo Memorial Gold Cup football tournament. His Holiness greeted them cheerfully and posed for a photograph with them. Addressing the crowd from the throne, His Holiness remarked: “Every year during Saga Dawa (the fourth month of the Tibetan lunar calendar that celebrates the Buddha’s birth, enlightenment and passing away) we collect 100 million ‘manis’ (the six syllable mantra of Avalokiteshvara). Many people participate in this in many places. One of the effects of the recitation is the blessing of ‘mani’ pills that are later distributed widely. The rite that we use was compiled by Serkhong Tsenshab Rinpoché.
“The monks of Dzongkhar Chödé Monastery have requested me to give the empowerment of Avalokiteshvara Lord of the World today. It’ll be good if they join in the first three days of the seven day recitation. For the practice to be meaningful it’s important to reflect on bodhichitta and the view of emptiness while conducting your recitations. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama agli studenti tibetani
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo insegnamento per giovani tibetani al Tempio Principale Tibetano a Dharamsala, India, il 3 giugno 2019. Foto di Tenzin Choejor
3 giugno 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina circa ottomila praticanti, tra i quali quattrocento studenti del Tibetan Children’s Village (TCV) delle classi 9, 10, 11 e 12 e ottocento del Tibetan College hanno affollato il Tempio Tibetano Principale e il cortile antistante per assistere agli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama. Riferendosi ad un’usanza inaugurata nel 2007, Sua Santità ha annunciato che l’obiettivo principale della giornata era dare insegnamenti ai giovani tibetani e che avrebbe commentato “Le Trentasette pratiche dei Bodhisattva” di Thokmey Sangpo.
“Voi studenti sarete anche nati in India, ma siete tibetani e lo rimarrete per tutta la vita. Le origini del nostro popolo sono avvolti dalla leggenda, ma io non vi presto molta attenzione; ci sono invece prove archeologiche che dimostrano il Tibet ha iniziato ad essere abitato circa 30-40.000 anni fa. Ciò che ci rende speciali, tuttavia, sono la nostra religione e la nostra cultura. Nel VII secolo, re Songtsen Gampo ordinò l’ideazione della scrittura tibetana, basata sull’alfabeto indiano, con vocali e consonanti. Quindi, anche se la lingua parlata in Tibet è diversa sia dal cinese sia dall’indiano, il modello della nostra scrittura proviene dall’India. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches to Young Tibetans
A view of the Main Tibetan Temple filled with some of the 1200 Tibetan students attending His Holiness the Dalai Lama’s teaching for young Tibetans in Dharamsala, HP, India on June 3, 2019. Photo by Tenzin Choejor
June 3, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The weather was warm and humid as His Holiness the Dalai Lama walked to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, from his residence this morning. An estimated 8000 members of the public, 400 Tibetan Children’s Village (TCV) students from classes 9,10,11 & 12 and 800 Tibetan college students filled the temple, the spaces around it and the yard below. Referring to a custom he began in 2007, His Holiness told the audience that his main aim today was to teach young Tibetans and the text he was going to go through was Thokmey Sangpo’s ‘37 Practices of Bodhisattvas’.
“The students among you may have been born in India, but you are Tibetan by ancestry. Those of us who are Tibetan will remain so until we die. There are myths about the Tibetan people’s origins to which I don’t pay much attention. However, there is archaeological evidence that people have been living in Tibet for 30-40,000 years. Nevertheless, what is special about us is our religion and culture. In 7th century, King Songtsen Gampo gave instructions for the creation of a script in which to write Tibetan. It was based on the Indian alphabet with vowels and consonants. So, although Tibetan spoken language is different from both Chinese and Indian languages, the model for our writing was Indian. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: il destino del mondo si deciderà nei prossimi anni
Sua Santità il Dalai Lama: “Se le persone ricevessero un’istruzione adeguata e pensassero nella maniera giusta, molto probabilmente non si ucciderebbero a vicenda.”
Nonostante le sue condizioni di salute dopo il periodo in ospedale, a maggio a Dharamsala l’ottantatreenne Dalai Lama ha tenuto la decima edizione degli insegnamenti annuali rivolti ai buddisti russi e ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sputnik https://it.sputniknews.com/mondo/201906027726535-dalai-lama-il-destino-del-mondo-si-decidera-nei-prossimi-anni/ .
ll leader spirituale conosciuto in tutto il mondo ha spiegato su cosa si basi la sua credenza in un futuro roseo per l’umanità, cosa pensi di Putin, Trump e del ruolo della Russia nel mondo, quale messaggio vorrebbe lanciare alle nuove generazioni, cosa serva alla scienza e ai sistemi di istruzione di oggi e come impiegare il sesto senso per raggiungere la felicità. La corrispondente che ha tenuto l’intervista è Olga Lipich.
— Sua Santità, Lei ha più volte detto che le persone migliorano: si dimostrano sempre più compassionevoli, non vogliono combattere, tengono di più alla natura. Ma adesso sta dicendo che l’umanità è irresponsabile e che il mondo è sull’orlo di una catastrofe. Ha cambiato idea, è stato deluso dall’umanità?
— No, non ho cambiato idea. Anzi, ora sono ancora più convinto della mia idea. Nessun essere, nemmeno un insetto, vuole soffrire. Vuole vivere felicemente. E ognuno ha il diritto di essere felice. Read the rest of this entry »
Ciò che manca nel “libro bianco” sull’istruzione in Tibet
Il palazzo del Potala a Lhasa, residenza ufficiale di Sua Santità il Dalai Lama fino al 1959, quando dovette fuggire dal Tibet.
In marzo, in occasione del 60° anniversario dell’Insurrezione nazionale tibetana, il governo cinese ha pubblicato il cosiddetto “libro bianco”, ossia un documento autocelebrativo dal titolo La riforma democratica del Tibet sessant’anni dopo. Nel documento il governo confronta le condizioni socio-economiche e politiche del Tibet indipendente con l’attuale situazione sotto il proprio dominio coloniale.
I “libri bianchi” pubblicati dal PCC mirano a richiamare l’attenzione internazionale sui “lavori per lo sviluppo” imposti dal governo in Tibet. Nessun Paese al mondo si comporta come la Cina il cui governo chiede alla comunità internazionale di approvare la propria versione di sviluppo del Tibet. Perché Pechino si vanta continuamente dello sviluppo del Tibet se davvero lo considera una parte integrante del proprio territorio come una qualsiasi altra regione del Paese? Ciò implica chiaramente l’insicurezza del governo circa la legittimità del controllo politico che esercita sul Tibet agli occhi del mondo. L’ultimo “libro bianco” appunto sul Tibet affronta molte questioni che mirano ostinatamente a legittimare l’occupazione della regione e la successiva oppressione che ha avuto luogo negli ultimi 60 anni. Read the rest of this entry »
Cerimonia di offerta di lunga vita per Sua Santità il Dalai Lama
I monaci del Monastero di Namgyal eseguono i rituali delle Dakini, parte della richiesta di Lunga Vita per Sua Santità il Dalai Lama presso il Tempio Principale Tibetano a Dharamsala, India, il 17 maggio 2019. Foto di Tenzin Choejor
17 maggio 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Oltre settemila e cinquecento persone hanno affollato il Tsuglagkhang, il Tempio Principale, e il cortile antistante la residenza di Sua Santità il Dalai Lama per partecipare all’offerta di preghiere per la sua lunga vita. Il percorso dalla porta del palazzo al tempio era stato riccamente decorato con ghirlande di fiori e il colonnato accuratamente avvolto da stoffe colorate. Tashi Shölpa, Gyal Shay e i danzatori di Lhamo hanno accolto Sua Santità a piedi dalla sua residenza. All’interno del tempio, occupato dai monaci, sedevano i rappresentanti delle diverse tradizioni religiose tibetane: Menri Lopon Trinley Nyima Rinpoche, della tradizione Bön; Jangtsé Chöjé, Gosok Rinpoché e il Ganden Tri Rinpoché, Jetsun Lobsang Tenzin, della tradizione Geluk; Sakya Trizin, Capo della tradizione Sakya, e Ratna Vajra Rinpoché; Sharpa Chöjé, Lobsang Tenzin sempre dalla tradizione Geluk; Situ Rinpoche della tradizione Karma Kagyu e Ringu Tulku dalla tradizione Nyingma. Read the rest of this entry »
Offering of a Long-Life Ceremony to His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama walking through the courtyard on the way to the Main Tibetan Temple to attend an offering of prayers for his long life in Dharamsala, HP, India on May 17, 2019. Photo by Tenzin Choejor
May 17, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – An estimated 7500 people packed the Tsuglagkhang, the Main Temple and Yard adjacent to His Holiness the Dalai Lama’s residence this morning to participate in offering prayers for his long-life. The route from the palace gate to the temple through the yard and the temple itself had been richly decorated with garlands of flowers and bouquets. The pillars were painstakingly wrapped in coloured cloth. Tashi Shölpa, Gyal Shay and Lhamo dancers welcomed His Holiness as walked from his residence. Inside the temple, which was filled with monks, sat representatives of Tibet’s religious traditions: from the Bön tradition, Menri Lopon Trinley Nyima Rinpoché; from the Geluk tradition, Jangtsé Chöjé, Gosok Rinpoché and Ganden Tri Rinpoché, Jetsun Lobsang Tenzin; Head of the Sakya tradition, Sakya Trizin, Ratna Vajra Rinpoché; also from the Geluk tradition, Sharpa Chöjé, Lobsang Tenzin; from the Karma Kagyu tradition, Situ Rinpoché; and from the Nyingma tradition, Ringu Tulku.
To the right of His Holiness’s throne, behind Ganden Trisur, Rizong Rinpoché, sat the Abbots of Sera, Ganden, Drepung, Tashi Lhunpo, Gyumé and Gyutö Monasteries, while to the left sat serving and retired Kalöns.
His Holiness greeted them with a broad smile when he arrived, before taking his seat on the throne. Looking out over the audience he saw six monks from Thailand and directed that they be seated with the Abbots on the dais. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Generating the Awakening Mind
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the audience as he arrives at the Main Tibetan Temple for the final day of his teachings requested by Russian Buddhists in Dharamsala, HP, India on May 12, 2019. Photo by Tenzin Choejor
May 12, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Before His Holiness the Dalai Lama reached the Main Temple this morning, the ‘Heart Sutra’ was recited three times in the languages of the Buddhist Republics of the Russian Federation, Kalmykia, Buryatia and Tuva. Once he had arrived, greeted the eminent Lamas and the audience and taken his seat on the throne, the ‘Heart Sutra’ was chanted once more in Russian. “So to conclude this series of teachings, today we’ll conduct a ceremony for generating the awakening mind of bodhichitta,” His Holiness announced. “As far as the awakening mind is concerned we need to understand that we are seeking to attain a state in which all defilements and faults have been eliminated and in which perfect realization—omniscience—has been achieved. Unsurpassed enlightenment is the goal you seek when you generate the awakening mind. You aspire to become a Buddha for the benefit of all sentient beings.
“In his ‘Entering into the Middle Way’ Chandrakirti wrote: Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti ai praticanti russi 2° giornata
Sua Santità il Dalai Lama al suo arrivo al Tempio Tibetano Principale, per il secondo giorno di insegnamenti a Dharamsala, India, l’11 maggio 2019. Foto di Lobsang Tsering
11 maggio 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India. Dopo la recitazione del “Sutra del cuore” in russo, a cui hanno partecipato centinaia di praticanti presenti nel Tsuglagkhang e al suo esterno, Sua Santità il Dalai Lama ha aperto la sua copia del “Tre aspetti principali del sentiero” di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=942 . Ha spiegato che il testo fu composto successivamente alle tre versioni – estesa, media e concisa – degli “Stadi del sentiero verso l’Illuminazione”, in risposta alla richiesta di Tsako Wönpo Ngawang Drakpa, discepolo e capo del popolo di Gyalmorong, nel Tibet orientale. In una nota introduttiva, Tsongkhapa esortava Ngawang Drakpa a praticare bene l’insegnamento che gli stava mandando assicurandogli che, qualora avesse praticato bene, sarebbe stato il primo a cui avrebbe dato insegnamenti una volta raggiunta l’illuminazione, manifestandosi come uno dei mille Buddha di questo eone fortunato.
I “Tre Aspetti Principali del Sentiero” https://www.sangye.it/altro/?p=489 a cui si riferisce questa breve serie di strofe, sono la determinazione ad essere liberi, la mente del risveglio di bodhicitta e la comprensione della saggezza della vacuità. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Teachings for Russian Buddhists 2° Day
His Holiness the Dalai Lama explaining Tsongkhapa’s “Three Principal Aspects of the Path” on the second day of his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on May 11, 2019. Photo by Lobsang Tsering
May 11, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Following a recitation of the ‘Heart Sutra’ in Russian, which the hundreds of Russians in and around the Tsuglagkhang joined in, His Holiness the Dalai Lama opened his copy of Jé Tsongkhapa’s ‘Three Principal Aspects of the Path’. He explained that it was composed after Tsongkhapa had written the Great, Medium and Concise ‘Stages of the Path to Enlightenment’ treatises. He wrote it in response to a request from Tsako Wönpo Ngawang Drakpa, a close disciple and leader of the people of Gyalmorong in Eastern Tibet.
In an accompanying note Tsongkhapa urged Ngawang Drakpa to practise well the teaching he was sending him. He assured him that should he do so, when he, Tsongkhapa, manifests enlightenment as one of the 1000 Buddhas of this fortunate aeon, he will share the nectar of his teaching first with him.
The Three Principal Aspects of the Path https://www.sangye.it/altro/?p=481 that this short set of verses refers to are the determination to be free, the awakening mind of bodhicitta and the wisdom understanding emptiness. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Teachings for Russian Buddhists 1° Day
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the audience as he leaves at the end of the first day of his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on May 10, 2019. Photo by Tenzin Choejor
May 10, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – An eager crowd of more than 7600 awaited His Holiness the Dalai Lama at the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, this morning. They included people from 69 countries among them 429 from India, 254 from Israel, 194 from the USA, 147 from Britain, 137 from Germany as well as the principal group of 1100 from Russia. His Holiness stopped to speak to several people as he walked through the yard. When he reached the temple he greeted Ganden Trisur, Rizong Rinpoché, the incumbent Ganden Tripa and others before taking his seat on the throne.
After a recitation of the ‘Heart Sutra’ in Russian, His Holiness addressed the congregation.
“The teaching today is mainly directed to people from Russia, including those from the Buddhist Republics of the Russian Federation, Kalmykia, Buryatia and Tuva, who have a longstanding connection with Tibet. There is a special bond between us. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su richiesta dei buddhisti russi
Sua Santità il Dalai Lama arriva al Tempio Principale Tibetano per il primo giorno di insegnamenti richiesti dai buddhisti russi a Dharamsala, India, il 10 maggio 2019. Foto di Tenzin Choejor
10 maggio 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Una folla entusiasta di oltre 7600 persone attendeva questa mattina Sua Santità il Dalai Lama al Tsuglagkhang, il tempio principale tibetano. Oltre quattrocento provenienti dall’India, 254 da Israele, 194 dagli Stati Uniti, 147 dalla Gran Bretagna, 137 dalla Germania e, gruppo più numeroso, oltre mille dalla Russia. Sua Santità si è fermato a parlare con molti praticanti, mentre attraversava il cortile; raggiunto il tempio ha poi salutato il Ganden Trisur, Rizong Rinpoche, l’attuale Ganden Tripa e altri Lama prima di prendere posto sul trono. Dopo la recitazione del “Sutra del cuore” in russo, Sua Santità si è rivolto ai presenti.
“L’insegnamento oggi è destinato principalmente alle persone provenienti dalla Russia, comprese le Repubbliche buddhiste della Federazione – Kalmykia, Buryatia e Tuva – che hanno un legame di lunga data con il Tibet. C’è un legame speciale tra di noi”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Business Leaders and Professionals from India, Vietnam and Russia
His Holiness the Dalai Lama listening as a member of the audience ask him a question during his interaction with business leaders and professionals from India, Vietnam and Russia at his residence in Dharamsala, HP, India on May 6, 2019. Photo by Tenzin Choejor
May 6, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – When His Holiness the Dalai Lama met with business leaders and professionals, 35 from India, 45 from Vietnam and 18 from Russia this morning he told them: “The purpose of our life as individual human beings is to serve others as much as we can. I dedicate the actions of my body, speech and mind to the welfare of others every day. That’s the meaning of Dharma and reflects the longstanding Indian traditions of ahimsa and karuna. I’ve studied in the ancient Indian tradition since childhood, which has meant memorizing classic texts, receiving word by word explanations of them and using logic and reason in debate to scrutinize what I learned. I strongly recommend using ancient Indian logic. As a student of the Nalanda tradition I’ve found it really helpful for maintaining peace of mind.”
Having invited questions from the audience, His Holiness told a businessman that although shrewd judgement might sometimes lead to success, simply being honest is more reliable because it attracts other people’s trust. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates the First Scholarly Conference on Kalachakra
His Holiness the Dalai Lama waving to well-wishers gathered to greet him in the Main Tibetan Temple courtyard as he makes his way to the Kalachakra Temple in Dharamsala, HP, India on May 5, 2019. Photo by Tenzin Choejor
May 5, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala – In the cool, clear morning air, as the sun rose over the mountains into a cloudless blue sky, His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Kalachakra Temple early today. Smiling faces, many of them from Russia, greeted him as walked through the garden. He saluted the statue of the Buddha in the main temple before entering the Kalachakra Temple and taking his seat. The Secretary of Namgyal Monastery welcomed everyone to the start of the First Conference on Kalachakra for Scholars of all Tibetan Traditions. Monks of the Monastery sitting in orderly rows chanted verses in praise of the Buddha followed by the Praise to the 17 Masters of Nalanda. Tea and sweet rice were served.
“How many scholars have come from elsewhere?” His Holiness wanted to know. The answer was twenty.
“I’ve been quite unwell,” he said. “I came back from Delhi on 8th April feeling fit, but on 9th I was out of sorts, so I returned to Delhi for treatment. It turned out that my illness was not so bad, but I found the treatment tiresome. Now I’m well again, but I need to rest and relax. My staff keep telling me I need to reduce my schedule, so generally I’ll only meet people every other day.” Read the rest of this entry »
Liberate il Panchen Lama!
30 anni fa nasceva in Tibet Gedun Choeky Nyima riconosciuto nel 1995 da Sua Santità il Dalai Lama come la XI reincarnazione del Panchen Lama, la seconda autorità spirituale del Tibet. Pochi giorni dopo il suo riconoscimento il piccolo Gedun venne fatto sparire dalle autorità cinesi, assieme alla sua famiglia.
Al suo posto fu messo un figlio di due quadri del PCC, a tutt’oggi imposto ai tibetani come il “vero” Panchen Lama. Di Gedun Choeki Nyima e della sua famiglia non si hanno più notizie dal 1995. Le autorità cinesi rifiutano di fornire qualunque informazione sulla sua sorte.
Nell’occasione in cui l’Italia festeggia la liberazione dal nazifascismo, vogliamo esprimere pubblicamente un pensiero di solidarietà ai martiri del Tibet e all’XI Panchen Lama che per molti anni fu considerato da Amnesty International il “il più giovane prigioniero politico del mondo”.
Nel momento stesso in cui la Cina sbandiera al mondo la sua volontà e il suo preteso diritto di riconoscere, quando sarà il momento, il nuovo Dalai Lama, noi ricordiamo come Gedun Choeky Nyima e la sua famiglia siano segregati in qualche parte segreta della Repubblica Popolare Cinese. Da 25 anni non si hanno più notizie di questo bambino che per i tibetani rappresenta la seconda autorità spirituale del loro paese. Pechino si rifiuta di fornirle. I tibetani chiedono che le autorità cinesi pubblichino un video messaggio del Panchen Lama ai suoi fratelli tibetani. All’indomani dell’accordo siglato tra il nostro governo e la Repubblica Popolare Cinese sulla “via della seta” vogliamo anche ricordare agli italiani quali siano le “modalità” con cui operano i nostri nuovi “partner”.
Gedun Choekyi Nyima è nato il 25 Aprile 1989 a Lhari in Tibet. L’attuale XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso lo ha riconosciuto il 14 maggio 1995, all’età di 6 anni, quale reincarnazione del X Panchen Lama, seconda maggiore carica spirituale del Buddhismo Tibetano. Subito dopo è stato rapito con tutta la famiglia e di lui si sono perse le tracce. Al suo posto il Governo di Pechino ha nominato un Panchen Lama di regime, Gyaincain Norbu, figlio di funzionari governativi, poi educato nella completa adesione alle direttive del Partito Comunista Cinese. Amnesty International definì all’epoca Gedun Choekyi Nyima “il prigioniero politico più giovane del mondo”. Read the rest of this entry »
Monaco tibetano ex prigioniero politico muore per le ferite riportate durante la prigionia
18/04/2019 Un ex prigioniero politico tibetano sarebbe morto nella contea di Lhundrub, nella regione autonoma del Tibet, dopo una lunga malattia a causa delle ferite riportate da anni di torture nella prigione cinese.
Yeshe Thubten, ex monaco del monastero di Phenpo Nalanda arrestato nel 1995, è scomparso di recente. La data e le circostanze esatte della sua morte non sono state accertate a causa delle forti censure sui canali di informazione da parte delle autorità cinesi.
Venne arrestato nel marzo del 1995 e trascorse cinque anni in una prigione cinese per protestare contro la campagna, ampiamente diffusa, della “rieducazione patriottica” del governo cinese, condotta nel suo monastero e in altri monasteri nel Tibet come misura offensiva contro l’identità culturale e religiosa del Tibet.
Fonti riportano che la sua famiglia è poco intenzionata a condividere informazioni sulla circostanze della sua morte a causa del timore di persecuzioni da parte delle autorità cinesi.
È stato rinchiuso nel centro di detenzione di Gutsa a Lhasa per due anni prima di essere trasferito nella famigerata prigione di Drapchi, nelle vicinanze. Durante i cinque anni, dicono fonti in esilio, Thubten subì torture fisiche e mentali che in seguito causarono seri problemi alla sua salute. Al momento della sua liberazione nel 2000, era malnutrito e gravemente malato.
L’ex prigioniero politico tibetano ha sofferto di varie complicazioni di salute dal suo rilascio fino alla sua recente morte.
Allo stesso modo è morta, il 27 gennaio, la monaca tibetana di 51 anni ed ex prigioniera politica Ngawang Tsomo, per i problemi fisici subentrati a seguito dei maltrattamenti subiti durante i sette anni di reclusione nel carcere cinese.
Fu arrestata nel 1993 per aver preso parte a una protesta pacifica contro il dominio cinese. Tsomo è stata anche detenuta nella famigerata prigione di Drapchi a Lhasa e rilasciata nel 2000 in cattive condizioni di salute.
Traduzione a cura della Laogai Research Foundation Fonte: Phayul, 16/04/2019 http://www.phayul.com/news/article.aspx?id=41355&article=Former+Tibetan+political+prisoner+succumbs+to+injuries+sustained+in+prison , https://www.laogai.it/monaco-tibetano-ex-prigioniero-politico-muore-per-le-ferite-riportate-durante-la-prigionia/
L’abbraccio del Dalai lama. “Sono praticamente guarito”
Stamattina ho avuto l’onore e la fortuna di poter incontrare nuovamente Sua Santità il Dalai lama sette mesi dopo la precedente circostanza, che permise una lunga intervista pubblicata su La Repubblica nel settembre scorso. Il leader tibetano era appena rientrato in albergo dall’ospedale di Delhi dove sta curando i postumi di un’infezione polmonare, un po’ affaticato e appesantito dalle terapie ma con una forte energia interiore. Poco prima che venisse schiacciato il bottone del piano sono riuscito a richiamare la sua attenzione ed era sottinteso che stavolta non mi trovavo lì per un’intervista come al solito, ma per dirgli che gli volevo bene e che come me milioni di amici e devoti aspettavano notizie della sua salute. La sicurezza come sempre giustamente preoccupata per ogni fuori progamma ha fermato la porta per pochi istanti, il tempo per la buona notizia. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Dialoga coi rappresentati della Youth Global Leader
Il filantropo americano Bobby Sager e Sua Santità il Dalai Lama in occasione dell’incontro con i ragazzi della Youth Global Leaders a Nuova Delhi, India, il 7 aprile 2019. Foto di Tenzin Choejor
7 aprile 2019. New Delhi, India – Quando diciannove anni fa il filantropo americano Bobby Sager ha incontrato per la prima volta Sua Santità il Dalai Lama gli ha chiesto quale progetto avrebbe dovuto finanziare. Sua Santità gli ha suggerito di contribuire all’educazione scientifica nei monasteri tibetani. Questa mattina si sono incontrati di nuovo, con Sager in veste di accompagnatore di 47 ragazzi membri della Youth Global Leaders. Rivolgendosi ai suoi ospiti come “stimati fratelli e sorelle”, Sua Santità ha detto di essere onorato di incontrare persone impegnate nel comune obiettivo della felicità umana.
“Ieri ho detto che le cose cambiano. E’ nella loro natura. Ciò che è brutto non rimane tale, ma anche le cose buone non rimangono per sempre. Le cose cambiano in dipendenza delle cause che le hanno prodotte e di altri fattori. Non importa quanto grave sia una situazione, se usiamo la nostra intelligenza e ragioniamo correttamente, non permettendo di lasciarci condizionare dalle nostre emozioni distruttive, abbiamo la capacità di vedere la realtà. Quando invece le emozioni interferiscono, ne vediamo solo un aspetto. Quando la nostra mente è calma, la nostra intelligenza può comprendere tutta la realtà”. Read the rest of this entry »
Interacting with Youth Global Leaders
His Holiness the Dalai Lama using his rosary to explain a point during his talk to Youth Global Leaders in New Delhi, India on April 7, 2019. Photo by Tenzin Choejor
April 7, 2019, New Delhi, India – When American philanthropist Bobby Sager first met His Holiness the Dalai Lama 19 years ago he asked for a project to undertake and His Holiness suggested he help facilitate science education in Tibetan monasteries. This morning they met again when Sager accompanied 47 Youth Global Leaders to meet him. Addressing them as respected brothers and sisters, His Holiness told them he was honored to meet people committed to the common goal of human happiness.
“Yesterday, I mentioned that things change. It’s part of nature. Things that are bad don’t stay that way, but neither do things that are good. Things change due to the causes that brought them about, as well as other factors. No matter how serious things are, if we use our intelligence and think properly about them, not letting our intelligence come under the sway of our destructive emotions, our intelligence has the ability to see reality. When emotions interfere, we see only one aspect. When our minds are calm, our intelligence can see the whole reality. Read the rest of this entry »
Lancio della piattaforma SEE Learning Online
Geshe Lobsang Tenzin Negi apre il secondo giorno del lancio globale del SEE Learning a Nuova Delhi, India, il 6 aprile 2019. Foto di Tenzin Choejor
6 aprile 2019. Nuova Delhi, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto la sala conferenze, questa mattina, Geshe Lobsang Tenzin Negi gli ha chiesto se aveva riposato bene e, rivolgendosi al pubblico, ha spiegato che quando nel 2015 erano stati invitati a sviluppare il curriculum che sarebbe diventato il SEE Learning tutti erano molto nervosi. Tuttavia, la visione di Sua Santità era così vasta che tutti quelli a cui si sono rivolti per chiedere aiuto si sono dimostrati estremamente disponibili. Nel 2017, di fronte all’impossibilità di fare formazione ovunque venisse richiesto, è stata progettata una piattaforma online con tutto il materiale didattico del SEE Learning disponibile per chiunque, in qualsiasi parte del mondo. La piattaforma può essere usata anche per la formazione degli insegnanti. Negi ha aggiunto: “Questo è un nuovo programma che promette una grande varietà di benefici, ma deve ancora essere testato. La piattaforma online e permette di farlo”. Read the rest of this entry »
Famiglie tibetane obbligate con la forza a rinunciare alle loro terre e alle loro case natie
Nella contea di Gonjo in Tibet, alcune famiglie tibetane hanno subito dei trasferimenti forzati dalle loro case e dalle loro terre ereditate dai antenati da parte delle autorità cinesi. La terra appartenente a queste famiglie è ricca di risorse naturali. Da molti anni il governo cinese ha di mira questa area. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Launch of SEE Learning Online Platform
His Holiness the Dalai Lama delivering the keynote address on the second day of the SEE Learning (Social, Emotional and Ethical Learning) global launch in New Delhi, India on April 6, 2019. Photo by Tenzin Choejor
April 6, 2019. New Delhi, India – When His Holiness the Dalai Lama reached the conference hall this morning, Geshé Lobsang Tenzin Negi greeted him and asked whether he had slept well. Turning to the audience, he explained that when they were encouraged to develop the SEE Learning (Social, Emotional and Ethical Learning) framework in 2015, the team were nervous. However, His Holiness’s vision was so far-reaching that everyone they reached out to for help was completely supportive. In 2017, they began to realise that they couldn’t travel to all the places where training was needed. This is what prompted the setting up of an online platform to make SEE Learning materials available to anyone, anywhere in the world. It can also be used to train teachers. Negi explained, “This is a new program with a variety of benefits, but it still needs to be tested. The online platform allows for this.”
Brendan Ozawa-de Silva reported that they had to use technology to reach as many people as possible. It allows for online training, provides a solution to all sorts of problems and can fulfil high demand. A workshop is held, people start using the program and after six months are looking for guidance about what to do next—the online platform can help them. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Unveiling the SEE Learning Curriculum
His Holiness the Dalai Lama meeting with a group of Indian professors who are preparing a course of study focussing on Ancient Indian Knowledge in New Delhi, India on April 5, 2019. Photo by Tenzin Choejor
New Delhi, India – Before joining celebrations of the launch of the SEE Learning (Social, Emotional and Ethical Learning) program today, His Holiness the Dalai Lama met with a group of Indian professors who are working with Prof Samdhong Rinpoche and Prof Ngawang Samten to prepare a course of study focussing on Ancient Indian Knowledge. Prof Ngawang Samten reported that they have been designing a course based on the six orthodox schools, paying attention to their philosophy, use of logic and the way they deal with emotions.
“I’m now almost 84 years old,” His Holiness told them, “and my life has been quite difficult. However, at a certain point I realized that what I had learned from the Nalanda Tradition had been of great help to me in preserving my peace of mind. It has also enabled me to sharpen my mind through analysis. Simply in day to day life, having peace of mind and being less subject to destructive emotions is very useful. I am convinced we can bring about such changes through education and that in contributing to that ancient Indian knowledge can be of benefit to the whole of humanity. Read the rest of this entry »
Lancio del programma SEE Learning
Sua Santità il Dalai Lama con il vice primo ministro di Delhi Manish Sisodia e il premio Nobel per la pace Kailash Satyarthi durante il lancio del programma SEE Learning. Foto di Tenzin Choejor
5 aprile 2019. New Delhi, India – Prima di unirsi ai festeggiamenti per il lancio del programma SEE Learning, oggi Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato un gruppo di docenti indiani che stanno lavorando con il professor Samdhong Rinpoche e con il professor Ngawang Samten per sviluppare un curriculum incentrato sull’antica conoscenza indiana, basato sulle sei scuole ortodosse, analizzandone la filosofia, l’uso della logica e il modo in cui vengono indagate le emozioni. “Ho quasi 84 anni” ha detto Sua Santità “e la mia vita è stata piuttosto difficile. Tuttavia, a un certo punto, mi sono reso conto che quello che avevo imparato dalla Tradizione del Nalanda mi era stato di grande aiuto nel preservare la mia tranquillità mentale e nell’affinare la mente attraverso l’analisi. Nella vita di tutti i giorni la pace interiore e un minor condizionamento da parte delle emozioni distruttive è molto utile. Sono convinto che sia possibile insegnare a raggiungere tali risultati; preservare e diffondere l’antica conoscenza indiana può essere di beneficio per l’intera umanità”. Read the rest of this entry »
China’s 60 Years of Environmental Destruction in Tibet
China’s latest white paper on Tibet, once again highlights Beijing’s absolute lack of understanding of Tibet’s History and its unwillingness to read beyond government documents.
The paper “Democratic Reform in Tibet – Sixty Years On,” was released on March 27, 2019 to mark the 60th year of Chinese occupation of the Tibetan plateau and suppression of Tibetan people.
With a blatant display of colonial arrogance, the paper includes a brief chapter on Tibet’s ecology, it says: “In old Tibet, with an extremely underdeveloped economy, people could only adapt to the natural environment – they used whatever they could exploit from nature.” This out-rightly undermines Tibet’s glorious history and gives no credit for Tibetan people’s environmental conservation efforts for thousands of years. Read the rest of this entry »
Conferenza stampa di Sua Santità il Dalai Lama per il lancio di SEE Learning
Sua Santità il Dalai Lama risponde alle domande durante la conferenza stampa per il lancio globale di SEE Learning a Nuova Delhi, India, il 4 aprile 2019. Foto di Tenzin Choejor
4 aprile 2019. Nuova Delhi, India – In questi giorni Sua Santità il Dalai Lama si trova a Delhi per il lancio mondiale del programma di educazione sociale, emozionale ed etica (SEE Learning) (Social, Emotional and Ethical Learning) sviluppato presso la Emory University di Atlanta (Georgia, USA). Oggi, Sua Santità ha innanzi tutto incontrato Venkat Krishnan, fondatore del Daan Utsav – il Festival della Generosità – che gli ha chiesto di lanciare un messaggio a tutti coloro che parteciperanno all’evento, in programma dal 2 all’8 ottobre prossimi. Krishnan ha detto: “Vogliamo che la gente capisca che avere compassione per il prossimo non rende tristi o infelici, ma al contrario porta molta felicità”. Sua Santità ha aggiunto: “Siamo animali sociali e biologicamente abbiamo bisogno di karuna (compassione). Finché proveremo compassione, saremo fisicamente e mentalmente in sani. Si tratta di un’affermazione che oggi anche gli scienziati confermano. Incoraggiare sempre più persone a sperimentare questo stato d’animo è il modo migliore per arrivare ad avere individui, famiglie, comunità e di fatto un’umanità più felice”. “Il Festival della Generosità” è importante perché celebrerà la karuna , ma in realtà la compassione andrebbe mantenuta viva tutto l’anno”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Press Conference for the Global Launch of SEE Learning
His Holiness the Dalai Lama delivering his opening remarks at the press conference for the global launch of SEE Learning in New Delhi, India on April 4, 2019. Photo by Tenzin Choejor
April 4, 2019 New Delhi, India – His Holiness the Dalai Lama is in Delhi for the Global Launch of the Social, Emotional and Ethical Learning (SEEL) (Social, Emotional and Ethical Learning) program developed at Emory University, Atlanta, Georgia, USA. However, to begin with today, he met with Venkat Krishnan the founder of Daan Utsav – Festival of Giving – who requested him to give a message to all who will participate in the Joy of Giving Week 2-8 October this year. Krishnan told him, “We want people to realize that having compassion for others doesn’t make you sad, it makes you happy.” His Holiness replied, “We are social animals who biologically need karuna or compassion and as long as we have compassion, we’ll be physically and mentally fit. This is something scientists now recognize. Encouraging more people to experience this is the best way to create happy individuals, families, communities and in fact a happier humanity.
“The Joy of Giving Festival is important because during that time we are reminded of karuna; but actually we need to keep it up the whole year round.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama with Members of Club 1880
His Holiness the Dalai Lama greeting one of the younger members of a group from Singapore on his arrival for the meeting at his residence in Dharamsala, HP, India on March 27, 2019. Photo by Tenzin Choejor
March 27, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala – A group of eighty-five people from Singapore, including Singaporeans, Americans, Australians, Britishers, Indians, Canadians, Chinese, French, Swiss and several from other countries, came to visit His Holiness the Dalai Lama this morning. They were all members of Club 1880 who are motivated by a wish to change the world, one conversation at a time.
His Holiness greeted them all as he walked into the room, but paid particular attention to the children in the front row. He suggested that if people like them, belonging to the 21st century, made an effort to change things through education, after one generation or so, they might see a more peaceful, more compassionate world emerge.
Marc Nicholson introduced the group as people from different backgrounds and of different faiths united by the hope to make the world a better place.
“Among the 85 of you here and even among all 7 billion human beings everyone has a different face,” His Holiness responded. “And yet we were all born the same way. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama con un gruppo di studiosi Mongoli
Sua Santità il Dalai Lama saluta i membri di un gruppo di giovani professionisti della Mongolia al loro incontro nella sua residenza a Dharamsala, India il 25 marzo 2019. Foto di Tenzin Choejor
25 marzo 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Durante l’incontro di questa mattina con un gruppo di 47 studiosi, politici, medici e professionisti provenienti dalla Mongolia e che avevano partecipato ad un ritiro tibetano-mongolo di tre giorni organizzato dal Naro Banchen Buddhist Institute e dall’Ufficio del Tibet di Mosca, Sua Santità il Dalai Lama ha detto: “Anche prima della diffusione del buddhismo, il Tibet e la Mongolia sono stati buoni vicini e hanno condiviso un confine comune. Gli storici dell’epoca Tang si riferivano alla Mongolia per la sua forza militare, alla Cina per la politica e al Tibet per il Buddhadharma”.
Sua Santità ha sottolineato che il buddhismo si è stabilito in Tibet durante l’VIII secolo e che le opere di eminenti maestri dell’Università del Nalanda sono diventate i libri di testo dei monaci. Ha ricordato che il buddhismo è stato introdotto in Mongolia in tre fasi, a partire dalla sua diffusione in Asia centrale durante il primo millennio d.C.. La seconda fase, nel XIII-XIV secolo, coinvolse Drogön Chögyal Phagpa, invitato dal Tibet. Nel XVI secolo, il III Dalai Lama, Gyalwa Sönam Gyatso, introdusse gli insegnamenti di Tsongkhapa, che si diffusero in tutto il paese. Successivamente, in Mongolia e negli stati mongoli del Buryat, di Kalmykia e Tuva sono comparsi molti eminenti studiosi buddhisti. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets a Group of Mongolians
A member of the audience asking His Holiness the Dalai Lama a question during the meeting with young professionals from Mongolia at his residence in Dharamsala, HP, India on March 25, 2019. Photo by Tenzin Choejor
March 25, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – During a meeting this morning with a group of 47 Mongolian scholars, politicians, doctors and so forth, who have been participating in a Three-Day Tibetan-Mongolian Retreat organized by the Naro Banchen Buddhist Institute and the Office of Tibet, Moscow, His Holiness the Dalai Lama told them: “Even before the spread of Buddhism, Tibet and Mongolia were neighbours sharing a common border. Historians from the Tang Era referred to Mongolia as distinguished by military strength, China as concerned with politics and Tibet as focused on the Buddha Dharma.”
His Holiness pointed out that Buddhism was established in Tibet during the 8th century and that the works of eminent masters of Nalanda University became the monks’ textbooks. He recalled that Buddhism had been introduced to Mongolia in three phases beginning with its spread through Central Asia during the first millennium CE. The second phase, in the 13-14th centuries, involved Drogön Chögyal Phagpa, who was invited from Tibet. In the 16th century, the 3rd Dalai Lama Gyalwa Sönam Gyatso introduced the teachings of Tsongkhapa, which spread throughout the country. In due course, Mongolia and the Mongolian states of Buryat, Kalmykia and Tuva gave rise to many eminent Buddhist scholars. Read the rest of this entry »
Al Dalai Lama il Premio Pacem in Terris 2019
Il vescovo di Davenport ha consegnato personalmente il premio nelle mani del leader spirituale tibetano a Dharamshala. Nella motivazione si dice: “La sua leadership nel promuovere rispetto per la dignità e la cultura del popolo tibetano riempie tutti i popoli oppressi della speranza che la pace può vincere l’ingiustizia”. Per la Cina egli è “un lupo travestito da agnello”. Il futuro Dalai Lama emergerà da “un Paese libero”, non dalla Cina, “senza libertà”.
Dharamshala (AsiaNews) – Al Dalai Lama, leader spirituale del buddismo tibetano, è stato conferito il Premio “Pacem in Terris – Pace e libertà”. Il riconoscimento è venuto da parte del Consiglio interrazziale cattolico di Davenport (Iowa, Usa), in cui collaborano 11 organizzazioni religiose.
Il premio è stato consegnato al Dalai Lama da mons. Thomas Zinkula, vescovo di Davenport a Dharamshala lo scorso 4 marzo (v. foto). “Egli è stato promotore di pace interiore e di pace nel mondo per tutta la sua vita”, ha detto il vescovo. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama Has Been the Face of Buddhism for 60 Years. China Wants to Change That
His Holiness the XIV Dalai Lama
Morning has broken on the cedar-strewn foothills of the Himalayas. His Holiness the 14th Dalai Lama sits in meditation in his private chapel in Dharamsala, a ramshackle town perched on the upper reaches of North India’s Kangra Valley. Rousing slowly, he unfolds his legs with remarkable agility for a man of 83, finds the red felt slippers placed neatly beneath his seat and heads outside to where a crowd has already gathered.
Around 300 people brave the February chill to offer white khata scarves and receive the Dalai Lama’s blessing. There’s a group from Bhutan in traditional checkered dress. A man from Thailand has brought his Liverpool F.C. scarf, seeking divine benediction for the U.K. soccer team’s title bid. Two women lose all control as they approach the Dalai Lama’s throne and are carried away shaking in rapture, clutching prayer beads and muttering incantations.
The Dalai Lama engages each visitor like a big kid: slapping bald pates, grabbing onto one devotee’s single braid, waggling another’s nose. Every conversation is peppered with giggles and guffaws. “We 7 billion human beings — emotionally, mentally, physically — are the same,” he tells TIME in a 90-minute interview. “Everyone wants a joyful life.” His own has reached a critical point. The Dalai Lama is considered a living Buddha of compassion, a reincarnation of the bodhisattva Chenrezig, who renounced Nirvana in order to help mankind. The title originally only signified the preeminent Buddhist monk in Tibet, a remote land about twice the size of Texas that sits veiled behind the Himalayas. But starting in the 17th century, the Dalai Lama also wielded full political authority over the secretive kingdom. That changed with Mao Zedong’s conquest of Tibet, which brought the rule of the current Dalai Lama to an end. On March 17, 1959, he was forced to escape to India. Read the rest of this entry »
Il Tibet a 60 anni dalla rivolta che portò all’esilio del Dalai Lama
iI XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, premio Nobel per la pace 1989
Il 10 marzo corre il sessantesimo anniversario della rivolta anti-cinese che condusse Tenzin Gyatso al suo esilio in India. Oggi il 14mo Dalai Lama da Mcleod Ganj, a Dharamsala, continua a denunciare il forte clima di repressione in Tibet. Disposto a negoziare l’autonomia del Tibet con le autorità cinesi, si definisce “aperto a soluzioni politiche condivise”. Pechino, intanto, temendo le ripercussioni che potrebbe avere il sessantennio, ha chiuso i confini tibetani ai turisti stranieri fino al primo aprile. La regione è già chiusa ai diplomatici e ai giornalisti stranieri. La rivolta e l’esilio La sommossa del 1959 scoppiò per un evento apparentemente banale: i cinesi invitarono Tenzin Gyatso a uno spettacolo teatrale nel quartiere generale dell’esercito, invitandolo ad andare senza scorta e senza nessuna cerimonia pubblica per la processione del Dalai Lama dal palazzo al campo, in contrasto con la tradizione. In città si diffuse l’idea che ci fosse un piano per rapire l’autorità religiosa. Read the rest of this entry »
10 marzo 2019: sono passati 60 anni dall’insurrezione di Lhasa, la fuga del Dalai Lama
La fuga del Dalai Lama
6 marzo 2019. Il 10 marzo è una data importante per i tibetani. Nel 1959, in questo stesso giorno, la popolazione di Lhasa, esasperata dalla brutalità della repressione cinese, insorse contro l’occupante a difesa dell’incolumità del Dalai Lama.
Ogni anno i tibetani e i gruppi di sostegno al Tibet ricordano in tutto il mondo la data del 10 marzo 1959, quando il risentimento dei tibetani, esasperati dalla brutale politica di repressione seguita all’invasione del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese, sfociò in un’aperta rivolta nazionale. L’esercito cinese stroncò l’insurrezione con estrema brutalità uccidendo, tra il marzo e l’ottobre di quell’anno, nel solo Tibet occidentale, più di 87.000 civili. Il Dalai Lama, seguito da circa 100.000 tibetani, fu costretto a fuggire dal Tibet e chiese asilo politico in India dove fu costituito un governo tibetano in esilio fondato su principi democratici. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama, 60 anni di esilio: “In Tibet terrore e repressione, ma la Cina non ci ha piegati”
Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama del Tibet: Le religioni possono e devono convivere e l’armonia fra le religioni è una sfida fondamentale.
Di Gianni Vernetti, La Stampa, 8 marzo 2019
Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama del Tibet vive a McLeod Ganj a 2.100 mt. slm poco sopra Dharamsala, nella regione indiana dell’Himachal Pradesh. La “capitale” della diaspora tibetana dista soltanto 200km in linea d’aria dal Tibet, anche se ciò che separa il Dalai Lama dalla propria terra non è la catena montuosa più alta del pianeta – l’Himalaya -, ma 60 anni ininterrotti di esilio.
Di questo e altro, il Dalai Lama parla con “La Stampa” in una mattina di marzo ancora innevata,dopo aver dato udienza, come ogni giorno, a centinaia di fedeli che dalle regioni più remote dell’India, del Tibet e della Cina giungono fin qui per ascoltare parole di conforto, un consiglio, una benedizione.
Innanzitutto grazie per avere concesso l’intervista al quotidiano “La Stampa”. Ogni tanto si leggono notizie contraddittorie sul suo stato di salute. Come sta?
Bene, molto bene. Talvolta provo stanchezza quando sono impegnato in lunghi insegnamenti religiosi e viaggio ancora molto in India e nel resto del mondo. Ma non posso lamentarmi. Nessun problema. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama Has Been the Face of Buddhism for 60 Years. China Wants to Change That
Morning has broken on the cedar-strewn foothills of the Himalayas. His Holiness the 14th Dalai Lama sits in meditation in his private chapel in Dharamsala, a ramshackle town perched on the upper reaches of North India’s Kangra Valley. Rousing slowly, he unfolds his legs with remarkable agility for a man of 83, finds the red felt slippers placed neatly beneath his seat and heads outside to where a crowd has already gathered.
Around 300 people brave the February chill to offer white khata scarves and receive the Dalai Lama’s blessing. There’s a group from Bhutan in traditional checkered dress. A man from Thailand has brought his Liverpool F.C. scarf, seeking divine benediction for the U.K. soccer team’s title bid. Two women lose all control as they approach the Dalai Lama’s throne and are carried away shaking in rapture, clutching prayer beads and muttering incantations.
The Dalai Lama engages each visitor like a big kid: slapping bald pates, grabbing onto one devotee’s single braid, waggling another’s nose. Every conversation is peppered with giggles and guffaws. “We 7 billion human beings — emotionally, mentally, physically — are the same,” he tells TIME in a 90-minute interview. “Everyone wants a joyful life.” His own has reached a critical point. Read the rest of this entry »
Consapevoli, disinteressati e compassionevoli: ecco come dovrebbero essere i leader secondo il Dalai Lama
Nel corso degli ultimi sessant’anni, ho avuto l’opportunità di confrontarmi con molti leader di governo, di aziende e di altre organizzazioni e ho potuto comprendere in che modo le nostre società si sono sviluppate ed evolute. Sono quindi felice di condividere con voi alcune mie osservazioni, nel caso in cui altri possano trarre beneficio da ciò che ho imparato.
I leader, qualunque sia il settore in cui operano, hanno un forte impatto sulla vita delle persone, della collettività e dell’ambiente. Dovremmo però sempre ricordare che siamo semplici visitatori su questo pianeta, vi trascorriamo novanta o al massimo cento anni, e dovremmo impegnarci a lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.
Ma che cosa significa “un mondo migliore”? Credo che la risposta sia molto semplice: un mondo migliore è quello in cui le persone sono più felici. Perché? Perché tutti gli esseri umani vogliono essere felici e nessuno desidera la sofferenza. Il desiderio di felicità è qualcosa che accomuna tutti quanti. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama: Why Leaders Should Be Mindful, Selfless, and Compassionate
Over the past nearly 60 years, I have engaged with many leaders of governments, companies, and other organizations, and I have observed how our societies have developed and changed. I am happy to share some of my observations in case others may benefit from what I have learned. Leaders, whatever field they work in, have a strong impact on people’s lives and on how the world develops. We should remember that we are visitors on this planet. We are here for 90 or 100 years at the most. During this time, we should work to leave the world a better place.
What might a better world look like? I believe the answer is straightforward: A better world is one where people are happier. Why? Because all human beings want to be happy, and no one wants to suffer. Our desire for happiness is something we all have in common.
But today, the world seems to be facing an emotional crisis. Rates of stress, anxiety, and depression are higher than ever. The gap between rich and poor and between CEOs and employees is at a historic high. And the focus on turning a profit often overrules a commitment to people, the environment, or society.
I consider our tendency to see each other in terms of “us” and “them” as stemming from ignorance of our interdependence. As participants in the same global economy, we depend on each other, while changes in the climate and the global environment affect us all. What’s more, as human beings, we are physically, mentally, and emotionally the same. Read the rest of this entry »
How and Why the Dalai Lama Left Tibet
His Holiness the Dalai Lama Apr. 20, 1959, cover of TIME
T he invitation seemed innocuous: A Chinese general asked if the 14th Dalai Lama would like to see a performance by a Chinese dance troupe. But when he was told to come to the Chinese military headquarters without soldiers or armed bodyguards, according to his official biography , the Tibetans sensed a trap.
After years of guerrilla war between Tibetan rebels and the Chinese soldiers in a land that China considered to be its territory, the friendly overture seemed suspicious enough that, on the day of the performance, thousands of protesters surrounded the Dalai Lama’s palace in Lhasa to keep him from being abducted, arrested or killed. Over the following few days, the protests expanded into declarations of Tibetan independence and the mobilizing of rebel troops to fight the Chinese forces. The State Oracle, the Dalai Lama’s advisor, urged him to flee.
On this day, March 17, in 1959, Tibet’s spiritual and political leader, then 23, disguised himself as a soldier and slipped through the crowds outside the palace he’d never see again. He embarked on a dangerous journey to asylum, crossing the Himalayas on foot with a retinue of soldiers and cabinet members. They traveled only at night, to avoid detection by Chinese sentries. Rumors later circulated among Tibetans that the Dalai Lama “had been screened from Red planes by mist and low clouds conjured up by the prayers of Buddhist holy men,” according to TIME’s 1959 cover story about the escape . But until he appeared in India, two weeks after taking flight, people around the world feared that he had been killed, according to the BBC . Read the rest of this entry »
A Manjushri Permission
His Holiness the Dalai Lama explaining Manjushri Permission he will give on the final session of his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on February 23, 2019. Photo by Tenzin Choejor
February 23, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, for the final session of this series of His Holiness the Dalai Lama’s teachings, the weather cleared up. The sky was blue and the sun shone brightly over the snow-clad mountains as His Holiness walked to the Tsuglagkhang. The mixed crowd in the yard and around the temple welcomed him with warm smiles and folded hands. After taking his seat on the throne, His Holiness explained that he had to spend a little time on preparations for the Manjushri permission he was going to give. Meanwhile, he asked everyone present to recite Manjushri’s mantra—Om arapatsana dhi. When he was ready and began to read the ritual for bestowing the permission, he explained that there is a common option to offer a ritual cake to drive away interfering forces. However, he has decided that seeking to drive such beings away is inconsistent with his avowed wish to help all sentient beings.
“This Manjushri practice belongs to action tantra and the lower tantras are preliminary to the Highest Yoga Tantra that exemplifies what is special and profound about tantra. Read the rest of this entry »
Final Day of the Transmission of Bhavaviveka’s ‘Essence of the Middle Way’
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Main Tibetan Temple on the final day of his teachings on Bhavaviveka’s “Essence of the Middle Way” in Dharamsala, HP, India on February 22, 2019. Photo by Tenzin Choejor
February 22, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After rain through the night, the bad weather let up and the sky brightened this morning as His Holiness the Dalai Lama walked to the Tsuglagkhang, returning people’s smiles and greetings as he went. From the throne he recited the final verse from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’:
I prostrate to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all views.
“We’ve completed Chapter Five and today we’ll finish this reading of ‘Essence of the Middle Way’”, His Holiness announced at the beginning. “Towards the end of his ‘Entering into the Middle Way’ Chandrakirti describes how the Buddha, having studied, reflected and meditated on emptiness, trod the path to enlightenment. Read the rest of this entry »
2nd Day of the Transmission of Bhavaviveka’s ‘Essence of the Middle Way’
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd at the start of his second day of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on February 21, 2019. Photo by Pasang Tsering
February 21, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The weather was dark, cold and stormy this morning when His Holiness the Dalai Lama came to the Tsuglagkhang. He greeted the Lamas sitting around the throne and took his seat. Introductory prayers were quickly over and His Holiness addressed the crowd. “There is a note in the colophon to this book in which Khenpo Kunga Wangchuk wrote that His Holiness the Dalai Lama had requested the transmission of a text in the Tengyur, Bhavya’s ‘Essence of the Middle Way’. He suggested that with annotations of the text based on the ‘Blaze of Reasoning’ a transmission could be created. His Holiness asked that this be done to help the Dharma—do your best, he said. So it was that at the age of 83, during a visit to Taiwan, Khenpo Kunga Wangchuk worked on these annotations while receiving treatment for a broken leg.
“In his 400 Verses, Aryadeva states that emptiness should be explained on the basis of the Two Truths to those who have doubts about the slightly hidden teachings of the Buddha. This is about the disparity between appearance and reality. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “L’Essenza della via di mezzo” di Bhavaviveka, 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama legge l'”Essenza della Via di Mezzo” di Bhavaviveka, il primo giorno dei suoi insegnamenti presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India il 20 febbraio 2019. Foto di Tenzin Choejor
20 febbraio 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Nonostante il freddo pungente e il cielo coperto, questa mattina oltre settemila persone si sono riunite nel Tsuglagkhang, il tempio tibetano principale, e nel cortile antistante per il primo giorno di insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama. Più di duemila monaci e monache, molti dei quali provenienti dal sud dell’India, tibetani residenti in questa regione e un migliaio di praticanti provenienti da cinquantaquattro diversi Paesi. Sua Santità il Dalai Lama è arrivato poco prima di quanto annunciato e ha iniziato immediatamente a dare insegnamenti.
“Oggi affronteremo il commentario sulla “Essenza della Via di Mezzo”. Come scrive Je Tsongkhapa all’inizio della sua “Grande Esposizione del Tantra”: dovremmo essere in grado di dimostrare gli insegnamenti del Buddha sulla base della ragione, per non lasciarci sviare dagli avversari . Io stesso ho fatto una considerazione simile alla fine della “Lode ai 17 Maestri del Nalanda”: è estremamente importante che quelli di noi che seguono il Buddha abbiano una fede fondata sulla conoscenza del suo insegnamento. Pertanto, dovremmo esaminarne le argomentazioni con una mente imparziale e curiosa, analizzandole attentamente . Read the rest of this entry »
Beginning the Transmission of Bhavaviveka’s ‘Essence of the Middle Way’
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the crowd in the Main Tibetan Temple courtyard on the first day of his teaching on Bhavaviveka’s “Essence of the Middle Way” in Dharamsala, HP, India on February 20, 2019. Photo by Tenzin Choejor
February 20, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – In persistently cold conditions, under overcast skies, this morning approximately 7000 people gathered in and around the Tsuglagkhang, the main Tibetan Temple, and in the yard below. They included more than 2000 monks and nuns, many of them from the Seats of Learning in South India, local Tibetans and about 800 people from 54 other countries. His Holiness the Dalai Lama arrived a little earlier than announced and lost no time in beginning the teaching. “Today, we are going to go through an annotated commentary on the ‘Essence of the Middle Way’. As Je Tsongkhapa writes at the beginning of his ‘Great Exposition of Tantra’, “We should be able to prove the teachings of the Buddha on the basis of reason so as not to be led astray by opponents.” I made a similar point at the end of the ‘Praise to the 17 Masters of Nalanda’: “It is extremely important that those of us who follow the Buddha should have faith based on knowledge of his teaching. Therefore, we should examine the reasons for it with an unbiased and inquisitive mind, analysing it closely.” In India there were many competing schools of thought. Bhavaviveka (500-78 CE) addresses their points of view, which makes this book particularly valuable. Read the rest of this entry »
Observing the Day of Miracles
Members of the crowd sitting in the courtyard of the Main Tibetan Temple watching His Holiness the Dalai Lama on big screens during his teaching in Dharamsala, HP, India on February 19, 2019.
February 19, 2019, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The skies were clearing this morning after continuous overnight rain had left the ground wet underfoot and deposited fresh snow on the mountains and hills behind Dharamsala. A sharp fresh breeze blew as His Holiness the Dalai Lama was escorted by yellow hatted monks playing horns, swinging censers and bearing a ceremonial yellow umbrella from his residence to the Tsuglagkhang. The yard and areas around the temple were packed with people and His Holiness returned their greetings as he walked through. Seated inside the temple were monks as well as retired and serving members of the Central Tibetan Administration.
His Holiness took his seat on the throne and the burly chantmaster declaimed the Heart Sutra and the long prayer to the Lam Rim lineage lamas, including the Kadampa masters, in deeply resonant tones. Read the rest of this entry »
Interaction with Young FICCI Ladies Organisation
His Holiness the Dalai Lama speaking to 75 members of the Young FICCI Ladies Organisation at his residence in Dharamsala, HP, India on February 18, 2019. Photo by Tenzin Choejor
February 18, 2019, Theckchen Chöling, Dharamsala, HP, India – A delegation of 75 young women from the Young FICCI Ladies Organisation (YFLO), Delhi, called on His Holiness the Dalai Lama this morning. YFLO is a platform for young women from diverse professional and entrepreneurial backgrounds to interact with each other. Its primary objectives are to promote entrepreneurship and professional excellence among women, to act as a catalyst for the social and economic advancement of women and society at large and to make women aware of their strengths.
When His Holiness entered the room he greeted the group with a bright, “Good morning”, before asking them to sit down. A representative offered him a gift and the FLO annual report entitled ‘Women Transforming India’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra le giovani donne della YFLO
Sua Santità il Dalai Lama posa per una foto di gruppo con le donne della Young FICCI Ladies Organisation presso la sua residenza a Dharamsala, India, il 18 febbraio 2019. Foto di Tenzin Choejor
18 febbraio 2019, Theckchen Chöling, Dharamsala, India – Una delegazione di 75 giovani donne della Young FICCI Ladies Organisation (YFLO), di Delhi, questa mattina è stata ricevuta per una udienza da Sua Santità il Dalai Lama. La YFLO è un network di giovani donne, provenienti da diversi background professionali e imprenditoriali, nato con l’obiettivo di promuovere l’imprenditorialità e l’eccellenza professionale al femminile e sostenere il progresso sociale ed economico delle donne e della società in generale. Sua Santità ha sorriso e salutato calorosamente le sue ospiti, invitandole a prendere posto. Una rappresentante del gruppo gli ha offerto un dono e presentato la relazione annuale della FLO intitolata “Women Transforming India”.
Sua Santità ha iniziato la conversazione con alcune osservazioni. “Siamo nel XXI secolo. Se guardiamo al XX, sappiamo che è stato un periodo di violenza e paura. Pertanto, dovremmo fare di questo secolo un’era di non violenza e compassione. Read the rest of this entry »
La mia vita col Dalai Lama alla scoperta della mindfulness
Alan Wallace con Sua Santità il Dalai Lama
La mia vita col Dalai Lama alla scoperta della mindfulness
Dalla laurea in fisica al monastero buddhista. Lo yogi Alan Wallace spiega i training contemplativi. “Il samadhi porta l’attività mentale al livello della stessa natura della coscienza ed è in questo stato che molti contemplativi e scienziati dall’intuizione profonda hanno scoperto cose che sono poi state riscontrate dalla scienza” – di Raimondo Bultrini. 12 febbraio 2019
Alan Wallace si laureò più di 30 anni fa in fisica prima di specializzarsi negli studi di filosofia e religione, seguiti da 14 anni in un monastero buddhista sotto la guida del Dalai Lama e altri maestri di meditazione. Read the rest of this entry »
Deepak Chopra and Friends Meet His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama answering a question from the audience during his meeting with Deepak Chopra and a group of his friends in Dharamsala, HP, India on February 11, 2019. Photo by Tenzin Choejor
February 11, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Indian-born American author and public speaker Deepak Chopra and 45 close friends met His Holiness the Dalai Lama this morning. His Holiness welcomed them saying: “We’ve met a few times before, but now I’m happy to be able to welcome you here, my spiritual brothers and sisters, to what has been my home for the last nearly 60 years.
“In today’s world, despite extensive material development, we face all kinds of problems. Natural disasters are beyond our control, but fighting and killing are things we could put a stop to. However, we pay too much attention to material goals and not enough to human values like love. Many of the problems we face are of our own creation and yet scientists tell us that basic human nature is compassionate. They also tell us that cultivating a compassionate attitude is good for our physical health, while constant anger and fear undermine our immune systems. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra degli studenti dagli Stati Uniti e da Israele
His Holiness the Dalai Lama speaking to students from the USA and Israel at his residence in Dharamsala, HP, India on January 28, 2019.
28 gennaio 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato un gruppo di 51 studenti e 6 membri dello staff di Kivunim, il dipartimento dell’Hebrew College che offre un programma accademico della durata di un anno per i diplomati delle scuole superiori nordamericane con sede a Gerusalemme. Sua Santità ha accolto i suoi ospiti a Dharamsala, in quella che è stata la sua casa negli ultimi sessant’anni. “Tutti noi sette miliardi di esseri umani siamo mentalmente, emotivamente e fisicamente uguali” ha detto il Dalai Lama. “Potete essere musulmani, ebrei, cristiani o appartenenti a qualsiasi altra fede, non c’è alcuna differenza nel modo in cui siamo nati o nel modo in cui moriamo. Iniziamo la nostra vita accuditi dall’affetto di nostra madre; senza non saremmo sopravvissuti”.
“Gli scienziati hanno le prove che la natura umana è essenzialmente compassionevole. Hanno anche scoperto che il contrario della compassione – la rabbia e l’odio – indeboliscono il nostro sistema immunitario. Pertanto, proprio come si insegna l’igiene fisica per preservare la salute fisica, affinché le persone imparino a mantenere una mente felice e pacifica, hanno bisogno di imparare l’igiene emotiva: come affrontare le loro emozioni distruttive”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets with Students from the USA and Israel
His Holiness the Dalai Lama addressing students and staff members of Kivunim, a gap year program for North American High School graduates based in Jerusalem at his residence in Dharamsala, HP, India on January 28, 2019. Photo by Tenzin Choejor
January 28, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama met with a group of 51 students and 6 staff members of Kivunim. This department of Hebrew College offers an academic gap year program for North American High School graduates based in Jerusalem with field trip visits to 11 other countries. His Holiness welcomed them to Dharamsala, his home for the last sixty years.
“All of us seven billion human beings are mentally, emotionally and physically same,” he told them. “Whether you are a Muslim, a Jew, a Christian or belong to any other faith, there is no difference in the way we are born or the way we die. We begin our lives basking in our mother’s affection, without which we would not have survived.
“Scientists have evidence that basic human nature is compassionate. They have also found that the opposite, constant anger and hatred, weaken our immune systems. Therefore, just as we teach physical hygiene to preserve our physical health, in order for people to learn how to maintain a happy, peaceful mind, they need to learn emotional hygiene—how to tackle their destructive emotions.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets with Young Indian Scholars
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group of Indian scholars at his residence in Dharamsala, HP, India on January 24, 2019. Photo by Ven Tenzin Jamphel
January 24, 2019. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama met with a group of 22 Indian scholars participating in a three-day Conference on Tibetan Studies organized by the Tibet Policy Institute of the Central Tibetan Administration (CTA). His Holiness explained to them how the authentic traditions of Nalanda University were introduced to Tibet.
“While the precious knowledge that is the core of this tradition may have been forgotten in India, through rigorous study and practice we have kept it alive in Tibet for more than a thousand years. The Nalanda tradition is not just a matter of religious teaching. Within its philosophy and advanced psychology are effective means for dealing with our destructive emotions. It is a tradition deeply rooted in reason and logic. Following the Buddha’s advice to his followers to investigate what he had taught, great Nalanda masters like Nagarjuna and Chandrakirti examined his teachings in the light of reason and concluded that some were subject to interpretation and could not be taken literally.” Read the rest of this entry »
Collapsing glaciers threaten Asia’s water supplies
Scientists prepare tethered balloons for observations of moisture flow in the air at Everest’s north base camp in May 2018.Credit: Yingsi Li
Collapsing glaciers threaten Asia’s water supplies
Tracking moisture, snow and meltwater across the ‘third pole’ will help communities to plan for climate change, argue Jing Gao and colleagues.
Nature.com, 02 JANUARY 2019
The ‘third pole’ is the planet’s largest reservoir of ice and snow after the Arctic and Antarctic. It encompasses the Himalaya–Hindu Kush mountain ranges and the Tibetan Plateau. The region hosts the world’s 14 highest mountains and about 100,000 square kilometres of glaciers (an area the size of Iceland). Meltwater feeds ten great rivers, including the Indus, Brahmaputra, Ganges, Yellow and Yangtze, on which almost one-fifth of the world’s population depends 1 .
Climate change threatens this vast frozen reservoir (see ‘Third pole warming’). For the past 50 years, glaciers in the Himalayas and Tibetan Plateau have been shrinking . Those in the Tian Shan mountains to the north have lost one-quarter of their mass, and might lose as much as half by mid-century . Read the rest of this entry »
Long-Life Offering Ceremony
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd as he leaves the stage at the conclusion of the Long Life Ceremony at the Kalachakra Ground in Bodhgaya, Bihar, India on December 31, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 31, 2018, Bodhgaya, Bihar, India – The concluding event of His Holiness the Dalai Lama’s visit to Bodhgaya was an elaborate Long-life Ceremony offered to him this morning. There were three major sponsors—the Central Tibetan Administration (CTA), Namgyal Monastery and the Shelkar Ngashap. Escorting him from the monastery to the Kalachakra Ground were the Sikyong, Dr Lobsang Sangyé, leader of the CTA, Ven Tenzin Thapkay, Vajra Master of Gaden Phelgyeling, on behalf of Namgyal Monastery, and Ven Chusang Rinpoché, representing the Shelkar Ngashap. Namgyal monks preceded them playing ‘gyaling’—Indian horns—and swinging censers, while another followed His Holiness carrying a bright yellow ornamental umbrella. Leading the ceremony, seated directly in front of and facing His Holiness’s throne, were the Ganden Tri Rinpoché, Jetsun Lobsang Tenzin, Ven Thamthog Rinpoché, Abbot of Namgyal Monastery and the Sikyong. To the side, and behind the six Abbots of Ganden, Drepung and Sera Monasteries, the Lama Umzé and musicians of Namgyal Monastery led the chanting. Tri Rinpoché began the ceremony by offering His Holiness a mandala and representations of the body, speech and mind of enlightenment. His Holiness addressed the crowd: “On this occasion the oracles of Tibetan protectors like Nechung and Nyenchen Thangla will take part in trance. We, people and deities, all have a responsibility to work for the cause of Tibet. Read the rest of this entry »
“I am healthy, my mind is sharp and I pray to live for over hundred years”: His Holiness the Dalai Lama at Tenshug ceremony, Bodh Gaya
President Dr Lobsang Sangay, Central Tibetan Administration presenting the offerings to His Holiness the Dalai Lama during the Long Life Offering ceremony organised by the Central Tibetan Administration, Namgyal Monastery and Shelkhar Ngashap at the Kalachakra Teaching Ground in Bodhgaya, 31 December 2018. Photo/Tenzin Phende/CTA
December 31, 2018, Bodh Gaya, India. Tibetans all around the world ended the year 2018 on an auspicious note with blessings from their spiritual leader His Holiness the Dalai Lama who affirmed—yet again—to live for more than hundred years for the benefit of Tibetan people and the cause.
Speaking at the Long Life prayers organised by Central Tibetan Administration, Namgyal Monastery and Shelkhar Ngashap this morning, His Holiness the Dalai Lama said, “At such a critical juncture in our history, I think I have done a considerable service to the Tibetan cause and people. Even today, I am very healthy, my mind is extremely sharp and I pray to live for more than hundred years to continue my service. Similarly, all of you should collectively pray.”
President of Central Tibetan Administration, Heads of the three pillars of Tibetan democracy which includes the Kashag, Tibetan Parliament-in-Exile and the Tibetan Supreme Justice Commission, heads of the Autonomous bodies and all the CTA Offices were represented at the Tenshug ceremony.
“There are millions of Tibetans in Tibet who have expressed unwavering faith and prayers for my health and long life. I accept this offering as being made on their behalf,” His Holiness said. Read the rest of this entry »
Long-life Empowerment Based on White Heruka
His Holiness the Dalai Lama greetings the friends and well wishers in Bodhgaya
December 30, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – As is customary, this morning, as His Holiness the Dalai Lama left Gaden Phelgyeling Monastery for the teaching ground, three Lamas led the way. Representing his host, Namgyal Monastery in Bodhgaya, was the Disciplinarian of the Monastery and representing the requesting sponsors of the teaching, were the Abbots of Ganden Shartse and Jangtse Monasteries. They wore their yellow Dharma robes and carried incense in their hands. Each wore the elaborate yellow hat topped by a long crest of upstanding threads that oral tradition explains represent the one thousand Buddhas of this fortunate aeon. The overall yellow colour denotes ethical purity, while the white and yellow fabric inside, as well as the red piping along the edge, are said to denote the protectors of the three families—Avalokiteshvara, Manjushri and Vajrapani. His Holiness stopped several times as he walked to wave to the crowd and occasionally greet individuals. He paid his respects to the images of enlightenment in the Kalachakra Pavilion and took his seat on the throne.
Today, Burmese monks recited the Mangala Sutta in Pali. There followed recitations of the Heart Sutra in Mongolian, Russian, Japanese and English.
To begin with His Holiness explained that he had been feeling bilious and a little unwell yesterday. However, with rest and the positive wishes of the general public, by afternoon he felt better. He told the crowd that has grown to more than 16,000 that this morning he would give a Long-life Empowerment based on White Heruka that comes from the Manjushri Cycle of Teachings in the lineage of Lama Umapa. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lam: Iniziazioni per il ciclo di insegnamenti di Manjushri
Sua Santità il Dalai Lama durante il primo giorno del ciclo di insegnamenti di Manjushri a Bodhgaya, Bihar, India, il 28 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
28 dicembre 2018. Bodhgaya, India – Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato questa mattina il monastero di Gaden Phelgyeling sotto un cielo senza nuvole per la breve passeggiata fino al Kalachakra Ground. Come al solito ha sorriso alla folla, reso omaggio alle immagini dell’illuminazione e salutato i lama riuniti attorno al trono prima di prendere posto. Dopo che un gruppo di monaci laotiani ha cantato il Mangala Sutta in Pali, sono seguiti un gruppo di studenti della scuola Maitreya, che ha recitato il Sutra del cuore in sanscrito e un altro gruppo in cinese. Sua Santità, per commemorare il 30° anniversario della morte del X Panchen Lama, ha suggerito di recitare anche la preghiera di Samantabhadra mentre lui avrebbe svolto le pratiche preparatorie per la prima iniziazione di Manjushri.
“Questo ‘Ciclo di insegnamenti di Manjushri’ deriva dal lignaggio di Lama Umapa, Pawo Dorje”, ha spiegato Sua Santità. “Fin da ragazzo, quando ancora faceva il pastore, ebbe delle visioni di Manjushri, in particolare nel suo aspetto di colore nero. Successivamente, ebbe visioni di Manjushri ogni giorno. Il ‘Ciclo di insegnamenti di Manjushri’ è unico nel lignaggio Geluk e comprende il guru yoga, la sadhana di Manjushri Eroe Solitario, Read the rest of this entry »
Permissions of the Manjushri Cycle of Teachings
Students from the Maitreya School chanted the Heart Sutra in Sanskrit at the start of the first day of the Manjushri Cycle of Teachings in Bodhgaya, Bihar, India on December 28, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 28, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – His Holiness the Dalai Lama left Gaden Phelgyeling Monastery under a cloudless sky this morning for the short walk to the Kalachakra Ground. As usual he waved to the crowd, saluted the images of enlightenment and greeted the Lamas gathered around the throne before taking his seat on it. After a group of Laotian monks had chanted the Mangala Sutta in Pali, students from the Maitreya School chanted the Heart Sutra in Sanskrit, followed by a group who gave a strident recitation of it in Chinese. His Holiness advised that, to commemorate the 30th anniversary of the 10th Panchen Lama’s death, the gathering could recite the Samantabhadra Prayer while he undertook the preparatory practices for the first Manjushri permission he was going to give.
“This ‘Manjushri Cycle of Teachings’ derives from the close lineage of Lama Umapa, Pawo Dorje,” His Holiness explained. “Even when he was a young boy herding sheep he had visions of Manjushri, particularly of an aspect black in colour. Later, he had visions of Manjushri daily. The ‘Manjushri Cycle of Teachings’ is unique to the Geluk lineage and includes guru yoga, the Solitary Hero Manjushri sadhana, blessings and so forth. Lama Umapa gave it to Je Tsongkhapa, Read the rest of this entry »
Le restrizioni dei passaporti ai Tibetani limitano la partecipazione dei pellegrini agli insegnamenti del Dalai Lama
Sua Santità il XIV Dalai Lama del Tibet
Secondo un rapporto di Radio Free Asia, i ristretti controlli delle autorità cinesi sui passaporti rilasciati ai tibetani impediscono a molti pellegrini che provengono dall’India e dalle zone tibetane della Cina di partecipare agli insegnamenti dati dal leader spirituale in esilio il Dalai Lama. Il loro numero è diminuito notevolmente.
L’anno scorso gli insegnamenti dati dal Dalai Lama a Bodhgaya, in India, hanno attirato migliaia di tibetani che vivevano in Cina, ma al loro ritorno in molti hanno avuto la cattiva sorpresa di vedere ritirati i passaporti per poi essere distrutti dalle autorità che tentano di limitare il contatto dei tibetani con le forze “separatiste” esterne.
Quest’anno “non più di cento pellegrini” sono arrivati dalle zone tibetane governate da Pechino per partecipare agli insegnamenti del Dalai Lama, che hanno avuto inizio il 17 dicembre e proseguiranno fino al 31 dicembre.
Un tibetano che vive nella provincia di Qinghai afferma che le ulteriori restrizioni di viaggio imposte ai Tibetani prevedono il rifiuto di concedere nuovi passaporti e la confisca di molti passaporti già rilasciati. Per i tibetani, l’inverno è un buon momento per andare in pellegrinaggio dal Tibet ai luoghi sacri buddisti in India, Nepal e Bhutan, ma rispetto agli anni precedenti, il numero dei pellegrini di è sceso. Anche se alcuni tibetani vivono nella prefettura di Tsolho (in Cinese, Hainan) di Qinghai hanno già i passaporti, molti di questi sono stati revocati e distrutti. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Yamantaka Eroe Solitario
Sua Santità il Dalai Lama esegue il rito di auto-generazione, in preparazione dell’iniziazione di Vajrabhairava Eroe Solitario a Bodhgaya, Bihar, India, il 26 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
26 dicembre 2018, Bodhgaya, India – Appena arrivato al Kalachakra Ground, Sua Santità il Dalai Lama è salito sul palco e si è seduto su una sedia di fronte al padiglione del mandala, dietro il quale era appesa una thangka di Vajrabhairava Eroe Solitario, per eseguire il rituale di auto-generazione in preparazione della successiva iniziazione. Nel corso delle procedure, il palco e il terreno antistante si sono gradualmente riempiti di persone. Dopo che Sua Santità ha preso posto sul trono, i monaci Theravada hanno intonato ancora una volta il Mangala Sutta in Pali, seguiti da una dozzina di occidentali che, per la prima volta alla presenza di Sua Santità qui a Bodhgaya, hanno cantato il Sutra del Cuore in inglese.
“Oggi darò l’iniziazione di Vajrabhairava” ha esordito Sua Santità “che appartiene alla pratica del tantra, o mantrayana. Il tantra comprende pratiche come la coltivazione del fuoco interiore, la recitazione di mantra e l’uso di energie, canali e gocce. Tali pratiche si ritrovano anche nelle tradizioni non buddhiste. Ho incontrato un sadhu che si impegna in pratiche per proiettare la coscienza fuori dal corpo”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Yamantaka Empowerment
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory rituals before giving the Yamantaka Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on December 26, 2018.
Bodhgaya, Bihar, India – The sun shone low over the Mahabodhi Temple this morning as His Holiness the Dalai Lama left early to walk to the Kalachakra Ground. He smiled and waved to the few people waiting to see him on the road and inside the ground. On the stage he sat on a chair facing the mandala pavilion with a thangka of Vajrabhairava hanging behind it to perform the self-generation rite in preparation for giving the Solitary Hero Vajrabhairava Empowerment. As he went through his procedures, the stage and ground beyond gradually filled with people. After His Holiness had taken his seat on the throne, Theravada monks once again chanted the Mangala Sutta in Pali. They were followed by about a dozen Westerners who, for the first time in His Holiness’s presence here in Bodhgaya, sang the ‘Heart Sutra’ in English to a musical setting reminiscent of plainsong. The performance attracted applause at the end. Read the rest of this entry »
Le trentasette pratiche del Bodhisattva, 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama durante il secondo giorno dei suoi insegnamenti a Bodhgaya, India, il 25 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
25 dicembre 2018, Bodhgaya, India – Anche questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha camminato dal monastero di Gaden Phelgyeling al Kalachakra Ground. Ha salutato le persone che si erano radunate per vederlo lungo strada. Arrivato sul palco ha reso omaggio alle immagini dell’illuminazione e ha preso posto sul trono. Tra gli eminenti Lama seduti alla sinistra del trono, Ganden Tri Rinpoche, Ganden Trisur Rinpoche, Jangling Tulku del Bhutan, gli Sharpa e Jangtse Chöjés e, a destra, il XLII Sakya Trizin, Ratna Vajra Rinpoche, e suo fratello Gyana Vajra Rinpoche. Accanto al trono avevano preso posto anche numerosi studiosi, abati e Tulku.
I monaci Theravada dei paesi del Sud-Est asiatico hanno recitato il Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Poi un altro gruppo ha cantato il Sutra del Cuore https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in coreano al ritmo costante di un gong di legno, un ‘moktak’, che simboleggia l’attenzione, seguito un gruppo di vietnamiti che ha nuovamente cantato il Sutra del Cuore nella propria lingua, al ritmo di un piccolo gong di legno. Read the rest of this entry »
Le trentasette pratiche del Bodhisattva, 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama il primo giorno dei suoi insegnamenti a Bodhgaya, India, il 24 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
24 dicembre 2018, Bodhgaya, India – Questa mattina, lasciati i suoi alloggi nel monastero di Gaden Phelgyeling, Sua Santità il Dalai Lama ha visitato il tempio, reso omaggio alle immagini dell’illuminazione e consacrato più di 200 nuove statue del Buddha. Poi ha raggiunto a piedi il padiglione del Kalachakra, salutando la folla lungo la strada. All’interno del Kalachakra Ground quasi quindici mila persone lo stavano aspettando, tra cui più di settemila monaci, oltre milleduecento monache, più di mille cinquecento Geshe e abati, quindici Geshema e oltre mille seicento visitatori provenienti da una settantina di paesi diversi. Una volta che Sua Santità ha preso posto sul trono, un gruppo di monaci Theravada ha recitato il ‘Mangala Sutta’ https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in lingua Pali, seguito da un gruppo di studentesse della locale scuola Maitreya, che ha cantato il “Sutra del cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in sanscrito, e poi da un altro gruppo che l’ha cantato in cinese. Read the rest of this entry »
The 37 Practices of Bodhisattvas & Commentary on Valid Cognition 2nd Day
A view of the stage at the Kalachakara Ground on the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings in Bodhgaya, Bihar, India on December 25, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 25, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – There was a chill in the air yet the sky was bright as His Holiness the Dalai Lama walked from Gaden Phelgyeling Monastery to the Kalachakra Ground this morning. He waved to people who had gathered to see him on the road outside and inside the ground. He shook hands with people kneeling on the edge of the stage and walked to the northern side to wave to people from abroad. He saluted the images of enlightenment at the back of the Kalachakra pavilion and took his seat on the throne. Among the eminent Lamas sitting to the left before the throne are the Ganden Tri Rinpoché, Ganden Trisur Rinpoché, Jangling Tulku from Bhutan, the Sharpa and Jangtsé Chöjés and to the right the 42nd Sakya Trizin, Ratna Vajra Rinpoché, and his brother Gyana Vajra Rinpoché. Also seated near to the throne are scholars, Abbots and Tulkus.
Theravada monks from South and South-east Asian countries first recited the Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali. Next a Korean group chanted the ‘Heart Sutra’ https://www.sangye.it/altro/?p=8419 in Korean to the steady beat of a wooden fish gong, a ‘moktak’ that symbolises alertness. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘The Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ and ‘Commentary on Valid Cognition’
His Holiness the Dalai Lama consecrating freshly prepared statues of the Buddha at Gaden Phelgyeling Monastery in Bodhgaya, Bihar, India on December 24, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 24, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – Leaving his quarters on top of Gaden Phelgyeling Monastery this morning, His Holiness the Dalai Lama visited the Monastery Temple. He paid his respects before the existing images of enlightenment and consecrated more than 200 freshly prepared statues of the Buddha. Walking to the Kalachakra Pavilion from the Monastery he waved to well-wishers gathered on the road. Within the Kalachakra Ground he continued to greet friends crowding the barricades and waved to others in the distance as he made his way to the stage. Almost 15,000 people were congregated on the covered ground, including more than 7000 monks, 1250 nuns, 1555 Geshes and Abbots, 15 Geshemas, and 1665 visitors from 70 countries other than India. Once His Holiness had taken his seat on the throne a group of Theravada monks recited the ‘Mangala Sutta’ in Pali. They were followed by a group of schoolgirls from the local Maitreya School, who chanted the ‘Heart Sutra’ https://www.sangye.it/altro/?p=8419 in clear Sanskrit, then another group who chanted it again in Chinese. Read the rest of this entry »
My body is Tibetan but spiritually I’m an Indian,’ says the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama: My daily prayer is the source of my inner strength.
December 25, 2018. Shishir Gupta, Hindustan Times Dec 25, 2018. On the outer periphery of Mahabodhi temple in Bodh Gaya in Bihar, a mere few hundred steps from the Bodhi tree under which Buddha attained enlightenment more than 2,000 years ago, the 14th Dalai Lama prays and meets his followers in a monastery behind an iron security curtain. Inside the temple, Trinley Thaye Dorje, the co-claimant along with Ogyen Trinley Dorje for the title of 17th Karmapa or head of Karma Kagyu school, is preaching to his followers from all over the world on Buddhism. The 17th Karmapa will become the key leader of Tibetan Buddhism in case the 14th Dalai Lama dies without reincarnation. The two religious leaders have no common ground because the Dalai Lama, like China, recognises Ogyen Dorje, who left India for the US in May 2017 and acquired citizenship of Dominica in March this year, as the real Karmapa.
On Sunday morning after he discreetly meets a group of monks that has made its way from Tibet Autonomous Region of China, the frail-looking but mentally alert 84-year-old spiritual leader of the Tibetan people talked exclusively to Shishir Gupta on wide-ranging political and spiritual issues. Edited excerpts:
How is your health these days?
Quite Good… Not very good ….. for an 84-year-old person, quite good. I go for morning walks in Dharamshala also….Here I take around 600 steps each morning in the monastery. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates the International Seminar on Tipitaka / Tripitaka
Abbot Dr Phra Bhodhinandhamunee welcoming His Holiness the Dalai Lama on his arrival at Watpa Buddhagaya in Bodhgaya, Bihar, India on December 22, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 22, 2018 Bodhgaya, Bihar, India – The weather was bright and the crowds lining the street were cheerful as His Holiness the Dalai Lama drove the short distance to Watpa Buddhagaya, the Thai Temple complex behind the Mahabodhi Temple. He had been invited to the inauguration of an International Seminar on the Tipitaka / Tripitaka organized by the Buddhist Thai-Bharat Society, the Dalai Lama Trust and the Central Institute of Higher Tibetan Studies (CIHTS), Sarnath. He was welcomed on arrival by the Abbot Dr Phra Bhodhinandhamunee and General Secretary Dr Ratneshwar Chakma who escorted him into the ornately decorated Temple. He paid his respects and lit a lamp before the images of the Buddha. Once His Holiness was seated gifts were presented to him while the Mangala Sutta was recited in Pali. He led a brisk recitation of the ‘Heart Sutra’ in Tibetan.
Out in the sun again, His Holiness was requested to take part in the elaborate process of the laying of the foundation stone for a new museum. Inside the hall in which the Seminar was to take place, His Holiness was seated with the abbot and other monks facing an audience of about 500. They included saffron robed monks and lay-people dressed from head to toe in white. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets with an Interfaith Forum
His Holiness the Dalai Lama meeting with members of an Inter Faith Forum from Gaya at Gaden Phelgyeling Monastery in Bodhgaya, Bihar, India on December 21, 2018. Photo by Jeremy Russell
December 21, 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Members of an Inter Faith Forum from Gaya, comprising Buddhists, Hindus, Christians, Muslims, Jains, Sikhs and Brahmakumaris came to meet His Holiness the Dalai Lama at Gaden Phelgyeling today. The Secretary, AK Khan speaking on behalf of the Forum welcomed His Holiness to this sacred place once more. He told him that the Inter Faith Forum was established in 2001. Among their activities members visit each others’ places of worship and join each other in celebrating their festivals, acknowledging their common message of love and compassion. They reject terrorism at any level and work to encourage respect for all major religions. “Spiritual brothers and sisters,” His Holiness said, addressing the group with a fond smile, “as I always say, we belong to the seven billion human beings. With two eyes, one nose and so on, we are the same; some of us just have more hair. Mentally we are the same, emotionally we are the same. Each one of us wants to live a happy, joyful life. In our childhood we learn that love and affection are a source of happiness as our mothers care for us. Read the rest of this entry »
Tibet Reciprocal Access bill becomes law
Tibet Reciprocal Access bill becomes law, marking new era in US-China relationship and US support for Tibetans
US President Donald Trump has signed into law the Reciprocal Access to Tibet Act of 2018, which will impose a visa ban on Chinese officials who deny American citizens, government officials and journalists access to Tibet.
The Reciprocal Access to Tibet Act is now law, signifying a more vigorous interest by the United States in Tibet and the Tibetan people.
This law marks a new era of US support for Tibetans and a challenge to China’s discriminatory policies in Tibet. Following unanimous passage by both the House and the Senate , President Donald Trump signed it on December 19, 2018.
The legislation calls for American diplomats, journalists and ordinary citizens to have equal access to the Tibet Autonomous Region and other Tibetan areas as their Chinese counterparts enjoy in the US. Read the rest of this entry »
First Conference on Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’
His Holiness the Dalai Lama laying the foundation stone for the prospective Samye Ling Tibetan Buddhist Nalanda Academy in Bodhgaya, Bihar, India on December 19, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 19, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – After rain yesterday left Bodhgaya’s streets wet and muddy, it was a bright morning today as His Holiness the Dalai Lama drove out of the village. He was headed to the First Conference of Scholars of Different Traditions on Jé Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’. Many people lined the road to see him pass. On arrival at the venue, where a large tent had been put up to accommodate the meeting, His Holiness was welcomed by Kirti Rinpoché. Ganden Trisur, Ganden Tri Rinpoché, the Sharpa and Jangtse Chojés and Abbots of the great monasteries were also there to greet him. His Holiness was invited to lay the foundation stone for the prospective Samye Ling Tibetan Buddhist Nalanda Academy. He added a block carved with a double vajra to an existing wall and recited prayers of auspiciousness.
Once inside the grand tent, Kirti Rinpoché offered His Holiness a mandala and representations of the body, speech and mind of enlightenment. ‘The Praise to the Buddha known as the Three Continuums’ and the ‘Praise to the Buddha for Teaching Dependent Arising’ were recited. Rinpoché introduced the occasion: the First Conference of Scholars of Different Traditions on Jé Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in Pellegrinaggio al tempio di Mahabodhi
Sua Santità il Dalai Lama partecipa alla recitazione delle lodi e delle preghiere davanti alla statua di Shakyamuni Buddha all’interno del Tempio di Mahabodhi a Bodhgaya, India, il 17 dicembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
17 dicembre 2018. Bodhgaya, India – All’arrivo a Bodhgaya ieri, Sua Santità il Dalai Lama ha ricevuto un breve benvenuto formale al Monastero principale tibetano, il Gaden Phelgyeling. Questa mattina ha deciso, prima di tutto, di fare un pellegrinaggio al tempio di Mahabodhi, che ha raggiunto a piedi, camminando a ritmo sostenuto, salutando amici e pellegrini lungo la strada ad attenderlo. Sua Santità è stata accolto all’ingresso del tempio dal Segretario del Comitato di gestione del tempio di Bodhgaya (BTMC) Nangzey Dorje, dal Commissario di divisione, Magadh, Tenzin Nima Bindhyeshwari, dal Sovrintendente senior della polizia, Rajiv Mishra e dal Magistrato distrettuale, Abhishek Singh che lo hanno accompagnato per tutto il tempo. Una volta all’interno, Sua Santità si è fermato per rendere omaggio al Vajra-asana, il luogo dell’Illuminazione, sotto l’Albero della Bodhi, alle spalle del Tempio di Mahabodhi. Monaci, monache e laici che frequentano il Kagyu Monlam si sono voltati per salutarlo mentre scendeva le scale. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Pilgrimage to the Mahabodhi Temple
His Holiness the Dalai Lama greeting greeting friends and well-wisher as he walks to the Mahabodhi Temple in Bodhgaya, Bihar, India on December 17, 2018. Photo by Tenzin Choejor
December 17, 2018. Bodhgaya, Bihar, India – On arrival in Bodhgaya yesterday, His Holiness the Dalai Lama was given a brief formal welcome at the Main Tibetan Monastery, Gaden Phelgyeling. This morning he chose, as a priority, to make a pilgrimage to the Mahabodhi Temple. He also decided to walk, which he did at a brisk pace, greeting friends and well-wishers lining the street on the way. His Holiness was welcomed at the gate to the temple by Bodhgaya Temple Management Committee Secretary (BTMC) Nangzey Dorje, Divisional Commissioner, Magadh, Tenzin Nima Bindhyeshwari, Senior Superintendent of Police, Rajiv Mishra and District Magistrate, Abhishek Singh. They accompanied him into the complex. Once inside, His Holiness paused to salute the Vajra-asana, the Seat of Enlightenment, beneath the Bodhi Tree, with the Mahabodhi Temple behind it. Monks, nuns and lay devotees attending a Kagyu Monlam turned to greet him as he descended the stairs. Read the rest of this entry »
Tensione Washington-Pechino per la nuova legge sul Tibet
Dicembre 16, 2018. Pechino ha risposto al Congresso degli Stati Uniti in merito alla prevista nuova legge che chiede un maggiore accesso al Tibet, affermando che i parlamentari americani hanno «grossolanamente interferito» negli affari interni della Cina. La legge, approvata con sostegno bipartisan, richiede l’accesso alla regione per i diplomatici, i giornalisti ed i turisti degli Stati Uniti e minaccia di bloccare l’accesso agli Usa ai funzionari cinesi se i vincoli di accesso non fossero stati tolti.
Stando a Scmp , i visitatori stranieri devono ottenere un permesso speciale, e la regione è completamente chiusa agli stranieri in determinati periodi dell’anno. Read the rest of this entry »
Tibet: il genocidio culturale dei tibetani provoca una doppia auto immolazione nella contea di Nagba
Il giovane monaco Sangay Gyatso del Monastero di Kirti
Secondo il Tibet Times altri due gesti di auto immolazioni si sono verificati nella contea di Nagba: due adolescenti tibetani si sono dati fuoco per protesta contro l’oppressione cinese in Tibet. Non è chiaro se questi due adolescenti abbiano compiuto questo gesto estremo insieme o separatamente. Un minorenne è stato portato in un ospedale nella contea di Ngaba e l’altro in un ospedale nella contea di Barkham.
Al momento non ci sono informazioni sulla situazione di questi ragazzi e non si conosce la data del triste episodio.
Nelle ultime settimane c’è stato un incremento delle auto immolazioni e la contea di Nagba è divenuta teatro della maggior parte delle proteste contro il dominio cinese e le disperate condizioni del popolo tibetano. https://www.laogai.it/tibet-il-genocidio-culturale-dei-tibetani-provoca-una-doppia-auto-immolazione-nella-contea-di-nagba/
Tibetan monk beaten up, arrested in Ngaba for protest
Dec.14: Phayul has earlier reported, based on a Tibet Times report, that two Tibetan teenagers who are believed to be close to 16-year-old, Gendun Gyatso and Choekyi Gyatso, have self-immolated in Ngaba county in protest of China’s oppression in Tibet.
Reports have just emerged that Choekyi Gyatso and Drukho who set himself ablaze on December 8 are the same person. Choekyi Gyatso is Drukho’s monastic name. Drukho survived the self immolation and in currently recovering in a hospital in Ngaba. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Techfest IIT Bombay
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience of 2000, mostly students, at the Indian Institute of Technology Bombay in Mumbai, India on December 14, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 14, 2018. Mumbai, India – This morning, under sunny blue skies a steady breeze stirred the leaves on the trees as His Holiness the Dalai Lama drove to Powai in north-east Mumbai where he had been invited to IIT Bombay. Director, Devang Vipin Khakhar and Dean of Student Affairs, Prof Soumyo Mukherji were there to greet him as he arrived on campus. He was even offered the traditional Tibetan welcome, ‘chema changpu’. He was escorted directly to the Convocation Hall, where the stage was embellished with a thangka of the Medicine Buddha and several portraits of His Holiness, while the front was festooned with Tibetan prayer flags. Hands folded in salutation, he bowed to the audience of 2000, mostly students, from the centre and both corners of the stage before taking his seat.
A young Tibetan woman, Tenzin Dhekyong, who is a member of project staff, introduced His Holiness. She referred to his birth in Amdo, north-east Tibet, followed by his recognition as the Dalai Lama. She mentioned that Tibetans speak of him as ‘Yishin Norbu’ or ‘Wishfulfilling Jewel’. She outlined his commitments to fostering peace and happiness among human beings, encouraging inter-religious harmony, preserving Tibetan language and culture, speaking up for the protection of Tibet’s natural environment and working to revive interest in ancient Indian knowledge. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Compassion at Guru Nanak College
His Holiness the Dalai Lama speaking on compassion at Guru Nanak College in Mumbai, India on December 13, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 13, 2018. Mumbai, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama was the guest of Guru Nanak College, which is situated in a neighbourhood of Sion known as Guru Tegh Bahadur Nagar, named after the ninth of the ten Sikh Gurus. The college aims to provide education for an inclusive society and had invited His Holiness to give a ‘Silver Lecture’ on compassion. He was warmly welcomed on arrival at the college by the Principal Dr Vijay Dabholka and members of the college management. They accompanied him through the corridors to the auditorium where an audience of one thousand students and faculty awaited them. His Holiness took part in the lighting of a lamp and prayers to open the proceedings. The Principal began his address with the traditional Sikh salutation, “Wahe Guruji ka Khalsa, Wahe Guruji ki Fateh”. He declared it was an honour to be able to welcome His Holiness to the college and looked forward to hearing what he had to say about fostering compassion in a world that has witnessed such changes as the internet, space travel and globalisation.
Sadar Manjit Singh on behalf of the College management added, “We welcome His Holiness to this temple of learning, confident that interaction with him will leave all of us richer. We value your message of peace and harmony.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates a Conference on the Concept of ‘Maitri’ or ‘Metta’ in Buddhism
His Holiness the Dalai Lama delivering the Inaugural Address at the Conference on the Concept of ‘Maitri’ or ‘Metta’ in Buddhism at the University of Mumbai in Mumbai, India on December 12, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 12, 2018. Mumbai, India – There was warm sunshine and the skies overhead were blue as His Holiness the Dalai Lama drove to the University of Mumbai today. He had been invited to inaugurate an international conference on the concept of ‘maitri’ or ‘metta’, commonly translated as loving-kindness or friendliness. He was met on arrival at the Vidyanagari Campus, Kalina, by the Vice-Chancellor Prof Subhas Pednekar, Maharashtra Government Minister Rajkumarji Badole and Head of the Department of Philosophy, Dr Geeta Ramana. They accompanied His Holiness to the Green Technology Auditorium, where he was invited to join the audience of almost 300, students and faculty, taking a seat in the front row. Dr Archana Malik-Goure welcomed the guests and everyone present. For the first few minutes, five students, one of whom was blind, presented a rigorous performance of yoga asanas while keeping a lighted candle steady on top of their heads. At the same time a series of questions and reflections on the concept of ‘maitri’ was projected onto a screen above them. Children presented nosegays to His Holiness and other guests. Read the rest of this entry »
1959, Battaglia di Lhasa: dove tutto ha avuto inizio
A Lhasa, nel marzo 1959, la Cina ha soffocato le proteste, massacrando migliaia di civili e, in violazione degli accordi sottoscritti nel 1951, ha sciolto il governo tibetano trasformando il Tibet in una provincia cinese. È stato l’inizio della politica con cui il PCC ha deciso di ignorare il diritto internazionale e di rispondere alle proteste nel mondo diffondendo fake news. Il 2019 segnerà il sessantesimo anniversario della Battaglia di Lhasa del 1959, una svolta cruciale nella storia delle violazioni dei diritti umani da parte del Partito Comunista Cinese ( PCC ) in aperta sfida alle norme e alle convenzioni internazionali. Ciò che sta accadendo ora nello Xinjiang è la logica continuazione di una politica iniziata in Tibet negli anni 1950 . Per il PCC, il perseguimento dei propri interessi ideologici è più importante dell’immagine che esso ha a livello internazionale e delle pubbliche relazioni. Di fronte a critiche provenienti da tutto il mondo, la prima reazione del PCC consiste quindi nell’inventare fake news.
La maggior parte di ciò che in precedenza non era noto sulla Battaglia di Lhasa, almeno per i lettori occidentali che non hanno familiarità con la lingua cinese e tibetana, può essere ora trovato nell’edizione inglese del saggio Tibet in Agony: Lhasa 1959 di Li Jianglin, uno storico cinese che si è formato a livello accademico negli Stati Uniti d’America, dove vive. Il libro di Li, pubblicato dalla Harvard University Press nel 2016, è un’edizione aggiornata e ampliata del testo già pubblicato nel 2010 in cinese a Taiwan e a Hong Kong. Il saggio costituisce lo studio definitivo sull’argomento.
Il punto chiave del pensiero di Li è che la maggior parte delle incomprensioni sul Tibet si basano su una conoscenza incompleta della geografia. Cos’è esattamente il Tibet? Se per Tibet si intende l’area in cui la maggioranza della popolazione parla la lingua tibetana e crede nella religione buddista tibetana, allora il territorio attuale di ciò che la Cina definisce Regione autonoma del Tibet (TAR) comprende solo la metà di esso. L’altra metà comprende le regioni tradizionalmente chiamate Amdo e Kham, oggi divise tra le province cinesi del Qinghai, Gansu, Sichuan e Yunnan. Quest’area più ampia è chiamata dai geografi e dagli storici «Tibet etnico», mentre l’attuale TAR è il «Tibet politico». Il fatto che il Tibet fosse giuridicamente indipendente prima dell’invasione cinese del 1950 costituisce un problema complesso dal punto di vista storico e giuridico. Read the rest of this entry »
Depressione, i benefici della meditazione
Studi scientifici hanno dimostrato come la pratica aiuta a guarire e a combattere le ricadute. 09 dicembre 2018
Benessere psicologico e salute mentale possono ricevere grandi benefici dalla meditazione, come testimoniano diversi studi che hanno esaminato i programmi basati sulla mindfulness (la pratica di meditazione sviluppata a partire dai precetti del buddismo, privata però della componente religiosa). “Tra questi – ricorda Antonino Raffone, professore di Psicologia alla Sapienza – la Mindfulness based cognitive therapy, Read the rest of this entry »
Celebrato il 29° anniversario del conferimento del Premio Nobel per la Pace al Dalai Lama
11 dicembre 2018. A Milano, la celebrazione si è tenuta la mattina di domenica 9 dicembre presso il Centro Ghe Pel Ling. Sono intervenuti: Chodup Tchiring Lama (professore e socio fondatore dell’Associazione Italia Tibet), Tsewang Dorje (ghesce), Claudio Cardelli (presidente dell’Associazione Italia – Tibet), Giancarlo Morandi (segretario nazionale del Partito Liberale Italiano), Giovanna Giorgetti (presidente del Centro Ghe Pel Ling), Mauro Toffetti (presidente dell’Associazione Opera Radicale), Nicola Misiani (membro dell’Associazione Italia Tibet), Tseten Longhini (presidente dell’associazione delle donne tibetane in Italia), Marilia Bellaterra (dell’Associazione “Rina e Franco Bellaterra”). Molti gli argomenti discussi: autodeterminazione, autonomia, Cina, Dalai Lama, Diritti Umani, discriminazione, donna, minoranze e Tibet. Claudio Cardelli, presidente dell’Associazione Italia-Tibet, ha ricordato l’entusiasmo e le speranze che il conferimento del Premio Nobel al Dalai Lama aveva suscitato nei tibetani e nei gruppi di sostegno, speranze che con il passare degli anni sono state messe a dura prova dallo strapotere e dall’arroganza della Cina. Un omaggio particolare è stato tributato al ricordo di Palden Gyatso, testimone dell’indomabile spirito di un popolo, e al sacrificio di Drugkho, l’ultimo eroe tibetano immolatosi in Tibet due giorni prima della Giornata Internazionale dei Diritti Umani e del 29° anniversario del conferimento del Nobel al Dalai Lama. http://www.italiatibet.org/2018/12/11/ancora-unimmolazione-a-ngaba-celebrato-il-29-anniversario-del-conferimento-del-nobel-per-la-pace-al-dalai-lama/
Ancora un’immolazione a Ngaba
Drugkho
11 dicembre 2018. Ancora un giovane tibetano, ancora a Ngaba. Drugkho, un ragazzo ventenne, ha cercato la morte con il fuoco il pomeriggio del giorno 8 dicembre. Non si hanno notizie certe sulle sue condizioni.
Tibet Post International riferisce di aver appreso da fonti tibetane che Drugkho, si è dato fuoco invocando libertà per il Tibet lunga vita per il Dalai Lama. Dopo l’autoimmolazione del ragazzo la polizia ha immediatamente isolato l’intera area e bloccato tutte le comunicazioni via internet per impedire che la notizia si diffondesse. Nel timore di ritorsioni, i tibetani di Ngaba hanno chiesto agli amici e parenti residenti all’estero di evitare per il momento ogni tentativo di contatto. Non si sa ancora con certezza se Drugkho sia sopravvissuto al suo gesto. L’atto di estrema protesta del giovane tibetano, il terzo nel corrente anno, porta a 155 il numero degli eroi che dal 2009 in Tibet hanno dato la loro vita per la libertà del paese. Read the rest of this entry »
‘Maitri’ o ‘Metta’ nel Buddhismo
Sua Santità il Dalai Lama interviene alla sessione inaugurale della Conferenza sul concetto di ‘Maitri’ o ‘Metta’ nel buddhismo presso l’Università di Mumbai. India, il 12 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
12 dicembre 2018 Mumbai, India – Oggi Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato dall’Università di Mumbai in occasione di una conferenza internazionale sul concetto di “maitri” o “metta”, comunemente tradotti come “gentilezza amorevole”. Arrivato al Campus di Vidyanagari, Kalina, è stato accolto dal Vice Rettore, il professor Subhas Pednekar, dal Ministro del Governo del Maharashtra Rajkumarji Badole e dal Capo del Dipartimento di Filosofia, la dottoressa Geeta Ramana che lo hanno accompagnato al Green Technology Auditorium, dove era atteso da un pubblico di quasi 300 studenti e docenti. La dottoressa Archana Malik-Goure ha dato il benvenuto agli ospiti e a tutti i presenti. Per i primi minuti, cinque studenti, uno dei quali non vedente, hanno offerto una rigorosa esecuzione di asana yoga, mantenendo una candela accesa. Contemporaneamente, una serie di domande e riflessioni sul concetto di “maitri” veniva proiettata su un maxi schermo alle loro spalle. Read the rest of this entry »
Addressing the India Leadership Council
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience on his arrival at the Maurya Sheraton Convention Hall to address the India Leadership Council in New Delhi, India on December 10, 2018. Photo by Tenzin Choejor
December 10, 2018, New Delhi, India – Today, Human Rights Day and the 29th anniversary of His Holiness the Dalai Lama’s being awarded the Nobel Peace Prize, he started out by giving award-winning film and documentary maker Ramesh Sharma an interview. Sharma is making a documentary about Gandhi’s message of non-violence and the way he used it during India’s struggle for freedom. He began by asking what made Gandhi’s message so powerful. “He turned to India’s thousands of years old traditions of ahimsa and karuna—non-violence and compassion,” His Holiness replied. “He led a freedom struggle founded entirely on non-violence, which, for him, was not a sign of weakness but of strength. It was based on truth and a thorough understanding of human emotions. Despite his education in the West and his training as a lawyer, when it came to the freedom struggle he dressed like an ordinary Indian, reflecting his heartfelt confidence in Indian traditions. Ahimsa is a matter of conduct, but it arises out of compassion, which is the motivation for it.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra l’India Leadership Council
Sua Santità il Dalai Lama incontra un centinaio di manager e imprenditori alla Maurya Sheraton Convention Hall di Nuova Delhi, India, il 10 dicembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
10 dicembre 2018. New Delhi, India – Oggi, Giornata dei Diritti Umani e il XXIX anniversario dell’assegnazione del Premio Nobel per la pace a Sua Santità, il Dalai Lama ha rilasciato un’intervista al premiato regista e documentarista Ramesh Sharma. Sharma sta realizzando un documentario sul messaggio di non violenza di Gandhi e sulla sua lotta non violenta per l’indipendenza dell’India. Il regista ha subito chiesto a Sua Santità che cosa rende il messaggio di Gandhi così potente.
“Gandhi ha attinto alle millenarie tradizioni indiane di ahimsa e karuna – non violenza e compassione – ha risposto Sua Santità. “Ha guidato una lotta per la libertà fondata interamente sulla non violenza, che per lui non era un segno di debolezza, ma di forza. Si è basato sulla verità e su una comprensione profonda delle emozioni umane. Nonostante la sua educazione Occidentale e la sua formazione da avvocato, quando si è trattato di combattere per l’indipendenza si è comportato come un normale indiano, riponendo la massima fiducia nelle tradizioni indiane. Ahimsa è un modo di comportarsi che nasce dalla compassione, che ne è la motivazione”. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama interviene alla Yuvraj Krishan Memorial Lecture
Sua Santità il Dalai Lama durante la prima Yuvraj Krishan Memorial Lecture presso l’Auditorium Siri Fort di Nuova Delhi, India, l’8 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
8 dicembre 2018. Nuova Delhi, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato al Siri Fort, in occasione della lectio in memoria di Yuvraj Krishan. È stato accolto al suo arrivo dal figlio di Yuvraj Krishan, Giriraj Krishan Varma, che lo ha accompagnato nell’auditorium dove era atteso da più di 350 invitati. Il figlio di Krishan, Shrikant Krishan, ha dato il benvenuto a Sua Santità a nome della sua famiglia e ha presentato l’evento. Fu quando Sua Santità mostrò per la prima volta interesse per la casa di famiglia, ‘The Brig’, e per la tenuta in cui si trovava a McLeod Ganj, Dharamsala, che suo padre lo conobbe per la prima volta.
Shrikant Krishan ha ricordato il loro primo incontro nel 2002 e quanto lo colpirono le sue parole. In quell’occasione aveva detto che quando siamo arrabbiati di solito pensiamo che è la persona con cui siamo arrabbiati che è danneggiata, ma che se riflettiamo più attentamente capiamo che è l’esatto contrario, perché la nostra rabbia distrugge la nostra pace della mente. La lettera di condoglianze alla famiglia, alla morte del padre, scritta da Sua Santità aveva dato loro un grande conforto. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: 1st Yuvraj Krishan Memorial Lecture
His Holiness the Dalai Lama speaking at the 1st Yuvraj Krishan Memorial Lecture at Siri Fort Auditorium in New Delhi, India on December 8, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 8, 2018. New Delhi, India – This morning the sun shone in a hazy sky as His Holiness the Dalai Lama drove to Siri Fort, where he was to give the 1st Yuvraj Krishan Memorial Lecture. He was welcomed on arrival by Yuvraj Krishan’s daughter Giriraj Krishan Varma with her daughter. They escorted him into the auditorium where an audience of more than 350 invited guests awaited him. Krishan’s son, Shrikant Krishan welcomed His Holiness on behalf of his family and introduced the event. He explained that it was when His Holiness had first shown an interest in the family house, ‘The Brig’, and the estate on which it stood in McLeod Ganj, Dharamsala that his father first met him.
Shrikant Krishan recalled his own first meeting with His Holiness in 2002 and being struck by what he had to say. On that occasion he had pointed out that when we’re angry we generally feel that it is the person we’re angry with who is harmed by it. However, His Holiness observed that if we think more carefully we might see that it’s we who lose because our anger destroys our peace of mind. His Holiness’s remark in his letter of condolence to the family when their father passed away that he had lived a meaningful life brought them great solace. Read the rest of this entry »
Palden Gyatso, Monk Who Suffered for a Free Tibet, Dies at 85
Palden Gyatso on a visit to New York in 2008. “His sense of the justice of our cause and his indignation at what has been done to so many Tibetans are so urgent that he has not rested,” the Dalai Lama wrote. CreditAndrea Mohin/The New York Times
Dec. 7, 2018. Palden Gyatso , a Tibetan Buddhist monk who defied Chinese control of his homeland, and who then fled to tell the world his story of more than three decades of hardship in Chinese prisons and labor camps, died on Nov. 30 in Dharamsala, India. He was 85.
The cause was liver cancer, said a spokesman for Free Tibet , a nonprofit organization dedicated to Tibetan liberation.
Mr. Gyatso’s soft voice became one of the strongest against Beijing’s continuing hold on his homeland after China occupied it in 1950, vanquished Tibet’s army in a matter of days and signed an agreement with Tibetan officials granting it control, beginning what many Tibetans consider a long and brutal occupation.
The Chinese Communist Party has argued that Tibet has long been a culturally distinct part of China. But in the nearly seven decades since the occupation, China has kept a grip on Tibetan monasteries, even destroying some, and restricted aspects of Tibetan culture, like the Tibetan language and Buddhist religious practices.
China has said that reports of human rights abuses and detention camps for political agitators there are unfounded. But Mr. Gyatso painted a different picture. He said he was first imprisoned in 1959, having been arrested in an uprising that ended after the Dalai Lama, Tibet’s spiritual and governmental leader, escaped to India. He remained incarcerated almost continuously until 1992, he said, enduring starvation, hard labor and torture. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: St Stephen’s College Founder’s Day
His Holiness the Dalai Lama bowing to the audience as he arrives on stage for Founder’s Day celebrations at St Stephen’s College in New Delhi, India on December 7, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 7, 2018. New Delhi, India – St Stephen’s College is one of three founding colleges of the University of Delhi. It was first set up 137 years ago by Rev Samuel Scott Allnut and named after St Stephen who was adopted by the Anglican Church as the patron saint of Delhi after Christians were stoned to death in the 1857 turmoil. One of the most highly regarded colleges in India, it accepts graduates and under-graduates and offers courses in the sciences and liberal arts. The list of distinguished alumni, politicians, businessmen, artists, scientists and academics among them, is long. Today, St Stephen’s College’s Founder’s Day, His Holiness the Dalai Lama was invited to celebrations as the Chief Guest. Arriving on the college campus, His Holiness was welcomed by the Bursar, Dean and Senior Tutor who escorted him to the Principal’s office. He was introduced to the Principal, Prof John Varghese and the Chairman of the Governing Body, Rt Revd Warris Masih, who is also Bishop of Delhi.
After donning the College’s red academic robes and cap, His Holiness met members of the faculty. He then joined the ceremonial procession into the hall. Once everyone had taken their seats on the stage and in the hall, the Principal asked Rt Revd Masih to lead an opening prayer. He recalled the qualities of the founder as a good citizen dedicated to the service of others and prayed, “May we be like that”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life – Final Day
His Holiness the Dalai Lama with Youth Buddhist Society of India volunteers and organizers of his teaching in Sankisa, UP, India on December 5, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 5, 2018, Sankisa, UP, India – On the stage in the marquee the Youth Buddhist Society had put up for the teachings, His Holiness the Dalai Lama bowed with folded hands towards the group of school-children assembled before him and smiling wished them “Good morning”. “Good morning” they trilled back in unison before kneeling down to recite the Mangala Sutta once more in Pali. His Holiness recited several verses of salutation to the Buddha, as well as the mantra from the ‘Heart Sutra’, finishing with the final verse from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’:
I prostrate to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all views.
“The distorted views of afflictive intelligence have no basis in reason,” His Holiness explained. “In the system of the mind certain mental states are countered by their opposites, much as heat eliminates cold. Read the rest of this entry »
Guida allo stile di vita del Bodhisattva 2° giorno
Sua Santità il Dalai Lama durante la conferenza stampa presso il suo hotel a Sankisa, India, il 4 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
4 dicembre 2018. Sankisa, India – Prima degli insegnamenti di questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato i rappresentanti dei media locali nel giardino del suo hotel e ha esordito dicendo:
“Prima di tutto, voglio salutare ciascuno di voi. Come dico spesso, scherzando con i miei amici indiani, anche se sono fisicamente tibetano, la mia mente probabilmente è più indiana della vostra. Potreste non conoscere l’antica saggezza indiana a cui mi sono dedicato. Nell’antica India le pratiche per coltivare una mente calma e una visione profonda ( shamatha e vipashyana ) esistevano già prima della comparsa del Buddha. Queste pratiche continuano ad essere rilevanti ancora oggi.
“Oggi ci troviamo di fronte a problemi di cui, per la maggior parte, siamo gli autori. Diamo troppa enfasi a differenze trascurabili come la nazionalità, la fede religiosa e la razza, quando fondamentalmente, come esseri umani, siamo tutti uguali. Siamo nati allo stesso modo. Le nostre madri ci hanno accudito allo stesso modo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life – Second Day
His Holiness the Dalai Lama meeting with members of the local media on the lawn of his hotel in Sankisa, UP, India on December 4, 2018. Photo by Lobsang Tsering
December 4, 2018. Sankisa, UP, India – Before leaving for the teaching venue this morning, His Holiness the Dalai Lama met with members of the local media on the lawn of his hotel. He opened the conversation:
“First, I want to greet you all. As I often tease my Indian friends, although I’m physically Tibetan, my mind may be more Indian than yours. You may not appreciate the ancient Indian knowledge in which I have trained. In ancient India practices for cultivating a calmly abiding mind and insight (shamatha and vipashyana) were pursued before the Buddha appeared. These practices continue to be relevant today.
“Today, we face many problems to which we have contributed. We place too much emphasis on secondary differences like nationality, religious faith and race, when fundamentally we are all the same as human beings. We are born the same way. We are nurtured by our mothers in the same way. But because of the materialistic goals of our education systems we don’t pay much attention to inner values. What we need to remember is that at a deeper level we are all the same. We all want to be happy not miserable. Since we can help our fellow human beings and can communicate with them, this is what I have dedicated my life to doing. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Guida allo stile di vita del Bodhisattva 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama in visita al sito archeologico e ai resti dell’antico stupa di Sankisa, India, il 3 dicembre 2018. Foto di Lobsang Tsering
3 dicembre 2018. Sankisa, India – Sua Santità il Dalai Lama si è recato questa mattina in visita al sito archeologico di Sankisa dove ha recitato alcune brevi preghiere presso quelli che si ritengono i resti dell’antico stupa. Raggiunta la sede della Youth Buddhist Society of India (YBSI) ha inaugurato una mostra di dipinti su temi buddhisti, poi ha scoperto la prima pietra di una clinica e di una scuola che saranno costruite ed ha espresso il suo apprezzamento per il loro lavoro svolto da diversi volontari medici che gli sono stati presentati. Infine, ha reso omaggio all’immagine del Buddha.
Arrivato alla sede degli insegnamenti, Sua Santità ha ricevuto il tradizionale benvenuto tibetano da un gruppo dell’Istituto Tibetano per le Arti dello Spettacolo. Erano presenti anche alcuno artisti provenienti dal Tibet e dall’Arunachal Pradesh, con cui ha poi posato per delle fotografie ricordo. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Arriva a Sankisa
Sua Santità il Dalai Lama insieme ai volontari della Youth Buddhist Society presso il suo hotel a Sankisa,India, il 2 dicembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
2 dicembre 2018. Sankisa, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha preso un primo volo da Dharamsala a Delhi e poi per Farrukhabad nell’Uttar Pradesh occidentale. Erano presenti all’aeroporto per dargli il benvenuto alcuni membri della Youth Buddhist Society of India (YBSI) e funzionari dell’amministrazione locale. Da Farrukhabad è stato accompagnato fino a Sankisa, uno degli otto principali luoghi di pellegrinaggio buddhista in India. Si dice che il Buddha riapparve a Sankisa, nota anche come Sankasya, dopo aver trascorso la stagione delle piogge insegnando nel Regno dei Trentatré, dove sua madre era rinata. Il sito fu identificato dall’imperatore Ashoka, che vi fece erigere un pilastro sormontato da un capitello a forma di elefante. Una parte di quel pilastro e del capitello sono giunti fino a noi. Sankisa fu visitata dai monaci cinesi Faxian e Xuanzang nei secoli V e VII d.C. e riscoperta nel 1842 dal generale Sir Alexander Cunningham. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Sankisa
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Farrukhabad airport near Sankisa, UP, India on December 2, 2018. Photo by Tenzin Choejor
December 2, 2018. Sankisa, UP, India – This morning His Holiness the Dalai Lama took an early flight from Dharamsala to Delhi and then on to Farrukhabad in western UP. Members of the Youth Buddhist Society of India (YBSI) and officials of the local administration, such as the local MP, the District Magistrate, the Superintendent of Police and the Additional District Magistrate, were present at the airfield to welcome him. From Farrukhabad he drove to Sankisa, which is counted among the eight major Buddhist pilgrimage places in India.It is said that the Buddha reappeared in Sankisa, also known as Sankasya, after spending a rainy season teaching in the Heaven of Thirty-three, where his mother had been reborn. The site was identified and marked by the Emperor Ashoka who had a pillar erected here topped by an elephant capital. Some of that pillar and the elephant capital remain to this day. Sankasya was visited by the Chinese monks Faxian and Xuanzang in the 5th and 7th centuries CE. It was rediscovered in 1842 by General Sir Alexander Cunningham. Read the rest of this entry »
Si è spento a Dharamsala Palden Gyatso il monaco tibetano detenuto per 33 anni nelle carceri cinesi
Il lama Palden Gyatso mostra gli strumenti di tortura con cui fu vessato per anni nelle carceri cinesi.
30 novembre 2018. Si è spento a Dharamsala nelle prime ore del 30 novembre 2018 Tenzin Gyatso, un vero “Eroe Nazionale del Tibet”, conosciuto in tutto il mondo per le sue toccanti e drammatiche testimonianze sui trentatré anni trascorsi in prigionia nelle carceri cinesi con la sola colpa di aver manifestato pacificamente le proprie opinioni.
Il popolo del Tibet piange il lama Palden Gyatso, scomparso ieri all’età di 85 anni in un ospedale di Dharamsala (India). Il monaco era sopravvissuto a 33 anni di torture nelle carceri cinesi per non aver mai voluto rinnegare il Dalai Lama. Egli si è spento, racconta Losang Yeshe, portavoce del monastero di Kirti Jepa, circondato dall’affetto degli altri monaci. Palden Gyatso era ricoverato al Delek Hospital. Egli soffriva da tempo per un tumore al fegato e nell’ultimo periodo aveva chiesto di non essere più sottoposto a interventi chirurgici , perché, nonostante decenni di torture, la sua vita era stata “lunga e piena di benedizioni”.
Palden Gyatso era nato nel 1933 a Panam, un villaggio nella valle di Tsang, tra le città di Gyantse e Shigatse. Monaco buddhista tibetano del Monastero di Drepung, uno dei più antichi e famosi di Lhasa, era stato arrestato per la prima volta nel 1959, con l’accusa di aver preso parte alla rivolta contro l’occupazione cinese del Tibet. Fu rilasciato nel 1973 ma fu immediatamente internato in un campo di «rieducazione attraverso il lavoro» a Nyethang. Lì rimase sino al 1983, pochi mesi prima di venir di nuovo arrestato, nell’agosto dello stesso anno, con l’accusa di propaganda controrivoluzionaria e sedizione. Read the rest of this entry »
USA: il Senato approva l’Atto di Reciproco Accesso al Tibet. Iniziativa di ICT per l’adozione di un analogo provvedimento da parte dell’Unione Europea
29 novembre 2018. Il Comitato Relazioni Estere del Senato USA ha approvato ieri all’unanimità l’Atto di Reciproco Accesso al Tibet già votato lo scorso mese di settembre dalla Camera dei Rappresentanti.
La legge mira a porre fine all’isolamento imposto dalla Cina al Tibet e al popolo tibetano e chiede al governo di Pechino di consentire libero accesso alle aree del territorio tibetano a giornalisti, organizzazioni a difesa dei diritti umani, diplomatici e turisti nella stessa misura con cui ai cinesi è consentito di viaggiare e recarsi negli Stati Uniti. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita il tempio di Tochoji
Sua Santità il Dalai Lama risponde alle domande del pubblico durante il suo discorso al tempio Tochoji di Fuukuoka, Giappone, il 22 novembre 2018. Foto di Tenzin Jigme
22 novembre 2018. Fukuoka, Giappone – Sua Santità il Dalai Lama è volato ieri da Tokyo a Fukuoka, la città più popolosa dell’isola di Kyushu, nel Giappone occidentale, per visitare il Tempio di Tochoji. Fu fondato nel IX secolo da Kobo Daishi, conosciuto come Kukai, e a lui si deve l’introduzione degli insegnamenti esoterici e vajrayana di Shingon in Giappone. Una volta seduto insieme all’abate all’interno del tempio, Sua Santità ha recitato in tibetano il “Sutra del cuore” e la “Preghiera di Je Tsongkhapa per rinascere nella terra di Sukhavati – la Terra della Beatitudine”. Poi il “Sutra del cuore” è stato recitato nuovamente in giapponese.
Completate le preghiere, Sua Santità si è rivolto a un pubblico di circa mille e cinquecento persone.
“Mi sento fortunato di avere la possibilità di recitare il ‘Sutra del cuore’ e la ‘Preghiera di rinascita nella terra di Sukhavati’ proprio in questo famoso tempio”, ha detto “e dedicarli a coloro che sono morti prematuramente o hanno perso tutto a causa dei terremoti di Kumamoto e delle recenti disastrose inondazioni”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit Tochoji Temple
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience at Tochoji Temple in Fuukuoka, Japan on November 22, 2018. Photo by Tenzin Jigme
November 22, 2018. Fukuoka, Kyushu, Japan – His Holiness the Dalai Lama flew from Tokyo to Fukuoka, the most populous city on Kyushu Island in the west of Japan, yesterday. This morning, the streets were wet after overnight rain and a chill breeze blew as he drove the short distance to Tochoji Temple. The temple was originally founded in the 9th century by Kobo Daishi, popularly known as Kukai, who brought the esoteric, vajrayana teachings of Shingon to Japan. Once seated with the Chief Abbot inside the temple His Holiness recited the ‘Heart Sutra’ and Je Tsongkhapa’s ‘Prayer to be Reborn in Sukhavati – the Land of Bliss’ in Tibetan, after which the ‘Heart Sutra’ was recited again in Japanese.
Prayers completed, His Holiness turned to face an audience of about 1500 people.
“Today, in this famous temple,” he told them, “I feel fortunate to have the opportunity to recite the ‘Heart Sutra’ and the ‘Prayer to be Reborn in Sukhavati’ for those who suffered untimely death and those who lost their homes in the Kumamoto earthquakes and recent disastrous floods. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama incontra il gruppo parlamentare giapponese per il Tibet
Sua Santità il Dalai Lama incontra il gruppo parlamentare giapponese per il Tibet a Tokyo, Giappone, il 20 novembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
20 novembre 2018. Tokyo, Giappone – Parlando a un gruppo di circa trecento tibetani e bhutanesi, venuti in visita oggi al suo hotel, Sua Santità il Dalai Lama ha detto loro della sua breve permanenza in Giappone. Ha menzionato le prove archeologiche della presenza umana in Tibet trentacinque mila anni fa e ha ipotizzato che, se la teoria secondo la quale gli esseri umani hanno avuto origine in Africa per poi diffondersi nel resto del mondo è corretta, allora avrebbero potuto raggiungere il Tibet prima della Cina, come dimostrerebbero anche antiche tracce di agricoltura scoperte nel Tibet occidentale. “Sebbene la statua di Jowo sia stata originariamente portata a Lhasa dalla capitale cinese Xi’an, la scrittura tibetana fu modellata sul Devanagari indiano”, ha detto Sua Santità. “Allo stesso modo, quando si trattò di risalire all’autentica fonte degli insegnamenti del Buddha, Trisong Detsen si rivolse di nuovo all’India e invitò Shantarakshita dall’Università del Nalanda. La tradizione da lui introdotta non riguardava le preghiere e i rituali, ma lo studio e l’analisi rigorosa. Shantarakshita incoraggiò la traduzione della letteratura buddhista principalmente sanscrita in tibetano in modo che i tibetani potessero studiare nella loro lingua”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets All Party Japanese Parliamentary Group for Tibet
His Holiness the Dalai Lama posing for a group photo after his meeting with members of the Tibetan and Bhutanese communities in Tokyo, Japan on November 20, 2018. Photo by Tenzin Choejor
November 20, 2018. Tokyo, Japan – Speaking to a group of about 300 Tibetans and Bhutanese who had come to see him at his hotel today, His Holiness the Dalai Lama told them that he was on a short visit to Japan. He mentioned archaeological evidence of human presence in Tibet 35,000 years ago. He speculated that if theories of human beings originating in Africa and spreading out across the world from there were correct, they might have reached Tibet before China. Traces of ancient agriculture in Western Tibet might support this. “Although the Jowo statue was originally brought to Lhasa from the Chinese capital of Xi’an, when it came to improving the Tibetan script it was modelled on the Indian Devanagari,” His Holiness observed. “Similarly, seeing a need for an authentic source of the teachings of the Buddha, Trisong Detsen again turned to India and invited Shantarakshita from Nalanda University. The tradition he introduced was not concerned with prayers and rituals but with study and analysis. Shantarakshita encouraged the translation of primarily Sanskrit Buddhist literature into Tibetan so Tibetans could study in their own language. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Warm Welcome at Reitaku University
Reitaku University President Nakayama Osamu presenting His Holiness the Dalai Lama an honorary Doctorate of Literature at Reitaku University in Chiba, Japan on November 19, 2018. Photo by Tenzin Jigme
November 19, 2018. Tokyo, Japan – His Holiness the Dalai Lama ventured into Chiba Prefecture again today when he drove out of Tokyo to Kashiwa and the Reitaku University. Trees in the delightful campus presented an array of autumn colours and lining the driveway to the Reitaku Memorial Hall were several hundred students and staff smiling and waving Tibetan flags. His Holiness was received by University President Mototaka Hiroike and Vice-president Osamu Nakayama who escorted him into the building. When he stepped onto the stage he was met with an outburst of warm applause from the more than 1700 strong audience. In his introductory speech, the President thanked His Holiness for his work to promote warm-heartedness and inner values as the source of human happiness, goals shared by the university. He also acknowledged His Holiness’s efforts to reach an understanding between modern science and Buddhist science.
His Holiness was invited to don the University gown and academic cap and thus attired was presented with an Honorary Doctorate of Literature. As he sat back down to address the gathering, senior members of the University left the stage to take their seats in the front row. His Holiness insisted that Vice-President Nakayama come back to sit with him so he wouldn’t feel alone. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama inaugura l’Istituto Sherab Kyetsel Ling
Il pubblico ascolta Sua Santità il Dalai Lama nel tempio dello Sherab Kyetsel Ling Institute di Chiba, Giappone, il 18 novembre 2018. Foto di Tenzin Jigme
18 novembre 2018. Tokyo, Giappone – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Tokyo per Ishihara, nella prefettura di Chiba, per inaugurare un nuovo centro buddhista, lo Sherab Kyetsel Ling Institute. Al suo arrivo si sono esibiti musicisti mongoli e tibetani e gli è stato offerto il tradizionale benvenuto chema changpu . Poi il Dalai Lama ha innaffiato un alberello appena piantato nel giardino dell’Istituto prima di entrare nell’edificio, dove gli è stato offerto un mandala e la rappresentazione del corpo, della parola e della mente del Buddha. Arrivato al tempio, costruito come una tenda mongola, il Dalai Lama ha sciolto una treccia fatta di ‘kata’ e spinto le porte per inaugurare ufficialmente il luogo ed è stato raggiunto da altri monaci per recitare versi di buon auspicio. All’interno ha acceso una lampada al burro, davanti ad una scintillante statua del Buddha. Una volta che Sua Santità ha preso posto sul trono, quattro giovani studentesse si sono fatte avanti, sorridendo, per offrirgli sciarpe di seta. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates Sherab Kyetsel Ling Institute
His Holiness the Dalai Lama speaking at the inauguration of Sherab Kyetsel Ling Institute in Chiba, Japan on November 18, 2018. Photo by Tenzin Jigme
November 18, 2018. Tokyo, Japan – This morning the sky was overcast, but, being a Sunday, the roads were relatively clear as His Holiness the Dalai Lama drove out of Tokyo to Ishihara in Chiba Prefecture. He was to inaugurate a new Buddhist centre, the Sherab Kyetsel Ling Institute. Mongolian and Tibetan musicians played in greeting as he arrived and he was offered the traditional Tibetan welcome of ‘chema changpu’. He watered a newly planted sapling in the garden before taking his seat in the house, where he was offered a mandala and the threefold representation of the Buddha’s body, speech and mind. Stepping outside again, His Holiness was escorted to a temple in the form of a Mongolian tent, a ‘gur’. He undid a knotted plait of ‘katags’ and pushed open the doors to signify its inauguration and was joined by other monks in reciting verses of auspiciousness. Inside he lit a butter lamp before a gleaming statue of the Buddha. Once His Holiness was seated, four young schoolgirls stepped forward, smiling, to offer him silk scarves.
“I’ve never given a teaching in a felt tent like this before,” His Holiness announced, “but I have a feeling that when the 3rd Dalai Lama went to Mongolia to spread the teachings of the Buddha and Je Tsongkhapa he would have done and much later the 13th Dalai Lama would have done too. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: We are One Family
His Holiness the Dalai Lama arriving on stage at the Hibiya Open-Air Concert Hall in Tokyo, Japan on November 17, 2018. Photo by Tenzin Choejor
November 17, 2018. Tokyo, Japan – This morning, under bright sunshine and a high blue sky scattered with thin clouds, His Holiness the Dalai Lama left Yokohama. He drove directly to the Hibiya Open-Air Concert Hall in Tokyo, a ninety year old theatre surrounded by trees. Half the 2800 strong audience sat in the sun, the other half in the shade. The event was presented as an opportunity for young Japanese to get to know His Holiness better and to hear what he has to say. Two other special guests were introduced. Actor, film director and event producer Kenji Kohashi told the audience how moved he had been by a visit to Tibet. It compelled him to visit Dharamsala and meet His Holiness. He declared that he feels he must have been a Tibetan in a previous life.
Ai Tominaga started her career as a model at the age of 17 in New York and worked there for the next ten years. She returned to Tokyo and participates in activities that contribute to social welfare and convey the traditional culture of Japan. She has visited Mongolia. She told the audience how struck she had been by His Holiness’s warmth. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Dialogue between Modern Science and Buddhist Science
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience at the National Convention Hall at the start of the Dialogue between Modern Science and Buddhist Science in Yokohama, Japan on November 16, 2018. Photo by Tenzin Choejor
November 16, 2018. Yokohama, Japan – Immediately after His Holiness the Dalai Lama joined the other panellists on the stage at the National Convention Hall this morning, Ms Youko Yamaguchi welcomed the participants and the 5000 strong audience as she introduced the event. She invited His Holiness to make his opening remarks. “I’ve been engaged in discussions with American, European and Indian scientists such as Richie Davidson and Wolf Singer for many years. Ancient Indian science as embodied in the Nalanda Tradition advocated reasoned investigation particularly with regard to the mind and emotions. During more than 30 years of these talks proponents of modern science and Buddhist science have achieved mutual benefit. Having learned a great deal about the physical world, Buddhist scholars and contemplatives have acquainted modern scientists with qualities of the mind. The Mind & Life Institute that emerged from these interactions continues to organize conferences and workshops.
“Dialogues like these have two purposes. Scientists’ brilliant minds have predominantly focussed on the physical world. But human beings are not just physical beings. We also have feelings and consciousness. It’s appropriate that scientists learn about the inner world of mind and emotions. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: In Praise of the Buddha for Teaching Dependent Arising’ and Avalokiteshvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience on the final day of his teachings in Yokohama, Japan on November 15, 2018. Photo by Tenzin Jigme
November 15, 2018. Yokohama, Japan – Views of the sky were clear and the morning sun illuminated bridges across the Yokohama Bay as His Holiness the Dalai Lama walked to the teaching venue before the audience began to arrive today. Seated alone, His Holiness began the preparatory procedures for the Avalokiteshvara Empowerment he was going to give. Behind him hung a large appliqué thangka depicting Buddha Shakyamuni flanked by Nagarjuna and Asanga and another portraying Avalokiteshvara, Lord of the World. Beside him was small pavilion containing the Avalokiteshvara mandala. Once people began to fill the hall, the ‘Heart Sutra’ was recited first in Japanese, then in Korean, Chinese and Mongolian.
“Good morning, today I’m going to give the initiation of the Great Compassionate One, Avalokiteshvara, Lord of the World,” His Holiness announced when he was ready. “Generally, I regard the teachings of the Buddha as being of two categories: the general structure that includes the sutra teachings from the three turnings of the wheel of dharma and special teachings given to specific groups or individuals. Today’s tantric empowerment belongs to the category of specialized teachings. Read the rest of this entry »
Insegnamenti sul “Sutra del cuore”’ e gli “Stadi della Meditazione”
Il palco della Pacifico Yokohama National Convention Hall durante l’insegnamento di Sua Santità il Dalai Lama a Yokohama, Giappone, il 14 novembre 2018. Foto di Tenzin Jigme
14 novembre 2018. Yokohama, Giappone – Questa mattina presto, quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato alla Pacifico Yokohama National Convention Hall per il secondo giorno di insegnamenti, la sala era già gremita. Dopo aver salutato con affetto i vecchi amici tra i monaci, riuniti intorno al trono, ha preso posto e ha chiesto ai praticanti giapponesi di recitare il “Sutra del cuore”. Poi si è rivolto alle oltre cinquemila persone presenti (giapponesi, taiwanesi, coreani, mongoli, russi e cinesi provenienti da tutta l’Asia orientale). “Eccomi di nuovo qui, in Giappone, felice di essere tra vecchi amici e tante persone provenienti da altri Paesi. Vi saluto tutti. Non siete venuti qui per divertimento, ma per ascoltare gli insegnamenti buddhisti. Questo XXI secolo è un periodo di grande sviluppo tecnologico e si parla addirittura di creare un’intelligenza artificiale. Immagino che si possano sviluppare dei dispositivi che emulano la coscienza sensoriale umana, ma sono molto lontani dal riprodurre la nostra coscienza mentale. Tuttavia, questo è un momento in cui potremmo chiederci se la religione è ancora attuale”. Read the rest of this entry »
La meditazione combatte la pigrizia
La meditazione combatte la pigrizia
A sostenerlo uno studio su un gruppo di sportivi. Meditando regolarmente, non ha avuto il tradizionale calo dell’attività fisica durante l’autunno. di Irene Maria Scalise 14 novembre 2018
Come contrastare la pigrizia che, all’arrivo dell’inverno, sembra trasformarci tutti in Oblomov? La risposta, a sorpresa, è meditare. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaching the ‘Heart Sutra’ and ‘Stages of Meditation’
His Holiness reading from the text on the first day of his teaching in Yokohama, Japan on November 14, 2018. Photo by Tenzin Choejor
November 14, 2018. Yokohama, Japan – His Holiness the Dalai Lama arrived at the teaching venue early this morning and when he walked onto the stage the hall was still filling. He fondly greeted old friends among the monks gathered around the throne before taking his own seat. He encouraged those reciting the ‘Heart Sutra’ in Japanese to begin and when they had finished addressed the capacity crowd of 5000—Japanese, Taiwanese, Koreans, Mongolians, Russians and Chinese from across East Asia. “Here I am once again in Japan, happy to be among old friends and so many people from other countries too—I greet you all. You’ve not come here just for fun, but to listen to Buddhist teachings. This 21st century is a time of great technical development when people talk about creating artificial intelligence. I imagine they can create devices that emulate sensory consciousness, but they’re a long way from reproducing mental consciousness. Still, this is a time when we might ask if religion is still relevant. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Interviewed in Yokohama
His Holiness the Dalai Lama poses for a photo with the members of the production team after his interview with Ms Yoshiko Sakurai, president of the Japan Institute of National Fundamentals, in Yokohama, Japan on November 13, 2018. Photo by Tenzin Choejor
November 13, 2018. Yokohama, Japan – His Holiness the Dalai Lama arrived in Yokohama from India yesterday on his 25th visit to Japan. Although the views over the bay from his hotel window were grey, His Holiness was bright and refreshed by a good night’s sleep after his journey. He opened his conversation with Rina Yamasawa of NHK with a recollection of his first visit in 1967. His elder brother, Taktser Rinpoche, was here and over lunch teased His Holiness, who had become a vegetarian, that he had the tastier bowl of udon noodles. His Holiness answered a first question about how he sees the situation in Tibet today by reviewing his three commitments.
“First I consider myself just one among 7 billion human beings. While we pray for the welfare of all sentient beings, there’s nothing we can do but pray for those in other galaxies. On this planet there are countless animals, birds, fish and insects, but they have no language so we can’t really communicate with them. On a practical level, it’s our fellow human beings who we can do something for. In a materialistic world where many don’t know the value of peace of mind, I try to help them become happier by showing them how to find inner peace. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama intervistato a Yokohama
Sua Santità il Dalai Lama durante l’intervista con Rina Yamasawa di NHK a Yokohama, Giappone, il 13 novembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
13 novembre 2018, Yokohama, Giappone – Sua Santità il Dalai Lama è arrivato ieri a Yokohama dall’India per la sua venticinquesima visita in Giappone. Anche se la veduta sulla baia, dalla finestra del suo hotel, era grigia, Sua Santità era luminoso e riposato, dopo una notte di sonno ristoratore. Il Dalai Lama ha iniziato la sua conversazione con Rina Yamasawa della NHK con un ricordo della sua prima visita, nel 1967: suo fratello maggiore, Taktser Rinpoche, che era con lui, durante il pranzo lo aveva preso in giro perché la sua ciotola vegetariana di udon noodles era più gustosa della sua. Sua Santità ha risposto a una prima domanda sulla situazione odierna in Tibet, ricordando quelli che sono i suoi tre impegni.
“Per prima cosa, mi considero solo uno di sette miliardi di esseri umani. Anche se preghiamo per il benessere di tutti gli esseri senzienti, non possiamo fare altro che pregare per quelli delle altre galassie. Su questo pianeta ci sono innumerevoli animali, uccelli, pesci e insetti, ma non hanno un linguaggio e quindi non possiamo realmente comunicare con loro. A livello pratico, quindi, sono solo i nostri simili quelli per cui possiamo fare qualcosa. In un mondo materialista, dove molti non conoscono il valore della pace della mente, cerco di aiutarli a diventare più felici, mostrando loro come trovare la pace interiore”. Read the rest of this entry »
Tibet: confermata l’autoimmolazione di Dhorbo, un ragazzo di 23 anni
Dhorbo, un ragazzo di 23 anni si è autoimmolato gridando: “Possa il Dalai Lama vivere a lungo!”.
12 novembre 2018. E’ purtroppo giunta conferma della morte di Dhorbo, un ragazzo tibetano che il 4 novembre si è dato la morte con il fuoco nella Contea di Ngaba.
Dhorbo, un giovane di soli ventitré anni originario del villaggio di Jakorma, nella Contea di Ngaba, regione dell”Amdo, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco gridando: “Possa il Dalai Lama vivere a lungo”! e “Speriamo ci sia presto concesso di vedere il suo prezioso volto”! A cause delle gravissime ustioni riportate è deceduto all’istante. Non sappiamo dove siano stati portati i suoi resti: sulla base di quanto recentemente avvenuto dopo molti casi di autoimmolazione, si ipotizza che le autorità cinesi abbiano portato via il corpo carbonizzato per impedire la diffusione della notizia di questo nuovo episodio di protesta. I famigliari non potranno celebrarne le esequie ed è altamente probabile che subiranno ritorsioni e interrogatori. Dhorbo è il 41° tibetano a dare la sua vita nella regione di Ngaba per la libertà del Tibet. Il primo a togliersi la vita con il fuoco a Ngaba fu Tapey, un monaco del monastero di Kirti, che nel febbraio 2009 si diede fuoco nella centrale via del mercato, la strada principale della città, ormai tristemente ribattezzata “la Via dei Martiri” e divenuta teatro della maggior parte dei gesti di estrema protesta compiuti nel corso degli anni da uomini e donne di qualsiasi età, religiosi e laici. Con la morte di Dhopo sale a 154 il numero degli eroi tibetani che dal 2009 si sono autoimmolati all’interno del Tibet occupato. Fonte: Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali, Dharamsala http://www.italiatibet.org/2018/11/12/tibet-confermato-un-nuovo-caso-di-autoimmolazione-nella-contea-di-ngaba/
Celebrazioni del 550°anniversario dalla nascita di Guru Nanak
Sua Santità il Dalai Lama e l’ex primo ministro indiano Singh piantano un alberello nel giardino del Bhai Vir Singh Sahitya Sadan nel corso delle celebrazioni del 550°anniversario dalla nascita di Guru Nanak a Nuova Delhi, India, il 10 novembre 2018. Foto di Tenzin Choejor
10 novembre 2018, New Delhi, India – Questa mattina a New Delhi, Jack Dorsey, co-fondatore e CEO di Twitter, ha incontrato Sua Santità il Dalai Lama e lo ha ringraziato per l’uso che ne fa anche il suo ufficio. Sua Santità gli ha parlato a lungo dei legami storici tra India e Tibet, dell’esemplare tradizione indiana di armonia religiosa e dell’importanza di riconoscere l’unicità dell’umanità. Quando Dorsey gli ha chiesto quale sarebbe stato l’impatto maggiore dell’armonia tra le diverse tradizioni religiose, Sua Santità ha risposto che, in generale, esprimere affetto e rispetto è ciò che unisce le persone nella maggior parte delle circostanze. Arrivato al Bhai Vir Singh Sahitya Sadan (BVSSS), Sua Santità è stato accolto dal direttore, Mohinder Singh e dal Presidente ed ex Primo Ministro Manmohan Singh, che gli hanno offerto in dono di un alberello. Il BVSSS è un’istituzione fondata 60 anni fa per commemorare e promuovere il pensiero e l’opera di Bhai Vir Singh, poeta, studioso e teologo Sikh nel corso dell’inaugurazione di un intero anno di celebrazioni per il 550°anniversario dalla nascita del fondatore del sikhismo, Guru Nanak. Read the rest of this entry »
Celebrations of Guru Nanak’s 550th Birth Anniversary
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience at celebrations of Guru Nanak’s 550th Birth Anniversary in New Delhi, India on November 10, 2018. Photo by Tenzin Choejor
November 10, 2018. New Delhi, India – This morning in New Delhi, Jack Dorsey, co-founder and CEO of Twitter came to meet His Holiness the Dalai Lama. He thanked His Holiness for using Twitter. His Holiness spoke to him extensively about historic links between India and Tibet, India’s exemplary tradition of religious harmony and the importance of recognising the oneness of humanity. When Dorsey asked what would have the most impact on bringing religious traditions together, His Holiness replied that in general expressing affection and respect is what brings people together in most situations. On the steps of the Bhai Vir Singh Sahitya Sadan (BVSSS), His Holiness was welcomed by the Director, Dr Mohinder Singh and the President, former Prime Minister, Dr Manmohan Singh, with the gift of a sapling. They then escorted him to the stage inside. BVSSS is an institution established 60 years ago to commemorate and further the work of Bhai Vir Singh, a poet, scholar, and theologian of the Sikh revival. Today, it was the focus of the inaugural event of a year-long celebration of the 550th anniversary of the birth of the founder of Sikhism, Guru Nanak. Read the rest of this entry »
Dialogue with Chinese Scientists about Quantum Effects – Third Day
His Holiness the Dalai Lama and fellow participants posing for a group photo at the conclusion of the dialogue with Chinese scientists about quantum effects at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 3, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 3, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Prof Yuan Tseh Lee opened the third day of discussions between Chinese scientists from Taiwan and the USA and His Holiness the Dalai Lama by expressing the presenters’ great appreciation of the opportunity. He then spoke extensively about Challenges and Opportunities for a Sustainable Planet. After drawing attention to the tremendous source of energy the sun represents for the earth, he showed a photograph of our planet from space. He reported a philosopher’s observation that seeing the world like that, free of boundaries, would inspire people to work together to protect it—has it happened yet, he asked. Prof Lee outlined the emergence of human beings two million years ago and their beginning to engage in agriculture 10,000 years ago. This led to settlements and the building of larger structures in which to live. His Holiness asked about the migration of human beings out of Africa. Prof Lee dated it as having taken place 50,000 years ago. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Dialoga con gli scienziati cinesi 3° giorno
Il professor Yuan Tseh Lee ha parlato delle sfide e delle opportunità per un pianeta sostenibile nel terzo giorno di discussioni tra gli scienziati cinesi di Taiwan e Stati Uniti e Sua Santità il Dalai Lama nel tempio tibetano principale a Dharamsala, in India, il 3 novembre 2018. Foto di Ven Tenzin Jamphel
3 Novembre 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Il professor Yuan Tseh Lee ha aperto la terza giornata di dialogo tra gli scienziati di Taiwan e degli Stati Uniti e Sua Santità il Dalai Lama, esprimendo il grande apprezzamento dei relatori per questo incontro. Ha poi parlato a lungo delle sfide e delle opportunità per un pianeta sostenibile. Dopo aver richiamato l’attenzione sull’enorme fonte di energia rappresentata dal sole, ha mostrato una fotografia del nostro pianeta dallo spazio, commentandola con l’osservazione di un filosofo: vedere il mondo da questa prospettiva e senza confini può ispirare le persone a lavorare insieme per proteggerlo, come è già successo? Il professor Lee ha parlato dell’evoluzione degli esseri umani, due milioni di anni fa, e della comparsa dell’agricoltura, 10.000 anni fa, che ha portato alla nascita degli insediamenti e alla costruzione di strutture più grandi in cui vivere. Sua Santità ha chiesto informazioni sulla migrazione degli esseri umani dall’Africa e il professor Lee ha risposto che ha avuto inizio 50.000 anni fa. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Dialoga con gli scienziati cinesi 2° giorno
Il moderatore, il professor Albert M. Chang, dà il benvenuto alla seconda giornata di dialoghi tra Sua Santità il Dalai Lama e gli scienziati cinesi presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 2 novembre 2018. Foto del Venerabile Tenzin Jamphel
2 novembre 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Anche questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato allo Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, per partecipare alla seconda giornata di discussioni sugli effetti quantistici con gli scienziati cinesi e americani. Il moderatore di oggi, il professor Albert M. Chang, ha dato il benvenuto a tutti a quella che ha definito una meravigliosa conversazione. L’emozionante scambio di ieri mattina è stato seguito nel pomeriggio da una discussione dinamica e stimolante con i monaci tibetani laureati in scienze. Ha poi presentato il primo relatore, il dottor Ting-Kuo Lee, che avrebbe parlato di superconduttività, un fenomeno difficile da immaginare in un ambiente fisico classico.
“Oggi è per me un grande onore condividere con voi un fenomeno del mondo quantistico davvero particolare” ha esordito il dottor Lee. La conduttività, ha spiegato, misura il modo in cui una carica elettrica passa attraverso un metallo; la superconduttività si verifica quando la resistenza elettrica è pari a zero. Sua Santità ha chiesto se l’elettricità è un’onda oppure è costituita da particelle. Il dottor Lee ha risposto che si tratta di particelle, ma può anche essere un’onda a seconda della prospettiva da cui la si osserva, mentre la resistenza zero della superconduttività è un effetto quantico che ha anche proprietà magnetiche, tra cui una levitazione magnetica in grado di sfidare la gravità. Read the rest of this entry »
Dialogue with Chinese Scientists about Quantum Effects – Second Day
Prof Chung-Yuan Mou talking about water during his presentation on the second day of the Dialogue between His Holiness the Dalai Lama and Chinese Scientists on Quantum Effects at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 2, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 2, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – It was colder, the sky was overcast and there had been rain when His Holiness the Dalai Lama walked to the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple today to take part in a second day of discussions about quantum effects with Chinese scientists from Taiwan and the USA. Today’s moderator, Prof Albert M Chang, welcomed everybody to what he called a wonderful conversation. He mentioned that yesterday morning’s exciting exchange had been followed by a dynamic and inspiring discussion with science trained Tibetan monastics in the afternoon. He introduced the first presenter, Dr Ting-Kuo Lee who was to talk about superconductivity, a phenomena difficult to imagine in a classical physical environment.
“Today it’s my great honour to share with you a beautiful phenomenon of the quantum world,” Dr Lee began. He explained that conductivity is a measure of how easy it is for an electric charge to pass through a metal. Superconductivity occurs when there is zero electrical resistance. His Holiness asked if electricity is a wave or particles. Dr Lee replied that it consists of particles, but can also be a wave depending on the angle from which you look at it. He stated that the zero resistance of superconductivity is a quantum effect and that it also has magnetic properties including magnetic levitation that defies gravity. He discussed the movement of pairs of electrons that he compared to ballroom dancers. Read the rest of this entry »
Dialogo con gli scienziati cinesi sulla fisica quantistica 1° giorno
Sua Santità il Dalai Lama apre il dialogo con gli scienziati cinesi sulla fisica quantistica presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 1°novembre 2018. Foto Ven. Tenzin Jamphel
1 novembre 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina, presso il Tempio Tibetano Principale, adiacente la residenza di Sua Santità il Dalai Lama, hanno preso l’avvio i dialoghi tra il Dalai Lama e gli scienziati cinesi, per lo più taiwanesi. Sua Santità è arrivato nel tempio, salutando il pubblico che lo aspettava nel cortile e i monaci già presenti all’interno, e ha reso omaggio alla statua del Buddha. Ha dato il benvenuto ai nove relatori cinesi e ha preso posto insieme a loro. Tra i monaci erano presenti sei relatori tibetani, laureati nel programma Emory Science, e che parteciperanno alle discussioni con gli scienziati cinesi nel pomeriggio. Tra il pubblico, una cinquantina di ospiti provenienti da Taiwan, quasi trecento tibetani ricercatori dell’ufficio di Sua Santità, studenti del Men-tsee-khang, del College for Higher Tibetan Studies, di Sarah, del Tibetan Children’s Village e delle scuole vicine. L’incontro è stato condotto in inglese, con traduzione simultanea in cinese e tibetano disponibile via radio e trasmesso in diretta web.
Sua Santità ha preso la parola per primo. “Innanzi tutto, vorrei dare il benvenuto a tutti voi qui presenti. Questa è la prima volta che abbiamo l’opportunità di dialogare con degli scienziati prevalentemente cinesi; negli ultimi 30 anni ho incontrato soprattutto scienziati occidentali, americani ed europei e più raramente giapponesi e indiani”. Read the rest of this entry »
Dialogue with Chinese Scientists about Quantum Effects – First Day
His Holiness the Dalai Lama delivering his opening remarks at the start of the first day of the dialogue with Chinese scientists about quantum effects at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on November 1, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
November 1, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – The first discussions between Chinese, mostly Taiwanese, scientists and His Holiness the Dalai Lama took place in the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple adjacent to his residence today. His Holiness walked to the temple, greeting members of the public who were waiting to see him in the yard. Once he reached the temple he acknowledged the assembled monks and paid his respects before the statue of the Buddha. After warmly greeting the nine Chinese presenters, he made a point of reaching out to old friends among the assembled guests. He then joined the presenters seated around a long table. Among the monks at the head of the temple were six Tibetan presenters, graduates of the Emory Science program, who will participate in discussions with the Chinese scientists in the afternoons. Approximately fifty guests sat in the back of the temple, including many who came with the Taiwanese group. About 270 Tibetans joined the audience: researchers from His Holiness’s office, as well as students from the Men-tsee-khang, the College for Higher Tibetan Studies, Sarah, the Tibetan Children’s Village and neighbouring schools. The meeting was conducted in English with simultaneous translation into Chinese and Tibetan being made available over FM radio. Proceedings were web-cast live. Read the rest of this entry »
Indian High School Students Meet His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama greeting Indian high school students and their teachers as he arrives for their meeting at his residence in Dharamsala, HP, India on October 30, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 30, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Today, 140 Indian students and their teachers from 14 High Schools in India and abroad came to meet His Holiness the Dalai Lama. They were all attending a Round Square conference at Him Academy Public School, Hamirpur. Once His Holiness had entered the room and wished everyone, “Good morning,” a girl student eloquently introduced the group to him. She told him that it was a great privilege for the Him Academy to host the Round Square conference and that being able to come and meet His Holiness made it even more auspicious.
The co-ordinator of the conference thanked His Holiness for meeting them. He explained that Round Square is an international network of 200 like-minded schools in 50 countries that follow the ideas of Kurt Hahn, the founder of Gordonstoun School in Scotland. Round Square schools share a commitment to six themes: international understanding, democracy, environmental stewardship, adventure, leadership and service. These themes are underpinned by other qualities including compassion, tolerance and self-discipline. He explained that the focus of the present conference was co-existence. Read the rest of this entry »
Lodi Gyari: una vita al servizio di Sua Santità il Dalai Lama e del popolo tibetano
Lodi Gyari
3 0 ottobre 2018. Nelle prime ore di lunedì 29 ottobre si è spento a San Francisco, all’età di sessantanove anni, Lodi Gyari, figura di primo piano all’interno del movimento tibetano e dal 2002 al 2009 tra gli inviati del Dalai Lama in Cina per discutere una possibile soluzione del problema tibetano.
Nato nel 1949 nel Tibet orientale, Lodi Gyari abbracciò giovanissimo la causa della sua martoriata gente. Fu dapprima direttore di Tibetan Freedom, un giornale in lingua tibetana, e successivamente di Tibetan Review, la prima pubblicazione tibetana in lingua inglese. Nel 1970 fu tra i fondatori di Tibetan Youth Congress, il movimento che tuttora raccoglie e politicamente ispira i giovani tibetani in esilio uniti nella lotta per la pacifica liberazione del Tibet. Eletto presidente del Parlamento Tibetano e successivamente membro del Kashag, Gyari fu un fervente ed appassionato sostenitore dell’Approccio della Via di Mezzo, la linea politica delineata dal Dalai Lama per la soluzione della questione tibetana.
Presidente di International Campaign for Tibet dal 1991 al 1999, Lodi Gyari ne fu membro del direttivo fino al 2014. In qualità di direttore esecutivo si adoperò con successo affinché il Congresso degli Stati Uniti aiutasse economicamente i tibetani sia all’interno del Tibet sia in esilio e fosse a fianco del Tibet e del Dalai Lama nel sostenere i negoziati con Pechino. Gli anni ’80 e ’90 lo videro battersi anche all’interno delle Nazioni Unite. Nell’agosto 1991, la Risoluzione ONU sul Tibet segnò la fine di 25 anni di silenzio sulla drammatica situazione tibetana. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra una rappresentanza di giovani di zone di conflitto
Sua Santità il Dalai Lama chiacchiera con i ragazzi durante una pausa tè presso la sua residenza di Dharamsala, India, il 25 ottobre 2018. Foto del Venerabile Tenzin Jamphel
25 ottobre 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Per il terzo anno consecutivo, lo United States Institute of Peace (USIP) ha organizzato un incontro tra un gruppo di ragazzi provenienti da zone di conflitto e Sua Santità il Dalai Lama. Lo USIP è un’istituzione indipendente e apartitica che ha lo scopo di promuovere la sicurezza nazionale e la stabilità globale attraverso la riduzione dei conflitti.
Guidati dalla presidente dello USIP Nancy Lindborg, 27 giovani sono arrivati a Dharamsala da 12 paesi diversi: Afghanistan, Birmania, Repubblica Centrafricana, Colombia, Iraq, Libia, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Siria, Tunisia e Venezuela.
“Mi piacciono molto gli incontri come questo” ha esordito Sua Santità. “La mia pratica principale è quella di dedicare il mio corpo, la mia parola e la mia mente a beneficio degli altri. Non posso aiutare nessuno di voi a pulire le vostre case, ma almeno vi posso sorridere. Di solito un sorriso ne fa sorgere un altro. E’ piuttosto raro che un sorriso riceva come risposta un’espressione imbronciata. Dedico le mie azioni fisiche a beneficio degli altri e altrettanto faccio con le mie parole, ma la cosa principale è che dedico la mia mente alla realizzazione del benessere degli altri, non solo oggi, ma finché rimarrà lo spazio. Tuttavia, quando sono seduto in meditazione sono da solo, mentre quando mi trovo con persone come voi posso sorridere e far sentire la mia voce. Grazie per avermi dato questa opportunità”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Discussions with Youth Leaders from Conflict Zones
A youth leader asking His Holiness the Dalai Lama a question during their discussion at his residence in Dharamsala, HP, India on October 25, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 25, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – For the third year in a row the United States Institute of Peace (USIP) has brought a group of youth leaders from conflict zones to meet His Holiness the Dalai Lama. USIP is a nonpartisan and independent institution tasked with promoting national security and global stability by reducing violent conflicts abroad.
Led by USIP President Nancy Lindborg, the 27 youth leaders, and three who came last year but who are now assisting as trainers, came from 12 different countries: Afghanistan, Burma, the Central African Republic, Colombia, Iraq, Libya, Nigeria, Somalia, South Sudan, Syria, Tunisia and Venezuela.
When His Holiness entered the room today he bid them all, “Good morning,” and shook hands with members of the morning’s first panel.
“I really enjoy this kind of meeting,” he told them. “My main practice is to dedicate my body, speech and mind to the benefit of others. I can’t help any of you by cleaning your houses, but at least I can smile. Usually one smile invokes another. It’s quite rare for a smile to be met with a frown. And just as I dedicate my physical actions to the benefit of others, so do I direct my speech, but the main thing is that I dedicate my mind to fulfilling others’ well-being—not just today, but for as long as space remains. However, when I sit in meditation I’m by myself, but when I’m with people like you I can smile and use my voice too. Thank you for giving me this opportunity.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Conversation with Students from Woodstock School
His Holiness the Dalai Lama answering a question from the audience during his conversation with students from Woodstock School at his residence in Dharamsala, HP, India on October 11, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 11, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The happy chatter that filled the meeting room next to His Holiness the Dalai Lama’s office fell silent when he walked into the room and scanned the faces of the students waiting for him. He smiled broadly, wished them “Good morning”, and sat down. There were 51 students belonging to classes 11 and 12 from Woodstock School, who are visiting Dharamsala during their extra-curricular ‘activity week’. His Holiness first made friends with Woodstock School at the beginning of his life in exile when he lived in Mussoorie, the hill-station where the school is based. After asking how many Tibetans and Bhutanese there were in the group, His Holiness wanted to know where the rest of the students came from. The majority were Indian, but among a total of seven nationalities there were also students from Palestine, Syria and Afghanistan.
His Holiness reported that he had just been talking to a group from Indonesia about how sad he feels to witness friction between Shia and Sunni Muslims. To him it is unthinkable that people who worship the same Allah and follow the same Quran should fall out as they seem to do. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Conversazione con gli studenti della Woodstock School
Sua Santità il Dalai Lama incontra gli studenti della Woodstock School nella sala riunioni accanto al suo ufficio a Dharamsala, India, l’11 ottobre 2018. Foto del Venerabile Tenzin Jamphel
11 ottobre 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato un gruppo di studenti della Woodstock School, in visita a Dharamsala durante la loro settimana di attività extrascolastiche. Sua Santità conosce la Woodstock School fin dai primi anni del suo esilio, quando ha vissuto per un certo periodo nel distretto di Mussoorie, la regione collinare dove ha sede la scuola. Dopo aver chiesto quanti tibetani e bhutanesi erano presenti nel gruppo, Sua Santità ha voluto sapere la provenienza degli altri studenti: la maggioranza era indiana, ma erano presenti anche ragazzi e ragazze provenienti dalla Palestina, dalla Siria e dall’Afghanistan.
Sua Santità ha raccontato di aver incontrato un gruppo di indonesiani e di quanto lo rattristino le continue frizioni tra musulmani sciiti e sunniti. E’ impensabile, ha detto, che persone che adorano lo stesso Allah e seguono lo stesso Corano si scontrino in questo modo.
“Tuttavia non ho mai sentito parlare di simili attriti tra sunniti e sciiti qui in India” ha detto. “In effetti l’India è unica, nel senso che tutte le maggiori religioni del mondo, sia quelle autoctone sia quelle provenienti da altri paesi, qui coesistono pacificamente. La lunga tradizione di armonia interreligiosa dell’India è esemplare e ora è giunto il momento di condividere questa pratica con il resto del mondo”. Read the rest of this entry »
Ultimo giorno di insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su richiesta dei praticanti di Taiwan
Sua Santità il Dalai Lama durante l’iniziazione di Avalokiteshvara che libera dai Regni Inferiori, l’ultimo giorno di insegnamenti al Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 6 ottobre 2018. Foto del Venerabile Tenzin Jamphel
6 ottobre 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala – All’inizio dell’ultimo giorno di insegnamenti per i praticanti di Taiwan, Sua Santità il Dalai Lama ha eseguito i rituali preliminari in preparazione dell’iniziazione di Avalokiteshvara che, ha spiegato, sarebbe stata una conclusione di buon auspicio per le giornate appena trascorse. Inoltre ha detto che avrebbe dato anche i precetti laici e i voti del bodhisattva e che avrebbe letto i “Tre Aspetti Principali del Sentiero” di Je Tsongkhapa. “Il consiglio di Aryadeva – astenersi dalle azioni non virtuose, eliminare la concezione del sé e infine eliminare tutte le visioni errate – ha detto Sua Santità “indica la progressione lungo il sentiero per l’illuminazione. Dopo l’introduzione del Buddhismo in Tibet nel VII e VIII secolo vi fu un periodo di profondo declino al punto che nel Tibet centrale non c’erano più monaci. Fu allora che i discendenti degli imperatori tibetani invitarono Atisha nel Tibet occidentale. Atisha compose la “Lampada sul Sentiero” e con Dromtönpa stabilì la tradizione Kadam che prevedeva la pratica dell’intero insegnamento del Buddha sulla base dei tre diversi tipi di persone”.
“Je Tsongkhapa riassunse questi insegnamenti nei “Tre Aspetti Principali del Sentiero” ovvero la determinazione ad essere liberi (la rinuncia), la mente di bodhicitta e la realizzazione della vacuità. Tsongkhapa nacque nell’Amdo e successivamente si trasferì nel Tibet centrale dove studiò nel monastero Kadampa di Sangphu”. Read the rest of this entry »
7 ottobre del 1950 invasione del Tibet da parte della Cina comunista.
Ricordate il film “Sette anni in Tibet”? Raccontava l’inizio dell’invasione della repubblica buddista da parte della Cina comunista di Mao Tze Dong. Ebbene era tutto vero: il 7 ottobre del 1950 la Cina comunista dava il via all’invasione del Tibet, uno stato dentro uno stato, perché era una repubblica basata sul regno dei monaci buddisti con a capo il Dalai Lama, la figura spirituale ed anche politica dei monaci buddisti tibetani.
Tenzin Gyatso,fu al centro di un antica profezia pronunciata da un monaco la quale diceva che “quando l’uccello di ferro volerà e i cavalli correranno sulle ruote, il Dharma arriverà nella terra dell’uomo rosso e i tibetani saranno dispersi per tutta la terra”. Infatti dopo l’invasione della Cina i reggenti di Lhasa fecero un consiglio per dichiarare ufficialmente Tenzin Gyatso XVI Dalai Lama, il quale non aveva ancora 15 anni e per la legge tibetana bisognava aspettare la maggiore età per essere dichiarato guida spirituale dei monaci tibetani e capo della repubblica governata dai monaci. Quindi il Dalai Lama è una sorta di papa buddista, e quando venne dichiarato tale, dovette emigrare forzatamente nel sud del paese, ma rassicurato dal governo cinese egli rientrò a Lhasa. Read the rest of this entry »
Final Day of Teachings for Taiwanese Group
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory procedures for the permission of Avalokiteshvara Who Liberates from the Lower Realms on the final day of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 6, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 6, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – At the start of the final day of teachings for students from Taiwan, His Holiness the Dalai Lama announced that he would first perform preliminary rituals in preparation for the Avalokiteshvara permission he was going to give. Once he was ready, he explained that he had decided that the permission of Avalokiteshvara Who Liberates from the Lower Realms would be an auspicious conclusion to several days of teachings. Besides this he said he would also give the lay-person’s precepts and the bodhisattva vows. He added that, whereas Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way’ had been an introduction to the teachings of the Buddha, this morning he would read Je Tsongkhapa’s ‘Three Principal Aspects of the Path’, which serves as a summary. “Aryadeva’s advice to overcome unwholesome deeds, to eliminate views of self and finally to eradicate all wrong views,” His Holiness observed, “refers to making progress on the path. After Buddhism was introduced to Tibet in the 7th and 8th centuries came a period of deep decline, a period when there were no longer any monks in Central Tibet. This was the context in which descendants of the Tibetan Emperors invited Atisha to Western Tibet. He composed the ‘Lamp for the Path’ and with Dromtönpa established the Kadam tradition that involved putting the whole teaching of the Buddha into practice within the framework of the three kinds of person. Read the rest of this entry »
Terza giornata di insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala
Sua Santità il Dalai Lama legge il testo di Chandrakirti durante il terzo giorno di insegnamenti presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 5 ottobre 2018. Foto del Venerabile Tenzin Jamphel
5 ottobre 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala – Dopo aver raggiunto il Tsuglaglagkhang e aver salutato i presenti, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha reso omaggio alle immagini del Buddha, di Avalokiteshvara e dei Tre Re Religiosi del Tibet prima di prendere posto sul trono. Il canto del “Sutra del cuore” in cinese ha seguito la recitazione del Mangala Sutta in Pali. “Anni fa a Singapore” ha esordito Sua Santità, “ho partecipato a una cerimonia in cui alcuni monaci anziani recitavano il “Sutra del cuore” in cinese. Ero molto commosso al pensiero di come gli insegnamenti del Buddha si fossero diffusi anche in Cina e e ho pensato che avrei fatto tutto il possibile per contribuire a far rivivere quella tradizione”.
“Più recentemente, ho incontrato a Delhi molti monaci buddhisti provenienti da diversi paesi. Dopo aver dichiarato che non amo le formalità e che preferisco essere aperto e diretto, ho detto loro che a volte mi chiedo se la religione sia ancora attuale nel mondo contemporaneo. La mia sensazione è che lo sia, perché tutte le tradizioni religiose promuovono la compassione, una qualità di cui tutti noi continuiamo ad avere bisogno”. Read the rest of this entry »
Third Day of Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way’
Thai monks reciting the Mangala Sutta in Pali at the start of the third day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 5, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 5, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP – After reaching the Tsuglagkhang and greeting members of the audience this morning, His Holiness the Dalai Lama stood on the throne and saluted the images of the Buddha, Avalokiteshvara and the Three Religious Kings of Tibet before sitting down. Chanting of the ‘Heart Sutra’ in Chinese followed the recitation of the Mangala Sutta in Pali. “Years ago in Singapore,” His Holiness began, “I attended a ceremony at which elderly monks recited the ‘Heart Sutra’ in Chinese. I was much moved to think of how the teachings of the Buddha had once spread in China and wished to do whatever I could to help revive that tradition.
“More recently, I met Buddhist monks from several countries in Delhi. Having explained that I dislike formality and prefer to be open and straightforward, I told them I sometimes ask whether religion is still relevant in today’s world. My own feeling is that it is, because all religious traditions commend the virtues of compassion, something we all continue to need. Read the rest of this entry »
The World According to China
October 4, 2018. By Bradley A. Thayer and John M. Friend, The Diplomat,
Inevitably as China becomes more powerful and influential in international relations, Beijing will fundamentally change the international system created by the United States and the Cold War. The key question for international politics is what kind of world does China seek to create by 2049, the centenary of the People’s Republic of China (PRC). Read the rest of this entry »
I tibetani residenti in nove villaggi della Contea di Gonjo forzatamente allontanati dalla loro terra
4 ottobre 2018. Le autorità cinesi hanno ordinato ai tibetani residenti nella Contea di Gonjo, un territorio del Tibet orientale situato nella Prefettura di Chamdo, di trasferirsi in altre aree per consentire lo sfruttamento delle risorse minerarie presenti in abbondanza nel sottosuolo.
L’ordine emanato colpisce nove villaggi i cui abitanti saranno forzatamente trasferiti a Meldro Gongkar e a Toelung, nel comune di Lhasa, e nella prefettura di Lhoka. Il trasferimento dell’intera popolazione dovrà essere completato entro la fine del corrente anno. Radio Free Asia riferisce di aver appreso da una fonte anonima all’interno della Contea che “i tibetani sono stati costretti ad abbandonare la loro terra d’origine per far posto alla costruzione di una centrale elettrica e allo sfruttamento dei giacimenti minerali”. La stessa fonte ha fatto sapere che “in vista del forzato trasferimento gli abitanti di alcuni villaggi della Contea stanno vendendo o macellando il loro bestiame”. Read the rest of this entry »
Secondo giorno di di insegnamenti su Chandrakirti
Sua Santità il Dalai Lama durante il secondo giorno di insegnamenti al Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 4 ottobre 2018. Foto di Ven Tenzin Jamphel
4 ottobre 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – I rappresentanti degli studenti di Taiwan hanno scortato questa mattina Sua Santità il Dalai Lama dalla sua residenza al Tsuglagkhang. In piedi, davanti al trono prima di sedersi, il Dalai Lama ha guardato a lungo i volti del pubblico salutandoli con la mano. “Dall’India gli insegnamenti del Buddha si diffusero come tradizione Pali in Sri Lanka, Thailandia, Birmania e così via, e come tradizione sanscrita in Cina, Corea, Giappone e Vietnam e in Tibet. Nagarjuna è ben noto tra i seguaci della tradizione sanscrita. Leggendo i suoi scritti e quelli dei suoi discepoli possiamo apprezzare quanto fossero eruditi”.
“Con il primo giro della ruota del Dharma, il Buddha ha spiegato le Quattro Nobili Verità e le loro 16 caratteristiche. Per coloro che volevano comprenderle meglio, in particolare la vera cessazione e il vero sentiero, successivamente diede gli insegnamenti sulla Perfezione della Saggezza al Picco dell’Avvoltoio, nei pressi di Rajgir”. Read the rest of this entry »
Second Day of Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way’
Thai monks reciting the Mangala Sutta in Pali at the start of the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 4, 2018. Photo by Ven Tenzin Jamphel
October 4, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Representatives of the Taiwanese students bearing incense holders escorted His Holiness the Dalai Lama from the gate of his residence to the Tsuglagkhang this morning. Standing before the throne before he sat down, he scanned the faces of the audience as he waved to them in greeting. As has become customary Thai monks recited the Mangala Sutta in Pali. Next the Taiwanese students chanted the ‘Heart Sutra’ in Chinese concluding with an additional verse:
May we dispel the three poisons (anger, attachment and ignorance),
May the light of wisdom shine forth.
May we overcome all obstacles
And enter into the practices of a bodhisattva.
His Holiness intoned a verse of Praise for the Perfection Wisdom: Read the rest of this entry »
Tibet: ex prigioniero politico muore per lesioni legate alla tortura, un gruppo per i diritti umani chiede indagine
Palden Shonu poco dopo la sua morte
Un ex prigioniero politico tibetano è deceduto dopo una lunga malattia a causa delle torture subite in un carcere cinese.
Shonu Palden, 41 anni, è deceduto sulla strada conduce all’ospedale il 30 settembre. La causa della morte è da attribuirsi alle prolungate torture subite nel carcere della Prefettura autonoma tibetana di Kanlho nella provincia del Gansu.
Il TCHRD ha chiesto alle autorità cinesi di avviare prontamente un’indagine approfondita, imparziale e trasparente sulla morte prematura di Palden a causa della torture e della negazione di un’adeguata assistenza medica. “L’obbligo del governo di indagare sui decessi è richiesto per portare il compimento i diritti dei familiari di venire a conoscenza se la morte è stata causata deliberatamente o per negligenza.”
Il rilascio dell’uomo tibetano è avvenuto prima del suo rilascio previsto nel luglio 2013, causa “molteplici complicazioni di salute” tra cui “arterie bloccate, vista debole, problemi respiratori e uditivi”.
Il gruppo per i diritti TCHRD asserisce che è una prassi regolare rilasciare in anticipo i detenuti che sono vicini alla morte. “Questo è tipico della pratica del governo cinese di rilasciare i prigionieri in anticipo in modo che i funzionari della prigione possano evitare accuse di aver ucciso i prigionieri”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Riprende gli insegnamenti a Dharamsala
Sua Santità il Dalai Lama durante il primo dei quattro giorni di insegnamenti al Tempio Tibetano Principale a Dharamsala, India, il 3 ottobre 2018. Foto di Tenzin Phende/DIIR
3 ottobre 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto stamane il Tempio Tibetano Principale, il cortile era già affollato da persone desiderose di vederlo e dargli il benvenuto. All’interno del tempio, Sua Santità ha salutato la folla, i lama seduti ai lati del trono e ha preso posto. Tra le seimila e cinquecento persone presenti, un migliaio sono taiwanesi, la maggior parte dei quali appartenenti alle diverse organizzazioni culturali che fanno capo all’Associazione Internazionale del Dharma Buddhista Tibetano, di Taiwan. Erano presenti inoltre cinquecento indiani e quasi duemila persone provenienti da 66 paesi diversi e oltre tremila tibetani.
I monaci dalla Thailandia hanno aperto la sessione di insegnamenti con la recitazione del Mangala Sutta in lingua Pali. I praticanti di Taiwan hanno poi cantato il Sutra del Cuore in cinese. Sua Santità ha completato le preghiere preliminari recitando i versi di saluto al Buddha tratti dall’ “Ornamento per la chiara realizzazione” e dalla “Saggezza fondamentale della via di mezzo” di Nagarjuna. Poi ha dato il benvenuto a tutti: Read the rest of this entry »
Teaching of Chandrakirti’s ‘Entering into the Middle Way’ Resumes
His Holiness the Dalai Lama speaking during the first day of his four day teaching at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 3, 2018. Photo by Tenzin Phende/DIIR
October 3, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The majestic Dhauladhar Mountains stood resolute against the clear blue, post-monsoon sky as His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang, the main Tibetan temple, this morning. The temple yard was thronged with people eager to see him, smiles on their faces and hands folded in welcome. Inside the temple His Holiness waved to the crowd, greeted the Lamas seated around the throne and took his seat. Among the 6500 people in attendance, 1000 were Taiwanese, most of them belonging to 18 cultural organizations participating in the International Association of Tibetan Buddhist Dharma, Taiwan. In addition, there were 500 Indians, 1800 people from 66 countries abroad and 3200 Tibetans.
Monks from Thailand made an auspicious beginning to the proceedings as they recited the Mangala Sutta in Pali. Taiwanese disciples then chanted the Heart Sutra in Chinese. His Holiness completed the preliminary formalities by reciting the verses of salutation to the Buddha from ‘Ornament for Clear Realization’ and Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’. He welcomed everyone in the audience: Read the rest of this entry »
China turning Tibet airport into military airbase, building underground bomb-proof shelters
Chinese paramilitary police march during a flag raising ceremony in Lhasa in Western China’s Tibet’s Autonomous Region. Image: AP.
The Gonggar airport in Lhasa, Tibet Autonomous Region (TAR), is located just 1,350 kilometres from India’s capital New Delhi. Reports suggest China is turning it into a military airbase.
New Delhi : The security establishment in New Delhi is increasingly getting concerned amid reports that China is allegedly turning the airport in Tibet’s capital Lhasa into a military airbase. The Gonggar airport in Lhasa, Tibet Autonomous Region (TAR), is meant to be a civilian airport aimed at boosting regional connectivity. However, it has been learned that Beijing is building underground bomb-proof shelters at the airport to the station and secure fighter jets there.
This was reported in the Hindustan Times on Wednesday – the newspaper cited three officials familiar with the matter as commenting on New Delhi’s concerns. It has been reported that a ‘taxi track’ has been built that leads from the runway to underground bomb-proof hangers. The hangers have been constructed deep inside the mountains nearby. The report further said the hangars can house around 36 fighter jets or three squadrons. Read the rest of this entry »
La Cina distrugge l’ambiente del Tibet
La diga di Zangmu sul Brahmaputra suscita serie preoccupazioni in India
Il Parlamento tibetano in esilio ha espresso timori sul fatto che l’equilibrio ecologico della regione del Tar sia in pericolo a causa delle attività minerarie e di costruzione di dighe che hanno conseguenze di vasta portata non solo per l’India ma per l’intera regione.
La diga di Zangmu sul fiume Brahmaputra ha sollevato serie preoccupazioni in India
I membri del Parlamento tibetano in esilio si sono recati in visita a Mumbai per sensibilizzare l’opinione pubblica sul degrado ambientale in Tibet a causa delle attività della Cina nella regione autonoma del Tibet (TAR).
Parlando a un evento a Mumbai, Youdon Aukatsang, membro del Parlamento tibetano in esilio, ha espresso timori sul fatto che l’equilibrio ecologico della regione sia in pericolo a causa dell’attività mineraria e di costruzione di dighe che hanno conseguenze di vasta portata non solo per l’India ma per l’intera regione. Read the rest of this entry »
Tibet: il caso dell’ attivista difensore della lingua tibetana in carcere rivela le carenze del sistema legale cinese
Il verdetto sostenuto dalla Corte popolare del Qinghai ha condannando Tashi Wangchuk, un avvocato difensore della lingua tibetana, a cinque anni di prigione. Il verdetto ha attirato le critiche di diverse organizzazioni per i diritti umani a sostegno del Tibet.
Mentre la sfacciata discriminazione contro la cultura tibetana non è nuova, questo episodio dimostra per l’ennesima volta, come il regime cinese sottopone un clima di terrore i tibetani. L’evidente mancanza di trasparenza all’interno del sistema giuridico evidenzia ancora una volta quanto la Cina sia lontana dal garantire i diritti umani e un vero stato di diritto.
Liang Xiaojun, avvocato difensore della lingua tibetana, Tashi Wangchuk, ha pubblicato un messaggio sul suo account Twitter il 22 agosto 2018 riguardante il verdetto dell’appello di Tashi dopo che è stato accusato di incitamento al separatismo. Read the rest of this entry »
Namkhai Norbu, dal Tibet all’Italia, l’eredità di un Maestro
Namkhai Norbu e il Dalai Lama
Di Raimondo Bultrini. “Giovedì 27 settembre 2018, alle ore 21.00, il Maestro Namkhai Norbu ha lasciato questa esistenza terrena, all’età di 80 anni, in modo sereno e pacifico, nella sua residenza di Gadeling, Merigar (Arcidosso).”
Con queste righe la famiglia e i discepoli hanno annunciato la morte di uno dei più importanti e stimati maestri del buddhismo tibetano nel mondo. A lui voglio rendere omaggio ricordando per chi non lo conosceva le tappe fondamentali di una vita straordinaria e difficile da sintetizzare.
Namkhai Norbu lascia una massiccia eredità di pratiche spirituali e testi di storia e antropologia culturale tibetana raccolti dalla casa editrice della Comunità, la Shang Shung. Pochi altri saggi degli antichi lignaggi dell’Himalaya venuti in Occidente hanno contribuito come lui alla diffusione e divulgazione del buddhismo tibetano delle origini. Ma anche in Cina numerosi studiosi hanno revisionato i testi di storia sulla base delle deduzioni e scoperte del professor Norbu, per 30 anni docente dell’Università Orientale di Napoli. Read the rest of this entry »
Victory for the Human Rights of Tibetans and Americans: Rep Jim McGovern on Reciprocal Access to Tibet Act
Representative Jim McGovern speaking at the public reception for the bipartisan US Congressional Delegation organised by CTA at Tsuglagkhang courtyard in Dharamsala, May 10, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Dharamsala: US Congressman Jim McGovern, Democrat from Massachusetts, Co-Chair of the bipartisan Tom Lantos Human Rights Commission and the main author of the Reciprocal Access to Tibet Act, on Tuesday welcomed the passing of the bill in the House of Representatives.
“Today is a great day for human rights… America’s foreign policy ought to send the message that we value human rights. That we stand with those working for freedom. That those values compel us to speak out when we see something that’s wrong. And that we will hold accountable those who violate the basic human rights we are all entitled to. And that’s exactly what this bill today is all about,” he said on the House Floor.
Rep Jim McGovern (D-Mass) introduced the bill in the house alongside Rep Randy Hultgren (R-Ill.). Under the ‘Reciprocal Access to Tibet Act’, the Chinese officials who deny Americans entry to Tibet will be denied entry to the US. Read the rest of this entry »
US House passes Reciprocal Access to Tibet Act
Washington, DC: In a major development on the status of Tibet and US-China relations, the US House of Representatives passed the Reciprocal Access to Tibet Act, a bipartisan bill that promotes access to Tibetan areas by denying Chinese government officials access to the United States if they are responsible for creating or administering restrictions on United States officials, journalists and other citizens seeking to travel to Tibet.
“Today is a great day for human rights,” said Representative Jim McGovern (D-Mass), who introduced the legislation alongside Representative Randy Hultgren (R-Ill.). “The United States must continue to stand squarely for human rights and speak openly against China’s human rights violations in Tibet.” Read the rest of this entry »
Tibet: tre monaci detenuti in isolamento per aver protestato contro il regime cinese
25 settembre 2018. Tre monaci del monastero di Kirti, situato nella Contea di Ngaba, provincia del Sichuan, sono stati arrestati e si trovano tuttora in stato di isolamento per aver protestato da soli, in tre diversi momenti, contro il regime cinese.
Il primo arresto è avvenuto il 5 settembre. Dorje Rabten, un monaco di ventitré anni appartenente al monastero di Kirti (nella foto) ha lasciato da solo il monastero e ha percorso le strade di Ngaba al grido di “Libertà per il Tibet”. E’ stato immediatamente fermato e non si hanno più sue notizie.
Il secondo arresto è avvenuto il 6 settembre. Tenzin Gelek, un monaco diciottenne appartenente al medesimo monastero ha dato vita a una seconda manifestazione di solitaria protesta invocando pubblicamente la libertà per il suo paese. I giorni precedenti, usando lo pseudonimo “Sarin” aveva postato sul suo account WeChat due frasi di condanna dell’occupazione. “Pensate che io possa continuare a vivere”? si leggeva in uno dei due post indirizzati al “Partito Comunista Cinese”. Read the rest of this entry »
Tibetani spiati in Svizzera
Si moltiplicano i casi di presunte spie cinesi e con essi i timori della comunità in esilio a esprimere le proprie opinioni. Read the rest of this entry »
Valori umani e educazione, presso l’Università di Scienze Applicate di Zurigo
Sua Santità il Dalai Lama all’Università di Scienze Applicate di Zurigo durante il simposio “Valori umani ed educazione”. Winterthur, Svizzera, il 24 settembre 2018.
24 settembre 2018. Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato il suo hotel per andare a Winterthur dove, al suo arrivo al Centro Congressi, è stato ricevuto da Jean-Marc Piveteau, presidente dell’Università ZHAW (Università di Scienze Applicate di Zurigo). Dopo che Sua Santità ha preso posto sul palco dell’auditorium, Piveteau ha presentato l’evento. “Oggi discuteremo di tolleranza, giustizia e libertà perché è importante essere consapevoli dei valori umani. Un’università è qualcosa di più di un luogo dove si va per conseguire una laurea, è un luogo dove si coltivano idee e valori, impegno e responsabilità. Per noi, Santità, lei rappresenta molti di questi valori e siamo onorati di sentire le sue parole”. “Cari fratelli e sorelle” ha esordito Sua Santità, “quando vedo un volto umano, penso: “Oh! un altro fratello, un’altra sorella umani”. Ci concentriamo troppo su differenze secondarie – nazionalità, etnia, confessione religiosa, status sociale – che danno origine a un senso di separazione tra “noi” e “loro”. Nel mondo di oggi, oltre ai disastri naturali, molti dei problemi che affrontiamo sono creati dall’uomo. Per questo la gente non è felice”. Read the rest of this entry »
‘Human Values and Education’ at Zurich University of Applied Sciences
His Holiness the Dalai Lama speaking at the symposium on “Human Values and Education” at the Zurich University of Applied Sciences in Winterthur, Switzerland on September 24, 2018. Photo by Manuel Bauer
September 24, 2018, Zurich, Switzerland – There was a chill in the air as His Holiness the Dalai Lama left his hotel to drive to Winterthur this morning. When he arrived at the Conference Centre he was received by Jean-Marc Piveteau, President of ZHAW University (Zurich University of Applied Sciences). Once His Holiness had sat down on the stage in the auditorium, Piveteau introduced the occasion. “We’re talking about tolerance, justice and freedom because it’s important to be aware of human values. A university is about more than just earning a degree, it’s about ideas and values and a commitment to responsibility. For us, Your Holiness, you represent many of these values and we’d like to hear from you.’ “Dear brothers and sisters,” His Holiness responded, “when I see a human face, I think, ‘O, another human brother or sister’. We focus too much on secondary differences between us—differences of community, religion, religious denomination, whether people are rich or poor—which gives rise to a sense of ‘us’ and ‘them’. In today’s world, besides natural disasters, many of the problems we face are of our own creation. As a result, people are not very happy. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti a Zurigo
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo insegnamento all’Hallenstadion di Zurigo, Svizzera, il 23 settembre 2018. Foto di Manuel Bauer
23 settembre 2018, Zurigo, Svizzera – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama si è recato all’Hallenstadion di Zurigo, dove più di novemila persone lo aspettavano per ricevere i suoi insegnamenti. Ha preso posto sul trono, dietro al quale erano appese tre colossali thangka raffiguranti Buddha, Manjushri e Avalokiteshvara. Le preghiere sono state brevi e il Dalai Lama ha iniziato con una sintetica introduzione al Buddhismo. Il Dalai Lama spiegato che nell’antica India le persone che ricordavano le loro vite passate postularono l’esistenza di un sé unico, permanente e autonomo che continua da una vita all’altra; inoltre, molte tradizioni spirituali indiane avevano in comune pratiche per ottenere una mente stabilmente tranquilla e una visione profonda.
“Coltivando la calma dimorante, cerchiamo di eliminare le distrazioni della mente” ha detto Sua Santità. “Calmare la mente e focalizzarla su un singolo punto si sviluppa in nove stadi, che sono spiegati nel volume intermedio degli “Stadi della Meditazione”. È necessario evitare torpore e pigrizia da un lato, ed eccitazione dall’altro. Conosco un meditatore che è emerso da un ritiro di tre anni e che ha ammesso che la sua mente era più opaca di prima: aveva permesso alla sua mente di sprofondare nel torpore. La mente invece deve essere completamente vigile. Ha bisogno dell’intensità della consapevolezza”. Read the rest of this entry »
Buddhist Teachings as Part of Tibet-Institute Rikon’s 50th Anniversary Celebrations
A view of the stage at the Zurich Hallenstadion during His Holiness the Dalai Lama’s teaching in Zurich, Switzerland on September 23, 2018. Photo by Manuel Bauer
September 23, 2018, Zurich, Switzerland – This morning, His Holiness the Dalai Lama took a shorter drive to reach Zurich’s Hallenstadion where more than 9000 waited to listen to him. He took his seat on the throne against a backdrop of three colossal thangkas depicting the Buddha, Manjushri and Avalokiteshvara. Prayers were brief and he began to give an introduction to Buddhism. He explained how in ancient India people who remembered their past lives prompted the idea that there is a permanent, single, autonomous self that carries on from one life to the next. Common to many Indian spiritual traditions were practices for achieving a calmly abiding mind and special insight.
“By cultivating calm abiding we try to eliminate the mind’s distractions,” His Holiness clarified. “Calming your mind and focussing it on a single point is developed in nine stages, which are explained in the middle volume of the ‘Stages of Meditation’. It’s necessary to avoid dullness and laxity on the one hand and excitement on the other. I know a meditator who emerged from a three year retreat and told me his mind was duller than before. He had allowed his mind to sink. The mind needs to be fully alert. It needs the intensity of alertness. Read the rest of this entry »
Further Celebrations of Tibet-Institute Rikon’s 50th Anniversary
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience at at Tibet Institute Rikon’s 50th Anniversary Celebration in Winterthur, Switzerland on September 22, 2018. Photo by Manuel Bauer
September 22, 2018, Zurich, Switzerland – Before leaving for Winterthur to attend further celebrations of the Tibet-Institute Rikon’s 50th anniversary this morning, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Swiss television conducted by Islamic scholar and journalist Amira Hafner-Al Jabaji. She began by asking the significance of the Tibet-Institute Rikon. “To start with Swiss people offered to provide work and homes for 1000 Tibetan refugees,” His Holiness responded, “who formed a Tibetan community. Since Buddhism is at the heart of Tibetan culture, it seemed worthwhile to create a small monastery as a cultural institution. Monks there could teach about the human mind and emotions, which, of course, can also be studied from an academic point of view. The Kuhn brothers initially wanted to help Tibetans. Later, they realized that Tibetan culture was something unique and wanted to help preserve it.”
Hafner asked His Holiness for his impressions of Switzerland and he told her that like Tibet it is a mountainous country with pure, clean air, but is much more developed. He added that when he was in Tibet he mostly associated Switzerland with watches, particularly Rolex with its five-point crown symbol. Read the rest of this entry »
Celebrazioni del 50°anniversario del Tibet Institute Rikon – seconda giornata
Sua Santità il Dalai Lama si rivolge al pubblico del Tibet Institute Rikon in occasione del 50° anniversario dell’istituzione. Winterthur, Svizzera, il 22 settembre 2018. Foto di Manuel Bauer
22 settembre 2018, Zurigo, Svizzera – Prima di partire per Winterthur per partecipare alle ulteriori celebrazioni del 50° anniversario del Tibet-Institute Rikon, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha rilasciato un’intervista alla televisione svizzera, condotta dalla studiosa e giornalista islamica Amira Hafner-Al Jabaji. Che ha iniziato chiedendo il significato dell’Istituto Tibetano Rikon. “Per cominciare, gli svizzeri si sono offerti di fornire lavoro e case a un migliaio di rifugiati tibetani,” ha risposto Sua Santità, “e questo ha permesso loro di formare una comunità tibetana. Poiché il buddhismo è al centro della cultura tibetana, è sembrato utile creare un piccolo monastero come istituzione culturale. I monaci potevano dare insegnamenti sulla la mente umana e sulle emozioni che, naturalmente, possono essere studiate anche da un punto di vista accademico. I fratelli Kuhn inizialmente volevano aiutare i tibetani, ma poi si sono resi conto dell’unicità della cultura tibetana e hanno deciso di dare un contributo per preservarla”.
La Hafner ha chiesto a Sua Santità le sue impressioni sulla Svizzera e il Dalai Lama ha risposto che è come il Tibet, un paese montuoso con aria pura e pulita, ma molto più sviluppato. Ha aggiunto che quando si trovava in Tibet associava la Svizzera soprattutto agli orologi, in particolare ai Rolex con il loro marchio a forma di corona a cinque punte. Read the rest of this entry »
Celebrazioni del 50° anniversario dell’Istituto Tibetano Rikon
Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla di tibetani riunita per dargli il benvenuto al Tibet Institute di Rikon, Svizzera, il 21 settembre 2018. Foto di Manuel Bauer
21 settembre 2018, Zurigo, Svizzera – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato questa mattina, Rudolf Högger, vicepresidente del Board of Trustees del Tibet Institute di Rikon, lo ha ringraziato per essere venuto.
“È mio dovere” ha risposto Sua Santità, “entrambi i miei tutor erano legati al monastero di Rikon, il primo monastero buddhista tibetano in Europa”.
“Ogni volta che ho l’opportunità di parlare con i media ricordo quali sono i miei impegni principali. Il primo, poiché sono un essere umano, uno dei 7 miliardi di persone che vivono oggi, è cercare condividere con gli altri il fatto che la nostra vera fonte di gioia è la pace della mente. Il secondo, da monaco buddhista, è che giudico impensabile che le diverse tradizioni religiose stiano attualmente causando divisioni e morte. E’ possibile per le diverse religioni convivere in armonia? Se guardiamo al caso dell’India, la risposta è sì. Il mio terzo impegno, da tibetano, è mantenere vive le antiche conoscenze che i tibetani hanno preservato per più di mille anni e la lingua – il tibetano – che le rende tutt’ora accessibili. Inoltre, è mia preoccupazione incoraggiare la protezione del fragile ambiente naturale tibetano”.
“Potete raccontare tutte le storie sensazionali che volete, ma vi chiedo di informare la gente di quanto sia urgente difendere anche i valori interiori”. Read the rest of this entry »
50th Anniversary Celebrations of Tibet Institute Rikon Begin
The Abbot of Rikon Monastery Ven Thupten Legmon delivering the welcome during during the ceremony commemorating Tibet Institute Rikon’s 50th anniversary in Rikon, Switzerland on September 21, 2018. Photo by Manuel Bauer
September 21, 2018, Zurich, Switzerland – When His Holiness the Dalai Lama met members of the media at his hotel in Zurich this morning Rudolf Högger, Vice President of the Board of Trustees of the Tibet Institute, Rikon, thanked him for coming.
“It’s my duty,” His Holiness replied, “both my tutors were involved with Rikon Monastery, the first Tibetan Buddhist monastery in Europe.
“Now, whenever I have the opportunity to talk to members of the media, I tell them about my main commitments. First of all, as I’m a human being, one of the 7 billion alive today, I try to share with others that our real source of joy is peace of mind. Secondly, for me as a Buddhist monk, the idea that our different religions are presently causing divisions that lead to people killing each other is unthinkable. Is it possible for different religions to live in harmony with one another? According to the Indian example, one thousand times, yes. Thirdly, as a Tibetan, I’m committed to keeping alive the ancient knowledge that Tibetans have preserved for more than a thousand years, as well as the Tibetan language in which it is expressed. In addition, I’m committed to encouraging the protection of Tibet’s fragile environment.
“You may report sensational stories when you can, but I request you also to inform people how much we need to uphold inner values.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Happiness and Responsibility
His Holiness the Dalai Lama speaking at the dialogue on Happiness and Responsibility in Heidelberg, Germany on September 20, 2018. Photo by Manuel Bauer
Zurich, Switzerland, September 20, 2018 – This morning, leaving the tranquillity of Darmstadt, where the bicycle is a favoured mode of transport, His Holiness the Dalai Lama was driven rapidly to Heidelberg. Reaching this picturesque city on the River Neckar he was taken directly to the City Hall where he was received by Mayor Wolfgang Erichson. After greeting well-wishers gathered on the pavement, His Holiness turned to wave to people watching from surrounding windows. Inside City Hall His Holiness was given an official welcome and invited to sign the Golden Book inscribed by honoured visitors to the city. This was followed by an exchange of gifts. As His Holiness entered the auditorium and took the stage he received warm applause from the 1500 people in the audience.
In his welcoming speech Mayor Wolfgang Erichson extolled the virtues of the beautiful city of Heidelberg. The University of Heidelberg attracts an open-minded student body and is among the 50 top universities in the world. People from 160 nations live in the city, which sees diversity not as a threat but an asset. The Mayor noted that it is possible to learn how cultivate and achieve happiness and he was pleased to report that at least one pioneering school in the city is teaching just that. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Heidelberg: Felicità e Responsabilità
Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla al suo arrivo alla Kongresshaus Stadthalle di Heidelberg, Germania, il 20 settembre 2018. Foto di Manuel Bauer
20 settembre 2018, Zurigo, Svizzera – Questa mattina, lasciando la tranquillità di Darmstadt, dove la bicicletta è un mezzo di trasporto più utilizzato, Sua Santità il Dalai Lama è stato accompagnato a Heidelberg . Raggiunta questa pittoresca località sul fiume Neckar, è stato ricevuto in municipio dal sindaco. Dopo aver salutato la folla riunita nella piazza, Sua Santità si è voltato per salutare anche la gente che lo guardava dalle finestre dei palazzi circostanti.
Nel suo discorso di benvenuto, il sindaco Eckart Würzner ha esaltato le virtù della città di Heidelberg. La sua Università attrae studenti da numerosi Paesi ed è considerato uno dei 50 migliori atenei al mondo. In città vivono persone provenienti da 160 differenti nazioni e tutti considerano la diversità una risorsa, non una minaccia. Il sindaco ha ricordato che è possibile imparare a coltivare e raggiungere la felicità ed è lieto di di poter dire che una scuola ha già introdotto questo tema nel proprio curriculum. Durante una breve parentesi musicale, un quintetto di fiati e archi ha suonato un delizioso pezzo di Mozart. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Non-violence and Tibetan Resistance
His Holiness the Dalai Lama speaking at the discussion on non-violence at Darmstadtium Congress Hall in Darmstadt, Germany on September 19, 2018. Photo by Manuel Bauer
Darmstadt, Germany, September 19, 2018 – Tibetans and other well-wishers gathered to see His Holiness the Dalai Lama off from Rotterdam yesterday morning. The flight to Frankfurt took barely an hour following which he drove into Darmstadt. Among those assembled in the warm sunshine to welcome him at his hotel in the ‘City of Science’ were Tibetans, activists and journalists. His Holiness took the time to interact with them all, especially the children, shaking hands with some, talking to others and occasionally responding to questions. He seemed to be pleased to be meeting several old friends again. This morning as the early sunlight caught the rooftops in the vicinity of Ernst Ludwig Place, His Holiness drove around the block to reach the Darmstadtium Congress Hall. He was welcomed by members of the morning’s panel, notably Lech Walesa, Wolfgang Grader of the Tibet Initiative De, Hessian Minister of Finance, Thomas Schäfer and the Lord Mayor Darmstadt, Jochen Partsch. Rousing applause greeted them as they walked onto the stage. Read the rest of this entry »
Quattro monaci tibetani sono stati arrestati per protesta contro un piano di costruzione.
Le autorità nella provincia occidentale del Sichuan hanno arrestato quattro monaci tibetani per aver protestato pubblicamente contro un piano di costruzione abitativo vicino al loro monastero. I quattro-Nyida, Kelsang e Nesang e il loro ex maestro di canto, Choeje, erano tutti residenti nel monastero di Gomang nella contea di Ngaba nel Sichuan. Read the rest of this entry »
Le parole del Dalai Lama sulla questione dei migranti
Tibetan spiritual leader the Dalai Lama greets the audience in Ahoy Convention Centre in Rotterdam, the Netherlands, on 17 September 2018.
19 settembre 2018. Le parole pronunciate dal Dalai Lama lo scorso 12 settembre nella città svedese di Malmo a proposito della complessa questione dei migranti e dei rifugiati sono state riportate da alcuni media internazionali in modo errato e al di fuori del loro contesto.
A Malmo Sua Santità aveva dichiarato che l’Europa aveva la “responsabilità morale” di aiutare i rifugiati la cui vita era seriamente minacciata. “L’Europa deve riceverli, aiutarli e fornire loro la necessaria istruzione” – aveva aggiunto il Dalai Lama – “ma alla fine di questo percorso devono contribuire allo sviluppo dei loro paesi d’origine”.
Alcune testate giornalistiche e alcuni commenti postati sui social media hanno riportato un’errata e fuorviante interpretazione delle parole del leader religioso tibetano accusato di aver affermato che “tutti i rifugiati devono essere rimpatriati per contribuire nel più breve tempo possibile alla rinascita dei loro paesi”. “Lo stesso Dalai Lama dovrebbe dare l’esempio” – si legge in un tweet – e ritornare nella sua terra”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘Eight Verses for Training the Mind’
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group of Dutch Parliamentarians in Rotterdam, the Netherlands on September 17, 2018. Photo by Olivier Adam
September 17, 2018, Rotterdam, the Netherlands – When His Holiness the Dalai Lama met six Dutch Parliamentarians this morning he was swift to tell them how much he appreciates their concern for Tibet. As time goes on more and more people come to appreciate that Tibetan culture is sophisticated and useful, while it is being steadily destroyed in Tibet. He pointed out that Tibet has always been politically significant as a buffer between India and China. “We’re not seeking independence because it would likely be difficult to achieve, but if we did, we would remain poor. Tibetans are no more averse to prosperity than anyone else. If we remain with the People’s Republic of China (PRC) we can benefit from China’s powerful economy.
“The Chinese constitution recognises various Tibetan areas and we should have the freedom to preserve our language and culture in those regions. We can work together, the Chinese can provide us with material benefit, and we can offer them spiritual support. I greatly admire the spirit of the European Union which gives more importance to the common good than narrow national sovereignty. We could enter into a similar union with China. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Le Otto strofe per l’addestramento mentale
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo insegnamento sulle ‘Otto strofe dell’addestramento mentale” a Rotterdam, Paesi Bassi, il 17 settembre 2018. Foto di Olivier Adam
17 settembre 2018, Rotterdam , Paesi Bassi Olanda – Quando Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato stamattina sei parlamentari olandesi, ha subito detto quanto apprezzi la loro preoccupazione per il Tibet. Col passare del tempo, sempre più persone si rendono conto che la cultura tibetana è sofisticata e utile, mentre in Tibet viene costantemente distrutta. Ha sottolineato che il Tibet è sempre stato politicamente significativo come cuscinetto tra India e Cina. “Non stiamo cercando l’indipendenza perché probabilmente sarebbe difficile da ottenere e se lo facessimo ci ritroveremmo più poveri. Come chiunque, iI tibetani non sono contrari alla prosperità e al benessere. Se rimaniamo con la Repubblica Popolare Cinese (RPC) possiamo beneficiare della loro economia forte”.
“La costituzione cinese riconosce varie aree tibetane in cui dovremmo avere la libertà di preservare la nostra lingua e la nostra cultura. Possiamo lavorare insieme: i cinesi possono offrirci dei vantaggi materiali e noi possiamo offrire loro un sostegno spirituale. Ammiro molto lo spirito dell’Unione europea, che attribuisce più importanza al bene comune che alla ristretta sovranità nazionale. Potremmo entrare in un’unione simile con la Cina”. Read the rest of this entry »
Incontro con i tibetani, conversazione con Richard Gere e conferenza pubblica
I responsabili della ICT insieme a Sua Santità il Dalai Lama, durante l’incontro organizzato presso il centro congressi Ahoy di Rotterdam, Paesi Bassi, il 16 settembre 2018. Foto di Jurjen Donkers
16 settembre 2018, Rotterdam, Paesi Bassi – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato al centro congressi Ahoy dove, in una sala dedicata, più di 5000 tibetani provenienti da Paesi Bassi, Belgio, Gran Bretagna, Spagna e Austria lo stavano già aspettando per ascoltare le sue parole. Il Dalai Lama ha salutato dal palco i suoi connazionali e ha preso posto. Nel frattempo, un delizioso gruppo di bambini tibetani ha cantato una preghiera per la sua lunga vita. Karma Ngawang, vicepresidente della comunità tibetana dei Paesi Bassi, ha dato il benvenuto a Sua Santità e il presidente Lobsang Choedar ha esposto una breve relazione.
“Siamo in esilio da quasi sessant’anni” ha detto Sua Santità “e alcuni di voi stanno vivendo un secondo esilio. Nella nostra patria, il nostro popolo e la nostra cultura sono sull’orlo dell’estinzione. Storicamente abbiamo affrontato alti e bassi, ma ora ci troviamo in un momento cruciale in cui è l’identità tibetana stessa ad essere in pericolo. I tibetani sono benedetti da Avalokiteshvara e noi siamo un popolo naturalmente compassionevole”. Read the rest of this entry »
Meeting Tibetans, in Conversation with Richard Gere, and a Public Talk
International Campaign for Tibet (ICT) Executive Director Tsering Jhampa introducing His Holiness the Dalai Lama and Richard Gere at the start of their conversation at the Ahoy convention centre in Rotterdam, Netherlands on September 16, 2018. Photo by Olivier Adams
September 16, 2018, Rotterdam, the Netherlands – This morning the high blue skies were laced with dispersing vapour trails as His Holiness the Dalai Lama drove to the Ahoy convention centre. In the first hall more than 5000 Tibetans from the Netherlands, Belgium, Britain, Spain and Austria had gathered to listen to him. He waved to them from the stage before taking his seat. Meanwhile, a delightful group of young Tibetan children sang a prayer for his long life.
“We’ve been in exile almost sixty years,” His Holiness began, “and some of you here are in a second exile. In our homeland, our own people and culture are on the verge of extinction. Historically we’ve faced all kinds of ups and downs, but now we’re at a crucial juncture where the very Tibetan identity is under threat. Tibetans are blessed by Avalokiteshvara and we are a naturally compassionate people.
“Songtsen Gampo initiated the formulation of a Tibetan literary language based on the letters, vowels and consonants of Indian Devanagari and Shantarakshita encouraged the translation of Indian Buddhist literature into it. During Trisong Detsen’s reign, Buddhism was established on Tibetan soil. Today, Buddhism is in decline while a wider interest in it is growing. Our spirit is undimmed, despite the deaths of thousands. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Compassione e tecnologia alla Nieuwe Kirk di Amsterdam
Sua Santità il Dalai Lama osserva le protesi bioniche di Tilly Lockey durante la discussione su “Robotica e telepresenza” alla Nieuwe Kerk di Amsterdam, Paesi Bassi, il 15 settembre 2018. Foto di Olivier Adam
15 settembre 2018, Amsterdam, Paesi Bassi Olanda – Ieri mattina, sotto un cielo azzurro e soleggiato, Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Malmö per raggiungere Rotterdam dove è stato ricevuto dai membri della Fondazione Dalai Lama, che hanno organizzato la sua visita nei Paesi Bassi, e che lo hanno accompagnato in città. Ad attenderlo di fronte all’hotel c’erano alcune centinaia di persone tra cui numerose famiglie di tibetani. Sua Santità ha salutato tutti, mentre alcuni artisti in abito tradizionale si sono esibiti per dargli il benvenuto. Una volta che Sua Santità ha raggiunto la sua stanza, l’ambasciatore indiano nei Paesi Bassi, S.E. Venu Rajamony e sua moglie gli hanno fatto una breve telefonata. Il Dalai Lama ha poi incontrato privatamente anche quattro persone, in rappresentanza di un gruppo più ampio di una dozzina, che hanno presentato un rapporto scritto sugli abusi fisici e psicologici che sostengono di aver subito da parte di alcuni insegnanti tibetani e che chiede a Sua Santità di farsi carico della questione. Read the rest of this entry »
Compassion & Technology and the Life of the Buddha at the Nieuwe Kerk
His Holiness the Dalai Lama looking at a thangka painting of the twelve deeds of the Buddha’s life, part of the exhibit illustrating the ‘Life of the Buddha’ at Nieuwe Kerk in Amsterdam, Netherlands on September 15, 2018. Photo by Jeppe Schilder
September 15, 2018, Amsterdam, the Netherlands – Yesterday morning, under sunny blue skies, His Holiness the Dalai Lama flew from Malmö to Rotterdam. He was received at the airport by members of the Dalai Lama Foundation who have organized his visit to the Netherlands and drove into the city of Rotterdam. About 200 Tibetans, many of them children, and other well-wishers were gathered in front of the hotel to greet him as he arrived. His Holiness walked the entire length of the barriers on which they leaned to return their greetings. Tibetan dancers performed on the hotel forecourt. He was offered a traditional Tibetan welcome just by the door to the hotel. More people were gathered in the lobby inside. Once His Holiness reached his room, the Indian Ambassador to the Netherlands, H.E. Venu Rajamony and his wife paid him a brief courtesy call. His Holiness also met with four people representing a larger group of 12 alleged victims who say Tibetan Buddhist teachers have abused them physically or psychologically. They presented him with written accounts of what they say happened to them and appealed to him to address the problem. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra gli studenti dell’Università di Malmö
Sua Santità il Dalai Lama saluta i piccoli della comunità tibetana residente in Scandinavia, prima di dell’udienza privata con i membri della comunità tibetana scandinava. Malmö (Svezia) il 13 settembre 2018. Foto di Tseten Samdup
13 settembre 2018, Malmö, Svezia – La seconda giornata della visita di Sua Santità il Dalai Lama in Svezia è iniziata con l’incontro con un centinaio di tibetani residenti in Scandinavia e con una sessantina di membri di gruppi che sostengono la causa del Tibet. Ma prima di sedersi e iniziare a parlare, il Dalai Lama si è fermato a scherzare e giocare con i bambini seduti per terra davanti agli adulti. “Quando sono arrivato qui in Svezia l’altro ieri” ha detto “ero stanco, così ho fatto una doccia e ho dormito per 12 ore. Tagdrak Rinpoche, da cui ho ricevuto molti insegnamenti, era sulla settantina quando l’ho conosciuto e si lamentava di non dormire abbastanza. Io invece non ho questo problema!”
“Sono felice di incontrarvi tutti qui oggi, tibetani, amici e sostenitori. Spesso faccio notare che, poiché la causa del Tibet è una causa giusta, chi la sostiene non è tanto a favore del Tibet quanto a favore della giustizia. Continuiamo la nostra lotta sulla base della non violenza. Dal 1974 non chiediamo l’indipendenza, ma il rispetto dei diritti sanciti dalla costituzione cinese, diritti da mettere in pratica e non solo nella regione autonoma del Tibet, ma in tutte le aree storicamente tibetane, per preservare la nostra lingua e cultura. Oggi in Cina ci sono 400 milioni di buddhisti, molti dei quali riconoscono nel buddhismo tibetano l’autentica tradizione del Nalanda”. Read the rest of this entry »
Talking to Students of Malmö University
His Holiness the Dalai Lama posing for a group photos with members of the Tibetan community and Tibet support groups after their meeting in Malmö, Sweden on September 13, 2018. Photo by Jeremy Russell
September 13, 2018, Malmö, Sweden – After two days of rain and grey skies, this morning the sun shone on the buildings and seascapes around His Holiness the Dalai Lama’s hotel. His first engagement was to meet approximately 100 Tibetans resident in Scandinavia and about 60 members of Tibet Support Groups. Before taking his seat in the room where they were waiting for him, he took time to laugh and play with the children sitting in the front. “When I arrived here in Sweden the day before yesterday,” he told the gathering, “I was tired so I took a shower and slept for 12 hours. Tagdrak Rinpoche, from whom I received many teachings, was in his 70s when I knew him and he used to complain about not getting enough sleep. It’s not a problem I have.
“I’m happy to meet you all here today, Tibetans and our friends and supporters. I often point out that since the cause of Tibet is a just cause, Tibet supporters are not so much pro-Tibet as pro-justice. We continue to keep up our struggle on the basis of non-violence. Since 1974 we have not been seeking independence, but we have been seeking the rights mentioned in the Chinese constitution, rights to be implemented on the ground, not only in the Tibet Autonomous Region but in all Tibetan areas, to preserve Tibetan language and culture. In China today there are 400 million Buddhists, many of whom recognize Tibetan Buddhism as the authentic Nalanda Tradition. Read the rest of this entry »
Intervista al Dalai Lama: “L’educazione è la cura per la rabbia globale. Con la Cina? Vedo progressi”
Sua Santità il Dalai Lama: “Il mio primo impegno è quello che mi viene dall’essere un umano, e provo a promuovere i diritti umani di base come karuna, la compassione.
12 settembre 2018. Pubblichiamo l’intervista concessa dal Dalai Lama al giornalista Raimondo Bultrini e pubblicata in data odierna sul quotidiano La Repubblica.
NEW DELHI. Ghirlande di fiori e sciarpe bianche augurali accolgono il Dalai Lama nell’albergo di New Delhi dove passerà la notte prima del tour europeo che lo porterà da domani in Svezia, Olanda, Germania e Svizzera. Con passo lento e l’aria affaticata per il viaggio dalla sua residenza himalayana di Dharamsala, il leader spirituale tibetano dissipa ogni dubbio sulla sua salute messo in circolazione di recente da alcuni media cinesi e indiani e accetta una intervista con La Repubblica nel salottino della stanza già pronta per il suo riposo. Alle voci aveva già risposto pubblicamente parlandone con i tibetani esuli. “Con le vostre preghiere e i vostri auspici – aveva detto – vi assicuro che posso vivere circa 100 anni”.
Come mai si fanno circolare certe notizie?, lei ci vede una strategia? Read the rest of this entry »
Speaking about ‘Art of Happiness and Peace’ at Invitation of IM
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during his talk in Malmö, Sweden on September 12, 2018. Photo by Erik Törner/IM
September 12, 2018, Malmö, Sweden – Yesterday, His Holiness the Dalai Lama flew directly from Delhi to Sweden. The weather on arrival at Malmö airport was windy and wet; nevertheless he was given a warm welcome by Birthe Müller and Ann Svensén, Chair and Secretary General of IM respectively before driving into the city. IM is a development organisation fighting and exposing poverty and exclusion. It was founded in 1938 by Britta Holmström and now works in thirteen countries worldwide focussing on people´s right to education, good health and the ability to sustain a life in dignity. During a brief meeting with members of the media this morning, His Holiness was introduced by Ann Svensén, who pointed out that this year sees the 80th anniversary of IM’s founding, but also 50 years of partnership with Tibetans. She mentioned IM’s launch in 2016 of Humanium Metal, a metal made from recycled illegal weapons. “We are very happy to have you here,” she said, “and look forward to hearing what you have to say.” Read the rest of this entry »
Tibet: gli studenti non sono autorizzati a partecipare alle attività buddiste
10/09/2018 Durante il mese di Saga Dawa, il mese del Buddha, il governo cinese sta tentando in maniera più intensa di controllare con la sopraffazione le attività religiose tra gli studenti buddisti. Lettere vengono inviate ai genitori, chiedendo loro di firmare un elenco di regole, incluso il divieto di incoraggiare i loro figli a prendere parte alle pratiche di adorazione buddista. Un altro metodo coercitivo applicato è quello di inviare studenti tibetani a studiare in posti lontani nella Cina continentale per sradicarli dalla loro cultura.
Nel corso degli anni, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha adottato vari mezzi per infondere nei tibetani autoctoni l’idea che la loro cultura e religione tradizionale siano arretrate, barbare e basate su credenze superstiziose.
Nel suo ultimo tentativo di allontanare la nuova generazione di tibetani dalla loro cultura, il PCC ha recentemente emesso avvisi che vietano ai quadri, agli studenti e ai genitori tibetani di partecipare ad attività religiose. Read the rest of this entry »
Teachings for East and Southeast Asians – Fourth Day
His Holiness the Dalai Lama answering question from the audience on the final day of his teachings for Buddhists from East and Southeast Asia at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on September 7, 2018. Photo by Lobsang Tsering
September 7, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – In the final session of this year’s teachings for Buddhists from East and Southeast Asia His Holiness the Dalai Lama sat on a chair in front of the throne in the Tsuglagkhang and invited the audience to put questions to him. He began by explaining that the real meaning of the Dharma is warm-heartedness.
“If you can, serve others, but at least avoid doing them harm. That’s possible whatever your occupation. It’s important to make your Dharma practice part of your daily life. It’s not about just closing your eyes and remaining in isolation. There’s nothing wrong with making money; it’s something we need. And there are many people who are both poor and lack an education who you can help. So, try to be warm-hearted, honest and truthful, while helping others as much as you can.
“To maintain energy in your practice you have to remind yourself that it’s up to you. The Buddha made clear that the Enlightened Ones don’t wash unwholesome deeds away with water, nor do they remove the sufferings of beings with their hands, neither do they transplant their own realization into others. It is through teaching the truth of suchness that they help beings find freedom. The key is to transform your own mind and emotions. Read the rest of this entry »
Second Set of Buddhapalita Teachings – Third Day
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory procedures for the Avalokiteshvara Permission while a group chants the ‘Heart Sutra’ in Vietnamese on the third day of his teachings in Dharamsala, HP, India on September 6, 2018. Photo by Tenzin Choejor
September 6, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Once seated on the throne this morning, His Holiness the Dalai Lama announced that he had decided to give the permission of Avalokiteshvara, Liberating Beings from the Lower Realms. In conjunction with that, he said he would also conduct a ceremony for taking the layperson’s and bodhisattva vows. However, first of all, while the prayers and recitations were being done, he would conduct the necessary preparations. Thai monks first chanted auspicious verses in Pali. They were followed by a mixed group of monks, nuns and laypeople who chanted the ‘Heart Sutra’ liltingly in Vietnamese. The ‘Heart Sutra’ was then recited again in Indonesian and was finally declaimed once more in English by a group from Singapore.
His Holiness began by quoting from Aryadeva’s ‘400 Verses’ as a guideline for the day’s discourse.
First prevent the demeritorious,
Next prevent [conceptions of] self;
Later prevent views of all kinds.
Whoever knows of this is wise. Read the rest of this entry »
Second Set of Buddhapalita Teachings – Second Day
Thai monks chanting in Pali a praise of the Ten Perfections according to the Theravada Tradition at the start of the second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on September 5, 2018. Photo by Tenzin Choejor
September 5, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The second day of this year’s reading of the Buddhapalitavrtti began with Thai monks chanting in Pali a praise of the Ten Perfections according to the Theravada Tradition. These perfections include: generosity, ethics, renunciation, wisdom, energy, patience, truthfulness, determination, loving-kindness and equanimity. Next, nuns and monks led the 350 Koreans in reciting the ‘Heart Sutra’ in Korean to the rhythmic beat of a wooden fish gong, a ‘moktak’, which symbolises alertness. His Holiness the Dalai Lama began by acknowledging the efforts that members of the audience had made to come to attend these teachings.
“Today, in the 21st century, we have made good material and technological progress and yet religious traditions that are thousands of years old are still with us. They are helpful to us. Some of them rely on faith because that is what is most beneficial for some people. In India religious traditions have emerged that rely on reason and investigation, which have given rise to various philosophical ideas. Read the rest of this entry »
Second Set of Buddhapalita Teachings – First Day
His Holiness the Dalai Lama waving to the audience on his arrival at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on September 4, 2018. Photo by Tenzin Choejor
September 4, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, under skies that are beginning to clear as the monsoon recedes, His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang, smiling, waving and greeting people as he went. An estimated 6000 people awaited him in the Main Temple, its surroundings and in the yard below. Of these, 1200 were from East and South-east Asian countries—Korea, Malaysia, Vietnam, Thailand, Indonesia and Singapore, including ordained and lay-people. Of an estimated 1700 people from 71 countries in other parts of the world, the largest contingent was from Israel. Inside the temple, His Holiness waved to the audience, greeted senior Thai and Korean monks, as well as the Ganden Throne-holder, before taking his seat on the throne. The Mangala Sutta was recited first in Pali by a group of Thai monks, after which the ‘Heart Sutra’ was chanted in Chinese, concluding with the following verse:
May we dispel the three poisons.
And light the lamp of wisdom.
May all obstacles be overcome and
May we engage in the deeds of bodhisattvas. Read the rest of this entry »
Tibet: la dura mano cinese discrimina le donne
Intervista a Dechen Dolkar, Rappresentante delle Donne Tibetane Esuli in Italia, un racconto di repressione, discriminazione, carcerazioni e asfissiante controllo sociale e politico.
Il processo di spoliazione culturale e sociale in Tibet per mano cinese è in atto da lungo tempo, il tutto si è esacerbato dopo la mano dura applicata dalla Cina tra il 1956 e ’59, epoca in cui il Dalai Lama ha trovato rifugio in Cina, in realtà più di 80.000 tibetani fuggirono all’estero in quel tempo . In special modo dopo la insurrezione tibetana del 2008 la Cina ha avviato una politica su due piani , quello repressivo tout court che ha determinato l’esilio forzato di autorità religiose , intellettuali e civili di varia estrazione , ogni tentativo di opposizione anti-cinese è stato bollato come ‘ separatista ‘ o ‘ estremista ‘ e numerose sono state le carcerazioni per spegnere ogni voce tibetana dissidente. Read the rest of this entry »
China spends big in Tibet to avert a crisis when the Dalai Lama dies
Barry Kerzin, an American monk and the Dalai Lama’s personal physician, told NBC News that he is “perfectly fit.
China is increasingly trying to enhance its image by casting itself as the largest nation of Buddhist believers.
LHASA, China. China is pouring billions of dollars into Tibet as Beijing seeks to cement its control before the succession struggle that is likely to follow the death of the Dalai Lama.
During a rare Chinese government-organized visit to the region, local officials described a development program that they contend will bring prosperity to the 3.3 million Tibetans who inhabit a vast area roughly double the size of Texas.
The massive infrastructure projects include new airports and highways that cut through the world’s highest mountains, with planned investment totaling $97 billion.
The investment plan aims to protect Tibetan Buddhism’s holy sites while building a sustainable “green economy” that safeguards the fragile environment that is an average elevation of 13,000 feet above sea level.
According to official figures, China has also already spent over $450 million renovating Tibet’s major monasteries and other religious sites since the 1980s. An additional $290 million has been budgeted for the next five years.
The huge investment by China comes as the officially atheist country increasingly tries to enhance its image by casting itself as the largest nation of Buddhist believers. China claims some 300 million Buddhists of various schools, of which Tibetan Buddhism is one.
The effort comes as China faces charges from rights groups and exiles of repressing the Tibetan people. China has ruled Tibet with an iron fist since 1951, a year after its troops marched in.
Last month, Vice President Mike Pence said Tibet’s people “have been brutally repressed by the Chinese government.” And in June, the U.N. High Commissioner for Human Rights said conditions were “fast deteriorating” in Tibet. Read the rest of this entry »
Nascosto ma non dimenticato: la commemorazione delle sparizioni forzate illumina gli oscuri segreti della prigione del Tibet
Il difensore della lingua tibetana Tashi Wangchuk
Alla fine di gennaio 2016, il difensore della lingua tibetana Tashi Wangchuk è scomparso. Come tanti altri tibetani prima e dopo, è semplicemente svanito nel nulla senza lasciare traccia, la sua famiglia sconvolta è stata lasciata a meditare sul suo destino.
Due mesi prima Tashi era apparso in un film documentario del New York Times e in un articolo in cui aveva delineato le sue paure per la sopravvivenza a lungo termine della lingua e cultura tibetana e le sue preoccupazioni che sotto il dominio cinese la prossima generazione di tibetani potrebbe crescere incapace di parlare la loro lingua madre. Avrebbe potuto scegliere di farlo in modo anonimo, ma Tashi ha insistito per parlare ai giornalisti e voleva parlare al mondo del Tibet. Read the rest of this entry »
Tibet: La storia di Adhe torturata dai cinesi per 27 anni
Ama Adhe
Arrestata perché guidava il movimento femminile contro Pechino. È stata seviziata e stuprata per “essere rieducata”. Le ONG delle attiviste costrette all’esilio in India lavorano per preservare la religione e la cultura del Paese delle nevi. “ Ricordo ancora il giorno in cui sono andata alla protesta. Eravamo circa 300 manifestanti di sesso femminile, e avevamo deciso di pregare per l’armonia del nostro paese. Sapevo che avrei potuto essere arrestata perché stavamo pregando per Sua Santità il Dalai Lama, ma non ho mai pensato che mi avrebbero messo in prigione per 27 anni”.
Ama Tapontsang, notoriamente conosciuta come Ama Adhe. È un modello di determinazione e forza per tutti coloro che conoscono il suo contributo nella comunità tibetana come attivista per la libertà.
Nel 1954, quando la Cina iniziò ad invadere il Tibet il regime cinese aveva demolito i monasteri e ucciso migliaia di innocenti in Tibet. Ama Adhe era uno di quei nomadi che si sono schierati contro il regime cinese. Read the rest of this entry »
Famiglia tibetana privata del sussidio di povertà perché ha una foto del Dalai Lama
Le autorità della contea di Lithang, in Tibet, nella provincia occidentale del Sichuan in Cina, hanno negato i sussidi statali ad una famiglia bisognosa perché trovata in possesso di una foto del capo spirituale esiliato del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Visita all’Istituto per l’istruzione superiore del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama parla con i Geshe che studiano all’Istituto di Educazione Superiore del Dalai Lama a Sheshagrihalli, Karnataka, India, il 13 agosto 2018. Foto di Tenzin Choejor
13 agosto 2018. Bangalore, India – L’ultimo appuntamento del tour indiano di Sua Santità il Dalai Lama è stata una visita all’Istituto per l’Educazione Superiore del Dalai Lama (DLIHE). Di primo mattino, sotto un cielo più terso di quanto non lo fosse stato nei giorni precedenti, ha lasciato la città del Bangalore per recarsi a Sheshagrihalli, lungo la strada per Mysore.
Al suo arrivo è stato accolto da canti e dal tradizionale “chema changphu” tibetano. Accompagnato nel nuovo blocco del collegio maschile, è stato invitato a scoprire la targa commemorativa in occasione dell’inaugurazione. Il Dalai Lama ha poi salutato i membri dei consiglio di amministrazione della Fondazione Staub Kaiser e della Fondazione Giuseppe Kaiser (Svizzera) che hanno sostenuto finanziariamente i lavori.
Nell’ufficio dell’Istituto, Sua Santità ha incontrato 23 Geshe che, con il sostegno del Dalai Lama Trust, hanno studiato inglese e cinese e a cui ha chiesto innanzi tutto a quali monasteri appartenevano e quanti erano nati in Tibet e dove. Read the rest of this entry »
Visiting the Dalai Lama Institute for Higher Education
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd of more than 6000 at the Dalai Lama Institute of Higher Education in Sheshagrihalli, Karnataka, India on August 13, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 13, 2018. Bengaluru, India – The last engagement of His Holiness the Dalai Lama’s current Indian tour was a visit to The Dalai Lama Institute for Higher Education (DLIHE). Early this morning, under skies that were clearer than they have been for some days, he drove out of Bengaluru city to the Institute at Sheshagrihalli on the Mysore road. He was welcomed by women singing and was offered the traditional Tibetan ‘chema changphu’ as he arrived. Escorted into the new Men’s Hostel block, he was invited to unveil a commemorative plaque to mark its inauguration. He greeted members of the boards of the Staub Kaiser Foundation and the Giuseppe Kaiser Foundation of Switzerland that have supported the construction.
In the Institute’s Office His Holiness met with 23 Geshes who have been studying English and Chinese intensively with the support of the Dalai Lama Trust. Sitting down with them he first asked which monasteries they belonged to, how many had been born in Tibet and where. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Conferenza pubblica “La saggezza indiana e il mondo moderno”
Sua Santità il Dalai Lama accende la lampada prima del suo discorso su “La saggezza indiana e il mondo moderno” a Bangalore, Karnataka, India, il 12 agosto 2018. Foto di Tenzin Choejor
12 agosto 2018. Bangalore, India – Stamattina Sua Santità il Dalai Lama si è rivolto nuovamente a un pubblico di oltre mille persone, a Bangalore. Ricevuta la tradizionale accoglienza, accesa la lampada votiva e reso omaggio alle immagini sacre allestite sul palco, Sua Santità ha salutato a lungo il pubblico prima di sedersi. Nella sua introduzione Veer Singh ha definito Sua Santità un essere umano straordinario e che quando la gente ne loda la semplicità, la gioia, l’innocenza infantile, è perché Il Dalai Lama è un vero praticante spirituale.
“Buongiorno a tutti, spero che abbiate dormito abbastanza e che non vi addormenterete durante il mio discorso” ha esordito scherzosamente Sua Santità. “L’antica saggezza indiana nell’India contemporanea è uno dei miei argomenti preferiti. Nonostante gli sviluppi materiali, tecnologici e scientifici che vediamo intorno a noi, stiamo attraversando una crisi emotiva. Non credo che la preghiera da sola sia un modo efficace per creare la pace nelle comunità”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Indian Wisdom and the Modern World
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience during his talk in Bengaluru, Karnataka, India on August 12, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 12, 2018. Bengaluru, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama returned to the ballroom of the hotel where he is staying to address a packed audience of more than 1000. He was again given a traditional welcome, lit a lamp and paid his respects before the sacred images set up at the back of the stage. He scanned the faces of members of the audience and waved to them before he sat down. In his introduction Veer Singh referred to His Holiness as an extraordinary human being. He observed that when he hears people praise his simplicity, his joy, his childlike innocence, he reminds himself that His Holiness manifests these qualities because he is a spiritual practitioner. “Good morning everybody, I hope you all got enough sleep so you won’t doze off and discourage me during my talk.” His Holiness teased the audience. “‘Ancient Wisdom in Modern India’ is one of my favourite subjects. Despite the material, technological and scientific developments we see around us, we are passing through an emotional crisis. I don’t think prayer alone is an effective way of stabilizing the community. Read the rest of this entry »
La fabbrica dei certificati di morte del Dalai Lama
Il Dalai Lama mostra un orzaiolo alla stampa
di Raimondo Bultrini, La Repubblica 12/08/2018
Di recente il media giapponese Nikkei ha pubblicato una presunta rivelazione fatta da qualche anonimo membro dell’entourage del premier indiano Narendra Modi sulle condizioni di salute del Dalai lama, leader spirituale del Tibet, in esilio in India dal 1959.
In sostanza lo si dà per moribondo, al punto che Modi avrebbe parlato a Pechino con la sua controparte cinese Xi Jinping sul modo di trattare la “questione tibetana” una volta che il Dalai lama sarà –ben presto, secondo l’articolo – in un altro mondo.
Non oso definire “spazzatura” queste notizie riprese anche da un importante quotidiano italiano, come fa il medico personale del Dalai, il dottor Tsetan Dorji Sadutshang nell’intervista che pubblico qui. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Coraggio e Compassione nel XXI secolo
Sua Santità il Dalai Lama parla a una platea di giovani professionisti e studenti a Bangalore, Karnataka, India, l’11 agosto 2018. Foto di Tenzin Choejor
11 agosto 2018. Bangalore, India – Stamattina Sua Santità il Dalai Lama è stato invitato da Vidyaloke, un’organizzazione il cui nome significa “luce della saggezza” e che ha lo scopo di favorire la riscoperta delle antiche tradizioni spirituali indiane tra cui il Buddhismo, a parlare con i giovani professionisti e gli studenti. Entrato nella sala conferenze, ha ricevuto la tradizionale accoglienza indiana con fiori, incenso, musica e così via. Ha poi partecipato all’accensione di della lampada votiva per inaugurare l’incontro. Veer Singh ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai sostenitori di Vidyaloke. “Fratelli e sorelle, voglio innanzitutto chiarire che uso sempre queste parole per testimoniare che tutti i 7 miliardi di esseri umani che vivono oggi su questo pianeta fanno parte della stessa famiglia. Se vogliamo creare un mondo più pacifico, abitato da individui pacifici, abbiamo bisogno di dedicare maggiore attenzione agli altri, essere altruisti. Questo ci dà forza interiore, fiducia in noi stessi. Quando non ci curiamo del prossimo e ci sentiamo al centro dell’universo, siamo costantemente perseguitati dal sospetto. Non importa quanto siete istruiti o ricchi, se non avete pace nella vostra mente, non sarete mai felici”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Vidyaloke Talk for Young Professionals and Students
His Holiness the Dalai Lama lighting a lamp to inaugurate his talk in Bengaluru, Karnataka, India on August 11, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 11, 2018. Bengaluru, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited by Vidyaloke, a group whose name alludes to the light of wisdom, dedicated to rekindling appreciation of ancient Indian spiritual traditions of which Buddhism is part, to talk to Young Professionals and Students. When he entered the hall he was accorded a traditional Indian welcome with flowers, incense, music and so forth. He then took part in lighting a lamp to inaugurate the occasion. Veer Singh offered a few words of greeting and thanks to Vidyaloke’s supporters. A hush fell upon the crowd and His Holiness began to speak: “Brothers and sisters, firstly I want to make clear that I use these words because of the sense I have of the oneness of all 7 billion human beings alive today. If we are to create a more peaceful world, made up of peaceful individuals, we need a greater concern for others—altruism. That gives inner strength, self-confidence. When you don’t have much concern for others and you feel you’re the centre of the universe, you’ll be dogged by feelings of suspicion left and right. No matter how educated or wealthy you are, if you don’t have peace of mind, you won’t be happy. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Grazie Karnataka
Sua Santità il Dalai Lama durante l’evento Thank You Karnataka a Bangalore, Karnataka, India, il 10 agosto 2018. Foto di Tenzin Choejor
10 agosto 2018. Bangalore, India – Ieri mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Goa per un breve volo che lo ha portato a Bangalore. Arrivato al suo hotel, è stato accolto da un folto gruppo di tibetani che vivono nel Karnataka. Tashi Shölpa e Gyal Shay si sono esibiti sul piazzale dell’hotel, mentre due giovani in costume tibetano tradizionale hanno offerto il tradizionale chemar changpu . Ganden Tri Rinpoche, seguito da altri dignitari, ha formalmente salutato Sua Santità. Gli abati dei vari monasteri sorti negli insediamenti tibetani attendevano nel frattempo il Dalai Lama nella hall.
Questa mattina, prima di partire, Sua Santità ha rilasciato un’intervista a Shoba Narayan, giornalista e scrittrice di Bangalore che gli ha innanzitutto chiesto come si fa ad invecchiare bene. Dipende da persona a persona – ha detto il Dalai Lama – nel suo caso è grazie alla sua formazione nella Tradizione del Nalanda, con il suo uso della ragione e della logica. Anche se da bambino era riluttante a studiare, col passare del tempo ha iniziato ad apprezzare il valore di ciò che aveva imparato. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Thank You Karnataka
His Holiness the Dalai Lama presenting a Dharma Wheel to Karnataka Chief Minister, HD Kumaraswamy in gratitude to the Karnatakan public during the Thank You Karnataka program in Bengaluru, Karnataka, India on August 10, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 10, 2018. Bengaluru, India – Leaving Goa yesterday morning, His Holiness the Dalai Lama took a short flight to Bengaluru. He drove into the city and was welcomed at his hotel by a large contingent of Tibetans who live in Karnataka. Tashi Shölpa and Gyal Shay dancers performed on the hotel forecourt, while a young man and woman in Tibetan costume offered the traditional ‘chemar changpu’. Ganden Tri Rinpoche, followed by other hierarchs, formally greeted His Holiness. Abbots of the various monasteries in the Tibetan settlements lined the lobby to the lifts. His Holiness reached his room in time for lunch.
This morning, before going out, His Holiness gave an interview to Shoba Narayan, a journalist, author and Bangalorean. She began by asking him what he had learned about aging well and he told her that this would vary from one individual to another. In his case, he trained in the Nalanda Tradition, with its thorough use of reason and logic. Although, as a child, he was reluctant to study, as time went on he began to appreciate the value of what he had learned. Read the rest of this entry »
Dalai Lama in good health: Personal physician slams news report’s claims of prostate cancer
“This is fake news ,” Dr Tseten Dorjee, the personal physician to the Dalai Lama, told The New Indian Express. “He is doing very well, and if that was not the case he would not have given discourses for 3 days in a row and taken this 10-day trip to Latvia and Lithuania.”
Beijing reports that he is terminally ill, His Holiness the Dalai Lama left on a 10-day lecture tour of the Baltic states Tuesday.
On Monday, an ‘exclusive’ report by a website citing unnamed Indian intelligence sources claimed that the Tibetan leader “is suffering from prostate cancer and has been undergoing treatment in the US for the last two years.
Asserting that “his ailment has advanced well into the last stages,” the report also says that both Indian and Chinese intelligence agencies were aware of this ‘for months.’
“ This is fake news,” Dr Tseten Dorjee, the personal physician to the Dalai Lama, told The New Indian Express. “He is doing very well, and if that was not the case he would not have given discourses for 3 days in a row and taken this 10-day trip to Latvia and Lithuania.”
The Dalai Lama’s health has been a cause of constant concern for his followers and well-wishers worldwide, particularly since China has announced that it would replace him with a “Chinese reincarnate” after his demise. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: L’importanza dell’antica saggezza indiana nell’India contemporanea
Sua Santità il Dalai Lama al Goa Institute of Management di Bambolim, Goa, India, l’8 agosto 2018. Foto di Tenzin Choejor
8 agosto 2018. Bambolim, Goa, India – Stamattina Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato il suo hotel in riva al mare per raggiungere il Goa Institute of Management (GIM) di Sanquelim. L’Istituto, considerato una delle più prestigiose business school del paese, conta 672 studenti a tempo pieno e 90 part-time, il 42% dei quali donne, e quest’anno festeggia il 25° anniversario dalla sua fondazione.
Durante il breve viaggio, il cielo era coperto da nubi monsoniche, i campi e gli alberi verdi e brillanti e le strade scorrevoli, grazie all’efficiente gestione del traffico da parte della polizia. Sua Santità è stato accolto al suo arrivo dal Direttore del GIM, Ajit Parulekar, e dal Presidente del Consiglio di Istituto, Ashok Chandra, che lo hanno accompagnato attraverso l’aula magna fino al palco, dove è salito tra applausi scroscianti. Come di consueto, il Dalai Lama ha partecipato all’accensione della lampada inaugurale. Il presidente Ashok Chandra, a nome dell’Istituto, ha detto a Sua Santità che è motivo di grande orgoglio averli onorati accettando il loro invito. Read the rest of this entry »
A Visit to the Dalai Lama’s Birthplace
Takster is a footnote in the long history of Tibet; it would be all but unremarkable if it were not the birthplace of the 14th Dalai Lama
A Visit to the Dalai Lama’s Birthplace
Takster tells a story of modern China: lingering poverty, resurgent Han nationalism, and persecuted minorities.
By Tim Robertson, August 07, 2018
On July 6, Tenzin Gyatso, the 14th Dalai Lama, celebrated his 83rd birthday in Ladakh, the Himalayan region in the Indian state of Jammu and Kashmir. On the other side of the world’s highest mountain range sits Lhasa, the Tibetan capital that he fled in 1959 during the Tibetan Uprising. The Dalai Lama has never been allowed to return. His has been a life lived in exile. But even Lhasa, home to the Jokhang Temple and Potala Palace, was a world away from the place where Tenzin Gyato was born.
Takster is a small village in the far northeast of the Tibetan plateau, in the region of Amdo (these days, it’s part of the Chinese province of Qinghai). In his biography, Freedom in Exile , the Dalai Lama writes of Takster: It was a small and poor settlement which stood on a hill overlooking a broad valley. Its pastures had not been settled or farmed for long, only grazed by nomads. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Relevance of Ancient Indian Knowledge in Contemporary India
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience on his arrival on stage for his talk at the Goa Institute of Management in Sanquelim, Goa, India on August 8, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 8, 2018, Bambolim, Goa, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama left his hotel at the sea’s edge to drive 35kms inland to the Goa Institute of Management (GIM) in Sanquelim. The Institute, rated one of the leading business schools in the country has 672 full-time and 90 part-time students, 42% of whom are women,and is celebrating its 25th anniversary.
The skies were heavy with monsoon clouds, the fields and trees were vivid green, but the roads were remarkably clear due to efficient police traffic management. His Holiness was welcomed on arrival by Director, Ajit Parulekar and the Chairman of the Board, Ashok Chandra, who escorted him through the hall to the stage. When he stepped out onto it an affectionate cheer went up. As is customary, he participated in lighting the inaugural lamp.
Chairman Ashok Chandra, on behalf of the Institute told His Holiness that it was a matter of great pride that he had honoured them by accepting their invitation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Goa
His Holiness the Dalai Lama receiving a traditional welcome on his arrival at the airport in Dabolim, Goa, India on August 7, 2018. Photo by Jeremy Russell
August 7, 2018. Bambolim, Goa, India – After coming down from Ladakh last Saturday, His Holiness the Dalai Lama spent two days in Delhi in the course of which several people came to see him. Among them were members of a Thai-Tibetan Exchange Program. “I am very happy that we are making a new beginning to build closer ties between the Thai and Tibetan traditions,” His Holiness told them. “In the 1960s we sent four monks to Bangkok and they learned the Thai language and so forth, but the connection lapsed. “Buddhism teaches that we are responsible for our own actions. To begin with the Buddha was an ordinary being like us, but as a result of intense practice over a very long time he eventually became enlightened at Bodhgaya. He taught that we all have Buddha nature and emphasised not just prayer but training the mind. “When the Buddha’s teachings were introduced to Tibet in the 8th century by Shantarakshita, he established the practice of Vinaya, the foundation of the Buddhadharma, by ordaining the first seven monks. To this day, we also maintain the practice of the Vinaya in common with other Buddhist traditions.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Inaugura il parco pubblico a Juma Bagh
Sua Santità il Dalai Lama durante la cerimonia di inaugurazione del parco a Juma Bagh a Leh, Ladakh, India, il 3 agosto 2018. Foto di Tenzin Choejor
Leh, Ladakh, India – Questa mattina, ultimo giorno di permanenza nel Ladakh, Sua Santità il Dalai Lama su invito dell’Anjuman Moin-ul-Islam ha partecipato all’inaugurazione di un nuovo parco pubblico a Juma Bagh. Preceduto lungo la strada dalla folla in attesa di salutarlo, il Dalai Lama è stato accolto a Juma Bagh da Abdul Quayum che lo ha invitato a scoprire la targa commemorativa della giornata.
Una volta che Sua Santità ha preso posto insieme gli altri ospiti, il dottor Quayum ha salutato tutti dicendo “As-salamu alaykum, Tashi Delek, Juleh e benvenuti”; ha spiegato che era stata una decisione dell’Anjuman Moin-ul-Islam quella di creare in quella zona un parco, dove le famiglie potessero rilassarsi e stare insieme, anziché costruire un hotel o degli uffici. Il parco dispone di diverse aree dove poter mangiare, una palestra e un centro per il tiro con l’arco. I progetti futuri includono l’esposizione di mostre provenienti da ogni parte del Ladakh. Abdul Quayum ha poi richiamato l’attenzione di Sua Santità su un negozio aperto da una persona disabile per dare lavoro ad altri portatori di handicap, che realizzano oggetti con materiali riciclati. Read the rest of this entry »
One Step closer to Predicting Tibet’s Devastating Quakes
By Alice Shen, South China Morning Post
The Scientists in the United States led by a Chinese geologist have made a discovery that could help explain why the Tibetan plateau is a centre for seismic activity and assist in predicting future tremors.
According to Song Xiaodong, who headed the study at the University of Illinois, the upper mantle layer of the Indian tectonic plate was torn into four pieces when it collided with the Eurasian Plate tens of millions of years ago.
“The collision between the Indian and Asian tectonic plates produced some of the deadliest earthquakes in the world,” said Song in the study published on Tuesday in the American edition of the Proceedings of the National Academy of Sciences. Song is also a researcher at Wuhan University in central China. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates a Public Park at Juma Bagh
His Holiness the Dalai Lama addressing the gathering at the farewell luncheon at the Shewatsel teaching ground in Leh, Ladakh, J&K, India on August 3, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 3, 2018, Leh, Ladakh, J&K, India – This morning, on the final day of engagements during his current visit to Ladakh, His Holiness the Dalai Lama drove up to the section of Leh behind the old palace. He had been invited by the Anjuman Moin-ul-Islam to inaugurate a public park they have created at Juma Bagh. Groups of people stood at the side of the road all along the route to greet him. On arrival at Juma Bagh he was welcomed by Dr Abdul Quayum who requested him to unveil a commemorative plaque symbolic of inaugurating the park. Once His Holiness and other guests were seated, Dr Quayum greeted them, saying, “As-salamu alaykum, Tashi Delek, Juleh and welcome”. He explained that while they could have built a hotel or business centre on the site, Anjuman Moin-ul-Islam decided instead to create a park where families could relax together: a place of greater public value. The park includes several places to eat, a gym and an archery centre. Future plans include displays from every part of Ladakh. Dr Quayum drew His Holiness’s attention to a shop set up by a Mr Iqbal, who, handicapped himself, has created employment for other handicapped people making goods from recycled materials. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita l’Eliezer Joldan Memorial College e la moschea Imam Barga
Sua Santità il Dalai Lama partecipa ad una breve preghiera al suo arrivo alla moschea Imam Bargah vicino a Choglamsar. Leh, Ladakh, India, il 2 agosto 2018.
2 agosto 2018. Leh, Ladakh, India – Stamattina Sua Santità il Dalai Lama ha fatto visita all’Eliezer Joldan Memorial (EJM) College, l’università pubblica di Leh, dove è stato accolto dal rettore Deskyong Namgyal e e dove più di 1500 studenti e staff lo stavano aspettando. Dopo che gli studenti hanno intonato una canzone che inizia con il rifugio nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha e prosegue con le lodi di Sua Santità, il Preside ha formalmente accolto il Dalai Lama per la sua prima visita all’EJM. Ha spiegato che l’Università è stata istituita nel 1994 e offre corsi di laurea in scienze, arti e commercio. Nel 2004, il governo del Jammu e Kashmir ha deciso di intitolare l’ateneo a Eliezer Joldan, di origine cristiana, poiché è stato il primo laureato ad insegnare nel Ladakh. Otsal Wangdu ha detto a Sua Santità quanto fossero onorati gli studenti e il personale della sua presenza e ha sottolineato l’impegno dell’Università a combinare l’istruzione moderna con l’antica saggezza indiana. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama al T.C.V. Choglamsar di Leh
Sua Santità il Dalai Lama durante la sua visita alla scuola Choglamsar di Leh, Ladakh, India, il 1° agosto 2018. Foto di Tenzin Choejor
1 agosto 2018, Leh, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha fatto visita alla scuola Choglamsar del Tibetan Children’s Village dove, al suo arrivo, già lo attendevano tibetani di tutte le età e gruppi di musicisti per dargli il più festoso dei benvenuto. Camminando dalla sua auto al palco coperto, allestito nel cortile della scuola, Sua Santità si è fermato di tanto in tanto per benedire gruppi di anziani, infermi e portatori di handicap che lo aspettavano. I funzionari scolastici e l’ex membro del Rajya Sabha, Thiksey Rinpoche, lo hanno accolto sul palco, mentre nel frattempo la banda degli studenti eseguiva gli inni nazionali tibetano e indiano.
Il direttore della scuola, Chemey Lhundup, ha poi presentato una breve relazione sui recenti sviluppi dell’istituto, concentrandosi in particolare sulla creazione di un’unità per la cura dei bambini con bisogni speciali e l’introduzione di personale e strutture specificamente dedicate a loro. Il progetto è stato sostenuto dal Dalai Lama Trust. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lam Visits to Eliezer Joldan Memorial College and the Imam Barga
His Holiness the Dalai Lama gestures as he answers questions from the audience during his talk at Eliezer Joldan Memorial College in Leh, Ladakh, J&K, India on August 2, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 2, 2018. Leh, Ladakh, J&K, India – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited to Eliezer Joldan Memorial (EJM) College, a government degree college in Leh. He was welcomed at the door to the auditorium by the Principal Deskyong Namgyal and escorted to his seat on the stage. More than 1500 students and staff sat before him on the carpeted floor. After students had sung a song that began with taking refuge in the Buddha, Dharma and Sangha and went on to praise His Holiness, the Principal formally welcomed him for his first visit to EJM College. He explained that the College was first set up in 1994 and offers degree courses in science, arts and commerce. In 2004 the Jammu & Kashmir Government decided to name the College after Eliezer Joldan, who, coming from a Christian family, was the first trained graduate to teach in Ladakh. President Otsal Wangdu told His Holiness how honoured the students and staff of the College were to receive him, assuring him of the College’s interest in combining modern education with ancient Indian knowledge. With a nod to the staff, His Holiness greeted his respected elder brothers and sisters and smiling at the students, saluted them as his special younger brothers and sisters. Read the rest of this entry »
Ultima giornata di insegnamenti e iniziazione a Leh di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama durante la lettura della ‘Guida allo stile di vita del Bodhisattva’, l’ultimo giorno dei suoi insegnamenti a Leh, Ladakh, India, il 31 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
31 luglio 2018. Leh, Ladakh, India – Il sorriso raggiante sul volto di Sua Santità il Dalai Lama, mentre camminava dalla sua residenza allo Sh i watsel, rivelava quanto fosse contento di vedere tutti anche questa mattina. Dal trono si è rivolto alla folla che oggi ha sfiorato le 30.000 persone. “Oggi continueremo a leggere il testo di Shantideva https://www.sangye.it/altro/?cat=15 da dove ci siamo interrotti ieri. Poi, per una conclusione di buon auspicio, darò i voti bodhisattva e l’iniziazione di lunga vita di Tara Bianca. Pertanto, ho alcuni rituali preparatori da svolgere adesso”.
Una volta concluso, Sua Santità ha ripreso la lettura del testo di Shantideva.
“Qualunque sia l’argomento dell’insegnamento, l’insegnante dovrebbe avere una motivazione corretta, così come coloro che lo ascoltano. Non è appropriato che l’insegnante si aspetti denaro o altre ricompense per i suoi insegnamenti e i praticanti dovrebbero rinunciare a qualsiasi inclinazione a imbrogliare, sfruttare o vessare gli altri. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings at Tibetan Children’s Village, Choglamsar, Leh
His Holiness the Dalai Lama greeting elderly Tibetans as he arrives at Tibetan Children’s Village School Choglamsar in Leh, Ladakh, J&K, India on August 1, 2018. Photo by Tenzin Choejor
August 1, 2018. Leh, Ladakh, J&K, India – The road from Choglamsar on the Leh-Manali highway up to the Tibetan Children’s Village School is walled on both sides and climbs like a winding alley. This morning, as His Holiness the Dalai Lama arrived, Tibetans young and old, including bands of drummers and flute players, lined both sides of the road to welcome him. Walking from his car to the covered stage above the school ground, His Holiness paused now and then to bless groups of the elderly, infirm and handicapped, who were waiting to see him. School officials and former Rajya Sabha Member, Thiksey Rinpoche welcomed him to the stage. The entire gathering stood as a student band performed the Tibetan and Indian National Anthems.
Director Chemey Lhundup gave a brief report of recent developments at the school, focussing particularly on the establishment of a unit to care for children with special needs. This has involved making arrangements for specifically dedicated staff and facilities and has been supported by the Dalai Lama Trust. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Primo giorno di insegnamenti a Shiwatsel
Sua Santità il Dalai Lama si rivolge a oltre 20.000 persone, il primo dei due giorni di insegnamenti a Leh, Ladakh, India, il 30 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
30 luglio 2018. Leh, Ladakh, India – Il sole splendeva già alto quando Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato la sua residenza allo Shewatsel Phodrang per raggiungere a piedi il padiglione allestito per gli insegnamenti, poco distante. Thiksey Rinpoche e il Presidente di Ladakh Buddhist Association, Tsewang Thinles, hanno camminato insieme a lui. Lungo tutto il tragitto, migliaia di persone si sono affollate lungo la recinzione nella speranza di avvicinarsi a Sua Santità che, di tanto in tanto, si è fermato per accarezzare i bambini o per confortare gli anziani. Sua Santità ha percorso da cima a fondo il palco, per salutare le oltre ventimila persone che lo stavano aspettando. Nel frattempo, le monache dell’Istituto Centrale di Studi Buddhisti erano impegnate in un vivace dibattito, di fronte al palco. Poi, è stata la volta degli studenti della scuola pubblica del Ladakh.
Dopo aver preso posto sul trono, Sua Santità ha detto di essere stato invitato a osservare gli studenti impegnati nel dibattito, tra i quali spiccava anche un entusiasta ragazzo Sikh. Read the rest of this entry »
Inasprimento sui gruppi sociali tibetani
La polizia cinese fotografa la folla al dispiegamento cerimoniale, durante il Festival di Shoton al Monastero di Drepung, alla periferia di Lhasa, nella Regione autonoma del Tibet, il 29 agosto 2011
Human Rights Watch (HRW) ha affermato in un recente rapporto che la Cina sta prendendo di mira alcune attività sociali tra cui il dissenso politico e le iniziative della società civile sotto l’apparenza di voler contrastare i crimini organizzati in Tibet. Il direttore cinese dell’organizzazione, Sophie Richarson, ha dichiarato che la polizia ha ricevuto “poteri virtualmente illimitati” all’interno del Tibet. “Ora le autorità possono perseguire le persone semplicemente per la raccolta di dati per qualsiasi scopo non direttamente imposto o approvato dallo stato”. Richardson ha inoltre affermato che “Pechino dichiara ripetutamente che i tibetani sono autonomi e che i loro diritti di minoranza etnica sono rispettati. Le realtà mostra solo una crescente repressione della vita quotidiana dei tibetani e dei diritti umani fondamentali”.
Nel febbraio 2018, l’ufficio di pubblica sicurezza della Cina nella regione autonoma del Tibet (TAR) ha emesso un avviso che invitava il pubblico a informare sulle “forze della malavita” e ha dichiarato che una serie di attività sociali tradizionali o informali tra i tibetani era illegale. Read the rest of this entry »
L’“Atto di Reciproco Accesso al Tibet” approvato all’unanimità dalla Commissione Giustizia USA
30 luglio 2018. Con unanime voto bipartisan la Commissione Giustizia USA ha approvato il progetto di legge denominato Reciprocal Access Tibet Act che prevede la limitazione dei visti d’ingresso negli Stati Uniti ai funzionari cinesi se Pechino non garantirà agli operatori e osservatori americani libero accesso alle aree tibetane.
Con il progetto di legge, approvato il 25 luglio 2018, presentato la prima volta al Congresso da parlamentari sia democratici sia repubblicani nel giugno 2014 e riproposto nell’aprile 2017, gli Stati Uniti intendono porre fine alle restrizioni imposte dal governo cinese che impediscono il libero accesso alle aree tibetane a giornalisti, difensori dei diritti umani, diplomatici e turisti. Read the rest of this entry »
Teachings at Shewatsel Conclude with Longevity Empowerment
His Holiness the Dalai Lama greeting well-wishers as he walks from his residence to the Shiwatsel Teaching Ground in Leh, Ladakh, J&K, India on July 31, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 31, 2018 Leh, Ladakh, J&K, India – The beaming smile on His Holiness the Dalai Lama’s face as he walked from his residence to the pavilion at the head of the Shewatsel Teaching Ground this morning revealed how pleased he was to see everyone. From the throne he addressed the crowd that had grown today to an estimated 30,000. “We’ll continue reading the text from where we left it yesterday. Then, to make an auspicious conclusion, I’ll be giving the bodhisattva vows along with a Long Life Empowerment related to Wish-fulfilling Wheel, White Tara. Consequently, I have preparatory rituals to do first.”
When he was ready, His Holiness told the audience that he would read through what remained of the text.
“Whatever the topic of the discourse may be, the teacher should have a correct motivation, as should the disciples. It’s not appropriate for the teacher to expect money or other rewards for teaching, and disciples should set aside any inclination to cheat, exploit or bully others. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings at Shewatsel
His Holiness the Dalai Lama walking from his residence to the Shewatsel Teaching Ground on the first day of his two day teaching in Leh, Ladakh, J&K, India on July 30, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 30, 2018. Leh, Ladakh, J&K, India – The sun was already bright and warm when His Holiness the Dalai Lama left his residence at the Shewatsel Phodrang to walk to the teaching pavilion on the adjacent teaching ground. Thiksey Rinpoche and LBA President Tsewang Thinles walked with him. All along the way members of the public pressed against the fence in hope of getting closer to His Holiness. Here and there he stopped to pat a child’s cheek or place his hand on the head of an older man or woman. In his efforts to be as inclusive as possible His Holiness walked to the furthest corners of the front of the stage to wave to people nearby as well as those in distant parts of the crowd of an estimated 20,000. Meanwhile, nuns from the Central Institute of Buddhist Studies engaged in a dynamic debate in front of the stage. They were followed by students from Ladakh Public School.
After taking his seat on the throne, His Holiness remarked that he was tickled to see that the debating school students included an enthusiastic Sikh boy. Read the rest of this entry »
China: Crackdown on Tibetan Social Groups
New Regulations Ban Social Action Under Guise of Fighting ‘Organized Crime’
(New York) – Chinese authorities are using an ostensible anti-mafia campaign to target suspected political dissidents and suppress civil society initiatives in Tibetan areas, Human Rights Watch said in a report released today. The authorities are now treating even traditional forms of social action, including local mediation of community or family disputes by lamas or other traditional authority figures, as illegal.
The 101-page report, “‘Illegal Organizations’: China’s Crackdown on Tibetan Social Groups,” details efforts by the Chinese Communist Party at the local level to eliminate the remaining influence of lamas and traditional leaders within Tibetan communities. The report features rare in-depth interviews, state media cartoons depicting the new restrictions, and cases of Tibetans arbitrarily detained for their involvement in community activities.
“Police and Chinese Communist Party cadres already had virtually unlimited power over the daily lives of Tibetans,” said Sophie Richardson, China director at Human Rights Watch. “But now authorities can prosecute people for simply gathering for any purpose not directly mandated or approved by the state.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama posa la prima pietra della biblioteca e del centro studi di Thiksey
Sua Santità il Dalai Lama scopre la lapide commemorativa per la posa della prima pietra della biblioteca e del centro Didattico del Monastero Thiksey di Leh, Ladakh, India, il 29 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
29 luglio 2018. Leh, Ladakh, India – Una mattina tersa e luminosa ha accompagnato Sua Santità il Dalai Lama nel suo breve viaggio dallo Shewatsel Phodrang, dove risiede, fino al Monastero di Thiksey. All’ombra di pioppi e salici, la strada è costeggiata da stupa e passa accanto allo Shey Palace fino al monastero di Thiksey. Al suo arrivo, il Dalai Lama è stato accolto dall’ex membro del Rajya Sabha, Thiksey Rinpoche, e scortato al padiglione didattico ai piedi dello sperone roccioso su cui sorge il monastero; lì Sua Santità ha acceso una lampada di buon auspicio e reso i suoi omaggi alla statua del Buddha. A Sua Santità è stato poi mostrato il modello e il progetto della nuova biblioteca e del centro studi, per i quali Thiksey Rinpoche ha chiesto la sua benedizione e la posa della prima pietra.
Dopo che Sua Santità ha preso posto di fronte a una folla di oltre 2.500 persone, Thiksey Rinpoche ha fatto l’offerta del mandala e della rappresentazioni del corpo, della parola e della mente dell’illuminazione. Nella sua introduzione all’incontro, Rinpoche ha reso omaggio a Sua Santità, agli altri ospiti d’onore, agli studenti e al pubblico. Read the rest of this entry »
Breaking the Ground for Thiksey Library & Learning Centre and Lunch by the Indus
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd during the ground breaking ceremony of the Library and Learning Centre at Thiksey Monastery in Leh, Ladakh, J&K, India on July 29, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 29, 2018. Leh, Ladakh, J&K, India – The morning was bright today as His Holiness the Dalai Lama travelled the short distance from the Shewatsel Phodrang, where he stays, to Thiksey Monastery. Shaded by poplar and willow trees the road wended its way between clusters of white-washed chörtens, past Shey Palace to Thiksey. He was welcomed on arrival by former Rajya Sabha Member, Thiksey Rinpoche and escorted to the teaching pavilion at the foot of the rocky outcrop on which Thiksey Monastery stands. He lit an auspicious inaugural lamp and paid his respects before a statue of the Buddha. His Holiness was then shown a model and plan of a Library and Learning Center, the ground-breaking of which Thiksey Rinpoche was asking him to bless, before he was requested to unveil the project’s foundation stone.
After His Holiness had taken his seat facing the estimated 2500 strong crowd, Thiksey Rinpoche offered a mandala and representations of the body, speech and mind of enlightenment. In his introduction to the occasion Rinpoche paid his respects to His Holiness, other distinguished guests, students and others. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Visita la scuola pubblica Spring Dales di Mulbekh
Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla riunita al suo arrivo alla scuola pubblica Spring Dales di Mulbekh, Ladakh, India, il 26 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
26 luglio 2018. Kargil, Ladakh, India – Questa mattina, durante un incontro con un piccolo gruppo di giornalisti presso il suo hotel di Kargil, Sua Santità ha parlato innanzitutto dei suoi tre impegni. “Come essere umano, so che siamo tutti fisicamente, mentalmente ed emotivamente uguali e che tutti vogliamo vivere una vita felice. Gli scienziati dicono che la nostra natura è essenzialmente compassionevole. È chiaro che l’amore e l’affetto uniscono le persone. Anche gli animali manifestano altruismo verso i propri simili. Gli elefanti, per esempio, sembra piangano quando un membro del loro branco muore”.
“La maggior parte di noi ha goduto fin dalla nascita dell’amore incondizionato della propria madre; è da lei che abbiamo ricevuto il primo seme della compassione. Indipendentemente dal fatto di avere o meno fede nella religione, è bene essere più compassionevoli. La compassione ci rende più felici come individui, con un’influenza positiva sulle nostre famiglie e sul contesto in cui viviamo. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Incontro pubblico a Kargil
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo discorso all’Hussaini Park di Kargil, Ladakh,India, il 25 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
25 luglio 2018. Kargil, Ladakh, India – La partenza di Sua Santità il Dalai Lama da Zanskar è stata ritardata questa mattina dalle condizioni meteorologiche previste per le ore di viaggio. Alla fine il cielo si è rasserenato e l’elicottero è decollato, sorvolando il fiume Suru, sopra il monastero di Rangdum, fino a Kargil. All’eliporto della città, Sua Santità è stato accolto da alcuni rappresentanti e dignitari dell’amministrazione locale, da alcuni membri della scuola islamica e dell’Imam Khomieni Memorial Trust di Kargil, dai leader di Dras, Mulbekh e Dahanu. Sua Santità è stato accompagnato direttamente all’Hussaini Park, a Kargil, dove circa 8000 persone, giovani e meno giovani provenienti da tutte le comunità locali, lo stavano già aspettando. Il Dalai lama ha salutato tutti, mentre prendeva posto su un palco coperto, insieme ai funzionari locali e agli imam. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Visit to Spring Dales Public School in Mulbekh
His Holiness the Dalai Lama speaking to students, staff, and members of the public at Spring Dales Public School in Mulbekh, Ladakh, J&K, India on July 26, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 26, 2018. Kargil, Ladakh, J&K, India – Meeting with a small group of media representatives at his hotel in Kargil this morning, His Holiness first outlined his three commitments. “As a human being I’m aware that we are all physically, mentally and emotionally the same and we all want to live a happy life. Scientists say our basic nature is compassionate. It’s clear that love and affection bring people together. Even animals show limited altruism towards their companions. Elephants seem to mourn when one of the herd dies.
“Most of us enjoy tremendous love and affection from our mothers when we are born. And it’s from her that we receive the first seed of compassion. Irrespective of whether we have faith in religion or not, it’s good to be more compassionate. It makes us happier as individuals with a positive influence on our families and the neighbourhood where we live. When someone who has lived a kind life dies, people miss them and say so. But when an angry, greedily ambitious, ruthless person dies, there’s a sense of relief. So, I try to practise warm-heartedness wherever I go. Read the rest of this entry »
Addressing a Public Gathering in Kargil
His Holiness the Dalai Lama thanking staff at his hotel after lunch on his first day in Kargil, Ladakh, J&K, India on July 25, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 25, 2018. Kargil, Ladakh, J&K, India – His Holiness the Dalai Lama’s departure from Zanskar was delayed this morning due to concerns about the weather en route. Eventually the skies cleared and the helicopter took off, flew up the Suru River, over Rangdum Monastery, to Kargil, landing after 1 o’clock. He was welcomed at the helipad by Chairman of the J&K Legislative Council, Haji Anayat Ali, Senior Superintendent of Police T Gyalpo, Kargil DC, Vikas Kundal, Kargil MLA, Asgar Ali Karbalaie, the LBA President Kargil, as well as representatives of the Islamist School and the IKMT Kargil, Socio-Religious leaders from Dras, leaders from Mulbekh village, and villagers from Dahanu. His Holiness drove directly to Hussaini Park, in Kargil, where an estimated 8000 people, young and old from all the town’s communities awaited him. He saluted them as he took his seat on a covered stage in the company of local officials and Muslim clerics.
“All 7 billion human beings alive today are brothers and sisters,” he began. We are physically, mentally and emotionally the same. We all want to live a happy life and avoid suffering and we all have a right to fulfil that wish. Since we all belong to it, it’s important that we acknowledge the oneness of humanity. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Schools and the Men-tsee-khang
His Holiness the Dalai Lama addressing students at Lamdon Model School in Padum, Zanskar, J&K, India on July 24, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 24, 2018. Padum, Zanskar, J&K, India – Among several groups of people waiting to see His Holiness the Dalai Lama as he left his residence this morning, he took time to talk to former students of the Tibetan Children’s Village School. He reminded them that despite fruitful relations with China, Tibet’s Religious Kings had chosen Indian sources as the basis on which to develop Tibetan language and literature. Similarly, they had invited teachers from India to establish Buddhism in Tibet. Consequently, the Land of Snow is where the Nalanda Tradition, an approach to the Buddha’s teachings founded on reason and logic, has been kept alive. He urged them to remember the value of the Tibetan language as the most accurate medium for expressing Buddhist ideas and the crucial role of reason and logic in their study. His Holiness drove to the Model Public School in Padum at the invitation of the Anjumane Moen-ul-Islam. Their spokesman told His Holiness how happy they were to welcome him as the embodiment of peace, communal harmony and fellowship. Read the rest of this entry »
Iniziazione di Avalokiteshvara e offerta di lunga vita
Sua Santità il Dalai Lama prima dell’iniziazione di Avalokiteshvara a Padum, Zanskar, India, il 23 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
23 luglio 2018. Padum, Zanskar, India – Il cielo era coperto e una brezza costante soffiava lungo la valle quando questa mattina Sua Santità il Dalai Lama è uscito sulla veranda del Phodrang per salutare le persone che si erano riunite davanti al cancello principale per vederlo. Mentre ieri il Dalai Lama era stato accompagnato dai monaci del Monastero di Karsha, oggi è stato il turno dei monaci del vicino monastero Drukpa Kagyu di Bardön di condurlo fino alla sede degli insegnamenti. Mentre camminava verso la sede degli insegnamenti, Sua Santità si è fermato a salutare e a parlare con la gente, soprattutto con i tanti bambini che lo aspettavano, con gli occhi spalancati e le mani giunte.
Preso posto sul trono, il Dalai Lama ha esordito dicendo:
“Oggi, prima di dare l’iniziazione, il maestro deve fare l’auto-iniziazione, entrare nel mandala e rinnovare i voti del bodhisattva e i voti tantrici. Mentre io mi occupo di questi rituali preparatori voi potete recitare il mantra in sei sillabe di Avalokiteshvara”. Read the rest of this entry »
Avalokiteshvara Empowerment and Long Life Offering
A view of the teaching pavilion during the Avalokiteshvara empowerment given by His Holiness the Dalai Lama in Padum, Zanskar, J&K, India on July 23, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 23, 2018. Padum, Zanskar, J&K, India – The sky was overcast and a steady breeze blew across the valley this morning as His Holiness the Dalai Lama emerged onto the veranda of the Phodrang. He spotted people peering through the main gate, eager to catch a glimpse of him, and more than fulfilled their wishes by walking down to speak to them. Where yesterday he had been escorted by horn-playing and censer-swinging monks from Karsha Monastery, today it was the turn of monks from the nearby Drukpa Kagyu monastery of Bardön. On his walk to the teaching ground, His Holiness stopped to greet and speak to people who lined the path, several times bending down low to engage with wide-eyed children gazing up at him with folded hands.
Reaching the teaching ground, he addressed the crowd from the throne:
“Today, before giving the empowerment, the master has to take the self-initiation, enter into the mandala and renew his bodhisattva and tantric vows as part of the preparatory rite. I’ll be doing this and while I do so, the rest of you can recite the six syllable mantra of Avalokiteshvara.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Zanskar
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd of more than 16,000 during his teaching in Padum, Zanskar, J&K, India on July 22, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 22, 2018, Padum, Zanskar, J&K, India – This morning, under the scorching Zanskar sun, from which the shade of a ceremonial umbrella protected him, His Holiness the Dalai Lama walked from the New Phodrang to the pavilion at the head of the teaching ground. As is his wont, he stopped here and there to interact with members of the public. He briefly visited the temple that stands behind the teaching pavilion before stepping out to the front of the stage to greet the crowd of an estimated 16,000 people—monks and nuns, lay-people young and old, mostly Zanskaris, but including a few visitors from other parts of the world. The expressions on their faces varied from the seriously devotion to beaming smiles reflecting a genuine pleasure to see His Holiness before them.
Girl students from the CBAC Branch School were avidly engaged in debate as His Holiness made his way to the throne and sat down. Tea was served as introductory prayers were recited. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama nello Zanskar
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo insegnamento a Padum, Zanskar, J&K, India, il 22 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
22 luglio 2018. Padum, Zanskar, India – Questa mattina, sotto il sole cocente dello Zanskar, Sua Santità il Dalai Lama, protetto da un ombrello cerimoniale, ha camminato dal Phodrang fino al padiglione al centro di studi, sede degli insegnamenti. Come è sua abitudine, si è fermato più volte per scambiare sorrisi e saluti con la gente che aspettava di vederlo. Ha poi fatto una breve visita al tempio, che si trova dietro il padiglione degli insegnamenti, per poi scendere dalla parte anteriore del palco per salutare una folla di circa 16.000 persone tra monaci e monache, laici, giovani e anziani, per lo più Zanskari, e alcuni visitatori provenienti da altre parti del mondo. Le espressioni sul volto della gente andavano dalla più profonda devozione a una gioia incontenibile, dimostrando l’autentica felicità di trovarsi in presenza di Sua Santità. Alcune studentesse della CBAC Branch School erano nel frattempo impegnate in un dibattito. Quando Sua Santità è salito sul palco e ha preso posto sul trono è stato servito il tè ed è iniziata la recitazione delle preghiere introduttive. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione e offerte di lunga vita
Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla al suo arrivo alla sede degli insegnamenti presso il monastero di Samstanling a Sumur, Ladakh, India, il 17 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
17 luglio 2018. Sumur, Ladakh, India – Per il terzo giorno consecutivo, Sua Santità il Dalai Lama è sceso dalla sua residenza nel monastero di Samstanling all’area allestita per gli insegnamenti. Nel cortile del monastero e di nuovo vicino ai cancelli di ingresso, alcuni gruppi di persone lo aspettavano nella speranza di vederlo da vicino e salutarlo. Il Dalai Lama ha sorriso e scambiato qualche parola con il maggior numero di possibile di persone e lo stesso ha fatto quando ha raggiunto ha raggiunto i piedi del palco. Una volta preso posto, ha iniziato i rituali preparatori per l’iniziazione di lunga vita che ieri aveva annunciato avrebbe conferito a conclusione di queste giornate a Sumur. Nel frattempo, il maestro dei canti ha guidato il pubblico nella recitazione del mantra di Arya Tara. Una volta ultimati i rituali, Sua Santità si è rivolto alla folla. “In questi giorni ho incontrato il pubblico, inaugurato il Grande Dibattito Estivo e ieri ho dato insegnamenti. Quindi, oggi, per concludere con i migliori auspici, darò l’iniziazione di lunga vita, secondo la Ruota che esaudisce tutti i desideri di Tara Bianca. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama al Grande Dibattito Estivo a Sumur
Sua Santità il Dalai Lama: “Se riflettiamo sulla la rabbia per capire se ha una qualche utilità, scopriamo che ha solo il potere di distruggere la nostra tranquillità, sconvolgere la nostra salute e danneggiare le nostre relazioni con gli altri. Dunque dobbiamo ridurla il più possibile. Superficialmente possiamo pensare che le cause della rabbia siano la frustrazione e l’irritazione, ma in realtà alla base c’è il nostro fraintendimento della realtà.”
16 luglio 2018. Sumur, Nubra Valley, Ladakh, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama questa mattina ha raggiunto il palco allestito al Samstanling, alcuni monaci erano già impegnati in un intenso dibattito. Il Dalai lama ha salutato la folla, i lama e i dignitari per poi prendere posto. Il maestro di canto ha intonato le preghiere introduttive mentre nel frattempo venivano serviti il tè e il pane. “Oggi, ho intenzione di fare un discorso sugli insegnamenti del Buddha” ha annunciato Sua Santità, “per questo abbiamo iniziato recitando i ‘Tre Continuum’ e il ‘Sutra del Cuore’ https://www.sangye.it/altro/?p=6098 . Il primo testo si trova nelle edizioni Pali e Sanscrita, ma la ‘Sutra del Cuore’ https://www.sangye.it/altro/?p=216 è solo dalla tradizione Sanscrita. Recitiamo anche i versi di omaggio di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?cat=9 tratti dalla ‘Saggezza fondamentale della via di mezzo’ https://www.sangye.it/altro/?p=9194 e dall’’Ornamento della chiara realizzazione” (in Sanscrito Abhisamayalamkara) di Maitreya.
“Durante un recente incontro tra studiosi tibetani e Theravada ho posto una domanda. Il Buddha insegnò 2500 anni fa e da allora molte cose sono cambiate enormemente: gli abiti che indossiamo, le nostre case, i mezzi di trasporto. Quindi dobbiamo chiederci: l’insegnamento del Buddha è attuale ancora oggi? Non dovremmo seguirlo semplicemente perché siamo abituati a farlo”.
“Ho molti amici cristiani, musulmani, indù per i quali la fede è stata di beneficio. Tutte queste tradizioni insegnano l’importanza dell’amore e della compassione verso il prossimo e quando gli esseri umani si trovano a dover affrontare delle difficoltà, la fede in Dio li può aiutare a mantenere viva la speranza”.
“Nella sua prima serie di insegnamenti, che chiamiamo il primo giro della ruota del Dharma, tradizionalmente conservato in lingua Pali, il Buddha ha spiegato le Quattro Nobili Verità https://www.sangye.it/altro/?p=3785 e i loro sedici attributi. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Longevity Empowerment and Long-Life Offering
His Holiness the Dalai Lama addressing the congregation at the Samstanling Monastery teaching ground Sumur, Ladakh, J&K, India on July 17, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 17, 2018. Sumur, Ladakh, J&K, India – For the third day in a row, His Holiness the Dalai Lama walked down from his quarters on top of Samstanling Monastery to the teaching ground below. In the monastery courtyard and again below the gate groups of people had gathered in hope of catching his attention. He smiled, waved and exchanged a few words with as many as he could. Similarly, when he reached the front of the stage above the teaching ground, his gaze took in the faces before him as he smiled and waved to the crowd. Once he had sat down, he began the preparatory procedures for the Longevity Empowerment he was going to give. In the meantime, the chant-master led the audience in chanting the mantra of Arya Tara. When he was ready, His Holiness addressed the congregation. “Over the last few days I’ve met members of the public, inaugurated the Great Summer Debate and yesterday I gave teachings. So, today, by way of an auspicious conclusion, I’m going to give a Longevity Empowerment according to Wish-fulfilling Wheel of White Tara.
“Have a good heart and remember that things do not exist inherently. Try to transform adverse circumstances into positive opportunities. If you keep bodhichitta and the view of emptiness in mind, whatever you do will be beneficial. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings During the Great Summer Debate
His Holiness the Dalai Lama explaining Je Tsongkhapa’s “The Principal Aspects of the Path” during his teaching at Samstanling Monastery in Sumur, Nubra Valley, Ladakh, J&K, India on July 16, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 16, 2018. Sumur, Nubra Valley, Ladakh, J&K, India – Monks were engaged in vigorous debate when His Holiness the Dalai Lama reached the stage at the top of the Samstanling teaching ground today. He saluted the crowd, greeted Lamas and dignitaries as usual and took his seat. The chant-master began the introductory prayers while tea and bread were served. “Today, I’m going to give a discourse on the teachings of the Buddha,” His Holiness announced, “so we’ve begun by reciting the ‘Three Continuums’ and the ‘Heart Sutra’ https://www.sangye.it/altro/?p=8419 . The first can be found in Pali and Sanskrit editions, but the ‘Heart Sutra’ derives from the Sanskrit Tradition. We also say the verses of homage from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ https://www.sangye.it/altro/?p=513 and ‘Ornament for Clear Realization’.
“During a recent meeting between Tibetan and Theravada scholars I posed a question. The Buddha taught 2500 years ago. Since then many things, such as the clothes we wear, our houses, our modes of transport, have changed significantly. So we have to ask, is the teaching of the Buddha still relevant today? We shouldn’t follow it just because we’ve become accustomed to doing so. Read the rest of this entry »
Let the Dalai Lama go Home
H.H. Tenzin Gyatso, the 14th Dalai Lama
By: Nancy Pelosi and James McGovern, July 13, 2018, Boston Globe
Tenzin Gyatso, the 14th Dalai Lama, celebrated his 83rd birthday last week. What a wonderful gift it would be if China would treat the Tibetan people with the dignity and respect they deserve, and let the Dalai Lama go home to Tibet, whether to visit or to stay.
The Dalai Lama was born and educated in Tibet. He was recognized as the reincarnation of the 13th Dalai Lama when he was only 2, and he was just 6 when he began his monastic studies. While the Dalai Lama is the spiritual leader of Tibet, he humbly describes himself as a simple Buddhist monk.
Before the Dalai Lama could finish his education, he was called to assume the leadership of his people, after China’s invasion of Tibet, in 1950. He worked to preserve Tibetan autonomy and culture, until years of growing resentment against restrictions imposed by the Chinese Communists led to a full-scale revolt in March 1959. As the uprising was crushed by Chinese troops, the Dalai Lama was forced to flee, and he eventually settled in Dharamsala, in northern India. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama inaugura il Grande Dibattito Estivo
Sua Santità il Dalai Lama si è rivolto a una folla di oltre 8000 persone durante l’inaugurazione del Grande Dibattito Estivo presso il monastero di Samstanling a Sumur, Ladakh, India, il 15 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
15 luglio 2018. Sumur, Nubra Valley, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato la sua residenza al monastero di Samstanling e per visitare il tempio sottostante. Prima di entrare, ha osservato a lungo il quadro raffigurante la Ruota della Vita appeso nella veranda e, una volta all’interno del tempio ha reso omaggio alle statue del Buddha Shakyamuni, di Je Tsongkhapa e di Cenresig dalle Mille braccia. Uscito dal tempio, si fermò a parlare con un gruppo di occidentali, ai quali ha ricordato che tutti gli esseri umani sono fisicamente, mentalmente ed emotivamente uguali ed è quindi essenziale riconoscere l’unicità dell’umanità. Ha ammesso che vi sono differenze dal punto di vista della religione, della nazionalità, della razza, dello stile di vita e così via, ma sono di secondaria importanza. Di fronte al monastero, numerosi gruppi di ladakhi lo aspettavano per salutarlo. Sua Santità ha stretto la mano ad alcuni, ha scambiato qualche parola scherzosa con altri e si è fermato per la consuete fotografie di gruppo. Poi ha proseguito il suo cammino verso il collegio, dove si è unito alle preghiere di buon auspicio e ha acceso la lampada della saggezza. Come è sua consuetudine, Sua Santità ha cercato di salutare il maggior numero possibile di persone, tra le oltre 8.000 che lo attendevano, compresi i bambini delle scuole locali. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates the Great Summer Debate
His Holiness the Dalai Lama greeting a woman on the security team on his way to the teaching ground for the Inauguration of the Great Summer Debate at Samstanling Monastery in Sumur, Ladakh, J&K, India on July 15, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 15, 2018. Sumur, Nubra Valley, Ladakh, J&K, India – This morning His Holiness the Dalai Lama left his quarters on top of Samstanling Monastery and walked down to visit the temple below. He inspected the painting of the Wheel of Life on the veranda before going inside to see and pay his respects before the statues of Buddha Shakyamuni, Je Tsongkhapa, and Thousand Armed Avalokiteshvara. Emerging into the sunshine, he stopped to talk to a group of Westerners, telling them that all human beings are physically, mentally and emotionally the same, so it is essential to acknowledge the oneness of humanity. He conceded that there are differences among us of religion, nationality, race, prosperity and so forth, but they are of secondary importance. At the foot of the monastery steps groups of Ladakhis waited to greet him. His Holiness shook hands with some, teased others and posed for photographs with them in groups. He continued his walk to the teaching ground where he joined in auspicious prayers to mark its inauguration and lit the lamp of wisdom. As is his custom, His Holiness tried to extend his greetings to as many people in the crowd of more than 8,000 as possible, smiling and saluting them with folded hands in each direction. When he waved to the school-children, they joyfully waved back. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama al Diskit Phodrang e incontro con la comunità islamica
Sua Santità il Dalai Lama incontra la comunità mussulmana di Tartuk a Diskit, Nubra.
13 luglio 2018. Diskit, Ladakh, India – Il Diskit Phodrang, o Palazzo, si trova su un’altura sopra la città ed è visibile, da lontano, sia dal Monastero di Diskit e sia dal Monastero di Phodrang, da dove Sua Santità il Dalai Lama è partito questa mattina. Molte persone si sono riversate in strada per salutarlo mentre attraversava la città, e si stima che oltre 5.600 lo stavano già aspettando nella sede degli insegnamenti. Mentre il Dalai Lama percorreva la scalinata del padiglione, alcuni monaci erano già impegnati in un vivace dibattito. Prima di prendere posto, Sua Santità ha poi salutato il suo ospite, l’ex membro del Rajya Sabha (la Camera alta del Parlamento indiano, ndt) Thiksey Rinpoche, l’ex titolare del trono di Ganden, Rizong Rinpoche e il pubblico. Dopo le preghiere introduttive, compresa la recitazione del Sutra del Cuore, e la distribuzione di tè al burro, pane e riso dolce, Sua Santità ha dato inizio agli insegnamenti.
“Sono di nuovo qui a Nubra” ha esordito “e oggi guiderò la generazione della mente del risveglio di bodhichitta, qualcosa che faccio io stesso ogni giorno. Darò anche qualche istruzione per meditare sulla vacuità”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Teachings at Diskit Phodrang
July 13, 2018, “Here I am in Nubra once again,” he remarked. “Today, I’m going to lead the generation of the awakening mind of bodhichitta, something I do myself every day, and also give some guidance on meditating on emptiness.”
His Holiness digressed to advise monks and nuns sitting before him that when the sun got too hot they should cover their heads with their upper robes. He instructed lay people likewise to put on hats or raise umbrellas.
“Those of us gathered here, whether we follow religion or not, whether we count ourselves Buddhist, Muslim, Christian or Hindu, we are first of all human beings. Our religious identity is secondary. We may pray for the welfare of all sentient beings, but in practical terms it is our fellow human beings we can actually do something for. Animals, birds and insects surround us, yet there is little we can do to teach them. Language enables us to share our experience of love and compassion with other people. Read the rest of this entry »
Qinghai, scontri fra polizia e tibetani: ‘Basta scavi’
12/07/2018 La autorità stroncano le proteste della popolazione locale che manifesta contro l’estrazione mineraria a Yulshul. “Ci dicono che costruiscono una strada. Ma si tratta di una miniera”. I locali sono preoccupati perché le attività estrattive inquinano e devastano il paesaggio. I manifestanti denunciano anche il giro di corruzione legato a queste opere. Yulshul (AsiaNews) – La polizia cinese ha represso con la violenza le proteste di alcuni tibetani nella provincia dello Qinghai, nella prefettura autonoma di Yulshul. Secondo Radio Free Asia, i dimostranti sono in lotta da almeno due mesi contro le attività estrattive nella loro zona; nessuno ha informato la popolazione della realizzazione di una nuova miniera. La regione è a maggioranza tibetana ma le aziende, anche locali, che portano avanti i lavori sono cinesi. Read the rest of this entry »
CTA President Releases ‘Costume and Jewellery of Tibet’ Authored by Namgyal Lhamo Taklha
Mrs Namgyal Lhamo Taklha addressing the launch of ‘Costume and Jewellery of Tibet’ at Tibet Museum, DIIR on 11 July 2018. Photo/Tenzin Phende/DIIR
Mrs Namgyal Lhamo Taklha, author and renowned Tibetan figure, who is also former Health Secretary of Central Tibetan Administration, released the first-ever work of documentation of traditional Tibetan costumes and jewellery.
The book titled ‘Costume and Jewellery of Tibet’ was released by President Dr Lobsang Sangay, Central Tibetan Administration during a launch ceremony held at Tibet Museum on Wednesday.
The event was also attended by Secretary Tenzin Dhardon Sharling (Equivalent), Department of Information and International Relations, Secretary Tenzin Lungtok of Department of Religion and Culture, Additional Secretaries of DIIR and a host of Tibetan intellectuals, writers, journalists and prominent personalities.
Speaking at the event, Ms Namgyal Lhamo said she first conceived the idea of the book in 1998 when Gabriel Lafitte, a Tibetan research scholar presented her with a book on Mongolian costumes. Read the rest of this entry »
Dopo otto anni agli arresti domiciliari Liu Xia è stata liberata ed è arrivata a Berlino
Liu Xia arriva in Germania
10 luglio 2018. Costretta per otto lunghi anni agli arresti domiciliari, Liu Xia, moglie del dissidente e Premio Nobel cinese Liu Xiaobo, è stata liberata ed è arrivata in giornata a Berlino.
Liu Xia, 57 anni, poetessa, era detenuta sotto stretta sorveglianza nella sua abitazione, a Pechino, dal 2010, anno in cui il marito, Liu Xiaobo, fu insignito del Premio Nobel per la Pace, premio che non gli fu concesso di ritirare in quanto nello stesso anno fu condannato a undici anni di prigione con l’accusa di “incitamento al sovvertimento dello stato”. Liu Xiaobo era stato tra gli ispiratori e i firmatari della “Carta 08″, il documento che proponeva un articolato piano di riforme e auspicava la fine del Partito unico. Il Premio fu ritirato dall’attivista cinese Yang Jianli. L’attrice Liv Ullmann lesse un discorso scritto da Liu Xiaobo nel dicembre 2009, due giorni prima di essere condannato dal regime di Pechino. Eccone uno stralcio: “Nel corso dei miei oltre cinquant’anni di vita, il giugno del 1989 ha rappresentato uno spartiacque. Read the rest of this entry »
La Cina allontana con la forza i giovani monaci tibetani dai loro monasteri
Secondo fonti tibetane, le autorità cinesi in una regione del Sichuan popolata dai tibetani costringono i monaci buddisti di età inferiore ai 15 anni a lasciare i loro monasteri, collocandoli invece in scuole governative.
L’azione è stata sostenuta da minacce per punire i curatori del monastero, i genitori ed i maestri religiosi dei monaci. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Sympathy for Flood Victims in Japan
July 9, 2018. Leh, J&K, India – Concerned about the victims of the unprecedented and extensive flooding that has taken place in Western Japan in recent days, His Holiness the Dalai Lama has written to the Japanese Prime Minister, Shinzo Abe.
“I am writing to express my sadness over the loss of life, devastation of property and hardship caused to so many,” his letter made clear. “I have visited Hiroshima several times and am familiar with that part of the country. I feel a great sympathy for the families of people who have died and those who have lost their homes.
“I appreciate the efficient steps that are being taken to seek out and rescue those affected and provide relief. I pray for the success of the measures being taken. Read the rest of this entry »
S.S. il Dalai Lama: Cordoglio per le vittime delle inondazioni in Giappone
Addolorato per le vittime delle inondazioni, senza precedenti e di vaste proporzioni, che hanno colpito il Giappone occidentale in questi ultimi giorni, Sua Santità il Dalai Lama ha scritto al Primo Ministro Shinzo Abe.
“Le scrivo per esprimere la mia tristezza per la perdita di vite umane, la devastazione delle proprietà e le difficoltà che stanno affrontando così tante persone. Ho visitato Hiroshima molte volte e conosco bene quella parte del paese. Provo grande cordoglio per il le famiglie delle vittime e per coloro che hanno perso tutto.
Apprezzo gli sforzi e l’efficienza messi in atto nelle operazioni di ricerca e salvataggio dei dispersi. Prego perché abbiate successo. Read the rest of this entry »
Celebrations of His Holiness the Dalai Lama’s 83rd Birthday
The oracle of Dorje Yamakyong paying respect to His Holiness the Dalai Lama during early morning prayers on his 83rd birthday at his residence in Leh, Ladakh, J&K, India on July 6, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 6, 2018. Shewatsel, Leh, Ladakh, J&K, India – Today was His Holiness the Dalai Lama’s 83rd birthday. He came down to the prayer-hall at his residence in Shewatsel Phodrang at 7 o’clock and joined prayers for his long life and well-being attended by personal staff and close attendants. The oracles of Dorje Yamakyong and Nyenchen Thangla both paid their respects in trance. Once the prayers were over, in a demonstration of robust good health, His Holiness walked the 500m from the Phodrang to the Shewatsel Teaching Pavilion unaided. He stopped frequently to greet and speak to the hundreds of well-wishers who lined both sides of the road. Reaching the pavilion, he lit a butter-lamp before the statue of the Buddha. Coming out onto the stage in front he walked to the north and south corners to closely greet members of the crowd estimated to number 25,000. Everyone stood for the Indian and Tibetan national anthems, which were followed by a song to celebrate His Holiness’s birthday. President of the Ladakh Buddhist Association Tsewang Thinles opened proceedings paying homage to the Buddha and saluting His Holiness, Ganden Trisur Rinpoche, Drikung Chetsang Rinpoche, Thiksey Rinpoche other tulkus, members of the Sangha community, and dignitaries including President of the Central Tibetan Administration (CTA) Dr Lobsang Sangay, Read the rest of this entry »
Festeggiamenti per l’83°compleanno di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama taglia la torta preparata in occasione delle celebrazioni per il suo 83° compleanno allo Shiwatsel. Leh, Ladakh, il 6 luglio 2018.
6 luglio 2018. Shewatsel, Leh, Ladakh, – Oggi si è celebrato l’83° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama. Questa mattina alle 7, è sceso nella sala di preghiera della sua residenza di Shewatsel Phodrang e si è unito alle preghiere per la sua lunga vita e la sua salute. Gli oracoli di Dorje Yamakyong e Nyenchen Thangla hanno entrambi reso i loro omaggi, in stato di trance. Terminate le preghiere, dando prova di una perfetta salute, Sua Santità ha camminato dal Phodrang al Padiglione degli Insegnamenti di Shewatsel. Lungo il tragitto si è fermato spesso per salutare e parlare con le centinaia fedeli che costeggiavano entrambi i lati della strada. Raggiunto il padiglione, ha acceso una lampada al burro davanti alla statua del Buddha per poi salutare una folla di oltre 25.000 persone. Tutti si sono alzati in piedi per gli inni nazionali indiano e tibetano, a cui è seguita una canzone per festeggiare il compleanno di Sua Santità. Read the rest of this entry »
Kashag’s statement on the 83rd birthday of His Holiness the Great Fourteenth Dalai Lama of Tibet
July 6, 2018. Today on this auspicious and joyous occasion of the eighty-third birthday of His Holiness the Great Fourteenth Dalai Lama of Tibet, the 15th Kashag and Tibetans everywhere join millions of admirers across the globe in wishing His Holiness good health and a long life.
The Kashag pays obeisance and bows down in deepest reverence to express gratitude to His Holiness.
The Dalai Lamas are the reincarnation of Chenrezig, the Bodhisattva of compassion, and has a special karmic relation with the people of Tibet. We remain indebted to the parents of His Holiness for blessing us with their precious son, Lhamo Dhondup. Born to a peasant family in Takster village in the Amdo region of Tibet, His Holiness at the tender age of two was recognized as the reincarnation of the great thirteenth Dalai Lama. He took the reins of Tibet’s spiritual and political leadership at the tender age of 16. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Pilgrimage to Leh Jokhang
His Holiness the Dalai Lama delivering his remarks to the gathering at the Jokhang in Leh, Ladakh, J&K, India on July 4, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 4, 2018. Leh, Ladakh, J&K, India – Following his arrival in Ladakh yesterday, His Holiness the Dalai Lama began the day today with a pilgrimage to the Leh Jokhang. Smiling people lined the streets to greet him as he approached the city of Leh. He was welcomed on arrival at the Jokhang by Tsewang Thinles, President of the Ladakh Buddhist Association and his staff. Led by monks playing horns, they escorted His Holiness to the temple while traditional Ladakhi musicians played in the temple yard. Once inside the temple, which was packed with local people, monks and nuns, as well as laymen and women, His Holiness paid his respects before the statues of Manjushri, Thousand Armed Avalokiteshvara, the Buddha and Guru Padmasambhava. He warmly greeted Ganden Trisur, Rizong Rinpoche, Thiksey Rinpoche and other Lamas before taking his seat facing the statue of the Buddha that emulates the Lhasa Jowo. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Arrival in Ladakh
His Holiness the Dalai Lama waving to well-wishers on his arrival at the airport in Leh, Ladakh, J&K, India on July 3, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 3, 2018. Leh, J&K, India – After an early departure Delhi Airport this morning, His Holiness the Dalai Lama took a flight to Leh. He was given a ceremonial welcome on arrival with an ornamental umbrella, horns and drums. He was greeted by former Ganden Throneholder Rizong Rinpoche, Drikung Chetsang Rinpoche and Thiksey Rinpoche, as well as other Lamas. Local officials and representatives of various organizations were also there to pay their respects, including MP Thubten Tsewang and Leh MLA Rigzin Jora, in addition to numerous members of the public. As His Holiness’s car pulled slowly away from the airport, the road was lined by thousands of Ladakhis and Tibetans, monastics and lay people, old and young, including hundreds of school children in uniform. It was as if the entire local population had turned out to greet His Holiness, eager smiles on their faces, scarves, sticks of incense and flowers in their hands. Reaching Shewatsel Phodrang His Holiness was welcomed once more by Ganden Trisur, Rizong Rinpoche, Drikung Chetsang Rinpoche, Thiksey Rinpoche, Taklung Matrul, Thuksey Rinpoche and so forth. Tea and sweet rice were served. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama arriva a Leh
Il Ven. Gaden Trisur Rizong Rinpoche porge il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama al suo arrivo all’aeroporto di Leh il 3 luglio 2018.
3 luglio 2018. Leh, Ladakh, India – Dopo aver lasciato questa mattina presto Delhi, Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto in aereo Leh. Al suo arrivo c’era ad attenderlo il tradizionale cerimoniale di benvenuto con il parasole, i corni e i cembali. Il Dalai Lama è stato accolto dall’ex titolare del trono di Ganden Rizong Rinpoche, da Drikung Chetsang Rinpoche e Thiksey Rinpoche, oltre che da altri Lama. Numerosi funzionari locali e rappresentanti di varie organizzazioni, tra cui il deputato Thubten Tsewang e Rigzin Jora, membro dell’assemblea legislativa di Leh, e un vasto pubblico erano presenti per rendergli omaggio. Mentre l’auto di Sua Santità si allontanava lentamente dall’aeroporto, migliaia di abitanti del Ladakh e tibetani, monaci e laici, vecchi e giovani, tra cui centinaia di scolari in divisa, hanno salutato festosamente il suo passaggio. Sembrava che l’intera popolazione locale si fosse riversata in strada per salutare Sua Santità, i volti sorridenti, le sciarpe bianche e bastoncini d’incenso tra le mani e una profusione di fiori.Raggiunto il Shewatsel Phodrang, la residenza ufficiale del Dalai Lama in Ladakh, Sua Santità è stato accolto ancora una volta dal Ganden Trisur, Rizong Rinpoche, Drikung Chetsang Rinpoche, Thiksey Rinpoche, Taklung Matrul, Thuksey Rinpoche e da altri dignitari. Tè e riso dolce sono stati serviti agli ospiti. Read the rest of this entry »
Launch of Happiness Curriculum for Delhi Schools
His Holiness the Dalai Lama addressing the gathering at the Launch of the Happiness Curriculum in Delhi Government Schools in New Delhi, India on July 2, 2018. Photo by Tenzin Choejor
July 2, 2018. New Delhi, India – To start the day, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Adriaan van Dis for Dutch television in connection with his prospective visit to the Netherlands in September. Van Dis opened by asking if His Holiness is ever angry and he told him that occasionally he is, but it doesn’t last. They talked about other people who may be angry and the gap between rich and poor. His Holiness remarked that historically the wealthy upper classes have exploited the poor, who, even when they enjoy equal rights, find it difficult to build self-confidence. Van Dis mentioned the anger expressed by young Tibetan writers he’s read. His Holiness explained that Tibet is not only physically occupied, but also that hardliners among Chinese officials view any distinguishing Tibetan quality, such as Tibetan culture and language, as an expression of separatism. Consequently, study of Buddhism and Tibetan is restricted. Read the rest of this entry »
Lancio del Curriculum della felicità per le scuole pubbliche di Delhi
Il Vice Primo Ministro di Delhi Manish Sisodia, Sua Santità il Dalai Lama e il Primo Ministro di Delhi Arvind Kejriwal presentano il “Curriculum della felicità” per le scuole governative di Delhi. Nuova Delhi, India, 2 luglio 2018. Foto di Tenzin Choejor
2 luglio 2018. Nuova Delhi, India – In occasione della sua prossima visita nei Paesi Bassi, Sua Santità il Dalai Lama ha rilasciato questa mattina un’intervista ad Adriaan van Dis per la televisione olandese; la prima domanda è stata “Lei non si arrabbia mai?”. “Qualche volta – ha risposto il Dalai Lama – ma non dura molto”. L’intervista è proseguita sul tema della rabbia e poi sul divario tra ricchi e poveri: “storicamente – ha osservato Sua Santità – le classi abbienti hanno sempre sfruttato i poveri i quali, anche quando godono di pari diritti, fanno molta fatica ad avere fiducia in se stessi”. Van Dis ha menzionato la rabbia espressa dai giovani scrittori tibetani nei libri che ha avuto occasione di leggere. “Il Tibet non è solo materialmente occupato, ma i funzionari cinesi sostenitori della linea dura considerano qualsiasi manifestazione di identità tibetana, come la cultura e la lingua, un’espressione di separatismo. Di conseguenza, lo studio del buddhismo e del tibetano sono molto limitati”.
“Ci sono anche alcuni tibetani che sono arrabbiati con me perché dal 1974 non ho più fatto pressioni per l’indipendenza. In termini di sviluppo materiale, possiamo trarre vantaggio dal fatto di rimanere con la Repubblica Popolare Cinese, ma dobbiamo essere in grado di preservare la nostra lingua e cultura e proteggere l’ambiente naturale della nostra patria. Quest’ultimo punto non è solo una questione interna per i tibetani, dato che i principali fiumi asiatici sorgono sull’altopiano tibetano e più di un miliardo di persone dipendono dalle loro acque”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meeting Delegates to the Second Dialogue on Vinaya
His Holiness the Dalai Lama with delegates to the Second Dialogue on Vinaya during their meeting in New Delhi, India on July 1, 2018. Photo by Jeremy Russell
July 1, 2018. New Delhi, India – This morning His Holiness the Dalai Lama met with delegates who had participated in a Second Dialogue on Vinaya. They included representatives of the Sri Lankan, Burmese, Thai, Vietnamese, Taiwanese, Indian and Tibetan Buddhist Traditions. Among reports read to the gathering was one from a senior Elder of the Thai Forest Monk’s tradition, who approved of the spirit of the meeting, but expressed regret that since proceedings were being held in a hotel it was inappropriate for him as a Forest Monk to attend. Nevertheless, he encouraged delegates by quoting the Buddha’s having told Ananda that after his passing away, the Vinaya would be the disciples’ guide. He added that as long as the Vinaya prevailed, the Buddha’s teachings would survive. Further reports clarified that in their discussions delegates had recognised that although the various Vinaya traditions may vary in the numbers of specific precepts, they shared the seven fundamental divisions of the Vinaya. There are proposals for further such dialogues to be held. Read the rest of this entry »
Incontro con i Delegati del Secondo Dialogo sul Vinaya
Sua Santità il Dalai Lama durante il Secondo Dialogo sul Vinaya a Nuova Delhi, in India, il 1° luglio 2018. Foto di Jeremy Russell
1 luglio 2018. Nuova Delhi, India – Stamattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato i delegati che hanno partecipato al Secondo Dialogo sul Vinaya. Tra questi, rappresentanti delle tradizioni buddhiste dello Sri Lanka, birmane, thailandesi, vietnamite, taiwanesi, indiane e tibetane. Tra i rapporti letti durante l’incontro c’è stato quello di un anziano monaco della tradizione del thailandese della foresta che pur condividendo lo spirito della riunione, esprimeva rammarico per il fatto che, poiché i lavori avevano luogo all’interno di un hotel, era inopportuno per lui come monaco della foresta di partecipare. Tuttavia, ha incoraggiato i delegati, citando il Buddha quando disse ad Ananda che, dopo la sua morte, il Vinaya sarebbe stato la guida dei discepoli. Ha aggiunto che, finché il Vinaya esisterà, sopravviveranno anche gli insegnamenti del Buddha. Altre relazioni hanno messo in luce che, nelle loro discussioni, i vari i delegati hanno riconosciuto che nonostante nelle differenti tradizioni buddhiste il numero di precetti possa variare, tutte condividono i sette considerati fondamentali e che dialoghi come quello odierno dovrebbero proseguire. Read the rest of this entry »
La Cina rifiuta ai funzionari ONU di dare “accesso senza restrizioni” al Tibet
DHARAMSHALA, 19 giugno: l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Il principe Zeid Ra’ad al-Hussein di Giordania nel suo ultimo discorso fatto alla 38a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha affermato che nonostante i numerosi sforzi del suo ufficio, la Cina non ha ha concesso “l’accesso senza restrizioni” al suo personale nelle cosiddette regioni cinesi, nella regione autonoma tibetana e nella regione autonoma uigura dello Xinjiang. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Final Day of Teachings in Riga
His holiness the Dalai Lama on the final day of his three day teaching in Riga, Latvia on June 18, 2018. Photo by Tenzin Choejor
June 18, 2018. Riga, Latvia – His Holiness left his hotel earlier than usual this morning in order to be able to complete preparations for the empowerment and permission he was going to confer.
On arrival at the Skonto Hall, His Holiness posed for photographs with more than 60 people who as volunteers had served in various capacities during the three-day teaching. As he thanked them, he told them they should consider what they had done as of service to the Buddhadharma.
Once the preparatory rituals were complete, His Holiness announced that he would confer the Avalokiteshvara Empowerment first. He explained that the people of the Land of Snows have a special connection to Avalokiteshvara. Read the rest of this entry »
Insegnamenti a Riga – Giornata conclusiva
Sua Santità il Dalai Lama conduce i rituali preparatori per l’iniziazione di Avalokiteshvara l’ultimo giorno dei suoi insegnamenti a Riga, Lettonia, il 18 giugno 2018. Foto di Tenzin Choejo
18 giugno 2018. Riga, Lettonia – Questa mattina, Sua Santità ha lasciato l’albergo prima del solito per poter svolgere i rituali preparatori per le due iniziazioni previste nella giornata.
Al suo arrivo alla Skonto Hall, ha posato per alcune foto con più di 60 persone che, come volontari, avevano prestato servizio a vario titolo durante i tre giorni di insegnamenti. Nel ringraziarli, il Dalai lama ha raccomandato di considerare ciò che avevano fatto come un servizio reso al Buddhadharma.
Terminati i rituali preparatori, Sua Santità ha annunciato che avrebbe conferito per prima l’iniziazione di Avalokiteshvara con cui il popolo del Paese delle Nevi ha un legame speciale.
“Inoltre, poiché tutti gli insegnamenti del Buddha – conservati nel Kangyur e nel Tengyur, nei sutra e nei tantra e preservati dai buddhisti tibetani – si sono diffusi anche nei paesi vicini, tra cui la Mongolia, anche quelle popolazioni godono di una connessione particolare con Avalokiteshvara. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Second Day of Teachings in Riga
His Holiness the Dalai Lama greeting well wishers as he leaves his hotel on the way to Skonto Hall in Riga, Latvia on June 17, 2018. Photo by Tenzin Choejor
June 17, 2018. Riga, Latvia – By the time His Holiness was ready to leave for the Skonto Hall this morning, almost two hundred people filled the hotel lobby waiting to catch a glimpse of him. Many held photos and other items they hoped to have blessed. Security personnel had a tough time keeping a cordon around His Holiness as eager and determined devotees pushed from both sides in their efforts to touch him.
Once he had reached the teaching venue and settled into his seat on the stage, His Holiness began by remarking that the Buddha taught us to subdue our minds.
“You do this by using your critical faculty and analysing the situation before you. Letting yourself be overtaken by negative emotions leads to suffering. Therefore, it’s important to recognise the shortcomings of an unruly, undisciplined mind. If you train your mind, you’ll suffer less, which is why the Buddha set taming or subduing the mind at the heart of his teaching.” Read the rest of this entry »
Secondo giorno di insegnamenti a Riga
17 giugno 2018. Riga, Lettonia – Questa mattina, prima che Sua Santità venisse nuovamente accompagnato alla Skonto Hall, quasi duecento persone hanno affollato l’atrio dell’hotel in attesa di vederlo: molti desideravano scattargli una foto, altri avevano portato degli oggetti sacri per farli benedire. Il personale di sicurezza ha avuto il suo bel da fare a mantenere un cordone di sicurezza attorno a Sua Santità. Una volta raggiunta la Skonto Hall, Sua Santità ha esordito dicendo che il Buddha ci ha insegnato a domare le nostre menti.
“Potete farlo utilizzando il vostro senso critico e analizzando la situazione nella quale vi trovate. Lasciarsi sopraffare dalle emozioni negative porta alla sofferenza. Pertanto, è importante riconoscere i difetti di una mente indisciplinata e fuori controllo. Se allenate la mente, soffrirete meno, ed è per questo che il Buddha ha messo l’addestramento mentale al centro del suo insegnamento”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: First Day of Teachings in Riga
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience on his arrival on stage at Skonto Hall in Riga, Latvia on June 16, 2018. Photo by Tenzin Choejor
June 16, 2018. Riga, Latvia – Yesterday, a short flight over the Baltic Sea brought His Holiness the Dalai Lama to Latvia. He was welcomed at Riga Airport by the local Latvian and Russian organizers of his visit. A large group of well-wishers were waiting to greet him at his hotel—he smiled, waved and shook hands with as many of them as he could. This morning at the Skonto Hall, which is once again the teaching venue, His Holiness first met with more than 40 members of the media gathered in an anteroom. After making a very brief statement, His Holiness took their questions.
Asked how to feel confident of making correct decisions, His Holiness replied: “We human beings have a sophisticated intelligence which we must learn to use properly. Our decisions and consequent actions should not be taken simply on the basis of what we want. Although such an approach might provide some short-term satisfaction, we’d be little different from animals. As intelligent human beings we also have the ability to reason and anticipate the consequences of our actions. We can assess whether what we do will be socially acceptable and whether it is good for our health or not. We have to take the larger reality of any given situation into account. Looking at things from only one angle is not enough. Examining things from different angles objectively without too much emotion will lead to a better result.” Read the rest of this entry »
Primo giorno di insegnamenti a Riga, Lettonia
16 giugno 2018. Riga, Lettonia – Ieri un breve volo sul Mar Baltico ha portato Sua Santità il Dalai Lama in Lettonia dove, all’aeroporto di Riga, è stato accolto dagli organizzatori della sua visita, locali e russi, mentre un folto gruppo di praticanti già lo stava aspettando presso il suo albergo. Il Dalai Lama ha sorriso, salutato e stretto mani al maggior numero di persone possibile.
Questa mattina alla Skonto Hall, nuovamente sede degli insegnamenti (il Dalai Lama vi aveva dato insegnamenti nel settembre 2017, n.d.t), Sua Santità ha subito incontrato più di 40 rappresentanti dei media a cui, dopo un breve discorso, ha lasciato la parola per le domande.
La prima riguardava come essere sicuri di prendere decisioni corrette. Sua Santità ha risposto: “Noi esseri umani abbiamo un’intelligenza sofisticata, ma dobbiamo imparare ad usarla correttamente. Read the rest of this entry »
Incontro con i sostenitori del Tibet e conferenza pubblica a Vilnius
Una persona del pubblico rivolge a Sua Santità il Dalai Lama una domanda durante il suo discorso alla Siemens Arena di Vilnius, Lituania, il 14 giugno 2018. Foto di Tenzin Choejor
14 giugno 2018. Vilnius, Lituania – Durante un incontro con i membri del Gruppo parlamentare lituano per il Tibet e i sostenitori della causa tibetana, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha detto:
“Abbiamo attraversato un periodo difficile, di gravi violazioni dei diritti umani in Tibet, ma la mia principale preoccupazione è la conservazione del nostro patrimonio culturale unico, radicato nell’antica comprensione indiana del funzionamento della mente che permette di raggiungere la pace della mente e affrontare le emozioni distruttive. Si tratta di un sapere oggi molto importante”.
“Apprezziamo il sostegno di amici come voi. Il popolo tibetano resta forte e la vostra sincera preoccupazione non solo dà loro coraggio, ma dà anche un chiaro messaggio ai sostenitori della linea dura cinese riguardo al fatto che la questione tibetana deve essere affrontata in modo realistico. Vi ringrazio quindi a nome dei sei milioni di tibetani”. Read the rest of this entry »
Meeting with Tibet Supporters and Public Talk in Vilnius
His Holiness the Dalai Lama joining members of the Lithuanian Parliamentary Group for Tibet and Tibet supporters for a group photo in Vilnius, Lithuania on June 14, 2018. Photo by Tenzin Choejor
June 14, 2018. Vilnius, Lithuania – Meeting with members of the Lithuanian Parliamentary Group for Tibet and Tibet supporters this morning His Holiness the Dalai Lama told them:
“We’ve been passing through a difficult period with extensive human rights violations in Tibet, but my main concern is for the preservation of Tibet’s unique cultural heritage. This is rooted in the ancient Indian understanding of the workings of the mind, on the basis of which we can achieve peace of mind and tackle our destructive emotions. This is something that is very much relevant today.
“We appreciate the support of friends like you. The people in Tibet’s spirit remains strong and when you show concern it not only gives them courage, it also sends a clear message to Chinese hardliners that the Tibetan issue has to be dealt with in a realistic way. Therefore, I would like to thank you on behalf of the six million Tibetans.” Read the rest of this entry »
Incontro con i media e visita all’Università di Vilnius
Sua Santità il Dalai Lama saluta i rappresentanti dei media al suo arrivo alla conferenza stampa. Vilnius, Lituania, il 13 giugno 2018. Foto di Tenzin Choejor
13 giugno 2018. Vilnius, Lituania – Nel suo primo appuntamento della giornata, Sua Santità il Dalai Lama ha rilasciato un’intervista esclusiva al canale lrytas.tv, durante la quale anche tre bambini hanno avuto l’opportunità di rivolgergli una domanda. Alla domanda su come si possa essere sicuri di di riuscire a prendere la decisione giusta, Sua Santità ha risposto:
“La vita è abbastanza complicata. Ma io uso il cervello: il cervello umano ha un grande potenziale e non dobbiamo permettere alle emozioni negative di interferire con il ragionamento. Dovremmo analizzare le situazioni in modo obiettivo, esaminandole da diverse angolazioni. Se lo fate, tutto ciò che farete sarà realistico. Dobbiamo usare la nostra intelligenza. Poi, man mano che la nostra fiducia in noi stessi cresce, avremo sempre più forza interiore. “ Read the rest of this entry »
Statement on the Singapore Summit Initiative
June 13, 2018, Lithuania – His Holiness the Dalai Lama issued a statement where he welcomed the initiative that the leaders of the United States and North Korea have begun in Singapore to resolve long-standing differences in the hope that it will eventually lead to the denuclearization of the Korean Peninsula. Read the rest of this entry »
Meeting with the Media and a Visit to University of Vilnius
His Holiness the Dalai Lama answering questions during his meeting with members of the media in Vilnius, Lithuania on June 13, 2018. Photo by Tenzin Choejor
June 13, 2018. Vilnius, Lithuania – In his first engagement of the day, His Holiness the Dalai Lama gave an exclusive interview to the lrytas.tv channel, during which three young children had the opportunity to ask him a question. Asked how you can be sure you’ve made the right decision about something, His Holiness replied:
“Life is quite complicated. But I use my brain—the human brain has great potential. However, we should not allow our negative emotions to interfere. We should analyze things objectively, examining them from different angles. If you do that, whatever you do will be realistic. We have to use our human intelligence. Then as our self-confidence grows it brings inner strength. “
In the packed lobby of the hotel, more than 60 people gathered to attend His Holiness’s interaction with members of the media. Read the rest of this entry »
Pechino chiede ai buddisti tibetani di rendere omaggio anzitutto al Partito e alla Costituzione
12 giugno 2018. Pechino ha chiesto ai buddisti tibetani e ai milioni di cittadini che in territorio cinese praticano una religione di rendere omaggio e venerare in primo luogo il Partito e la Costituzione e solo in seconda battuta le rispettive divinità.
Riferisce il People’s Daily , organo di stampa del Partito comunista,che la scorsa settimana i monaci e le monache della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana hanno completato a Lhasa uno speciale corso di apprendimento delle direttive politiche di Pechino riguardanti la religione e il “socialismo con caratteristiche cinesi”. Ai religiosi tibetani è stato chiesto di essere politicamente “affidabili” e di assumere una posizione “chiara e netta”. “I templi buddisti svolgono un ruolo chiave per quanto attiene alla stabilità del Tibet” – riferisce il quotidiano cinese -, “e questi speciali programmi di apprendimento sono di fondamentale importanza per far conoscere ai monaci e alle monache le direttive di Pechino. Read the rest of this entry »
Monaci tibetani a scuola di partito
9 giugno 2018 Pechino ha chiesto ai cittadini che si dicono religiosi, e ai loro leader, di adorare il partito prima di tutto, e poi i loro rispettivi dei, nel tentativo di rendere le diverse fedi secondarie rispetto ai principi del partito. Il quotidiano People’s Daily riporta che i monaci e le monache buddiste della Regione Autonoma del Tibet hanno completato una formazione di tre giorni a Lhasa sulle politiche di Pechino in materia di religioni e socialismo con caratteristiche cinesi per «rafforzare le loro convinzioni politiche». A questi buddisti viene chiesto di essere “affidabili” in politica per assumere una posizione chiara e ferma e di svolgere un ruolo attivo «nei momenti critici», senza specificare quali.
«I templi buddisti giocano un ruolo chiave nella stabilità del Tibet (…) e tali programmi educativi sono un canale vitale per propagare le politiche di Pechino tra monaci e monache (…) Avere i buddisti che predicano le politiche tra i loro fedeli è più efficace che attraverso conferenze di terze parti o quadri di partito». Il Tibet Daily , giornale ufficiale del governo della regione autonoma, riporta che più di 20.000 quadri del partito sono stati inviati in 7.000 templi per predicare lo spirito del XIX Congresso del partito tra i buddisti dall’ottobre 2017. Read the rest of this entry »
Teachings for Young Tibetan Students – 2° Day
A student asking His Holiness the Dalai Lama a question during a break on the second day of teachings for young Tibetan students at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on June 7, 2018. Photo by Tenzin Phuntsok
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – As soon as His Holiness the Dalai Lama had taken his seat this morning, members of staff from the TCV School at Gopalpur began an energetic presentation of debate. They discussed taking refuge and definitions of the Three Jewels. They were followed by a group of students from the same school who focussed on science—specifically on living organisms. “The foremost scholar of the Nalanda Tradition was Nagarjuna,” were His Holiness’s opening words. “His writings reveal what a great master he was, precise and profound. His students, Aryadeva, Bhavaviveka, and eventually Shantideva elaborated on what he wrote. An early verse in his ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ demonstrates how he used reasoning to establish the teaching:
Neither from itself nor from another
Nor from both,
Nor without a cause
Does anything whatever, anywhere arise.
“Nagarjuna praised the Buddha, not only for attaining enlightenment, but also for teaching dependent origination. As the final homage at the end of ‘Fundamental Wisdom’ says the Buddha taught the holy Dharma to rid us of all distorted views. Read the rest of this entry »
Teachings for Young Tibetan Students
His Holiness the Dalai Lama greeting TCV students as he arrives at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on June 6, 2018. Photo by Tenzin Phuntsok
June 6, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The yard around the Tsuglagkhang was packed with people when His Holiness the Dalai Lama walked out through the gates of his residence this morning. The estimated 9000 people included 900 college students, 112 students from the Men-tsee-khang, 105 students from the Tibetan Transit School, nearly 1400 students from TCV schools—mostly from classes 9-12, 250 from the Dharamsala Buddhist Study Group, more than 2000 interested people from abroad, including 150 Thai monks from the Thai Dhama-Sala Charitable Society, and local Tibetans. Smiling and waving to members of the crowd as he went, His Holiness made his way up to the temple. There he paid his respects before the statue of the Buddha and greeted old friends before taking his seat on the throne.
Members of the Dharamsala Buddhist Study Group, comprising men and women, monastics and lay-people, Tibetans and people from abroad, demonstrated their debating skills. The first group discussed the aspiring and venturing awakening minds as described in the ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’. The second group explored modes of reasoning as revealed in Dharmakirti’s ‘Commentary on Valid Cognition’ (Pramanavarttika). Read the rest of this entry »
Insegnamenti per gli studenti tibetani – Seconda giornata
Sua Santità il Dalai Lama durante il secondo giorno di insegnamenti per gli studenti tibetani presso il Tempio Tibetano Principale a Dharamsala, India, il 7 giugno 2018. Foto di Tenzin Phuntsok
7 giugno 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Non appena Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto questa mattina, alcuni insegnanti della Tibetan Children’s Village School di Gopalpur hanno dato una vivace dimostrazione di dibattito sul Rifugio e sui Tre Gioielli. Dopo di loro, un gruppo di studenti della stessa scuola si sono impegnati in un dibattito sulla scienza, in particolare sugli organismi viventi. “Il primo erudito della Tradizione del Nalanda fu Nagarjuna”, ha esordito Sua Santità. “I suoi scritti rivelano il grande maestro che è stato, acuto e profondo. I suoi studenti, Aryadeva, Bhavaviveka e infine Shantideva hanno elaborato ciò che egli ha scritto. La prima strofa della sua “Saggezza Fondamentale della Via di Mezzo” indica in che modo egli usasse il ragionamento per arrivare a un insegnamento:
Né da se stesso né da qualcos’altro,
né da entrambi,
né senza causa:
non c’è nulla che sia mai sorto così.
“Nagarjuna lodò il Buddha non solo per aver raggiunto l’illuminazione, ma anche per aver insegnato l’origine dipendente. Come recita l’omaggio alla fine della “Saggezza Fondamentale’, il Buddha ha insegnato al santo Dharma per liberarci da ogni visione distorta”. Read the rest of this entry »
Insegnamenti per gli studenti tibetani – Prima giornata
Domande e risposte con il pubblico durante la prima giornata di insegnamento agli studenti tibetani presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India il 6 giugno 2018. Foto di Tenzin Phuntsok
6 giugno 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Il cortile che circonda lo Tsuglagkhang era già affollatissimo quando Sua Santità il Dalai Lama, questa mattina, ha lasciato la sua residenza. Circa 9.000 persone, tra cui 900 studenti universitari, 112 studenti del Men-tsee-khang, 105 studenti della Tibetan Transit School, quasi 1.400 studenti delle scuole del Tibetan Children’s Village, soprattutto delle classi dai 9 ai 12 anni, 250 del Gruppo di Studio Buddhista di Dharamsala, più altre 2.000 persone provenienti dall’estero, tra cui 150 monaci thailandesi della Thai Dhama-Sala Charitable Society e tibetani residenti in India. Sorridendo e salutando la folla, Sua Santità ha raggiunto il tempio dove ha reso omaggio alla statua del Buddha e dato il benvenuto ai vecchi amici prima di prendere posto sul trono.
I membri del Gruppo di Studio Buddhista di Dharamsala, uomini e donne, monaci e laici, tibetani e stranieri, hanno dato una dimostrazione dell’arte del dibattito. Il primo gruppo ha affrontato il soggetto della mente che aspira all’illuminazione, così come descritto nella “Guida allo stile di vita del Bodhisattva”. Il secondo gruppo ha discusso i diversi tipi di ragionamento, così come illustrati dal “Commentario alla cognizione valida” di Dharmakirti (Pramanavarttika). Read the rest of this entry »
Ventinove anni fa il massacro di Piazza Tienanmen
4 giugno 2018. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 i carri armati dell’Esercito di Liberazione Popolare cinese uccisero a Piazza Tienanmen centinaia di persone, mettendo fine alle proteste degli studenti che reclamavano la democrazia.
La protesta a piazza Tienanmen era iniziata un mese e mezzo prima, il 15 aprile. In quell’anno, quello della caduta del Muro, molti regimi comunisti furono rovesciati in Europa. Il 27 aprile, studenti provenienti da più di 40 università marciarono su piazza Tienanmen dove furono raggiunti da operai, intellettuali e funzionari pubblici. A maggio, più di un milione di persone riempì la piazza, la stessa in cui nel 1949 Mao Zedong aveva dichiarato la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Il 20 maggio il governo impose la legge marziale a Pechino. Read the rest of this entry »
American, Indian and Tibetan Students and Teachers Meet His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during his meeting with students and teachers at his residence in Dharamsala, HP, India on June 1, 2018. Photo by Tenzin Choejor
June 1, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Eighty people from three different groups met His Holiness the Dalai Lama today. They included students and faculty members from Emory University, Atlanta, Georgia, USA, as well as participants in the Emory-Tibet Partnership from the Library of Tibetan Works and Archives in Dharamsala, and students involved with the Kurukul Program of the Foundation for Universal Responsibility, New Delhi. His Holiness welcomed them to Dharamsala, which he described as his second home for the last 59 years.
He outlined his four main commitments, explaining that the first is to promoting an understanding of the oneness that unites all 7 billion human beings alive today. He mentioned not only the interdependence of the global economy, but also how we are all affected by common concerns like climate change.
“We are emotionally, mentally and physically the same and we can help each other by sharing our experience of achieving peace of mind.” Read the rest of this entry »
Studenti e insegnanti americani, indiani e tibetani incontrano Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama saluta i presenti all’udienza prima dell’incontro con studenti e insegnanti nella sua residenza a Dharamsala, India, il 1 giugno 2018. Foto di Tenzin Choejor
1 giugno 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Oggi ottanta persone di tre diversi gruppi hanno incontrato Sua Santità il Dalai Lama. Tra questi, studenti e docenti della Emory University, (Atlanta, USA), oltre ai partecipanti alla Emory-Tibet Partnership della Library of Tibetan Works and Archives di Dharamsala, e gli studenti del programma Kurukul della Fondazione per la responsabilità universale di Nuova Delhi. Sua Santità li ha accolti a Dharamsala, che ha descritto come la sua seconda casa, negli ultimi 59 anni.
Ha ricordato i suoi quattro impegni principali, spiegando che il primo è quello di promuovere la comprensione dell’unità dei 7 miliardi di esseri umani vivi oggi; ha accennato non solo all’interdipendenza dell’economia globale, ma anche al modo in cui siamo tutti influenzati da preoccupazioni comuni, come il cambiamento climatico.
“Siamo emotivamente, mentalmente e fisicamente uguali e possiamo aiutarci a vicenda, condividendo la nostra esperienza nella ricerca della pace della mente”. Read the rest of this entry »
Il diario di un monaco tibetano racconta le violenze perpetrate dalla Cina all’interno dei “centri di rieducazione patriottica”
Monache tibetane in un centro di rieducazione.
31 maggio 2018. Il diario di un monaco tibetano costretto a frequentare per quattro mesi un cosiddetto centro di ri-educazione patriottica rivela le violenze fisiche e psicologiche inflitte dai cinesi a monaci e monache.
Il diario, reso pubblico dal Centro Tibetano per i Diritti e la Democrazia che per ragioni di sicurezza ha tenuto segreto il nome del monaco, fornisce un dettagliato resoconto dei tentativi posti in atto dal governo cinese all’interno dei “centri di ri-educazione patriottica” per azzerare la fede e la lealtà dei religiosi nei confronti del Dalai Lama, loro leader spirituale. Costretto a lasciare il monastero e trasferito nel centro situato nella Contea di Sog (“in realtà una prigione”, recita il diario), nella cosiddetta Regione Autonoma Tibetana, senza poter portare con sé nulla all’infuori delle sue vesti, un asciugamano, dentifricio e spazzolino, il monaco scrive: “Dopo la colazione eravamo costretti a frequentare i corsi. Oggetto delle lezioni era in realtà il continuo tentativo di costringerci a denunciare il Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Meeting Participants in an International Conference on the Middle Way Approach
May 30, 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama met 500 Tibetans from different parts of the world and 170 Tibetans from various settlements in India and Nepal in the yard of the Tsuglagkhang this morning. They had gathered in Dharamsala to participate in an International Conference on the Middle Way Approach. “Since I formulated the Middle Way Approach,” His Holiness told them, “I feel I have a responsibility to explain it.”
He recounted his initial experiences of dealing with the outside world, including China, beginning in the 1950s. Next, he recalled his introduction to Indian Prime Minister Jawaharlal Nehru
“I met him first in 1954 at Beijing, then again in 1956 when I was invited to attend the 2500th Buddha Jayanti Celebrations in India. By then, the Chinese communists had already begun their brutal crackdown in Tibet. Consequently, my ministers, as well as my brothers, were utterly opposed to my returning to Tibet. They sought to persuade me to stay in India. I discussed this with Nehru, who advised me to return to Tibet. He highlighted certain points in the Seventeen Point Agreement which he felt we could still negotiate with the Chinese. He recommended that I try to do that within Tibet. Read the rest of this entry »
Incontro con i partecipanti alla Conferenza Internazionale sull’Approccio della Via di Mezzo
Sua Santità il Dalai Lama posa per una delle numerose foto di gruppo con i tibetani che hanno partecipato alla Conferenza Internazionale sull’Approccio della Via di Mezzo presso il cortile del Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 30 maggio 2018. Foto di Tenzin Choejor
30 maggio 2018. Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato questa mattina 500 tibetani provenienti da diverse parti del mondo e 170 tibetani provenienti da vari insediamenti in India e Nepal nel cortile dello Tsuglagkhang, arrivati a Dharamsala per partecipare alla Conferenza Internazionale sull’Approccio della Via di Mezzo. “Da quando ho elaborato l’Approccio della Via di Mezzo” ha detto Sua Santità “sento di avere la responsabilità di spiegarlo”.
Il Dalai Lama ha raccontato le sue prime esperienze con il mondo esterno, Cina compresa, a partire dagli anni Cinquanta e ha ricordato il suo incontro con il Primo Ministro indiano Jawaharlal Nehru.
“L’ho incontrato prima nel 1954 a Pechino, poi di nuovo nel 1956 quando sono stato invitato a partecipare alle celebrazioni in occasione del 2500°Buddha Jayanti in India. All’epoca, i comunisti cinesi avevano già iniziato la loro brutale repressione in Tibet. Di conseguenza, i miei ministri, così come i miei fratelli, erano assolutamente contrari al mio ritorno in Tibet. Hanno cercato di convincermi a rimanere in India. Ne ho discusso con Nehru, che tuttavia mi ha consigliato di tornare in Tibet perché c’erano alcuni punti dell’Accordo in Diciassette Punti che, a suo parere, avrei potuto ancora negoziare con i cinesi e che sarebbe stato preferibile ciò avvenisse in Tibet. Read the rest of this entry »
Tashi Wangchuk condannato a cinque anni di carcere
Tashi Wangchuk,
24 maggio 2018. Con l’accusa di “incitamento al separatismo” il tribunale della prefettura di Yushu ha condannato a cinque anni di carcere Tashi Wangchuk, strenuo difensore del diritto dei tibetani a studiare ed esprimersi nella loro lingua.
Tashi Wangchuk, trentatré anni, Tashi fu arrestato il 27 gennaio 2016, due mesi dopo la pubblicazione sul New York Times di un articolo e di un documentario in cui l’attivista tibetano denunciava le pressioni e lo stato di paura in cui versano i suoi connazionali ed esprimeva il timore dell’annientamento della cultura tibetana attuato dal governo cinese attraverso la progressiva riduzione e deterioramento della lingua scritta e parlata. Accusato di “incitamento al separatismo” nonostante avesse sempre dichiarato di non volere l’indipendenza del Tibet, Tashi comparve davanti al Tribunale del Popolo della Prefettura di Yushu, nella regione del Kham, la mattina del 4 gennaio 2018. Liang Xiaojun, il suo avvocato, fece sapere che il processo, durato circa quattro ore, si era concluso senza una sentenza, rinviata a data da stabilirsi.
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H. H. Dalai Lama: 2° Day of Interaction with Vietnamese Groups
His Holiness the Dalai lama posing for one of several group photos at the conclusion of his two day meeting with Vietnamese business leaders, artists, intellectuals and members of youth delegations and groups in Vietnam by live teleconference link, at his residence in Dharamsala, HP, India on May 22, 2018. Photo by Tenzin Choejor
May 22, 2018 Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama met Vietnamese business leaders, artists, intellectuals and members of youth delegations for a second time today. First of all he undertook the preparatory ritual for a White Manjushri Permission, while members of the audience recited the mantra of Buddha Shakyamuni. “The 7 billion human beings alive today can be categorized into three groups,” His Holiness explained, “one that does not pay much attention to inner values, another that considers religion to be negative and one that has respect for spiritual practice. Everybody has an equal right to be happy, however, it seems that when faced with difficulties or desperate circumstances, people who have the support of religious belief find it easier not to lose hope.
“Jainism, one branch of the Samkhyas and Buddhism do not believe in a creator. Apart from Buddhism, all other religious traditions accept the notion of an independent, permanent self, or atman. The Buddhist theory of dependent origination means this idea of an independent self is untenable.
“The Buddha taught that things do not exist as they appear. Later, four major schools of thoughts evolved within Buddhism, each of which explains the four noble truths, the two truths and the concept of selflessness, but among them all it is the Middle Way (Madhyamaka) presentation that is most scientific.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: 2° giorno di incontro coi gruppi di praticanti vietnamiti
Sua Santità il Dalai Lama durante il rituale preparatorio per l’iniziazione di Manjushri Bianco, all’inizio del secondo giorno del suo incontro con gruppi provenienti dal Vietnam, presso la sua residenza a Dharamsala, India, 22 maggio 2018. Foto di Tenzin Choejor
22 maggio 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato oggi, per la seconda volta imprenditori, artisti, intellettuali e membri di delegazioni di giovani vietnamiti. Prima di tutto ha eseguito il rituale preparatorio per l’iniziazione di Manjushri Bianco, mentre il pubblico ha recitato il mantra di Buddha Shakyamuni. “I 7 miliardi di esseri umani che vivono oggi possono essere classificati in tre tipologie”, ha spiegato Sua Santità, “quelli che non prestano molta attenzione ai valori interiori, quelli che considerano negativamente la religione e quelli che hanno rispetto per la pratica spirituale”. Ogni tipologia ha l’identico diritto di essere felice, tuttavia, sembra che di fronte alle difficoltà o a circostanze particolarmente dolorose, le persone che hanno il sostegno di un credo religioso riescono a non perdere la speranza.
“Il giainismo, un ramo della Samkhya e il Buddhismo non credono in un dio creatore. A parte il Buddhismo, tutte le altre tradizioni religiose accettano la nozione di un sé indipendente, permanente o atman . La teoria buddhista dell’originazione dipendente significa che questa idea di un sé indipendente è insostenibile”. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Interacting with Vietnamese Business Leaders, Artists and Intellectuals
His Holiness the Dalai Lama waving to participants in Hanoi, Ho Chi Minh City and Hai Phong attending a meeting over a live teleconferencing link with a group from Vietnam at his residence in Dharamsala, HP, India on May 21, 2018. Photo by Tenzin Choejor
May 21, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama met with approximately 80 business leaders, artists, intellectuals and members of youth delegations from Vietnam at his residence today. Another 500 participated in the interaction in Hanoi, Ho Chi Minh City and Hai Phong over a live teleconferencing link. His Holiness began by emphasising the need to appreciate the oneness of humanity. He expressed regret about the extent of violence in the world and the way the poor are neglected leading to children dying of starvation.
“Meanwhile,” he added, “many of those who are otherwise well-off are neither happy nor at peace. Still, scientists finding evidence that basic human nature is compassionate is a source of hope. Virtually all of us have benefited from our mother’s affection at the start of our lives. When someone is on their deathbed, if he or she is surrounded by loved ones they can pass away peacefully. From birth to death we all need affection. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: 1° giorno di incontro coi praticanti vietnamiti
Sua Santità il Dalai Lama durante l’incontro con diversi gruppi provenienti dal Vietnam, presso la sua residenza di Dharamsala, India, il 21 maggio 2018. Foto di Tenzin Choejor
2 1 maggio 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato oggi presso la sua residenza circa 80 imprenditori, artisti, intellettuali e membri di delegazioni giovanili provenienti dal Vietnam. Altre 500 persone hanno partecipato all’incontro da Hanoi, Ho Chi Minh City e Hai Phong tramite videoconferenza. Sua Santità ha esordito sottolineando la necessità di riconoscere l’unicità dell’umanità e si è rammaricato per le continue violenze nel mondo, per l’indifferenza per i più poveri e perché ancora oggi ci sono bambini che muoiono di fame.
“Nel frattempo” ha aggiunto “le persone ricche e benestanti non sono né felici né in pace. Tuttavia prove scientifiche dimostrano che la natura umana di base è compassionevole è ciò è una fonte di speranza. Quasi ciascuno di noi ha beneficiato dell’affetto della propria madre, all’inizio della vita e quando una persona è sul letto di morte, se è circondata da persone care, può morire tranquillamente. Dalla nascita alla morte tutti abbiamo bisogno di affetto”. “Molti dei problemi che ci troviamo ad affrontare sorgono perché prestiamo troppa attenzione a differenze del tutto secondarie. L’antidoto a questa abitudine è coltivare una comprensione più profonda dell’unità dell’umanità. Anche se noi tibetani abbiamo sofferto enormemente sotto lo rigido controllo delle autorità cinesi, non usiamo questa scusa per fomentare ostilità verso i nostri fratelli e sorelle cinesi. Al contrario, uno spirito di fraternità è essenziale per il nostro benessere comune”. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama’s Meeting with Visitors from Around the World
His Holiness the Dalai Lama greeting younger members of the audiences as he joins in group photos with people from around the world at the Tsuglagkhang courtyard in Dharamsala, HP, India on May 19, 2018. Photo by Tenzin Choejor
May 19, 2018, Thekchen Chöling, McLeod Ganj, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama met with about 1000 people from different parts of South Asia, including India, North America, South America, Europe, Russia and Israel today in the yard of the Tsuglagkhang, next to his residence. He first posed for photographs with them in groups arranged according to geographical region.
Visiting the Kalachakra Temple and Tsuglagkhang to pay his respects, His Holiness greeted Tibetans who have gathered to take part in prayers and recitations of ‘Om mani padme hung’, mantra of Avalokiteshvara, to celebrate the month in which the Buddha was born, enlightened and passed away.
Back in the temple yard, he addressed the international visitors:
“I hope this meeting will allow us to interact with one another—I look forward to hearing your questions.
“In the past, although we Tibetans traditionally prayed for the welfare of all sentient beings, we weren’t really concerned with what happened in the rest of the world, remaining isolated behind the mountains that surround our land. However, the reality today is that we are all so interdependent, trying to preserve such isolation is inappropriate and out of date. We need instead to think of the oneness of humanity. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: 21st Century must embrace compassion and oneness
Dharamsala, May 19, 2018. His Holiness the Dalai Lama on Saturday said the 21st century must pursue compassion, dialogue and a new system of education that inculcates moral values to its future generation.
“While there could be innumerable sentient beings across the infinite galaxies, there are only 7 billion human beings on this planet. These 7 billion beings are biologically the same,” he said. “As human beings we share a fundamental wish to be happy and avoid suffering. On top of that, each of our lives are interconnected so much that a person’s future depends on the wellbeing of another”.
His Holiness was addressing a group of 960 Indians and foreign tourists from 42 countries across the globe.
“Wherever I go, I consider myself as one of the 7 billion human beings. This thinking makes me feel close and relate to people as brothers and sisters. If we consider the ways in which we are all the same, the barriers between us will diminish,” His Holiness said. Read the rest of this entry »
Moving Towards Global Compassion: His Holiness the Dalai Lama in conversation with Dr Paul Ekman
His Holiness the Dalai Lama taking part in an interactive teleconferencing event with Dr Paul Ekman and group of scientists on topic “Moving Towards Global Compassion”.
Dharamsala: His Holiness the Dalai Lama participated in an interactive teleconferencing event with Dr Paul Ekman and groups of scientists, psychologists and spiritual members in San Francisco, California earlier this morning.
Dr Paul Ekman, an American psychologist and a pioneer in the study of emotions and facial expressions co-created the Atlas of Human Emotions Project with His Holiness the Dalai Lama.
The theme of the dialogue was ‘Moving Towards Global Compassion’. The live webcast received over 293,000 views on Facebook.
His Holiness started off the meeting reiterating a favourite theme and his lifelong commitment: promotion of basic human values.
“My friend, Paul knows my way of thinking. I have totally dedicated my body, speech and mind towards the well-being of others”. Read the rest of this entry »
Proibita a diplomatici europei la visita a Liu Xia. L’appello di Amnesty International
17 maggio 2018. Le autorità cinesi hanno bloccato cinque diplomatici europei che volevano visitare Liu Xia, vedova del defunto dissidente e premio Nobel per la pace Liu Xiaobo, fra gli autori della Carta 08, un manifesto per i diritti umani e la democrazia in Cina.
Liu Xia, 57 anni, è agli arresti domiciliari dal 2010, da quando il marito fu insignito del premio, anche se contro di lei non vi è alcuna accusa formale. Liu Xiaobo, condannato a 11 anni per “sovversione contro lo Stato” a causa di alcuni suoi articoli sulla democrazia, è stato lasciato morire in prigione per un cancro al fegato (nella foto Liu Xia con il marito Liu Xiaobo).
Il gruppo europeo ha cercato di incontrare Liu Xia lo scorso 11 maggio, ma sono stati fermati al cancello della sua casa dalla guardia di sicurezza che non ha consentito loro di entrare. Read the rest of this entry »
Divieto d’insegnare ai monaci buddisti “erroneamente istruiti” in India
16 maggio 2018 Una contea cinese ha vietato ai monaci tibetani, “erroneamente istruiti” in India, di insegnare il buddismo temendo che potessero diffondere contenuti “separatisti”.
In un recente rapporto sul Global Times viene detto che un funzionario cinese dell’ufficio affari etnici e religiosi di Litang ha dichiarato che: “ I monaci istruiti erroneamente in India sono stati banditi dall’insegnare il buddismo ai residenti della contea di Litang, nella provincia del Sichuan della Cina sudoccidentale.
La contea conduce sezioni di educazione patriottica ogni anno per quelli istruiti e i più meritevoli vengono premiati con il Gexe Lharampa, il più alto grado accademico negli studi buddisti tibetani, in India.
Coloro che si sono comportati in modo inappropriato durante l’educazione patriottica o hanno mostrato “qualche segno di intenti separatisti” sono rigorosamente monitorati e banditi dall’insegnare il buddismo al pubblico. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Incontra l’Associazione delle donne tibetane
Sua Santità il Dalai Lama saluta i membri dell’Associazione delle Donne Tibetane al loro arrivo nella sua residenza di Dharamsala, India, 14 maggio 2018. Foto di Tenzin Damchoe
15 maggio 2018 Thekchen Chöling, McLeod Ganj, Dharamsala, India – Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato questa mattina 190 membri della Tibetan Women’s Association (TWA), provenienti da 37 diversi insediamenti in India, Nepal, Belgio e Stati Uniti, in occasione della riunione triennale del consiglio d’amministrazione dell’organizzazione. “Siamo diventati dei rifugiati quasi sessant’anni fa” ha esordito Sua Santità. “Durante tutto questo tempo, il mondo ha imparato ad apprezzare la tradizione del buddhismo tibetano. Persino gli scienziati si stanno interessando a ciò che la nostra tradizione ha da dire. Da rifugiati siamo riusciti anche a presentare al mondo la nostra identità tibetana che si esprime attraverso le nostre varie tradizioni religiose, la nostra lingua, il nostro modo di scrivere e così via”.
“Molte persone mi dicono quanto apprezzano la natura compassionevole, allegra e gentile dei tibetani e i loro sorrisi affettuosi. Siamo riusciti a offrire al mondo un’immagine positiva del Tibet”.
“Quando siamo arrivati in India, eravamo all’incirca ottantamila. Molto presto abbiamo iniziato un processo di democratizzazione sistematica del nostro governo in esilio. Con il sostegno del Primo Ministro indiano Jawaharlal Nehru abbiamo creato scuole presso le quali i bambini tibetani potessero ricevere sia un’educazione tradizionale tibetana sia un’istruzione moderna”. Read the rest of this entry »
14 maggio 1995: Gedun Choekyi Nyima, il monaco bambino nominato Panchen Lama, prima di scomparire
Il Dalai Lama è la carica più importante del Buddhismo tibetano: spetta a lui nominare la seconda carica più prestigiosa, il Panchen Lama, che, una volta deceduto, secondo la tradizione , si reincarna in un’altra persona , che il Dalai Lama deve individuare. Alla morte del X Panchen Lama nel 1989, Tenzin Gyatso , l’attuale Dalai Lama, doveva rintracciare la nuova incarnazione del Panchen: nel 1995 venne finalmente individuato.
Il Panchen Lama numero XI era un bambino di sei anni, Gedun Choekyi Nyima, che si apprestava, già così giovane, a essere cresciuto con una grandissima responsabilità sulle spalle. Era il 14 maggio del 1995 . Restò in carica per soli tre giorni: il 17 di quel mese fu rapito dal Governo cinese e da allora non si sa più niente di lui. Il posto di Panchen Lama è stato affidato a Gyancain Norbu , quasi coetaneo del predecessore, riconosciuto da una parte minoritaria dei monaci tibetani, quelli favorevoli alle politiche cinese in Tibet, mentre la maggior parte, fedele al Dalai Lama rifiuta questa imposizione.
Del Panchen Lama legittimo non si sa niente: oggi sarebbe un ragazzo di ventinove anni e le autorità cinesi sostengono che sia in buona salute, alto un metro e sessantacinque e al sicuro, come da volontà della famiglia. C’è chi ritiene che il giovane sia in realtà morto tempo fa, per leucemia. In ogni caso, Gedun Choekyi Nyima è il più giovane prigioniero politico di tutti i tempi: un bambino vittima dei giochi dei più grandi.
Fonte: L’Indro, 14/05/2018, http://www.laogai.it/14-maggio1955-gedun-choekyi-nyima-il-monaco-bambino-nominato-panchen-lama-prima-di-scomparire-video/
English version, Phayul: “Panchen Lama still alive according to reliable information”, says Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama Meets Tibetan Women’s Association
His Holiness the Dalai Lama posing for group photos with members of the Tibetan Women’s Association after their meeting at his residence in Dharamsala, HP, India on May 14, 2018. Photo by Ven Tenzin Damchoe
May 14, 2018 Thekchen Chöling, McLeod Ganj, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama met this morning with 190 members of the Tibetan Women’s Association (TWA) who have gathered from 37 different settlements in India, Nepal, Belgium and US for their triennial board meeting. “We became refugees nearly sixty years ago,” His Holiness told them. “During that time the world has come to appreciate the Tibetan tradition of Buddhism. Now even modern scientists take a keen interest in what it has to say. As refugees we have succeeded in presenting to the world our unique Tibetan identity as expressed through our distinct religious traditions, our language, our modes of writing and so forth.
“Many people tell me how much they appreciate Tibetans’ compassionate, cheerful, good nature and their warm smiles. We have succeeded in presenting a positive image of Tibet to the world.
“When we first arrived in India, about eighty thousand Tibetans had managed to escape. Very early on we began the systematic democratization of our administration in exile. With Indian Prime Minister Jawaharlal Nehru’s support we established schools where Tibetan children could receive both a traditional Tibetan upbringing and a modern education.” Read the rest of this entry »
Esponenti del Parlamento Europeo a favore di una soluzione pacifica della questione tibetana
1 0 maggio 2018. Una delegazione di parlamentari europei in visita a Dharamsala si è espressa a favore della ripresa del dialogo tra gli inviati del Dalai Lama e il governo cinese. Read the rest of this entry »
Announcing the Release of Dalai Lama App for Android
May 10, 2018. Announcing the release of the official Dalai Lama app for Android now available for download at https://bit.ly/2rqd3i6 . Dalai Lama, the official app from the Office of His Holiness the Dalai Lama, lets you stay up to date with what His Holiness is doing, his travels, and his teachings. Get official news, videos, and photos from His Holiness’s Office, including live video streams when they are available.
Also available for iPhone at http://apple.co/2C5zpco.
https://www.dalailama.com/news/2018/release-of-dalai-lama-app-for-android
Comprendere il mondo. Il Dalai Lama, gli scienziati, il cervello e la mente
Sua Santità il Dalai Lama ha raccontato che il fisico nucleare indiano Raja Ramana gli ha detto che la fisica quantistica è nuova per la scienza, «ma concetti corrispondenti possono essere trovati negli scritti del maestro buddista Nagarjuna».
Aprendo a Dharamsala, in India, “Understanding the World”, il secondo dialogo tra scienziati e studenti russi e tibetani, il Dalai Lama ha detto che «Per me, i re, il Papa, i lama, i mendicanti e i poliziotti sono tutti uguali». Il leader spirituale tibetano ha anche rivelato che cerca sempre di strappare un sorriso a tutti, persino agli ufficiali di polizia, «E se non sorridono, comincio a fargli il solletico».
Partendo da queste battute, il meeting russo-Tibetano, basato sul libro del Dalai Lama “The Universe in a Single Atom: the Convergence of Science and Spirituality”, il secondo di questo tipo dopo quello di New Delhi dell’agosto 2017 – organizzato del Center of tibetan ulture and information, Save Tibet Foundation e Dalai Lama Trus con il sostegno del Centro studi sulla coscienza dell’università statale Lomonosov di Mosca e dell’Istituto di filosofia dell’Accademia delle scienze russa (Ras) – si è occupato di temi complessi come neurobiologia, fisiologia, fisica quantistica e genetica per costruire costruzione di “ponti concettuali” nell’ambito del progetto “Conoscenza fondamentale: dialogo tra scienziati russi e buddisti”. Read the rest of this entry »
Comprendere il mondo. Il Dalai Lama, gli scienziati, il cervello e la mente
07.05.18. Aprendo a Dharamsala, in India, “Understanding the World”, il secondo dialogo tra scienziati e studenti russi e tibetani, il Dalai Lama ha detto che «Per me, i re, il Papa, i lama, i mendicanti e i poliziotti sono tutti uguali». Il leader spirituale tibetano ha anche rivelato che cerca sempre di strappare un sorriso a tutti, persino agli ufficiali di polizia, «E se non sorridono, comincio a fargli il solletico».
Partendo da queste battute, il meeting russo-Tibetano, basato sul libro del Dalai Lama “The Universe in a Single Atom: the Convergence of Science and Spirituality”, il secondo di questo tipo dopo quello di New Delhi dell’agosto 2017 – organizzato del Center of tibetan ulture and information, Save Tibet Foundation e Dalai Lama Trus con il sostegno del Centro studi sulla coscienza dell’università statale Lomonosov di Mosca e dell’Istituto di filosofia dell’Accademia delle scienze russa (Ras) – si è occupato di temi complessi come neurobiologia, fisiologia, fisica quantistica e genetica per costruire costruzione di “ponti concettuali” nell’ambito del progetto “Conoscenza fondamentale: dialogo tra scienziati russi e buddisti”. Read the rest of this entry »
Dialogo tra studiosi russi e buddisti 2° giorno
Namdol Lhamo, del Tibetan Medical and Astro-science Institute, durante la sua presentazione sulla comprensione del mondo nel contesto della tradizione medica tibetana, in occasione del Dialogo tra studiosi russi e buddhisti a Dharamsala, India, il 4 maggio 2018. Foto di Tenzin Choejor
4 maggio 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto il Tsuglagkhang questa mattina, ha reso omaggio e salutato i vari scienziati russi e ha preso posto al tavolo di discussione. Telo Rinpoche ha invitato immediatamente la dottoressa Namdol Lhamo dell’Men-tsee-khang, il Tibetan Medical and Astro-science Institute, a fare la sua presentazione su tema “Comprendere il mondo nel contesto della tradizione medica tibetana”. La dottoressa ha spiegato che l’essere umano è un aggregato di sei elementi: terra, acqua, fuoco, vento e spazio. Sua Santità ha suggerito che, per facilitare la comprensione da parte delle persone che non hanno familiarità con questo sistema, è necessario specificare che per “fuoco” non si intende quello reale, ma il calore, e che con il termine “vento” ci si riferisce all’energia e al movimento. La dottoressa Lhamo ha aggiunto che il sesto costituente è la coscienza. Riprendendo la questione che Sua Santità aveva sollevato il giorno precedente, ha chiarito che la presenza di sperma e ovulo non sono condizioni sufficienti perché avvenga il concepimento, anche la coscienza è necessaria. Inoltre, è il karma a riunire questi tre elementi. Se uno dei tre è assente, il concepimento non ha luogo, cosa che avviene nel 20% dei casi. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Dialogue between Russian and Buddhist Scholars 2° Day
His Holiness the Dalai Lama thanking the Russian scholars with presentations of traditional Tibetan scarves at the conclusion of the Dialogue between Russian and Buddhist Scholars at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on May 4, 2018. Photo by Tenzin Choejor
May 4, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – When His Holiness the Dalai Lama reached the Tsuglagkhang this morning, he paid his respects, greeted the various Russian scientists and took his seat. Telo Rinpoche lost no time in introducing Dr Namdol Lhamo of the Men-tsee-khang, the Tibetan Medical and Astro-science Institute, who had been invited to make a presentation on Understanding the World in the context of the Tibetan medical tradition.
She began by explaining that a human being is an aggregate of six elements: earth, water, fire, wind and space. His Holiness suggested that it can help people unfamiliar with the system to understand it better if it is made clear that actual fire is not involved. The word fire represents heat, just as wind implies energy and movement. Dr Lhamo added that the sixth constituent is consciousness. Taking up the question that His Holiness raised yesterday, she clarified that the presence of sperm and ovum are not sufficient for the conception of a foetus to take place; consciousness is also required. In addition, it is karma that brings them together. If one of these constituents is absent, conception will not take place, which is what happens in 20% of cases. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama, Dialogo tra studiosi russi e buddisti: Comprendere il mondo
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo discorso di apertura in occasione del Dialogo tra studiosi russi e buddhisti a Dharamsala, India, 3 maggio 2018. Foto di Tenzin Choejor
3 maggio 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, sotto un cielo tempestoso, Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato la sua residenza al Tsuglagkhang, per prendere parte al secondo Dialogo tra studiosi russi e buddhisti, intitolato “Comprendere il Mondo”. L’evento è stato organizzato dal Centro di Cultura e Informazione Tibetana (Mosca), dalla Fondazione Save Tibet (Mosca) e dal Dalai Lama Trust, con il contributo del Centro di Studi sulla Consapevolezza dell’Università Statale Lomonosov di Mosca e dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze. Arrivato al tempio, il Dalai Lama ha reso omaggio alla statua del Buddha Shakyamuni e salutato i monaci presenti. Poi ha dato il benvenuto ad alcuni vecchi amici tra i nove scienziati russi che lo attendevano seduti al tavolo allestito nel corpo principale del tempio. Il resto dello spazio è stato occupato da circa 150 osservatori, tra cui 75 russi, 18 monaci tibetani studiosi di scienze, 17 studenti dell’Istituto di Dialettica Buddhista di Sarah, 25 del Men-tsee-khang, 50 studenti del Tibetan Children’s Village, tre di Tong-len e due insegnanti del Dharamsala Government College, oltre a 18 ospiti del Ganden Phodrang. Read the rest of this entry »
Dialogue between Russian and Buddhist Scholars, Understanding the World
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the public at the Main Tibetan Temple courtyard on his way to participate in the Dialogue Between Russian and Buddhist Scholars in Dharamsala, HP, India on May 3, 2018. Photo by Tenzin Choejor
May 3, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – This morning, under stormy skies, His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang, to take part in a second Dialogue between Russian and Buddhist Scholars – Understanding the World. The event was organized by the Center of Tibetan Culture and Information (Moscow), Save Tibet Foundation (Moscow), and the Dalai Lama Trust, with the support of the Center for Consciousness Studies at the Lomonosov Moscow State University and the Institute of Philosophy, Russian Academy of Sciences. In the temple, he paid his respects before the statue of Buddha Shakyamuni and saluted the monks sitting nearby. He then turned to greet old friends among the nine Russian scientists gathered round a table in the main body of the temple. The remaining space was filled by about 150 observers including 75 Russians, 18 Tibetan monks who have experience of studying science, 17 students from the Institute of Buddhist Dialectics, Sarah, 25 from the Men-tsee-khang, 50 students from the Tibetan Children’s Village, three from Tong-len and two teachers from the Dharamsala Government College, in addition to 18 guests of the Ganden Phodrang.
Telo Rinpoche, Representative of His Holiness the Dalai Lama at the Office of Tibet in Moscow, briefly introduced this second Dialogue between Russian and Buddhist Scholars in Dharamsala. He welcomed the Russian scientists, as well as people viewing the webcast online, noting that proceedings were being made available in English, Russian, Chinese and Tibetan. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama si congratula con i due leader coreani
30 aprile 2018 Thekchen Chöling, Dharamsala – Sua Santità il Dalai Lama ha scritto separatamente ai leader nordcoreano e sudcoreano per congratularsi per l’impegno che hanno assunto, in seguito ai recenti colloqui, di lavorare per liberare la penisola coreana dalle armi nucleari e trasformare l’armistizio che ha posto fine alla guerra di Corea in un trattato di pace entro quest’anno. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Congratulates the Two Korean Leaders and Welcomes Steps towards Nuclear Disarmament.
April 30, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama has written separately to the North Korean and South Korean leaders to congratulate them on the pledge they made following recent talks to work to rid the Korean peninsula of nuclear weapons and turn the armistice that ended the Korean War into a peace treaty this year. Read the rest of this entry »
Dura replica di Pechino alla risoluzione USA sul riconoscimento della reincarnazione del Dalai Lama
La risoluzione approvata il 25 aprile dal senato degli Stati Uniti sulle modalità del riconoscimento della reincarnazione del Dalai Lama è stata oggetto di una dura replica da parte delle autorità cinesi. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La felicità e una vita libera dallo stress
Sua Santità il Dalai Lama durante la conferenza “Felicità e una vita senza stress” all’auditorium dell’IIT di Nuova Delhi, 24 aprile 2018. Foto di Tenzin Choejor
24 aprile 2018, Nuova Delhi, India – Al suo arrivo nel campus dell’Indian Institute of Technology (IIT) ad Hauz Khas (Nuova Delhi), Sua Santità il Dalai Lama è stato ricevuto dalla fondatrice di Velocity 48, Parul Rai, e dall’attrice Tisca Chopra che lo hanno accompagnato all’auditorium dove un pubblico di 1500 persone lo stava già aspettando.
Sul palco, Sua Santità e le sue ospiti hanno acceso insieme una lampada tradizionale per aprire l’evento. La moderatrice, Sadhna Srivastav, ha invitato il Direttore dell’IIT, il professor Ramgopal Rao, e il Consigliere Esecutivo dell’IIT, Sanjeev Jain ad accogliere formalmente Sua Santità con fiori e una sciarpa bianca. Parul Rai ha detto che è sempre stato un suo sogno poter offrire alle persone l’opportunità di incontrare e ascoltare autentiche “leggende viventi”, per cui era entusiasta che Sua Santità avesse accettato il suo invito. Ha aggiunto scherzosamente che era del tutto “casuale” che gli ospiti sul palco con Sua Santità fossero tutte le donne. Read the rest of this entry »
Happiness and a Stress-free Life
A view from the back of the stage at the IIT auditorium during His Holiness the Dalai Lama’s talk on “Happiness and a Stress-free Life” in New Delhi, India on April 24, 2018. Photo by Tenzin Choejor
April 24, 2018, New Delhi, India – On arrival at the leafy IIT campus in Hauz Khas, New Delhi, this morning, His Holiness the Dalai Lama was received by the founder of Velocity 48, Ms Parul Rai and actor Tisca Chopra. They escorted him to the auditorium where an audience of 1500 were waiting.
On the stage His Holiness and his hosts lit a traditional lamp together to open the event. Moderator Sadhna Srivastav invited the Director of IIT Prof V Ramgopal Rao and IIT Executive Councillor Sanjeev Jain to formally welcome His Holiness with flowers and a white scarf. Ms Parul Rai explained that it has been her dream to provide opportunities for people to meet and listen to living legends so she was pleased that His Holiness had accepted her invitation. She added playfully that it was more by accident than design that the panel on stage with His Holiness were all women.
In her words of welcome Tisca Chopra said she found it daunting to be speaking at IIT and introducing His Holiness who the New York Times has described as the most famous man in the world. She mentioned several questions she would like to have answered—is it our goal to be happy? can compassion be learned? and what is a well-lived life? Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: il Tibet potrebbe fare parte della Cina se Pechino ne rispettasse la cultura e l’autonomia
Queste le parole pronunciate dal Dalai Lama il 22 aprile nel corso di una conferenza organizzata dal Nehru Memorial Museum and Library nell’ambito degli eventi commemorativi del 60° anniversario dell’arrivo in India del leader spirituale tibetano. “Storicamente e culturalmente il Tibet è sempre stato un paese indipendente” – ha affermato il Dalai Lama. “La geografia della regione ne definisce chiaramente i confini. Se la Cina, come sancito nella sua costituzione, riconoscerà la cultura, la storia e l’autonomia del paese, il Tibet potrebbe fare parte della Cina”. Read the rest of this entry »
Lal Bahadur Shastri Institute of Management – XXIII Cerimonia di Laurea
Il Presidente del Consiglio dei Rettori Anil Shastri, in qualità di Direttore del LBSIM, offre a Sua Santità il Dalai Lama un targa ricordo della sua visita, a conclusione della cerimonia delle lauree al Lal Bahadur Shastri Institute of Management di Nuova Delhi, India, 23 aprile 2018. Foto di Tenzin Choejor
23 aprile 2018, Nuova Delhi, India – Al suo arrivo al Lal Bahadur Shastri Institute of Management (LBSIM) di Dwarka (un sobborgo di Nuova Delhi) Sua Santità il Dalai Lama è stato ricevuto dal Direttore, il dottor Srivastava e dal Presidente del Consiglio dei Rettori Anil Shastri. Poiché Sua Santità aveva conosciuto personalmente il secondo Primo Ministro indiano, si è avvicinato senza indugio al busto di Lal Bahadur Shastri (1904-1966), collocato su un piedistallo all’ingresso dell’Istituto, per offrire una sciarpa bianca e rendergli omaggio.
Dopo aver indossato le vesti e il copricapo accademici, Sua Santità ha partecipato alla processione accademica nell’auditorium. Sul lato del palco, si è unito al figlio di Shastri, Anil, per accendere una lampada votiva e offrire fiori davanti a un ritratto di Lal Bahadur Shastri. Read the rest of this entry »
Lal Bahadur Shastri Institute of Management – 23rd Convocation
His Holiness the Dalai Lama lighting a lamp and offering flowers before a portrait of Lal Bahadur Shastri at the start of the Lal Bahadur Shastri Institute of Management Convocation in New Delhi, India on April 23, 2018. Photo by Tenzin Choejor
April 23, 2018, New Delhi, India – On arrival at the Lal Bahadur Shastri Institute of Management (LBSIM) in the New Delhi suburb of Dwarka this morning, His Holiness the Dalai Lama was received by the Director, Dr DK Srivastava and the Chairman of the Board of Governors Anil Shastri. Since His Holiness had known India’s second Prime Minister personally, without further ado he approached the bust of Lal Bahadur Shastri, mounted on a pedestal before the Institute, to offer a white scarf and pay his respects.
Having donned the academic robes as well as the hat, His Holiness took part in the academic procession into the auditorium. On the side of the stage he joined Shastri’s son, Anil, in lighting a lamp and offering flowers before a portrait of Lal Bahadur Shastri.
After Anil Shastri had declared the Convocation open, Director of LBSIM, Dr DK Srivastava gave a brief welcome address and read a report outlining the Institute’s achievements. Anil Shastri spoke next, recalling his friendship with His Holiness. He reported that he first met him as a schoolboy, when he touched his feet. Later, when he was MP for Varanasi, His Holiness launched one of his books and on another occasion delivered the Lal Bahadur Shastri Memorial Lecture. Reciting a quotation from His Holiness, “If you want others to be happy, practice compassion. If you want to be happy, practice compassion,” Shastri concluded that His Holiness is acknowledged across the world as a great spiritual leader. Read the rest of this entry »
Discorso presso il Nehru Memorial Museum and Library Auditorium
Sua Santità il Dalai Lama al Nehru Memorial Museum and Library Auditorium di Nuova Delhi, India, 22 aprile 2018. Foto di Tenzin Choejor
22 aprile 2018, Nuova Delhi, India – Prima della conferenza pubblica del mattino, durante un incontro privato con persone interessate all’etica secolare Sua Santità il Dalai Lama ha detto:
“Il nostro vero obiettivo è capire come aiutare i 7 miliardi di persone che vivono su questo pianeta a cambiare il modo in cui affrontano le proprie emozioni e raggiungere la pace interiore. Concentrarsi solo sullo sviluppo materiale e accumulare armi sempre più potenti non fa che creare paura. Le antiche tradizioni indiane, che insegnano come sviluppare una mente calma ( shamatha ) e l’intuizione ( vipashyana ), includono metodi per trasformare le nostre emozioni; metodi che sono rilevanti quando, come oggi, il mondo sta attraversando una crisi emotiva”.
“I bambini piccoli non si curano delle differenze di nazionalità, di fede o di razza. Finché i loro compagni sorridono, giocano insieme e sono contenti. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Invited to Nehru Memorial Museum and Library
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Nehru Memorial Museum and Library auditorium in New Delhi, India on April 22, 2018. Photo by Tenzin Choejor
April 22, 2018, New Delhi, India – During a private meeting with people interested in secular ethics before the morning’s public engagement, His Holiness the Dalai Lama said,
“Our ultimate aim is to find out how to help the 7 billion people on the planet to change—change the way they deal with their emotions so they can achieve inner peace. Focusing only on material development and accumulating ever more powerful weapons only brings fear. The ancient Indian traditions for developing a calmly abiding mind (shamatha) and insight (vipashyana) include methods to transform our emotions, which are relevant when, as we find today, the world is passing through an emotional crisis.
“Young children don’t care about differences of nationality, faith or race. So long as their companions smile, they play together happily. It seems it’s only as we grow up, in the course of education, that focussing on secondary differences between people creates trouble. This isn’t confined to people in one part of the world or the other, look at the sectarianism we’ve seen among Tibetan Buddhists, who have forgotten not only about the oneness of human beings, but also the oneness of Buddhists. Read the rest of this entry »
Due monaci tibetani arrestati dalle autorità cinesi
Due monaci tibetani sono stati arrestati dalle autorità cinesi per aver condiviso ciò che è stato considerato “contenuto illegale online”, nel monastero di Tsang a Ba Dzong, nella provincia del Qinghai. Read the rest of this entry »
Tibet: le autorità cinesi si sono appropriate con la forza della terra di contadini tibetani
Le autorità cinesi hanno confiscato ai contadini le loro terre con la forza. L’esproprio forzato è avvenuto nella contea di Toelung Dechen vicino alla capitale Lhasa nella regione autonoma tibetana (TAR) nel Tibet, con il pretesto di usare la terra per una piantagione di fiori di massa per il governo. Read the rest of this entry »
Udienza pubblica con visitatori da tutto il mondo
16 aprile 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama era di buon umore quando ha lasciato la sua residenza e ha salutato gli oltre 1500 visitatori provenienti da 68 paesi che si lo attendevano nel cortile del Tempio Tibetano Principale.
Ha stretto la mano ad alcuni, scherzato e scambiato qualche parola con altri. Lentamente si è fatto strada lungo il cortile, fermandosi per alcune foto di gruppo, prima di sedersi sotto il portico del tempio. “Da tempo penso che quando si riuniscono qui fratelli e sorelle di paesi diversi” ha esordito “non sia semplicemente per vedermi. Voglio dimostrare quanto sia brillante il mio cervello parlando con voi”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meeting with Visitors from Across the World
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the more than 1500 strong crowd gathered in the Main Tibetan Temple courtyard to listen to his talk in Dharamsala, HP, India on April 16, 2018. Photo by Tenzin Choejor
April 16, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama was in a jovial mood as he emerged from his residence this morning. He greeted the more than 1500 visitors from 68 countries who had gathered in the temple courtyard, shaking hands with some, teasing and exchanging a few words others. He gradually made his way round the yard, stopping to pose for photographs with people grouped according to their geographical origins, before sitting down on a chair in the porch under the temple. “For some time I’ve thought that when there are brothers and sisters from different countries here,” he told the crowd, “just seeing my face is not sufficient. I want to show how brilliant my brain is by talking to them.
“We Buddhists pray for the welfare of all sentient beings, but we have to think about what that really means. Whether we think about animals, insects or fish, there’s not much we can really do for them except pray. However, the 7 billion other human beings on this planet are like us. They have the same kind of brain as we do. Realistically, they are the only ones we can really help. Read the rest of this entry »
“In Tibet la situazione è gravissima”. Dialogo con Claudio Cardelli, l’uomo che ha portato il Dalai Lama in Italia
La polizia cinese in Tibet
PangeaNews – 10 aprile 2018
Come stelle che implodono. Come urla fiammate. Ceri viventi. Si immolano. L’ultimo – per ciò che ne sappiamo, dacché oltre la cortina himalayana regna l’ambiguo – si chiama Tsekho. Un mese fa. Aveva moglie e figlie, due. Un patriota. Si è cosparso di benzina. Si è acceso. In Tibet la luce ha il sapore di tenebra, non scalda – agghiaccia. 152. I tibetani che dal 2009 si danno fuoco per dare un segno di luce – e di morte – alla loro protesta. Vogliono il Tibet libero. Si illuminano. Come ghigni di tigre contro il dragone cinese. Implacabile. Il gesto di Tsekho non è accaduto un giorno qualunque. Il 10 marzo si sono festeggiati i 59 anni dalla sollevazione di Lahsa contro l’occupazione cinese. A Ginevra, per l’occasione, si è radunato un corteo di 7mila persone. “Noi saremo sempre qui a difendere la sacra causa del Tibet e il futuro della nostra civiltà”, ha detto, per sigillare l’occasione, Claudio Cardelli. Dicono siano grandinati applausi. Read the rest of this entry »
La polizia cinese offre ricompense in denaro a chi denuncia attività pro Tibet.
L’ avviso della polizia della contea di Nagchu del 13 marzo 2018 che offre ricompense in denaro a chi fornisce informazioni su comportamenti ritenuti “sleali”.
Secondo un comunicato ufficiale recentemente pubblicato, le autorità cinesi nella contea tibetana di Nagchu, offrono ricompense in denaro a chi denuncia attività “criminali”, compresi gli sforzi per promuovere la cultura nazionale, lla lingua del Tibet o legami con il Dalai Lama.
Il documento del 13 marzo, una copia del quale è stato ottenuto dal servizio tibetano della RFA, offre importi fino a 100.000 yuan (US $ 15.556) a chi fornisce informazioni sulle attività di quelle che definisce di bande criminali, un termine liberamente definito per includere persone o organizzazioni che sostengono il “ separatismo “. Una azione mirata spesso contro i tibetani che chiedono maggiori diritti culturali o religiosi.
Sempre nell’attestato si legge che sono stati inoltre promessi premi fino a 50.000 yuan per indicazioni, da verificare tramite indagini della polizia, riguardanti il gioco d’azzardo, il traffico di droga e “le religioni considerate illegali, potere e collegamenti familiari per possesso illegale di proprietà”. Read the rest of this entry »
Pechino: le religioni devono essere al servizio del Partito Comunista
militari a Lhasa
5 aprile 2018. Le religioni devono sostenere il Partito Comunista ed essere subordinate agli interessi della nazione: questo il contenuto del libro bianco reso pubblico il 3 aprile dalle autorità di Pechino.
Il documento, intitolato “Le politiche e le procedure cinesi sulla protezione della libertà religiosa”, afferma la necessità che le religioni si adattino ad una società socialista e come si debbano sviluppare nel contesto della Cina. “Essere parte attiva nell’adattare le religioni alla società socialista significa sviluppare nei credenti l’amore per il loro paese ed insegnare loro come essere subordinati e servire gli interessi della nazione e del popolo cinese”. “Significa inoltre” – prosegue il libro bianco – “adoperarsi affinché i gruppi religiosi difendano e si attengano al socialismo con caratteristiche cinesi e ne abbraccino i valori”. Read the rest of this entry »
“Grazie India 2018”: il Dalai Lama e i Tibetani, dopo 59 anni di esilio
Sua Santità il Dalai Lama porge un dono commemorativo al Ministro per la Cultura Mahesh Sharma. Tempio Tibetano Principale, Dharamsala, India, 31 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
31 marzo 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina, il cortile dello Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, è stato riccamente decorato: la struttura delle pensiline è stata rivestita in arancione, bianco e verde, i colori del tricolore indiano. Gli ospiti aspettavano con ansia l’apertura delle porte della residenza del Dalai Lama per poterlo vedere finalmente. Sua Santità ha percorso la corsia centrale, sorridendo e salutando con la mano, fermandosi di tanto in tanto per dare il benvenuto ai suoi ospiti. Raggiunto il podio, è stato accolto dai relatori e dai dignitari e ha preso posto, continuando a sorridere alla folla. Il Segretario alle Relazioni internazionali dell’Amministrazione centrale tibetana (CTA) e Presidente del comitato “Grazie India”, Sonam Dagpo, ha introdotto le celebrazioni. Ha spiegato che il 31 marzo segna la data in cui Sua Santità raggiunse l’India, nel 1959, dopo essere fuggito dal Tibet. La giornata odierna dà l’avvio alla celebrazione annuale di quell’evento storico che culminerà, il prossimo anno, con le celebrazioni del 60°anniversario. Oltre a salutare Sua Santità, Sonam Dagpo ha dato il benvenuto agli ospiti d’onore, il Ministro della Cultura, del Turismo e dell’Aviazione Civile, Mahesh Sharma e al Segretario Generale Nazionale del Bharatiya Janata Party, Ram Madhav. Shanta Kumar, deputato locale del Kangra, ex capo del governo e coordinatore del Forum parlamentare indiano per il Tibet, ha dichiarato che oggi è un giorno speciale. Read the rest of this entry »
Thank You India 2018
His Holiness the Dalai Lama and special guests arriving at the Main Tibetan Temple courtyard for the Thank You India celebration in Dharamsala, HP, India on March 31, 2018. Photo by Tenzin Choejor
March 31, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The courtyard of the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, had been elaborately decorated this morning. The structure of the overhead canopies was decked out in the orange, white and green of the Indian tricolour. The guests who filled the yard waited in anticipation until the gates to his residence opened and His Holiness the Dalai Lama emerged. He walked steadily up the central aisle waving and smiling at well-wishers and occasionally stopping to shake someone’s hand. Reaching the dais below the temple he was introduced to guests and dignitaries and took his seat smiling at the crowd. International Relations Secretary of the Central Tibetan Administration (CTA) and Chair of the ‘Thank You India’ Committee, Sonam Dagpo introduced the occasion. He explained that 31st March marks the day His Holiness reached India in 1959 after fleeing Tibet. Today marked the beginning of a yearlong celebration of that event that will culminate in the sixtieth anniversary next year. In addition to saluting His Holiness, he welcomed the Chief Guest, Minister of State for Culture, Tourism and Civil Aviation, Mahesh Sharma and Guest of Honour, National General Secretary of the Bharatiya Janata Party, Ram Madhav. Read the rest of this entry »
Attivista tibetano arrestato per aver caricato su facebook foto bandiera tibetana
30 marzo 2018. Un tibetano sarebbe stato incarcerato per 10 giorni e minacciato di essere rinviato in Tibet dalla polizia nepalese per una foto che ha caricato all’inizio di questo mese su Facebook in cui si vede con la bandiera nazionale tibetana nelle vicinanze di uno stupa del Buddha a Kathmandu.
Un gruppo per i diritti internazionali per il Tibet afferma che l’uomo di nome Adak, sulla quarantina, è stato arrestato tre giorni dopo aver pubblicato l’immagine. La polizia nepalese ha mostrato la fotografia all’uomo e immediatamente dopo che ha confermato che era la sua foto, lo hanno preso in custodia
Adak è un membro di un piccolo gruppo di tibetani in Nepal, che sono state parte dell’organizzazione di proteste pacifiche nel 2008 sulla scia della rivolte prima delle Olimpiadi di Pechino. In occasione dell’anniversario della rivolta del 1959 e delle proteste del 2008, il gruppo ha inviato lettere alle ambasciate internazionali a Kathmandu, sottolineando il peggioramento della situazione dei diritti umani in Tibet. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Udienza con 150 ospiti provenienti da tutto il mondo
Sua Santità il Dalai Lama insieme ad alcuni dei 150 ospiti provenienti da tutto il mondo, al termine dell’udienza avvenuta presso la sua residenza di Dharamsala (India), il 30 marzo 2018. Foto della Venerabile Thubten Damchoe
30 marzo 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, (India) 30 marzo 2018 – “Fratelli e sorelle, sono felice di incontrare tutti voi”. Con queste parole Sua Santità il Dalai Lama ha accolto stamattina, presso la sua residenza, quasi 150 ospiti provenienti da diverse parti del mondo. Una cinquantina – arrivati da Messico, Colombia, Argentina e Cile – erano accompagnati da quattro monache buddhiste che hanno creato una piccola comunità in Messico. Un altro gruppo, di circa 90 persone, era costituito dai partecipanti a un corso di dieci giorni di introduzione al buddhismo tibetano, tenutosi presso Centro di Meditazione Tushita di Dharamsala.
“Noi 7 miliardi di esseri umani su questo pianeta siamo tutti uguali, mentalmente, fisicamente ed emotivamente” ha detto loro. “Siamo nati tutti da una madre e siamo sopravvissuti grazie alla sua gentilezza e alle sue cure. Come esseri umani siamo animali sociali e sono amore e affetto ad unirci”.
“Grazie ad esperimenti condotti con i neonati, gli scienziati hanno raccolto numerose prove che suggeriscono che la natura umana di base è compassionevole. Altri risultati indicano che vivere in uno stato di rabbia e odio costanti mina il nostro sistema immunitario, mentre coltivare un atteggiamento più compassionevole in generale rafforza il nostro benessere fisico e mentale”. Read the rest of this entry »
Addressing People from Many Parts of the World
His Holiness the Dalai Lama addressing a gathering of people from around the world at his residence in Dharamsala, HP, India on March 30, 2018. Photo by Ven Damchoe
March 30, 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – “Brothers and sisters, I’m happy to meet with all of you,” was how His Holiness the Dalai Lama welcomed almost 150 people from many different parts of the world at his residence this morning. Nearly 50, predominantly from Mexico, Colombia, Argentina and Chile were led by a group of four Buddhist nuns who have set up a small community in Mexico. Another group of about 90 were participants in a ten day course introducing Tibetan Buddhism at the local Tushita Meditation Centre.
“We 7 billion human beings on this planet are all the same—mentally, physical and emotionally,” he told them. “We were all born from a mother and we all survived because of her kindness and care. As human beings we are social animals and it’s love and affection that binds us together. Read the rest of this entry »
Rinviata a tempo indeterminato la 7°Conferenza Mondiale dei Parlamentari per il Tibet
27 marzo 2018. Nuova scossa nei rapporti tra governo indiano e i tibetani: è stata rinviata a tempo indeterminato la 7° Conferenza Mondiale dei Parlamentari per il Tibet che avrebbe dovuto tenersi a New Delhi dal 26 al 28 aprile 2018. Read the rest of this entry »
92° Incontro annuale dell’Associazione delle Università Indiane a Sarnath. Seconda giornata
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo discorso di apertura, il secondo giorno dell’incontro dell’Associazione delle Università Indiane a Sarnath, India, 20 marzo 2018. Foto di Lobsang Tsering
21 marzo 2018, Sarnath, India – Prima di partecipare all’incontro dell’Associazione delle Università Indiane (AIU), questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha avuto una riunione con gli insegnanti dell’Istituto Centrale per gli Studi Superiori sul Tibet (CIHTS). Ha ricordato che Kapila Vatsyayan aveva fondato l’Istituto, cinquant’anni fa, per contribuire a mantenere viva la cultura tibetana. Ha osservato inoltre che, quando le persone si sono rese conto delle carenze della moderna istruzione subito è cresciuto l’interesse per le antiche tradizioni indiane. L’uso della logica e del ragionamento sviluppati nel passato oggi si ritrovano esclusivamente nella tradizione tibetana e i tibetani sono di fatto gli unici depositari dell’antica comprensione indiana del funzionamento della mente e delle emozioni. “Ho suggerito che lo studio di questi soggetti non sia più appannaggio esclusivo dei monaci e delle monache, ma sia messo a disposizione anche dei laici. Tuttavia, è difficile accoglierli nelle nostre istituzioni monastiche. Con la creazione dell’Istituto di Dialettica Buddhista e di questa istituzione è diventato più semplice per i laici e gli stranieri impegnarsi nelle nostre tradizioni di studio. Read the rest of this entry »
Second Day of Association of Indian Universities’ Meet at Sarnath
His Holiness the Dalai Lama addressing a gathering of Central Institute for Higher Tibetan Studies’ (CIHTS) teachers in Sarnath, UP, India on March 20, 2018. Photo by Jeremy Russell
March 20, 2018, Sarnath, UP, India – Before attending the Association of Indian Universities’ (AIU) Meet this morning, His Holiness the Dalai Lama spoke to a gathering of Central Institute for Higher Tibetan Studies’ (CIHTS) teachers. He recalled that Kapila Vatsyayan had taken the initiative to establish the Institute fifty years ago to help keep Tibetan culture alive. He observed that as people have become aware of the shortcomings of modern education, interest has grown in ancient Indian traditions. The past extensive use of logic and reasoning is now only to be found preserved in the Tibetan tradition. In addition, Tibetans find themselves almost the sole repository of the ancient Indian understanding of the workings of the mind and emotions. “I have suggested that study of these things should not be confined to monks and nuns, but should be made available to lay people too.
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92° Incontro annuale dell’Associazione delle Università Indiane a Sarnath. Sessione inaugurale
Sua Santità il Dalai Lama e alcuni relatori presentano il rapporto annuale dell’AIU al 92° Incontro dell’Associazione delle Università Indiane alla CIHTS di Sarnath, India, 19 marzo 2018. Foto di Lobsang Tsering
19 marzo 2018, Sarnath, India – Era ancora buio a Delhi, questa mattina, quando Sua Santità il Dalai Lama si è imbarcato sul volo che l’avrebbe portato a Varanasi. Al momento del decollo, tuttavia, il sole era spuntato. Il vice rettore dell’Istituto centrale di studi superiori tibetani (CIHTS), Geshe Ngawang Samten, ha ricevuto il Dalai Lama al suo arrivo all’aeroporto internazionale di Lal Bahadur Shastri, da dove insieme hanno raggiunto l’Istituto, a Sarnath. Studenti sorridenti “armati” di sciarpe bianche, fiori e bastoncini d’incenso lo aspettavano, dai cancelli dell’edificio fino alla residenza di Sua Santità, mentre i danzatori di Tashi Shölpa cantavano e ballavano per dargli il benvenuto. Uscito dall’auto, una giovane coppia ha chiesto al Dalai Lama di benedire il loro bambino appena nato. Nel frattempo, ragazzi e ragazze in abito tradizionale tibetano hanno offerto il tradizionale “chemar changpu”. Poco prima delle dieci, il presidente dell’Associazione delle università indiane (AIU), il professor PB Sharma, e il segretario generale Furqan Qamar, insieme a Geshe Ngawang Samten, hanno accompagnato Sua Santità nella vicina sala conferenze. Una volta seduti, un gruppo di studenti ha intonato l’inno dell’istituto; poi un altro gruppo di studentesse e monache ha recitato in sanscrito il Mangalacharan, seguite da un gruppo di monaci che hanno ripetuto la stessa invocazione in tibetano, a cui si è unito anche Sua Santità. Read the rest of this entry »
92nd Annual Meet of Association of Indian Universities at Sarnath – Inaugural Session
A couple presenting their new born baby to His Holiness the Dalai Lama for a blessing as he arrives at the Central Institute for Higher Tibetan Studies (CIHTS) in Sarnath, UP, India on March 19, 2018. Photo by Jeremy Russell
March 19, 2018, Sarnath, UP, India – It was still dark in Delhi this morning when His Holiness the Dalai Lama left for the airport to board a flight to Varanasi. By the time of take-off, however, the sun had risen. Vice-Chancellor of the Central Institute for Higher Tibetan Studies (CIHTS), Geshe Ngawang Samten received him on arrival at Lal Bahadur Shastri International Airport, from where he drove to the Institute in Sarnath. Smiling students holding white scarves, flowers and sticks of incense lined the way from the gate to His Holiness’s residence. Tashi Shölpa dancers sang and danced to welcome him. As he stepped out of his car a couple presented a new-born baby for him to bless. Young men and women in Tibetan costume offered the traditional ‘chemar changpu’. Just before ten o’clock, Association of Indian Universities (AIU) President Prof PB Sharma and Secretary General Furqan Qamar, with Geshe Ngawang Samten, escorted His Holiness to the Conference Hall nearby.
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Sua Santità il Dalai Lama: Discorso ai neo laureati della Central University dello Jammu
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo discorso alla Prima Convocazione dell’Università Centrale dello Jammu, India, 18 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
18 marzo 2018, Jammu, India – Ieri Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto in auto la città di Jammu dove innanzi tutto ha incontrato, presso l’hotel di cui è ospite, numerosi fedeli del Ladakh e dello Zanskar. Li ha salutati come vecchi amici, ricordando loro che molti studiosi e traduttori tibetani del passato hanno attraversato proprio le loro terre per raggiungere l’India e che, ai tempi di Rinchen Zangpo, Dipankara Atisha vi passò per andare in Tibet su richiesta del re di Thöling. “Avete mantenuto in vita le nostre millenarie tradizioni buddhiste, ma oggi dovete essere buddhisti del XXI secolo. Questo significa che dovete capire quello che il Buddha ha insegnato e per capire dovete studiare. La recita dei mantra e le preghiere non sono sufficienti. Il Buddha stesso disse ai suoi seguaci di non accettare nulla, neppure le sue parole, senza indagare ed esaminare”.
“Tutte le varie tradizioni religiose sono fonte di ispirazione, se gli insegnamenti vengono seguiti con sincerità. Per questo le rispetto e le ammiro. L’India è la prova vivente che l’armonia tra le religioni è possibile, ed è una tradizione che vi esorto di mantenere viva anche qui nello Jammu e nel Kashmir”. Read the rest of this entry »
First Convocation of the Central University Jammu
His Holiness the Dalai Lama meeting with people from Ladakh and Zanskar at his hotel in Jammu, J&K, India on March 18, 2018. Photo by Jeremy Russell
March 18, 2018, Jammu, J&K, India – His Holiness the Dalai Lama reached Jammu yesterday by road. This morning, before leaving his hotel, he met briefly with people from Ladakh and Zanskar. He greeted them as old friends, recalling that many Tibetan scholars and translators of the past travelled through this region to India. Later, during the life of Rinchen Zangpo, Dipankara Atisha passed through here when he came to Tibet at the request of the king in Thöling. “Although you have been keeping our more than 1000 year old Buddhist traditions alive, now you need to be 21st century Buddhists. That means you have to understand what the Buddha taught, which in turn means you have to study. Recitation of mantras and prayers is not enough. The Buddha told his followers not to accept anything, even what he said, without investigating and examining it. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: “Le formalità e le belle parole non sono importanti”
17 marzo 2018.In risposta alla presa di distanza del governo di New Delhi dalle manifestazioni organizzate da Dharamsala per celebrare il 60°anniversario dell’arrivo del Dalai Lama in India, il leader religioso tibetano ha dichiarato di non ritenere importanti le formalità e le belle parole.
In un’intervista rilasciata il 10 marzo al giornalista CNN Vir Sanghvi, il Dalai Lama ha affermato di non essere turbato dalla decisione presa dal governo indiano che, “a causa del difficile momento nelle relazioni tra India a Cina”, ha chiesto ai ministri e funzionari del governo centrale e dei governi locali di non partecipare agli eventi organizzati dall’Amministrazione Centrale Tibetana in segno di ringraziamento per l’ospitalità da sessant’anni offerta da New Delhi al leader tibetano e alle migliaia di profughi in fuga dal Tibet occupato.
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Mind & Life Conference: Reimagining Human Flourishing, 5° Day
His Holiness the Dalai Lama fondly greeting a young girl on his way to Main Tibetan Temple to participate on the final day of the Mind & Life Conference in Dharamsala, HP, India on March 16, 2018. Photo by Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. March 16, 2018 – Aaron Stern was the moderator this morning for the final meeting of the 33rd Mind & Life dialogue. As soon as His Holiness the Dalai Lama had arrived and was settled in his seat, he introduced the day’s two presenters—Sonia Lupien and Patricia Jennings, both of whom were to talk about problems in the classroom and solutions to them. Sonia Lupien began by announcing that she was a teacher from Canada who has been trying to teach SEL and secular ethics for a long time. Over that time she has noticed that while many, perhaps most students, are well-adjusted to learning, others faced difficulties. She wondered why. She noted that this girl’s parents were getting divorced, that boy was being bullied and another’s sister was sick. It took 25 years to realise that each of these children was suffering from stress.
When she looked at the science she found that when the brain detects stress hormones are released. These feed back to the brain where they particularly affect selective attention, by which we distinguish what is relevant, and the general faculty for learning. His Holiness asked if this could not be treated with medication and Lupien explained that it had been tried and it was found that limiting some hormones affects others and so upsets the whole balance of health. She explained that stress can be absolute and relative. Absolute stress is prompted by a threat to survival. Relative stress is Novel, Unpredictable, a Threat to the sense of self and has a Sense of taking away control, which is referred to by the acronym NUTS. Read the rest of this entry »
33ª Mind & Life Conference “Reimagining Human Flourishing” – Giornata conclusiva
Sua Santità il Dalai Lama saluta una bambina prima di entrare nel Tempio Tibetano Principale per partecipare all’ultimo giorno della Mind & Life Conference a Dharamsala, India, 16 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
16 marzo 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Aaron Stern è stato il moderatore della sessione conclusiva della 33 ͣ Mind & Life Conference. Non appena Sua Santità il Dalai Lama è arrivato e ha preso posto, Stern ha presentato i due relatori della giornata, Sonia Lupien e Patricia Jennings, che avrebbero parlato dei problemi che si possono incontrare in classe e delle possibili soluzioni. Sonia Lupien, dal Canada, si è presentata raccontando di essere stata un’insegnante, prima di diventare la direttrice del Center for Studies on Human Stress, e di aver cercato per molto tempo di insegnare SEL e l’etica secolare alle sue classi. Nel corso degli anni, ha notato che mentre molti, forse la maggior parte degli studenti, erano ben disposti verso questo tipo di apprendimento, altri incontravano delle difficoltà e si era sempre chiesta perché. Poi si è resa conto che, ad esempio, i genitori di una studentessa stavano divorziando, che un altro studente era stato vittima di bullismo o che la sorella di un altro era gravemente malata. Ci sono voluti 25 anni per rendersi conto che ognuno di questi ragazzini soffriva di stress.
Cercando una risposta e possibili soluzioni nella scienza, Sonia Lupien ha scoperto che quando il cervello rileva un certo livello di stress vengono rilasciati degli ormoni che, a loro volta influenzano, il cervello soprattutto per quel che riguarda in particolare l’attenzione selettiva, la facoltà con cui si distingue ciò che è rilevante, e la capacità di apprendimento più in generale. Sua Santità ha chiesto se questo problema non potesse essere trattato farmacologicamente e la Lupien ha risposto che i farmaci possono sì limitare l’attivazione di alcuni ormoni, ma al contempo influiscono su altri, compromettendo così l’equilibrio generale della salute.
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Mind & Life Conference: Reimagining Human Flourishing 4° Day
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the audience as he arrives for the fourth day of the Mind & Life Conference at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on March 15, 2018. Photo by Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. March 15, 2018 – This morning, after His Holiness the Dalai Lama had arrived at the Tsuglagkhang and taken his seat, the morning’s moderator, Dan Goleman, asked how he had slept. His Holiness replied that he felt a little tired, but had slept well. “Of course,” he remarked, “while I’m asleep, during dream time I do analysis. As far as I’m concerned a relaxing period of thoughtlessness is a waste of the potential of our brains.”
Goleman informed him that Robert Roeser, Matthieu Ricard and Sona Dimidjian would talk about some of the research that is going on in relation to ethics and compassion in education. However, first of all, Goleman acknowledged His Holiness’s advocacy of secular ethics and asked what it means and why it is so important for the 21st century.
“The world is facing an array of problems,” His Holiness replied, “many of which we have created. People who make trouble were not necessarily trouble-makers when they were children. In fact, scientists say they have observed that basic human nature is compassionate. But if that’s so, why do we end up creating so many problems for ourselves? “One reason is that we don’t have a holistic view, we only see things from a narrow perspective. If we were to take a broader view, the problems we confront wouldn’t seem so significant. Then we would be less irritated and angry. We also need to understand that if we act in this or that way, there will be consequences. Narrow minded people don’t seem to give any thought to the consequences of their behaviour. And we need to appreciate that we are all interdependent. Read the rest of this entry »
33ª Mind & Life Conference “Reimagining Human Flourishing” 4° giorno
Sona Dimidjian ha parlato dei risultati di un breve addestramento alla compassione progettato come app per telefoni cellulari. Quarto giorno della Mind & Life Conference, Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, 15 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
15 marzo 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India. Anche questa mattina, dopo che Sua Santità il Dalai Lama è arrivato al Tsuglagkhang e ha preso posto, il moderatore della sessione, Dan Goleman, gli ha domandato come avesse dormito. Sua Santità ha risposto che si sentiva un po’ stanco, ma che aveva dormito bene. “Naturalmente”, ha aggiunto, “anche mentre sono addormentato, analizzo durante i sogni. Per quanto mi riguarda, infatti, un periodo di totale relax privo di pensieri è uno spreco di potenziale del nostro cervello”. Goleman ha informato il Dalai Lama che oggi che Robert Roeser, Matthieu Ricard e Sona Dimidjian avrebbero parlato di alcune delle ricerche in corso riguardanti l’etica e la compassione nell’istruzione. Tuttavia, prima di tutto, Goleman – riconoscendo il grande impegno di Sua Santità rispetto all’etica secolare – ha voluto chiedergli che cosa significhi e perché sia così importante per il XXI secolo.
“Il mondo sta affrontando una serie di problemi”, ha risposto Sua Santità, “molti dei quali sono stati creati proprio da noi. Le persone che hanno creato problemi non erano necessariamente in grado di farlo da bambini. In realtà, gli scienziati dicono di aver dimostrato che la natura umana di base è compassionevole. Ma se è così, perché finiamo per creare tanti problemi per noi stessi?” Read the rest of this entry »
33ª Mind & Life Conference “Reimagining Human Flourishing” 3° giorno
Sua Santità il Dalai Lama racconta un episodio della sua vita all’inizio del terzo giorno della Mind & Life Conference, presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, 14 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
14 marzo 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Non appena Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto, all’inizio del terzo giorno della Conferenza Mind & Life, Richard Davidson, moderatore di oggi, gli ha domandato per quanto tempo avesse dormito. “Nove ore” ha risposto il Dalai Lama e ha raccontato di un leader politico, che ebbe modo di conoscere nell’Arunachal Pradesh, che gli aveva rivolto la stessa domanda. Anche a lui aveva risposto di aver dormito nove ore e di essersi alzato alle 3 del mattino per meditare e per affinare la sua mente, in modo da poter meglio truffare le persone. Il politico aveva riso e aveva aggiunto che, dato che dormiva solo sei ore, ovviamente non era preparato per imbrogliare le persone. Davidson ha detto che dopo aver sentito parlare dei presupposti scientifici su cui si fonda il SEEL il primo giorno e averne visto esempi concreti ieri, la giornata odierna e quella successiva sarebbero state dedicate a conoscere nel dettaglio le componenti chiave di questi programmi. Ha poi introdotto Amishi Jha e Sona Dimidjian che avrebbero parlato di meta-consapevolezza e addestramento all’attenzione, aggiungendo che Thupten Jinpa avrebbe concluso la sessione, presentando questi argomenti da una prospettiva buddhista. Read the rest of this entry »
Lobsang Sangay chiede all’UNESCO di avviare un’indagine sull’incendio scoppiato al Jokhang
In una lettera aperta inviata all’UNESCO il 14 marzo, Lobsang Sangay, presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana, ha chiesto all’organizzazione ONU di avviare un’indagine sull’incendio scoppiato nel tempio del Jokhang, a Lhasa, il 17 febbraio. Citando nuove e attendibili fonti, il presidente Sangay afferma di ritenere possibile che le fiamme abbiano gravemente danneggiato sia il tempio sia le numerose statue, reliquie e manoscritti in esso contenute provocando “la perdita irreparabile dei sacri tesori di un’antica civiltà”.
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33ª Mind & Life Conference “Reimagining Human Flourishing” 2° giorno
Tara Wilkie e Sophie Langri durante la loro presentazione, nel corso della seconda giornata della 33ª Mind & Life Conference. Tempio Tibetano Principale, Dharamsala, India, 13 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
13 marzo 2018, Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Come è sua abitudine, anche questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha percorso a piedi la strada che conduce dalla sua residenza al Tsuglagkhang, fermandosi a parlare con le persone lungo il tragitto. Arrivato al tempio, ha innanzi tutto reso i suoi omaggi alla statua del Buddha, poi ha salutato gli ospiti che lo attendevano per partecipare alla seconda sessione della conferenza Mind & Life; ha chiesto loro se avessero dormito bene e ha aggiunto che lui aveva dormito per nove ore. Tra le persone a cui si è rivolto direttamente c’era anche il suo medico della Mayo Clinic. Il moderatore di oggi, Tony Phillips, ha dato il benvenuto a Sua Santità e lo ha ringraziato per il suo tempo. Ha poi anticipato che le tre presentazioni previste per la mattinata avrebbero illustrato in che modo l’educazione del cuore stia trasformando concretamente l’educazione attuale, sulla base dei consigli di Sua Santità.
Il primo relatore a prendere la parola è stata Kimberly Schonert-Reichl, che ha iniziato la sua carriera come insegnante, ma che è diventata una scienziata che oggi può vantare 30 anni di esperienza sul campo nel Social Emotional Learning (SEL) e nel Collaborative for Academic, Social, and Emotional Learning (CASEL). I bambini che hanno beneficiato dei programmi SEL hanno dimostrato di aver acquisito la capacità di comportarsi con grande gentilezza e allo stesso tempo di raggiungere notevoli risultati accademici, di saper vivere con minor aggressività e livelli di stress inferiori a quelli dei loro coetanei. In più, grazie anche alla crescente popolarità di questi programmi a livello internazionale, nel 2017 il SEL è entrato a far parte del sistema di istruzione in vigore nel 50% degli stati del Nord America, coinvolgendo così un milioni e cinquecentomila insegnanti e 25 milioni di studenti. Il risultato è che gli studenti stanno ora imparando non solo le materie tradizionali, ma anche ad affrontare le proprie emozioni. Read the rest of this entry »
Mind & Life Conference: Reimagining Human Flourishing. 3° Day
His Holiness the Dalai Lama discussing perception with Amish Jha during her presentation on the third day of the Mind & Life Conference at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on March 14, 2018. Photo by Tenzin Phuntsok
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. March 14, 2018 – As His Holiness the Dalai Lama sat down at the start of the third day of the Mind & Life Conference this morning, Richard Davidson, today’s moderator, asked him how long he had slept. “Nine hours,” he replied and went on to tell the story of a political leader he got to know in Arunachal Pradesh who asked the same question. His Holiness told him he’d slept nine hours and that he got up at 3am to engage in meditation to sharpen his mind so he could better cheat people. The politician laughed and retorted that since he only slept six hours he obviously wasn’t equipped to cheat people. Davidson said that after hearing about the basic science behind SEEL on the first day and seeing examples of it in action yesterday, today and tomorrow would be spent looking at key components of these programs. He introduced Amishi Jha and Sona Dimidjian who would talk about meta-awareness and attention training in their work, adding that Thupten Jinpa would finish up the session, appraising these topics from a Buddhist perspective. Amishi Jha researches attention and meta-awareness. A common example is of someone having the intention to read a book. They begin reading, but a point comes when they realize their mind has wandered and they have not in fact been paying attention. That realization is an example of meta-awareness, an explicit awareness of the current content of their consciousness. Attention allows for the selection of a chosen object and the preferential processing of that object. It is a like shining a torch in a dark room. It can be moved from one thing to another and can be focussed within as well as outside. Read the rest of this entry »
Mind & Life Conference: Reimagining Human Flourishing. 2° Day
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Main Tibetan Temple for the second day of the Mind & Life Conference – Reimagining Human Flourishing – in Dharamsala, HP, India on March 13, 2018. Photo by Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. March 13, 2018 – As is his custom, His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang this morning, stopping to talk to people on the way. In the temple he first paid his respects before the statue of the Buddha then turned to greet those gathered for the Mind & Life conference, asking them how they slept and declaring that he had slept nine hours. Among those he greeted personally was his principal physician from the Mayo Clinic. Today’s moderator, Tony Phillips, welcomed His Holiness and thanked him for his time. He explained that this morning three presentations would show how education of the heart is transforming education in actual practice, on the basis of His Holiness’s advice.
First to speak was Kimberly Schonert-Reichl, who began her career as a teacher but became a scientist who now has 30 years experience working in Social Emotional Learning and Collaborative for Academic, Social, and Emotional Learning (CASEL). Children who have benefited from these programs are found to have higher kindness behaviour and academic achievement, as well as less aggression and emotional distress. What’s more, as SEL becomes more popular around the world, by 2017 it had become part of the accepted education system in 50% of states in the USA, involving 1.5 million teachers and 25 million students. The result is that students are now commonly learning not only how to read and do maths, but also how to deal with their emotions. Read the rest of this entry »
33ª Mind & Life Conference “Reimagining Human Flourishing” 1° giorno
Richard Davidson, il giorno di apertura della 33a Conferenza Mind & Life – Reimagining Human Flourishing – presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, India, il 12 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
12 marzo 2018 Thekchen Chöling, Dharamsala, India – Questa mattina il Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, adiacente alla residenza di Sua Santità il Dalai Lama, è stata la sede per l’apertura della Conferenza Mind & Life dedicata a “Reimagining Human Flourishing”. I partecipanti, i relatori e i moderatori si sono seduti attorno ad un grande tavolo basso, posto lateralmente nell’area principale del tempio. Insieme a loro, ospiti e osservatori – 100 dal lato Mind & Life e altri 200, molti dei quali monaci e monache, invitati dal Dalai Lama Trust. Quando Sua Santità è arrivato, ha salutato diversi vecchi amici prima di prendere posto a capotavola.
Susan Bauer-Wu, Presidente dell’Istituto Mind & Life, ha esordito dando il benvenuto a tutti i presenti a questo Dialogo Mind & Life, il 33°, e il 13°organizzato a Dharamsala. Ha ringraziato Sua Santità, il Dalai Lama Trust e la Hershey Family Foundation per il loro sostegno che ha reso possibile questo evento. Nel 26°anno dalla sua fondazione, l’obiettivo del Mind & Life Institute continua ad essere quello di lavorare per eliminare la sofferenza e promuovere lo sviluppo del potenziale umano. In questa occasione in particolare, il focus è approfondire ancora una volta in che modo offrire ai giovani una buona educazione, che includa etica secolare, l’attenzione e la compassione, l’amore e il perdono: un’educazione del cuore, che tenga conto del fatto, ormai scientificamente provato, che la compassione può essere insegnata.
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Mind & Life Conference – Reimagining Human Flourishing – Opening Day
His Holiness the Dalai remarking on the purpose of his meeting with scientists on the opening day of the 33rd Mind & Life Conference – Reimagining Human Flourishing – at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on March 12, 2018. Photo by Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India. March 12, 2018 – The Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, adjacent to His Holiness the Dalai Lama’s residence was the location this morning for the opening of a Mind & Life Conference focussing on ‘Reimagining Human Flourishing’. Participants, presenters and moderators are seated around a large low table set laterally across the main body of the temple. They are flanked by guests and interested observers, 100 from the Mind & Life side and another 200, many of them scholarly monks and nuns, invited by the Dalai Lama Trust. When His Holiness arrived he greeted several old friends before taking his seat at the head of the table.
Susan Bauer-Wu, President of the Mind & Life Institute, began by welcoming everyone present to this Mind & Life Dialogue, the 33rd altogether and the 13th in Dharamsala. She expressed gratitude to His Holiness, the Dalai Lama Trust and the Hershey Family Foundation for their support in making it possible. In the 26th year of its existence she reiterated the Mind & Life Institute’s aim of working to eliminate suffering and promote human flourishing. On this occasion the intention is to delve again into how to give young people a good education that takes account of secular ethics, attention and compassion, love and forgiveness—an education of the heart, bearing in mind the evidence that compassion can be taught. She closed her introduction by presenting His Holiness with a copy of a new book, ‘The Monastery and The Microscope’, a record of the dialogue that took place in Mundgod in 2013. Read the rest of this entry »
I tibetani in Svizzera chiedono più protezione
La comunità tibetana in Svizzera ha chiesto al Consiglio Federale di impegnarsi maggiormente per la difesa dei diritti umani in Tibet e ha fatto presente che il rapporto, sempre più stretto, tra Berna e Pechino sta avendo un effetto negativo sui diritti fondamentali dei tibetani in Svizzera.
Nel 2013, la Svizzera e la Cina hanno firmato un accordo di libero scambio che, secondo una dichiarazione rilasciata dalla Società per i popoli minacciati (STP), non ha fatto menzione dei diritti umani o della situazione delle minoranze.
“Le organizzazioni STP e Tibet in Svizzera sono preoccupate per il crescente sforzo di influenza del governo cinese anche in Svizzera. In particolare, la preoccupazione è stata causata dalle violazioni deI dirittI alla libertà di espressione, di movimento e di diritto alla privacy”, si legge nella nota. Read the rest of this entry »
Celebrato a Ginevra il 59°anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana
10 marzo 2018. Migliaia di tibetani e sostenitori della loro causa arrivati da tutta Europa hanno celebrato a Ginevra il 59° anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana.
La pioggia battente che ha accompagnato il corteo per le prime due ore della manifestazione non ha scoraggiato le migliaia di tibetani, soprattutto giovani, e dei loro sostenitori che al grido di “Free Tibet” e di slogan che reclamavano il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali hanno raggiunto il Jardin Anglais tra lo sventolio di centinaia di bandiere. Imponente la folla dei manifestanti, circa 7000 persone, tra i quali tantissimi volti di giovanissimi tibetani.
Numerosi gli interventi degli oratori che si sono succeduti sul palco. Tra i nomi più illustri quelli di Ngodup Dorje, rappresentante dell’Amministrazione Centrale Tibetana a Ginevra, di Thubten Wangchen, parlamentare tibetano e presidente della Casa del Tibet di Barcellona, di Thomas Mann, presidente del gruppo Tibet presso il Parlamento Europeo, di Giulio Terzi di Santagata, ex Ministro degli Esteri italiano, di Norman Baker, ex Ministro degli Esteri del Regno Unito e della signora Molli Scott Cato, europarlamentare del Regno Unito. Read the rest of this entry »
Tsekho si autoimmola e muore a Ngaba
7 marzo 2018. Un tibetano è deceduto oggi a Meruma, nella Contea di Ngaba, dopo essersi dato fuoco in segno di protesta contro l’occupazione cinese del Tibet.
Tsekho, un quarantenne tibetano conosciuto anche col nome di Tsekho Tukchak, si è cosparso di benzina e si è fato fuoco a Meruma attorno alle cinque del pomeriggio (ora locale). La sua morte è stata istantanea. Conosciuto per il suo patriottismo, Tsekho si è autoimmolato in segno di protesta per la dura politica di repressione attuata dal governo cinese nei confronti del tibetani. Lascia la moglie e due figlie.
Sale a 152 il numero dei tibetani che dal 2009 si sono autoimmolati per la libertà del Tibet. La sua morte, la prima del 2018, avviene a soli tre giorni dal 59° anniversario della sollevazione di Lhasa e a dieci anni dall’insurrezione che nel 2008 infiammò tutto il Tibet.
In vista della ricorrenza del 10 marzo le autorità cinesi hanno rafforzato i controlli in tutto il Tibet. Il 2 marzo l’Esercito di Liberazione e la Polizia Armata del Popolo hanno condotto una massiccia esercitazione militare congiunta con grande dispiego di uomini e mezzi. Imponente la presenza militare nei monasteri del Tibet orientale. Gli organi di informazione cinesi riferiscono che attraverso l’esercitazione le autorità cinesi hanno voluto dimostrare la ferma intenzione di garantire la “stabilità sociale” necessaria al perseguimento degli obbiettivi strategici ed economici programmati in tutto l’altopiano tibetano.
Fonti: Phayul – Tibet Net
http://www.italiatibet.org/2018/03/07/un-tibetano-si-autoimmola-e-muore-nella-contea-di-ngaba/
Sua Santità il Dalai Lama Celebra la Giornata dei Miracoli
Sua Santità il Dalai Lama durante le preghiere conclusive al termine degli insegnamenti dati nel Giorno dei Miracoli presso il Tempio Tibetano Principale a Dharamsala, 2 marzo 2018. Foto di Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Questa mattina, il cortile del Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, era stipato di gente – tibetani e stranieri – tutti in attesa di ascoltare Sua Santità il Dalai Lama. Scortato dalla sua residenza fino al Tempio sotto l’ombrello cerimoniale, il Dalai Lama è stato accompagnato lungo il tragitto dal canto dei monaci del suo seguito. Dopo aver preso posto sul trono, è iniziata la recitazione del Sutra del Cuore e la distribuzione di te e di riso dolce. Dopo l’invocazione alle divinità, ai semidei e agli altri perché ascoltassero gli insegnamenti, il Dalai Lama ha pronunciato alcuni versi di Nagarjuna:
Omaggio a Gautama
colui che, mosso da compassione,
ha insegnato il sublime dharma
che conduce ad abbandonare tutte le visioni
“Oggi è la Giornata dei Miracoli – ha esordito – celebrata nell’ambito del Grande Festival di Preghiera che si tiene a Lhasa da quasi 600 anni. Questa giornata commemora un episodio della vita del Buddha, quando sconfisse gli asceti che lo sfidavano a dare prova di azioni miracolose”. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Celebrating the Day of Miracles
His Holiness the Dalai Lama commenting on Je Tsongkhapa’s ‘In Praise of Dependent Origination’ at the Main Tibetan Temple courtyard in Dharamsala, HP, India on March 2, 2018. Photo by Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The courtyard of the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple in Dharamsala, was packed with people, Tibetans and others, who had gathered to listen to His Holiness the Dalai Lama this morning. He was escorted from his residence to the throne set up beneath the Temple under the shade of a huge ceremonial umbrella, to the stirring accompaniment of chanting monks. After His Holiness had taken his seat, the Heart Sutra was recited while tea and sweet rice were served. After reciting a verse calling on gods, demigods and others to listen to the teaching, His Holiness also repeated Nagarjuna’s verse,
Homage to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all views.
“Today,” he began, “is the Day of Miracles, celebrated as part of the Great Prayer Festival that has been held in Lhasa for almost 600 years. It commemorates an occasion during the Buddha’s life when he defeated other ascetics in a display of miraculous feats. Read the rest of this entry »
No delle autorità indiane alla partecipazione di rappresentanti governativi agli eventi organizzati dalla CTA
5 marzo – Il 1° marzo le autorità indiane hanno chiesto ai ministri e funzionari del governo centrale e dei governi locali di non partecipare agli eventi organizzati dall’Amministrazione Centrale Tibetana all’interno della campagna “grazie India. Read the rest of this entry »
Donna tibetana deportata dalla Svizzera ora imprigionata in Nepal
Yangdon Chorasherpa, espulsa dalla Svizzera, langue in un carcere nepalese.
Yangdon Chorasherpa è stata espulsa dalla Svizzera ed è attualmente detenuta in una prigione di Kathmandu dalla polizia nepalese, dove le sue condizioni, dopo aver sofferto di un’infezione febbrile, sembrano essere sempre critiche. La donna tibetana di 27 anni era venuta per la prima volta in Svizzera quasi tre anni fa, nel 2014, ed era un’ insegnante volontaria che insegnava il tibetano ai bambini a Zurigo.
I tentativi dei rifugiati tibetani con documenti di altre nazionalità sono un atto disperato per ottenere l’ingresso in Europa, afferma Michael Flueckiger del “Swiss Refugee Relief”.
Nepal, che molti dicono avere un forte ruolo anche subordinato con la Cina è un paese creato sulla instabilità politica e soprattutto inabitabile per i profughi tibetani a causa della Cina.
L’Associazione “The Tibetan Youth Association in Europe” (TYAE) sulla loro pagina ufficiale di Facebook ha scritto: “Questa azione intrapresa dalle autorità (svizzere) è scioccante soprattutto perché l’influenza cinese in Nepal è immensa e ben nota. Yangdon è ancora in stato di detenzione; la sua condizione continua ad essere critica. Read the rest of this entry »
La cittadinanza onoraria del Comune di Fano al Dalai Lama
Sia Santità il Dalai Lama Tenzin Gyatso
Fano (PU) – Nel 2018 ricorre il 510° anno dalla fondazione dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e per l’occasione sono tantissime le iniziative promosse dall’ateneo ducale che ha ufficialmente invitato il Dalai Lama Tenzin Gyatso, per celebrare i festeggiamenti in presenza di tale altissima personalità portatrice di parole di pace e tolleranza in tutto il mondo, e insignirlo con il Sigillo ufficiale dell’Università degli Studi di Urbino, la più alta onorificenza dell’Università.
Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata approvata all’unanimità una mozione proposta dalla consigliere Lucia Tarsi poi sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, che come oggetto aveva il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Fano al Dalai Lama, Tenzin Gyatso, per l’altissimo esempio di pace e tolleranza che rappresenta e per questo tale richiesta sarà formalmente inviata nei prossimi giorni al magnifico Rettore, Prof. Vilberto Stocchi.
La mozione verte sul fatto che esiste un antico e profondo legame tra il Tibet e la città di Fano, la quale ha dato i natali, nel 1674, ai padri cappuccini Domenico da Fano e Giovanni da Fano, al secolo Francesco Magnanini e Giovan Battista Lombardi, che furono tra i primi occidentali a raggiungere Lhasa nel 1709. Read the rest of this entry »
Lhasa: contrastanti notizie sull’incendio divampato al Tsuglakhan
22 febbraio 2018. A distanza di giorni dall’incendio divampato a Lhasa nel complesso dello Tsuglakhan restano incerte e contrastanti le notizie su quale degli edifici religiosi che lo compongono sia andata a fuoco.
Le immagini pervenute da Lhasa la sera del 17 febbraio mostrano alte fiamme levarsi dal tetto di una delle cappelle dello Tsuglakhan, il complesso monastico di cui fa parte il Jokhang, il tempio buddhista risalente al 7°secolo che ospita la famosa statua del dodicenne Jowo Buddha Sakyamuni portata in Tibet, secondo la tradizione, dalla moglie cinese del re tibetano Songtsen Gampo. A fronte delle primissime e drammatiche notizie che davano per certo l’incendio della cappella del Jokhang, i siti di informazione Phayul e TibetNet hanno reso noto che le fiamme non sono divampate nel Jokhang ma in una cappella ad esso adiacente, presumibilmente quella di Lhamo Khang situata al piano superiore dell’edificio accanto al tempio principale.
Nonostante la smentita, la notizia che le autorità cinesi, pur avendo provveduto a domare le fiamme, avevano chiuso al pubblico e ai pellegrini il tempio del Jokhang e avevano diffidato i tibetani dal diffondere qualsiasi immagine riguardante l’incendio, ha per giorni alimentato interrogativi e speculazioni su dove effettivamente il fuoco sia divampato e sull’entità dei danni. Secondo alcune ricostruzioni le fiamme potrebbero essersi sviluppate al secondo piano del Jokhang danneggiando, anche se solo parzialmente, la famosa statua dello Jowo Buddha dietro la quale sembra sia stato appeso un drappo giallo presumibilmente a nascondere il guasto provocato dall’incendio. Una fonte tibetana ha fatto sapere che è stato vietato a chiunque l’accesso al secondo piano dell’edificio. Read the rest of this entry »
Tibet: la Cina ordina ai tibetani di denunciare le “forze separatiste”
Una circolare diramata dalle autorità cinesi della cosiddetta Regione Autonoma ordina ai tibetani di spiare e riferire all’Ufficio di Pubblica Sicurezza ogni “attività criminale compiuta da forze separatiste”.
Il dettagliato documento elenca ventidue attività illegali oggetto di denuncia. Di queste, tre fanno diretto riferimento al leader religioso tibetano e impongono che alle autorità sia immediatamente riferita ogni azione effettuata da “bande criminali legate alle forze separatiste del Dalai Lama”. La circolare rilasciata dall’Ufficio di Pubblica Sicurezza della “Regione Autonoma” invita i tibetani a tenersi lontani dalle “forze del male” della cricca del Dalai Lama che potrebbero usare i templi e le attività religiose per “confondere e incitare” la popolazione contro il partito comunista e il governo.
Wang Xiaobin, un ricercatore dell’Istituto Cinese di Tibetologia con sede a Pechino, ha affermato che “il gruppo che fa capo al Dalai Lama continua ad interferire negli affari interni della Cina controllando i templi, le attività dei Lama e degli stessi “Buddha Viventi” nel tentativo di propagare la cosiddetta ‘via di mezzo’ che in realtà è solo un invito al separatismo della nazione ed è lesiva dei diritti del governo”. “Le forze ostili e alcuni intellettuali che affermano di voler preservare la lingua locale – prosegue Wang – tentano invece di diffondere l’idea che la lingua cinese sta minacciando la cultura tibetana, ma l’estremismo etnico è un’ideologia dalle conseguenze imprevedibili”. Read the rest of this entry »
La torcia olimpica firmata dal Dalai Lama va all’asta
Sua Santità il Dalai Lama autografa la torcia olimpica
A poche ore dall’inizio dei XXIII giochi olimpici invernali torna all’asta la torcia olimpica del Dalai Lama . Nel 2006, anno dei giochi invernali di Torino, il Dalai Lama autografò la fiaccola olimpica e vi scrisse un messaggio di pace. La torcia fu poi venduta per beneficenza, e ora , più di dieci anni dopo , torna all’asta per finanziare un nuovo progetto di aiuto alla comunità tibetana.
L’asta, visibile a questo link , inizierà in concomitanza con l’apertura dei prossimi giochi invernali, il 9 febbraio, e si concluderà il 24 Febbraio. La storia di questa torcia olimpica è davvero incredibile: nel marzo 2006 la torcia viene portata in India da una spedizione di tedofori d’eccezione. Raggiunta la città di Dharamsala la spedizione incontra il Dalai Lama, qui in esilio. Il maestro supremo del buddismo tibetano, oltre ad autografare la fiaccola, vi scrive una dedica dal significato molto importante: “Prego perché tutti gli esseri senzienti vivano in felicità”. La spedizione promette allora al Dalai Lama di portare la fiaccola in vetta al Makalu (8.450 m) per poi metterla all’asta e raccogliere i fondi utili a costruire una scuola per i bambini tibetani in esilio a Dharamsala. La fiaccola viene portata da Tom Perry, lo scalatore scalzo famoso in tutto il mondo per le sue salite e discese a piedi nudi, per 140 km fino al campo base del Makalu (c.a. 4.870 m). Read the rest of this entry »
Monaco tibetano rilasciato con disabilità per le torture subite in una prigione cinese
Un monaco tibetano che ha scontato sei anni di prigione in Cina è stato rilasciato il mese scorso con disabilità permanenti a causa di torture subite in carcere.
Ghesce Tsewang Namgyal , un monaco del monastero di Draggo(Sichuan), ha subito lesioni irreversibili ad una gamba e alla parte inferiore del corpo, e non può camminare senza supporto. È stato rilasciato il 24 gennaio.
” Non è in grado di camminare normalmente e le persone nella contea di Draggo hanno timore di parlare apertamente delle sue condizioni “, una fonte tibetana in esilio che ha desiderato mantenere l’anonimato a riferito a RFA
Ghesce Tsewang è stato arrestato il 23 gennaio 2012, in seguito a una manifestazione pacifica a Draggo durante il nuovo anno lunare. La manifestazione pacifica di massa da parte dei tibetani è stata brutalmente soffocata con l’ausilio munizioni caricate con proiettili veri e sei persone sono morte dal fuoco delle autorità cinesi. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Sutra del Diamante, conclusione dell’insegnamento
23 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Anche questa mattina, l’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama al Kalachakra Maidan è stato accompagnato da una folla festosa. Una volta salito sul palco e preso posto sul trono, i praticanti hanno intonato il Sutra del Cuore in cinese. Il Dalai Lama ha poi dato inizio ai rituali preparatori per l’iniziazione di Sarasvati che aveva deciso di conferire. Ha ricordato che nel corso di quest’ultimo ciclo di insegnamenti a Bodhgaya, persone delle più diverse provenienze hanno recitato il Sutra del Cuore nella loro lingua madre all’inizio di ogni sessione. Una cinquantina di anni fa, ha aggiunto, gli occidentali hanno iniziato a visitare l’Asia, e l’India in particolare, sviluppando un grande interesse per l’antica saggezza indiana al punto che molti di loro sono poi diventati buddhisti.
Per questa ragione, in occasione dell’ultimo insegnamento, il Sutra del Cuore sarà recitato in inglese. “Dal momento che le tradizioni religiose sono state di beneficio per gli esseri umani, tutte meritano il nostro rispetto” ha esordito il Dalai Lama “ed è davvero molto triste quando la religione diventa un pretesto per creare conflitti e violenza. E’ quindi fondamentale impegnarsi nel preservare l’armonia tra le varie tradizioni religiose.
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His Holiness the Dalai Lama Expresses Sadness about Taiwan Earthquake
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – In a letter he wrote to the President of Taiwan Ms. Tsai Ing-wen today, His Holiness the Dalai Lama expressed sadness over the loss of life and extensive devastation caused by a strong earthquake that struck Hualien city last night.
“I understand that every effort is being made to rescue the injured and provide relief to those affected by this tragedy,” he added. “I offer condolences to Your Excellency and to the families who have lost loved ones.” https://www.dalailama.com/news/2018/his-holiness-the-dalai-lama-expresses-sadness-about-taiwan-earthquake
Mercedes-Benz si scusa con la Cina per aver citato una frase del Dalai Lama in un post pubblicitario
La casa automobilistica Mercedes-Benz si è pubblicamente scusata con la Cina per aver citato una frase del Dalai Lama in un’immagine pubblicitaria postata su Istagram.
L’immagine postata da Mercedes su Istagram mostra una delle prestigiose automobili del marchio tedesco parcheggiata in riva al mare. Nella parte superiore della fotografia viene citata la seguente frase del Dalai Lama: “Look at the situations from all angles, and you will become more open ” (valuta le situazioni da ogni prospettiva e diventerai più aperto). Il post con le parole del leader religioso tibetano, che Pechino considera un pericoloso separatista, è stato immediatamente oggetto di dure critiche mosse soprattutto dai collaboratori e dipendenti cinesi della compagnia. La casa automobilistica non solo ha prontamene rimosso l’immagine pubblicitaria ma, in data 6 febbraio, si è affrettata a pubblicare nel suo sito ufficiale su Weibo una dichiarazione in cui presenta al popolo cinese le sue più sincere scuse. Read the rest of this entry »
Il teatro della Royal Court di Londra censura opera sul Tibet causa timori di reazioni negative di Pechino
Il teatro della Royal Court è stato accusato di censura da un drammaturgo indiano, Abhishek Majumdar, il quale sostiene che la sua produzione di una nuova opera importante sul Tibet contemporaneo è stata censurata a causa dei timori di una reazione negativa del governo cinese.
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Il Centro di Studi Buddhisti di Larung Gar sotto il totale controllo delle autorità cinesi
Completata la distruzione di larga parte degli edifici (nella foto) ed espulsi forzatamente quasi 5000 religiosi, le autorità cinesi hanno assunto il pieno controllo sia religioso sia amministrativo del Centro di Studi Buddhisti di Larung Gar, il più grande e noto istituto religioso del Tibet.
Un rapporto recentemente pubblicato dall’organizzazione internazionale a difesa dei diritti umani Human Rights Watch sulla base di un documento cinese di cui è entrata in possesso, riferisce che, a partire dall’agosto 2017, circa duecento persone tra dirigenti e funzionari del Partito Comunista cinese stanno assumendo il totale controllo dell’istituzione religiosa esercitandone la direzione amministrativa e finanziaria, decidendo sui criteri di ammissione dei religiosi e perfino sulla scelta dei libri di testo. Secondo il rapporto di Human Rights Watch, l’intervento del governo cinese nella gestione amministrativa del centro religioso potrebbe avere una valenza e un significato ben più importante delle demolizioni e delle espulsioni portate a termine nell’aprile dello scorso anno. Secondo Sophie Richardson, direttore dell’organizzazione, l’intervento nell’amministrazione di Larung Gar dimostra che il governo non si prefiggeva soltanto la riduzione del numero dei religiosi presenti nel Centro ma aveva come fine ultimo il totale controllo di ogni attività all’interno delle comunità monastiche ad onta di quanto asserito nella costituzione cinese che afferma di proteggere le differenti credenze e istituzioni religiose.
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His Holiness the Dalai Lama: Talking to Bihari Students & Inaugurating the Wat Pa Buddhagaya Vanaram Temple
Bodhgaya, Bihar, India – A cheer went up from an estimated 7000 local Bihari students when His Holiness the Dalai Lama stepped onto the stage at the Kalachakra Maidan this morning. He had been invited to address them by the Alice Project , an educational foundation set up by an Italian,
After offerings of welcome had been made, His Holiness was requested to release Giacomin’s latest book, ‘Universal Ethics’ . Giacomin then gave a welcoming speech in which he explained how he had met His Holiness in Dharamsala more than 30 years ago. His Holiness told him then that it would be excellent if he could continue to work with education in India. Consequently, the Alice Project , focused on sustainable education and a culture of peace in an intercultural and interreligious school, was launched in Sarnath in 1994 with branches established later in Bodhgaya and Arunachal Pradesh.
He said that a major aim of the project was to find a solution to the current crisis in education that results in students showing a lack of discipline, poor attention and a general fall in academic performance. One reason for this is that modern education tends to have materialistic goals with too little time given to inner values. The Alice Project schools make a point of providing opportunities for meditation and exploring ways to lead a happy life. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Discorso agli studenti del Bihar e inaugurazione del tempio Wat Pa Buddhagaya Vanaram
Valentino Giacomin presenta il suo nuovo libro “Etica Universale” a Sua Santità il Dalai Lama all’inizio del dialogo con gli studenti organizzato dalla sua ONG Alice Project a Bodhgaya, Bihar, India il 25 gennaio 2018. Foto di Lobsang Tsering
Bodhgaya, Bihar, India – Sembrava autentico tifo da stadio il tipo di accoglienza che gli oltre 7.000 studenti del Bihar hanno riservato a Sua Santità il Dalai Lama mentre saliva sul palco al Kalachakra Maidan, questa mattina, su invito della ONG italiana Alice Project .
Dopo le offerte di benvenuto, Sua Santità è stato invitato a presentare l’ultimo libro di Valentino Giacomin , insegnante trevigiano e fondatore dell’organizzazione, intitolato “Etica Universale”. Giacomin ha poi tenuto un breve discorso in cui ha ricordato il suo primo incontro con Sua Santità a Dharamsala, più di 30 anni fa, e che all’epoca il Dalai Lama gli disse che sarebbe stato eccellente se avesse voluto continuare a lavorare nell’ambito educativo anche in India. Così è nato, il progetto Alice , incentrato su un’educazione sostenibile e su una cultura della pace, in una scuola interculturale e interreligiosa inaugurata a Sarnath nel 1994 e, successivamente, anche a Bodhgaya e nell’Arunachal Pradesh. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Concluding the Diamond Cutter Sutra
Bodhgaya, Bihar, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama arrived at the Kalachakra Maidan, greeted the crowd and took his seat on the throne. While the ‘Heart Sutra’ was chanted in Chinese, he undertook preparations for a Sarasvati permission he had decided to give. He remarked that during the current series of teachings he has been giving here in Bodhgaya, people from several traditionally Buddhist countries had recited the ‘Heart Sutra’ at the beginning of teaching sessions in their respective styles and languages. He recalled that fifty years ago young Westerners began to travel to Asia in general and India in particular, where they took an interest in ancient Indian knowledge. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Diamond Cutter Sutra
Bodhgaya, Bihar, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived at the Kalachakra Maidan this morning, he was greeted as usual by thousands of smiling faces and folded hands. He returned the smiles and saluted some old friends. From the edge of the stage he waved to more distant members of the audience and they waved back, some even jumping up and down for joy. After greeting old friends among the Lamas on the stage, His Holiness took his seat on the throne. The ‘Heart Sutra’ was recited in Chinese. “The Pali tradition, with its exemplary Vinaya traditions, spread to countries like Sri Lanka, Burma and Thailand. The Sanskrit tradition in the way it was followed at Nalanda spread to China and from there to Korea, Japan and Vietnam. Later it was carried to Tibet and on to Mongolia. China was therefore among the earlier countries to which Buddhism spread. Nowadays, wherever in the world there are Chinese, they set up a Buddhist temple, which shows how close Buddhism is to the Chinese heart—it is China’s traditional religion. Read the rest of this entry »
Sutra del Diamante, conclusione dell’insegnamento
23 gennaio 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Anche questa mattina, l’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama al Kalachakra Maidan è stato accompagnato da una folla festosa. Una volta salito sul palco e preso posto sul trono, i praticanti hanno intonato il Sutra del Cuore in cinese. Il Dalai Lama ha poi dato inizio ai rituali preparatori per l’iniziazione di Sarasvati che aveva deciso di conferire. Ha ricordato che nel corso di quest’ultimo ciclo di insegnamenti a Bodhgaya, persone delle più diverse provenienze hanno recitato il Sutra del Cuore nella loro lingua madre all’inizio di ogni sessione. Una cinquantina di anni fa, ha aggiunto, gli occidentali hanno iniziato a visitare l’Asia, e l’India in particolare, sviluppando un grande interesse per l’antica saggezza indiana al punto che molti di loro sono poi diventati buddhisti. Per questa ragione, in occasione dell’ultimo insegnamento, il Sutra del Cuore sarà recitato in inglese. “Dal momento che le tradizioni religiose sono state di beneficio per gli esseri umani, tutte meritano il nostro rispetto” ha esordito il Dalai Lama “ed è davvero molto triste quando la religione diventa un pretesto per creare conflitti e violenza. E’ quindi fondamentale impegnarsi nel preservare l’armonia tra le varie tradizioni religiose. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: “La Rivoluzione Culturale ha fallito, la forza bruta non può reprimere la fede di un popolo”
“Nonostante la Rivoluzione Culturale abbia cercato di estirpare con la forza la religione e le istituzioni religiose presenti in Cina, possiamo oggi affermare che il tentativo è completamente fallito”.
Queste le parole rivolte dal Dalai Lama a un folto gruppo di praticanti buddhisti cinesi arrivati a Bodhgaya per presenziare agli insegnamenti del leader religioso tibetano arrivato nella città santa il 2 gennaio. “Forze esterne non possono prevalere sulla millenaria eredità spirituale del popolo cinese” – ha proseguito Tenzin Gyatso – “oggi, in Cina, assistiamo alla rinascita non solo del Buddhismo ma anche di altre antiche tradizioni”.
“Il popolo e la cultura cinese sono strettamente legati al Buddhismo. La tradizione sanscrita si è diffusa prima in Cina e, solo successivamente, in Corea, Vietnam, Tibet e Mongolia. Di conseguenza, storicamente, il popolo cinese nutre una naturale propensione per il Buddhismo, è un tesoro che avete ereditato ed è ammirevole la vostra dedizione nel preservarlo”.
Il Dalai Lama ha tuttavia insistito sulla necessità che la pratica religiosa non si basi sulla fede ma sia coltivata e preservata grazie allo studio. “Ho sempre chiesto ai religiosi tibetani, sia che vivano all’interno delle grandi università buddhiste o all’interno di piccoli centri e monasteri, di studiare i testi e di analizzare e sperimentare quanto la filosofia buddhista insegna. Chiedo lo stesso impegno anche agli amici cinesi”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Il Sutra del Diamante
22 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato al Kalachakra Maidan questa mattina, è stato accolto come al solito da migliaia di volti sorridenti e mani giunte. Il Dalai Lama ha sorriso a tutti e ha salutato alcuni vecchi amici, tra i quali alcuni Lama già presenti sul palco. Ha poi preso posto sul trono ed è iniziata la recitazione in cinese del Sutra del Cuore.
“Oggi spiegherò il “Sutra del Diamante” principalmente su richiesta degli studenti cinesi, come è già capitato in un’altra occasione” ha annunciato Sua Santità “e sto anche pensando di spiegare il Sutra del Cuore. Ogni anno dò insegnamenti ai cinesi a Dharamsala, ma oggi ci troviamo qui insieme in questo luogo sacro. All’inizio di questa serie di insegnamenti ho insegnato a un gruppo di buddhisti indiani, ricordando che il buddhismo ha avuto origine in India, prima di diffondersi in tutta l’Asia”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Solitary Hero Vajrabhairava Empowerment
His Holiness the Dalai Lama conducting preparations for the Solitary Hero Vajrabhairava Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 21, 2018. Photo by Lobsang Tsering
Bodhgaya, Bihar, India – Once again the teaching ground had yet to fill when His Holiness the Dalai Lama arrived this morning. After greeting those who had already arrived, he sat down opposite the mandala pavilion. While he was conducting his preparations for the Solitary Hero Vajrabhairava Empowerment, the morning sun shining through an upper window illuminated the Namchu Wangden, the Kalachakra mantra monogram, on the back of the throne.
Following the recitation of the customary verses of homage, followed by the ‘Foundation of all Excellence’, His Holiness declared that today marked the end of a series of teachings he has been giving here in Bodhgaya. He acknowledged Mrs Kelsang Taklha, who served the Central Tibetan Administration in several capacities, including Kalon, as the main sponsor of today’s empowerment. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione di Vajrabhairava Eroe Solitario
21 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama ha fatto il suo ingresso stamattina al Padiglione del Kalachakra, solo pochi praticanti erano già presenti. Dopo averli salutati, il Dalai Lama si è seduto di fronte al padiglione del mandala. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Thirteen Deity Vajrabhairava Empowerment
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd during the Thirteen Deity Vajrabhairava Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 19, 2018. Photo by Manuel Bauer
Bodhgaya, Bihar, India – Bodhgaya’s usually teeming streets were almost empty and the teaching ground was only beginning to fill when His Holiness the Dalai Lama reached there just before 7am this morning. He greeted the early arrivals and sat down in front of the mandala pavilion to begin preparations for the Thirteen Deity Vajrabhairava Empowerment. Two monks from Namgyal Monastery sat with him to accompany his recitation of the rite. An hour and a half later he told the congregation that he had developed a bit of a cold.
“It’s been a month and a half since I left Dharamsala. I’ve been in Mumbai and at Drepung, Ganden and Sera giving public talks and teaching, which have made a little tired. Tomorrow I’m going to take a break and the day after that, because it’s short, I’ll give the Solitary Hero Vajrabhairava Empowerment, but I’m going to postpone the Chakrasamvara Empowerment to another time. Read the rest of this entry »
Il Parlamento Europeo chiede alla Cina il rispetto dei diritti in Tibet
Il Parlamento Europeo, ha approvato a maggioranza giovedi 18 gennaio una risoluzione con la quale invita la Cina al rispetto delle disposizioni della propria costituzione che garantiscono i diritti dei tibetani e di altri cittadini cinesi alla libertà di espressione e parola,alla libertà di associazione e religione, incluso il diritto di criticare o protestare contro la politica del governo.
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Iniziazione di Vajrabhairava Tredici Divinità
Alcuni partecipanti all’iniziazione indossano le bende rituali durante l’iniziazione di Vajrabhairava Eroe Solitario conferita da Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya, Bihar, India, il 21 gennaio 2018. Foto di Lobsang Tsering
19 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina le strade solitamente brulicanti di Bodhgaya erano quasi deserte e la sede degli insegnamenti ha iniziato a riempirsi solo quando Sua Santità il Dalai Lama vi ha fatto ingresso poco prima delle 7. Il Dalai Lama ha salutato i presenti e si è seduto davanti al padiglione del mandala per i rituali preparatori per l’iniziazione di Vajrabhairava Tredici Divinità.
Due monaci del monastero di Namgyal si sono seduti accanto a lui per accompagnare la sua recitazione.
Un’ora e mezza più tardi Sua Santità ha detto ai monaci presenti di sentire un po’ di freddo.
“E’ passato un mese e mezzo da quando ho lasciato Dharamsala. Sono stato a Mumbai e a Drepung, a Ganden e a Sera a parlare e insegnare pubblicamente: ora comincio ad avvertire un po’ di stanchezza. Domani prenderò un giorno di pausa e il giorno successivo darò l’iniziazione di Vajrabhairava Eroe Solitario, poiché è un rituale breve, ma ho intenzione di rimandare l’iniziazione di Chakrasamvara a un’altra volta”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Preparations for the Thirteen Deity Vajrabhairava Empowerment
His Holiness the Dala Lama conducting the rituals and meditations necessary to prepare himself to begin the Thirteen Deity Vajrabhairava Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 18, 2018. Photo by Manuel Bauer
Bodhgaya, Bihar, India – This morning, His Holiness the Dalai Lama made the short journey from the Tibetan Temple to the Kalachakra Maidan, greeted the gathering crowd and sat down facing the mandala pavilion. He spent the best part of an hour conducting the rituals and meditations necessary to prepare himself to begin the Thirteen Deity Vajrabhairava Empowerment. While he did so the Gyütö Chant Master led repeated recitations of the ‘Praise to Manjushri: Glorious Wisdom’s Excellent Qualities’ and his ‘ara patsa na dhi’ mantra. Once His Holiness was ready and had mounted the throne, recitation of the usual verses of salutation from ‘Ornament of Clear Realization’ and ‘Fundamental Wisdom’ was augmented with Je Tsongkhapa’s ‘Foundation of All Excellence’. Read the rest of this entry »
Riti preliminari per l’iniziazione di Vajrabhairava Tredici Divinità
18 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Anche questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha percorso il breve tragitto dal Tempio Tibetano fino al Kalachakra Maidan; ha salutato la folla di praticanti e si è seduto di fronte al padiglione del mandala. Ha dedicato oltre un’ora ai rituali e alle meditazioni necessarie per prepararsi all’iniziazione di Vajrabhairava Tredici Divinità. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Participating in Prayers by the Bodhi Tree
His Holiness the Dalai Lama participating in prayers by the Bodhi Tree at the Mahabodhi Stupa in Bodhgaya, Bihar, India on January 17, 2018. Photo by Tenzin Choejor
Bodhgaya, Bihar, India – His Holiness the Dalai Lama left the Tibetan Monastery under a sunlit blue sky this morning. He drove the short distance to the Mahabodhi Stupa, where the Great Prayer Festival of the Nyingma Tradition began today. This was His Holiness’s third visit to the Stupa during his current stay in Bodhgaya. Once more he stepped through the stone railings surrounding the inner circuit on the west side next to the Bodhi Tree and walked round to the inner sanctum, where he paid his respects before the statue of the Buddha and lit a lamp. He then completed his circumambulation, smiling and waving to people gazing through the railings, and took his seat facing the Bodhi Tree and the Seat of Enlightenment. To his left sat Lamas like Kathok Getse Rinpoche and to his right the current Ganden Tripa and his predecessor and others. Hanging before them were two thangkas depicting the fourteen Dalai Lamas. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama prega all’Albero della Bodhi ed incontra i vietnamiti
Sua Santità il Dalai Lama a colloquio con un gruppo di professionisti provenienti da Vietnam presso monastero tibetano di Bodhgaya, Bihar, India, il 17 gennaio 2018. Foto di Tenzin Choejor
Preghiere presso l’Albero della Bodhi e incontro con i vietnamiti
17 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato il monastero tibetano sotto un cielo azzurro, illuminato dal sole. Ha percorso la breve distanza fino al Mahabodhi Stupa, dove è iniziato oggi il Grande Festival della Preghiera della Tradizione Nyingma.
E’ la terza visita di Sua Santità allo Stupa, durante il suo attuale soggiorno a Bodhgaya. Ancora una volta ha attraversato le ringhiere di pietra che circondavano il circuito interno sul lato ovest, accanto all’albero della Bodhi e si è recato nel santuario interno, dove ha reso i suoi omaggi davanti alla statua del Buddha e ha acceso una lampada. Poi ha completato la sua circumdeambulazione, sorridendo e salutando le persone che lo osservavano attraverso le ringhiere, per poi prendere posto di fronte all’albero della Bodhi e al luogo dove si ritiene stesse seduto il Buddha quando raggiunse l’Illuminazione. Alla sinistra del Dalai Lama si sono seduti alcuni Lama, tra cui Kathok Getse Rinpoche, e alla sua destra l’attuale Ganden Tripa, il suo predecessore e altri. Davanti a loro erano appese due thangka raffiguranti i quattordici Dalai Lama. Insieme al Festival delle Preghiere, il Monastero di Namgyal ha anche organizzato una serie di preghiere e di lodi da recitare come segno di gratitudine per il lignaggio dei Dalai Lama.
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His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment & Long-Life Offering
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd at the start of the Avalokiteshvara Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 16, 2018. Photo by Manuel Bauer
Bodhgaya, Bihar, India – The sun was shining over the top of the Mahabodhi Stupa into the yard of the Tibetan Temple as His Holiness the Dalai Lama left for the Kalachakra Maidan this morning. As has become his custom, he stopped at the front of the stage to greet the audience. Laughing, he teased the more than 500 Mongolians by imitating the way they wave their silk scarves in the air with both hands. Once again he took his seat before the small pavilion housing a painted mandala to prepare himself to give the Avalokiteshvara empowerment. Nearly an hour later His Holiness was seated on the throne when a mixed group of Koreans gently recited the ‘Heart Sutra’ in Korea to the steady beat of a wooden fish bell which they call a ‘moktak’. A group of Vietnamese monastics and lay people then repeated the ‘Heart Sutra’ to a poignant, lilting chant in Vietnamese. Read the rest of this entry »
Iniziazione di Avalokiteshvara e offerta di lunga vita
Sua Santità il Dalai Lama saluta il pubblico al suo arrivo al Kalachakra Maidan a Bodhgaya, Bihar, India, il 16 gennaio 2018. Foto di Manuel Bauer
16 gennaio 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina il sole splendeva sulla sommità del Mahabodhi Stupa, nel cortile del Tempio Tibetano, quando Sua Santità il Dalai Lama è uscito per raggiungere il Kalachakra Maidan. Come sua abitudine, il Dalai Lama si è fermato sul palco, prima di prendere posto sul trono, per salutare il pubblico e, ridendo, ha scherzato con i mongoli per il modo in cui sventolavano le sciarpe di seta con entrambe le mani. Poi si è fermato davanti al piccolo padiglione che ospita un mandala per prepararsi per l’iniziazione di Avalokiteshvara. Quasi un’ora dopo, Sua Santità si è seduto sul trono, mentre un gruppo di coreani ha intonato il Sutra del Cuore al ritmo di una campana di legno a forma di pesce chiamata “moktak”. Un gruppo di monaci e laici vietnamiti ha poi ripetuto nuovamente lo stesso sutra in vietnamita. Sua Santità ha notato le differenze tra le varie interpretazioni:
“Negli ultimi tre giorni abbiamo ascoltato la recitazione del Sutra del Cuore nelle lingue di diversi paesi, paesi in cui la gente lo ha ripetuto per più di 1000 anni: sono tutti buddhisti di vecchia data. Dopo la sua Illuminazione, il Buddha ha insegnato le Quattro Nobili Verità e così via, e il suo insegnamento si è diffuso in tutta l’Asia. I tempi sono cambiati, ma le persone hanno mantenuto le loro tradizioni religiose”.
“Mi rallegro per questo, e non per un senso di senso di competizione o di proselitismo, ma perché ancora oggi, nel XXI secolo, nonostante lo straordinario sviluppo scientifico e tecnologico, la spiritualità continua ad essere di enorme beneficio. Le idee filosofiche e la psicologia buddhiste possono essere ancor oggi rilevanti nell’aiutare le persone a trasformare la propria mente, quando è influenzata dall’attaccamento e dalla rabbia”.
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‘Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ and Avalokiteshvara Preparation
His Holiness the Dalai Lama performing preliminary procedures to prepare himself to grant an Avalokiteshvara empowerment on the second day of his teachings in Bodhgaya, Bihar, India on January 15, 2018. Photo by Manuel Bauer
Bodhgaya, Bihar, India – Arriving at the Kalachakra Maidan early this morning, His Holiness the Dalai Lama first of all took a seat next to the teaching throne, facing in the opposite direction towards the pavilion containing the Avalokiteshvara mandala. For more than half an hour he undertook the preliminary procedures to prepare himself to begin to grant an Avalokiteshvara empowerment later in the morning. Once they were complete he sat on the throne. A group of Mongolian monks gave a stirring recitation of the ‘Heart Sutra’ in their native language. When they were finished most of them offered His Holiness the sapphire blue silk scarves favoured by Mongolians. Read the rest of this entry »
Nagarjuna’s ‘Commentary on the Awakening Mind’
His Holiness the Dalai Lama reading from the text during his teaching at the Kalachakra Maidan in Bodhgaya, Bihar, India on January 14, 2018. Photo by Lobsang Tsering
Bodhgaya, Bihar, India – The sky was cold and foggy this morning as His Holiness the Dalai Lama drove the short distance from the Tibetan Temple to the Kalachakra Maidan, but the sun came out shortly afterwards. An estimated 30,000 people, including 10,000 monks and nuns awaited His Holiness. He greeted people as he walked to the stage from where he saluted the crowd to the front, left and right. He was soon seated on the throne.
Students from the Central Institute of Higher Tibetan Studies, Sarnath, young men and women, lay-people and monastics, recited the Mangala Sutta in Pali. They were followed by a group from the Tibetan Institute for Performing Arts who sang the verse of refuge and the salutation from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’ to a musical accompaniment. Read the rest of this entry »
Le 37 pratiche dei Bodhisattva e i riti preparatori per l’iniziazione di Avalokiteshvara
Sua Santità il Dalai Lama durante la spiegazione dei testi, nella seconda giornata di insegnamenti a Bodhgaya, Bihar, India, il 15 gennaio 2018. Foto di Manuel Bauer
15 gennaio 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Non appena è arrivato al Kalachakra Maidan, questa mattina presto, Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto accanto al trono, rivolgendosi verso il mandala Avalokiteshvara. Per più di mezz’ora ha intrapreso le pratiche preliminari per l’iniziazione di Avalokiteshvara che avrebbe conferito più tardi. Una volta completati i rituali è salito sul trono. Un gruppo di monaci mongoli ha intonato un’emozionante recitazione del Sutra del Cuore nella propria lingua madre al termine della quale è seguita l’offerta a Sua Santità di sciarpe di seta blu zaffiro, quelle tradizionalmente preferite dai mongoli. Poi è stata la volta di un gruppo di giapponesi che hanno recitato nuovamente il Sutra del Cuore, con l’accompagnamento ritmico del “mokugyo” una campana di legno a forma di pesce. I monaci anziani del monastero di Namgyal hanno offerto il mandala e le rappresentazioni del corpo, della parola e della mente del Buddha.
“Prima di tutto, leggeremo le “Trentasette Pratiche dei Bodhisattva”, ha annunciato Sua Santità. “Poiché l’autore di questo testo – Togme Sangpo trascorse 20 anni in ritiro a Ngulchu – il nome di questa località viene tradizionalmente aggiunto al suo. Togme Sangpo veniva anche chiamato “Gyalsay”, che significa “figlio dei conquistatori”, a indicare che era un bodhisattva. Uno dei suoi contemporanei, Buton Rinchen Drub, soffriva di dolori alle braccia e chiese a Togme Sangpo, come bodhisattva, di soffiare su di esse per benedirle e pare che questo ebbe come effetto un notevole sollievo”. Read the rest of this entry »
Prayers at the Mahabodhi Stupa and Meeting with Gelukpa Abbots and Teachers
His Holiness the Dalai Lama joining in prayers being held to mark the fifteenth death anniversary of Khenpo Jigme Phuntsok, the celebrated Nyingma Lama around whom the thriving Buddhist community of Larung Gar gathered in Tibet, at the Mahabodhi Stupa in Bodhgaya, Bihar, India on January 13, 2018. Photo by Tenzin Choejor
Bodhgaya, Bihar, India – Winter’s chilly fog had returned this morning when His Holiness the Dalai Lama made the short journey from Ganden Phelgyeling to the Mahabodhi Stupa. After saluting the Vajra Asana and the Bodhi Tree, he walked around the stupa, waving to members of the public who thronged the garden, entered the temple and lit a lamp in front of the renowned statue of the Buddha. After completing the circuit, continuing to greet people as he went, His Holiness took his seat facing the Bodhi Tree. Following the Chant Master’s lead he then joined in prayers being held to mark the fifteenth death anniversary of Khenpo Jigme Phuntsok, the celebrated Nyingma Lama around whom the thriving Buddhist community of Larung Gar gathered in Tibet. After a quarter of an hour, His Holiness returned to the Tibetan Temple where he took part in a meeting of Gelukpa Abbots and teachers. Shartse Khensur Jangchub Chöden welcomed His Holiness, the Ganden Tripa and other distinguished guests and invited the Ganden Throne-holder to open the meeting. Read the rest of this entry »
Commentario alla “Mente del Risveglio” di Nagarjuna
Gli artisti del Tibetan Institute for Performing Arts recitano il rifugio e il saluto dalla “Saggezza Fondamentale della Via di Mezzo” di Nagarjuna all’inizio degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya, Bihar, India, 14 gennaio 2018. Foto di Lobsang Tsering
14 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Il cielo era freddo e nebbioso questa mattina, quando Sua Santità il Dalai Lama ha percorso la breve distanza dal Tempio Tibetano al Kalachakra Maidan, ma poco dopo è finalmente uscito il sole. Il Dalai Lama era atteso da oltre 30.000 persone, tra cui 10.000 monaci e monache, che ha salutato mentre si dirigeva verso il palco per prendere posto sul trono.
Gli studenti dell’Istituto Centrale di Studi Superiori Tibetani di Sarnath, giovani uomini e donne, laici e ordinati, hanno recitato il Mangala Sutta in Pali e, dopo di loro, un gruppo del Tibetan Institute for Performing Arts ha recitato il rifugio e il saluto della “Saggezza Fondamentale della Via di Mezzo” di Nagarjuna con un accompagnamento musicale.
Infine, un gruppo di praticanti proveniente da Taiwan ha recitato il “Sutra del Cuore” in cinese. Tra i presenti agli insegnamenti si contano oltre 3300 stranieri provenienti da 70 diversi paesi e per i quali è stata prevista la traduzione in simultanea delle parole del Dalai Lama, trasmesse localmente attraverso FM in inglese, cinese, hindi, russo, mongolo, vietnamita, coreano, giapponese, francese, italiano, spagnolo, rumeno oltre ai dialetti tibetani dell’Amdo e di Tawo. Read the rest of this entry »
Preghiere al Mahabodhi Stupa e incontro con gli Abati e gli Insegnanti Gelukpa
Sua Santità il Dalai Lama si unisce alle preghiere in occasione del quindicesimo anniversario della morte di Khenpo Jigme Phuntsok, il celebre Lama Nyingma attorno al quale si è riunita in Tibet la fiorente comunità buddhista di Larung Gar. Mahabodhi Stupa, Bodhgaya, Bihar, India, 13 gennaio 2018. Foto di Tenzin Choejor
13 gennaio 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Una fredda nebbia invernale ha accompagnato questa mattina Sua Santità il Dalai Lama nel breve viaggio dal Ganden Phelgyeling al Mahabodhi Stupa. Dopo aver reso omaggio al Vajra Asana e all’Albero della Bodhi, il Dalai Lama ha fatto i giri dello stupa, salutando la folla che si accalcava nel giardino; poi è entrato nel tempio e ha acceso una lampada davanti alla celebre statua del Buddha. Dopo aver completato le circumambulazioni, il Dalai Lama ha preso posto di fronte all’albero della Bodhi e sotto la guida del maestro dei canti si è unito alle preghiere in occasione del quindicesimo anniversario dalla morte di Khenpo Jigme Phuntsok, il celebre Lama Nyingma attorno al quale si era riunita in Tibet la fiorente comunità buddhista di Larung Gar. Dopo una quindicina di minuti, Sua Santità ha fatto ritorno al Tempio Tibetano dove ha preso parte a un incontro con gli Abati e gli insegnanti di tradizione Gelukpa. Shartse Khensur Jangchub Chöden ha dato il benvenuto al Dalai Lama, al Ganden Tripa e ad altri illustri ospiti e ha invitato il titolare del trono Ganden ad aprire la riunione. Tri Rinpoche ha dichiarato che in questo momento propizio a Bodhgaya, con Sua Santità che sta impartendo insegnamenti ed iniziazioni e si celebra il Gelukpa Mönlam, era opportuno discutere su come migliorare l’educazione nelle sedi di studio Gelukpa. Tri Rinpoche ha anche espresso gratitudine per gli insegnamenti e i consigli di Sua Santità e ha pregato per la sua lunga vita. Read the rest of this entry »
Address to the 2nd National Teachers’ Congress
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience at the 2nd National Teachers’ Congress Inaugural Ceremony at the campus of MAEER MIT World Peace University in Pune, Maharashtra, India on January 10, 2018. Photo by Lobsang Tsering
Pune, Maharashtra, India – Late yesterday morning, His Holiness the Dalai Lama flew across Central India from Gaya to Pune. He was received at Pune Airport by representatives of MAEER’s MIT and the National Teachers Congress, who were hosting his visit, as well as members of the local Tibetan community. This morning, prior to leaving for the main event, His Holiness met with more than 130 members of the Tibetan community in Pune—students, shopkeepers and some professionals. In his talk to them he touched on the need to study Tibetan. He explained that Tibetan is the language in which Buddhism, particularly of the Nalanda Tradition, can be explained most accurately. He brought them up to date on the political situation with regard to Tibet stressing that things are changing in China. He assured them that he remains hopeful things will change for the better. At the campus of Maeer Mit World Peace University, His Holiness was ushered into the main marquee for the inauguration of the 2nd National Teacher’s Congress. After a classical dance performance and the screening of a short film on what had been achieved at the 1st National Teacher’s Conference, His Holiness and other guests were invited to ring an education bell before taking their seats on the stage. After a short welcome speech by Mukta Tilak the Mayor of Pune, Rahul Karad, the Executive President of MAEER MIT World Peace University, and main organizer of the Congress, welcomed teachers from all over India, and several from abroad, who had come to take part. Dr. Anil Kakodkar, Founding Patron of the National Teacher’s Congress and an eminent Indian scientist offered remarks on education. Read the rest of this entry »
Discorso al 2° Congresso Nazionale degli Insegnanti
Sua Santità il Dalai Lama incontra i membri della comunità tibetana a Pune, Maharashtra, India, 10 gennaio 2018. Foto di Tenzin Taklha
10/01/2018 Nel campus della MAEER MIT World Peace University, Sua Santità è stato condotto nel padiglione principale per l’inaugurazione del 2°Congresso Nazionale degli Insegnanti. Dopo una esibizione di danza tradizionale e la proiezione di un cortometraggio su ciò che era stato realizzato durante la I Conferenza Nazionale degli Insegnanti, Sua Santità e altri ospiti sono stati invitati a suonare una campana prima di prendere posto sul palco.
Dopo un breve discorso di benvenuto tenuto da Mukta Tilak, sindaco di Pune, Rahul Karad, presidente esecutivo della MAEER MIT World Peace University e principale organizzatore del Congresso, ha dato il benvenuto agli insegnanti provenienti da tutta l’India, e molti anche dall’estero. Anil Kakodkar, patrono fondatore del Congresso Nazionale degli Insegnanti ed eminente scienziato indiano ha fatto alcune osservazioni sull’educazione. Read the rest of this entry »
L’attivista tibetano Tashi Wangchuk processato per “incitamento al separatismo”.
Tashi fu arrestato il 27 gennaio 2016, due mesi dopo la pubblicazione sul New York Times di un articolo e di un documentario in cui l’attivista tibetano, denunciava le pressioni e lo stato di paura in cui versano i suoi connazionali ed esprimeva il timore dell’annientamento della cultura tibetana attuato dal governo cinese attraverso la progressiva riduzione e deterioramento della lingua scritta e parlata. Accusato di “incitamento al separatismo” nonostante abbia sempre dichiarato di non volere l’indipendenza del Tibet, Tashi è comparso davanti al Tribunale del Popolo della Prefettura di Yushu, nella regione del Kham, la mattina del 4 gennaio. Liang Xiaojun, il suo avvocato, ha fatto sapere che il processo è durato circa quattro ore e si è concluso senza una sentenza, rinviata a data da stabilirsi. Nel video, intitolato “Il viaggio di un tibetano verso la giustizia” e proiettato in aula come prova d’accusa, Tashi Wangchuk parla dei viaggi da lui effettuati a Pechino nel tentativo di sollecitare le autorità di governo della prefettura di Yushu a non impedire l’apprendimento e l’uso della lingua tibetana nelle scuole. Nei nove minuti della durata del filmato, Tashi, parlando in lingua mandarina, ricorda che i 140 tibetani fino a quel momento immolatisi Tibet dal 2009 hanno agito anche in segno di protesta per la scomparsa della loro cultura.
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Third Day of Teachings for the Nalanda Shiksha & Release of the First Volume of ‘Science and Philosophy in the Indian Buddhist Classics’
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd on his arrival at the Kalachakra Maidan for the third day of teachings in Bodhgaya, Bihar, India on January 7, 2018. Photo by Lobsang Tsering
Bodhgaya, Bihar, India – On the third day of teachings requested by the Nalanda Shiksha, the cold fog lifted and the sun shone as His Holiness the Dalai Lama drove to the Kalachakra Maidan. Following the recitation of the Mangala Sutta in Pali, children of Maitreya School recited the ‘Praise to the 17 Masters of Nalanda’ in Sanskrit. This prompted His Holiness to reflect what magnificent scholars they were and how important it was that the Buddha established his teachings on the basis of reason and logic. “How wonderful it is that these various masters’ writings are still available to us. We can read and study them, use them as our text books, and we can pass on what they had to say to others. Read the rest of this entry »
Second Day of Teachings for the Nalanda Shiksha
His Holiness the Dalai Lama speaking on the second day of teachings at the Kalachakra Maidan in Bodhgaya, Bihar, India on January 6, 2018. Photo by Lobsang Tsering
Bodhgaya, Bihar, India – This morning the weather was still cold and grey as His Holiness the Dalai Lama drove from the Tibetan Temple to the Kalachakra Maidan. He responded to many people’s greetings as he walked from the car and saluted the crowd from the front of the stage before taking his seat on the throne. Adult members of the Nalanda Shiksha recited the ‘Mangala Sutta’ in Pali and children from the local Maitreya School eloquently chanted the ‘Heart Sutra’ in Sanskrit.
The Nalanda Shiksha group attending these teachings in Bodhgaya number about 2000. They include 300 college students from Delhi, Chandigarh and Jammu, 200 from Buddhist communities in Sankisa, 600 local students from Bodhgaya and other people from Jammu & Kashmir, Himachal Pradesh, Uttar Pradesh, Goa, Andhra Pradesh, Tamil Nadu, Karnataka, Sikkim and Odisha. For their benefit His Holiness’s words are being translated into Hindi. Read the rest of this entry »
Terzo giorno di insegnamenti e presentazione del primo volume de “La scienza e la filosofia nei classici buddisti indiani”
Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla al suo arrivo al Kalachakra Maidan per il terzo giorno di insegnamenti a Bodhgaya, 7 gennaio 2018. Foto di Lobsang Tsering
7 gennaio 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Nel terzo giorno di insegnamenti richiesti dal Nalanda Shiksha, la nebbia fredda si è finalmente sollevata e il sole ha ricominciato a splendere. Arrivato al Kalachakra Maidan, il Dalai Lama ha assistito alla recitazione del Mangala Sutta in lingua pali fatta dai i bambini della scuola Maitreya, alla quale è poi seguita la “Lode ai 17 Maestri del Nalanda” in sanscrito. Sua Santità ha invitato tutti a riflettere su quanto magnifici siano stati gli eruditi del Nalanda e quanto sia importante che gli insegnamenti del Buddha trovino un fondamento nella ragione e della logica. “Che meraviglia avere ancora a disposizione questi scritti dei grandi maestri! Possiamo leggerli e studiarli, usarli come libri di testo e possiamo trasmettere agli altri ciò che avevano da dire”.
“Oggi desidero iniziare con la cerimonia per la generazione della mente risvegliata di bodhicitta. Di questi tempi, poi, sarebbe bene anche riflettere sul fatto che, accanto al suo messaggio di amore e compassione, il Buddha ha sottolineato l’importanza della non violenza. Dobbiamo pensare ai vantaggi e agli svantaggi della violenza. Allo stesso modo, dobbiamo confrontare i benefici dell’altruismo i pericoli derivanti dall’egocentrismo. Bodhichitta significa sviluppare un desiderio di ampia portata di aiutare tutti gli esseri e questo luogo sacro è l’ideale per farlo”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Sutra of the Wheel of Dharma and the Rice Seedling Sutra
His Holiness the Dalai Lama acknowledging the crowd of over 50,000 on his arrival at the Kalachakra Maidan in Bodhgaya, Bihar, India on January 5, 2018. Photo by Lobsang Tsering
Bodhgaya, Bihar, India – Heavy fog and bitterly cold conditions in Bodhgaya this morning did nothing to subdue the enthusiasm of the more than 50,000 people gathered on the Kalachakra Maidan to listen to His Holiness the Dalai Lama. After a short drive from the Tibetan Temple to the top end of a huge marquee, His Holiness too was in a buoyant mood. He smiled, shook outstretched hands and waved to the crowd as he walked up to the front of the stage. He greeted several of the distinguished Lamas seated around the throne, among whom were the Ganden Tri Rinpoche, the former Ganden Tripa, the Shartse and Jangtse Chöjeys, the Sakya Gongma Trizin Rinpoche, and Ling Rinpoche, as well as Abbots, former Abbots and Tulkus. Read the rest of this entry »
Secondo giorno di Insegnamenti per il Nalanda Shiksha
Sua Santità il Dalai Lama durante il secondo giorno di insegnamenti al Kalachakra Maidan di Bodhgaya, 6 gennaio 2018. Foto di Lobsang Tsering
06/01/18 Gli appartenenti al Nalanda Shiksha presenti a questi insegnamenti di Bodhgaya sono circa 2000 e comprendono 300 studenti universitari di Delhi, Chandigarh e Jammu, 200 studenti provenienti dalle comunità buddhiste di Sankisa, 600 studenti di Bodhgaya e altre persone provenienti dal Kashmir, dall’Himachal Pradesh, dall’Uttar Pradesh, da Goa, dall’Andhra Pradesh, da Tamil Nadu, dal Karnataka, dal Sikkim e da Odisha. E’ per loro che le parole di Sua Santità vengono tradotte in Hindi.
Sono presenti anche 3000 stranieri, provenienti da 69 paesi e per i quali è disponibile la traduzione simultanea di ciò che Sua Santità sta dicendo in tibetano, trasmessa via radio in inglese, hindi, russo, mongolo, francese, cinese, coreano, vietnamita, giapponese e spagnolo. Ci sono disponibili anche ulteriori traduzioni nei dialetti tibetani dell’Amdo e del Khampa.
Sua Santità ha iniziato recitando i versi di omaggio dalla “Saggezza fondamentale della Via di mezzo” di Nagarjuna:
Mi prostro al Buddha perfetto,
Il migliore di tutti gli insegnanti, colui che ha insegnato che
Ciò che ha un’origine dipendente è
Senza cessazione, senza sorgere;
Senza annientamento, senza permanenza;
Senza venire; senza andare;
Senza distinzione, senza identità
E pacifico – libero da costrutti. Read the rest of this entry »
Il Sutra della Ruota del Dharma e il Sutra della Piantina di Riso
5 gennaio 2018, Bodhgaya, Bihar, India – La nebbia e il freddo di questa mattina non hanno affatto smorzato l’entusiasmo delle oltre 50.000 persone, riunite sul Kalachakra Maidan, in attesa di ascoltare Sua Santità il Dalai Lama. Dopo un breve tragitto, dal Tempio tibetano all’enorme tendone allestito per gli insegnamenti, Sua Santità si è presentato di buon umore, sorridente e felice di salutare i presenti mentre saliva sul palco. Sua Santità ha salutato molti degli illustri Lama seduti intorno al trono, tra cui il Ganden Tripa Rinpoche, l’ex Ganden Tripa, gli Shartse e Jangtse Chöjey, Sakya Gongma Trizin Rinpoche e Ling Rinpoche, così come gli Abati, gli ex abati e i Tulku.
“Oggi gli indiani sono la maggioranza” ha esordito Sua Santità “e dunque inizieremo con le loro recitazioni in Pali e Sanscrito”.
Gli adulti hanno cantato una serie di preghiere e lodi, tra cui il Mangala Sutta, in Pali, seguiti da un gruppo di studentesse e studenti che hanno recitato il Sutra del Cuore in sanscrito.
“Dopo aver raggiunto l’illuminazione, il Buddha disse: “Profondo e pacifico, libero dalla complessità, pura luminosità: ho trovato un Dharma simile a un nettare. Eppure, se dovessi insegnarlo, nessuno capirebbe, quindi rimarrò in silenzio qui, nella foresta”.
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Central Institute for Higher Tibetan Studies Golden Jubilee Celebrations
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience during the Central Institute of Higher Tibetan Studies’ Golden Jubilee celebration in Sarnath, Varanasi, India on January 1, 2018. Photo by Tenzin Phuntsok
Bodhgaya, Bihar, India – Soon after His Holiness the Dalai Lama had taken his seat on the stage this morning at the Central Institute for Higher Tibetan Studies (CIHTS), the students sang the Institute’s anthem. His Holiness was then joined by the Vice-Chancellor Geshe Ngawang Samten, the Ganden Tripa, Thrangu Rinpoche, Sikyong Lobsang Sangay, and Speaker of the Tibetan Parliament in exile, Khenpo Sonam Tenpel in lighting a series of lamps. A group of monk students recited verses of auspiciousness in Tibetan. They were followed by a group of women students who chanted the same in Sanskrit. Vice-Chancellor Geshe Ngawang Samten began his welcome address by paying his respects to His Holiness and other dignitaries among the guests. He recalled that in 1959 His Holiness and about 80,000 Tibetans arrived in India as Tibetan religion and culture came under attack in their homeland. As a result of His Holiness’s far-sighted vision, schools were established to educate children and settlements were set up so groups of Tibetans could preserve their identity. The Government of India provided fulsome support. Read the rest of this entry »
Second Day of Conference on Mind in Indian Philosophical Schools of Thought and Modern Science
His Holiness the Dalai Lama commenting on the presentations delivered on the second day of the conference on Mind in Indian Philosophical Schools of Thought and Modern Science at the Central Institute of Higher Tibetan Studies in Sarnath, Varanasi, India on December 31, 2017. Photo by Lobsang Tsering
Sarnath, Varanasi, India – As the second day of the CIHTS’s Conference on Mind in Indian Philosophical Schools of Thought and Modern Science began, His Holiness the Dalai Lama arrived, greeted the presenters, moderators and respondents with him on the stage and waved to the audience before taking his seat.
Moderator for the first session was Prof Jay Garfield, an old friend of the Institute, who is Professor of Philosophy, Logic and Buddhist studies at Smith College. He took the opportunity to mention that in addition to achievements already mentioned, the Institute has led the way in international exchanges of students and faculty. The 26 year old program has become a model for institutions like the Library of Tibetan Works & Archives and the Institute for Buddhist Dialectics to follow. He noted that the keys to success are leadership and co-operation.
Garfield introduced Prof Asanga Tilakratne, Professor of Pali and Buddhist Studies at the University of Colombo, Sri Lanka. He spoke about the Theravada analysis of the mind—one of the most sophisticated analyses of the mind in any Indian philosophical system. Having rejected the existence of ‘atman’, Buddhism analyses the mind in terms of chitta, manu and vinnana. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama si rivolge al pubblico durante la celebrazione del Giubileo d’oro del Central Institute of Higher Tibetan Studies a Sarnath, 1 gennaio 2018. Foto di Tenzin Phuntsok
1 gennaio 2018, Bodhgaya, Bihar, India – Non appena Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto sul palco, stamattina, presso il Central Institute for Higher Tibetan Studies (CIHTS), gli studenti hanno intonato l’inno dell’Istituto. Sua Santità è stato poi raggiunto da Geshe Ngawang Samten, dal Ganden Tripa, Thrangu Rinpoche, da Sikyong Lobsang Sangay, Presidente del Parlamento tibetano in esilio, e da Khenpo Sonam Tenpel per accendere una serie di lampade. Un gruppo di monaci ha recitato versi di buon auspicio in tibetano, seguiti da un gruppo di studentesse che hanno cantato le stesse invocazioni in sanscrito. Geshe Ngawang Samten ha iniziato il suo discorso dando il benvenuto a Sua Santità e agli altri dignitari ospiti. Ha ricordato che nel 1959 Sua Santità e circa 80.000 tibetani arrivarono in India mentre la religione e la cultura tibetana venivano minacciate in patria. Grazie alla visione lungimirante di Sua Santità, e al pieno sostegno del governo indiano, sono state create scuole per educare i bambini e sono stati creati insediamenti, in modo che gruppi di tibetani potessero preservare la loro identità. Read the rest of this entry »
Inaugural Session of Conference on Mind in Indian Philosophical Schools of Thought and Modern Science
His Holiness the Dalai lama commenting on the presentation at the conference on Mind in Indian Philosophical Schools of Thought and Modern Science at the Central Institute of Higher Tibetan Studies in Sarnath, Varanasi, India on December 30, 2017. Photo by Lobsang Tsering
Sarnath, Varanasi, India – The Central Institute of Higher Tibetan Studies (CIHTS), Sarnath, is celebrating the 50th anniversary of its founding. Yesterday, His Holiness the Dalai Lama flew from Delhi to Varanasi and was welcomed at the airport by the Vice-Chancellor, Geshe Ngawang Samten and local Indian officials. When he arrived at the Institute’s Campus it seemed that all the current students and many of the alumni who have come to attend the celebrations had turned out to greet him.
This morning the sky was grey and foggy, the ground was damp underfoot and there was a chill in the air. Nevertheless, His Holiness was in good humour, teasing and joking with people who had come to see him, as he walked to the large marquee set up on the Institute’s recreation ground. Read the rest of this entry »
La mente nelle scuole filosofiche indiane e nella scienza moderna. Seconda giornata
Sua Santità il Dalai Lama commenta le relazioni presentate durante il secondo giorno della conferenza su “Mind in Indian Philosophical Schools of Thought and Modern Science” presso il Central Institute of Higher Tibetan Studies di Sarnath, Varanasi, 31 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
31 dicembre 2017, Sarnath, Varanasi – All’inizio della seconda giornata della conferenza “La mente nelle scuole filosofiche indiane e nella scienza moderna”, Sua Santità il Dalai Lama, prima di prendere posto, ha salutato i relatori, i moderatori, gli ospiti sul palco e il pubblico.
Moderatore della prima sessione è stato il professor Jay Garfield, un vecchio amico del Central Institute of Higher Tibetan Studies, docente di filosofia, logica e studi buddhisti allo Smith College, che ha colto l’occasione per ricordare che, oltre ai risultati già citati, l’Istituto ha aperto la strada agli scambi internazionali di studenti e docenti. Un programma che, in 26 anni, è diventato un modello seguito da istituzioni come la Biblioteca di opere e archivi tibetani e l’Istituto per la dialettica buddhista. Jay Garfield ha anche fatto notare che le chiavi del successo sono la leadership e la cooperazione. Read the rest of this entry »
Sessione inaugurale della conferenza “La mente nelle scuole filosofiche indiane e nella scienza moderna”
Sua Santità il Dalai Lama si rivolge al pubblico durante la celebrazione del Giubileo d’oro del Central Institute of Higher Tibetan Studies a Sarnath, 1 gennaio 2018. Foto di Tenzin Phuntsok
30 dicembre 2017, Sarnath, Varanasi, India – Quest’anno ricorre il 50° anniversario dalla fondazione del Central Institute of Higher Tibetan Studies (CIHTS) di Sarnath e Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto Varanasi dove è stato accolto in aeroporto da Geshe Ngawang Samten e da alcuni funzionari indiani. Arrivato al Campus dell’Istituto sembrava che tutti gli studenti, attuali e passati, si fossero riuniti per dargli il benvenuto e partecipare alla cerimonia.
Nonostante il cielo grigio, la nebbia, l’umidità e il freddo Sua Santità era di ottimo umore e ha scambiato battute e scherzato con le persone che erano venute a salutarlo, mentre si incamminava verso il grande tendone nel parco dell’Istituto.
Nel suo discorso di benvenuto, Geshe Ngawang Samten ha espresso la grande gioia che la presenza del Dalai Lama aggiungeva alla celebrazione; ha dato il benvenuto agli oltre 250 alumni provenienti da diverse parti del mondo per partecipare alla conferenza sulla “Mente nelle Scuole Filosofiche indiane e nella Scienza Moderna” e alla celebrazione del Giubileo d’oro dell’Istituto. Ha osservato che l’interazione tra diverse scuole filosofiche è una tradizione indiana di lunga data. La mente è un argomento che interessa tutti per il ruolo che la trasformazione mentale dimostra avere nel raggiungimento della felicità e della pace. Negli ultimi 20 anni, ha aggiunto, anche la scienza ha iniziato ad interessarsi alla mente. Nel frattempo, CIHTS ha continuato ad esplorare e promuovere la combinazione di approcci antichi e moderni all’istruzione. Read the rest of this entry »
Ideas of Harmonious Coexistence: Religions and Philosophies of India at JNU
Syedna Taher Fakhruddin Saheb presenting the Syedna Qutbuddin Harmony Prize to His Holiness the Dalai Lama during the inter-religious conference at Jawaharlal Nehru University in New Delhi, India on December 28, 2017. Photo by Tenzin Choejor
New Delhi, India – His Holiness the Dalai Lama drove in wintry sunshine this morning to the extensive campus of Jawaharlal Nehru University (JNU) to attend the inaugural session of an inter-religious conference. The meeting took place at the initiative of the Qutbi Jubilee Scholarship Program and the Centre of Arabic and African Studies of JNU.
Syedna Taher Fakhruddin Saheb welcomed His Holiness on arrival and escorted him into the University premises.
Once His Holiness and other eminent spiritual leaders had settled on the stage, the Vice Chancellor of JNU, Prof Jagadesh Kumar gave a short welcome introduction. He stressed the importance of nurturing inner peace, suggesting that only when we have peace of mind within us will we properly appreciate harmony in the world around us.
Prof Tahera Qutbuddin, in her introduction as Co-Director of the Qutbi Jubilee Scholarship Program, explained that the present meeting was part of a Taqreeb Conference Series that began in Kolkata. She clarified that ‘taqreeb’ means to bring closer. She remarked that the Prophet Muhammad, the Buddha and many other religious teachers highlighted the importance of kindness and education in the spread of harmony. Read the rest of this entry »
Per una convivenza armoniosa: religioni e filosofie dell’India
Syedna Taher Fakhruddin Saheb ha consegnato il Premio Syedna Qutbuddin a Sua Santità il Dalai Lama durante la conferenza interreligiosa presso Jawaharlal Nehru University di Nuova Delhi, 28 dicembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
28 dicembre 2017, Nuova Delhi – Sua Santità il Dalai Lama è arrivato questa mattina al campus dell’Università Jawaharlal Nehru (JNU) per partecipare alla sessione inaugurale di una conferenza interreligiosa. L’incontro ha avuto luogo su iniziativa del Programma di borse di studio per il Giubileo di Qutbi e del Centro di Studi Arabi e Africani della JNU.
Syedna Taher Fakhruddin Saheb ha dato il benvenuto a Sua Santità al suo arrivo e lo ha accompagnato a visitare l’Università.
Dopo che Sua Santità e altri eminenti leader spirituali hanno preso posto sul palco, il Vice Rettore della JNU, il professor Jagadesh Kumar, ha fatto una breve introduzione, sottolinenando l’importanza di coltivare la pace interiore e suggerendo che solo quando avremo nella nostra mente ci sarà la pace saremo in grado di apprezzare l’armonia nel mondo che ci circonda. Read the rest of this entry »
Relevance of Universal Ethics for the Modern Age at Tumkur University
His Holiness the Dalai Lama asking students to raise their hands as a positive response to his question during his talk at Tumkur University in Tumakuru, Karnataka, India on December 26, 2017. Photo by Tenzin Choejor
Bengaluru, Karnataka, India – A misty start turned into a bright morning as His Holiness the Dalai Lama drove out of Bengaluru to Tumkur University today. He was welcomed on arrival by the Vice-Chancellor and Registrar as well as the Abbot of Sera-Jey Monastic University. Resonant drummers and horn players preceded them into the Dr Sree Sree Shivakumara Maha Swamiji Auditorium. After the auspicious lighting of the lamp, invocation prayers were chanted first by a mixed group of Indian singers and then by monks from Sera-Jey. His Holiness, the Vice Chancellor, Registrar and Abbot were formally made welcome. In his introduction Vice Chancellor Prof Jayasheela remarked that everyone present was looking forward to hearing what His Holiness had to say. He reviewed the partnership that Tumkur has with Sera-Jey and mentioned projects they are co-operating on, including student exchanges and the translation of several of His Holiness’s books into Kannada.
Sera-Jey Abbot Tenzin Choesang Rinpoche read a report outlining his Monastery’s relations with Tumkur University. The memoir of understanding between the two institutions first signed in 2012 was renewed this year. He listed the conferences and workshops that they have held together during the initial period of their agreement. Read the rest of this entry »
L’importanza dell’etica universale nell’epoca moderna all’Università di Tumkur
26 dicembre 2017, Bengaluru, Karnataka, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato presso l’Università di Tumkur, dove è stato accolto dalle autorità accademiche e dall’abate dell’Università Monastica Sera-Jey.
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Meeting Tibetans and People from the Himalayan Region
Bharath Subbarao demonstrating the new ‘Mandala’ app to His Holiness the Dalai Lama in Bengaluru, Karnataka, India on December 25, 2017. Photo by Jeremy Russell
Bengaluru, Karnataka, India – Before His Holiness the Dalai Lama went out this morning, filmmaker Bharath Subbarao and his wife Soumya introduced him to ‘Mandala’, a newly launched app dedicated to bringing Buddhist wisdom and the best insights of psychology together in a clear and accessible way so that people may apply them in their everyday lives. The app is introduced and guided by Thupten Jinpa, a former Buddhist monk who completed his training as a Geshe Lharampa at Ganden Monastery and went on to earn a BA in philosophy and a PhD in religious studies at Cambridge University. He has served His Holiness extensively as a translator since 1985 and has translated and edited numerous books by him. The app, which is presently available in English, French, Spanish, Russian and Chinese, offers talks and conversations that bring together Buddhist wisdom and scientific insights under the heading Learn. Well-known scientists and writers like Daniel Goleman contribute. Under the heading Live, are a series of guided meditation practices, while there is also an option to discover and delve further into key Buddhist concepts under the heading Explore. Read the rest of this entry »
Incontro con tibetani e gli abitanti della regione Himalayana
25 dicembre 2017, Bengaluru, Karnataka, India – Questa mattina il regista indiano Bharath Subbarao e sua moglie Soumya hanno presentato a sua Santità il Dalai Lama “Mandala”, una nuova app https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mandala.thedailywheel che ha lo scopo di diffondere la saggezza e la psicologia buddiste in modo chiaro e accessibile affinché sempre più persone possano applicarle nella loro vita quotidiana. L’app è ideata e studiata da Thupten Jinpa https://www.youtube.com/watch?v=fK-SmpRLJsE ,
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Seshadripuram Group of Institutions Silver Jubilee
His Holiness the Dalai Lama with group of 25 Tibetan youths who help Tibetan patients who come from the Tibetan settlements for treatment in Bengaluru after their meeting in Bengaluru, Karnataka, India on December 24, 2017. Photo by Jeremy Russell
Bengaluru, Karnataka, India – As he was leaving his hotel this morning, His Holiness the Dalai Lama met a group of 25 Tibetan youths who have formed their own health association to help Tibetan patients who come from the Tibetan settlements for treatment in Bengaluru. He congratulated them on their initiative. Arriving at the Tripura Vasini Palace Ground, where the Seshadripuram Group of Institutions Silver Jubilee was being celebrated in a huge marquee, His Holiness was received by Seshadripuram Educational Trust Secretary, Dr Wooday P Krishna. Dr Krishna introduced him to his fellow guest, Dr AS Kiran Kumar, who is Chairman of the Indian Space & Research Organization (ISRO). Together they walked to the stage and a cheer went up from the estimated 14,000 strong audience when they caught sight of His Holiness. Read the rest of this entry »
Giubileo d’argento della scuola superiore di Seshadripuram
24 dicembre 2017, Bengaluru, Karnataka, India – Prima di lasciare l’albergo, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato un gruppo di 25 giovani tibetani che hanno fondato un’associazione umanitaria per aiutare i pazienti provenienti dagli insediamenti tibetani a ricevere cure mediche a Bengaluru.
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Visita al monastero di Tashi Lhunpo e al monastero di Namdroling
Sua Santità il Dalai Lama fa il suo ingresso nel monastero di Namdroling per partecipare alla Settima Convocazione. Bylakuppe, 22 dicembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Bylakuppe, India 22 dicembre 2017 – Rivolgendosi ai pellegrini tibetani appena arrivati dal Tibet e agli insegnanti tibetani che si sono riuniti questa mattina per un seminario sull’etica secolare nella Sala dell’Assemblea di Sera Lachi, Sua Santità il Dalai Lama ha dichiarato:
“I tibetani in Tibet sono i veri padroni del paese. Nonostante abbiate dovuto affrontare enormi difficoltà, avete tenuto alto il vostro spirito. Nel 1959, l’intero Tibet fu gettato nel caos. Si dice che dopo il bombardamento di Lhasa, Mao Zedong abbia chiesto cosa fosse successo al Dalai Lama. Quando gli dissero che ero fuggito in India, mi è stato detto che abbia commentato: “Quindi abbiamo perso””.
“Le autorità cinesi pensavano che la questione del Tibet sarebbe semplicemente svanita nel nulla, ma nonostante siano passati 58 anni non lo è affatto. Nel 1959, molti paesi non avevano idea di che cosa fosse il Tibet; ora lo sanno”.
“Siamo in esilio da 58 anni. Abbiamo creato insediamenti, ripristinato i nostri centri di studio. Tutto al di là delle aspettative dei rigidi funzionari cinesi. Grazie alla forza d’animo del Tibet, siamo riusciti a sopravvivere in esilio”. Read the rest of this entry »
Tibet: nuova tragica protesta contro l’occupazione cinese. Nuova autoimmolazione.
L’immolazione di Ngaba
Sabato sera 24/12/17 una persona non identificata si è data fuoco in Tibet, nella città di Ngaba (Sichuan), per protestare contro la dominazione cinese. Un video che circola sui social media mostra una persona avvolta dalle fiamme. Il luogo dove è avvenuto il triste episodio viene definito il “viale dei martiri”, dove molti tibetani si sono immolati dal 2009. Il video è stato girato dall’interno di un veicolo con un telefono cellulare. L’incidente ha avuto luogo intorno alle 14:30, ora locale. Il corpo avvolto dalle fiamme è stato portato via dalla polizia cinese.
Non vi è alcuna informazione sulla vittima, se si tratti di un laico o di un monaco o se l’auto immolatore sia sopravvissuto o meno.
La posizione ufficiale del governo tibetano in esilio sulla questione dell’auto immolazione ha invitato caldamente i tibetani ad astenersi dall’atto. Il governo centrale tibetano per conto del presidente dichiara su Tibet.net che “il governo cinese dovrebbe affrontare le legittime lamentele del popolo tibetano e rivedere le loro politiche senza successo che hanno generato la triste situazione dei tibetani che ricorrono all’auto immolazione per protestare contro il governo cinese in Tibet”.
Proprio il mese scorso, il 26 novembre, un anziano monaco di nome Tenga si è auto immolato ed è morto nella contea di Kardze, nella regione orientale del Kham del Tibet.
Con questo estremo e doloroso gesto viene portato il bilancio delle persone che si sono date fuoco a 151. Traduzione Laogai Research Foundation Italia Onlus: “L’altra Cina: in ricordo di Harry Wu”
Continua a leggere: Tibet: nuova tragica protesta contro l’occupazione cinese. Uomo si è dato fuoco | Laogai Research Foundation Italia ONLUS
Follow us: @LaogaiRFItalia on Twitter | LaogaiResearchFoundationItalia on Facebook English article: Phayul, Unidentified person self immolates in Ngaba, toll reaches 151
English article and video: Mirror.co.uk, Horrifying footage shows ‘monk setting himself on fire’ outside monastery ‘in protest over Chinese occupation of Tibet
DHARAMSHALA: President of the Central Tibetan Administration Dr Lobsang Sangay today expressed concern over reports of a self-immolation protest at Meuruma, Ngaba County in northeastern Tibet.
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His Holiness the Dalai Lama Visit to Tashi Lhunpo Monastery and Convocation at Namdroling Monastery
His Holiness the Dalai Lama addressing Tibetan pilgrims recently arrived from Tibet and Tibetan teachers gathered for a workshop on Secular Ethics in the Sera Lachi Assembly Hall in Bylakuppe, Karnataka, India on December 22, 2017. Photo by Tenzin Choejor
Bylakuppe, Karnataka, India, December 22, 2017 – Addressing Tibetan pilgrims recently arrived from Tibet and Tibetan teachers gathered for a workshop on Secular Ethics in the Sera Lachi Assembly Hall this morning, His Holiness the Dalai Lama declared,
“Tibetans in Tibet are the real masters of the country. Despite facing immense hardship, you have kept your spirits up. In 1959, the whole of Tibet was thrown into turmoil. There is a story that after the bombardment of Lhasa, Mao Zedong asked what happened to the Dalai Lama. When he heard that I had escaped to India, he is said to have replied, ‘Then we’ve lost.’”
“The Chinese authorities thought the issue of Tibet would simply fade away, but even after 58 years it hasn’t. In 1959, many countries had no idea about Tibet; they do now.
“We’ve been in exile 58 years. We’ve created settlements, re-established our centres of learning. All beyond the expectations of tough Chinese officials. Because of the strength of spirit in Tibet, we in exile have been able to survive.
“During the cultural revolution there was great destruction of religious institutions in both China and Tibet. However, after Deng Xiaoping eased restrictions there has been a widespread revival of interest. There are said to be 400 million Buddhists in China and Xi Jinping has stated in Paris and Delhi that Buddhism has an important role in Chinese culture. There are good reasons not to be demoralized or downcast.” Read the rest of this entry »
Iniziazione di Hayagriva al monastero di Sera-Jey
Sua Santità il Dalai Lama durante l’iniziazione di Hayagriva nel monastero di Sera Jey a Bylakuppe, 20 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Bylakuppe, India 20 dicembre 2017 – Il monastero di Sera-Jey si trova accanto a Sera Lachi, dove Sua Santità il Dalai Lama sta soggiornando in questi giorni. Lungo il percorso, il Dalai Lama era atteso da una folla di oltre 15.000 persone. Come sua abitudine, si è fermato per salutare i vecchi amici e confortare gli anziani e gli infermi. Prima di salire sul palco allestito nell’area coperta dedicata al dibattito, il Dalai Lama ha scoperto la targa per inaugurazione dello Special Study Centre, un progetto nato dalla collaborazione tra il monastero di Sera-Jey e l’Indira Gandhi National Open University (IGNOU).
Sua Santità è arrivato molto presto per eseguire i rituali preparatori per l’iniziazione di Hayagriva che sarebbe stata conferita in mattinata. “Hayagriva è una delle divinità del Mahanuttarayogatantra, la quarta classe del Tantra”, ha spiegato Sua Santità “e anche se tradizionalmente le iniziazioni tantriche vengono date a gruppi di non più di 25 persone, dal momento che la qualifica principale delle persone qui presenti è la fede, ho pensato che sarebbe stato bene dare l’iniziazione pubblicamente. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates Sera-Mey Debate Courtyard & Teaching
One of the chief guests, Jagadguru Sri Shivarathri, offering His Holiness the Dalai Lama a shawl, a garland and a turban as a token of appreciation during the inauguration ceremony for the new debate courtyard at Sera Mey Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 21, 2017. Photo by Lobsang Tsering
Bylakuppe, Karnataka, India, December 21, 2017 – When His Holiness the Dalai Lama arrived at Sera-Mey Monastery early this morning he was received by the Abbot, the Ganden Throne-holder, the former Ganden Throne-holder, the Shartse and Jangtse hierarchs, and the Sikyong. A couple of bright Tibetan children in traditional costume were also waiting with a bowl of milk and a box of grain and tsampa to offer a traditional welcome. His Holiness took a pinch of tsampa, dipped his finger in the milk, teased the children and laughed in warm appreciation. At the entrance to the new Debate Courtyard and Science Centre he cut the ribbon and recited verses while tossing grain in the air to invoke auspiciousness. At that back of the daïs at the head of the yard he lit the central wick of a large butter lamp and took his seat on the throne.
In his welcome address, the Abbot of Sera-Mey Monastery explained that in 2012, when His Holiness was staying at Drepung Loseling, he reported to him the difficulties the monastery was facing with their existing debate yard. Monks were exposed to sun in the hot season and rain in the monsoon. His Holiness offered seed money for the project and they began to plan, with the result that the present structure is now complete. He thanked donors and everyone who contributed to the construction, requesting that everyone involved dedicate the merit created to His Holiness’s long life and the success of the studies of the monks who will use the new facility. Read the rest of this entry »
Insegnamenti al monastero di Sera-Mey
21 dicembre 2017, Bylakuppe, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato al monastero di Sera-Mey stamattina, è stato ricevuto dall’Abate, dal detentore del trono di Ganden, dall ex detentore del trono di Ganden, dalle gerarchie di Shartse e Jangtse e dal Sikyong.
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Sua Santità il Dalai Lama dà Insegnamenti al monastero di Sera-Mey
Due bambine tibetane, in abito tradizionale, offrono a Sua Santità il Dalai Lama il tradizionale benvenuto al suo arrivo al monastero di Sera Mey a Bylakuppe, 21 dicembre 2017. Foto di Jeremy Russell
Bylakuppe, India 21 dicembre 2017 – Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato al monastero di Sera-Mey stamattina, è stato ricevuto dall’Abate, dal detentore del trono di Ganden, dall ex detentore del trono di Ganden, dalle gerarchie di Shartse e Jangtse e dal Sikyong. Un paio di bambine tibetane, radiose nel loro costume tradizionale, aspettavano con una ciotola di latte, una scatola di grano e dello tsampa, di poter dare il benvenuto al Dalai Lama. Sua Santità ha preso un pizzico di tsampa, ha immerso il dito nel latte e ha scherzato affettuosamente con loro.
All’ingresso del nuovo cortile per il dibattito e del Science Centre, il Dalai Lama ha tagliato il nastro inaugurale e recitato alcune preghiere, gettando in aria chicchi di grano in segno di buon auspicio. Dietro al palco allestito nel cortile, ha acceso una grande lampada al burro e ha preso posto sul trono.
Nel suo discorso di benvenuto, l’abate del monastero di Sera-Mey ha raccontato che nel 2012, quando Sua Santità soggiornava a Drepung Loseling, gli aveva riferito delle difficoltà che il monastero stava affrontando: nell’area dedicata al dibattito i monaci erano esposti al sole nella stagione calda e alla pioggia nel periodo dei monsoni. Sua Santità all’epoca aveva offerto dei soldi per avviare la riprogettazione di quell’area. Oggi la nuova struttura è finalmente completa e per questo l’abate ha ringraziato i donatori e tutti coloro che hanno contribuito alla costruzione; ha poi chiesto che tutti dedicassero i meriti alla lunga vita di Sua Santità e al successo degli studi dei monaci che utilizzeranno la nuova struttura. Read the rest of this entry »
Hayagriva Empowerment in the Sera-Jey Debate Yard
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory rituals and procedures for the Hayagriva Empowerment he was going to give at Sera Jey Monastery’s debate courtyard in Bylakuppe, Karnataka, India on December 20, 2017. Photo by Lobsang Tsering
Bylakuppe, Karnataka, India, December 20, 2017 – Sera-Jey Monastery is next door to Sera Lachi where His Holiness the Dalai Lama is staying. This morning the longer walk was from the Monastery building through the beginnings of a crowd that eventually grew to more than 15,000. As is his custom, His Holiness stopped on the way to greet old friends and comfort the aged and infirm. Before stepping up onto the daïs at the head of the debate yard, he unveiled a plaque to inaugurate a Special Study Centre, a co-operative project between Sera-Jey Monastery and the Indira Gandhi National Open University (IGNOU).
His Holiness had come early to perform the preparatory rituals and procedures for the Hayagriva Empowerment he was going to give.
“Hayagriva is one of a set of deities known as the Eight Pronouncements belonging to the class of Highest Yoga Tantra,” His Holiness explained. “And although there is a tradition in some cases of giving tantric empowerments to groups of no more than 25 people, since the disciples’ main qualification here is faith, I thought it would be good to give the empowerment in public. Hayagriva is a very wrathful aspect of Avalokiteshvara. Tibetans have had a long relationship with Avalokiteshvara and as a result of past prayers and karma I seem to have been involved with fulfilling his wishes. Virtually all the temples built by Songtsen Gampo in the 7th century related to Avalokiteshvara, clearly he has a special connection to Tibet. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama arriva al monastero di Sera Lachi a Bylakuppe
Bylakuppe, Karnataka, India, 19 dicembre 2017 – Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato ieri mattina il monastero di Ganden. Monaci e laici hanno affollato le strade dell’insediamento di Mundgod per vederlo partire, mentre alcuni abati lo hanno accompagnato per diversi chilometri lungo il percorso. Dopo aver trascorso la notte a Shimogga, il Dalai Lama ha ripreso il viaggio ed è arrivato a Bylakuppe, poco dopo mezzogiorno. Migliaia di tibetani, monaci, monache e laici, tra cui tantissimi studenti, si sono riuniti ai lati della strada per salutarlo. Nel cortile del monastero di Sera Lachi, il titolare del trono di Ganden, gli abati Sharpa e Jangtse Chöjeys e gli alti abati, insieme a un gruppo di danzatori, hanno atteso di poter dare un caloroso benvenuto a Sua Santità. Read the rest of this entry »
Meditazione, in Toscana c’è il centro buddhista più grande d’Europa
L’imponente Buddha creato dal premio Oscar Dante Ferretti per Kundun di Martin Scorsese
Pomaia, il più grande centro buddista d’Europa “È un posto magico, qui si dimentica lo stress”
Un’oasi di pace e armonia, nel cuore dell’Italia che sembra un pezzetto di Tibet: fa questo effetto entrare all’istituto Lama Tzong Khapa, il più grande centro di buddismo tibetano in Europa che si trova a Pomaia, in provincia di Pisa. In realtà è una villa patronale con una torre che la fa somigliare ad un castello, immersa tra le colline toscane e a pochi chilometri dal mare, che da oltre 40 anni accoglie chi si vuole intraprendere un percorso spirituale o semplicemente trovare la pace. Il Dalai Lama è stato qui in cinque diverse occasioni. Aggirandoci per l’immensa tenuta dai grandi spazi verdi, attraversiamo templi, stupa, ossia i monumenti reliquiari dove fermarsi a meditare, e ruote della preghiera su cui è impresso il mantra in sanscrito «Om Mani Padme Hum» (invocazione per alleviare le sofferenze degli esseri senzienti) e persino una statua da film: l’imponente Buddha della compassione creato dal premio Oscar Dante Ferretti per Kundun di Martin Scorsese. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrive at Sera Lachi Monastery in Bylakuppe
Arrival at Sera Lachi Monastery in Bylakuppe
Bylakuppe, Karnataka, India December 19, 2017 – His Holiness the Dalai Lama set off yesterday morning from Ganden Monastery by car. Monastics and lay-people lined the road out of Mundgod Settlement to see him off, while several Abbots accompanied him for several kilometres down the road. After spending the night in the town of Shimogga, he resumed the journey this morning and arrived in Bylakuppe a little after midday. Read the rest of this entry »
Dal 2007 la Cina ha riconosciuto 1.300 “Buddha viventi”. “Privata” la visita di Samdhong Rinpoche in Cina
A living Buddha at the Tibetan Uppasilutan Monastery, northeast Qinghai, China, Asia
18 dicembre 2017. Con l’intento di contrastare l’autorità religiosa del Dalai Lama la Cina, dal 2007, ha riconosciuto e provveduto all’istruzione monastica di 60 “Buddha viventi” di età inferiore ai dieci anni.
E’ del 12 dicembre la notizia pubblicata da Tibetan Review che la Cina dal 2007 ha riconosciuto le reincarnazioni di 1.300 “Buddha viventi” dei quali 60 sotto i dieci anni d’età. L’intento è chiaramente quello di crescere dei giovani religiosi fedeli alle direttive del partito. Nel 2016 le autorità cinesi hanno lanciato un articolato sistema informativo, pubblicato nel sito web dell’Associazione dei Buddhisti Cinesi, che fornisce dettagliate notizie sui “Living Buddha” approvati dal governo, le loro foto, i nomi, i titoli monastici e le scuole religiose di appartenenza.
Zhu Weiqun, presidente del Comitato per gli Affari Etnici e Religiosi, ha affermato che la disposizione, adottata il 1°settembre 2007, ha impedito al Dalai lama di usare il principio religioso della reincarnazione dei Buddha viventi per compiere attività contrarie al buddhismo tibetano e all’unità nazionale. Ha inoltre aggiunto che “alcuni monasteri buddhisti, in aree diverse del paese, hanno spesso riconosciuto i cosiddetti Buddha viventi per il loro tornaconto e alcune persone si sono finte Lama reincarnati per raggirare i loro seguaci”. Read the rest of this entry »
I tre aspetti principali del sentiero
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo insegnamento al monastero di Ganden Lachi a Mundgod, 17 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Mundgod, Karnataka, India 17 dicembre 2017 – Oltre ottomila persone, quasi tutte tibetane e provenienti dalle regioni dell’Himalaya, si sono riunite questa mattina per ascoltare gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama. I monaci hanno preso posto nelle sale dei monasteri di Ganden Lachi e Ganden Shartse, mentre il resto della folla è rimasta nel cortile esterno, dove mega schermi e altoparlanti hanno permesso loro di assistere a ciò che stava accadendo all’interno.
Sua Santità ha percorso le scale che conducono dai suoi alloggi giù al tempio dove, prima di salire sul trono, ha reso i suoi omaggi alle immagini sacre e poi agli illustri Lama.
“Il nostro programma originale è cambiato perché ho preso l’influenza”, ha spiegato Sua Santità. “Dopo le ordinazioni a Drepung ero molto stanco ma oggi, dopo un giorno di riposo, mi sento meglio”.
Ganden è la madre di tutti i monasteri della nostra tradizione, fondato da Je Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?cat=10 e descritto meravigliosamente da Gyalwa Gendun Drup nella sua Canzone della montagna orientale innevata : Read the rest of this entry »
Three Principal Aspects of the Path
His Holiness the Dalai Lama commenting on the text “Three Principal Aspects of the Path” during his teaching at Ganden Lachi Monastery in Mundgod, Karnataka, India on December 17, 2017. Photo by Lobsang Tsering
Mundgod, Karnataka, India, 17 dicembre 2017 – An estimated eight thousand people, almost entirely Tibetans and people from the Himalayan regions, gathered to listen to His Holiness the Dalai Lama teach this morning. Monks filled the assembly halls of both Ganden Lachi and Ganden Shartse Monasteries, while the remainder of the crowd spilled out onto the yard outside. Large video displays and towers of loudspeakers allowed them to remain in touch with what was going on inside.
His Holiness took the stairs from his apartment down to the temple where he paid his respects before the enshrined images and greeted the distinguished Lamas before ascending the throne.
“Our original plans changed because I caught a cold,” His Holiness explained. “I was tired after the ordinations in Drepung, but today, after a day’s rest, I feel better.
“Ganden is the mother monastery of our tradition, founded by Je Tsongkhapa, which Gyalwa Gendun Drup described so well in his ‘Song of the Eastern Snow Mountain ’. Read the rest of this entry »
Visita al monastero femminile Jangchub Choeling e arrivo al monastero di Ganden
Le monache danno una dimostrazione di dibattito davanti a Sua Santità il Dalai Lama. Monastero femminile Jangchub Choeling, Mundgod, 15 dicembre 2017. Foto di Jeremy Russell
Mundgod, Karnataka, India 15 dicembre 2017 – Prima di lasciare il monastero di Drepung Lachi, questa mattina, Sua Santità il Dalai Lama, seduto in cima alla scalinata del tempio, ha incontrato i pellegrini arrivati dal Tibet, riuniti di fronte a lui.
“Lo spirito, il coraggio e la determinazione dei tibetani sono sorprendenti” ha detto. “Sono molto felice di potervi incontrare qui. Non mi riferisco solo agli ultimi 60 anni. Di fronte a ogni sorta di difficoltà, fin dai tempi di Tri Ralpachen e con la frammentazione del paese sotto Langdarma, la determinazione dei tibetani non è mai venuta meno. Nonostante tutti gli avvicendamenti politici e le altre pressioni, la vostra determinazione è rimasta immutata. E’ un fatto che va riconosciuto”. Read the rest of this entry »
New Dalai Lama App – La App ufficiale del Dalai Lama
Mundgod, Karnataka, India – Coinciding with His Holiness the Dalai Lama’s arrival at Drepung Monastery, which was known in Tibet as a New Nalanda University, and Ganden Ngachö, the anniversary of Je Tsongkhapa, founder of the Gelukpa Tradition, the Office of His Holiness the Dalai Lama has released ‘Dalai Lama’, a new iPhone App now available for download at the Apple App Store (download from http://apple.co/2C5zpco ). With Dalai Lama stay up to date with what His Holiness is doing, his travels, and his teachings. Get official news, videos, and photos from His Holiness’s Office, including live video streams when they are available. Read the rest of this entry »
Inauguration of Jangchub Choeling Nunnery’s New Debate Yard and Arrival at Ganden Monastery
His Holiness the Dalai Lama greeting elderly Tibetans as he arrives at the new debate yard at Jangchub Choeling Nunnery in Mundgod, Karnataka, India on December 15, 2017. Photo by Lobsang Tsering
Mundgod, Karnataka, India – Before leaving Drepung Lachi Monastery this morning, His Holiness the Dalai Lama met with pilgrims recently arrived from Tibet. He sat at the top of the steps to the temple while they were gathered in front of him.
“The spirit, courage and determination of Tibetans are amazing,” he told them. “I’m very happy to be able to meet you here. I’m not referring just to the last 60 years. Faced with all kinds of hardships since the time of Tri Ralpachen and the fragmentation of the country under Langdarma, Tibetans’ determined spirit has been unwavering throughout. Despite all kinds of political change and other pressures, it remains undiminished. This is something I really want to acknowledge.
“Many of you pray I will live long and will soon be able to go home. Of course I want to see Tibet again. And considering how the people of Tibet have kept their spirits up, I want to meet them in person. However, the Chinese authorities haven’t looked on this favourably. They still brand me a ‘reactionary’ intent on undermining their control. If I were just to turn up they might arrest me. Then what would we do? We have to take reality into account. To imagine that just making hopeful prayers will make everything all right is not practical. Read the rest of this entry »
Inaugurazione del Meditation & Science Center Loseling Drepung
Sua Santità il Dalai Lama parla all’inaugurazione del Meditation & Science Center presso il Monastero Drepung Loseling, Mundgod, 14 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Mundgod, India 14 dicembre 2017 – Gli edifici principali del nuovo Meditation & Science Center Loseling Drepung, con le loro facciate di mattoni rossi, si trovano oltre il campus del Loseling Drepung. Quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato questa mattina dal monastero di Drepung Lachi, la strada era costeggiata da una folla di tibetani desiderosi di salutarlo al suo passaggio.
All’ingresso del Centro, Sua Santità ha tagliato il nastro inaugurale e recitato versi di buon auspicio, lanciando in aria una manciata di fiori e grano. Una volta entrato, ha acceso la lampada cerimoniale e ha premuto il tasto che ha lanciato il nuovo sito web del Meditation & Science Center. Read the rest of this entry »
Nomadi tibetani banditi dalla riserva naturale del sito dell’UNESCO in Cina
Le autorità cinesi della riserva naturale Hoh Xil a Qinghai, hanno emesso un avviso il 27 novembre che vieta l’accesso alla riserva naturale a chiunque, compresi i nomadi tibetani. La comunicazione dice: “a qualsiasi unità o individuo sarà proibito entrare nelle tre principali riserve naturali e svolgere attività senza permesso.”
La riserva naturale di Hoh Xil (Achen Gangyap in Tibetano) che è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio mondiale nel luglio di quest’anno, ospita i nomadi tibetani che hanno sostenuto la sua fragile ecologia per migliaia di anni. Le autorità hanno aggiunto che solo il personale di sicurezza e le autorità avranno accesso alla riserva naturale. e che “qualsiasi unità o individuo che infrange le regole e causa danni alle risorse naturali e all’ambiente sarà punito dagli organi di pubblica sicurezza”.
Il gruppo per i diritti internazionali per il Tibet (ICT) ha dichiarato che “i nomadi tibetani hanno fatto un uso sapiente del paesaggio di questo altopiano per secoli, coesistendo con la fauna selvatica e tutelando la terra. Sembra contrastare con le rassicurazioni cinesi che avrebbero fornito all’UNESCO: “abbiamo rispettato appieno” i pastori locali e “la loro cultura tradizionale, le loro credenze religiose e lo stile di vita”. Read the rest of this entry »
The Drepung Loseling Meditation & Science Center Inauguration
His Holiness the Dalai Lama launching the Meditation & Science Center’s new website at Drepung Loseling Monastery, Mundgod, Karnataka, India on December 14, 2017. Photo by Lobsang Tsering
December 14, 2017, Mundgod, Karnataka, India – The commanding buildings of the new Drepung Loseling Meditation & Science Center faced with red laterite stand in their own 11 acre compound beyond the Drepung Loseling campus. When His Holiness the Dalai Lama drove there this morning from Drepung Lachi Monastery, the road was lined with Tibetans eager to greet him as he passed.
At the door to the Center http://www.drepung.org/ His Holiness cut the ceremonial ribbon and recited auspicious verses, tossing handfuls of flowers and grain into the air as he did so. Once inside, he lit the lamp and on the other side of the room pressed the button that launched the Meditation & Science Center’s new website.
He was escorted around the Center’s science exhibition. At each installation to demonstrate a key scientific principle, such as gravity, electromagnetism and the laws of light and optics, there was a clear written explanation in Tibetan. There were also articulate monks on hand to explain what was being demonstrated. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Mundgod
Sharpa Choejey Rinpoche dà il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama al suo arrivo all’ aeroporto di Hubli, 11 dicembre 2017. Foto di Jeremy Russell
Drepung Lachi, Mundgod (India) 11 dicembre 2017 – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha volato da Mumbai a Hubli, dove è stato ricevuto da Sharpa Choejey Rinpoche, dagli Abati del Drepung Lachi e del Drepung Loseling e da un rappresentante del Gaden Lachi. Dall’aeroporto si è recato all’insediamento tibetano di Mundgod: la strada era fiancheggiata da una vasta folla, costituita per lo più da tibetani – giovani e anziani, monaci, monache e laici – che tenevano in mano kata e fiori bianchi, felici e commossi di poter salutare Sua Santità al suo passaggio. Ancora una volta, arrivato al monastero di Drepung Lachi, è stato accolto dall’ex detentore del trono di Ganden, Rizong Rinpoche, e da Sharpa Choejey.
Entrato nel tempio, Sua Santità ha innanzi tutto reso omaggio ai Buddha e ai bodhisattva per poi prendere posto sul trono. Tè e riso dolce sono stati serviti durante la recita della preghiera per la lunga vita di Sua Santità. Read the rest of this entry »
Conferenza pubblica al Somaiya Vidyavihar
Sua Santità il Dalai Lama all’inaugurazione della statua di Shantilal Somaiya, padre dell’attuale Presidente del Campus di Mumbai, 10 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Mumbai, India 10 dicembre 2017 – Per inaugurare la terza giornata di insegnamenti al Somaiya Vidyavihar di Mumbai, a Sua Santità il Dalai Lama è stato chiesto di scoprire la statua celebrativa in ricordo del dottor Shantilal Somaiya, padre dell’attuale presidente del Campus, Samir Somaiya, alla presenza dei familiari più stretti.
Il Dalai lama è stato poi stato poi accompagnato sotto l’ampio tendone del campus da dove avrebbe parlato a un pubblico di circa 2000 persone.
“Cari fratelli e sorelle più grandi e carissimi fratelli e sorelle più giovani. Mi piace sempre iniziare in questo modo, perché credo che tutti i 7 miliardi di esseri umani che vivono su questo pianeta siano i fratelli e sorelle e che tutti meritino il nostro amore e la nostra compassione”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Public Talk at Somaiya Vidyavihar
His Holiness the Dalai Lama speaking at Somaiya Vidyavihar in Mumbai, India on December 10, 2017. Photo by Lobsang Tsering
December 10, 2017, Mumbai, Maharashtra, India – After driving to the Somaiya Vidyavihar, in the central suburbs of Mumbai, for the third consecutive morning, His Holiness the Dalai Lama was first requested to unveil a statue of Dr Shantilal Somaiya, father of the current President, Samir Somaiya and son of the founder. In the presence of close family members he inaugurated the seated image.
He was then escorted to the daïs under an extensive awning where he was to give a talk to an estimated 2000 people. He was ceremonially welcomed by Namrata Mahabal, took his seat and began.
“Dear respected elder brothers and sisters, as well as younger brothers and sisters. I like to start in this way because I believe that all 7 billion human beings alive today are our brothers and sisters—all of them deserve our love and compassion.
“Just now we’re enjoying ourselves peacefully here, but elsewhere on this very planet other people like us are dying violently and children are starving to death. Natural disasters are beyond our control, but there are problems created by human beings that we have a responsibility to resolve. They come about because we are swayed by destructive emotions. Read the rest of this entry »
Seconda giornata di insegnamenti a Mumbai di Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama arriva a Somaiya Vidyavihar Campus per la seconda giornata di insegnamenti a Mumbai, 9 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Mumbai – Questa mattina 09/12/2017 Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto nuovamente il Somaiya Vidyavihar Campus per il secondo giorno di insegnamenti in programma. Raggiunto l’ auditorium ha salutato un pubblico di oltre 350 giovani che gli hanno dato un festoso benvenuto. Oggi ci dedicheremo ai punti essenziali di questo testo” ha detto loro “ma dato che il mio inglese è inadeguato, dirò quello che devo dire in tibetano “.
Il Dalai Lama ha iniziato ricapitolando quello che era stato detto il giorno precedente: che il primo giro della ruota del dharma riguardava la rivelazione delle Quattro Verità Nobili. Ha citato le 16 caratteristiche di queste verità e ha chiarito che le quattro caratteristiche della verità della sofferenza sono l’impermanenza, la sofferenza, la vacuità e l’assenza di un sé. Ha parlato dei diversi aspetti dell’impermanenza, non solo del modo in cui le cose nascono, esistono, decadono e si distruggono, ma anche del modo in cui sono soggette a cambiamenti momento dopo momento. Ha aggiunto che, poiché è soggetta alle emozioni distruttive e al karma, la nostra stessa esistenza è nella natura della sofferenza. Read the rest of this entry »
L’antica saggezza indiana nell’India contemporanea
Sua Santità il Dalai Lama parla ai bambini delle scuole elementari al suo arrivo al Somaiya Vidyavihar di Mumbai, 8 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Mumbai, India 8 dicembre 2017 – Ieri Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Dharamsala per recarsi a Mumbai. Questa mattina ha attraversato la città, mentre il sole splendeva in un cielo nebbioso, per raggiungere il campus del Somaiya Vidyavihar, il cui motto è “solo la conoscenza rende liberi”. Al suo arrivo è stato accolto Samir Somaiya, nipote del fondatore che Sua Santità conosceva, e da sua moglie.
Prima di tutto Sua Santità ha parlato ai bambini delle scuole dai gradini dell’edificio.
“Buongiorno, come state? Avete dormito bene? Io ho dormito nove ore prima di alzarmi alle 3 del mattino per iniziare la mia meditazione. La meditazione consiste nel mantenere chiara la mente; pensare profondamente alla realtà. Si tratta di pensare alle nostre emozioni, chiedersi ‘Perché mi sento arrabbiato?’ e capire i vantaggi del coltivare emozioni positive come il buon cuore. Ho incontrato delle difficoltà nella mia vita, ma la pace della mente che ho acquisito grazie all’addestramento mentale mi ha aiutato ad affrontarle. Ho scoperto che la pace della mente sostiene sia la salute fisica che quella mentale e che l’igiene emotiva contribuisce ad entrambe”. Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama rinuncia ai viaggi all’estero?
6 dicembre 2017. In un articolo pubblicato il 1°dicembre, Tibet Journal riferisce che il Dalai Lama avrebbe rinunciato a recarsi in visita all’estero avendo in sua vece conferito il compito a due emissari incaricati di parlare a suo nome in occasione di eventi internazionali.
Lo stesso Dalai Lama rivolgendosi il 1° dicembre a un gruppo di giovani avrebbe avvalorato queste voci ammettendo il passare degli anni e la crescente stanchezza. “Ho 82 anni e da un anno a questa parte il mio senso di stanchezza è notevolmente aumentato”, ha dichiarato il leader religioso tibetano. Suoi emissari ufficiali il primo ministro in carica, Lobsang Sangay e l’ex primo ministro Samdhong Rinpoche “amici fidati che bene comprendono il mio pensiero”. “Il nostro impegno internazionale deve proseguire in modo ancora più attivo e concreto grazie all’impegno di queste due persone”. E ancora, parlando ai giornalisti dopo il suo incontro a New Delhi con l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il Dalai Lama ha dichiarato che non si recherà più negli USA a causa delle sue condizioni fisiche. Circostanza confermata anche dal fatto che al momento il sito web ufficiale del Dalai Lama non fa menzione di alcun prossimo viaggio all’estero di Sua Santità. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Sul sentiero di Buddha e Gandhi
Sua Santità il Dalai lama accende la lampada votiva all’apertura della Conferenza sulla pace globale. Dharamsala, 2 dicembre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Dharamsala 2 dicembre 2017 – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto il Government College di Dharamsala, su invito della fondazione Gandhi Smriti e Darshan Samiti, il cui scopo è preservare e diffondere il messaggio, il pensiero e la vita del Mahatma Gandhi, per partecipare alla sessione della Conferenza sulla pace Globale dedicata al sentiero di Buddha e di Gandhi.
Parlando in hindi, il vice rettore della Central University of Himachal Pradesh, Kuldip Chand Agnihotri, ha ricordato che oggi parlare di Buddha e di Gandhi può contribuire alla pace mondiale perché l’essenza del Dharma è amisha, la non violenza. Shri Laxmi Dass della Gandhi Smriti e Darshan Samiti ha sottolineato quali sono i rischi dei conflitti e della diffidenza in un mondo dove esistono armi nucleari, mentre il professor Samdhong Rinpoche ha espresso la speranza che questo incontro riesca ad orientare le giovani generazioni nella giusta direzione. Ha citato come esempio il dalai lama che da sempre ha basato la sua lotta per la libertà del Tibet sulla non violenza. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Il futuro è nelle nostre mani
Sua Santità il Dalai Lama
Questo articolo è tratto da Turning Points, magazine del New York Times che fa il punto su quali sono stati i momenti chiave del 2017. E su quale potrebbero essere l’impatto che avranno sull’anno a venire.
Sulla calotta polare dell’Antartide, una crepa raggiunge il suo punto di rottura. Il ghiaccio si spacca e crea un enorme iceberg che galleggia nei mari. E’ un’immagine piuttosto calzante per descrivere un mondo che si sente sotto pressione e in balia di qualsiasi cosa: pronto a spezzarsi e andare alla deriva. La temperatura politica globale è in aumento, il futuro della verità è oggetto di dibattito e aleggia lo spettro dei conflitti nucleari. Abbiamo chiesto a Sua Santità il Dalai Lama come affrontare ciò che ci aspetta.
Ci troviamo di fronte a un periodo di grande incertezza e di radicali cambiamenti in molte parti del nostro pianeta. Rendere il mondo un posto migliore, equivale a preoccuparsi degli altri.
Il nostro futuro è nelle nostre mani. Ognuno di noi ha il potenziale per contribuire positivamente alla società. Anche se un singolo individuo, in mezzo ai tanti che vivono su questo pianeta, può sembrare davvero insignificante nell’avere effetto sul corso dell’umanità, sono i nostri sforzi personali che determineranno la direzione che prenderà la nostra società. Read the rest of this entry »
Tibet: un anziano monaco si autoimmola nella Contea di Kardze
Il Monaco Tengha
30 novembre 2017. Un monaco di sessantatré anni si è dato fuoco a Dadho, Contea di Kardze, il 26 novembre, in segno di protesta contro i soprusi e i rigidi controlli esercitati dalla Cina sul popolo tibetano. Tengha, nativo di Dadho, città situata nella Contea di Kardze, Prefettura Autonoma della Provincia del Sichuan, aveva studiato e praticato il Buddhismo per molti anni presso il monastero di Kardze. Aveva lasciato il monastero per motivi di salute. Della sua vita si conosce che aveva perso i genitori quando era bambino e che lascia tre fratelli di cui uno vive negli Stati Uniti e due a Lhasa. Nel 2005 Tengha aveva presenziato agli insegnamenti e all’iniziazione di Kalachakra celebrati ad Amravati, in India.
La notizia del nuovo caso di autoimmolazione è arrivata soltanto nella giornata di ieri assieme a un brevissimo video che mostra Tengha a terra, avvolto dalle fiamme, circondato da alcuni passanti in preghiera. Il filmato si interrompe bruscamente all’arrivo delle forze di sicurezza dotate di un estintore per spegnere le fiamme. Un amico del monaco, presente nel luogo dell’immolazione, ha fatto sapere che Tengha nel darsi alle fiamme ha gridato: “Vogliamo la libertà in Tibet”. Il suo corpo è stato portato immediatamente via dal personale di sicurezza e al momento non è dato sapere se il monaco sia deceduto o se invece sia sopravvissuto. Le autorità hanno reagito alla nuova immolazione dispiegando nella zona un ingente numero di forze di polizia e di militari. Read the rest of this entry »
I guai di Jamyang Kyi, libera intellettuale tibetana
Jamyang Kyi
Cantante e scrittrice femminista, Kyi è osteggiata a casa dai conservatori perché lotta contro le tradizioni più bieche. E perseguitata dal potere cinese perché ne denuncia gli abusi. Arrestata nel 2008, da allora per lei “non c’è tregua”. Ultimo sopruso: la confisca dei suoi libri.
«Quando sento gli uomini tibetani dire che le donne sono creature dipendenti, all’improvviso immagino che questo possa voler dire che le donne tibetane non debbano mai affrontare problemi o attraversare tempeste di neve, perché restano a casa con bei vestiti e buon vino; insomma sembrerebbe che le donne non debbano fare altro che rilassarsi e divertirsi. La realtà, tuttavia, è che sia gli uomini sia le donne lavorano allo stesso modo, tanto nei campi quanto nelle praterie nomadi. In particolare, la maggior parte del lavoro sul campo e in casa è svolto da donne. A causa della tradizione ideologica della nostra società, le donne sono solitamente etichettate come dipendenti dalla “trinità” del padre, del marito e del figlio. A mio parere, le sole cose che le donne fanno di meno sono i lavori che richiedono molta forza fisica. Pertanto, il titolo di creature dipendenti non è una descrizione adatta per le donne e dovrebbe essere rimosso dai nostri pensieri». Read the rest of this entry »
Addressing the Indian Chamber of Commerce in Kolkata
His Holiness the Dalai Lama lighting an lamp to open his talk to members of the Indian Chamber of Commerce in Kolkata, India on November 23, 2017. Photo by Tenzin Choejor
Kolkata, India, November 23, 2017 – In his homily to about 150 Tibetans—sweater-sellers, students and monks—this morning, His Holiness the Dalai Lama remarked that he had been familiar with Calcutta since his childhood. Tibetans who had been to the city had described its sights to him. Then, on his first visit to India in 1956, he made he became acquainted with the city himself.
“Since 1959, as refugees,” he told them, “we Tibetans have been able to reveal our culture to the world. Wherever we live, whether we’re in India, Europe, Australia or America, we have maintained our identity and shared in the spirit of being Tibetan. Those of us who live in the free world represent those who live in Tibet. I’m grateful to all Tibetans for keeping that spirit alive.
“Soon after we arrived in India, with the help of the Government of India, we set up schools for our children. After that, in the settlements in South India, we re-established our centres of learning where we have upheld the Nalanda Tradition, which was brought to us by Shantarakshita in the 8th century and Atisha in the 11th, both of whom hailed from where we are now, Bengal. One of the features of the Nalanda Tradition is its reliance on reason and logic. Indeed, the Buddha advised, ‘O monks, just as the wise test gold by burning, cutting and rubbing, Examine my words thoroughly And accept them only after you have investigated them—not just out of respect for me’.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama al Kalinga Institute of Social Science
Bhubaneswar, India – Questa mattina 21.11.17 Sua Santità il Dalai Lama si è recato in visita al campus del Kalinga Institute of Social Sciences (KISS) dove era atteso da una folla di ragazzi e ragazze sorridenti, alcuni con cartelli di benvenuto. Al suo arrivo, è stato ricevuto da Achyuta Samanta, fondatore dell’Istituto, e dai suoi rappresentanti. Al Dalai Lama è stata offerta una ghirlanda di fiori da apporre sulla statua del Buddha e poi una targa e una pianta da interrare come ricordo della sua visita.
Arrivato sul palco, Sua Santità come di consuetudine ha acceso una lampada votiva per dare inizio alla giornata. Parlando in lingua oriya, l’idioma dello stato di Orissa, il fondatore dell’istituto ha introdotto il Dalai Lama a un pubblico di oltre 25.000 studenti, spiegando il significato e l’importanza di ciò che egli avrebbe detto e accennando in che cosa consiste l’addestramento di un monaco buddhista tibetano. Infine ha consegnato al Dalai Lama il KISS Humanitarian Award e lo ha invitato a prendere la parola. Dopo aver salutato come sua consuetudine i suoi fratelli e sorelle, maggiori e più giovani, Sua Santità ha espresso la sua gioia nel trovarsi in mezzo a loro.
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S.S. il Dalai Lama incontra la Smile Foundation
Sua Santità il Dalai Lama con alcuni dei bambini che partecipano ai programmi della Smile Foundation prima dell’avvio della conferenza organizzata presso il NCUI Auditorium di New Delhi, 19 novembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Compassione e responsabilità universale: il Dalai Lama incontra la Smile Foundation
New Delhi – Una splendida mattina di sole ha preannunciato oggi 19.11.17 l’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama al NCUI Auditorium del quartiere di Siri Fort, South Delhi, dove è stato accolto dal presidente e fondatore della Smile Foundation, Santanu Mishra. La Smile Foundation è un’organizzazione non governativa che ha lo scopo di aiutare bambini, adolescenti e donne estremamente poveri o di casta bassa attraverso l’educazione, un’assistenza medica di qualità e programmi di formazione professionale. Ogni anni la fondazione si fa carico di oltre 400 mila bambini e delle loro famiglie attraverso iniziative che coinvolgono 950 villaggi rurali e slum in 25 stati dell’India. A ricevere il Dalai Lama nella sala conferenze c’era un folto gruppi di bambini di 8 e 9 anni, sorridenti anche se un po’ intimoriti, che lo hanno accompagnato fino al palco dove la giornalista televisiva Rini Khanna lo ha presentato a un pubblico di 620 persone. Sua Santità è stato descritto come una persona carismatica, che incarna un autentico spirito di gentilezza e compassione, uno spirito in grado di trasformare chiunque egli incontri. La giornalista ha anche fatto notare come il Dalai Lama si riferisca a se stesso come un semplice monaco buddhista, che lo si vede sempre ridere e sorridere, e come sia solito ripetere che lo scopo della nostra vita è essere felici. Read the rest of this entry »
Addressing the Students of the Kalinga Institute of Social Sciences
His Holiness the Dalai Lama holding the KISS Humanitarian Award presented to him at KISS University in Bhubaneswar, Odisha, India on November 21, 2017. Photo by Tenzin Choejor
Bhubaneswar, Odisha, India – The air was clear, the sun was shining and Bhubaneswar’s broad roads were relatively uncongested as His Holiness the Dalai Lama drove to the campus of the Kalinga Institute of Social Sciences (KISS) University this morning. On the last stretch, the road was lined by smiling students, some holding placards inscribed with greetings, welcoming him to the University. On arrival, he was received by Dr Achyuta Samanta, founder of KISS and KIIT, and university officials. Groups of energetic dancing drummers lined the path as he entered the campus. He was invited to garland a statue of the Buddha, then unveil a plaque and plant a sapling that will commemorate his visit. His Holiness drove to the stage, set up at the head of large field, in an electric golf cart. Once again the road was lined by students, some performing yoga, others dancing and playing drums. He clearly enjoyed this display of ebullience. Reaching the stage he was invited to light the lamp to inaugurate the occasion. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: i valori universali
Sua Santità il Dalai Lama saluta gli studenti al suo arrivo presso la Salwan Public School di Delhi, 18 novembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Discorso sui valori universali presso la Salwan Public School
New Delhi (India) – Ieri pomeriggio Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato Dharamsala alla volta di New Delhi per parlare oggi 18.11.17 presso la Salwan Public School di Rajinder Nagar. Gli studenti di questa e di altre undici scuole sono accorsi numerosi per dare un caloroso benvenuto al Dalai Lama, con offerte tradizionali e bandierine di preghiera tibetane appese ovunque. Dopo aver spiegato che le offerte di luci simboleggiano il sorgere della saggezza che squarcia le tenebre dell’ignoranza, il Dalai Lama ha partecipato alla cerimonia di accensione della lampada votiva per inaugurare la giornata.
Nel suo discorso di benvenuto Kirpal Singh, presidente dei consiglio di istituto della scuola, ha descritto Sua Santità come un ambasciatore di pace, un simbolo di amore e compassione, un leader spirituale globale e un entusiasta sostenitore della democrazia. Ha invitato gli studenti ad ascoltarlo con attenzione perché questa occasione rimarrà per sempre impressa nella loro mente. Infine, a nome degli studenti, degli insegnanti, dello staff e dei genitori dei ragazzi ha dato il suo più caloroso benvenuto a Sua Santità per il suo ritorno, dopo esattamente 20 anni, in questa scuola. Read the rest of this entry »
Talk about Universal Responsibility and Compassion at Smile Foundation
His Holiness the Dalai Lama speaking to students and teachers of the Smile Foundation at the NCUI Auditorium in New Delhi, India on November 19, 2017. Photo by Tenzin Choejor
New Delhi, India – After days of hazy mornings, today was clearer and brighter as His Holiness the Dalai Lama drove to the NCUI Auditorium in the Siri Fort area of South Delhi. He was met on arrival by his host, founder and Chairman of the Smile Foundation, Santanu Mishra. The Smile Foundation is an NGO whose aim is to empower underprivileged children, youth and women through relevant education, innovative healthcare and market-focussed livelihood programmes. It is directly benefiting 400,000 underprivileged children and families every year through 200 projects affecting 950 remote villages and slums across 25 states of India. Once in the lobby, His Holiness was welcomed by a small group of shyly smiling eight and nine year old children. From there he was escorted onto the stage where well-known news anchor Rini Khanna introduced him to an audience of 620. She described him as a charismatic person who embodies a spirit of kindness and compassion that has a transformative effect on those he meets. She noted that he refers to himself as a simple Buddhist monk, who is most often seen smiling and laughing, and who tells us that the purpose of life is to be happy. Read the rest of this entry »
Speaking about Universal Values at Salwan Public School
His Holiness the Dalai Lama speaking to students about Universal Values at Salwan Public School in Delhi, India on November 18, 2017. Photo by Tenzin Choejor
New Delhi, India – His Holiness the Dalai Lama flew from Dharamsala to Delhi yesterday afternoon. Today, he was invited to speak at Salwan Public School in Rajinder Nagar. The school, which is one of a group of eleven, went to great lengths to put on a Tibetan welcome with students making traditional offerings, a welcome arch decorated in Tibetan style and the site festooned with prayer flags. Students made the announcements. After it had been explained that offering light denotes the dawning of wisdom dispelling ignorance, His Holiness participated in lighting a lamp to inaugurate the occasion.
In his welcome address, Chairman of the Governors, Kirpal Singh described His Holiness as an apostle of peace, a symbol of love and compassion, a global spiritual leader and an enthusiastic advocate of democracy. He advised the students to listen carefully, because he predicted that this opportunity to listen to him would in future be etched in their memories. Finally, on behalf of the students, teachers, staff and students’ parents he extended a warm welcome to His Holiness almost exactly 20 years since his last visit on 16 November 1997. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: “Nonostante il nostro passato storico non cerchiamo l’indipendenza”
9 novembre 2017. Intervistato da Al Jazeera, il Dalai Lama ha dichiarato di non cercare l’indipendenza e la separazione dalla Cina nonostante il passato storico del Tibet.
“Rispettiamo il popolo cinese, un popolo di grandi lavoratori con un importante passato storico e culturale”, ha affermato il Dalai Lama il giorno 8 novembre rispondendo alle domande dei giornalisti. “Oggi la Cina è la nazione più popolosa del mondo e, nell’arco di duemila anni, Cina e Tibet hanno avuto stretti legami grazie ad alleanze matrimoniali. Nonostante la nostra storia passata non cerchiamo l’indipendenza, teniamo sempre conto della realtà dei nostri giorni. Sono una delle persone che ammirano lo spirito dell’Unione Europea e lo stesso spirito può proporsi anche all’interno della Cina”. Read the rest of this entry »
Young Peacebuilders and His Holiness the Dalai Lama Participate in Al Jazeera’s ‘The Stream’
Young Peacebuilders and His Holiness the Dalai Lama Participate in Al Jazeera’s ‘The Stream’
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Youth Leaders from conflict zones met His Holiness the Dalai Lama for a second interaction this morning. The session began with His Holiness and two of the young leaders, Aluel Atem from South Sudan and Paula Porras from Colombia, participating online in an episode of ‘The Stream’, a social media community with its own daily TV show on Al Jazeera English.
In warm-up remarks to the conversation His Holiness described yesterday’s meeting as like a reunion of old friends. Asked about his own grounding in peace activities, he stressed the importance of developing peace of mind within yourself, which is the focus of many of the texts he memorized and studied when he was young. “I was quite a lazy student then,” he claimed, “but later realized how useful these instructions are.”
Many of the young peacebuilders in this group have either been refugees themselves or now dedicate themselves to supporting refugees. A correspondent from Lebanon wanted to know what challenges His Holiness had faced as a refugee. “It was quite confusing at first,” he replied, “but fortunately we have long had close connections with India. With the support of the people and government of India, as well as help from other friends across the world, we’ve been able to look after ourselves. Most important, we have kept alive the knowledge that has been part of our tradition for more than a thousand years—and now we are able to share what is relevant in it with our brothers and sisters across the world.” Read the rest of this entry »
Giovani costruttori di pace e il Dalai Lama partecipano al programma “The Stream” di Al Jazeera
Sua Santità il Dalai Lama partecipa online, insieme a Aluel Atem dal Sud Sudan e Paula Porras dalla Colombia, alla puntata del programma “The Stream” trasmesso sul canale in inglese di Al Jazeera. Dharamsala, 7 novembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Secondo incontro, questa mattina, tra i giovani costruttori di pace provenienti dalle zone di conflitto e Sua Santità il Dalai Lama. La sessione è iniziata con la partecipazione via internet del Dalai Lama e di due ragazze – Aluel Atem dal Sud Sudan e Paula Porras dalla Colombia – a una puntata di “The Stream”, una comunità attiva sui social media che ha uno spazio quotidiano sul canale in inglese di Al Jazeera.
Nelle sua considerazioni iniziali, il Dalai Lama ha fatto notare che il dialogo del giorno precedente gli era sembrato una chiacchierata tra vecchi amici e per rispondere a chi gli chiedeva su che cosa basa le sue attività a favore della pace ha risposto che l’aspetto fondamentale è sviluppare in se stessi la pace mentale, un tema che è oggetto della maggior parte dei testi che ha imparato a memoria e studiato quando era un ragazzo. “Ero uno studente un po’ pigro, però… ma crescendo ho capito quanto fossero utili quelle istruzioni e quegli insegnamenti”.
Molti dei ragazzi presenti all’incontro sono ex rifugiati e ora si occupano di aiutare altri migranti. Il corrispondente dal Libano ha chiesto al Dalai Lama qual è stata la sua esperienza come rifugiato. “All’inizio ero piuttosto disorientato, ma per fortuna avevamo già una connessione stretta e di vecchia data con l’India. Con l’aiuto del governo indiano e della gente comune, e con il sostegno di tante altre persone sparse per il mondo, siamo riusciti a prenderci cura di noi stessi. Ma la cosa più importante è che siamo riusciti a mantenere viva la nostra cultura, che è parte integrante delle nostre vite da secoli, e oggi siamo in grado di condividerla con i nostri fratelli e sorelle nel mondo”. Read the rest of this entry »
Dialogo con i giovani leader provenienti da zone di guerra
Sua Santità il Dalai Lama dà il benvenuto ai giovani dello USIP presso la sua residenza di Dharamsala prima dell’inizio del dialogo. 6 novembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Anche quest’anno lo United States Institute of Peace ha offerto a 25 giovani leader, la maggior parte dei quali provenienti da zone di conflitto, l’opportunità di recarsi a Dharamsala per incontrare Sua Santità il Dalai Lama. Il primo dei due incontri in programma è avvenuto oggi, presso l’ufficio di Sua Santità. Sua Santità ha esordito dicendo che tutti gli esseri umani hanno la responsabilità di contribuire alla creazione di un mondo più pacifico e compassionevole. “Quando sorgono i conflitti – ha detto – ciò accade perché attribuiamo un’enfasi eccessiva a differenze del tutto secondarie come la razza, la nazionalità, la fede o i confini politici tra stati. Allora chi soffre? Tutti noi soffriamo. Abbiamo bisogno di ragionare e comprendere che noi esseri umani siamo tutti uguali”.
Nancy Lindborg, presidentessa dello USIP, ha invitato i giovani leader, un gruppo di ragazzi e ragazze provenienti da Afghanistan, Birmania, Colombia, Iraq, Nigeria, Sri Lanka, Sud Sudan, Siria, Tunisia, Emirati Arabi e USA a presentarsi uno ad uno e poi ha chiesto a Sua Santità a dare inizio al dialogo. Read the rest of this entry »
Youth Leaders from Conflict Zones in Dialogue with His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama talking with USIP youth leaders during a tea break on the first day of their two day dialogue at his residence in Dharamsala, HP, India on November 6, 2017. Photo by Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – In a repeat of last year’s fruitful meeting, the United States Institute of Peace have brought 25 Youth Leaders, mostly from conflict zones, to Dharamsala to interact with His Holiness the Dalai Lama. They met today for the first of two sessions at His Holiness’s Office. In his preliminary remarks His Holiness suggested that all human beings have a responsibility to contribute to the creation of a more peaceful and compassionate world. “When conflict arises due to our over-emphasis on secondary differences of race, nationality, faith or political boundaries between states, who suffers?” he asked, “We do. We need to look deeper and understand how in being human we are the same.” Read the rest of this entry »
Chiara Crotti: La mia esperienza a Dharamsala
Tra i mesi di settembre e ottobre 2017, Chiara Crotti e Luca Perotto, due ragazzi di Bergamo studenti di medicina presso l’Università la Bicocca di Milano, hanno avuto l’opportunità di trascorrere quarantacinque giorni a Dharamsala e di approfondire lo studio della medicina tibetana presso il Delek Hospital. Riceviamo e volentieri pubblichiamo il racconto e le riflessioni di Chiara sulla sua esperienza e l’incontro con la realtà dei profughi tibetani nella “piccola Lhasa”.
Quando sono partita per Dharamsala, lo scorso settembre, non avevo ben chiaro il contesto in cui mi sarei trovata a vivere per un mese. Nei mesi precedenti la partenza, da studente di medicina in Exchange, mi ero soffermata a pensare quasi esclusivamente a ciò che avrei visto, imparato in ospedale, raramente mi ero seriamente preoccupata di come sarebbe stato tutto il resto. Così, quando per la prima volta aprii la porta dell’appartamento che io ed il mio collega Luca avevamo affittato, mi resi conto che non sarebbe stata esattamente una passeggiata. Gli standard di pulizia erano scadenti ma ce lo aspettavamo, le finestre non si potevano aprire e l’odore di stantio impregnava i mobili. Niente frigo o fornelli, il wc era da riempire con il secchio. Immediatamente ci rendemmo conto che avremmo dovuto fare la doccia praticamente seduti sulla lavatrice poiché questa era posta esattamente sotto il soffione dell’acqua. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Scienza, spiritualità e pace nel mondo
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo intervento alla conferenza “Scienza, spiritualità e pace nel mondo” organizzata presso il Government Degree College di Dharamsala, il 4 novembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Dharamsala (India) – Su invito del Bhaktivedanta Institute, un centro per lo studio avanzato della scienza e dei vedanata, associato con l’International Society for Krishna Consciousness, oggi Sua Santità il Dalai Lama ha partecipato alla sessione inaugurale della conferenza “Scienza, spiritualità e pace nel mondo” organizzata a Dharamsala presso l’auditorium del Government Degree College.
Sua Santità è stato accolto sul palco e ha ricevuto un caloroso benvenuto da parte del pubblico presente. Dopo una lunga preghiera a Krishna, i relatori si sono riuniti per accendere una lampada votiva. Sudipto Ghosh, moderatore dell’incontro, ha fatto una breve introduzione che si è conclusa con una citazione del Dalai Lama “Se vuoi che gli altri siano felici, pratica la compassione; se desideri essere felice, pratica la compassione”. In un intervento successivo, P.B. Sharma ha fatto notare che la verità è il principio cardine sia della religione sia della scienza; l’intervento di Subhag Swami ha invece sottolineato la necessità e l’urgenza di creare una cultura di pace ed armonia.
Invitato a parlare, salutando come d’abitudine con “rispettati fratelli e sorelle”, il Dalai Lama ha fatto notare agli altri relatori che sul palco non era presente nessuna donna. Rivolgendosi al pubblico:
“Fratelli e sorelle, sono estremamente felice di partecipare a questo incontro. Alcuni di noi, come il sottoscritto, appartengono al XX secolo, ma qui vedo anche tanti giovani che hanno meno di 20 anni e che appartengono alla nuova generazione del XXI secolo”. Read the rest of this entry »
Science, Spirituality & World Peace
His Holiness the Dalai Lama addressing Tibetan students in the audience during the conference on Science, Spirituality & World Peace in Dharamsala, HP, India on November 4, 2017. Photo by Tenzin Choejor
Dharamsala, HP, India – Invited by the Bhaktivedanta Institute, a centre for advanced studies in science and Vedanta associated with the International Society for Krishna Consciousness, His Holiness the Dalai Lama attended the inaugural session of a conference on Science, Spirituality & World Peace today. The event took place in the auditorium of the Government Degree College, Dharamsala.
His Holiness was welcomed to the stage and presented with a bouquet. All stood for the National Anthem. After a song of praise to Lord Krishna, the principal guests gathered to light the peace lamp. The Chairman for the occasion, Dr Sudipto Ghosh gave a welcome address, concluding with a quotation from His Holiness, “If you want others to be happy, practise compassion; if you want to be happy yourself, practise compassion”. In a subsequent address elaborating on the theme of the conference, Dr PB Sharma remarked that truth, the cardinal principle of religion, is also a principle of science. A message from Subhag Swami stressed the need to create a culture of peace and harmony. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: I Tre Aspetti Principali del Sentiero di Je Tzongkhapa
Sua Santità il Dalai Lama, al termine degli insegnamenti presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala (India), insieme ai praticanti del Ghe Pel Ling di Milano che hanno sostenuto l’apertura della nuova scuola presso il Monastero di Namgyal, 3 novembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – L’annuncio che Sua Santità il Dalai Lama avrebbe conferito insegnamenti anche oggi è stato dato con un preavviso relativamente breve. Nonostante ciò, più di 4000 persone hanno affolato il Tsuglagkhang, il Tempio Tibetano Principale, per ascoltarlo. Preso posto sul suo trono, Sua Santità ha raccontato di aver partecipato, il giorno prima, all’inaugurazione di una nuova scuola presso il Monastero di Namgyal. I giovani monaci che ora frequenteranno la scuola potranno ricevere all’interno del monastero anche un’educazione generale.
Tra i sostenitori di questo progetto ci sono 45 italiani dell’Istituto Studi di Buddhismo Tibetano Ghe Pel Ling di Milano e 130 vietnamiti, studenti di Thomthog Rinpoche, Abate del Monastero. Ed è proprio su loro richiesta che Sua Santità ha deciso di insegnare i Tre Aspetti del sentiero https://www.sangye.it/altro/?p=489 di Je Tzongkhapa, aggiungendo che anche i genitori dei giovani studenti del Monastero provenienti da Mon, Arunachal Pradesh, e i Tibetani provenienti dal Tibet avrebbero rappresentato i principali destinatari di questi insegnamenti. Dopo la recitazione del Sutra del Cuore in italiano e in tibetano, Sua Santità ha annunciato, come sua abitudine, che avrebbe innanzitutto ribadito l’importanza di impegnarsi nella pratica spirituale e ricordato di che cosa si occupa il Buddhismo. Read the rest of this entry »
Xi Jinping ai pastori nomadi del Tibet
Xi Jinping esorta i pastori nomadi del Tibet sud orientale a “mettere radici” nella loro terra a salvaguardia dell’integrità della Cina
2 novembre 2017. Rispondendo a una lettera inviatagli da una famiglia di pastori nomadi della Contea di Lhunze, terra al confine con lo stato indiano dell’Arunachal Pradesh, il Presidente cinese Xi Jimping ha esortato gli abitanti del luogo a “mettere radici” nell’area di frontiera a salvaguardia del territorio cinese.
La Contea di Lhunze è situata nella parte sud orientale della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana, al confine con lo stato indiano dell’Arunachal Pradesh che Pechino rivendica come territorio cinese e che dal 2006 chiama “Tibet meridionale”. Il suo centro storico Tawang, luogo chiave per il buddismo tibetano, è stato per breve tempo occupato dalle forze cinesi durante la guerra del 1962 e da allora i due governi discutono l’esatto tracciato del confine.
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il Dalai Lama Visita lo Stato di Manipur
Sua Santità il Dalai Lama parla alla platea del City Convention Center di Imphal, il 18 ottobre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Imphal, Manipur, India – Al suo arrivo a Imphal ieri mattina, il Dalai Lama è stato accolto dal portavoce della Manipur Legislative Assembly, Y. Khemchand Singh, e dal Primo Ministro N. Biren Singh, oltre che dal Segretario generale e direttore della polizia. Per il pranzo è stato invitato al Raj Bhavan dalla Governatrice dello Stato, Najma Heptulla.
Questa mattina, presso il City Convention Centre, il Dalai Lama ha incontrato i giornalisti.
“Conoscevo Manipur sin dalla mia infanzia e ora sono estremamente felice di essere finalmente qui con voi” ha esordito Sua Santità.
“Ovunque io vada, sottolineo sempre che noi esseri umani siamo tutti uguali. Tutti vogliamo vivere un’esistenza felice, ed è un nostro diritto, e il solo mezzo per riuscirci è sviluppare una autentica compassione per gli altri”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Presentazione del Curriculum di Etica Secolare
Sua Santità il Dalai Lama e i rappresentanti delle 9 scuole che adotteranno il curriculum di Etica Universale preparato dalla fondazione Ayurgyan Nyas, durante l’incontro tenutosi presso la CJ DAV Public School di Meerut (India), il 16 ottobre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Meerut (India) – Dopo essere arrivato ieri pomeriggio a Delhi, Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto in auto la città di Meerut. Ad attenderlo alla CJ DAV Public School, bambini e ragazzi di varie scuole, ordinatamente in fila lungo la strada per dargli il benvenuto.
Salito sul palco, Sua Santità è stato accolto da un lungo applauso da parte degli oltre 1500 studenti, genitori e insegnanti che attendevano il suo arrivo. Dopo la tradizionale accensione della lampada votiva, Alpana Sharma, Direttrice dell’Istituto, ha dato formalmente il benvenuto al Dalai Lama. Il professor Avinash C. Pandey, direttore dell’Institute of Interdisciplinary Studies, presso l’Università di Allahabad, ed ex vice rettore della Bundhelkhand University di Jhansi, ha fatto una breve introduzione a proposito della Ayurgyan Nyas, di cui è membro fondatore.
Istituita nel 2014 sotto l’egida del Dalai Lama, la fondazione Ayurgyan Nyas si impegna a introdurre l’etica secolare nel sistema educativo indiano moderno. L’obiettivo è quello di implementare un curriculum che garantisca agli studenti uno sviluppo olistico, basato sui valori umani fondamentali.
“Con questo curriculum – ha spiegato il professor Pandey – speriamo di indurre una trasformazione positiva nelle menti dei bambini, in coloro che rappresentano il futuro dell’umanità”.
Il curriculum è stato formalmente rivisto da Sua Santità e presentato ai direttori e ai rappresentanti di 9 scuole, provenienti da Delhi, Ghaziabad, Jhansi, Kanpur, Meerut e Pilibhit e che si sono pubblicamente impegnati ad adottarlo. Read the rest of this entry »
Pisa perde il gemellaggio con Hangzhou per aver ospitato il Dalai Lama
12 ottobre 2017. La città cinese Hangzhou sospende provvisoriamente il gemellaggio con Pisa. Lo ha reso noto, il 10 ottobre, il sindaco Marco Filippeschi.
Mentre una delegazione del Comune si apprestava a partire, la settimana prossima, per la Cina in seguito all’invito della città gemellata di Hangzhou, spiega l’amministrazione pisana, “l’ufficio dei gemellaggi della città cinese ha fatto sapere al Comune con una sintetica nota che la delegazione pisana non sarebbe stata accolta come previsto, poiché a Pisa si è deciso di accogliere il Dalai Lama, dunque con una sospensione delle collaborazioni”.
Il Dalai Lama è cittadino onorario di Pisa e la provincia di Pisa ospita l’Istituto Lama Tzong Khapa, a Pomaia, come era stato illustrato di fronte a obiezioni fatte dal Consolato cinese. “Le città italiane – ha detto il sindaco Marco Filippeschi – fanno e faranno scelte in libertà e in buona fede. Il Dalai Lama ha incontrato giovani e studiosi parlando di evoluzione della mente, di convivenza e di pace. Nessuna intenzione dunque d’interferire con la politica estera della Repubblica Popolare di Cina è stata manifestata. Quella della città cinese appare come una ritorsione alla quale Pisa vuole rispondere con pacatezza”. Il Comune, termina la nota dell’amministrazione, “non esercita ritorsioni e il sindaco ha affermato di voler mantenere il gemellaggio e l’amicizia: nei prossimi giorni cercherà di dialogare anche tramite il consolato e l’ambasciata, per un necessario chiarimento”. Read the rest of this entry »
“Introduzione alla Via di Mezzo” di Chandrakirti, giornata conclusiva
Sua Santità il Dalai Lama durante i rituali preparatori, prima dell’iniziazione di lunga vita di Tara Bianca, durante l’ultima giornata di insegnamenti per i praticanti di Taiwan, presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, il 6 ottobre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Tempio Tibetano Principale, Dharamsala – La mattina era chiara e luminosa quando Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto a piedi al Tempio Tibetano Principale. Non appena ha preso posto sul trono, il Dalai Lama ha annunciato che, a conclusione di queste intense giornate di insegnamenti, avrebbe conferito l’iniziazione di lunga vita di Tara Bianca per il buon auspicio di tutti. Mentre conduceva i rituali preparatori, ha chiesto che venissero recitati il Magala Sutta, il Sutra del Cuore e i mantra di Tara.
Sua Santità ha spiegato che l’iniziazione che stava per conferire proviene dalla raccolta delle Visioni Segrete del Quinto Dalai Lama e di aver ricevuto tutte e 25 le sezioni di questo ciclo di insegnamenti da Tagdrag Rinpoche quando era ancora giovane. Si tratta di una tradizione che è stata associata a tutti i Dalai Lama successivi al Quinto. Ha sottolineato anche di aver completato il ritiro di Ka-gye, gli Otto Heruka, e che quando una copia scritta delle Visioni Segrete del Quinto Dalai Lama gli è stata portata in India, è stato in grado di insegnarla.
Nel preambolo, il Dalai Lama ha ribadito che gli insegnamenti del Buddha si basano sulla ragione, non sulla fede cieca. Ha sottolineato l’importanza di comprendere perfettamente le Due Verità e le Quattro Nobili Verità, di impegnarsi nei Tre Addestramenti dell’Etica, nella concentrazione e nella saggezza, e di seguire le pratiche del sentiero individuale di piccolo, medio e grande scopo nell’ordine corretto. Ha osservato poi che è sulla base di tutto ciò, che il Tantra utilizza la mente più sottile di chiara luce, quella consapevolezza da cui tutte le oscurazioni sono state eliminate. Read the rest of this entry »
“Introduzione alla Via di Mezzo” di Chandrakirti, seconda giornata
Sua Santità il Dalai Lama parla ai membri del Tibetan Nun Project, ai sostenitori del progetto e alle monache durante un’udienza presso la sua residenza a Dharamsala, il 4 ottobre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Tempio Tibetano Principale, Dharamsala – Prima di lasciare la sua residenza per raggiungere lo Tsuglagkhang, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato alcuni esponenti del Tibetan Nun Project, in occasione del trentesimo anniversario dalla sua fondazione. Il gruppo includeva persone dello staff, membri del board, sostenitori del progetto e tutte le venti monache che hanno conseguito il titolo di Geshe-ma lo scorso inverno. Sua Santità ha detto che gli insegnamenti del Buddha sono fioriti in India in autentiche culle del sapere come Takshashila, Nalanda e Vikramashila. Non si trattava di una tradizione basata esclusivamente sulla fede, ma profondamente radicata nell’uso dell’intelletto e della logica, e che includeva anche istruzioni accurate per trasformare la mente.
“Oggi, nel XXI secolo, dopo oltre 30 anni di discussioni con gli scienziati, ho potuto constatare che gli insegnamenti dell’Università del Nalanda che abbiamo preservato in Tibet, sollecitano un grande interesse. Gli scienziati sono affascinati e colpiti dall’utilizzo della logica e dalla profonda conoscenza del funzionamento della mente elaborati dai grandi maestri del Nalanda”.
“Grazie al sostegno del grande imperatore Trisong Detsen e dell’Adepto, Padmasambhava, Shantarakshita stabilì il buddhismo in Tibet. Fin da principio incoraggiò uno studio profondo e ragionato. E i monaci seguirono il suo modello. Tuttavia, dal momento che il Buddha diede l’ordinazione monastica anche alla sua madre adottiva, Mahaprajapati Gotami, e dichiarò che la predisposizione verso lo studio e la pratica da parte delle monache è uguale a quella dei monaci, ho ritenuto fosse appropriato garantire alle monache l’opportunità di studiare esattamente allo stesso modo”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: “Introduzione alla Via di Mezzo” di Chandrakirti, terza giornata
Sua Santità il Dalai Lama risponde alle domande del pubblico, durante una breve pausa dagli insegnamenti conferiti presso il Tempio Tibetano principale di Dharamsala, 5 ottobre 2017. Foto di Lobsang Tsering
Tempio Tibetano Principale, Dharamsala – Terminata la consueta recitazione del Mangala Sutta, del Sutra del Cuore e delle altre preghiere, Sua Santità il Dalai Lama si è rivolto ai praticanti presenti.
“Tutti gli esseri senzienti, ovunque nello spazio, vogliono la felicità e, tra di essi, gli esseri umani che vivono su questo pianeta possiedono la facoltà del linguaggio e la capacità di comprensione. Eppure continuano a farsi coinvolgere nelle azioni peggiori. Persino gli animali feroci attaccano gli altri solo quando sono affamati, ma noi esseri umani indulgiamo in quella forma di violenza organizzata che è la guerra, e lo facciamo da secoli”.
“Da quando sono nato, nel 1935, è stato un susseguirsi di conflitti. Tuttavia, verso la fine del XX secolo, la gente ha iniziato a far sentire la propria voce e a denunciare le guerre e la violenza. Le persone hanno iniziato a capire che la violenza non porta alcun beneficio. Questo fatto, unito allo spirito di riconciliazione presente in Germania e in Giappone alla fine della II Guerra Mondiale, sono indubbiamente segnali di progresso”. Read the rest of this entry »
1987-2017: ricordato il 30°anniversario dell’insurrezione di Lhasa
3 ottobre 2017. Nel 30° anniversario dell’Insurrezione Tibetana del 1987, il movimento Free Tibet in collaborazione con Tibet Watch ha raccolto in un volume immagini inedite dell’insurrezione repressa con inaudita violenza dalla polizia cinese.
Fu un gruppo di ventuno monaci del monastero di Drepung, uno dei maggiori di Lhasa assieme a quelli di Sera e Ganden, a dare inizio alla protesta, il 29 settembre 1987. “La mattina presto, per non attrarre l’attenzione, i monaci si incamminarono alla volta di Lhasa”- si legge nella prefazione al volume –, “fecero prima sosta in una casa da tè e, circa alle 9.00, si diressero verso il Barkhor. Reggevano una bandiera tibetana disegnata su di un pezzo di cotone e gridavano ‘Il Tibet è indipendente’, ‘Possa il Dalai Lama vivere mille anni’. Nel volgere di poco tempo, almeno cento tibetani si unirono a loro. I monaci e cinque laici furono arrestati ma in quel primo giorno di protesta la folla fu dispersa senza violenza. Read the rest of this entry »
“Introduzione alla Via di Mezzo” di Chandrakirti, prima giornata
Sua Santità il Dalai Lama durante la prima giornata di insegnamenti presso il Tempio Tibetano Principale di Dharamsala, 3 ottobre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Tempio Tibetano Principale, Dharamsala – Sono oltre 6000 i praticanti che hanno atteso l’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama al Tempio Tibetano Principale per l’inizio dei quattro giorni di insegnamenti richiesti dalla comunità cinese di Taiwan. In piedi, dinanzi al suo trono, il Dalai Lama ha salutato tutti. Un gruppo di monaci thailandesi ha recitato in lingua pali il Mangala Sutta (Il discorso sulla felicità), seguito da oltre 1300 praticanti cinesi, arrivati per l’occasione da Taiwan e appartenenti a 22 organizzazioni culturali facenti parte della International Association of Tibetan Buddhist Dharma, che hanno recitato in cinese il Sutra del Cuore.
Sua Santità il Dalai Lama ha esordito dicendo che è proprio ai praticanti cinesi che sono dedicati gli insegnamenti che avrebbe dato durante la giornata. Ha aggiunto poi che sono presenti anche numerosi praticanti provenienti da altri paesi tradizionalmente buddhisti – India, Nepal, Corea, Russia e Vietnam – e da paesi relativamente nuovi al buddhismo come Israele, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito e USA. Messi insieme, rappresentano 69 nazioni. Il Dalai Lama ha poi detto che avrebbe fatto una breve introduzione prima degli insegnamenti. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Dzogchen e conferenza pubblica
Sua Santità il Dalai Lama mentre rilascia un’intervista alla TV lettone, Riga, 25 settembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Riga, Lettonia – Prima di lasciare l’hotel per raggiungere la Skonto Hall per l’ultima sessione di insegnamenti, Sua Santità il Dalai Lama ha rilasciato un’intervista a Gundars Reders della TV Lettone, conduttore della striscia quotidiana “One to One”. Reders ha subito chiesto al Dalai Lama che cosa intende quando afferma che oggi il mondo è in crisi.
“C’è molta paura e rabbia, bisogni non soddisfatti e sfruttamento, un enorme divario tra ricchi e poveri, bambini che soffrono di malnutrizione. Molti dei problemi che l’umanità si trova ad dover affrontare li abbiamo creati noi”.
Reders ha poi chiesto se sia davvero possibile contrastare il terrorismo attraverso la compassione o se non si tratti di un’utopia. Sua Santità ha risposto che tutti i nostri problemi possono veramente essere risolti grazie alla compassione, cominciando per esempio con il ricordare che anche le persone che li creano sono esseri umani come noi. Ricorrere all’uso della forza non fa altro che creare nuovi terroristi. E’ un approccio ormai obsoleto, che riflette una sistema educativo focalizzato esclusivamente su traguardi materiali e che dedica troppo poco spazio ai valori interiori. Ha poi citato i costanti sforzi per la creazione di un curriculum che introduca l’etica secolare nell’approccio educativo contemporaneo. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Riga: insegnamenti su “Gli stadi della meditazione” e “Gli stadi sul sentiero”
Sua Santità il Dalai Lama durante la conferenza stampa che si è tenuta nella Skonto Hall di Riga (Lettonia) il 23 settembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Conferenza stampa e insegnamenti su “Gli stadi della meditazione” e “Gli stadi sul sentiero”
Riga (Lettonia) – Una splendida giornata autunnale ha accolto l’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama presso la Skonto Hall di Riga dove, prima di tutti, ha incontrato i rappresentanti della stampa.
“Sono felice di essere qui – ha esordito il Dalai Lama – Come esseri umani siamo tutti uguali e dunque prestare troppa attenzione a differenze che sono del tutto secondarie può condurci al conflitto e alla violenza. I nostri volti sono uguali: abbiamo due occhi, un naso e una bocca. E al di là dei nostri volti, le nostre menti ed emozioni sono uguali: tutti desideriamo la pace e la felicità, cose che la violenza impedisce completamente”.
“I cambiamenti climatici non riguardano solo alcuni paesi, hanno un impatto su tutti noi. La natura ci sta insegnando che noi esseri umani dobbiamo lavorare tutti insieme, come un’unica comunità. Per questo mi impegno a diffondere la consapevolezza della nostra uguaglianza come esseri umani. In più, dal momento che tutte le principali tradizioni religiose promuovono lo stesso messaggio di amore e compassione, mi impegno costantemente a promuovere l’armonia religiosa e il rispetto reciproco tra i diversi credo. E su questo punto, anche voi media potete essere di grande aiuto”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Riga: seconda parte degli insegnamenti
Sua Santità il Dalai Lama durante la seconda giornata di insegnamenti presso la Skonto Hall di Riga, Lettonia, il 24 settembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Incontro con i parlamentari delle Repubbliche Baltiche e seconda parte degli insegnamenti
Riga (Lettonia) – Giunto in auto per la seconda giornata di insegnamenti alla Skonto Hall, Sua Santità il Dalai Lama è stato accolto all’ingresso da una folla di praticanti e sostenitori, desiderosi di salutarlo e incrociare il suo sguardo. Primo appuntamento, la colazione con i Parlamentari delle Repubbliche Baltiche, Lettonia, Estonia e Lituania.
Andrea Buikis, sostenitore della causa tibetana di vecchia data e accademico lettone, ha ricordato a Sua Santità che gli stati baltici sono stati occupati per oltre 50 anni e per questo grande è la vicinanza e la comprensione nei confronti del popolo tibetano. Ha aggiunto che ci sono numerosi gruppi parlamentari in Lettonia, ma i due a cui è più interessato sono quelli che si occupano del Tibet e di Taiwan. Ha poi concluso dicendo: “Siamo felici di dare l’opportunità di incontrarla a persone che diversamente non avrebbero mai avuto l’occasione”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama arriva a Riga, Lettonia, per due giorni di insegnamenti
Sostenitori e praticanti accolgono Sua Santità il Dalai Lama al suo arrivo all’hotel di Riga, Lettonia, il 22 settembre 2017. Foto di Tenzin Choejor
Riga, Lettonia – Sua Santità il Dalai Lama è arrivato in mattinata a Riga, dopo i due giorni di Simposio presso l’Università di Pisa. E’ stato accolto all’aeroporto dagli organizzatori della visita, Save Tibet Lituania e Save Tibet Foundation Russia, in una limpida giornata autunnale. Al suo arrivo in hotel, Sua Santità è stato ricevuto da un folto gruppo di persone provenienti dalla Lituania, dalla Lettonia, dalla Russia, dalla Calmucchia, dal Buryat e da Tuva, insieme ad alcuni rappresentanti della comunità tibetana. Una giornalista della televisione lettone ha subito rivolto una domanda a Sua Santità: “Il mondo sta affrontando numerose difficoltà: dove stiamo sbagliando?”. Il Dalai Lama ha risposto: “Continuiamo a ragionare in un modo ormai obsoleto: pensiamo che i problemi possano essere risolti facendo ricorso alla forza e ragioniamo nei termini di “noi” e “loro”. Queste discriminazioni conducono il più delle volte alla violenza. Quello che invece dovremmo fare è ricordarci sempre che apparteniamo tutti, indistintamente, a un’unica famiglia umana e che qualsiasi problema si presenti va risolto attraverso il dialogo”. Read the rest of this entry »
Discorso di S.S. il Dalai Lama per la Laurea Honoris Causa all’Università di Pisa
Filosofia buddhista e scienza occidentale, insieme per una umanità più felice
È per me un grande onore ricevere la Laurea Magistrale Honoris Causa in Psicologia Clinica e della Salute dall’Università di Pisa. Questo riconoscimento, che mi viene conferito da una delle più eminenti e storiche università europee, rappresenta una formidabile conferma del mio continuo sforzo di creare un ponte tra le scoperte riguardanti la scienze della mente dell’India antica e la psicologia contemporanea.
Oggi viviamo in un’epoca entusiasmante, in cui anche la conoscenza e i metodi educativi e terapeutici sviluppati in altre parti del mondo, sempre di più vengono considerati un importante patrimonio dell’umanità e non il semplice retaggio di una specifica società o cultura. È con questa prospettiva che nelle ultime quattro decadi mi sono impegnato a stabilire un dialogo autentico tra le scienze della mente dell’India antica e le contemporanee discipline delle neuroscienze, della psicologia e della ricerca clinica.
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L’Università di Pisa conferisce la laurea honoris causa in Psicologia e salute a S.S. il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama durante la Lectio Magistralis presso l’Università di Pisa, 21 settembre 2017. Foto di Olivier Adam
Al Dalai Lama la Laurea Magistrale Honoris Causa in Psicologia clinica e della salute
L’Università di Pisa ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Psicologia clinica e della salute a Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, in occasione della visita che il Premio Nobel ha fatto a Pisa per partecipare al simposio internazionale “The Mindscience of Reality”. La cerimonia si è svolta giovedì 21 settembre al Palazzo dei Congressi: è stata aperta dai saluti del rettore Paolo Mancarella, cui sono seguite la lettura delle Motivazioni da parte del professor Angelo Gemignani, presidente del Consiglio aggregato del corso di laurea magistrale in Psicologia clinica e della salute, la Laudatio tenuta dalla professoressa Amy Cohen Varela, responsabile di “Mind and Life” Europe, e, dopo il conferimento della laurea honoris causa da parte del rettore, la Lectio Magistralis del Dalai Lama. Tra i presenti vi era anche l’attore Richard Gere, che è un affezionato discepolo del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Firenze: La libertà e La pace attraverso l’educazione
Sua Santità Dalai Lama sul palco del Mandela forum durante il dialogo interreligioso “La libertà attraverso la regola”. Firenze, 19 settembre 2017 (Foto di Olivier Adam)
“La libertà nella regola” e “La pace attraverso l’educazione”, Firenze
Firenze – Pioveva quando Sua Santità il Dalai Lama è arrivato al Mandela Forum di Firenze per partecipare al dialogo interreligioso dal titolo “Libertà nella regola”. Salito sul palco, il Dalai Lama ha salutato i quasi 6000 presenti prima di prendere posto al centro della scena.
Il direttore dell’Istituto Lama Tzong Khapa, Filippo Scianna, ha preso la parola per primo per dare il benvenuto a Sua Santità e al pubblico. L’evento, organizzato dall’Associazione Luogo d’Incontro, è proseguito con l’intervento di apertura di Francesca Campana Comparini, ideatrice del Festival che ha poi passato la parola al sindaco della città Dario Nardella il quale ha sottolineato come Firenze sia da sempre un punto di incontro tra popoli e culture e quanto sia importante imparare a conoscersi per poter lavorare bene insieme. Read the rest of this entry »
Vicinanza e sostegno per i rifugiati musulmani di Myanmar
Pisa – Preoccupato per la grave situazione della comunità islamica di Myanmar costretta dai recenti fatti a cercare rifugio nel vicino Bangladesh, Sua Santità il Dalai Lama ha scritto un appello a Filippo Grandi, direttore dell’UNHCR.
Nella lettera si legge “spero che i leader di Myanmar si impegneranno a trovare una soluzione politica che sia nell’interesse di tutte le parti in causa”.
“Nel frattempo, per affrontare l’urgente crisi umanitaria e come segno della mia vicinanza e preoccupazione per i rifugiati, ho dato incarico alla Gaden Phodrang Foundation of the Dalai Lama di provvedere a una donazione a favore del lavoro di soccorso e riabilitazione messo in atto dalla vostra Commissione”.
http://it.dalailama.com/news/2017/vicinanza-e-sostegno-per-i-rifugiati-musulmani-di-myanmar
Sua Santità il Dalai Lama a Palermo
Il Dalai Lama riceve la cittadinanza onoraria di Ventimiglia di Sicilia e Isola delle Femmine, durante la conferenza pubblica al Teatro Massimo di Palermo, il 18 settembre 2017. (Foto di Paolo Regis)
Conferenza stampa e conferenza pubblica a Palermo
Palermo – Primo appuntamento della giornata a Palermo per Sua Santità il Dalai Lama è stato l’incontro con i giornalisti. Accompagnato dal primo cittadino, Leoluca Orlando, il Dalai Lama ha esordito ricordando quanto sia importante che i media informino in modo corretto il pubblico.
“Tutti vogliamo la felicità – ha detto – e la felicità, così come la pace, dipende dal nostro atteggiamento mentale. La compassione è la vera causa della nostra pace mentale, mentre la rabbia è solo fonte di guai. Come esseri umani, possiamo ampliare il raggio del nostro buon cuore e della nostra gentilezza facendo appello alla nostra intelligenza: ci prendiamo cura del nostro prossimo semplicemente perché si tratta di altri esseri umani, come noi. La compassione, quindi può essere insegnata”. Read the rest of this entry »
Folla da rockstar per il Dalai Lama a Firenze
Sua Santità il Dalai Lama
Folla da rockstar per il Dalai Lama a Firenze. Onori, dialogo interreligioso e proteste cinesi “Nel momento in cui uccidi non sei più musulmano o buddista, sei semplicemente un terrorista”. L’onorificenza della città, il dialogo interreligioso al Festival delle Religioni, la protesta delle associazioni cinesi, il flash-mob di benvenuto dei Radicali.
Giornata fiorentina densa di appuntamenti per Tenzin Gyatso venti anni dopo l’ultima sua visita nel capoluogo toscano. Il quattordicesimo Dalai Lama, guida spirituale buddista e leader della diaspora tibetana, da ieri a Firenze, ha inaugurato oggi la terza edizione del Festival delle Religioni, occasione ideata dalla filosofa Francesca Campana Comparini e organizzata dall’associazione “Luogo d’incontro”, in un Nelson Mandela Forum tutto esaurito, stipato da seimila spettatori. Gli onori della città In apertura dell’incontro il sindaco Dario Nardella ha conferito al Dalai Lama il “Sigillo della Pace”, una delle principali e più antiche onorificenze cittadine (fu istituito nel 1400) assegnate in passato a personaggi quali Giovanni Paolo II, Gorbaciov e Kofi Annan, l’ex Segretario generale delle nazioni Unite. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Taormina e Messina
“L’etica della compassione e l’interdipendenza”
Messina, 17 settembre 2017 – Un breve viaggio separa Taormina da Messina, seconda tappa del tour italiano di Sua Santità il Dalai Lama. Renato Accorinti, primo cittadino della città, ha accolto Sua Santità al suo arrivo e lo ha accompagnato direttamente al Teatro Vittorio Emanuele, sede della conferenza pubblica.
“E’ un momento straordinario per la nostra città” ha detto il sindaco rivolgendosi al Dalai Lama “e siamo davvero felici che lei sia qui e di poter godere della sua presenza. Ognuno di noi ha la responsabilità di contribuire alla pace nel mondo. Ieri lei ha parlato di fronte alla grande platea del Teatro Antico di Taormina: le sue parole devono diventare oggetto di riflessione. Il mio obiettivo era quello di farla venire a Messina a parlare con noi”. Read the rest of this entry »
Richard Gere: pago un prezzo alla fede buddhista
Richard Gere: pago un prezzo alla fede buddhista
17 settembre 2017 «Che l’università di Galileo, a Pisa, con il suo prestigio e la sua storia, abbia deciso di conferire al Dalai Lama una laurea honoris causa in Psicologia clinica e in scienza della salute è un momento di gioia per tutti. Per noi buddhisti che, attraverso la meditazione e lo studio, sappiamo che il Buddhismo è, anche, una scienza della mente, una neuroscienza.
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Sua Santità il Dalai Lama: Conferenza pubblica al Teatro Greco di Taormina
L’Antico Teatro di Taormina, gremito da oltre 2.500 persone in occasione della conferenza pubblica del Dalai Lama sul tema “La pace è l’incontro tra i popoli”. Taormina, 16 settembre 2017. (Foto di Paolo Regis)
Taormina – La prima giornata italiana di Sua Santità il Dalai lama è iniziata con un breve incontro con la stampa. Il Dalai lama ha immediatamente espresso la sua felicità per essere di nuovo in Italia e avere l’opportunità di visitare la Sicilia, su invito del suo vecchio amico Renato Accorinti.
“Sono un semplice essere umano – ha dichiarato – e ricordare che tutti noi esseri umani siamo uguali è importantissimo perché se, come spesso accade, ci concentriamo solo su differenze del tutto secondarie, la conseguenza è che si creano solo attriti e conflitti. In questa regione dell’Europa avete accolto molti rifugiati. Considerata la loro sofferenza, li avete accolti e aiutati in modo meraviglioso. Ma anche questi rifugiati, esattamente come noi Tibetani, sperano un giorno di poter fare ritorno nel loro paese, in pace e sicurezza. Per questo è importante offrire loro un posto dove possano stare e soprattutto garantire l’accesso all’istruzione ai loro figli, in modo che un giorno siano in grado di ricostruire il loro paese. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Francoforte con gli studenti e conferenza pubblica
Sua Santità risponde alle domande degli studenti presenti sul palco durante la loro conversazione presso la Sala del Centenario, Francoforte (Germania), 13 settembre 2017. Foto di Tenzin Choejor/OHHDL
Francoforte (Germania) – Ieri, a causa di problemi tecnici, il volo che doveva portare Sua Santità il Dalai Lama da Derry (Irlanda del Nord) a Francoforte (Germania) ha subito un certo ritardo e alla fine è decollato sotto una pioggia battente. Atterrato a Francoforte, lo attendeva uno splendido tramonto.
Per iniziare la mattinata, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato numerosi gruppi di Cinesi, Mongoli e Uiguri – studenti, scienziati e uomini d’affari – dicendo loro che i Tibetani sono disponibili a far parte della Repubblica Popolare Cinese. Ha ricordato che quando ha incontrato per la prima volta Rebiya Kadeer, la leader degli Uiguri, lei aveva affermato di essere disposta a usare la violenza pur di ottenere l’indipendenza, ma che lui l’aveva convinta a percorrere la strada della non-violenza. Grazie al loro incontro, lei si era anche persuasa a porsi come obiettivo per il suo popolo l’autonomia.
A Sua Santità il Dalai Lama è stato chiesto un commento sul declino dei diritti umani in Cina, emblematicamente rappresentato dalla morte di Liu Xiaobo. Ha risposto di aver sentito che Xi Jinping è stato trattenuto da qualsiasi riforma dalla forte opposizione delle vecchie guardie del Partito, ma che comunque sperava che durante il prossimo congresso del partito, in occasione del quali molti membri anziani del Politburo andranno in pensione, si faranno avanti volti nuovi. Potrebbe essere l’occasione per dei cambiamenti. Ha notato che molti cinesi istruiti sostengono l’approccio della “via di mezzo” e ha aggiunto che i governi vanno e vengono, ma la gente c’è sempre. Ha poi sottolineato che le relazioni tra Cina e Tibet esistono da più di 2000 anni, mentre il Partito Comunista cinese da meno di cento. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama con gli scienziati tedeschi e inaugura la Tibet House
Sua Santità il Dalai Lama e Dagyab Rinpoche recitano i versi per la consacrazione della nuova sede della Tibet House di Francoforte, 14 settembre 2017. (Foto di Tenzin Choejor)
Francoforte (Germania) – La Sala del Centenario di Francoforte ha ospitato lo scorso 14 settembre il simposio “Scienza Occidentale e Prospettive Buddhiste”. Il moderatore dell’evento ha aperto i lavori rendendo omaggio alla memoria di Carl Friedrich von Weizsäcker, fisico e filosofo tedesco, scomparso 10 anni fa, alla presenza del figlio dello scienziato, Ernst Ulrich von Weizsäcker, oggi considerato uno dei massimi esperti di questioni ambientali, co-presidente del Club di Roma e autore di alcuni testi di riferimento sulla sostenibilità delle risorse, tradotti in tutto il mondo.
Durante le sue considerazioni introduttive, Sua Santità il Dalai Lama ha detto di essere felice e onorato di trovarsi accanto al suo maestro, Ulrich von Weizsäcker, e al suo vecchio amico Wolf Singer, definendo l’occasione “una rimpatriata tra vecchi amici”. Il Dalai Lama ha detto poi di considerare David Bohm and Carl Friedrich von Weizsäcker i suoi maestri per quel che riguarda la fisica quantistica, ma di aver discusso con con loro anche di molti altri argomenti.
Ernst Ulrich von Weizsäcker ha esordito dicendo che suo padre sarebbe stato orgoglioso di vedere la sua memoria onorata in questo modo. Ha ricordato le discussioni al Club di Roma sulla necessità di una nuova “illuminazione”, in grado di portare il giusto equilibrio tra gli obiettivi a breve termine e quelli a lungo termine, così come tra le esigenze del mercato e quelle delle nazioni. Read the rest of this entry »
“Educare il cuore”, conferenza organizzata dalla ONG Children in Crossfire
Derry, Irlanda del Nord – Sotto un cielo grigio e piovoso, Sua Santità è stato accompagnato dal suo ospite Richard Moore a un incontro con la stampa. Dopo una breve introduzione formale, Sua Santità ha espresso il suo punto di vista sul ruolo dei media.
“In una moderna società democratica, i media rivestono un importante ruolo educativo e informativo. Quando incontro i miei amici cinesi, dico sempre loro che il miliardo e 300 milioni di cinesi hanno diritto di sapere che cosa succede, e una volta informati, possono decidere che cosa è giusto e che cosa è sbagliato. Di conseguenza, la pesante censura a cui sono sottoposti è moralmente sbagliata. In un paese libero i media rivestono invece un ruolo importante.
“Personalmente ho tre impegni. Sono solo un essere umano, ma credo che ciascuno di noi abbia la responsabilità di contribuire a rendere l’umanità più felice. Il mio impegno è dunque la promozione dei valori umani. Come monaco buddhista, mi impegno a favore dell’armonia interreligiosa. Come tibetano, mi occupo della preservazione della cultura buddhista tibetana e della protezione dell’ambiente del Tibet”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama al 20° anniversario della ONG Children in Crossfire
Richard Moore accoglie Sua Santità il Dalai Lama al suo arrivo a Derry, nell’Irlanda del Nord, 10 settembre 2017. (Foto di Jeremy Russell/OHHDL)
Derry , Irlanda del Nord – Sua Santità il Dalai Lama è sbarcato ieri a Londra dall’India per poi volare questa mattina a Derry, nell’Irlanda del Nord. Al suo arrivo è stato ricevuto dal suo ospite, Richard Moore. I due si sono affettuosamente abbracciati e Sua Santità ha invitato Moore, che è non vedente, a toccargli il viso. “Bello più che mai!”, è stato il commento.
Arrivato in hotel a Derry, sulla sponda occidentale del fiume Foyle, Sua Santità è stato accolto calorosamente dalla comunità tibetana, insieme a molti praticanti e amici.
Poco dopo, presso l’Everglades Hotel, Richard Moore ha presentato Marcus O’Neill, presidente del consiglio di amministrazione di Children in Crossfire e altri membri dell’associazione. Amici e sostenitori della ONG, il cui obiettivo è “dare ai bambini la possibilità di scegliere” si sono riuniti per il pranzo. Moore ha mostrato a Sua Santità una serie di pannelli fotografici che illustrano la storia e le attività della ONG.
Invitato a rivolgersi agli ospiti, Sua Santità ha detto ridendo che quando lo stomaco è vuoto ciò che conta è mangiare. In vescovo Donal McKeown ha accolto la richiesta di Moore di pronunciare una preghiera di ringraziamento: “Rendici non come il porridge – appiccicoso, indigesto e difficile da mescolare – ma come i corn flakes, che sono leggeri, veloci e semplici”. Read the rest of this entry »
INTERVISTA A TENZIN GYATSO
11/09/2017 INTERVISTA A TENZIN GYATSO, IL XIV DALAI LAMA DEL TIBET
di Fausto Pirito
Santità, che cos’è il Buddismo? Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama con gli studenti dell’Università della California di San Diego
Sua Santità il Dalai Lama parla a un gruppo di studenti provenienti da Mumbai e dall’Università della California di San Diego presso la sua residenza di Dharamsala (India), 6 settembre 2017. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Oggi, su richiesta dell’associazione californiana “Amici del Dalai Lama”, 32 studenti e 3 dei loro professori, provenienti dall’Università della California di San Diego hanno incontrato Sua Santità il Dalai Lama presso la sua residenza, insieme a un gruppo di studenti di Mumbai. L’incontro è stato il culmine delle cinque settimane di programma di studio all’estero, durante le quali i ragazzi si sono dedicato allo all’approfondimento di temi come il cambiamento climatico, lo sviluppo e il contrasto della povertà, l’antropologia medica e la salute pubblica.
Dopo aver dato il benvenuto a entrambi i gruppi, Sua Santità si è rivolto per primo al gruppo proveniente da Mumbai. Indicando il dipinto raffigurante i 17 maestri del Nalanda, ha detto che essi sono gli autori dei principali trattati che costituiscono il programma di studio buddhista in Tibet. Ha fatto notare che nonostante la stretta connessione con la Cina dovuta a un matrimonio, l’Imperatore Tibetano ha sempre guardato all’India come fonte della cultura buddhista. La lingua tibetana letteraria si è fondata sulla grammatica sanscrita e sulla scrittura Devanagari. Read the rest of this entry »
Celebrata a Dharamsala la 57° Giornata della Democrazia Tibetana
5 settembre 2017. Con una solenne cerimonia svoltasi presso il tempio principale di Dharamsala (nella foto), il Parlamento e l’Amministrazione Centrale Tibetana hanno celebrato, il 2 settembre, la 57° Giornata della Democrazia Tibetana a ricordo del primo Parlamento istituito dal Dalai Lama nel lontano 1960 all’indomani della sua fuga in esilio.
Arrivato in India e accolto dal Premier Nehru che gli assicurò il sostegno del suo governo, il Dalai Lama e il governo tibetano in esilio furono ospitati dapprima a Mussorie, una località montana nello stato dell’Uttar Pradesh. Nel maggio 1960, il governo tibetano in esilio, con il nome di “Amministrazione Centrale Tibetana ”, fissò la sua sede a Dharamsala, nell’Himachal Pradesh.
L’Amministrazione Centrale Tibetana si adoperò immediatamente non solo per garantire ai profughi alloggio, istruzione e autosostentamento ma anche per porre le basi di un sistema democratico in grado di funzionare in un futuro Tibet libero.
Il 2 settembre 1960 venne istituito un Parlamento, denominato Commissione dei Deputati del Popolo Tibetano , che gradualmente si trasformò in un autentico potere legislativo: l’Assemblea dei Deputati del Popolo Tibetano.
Nel 1990, il Dalai Lama, proseguendo nel processo di democratizzazione delle istituzioni tibetane in esilio, portò a 46 il numero dei componenti l’Assemblea alla quale fu dato potere di eleggere il “Kashag”, il Consiglio dei Ministri. All’Assemblea legislativa fu affiancata la Commissione di Giustizia , il potere giudiziario.
La nuova Assemblea dei Deputati del Popolo Tibetano emanò una Costituzione denominata “Carta dei Tibetani in Esilio”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama esprime il suo cordoglio per le vittime delle alluvioni in Assam e Bihar
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Durante il weekend, Sua Santità il Dalai Lama ha scritto sia a Shri Nitish Kumar, Primo Ministro del Bihar, sia a Shri Sarbananda Sonowal, Primo Ministro dell’ Assam per manifestare il suo cordoglio per le morti e la devastazione causate dai monsoni nei due stati.
Ha espresso anche il suo apprezzamento per gli sforzi messi in atto per portare immediatamente soccorso alle popolazioni colpite e ha aggiunto che, come segno di vicinanza e affetto per gli abitanti del Bihar e dell’Assam, ha disposto che il Gaden Phodrang Trust of the Dalai Lama facesse una donazione a favore dei soccorsi.
Ha espresso infine le sue condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari e il suo affetto per chiunque sia stato colpito dalle alluvioni.
http://it.dalailama.com/news/2017/sua-santit%C3%A0-il-dalai-lama-esprime-il-suo-cordoglio-per-le-vittime-delle-alluvioni-in-assam-e-bihar
Sua Santità il Dalai Lama: Giornata conclusiva degli insegnamenti su Buddhapalita
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – In occasione della celebrazione della cerimonia per la generazione della mente dell’illuminazione di bodhicitta, il trono di Sua Santità il Dalai Lama e le colonne dello Tsuglagkhang sono stati decorati con ghirlande di fiori. Per la prima volta in questo tempio, un gruppo di laici ha recitato dinanzi a Sua Santità il Sutra del Cuore https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in lingua indonesiana. Lo stesso sutra è stato poi nuovamente recitato in inglese da una monaca di Singapore.
Come sua consuetudine, Sua Santità il Dalai Lama ha recitato in tibetano la Lode alla Perfezione della Saggezza, il verso di omaggio dall’Ornamento delle Chiare Realizzazioni e il verso di saluto dal Fondamento della Saggezza https://www.sangye.it/altro/?p=9194 di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?cat=9 :
Mi prostro al perfetto Buddha
il migliore di tutti i maestri
colui che ha insegnato che
ciò che ha un’origine dipendente
è senza cessazione e senza sorgere;
senza distruzione e senza permanenza
senza venire e senza andare
senza distinzione e senza identità
e libero, privo di costrutti. Read the rest of this entry »
Final Day of ‘Buddhapalita’ Teachings for SE Asians
His Holiness the Dalai Lama speaking on the final day of his teaching for SE Asians at the Tsuglagkhang in Dharamsala, HP, India on September 1, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama’s throne and the pillars of the Tsuglagkhang were decorated with garlands of marigolds today in celebration of his conducting a ceremony to generate the awakening mind of bodhichitta. Once His Holiness had arrived and taken his seat, a small group of laypeople sitting before him recited the ‘Heart of Wisdom Sutra’, for the first time in this temple, in Indonesian. The Sutra was then recited again in graceful English by a single Singaporean nun.
As is his custom, His Holiness, chanting in Tibetan, repeated the ‘Praise for the Perfection Wisdom’, the verse of homage from ‘Ornament for Clear Realizations’, and the verse of salutation from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’:
I prostrate to the perfect Buddha,
The best of all teachers, who taught that
That which is a dependent origination is
Without cessation, without arising;
Without annihilation, without permanence;
Without coming; without going;
Without distinction, without identity
And peaceful—free from fabrications. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: 3° giornata di insegnamenti su Buddhapalita
I monaci thailandesi cantano il Mangala Sutta prima dell’inizio della terza giornata di insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama presso il Tsuglagkhang, a Dharamsala (India), 31 agosto 2017. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Una gradita pausa dalle piogge monsoniche, questa mattina ha permesso a Sua Santità il Dalai Lama di fare una breve passeggiata, fino al Tsuglagkhang, e di salutare gli amici e i partecipanti agli insegnamenti. Una volta seduto sul trono, i monaci thailandesi hanno intonato il Mangala Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in Pali, seguiti da un altro gruppo di monaci e laici che hanno recitato il Sutra del Cuore della Saggezza https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in vietnamita. Sua Santità ha poi recitato in tibetano la Lode alla Perfezione della Saggezza e la strofa di omaggio dell’Ornamento delle Chiare Realizzazioni:
Mi prostro innanzi alla sublime Madre di tutti i Buddha e dell’assemblea degli Uditori e dei Bodhisattva
colei che, che attraverso il conoscitore delle basi, conduce gli Uditori che cercano la pacificazione alla completa pace;
colei che, attraverso il conoscitore dei sentieri, causa in coloro che cercano di beneficiare gli esseri migratori di portare a compimento gli scopi del mondo e colei che, tramite il possesso di tutto ciò (ad esempio attraverso il possesso del sommo conoscitore degli aspetti, la mente onnisciente) espone ai Soggiogatori le varietà che hanno tutti gli aspetti. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Seconda giornata di insegnamenti su Buddhapalita
Sua Santità il Dalai Lama: Soffriamo perché la nostra mente è indisciplinata, per questo dobbiamo educarla.
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Non appena Sua Santità il Dalai Lama ha preso posto sul trono del Tsuglagkhang, i monaci thailandesi hanno intonato il Mangala Sutta in Pali. Oggi, all’interno del tempio, erano presenti soprattutto fedeli coreani, che hanno intonato il Sutra del Cuore, non dopo i monaci vietnamiti; lo hanno cantato in coreano, al ritmo del moktak, un tamburo di legno a forma di pesce che simboleggia l’attenzione risvegliata. Sua Santità ha concluso le preghiere introduttive con un verso dalla Lode della Perfezione della Saggezza:
Omaggio alla Perfezione della Saggezza,
Madre di tutti i Buddha dei tre tempi,
che va al di là delle parole, inconcepibile, inesprimibile
non prodotta e non oscurata, della natura dello spazio
il dominio oggettivo della saggezza consapevole di sé.
Tatyatha – gate, gate, paragate, parasamgate, bodhi svaha
“Oggi è la seconda giornata di insegnamenti e quindi seguirò il testo”, ha detto Sua Santità. “Tutti gli esseri senzienti sperimentano dolore e piacere. Istintivamente, non vogliamo soffrire e vogliamo essere felici. Piacere e dolore sorgono da cause e condizioni e, come esseri umani in grado di pensare al passato e al futuro, dobbiamo riflettere sulla loro natura. Ciò che è evidente è che le sensazioni di piacere e dolore collegate alla nostra esperienza mentale sono più forti e più potenti di quelle collegate alla nostra esperienza fisica”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Primo giorno di insegnamenti su Buddhapalita
Sua Santità il Dalai Lama conferisce il Gaden Tripa, prima di iniziare gli insegnamenti presso il Tsuglagkang – il Tempio Tibetano Principale – a Dharamsala (India), il 29 agosto 2017. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)
Thekchen Chöling, Dharamsala (India) – Nonostante le condizioni climatiche proibitive dovute ai monsoni, oltre 8000 persone si sono riunite presso il Tsuglagkhang (il Tempio Tibetano Principale) di McLeod Ganj per ascoltare gli insegnamenti di Sua Santità. In questa occasione, la maggior parte dei discepoli è arrivata dai Paesi del Sud Est Asiatico: Singapore, Malesia, Hong Kong, Indonesia, Thailandia, Vietnam e Corea. Una volta salutato il pubblico, i Lama e gli ospiti, Sua Santità ha preso posto sul trono.
“Oggi terrò un discorso di Dharma in occasione di quello che è diventato ormai un appuntamento annuale con i buddhisti del Sud Est Asiatico, ha esordito Sua Santità, ma prima ci sarà la celebrazione per l’insediamento del nuovo Gaden Tripa, la cui formazione e pratica qualifica i candidati a occupare il trono che fu di Je Tsongkhapa. Si tratta di persone che hanno reso servizio come abati delle Università Tantriche di Gyumey e Gyutö e che hanno studiato a lungo per diventare Jangtse Chöjey o Sharpa Chöjey.
Finché il XIII Dalai Lama non ripristinò l’educazione monastica, ci sono state persone che hanno occupato il trono solo sulla base del privilegio. Egli invece ristabilì i livelli di erudizione dei Geshe Larampa e, di conseguenza, i Gaden Tripa tornarono ad essere nuovamente degli autentici studiosi. Il primo fu il 93° Gaden Tripa, Yeshe Wangden, che è stato insediato nel 1933. Read the rest of this entry »
Gu Chu Sum: Essere un prigioniero politico in Tibet
‘Gu’, ‘chu’ e ‘sum’ sono i numeri 9, 10 e 3. Abbiamo preso questi numeri per una ragione molto importante. I numeri nove e dieci rappresentano rispettivamente settembre e ottobre 1987, mentre tre rappresenta marzo 1988, quando il Tibet ha assistito a proteste e disordini pro-indipendenza nelle tre province di Amdo, Kham e Tsang.
Questa organizzazione è stata costituita nel 1991 a Dharamsala da un gruppo di ex prigionieri politici. Quando furono liberati, molti prigionieri politici decisero di andare in esilio, raggiungere l’India e lì stabilirsi. All’epoca, non c’erano organizzazioni tali da poter riunire tutti questi ex prigionieri politici. Decisero quindi di creare un’associazione che li aiutasse a parlare e lavorare per il movimento per la libertà.
Anche nelle nostre comunità ci sono giovani che non sanno molto dell’organizzazione. Così, quando questi prigionieri politici tibetani arrivarono in India, avevano la determinazione di continuare il loro lavoro per il movimento per la libertà. Erano stati nelle prigioni cinesi in Tibet per il loro lavoro politico, per aver difeso i diritti e la libertà dei tibetani e per aver espresso il loro dissenso contro le violazioni dei diritti umani e le atrocità commesse dal regime cinese contro i tibetani. Inoltre, diversi tibetani dovevano affrontare l’ira delle autorità cinesi, solo per aver espresso un loro desiderio – chiedere al loro leader spirituale, Sua Santità il Dalai Lama, di ritornare in Tibet. Read the rest of this entry »
Repressione in aumento in Tibet in vista del 19° Congresso del PCC
Resoconti indicano repressione in aumento in Tibet in vista del 19° Congresso del Partito Comunista Cinese
Dharamshala – I rapporti dal Tibet indicano una repressione delle “attività illegali”, che prendono ulteriormente di mira ogni tentativo di esprimere l’identità tibetana.
Una relazione del Tibet Daily ha individuato che la repressione mirata contro la pornografia e altre “attività illegali” ha specificatamente come obiettivo principale la “propaganda per l’indipendenza tibetana”, in vista del 19° Congresso del Partito Comunista Cinese che si svolgerà quest’autunno.
Secondo la relazione, la campagna è stata lanciata nella Regione Autonoma del Tibet (TAR) al fine di rafforzarne la sicurezza e assicurarne l’allineamento alle politiche del Partito, prima dell’importante riunione che si terrà a Pechino, probabilmente a ottobre. La relazione ufficiale afferma che saranno intraprese ulteriori azioni per “prevenire la distribuzione di informazioni problematiche da parte della cricca del Dalai Lama e da altre forze ostili occidentali, e per rintracciare la circolazione online di informazioni negative, congetture e pettegolezzi”. Read the rest of this entry »
US State Department Highlights Chinese Interference in Tibetan Religious Practices
The report highlighted Chinese authorities engaged in widespread interference in religious practices, especially in Tibetan Buddhist monasteries and nunneries in Tibet and forced disappearance, physical abuse, prolonged detention due to religious practice.
The report says “authorities evicted more than 2,000 monks and nuns from Buddhist institutes at Larung Gar and Yachen Gar, destroying the homes where they resided and subjecting many of them to “patriotic re-education.”
The report consists of four sections and the fourth sections which talked about US government policy, said “U.S. government officials, including the President, the Secretary of State, the U.S. Ambassador in Beijing, and the U.S. Consul General in Chengdu, continued the sustained and concerted effort to encourage greater religious freedom in Tibetan areas”
The full report can be viewed at https://www.state.gov/j/drl/rls/irf/religiousfreedom/index.htm?dynamic_load_id=268724&year=2016#wrapper
First Travel, Tibet: A land of revelations
By Victor Paul Borg, Independent.com ,
Tibet is a series of stories stitched together by moments that are so ethereal that they feel like epiphanies. That’s how I picture things, when I close my eyes, as a kaleidoscope of revelations and sights gleaned from a dozen journeys in Tibet over the span of a decade.
I close my eyes now, as I write this, and find myself on the grasslands among the nomads one golden sunset at the height of summer. I see the women rounding the calves for the night and hear them chanting Buddhist mantras and sutras in high-pitched desirous voices that carry far in the emptiness of the grasslands; I see the young men racing the horses across the encampment in prankish bravado; and, on the ridges, the silhouettes of herders and yaks approaching camp; and I remember gazing with grateful wonderment at the grasslands at 4,000 metres, undulating timelessly towards every horizon, the flat folds punctuated only by the summit of the holy mountain, a cone of granite and ice. I close my eyes again and find myself, on another occasion, in the courtyard in front of a significant temple among two dozen monks ceremoniously banishing Mara (symbol of mental impurities); there were no other spectators except us; and earlier I had stood alongside the dead lama that had been preserved in an opulent golden stupa: his body had been sealed with gold paint after dying, and he had been propped in a sitting position in the stupa, an eternal figure staring out over his flock even after death. Read the rest of this entry »
Sono iniziate le demolizioni anche a Yachen Gar
Una veduta di Yechen Gar con in primo piano le tende dei pellegrini tibetani ora distrutte.
Sono iniziate le demolizioni anche a Yachen Gar
L’8 agosto sono iniziate le demolizioni di 2000 residenze dei monaci nel centro buddhista di Yachen Gar, nella prefettura di Kardze, nel Tibet occupato.
Il Centro è stato istituito nel 1985 e ospita attualmente diecimila religiosi tra monaci e monache.
Quest’anno, nel mese di aprile, le autorità cinesi avevano già distrutto circa 200 tende erette dai pellegrini tibetani che si erano recati a Yachen Gar per ricevere gli insegnamenti.
Dopo Larung Gar, adesso tocca a Yachen Gar subire le demolizioni delle autorità che vogliono impedire la crescita e ridurre l’importanza di questi centri di studio e di pratica del Buddhismo tibetano.
“I monaci e le monache devono rimanere umili ed esercitare la pazienza e la tolleranza in questo momento di forte stress dovuto agli ordini di demolizione e di espulsione”, ha dichiarato un lama anziano di Yachen Gar.
Nel mese di marzo di quest’anno era stato proibito ai turisti stranieri di visitare il centro buddhista tibetano di Yachen Gar. Lo aveva scritto su “Le Monde” Brice Pedroletti, tenuto in stato di fermo per 5 ore dalla polizia cinese. Ad aprile erano state distrutte circa 200 tende di pellegrini tibetani che si erano recati a Yachen Gar per ricevere gli insegnamenti. Ad agosto sono iniziate le demolizioni di 2000 residenze dei religiosi.
https://www.facebook.com/anitya.rao?hc_ref=ARQZ5n-rxrRnRmGPn8tIxQRPPUgrLfBPirLGSQQwnCk3pYbM530lgV7jggD2vfj9L0k&fref=nf&pnref=story
Sua Santità il Dalai Lama manifesta la sua vicinanza alle vittime della frana in Himachal Pradesh
Thekchen Chöling, Dharamsala, (India) – Appena rientrato a Dharamsala, dopo un lungo tour che ha toccato Stati Uniti, Ladakh, Mumbai e Delhi, Sua Santità il Dalai lama ha immediatamente scritto a Virbhadra Singh, Primo Ministro dello Stato dell’Hichmal Pradesh.
“Sono profondamente addolorato dalla notizia della tremenda frana che sabato notte, colpendo in pieno i veicoli e mezzi pubblici in transito sull’autostrada, ha causato la tragica morte e il ferimento di numerose persone nei pressi di Mandi” ha scritto “e porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari e a tutti coloro che sono stati colpiti da questa catastrofe”.
“L’Himachal Pradesh è stata la mia casa per oltre 57 anni ed è naturale che mi senta molto vicino alla sua gente. E’ difficile prevedere disastri naturali come questo e, di conseguenza, adottare delle precauzioni. Tuttavia, mi chiedo se l’introduzione di procedure di allerta ai primi segnali di crisi possano rivelarsi d’aiuto nel prevenire la frequenza di questi eventi in futuro”.
Sua Santità il Dalai Lama ha concluso la sua lettera con la promessa che, in segno di rispetto e vicinanza, il Dalai Lama Trust provvederà a una donazione a favore dei fondi destinati all’emergenza.
http://it.dalailama.com/news/2017/sua-santit%C3%A0-il-dalai-lama-manifesta-la-sua-vicinanza-alle-vittime-della-frana-in-himachal-pradesh
Sua Santità il Dalai Lama: Presentazione del Master in Etica Secolare al Tata Institute of Social Sciences
Sua Santità il Dalai Lama alla presentazione ufficiale del Master in Etica Secolare e del manuale introduttivo, presso il Tata Institute of Social Sciences. Mumbai, 14 agosto 2017. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)
Mumbai (India) – Sua Santità il Dalai Lama è stato accompagnato questa mattina in auto al Tata Institute of Social Sciences (TISS) dove è stato accolto da S. Ramadorai, presidente del board del TISS, e dal professor S. Parasuraman, Direttore dell’Istituto, che lo hanno condotto nell’auditorium dove la giornata ha avuto inizio con l’inno dell’Istituto.
Il professor Parasuraman ha dato ufficialmente il benvenuto a tutti gli ospiti e ha ricordato che la preparazione del Master in Etica Secolare è iniziata nel 2013 e che ora che il corso è pronto, tutti gli studenti del TISS possono frequentarlo, guadagnando crediti. Trecento studenti si sono già iscritti. L’Istituto spera inoltre di rendere disponibile il master ad altre istituzioni di alta formazione, oltre che alla comunità economica.
Anche S. Ramadorai ha dato il benvenuto a Sua Santità, a nome suo e dei colleghi, sottolineando come la presenza del Dalai Lama al campus renda la giornata un evento davvero memorabile. Ha poi colto l’occasione per ricordare che il Gruppo Tata ha adottato un proprio codice etico già nel 1998. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Launch of Tata Institute of Social Sciences’ Course in Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during the launch of the Secular Ethics for Higher Education course at Tata Institute of Social Sciences in Mumbai, India on August 14, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Launch of Tata Institute of Social Sciences’ Course in Secular Ethics for Higher Education
Mumbai, Maharashtra, India – His Holiness the Dalai Lama drove under heavy monsoon skies across Mumbai to the leafy campus of the Tata Institute of Social Sciences (TISS) this morning. He was welcomed on arrival by chairperson of the TISS governing board S Ramadorai and TISS Director Prof S Parasuraman. They escorted him to the auditorium where proceedings got off to a start with everyone standing for the Institute song.
Prof Parasuraman formally welcomed the guests. He reported that work on the Secular Ethics for Higher Education Course had begun in 2013. Now that it is complete, all TISS students can take the course, which will earn them credits. 300 students have signed up to start with. TISS hopes to be able to offer the course at other Higher Education institutions, as well as making it available to the business community.
S Ramadorai also welcomed His Holiness and his colleagues from the governing body, remarking that His Holiness’s presence on the campus made the day a momentous occasion. In connection with the launch of the Secular Ethics program, he took the opportunity to remind all present of the code of ethics observed within the Tata group that was introduced in 1998. Read the rest of this entry »
Il XV Dalai Lama
Parlando in occasione dell'”Annual Rajendra Mathur Memorial Lecture” tenuta a New Delhi il 9 agosto 2017, il Dalai Lama ha detto che “i lavori preparatori” per la selezione del suo successore”, il XV Dalai Lama, “inizieranno fra uno o due anni” e ha aggiunto che il suo successore potrebbe essere individuato “in Mongolia o nella regione Nord-himalayana (dell’India)”.
Si tratta di un’affermazione molto importante.
Negli ultimi anni il Dalai Lama aveva spesso ripetuto che “l’istituzione dei Dalai Lama avrebbe potuto anche cessare se così avesse voluto il popolo tibetano”.
Non sarà così: l’istituzione del Dalai Lama continuerà.
Il Dalai Lama aveva anche affermato che le procedure per la scelta del suo successore sarebbero iniziate quando raggiungerà l’età di 90 anni (e cioè nel 2025). Dicendo adesso che tali procedure inizieranno “fra uno o due anni”, tutto lascia pensare che il XV Dalai Lama potrebbe essere individuato quando il XIV (Tenzin Gyatso) è ancora in vita.
Dicendo infine che il suo successore potrebbe essere trovato in Mongolia o nella zona himalayana (dell’India), il Dalai Lama sembra ribadire quanto categoricamente affermato nel 2011 e cioè: “Si tenga bene a mente che, a parte la reincarnazione riconosciuta con i metodi legittimi, nessun riconoscimento o accettazione devono essere fatti nei confronti di un candidato scelto per fini politici da chiunque, inclusi coloro nella Repubblica popolare cinese”.
Concludo con un’annotazione personale.
Ho seguito con grande attenzione, attraverso articoli, fotografie e filmati, la visita del Dalai Lama a Tawang, nell’Arunachal Pradesh, nel mese di aprile di quest’anno.
Ho visto in questa visita un coinvolgimento emotivo del Dalai Lama senza precedenti.
Da Tawang il Dalai Lama fece il suo ingresso in India, nel 1959, per iniziare il suo esilio che dura tutt’ora.
Pur senza alcun elemento concreto per dirlo, penso che sarà proprio in Arunachal Pradesh che il Dalai Lama troverà il suo successore. https://www.facebook.com/anitya.rao?hc_ref=ARTQVmUqb9cmynuAjeod8uIdxlf7wxR-C93ZiAnb0r4I4E2cWkmrEZESl33frE_aMfg&fref=nf
His Holiness the Dalai Lama: World Peace and Harmony through Interfaith Dialogue
His Holiness the Dalai Lama is welcomed by Acharya Dr. Lokesh Muni and other religious leaders on his arrival at the National Sports Club of India Dome in Mumbai, India on August 13, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Mumbai, Maharashtra, India – The drive across Mumbai today for His Holiness the Dalai Lama to attend a seminar on ‘World Peace and Harmony through Interfaith Dialogue’ at the National Sports Club of India Dome included traversing the spectacular Bandra-Worli Sealink. He was welcomed on arrival by his host Acharya Dr. Lokesh Muni to a thunderous barrage of drums and horns. As participants in the interfaith dialogue, led by Acharya Dr. Lokesh Muni and accompanied by His Holiness and Swami Ramdev stepped out onto the stage they were met by enthusiastic applause. Together they lit a lamp to inaugurate the proceedings. Each of the guests was felicitated with a traditional shawl and a memento of the occasion.
Union Power Minister Piyush Goyal was first to speak in order that he could leave to attend the launch of the first phase of the National Cancer Institute in Nagpur later in the morning. He saluted His Holiness as a “world-renowned spiritual leader we all look up to”. He added that it is a matter of pride that Dr. Lokesh Muni-ji, who has dedicated his life to peace and harmony, was leading the gathering, observing that he has made a real commitment to bringing people together from across the country.
Goyal noted that climate change and terrorism are among the world’s greatest challenges at present. He remarked that India is taking steps to counter atmospheric pollution, but also needs to be aware of the damage intolerant thinking does to society. He ended with an aspiration for India to achieve the five ‘Ps’—power, prosperity, prestige, pleasure and position. Vivek Oberoi, present in his role as a peace ambassador, also left to attend the NCI function with the Minister. Read the rest of this entry »
Process to select the 15th Dalai Lama to begin in next one or two years
Addressing the annual Rajendra Mathur memorial lecture organised by the Editor’s Guild of India on August 9, the Dalai Lama said the ‘preparation work’ to select his successor, the 15th Dalai Lama, will begin in as early as ‘one or two years’.
By Sandeep Unnithan | Posted by Ankit Misra
Writing in a July 1955 issue of National Geographic magazine, Austrian mountaineer Heinrich Harrer recounted how his confidante the 14th Dalai Lama was chosen.
Harrer, who escaped from a prison camp in India and spent a noteworthy ‘Seven Years in Tibet’ as his autobiography was called, described the 14th Dalai Lama’s recognition. A search party that journeyed to the China’s Qinghai province in 1937 to search for the 13th Dalai Lama’s reincarnation stopped at a small house where a precocious two-year-old boy sprang up and ran out to meet them, identifying a disguised priest and choosing the ‘Great Thirteenth’s’ favourite drum and walking cane. The monks found marks on the child’s body – prominent ears and moles on the upper part of his trunk – which appeared to confirm he was the reincarnation. Read the rest of this entry »
Larung Gar trasformata in destinazione turistica
La demolizione per opera delle autorità cinesi del famoso istituto monastico tibetano di Larung Gar nel Tibet orientale.
Dharamshala, 10 agosto: Il Centro Tibetano per i diritti umani e la democrazia (TCHRD) ha dichiarato che il famoso istituto monastico tibetano di Larung Gar nel Tibet orientale, che dall’anno scorso è stato sottoposto a demolizioni e sfratti dei suoi abitanti, è stato sistematicamente trasformato in una destinazione per turisti dotato di relative infrastrutture, costruite all’interno e intorno al quartiere.
L’organizzazione, con sede a Dharamshala, ha citato informazioni ricevute da fonti segrete a Larung Gar, che hanno raccolto testimonianze di prima mano, scattato fotografie e registrato video il mese scorso, denunciando le enormi demolizioni e la ricostruzione d’infrastrutture nella valle, come scalinate che tagliano la zona a zigzag e grandi alberghi di lusso.
“Chiaramente la crescente popolarità e l’influenza di Larung Gar quale oasi spirituale per buddisti praticanti, provenienti da tutto il mondo, sono state le ragioni principali per le demolizioni”, ha dichiarato il direttore del TCHRD, Tsering Tsomo, aggiungendo che i cosiddetti progetti di sviluppo assomigliano alle precedenti demolizioni su larga scala avvenute nel 2001 nella stessa zona. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘The Art of Happiness’ at Siri Fort
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during his talk at the Siri Fort Auditorium in New Delhi, India on August 10, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
New Delhi, India – His Holiness the Dalai Lama was received by the welcoming committee of the Association of British Scholars (ABS), as he arrived at the Siri Fort Auditorium this morning and escorted to the stage. The ABS is a national forum to facilitate the networking of Indians who have studied or trained in the UK. It aims to strengthen Indo-UK relations by sharing information and hosting social, cultural and intellectual activities.
The event was introduced with authority and aplomb by Rini Khanna, a well-known news anchor, whose voice also provides reassurance to travellers on the Delhi Metro. She described several aspects of His Holiness’s life, stating that a spirit of kindness and compassion emanates from him, although he persists in describing himself as a simple Buddhist monk. The welcoming committee offered an outsize garland of flowers that encircled all of them and His Holiness. Quoting His Holiness as asserting that achieving happiness is the purpose of life, ABS President Vipin Chopra formally introduced him to the capacity audience of 2000 and invited him to address them. Read the rest of this entry »
Il fragile ecosistema del Tibet è in pericolo.
Il fragile ecosistema del Tibet è in pericolo. La Cina deve cambiare la sua politica ambientale
L’innalzamento delle temperature sul tetto del mondo rendono il Tibet sia un pilota che un amplificatore del riscaldamento globale. Occorre disciplinare l’attività estrattiva incontrollata e la costruzione di dighe da parte Cina.
Mentre l’Australia continua a combattere contro una crisi idrica e le sfide che si devono affrontano nel continente abitato più secco del mondo, il Tibet, dall’altro lato, è la riserva d’acqua dell’Asia, il principale generatore di piogge e la più grande fonte di acqua dolce, che alimenta oltre un miliardo di vite in Asia tra cui la Cina.
A un’altitudine media di 4.000 metri sul livello del mare e con un’area di 2.5 milioni di metri quadri, il Tibet è il plateau più alto e più grande del mondo. È quasi due terzi del continente europeo. Se il Tibet fosse ancora una nazione indipendente, sarebbe il decimo paese più grande del mondo. Ha la più grande concentrazione di montagne più alte del mondo ed è chiamato terzo polo della terra perché ha il più grande serbatoio di ghiaccio glaciale, dopo i due poli. Il Tibet è anche un tesoro di minerali, riserve di petrolio e gas naturale e uno dei principale produttore di litio in Cina. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Rajendra Mathur Memorial Lecture
New Delhi, India – His Holiness the Dalai Lama was today invited to Teen Murti Bhavan, former residence of Prime Minister Jawaharlal Nehru, by the Editors’ Guild of India to deliver the Rajendra Mathur Memorial Lecture. Treasurer Kalyani Shankar formally welcomed the 350 strong audience. President Raj Chengappa then introduced the occasion.
He observed that as India prepares to celebrate 70 years of independence, she still has a robust media. He noted that the Editors’ Guild was founded in 1977 and that freedom of the press, reflecting the freedom of the population, is an integral part of Indian democracy. He explained that the Guild has organized an annual lecture in memory of the distinguished editor and journalist Rajendra Mathur since 2002. Last year Amartya Sen spoke about having no tolerance for intolerance. This year the Guild was pleased to welcome His Holiness, who he described as a shining beacon of peace and spirituality.
“It is indeed a great honour for me to speak to you on this occasion,” His Holiness began. “This world belongs to the 7 billion human beings alive today. Each nation belongs to its people, not to their kings or queens, elected leaders, spiritual leaders or dictators. And in order for people to take responsibility for their lives, democracy is the best system. Read the rest of this entry »
Seconda giornata di dialogo tra studiosi russi e Buddisti
Sua Santità il Dalai Lama e Maria Falikman nel corso della seconda giornata di dialogo tra studiosi russi e buddhisti a Nuova Delhi, l’8 agosto 2017. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)
Nuova Delhi (India) – Prima di riprendere il dialogo tra studiosi russi e buddisti, questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha rilasciato una intervista a Stanislav Kucher, giornalista del quotidiano russo Kommersant.
La prima domanda riguardava la diffusione dei valori umani attraverso un approccio non-religioso. Sua Santità ha esordito dicendo che la situazione mondiale oggi non è felice.
“Ci sono molti problemi. Le persone si uccidono tra loro perché vivono in balia della rabbia e dell’odio. Sono egoiste e guardano al loro prossimo nei termini di “noi” e “voi”. Ma non c’è nulla che si possa fare per eliminare completamente i nostri avversari: dobbiamo vivere insieme”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Second Day of Dialogue between Russian and Buddhist Scholars
New Delhi, India – Before joining the dialogue between Russian and Buddhist scholars this morning, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Stanislav Kucher of Kommersant Russian Newspapers. Kucher began by asking about spreading human values by non-religious means. His Holiness responded that the current situation in the world is not happy.
“There are many problems. People are killing each other because they are under the sway of anger and hatred. They tend to be self-centred and see other people in terms of ‘us’ and ‘them’. But nothing can completely eliminate your opponents. We have to live together.
“The way these emotions affect us won’t change in a hurry. Our generation needs to take a new approach to education to bring a new generation up from the beginning on the basis of secular ethics. After 30 years or so of such training they’ll be different from their predecessors. At the moment we don’t pay enough attention to inner peace, we have to focus more on simple human well-being and peace of mind. There needs to be greater awareness of the benefits of warm-heartedness, that it’s good for us. It’s the possibility of people benefiting in this life here and now that concerns me. I’m not trying to propagate Buddhism. I’m not interested in converting others and I’m a bit sceptical about those who are.” Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: La natura della coscienza. Un dialogo tra studiosi russi e buddist
Sua Santità il Dalai Lama alla mostra dedicata a Agvan Dorjiev, allestita all’ingresso della sala in cui si tiene l’incontro tra studiosi russi e buddhisti a Nuova Delhi (India), 7 agosto 2017. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)
Nuova Delhi, India – Sua Santità il Dalai Lama ha avuto modo di rivedere molti vecchi amici quando ha raggiunto la sala conferenze che ospita l’incontro tra scienziati e pensatori russi e studiosi buddisti. Ha poi ammirato con un certo interesse la mostra dedicata a Agvan Dorjiev, un monaco della Buriazia, entrato per la prima volta in Tibet insieme al suo maestro nel 1873. Vi si era recato per studiare presso il monastero di Drepung Gomang, dove conseguì il titolo di Geshe Lharampa. Il suo incarico di assistente al dibattito del Tredicesimo Dalai Lama diede l’avvio a una relazione stretta, che si è trasformata in un altrettanto profondo legame tra Tibet e Russia.
Nella sua introduzione alla prima sessione, il professor Konstantin Anokhin ha spiegato che molti dei partecipanti erano interessati a presenziare all’evento convinti che la Russia, e la scienza in Russia, occupino, culturalmente e geograficamente, una posizione di raccordo tra scienze occidentali e orientali. L’obiettivo dei dialoghi, ha detto, è discutere della natura della mente, per poter capire meglio noi stessi e alleviare le sofferenze. Ha aggiunto poi che gli scienziati presenti provengono dalle più varie formazioni accademiche. Ad essi si sono aggiunti una dozzina di monaci che non solo sono studiosi di buddhismo altamente qualificati, ma anche studiosi delle scienze. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The Nature of Consciousness
His Holiness the Dalai Lama delivering his opening remarks at the dialogue between Russian and Buddhist scholars in New Delhi, India on August 7, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
‘The Nature of Consciousness’ — Dialogue Between Russian and Buddhist Scholars
New Delhi, India – His Holiness the Dalai Lama greeted several old friends when he reached the hall in which Russian scientists and thinkers were meeting Buddhist scholars. He then examined an exhibition dedicated to Agvan Dorjiev with some interest. This Buryat monk first entered Tibet with his teacher in 1873. He went on to study at Drepung Gomang Monastery, where he earned a Geshe Lharampa degree. His appointment as a debating assistant to the Thirteenth Dalai Lama was the start of a close relationship that extended into far-reaching connections between Tibet and Russia.
In his introduction to the first session of this dialogue, Prof Konstantin Anokhin explained that many participants had been interested to attend the meeting because of a sense that Russia and Russian science occupies a position both culturally and geographically between eastern and western science. The aim, he said, was to discuss the nature of consciousness to better understand ourselves and to relieve suffering. He added that Russian participants came from a range of disciplines. They were joined by a dozen monks who are not only well-qualified Buddhist scholars, but have also acquired extensive experience of science. Read the rest of this entry »
Tibet’s Fragile Ecosystem is in Danger. China must Change its Flawed Environmental Policy
In the age of climate change the future of Asia and by extension that of our planet Earth hinges on the developments in Tibet, the roof of the world
By Dr Lobsang Sangay – Published in The Guardian, 7 August 2017
Rising temperatures on the roof of the world make Tibet both a driver and amplifier of global warming. China’s unchecked mining and dam building has to be reigned in.
Australia continues to battle a water crisis and the challenges facing the world’s driest inhabited continent, Tibet on the other hand is Asia’s water tower, its principal rainmaker and the largest source of fresh water, feeding over a billion lives in Asia including China .
At an average elevation of 4,000 meters above sea level and with an area of 2.5m sq km, Tibet is the world’s highest and largest plateau. It’s nearly two-third the size of the European continent. If Tibet were still a sovereign nation it would be the world’s tenth largest. It has the largest concentration of the world’s tallest mountains and is called the earth’s third pole because it has the largest reservoir of glacial ice after the two poles. Tibet is also a treasure trove of minerals, oil and natural gas reserves and a leading producer of lithium in China. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Interview with Srinjoy Chowdhury of Times Now
Interview with Srinjoy Chowdhury of Times Now: “Modern education is too one sided at present, it’s too materialistic.” His Holiness replied. “We need to be able to teach people how to cultivate peace of mind.
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Sua Santità il Dalai Lama: Intervista con Srinjoy Chowdhury, direttore di Times Now
Srinjoy Chowdhury, direttore per la politica interna del quotidiano indiano “Times Now” intervista Sua Santità il Dalai Lama a Delhi, il 6 agosto 2017. (Foto di Jeremy Russell/OHHDL)
Nuova Delhi (India) – Quando questa mattina il direttore del quotidiano indiano “Times Now”, Srinjoy Chowdhury, si è presentato per intervistare Sua Santità il Dalai Lama non ha certo perso tempo prima di rivolgergli la prima domanda, riguardante l’importanza dell’antica saggezza in un mondo contemporaneo così tormentato.
“L’antica saggezza di cui parlo – ha detto Sua Santità – riguarda soprattutto le emozioni e il ruolo che esse giocano nella nostra mente. Poi c’è la logica, che ci permette di analizzare la realtà. Entrambe sono importanti nel mondo moderno perché troppi dei nostri problemi dipendono dalla nostra incapacità di avere una visione olistica e a lungo termine.
In questo contesto, la violenza è inutile. La violenza va contro la nostra natura umana, che è fondamentalmente compassionevole”.
Il giornalista ha poi chiesto a Sua Santità un’opinione sull’aggressività della Cina sia nei suoi riguardi sia nei confronti dell’India, aggressività che Sua Santità ha attribuito agli “integralisti” di Pechino: “Dicono di volere la stabilità, ma i metodi che adottano provocano solo paura. Quando c’è paura non c’è fiducia; quando non c’è la fiducia come si può pretendere di creare armonia e stabilità?”. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: intervista sul Synergy Global Forum di Mosca
Sua Santità il Dalai Lama indossa il colbacco ricevuto in dono dopo l’intervista a rilasciata a Delhi (India) sul Synergy Global Forum, il 3 agosto 2017. (Foto di Jeremy Russel/OHHDL)
Delhi, India – Grigory Avetov, Rettore della Synergy Business School di Mosca ed il giornalista Dmitry Portnyagin sono giunti a Delhi stamane per un colloquio con Sua Santità il Dalai Lama. L’intervista è stata registrata e tradotta in inglese ed in russo.
“Il prossimo novembre, a Mosca – ha detto Avetov – si terrà il Synergy Global Forum. Ci aspettiamo oltre 15mila presenze. Trasmetteremo alcuni estratti della conversazione che avremo oggi”.
Nel presentarsi, Dmitry Portnyagin ha manifestato a Sua Santità la sua gioia nel conoscerlo personalmente e gli ha confidato di considerare familiare il suo viso fin da quando era un ragazzino perché suo nonno era molto affezionato a una sua fotografia. La conversazione è iniziata chiedendo a Sua Santità un consiglio su come mantenere in equilibrio gli obiettivi materiali e i valori spirituali.
“Oggi il mondo è felice?” – ha risposto Sua Santità – “C’è molta violenza, anche in luoghi che sono in pace, c’è un divario sempre più ampio tra chi è ricco e chi è povero”.
“Molti dei problemi che ci troviamo ad affrontare li abbiamo creati noi e questo mette in luce una grande contraddizione. Dei 7 miliardi di persone che oggi sono vivono su questo pianeta, nessuna vuole problemi eppure continuiamo a crearceli da soli. Perché questo accade?
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Russian Interview His Holiness the Dalai Lama for Synergy Global Forum
Delhi, India – Grigory Avetov, Rector of Synergy Business School, Moscow, and journalist Dmitry Portnyagin came to talk to His Holiness the Dalai Lama this morning. They recorded an interview that took place in English but was simultaneously translated into Russian.
Avetov told His Holiness, “We’re holding the Synergy Global Forum in Russia this November and expect 15,000 people to attend. We’ll show them extracts from this conversation with you today.”
Introducing himself, Dmitry Portnyagin told His Holiness how pleased he was to meet him in person. He said he had been familiar with his face since he was a boy because his grandfather cherished a photograph he had of His Holiness. He opened the conversation by asking His Holiness what advice he could give about balancing material goals with spiritual values. Read the rest of this entry »
Confermato il diritto dei rifugiati Tibetani a viaggiare in Italia
I visti d’ingresso in Italia ai tibetani
Tibet: Associazioni. Governo conferma diritto dei rifugiati Tibetani a viaggiare in Italia.
Vigileremo su corretta applicazione norme e contro eventuali interpretazioni scorrette come vi sono state in questi ultimi due mesi.
Nella risposta all’interrogazione parlamentare presentata dal Senatore Palermo sulla vicenda della negazione dei visti per l’italia ai rifugiati tibetani residenti in India, il governo oggi mercoledi 2 agosto, nel ribadire l’esistenza della normativa che garantisce il diritto dei rifugiati tibetani ad ottenere visti per l’Italia, ha solo parzialmente ammesso che sono state diffuse e pubblicate informazioni scorrette da parte dei consolati italiani in India, informazioni che hanno destato profondo allarme in quanto consideravano i documenti in possesso dei rifugiati tibetani non idonei per viaggiare in Italia. Read the rest of this entry »
Il cordoglio di Sua Santità il Dalai Lama per la terribile alluvione nel Gujarat (India)
Sua Santità ha inviato una lettera al Primo Ministro dello Stato del Gujarat, Shri Vijay Rupani, per esprimere tutto il suo cordoglio per le morti e le devastazioni provocate dalle tremende alluvioni monsoniche che hanno colpito la zona. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama Inaugura il seminario “Il Buddhismo in Ladakh”
Sua Santità il Dalai Lama: “La mia esperienza personale di oltre 60 anni di studio, meditazione analitica e costante uso della logica mi hanno insegnato che non c’è nessuna logica a sostegno delle emozioni distruttive, mentre quelle positive possono essere sviluppate e accresciute sulla base della ragione”.
Leh, Ladakh (India) – Ultima tappa del soggiorno in Ladakh di Sua Santità il Dalai Lama per quest’anno è stata Choglamsar, presso l’Auditorium Arya Nagarjuna dell’Istituto Centrale di Studi Buddhisti (CIBS).
È stato accolto come ospite d’onore dal direttore dell’Istituto, il professor Konchok Wangdu, all’inaugurazione di una tre giorni di seminari dedicati al buddhismo in Ladakh. Per dare inizio formalmente alla sessione di apertura, Sua Santità ha acceso una lampada votiva e poi ha preso posto. Nel frattempo, gli studenti dell’Istituto hanno intonato commoventi preghiere di buon auspicio in sanscrito, compreso il Sutra del Cuore.
Il professor Konchok Wangdu ha aperto la sessione porgendo i suoi omaggi a Sua Santità a nome di tutto il popolo del Ladakh e ha dato il benvenuto agli altri ospiti e dignitari presenti. Ha dichiarato che è un grande onore per il CIBS e per il Consiglio Indiano per le Ricerche Filosofiche (ICPR) accogliere Sua Santità a questo evento.
Ha spiegato che la scelta del tema del seminario “Il Buddhismo in Ladakh” è stata dettata dal fatto che, nonostante i progressi materiali che si sono visti in molti settori, le persone continuano ad essere insoddisfatte. Il Buddhismo ha un ruolo fondamentale nello sfidare questo senso di disagio ed è per questo che agli studenti è stato suggerito di trovare la pace nella loro mente, contrastando le loro emozioni negative e coltivando qualità positive come la compassione. Convinto del valore della psicologia Buddhista, il direttore ha proposto di istituire un dipartimento ad hoc, dedicato alla scienza della mente. Read the rest of this entry »
CTA President Discourages Self-immolation Protest
Members of the 15th Kashag at the prayer service for late self-immolator Passang Dhondup.
CTA President Discourages Self-immolation Protest, Urges Tibetans to Contribute Substantially to the Cause
Dharamshala: The President of Central Tibetan Administration, Dr Lobsang Sangay today discouraged self immolation protests and urged Tibetans to pursue more powerful means by honing one’s educational, professional and personal competency to substantially contribute to the Tibetan cause.
“While we understand the intention behind the act of self-immolation, we must remember that the life of every Tibetan is precious and that we must be alive to fight for our cause. In a free country, we have the freedom to embark on all possible methods to contribute substantially to advancing our cause. The life of every six million Tibetan is precious and every life lost is a huge loss for us and for our cause,” said the concerned President. Read the rest of this entry »
Inauguration of Seminar on ‘Buddhism in Ladakh’
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience on the first day of the three day seminar on ‘Buddhism in Ladakh’ at the Central Institute of Buddhist Studies in Leh, Ladakh, J&K, India on August 1, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – For the final engagement of His Holiness the Dalai Lama’s stay in Ladakh this year, he returned to the Arya Nagarjuna Auditorium of the Central Institute of Buddhist Studies (CIBS), Choglamsar. He was welcomed by Director, Prof Konchok Wangdu as Chief Guest at the inauguration of a three day seminar on ‘Buddhism in Ladakh’. His Holiness lit a lamp to indicate the formal opening of the event and took his seat. Students of the Institute proceeded to chant auspicious prayers, including the ‘Heart Sutra’, in poignant Sanskrit. In his introduction, Prof Konchok Wangdu paid respects to His Holiness on behalf of the people of Ladakh and saluted the other guests and dignitaries. He said it was a great honour for CIBS and the Indian Council for Philosophical Research (ICPR) to welcome His Holiness to the seminar. Read the rest of this entry »
Un tibetano si autoimmola a Dharamsala
Passang Dhondup
I genitori di un 19enne tibetano che si è dato fuoco a Varanasi il 14 luglio scorso, supplicano i giovani tibetani a non ricorrere all’auto-immolazione, ma a lottare per la loro causa attraverso l’educazione e la non violenza.
Un tibetano si è dato fuoco ed è deceduto a Dharamsala il 29 luglio. E’ il secondo caso di autoimmolazione in India nell’arco di due settimane.
Passang Dhondup, 49 anni, decoratore di oggetti in legno presso il prestigioso centro artigianale del Norbulingka si è dato fuoco al Lingkor, il sentiero attorno al tempio principale di Dharamsala che i tibetani e i praticanti buddhisti sono soliti circumambulare in segno di devozione.
Nato nel Tibet centrale, Dhondup era arrivato in India nel 1991. A causa delle gravissime ustioni e della sua natura solitaria (nessuno ne ha denunciato la scomparsa), non è stato facile identificare il nuovo autoimmolato tibetano le cui generalità sono state rese note solo il 31 luglio. La polizia indiana ha trovato nelle vicinanze dei suoi resti carbonizzati un ombrello, una bandiera tibetana, le chiavi di casa e due bottiglie vuote di kerosene. Dawa Rinchen, responsabile ufficiale dell’insediamento di Dharamsala, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che questi elementi e le dichiarazioni rilasciate da alcuni testimoni oculari confermano che Dhondup ha dato la sua vita per il Tibet. Con Passang Dhondup sale a dieci il numero dei tibetani che hanno dato la loro vita in esilio per la libertà del Tibet. Read the rest of this entry »
Third Day of ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ & Long-Life Empowerment
His Holiness the Dalai Lama speaking to the crowd at the conclusion of his teachings in Leh, Ladakh, J&K, India on July 30, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – Substantial rain yesterday evening that left large patches of the Shiwatsel teaching ground waterlogged seemed to have done little to dissuade devotees from attending the third and final day of His Holiness the Dalai Lama’s public teachings in Leh. The organizers, the Ladakh Buddhist Association (LBA) estimated that 60,000 turned out.
As soon as His Holiness sat down after greeting the crowd, he was called upon to release a book documenting his visits to Ladakh over the last 50 years by Tsering Sonam from Sasphol.
“Today is the third and concluding day of our public teachings,” he declared. “First of all I’ll finish reading Chapter 6 of ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’. Then I’ll give a White Tara Long-Life Empowerment, following which a Long-Life Offering will be presented to me. In this case, disciples should make prayers and the Lama will pray too. Because of the spiritual bond between the two, much like that between children and parents, Kadampa Geshe Potowa said the prayers may be effective.
“Later the Honourable Chief Minister of Jammu & Kashmir, Smt. Mehbooba Mufti Sayeed will join us. Now, while I make preparations, you please recite prayers.”
Resuming his reading of Shantideva’s text, His Holiness remarked that although we may pursue the eight worldly concerns, they do not bring us much benefit. The most important factor in our pursuit of enlightenment, however, is the cultivation of compassion. The biggest obstacle to that is anger, but patience, the subject of this chapter, acts as a counter force to that. Read the rest of this entry »
‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ Teaching Continues – Second Day
His Holiness the Dalai Lama waving to the westerners attending the second day of his teachings at the Shiwatsel teaching ground in Leh, Ladakh, J&K, India on July 29, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived on the stage of the Shiwatsel teaching pavilion this morning, students from the Tibetan Children’s Village School were challenging students from Ladakh Public School in debate. He waved to the audience, Westerners on the left, Chinese speakers on the right, Ladakhis and Tibetans, red-robed monastics in the front, filling the rest of the ground.
He lost no time in starting to teach after reciting the single verse of Praise for the Perfection Wisdom by Rahula:
Homage to the Perfection Wisdom,
The Mother of all Buddhas of the three times,
Which is beyond words, inconceivable, inexpressible,
Unproduced and unobstructed, in the nature of space,
The objective domain of self-aware wisdom.
Tatyatha – gateh, gateh, paragateh, parasamgateh, bodhi svaha
“We face countless problems. Day by day people bring their suffering and problems to me. All of them arise as a result of our relation to our psycho-physical aggregates, our combination of body and mind. In discussing whether our problems could be overcome, the Buddha asked whether suffering was part of our intrinsic nature. If it were, we would be unable to overcome it. In stating that suffering is distinct from the nature of the mind, he declared that it can be overcome. We can achieve true cessation. Read the rest of this entry »
‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ Teaching Continues – First Day
His Holiness the Dalai Lama during the first day of his three day teaching in Leh, Ladakh, J&K, India on July 28, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – This morning, after greeting the dozens who, wherever he goes, congregate to see his smile, hear his words of comfort, or feel his calming touch, His Holiness walked to the gate of Shiwatsel Phodrang compound. He climbed into a car to drive to the teaching pavilion at the far end of the teaching ground. Thousands lined to the way to greet him. Closer to the pavilion, local women in their finery, drummers, horn players, monks with their own horns and a ceremonial umbrella waited to welcome him. Just before entering the building he spent a couple of minutes consoling chronically ailing Tibetans.
Once inside the pavilion, he saluted the statue of the Buddha, and, catching the eye of several old friends as he went walked down the edge of the stage, where from the centre, left and right corners he waved to the estimated 40,000 strong crowd. Having greeted Lamas and monks to his right he took his seat. Children from the Ladakh Public School who had been demonstrating how adept they are in debate sat down. Students of the Central Institute of Buddhist Studies then began a melodious chant of the ‘Heart Sutra’ in Sanskrit.
“We’re going to continue this teaching from where we left off last year,” His Holiness explained. “We finished the first three chapters of ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ then, so we’ll start now with Chapter 4 – Conscientiousness. The author, Shantideva, was a great master of Nalanda, a follower of Nagarjuna. I received this teaching from the Kinnauri Master Tenzin Gyaltsen, who assured me that no greater explanation of how to cultivate the awakening mind of bodhichitta had been composed since this book was written in 8th century. He taught it to me in 1967 and it has been very beneficial for my mind. He told me it would be good if I could teach it to others as often as I could. Read the rest of this entry »
Seminar on ‘Communal Harmony – Foundation of World Peace’
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience as he arrives on stage at the start of the Seminar on Communal Harmony at the Central Institute of Buddhist Studies in Leh, Ladakh, J&K, India on July 27, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – This morning His Holiness the Dalai Lama attended a Seminar in the auditorium of the Central Institute of Buddhist Studies on its spacious campus in nearby Choglamsar. The theme was ‘Communal Harmony – Foundation of World Peace’ and the occasion was a celebration of the centenary of the birth of the great 20th century leader of Ladakh, Bakula Rinpoche. The meeting had the further distinction of being organized by the Youth Wings of the Ladakh Buddhist Association (YWLBA), the Anjuman Imamia and the Anjuman Moin-ul-Islam. Read the rest of this entry »
India Today ruffles China’s feathers by excluding Taiwan and Tibet from map
Taiwan News, 27 July 2017
TAIPEI (Taiwan News) — In a bizarre reversal of fortune, instead of the usual erroneous inclusion of Taiwan in a map of China, the cover of the latest issue of the magazine India Today, not only excludes Taiwan from Chinese territory, but it also carved away Tibet from its posterior, while a tiny green chick in the shape of Pakistan stands behind it.
The creative illustration for its cover story, titled “China’s New Chick,” which analyzes China and Pakistan’s growing economic ties, was selected as the “The Cover of the Day” by the Society of Publication Designers (SPD), New York.
China’s Sina News quickly responded by asking “Where’s our Tibet and Taiwan?” In the article, India Today claims that the China-Pakistan economic corridor (CPEC) is laying the groundwork for a “takeover of Pakistan by China,” for it to eventually become “China’s colony.”
The question from the Taiwanese media is why the editors of the magazine decided to exclude Tibet and Taiwan from the illustration and what message were they trying to convey. Thus far, there have been no public comments by the editors of the magazine on the subject. Read the rest of this entry »
Inauguration of Dudjom Nunnery, Shey and Visit to Id-Gah, Leh
His Holiness the Dalai Lama with nuns who demonstrated Buddhist philosophical debate during the inauguration ceremony at Dudjom Nunnery in Shey, Ladakh, J&K, India on July 26, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – The road from Shiwatsel to Shey runs parallel to the Indus River, at certain points winding through clusters of white-washed stupas. As usual, groups of local people lined the road to catch a glimpse of His Holiness the Dalai Lama as he passed this morning. Once he turned off the main highway, heading for the Dudjom Nunnery in Upper Shey, both sides of the road were lined by local people including hundreds of smiling school children, neat in their uniforms. His Holiness was welcomed as he stepped out of the car by Urgyen Rinpoche and almost immediately several members of the crowd lunged forward, their heads thrashing to and fro, apparently possessed. As security officers restrained them, His Holiness’s touch or kind gesture seemed to subdue them. At the threshold of the Nunnery’s new temple, His Holiness cut the ribbon, recited prayers of consecration and pushed open the doors indicating the temple’s inauguration. At the foot of a Thousand Armed, Thousand Eyed Statue of Arya Lokeshvara, perhaps fifteen metres tall, he lit a lamp, before taking his seat facing the assembly of Lamas, monks, nuns, and other guests. Tea and ceremonial sweet rice were served as prayers were recited, including an evocation of the Medicine Buddha, the Seven Line Prayer to Guru Padmasambhava and a Praise of the Twelve Deeds of the Buddha. Read the rest of this entry »
SOS Tibetan Children’s Village School, Ladakh
Local Tibetans performing for His Holiness the Dalai Lama during his visit to Tibetan Childrens’ Village School Choglamsar in Leh, Ladakh, J&K, India on July 25, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – A short drive this morning took His Holiness the Dalai Lama from Shiwatsel Phodrang to the SOS Tibetan Children’s Village School in Choglamsar. The Director and Principal met him on arrival, while the children provided a traditional welcome that included the ‘chema changpu’ offering and the Tashi Shölpa dance. As he walked to the covered stage above the school ground, His Holiness greeted and reached out to the many elderly and infirm people waiting in hope of seeing him. In a summary report, the School Director, Chemey Lhundup, explained that the school was established in 1975 and at present has 1653 students and 246 staff. He announced that students would give a presentation of debate. The challengers opened with lines from Dharmakirti’s ‘Commentary on Valid Cognition’ (Pramanavarttika) and continued to discuss aspects of colour. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit to Matho Monastery
His Holiness the Dalai Lama speaking to monks and dignitaries in the main assembly hall of Matho Monastery in Leh, Ladakh, J&K, India on July 20, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – The sun was blazing hot when it broke through scattered clouds this morning as His Holiness the Dalai Lama turned off the main road at Choglamsar and crossed the local bridge over the River Indus. Schoolchildren and local residents lined the road to greet him as his car drove through the villages of Chuchot Yakma, Chuchot Shama and Chuchot Gongma. Near the edge of the valley, the arid, sandy landscape gave way to neat walls around green fields punctuated by willow groves. The road began to climb, culminating at the entrance to Matho Monastery standing on a hilltop with a sweeping view back to Thiksey and Shey. Read the rest of this entry »
PORTE CHIUSE PER I TIBETANI
COMUNICATO STAMPA ITALIA: PORTE CHIUSE PER I TIBETANI
L’Italia da moltissimi anni tiene un rapporto privilegiato con il mondo della diaspora Tibetana in India. Qui, oltre 150mila rifugiati vivono in insediamenti donati dal Governo Indiano dopo l’occupazione del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese nel 1950 e l’esilio dello stesso Dalai Lama nel 1959.
Innumerevoli e costanti sono le visite del Dalai Lama, Nobel per la Pace nel 1989, nel nostro paese, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria da parte di città importanti (Roma, Milano, Palermo, Padova, Torino, Firenze, Rimini, Venezia etc. in totale sono oltre 20) lauree ad honorem da prestigiose università e riconoscimenti vari per la sua instancabile opera di diffusione della cultura della nonviolenza e del metodo del dialogo per la risoluzione dei conflitti. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Zanskar
His Holiness the Dalai Lama unveiling a plaque marking the Zanskar Health Care & Sowa Rigpa Research Institute inauguration in Padum, Zanskar, J&K, India on July 16, 2017. Photo by Lobsang Tsering/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – On the day following his return by road from the Nubra Valley, Sunday, 16th July, His Holiness the Dalai Lama flew by helicopter from Leh to Padam, capital of Zanskar. He was welcomed on arrival by local officials and members of the committee that had organized his visit.
At the Zanskar Health Care & Sowa Rigpa Research Institute, which has received funding support from the Dalai Lama Trust, His Holiness unveiled a plaque marking the Institute’s inauguration and said auspicious prayers. Tea and sweet rice were served. The Chairman, Ven Chosphel Zodpa, introduced the occasion. In addressing the 3000 people in attendance, His Holiness paid tribute to the volunteers from abroad, mostly doctors and nurses from the USA and dentists from Italy, who have been treating the local people. He expressed appreciation of their dedication to providing health care where it was most needed in this remote and under-developed region. Read the rest of this entry »
Vi sarebbero i rapporti con la Cina alla base dei visti negati
Mentre nel sud del paese continuano gli sbarchi di migliaia di migranti irregolari provenienti dall’Africa e il governo cerca di trovare un modo per regolarizzare la loro presenza (si parla del visto per scaricarli negli altri paesi europei), ad alcuni monaci tibetani non è stato concesso di partire dall’India, nonostante avessero lo status di rifugiato e il relativo invito arrivato dall’Italia.
L’ambasciata italiana in India infatti ha concesso il visto solo a tre dei sei monaci che dovevano arrivare per un incontro religioso al monastero Buddista di Pomaia, il più grande d’Europa, adducendo a quanto pare la scusa che l’Identity Certificate finora riconosciuto come valido da tutti i paesi dell’area Schengen ad eccezione della Svezia e del Portogallo, non è accettato dall’Italia o esisterebbero pericoli di contraffazione dei titoli di viaggio che abilitano i monaci buddisti a viaggiare in Europa. Una giustificazione quest’ultima che appare strana dato che fino a poche settimane fa il rilascio dei visti ai rifugiati tibetani veniva accettato senza problemi dalle autorità di frontiera.
Il provvedimento appare anomalo Read the rest of this entry »
L’Italia nega il visto d’ingresso ai profughi tibetani
L’Italia nega il visto d’ingresso ai profughi tibetani
Stupore e sconcerto ha destato la notizia che il governo italiano nega il visto d’ingresso in Italia ai profughi tibetani in possesso del documento d’identità loro rilasciato dal governo indiano.
Il documento (Identity Certificate), riconosciuto come valido da tutti i paesi dell’area Schengen ad eccezione della Svezia e del Portogallo, fino a poche settimane fa veniva accettato senza problemi dal nostro paese per il rilascio dei visti ai rifugiati tibetani.
La Farnesina ha confermato che il documento non è riconosciuto dall’Italia.
Con la Comunità Tibetana in Italia, le associazioni a sostegno del popolo tibetano e della sua cultura, i Centri di Buddhismo e i gruppi a difesa dei diritti umani, l’Associazione Italia-Tibet intende attivarsi per conoscere le ragioni di tale decisione e chiedere la revoca del provvedimento.
Di seguito l’articolo di Raimondo Bultrini pubblicato su Repubblica.it in data 12 luglio: Read the rest of this entry »
Liu Xiaobo: le condoglianze del Dalai Lama
Liu Xiaobo
Dharamshala (AsiaNews) – Il Dalai Lama ha espresso profonda tristezza per la morte del dissidente cinese Liu Xiaobo e ha offerto le proprie condoglianze alla moglie Liu Xia e alla famiglia. “Sono profondamente rattristato nell’apprendere che il compianto premio Nobel Liu Xiaobo è scomparso mentre stava subendo una lunga condanna al carcere. Offro le preghiere e le condoglianze a sua moglie, Liu Xia ed agli altri membri della sua famiglia “, ha detto. “Anche se non è più vivo, possiamo meglio onorare Liu Xiabo portando avanti i principi che da tempo aveva incarnato, che porterebbero ad una Cina più armoniosa, stabile e prospera”, ha aggiunto. Il Dalai Lama ha concluso affermando: “È mia convinzione che gli sforzi ininterrotti di Liu Xiaobo per la causa della libertà daranno frutti a lungo”. Read the rest of this entry »
The Chinese occupation of Tibet gives Beijing strategic control over river waters in Asia.
The Chinese occupation of Tibet gives Beijing great strategic depth and control over river waters in Asia.
The stand-off between India and Bhutan on one side and China on the other at Doklam, a tri-junction once between India, Tibet and Bhutan, and the larger border dispute between the two Asian giants, have their origins in the British invasion of Tibet in 1904. Read the rest of this entry »
Storia di Liu Xiaobo, il Nobel che sognava un’altra Cina Continua a leggere: Storia di Liu Xiaobo, il Nobel che sognava un’altra Cina
Liu Xiaobo è morto giovedì 13 luglio dopo una lenta agonia. Si è spento a sessantuno anni l’attivista democratico e premio Nobel per la Pace 2010, primo firmatario dell’appello manifesto ‘Charta 08’ per i diritti umani e la libertà di espressione. Liu era stato ricoverato nel Primo Ospedale di Shenyang, nella provincia nordorientale di Liaoning, dopo la scarcerazione per motivi di salute. Solo il 23 maggio scorso, aveva riferito il mese scorso il suo avvocato Mo Shaoping, gli era stato diagnosticato il cancro al fegato in fase terminale: troppo tardi per salvargli la vita. Liu era uno dei prominenti intellettuali del dissenso in Cina; letterato, scrittore, critico letterario e docente universitario. Una vita spesa a diffondere la libertà di pensiero: tra il 2003 e il 2007 aveva ricoperto il ruolo di presidente dell’Independent Chinese Pen Centre, organizzazione no-profit che sostiene la libertà di espressione degli scrittori cinesi, e aveva diretto la rivista di orientamento democratico Minzhu Zhongguo (“Cina democratica”), fondata negli anni Novanta.
“Internet è il dono di Dio alla Cina”.
Liu Xiaobo
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His Holiness the Dalai Lama Deeply Saddened by Liu Xiaobo’s Passing Away
His Holiness the Dalai Lama Deeply Saddened by Liu Xiaobo’s Passing Away
I am deeply saddened to learn that fellow Nobel Laureate Liu Xiaobo has passed away while undergoing a lengthy prison sentence. I offer my prayers and condolences to his wife, Liu Xia and to other members of his family.
Although he is no longer living, the rest of us can best pay honor to Liu Xiaobo by carrying forward the principles he has long embodied, which would lead to a more harmonious, stable and prosperous China.
It is my belief that Nobel Laureate Liu Xiaobo’s unceasing efforts in the cause of freedom will bear fruit before long.
THE DALAI LAMA
July 14, 2017
His Holiness the Dalai Lama ‘In Praise of Dependent Origination’
His Holiness the Dalai Lama speaking to the crowd during his teaching in Sumur, Nubra Valley, J&K, India on July 14, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Samstanling Monastery, Sumur, Nubra Valley, J&K, India – When His Holiness the Dalai Lama arrived at the teaching ground set in a hillside orchard below Samstanling Monastery this morning, young monks were engaged in intense debate before the throne. He greeted a packed audience estimated to number 6000: “Once again we’re able to gather in this delightfully shaded garden. With us is the incomparable Ganden Trisur Rinpoche, who when he occupied the Ganden Throne, when he was Abbot of Drepung and when he was Abbot of Gyumey Tratsang, the Lower Tantric College, worked tirelessly to improve the education of the monks under his care. I’d like to thank him. “The Heart Sutra we have just recited is also known as the Perfection of Wisdom Sutra in Twenty-five Lines. The Perfection of Wisdom Sutras are the principal teachings of the Buddha. Maitreya’s ‘Ornament for Clear Realization’ explains their implicit content, which is why I like to repeat the verse of salutation from it. Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’ explains the explicit content and I like to repeat the verse of salutation from that too. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama ‘37 Practices of Bodhisattvas’, 3 Essential Points and a White Tara Long-Life Empowerment
A view of the teaching ground on the final day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings in Disket, Nubra Valley, J&K, India on July 13, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
‘Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’, Mitrayogi’s ‘Three Essential Points’ and a White Tara Long-Life Empowerment
Disket, Nubra Valley, J&K, India – After rain yesterday evening, it was cooler this morning as His Holiness the Dalai Lama left Disket Monastery Phodrang and made the short drive to the Disket Phodrang. He announced that he would continue reading ‘Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ as well as bestow a White Tara Long-Life Empowerment. He recommended that the audience recite the ‘Praise to the Seventeen Masters of Nalanda’ and Tara’s mantra while he undertook the preparatory rituals. When butter tea was served, Read the rest of this entry »
Long-Life Offering Ceremony and Avalokiteshvara Permission
His Holiness the Dalai Lama conducting preparatory rituals for the Avalokiteshvara Permisssion in Disket, Nubra Valley, J&K, India on July 12, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Disket, Nubra Valley, J&K, India – Thiksey Rinpoche met His Holiness the Dalai Lama as he arrived at the Disket Monastery teaching ground this morning and escorted him to his throne. Before taking his seat, His Holiness spent a couple of minutes listening to the nuns who were debating. He announced that he would be giving the permission to practise ‘Avalokiteshvara Who Liberates Beings from All Unfortunate Rebirths’ and that he would conduct the necessary preparations, while the Nubra community made a Long-Life Offering to him. After recitations of a Praise to Buddha Shakyamuni, the Heart Sutra and the Praise to the Seventeen Nalanda Masters the Chant-master began the Long-Life Offering according to rites from the sutra tradition upheld at Tashi Lhunpo Monastery. It was based on prayers to the Sixteen Arhats, the Elders who promised to protect the doctrine of Buddha Shakyamuni.
When the Long-Life Offering was complete, His Holiness explained that the Avalokiteshvara permission he was about to give derived from the visions of Tagphu Dorje Chang. He remarked that Mitrayogi, who accomplished his practice in dependence on a similar Khasarpani Avalokiteshvara, had received empowerments and blessings from Avalokiteshvara himself, and Tagphu Dorje Chang had visions of the great yogi as well.
“ I received the collection of Tagphu’s visionary teachings from Tagdag Rinpoche when I was young,” reported His Holiness. “And I did the required retreat during which I collected 600,000 six-syllable mantras. It’s said that each time you receive this permission it eliminates one rebirth in the lower realms.
“ It may be appropriate if I tell you about a dream I had concerning Avalokiteshvara. Many years ago I was already living in Dharamsala and it was shortly before the outbreak of the Cultural Revolution. I dreamt I was in the Lhasa Jokhang, standing before an eleven-headed, thousand armed statue of Avalokiteshvara. He beckoned to me with his eyes and I stepped forward and embraced him. He told me not to be discouraged but to keep on working as well as I could. Shortly afterwards the Cultural Revolution broke out and this statue was one of those destroyed. Fragments of it, including some of the heads, made their way to me in Dharamsala and are now kept safely in the temple there. “The people of Tibet and Ladakh have a special link with Avalokiteshvara and I decided to give this permission as the necessary preliminary to Mitrayogi’s ‘Three Essential Points’ that I plan to teach tomorrow. These points relate to how to practise in this life, close to the time of death and in the intermediate state. Elderly people often seek my blessings, but since there’s not much I can do for them, I thought that through these practices they might help themselves. As the Buddha said—‘You are your own master’. You need to be diligent and fulfil the goal.” Read the rest of this entry »
Teaching ‘Stages of Meditation’ and ‘Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ at Disket
Disket, Nubra Valley, J&K, India – His Holiness the Dalai Lama is staying at the Disket Monastery Phodrang. This morning on his way to the teaching ground he stopped to perform a short consecration in the new assembly hall. Reaching the teaching ground he received and returned people’s greetings as he made his way to the throne. Before taking his seat he waved to the crowd to the left, right and straight ahead. A recitation of the Sutra Recollecting the Three Jewels was followed by the Heart Sutra and the Praise to the Seventeen Masters of Nalanda. “Today, you’re going to listen to a Dharma discourse,” His Holiness began. “In Tibet and across the Himalayan region, people tend to think of Dharma in terms of reciting mantras or performing rituals. Gelukpas may think about the ‘Stages of the Path’. I’m 82 years old, I’ve seen a lot and I feel we’ve been too accustomed to focussing on teachings that were intended for specific groups or individuals rather than on the general structure of the teachings. Here and now in the 21st century, when everyone’s so busy, I prefer to introduce people to Buddhism by summarizing the contents of our 300 volumes of classic Buddhist literature. Read the rest of this entry »
Thank You from His Holiness the Dalai Lama
I would like to thank everyone who sent kind greetings on the occasion of my 82nd birthday and who joined in celebrating the day in many parts of the world.
As you are probably already aware, my life is guided by three principal commitments — to contribute to bringing about a more compassionate world; to encourage inter-religious harmony, and to work to preserve Tibet’s Buddhist culture, which is a culture of peace and non-violence, while also drawing attention to the need to protect the natural environment of Tibet. Since the Tibetan Plateau is the source of Asia’s major rivers, more than one billion people depend on the water they provide.
Tibet’s Buddhist culture is derived from the traditions of India’s historic Nalanda University, which encouraged dependence on reason and logic over reliance on mere scriptural authority. It adopted an empirical approach, like science, which included a thorough knowledge of the workings of the mind and emotions that remains extremely relevant today.
These are commitments by which I abide myself, but I often ask brothers and sisters who show me affection and respect to consider joining me in upholding them.
In short, may I request you please to help others whenever you can and if for some reason you can’t do that, at least to refrain from doing anyone any harm.
With my prayers and good wishes,
The Dalai Lama
Leh, Ladakh, 9 July 2017
https://www.dalailama.com/news/2017/thank-you-from-his-holiness-the-dalai-lama
His Holiness the Dalai Lama visit Ladakh Public School
Students reaching out to His Holiness the Dalai Lama as he departs from Ladakh Public School in Leh, Ladakh, J&K, India on July 8, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – As His Holiness the Dalai Lama drove from the Shiwatsel Phodrang towards Leh this morning, once again well-wishers lined the road with white scarves in their folded hands and joyful smiles on their faces. Even crews of people working on the road stopped work to salute his passing by.
At Ladakh Public School on the edge of Leh, His Holiness was welcomed by school founder and Chairman of the School Board, Noney P. Wangchuk. Small children, their faces a picture of awe and affection, lined the way into the spacious auditorium, where 1600 students awaited their honoured guest.
Principal P.C. Belwal introduced His Holiness to the audience, and the Chairman of the Board gave a brief history of the school. He explained that it had grown from its foundation in 1991 as a kindergarten and now offers a broad, up to date education up to class 10. The school’s success is reflected in some of its students scoring 100 in their maths exams. Recent innovations to the curriculum include the study of Tibetan, dialectics and debate, as well as environmental studies. In 2012 CBSE in Delhi honoured Principal P.C. Belwal as the Best Teacher/ Principal. Read the rest of this entry »
Celebrating His Holiness the Dalai Lama’s 82nd Birthday
His Holiness the Dalai Lama addressing the crowd during celebrations in honor of his 82nd birthday at the Shiwatsel teaching ground in Leh, Ladakh, J&K, India on July 6, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – Celebrations of His Holiness the Dalai Lama’s 82nd birthday began according to established custom with members of his staff and attendants gathering to recite special prayers with him at his residence. From there he walked to the teaching pavilion on the Shiwatsel ground.
At the gate he encountered groups of Europeans and Indians who wished him a happy birthday. He stopped to talk to them about the need to work for a happier more peaceful world by coming to grips with our disturbing emotions. He told them that clear advice about how to do this can be found in the knowledge of ancient India and that the time has come to revive it.
Reaching the podium of the teaching pavilion, His Holiness greeted the growing crowd and told them that many friends in different parts of the world were celebrating his birthday. “In that spirit of friendship I’d like to thank all of you who have gathered here today.” From the throne he explained that a long-life offering was being made according to the rite of the White Tara Wish-fulfilling Wheel and that from his side he would also pray to live long.
As the prayer progressed, the mandala offering was made by Thiksey Rinpoche, while Ganden Trisur, Rizong Rinpoche took the role of Dorje Löbpön. Towards the end, as the procession of offerings was taking place, out on a platform in the middle of the audience, Tibetans in Ngaripa costume sang a Toepa song, the gist of which was, “the Buddhism of the Land of Snow is not in decline so long as we have His Holiness the Dalai Lama”, followed by verses for auspiciousness.
After a short break celebrations resumed. His Holiness came down to the front of the stage to greet members of the audience and took his seat in an armchair. All stood for the Tibetan and Indian national anthems.
Thinles Tsewang, President of the Ladakh Buddhist Association welcomed His Holiness, thanked him for coming, presented a gift to him to mark the occasion and assured him that all present prayed that he live long. A large iced cake was cut and distributed among the guests. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Pilgrimage to Leh Jokhang
Pilgrimage to Leh Jokhang His Holiness the Dalai Lama reciting prayers at the Jokhang in Leh, Ladakh, J&K, India on July 5, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Leh, Ladakh, J&K, India – Under intermittently cloudy skies, which provided some protection from the blazing sun, His Holiness the Dalai Lama drove from the placid Shiwatsel Phodrang where he stays on the outskirts of Leh into the heart of the city. The road was lined with groups of Ladakhis and Tibetans, including whole classes of school-children in their school uniform, who with smiling faces and folded hands were eager to salute him as he passed. His Holiness got out of his car in the Leh bazaar and walked to the Jokhang gate, shaking hands and exchanging greetings with members of the public as he went. He paid attention to the elderly and infirm seated just inside the gate and greeted old friends on his way to the Main Temple. Once inside he paid his respects before the images of Maitreya, Buddha Shakyamuni, Avalokiteshvara and others and took his seat facing the altar. A prayer to the Buddha was recited and tea served. His Holiness noted with pleasure that most of the congregation joined in, reciting by heart, and asked if they also knew the Heart Sutra, which was chanted too. Read the rest of this entry »
Addressing 2000 Tibetans in Boston
His Holiness the Dalai Lama waving to the over 2000 Tibetans gathered to hear him speak in Boston, MA, USA on June 25, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Boston, MA, USA – On a bright and breezy morning His Holiness the Dalai Lama drove across Boston today to address a gathering of 2000 Tibetans from the city and up and down the east coast. Backstage he met and comforted the elderly and infirm.
The event began with a representative delivering a citation from the Governor of Massachusetts, another presenting a gift from the Mayor of Boston and the President of the Boston Tibetan Association making his report. His Holiness began,
“I’m here to meet Richie Davidson, so the opportunity arose also to meet all of you. Like Tibetans everywhere, you are keeping the spirit of Tibet alive. We’ve been in exile 58 years. In India we have the CTA. Major monasteries have been re-established and are thriving. Tibetans in exile are scattered all over the world, but wherever we are we form local communities, as you have done here, to preserve our identity and traditions. Those who live in free countries outside Tibet have a responsibility to keep up our spirits to encourage our brothers and sisters in Tibet who remain impressively determined.
“In the face of restrictions on education in Tibetan, their spirit remains strong. But they are not free to do what they want. There is discrimination when Tibetans’ loyalty to their community is regarded with suspicion and labelled splittist, while Chinese loyalty to their community is praised. There needs to be equality.
“Historically Tibet was a free and independent country in the 7th, 8th and 9th centuries, after which it fragmented. What has since held us together is our common religion, culture and language. Today, it’s very important that Tibetans of the Three Provinces remain united. While remaining within the PRC we want genuine autonomy so we can continue to keep our culture, language and traditions alive.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meeting Tibetans in Minneapolis and Travelling on to Boston
His Holiness the Dalai Lama thanking the gathering at the conclusion of his meeting with the Tibetan community in Minneapolis, MN, USA on June 24, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Boston, MA, USA – The morning skies were a brilliant blue as His Holiness the Dalai Lama drove to the Minneapolis Convention Center to meet members of the Tibetan Community of Minnesota today. He was received by Tibetan American Foundation of Minnesota (TAFM) President Sonam Dhondup, who introduced him to State Senator Carolyn Laine, Minneapolis Mayor Betsy Hodges and Congresswoman Betty McCollum. His Holiness then briefly met with them, other Mayors and government representatives before they all took to the stage.
Sonam Dhondup publicly introduced Congresswoman Betty McCollum, who reminded His Holiness that she was in Dharamsala a month ago with the Nancy Pelosi’s bipartisan Congressional delegation. “Please accept our strong support for Tibetans in Minnesota,” she told him. “I was in Tibet in 2015. I saw the mountains, filled my lungs with the pure air and encountered the warmth of the Tibetan people—but they are not free. It’s past time for the Chinese to lift restrictions on religious freedom and cease violations of human rights. I received a letter from the Chinese consulate pressuring me not to meet with you, Your Holiness. I urge Congress and the people of the USA to stand with the Tibetan people. China is a powerful country, no doubt, but the USA is powerful too and free.” Read the rest of this entry »
Tibetano si sgozza per richiedere la libertà della capitale del Tibet Continua a leggere: Tibetano si sgozza per chiedere la libertà del Tibet
Dharamshala, 23 giugno: Un tibetano è morto dopo essersi tagliato la gola nei pressi del tempio di Jhokhang a Lhasa, dopo aver gridato slogan quali “i tibetani non hanno né diritti né libertà” e “vogliamo essere liberi”; ha riportato la notizia il giornale Voce del Tibet.
Secondo un testimone, l’incidente è avvenuto intorno alle 10:00 ora locale, vicino a Jokhang e subito dopo la polizia locale e gli agenti di sicurezza sono arrivati sulla scena e hanno circondato il luogo da quattro lati usando grandi teli.
“ Hanno coperto la zona con teli di colore blu scuro, nel tentativo di nascondere l’incidente. Gli agenti hanno proibito ai tibetani vicini al luogo dell’incidente di avvicinarsi e han detto loro che si trattava di un caso di suicidio e non di una protesta”.
In una foto scattata pochi minuti dopo l’arrivo delle autorità si vedono alcuni ufficiali in uniforme che sorreggono grandi teli nel tentativo di bloccare la vista e sorvegliare l’area.
A causa delle immediate restrizioni da parte della polizia locale e degli agenti di sicurezza, l’identità del tibetano rimane ancora sconosciuta. Tuttavia, la fonte ha confermato che era un laico e che è morto sul colpo.
Phayul, 23 giugno 2017
Traduzione Andrea Sinnove,LRF Italia Onlus
English article,Phayul:
His Holiness the Dalai Lama: Compassion is one thing we need, but being realistic is another.
His Holiness the Dalai Lama greeting Forest Whitaker in a discussion on compassion at the Starkey Campus in Minneapolis, MN, USA on June 23, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Participating in a Panel Discussion on Compassion
Minneapolis, MN, USA – After yesterday’s rain, it was bright and clear as His Holiness the Dalai Lama drove to the William F Austin Building on the Starkey Campus this morning. Bill and Tani Austin welcomed him and introduced him to Forest Whitaker the moderator of the morning’s panel discussion, who he first met last year.
In the auditorium, Tani Austin introduced the panel to an audience of about 250 politicians, businessmen and women and Starkey employees. She spoke of her husband, Bill Austin’s rise from humble beginnings to being a world citizen. Actor Forest Whitaker, as well as working to empower children in places of conflict, is an advocate of sustainable development and a UNESCO Goodwill Ambassador. In describing His Holiness as needing no introduction Mrs Austin meant that everyone in the room had heard his name, but she said she wanted to read a summary of his life so they would also understand something about him. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Guest of Starkey Hearing Technologies
His Holiness the Dalai Lama looks on as a member of his entourage undergoes an ear examination at Starkey Hearing Technologies in Minneapolis, MN, USA on June 22, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Minneapolis, MN, USA – It was raining this morning as His Holiness the Dalai Lama left his hotel to visit the campus of Starkey Hearing Technologies. Co-founder Tani Austin and her sons welcomed him on arrival and escorted him into the facility where Bill Austin was ready to show him around. His Holiness observed as a couple of members of his entourage had their ears checked—a process clearly displayed on a screen—and preparations were made to treat them. In the meantime, he and Bill Austin discussed the crucial importance of hearing in language and human communications.
In his address to 2000 Starkey employees, His Holiness mentioned that he had first met Bill Austin on a previous visit to the US and that subsequently Austin had come to visit him in Dharamsala. He expressed admiration for the work he, and they, are doing to help people improve and recover their hearing.
“All of us 7 billion human beings want to live a happy life. When we’re children we need and value our parents’ affection, but as we grow up we seem to increasingly neglect it. Our education system tends to set material goals, paying little attention to basic human values.
“All our religious traditions convey a message of love, tolerance and forgiveness, self-discipline and contentment. Follow such teachings should make us compassionate, but today we are aware of people who quarrel, fight and even kill in the name of religion. Our education system gives little guidance about love and affection despite what we 7 billion human beings have in common. We are born the same way, brought up the same way and we die the same way. Read the rest of this entry »
Nomadi tibetani forzati dalle città di reinsediamento
I nomadi tibetani che erano stati costretti a spostarsi dai tradizionali terreni di pascolo a Qinghai ora sono stati chiamati a tornare; le autorità hanno cominciato a trasformare loro attuali case in centri turistici e alloggi per dipendenti governativi.
La nuova politica, annunciata lo scorso anno ha colpito i residenti delle città di Dzatoe e Domda nel Yulshul ed ha influenzato negativamente i tibetani reinsediati, che hanno visto ridurre le loro mandrie da quando sono stati spostati per la prima volta.
“Dopo due anni nelle nuove città, i residenti sono ora costretti a tornare nei loro pascoli originali senza i loro animali, che sono la principale fonte di sussistenza delle comunità nomade tibetane. La Cina è chiamata a pianificare un’ importante progetto di sviluppo turistico nel luogo in cui i nomadi tibetani erano stati costretti a spostarsi qualche anno fa”, ha riferito una fonte a Radio Free Asia, parlando a condizione di anonimato. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Meetings with Teachers and Business Leaders
His Holiness the Dalai Lama speaking to school principals and teachers in Newport Beach, CA, USA on June 20, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Newport Beach, CA, USA – Anaheim city school principals and teachers, friends of Mayor Tom Tait came to meet His Holiness the Dalai Lama this morning. In his introduction to His Holiness Mayor Tait mentioned the positive change that the City of Kindness project, and participating in the One Million Acts of Kindness campaign, has brought to Anaheim’s schools. He recalled that when Ven Tenzin Dhonden heard about what they were doing, he brought Mayor Tait to meet His Holiness in Dharamsala, for which he thanked him.
“Firstly, I very much appreciate this opportunity to meet with people who are actively involved in education,” His Holiness began. “Our common goal is to build a happier humanity. The greater part of this century is still ahead of us. I believe that if we start working now on this with a clear vision now, the later part of the century could be happier and more peaceful. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meeting with Members of Young Presidents’ Organization
His Holiness the Dalai Lama with members of the Young Presidents’ Organization (YPO) in Newport Beach, CA, USA on June 19, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Newport Beach, CA, USA – After Tibetans and other well-wishers had gathered to see him off from San Diego this morning, His Holiness the Dalai Lama left early by road and made good time to Newport Beach. About 120 Tibetans, Vietnamese, Chinese and other friends, Anaheim Mayor Tom Tait principal among them, were on hand to welcome him.
The Tibetans had prepared the ‘chema changpu’ traditional welcome, from which the guest takes a pinch of tsampa and grain and tosses it in the air making propitious wishes before dipping a finger into a cup of chang. His Holiness did this and guided Mayor Tait in how to do it too. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meetings with Indians and Tibetans
His Holiness the Dalai Lama with members of the Indian community during their meeting in San Diego, CA, USA on June 18, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
San Diego, CA, USA – San Diego was barely stirring when His Holiness the Dalai Lama set out this morning to visit the San Diego Zoo. He was welcomed at the gate by Mayor Kevin Faulconer, his wife and President of the Zoo Douglas Meyers.
To begin with he was shown a short video outlining the important role the Zoo plays in conservation, both of species of animals and in some cases the plants on which they depend.
His Holiness rode in an electric buggy round the park from which he viewed various birds and animals. He was shown a Malayan tiger, a leopard, a lion and a cheetah among the big cats. He saw elephants being washed down and heard that San Diego is the destination of all the elephants in the USA when they retire. The Zoo looks after some very elderly elephants. Amongst the birds he saw condors, a peacock and hornbill, as well as a flock of flamingos. At one stop an Australian koala and a baby python were brought to him. Elsewhere he saw giraffes and rhinoceroses. Read the rest of this entry »
University of California San Diego Commencement
San Diego, CA, USA – Early morning mist still hung over San Diego as His Holiness the Dalai Lama drove to the RIMAC Field, where he was received once again by University of California San Diego (UCSD) Chancellor Pradeep Khosla. Members of UCSD faculty and leadership were lined up to be introduced to him. Like them he donned the University gown and cap. There were cheers from the audience as he walked onto the stage. The commencement ceremony began with everyone standing for an acappella rendition of the National Anthem.
Chancellor Pradeep Khosla began by congratulating the class of 2017 and welcoming graduates, parents and the keynote speaker. He introduced His Holiness to the gathering, describing where he was born and his achievements adding that he was about to give him the UCSD medal, the University’s highest award. There was also a garland of flowers and a string of beads, but when he presented His Holiness with a UCSD Triton baseball visor and he put it on a loud cheer went up.
His Holiness began his address in his customary way: “Respected elder brothers and sisters and mainly younger brothers and sisters, I’m extremely happy to participate in this—I don’t know the word—commencement. I first started to learn English in the 1940s, but it’s still pretty broken. As a Buddhist monk I felt that English wasn’t strictly necessary to reach Buddhahood and since my childhood I’ve tended to be a lazy student.
“Meeting with young people like you I’m aware you are the future of humanity. And here and now at the beginning of the 21st century you have the opportunity and responsibility to create a better world, a happier world—a world without violence or the yawning gap between rich and poor. We older ones may not live to see it, but you will. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in San Diego: Meeting with the Press and a Public Talk
San Diego, CA, USA – Arriving at the University of California San Diego’s RIMAC Field Arena in the warm West Coast sunshine, His Holiness the Dalai Lama was welcomed by UCSD Chancellor Pradeep Khosla. Reputed television journalist Ann Curry then escorted him into a meeting with members of the media. She introduced him and asked if he would like to give his own preamble. “Wherever I go,” His Holiness began, “I feel I’m one of you, one of the 7 billion human beings alive today. We are physically, mentally and emotionally the same. From birth, we all want to live a happy life and that is our right. However, many of my friends share the view that our existing education systems are inadequate when it comes to preparing people to be more compassionate—one of the conditions for being happy. As a human brother I’m committed to letting people know that we all possess the seeds of love and compassion. However, having a smart brain is not enough; we also need a warm heart. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teachings for Tibetan Youth Conclude
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – After storms in the night, the morning was cool as His Holiness the Dalai Lama walked through the yard to take his seat in the temple. He asked for the day’s debate demonstration to begin immediately and students from Sherab Gatsel Lobling School opened with a discussion of the awakening mind of bodhichitta.
“Today we’ll read the ‘Commentary on the Awakening Mind’,” His Holiness began. “It starts by reviewing various different philosophical positions and towards the end deals with the conventional awakening mind that you have just been discussing. First, I’d like everyone to recite the ‘Praise to the Seventeen Nalanda Masters’.”
Introducing the texts he was going to read, His Holiness explained that the ‘Commentary on the Awakening Mind’ is short, but deals with the full range of the Buddha’s teachings. He said he’d chosen the second work, the ‘Thirty-seven Practices’ by the Bodhisattva Thogme Sangpo, as a model for daily practice.
His Holiness observed that another of Nagarjuna’s treatises, the ‘Jewel Garland’ distinguishes between practices that lead to high status or better rebirth and those that lead to liberation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s 2° Day of Teachings for Tibetan Youth
Second Day of Teachings for Tibetan Youth
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – To make an auspicious start to the second day of teachings for Tibetan youth, His Holiness the Dalai Lama requested the visiting group of about 60 Thai monks to recite the Mangala Sutta.
Students from classes 7, 8 and 9 at Upper TCV gave an energetic debate presentation discussing vowels and consonants. They were followed by a group of TCV staff who debated questions of science to which His Holiness listened intently.
Addressing the audience of 8200 people, including 2800 primarily Tibetan students and 1500 foreigners from 71 countries, His Holiness spoke of the Nalanda tradition, its inner values and the stress it puts on employing logic and reason as assets to be put to the service of all humanity.
“This is something worth trying,” he said. “We may feel at peace here, but elsewhere murderous violence has broken out. There have been the recent savage attacks in Britain and in other places millions are on the verge of starvation. In all of these crises human beings are involved. We need to remind ourselves that basic human nature is compassionate. We are open, friendly and cheerful as children, why do we become aggressive and violent when we grow up? Read the rest of this entry »
Annual Teachings for Tibetan Youth Begin at Thekchen Chöling
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Even at 8 o’clock it was hot in Dharamsala this morning. When His Holiness the Dalai Lama emerged from his residence he was met by costumed singers from TCV who escorted him to the Tsuglagkhang. The temple and its surrounding verandas were filled with young students. The monks who would normally have been sat there were assembled on one side of the yard down below.
After His Holiness had taken his seat on the throne a group of TCV students from class 3 upwards stood before him and fervently recited verses from Akya Yongzin’s ‘Compendium of Ways of Knowing’ by heart. They ended with a single verse prayer for His Holiness‘s long life. His Holiness smiled and told them:
“I memorized this text myself when I was ten years old, so I was able to join in with you just now. It’s very important to know how the mind works. Peace of mind is not something that can be directed from outside. It needs to be approached from within. It’s because our minds tend to be unruly that we see problems in the world such as the shocking killing that is taking place and the growing gap between rich and poor. To tackle such problems we need a calm, disciplined mind.
“Religious people pray for peace, but prayer alone is not enough, what will bring peace in the world is people cultivating peace of mind. As it is said, ‘Buddhas do not wash unwholesome deeds away with water, nor do they remove the sufferings of beings with their hands, neither do they transplant their own realization into others. Teaching the truth of suchness they liberate (beings)’. The Buddhas help us by revealing the truth.” Read the rest of this entry »
Cina: arrestati più di 40 tibetani durante proteste per diritti sull’acqua Continua a leggere: Cina: arrestati più di 40 tibetani durante proteste per diritti sull’acqua
Le autorità della provincia cinese di Quinghai hanno arrestato più di quaranta tibetani a seguito di scontri, che hanno provocato decine di feriti, avvenuti tra la polizia e gli abitanti del villaggio per i diritti sull’acqua, riferiscono informatori tibetani.
Il primo giugno i tibetani del villaggio di Shitsa, nella contea autonoma di Huzhou (in cinese,Hualong) della prefettura di Tsoshar (Haidong), hanno chiesto spiegazioni alle autorità sui piani per deviare una via d’acqua che rifornisce il loro villaggio, al vicino villaggio di Tharga, i cui residenti sono perlopiù mussulmani di etnia Hui. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: Mi potrei reincarnare solo dove c’è libertà.
His Holiness Dalai Lama at Express Adda with Vandita Mishra, in New Delhi on Wednesday. EXPRESS PHOTO BY PRAVEEN KHANNA 24 05 2017.
Il Dalai Lama: inaccettabile che io possa reincarnarmi in un paese privo della libertà
Il 25 maggio, a New Delhi, ospite di Adda Express, un ramo operativo multimediale del gruppo editoriale Indian Express, il Dalai Lama ha dichiarato che sarebbe inaccettabile il riconoscimento della sua reincarnazione in un paese privo della libertà.
Rivolgendosi al folto pubblico presente il leader spirituale tibetano ha affermato che se la situazione in Tibet non cambierà morirà in India ma, non essendo necessario che il riconoscimento della reincarnazione avvenga nel paese in cui lascerà il corpo, un eventuale riconoscimento in un paese privo della libertà sarebbe inaccettabile. Sull’argomento della prosecuzione del suo lignaggio, il Dalai Lama ha ribadito che la decisione spetterà al popolo tibetano e che la questione sarà affrontata “in modo più approfondito” al compimento del suo 90° anno. Sulla legittimità del governo cinese ad avere voce in capitolo sul riconoscimento della reincarnazione, il leader tibetano ha detto sorridendo che “i comunisti cinesi devono anzitutto accettare il concetto di rinascita e quindi quello di reincarnazione. Devono inoltre provare una forte connessione morale con il lignaggio del Dalai Lama”. Read the rest of this entry »
Meeting with Students from the Emory University Summer Abroad Program
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – His Holiness the Dalai Lama met with a group of students taking part in the Emory Tibetan Mind/Body Sciences Summer Abroad Program at his residence today. He greeted them warmly.
“On a physical level, India has been my second home for the last 58 years,” he told them. “But on a mental level, since the age of 6 when I began to study, I have been immersed in ancient Indian knowledge. We are stateless refugees, but India is the source and home of what we know. And the freedom India has afforded us the opportunity to meet and get to know many different people, spiritual leaders and scientists among them. Read the rest of this entry »
Avalokiteshvara Empowerment at the Beginning of the Month of Saga Dawa
His Holiness the Dalai Lama taking his seat on his arrival at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on May 27, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The Tsuglagkhang, its surrounding areas and the yard below were filled with smiling faces, Tibetans’ and foreigners’, happy to see His Holiness the Dalai Lama. He took his seat on the throne and began the preparations he needed to complete to give an Avalokiteshvara empowerment.
“Today is a special occasion,” he said, addressing the crowd, “linked to the collection of six-syllable mantras that we generally perform every year in this month that commemorates the Buddha’s enlightenment. We do this recitation for the benefit of all sentient beings, but especially those human beings on this earth disturbed by attachment and anger. As Shantideva says, we don’t want suffering, but we run after its causes—the disturbing emotions within us. The Buddha said, “Don’t commit unwholesome deeds, do virtue”. In general actions that result in happiness count as virtue. Those that result in the suffering of others are unwholesome. Read the rest of this entry »
Launch of Arun Shourie’s book ‘Two Saints’
Alan Shourie, Fali Nariman and Shyam Saran enjoying a moment of laughter as His Holiness the Dalai Lama answers a question from the audience at the launch of “Two Saints” at the Indian International Centre in New Delhi, India on May 25, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
New Delhi, India – This afternoon, as His Holiness the Dalai Lama arrived at Delhi’s Indian International Centre in the sweltering heat, he was received by his old friend Dr Kapila Vatsyayan and his host, Arun Shourie. In the auditorium a representative of HarperCollins India introduced the occasion as the launch of Arun Shourie’s new book, ‘Two Saints’, which focuses on Ramakrishna Paramahansa and Ramana Maharshi.
In his preamble Arun Shourie praised His Holiness. He said that given that the number of Tibetans in exile is smaller than the population of Karol Bagh, the fact that Tibet is a matter of world concern is due to his efforts. He also noted with admiration that His Holiness takes the view that Buddhism must face facts. He states that where empirical observation contradicts scripture, the facts should prevail. Read the rest of this entry »
Indian Express Adda
His Holiness the Dalai Lama speaking at an Indian Express Adda in New Delhi, India on May 24, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
New Delhi, India – His Holiness the Dalai Lama’s journey back to Delhi this morning was uneventful. After lunch he was invited to participate in an Indian Express Adda, an informal interaction with Anant Goenka, Executive Director and Vandita Mishra, National Opinions Editor of the Indian Express group. There were far more people wanting to be part of the audience than there were seats in the room. Many ended up sitting on the floor. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama and the Shugden Schism
The Dalai Lama and the Shugden Schism
The strange story of a 17th century feud and its relevance for Tibetan geopolitics today.
By M. A. Aldrich May 09, 2017
Most people were not surprised when the Chinese government roundly condemned the Dalai Lama’s visit to Ulaanbaatar in November 2016 as a “splittist” attempt to undermine Mongolia’s respect for Chinese sovereignty. However, it was curious to later read similar denunciations on a website sponsored by monks and lay people that belong to the same monastic order as His Holiness. The criticism could come as a shock for those outsiders who assume that Tibetan Buddhists are united behind the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Seminar on ‘Social Justice and Dr BR Ambedkar’ May 23, 2017
Sita Lakshmi, Chief of the News Bureau of the Bengaluru edition of the Times of India interviewing His Holiness the Dalai Lama in Bengaluru, Karnataka, India on May 23, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
Bengaluru, Karnataka, India – His Holiness the Dalai Lama flew from Delhi to Bengaluru yesterday and was welcomed on arrival by Shri H Amjaneya, Minister for Social Welfare in the Karnataka Government. After a powerful thunderstorm last night, this morning the sky was clear and the sun shone as His Holiness drove to Dr Ambedkar Bhavan. The approach roads were lined with Tibetans, many of them young students, eager to catch a glimpse of him. His arrival was marked by spirited drumming. Accompanied by his fellow guests, Shri Mallikarjuna Kharge, Leader of the Congress Parliamentary Party, and an old friend, and Karnataka Chief Minister Siddaramaiah, he entered the 1200 seat auditorium which was filled to capacity. Read the rest of this entry »
Tibet: muore tra le fiamme il giovane monaco Jamyang Losel in Amdo
Jamyang Losel
22 maggio 2017. Jamyang Losel, un monaco tibetano di 22 anni, si è dato la morte con il fuoco il 18 maggio a Chengtsa, nella Prefettura Autonoma Tibetana di Huangnan, Regione dell’Amdo.
Il giovane monaco, appartenente al monastero di Jerteng, situato nel villaggio di Nangra, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco attorno alla mezzanotte di giovedì scorso nelle vicinanze della Ruota di Preghiera di Chengtsa. Fonti tibetane hanno fatto sapere che Jamyang è deceduto a causa delle gravissime ustioni riportate. Le autorità cinesi hanno rifiutato di consegnare il corpo ai famigliari.
Sale a quattro il numero dei tibetani che si sono autoimmolati in Tibet nel 2017 in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Sono 150 i tibetani che dal 2009 ad oggi sono ricorsi a questo gesto estremo e si sa con certezza che almeno 125 sono deceduti. Read the rest of this entry »
Macchine della verità per i quadri del CCP in Tibet Orientale per verificare la lealtà
I media di stato cinesi della tumultuosa regione tibetana di Kardze hanno riportato che, in una mossa bizzarra e draconiana, agli ufficiali del partito comunista del Tibet orientale, nella provincia di Sichuan, è stato chiesto di sottoporsi alla macchina della verità per testare la loro fedeltà al Partito. Read the rest of this entry »
Interaction with Students Focussed on Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group of students at his residence in Dharamsala, HP, India on May 19, 2017. Photo by Tenzin Phuntsok/OHHDL
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Three different groups of students met with His Holiness the Dalai Lama at his residence today. Ten from the University of Minnesota are taking a short course in Tibetan Medicine at the Men-tsee-khang. Twenty were from the University of Guelph, Canada, and are serving as volunteers within the Tibetan community in Dharamsala. They were joined by twenty-five students and staff from Tong Len a charitable trust whose vision is to support displaced Indian communities in the Kangra Valley, North India. Read the rest of this entry »
Delegazione bipartisan USA in visita a Dharamsala. E’ un ragazzo di soli 16 anni l’ultimo autoimmolato in Tibet
12 maggio 2017. Una delegazione parlamentare USA guidata dalla leader democratica di minoranza Nancy Pelosi e dal repubblicano Jim Sensenbrenner è stata ricevuta a Dharamsala dal Dalai Lama e da Lobsang Sangay, Primo Ministro dell’esecutivo tibetano in esilio
Gli otto membri della delegazione, che comprendeva i parlamentari Eliot Engel, Jim McGovern, Betty McCollum, Judy Chu, Joyce Beatty e Pramila Jayapal, sono arrivati a Dharamsala il giorno 9 maggio. Ricevuti dal Dalai Lama nella sua residenza, si sono poi recati presso la sede del governo tibetano in esilio e hanno visitato il Tibetan Children’s Village.
L’incontro dei membri del Congresso con il leader spirituale tibetano e i rappresentanti dell’Amministrazione Centrale Tibetana è culminato il 10 maggio, alla presenza di centinaia di tibetani festanti, con una grande cerimonia di benvenuto organizzata presso lo Tsuglakhan, il principale tempio di Dharamsala (nella foto). Nel suo discorso Nancy Pelosi, da anni vicina alle istanze del popolo tibetano, ha affermato che i membri della delegazione intendono adoperarsi per la ripresa del dialogo da anni interrotto tra il governo cinese e i rappresentanti del governo tibetano in esilio e battersi per la difesa dei diritti umani e dell’ambiente in Tibet. Read the rest of this entry »
US Congressional Delegation Given a Warm Welcome at Thekchen Chöling
Members of the bipartisan US Congressional Delegation, His Holiness the Dalai Lama and President of the Central Tibetan Administration Dr Lobsang Sangay arriving at the Tsuglagkhang courtyard to attend a public reception in Dharamsala, HP, India on May 10, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – The yard before the Tsuglagkhang was packed with people today, mostly Tibetans, from all walks of life, eager to greet a US Bipartisan Congressional Delegation led by Representatives Nancy Pelosi and Jim Sensenbrenner. The delegation arrived for a two day visit yesterday. They met His Holiness the Dalai Lama and had lunch with him. In the afternoon they visited the Tibetan Children’s Village School and later met with the Kashag and leaders from among Tibetan Women. In the evening they were invited to dinner by the Central Tibetan Administration and were entertained at the Tibetan Institute of Performing Arts (TIPA). Read the rest of this entry »
Cina: arrestati più di 40 tibetani durante proteste per diritti sull’acqua.
Le autorità della provincia cinese di Quinghai hanno arrestato più di quaranta tibetani a seguito di scontri, che hanno provocato decine di feriti, avvenuti tra la polizia e gli abitanti del villaggio per i diritti sull’acqua, riferiscono informatori tibetani.
Il primo giugno i tibetani del villaggio di Shitsa, nella contea autonoma di Huzhou (in cinese,Hualong) della prefettura di Tsoshar (Haidong), hanno chiesto spiegazioni alle autorità sui piani per deviare una via d’acqua che rifornisce il loro villaggio, al vicino villaggio di Tharga, i cui residenti sono perlopiù mussulmani di etnia Hui. Read the rest of this entry »
Funzionari del Partito Comunista Cinese accusati di aver finanziato il Dalai Lama. Ultim’ora: un nuovo caso di autoimmolazione in Tibet.
4 maggio 2017. Il capo della Commissione Disciplinare del Partito Comunista cinese all’interno della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana ha accusato alcuni alti funzionari del Partito di avere fornito aiuti finanziari al Dalai Lama.
Senza rendere pubblici i nomi degli accusati e senza specificare se i funzionari in questione siano di etnia tibetana o han, Wang Yongjun ha dichiarato che alcuni membri del Partito “sono venuti meno ai propri obblighi e hanno messo a repentaglio la lotta anti separatista in atto nel paese”. Li ha inoltre beffeggiati accusandoli di “avere perduto la loro integrità politica e di avere completamente dimenticato la disciplina di Partito”. “Alcuni hanno persino fornito aiuti finanziari alla cricca del Dalai Lama, hanno aderito a gruppi clandestini secessionisti e fornito informazioni ad organizzazioni straniere”. Read the rest of this entry »
Thupten Jinpa, Voice for Compassion
Six-year-old Thupten Jinpa once held the Dalai Lama’s hand during a school visit. In 1985, His Holiness asked Jinpa to be his principal English translator, which he has been ever since.
Thupten Jinpa, Voice for Compassion
By L indsay K yte, May 3, 2017
Thupten Jinpa is best known as the Dalai Lama’s translator, but this Buddhist Renaissance man has many roles—scholar, author, and leader in the dialogue between science and Buddhism. Driving them all, says Lindsay Kyte, is his mission to help us all be more compassionate.
“ My religion is very simple. My religion is kindness.” His Holiness the Dalai Lama
“It’s in the teachings of my own Tibetan Buddhist tradition where I find many of the tools that help me navigate the challenges of everyday living in the contemporary world,” says scholar and translator Thupten Jinpa. Read the rest of this entry »
Core Committee Working on the Curriculum for Universal Values Reports Back
His Holiness the Dalai Lama with members of the Core Committee Working on the Curriculum for Universal Values after their meeting in New Delhi, India on April 28, 2017. Photo by Jeremy Russell/OHHDL
With regard to teacher training there was a consensus that teachers should not just master a set of guidelines, but should embody the ethics they are teaching about. The next point of agreement was that the framework for Social, Emotional and Ethical Learning pioneered at Emory University should serve as the basis for any programme for developing secular ethics or universal values as envisioned by His Holiness. Topics covered included the basic framework, progress in curriculum development, issues of quality control, accreditation and approval from His Holiness‘s Office. Read the rest of this entry »
The Prof ML Sondhi Prize for International Politics
His Holiness the Dalai Lama addressing the audience after receiving the Professor ML Sondhi Prize for International Politics to His Holiness the Dalai Lama in New Delhi, India on April 27, 2017. Photo by Lobsang Tsering/OHHDL
New Delhi, India – On his way to meet the Core Committee Working on the Curriculum for Universal Values this morning, His Holiness the Dalai Lama’s car had negotiate its way round not one but two large puja elephants ambling along the road. Welcomed at the door by his host Analjit Singh and his son Vir, His Holiness first lit a ceremonial lamp to inaugurate the meeting. Geshe Lhakdor moderated today’s session which was an opportunity for delegates from several educational institutions to report to His Holiness about their deliberations yesterday. Read the rest of this entry »
Celebrato il compleanno dell’XI Panchen Lama a 22 anni dalla sua sparizione. A Roma il convegno: “La questione tibetana, il Panchen Lama e il controllo della religione in Tibet”
27 aprile 2017. Il 25 aprile i tibetani e i sostenitori della loro causa in tutto il mondo hanno celebrato il 28°compleanno di Gedhun Choekyi Nyma, XI Panchen Lama del Tibet, scomparso nel 1995 a soli sei anni di età.Di grande interesse il convegno “La Questione Tibetana, il Panchen Lama e il controllo della religione in Tibet”, svoltosi a Roma, presso la sede del Partito Radicale, il 26 aprile. L’evento è stato organizzato da Amnesty International, dall’ Associazione Italia-Tibet e dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Sono intervenuti: Claudio Cardelli (presidente dell’Associazione Italia – Tibet), Chodup Tchiring (membro della Comunità Tibetana in Italia), Tseten Longhini (presidente della Sezione Italiana dell’Associazione delle Donne Tibetane), Laura Harth (vice coordinatrice della Campagna per il Diritto alla Conoscenza, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito), Paolo Pobbiati (membro del Comitato Direttivo di Amnesty International Italia), Nicola Morra (senatore, Movimento 5 Stelle). Molti gli argomenti discussi: si è parlato di Asia, Buddismo, Cina, Cultura, Dalai Lama, Donna, Economia, Esteri, Pancen Lama, Pannella, Politica, Religione, Società, Storia, Tibet, Violenza.
La registrazione audio dell’evento (durata 2h.) al sito:
https://www.radioradicale.it/scheda/506751/la-questione-tibetana-il-panchen-lama-e-il-controllo-della-religione-in-tibet
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The Politics of Reincarnation: India, China, and the Dalai Lama
The Politics of Reincarnation: India, China, and the Dalai Lama
Will the Dalai Lama reincarnate in Tawang?
By Tshering Chonzom Bhutia. April 20, 2017
The Dalai Lama’s visit to Tawang district in Arunachal Pradesh from April 7 to 11 garnered plenty of media attention. One of the most prominently discussed questions centered around the Dalai Lama’s reincarnation.
The Chinese side was unequivocal in not only objecting to the visit but also commenting on the reincarnation issue. The Chinese position , as encapsulated in remarks by scholars from important Chinese think tanks, is that the Dalai Lama’s reincarnation has to be approved by the Chinese government and selection has to be based on a combination of not just “historical rules” but also current “Chinese laws.” Read the rest of this entry »
Tibet: ancora un caso di autoimmolazione a Kardze
18 aprile 2017. Wangchuk Tseten, un tibetano di trent’anni padre di tre figli, ha cercato la morte con il fuoco il 15 aprile a Kardze, capitale dell’omonima Prefettura Autonoma Tibetana, nella regione del Kham.
Wangchuk Tseten era originario del villaggio di Asey, nella Contea di Nyarong. Si è dato fuoco intorno alle sette del mattino (ora locale) nella piazza principale della città di Kardze. In un video postato su Facebook si vedono alcuni agenti di sicurezza cinesi nell’atto di spegnere con gli estintori le fiamme che avvolgono una persona immobile a terra. Fonti tibetane hanno riferito che il corpo di Wangchuk, devastato dal fuoco, è stato portato dalla polizia in una località al momento sconosciuta. Non si hanno notizie precise sulle sue condizioni di salute ma chi ha assistito a questo nuovo caso di autoimmolazione ritiene assai improbabile che possa essere sopravvissuto. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama in Italia
Il Dalai Lama i n Italia
Siamo lieti di comunicare che Sua Santità il XIV Dalai Lama ha accettato l’invito rivolto dall’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia e sarà in Toscana dal 19 al 21 settembre 2017. Tale visita seguirà quella in Sicilia dal 16 al 18 settembre in ragione dell’invito delle città di Messina e Palermo.
La visita in Toscana prevede inizialmente un incontro pubblico a Firenze nella giornata del 19 settembre. L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Firenze che a propria volta ha invitato in città Sua Santità il Dalai Lama.
Nelle giornate del 20 e 21 settembre il Dalai Lama si trasferirà a Pisa dove parteciperà ad un simposio organizzato in collaborazione tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa Read the rest of this entry »
A Final Empowerment, a Long-Life Offering and a Public Talk
Tawang, Arunachal Pradesh, India – Last night’s heavy rain left the morning sky clear and the early morning sun shone on the mist wreathed hills as His Holiness the Dalai Lama travelled again to the Yiga Choezin teaching ground. In the yard of Tawang Monastery, on the road down and lining his path to the throne, people waited eagerly to greet him. From the throne he addressed them.
“This is the third day of these public teachings. On the first I gave an introduction to the Buddha’s teachings and read the ‘Stages of Meditation’ to you. The traditional approach begins by explaining death and impermanence and so on, but I don’t find that so appropriate. I prefer to follow the pattern of Maitreya’s ‘Ornament for Clear Realization’ that begins with the Two Truths, conventional and ultimate, and goes on to examine the Four Noble Truths as well as taking refuge in the Three Jewels.
“Starting with the Two Truths means introducing emptiness at the outset, which can be done in terms of dependent arising. It’s an approach that can have a universal appeal. Just as other religions present a saviour, Buddhists have the Buddha, Dharma and Sangha, which Chandrakirti describes as the refuge of those who aspire to liberation. I referred to this approach in a verse towards the end of the Praise to the 17 Nalanda Masters.
By understanding the meaning of the two truths, the way things exist,
We ascertain through the four truths how we arrive in and how we leave the cycle of existence.
Engendered by valid cognition our faith in the three refuges will be firm.
May I be blessed to establish the root of the path to liberation. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama parla della Cina
Il Dalai Lama parla della Cina
Il leader spirituale del buddismo tibetano ha detto l’8 aprile che tocca ai suoi seguaci decidere se esisterà ancora un Dalai Lama in futuro.
In un discorso fatto a decine di migliaia di suoi seguaci a Tawang , nell’ Arunachal Pradesh , la secondo più alta sede del buddismo tibetano, il Dalai Lama ha negato di sapere dove il suo successore sarebbe nato.
Alla domanda se il prossimo Dalai Lama potrebbe essere una donna, ha poi detto, «Questo anche potrebbe accadere». Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama arriva a Pisa, convegno e incontro con gli studenti il 20 e 21 settembre ’17
Il Dalai Lama arriva a Pisa, convegno e incontro con gli studenti
Il leader spirituale del Tibet il 20 e 21 settembre in Toscana per partecipare a un simposio internazionale all’Università. di Valeria Strambi
I misteri della mente indagati in un simposio internazionale in cui l’ospite d’onore sarà niente meno che il Dalai Lama. Si chiama “The Mindscience of Reality” il dibattito che andrà in scena il 20 e 21 settembre prossimi al Palazzo dei Congressi di Pisa e al quale parteciperà proprio il leader spirituale del Tibet. L’iniziativa è organizzata dall’Università di Pisa insieme all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia e prevede un dibattito tra studiosi di fama internazionale nel campo delle Neuroscienze, della Fisica e della Filosofia. Ma prima di partecipare al convegno, che sarà riservato a non più di mille persone, la mattina del 20 settembre il Dalai Lama terrà un incontro pubblico aperto agli studenti e all’intera cittadinanza.
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Empowerment and Visits to Ugyen Ling & the Dorje Khandu Memorial Museum
Tawang, Arunachal Pradesh, India – His Holiness the Dalai Lama reached Yiga Choezin earlier today in order to do the preparatory rituals required for him to give an Avalokiteshvara Empowerment.
At the request of local MLA Jambey Tashi he signed placards concerning projects in other places. One related to the Dolma Lhakhang that has been built at Lumla, another depicted a statue of Guru Padmasambhava at Lunpo Zemithang near the Tibetan border. He also unveiled a foundation stone for a statue of Maitreya to be constructed near the border with Bhutan.
“The Buddha was someone who taught about dependent arising from his own experience,’ His Holiness explained when he was ready. “It’s important not only to try to be good people, but also good followers of the Buddha. What is unique about his teaching, his explanation of dependent arising free of extremes, is highlighted in the opening verses of Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’.
I prostrate to the Perfect Buddha,
The best of teachers, who taught that
Whatever is dependently arisen is
Unceasing, unborn, Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: “Memorabile la mia visita in Arunachal Pradesh”
Il Dalai Lama: “Memorabile la mia visita in Arunachal Pradesh”
11 aprile 2017. Oltre 50.000 devoti hanno presenziato il 10 aprile agli insegnamenti pubblici impartiti dal Dalai Lama a Tawang. Nel ringraziare il Primo Ministro Pema Khandu, il leader spirituale tibetano ha definito “memorabile” la sua visita in Arunachal Pradesh.
Atteso da una grande folla di fedeli provenienti dall’Arunachal Pradesh, dal Buthan e da altre regioni himalayane e salutato dalle massime autorità dello stato, il Dalai Lama è arrivato il giorno 7 aprile a Tawang. Il giorno successivo ha visitato l’importante monastero di Gaden Namgyal Lhatse, comunemente conosciuto col nome di “monastero di Tawang”, uno dei luoghi in cui sostò durante la sua fuga dal Tibet nel 1959.
Molti gli argomenti trattati dal leader tibetano nel suo incontro con la stampa. Rispondendo alle domande sulla questione della sua futura incarnazione, il Dalai Lama ha detto che saranno i tibetani ad esprimersi sull’opportunità della prosecuzione del lignaggio. “Se la maggioranza dei tibetani non la riterrà più necessaria, l’istituzione avrà termine”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Gives Buddhist Teachings to 50,000 in Tawang
08.04.17 Tawang, Arunachal Pradesh, India – Despite forecasts of thunderstorms in the vicinity, this morning the sun shone on the distant hills and there were large patches of blue in the skies over Tawang. His Holiness the Dalai Lama too was in a jovial mood when he emerged from his rooms at the top of the Dukhang, the main temple of the 17th century Tawang Monastery. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: «In Cina serve una nuova rivoluzione culturale».
Il Dalai Lama: «In Cina serve una nuova rivoluzione culturale». L’ira di Pechino
In visita nello Stato indiano di Arunachal Pradesh, al confine con la Cina, il Dalai Lama ha affermato oggi che «nel mondo le cose cambiano rapidamente» e quindi anche i sistemi politici, come quello cinese, «dovrebbero cambiare».
Rivolgendosi a decine di migliaia di persone a Tawang, secondo luogo per importanza del Buddhismo tibetano, la guida spirituale dei tibetani in esilio ha sostenuto che «oggi come oggi i cinesi hanno cominciato a criticare apertamente il loro governo nei caffè e sugli autobus. E le autorità non possono imporre alla gente ancora a lungo quello che deve pensare. E quindi dovrebbero permettere che vi siano cambiamenti». Io, ha sottolineato, «ammiro il sistema egualitario marxista, ma sono fortemente contrario al leninismo». Il sistema totalitario e le chiusure che comporta, ha ancora detto, «stanno facendo molti danni in Cina». Per questo, ha concluso, penso che la Cina abbia bisogno ora di un altro movimento culturale sotto il partito comunista. L’ultimo che c’è stato fu violento, e non ha fatto cose buone. Per cui questo nuovo movimento dovrebbe essere più umano».
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His Holiness the Dalai Lama Drives from Dirang to Tawang
Tawang, Arunachal Pradesh, India – When His Holiness the Dalai Lama came downstairs to leave Thupsung Dhargyeling Monastery this morning, the sun was shining on the hills in the distance and there was a welcome blue in the sky. From the veranda of the monastery he greeted a group of local people sitting on ground below waiting to see him, telling them once again how important it is to develop a sound understanding of what the Buddha taught. Before leaving Dirang he stopped to visit the temple lower in the town from where he gave the Kalachakra Empowerment to 5000 people in 1983.
07.04.2017 The road from Dirang climbed steadily until the 4170 metre Sela Pass which marks the end of West Kameng district and the beginning of Tawang. At each village on the way people were gathered to greet His Holiness as he passed. Adults were mostly dressed in traditional Mönpa costume, while many of the children were in school uniform. On the pass, snow could be seen here and there, but the road was clear. His Holiness and his party were offered tea and refreshments before continuing their journey. Read the rest of this entry »
Migrazione forzata di 200 famiglie in Tibet per estrazione mineraria
TIBET: migrazione forzata di 200 famiglie per progetto di estrazione mineraria
Le autorità cinesi nella regione di Chamdo (Qamdo), conosciuta in cinese come Changdu, nella parte orientale della regione autonoma del Tibet, hanno obbligato quasi 200 famiglie tibetane a lasciare le loro case per far posto ad un progetto di governo senza fornire alcuna spiegazione adeguata. Secondo Radio Free Asia alle famiglie in preda alla disperazione, è stato detto di andare a vivere sulle rive delle due città situate su due lati opposti del fiume Gyalmo Ngulchu, o Salween, in Dzogang county e tutto a loro spese.
Alcuni abitanti del luogo sono convinti che il governo cinese abbia in programma un progetto di estrazione mineraria.
Alle famiglie colpite dal provvedimento di esproprio forzato era stato promesso un risarcimento da 12.000 a 20.000 yuan (US $ 2.176 a $ 2.901), ma non è mai stato erogato, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza di queste famiglie molto povere.
Alcuni nuclei famigliari hanno presentato un ricorso per rimanere nelle loro abitazioni, ma le autorità cinesi hanno risposto che è un ordine del governo e deve essere rispettato.
Molte aree tibetane sono diventate una fonte importante dei minerali necessari per la crescita economica della Cina e questo causa frequenti allontanamenti forzati degli abitanti locali che accusano le imprese cinesi di voler eliminare siti di importanza spirituale e di inquinare l’ambiente per sfruttare le ricchezze del territorio.
Traduzione Laogai Research Foundation Italia Onlus
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At Thupsung Dhargyeling Monastery an Inaugural Ceremony, Teaching and Avalokiteshvara Permission
06.04.17 Dirang, Arunachal Pradesh – This morning the day began in the new temple of Thupsung Dhargyeling Monastery with the recitation of the Guru Puja or Lama Chöpa. As many women’s voices as men’s could be heard. The Hon Minister of State for Home Affairs, Shri Kiren Rijuju, whose native village is nearby, met His Holiness the Dalai Lama to welcome him to Dirang. Since Parliament is in session and his presence was required in the Lok Sabha, Rijuju was unable to attend the morning’s inaugural ceremony at the monastery.
His Holiness descended from his quarters on the top floor of the temple in the only elevator in the entire district and took his seat between the Governor of Arunachal Pradesh, Padmanabha Acharya and Chief Minister Pema Khandu. The occasion began with a mandala of the universe and representations of the body, speech and mind of enlightenment being offered to His Holiness. This was followed by an exemplary debate by members of the lay community, both women and men.
Ven Thupten Rinpoche read a report about the establishment of the monastery during which he was several times overcome with emotion. He attributed the inspiration for the creation of the institution to His Holiness’s persistent advice to establish a centre of learning where people could readily study the Nalanda Tradition in Arunachal Pradesh. He said they had done so, providing the best facilities they could find. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama in Arunachal Pradesh: “Non chiedo l’indipendenza del Tibet ma una genuina autonomia”
Il Dalai Lama in Arunachal Pradesh: “Non chiedo l’indipendenza del Tibet ma una genuina autonomia”
6 Aprile 2017. Dall’insediamento tibetano di Bomdila, in Arunachal Pradesh, il Dalai Lama ha ribadito di desiderare per il Tibet una genuina autonomia.
“Non chiedo l’indipendenza del Tibet ma una genuina autonomia all’interno della Repubblica Popolare cinese. Apprezzo lo spirito dell’Unione Europea: la sovranità delle singole nazioni è importante ma ciò che più conta è l’interesse comune”, ha affermato il leader spirituale tibetano nel corso di una conferenza stampa convocata presso l’insediamento tibetano di Tenzingang, nella località di Bomdila, tappa forzata a causa delle avverse condizioni metereologiche del viaggio del Dalai Lama in Arunachal Pradesh. Il giorno 8 aprile Sua Santità sarà a Tawang dove inizierà ad impartire gli insegnamenti buddhisti alla folla di fedeli che lo attendono.
La Cina ha presentato formale protesta all’Ambasciata Indiana a Pechino. La signora Hua Chunying, portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che l’India, ignorando le preoccupazioni della Cina, ha cocciutamente voluto organizzare la visita del Dalai Lama in Arunachal Pradesh mettendo a repentaglio le relazioni e gli interessi dei due stati. “Questa visita non solo contravviene agli impegni presi dall’India ma è altresì causa di nuove dispute circa il problema dei confini”.
Diverse le parole di Pema Khandu, Primo Ministro dell’Arunachal Pradesh (nella foto assieme al Dalai Lama). “La Cina non può dirci cosa fare o non fare perché non è il nostro vicino. La Linea McMahon ha definito i confini tra India e Tibet, non tra India e Cina”.
Fonti: Phayul – Tibet Post http://www.italiatibet.org/2017/04/06/il-dalai-lama-in-arunachal-pradesh-non-chiedo-lindipendenza-del-tibet-ma-una-genuina-autonomia/
Teaching, Long-life Empowerment, Monastery Visit and a Talk at Bomdila
05.04.2017 Dirang, Arunachal Pradesh, India – When His Holiness the Dalai Lama came down to the courtyard of Thubchok Gatsel Ling Monastery this morning he spoke first to a group of young monks and observed them debate. He then also spoke briefly to a group of adult lay people who have formed their own study group. He praised their efforts and urged them to continue. Before leaving, he unveiled the foundation stone for a new assembly hall.
His Holiness drove the short distance to the Bomdila Buddha Park further up the hill. After saluting the crowd, estimated to number 15,000, he seated himself on the throne. Explaining that he had to spend a short time preparing for the White Tara Long-Life Empowerment he was going to give, he requested the audience to recite Tara mantras while he did so.
“We are gathered today for you to listen to a teaching of the Buddha,” he began. “A long time ago people worshipped the sun and moon in the belief that they gave them protection. Later, religions emerged that also incorporated a philosophical point of view. The common intention of almost all these religions is to help people become better human beings. They all teach love and compassion, tolerance and forgiveness, and have long benefited humanity. Read the rest of this entry »
Visit to Dibrugarh University
03.04.17 Guwahati, Assam, India – The unsettled weather of the last few days continued as His Holiness the Dalai Lama set off this morning from Guwahati. Thunder rolled and lightning flashed in the distance as he drove to the airport. The consequent turbulence made the flight to Dibrugarh a little bumpy, but it landed safely and on time.
His Holiness was received on arrival at the Dibrugarh University campus at Rangghar by the Vice-Chancellor Prof Alak Kr Buragohain and Shri Chandan Sarma, Coordinator of the Buddhist Study Centre. Together they lit a lamp to inaugurate the occasion. As he took his seat on the stage with the Vice-Chancellor and the Registrar, Prof M N Dutta, His Holiness invited a senior member of the Buddhist Sangha to join them.
Following the Vice-Chancellor’s welcoming introduction, His Holiness addressed 1100 students and faculty.
“Today, it’s important to acknowledge the oneness of humanity. There may be human beings in other galaxies, but we have no connection with them so there’s nothing we can do for them. Similarly, we may feel sympathy for the animals with which we share this planet, but there is not much we can do for them either. However, the other human beings around us we can communicate with because we have language in common. As human beings we are physically, mentally and emotionally the same. We really are like brothers and sisters. Read the rest of this entry »
Guest of the Krishna Kanta Handiqui State Open University & Lawyers Book Stall and Namami Brahmaputra Festival
02.04.17 Guwahati, Assam, India – The sky remained overcast, but the rain had all but stopped this morning as His Holiness the Dalai Lama drove to the Guwahati University Auditorium. His hosts were the Krishna Kanta Handiqui State Open University (KKHSOU), a state university established in 2005 with the motto—Education Beyond Barriers, and the Lawyers Book Stall which has been popular with local students for 75 years. Vice-Chancellor of the University, Dr Hitesh Deka offered traditional felicitations including gifts of a scarf, shawl and bouquet of flowers. Describing His Holiness as ‘symbol of peace’ he also offered him a framed citation, a book and a painting of a scene from the Buddha’s life in which he subdued a crazed elephant. Dr SK Nath of the Guwahati University, which had provided premises for the occasion, also offered his felicitations.
In a short introduction to the occasion, Bhaskar Dutta-Baruah expressed gratitude to His Holiness for coming. He noted that the misfortune that had befallen Tibet had resulted in benefit for many other people across the world who had been enriched by their encounter with representatives of the Nalanda Tradition. He welcomed His Holiness to the erstwhile Kamarupa, a region associated with tantric adepts Naropa and Luipa, as well as the scholar Atisha.
Dutta-Baruah requested His Holiness to unveil and release a fresh translation of one of his earliest books, his memoir, ‘My Land and My People’, into Assamese. The book not only tells the story of His Holiness’s early life, but gives an account of what happened in Tibet up to the point at which he felt bound to escape. The translator, Indrani Laskar, was also presented to him.
Called upon to address the audience of 1500, His Holiness began in his customary manner. He explained that he greets his listeners as brothers and sisters because he cannot remember all the dignitaries names, but also because he is convinced of the need to promote the oneness of humanity according and the idea that all 7 billion human beings alive today are like brothers and sisters. Read the rest of this entry »
Arrival in Guwahati, Assam, and Attending 79th Anniversary Celebrations of the Assam Tribune
Guwahati, Assam, India – Following an uneventful flight from Dharamsala to Delhi yesterday, His Holiness the Dalai Lama this morning boarded another plane to fly across the country to Guwahati, the largest city in Assam. Minor but persistent turbulence during the descent to Guwahati were indicative of the weather on the ground—it was pouring with rain, which locals refer to as pre-monsoon. A crush of people, Assamese and Tibetan, eager journalists among them, had gathered to welcome him at the airport.
After lunch His Holiness drove to the ITA Centre for Performing Arts to take part in a concluding function of celebrations of the Platinum Jubilee of the Assam Tribune and the Golden Jubilee of its Assamese language sister paper the Dainik Asam.
His Holiness was introduced to the audience and welcomed with gifts that included a bouquet of flowers, a traditional wide-brimmed Assamese hat, which he said would be practical in the rain, a carved replica of the Kamakhya temple and a figure of the state animal, the one horned rhinoceros. He was invited to join the Governor, Shri Banwarilal Purohit, and the Chief Minister, Shri Sarbananda Sonowal, in inaugurating the occasion by lighting a lamp. Read the rest of this entry »
Tibet: prosegue a Larung Gar la demolizione degli alloggi dei religiosi. L’appello di Human Rights Watch
Tibet: prosegue a Larung Gar la demolizione degli alloggi dei religiosi. L’appello di Human Rights Watch
30 marzo 2017. Fonti ufficiali cinesi hanno reso noto che entro la fine del mese di aprile sarà ultimata la demolizione dei 3.225 alloggi appartenuti ai religiosi ormai allontanati da Larung Gar, il più grande e noto centro di studi buddhisti tibetani.
Parlando ai membri della comunità religiosa, un abate dell’istituto ha dichiarato che nel corso del 2016 e nei primi tre mesi dell’anno in corso sono stati allontanati da Larung Gar e dal vicino centro di Yachen Gar 4.828 religiosi. In previsione dell’arrivo, con l’incarico di ispezionare i lavori in corso, del capo della provincia del Sichuan, l’abate ha chiesto ai monaci e alle monache di Larung Gar di mantenere la calma e concentrarsi sui loro studi: “Poiché siete per lo più tutti giovani, dovete essere tranquilli e concentravi sulla pratica e sullo studio. Per i nostri monaci e le nostre monache è stato un periodo molto duro e difficile, sia fisicamente sia mentalmente. L’ordine riguardante le demolizioni e le espulsioni viene dall’alto e non può essere discusso, dobbiamo mostrare senso di sopportazione e non reagire con proteste o suicidi. Dobbiamo pazientare ed essere tolleranti ancora per un mese”. Read the rest of this entry »
Pema Gyaltsen si è autoimmolato
Pema Gyaltsen, un tibetano di ventiquattro anni, si è autoimmolato il 18 marzo a Nyarong, nella provincia del Kham. Sale a 147 il numero dei tibetani che hanno cercato la morte con il fuoco all’interno del Tibet occupato.
Pema Gyaltsen, un agricoltore familiarmente chiamato Pegyal, si è autoimmolato con il fuoco nelle vicinanze del monastero di Tsokha, a Nyarong, nella regione orientale del Kham, attorno alle 16.00, ora locale, di sabato 18 marzo. Avvolto dalle fiamme ha invocato il ritorno del Dalai Lama e la libertà del Tibet. La polizia, immediatamente arrivata in forze sul posto, ha preso in consegna il suo corpo: secondo alcune fonti Pema, ancora in vita il 19 marzo, è stato ricoverato all’ospedale di Kardze dove è deceduto. Altre fonti riferiscono invece che il nuovo eroe tibetano è ancora in vita. Sembra che i parenti del giovane tibetano, recatisi alla stazione di polizia per vedere il loro congiunto, siano stati picchiati e trattenuti per tutta la notte all’interno dell’edificio. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Madhya Pradesh to Talk on the Environment and Happiness
India should focus on development of villages: Dalai Lama
Bhopal, Madhya Pradesh, India, 19 March 2017 (PTI) – India should focus on development of villages to ensure prosperity, the Tibetan spiritual leader Dalai Lama said on Sunday. “India’s prosperity depends on the development of villages instead of developing big cities. So, the journey of development should start from rural areas of the country,” the Dalai Lama told a gathering at Turnal village of Dewas district in Madhya Pradesh.
He was here to participate in the ongoing ‘Namami Devi Narmade-Sewa Yatra,’ which is aimed at conserving Narmada river.
“India is predominantly an agriculture-based economy and rural India must be transformed for the country’s development.
“The focus should be on developing basic facilities like health and education in rural areas. All the basic requirements of the people should be made available in the villages. India will transform only through the rural transformation,” the Dalai Lama said.
The Tibetan spiritual leader also stressed the need for greater participation of women in different fields.
“The women are more sensitive and full of compassion. Their enhanced participation will make the world a better place as they can ensure promoting deeper human values,” he said.
While lauding the river conservation campaign launched by MP Chief Minister Shivraj Singh Chouhan, who also participated in the programme, the Dalai Lama said the people should think holistically as far as global warming was concerned. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Madhya Pradesh
His Holiness the Dalai Lama Visits Madhya Pradesh to Talk on the Environment and Happiness
India should focus on development of villages: Dalai Lama
Bhopal, Madhya Pradesh, India, 19 March 2017 (PTI) – India should focus on development of villages to ensure prosperity, the Tibetan spiritual leader Dalai Lama said on Sunday. “India’s prosperity depends on the development of villages instead of developing big cities. So, the journey of development should start from rural areas of the country,” the Dalai Lama told a gathering at Turnal village of Dewas district in Madhya Pradesh.
He was here to participate in the ongoing ‘Namami Devi Narmade-Sewa Yatra,’ which is aimed at conserving Narmada river.
His Holiness the Dalai Lama speaking at Narmade-Sewa Yatra in Turnal, Madhya Pradesh, India on March 19, 2017. Photo by Lobsang Tsering/OHHDL
“ India is predominantly an agriculture-based economy and rural India must be transformed for the country’s development.
“The focus should be on developing basic facilities like health and education in rural areas. All the basic requirements of the people should be made available in the villages. India will transform only through the rural transformation,” the Dalai Lama said.
The Tibetan spiritual leader also stressed the need for greater participation of women in different fields.
“The women are more sensitive and full of compassion. Their enhanced participation will make the world a better place as they can ensure promoting deeper human values,” he said.
While lauding the river conservation campaign launched by MP Chief Minister Shivraj Singh Chouhan, who also participated in the programme, the Dalai Lama said the people should think holistically as far as global warming was concerned.
“The environment has been changing across the world. Our approach should be holistic. CM Shivraj Singh Chouhan has been making efforts for conservation of river Narmada. People should actively participate in such campaigns to make them successful,” he said. Read the rest of this entry »
Latest self-immolation protest by a Tibetan reported in Tibet
A 24-year old Tibetan man named Pema Gyaltsen (also known as Pegyal) self-immolated at around 4pm local time, on March 18, 2017, near Tsoga monastery in Nyagrong, Kham, eastern Tibet.
Sources have said “he called for the return of His Holiness the Dalai Lama to Tibet and for freedom in Tibet at the time of self-immolation.”
The police reportedly arrived at the scene and immediately took away his charred body.
A minute-long video has emerged out of Nyagrong today, which shows a huge police presence at the self-immolation site.
It is reported that Pema Gyaltsen, an unmarried farmer is the lone breadwinner for his family of six-parents and four siblings.
Two sources from the Tibetan exile community said Gyaltsen was taken to a hospital in Chengdu, the capital of Sichuan. One source said he later died, but the other said his contacts in the region believed he was still alive in hospital. Read the rest of this entry »
Visit to Nava Nalanda Mahavihara and 2nd Day of International Buddhist Conference
18.03.17 Bhopal, Madhya Pradesh, India – This morning His Holiness the Dalai Lama drove to the nearby Nava Nalanda Mahavihara, which was established as a university in 1951. He was welcomed by the Vice Chancellor, Shri M.L. Srivastava. Before addressing more than100 students and faculty in the University’s conference hall, His Holiness planted a Bodhi Tree Sapling and unveiled a commemorative plaque on a new administrative building.
His Holiness recalled visiting the University in 1956, when he was in India participating in the 2500th Buddha Jayanti Celebrations organized by the Mahabodhi Society of India.
“Chinese Premier Chou En-Lai was supposed to visit Nava Nalanda Mahavihara, but for some reason he was not able to do so. I was asked to go in his stead. At that time I was a Vice Chairman of the Standing Committee of the National People Congress of the People’s Republic of China. Today, I visit you as a refugee.” Read the rest of this entry »
Nuove tensioni in Tibet
Cina, nuove tensioni in Tibet: Dalai Lama, “Si combatte anche con l’insensatezza dei funzionari cinesi”
A ridosso dell’anniversario della rivolta che nel 1959 portò all’esilio della più alta autorità buddista del paese, nella regione autonoma Pechino continua a mostrare i muscoli. Il Dalai Lama in un’intervista alla HBO si è scagliato contro i vertici cinesi che nel frattempo hanno inasprito la repressione nell’area
di Chiara Nardinocchi
ROMA – A marzo, tibetani e sostenitori dell’indipendenza della Regione autonoma del Tibet (RAT) ricordano ogni anno la rivolta del 1959, soffocata nel sangue dalle forze armate cinesi, costata la vita a 65.000 persone e l’esilio al Dalai Lama. Giorni caratterizzati da proteste in tutto il mondo. Il 2017 non ha fatto eccezione, così dalla Germania a Nuova Delhi si sono moltiplicate le manifestazioni a sostegno dell’indipendenza tibetana.
Parate e controlli a tappeto . Ma quest’anno il clima è se possibile più teso. Ad alimentare il fuoco delle ostilità hanno contribuito gli atti di forza della Repubblica Popolare che una settimana prima dell’anniversario ha fatto sfilare a Lhasa una parata composta da 5mila soldati e 1000 veicoli militari. Pechino ha mostrato i muscoli per scoraggiare eventuali atti di ribellione da parte della popolazione locale. Un gesto simbolico preceduto dal divieto varato agli inizi di febbraio ed esteso al mese di marzo per giornalisti e turisti di viaggiare nella regione autonoma.
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His Holiness the Dalai Lama Visit to Nava Nalanda Mahavihara and 2nd Day of International Buddhist Conference
Visit to Nava Nalanda Mahavihara and 2nd Day of International Buddhist Conference
Bhopal, Madhya Pradesh, India, 18 March 2017 – This morning His Holiness the Dalai Lama drove to the nearby Nava Nalanda Mahavihara, which was established as a university in 1951. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama at the Inauguration of the International Conference on Buddhism in 21st Century
Inauguration of the International Conference on Relevance of Buddhism in 21st Century
Rajgir, Bihar, India, 17 March 2017 – His Holiness the Dalai Lama departed Dharamsala yesterday morning as rain clouds gathered overhead. On arriving at Gaya Airport, he was received by representatives of the Bihar State Government. After a brisk lunch, he drove to Rajgir, where he stopped his car at the foot of the hills leading to Vulture’s Peak. This is where Buddha Shakyamuni turned the Wheel of Dharma for the second time with his explanation of the Perfection of Wisdom. His Holiness remained a few minutes in silent reflection facing in the direction of the sacred site. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama gives Thousand Armed Avalokiteshvara Empowerment
Thousand Armed Avalokiteshvara Empowerment in Dharamsala
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 14 March 2017 – The weather was milder today as His Holiness the Dalai Lama walked from his residence to the Tsuglagkhang, greeting well-wishers as he went.
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the public on his way to the Main Tibetan Temple on the second day of teachings in Dharamsala, HP, India on March 14, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Having taken his seat on the throne he immediately began the preparatory procedures for the Avalokiteshvara empowerment he was going to give. While he did this people gathered in the temple and its surroundings followed the chant master’s steady recitation of Om mani padme hum. When he was ready, His Holiness explained what he was about to do.
“Today I’m going to give the empowerment of Avalokiteshvara with 1000 arms and 1000 eyes. Avalokiteshvara is praised by all the Buddhas. He is the embodiment of the compassion of all the Victorious Ones. As Chandrakirti wrote in his ‘Entering into the Middle Way’ – compassion is important in the beginning, middle and end of the path. Buddhas and Bodhisattvas have great qualities of body, speech and mind based on minds that are rooted in compassion. To begin with all the Buddhas generated the awakening mind of bodhichitta based on their having a courageous heart of compassion. By serving others they fulfil their own purposes—because they have compassion.
“We Tibetans call ourselves the people of Avalokiteshvara and likewise we regard the Chinese as blessed by Manjushri. However, until now we have tended to be selfish, driven by a self-cherishing attitude that has resulted in our not fulfilling our wishes. By switching that attitude to a concern for others and cultivating wisdom we can overcome the sufferings of others and ourselves. A commentary to the Perfection of Wisdom says that bodhisattvas focus on other beings and on enlightenment in order to help them. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaching ‘Stages of Meditation’ and 37 Practices
Teaching ‘Stages of Meditation’ and ‘37 Practices of a Bodhisattva’
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 13 March 2017 – The Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, and its surrounding verandas, as well as the courtyard below, were filled with people this morning waiting for His Holiness the Dalai Lama to arrive. When he did, he stood before the throne, hand raised in greeting, looking carefully to see who was there. Among the crowd were pilgrims from Tibet and they were who His Holiness addressed once he sat on the throne.
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the crowd gathered in the courtyard as he makes his way to the Main Tibetan Temple for the first day of his two day teaching in Dharamsala, HP, India on March 13, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
“Since many of you couldn’t attend the recent Kalachakra empowerment, this teaching today is principally for you. I have great admiration for the strength of spirit of you people in Tibet. Today, there are 400 million Buddhists in China who follow traditions similar to ours, but where we differ is in our use of logic and reason. Buddhism was first introduced to Tibet in the 7th century when the Emperor Songtsen Gampo married a Chinese and a Nepalese princess and each of them brought a statue of the Buddha with them. But when Emperor Trisong Detsen wanted to strengthen Buddhism in the country he turned to India and invited Shantarakshita who was one of the top scholars from Nalanda.
“ Shantarakshita may not have been widely renowned, but when we read what he wrote we can judge his calibre. His works include the ‘Ornament of the Middle Way’, which deals with what the Mind Only and Middle Way schools of thought have in common, and the ‘Tattvasamgraha’, an explanation of epistemology.
“It was also in Trisong Detsen’s reign that Samye Monastery was founded. It included a Monastic section and a Translation section, where translation of texts that would make up the Kangyur and Tengyur collections was done. There had been Chinese monks in Tibet since the time of Songtsen Gampo and many of them were part of the Unwavering Concentration section which focussed on single-pointed meditation. Some of these monks asserted that there was no need for study, what was required to attain enlightenment, they claimed, was to empty the mind of thought.
“Shantarakshita had anticipated that a conflict might arise between his logical, reasoned approach to the Dharma and this non-conceptual method. He’d advised the Emperor to invite his disciple Kamalashila to Tibet to deal with it. Kamalashila was also a scholar of epistemology. His view prevailed and Tibet became the only Buddhist country where the Nalanda tradition and the use of reason and logic were preserved. We have kept this alive for more than 1000 years.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Celebrating the ‘Day of Miracles’
Celebrating the ‘Day of Miracles’
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 12 March 2017 – The sky was a pristine blue as the peaks of the Dhauladhar range glinted in the rising sun this morning as people gathered in the yard of the Tsuglagkhang adjacent to His Holiness the Dalai Lama’s residence. Read the rest of this entry »
Statement of Sikyong on the 58th Tibetan National Uprising Day
Statement of Sikyong on the 58th Anniversary of Tibetan National Uprising Day
On this day, in 1959, Tibetans from across the social spectrum rose up to stage a defiant yet peaceful uprising against the illegal occupation of Tibet by the People’s Republic of China. Today, as we commemorate the fifty-eighth anniversary of the Tibetan National Uprising Day, we remember and pay tribute to all those who have sacrificed their lives for our nation’s struggle. Till date, an estimated million Tibetans have perished and 98% of monasteries were destroyed under the Chinese occupation.
Although, today is a time for us to mourn, however there are reasons for us to be proud and hopeful. Hopeful of the fact that on this historic day, Tibetan men and women from all three provinces marched in unison, bravely challenging Chinese invasion by raising the slogans…. “Tibet belongs to Tibetans,” and “stop interfering in His Holiness the Dalai Lama’s rule,” thus making known their aspirations. Read the rest of this entry »
Discorso del Sikyong nel 58° anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana
Discorso del Sikyong in occasione del 58° anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana
In questo stesso giorno, nel 1959, i tibetani di ogni classe sociale insorsero inscenando una manifestazione di sfida – anche se del tutto pacifica – contro l’illegale occupazione del Tibet da parte della Repubblica popolare cinese. Oggi, nel commemorare il 58° anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana, ricordiamo e rendiamo omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita lottando per la nostra nazione. A partire da quella data si stima che, come conseguenza dell’invasione cinese, circa un milione di persone abbiano perso la vita e sia stato demolito il 98% dei monasteri. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Norbulingka Institute
His Holiness the Dalai Lama Visits Norbulingka Institute
Sidhpur, Distt Kangra, HP, India, 9 March 2017 – A chill wind blew off the snow covered hills and cold rain fell from a heavy sky over the Kangra Valley this morning. Inside the Main Temple of Norbulingka Institute Read the rest of this entry »
Raimondo Bultrini: L’anno dell’uccello di fuoco
L’anno dell’uccello di fuoco
d i Raimondo Bultrini
Tra stanotte e domattina il Tibet celebrerà il Losar, il nuovo anno che passa dal segno della scimmia di fuoco a quello dell’uccello di fuoco, il gallo. A cicli di 12 per ogni elemento, i simboli degli animali che formano lo zodiaco tibetano e cinese variano solo in qualche definizione, ma le date di celebrazione sono soggette a diversi calcoli. In Tibet vengono effettuati sulla base di un sistema adottato dai lama fin dall’antichità e trasmesso da maestro a discepolo. Il nuovo anno cinese è già stato festeggiato infatti un mese lunare fa. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Speaks to Delegates from the First Tibetan Women’s Conference
His Holiness the Dalai Lama Speaks to Delegates from the First Tibetan Women’s Empowerment Conference
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 23 February 2017 – This morning at his residence, His Holiness the Dalai Lama addressed more than 300 delegates participating in the first Tibetan Women’s Empowerment Conference. The conference, organised by the CTA, has been taking place in Gangchen Kyishong and has involved representatives of the Tibetan settlements right across India. He began by asking if they were happy with the discussions they’d been having and suggested that rather than simply talk about gender equality it was better to work on putting it into effect.
His Holiness the Dalai Lama speaking at his residence to delegates participating in the first Tibetan Women’s Empowerment Conference in Dharamsala, HP, India on February 23, 2016. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
“We are all part of the 7 billion human beings alive today, but some of us are very well off, while elsewhere others are starving. I believe we can address this disparity if we work hard and develop self-confidence. That in turn depends on cultivating inner strength and the root of inner strength is developing compassion for others.”
Noting that Tibetans have been in exile for almost 58 years, His Holiness recalled meeting Indian leaders like Rajendra Prasad and Sarvepalli Radhakrishnan, who, in addition to being President and Vice President of the country respectively, impressed him with their scholarship. Listening to Radhakrishnan elegantly declaim verses from Nagarjuna and Chandrakirti in Sanskrit brought tears to his eyes, he said. However, he added that he also secretly suspected that he both understood and could explain better what the verses meant.
His Holiness attributed this confidence to the rigorous training he’d undertaken in Tibet, which was founded on the system originally established in the 8th century by Shantarakshita. This combined an exploration of philosophy with a strict command of reason and logic. This approach encourages investigating the topic in hand from different angles, something that can be useful in any branch of education.
He observed that since scientists are increasingly recognising that a disturbed state of mind is bad for our health, there is a growing appreciation of the need to learn more about our emotions and most particularly how to tackle our destructive emotions. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: senza fisica quantistica, la religione è una visione parziale
Sua Santità ha insistito sulla necessità che sia la ricerca fisica che filosofica mirino a superare l’ignoranza e a porre fine alla sofferenza.
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Ground-breaking Ceremony for the South Asia Hub of the Dalai Lama
Ground-breaking Ceremony for the South Asia Hub of the Dalai Lama Center for Ethics and a Public Talk
Hyderabad, Telangana, India, 12 February 2017 – A swift drive across Hyderabad this morning brought His Holiness the Dalai Lama to the site on Hitex Road, Madhapur, where the Dalai Lama Center for Ethics is to build its South Asia Hub. This will be a cooperative venture supported by the MIT based think tank and the Telangana State Government.
His Holiness the Dalai Lama and Governor of Telangana State HE ESL Narasimhan unveiling the foundation stone for the South Asia Hub of The Dalai Lama Center for Ethics in Hyderabad, Telangana, India on February 12, 2017.
Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness and HE ESL Narasimhan, Governor of Telangana, unveiled the foundation stone together and then took part in a symbolic planting of saplings, which will grow on the campus. They were joined in these observances by Deputy Chief Minister, Mohammad Mahmood Ali and Minister of Industries, MA&UD and IT Kalvankutla Taraka Rama Rao. The Governor remarked that peace is commonly invoked in Hindu ceremonies. His Holiness agreed and suggested that prayer also needs to be augmented by action such as training the mind.
At the Hitex Open Arena nearby Ven Tenzin Priyadarshi, founder of the Dalai Lama Center for Ethics and Transformative Values greeted an audience of more than 1000 in the marquee and another 15000 online. He requested the Deputy Chief Minister, Mohammad Mahmood Ali to formally welcome His Holiness and then invited KT Rama Rao to introduce him. His Holiness began his address in his customary way.
“I always begin by greeting an audience as brothers and sisters, because I consider myself to be just one among the 7 billion human beings who I view as brothers and sisters. The way we are born and the way we die is the same whether we are kings, queens, spiritual leaders or beggars. This is why having a sense of the oneness of humanity is important. Wherever I go and whoever I talk to I try to promote this idea in an effort to break down barriers between us. Whenever I can I smile which mostly prompts others to smile in return, making us both happy. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talks to Trainee Officers
His Holiness the Dalai Lama and Governor of Telangana State HE ESL Narasimhan unveiling the foundation stone for the South Asia Hub of The Dalai Lama Center for Ethics in Hyderabad, Telangana, India on February 12, 2017.
Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Talks to Trainee Officers of the National Police Academy
Hyderabad, Telangana, India, 11 February 2017 – This morning His Holiness the Dalai Lama took a relatively short and uneventful flight from Vijayawada to Hyderabad where he was received by representatives of the Sardar Vallabhbhai Patel National Police Academy. He drove to the Academy where he was welcomed to the Rajasthan Bhavan Guest House by the Director of the Academy, Ms Aruna Bahuguna, the first woman to occupy that eminent post. The Rajasthan Bhavan stands on a hill with a view across green lawns and the Mir Alam Tank to Hyderabad in the distance.
His Holiness the Dalai Lama laying a wreath at the Martyr’s Memorial at the Sardar Vallabhbhai Patel National Police Academy in Hyderabad, Telangana, India on February 11, 2017. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
After lunch, His Holiness was driven in an electric golf cart through the campus to the Martyr’s Memorial, where, while a white-uniformed Police Band played, he laid a wreath. Behind the Basic Course Training Complex he planted a sapling that will commemorate his visit. Arriving at the Central Hall, where an audience of about 200, including 139 IPS Probationers and 15 officer trainees from Bhutan, Maldives and Nepal, waited to listen to him, he took his seat on the stage. A young woman trainee introduced him and invited him to speak.
“Usually I like to stand when I speak in public,” he began, “but after yesterday’s exertions, I feel a little tired. The day before yesterday too when I reached Vijayawada I had thought of paying a visit to Amaravati, a Buddhist site in the vicinity of Nagarjunakonda, but while in my mind I was eager to go, my body told me it was too tired. So, may I have your permission to speak to you sitting down?”
The question elicited a crisp, reply in unison, “Yes sir.”
“Dear brothers and sister is how I always address the audience, because we are all the same at human beings.
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Pellegrini tibetani non ammessi al monastero di Kirti dalla polizia cinese
Pellegrini tibetani non ammessi al monastero di Kirti dalla polizia cinese
I tibetani in viaggio per assistere ad un grande raduno religioso nel Sichuan, vengono fermati al confine e gli viene impedito di procedere con l’auto. Non viene fornita ai pellegrini nessuna ragione per l’impedimento del viaggio verso il monastero di Kirti.
“ La polizia ha solo detto che a nessun veicolo sarebbe stato permesso di viaggiare attraverso il confine. Hanno detto che i pellegrini avrebbero dovuto abbandonare le loro auto e che sarebbero stati ammessi solo se in viaggio a piedi. Questi tipi di restrizioni selettive hanno profondamente ferito i sentimenti dei pellegrini tibetani. I pellegrini provenienti da Gansu andavano a Kirti solo per motivi religiosi e non avevano commesso alcun reato”, ha dichiarato una fonte di Radio Free Asia, parlando in condizione di anonimato.
Il monastero di Kirti di Ngaba è stato teatro di ripetute auto-immolazioni e altre proteste dei monaci, ex monaci e monache contrari al dominio cinese nelle aree tibetane.
“Non sappiamo se questi ordini provengono dall’alto o se la polizia sta agendo in modo arbitrario”, ha aggiunto. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurating National Women’s Parliament
Participating in Inauguration of National Women’s Parliament
Amaravati, Andhra Pradesh, India, 10 February 2017 – It was chilly and dark when His Holiness the Dalai Lama left his Delhi hotel yesterday at the start of a journey that would take him to Vijayawada in Andhra Pradesh. Read the rest of this entry »
Nehru and the China-Tibet blunder
HH the Panchen Lama, HH Dalai Lama, Ciu En Lai, Pandit Nerhu, Indira Gandhi 1956
India Could Have Prevented China From Taking Over Tibet
The article explains that India was in a very strong position during start of the invasion to defend the interest of Tibet and India’s security just for the sake of pleasing the Chinese leadership. It explains “It is not widely known that in 1950, China could have been prevented from taking over Tibet.”
There were two strongly implicative events that occurred during that period in which one was the invasion of Tibet and the other was the interference of Chinese in Korean war. Though India had no stake in the far Korea, it had its national security at stake in Tibet’s invasion but the Nehru-led India Ignored it.
Sardar Patel had spoken strongly of the intentions of the Chinese and the threats that India was accepting by allowing the invasion of Tibet. The article interestingly explains how India was in a position to prevent the Chinese invasion of Tibet. The article shared an excerpt of an article from the The Economist journal then that says “Having maintained complete independence of China since 1912, Tibet has a strong to be regarded as an independent state. But it is for India to take lead in this matter. If India decides to support independence of Tibet as a buffer state between itself and China, Britain and USA will do well to extend formal diplomatic recognition to it.”. This was the western ideology of the situation during that period.
This article is of a great interest to the participation of the international communities while Tibet which was a land of backward people in the field of science and technology was brutally annexed by China which had achieved certain levels of developments in those fields. Read the rest of this entry »
Che cosa significa il Potala per te?
Il Palazzo del Potala residenza per secoli del Dalai Lama
Che cosa significa il Potala per te? Abbiamo posto questo quesito alla gente di New York perché tra meno di una settimana, il 13 febbraio, si celebrerà l’Independence Day Tibetano. Ogni anno abbiamo evidenziato le parti importanti dello storico giorno dell’ indipendenza del Tibet. Negli scorsi anni sono state prese in esame la dichiarazione di indipendenza del Tibet nel 2013, i pilastri del trattato Doring nel 2014, la bandiera tibetana nel 2015 e la mappa del Tibet nel 2016.
Quest’anno, si metterà in evidenza il Palazzo Potala, un simbolo innegabile di indipendenza del Tibet. Guarda il nostro video per la campagna di quest’anno qui https://www.facebook.com/StudentsforaFreeTibet/videos/10154100975041666/
Avete deciso come celebrerete il Potala? Scopri come è possibile #celebratepotala sul nostro sito web con i social media. https://www.studentsforafreetibet.org/celebrate-potala/
Pema Yoko – SFT internazionale, Students for e Free Tibet, o6 febbraio 2017 Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama speaks about the relevance of ancient Indian thought
A Talk about Ancient Indian Thought at the Vivekananda International Foundation
New Delhi, India, 8 February 2017 – In a far corner of New Delhi’s diplomatic enclave, Chanakyapuri, are the elegant quarters of the Vivekananda International Foundation, an Indian public policy think-tank affiliated to the Vivekananda Kendra and staffed largely by retired bureaucrats, intelligence officials and retired military personnel. The Foundation invited His Holiness the Dalai Lama to speak today about the relevance of ancient Indian thought in today’s world. Director Gen NC Vij met His Holiness on arrival and escorted him to a meeting room upstairs in which about 250 people were packed.
His Holiness the Dalai Lama greeting his old friend, former BBC New Delhi Bureau Chief Mark Tully on his arrival at the Vivekananda International Foundation in New Delhi, India on February 8, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
A small group of ladies chanted a peace invocation and verses of the Buddhist refuge in Sanskrit. Gen Vij introduced His Holiness to the gathering and requested him to address them, which he proceeded to do.
“Dear brothers and sisters, it is indeed a great honour for me to be here and able to speak to you in this institution that venerates the memory of Swami Vivekananda. I’ve visited the rock sacred to him at Kanyakumari and I have also attended meetings of the Parliament of the World’s Religions that he famously addressed in Chicago in 1893. Many people were moved by the vision he expressed, but lately I felt the organization had become a bit sleepy. I told them so and when they invited me to attend their meeting in Salt Lake City they assured me that they had been re-invigorated, but in the end I was unable to attend.
“This meeting here provides me an opportunity to meet old friends, but when I see them it reminds me how old I am. Here’s Mr Malhotra who was my Liaison Officer very early on and Mark Tully who interviewed me as I was about to embark on my first visit to Europe in 1973. He asked me then why I wanted to go and I told him I considered myself a citizen of the world. People like this are firm friends and in the context of rebirth and future lives, I believe that we will continue to be friends in the future too.
“When I arrived in India in 1959, one of my main concerns was to preserve our traditions of study and knowledge. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama speaks at Jesus & Mary College
His Holiness the Dalai Lama Addresses Students and Teachers of Jesus & Mary College
New Delhi, India, 7 February 2017 – There was a cool breeze, despite the bright skies, when His Holiness the Dalai Lama arrived at Jesus & Mary College, a leading women’s educational institution, this morning. The Principal, Sr Rosily received him warmly as he stepped out of his car. Five young Tibetan women, students of the College, presented the traditional ‘chemar changpu’ at the door to the auditorium.
A group of students singing a song to welcome His Holiness the Dalai Lama at the start of his talk at Jesus & Mary College in New Delhi, India on February 7, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness participated with Sr Rosily and other senior members of staff in lighting a lamp. A group of young women sang. After Dr Jyotsana Sethi had introduced His Holiness, Sr Rosily welcomed him, explaining that the College is preparing to celebrate the 200th anniversary of its founding organization and the golden jubilee of the College itself.
“Respected elder sister, as well as younger sisters and brothers,” His Holiness began, “all 7 billion human beings on this planet today are physically, mentally and emotionally the same. We all wish to live a happy life and we all have the same right to do so. However we seek to fulfil this wish, it is important to have a sense of the oneness of humanity. We are all members of one human family. Christians say we are all children of one God, Buddhists say all sentient beings share a desire for happiness.
“Right now, while we are enjoying each other’s company in peace and tranquillity, in other parts of the world people are killing each other in anger and hatred driven by a sense of ‘us’ and ‘them’. This makes it all the more urgent that we fulfil our common responsibility to make the 21st century different from the 20th century, in the course of which historians estimate 200 million died violent deaths. I believe such statistics have an impact on our minds, impelling us to find ways to avoid the use of force. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama talking about Compassion
Talking about Compassion and Ethics to Students at ITAHAAS
New Delhi, India, 6 February 2017 – This morning His Holiness the Dalai Lama drove to the Convent of Jesus and Mary near the Bangla Sahib Gurudwara in New Delhi. He was received on arrival by Smita Vats founder and director of the Indian Traditions Heritage Society (ITAHAAS), an organization born out of a concern that children are becoming increasingly alienated from their traditions and heritage. As he walked to the covered stage in the Convent grounds, the way was lined by smiling school-children in school uniform waving the Indian tricolour. Ms Vats offered His Holiness a heartfelt welcome, remarking too that the skies had cleared and the sun had come out. She told him how much the 1300 students from 80 schools and ITAHAAS delegates were looking forward to listening to him.
Artist Vilas Naik creating a portrait of His Holiness the Dalai Lama while children sing a song of welcome before His Holiness’s talk at the Convent of Jesus and Mary in New Delhi, India on February 6, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness took this as his cue to begin to speak, but a couple of dozen children were also waiting to sing to him. While they did so, artist Vilas Naik set about creating a portrait of His Holiness using a technique called ‘rapid painting.’ When the children sang their last note, a vivid portrait of His Holiness had emerged. His Holiness resumed his address.
“Whenever I speak to groups of people like you I always begin by greeting them as brothers and sisters and there are reasons for this. We are all human beings, part of the population of 7 billion alive today. The way we are born and affectionately nurtured by our mothers is the same. This is how we survive. Later, we all die the same way. We are physically, mentally and emotionally the same. We share the same kind of feelings of pleasure and pain. And yet we neglect the oneness of human beings and forget that others are our brothers and sisters. Instead we emphasise the secondary differences between us of colour, race, faith and nationality. We view each other in terms of ‘us’ and ‘them’, which inevitably provokes conflict.
“Many of the problems we face can only be solved by recognising that others want to live a happy life just as we do. They too thrive when they receive love and affection. Scientists have established that in the early weeks of life, a mother’s physical touch is necessary for the proper growth of the brain. Children who receive the maximum affection at this time grow up to be happy and secure. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Public Talk at the Talkatora Stadium
His Holiness the Dalai Lama: Public Talk at the Talkatora Stadium
New Delhi, India, 5 February 2017 – The streets of New Delhi were quiet this Sunday morning as His Holiness the Dalai Lama drove under misty skies to the Talkatora Stadium at the heart of the city, where Vidyaloke had arranged for him to give a public talk. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: 2° Day of Teachings at Vidyaloke
Second Day of Teachings at Vidyaloke
New Delhi, India, 4 February 2017 – When His Holiness the Dalai Lama returned to their family house this morning, Mr and Mrs Analjit Singh, with their son Veer, as well as Mr and Mrs Najeeb Jung, received him. They escorted him through the house to the dais beneath a shamiana in the garden. The golden marigolds which yesterday decorated the path and backdrop to the stage were replaced today with garlands of white carnations. The audience of more than 330, mostly Indians who have come of age in the 21st century, greeted His Holiness with smiles and respectful salutations.
His Holiness the Dalai Lama taking a moment to listen to a flute player as he arrives at the start of the second day of the Vidyaloke teachings in New Delhi, India on February 4, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Following the chanting of the ‘Heart Sutra’, a brief rendition of the perfection of wisdom, His Holiness addressed all those gathered before him.
“Good morning everybody,” he began, “I don’t consider this as a formal Buddhist teaching so much as an academic review of ideas presented by Nalanda masters that continue to be useful today. As human beings we always have the potential to improve ourselves, remembering that the Buddha did not achieve enlightenment through prayer but through following the path. As the ‘Heart Sutra’ says, ‘all the Buddhas who perfectly reside in the three times, relying upon the perfection of wisdom, become manifest and complete Buddhas in the state of unsurpassed, perfect and complete enlightenment’. The mantra that ends it reveals this— ‘Tadyata, gate gate, paragate, parasamgate, bodhi svaha—’It is thus: Proceed, proceed, proceed beyond, thoroughly proceed beyond, be founded in enlightenment,’ which encourages practitioners to proceed through the five paths.
“Gate gate – proceed, proceed – indicates the paths of accumulation and preparation and the first experience of emptiness; paragate – proceed beyond – indicates the path of seeing, the first insight into emptiness and achievement of the first bodhisattva ground; parasamgate – thoroughly proceed beyond – indicates the path of meditation and the achievement of the subsequent bodhisattva grounds, while bodhi svaha – be founded in enlightenment – indicates laying the foundation of complete enlightenment. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Inaugural Teachings at Vidyaloke
Inaugural Teachings at Vidyaloke
New Delhi, India, 3 February 2017 – After travelling from Dharamsala to Delhi yesterday, His Holiness the Dalai Lama was today the guest of Vidyaloke, an initiative, whose name alludes to the light of wisdom, focussed on revitalizing ancient Indian tradition. He was welcomed by patrons of Vidyaloke, Analjit Singh, his wife and son Veer, on arrival at the family house and escorted to his seat on a dais beneath a heated shamiana in the garden. The path, bordered with marigolds, was strewn with rose petals. In his introduction to the occasion, Veer Singh declared that the intent of the gathering was to play a part in reviving Indian wisdom in hope of creating a century of peace.
His Holiness the Dalai Lama being escorted to the dais to give the inaugural Vidyaloke teachings in New Delhi, India on February 3, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Taking inspiration from Shakyamuni Buddha, an eminent Indian, Vidyaloke had requested His Holiness to teach Nagarjuna’s ‘Letter to a Friend’ and a praise he himself had composed to the 17 Nalanda Masters. After a Sanskrit incantation of the ‘Heart Sutra’ with flute accompaniment, His Holiness began to speak.
“Brothers and sisters, I consider this gathering not to be just about a teaching of the Buddhadharma, my hope is that it will lead to ensuring that the 21st century is a happier, more peaceful era than the last. That’s our main purpose.”
Before continuing he was presented with the eight substances of traditional Indian hospitable offerings, water to wash, water to drink, flowers, incense, light and so forth.
“In the 20th century, human beings faced great suffering,” His Holiness continued, “with widespread killing in the name of ideology and nationalism. However, where, in the early part of the century, people joined up without hesitation when a nation declared war, by the end of the ongoing Vietnam War people began to ask, ‘Why sacrifice so much human life?’ They yearned for peace instead. Towards the end of the century the nations of Europe, where people were fed up with divisions into ‘us’ and ‘them’, created the European Union to be able to work together in a more mature way. Read the rest of this entry »
Interrogati i tibetani rientrati in patria prima dell’inizio del Kalachakra. Strappati i loro passaporti
I tibetani rientrati in Tibet dall’India prima dell’inizio del conferimento dell’Iniziazione di Kalachakra sono stati convocati e interrogati dalle autorità cinesi che hanno inoltre confiscato a strappato i loro passaporti rendendoli inutilizzabili.
Radio Free Asia riferisce che ai tibetani, al loro rientro convocati negli uffici governativi, sono state chieste notizie dettagliate sul viaggio, sulle località visitate, sulle persone conosciute e gli acquisti effettuati. I loro passaporti sono stati confiscati, strappati e resi di conseguenza inservibili fin dal momento dello sbarco dei pellegrini sia negli aeroporti del Tibet occupato sia negli aeroporti cinesi. Il sito tibetano di informazione Phayul ha confermato la notizia: “I passaporti sono stati confiscati e lacerati al momento dell’ arrivo dei tibetani all’aeroporto di Chendu o sbarcati invece negli scali cinesi di Canton o Kunming (nella provincia dello Yunnan)”. Difficile prevedere se e quando ai tibetani saranno rilasciati nuovi documenti di viaggio.
Preoccupa la sorte dei tibetani che, disattendendo le ingiunzioni cinesi, hanno scelto di rimanere in India per presenziare alla cerimonia. Dal Nepal, fonti tibetane hanno fatto sapere che il governo cinese è in possesso dei nominativi di quanti non hanno fatto ritorno in Tibet prima del Kalachakra. “Quando faranno ritorno alle loro città e villaggi saranno sottoposti a sessioni di ri-educazione patriottica o subiranno forse pene peggiori” – ha riferito a Phayul la stessa fonte che ha preferito mantenere l’anonimato. Le autorità cinesi avevano preannunciato che severe pene detentive, di lunghezza variabile da pochi mesi a cinque anni, sarebbero state inflitte a quanti non avessero fatto ritorno immediato in Tibet.
Il rapporto annuale del gruppo a difesa dei diritti umani Human Rights Watch denuncia l’assenza, nel Tibet occupato, dei diritti fondamentali di parola, assemblea e movimento. “Nel 2016 le autorità, in nome dell’anti separatismo e del mantenimento della stabilità, hanno impedito a quasi tutti i residenti nella cosiddetta Regione Autonoma di recarsi all’estero pur non sussistendo reali motivi di minaccia alla sicurezza”.
Fonti: Radio Free Asia – Phayul http://www.italiatibet.org/2017/01/27/interrogati-i-tibetani-rientrati-in-patria-prima-dellinizio-del-kalachakra-strappati-i-loro-passaporti/
Diritti umani molto peggiorati sotto Xi Jinping
Rapporto di Human Rights Watch: situazione dei diritti umani molto peggiorata sotto Xi Jinping
Il gruppo per i diritti, l’Human Rights Watch (How), con sede a New York, nel suo ultimo rapporto denuncia che la situazione dei diritti umani, la libertà di espressione e di religione in Cina rimane ‘disastrosa’ sotto il presidente Xi Jinping e che nel Tibet viene sistematicamente vietata la libertà di parola, di riunione e di movimento.
Il ‘World Report 2017” nella suo rapporto annuale sui diritti umani afferma che “nel 2016 le autorità hanno abusato ingiustificatamente di repressioni contro il popolo tibetano nonostante l’assenza di minacce concrete ed è stato proibito a quasi tutti i residenti della Regione autonoma del Tibet (TAR) di viaggiare all’estero.
Il rapporto denuncia anche che la politica del governo di Pechino è altamente repressiva nel limitare le attività politiche e le molte espressioni pacifiche di identità etnica e religiosa nello Xinjiang e nello stesso Tibet.
Esprimendo preoccupazione per la nomina di Wu Yingjie come segretario del partito del TAR, il gruppo ha dichiarato che è destinato a continuare le politiche di un “governo rigido ad elevato controllo sociale”.
Come primo esempio delle restrizioni alla libertà di religione in Tibet, il rapporto ha preso in esame la tragica operazione di demolizione e sgombero forzato di studenti e monaci dell’Istituto di Larung Gar.
A novembre, il governo ha approvato una legge sulla sicurezza informatica che strangola la libertà on line e l’anonimato; ha inasprito il controllo sui media e si devono attenere scrupolosamente alle linee del partito.
Traduzione Laogai Research Foundation Italia ONLUS
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India Could Have Prevented China From Taking Over Tibet
Sua Santità il Pancen Lama, Sua Santità il Dalai Lama, Chou En Lai, Pandit Nerhu, Indira Gandhi
India Could Have Prevented China From Taking Over Tibet
The article explains that India was in a very strong position during start of the invasion to defend the interest of Tibet and India’s security just for the sake of pleasing the Chinese leadership. It explains “It is not widely known that in 1950, China could have been prevented from taking over Tibet.”
There were two strongly implicative events that occurred during that period in which one was the invasion of Tibet and the other was the interference of Chinese in Korean war. Though India had no stake in the far Korea, it had its national security at stake in Tibet’s invasion but the Nehru-led India Ignored it. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talks in Delhi
His Holiness the Dalai Lama Talks to the FICCI Ladies Group and The Mother’s International School
New Delhi, India, 21 January 2017 – Before leaving Bodhgaya for Delhi on 16th January, His Holiness the Dalai Lama visited the Mahabodhi Stupa and the Kalachakra Temple. Once in Delhi, he took a few days’ rest. Read the rest of this entry »
Buddhism, the Dalai Lama and religious life in Tibet
Global Faiths: Buddhism, the Dalai Lama and religious life in Tibet
One of the most religious countries in the world in the last centuries of history has been Tibet. By the second half of the 700s, a Tibetan king made Buddhism the state religion. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Using force has become outdated.
Dalai Lama: The 21st century should be the century of dialogu
Dalai Lama: Using force has become outdated.
The Tibetan Buddhist spiritual leader at an event organised by the FICCI Ladies Organisation said he hoped that Trump and Putin will work together for peaceful global order.
“Dialogue” should drive the 21st century, the Dalai Lama on Saturday said, hoping that newly elected US President Donald Trump and his Russian counterpart Vladimir Putin will “work together” for a peaceful global order.
The Tibetan Buddhist spiritual leader made the remarks while observing that peace and non-violence was “growing” in the current era as he lauded the role of multilateralism, especially the European Union (EU).
“I am one of the admirers of EU and look forward to African Union, Latin American Union, Asian Union and one at the global level. Using force has become outdated. The 21st century should be the century of dialogue,” the Dalai Lama said, and exuded hope that Trump and Putin would work together. He was speaking at an event organised by the FICCI Ladies Organisation (FLO) at the Federation House in New Delhi.
Batting for woman empowerment, the 81-year-old spiritual leader said they are more suited to be in leadership roles for they are inherently equipped with compassion and went on to suggest that a “female Dalai Lama” was very much a possibility.
“I was asked this question in an interview many years ago (on female Dalai Lama). I had said why not? If circumstances suggest that a female Dalai Lama would be more effective. I would say the role can go to an outsider as well,” he said.
The Dalai Lama, who took shelter in India after fleeing Tibet in 1959, said India’s tradition of respecting all religions as well as non-believers was “very relevant” in contemporary times while underlining the virtues of secularism and tolerance. http://www.dnaindia.com/world/report-dalai-lama-hopes-trump-and-putin-cooperate-for-peaceful-global-order-2294712
How Tibetans survive on the roof of the world
Very rapid genetic changes may have allowed ancient populations to survive and thrive in this environment
How Tibetans survive on the roof of the world
How the indigenous Tibetan population evolved to live with so little oxygen has been a mystery. Now we are beginning to understand that another species may lie behind their survival.
Some time in the past, a family sat on the top of the world and gazed at the stars. They lived on the Tibetan Plateau, 4200m (14,100ft) above sea level, in a site now known as Chusang. They called it home.
Although far from the comfort of more lowly climes, this location had its perks. Fuelled by the tectonic forces that raise and support the plateau, a hot spring at the surface provided a welcoming buffer against the chilled air. At night, the family lit fires in a hollow built into the slope, a lonely flicker against the peak of darkness.
Their fire has long gone out, but the family still left a lasting impression on the world. As they walked and played, 19 hand and footprints were pressed into the clay-like mud that seeped from the spring and, as they dried, were preserved into the present.
Judging by the size of the prints — and the hands and feet that made them — the family group contained six individuals, two of which were children. But who were they? And what brought them to such high altitudes? A foraging trip perhaps? Hunting? Or were they simply curious, always searching for lands untouched? Read the rest of this entry »
I tibetani manifestano a Berna per l’arrivo di Xi Jinping: 32 arresti
Berna: tenta di darsi fuoco fra la folla. 26 persone arrestate per manifestazioni contro visita presidente Xi Jinping
Le manifestazioni pro Tibet a Berna si sono svolte per lo più pacificamente ma non sono mancati i momenti di tensione.
BERNA – Circa 400 persone, tra tibetani in esilio in Svizzera e loro sostenitori, hanno manifestato pacificamente stamani in centro a Berna a margine della visita di Stato nella Confederazione del presidente cinese Xi Jinping. Nel pomeriggio alcuni attivisti hanno poi inscenato una dimostrazione non autorizzata e sono stati arrestati.
La manifestazione pacifica – Stamani i dimostranti hanno chiesto maggiore rispetto dei diritti dell’uomo in Tibet e l’avvio di un dialogo tra il governo di Pechino e il Dalai Lama, la massima autorità spirituale del locale buddhismo.
Sugli striscioni si potevano leggere slogan come “Xi Jinping: metti fine alla tortura in Tibet” o “Portiamo la democrazia svizzera in Tibet e in Cina”. Stando alla comunità tibetana in esilio, dal 1992 2000 compatrioti sono finiti in carcere per ragioni politiche. Inoltre, dal 2009 sono stati censiti 145 episodi in cui tibetani si sono immolati col fuoco. Read the rest of this entry »
I will live for More Than 100 Years
Sakya Trizin Rinpoche presenting offerings to His Holiness the Dalai Lama during the Long Life Offering Ceremony for His Holiness the Dalai Lama at the Kalachakra teaching ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 14, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
I will live for More Than 100 Years: His Holiness Reaffirms at Final Day of Kalachakra
BODH GAYA: His Holiness the Dalai Lama reaffirmed that he will live for more than one hundred years on the final day of the 34th Kalachakra teaching at Bodh Gaya on 14 January 2017.
“You are making this Long Life Offering to me and praying ‘May you live 10,000 years’, but we know that’s not possible.”
“However, my dreams and other indications have shown that I could live to be 113. I don’t know about that, but I think I can say I’ll live to be 100. So, be happy, be at ease,” His Holiness said, drawing a huge applause of delight from the devotees.
His Holiness further reminded the devotees that the best way to repay him would be to heed his advice rather than express gratitude through prayers and offerings.
“As Sikyong said just now, if you really feel that I am of some benefit and would like to repay gratitude, listen to my advice and implement it in your daily lives. That would be most beneficial and fruitful,” His Holiness remarked.
Addressing the Tibetans inside Tibet who were unable to attend the Kalachakra initiations, His Holiness expressed his optimism and said that there will be change in Tibet soon. Read the rest of this entry »
Connecting Faith Through Technology
A moving image of an elderly Tibetan woman in Tibet receiving the Kalachakra Teaching online.
Connecting Faith Through Technology. Why the 34th Kalachakra is a Divine Gift for the World.
Bodh Gaya: The 34th Kalachakra Initiation by His Holiness the Dalai Lama, which attracted people of faith from across the globe, is special for many reasons. It is taking place in Bodh Gaya, the land where Lord Buddha attained enlightenment, is being organized by the Central Tibetan Administration for the first time in exile history and the entire initiation was broadcast Live on Tibet TV.
According to Tibetan Political Leader Sikyong Dr. Lobsang Sangay, “Besides the 200,000 devotees attending the teaching from 92 countries here at Bodh Gaya, we have over 150,000 people from all over the world participating in the Kalachakra teaching through our live broadcast of the event.”
The Office of His Holiness the Dalai Lama broadcasted the Kalachakra Initiation in eight languages: English, Chinese, Tibetan, Vietnamese, Hindi, Korean, Russian and Mongolian.
Tibet TV, CTA’s official web-station streamed the teachings live on its YouTube and Facebook page.
“This is the first time we used the Facebook live video feature for Kalachakra. Tibet TV’s Facebook page registered a record 3-million reach during the Kalachakra and garnered over 200,000 views for a single broadcast,” said Namgyal Tsewang, Section Head of Tibet TV.
The response from across the globe is overwhelming. We are inundated with online messages from viewers from scores of nations: from China to Chile, from South Africa to Sri Lanka, thanking us for the broadcast,” said Tsering Yangkey, Additional Secretary, DIIR.
Tibetans in Tibet who couldn’t attend the Kalachakra initiation owing to travel restrictions and China’s recall policy, have been assured by His Holiness the Dalai Lama that they will receive the initiation in spirit.
On the first day of Actual Kalachakra Initiation, His Holiness remembered the absentee devotees and said, “As mentioned in Vinaya, there was an ordination given by way of letters. So similarly with the modern tool of communication, the Tibetans and Chinese and devotees across the globe having faith in the Kalachakra Teachings could visualize taking the initiation. As we go through the teachings here, if they could accordingly, think and follow my instructions. I will pray for all of them and then they will receive the initiation from today onwards.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Conclusion of Kalachakra Empowerment
Avalokiteshvara Permission, Long Life Offering and Conclusion of Kalachakra Empowerment
Bodhgaya, Bihar, India, 14 January 2017 – Crowds two or three metres deep lined the road as His Holiness the Dalai Lama made the short journey from Namgyal Monastery to the Kalachakra Temple hoping to catch a glimpse of him once again this morning. The Sikyong, Parliamentary Speaker and Chief Justice, for the CTA, and a representative of the sponsors accompanied him from his car to the stage. Once again he acknowledged the audience, the eminent Lamas on the stage and in the temple inspected the Kalachakra sand mandala, before taking his seat on the throne.
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Kalachakra teaching ground in Bodhgaya, Bihar, India on January 14, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Usually at the end of a series of teachings like this we do a White Tara Longevity Empowerment,” His Holiness told the gathering, “but on this occasion I thought we might do a Chenresig permission from Tagphu Rinpoche’s cycle of visions. It’s called Avalokiteshvara Sarvadugati Parishodana. It’s said that every time you receive this, one rebirth in the lower realms is averted. I received it from my tutors, first from Tagdag Rinpoche and later again, as a result of a dream I had, from Trijang Rinpoche. While I do the preparation, you can recite ‘Manis’.
“There are different explanations of Om Mani Padme Hum, but in general Om is the opening syllable while Mani means jewel and indicates the awakening mind of bodhichitta. Just as a jewel fulfils people’s wishes, so bodhichitta benefits beings. Padme means lotus and indicates wisdom, the ability to discern right from wrong and how things are to a broad extent—how things are impermanent, in the nature of suffering and so on. Padme also indicates the ability to understand emptiness. In terms of the result, Mani gives rise to the Form Body. The wisdom of the Buddha always abides in emptiness, seeing the diversity of things and aware of their suchness. The lotus, indicating wisdom, gives rise to the Truth Body. Wisdom and bodhichitta, lotus and jewel, are combined in enlightenment.”
His Holiness began the permission by performing a ritual to mollify any hindering forces. The Sikyong Dr Lobsang Sangay came forward to offer a mandala, accompanied by his young daughter.
His Holiness took the opportunity to give a reading transmission of the Kalachakra Six Session Yoga compiled at his instigation by his ordination master, Kyabjé Ling Rinpoche. Copies of this in Tibetan and English translation had been distributed earlier. His Holiness advised that it is good to clean the room before reading the verses. He added that if you have images of the enlightened ones, it’s fine to set them up, but images are not something to get excited about or to boast about. He recalled that Milarepa had no images in his retreat cave, in fact no possessions at all—and he attained enlightenment in that life. Read the rest of this entry »
Hundreds of Tibetans defy China
Tibetan spiritual leader the Dalai Lama is assisted by his aides as he prepares to perform rituals during the inauguration of a Mongolian Buddhist temple in Bodh Gaya, India, Jan. 9, 2017. (AP Photo/Manish Bhandari)
Hundreds of Tibetans defy China, Gather at Birthplace of Buddhism in India
By Annie Gowen, The Washington Post, 13 January 2017
The young Tibetan monk was taking his elderly aunt and uncle on the trip of a lifetime — a tour of holy Buddhist sites in India and a chance to meet the Dalai Lama. But halfway through, word came from China: The family was to return right away.
Chinese police had descended on the monk’s home five times in December, fingerprinting his parents and forcing them to sign documents guaranteeing his return.
But the monk and his family were determined to see the Dalai Lama speak at Bodh Gaya, the Indian city that many consider the birthplace of Buddhism. So they defied Chinese authorities and continued their journey, risking imprisonment, harsh questioning or loss of identity cards on their return home.
“I’m very worried,” the monk said on a chilly evening, sitting in a tent not far from a teaching ground where thousands have gathered daily since Jan. 3 to pray, meditate and hear their religious leader. “If we are put in prison, they will interrogate us: ‘Why did you go to India?’ This can be very dangerous.”
Authorities from the Tibetan government-in-exile say the Chinese government barred an estimated 7,000 Tibetan pilgrims from attending this month’s 10-day gathering in India, an unprecedented move that further erodes the rights of 6 million people who live in the Tibetan region of China. It was also a fresh reminder that the Chinese are threatening to control the selection of the next Dalai Lama after the eventual demise of the renowned religious leader, who is now 81.
“It’s tragic,” said Lobsang Sangay, the head of Tibet’s government-in-exile, which is based in India. “It’s a once-in-a-lifetime trip for Tibetans, like Muslims going to Mecca. It’s a sad commentary on the Chinese claim to have religious freedom — or any kind of freedom in Tibet.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Third and Final Day of the Kalachakra Empowerment
Third and Final Day of the Kalachakra Empowerment
Bodhgaya, Bihar, India, 13 January 2017 – Since His Holiness the Dalai Lama arrived in Bodhgaya more than two weeks ago, the misty skies have cleared and the sun has come out, but there remains a chill in the air. As he did yesterday, His Holiness came early to the Kalachakra Temple to perform the preparatory rites for the empowerment, which took him four hours.
A group of monks, nuns and lay-people reciting the “Heart Sutra” in Spanish at the start of the third and final day of the actual Kalachakra Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 13, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
After a brisk lunch he walked out onto the stage and, not content with greeting the audience from the edge as he has done previously, he walked down the ramps on each side to smile and wave. There were cheers as well as applause from some sections of the crowd.
Once His Holiness was seated on the throne, children from the Maitreya School run by Root Institute for the third time chanted the ‘Heart Sutra’ in Sanskrit. They were followed by a group of monks, nuns and lay-people, who recited it again in Spanish. His Holiness remarked that this was the first recitation in Spanish at such a gathering. Spotting three Thai monks in the crowd, he called them up to see him. They presented him with relics in a small glass reliquary.
Added to the usual verses of homage from ‘Ornament for Clear Realizations’ and ‘Fundamental Wisdom’ was the homage from ‘Stages of Meditation’ and the concluding verse of gratitude from ‘Fundamental Wisdom’:
I prostrate to Gautama
Who, through compassion,
Taught the exalted Dharma,
Which leads to the relinquishing of all views.
“The teachings of all religious traditions give rise to happiness,” His Holiness remarked, “since all of them teach about love and compassion and not doing harm to others. They have explanations of patience and forgiveness in common. There’s no pleasure in thinking only of yourself to the neglect of others. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Second Day of the Kalachakra Empowerment
Second Day of the Kalachakra Empowerment – Seven Empowerments in the Pattern of Childhood
Bodhgaya, Bihar, India, 12 January 2017 – Today, His Holiness the Dalai Lama made another early start. He took his seat in the Kalachakra Temple at half past six to prepare for the granting of the empowerments.
He had a short break for lunch before coming out onto the stage to greet the crowd once again. And the crowd, as is becoming customary, responded with applause. His Holiness saluted the Lamas sitting around him as he approached the throne.
His Holiness the Dalai Lama exchanging greetings with Gyalwang Karmapa as he arrives on stage for the second day of the Kalachakra Empowerment, Seven Empowerments in the Pattern of Childhood, in Bodhgaya, Bihar, India on January 12, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Theravadin monks were present once more to recite the Mangala Sutta in Pali and they were followed by a dozen monks from Mongolia who recited the ‘Heart Sutra’ in their language. After repeating the usual verses of homage and the verse for taking refuge and generating the awakening mind, His Holiness began.
“ Today we’ll do the Seven Empowerments in the Pattern of Childhood, and after them, since we have the Heads and Senior Lamas of Tibet’s Buddhist traditions here with us, we’ll do the high and greatly high empowerments as well as that of a vajra-master.
“Over the last few days there were signs that I was getting a cold and today I have a sore throat, but it’s not so bad, so I’ll do my best. We’ll begin with offering a ritual cake to dissuade any hindering forces. This morning I’ve done the self-generation of the complete body, speech and mind mandalas of Kalachakra, as well as the front generation of the mind mandala. The ten vases have been placed in the cardinal and ordinal directions, and above and below. I’ve also done the self-empowerments of the Seven Empowerments. Tomorrow, when we do the high and greatly high empowerments, I’ll use the manual written by the Seventh Dalai Lama.
“With regard to the Seven Empowerments and appendages, the substances used have a connection with the wind energies and the left and right channels which are generated into the main deity and his consort. The empowerment will make the winds and channels serviceable.”
The mandala offering was made by a group from Amdo.
His Holiness explained how things start with space, then the elements emerge. In the end, everything dissolves back into space. He referred to the space particle, which is a subtle particle, and mentioned that scientists today point out that the big bang had to start with something. He wondered whether the space particle, described in Kalachakra, could be that basis. The order in which the external elements emerge is: space, wind, fire, water and earth, whereas the internal element to emerge in space is consciousness. Read the rest of this entry »
TIBET: TCHRD condanna la Cina per aver violato il diritto alla libertà di religione.
Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia (TCHRD) ha condannato la Cina per le sistematiche violazioni al diritto alla libertà di religione e ha definito le rigide restrizioni sulla partecipazione Kalachakra “illegali e incostituzionali”. Read the rest of this entry »
Kalachakra: Migliaia di tibetani costretti a rientrare per le minacce cinesi
Kalachakra: il Dalai Lama prega per i pellegrini forzatamente assenti
Al termine della cerimonia di conferimento dell’Iniziazione di Kalachakra, il Dalai Lama ha dedicato oggi le sue preghiere ai pellegrini tibetani che non hanno potuto raggiungere Bodh Gaya a causa delle restrizioni imposte dalle autorità cinesi.
Migliaia di fedeli provenienti dal Tibet e già arrivati in Nepal o in India sono infatti stati costretti a rientrare in patria senza poter partecipare all’evento a causa delle minacce esercitate dalle autorità cinesi. Xu Zhitao, vice direttore dell’Ufficio per il Tibet presso il Dipartimento del Fronte Unito per il Lavoro, aveva negato i giorni scorsi ogni tipo di pressione da parte del governo sui pellegrini tibetani per dissuaderli dal presenziare alla cerimonia peraltro definita “illegale” e “strumento politico”. In una conferenza stampa organizzata il giorno 8 gennaio, Lobsang Sangay, capo dell’esecutivo tibetano in esilio, ha definito “falsa” questa dichiarazione e ha affermato di avere personalmente incontrato centinaia di devoti tibetani costretti a fare ritorno in Tibet pena la confisca dei passaporti, il sequestro dei documenti di viaggio, la perdita del lavoro e il taglio dei sussidi governativi. “Queste minacce sono del tutto inaccettabili – ha dichiarato il Primo Ministro – e costituiscono una lampante violazione dei diritti umani e della libertà di religione”. Read the rest of this entry »
First Day of the Kalachakra Empowerment
First Day of the Kalachakra Empowerment – Entry into the Mandala
Bodhgaya, Bihar, India, 11 January 2017 – His Holiness the Dalai Lama left his residence at Namgyal Monastery early this morning to spend four and a half hours performing the prerequisite rituals for the Kalachakra Empowerment. These involved prayers, sadhanas, consecration of the vase, generation in front, offerings, ritual cake offerings and self-generation practices. He took little time to eat lunch before walking out onto the stage before the Kalachakra Temple. Once again he waved to the crowd in each direction and thousands waved back. There are now estimated to be 200,000 people here from 95 countries.
Sakya Trizin, Gyalwang Karmapa and Taklung Shabdrung during the first day of the Kalachakra Empowerment, Entry into the Mandala, in Bodhgaya, Bihar, India on January 11, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
On his way back, His Holiness stopped to greet the eminent Lamas who sit on either side of the throne. To His Holiness’s left, as he looks out to the audience, is the Ganden Tripa, Jetsun Lobsang Tenzin, Spiritual Head of the Geluk Tradition; his predecessor Ganden Trisur Rinpoche; Katok Getse Rinpoche of the Nyingmapas; Jangtse Chöjey; Sharpa Chöjey; the Khambo Lama, Chief Lama of Mongolia; Thamthog Rinpoche, Abbot of Namgyal Monastery and the Nechung and Tseringma Kutens. To His Holiness’s right is Sakya Trizin, Head of the Sakya Tradition; Gyalwang Karmapa, Head of the Kamtsang Kagyu Tradition; Taklung Shabdrung, Head of the Taklung Kagyu Tradition; Khondung Gyana Vajra Rinpoche, Sakya Trizin’s younger son; the infant Trulshik Rinpoche; Woeser Rinpoche from Mongolia and Kundeling Rinpoche.
Today, the ‘Heart Sutra’ was recited first in Japanese and then in English. His Holiness led the recitation of the Homage from ‘Ornament for Clear Realizations’ followed by the Homage to the Buddha, praising his explanation of dependent arising from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’:
I prostrate to the perfect Buddha,
The best of all teachers, who taught that
That which is dependent origination is
Without cessation, without arising;
Without annihilation, without permanence;
Without coming; without going;
Without distinction, without identity
And peaceful – free from fabrications. Read the rest of this entry »
Preparation of Students for the Kalachakra Empowerment
Preparation of Students for the Kalachakra Empowerment
Bodhgaya, Bihar, India, 10 January 2017 – Overnight rain in Bodhgaya laid the dust, leaving roads wet and muddy, but improving prospects for umbrella sellers. Before setting out for the Kalachakra Temple, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Australian former war correspondent Michael Ware for National Geographic Television. He began by putting him at ease:
Michael Ware interviewing His Holiness the Dalai Lama for National Geographic Television in Bodhgaya, Bihar, India on January 11, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Please think of me as just another human being. I’m quite familiar with National Geographic Magazine. When I was a child I found two or three copies in the 13th Dalai Lama’s room, the room where he passed away.”
Ware showed him a piece Heinrich Harrer had written for the magazine in the 1950s and His Holiness told him: “He was the one who first told me about Europe. Later, he became one of Tibet’s most reliable supporters. “
Ware told His Holiness that his experiences of war in Iraq and elsewhere have left him with a war inside himself. He asked what to do. His Holiness replied that as children we are open and full of joy. We appreciate whoever shows us affection with no question about where they are from, what they believe or how wealthy or well-placed they are. Later, as a result of the environment and the education system, we tend to neglect our inner values, like affection and compassion. He said,
“If you spend some time thinking about inner values, it will allay your restlessness. Our modern education system is oriented towards material goals, so even though human nature has been shown to be compassionate, we tend to think in terms of power and the use of force. To start with, what we need to do is to remember that other people are also human beings. I believe that an individual who has found inner peace will be happier and their family will be happier too.”
When challenged to say if human beings were good or savage, His Holiness drew attention to the change that had taken place in popular attitudes during the 20th century. Early on, at the time of WWI and even WWII, when nations declared war, their citizens joined up proudly and unquestioningly. But by the time of the Vietnam War thousands resisted the draft and when the Iraq crisis occurred millions of people across the world marched to show they were fed up with violence and did not support another war. Similarly, His Holiness observed that the limited interest people showed in what he had to say about global responsibility when he first went to Europe in 1973 and to the US in 1979 has grown significantly today. Read the rest of this entry »
Ritual Offering Dance Prior to the Kalachakra Empowerment
Ritual Offering Dance Prior to the Kalachakra Empowerment
Bodhgaya, Bihar, India, 9 January 2016 – After several brighter days, today, early morning mist and cloud had returned when His Holiness the Dalai Lama made the short journey from Namgyal Monastery to the Kalachakra Temple. He participated in a longer session of preparatory rites, accompanied and supported by the usual team of monks. At the same time an assembly of Lamas occupied the other half of the temple, where, since yesterday they have been reciting Tara prayers and mantras dedicated to His Holiness’s long life. This collection will continue until the ceremonial Long-Life Offering that is to be performed on 14th January.
His Holiness the Dalai Lama cutting a ribbon to formally open Gandantecgchenling Mongolian Temple in Bodhgaya, Bihar, India on January 9, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
From the Kalachakra Temple, His Holiness drove to inaugurate the new Gandantecgchenling Mongolian Temple. Welcomed on arrival by the Khambo Lama, His Holiness climbed the steps and cut the ribbon at the front door to formally open it. Making his way through eager throngs of Mongolians—600 monks and 1,200 lay-people—to the temple upstairs, he paid his respects before statues of Buddha Shakyamuni, Je Tsongkhapa and the first Khalkha Jetsun Dhampa and took his seat on the throne.
The Khambo Lama expressed gratitude to His Holiness on behalf of all Mongolian monks and devotees for taking the time to come to the temple to consecrate it. He mentioned how Buddhism had flourished in Mongolia until the early 20th century when it was severely restricted. The restoration of democracy has allowed it to be revived. He expressed the wish that the Battsagaan Temple play a key role in that revival and provide a refuge for Mongolian pilgrims to Bodhgaya.
His Holiness asked all the monks to chant the single verse mandala offering loudly, which they did, the sound of their voices filling the building. They followed this with the Ganden Lhagya prayer.
In his remarks His Holiness acknowledged the unique connection that has long existed between Tibet and Mongolia. Read the rest of this entry »
Teachings Preliminary to the Kalachakra Empowerment Concluded
Teachings Preliminary to the Kalachakra Empowerment Concluded
Bodhgaya, Bihar, India, 8 January 2017 – By the end of the Kalachakra self-generation and preparatory rituals this morning, construction of the sand mandala was complete. Thamthog Rinpoche, deputising for the Vajra Master, placed the ten phurbas and ten vases containing the water that will be employed in the empowerment around the mandala perimeter.
His Holiness the Dalai Lama looks on as Thamthog Rinpoche places ritual implements around the completed Kalachakra sand mandala during preparations for the Kalachakra Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 8, 2017.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Returning to the Kalachakra Temple after lunch His Holiness walked to the edges of the stage to wave and catch the eyes of people in the audience in each direction. Standing on the throne, from where more people at the back could see him, he waved again. Once he had taken his seat, the group of school children who the other day had regaled the audience with their charming chanting of the ‘Heart Sutra’ in Sanskrit did so again. They were followed by a mixed group of Vietnamese, many of whom, His Holiness remarked, “are refugees like us”.
He noted that the Buddha’s teachings had spread throughout Asia and yet for too long there had been little connection between Buddhist communities. Now, it has become easier to meet and get to know one another.
“With the Buddhists of Burma, Thailand and Sri Lanka we have the Vinaya in common, and with the people who follow the Sanskrit tradition, the Chinese, Koreans, Japanese and Vietnamese, we share the Perfection of Wisdom teachings. As followers of the same teacher we should share and compare our experiences. Although I had visited several cities in China and met venerable old monks, it wasn’t until I went to Singapore in the 1960s that I heard the ‘Heart Sutra’ in Chinese for the first time.”
Recalling the discussions of causality in ‘Stages of Meditation’, His Holiness noted that the attainment of enlightenment and the achievement of the Form and Truth Bodies depend on the collections of merit and wisdom. Wisdom involves an understanding of selflessness, which involves learning and reflection to gain conviction and reinforcing experience in meditation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Third Day of Preliminary Teachings
Third Day of Teachings Preliminary to the Kalachakra Empowerment
Bodhgaya, Bihar, India, 7 January 2017 – His Holiness the Dalai Lama joined the preparatory rituals for the Kalachakra Empowerment again this morning, as he will every day until the Empowerment is complete. Construction of the mandala had made great progress. By this morning, as can be seen vividly on the video feed within the teaching grounds, the major part of the palace and its surroundings is complete. What remains is the chain of Sanskrit syllables that ring the outer rim.
Monks from Namgyal Monastery working on the construction of the sand mandala during the preparation rituals for the Kalachakra Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 7, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
A substantial team of monks, primarily belonging to Namgyal Monastery, support His Holiness in preparing for the granting of the Kalachakra Empowerment. The experienced monks who sit with him and perform the self-generation and other rituals every day number about 25. They include the Abbot, Thamthog Rinpoche and former Abbot, Jado Rinpoche, two former Chant Masters in addition to the present incumbent. On this occasion, eight Jonangpa monks and four Mongolian monks have joined the team. Four monks are responsible for creating the sand mandala. They are supported by four assistants and co-ordinated by one supervisor. Seven monks are responsible for making all the necessary ritual cakes (tormas). There are two Ritual Masters and four personal attendants to His Holiness. In addition, six caretakers look after the thrones and so forth. There are also two kitchen attendants and eight young monks who serve tea.
Today, after the Pali recitation of the Mangala Sutta, the ‘Heart Sutra’ was recited in Vietnamese. Ganden Tri Rinpoche, Jetsun Lobsang Tenzin, offered the mandala and three representations of body, speech and mind of enlightenment.
“It was the Buddha who taught dependent arising,” His Holiness began. “And it’s more than 2500 years since he lived in India, yet his teaching continues to thrive. What’s more, what he taught is useful in day to day life. Although religion is generally thought of as something to do with faith and not subject to scrutiny, many people today, including scientists, are surprised to discover that the Buddha’s teachings comprise a science of the mind. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Preliminary Teachings to the Kalachakra
Teachings Preliminary to the Kalachakra Empowerment Continue
Bodhgaya, Bihar, India, 6 January 2017 – The Kalachakra preparatory rituals went on as before this morning while four monks continued their steady work to create the sand mandala. The basic shape of the palace is now visible.
His Holiness the Dalai Lama inspecting the work on the sand mandala as after the morning’s Kalachakra preparatory rituals in Bodhgaya, Bihar, India on January 6, 2017.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The tradition of making such sand mandala derives entirely from India and is another example of a tradition that survived in Tibet while vanishing from its land of origin. His Holiness the Dalai Lama took part in the morning’s rituals and closely inspected the work on the mandala when they were done.
His Holiness returned to the Kalachakra Temple soon after lunch to welcome Swami Chidanand Sarasvati and representatives of several religious traditions to an impromptu inter-faith meeting. They had taken part yesterday with Prime Minister Narendra Modi and Chief Minister Nitish Kumar in ceremonies in Patna to celebrate the birth there 350 years ago of the tenth Sikh Guru, Gobind Singh. They came today to greet His Holiness and participants in the Kalachakra Empowerment and to celebrate inter-faith understanding.
Introducing the event, former Tibetan Representative in Delhi, Tempa Tsering outlined His Holiness’s three main commitments—promoting human values, fostering inter-religious harmony and keeping the Tibetan language and culture alive.
Chief Jathedar of the Akal Takht in Amritsar, Giani Gurbachan Singh was invited to speak first. He chanted a prayer, greeted his fellow guests, and gave a short homily praising His Holiness as a symbol of compassion and love. Maulana Hasanur Rahman came next and extended a welcome to all who have come to Bodhgaya. He mentioned that in Islam all beings are regarded as sons and daughters of one family.
Jain Acharya Lokesh Muni paid homage to the Bhagawan and the Dharma, greeted His Holiness, other guests and Kalachakra disciples. He described his companions as an interfaith group and praised His Holiness as an elder among interfaith activists. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Start Kalachakra Preliminary Teachings
Start of Teachings Preliminary to the Kalachakra Empowerment
Bodhgaya, Bihar, India, 5 January 2017 – His Holiness the Dalai Lama participated in the preparatory rites for the Kalachakra empowerment again this morning. Construction of the sand mandala proceeds apace. After a succession of misty days, today the sun came out.
Theravada monks reciting the Mangala Sutta in Pali at the start of His Holiness the Dalai Lama’s teachings preliminary to the Kalachakra Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 5, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
An estimated 100,000 people from 85 countries have reached here for the Kalachakra Empowerment so far. Others continue to arrive. When he stood on the throne and before he sat down, His Holiness waved to his left, right and straight ahead, greeting the members of the crowd. He announced that Theravada monks would first recite the Mangala Sutta in Pali. Then a group of local school children recited the ‘Heart Sutra’ enchantingly in Sanskrit. They told His Holiness it had taken them a month to memorize it.
His Holiness mentioned that the Pali tradition is the foundation of the Buddha’s teachings and recalled the respect he had for the Sangharaja he met in Thailand. With regard to the Sanskrit tradition he noted that it had spread initially to China and from there to Vietnam, Korea and Japan. Another strand of transmission went to Tibet and from there to Inner and Outer Mongolia, and the Russian Republics of Buryatia, Kalmykia and Tuva.
The Pali tradition is the foundation of all Buddha’s teachings, but only the Sanskrit tradition uses reason and logic. Although Tibetans study Sanskrit to some extent, as His Holiness did with his main tutor Ling Rinpoche, they can much more readily study in their own language—Tibetan. This is due to the kindness of Shantarakshita who, in addition to ordaining the first seven Tibetan monks, recommended and encouraged the translation of Indian Buddhist literature into Tibetan. Read the rest of this entry »
Nuove restrizioni ai tibetani per impedirgli dal partecipare all’Iniziazione di Kalachakra
Pechino vara nuovi provvedimenti di sicurezza lungo i confini tibetani. Iniziato a Bodh Gaya il 34° Kalachakra
Al fine di stroncare ogni attività “separatista”, il governo cinese ha emanato nuovi provvedimenti destinati a rafforzare la sicurezza lungo i confini tibetani.
Secondo quanto pubblicato dal quotidiano di stato cinese Global Times le nuove misure, entrate in vigore il 1° gennaio, sono applicate in tutte le aree di frontiera, le zone commerciali e i luoghi panoramici. Wang Chunhuan, vice direttore dell’Accademia Tibetana delle Scienze Sociali, ha dichiarato che “l’aggiornamento delle normative di frontiera – quelle finora in vigore risalgono all’anno 2000 – fornirà il presupposto giuridico in base al quale combattere ogni potenziale attività terroristica”. Wu Yingjie, capo del Partito Comunista Cinese della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana, ha recentemente affermato che l’esercito, schierato come un “muro d’acciaio”, difende i confini del Tibet e che la sua presenza deve essere rafforzata “per impedire nel modo più assoluto che qualsiasi persona, in qualsiasi momento, possa svolgere attività separatiste sul territorio tibetano”. Read the rest of this entry »
China tightens Tibetan border security to combat ‘separatism’
China tightens Tibetan border security to combat ‘separatism’
The Hindu (Reuters) January 03, 2017 14:49.
China has tightened security regulations in Tibet’s border region to battle the risks of terrorism and ‘separatism’, the state-owned Global Times said. Read the rest of this entry »
Reclaiming India’s leverage on Tibet
Reclaiming India’s leverage on Tibet
Brahma Chellaney, The Live Mint – 4 January 2017
India’s instinctive chariness and reserve on the issue persist, despite an increasingly muscular China upping the ante against it.
Central governments come and go in New Delhi but India’s instinctive chariness and reserve on the issue of Tibet still persist, despite an increasingly muscular China upping the ante against it. Tibet’s annexation has affected Indian security Read the rest of this entry »
H.H. the Dalai Lama will attend international meet in Rajgir-Nalanda in March, Karmapa will travel to Sikkim.
Tibetan spiritual leader to attend international meet in Rajgir-Nalanda in March, Karmapa will travel to Sikkim.
Two years after he was taken in a car with darkened windows and no personal aide to meet Prime Minister Narendra Modi at his residence in New Delhi, Tibetan Buddhism’s holiest leader, the Dalai Lama, is being given pride of place at an international Buddhist conference to be held in March in Rajgir-Nalanda, Bihar. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Second Day of Preparations for the 34th Kalachakra Empowerment
Second Day of Preparations for the 34th Kalachakra Empowerment
Bodhgaya, Bihar, India, 3 January 2017 – His Holiness the Dalai Lama left Namgyal Monastery again just before 7 o’clock this morning for the Kalachakra Temple. During the morning he performed the self-generation of Kalachakra and engaged in preparatory rituals. Yesterday, in addition to the procedures for providing the disciples protection, rituals were begun in connection with the land on which the mandala is to be constructed and the empowerment bestowed. These included obtaining the land and permission to use it.
His Holiness the Dalai Lama looks on as monks from Namgyal Monastery perform the Earth Ritual Dance on the second day of preparations for the Kalachakra Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 3, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Today, there were rituals to remove any potential obstacles associated with ground on which the mandala is to be built. These culminated in the celebratory Earth Ritual Dance in the early afternoon by 15 monks from Namgyal Monastery. Dressed in elaborate brocade costumes, wearing five-leafed crowns and wielding vajra and bell, they chanted and danced for almost an hour and a half and subdued whatever interferences there may have been. Each dancer maintains the divine pride of being Vajra Vega, the fierce protective aspect of Kalachakra. Before the dance was over, His Holiness returned to the temple and resumed his seat.
In the course of the afternoon the first lines of outline of the mandala were drawn using blessed string dipped in chalk. The Vajra Master—and on this occasion His Holiness has deputed Abbot of Namgyal Monastery, Thamthog Rinpoche, to act on his behalf—plucked the chalk laden string held taught across the mandala base to create the initial lines. Thereafter, monks commenced the complex process of drawing the remaining lines with rulers and chalk. The work of executing this blueprint will continue into tomorrow, after which creation of the mandala out of coloured sand will begin.
http://www.dalailama.com/news/post/1521-second-day-of-preparations-for-the-34th-kalachakra-empowerment
H.H. Dalai Lama Commences Ceremony for Kalachakra Initiation
34th Kalachakra Empowerment by His Holiness the Dalai Lama Begins
Bodhgaya, Bihar, India, 2 January 2017 – It was cold and misty this morning, when, just before 7 o’clock, His Holiness the Dalai Lama drove out of Namgyal Monastery. Sikyong Dr Lobsang Sangay, Parliamentary Speaker Khenpo Sonam Temphel and Religious & Cultural Affairs Kalon Ven Karma Gelek walked, ceremonial incense in hand, before his car to the nearby Kalachakra ground. His Holiness greeted those gathered in the Kalachakra Temple and sat down facing the mandala pavilion to begin the preliminary procedures for the Kalachakra Empowerment. He was assisted by monks of Namgyal Monastery.
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd before the first teaching of the 34th Kalachakra Empowerment in Bodhgaya, Bihar, India on January 2, 2017. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“ Today, I’ve finished the preliminary ritual in about an hour or so,” His Holiness remarked once he had taken his seat on the throne facing the crowd. Verses of homage to the Buddha and the ‘Heart Sutra’ https://www.sangye.it/altro/?p=8419 were recited and His Holiness asked everyone to repeat the Kalachakra mantra https://www.sangye.it/altro/?p=3481 while he prepared for the next stage in the proceedings.
“ Here we are in this sacred place where more than 2500 years ago Buddha Shakyamuni attained enlightenment. Great Indian masters like Nagarjuna and many among the 84 Great Adepts have also practised here. Many translators who came from Tibet in search of teachings also visited the site. On this occasion, I’m going to give the Kalachakra Empowerment here and it will be the 34th time I’ve done so.
“Since the time of the 7th Dalai Lama, who composed the text we follow on the basis of the Zhalu and Jonang Traditions, the monks of Phende Lekshe Ling or Namgyal Monastery have practised Kalachakra.
“After I gave the empowerment for the first time in India, at Dharamsala in 1970, we had already dismantled the mandala at the end when I had a dream. I dreamt that I was in the centre of the mandala with the monks around me. We were blessing the ground and intoning the invocation of the deity. I took this to indicate that I would give the empowerment over and over again. Since I first gave it in Lhasa in 1954 many people have received it from me, but I don’t know how many are actually doing the practice.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Addressing Bihari Students
Addressing Bihari Students and Visiting Palyul Thupten Choekhor Dargyeling
Bodhgaya, Bihar, India, 31 December 2016 – After lunch today, His Holiness the Dalai Lama drove to the Kalachakra teaching ground to meet approximately 2000 students from 25 different schools in the vicinity of Bodhgaya. The occasion was organized by the Inter-religious Friends Association of Bodhgaya. His Holiness was welcomed on arrival by Ven Ratneswar Chakma and Father Lawrence Ujjwal. As he walked to the stage, he was invited to review the results of a student competition to portray him and greet the winners.
His Holiness the Dalai Lama looking at results of a student competition to portray him as he arrives at the Kalachakra teaching ground in Bodhgaya, Bihar, India on December 31, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Once His Holiness and other guests had taken their seats, moderator Kiran Lama invited Ven Ratneswar Chakma, Dr Mohammed Ishtiaq – Vice-Chancellor of Magadh University and Dr M Shamsul Islam – Principal of Gaya College, to welcome, felicitate and introduce His Holiness. Father Lawrence encouraged the students to pay attention and take note of what His Holiness said in order to be able to take part in a subsequent essay competition.
“Dear young brothers and sisters, and, of course, elder brothers and sisters,” His Holiness began, “whenever I speak in public I prefer to be informal. Formality seems to me only to create barriers between people. It’s a great honour for me to be here talking to you young people in this place that many of us consider sacred.
“As human beings we are all the same. The way we are born and the way we die is the same. We are physically, mentally and emotionally the same. Differences between us of nationality, belief, colour or social standing are only of secondary importance. We would do well to be more like children who play happily and affectionately together without any concern for such distinctions.
“Too many problems we face today are of our own making. Many of them arise because we pay too much attention to what differentiates us rather remembering the oneness of humanity—that we all belong to one human family.” Read the rest of this entry »
Larung Gar: altri 500 religiosi espulsi. Casi di malore tra i monaci.
Larung Gar: altri 500 religiosi espulsi. Casi di malore tra i monaci.
Le autorità della provincia sud-occidentale cinese del Sichuan la scorsa settimana hanno espulso altri 500 monaci e monache dall’accademia buddista di Larung Gar. Molti di questi monaci sono stati colti da malore per la separazione forzata dagli amici e dalle loro abitazioni.
Nella foto: I monaci e le monache nativi di Golog mentre dicono addio ai loro cari a Larung Gar il 24 dicembre 2016.
Si sono verificati episodi di svenimento. In un primo momento le autorità hanno ignorato l’incidente, dicendo che si trattava di finti svenimenti. Successivamente i religiosi che hanno perso conoscenza, sono stati trasportati all’ospedale per il trattamento di emergenza.
I monaci espulsi sono stati ospitati in edifici a due piani in una aerea provvisoria nella prefettura autonoma tibetana del Golog.
Sono molte migliaia i tibetani e i cinesi Han che hanno a Larung Gar. Fondata nel 1980 dal maestro Khenpo Jigme Phuntsok è uno dei centri più grandi e più importanti del mondo per lo studio del Buddismo tibetano.
In molti sono già stati espulsi dalle abitazioni che un tempo costeggiavano le colline intorno al Larung Gar e le autorità cercano di ridurre la popolazione del centro di circa la metà ad un livello massimo di 5.000 entro il prossimo anno.
Traduzione LRF Italia ONLUS
http://www.laogai.it/larung-gar-altri-500-religiosi-espulsi-casi-malore-monaci/
H.H. Dalai Lama in Pilgrimage to the Mahabodhi Temple
His Holiness the Dalai Lama Makes a Pilgrimage to the Mahabodhi Temple
Bodhgaya, Bihar, India, 29 December 2016 – Addressing pilgrims who are about to return to Tibet, first thing this morning, His Holiness the Dalai Lama told them they were a source of inspiration to Tibetans in exile. He spoke of the value of Tibetan religious traditions and stressed the need to study and develop a sound understanding. Read the rest of this entry »
Tensions on the roof of the world
Tibet: Tensions on the roof of the world
By Matt Rivers , CNN – 29 December 2016
Lhasa, Tibet (CNN) It’s dawn in Lhasa, Tibet, and the quiet is punctuated only by the gentle chanting of Buddhist pilgrims.
They pray outside the Jokhang temple, Tibetan Buddhism’s holiest place.
Some prostrate themselves on the cool stone ground, while others walk clockwise around the temple, spinning hand-held prayer wheels.
The thick, sharp scent of incense hangs heavy in the air.
We’re watching all this from the side, mere silent observers to rituals honed over hundreds of years.
More restricted than North Korea?
The early morning calm belies the region’s tumultuous history.
The Communist government in Beijing has controlled Tibet since 1951. After a failed revolt against Chinese rule in 1959, the 14th Dalai Lama — Tibet’s spiritual leader — fled to India.
Simmering defiance from Tibetans who remained sometimes boils over into large-scale riots.
Activists say more than 140 people have lit themselves on fire in protest of religious and cultural suppression since March of 2009.
It’s a side of Tibet the Chinese government doesn’t want outsiders to see. Beijing requires all foreign tourists to have permits and sometimes shuts down access for weeks at a time. It only rarely allows reporters to visit the region. Read the rest of this entry »
Jigme Guri è stato arrestato e torturato
Ex prigioniero politico tibetano ricoverato in ospedale, sottoposto a controllo medico causa torture
Un ex prigioniero politico tibetano che sorprendente è stato recentemente rilasciato e arrestato quattro volte è stato ricoverato in un ospedale del governo locale in Sangchu, nel Tibet orientale. Jigme Guri è stato arrestato e sottoposto in quattro distinte occasioni a dure tecniche di tortura impiegate nelle prigioni cinesi. Nel suo ultimo periodo in carcere gli è stato diagnosticato il diabete ed è stato portato in ospedale per un trattamento di emergenza.
Secondo un gruppo per i diritti diritti umani (Tibetan Center for Human Rights and Democracy), Jigme Gyatso, noto anche come Jigme Guri, è stato ricoverato il 26 dicembre. Non molto tempo dopo il suo rilascio dal carcere dove era stato cinque anni a Jigme è stato diagnosticato “diabete, ipertensione e altre complicazioni legate al suo cuore, fegato e occhi”.
La situazione della salute di Jigme Guri è aggravata dalla sorveglianza da parte dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza locale (PSB) “Non gli è stato permesso di riprendere i suoi studi religiosi nel monastero Labrang o di indossare i suoi abiti monastici. Le autorità carcerarie non hanno restituito i suoi effetti personali, tra cui il suo computer, i documenti, borse e le carte d’identità di residenza permanente. Senza la carta d’identità e restrizioni estreme Jigme non è stato in grado di cercare un trattamento migliore in cliniche private”, ha riferito TCHRD in un rapporto dettagliato.
Traduzione a cura della Laogai Research Foundation
http://www.laogai.it/ex-prigioniero-politico-ricoverato-ospedale-sottoposto-controllo/
Pechino impedisce ai tibetani di partecipare al Kalachakra
Pechino impone limitazioni temporanee ai viaggi dei tibetani in Nepal e India
27 dicembre 2016. Fonti ufficiali nepalesi hanno reso noto che Pechino ha imposto limitazioni ai viaggi dei tibetani in India e Nepal e ha chiesto alle agenzie di viaggio e alle compagnie aeree di cancellare tutte le prenotazioni ricevute. Il provvedimento resterà in vigore fino al 10 gennaio 2017.
Le misure restrittive mirano a impedire la partecipazione dei tibetani all’Iniziazione di Kalachakra che il Dalai Lama impartirà a Bodh Gaya nel periodo compreso tra il 3 e il 14 gennaio (nella foto l’ingresso al luogo della cerimonia). Le autorità cinesi di tutte le province tibetane hanno intimato ai residenti di non recarsi in visita in India, Nepal e in Buthan e tengono sotto stretta sorveglianza quanti hanno manifestato l’intenzione di presenziare al Kalachakra. Poiché molti tibetani sono già arrivati in Nepal, passaggio obbligato per raggiungere l’India, Pechino ha chiesto al governo di Kathmandu di registrare i nomi di tutti i tibetani in transito sul territorio nepalese anche se in possesso di un passaporto cinese valido. Il provvedimento, emanato circa due settimane fa, non è stato reso noto ufficialmente dal governo cinese: un portavoce del Ministero degli Esteri, interpellato dall’ambasciatore nepalese a Pechino, ha infatti dichiarato di ritenere inutile rendere pubblica ogni richiesta rivolta al governo nepalese in quanto il Nepal già aderisce alla politica di “una sola Cina”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings for Russian Buddhists
Teachings for Russian Buddhists in Delhi Conclude
Oksana Shemleva of Russian Television’s Channel 1 interviewing His Holiness the Dalai Lama in Delhi, India on December 27, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Delhi, India, 27 December 2016 – For this year’s teachings for Russian Buddhists more than 1300 people gathered in Delhi from Kalmykia, Buryatia, Tuva, Russia, Mongolia, Tibet, Estonia, Ukraine, Kazakhstan, Kirgizia, Lithuania, Belarus and several other countries. Before joining them this morning, His Holiness the Dalai Lama gave a short interview to Oksana Shemleva of Russian Television’s Channel 1.
He told her that in the world today we need to develop a greater sense of altruism.
“The book I’m reading now with my Buddhist brothers and sisters here is one of the best sources of instructions on how to do this. We also need wisdom. We need to analyse reality and, just as quantum physics tells us that things have no objective reality, the Indian Middle Way School tells us that although things appear to exist independently, nothing actually exists that way; nothing exists as it appears. I advise those Buddhists who come to listen that they need to be 21st century Buddhists, understanding what the Buddha’s teachings are about not just on the basis of faith but also on the basis of reason.”Shemleva explained that in Russia people like to have amulets and asked what His Holiness recommends for people to be happy. Answering that that’s up to the individual, he added that real blessings come from your own heart rather than from material things.
“A famous Tibetan practitioner, Milarepa, lived like a beggar with no possessions at all. Once when a thief crept into his cave at night he laughed and called out if I can’t find anything in here during the day, what makes you think you’ll find anything at night? Developing the mind doesn’t depend on external trappings. The Buddha too spent six years in serious meditation without any possessions, not even a rosary, and attained enlightenment.
“A wealthy Bombay family once came to see me to request my blessing and I told them it’s a mistake to look for blessings outside yourself when the real blessing is in your heart. I suggested that since they were well-off they should use their wealth to provide educational opportunities for people living in Bombay’s slums. That would be a real source of blessing.”
Asked about friends he has made around the world, such as Mikhail Gorbachev in Russia, His Holiness replied that he cherished all his friends. He said that as a human being he feels that friends he’s made are friends for life. Read the rest of this entry »
Chinese mines pollute Tibet grasslands
It was in 2009 that toxic chemicals from the Ganzizhou Rongda Lithium mine first leaked into the river, locals say, killing their livestock and poisoning the fish.
Tibetans in anguish as Chinese mines pollute their sacred grasslands
Washington Post, 26 December, 2016 by Simon Denyer
Jiajika, China — High in western China’s Sichuan province, in the shadow of holy mountains, the Liqi River flows through a lush, grassy valley dotted with grazing yaks, small Tibetan villages and a Buddhist temple. But there’s poison here.
A large lithium mine not only desecrates the sacred grasslands, villagers say, but spawns deadly pollution. This river used to be full of fish. Today, there are hardly any. Hundreds of yaks, the villagers say, have died in the past few years after drinking river water.
China’s thirst for mineral resources — and its desire to exploit the rich deposits under the Tibetan plateau — have spread environmental pollution and anguish for many of the herders whose ancestors lived here for thousands of years.
The land they worship is under assault, and their way of life is threatened without their consent, the herders say. Read the rest of this entry »
Teachings for Russian Buddhists in Delhi Continue
Teachings for Russian Buddhists in Delhi Continue
Delhi, India, 26 December 2016 – As he stood on the throne, His Holiness the Dalai Lama waved to the people at the back of the hall. Once he was seated he suggested not reciting the entire ‘Heart Sutra’ but only the mantra with its accompanying verse, followed by the verses of homage from ‘Ornament for Clear Realizations’ and the homage from ‘Commentary to Dignaga’s Compendium of Valid Cognition’.
His Holiness the Dalai Lama speaking on the second day of his three day teaching for Russian Buddhists in Delhi, India on December 26, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“ When I give this kind of discourse,” he said, “I like to give an introduction to the Buddha’s teachings and how to go about practice. In Tibet in the past and maybe even in China now, there are people with faith in Buddhism, who don’t really know what it is about. All religions teach about love and compassion, tolerance and contentment and have long been of benefit. But among them, Buddhism is the only one to teach explicitly about selflessness.
“A German neuroscientist once showed me a picture of the brain and told me that if there were a controlling self or soul it should be there, but nothing indicates such a self. In fact, since neurons in the brain function in non-centralized networks, it seems science supports the Buddhist assertion.”
Speaking in Tibetan that was simultaneously translated into Russian, Mongolian, Chinese, Hindi and English, His Holiness added that what qualifies the Buddhist view are the Four Seals:
All conditioned phenomena are transient.
All polluted phenomena are unsatisfactory or in the nature of suffering.
All phenomena are empty and selfless.
Nirvana is true peace.
Disturbing emotions and karma are in the nature of suffering. Their cause is ignorance, the distorted view by which we think of the impermanent as permanent, what is without self as with self, and what is miserable as pleasant. The root of this is holding onto the distorted view of an autonomous self. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Tibetans in Tibet will be blessed with Kalachakra initiation
His Holiness the Dalai Lama addressed the Tibetan pilgrims in Delhi, advising them to not feel disheartened: “From the Kalachakra ground, I will keep the Tibetans inside Tibet in my deepest prayers.”
His Holiness the Dalai Lama: Tibetans in Tibet will be blessed with Kalachakra initiation
New Delhi: The Chinese government has imposed travel restrictions on Tibetans in Tibet in a bid to block their travel to India to attend the Kalachakra teachings. Tibetan pilgrims who have already arrived in Nepal and India have been summoned back to their home country. News emanating from Tibet reported that the Chinese government began confiscating passports from Tibetans in Tibet since November this year.
Nepali media reported that “China has reportedly issued a temporary travel restriction on its citizens visiting Nepal and asked its travel agencies and airlines to cancel all travel plans and bookings made until January 10 with immediate effect.”
In light of these developments, His Holiness the Dalai Lama addressed the Tibetan pilgrims in Delhi, advising them to not feel disheartened. His Holiness said that during the Kalachakra initiation, which runs for three days—from January 11-13, Tibetans in Tibet whose faith and devotion remain invincible and stands undefeated, can pray from inside Tibet. “From the Kalachakra ground, I will keep the Tibetans inside Tibet in my deepest prayers.”
His Holiness further said there is a substantial number of Chinese Buddhists in Mainland China wishing to attend the Kalachakra and that His Holiness will remember them in his prayers.
“Distance cannot dampen the sacred ties between a lama and a disciple. You can all pray from the far-flung areas in Tibet and I assure you that you will receive the Kalachakra empowerment,” said His Holiness.
His Holiness thanked the Tibetans inside Tibet and advised them to do focus on empowering Tibetan youth with education. “While according importance to Tibetan language, encourage our youth to study Chinese language as well. Empower our youth to embrace modern education, but also be adept at traditional Tibetan knowledge, especially the five major sciences of knowledge.”
His Holiness further said on one hand this is a sad situation as Tibetans in Tibet and exile have been separated for 57 years, but on the other hand, the determination and resoluteness of Tibetans inside Tibet have remained steadfast. “Despite the phasing out of generations of Tibetans, your nationalistic fervour, irrespective of your faith in Tibetan Buddhism, your indomitable spirit, grit and perseverance, is bringing to the fore, clarity to the issue of Tibet.”
His Holiness the Dalai Lama will arrive at Bodhgaya today.
The Kalachakra initiation will begin with ritual preparation on January 2 and end with a life-long prayer ceremony on January 14 and will be streamed live on Tibet TV’s youtube and facebook page.
http://tibet.net/2016/12/tibetans-in-tibet-will-be-blessed-with-kalachakra-initiation-his-holiness-the-dalai-lama/
His Holiness the Dalai Lama Teachs for Russian Buddhists in Delhi
His Holiness the Dalai Lama giving an interview to Lenta.Ru in Delhi, India on December 25, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Teachings for Russian Buddhists Begin in Delhi
Delhi, India, 25 December 2016 – Yesterday, Tibetans, people from the Himalayan regions and elsewhere lined the streets around Ganden Monastery in Mundgod to see His Holiness the Dalai Lama off. Abbots and former Abbots accompanied him to the airport. He flew from Huballi to Delhi, arriving in time for lunch.Today, before embarking on three days of teachings requested by interested Russians, His Holiness gave interviews, first to Lenta.Ru a major Russian news agency.
Questions began with what we should expect as a result of changes taking place in the Western world. His Holiness replied that the Western world is part of the world as a whole, just as Russia is. The people remain human beings and it is a common human experience to feel something when others are dying, starving or being killed.
“Last century saw a lot of fighting. In the later part of the 20th century there was the Cold War, but that was better than a hot war. I admire the spirit of the European Union where former enemies, France and Germany have overcome discord and, working together as friends, have developed the EU. Union is based on mutual respect. The Soviet Union collapsed because it was totalitarian, the EU succeeds because of democracy.”
Asked if he thought we could look forward to a greater era of peace, His Holiness answered that there is no other option. He said that if war escalated into nuclear war everyone would suffer. What sensible person would want that? Read the rest of this entry »
Dalai Lama, Beijing and The Tibet Cause
Notwithstanding these efforts, the Dalai Lama retains immense popular goodwill and support from legislators in various countries.
Dalai Lama, Beijing and The Tibet Cause
The Daily Pioneer, 23 December 2016
Over the years, Beijing has tried to shrink the space available to the Dalai Lama in world capitals, to lobby the Tibet cause. Notwithstanding these efforts, the Dalai Lama retains immense popular goodwill and support.
The Dalai Lama’s unrivaled religious authority and influence over Buddhists in China and around the world is a matter of concern to Beijing. Over the years, Beijing has tried to shrink the space available to the Dalai Lama in world capitals to lobby the Tibet cause and undermine his influence over the different Tibetan Buddhist sects. Despite these efforts, the Dalai Lama’s influence and religious authority remain undiminished. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama commemorates the passing away of Je Tsongkhap
Ganden Ngacho: the Ganden Offering of the Twenty-Fifth
Mundgod, Karnataka, India, 23 December 2016 – The 25th of the tenth Tibetan month, which falls today, customarily commemorates the passing away of Je Tsongkhapa, founder of the Gelukpa School of Tibetan Buddhism.
His Holiness the Dalai Lama joining elder monks in recitations of texts by Je Tsongkhapa on the occasion of Ganden Ngacho at Ganden Lachi Monastery in Mundgod, Karnataka, India on December 23, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“We’ll begin by reciting the ‘Praise to the Buddha for Teaching Dependent Arising’,” His Holiness announced after taking his seat amidst the elders of the Geluk tradition in the Ganden Lachi Monastery hall this morning. “After that, let’s recite ‘Essence of Eloquence’, (Tsongkhapa’s ‘Essence of Eloquence: A Treatise Distinguishing between the Provisional and the Definitive Meanings’, drang nges legs bshad snying po), together.”
His Holiness remarked that he carries a copy of this book with him wherever he goes and he reads it whenever he gets time. The chant-master led the assembly of nearly 1000 monks in the hall, with as many again outside. A few, like His Holiness, read from traditional loose leaf Tibetan folios, but most used modern printed books. One or two appeared to be reciting from memory. Chanting at a brisk pace they had completed about one third of the book when they stopped for lunch at 11.30 am.
After lunch, His Holiness briefly addressed a group of pilgrims from Tibet:
“You Tibetans living in Tibet are the real owners of the Land of Snow. Your spirit and undaunted courage in the face of hardship are an inspiration to those of us in exile. You remind us that truth is on our side. We have no reason to lie and in the long run truth is on our side. Despite the oppression and inflexibility of the totalitarian system it will not succeed. Things will change. The time will come when we are all reunited, although the hardliners’ stance means it may not happen soon. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama is Hopeful of Reuniting with Tibetans in Tibet
Perfectly Healthy and Hopeful of Reuniting with Tibetans in Tibet Soon: His Holiness the Dalai Lama
Mundgod, Karnataka state: Addressing a group of Tibetan pilgrims from Tibet at Drepung monastery in Mundgod on 19 December on the sidelines of the Emory-Tibet symposium, His Holiness the Dalai Lama addressed the concerns of many Tibetans with regard to the deteriorating political situation inside Tibet and the Tibetan people’s longstanding aspiration to see His Holiness return to Tibet.
“The fact that Tibet has been able to survive in the conscience of the world even today is solely because of the resolve and remarkable determination of the Tibetan people. Tibetan people’s resilience and valor against the atrocities of the Chinese government has led to a growing awareness on Tibet,” His Holiness told the crowd, and urged them not to be demoralised by the critical political situation.
Addressing the aspiration of Tibetans inside Tibet to see His Holiness the Dalai Lama return to Tibet peacefully and in glory, His Holiness said: “I am 81 years old now. However, I am perfectly healthy and I am hopeful that we will be able to reunite in Tibet very soon in a few years. So don’t worry.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Lama’s longevity depends on disciple’s conduct
H.H. Dalai Lama: Lama’s longevity depends on disciple’s conduct
By Tenzin Monlam
Dharamshala, December 22, 2016: His Holiness the Dalai Lama said that whether a lama or a teacher lives long depends on the conduct of his disciples, during the celebration of the 600th Anniversary of the founding of Drepung Monastery at Drepung Lachi Assembly Hall in Mundgod.
“ You have made prayers and I also pray that I will live long. If no one were to listen to what I have to say, there would be little point, but I have made suggestions and you have followed. You have worked and studied hard,” the Dalai Lama said after the long-life ceremony while adding that “if the Bodhisattvas and the Nalanda masters were to see what we’re doing, I think they’d be satisfied that we are keeping our traditions alive.”
The 81-year old stated that the Nechung Oracle insists that he should live to 108, an auspicious number. He however, pointed out that whether the Lama lives long depends on the conduct of the disciples.
To commemorate the day, a concise biography of Jamyang Chöjey Tashi Palden, Founder of Drepung Monastery was readout out by the Chief Abbot of Drepung Monastery. Along with it, he also released a short book titled ‘The Divine Drum’.
The daylong celebration, attended by CTA dignitaries and abbots of various monasteries, also saw Lharampa Geshes receiving their degrees from Ganden Tripa.
During his keynote address at the ceremony, the spiritual leader said that the purpose of studying is to tame the mind to soften up and reduce the disturbing emotions before ultimately eliminating them.
“ After you study, the thing to do is engage in the practice of meditation as Trehor Kyorpon Rinpoche has done — keeping the Dharma alive through learning and practice,” he said.
Keeping in mind the possibility of having the philosophy and science categories of Tibetan Buddhism as part of academics for those interested, the Nobel Peace Laureate mentioned his plans to reclassify the contents of the Kangyur and Tengyur under categories of Buddhist science, philosophy and religion. http://www.phayul.com/news/article.aspx?id=38469&article=Dalai+Lama+says+Lama%27s+longevity+depends+on+disciple%27s+conduct
Chinese daily warns India on Dalai Lama
After Mongolian incident, Chinese daily warns India on Dalai Lama
By Atul Aneja, The Hindu – 22 December 2016
The Global Times , a newspaper affiliated with the Communist Party of China (CPC), has counseled India not to leverage the Dalai Lama issue to undermine Beijing’s core interests. Read the rest of this entry »
I nipoti di Gengis Khan tradiscono il Dalai Lama
Ulan Bator cede alla Cina: non riceverà più i leader tibetani. Uno strappo storico. Mongolia. I nipoti di Gengis Khan tradiscono il Dalai Lama
Raimondo Bultrini
Ormai è prassi nota a ogni Paese che concede un visto al Dalai Lama. Sia alla vigilia che dopo l’evento, la Cina diffonde le sue proteste con relativa minaccia di rompere i rapporti diplomatici e commerciali. Succede da 57 anni dopo l’esilio, e sono rimasti al mondo pochi Paesi incuranti delle conseguenze di accogliere l’odiato “separatista”, tra i quali – fino a ieri – la buddhista Mongolia, ex provincia sovietica indipendente con capitale Ulan Bator, separata dall’attuale Xinjiang cinese che ha la capitale a Hohhot. Per paura del potente vicino, in questi giorni anche questo popolo autonomo e devoto ha annunciato al Dalai Lama – per bocca di un ministro – che da ora in poi non sarà più bene accolto com’era sempre stato. Il ministro degli Esteri Tsend Munkh-Orgil in un’intervista ha addirittura espresso «rammarico» per aver permesso l’ultima visita del XIV leader tibetano e ha promesso a Pechino che per «l’intera durata di questo governo» non sarà autorizzato «a visitare la Mongolia neanche per scopi religiosi». L’atto per molti versi sacrilego interrompe secoli di legami spirituali profondi tra mongoli e i lama tibetani loro maestri, con radici ininterrotte dal tempo del nostro Medioevo e del triangolo di poteri tra Tibet, Mongolia e impero cinese. Furono i mongoli a creare il nome Dalai Lama che vuol dire “Oceano di saggezza” e a conquistare col sangue vasti territori donati ai leader di questo lignaggio di sacerdoti reincarnati. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama to Award Nuns the First Geshe-ma Degrees
Ceremony to Award Nuns the First Geshe-ma Degrees & Golden Jubilee of CST Mundgod
Mundgod, Karnataka, India, 22 December 2016 – This morning, His Holiness the Dalai Lama came down to the veranda of Drepung Lachi Monastery once more and took his seat at the top of the steps. He was flanked to his right by senior members of the monastic community and to his left by members of the Central Tibetan Administration (CTA) and other guests. Before him arrayed in the front row in the monastery courtyard were the first twenty nuns to have achieved the degree of Geshe-ma. Read the rest of this entry »
How Tibet Is Being Crushed, While the Dalai Lama Survives
A Buddhist monk with the Tibetan flag painted on his face, in Siliguri, India, November 2011, protests in solidarity with dozens of monks who self-immolated in Tibetan parts of China to draw attention to their opposition to Beijing’s repression of indigenous culture.
How Tibet Is Being Crushed, While the Dalai Lama Survives
If you read every page of Tsering Woeser’s latest book and skip the first and last chapters of Tsering Topgyal’s, the ultimate message about the situation in Tibet is often the same. Chinese rule, writes Woeser, is no less than “ethnic oppression,” while Topgyal asserts that “the threat and use of coercive force to meet ideological, political and military objectives in Tibet have been enduring and well-documented features of Chinese rule from the beginning.” He recommends to Beijing that to secure a more placid atmosphere in Tibet, it should staff the region’s administration with Tibetan members of the Chinese Communist Party instead of the often brutal occupiers it now relies on.
Woeser came to Western attention with Voices from Tibet (2014), the collection of essays she wrote with her husband, Wang Lixiong. 1 She is the daughter of a teacher who became a senior officer in the Chinese army. After her birth in Lhasa in 1966 the family moved to Tibetan towns within China proper. At school she learned only Chinese, regarded as the language of a higher culture. After studying at a university in China she returned to Lhasa, where she worked for the Chinese Writers’ Group. There she wrote poems that were praised in China for their pride in Chinese culture, although, as Robert Barnett wrote in his introduction to Voices from Tibet , they also show “an engagement with Tibetan landscape, history and people.” Read the rest of this entry »
Dalai Lama says Lama’s longevity depends on disciple’s conduct
The Nechung Oracle approaching His Holiness the Dalai Lama during the Long Life ceremony at Drepung Lachi Assembly Hall in Mundgod, Karnataka, India on December 21, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
H.H. Dalai Lama: Lama’s longevity depends on disciple’s conduct
By Tenzin Monlam
Dharamshala, December 22, 2016: His Holiness the Dalai Lama said that whether a lama or a teacher lives long depends on the conduct of his disciples, during the celebration of the 600th Anniversary of the founding of Drepung Monastery at Drepung Lachi Assembly Hall in Mundgod.
“ You have made prayers and I also pray that I will live long. If no one were to listen to what I have to say, there would be little point, but I have made suggestions and you have followed. You have worked and studied hard,” the Dalai Lama said after the long-life ceremony while adding that “if the Bodhisattvas and the Nalanda masters were to see what we’re doing, I think they’d be satisfied that we are keeping our traditions alive.”
The 81-year old stated that the Nechung Oracle insists that he should live to 108, an auspicious number. He however, pointed out that whether the Lama lives long depends on the conduct of the disciples. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: The 600th Anniversary of the Founding of Drepung Monastery
The 600th Anniversary of the Founding of Drepung Monastery
Mundgod, Karnataka, India, 21 December 2016 – This day of celebration began early with the rumbling of long horns before His Holiness the Dalai Lama descended to the assembly hall of Drepung Lachi Monastery. The Ganden Tripa, Ganden Trisur, Sharpa and Jangtse Chöjeys, with the Drepung Abbots and about 1500 monks, led by the thunderous voice of the chant-master, offered His Holiness a Long-Life Ceremony. At a certain point the Nechung Oracle appeared and during a long trance paid homage to the eminent Lamas and approached His Holiness several times.
The Nechung Oracle approaching His Holiness the Dalai Lama during the Long Life ceremony at Drepung Lachi Assembly Hall in Mundgod, Karnataka, India on December 21, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“I’ll be talking again later,” His Holiness told the assembly, “but since we are celebrating the founding of Drepung Monastery by Jamyang Chöjey Tashi Palden, I’d like to say a few words here. This Long-Life Ceremony was different from those routine rituals performed when, as a child, I was facing an inauspicious year, because the whole community has been involved.
“As a child I was placed on the throne of the Dalai Lamas and I feel I have a karmic connection with them that goes back to Trisong Detsen. At this crucial juncture in our history I feel I’ve been able to make some contribution to the Tibetan cause and the welfare of our religion and our people.
“The recent Symposium held here revealed that we now have monks and nuns who have acquired quite a high standard of modern education in addition to their traditional training.
“You’ve made prayers and I also pray that I’ll live long. If no one were to listen to what I have to say, there’d be little point, but I’ve made suggestions and you’ve followed the advice. You’ve worked and studied hard so if the Bodhisattvas and the 17 Masters of Nalanda were to look to see what we’re doing I think they’d be satisfied that we are keeping our traditions alive. Read the rest of this entry »
3 His Holiness the Dalai Lama: Bridging Buddhism & Science
Bridging Buddhism & Science, Emory Tibet Symposium, Day Three
Christof Koch delivery his presentation during the morning session devoted to neuroscience on the final day of the Tibet Emory Symposium in Mundgod, Karnataka, India on December 20, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
December 20th 2016 Mundgod, Karnataka, India- For the third consecutive day, His Holiness the Dalai Lama walked from Drepung Lachi to Drepung Loseling to attend the Emory Tibet Symposium, greeting well-wishers as he went. A group of young students belonging to the Tibetan Science Society, who had come to attend the Symposium too, were waiting for him at the door of the monastery. He posed for a photograph with them, commended their interest in science and advised them to go further than mere general study and specialize.The fifth session was devoted to neuroscience and the question what is mind and its relation to the body, brain and subjective experience. Christof Koch began his presentation by paying tribute to one of the fathers of modern science, the French philosopher Descartes, who famously said—I am conscious, therefore I am. Koch said that despite this initiative, until 30 or 40 years ago, science took little interest in consciousness.
Now there is some sense that it feels like something to see, hear, remember, feel hungry and so forth. However, if we ask who has conscious experience, the general consensus has been that it is only human beings. As to the mechanism that gives rise to consciousness, neuroscientists have identified a part of the cerebral cortex that has to be there if there is to be consciousness. About whether dogs, bees with their small but densely complex brains, or even foetuses, are conscious there is apparently, as yet, no clear answer. Read the rest of this entry »
La risoluzione del Parlamento Europeo: la Cina rispetti la libertà di associazione e religione del popolo tibetano
Il Parlamento Europeo: la Cina rispetti la libertà di associazione e religione del popolo tibetano
20 dicembre 2016. Il Parlamento Europeo, riunito a Strasburgo, ha approvato il 15 dicembre una risoluzione urgente con la quale chiede alla Cina il rispetto della libertà di associazione e religione del popolo tibetano e condanna la distruzione del Centro buddista di Larung Gar.
A tre giorni dalla morte di Tashi Rabten, il Parlamento Europeo ha chiesto al governo cinese di riprendere il dialogo con i rappresentanti del governo tibetano in esilio, in stallo dal 2010, al fine di risolvere la crisi in atto in Tibet e di dare inizio ad un dialogo costruttivo con la comunità e i leader religiosi del Centro di Studi buddisti di Larung Gar per consentire ai tibetani deportati a causa della demolizione del complesso monastico di continuare i loro studi. “Il Parlamento Europeo chiede alle autorità cinesi di porre fine alla distruzione del Centro e all’allontanamento di quanti vi risiedono in nome del rispetto della libertà di religione e dei diritti umani, principio fondamentale della democrazia e dello stato di diritto, elemento indispensabile per garantire la stabilità politica”. “Il Parlamento Europeo – recita tra l’altro il documento – è seriamente preoccupato per il peggioramento della situazione dei diritti umani all’interno del Tibet, peggioramento che si è tradotto in un incremento dei casi di autoimmolazione; biasima il dispiego di un numero sempre maggiore di militari sull’altopiano tibetano, causa di tensione nell’intera regione, ed esprime la propria contrarietà alla sistematica sorveglianza esercitata sui privati cittadini”. Read the rest of this entry »
2 His Holiness the Dalai Lama: Bridging Buddhism & Science
Bridging Buddhism & Science, Emory Tibet Symposium, Day Two
Mundgod, Karnataka, India, 19 December 2016 – Before 8am it is still cool enough to walk comfortably from Drepung Lachi to Drepung Loseling, which His Holiness the Dalai Lama did once more today. He greeted Tibetans and Indians, local residents, pilgrims and beggars on the way, shaking hands with many of them to their evident pleasure and surprise.
Dr Sanjay Gupta interviewing His Holiness the Dalai Lama for CNN at Drepung Loseling in Mundgod, Karnataka, India on December 19, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
On reaching Drepung Loseling, he gave an interview to Dr Sanjay Gupta, a physician and broadcaster, to be broadcast by CNN, which, like Emory University, is based in Atlanta, Georgia, USA. Dr Gupta, who is here to cover the Emory Tibet Symposium, began by asking His Holiness the importance of a genuine smile.
“There may be some other animals who have ways of expressing their warm feelings,” His Holiness replied, “but being able to smile seems to be unique to human beings. As social animals we need friends. Friendship is based on trust and trust grows when we show each other genuine affection. If you are honest, truthful and of service to others, no matter what else is going on you can feel self-confident.”
Asked why, if basic human nature is compassionate, we don’t see more of it in the world, His Holiness replied that when children are five or six years old they are innocent and open-hearted. They don’t care about nationality, faith, race and so forth. However, as they grow up in a materialistic society, their basic human values, such as compassion and concern for others, tend to be neglected and become dormant. Gradually they learn to cheat and bully others and in extreme cases kill them.
“In the USA,” His Holiness continued, “we see growing numbers of cities taking to calling themselves ‘city of kindness’ or ‘city of compassion’ and developing programs to encourage these qualities in children.
“In India and the US too we are working on a draft curriculum to introduce universal values into the mainstream education system. We plan to run it as a pilot project in some schools and if there are positive results we will make it more widely available.” Read the rest of this entry »
1 His Holiness the Dalai Lama: Bridging Buddhism & Science
Bridging Buddhism & Science, Emory Tibet Symposium, Day One
Mundgod, Karnataka, India, 18 December 2016 – Today, His Holiness the Dalai Lama elected to walk the relatively short distance between Drepung Lachi and Drepung Loseling. He greeted well-wishers along the way, as well as offering comfort to beggars who also vied for his attention. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit Deyang and Ratö Dratsang
Visits to Deyang Dratsang and Ratö Dratsang
Mundgod, Karnataka, India, 17 December 2016 – Yesterday morning, His Holiness the Dalai Lama took a short flight from Bengaluru to Huballi. He was received as he stepped off the plane by the local DC. The Drepung Tripa and Ling Rinpoche greeted him in the arrival hall, while the Loseling, Gomang and Ratö Abbots were waiting at the door to the airport. His Holiness drove to the Mundgod Tibetan Settlement via Camp No 1, past Ganden Monastery. Tibetans young and old, monastic and lay, lined the road to welcome him. On arrival at Drepung Lachi he took the time to speak to six monks confined to wheelchairs who were waiting to see him. On entering the monastery he was formally presented with a mandala and three representations of the body, speech and mind of enlightenment.
His Holiness the Dalai Lama meeting the newly installed 103rd Ganden Tripa, Jetsun Lobsang Tenzin, at Drepung Lachi Monastery in Mundgod, Karnataka, India on December 17, 2016. Photo/Tenin Choejor/OHHDL
This morning the sound of deep, rumbling horns indicated the presence of an eminent guest. Before embarking on the day’s engagements, His Holiness met the newly installed 103rd Ganden Tripa, Jetsun Lobsang Tenzin, in his quarters at Drepung Lachi Monastery. Once again Tibetans lined the streets as His Holiness’s motorcade drove at a stately pace to Drepung Deyang Monastery. Entering the new temple, His Holiness exchanged greetings with old friends he spotted among the monks on either side. He paid his respects before the various statues at the head of the temple, made a brief visit to the protector chapel and took his seat on the throne. With Ganden Trisur, Rizong Rinpoche, Ling Rinpoche, Kundeling Rinpoche and Deyang Rinpoche looking on, the Nechung Kuten, Thupten Ngodup made an offering of a mandala and three representations of enlightened body, speech and mind.
The Nechung Kuten, Medium of the State Oracle, has been the prime mover in the re-establishment of this monastery. About 15 years ago, he began to have vivid and repeated dreams of building a monastery he did not recognise, which surprised him because Nechung Monastery had already been re-established. On one occasion, after a trance, His Holiness asked him about his dreams and he explained. His Holiness remarked simply that it was interesting. It was when he reported what he had dreamt to senior monks at Nechung Monastery that one of them suggested that the monastery in question was Deyang.
Apparently, sometime before this, His Holiness had instructed that the Fifth Dalai Lama’s commentaries on the Perfection of Wisdom and the Middle Way be reprinted. He gave the books to Drepung Lachi where they lay unread because Loseling and Gomang study the works of Panchen Sonam Drakpa and Jamyang Sheypa. Therefore, when the Nechung Kuten told him that his dreams seemed to herald the re-establishment of Drepung Deyang Monastery in exile, he was pleased because one of that monastery’s distinguishing features was that its monks studied these works of the Fifth Dalai Lama. Also, since the time of the Fifth, the young Dalai Lamas, including His Holiness, enrolled first at Drepung Deyang and began their training there. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visit to National Law School of India University
Visit to National Law School of India University
Bengaluru, Karnataka, India, 15 December 2016 – After several days of rain and overcast skies, the sun came out today as His Holiness the Dalai Lama drove across Bengaluru to the National Law School of India University, an institution that offers undergraduate and graduate legal and policy education. Read the rest of this entry »
Tibet: moglie e figlie dell’uomo che si è dato fuoco torturate mentre erano in stato di fermo.
La moglie e le due figlie dell’ex monaco Tashi Rabten che si è dato fuoco il giorno 8 dicembre sono state torturate dalle autorità cinesi e costrette a firmare un documento dove viene dichiarato che si è auto-immolato a causa di problemi con la famiglia e non per il Tibet.
Tashi Rabten mentre si dava fuoco inneggiava per la libertà per il Tibet, per il ritorno del leader tibetano in esilio sua Santità il Dalai Lama in Tibet e alla liberazione del Panchen Lama, Gendun Choekyi Nyima.
A seguito dell’accaduto, la famiglia ed il pubblico che ha assistito all’orribile scena sono in una difficile situazione con le autorità cinesi. Sono state incarcerate 9 persone: su queste pende l’accusa di aver diffuso nei social media il video dell’uomo mentre si dava fuoco e aver pregato per la vittima. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Inaugurate the Institute for Higher Education
Inauguration of the Dalai Lama Institute for Higher Education
Bengaluru, Karnataka, India, 14 December 2016 – When His Holiness the Dalai Lama arrived early at the Dalai Lama Institute for Higher Education this morning, the cyclone affected weather of the last few days had begun to improve. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at the University of Mysore
Participation in 97th Convocation of the University of Mysore
Mysuru, Karnataka, India, 13 December 2016 – Yesterday morning, His Holiness the Dalai Lama left Delhi on an early flight for Bangaluru from where he flew on to Mysuru. He was received on arrival by the local Deputy Commissioner & District Magistrate and Superintendent of Police, as well as the Abbots, Settlement Officers and Tibetan People’s Deputies from Mundgod. When he reached his hotel, among hundreds of ordinary Tibetans there to welcome him, a group of schoolchildren performed the ‘Tashi Shölpa’ dance in his honour.
‘Star of Mysore’ journalist N Niranjan Nikam interviewing His Holiness the Dalai Lama in Mysuru, Karnataka, India on December 13, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
This morning, before venturing out into the ubiquitous drizzle enveloping the city as a result of cyclone Varda, His Holiness gave an interview to veteran ‘Star of Mysore’ journalist N Niranjan Nikam. He told him that he first came to Mysore in 1956 during a visit to India to attend the 2500th Buddha Jayanti celebrations. In the course of a ceremonial lunch, the then Chief Minister of Mysore State, S Nijalingappa, told him that he supported Tibetan independence.
Eventually, after his escape to India in 1959, followed by about 15,000 Tibetans, a request was made to the Government of India for land on which they could settle. Pandit Nehru wrote to the country’s Chief Ministers with this request and Nijalingappa’s response was by far the most generous. Consequently, today, 40-50,000 Tibetans live in Karnataka, but more important, His Holiness said, Tibet’s major monastic universities have also been re-established here.
Nikam asked His Holiness what he feels is wrong with modern education. He told him that being primarily oriented to material goals there is little place in it for inner values and moral principles. He observed that many of the problems we face today that are of our own making can ultimately be attributed to this lack of moral principles. He suggested we could make up for this by cultivating warm-heartedness. Read the rest of this entry »
Tashi Rabten si è immolato per il Tibet
La lettera testamento lasciata da Tashi Rabten al suo popolo.
12 dicembre 2016. Tashi Rabten, un tibetano di trentuno anni padre di tre figli, si è dato la morte con il fuoco in segno di protesta contro l’occupazione cinese. E’ avvenuto a Machu, nella provincia tibetana dell’Amdo, nelle prime ore del mattino del giorno 8 dicembre. Si tratta del 146° caso di autoimmolazione avvenuto in Tibet dal 2009.
Dopo essersi cosparso di benzina in un bagno pubblico, Tashi Rabten, chiamato Tarab da parenti e amici, si è dato fuoco lungo la strada del mercato ortofrutticolo, la stessa via dove nel 2012 si era dato la morte Tsering Kyi, il cugino appena ventenne. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia riferisce di aver appreso da fonti locali che prima di cadere a terra Tashi ha avuto il tempo di gridare “possa il Dalai Lama vivere per 10.000 anni” e “permettete a Sua Santità di tornare in Tibet”.
Una folla inorridita e in preghiera si è subito radunata attorno al rogo. Le brevi sequenze di immagini catturate dai telefoni cellulari dei passanti sono impressionanti e ci inducono a riflettere su quanto grande sia il desiderio di libertà e quanto intollerabile il senso di frustrazione da indurre una persona a togliersi la vita in modo tanto doloroso e con tanto coraggio. I funzionari cinesi dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza hanno portato via i suoi resti carbonizzati. I congiunti ne hanno chiesto la restituzione ma, secondo le ultime notizie, tutti i membri della famiglia, inclusi la moglie e i due figli, sono statti tratti in arresto.
In una lettera datata 8 dicembre e indirizzata a Tibet Post International Rabten spiega i motivi del suo gesto. “Oggi lascerò questo mondo”, scrive il nuovo eroe tibetano. “Ma così facendo sono certo di essere dalla parte del Tibet. Siamo obbligati a ricorrere a gesti estremi per riavere la nostra terra, già perduta e in via di sparizione. Siamo destinati ad autoimmolarci in nome del nostro credo e del nostro territorio”.
“Sono un tibetano, non un cinese. In quanto tibetano con passaporto cinese rivendico diritti umani e democrazia per un miliardo e trecento milioni di persone, ma in quanto autentico tibetano chiedo a gran voce la restituzione della mia terra e la libertà. Siamo con il Dalai Lama, vogliamo risolvere il nostro problema con il governo cinese solo in modo pacifico. Noi tibetani non vogliamo che si ripetano il massacro e la disumana guerra di invasione compiuti nel 1958 dall’Esercito di Liberazione del Popolo. E rifiutiamo l’appellativo di “rivoltosi” con cui siamo stati definiti nel 2008”.
Con l’immolazione di Tashi Rabten sale a tre il numero dei tibetani che si sono dati la morte con il fuoco nell’arco del 2016. Prima di lui hanno dato la loro vita per la libertà del Tibet Kalsang Wangdu, di soli 18 anni, deceduto il 29 febbraio, e Sonam Tso, una donna di cinquant’anni, deceduta il 23 marzo.
Fonti: TCHRD – Tibet Post International – redazione http://www.italiatibet.org/2016/12/12/un-nuovo-caso-di-autoimmolazione-con-il-fuoco-in-tibet/
Tibetan Self-Immolator Dies of Self-Immolation Protest
Tibetan Self-Immolator Dies of Self-Immolation Protest
Dharamshala: Further details have emerged about the self-immolator protester who set himself on fire on Thusday in Machu country of Tibet’s Amdo province.
Tashi Rabten, 33, known to his friends and family as Tarab, is a former monk from Teushel village in Machu County, Kanlho, eastern Tibet. He succumbed to his injuries.
According to sources, Tashi Rabten’s wife and two children have been taken into custody. A number of his other relatives have also been detained after approaching the authorities to ask for his body for cremation.
Images and video footages in circulation show Tashi Rabten walking down a street on fire. A later video shows security personnel lifting and removing the body. Read the rest of this entry »
Rui Gong : My true impressions of the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama and Rui Gong
Rui Gong : My true impressions of the Dalai Lama
About the Dalai Lama, Many of the legends we heard in China were negative information like the Dalai Group engaged in separatist activities, how to tear up the “17-Article Agreement”, then fled to India, and even in India set up a government in exile. Oops! This is in the eyes of the Chinese really sin, completely contrary to our unified thinking inertia. But when you look at Baidu Encyclopedia and other domestic Web site information, there is one truth about the Dalai Lama you can not denied forever. That is, he won the Nobel Peace Prize in1989. On this point, he is in sharp contrast with the previous separalist image, and for his personal cast a layer of mystery. Of course, such a mystery is targeted at the domestic shield of the masses. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talks at Tushita
Talk at Tushita before Participating in Flagging off 100 Million for 100 Million Campaign
New Delhi, India, 11 December 2016 – This morning Prof S Parasuraman, Director of the Tata Institute of Social Sciences met His Holiness the Dalai Lama to inform him of progress being made in developing a training programme in secular ethics. Responding to His Holiness’s comment that modern education is wonderful in many ways, but is inadequate when it comes to inculcating inner values or moral principles, Prof Parasuraman outlined a 30 hour course that has been developed, taking inspiration from His Holiness’s published writings. He mentioned five topics: 1. Sourcing my universal values; 2. Discerning change; 3. Leading with others; 4. Accountability, and 5. Ethical Leadership. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Laureates and Leaders for Children Summit
Laureates and Leaders for Children Summit
New Delhi, India, 10 December 2016 – At daybreak Delhi was shrouded in thick fog, which gradually lifted as the sun rose. By the time His Holiness the Dalai Lama drove to the Rashtrapati Bhavan Cultural Centre, within the residential complex of the President of India, the day was looking bright. He had been invited to participate in the opening session of the inaugural Laureates and Leaders for Children Summit organized by the Kailash Satyarthi Children’s Foundation. Once the Honourable Shri Pranab Mukherjee, the President of India, arrived, the summit began with the purpose of globalizing compassion for children. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Tibet House
Ambedkar University Convocation — Tibet House and Men-tsee-khang Anniversaries
New Delhi, India, 9 December 2016 – His Holiness the Dalai Lama flew from Dharamsala to Delhi yesterday afternoon. This morning his public engagements began with an interview for CBS and a conversation on Facebook live with Kailash Satyarthi, founder of the Kailash Satyarthi Children’s Foundation and co-winner of the 2104 Nobel Peace Prize. Read the rest of this entry »
Dalai Lama on Socialism
Dalai Lama on Socialism
By Terry Reis Kennedy – Published on the Hindu, 08 December 2016
According to His Holiness The Dalai Lama, capitalism and socialism can build a solid partnership provided the rich contribute more money, particularly to the poor in need of health care and education. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama from a Catholic perspective
Pope John Paul II and the Dalai Lama shake hands as they met outside the basilica of Santa Maris degli Angeli where 200 representatives of 12 religions gathered for a World Day of Prayer for Peace in Assisi on Monday, Oct. 27, 1986. (AP Photo/Foggia)
The Dalai Lama from a Catholic perspective
By Alexander Norman, Tibetan Buddhism in the West
Origins
Feted by politicians, by pop-stars and by millions of ordinary people alike, the Dalai Lama is one of the best loved spiritual leaders of modern times. His talks sell out sports stadia from Sydney to San Francisco, from Oslo to Johannesburg. He is the recipient of a Nobel peace prize, a Congressional gold medal, the Templeton prize for spiritual progress and numerous other awards both civic and academic. A man of clear personal sincerity, the Dalai Lama’s message of peace and compassion wins him friends wherever he goes.
Thanks to an upsurge of interest in Tibet and in the Buddhism of Tibet, the Dalai Lama’s story is well known. At an early age, he became paramount leader, both spiritual and temporal, of the Tibetan people. In 1959, he was forced to flee his country for exile in India following its annexation by the People’s Republic of China which claims Tibet as sovereign territory. Since then, the Dalai Lama has travelled the world seeking to advance the cause of political autonomy for his people and at the same time expounding a philosophy of non-violence based on universal compassion.
Born in eastern Tibet in 1935, Tenzin Gyatso, the present Dalai Lama, is acknowledged by his people as the reincarnation of the Thirteenth Dalai Lama who died in 1933 at the age of 56. According to his own account, the recognition process involved a series of prophetic signs as well as more than one interview. On the last of these, he was asked to identify a number of items that had belonged to his predecessor from among a collection of other, similar items. It was considered particularly auspicious when the infant Dalai Lama (he was just three years old at the time) picked up a walking stick and then put it down in favour of another one. The walking stick he first picked up had originally belonged to the Thirteenth, but he had given it away to a friend. The walking stick which the child picked up next was the one which the Thirteenth had at the end of his life.
The Dalai Lama is, however, at pains to admit that he remembers nothing of all this process and has often alluded wryly to the autobiography of the Fifth Dalai Lama. It seems that the young Fifth was completely unable to identify any of his predecessor’s belongings. As a result, the official conducting the interview had to ‘choose’ for him. Read the rest of this entry »
Il governo di Dharamsala chiede alla Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite di salvare il Centro di Larung Gar
Il governo di Dharamsala chiede alla Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite di salvare il Centro di Larung Gar
7 dicembre 2016. Lobsang Sangay, Primo Ministro del governo tibetano in esilio, e Khenpo Sonam Tenphel, Presidente del parlamento, hanno chiesto l’immediato intervento dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani per salvare dalla totale distruzione il Centro di Studi Buddhisti di Larung Gar.
La richiesta è avvenuta nel corso di una conferenza stampa congiunta (nella foto) organizzata a Dharamsala il 5 dicembre. Il Sikyong e il Presidente del parlamento hanno inoltre chiesto all’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, Zeid Ra’ad al Hussein, di sollevare la questione la questione dei diritti umani in Tibet nel suo discorso di apertura alla 34° sessione del Consiglio che si terrà a Ginevra nel marzo del prossimo anno. Durante la conferenza stampa è stato ufficialmente presentato “ We stand in solidarity with Tibet”, un filmato della durata di sette minuti (che pubblichiamo integralmente nella nostra sezione “on line”) per richiamare l’attenzione della comunità internazionale sulla drammatica situazione di Larung Gar. Read the rest of this entry »
NYT: More Punishment for Tibetan Buddhists
More Punishment for Tibetan Buddhists
The Editorial Board, The New York Times, 5 December 2016
China ’s determination to suppress the religious life and culture of Tibetans has taken a brutal turn at Larung Gar, the world’s largest Buddhist institute, where demolition workers have been tearing apart the community’s hand-built monastic dwellings. The campaign is another blot on China’s human rights record.
For years, government officials have harshly pressed for the assimilation of Tibetan culture. That very likely only encouraged growth at Larung Gar, where an estimated 20,000 monks, nuns and believers live in a mountainside warren of red-painted dwellings. The authorities insist they are not destroying the community, in southwest China, nor forcing residents to flee — but only protecting “the personal safety and property of the monks and nuns.” If the government were interested in health and safety, it could help construct new sewers and homes to relieve the crowding. But, of course, it’s done nothing of the sort. Read the rest of this entry »
Tibetan Pilgrims Listen to His Holiness the Dalai Lama in the Tsuglagkhang
Tibetan Pilgrims Listen to His Holiness the Dalai Lama in the Tsuglagkhang
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 30 November 2016 – When His Holiness the Dalai Lama met about 1.000 pilgrims from Tibet today, many in traditional attire, their faces bright with anticipation, he told them that since they had come to India on pilgrimage or to visit relatives, he thought he would talk to them about Buddhism before they returned home.
“Buddhism spread the length and breadth of Tibet,” he told them, “but not that many people really understand what Buddhism is about. Our tradition comes from Nalanda, which was a great Indian centre of learning. The scholars there could analyse and explain Buddhist philosophy extensively using logic and reason.
File photo of His Holiness the Dalai Lama at the Tsuglagkhang in Dharamsala, HP, India. (PhotoTenzin Choejor/OHHDL)
“In Thailand, Burma, Sri Lanka and so on they follow the Pali tradition. They purely maintain the monastic discipline of the Vinaya. They teach the Four Noble Truths with their 16 characteristics and the 37 Wings of Enlightenment as we do. But they tell me that in their explanations they rely on the authority of scripture, rather than the fruit of reason.
“The Perfection of Wisdom teachings reached China as part of the Nalanda tradition, so the Chinese, along with the Koreans, Japanese and Vietnamese, recite the ‘Heart Sutra’ and read Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’. But the majority of Dignaga’s and Dharmakirti’s works on logic and epistemology were not translated into Chinese, so they don’t have a tradition of logical analysis. This is why, today, the Nalanda tradition is fully maintained only by Tibetans.”
His Holiness mentioned that at one time Chinese communist propaganda suggested that Tibetans had only blind faith in the Buddha’s teachings and it would wither when they gained a more scientific understanding. What has in fact happened is that scientists have become increasingly interested in a Buddhist approach, particularly concerning the workings of the mind and emotions. He mentioned that he has encouraged a reassessment of the contents of the Kangyur and Tengyur under three categories: science, philosophy and religion. Books have been published in Tibetan, translations of which are being prepared, presenting Buddhist science and Buddhist philosophy.
His Holiness alluded to the great material development that has taken place in many parts of the world, remarking that nevertheless people are still unhappy because they don’t know how to find peace of mind. He declared that an understanding of the workings of the mind and emotions as described in Buddhist psychology can be of practical day to day benefit. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: il Tibet appartiene di diritto ai tibetani.
Sua Santità il Dalai Lama: “Il Tibet appartiene di diritto ai tibetani e i tibetani devono essere fieri della loro peculiare cultura, lingua e tradizione”.
Il Dalai Lama: il Tibet appartiene di diritto ai tibetani. La Cina incrementa il programma di sorveglianza dei villaggi
1 dicembre 2016. Al ritorno dal suo viaggio in Giappone e Mongolia il Dalai Lama ha voluto riservare una particolare udienza a un numeroso gruppo di pellegrini, circa un migliaio di persone, arrivati dal Tibet nella speranza di poter partecipare all’iniziazione di Kalachakra che il leader spirituale tibetano impartirà a Bodh Gaya nel gennaio 2017.
“Il Tibet appartiene di diritto ai tibetani e i tibetani devono essere fieri della loro peculiare cultura, lingua e tradizione”, ha detto il Dalai Lama parlando ai pellegrini nella cornice dello Tsuglagkang, il principale tempio di Dharamsala. “So che avete affrontato molte difficoltà e pericoli a causa delle pesanti misure restrittive a voi imposte dalla Cina ma sono molto felice di incontrarvi”. Il Dalai Lama ha aggiunto che, negli ultimi sessant’anni, i tibetani all’interno del Tibet sono sopravvissuti grazie alla sincerità, al grande coraggio e alla forza d’animo che li ha sempre sostenuti. “Ciò non significa che dobbiamo combattere i cinesi” – ha proseguito il leader tibetano – “dobbiamo invece nutrire sentimenti di amicizia verso il popolo cinese, soprattutto nei confronti dei 400 milioni di persone che praticano il Buddhismo”.
“Non sono un separatista o un demonio, come dicono di me gli oltranzisti di Pechino, non ho mai chiesto la separazione dalla Cina ma mi sono invece sempre battuto perché al Tibet sia riconosciuta una genuina autonomia all’interno della costituzione cinese, un’autonomia in grado di assicurare al paese il diritto alla protezione della sua cultura, religione, lingua e ambiente”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visiting Saitama Medical University
His Holiness the Dalai Lama Visiting Saitama Medical University
Saitama, Japan, 26 November 2016 – His Holiness the Dalai Lama left Kanazawa for Omiya this morning by bullet train after spending two relaxing days at the home of an old Japanese friend.
From Omiya, he drove through the countryside directly to the Saitama Medical University. On arrival he went immediately to offer his condolences to the family of Maruki Kiyohiro, Chairman of the University, who recently passed away.
Maruki Kiyohiro’s father, Maruki Kiyomi, was the founder of the Saitama Medical University & Hospital, who invited the first five Tibetans to study in Japan in 1965. Subsequently, a total of 21 Tibetans came to Japan under the scholarship program he set up.
Staff and students welcoming His Holiness the Dalai Lama on his arrival at the new campus of Saitama Medical University & Hospital in Saitama, Japan on November 26, 2016.
Photo/Tenzin Taklha/OHHDL
After lunch with the senior officials of the University and hospital His Holiness drove to the new campus where he was warmly received by members of the university, some of the original Tibetan students and their families among them. On the stage, he was formally welcomed by Maruki Kiyoyuki, the grandson of the founder, who reminded him that this was his third visit to Saitama and that 49 years had passed since his family had first come into contact with the Tibetan people. He thanked His Holiness for taking the time to come and talk to them.
Beginning by paying tribute to the three generations of the Maruki family who have befriended him, His Holiness said,
“Where there is birth there is always death. Time constantly moves on, which is why things change. We know that everyone who is born has to die, but the important thing is that while we are alive we should make our lives meaningful.
“The senior Maruki-san and his son who has just passed away both gave great service to others, especially the Tibetan people. Soon after we came into exile, very few knew what had happened in Tibet. At that time Maruki-san senior showed great kindness to Tibetans, which we will always remember with gratitude.
“Maruki Kiyoyuki here represents the third generation of this family who have shown concern for the Tibetan people. I would like to thank you for your promise to continue to support us as your father and grandfather did before you.” Read the rest of this entry »
China Cancels Mongolia Talks Indefinitely After Dalai Lama Visit
Bloomberg, 25 November 2016. China postponed bilateral meetings with Mongolia indefinitely after its North Asian neighbor allowed a four-day visit by Tibet’s spiritual leader, the Dalai Lama.
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La visita del Dalai Lama in Mongolia scatena l’ira di Pechino
25 novembre 2016. La presenza del Dalai Lama in Mongolia, arrivato a Ulan Bator il 18 novembre per una visita di quattro giorni, ha provocato dure reazioni da parte di Pechino che ha accusato il governo mongolo di mettere a repentaglio i rapporti economici e i legami tra i due paesi.
Alla vigilia dell’arrivo del leader spirituale tibetano, Geng Shuang, un portavoce del Ministero degli Esteri cinese, aveva dichiarato che “al fine di mantenere e incrementare gli accordi bilaterali esistenti, la Mongolia non deve permettere la visita del Dalai Lama né fornire alcuna forma di sostegno o facilitazione alla sua banda”. Irritata per l’ospitalità concessa nonostante le minacce, la Cina ha cancellato alcuni incontri già programmati con delegazioni mongole – tra le quali la visita a Pechino del Vice Primo Ministro -, ha affermato che Ulan Bator ha “sbagliato” consentendo la visita del Dalai Lama e ha auspicato “azioni concrete” da parte del governo per consentire la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meeting with the Press
Meeting with the Press before Returning to Japan
Ulaanbaatar, Mongolia, 23 November 2016 – Before leaving for the airport this morning, His Holiness the Dalai Lama met with about 50 members of the media at his guest house. He told them he was happy with the way his ninth visit to Mongolia had gone, and that he considered it to have been a meaningful success. Read the rest of this entry »
Central Tibetan Administration On the Great Significance of the Dalai Lama’s latest visit to Mongolia
Bhuchung K. Tsering, International Campaign for Tibet, 23 November 2016. One of the outcomes regarding the Dalai Lama in the post-1959 period is the clarity that has emerged about the nature of his followers. The conventional thinking about the Dalai Lama being merely the spiritual leader of the Tibetan people has changed. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Interaction with Youth
His Holiness the Dalai Lama Interaction with Youth
Ulaanbaatar, Mongolia, 22 November 2016 – At the Culture House in downtown Ulaanbaatar this morning, His Holiness gave two brief interviews to local television channels.
In a message to young Mongolians, His Holiness said,
“Tibet and Mongolia have had friendly relations for more than 1000 years, especially since we embraced Buddhism. Despite the material development we see in the world, people still lack peace of mind. These days we also see conflict in the name of religion. At such a time, it is important to work to ensure international peace. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at the International Conference on Buddhism and Science
His Holiness the Dalai Lama at the International Conference on Buddhism and Science
Ulaanbaatar, Mongolia, 21 November 2016 – The sun was shining this morning as the motorcade carrying His Holiness the Dalai Lama wove its way through the downtown traffic on its way to the hotel that was to be the venue for today’s activities.
His Holiness first met with about 150 members of the Jetsun Dhampa Centre. Reading a report of their activities the Director informed His Holiness of the various community services they provide, such as offering spiritual support to prisoners and terminally ill patients and their families in one of the local cancer hospitals.
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Jetsun Dhampa Center in Ulaanbaatar, Mongolia on November 21, 2016. Photo/Tenzin Taklha/OHHDL
His Holiness commended their work and remarked approvingly that in Australia, one of the FPMT Centres similarly runs a hospice.
“In our old society,” he said, “monks did not provide people with such practical service. If they can do so, it is immensely beneficial. Once when I was visiting Arunachal Pradesh, some local people praised the Christians for their practical help. They complained that the Buddhist monasteries gave no such help, but readily accepted donations.”
His Holiness recalled his first visit to Thailand and a meeting he had with the Sangharaja. He raised the question of Buddhist monks engaging in community service as their Christian brothers and sisters did. The Sangharaja responded that a Buddhist monk’s role was to dwell in isolation in order to focus on his practice. His Holiness reported that although he accepted the validity of this, he also felt that extending help to others would also be mutually beneficial.
Advising the centre to take a more academic than religious approach to their study of philosophy and logic, His Holiness related what he has told Buddhists in Ladakh:
“Many people tend to think of monasteries only as places of worship. But if you introduce extensive study of Buddhist science and philosophy, and don’t limit yourselves to performing rituals, people will come to view these institutions as centres of learning where people of any faith or none can acquire knowledge that will be helpful in their day to day life. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama’s Visit to Mongolia Indicate Things to Happen
The Dalai Lama’s Visit to Mongolia Indicate Shape of Things to Happen
by N.S.Venkataraman, Sri Lanka Guardian – 20 November 2016
The bold action of Mongolia in receiving the Dalai Lama is bound to become a trend setter in the coming days, with more countries emboldened to encourage the visit of the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Buddhist Teachings in Ulaanbaatar
His Holiness the Dalai Lama’s Buddhist Teachings in the Mongolian Capital
Ulaanbaatar, Mongolia, 20 November 2016 – His Holiness the Dalai Lama’s first engagement of the day was to meet with the Indian Ambassador to Mongolia. Many Mongolians lined the lobby seeking His Holiness’s blessings as he left the Guest House. Stepping out into the freezing morning, His Holiness encountered a temperature of -40̊C as a result of the record-breaking cold wave that has descended on Ulaanbaatar.
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the audience as he at the Buyant Uhaa Sports Complex in Ulaanbaatar, Mongolia on November 20, 2016. Photo/Tenzin Taklha/OHHDL
As His Holiness arrived at the Buyant Uhaa Sports Complex, traditionally dressed monks welcomed him playing cymbals, trumpets and long-horns. When he entered the hall, the audience waved their scarves in a gesture of respect. The 10,000 seat hall was filled beyond capacity; hundreds of people sitting in the aisles or wherever there was space. Consequently, more than 12,000 were lucky to be able to hear and see His Holiness teach. Several thousand others gathered outside, unable to enter the hall.
While His Holiness performed the preparatory rituals for the Permission of Je Tsongkhapa Embodying Manjushri, Avalokiteshvara and Vajrapani he was going to give, the audience recited the ‘Heart Sutra’ dharani.
As he began to give a general introduction to Buddhism His Holiness declared that rather than reciting prayers or performing rituals, whenever he has the opportunity he always prefers to teach. As Matrceta’s verse says:
Buddhas do not wash unwholesome deeds away with water,
Nor do they remove the sufferings of beings with their hands,
Neither do they transplant their own realization into others.
Teaching the truth of suchness they liberate (beings), Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Arrival in Mongolia and Visit to Gandan Monastery
His Holiness the Dalai Lama’s Arrival in Mongolia and Visit to Gandan Tegchenling Monastery
Ulaanbaatar, Mongolia, 19 November 2016 – His Holiness the Dalai Lama left Japan for Mongolia late yesterday morning. As the plane descended through the clouds over Ulaanbaatar, a white blanket of snow covered the land as far as the eye could see.
His Holiness the Dalai Lama arriving at the airport in Ulannbaatar, Mongolia on November 18, 2016. Photo/Tenzin Taklha/OHHDL
His Holiness was greeted at the door of the plane by Khambo Lama Choi Gyamtso with other senior Mongolian lamas, a representative of the Indian Embassy, and Representative Telo Tulku from Moscow.
A large number of monks awaited His Holiness in the arrival hall and he spent a few minutes talking to dignitaries who had come to receive him. He gave a brief interview to Mongolian National Television. Expressing happiness at being able to visit Mongolia once again, he said he was looking forward to giving Buddhist teachings, visiting Gandan Tegchenling Monastery and interacting with members of the younger generation over the next four days.
This morning, a short drive through Ulaanbaatar brought His Holiness to Gandan Tegchenling Monastery. After first paying his respects in the Vajradhara Temple, he took his seat in the Gandan Assembly Hall. Khambo Lama Choi Gyamtso offered the mandala and three representations of the body, speech and mind of enlightenment on behalf of the entire congregation. Following prayers and a tsok offering, His Holiness gave the oral transmission of his ‘Praise to the Seventeen Masters of Nalanda’. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: The Inner Diamond-Ring
The Inner Diamond-Ring
Yokohama, Japan, November 17, 2016 – On a brilliant, warm autumn day in Yokohama, His Holiness devoted his entire morning to a series of audiences, both private and collective, with Buddhist groups from Tibet and Korea and Mongolia, all of whom had traveled great distances to see him. Read the rest of this entry »
Tibet: confiscati i passaporti dei tibetani
Tibet: confiscati i passaporti dei tibetani nel tentativo di dissuaderli dal recarsi in India. Rilasciati 39 tibetani arrestati in prossimità del confine tra Nepal e India.
17 novembre 2016. Nel tentativo di impedire ai tibetani dal recarsi in India per presenziare alla celebrazione dell’iniziazione di Kalachakra, le autorità cinesi delle regioni del Kham, dell’Amdo e del Gansu hanno confiscato i loro passaporti. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: The Potential of Today, The Potential of Tomorrow
The Potential of Today, The Potential of Tomorrow
Tokyo, Japan, 16 November 2016 – Long lines of junior high-school boys, immaculate in their formal, dark-blue uniforms, and visibly excited, had formed to greet His Holiness as he arrived at the Setagaya Junior High School in Tokyo on a cool, grey morning. The Tibetan flag was flying on every side, and a banner in English above the school’s entrance read, “We are Honored to Welcome H.H. Dalai Lama the 14th to Setagaya Gakuen.” Teachers watched the arrival from a third-floor walkway, under the school’s more than apt motto, “Think and Share.”
His Holiness the Dalai Lama greeting students on his arrival at Setagaya Junior High School in Tokyo, Japan on November 16, 2016. Photo/Jigme Choephel
His Holiness took pains to greet almost every boy in the lines, tickling some, pulling the earlobes of others, leaning down to hold a small boy on crutches and to ask him what was wrong. Later he would say, “Your young, fresh, bright faces make me feel young again!”
After meeting some of the school’s officials—with three little boys in monks’ robes bringing him tea and cookies—His Holiness stepped into a jampacked wooden gymnasium in which—as on his previous trip to the school, some years before—every last seat in thirty long rows was occupied by silent, attentive young boys. “My English is very poor,” he began, “but I’m often suggesting that Japanese students should try to learn English. That way you can make an even greater contribution for the benefit of other people. And you can get more self-confidence. Traveling, you can realize that your own country’s conditions are really very good.”
Then he said simply, “You are the basis of our hope. Past is past; no one can change what happened. But in the future there is still hope, possibility.” Recalling the wars that had broken out throughout his life—since the rise of Nazi Germany and the Sino-Japanese Conflict in his earliest years—His Holiness explained how we can work for peace in an active, concrete way, instead of perpetuating the cycle of violence. “Many of my elder brothers and sisters here and I,” he said, “may not see a more peaceful and happier world. It’s not easily achieved. But in the next thirty or forty years, yours is the generation that can make a significant contribution to a more harmonious world.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: The Way of Liberation
His Holiness the Dalai Lama: The Way of Liberation
Koyasan, Japan, 15 November 2016 – Koyasan, Japan’s charged mountain of temples, was all heavy mists, thick silence, rusting trees when His Holiness left the main temple, Kongobuji, where he had been staying, early in the morning, to deliver a public talk on “The Mission of Buddhists in the 21st Century.”
His Holiness the Dalai Lama walking to the hall in the morning mist for his talk in Koyasan, Japan on November 15, 2016. Photo/Jigme Choephel
Arriving more than twenty minutes early, while people were still filing in, and bursting with energy, eager to get started, he offered to take questions from the floor. Almost immediately, a line of nineteen people formed, stretching along one aisle of the theater. As one questioner after another, mostly Japanese women, asked him about what advice he’d give to young monks, and the gap between rich and poor, His Holiness listened closely and began to speak.
He stressed how Christian monks and nuns are very good at offering help to others, a model for us all; and he said that although karma may play a part in determining individual richness or poverty, the rich need to help the poor more, not in a condescending way, but in a spirit of fellow humanity. And perhaps the poor, he said, can develop some sense of confidence and determination, the feeling that “I can do it!” When asked about helping those in pain, he stressed that mental suffering is worse than physical, even if less visible, so that is where attention must be paid. And when invited to clarify the meaning of refuge, he stressed how much we can do ourselves.
“The Buddha doesn’t wash away our sins,” he said. “The Buddha doesn’t give us liberation. He shows us the way by which we can liberate ourselves.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Clarity in the Mist
His Holiness the Dalai Lama: Clarity in the Mist
Koyasan, Japan, 14 November 2016 – On a cool grey morning of light rain, His Holiness left Osaka and traveled up, along narrow roads, around winding turns, into the mists and reddening maples of Koyasan, the 1200 year-old mountain of the Shingon sect of Buddhism, founded by Kobo Daishi and given over now to 117 temples.
His Holiness the Dalai Lama arriving at the main temple in Koyasan, Japan on November 14, 2016. Photo/Jigme Choephel
Passing between tall trees, in an almost Tibetan atmosphere of solemnity and concentration, His Holiness was greeted at the end of the two-hour drive by the head priest of the main temple on the mountain, Keihan Nakanishi-sensei. Led into a quiet room in the radiant temple, Kongobuji, for a conversation with the abbot and other senior priests, His Holiness began by saying, “In this world, everyone want to be free of suffering—to be happy—yet so many of our sufferings come from our own minds.
“If there can be a greater sense of oneness in the world, then violence and killing will end.” He shared with the Japanese priests, arrayed in their rich robes around a series of low tables, an experiment in which it was found that even children of two or three months old lit up when shown an image of a child helping another child pushing a stone up a hill. They grew visibly dismayed when they saw the child blocked in his efforts by another child.
His Holiness the Dalai Lama speaking with senior priests at the main temple in Koyasan, Japan on November 14, 2016. Photo/Jigme Choephel
“This proves,” said His Holiness, “that basic human nature is compassion. Therefore, I see great potential in promoting love and compassion through education. I’m not trying to propagate Buddhism; I only want to spread the message of the fundamentally compassionate nature of human beings. Every different religion has different ideas and philosophies, but all of them agree on the importance of love and compassion.”
Rising to his theme, His Holiness mentioned a Tibetan saying that nobility should never undermine learning, nor learning undermine nobility. A great 13th century Tibetan scholar, he said, declared that even if you’re about to die tomorrow, you should keep learning. It’s almost like an investment for your next life.
After an entirely vegetarian lunch to prepare for the day’s empowerment—not even eggs or onions were included—His Holiness went to Koyasan’s main hall, where he sat on a stage, flanked by rows of chanting monks on both sides, with two thankgas behind him and many huge bouquets of flowers, and opened his empowerment for Achala, the deity of protection and unwaveringness, with thirty minutes of chants. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Conclusion of Teachings in Osaka
Conclusion of Teachings in Osaka
Osaka, Japan, 13 November 2106 – After lunch yesterday, His Holiness the Dalai Lama continued his explanation of Shantideva’s ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’.
His Holiness the Dalai Lama speaking during the second day of his three day teaching in Osaka, Japan on November 12, 2016. Photo/Jigme Choephel
In his summary of the essence of the text he stressed that the most important parts to study if you do not have the time to go through the entire text are chapter six on patience and chapter eight on cultivating the awakening mind of bodhichitta through equalizing and exchanging self and others. He also recommended that in order to understand chapter nine, which deals with wisdom, it is important to study the Middle Way (Madhyamika) texts of Nagarjuna, Aryadeva, Chandrakirti and Buddhapalita, as well as Bhavaviveka’s ‘Blaze of Reasoning’, which deals with the diverse philosophical systems, Buddhist and non-Buddhist, that prevailed in India. Studying this enables you to acquire a comprehensive understanding of the meaning and context of Madhyamika philosophy.
In connection with the Common and Uncommon Permission of Wish-fulfilling Green Tara that he said he would be giving the next morning, His Holiness spent some time talking about tantric practice. He takes the view that it is better to explain and clarify even those this secret practices that are not supposed to be spoken of openly in order to prevent misinterpretations of tantra. He suggested that if anyone is to be blamed for revealing what is supposed to be secret in tantra, it would be those past masters in Tibet who taught tantra so widely. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama: First Day’s Teaching on Shantideva
His Holiness the Dalai Lama: First Day’s Teaching of Shantideva’s ’Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’
Osaka, Japan, 11 November 2106 – His Holiness the Dalai Lama was greeted by a full house of 1.000 people when he arrived at the newly inaugurated auditorium of Seifu High School, today. The Chairman of the organizing committee, followed by Hiraoko Hidenobu, Director of Seifu High School, made a few brief remarks to welcome him.
His Holiness the Dalai Lama on the first day of his three day teaching at Seifu High School auditorium in Osaka, Japan on November 11, 2016. Photo/Jigme Choephel
His Holiness began by explaining what he would be teaching for the next three days:
“Earlier I had planned to confer the Guhyasamaja Empowerment, however, in September I visited Europe for two weeks. On returning to Dharamsala I gave several days of ordinations and teachings for a large group of Taiwanese Buddhists. Then I made another visit to Europe, which made me quite tired. So, since the preparatory rituals for the empowerment are quite long and tiring, I thought it might be too much for me to do. After I return from Japan, I have to go to South India for an extended visit in December, following which I’ll be giving the Kalachakra Empowerment in Bodhgaya. Since I thought it might make me too tired, I decided not to give the Guhyasamaja Empowerment this time.
“ My decision has provided an opportunity for the Abbot and some monks of Gyumey Tantric College to have a brief holiday in Japan. I will now confer the Common and Uncommon Permission of the Wish-fulfilling White Tara, which is also very good. I had already decided to teach Shantideva’s ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’. Since there will be only two sessions, I will not read the entire text but will summarize the essence of each chapter. So although you will not receive the entire oral transmission of the text, you will hear the actual teaching.
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H.H.Dalai Lama Visit to Seifu High School, Interviews
His Holiness the Dalai Lama Visit to Seifu High School and Media Interviews
Osaka, Japan, 10 November 2016 – On a chilly overcast morning, His Holiness the Dalai Lama was welcomed at Seifu High School by Hiraoka Hidenobu, the Director. More than 3000 students and staff eagerly awaited him on the school playground. On his way to the stage His Holiness stopped frequently to greet the students. Once he had sat down, the students recited ‘The Heart Sutra’.
His Holiness the Dalai Lama greeting students on his arrival at Seifu High School in Osaka, Japan on November 10, 2016. Photo/Jigme Choephel
To begin with, His Holiness greeted all those present and told them how happy he was to be able to meet them again. He told the students that while they could not change the past, they could shape the future. How they conducted themselves today would affect the future. He advised them that as members of the 21st century generation it was important for them to take a far-sighted, holistic view of the future. He said he had great hopes for today’s youth.
“If the 20th century had been happy, we could continue in the same pattern, but it was not. It was a century of war and bloodshed that resulted in the deaths of over 200 million human beings. When I was born the Second World War was about to break out in Europe and then in Japan. Even today there is war going on in the Middle East and other parts of the world. I could say that I seem to have been witnessing war throughout my life. Unfortunately, the 20th century was guided by a sense of ‘I win, you lose’. Therefore, it is today’s younger generation’s responsibility to make the 21st century an era of peace.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Arrival in Japan and Visit to Kyoto
His Holiness the Dalai Lama’s Arrival in Japan and Visit to Kyoto
Kyoto, Japan, 9 November 2106 – His Holiness the Dalai Lama arrived in Japan yesterday on his 23rd extended visit to the country. He was received at Narita Airport by Representative Lungtok, Mr. Hiraoka Kouichi, Principal of Seifu High School and the main organizer of the visit, a few old Japanese friends, and a representative from the Indian Embassy. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Giving the Medicine Buddha Permission
Giving the Medicine Buddha Permission to Vietnamese Devotees
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 29 October 2016 – His Holiness the Dalai Lama met about 80 members of the Vietnam CEO Club at his residence today, as he has done on previous occasions. In a new development, by means of interactive video-conference links groups of between 300 and 500 in four cities in Vietnam—Hanoi, Haiphong, Ho Chi Minh City/ Saigon and Da Nang—were also able to take part. These groups, gathered in conference rooms rather than temples, consisted of both Buddhists and young people who have been inspired by His Holiness’s explanations of universal values in books like ‘Ethics for a New Millennium’ and ‘Beyond Religion’. From where he sat here in his residence, His Holiness was able to see each of these groups in Vietnam on a large split screen video display.
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group from Vietnam at his residence in Dharamsala, HP, India on October 29, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
To start with, His Holiness took some minutes to perform preparatory procedures for a Medicine Buddha Permission.
“Spiritual brothers and sisters,” he began, “today I can talk not only to you Vietnamese brothers and sisters here, but also those of you gathered in cities at home in your own country. And although those of you in Vietnam are physically far away, at this time we have come together as one group. It’s a new experience for me to be able to speak not only to the people in front of me, but also to those who are far away, with the help of modern technology.
“I always stress that limitless mother sentient beings all want happiness and do not want suffering. While there may be other beings in other parts of the universe, it’s only the beings on this planet with whom we have a direct connection. Today, we are all interdependent. Challenges like climate change and global warming, and the natural disasters such as earthquakes that they provoke, affect us all, so we have to act as one community.
“You Vietnamese have proved yourselves as tough and determined. Now you need to think in terms of the whole world, not just what concerns Vietnam.”
He told them that when we talk about happiness, we must think in terms of peace of mind, which is a real source of joy. He mentioned that all the major religious traditions carry a message of love and affection and that conflict in the name of religion is unthinkable. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama a Milano: “Un’etica che parta dal superamento della divisione tra l’Io e gli altri”.
Sua Santità il Dalai Lama: Il tuo sorriso fa del bene a te, ma anche a chiunque ti veda mentre sorridi.
Sua Santità il Dalai Lama: Altruismo, amorevole gentilezza e calma mentale.
A Milano arriva anche Richard Gere
L’attore, buddista tibetano praticante, era in prima fila ad assistere all’incontro con Sua Santità, che giovedì ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Nella seconda giornata del Dalai Lama a Milano, oltre 8mila persone hanno preso parte alla lezione a Rho Pero. E a sorpresa venerdì tra gli ospiti c’era anche Richard Gere, accompagnato dalla fidanzata. L’attore americano, 67 anni – in prima fila al fianco della compagna, la socialite spagnola Alejandra Silva, 32 anni – è buddista tibetano praticante ormai da decenni ed è anche un sostenitore dei diritti umani in Tibet. In mattinata il Dalai Lama, circondato dai monaci e seduto su una poltrona con i tradizionali simboli del buddismo tibetano, ha parlato dell’interdipendenza, uno dei punti chiave della filosofia buddista.
L’interdipendenza
Nella sua mattinata di insegnamenti, il Dalai Lama ha parlato di fronte a 9000 persone di due famosi testi composti da Lama Tzong Khapa, studioso, maestro, saggio e meditatore tibetano vissuto nel XIV secolo. Tra gli ascoltatori più attenti proprio Richard Gere, arrivato per la lezione delle ore 13. Nella prima parte, intitolata «Lode all’interdipendenza», Read the rest of this entry »
Richard Gere: “Il Dalai Lama ci fa sentire tutti fratelli”
Sua Santità il Dalai Lama: Il clima in Tibet rimane estremamente cupo e repressivo”Richard Gere a Milano per il Dalai Lama: «Davanti a lui come uno studente. Qui c'è inclusione»
Milano, Richard Gere all’incontro con il Dalai Lama: “Lui ci fa sentire tutti fratelli”
L’attore americano parla davanti alle 13mila persone radunate in attesa della cerimonia che conclude la tre giorni del leader tibetano. “Qui ci sentiamo tutti benvenuti. E’ un grande abbraccio collettivo che ci unisce”
di Zita Dazzi. C’era anche Richard Gere, in prima fila, alla Fiera di Rho per l’appuntamento con il Dalai Lama che ha concluso la tre giorni del leader religioso tibetano a Milano. E l’attore, da anni impegnato per difendere i diritti della popolazione tibetana nella lotta per l’indipendenza, ha preso la parola dal palco prima della cerimonia guidata da T enzin Gyatso. “Siamo qui in 13mila – ha detto Gere – e sembriamo in 10 persone in tutto, perché quando c’è sua Santità si crea sempre questa atmosfera speciale che fa sentire tutti uniti, tutti fratelli, con lo stesso cuore e le stesse intenzioni, gli stessi bisogni e lo stesso animo”, ha detto il protagonista di tanti film hollywoodiani, adesso quasi refrattario alla sua stessa notorietà. Richard Gere è salito sul palco e ha fatto un breve intervento prima dell’inizio della conferenza pubblica del premio Nobel per la Pace-
Dovunque lui va si crea questa atmosfera meravigliosa che vediamo oggi qui – ha proseguito l’attore – una sensazione di calore, di unità, di intensità, ci sentiamo tutti in grado di abbracciare il mondo e gli altri esseri umani. Ci sentiamo tutti benvenuti, inclusi, facenti parte di un insieme. C’è una sensazione di inclusione ognuno con le sue specificità, le sue diversità, le sue fragilità, per questo qui ci sono rappresentanti di tutte le fedi, cristiani, musulmani, ebrei, sufi. Qui abbiamo la piena dimostrazione che noi esseri umani siamo fatti per stare assieme ed essere una cosa sola”. La benedizione del Dalai Lama: in 13mila a Milano, Richard Gere tra i monaci
“In questo momento – ha spiegato ancora Richard Gere – mi viene in mente questo poema di Rumi che cito a memoria e che dice: ‘Vieni tu, vieni, chiunque tu sia, qualunque sia la tua origine, vieni tu, vieni, qualunque sia la tua disperazione, vieni con noi’. Ecco noi cadiamo e sbagliamo e rompiamo tante volte il nostro voto, ma lo stesso siamo chiamati ad andare avanti assieme con le nostre debolezze, i nostri sbagli, il nostro desiderio spasmodico di felicità. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama in Milan Avalokiteshvara Empowerment and Public Talk
His Holiness the Dalai Lama: “I too could be subject to doubt, worry and anger, but I’ve learned that peace of mind is not just a matter of dullness.
Avalokiteshvara Empowerment and Public Talk Conclude European Tour. Milan, Italy, 22 October 2016 – The streets of Milan were empty and dark this morning as His Holiness the Dalai Lama drove out to the Rho Fiera Milano hall where he was to start rituals in preparation for the Avalokiteshvara empowerment he was going to give. The hall was still empty as he took his seat facing the ornate mandala pavilion, unwrapped the text and began. As the audience began to enter they were invited to sit quietly and join in reciting Om mani padme hung.
Once His Holiness had completed his preparations and taken a short break, he climbed onto the traditional high throne and asked if anyone had any questions to put to him. The first was about what to say to people caught up in waging war. His Holiness replied that it is very difficult to communicate with people whose emotions are inflamed. There is no room to reason with them. That’s why it’s so important to pursue peace, harmony and compassion before violent conflict breaks out. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama: Iniziazione ad Avalokiteshvara e Conferenza
Sua Santità il Dalai Lama: Dobbiamo promuovere un maggior senso di unità di tutti gli esseri umani. Su questa base possiamo risolvere qualsiasi problema.
Sua Santità il XIV Dalai Lama: “La pace della mente è essere vigile ed utilizzare al massimo l’intelligenza”.
Milano, Italia, 22 ottobre 2016 – Le strade di Milano erano vuote ed ancora buio questa mattina quando Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto la sala della Fiera di Rho – Milano dove doveva iniziare i riti in preparazione per l’iniziazione di Avalokiteshvara. La sala era ancora vuota mentre prendeva posto di fronte al mandala decorato, aprì il testo ed iniziò. Mentre il pubblico ha cominciato a entrare, gli astanti sono stati tranquillamente invitati a sedersi e ad unirsi nel recitare il mantra Om mani padme Om.
Una volta che Sua Santità aveva completato i preparativi e fatta una breve pausa, salì sul tradizionale trono e chiese se qualcuno avesse domande da fargli. La prima fu: cosa dire alle persone coinvolte in guerra? Sua Santità ha risposto che è molto difficile comunicare con persone le cui emozioni sono infiammate. Non c’è spazio per ragionare con loro. Ecco perché è così importante perseguire la pace, l’armonia e la compassione prima che scoppino dei conflitti violenti. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama a Milano: Lo spirito tibetano rimane fermo e forte
Sua Santità il Dalai Lama conferisce l’insegnamenti su ‘ I tre aspetti principali del sentiero’ e ‘ L a lode a l sorgere dipendente’ di Je Tsongkhapa ed incontra la comunità tibetana alla Fiera di Milano – Rho.
Milano, 21 ottobre 2106 – Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato la sua giornata pubblica con un’intervista ad un vecchio amico, Pio D ‘Emilia per SkyTG 24. D ‘Emilia ha aperto le domande chiedendo se la salute di Sua Santità fosse ancora b uo n a . Read the rest of this entry »
S. S. il Dalai Lama a Milano incontra il Cardinale A. Scola e riceve la cittadinanza onoraria all’Università Statale.
Milano, Italia, 20 ottobre 2016 – il mattino si stava appena aprendo quando Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato i l suo hotel questa mattina a Praga. Amici, organizzatori della sua visita ed altri sostenitori si sono riuniti per salutarlo prima che partisse per l’aeroporto.
Sua Santità il Dalai Lama cordialmente accolto dal cardinale di Milano, Mons. Angelo Scola
Arriva t o a Milano, è stato accolto dal sindaco Giuseppe Sala e Tromdho Rinpoche.
Attraversando nella nebbia la città, la prima tappa di Sua Santità è L’Arcivescovado , residenza del cardinale di Milano, Angelo Scola, che era sceso a ricever lo nel cortile. Le ggendo un facondo discorso in inglese, il cardinale ha espresso la sua ammirazione per Sua Santità e il suo piacere di riceverlo a Milano. Sua Santità ha risposto: “ R ispettati leader spirituali, miei fratelli spirituali, sono estremamente felice di essere qui con voi. Durante la mia prima visita in Europa nel 1973, durante il pontificato di Sua Santità Paolo VI, che penso come il Papa italiano, la mia prima tappa è stata in Italia. Ora, in questa visita in Italia, il mio primo impegno è quello di incontrarmi qui con voi. Read the rest of this entry »
S. S. Dalai Lama: Tutti hanno il diritto di ottenere una vita felice.
Sua Santità il Dalai Lama agli studenti: "Il futuro è nelle vostre mani".
Dalai Lama a Milano, la protesta sorridente che la Cina teme
Il 20 ottobre sono andata al primo incontro del XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso al teatro Arcimboldi. In un teatro gremito di studenti dell’università Bicocca la città di Milano gli ha conferito la cittadinanza onoraria. La visita e gli insegnamenti del capo spirituale del buddhismo tibetano è stata accompagnata dalle proteste ufficiali dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, che in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa ha dichiarato: “Il fatto che il Consiglio Comunale di Milano, le altre Istituzioni e persone siano presenti con connivenza alla visita del Dalai Lama a Milano e conferiscano a lui la Cittadinanza Onoraria, ha ferito gravemente i sentimenti del popolo cinese. Tutto ciò ha un impatto negativo sui rapporti bilaterali e sulle cooperazioni tra le regioni dei due Paesi. La Cina, con i suoi Rappresentanti Istituzionali, esprime forte rimostranza e ferma opposizione”.
Nel 1950 l’Esercito di liberazione popolare cinese ha invaso il territorio e, dopo una serie di rivolte e di repressioni, nel 1959 il Tibet è stato smembrato e le regioni centrali di U-Tsang sono andate a formare la Regione Autonoma Tibetana, creata ufficialmente nel 1965 , mentre il Kham e l’Amdo sono diventate parte integrante delle province cinesi del Chingai, dello Sichuan, del Gansu e dello Yunnan. Il Tibet quindi è diventato ufficialmente parte della Cina. Questo è l’antefatto. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Giving Key Teachings in Milan
His Holiness The Dalai Lama: “We human beings are physically, mentally and emotionally the same.
Giving Key Teachings in Milan
Milan, Italy, 21 October 2106 – His Holiness the Dalai Lama began his public day by giving an interview to an old friend, Pio d’Emilia for SkyTG 24. D’Emilia opened his questions with an enquiry about whether His Holiness’s health is still good.
“ Yes,” he told him, “but I’m getting older and sometimes late in the day I feel tired. However, I regularly get 8-9 hours’ sleep a night, so I wake fresh every morning.”
About the repeated Chinese accusation that he is a splittist, His Holiness remarked, “Historically, Chinese documents show, there were three empires, Chinese, Mongolian and Tibetan. After 1951 as we tried to come to an arrangement, we signed the 17 Point Agreement, a precedent followed by no other Chinese province. In the 60s we raised the issue of Tibet at the UN to little effect. In the 70s we realized that ultimately we would have to enter talks with the Chinese government and in 1974 formally declared we were not seeking outright independence, but the implementation of rights for minorities guaranteed in the Chinese constitution.” Read the rest of this entry »
La sfida a Pechino del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama: "C'è bisogno di un tipo di educazione in grado di cambiare noi stessi”
La sfida a Pechino del Dalai Lama: “Minacce di routine, il Tibet è una spina” 20.10.16
L’intervista. “Le proteste contro di me pronunciate da funzionari costretti ad agire così”
di RAIMONDO BULTRINI
“SONO diventati reclami di routine. Le minacce vengono da funzionari che, qualunque cosa sentano personalmente, sono costretti ad agire così”. Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama – oggi a Milano per ricevere la cittadinanza onoraria – liquida le polemiche che hanno accompagnato il suo riconoscimento e le dure e sistematiche proteste di Pechino, che lo ritiene un separatista; sorvola però sulla posizione di Papa Francesco, il quale per due volte ha preferito non incontrarlo nei suoi più recenti viaggi italiani.
Il nuovo leader comunista del Tibet ha ribadito che “contrastare il Dalai Lama è la più alta priorità regionale di Pechino”. Lei aveva definito Xi Jinping “più aperto” e “realistico” dei predecessori. Qual è la situazione attuale?
“Il clima in Tibet rimane estremamente cupo e repressivo, caratterizzato da controlli costanti sui tibetani ai quali sono negati molti diritti umani fondamentali. Lo ammettano o no, il Tibet resta una spina per la Cina che intende svolgere un ruolo importante nel mondo”. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama is Given a Rousing Welcome to Prague
His Holiness the Dalai Lama is Given a Rousing Welcome to Prague in Hradcanske Square
Prague, Czech Republic, 17 October 2016 – The weather was cold and foggy as His Holiness the Dalai Lama left Bratislava this morning. He was delayed briefly at the airport because of fog at Prague, but was then able to complete the flight. He was received on arrival at Prague Airport by old friends: Jakub Klepal, Karel Schwarzenberg and Sasa Neumann before driving into the city. Immediately on reaching his hotel he gave an interview to Czech TV 24.
Asked what he thought was late President Vaclav Havel’s best idea he replied, “His sense of truth, his honesty and transparency—that he stood firm in difficult circumstances.”
His Holiness the Dalai Lama being interviewed for Czech TV24 in Prague, Czech Republic on October 17, 2016.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
He said he remembered him as a dear and respected friend. “When we talked he was very gentle. The last time I saw him I suggested that Forum 2000 should consider sending someone with a sound reputation, but not representative of any faction or interest, to places of potential conflict to attempt to avert violence.”
To a question about whether he thought Havel had departed in peace, His Holiness replied, “Certainly, he lived a good and compassionate life. From a Christian point of view he ought to be in heaven, but from another point of view he may have returned to continue to do good for humanity.”
It was pointed out that President Havel was distinguished by always putting human rights first, but governments today tend to put economic concerns ahead of human rights. His Holiness remarked that that was quite normal and what set Havel apart was that he firmly stood by truth.
Challenged to suggest a solution to the crises in the Middle East, His Holiness simply answered, “Dialogue”. He reiterated this in an interview with Czech radio and the Czech News Agency, stating that it should be our aim to make the 21st century a century of dialogue. One and a half decades may have past, but there is still a long time to go to realise this dream. He was clear it would require a greater commitment to the oneness of humanity, the sense that we are all equally human beings. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama welcomed in Bratislava
Comenius University in the Morning—Addressing the Public in the Afternoon
Bratislava, Slovakia, 16 October 2016 – Before embarking on his public commitments this morning, His Holiness the Dalai Lama received an official Slovakian Parliamentary delegation. Ms Lucia Nicholson, Deputy Speaker of the National Assembly; Mr Frantisek Sebej, Chairman Foreign Affairs Committee; Mr Martin Poliacik, MP and member of the Tibet Group and Mr Pal Csaky, MEP and former Deputy Prime Minister of Slovakia called on him in his hotel.
His Holiness the Dalai Lama meeting with an official Slovakian Parliamentary delegation at his hotel in Bratislava, Slovakia on
October 16, 2016. Photo/Somogyi
Lubomir Bajanik of Slovak TV opened his conversation with His Holiness by asking what enables him to smile and to seem so happy all the time. He replied,
“Peace of mind. I always try to look at things from a wider perspective. Looked at from different angles, problems don’t look so severe. I’m committed to contributing to making a happier, more peaceful world, so it’s better to be optimistic.
“Each of us has to make an effort to create a happier world. At this moment in Syria for example people are facing tremendous suffering. Because of the real dangers they face, many are becoming refugees. Many European countries, Germany in particular, have done well to provide them shelter. It’s appropriate to offer them refuge, to provide education to the children and training for the youth among them. However, just as important is to work to restore peace in the lands they are fleeing. Eventually they should be able to return to help rebuild where they come from. The majority of us Tibetans who are refugees still hope to be able to return and restore our own country one day.”
Bajanik asked if the crises in Iraq and Syria can really be solved through non-violent means and His Holiness answered that the use of violence only leads to more violence. The 20th century saw immense violence and the imposition of tight control in many places. In the end, the only way to solve problems is through talk and dialogue. In the long run he said he looks forward to a demilitarized world. And the first step, as one of his Nobel Peace Laureate colleagues declared is to stop the trade in arms. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Inter-faith Prayers for Peace at Zurich
Inter-faith Prayers for Peace
Pastor Christoph Sigrist Priest of Grossmuenster Church, addressing the gathering for inter-faith prayers for world peace in Zurich Switzerland on October 15, 2016.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Zurich, Switzerland, 15 October 2016 – His Holiness the Dalai Lama was met on arrival at the Grossmünster Church this morning by Pastor Christoph Sigrist, who introduced him to representatives of the Evangelical Church, Hinduism, Judaism, Islam and the Roman Catholic Church. The Church was packed with about 1000 people as the religious representatives entered together. Once they were seated the building resounded to a Bach toccata played on the organ.Addressing the gathering Pastor Sigrist said it was an honour and a great joy to welcome ‘Our Brother’, His Holiness the Dalai Lama to the Grossmünster Church. “It means a great deal to have you here to pray and reflect with us,” he said. Each of the religious representatives was invited to make a prayer beginning with Tibetan Buddhist monks from Rikon Monastery. His Holiness joined them in their melodic chanting as their prayers for taking refuge and cultivating bodhichitta filled the church. They were followed by the Imam, the Rabbi and women representing Hinduism, the Protestant and Roman Catholic Churches, each praying in their own way for peace and justice among humanity. Finally, the Church rang with the pure voices of the choir singing Heinrich Schütz’s ‘Grant us peace graciously’.
Mario Fehr, an old friend of Tibetans, who is now President of the Canton of Zurich said, “On behalf of the Canton Government and the people of Zurich, I am very thankful that you are all here and that you have joined us to pray for peace today.”
Invited to address the congregation that included another 700 or so watching a monitor outside, His Holiness began:
“Spiritual brothers and sisters, I’m very touched by the atmosphere here with leaders and followers of different faiths gathered to pray together. It’s a great opportunity for us to get to know each other. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama in Zurich Teaching ‘Precious Garland’, ‘Stages of Meditation’ and ‘37 Practices of a Bodhisattva’
Teaching ‘Precious Garland’, ‘Stages of Meditation’ and ‘37 Practices of a Bodhisattva’
Zurich, Switzerland, 14 October 2016 – The slowly stirring streets of Zurich bore a wintry air as His Holiness the Dalai Lama drove to the Zurich Hallenstadion this morning, but when he arrived a long line of beaming Tibetan children, some with flowers in their hands, were there to greet him.
His Holiness the Dalai Lama being welcomed by children as he arrives at the Hallenstadion in Zurich, Switzerland on October 14, 2016. Photo/Manuel Bauer
Inside the hall he walked to the front of the stage peering into the audience of 9000 in search of familiar faces. He saluted the large appliqué thangkas depicting the Buddha, Nagarjuna and White Tara behind the throne and took his seat, prompting the start of a Long Life Offering on his behalf. At the end he said: “ Today, Tibetans living in Switzerland have organized this Long Life Offering with faith and devotion. I’d like to thank you all. Whether the Lama lives long is not dependent on the ritual so much as on the strength of the spiritual bond between the Lama and the disciples.
“We Tibetans have a culture rooted in the Nalanda tradition that emphasizes study, reflection and meditation. We’ve preserved it for more than 1000 years. In Tibet, Tibetans have kept their spirit alive. We in exile are their representatives.
“I thought I would teach the first chapter of Nagarjuna’s ‘Precious Garland’ which explains how to attain the high status of good rebirth. Then I’d like to read volume two of ‘Stages of Meditation’ composed by Shantarakshita’s disciple Kamalashila in Tibet. There were Chinese Hashang monks at the Samye Monastery, built at Shantarakshita’s behest, with its departments of Ethics, Tantra, Meditation and Translation. Among these Chinese monks were some who said there was no need to study the Dharma, asserting realization could be won simply through thoughtless meditation.
“Kamalashila, invited at Shantarakshita’s recommendation, defeated these monks in debate. The Tibetan Emperor, Trisong Detsen, requested Kamalashila to compose a text to guide Tibetans and he wrote the three volume ‘Stages of Meditation’, to which I attribute a special significance. Later, after Tibet had become politically fragmented, descendants of the royal line similarly requested Atisha to compose a text with Tibetans in mind and he wrote ‘Lamp for the Path’. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama: Why We Need Dialogue and Solidarity in the Global Crisis
Why We Need Dialogue and Solidarity in the Global Crisis
Zurich, Switzerland, 13 October 2016 – Smoke wafted from the chimneys under an overcast sky as His Holiness the Dalai Lama began his first engagement of the day in Bern this morning, giving an interview to Amira Hafner-Al Jabaji for the Swiss National TV programme Sternstunde Philosophie. A Muslim woman with a commitment to dialogue between religions, she began by asking how to reach out to those not ready for dialogue. His Holiness told her:
His Holiness the Dalai Lama giving an interview to Amira Hafner-Al Jabaji for the Swiss National TV programme Sternstunde Philosophie in Bern, Switzerland on October 13, 2016. Photo/Manuel Bauer
“We are human beings, we all have the ability to take a longer term, more holistic view. We have this marvellous intelligence. If we look at a problem close to it often seems very grave, but if we can see it from a wider perspective it may not look so serious.”
Acknowledging that the major religious traditions take different philosophical points of view, he said that nevertheless these different approaches have a common purpose of encouraging the common practice of love, tolerance and self-discipline. Asked why he thought Buddhism was so attractive to Europeans, His Holiness said that its use of reason gave it an appeal to those who are more scientific minded.
As to Buddhist-Muslim relations, His Holiness mentioned the close connections he has witnessed between the two communities in Ladakh in North India. He recently made a point of visiting a Buddhist temple, a Sunni Mosque and a Shia Mosque there on the same day to encourage this cordiality. Regarding the situation of the Rohingya Muslims in Burma he said he was in Washington DC when he first heard of the troubles they face. He appealed to the Buddhists, when distressed by anger, to remember the face of the Buddha, convinced that if he were there he would offer the Muslims protection. His Holiness confirmed that he has discussed the crisis with Aung San Suu Kyi and encouraged her to intervene.
Ms Hafner-Al Jabaji asked how His Holiness imagines the world in 50 years. Read the rest of this entry »
La tremenda condizione di vita dei bambini tibetani
In Tibet vivono ormai circa sei milioni di tibetani ed otto milioni di cinesi. Quando parliamo di popolo tibetano parliamo dunque di una minoranza etnica. Ed è difficile capire cosa significa essere una minoranza nel proprio paese.
Il governo cinese nonostante dica di tutelare i diritti dei bambini tibetani, poi in concreto non lo fa , non gli permette infatti di ricevere una educazione, non gli concede la libertà di espressione, non gli garantisce nessun tipo di assistenza sanitaria.
Il Tibet è un paese che raggiunge i 6.000 metri di altitudine e in alcune zone rurali i bambini non ricevono un’alimentazione adeguata al loro fabbisogno giornaliero. L’accessibilità alla scuola è preclusa alla maggior parte degli studenti, data la distanza dai centri maggiori, l’elevato costo delle tasse scolastiche e la difficile viabilità.
Il tasso di analfabetizzazione sta aumentando , i bambini tibetani non studiano più la loro lingua nelle scuole, studiano il cinese e il tibetano è vietato parlarlo, la matrice culturale tradizionale della minoranza tibetana è in via di estinzione e forse nella prossima generazione, saranno sempre meno i bambini che potranno leggere e scrivere in tibetano. Molti bambini vivono in piccoli villaggi rurali dove non ci sono strutture scolastiche, altri percorrono lunghi tratti di strada a piedi per raggiungere i villaggi dove ci sono delle scuole , ma sempre meno sono quelli che hanno la possibilità di imparare a leggere e scrivere. Molti bambini nelle aree rurali e periferiche della Cina e del Tibet occupato sono analfabeti e saranno automaticamente esclusi dallo sviluppo economico e dal mercato del lavoro . Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Russian Intellectuals in Riga, House of Religions in Bern
Russian Intellectuals in Riga, House of Religions in Bern
His Holiness the Dalai Lama during a meeting with Russian intellectuals in Riga, Latvia on October 12, 2016.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Bern, Switzerland, 12 October 2016 – Before leaving Riga today, His Holiness the Dalai Lama held a short meeting with a group of Russian intellectuals at which he announced: “I prefer things to be completely informal so we can feel free.”
Asked about the decision he made to leave his country and go elsewhere, he replied: “Historically leaders of governments can be more open-minded and sometimes less so—but the important thing is that they don’t last forever. It’s our basic human nature to want to be free. In our case, people in Tibet have worked to preserve our culture and language, while some of us escaped and took advantage of the freedom we found outside to preserve our identity.
“All human beings are the same in wanting happiness and not wanting suffering. We are born the same way; we die the same way. Wherever I go and whoever I meet, I consider them to be equally human like me. In today’s world we need the trust of friends. I want to retain the freedom to meet people and speak with them. I want to encourage them all to work to cultivate peace of mind.”
A Neuroscientist wanted to know where His Holiness thinks thoughts come from. He told him that in terms of sensory perceptions and much of our mental consciousness we depend entirely on the brain. This remains true in sleep when our senses are shut down and we dream. However, he said, when we die and the mind dependent on the brain has stopped, some consciousness can still remain.
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H.H.Dalai Lama’s 2nd Day of the ‘Commentary on Dignaga’s ‘Compendium of Valid Cognition’’
Second Day of the ‘Commentary on Dignaga’s ‘Compendium of Valid Cognition’’
Riga, Latvia, 11 October 2016 – The golden early light catching the treetops and steeples of Riga’s churches belied the chill in the air this morning as His Holiness the Dalai Lama met with about 75 Tibet Supporters from the Baltic States. Latvian Buddhists welcomed him first with a gift of a thangka painting of 1000 armed Avalokiteshvara. As he accepted it, His Holiness told them:
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group of Tibet supporters from the Baltic States in Riga, Latvia on October 11, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“ Avalokiteshvara has a special connection with the Tibetan people. On one level I consider him to be my boss. Now and then I seek his advice.”
The Estonian group made a request for him to come to Estonia to teach while the Lithuanian Representative presented him a small gift.
“It’s a great honour to meet with friends for the three Baltic States again,” His Holiness told them, “you have a lot of experience of oppression as we do.
“Tibet is often called the Roof of the World and the environment and climate of the Tibetan Plateau have an influence on our neighbours. More than one billion people depend on rivers that rise in Tibet. Deforestation and now mining have caused damage. The altitude and the dry atmosphere mean that this will take longer to recover than in other places.
“The Tibetan language too is under pressure. In some schools its study is restricted. In others it’s not, but students of Tibetan earn lower marks than students of Chinese.
“Recently, the Chinese authorities decided to upgrade several towns to cities with the effect that even more Chinese come in. They tend to be uneducated and unskilled but they outnumber Tibetans and compete successfully against them for what employment there is. In towns the principal language is now Chinese and in Lhasa Tibetans have even switched to eating rice instead of the tsampa they used to eat.”
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H.H.Dalai Lama Begins to Teach the ‘Commentary on Dignaga’s ‘Compendium of Valid Cognition’
His Holiness the Dalai Lama Begins to Teach the ‘Commentary on Dignaga’s ‘Compendium of Valid Cognition’
Riga, Latvia, 10 October 2016 – Yesterday, His Holiness the Dalai Lama flew from India to Latvia via Helsinki. This morning, with a chill wind blowing through the streets and parks of the capital Riga, he drove to the Skonto Hall where an audience of 4500 awaited him. Of 3000 or so who had come from Russia, roughly 500 were from Kalmykia, 3-400 from Buryatia and 100 from Tuva. As His Holiness stepped onto the stage, many surged forward to catch a closer glimpse as he greeted them. He took his seat before a huge reproduction of a painting of the 17 Masters of Nalanda and suggested that the ‘Heart Sutra’ be chanted first in Sanskrit and then in Latvian. His Holiness’s teachings, organized by Save Tibet Foundation (Moscow) and Saglabasim Tibetu (Riga), are being translated and webcast in English, Latvian, Estonian, Russian and Mongolian, as well as Tibetan.
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience of 4500 on his arrival on stage at the start of his teaching at Skonto Hall in Riga, Latvia on October 10, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Here we are once again in Latvia,” His Holiness began, “and I’d like to thank the organizers for creating this opportunity for me to give some explanation of Buddhist teachings. Not so long ago when I was here to give an introduction to Buddhism, a Russian told me how difficult it is for many of his compatriots to travel to India because of economic constraints. He told me it would be much easier for them to come to Latvia. I said I would look into it and was pleased to find my friends here supported the idea—so here we are and a huge number of people have come.
“We human beings are all the same; there are essentially no differences between us. We are all born the same way and we all die the same way. We need to recognise this oneness of humanity—we all want to avoid suffering and find happiness. If we focus instead on differences between us, we soon see each other in terms of ‘us’ and ‘them’ and deeper divisions occur. If, on the other hand, the whole of humanity were at peace, we’d all be happy.”
His Holiness recalled that when he first came to Europe in 1973 he was struck by the realization that even where there was great material development, people were still unhappy. At the same time he recognised and admired the spirit of the EU in placing the good of the wider community above the interests of single nations. The result was that even if they couldn’t help each other, they would do each other no harm. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Congratulates President of Colombia J. M. Santos on Being Awarded the Nobel Peace Prize
His Holiness the Dalai Lama Congratulates President of Colombia Juan Manuel Santos on Being Awarded the Nobel Peace Prize
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 7 October 2016 – Soon after the announcement that the 2016 Nobel Peace Prize had been awarded to Juan Manuel Santos, the President of Colombia, His Holiness the Dalai Lama wrote to congratulate him. Praising President Santos’s unwavering efforts to bring an end to 52 years of civil war in his country His Holiness wrote: “This award is a tribute to your tireless efforts to promote peace in Colombia, regardless of how difficult the prospects may have seemed when you began. I am deeply encouraged by the steadfast determination with which you have continued to work for reconciliation and peace despite the setbacks that have arisen on the way. Clearly what is important is to continue to strive for the goal until we succeed.
“I remain confident that before long the spirit of dialogue, mutual understanding and respect you have fostered will bear fruit and usher in a new era of peace and prosperity for Colombia.” http://www.dalailama.com/news/post/1466-his-holiness-the-dalai-lama-congratulates-president-of-colombia-juan-manuel-santos-on-being-awarded-the-nobel-peace-prize
Oltre 2000 monache costrette ad abbandonare il Monastero di Larung Gar
Oltre 2000 monache costrette ad abbandonare il Centro Studi di Larung Gar
6 ottobre 2016. Le autorità cinesi della Contea di Serthar hanno forzatamente costretto oltre duemila monache ad abbandonare il Centro di Studi Buddisti di Larung Gar di cui è in corso la sistematica distruzione per volontà delle autorità cinesi.
Un video postato sui social media il 30 settembre mostra le immagini delle monache che, costrette ad abbandonare Larung Gar, salgono sugli autobus predisposti dalle autorità governative. Alcune, in attesa di partire, piangono e pregano. Alcune fonti riferiscono che queste monache sono originarie di Lhasa o dei suoi dintorni e che “ad eccezione di cento religiosi ai quali è concesso di proseguire gli studi presso il Centro, tutti i monaci e le monache di Lhasa sono già stati espulsi”. Sembra che ora sia la volta dei religiosi provenienti dalle province del Qinghai, del Gansu e dello Yunnan. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Teaching of Aryadeva’s 400 Verses – Final Day
Teaching of Aryadeva’s 400 Verses on the Middle Way – Final Day
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 6 October 2016 – His Holiness the Dalai Lama began the final day of his current series of teachings this morning by observing that Bodhisattvas are referred to as children of the Conquerors. He said the Buddha had attained enlightenment as a result of developing the awakening mind of bodhichitta, the altruistic aspiration to enlightenment, many times in the course of his previous lives. When the Buddha gave the Perfection of Wisdom teachings, the main disciples were Bodhisattvas who cherish others more dearly than themselves. His Holiness was briefly silent as he reflected on these qualities.
“Although we cannot compare to true Bodhisattvas, we follow their example and engage in the Bodhisattva practices. As the ‘400 Verses’ say:
190. First prevent the demeritorious,
Next prevent [ideas of a coarse] self;
Later prevent views of all kinds.
Whoever knows of this is wise.
“The demeritorious here refers to unwholesome deeds, deeds that give rise to suffering. To behave in a non-virtuous way but to say we are following the practices of Bodhisattvas would be hypocritical. So the first step is to refrain from unwholesome actions, the next is to put an end to the misconception of self and third is to prevent all kinds of wrong views.
His Holiness the Dalai Lama speaking on the final day of his teachings in Dharamsala, HP, India on October 6, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“All the major religious traditions teach their followers likewise to avoid non-virtue. They advocate love and compassion. It’s evident that bad behaviour creates hostility, whereas beneficial conduct attracts friends.”
His Holiness explained that in Buddhist teaching the root of all suffering is the misconception of an independent, autonomous self and there are ways to overcome it. The ‘400 Verses’ also recommends overcoming pride and self-importance, suggesting it is better to regard other sentient beings as your equals. We make the mistake of seeing the self as separate from the psycho-physical aggregates, seeing it as their ruler or controller. Therefore, we need to learn how to overcome this misconception of self. The Buddhist Sanskrit tradition goes to great lengths to explain how to overcome this mistaken sense of self, how to counter the disturbing emotions that arise from it and how to eliminate their very imprints that are obstructions to knowledge.
His Holiness observed that things are empty of any intrinsic existence and the mind can realise that and thereby reduce the intensity of our disturbing emotions. However, our present ordinary mind tends to be preoccupied with sensory perceptions. Some people are capable of accessing a subtler mind by employing lucid dreaming; being aware that you are dreaming when you are dreaming. His Holiness said that if we can meditate on bodhichitta and emptiness in that state of mind it can be very powerful.
He went on to say that this kind of use of the subtler mind is not taught in the sutra vehicle, it is an instruction from tantrayana. He said a yet subtler state of mind manifests, as he mentioned the day before yesterday, at the time of death. In addition to coarse, subtle and subtlest states of mind there are different levels of energy that support them. Noting that we all have a subtle clear light mind within us, His Holiness stated that the subtlest mind and subtlest energy provide the causes for the Buddha’s mind and body. He repeated that while emptiness is explained in the sutras, the subtlest mind that realises it is explained in the tantras. His final remarks were that it is helpful to keep in mind the route of the path we are taking when we engage in practice. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaching of Aryadeva’s 400 Verses on the Middle Way – Third Day
Teaching of Aryadeva’s 400 Verses on the Middle Way – Third Day
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 5 October 2016 – Once again this morning, on arriving in the Tsuglagkhang, His Holiness the Dalai Lama saluted the audience, both those within the temple and those seated outside. Having mounted the throne he paid his respects to the Buddha before taking his seat. The ‘Heart Sutra’ was recited briskly in Mandarin as bread and tea were served to the crowd. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaching of Aryadeva’s 400 Verses on the Middle Way – Second Day
Teaching of Aryadeva’s 400 Verses on the Middle Way – Second Day
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 4 October 2016 – This morning, escorted by representatives of the patrons of these teachings His Holiness the Dalai Lama arrived in the Tsuglagkhang at 8.30 am. He acknowledged the members of the audience, shaking hands with some, smiling and waving at others, and took his seat on the throne.
“The magnificent teacher Nagarjuna said the Buddhas teach on the basis of the Two Truths, conventional and ultimate truth,” he began. “Conventional truth is based on appearances and includes the practice of love, compassion and bodhichitta. Ultimate truth relates to reality and emptiness of intrinsic existence.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Teaching of Aryadeva’s 400 Verses on the Middle Way Begins
Teaching of Aryadeva’s 400 Verses on the Middle Way Begins
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 3 October 2016 – A buzz of excitement on the western side of the Tsuglagkhang this morning alerted the 5500 people waiting in and around the temple to His Holiness the Dalai Lama’s imminent arrival. Photographers, devotees and well-wishers around the eastern door prepared to greet him.
His Holiness the Dalai Lama speaking on the first day of his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on October 3, 2106. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Having taken his seat on the throne, His Holiness remarked that the main disciples for the teaching he was about to give were a group of 1000 from Taiwan, most of them students of the late Tenzin Jamchen. Some of them recently received monastic ordination from His Holiness. Besides this group there were nearly 1650 from 64 different countries, as well as Tibetans and Indians.
He mentioned that although Tibetans principally follow the Buddhist Sanskrit tradition, both Pali and Sanskrit traditions have the monastic discipline of the Vinaya in common. He added:
“ Buddhism reached China before it was brought to Tibet, which makes the Chinese the senior students, while Tibetans and Mongolians are junior students. However, I think I can say that the junior students’ level of knowledge is not bad and we are all followers of the same Nalanda tradition. You students from Taiwan have been coming here to listen to teachings for many years and I’m happy to see you again.” Read the rest of this entry »
La pressione della diplomazia cinese sul Dalai Lama
La pressione della diplomazia cinese sta gradualmente allontanando il Dalai Lama dalla scena politica
The Guardian, 2 ottobre 2016
Recentemente, cedendo alle pressioni cinesi, molti leader politici e religiosi hanno escluso il Dalai Lama da riunioni e incontri. In un editoriale pubblicato il 2 ottobre, il quotidiano The Guardian afferma la necessità di opporsi alle pressioni della Cina e chiede ai governanti di tutto il mondo di portare rispetto al Dalai Lama, leader spirituale e uomo di pace. Read the rest of this entry »
Tutti hanno abbandonato il Tibet ai persecutori
Sua Santità il Dalai Lama
Tutti hanno abbandonato il Tibet ai persecutori comunisti, ora pretendono pure di decidere sulle “Reincarnazioni”.
I regimi comunisti sono sempre stati il trionfo dell’assurdo, dell’ottusità burocratica, il palcoscenico della demenzialità del potere, ma la Cina aggiunge adesso un altro tassello (tragi)comico.
Al capitolo V (articoli 36-39) dei nuovi regolamenti sulle attività religiose del regime comunista di Pechino, si dispone infatti che è vietato reincarnarsi senza il permesso del Partito .
E’ solo il regime che fa professione di materialismo ateo a poter certificare che si tratta di reincarnazione autentica.
Quindi i “Buddha viventi” del buddismo tibetano – per reincarnarsi – devono fare domanda, la quale “deve essere presentata per l’approvazione al dipartimento per gli affari religiosi del governo del popolo”.
E’ solo una – la più ridicola – delle tante misure repressive che il regime ha deciso per soffocare la religione tibetana.Anche se questa norma surreale era già prevista nei precedenti regolamenti e ha iniziato a essere operativa dal 1° settembre 2007.
Infatti – come spiega padre Bernardo Cervellera (direttore di Asianews) – “già da anni il Partito-governo ha stabilito questa regola che cerca di prevenire la possibilità di una reincarnazione ‘non controllata’ o ‘non approvata’ del Dalai Lama”.
Sarebbe esilarante assistere all’iter burocratico di una di queste pratiche per la reincarnazione. Purtroppo però la cornice di questa vicenda è terribile: è la repressione sanguinosa del popolo tibetano (con la distruzione del buddismo) perpetrata dal regime maoista dopo l’invasione e l’occupazione di quel Paese nel 1950. Che segnò la fine dell’indipendenza del Tibet, di cui il Dalai Lama era al tempo stesso l’autorità religiosa e politica. Read the rest of this entry »
Il Partito comunista cinese “ha una priorità: fermare il Dalai Lama”
Tibet, il Partito comunista cinese “ha una priorità: fermare il Dalai Lama”
Lo scrive il nuovo segretario Wu Yingjie sul Tibet Daily: “La prima cosa da fare è rafforzare il nostro impegno contro la cricca del Dalai Lama. In questo modo porteremo avanti la nostra missione a lungo termine, ovvero rafforzare l’unità etnica”. Lo scopo finale rimane quello di influire sul riconoscimento del prossimo leader del buddismo tibetano. Torna in auge il finto Panchen Lama nominato da Pechino. Read the rest of this entry »
A sei anni dall’ultimo incontro con i rappresentanti di Pechino, il Parlamento tibetano affronta la questione del dialogo con la Cina
22 settembre 2016. Alcuni membri del Parlamento Tibetano in Esilio, riunito in questi giorni in sessione, hanno chiesto al Primo Ministro Lobsang Sangay e al suo governo chiarimenti sulla situazione e sulle prospettive del dialogo Sino-Tibetano.
A sei anni di distanza – correva l’anno 2010 – dagli ultimi colloqui tra gli inviati del Dalai Lama e i rappresentanti del governo di Pechino sullo status del Tibet e sulla richiesta di una maggiore autonomia del Paese formulata dal Dalai Lama nell’Approccio della Via di Mezzo, la Cina continua a rifiutare ogni tipo di incontro e ad attaccare pubblicamente il leader tibetano. Essendo il dialogo con Pechino e la proposta del Dalai Lama la posizione ufficiale dell’Amministrazione Centrale Tibetana, alcuni parlamentari tibetani hanno chiesto al Sikyong di riferire sull’attuale situazione e sulle prospettive riguardanti la ripresa dei colloqui con i rappresentanti della Cina. ( Nella foto un momento della cerimonia inaugurale della sessione parlamentare)
I membri del Parlamento hanno tra l’altro domandato al Primo Ministro se, nell’arco del suo secondo mandato, si avvarrà di tecniche di comunicazione più incisive con la leadership cinese e se, nonostante l’apparente stagnazione dei colloqui, è stato intrapreso qualche passo dietro le quinte. Lobsang Sangay si è dichiarato pronto e fiducioso in una ripresa del dialogo entro breve tempo, ferma restando la necessità di un atteggiamento positivo e della cooperazione da parte del governo cinese. “Continuiamo ad impegnarci per cercare una via di comunicazione tra Dharamsala e Pechino”, ha affermato il Sikyong. “Lo scorso anno, anche il Presidente Obama ha chiesto a Xi Jinping di riprendere il dialogo con il Dalai Lama”. Lobsang Sangay ha tuttavia chiesto al Parlamento di non insistere sulla richiesta di dettagli trattandosi di una questione delicata e segretata. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘Forgiveness and Reconciliation’ in Wroclaw
History, ‘Forgiveness and Reconciliation’ in Wroclaw, European Capital of Culture 2016
Wroclaw, Poland, 20 September 2016 – His Holiness the Dalai Lama’s first full day in Wroclaw began with an interview by Piotr Krasko for TVN. The conversation touched on his having no fear of death and his sense that the unique Buddhist insight concerning the absence of intrinsic existence of self or phenomena had resulted in a reduction of his negative emotions. He also expressed conviction that through practice in life after life over millions of years it is possible to reach Buddhahood. He observed that the principal message of all the world’s major religions is love.
Piotr Krasko of TVN interviewing His Holiness the Dalai Lama in Wroclaw, Poland on September 20, 2016.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
A question about the small boy depicted recently rescued from rubble in Syria reminded him that in Islam prayers are addressed to Allah the merciful and compassionate. He contended that as with other religious traditions the message of the Quran is love. He reported recently meeting with a group of young people from Africa and the Middle East, some of whom had determined in the immediate aftermath of bomb attacks to dedicate themselves to peace.
His Holiness suggested that young people may be induced to fight and kill for their faith when they are convinced that there is only one truth and one true faith and no sense of living in a world where the existence of several truths and a multiplicity of faiths is the reality. He advised that reaching out and listening to grievances would be more effective than trying to eliminate people by force. He recommended that education that includes universal values is the way to shape a better future.
A short drive through Wroclaw old town brought His Holiness to the City Hall, where, escorted by Mayor Rafal Dutkiewicz, he was welcomed to an event in a vaulted 13th century chamber. In 2016, Wroclaw, along with San Sebastian in Spain, is a European Capital of Culture. Before 200 guests, including Archbishop J. Kupny, councillors, rectors of universities, city authorities, consuls, directors of cultural institutions and honorary citizens of Wroclaw, the Mayor introduced His Holiness and offered him a gift representing freedom. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Observing the International Day of Peace at the Church of Peace, Swidnica
Observing the International Day of Peace at the Church of Peace, Swidnica
Wroclaw, Poland, 21 September 2016 – More than thirty Tibetans and Mongolians living or studying in Poland came to see His Holiness the Dalai Lama before he left for his day’s engagements. He spoke to them briefly: “Tibet is known as the Roof of the World, but also as the Land of Avalokiteshvara. We Tibetans have our own language, with its own writing, which is the best medium for accurately explaining Buddhist teachings. In the past some Tibetans were shy of saying they were from Tibet—not any more. We have every reason to be confident. We have the seed of compassion and we need to strengthen it through reason and training. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Strasbourg: Avalokiteshvara Empowerment and Public Talk
Avalokiteshvara Empowerment and Public Talk
Strasbourg, France, 18 September 2016 – It was dark and raining when His Holiness the Dalai Lama left his hotel for the Zénith Strasbourg this morning. Dawn broke on the way and he was warmly received when he arrived. Sitting before the mandala pavilion he engaged immediately with preparations for the empowerment he was to give. An hour or so later, he addressed the audience.
His Holiness the Dalai Lama engaged with preparations for the Avalokiteshvara Empowerment at the Zenith Center in Strasbourg, France on September 18, 2016.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
“As I was saying yesterday, Buddhist teachings can be seen as fitting into a general structure or as tailored to a specific target. Today’s teachings belong to the second category. This empowerment concerns Avalokiteshvara, the Great Compassionate One. The Nyingma tradition speaks of distant, close and profound visionary teachings; this belongs to the latter. It belongs to the great 5th Dalai Lama’s ‘Secret Visions’.
“The 1st Dalai Lama founded Tashi Lhunpo, the 2nd, known as the non-sectarian Yellow Hat, moved to Drepung, which became the Dalai Lamas’ residence. The 3rd and 4th lived there. The 5th Dalai Lama had a special connection with the Sakyas’ ‘Path and Fruit’ tradition and composed a text which they still use. The 6th and 7th Dalai Lamas were great masters and the 8th had exceptional experiences. The 13th Dalai Lama had connections with the Nyingmas through Tertön Sögyal, Lerab Lingpa, whose Vajrakilaya ritual is followed by Namgyal Monastery today.
“Regarding ecumenical and non-sectarian practice, I didn’t pursue it to begin with because of my connection with Dolgyal (Shugden). The 5th Dalai Lama described Dolgyal as a ‘perfidious spirit’ who harms the doctrine and sentient beings due to having made flawed prayers. Once I gave up having anything to do with Dolgyal I was able to receive explanations of Nyingma practices, including the ‘Secret Visions’, from Dilgo Khyentse Rinpoche, which were very helpful. I found guidance on the nature of the mind helpful in understanding the completion stage of Guhyasamaja. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaching Nagarjuna’s ‘Commentary on Bodhichitta’ in Strasbourg
Teaching Nagarjuna’s ‘Commentary on Bodhichitta’ in Strasbourg
Strasbourg, France, 17 September 2016 – Eight thousand eight hundred people gathered today in the Zénith de Strasbourg, an indoor sporting arena and concert hall designed in the Postmodern Expressionist style, to listen to His Holiness the Dalai Lama explain Nagarjuna’s ‘Commentary on Bodhichitta’. His Holiness spoke largely in Tibetan, which was eloquently translated into French by Ven Matthieu Ricard over the PA system. The teaching was also available through radios and headsets in English, Italian, German, Russian, Chinese, Portuguese, Spanish and Vietnamese. Live webcasts in these languages were available to the world at large.
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience of 8,800 on his arrival on stage at the Zenith Arena in Strasbourg, France on September 17, 2016. Photo/Olivier Adam
On arrival at the hall, His Holiness walked directly from his car to the stage, where he greeted old friends among the monks gathered round the throne before coming to the edge of the stage to greet the audience. He took his seat and began without further ado.
“Dear Dharma friends, today we’re going to study a Buddhist text together. There are teachings that belong to the general structure of Buddhism and others tailored for specific individuals—these mostly comprise tantric teachings. This teaching belongs to the general structure. It is related to the Perfection of Wisdom Sutras, the most excellent teachings of the Buddha. Their implicit content has been clarified by Maitreya in works such as the ‘Ornament of Mahayana Sutras’, while their explicit content has been made clear by Nagarjuna in his ‘Fundamental Wisdom’, ‘70 Stanzas on Emptiness’ and ‘60 Stanzas on Reasoning’.
“In 8th century, the Tibetan Emperor, Trisong Detsen invited Shantarakshita and Padmasambhava to Tibet, and so Buddhism was established there. Shantarakshita was one of the pre-eminent scholars of Nalanda University at the time as his works ‘The Ornament of the Middle Way Teachings’ (Madhyamaka-alankara) and ‘Compendium of Reality’ (Tattvasamgraha) reveal. His student Kamalashila, who followed him to Tibet, composed a commentary to the ‘Compendium’. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Body, Mind, Science at University of Strasbourg
Body, Mind, Science at University of Strasbourg
Strasbourg, France, 16 September 2016 – The sky was overcast this morning as His Holiness the Dalai Lama drove across the city to the University of Strasbourg to take part in a dialogue with the scientific community, at the interface of modern science, engagement, and meditation. He was welcomed to the University by Theologist Michel Deneken, who just yesterday was promoted to become the University’s new President, Dean of the Medical School, Jean Sibilia and Rheumatologist Jean-Gérard Bloch. They escorted him directly to the small auditorium where an audience of just over 140 staff members were gathered, although another 1300 students and staff were watching elsewhere in the building via a live webcast.
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience at the Science et d’Ingenierie Supramoleculaires’ auditorium of the University of Strasbourg in Strasbourg, France on September 16, 2016. Photo/Olivier Adam
Michel Deneken opened proceedings by asking how His Holiness preferred to be addressed, noting that he had recently told an interviewer that he would be happy to be called ‘brother’. His Holiness said he’d love that. Deneken introduced the University as one of the great Universities of Europe established on both sides of the Rhine, being Catholic and Protestant, French and German, and with a reputation for openness. He concluded by telling His Holiness how delighted he was by his presence.
The first session, Neurosciences, set out to examine the regulation of attention and emotions by mindfulness meditation, and was moderated by Michel de Mathelin. Wolf Singer a distinguished neuroscientist interested in the relation between the material and spiritual asked how meditation acts on the mental substrate and how insight influences the brain. His Holiness responded by looking back 3-4000 years in India to the emergence of the practice of shamatha meditation in which the mind is focussed on a single object. Subsequently, vipashyana or special insight meditation emerged which was more investigative. Through concentration and analysis these practices became the basis for coming to understand the workings of the mind. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits the European Parliament and Council of Europe in Strasbourg
His Holiness the Dalai Lama Visits the European Parliament and Council of Europe in Strasbourg
Strasbourg, France, 15 September 2016 – As His Holiness the Dalai Lama arrived at the European Parliament this morning, the flags of member states arrayed outside flew freely in the breeze, lit by the early morning sun. His visit began with a meeting with President of the European Parliament, Martin Schulz. This was followed by discussions with Elmar Brok, Chairman of the European Parliament’s Committee on Foreign Affairs, prior to meeting with the Committee. Welcomed as an advocate of freedom, human rights and protecting the environment, His Holiness was given the floor.
His Holiness the Dalai Lama addressing the European Parliament’s Committee on Foreign Affairs in Strasbourg, France on September 15, 2016. Photo/Olivier Adam
“Respected brothers and sisters, as human beings there are no differences between us, we belong to one human family. It’s a great honour for me to have this opportunity. I am an admirer of the spirit of the European Union. In relation to our own problems in Tibet, we are not seeking separation from the People’s Republic of China; we are not splittists although that’s what Chinese hard-liners continue to accuse us of being.
“Since 2011 I have completely retired from political responsibility, which is handled now by an elected leader. I’m 81 and some friends say I look younger and ask my secret. I think it’s to do with peace of mind and tackling the destructive emotions. Basic human nature is compassionate and all human beings have the potential to create inner peace. And I believe world peace can only be built on the basis of inner peace.
“I have three commitments I’d like to tell you about. The first is to promote a sense of the oneness of humanity, that we are all equally human beings. Generally we pay too much attention to secondary differences between us, such our religious faith, nationality, whether we are rich or poor etc. and neglect what fundamentally we have in common. As I mentioned before, I admire the spirit of the European Union and would like to see such a union in Africa and Asia.”
His Holiness explained that as a Buddhist monk, a follower of the Nalanda masters, thinkers and philosophers of ancient India, his second commitment is to fostering inter-religious harmony. He remarked that all religious traditions make love their main message, supported by tolerance, contentment and self-discipline. He observed that in India all the world’s major traditions are represented and live together in harmony. He asked if India can do it, why not other countries too?
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Il Dalai Lama: l’Approccio della Via di Mezzo è la sola strada percorribile per risolvere la questione del Tibet
15 settembre 2016. In un incontro con i giornalisti francesi avvenuto a Parigi il 13 settembre, il Dalai Lama ha affermato che l’Approccio della Via di Mezzo rimane la sola strada percorribile per la soluzione della questione del Tibet.
“ Sono finiti i giorni in cui si assisteva alla vittoria di una parte e alla totale sconfitta dell’altra”, ha precisato il leader tibetano ricordando che la Via di Mezzo da lui proposta – un Tibet con un alto grado di autonomia all’interno della Repubblica Popolare – sarebbe di beneficio sia per i tibetani sia per i cinesi. “E’ necessaria una riconciliazione, altrimenti la nostra lotta non avrà successo” ( nella foto il Dalai Lama all’incontro con la stampa e con oltre 3000 tibetani al Palazzo dei Congressi ).
A chi gli chiedeva se avrebbe volentieri incontrato Papa Francesco ad Assisi, il Dalai Lama ha risposto di essere sempre stato disponibile ad incontrare ogni pontefice fin dal lontano 1973, ma ultimamente non è accaduto. Ricordiamo che il Dalai Lama non è stato invitato a partecipare all’incontro di dialogo tra religioni e culture in programma ad Assisi dal 18 al 20 settembre. Partecipò all’incontro nel 1986, su invito dell’allora pontefice Giovanni Paolo II, Papa Wojtyla.
Ha suscitato le consuete, violente reazioni della Cina l’invito a visitare Taiwan e a tenere un ciclo di conferenze sui temi della libertà e della democrazia rivolto al Dalai Lama da Freddi Lin, parlamentare del Partito democratico progressista attualmente al governo dell’isola. Il 13 settembre, Ma Xiaoguang, portavoce dell’Ufficio cinese per gli Affari con Taiwan, ha fatto sapere che “la Cina si oppone con fermezza a ogni forma di visita” del leader tibetano. “I tentativi di collusione di alcune forze di Taiwan con i separatisti che vogliono l’indipendenza del Tibet e ogni mossa volta a destabilizzare la Cina avranno gravissime conseguenze sulle relazioni al di là dello Stretto”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Paris Meeting the Press, the Paris Bar Council and the Local Tibetan Community
Meeting the Press, the Paris Bar Council and the Local Tibetan Community
Paris, France, 13 September 2016 – Representatives of several news agencies including Agence France-Presse, Le Croix (Christian Daily News), and Le Point (a weekly news magazine) conducted an interview together with His Holiness the Dalai Lama this morning. They began by asking how to talk about happiness in France and he replied that this was a question asked in many developed countries. Material goals and material development can be very helpful, but of limited benefit. They provide physical comfort without affecting our mental unease.
His Holiness the Dalai Lama meeting with journalists from the Agence France-Presse, Le Croix, and Le Point in Paris, France on September 14, 2016. Photo/Olivier Adam
“We tend to think that if we fulfil our material needs,” he said, “all our problems will be solved, but that’s not so.”
Asked if he would like to meet Pope Francis, he told them that he had tried to meet each new Pope since 1973, but in the present case it had not yet happened. He was similarly asked if he regretted not being able to shake President Francois Hollande’s hand and replied that meeting members of the public was more important.
He explained that since retiring from political responsibility 5 years ago he has been more concerned about preserving Tibet’s culture, language and natural environment. He confirmed that the Middle Way Approach he advocated with regard to Tibet in relation to China remains viable because it envisages a mutually beneficial solution. He said: “The days of victory for one side and complete defeat of the other are over. What we need is reconciliation, otherwise we’ll not succeed.”
His Holiness told the journalists it was not especially important to preserve the institution of the Dalai Lama because everything does not depend on one person. The most important advice he would like people to heed is that the well-being of all 7 billion human beings alive today is everyone’s concern. He compared adopting a sense of universal responsibility to the spirit of the EU according to which it is better to support the greater good than just local or national interest.
“We Tibetans took refuge in India and other countries,” he said, describing the issue of migrants as complicated, “but our long-term goal is to return to Tibet. People from Africa and the Middle East deserve to be given opportunity. The innocent and vulnerable, especially children need temporary shelter. Children need education and youth need training so that when they eventually return they can help rebuild their countries.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Paris at the Senate, Inter-Faith Dialogue at Collège des Bernadins and Language Discussion at INALCO
Breakfast at the Senate, Inter-Faith Dialogue at Collège des Bernadins and Language Discussion at INALCO
Paris, France, 14 September 2016 – Mare’s Tail clouds laced the sky while the low early morning light caught the golden filigree decorating many of Paris’s grand buildings as His Holiness the Dalai Lama drove to the French Senate this morning. He was attending an informal breakfast meeting with thirty Senators and Deputies, who lined up to greet him at the top of the stairs. Senator Michel Raison welcomed His Holiness and invited him to speak to them.
French interpreter Ven Matthieu Ricard and Senator Michel Raison look on as His Holiness the Dalai Lama speaks to Senators and Deputies during an informal meeting at the French Senate in Paris, France on September 14, 2016.
Photo/Olivier Adam
“Brothers and sisters, it is indeed a great honour for me to be here able to meet you,” he told them. “I appreciate your concern for Tibet, which is a just cause. Right from the beginning we have taken a non-violent approach to it. In fact the recent sad incidents of self-immolation show Tibetans’ continuing determination not to harm others in their struggle.
“All our friends know that, despite our past history, we are not seeking independence or separation from China. In recent years we have noticed almost a thousand articles in Chinese expressing support for our Middle Way Approach (MWA) and criticism of Chinese government policy. Recently I met Chinese scholars familiar with our situation who told me that Xinjiang would do well also to take such an approach.”
His Holiness mentioned how impressed he is by the spirit of the European Union, which shows it is possible to put the past behind us and adapt to a new reality. He recalled his one-time physics tutor Carl Friedrich von Weizsäcker telling him that during his childhood to every French eye a German was an enemy and that Germans felt the same way about the French. This is no more; everything has changed. He expressed hope that the spirit of Europe will eventually be extended to Russia, Africa and Asia. He said this is the future of the world, because we have to live as one family and the spirit of the European Union exemplifies how this can be done. Read the rest of this entry »
Despite fears, support for Dalai Lama remains strong in China’s Sichuan province
Prayer flags dot the landscape of a Tibetan region in China’s Sichuan province. (Photo: Jeremy Koh)
On a recent government-organised trip to Aba Prefecture, a Tibetan region in Sichuan, Channel NewsAsia found that support for the Dalai Lama remained strong, even though many were fearful of discussing him publicly.
BEIJING: Aba Prefecture lies just outside the Tibetan Autonomous Region, and it is part of what Tibetans consider their homeland. In theory, foreign journalists do not need special permission to be here, but many reporters have been turned away in the past.
That is because this region has traditionally defied Chinese rule. But the aim of our trip was to showcase the positive aspects of Chinese development in this region.
Feng Yu, the Deputy Secretary-General of the Aba People’s Government, said: “We have religious freedom here. Every citizen has the freedom to either believe in or not believe in a religion.”
As part of our itinerary, we were brought to the Dazha Academy, a Tibetan Buddhist monastery in Zoige County.
There, we were told the monastery actively promotes Tibetan Buddhism culture and traditional culture. When asked about the government’s relationship with them, the monastery’s living Buddha said it was very good. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama torna ma non viene ricevuto dalle autorità francesi
Il Dalai Lama torna in Francia dopo 5 anni: non viene ricevuto dalle autorità francesi
Attesa e scalpore per il Dalai Lama giunto oggi in Francia dopo cinque anni al fine di tenere svariate conferenze senza essere però ricevuto ufficialmente dalle autorità francesi, troppo preoccupate di non irritare Pechino.
Il capo spirituale del buddismo tibetano, 81 anni, si concetrerà nel corso delle conferenze, su innumerevoli temi a lui molto vicini, quali “l’armonia fra le religioni”, “il dialogo con la scienza” e “il benessere del popolo tibetano”, prima però si esprimerà domani a Parigi sul rapporto fra diritto e ambiente per poi incontrare i tibetani in esilio in Francia che, secondo indiscrezioni, pare siano più di 3.000.
In seguito il Dalai Lama interverrà al Consiglio d’Europa a Strasburgo ed eccetto un incontro organizzato al Senato con dei parlamentari del gruppo di informazione sul Tibet e un evento in suo onore al comune di Strasburgo, il capo spirituale dei Tibetani non incontrerà nessun’altra personalità francese. “Non ho niente da dire ai leader politici, preferisco parlare della felicità, delle famiglie felici e di un mondo felice” , ha detto in una recente intervista a Le Monde, pur essendo comunque propenso nad incontrare chiunque voglia conoscerlo, come l’ex ministro Emmanuel Macron visto questo pomeriggio a seguito di pressioni a quest’ultimo imposte, pare, delle autorità cinesi.
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H.H. Dalai Lama: Inter-faith Event at University of Louvain
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Young Presidents’ Association in Brussels, Belgium on September 12, 2016. Photo/Olivier Adam
Inter-faith Event at University of Louvain
Paris, France, 12 September 2106 – On his last morning in Brussels, His Holiness the Dalai Lama met with members of the Young Presidents’ Organisation, a global network of young chief executives. They said they accepted that science has shown basic human nature to be compassionate, but wanted to know how to apply this finding in their businesses. His Holiness replied: “The quality of every human activity ultimately depends on your motivation. If you are motivated by hatred, fear or jealousy, whatever you do is unlikely to turn out well. On the other hand an outburst of destructive emotions like anger tends to be a spontaneous response to some other event. As human beings our intelligence allows us to train in unbiased compassion. When we are motivated this way, the result is more enduring, whereas the result of anger is relatively short-lived. Whatever you do motivated by genuine, unbiased compassion will never give you cause for regret. This doesn’t necessarily have anything to do with religion because it is rooted in common sense and our common experience.”
His Holiness told his young listeners about a Tibetan monk he had known well in Tibet, who remained behind there in 1959, was arrested and harshly imprisoned for 18 years. When he was released in the 1980s, he made his way to India where His Holiness met him and asked him what had happened. He said he had frequently faced danger. When His Holiness asked what he meant, he said he’d been in danger of losing his sense of compassion for his Chinese gaolers. His Holiness recalled how moved he’d been to realise that the loss of compassion was what the monk thought of as danger.
“This,” he said, “is evidence of real spiritual practice. Such compassion is a source of strength. It brings self-confidence and a transparent sincerity. If you deal with your employees or customers with such compassion, you’ll succeed.”
His Holiness went on to point out that according to circumstances, there may be occasions when, with a compassionate motivation, you need to take firm action or use harsh words. He said that is consistent with having a clear motivation and keeping in mind your greater goal. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Mind & Life Europe – Power & Care – Third Day
Mind & Life Europe – Power & Care – Third Day
Brussels, Belgium, 11 September 2016 – Interviewed by Stefaan Meerbergen for VRT – Flemish TV News this morning, the first question was whether he was enjoying his visit to Belgium and Europe. His Holiness the Dalai Lama replied that he was and recalled telling the BBC’s Mark Tully in 1973 as he embarked on his first visit to the West that he was going because he considered himself a citizen of the world. He confirmed that he is an optimist, convinced that if the proper efforts are made to improve education, to make it more holistic and inclusive of universal values, the world will become a happier more peaceful place later in this century.
Olafur Eliasson delivering his presentation on the final day of the Mind & Life Dialogue in Brussels, Belgium on September 11, 2016. Photo/Olivier Adam
Brussels’ Sunday morning streets were quiet and the sky was overcast as he drove again to the Bozar Centre for Fine Arts to attend the third day of the Mind & Life Europe conference.
Theo Sowa was moderator for the fifth and final session. She invited artist Olafur Eliasson to talk about his work. He drew attention to the geometrical light sculpture in the ceiling of the hall which he explained was powered by a solar panel on the roof. The artwork served as a shared point of reference for speakers and listeners alive. He talked about rainbows in the play of light and water and the participation of our perception in their appearance. He also described a project he is involved with manufacturing small portable solar lamps that bring light to those who have no other access to it.
Scilla Elsworthy, a long term peace activist and mover for social change explained that for years she has talked to people participating in nuclear weapons programs at every stage. She said she’d also talked to people who put themselves at risk to protect others, people who know how to prevent war. She pointed out that our weaponry is defunct.The major threats humanity faces today such as climate change and the gap between rich and poor do not respond to either our possession or use of weapons. Read the rest of this entry »
Perché Papa Francesco non ha invitato, come aveva invece fatto Papa Giovanni Paolo II, il Dalai Lama ad Assisi?
L’oriente e la coscienza secondo Francesco
di Raimondo Bultrini, Blog, La Repubblica 10.09.16
La fonte è al di là di ogni sospetto, la seguita rivista cattolica online AsiaNews. Riferisce che il Papa e il Vaticano non hanno invitato il Dalai lama all’iniziativa “Sete di Pace. Fedi e culture in dialogo”, l’appuntamento di Assisi tra diverse religioni del mondo per una preghiera di fratellanza universale. La conferma ad Asianews viene dal segretario del leader tibetano che in questi giorni si trova in Europa con prossime tappe, dopo il Belgio, Lituania, Svizzera e Francia. Quando gli incontri di Assisi iniziarono nel 1986, esattamente 30 anni fa, il Dalai lama era al fianco di Giovanni Paolo II, il papa polacco che – ricorda AsiaNews – intendeva raccogliere “i leader di tutte le religioni insieme per pregare – ognuno nel suo ambito – ed elevare insieme una invocazione per la pace nel mondo”. Quest’anno papa Francesco ripeterà l’iniziativa del papa polacco con una riedizione degli incontri nella città del santo previsti il 20 settembre alla presenza di oltre 400 esponenti religiosi. Ma tra loro non ci saranno a quanto pare – riferisce il sito cattolico – nemmeno i rappresentanti dell’induismo, religione seguita da un miliardo di persone. Nell’elenco diffuso dalla Santa Sede risultano invece – con l’eccezione di una relativamente rappresentativa scuola buddhista giapponese – solo fedi monoteiste: “il patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo I; l’arcivescovo anglicano di Canterbury Justin Welby; un rappresentante del mondo islamico (non specificato) e uno dell’ebraismo (anche questo non specificato). Previsto infine un colloquio con Efrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Mind & Life Europe – Power & Care – Second Day
Mind & Life Europe – Power & Care – Second Day
Brussels, Belgium, 10 September 2016 – People patiently and good-naturedly lined the corridors of the Brussels Bozar Centre for Fine Arts waiting to greet His Holiness the Dalai Lama as he arrived this morning for the second day of the Mind & Life conference. During the first day, presenters were mostly scientists. Today they came from more diverse fields. The panel that joined His Holiness in the Henry le Boeuf Hall this morning discussed Power & Care from the perspective of Spiritual and Religious traditions. Moderator Roshi Joan Halifax invited him to say a few words at the beginning.
His Holiness the Dalai Lama delivering his opening remarks at the start of the morning session of the second day of the Mind & Life Dialogue in Brussels, Belgium on September 10, 2016. Photo/Olivier Adam
“It’s indeed a great honour to be here to participate in these discussions,” His Holiness began, “one of my three commitments is to promote harmony among religious traditions. There is a solid basis for this because they all advance a common practice of love and to protect it counsel tolerance, forgiveness and self-discipline. There are differences in their philosophical views, the existence and role of a creator or the conduct of non-violence, for example, but all support the practice of love. These different views appeal to people of different dispositions at various times in various place.
“ Since the September 11th event I have defended Islam. It’s clear that if a Muslim commits bloodshed, they are no longer a proper Muslim. It’s a mistake to casually refer to Muslim terrorists or Buddhist terrorists, because those who engage in terrorism are no longer proper proponents of their faith. I’ve learned this from Muslim friends and confirmed it in discussion with Muslim scholars.
“Then there are the cultural aspects of religious tradition that are linked to particular times and places. Indian friends have told me that during the life of the founder of Jainism, Mahavira, animal sacrifice was so widespread it had economic repercussions. Mahavira responded by teaching a strict adherence to non-violence and respect for life. Islam was first revealed to unruly nomadic peoples in Arabia with few rules, which is why the Quran lays out Sharia law. Some of these customs, like the Dalai Lamas’ political role, with its feudal connotations, should change. In India too, the caste system that gives rise to far-reaching discrimination is out of date, blaming it on karma or the wishes of the creator is inadequate. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama: Mind & Life Europe – Power & Care – First Day
Mind & Life Europe – Power & Care – First Day
Brussels, Belgium, 9 September 2016 – This morning the streets of Brussels were still quiet as His Holiness the Dalai Lama drove to the Bozar Centre for Fine Arts. The route took him past grand government buildings, various ornate churches and the impressive equestrian statue of the Crusader Godfried of Bouillon in Royal Square. Walking from the car through the Bozar Centre to the Henry le Boeuf Hall, old friends, well-wishers and members of the public pressed forward to interact with him.
A view of the stage of the Bozar Centre’s Henry le Boeuf Hall during Prof Franz de Waal’s presentation at the Mind & Life Dialogue in Brussels, Belgium on September 9, 2016. Photo/Olivier Adam
Once His Holiness and the first session’s panellists, as well as the audience of 1900 people had taken their seats, Managing Director of Mind & Life Europe, Sander Tideman welcomed them to the 31st Mind & Life dialogue, the first in Brussels, the capital of Europe. He expressed gratitude to all who had contributed to the organization of the event, particularly the volunteers. In his welcoming remarks Pierre Gurdjian President of The Université libre de Bruxelles (ULB) suggested that one aspect of the theme of the conference—Power & Care—was leadership, remarking that those who want to change the world are leaders.
Moderator for the morning session, Ven. Matthieu Ricard said there were three days to explore the relations between power and care, during which he hoped it would be possible to find a healthy balance between the two. He invited Prof Franz de Waal to open discussions under the heading Ethology. De Waal talked about what he has learned from close study of chimpanzees and bonobos about power and relations of dominance. He identified the bipedal swagger of the dominant male and the bow of the submissive one, amusingly comparing photos of primates with those of known politicians. De Waal pointed out that the leadership of a dominant male chimpanzee or bonobo can involve a combination of power and care, for one of the ways he exercises it is to put a stop to fights in the troop. And while consoling is generally associated with females, the dominant males exhibit a talent for this too. Read the rest of this entry »
Bruxelles: il Dalai Lama ospite d’onore all’apertura della 7° conferenza dei Gruppi di Sostegno al Tibet
8 settembre 2016. Sono iniziati oggi i lavori della 7° conferenza dei Gruppi di Sostegno al Tibet che vede riuniti a Bruxelles 250 delegati provenienti da 50 diversi paesi. L’Associazione Italia-Tibet è rappresentata dal vice presidente Thubten Tenzin.
Il Dalai Lama, in questi giorni in Europa per un tour di diciotto giorni durante i quali visiterà, oltre al Belgio, la Francia e la Polonia, ha presenziato come ospite d’onore alla cerimonia inaugurale. Rivolto ai delegati, ha affermato che la soluzione del problema del Tibet non è soltanto una questione politica ma è anche la via attraverso la quale potrà essere garantita al mondo intero la pace grazie alla conoscenza e alla preservazione della cultura del paese. A tutti ha rivolto parole di ringraziamento e di incoraggiamento a proseguire nello sforzo e nell’impegno comune. Read the rest of this entry »
India and Nepal concern over Tibet flood advice gap
The main part of Barabise town managed to withstand the monsoon floods but it suffered badly in last year’s earthquake
India and Nepal concern over Tibet flood advice gap
By Navin Singh Khadka, BBC, 8 September 2016
India and Nepal say a lack of information from China about glacial lakes and rivers in Tibet could hamper their ability to plan for flash floods.
Sources say there has been a rise in avalanches, landslide-dammed rivers bursting, glaciers cracking and glacial lakes dangerously filling up.
Studies by Chinese scientists have shown glaciers and permafrost rapidly melting in Tibet.
Earthquakes also continue to destabilise them.
A recent study has shown Tibet topping the list of places across the globe that has experienced an increase in water.
Mining and dam construction in the Tibetan plateau have further fuelled concerns in downstream countries.
In the absence of early warnings from Tibet, water-related disasters can cause human and property losses downstream in Bhutan, Nepal, India and potentially Bangladesh.
Flooding and loss
One recent event took place in July when buildings in Nepalese towns bordering Tibet were swept away by a sudden flood. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama in Brussels Inaugurates 7th Tibet Support Group Conference
Arrival in Brussels and Inauguration of 7th Tibet Support Group Conference
Brussels, Belgium, 8 September 2016 – His Holiness the Dalai Lama arrived yesterday in Brussels, the heart of the European Union, a city full of the light and warmth of late summer. He was received at his hotel by 350 Tibetans who gave him a rousing traditional welcome.
Francois Mazure interviewing His Holiness the Dalai Lama for Belgian TV RTBF in Brussels, Belgium on September 8, 2016. Photo/Jeremy Russel/OHHDL
Rising today after 11 hours sleep, his first engagement was to give an interview to Francois Mazure, Editor-in-Chief of the Belgian television channel RTBF. Mazure’s first question referred to the theme of the forthcoming Mind & Life conference—Power and Care. He wanted to know how these two ideas can work together. His Holiness told him power is to do with ability. It’s about being effective. But power can be constructive or destructive. Care, however, is about respecting others’ lives, rights and well-being. It’s good when power is used for benefit. He continued: “It’s because compassion is related to human life, to our survival, to human society that it is part of the message of all religious traditions. Today, we 7 billion human beings are facing all sorts of problems as a result of education systems and lifestyles oriented towards material goals, while only religion gives a sense of inner values. And yet not everyone is interested in religion and even among many who are some are not very serious. Only by improving education can we reach all human beings.”
When Mazure referred to recent terrorist attacks in Europe, including here in Belgium, and asked what His Holiness had to say to those who are angry, he replied that Tibetans too have faced difficulties and some are angry, but he tells them that anger brings no solution and disturbs your peace of mind.
He spoke of writing to President George W Bush, who he counts as a friend, the day after the September 11th tragedy. He said he conveyed his sympathy but also expressed the hope that any response would be non-violent. He said he feels that if the Iraq crisis had been approached in a non-violent way, the situation would have been much better today. He reiterated that the use of force creates more difficulties than it solves. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Expresses Joy at the Sanctification of Mother Teresa
His Holiness the Dalai Lama Expresses Joy at the Sanctification of Mother Teresa
His Holiness the Dalai Lama lighting a candle at the tomb of Mother Teresa during his visit to Missionaries of Charity’s Mother House in Kolkata, West Bengal, India on January 12, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Dharamsala, HP, India, 5 August 2016 – Writing to the Mother Superior of the Missionaries of Charity, the Order founder by Mother Teresa, His Holiness the Dalai Lama expressed delight that His Holiness the Pope yesterday proclaimed Mother Teresa a Saint. He wrote: “I rejoice at this recognition as an admirer of her dedicated service to humanity, particularly the way she cared for the poorest of the poor. I join you in celebrating her extraordinary life.
“Meeting Mother Teresa it was clear she was an exemplary person. I was reminded of this when I made a special visit to the Missionaries of Charity in Kolkata last year to pay tribute to her and the Sisters’ work. She revealed the true practice of love in her charitable activities. Although she is no longer physically with us, her spirit lives on in the work you all do.”
In conclusion he took the opportunity also to express his abiding respect for the humanitarian service of the Missionaries of Charity, praying that it may continue as long as there are poor among us who need help. http://www.dalailama.com/news/post/1446-his-holiness-the-dalai-lama-expresses-joy-at-the-sanctification-of-mother-teresa
Pechino sceglie il nuovo Segretario per Lhasa. I tibetani protestano
Lhasa (AsiaNews) – La nomina di Wu Yingjie a Segretario del Partito comunista della Regione autonoma tibetana ha scatenato il malumore della popolazione locale. Il nuovo leader è infatti un cinese di etnia han, mentre la leadership centrale aveva parlato di una “transizione tibetana” al potere nell’area.
Wu è arrivato in Tibet nel 1974 e ha scalato tutta la gerarchia; rimpiazza Chen Quanguo, che secondo alcuni potrebbe presto divenire capo del Partito nell’altra provincia a larga maggioranza etnica, ovvero lo Xinjiang. Alcuni analisti commentano sul Phayul che questa nomina “rappresenta la volontà di Pechino di andare sul sicuro”.
Sonam Norbu Dagpo, segretario del Dipartimento per l’Informazione e le relazioni internazionali del governo tibetano in esilio, spiega: “Le autorità cinesi proclamano l’affermazione delle minoranze etniche e promettono loro di potersi gestire da sole, ma nei fatti sono gli han a ricoprire i ruoli davvero importanti. I tibetani che occupano cariche altisonanti sono solo pupazzi”.
L’ex presidente della Repubblica popolare, Hu Jintao, aveva promesso “in tempi brevi” un organigramma del Partito “tutto tibetano”. Read the rest of this entry »
Larung Gar: suicidio per protesta di due giovani monache
Tsering Dolma
Larung Gar: suicidio di due giovani monache in segno di protesta per la distruzione del monastero
Due giovani monache residenti presso il Centro di Studi Buddisti di Larung Gar si sono tolte la vita in segno di protesta contro la demolizione di larga parte del monastero decretata dalle autorità cinesi.
Tsering Dolma , una religiosa di circa vent’anni, si è impiccata il 17 agosto. Una fonte locale ha dichiarato a Radio Free Asia che la monaca “non poteva più a lungo sopportare il dolore provocato dalla distruzione di Larung Gar”. “In un appunto scritto prima di darsi la morte ha espresso la sua angoscia per la demolizione in atto, certa che i cinesi non avrebbero mai lasciato vivere in pace i religiosi residenti nel monastero”. Nativa di Mewa, un piccolo centro della Contea di Marthang, nella Prefettura Autonoma di Ngaba, Dolma assisteva “depressa e preoccupata” alla demolizione di migliaia di abitazioni dei monaci. Il dolore l’ha portata alla decisione di togliersi la vita.
Radio Free Asia riferisce la notizia della morte di un’altra monaca, Sengm a, originaria del villaggio di Dowa, nella Contea di Dzamthang. A causa della stretta sorveglianza esercitata dalle autorità cinesi sulle comunicazioni telefoniche e telematiche, nel tentativo di impedire fughe di notizie dal luogo delle demolizioni, non sono al momento pervenute altre informazioni relative alla sua persona. Una terza religiosa, non identificata, avrebbe cercato di togliersi la vita ma si sarebbe salvata grazie al tempestivo intervento delle consorelle. Lo scorso 20 luglio – ma la notizia era pervenuta solo il 9 agosto – una prima monaca, Rinzin Dolma, si era impiccata non potendo sopportare la vista della distruzione del centro monastico e delle continue vessazioni inflitte agli studenti dalle autorità cinesi. Read the rest of this entry »
Education on emotional hygiene is in great need: Dalai Lama
Education on emotional hygiene is in great need: Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama speaking on the first day of his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on August 29, 2016. Photo/Tenzin Phuntsok/OHHDL
Dharamsala, HP, India, 29 August 2016 (By Tenzin Monlam, phayul.com) – The Tibetan spiritual leader His Holiness the Dalai Lama today said that education on ‘emotional hygiene’ is in great need today’s world. The Tibetan leader was speaking on the first day of the four-day teaching on Nagarjuna’s Precious Garland of the Middle Way (Uma Rinchen Trengwa) at the main temple of Tsuglakhang. “ Like physical education, learning emotional hygiene is in great need today. Years of discussions with many scholars and educationist friends have led to the decision of coming up with a curriculum on moral ethics without touching any religious aspect,” the Dalai Lama said at the teachings requested by a group from Asia. He said that friendship is built on trust and that trust can only be gained with love and compassion, in the absence of pride, jealousy and malicious thoughts.
“We should all keep our identity and religion aside and consider ourselves human first. At the fundamental level we all seven billion human beings are the same wishing for a happy life,” he said.
A view of the inside of the Main Tibetan Temple on the first day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings at the request of a group from Southeast Asia in Dharamsala, HP, India on August 29, 2016. Photo/Tenzin Phuntsok/OHHDL
The spiritual leader added that being a follower of Buddha’s teaching and through 81 years of observation and experience, he has seen tremendous technological developments but lack in the development of moral values. He said modern education, which mostly focuses on materialistic values, should include moral values rooted deep in the love and compassion.
Responding to a question from a devotee, the Tibetan leader said wealth is important and useful for physical comfort but not for mental comfort. “For example, my billionaire friends, they have so much money but as a human being they are very unhappy. So Immense wealth fails to bring inner peace. The only way to bring inner peace is to break the destructive emotions.”
Over 7,000 devotees from 57 different countries attended the first day of the teaching including 1550 from the group of Asian countries at whose request the teaching is being conducted.
http://www.dalailama.com/news/post/1444-education-on-emotional-hygiene-is-in-great-need-dalai-lama
A woman’s gruesome hanging shocked Tibet
Tsering Tso’s grandmother, Lhadhey, 83, and mother, Adhey, 49, on the grasslands outside the small town of Chalong in China’s western Sichuan province. Last October, Tibetans protested in Chalong after 27-year-old Tsering Tso was found hanged from a bridge in the town, prompting mass arrests, beatings and a government crackdown. (Xu Yangjingjing/The Washington Post). (Xu Yangjingjing/TWP)
A woman’s gruesome hanging shocked Tibet, but police have silenced all questions.
By Simon Denyer, 26 August 2016, The Washington Post
JIQIE NO. 2 VILLAGE, CHINA — She was 27, a kind, hard-working woman who supported her family by herding yaks and harvesting caterpillar fungus , a prized health cure, on the high grasslands of Tibet. Last October, Tsering Tso was found hanged from a bridge in a small town near her home.
Her family and local villagers gathered outside the police station in Chalong township to demand answers: She had last been seen in the company of a local Buddhist priest and two policemen.
The authorities insisted it was suicide. Family and friends suspected foul play and demanded an investigation. That night and the following morning, an angry crowd stormed the gates of the police station, smashing windows, according to local police.
The authorities’ response was brutal, revealing much about the crackdown taking place in Tibetan parts of China and showing how unrest and unhappiness is increasingly viewed as dangerously subversive.
On Oct. 10, five days after Tsering Tso’s body was found, hundreds of armed soldiers arrived in the town and descended on her funeral ceremony in the remote hamlet known as Jiqie No. 2 Village in Chinese and Raghya in Tibetan, in China’s western Sichuan province.
Witnesses said more than 40 people were tied up, beaten with metal clubs, piled into a truck “like corpses” and placed in detention.
So much blood was shed, “stray dogs could not finish lapping it up,” according to a remarkable and rare open letter sent by the community to President Xi Jinping asking for justice. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Expresses his Sadness over the Earthquake in Italy
His Holiness the Dalai Lama Expresses his Sadness over the Earthquake in Italy
Dharamsala, HP, India, 26 August 2016 – In a letter to the Prime Minister of Italy, Matteo Renzi, His Holiness the Dalai Lama expressed his sadness at hearing reports of the devastating earthquake that struck Central Italy with loss of many lives and injuries to many people as well as widespread damage to property.
His Holiness offered his condolences to the Prime Minister and to those that lost members of their families, friends and their homes in the tragedy.
As a token of solidarity with the people of Italy, His Holiness asked the Dalai Lama Trust to make a donation towards rescue and relief efforts.
http://www.dalailama.com/news/post/1443-his-holiness-the-dalai-lama-expresses-his-sadness-over-the-earthquake-in-italy
A Farewell Lunch in Honour of H.H. Dalai Lama
A Farewell Lunch at Shiwatsel in Honour of His Holiness the Dalai Lama
Leh, Ladakh, J&K, India, 24 August 2016 – On the final day of His Holiness the Dalai Lama’s visit to Ladakh this year, the Ladakh Buddhist Association (LBA) offered a lunch in his honour in an ornate tent erected on the Shiwatsel ground where he had recently given teachings. Senior members of all Ladakh’s Buddhist traditions, Ganden Tri Rinpoche Rizong Rinpoche and Thiksey Rinpoche among them, Council Members of LADHC, including Dr Sonam Dawa (CEC, LADHC), Jora Rigzin (MLA, J & K State) and other dignitaries attended.
Ladakhi women performing traditional dance at the luncheon in honor of His Holiness the Dalai Lama in Leh, Ladakh, J&K, India on August 24, 2016. Photo by Tenzin Choejor/OHHDL
Mr. Thinley Dorjee, the President of LBA paid tribute to His Holiness, “Once again, we have the auspicious opportunity of His Holiness the Dalai Lama’s presence with us at this lunch. Nevertheless, our thirst to see His Holiness is never quenched. Therefore, I pray that His Holiness will visit us again and again in the future.”
After traditional Ladakhi musical performances that everyone enjoyed, His Holiness responded: “The song and dance performances we have just been entertained by were offerings to listen to. The traditional costumes worn by the artists were offerings to be seen. But this lunch provided by the Ladakh Buddhist Association is an offering of something to smell and taste and that’s what I’m looking forward to!” and everybody laughed.
“This is not a political gathering, it’s of a spiritual nature involving the teacher-disciple relationship between you and me. Although I have the title “Dalai Lama”, it’s just a convention we have created. I don’t consider myself as anything special. The fact is that I am a Buddhist monk, who has studied the Three Collections of the Buddha’s teachings, and who has for a long time put the Three Higher Trainings into practice. So what I always remember is that I am a Buddhist monk and a follower of the Nalanda masters. Read the rest of this entry »
Tibet, Pechino inasprisce le leggi contro proteste e auto-immolazioni
Tibet, Pechino inasprisce le leggi contro proteste e auto-immolazioni
Il governo dell’area prevede pene detentive “più lunghe” per chi si dà fuoco, manifesta per l’indipendenza o l’autonomia del Tibet, invia all’estero notizie sulla situazione della provincia. La repressione cinese rischia di esacerbare ancora di più la situazione.
Lhasa – Le autorità comuniste della provincia del Tibet hanno distribuito nei monasteri buddisti dell’area un “manuale di istruzione” che contiene nuove e più dure leggi contro le proteste e le auto-immolazioni. Il testo è scritto in cinese e in tibetano e annuncia: le dimostrazioni, anche solitarie, e i suicidi politici saranno puniti con molti più anni di carcere. Prevista una pena detentiva anche per eventuali “co-cospiratori”.
Il testo precisa che le proteste “includono il diffondere all’estero notizie su quanto avviene in Tibet”. Proibito ai monaci l’uso dei social network e limitato l’accesso alla Rete. Lobsang Yeshi, religioso del monastero di Kirti costretto a fuggire in India, commenta al quotidiano Phayul: “Le autorità usano il diritto come mezzo per giustificare la repressione dei tibetani. Queste nuove leggi dimostrano quale sia la vera situazione in Tibet”.
Un’altra fonte, anonima per motivi di sicurezza, aggiunge con ironia: “Che vuol dire ‘dimostrazioni solitarie’? Se cammino per strada recitando le mie preghiere e mi sfugge una parola sul Dalai Lama o sul buddismo, verrò incarcerato? Mi pare assurdo”. Read the rest of this entry »
The three factors that are threatening yaks in the Himalayas
“ By Omair Ahmad, Aug 20, 2016 – Scroll.in
Interbreeding with cows of Gilgit-Baltistan, or yaks of China, could help revive the animal’s population.
The yak is one of the most enduring symbols of the high Himalayas. Whether you visit Tibet, Bhutan, India or Nepal, you will inevitably find tourist shops selling t-shirts with the animals depicted on them. As the largest animal on the Tibetan plateau – it can be as tall as 2.2 metres at the shoulder, and weigh up to a thousand kilogrammes – and its surrounding regions, the yak is a “flagship species”, and indicates the health of the ecosystem within which it lives. Unfortunately data indicates that the yak is in trouble, and it is in trouble for reasons that affect most of the countries in the Hindu Kush Himalayan region.
In May 2016, the International Centre for Integrated Mountain Development , widely known as ICIMOD, published a report titled Yak on the Move: Transboundary Challenges and Opportunities for Yak Raising in a Changing Hindu Kush Himalayan Region . This publication is based on research papers that were submitted at the 5th International Conference on the Yak held at China’s Lanzhou Institute of Husbandry and Pharmaceutical Sciences August 27-31, 2014.
ICIMOD has been organising such conferences since 1997, and this time the co-organiser was the Yak and Camel Foundation of Germany. The conference allowed people from all the countries where the yak is raised, from Afghanistan to where India meets Myanmar.
The yak is a high-altitude animal, usually found 2,000-5,000 metres above sea level. It is superbly adapted to the climate of the area in which it lives, which includes conditions of “cold winter, low oxygen content, high solar radiation, and cyclical nutrition with short growing seasons”. Of the estimated 15 million yaks in the world, 90% live on the Qinghai-Tibetan Plateau region, within Chinese borders. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama: Why I’m hopeful about the world’s future
His Holiness the Dalai Lama: Because human nature is basically compassionate, I believe it is possible that decades from now we will see an era of peace, but we must work together as global citizens of a shared planet.
The Dalai Lama: Why I’m hopeful about the world’s future
Almost six decades have passed since I left my homeland, Tibet, and became a refugee. Thanks to the kindness of the government and people of India, we Tibetans found a second home where we could live in dignity and freedom, able to keep our language, culture and Buddhist traditions alive.
My generation has witnessed so much violence — some historians estimate that more than 200 million people were killed in conflicts in the 20th century.
Today, there is no end in sight to the horrific violence in the Middle East, which in the case of Syria has led to the greatest refugee crisis in a generation . Appalling terrorist attacks — as we were sadly reminded this weekend — have created deep-seated fear. While it would be easy to feel a sense of hopelessness and despair, it is all the more necessary in the early years of the 21st century to be realistic and optimistic.
There are many reasons for us to be hopeful. Recognition of universal human rights, including the right to self-determination, has expanded beyond anything imagined a century ago. There is growing international consensus in support of gender equality and respect for women. Particularly among the younger generation, there is a widespread rejection of war as a means of solving problems. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Concludes teachings on the Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’
Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ Concluded
‘Leh, Ladakh, J&K, India, 20 & 21 August 2016 (from news reports) – Continuing to teach Shantideva’s ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ His Holiness the Dalai Lama today suggested:
His Holiness the Dalai Lama during his teachings in Leh, Ladakh, J&K, India on August 20, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“The more we practice altruism and help others, the more we will benefit ourselves. The resultant peace of mind helps us live longer, able to serve humanity longer.”
He recommended that devotees pray with a good motivation to live longer in order to have greater opportunity to practise the Buddhadharma, cultivate bodhichitta, and attain Buddhahood. He added: “ Right from childhood we are under the influence of destructive emotions. We have an instinct to harm others, to kill insects and so forth, due to our past karma and being habitually driven by negative attitudes.
“From the beginning, we are accustomed to being ignorant about reality and adopt a self-cherishing attitude. Now, due to encountering the teaching of the Buddha, we are awakening from the slumber of ignorance. Therefore, we should try to generate the awakening mind of bodhichitta. In the immediate short term it will bring us peace of mind and better health, while in the longer term it will ensure that we take a higher rebirth.”
Reprenstatives of the Ladkhi community presenting offerings during Long Life prayers for His Holiness the Dalai Lama in Leh, Ladakh, J&K, India on August 20, 2016.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
As His Holiness came to the end of his explanation, hundreds of monks and members of the public, led by Ganden Tri Rinpoche and Ladakh Buddhist Association President Tsewang Thinles, performed ceremonial prayers for His Holiness’s long life and good health. On behalf of the entire people of Ladakh, Tsewang Thinles expressed thanks to His Holiness for coming and showering his blessings on them. He further requested His Holiness to visit Ladakh again and again in the future.
In his response His Holiness said, “These prayers made with great faith and devotion will help me live longer, giving me the opportunity to work for the welfare of all sentient beings.”
On 21st August, the last day of the four days of public teachings, His Holiness conferred an Avalokiteshvara empowerment. In the preamble he encouraged Buddhists among his listeners to adopt a vegetarian diet and curtail their use of alcohol. He urged everyone to be more compassionate and sincere and to recognise that we are all brothers and sisters belonging to one human family.
http://www.dalailama.com/news/post/1440-guide-to-the-bodhisattvas-way-of-life-concluded
How China Keeps Tibet and Xinjiang Silent
The slow creep and chilling effect of China’s censorship
By Nithin Coca, The Daily Dot, 20 August 2016
In late March, a mother of five, Sonam Tso, died after self-immolating in protest against Chinese rule outside a monastery in broad daylight. The horrific event took place in Dzoege County, within Chinese-controlled Tibet. It was the 145th known self-immolation in the restive region since 2009. The lack of free speech, expression, and legal recourse for Tibetans has driven individuals to burn themselves in a desperate, last-resort form of protest.
In the era of smartphones, instantaneous communication, and social media, you would’ve expected this news to quickly spread around the world. It didn’t. In fact, it was not until early May that civil society groups outside of Tibet were able to verify what had happened to Sonam Tso and alert the world. That was more than six weeks after the event has taken place—an eternity in the digital age.
How could that be possible? Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama teachings in Leh, Ladakh
His Holiness the Dalai Lama teachings on ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’
Leh, Ladakh, J&K, India, 18 & 19 August 2016 (from news reports) – Almost thirty thousand devotees thronged the Shiwatsel ground to attend teachings by His Holiness the Dalai Lama here today. Four days of teachings, with sessions in the mornings only, have been organized by the Ladakh Buddhist Association of Leh in collaboration with various volunteer organizations.
As a prelude to His Holiness’s teachings, monks and scholars from various monasteries participated in formal debates with each other, employing dialectical methods to explore the niceties of the doctrine.
His Holiness the Dalai Lama waving to the crowd of almost 30,000 on his arrival at the Shiwatsel teaching ground in Leh, Ladakh, J&K, India on August 18, 2016.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Beginning his explanation of the 8th century CE Nalanda master Shantideva’s ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ (Bodhicharyavatara; spyod-jug), His Holiness addressed the congregation on the importance of learning and understanding what the Buddhist scriptures actually teach. “Faith without understanding the essence of what the Buddha taught is merely maintaining tradition as a kind of social custom,” he advised.
“ We are not gathered here to witness some sort of performance nor even just to hold a meeting together. We are here to explore the teachings of the Buddha. Therefore, if our endeavours are to be fruitful, both teacher and students must generate a pure motivation. Otherwise we’ll just be wasting our time.”
Under the harsh Ladakhi sun, the crowd, consisting of Ladakhis, Tibetans, Western devotees and tourists, listened to His Holiness call for harmony between all religious traditions. In discussing the benefits of the awakening mind of bodhichitta, he said it is this spirit of awakening, the aspiration to attain enlightenment to benefit all sentient being that motivates the Bodhisattva’s way of life. The text he is teaching explains how to cultivate and sustain this altruistic aspiration. There are two aspects to the awakening mind—the aspiration, the wish to awaken and actually engaging in practices that lead to that awakening. These bodhisattva practices are commonly known as the Six Perfections and first among them is the perfection of generosity. Read the rest of this entry »
Nomads still migrate to the Tibetan Plateau
Many nomads feel a deep connection with their animals and the land
Despite decades of change and development, nomads still migrate to the Tibetan Plateau every summer, from where China Correspondent Stephen McDonell reports. BBC, 18 August 2016
There was a time here when tribal Tibetans roamed across a vast dramatic landscape with no specific place to call home.
For generation after generation they had lived as nomads, sleeping where they made camp.
They kept their livestock moving, chasing the fresh pastures that became available as the seasons changed.
The limits of their territory were identified by mountains and rivers, and their nomadic existence permeated all aspects of their culture.
In 2016, you might expect this lifestyle to have been fully extinguished, yet it hasn’t been. Not quite. However, what’s left of it is now coming under considerable pressure.
We set out to visit one Tibetan community in Aba region. Read the rest of this entry »
Support Dalai Lama for return to Tibet: Lawmakers to Barack Obama
Urging the US government to publicly support the right of the Dalai Lama to return to Tibet, the letter asks Obama to publicly and regularly call for the immediate and unconditional release of all Tibetan political prisoners held by the People’s Republic of China
The letter asks Barack Obama to publicly and regularly call for the immediate and unconditional release of all Tibetan political prisoners held by the People’s Republic of China, Indian Express, 19 August 2016
A group of 72 American lawmakers have asked US President Barack Obama to publicly support the right of the Dalai Lama to return to Tibet and call for an immediate and unconditional release of all Tibetan political prisoners languishing in China.
“We write to ask that you redouble efforts in support of the Tibetan people during your remaining months in office. We believe it is critically important to move beyond words to actions,” the lawmakers said in a letter to Obama.
“The Tibetan people view the US as their friend. It is time to honour that friendship with new, creative strategies to encourage meaningful dialogue, protect Tibetan rights, and preserve their unique cultural, religious and linguistic identity,” the three-page letter, dated August 17, said.
The letter, organised by Congressman Jim McGovern, urged Obama to invite the Dalai Lama to every event, on every occasion, where his knowledge and decades of reflections would be helpful for addressing the world’s problems.
The letter, released on Thursday, call for the US government to facilitate the involvement of the Dalai Lama or his representatives in the global debate on climate change and its potential consequences given Tibet’s fragile environment, rapid warming and critically important reserves of freshwater.
Urging the US government to publicly support the right of the Dalai Lama to return to Tibet, the letter asks Obama to publicly and regularly call for the immediate and unconditional release of all Tibetan political prisoners held by the People’s Republic of China whose cases have been documented by the Congressional-Executive Commission on China.
It seeks establishment of a US consular office in Lhasa, Tibet to help the US observe and address the obstacles to freedom of movement that affect both Tibetans within China, and US citizens, including Tibetan-Americans, who seek to travel to Tibetan areas of China. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visit Ladakh institutions
His Holiness the Dalai Lama Visit Islamia Public High School, the Ladakh Nun’s Association and Imam Bargah Mosque
Leh, Ladakh, J&K, India, 17 August 2016 – His Holiness the Dalai Lama’s first public engagement today was to visit the Islamic Public High School in Leh where he was received by the school’s Chairman Mr Abdul Qayuum and the Principal, Mrs Renu Kapur.
His Holiness the Dalai Lama speaking at Isalamia Public High School in Leh, Ladakh, J&K, India on August 17, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Once everyone in the hall was seated one of the boy students gave a recitation from the Quran and one of the girl students recited what he had said in English. Mr Abdul Qayuum thanked His Holiness for coming to visit. He explained that the school takes a multi-lingual approach to education and is concerned to impart social values to its students. He thanked His Holiness for providing a scholarship through the Dalai Lama Trust to three students, who are now pursuing higher education in Jordan and expressed a hope to send more students in the future.
His Holiness was presented with a digital Quran that can play the scripture either Arabic or English.
Addressing the gathering as “Respected elder brothers and sisters and young brothers and sisters” His Holiness said, “If we truly consider ourselves ‘Brothers and Sisters’ we immediately feel closer to one another whereas greater formality creates distance between us”.
From the Islamia School, His Holiness went to the Nunnery of the Ladakh Nun’s Association at Kalsang Ling. At Chuchot Yokma he spoke briefly to people who had gathered at a roadside prayer wheel about the importance of education. At Imam Bargah Mosque he was received by both Shia and Sunni clerics while the public gathered in their thousands to witness the occasion. Read the rest of this entry »
A Writer’s Quest to Unearth the Roots of Tibet’s Unrest
On March 10, 1959, several thousand Tibetans, fearing that the Chinese might abduct the Dalai Lama, gathered at the Norbulingka summer palace to protect the Tibetan spiritual leader. Credit The Office of Tibet, Washington, D.C.
By Luo SIling, New York Times, 14 August 2016
Generations of Chinese have been taught that the Tibetan people are grateful to China for having liberated them from “feudalism and serfdom,” and yet Tibetan protests, including self-immolations , continue to erupt against Chinese rule. In “ Tibet in Agony: Lhasa 1959 ,’’ to be published in October by Harvard University Press, the Chinese-born writer Jianglin Li explores the roots of Tibetan unrest in China’s occupation of Tibet in the 1950s, culminating in March 1959 with the People’s Liberation Army’s shelling of Lhasa and the Dalai Lama ’s flight to India. In an interview, she shared her findings.
You’ve drawn parallels between the killings in Lhasa in 1959 and the 1989 military crackdown on pro-democracy protests in Beijing.
China was better able to cover up its actions in Lhasa in 1959, before the advent of instantaneous global media coverage, but the two have much in common. In both, the Chinese Communists used military might to crush popular uprisings, and both involved egregious massacres of civilians. But for Tibetans, what sets the Lhasa massacre apart is their bitter sense of China as a foreign occupying power. The Tibetans were subjugated by force, and they are still protesting today.
What happened in 1959?
The crisis began on the morning of March 10, when thousands of Tibetans rallied around the Dalai Lama’s Norbulingka palace to prevent him from leaving.He had accepted an invitation to a theatrical performance at the People’s Liberation Army headquarters, but rumors that the Chinese were planning to abduct him set off general panic. Even after he canceled his excursion to mollify the demonstrators, they refused to leave and insisted on staying to guard his palace. The demonstrations included a strong outcry against Chinese rule, and China promptly labeled them an “armed insurrection,” warranting military action. About a week after the turmoil began, the Dalai Lama secretly escaped, and on March 20, Chinese troops began a concerted assault on Lhasa. After taking over the city in a matter of days, inflicting heavy casualties and damaging heritage sites, they moved quickly to consolidate control over all Tibet.
Why did the Dalai Lama flee to India?
Mainly he hoped to prevent a massacre. He thought the crowds around his palace would disperse once he left, robbing the Chinese of a pretext to attack. In fact, not even his departure could have prevented the blood bath that ensued, because Mao Zedong had already mobilized his troops for a “final showdown” in Tibet.
When the Dalai Lama left, he didn’t plan to go as far as India. He hoped to return to Lhasa after negotiating peace with the Chinese from the safety of the Tibetan hinterlands. But once he heard about the destruction in Lhasa — several days into his journey — he realized that plan was no longer feasible. Read the rest of this entry »
La demolizione del complesso monastico di Larung Gar
Larung Gar: monaci e monache costretti a tornare alle loro case con minacce di conseguenze per i familiari
I funzionari cinesi che sorvegliano la demolizione del centro buddista di Larung Gar stanno costringendo monaci e monache della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana (Tar), che studiavano presso l’istituto, a tornare alle loro case.
Una fonte ha riferito a Radio Free Asia che i funzionari hanno finora preso di mira quelle dimore abitate da studenti provenienti da Lhasa, Ngari, Nagchu, e Chamdo, che sono regioni situate nel TAR.
I monaci e le suore di Driru nel Nagchu sono stati i primi ad essere costretti ad allontanarsi dalle autorità. Sono stati anche avvertiti delle gravi conseguenze sui loro familiari, se si fossero rifiutati di allontanarsi.
La pene includono il divieto di raccogliere un noto fungo, che è di grande valore medicinale e una delle principali fonti di reddito per i tibetani.
“ Ai familiari degli studenti provenienti da queste regioni è stato ordinato di venire per ricevere i loro parenti”, ha detto la fonte.
La stessa fonte ha aggiunto che gli studenti di queste regioni sono stati anche sottoposti a interrogatori e vessazioni con lezioni di “educazione politica” per settimane.
Le autorità hanno anche imposto restrizioni e pesante monitoraggio della comunicazione al fine di frenare il flusso di informazioni dal sito di demolizione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Thiksey
His Holiness the Dalai Lama Visiting a Nunnery and Mosque at Thiksey As Well As Lamdon Model School in Shey
Thiksey, Ladakh, J&K, India, 12 August 2016 – Before leaving Thiksey, His Holiness the Dalai Lama visited Gaden Chhatnyanling Nunnery at Nyarma, about one kilometre south of Thiksey Monastery. On the way there he stopped to visit the ruins of temples and stupas that were part of a monastery built in the 11th century by Lotsawa Rinchen Zangpo, the renowned Tibetan translator. When His Holiness briefly visited the Temple of Vairochana, he was informed that people gather there periodically to perform prayers and hold discussions about Buddhism. He advised them that, since the place had been blessed by the presence of Rinchen Zangpo, it would be good to uphold his legacy by holding such discussions and reading the 16 volumes of the Perfection of Wisdom Sutras at least once a year. Read the rest of this entry »
Gli insegnamenti di Lama Zopa Rinpoche in diretta in italiano
Ven. Siliana Bosa
La ven. Siliana Bosa, del monastero Lungtock Choekhor Ling, traduce in diretta in italiano Dal 14 al 28 Agosto, gli insegnamenti di Kyabje Lama Zopa Rinpoche in North Carolina – USA.
È previsto che Lama Zopa Rinpoche insegni tutti i giorni, approssimativamente alle 16:00 e alle 19:30 ora locale, che in Italia corrispondono alle 22:00 e all’1:30 di notte.
Qui di seguito il link per seguire gli insegnamenti in italiano di Kyabje Lama Zopa Rinpoche dal nord Carolina a partire dal 15 agosto. Main page for the Livestream of Light of the Path 2016
https://www.youtube.com/channel/UClUMK5PN0vPSVAq2CDkM26w
Per informazioni www.sangha.it
His Holiness the Dalai Lama Teaching The Lamp
His Holiness the Dalai Lama Teaching ‘The Lamp for the Path to Enlightenment’, a Longevity Empowerment and a Long Life Offering
His Holiness the Dalai Lama speaking during the second day of his two teaching in Thiksey, Ladakh, J&K, India on August 11, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Thiksey, Ladakh, J&K, India, 11 August 2016 – This morning, the sky was cloudy as His Holiness the Dalai Lama drove to the teaching ground at Thiksey, where thousands of people had gathered to hear the teaching, receive the Long Life Empowerment and participate in the Offerings and Prayers for His Holiness’s Long Life. His Holiness began by announcing the presence among them of a Thai Bhikkhu who he met the day before.
“He follows the Pali tradition which first recorded the Four Noble Truths and the 37 Factors of Enlightenment—the foundation of all Buddhist teachings. We also have the Vinaya, the code of monastic discipline in common. Indeed, both the Pali and Sanskrit traditions of Buddhism uphold the Three Collections of the Teachings and the practice of the Three Higher Trainings: morality, concentration, and wisdom. “Although these are fundamental to our tradition too, we somehow overlook them in favour of deity yoga practice. Yet they are the foundations necessary for doing tantric deity practice. Deity yoga will only be effective if we cultivate the practices of the awakening mind of bodhichitta and an understanding of emptiness.” His Holiness went on to say that having faith is not enough, following the teachings of the Buddha requires reason and understanding, without which Buddhism will not last long in the world. Read the rest of this entry »
Tibet Addio
Il Tibet normalizzato a colpi di marketing. Dopo l’affronto dei monaci che si immolavano, la Cina ha preso le sue contromisure. Aeroporti, rifacimenti in stile, souvenir e catene commerciali. Per i turisti. di Gabriele Battaglia. Lhasa. «Chi è che crea lavoro qui? Il Partito comunista» dice ridendo l’autista tibetano mentre guida in direzione della steppa di Ganjia, un’immensità erbosa costellata di monasteri, cavalli e yak. Indica la ciminiera della centrale termica alla periferia di Xiahe, capoluogo di contea nella prefettura autonoma tibetana di Gannan, provincia cinese del Gansu. Il lavoro. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Teaching the ‘the Awakening Mind’ and ‘Lamp for the Path
Images of His Holiness the Dalai Lama at the opening session of the Fourth Great Summer Religious Council at Thiksey Monastery in Ladakh, J&K, India on August 9, 2016.
His Holiness the Dalai Lama Teaching the ‘Commentary on the Awakening Mind’ and ‘Lamp for the Path to Enlightenment’
Thiksey, Ladakh, J&K, India, 10 August 2016 – This morning, on his way to the teaching venue below Thiksey Monastery His Holiness the Dalai Lama greeted the local people who were waiting to catch a glimpse of him. Seated on the throne he told the gathering: “Usually, when I teach the Dharma, I do so in two steps. First, I give a general introduction and then I explain how to do the practice. Today, I have chosen to teach the exalted Nagarjuna’s text ‘A Commentary on the Awakening Mind’ (Skt.: Bodhichittavivarana) by way of introduction, followed by Jowo Atisha Dipamkara Shrijnana’s ‘A Lamp for the Path to Enlightenment’ (Skt.: Bodhipathapradipa).”
His Holiness reminded the audience that they had not gathered to watch a show or simply to recite prayers and mantras.
“Since you’ve gathered here to listen to a Buddhist discourse, you should understand that the word ‘Dharma’ refers to making a spiritual transformation within ourselves by putting the teaching into practice. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Thiksey Monastery
His Holiness the Dalai Lama at Fourth Great Summer Religious Council at Thiksey Monastery
Leh, Ladakh, J&K, India, 9 August 2016 – His Holiness the Dalai Lama drove this morning from his residence in Choglamsar to Thiksey. On the way, he made a brief stop in Shey Village to bless a new memorial stupa. His Holiness was received at the Thiksey Monastery teaching ground by Thiksey Rinpoche, the head lama of the monastery and 9th reincarnation of Jangshem Sherab Zangpo, a disciple of Je Tsongkhapa. Thiksey Rinpoche studied at Drepung Monastery in Tibet from 1953 until 1959.
His Holiness the Dalai Lama holding a medal presented to him by Thiksey Rinpoche in celebration of his 81st birthday at Thiksey Monastery in Ladakh, J&K, India on August 9, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness had been invited to Thiksey Monastery to inaugurate the 4th Great Summer Religious Council (Yarchö Chenmo) that is being held 9th- 22nd August. The first such council was held in 2012 and His Holiness advised that it should become an annual event. Buddhist monks and nuns from all traditions, school children from twenty participating schools in Leh, as well as members of the public are attending the Council this year.
Before entering the newly constructed teaching hall, accompanied by Ganden Tripa, Rizong Rinpoche and Thiksey Rinpoche, His Holiness cut the ribbon at the door to signify its inauguration while auspicious prayers were recited. Taking his seat inside, His Holiness was presented with a medal by Thiksey Rinpoche in celebration of his 81st birthday. Thiksey Rinpoche, Dr. Sonam Dawa, Chief Executive Councillor of the Ladakh Autonomous Hill Development Council, Sheikh Javed of the Shia Muslim Community, the Molvi of the Sunni Muslim Community, Tsering Dorjee, Jammu & Kashmir State Minister, and Ganden Tri Rinpoche addressed the gathering. Between their speeches, groups of students as well as monks and nuns engaged in debate. His Holiness was requested to present a certificate and medal to Thiksey Rinpoche to mark the people of Thiksey’s gratitude.
His Holiness opened his remarks by observing that as human beings we are all fundamentally the same. Unfortunately, he said, we create many problems for ourselves by focusing instead on secondary differences between us such as race, colour, religion or whether we are rich or poor. Much more important are the ways in which we are the same. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visiting Saboo and Stok
Visiting the Villages of Saboo and Stok
Leh, Ladakh, J&K, India, 8 August 2016 – Participating in the opening ceremony of the Ngari Institute of Buddhist Dialectics this morning, His Holiness the Dalai Lama was warmly received by the Director of the Institute, Geshe Tsewang Dorje, Ganden Tripa Rizong Rinpoche, invited guests, and local people from the village of Saboo.
Students, guests and members of the local community listening to His Holiness the Dalai Lama at the opening ceremony of the Ngari Insitute of Buddhist Dialectics at Saboo, Ladaklh, J&K, India on August 8, 2016. Photo/tenzin Choejor/OHHDL
In his welcoming remarks, Geshe Tsewang Dorje reminded His Holiness that when the school was founded 11 years ago a group of 25 students was selected from families facing economic hardship. Today, the school has 49 students from all over Ladakh, including Changthang and Zanskar. He said the school, which aims to provide educational opportunities to the underprivileged, will continue to be guided by His Holiness’s advice.
A group of 5th grade students then recited the ‘Eight Verses for Training the Mind’.
In his response, His Holiness expressed appreciation of the opportunities the Director and staff of the Institute are providing the students under their care. His Holiness stressed the need for knowledge in the 21st century.
“As Buddhists,” he said, “we need to study Buddhism. We need to use our intelligence to understand what the teachings mean. It’s not enough just to rely on rituals and recitations. As human beings, we have a wonderful intelligence, which we should use to the full. However, we must also be careful to use it effectively for the benefit of others rather than causing them problems. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Celebrating Thonmi Sambhota
Celebrating Thonmi Sambhota and Addressing Tibetans at Choglamsar
Leh, Ladakh, J&K, India, 7 August 2016 – This morning His Holiness the Dalai Lama visited Zangdok Palri, not far from his residence. Representing the celestial palace of Guru Padmasambhava, the temple is situated on top of a hill with a panoramic view of the Leh valley. His Holiness was welcomed by representatives of the Himalayan Buddhist Association, organizers of a conference celebrating Thonmi Sambhota, who created literary Tibetan 1372 years ago.
A view of Zandok Palri Monastery duruing the Conference on Thonmi Sambhota attended by His Holiness the Dalai lama in Ladakh, J&K, India on August 7, 2016.
Photo/Tenzin Choejor/OHHD L
In their introductory remarks Tashi Rabgye and Tsering Dorjee noted the importance of Thonmi Sambhota’s achievement to the translation of Buddhist literature into Tibetan. The Kangyur and Tengyur collections created as a result have for centuries been crucial to the culture of Tibet and the trans-Himalayan region. The speakers also expressed gratitude to His Holiness for encouraging the development of Ladakh and its culture since he came into exile.
In his address, His Holiness referred to the historic cultural and spiritual ties between Ladakh and Tibet and expressed his appreciation of the convening of the conference.
“Although Thonmi Sambhota is known to have composed eight texts on Tibetan language and grammar”, he remarked, “Only two, dealing with grammar, the Sumchupa and Takyi Jugpa, survive. Whether you call it Bhoti or Tibetan, this written language is important because it preserves the profound Buddhist culture we share. In today’s rational world the epistemological texts of Dignaga and Dharmakirti, only available in Tibetan, provide us with tools for analyzing the nature reality. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Dakthok Monastery
Tsog Offering, Consecration and Talk at Dakthok Monastery in Ladakh
Leh, Ladakh, J&K, 5 August 2016 – His Holiness the Dalai Lama departed early this morning to visit Dakthog Monastery located approximately 40 kilometers from Shewatsal Phodrang residence in Choglamsar, Leh, Ladakh. He was greeted on the way by devout Ladakhis and Tibetans, many enthusiastically displaying varieties of flowers on the side of the road next to their house and holding traditional greeting scarves in their hands.
His Holiness the Dalai Lama performing a special Tsog Offering at Dakthog Monastery in Ladakh, J&K, India on August 5, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Upon arrival at Dakthok Monastery in Sertri (or Sakti) Village, His Holiness was received by the Lopon and former Lopon of the monastery. Before entering the newly built Temple, His Holiness and the monks of Dakthok and Namgyal Tantric College in McLeod Ganj recited auspicious verses invoking buddhas and bodhisattvas. Inside the Temple, the central image was of Guru Padmasambhava, flanked to his right and left, by Guru Dorje Droloe and Guru Padma Gyalpo respectively. Following the consecration of the triple Gurus one by one inside the temple, His Holiness was offered a mandala by the head monks of Dakthok Monastery.
Then, while His Holiness performed his special Tsog Offering to Guru Dorje Doloe based on some texts from Rinchen Terdzod, the monks recited the various prayers to Guru Rinpoche: Seven Line Prayer, Yearning Song of Prayer: An Invocation of Compassionate Guru Padmasambhava, Dispelling Obstacles Instantly and Achievement of Aspirations, and mantras of Guru Dorje Doloe. Read the rest of this entry »
Tenzin Rinpoche non è morto di infarto ma per le torture subite
Nyima Lhamo: Tenzin Rinpoche non è morto di infarto ma per le torture subite
N yima Lhamo, nipote di Tenzin Rinpoche, importante monaco buddista morto in una prigione cinese, è fuggita in India per dire al mondo di non credere alla versione ufficiale della morte per un attacco di cuore ma vede la causa nelle torture inflitte durante la prigionia.
Tenzin Delek Rinpoche, 65, era stato condannato all’ergastolo per “crimini di terrore e l’incitamento del separatismo” ma nel 12 luglio 2015 alla famiglie è stato detto che era morto in carcere nella città sud-occidentale di Chengdu.
Solo una settimana dopo hanno riferito i media di stato che Tenzin Delek, sostenitore del leader spirituale in esilio del Dalai Lama, era morto per un attacco cardi aco. Il suo corpo non è stato restituito alla famiglia, ed è stato invece cremato.
Ora il sua nipote, Nyima Lhamo, ha intrapreso un viaggio estenuante in India per lanciare un appello per la giustizia; lasciando dietro di sé i parenti stretti, tra cui sua figlia di sei anni.
In un’intervista nella di Dharamsala, dove ha sede un governo tibetano in esilio, ha detto che funzionari cinesi durante la prigionia hanno negato l’accesso ai parenti di Tenzin Delek per quasi due anni prima della sua morte. In precedenza, Tenzin Delek aveva detto che era stato torturato, picchiato, gettato a terra, e bagnato con acqua calda e fredda. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Emphasizing Religious Harmony
Pilgrimage Emphasizing Religious Harmony
Leh, Ladakh, J&K, India, 27 July 2016 – After a full day of rest yesterday, His Holiness the Dalai Lama arrived at the main market of Leh in the morning where a crowd of hundreds were waiting to catch a glimpse of him. As part of a beautification project of Leh Market, the main road running through the market had been closed to vehicular traffic and only open to pedestrians. People vied for His Holiness’ attention while he walked the 50 meters to the Jokhang Temple.
His Holiness the Dalai Lama conveying his deep condolences to a tourist from Nice over the tragedy that struck France on his way to the Jokhang in Leh, Ladakh, J&K, India on July 27, 2016. Photot/Tenzin Choejor/OHHDL
En route, His Holiness blessed several old Ladakhis and greeted tourists. A foreign tourist held out his hands and greeted His Holiness and informed him that he was from Nice, France. His Holiness conveyed his deep condolences to the people of Nice and France in general over the recent tragedy that struck his city. He said that we must all make efforts to build a peaceful world and that prayer alone would not achieve this goal.
On entering the courtyard of the Jokhang Temple, His Holiness was escorted by the Presidents and office-bearers of the Ladakh Buddhist Association, the Ladakh Buddhist Youth Association and the Ladakh Buddhist Women’s Association. His Holiness blessed the traditional Ladakhi drummers. Inside the Temple, Thiksey Rinpoche, the Chief Executive Councilor Dr. Sonam Dawa, MLA Nawang Rigzin Jora, other political leaders, and members of the General Council of the Ladakh Buddhist Association were waiting to receive His Holiness.
After taking his seat, His Holiness led the gathering with an opening prayer In Praise of the Buddha. This was followed by prayer reading of Tsongkhapa’s In Praise of Dependent Origination ( tendrel toepa ) and His Holiness’ Prayer for the Spread of Ecumenical Teachings of the Buddha ( rimey tengye monlam ). Read the rest of this entry »
TIBET: le autorità cinesi iniziano la demolizione del monastero di Larung Gar
TIBET: le autorità cinesi iniziano (in anticipo) la demolizione del monastero buddista di Larung Gar
Il centro ospita fino a 10mila persone tibetane e cinesi . Le autorità vogliono ridurre il numero di monaci e monache. Esse sospettano che il monastero abbia legami con “le forze separatiste in esilio”. Libertà religiosa sempre più ridotta da quando Xi Jinping è divenuto presidente. Come le croci e le chiese del Zhejiang.
Dharamshala – Operai cinesi, accompagnati da poliziotti, soldati e rappresentanti del governo, hanno iniziato a demolire residenze dei monaci e strutture del centro buddista di Larung Gar, nella contea di Sertar (Kardze, Sichuan). La demolizione è iniziata il 20 luglio alle 8 di mattina (v. video qui )
Larung Gar è l’istituto di studi tibetani più grande al mondo , con una popolazione di oltre 10mila persone, tibetane e cinesi.
Le autorità cinesi hanno giustificato la distruzione come una misura di sicurezza perché il luogo è sovrappopolato e perché da lì deve passare una strada. La decisione non è stata però concordata con nessuno degli abitanti.
Lo scorso giugno le autorità hanno distribuito un’ordinanza che esigeva la riduzione a 5mila del numero di presenze nel monastero (1500 monaci e 3500 monache entro l’ottobre 2017). L’ordine dava la data del 30 ottobre di quest’anno come inizio per il trasferimento dei residenti e delle demolizioni. L’ordine dettagliava anche una serie di punizioni se i residenti non si fossero trasferiti, fra cui la demolizione completa del monastero. Read the rest of this entry »
Ngaba: arrestata Konchok Dolma
Konchok Dolma
Ngaba: arrestata una giovane tibetana. Rilasciato a Chengdu l’abate “Khenpo” Kartse.
Konchok Dolma è la giovane tibetana, madre di un bambino di 7 anni e di una bambina di 4, che il 14 luglio alle quattro del pomeriggio ha manifestato, da sola, a Nagba percorrendo la strada principale della città protestando contro l’occupazione del suo paese e chiedendo il ritorno del Dalai Lama e la libertà per il Tibet.
Konchok Dolma è stata immediatamente arrestata dalla polizia cinese. Di lei non si hanno più notizie.
La donna, della quale non si conosce l’identità, percorreva l’ormai tristemente nota “Via dei Martiri” tenendo alta sopra la testa una fotografia del Dalai Lama. Un tibetano che per ragioni di sicurezza non ha voluto fornire altri dettagli, ha fatto sapere che la giovane, poco più che ventenne, proveniva dal villaggio di Chunde, nella Contea di Ngaba, ed era vestita di bianco. Non si hanno notizie sul luogo della sua detenzione. Questa nuova protesta porta a undici i casi di manifestazioni “solitarie” avvenute a Ngaba: si tratta di azioni spontanee e improvvise che non mettono a rischio l’intera comunità in quanto non necessitano di essere premeditate e organizzate ma che tuttavia costituiscono una sfida al divieto di assembramento imposto ai tibetani dalle autorità cinesi.
Dopo aver scontato la pena è tornato in libertà il 16 luglio “Khenpo” (abate in tibetano) Kartse, il religioso quarantenne del monastero di Jhapa, nella Contea di Nangchen, regione del Kham, arrestato il 6 dicembre 2013 nella città di Karma con l’accusa di “attività contro lo stato” e condannato nell’ottobre 2014 da un tribunale cinese della Prefettura di Chamdo a due anni e mezzo di carcere.
Conosciuto anche come Karma Tsewang, Khenpo Kartse è molto rispettato dai tibetani per il suo incessante adoperarsi in campo sociale e per l’attività svolta a sostegno e protezione della lingua, della religione e della cultura tibetana. Era stato fermato mentre si recava a Chendu per acquistare suppellettili religiose per il suo monastero.
Nei giorni successivi al suo arresto, centinaia di tibetani, monaci e laici, erano scesi in piazza con striscioni e cartelli chiedendo la liberazione dell’abate. La polizia aveva fermato e trattenuto nel centro di detenzione di Nangchen altri ventuno tibetani, compresi sedici monaci, che avevano chiesto la sua liberazione. Interrogato il 31 dicembre, Khenpo Kartse aveva rassicurato in una lettera i compatrioti facendo loro sapere di essere in buone condizioni di salute e di non avere subito torture. Aveva inoltre chiesto loro di stare tranquilli e di non prendere decisioni affrettate. Il processo era stato celebrato a porte chiuse e l’avvocato di Kartse, Tang Tianhao, aveva potuto incontrare il suo assistito solo un paio di volte. A più riprese gli era stato chiesto di abbandonare il caso. Le Organizzazioni non Governative tibetane e Amnesty International si erano mobilitate per chiedere la liberazione del Khenpo e di tutti i tibetani arrestati.
Fonti: Phayul – Tibet Post – Redazione http://www.italiatibet.org/2016/07/20/ngaba-arrestata-una-giovane-tibetana-rilasciato-a-chengdu-labate-khenpo-kartse/
H.H.Dalai Lama: Monkey Year Tse-chu at Tso-pema
His Holiness the Dalai Lama: Monkey Year Tse-chu Ceremony Observed at Tso-pema
Tso-pema, Rewalsar, Himachal Pradesh, India, 14 July 2016 – Celebrations of Guru Padmasambhava’s birth, which is observed on the 10th of the 5th month of the Tibetan calendar, began at 4 am this morning at the Orgyen Herukai Nyingma Monastery in the presence of His Holiness the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Assegnata a Yeshe Choedon la Medaglia del Coraggio intitolata a Tenzin Delek
Nel primo anniversario della morte di Tenzin Delek viene assegnata a Yeshe Choedon la Medaglia del Coraggio intitolata al suo nome
La prima “Medaglia del Coraggio Tenzin Delek Rinpoche” è stata conferita alla dottoressa Yeshe Choedon, in segno di riconoscimento per il coraggio con cui da anni chiede giustizia e diritti umani per il suo popolo.Il prestigioso riconoscimento, che da quest’anno intende premiare chi si batte a difesa dei diritti umani dei tibetani, è stato assegnato ieri, primo anniversario della morte di Tenzin Delek Rinpoce, nel corso di una cerimonia svoltasi a Dharamsala. Il conferimento è avvenuto in assenza della premiata: Yeshe Choedeon, infatti, sta scontando quindici anni di carcere poiché accusata di spionaggio per aver “divulgato segreti di stato e fornito informazioni a forze separatiste fuori dal Tibet”. Il governo cinese non ha mai fornito risposte o informazioni riguardanti il caso di Yeshe Choedon che, secondo quanto ha riferito a Tibet Post International nell’aprile 2016 una fonte tibetana, versa in precarie condizioni di salute e non ha mai potuto vedere i figli dal momento dell’arresto.
La medaglia è stata ritirata da Dolma Yangchen, Presidente dell’Associazione Donne Tibetane. “Onorando Yeshe Choedon rendiamo omaggio al suo coraggio e al coraggio di migliaia di altri tibetani che, dentro o fuori il Tibet, hanno pagato con la prigione il ruolo sostenuto nella lotta per la libertà del loro paese”, ha dichiarato Dolma. Dorje Tseten, Direttore della sezione Asia di Students for a Free Tibet, ha ricordato che la Medaglia del Coraggio è assegnata nell’anniversario della morte di Tenzin Delek Rinpoche, un leader molto rispettato all’interno della sua comunità e grande difensore dei diritti umani, detenuto per tredici anni nelle carceri cinesi e deceduto il 12 luglio 2015 in circostanze mai del tutto chiarite. Le autorità cinesi affermano che Rinpoche è morto per cause naturali ma i famigliari e quanti lo hanno conosciuto e stimato temono che sia stato avvelenato.
Il conferimento del premio è stato accompagnato dal lancio della “Giornata degli Eroi Tibetani”, un evento che ogni anno intende commemorare e celebrare il coraggio del popolo tibetano e spronarlo a proseguire nell’impegno per la libertà del Tibet.
Fonti: The Tibet Post – Phayul http://www.italiatibet.org/2016/07/14/nel-primo-anniversario-della-morte-di-tenzin-delek-assegnata-a-yeshe-choedon-la-medaglia-del-coraggio-intitolata-al-suo-nome/
H.H. Dalai Lama Teaches ‘Heart Treasure’ in Tso-pema
His Holiness the Dalai Lama Teaches ‘Heart Treasure of the Enlightened Ones’ in Tso-pema
Tso-pema, Rewalsar, Himachal Pradesh, India, 13 July 2016 – In the twelve year cycle of the Tibetan calendar, the birth of Guru Padmasambhava is customarily celebrated in the Monkey years and this year is a Fire-Monkey year. Tso-pema, a lake in the hills above the ancient royal Indian town of Mandi is also traditionally associated with Guru Padmasambhava and his teaching the Princess Mandarava. Consequently, His Holiness the Dalai Lama accepted an invitation to come here to teach a text by the great 19th century Nyingma practitioner Dza Patrul Rinpoche and give the Rigzin Dhondup empowerment.
His Holiness the Dalai Lama with the monks of Orgyen Herukai Nyingma Monastery Monastery in Rewalsar, HP, India on July 13 2016. Photo/Tenzin Phuntsok/OHHDL
Heavy overnight rain let up as His Holiness left Dharamsala early this morning and by the time he reached the Kangra Hills there was blue sky overhead. During a brief stop for refreshments at Hamirpur he was greeted by a small group of Tibetans. By the time he reached Tso-pema there were hundreds of people, many of them from the Himalayan regions of Lahaul & Spiti and Kinnaur, Tibetans and a scattering of foreigners, lining the road, silk scarves and burning incense in hand to welcome him. He was received at the gate of the Orgyen Herukai Nyingma Monastery and escorted into the temple where he paid his respects before the statue of Guru Padmasamabhava and various images enshrined there. He, his monastic hosts and local dignitaries sat together as tea and sweet rice were served.
In the afternoon, when His Holiness took his seat on the throne that had been prepared under an improvised awning on the open side of the lake, an estimated 6000 people were gathered to listen to him. He told them: “We are here together on this special occasion in this special place with its long-standing Nyingma monastery that was founded by Dudjom Rinpoche. I’ve been here many times before and I’m happy to be here again. Tomorrow is the 10th of the 5th month, so we’ll offer ‘tsog’ in the morning and I’ll give the Rigzin Dhondup empowerment in the afternoon. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama sceglie gli Usa per custodire gli atti dei suoi predecessori
Il Dalai Lama sceglie gli Usa per custodire gli atti dei suoi predecessori
Il leader buddista ha dato il suo assenso alla costruzione di una “Libreria dei Dalai Lama” – sullo stile di quelle presidenziali – a Ithaca, nello Stato di New York. La struttura conterrà scritti, insegnamenti e artefatti dei 14 vertici del buddismo tibetano. La scelta americana “per preservare l’eredità tibetana”. Dharamsala (AsiaNews) – Il Dalai Lama ha scelto Ithaca, nello Stato di New York, come sede per la costruzione della “Libreria dei Dalai Lama”. L’edificio, sullo stile delle “Librerie presidenziali”, conterrà scritti, insegnamenti e artefatti dei 14 vertici del buddismo tibetano. Inoltre è prevista un’ampia area per accogliere studenti tibetani e lama in visita.
L’annuncio è stato dato da Svante Myrick, sindaco della città a 400 chilometri da New York: “La Libreria e il museo intitolati a Sua Santità il XIV Dalai Lama saranno costruite sulla South Hill. Nonostante si fossero candidate decine di città della zona, è stata scelta Ithaca anche perché qui sorge la succursale del monastero Namgyal”.
Questo è uno dei luoghi di formazione più importanti del buddismo tibetano, e proprio i vertici del monastero hanno proposto la costruzione della Libreria. Il presidente del consiglio del Namgyal, ven. Tenzin Choesang, spiega che la scelta americana “intende proteggere l’eredità del Dalai Lama e consentire l’accesso a questi documenti ai milioni di tibetani di tutto il mondo”. http://www.asianews.it/index.php?idn=1&art=38013
Un tibetano ucciso, un altro presunto morto nel Kardze del Sichuan
Un tibetano ucciso, un altro presunto morto nel Kardze del Sichuan
Secondo le fonti Tibetane, un uomo tibetano che vive nella provincia del Sichuan, nel Sudest della Cina, è stato picchiato a morte dalla polizia il mese scorso, e aumenta la paura che una monaca Tibetana scomparsa da 8 anni, dopo aver preso parte in una protesta contro il governo cinese, potrebbe anche lei essere morta durante la sua detenzione.
Yudruk Nyima , di circa 40 anni e residente della città di Dzakhok in Kardze (Ganzi, in cinese), prefettura autonoma tibetana della contea di Dege, è stato detenuto dalla polizia dopo essere ritornato da un viaggio per accumulare un fungo medicinale di valore, il cordyceps, ha riferito un tibetano che vive in India al servizio tibetano di RFA.
“Lui è stato detenuto perché sospettato di essere in possesso di un fucile nella sua casa a Dazkhok”, ha detto la fonte di RFA mantenendo l’anonimato e citando contatti nella sua Dege nativa. Dopo esser stato preso ad un villaggio vicino, Nyma è stato picchiato severamente dalla poliziache tentò di spostarlo nella sedia della contea di Dege, dice la fonte.
“Ad ogni modo, lui è morto per strada mentre ancora ancora sotto la custodia della polizia”, ha detto. Le novità della morte di Nyima hanno raggiunto le fonti esterne leggermente in ritardo a causa di un provvedimento restrittivo delle vie di comunicazione imposto dalle autorità cinesi dell’area. Read the rest of this entry »
Celebrations of His Holiness the Dalai Lama’s 81st Birthday
Celebrations of His Holiness the Dalai Lama’s 81st Birthday
Mundgod, Karnataka, India, 6 July 2016 – On the occasion of his 81st birthday His Holiness the Dalai Lama joined a large assembly of monks from Tibetan monasteries of all traditions across India, who had gathered to make a Long Life Offering to him. The event was organized by representatives of the Gelug Order of Tibetan Buddhism and the Doeguling Tibetan Settlement where His Holiness has been a guest for nearly a week.
His Holiness the Dalai Lama speaking to the crowd of more that 14,000 during celebrations to mark his 81st birthday in Mundgod, Karnataka, India on July 6, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The Long Life Offering was followed by a public celebration in front of Drepung Monastery’s main assembly hall. The entire local Tibetan community of 14,000 congregated under an enormous awning. They were joined by local dignitaries, as well as local Christian, Hindu and Muslim leaders who paid their respects to His Holiness, presenting him traditional gifts of shawls and garlands and wishing him a happy birthday. In his words of thanks His Holiness praised India’s longstanding tradition of religious tolerance and harmony. He remarked,
“Inter-religious harmony is something I have been working hard to support; I urge you too to join me in this effort.”
When His Holiness was presented with a birthday cake, a group of young school children broke into peals of “Happy birthday to you.”
In addition to marking His Holiness’s birthday the day also saw celebrations of the 50th anniversary of Doeguling Tibetan Settlement. In a brief address His Holiness recalled the hardships faced by monks who had escaped Tibet in 1959. They had initially been housed in a former Prisoner-of-War Camp at Buxa Daur, West Bengal, where unhealthy conditions led to many deaths. He was full of praise for the hard work of the initial settlers due to whose efforts a thriving settlement eventually emerged. Read the rest of this entry »
Nepal: la polizia impedisce la celebrazione dell’81° compleanno del Dalai Lama
Nepal: la polizia impedisce la celebrazione dell’81° compleanno del Dalai Lama
Nepal: la polizia impedisce la celebrazione dell’81° compleanno del Dalai Lama
6 luglio 2016. Mentre a Dharamsala e in tutto il mondo i tibetani festeggiavano l’81° compleanno del Dalai Lama, a Kathmandu la polizia ha impedito alla comunità dei profughi di celebrare l’anniversario. Nonostante le autorità locali avessero in precedenza concesso ai tibetani il permesso di officiare la cerimonia, la polizia nepalese ha fatto inaspettatamente irruzione nel cortile della Songtsen Brikuti School di Boudhanat interrompendo la celebrazione già in atto dei festeggiamenti e addirittura arrestando trenta tibetani tra i quali lo stesso dirigente dell’insediamento dei profughi in Nepal. Riferisce una fonte che “la polizia ha intimato ai tibetani di lasciare immediatamente l’edificio, pena l’arresto immediato”.
Le immagini e i video postati sui social media mostrano i poliziotti che, dopo avere bloccato l’ingresso principale della scuola, incitano i tibetani ad uscire. Pema, un ragazzo residente a Boudha, ha definito “orribile” quanto avvenuto. “Volevamo soltanto celebrare il compleanno del nostro amato leader, niente di politico. Hanno arrestato chiunque vestisse abiti tibetani o monacali. Erano gli stessi poliziotti che sorridendo accettavano il nostro aiuto all’epoca del terremoto. Quello che doveva essere un evento gioioso è diventato un momento triste.”
La vita dei 20.000 profughi tibetani residenti in Nepal si è fatta molto difficile soprattutto negli ultimi anni, da quando il Nepal, in cambio di aiuti economici, ha stretto accordi vincolanti con la Cina impegnandosi a controllare ogni aspetto dell’esistenza dei rifugiati. Lo scorso mese di marzo, in occasione di una visita a Pechino, il Ministro degli Esteri nepalese Mahendra Bahadur Pandey ha pubblicamente affermato che “il Nepal non consentirà mai che sul suo territorio si compiano attività anti cinesi”. Fonte: Phayul http://www.italiatibet.org/2016/07/07/nepal-la-polizia-impedisce-la-celebrazione-dell81-compleanno-del-dalai-lama/
La monaca Yeshi Lhakdron è morta per torture
La monaca Yeshi Lhakdron
La monaca Yeshi Lhakdron è morta per torture
Yeshi Lhakdron, una monaca di 25 anni, è morta a causa delle gravi lesioni a seguito di violente torture subite da parte della polizia cinese, otto anni fa.
Un suo parente, Pema Wangyal, un monaco che vive nel sud dell’India, ha recentemente informato la TCHRD che Yeshi Lhakdron, in realtà, è morta per le ferite riportate durante le torture nell’ospedale del governo cinese, dove è stata ricoverata poco dopo la sua detenzione. Era scomparsa otto anni fa, dopo essere stata trattenuta dalle forze di sicurezza cinesi, per aver preso parte ad una manifestazione pacifica contro la politica cinese, a Kardze. Fu trattenuta, torturata e ricoverata in ospedale.
Yeshi Lhakdron era la nipote di Ngodup Phuntsok, alias Ngoe-ga, un ex prigioniero politico, imprigionato due volte per lo svolgimento di proteste pacifiche contro il dominio cinese. Nel 2000, Ngodup è stato condannato a tre anni per “crimini politici” nella prigione di Drapchi, a Lhasa. Sempre in data 18 marzo 2008, Ngodup ha guidato una protesta pubblica, a Kardze, durante la quale ha riportato gravi ferite da arma da fuoco. In seguito è stato condannato a otto anni di carcere, a Tekyang, nel Sichuan, e rilasciato il 20 marzo di quest’anno. Ngodup è stato res o storpi o da anni di prigionia. Molti tibetani, come Yeshi Lhakdron e suo zio, sono stati vittime del brutale e disumano trattamento delle autorità cinesi. https://www.facebook.com/ItalyfotTibet/
Il link di TCHRD su Ngoe-ga: http://www.tchrd.org/tibetan-political-prisoner-rendered-c …/
Di più su Yeshi Lhakdron qui: http://www.tchrd.org/tibetan-nun-disappeared-since-2008-di …/
Arrestato in Cina il regista tibetano Pema Tseden
Pema Tseden
29 giugno 2016. Pema Tseden, noto regista e scrittore tibetano, è stato arrestato il 25 giugno al suo arrivo all’aeroporto di Xining, nel Qinghai (Regione Tibetana dell’Amdo). La notizia, diffusa dai social media, è stata confermata dall’Associazione dei Registi Cinesi (FDGC) di cui Pema Tsering è membro.
In seguito alle percosse subite in carcere Pema Tseden è stato ricoverato all’ospedale di Xining il pomeriggio del 27 giugno. Accusava vertigini, dolori al petto e presentava lividi e ferite su tutto il corpo. Non si hanno notizie sulle sue attuali condizioni. Pema, che proveniva da Pechino, è stato arrestato mentre aspettava il suo bagaglio presso il nastro trasportatore. Ammanettato, è stato portato via dalla polizia con l’accusa di “disturbo alla quiete pubblica” ed è stato interrogato per diverse ore nel corso della notte fino all’arresto avvenuto il mattino successivo. Le autorità non hanno fornito alcuna spiegazione ufficiale sulle eventuali leggi o regolamenti violati dall’artista né hanno provveduto a informare i famigliari.
Nato nel 1969 nella Contea di Gade, Regione Tibetana dell’Amdo, e figlio di pastori nomadi, Pema Tseden è uno dei pochi tibetani di alto profilo all’interno della Cina. Ha studiato letteratura tibetana all’Università per le Etnie di Lanzhou, nella provincia del Gansu. Negli anno 2000 ha seguito i corsi di regia presso l’Accademia del Cinema di Pechino. Dal 1991 ha pubblicato oltre cinquanta racconti sia in mandarino sia in tibetano. Ha girato numerosi documentari e film sulla vita e la cultura del Tibet contemporaneo tra i quali “ The Silent Holy Stones ” (2005), “ The Search ” (2009), presentato al Film Festival di Locarno, “ The Old Dog ” (2011)e “ Tharlo” (2015). Affascinato in giovane età dai racconti di Gabriel Garcia Marquez e di Mao Yan, i suoi racconti sono noti per il “realismo magico” della scrittura. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Interviewed by Lady Gaga Before. Addressing the US Conference of Mayors
Interviewed by Lady Gaga Before Addressing the US Conference of Mayors
Indianapolis, IN, USA, 26 June 2016 – On the final day of his current visit to the USA His Holiness the Dalai Lama was invited to give the keynote address to the 84th Annual Meeting of the US Conference of Mayors. He was met on arrival at the JW Marriott Hotel by the Conference President, Mayor of Baltimore, Stephanie Rawlings-Blake.
Lady Gaga interviewing His Holiness the Dalai Lama for her Facebook live broadcast before joining the US Mayors Conference in Indianapolis, IN, USA on June 26, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Before joining the Conference Plenary Session he took part in a conversation with Lady Gaga that was streamed live over Facebook. Putting questions to him that had been submitted through Facebook, she asked how to help young people faced with a variety of problems like low self-esteem, self-harm and so forth. He replied: “Despite it being our human nature to be compassionate, modern education is focussed on external and material goals. There are always problems to face, but it makes a difference if our minds are calm. On the surface we may get upset, but it makes a difference if we are able to stay calm in the depths of our minds.”
He added, “We are social animals, so our future depends on the rest of the community. Therefore, paying more attention to inner values like love and compassion are the right approach.”
Another questioner wanted to know what the most fruitful kind of meditation is and His Holiness explained that there are two kinds. One, single-pointed meditation focuses on a single object or for example on the clarity of the mind. But another kind of meditation is analytical, involving deeply thinking things through. His Holiness said that he personally finds analytical meditation more effective and more satisfying.
Asked how to find peace in this violent world His Holiness suggested that it can be very helpful to try and look at things from a wider perspective. Something that looks terrible close up can seem less daunting if you step back from it. You might even find it has positive aspects.
“Whatever happens,” he said, “hope and self-confidence are essential.” Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Discussions about Secular Ethics
Discussions about Secular Ethics in Education and a Public Talk – Compassion as a Pillar of World Peace
His Holiness the Dalai Lama discussing Secular Ethics in Education in Indianapolis, Indiana, USA on June 25, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Indianapolis, IN, USA, 25 June 2016 – A number of experts were invited to join members of the Emory-Tibet Partnership to discuss draft guidelines for Secular Ethics in Education (SEE) this morning. Among them Daniel Goleman, Linda Lantieri, Mark Greenberg and Kimberly Schonert-Reichl have done pioneering work in Social and Emotional Learning.
In his opening remarks, His Holiness the Dalai Lama said: “We need to implement a program that encourages warm-heartedness—an appreciation that if you are warm-hearted your health will be better and both you and your relations will be happier. If on the other hand you are full of fear and anxiety none of these benefits will arise. This is about here and now, not the next life. If your mind is at ease, education will be more effective.”Geshe Lobsang Tenzin explained that in trying to reflect His Holiness’s vision, the proposed Secular Ethics in Education framework, whose guiding principle is compassion, covers three sets of skills: self-cultivation, which includes: calming the body and mind; learning to attend; emotional literacy and self-care. The second set involves relating to others, and includes appreciating others; empathy; recognizing our common humanity and social skills. The third set, responsible decision-making, involves: appreciating interdependence and applying critical thinking.
Daniel Goleman observed that the SEE framework addresses problems of lack of attention, scant focus on compassion and little understanding of interdependence not tackled in existing programs. He challenged the use of the word secular, which can have problematic connotations, and asked His Holiness if he had any attachment to the term. He said he hadn’t but that he always clarifies his use of secular as it has been understood in India—meaning unbiased respect for all religious traditions and even the views of those with no faith. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meets Tibetans from Colorado and New Mexico
His Holiness the Dalai Lama Meets Tibetans from Colorado and New Mexico
Indianapolis, IN, USA, 24 June 2016 – Meeting 650 Tibetans from Colorado and New Mexico this morning, His Holiness the Dalai Lama told them: “We Tibetans are an ancient nation. The Emperors of the past were kind and far-sighted. Some say that a Tibetan written script existed beforehand, but what Thönmi Sambhota composed is still in use today.
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Colorado and New Mexico Tibetan community in Boulder, Colorado on June 24, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
“In 7th century Songtsen Gampo married a Chinese and a Nepalese princess, who each brought Buddhist images to Tibet. The statue of the Buddha that came from China was housed in the Ramoche Temple, which sparked an interest in the Buddhadharma. Then in 8th century, Trisong Detsen had a Chinese mother so he could have furthered connections with China, but he chose instead to create links with Buddhism in India, particularly with the Nalanda Tradition. He invited Shantarakshita, whose writings, such as the ‘Adornment of the Middle Way’ (Madhyamakalankara) and ‘Compendium of Principles’ (Tattva-samgraha), with its two volume commentary by Kamalashila, reveal him to have been a top scholar. It was Shantarakshita, assisted by Guru Padmasambhava who overcame obstacles, who established the Nalanda Tradition of Buddhism in Tibet.
“ It was Shantarakshita too who instigated the translation of Indian Buddhist literature into Tibetan. And although he is said to have been 70 years old when he came to Tibet, he apparently made an effort to learn Tibetan. At that time it was just developing as a literary language, with new terms being coined to express new ideas. Today, if we want to know about the Nalanda Tradition, Tibetan is the best vehicle for studying it. The introduction of Buddhism enhanced and enriched the Tibetan language. This is something for us Tibetans to be proud of.”
His Holiness explained that he is able to hold his own in discussions with modern scholars and scientists because of his training in the Nalanda Tradition. He went on to explain that the main treatises concerning Buddhist logic and epistemology are now only available in Tibetan. The existence of such literature has been crucial to the preservation of Tibetan traditions. His Holiness spoke about other indigenous peoples he has met who struggle to preserve their own traditions because they have no system of writing and he has urged them, like the Scandinavian Sami, to create one. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Eight Verses for Training the Mind
Eight Verses for Training the Mind and Educating the Heart and Mind
Boulder, CO, USA, 23 June 2016 – After rain yesterday afternoon, the air was fresh and the sunshine bright as His Holiness the Dalai Lama drove to the Coors Event Center in Boulder this morning. He was given a traditional Tibetan welcome at the door. Chancellor of the University of Colorado, Phil DiStephano was there to greet him and escort him into the auditorium. Read the rest of this entry »
Amdo: in seguito alle proteste dei tibetani sospesi i lavori della minera di Akhori
Tibetani in assemblea di protesta contro la miniera
Amdo: in seguito alle proteste dei tibetani le autorità cinesi sospendono pro tempore i lavori degli impianti minerari di Akhori
22 giugno 2016. In seguito alle proteste dei tibetani, le autorità cinesi del distretto di Akhori, nella Contea di Chuchen, Prefettura di Ngaba, Regione dell’Amdo, sono state costrette a sospendere temporaneamente i lavori preparatori alla realizzazione del progetto di sfruttamento delle locali risorse minerarie.
L’opposizione dei tibetani al progetto è iniziata nel 2013 quando i cinesi inviarono ad Akhori le maestranze destinate ad iniziare i lavori di sfruttamento minerario della zona e, in particolare, di una montagna ritenuta sacra e meta di pellegrinaggio da parte degli abitanti di quattro villaggi vicini. In quell’occasione ogni attività fu temporaneamente sospesa. Tuttavia, il 28 marzo del corrente anno l’invio in zona di nuovi lavoratori e macchinari ha provocato l’immediata reazione dei tibetani: oltre duecento nomadi si sono accampati intorno ad Akhori (nella foto) cercando di impedire la prosecuzione dei lavori. La polizia ha represso con violenza la protesta e, negli scontri con le forze dell’ordine, venti tibetani hanno riportato gravi ferite a causa delle percosse. Sette sono stati fermati. Lo scorso 20 maggio, il governo locale ha stanziato ad Akhori nuove forze di polizia nell’intento di intimidire i tibetani e dissuaderli dal protestare. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Utah Tibetan Association
His Holiness the Dalai Lama Visits Utah Tibetan Association
Salt Lake City, Utah, USA, 22 June 2016 – The worldwide headquarters of the Church of Jesus Christ of Latter-day Saints is in Salt Lake City. This morning His Holiness the Dalai Lama paid a courtesy call on the Three Counsellors of the Church before driving out to the newly established Utah Tibetan Community Hall. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Speaks on Compassion & Universal Responsibility
His Holiness the Dalai Lama Speaks on Compassion & Universal Responsibility
Salt Lake City, Utah, USA, 21 June 2016 – This morning His Holiness the Dalai Lama visited the Huntsman Cancer Institute, part of the University of Utah. President of the University, David Pershing and Director of the Huntsman Cancer Institute Dr Mary Beckerle welcomed him on arrival. They escorted him into the Huntsman Cancer Learning Center for a meeting with physicians, care-givers and recovered patients. Dr Beckerle told him that as people live longer there are more incidents of cancer, but there are also more cases of recovery and survival. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Addresses a Joint Convention of the California State Legislature
His Holiness the Dalai Lama Addresses a Joint Convention of the California State Legislature
Sacramento, CA, USA, 20 June 2016 – Leaving Los Angeles this morning under bright sunshine, on the longest day of the year, His Holiness the Dalai Lama flew to the California state capital of Sacramento. From the airport he drove to the Leland Stanford Mansion, the house that originally belonged to the founder of Stanford University that is now the state’s official reception centre. He was received by Governor Jerry Brown and his wife. They were joined for lunch by Senate President pro Tempore Kevin De Leon, Speaker Anthony Rendon and his wife, and Senator Janet Nguyen.
His Holiness the Dalai Lama waving to well-wishers and supporters as as he arrives at the Capitol in Sacramento, California on June 20, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
From the Leland Stanford Mansion it was short drive to the State Capitol. Tibetans in traditional dress bearing Tibetan flags and welcoming banners gathered in substantial numbers to cheer His Holiness as he arrived. He saluted and waved to them from the Capitol steps.
In the State Assembly the Speaker convened a joint convention and invited Rinban Bob Oshita of the Buddhist Church of Sacramento, a Jodo Shinshu Temple, to lead the prayer for the day. A committee was appointed to escort His Holiness to the rostrum. The Speaker introduced the President pro Tem, who introduced His Holiness the Dalai Lama to the joint convention. He described his humble origins and how in recent times he has received awards such as the Nobel Peace Prize in acknowledgment of his consistent message of peace, non-violence, compassion and inter-religious harmony, as well as his concern for our natural environment. He remarked that the convention had Senator Janet Nguyen to thank for inviting His Holiness to address them, noting that in these unsettled times love and compassion are necessities not luxuries.
His Holiness began by characteristically urging everyone to sit down and laughed as he explained how much he dislikes formality. “Respected President and Respected Speaker, brothers and sisters,” he said, “basically we are all part of humanity, belonging to the same human family. Mentally, physically and emotionally we are the same. As social animals we need a sense of community, therefore we need to think in terms of our global well-being. It’s natural to take care of ourselves, but as social animals the best way to take care of ourselves is to take care of each other. Differences of faith, race or nationality are secondary in the context of our sameness as human beings. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama in the Opening Ceremony of Dieu Ngu Buddhist Temple
Participating in the Grand Opening Ceremony of Dieu Ngu Buddhist Temple
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the Tibetan community at the start of their meeting at his hotel in Anaheim, California on June 19, 2016. Photo/Don Farber
Westminster, CA, USA, 19 June 2016 – On a second day of weather forecast warnings about hot weather, His Holiness the Dalai Lama started the day by meeting 400 members of the Tibetan Association of Southern California in the cool of his hotel. He said: “We’re passing through the most difficult period in the last 2000 years of our recorded history. We used only to quarrel among ourselves to the detriment of the entire three provinces of Tibet, but now we’re facing a life or death struggle for our culture and identity. This may be the fruit of our karma, yet among Tibetans in exile as well as those in Tibet, our spirit remains strong. Amongst other exiles we stand out due to the courage and dedication of our people. The report says you are teaching your children Tibetan. That’s good and it’s good to teach them about our religion too. “From an archaeological point of view, Tibetans are an ancient people. Stone Age tools found in Amdo are estimated to be 30,000 years old; artefacts in Chamdo are 7000 years old, while others found in Ngari are 10,000 years old. What matters now is that for more than 1000 years we’ve had our own writing. Today, it is the best vehicle for conveying the thoughts of the masters of Nalanda—something to be proud of. “Trisong Detsen had a Chinese mother, so he could have brought Buddhism to Tibet from China. Instead he chose to go to the original source and invited Shantarakshita to come from India to Tibet. Despite his age, with the help of Guru Padmasambhava, who overcame inner and outer obstacles, he established Samye. The Chinese Hoshangs suggested that there was no need to study, but Kamalashila made clear the importance of study, reflection and meditation, an approach we’ve adopted for the last 1000 years. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Gives Medicine Buddha Permission
His Holiness the Dalai Lama Gives a Public Talk and Medicine Buddha Permission
Westminster, CA, USA, 18 June 2016 – His Holiness the Dalai Lama was today invited to teach at the new Vietnamese Dieu Ngu Buddhist Temple in Westminster, prior to its formal inauguration tomorrow. It was a relatively short drive across the city and His Holiness was welcomed on arrival by the Abbot Thich Vien Ly and his brother Thich Vien Huy. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Participates in a ‘Women in Compassionate Leadership’
His Holiness the Dalai Lama Participates in a ‘Women in Compassionate Leadership’ Breakfast
Los Angeles, CA, USA, 17 June 2016 – Yesterday, His Holiness the Dalai Lama flew from Washington DC to Los Angeles on the other side of the country. This morning, he told a group of people he was meeting prior to a ‘Women in Compassionate Leadership’ Breakfast that while he would forget their names, he would remember their faces for decades. Read the rest of this entry »
Obama incontra il Dalai Lama: Più dialogo con Pechino
Obama incontra il Dalai Lama: Più dialogo con Pechino
Il presidente americano ha ricevuto il leader buddista in privato. La Casa Bianca sottolinea: “Il Tibet è parte della Repubblica popolare cinese, la nostra politica in materia è chiara”. Ma la Cina replica: “Questa visita danneggia la fiducia reciproca e la cooperazione con Washington”. Washington (AsiaNews/Agenzie) – Per la quarta volta dalla sua prima elezione, il presidente americano Barack Obama ha incontrato il Dalai Lama alla Casa Bianca. La visita si è svolta in privato, a porte chiuse e nella Sala delle Mappe. Nel corso del colloquio, il leader Usa ha incoraggiato il capo del buddismo tibetano a “dialogare” con la Repubblica popolare cinese.
Josh Earnest, portavoce del capo di Stato americano, ha chiarito dopo l’incontro che “il Tibet è considerato dagli Stati Uniti parte integrante della Repubblica popolare cinese, e gli Stati Uniti non hanno espresso il loro sostegno all’indipendenza tibetana”. Obama avrebbe comunque “sottolineato il suo attaccamento alle tradizioni religiose, culturali e linguistiche del Tibet, apprezzando gli insegnamenti del Dalai Lama volti a preservare queste caratteristiche uniche”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meets with President Obama and at NED
His Holiness the Dalai Lama Meets with President Obama and Attends Programs at National Endowment for Democracy
Washington DC, USA, 15 June 2016 – On a day that dawned under overcast skies His Holiness the Dalai Lama began by participating in a meeting with Chinese scholars facilitated by the Brookings Institution. He was welcomed and introduced by the Brookings President, Strobe Talbott, accompanied by Senior Fellow David Dollar.
President Barack Obama greets His Holiness the Dalai Lama at the entrance of the Map Room of the White House on June 15, 2016. Official White House Photo by Pete Souza
His Holiness went from this meeting to the White House, where he was received by President Obama. The two leaders discussed matters of common interest including human rights and climate change. At the end of their forty-five minutes together, President Obama walked His Holiness through the Rose Garden and saw him into his car before bidding him farewell.
Carl Gershman, President of the National Endowment for Democracy since its founding in 1984, welcomed His Holiness to lunch with 30 other guests. The program that followed focussed on the themes of hope and democracy. As Gershman said, “In the struggle for human dignity there is always hope.” He welcomed barefoot lawyer Chen Guangcheng and labour organizer Han Dongfang to the gathering before inviting Congressman Peter Roskam to speak. He said that confronted by voices of authoritarianism, those of us who perceive them as hollow have to speak out and say, “That’s not true.” He praised His Holiness for articulating the truth that democracy matters.
Richard Gere spoke of visiting the refugee camps at Lampadusa while he was recently in Sicily to promote a film. The Africans he met there were seeking escape from bad government and violent people—“It’s the violent and those who perpetuate bad government that we should point our fingers at,” he said. Read the rest of this entry »
Karmapa on Climate Change, the Dalai Lama, China
The 17th Karmapa Ogyen Trinley Dorjee
Tibet’s 17th Karmapa on Climate Change, the Dalai Lama, and China
The Tibetan Buddhist leader on climate change, his future leadership role, and Tibetan issues. By Saransh Sehgal June 14, 2016.
The 17th Gyalwang Karmapa Ogyen Trinley Dorjee is the spiritual head of the Karma Kagyu sect of Tibetan Buddhism, “the one who carries out Buddha activity.” He belongs to the most ancient lineage in Tibetan Buddhism, predating the Dalai Lama lineage by more than two centuries. His dramatic escape from Tibet in 1999 into exile in India brought him to reside alongside the Dalai Lama in the de facto capital of the Tibetans in exile. Exiled Tibetans saw him as a hero as his escape, fooling the Chinese government, caught world attention.
Today, the 30-year-old energetic Karmapa, recognized by both the Dalai Lama and the Chinese government, is both a spiritual leader and the young voice of Tibet. He carries a lot of weight with Tibetans in and outside Tibet and many believe he is the future face of global Buddhism, especially after the current Dalai Lama passes away. The lengthy process of choosing the Dalai Lama’s reincarnation means years may pass before the new Dalai Lama is ready to assume leadership and guide Tibetans. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama on Capitol Hill and with ICT
His Holiness the Dalai Lama Spends the Morning on Capitol Hill and the Afternoon with ICT
His Holiness the Dalai Lama meeting with the US Congressional Leadership during his visit to Capitol Hill in Washington DC, USA on June 14, 2016. Photo/Sonam Zoksang
Washington DC, USA, 14 June 2016 – It was a bright summer morning today as His Holiness the Dalai Lama drove down Washington’s broad and leafy avenues to the heart of government on Capitol Hill. He was met on arrival by old friends House Democrat Leader Nancy Pelosi and Senator Patrick Leahy, who escorted him to a meeting with the Senate Foreign Relations Committee.
Later walking to Nancy Pelosi’s office meant crossing the rotunda—currently undergoing renovation. The area was filled with visiting members of the public who fell respectfully silent in their surprise at seeing His Holiness.
Meeting with the US Congressional Leadership, His Holiness said: “Congress has expressed staunch support for our cause. We are not seeking independence because we don’t want to enter into confrontation with our Chinese brothers and sisters. However, Chinese documents reveal that in the 9th century independent Tibetan, Chinese and Mongolian empires flourished. What we seek now is a mutually beneficial solution to the problems between us. Buddhism in both China and Tibet derives from the Nalanda tradition, but the transmission to Tibet was far more comprehensive and is therefore worth preserving. We are also concerned about the ecology of the Tibetan Plateau.” Read the rest of this entry »
Washington DC, USA: H.H. Dalai Lama Speaks at USIP and the A.U.
His Holiness the Dalai Lama Speaks at United States Institute of Peace and the American University
His Holiness the Dalai Lama speaking at a breakfast meeting at the United States Institute of Peace in in Washington DC, USA on June 13, 2016. Photo/USIP
Washington DC, USA, 13 June 2016 – After arriving in Washington from India yesterday and, as he declared this morning, having had ten hours sleep last night, His Holiness the Dalai Lama’s first engagement was at the United States Institute of Peace (USIP). The Institute’s President Nancy Lindborg and House Democratic Leader Nancy Pelosi met him at the door and ushered him into a breakfast meeting. Introducing him Mrs Pelosi said: “A visit by His Holiness is always a cause for celebration and—in the light of the tragedy in Orlando—today we need you more than ever.” He responded: “Genuine peace must come from inner peace . It’s impossible to find peace if we are full of frustration, suspicion and mistrust. USIP must encourage a change of heart based on a change of awareness rather than a dependence on blessings. Whether we are happy or sad depends directly on our own actions. I know that USIP is committed to creating peace. I believe that to achieve it what we need is education. Today’s education with its focus on materialistic goals needs to pay more attention to inner values. If this can be done, we may create a more peaceful world by the middle of this century.” When Nancy Lindborg mentioned a recent USIP led visit of youth leaders from countries in conflict to meet His Holiness in Dharamsala, he remarked that these young people had real determination and courage, which he took as a real sign of hope for change. In his answers to questions he spoke of a draft curriculum that is being developed to incorporate human values into modern education, which will also require the training of teachers. Asked how to help the current waves of refugees he said: “I admire all those countries that are helping them, but simply providing shelter is not enough. Read the rest of this entry »
H. H Dalai Lama: 3° Day of Teachings Requested by the Nalanda Shiksha
Third Day of Teachings Requested by the Nalanda Shiksha
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 9 June 2016 – His Holiness the Dalai Lama apologised for arriving at the temple later than expected this morning, explaining that he had been meeting with members of the Parliamentary Committee on the Welfare of the Scheduled Castes and Scheduled Tribes. He remarked:
“I have the greatest respect for India as the world’s most populous democratic country and a stronghold of ahimsa.”
Members of the Nalanda Shiksha chanting at the start of His Holiness the Dala Lama’s final day of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on June 9, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Members of the Nalanda Shiksha then chanted the ‘Praise to the 17 Masters of Nalanda’ in Hindi. When they finished His Holiness said:
“ These great Indian masters were truly our teachers. I have strong, close feelings towards Nagarjuna, Aryadeva and so on. I think about them when I read their works. Our common view of things is unrealistic. Nagarjuna’s explanations help us see a deeper level of reality. We Tibetans tend to give acclaim to our Tibetan scholars, but these Nalanda masters were crucial to our tradition. An existing praise called the ‘Six Ornaments and the Two Excellent Ones’ didn’t mention such important masters as Chandrakirti, Buddhapalita, Shantideva and Vimuktasena. When I realised this I decided to compose this ‘Praise to the 17 Nalanda Masters’.
“ Many years ago the great Indian physicist Raja Ramana told me that he read one of Nagarjuna’s works and was struck by how much it accorded with the modern view of quantum physics. As an Indian he told me how proud he felt that Nagarjuna had anticipated such modern developments with no instruments but his mind to help him.
“Some years ago, when I was teaching Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’ at Amaravati, which is near to Nagarjunakonda, places associated with Nagarjuna’s life, I felt I had an unusually clear appreciation of his account of dependent arising. In the ‘60s in Varanasi I asked the Sanskrit scholar Jagannath Upadhyaya to recite Chandrakirti’s ‘Clear Words’ (Prasannapada) in Sanskrit, which I found very moving. Then, on another occasion, at Nalanda we recited the ‘Ornament for Clear Realization’ (Abhisamayalankara) in Tibetan and I clearly imagined how the same text would have been read there in Sanskrit centuries before.” Read the rest of this entry »
Un monaco protesta a Ngaba: arrestato.
Un monaco protesta a Ngaba: arrestato.
Forzato allontanamento dei monaci dal Centro di Studi Buddisti di Larung Gar
Un giovane monaco tibetano è stato arrestato per aver dato vita a una manifestazione di protesta percorrendo da solo la strada principale di Ngaba, la città teatro dal 2008 di numerosi casi di autoimmolazione e dissenso.
Lobsang Tsering, un monaco ventenne del monastero di Kirti, è stato fermato il pomeriggio del 7 giugno poco dopo aver percorso la strada principale di Ngaba, chiamata dai residenti “la Via dei Martiri”, portando alta sopra la testa una fotografia del Dalai Lama e una tradizionale sciarpa cerimoniale (nella foto). Gridava: “Possa Sua Santità il Dalai Lama vivere 10.000 anni” e “Libertà per il Tibet”.
Nel giro di pochi minuti la polizia è intervenuta e lo ha portato via. Non sono pervenute informazioni circa il luogo della sua detenzione ma una fonte tibetana ha riferito a Radio Free Asia che Lobsang “è stato duramente picchiato”. Poliziotti cinesi hanno presidiato fino a notte fonda le vie e gli incroci stradali della città di Ngaba.
Ngaba e le adiacenti località dell’omonima Contea, nella regione tibetana del Kham, contano un elevatissimo numero di casi di autoimmolazione per la libertà del Tibet. Oltre 30 tibetani, in maggioranza monaci, hanno dato la loro vita chiedendo il ritorno del Dalai Lama e la fine dell’occupazione cinese. Il primo fu Tapey, un monaco ventiquattrenne del monastero di Kirti, deceduto tra le fiamme il 27 febbraio 2009. Solo negli ultimi due anni la “Via dei Martiri” è stata teatro di almeno dieci episodi di protesta da parte di singoli individui. Read the rest of this entry »
Second Day of Teachings Requested by the Nalanda Shiksha
Second Day of Teachings Requested by the Nalanda Shiksha
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 8 June 2016 – The second day of teachings requested by the Nalanda Shiksha began with senior members reciting the ‘Heart of Wisdom’ in Sanskrit.
His Holiness the Dalai Lama speaking at Main Tibetan Temple on the second day of his teaching in Dharamsala, HP, India on June 9, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness began by recalling that more than 30 years ago he conceived a wish to engage in discussions with modern scientists. Since then he has had conversations focussed on cosmology, neurobiology, physics, and especially quantum physics and psychology. He laughed as he told the gathering that one result is that he has ceased to believe in the cosmology found in Buddhist scriptures that describe a flat world with Mount Meru at the centre.
“Our discussions have been immensely helpful and mutually enriching,” he said. “And anyway the main purpose of the Buddha’s appearance in the world was not to contribute to map-making, but to help put an end to suffering.”
He remarked that the various Indian traditions that cultivate concentration (shamatha) and special insight (vipashyana) have acquired a profound understanding of the workings of the mind and emotions. Studied in an academic context this knowledge can be helpful today.
He observed that as human beings we all want to lead a happy life and indeed have a right to do so. Since many of the man-made problems we face today come about because of an underlying lack of moral principles, he appealed for more attention to be paid to incorporating secular ethics into the education system. This was taken up when His Holiness invited questions from the audience and he noted that India has a secular constitution. He suggested that simply engaging in rituals is not sufficient to achieve positive change; the use of reason and study are essential. Expressing appreciation of the role of temples in the community, he proposed housing books in them too for people to study. He further recommended that spiritual masters not only tell edifying stories but also explain philosophical views.
“Another Indian quality I very much admire is the longstanding tradition of ahimsa or non-violence,” he said. “There are two parts to this, the action of non-harming and the motivation of karuna or compassion.” Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Begins Teachings Requested by the Nalanda Shiksha
His Holiness the Dalai Lama Begins Teachings Requested by the Nalanda Shiksha
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 7 June 2016 – A mixed audience of about 7000 awaited His Holiness the Dalai Lama at the Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, opposite his residence this morning. They comprised 450 people from the Himalayan Region, mostly Lahaul & Spiti; 350 members of the Young Buddhist Society (YBS), from UP, Bihar and Rajasthan; 30 from Tamil Nadu and 400 from other parts of India. They were joined by 1700 foreigners from 78 countries, 1500 Tibetan monks and nuns and 3500 members of the Tibetan public.
This series of teachings has been requested and organized by members of the Nalanda Shiksha, a group of Indian friends who have studied with eminent teachers from all authentic living Buddhist traditions. They declare an avowed interested in keeping alive in India today the practices of listening, contemplation and meditation that were an integral part of the Nalanda tradition. They have organized four previous opportunities for His Holiness to teach—in Dharamsala in 2012 and 2013, in Mumbai in 2014 and in Sankissa in 2015. At their request His Holiness has taught from two significant Indian treatises: Kamalashila’s ‘Stages of Meditation’ and Shantideva’s ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’. The Nalanda Shiksha professes a commitment to work for the entire Buddhadharma and its authentic traditions and teachers, without bias to any specific school or lineage.
His Holiness the Dalai Lama being presented traditional offerings at the start of his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on June 7, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Once His Holiness had taken his seat on the throne, Indian monks of the Pali tradition chanted the Mangala Sutta in Pali. Next, on behalf of the Nalanda Shiksha, Veer Singh announced an intention to present His Holiness with a set of offerings, derived from Indian traditions of hospitality, including water to drink, water to wash the feet, flowers, incense, light, perfume, food and music. Trays bearing these substances were then brought forth in a short procession. His Holiness remarked:
“We make these kinds of offerings in tantric rituals too. These offerings remind us that Buddhism is an Indian tradition. And in India today we have both people for whom Buddhism is their longstanding heritage and others who have adopted it anew, among them followers of Dr Ambedkar.
“Buddha Shakyamuni lived in India and what he taught was subsequently preserved in great learning institutions like Takshashila, Vikramashila and Nalanda. When the Tibetan Emperor Trisong Detsen invited Shantarakshita to Tibet in the 8th century CE, he brought the Nalanda tradition to the Land of Snow. Tibetans have been custodians of this tradition for more than 1000 years. We can say that historically you Indians were our teachers, but since then, we the disciples have kept the tradition alive. So, it stirs special feelings in me to be able to share it with you now.” Read the rest of this entry »
Concluding Day of H.H. Dalai Lama’s Teachings for Young Tibetan Students
The Third and Concluding Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings for Young Tibetan Students
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 3 June 2016 – Today saw the final session of a three day series of teachings His Holiness the Dalai Lama has been giving, directed primarily towards more than 3000 young Tibetan students.
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory rituals for the Manjushri permission at the start of teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on June 3, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
It began with a group of Upper TCV students reciting from the Science of Mind text, a recitation that His Holiness visibly joined in. He then performed the necessary preparations for the Manjushri permission he was to give later.
In his preamble to a ceremony for generating the awakening mind of bodhichitta, he quoted Maitreya’s ‘Ornament for Clear Realization’, which defines bodhichitta as the intention to become enlightened for the sake of all sentient beings. He went on to say: “Whenever sentient beings think of themselves, they have a sense of ‘I’ in relation to their body and mind, their family and friends. Human beings have a sense of ‘I’ as the controller of their psycho-physical aggregates. But Buddhist teaching rejects any such objective existence of the self. It rejects any perception of a solidly existent ‘I’.
“ If you only think of yourself, you put yourself at a disadvantage. If, instead, you open your heart and extend your concern to others, you’ll be free of fear and anxiety. If you think of all sentient beings as being like you in not wanting suffering, self-cherishing will be reduced. Look at those around you. Those who are respectful and concerned about others tend to be happier, those who are more self-centred are less so. Think of those who share their sweets and whatever good things they have and those who keep them to themselves—which of them seems to be happier?“ Read the rest of this entry »
Cina: 27 anni fa la strage di Tienanmen.
Cina: 27 anni fa la strage di Tienanmen. Decine di attivisti e dissidenti agli arresti
Ricorre domani, 4 giugno, il 27° anniversario della protesta di piazza Tienanmen che il governo cinese represse con la forza massacrando migliaia di studenti e intellettuali.
Ai dimostranti che chiedevano maggiore libertà, democrazia e trasparenza Pechino rispose con l’esercito appoggiato dai carri armati. Il bilancio di quel massacro non è mai stato pubblicato dal governo ma organizzazioni internazionali indipendenti dicono che nella piazza e nelle adiacenti vie laterali furono uccise, nell’arco di sei settimane, almeno duemila persone. Da allora, ogni anno, le autorità cinesi intervengono preventivamente per impedire che attivisti e dissidenti commemorino l’anniversario. Riferisce Radio Free Asia che nelle scorse settimane dozzine di intellettuali, attivisti e veterani sono stati posti agli arresti domiciliari mentre ad altri, inclusi molti famigliari di quanti morirono nella strage, è stato ordinato di lasciare Pechino.
Tra quanti sono stati costretti agli arresti domiciliari figura Sun Wenguang, ex professore universitario. Assieme a una decina di attivisti aveva organizzato un incontro pubblico commemorativo degli eventi del 4 giugno 1987 in una piazza della località dove risiede, nella provincia dello Shandong. Quattro automobili della polizia hanno immediatamente chiuso la piazza e le forze di sicurezza hanno scortato il professore fino alla sua abitazione. Read the rest of this entry »
The 2° Day of H.H. Dalai Lama’s Teaching the ‘Tree of Faith
The Second Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teaching the ‘Tree of Faith – a Self-Exhortation’ to Young Tibetan Students
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 2 June 2016 – This morning His Holiness the Dalai Lama arrived at the Tsuglagkhang, greeted those seated around the throne and took his seat. The ‘Heart of Wisdom Sutra’ was recited, followed by Nagarjuna’s verse of homage to the Buddha. His Holiness then cited a verse that summarizes the Buddha’s teaching:
Commit not a single unwholesome deed, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Begins Teaching the Tree of Faith
His Holiness the Dalai Lama Begins Teaching the ‘Tree of Faith – a Self-Exhortation’ to Young Tibetan Students
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 1 June 2016 – The Tsuglagkhang, the Main Tibetan Temple, and the surrounding yard were packed with 10,000 people today for the first of three days’ public teachings by His Holiness the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Kham: I tibetani chiedono migliori condizioni di vita.
L'ultimo Rapporto HRW Human Right Watch denuncia che è aumentata la repressione in tutte le aree tibetane.
Kham: I tibetani chiedono migliori condizioni di vita. Rapporto HRW: aumentata la repressione in tutte le aree tibetane
Centinaia di tibetani del distretto amministrativo di Khanya, nella Contea di Drakgo, regione del Kham, hanno firmato una petizione in cui si chiede al governo di migliorare le disagiate condizioni di vita della popolazione locale.
A dispetto della cosiddetta prosperità economica vantata dalla Cina, le comunità rurali denunciano infatti un aumento del degrado e della povertà. I tibetani di Khanya lamentano la totale assenza, a partire dal 2008, di ogni tipo di intervento governativo volto a migliorare le condizioni economiche e i servizi della regione. Sottoscrivendo una petizione collettiva, centinaia di tibetani chiedono un intervento immediato nei settori del trasporto pubblico, della fornitura elettrica e idrica, dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione. Il collasso delle strade durante la stagione delle piogge e la chiusura dei passi di montagna dopo le invernali tempeste di neve, bloccano gli abitanti dei villaggi con conseguente carenza nell’approvvigionamento di cibo.
Inoltre, a causa della scarsità di acqua e di elettricità, delle difficili comunicazioni e del cattivo funzionamento dei mezzi di trasporto, gli insegnanti abbandonano le classi. Fonti tibetane riferiscono a Tibet Post International che la sola scuola del distretto è “una casa vuota”. Nessun provvedimento da parte del governo locale che ha invece dato inizio a incontrollati lavori di deforestazione causa di erosione del suolo e di dispersione delle acque. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Attends Sikyong Lobsang Sangay’s Second Swearing-in
His Holiness the Dalai Lama Attends Sikyong Lobsang Sangay’s Second Swearing-in
Thekchen Chöling, Dharamsala, India 27 May 2016 – On a bright morning, at a comfortable temperature for the time of year, eager crowds, mostly Tibetans, gathered in the garden of the Tsuglagkhang this morning to witness the second swearing-in of Sikyong Lobsang Sangay.
His Holiness the Dalai Lama, accompanied by retiring Speaker Penpa Tsering and Sikyong Lobsang Sangay, arriving at the Tsuglakhang garden at Thekchen Chöling in Dharamsala, India on May 27, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Kalons, former Kalons, members of the Assembly of Tibetan People’s Deputies (ATPD) and Central Tibetan Administration (CTA) staff sat on the porch below the temple, while members of the public sat on the yard. A buzz of excitement rose as the gates to His Holiness’s residence opened and he walked out, accompanied by Sikyong Lobsang Sangay and retiring Speaker Penpa Tsering.
Members of the Tibetan Institute of Performing Arts (TIPA) led the singing of the Tibetan and Indian national anthems. Monks of Namgyal Monastery chanted the verses of refuge and prayers for auspiciousness. TIPA artistes sang and danced as tea and sweet rice were served.
The Sikyong was administered the oath of office by the Chief Justice Commissioner, Mr Kargyu Dhondup. Next, he, members of the Kashag, the Chief Justice Commissioner, members of the ATPD offered katags, traditional silk scarves to His Holiness.
In his address, which he delivered first in Tibetan and then again in English, the Sikyong mentioned what a great deal it meant to him that His Holiness the Dalai Lama, who for Tibetans everywhere, but particularly in Tibet, is a beacon of hope and the embodiment of compassion, had kindly graced the occasion. He said the new Kashag would continue to uphold unity, innovation and self-reliance. He rejected the Dolgyal group’s allegations of discrimination. He reconfirmed his administration’s adherence to the Middle Way Approach. He stressed that education was the first priority of Tibetans both in Tibet and in exile. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: Trovate la reincarnazione di Mao e sceglierete il mio successore
A una domanda sul futuro dell’istituzione del Dalai Lama, tema molto dibattuto nel mondo tibetano e cinese, il leader religioso ha prima “sfidato” il governo di Pechino e poi, tornato serio, ha aggiunto: “Mi sembra evidente che l’interesse del governo cinese nei riguardi di questa questione sia del tutto politico, non religioso. Read the rest of this entry »
Palden Gyatso: la storia di un monaco buddista dal cuore impavido che mai si è curvato al PCC
Il Ven Palden Gyatzo mostra alcuni segni delle torture subite ed alcuni oggetti di tortura.
Palden Gyatso: la storia di un monaco buddista dal cuore impavido che mai si è curvato al PCC
Palden Gyatso ha trascorso trentatré anni nei Laogai . Porta sul corpo gli orribili segni del suo calvario. Cammina a fatica, è quasi sordo. Nessuno meglio di questo monaco buddista anziano simboleggia la sofferenza ma anche la straordinaria resistenza del Tibet. Il suo spirito, nonostante tutto, è animato dalla pace e serenità.
Testimonianze di Gyatso:
….”Quando mi arrestarono, nel 1959, ero un giovane studente nel monastero di Drepung. Per estorcermi una confessione, i cinesi mi picchiarono dopo avermi sospeso legando e tirando le mie braccia all’indietro fino al soffitto. Sempre in questa posizione, appiccavano il fuoco per bruciarmi le dita dei piedi. Alcune volte buttavano tra le fiamme polvere di peperoncino, così tutto il corpo diventava incandescente e gli occhi sembravano brace. Il dolore più terribile arrivava dopo, quando dovevo andare all’aperto per fare i lavori forzati, mezzo cieco e con le piaghe ancora purulente. Tra noi, chi non moriva di tortura, moriva di stenti e fame. Mangiavamo un pugno di riso e una tazza di brodo. Dalla disperazione, mi è capitato di cucinare anche le suole delle mie scarpe”. Read the rest of this entry »
Il silenzio sui 50 anni della Rivoluzione Culturale
Il silenzio sui 50 anni della Rivoluzione Culturale in Cina e in occidente
Di Bernardo Cervellera, AsiaNews – 16 maggio 2016
Cinquanta anni fa, il 16 maggio 1966, Mao Zedong ha lanciato una campagna per eliminare i suoi rivali, iniziando quel periodo della storia cinese chiamata “Rivoluzione Culturale”. Nel tentativo di nascondere i suoi fallimenti per la campagna del Grande Balzo in Avanti (che hanno portato alla morte per fame almeno 35 milioni di persone), Mao ha spinto i giovani contro “i vecchi” del Partito per “purgare” la società. In questa vera e propria guerra civile, Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: Trovate la reincarnazione di Mao e sceglierete il mio successore
Il Dalai Lama sfida il Partito: Trovate la reincarnazione di Mao e sceglierete il mio successore
Il leader buddista ironizza sulle continue ingerenze del governo cinese nella sfera religiosa: “Sono atei e materialisti per loro stessa definizione ma vogliono decidere il prossimo capo del buddismo tibetano. Ho una proposta: prima annunciate la rinascita di Mao e degli altri grandi leader comunisti e poi ne parliamo”. Sul futuro della sua istituzione, tornato serio, ribadisce: “Deciderà il popolo tibetano”. Tokyo (AsiaNews) – Se il governo comunista cinese vuole scegliere il prossimo Dalai Lama “deve innanzi tutto dimostrare di credere alla reincarnazione. E quindi come prima cosa deve annunciare la rinascita di Mao Zedong, Lin Biao, Deng Xiaoping e tutti gli altri leader comunisti. Fatto questo, potremo discutere del futuro leader buddista”. Lo ha detto ridendo Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, all’agenzia nipponica NHK. Il capo della setta dei berretti gialli è in Giappone per un tour di insegnamenti e meditazione.
A una domanda sul futuro dell’istituzione del Dalai Lama, tema molto dibattuto nel mondo tibetano e cinese, il leader religioso ha prima “sfidato” il governo di Pechino e poi, tornato serio, ha aggiunto: “Mi sembra evidente che l’interesse del governo cinese nei riguardi di questa questione sia del tutto politico, non religioso. Durante la dinastia manciù era comprensibile il coinvolgimento del governo imperiale nell’istituzione del buddismo tibetano, perché c’era una relazione forte fra l’imperatore e il Dalai Lama”.
Tutto questo non esiste più da tempo: “L’attuale esecutivo che regge la Cina si dichiara ateo e materialista, lo stesso Mao ha definito la religione un veleno. Quindi non hanno alcuna voce in capitolo”. Quindi, continua, “sin dal 1969 ho chiarito che il futuro dell’istituzione è in mano al popolo tibetano. Noto però con preoccupazione che l’interesse cinese aumenta”.
In linea con le restrizioni alle altre religioni ufficiali, il Partito comunista ha aumentato la pressione nei confronti del buddismo tibetano. Nel novembre 2015 il capo della Commissione per gli affari etnici e religiosi della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, Zhu Weiqun,ha detto: “La Cina non rinuncerà mai al diritto di decidere sulle future reincarnazioni del Dalai Lama”. Nel gennaio 2016, inoltre, il governo del Tibet ha istituito un “registro ufficiale” dei buddha viventi “per evitare le truffe”. La diaspora tibetana ha chiarito subito dopo che per essere inseriti nella lista “non serve neanche essere buddista” .
La questione del prossimo Dalai Lama resta dunque aperta. Nel settembre 2014, lo stesso Tenzin Gyatso ha dichiarato: “Per individuare il mio successore non saranno usate le procedure legate alle profezie, perché la Cina potrebbe influire. Penso più a un Conclave, simile a quello usato dalla Chiesa cattolica per eleggere il Papa, oppure a delle istruzioni scritte da leggere dopo la mia morte”. http://www.asianews.it/index.php?idn=1&art=37487
His Holiness the Dalai Lama: Manjushri Permission
Manjushri Permission and Meetings in Osaka
Osaka, Japan, 13 May 2016 – As it was the final day of the series of teachings he has been giving in Osaka, His Holiness the Dalai Lama today met with several groups from the audience of 2700 who have attended his talks. He began by meeting a group of one thousand, mostly women, from Taiwan.
His Holiness the Dalai Lama meeting with a group from Taiwan who attended his talks in Osaka, Japan on May 13, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Once again he stressed the importance of studying and making good use of our intelligence. He said the best way to ensure that our education and intelligence are put to positive use is to develop a warm heart. Commenting that scientists are finding evidence that confirms that basic human nature is kind and good hearted, he suggested that if we find ways to nurture these qualities we can create a kinder more peaceful world.
“As followers of the Buddha and the Nalanda tradition, we should use what we learn to develop a calm mind and generate inner peace.
“You’re all from Taiwan,” he continued. “I’ve visited several times and been impressed by how well ordered the country is. You are heirs to ancient Chinese culture and taking an interest in Buddhism, which is very good. For political reasons I have been unable to come again recently. Ma Ying-jeou was friendly when he was Mayor of Taipei, but became more aloof once he was President. It’s understandable and I don’t want to inconvenience anyone. From my side I’m ready to come, however I don’t want to discomfit the government.” Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama’s Third Day of ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ in Osaka
Third Day of ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ in Osaka
Osaka, Japan, 12 May 2016 – After several days of cloud and rain, Osaka awoke today to bright sunlight streaming through the windows and bright blue skies overhead. As His Holiness the Dalai Lama walked through the hotel to the Osaka International Conference Center the light caught the fresh leaves on the trees around the buildings.
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience on his arrival at the Osaka International Conference Center in Osaka, Japan on May 12, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Today I want to tell you about the Stages of the Path tradition,” he began once he had sat down. “In the 8th century Shantarakshita came to Tibet at the invitation of the Emperor Trisong Detsen. He was a leading scholar of Nalanda University in his day and established the pure Nalanda tradition in Tibet. Following the reign of Tri Ralpachan, Tibet became politically fragmented.
“In the west of the country, Ngari, was the Kingdom of Guge with its capital at Thöling. The king wanted to invite Buddhist teachers from India to restore the traditions set up by Shantarakshita and Guru Padmasambhava that had fallen into decline. A local translator, Rinchen Zangpo had already been active in the region when the king prevailed upon Dipamkara Atisha to come from the University of Vikramashila to Tibet.”
His Holiness explained that the king requested Atisha to compose a teaching that would be specifically suitable for Tibetans and in response he wrote the ‘Lamp for the Path to Enlightenment’. What distinguished this text from other Indian treatises was that it laid out the entire path to enlightenment in terms of an individual’s spiritual practice – the stages of the path. He described these stages in relation to practitioners of three capacities. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama’s 2nd Day of ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ in Osaka
Second Day of ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ in Osaka
Osaka, Japan, 11 May 2016 – Arriving in the hall of the Osaka International Conference Center this morning, His Holiness the Dalai Lama walked to the front of the stage and saluted the applauding audience to the right, left and middle with folded hands.
His Holiness the Dalai Lama saluting the audience at the start of the second day of his teachings at the Osaka International Conference Center in Osaka, Japan on May 11, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Good morning everybody,” he began, “we know that the Buddha appeared in the world, although there is disagreement about when. The question is whether he attained enlightenment in that very life, or was enlightened long before. The Pali tradition says he was an ordinary person who became the Buddha in the course of one meditative sitting. Maitreya’s ‘Sublime Continuum’ lists 12 deeds of the Buddha’s life, some performed as a bodhisattva and some as a Buddha. It is hard to conceive of his accumulating merit and insight over three countless aeons, but it is also difficult to believe that he attained enlightenment in one life. The former account from the Sanskrit tradition seems more reasonable.
“ The common narrative is that the Buddha attained enlightenment and turned the wheel of Dharma when he taught the Four Noble Truths. The second turning of the wheel, dealing with the Perfection of Wisdom teachings, is not historically recorded, so some people dispute whether the Buddha taught them at all. However, Nagarjuna, Maitreya and Bhavaviveka wrote exhaustively defending the authenticity of this Sanskrit tradition. Its focus was phenomena’s lack of inherent existence.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Beginning to Teach ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ in Osaka
Beginning to Teach ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ in Osaka
Osaka, Japan, 10 May 2016 – As His Holiness the Dalai Lama walked to the hall of the Osaka International Conference Center this morning, well-wishers, mostly Chinese from Taiwan, lined up to greet him. When he walked onto the stage, the hall filled with applause. Once he had sat down he said:
Well-wishers waiting to greet His Holiness the Dalai Lama as he walks to the Osaka International Conference Centerin Osaka, Japan on May 10, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“As you know I’m nearly 81 years old and I have some problems with my knees, so although a teacher ought to prostrate before the Buddha before teaching it is now quite difficult. However, my brain is still sharp. Every day in my practice, I use my intelligence to the full. I think about reality, analyzing, analyzing.”
He remarked that since there was simultaneous translation into Mandarin, Korean, Japanese, Russian, Mongolian and English, he would speak uninterruptedly in his own language.
“ All human beings have the capacity to differentiate right from wrong, but when we are under the influence of anger or attachment we lose the ability to discriminate. To fully exercise our intelligence we need a calm mind. Folding our hands and saying ‘I go for refuge … ‘ is not enough, we need to employ reason. And we tend to be ignorant of the nature of the mind. We need to know how to shape the mind, to transform it from being disturbed to being calm. Cultivating the wisdom of listening, reflection and meditation will help.” Read the rest of this entry »
NHK Interviews His Holiness the Dalai Lama in Osaka
NHK Interviews His Holiness the Dalai Lama in Osaka
Osaka, Japan, 9 May 2016 – This morning His Holiness the Dalai Lama drove from Narita to Haneda Airport in Tokyo under grey skies to take the hour long flight to Osaka. Descending through thick cloud the plane landed at Itami Airport in pouring rain. His Holiness drove to his hotel in time for lunch. Immediately afterwards he gave an interview to Makoto Oda and Eisuke Takahashi, correspondents from NHK, Japan’s national public broadcasting organization.
His Holiness the Dalai Lama being interviewed for NHK television in Osaka, Japan on May 9, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
They began by asking about the real situation in Tibet and His Holiness told them they had better send Japanese journalists to visit the towns, villages and nomad encampments there to find out for themselves.
“Compared to the Cultural Revolution things are better in Tibet and China, but in Tibet there are hardline officials whose policy is to see anything unique about Tibet, whether it is our language, culture or religious traditions, as portending separation from China. Fearing that, they exert ever tighter control. The teaching of Tibetan language in schools is either banned or restricted. Students who excel in their study of Tibetan are held back, while those who do well studying Chinese find jobs or more easily go on to university. Since the mid 80s Tibetans have felt that a semi-cultural revolution has been imposed. This is what stoked the 2008 crisis. Peking depends too much on local authorities who tend to be narrow-minded and exert too tight a control.
“In terms of material development housing and the shops in cities have improved, but as far as Tibetan Buddhism is concerned, a proper training requires 20-30 years study with a proper teacher. This is difficult to find in Tibet. Most of the learned masters either escaped to India or died in prison. Very few remain. Meanwhile the number of monks has drastically declined. In Drepung Monastery where the 2nd Dalai Lama was abbot, for example, there were 8000 monks when I took my final exams in 1958-9. Now there are 400. The monastery used to accommodate monks from right across Tibet and beyond. Now the authorities send those who have come from afar back home. Monks who are admitted are subjected to political re-education. Read the rest of this entry »
Sonam Tso si è autoimmolata
Sonam Tso
E’ giunta conferma di un nuovo caso di autoimmolazione in Tibet. Sonam Tso, una donna di circa cinquant’anni anni madre di sei figli, si è data la morte con il fuoco lo scorso 23 marzo a Dzoege nella prefettura autonoma di Ngaba.
A causa delle difficili comunicazioni, la notizia della morte di Sonam Tso (nella foto), circolata alla fine del mese di marzo ma mai confermata, è stata fornita da Tibet Watch solo il 7 maggio. La donna ha portato a compimento il suo gesto di protesta nelle vicinanze del monastero di Sera attorno al quale la nuova eroina tibetana stava camminando assieme al marito. Dopo avergli chiesto di proseguire da solo assicurandolo che l’avrebbe raggiunto nel giro di pochi minuti, Sonam si è data fuoco invocando ad alta voce il ritorno del Dalai Lama e libertà per il Tibet. Un monaco ha udito le sue grida e assieme al marito della donna ha cercato di spegnere le fiamme. Con l’aiuto di un altro monaco, di nome Tsultrim, zio di Sonam, il suo corpo è stato provvisoriamente portato all’interno del monastero ma la donna è deceduta prima dell’arrivo dell’auto che l’avrebbe portata in ospedale. Tsultrim, arrestato con l’accusa di diffuso la notizia della morte della nipote, è stato rilasciato dopo una settimana di prigione e costretto a cancellare dal suo cellulare la fotografia di Sonam avvolta dalle fiamme. Sale a 145 il numero dei tibetani immolatisi all’interno del Tibet occupato. Due sono le autoimmolazioni avvenute nel 2016: prima di Sonam si era dato la morte con il fuoco, il 29 febbraio, a Kardze, il monaco diciottenne Kalsang Wangdu. Continuano in Tibet le proteste e la repressione. Il 2 maggio, a Ngaba, un giovane monaco tibetano di nome Thubten ha percorso l’ormai tristemente nota “strada dei martiri” reggendo un ritratto del Dalai Lama. E’ stato subito arrestato dalla polizia e non si hanno sue notizie. Il 4 maggio oltre cento tibetani hanno dato vita a una manifestazione di protesta nelle vicinanze del monte Minyak Gankar, non lontano dalla città di Dhartsedo, nella regione del Kham, denunciando il proliferare incontrollato dello sfruttamento delle risorse minerarie della zona e il conseguente inquinamento ambientale. Al grido di “non esistono leggi per il partito comunista” hanno mostrato la quantità di pesci morti in seguito al riversamento di sostanze tossiche nelle acque del fiume locale. E’ di oggi la notizia che Lobsang Jamyang, un monaco-scrittore di 28 anni, è stato condannato dalle autorità cinesi di Ngaba a sette anni e mezzo di carcere. Conosciuto col “nome de plume” di Lomik, era stato arrestato il 17 aprile 2015 e detenuto per oltre un anno senza processo e senza che i suoi famigliari fossero stati informati. Nell’ennesimo tentativo di screditare il governo tibetano in esilio, il 5 maggio un portavoce del governo di Pechino ha affermato che “la cosiddetta Amministrazione Centrale Tibetana non gode di alcuna popolarità all’interno del Tibet” e che la rielezione di Lobsang Sangay a capo dell’esecutivo tibetano “è una farsa politica”. “Il cosiddetto governo tibetano in esilio è illegale, nessun paese o governo riconosce questa organizzazione”.
Fonti: Tibet Watch – Phayul http://www.italiatibet.org/2016/05/09/confermato-un-nuovo-caso-di-autoimmolazione-in-tibet/
H.H. Dalai Lama Participates in Youth Leaders’ Exchange
His Holiness the Dalai Lama Participates in Youth Leaders’ Exchange
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 3 May 2016 – Today, His Holiness the Dalai Lama took part in a meeting with members of the Youth Leaders’ Exchange, young women and men from trouble-torn countries across the Middle East, Africa and Southeast Asia, dedicated to managing conflict in non-violent ways. The meeting took place under the auspices of the United States Institute of Peace (USIP), which works to prevent, mitigate and resolve conflict around the world. His Holiness had invited two Indian Muslim leaders to join him in the meeting – Dr Syed Zafar Mahmood, a retired civil servant and social activist and Dewan Syed Zainul Abedin, a Sufi and Spiritual Head of the shrine of Ajmer Dargah. Both are distinguished for their work to promote inter-religious understanding.
Amule from South Sudan introducing himself to His Holiness the Dalai Lama at the start of the meeting with Youth Leaders at Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 3 May 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
To start the meeting the Youth Leaders introduced themselves: Ahmed from Uganda, Amule from South Sudan, Doaa from Egypt, Didas from Kenya, Harry from Myanmar, Hassan from Somalia, Hastiar from Iraq, Ikhlas from Sudan, Imrana from Nigeria, Issa from Iraq, Khadija from Somalia, Mariam from Afghanistan, Miriam from Nigeria, Mahamed from Sudan, Mouad from Morocco, Nasro from Somalia, Nadia from Tunisia, Noria from Afghanistan, Rebecca from Nigeria, Scofield from Kenya, Shubey from Uganda, Silvio from South Sudan, Souhir from Tunisia, Soukaina from Morocco, Qutaiba from Syria, Thet from Myanmar, Victoria from Nigeria, Ye Htut from Myanmar and Younes from Libya.
After His Holiness had invited Dewan Syed Zainul Abedin to say a prayer to launch proceedings, moderator Nancy Lindborg, President of USIP asked His Holiness if he had any preliminary remarks to make. He began by saying how happy he was to meet so many young people. He noted that India is a living example that all religious traditions can live together in peace and friendship. He went on: “I began to talk about the oneness of humanity during my first visit to Europe in 1973. That naturally led to my voicing a need for greater global responsibility. Now there is evidence of a growing sense of global citizenship among young people in particular, which is encouraging since this planet is our only home and we have to live on it in harmony. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends Graduation Ceremony at the College for H.T.S. Sarah
His Holiness the Dalai Lama Attends Graduation Ceremony at the College for Higher Tibetan Studies, Sarah
Dharamsala, HP, India, 26 April 2016 – It was a bright spring morning today as His Holiness the Dalai Lama drove down through Dharamsala town and on through the neat tea gardens below Chilgari. Jacaranda trees were in bloom and flocks of brilliant green parakeets swooped across the road on the way to the College for Higher Tibetan Studies (CHTS) at Sarah. His Holiness was met on arrival by Institute of Buddhist Dialectics (IBD) Director, Ven Geshe Kalsang Damdul and Principal of the College, Ven Geshe Jampal Dakpa, who escorted him into the assembly hall.
His Holiness the Dalai Lama arriving at the College for Higher Tibetan Studies (CHTS) at Sarah’s assembly hall in Dharamsala, HP, India on April 26, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
After praises had been recited to Manjushri and the Seventeen Masters of Nalanda, Secretary Passang Tsering thanked His Holiness for acceding to the College’s request that he preside over this year’s convocation ceremony. Geshe Kalsang Damdul welcomed the guests and dignitaries and acknowledged His Holiness’s kind leadership of the Tibetan people. He noted that the Institute of Buddhist Dialectics was founded on His Holiness’s birthday 6th July in 1979 and proceeded to give a short report about what has happened since then.
To begin with 29 students began to study the Perfection of Wisdom and the view of the Middle Way in a course intended to last 10 years. Eventually this curriculum was extended to include aspects of the Nyingma, Sakya and Kagyu traditions as well. Teachers were invited from Namdroling Monastery in Bylakuppe. Meanwhile students also attend Dzongsar Institute in Chauntra and Palpung Sherabling in Bir. In addition to study of the classic Indian Buddhist texts, students also study tantra in a course that now lasts 16 years.
Having taken responsibility for preserving and promoting Tibetan culture with the establishment of the Institute, in 1991, Founding Director Gyen Lobsang Gyatso bought land here in Sarah to set up the College for Higher Tibetan Studies. His Holiness blessed the site and inaugurated the institution once it was built. The Department of Education of the Central Tibetan Administration (CTA) gave its recognition. Educational programmes include an undergraduate course in Tibetan Studies and graduate courses in Tibetan History and Tibetan Literature as well as an effective teacher training programme. Read the rest of this entry »
La scomparsa del Tibet
La scomparsa del Tibet
La catena americana Kentucky Fried Chicken ha aperto a marzo il primo fast food a Lhasa. Il mondo ha appreso la notizia che anche i buddisti tibetani si sarebbero convertiti al pollo fritto a causa di uno scontro accademico con il governo di Pechino.Esuli e sostenitori dell’indipendenza del Tibet avevano chiesto al colosso della ristorazione Usa che nel locale si parlasse anche il tibetano e non solo il mandarino, come nel resto della Cina, e che il personale venisse assunto scegliendolo tra la minoranza locale. I vertici di KFC non hanno risposto, ma le autorità cinesi hanno definito «ridicola» la proposta. Pochi giorni dopo è emerso che tra i quaranta dipendenti del fast food, trentadue sono di etnia han, maggioritaria in Cina. Otto i tibetani. Quanto ai menù, sono stati stampati solo in mandarino.
Per chi segue da decenni la colonizzazione cinese del Tibet, la notizia non è affatto frivola e la scelta dei tempi per nulla casuale. Negli stessi giorni di marzo, anno 1951, l’armata rivoluzionaria di Mao Zedong invadeva Lhasa e nello stesso mese del 1959 il quattordicesimo Dalai Lama venne costretto a fuggire in India. Mentre esattamente dieci anni fa il leader spirituale dei buddisti pregava personalmente KFC di annullare l’apertura di una sede tibetana. La ragione aveva fatto sorridere: le stragi dei polli violano i valori tibetani. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama and Archbishop Tutu Sign Interfaith Climate Statement
Nobel Peace Laureates His Holiness the Dalai Lama and Archbishop Desmond Tutu
His Holiness the Dalai Lama and Archbishop Tutu Joins 270 Religious Leaders to Sign Interfaith Climate Statement
DHARAMSHALA: Nobel Peace Laureates His Holiness the Dalai Lama and Archbishop Desmond Tutu joined over 270 leaders of the world’s major religions including Buddhism, Christianity, Islam and Judaism to express support for a strong climate action on Monday, 18 April. It was submitted in New York to the U.N. climate Chief Christiana Figueres. Click here for the statement.
The interfaith statement comes ahead of the gathering of national leaders at the United Nations on Friday, 22 April, to sign the landmark climate pact agreed in Paris – a necessary step towards its entry into force.
“Caring for the Earth is our shared responsibility. Each one of us has a “moral responsibility to act,” as so powerfully stated by the Pope’s Encyclical and in the climate change statements by Buddhist, Christian, Hindu, Jewish, Muslim, Sikh, and other faith leaders,” the interfaith statement reads.
“Humanity is at a crucial turning point. We as faith communities recognize that we must begin a transition away from polluting fossil fuels and towards clean renewable energy sources. It is clear that for many people significant lifestyle changes will have to be made. We must strive for alternatives to the culture of consumerism that is so destructive to ourselves and to our planet,” it says.
“We must reflect on the true nature of our interrelationship to the Earth. It is not a resource for us to exploit at our will. It is a sacred inheritance and a precious home which we must protect. United with the shared hope that arises from faith, we the undersigned believe that the means, desire, and will to care for Earth and all life can and will become action as our political leaders ratify the promises made in Paris – and thus safeguard the greater promises of this generation and of all those to come,” the statement concludes. Read the rest of this entry »
Where is the Panchen Lama?
Where is the 11th Panchen Rinpoche, Gedhun Choekyi Nyima?
Commemoration of the 21th anniversary of the disappearance of His Holiness the 11th Panchen Lama.
Twenty-one years ago, Tibets Panchen Lama was abducted together with his family from their home in Tibet and since then no one ever has seen or heard from either the Panchen Lama or his family. The Panchen Lama was 6 years old, a child.
All calls for information about the whereabouts of the genuine Panchen Lama were unanswered and the Chinese never have provided any proof where the Panchen Lama or his family were, let alone if they are unharmed and in good health. The 11th Panchen Rinpoche, Gedhun Choekyi Nyima is a figure of utmost religious and political importance in Tibet. The Panchen Lama is involved in selecting the next Dalai Lama and vice-versa. Sadly ever since the abduction of the young Panchen Lama in 1995, the Chinese Government has not given any positive response to genuine requests by the Tibetan government in Exile, Tibetans and the International Community, that the young Panchen Lama be given freedom to carry on with his religious trainings like all his predecessors.
April 25th will mark the 27rd Birthday of His Holiness the 11th Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima.
When celebrating the Birthday of His Holiness, we urgently must once again, together with Tibetans and Tibet supporters, appeal to all Governments and Human Rights leaders worldwide, to demand China’s Communist Regime respond immediately to the following urgent questions: (and every year they are the same:
a) Where is the Panchen Lama, Gedhun Choekyi Nyima? Why, if he is in such good condition of health and his family the same, can we not visit him and why the secrecy?
b) on behalf of the Tibetan people and Buddhists the world over, can you prove to the UN that ‘Gedhun Choekyi Nyima and his family’ is in good mental and physical health?
c) When shall international Human Right groups, Tibet supporters and
Tibetan Government officials be given entry to Tibet and be allowed to visit the Panchen Lama?
We hope that everyone shall do whatever they can in their own capacity to raise once again urgent attention to this tragedy at the hands of the Chinese and their (Chinas CCP) relentless attempt to eradicate anything genuine *Tibetan*. Read the rest of this entry »
Manifestanti tibetani detenuti vengono picchiati, derubati e poi rilasciati
I coraggiosi manifestanti tibetani.
Manifestanti tibetani detenuti vengono picchiati, derubati e poi rilasciati
Un gruppo di lavoratori tibetani, arrestati l’8 aprile dopo aver protestato per la perdita dei loro posti di lavoro in circostanze poco chiare, sono stati picchiati e derubati dalla polizia cinese prima di essere rilasciato due giorni dopo. Il gruppo di 29 persone sono stati presi in custodia dopo essersi raccolti di fronte agli uffici governativi a Machu (in cinese Maqu) contea di Kanlho nella Prefettura Autonoma Tibetana. “ In seguito sono stati picchiati dalla polizia, che ha anche danneggiato e confiscato i loro telefoni cellulari e hanno portato via i loro anelli d’oro. I manifestanti chiedevano un risarcimento per le perdite e i danni alle loro proprietà,” ha dichiarato una fonte di RFA, parlando in condizione di anonimato. “I [manifestanti] sospettano che al loro appello per il loro lavoro sia stato dato un senso politico e che le autorità stiano ora facendo del loro meglio per danneggiare le loro prospettive future”, ha affermato la fonte, aggiungendo che i lavoratori licenziati hanno spiegato che non avevano motivazioni politiche dietro la loro protesta. “Erano lì solo per chiedere che il loro lavoro fosse ripristinato”, ha detto. http://www.laogai.it/manifestanti-tibetani-detenuti-vengono-picchiati-derubati-rilasciati/
H.H. Dalai Lama Visits to Springdales School and IIT, Delhi
His Holiness the Dalai Lama Visits to Springdales School and IIT, Delhi
New Delhi, India, 9 April 2016 – His Holiness the Dalai Lama’s public activities began today with an interview with Anchal Vohra, Foreign Affairs Editor & Senior Anchor for CNN-IBN. Her questions were direct, she began by asking what he would say to the victims and perpetrators of the Paris and Brussels attacks if he met them. His Holiness replied that he would start by pointing out that both parties are human beings and both want to live a happy life and don’t want suffering. He said such events do not arise independently. He views them as symptoms of 20th century mistakes.
Anchal Vohra interviewing His Holiness the Dalai Lama for CNN-IBN in New Delhi, India on April 9, 2016.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
“In the early 20th century military force was like a symbol of national pride. Leaders like members of the royal families would be members of the military. Citizens would heed calls for mobilization and proudly join up. In the later part of the 20th century this changed. There was resistance to the Vietnam War. Then, when it came to the Iraq crisis, millions across the world expressed opposition to war. Many people have concluded that violence and military action are not a solution to problems. It is in the nature of violence that its results are unpredictable and often violence leads to counter-violence.”
Vohra asked again what was the 20th century mistake and His Holiness clarified that it’s the idea that violence provides a solution, that in victory, the optimum result is the destruction of your enemy. He said that we are now so interdependent that destroying our enemy is to do damage to ourselves. The reality has changed yet our thinking still follows old patterns.
When asked about a growing sense of intolerance with respect to beef, His Holiness replied that anyone is free to follow the path they believe in, but cannot expect others to follow it too. He said that although he is a Buddhist, he makes no effort to propagate Buddhism. He remarked that since both employ ethics, concentration and insight (shila, shamatha and vipashyana), Hinduism and Buddhism are like twin brothers. What distinguishes them is their respective views of self (atman) and selflessness (anatman), but, he said, which you believe is a private matter. He expressed great admiration for the way inter-religious harmony has flourished for centuries in India and suggested it is a model other countries in the neighbourhood would do well to follow. Read the rest of this entry »
The Brahmaputra is the next test for Beijing and New Delhi.
The Brahmaputra originates in Tibet, where it is known locally as the Yarlung Tsangpo.
The Brahmaputra is the next test for Beijing and New Delhi.
On April 18–19, the Chinese and Indian defense ministers will meet in Beijing to discuss border issues. At the top of the agenda will be how to improve stability along the border, where both countries have overlapping sovereignty claims. Chinese military incursions across the Line of Actual Control (LAC) into Indian-controlled territory, most recently in March , have been a particular source of tension between Beijing and New Delhi. At the same time, the two sides should not ignore another point of friction in the LAC region—and a potential source of security cooperation—the transboundary Brahmaputra River.
The Brahmaputra originates in Tibet (where it is known locally as the Yarlung Tsangpo), and meanders across the LAC and into the Indian state of Arunachal Pradesh. This is one of two major contested regions along the Sino-Indian border, the other being Aksai Chin to the far west (where most of the recent Chinese military incursions have taken place). Chinese troops conducted a major offensive in Arunachal Pradesh as part of a border conflict with India in 1962, before withdrawing pending negotiations. Beijing claims sovereignty over this territory, which it refers to as “southern Tibet,” while New Delhi regards it as rightfully India’s territory under a 1914 treaty. The river then continues through Indian territory and into Bangladesh, where it ultimately flows into the Bay of Bengal.
Among the world’s major international rivers, the Brahmaputra ranks low in terms of institutionalized management. Countries along the Nile, for instance, have formed the Nile Basin Initiative to encourage peace and security, while states in the lower Mekong region have formed the Mekong River Commission (of which China is an observer, but not a full member). By contrast, there is no institution capable of promoting cooperation between the Brahmaputra’s three major riparian states – China, India, and Bangladesh. Read the rest of this entry »
Gyaye Phuntsok muore dopo anni di torture in carcere
Gyaye Phuntsok muore dopo anni di torture in carcere
L’anziano che ha subito abusi per più di 16 anni dai suoi carcerieri cinesi è morto dopo essere stato costretto a letto e incapace di camminare fin dal suo rilascio.
Gyaye Phuntsok (85), è morto il 21 marzo, quasi due decenni dopo aver subito percosse invalidanti e torture in carcere.
“Era da tempo maltrattato in carcere,” afferma a RFA, Yeshe Tenzin, citando fonti di Chabcha (in cinese, Gonghe) nella contea della provincia di Qinghai, dove era stato tenuto Phuntsok.
“E’ stato torturato, lasciandolo incapace di stare in piedi a causa delle gravi lesioni alle gambe insieme a molte altre ferite sul suo corpo”, ha detto Tenzin. Phuntsok era stato costretto a letto dal suo rilascio nel 2000, dopo aver scontato una pena detentiva di due anni.
“Aveva sofferto per lungo tempo da gravi problemi di salute”, ha detto Tenzin. “La sua condizione è peggiorata, ed è morto in casa.”
Tutto era iniziato dopo un viaggio in India nel 1992 per incontrare il leader spirituale in esilio del Dalai Lama, Tenzin ha detto.
“Dopo il ritorno a casa, ha costruito un tempio su un’isola nel Qinghai Lake, ma è stato in seguito arrestato dopo che la polizia ha sequestrato le scritture religiose che aveva portato dall’India, insieme a messaggi personali scritti a lui da Sua Santità il Dalai Lama”.
Phuntsok è stato poi condannato nel 1998 per un periodo di due anni in prigione, dove le torture subite lo hanno reso incapace di stare in piedi.
Fonte: Radio Free Asia, 27 mar 16
English article: Bedridden For Years After Torture in Jail, Tibetan Man Dies at 85
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His Holiness the Dalai Lama Speaks at the American Embassy School
His Holiness the Dalai Lama speaks at the American Embassy School
His Holiness the Dalai Lama Speaks at the American Embassy School
New Delhi, India, 8 April 2016 – Before leaving for the American Embassy School this morning, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Sanjoy Majumder of the BBC. Majumder began by asking how we can defeat violence in the name of religion. His Holiness told him that while there may be a need to take short term measures, we also have to think about how to stop this in the long run. One way is to increase contacts between people of different faiths to improve understanding between them, bearing in mind that all religions carry the same message of love and observe tolerance and forgiveness to protect it. As to whether support for the cause of Tibet is diminishing, His Holiness suggested that while newer causes may attract attention, there is still great concern and support for Tibet. At the same time the Tibetan people’s spirit remains strong. As more and more Chinese resume an interest in Buddhism they come to appreciate the value of the Tibetan tradition. However, reality is concealed from many people in China, because of wholesale censorship. His Holiness asserted that the 1.3 billion Chinese people have a right to authentic information and have the ability to judge right from wrong on the basis of it. Ultimately the power of truth is stronger than the power of the gun.
In reply to a question about his reincarnation His Holiness repeated that his decision that whether or not one is sought will rest with the Tibetan people. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Meeting on Secular Ethics Curriculum
Meeting on Secular Ethics Curriculum
New Delhi, India, 7 April 2016 – To start the day in Delhi this morning, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Sonia Singh of NDTV Dialogues before an audience of Indian and Tibetan students. It will be broadcast first tonight. Topics included what he had learned from Nehru, the prospects for his reincarnation and whether he still hopes to see Tibet again in this life. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama: Basic human nature is compassionate.
His Holiness the Dalai Lama with NDTV’s Sonia Singh for a special session of NDTV Dialogues, 7 April 2016.
H. H. the Dalai Lama: Basic human nature is compassionate. Interview to NDTV.
NDTV: Hello and welcome to this very special edition of the NDTV Dialogues, on the show with us His Holiness the Dalai Lama. He is one of the world’s most respected and loved spiritual leaders. He is also a Nobel Laureate for Peace and described by many as a rock star as well. He is joining us and thank you very much Your Holiness for being with us on the NDTV Dialogues.In your 80th year it’s a time when we see violence around us in the world. Terrorism is being seen as a common threat, whether it’s victims in India, we’ve seen it in Lahore in Pakistan, in Brussels, in Ankara; are you still optimistic for world peace? Buddhism has preached peace throughout, how do you preach world peace at a time like this?
HH The Dalai Lama: Since I think the last 30 years I have serious had discussions with scientists and also some educationists and other knowledgeable people. Then some occasions the scientists they mentioned basic human nature is more compassionate. They have some reasons and I am not going to necessarily repeat the reasons. So then when I heard that, I really am convinced now that basic human nature is more compassionate, therefore there is hope. If basic human nature is anger or negative emotion then no hope. And then of course I am Buddhist. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Vana Retreat Centre Dehradun
His Holiness the Dalai Lama Visits Vana Retreat Centre Dehradun
Dehradun, Uttarakhand, India, 6 April 2016 – Tibetans young and old, lay-people as well as monks and nuns lined the road from the Rajpur Helipad to greet His Holiness the Dalai Lama when he landed there this morning. A short drive brought him to his destination, the wellness retreat at the verdant 21 acre Vana Malsi Estate just off the Mussoorie road.
Veer Singh welcoming His Holiness the Dalai Lama on his arrival at the Vana Retreat Centre in Dehradun, Uttarakhand, India on April 6, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His host, Veer Singh welcomed him as he stepped out of his car and then escorted him on an electric buggy to the Kila, the center’s main building, where 450 people from many parts of the world eagerly awaited him. Referring to His Holiness as a torch bearer of the Buddha’s message, Veer Singh was brief and to the point in expressing delight that he had come to Vana and requested him to address the gathering.
“Brothers and sisters,” His Holiness began, “when Analjit Singh, who has become a close friend, invited me to come, I couldn’t refuse. I really appreciate the work you are doing here and I’m glad to see that people have come from far and wide. One of the things I’m committed to doing is sharing with others my sense that as human beings we are all the same. I am more comfortable thinking of myself as just one of the 7 billion human beings alive today. If I were to think of myself as the Dalai Lama, as somehow different from others, it would leave me lonely and create a barrier between me and others. “During almost the whole of my life, I’ve been witness to killing and violence. When I was born the Sino-Japanese conflict was about to break out and the conditions that gave rise to the Second World War were stirring in Europe. After that came the Korean War and the Vietnam War. Throughout this period, many people suffered and were killed. Here and now we’re living in peace and comfort, but at the same time in other places many people are dying as a result of anger and other negative emotions. If things continue this way, the 21st century will end up being as violent as the century that went before. Violence always brings suffering and yet no one wants suffering, we all want to live in peace.” Read the rest of this entry »
Tibetano si suicida per porre fine alla tortura in prigione
Tibetano si suicida per porre fine alla tortura in prigione
Un uomo tibetano arrestato dalla polizia cinese con l’accuse sconosciute si è suicidato in carcere per porre fine alle brutali torture subite per mano dei suoi carcerieri.
Tassi, 30 anni, membro della famiglia di Deyang, è morto l’11 marzo nel centro di detenzione di Tsangshul a Markham nella contea Chamdo, della Prefettura della Regione Autonoma del Tibet.
Era stato preso in custodia dalla polizia poco prima dell’anniversario della rivolta del 1959 contro il dominio cinese.
“E’ stato picchiato duramente e torturato durante la detenzione, diventando così disperato da togliersi la vita”, riferisce una fonte. Non è ancora chiaro come si è tolto la vita. Read the rest of this entry »
Tibet: la polizia spara sulla folla e uccide due persone
Tibet: la polizia spara sulla folla e uccide due persone
Sono settimane di tensione quelle si vivono per le strade della provincia di Sichuan, nella ragione autonoma del Tibet, dove il 30 marzo la polizia cinese ha aperto il fuoco contro la popolazione.
Secondo quanto affermato da Ven. Golog Jigme, ex prigioniero politico ora residente in Svizzera, diverse sarebbero i tibetani rimasti colpiti, due dei quali si presume siano morti, seppur non sia hanno ancora conferme ufficiali.
Sono invece conosciuti i motivi dell’efferata azione da parte della polizia, la quale ha agito in modo del tutto sproporzionato a seguito di uno scontro tra un residente e un commerciante musulmano. Quest’ultimo, infatti, sarebbe stato accusato dal tibetano di aver rubato un camion trasportante bestiame, rubato presso il villaggio tibetano di Horsul 2. Read the rest of this entry »
Dalai Lama on obsolescence of war
Dalai Lama on obsolescence of war
BENGALURU: The 14th Dalai Lama witnessed the devastation of the Snow Kingdom of Tibet when the communist Chinese invaded and occupied his country. Sixty years later, Tibet still belongs to China. He’s seen war cover the landscape of the world for most of his life.
He says, “War, or any form of organised combat, developed alongside civilisation and seems to be part of history and of the human temperament.”
But are we still so primitive, so brutal as to hold to the belief that in order to maintain peace we must kill? How can violence lead to peace?
The Embodiment of Compassion assures, “The world is changing, and we have understood that we cannot solve human problems with weapons. The disputes that result from differences of opinion should be settled gradually through dialogue.”
Yet there is little dialogue; instead we hear that failure to do what the biggest bully on the block dictates will end up in death for the dissenters. Random acts of murder are viewed as necessary; and innocent victims are part of the war package.
“Obviously, wars produce conquerors and conquered, but only temporarily,” Tenzin Gyatso reasons. “The victories or defeats resulting from wars cannot last very long. Moreover, our world has become so interdependent that the defeat of one country has repercussions throughout the rest of the world and leads directly or indirectly to suffering and loss for each one of us.” Read the rest of this entry »
Gyaye Phuntsok muore dopo anni di torture in carcere
Gyaye Phuntsok muore dopo anni di torture in carcere
L’anziano che ha subito abusi per più di 16 anni dai suoi carcerieri cinesi è morto dopo essere stato costretto a letto e incapace di camminare fin dal suo rilascio.
Gyaye Phuntsok (85), è morto il 21 marzo, quasi due decenni dopo aver subito percosse invalidanti e torture in carcere.
“Era da tempo maltrattato in carcere,” afferma a RFA, Yeshe Tenzin, citando fonti di Chabcha (in cinese, Gonghe) nella contea della provincia di Qinghai, dove era stato tenuto Phuntsok.
“E’ stato torturato, lasciandolo incapace di stare in piedi a causa delle gravi lesioni alle gambe insieme a molte altre ferite sul suo corpo”, ha detto Tenzin. Phuntsok era stato costretto a letto dal suo rilascio nel 2000, dopo aver scontato una pena detentiva di due anni.
“Aveva sofferto per lungo tempo da gravi problemi di salute”, Read the rest of this entry »
Tibetologist David Snellgrove passes away
Tibetol ogist David Snellgrove passes away
By Tenzin Dharpo
Phayul [Sunday, March 27, 2016 12:05] DHARAMSHALA, March 26: Prominent Tibetologist and author David Llewellyn Snellgrove has passed away on March 25 at his home in England. He was 95 years old. He had authored well known publications such as‘ Buddhism in Tibet ’ and ‘ Nine Ways of Bon ’. Born in Portsmouth in England in 1920, he studied at Southampton. Later he was called for military service as a member of the ‘Royal Engineers’ and stationed in Barrackpore near Calcutta during British rule.
Snellgrove’s first significant connection with Tibet came when he was recuperating from malaria in a military hospital in Lebong, Darjeeling where he read a few books on Tibet including dictionary by Charles Bell and began learning Tibetan language. Read the rest of this entry »
Centenary Celebrations of the Men-Tsee-Khang at Thekchen Chöling
Centenary Celebrations of the Men-Tsee-Khang at Thekchen Chöling
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 23 March 2016 – The Thekchen Chöling garden was decked out with flowers and brocade decorations in honour of the Men-Tsee-Khang’s (Tibetan Medical & Astro Institute’s) centenary celebrations. The Sikyong, with past and present members of the Kashag, and the Speaker and sitting members of the Tibetan Parliament in Exile were assembled on the platform below the Tsuglagkhang.
His Holiness the Dalai Lama greeting members of Tibetan community on his arrival to attend the Centenary Celebrations of the Men-Tsee-Khang in Dharamsala, HP, India on March 23, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
There was an air of anticipation among the Tibetans, young and old, who filled the yard, as they awaited the arrival of His Holiness the Dalai Lama. Then, drums rolled and a band of Tibetan students began to play as he appeared through the gate to his residence. Smiling and waving to members of the crowd he walked through the garden accompanied by members of the Himachal Pradesh Government and took his seat.
A short explanation was given of the threefold significance of the occasion. This year marks the centenary of the establishment of the Men-Tsee-Khang in Lhasa by the 13th Dalai Lama. Today marks the 55th year since His Holiness the Dalai Lama re-established the Men-Tsee-Khang in exile. In addition, it is 320 years since the 5th Dalai Lama established a medical college on Chagpori in Lhasa.
Everyone stood for the Tibetan National Anthem. Tea and sweet rice were served. Staff and students of the Men-Tsee-Khang sang a song specially composed for the occasion and the Director, Tashi Tsering, gave an address, first in English and then in Tibetan. He greeted His Holiness and all the dignitaries and guests. He reiterated that the Men-Tsee-Khang’s goal is to preserve the Tibetan art of healing, Sowa Rigpa, to contribute to the benefit of humanity. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Emphasizes the Oneness of Humanity
His Holiness the Dalai Lama Emphasizes the Oneness of Humanity
Geneva, Switzerland, 11 March 2016 – When His Holiness the Dalai Lama arrived in Geneva yesterday evening a large number of Tibetans gathered in front of the hotel to welcome him.
His Holiness the Dalai Lama speaking to journalists in Geneva, Switzerland on March 11, 2016. Photo/Olivier Adam
This morning, during a meeting with journalists he explained his three commitments. He recommended that education should emphasize the inner values of warm heartedness, tolerance and forgiveness. He observed that although religion has been a source of happiness for thousands of years, sadly, today, it is becoming a source of hatred.
He made clear that when he retired from his political responsibilities in 2011, he did so completely, voluntarily and proudly, but conceded that 99 percent of the Tibetan people continued to place their hope and trust in him. Therefore, in addition to being concerned for them, he continues to work for the protection of Tibetan culture and Tibet’s natural environment. He explained that since Tibetan culture is a culture of peace, non-violence and compassion, it is in everyone’s interest that it be preserved. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: The World We Make
The World We Make – with the Center for Healthy Minds
Madison, WI, USA, 9 March 2016 – It was a bright morning with a sense of spring in the air as His Holiness the Dalai Lama drove into Madison before most shops and offices had opened. The Capitol building stood out against the sky as he approached the city and was a towering benign presence as his car turned into the Overture Center for the Arts. Richie Davidson met him and accompanied him to the Promenade Hall.
His Holiness the Dalai Lama being interviewed by Julia Fisher Farbman for the Center for Healthy Minds in Madison, WI, USA on March 9, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
He gave three interviews before the morning’s main events. He told Julia Fisher Farbman of the Center for Healthy Minds that because of their marvellous brains human beings have a unique ability including the use of language. Science has also shown that basic human nature is affectionate. Therefore, there are strong prospects for improvement through education.
He said that creating a happier world is in everyone’s interest. However, modern education tends to be oriented towards external values and material development. What’s more, since many of the problems we face are of our own making, we need a renewed sense of ethics or inner values. He also advised that while disturbing emotions destroy our inner peace, training the mind restores it.
Before they talked, Gary Nell of National Geographic gave His Holiness several original photographs of Tibet from the magazine’s archive. Nell asked His Holiness how to achieve a balance between human behaviour and protecting the natural world. He replied: “It’s complicated. Since the world’s population is still growing, simply limiting development is no solution. Read the rest of this entry »
Celebrato a Milano il 57°anniversario dell’insurrezione di Lhasa.
Celebrato a Milano il 57°anniversario dell’insurrezione di Lhasa. Il commosso omaggio dei tibetani e dei loro sostenitori ai giovani eroi Kalsang e Dorjee.
10 marzo 2016. Si è svolta a Milano il 10 marzo la manifestazione commemorativa del 57° anniversario dell’Insurrezione Nazionale di Lhasa avvenuta il 10 marzo 1959, quando i tibetani reagirono con un’aperta rivolta all’invasione e all’occupazione del Tibet da parte della Cina. L’Esercito di Liberazione Popolare stroncò l’insurrezione con estrema brutalità uccidendo, tra il marzo e l’ottobre di quell’anno, nel solo Tibet centrale, più di 87.000 civili.
Da allora ogni anno il 10 marzo i tibetani e i loro sostenitori ricordano e celebrano quella data auspicando che il Tibet possa riconquistare la libertà perduta. Nonostante i cinquantasette anni ormai trascorsi dall’Insurrezione Nazionale e l’assenza di ogni pur piccola apertura da parte del governo di Pechino, i tibetani all’interno del Paese e nella diaspora non cessano di battersi per i loro diritti sacrificando le loro stesse vite nella speranza, finora purtroppo vana, che il loro appello sia ascoltato.
La manifestazione di Milano, organizzata dalla Comunità Tibetana in Italia, dall’Associazione Italia-Tibet e dall’Associazione Donne Tibetane in Italia, con la partecipazione di molti tibetani e sostenitori della causa del Tibet, ha voluto ricordare l’insurrezione popolare del 1959 e al contempo rendere omaggio a tutti gli eroi tibetani che dal 2009 hanno sacrificato la propria vita immolandosi con il fuoco per la libertà del loro paese. Read the rest of this entry »
Statement of Sikyong on the 57th Anniversary of Tibetan National Uprising Day
Sikyong Dr Lobsang Sangay
Statement of Sikyong on the 57th Anniversary of Tibetan National Uprising Day
Today marks the fifty-seventh anniversary of the Tibetan people’s peaceful uprising of 1959 against People’s Republic of China’s invasion and occupation of Tibet. On this occasion, my colleagues in the Kashag and I would like to pay tribute and pray for all those brave men and women who laid down their lives for the just cause of Tibet. We express our solidarity with those who continue to suffer repression under Chinese rule.
Though decades have passed by with Tibet controlled by China, the Tibetan people have been able to maintain their identity and spirit despite living under difficult situation. New generations, inspired by the sacrifices made by their elders, have taken the responsibility to strive for the cause of Tibet. The courage and conviction of our compatriots inside Tibet deserves deep admiration.
Chinese government routinely claims there is happiness and prosperity with the development of a new Tibet. But the truth is otherwise. All the areas inhabited by the Tibetan people are bereft of basic freedoms and continues to remain under strict control and surveillance. This fact is clearly evident from the prevailing grid system imposed on the Tibetan people’s travel and movements. The Human Rights Watch reports extension of intensive surveillance program in the villages across Tibet. The recent self-immolation by two youths from within and outside Tibet in addition to 142 self-immolations in the past is further evidence of the lack of freedom in Tibet. The Kashag will endeavor to fulfill their aspirations and solely blame the repressive policies in Tibet as the cause of self-immolation. Read the rest of this entry »
Nyima Yangkyi: Basta auto-immolazioni, la vita è sacra.
I funerali del 16enne Dorjee Tsering, che ha scelto di darsi fuoco contro l’occupazione cinese in Tibet.
Nyima Yangkyi la madre del 16enne Dorjee Tsering auto-immolato contro l’occupazione cinese in Tibet: Basta auto-immolazioni, la vita è sacra.
Dharamsala (AsiaNews) – I giovani tibetani “hanno molti modi per servire il loro Paese e il Dalai Lama, nostro grande leader spirituale. Dovete studiare, dovete lavorare per la nostra patria. Ma non auto-immolatevi! Mi appello a tutti voi: rimanete vivi. Sono una semplice casalinga e non so molto del mondo, ma era per me importante dirvelo”. Sono le parole con cui la madre di Dorjee Tsering ha concluso le commemorazioni per il figlio, un giovane di 16 anni che si è dato fuoco lo scorso 29 febbraio per protestare contro l’invasione cinese del Tibet.
Il ragazzo è morto dopo tre giorni di atroci sofferenze. Da un ospedale di Delhi, dove era stato ricoverato dopo la protesta, è stato trasportato a Dharamsala per i funerali. Qui vive il Dalai Lama e il governo tibetano in esilio, una sorta di “capitale all’estero” della diaspora buddista. La madre, Nyima Yangkyi, è apparsa devastata davanti alle centinaia di giovani che si sono radunati per i funerali: “Ascoltate davvero il nostro leader spirituale, ascoltate i suoi desideri. Abbiate buone intenzioni e rimanete in vita”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Eight Verses for Training the Mind
Eight Verses for Training the Mind and a Panel Discussion in Madison, WI
Madison, WI, USA, 8 March 2016 – When His Holiness the Dalai Lama arrived at the Madison Masonic Center today, a small group of Tibetans with flags and placards were waiting quietly to welcome him. He was met as he stepped out of his car by President of the Wisconsin Tibetan Association (WTA), Tsetan Dolkar. 1050 people, including about 700 Tibetans, were gathered to listen to him in the theatre inside. Sharpa Tulku moderated the occasion and first introduced children of the WTA who cheerfully sang a song of gratitude to His Holiness. Amdo Yeshi Gyamtso read a report summarizing the activities of the Association.
President of the Wisconsin Tibetan Association, Tsetan Dolkar, introducing His Holiness the Dalai Lama at the start of his teaching in Madison, WI, USA on March 8, 2016.
Photo/Sherab Lhatsang
In her introduction, Tsetan Dolkar spoke particularly about students’ achievements in a wide range of studies up to and including PhD. She noted His Holiness’s advice that compassion is essential for our survival as human beings. She expressed thanks to everyone who had contributed to making the occasion possible.
Local Congressman Mark Pocan stepped forward to offer His Holiness a traditional white silk scarf and Dane County executive Joe Pirisi introduced him to the audience. He observed His Holiness’s three major commitments to the promotion of human values to ensure human happiness, harmony among religious traditions and the preservation of Tibetan Buddhist culture. He mentioned that as a mark of support, the Tibetan flag is flying alongside the Stars and Stripes over the Dane County Executive Building for the duration of His Holiness’s visit. The Executive will lend support to Tibetan observance of March 10th. Finally he expressed gratitude for Geshe Sopa’s presence in the community,
His Holiness responded to these various introductions: “Indeed, it is a great honour for me to have the opportunity to meet all of you Tibetans and friends of Tibetans here. We’ve been in exile now nearly 57 years, but wherever we are local people have been friendly and supportive. Here too the local administration and friends have shown us genuine warm feelings, as well as support for our just cause. Thank you.
“I am glad to hear that our community here has a sense of responsibility both as Tibetans and as local citizens. In Tibet people still face great difficulties, which is why it is important that we preserve our identity. This is not just a matter of how we look, but of knowing our own language, how to use it and the significant body of knowledge, the Nalanda tradition, it is capable of expressing. In the past, only monastics, not laypeople, really studied these things. This needs to change. Already nuns have taken up the study of classic texts and several of them will shortly be awarded Geshe degrees.
“I have also been encouraging laypeople to study the classic texts. You young people should try to do that too. It will enrich what it means to be a Tibetan, which is what maintaining our identity is about.”
H is Holiness mentioned that whenever he meets other people he considers himself to be just one among 7 billion human beings. He said that on that level there are no differences between us, whether you think of nationality, faith or whether people are rich or poor, educated or uneducated. He remarked that we are all born the same way, and brought up in the shelter of our mother’s affection. This is why all 7 billion human beings have the same potential to cultivate warm heartedness. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talks to the Deer Park Community
His Holiness the Dalai Lama Talks to the Deer Park Community
Deer Park, Oregon, WI, USA, 6 March 2016 – Today, as wild geese flew in formation honking overhead and a breeze bearing hints of spring blew over the snow scattered fields, about 300 people gathered in the temple at Deer Park Buddhist Center to listen to His Holiness the Dalai Lama.
His Holiness the Dalai Lama paying respects at the altar in Geshe Sopa’s residence at Deer Park Buddhist Center in Oregon, WI, USA on March 6, 2016. Photo/Sherab Lhatsang
Since his last visit in 2013, the Center’s founder, Geshe Lhundrub Sopa passed away. Therefore, on his way to the temple, His Holiness visited Geshe-la’s residence in the original Deer Park building where he paid his respects. Next, he visited the Kalachakra Temple from where he granted the Kalachakra Empowerment in 1981. Finally, after paying his respects before the image of Buddha Shakyamuni and Geshe-la’s reliquary in the temple, he took his seat.
Geshe Tenzin Dorje, now Deer Park’s resident teacher, welcomed His Holiness and his entourage on his 10th visit and asked him to consider Deer Park as his home in the USA. He said that the members had maintained a monastery here in accordance with their teacher’s instructions and requested His Holiness’s moral support. He made prayers for His Holiness’s good health and well-being and expressed the hope that Geshe Sopa’s disciples may soon meet with his reincarnation.
“Spiritual brothers and sisters,” His Holiness responded, “I’m very happy to be here again, although Geshe-la is no longer here. I’m happy to see that his students and followers are fulfilling his wishes. The great masters of the past like the Buddha himself and Nagarjuna are no longer with us, but their teachings have survived for more than 2000 years.
“As a follower of Buddha Shakyamuni, I am proud to think of myself as a simple Buddhist monk, just as I am also proud to consider myself a student of Nagarjuna. These great teachers, great thinkers, great philosophers and logicians did not rely on the Buddha’s teachings just because they were his own words; they analysed and investigated them. The Buddha advised that monks and scholars who followed him should examine what he said in the light of reason. Subsequent Indian teachers like Nagarjuna, Chandrakirti, Buddhapalita and Bhavaviveka did just that. Read the rest of this entry »
Morto Dorjee Tsering, il 16enne che si è dato fuoco per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet.
È morto Dorjee Tsering, il 16enne che si è dato fuoco per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet.
Ho sedici anni. Nel 1959, la Cina occupò il Tibet. Ciò ha portato a una frammentazione del popolo tibetano… Alcuni di noi sono in Tibet, alcuni in esilio in altri paesi. Sin da bambino, ho sempre avuto una forte volontà di fare qualcosa per il mio paese. Quindi, ho pensato che non ci fosse nient’altro che io potessi fare se non immolarmi. Perché se vi sono immolazioni, la gente rimane scioccata, e pensa che chi commette questo atto lo ha fatto per il proprio paese. Quando saranno scioccati, paesi come l’Inghilterra, gli Stati Uniti, l’Africa inizieranno a prestare attenzione al Tibet”.
Queste sono le parole con cui Dorjee Tsering, 16 anni, commenta il proprio atto di immolazione da un letto d’ospedale a Nuova Delhi. Lunedì 29 febbraio 2016 si è versato una tanica di benzina addosso dandosi fuoco. Il 3 marzo 2016 Dorjee è morto.
Proprio come lui, altri 151 tibetani hanno fatto lo stesso a partire dal 2009 in protesta contro l’occupazione cinese. Di queste immolazioni, 144 sono state compiute all’interno del Tibet, otto da rifugiati che vivono tra l’India e il Nepal, come Dorjee. Read the rest of this entry »
Tibet, due auto-immolazioni contro il dominio cinese. Grave un 16enne
Kalsang Wangdu il monaco autoimmolatosi per il Tibet
Dharamsala (AsiaNews) – Un monaco buddista tibetano e un ragazzo di appena 16 anni si sono dati fuoco per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet e chiedere il ritorno a casa del Dalai Lama. Il religioso è morto mentre veniva trasportato in ospedale, il giovane è invece sopravvissuto ma in condizioni terribili: il 95% del suo corpo è ricoperto da ustioni. Nel frattempo, il governo nepalese ha rassicurato la Cina che “non permetterà alcuna protesta” da parte della diaspora tibetana durante il mese di marzo.
Questo periodo dell’anno è duro in maniera particolare per il popolo tibetano, dato che si commemorano le numerose insurrezioni anti-cinesi represse nel sangue dall’esercito di Pechino. Il primo anniversario sensibile risale all’invasione maoista della provincia. Nel 1957 scoppiò una rivolta nel Tibet orientale che si estese a Lhasa nel 1959. Nello stesso anno l’Esercito di liberazione popolare schiacciò la rivolta e costrinse il Dalai Lama alla fuga: il 17 marzo il leader buddista lasciò il Palazzo del Norbulingka travestito da soldato e scappò in India dove costituì il Governo tibetano in esilio. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks on ‘Compassion in Medicine’ at Mayo Clinic
His Holiness the Dalai Lama Speaks on ‘Compassion in Medicine’ at Mayo Clinic
Mayo Clinic, Rochester MN, USA, 29 February 2016 – The sky was bright but the breeze cool as His Holiness the Dalai Lama walked from his car to a small chapel at the Mayo Clinic after lunch this leap year day. Many of the 500 people who had won a lottery for seats at the occasion turned to watch as he walked smiling up the aisle, his hands folded in greeting.
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the audience as he arrives at the chapel of the Mayo Clinic in Rochester, Minnesota, USA on February 29, 2016.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
President and CEO of Mayo Clinic, John Noseworthy, was on hand to introduce him and invite him to speak about Compassion in Medicine. When he had done so, His Holiness insisted that he sit next to him. The talk was broadcast over the Clinic’s intranet and webcast around the world.
“Brothers and sisters, it’s a great honour to have this opportunity to speak to all of you who make such a positive contribution to the clinic’s work,” His Holiness began. “You treat hundreds of thousands of people who come with hope and you fulfil their hopes. Looking after those who are in physical and mental pain is a challenge. I’m an old patient and this time I’ve spent more than a month here, during which time the doctors, nurses and technicians have all been very kind. Besides exercising your professional skills, you have been caring, concerned and friendly. It’s an honour for me to talk to you today.”
He remarked that religious faith has long been a source of solace and support for people facing difficulties. Faith brings hope and optimism even to the dying. He added that he doesn’t have much time for formality and that since we are all the same as human beings, we need to think of one another as brothers and sisters. Read the rest of this entry »
Cattivi presagi: e se questo Dalai Lama fosse l’ultimo?
Cattivi presagi: e se questo Dalai Lama fosse l’ultimo?
di Raimondo Bultrini, 29 febbraio 2016 , La Repubblica, Il Venerdì
Una copertina del “New York Times” con i suoi abiti funereamente svuotati. Dichiarazioni del fratello, e anche sue, che fanno pensare a un addio della tradizione secolare. Alla fine avrà vinto la Cina?
BANGKOK. La domanda circola di web in web come un mantra himalayano tra i fedeli e i simpatizzanti del Tibet disseminati ormai nel mondo virtuale più che nelle valli degli altipiani. Ci sarà un prossimo Dalai Lama? E, eventualmente, dove vivrà, sotto quali spoglie tornerà sul Pianeta il prossimo erede di questa antica stirpe di 14 reincarnati che per la prima volta nella storia troverà al suo posto un «concorrente» eletto politicamente dalla Cina? L’attualità è che nei giorni scorsi l’ottantenne Sua Santità Tenzin Gyatso è partito quasi d’improvviso dalla residenza indiana di Dharamsala per volare in America a operarsi di prostata. Subito la preoccupazione è tornata a montare, smorzata dalle assicurazioni che non c’è da allarmarsi. Tra le persone del seguito autorizzate a prendersi cura di lui, c’è una mia vecchia conoscenza, il più giovane dei fratelli del Dalai lama, Ngari Rimpoche. A sua volta un reincarnato, o tulku , l’ex lama da tempo ha rifiutato il titolo e ha ripreso il suo nome di Tenzin Choegyal per sposarsi e fare figli che gli hanno dato dei nipoti, mentre lui sovrintende alla gestione di una guest house , scrive e insegna occasionalmente cultura tibetana.
Choegyal è un uomo dalla franchezza adamantina, i cui modi schietti e diretti talvolta gettano scompiglio nella cerchia di attendenti e funzionari dell’Ufficio privato del XIV Dalai Lama sia a Dharamsala che all’estero. Tutti sanno infatti che ha un posto particolare nel cuore del fratello maggiore, e una volta mi confidò che, secondo certe profezie, gli è capitato e capiterà ancora di trovarsi vicino a Sua Santità, anche se nega di avere certezze assolute su queste sequenze di vite che nel buddhismo si interrompono solo con l’illuminazione finale.
È un fatto che, come suo fratello e la quasi totalità dei tibetani, abbia bevuto il buddhismo dal latte della madre. In particolare la genitrice in questione, Diki Tsering, ha partorito nove bambini morti prematuri e sette figli vivi, dei quali ben tre, incluso Ngari Rimpoche, sono stati riconosciuti come reincarnazioni di importanti capi di monasteri e yogi dagli speciali poteri. Si dice che questi tulku possiedano una mente talmente allenata dalla meditazione a restare vigile e presente che non li spaventa nemmeno il momento in cui questa si stacca dal corpo per entrare nel lungo e inquietante periodo del bardo , la fase tra morte e rinascita durante la quale si prepara la prossima forma di vita. Read the rest of this entry »
Le terrificanti torture subite dalla donne tibetane
Le terrificanti torture subite dalla donne tibetane
Ci sono orrori e soprusi che vengono compiuti quotidianamente, nella cecità dei mass media . E quando certe violenze vengono compiute dal governo di un paese sistematicamente osannato dagli occidentali solo allo scopo di ottenere la sottoscrizione di importanti rapporti commerciali, il silenzio mediatico diventa un dovere.
Un’oppressione così dura da soffocare anche il sogno di libertà e gli sforzi del popolo tibetano.
Per questo che molti attivisti tibetani, monaci buddisti, persone semplici gridano la loro protesta al mondo con gesti di impressionante disperazione, come ad esempio darsi fuoco.
Poche donne sono consapevoli quanto sono fortunate ad essere donne in Italia.
In molte parti del mondo le donne vivono in vere e proprie condizioni di terrore, viene negato loro il diritto non solo di essere donne, ma di vivere!
In Tibet moltissime vittime innocenti della politica del culto malvagio del PCC che ha basato sul terrore, sulla violenza, sugli abusi e le torture il suo controllo totale nel Paese, sono le donne Tibetane. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Update on the Atlas of Emotions
Rochester, Minnesota, USA, 22 February 2016 – Dr Eve Ekman visited His Holiness the Dalai Lama in Rochester today to report on progress that has been made on the Atlas of Emotions project begun by her father Paul Ekman. She explained that although the main way for the public to access the Atlas will be online, she had brought a printed copy for His Holiness’s convenience. She told him that the aim of the project continues to be helping people and advancing science.
His Holiness the Dalai Lama and Dr Eve Ekman discussing the Atlas of Emotions in Rochester, Minnesota, USA on February 22, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Leafing through the Atlas Dr Ekman and His Holiness discussed different emotions such as fear, which she said is the emotion most associated with stress, sadness and anger. His Holiness remarked:
“Anger is something negative, but it can bring a source of energy to bear on a particular situation. That energy can be transformed into something positive, but I don’t know if anger itself can ever be positive.”
Dr Ekman replied that we can ask whether, when anger arises, there are any constructive choices to be made.
In the context of emotions, His Holiness also mentioned the difference between sensory and cognitive experience.
Dr Ekman asked His Holiness, “What’s the next step? How can we help people?” He told her that just as cold is dispelled by heat, its opposite, anger and loving-kindness counter one another. “What people need to do is to learn how to counter their various emotions. Distraction is just a temporary measure. The longer standing remedy is, for example, to be able to see positive qualities in something or someone you otherwise see as negative. Since there is rarely any justification for destructive emotions, people need to become more aware of the causes of their emotions and how to apply antidotes to them.”
His Holiness suggested that the work that has been done so far on the ‘Atlas of Emotions’ be considered as a draft of a work in progress. He recommended that it be made available to interested and concerned persons whose comments and input could be sought, collated and taken into account. Dr Ekman agreed that this could be done through the internet, where it is soon to be launched. http://www.dalailama.com/news/post/1370-update-on-the-atlas-of-emotions
His Holiness the Dalai Lama Teaches the Tibetan Community in Minneapolis
His Holiness the Dalai Lama Teaches the Tibetan Community in Minneapolis
Minneapolis, Minnesota, USA, 21 February 2016 – His Holiness the Dalai Lama left the religious institution where he’s been staying in Rochester early this morning for a nearly ninety mile drive to Minneapolis. The local Tibetan community there had invited him to teach. The journey took him through a frozen landscape of rolling fields still bearing remnants of the winter snow.
Members of the Tibetan community offering His Holiness the Dalai Lama a traditional welcome on his arrival at the Convention Center in Minneapolis, Minnesota, USA on February 21, 2016. Photo/Tenzin Phuntsok
Arriving at the Minneapolis Convention Center he was welcomed by representatives of the Tibetan community as he stepped out of his car and was offered the traditional ‘Chema Changpu’ once inside the building. Tibetan children danced and sang a delightful song of praise to him as he took the stage. His face radiant and brimming with health, he waved to the audience before greeting the assembled lamas and monks. Mayor of Minneapolis, Betsy Hodges and State Representative Carolyn Laine welcomed him to their city.
President of the Tibetan American Foundation of Minnesota, Dr Tsewang Ngodup spoke briefly, rejoicing in His Holiness’s good health and thanking him for accepting the Foundation’s invitation. He noted the additional auspiciousness of its being Losar, the day before the Day of Miracles and the beginning of a Monkey Year with its propitious links to Guru Padmasambhava. He affirmed Minnesotan Tibetans’ aim to be active members of the Tibetan diaspora, to contribute to their local communities and conduct themselves as global citizens. He expressed a wish that His Holiness’s medical treatment be a complete success.
Seated before thangkas of Chenrezig, the Medicine Buddha and Guru Rinpoche, His Holiness began his talk:
“I always start by greeting my brothers and sisters. That’s how I think of you and how I think of all 7 billion human beings, so I’m never lonely. Many Tibetans came here as refugees, although many of them have passed on. Now there is a new generation who were born and brought up here. I’ve met you now and then over the last ten years that I’ve been receiving care at the Mayo Clinic. Two years ago we celebrated Losar together and I’m happy to see you all again. Read the rest of this entry »
Milano: Cittadinanza onoraria al Dalai Lama
Cittadinanza onoraria al Dalai Lama, sì del Comune con 4 anni di ritardo
Appena ieri avevamo dato notizia che “Milano ha rinviato il conferimento della cittadinanza onoraria al Dalai Lama” (da Milano Today, 16/02/2016) ed ecco che il quotidiano “Il Giorno” di questa mattina ha dato notizia che il Dalai Lama ha finalmente ottenuto dal Consiglio comunale la cittadinanza onoraria milanese.
Milano, 19 febbraio 2016 – Quasi quattro anni dopo il «gran rifiuto» della maggioranza di centrosinistra, il Dalai Lama ha ottenuto dal Consiglio comunale la cittadinanza onoraria milanese . La delibera di iniziativa consiliare è stata approvata ieri pomeriggio praticamente all’unanimità: 34 i «sì», nessun contrario e due gli astenuti (il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo e la consigliera di Sinistra per Pisapia Anita Sonego). Nel giugno del 2012 la cittadinanza onoraria a Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, era stata stoppata per motivi di politica estera . La Cina, che non riconosce né il Tibet né la sua massima autorità spirituale, minacciava di non partecipare all’Expo 2015 nel caso in cui Milano avesse dato la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Una minaccia che il ministero degli Esteri riteneva più che concreta. Risultato: cittadinanza onoraria stoppata. In ogni caso il sindaco Giuliano Pisapia e il Consiglio comunale accolse nell’assemblea di Palazzo Marino il Dalai Lama e gli conferì il Sigillo di Milano. Un modo, almeno parziale, per dribblare la minaccia cinese di non partecipare all’Expo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Discusses Secular Ethics with Mayors
His Holiness the Dalai Lama Discusses Secular Ethics with Mayors
Rochester, Minnesota, USA, 11 February 2016 – On a cold sunny morning in Rochester, His Holiness met with Mayor Tom Tait of Anaheim, CA, Mayor Greg Fischer of Louisville, KY and Mayor Ardell Brede of Rochester, MN, along with several like-minded individuals who were working to build kind and compassionate cities. Anaheim had adopted the name ‘City of Kindness’ and Louisville had adopted the name ‘City of Compassion’.
In welcoming the group, His Holiness said, “We are witnessing lots of suffering in today’s world, including the recent refugee problem. We must question what is wrong in today’s world. I feel we are lacking a sense of respect for other’s life, a sense of concern for other’s well being, which is kindness. We only think of me, me, me! That is the seed of today’s problem”.
His Holiness the Dalai Lama with Mayors and other individuals concerned with building compassionate cities after their meeting in Rochester, Minnesota on February 11, 2016.
Photo/Tenzin Taklha/OHHDL
His Holiness admired the Mayors’ efforts in naming their cities as cities of kindness and compassion. He felt the time had come to begin a systematic effort to develop more kind-hearted people. This method should be able to encompass all seven billion human beings irrespective of whether they were believers or non-believers.
“ All children receive immense affection and love from their mothers. This is a biological factor, not based on religion. We should be able to find a way to promote these values on this level, not based on religious faith. This is what I call secular ethics. Secular in the Indian context of respecting not only religious believers but also those who do not believe in religion.”
His Holiness stressed the importance of finding a teaching curriculum for secular ethics that would be able to fit in the secular education field. He informed the group that a draft curriculum on secular ethics has been developed with the help of Emory University. This secular education curriculum was based on scientific education in combination with our common sense and experiences. Further meetings and discussions in India and the U.S. were planned later in the year to finalize the draft curriculum.
In stressing his commitment to this endeavor, His Holiness said, “I remain committed till my death in the promotion of the oneness of seven billion human beings. Whenever I look at another human being I always see them as a fellow human being that automatically brings a strong feeling of closeness. If one considers secondary levels then you are enveloped by a feeling of loneliness.” Read the rest of this entry »
Losar 2016: gli auguri del Dalai Lama a tutti i tibetani
Losar 2016: in un rassicurante videomessaggio gli auguri del Dalai Lama a tutti i tibetani
8 febbraio 2016. In un videomessaggio registrato il 6 febbraio e postato nel suo sito web ufficiale, il Dalai Lama, ricoverato dal 20 gennaio presso la Mayo Clinic di Rochester per una terapia alla prostata, ha augurato a tutti i tibetani un “happy Losar”, un felice nuovo anno tibetano.
“Colgo questa occasione per augurare un felice anno nuovo a tutta la mia gente, monaci e laici, giovani e anziani, a coloro che vivono in Tibet e nell’esilio” – dice il leader tibetano. Voglio anche dirvi che sto bene. Ogni giorno mi sottopongo a una terapia di pochi minuti che però richiede del tempo per essere ultimata. E’ come se stessi prendendo un periodo di riposo, recito le mie preghiere ogni mattina e ogni sera e, quando ho tempo, leggo le scritture. Niente di complicato o di serio, non c’è nulla di cui preoccuparsi”.
Il Dalai Lama ringrazia quanti, dentro e fuori il Tibet e i sostenitori in tutto il mondo, pregano per la sua salute. Chiede inoltre ai connazionali di approfondire il significato della celebrazione del Capodanno tibetano riflettendo sul significato dell’espressione “Tashi Delek”, da intendersi come un impegno a servire ed essere di beneficio agli altri, impegno fonte di felicità e di acquisizione di meriti e questa vita e in quella futura. “Dovete cercare di vivere in modo conforme all’autentico significato delle parole “Tashi Delek”. Read the rest of this entry »
La Cina pubblica la lista dei lama reincarnati ritenuti “autentici”.
La Cina pubblica la lista dei lama reincarnati ritenuti “autentici”.
Con il pretesto di combattere la proliferazione di “falsi Buddha” che approfittano del loro status per ingannare e sottrarre denaro ai fedeli del buddismo tibetano, il 18 gennaio la Cina ha per la prima volta pubblicato la lista dei “Buddha viventi autentici”.
Nella lista figurano i nomi di 870 “Buddha autentici” dei quali vengono fornite non solo le generalità e le fotografie ma anche i nomi religiosi, i monasteri di appartenenza, i titoli accademici conseguiti e la setta religiosa di appartenenza. Secondo l’agenzia di stato Xinhua che ha diffuso il rapporto, stilato dall’autorità cinese per gli Affari Religiosi, il provvedimento è stato adottato per limitare il crescente numero dei “falsi Buddha”. Il database è accessibile via internet e può essere oggetto di modifiche. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama is departing Dharamsala for the USA for medical treatment
Notice
January 19th 2016
His Holiness the Dalai Lama is departing Dharamsala today for the United States where he is scheduled to undergo prostate treatment at Mayo Clinic in Rochester, Minnesota followed by a period of rest from the end of January 2016 for approximately one month.
His regular engagement schedule will resume in March.
Office of His Holiness the Dalai Lama
Dated: January 19, 2016
http://www.dalailama.com/news/post/1366-notice
China publishes ‘verified living buddha’ list.
China's buddha database includes photos and other personal details
China publishes ‘verified living buddha’ list.
By News from Elsewhere……as found by BBC Monitoring 18 January 2016
Beijing has taken the unusual step of concerning itself with matters of reincarnation by releasing the names, photographs and locations of 870 “verified” buddhas on the website of the State Administration for Religious Affairs, Xinhua news agency reports . Read the rest of this entry »
Celebrating His Holiness the Dalai Lama in Delhi in his 80th Year
Celebrating His Holiness the Dalai Lama in Delhi in his 80th Year
New Delhi, India, 4 January 2016 – His Holiness the Dalai Lama was very welcomed in Delhi today by old friends who wished to celebrate his reaching his 80th birthday. The event included a vivid exhibition of photographs that His Holiness took interest and pleasure in viewing, as images reminded him of people he’s met and places he’s been. Likewise, after a leisurely lunch, when His Holiness joined the party he was pleased to spot and greet old friends in the audience.
Mr Analjit Singh introducing the “Celebrating His Holiness the Dalai Lama” event in New Delhi, India on January 4, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Monks from Drepung Loseling Monastery opened proceedings by chanting the verse for taking refuge and generating bodhichitta, followed by a prayer for His Holiness’s long life. The compere, Ms Komal GB Singh, briefly explained that since His Holiness had had a busy year, many in India had not had the opportunity to congratulate him and wish him well on his actual 80th birthday in July 2015. She called on the principal organizer Mr Analjit Singh to introduce the occasion.
“I’m sure many of you are familiar with Winnie the Pooh and Piglet’s asking him, ‘How do you spell love?’ and Pooh’s reply, ‘You don’t spell it, you feel it.’ That’s what I thought when I first met His Holiness and he held my hand for almost our entire 40 minute meeting.”
Ram Jethmalani, one of India’s most celebrated lawyers, confessed he was a sinner who wondered why he’d been honoured with the opportunity to speak. He declared himself a great admirer of His Holiness who he sees as a living example of the practice of the Buddha’s teachings. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Leaving Tashi Lhunpo for Bengaluru
Leaving Tashi Lhunpo for Bengaluru
Bengaluru, Karnataka, India 2 January 2016 – Prominent Lamas like Ganden Tri Rinpoche, Sharpa Chöjey and Jangtse Chöjey and several Abbots waited in the Tashi Lhunpo Assembly Hall to bid His Holiness the Dalai Lama farewell this morning. When he stepped out into the sunshine, shielded by a large yellow ceremonial umbrella, the monks of Tashi Lhunpo were sitting on the monastery steps. He sat smiling among them as final group photographs were taken and then climbed into his car. Driving away from Tashi Lhunpo and Bylakuppe thousands of Tibetans lined the road, some holding flowers or incense, but nearly all holding white silk scarves that caught the early morning light as he passed.
His Holiness the Dalai Lama with the monks of Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on January 2, 2016. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
At a certain distance from the settlement, His Holiness’s car stopped and the Abbots who had followed it came to the door and paid their respects one last time. The motorcade drove on towards Bengaluru, stopping for a short break at Mandya where members of the local press were on hand to greet him. Before continuing the journey he spoke to them and the local police escort about the importance of inner peace and preserving the knowledge and values of ancient Indian culture. He arrived in Bengaluru in time for lunch.
In the early afternoon he was invited to address a meeting of the Indian Administrative Service (IAS) Association (Karnataka).
“Brothers and sisters,” he greeted them. “I’m very happy to be able to meet with you today. We are all part of humanity, 7 billion of us who are fundamentally the same as human beings. Of course, there are differences among us of faith, colour of skin and colour of hair, some of us come from different countries and speak different languages, but these are secondary differences. The primary thing is that we are essentially the same. Many of the problems we face, we make for ourselves, based on our mistaken emphasis on these secondary differences between us. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Longevity Empowerment, Long Life Offering January 1st 2016
Longevity Empowerment, Long Life Offering
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 1 January 2016 – Today’s White Tara Longevity Empowerment and Offering of Requests to His Holiness the Dalai Lama to Live Long took place inside the new Tashi Lhunpo Assembly Hall. Once he had completed necessary preparations, as prayers were recited, His Holiness addressed the congregation of Abbots, former Abbots, Tulkus, monks, nuns and lay-people.
Members of the audience standing respectfully as His Holiness the Dalai Lama arrives at Tashi Lhunpo Monastery’s Assembly Hall in Bylakuppe, Karnataka, India on January 1, 2016. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“I’ve been teaching almost continuously since arriving at Gyumey Tantric College three and a half weeks ago. Today, as a way of dedicating the merit we’ll conduct a White Tara Longevity Empowerment. I gather 700 students from local schools have joined us today, I wish you a Happy New Year. Young students like these are very important because they belong to the generation of the 21st century. I and my colleagues belong to the 20th century. Our time has passed and our lives are nearly over. The 21st century generation on the other hand are just at the beginning. They have a realistic opportunity to change the world.
“ We all want happiness and to avoid suffering, and within ourselves that involves a greater sense of love and compassion. As far as the external world is concerned it will entail taking serious steps to preserve the environment and adapt to climate change. These days scientists are increasingly finding evidence that cultivating love and compassion has a positive effect on our physical health and general well-being. Humanity is made up of individuals and we will only achieve a happier more peaceful society if those individuals are happier and more peaceful within themselves.
“I am optimistic about this. I believe that human nature is fundamentally positive and again scientists are finding evidence to support this. Experiments with infants, who are too young to talk, and so have limited conceptual thinking, show that they respond favourably to illustrations of people helping each other. They show clear adverse responses to illustrations of people harming or obstructing each other. What’s more, scientists have shown that constant fear and anger has a damaging effect on our immune systems.
“We may conclude that human nature is essentially compassionate. Love and affection are essential because we all depend on others to survive. Therefore affection is part of our basic nature. If it was otherwise and it was our nature to be angry and hateful, there’d be little we could do, but because it is our nature to be affectionate and compassionate it’s possible for us to think of enhancing these natural qualities through education and training. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Sixteen Drops of Kadam Empowerment – Day Two
Sixteen Drops of Kadam Empowerment – Day Two
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 31 December 2015 – There was a rosy dawn in the skies over Tashi Lhunpo this morning shortly before His Holiness the Dalai Lama arrived to prepare for the second day of the Sixteen Drops of Kadam Empowerment. He sat in silence performing rites before the mandala pavilion. To begin with, the only other sound was a steady hum and a regularly rising chorus from a group of Tibetan pilgrims seated on the steps below reciting Om mani padme hung.
His Holiness the Dalai Lama performing preparatory rituals before the second day of the Sixteen Drops of Kadam Empowerment at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 31, 2015.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Today, we’ll complete the empowerments of the remaining drops,” His Holiness announced.
Referring to the Buddha as the ‘great protector’, he explained that he is the one who has eliminated all obstacles and acquired all realization. He has accomplished the welfare of others and self. His Holiness stressed the need not only to take refuge in the Three Jewels, but to generate the uncommon Mahayana refuge that also involves generating the awakening mind of bodhichitta. He said it was important to remember that the Buddha attained enlightenment as a result of his own effort; he wasn’t always the Buddha. He taught on the basis of his own experience about the cessation and path he had achieved within himself.
“ We go for refuge to the Buddha, Dharma and Sangha not in order to live a long life, nor even to gain a good rebirth. Going for refuge intent on liberation is the practice of Hearers and Solitary Realizers. What I’m referring to is when we say ‘I go for refuge until I’m enlightened’. This is allied to the practice of the six perfections with which you ripen your own mind and the four means of gathering disciples through which you ripen the minds of others. Generating the awakening mind of bodhichitta, we remember others and work for their benefit.”
His Holiness reviewed the drops, the empowerments of which he gave yesterday, beginning with Avalokiteshvara Jina-sagara. He resumed the empowerments with the 11th, the drop of Atisha and those that follow: Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Sixteen Drops of Kadam Empowerment – Day One
Sixteen Drops of Kadam Empowerment – Day One
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 30 December 2015 – There was still a chill in the air this morning when His Holiness the Dalai Lama came down to the veranda of Tashi Lhunpo Monastery. He was to begin preparations for the Sixteen Drops of Kadam empowerment. The early morning sun illuminated the ritual cakes arrayed before a thangka illustrating the Sixteen Drops. As the preparations proceeded, members of the audience arrived and took their seats. Once he was seated on the throne and facing them, His Holiness explained the context of the teaching.
Ritual cakes arranged before a thangka illustrating the 16 Drops hanging at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 30, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHD
“Ngok Lepai Sherap, Dromtönpa and Atisha were on Mount Lhari in Yerpa. Ngok, noting that Drom always adopted a humble demeanour, asked Atisha to tell them about his previous lives. Drom protested that there was little to be gained from hearing about how he’d been spinning through the cycle of existence. Ngok took off his hat and said, ‘Look, I’ve become bald and grey, at this stage, please don’t stop the Master from answering my request.’ As Atisha began to tell the tale, he and Drom were filled with inspiration. In their elation, Drom vanished and they beheld a vision involving the sixteen drops.”
His Holiness said that for several generations the teaching remained secret. Phu-chungwa became the holder of the lineage and he explicitly passed it on. He added that since it was particularly related to Tibet, it would be good to begin with a recitation of the Words of Truth.
“The empowerment comes from a pure vision. There is a way in the Nyingma tradition of referring to the distant teachings that originate with the Buddha, closer teachings derived from treasures and profound teachings from pure visions. Dromtönpa and his disciples upheld the teachings common to the Great and Fundamental vehicles, teachings belonging to both the lineage of extensive conduct and the lineage of profound wisdom. Some people like to speak of a blessing lineage, but what is there other than the above mentioned lineages? Perhaps we can say there are instructions generally accessible to everyone and others suited to specific individuals or groups.
“Those who follow the ‘Lamp of the Path’ are those who integrate the practices relevant to the persons of the three capacities, the three trainings of morality, concentration and wisdom contained in the three scriptural collections of discipline, knowledge and wisdom.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings – Day 9
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 9
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 28 December 2015 – His Holiness the Dalai Lama came early to the Tashi Lhunpo Assembly Hall this morning to sit quietly and take the bodhisattva vows before the statue of Buddha Shakyamuni prior to offering them to the public.
His Holiness the Dalai Lama meeting with elderly Tibetans at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 28, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
When he was done he met about 60 old and infirm Tibetans from the Dekyi Larso and Lugsam Settlements.
“ You elderly people are nearing the end of your lives,” he told them, “Buddha Shakyamuni passed away at the age of 80 and even Nagarjuna eventually had to go. The point is to have lived a meaningful life. You’ve said the prayers and taken refuge in the Three Jewels since you were young. Buddha is the teacher who shared his understanding and experience with us. Pay attention to what he taught. He was like us, but he made the effort to practise and eventually attained Buddhahood. Pray that you’ll be able to meet with the Buddha’s teachings in the next life. And when you actually come to die, in your last moments, be positive, think positively about the future.”
The immediate area around the throne on the veranda was decorated with fresh flower garlands. Addressing the crowd, His Holiness said:
“Today, we’ll hold a ceremony for generating aspiring bodhichitta, followed by the ceremonial taking of the Bodhisattva Vows. But before all that I’ll offer the lay person’s vow. First, we’ll say the Seven Limb Prayer together at an easy pace. You need to put your hands together. Let’s do it respectfully. When we’re obsessed with some worldly pursuit we are really excited. Let’s be that eager about our spiritual affairs too. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings – Day 8
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 8
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 27 December 2015 – Following the usual recitation of prayers this morning, His Holiness the Dalai Lama said: “Today, we’re going to continue to read this text which deals with the special insight section of the ‘Great Stages of the Path to Enlightenment’ by posing and answering questions.
His Holiness the Dalai Lama meeting with retired staff before the start of the eighth day of his Lam Rim Teaching at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 27, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“The Buddha taught about selflessness, an idea otherwise unheard of at the time. He related it to the practice of the path. If you read the Perfection of Wisdom Sutra in 8000 lines along with the ‘Ornament for Clear Realization’ (Abhisamayalamkara), you’ll understand how to use this to progress on the path. The wisdom understanding selflessness is important in the beginning, middle and end. And it needs to be understood in the context of the Four Noble Truths as a source of peace, excellence and deliverance. It’s important to understand that true cessation too is a dependent arising.
“The Four Noble Truths are fundamental to all Buddhist traditions. But you can really only teach the Four Noble Truths thoroughly when you understand emptiness thoroughly. In the Nalanda tradition it’s important to understand the reality of dependent arising. Dependent arising is the basis for cultivating faith in the Buddha.
“What was the purpose of the Buddha’s teaching emptiness? Was it so scholars could show off and boast about how bright they were? Seeing things as lacking any essence is in contrast to how they appear. When we’re shrouded in ignorance, things appear to have objective existence. If you sit and look at things, they seem to be there. When I look at you, you seem to be there. When you look at me, there seems to be a Buddhist monk here, it seems as if there is a person, a solid entity here. And yet if you seek for that person, you can’t find it. You can see the body of a Buddhist monk. When I speak you can hear my voice. Perceiving the actions of my body and speech, you have some idea of what is going on in my mind. Yet, when you look for the Dalai Lama under analysis, you can’t find him. It seems as if there is a solid entity there, but everyone is a mere designation on the basis of body and mind. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings – Day 7
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 7
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 26 December 2015 – This morning the tone of the voices taking part in the debates prior to the teachings changed as nuns engaged in an exchange with monks. His Holiness arrived, the verses of salutation, Heart Sutra and Lam Rim Lineage Prayer were chanted and tea was served.
His Holiness the Dalai Lama teaching from the veranda of Tashi Lhunpo Temple in Bylakuppe, Karnataka, India on December 26, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Views may differ,” His Holiness began, “but we’re all the same in wishing to find happiness and avoid suffering. And the reason we don’t fulfil this wish is because our minds are untamed. We are troubled by disturbing emotions like attachment and anger. Skilful means alone don’t undermine such negative emotions, to do that we need to understand emptiness. It’s because he taught emptiness and dependent arising that Nagarjuna refers to the Buddha as an incomparable guide. Dependent arising is a profound observation, because in general everything depends on causes and conditions. If we could interest politicians in dependent arising it would broaden their otherwise quite narrow minds.
“ The most profound of the Buddha’s teachings are contained in the Perfection of Wisdom Sutras. The wisdom we need to understand, emptiness and dependent arising, are presented in those books. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings – Day 6
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 6
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 25 December 2015 – Events on the Tashi Lhunpo Monastery veranda began this morning with His Holiness the Dalai Lama’s launching the autobiography of Jampa Kalden, who died on this day three years ago. Born in Chamdo in 1923, Jampa Kalden joined the Chushi Gangdrug resistance in the 1950s. In exile he worked principally in the Department Security until he retired in 1987. His Holiness said Jampa Kalden’s family had asked him to launch the book, which is published in Tibetan by the Library of Tibetan Works & Archives, and he was glad to do so in the presence of his wife and daughter.
His Holiness the Dalai Lama launching the autobiography of Jampa Kalden at the start of day six of his Lam Rim Teaching at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 25, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness then mentioned the Ganden Tri Rinpoche: “ I’ve received explanations of ‘Buddhapalita’ and Chandrakirti’s ‘Clear Words’ (Prasannapada) and other teachings from him. He’s been very kind to me. In his time as Abbot of Gyumey and Loseling College of Drepung he worked hard to raise the standard of the monks’ education. This will be his final year as Ganden Tripa, we should all pray for him.
“Three days ago, Taglung Tsetrul Rinpoche passed away. The Fifth Dalai Lama established close relations with Pema Trinley and Terdag Lingpa and the Northern Treasure lineage of Dorje Drak monastery. Taglung Tsetrul Rinpoche was the principal Lama of Dorje Drak and that lineage in exile. Late in life he also became Head of the Nyingma tradition. He was great master. I was asked to compose a prayer for his swift return and was glad to do so straight away. Please pray for its swift fulfilment. ‘Today is also the 32nd anniversary of the passing away of my ordination preceptor and Senior Tutor, Kyabje Ling Rinpoche. His reincarnation, here, suffered a serious road accident three years ago, but has now recovered well. Please pray for his good health, we have great hopes for him.
“I also had great hopes for the reincarnation of my Junior Tutor Kyabje Trijang Rinpoche, but his circumstances are unclear.
“Those of you who have come to be with us here from the West, you are physically here, but I wonder if in your hearts you are at home today with your families for Christmas? My special greetings to you.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings – Day 5
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 5
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 24 December 2015 – At Tashi Lhunpo there are three major areas where people are sitting to listen to the teachings and observe what is happening on big video screens. One large group of people is sitting directly in front of the monastery, facing His Holiness. Another large group is sitting adjacent to the monastery to the east and a third group is slightly behind and to the west of the monastery. All three areas are covered by awnings to protect people from the sun. In the period between people taking their seats and the teachings beginning, monks from all the major monasteries are engaging in debate.
Chant Masters from Tashi Lhunpo reciting the Lam Rim Lineage Prayer at the start of day five of His Holiness the Dalai Lama’s Lam Rim Teaching at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 24, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The teaching sites remain in relatively good order because there are cleanup teams of monks from the monastery who clear up all the empty water bottles, which they sell on for recycling.
Although the prayers are much the same, principally the Lam Rim Lineage Prayer at the beginning and the Lam Rim Dedication Prayer at the end. They sound different from day to day because Chant Masters from different monasteries are taking it in turns to lead the recitation. The prayers culminate in the offering of the mandala and three representations of the body, speech and mind of enlightenment. Today, the Gyumey Khenpo made the offering, followed by Thupten Zopa Rinpoche. Subsequently, His Holiness the Dalai Lama announced that Zopa Rinpoche had approached him with a request for prayers for the people of Nepal. This year the trouble they have faced as a result of the April earthquakes has been compounded by a blockade of the border with India. His Holiness said: “ Tibet and Nepal have had neighbourly relations since the time of Songtsen Gampo, 33rd King of Tibet. The murals in the Jokhang were painted by Nepalese artists and we have many other art works that are of Nepalese origin. Many people died and many more lost their homes in the earthquakes. I was pleased to hear that monks and nuns worked hard to help people where they could. There is not a lot those of us outside can do. I did make a donation to the relief fund. When, as now, it’s beyond our ability to do anything more practical, we can only pray that the Nepalese people’s sufferings will be relieved. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings – Day 4
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 4
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 23 December 2015 – Golden early morning sunlight suffused the land around Tashi Lhunpo Monastery today as His Holiness the Dalai Lama met more than 270 Tibetan pilgrims prior to beginning the day’s Lam Rim Teachings. He told them:
“We always say that it’s those who live there who are the real owners of Tibet. Over the last 60 years, and particularly during the Cultural Revolution, Chinese behaved as if they regarded Tibetan culture as backward. And yet, now there are said to be 400 million Chinese Buddhists, many of them interested in Tibetan Buddhism. It’s easy for us Tibetans to learn about Buddhism because the scriptures containing the Buddha’s words and commentaries by later Indian masters are available to us in our own language. Preserving this tradition is not about keeping sets of Kangyur and Tengyur at home, it’s about reading and study. I’ve met people in the Himalayan Region for example who are Buddhists, but have no clear idea who the Buddha is.
His Holiness the Dalai Lama meeting with Tibetan pilgrims before the day’s Lam Rim Teaching at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 23, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“I began to study when I was about six years old and what I’ve learned has really helped me. Today, even scientists are interested in what Buddhism, with its inner values and knowledge of the workings of the mind and emotions, has to say. So, study and use what you learn in your life. As well as the Kangyur and Tengyur, there are also 10,000 works by Tibetan masters. Our literature is truly rich.
“Meanwhile, we all have marvellous brains. Use them. If you have money you’d think it foolish not to use it. You invest it in doing business. You should think of your intelligence as just such an asset too. Learn about the mind and emotions. I urge Indians to study too.”
At this point, a woman in the group piped up, “We are studying, we are.” His Holiness smiled and responded, “That’s really good. And it shouldn’t just be monks and nuns; lay people can study and engage in debate too.” And again, the same woman chimed in, “We do, we do.” His Holiness went on:
“Education is so important. Without it we will just be backward. We need knowledge of our own culture. We Tibetans and Chinese have strong ties that go back to when our Kings married their Princesses. Sometimes we have fought each other, but we’ve also had long periods of friendship. We need to be friends with China. In the 7th, 8th and 9th centuries we were completely independent, but we’re not seeking independence now. It could be that China can help us, can set up schools and help us in other ways. If they do that, we can preserve our own religion and culture, and use it so that China can also benefit. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings – Day 3
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 3
December 22nd 2015
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 22 December 2015 – Before the start of the morning’s teachings today, His Holiness the Dalai Lama met with more than 150 Chinese. He told them that most religious traditions talk about love and compassion. However, people who believe in God tend to pray to him to seek his help, whereas Buddhism is more focused on doing something for yourself.
“I’ve heard that there are now more than 300 million Buddhists in China,” he said. “If you think of yourselves as disciples of the Buddha you should study. Reciting the name of Amitabha over and over again is not enough. You should note that worthwhile teachers tend not to be concerned about receiving lots of offerings. Also keep in mind that President Xi Jinping remarked in Paris and Delhi that Buddhism has an important contribution to make to restoring Chinese culture.
His Holiness the Dalai Lama meeting with Chinese attending his teachings at Tashi Lhunpo Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 22, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“ Most of our suffering arises because of attachment, anger and ignorance, among which the Buddha taught that ignorance is the source of suffering. How can we overcome it? Not by prayer or the blessings of the Buddha, but by engaging in the Three Trainings of which wisdom is the most important. Wisdom concerns selflessness and you can come to understand it by listening to or reading explanations, reflecting on them and the meditating and making your mind familiar with what you’ve understood.
“The explanation of emptiness doesn’t say things don’t exist, rather that things exist and function as merely designated. We say form is emptiness; emptiness is form because the two are interdependent. We say things are empty because they lack intrinsic existence. You can read about this in Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’, which is available in Mandarin and in Chandrakirti’s ‘Clear Words’, which is presently being translated in Taiwan.
“In 1954-55 I spent 6 months in Beijing and met Mao Zedong several times. He took an interest in me and gave me advice about how to promote the welfare of Tibetans in Tibet. At that time he had a positive vision and if that had been followed through, Tibet might not have faced the problems it later encountered. He told me I had a scientific turn of mind, but then added that religion was poison. I think if he were here today and he became acquainted with the Nalanda tradition, he might have thought differently.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Jangchub Lam Rim Teachings, Day 2
Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings – Day 2
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 21 December 2015 – The Karnataka countryside around Tashi Lhunpo was shrouded in mist early this morning as His Holiness the Dalai Lama continued his teaching of the Stages of the Path to Enlightenment.
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the audience as he passes through the assembly hall to the outside steps of Tashi Lhunpo Assembly Hall to continue his teachings on the Stages of the Path to Enlightenment in Bylakuppe, Karnataka, India on December 21, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“All sentient beings on this earth want happiness and don’t want suffering. It’s quite evident. While wishing to avoid pain, they seek pleasure from sensory experience. We human beings have evolved particularly sophisticated brains that enable us to use our intelligence. For us, mental experience is stronger and more effective than sensory experience. About 200 years ago scientific developments led to more rapid material development. Because the consequent sensory pleasure seems more immediate it gives a measure of satisfaction.
“ One consequence is that modern education now tends to focus on material development to the neglect of inner values. Greater material development has not been matched by greater inner peace. If your mind is not at ease, it disturbs your physical well-being too. Cultivating inner values is the source of peace of mind, but no single religion will satisfy this need for everyone and an estimated one billion human beings have no interest in religion. The solution therefore is to cultivate a sense of secular ethics. This is an approach pursued for centuries in India, where the hedonist and nihilist sect the Charvakas attracted intense philosophical opposition and yet their teachers were referred to as Rishi or Sage.
“I believe that if the Buddha appeared among us today, he would teach secular ethics. What was unique about his teaching was his explanation of selflessness, and yet there were occasions when what he taught seems to have implied the existence of such a self. This was because that is what helped the particular people listening to him. Therefore, in the present context, we could imagine he would teach secular ethics because that is what we need today. This is consistent with the Buddha’s teachings being meant for overcoming suffering and achieving happiness.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Resuming the Jangchub Lam Rim
Resuming the Jangchub Lam Rim – the Stages of the Path to Enlightenment – Teachings
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 20 December 2015 – When he arrived at Tashi Lhunpo the other day and reached the deep veranda at the top of the steps His Holiness the Dalai Lama turned to his attendants and stated emphatically, “This is where we should put the throne”. Therefore, today, he walked through the temple, where Tibetans lately come from Tibet welcomed him with a poignant mix of joy and sadness, and took his seat where he could be seen by the greatest number of people. Ling Rinpoche, the prime instigator of this series of teachings, prostrated before him three times and offered the mandala and three representations of the enlightened body, speech and mind. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Inauguration of the New Tashi Lhunpo Assembly Hall
Inauguration of the New Tashi Lhunpo Assembly Hall and Introduction to “Commentary on Valid Cognition”
Tashi Lhunpo, Bylakuppe, Karnataka, India, 19 December 2015 – A grand inauguration ceremony was held this morning in full public view on the veranda of the new Tashi Lhunpo Assembly Hall. As His Holiness the Dalai Lama emerged into the sunshine, Tibetan opera dancers performed the Tashi Shölpa Long Life dance. Everyone stood as Tibetan Children’s Village Students played the Tibetan National Anthem.
Tibetan Children’s Village Students playing the Tibetan National Anthem at the start of the inauguration ceremony for Tashi Lhunpo Monastery’s new assembly hall in Bylakuppe, Karnataka, India on December 19, 2015.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Abbot of Tashi Lhunpo, Kachen Lobsang Tsetan welcomed His Holiness as the emanation of Avalokiteshvara, Ganden Tri Rinpoche, Sharpa Chöjey and Jangtse Chöjey, senior lamas, other dignitaries and guests. He thanked them all for attending this formal inauguration. He explained that Tashi Lhunpo Monastery in Tibet was originally founded by Gendun Drup, the First Dalai Lama, when he was 57 in 1447. After Gendun Gyatso was recognised as Gendun Drup’s reincarnation he was enthroned at Tashi Lhunpo. Under the 4th Panchen Rinpoche, Lobsang Chökyi Gyaltsen, the Monastery became a seat of learning for studies of both Sutra and Tantra. Consequently it became a bastion of Tibetan culture in Central Tibet.
In the 1970s a few Tashi Lhunpo monks re-established the Monastery here in Bylakuppe. Since then, due to His Holiness’s kindness and with the support of the Dalai Lama Trust, all the traditions of Tashi Lhunpo have been completely restored. The Gyalwang Karmapa has been unstinting in his interest and support too.
The Abbot pointed out that the statues in the new Assembly Hall were consecrated by Ganden Tri Rinpoche according to the rituals of 13 Deity Vajrabhairava. He also declared that with regard to the malignant spirit Dolgyal, Tashi Lhunpo, its monks and supporters have no connection with it whatsoever. What’s more, there are some in the guise of monks who have, particularly in Tibet, sought to propagate this bad practice in the name of the Panchen Rinpoche. He said, “We forthrightly oppose them.”
He added that Tashi Lhunpo supports the Middle Way Approach. While thanking all the guests for coming, many of them from distant parts of the world, the Abbot concluded with the wish that His Holiness the Dalai Lama and the 11th Panchen Rinpoche, Gendun Chökyi Nyima live long and healthy lives.
To mark His Holiness’s 80th birthday this year and as a token of gratitude, the Monastery presented him with a delightful sandalwood statue of Gyalwa Gendun Drup, a gold coin and a conch shell ornament. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Third Day of Mind & Life XXX
Third Day of Mind & Life XXX, Perceptions, Concepts and Self
Bylakuppe, Karnataka, India, 16 December 2015 – Before the Mind & Life meetings began this morning, His Holiness the Dalai Lama met a group of 72 senior Sera monks who were among those who originally escaped from Tibet in 1959. After greeting and teasing several of them individually, His Holiness addressed the group.
His Holiness the Dalai Lama greeting senior Sera monks who originally escaped from Tibet in 1959 before their meeting at Sera Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 16, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“When we first came to Missamari in Assam we didn’t know what to do. We believed the truth of our cause would eventually prevail. But in Missamari it was hot remote and the food was poor. Many of you monks fell ill. We thought of shifting to another place, but the Abbots felt that if they were dispersed many of the monks would disrobe, so it was better to stay together where they were. Eventually we were able to realize a plan to establish settlements elsewhere and you were able to come together to South India.
“You are the monks who worked hard to preserve our tradition in those hard times, you had faith in me, and I thank you. As the Chinese have found they can’t uproot our religious culture, they have been forced to interpret our dedication to it as an expression of an urge for separatism. However, we are following a non-violent path; we are united and will not give in.
“In the past, monks used to come to our monasteries from Mongolia and China. Now we have people coming to join us from places that have not traditionally been Buddhist, scientists among them. We’ve seen ups and downs in Tibetan history, but we still remain together because of the dedication of our great religious kings in the past. Nowadays people offer Long Life Offerings, but the time will come when we have to go. It’s the same for you, and when that time comes what you’ve learned and practised of the Buddha’s teachings will be important.
“I’m giving each of you a statue of the Buddha. Keep it in your room and recite Nagarjuna’s verse of salutation to the Buddha as I do.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Long Life Offering
Long Life Offering at Sera Lachi and Arrival at Tashi Lhunpo
Bylakuppe, Karnataka, India, 18 December 2015 – The rumble of long horns early this morning heralded the concluding event of His Holiness the Dalai Lama’s stay at Sera Monastery in Bylakuppe; a Long Life Offering. It was conducted according to Sutrayana prayers, the Prayer to the Sixteen Arhats, Long Life Prayers to Amitayus, and dedication from the Samantabhadra prayer.
A ritual cake being presented during the Long Life Offering to His Holiness the Dalai Lama at Sera Lachi Temple at Sera Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 18, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
When the prayers were over, His Holiness announced that the Abbots of Sera Mey and Sera Jey Monasteries had requested him to give a teaching, which he had agreed to do.
“ We are at a crucial juncture in our history,” he said, “but the spirit and courage of the people in Tibet is unwavering. Most of the monks who first came into exile initially stayed at Missamari. Some of them went to build roads in Chamba, where they had to wear lay clothes. Eventually we moved down here to create settlements, which meant cutting and burning trees and clearing the land. Once the settlements had been established, monks from Buxa and elsewhere were shifted here too. Many of them had faced much hardship by the time they reached here.
“ Today, I’m going to Tashi Lhunpo, where I will inaugurate their new prayer hall and I’ll complete the transmission of the Collected Stages of the Path Texts that I started two years ago. It’s important to keep our spiritual bonds. How do we do that? By studying and putting the teachings into practice. This is the only way to preserve them. We study the Three baskets and engage in the Three Trainings, When we say in our prayers, ‘May the Dharma flourish’, we should mean ‘May it flourish in me’. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Second Day of Mind & Life XXX
Second Day of Mind & Life XXX, Perceptions, Concepts and Self
Bylakuppe, Karnataka, India, 15 December 2015 – Early this morning, under cloudy skies, His Holiness the Dalai Lama made several visits to other parts of Sera Monastery before the Mind & Life meetings resumed.
His Holiness the Dalai Lama looking at a display at the Library of Tibetan Works & Archives Climate Change Exhibition at Sera Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 15, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
At Sera Jey members of the Mind & Life Institute joined him in visiting the Library of Tibetan Works & Archives Climate Change Exhibition. He also greeted Bobby Sager who has been a long term supporter of LTWA’s participation in the Monk-Science Education programme.
The Exhibition consisted of a series of displays, similar to Tibetan thangka paintings, illustrating aspects of climate change under headings such as How do Earth Systems Work? Earth’s Energy Balance, Weather or Climate, the Carbon Cycle and What Can We Do? Each display included explanations in Tibetan and English. Several monks and Library Director, Geshe Lhakdor, escorted His Holiness round the exhibition in which he took a close interest. At the end he remarked that it’s worth noting the place trees had in the Buddha’s life. He was born under a tree, was enlightened under the bodhi tree and passed away between two sal trees. Also, the Buddha gave monks instructions not only about planting trees, but on continuing to care for those planted by others before them, particularly during the rainy season retreat. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Final Day of Mind & Life XXX
Final Day of Mind & Life XXX, Perceptions, Concepts and Self
Bylakuppe, Karnataka, India, 17 December 2015 – Roshi Joan Halifax opened the final morning session today saying how grateful the Mind & Life participants were to have had the opportunity to explore perception, concepts and self here at Sera Lachi. She invited Ven Mathieu Ricard and Richie Davidson to talk about ‘Self and Ethics, the Science of Altruism’.
Ven Mathieu Ricard delivering his presentation during the final day of the Mind & Life XXX conference at Sera Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 17, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Ricard began by asking how we can work together to create a better world. He said there are those who might ask “Why should I care for future generations? they’ve done nothing for me.” One answer is that our concept of self is linked to a constantly changing stream of consciousness. Based on an understanding of interdependence we increase our concern for others. This is altruism, the wish that others have happiness and the causes of happiness.
Others may respond that altruism is a naive or utopian attitude. They say it has no relevance to economics or politics. But this is to see things only from a short term perspective. A longer term view takes future generations into account. We need a sense of concern for others when you think of the poverty in the midst of plenty that we find in the 36 richest countries in the world. We also need to take account of how we have hugely exceeded planetary boundaries in relation to climate change and are heading towards the 6th extinction. In Tibet, the permafrost is melting which will release methane into the atmosphere, which is more serious that CO2. The meat industry treats animals as objects. His Holiness acknowledged this is where selfishness leads.
Ricard asked, “What can we do?” He quoted Freud as describing most human beings as rascals, while the writer Ayn Rand said, “I consider altruism is evil.” Faced with such views, we tend to take basic human goodness for granted. The reality is that people enjoy cooperating. Cooperation is more important than competition. In the struggle to survive, it is better to struggle together than against each other. Ricard quoted Martin Luther King Jr as saying, “Every man must decide whether he will walk in the light of creative altruism or in the darkness of destructive selfishness”. He outlined the activities of the Karuna – Shechen Foundation in Nepal and Tibet. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: First Day of Mind & Life XXX
First Day of Mind & Life XXX, Perceptions, Concepts and Self
Bylakuppe, Karnataka, India, 14 December 2015 – When His Holiness the Dalai Lama entered the Sera Lachi Temple again this morning, he found chairs arranged for the Mind & Life presenters and other members of the Institute in the centre. Surrounding them were Senior Lamas, some of whom he greeted as he came through, many hundreds of other monks and nuns and interested lay people. Considerable efforts had been made to cater to both English and Tibetan speakers, with provision of readily visible screens displaying presenters’ materials in the two languages and simultaneous translation via FM radio. His Holiness warmly greeted several old friends before taking his seat.
Roshi Joan Halifax moderating the first session expressed deep thanks for the invitation to Sera Monastery for Mind & Life’s 30th dialogue between modern science and Buddhist science. She said it was an appropriate gathering immediately following the COP 21 climate change conference in Paris which has confirmed the need to seek a more sustainable future. She acknowledged the influence of Francisco Varela, one of the pioneers of the Mind & Life meetings.
Mind & Life Institute President Susan Bauer-Wu speaking at the start of the Mind & Life XXX conference at Sera Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 14, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Susan Bauer-Wu, the new President of the Mind & Life Institute spoke next of the partnership of Buddhist science with modern science working together to relieve suffering. She said it was amazing to be meeting in this great monastery and that it was beautiful to be surrounded by so many clad in the robes of monks and nuns. She mentioned that five years ago she had been part of the Emory Science Initiative teaching Sera monks in Dharamsala. She thanked co-sponsors the Dalai Lama Trust and its Secretary Jampel Lhundrup for bringing the idea of the meeting to fruition.
Joan Halifax introduced the first two presenters, Richie Davidson and Jay Garfield who would discuss the main theme of this conference, perception, concepts and what we designate as self. But before they spoke she invited His Holiness to open the session.
“Since many of you monks are new to this, let me tell you about how the Mind & Life Institute came about and evolved,” he began. “30 years ago I had a wish to have in-depth discussions with scientists. I’d been interested in science since I was a child in Tibet. I thought it would be good if I were able to meet with scientists in person. And when I did, I was struck by how unbiased they were. Our subsequent discussions were mutually beneficial. I discovered that those of us who come from the Nalanda tradition were able to learn from them about matter and the material world, but that they too could learn from us about the mind.
“I realised that not only could modern scientists and Buddhist scientists profitably work together, but that it would be good to introduce the study of science into our monasteries. This we have done and science is now a part of the final exams. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Long Life Offering
Long Life Offering at Gyumey and Departure for Sera Lachi
Bylakuppe, Karnataka, India, 13 December 2015 – Once His Holiness the Dalai Lama was seated in the Gyumey Tantric College temple this morning, piles of books were delivered to the dignitaries. They consisted of volumes by the Dalai Lamas that are to make up the new programme of philosophical studies at Gyumey. A monastic representative said there was a sense that these works had been neglected, that Gyumey had a close connection to Gendun Drup and that it would be a fitting tribute to the Dalai Lamas’ achievements. The set of 13 texts was released today with the wish that His Holiness live long and Je Tsongkhapa’s teachings flourish in the world.
His Holiness the Dalai Lama arriving inside Gyumey Tantric College temple in Hunsur, Karnataka, India on December 13, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
The Gyumey Chant Master led the Long Life Offering. The Abbot recited the eulogy and requests. Expressing the Tibetan people’s gratitude for His Holiness’s leadership and pledging to listen to his advice as a child heeds his or her mother, he requested him to live forever. A long line of local people processed through the temple bearing offerings. His Holiness responded:
“Today Gyumey Tantric College has made this Long Life Offering to me with great devotion. All of you here and people in Tibet have expressed unwavering faith. On my part I’ve been fortunate to have been able to give the Guhyasamaja Empowerment and teach the Eight Essential Texts. The Abbot, who is a good monk I’ve known for years, recited the eulogy and requests well.
“I want you to know that when I came across the pledges of Tseley Ngatso Rangdol not to ride a horse from place to place, to eat only vegetarian food and not to accept any payment for teaching, I decided I too would take nothing for teaching. The offerings made today will be returned tomorrow. What is more important than such offerings is to please the Vajra Master through practising what he has taught.
“ Doing lots of rituals, but not actually practising yourself will not be very effective. When Milarepa’s sister complained to him that other teachers were wealthy but he had nothing to give to her, he answered that he had already abandoned the eight worldly concerns. Sometimes it happens that people who start out as simple monks become quite inflated when they gather students, particularly in the West. Be vigilant to defend against the eight worldly concerns. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Teaching at Gyumey Tantric College
Teaching the Eight Great Tantric Commentaries of Gyumey Tantric College
Hunsur, Karnataka, India, 12 December 2015 – His Holiness the Dalai Lama took his seat this morning and looking out into the temple and beyond saw monks distributing copies of the text he was to teach. They were in small traditional woodblock format and wrapped in yellow cloth. He intervened to announce that the ‘Eight Great Tantric Commentaries of Gyumey’ were not for everyone.
His Holiness the Dalai Lama teaching at Gyumey Tantric College in Hunsur, Karnataka, India on December 12, 2015.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“It’s a sealed and restricted text that can only be seen by someone who does the practice of Vajrabhairava or Guhyasamaja. Only someone who can keep the commitments should take a copy. If those of you who have taken it are determined to do the practice, you’re welcome, but only a few hundred have been printed. In Gyutö too I taught the ‘Seven Chapters of Vajrabhairava’ which was similarly restricted and I said then please only take it if you’ll do the practice.
“ Sakya Dagtri is here with us today to listen to this teaching, so he will become not only a holder of the ‘Path and Fruit’ tradition but also of Se-gyu. At the end his work on Guhyasamaja, at the end to the Guhyasamaja Prayer Je Tsongkhapa says: ‘This is a means to lead you to enlightenment in one lifetime.’”
His Holiness explained that the eight texts deal mostly with completion stage practices related to the various tantric traditions upheld at Gyumey Monastery, which are based upon the Guhyasamaja system. He said that Kalachakra has its own system and the Ka-gye of the Nyingmas has its own system. Dzogchen too distinguishes between the unenlightened mind and pristine awareness.
“In Tibet, Gyumey Monastery had a custom of 32 monks doing a strict sealed Guhyasamaja retreat at Chumiglung. I don’t know if they would really meditate on Guhyasamaja, but the abbot would teach these texts. Even if someone died they wouldn’t open it up; the doors were sealed. When Jamyang Shyepa Ngawang Tsöndrü was in such a retreat at Chumiglung he also managed to meditate on the 173 aspects of the three types of knowledge. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Giving the Actual Guhyasamaja Empowerment
Giving the Actual Guhyasamaja Empowerment at Gyumey
Hunsur, Karnataka, India, 11 December 2015 – His Holiness the Dalai Lama’s day began even earlier today. He descended to the Gyumey temple at 6 o’clock and once again sat with Gyumey monks and other senior lamas before the sand mandala to perform the preparatory rites for the Guhyasamaja Empowerment. The Gyumey monks chant with an energetic determination, with regular lulls for meditation, and the rite was complete by 9.30.
The Chant Master making a traditional mandala offering as the gathered monks chant praises at the start of His Holiness the Dalai Lama’s teaching at Gyumey Tantric College in Hunsur, Karnataka, India on December 11, 2015.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness took a short break. When he returned, he took his seat on the throne and the body of monks launched into chanting the ‘Praise to Jetsun Sherab Sengey’. A huge thangka depicting him, surrounded by four disciples, hangs on the wall behind the mandala pavilion. The prelude complete, His Holiness began to teach.
“ A verse in the ‘General Secret Tantra’ says, ‘Someone who wishes to enter into tantra should be one who has entered the Buddhadharma.’ He or she has to be a member of the Sangha. There are different ways of counting them, but, I think, Abhayakara has written that there are monks and nuns, as well as laymen and laywomen with vows. The monastics have novice and full ordination vows and it is good if laypeople hold vows too. Amongst laypeople holding vows are those with one, some or all five. Gyalwa Dromtonpa took a vow of celibacy in addition, which is excellent if you can do it. In the word in Tibetan for a lay vow-holder, the first part refers to virtue that leads to true cessation. In other words, restraining wrong-doing is the path to liberation. It’s something good to do, but it’s not obligatory.
“Recently in Nashik to attend the Kumbha Mela, I met a Swami I know, a scholarly person who is familiar with Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’. He told me about vows in the Hindu tradition and that people who enter his ashram do so after first taking certain pledges.
“Here we are talking about vowing not to kill, steal, lie or engage in sexual misconduct, which entails having sex with someone else’s partner that can lead to a lot of trouble. These vows are at risk if you get drunk, so it’s better to avoid liquor too. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Preliminary Guhyasamaja Empowerment
Preliminary Guhyasamaja Empowerment
Hunsur, Karnataka, India, 10 December 2015 – His Holiness the Dalai Lama made an early start today, coming down to the Gyumey temple at 7 o’clock in the morning. He greeted Ganden Tri Rinpoche, the Sharpa and Jangtse Chöjeys, and Sakya Trizin.
His Holiness the Dalai Lama and senior monks performing the preparatory rituals for the Preliminary Guhyasamaja Empowerment at Gyumey Tantric College in Hunsur, Karnataka, India on December 10, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
With the present and former abbots of Namgyal Monastery and a team of Gyumey monks they sat down together before the octagonal mandala pavilion. The Chant master set a brisk pace as they embarked on the preparatory rituals for the Preliminary Guhyasamaja Empowerment that His Holiness was to give in the afternoon. The sound of the monks chanting, periodically punctuated by the penetrating ring of their bells, was probably much as it was when Je Tsongkhapa conducted the same rituals with his disciples 600 years ago.
Once the procedures were complete, at about 10.30, His Holiness was escorted out of the temple to the adjacent covered debating yard where a ceremony was held to celebrate his being awarded the Nobel Peace Prize 26 years ago. The crowd stood while first the Indian and then the Tibetan national anthems were played. Students of the Snowland School then performed a song originally composed to celebrate His Holiness’s receiving the award.
Representatives of the Rabgyeling community in Hunsur presented His Holiness with a golden butter lamp for daily use at his residence as a mark of gratitude for his leadership. The Gyumey Abbot read the accompanying eulogy. Next the Snowland students and staff offered an image of Buddha Amitayus, the Buddha of Limitless Life. Read the rest of this entry »
Tibet: il Partito chiede al Panchen Lama di Pechino di sconfessare il Dalai Lama
Tibet: il Partito chiede al Panchen Lama di Pechino di sconfessare il Dalai Lama
9 dicembre 2015. Chen Quanguo, capo del Partito Comunista della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana, ha chiesto a Gyaltsen Norbu (nella foto), il Panchen Lama unilateralmente riconosciuto da Pechino nel 1995, si sconfessare il Dalai Lama.
In una dichiarazione rilasciata al quotidiano Tibet Daily, Chen ha affermato di sperare che il Panchen Lama voglia sostenere il Partito e salvaguardare l’unità nazionale. Nel corso di un incontro svoltosi a Shigatse il 7 dicembre per celebrarne i vent’anni dall’ insediamento, il leader del partito ha direttamente chiesto a Gyaltsen Norbu di “tracciare una riga netta con il XIV Dalai Lama e di opporsi con risolutezza ad ogni attività sovversiva e separatista”.
Vent’anni dopo la scomparsa di Gedhun Choekyi Nyima, il Panchen Lama legittimamente riconosciuto dal Dalai Lama e scomparso all’età di soli sei anni, il governo cinese non ha ancora fornito alcuna prova del suo essere in vita. Il 7 dicembre, un membro del Fronte Unito per il Lavoro ha tuttavia riaffermato che Gedhun vive una vita normale, è in buona salute e non vuole essere disturbato.
Le autorità cinesi hanno inoltre fatto sapere che compileranno un database con i nomi di tutti “i Budda viventi legittimi”. La scorsa settimana, Zhu Weiqun, presidente del Comitato per gli Affari Etnici e Religiosi, ha dichiarato alla TV di stato cinese che “alcuni falsi Tulku, o Budda viventi, rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale in quanto usano il denaro che raccolgono per finanziare attività illegali e separatiste in Tibet”. Risale al 3 agosto 2007 la normativa emessa dall’Amministrazione cinese per gli Affari Religiosi che sancisce la necessità dell’approvazione del governo nel riconoscimento di tutti i Tulku del Buddismo tibetano. La mancata approvazione governativa comporta l’illegalità o l’invalidità del riconoscimento. La stessa norma stabilisce inoltre che il processo di selezione del candidato non deve essere influenzato da alcun gruppo o individuo straniero e che il tempio o il monastero facenti richiesta devono essere “legalmente registrati” nei preposti elenchi governativi. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Preliminary Teachings at Gyumey
Preliminary Teachings at Gyumey Tantric College
Hunsur, Karnataka, India, 9 December 2015 – When he left Bangalore yesterday, instead of travelling directly to Gyumey Tantric College in Hunsur, His Holiness the Dalai Lama elected to go to Mundgod. The purpose was to consecrate the newly completed Official Residence of the Ganden Throneholder. Consequently, he reached Hunsur late in the afternoon. Today, he started to teach promptly at 12 midday, after lunch. The elevator brought him from his quarters upstairs directly into the Gyumey temple. He paid his respects before the throne, greeted the pre-eminent Lamas, Ganden Tri Rinpoche, Sakya Dagtri, Sharpa Chöjey, Jangtse Chöjey and Ling Rinpoche, as well as abbots and former abbots and took his seat.
His Holiness the Dalai Lama joining in recitations at the start of his teachings at Gyumey Tantric College in Hunsur, Karnataka, India on December 9, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Verses of homage to the Buddha, the Heart of Wisdom Sutra, and the mandala offering were recited, followed by the Praise to the 17 Masters of Nalanda and the Praise to Jetsun Sherab Sengey, founder of the tantric college. Recitations complete, His Holiness began to address the gathering.
“ Nowadays, there has been great material progress. At the same time Tibet has been in turmoil. Some of us came into exile and have been able not only to secure our livelihood, but also to preserve our traditions. These include our culture and the wisdom of the Nalanda masters, which can be verified through logic and reason. The Three Great Seats – Sera, Drepung and Ganden – Gyumey and Gyutö Tantric Colleges and Tashi Lhunpo have been instrumental in this.
“We’ve been in exile nearly 60 years. Many who came in 1959 have passed away, but among them were teachers inspired by the masters of Nalanda, who taught and nurtured the younger generation. In the past, when Je Tsongkhapa asked his disciples who would take care of his teaching, especially with regard to Guhyasamaja, Jetsun Sherab Sengey pledged to do so.
“Now, here, I’m going to give a Dharma discourse and the Guhyasamaja empowerment. Guhyasamaja is known as the King of Tantras. The essence of tantra is union and the attainment of the three bodies of a Buddha. Union refers to a union of body and mind. Guhyasamaja has special explanations of how to take the three states of death, intermediate state and birth into the path. Nagarjuna, Aryadeva and Chandrakirti all wrote about Guhyasamaja and of Je Tsongkhapa’s 18 volumes of collected writings, 5 volumes focus on that too. Without the Tantric Colleges, the explanation of Guhyasamaja would not have survived. I would like to thank everyone who has worked to create this opportunity.” Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: “Dobbiamo dialogare anche con l’Isis per avere pace”
Dalai Lama: Ogni uomo ha una sua religione e una sua verità
Il Dalai Lama: “Dobbiamo dialogare anche con l’Isis per avere pace”
Di Paolo Crecchi, 7 dicembre 2015, La Stampa
«Bisogna dialogare anche con l’Isis». Il Dalai Lama porge il suo ramoscello d’ulivo al mondo da Bangalore, la capitale indiana del software e mondiale dei call center, dove ieri la Camera di commercio arabo-asiatica ha organizzato un convegno dai toni molto pratici, Peace for Economy. Terrorismo e affari sono incompatibili e la massima autorità del buddismo tibetano ha riconosciuto che lo sviluppo, rispettoso dell’uomo e dell’ambiente, è un ottimo antidoto al fondamentalismo religioso.
Santità, lei ha detto che il nemico è sconfitto quando diventa nostro amico .
«Vero! Verissimo!».
Vuole Sua Santità spiegare come si fa a diventare amici dell’Isis?
«Con il dialogo. Bisogna ascoltare, capire, avere comunque rispetto dell’altro. Non c’è altra strada».
L’Isis taglia le teste. Senza la testa, non ci sono più le orecchie per ascoltare.
«Bisogna farlo con il cuore. Essere compassionevoli. Educare. La Germania è stata molto generosa ad accogliere i rifugiati, li sfama e li veste: ma adesso dovrà educarli».
Perché possano essere assimilati dall’Europa?
«Perché possano tornare indietro! Se non loro, i loro figli. Devono tornare con le conoscenze e le abilità per cambiare il Paese d’origine, perché non ci siano altri fuggiaschi e altri rifugiati. Questa è l’unica soluzione».
Santità, l’Europa ha paura anche dell’Islam pacifico. Teme di perdere i suoi valori fondanti che sono la libertà, l’uguaglianza, la parità fra uomo e donna: la sharia, che un giorno potrebbe essere democraticamente applicata, non li accetta.
«Ogni uomo ha una sua religione e una sua verità, ma in una comunità ci devono essere tante religioni e tante verità. L’islam è una religione di pace, gli intolleranti danneggiano il proprio credo e i propri fratelli». Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Conference at National Institute of Mental Health
Addressing a Conference at National Institute of Mental Health & Neurosciences
Bengaluru, Karnataka, India, 7 December 2015 – This morning, His Holiness the Dalai Lama gave interviews to Elizabeth Jane of the Trans Asia News Service and BD Narayankar of PTI. Ms Jane began by asking whether it was true that His Holiness has suggested the next Dalai Lama could be a woman. He agreed that it is possible and cited the established precedent of Samding Dorje Phagmo, a line of female reincarnations almost as old as the line of Karmapas, the first reincarnate Lama in Tibet.
When she asked if the violence and extreme behaviour of certain Buddhist monks in Burma and Sri Lanka could be justified, His Holiness straightforwardly replied: “No, never.” He compared these disturbances with the longstanding tolerance and harmony that has prevailed among religious traditions in India, those that originated in India as well as those that came from outside. She asked if he felt ISIS or Daesh is driven by religious or political motives and he told her that if their motives were religious, all Muslims would be killing each other, which they are not.
His Holiness the Dalai Lama responding to a question from Elizabeth Jane of the Trans Asia News Service during an interview in Bengaluru, Karnataka, India on December 7, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
As to whether there are ways to counter the radicalization that is taking place, he suggested that generally speaking the human mind not only resists being told what to do, but is curious about what is forbidden. A better approach may be to explain that if people behave in one way, this will be the result, whereas cultivating harmony, another approach, will yield a different result.
“One of the features of Nalanda University,” he said, “was that a wide range of views were expressed and explored. People were able to study and compare them, drawing their own conclusions, without having to follow any rigid line of thought.”
Discussing relations between Tibet, China and India, His Holiness said that while there is no formal Sino-Tibetan dialogue currently taking place, informal links with informed businessmen, retired officials and so on exist. He said it is hard to say how things will work out. There have been reports that when President Xi Jinping seemed to be about to take a more conciliatory view of Tibet, hardliners strongly opposed it.
He regretted the fragmentation of Tibet that took place after the 9th century assassination of the Tibetan Emperor. He speculated that things might also have been different if the 13th Dalai Lama has remained in Lhasa when the Younghusband expedition reached there in 1904. He noted several other lost opportunities such as when the advice of a high Tibetan official, who visited India on pilgrimage in 1946 and witnessed the Indian drive for independence, was ignored. He had recommended making contact with Indian leaders, but nothing was done. Similarly, in 1948 the Government of India sent a message to the Government of Tibet warning of the impending Communist victory in China and its potential ramifications. This too was ignored. Once Chinese troops occupied parts Eastern Tibet in 1950/51, the Tibetan Government tried to raise the issue at the UN, without success.
“I don’t feel Nehru made big mistakes over Tibet. The Government of India tried to warn Tibetans, who didn’t respond. Narasimha Rao pointed out to me that India didn’t recognise Tibet as a part of China, but as an Autonomous Region of China. The Shimla agreement is regarded as valid.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at National Institute of Advanced Studies
Talks to Diplomatic Consular Corps of Karnataka and at National Institute of Advanced Studies
Bengaluru, Karnataka, India, 6 December 2015 – This morning in Bengaluru His Holiness the Dalai Lama was the guest of the Diplomatic Consular Corps of Karnataka, He was welcomed to the platform by Anatole Kuschpeta from France and invited to participate in lighting a lamp to inaugurate the occasion. HE Sabit Subasic, Ambassador of Bosnia & Herzegovina introduced His Holiness to the gathering, which included representatives from nearly twenty countries, referring to him as a symbol of hope, brightness, justice and humanity. Wishing him good health and a long life, he requested His Holiness to address them, which he did:
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Diplomatic Consular Corps of Karnataka in Bengaluru, Karnataka, India on December 6, 2015.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Dear brothers and sisters whenever I meet people, I always consider them to brothers and sisters. In ancient times the idea of the oneness of humanity was something people might refer to in their religious prayers, but it didn’t have much relevance to their daily lives. Today, the oneness of humanity is a living reality. Conflict arises when we dwell too much on secondary differences between us: nationality, faith, whether we are rich or poor, educated or uneducated. Instead we should remember that we are all human beings. We were all born from a mother and nurtured by her milk. This is true even of troublemakers like Stalin and Hitler. All appreciate affection and are capable of showing affection to others.
“ Scientists have conducted experiments on infants and established that they clearly respond favourably to images of others being helped and flinch from images of harm. Different experiments have shown that constant anger and fear disrupts our immune system. From these findings they conclude that basic human nature is positive and compassionate, which gives me hope.
“Many of the problems we face result from short-sighted and narrow-minded attitudes, from bias and prejudice. At a meeting in Argentina, biologist Humberto Maturana, mentor of my friend Francisco Varela, explained that although biology was his field of study, it was not proper that he should become attached to it. I reflected too that I am a Buddhist, but that I shouldn’t become attached to Buddhism, which would introduce a sense of bias. What is important today is that we consciously cultivate a sense of the oneness of humanity because we all depend on each other. This naturally gives rise to a sense of universal responsibility. In this context, given the current refugee problem in the world, to remain indifferent would be immoral.
“With regard to the word ‘peace’ in your theme ‘Peace for Economy’, I can talk about that, but as for ‘economy’, I don’t know. An example of the importance of recognising that we all belong to one human family, is that in discussions about what to do about climate change, we can no longer put national interests ahead of the global interest. We will only create a more peaceful and harmonious world if we adopt a peaceful approach by engaging in dialogue.”
Asked whether there is a solution to growing intolerance, His Holiness noted that India has for centuries been a multi-religious country. He remarked that in the West there are those who say the word secular reflects a disdain for religion, but here in India it represents respect for all religious traditions and even the views of those who have no faith. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Indian Philanthropy Initiative
Indian Philanthropy Initiative
Bengaluru, Karnataka, India, 5 December 2015 – Having flown from Dharamsala to Delhi yesterday, this morning His Holiness the Dalai Lama left early again to fly to Bengaluru. After landing early at the airport, he was welcomed by Tibetan representatives, including a delegation of abbots and senior Lamas, Ling Rinpoche among them. Reaching his hotel in Bengaluru city, he found the road as usual lined with Tibetans young and old eager to greet him, while costumed dancers performed on the forecourt.
His Holiness the Dalai Lama taking part in prayers for Ganden Nga-cho in Bengaluru, Karnataka, India on December 5, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Today, the 25th day of Tenth Tibetan month, being Ganden Nga-chö, the anniversary of Je Tsongkhapa’s passing away 596 years ago, His Holiness had agreed to take part in prayers with a group of Abbots, former Abbots and senior monks. They sat before a thangka of Je Rinpoche in a room in the hotel named the ‘House of Lords’. Chanting in crisp unison, they recited Tsongkhapa’s ‘Praise for Dependent Arising’, ‘Destiny Fulfilled’ and his ‘Secret Biography’ by Jamyang Chöjey Tashi Palden, founder of Drepung Monastery, concluding with praises to Mahakala, Dharmaraja and Mahakali. Stopping at the end to explain his plans over the coming days, His Holiness advised:
“ Now we should follow the example Je Rinpoche set and shun the path of the eight worldly concerns.”
On his way to his room, His Holiness was greeted by a group of Indian Guides and Scouts who presented him with a Scout scarf. He told them that whether the world in future becomes a happier, more peaceful place or not will be in the hands of young people like them.
After lunch, His Holiness attended the fourth meeting of the Indian Philanthropy Initiative at the invitation of Azim Premji, the noted entrepreneur who led Wipro to widespread success and who was the first Indian to sign up for the Giving Pledge initiative started by Microsoft founder Bill Gates and billionaire investor Warren Buffett. Introducing His Holiness to what he described as a larger turn out than expected, he said the theme was empathy and kindness and invited him to address them.
“I always start my talks by greeting my brothers and sisters,” His Holiness began. “Basically we are all the same human beings. We’re born the same way and whether we are religious leaders, kings and queens or beggars and AIDs patients we all go the same way. We all want to live a happy life; we wish to be undisturbed and we all have the same right to achieve happiness. Read the rest of this entry »
La Cina riafferma il suo diritto a decidere sulla reincarnazione del Dalai Lama
La Cina riafferma il suo diritto a decidere sulla reincarnazione del Dalai Lama
2 dicembre 2015. Nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia di stato Global Times , Zhu Weiqun, presidente del Comitato per gli Affari Esteri e Religiosi ha dichiarato che la Cina non rinuncerà mai al diritto di decidere in merito alla reincarnazione del Dalai Lama.
“La questione non è mai stata solo di natura religiosa né ha a che fare con i diritti individuali del Dalai Lama” – ha detto Zhu Weiqun – ma è in primo luogo e soprattutto un’importante questione politica e un’importante evidenza della sovranità del governo centrale cinese in Tibet. Ha inoltre aggiunto che, essendo il Dalai Lama il primo leader politico del Tibet “chiunque avrà il titolo di Dalai Lama deterrà il potere politico in Tibet”. Per questo motivo, ha affermato Zhu, la Cina non rinuncerà mai al diritto di decidere sulla questione della reincarnazione.
Da Dharamsala, Dhundup Dorjee, Segretario del Dipartimento Religione e Cultura del Governo Tibetano in Esilio, ha così replicato: “Solo Sua Santità ha la prerogativa di scegliere il suo successore. Questa bizzarra e unilaterale dichiarazione non ha alcun peso ed è senza alcun fondamento”.
Il Dalai Lama, pur avendo dichiarato in alcune interviste di poter essere l’ultimo del suo lignaggio – dichiarazione peraltro contestata dalla Cina che afferma che la tradizione della reincarnazione deve continuare e che il Dalai Lama non ha il diritto di abbandonarla – ha sempre sostenuto che sarà il popolo tibetano a decidere sulla necessità della prosecuzione dell’istituzione. Tuttavia, “ove l’istituzione del Dalai Lama continuasse sarò io stesso a decidere la mia reincarnazione, nessuno ha il diritto di farlo al mio posto”, ha affermato il leader religioso tibetano.
Fonte: Phayul http://www.italiatibet.org/2015/12/02/la-cina-riafferma-il-suo-diritto-a-decidere-sulla-reincarnazione-del-dalai-lama/
The Last Dalai Lama?
The Last Dalai Lama? By Pankaj Mishra Dec. 1, 2015 NY Times .
At 80, Tenzin Gyatso is still an international icon, but the future of his office, and of the Tibetan people, has never been more in doubt.
On a wet Sunday in June at the Glastonbury Festival, more than 100,000 people spontaneously burst into a rendition of ‘‘Happy Birthday.’’ Onstage, Tenzin Gyatso, the 14th Dalai Lama, blew out the solitary candle on a large birthday cake while clasping the hand of Patti Smith, who stood beside him. The world’s most famous monk then poked a thick finger at Smith’s silvery mane. ‘‘Musicians,’’ he said, ‘‘white hair.’’ But ‘‘the voice and physical action,’’ he added in his booming baritone, ‘‘forceful.’’ As Smith giggled, he went on: ‘‘So, that gives me encouragement. Myself, now 80 years old, but I should be like you — more active!’’
The crowd, accustomed to titanic vanity from its icons — Kanye West declared himself the ‘‘greatest living rock star on the planet’’ the previous night — looked uncertain before erupting with cheers and claps. The Dalai Lama then walked into the throng of celebrities wandering about backstage, limping slightly; he has a bad knee. He looked as amused and quizzical as ever in his tinted glasses when Lionel Richie approached and, bowing, said, ‘‘How are you?’’ ‘‘Good, good,’’ he replied, clasping Richie’s hands.
When the Dalai Lama entered his dressing room, I stood up hurriedly, as did the Tibetan monk who was sitting beside me. ‘‘Sit, sit,’’ he said and then noticed a black-and-white photo of naked young men and women dancing during Glastonbury’s earliest days. He turned to me with a mischievous smile, and said, ‘‘Please sit and enjoy the photo.’’ He then spoke in rapid-fire Tibetan to the monk, cackling with delight: ‘‘These pleasures,’’ he said, ‘‘are not for us.’’ Read the rest of this entry »
Tibet, partita a scacchi per la reincarnazione del Dalai Lama
Tibet, partita a scacchi per la reincarnazione Dalai Lama
Il cielo è di un azzurro intenso e la luce del sole accecante, anche se siamo nella seconda metà di novembre e a 3700 metri di altezza.
Un gruppo di monaci accetta di parlare con i giornalisti stranieri sul tetto del Jokang, il più sacro dei templi tibetani nel centro di Lhasa, capitale della Regione Autonoma del Tibet (Tar) e cuore pulsante del buddhismo tibetano. Quello che dicono lascia pochi dubbi sulla loro opinione sull’ ultimo scambio di battute polemiche tra il leader spirituale del Tibet, il Dalai Lama, e le autorità’ cinesi che dal 1951 controllano il territorio. Uno di loro, che si identifica come “Laba, un monaco del Jokang”, sottolinea che i “bodhisattva”, i saggi che decidono di loro volontà di tornare nel mondo di sofferenza dei mortali per aiutarli a liberarsi e a diventare loro stessi dei Buddha, sono in grado di scegliere il momento e il luogo della loro reincarnazione.
“Questa è’ la vera essenza del buddhismo”, dice con un sorriso. Laba non lo dice ma sicuramente il Dalai Lama, che è’ ritenuto una reincarnazione di Avalokistevara, il Buddha della compassione, rientra in questa categoria. Tra il Dalai Lama, che dal 1959 vive in esilio in India e le autorità cinesi, che lo accusano di promuovere il secessionismo e di aver organizzato la violenta rivolta del 2008, è in corso da anni una estenuante partita di scacchi che ha come posta il futuro del lignaggio dei Dalai Lama – che domina il territorio dal 17/mo secolo – e dello stesso Tibet. Read the rest of this entry »
Mettete il Tibet al centro dei colloqui sul Cambiamento Climatico
Pechino: l’altopiano tibetano è una delle regioni meno inquinate del mondo
24 novembre 2015. Secondo un rapporto sui mutamenti climatici stilato dall’Accademia delle Scienze Cinese (CAS), l’altopiano tibetano è una delle regioni meno inquinate del mondo nonostante l’abnorme quantità delle estrazioni minerarie, la deforestazione e le discariche nucleari.
Il rapporto, redatto con la collaborazione di studiosi di tutto il mondo, afferma che il livello di inquinamento rilevato sull’altopiano tibetano è simile a quello riscontrato nelle regioni artiche. Pur riconoscendo che la temperatura media annuale registrata sull’altopiano si è innalzata, nel periodo compreso tra il 1960 e il 2012, da 0.3 a 0.4 gradi Celsius causando un arretramento dei ghiacciai e la scomparsa del permafrost, il documento asserisce che “nel suo complesso l’ecosistema dell’altopiano sta migliorando”. Xu Baiqing, un ricercatore del CAS, ha affermato che il ritiro dei ghiacciai avviene anche in altre parti del globo: “E’ un fenomeno che riguarda tutte le zone di montagna. I ghiacciai delle Alpi, delle Ande e del Kilimangiaro si stanno sciogliendo ad un ritmo ancora più veloce”. In ogni caso, se l’innalzamento della temperatura continuasse a registrare gli attuali livelli, l’81% del permafrost dell’altopiano tibetano sarà completamente scomparso entro il 2100.
Il rapporto cinese sulla situazione dell’ecosistema dell’altopiano tibetano è stato pubblicato in vista della Conferenza sul Clima COP21 che inizierà a Parigi alla fine del mese. Allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi di tutto il mondo sull’importanza dell’altopiano tibetano nella conservazione della salute del pianeta in generale e di tutta l’Asia in particolare, l’Amministrazione Centrale Tibetana ha lanciato il 20 ottobre la campagna “Un’Azione per il Clima sul Tetto del Mondo” attraverso la quale chiede che il Tibet e il suo fragile ecosistema siano posti all’interno dell’agenda della conferenza. A Roma, il 29 novembre, partirà da Piazza Farnese una Marcia per il Clima sul Tetto del Mondo, Terzo Polo dopo l’Artico e l’Antartico, organizzata dai gruppi italiani di sostegno al Tibet. Analoghe mobilitazioni si terranno lo stesso giorno in moltissime capitali europee e mondiali.
L’Amministrazione Centrale Tibetana ai Leader del Mondo: Mettete il Tibet al centro dei colloqui sul Cambiamento Climatico
L’Amministrazione Centrale Tibetana ritiene che il Tibet debba essere nell’agenda dell’imminente conferenza ONU sul Clima (COP21). Nell’approssimarsi del COP21, l’Amministrazione Centrale Tibetana chiede ai leader di tutto il mondo di attivarsi con urgenza in materia di cambiamento climatico stipulando, a Parigi, un solido accordo. Read the rest of this entry »
Abbiamo visto ciò che i cinesi hanno voluto farci vedere
La delegazione USA a Lhasa: “Abbiamo visto ciò che i cinesi hanno voluto farci vedere”
20 novembre 2015. “Il governo cinese ha voluto che la nostra visita fosse completamente sotto controllo. Abbiamo visto ciò che i cinesi hanno voluto farci vedere”. Queste le parole di Jim McGovern, co-presidente della Commissione Diritti Umani del Congresso e membro della delegazione USA a Lhasa, al suo rientro negli Stati Uniti.
Citando una lettera “riservata” ricevuta dal Tibet, il governo tibetano in esilio ha reso noto che tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre Lhasa è stata blindata dalle forze di sicurezza e le autorità governative, prima dell’arrivo della delegazione USA, hanno adottato misure straordinarie per tacitare ogni possibile manifestazione da parte dei tibetani. “I membri della delegazione non hanno potuto vedere gli aspetti più bui della vita di Lhasa, è stata loro mostrata solo un’ingannevole immagine all’interno di una preordinata messinscena che non ha consentito la minima comprensione dei problemi della regione. E’ importante che tutti sappiano”. “La popolazione di Lhasa avrebbe voluto incontrare i membri della delegazione” – recita tra l’altro la lettera – “ma le autorità cinesi lo hanno impedito, hanno negato ai cittadini la libertà di parola e di movimento, la visita è stata strettamente controllata dalle autorità governative”.
“la Cina ha investito molto in Tibet ma la cultura di un paese non può pagare il prezzo degli investimenti”, ha dichiarato Mc Govern. “La cultura di un popolo, la sua identità, non possono essere confinati all’interno di un museo o di un supermercato”. “Non è sufficiente che il governo cinese spenda dei soldi per rivestire d’oro il tetto di un tempio”, – gli ha fatto eco Nancy Pelosi – “vogliamo sapere cosa succede nella mente dei bambini, cosa si fa nelle scuole e per assicurare che sia preservata la cultura nel paese, “diluita” dalla massiccia presenza della maggioranza Han”. “Hanno voluto farci vedere la situazione abitativa ma non siamo sicuri di aver visto le famiglie”.
Fonte: RFA- Phayul http://www.italiatibet.org/2015/11/20/la-delegazione-usa-a-lhasa-abbiamo-visto-cio-che-i-cinesi-hanno-voluto-farci-vedere/
Inaspettata visita a Lhasa di una delegazione di parlamentari USA
Inaspettata visita a Lhasa di una delegazione di parlamentari USA
16 novembre 2015. La scorsa settimana una delegazione di parlamentari USA guidata da Nancy Pelosi, leader dei Democratici alla Camera degli Stati Uniti, ha potuto visitare Lhasa (nella foto). I dirigenti cinesi hanno infatti concesso alla leader democratica, in visita ufficiale in Cina, l’opportunità di visitare, seppure sotto stretta sorveglianza, la capitale della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana.
“La nostra è stata la prima delegazione del Congresso a poter entrare in Tibet dal 2008, l’anno segnato dalle dimostrazioni e dalle proteste”, ha dichiarato Nancy Pelosi in un comunicato. “Siamo grati al governo cinese per averci offerto l’opportunità di visitare Lhasa e di osservare, apprendere ed ascoltare come si svolge la vita sull’altopiano tibetano”. “Abbiamo avuto un franco scambio di vedute con il segretario della Regione Autonoma Tibetana, Chen Quanguo, con il vice segretario Baima Chilin e il segretario del Partito di Lhasa, Qi Zhala, sull’importanza che siano rispettati l’autonomia del Tibet, il suo ambiente, i diritti umani e la libertà religiosa del popolo. Abbiamo inoltre espresso la nostra preoccupazione in merito alla preservazione della peculiare eredità culturale, linguistica e religiosa del Tibet e al libero accesso in Tibet di delegazioni d’inchiesta”. La leader statunitense ha aggiunto di avere ribadito alle autorità cinesi che il Congresso e il popolo americano sostengono e appoggiano il Dalai Lama.
A conclusione del comunicato, Nancy Pelosi ha fatto sapere di avere avuto l’opportunità di visitare alcune importanti strutture riconosciute dall’UNESCO come luoghi di eredità mondiali tra cui il Palazzo del Potala e il tempio del Jokhang.
Diverso il tenore del resoconto della visita fornito dai media cinesi. Secondo il quotidiano Tibet Daily Nancy Pelosi ha “fortemente apprezzato” i grandi cambiamenti avvenuto in Tibet e il lavoro svolto dal governo cinese a difesa della libertà di religione, della cultura e dell’ambiente. La leader dei democratici USA avrebbe così dichiarato: “Grazie agli sforzi del governo cinese, lo standard di vita del popoli cinese, incluso quello tibetano, è sensibilmente migliorato. Tutto il mondo lo riconosce e dovete andarne fieri”. Secondo lo stesso articolo, Chen Quanguo, segretario della Regione Autonoma, avrebbe detto a Nancy Pelosi che gli Stati Uniti non dovrebbero sostenere le attività separatiste tibetane e dovrebbero vietare al Dalai Lama di visitare gli Stati Uniti.
Il 12 novembre, a Pechino, la delegazione ha incontrato il Premier Xi Jinping e, tra gli altri, il presidente del Congresso Nazionale del Popolo. Nel comunicato emesso al termine della visita si legge che la delegazione ha ribadito l’importanza che siano riconosciute in Tibet la libertà religiosa e la libertà di espressione, l’autonomia e la democrazia a Hong Kong e il rispetto dei diritti delle donne in tutta la Cina. I parlamentari americani si sono detti inoltre preoccupati per i recenti arresti di avvocati e attivisti nel campo dei diritti umani. Fonti: The Tibet Post – Phayul http://www.italiatibet.org/2015/11/03/pechino-pubblicata-in-otto-volumi-la-storia-completa-del-tibet/
Il Dalai Lama condanna gli attacchi terroristici di Parigi
Il Dalai Lama condanna gli attacchi terroristici di Parigi
16 novembre 2015. Il capo spirituale dei tibetani ha condannato nella giornata di ieri gli attacchi terroristici di Parigi. “Nonostante i molti, incredibili progressi” – ha dichiarato il Dalai Lama dal Punjab – “il XX secolo ha visto anche l’insorgere di atti di violenza senza precedenti alla base dei quali sta l’idea che la migliore soluzione dei problemi sia il ricorso all’uso della forza. Anche gran parte della violenza a cui assistiamo nel XXI secolo ha la stessa radice. Se vogliamo vivere in pace, se vogliamo che il XXI secolo sia un periodo di pace e di dialogo dobbiamo intensificare in modo sistematico, a ogni stadio, dalla scuola primaria all’università, i programmi di studio. La violenza viene da gente poco lungimirante, fuori controllo. Questa situazione non può essere risolta con le preghiere o con l’aiuto dei governi. Dobbiamo cominciare il cambiamento a livello degli individui per poi estenderlo alle comunità e alla società tutta”.
Fonte: Phayul http://www.italiatibet.org/2015/11/03/pechino-pubblicata-in-otto-volumi-la-storia-completa-del-tibet/
H. H. Dalai Lama is Chief Guest at Lovely Professional University’s Fifth Convocation
His Holiness the Dalai Lama is Chief Guest at Lovely Professional University’s Fifth Convocation
Phagwara, Punjab, India, 14 November 2015 – His Holiness the Dalai Lama left Delhi early this morning on a flight to Amritsar. From there he drove down the Grand Trunk Road to Phagwara, not far from Jalandhar, where he was to be the Chief Guest at the 5th Convocation of Lovely Professional University. In the relatively short time since it was founded, Lovely Professional University has become India’s largest private university attracting 25000 students from 28 countries, offering more than 200 courses and with links to many other universities abroad.
A Guard of Honor welcomes His Holiness the Dalai Lama on his arrival at Lovely Professional University in Phagwara, Punjab, India on November 14, 2015. Photo/Tenin Choejor/OHHDL
His Holiness was welcomed on arrival by the Chancellor and Pro-Chancellor Mr Ashok Mittal and his wife Mrs Rashmi Mittal. Significant numbers of Tibetan and Bhutanese students study at the university and they provided a traditional Tibetan welcome, including performances by masked Tashi Shoelpa and Yak dancers. He met members of staff at the Chancellor’s office. He was also presented with a Guard of Honour led by a sword wielding Sikh officer before whom he took the salute. He was entertained to lunch with the Chancellor and invited guests.
In a brief meeting with the media he outlined his three commitments: the promotion of basic human values and an understanding of the oneness of humanity to further human happiness; the fostering of inter-religious harmony, the preservation of Tibetan culture and the protection of Tibet’s natural environment. Amongst several questions he was asked why terrorist attacks like that in Paris yesterday take place.He replied: “ Despite its many spectacular developments, the 20th century was also a period of unprecedented violence springing from the idea that problems can best be solved by force. Much of the violence of the early 21st century can be seen as spilling over from that. However, no wants to face problems. We only want to live a peaceful life, but we need to pursue a systematic programme of education, from KG to university, to bring this about. If we can do this, the 21st century could become a period of peace and dialogue.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Conference on Quantum Physics and Madhyamaka
Conference on Quantum Physics and Madhyamaka Philosophical View – Day 2
Jawaharlal Nehru University, Delhi, India, 13 November 2015 – On arrival at the JNU Convention Centre this morning, in preparation for the second day of the conference on Quantum Physics and Madhyamaka Philosophical View, His Holiness the Dalai Lama was requested to release two books. The first contained a compilation of tributes and recollections about AP Venkateswaran, former Foreign Secretary, who passed away last year. In his remarks His Holiness said:
His Holiness the Dalai Lama releasing a book about AP Venkateswaran before the start of the second day of the Conference on Quantum Physics and Madhyamaka Philosophical View at Jawaharlal Nehru University in Delhi on November 13, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“I find it difficult to pronounce his name, but Venkateswaran was a good friend. He was someone I could unburden myself to and he would explain things in a way that gave me encouragement. He was a wonderful person with a very sharp mind. In recent years, whenever I was visiting Bangalore where he lived we would try to meet. As I said the other day about former President APJ Abdul Kalam, even though the person is no longer with us, we must do what we can to keep their spirit alive. This book will enable readers to know more about Venkateswaran and what he achieved in his life.”
Mrs Venkateswaran voiced the happiness she and her daughter felt at His Holiness releasing the book. She mentioned a story her late husband used to tell about his first meeting with His Holiness. Apparently they got on well together from the start and he was particularly struck when His Holiness remarked: “I’ve met you before.”
The second book His Holiness was asked to release was ‘Changes on the Roof of the World – Reflections on Tibet’, a compilation of research by PhD candidates of Tibetan ethnicity at JNU. In his introduction to it former Foreign Secretary Lalit Mansingh said it would enable the world to be more aware of what Tibetans have suffered and continue to suffer. It will make clearer the denial of human rights in Tibet by the Chinese authorities. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama on Quantum Physics and Madhyamaka
Conference on Quantum Physics and Madhyamaka Philosophical View – Day 1
Jawaharlal Nehru University, Delhi, India, 12 November 2015 – When His Holiness the Dalai Lama reached the leafy campus of the Jawaharlal Nehru University, which spreads over the northern reaches of the Aravalli Hills, this morning, he was received by the Rector, Prof Prasenjit Sen and Vice-Chancellor Prof SK Sopory. Tibetan students also offered a traditional Tibetan welcome.
His Holiness the Dalai Lama greeting participants of the conference on Quantum Physics and Madhyamaka Philosophical View as he arrives at Jawaharla Nehru University’s Convention Centre in Delhi, India on November 12, 2015.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Before entering the auditorium the Vice-Chancellor presented him with a medallion bearing the University logo which represents international academic exchange and the search for knowledge for the betterment of human beings. He then escorted His Holiness onto the stage, where Prof Prasenjit Sen gave a short introduction to the event.
After formally greeting His Holiness and assembled guests, Prof Sen explained that what was about to begin was unique, a discussion between experts in Quantum Physics and Madhyamaka Philosophy. He said the hope was to create a confluence of two different streams of thought, which was why the presence of reputed experts was important. He drew everyone’s attention to a line of upturned clay dishes, more usually used to make yogurt or feed birds. Students had arranged them thus to suggest the traditional shape of the Indian Buddhist stupa. They were eight in number to suggest the eight auspicious symbols (ashtamangala). Read the rest of this entry »
Pechino pubblica “La sua storia completa del Tibet”
Pechino: pubblicata in otto volumi “La storia completa del Tibet”
3 novembre 2015. L’accademia di stato cinese ha pubblicato una corposa opera in otto volumi intitolata “La storia completa del Tibet”. Il libro si propone di “di confutare le falsità dell’occidente e della clicca del Dalai Lama” avvalendosi di “abbondante materiale storico e approfondite analisi”.
Nella conferenza stampa di presentazione, Lhapa Phuntsog, curatore della pubblicazione, ha affermato che l’opera consentirà l’approfondimento delle tradizioni culturali nazionali, promuoverà la consapevolezza dell’identità nazionale cinese e aiuterà la stabilità e lo sviluppo del Tibet.
L’Amministrazione Centrale Tibetana ha sempre ribadito l’esistenza di prove storiche che dimostrano l’assoluta indipendenza del Tibet prima dell’invasione cinese. “La storia è contro la Cina e il Tibet non ne ha mai fatto parte”, ha dichiarato il Sikyong Lobsang Sangay lo scorso 28 settembre in risposta all’ultimo Libro Bianco pubblicato dalla Cina. Tashi Phuntsok, segretario del Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali ha affermato che il nuovo libro ricalca tutte le pubblicazioni con le quali Pechino vuole avallare il suo dominio in Tibet. “E’ una tattica usata dal governo cinese per riscrivere la nostra storia. Quando riceveremo il libro ne faremo un’accurata analisi”.
Il 29 ottobre il Centro Tibetano per I Diritti Umani e la Democrazia ha pubblicato “Lo Stato di Diritto: un rapporto sullo Stato di Diritto con caratteristiche cinesi”. Il titolo riprende le parole pronunciate nel 2014 dal presidente Xi Jinping all’interno della discussione del piano quadriennale discusso dalla Commissione del Partito Comunista cinese. Il rapporto, con speciale riferimento alla persecuzione in atto nei confronti dei giuristi e dei prigionieri politici, contesta l’esistenza di uno Stato di Diritto sia all’interno del Tibet sia all’interno della stessa Cina.
In particolare, per quanto riguarda il Tibet, il rapporto recita: “Per i tibetani che vivono sotto la Repubblica Popolare, lo “stato di diritto” cinese non è nulla di nuovo. Le politiche repressive, la proibizione di professare la propria religione e di riunirsi pacificamente, i pestaggi e le detenzioni arbitrarie, i processi ingiusti e le dure sentenze che prevedono il ricorso alla tortura, gli abusi e l’insufficiente assistenza medica sono all’ordine del giorno. La mancanza di rispetto dei diritti umani fondamentali è diventata intollerabile e molti tibetani sono ricorsi all’autoimmolazione come estrema forma di protesta”.
Fonte: Phayul – China.org.cn
http://www.italiatibet.org/2015/11/03/pechino-pubblicata-in-otto-volumi-la-storia-completa-del-tibet/
Un’Azione per il Clima sul Tetto del Mondo
L’Amministrazione Centrale Tibetana lancia la campagna “Un’Azione per il Clima sul Tetto del Mondo”
20 ottobre 2015. In vista della XXI Conferenza delle Parti (COP21) sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi dal 20 novembre all’11 dicembre 2015, l’Amministrazione Centrale Tibetana lancia oggi la campagna “Un’Azione per il Clima sul Tetto del Mondo”. L’iniziativa si propone un duplice obiettivo: richiamare l’attenzione della comunità internazionale e dei leader di tutto il mondo sull’importanza dell’altopiano tibetano per la salute del pianeta e, al contempo, fare sì che il Tibet occupi un posto centrale nell’agenda della conferenza.
La campagna è stata lanciata ufficialmente questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il Dipartimento delle Informazioni e Relazioni Internazionali dell’Amministrazione Centrale Tibetana. Nel corso della conferenza stampa, trasmessa in diretta TV assieme a un video messaggio del Dalai Lama, è stato presentato un documento – appello rivolto a tutti i leader del mondo in cui si tratteggia il deterioramento dell’ecosistema tibetano e si chiede l’inserimento del Tibet tra le questioni prioritarie dei lavori. Il documento evidenzia gli enormi danni provocati dal cambiamento climatico in atto sull’altopiano tibetano, il “Terzo Polo” del mondo dopo l’Artico e l’Antartico, e le catastrofiche conseguenze che tale cambiamento avrà sull’intero pianeta. “Con i suoi 46.000 ghiacciai, il Tibet è la terza riserva di ghiaccio e la maggiore fonte d’acqua disponibile sul pianeta” – recita tra l’altro l’appello. “ Per il suo esteso permafrost (terreno gelato in profondità) e l’elevato numero di ghiacciai, l’Altopiano Tibetano è la sorgente dei sei più grandi fiumi dell’Asia che riforniscono d’acqua un terzo della popolazione mondiale”. In Tibet, dove negli ultimi cinquant’anni la temperatura è aumentata tre volte più della temperatura media globale, “i ghiacciai si stanno ritirando, il permafrost e i pascoli si stanno deteriorando e la desertificazione avanza. Negli ultimi 50 anni, l’82% del ghiaccio si è ritirato e, nel 2050, oltre i due terzi dei ghiacciai potrebbero essere scomparsi”. Questo il testo completo del documento: https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=9476 . La XXI Conferenza delle Parti (COP 21) è organizzata dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), un trattato ambientale creato dalla Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED). L’obiettivo della conferenza è quello di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite , un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni, Italia inclusa. A inizio ottobre l’ONU ha pubblicato le linee guida dei temi che dovranno essere affrontati a Parigi. Sono in corso a Bonn i colloqui preliminari (19-23 ottobre). Per un approfondimento dell’importanza della preservazione dell’ambiente tibetano per la salute del pianeta e delle implicazioni sull’ecosistema del Tibet derivanti dall’occupazione cinese, consigliamo la lettura di: An Environmental Challenge. Un esaustivo rapporto prodotto Australian Tibet Council Al sito: https://drive.google.com/file/d/0B2EiDTMH9jx8d0lyZzVUby1iV00/view?usp=sharing
Il Dalai Lama per la Cop 21 di Parigi: «Salvate il Pianeta e il terzo Polo»
Il governo tibetano in esilio: «Riconoscere l’importanza del Tibet per la salute ambientale del pianeta» [22 ottobre 2015]
Il Dalai Lama ha lanciato un accorato appello ai leader del mondo per difendere il pianeta, in appoggio ad una campagna lanciata di recente dal governo tibetano in esilio a Dharamsala (India) che sostiene fortemente la Conferenza sul cambiamento climatico dell’Onu che si terrà a dicembre a Parigi. Il Dalai Lama parla da molti anni della necessità di tutelare l’ambiente ed aveva elogiato apertamente l’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco subito dopo la sua pubblicazione.
Gli interventi di leader religiosi di tutto il mondo che chiedono di agire contro il cambiamento climatico sono sempre di più: due mesi prima della pubblicazione dell’Enciclica del Papa, 100 leader cattolici ed evangelici hanno pubblicato un annuncio a tutta pagina su Politico Magazine nel quale dicevano che agire «E’ un obbligo morale» e chiedevano al Congresso Usa di farlo. Ad agosto i leader musulmani hanno approvato la Dichiarazione di Istanbul che chiede alle madrasse e moschee di sottolineare la necessità di contribuire a contenere il riscaldamento globale.
Il video-appello del Dalai Lama ha dato il via alla Tibet Climate Action for the Roof of the World, la campagna el governo in esilio tibetano che ha lo scopo di «Sollecitare la comunità internazionale e i leader mondiali che si riuniscono a Parigi, a riconoscere l’importanza del Tibet per la salute ambientale del pianeta». Read the rest of this entry »
Nuova Delhi: Interrotto lo sciopero della fame indetto dal Tibetan Youth Congress
Fine del digiuno a Delhi di Tamdin Hrichoe, Tenzin Wangchuk e Tsewang Dolma
Nuova Delhi: Interrotto lo sciopero della fame indetto dal Tibetan Youth Congress
Delhi, 12 ottobre 2015. Il Tibetan Youth Congress ha ieri posto fine alla sciopero della fame ad oltranza iniziato nella capitale indiana da tre attivisti tibetani il 10 settembre scorso. Le Nazioni Unite hanno infatti risposto all’appello del movimento impegnandosi a soddisfarne le richieste.
In una lettera consegnata ai digiunatori da Yuri Asanasiev, coordinatore e rappresentante ONU in India, Ivan Simonovic, assistente del Segretario Generale dell’Ufficio del Commissario ONU per i Diritti Umani, ha chiesto agli attivisti di porre fine allo sciopero della fame ed ha assicurato la massima attenzione alle loro richieste. Nella lettera si dice inoltre che il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon è preoccupato per le loro condizioni di salute.
Il Presidente del TYC ha dichiarato che il risultato ottenuto dimostra la forza dei metodi di resistenza non-violenti e dell’intesa vincente quando si lotta uniti per il proprio paese. “Questa è una grande vittoria del popolo tibetano”.
Più cauto, il poeta e attivista Tenzin Tsundue si è invece detto poco fiducioso circa le assicurazioni fornite dalla Nazioni Unite. “Sono sorpreso che l’ONU abbia risposto alle richieste della nostra gente ma il fatto che si attivi solo quando le persone stanno per morire affievolisce la nostra fiducia negli alti ideali proclamati dalle Nazioni Unite”.
Lo sciopero della fame indetto dal Tibetan Youth Congress, la maggiore organizzazione in esilio a battersi per l’indipendenza del Tibet, è durato 32 giorni. Tre membri dell’esecutivo del TYC, Tamdin Hrichoe, Tenzin Wangchuk e Tsewang Dolma (quest’ultima ricoverata all’ospedale il 30 settembre per le difficili condizioni di salute) hanno digiunato sotto la tenda allestita a Jantar Mantar dove hanno ricevuto la visita di numerose personalità tibetane tra le quali il Sikyong Lobsang Sangay, Kalon Dolma Gyari e Kalon Dickyi Choyang, vicepresidente del Parlamento Tibetano in Esilio.
Fonte: Phayul, http://www.italiatibet.org/2015/10/12/nuova-delhi-interrotto-lo-sciopero-della-fame-indetto-dal-tibetan-youth-congress/
Sikyong receives US medal for non-violent resolution for Tibet
Thursday, 15 October 2015 22:20 Yeshe Choesang, Tibet Post International.
Maryland, US — The political leader of Tibetans, Dr Lobsang Sangay has been bestowed with the Presidential Medal by Salisbury University in Maryland, US, “in recognition of his esteemed political leadership and his work to seek a peaceful, non-violent resolution for Tibet.”
According the Salisbury University in Maryland, the prestigious Presidential Medal, the highest honor awarded by the University to an individual for leadership and forward thinking.
Quoting Janet Dudley-Eshbach, the president of Salisbury University, it said “the medal was dedicated to the sufferings of the Tibetan people, and the non-violent Tibetan movement to restore freedom and dignity across Tibet.”
“It sends a powerful message to Tibetans inside Tibet that there are friends outside Tibet who are with justice, who stands for human rights and the freedom of the Tibetan people,” Sangay said at the awards’ ceremony at the university on Tuesday.
“At the same time, it sends a message to the Chinese government that they should embrace the peaceful and re-conciliatory spirit of the Tibetan people and solve the issue of Tibet.” Sikyong said, adding “it is also a message to a world beset with violent conflicts that peace and harmony can only be brought about through non-violence.” Read the rest of this entry »
Report on Tibet and Xinjiang: China today is more repressive, brutal
Monday, 12 October 2015 23:02 Yeshe Choesang, Tibet Post International
An annual report released this week by the US Congressional-Executive Committee on China (CECC) criticised Beijing’s treatment of ethnic minorities, and noted deteriorating conditions in Xinjiang and Tibet.
The 336-page said it saw “a disturbing deterioration in human rights and rule of law conditions that pose a direct challenge to US national interests and US-China relations”.
The US commission said China was moving further away from a rule of law system and had increased pressure on civil society.
The Commission said that Beijing persists with its repressive policies in Tibet, denying adequate rights to Tibetans from protecting their culture, language, religion, and environment. Read the rest of this entry »
Ngaba: arrestati tre giovani tibetani.
Ngaba: arrestati tre giovani tibetani. Delhi: entrato nel 26° giorno lo sciopero della fame indetto dal TYC
6 ottobre 2015. Altri tre giovani tibetani sono stati arrestati lo scorso mese dalla polizia cinese per aver protestato da soli a Ngaba, città della regione dell’Amdo. Nella giornata di ieri si è appreso da fonti tibetane che il 23 settembre è stato tratto in arresto Lobsang Jamyang (nella foto), un monaco appena quindicenne appartenente al monastero di Kirti. Il 10 settembre sono stati fermati Trinley e Lobsang, due laici tibetani di circa vent’anni.
Lobsang Jamyang è stato arrestato nel pomeriggio del 23 settembre mentre percorreva la via principale di Ngaba, ormai tristemente nota come “Strada dei Martiri” gridando slogan inneggianti alla libertà del Tibet e al ritorno del Dalai Lama. Nel volgere di pochi minuti dall’inizio della sua solitaria protesta è stato circondato e trasferito in una località sconosciuta. Il ragazzo, nato nel villaggio N.2 di Meruma, era entrato giovanissimo nel monastero di Kirti dove praticava lo studio dei testi base della filosofia buddista.
Il 10 settembre sono invece stati arrestati Trinley e Lobsang (nella foto), due ventenni tibetani laici. Entrambi percorrevano la strada gridando “Vogliamo la libertà in Tibet” e “Lunga vita al Dalai Lama”. Anche di loro non si hanno notizie. Le autorità cinesi hanno imposto restrizioni su tutti i canali di comunicazione, inclusi Internet e i telefoni mobili. Il personale di sicurezza sorveglia tutta la città e in particolare la “Strada dei Martiri” (Pawoe Sanglam), dove molti tibetani si sono autoimmolati o hanno dato vita a manifestazioni di protesta: nel solo mese di settembre sono state otto le persone che hanno manifestato da sole per la libertà del Tibet. Sono stati arrestati anche alcuni passanti colpevoli di sostenere le loro proteste. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama : The unique language is a matter of pride for all Tibetans
Sunday, 11 October 2015 20:59 Jane Cook , Tibet Post International
Dharamshala — Speaking about the importance of the Tibetan language and its preservation, His Holiness the Dalai Lama said on Saturday that “the unique Tibetan language should be a matter of great pride for all Tibetan people.”
His Holiness was speaking at the 10th founding anniversary of the Mewoen Tsuglag Petoen, a model Tibetan school at Gangchen Kyishong in Dharamshala, India.
Hundreds of Tibetans, including schoolchildren, parents and staff had gathered to receive blessings from His Holiness the Dalai Lama in the Himalayan hill station of Dharamshala in northern India.
His Holiness extended his good wishes and gratitude to the school for its impressive performance in recent years. He also expressed his appreciation to all the teachers and staff for their consistent hard work.
Among the dignitaries in attendance were special guest former Kalon Tripa Prof Samdong Rinpoche, Speaker of the Tibetan Parliament Penpa Tsering, and other senior officials of the Central Tibetan administration. Read the rest of this entry »
China expels nuns, banns Buddhist studies and destroys homes in Tibet
Monday, 12 October 2015 21:27 Yangchen Dolma, Tibet Post International
Chinese authorities have demolished a number of Tibetan homes and appropriated their lands, banned Buddhist studies from a Bon monastery and expelled 100 nuns from their nunnery in Driru County of eastern Tibet, to further strengthen control over the Tibetan religion and monastic institutions.
“Sangye Tashi, a local government official visited the Pekar Township in Driru County Ch: Baiga, Biru County, Naqu Prefecture, Tibet Autonomous Region) for three days from September 27,” Tenzin Rabten, a Tibetan living in exile told the Tibet Post International (TPI), on Friday, September 9.
Sources said “the local government head has expelled 100 Tibetan nuns from Gaden Khachoeling Nunnery in Pekar Township in Driru County, where a total of 200 nuns receive education facilities.”
“Only 49 of remaining 100 nuns are registered. The rest of 51 nuns reportedly has no legal right to study, and are now working at shops and guesthouses,” Rabten said.
“Approximately 26 nuns were reportedly expelled from the nunnery last year alone. Any nun above over age 50 also not allowed to remain in the nunnery, even if one is already registered and they must join homes for elderly,” Rabten said, citing contacts in the region.
“The 100 nuns who were expelled from the Nunnery also have been denied to travel other areas to study and labelled them as illegal,” Rabten told the TPI, adding “if do so, considered as an unlawful act, the head of village and family members shall be punishable by imprisonment, include the right to collect caterpillar fungus (Tib: yartsa gunbu) for three years.” Read the rest of this entry »
Obama: incoraggiamo la Cina al dialogo con il Dalai Lama.
28 settembre 2015. Nel corso della conferenza stampa congiunta tenutasi il 25 settembre, al termine della visita negli USA del Presidente cinese Xi Jinping, Barak Obama ha affermato che il governo degli Stati Uniti incoraggia la leadership cinese al dialogo con il Dalai Lama. Mentre la conferenza stampa era in corso, diverse organizzazioni tibetane hanno organizzato una manifestazione di protesta all’esterno della Casa Bianca (nella foto la conferenza congiunta e i manifestanti).
“Come nel passato, abbiamo intrattenuto un sincero colloquio sulla questione dei diritti umani” – ha detto Obama – “Ho riaffermato il costante sostegno dell’America ai diritti umani e alle libertà fondamentali, incluse la libertà di assemblea e di espressione, la libertà di stampa e di religione. “Anche se riconosciamo che il Tibet fa parte della Repubblica Popolare Cinese, continuiamo ad incoraggiare le autorità cinesi a preservare l’identità religiosa e culturale del popolo tibetano e a impegnarsi al dialogo con il Dalai Lama e i suoi rappresentanti”. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama ai seguaci della setta Shugden: “Informatevi meglio”
Sua Santità il Dalai Lama: “Shugden è uno spirito settario che è bene abbandonare”.
23 settembre 2015. Da qualche tempo i giornali e le televisioni di tutto il mondo stanno dando molto spazio alle contestazioni rivolte al Dalai Lama dai seguaci di una setta integralista tibetana conosciuta con il nome di “Shugden community”. Dagli Stati Uniti all’Europa, gli aderenti al culto di questo “spirito” non hanno risparmiato violenti attacchi al Dalai Lama e all’Amministrazione Centrale Tibetana, accusati di voler impedire ai devoti di Shugden la pratica della loro religione.
E’ accaduto anche i giorni scorsi durante la permanenza del Dalai Lama nel Regno Unito dove il leader spirituale tibetano, arrivato il 13 settembre per una visita di 9 giorni, ha partecipato a una serie di importanti eventi pubblici e ha incontrato i parlamentari inglesi nel corso di un convegno organizzato dal Gruppo Parlamentare Inglese per il Tibet.
I seguaci del culto si sono puntualmente radunati all’esterno dei luoghi dove si tenevano gli incontri dispiegando striscioni in cui si accusava il Dalai Lama di mentire e lo si definiva addirittura “falso Dalai Lama”. Una coalizione di 37 organizzazioni buddhiste del Regno Unito ha preso la distanza da queste manifestazioni definite “aggressive, fuorvianti e amorali” ed ha accusato la Cina di utilizzare il controverso culto della divinità per dividere i tibetani.
Nel corso di un’intervista concessa il 22 settembre alla BBC il Dalai Lama ha dichiarato che i seguaci della divinità, da lui stesso venerata in passato, devono informarsi meglio ed approfondire l’argomento senza lasciarsi influenzare dai sentimenti di collera che offuscano il loro giudizio. Read the rest of this entry »
Cancellata la visita del Dalai Lama negli Stati Uniti
La visita del Dalai Lama negli Stati Uniti, prevista per il mese di ottobre, è stata cancellata. Il leader religioso buddista è giunto a Rochester, nel Minnesota, all’inizio della scorsa settimana per accertamenti clinici presso la clinica Majo. Al termine degli esami clinici i medici hanno consigliato al Dalai Lama un periodo di riposo per tutte le prossime settimane.
Questo l’annuncio dell’Ufficio del Tibet che in un comunicato ha precisato che “Sua Santità non ha problemi di salute. Gli esami clinici sono buoni e il Dalai Lama farà presto ritorno a Dharamsala”. Qualche settimana fa il primo Ministro Lobsang Sangay aveva annunciato che il conferimento dell’iniziazione di Kalachakra officiato dal Dalai Lama e previsto per il mese di gennaio 2016 era stata rinviato al 2017. La decisione si ritiene dovuta alla fittissima agenda personale del Leader religioso tibetano che ha visto la sua partecipazione alle celebrazioni svoltesi in tutto il mondo per il suo 80° compleanno. Il Dalai Lama è inoltre reduce da una visita di nove giorni nel Regno Unito.
Fonti: Phyul – Students for a Free Tibet – Tibet Post, http://www.italiatibet.org/2015/10/02/obama-incoraggiamo-la-cina-al-dialogo-con-il-dalai-lama-cancellata-la-visita-negli-usa-del-leader-tibetano/
His Holiness the Dalai Lama Cancels October U.S. Visit
His Holiness the Dalai Lama Cancels October U.S. Visit
His Holiness the Dalai Lama is in the United States for a medical check-up. The doctors have advised His Holiness to rest for the next several weeks. As a result, His Holiness’ planned October U.S. visit has been cancelled. We deeply regret the inconvenience caused by this decision and apologize to all the people who have worked so hard in organizing the visit as well as to the public. We thank you for your support and understanding.
The Office of His Holiness the Dalai Lama
Dated: September 25, 2015 http://www.dalailama.com/news/post/1321-his-holiness-the-dalai-lama-cancels-october-us-visit
His Holiness the Dalai Lama: Interfaith Meeting and Action for Happiness Event
Interfaith Meeting and Action for Happiness Event
London, England, 21 September 2015 – Before he left for the day’s other engagements this morning, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Christiane Amanpour of CNN. She began by asking: “What are you trying to do here?” and he replied:
“What’s important is that all human beings, wherever they are, whether they are rich or poor, educated or uneducated, have a right to live a happy life. Many think that happiness is to be found outside ourselves in material things, but actually happiness is something that comes from within. So I try to present the importance of inner values not on the basis of religious quotations, but by taking a secular approach based on scientific findings and common sense.
Christiane Amanpour of CNN interviewing His Holiness the Dalai Lama in London, England on September 21, 2015.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Ms Amanpour remarked that China is changing because of its rapidly developing economy and yet the authorities still refer to His Holiness as a ‘splittist’. He told her that Tibetans had not been seeking independence since 1974 and everybody knows that. She mentioned concern about who will succeed him. He replied that as far as Tibetan Buddhism is concerned the 10,000 monks and nuns who are studying and practising today will be able to preserve it. He made the point that the Buddha’s teaching has survived for 2600 years without there being a recognised reincarnation of the Buddha. He conceded that while he might be the last Dalai Lama, he may yet appoint a successor from among qualified lamas before he goes.
Asked how he sees the persecution of Rohingyas in Burma His Holiness said: “It’s very sad. I have appealed to Burmese Buddhists to stop and think. When they feel angry or resentful of these people, remember the face of the Buddha. I believe that if the Buddha were there, he would offer the Rohingyas his protection.”
Finally, noting that President Xi Jinping will shortly be visiting the USA and the UK, Ms Amanpour wanted to know what His Holiness would say to him if he had the opportunity to do so. He answered:
“Perhaps I’d say that that although historically we were an independent country, as records of the 7th to 9th centuries show, we are not seeking independence now. We can benefit from the development we get as part of the People’s Republic of China, but we must be able to preserve our language, culture and Buddhist traditions. I’d remind him that last year in Paris and Delhi he said that Buddhism plays an important role in Chinese culture. Buddhist values can be of help at a time when the injustice and corruption he seeks to contain are widespread.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Talks on Ethics and Ahimsa
Talks on Ethics and Ahimsa
London, England, 20 September 2015 – When BBC news journalist Clive Myrie came to interview His Holiness the Dalai Lama this morning, many of his questions touched on the refugee crisis confronting Europe. He wanted to know if there was not a general lack of compassion in the indifference and hostility being expressed. His Holiness responded:
“It’s about suspicion and mistrust. We have to explore how to bring peace and reconciliation to those places where violent conflict is compelling these people to seek an alternative”
Clive Myrie of the BBC interviewing His Holiness the Dalai Lama in London, England on September 20, 2015.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
When Myrie quoted former Archbishop George Carey’s advocating the use of military force, His Holiness said: “He has his own view. I don’t see things that way.”
Myrie suggested there are young Tibetans who feel that non-violence has failed their cause. His Holiness countered that they too are entitled to their opinion, but that it’s not true to say the Middle Way Approach has failed when it draws continuing support and admiration from Chinese citizens. He reported that many Chinese who come to meet him apologise for what has happened in Tibet.
When asked about the pro-Shugden demonstrations, His Holiness answered that the people concerned should do more research and not let themselves be driven by anger that clouds their judgement. He suggested they go to South India and see the monasteries in the Tibetan settlements where about 2000 monks’ practice is unconstrained.
His Holiness denied that he is disappointed not to be meeting Prime Minister David Cameron on this visit, saying that he has no political agenda. He repeated that whether or not a 15th Dalai Lama is sought and found will depend on the wishes of the Tibetan people. He concurred, as he has elsewhere, that if there is another reincarnation, it could be woman. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Greeting Tibetans, Tibet Supporters and Addressing the Public
Greeting Tibetans, Tibet Supporters and Addressing the Public at the O2 Arena
London, England, 19 September 2015 – This morning His Holiness the Dalai Lama set off on a ferry from the Millbank Millennium Pier near the Tate Britain. His destination was the O2 Arena nearly 10 miles downriver. Under grey skies, the journey took him past many London monuments, from the Houses of Parliament and Lambeth Palace to the London Eye and the Shard, and ultimately the O2 Arena itself. He disembarked at the Greenwich Yacht Club, from where it was a short drive to the O2.
His Holiness’s first meeting was with 700 Tibetans from Britain and other countries of Northern Europe. Entering the O2 Indigo theatre he was presented with a sea of proffered white silk scarves. He laughed and greeted old friends from the stage before taking his seat to peruse the report being read out by Tsering Passang, who said:
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Tibetan community at the O2 Indigo Theatre in London, England on September 19, 2015. Photo/Ian Cumming
“We Tibetans have a special karmic connection to have been born as Tibetans under your leadership. We are united because of you. We are doing our best to contribute to the Tibetan struggle.”
The report clarified that there are more than 700 Tibetans in the UK today, and of those a third are less than 18 years old. It also outlined the funding and support that UK Tibetan community is giving to education among Tibetans in terms of scholarships and so forth. His Holiness responded:
“ During this difficult period in our history I haven’t been able to do very much. But I’ve done what I could and you’ve placed your trust in me.
“According to archaeological findings, Tibetan civilization is ancient. The Tibetan Emperor, Songtsen Gampo, took a Chinese wife and a Nepalese wife. Both of them brought statues of the Buddha to Tibet. In the 8th century, Trisong Deutsan, despite existing close relations with China, specifically turned to India as the source for bringing Buddhism to Tibet. He invited top Nalanda scholar Shantarakshita, a philosopher and logician to teach. Shantarakshita encouraged the translation of Buddhist literature into Tibetan. He is said to have even begun to learn Tibetan himself. Samye Monastery was founded with separate departments for Vinaya, translation and so on.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meeting Children in London
Interviews in Cambridge, Meeting Children in London
London, England, 18 September 2015 – Before leaving Cambridge today, His Holiness the Dalai Lama gave a couple of interviews to the press. Fiona Wilson of The Times talked to him about ‘What I have Learned’, some of her questions being personal, others topical. When she asked what he thinks of the situation of refugees in Europe, he replied: Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Second Day of Growing Wisdom, Changing People
Second Day of Growing Wisdom, Changing People
Cambridge, England 17 September 2015 – A bright sun shone in a clear blue sky as His Holiness the Dalai Lama took the short drive to Cripps Court today. Theme for the morning discussions was ‘A Vision for Education’ and Ed Kessler was the moderator.
His Holiness the Dalai Lama greeting friends in the audience on his arrival at Sir Humphrey Cripps Theatre at Magdalene College in Cambridge, UK on September 17, 2015.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Lord Rowan Williams opened the conversation with observations about education. He noted the significance of the early months and years of life and suggested that the size of classes is a cause for concern. He questioned whether education is about more than pouring the contents of one vessel into another and asked how we imagine a system that produces a creative, compassionate person. He recalled that when his wife was giving teaching support in schools there were times she talked to children who had never been spoken to seriously by an adult before.
His Holiness began by describing the model that in Tibet has come down from ancient India in which a teacher works with a few students. He painstakingly explains the text in hand. Students study and then exercise what they have learned with each other on the debate courtyard. Employing logic they bring doubt and scepticism to the conversation, which is helpful for sharpening the mind. He outlined three steps to knowledge:
“The teacher’s words or what you read are the source. Then you explore and think about what you’ve learned; you contemplate it. Read other books and take many other points of view into account. Study the variety of Buddhist and non-Buddhist schools of thought and why these views are proposed. The third step is to deepen this knowledge through experience.”
His Holiness the Dalai Lama speaking during the morning session on the second day of dialogue at Magdalene College in Cambridge, UK on September 17, 2015. Photo/Ian Cumming
His Holiness mentioned that coming to understand how the mind and emotions work, observing the effects of, for example, anger, anxiety and frustration is important. It also gives perspective to cultivate a sense of the oneness of all human beings. To think primarily of my nation, my community in the context of our globalized world is out of date. He pointed out that where the church used to foster a sense of humane values, as its influence has waned, responsibility for this has not been taken up by schools and education institutions. It needs to be, which is why His Holiness has proposed the incorporation of secular ethics into modern education and has encouraged the creation of appropriate curriculums to do so.
Lord Williams agreed and suggested that religious institutions also need to talk more about human well-being and our growing interdependence. In response to a question from the floor he said that education should be less about providing certainties than about confidence. He said he’d like to put a sign over school gates that reads, “Don’t panic”. Read the rest of this entry »
Migliaia di Tibetani all’iniziazione di Kalachakra in Amdo.
Migliaia di Tibetani partecipano all’iniziazione di Kalachakra in Amdo, Tibet.
Migliaia di Tibetani partecipano all’iniziazione di Kalachakra in Amdo. Prosegue a Delhi lo sciopero della fame dei tre attivisti del TYC.
21 settembre 2015 . Si conclude oggi al monastero di Kumbum, nella regione nord orientale dell’Amdo, l’iniziazione di Kalachakra, la “Ruota del Tempo”, una delle più importanti cerimonie della religione buddhista. Migliaia di devoti (nella foto) sono affluiti al celebre monastero per presenziare all’evento, iniziato il 18 settembre ed officiato da Geja Rinpoche, uno dei più venerati leader religiosi dell’area.
Secondo alcune fonti tibetane una folla di 200.000 persone, tra tibetani, mongoli e cittadini han ha preso parte all’iniziazione che, a quanto sembra, non ha incontrato l’opposizione delle autorità cinesi. Spesso, infatti, il personale addetto alla sicurezza sorveglia strettamente o addirittura vieta grandi assembramenti di folla nel timore del dilagare di proteste antigovernative. Lo scorso anno, i dipendenti governativi della vicina regione del Gansu non poterono prendere parte ad una analoga cerimonia pena la perdita del loro impiego se non avessero rispettato il divieto. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Dialogue on ‘Growing Wisdom, Changing People’
Dialogue on the Theme ‘Growing Wisdom, Changing People’
Cambridge, England, 16 September 2015 – The roads were wet as His Holiness the Dalai Lama took a short drive to Cripps Court, Magdalene College’s conference venue, this morning. Groups of Tibetans and other friends and well-wishers were gathered on either side of the gate with flags and banners, quietly chanting to welcome him. Inside he met with his host Lord Rowan Williams, moderator Baroness Patricia Scotland, and organizer of Inspire Dialogue Foundation, Cameron Taylor, before entering the Sir Humphrey Cripps theatre.
Cameron Taylor welcomes the audience to the opening session of the dialogue on ‘Growing Wisdom, Changing People” at Magdalene College’s Cripps Court in Cambridge, UK on September 16, 2015. Photo/Ian Cumming
Cameron Taylor welcomed everyone to the start of two days of meetings and invited Hillary Williams-Papworth, one of the supporters of the Dialogue to speak about her husband Bill Papworth who died a year ago. She mentioned that His Holiness jokingly remarks that when he meets people of a similar age to himself he wonders, “Who’ll go first?” “Well, Bill went first,” she said. He was a year and a month older. Thupten Jinpa, scholar and His Holiness’s principal English translator, described Bill as a great ally of Tibetans and all humanity. He was a firm supporter of the idea of dialogue and faced with a challenge and wishing to help would always ask, “What can I do?”
Barrister and former Attorney General, Baroness Scotland, as moderator of the first plenary session, opened proceedings. She introduced His Holiness as an embodiment of wisdom and Lord Rowan Williams, former Archbishop of Canterbury, for his legendary ability to listen. She described herself as honoured and humbled to be joining them both and invited His Holiness to speak first.
“Respected elder brothers and sisters, as well as younger brothers and sisters,” he began, “I come here as just another human being. When I talk to other people I don’t think of myself as anything special, not as an Asian or a Buddhist. When I meet anyone, I think, ‘Ah, another human being who has problems like me.’ We all live on this small blue planet, where the reality is that our lives are interdependent. Because of that we have to think on a global level, not thinking only of my nation or my community, which is simply out of date. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Oxford
Photography, Interviews, Meetings and a Journey to Cambridge
Cambridge, England, 15 September 2015 – At the start of His Holiness the Dalai Lama’s second day in Oxford, President of Magdalen College, Prof David Clary, escorted him through the library in the President’s House. Amidst shelves stacked with old leather-bound volumes, they stopped to examine some of the oldest books and other artefacts
His Holiness the Dalai Lama looking at the oldest book on display at the library of the President’s House at Magdalen College in Oxford, UK on September 15, 2015.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
In a room behind the library, Prof Clare Harris gave a presentation about early photography in Tibet in which His Holiness took a keen interest. It had been thought that the date of the earliest photograph taken in Tibet was 1889. Prof Harris revealed an image of a rock formation, possibly near the Indus, that can be attributed to Philip Egerton’s 1863 expedition into Tibet at the behest of the Viceroy of India, Lord Elgin. Egerton managed to reach 10 miles into Tibet before he was expelled.
Nearly 40 years later, a Buryat, Gombojab Tsybikov, took the first photograph of the Potala Palace in 1900, which was then widely reproduced. Prof Harris suggested that a photograph of Gyantse Dzong taken three years later may have been prompted by Lord Curzon’s disgruntlement that the Russians got to Lhasa first.
In addition to foreigners taking photographs in Tibet, there were also Tibetans who took up the skill. Among them Jigme Taring and Tsarong Dzasa are well-known. Other previously unacknowledged photographers include the 9th Panchen Lama and the 13th Dalai Lama. Prof Harris showed striking photographs of His Holiness the Dalai Lama aged 3-4 in 1939 at Kumbum Monastery and another of him in Dromo / Yathung in 1951. She also showed a clear portrait of Samding Dorje Palmo, who His Holiness refers to as the highest female reincarnation in Tibet. He clarified that the photograph of him that appeared on the cover of Time magazine when he escaped from Tibet in 1959 had been taken in 1956. Read the rest of this entry »
New Delhi: sciopero della fame ad oltranza di tre attivisti tibetani.
New Delhi: Lo sciopero della fame ad oltranza dei tre attivisti tibetani.
New Delhi: Lo sciopero della fame ad oltranza dei tre attivisti tibetani.
Dal 10 settembre, a Delhi, tre attivisti tibetani membri del Tibetan Youth Congress (TYC), l’organizzazione che conta il maggior numero di sostenitori dell’indipendenza del Tibet, stanno attuando uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Il loro gesto di estrema protesta è iniziato a due giorni di distanza dalle pompose celebrazioni organizzate dalla Cina in occasione del 50° anniversario della costituzione della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana.
I digiunatori, tutti membri dell’esecutivo del TYC, sono il Vice Presidente Tamdin Hrichoe, Tsewang Dolma, Segretario alle Informazioni e Relazioni Internazionali e Tenzin Wangchuk, Segretario alle Finanze. “In un recente Libro Bianco la Cina ha dichiarato che quella attuale è l’Età d’Oro del Tibet” – ha fatto sapere Tenzin Jigme, Presidente dell’organizzazione. “In realtà, dal 2009, 143 tibetani si sono autoimmolati con il fuoco all’interno del paese, ma la Cina, anziché soddisfare le loro richieste ha esacerbato la repressione in tutto il Tibet e ha duramente criticato il Dalai Lama, leader spirituale dei tibetani. Inoltre, 6000 tra templi e monasteri sono andati distrutti in seguito all’occupazione, migliaia di famiglie sono state forzatamente riallocate e nel paese imperversano l’oppressione e la discriminazione. Certamente questa non è l’Età d’Oro ma l’Età più Oscura della storia del Tibet e non vi è nulla da celebrare”.
“Al fine di sostenere le richieste di quanti si sono autoimmolati ci rivolgiamo alle Nazioni Unite che riteniamo debbano immediatamente intervenire e attribuire alla Cina la responsabilità delle sue azioni”, ha aggiunto. “Con questo sciopero della fame ad oltranza intendiamo scuotere l’apatia delle Nazioni Unite e dei capi di governo di tutto il mondo”.
Le richieste dei digiunatori si articolano in cinque punti: Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Meets the Press, School-children in Oxford
His Holiness the Dalai Lama Meets the Press, School-children and Fellows of the Dalai Lama Centre for Compassion in Oxford
Oxford, England, 13 September 2015 – After arriving from India yesterday, His Holiness the Dalai Lama awoke to light rainfall in Oxford this morning. The rain let up sufficiently for him to walk through the grounds of Magdalen College, taking an interest in the shrubs and trees in the gardens, to the college auditorium where he met the Press. Mentioning how happy he was to be returning to this celebrated place of learning, he explained the three commitments he observes wherever he goes. Read the rest of this entry »
Sua Eminenza Kyabge Ciöden Rinpoce ha lasciato il corpo
Sua Eminenza Kyabge Ciöden Rinpoce ha lasciato il corpo
Cari studenti e amici,
con profonda tristezza dobbiamo comunicare a tutti voi la notizia che Sua Eminenza Cioden Rinpoce è entrato nel dharmadhatu alle ore 1:30 (ora indiana, le 22:00 ora italiana) l’11 settembre 2015, nella sua abitazione (Labrang) al monastero di Sera Je.
Come la maggior parte di voi già sa, lo scorso luglio, il glorioso protettore degli insegnamenti e degli esseri senzienti, dotato di grande comprensione delle cinque scienze [medicina, arte, logica, grammatica e la scienza interiore del Buddismo], Sua Eminenza Cioden Rinpoce, il supremo Jetsun Losang Ghialten Gigdrel Uanciuk, ha manifestato lo stato di malattia nella prospettiva dei discepoli ordinari.
Tuttavia, per la fortunata convergenza del potere delle benedizioni della compassione di Sua Santità il Dalai Lama, delle sincere richieste dei suoi discepoli affinché Rinpoce potesse rimanere a lungo e stabile come un vajra, e delle meticolose cure mediche, la malattia era temporaneamente affievolita e Rinpoce è stato in grado di continuare a conferire insegnamenti vasti, essenziali e difficili da trovare sui profondi sutra e tantra, specialmente il ciclo di Majushri Jamyang Ciökor, ai fortunati discepoli nel tempio principale del Monastero di Sera Je.
Nei mesi recenti, per via dei meriti insufficienti di noi discepoli, la malattia di Rinpoce ha raggiunto uno stato critico, aggravandosi ogni giorno di più secondo il medico. Preoccupati da questa condizione, i discepoli più vicini di Rinpoce hanno chiesto un’osservazione a Sua Santità il Dalai Lama.
Rilevando segni nefasti, Sua Santità ha invitato Rinpoce a incontrarlo a Delhi. Il 29 agosto, Sua Santità ha avuto un incontro tranquillo con Rinpoce nella sua stanza d’albergo. Il giorno successivo Rinpoce è arrivato comodamente nella sua casa nella grande sede di Sera.
Dal 4 all’8 settembre Rinpoche si è impegnato, insieme ghesce e tulku senior, nelle auto-iniziazioni delle sue divinità tantriche principali: Guhyasamaja, Heruka Ciakrasamvara, Yamantaka, Tara Cittamani e Vajrayogini. I discepoli hanno notato che Rinpoce compiva le recitazioni in modo preciso senza pause. Inoltre, in accordo alle parole dei testi, dallo stato di meditazione univoca del prendere i tre corpi nel sentiero, Rinpoce ha compiuto anche i mudra con le mani senza omissioni o ridondanza. L’8 settembre, avendo completato bene i rituali dell’auto-iniziazione, Rinpoce ha mostrato l’aspetto di grande soddisfazione e ha dato le sue istruzioni finali per il futuro al suo discepolo Ghesce Ghialten. [Queste istruzioni includevano direttive per le puje e preghiere da fare dopo il suo passaggio e in futuro, consigli su come dirigere i Centri Awakening Vajra, e indicazioni riguardo la sua prossima incarnazione.] Quindi Rinpoce ha chiesto “Per favore, portatemi della buon succo di frutta e dello yogurt”, e li ha consumati. Read the rest of this entry »
His Eminence Choden Rinpoche Passes Away
His Eminence Kyabje Chöden Rinpoche’s passing away
Dear students and friends,
With great sadness, we must convey to you the news of His Eminence Choden Rinpoche’s passing into dharmadhatu at 1:30 AM on September 11
th, 2015, in his Labrang [house] at Sera Jey Mon- astery.
As most of you know, last year in July, the glorious protector of the teachings and sentient beings, endowed with great understanding of the five sciences [medicine, craftsmanship, logic, grammar, and the inner science of Buddhism], His Eminence Choden Rinpoche, the supreme Jetsun Losang Gyalten Jigdrel Wangchug, manifested the state of illness from the perspective ordinary disciples. However, through the fortunate convergence of the power of the blessing of His Holiness the Dalai Lama’s compassion, the sincere requests of his disciples that Rinpoche may remain long and stable like a vajra, and meticulous medical care, the illness temporarily receded and Rinpoche was able to bestow vast, essential, hard to find teachings on profound sutra and tantra, especially the Manjushri Jamyang Chokhor cycle, to fortunate disciples in the main temple of Sera Jey Monastery.
In recent months, due insufficient merit of us disciples, Rinpoche’s illness reached a critical state, each day becoming progressively more severe according the doctor. Concerned by this condition, Rinpoche’s close disciples requested His Holiness the Dalai Lama for an observation. Observing ominous signs, His Holiness invited Rinpoche to meet him in Delhi. Read the rest of this entry »
History is against China; CTA says Tibet was never part of China
History is against China: CTA says Tibet was never part of China .
Dharamshala — In response to the most recent white paper regarding Tibet issued by the Chinese Communist Party in August, the India based Central Tibetan Administration has released a 21-page document attempting to set the record straight regarding the historical timeline China has claimed.
While China observed its 50th anniversary of the establishment of the ‘Tibet Autonomous Region,’ the 21-page document entitled ‘ Tibet was not a part of China but Middle Way remains a viable solution ,’ was released by Sikyong Dr Lobsang Sangay, accompanied by DIIR Secretary Sonam Norbu Dagpo, DIIR Secretary Tashi Phuntsok and Tibet Policy director, Thubten Samphel.
The CTA revisits the elongating historical claims that China stakes over Tibet. Reminding us that, “the white paper on Tibet in 2004 claims that ‘Tibet became part of the territory of China in the 13th century.’ On the other hand, the Chinese Republican-era scholars assert that Tibet became a vassal state of China during the Qing period (1644-1911). Now, with its latest white paper, China has again shifted the goal post and states that Tibet has been an integral part of China since ‘antiquity’.” Read the rest of this entry »
Celebrato a Dharamsala il 55° anniversario del “giorno della democrazia”
tibetan democracy day
Celebrato a Dharamsala il 55° anniversario del “giorno della democrazia”
Migliaia di tibetani si sono riuniti il 2 settembre nello spazio antistante lo Tsug-lag-khang, il principale tempio di Dharamsala, per celebrare il 55° anniversario del Giorno della Democrazia Tibetana: nel febbraio 1960, a Bodh Gaya, il Dalai Lama delineò infatti il programma con il quale introduceva il sistema elettivo democratico all’interno del governo tibetano in esilio.
Il 2 settembre 1960 prestò giuramento il primo organismo democraticamente eletto. Da allora questa storica data è stata celebrata ogni anno dalla comunità tibetana.
Nel suo discorso ufficiale il Primo Ministro tibetano Lobsang Sangay ha tra l’altro affermato che molti tibetani, prigionieri politici, continuano a soffrire all’interno delle carceri cinesi ed ha ricordato la morte in prigione di Tenzin Delek Rinpoce, una prova di quanto la Cina continui a soggiogare il Tibet ricorrendo alla forza e alla repressione. Mentre Pechino si appresta a celebrare il 50° anniversario della fondazione della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana “guardando alla realtà della situazione in Tibet non vi è proprio nulla da celebrare”, ha affermato il Sikyiong. “Le aspirazioni del popolo tibetano e dei 142 autoimmolati per la libertà del Tibet non sono state esaudite”. Read the rest of this entry »
Tibet, Regione “autonoma” di Pechino
Tibet, Regione “autonoma” di Pechino di Raimondo Bultrini
L’apparato di Stato cinese ha celebrato in grande stile l’8 settembre un anniversario che ritiene di grande importanza, i 50 anni dall’inizio formale del governo della Repubblica popolare e la nascita della cosiddetta Regione autonoma del Tibet. Davanti al leggendario Potala di Lhasa trasformato in attrazione turistica e per un giorno al centro della festa politica di bandiere, schieramenti militari e genti sorridenti in costume tibetano, sono stati pronunciati discorsi di orgoglio per l’”Epoca d’oro” del Tibet e i successi ottenuti sugli altipiani un tempo “arretrati” grazie al ruolo del Partito e della Cina tutta.
Alla solita sfilza di cifre delle realizzazioni ottenute in questo mezzo secolo di “progresso socialista”, come il numero di industrie prima e dopo la “liberazione pacifica”, o il reddito procapite, l’educazione e via elencando, Yu Zhengsheng, consigliere politico per i gruppi religiosi e le minoranze etniche del governo, ha aggiunto un capitolo dedicato ai nemici della Cina e del Tibet. Tra questi svetta ovviamente la “banda del Dalai Lama”, assieme a “forze ostili straniere” che starebbero “costantemente conducendo attività separatiste tra tutti i gruppi etnici”.
La garanzia ribadita per l’occasione da Mr Yu ai tibetani fedeli alla nuova “madrepatria”, ai religiosi e laici che la appoggiano, è di applicare la legge e di “rafforzare la battaglia contro il separatismo” e “salvaguardare risolutamente l’unità nazionale e la stabilità del Tibet”.
La storia insegna che le prime truppe cinesi marciarono sul Tibet orientale nel 1950. Nel 1951, mentre il Dalai lama si trovava incerto sul da farsi lungo il confine indiano a due passi dall’esilio, anche alcuni suoi consiglieri lo invitarono a tornare a Lhasa e trattare direttamente con i rappresentanti di Pechino, sebbene fosse stato appena incoronato e senza alcuna esperienza politica. In quegli stessi giorni un suo fratello maggiore era ostaggio nella capitale cinese con la delegazione che trattava i punti della resa, e aveva un fucile, non solo letteralmente, puntato alla tempia. Fu impossibile modificare quei 17 capitoli capestro del trattato in testa ai quali c’era la dichiarazione di sovranità cinese sul Tibet. Read the rest of this entry »
Tashi Kyi si è autoimmolata in Tibet
Tashi Kyi
Tashi Kyi, una donna tibetana di 55 anni, madre di cinque figli, si è data la morte con il fuoco la notte del 27 agosto ed è deceduta nelle prime ore di venerdì 28 agosto. Era originaria del villaggio di Ngura, uno dei “nuovi villaggi socialisti” costruiti dai cinesi per ospitare forzatamente i nomadi, situato nelle vicinanze della cittadina di Sangkhok, Prefettura Autonoma di Kankho, in Amdo.
“Quando i tibetani vicini hanno visto Tashi avvolta dalle fiamme hanno immediatamente cercato di salvarla gettando dell’acqua sul suo corpo. Sfortunatamente non ci sono riusciti e la donna è deceduta alle tre del mattino del giorno successivo”. Questo il racconto che una fonte tibetana ha fatto pervenire al Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia. Poliziotti e funzionari cinesi sono subito accorsi all’abitazione di Tashi Kyi e hanno portato via il suo corpo nonostante le proteste dei famigliari.
Secondo altre fonti Tashi si è data la morte in segno di protesta contro la demolizione di alcune abitazioni ritenute abusive operata dalle autorità cinesi nella cittadina di Sangkhok. Inutili le manifestazioni di protesta dei tibetani molti dei quali sono stati arrestati. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Nashik Mahakumbh
His Holiness the Dalai Lama Visits Nashik Mahakumbh
Nashik, Maharashtra, India, 30 August 2015 – After an overnight stay in Delhi His Holiness the Dalai Lama arrived in Nashik, Maharashtra mid-morning today and was received at the airport by Swami Giananand and Swami Maisanand, who offered him rich garlands of flowers. Although the retreating monsoon did not delay the flights, there was a major downpour as His Holiness drove into Nashik that turned to light drizzle as he reached his host’s residence. Swami Guru Sharanand-ji Maharaj welcomed His Holiness to the sound of horns and conches.
His Holiness the Dalai Lama and Swami Guru Sharanand-ji Maharaj planting a sapling on the grounds of Karshni Ashram in Nashik, Maharashtra, India on August 30, 2015.
Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Sitting down with Swami Guru Sharanand-ji, His Holiness told his friend how delighted he was to have received his invitation. He also told him how impressed he was by Swami-ji’s simple way of life and his deep understanding of ancient Indian thought. This brief conversation was followed by lunch for which they were joined by Swami Giananand and Prof. Samdhong Rinpoche. Their discussions of philosophical and spiritual affairs continued as they ate. After lunch, the two spiritual leaders ceremonially planted two bodhi trees beside the drive to the ashram.
During a meeting with the press, His Holiness stressed the need today for a greater sense of the oneness of humanity since the entire world has become so interdependent. Swami Sharanand-ji cited a Sanskrit verse which he translated into English:
“Those who think, ‘This is mine and that is yours. This is me and that is you,’ are small-minded people. The broad-minded think of all people as one.”
His Holiness acknowledged the wisdom of this ancient Indian saying and the need for it to be more widely understood across the world.
His Holiness then addressed the assembled members of the media: “I feel really honoured that Swami-ji invited me to this Mahakumbh beside the Godavari River, particularly as I was unable to attend the most recent Kumbh Mela in Allahabad, despite all the arrangements having been made, because the weather prevented me leaving Dharamsala.”
His Holiness explained his commitment to promoting inter-religious harmony Read the rest of this entry »
Telo Tulku Rinpoche addresses Int’l Buddhist seminar in Moscow
The international seminar, “Buddhist Education, Ethics and Art” in Moscow
Telo Tulku Rinpoche addresses Int’l Buddhist seminar in Moscow
Wednesday, 26 August 2015 16:06 Molly Lortie, Tibet Post International
Moscow — As the honorary representative for His Holiness the Dalai Lama in Russia, CIS countries and Mongolia, Telo Tulku Rinpoche addressed the audience at the international seminar, “Buddhist Education, Ethics and Art,” held in Moscow on the 13th and 14th of August.
Telo Tulku Rinpoche opened the seminar by expressing his appreciation of the efforts by the Russian government aimed at presenting the basics of religious cultures, including Buddhist culture, and secular ethics in high schools, calling the initiative a good example for the whole world. He also called for the revival of the once famous Russian school of Buddhist and Tibetan studies.
The seminar took place in two Institutions: Academy for Advanced Studies and Retraining of Educators (AASRE), and the State Museum of Oriental Art. Co-organizers of the seminar were the Institute of Oriental Studies (Russian Academy of Science – RAS), the State Museum of Oriental Art and the Himalayan Research and Cultural Foundation (New Delhi, India).
Agenda of the Seminar was to discuss new research and development in the field of Buddhist education, ethics and art in Russia and in the countries of Indo-Buddhist world.
http://www.thetibetpost.com/en/news/exile/4688-telo-tulku-rinpoche-addresses-intl-buddhist-seminar-in-moscow
S.S. Dalai Lama: Ho totalmente abbandonato ogni responsabilità politica.
Sua Santità il Dalai Lama: Ho totalmente abbandonato ogni responsabilità politica.
In una breve intervista rilasciata il 21 agosto alla rete Religion and Ethics Newsweekly, il Dalai Lama ha ripetuto di aver totalmente abbandonato, a partire dal 2011, ogni responsabilità politica. Rispondendo alla domanda circa l’importanza da lui attribuita alla questione della reincarnazione, il leader spirituale tibetano ha così risposto: “Molte persone sembrano interessate al futuro di questa istituzione ma per me il problema non ha alcun interesse”.
A questo proposito il Dalai Lama ha aggiunto di avere inequivocabilmente reso noto fin dal 1969 che la decisione finale circa la prosecuzione dell’istituzione del Dalai Lama sarebbe spettata al popolo tibetano. In passato e in diverse occasioni il leader spirituale tibetano aveva affermato che la questione della sua reincarnazione sarebbe stata legata alla necessità e alla validità dell’istituzione Read the rest of this entry »
Piergiorgio Odifreddi: Il regno magico dove la felicità è puro calcolo
Piergiorgio Odifreddi: Il regno magico dove la felicità è puro calcolo
La leggenda vuole che il Buddha storico sia nato a Lumbini, un paesino nepalese a pochi chilometri dai confini con l’India. E poiché la sua predicazione si è poi diffusa in tutto l’Oriente, in quella Betlemme del buddhismo si trovano templi di ogni provenienza asiatica, suddivisi nelle due grandi denominazioni di quella religione: il Piccolo Veicolo “individualista”, praticato in Thailandia, Birmania, Sri Lanka, Cambogia e Laos, e il Grande Veicolo “collettivista”, praticato invece in Cina, Giappone, Vietnam, Corea e Mongolia. Read the rest of this entry »
Chogyal Namkhai Norbu: arriva il lama libera tutti.
Chogyal Namkhai Norbu
Chogyal Namkhai Norbu: arriva il lama libera tutti.
“Il Maestro non ti dice se devi andare a destra o sinistra”, di Raimondo Bultrini foto di Paolo Fassoli. Dolcevita, Vagabondi d el Dharma 7 Agosto 2015. Il Venerdì di Repubblica.
Cos’ha di speciale il suo modo d’intendere il Buddhismo ? Innanzitutto meno formule, meno mantra e più comportamenti quotidiani. Lo racconta l’autore di questo articolo: la guida più (allegramente) illuminata che potreste trovare. Il Maestro assiste alle danze tibetane (si chiamano khaita , ovvero «armonia nello spazio») nel gompa (il luogo di pratica) di Merigar. Tutti a Merigar appassionatamente. Per la sua gente Norbu è un tulku , reincarnazione di maestri dalle buone intenzioni.
Per molti mesi l’anno Giorgio Horn lavorava in Africa come consulente di vari progetti umanitari, e al ritorno passavamo lunghe serate a parlare di vita, musica etno e religioni del mondo. Giorgio aveva incontrato Chogyal Namkhai Norbu, allora docente di Letteratura tibetana e mongola dell’università orientale di Napoli, Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Long-Life Empowerment and Long-Life Offering in Leh
Long-Life Empowerment and Long-Life Offering in Leh
Leh, Ladakh, J&K, India, 30 July 2015 – The early morning air was fresh and low light illuminated the distant peaks as His Holiness the Dalai Lama set off from Spituk Monastery today. He and thousands of others was headed for the Shiwatsel teaching ground on the other side of the Leh valley. On arrival he greeted the Lamas, dignitaries and guests and took his seat on the throne to prepare for the White Tara empowerment. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama at Spituk Monastery
Inauguration of Summer Higher Buddhist Council at Spituk Monastery
Leh, Ladakh, J&K, India, 29 July 2015 – The Pegon Phagspa Nastan Bakula Institute Hostel stands at the foot of the rocky outcrop crowned by Spituk Monastery. A short walk away amidst tall poplars stands a pavilion and a ground prepared for the inauguration this morning of Summer Higher Buddhist Council.
With Spituk Monastery in the backgroud, His Holiness the Dalai Lama inaugurates the Summer Higher Buddhist Council at Pegon Phagspa Nastan Bakula Institute in Leh, Ladakh, J&K, India on July 29, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Once His Holiness the Dalai Lama had taken his seat, the young reincarnation of Bakula Rinpoche, the chief Lama of Spituk Monastery, offered him the mandala and three representations of the enlightened body, speech and mind.
Geshe Konchok Wangdu, Director of the Institute of Buddhist Dialectics in Ladakh introduced the occasion. He said that this summer debate session was dedicated to raising the level of religious education and promoting inter-religious harmony in Ladakh. The focus of the debates is the Perfection of Wisdom teachings because His Holiness stresses the need to understand what Buddhism means, how it is relevant today and how to put it into practice. He acknowledged that it is due to His Holiness’s guidance that Buddhist understanding in the region has greatly improved in recent years.
Geshe Thubten Rabgyey, who is Ling Rinpoche’s tutor, welcomed His Holiness, Ganden Tri Rinpoche, officials of the Ladakh administration, monks, scholars and all other guests. He noted that the Summer Debates held last year at Likir Monastery had set a fine example to be followed. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visit the Leh Jokhang and Jamyang School
A Visit to the Leh Jokhang and Jamyang School
Leh, J&K, India, 28 July 2015 – His Holiness the Dalai Lama began his second day in Leh with a visit to the Jokhang. The city streets were thronged with Ladakhis, Tibetans and people from many other countries eager to catch a glimpse of him as he passed and pay their respects. He greeted many old friends on his way into the temple. After acknowledging the images of the enlightened ones he took his seat facing them, flanked to his right by Ganden Tri Rinpoche and other distinguished lamas and to his left by members of the Ladakh administration. Together they recited Tsongkhapa’s ‘In Praise of Dependent Arising’ and the ‘Praise to the Seventeen Masters of Nalanda’, while butter tea and sweet rice were served.
His Holiness the Dalai Lama at the Jokhang in Leh, J&K, India on July 28, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Scrutinizing the offerings from where he sat, His Holiness wondered why the golden lamp had been placed so prominently. He asked if the Jokhang housed the Kangyur and Tengyur and when he heard there was only a copy of the Kangyur he offered to provide a set of the Tengyur, remarking that it would be good to recite these collections from time to time.
“ However,” he added, “the main purpose of both Kangyur and Tengyur is not to be an object of respect, nor to be occasionally ritually recited, but to be studied. The Buddha’s teachings are an account of his experience. They reveal his great qualities. You people of Ladakh, laypeople and monastics, should study what the Buddha taught.”
Laughing, he turned to his friends among the politicians and teased them saying:
“If you study and put what you learn into practice, it may help you get elected. What’s more, when you retire you’ll have the opportunity to make the remainder of your life meaningful.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Ladakh
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Ladakh
Spituk Monastery, Leh, Ladakh, J&K, India, 27 July 2015 – A buzz of excitement ran through the crowd of Ladakhis lucky enough to be in Kushok Bakula Rinpoche Airport as His Holiness the Dalai Lama landed this morning in the J&K state plane. He was formally welcomed by Ganden Tri Rinpoche, Rizong Rinpoche, the young Bakula Rinpoche, Thiksey Rinpoche and many other Lamas.
His Holiness the Dalai Lama’s plane arriving at the airport in Leh, Ladakh, J&k, India on July 27, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Also present to offer their greetings were J&K Minister of State Tsering Dorjee, Chief Executive Councillor of the Ladakh Autonomous Hill Development Council Rigzin Spalbar and Leh MLA Rigzin Jora. Representing the Muslim community were Sheikh Syebuddin and Ashraf Ali, while David Gergen was there on behalf of Ladakh’s Christians. Leaders of the Ladakh Gompa Association, Geshe Lobsang Samten and the Ladakh Buddhist Association, Tsewang Trinley joined Women’s Association leader Tsering Dolma and Youth Association leader Rinchen Namgyal in offering His Holiness greetings.
Thousands of people stood, proffering katags, flowers and incense, in an almost unbroken line from the airport to Spituk Monastery, eager to salute His Holiness as he passed. Many of them from the different villages of the Leh Valley were dressed in their best clothes, while their elaborately turquoise bedecked headdresses distinguished the women from Zanskar. There were monk musicians playing long horns and local Ladakhi drummers beating out a welcome.
Arriving at Spituk Monastery, which is his host on this occasion, Ganden Tri Rinpoche and Bakula Rinpoche greeted His Holiness once again and escorted him into a new temple. He paid his respects to the images of the enlightened ones, including a set of statues of the Sixteen Arhats, and took his seat. Butter and sweet rice were served. Read the rest of this entry »
Giampaolo Visetti: La Spoon River dei martiri del Tibet “La vita per la libertà”
Tibetan self-immolations from 2009-2015
La Spoon River dei martiri del Tibet “La vita per la libertà”
Di Giampaolo Visetti da Pechino, La Repubblica 23.06.15
«La libertà è la via che conduce alla felicità tutti gli esseri viventi. Senza libertà diventiamo la fiamma di una candela al vento. Questo non deve essere il destino di sei milioni di tibetani». Tenzin Kedhup aveva 24 anni. Ex monaco buddhista, era un nomade pastore. Cosparsosi di cherosene, si è dato fuoco assieme ad un amico il 20 giugno di tre anni fa nella regione cinese del Qinghai, parte del Tibet storico. «Lasciati soli non possiamo – ha lasciato scritto – proteggere la religione e la cultura tibetane».
Dal 2008 i tibetani che si sono auto- immolati per denunciare l’occupazione cinese del 1950 e il «genocidio culturale» da parte di Pechino sono stati 145. Sono gli eroi del Paese delle Nevi, considerati «terroristi» dal partito comunista. La poetessa Tsering Woeser, simbolo della lotta non violenta per l’autonomia della regione himalayana, più volte arrestata assieme al marito scrittore Wang Lixiong, è riuscita a raccogliere i testamenti spirituali segreti dei martiri contemporanei di un popolo che il mondo, nel nome degli interessi economici, finge di non vedere. Read the rest of this entry »
Tibet: il testamento spirituale di Sonam Topgyal
Sonam Topgyal self immolation
Tibet: il testamento spirituale di Sonam Topgyal, immolatosi il 9 luglio 2015. Cremato in carcere il corpo di Tenzin Delek
23 luglio 2015. Otto giorni prima di morire Sonam Topgyal, il ventisettenne tibetano immolatosi con il fuoco a Kyegudo, nella Prefettura Autonoma Tibetana di Yulshul, lo scorso 9 luglio, denunciò in un testamento spirituale la dura repressione esercitata dal governo cinese nei confronti dei tibetani e della sua stessa persona.
Queste le sue parole fatte pervenire alla redazione del sito Tibet Post International da una fonte svizzera che ha preferito mantenere l’anonimato.
“Ai leader del governo cinese e, in particolare, ai locali capi delle minoranze.
Sono Sonam Topgyal, il figlio ventisettenne di Tashitsang, da Nangchen – Yulshul – regione di Tsogon. Sono un monaco e studio allo Dzongsar Institute.
Come tutti sanno, sia dentro sia fuori del Tibet, il governo cinese non tiene in alcun conto la reale situazione delle minoranze ma esercita su di esse soltanto direttive politiche dure e repressive. Allo stesso tempo si accanisce contro la nostra religione, le nostre tradizioni, la nostra cultura e distrugge l’ambiente naturale tibetano. Non abbiamo alcuna libertà di espressione e non disponiamo di contatti ufficiali per parlare della nostra situazione e presentare reclami. Read the rest of this entry »
Eleven Organizations Make a Long-Life Offering to His Holiness the Dalai Lama
Eleven Organizations Make a Long-Life Offering to His Holiness the Dalai Lama
Thekchen Chöling, McLeod Ganj, Dharamsala, HP, India, 20 July 2015 – To begin with this morning, His Holiness the Dalai Lama took his seat below the Tsuglagkhang to observe debates performed by monks and nuns from Nepal. They came from Kopan Monastery, Shelkar Chöde, Chuwar Gaden Dropen Ling, Shri Chusang Gompa, Samtenling Drubgön, Thukje Chöling, Serkong Gaden Jamgonling, and Gosok Phuntsok Chöling, as well as two nunneries, Kyirong Thukje Chöling and Kopan Khechö Gakyil Ling.
His Holiness the Dalai Lama observing debating by monks and nuns from Nepal at the Tsuglagkhang in Dharamsala, HP, India on July 20, 2015. Photo/Tenzin Phuntsok/OHHDL
They also submitted a report of their studies and activities. His Holiness commended them, noting that 40 years ago he had advised that even monasteries engaged mostly in performing rituals and nunneries should introduce programs of study. He told them that they not only need to study, reflect and meditate, they also need to integrate what they know in practice.
From the throne in the Tsuglagkhang, His Holiness announced that eleven different organizations had submitted requests to make a Ten-shug or Long-Life Offering. They included the Gelug Association of Nepal, the Tibetan Youth Congress, people of U-Tsang province, Shang Gaden Chökhor Ling, the Taglung Kagyu Tradition, the Tibetan Women’s Association, the Guchusum Movement, the Ngari Chithun Association, the Lodrik Association of Pokhara, Nepal, the Middle Way People’s Association and the Himalayan Buddhist Cultural Society. Since there was insufficient time for each of them to make a separate offering, they had all been brought together today.
“ Today, the fourth of the sixth Tibetan month, is when we celebrate the Buddha’s first teaching,” His Holiness told the packed crowd. “He manifested as an emanation body, which can be seen by ordinary people, and lived the life of a prince. Once he’d seen the four signs – birth, aging, sickness and death – he renounced the royal life and undertook austerities for six years. Meditating on selflessness he attained enlightenment and then sharing what he’d experienced with others, he revealed the path. Read the rest of this entry »
Tenzin Delek è morto in carcere in circostanze misteriose
Il Tibet di Tenzin Delek, di Raimondo Bultrini
“Sono sempre stato sincero e devoto agli interessi e al benessere del popolo tibetano, il mio popolo. Questa è la vera ragione per cui i cinesi non mi amano e mi hanno accusato. Questo è il motivo per il quale stanno per prendere la mia vita preziosa, anche se sono innocente”. E’ l’ultima frase attribuita a Tenzin Delek Rimpoche, 65 anni, un riverito maestro celebre per le sue attività umanitarie, di assistenza medica, istruzione e difesa dell’ambiente nel Tibet orientale, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visits to Wiesbaden City Hall and the Hesse Parliament
Visits to Wiesbaden City Hall and the Hesse Parliament
Wiesbaden, Hesse, Germany, 14 July 2015 – This morning, before leaving for India, His Holiness the Dalai Lama was invited to the Wiesbaden City Hall and the Hesse Parliament. He was met at the foot of the steps to the City Hall by Mayor Arno Grossman, who escorted him inside.
Mayor Arno Grossman escorting His Holiness the Dalai Lama up the stairs of City Hall in Wiesbaden, Hesse, Germany on July 14, 2015. Photo/Manuel Bauer
Over the door hung a banner with a quotation from W. Somerset Maugham which read: ‘A little common sense, human understanding, tolerance and humour – how much more comfortable it is to live with them’. The Speaker of the Civic Assembly welcomed him on behalf of the citizens of Wiesbaden, capital of the state of Hesse.
“ You have honoured us by visiting on your 80th birthday, our special greetings to you. Two days ago we gathered in the Kurpark to listen to your message of peace, humanity and respect for life. You touch the hearts and minds of all who hear you. On behalf of the citizens of Wiesbaden I thank you and welcome you to the most beautiful city in the German Republic.”
Mayor Grossmann also made His Holiness welcome: “ Your Holiness, Wiesbaden is happy to have you here. I had the honour of also speaking at the Kurpark on behalf of the city last Sunday. I was impressed by your sincerity. You came here on your 70th birthday and here you are, with us again, for your 80th. Your message of peace and happiness is important in these difficult times. It also impressed me that you count yourself as one of the 7 billion human beings, which reveals your humility. It’s a privilege for us to host this reception and we look forward to seeing you here again soon.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Frankfurt
In Frankfurt His Holiness the Dalai Lama Meets the Lord Mayor and the Tibetan Community of Germany Celebrate His Birthday
Frankfurt, Hesse, Germany, 13 July 2015 – Arriving at Frankfurt City Hall this morning, His Holiness the Dalai Lama was received by the Lord Mayor, Peter Feldmann, who escorted him into the building and up to his office. After a short private meeting, they emerged for a reception in a hall lined with portraits of former German kings. Joined by other members of the Municipal Authority, the Lord Mayor welcomed His Holiness to Frankfurt:
His Holiness the Dalai Lama accompanied by the Lord Mayor, Peter Feldmann, arrive for a reception at City Hall in Frankfurt, Germany on July 13, 2015. Photo/Manuel Bauer
“It is a great honour for our city to have you here as our guest, especially during the celebrations of your 80th birthday. Frankfurt is a global city, home to people of more than 170 different nationalities, but it is a city that wants more than mere tolerance, we want dialogue.”
He presented His Holiness with a porcelain chalice, from which he pretended to drink.
“This is indeed a global city because in the more than 200 languages you tell me are spoken here it reflects the rest of the world,” His Holiness replied. “Despite these distinctions we are all fundamentally the same as human beings. We all want a happy life and we all have a right to achieve it. Last year, I was here visiting Tibet House, which can also make a contribution to this rich tradition. There are books and teachers there who uphold what we call the Nalanda Tradition, a tradition of Buddhist philosophy, logic and epistemology derived from ancient India.
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His Holiness the Dalai Lama is Given a Warm Welcome in Wiesbaden
His Holiness the Dalai Lama is Given a Warm Welcome in Wiesbaden
Wiesbaden, Hessen, Germany, 12 July 2015 – Arriving early this morning in Frankfurt at the end of a long flight from New York, His Holiness the Dalai Lama was welcomed at the airport by representatives of the Indian Consulate and Frank Auth on behalf of Friends for a Friend. The drive through the fertile countryside to Wiesbaden was fast. In fields on either side of the expressway stood an array of golden wheat.
After some rest during the morning, His Holiness joined old friends, including former Prime Minister Roland Koch and his wife, for lunch. During a short meeting with sponsors of the afternoon’s public talk he paid tribute to his long friendship with the German people, reaching back to his first visit to Europe in 1973, and the people of Hessen in particular.
His Holiness the Dalai Lama meeting with members of the press in Wiesbaden, Hessen, Germany on July 12, 2015. Photo/Manuel Bauer
At a meeting with the Press immediately afterwards he outlined his commitments to sharing with others the idea that cultivating humane inner values is the real source of human happiness. He also mentioned his commitments to promoting inter-religious harmony and preserving the culture and language, as well as the fragile natural environment, of Tibet.
He was asked to begin with what he felt about the pro-Shugden demonstrators and their noisy protest in the street outside. He replied simply:
“I’m happy to see they enjoy freedom of expression. The practice and the spirit they are referring to has been controversial for nearly 400 years. Over the last 80 years or so it was the source of severe and divisive sectarianism. This is something that needs to be carefully investigated.”
Asked about the celebrations of his 80th birthday His Holiness said that it was more important to do something meaningful with your life, to dedicate your actions of body, speech and mind to the well-being of others. This, he said, is how he’d lived. About the conflict between Buddhists and Muslims in Burma, he said it is really sad. He mentioned that he had appealed to these Burmese Buddhists, when their feelings of anger are aroused, to remember the face of the Buddha, who he is convinced would offer the Muslims his protection if he were there. Read the rest of this entry »
Long Life Empowerment and North American Long Life Offering to H. H. Dalai Lama
Long Life Empowerment and North American Long Life Offering in Gratitude to His Holiness the Dalai Lama
New York, USA, 10 July 2015 – As His Holiness the Dalai Lama drove down alongside the Hudson River to the Javits Convention Center this morning, a light aircraft flew in the blue sky overhead trailing a banner wishing him a long life. He lost no time in taking his seat on the throne and beginning the preparatory rituals necessary for the Long-life empowerment he was going to give.
His Holiness the Dalai Lama greeting the musicians and performers who welcomed him to the Javits Center in New York, NY, USA on July 10, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
“Today I’m going to follow up on yesterday’s text and talk about how to practice,” he said. “First we all need to set a good motivation, take refuge in the Three Jewels and generate the awakening mind. In this city of New York there are human beings but there are also other beings invisible to us. All of them wish for happiness and all of them are equal in having Buddha nature. It is the custom for the teacher to include them all in the scope of the teaching.
“We’ve been engaged here in studying the teaching of the Buddha. Whether we come from traditional Buddhist backgrounds or are relatively new to Buddhism, the Buddha stressed the role of love and compassion in the achievement of happiness. He advocated love and compassion in the context of dependent origination. In the 27th Chapter of his ‘Fundamental Wisdom’, Nagarjuna pays homage to the Buddha for teaching compassion and right view.”
His Holiness remarked that there are many distorted views of reality, but they can only be corrected by cultivating the correct view. In order to overcome the distorted grasping at the inherent existence of all phenomena, we have to generate an understanding of the correct view of emptiness. Nagarjuna taught that the correct view of reality is dependent origination. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama in New York: A Force for Good and Stages of Meditation
A Force for Good and Stages of Meditation
New York, USA, 9 July 2015 – His Holiness the Dalai Lama arrived in New York yesterday at the end of a long and delayed flight from Los Angeles. Refreshed by a good night’s sleep, one of his key meetings this morning was with old friends Dan Goleman and his wife Tara. They came to present His Holiness with Goleman’s new book, ‘A Force For Good: The Dalai Lama’s Vision for Our World’ just released to mark his 80th birthday. The book reveals His Holiness’s broad message, his long-term perspective on creating a better future. It’s a vision that individuals can assimilate wherever they are and whatever they do on the basis of their common humanity.
“ Here is your message,” Goleman said as he offered His Holiness a copy of the book, adding, “Some people who have already read it expressed surprise that compassion can be so powerful.”
Dan and Tara Goleman showing His Holiness the Dalai Lama the companion website for their new book “A Force for Good” during their meeting in New York City on July 9, 2015.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness thanked him, remarking, in reference to the recent shootings at a church in Charleston, that simply praying or expressing criticism of this or that is not enough.
“We need to find a new approach to bringing about inner peace. Just as America, as I often say, is the leader of the ‘free world’ and technologically innovative, now it needs to take a lead in terms of education and the cultivation of inner values.”
Tara Goleman then showed His Holiness the companion website for ‘A Force for Good’, http://www.joinaforce4good.org/ , which includes everything that is in the book, but also allows people to share their own stories and acts of compassion. The homepage says: “Help us light up the world – one good deed at a time.” His Holiness was pleased, joking that the rays of light radiating from the image of the world were like Avalokiteshvara’s 1000 arms with their 1000 eyes. Meeting the team who have given their time and skills to developing the website, he thanked them for working, “Not for money, or with any sense of ‘us’ and ‘them’, but because compassion is the basis of peace.”
At the Javits Center more than 14,000 members of the North American Tibetan community welcomed His Holiness as he took the stage flanked on one side by abbots and monks and on the other by Sikyong Lobsang Sangay, Speaker Penpa Tsering and several serving and former members of the Kashag. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Climate Change, Wisdom and Experience
Climate Change, Wisdom and Experience
Irvine, CA, USA, 6 July 2015 – At the start of the second of three days celebrating his 80th birthday, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Elizabeth Dias of Time magazine. She asked what he thought of the multiverse, the hypothetical collection of possible universes. He told her that Buddhist literature speaks of different universes and beings’ connections with them as a result of their actions. He also mentioned such universes disintegrating as solidity dissolves into liquidity, heat, energy and space, but that they also arise again. This is something that takes place not over decades or centuries, but over aeons, in the context of which human life is very short. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Focusing on Education and Meeting the Tibetan Community
Youth Leadership Panel Focusing on Education and Meeting the Tibetan Community
Irvine, CA, USA, 7 July 2015 – Before leaving for UCI this morning, His Holiness the Dalai Lama was interviewed by Christina Pascucci of KTLA 5 News. She asked who in his 80 years had been the greatest influence on him. He told her that there had been many people, but among recent personalities, although he had met neither, Mahatma Gandhi and Martin Luther King Jr had had a great impact on his outlook. Otherwise, he said, he would have to mention the Buddhist masters of ancient India.
Christina Pascucci of KTLA 5 News interviewing His Holiness the Dalai Lama in Anaheim, California, USA on July 7, 2015. Photo/Sonam Zoksang
When she wanted to know the greatest threat we face today, His Holiness replied without hesitation. “Violence.”
Questioned about what he carries in the bag that is always with him, he told her he had a statue of the Buddha that he had kept since his ordination as a Buddhist monk, some sweets, some pens and the visor he sometimes puts on to protect his eyes from bright light.
Light drizzle fell during the drive to UCI, where the first stop was the Center for Living Peace. Director Kelly Smith welcomed His Holiness and escorted him in to view a newly constructed Avalokiteshvara sand mandala. He stressed the symbolic value of Avalokiteshvara’s thousand hands and eyes. Picking up a vajra and bell, he remarked that the vajra represents method – compassion – and the bell wisdom – understanding of emptiness. The two always go together to indicate the need for wisdom to be energized by compassion and for compassion to be directed by wisdom. Read the rest of this entry »
Awakening Compassion, Celebrations of His Holiness the Dalai Lama’s 80th Birthday
Awakening Compassion, Celebrations of His Holiness the Dalai Lama’s 80th Birthday
Anaheim, CA, USA, 5 July 2015 – His Holiness the Dalai Lama began the day early giving an interview to Ann Curry for KIP News. He told her at the start that today he got up at 1am to begin his prayers. Wishing him a happy birthday, she asked him for his wish. He replied: “The same as all beings, I wish to live a happy life. We all face a lot of problems that are essentially our own creation. The real point here is with our emotions. Unless we have some knowledge of how to tackle them we’ll run into trouble. Read the rest of this entry »
H.H. the Dalai Lama: Map of Emotions and Meditation on Compassion
His Holiness the Dalai Lama: Map of Emotions and Meditation on Compassion
Anaheim, CA, USA, 4 July 2015 – The sky was overcast this morning, but inside a warm reunion took place between His Holiness the Dalai Lama and his old friend Paul Ekman. Read the rest of this entry »
Interview with Telemundo, the Largest Spanish TV Channel in the USA
Interview with Telemundo, the Largest Spanish TV Channel in the USA
Dallas, Texas, USA, 2 July 2015 – In addition to holding a string of private meetings, His Holiness the Dalai Lama was interviewed this morning by Edgardo Del Villar, who is a news anchor for Telemundo, the largest Spanish TV channel in the USA. He began by noting that His Holiness turns 80 early next week and asked, “Who are you?” The direct reply was: “A human being, Read the rest of this entry »
H.H. the Dalai Lama at the George W Bush Center and Methodist University
His Holiness the Dalai Lama is a Guest at the George W Bush Presidential Center and Southern Methodist University
Dallas, Texas, USA, 1 July 2015 – His Holiness the Dalai Lama arrived in Dallas yesterday at the end of a long flight from Britain. Today, despite weather forecasts giving flood warnings, the sun shone brightly in a deep blue sky and the air was warm as he drove to the George W Bush Presidential Center. Read the rest of this entry »
S.S. il Dalai Lama a Glastonbury
IL DALAI LAMA OSPITE D’ONORE A GLASTONBURY 2015
Tenzin Gyatso ha partecipato ieri in qualità di ospite d’onore alla giornata conclusiva della rassegna musicale di Glastonbury, la cittadina del Somerset, 30 miglia a sud di Bristol, che ogni anno vede riunite celebrità della musica e decine di migliaia di appassionati.
Accolto sul palco dalla cantante americana Patty Smith (nella foto) e dall’applauso scrosciante della folla che ha subito spontaneamente intonato l’augurale “Happy Birthday”, il Dalai Lama è apparso felice e quasi commosso per l’affettuoso tributo a lui riservato. E’ stata la stessa Patty Smith ad intonare ufficialmente il tradizionale motivo di auguri seguita all’unisono dal coro dei 200.000 presenti, tra lo sventolio di bandiere tibetane e striscioni inneggianti alla lunga vita di Sua Santità.
Non è mancato il taglio della torta (alla frutta) seguito dall’abbraccio affettuoso con il quale la cantante americana, a sua volta commossa ed emozionata, ha stretto il Dalai Lama, idealmente coinvolgendo tutti i presenti. Il Dalai Lama in un breve discorso ha ringraziato tutti per l’energia e l’affetto dei quali si è sentito circondato, affetto per lui fonte di grande gioia e incoraggiamento. “Ogni giorno è un nuovo giorno e ogni giorno è una nuova nascita. E per fare di ogni giorno un giorno felice dobbiamo, svegliandoci, impegnarci alla compassione, all’amore per tutti”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Inaugurates Buddhist Community Centre in Aldershot
His Holiness the Dalai Lama Inaugurates Buddhist Community Centre in Aldershot
Aldershot, Hampshire, UK, 29 June 2015 – Before setting out for the day’s events, His Holiness the Dalai Lama gave a penetrating interview to Emily Maitlis of the BBC’s Newsnight programme. She opened by asking what had been the hardest part of his job. He told her that the situation had become particularly difficult after 1950-51. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at the Glastonbury Festival
His Holiness the Dalai Lama at the Glastonbury Festival
Glastonbury, Somerset, UK, 28 June 2015 – It was raining when the helicopter carrying His Holiness the Dalai Lama from London landed on a high field near the village of Pilton, site of the Glastonbury Festival. Read the rest of this entry »
Prayers Offered for H.H. the Dalai Lama’s Long Life and His Birthday
Prayers Offered for His Holiness the Dalai Lama’s Long Life and Celebrations of His Birthday
Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India, 21 June 2015 – The premises of the Tsuglagkhang and the yard before it were packed with people this morning for the first of two days celebrations of His Holiness the Dalai Lama’s 80th birthday. The Tibetans included many monks and nuns, as well as laypeople in their best clothes and students from Tibetan schools. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Visit to Australia Comes to an End
His Holiness the Dalai Lama’s Visit to Australia Comes to an End
Singapore, Singapore, 15 June 2015 – His Holiness the Dalai Lama began the last day of his current visit to Australia in Perth by giving an interview to Monika Kos of Seven West Media. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Talks on the Wisdom of Giving & Receiving
Flight from Uluru to Perth and a Talk on the Wisdom of Giving & Receiving
Perth, Western Australia, Australia, 14 June 2015 – It was a beautiful, clear day as His Holiness the Dalai Lama set out for the airport at Uluru to fly to Perth. Many Tibetans who had come especially to join him here were present to see him off. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits Uluru
His Holiness the Dalai Lama Visits Uluru
Uluru, Northern Territory, Australia, 13 June 2015 – Many other visitors to Uluru were happy to have the chance to greet, shake hands and take photographs with His Holiness the Dalai Lama this morning as he walked through the grounds of his hotel.
His Holiness the Dalai Lama is welcomed on his arrival at Uluru-Kata Tjuta National Park in Uluru, Northern Territory, Australia on June 13, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
After a cool night, the sun was bright and beginning to warm the land as he drove out to the Uluru-Kata Tjuta National Park. He was met and welcomed by the Chairman of the Traditional Owners’ Board, Sammy, an interpreter, Kathryn Tozer, and Park Staff. They began to walk together towards the Mutitjulu Waterhole, answering his questions on the way. The great red sandstone Uluru rock foundation towering over the surrounding flat desert dominates the place. His Holiness wanted to know about the vegetation, the local wildlife and, once a pair of binoculars was found, spent some time examining the rock-face from below.
Halfway to the Waterhole, the party stopped to rest. His Holiness sat on a bench and was joined by other Traditional Owners, women and children. Sammy took the opportunity to summarize for him the creation story of the region, telling of serpent beings that waged many wars around Uluru, scarring the rock. Walking further up the red sandy path they reached the Mutitjulu Waterhole. The Traditional Owners said they had discussed among themselves how best to welcome His Holiness and decided this would be the place to do so properly. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Completing ‘Precious Garland’ Teaching and a Public Talk
Completing ‘Precious Garland’ Teaching and a Public Talk
Uluru, Northern Territory, Australia, 12 June 2015 – His Holiness the Dalai Lama reached the Brisbane Convention and Exhibition Centre early this morning. Not all the audience had arrived, so he suggested they start the session by asking questions. To begin with a woman wanted to confirm what she had understood from the previous day’s explanations of emptiness. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Teaches the ‘Precious Garland’ and Attends a Multi-faith Gathering
His Holiness the Dalai Lama Teaches the ‘Precious Garland’ and Attends a Multi-faith Gathering at the Cathedral of St Stephen
Brisbane, Queensland, Australia, 11 June 2015 – His Holiness the Dalai Lama’s first stop after reaching the Brisbane Convention and Exhibition Centre this morning was to address a gathering of about 300 members of the Tibetan, Bhutanese and Mongolian communities resident in Brisbane. He spoke to them of the founding of the Nalanda tradition in Tibet by the Emperor, Trisong Detsen, Abbot Shantarakshita and adept Guru Padmasambhava. Read the rest of this entry »
Happiness & Its Causes, Sydney
Happiness & Its Causes, Sydney
Brisbane, Queensland, Australia, 10 June 2015 – As His Holiness the Dalai Lama prepared to leave Leura this morning, people lined the lobby and hotel porch to see him off. He posed for photographs with the local police, waved goodbye to friends and well-wishers and climbed into his car. The drive to Sydney, through the first rain for three weeks, was fast despite the morning commuter traffic.
Members of the Tibetan community greeting His Holiness the Dalai Lama on his arrival at Luna Park in Sydney, Australia on June 10, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
It was still raining when he arrived at Luna Park, the amusement park at the foot of Sydney Harbour Bridge, to take part in a Happiness & Its Causes Conference. He spent a few minutes talking to the Indian Consul General, Sunjay Sudhir with his family. British comedian and mental health activist Ruby Wax and writer on happiness, Gretchen Rubin, who will take part in later sessions of the conference, also spoke with him.
Taking the stage in the conference hall, well-known Australian radio presenter Richard Fidler introduced His Holiness to an audience of 1700 saying he would like to ask him some questions before they were joined by the other panellists. He opened by asking His Holiness how he keeps his peace of mind.
“ I use my intelligence and common sense,” was the reply. “And while life as a refugee has had its sad moments, it’s also provided opportunities to meet other people and learn from their different experiences.” Read the rest of this entry »
Final Day of Teachings in the Blue Mountains
Final Day of Teachings in the Blue Mountains
Leura, Blue Mountains, NSW, Australia, 9 June 2015 – Today, when he reached the teaching hall His Holiness the Dalai Lama chose to enter through the back door and make his way to the stage through the audience. Smiling, shaking hands, stopping to greet old friends on the way many people were clearly happy to have a little closer contact with him. He resumed his explanation of the Vajrabhairava sadhana.
His Holiness the Dalai Lama during the final day of his teachings in Leura, NSW, Australia on June 9, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
During the lunch break Eryk Bagshaw of the Sydney Morning Herald briefly interviewed him about ethics in education. He brought his three children with him and His Holiness talked to them about the prospect of members of the 21st century generation succeeding in making the world a better place.
Bagshaw asked whether organized religion has anything to fear from secular ethics. His Holiness replied that it depends on how you interpret the word secular. He admitted that he has friends in the West who are concerned that to be secular is not to respect religion. They fear secularism is like atheism.
“However, I use the word secular the way it is understood in India, a religious minded country, where all the world’s major religions flourish side by side. In India secular implies respect for all religions, even for the views of those who have no faith. This seems a proper approach.”
His Holiness mentioned that of the three great ancient civilizations in Egypt, China and the Indus Valley, the latter produced the greatest thinkers. Read the rest of this entry »
Teachings Continue and a Public Talk in the Blue Mountains
Teachings Continue and a Public Talk in the Blue Mountains
Leura, Blue Mountains, NSW, Australia, 8 June 2015 – This morning everyone settled down in the teaching hall and the ‘Six Session Guru Yoga’ was recited. His Holiness began with a short announcement.
Teachings by His Holiness the Dalai Lama continue for the fourth day in Leura, NSW, Australia on June 8, 2015.
Photo/Jeremy Russell/OHHDL
“Since there is an excellent English translation of the ‘Five Stages of Guhyasamaja’ available that you can read, and since most of us, including me, have not yet reached the stage of being able to put this completion stage into practice, I’m going to explain the Vajrabhairava sadhana, which is something we should go through every day.”
He spent the session giving a lucid, step by step account of the processes involved, an explanation he will continue tomorrow.
After lunch he drove again to the Katoomba Public School. He was welcomed by the Mayor of the Blue Mountains, Mark Greenhill, who escorted him onto the stage and, after acknowledging the original owners of the land, introduced him to an audience of more than 3600. A group of Tibetan children sang a prayer for his long life. Asking, “Is it my turn now?” His Holiness turned to the crowd.
“Respected brothers and sisters, I’m back in Australia once more, but this is the first time I’ve been to this remote place. It’s beautiful, a bit cold, but very quiet. Read the rest of this entry »
Sangye Tso si è autoimmolata
Una donna tibetana si è autoimmolata ed è deceduta il 27 maggio 2015 in Tibet, nella Contea di Chone, regione del Kanlho, provincia del Gansu. Si chiamava
Sangye Tso
, aveva trentasei anni ed era madre di due figli. Si è cosparsa di benzina e si è data fuoco attorno alle 4.00 (ora locale) di fronte alla sede del personale di sicurezza cinese, nelle vicinanze del monastero di Choekhorling.
Il suo corpo carbonizzato è stato subito requisito dalle forze di sicurezza che poco più tardi lo hanno restituito alla famiglia dispiegando però un ingente numero di poliziotti all’interno e attorno all’abitazione della defunta. Sale a 141 il numero dei tibetani che hanno cercato la morte con il fuoco in segno di protesta all’interno del Tibet.
Ieri Sangye Tso aveva inviato ai famigliari, tramite l’applicazione WeCaht, un messaggio di cui però non si conosce al momento il contenuto. Sembra che dopo aver ricevuto il messaggio avessero espresso preoccupazione.
Nuove tensioni nella Contea di Tawu dopo la morte di Tenzin Gyatso, immolatosi con il fuoco il 20 maggio. Il 22 maggio la popolazione locale, aveva chiesto che fossero liberate le dieci persone (quattro donne e sei uomini) arrestate dalla polizia in seguito all’autoimmolazione del tibetano. Per tutta risposta un alto funzionario della Contea aveva dichiarato di “essere pronto a fornire ai tibetani la benzina nel caso avessero voluto darsi fuoco”. Il 24 maggio un migliaio di tibetani, incluso l’abate del monastero di Nyitso, si sono riuniti in sit all’interno del monastero per protestare Read the rest of this entry »
Tenzin Gyatso, un tibetano di 35 anni, si è autoimmolato
UN TIBETANO SI AUTOIMMOLA NELLA CONTEA DI TAWU, REGIONE DEL KHAM
Un tibetano ha cercato la morte con il fuoco ieri 20 maggio nella Contea di Tawu, regione orientale del Kham. L’uomo, identificato come Tenzin Gyatso, 35 anni, originario del villaggio di Khangsar, lascia la moglie e quattro figli. La nuova immolazione, la 140° all’interno del Tibet occupato, è l’ennesimo drammatico atto di protesta contro le politiche repressive del governo cinese in Tibet. Read the rest of this entry »
Genocidio culturale contro il Panchen Lama e il Tibet
IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO TIBETANO: E’ IN ATTO UN GENOCIDIO CULTURALE CONTRO IL PANCHEN LAMA E IL TIBET.
Il governo cinese “ha deciso di privare il Panchen Lama dell’educazione e dell’istruzione necessarie per permettergli di svolgere il suo compito. Le azioni del regime di Pechino sono deliberate: lo vogliono trasformare in un giovane ignorante, lo hanno imprigionato 20 anni fa per impedirgli di imparare la lingua, la religione e la cultura del Tibet. In questo modo, non potrà insegnare al suo popolo”. Lo dice ad AsiaNews Penpa Tsering, presidente del Parlamento tibetano in esilio, in occasione del 20°anniversario del rapimento del giovane. Read the rest of this entry »
Appello della CTA per la liberazione del IX Panchen Lama
APPELLO DELLA CTA PER LA LIBERAZIONE DELL’XI PANCHEN LAMA A 20 ANNI DALLA SUA SPARIZIONE
L’Amministrazione Centrale Tibetana (CTA), nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri 21 aprile a Dharamsala, ha chiesto ai sostenitori della causa tibetana in tutto il mondo di esercitare pressioni sulla Cina affinché venga liberato l’XI Panchen Lama, Gedhun Choekyi Nyima ormai scomparso da vent’anni.
Il 14 maggio 1995 il Dalai Lama, massima autorità spirituale del Tibet e allora capo del governo tibetano in esilio, riconosceva in Choekyi Nyima, in un bambino di sei anni, nato a Lhari, nel Tibet centrale, il 25 aprile 1989, l’undicesima reincarnazione di una delle più alte personalità religiose: il Panchen Lama, seconda autorità spirituale del Buddismo tibetano. Read the rest of this entry »
Dhamkar si autoimmola a Ngaba
Dhamkar
Dhamkar si autoimmola a Ngaba
17 aprile 2015. Un tibetano si è autoimmolato con il fuoco ieri, 16 aprile, nel villaggio di Gyadey, nella Contea di Ngaba. Si chiamava Dhamkar, aveva 45 anni ed era padre di sette figli di età compresa tra i 21 e i 7 anni. La sua morte avviene a meno di una settimana di distanza da quella di Tashi Khando, la monaca quarantaduenne immolatasi a Kardze il giorno 8 aprile.
Prima di darsi fuoco Dhamkar ha allestito, nel cortile della sua abitazione, un altare sul quale ha posto le fotografie del Dalai Lama e del defunto 10° Panchen Lama, le due più importanti figure del Buddismo tibetano. Allontanatosi di pochi passi, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. Già avvolto dalla fiamme ha gridato: “Lasciate tornare il Dalai Lama” e “Liberate Panchen Rinpoche”.
Il personale della sicurezza cinese, arrivato sul luogo della protesta, ha portato i resti di Dhamkar alla vicina stazione di polizia dove sono stati convocati per essere interrogati il fratello e il cognato del defunto eroe tibetano conosciuto da tutti per il suo temperamento pacifico e per il suo adoperarsi per la promozione della pace contro ogni forma di violenza. Read the rest of this entry »
Durissimo libro bianco di Pechino sul Tibet
Durissimo libro bianco di Pechino sul Tibet: “il Dalai Lama abbandoni ogni illusione”.
16 aprile 2015. In un durissimo libro bianco pubblicato in data 15 aprile la Cina chiede al Dalai Lama di abbandonare ogni illusione circa la possibilità di un dialogo sul futuro del Tibet e lo accusa, ancora una volta, di falsità poiché dietro la sua richiesta di autonomia nasconde in realtà una forma di indipendenza mascherata.
Nel Libro bianco sulla questione del Tibet, il governo pone come condizione per il dialogo “il ritiro totale del monaco da ogni attività, le sue scuse per i misfatti compiuti e la fine di ogni richiesta di autonomia per la provincia”. Pechino spera di poter gestire la sua successione, ma esperti religiosi e accademici chiariscono: “Solo l’attuale leader buddista potrà decidere sul futuro della sua carica, le ingerenze della Cina provocheranno solo nuovi danni”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama encouraged Tibetans to work for all humanity
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group of Taiwanese in Tokyo, Japan on April 14, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
New Delhi. India, 14 April 2015 – At the conclusion of a successful two week visit to Japan, during which he has met and interacted with Japanese scientists, politicians, doctors, Buddhist communities, students and members of the general public, His Holiness the Dalai Lama had final brief meetings with Tibetans and Taiwanese. He encouraged Tibetans to work for all humanity not only to pursue their own interests.
“ Being of service to others is part of our religious tradition ,” he said. “ In today’s world, Tibetan culture is attracting attention, so it would be a shame if we can’t keep it up ourselves. I tell people abroad that Tibetans have a reputation for being warm-hearted, but if Tibetans fight among themselves and kill each other it’s a disgrace. Get together, discuss what you’re doing, offer constructive criticism and try to improve. Read the rest of this entry »
Permission and Empowerment of Avalokiteshvara, the Stages of Meditation and the Three Essential Moment
His Holiness the Dalai Lama during the afternoon session of his teachings at Showa Joshi Women’s University in Tokyo, Japan on April 13, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
Permission and Empowerment of Avalokiteshvara, the Stages of Meditation and the Three Essential Moment
Tokyo, Japan, 13 April 2015 – The Showa Joshi Women’s University Memorial Hall was empty this morning when His Holiness the Dalai Lama arrived. He took a seat facing the small pavilion containing the mandala and a thangka of 1000 armed Avalokiteshvara to begin preparations for the empowerment he was to give. During the hour that these took the hall steadily filled.
Today’s proceedings began with a recitation of the Heart of Wisdom Sutra in Japanese. His Holiness explained what he was planning to do: “ We’ll go through the empowerment first this morning. An empowerment is necessary if your want to practise tantra. Although other tantric traditions employ similar techniques, what distinguishes Buddhist tantric practice is that it is done in the context of an understanding of emptiness and the awakening mind. It is also an opportunity to employ subtler levels of consciousness, the most subtle being the primordial mind of clear light. This is what is sometimes referred to as Buddha nature. It is the extraordinary mind that is eventually transformed into the body of the Buddha at enlightenment. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teaching the Heart of Wisdom
His Holiness the Dala Lama speaking during his teaching at Showa Joshi Women’s University’s Memorial Hall in Tokyo, Japan on April 12, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
His Holiness the Dalai Lama’s Teaching the Heart of Wisdom and the Commentary on the Awakening Mind
Tokyo, Japan, 12 April 2015 – The weather was bright once more today and, being a Sunday morning, the streets were relatively empty as His Holiness the Dalai Lama drove across Tokyo to the Showa Joshi Women’s University. People waiting outside to enter the Memorial Hall that was the venue for the teachings were taken by surprise to see him arrive in a car. Many bowed and then waved.
His Holiness took his seat punctually at 9.30 before a capacity audience of 2100. They included 370 Koreans, 120 Mongolians and about 1000 Chinese, mostly from Taiwan with some from the mainland. “ Since most of us customarily recite the Heart of Wisdom Sutra, we’ll have recitations in your various languages,” he announced at the beginning. “Today, let’s have the Korean monks and tomorrow the Japanese.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Gives a Public Talk at Souji Temple
His Holiness the Dalai Lama Gives a Public Talk at Souji Temple
Tokyo, Japan, 11 April 2015 – After two restful days with the Busshokai group in Kanazawa, His Holiness the Dalai Lama left this morning for Tokyo. He travelled by Kagayaki Shinkansen one of Japan’s newest, and most up-to-date bullet train services, which was only inaugurated last month. Passing through Nagano, the approximately 500 kms journey was completed in two and a half hours.
The drive from Tokyo station to Souji Temple in Yokahama on Tokyo’s congested roads was considerably slower. His Holiness was received by the Chief Priests of the temple and escorted into the main Buddha hall where he paid his respects before joining them for a traditional Japanese lunch. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Teaching for the All Japan Soto Young Priests Association
in an answer to a question, His Holiness the Dalai Lama explaining the Buddhist way to fold hand together during his talk at the 40th anniversary celebrations of the All Japan Soto Young Priest Association in Gifu, Japan on April 8, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
An Interview and a Teaching for the All Japan Soto Young Priests Association
Gifu, Japan, 8 April 2015 – In addition to several private audiences this morning, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Japanese journalists, Tetsuo Kogure and Kentaro Isomura of the Asahi Shimbun newspaper and Maki Osanai of Live Viewing Japan. They began by recalling that in the more than 25 years since His Holiness received the Nobel Peace Prize, terrorism has spread. They asked him how he sees the situation. He replied: “ “ After the September 11 th event, I wrote to President Bush to express my condolences, but I also said ‘I hope you can deal with the consequences of this in a non-violent way’. My concern was that in a situation in which there was already one Bin Laden, to use force risked creating 10 Bin Ladens or 100 Bin Ladens. The trouble is that the use of violence provokes a violent response. We have to remember that terrorists are human beings too and find a way to talk to them.” After the fall of the Berlin Wall, the Soviet Union collapsed and the Warsaw Pact dissolved. Several former members of the Warsaw Pact emerged as democratic states. The nuclear threat subsided, as a result of which the world became safer. It’s true that there have been severe terrorist incidents, but even they are mild in comparison to a nuclear exchange. Read the rest of this entry »
Yeshi Khando si autoimmola a Kardze
Yeshi Khando
UNA MONACA TIBETANA SI AUTOIMMOLA A KARDZE
10 aprile 2015. Yeshi Khando, una monaca tibetana di 42 anni si è data la morte con il fuoco ieri, 9 aprile, nella Contea di Kardze. Invocando il ritorno in Tibet del Dalai Lama, pregando per la sua lunga vita e chiedendo la libertà per il suo paese, si è cosparsa di benzina e si è data fuoco.
Nel volgere di pochi minuti la polizia è arrivata e ha spento le fiamme con gli estintori. I famigliari di Yeshi Khando sono stati convocati alla stazione di polizia ma non è stato loro consegnato il corpo né sono loro state fornite notizie sulle sue condizioni fisiche. L’eventualità che possa essere sopravvissuta non è stata confermata ma testimoni oculari hanno fatto sapere che la sopravvivenza di Khando è altamente improbabile a causa delle gravi ustioni che ricoprivano il suo corpo nel momento in cui è stata portata via dalla polizia.
Yeshi Khando, nata nel villaggio di Graksur, nella Contea di Drango, apparteneva al monastero di Jhomo, a Kardze. Con la sua autoimmolazione sale a 138 il numero dei tibetani che si sono autoimmolati dal 2009 all’interno del Tibet in segno di protesta per l’occupazione del paese da parte della Cina.
Nella notte tra il 4 e il 5 marzo era deceduta Norchuk, una nomade tibetana di 47 anni, immolatasi con il fuoco nella Contea di Ngaba.
Fonte: Phayul, Italia Tibet
His Holiness the Dalai Lama at Aichi Gakuin University
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Global Environmental Forum for the Next Generation at Yomiuri Hall in Tokyo, Japan on April 6, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
His Holiness the Dalai Lama Addressing Students at Aichi Gakuin University
Nagoya, Japan, 7 April 2015 – This morning, His Holiness the Dalai Lama travelled from Tokyo to Nagoya by Shinkansen – ‘Bullet Train’, and drove to the campus of Aichi Gakuin University. The University’s history began as a Soto Zen training centre founded in 1876. It now offers 50,000 students education infused with a spirit of humanity derived from Soto Zen founder Dogen Zenji’s sense that study and practice should not be seen as different.
His Holiness was offered a traditional Japanese lunch in the company of professors and teachers. He then walked to the hall where he was to give his talk to an audience of 3200, interacting with thrilled students on the way. The 2400 students in the hall gave him an enthusiastic welcome as he took the stage.
“ Respected elders and younger brothers and sisters,” he responded, “it is a great honour for me to speak to young people like you fresh, still growing men and women. Unlike me you have most of your lives before you. While the past is gone and can’t be changed, you may be able to reshape the future. You have a great opportunity, indeed a responsibility, to make happy individuals of yourselves, belonging to a happy community and nation, part of a happier humanity. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Attending the Global Environmental Forum for the Next Generation
His Holiness the Dalai Lama looking at the Japanese version of his office's website in Tokyo, Japan on April 5, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
Attending the Global Environmental Forum for the Next Generation
Tokyo, Japan, 6 April 2015 – This morning, His Holiness the Dalai Lama had a cordial meeting with a group of Japanese parliamentarians during which they discussed matters of mutual interest and concern.
After lunch, he joined a panel taking part in a Global Environmental Forum for the Next Generation before an audience of 1100 at the Yomiuri Hall. Once introductions were complete, His Holiness was invited to speak.
“ Brothers and sisters, it’s a great honour to be with you once more and able to meet old friends again. It is our tradition, and I think it’s yours too, that once we have got to know each other, our friendship lasts until our final day. I feel moved to be meeting many of you again.
“ Today the topic is the environment, which is something I’m still learning about. When I first arrived in India, I had no idea about the importance of the environment, but gradually I have come to understand its significance. One factor here is our increasing population. It’s 7 billion now and some say it may reach 10 billion by the end of this century. In this context, large numbers of people live in poverty. There is a huge gap between rich and poor, which we have to close and ensure more equality. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s A Day of Fruitful Tibetan-Japanese Exchanges
His Holiness the Dalai Lama participating in a conference on Buddhist studies organised by the Drepung Gomang Academy of Japan in Tokyo, Japan on April 5, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
His Holiness the Dalai Lama’s A Day of Fruitful Tibetan-Japanese Exchanges
Tokyo, Japan, 5 April 2015 – Despite light drizzle and a grey sky, today began on a bright note with His Holiness the Dalai Lama’s visit to the newly relocated Liaison Office of his Representative for East-Asia. He recited prayers of consecration and, as tea and rice were served, selected a volume from the Kangyur to read. Addressing the 40 people who were present for the occasion, he said: “I’d like to express thanks to all our friends here. I very much appreciate your support. We Tibetans have had links with Japan since the time of the 13th Dalai Lama, who sent a learned Lama here. Around the same time Ekai Kawaguchi came to Tibet and studied at Sera Monastery. I remember seeing a photograph of him in the 13th Dalai Lama’s room. The Second World War broke out not long after the 13th Dalai Lama passed away so links didn’t resume until we came to India as refugees. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talks to the Japan Doctors Association
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Japan Doctors Association Hall in Tokyo, Japan on April 4, 2015. Photo/Tenzin Jigmey
His Holiness the Dalai Lama Talks to the Japan Doctors Association
Tokyo, Japan, 4 April 2015 – Having returned to Tokyo from Sapporo this morning, this afternoon His Holiness the Dalai Lama was invited to address not only the live audience in the Japan Doctors Association Hall, but also another 166,000 members across the country online. Moved by the formality of the 500 grave-faced, besuited physicians before him, His Holiness declared that while he usually speaks in English, he would begin in his own Tibetan language. He told them how happy he was to be with them and remarked that although the President of the Japan Doctors Association (JDA) had referred in his introduction to the Dalai Lamas being bodhisattvas, he prefers to think of himself as just a human being. Switching to English, he continued: “It’s a great honour for me to address such a gathering of people from the field of medicine, because, while almost every human activity can contribute to people’s welfare, doctors and nurses are often able to give people new life. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Public Talk about Universal Responsability in Sapporo
His Holiness the Dalai Lama during his talk on "Universal Responsibility" in Sapporo, Japan on April 3, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama’s Public Talk about Universal Responsability in Sapporo
Sapporo, Hokkaido, Japan, 3 April 2015 – The roughly 800 kms flight from Tokyo to Sapporo His Holiness the Dalai Lama took today was a journey from one season to another. In Tokyo spring has come with bright days, blue skies and the cherry blossom in full bloom. In Hokkaido, by contrast, it is still winter; cold, cloudy, wind-swept and wet. Piles of cleared snow are plain to see. He was the guest of the Sapporo branch of Junior Chamber International, a non-profit international non-governmental organization of young people between 18 and 40 years old. With members in about 80 countries, it encourages young people to become responsible citizens participating in social and economic development, while fostering international co-operation, good-will and understanding. The 1800 strong audience gave His Holiness a warm welcome as he took the stage and listened with rapt attention. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Foreign Visitors to Dharamsala
A view of many of the over 1100 foreigners from 56 countries listening to His Holiness the Dalai Lama speaking at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India on March 30, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Meets Foreign Visitors to Dharamsala
Dharamsala, HP, India, 30 March 2015 – His Holiness the Dalai Lama today met with an estimated 1100 people from 56 different countries in Asia, Australasia, Europe, North and South America and Africa. Among them were more than 100 Indians. He first posed for photographs with them arranged in groups according to nationality before sitting down below the Tsuglagkhang to speak to them.
“Some time ago I thought it would be good,” he said, “if, when there are quite a number of visitors here, I could meet with them and share with them some of my thoughts and experiences. So, you can not only see my face, but also hear about what I think.”
He mentioned that we are all the same as human beings. We all want to be happy and we all value each others’ affection. It is the experience of care and affection at the start of our lives that equips us to be able to show affection to others when we are older. He pointed out that scientists today have found that having constant feelings of anger and hatred is bad for our health, whereas showing affection does us good. Read the rest of this entry »
20th Shotön Opera Festival Begins
His Holiness the Dalai Lama is offered a traditional welcome on his arrival at TIPA to attend the opening day of the 20th Shotön Festival in Dharamsala, HP, India on March 27, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
20 th Shotön Opera Festival Begins
Dharamsala, HP, India, 27 March 2015 – This morning, His Holiness the Dalai Lama presided over the opening of the 20th Shotön Festival in exile. The last such celebration of Tibetan opera in Tibet took place in 1958 and the tradition was revived on His Holiness’s advice in 1993. As he drove from his residence to the Tibetan Institute of Performing Arts (TIPA), the road was lined with Tibetans and other well-wishers, waves of white silk scarves in their hands as the early morning sun illuminated their joyful, smiling faces.
His Holiness was received at the gate to TIPA by the Director Wangdu Tsering Pesur and fully costumed artistes presented the ‘chema changpu’ offering. Sikyong Dr Lobsang Sangay and his cabinet colleagues, the Speaker of the Assembly of Tibetan People’s Deputies and the Chief Justice Commissioner were also present to welcome him. His Holiness made his way through the happy crowd, greeting friends as he went, and took his seat in the balcony viewing box prepared for him.
To begin with there was a call for a minute’s silence in tribute to the martyrs who have died for the cause of Tibet. Next, a statue of Thang Tong Gyalpo, the 14th century adept, generally credited with founding the Ache Lhamo opera tradition was installed on the altar at the centre of the performing ground. Director Wangdu Tsering, speaking for everyone present, expressed gratitude that His Holiness was able to attend. Read the rest of this entry »
Science, Ethics and Education – Second Day
Nandini Chatterjee-Singh speaking during her presentation at the second day of the Science Ethics and Education conference at Delhi University in Delhi, India on March 25, 2015. Photo/Tenzin Chojeor/OHHDL
Science, Ethics and Education – Second Day
Delhi, India, 25 March 2015 – The second day of the Science, Ethics and Education conference at Delhi University began soon after 9am this morning with a presentation from Mind & Life veteran Clifford Saron. He is the principal investigator of the Shamatha Project and his talk focused on ways contemplative practices can provide mental and emotional training that helps teachers. He told His Holiness the Dalai Lama that in 2009 he had asked how to encourage ordinary people to investigate their minds and he had replied that it was up to people like him. He said that since then there has been a huge growth in interest in mindfulness, but not all of it positive. He cited an announcement “Make a killing on Wall Street – start meditating”.
Using a vivid graphic display of a cube Saron illustrated object orientation, dereification, meta-awareness, as well as aperture, clarity, stability and effort in relation to full time training in meditative quiescence and emotional balance as part of the Shamatha Project. This allows a much clearer assessment of the ways attentional, emotional and physiological processes are modified over a period of three months.
His Holiness reiterated an interest he has previously expressed in distinctions between nonconceptual and conceptual thought. He drew attention to the difference between a sensory perception and the image of an object in the mind and what investigators might find out about the mental level of practice. He also remarked: “ It makes a difference whether the object on which you focus is an external object or the mind itself. He recommended taking the mind itself as the object of focus.” Read the rest of this entry »
Science, Ethics and Education – First Day
Professor Gananath Obeyesekere delivering his presentation at the international conference on Science, Ethics and Education at the University of Delhi in Delhi, India on March 24, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Science, Ethics and Education – First Day
Delhi, India, 24 March 2015 – A two day international conference opened today at the University of Delhi. Scholars and teachers with roots in the ancient knowledge traditions of India considered how they might contribute to a fuller more rounded education that includes ethical values in addition to more materialistic aims. The meeting attended by Delhi University students took place in the DS Kothari Centre for Science, Ethics and Education. Prof Meenakshi Thapan, moderator of the first session explained that DS Kothari was an outstanding teacher and a great educationist, who worked relentlessly to achieve a synthesis of science, education and moral values. Amongst his important contributions was the Kothari Commission on Secondary Education. His Holiness the Dalai Lama, who has also articulated a vision to include secular ethics in the common education system, was invited to give the inaugural address.
“Elder brothers and sisters, professors, and younger brothers and sisters. Delhi University has organized this meeting on this occasion with some support from Mongolian sources. Everybody knows that science gives us an important method for exploring reality. And coming to an understanding of reality is important if your approach to what you are doing is to be realistic. If it isn’t it’s not likely to succeed.
“I’ve been interested in science since I was a child. I was always curious to know how and why things worked. When I was given mechanical and clockwork toys I played with them for a while and then took them to bits to see how they worked. Some of the time I was able to put them together again.” Read the rest of this entry »
La passione della Cina per la censura in rete
La passione della Cina per la censura in rete
di Gian Luca Atzori
“Se si apre la finestra per cambiare aria, ci si deve aspettare che entri anche qualche mosca”: queste parole costituivano uno tra i detti favoriti da Deng Xiaoping durante la sua era di apertura e riforme, ma per molti rappresentano tuttora il background ideologico della moderna censura cinese. La Cina vanta il più avanzato sistema di controllo della storia dell’umanità, capace di contare quasi due milioni di impiegati che sorvegliano il web.
Marxismo per giornalisti
Dal suo insediamento il nuovo governo di Xi Jinping ha ripetutamente promosso campagne volte ad un maggiore controllo ideologico sui media e l’istruzione, oscurando migliaia di siti tra cui il New York Times e Bloomberg, o istituendo il nuovo esame di marxismo per i giornalisti. Dal 20 marzo anche il sito di Reuters è inaccessibile Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Addressing Conference on Strengthening Democracy
His Holiness the Dalai Lama delivering the inaugural address at the conference on “Strengthening Democracy in Asia” at the India International Centre in New Delhi, India on March 23, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Addressing Conference on Strengthening Democracy in Asia and Members of the Gymkhana Club
New Delhi, India, 23 March 2015 – It was a bright morning today as His Holiness the Dalai Lama arrived at the India International Centre to give the inaugural address at a conference on the theme – ‘Strengthening Democracy in Asia’.However, as Dr George Matthew made clear in his welcome speech, what made the event special was that it was being held to mark the legacy of veteran Indian activist and politician, George Fernandes. Since Fernandes’s failing health (he suffers from Alzheimer’s Syndrome and Parkinson’s disease) prevent his appearing in public, his friends wanted to hold a function to celebrate his legacy.
Carl Gershman, President of the National Endowment for Democracy welcomed His Holiness and Sikyong Dr Lobsang Sangay before outlining aspects of George Fernandes’s life. Anselmo Lee from Korea mentioned that this was the first time the Asian Democracy Network had participated in a meeting in India. He pointed out that this year, 2015, is the 800th anniversary of the Magna Carta, Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Giving the Permission of White Manjushri
His Holiness the Dalai Lama conducting preparatory rituals before conferring the White Manjushri permission in New Delhi, India on March 22, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Giving the Permission of White Manjushri
New Delhi, 22 March 2015 – Almost every seat was taken and an expectant hush filled the hall when His Holiness the Dalai Lama arrived this morning to begin preparations for the White Manjushri permission he was going to give.
“This ‘permission’ or blessing of Manjushri is related to tantra,” he began, “But there are people who say that the Mahayana and Buddhist tantra were not taught by the Buddha. I’ve even heard it said that the Buddha did not know Sanskrit. However, Nalanda masters like Nagarjuna, Aryadeva and Chandrakirti wrote extensively about Guhyasamaja Tantra. Shantarakshita, who later established the Buddha’s teachings, monastic ordination and the Three Trainings in Tibet, also wrote about Highest Yoga Tantra. Subsequently, Atisha too mentioned the practice of tantra in his work ‘Lamp for the Path to Enlightenment’ https://www.sangye.it/altro/?p=1095 .” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Friendly Meetings and Conclusion of Brief Teachings
His Holiness the Dalai Lama during his teaching in New Delhi, India on March 21, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Friendly Meetings and Conclusion of Brief Teachings
New Delhi, India, 21 March 2015 – His Holiness the Dalai Lama began the day by meeting with a group of Indians who were professionals in different fields. After Rajiv Mehrotra’s introduction His Holiness made it clear that the most important thing is to recognise that whatever we do, we are all the same as human beings. “We all want to live happy lives. We want our lives to have meaning. Leading a meaningful life doesn’t mean accumulating money, power and fame, but generating happiness. This is why I try to share with whoever I meet that the real source of happiness is within us. No matter how complicated our lives may be, if we can maintain a degree of inner peace, we’ll be happy.
“ If we are surrounded by friends and possessions, but are filled with fear and suspicion, we won’t be happy. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama with School Students and Teaching from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’
His Holiness the Dalai Lama greeting students as he arrives at their interactive meeting in New Deli, India on March 20, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Interacting with School Students and Teaching from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’ https://www.sangye.it/altro/?p=513
New Delhi, India, 20 March 2015 – Today was the ninth occasion that the Foundation for Universal Responsibility has invited His Holiness the Dalai Lama to teach interested Indians in the national capital in the spring. As it has done before, the Foundation also took the opportunity to arrange for His Holiness to interact with members of the younger generation. 150 students from 18 Delhi schools, a school in Srinagar, Jammu & Kashmir, and the TCV School as Selakui, with 20 mentors and 50 teachers, came together in partnership with the PeaceJam Foundation. The Foundation is an international organization committed to helping create young leaders committed to positive change in themselves, their communities, and the world. The students greeted His Holiness with a rousing cheer when he entered the room.
“I am very happy to be here with you young people,” he told them. “Physically you are full of energy, still growing. For a person of 80 like me to be with you makes me feel fresh, whereas when I’m with other old people I tend to wonder who’ll go first me or them. As human beings, whether we are young or old, from the North or the South, whether we have a religious faith or not, there are no real differences between us. That’s why I always stress that we need to cultivate a sense of the oneness of all 7 billion human beings alive today. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama with Sri Lankan Theros and US Diplomats
His Holiness the Dalai Lama presenting a member of delegation of senior Sri Lankan monks with a Buddha statue after their meeting in New Delhi, India on March 19. 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Dialogue with Sri Lankan Theros and US Diplomats
New Delhi, India, 19 March 2015 – After the bitterly cold and wet weather of Dharamsala over the past week or so, Delhi was comfortably warm when His Holiness the Dalai Lama arrived yesterday. This morning he met with a delegation of Sri Lankan Theros, senior monks, for discussions that would include Vinaya or monastic discipline. Having warmly welcomed them, he declared: “We are all followers of the same Buddha. At a time when scientific minded people are expressing some doubts about religion, many of them are expressing an interest in aspects of the Buddha’s teachings. He taught not only about the next life, but also about how we can be happy people in this very life, which is why what he taught is consistent with secular ethics. As some scholars have said, Buddhism can be seen as a branch of humanism.”
His Holiness explained how when he meets other people, no matter who they are, he thinks of himself as just another human being like them. To think of yourself as different from them, as someone special, is to create distance and a barrier between yourself and others, which can lead to isolation and loneliness. On their part, the Sri Lankan monks disclosed that among them were the chief prelates of the three principal traditions of Sri Lankan Buddhism: the Ramanya, Shiyam and Amarapura Nikayas, members of the Asgiri Chapter and the President of the Mahabodhi Society. Their spokesman said: “Yesterday we discussed the Vinaya all day. We compared the Theravada and Mulasarvastivada traditions, which are the Vinaya traditions of Sri Lanka and Tibet respectively, and found no significant differences between them.” Read the rest of this entry »
Il rapporto ICT su 20 autoimmolati sopravvissuti
ICT PUBBLICA UN RAPPORTO SU 20 CASI DI AUTOIMMOLATI TIBETANI SOPRAVVISSUTI.
1 3 marzo 2015. International Campaign for Tibet ha reso pubblico il 20 marzo un rapporto in cui prende in esame i casi di venti tibetani sopravvissuti all’autoimmolazione con il fuoco. Il documento, intitolato “I sopravvissuti tibetani: repressione e scomparsa”, rivela che quanti non hanno trovato la morte hanno subito indicibili sofferenze fisiche e psicologiche.
A distanza di anni, alcune delle famiglie degli eroi tibetani ancora non sanno se i loro congiunti sono vivi o morti. Gli amici e i famigliari degli autoimmolati, a volte assieme a intere comunità, sono stati puniti o arrestati perché ritenuti responsabili di averli incitati o aiutati a portare a compimento il loro atto estremo: almeno 90 tibetani sono scomparsi o sono stati arrestati in Tibet perché ritenuti coinvolti in casi di autoimmolazione. Read the rest of this entry »
A Longevity Empowerment, ‘Lamp for the Path’ and a Long-Life Offering at Sherabling
A Longevity Empowerment, ‘Lamp for the Path’ and a Long-Life Offering at Sherabling
Upper Bhattu, Himachal Pradesh, India, 12 March 2015 – On his way to the Lungrik Jamphel Ling Institute at Palpung Sherabling this morning, His Holiness the Dalai Lama visited first the nuns’ retreat centre and then the Naro Meditation Centre, where monks are in retreat. In both places he recited brief consecration prayers. On reaching the newly constructed Lungrik Jamphel Ling Institute, with Tai Situ Rinpoche beside him, His Holiness cut the ribbon at the door and proceeded directly to the back of the hall where he recited consecrating verses before the statues of Marpa Lotsawa, Manjushri, Buddha Shakyamuni, Guru Rinpoche and Situ Panchen, Chökyi Jungney. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama is Given a Warm Welcome at Palpung Sherabling
His Holiness the Dalai Lama is Given a Warm Welcome at Palpung Sherabling
Upper Bhattu, Himachal Pradesh, India, 11 March 2015 – Well-wishers, Tibetan and foreign were gathered outside the gate to His Holiness the Dalai Lama’s residence to see him off this morning. Other small groups were waiting see him as he drove down the bumpy Dharamsala roads. Outside Gyutö Tantric College more than 100 monks waited to greet him as he passed, white silk scarves and incense in their hands. At Gopalpur, the entire population of the TCV School, hundreds of children and staff lined the road for 200 metres or more, smiles on their faces and their hands folded together in respect. Read the rest of this entry »
Norchuk si autoimmola a Ngaba
Norchuk
Una donna tibetana si autoimmola a Ngaba. arrestato un giovane monaco.
8 marzo 2015. Norchuk, una donna nomade tibetana di 47 anni è deceduta dopo essersi data fuoco a Ngaba, nella regione nord orientale dell’Amdo. Il nuovo caso di autoimmolazione, il 137° all’interno del Tibet occupato, il quinto a Ngaba, è avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 marzo. Norchuk risiedeva nel villaggio Dhowa situato nelle adiacenze della città di Trotsik Yultso.
La nuova immolata tibetana aveva partecipato assieme ai nomadi convenuti da ogni parte della regione all’annuale raduno di preghiera presso il monastero di Ngayul Dephu. Nel corso della cerimonia aveva fatto voto di non mangiare più carne e diventare totalmente vegetariana in segno di auspicio per la lunga vita del Dalai Lama. Lascia due figlie e un figlio.
Fonti tibetane hanno riferito al Ven. Kanyak Tsering, coordinatore del monastero di Kirti a Dharamsala, che i tibetani del luogo hanno cremato il suo corpo la mattina di venerdì 6 marzo nel timore che le autorità cinesi potessero sottrarlo ai famigliari ed effettuare la cremazione contro il volere dei parenti stretti. Non è dato conoscere se prima di morire la donna abbia gridato slogan. Read the rest of this entry »
Reading a Jataka Tale on the ‘Day of Miracles’
Reading a Jataka Tale on the ‘Day of Miracles’
Dharamsala, HP, India, 5 March 2015 – Since it was the 15th day of the first Tibetan month, the full moon day, early this morning His Holiness the Dalai Lama joined the assembled monks and nuns in the Tsuglagkhang at Thekchen Chöling for the bi-monthly Sojong or ‘restoration and purification’ ceremony. At about 8 o’clock he was escorted down to the courtyard in front of the temple, beneath a ceremonial golden umbrella. While most of the monks and nuns stayed upstairs in the temple, where they could follow the proceedings on a video feed, the temple courtyard was packed with lay-people; Tibetans and visitors from many parts of the world. Read the rest of this entry »
Long Life Prayers Offered to His Holiness the Dalai Lama
Long Life Prayers Offered to His Holiness the Dalai Lama
Dharamsala, HP, India, 4 March 2015 – On a bright but chilly morning today, the fresh snow on the mountains brilliant against the blue sky, a complex Long Life Prayer in connection with Amitayus, the Buddha of Longevity, was offered to His Holiness the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama’s Buddhist Teachings Related to the Eight Verses for Training the Mind
His Holiness the Dalai Lama’s Buddhist Teachings Related to the Eight Verses for Training the Mind
Copenhagen, Denmark, 12 February 2015 – A group of Danish Parliamentarians representing all eight parties present in parliament were the focus of His Holiness the Dalai Lama’s first meeting this morning. He greeted them saying: “In 1973, as I was about to set out on my first trip to Europe, the BBC correspondent Mark Tully asked me why I was going and I told him that although I was a refugee Read the rest of this entry »
Strength Through Compassion and Connection
Strength Through Compassion and Connection
Copenhagen, Denmark, 11 February 2015 – The first engagement of His Holiness the Dalai Lama’s day in Copenhagen was a meeting with the Press. Journalists respectfully welcomed him to the room and he began by outlining his three commitments. “ I’m very happy to be here, meeting with my Danish friends once again. We are all human beings, physically, mentally and emotionally the same. We all want to lead a happy life and essential to our physical and mental well-being is peace of mind. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meeting Tibetans and Buddhists from Trondheim to Copenhagen
His Holiness the Dalai Lama meeting with members of the Tibetan community before departing for Copenhagen on the morning of his final day in Trondheim, Norway on February 10, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Meeting Tibetans and Buddhists from Trondheim to Copenhagen
Copenhagen, Denmark, 10 February 2015 – As darkness lay on the sea around Trondheim this morning, His Holiness the Dalai Lama met with Tibetans who had come to see him.
“We have been in exile for nearly 56 years,” he said, “which in the life of a people is not such a long time, but for one individual may seem long. The spirit of Tibetans in Tibet is still very strong. A Chinese friend reported to me how tough they have become. This is because of the hard-line policies they encounter. It is this narrow-minded hard line that stokes their sense of being separate from the Chinese.
“Just as the Chinese love their culture, we Tibetans love our culture and language and seek to preserve them. Some Chinese have told me that although they also claim to follow the thought of Nagarjuna, they are unable to articulate it in the way it is clearly laid out in Tibetan. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama at the International Student Festival in Trondheim
His Holiness the Dalai Lama with members of a student singing group that performed on his arrival at the Clarion Conference Centre to attend the the International Student Festival in Trondheim (ISFiT) at the Congress Center in Trondheim, Norway on February 9, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Guest at the International Student Festival in Trondheim
Trondheim, Norway, 9 February 2015 – From Basel at the heart of Europe, where the territories of France, Switzerland and Germany converge, His Holiness the Dalai Lama this morning flew due north to a city closer to the edge of the continent. Trondheim, Norway’s first capital more than a thousand years ago, is the site of another convergence. Standing on the south shore of the Trondheimsfjord at the mouth of the river Nidelva, since 1990 Trondheim has been the location of the world’s largest International Student Festival. ISFiT serves as a meeting place for discussion and debate, an arena where ideas are born, friendships are made and valuable lessons are learned. It takes place every other year.
Representatives from the Indian Embassy and students from ISFiT met His Holiness when he landed at Trondheim airport and escorted him to his hotel next door to the Clarion Conference Centre. From the dining room where he enjoyed lunch with a group of students there was a wide view out over a forbidding sea. Before joining the discussions he was introduced to the winner of this year’s Students’ Peace Prize, Aayat Alqormozi, who was awarded it for her unwavering struggle for democracy and human rights in Bahrain. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment and Talk on Secular Ethics in Basel
A view of the audience wearing ritual blindfolds is Holiness the Dalai Lama's conferring of the Avalokiteshvara Empowerment at St Jakobshalle in Basel, Switzerland on February 8, 2015. Photo/Olivier Adam
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment and Talk on Secular Ethics in Basel
Basel, Switzerland, 8 February 2015 – It was cold, dark and the streets were empty when His Holiness the Dalai Lama drove from his hotel to the teaching venue this morning. Nevertheless, when he arrived a group of young Tibetan dancers and musicians were singing and playing to welcome him outside the St Jakobshalle. He posed for a brief photograph with them and went straight inside to begin preparatory rituals for the Avalokiteshvara empowerment he was to give later on.
The hall was virtually empty as he sat down before a small pavilion housing the mandala and a large thangka depicting the deities associated with the Great Compassionate Lord of the World (Mahakarunika Lokeshvara / Chenrezig Jigten Wangchuk).
When he took his seat on the teaching throne, His Holiness laughed as he greeted the audience: “Good morning I hope you all slept well so you won’t be dozy today.”
He quoted verses from Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom’ that challenge the idea of a self of persons distinct from the elements and parts on which it depends. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaching Nagarjuna’s ‘A Commentary on the Awakening Mind’ in Basel
View of the stage at St. Jakobshalle during His Holiness the Dalai Lama's teaching in Basel, Switzerland on February 7, 2015. Photo/Olivier Adam
Teaching Nagarjuna’s ‘A Commentary on the Awakening Mind’ in Basel
Basel, Switzerland, 7 February 2015 – This is only the second time His Holiness the Dalai Lama has visited Basel, the ancient European city on the Rhine that lies where the borders of France, Germany and Switzerland converge. The historic hotel in which he is staying, Les Trois Rois, has previously hosted such famous but diverse guests as Napoleon Bonaparte, Pablo Picasso, and Theodor Herzl. There, before leaving for the venue where he would teach, he met with members of the media. He told them: “I am one of the 7 billion human beings alive today. We are social creatures and today everything is interdependent. Therefore, we have to consider the welfare of the whole of humanity and the health of the planet. You media people have an important role to play in keeping people informed of the importance of ecology. Promoting awareness of the need to protect the environment is one of my own commitments.
“Secondly, I’m a Buddhist and I’m committed to fostering inter-religious harmony. This is not just wishful thinking, it is a realistic possibility. Look at India where all the world’s religious traditions, those that are indigenous and those from abroad, live together in peace. India is today a living example of diversity and pluralism.
“ Thirdly, I’m a Tibetan and dedicated to the preservation of Tibetan culture.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Participates as a Special Guest in the National Prayer Breakfast
His Holiness the Dalai Lama, wearing a Balti hat, with fellow participants from the American Muslim Community after their panel discussion on Service in Action in Washington, DC on February 5, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Participates as a Special Guest in the National Prayer Breakfast
Washington DC, USA, 5 February 2015 – His Holiness the Dalai Lama today participated as a special guest in the National Prayer Breakfast, an event that takes place annually on the first Thursday in February in Washington DC. His presence seemed to be the main focus of attention for representatives of the media in the room. As the presiding Senator was introducing His Holiness, President Obama looked over, folded his hands together and greeted him with a nod of his head and a smile. He then acknowledged him in his remarks, saying: “I offer a special welcome to a good friend, His Holiness the Dalai Lama, who is a powerful example of what it means to practise compassion, he inspires us to speak up for the freedom and dignity of all human beings. I have welcomed him at the White House. There aren’t many occasions that would bring His Holiness and Darrell Waltrip together in the same room.”
This brought laughter and warm applause. Prominent White House adviser Valerie Jarrett sat at the His Holiness’s table while the President spoke. The President went on to condemn those who use religion as the grounds for engaging in violence. He called on people of all faiths to show humility about their beliefs, rejecting the notion that “God speaks only to us and doesn’t speak to others.” Read the rest of this entry »
Obama e il Dalai Lama pregano insieme
Il primo incontro pubblico tra S.S. il Dalai Dalai Lama e Obama
Obama e il Dalai Lama pregano insieme, ira della Cina
Risoluto ma cauto: il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, accoglie nuovamente a Washington il Dalai Lama, per pregare insieme. ”Un buon amico”, dice del leader spirituale tibetano inviso a Pechino, che ha voluto oggi al National Prayer Breakfast, consueto evento annuale con numerosi esponenti politici e religiosi.
Consapevole tuttavia che la reazione della Cina non si sarebbe fatta attendere: ”No a interferenze” .
E’ pero’ un equilibrismo diplomatico l’incontro, ‘a distanza’, dei due premi Nobel per la Pace. La Casa Bianca si conferma attenta ai gesti, ai simboli: il Dalai Lama c’e’, ma e’ in platea, insieme con i 3.600 partecipanti all’evento all’insegna della ‘preghiera comune’ .
Siede in prima fila accanto all’attore Richard Gere. Allo stesso tavolo Valerie Jarrett, tra le piu’ strette collaboratrici di Obama.
Ma non si va oltre. Non e’ in programma un incontro privato, certo non davanti alle telecamere. Come del resto era accaduto per ognuna delle tre volte in cui Obama durante il suo mandato ha ospitato il Dalai Lama nella capitale degli Stati Uniti. Accogliendolo si’ alla Casa Bianca, ma non nello Studio Ovale che e’ normalmente riservato agli incontri con i capi di Stato, bensi’ nella Map Room.
I simboli quindi, e la cautela cui l’amministrazione Obama non rinuncia nemmeno in scadenza di mandato. Cosi’ come il presidente non rinuncia al suo messaggio forte: dal palco rivolge subito uno “speciale benvenuto” al Dalai Lama.
E’ “un buon amico” , dice, e “un potente esempio di cosa vuol dire praticare la compassione, che ci spinge a parlare per la libertà e la dignità di tutti gli esseri umani” . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Addresses the International Luncheon
His Holiness the Dalai Lama Addresses the International Luncheon Held in Conjunction with the National Prayer Breakfast
Washington, DC, USA, 4 February 2015 – Brilliant low winter sunlight poured through the windows of His Holiness the Dalai Lama’s hotel rooms this morning as he held several meetings. Among them one he had particularly looked forward to was with a group from the Mind & Life Institute (MLI). They had come to report progress on the development of a curriculum to inculcate a sense of core human values in students throughout their educational career from kindergarten through to university. In his words of welcome he told them:
“We may not see the changes we envisage in our lifetimes, but the present shocking violence in the Middle East, in which so much anger is involved that there is little room for common sense, impels us to try. If we can actually implement a plan for improving education, we may be able to create a happier world.”
He remarked that as social creatures we all need friends. We need circumstances to bring us together, and concerning ourselves only with our own interests runs counter to this. He cited research that Richie Davidson and others have done to show that basic human nature, as revealed in the responses of young infants, tends to favour helping rather than hindering others. Concern for others therefore accords with our basic nature. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Washington, DC
Members of the Tibetan community welcoming His Holiness the Dalai Lama on his arrival at his hotel in Washington DC, USA on February 3, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHD
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Washington, DC
Washington, DC, USA, 4 February 2015 – His Holiness the Dalai Lama landed at Washington Dulles International Airport at the end of a flight from Frankfurt, where he made an overnight stop on the journey from India. He was received by State Department Chief of Protocol Ambassador Peter A. Selfridge and his Vice Chief, Penny Price; the First Secretary at the Indian Embassy, Satish Kumar Sivan and Tibetan Representative Kaydor Aukatsang.
Entry formalities complete, he drove into Washington. Roughly 200 Tibetans were gathered outside the hotel to welcome him, among them costumed dancers performing the auspicious Tashi Sholpa dance. His Holiness was received by the President of the Capital Area Tibetan Association, Rigdhen Dolma, while Tibetan youngsters offered the traditional Chema Changpu.
His Holiness is in Washington to attend the National Prayer Breakfast on Thursday and has been invited to address an associated luncheon tomorrow. http://www.dalailama.com/news/post/1232-his-holiness-the-dalai-lama-arrives-in-washington-dc
His Holiness the Dalai Lama Reading the Dhammapada in Sankisa
His Holiness the Dalai Lama speaking during his teaching at the YBS grounds in Sankisa, UP, India on January 31, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Reading the Dhammapada in Sankisa When representatives of the organizers, the Youth Buddhist Society of India, came to see him this morning, His Holiness the Dalai Lama first of all thanked them for inviting him to this important Buddhist place. He said: “Although the historical Buddhist site is in ruins, the Buddha’s teaching is not ruined. In fact many intelligent people today are taking an interest in it.” He mentioned that since he first came to Sankisa in 1960 several temples have been built. However, he stressed, as he said he always does, that the teachings are more important than temples and statues. Publishing books and establishing a library, as the YBS is doing, is more effective. He advised that work has begun on extracting Buddhist scientific and philosophical explanations from the 220 volumes of the Tengyur that include the works of the masters of Nalanda University. He hopes these can become the basis not so much of religious as academic study. A short drive up the road from his hotel brought His Holiness to where Shechen Monastery has built a chörten that they had requested him to consecrate. This is part of a project to fulfil the wish of the late Dilgo Khyentse Rinpoche to build chörtens in the Buddhist pilgrimage places. His Holiness performed a brief ceremony and posed for a photograph with Khyentse Rinpoche’s present incarnation. At the YBS grounds he was asked to bless an impressive new replica of the Sankisa Ashokan pillar that stands some 40 metres tall and is topped by a whole elephant capital complete with trunk and tail. Taking his seat on the stage at the teaching ground before an audience of several hundred monks, several thousand local laypeople, many hundred Tibetans and a handful of foreigners, he began: “This is the place where the Buddha descended to earth after teaching his mother. I came here once before and I’m here again at your invitation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrival in Sankisa
His Holiness the Dalai Lama reciting prayers and praises in front to the stupa in Sankisa, UP, India on January 30, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Arrival in Sankisa
His Holiness the Dalai Lama arrived in Sankisa this morning after a short flight from Delhi to Farrukhabad airport, where he was received by Mr Alok Kumar Shakya, UP State Minister for Technical Education. Under clear blue skies a cool breeze stirred the fresh air as the sun shone bright and warm. His Holiness came directly to the sacred site, marked by the remains of the elephant capital of the Ashokan pillar, which now stands under a canopy near a hillock that is regarded as the ruins of a stupa.
His Holiness was welcomed to Sankisa by Mr Suresh Chandra Bauddha, President of Young Buddhists Society (YBS) India, Mr Alok Kumar Shakya, the DC and SP of Farrukhabad District and members of the organizing committee. Greeting friends in the orderly crowd His Holiness walked to the foot of the stupa and made three prostrations before taking his seat in a large armchair.
Accompanied by monks from Namgyal Monastery he immediately began to recite prayers and praises to the Buddha that included the ‘Heart Sutra’, Salutations from ‘Ornament for Clear Realization’ and ‘Fundamental Wisdom’, the Cloud of Offerings dharani, the Samantabhadra Prayer, Je Tsongkhapa’s Praise to the Buddha for Teaching Dependent Arising, the Praise to the Seventeen Masters of Nalanda, and the Essence of Dependent Arising dharani, Verses of Auspiciousness Related to the Three Jewels and the ‘Sage’s Harmonious Song of Truth’, a Prayer for the Inclusive Flourishing of the Teachings of the Buddha. At the conclusion of the prayers the offered fruit and sweetmeats were distributed among the crowd. Read the rest of this entry »
Basic Human Nature is Compassion: His Holiness the Dalai Lama Talks to Students at Kalindi College
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during his talk at University of Delhi's Kalindi College in New Delhi, India on January 28, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Basic Human Nature is Compassion: His Holiness the Dalai Lama Talks to Students at Kalindi College
As his nearly month-long winter sojourn in Delhi draws to a close, His Holiness the Dalai Lama left the Tibetan Youth Hostel for his final big public talk in the capital city, headed for Kalindi College, one of the women’s colleges of the University of Delhi.
The Principal and Vice Principal of Kalindi College received His Holiness and first invited him for morning tea, where they discussed gender equality in education. They were joined by Dr Prof. Dinesh Singh, University of Delhi Vice Chancellor, before His Holiness was led to the stage by a contingent of marching National Cadet Corps members in uniform. He paused briefly along the way to inaugurate the college’s newly renovated auditorium, before greeting an audience of over 2000 students and staff from various University of Delhi colleges.
Dr Anula Maurya, Principal of Kalindi College, first introduced His Holiness with an account of his life, and summed up by saying, “His Holiness is a spiritual, scientific and scholastic leader whom the students must look up to and emulate.” The Vice Chancellor spoke next, observing “Education is nothing if it’s devoid of compassion.” He urged the students: “Pay heed to His Holiness’s words and follow in his footsteps.”
“Respected elder and younger brothers and sisters,” His Holiness began, explaining that he addresses us in this way to strike home his belief in the sameness of all human beings no matter what our educational, social, professional or family background may be, which are merely secondary differences. He stated that the theme of today’s talk would be compassion, which is our basic feeling oriented towards our fellow humans for their human condition of suffering. Read the rest of this entry »
India’s Unique Secularism is the Basis of Non-violence and Religious Harmony
His Holiness the Dalai Lama speaking at DAV School in Sahibabad, UP, India on January 27,2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
India’s Unique Secularism is the Basis of Non-violence and Religious Harmony
The winter sun was out when His Holiness left his residence at the Tibetan Youth Hostel in Rohini, Delhi, at around a quarter to eight. He paused to wish ‘good morning’ to some of the Tibetan students residing at the Hostel, before leaving for Dayanand Anglo Vedic School (DAV) in Sahibabad, Ghaziabad district in Uttar Pradesh.
The school’s Principal and other administrators warmly received His Holiness and slowly escorted him to the ground where an audience of over 3000 people awaited him, comprising excited students and staff of DAV school together with other Principals and guests. As the heads of the DAV school led him through a building with nursery classrooms, he peeked inside and walked into three of them to greet the young children. Throughout the length of the ground, every step of the way His Holiness greeted the children, who were excited to shake hands with him or just to touch him.
Once on stage, His Holiness waved to the crowd and greeted the school band with folded hands. After a brief flower offering ceremony Mr AK Sharma, the Chairperson of the DAV school network, expressed that it was thoughtful of the school to seize the opportunity to listen to someone who has “contributed to peace and knowledge” worldwide. Their schools were founded by Maharishi Dayanand Saraswati on the ethos of the teachings of the Vedas, Mr Sharma explained, and they welcomed the chance for the students to hear His Holiness’s wisdom on life.
“Dear elder and younger brothers and sisters” His Holiness began, expressing his pleasure for the chance to interact with young Indians once again. “India is the most populated democratic nation in the world and has a long history. It has produced great many thinkers who could be called ‘ancient scientists’ for their thorough investigation into the nature of things. Some of these masters,” His Holiness remarked, “already discovered the concept of quantum physics over 2000 years ago!” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks to Tibetan Students in Delhi
His Holiness the Dalai Lama speaking to students and staff living at the Tibetan Youth Hostel in New Delhi, India on January 25, 2015. Photo/Tenzin Jamphel/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Speaks to Tibetan Students in Delhi
New Delhi, India, January 25, 2015 – Today, at 9 o’clock in the morning His Holiness the Dalai Lama gave a short talk to about 300 students and staff residing at the Tibetan Youth Hostel in Rohini, Delhi. He was introduced by Mrs Tsering Dolma, Director of the Tibetan Youth Hostel, who first offered His Holiness a traditional white scarf.
His Holiness began by saying, “Wherever I go, I always emphasise that myself and the audience are the same in being human. If I present myself as His Holiness the Dalai Lama, it distances me from you as there is only one Dalai Lama in the whole world. But all 7 billion people are the same: we have the same intelligence and potential for love and compassion. We were born from our mothers who breastfed us and we will die the same way.”
His Holiness further expressed that all 7 billion people are the same in not wanting suffering but instead wanting happiness, and that we have the same right to achieve this goal. “As Tibetans” he said, “if you regard me as Gyalwa Rinpoche, the Precious Triumphant One, someone special, then you cannot see me being the same as you. But as Tibetans we are the same.”
His Holiness then presented a sweeping account of Tibetan history, which, based on solid archaeological findings of human bodies and implements, identifies the origin of Tibetan race in the Stone Age—or at least 30 thousand years ago. He expressed how he felt proud of the Tibetan writing system that enables Tibetans to preserve our religion and cultural traditions on a firm historical platform for posterity. This is unlike some cultures indigenous to Latin America which have no script of their own, and His Holiness has advised these peoples to devise some romanised writing system as many others have done. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Speaks to the Medical Staff at Dr. Ram Manohar Lohia Hospital, New Delhi
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during his talk at Dr. Ram Manohar Lohia Hospital in New Delhi, India on January 20, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Speaks to the Medical Staff at Dr. Ram Manohar Lohia Hospital, New Delhi
New Delhi, India, 20 January 2015 – In response to an invitation from the Director Dr Prof HK Kar and members of the faculty, His Holiness the Dalai Lama visited Dr. Ram Manohar Lohia Hospital today. Formerly known as the Willingdon Hospital, it was originally founded in the early 20th century during the British Raj to treat government staff. His Holiness was received on arrival by the Director who escorted him to a packed auditorium where more than 400 doctors, nurses and other medical staff were waiting to listen to him.
Following Dr Kar’s introduction, His Holiness said it was a great honour for him to have the opportunity of speaking to doctors, nurses and other staff who devote their lives to looking after the sick and needy. In his remarks on the theme “Compassion and Ethics” he stressed the importance of inner values, of having a good motivation in whatever you do and the necessity of creating an awareness of secular ethics. He referred to his own commitments to spreading awareness of human values and inter-religious harmony.
“We are all the same, physically mentally and emotionally,” he told his audience. “We all want happiness just like other animals. And we all have a right to live a happy life. However, what differentiates us from animals is our intelligence. Our intelligence and our more powerful brains give us the potential to make others happy besides ourselves. And yet, when we use our intelligence in negative or destructive ways, we create problems such as the organized or mechanized violence that is war. This is why we need to use our intelligence more positively and see ourselves as just as one among seven billion other human beings. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Speaks to the Medical Staff at Lohia Hospital, New Delhi
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during his talk at Dr. Ram Manohar Lohia Hospital in New Delhi, India on January 20, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Speaks to the Medical Staff at Dr. Ram Manohar Lohia Hospital, New Delhi
New Delhi, India, 20 January 2015 – In response to an invitation from the Director Dr Prof HK Kar and members of the faculty, His Holiness the Dalai Lama visited Dr. Ram Manohar Lohia Hospital today. Formerly known as the Willingdon Hospital, it was originally founded in the early 20th century during the British Raj to treat government staff. His Holiness was received on arrival by the Director who escorted him to a packed auditorium where more than 400 doctors, nurses and other medical staff were waiting to listen to him.
Following Dr Kar’s introduction, His Holiness said it was a great honour for him to have the opportunity of speaking to doctors, nurses and other staff who devote their lives to looking after the sick and needy. In his remarks on the theme “Compassion and Ethics” he stressed the importance of inner values, of having a good motivation in whatever you do and the necessity of creating an awareness of secular ethics. He referred to his own commitments to spreading awareness of human values and inter-religious harmony. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Talk on Peace and Compassion at the Baha’i Lotus Temple
The Lotus Temple, venue for His Holiness the Dalai Lama's talk in New Delhi, India on January 16, 2015.
His Holiness the Dalai Lama Talk on Peace and Compassion at the Baha’i Lotus Temple
New Delhi, India, 16 January 2015 – This morning His Holiness the Dalai Lama gave a talk on Peace and Compassion and attended a prayer gathering at the Baha’i House of Worship in Baharpur, commonly known as the Lotus Temple. The Baha’i Faith was founded by Bahá’u’lláh more than a century ago in Iran teaching the oneness of God, the oneness of the human family, and the oneness of religion.
His Holiness was warmly received by Ms. Nazneen Rowhani, the General Secretary of Baha’i Faith in India and Ambassador Ashok Sajjanhar, Secretary of the National Foundation for Communal Harmony (NFCH).
Ms. Rowhani introduced His Holiness to an audience that included students from 14 different schools in Delhi, diplomats, school principals, and other guests as the light that beckons unity of all spiritual traditions.
“I usually don’t like formality,” His Holiness began, “because we are all the same mentally, emotionally and physically. All of us have problems, physical and mental. No one is without problems. However, education enables us to view our problems from a wider perspective so we can deal with them.” Read the rest of this entry »
Dalai Lama: “Compassione unica via contro la rovina collettiva”
Sua Santità il Dalai Lama: «Penso che l’ira, l’aggressività, la rabbia, siano il prodotto di una mente nevrotica, infelice. Sentimenti negativi che a livello individuale ostacolano la crescita interiore dell’individuo e a livello sociale sono sempre forieri di sviluppi negativi e drammatici».
Dalai Lama: “Compassione unica via contro la rovina collettiva”
Rabbia, aggressività, ira sono il prodotto di menti nevrotiche e infelici. A livello sociale portano
a effetti drammatici. Il Dalai Lama spiega la via buddista alla pace mondiale.
di Tenzin Gyatso, 15 gennaio 2015
In quella fredda mattina del 10 dicembre 1989, il Dalai Lama pronunciava il suo discorso di accettazione del Premio Nobel per la Pace nel silenzio raccolto e rispettoso del Re Olaf di Norvegia e delle altre autorità presenti. Tutti ascoltavano le parole di “Kundun”: la Presenza, come i tibetani chiamano il Dalai Lama. L’atmosfera era così intensa da far intuire che quell’uomo, allora quasi sconosciuto fuori dalla regione tibeto-himalayana, avesse imboccato una strada che lo avrebbe portato in breve tempo a divenire un’icona del pensiero contemporaneo e un testimone della nostra epoca. Ma di fronte a tante attenzioni, quel giorno e negli anni successivi, lui ha sempre risposto così: «Sono un semplice monaco buddhista proveniente dal Tibet che segue con profonda convinzione un modo di vita spirituale: il nobile sentiero del Buddha la cui essenza è l’unione della saggezza e della compassione universale». Ecco, la Compassione Universale. Questa è la chiave di volta per comprendere il cuore del messaggio del Dalai Lama. Non si tratta però di una compassione leziosa, di un facile e generico pietismo. Né è una dichiarazione di intenti idealistica e astratta. La compassione di cui parla questo “semplice monaco buddista” è invece una reale attitudine che può e deve essere in grado di orientare l’intera esistenza dell’essere umano. Una disposizione che si nutre di stati mentali, raggiunti principalmente attraverso la pratica della meditazione, in cui le tensioni interiori sono placate, la mente è calma e si è raggiunta una duratura serenità interiore. Qualità che ci aiuteranno sempre ma che si riveleranno indispensabili soprattutto nei momenti più difficili della nostra esistenza. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Explaining a Human Approach to World Peace
His Holiness the Dalai Lama speaking at Presidency University in Kolkata, W. Bengal, India on January 13, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Explaining a Human Approach to World Peace at Presidency University
Kolkata, West Bengal, India, 14 January 2015 – This morning, Ms Anuradha Lohia, Vice Chancellor of the Presidency University, and Mr Debajyoti Konar, the Registrar, received His Holiness the Dalai Lama as he arrived at the University and escorted him to the University’s Derozio Hall. The West Bengal Minister of State for Education, Mr Partha Chatterjee joined His Holiness and the Vice Chancellor on the stage.
The Vice Chancellor offered both guests a bouquet of flowers, a shawl and a framed photograph of the University before introducing His Holiness to the faculty, students and other guests in the audience. She began by remarking: “We have an epitome of peace amongst us today.” She recounted the University’s proud contribution to education in India since its foundation nearly 200 years ago and mentioned the thinkers, freedom fighters and leaders numbered amongst its alumni. Before inviting him to address the gathering she described His Holiness as being extraordinarily human while at the same time an evident embodiment of wisdom and compassion.
“Elder brothers and sisters, and younger brothers and sisters,” he began, “it is indeed a great honour for me to speak here at the oldest of modern Indian educational institutions”
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His Holiness the Dalai Lama Calls on the Missionaries of Charity
His Holiness the Dalai Lama lighting a candle at the tomb of Mother Teresa during his visit to Missionaries of Charity's Mother House in Kolkata, West Bengal, India on January 12, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Calls on the Missionaries of Charity
Kolkata, W. Bengal, India, 13 January 2015 – It was a cold, overcast morning today as His Holiness the Dalai Lama drove to the airport in Delhi to fly to Kolkata. He was warmly received on arrival at Netaji Subhash Chandra Bose International Airport and driven into the city.
His Holiness’s first meeting was with a group of 150 Tibetans doing business in Kolkata, including some 30 Muslims from Srinagar. He thanked them all for coming to see him and recalled an episode from his childhood in Lhasa when a pocket watch that had belonged to the 13th Dalai Lama needed to be fixed. A watchmaker from the Tibetan Muslim community came to repair it and as he handed it back to the young Dalai Lama solemnly warned: “The owner of a pocket watch should be as careful as someone with an egg in his pocket”. Everyone laughed.
His Holiness was full of praise for the way the Tibetan Muslims in Kashmir have kept the Tibetan language alive in their community even after nearly 56 years in exile. He expressed his admiration for the elder generation’s efforts to ensure that the young still speak Tibetan fluently. He told them that he cites them as an example when he talks to Tibetans who have settled in the West, some of whom only speak English with their children. His Holiness recalled that, perhaps as a result of famine in Ladakh, Muslims began to settle in Lhasa during the time of the 5th Dalai Lama. He allotted them land on which to construct a Mosque and they began to make their homes around it. Read the rest of this entry »
Interview with His Holiness the Dalai Lama by Raimondo Bultrini
His Holiness the Dalai Lama
Interview with His Holiness the Dalai Lama
by Raimondo Bultrini.
In the interview, His Holiness answers questions on his South African Nobel Peace Prize snub, contemporary India, religious and secular ethics, and the institution of the Dalai Lamas. He also speaks on the relationship with China, the preservation of Tibetan culture, and at length on the Shugden issue and the possibility of dialogue.
Below are answers to questions from Raimondo Bultrini to the Dalai Lama in an interview conducted in the run up to his Rome visit in December, 2014. The content provided all the information for a shorter interview published in La Repubblica, entitled: “Papa e Dalai agli occhi di Pechino” , [Dec. 14, 2014] ( Engl. transl. )
Q: Your Holiness will be coming to Rome, where the Secretariat of World Summit of Nobel Peace Laureates is based, for a meeting that was originally to take place in South Africa to honour the Nobel Laureate Nelson Mandela. When the Pretoria government refused to grant you a visa because of pressure from the Chinese other Nobel Laureates expressed solidarity with you and boycotted the meeting in South Africa. Do you feel any anger at the injustice of this, or perhaps pride in the support you’ve received?
HHDL: I don’t feel angry about it. I’ve become used to this kind of thing. The two Nobel laureates from South Africa sent me an invitation and, naturally, I accepted. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Leaves Surat and Travels to Nashik
Members of the Indo-Tibetan Mangal Maitri Sangh welcoming His Holiness the Dalai Lama on his arrival at the airport in Nashik, Maharashtra, India on January 3, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Leaves Surat and Travels to Nashik
Nashik, Maharashtra, India, 4 January 2015 – Prior to His Holiness the Dalai Lama’s departure, his host Mr Govind Dholakia came with his family to thank him once more for coming to Surat. His Holiness thanked him in turn and encouraged him to keep up his good work, his philanthropy as well as his business.
There was some turbulence on the flight from Surat and on arrival at Nashik the weather was unexpectedly misty and overcast. Having been received at the airport by representatives of the Indo-Tibetan Mangal Maitri Sangh, His Holiness drove into the city where a gathering, estimated to number more than 4500, Tibetans and Indians, waited patiently to hear him. He joined Burmese, Indian and Sri Lankan Buddhist monks and Christian priests on the stage and began by asking for a show of hands to see how many listeners needed a Hindi translation, which was about half the audience. Dispensing with further formality he began: “Brothers and sisters I am here again because some of you have invited me. I am very happy to be with you once more. I can see the organizers have put a lot of work into making the arrangements and I’m grateful. Wherever I speak I think about how we are all the same as human being, all 7 billion of us. We all have the potential to good and to do harm, so our important task, if we want to live a happy life, is to reduce the negative and increase the positive in what we do. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Recipient of the Santokbaa Award
His Holiness the Dalai Lama with young journalists during their meeting in Surat, Gujarat, India on January 2, 2015. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Recipient of the Santokbaa Award
Surat, Gujarat, India, 2 January 2015 – Before leaving his hotel to receive the Santokbaa Award today, His Holiness the Dalai Lama briefly met with the media. He outlined his commitments to promoting human values and inter-religious harmony, to encouraging a sense of the oneness of humanity and our need to think in terms of global responsibility. He suggested that generating awareness of India’s thousands of years old values is something the media can participate in too. He also acknowledged that as a Tibetan he feels driven to preserve the culture of peace, compassion and non-violence that Tibet derived from India.
The initial question sought His Holiness’s views on religious conversion and he clarified that if it is voluntary he accepts it and cited the cases of people in Tibet who converted to Islam as a result of marriage and so forth. He stressed that the idea that there is only one faith and one truth may hold good for the individual, but in terms of the community, it is out of date. The reality is that there are several faiths and several truths. What is required is mutual respect. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama New Year’s Day in Gujarat
His Holiness the Dalai Lama speaking at Veer Narmad South Gujarat University in Surat, Gujarat, India on January 1, 2015. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama New Year’s Day in Gujarat
Surat, Gujarat, India, 1 January 2015 – Early this morning, His Holiness the Dalai Lama took a one hour flight from Pune to Surat on the Gujarat coast. He was the guest of Govind Dholakia a successful entrepreneur in the diamond business. His Holiness was welcomed by members of the reception committee at Surat airport and then drove directly to the new quarters of Shree Ramkrishna Exports. Mr Dholakia showed him around his company’s new premises, an environmentally friendly building where they process diamonds with state of the art technology.
He told the story of leaving his farming family at the age of thirteen to work as a diamond cutter. He eventually fulfilled the dream of founding his own company and attributes his success to his having learned from his guru Shree Dhongreji Maharaj the value of treating others with respect. He discovered that as a result, others are cooperative and respectful to you in return. He said he makes a point of regarding those who work for his company as members of his family. His Holiness replied that his approach reminded him of companies in Japan where a key to success is the respect and equality that exists between workers and management. He observed: “Without technology humanity has no future, but we have to be careful that we don’t become so mechanised that we lose our human feelings.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Pune
His Holiness the Dalai Lama in Pune
Pune, Maharashtra, India, 31 December 2014 – His Holiness the Dalai Lama was invited to Maharashtra’s second city, Pune, by Avinash Dharmadhikari, the Founder Director of the Chanakya Mandal Pariwar (CMP). The CMP is a Network Organization and Public Charitable Trust Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Last Day in Mundgod
His Holiness the Dalai Lama’s Last Day in Mundgod
Mundgod, Karnataka, India, 29 December 2014 – The Drepung Lachi temple and courtyard were abuzz with anticipation this morning as His Holiness the Dalai Lama arrived to give a Palden Lhamo permission. He said the main disciples were the monks of Ganden Jangtse and Drepung, who had made the request.
After lunch, His Holiness addressed a group who had come from Tibet. He told them:
“We used to live in three provinces united as one, Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Final Day of Lam Rim Teachings
His Holiness the Dalai Lama’s Final Day of Lam Rim Teachings at Ganden Jangtse Monastery
Mundgod, Karnataka, India, 28 December 2014 – “Today, the people of Mundgod settlement have gathered together to perform a long life prayer on my behalf,” announced His Holiness the Dalai Lama this morning. “They are joined by people from Dzachukha, the native place of Dza Patrul Rinpoche. They represent the people in Tibet. I’ve read the mandala prayer and request, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Fifth Day of the Stages of the Path Teachings
His Holiness the Dalai Lama’s Fifth Day of the Stages of the Path Teachings at Ganden Jangtse Monastery
Mundgod, Karnataka, India, 27 December 2014 – Thousands of monks, nuns and lay-people seated in the basement, in the temple, on its verandas and under the canopy over the courtyard were ready to listen to His Holiness the Dalai Lama when he arrived from Ganden Shartse a little early this morning. Taking up ‘Zhamar Pandita’s Treatise on the Stages of the Path to Enlightenment’, Read the rest of this entry »
Commemoration of Tawang Teaching, Long-Life Offering and Lam Rim
Commemoration of Tawang Teaching, Long-Life Offering and Lam Rim
Mundgod, Karnataka, India, 26 December 2014 – At the end of the teaching session yesterday, His Holiness the Dalai Lama shifted his temporary residence to Ganden Shartse Monastery, where he will stay for three nights. This morning he returned to Jangtse, which continues to be the venue for the Lam Rim teachings. Read the rest of this entry »
Third Day of Lam Rim Teachings at Ganden
Third Day of Lam Rim Teachings at Ganden Jangtse Monastery
Mundgod, Karnataka, India, 25 December 2014 – Invited to inaugurate the new Drepung Gomang Mongolian Students’ Hostel at that other end of the Mundgod Tibetan Settlement, His Holiness the Dalai Lama drove out of the Ganden Jangtse compound early this morning. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Second Day of the Stages of the Path Teachings
Second Day of the Stages of the Path Teachings at Ganden Jangtse Monastery
Mundgod, Karnataka, India, 24 December 2014 – “In this prayer that the Lama recites it says there’s nothing better to listen to,” said His Holiness the Dalai Lama at the start of the second day of the ‘Stages of the Path’ teachings he is giving at Ganden Jangtse Monastery, “than the sound of the teachings that quell our emotions. Read the rest of this entry »
Una ragazza di vent’anni e un monaco si autoimmolano in Tibet in meno di 24 ore
Tsepey Kyi
L’anno che sta per finire si chiude con la notizia di due nuove autoimmolazione con il fuoco in Tibet. Ieri, alle ore 14.00 (ora locale), è deceduta a Meruma, Contea di Ngaba, nella omonima Prefettura Autonoma Tibetana (Amdo), Tsepey Kyi , una ragazza di vent’anni. E’ morta all’istante e il suo corpo carbonizzato è stato portato via dalla polizia. Le forze di sicurezza hanno isolato il luogo dell’immolazione e imposto rigide restrizioni alle comunicazioni. Difficile quindi, al momento, ricevere informazioni più dettagliate. Tsepey Kyi lascia entrambi i genitori e cinque tra fratelli e sorelle. A meno di ventiquattr’ore di distanza un monaco tibetano, alle 11.00 di oggi (ora locale), si è dato la morte con il fuoco di fronte alla stazione di polizia di Tawu, nel Tibet orientale. Si chiamava Kalsang Yeshi e aveva 37 anni. Apparteneva al monastero di Nytso, poco distante dal luogo dell’autoimmolazione. In passato, lasciato il suo villaggio d’origine in Tibet, aveva studiato presso il monastero di Ganden Jhangste in sud India. Un migliaio di tibetani si sono radunati di fronte alla stazione di polizia della Contea di Tawu chiedendo alle autorità di restituire il corpo del monaco alla famiglia. Prima di cadere a terra avvolto dalle fiamme e privo di vita, Kalsang ha invocato il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Era molto stimato dalla popolazione locale per la sua dedizione alla preservazione della cultura e della religione tibetana. Insegnava la dottrina buddista alla popolazione di Tawu, soprattutto ai vecchi e ai bambini. La polizia, secondo un rituale ormai consumato, presidia la zona nel timore di manifestazioni. Le linee di comunicazione sono state interrotte. Con la morte di Tsepey e di Kalsang sale a 135 il numero dei tibetani che si sono immolati con il fuoco in Tibet. Fonte: Phayul – Free Tibet http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1181:una-ragazza-di-ventanni-e-un-monaco-si-autoimmolano-in-tibet-in-meno-di-24-ore&catid=33:notizie&Itemid=50
H.H. Dalai Lama: First Day of Lam Rim Teachings at Ganden
First Day of Resumed Lam Rim Teachings at Ganden Jangtse Monastery
Mundgod, Karnataka, India, 23 December 2014 – More than 25,000 people, including more than 2.000 foreigners from 43 countries, eagerly awaited His Holiness the Dalai Lama at Ganden Jangtse Monastery this morning. He descended from his quarters on the monastery’s top floor and walked around the veranda, acknowledging well-wisher’s greetings and waving to old friends, to enter the temple through the main door. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Ethics in the New Millennium
Inaugurating Conference on Ethics in the New Millennium at Tumkur University
Tumkur, Karnataka, India 21 December 2014 – When His Holiness the Dalai Lama arrived in Bangalore yesterday after a comfortable flight from Delhi the road to his hotel was lined with Tibetans eager to catch a glimpse of their spiritual leader. This morning too they lined the street in the warm sunshine, katags, flowers and incense in their hands and smiles on their faces, to see him off. Read the rest of this entry »
Testimonianza dal Kham
Cham, la danza sacra dei monaci tibetani
Testimonianza dal Kham
Una socia sinologa, che per comprensibili ragioni ha chiesto di mantenere l’anonimato, ci ha inviato questo interessante resoconto del viaggio recentemente compiuto nella regione del Kham, nel Tibet orientale. Questa la sua significativa testimonianza: “ Providing support for the roof of the world”
l China Daily del 30 luglio 2014 pubblica un articolo circa i finanziamenti stanziati dal governo di Pechino e del Jiangsu a favore di Lhasa. Si parla della crescita economica della regione autonoma degli ultimi 20anni e di quella futura con i 215 milioni di yuan investiti per le necessità primarie e indumenti per la popolazione, 1 miliardo di yuan in parchi di divertimento per bambini, centri culturali e sportivi , i 600 milioni del 2013 per la costruzione di 10 scuole nei pressi di Lhasa e i 413 milioni per l’invio di medici professionisti e ufficiali nel Paese delle Nevi. Il 13 agosto 2014 sempre sul China Daily il corrispondente di Pechino a Lhasa, Li Yang, scrive riguardo al forum internazionale tenutosi a Lhasa sul tema sullo sviluppo sostenibile in Tibet annunciando che la Cina dà il benvenuto ai suggerimenti costruttivi da parte della comunità internazionale. Losang Jamcan , presidente del governo autonomo regionale che afferma “ Il Tibet non copierà mai il modello di sviluppo che prima inquina e in seguito ripulisce” riceve una lettera di congratulazioni da parte di Yu Zhengsheng, vertice del Comitato Nazionale , in cui sostiene che il Tibet non ha altra scelta se non quella di perseguire uno sviluppo eco-sostenibile. Read the rest of this entry »
Sangyal Khar si è autoimmolato, è il 134°
Sangyal Khar si è autoimmolato, è il 134°
Un tibetano di 34 anni, Sangyal Khar, si è autoimmolato dandosi fuoco di fronte alla stazione di polizia di Amchok, una città della Contea di Sangchu, nella Prefettura Autonoma Tibetana di Kanlho (Provincia del Gansu). E’ morto sul luogo dell’immolazione.
Una fonte tibetana ha riferito che il suo corpo è stato preso in consegna dalla polizia che si è rifiutata di consegnarlo alla famiglia. Read the rest of this entry »
Concluso a Roma il Summit dei Premi Nobel per la Pace
Concluso a Roma il Summit dei Premi Nobel per la Pace
1 5 dicembre 2014. Con gli interventi dei Nobel presenti si sono conclusi ieri a Roma, nella gremitissima aula Giulio Cesare del Campidoglio, i lavori dell’ultima giornata del XIV Summit dei Nobel per la Pace: “Peace, Living it! In honour of Nelson Mandela”. All’Auditorium Parco della Musica, dove il 12 dicembre il Summit si è aperto, scroscianti applausi hanno accolto i Nobel presenti. Standing ovation per il Dalai Lama salito sul palco per ultimo accompagnato dal Sindaco di Roma. Read the rest of this entry »
Papa e Dalai agli occhi di Pechino, di Raimondo Bultrini
Papa e Dalai agli occhi di Pechino , di Raimondo Bultrini
“Una cosa è certa: l’impegno per la pace di Papa Francesco è indubitabile. Ma per quale ragione il pontefice non incontra il Dalai Lama?”. Se lo chiede Il Giornale dopo l’annuncio del Vaticano di “snobbare” – parole del Guardian – il leader tibetano. “Non ci sono motivazioni ufficiali – scrive il Giornale – Sullo sfondo possono esserci i rapporti (ancora oggi molto tesi) tra Pechino e la Santa Sede, con la pretesa del governo (ormai è una pratica consolidata) di nominare i vescovi infischiandosene del placet papale. Ma i negoziati sono in corso e, presto, i rapporti potrebbero migliorare. Per questo le ragioni del Tibet possono aspettare…” Read the rest of this entry »
Concluding of the 14th World Summit of Nobel Peace Laureates
Concluding Session of the 14th World Summit of Nobel Peace Laureates
Rome, Italy, 14 December 2014 – Today, Nobel Peace Laureates gathered in the Giulio Cesar Hall on Rome’s Capitol Hill for the final session of their 14th World Summit. Proceedings opened with Ekaterina Zagladina, President of Permanent Secretariat of the World Summit of Nobel Peace Laureates, delivering a message from President Mikhail Gorbachev. Read the rest of this entry »
Second Day of the 14th World Summit of Nobel Peace Laureates
Second Day of the 14th World Summit of Nobel Peace Laureates
Rome, Italy, 13 December 2014 – His Holiness the Dalai Lama’s third day in Rome began with a cordial meeting with a group of Italian parliamentarians, including the Chair of the Human Rights Committee and a Vice President of the Senate. He thanked them for coming to see him and informed them of what he sees as positive signs in relations with China. Read the rest of this entry »
Rome, The 14th World Summit of Nobel Peace Laureates
Peace – Living It. The 14th World Summit of Nobel Peace Laureates
Rome, Italy, 12 December 2014 – When His Holiness the Dalai Lama arrived early at the venue of the 14th World Summit of Nobel Peace Laureates, the Auditorium Parco della Musica, this morning, he found that many of his fellow laureates were yet to come. Read the rest of this entry »
I valori del Dalai Lama, intervista di Raimondo Bultrini
I valori del Dalai Lama “Come quella ragazza combatto per la verità”
«Papa Francesco? Sarei molto felice di incontrarlo ». Così dice il Dalai Lama in questa intervista a Repubblica nell’imminenza del summit dei premi Nobel per la pace che si tiene a Roma da domani a domenica. Ma un “vertice” tra il pontefice e la guida spirituale del buddismo non ci sarà. «Non è prevista un’udienza, ci sarà un messaggio del Papa per il Dalai Lama Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Avalokiteshvara Jinasagara Empowerment
Avalokiteshvara Jinasagara Empowerment Completes Teachings for Mongolians
Dharamsala, Himachal Pradesh, India, 4 December 2014 – It was chilly and dark when His Holiness the Dalai Lama reached the Theckchen Chöling Tsuglagkhang this morning to begin preparations for the Chenrezig Gyalwa Gyatso – Avalokiteshvara Jinasagara – empowerment he was going to give. The temple, its surrounding verandas and the garden steadily filled with people until an estimated 5000 had gathered. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Teaching of the ‘Great Stages of the Path to Enlightenment’
Mongolians Gather to Hear a Teaching of the ‘Great Stages of the Path to Enlightenment’
Dharamsala, Himachal Pradesh, India, 2 December 2014 – An audience of about 4000, including Tibetans, visitors from 49 countries and almost 600 Mongolians awaited His Holiness the Dalai Lama at the Theckchen Chöling Tsuglagkhang this morning at the start of four days of teachings. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Conference to Commemorate Je Tsongkhapa’s Appointing
Conference to Commemorate Je Tsongkhapa’s Appointing Jetsun Sherab Sengey as Heir to His Tantric Teachings
Gyuto Tantric College, Sidhbari, Himachal Pradesh, India – 29 November 2014 – Auspicious symbols drawn on the long driveway, freshly repainted buildings and long strings of Tibetan and Buddhist flags fluttering in the breeze all contributed to the grandeur at Gyuto Monastery this morning. As the sun caught the peaks of the majestic Dhauladhar Mountains in the backdrop, Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Promoting Human Values
Promoting Human Values
New Delhi, India, 22 November 2014 – This morning, after a short drive across Delhi, His Holiness the Dalai Lama was received at Springdales School by the Principal, Mrs Ameeta Mulla Wattal. She escorted him to a brief reception and meeting with other principals and staff, including the Founding Principal, Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Chief Guest at 1° World Hindu Congress
His Holiness the Dalai Lama Chief Guest at 1st World Hindu Congress
New Delhi, India , 21 November 2014 – Before setting out for his other engagements this morning, His Holiness the Dalai Lama met with a representative of one of the world’s oldest religious traditions, a Parsee or Zoroastrian. He and Dr Homi B Dhalla first encountered one another when they were both guests of Pope John Paul II in Assisi in 1986. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: The 11th Nehru Memorial Lecture
The 11th Nehru Memorial Lecture at Jawaharlal Nehru University
New Delhi, India, 20 November 2014 – Arriving at the Jawaharlal Nehru University campus, nestled on the northernmost reaches of the Arravali Hills, His Holiness the Dalai Lama was today received by the Chancellor, Prof. K. Kasturirangan, the Vice-Chancellor, Prof. S. K. Sopory and other members of the administration. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: with Tibetan Community and Chinese Students
Addressing the Tibetan Community and Meeting with Chinese Students
New York, NY, USA, 5 November 2014 – Under grey skies, the New York streets wore a sombre look as His Holiness the Dalai Lama drove to the Javits Convention Center for almost his last engagement of this visit to the USA. Inside it was colourful and 5000 assembled Tibetans were full of smiles as His Holiness took the stage before a backdrop of the Potala Palace. Everyone stood for the Tibetan National Anthem, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: The Essence of True Eloquence, 2° Day
The Essence of True Eloquence – Second Day
New York, NY, USA, 4 November 2014 – His Holiness the Dalai Lama lost no time after arriving in the historic Beacon Theater this morning. He saluted the Buddha, took his seat in a comfortable chair and recited the Heart Sutra at a crisp pace before resuming his reading of extracts from Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’.
“In his ‘Praise to Relativity’ Tsongkhapa says of the Buddha, ‘Whatever you have taught is based on dependent origination. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: The Essence of True Eloquence
The Essence of True Eloquence
New York, NY, USA, 3 November 2014 – His Holiness the Dalai Lama arrived in New York’s Beacon Theater early to fulfil the invitation of Tibet House US and the Tibetan Buddhist Learning Center to teach from Je Tsongkhapa’s ‘Essence of True Eloquence’. Prof Robert Thurman dispensed with introducing His Holiness formally to the audience on the grounds that there was a written introduction in the brochure for the event. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Nagarjuna’s ‘Commentary on the Awakening Mind’
Nagarjuna’s ‘Commentary on the Awakening Mind’ and Avalokiteshvara Empowerment
New York, NY, USA, 2 November 2014 – Strong cold winds blew under the steely light of early winter as His Holiness the Dalai Lama drove through New York, down along the Hudson River, to the Manhattan Center this morning. He had been invited by the Danang Foundation led by Karma Kagyu Lama, Tsewang Tashi Rinpoche, to teach Nagarjuna’s ‘Commentary on the Awakening Mind’ and bestow a One-thousand Armed Avalokiteshvara Empowerment. Of the 1100 people filling the theater, 800 were Chinese from the Chinese mainland, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malaysia and North America. They were joined by Tibetans, Mongolians and Americans. His Holiness arrived early while the theater was still empty to perform preparatory rituals for the empowerment. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Boston – Educating the Heart & Mind
Final Day in Boston – Educating the Heart & Mind
Boston, MA, USA, 1 November 2104 – The Tibetan Association of Boston organized the final day of His Holiness the Dalai Lama’s programs in the city with a public talk at the TD Garden, the arena home of the Bruins and the Celtics, ice hockey and basketball teams respectively. With high winds and storms forecast, the streets were wet as he drove there from his hotel. He was given a traditional Tibetan welcome Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama – Science and Society & Change
Science and Society & Change-Makers for a Better World
Boston, MA, USA, 31 October 2014 – Today, His Holiness the Dalai Lama was welcomed by his old friends, Richard Davidson and President of the Mind & Life Institute Arthur Zajonc as he arrived to take part in the 2nd International Symposium for Contemplative Studies (ISCS). In his introduction, Dr Davidson spoke of his feelings as he looked out at the audience of 1700 in the hall recalling how few were involved 27 years ago when he, Daniel Goleman and Francisco Varela began discussions that would become the Mind & Life Institute. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Eight Verses for Training the Mind
His Holiness the Dalai Lama- Eight Verses for Training the Mind
Boston, MA, USA, 30 October 2014 – In bright, clear autumn light, His Holiness the Dalai Lama made a short drive this morning from his Boston hotel to the Wang Theater, a theater elaborately decorated in a renaissance style that is part of the Citi Performing Arts Center. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Talk about How to Develop the Heart
His Holiness the Dalai Lama Talk about How to Develop the Heart and Discussion of Service
Princeton, NJ, USA, 28 October 2014 – Yesterday, on his way from Birmingham, Alabama to Princeton, His Holiness the Dalai Lama stopped in Philadelphia to visit his old friend Aaron Beck. Dr Beck is a psychiatrist regarded by many as the father of cognitive therapy. His Holiness frequently refers in his public talks to a conversation they had some years ago. Dr Beck explained then that when we are angry about something, the object of our anger seems entirely negative and yet 90% of that feeling is our own mental projection. This valuable insight corresponds to Nagarjuna’s explanation. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Tibetans, Interfaith Discussion and Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama: Audience for Tibetans, Interfaith Discussion and Secular Ethics Public Talk
Birmingham, Alabama, 26 October 2014 – Before leaving for his other engagements this morning, His Holiness the Dalai Lama met with 350 Tibetans who came to Birmingham from Atlanta, New York, New Jersey and Minnesota to show solidarity with him. Speaking about possible change in China, he argued that while the present leadership is made up of people who remember the hardships of the Cultural Revolution, there is a new generation who have experienced freedom and democracy when studying abroad. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama – Neuroplasticity & Healing
His Holiness the Dalai Lama – Neuroplasticity & Healing in Birmingham AL & a Visit to 16th Street Baptist Church
Birmingham, Alabama, USA, 25 October 2014 – The University of Alabama at Birmingham (UAB) invited His Holiness the Dalai Lama to participate in a scientific symposium entitled Neuroplasticity and Healing as part of Birmingham’s Human Rights Week. When he arrived this morning about 300 Tibetans were gathered on the lawns outside the University to welcome him with flags, banners, music and dancing. He made a point of walking over to greet them and acknowledge their good wishes before going into the building. Vice-President of the University, Ray Watts, introduced His Holiness and other members of the panel, Edward Taub, Michael Merzenich and Norman Doidge, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: “Eight Verses of Training the Mind” & Avalokiteshvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama teaches “Eight Verses of Training the Mind” & Avalokiteshvara Empowerment
Vancouver, BC, Canada, 23 October 2014 – It was still dark as His Holiness the Dalai Lama drove through driving rain, weather locals say is typical of Vancouver, to the UBC Thunderbird Arena, this morning. He was making an early start in order to perform preparatory rituals for an Avalokiteshvara empowerment. Walking onto the stage of the almost empty hall, His Holiness scrutinized the images of the Buddha, Avalokiteshvara and 21 Taras in thangkas hanging behind the throne. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: The Art and Science of Education of the Heart
His Holiness the Dalai Lama: The Art and Science of Education of the Heart
Vancouver, BC, Canada, 22 October 2014 – After a stormy night, the morning was full of light as His Holiness the Dalai Lama drove across Vancouver to the University of British Columbia. The trees along the way were ablaze with the red and gold shades of autumn. He was to participate in a panel discussion in the Chan Center for the Performing Arts hosted by UBC and the Dalai Lama Center for Peace and Education. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Education of the Heart
His Holiness the Dalai Lama: Education of the Heart
Vancouver, BC, Canada, 21 October 2104 – After a long journey to Vancouver from India via Japan, on his fourth visit to the city, His Holiness the Dalai Lama’s first public engagement today was at John Oliver School. He witnessed two classroom demonstrations. The first involved junior students who were focused on gratitude. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Congratulates Malala Yousafzai & Kailash Satyarthi
His Holiness the Dalai Lama Congratulates Malala Yousafzai & Kailash Satyarthi
Dharamsala, HP, India,10 October 2014 – Immediately on receiving news of the announcement of this year’s Nobel Prize winners, His Holiness wrote to both of the laureates.
“I am writing to congratulate you on your being awarded the Nobel Peace Prize. It is a matter of great joy to me that the work you have both been doing in your different circumstances to support children and their education should have been acknowledged today.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama is Offered a Long-life Ceremony
His Holiness the Dalai Lama is Offered a Long-life Ceremony
Thekchen Chöling, Dharamsala, India, 8 October 2014 – Today, the 15th of the 8th Tibetan month, the propitious full-moon day, a Long-life Ceremony was offered to His Holiness the Dalai Lama. It began early in the morning prior to the third day of his explanation of Nagarjuna’s ‘Fundamental Wisdom of the Middle Way’. The ceremony, which was based on a vision of Jamyang Khyentse Wangpo focussing on a triad of longevity deities, White Tara crowned by Amitayus, who in turn is crowned by Ushnisha Vijaya, Read the rest of this entry »
Tibet’s spiritual leader commences teachings for Taiwanese devotees
Tibet’s spiritual leader commences teachings for Taiwanese devotees
Dharamsala, HP, India, 6 October 2014 (www.thetibetpost.com ) – At the request of a group of Taiwanese Buddhist devotees, His Holiness the Dalai Lama of Tibet Monday commenced the first of four days of teachings on ‘Nagarjuna’s Fundamental Wisdom Treatise of the Middle Way’ Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: One World, One Vision, One People
His Holiness the Dalai Lama: One World, One Vision, One People
New Delhi, India, 22 September 2014 – This morning, His Holiness the Dalai Lama was invited to speak at the Indian Habitat Centre by Rajeev Chandrasekhar MP and the Ashoka University. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Diverse Spiritual Traditions in India, 2° Day
His Holiness the Dalai Lama at a Meeting of Diverse Spiritual Traditions in India – Second Day
New Delhi, India, 21 September 2014 – The second day of the Meeting of Diverse Spiritual Traditions in India opened with the second plenary session on the theme ‘Environment, Education and Society’. Moderator Arun Kapur opened discussions with the suggestion that we seem to live in competition with nature. People and nature are not distinct from each other, he said, therefore it is a mistake to try to compete with or conquer nature. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Diverse Spiritual Traditions in India – 1°Day
His Holiness the Dalai Lama at a Meeting of Diverse Spiritual Traditions in India – 1°Day
New Delhi, India, 20 September 2014 – This morning, well before the announced starting time for the ‘Meeting of Diverse Spiritual Traditions in India’, of which he was host, His Holiness the Dalai Lama was at the door of the hall to greet each of the delegates as they arrived.In a prepared statement given to all participants he explained why he had invited them. “Followers of all spiritual traditions try in their own ways to overcome the suffering that afflicts beings in the world and to bring about their happiness. Read the rest of this entry »
Se il Dalai Lama non si reincarna. L’ultima sfida a Pechino.
L’annuncio del leader spirituale scatena l’ira delle autorità cinesi: “Rispetti le tradizioni”. Se il Dalai Lama non si reincarna. L’ultima sfida a Pechino. di Raimondo Bultrini- Repubblica 15.9.14
Bangkok non c’è niente di certo al mondo, nemmeno il prossimo Dalai Lama. È la morale che sembra uscire dalle parole dello stesso leader tibetano. «Se dopo di me verrà un Dalai Lama debole, allora meglio che l’istituzione finisca», sono state le parole rimbalzate come un tam tam tra milioni di buddhisti e simpatizzanti del Tibet dopo l’uscita di una intervista a giornale tedesco Welt am Sonntag. Un’eco tanto forte da arrivare finanche a Pechino, dove l’uscita del XIV Tenzin Gyatso ha però scatenato notevole irritazione, con un rovesciamento di prospettiva che la dice lunga sulla “Realpolitik” cinese: «Rispetti la tradizione», così si è rivolto il governo cinese al capo spirituale del buddhismo. «Nella versione pubblicata, la sintesi ha isolato poche frasi da un contesto più ampio», ci spiega il suo segretario personale Tenzin Takla. «Sua Santità — aggiunge — ha in realtà concluso l’intervista dicendo che quella di porre fine alle sue rinascite nella stessa funzione era una idea personale, e che spetta comunque ai tibetani decidere se l’istituzione dei Dalai dovrà restare o meno». Nondimeno la notizia ha avuto un forte impatto per la novità dei toni categorici usati nel ribadire che potrebbe essere lui l’ultimo della stirpe semi-divina incarnata come Dalai. Il leader spirituale — che intende vivere «fino a 113 anni» — ha infatti rimarcato che di fronte alla prospettiva di un «futuro disgraziato» del suo nome — ovvero espropriato dalle autorità cinesi — «meglio terminarlo adesso». Ma lascia capire che la fine “istituzionale” del Dalai non è anche quella dell’uomo che lo incarna. Prima di essere un leader politicoreligioso, il Dalai lama è infatti un bodhisattva , ovvero votato a reincarnarsi per il beneficio di tutti gli esseri viventi, non necessariamente «nello stesso corpo, ma con lo stesso spirito e la stessa anima», come ha detto al giornale tedesco.
Cosa succederà dunque alla sua morte? Per capirlo bisogna ricordare che il Dalai lama e il suo culto di “divinità della compassione”, è solo una componente del pantheon sacro nel Tibet buddhista, e che la fine del suo potere terreno e dell’incarico certo non significano la scomparsa della religione. I Dalai, che appartengono alla setta dei Cappelli gialli, o Gelupa, non furono nemmeno gli unici, nel Tibet antico, a scegliere di reincarnarsi per guidare i discepoli. Un tempo la scelta avveniva dopo una lunga selezione di bambini segnalati dai vari monasteri della scuola Gelupa tra quelli con segni speciali alla nascita (arcobaleni in cielo, fiori sbocciati fuori stagione ecc.). Un comitato di eminenti sacerdoti guidato dal Panchen lama — seconda figura gerarchica dei Gelupa — e dal Reggente del governo aveva l’ultima parola, e spesso restava virtualmente in carica per dirigere e consigliare i Dalai Lama anche nell’età adulta. Ma oggi le condizioni sono drasticamente cambiate, e tanto per cominciare non esiste più un Paese da governare, visto che Lhasa e gli altipiani sono in mano cinese.
Non a caso, le parole del Dalai Lama sono molto scomode per le autorità di Pechino. Alcuni giorni fa è stata una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, a ribadire seccamente che per quel che riguarda la reincarnazione, compresa quella del Dalai Lama, vi è «una procedura religiosa ed una tradizione storica da rispettare». Invece nell’ultima intervista il leader spirituale si è detto pronto a dare istruzioni per interrompere alla sua morte perfino la ricerca delle successive incarnazioni. Già nel 2006, in un colloquio per La Repubblica, ci disse che uno dei suoi modelli di futura governance himalayana è quello di un “conclave” su modello Vaticano, dove il prescelto emerge tra figure già «selezionate e qualificate». Disse che i maestri di ogni scuola, ma anche lama eruditi e perfino laici, potranno guidare i tibetani dall’esilio o in patria. «Il buddhismo tibetano — ribadisce oggi a Welt am Sonntag — non dipende da un individuo. Abbiamo una struttura organizzativa molto buona con monaci e studiosi altamente preparati».
Secondo Tenzin Takla, che da anni accompagna il Dalai Lama in ogni suo viaggio, questa frase è un’indicazione chiara per ciò che potrebbe succedere dopo di lui: «I cinesi hanno già predisposto ogni cosa per “scoprire” un loro Dalai Lama, ma se l’attuale dichiara interrotto il lignaggio, il prossimo non potrà che essere falso». È di fatto la stessa sorte già capitata ad un’altra “istituzione” secolare, quella dei Panchen Lama che sceglievano i bimbi candidati-Dalai e viceversa venivano scelti quando rinascevano loro. L’attuale Panchen, più che un vero “reincarnato”, è infatti un quadro scelto dal partito comunista cinese grazie a divinazioni affidate a lama compiacenti, mentre il bambino che fu scoperto e riconosciuto 19 anni fa dal Dalai Lama in Tibet è svanito nel nulla. Letteralmente.
His Holiness the Dalai Lama at Tata Institute of Social Sciences
His Holiness the Dalai Lama at Tata Institute of Social Sciences
Mumbai, India, 17 September 2014 – The Tata Institute of Social Sciences (TISS), whose motto is “Re-imagining Futures”, is one of India’s most reputed post-graduate social science institutions. Today, TISS invited His Holiness the Dalai Lama to a Special Convocation at its main campus in Deonar, Mumbai as the Chief Guest. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at Tata Institute of Social Sciences
His Holiness the Dalai Lama at Tata Institute of Social Sciences
Mumbai, India, 17 September 2014 – The Tata Institute of Social Sciences (TISS), whose motto is “Re-imagining Futures”, is one of India’s most reputed post-graduate social science institutions. Today, TISS invited His Holiness the Dalai Lama to a Special Convocation at its main campus in Deonar, Mumbai as the Chief Guest. He was received at the door by Director, Prof S Parasuraman who escorted him to the auditorium. Everyone stood for the Institute Song. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Explaining Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama: Explaining Secular Ethics to the Indian Merchants’ Chamber and Its Ladies Wing
Mumbai, India, 18 September 2014 – The Indian Merchants’ Chamber was established in the early 20th century to promote trade, commerce, and industry by Indian entrepreneurs. Due to its dedication to making the Indian economy self-reliant, Mahatma Gandhi accepted an honorary membership in 1931. Read the rest of this entry »
Tibet, Tenzin Gyatso sarà l’ultimo Dalai Lama. “Ora è tempo di smetterla”
iI XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, premio Nobel per la pace 1989
Il quattordicesimo leader spirituale del Buddhismo tibetano ha anticipato in un’intervista che manterrà il ruolo fino al compimento dei 90 anni (ne ha 79) e non avrà successori: “Abbiamo un’ottima struttura organizzata, i nostri studiosi e i nostri monaci sono formati al meglio”. Il potere crescente della Cina rende sempre più difficile sensibilizzare i capi di Stato delle altre nazioni alla causa del governo in esili o.
“Abbiamo avuto il Dalai Lama per cinque secoli. L’attuale, il XIV, è molto popolare. Ma è tempo di smetterla”. Così il 79enne Tenzin Gyatso , premio Nobel per la pace del 1989, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag ha suggerito che sarà l’ultimo leader spirituale del buddhismo tibetano. “Il buddhismo tibetano non dipende da un solo individuo”, ha aggiunto, “abbiamo un’ottima struttura organizzata, i nostri studiosi e i nostri monaci sono formati al meglio”. Riconosciuto nel 1937 alla tenera età di due anni, l’attuale Dalai Lama è stato costretto all’ esilio dall’invasione del Tibet da parte dell’Esercito di liberazione cinese nel 1959. Read the rest of this entry »
La questione ancora aperta del Tibet
La questione ancora aperta del Tibet
La libertà del popolo tibetano dallo stritolamento cinese , è stata al centro di una conferenza , tenutasi negli scorsi giorni ad Amburgo , a cui hanno partecipato più di 70 persone, provenienti da dieci paesi, che ha visto tibetani e intellettuali cinesi, numerosi scrittori e attivisti per creare un “terreno comune” su cui operare, per aprire la strada alla risoluzione della questione tibetana, tenendo in primo piano, i principi del dialogo e della riconciliazione. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Addressing a Sino-Tibetan Conference
His Holiness the Dalai Lama Addressing a Sino-Tibetan Conference
Hamburg, Germany, 27 August 2014 – Shortly before leaving to embark on his journey back to India, His Holiness the Dalai Lama first addressed a conference of Chinese and Tibetans taking place under the theme ‘Finding Common Ground.’ He began by welcoming participants: “I’d like to greet all of you, Chinese brothers and sisters, who have gathered here from many different places. Since the Tiananmen incident in particular, I have encouraged Tibetans to reach out to our Chinese brothers and sisters. This is the latest of several opportunities that have arisen since then. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment & Tibetan Community & Tibet Support Group
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment & Meetings with the Tibetan Community and Tibet Support Group in Germany
Hamburg, Germany, 26 August 2014 – The streets were quiet and the park beyond his hotel empty when His Holiness the Dalai Lama left early this morning for the teaching venue, the Congress Centre. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Concluding ‘The Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ and ‘37 Practices of a Bodhisattva’
His Holiness the Dalai Lama Concluding ‘The Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ and ‘37 Practices of a Bodhisattva’
Hamburg, Germany, 25 August 2014 – His Holiness the Dalai Lama visited the Museum of Ethnology, Hamburg, this morning. It is currently holding an exhibition entitled ‘Tibet – Nomads at Risk. He was appreciative of the photographs depicting the nomads’ way of life, traditions and the threats that put them at risk. He talked about the negative effects of deforestation, reckless mining for minerals, and the forced settlement of nomads that ultimately leaves them at a loss. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Explaining ‘The Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’
His Holiness the Dalai Lama: Explaining ‘The Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’
Hamburg, Germany, 24 August 2014 – Emerging from his hotel into the sunlight falling through the trees, His Holiness the Dalai Lama took time to greet Tibetans and other well-wishers who had gathered to express their respect and support. Reaching the stage of the Congress Centre Hamburg, his first act was to salute a 104 year old woman who had been brought to meet him. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: Discussing Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama: Discussing Secular Ethics
Hamburg, Germany, 23 August 2014 – After rain in the night, the sun came out for His Holiness the Dalai Lama’s short drive to the Hamburg Congress Centre, where he was to talk to 7000 people about secular ethics. Before he set off he gave an interview to Bettina Hansen who hosts a women’s program on ZDF TV. She asked about his special rapport with Germany, which he attributed both to his relations with German speaking Austrians Peter Aufschnaiter and Heinrich Harrer when he was a boy in Tibet and to his sympathy for the country after the Second World War and admiration for its subsequent revival. Read the rest of this entry »
La falsa felicità dei tibetani creata su Twitter da Pechino
La falsa felicità dei tibetani creata su Twitter da Pechino
Il Tibet, come lo Xinjiang, per i cinesi sono oggi tra le regioni più felici del mondo. Il raccolto di grano è tra i più abbondanti da sempre. Gli yak non hanno mai prodotto tanto latte. Nei villaggi sull’Himalaya aprono scuole e ospedali. La gente, per la prima volta, assapora pace e abbondanza. I monaci buddisti non si appiccano più fuoco e anzi ringraziano Pechino, che porta acqua e luce nei monasteri. Un idillio senza precedenti, bellissima notizia: peccato che sia il parto fantastico della propaganda del partito comunista, creato per disorientare l’opinione pubblica globale. A denunciarlo è l’associazione Free Tibet, base a Londra, che ha scoperto su Twitter centinaia di falsi account riconducibili al governo cinese. Read the rest of this entry »
Geni(i) d’alta quota
I tibetani hanno un acclimatamento genetico all'alta quota
Geni(i) d’alta quota
Se le popolazioni tibetane non soffrono come noi il mal di quota è merito di una mutazione genetica, apparsa 8000 anni fa e diventata, per selezione naturale, caratteristica tipica del fenotipo delle alte quote. A dimostrarlo è lo studio condotto da Josef Prchal dell’University of Utah, School of Medicine, pubblicato su Nature genetics .
La mutazione interessa in particolare un gene coinvolto nel processo di regolazione delle risposte adattative al cambio di quota, ovvero di pressione. Mentre la quota aumenta infatti, diminuisce la pressione barometrica e quella parziale dell’ossigeno condizioni che, per garantire il mantenimento dei livelli di ossigeno nel sangue, generano una normale risposta fisiologica nell’ “uomo di mare”: un aumento di numero e volume dei globuli rossi e conseguentemente, di emoglobina.
Questa e le altre risposte adattative sono coordinate da fattori di trascrizione, regolati a loro volta da un enzima la cui codifica è a carico proprio del gene mutante. Sebbene la risposta ematica all’aumento di quota sia il meccanismo necessario a garantire il mantenimento dello scambio di ossigeno anche in condizioni di scarsa pressione, un eccesso di densità sanguigna dovuto a un continuo aumento di volume e numero dei globuli rossi può generare policitemia, ovvero un rallentamento del flusso e quindi della distribuzione dell’ossigeno nei tessuti. La mutazione che distingue gli abitanti delle alture, sembrerebbe intervenire proprio nella regolazione di produzione di globuli rossi, prevenendo il rischio di policitemia. La maggior parte dei tibetani infatti, mantiene in quota un volume dei globuli rossi comparabile con quello delle popolazioni che vivono a livello del mare. Vale a dire che in condizioni ambientali critiche per la maggior parte di noi, dove un respiro normale ne vale cinque e il cuore batte a mille, i tibetani trottano senza difficoltà, addestrati da 8000 anni di perfezionamento del gene della montagna . http://oggiscienza.wordpress.com/2014/08/26/genii-dalta-quota/#prettyPhoto
NATURE GENETICS | ARTICLE
A genetic mechanism for Tibetan high-altitude adaptation
Felipe R Lorenzo , Chad Huff , Mikko Myllymäki , Benjamin Olenchock , Sabina Swierczek , Tsewang Tashi , Victor Gordeuk ,
Tana Wuren , Ge Ri-Li , Donald A McClain , Tahsin M Khan , Parvaiz A Koul , Prasenjit Guchhait , Mohamed E Salama ,
Jinchuan Xing , Gregg L Semenza , Ella Liberzon , Andrew Wilson , Tatum S Simonson , Lynn B Jorde , William G Kaelin Jr ,
Peppi Koivunen & Josef T Prchal
Nature Genetics (2014) doi:10.1038/ng.3067
Received 15 November 2013 Accepted 24 July 2014 Published online 17 August 2014
Tibetans do not exhibit increased hemoglobin concentration at high altitude. We describe a high-frequency missense mutation in the EGLN1 gene, which encodes prolyl hydroxylase 2 (PHD2), that contributes to this adaptive response. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Dismantling the Kalachakra Sand Mandala
His Holiness the Dalai Lama Dismantling the Kalachakra Sand Mandala, Visiting Educational Projects and a Lunch Hosted by the Muslim Co-ordination Committee, Leh
Leh, Ladakh, J&K, India, 16 July 2014 – One of the final events associated with the giving of the Kalachakra Empowerment is the dismantling of the sand mandala. When His Holiness the Dalai Lama arrived at the teaching pavilion this morning, the monks of Namgyal Monastery were already reciting the necessary rituals. His Holiness stood by the eastern gate and paid his respects before sitting down and taking part in the prayers. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits to Rudok
His Holiness the Dalai Lama Visits to Rudok Monastery & Ladakh Autonomous Hill Development Council, Leh
Leh, Ladakh, J&K, India, 15 July 2014 – On reaching the teaching pavilion at Shiwatsel this morning, His Holiness the Dalai Lama went directly to the eastern door of the mandala palace and surveyed the sand mandala. Looking up from that he nodded in respect to the grand appliqué thangka of Kalachakra hanging behind the western door. Then he walked over to where the monks of Namgyal Monastery were reciting Kalachakra rituals, smiled and stepped out to the front of the pavilion. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama: Long-life Empowerment & Long-life Offering – Kalachakra
His Holiness the Dalai Lama: Long-life Empowerment and a Long-life Offering to Conclude the 33rd Kalachakra Empowerment
Leh, Ladakh, J&K, India, 14 July 2014 – Last night’s full moon was still setting over the mountains around the Leh Valley this morning as tens of thousands of people converged on the Teaching Ground at Shiwatsel one last time. At about 7am His Holiness the Dalai Lama stepped out of his residence to walk to the Teaching Pavilion, stopping here and there to greet an old acquaintance or comfort an old or infirm person on the way. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Final Day of 33rd Kalachakra Empowerment
His Holiness the Dalai Lama: Final Day of 33rd Kalachakra Empowerment
Leh, Ladakh, J&K, India, 12 July 2014 – Today saw the culmination of the 33rd Kalachakra Empowerment. After spending five hours on the preparatory rituals and eating a quick lunch His Holiness the Dalai Lama was ready to begin the final session of the empowerment before midday. He took the time again to greet the huge crowd and salute the Lamas, local dignitaries and other guests before taking his seat on the throne. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Disciples’ Entry into the Kalachakra Mandala
His Holiness the Dalai Lama: Disciples’ Entry into the Mandala during 33rd Kalachakra Empowerment
Leh, Ladakh, J&K, India, 11 July 2014 – His Holiness the Dalai Lama has two seats in the Kalachakra Pavilion. One is the grand throne in the middle facing the audience from which he has been teaching for the last several days. The other is a lower seat from which he looks in the opposite direction facing the Kalachakra sand mandala. It was in this latter seat that he sat for four and a half hours this morning going through the various rituals and self-empowerments preparatory to the empowerment he was to give in the afternoon. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Preparatory Procedures for the Kalachakra
His Holiness the Dalai Lama: Preparatory Procedures for the Kalachakra Empowerment
Leh, Ladakh, J&K, India, 10 July 2014 – His Holiness the Dalai Lama went to the teaching pavilion early in the morning today and spent four hours performing the self-generation rituals. When he returned from lunch, in the heat of the day, an estimated 144,000 people had gathered to take part in the preparatory procedures for the Kalachakra Empowerment. He came out to the front of the platform of the pavilion to gaze out into the crowd smiling and waving in greeting and the audience returned his salute. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Concluding the ‘Precious Garland’ and ‘Letter to a Friend’
His Holiness the Dalai Lama Concluding the ‘Precious Garland’ and Reading the ‘Letter to a Friend’
Leh, Ladakh, J&K, India, 8 July 2014 – Following the verses of homage from the ‘Ornament of Clear Realization’ and ‘Fundamental Wisdom’, at the start of the third day of teachings preliminary to the Kalachakra Empowerment, came a wish for the perpetuation of the Dharma.
“After working for countless aeons the Buddha finally attained enlightenment;
by the power of that may the Dharma last long.”
His Holiness remarked that while the Buddha’s body, speech and mind have many qualities, his predominant quality is his love and compassion. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: High Status and Definite Goodness
His Holiness the Dalai Lama: High Status and Definite Goodness
Leh, Ladakh, J&K, India, 7 July 2014 – Before leaving his residence to resume teachings preliminary to the 33rd Kalachakra Empowerment this morning, His Holiness the Dalai Lama met with almost 200 Chinese. He began by congratulating them simply for being there, because of the difficulty of making the journey. He said that relations between Tibet and China were more than 1000 years old. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s 79th Birthday and the Start of Teachings
His Holiness the Dalai Lama’s 79th Birthday and the Start of Teachings Preliminary to the Kalachakra Empowerment
Leh, Ladakh, J&K, India, 6 July 2014 – In the days since the beginning of the process of preparing for the Kalachakra Empowerment, monks of Namgyal Monastery have performed the Earth Dance and commenced construction of the sand mandala. His Holiness the Dalai Lama has participated in the associated prayers morning and afternoon. Read the rest of this entry »
The Process of the 33rd Kalachakra Empowerment Begins
The Process of the 33rd Kalachakra Empowerment Begins
Leh, Ladakh, J&K, India, 3 July 2014 – A day and a night of light but steady rain had lowered the temperature and laid the dust as His Holiness the Dalai Lama stepped out of his residence at Shiwatsel on his way to the pavilion from where he would give the Kalachakra Empowerment for the 33rd time. This also marks the 60th year since he first offered it at the Norbulingka in Lhasa. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaching About Dependent Arising at Likir
Teaching About Emptiness and Dependent Arising at Likir, Ladakh
Likir, Ladakh, J&K, India, 1 July 2014 – His Holiness the Dalai Lama arrived early at the newly prepared teaching ground below Likir Monastery this morning. Light cloud filled the sky providing shade for the estimated 15,000 people who had come to listen to him. When the recitation of introductory prayers was over, he advised that whenever Buddhist teachings are given it is important for teacher and disciples to cultivate a good motivation. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Seminar on the Perfection of Wisdom at Likir
Summer Seminar on the Perfection of Wisdom and Consecrating a Statue of the Buddha
Likir Gompa, Ladakh, India, 30 June 2014 – The Summer Seminar on the Perfection of Wisdom opened for the first time at Likir Monastery with the assembly of monks reciting verses of homage to the Buddha and the first chapter of Maitreya’s ‘Ornament of Clear Realization’. Geshe Lobsang Samten, Ngari Rinpoche’s Manager, welcomed His Holiness the Dalai Lama and Ganden Tri Rinpoche among other dignitaries and guests. Read the rest of this entry »
Diventare buddhisti? Mai per moda. Intervista al Dalai Lama di Beppe Severgnini
Diventare buddhisti? Mai per moda.
Intervista al Dalai Lama di Beppe Severgnini
L’appuntamento è per le otto del mattino, all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, sulle colline sopra Cecina. Sua Santità il quattordicesimo Dalai Lama, dicono, è sveglio da ore. È già stato qui quattro volte, la prima visita risale al 1982. Il 14 e il 15 giugno insegnerà a Livorno, di fronte a migliaia di persone. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Speaks on Compassionate Ethics in Livorno
His Holiness the Dalai Lama Speaks on Compassionate Ethics in Livorno
Livorno, Tuscany, Italy, 15 June 2014 – His Holiness the Dalai Lama began the last day of his Italian visit by arriving early at the Modigliani Forum to do preparatory prayers for the Avalokiteshvara Empowerment. After completing the preparations His Holiness welcomed Bishop Simone Giusti of Livorno on the stage. “It is a great honor to have a spiritual brother from a major religious tradition present here ahead of my teachings of the Buddha. I always mention that all religions teach the same message, the practise of love. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Begins Teachings in Livorno
His Holiness the Dalai Lama Begins Teachings in Livorno
Livorno, Tuscany, Italy, 14 June 2014 – His Holiness the Dalai Lama was warmly greeted by the Livorno Mayor Filippo Nogarin on his arrival on stage at the Modigliani Forum to begin his morning session of teachings. In his welcome address Mayor Nogarin said he was deeply honored and privileged to welcome His Holiness to Italy and to Livorno. His Holiness was then presented the Key to the City of Livorno as he had already received Livorno honorary citizenship during an earlier visit. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Final Day in Pomaia
His Holiness the Dalai Lama’s Final Day in Pomaia
Pomaia, Tuscany, Italy, 13 June 2014 – This morning His Holiness the Dalai Lama blessed the five meter tall four-arm Chenrezig statue at Lama Tsong Khapa Institute. He praised the craftsmen who built the statue offering scarves in appreciation. Speaking to a gathering of around 1000 people, he said that it was more important to study the actual teachings rather than to just worship statues. Buddhists Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Calls on Journalists to Promote Human Values
His Holiness the Dalai Lama Calls on Journalists to Promote Human Values and Religious Harmony
Pomaia, Tuscany, Italy, 12 June 2014 – His Holiness the Dalai Lama started the day with an hour-long interview with Mr. Beppe Severgnini, a journalist, essayist and columnist from the largest selling Italian newspaper Corriere della Sera. Afterwards Dr. Dan Goleman – author, psychologist, and science journalist – interviewed His Holiness the Dalai Lama for his new book. Dr. Goleman was with The New York Times for twelve years specializing in psychology and brain sciences. In the afternoon, the Rome based Indian Ambassador to Italy Mr. Basant Kumar Gupta called on His Holiness the Dalai Lama. This was followed by a meeting with a delegation from the Sacred Convent of Assisi. Read the rest of this entry »
Pomaia Tuscany, Italy gets ready to welcome His Holiness the Dalai Lama
Heart of Tuscany, Italy gets ready to welcome His Holiness the Dalai Lama
Pomaia, Tuscany, Italy, 10 June 2014 (The Tibet Bureau, Geneva) – His Holiness the Dalai Lama will arrive at Lama Tzong Khapa Institute in Pomaia, located in the heart of Tuscany this morning. This is His Holiness the Dalai Lama’s 5th visit to Pomaia in Pisa district, Italy. During the six days (10 to 16 June) visit, His Holiness the Dalai Lama will consecrate a 5 meters tall four-armed Chenrezig Statue and give a teaching on developing love and compassion at the Lama Tzong Khapa Institute on 13 June. Read the rest of this entry »
Dichiarazione riguardante il culto di dogyal/shugden
Sua Santità il Dalai Lama mette in guardia dal praticare culti devianti.
Dichiarazione riguardante il culto di dogyal shugden
I sottoscritti Centri Buddhisti desiderano esprimere totale fiducia e rispetto verso Sua Santità il Dalai Lama e completo accordo per quanto riguarda la pericolosità della pratica del culto di Dogyal/Shugden.
Dal 1978 Sua Santità il XIV Dalai Lama, in qualità di leader spirituale, ha pubblicamente evidenziato quanto la pratica dello spirito chiamato Dogyal/Shugden sia degenerata al punto da assumere la connotazione di un vero e proprio culto, con forti caratteristiche settarie. Storicamente, i seguaci più fanatici di questo culto sono stati protagonisti di iniziative settarie che sono spesso sfociate in azioni persecutorie e violente nei confronti di altre scuole del buddhismo tibetano. Hanno sempre giocato un ruolo di divisione che ha indebolito l’unità del popolo tibetano e l’armonia tra i praticanti, Non è un mistero che all’interno della Cina, i seguaci di questo culto godano del sostegno dei gruppi più retrivi che si oppongono a qualsiasi dialogo con il Dalai Lama. Read the rest of this entry »
he Buddhist Way – Mumbai – Fourth Day
Living, Loving, Laughing and Dying: the Buddhist Way – Mumbai – Fourth Day
Mumbai, Maharastra, India, June 3rd 2014 – H is Holiness the Dalai Lama began the final day of his stay in Mumbai by unveiling the foundation stone for the Somaiya Institute of Buddhist Studies, following which he spoke briefly and answered questions in the Somaiya School Hall. Asked his advice on how to live a good life he pointed out once again that it is time to be aware that the present education system Read the rest of this entry »
Living, Loving, Laughing and Dying: the Buddhist Way – Mumbai – Third Day
Living, Loving, Laughing and Dying: the Buddhist Way – Mumbai – Third Day
Mumbai, Maharashtra, India, June 2nd 2014 – His Holiness the Dalai Lama began the third day’s teaching session with an explanation taken from Shantideva’s book, ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’. “I’ve chosen to talk about Chapter 6 and Chapter 8 because Chapter 6 deals with anger and hatred, which are the greatest obstacles to developing infinite altruism, so it’s very helpful. Read the rest of this entry »
Living, Loving, Laughing and Dying: the Buddhist Way – Mumbai – Second Day
Living, Loving, Laughing and Dying: the Buddhist Way – Mumbai – Second Day
Mumbai, Maharashtra, India, 31 May 2014 – His Holiness the Dalai Lama’s first appointment this morning before resuming his teaching, was to inaugurate the Somaiya School in another part of the Somaiya Campus. He was greeted by a troupe of children dancing exuberantly to the insistent beat of a drum. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Mumbai – First Day
Living, Loving, Laughing and Dying: the Buddhist Way – Mumbai – First Day
Mumbai, Maharashtra, India, 30 May 2014 – His Holiness the Dalai Lama is in Mumbai at the invitation of the Nalanda Shiksha, a collection of Indian Buddhist groups from places as far flung as Bangalore, Bir, Sankisa and Nasik. Read the rest of this entry »
Historical texts reveal Tibetan solution
Historical texts reveal Tibetan solution By Jampa Tenzin
This year is the 100th anniversary of the signing of the Simla Agreement at the conclusion of a tripartite convention held in Simla between Tibet, British India and China in 1914. Today, May 23, marks the completion of 63 years since Tibet and the People’s Republic of China (PRC) signed the 17-Point Agreement in 1951.
A century has passed, but still Tibet and Beijing find themselves at loggerheads. Many Chinese scholars believe the PRC’s current ethnic policy is flawed and was misconceived in the first place. They think giving different appellations to different groups of people creates division in a country as diverse and large as China. So classification of people into different nationalities is fundamentally the bane of a unified and harmonious China. These scholars believe China could do away with the terms “ethnicity” and “nationality” and let all people blend together in a large “melting pot”.
Other thinkers believe the current ethnic-based problems China faces can be solved by taking the bull by the horns. In the case of the protracted issue of Tibet, they say the Dalai Lama is the “key” to a mutually agreeable solution. Veteran Tibetan communist Bapa Phuntso Wangye, who passed away recently in Beijing, expressed similar opinion in a letter, dated October 29, 2004, to then president of China Hu Jintao.
When common ailments have many cures, the Tibet issue is sure to have many practical solutions. One solution, I believe, can be found if the Chinese leadership revisits the Simla Agreement and the 17-Point Agreement.
The degree of autonomy given to Tibet and the Tibetan people in both these documents, when applied uniformly throughout the plateau, could throw up a solution that satisfies the reasonable aspirations of the Tibetan people and also protects the territorial integrity of the PRC.
The Simla Agreement became the first document to mark a division between Inner Tibet and Outer Tibet. According to the agreement, areas to the west of the Drichu (Yangtze River) constituted Outer Tibet and those to its east, Inner Tibet. The agreement recommended China enjoyed suzerain, but not sovereign rights in outer Tibet. But in the case of Inner Tibet, the agreement recommended China enjoyed sovereignty. This means the agreement recommended that Outer Tibet should enjoy total autonomy. Read the rest of this entry »
Padova: Buddisti italiani minacciati da cinesi. Bandiera del Tibet tolta dallo stand.
Buddisti italiani minacciati da cinesi Bandiera del Tibet tolta dallo stand
Minacce e ronde dei cinesi contro i buddhisti italiani filotibetani. Momenti di tensione domenica alla «Festa dei Popoli» PADOVA – Prima li hanno minacciati sotto gli occhi degli organizzatori, costringendoli a ritirare la bandiera del Tibet dal banchetto. Quindi hanno organizzato delle «ronde», per controllare che il vessillo non venisse nuovamente esposto. Attimi di tensione tra cinesi e buddhisti italiani filotibetani, domenica in Prato della Valle, durante la «Festa dei popoli» promossa dall’omonima associazione in collaborazione col Comune. Tutto inizia attorno alle 15, quando tre esponenti della comunità cinese (accompagnati da Emanuele Cendiaro, presidente della Festa dei Popoli) si avvicinano allo stand del Centro buddhista tibetano «Tara Cittamani», e chiedono che la bandiera del Tibet venga rimossa: «Abbiamo proposto di esporre la bandiera cinese accanto a quella tibetana, ma i nostri tentativi di dialogo non sono valsi a nulla – scrive su Facebook Massimo Tommasi (Tara Cittamani) – L’interprete ci ha ricordato che nel pomeriggio sarebbero arrivati molti cinesi. E il presidente della Festa è stato molto fermo nella sua decisione di farci togliere la bandiera».
Ai buddhisti viene «concesso» di indossare sciarpe e maglie pro-Tibet. Ma non è finita: «Dopo la preghiera interreligiosa, sono stato apostrofato in modo pesante – prosegue Tommasi -. E nel pomeriggio, alcuni cinesi hanno continuato a passare davanti al nostro stand». «Siamo avviliti – commenta Marco Parolin, presidente di Tara Cittamani -. Scriveremo una lettera al Comune e vedremo se ci sono gli estremi per una denuncia». «È un fatto increscioso – commenta Marina Mancin, assessore alla cooperazione -. Era meglio prevedere un incontro tra cinesi e buddhisti prima della festa». «È un episodio di intolleranza molto grave – dice Vincenzo Pace, docente di Sociologia delle religioni del Bo -. Ma la comunità cinese è vasta e articolata: spero che qualcuno voglia dissociarsi». 20 maggio 2014 http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/20-maggio-2014/buddisti-italiani-minacciati-cinesi-bandiera-tibet-tolta-stand-223252384448.shtml
il Comunicato Stampa del Comune di Padova in relazione a quanto è successo alla Festa dei Popoli. Read the rest of this entry »
Frankfurt, His Holiness the Dalai Lama’s Final Talk
His Holiness the Dalai Lama speaking at an event organized by Friends for a Friend in Frankfurt, Germany on May 16, 2014. Photo/Manuel Bauer
Final Talk before Leaving for India
Frankfurt, Germany, 16 May 2014 – His Holiness the Dalai Lama’s last talk before returning to India was at the request of the group ‘Friends for a Friend’. Taking his seat before the eighty or so business people, entertainers, teachers and others, he said: “I really enjoyed my visit here and I’d like to thank the organizers for all they’ve done to make it a success.”
The group representative replied that they always like to hear from His Holiness and wish to incorporate his advice into their daily lives. His Holiness told them that as human beings we need to pay attention to our emotions. We might find ourselves in situations where we think that anger would bring some energy to bear, but it is better to approach problems with a calm mind. Taking an analytical stance is more useful. This, he said, is what he does.
Asked how to deal with the drive to always want more, His Holiness said it depends to some extent on what you want more of. If it were money for yourself, it would be better to be content, but if it were funds to help society, to help the poor among the 7 billion human beings that would be different. In Germany, with the strongest economy in the EU this may not be a problem. We may notice though that it is because we tend to focus on material things, rather than inner values, that we always want more.
“Something Germany could do is help Russia. If the West had acted more quickly to support Russia Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meeting Tibetans
His Holiness the Dalai Lama addressing members of the local Tibetan community at the Museum for Modern Art in Frankfurt, Germany on May 15, 2014. Photo/Manuel Bauer
Meeting Tibetans and Discussing Secular Ethics with Younger and Older Generations
Frankfurt, Germany, 15 May 2014 – His Holiness the Dalai Lama today held a meeting with local Tibetans in the iconic Museum of Modern Art, which, because of its triangular shape, is called a ‘piece of cake’. He opened in characteristically upbeat mood: “Greetings to you all. We are Tibetans from the Land of Snow; a distinct people. Archaeological findings in Amdo indicate the presence of people there 30,000 years ago. A Chinese archaeologist I met quietly at Harvard University many years back showed me evidence that contradicted the official Chinese line that Tibetan civilization originated from China. His findings showed that it arose in Tibet. We have our own language and script, which is one of the ten oldest in the world.”
His Holiness said that during the 7th century Thonmi Sambhota developed the current Tibetan script and is said to have composed up to eight books of Tibetan grammar, although only two survive. He said that the Tibetan language evolved as Tibetans began to translate Buddhist literature from Sanskrit. This often involved inventing new terms for specific purposes, which means the translations are especially precise and accurate. Although Perfection of Wisdom texts also exist in Chinese, they are not as precise, and are harder to understand. An example is the inclusion of the word ‘even’ in the Tibetan version of the Heart Sutra, which is present in the original Sanskrit but missing from the Chinese version. It shows that not only is the person empty of inherent existence, but ‘even’ the mental and physical aggregates are too.
Speaking of discussions he has been holding with modern scientists over the last 30 years, His Holiness mentioned that to begin with they asserted confidently that the mind was just a function of the brain. The discovery of neuroplasticity has shown that the brain can change in accordance with changes in the mind. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meeting the Press and a Public Talk on Self-awareness
His Holiness the Dalai Lama speaking on "Compassion and Self Awareness" at Fraport Arena in Frankfurt, Germany on May 14, 2014. Photo/Manuel Bauer
Meeting the Press and Tibet House Board – and a Public Talk on Self-awareness and Compassion
Frankfurt, Germany, 14 May 2014 – In the early part of his second day in Frankfurt, His Holiness the Dalai Lama held a meeting with the media, following which he met the Board of Tibet House. Addressing a crowded press room he first outlined his three commitments as one among the 7 billion human beings to promoting human values, inter-religious harmony and the preservation of Tibet’s Buddhist culture. He also commended the role of the media and their responsibility for keeping the public informed. He said that on the one hand they need to have a long nose like an elephant to sniff out what is going on, but also to be guided by truth and honesty in their communication of it to the public.
Among the questions put to him, he was asked if he experiences anger. He replied: “Yes, of course, I’m a human being. But my anger comes and goes and when it’s gone I don’t hang on to it.”
Elisabetta Schadt, a young girl reporting for a children’s channel asked what he likes and dislikes about being Dalai Lama. He told her that when he was in Tibet there was too much ceremony and formality, whereas he prefers things to be practical and straightforward. He said that if he were to think of himself as someone important it would create a distance between himself and others, ultimately leaving him lonely.
“Ultimately, although you’re young and I’m old, you’re a girl and I’m a man, we are the same as human beings.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Arrival in Frankfurt
Dagyab Rinpoche welcoming His Holiness the Dalai Lama on his arrival at the airport in Frankfurt, Germany on May 13, 2014. Photo/Manuel Bauer
Arrival in Frankfurt
Frankfurt, Germany, 13 May 2014 – During the drive from Rotterdam to the airport at Amsterdam this morning the police escort proved valuable. An accident on the highway had blocked traffic, but the escorting police were able to lead His Holiness the Dalai Lama’s motorcade by other routes to reach the airport with the least delay.
From Amsterdam to Frankfurt was a short uneventful flight with only a little turbulence as the plane descended through cloud over the rich forests that surround the city. His Holiness’s host, Dagyab Rinpoche was at the foot of the steps from the plane to receive him, welcome him to Germany and escort him to his hotel.
Interviewing His Holiness after lunch, ARD, Germany’s leading television broadcaster, correspondent, Cécile Schortmann’s opening question was: “You’ve been here before, why have you come this time?”
His Holiness responded: “I don’t come of my own accord; I come in response to invitations. I think that if you receive an invitation it’s only sensible to respond to it. On my first visit to Europe in 1973, which included Germany, I talked about our need for greater global responsibility. I remember that before I set out, the resident BBC correspondent in Delhi, Mark Tully, asked me why I wanted to travel abroad and I told him I consider myself to be a citizen of the world. Wherever I go and whoever I meet I regard as human beings like me. I feel it’s necessary to let people know about the importance of peace of mind, that we need inner peace to create peace in the world and that peace of mind is essential even for our physical health. More and more people seem to be interested in this. My additional commitment is to also encourage inter-religious harmony.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meeting with the Dutch Parliament and Friends of Tibet
His Holiness the Dalai Lama with Tibet supporter in Rotterdam, Holland on May 12, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Meeting with Members of the Dutch Parliament Foreign Affairs Committee and Friends of Tibet
Rotterdam, Holland, 12 May 2014 – Meeting with groups of people interested in Buddhism and the cause of Tibet at his hotel this morning, His Holiness the Dalai Lama began by telling them:
“There are several aspects of the Tibetan question, among which I’d like to talk to you about the damage being done to Tibet’s delicate natural environment. I read a report by a Chinese ecologist that compared Tibet’s significance to that of the North and South Poles; he described Tibet as the Third Pole. This is because Asia’s major rivers rise in Tibet and more than 1 billion people depend on their waters. Damming the Brahmaputra, for example, will have effects on both India and Bangladesh.
“I appeal to supporters like you to assemble a group, experts among them, to go to Tibet to examine what is happening, to assess what damage has already been done and what precautions could prevent it getting worse. The information would be shared with the Chinese authorities who are often not properly informed.”
With regard to human rights violations, His Holiness explained that about 15 years ago a Chinese Communist Party Secretary announced that Buddhist religion and culture was a major factor compounding Tibetan separatism. Consequently, he cracked down hard on monasteries and nunneries, exerting tight control over their activities. This is what provoked the 2008 unrest. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaching Buddhism in Rotterdam
A view of the stage at the Ahoy Stadium during His Holiness the Dalai Lama's talk in Rotterdam, Holland on May 11,2014. Photo/Jurjen Donkers
Teaching Buddhism in the Morning, Secular Ethics in the Afternoon
Rotterdam, Holland, 11 May 2014 – His Holiness the Dalai Lama’s second day in Rotterdam began with rain beating against the windows. Before leaving for the Ahoy Stadium he gave three interviews: the first to Floris Harm van Luyn of NOS National News, who asked him about his meeting yesterday with the Dutch Foreign Minister.
Jacobine Geel who presents a talk show on religious matters was persistent in her questions about the relevance of temples and the traditional trappings of religion, and why His Holiness thinks people need to hear his message. He told her his listeners are all fellow human beings who want to be happy and that he regularly advises them, if they are interested, to think about what he says. If they find it useful, put it into effect; if they don’t, then forget it. Bettine Vriesekoop for Buddhist Broadcasting asked His Holiness about the renewal of interest in Buddhism in China. He told her that compared to Tibet, China is the senior student of Buddhism, that there is clear evidence of interest in Tibetan Buddhism among many Chinese in the context of a revived interest in Buddhism in general.
Arriving at the Ahoy Stadium His Holiness was welcomed by several Geshes resident in Holland and members of the organizing groups. When he appeared on the stage cheerful applause broke out among the 11,000 strong audience.
“Dharma Friends, spiritual brothers and sisters,” His Holiness responded, “I’m very happy to be here with you. Wherever I go I always talk about how all 7 billion human beings are the same. We all want to live a happy life. We need to remember that we all belong to one human family.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Travels from Oslo to Rotterdam
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the Tibetan community living in Nordic countries at the church of Laurenskerk in Rotterdam, Holland on May 10, 2014. Photo/Jeppe Schilder
His Holiness the Dalai Lama Travels from Oslo to Rotterdam
Rotterdam, Holland, 10 May 2014 – The streets of Oslo were quiet and sun shone as His Holiness the Dalai Lama left to drive to the airport to fly to Rotterdam. In contrast, the weather in Rotterdam when he arrived was cold and wet. However, his Tibetan and Dutch hosts were warm in their welcome and accompanied him to a short meeting with the media.
His Holiness told the assembled journalists how happy he was to be in Holland again, the land of fine people and beautiful tulips. He gave a summary account of his three commitments, telling them of his efforts to promote human values based on love and affection, his interest in fostering inter-religious harmony and in preserving Tibet’s culture of peace and compassion, as well as the delicate environment of the Roof of the World
The first question was about how things have been in Tibet since His Holiness was last in Holland. He replied that hardline officials continue to target Tibetan language and religion as posing a threat of separatism and have continued to restrict them. The second question enquired how long Tibetans could be expected to remain non-violent and His Holiness answered that if Tibetan Buddhist culture is damaged in Tibet, who knows what will happen.
A journalist who writes on religious affairs said that demonstrations by pro-Shugden supporters are expected and asked what His Holiness considers to be bad about the practice. He responded: “We’re Buddhists and the Buddha advised us not to take refuge in ordinary deities and spirits. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visits Norwegian Parliament and Nobel Peace Centre
His Holiness the Dalai Lama meeting with members of the Norwegian Parliamentary Group for Tibet at the Norwegian Parliament in Oslo, Norway on May 9, 2014. Photo/Duy Anh Pham
His Holiness the Dalai Lama Visits Norwegian Parliament and Nobel Peace Centre
Oslo, Norway, 9 May 2014 – His Holiness the Dalai Lama was met on the steps of The Storting, the Norwegian Parliament building by Ketil Kjenseth, Liv Signe Navarsete and other Members of Norwegian Parliamentary Group for Tibet, who escorted him into the building. Ketil Kjenseth explained that he was dressed in the local costume of his constituency, Oppland, to mark the fact that it was the first place in Norway to welcome and accommodate Tibetan refugees. After Members of Parliament, including members of the governing coalition, representatives and youth representatives of all other political parties, had introduced themselves, His Holiness was invited to speak.
“Brothers and sisters, I am honoured that you are receiving me. I’m a great admirer of democracy. I often say that the world belongs to the whole of humanity; we are the owners. Each country belongs to the people who live there. When a government is chosen by the people it is accountable to those people. Since 2011 I have completely retired from political responsibility and I have retired the institution of Dalai Lamas from this responsibility too.”
He said that since the 7th and 8th centuries, when Buddhism of the Nalanda tradition reached Tibet, the whole way of life changed, giving rise to a culture of peace and non-violence, a culture of compassion. He mentioned that China too is historically a Buddhist country despite the efforts of the Cultural Revolution to eliminate Buddhism. Now there are said to be about 400 million there who think of themselves as Buddhists.
Regarding the environment, he said that a Chinese ecologist had estimated the significance of Tibet to be equivalent to that of the North and South Poles, so he had described Tibet as the Third Pole. Asia’s major rivers ultimately have their source in Tibet and 1 billion people depend on their waters. One Chinese Prime Minister acknowledged that the unprecedented flooding in China was a result of deforestation in Tibet. Read the rest of this entry »
Dalai Lama in Oslo: Mind Training & Taking Responsibility
Mind Training & Taking Responsibility for Tomorrow’s World
Oslo, Norway, 8 May 2014 – Today is Norwegian Liberation Day, the day 69 years ago that Norway was officially liberated from Nazi forces. Civil rule had been effectively assumed by the ‘Reich Commissariat of Norway’ acting in collaboration with a pro-German puppet government, while the Norwegian king and legitimate government continued to operate in exile from London. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Oslo
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Oslo to Warm Public Welcome
Oslo, Norway, 7 May 2014 – Many friends came to see His Holiness the Dalai Lama off from Riga, before he drove to the airport under leaden skies. A Norwegian journalist who approached him there was the first to ask the question that would be repeated several times during the day – what did he feel about the Norwegian Government’s declining to meet him while he’s in Oslo? Read the rest of this entry »
Second Day of H.H. Dalai Lama’s Teachings in Riga
Second Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Riga, Latvia
Riga, Latvia, 6 May 2014 – Before setting out for the teaching venue this morning, His Holiness the Dalai Lama met the Press at his hotel. In a short introduction it was pointed out that this is his fourth visit to Latvia, distinguished by his giving Buddhist teachings attended by people from Latvia, Lithuania, Estonia and Russia. “I am very happy to be here,” His Holiness said. “Last year when I was here, besides requests from local people, an ordinary Russian told me it was difficult for people like him to come to India to listen to Buddhist teachings. I wondered if it might be easier for Russians to come to one of the Baltic States. I asked and was told it would be fine, so decided to come.” Read the rest of this entry »
First Day of H. H. Dalai Lama’s Teachings in Riga
First Day of His Holiness the Dalai Lama ’s Teachings in Riga, Latvia
Riga, Latvia, 5 May 2014 – A blustery wind off the Baltic Sea added to the cold as His Holiness the Dalai Lama was welcomed at the door of the Kipsala International Exhibition Centre and escorted to the stage. Almost 3500 people of all ages, some from Latvia, but most from the European part of Russia waited attentively to hear what he had to say.
“As you have shown interest in our meeting and as I am at present unable to come to Russia, I thought it might be easier for us to meet here, than for you to come to India Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrival in Riga, Latvia
His Holiness the Dalai Lama Arrival in Riga, Latvia
Riga, Latvia, 4 May 2014 – Delhi was sizzling hot even in the middle of the night when His Holiness the Dalai Lama boarded a plane for Europe yesterday. After a comfortable flight, with a short stopover in Frankfurt, where the temperature was 0°C, he flew on to Riga, capital of Latvia, one of the three Baltic States. Cloud hung low over Riga and the roads were wet with recent rain, but he was warmly welcomed at the airport by members of ‘Save Tibet – Latvia’ and ‘Save Tibet – Russia’ and their spiritual director Telo Tulku. Read the rest of this entry »
His Holiness Expresses Sadness over Ferry Sinking in South Korea
His Holiness Expresses Sadness over Ferry Sinking in South Korea
Dharamsala, HP, India, 19 April 2014 – Dharamsala, HP, India, 19 April 2014 – In a letter to the President of the Republic of South Korea, Ms Park Geun-hye, written immediately upon his arrival from Japan this afternoon, His Holiness the Dalai Lama expressed his deep sadness at the loss of so many lives as a result of the tragic ferry accident off the coast of South Korea.
He wrote that “it is especially distressing to know that among the passengers were 350 students from Danwon High School in Ansan, Seoul. The loss of so many, so young is a tragedy that will be harrowingly painful to their families and friends.”
His Holiness offered prayers for them all and expressed his condolences to the families of all who have lost their lives, to the President and the people of South Korea. http://www.dalailama.com/news/post/1117-his-holiness-expresses-sadness-over-ferry-sinking-in-south-korea . http://www.dalailama.com/news/post/1117-his-holiness-expresses-sadness-over-ferry-sinking-in-south-korea
Japan Tour Ends with Audiences for Tibetans, Mongolians and Chinese
A member of a group from Mongolia presenting an offering to His Holiness the Dalai Lama during his last day in Tokyo, Japan on April 18, 2014. Photo/Office of Tibet, Japan
Japan Tour Ends with Audiences for Tibetans, Mongolians and Chinese
Tokyo, Japan, 18 April 2014 – Before leaving for the airport and his flight back to India this morning, His Holiness the Dalai Lama made time to meet separately with groups of Chinese, Mongolians and Tibetans.
Meeting first with more than 100 people from Taiwan, Hong Kong, Macao and China he said: “Wherever I go I try to meet with Chinese friends. Tibetans and Chinese have had relations with each other since the time of Songtsen Gampo. Sometimes we’ve fought, but for more than one thousand years we’ve shared an interest in Buddhism. This began when Songtsen Gampo took a Chinese and a Nepalese wife. So I often tell Chinese Buddhists that I respect you as the senior students. Similarly, when I’m talking to Indians I tell them that as far as we are concerned Indians are our gurus and we are the disciples. And I mention that in times of trouble we look to the gurus and senior students for help. I have been to Taiwan several times and many Chinese have come to Dharamsala so our people to people relations have improved.”
He pointed out that when we don’t know what the real situation is it gives rise to suspicion, which is unhelpful and unnecessary. If we are able to meet and learn what’s really going on it makes for happier relations. He said that he had been recommending that Tibetans reach out to China even before the Tiananmen incident took place, but until that point people from mainland China avoided contact with Tibetans. After it happened they came round and connections became stronger. He added that even today it seems a lot Chinese are out of touch with reality; therefore he suggested that people from Taiwan and Hong Kong, who have a better idea about what’s going on, should do what they can to help the people of China become better informed. Read the rest of this entry »
Full Day of Teachings in Tokyo
Full Day of Teachings in Tokyo
Tokyo, Japan, 17 April 2014 – The 1200 people who gathered to listen to His Holiness the Dalai Lama teach in Tokyo today were mostly Japanese, but also included Koreans, Mongolians and Chinese, some from Taiwan and some from China. To begin with His Holiness explained what would be recited at the beginning, a verse of Pali, the Heart Sutra in Japanese and the verses of salutation from Nagarjuna’s’ Fundamental Treatise on the Middle Way’ and Maitreya’s ‘Ornament for Clear Realization.
“Here we are in Japan,” His Holiness remarked, “where Buddhism has flourished for centuries, where the Perfection of Wisdom teachings are popular and recitation of the Heart Sutra is widespread. There are various ways of giving teachings: the teacher can give a transmission with explanation or without. There’s also a method by which explanation is given every day and the students go over it and reflect on what they’ve heard and there is also a tradition by which the student reviews what she has heard until she’s understood it and then seeks further explanation. On this occasion I’ll be giving a transmission, a reading, of the Heart Sutra with some explanation and then read through Nagarjuna’s ‘In Praise of Dharmadhatu’ and Thogme Sangpo’s ‘Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ with some clarifications.”
First of all, he reviewed Buddhism’s place in the context of world religions. He spoke of religions with and without philosophical background and those that believe in a creator those that do not. Of the latter, Jainism emerged in India 2600 years ago and Buddhism appeared 30-40 years later. While Jains and non-theistic Samkhyas assert the existence of a self-sufficient and autonomous self apart from the psycho-physical aggregates, Buddhists do not. Buddhists believe that experience of pain and pleasure is not without cause, but the causes and conditions involved are of our creation. The person who experiences pain and pleasure is merely designated on the basis of the aggregates.
In the context of selflessness, the lower Buddhist schools, the Vaibhashikas and Sautrantikas only speak of a selflessness of persons, whereas the Chittamatrins and Madhyamakas also assert the selflessness of phenomena. His Holiness recalled attending an inter-religious meeting in Amritsar, India at which a Sufi teacher observed that all religions deal with three questions: What is the self? Does it have a beginning and does it come to an end? Buddhism asserts that self is designated or labelled on the basis of the 5 psycho-physical aggregates. For those who believe in a creator god, self begins when he creates it anew. For Buddhists principal of the five aggregates is consciousness and self is designated on the basis of consciousness.
Things that come and go are subject to change and arise from a cause. The substantial cause of consciousness is a previous consciousness therefore consciousness has no beginning, nor does it have an end. Thus, the self that is designated on the basis of it is without beginning or end.
His Holiness digressed to talk about the difference between religion and science. Until recently conventional science regarded consciousness as simply a function of the brain. While religion had something to do with the mind, science was by and large concerned with material things, things which can be measured. However, scientists too have minds, experience joy and sorrow, love and compassion. And religious practitioners need material facilities like food, clothes and shelter. In the late 20th and early 21st centuries neuroscientists began to recognise that mind has an impact on the brain, that mental training, for example, affects the brain. Links between science and Buddhist science have become closer.
His Holiness pointed out that the Buddha was once like us, but because he trained his mind over a long stretch of time he became enlightened. We too can transform our minds and the tool we use to transform it is the mind.
‘Thus have I heard at one time, the Bhagavan was dwelling on Vulture’s Peak …’ is the way the Heart Sutra opens. His Holiness clarified that the reference to monks can sometimes mean Arhats and when it says the Buddha was absorbed in a concentration called ‘Profound Illumination’, the word profound refers to emptiness, while illumination refers to dependent origination. It is in this context that the 5 aggregates are described as also empty of inherent existence. Because ignorance permeates all disturbing emotions, explanation of selflessness should be given right from the start.
Speaking about his own experience His Holiness said: “I make no claim to anything special, but I have taken an interest in emptiness since I was 15 or 16 years old. At around the age of 30 I thought a lot about the self’s being neither one with nor separate from the aggregates and I had a strong sense of the absence of self. When I applied the same reasoning to the aggregates I didn’t have the same kind of experience. I’ve met people who told me that Nagarjuna’s explanation of emptiness and dependent origination is a kind of intellectual exercise with little practical application. This clearly isn’t true.
“Things have no inherent existence, but that is not to say there is nothing there. They only exist in dependence on other factors. Form is empty, empty of inherent existence; however, what appears to us gives no impression of this. This is not unlike the Quantum Physics approach because if you break things up into their parts, there’s nothing there that you can point to as inherently existent.
“Take this flower in front of me, if we look for it in its colour and shape down to its smallest particles, we don’t find anything that is the flower. It is a dependent origination to which we give the name flower. Meanwhile, no one will deny that there is a flower here, however, as my friend Aaron Beck says, 90% is our own projection.”
His Holiness explained how the mantra or dharani at the end of the Heart Sutra represents the path of spiritual development. The first two words ‘Gate, Gate’ refer to the paths of accumulation and preparation. ‘Paragate’ refers to the path of seeing on which emptiness is first seen directly. ‘Parasamgate’ refers to the path of meditation, while ‘bodhi svaha’ refers to the path of no more learning and the enlightenment of a Buddha.
His Holiness read briskly through ‘In Praise of Dharmadhatu’ and ‘Thirty-seven Practices of Bodhisattvas’ highlighting points here and there. At the end he said: “The texts have been printed in a booklet and I’ve given you a preliminary explanation. Now it’s up to you to read them again and think about what they say. Study them. If I’m back in a year’s time and I examine you on this, I want to see that these booklets have become dark with use.
“I’ve been in Japan for two weeks beginning with prayers in Sendai led by Shinto priests. I’ve met many of my Japanese friends here and there; I hope you too have felt it was of some benefit. Now, you must apply your minds to think about what I’ve just taught. One Tibetan Lama advised that even if you knew you were going to die tomorrow, it would be worthwhile continuing to study, because it would be like an investment for the future.”
Ven. Fujita-san, Principle of Koyasan University offered words of thanks, which was met by warm applause and His Holiness made his way slowly out of the hall as smiling people pressed forward with outstretched hands to catch his as he passed. Tomorrow His Holiness flies back to India.
http://www.dalailama.com/news/post/1115-full-day-of-teachings-in-tokyo
Il Tibet nella morsa della Cina
Il Tibet nella morsa della Cina di Ernesto Corvetti
La libertà, in Tibet, passa anche dalla tutela della lingua. Per evitare di farsi fagocitare definitivamente dalla Cina, il governo della regione autonoma ha deciso di elaborare nuove regole per preservare e promuovere la lingua tibetana, a rischio estinzione.
Il Comitato di lavoro sulla lingua tibetana – organismo regionale creato nel 1988 – e le altre autorità sarebbero intenzionate vararle a settembre, secondo quanto ha riportato la Xinhua . Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Gives Teachings in Delhi
His Holiness the Dalai Lama enjoying a moment of laughter during his teaching in New Delhi, India on March 21, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Gives Teachings in the Indian Capital
New Delhi, India, 21 March 2014 – On behalf of the Foundation for Universal Responsibility, Rajiv Mehrotra welcomed His Holiness the Dalai Lama to a gathering of about 320 people in New Delhi today. He said they were blessed and honoured that he was with them again and dedicated any merit or insight that might arise as a result to the benefit of all sentient beings. In his response, His Holiness greeted everybody, saying it was good to see so many old friends. Asking how many were there for the first time, the raised hands indicated about two-thirds. He began: “I usually describe myself as just a Buddhist monk and as a human being, one of the 7 billion alive today. There are no differences between us; emotionally, physically and mentally we are all the same. We all want to lead a happy life. In order to do that we need to develop peace of mind, this in turn requires knowledge of the mind and emotions. This is what we are here today to discuss.”
He spoke of his commitment to promoting inner peace by integrating secular ethics into our lives without necessarily depending on faith. He added, however, that faith, be it in God or like Jains and Buddhists in the law of causality, can be useful in developing peace of mind. He clarified that within Buddhism, the Pali tradition represents the foundation, on which the Sanskrit tradition with its emphasis on infinite altruism and deeper understanding of reality is based.
Before inviting everyone to join in reciting the ‘Praise to the 17 Masters of Nalanda’, he explained that he had composed it to honour not only the original eight Indian masters included among the Six Ornaments and the Two Supreme Ones – Nagarjuna, Aryadeva, Asanga, Vasubandhu, Dignaga, Dharmakirti, Gunaprabha, and Shakyaprabha, but also Buddhapalita, Bhavaviveka, Chandrakirti, Shantideva, Shantarakshita, Kamalashila, Vimuktisena, Haribadra and Atisha. He said he regards these masters as professors of Nalanda University, whose works have had great influence on the Tibetan Buddhist tradition. Their rigorous approach is exemplified by Nagarjuna and Chandrakirti who examined the Buddha’s words and noted that where they contradicted reason they should not be taken literally. He feels this is a scientific approach.
Dialogue with modern scientists over the last thirty years has taught Tibetan Buddhists a great deal about the material world, which has been of immense benefit. However, it has also revealed that modern psychology still has only a very basic understanding of the mind. He noted: “As human beings we need to make an effort to promote awareness that the ultimate source of a happy life is within ourselves. Meanwhile, scientists have observed that a happy mind is essential if we are to enjoy physical health. The affection we receive as infants from our mothers equips us to develop the warm-heartedness that is the basis of this.” Read the rest of this entry »
Il Tibet come Disneyland
Il Tibet come Disneyland
di Pearl Sydenstricker, Washington Monthly, Stati Uniti. da Internazionale (n. 1043)
Pechino punta sul turismo nella regione autonoma, dove vuole portare ogni anno 15 milioni di cinesi. E trasformare il Tibet in un parco divertimenti.
In cima a una montagna del Tibet orientale c’è uno spiazzo dove i cadaveri vengono dati in pasto agli avvoltoi. È un pendio vertiginoso coperto da un tappeto d’erba, con una ragnatela di bandiere di preghiera stinte dal sole, che sventolano nell’aria. Le tradizionali “sepolture celesti” tibetane ritualizzano il ritorno dell’uomo alla natura. Invece di cremarli o metterli in una cassa, i tibetani danno in pasto i loro morti, pezzo per pezzo, a uno stormo di enormi uccelli che strillano. Read the rest of this entry »
Dalai Lama Pledges Support to Leprosy Centers
His Holiness the Dalai Lama with residents of the Tahirpur Leprosy Complex in New Delhi, India on March 20, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Dalai Lama Pledges Support to Leprosy Centers in Capital and Visits Lady Shri Ram College
New Delhi, India, 20 March 2014 (Hindustan Times) – Tibetan spiritual leader, the Dalai Lama, pledged his support for leprosy-affected people on Thursday and promised to donate Rs. 10 lakh to the Kasturba Gram Kusht Ashram – a complex for leprosy patients in Delhi’s Tahirpur.
“People who spend money in a luxurious way are foolish. They should spend money on people who are needy and poor. This is the best way to serve God,” the spiritual leaders said.
In India, 1.35 lakh new cases of leprosy were reported between April 2012 and March 2013. The Dalai Lama expressed his willingness to help leprosy patients over the next five years using the royalty his trusts receives from the sale of books written by him.
“A smiling person is always better than the one who is rich and healthy because they have forgotten to smile. Even if a person has physical difficulties, he is smiling and his brain is functioning properly. There is no reason to feel disheartened. Self-confidence and dignity is very important in a person’s life and if he has that there is no need to feel sad,” said the spiritual leader.
For residents of the complex, the visit was a delight. “ He asked me if I was fine. He blessed me and asked me to stay well. I told him I have some problem with my eyesight. It felt really nice having spoken to him,” said P Virkkan Yash Bavadel, 60, who has been living in one of the colonies in the leprosy complex for almost 25 years. Read the rest of this entry »
Goshul Lobsang è morto dopo le torture
Goshul Lobsang
Goshul Lobsang, 43 anni, è morto il 19 marzo 2014 nella sua casa a Bhelban (Ch: Awancang) Township a Machu (Ch: Maqu) contea di Kanlho (Ch: Gannan) Prefettura autonoma tibetana nella provincia di Gansu. “Le autorità di polizia e carcerarie cinesi hanno brutalmente torturato durante la detenzione in carcere. Ha subito lesioni mortali. Gli sono stati dati tutti i tipi di antidolorifico , che hanno solo aggravato la sua condizione . Poiché le autorità temevano che potesse morire in carcere , hanno deciso di rilasciarlo per motivi medici , qualche mese prima del completamento della sua condanna . È stato rilasciato il 27 ottobre 2013», ha detto una fonte con contatti in Tibet. Al rilascio dalla prigione, Goshul Lobsang aveva perso così tanto peso che era diventato l’ombra di se stesso. “Era letteralmente ridotto a pelle e ossa. Non poteva camminare. Non poteva mangiare o bere. Non riusciva nemmeno a pronunciare una sola parola” , ha detto la fonte. Quattro mesi più tardi, il 19 marzo 2014, quando Goshul Lobsang è morto, le sue condizioni di salute erano così estreme da non sorprendere famiglia ed amici. Goshul Lobsang è stato accusato di condurre una protesta nel 2008 contro le autorità cinesi a Bhelban Township . Per quasi due anni ha evitato l’arresto per mano delle forze di sicurezza cinesi. ” E ‘fuggito nelle aree limitrofe, evitando così la polizia cinese per due anni, ma alla fine è stato arrestato il 16 maggio 2010. Nei seguenti cinque o sei mesi, è stato arrestato dalla polizia della contea di Machu dove è stato brutalmente picchiato e torturato”, ha detto la fonte. Nel dicembre 2010, è stato condannato a 12 anni di prigione e incarcerato a Lanzhou , capoluogo della provincia del Gansu . Mentre era in prigione, la sua salute si è deteriorata a causa della mancanza di cure mediche e a una dieta da fame. Goshul Lobsang è nato a Bhelban Township nella contea di Machu, nella provincia tibetana dell’Amdo. Nel 1993, ha visitato l’India e ha studiato presso la Scuola di transito tibetano per i profughi vicino a Dharamsala nel nord dell’India. Lascia la moglie Tarey, 40 anni , il figlio Yeshi di 18 anni e la figlia Dolma di 15. TCHRD Trad. di Italy for Tibet.
Ancient Indian teachings with modern education: Dalai Lama
Himachal Pradesh Governor Urmila Singh presenting His Holiness the Dalai Lama with an honorary degree from Himachal Pradesh University in Shimla, India on March 19, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Inculcate ancient Indian teachings with modern education: Dalai Lama
Shimla, HP, India, 19 March 2014 (IANS) – Tibetan spiritual leader Dalai Lama Wednesday stressed the need to inculcate ancient Indian teachings with modern education.
Addressing students and faculty of the Himachal Pradesh University at its convocation here, he said: “India is a very rich country full of knowledge and wisdom and there is an urgent need to harness that, especially by the youth, for educational prosperity.”
The Dalai Lama, who was conferred with an honorary Doctor of Letters (D.Litt) degree by Governor Urmila Singh, said the students should use the knowledge gathered for the welfare of society and their real achievement lies in using the knowledge with wisdom.
The Nobel Peace Laureate stressed the need of traditional education system for transforming a realistic society which in return gives new heights to the philosophy of the “gurus”.
“Even I am a follower of ancient Indian gurus and I have used the knowledge to fight problems in life,” he said.
He said India has a flourishing democratic set up which has paved the way for peace, progress and stability throughout the world.
“The three big civilizations — Indus Valley, Indian and Chinese — have given new vistas to the phrase of humanity and incidentally all of them lie in the Asian continent,” he added.
“The ancient Indian language Sanskrit has contributed a lot to the educational platform in society. There is an urgent need to study the language and understand the values enshrined in Sanskrit literature.”
Honorary D.Litt degree was also conferred on Rajendra Kumar Pachauri, chairperson of the Intergovernmental Panel on Climate Change during 2007.
Renowned historian S.R. Mehrotra was also given D.Litt degree in social sciences while Priyadarshani R. Kalra received it for medical sciences.
http://www.dalailama.com/news/post/1094-inculcate-ancient-indian-teachings-with-modern-education-dalai-lama
Corruption is one form of violence eroding rich value system of India: Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama with the monks of Jhonang Takten Phuntsok Choeling monastery in Shimla, HP, India on March 18, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Corruption is one form of violence eroding rich value system of India: Dalai Lama
Shimla, HP, India, 18 March 2014 (By Mohan Verma, Himvani) – Tibetan Spiritual leader the 14th Dalai Lama, who arrived Shimla yesterday afternoon on two-day visit, stated that corruption is one of form of violence speedily eroding rich value system of this country.
On the sidelines of Tibetan Center School Function at Chhauta Shimla, he said that corruption in India is damaging the rich tradition of non-violence.
When he was questioned by media the issue of corruption inflicting this country, he said that it is against the centuries old Indian culture and moral values system, equal to violence and a big social and cultural problem.
“It is a cultural, social problem…corruption is actually one form of violence India has thousand years old tradition…in economy field you must carry clean, corruption is violence and is against the thousand years rich culture and Indian moral values,” Mr. Lama replied.
On prevailing situation of Tibet he said that the incidents of increasing self-immolation are sad. “it very sad but it is a political issue, since I (he) am totally retired since 2011 from political affairs of Tibet he could not make any comments on this.
Giving his individual opinion over self-immolation he stressed that symptoms of the problem should looked into. He added that Chinese officials must carry a thorough probe of such incidents and look into causes of these sad events.
Dalai Lama was on his two day tour also visited Jonang monastery of this Shimla town and also inaugurated temple at Dorje Drak monastery, later he gave teachings at the Central School for Tibetans.
During his visit at Jonang monastery he appealed the monks to study all literature of the all schools of Buddhism to become a complete monk. He also supported the demand of the Jonang school of Buddhism for their representation in Tibetan Parliament-in-exile. Read the rest of this entry »
Il Senato approva una risoluzione sul Tibet
La Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, nella seduta del 5 marzo 2014, ha approvato – ai sensi dell’articolo 34, comma 1, e per gli effetti di cui all’articolo 50, commi 1 e 2, del Regolamento – tre risoluzioni a conclusione dell’esame dell’affare assegnato concernente il rispetto dei diritti fondamentali in Tibet (Doc. XXIV-ter, n. 6).
I predetti documenti sono inviati al Ministro degli affari esteri.
TESTO RISOLUZIONE
La Commissione, premesso che:
il 5 dicembre 2013 la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato ha incontrato Dicki Chhoyang, ministro dell’informazione e delle relazioni internazionali dell’amministrazione centrale tibetanaa Dharamsala, la quale ha descritto la drammatica situazione in Tibet sotto la repressione del governo cinese, sottolineando l’impegno e gli sforzi ininterrotti dei tibetani per conservare la propria dignità e per preservare, nell’esilio, la cultura tibetana;
a partire dal 2002 la rappresentanza tibetana ha incontrato, in nove tornate di colloqui, il Governo cinese, esprimendo la scelta del governo tibetano di seguire la via dell’autonomia del Tibet da Pechino attraverso la cosiddetta via di mezzo, all’interno della cornice della Costituzione cinese, ribadendo la via della non violenza;
l’ultimo incontro con le autorità cinesi è avvenuto nel gennaio 2010, senza ottenere risultati concreti, e da allora il dialogo della Repubblica popolare cinese con i rappresentanti tibetani è sospeso; Read the rest of this entry »
Discorso di Lobsang Sangay: 55°Anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana
Discorso del Sikyong, Dr. Lobsang Sangay, in occasione del 55° Anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana
In questo stesso giorno, 55 anni fa, migliaia di tibetani si riunirono spontaneamente di fronte al Palazzo del Potala, a Lhasa, la capitale del Tibet, per proteggere la persona del Dalai Lama e protestare contro l’occupazione cinese. Sette giorni dopo, Sua Santità il Dalai Lama lasciò Lhasa diretto in India. Ottantamila tibetani lo seguirono nell’esilio.
Nel mese di gennaio ho visitato Tawang, nell’Arunachal Pradesh, e ho provato un’indicibile commozione nel vedere la strada percorsa da Sua Santità per entrare in India. Ho anche visitato Bomdila e Tuting, dove migliaia di tibetani cercarono rifugio. Non possiamo sottrarci al dolore nel constatare che molte delle persone più anziane costrette a fuggire in esilio nel 1959 sono morte senza poter realizzare il sogno di tornare in Tibet. Anche all’interno del Tibet, un incalcolabile numero di tibetani sono morti senza aver avuto la possibilità di ricongiungersi alle proprie famiglie o di vedere realizzato il loro desiderio di libertà. Mi conforta tuttavia il pensiero che le loro speranze e i loro sogni vivono e crescono nei loro figli.
Le prove di risolutezza e capacità di adattamento dei tibetani all’interno del Tibet, dalle insurrezioni e dalla resistenza nelle regioni del Kham e dell’Amdo negli anni ’50 alle proteste di Lhasa negli anni ’80, fino all’insurrezione nazionale del 2008 e ai recenti casi di autoimmolazione, dimostrano che la lotta per il Tibet non cesserà. Oggi, all’interno del Tibet e in esilio, la lotta tibetana è guidata da una nuova generazione. In Tibet, sono i più giovani a reclamare in modo chiaro e a gran voce, la loro identità, libertà e unità. Anche in esilio, la nuova generazione dei tibetani condivide questo impegno.
Gli scolari di Chabcha hanno chiesto che nelle loro scuole l’istruzione avvenga in lingua tibetana. A Driru i tibetani hanno rifiutato di issare la bandiera cinese sui tetti delle case e sono giunte fino a noi le grida di protesta dei minatori di Gyama, nel Medrogongkar, per la perdita di vite umane e la distruzione dell’ambiente. Queste proteste smentiscono inequivocabilmente le affermazioni della propaganda cinese secondo la quale “ad eccezione di pochi individui, i tibetani in Tibet sono felici”.
Dal 2009, in tutto il Tibet, si sono contati 126 casi di autoimmolazione. Nonostante i ripetuti appelli ad astenersi dal ricorrere a questi atti estremi, le autoimmolazioni sono continuate. Noi scoraggiamo il gesto degli autoimmolati ma ne sosteniamo le aspirazioni. Tsultrim Gyatso, un monaco che si è autoimmolato il 13 dicembre 2013, ha scritto nel suo testamento spirituale: “ Cari fratelli, mi potete sentire? Potete vedere? A chi dovremmo rivolgerci per alleviare la sofferenza di sei milioni di tibetani? Sono costretto a dare alle fiamme il mio prezioso corpo per il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama, per la liberazione del Panchen Lama e per il bene di sei milioni di tibetani ”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visits the National Cathedral and N.I.H.
His Holiness the Dalai Lama speaking at the National Institutes of Health iin Washington DC on March 7, 2014. Photo/Sonam Zoksang
His Holiness the Dalai Lama Visits the National Cathedral and National Institutes for Health
Washington DC, USA, 7 March 2014 – On arrival at the Washington National Cathedral this morning, His Holiness the Dalai Lama was warmly received by the Bishop, the Rt Rev Mariann Edgar Budde and the Dean, the Very Rev Gary Hall. As they stepped into building noise could be heard in the distance as demonstrators from the New Kadampa Tradition under the guise of the International Shugden Community raised slogans and a larger group of Tibetans sang, danced and played drums to celebrate His Holiness’s presence among them.
In the Cathedral, Rev Hall explained that His Holiness was making his fourth visit and the Rt Rev Budde introduced him to the audience. He stepped up to the podium only to turn back to retrieve a cap from his bag to shield his eyes from the bright lights and enable him to see the faces in the audience. He began: “Respected elder brothers and sisters, younger brothers and sisters, it’s a great honour for me to be here again. We are now in the 21st century, at time when religious harmony is as important as ever. Generally, there is a strong desire for peace everywhere, while people increasingly feel that violence is not the right way to solve problems. Indeed, people are fed up with violence. We don’t need to repeat the mistakes of the last century and one element in this is to promote inter-religious harmony.” Read the rest of this entry »
“Segreto Tibet” di Fosco Maraini
Le origini storiche del genocidio ed etnocidio della Cina contro il Tibet
“ Segreto Tibet”, di Fosco Maraini , Corbaccio Editore. Ogni commento su questo libro, di grandissima fama e di enorme importanza, sarebbe superfluo. Le sue pagine sono un eccezionale documento artistico, culturale ed antropologico del Tibet dei tempi ‘felici’, quando la ‘modernità’ era ancora lontanissima da quelle montagne, e gli orrori del nazimaoismo ancora di là da venire. Oltre ai primi quattordici capitoli, dedicati appunto tutti al suo viaggio, di particolar pregio sono il XV° (Note sul Buddismo tibetano) ed ancor più il XVI° (Note sulla storia del Tibet), forse la miglior sintesi che abbia mai letto su un argomento tanto lontano e complesso. Da quest’ultimo capitolo, appunto, ho voluto proporre la lettura di alcune pagine , interessantissime ed illuminanti non solo perché testimoniano la barbarie dell’occupazione cinese in Tibet, ma soprattutto perché analizzano con grandissima competenza storico-antropologica la mentalità dell’occupante, e ci aiutano a capire nell’intimo la posizione politica e culturale della Cina, sia di quella di allora ma anche di quella odierna, nei confronti della questione tibetana. Leggete, inorridite, ‘compatite’ buddhisticamente, e fate tutto ciò che potete per la libertà del Tibet e del suo popolo. Come ha scritto tempo fa Majid Valcarenghi su “Re Nudo”, “ a Pechino scientificamente è stato messo a profitto quello che il Nazismo aveva solo immaginato”. LHA GYAL LO! (Che gli Dèi siano vittoriosi!)
II°- L’indipendenza (1912-1951)
(…) Un personaggio come Mao Tse Tung diviene più facilmente comprensibile se lo si assimila ad una figura archetipica della storia cinese (…) cioè al Fondatore di Dinastia, (…) figura dal carisma irresistibile. Le dinastie, ricordiamolo, sono organismi durevolissimi, contando mediamente su due, tre secoli di vita. Inoltre in Cina non v’è alcuna chiesa od organizzazione ideologica capace di contrastare o di soppiantare al momento opportuno il Partito Comunista. L’identificazione tra Cina ideologica, Cina nazionalista, Cina imperialista, e dinastia, è totale. (…) Tale individuo eccezionale si leva sui contemporanei come una montagna, si trova al di là e al di sopra di ogni giudizio comune, e gode di un carisma più divino che umano, poiché dimostra, nella sua persona e col suo successo, d’aver ottenuto l’indefinibile benedizione del Mandato Celeste. Che in questo particolare caso si trattasse di un comunista, presumibilmente ateo, non ha importanza; gli archetipi non poggiano su basi razionali, funzionano nel profondo irrazionale, emotivo e segreto degli uomini, e si nutrono di occulte linfe del passato vicino e lontano. Che la dinastia appena iniziata si trasmettesse il potere per cooptazioni, elezioni o altro, invece che per seme ereditario, è circostanza contingente. Ciò che importava era che la nuova dinastia comportasse rigenerazione sociale profonda, da un lato, e riaffermazione della grandezza cinese dall’altro. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Spends the Day on Capitol Hill
His Holiness the Dalai Lama in Capitol
Washington DC, USA, 6 March 2014 – His Holiness the Dalai Lama’s day on Capitol Hill began with his being invited to offer prayers at the opening of proceedings in the Senate. He was first welcomed and introduced by Majority Leader Sen. Harry Reid who described him as an inspiration to others across the world. After reciting a short salutation to the Buddha in Tibetan, His Holiness read the following prepared verses, first in Tibetan and then in English:
With our thoughts we make our world.
Our mind is central and precedes our deeds.
Speak or act with a pure mind
and happiness will follow you,
like a shadow that never leaves.
— from the ‘Dhammapada’
May there be joy in the world,
With bountiful harvest and spiritual wealth.
May every good fortune come to be;
And may all our wishes be fulfilled.
As long as space remains,
And as long as sentient beings remain,
Until then, may I too remain
And help dispel the misery of the world. Read the rest of this entry »
9 marzo Manifestazione a Roma per il Tibet
La data del 10 marzo 1959 segna un evento drammatico nella storia del Tibet. L’intera popolazione di Lhasa insorse contro l’occupazione militare cinese e, nella repressione che ne seguì, 87.000 tibetani vennero brutalmente uccisi. Ancora oggi, dopo 55 anni, la situazione all’interno del Tibet rimane gravissima. I tibetani lottano per conservare la propria identità contro la repressione e la violenza senza fine del regime coloniale cinese. A Roma, il 9 marzo, la celebrazione della ricorrenza. A tutti i sostenitori della causa del Tibet un invito a partecipare. 55° ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE DI LHASA, LA MANIFESTAZIONE A ROMA – 9 MARZO – PIAZZA FARNESE – ore 15.00 Promotori e organizzatori Comunità Tibetana in Italia e Associazione Italia-Tibet.
PROGRAMMA DI MASSIMA DELLA MANIFESTAZIONE Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Ethics, Education and Human Development
His Holiness the Dalai Lama and members of the Mind & Life Institute Board discussing ‘Ethics, Education and Human Development’ in Rochester, Minnesota on March 3, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama: Ethics, Education and Human Development
Rochester, MN, USA, 3 March 2014 – Early this morning, under skies that were a wintry grey once more, His Holiness the Dalai Lama drove down from Minneapolis through the snowbound Minnesota countryside to Rochester. He is here to attend the Mayo Clinic and undergo his annual medical check up. Once the series of tests and observations had been set in motion, he was able to take time to meet members of the Mind & Life Board to hold a working meeting on the theme ‘Ethics, Education and Human Development’. Their intention was to report back to His Holiness on the progress being made in the project to design a curriculum to bring secular ethics into modern education. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Losar Celebrations and a Talk on the Nature of Happiness and Fulfillment
His Holiness the Dalai Lama and Sikyong Dr Lobsang Sangay during the playing of the Tibetan and American national anthems during the Tibetan New Year's Celebrations held at Augsburg College in Minneapolis, Minnesota on March 2, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama: Losar Celebrations and a Talk on the Nature of Happiness and Fulfillment
Minneapolis, MN, USA , 2 March 2014 – After a gloomy day yesterday, today, the first day of the Tibetan New Year, dawned bright and clear. As His Holiness the Dalai Lama drove to Augsburg College for Losar celebrations organized by the Tibetan American Foundation of Minnesota, the sun shone brilliantly, reflecting off the snow piled along the road and catching the breath-like vapour trails of the cars. His Holiness was accorded a full traditional Tibetan welcome on arrival. He participated in lighting a Tibetan butter lamp after which everyone stood at attention for a rendition of both the Tibetan and American national anthems. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Faith, Peace, Human Rights and Mutual Understanding
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during the 26th annual Nobel Peace Prize Forum at the Minneapolis Convention Center in Minneapolis, Minnesota on March 1, 2014. Photo/Sonam Zoksang
His Holiness the Dalai Lama: Faith, Peace, Human Rights and Mutual Understanding
Minneapolis, MN, USA, 1 March 2014 – His Holiness the Dalai Lama arrived in Minneapolis from Los Angeles yesterday, to find bitterly cold temperatures and the land white with snow as far as the eye could see. The Nobel Peace Prize Forum, which inspires peacemaking by celebrating the work of Nobel Peace Prize winners, invited His Holiness to Minneapolis to give the Laureate address today on the first day of the event.
“ Brothers and sisters,” he began, “wherever I go, whoever I meet, I remember that we are all the same physically, mentally and emotionally.
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Buon Anno del Cavallo, al galoppo nella storia del Tibet
Buon Anno del Cavallo, al galoppo nella storia del Tibet
di Raimondo Bultrini
In questo blog numero 111 di Asiaticom, vorrei celebrare il triplo numero (che dà inizio a ogni calcolo matematico) con un augurio per il nuovo anno tibetano (o Losar) del Cavallo di Legno, che comincia oggi.
Questo animale simbolo, lo stesso dello zodiaco cinese festeggiato il 31 gennaio scorso, è assieme al cane, la tigre, la scimmia, il topo eccetera uno dei 12 segni coi quali è rappresentato il calendario orientale, che alterna ogni ciclo con un elemento diverso: fuoco, metallo, acqua, terra e, appunto, legno, che è un po’ il prodotto degli altri. Il cavallo, in accordo con i principi dell’astrologia e della filosofia tibetana, richiama le caratteristiche di forza, vitalità e velocità proprie della sua natura. E’ considerato di particolare auspicio per la comunicazione e la diffusione o propagazione della “buona parola”, anche se nella storia umana i messaggeri lo hanno cavalcato al galoppo per trasportare tra città e regni ogni genere di informazione inviata dal mittente, comprese le dichiarazioni di guerra. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Meeting Tibetans Living in California
Young children singing for His Holiness the Dalai Lama at the start of his meeting with members of the Tibetan community in Los Angeles, California on February 27, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Meeting Tibetans Living in California
Los Angeles, CA, USA, 27 February 2014 – After young children dressed in their Tibetan best had sung for him and Tenzin Dorjee, President of Tibetan Association of Southern California had expressed words of welcome, His Holiness the Dalai Lama addressed the Tibetans assembled here in Los Angeles.
“I’ve known many of you for a long time and now we’re all showing signs of age. I was 24 years old when our exile began and I’m nearly 79 now. Meanwhile the spirit of our people in Tibet is still strong; they have a strength that has been passed down generation to generation. Wherever we are, we shouldn’t forget that we are Tibetans. Those of us in exile number about 150,000, but what is most important is that the spirit of those in Tibet remains alive, they are the bosses. And it’s because of the hope they have placed in us that we have to keep our cause alive.” Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Interviews and Meetings in Los Angeles
Los Angeles, CA, USA, 26 February 2014 – Skies over Los Angeles were uncharacteristically grey with rain forecast for today or tomorrow as His Holiness the Dalai Lama drove to the Huffington Post studio this morning. Senior Editor Willow Bay talked to him in an interview that was simultaneously livestreamed on all nine of the Huffington Post’s international editions.
She asked first of all about his meeting with President Obama last week and His Holiness told her that as an old friend he had brought him up to date about his three commitments: promoting human values, religious harmony and the preservation of Tibetan culture. Questioned about whether his attitude to capitalism had really changed as reported from meetings last week, he said: “ It depends on the motivation. If people make money but use it exclusively for their own luxurious pleasure, that’s not so good. To use some of it to benefit others is the proper way.” Read the rest of this entry »
Tibet, per non dimenticare
Tibet, per non dimenticare, di Francesco Pullia
Ancora una immolazione in Tibet, la 127ma dal 2009. Secondo quanto riferisce il sito Phayoul, giovedì 13 febbraio si è dato fuoco, inneggiando slogan contro l’oppressione cinese, Lobsang Dorje, 25 anni, ex monaco del monastero di Kirti nella regione di Ngaba (Aba per i cinesi).
L’Europa resta muta a guardare. E se, come nel caso della Spagna, tenta di far sentire la propria voce, di avere un sussulto di dignità, Pechino interviene subito, esercitando il suo potere economico in modo ricattatorio.
Il Partito Popolare spagnolo ha, infatti, votato in solitaria una riforma della giustizia universale causando di fatto l’annullamento di decine di cause aperte, a partire da quella sfociata in un mandato di cattura internazionale contro l’ex-presidente cinese Jiang Zemin giudicato colpevole dalla magistratura spagnola di crimini contro l’umanità e genocidio in Tibet. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Non-violence and the Effects of Compassion in the 21st Century
His Holiness the Dalai Lama with Maria Shriver during their interview for NBC News in Los Angeles on February 25, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama: Non-violence and the Effects of Compassion in the 21st Century
Los Angeles, CA, USA, 25 February 2014 – After a short flight from San Jose to Los Angeles today, His Holiness the Dalai Lama went directly to the Inglewood Forum, venue his public talk on ‘Non-violence and the Effects of Compassion in the 21st Century’. Many thousands gathered to hear him.
Speaking beforehand to Barbara Chai of the Wall Street Journal he remarked that when he first came to Europe in 1973 and to the USA in 1979, not many people talked about compassion; now interest is widespread. However, it is still the case that when people who have grown up in a materialistic society face emotional stress, their only outlet is to turn to drugs or alcohol. When she asked about the new Chinese leader Xi Jinping, His Holiness told her that friends say he is more realistic. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Business, Ethics and Compassion at Santa Clara University
His Holiness the Dalai Lama speaking at the morning panel discussion on "Business, Ethics and Compassion" at Santa Clara University in Santa Clara, California on February 24, 2014. Photo/Charles Barry
His Holiness the Dalai Lama: Business, Ethics and Compassion at Santa Clara University
San Jose, CA, USA, 24 February 2014 – His Holiness the Dalai Lama spent today at Santa Clara University (SCU), a Jesuit university committed to a more humane, just and sustainable world located in that epicentre of innovation, Silicon Valley. He was the guest of the Markkula Center for Applied Ethics of SCU and the Center for Compassion and Altruism Research and Education of Stanford University. It was a bright California morning as he was received by Rev. Michael Engh, President SCU and Dr James Doty, Director CCARE. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: How to Achieve Happiness and the Unsung Heroes of Compassion
His Holiness the Dalai Lama speaking at the inauguration of the Tibetan Community Center in Richmond, California on February 23, 2014. Photo/Jeremy Russell
His Holiness the Dalai Lama: How to Achieve Happiness and the Unsung Heroes of Compassion
San Francisco, CA, USA, 23 February 2014 – This morning, His Holiness the Dalai Lama drove from San Francisco out to Richmond, where the Tibetan community that has grown from a handful in the 1980s to about 1500 today had invited him to inaugurate their new Community Center. Tibetans of all ages lined the street as he arrived to a traditional welcome.
Kunjo Tashi the community President escorted His Holiness into the building. He cut the ribbon across the doorway into the temple and scattered rice as he recited auspicious prayers. He inspected the labels on the volumes of the Kangyur before taking his seat on the throne. Tea and sweet rice were served and His Holiness spoke briefly about the need to preserve Tibetan identity and culture. He stressed that the Center should be useful. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama at American Himalayan Foundation
His Holiness the Dalai Lama speaking at Davies Symphony Hall in San Francisco, California on February 22, 2014. Photo/American Himalayan Foundation
San Francisco, California, USA, 22 February 2014 – San Francisco was the first place His Holiness the Dalai Lama visited on his initial trip to the USA in 1978, when he accepted an invitation from Richard Blum and his wife Dianne Feinstein. Today, he was the guest of the American Himalayan Foundation, set up by Blum 30 years ago to help people of the Himalayan region, including Tibetans, with education and other support, and the Blum Center for Developing Economies, which aims to tackle poverty and inequality.
In his introductory remarks, Richard Blum mentioned that he and His Holiness are nearly the same age, that they first met in 1972 and that he was pleased to have him back in San Francisco. He concluded with a quotation from Ted Kennedy: “For all those whose cares have been our concern, the work goes on, the cause endures, the hope still lives and the dream shall never die.” Read the rest of this entry »
Economics, Happiness and the Search for a Better Life
Washington DC, USA, 20 February 2014 – His Holiness the Dalai Lama returned to the American Enterprise Institute (AEI) this morning to participate in two panel discussions, the first involving members of the AEI and the second involving members of the Mind & Life Institute (MLI). Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Happiness, Free Enterprise and Human Flourishing in Washington DC
His Holiness the Dalai Lama with students and potential future leaders after their meeting at the American Enterprise Institute in Washington DC on February 19, 2014. Photo/Patrick G. Ryan
Washington DC, USA, 19 February 2014 – A respite in the severe wintry weather gripping Dharamsala in recent days on Monday enabled His Holiness the Dalai Lama to take off by plane for Delhi. The Dhauladhar Mountains were brilliant against the clear blue sky. His journey continued on via Frankfurt to the United States. The final sector saw the Eastern Seaboard swathed in snow and piled snow still lined the streets as he drove into Washington DC. At the hotel he received a traditional welcome from beaming Tibetans led by Sikyong Lobsang Sangay, to the accompaniment of traditional Tibetan musicians. On Tuesday morning, after several private meetings he gave an interview to Elizabeth Dias of Time magazine. To a question about whether the USA is backing away from addressing human rights issues in its dealings with China, His Holiness declared that democracy, freedom and justice are American principles and fields in which the US continues to give a lead. He recommended that the free world engages with China, but stands firm on its moral principles. He said that to slacken its resolve about moral principles or a sense of truth would be a great loss. He added that there is a need for all nations to address climate change. Extreme weather is already affecting millions of farmers. He pointed out that the last Copenhagen summit on climate change failed because too many countries put their short term national interests ahead of the global interest. He warned that we have to take scientists’ predictions seriously. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama Talks Pot, Facebook and the Pope
H. H. the Dalai Lama, the Tibetan spiritual leader, Nobel Prize Laureate
BY ELIZABETH DIAS TIME FEBRUARY 19, 2014
A head of a lengthy two-week tour of the U.S. west coast, the Dalai Lama, the Tibetan spiritual leader, spoke with TIME religion reporter Elizabeth Dias during a wide-ranging, 40-minute interview in Washington D.C. on Wednesday. He weighed in on the moral challenges that face U.S. foreign policy, the threat of climate change and the importance of healthy relations between China, the land of his birth, and India, the country which has given him a home in exile for over half a century. Though the 78-year-old Dalai Lama is routinely vilified by officials in Beijing, he had some warm words for China’s new President Xi Jinping. Below are excerpts from the conversation:
Tibetan freedom was once a major cause in the U.S., but today it gets very little attention. Was it a fad here?
Any sort of problem, initially, is something fresh. Then time passes … I feel the Tibetan issue, comparatively, remains quite strong everywhere.
Has the U.S. backed away from addressing human rights issues in China because Beijing is a more important economic power?
No, I don’t think so … Freedom, democracy, justice, these are American principles. [For] some people, the economy is more important … That’s a mistake. Look at Africa, Syria. Because of lack of moral principle, human life becomes worthless. Moral principle, truthfulness, is a key factor. If we lose that, then there is no future.
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Lobsang Dorjee si è autoimmolato
Il sacrificio di Lobsang Dorjee
Un giovane tibetano, ex monaco del monastero di Kirti, si è autoimmolato a Ngaba la sera del 13 febbraio nelle vicinanze del monastero al quale apparteneva. Si chiamava Lobsang Dorjee e aveva 28 anni. Una foto pubblicata da Tibetnet mostra Lobsang, ormai trasformato in una torcia umana, dritto in piedi nel mezzo della strada. In un altro scatto sono visibile le truppe anti sommossa cinesi di pattuglia sul luogo della protesta. Prima di cospargersi di benzina e di darsi fuoco il giovane tibetano ha lanciato grida di protesta contro l’ingiustizia delle politiche cinesi in Tibet. La polizia, dopo avere spento le fiamme con gli estintori, ne ha portato via il corpo. Lobsang, prima di tornare a casa, nel villaggio di Gyabam Tukra, nella Contea di Ngaba, per aiutare i suoi famigliari nell’accudimento del bestiame, aveva lavorato in un autolavaggio a Golok. E’ il 127° tibetano a darsi la morte con il fuoco all’interno del Tibet, il secondo dall’inizio dell’anno. La sua morte, data per certa a causa delle gravi ustioni riportate, avviene a una settimana di distanza da quella di Phakmo Samdup, 28 anni, il cui decesso è stato confermato: è morto infatti poche ore dopo aver portato a compimento il suo atto di protesta. Read the rest of this entry »
Phakmo Samdup si è immolato per il Tibet
Phakmo Samdup e la sua famiglia
Phakmo Samdup, un tibetano di ventisette anni padre di due bambini (nella foto), si è dato la morte con il fuoco nelle vicinanze della scuola di Dokarmo, una cittadina della Contea di Tsekok, nella Prefettura Autonoma Tibetana di Malho, provincia dell’Amdo. La protesta di Phakmo Samdup è avvenuta la sera del 5 febbraio ma la notizia è trapelata solo in data odierna. Le comunicazioni con l’intera area sono state interrotte dalla polizia che ha imposto alla popolazione di non diffondere la notizia della nuova immolazione lasciando invece credere che il tibetano si sia suicidato per motivi famigliari. Tibet Information Network riferisce che il giovane tibetano è morto sul luogo dell’autoimmolazione. Read the rest of this entry »
Audience for Shillong’s Tibetans and an Interfaith Meeting
His Holiness the Dalai Lama posing with members of the press after their meeting in Shillong, Meghalaya, India on February 5, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Shillong, Meghalaya, India, 5 February 2014 – About 1000 Tibetans have settled in Shillong, among whom the first four families arrived in 1947. When His Holiness the Dalai Lama heard the Settlement Officer say this during an audience for Tibetans at the State Central Library in Shillong this morning, he wanted to know if there were any members of those families still here. Two hands went up.
After the Settlement Officer had read his report about the local community, including their plans for a Tibetan Community Centre, His Holiness began to speak
“It’s now nearly 55 years since we came into exile and yet I’ve not been here before. I haven’t had the opportunity before, but today I am here and able to meet the Tibetan community. Although there is no formal settlement, you’ve found ways to make your lives here. Once we came into exile we were able to set up an administration and there are now 100,000 Tibetans in India doing quite well. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama’s Empowerment and Teaching at Shillong Polo Ground
His Holiness the Dalai Lama shares a moment of laughter with the monks at Ganden Choling in Lamparing, Meghalaya, India on February 4, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Shillong, Meghalaya, India – 4 February 2014 – Nestling in the village of Lumparing in the hills above Shillong is the small Tibetan monastery of Ganden Chöling. It was originally founded in 1957 by someone from Bhutan, but has since come under the administration of the Gelug Magon, a shared body comprising Sera, Drepung and Ganden monasteries. Drepung Loseling is the current administrator. With a dozen resident monks, the monastery is the principal place of worship for many of the 1000 Tibetans who live in Shillong. His Holiness the Dalai Lama paid the monastery a short visit this morning. Tibetans and other curious local residents lined the road as he drove by. Tibetan children offered a traditional welcome when he arrived.
Inside the small temple, His Holiness first paid his respects in front of the image of the Buddha. He then recited auspicious prayers of consecration, casting grains into the air by way of offerings as he did so. He examined the various statues enshrined around the walls and took his seat on the throne. Noting that volumes of the Kangyur and Tengyur had been placed in alcoves at the top of the walls, just below the ceiling he gave firm advice that it would be better if they were both more visible and more accessible on shelves lower down. Tea and ceremonial rice were served to the visitors accompanying His Holiness, the monks and supportive local Indian friends. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Long-life Empowerment in Guwahati & Convocation in Shillong
His Holiness the Dalai Lama and the elected head of the Central Tibetan Administration Sikyong Dr Lobsang Sangay enjoy a moment of laughter as they prepare for Martin Luther Christian University’s Convocation ceremony in Shillong, Meghalaya, India on February 3, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Shillong, Meghalaya, India, 3 February 2014 – Concluding his visit to Guwahati, this morning His Holiness the Dalai Lama returned to the Srimanta Sankaradeva Kalakshetra, venue of the Festival of Tibet to give a White Tara Long-Life Empowerment. He spent some time performing the preparatory rituals while the 3000 strong audience gathered, many of them Buddhists from Guwahati and Mon-Tawang in nearby Arunachal Pradesh. He took the opportunity to encourage his listeners to be 21st century Buddhists, not to be satisfied with blind faith, but to find out what the Buddha is, what the historical Buddha taught and how it can be put into practice in their own lives. He also released a newly published book by Tsering Tendar entitled ‘From Mon-yul’, which describes the religious heritage and history of that part of Arunachal Pradesh.
Once he had completed the empowerment, he drove to Guwahati airport to take the 20 minute helicopter flight to the former hill-station of Shillong, where he is the guest of the Government of Meghalaya. Tibetans and other members of the public lined the road to wave and greet him. Read the rest of this entry »
Talk on a Human Approach to Peace and Festival of Tibet Inauguration
His Holiness the Dalai Lama offers floral tribute to the two founders of LBS before his talk at Nehru Stadium in Guwahati, Assam, India on February 2, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Guwahati, Assam, India, 2 February 2014 – A bright, warm sun shone in a cloudless blue sky as His Holiness drove to Guwahati’s Nehru Stadium this morning. He had been invited to give the first LBS Founders’ Commemorative Lecture on a ‘Human Approach to Peace’. As he was escorted into the stadium he encountered on either side a crush of people eager not only to catch a glimpse of him, but wielding their mobile phones to capture a picture too. He sat with other dignitaries as a group of traditional musicians played and sang a ‘borgeet’, a traditional Assamese song dating back to the 15th century.
Kashinath Hazarika described the LBS Foundation and trust recently established to commemorate the work of BN and KN Dutta-Borooah in establishing the Lawyer’s Book Stall. To begin with BN Dutta-Borooah pawned his wife’s jewellery to raise the funds to start the enterprise Read the rest of this entry »
Interfaith Conclave on Peace and Religious Harmony in Assam
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Interfaith Conclave on Peace and Religious Harmony in Guwahati, Assam, India on February 1, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Guwahati, Assam, India, 1 February 2014 – Despite the early morning fog in Delhi, His Holiness the Dalai Lama’s flight took off on time this morning and duly landed punctually in Guwahati, capital of Assam. His host, Bhaskar Dutta-Baruah, of the Lawyer’s Book Stall (LBS), a well-established Assamese publisher and bookseller, was there to receive him. Tibetans and Assamese were gathered outside his hotel on the banks of the stately flowing Brahmaputra to greet His Holiness and he was offered a traditional welcome by both communities.
After lunch, a short drive brought His Holiness to Rabindra Bhawan, venue of an Interfaith Conclave on Peace and Religious Harmony. He met the spiritual representatives with whom he was to share the platform for some minutes before they all took their seats on the stage. Prof Ranjit Dev Goswami gave a welcome address in which he introduced them to the audience, before inviting them to join together to light the lamp inaugurating the occasion. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Speaks to Young Activists at Step by Step School
Speaking to Young Activists at Step by Step School
Noida, NCR, India, 31 January 2014 – The Step by Step School in Noida, across the Yamuna River from New Delhi, was host to His Holiness the Dalai Lama today. The school, whose distant origins lie in a nursery school begun in 1992, has grown since 2008 to being a school offering primary, junior and senior education, aiming to train students who are articulate, confident, socially responsible and ethical young people ready to meet the challenges that lie ahead when they leave. Step by Step, which explicitly seeks to provide a caring, healthy and challenging environment, currently has more than 1860 students and with a staff of more than 280 a remarkable student teacher ratio of 1to 8. Read the rest of this entry »
Pubblicato il rapporto annuale per sui diritti umani in Tibet
Pubblicato il rapporto annuale per il 2013 sui diritti umani in Tibet. appello di ITN per la liberazione di Xu Zhiyong
Il Centro Tibetano per I Diritti Umani e la Democrazia (TCHRD) ha pubblicato in data 20 gennaio il rapporto annuale per il 2013 sulla situazione dei diritti umani in Tibet. Una speciale sezione (Gulags of Tibet) è dedicata all’analisi del sistema della Rieducazione Attraverso il Lavoro all’interno del paese. Il rapporto esamina inoltre in modo esaustivo la questione del trasferimento della popolazione nomade.
A questo proposito, il rapporto afferma che i nomadi tibetani sono stati in gran parte obbligati “a lasciare le loro terre d’origine e trasferiti in aree urbane contro la loro volontà e senza adeguate misure di compensazione: Read the rest of this entry »
Centinaia di tibetani chiedono la liberazione di Khenpo Kartse
La manifestazione di protesta per chiedere la liberazione di Khenpo Kartse, l’abate trentottenne del monastero di Jhapa
Centinaia di tibetani chiedono la liberazione di Khenpo Kartse
Il 15 gennaio, oltre 400 tibetani tra i quali 60 monaci si sono riuniti in una silenziosa manifestazione di protesta (nella foto) per chiedere la liberazione di Khenpo Kartse, l’abate trentottenne del monastero di Jhapa, situato a Nangchen, prefettura di Yushul, nella parte orientale della Regione Autonoma Tibetana. Il “Khenpo”, sospettato di “attività contro lo stato”, era stato arrestato il 6 dicembre 2013 mentre si recava a Chengdu.
Conosciuto anche come Karma Tsewang, Khenpo Kartse è molto rispettato tra i tibetani per il suo incessante adoperarsi in campo sociale e per l’attività svolta a sostegno e protezione della lingua, della religione e della cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Promote Indian culture in universities: Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama speaking at the inauguration of the National Seminar on the Philosophy of Nagarjuna at Pt. Ravishankar Shulkla University in Raipur, Chattisgarh on January 13, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Promote Indian culture in universities: Dalai Lama
Raipur, Chattisgarh, India, 14 January 2014 (By Smita Mainkar, TNN) – Tibetan spiritual leader Dalai Lama said on Monday that people worship God and offer flowers just for the sake of rituals without knowing the meaning of it. “In universities of countries like Japan and China, students have better knowledge of the culture than the monks who keep worshipping. I would like to promote Indian culture in the universities here,” he said while inaugurating the national seminar on the philosophy of Nagarjuna here at the Pandit Ravishankar Shukla University.
Throwing light on the philosophy of Nagarjuna, Dalai Lama said, “Love, compassion are the only things that a human being should develop to become a good individual. Read the rest of this entry »
Due nuovi incendi in Tibet: incidenti o sabotaggi?
Sono meri incidenti o gravi sabotaggi gli incendi a monasteri e luoghi di culto in Tibet?
Oltre due terzi dell’antica città di Gyalthag, situata nella Contea di Dechen, provincia dello Yunnan, sono andati distrutti da un colossale incendio sviluppatosi nella serata di sabato 11 gennaio. Nonostante l’intervento di almeno mille vigili del, le fiamme hanno devastato più di trecento abitazioni. Non ci sono vittime ma molti residenti sono rimasti senza casa.
Gyalthag, ribattezzata dai cinesi “Shangri-la”, fu teatro nel 2010 di un imponente trasferimento della popolazione nomade tibetana: oltre 6.000 pastori appartenenti a 1.300 diverse famiglie nomadi furono trasferiti in alloggi stanziali in ottemperanza a un preciso programma governativo. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Warmly Welcomed at Nagaloka
His Holiness the Dalai Lama greeting well-wishers during his visit to Norgyeling Tibetan Settlement Camp in Maharashtra, India on January 10, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Warmly Welcomed at Nagaloka
Nagpur, Maharasthtra, India, 9 January 2014 – People beside the road waving Buddhist and Tibetan flags and scattering rose petals over his car welcomed His Holiness the Dalai Lama to Nagpur yesterday. After arriving at Dr. Babasaheb Ambedkar International Airport he drove directly to the Buddhist training and conference centre Nagaloka. Donning his saffron coloured Dharma robe he paid respects before the 36 feet high statue of the Walking Buddha, an image that Dr Ambedkar favoured as personifying the expression of compassionate activity for the benefit of all. His Holiness scattered flowers at the foot of the statue before circumambulating it. He recommended that it would be beneficial if quotations from the Buddha’s teachings could also be displayed in the vicinity. Next, His Holiness paid his respects before the statue of Dr Babasaheb Ambedkar, architect of Independent India’s secular constitution, of which he regularly speaks in praise and admiration. Read the rest of this entry »
Madrid cede a Pechino
Madrid cede a Pechino e si appresta a limitare i poteri della corte nazionale. un appello urgente.
Cedendo alle pressioni di Pechino, il governo spagnolo si appresterebbe a limitare i poteri dell’Alta Corte di giustizia e a bloccare la sentenza d’arresto per genocidio di cinque ex leader cinesi, inclusi gli ex presidenti Jiang Zemin e Hu Jintao, pronunciata il 18 novembre 2013. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Joins Swami Vivekananda Commemorations
Swami Nirmaladantha, His Holiness the Dalai Lama and Swami Satyanand Maharaj on stage together during celebrations of the 150th anniversary of the birth of Swami Vivekananda in Coimbatore, Tamil Nadu, India on January 7, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Joins Swami Vivekananda Commemorations
Coimbatore, Tamil Nadu, India, 7 January 2014 – A short flight from Bangalore brought His Holiness the Dalai Lama to Coimbatore, where he was received with pleasure and efficiency and transferred to a nearby hotel. Perhaps appropriately he occupies the Nirvana suite. He is in Coimbatore at the behest of Mounasadhu Swami Satyanand Maharaj of Aruppukottai,Tamil Nadu. The Swami came to see him a year ago when he was participating in the Mind & Life conference at Drepung Monastery in Mundgod, Karnataka. His Holiness was impressed by his demeanour, not least by the fact that as part of his spiritual practice he has kept silent for more than twenty years. His Holiness accepted his invitation to take part in celebrations here of the 150th anniversary of the birth of Swami Vivekananda, an advocate of inter-religious harmony for whom he has great respect. Read the rest of this entry »
Tibet: arrestati otto tibetani accusati di associazione illegale
Chamdo, dove sono in atto arresti di tibetani
Tibet: arrestati otto tibetani accusati di associazione illegale
Otto tibetani sono stati tratti in arresto a Karma, una cittadina della Contea di Chamdo (Kham), perché accusati di fare parte di un movimento popolare volto a cementare l’unità dei tibetani e ad accrescere il loro grado di alfabetizzazione. Riferisce Radio Free Asia che gli arresti, avvenuti tra il 3 e il 5 gennaio, sono stati preceduti da una minuziosa ricerca condotta casa per casa da parte delle autorità cinesi. Dopo essere stati portati alla stazione di polizia, sembra che alcuni siano stati picchiati.
Venerdì 3 gennaio sono stati arrestati Phuntsok Namgyal, Pema Tsultrim e Dorjee Lodoe. Il 5 gennaio è stata la volta di Barlo Yudrung, Denma Tratop, Ngora Tashi Namgyal, Draktsa Dorje Rigzin e Yibnub Sonam. La polizia ha requisito i nastri di stoffa che portavano al collo Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Bounds of Ethics in a Globalised World, Bangalore
His Holiness the Dalai Lama greeting members of the Christ University Choir after their performance at the start of the conference on "Bounds of Ethics in a Globalized World" at Christ University in Bangalore, India on January 6, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Bounds of Ethics in a Globalised World at Christ University, Bangalore
Bangalore, Karnataka, India, 6 January 2014 – His Holiness the Dalai Lama was accorded a warm welcome on arrival at Christ University, not only by the Vice Chancellor Thomas Mathew who escorted him into the building from his car, but also by the students who thronged balconies and stairwells to see him. He also met for a brief chat with old friends Baselios Cardinal Cleemis Catholicos and Chancellor Rev. Dr Fr Thomas Aykara before the Chancellor led him into the Christ University Auditorium.
To start with all present stood while the Christ University choir sang the National Anthem. Christ University Dance Troupe then gave a magnificently agile display of classical Indian dance. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama at Bishop Cotton School Bangalore
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Association of Heads of Anglo-Indian Schools in India's 92nd Annual Conference at Bishop Cotton School in Bangalore, India on January 5, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama a Guest at Bishop Cotton School Bangalore
Bangalore, Karnataka, India, 5 January 2014 – His Holiness was invited to attend the All India Principal’s Conference of the Heads of Anglo-Indian Schools in India today at Bishop Cotton School, Bangalore. He was graciously received on arrival by school Principal John Zacharia, who introduced him to fellow panel members, among them the Guest of Honour, Mr Nandan Nilekani, who is an old boy of the school.
In outlining the aims and scope of the morning’s discussions, Principal Zacharia extolled His Holiness’s advice given earlier this year at Emory University: ‘Education is a key factor in the creation of a happier more peaceful world. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Leaves Bylakuppe for Bangalore
His Holiness the Dalai Lama receiving a traditional welcome on his arrival at the Chowkur Tibetan Settlement in Periyapatna, Karnataka, India on January 4, 2014. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Leaving Bylakuppe for Bangalore
Bangalore, Karnataka. India, 4 December 2014 – After ten days teaching the Stages to the Path to Enlightenment and meeting many people individually and in groups, all of which went smoothly and without obstacle, the time came for His Holiness the Dalai Lama to leave Bylakuppe. He came down to the prayer hall of Sera Jey Monastery, made prayers and saluted the images of enlightened beings. Monks, who had worked as volunteers during the gathering of more than 30,000 people, formed a corridor down the centre of the hall. The Gelugpa hierarchs and an assembly of abbots from Bylakuppe and beyond were there to see him off. Ling Rinpoche, who had requested the teachings, was at the door of His Holiness’s car.
As His Holiness’s motorcade made its way through the settlement the road was lined with Tibetans from all walks of life, young, old, lay and monastic, with katas, flowers or incense in their hands. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Final Day of Teachings at Sera Jey
Ganden Tripa Rizong Rinpoche making traditional offerings at the start of His Holiness the Dalai Lama's final day of teachings at Sera Jey Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on January 3, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Final Day of Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 3 January 2014 – It was chilly and dark when His Holiness the Dalai Lama emerged from Sera Jey Monastery this morning to take the short walk to the teaching ground. Even at that early hour the path was lined with smiling faces as he made his way to begin rituals in preparation for an Avalokiteshvara empowerment. He had instructed that while he was doing that, monks should engage in debate, which they did with gusto.
When he was ready to teach, he began, saying: “Our incomparable teacher, the Lion of the Shakyas, appeared in this world 2600 year ago. I’d like to report a conversation I had once in Amritsar at an inter-religious gathering that sets what the Buddha taught in context with other religious traditions. A Sufi scholar – Sufis are Muslim mystics who emphasise love and compassion – told us that all religions seek to answer three questions: what is the self? Does it have beginning and does it have an end? Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Ninth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama taking part in the opening prayers on the ninth day of his teachings at Sera Jey Monastery in Bylakuppe, Karnataka, January 2, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Bylakuppe, Karnataka, India, 2 January 2014 – In addition to his public activities, such as the Lam Rim teachings he has been giving, His Holiness the Dalai Lama also meets with people before, in between and sometimes even after the teaching sessions. These may be groups from different places or individual monks and Lamas. Today, for example, before coming to the teaching ground, he met a group of more than a hundred Indian neo-Buddhists and a group of Bhutanese. In both cases he stressed what he often says elsewhere that one of the principal aims of Buddhism is the transformation of our disturbing emotions. To achieve this simple faith is not enough. What 21st century Buddhists need to do is study, which means reading or listening to teachings and thinking about them until you understand them. Both groups took avid interest in his advice. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Eighth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama taking part in the opening prayers on the ninth day of his teachings at Sera Jey Monastery in Bylakuppe, Karnataka, January 2, 2014. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Eighth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 1 January 2014 – As soon as he was settled on the teaching throne at Sera Jey Monastery today, His Holiness the Dalai Lama turned to the part of the ground where most of the foreigners were sitting and said:
“I’d like to wish you all a happy new year. Let’s each make a determination to be a more sincere, compassionate, warm-hearted and non-violent human being trying to make our world a more equal place. That way we can actually make it a happy year.
“In the Tibetan calendar, today is the 80th anniversary of the 13th Dalai Lama’s passing away and it’s customary for us to make offerings on such occasions. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Seventh Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama speaking during his visit to the Sera Mey Monastery Retreat Center in Bylakuppe, Karnataka, India on December 31, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Seventh Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 31 December 2013 – For the past week His Holiness the Dalai Lama has been staying at Sera Mey, but teaching every day at Sera Jey. Every day he’s made a short drive between the two colleges. This morning he drove out of Sera Mey in the opposite direction and out onto a plain earth track that brought him to the new Sera Mey Retreat Centre. He had been invited to inaugurate the facility, which consists of a small, simple temple and a collection of retreat houses. He cut the ribbon on the temple door, opened it, entered and paid his respects before taking his seat. He said:
“I appreciate what you’re doing here. One of the Sera Mey disciplinarians asked me if Sera Mey could introduce a period of silent meditation during the morning prayers every day. I recalled that Phabongka Rinpoche had a custom of keeping a period of silence at the point in the sadhana where you take the three bodies into the path, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Sixth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama during the fifth day of his teachings at Sera Jey Monastery in Bylakuppe, Karnatak, India on December 30, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Sixth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 30 December 2013 – This morning, the granting of certificates to newly qualified Geshes was completed and the final candidates paid their respects, many of them touching their heads to His Holiness’s throne, and posed in groups for photographs with him.
His Holiness began the day’s discourse by quoting a verse from Acharya Dharmatreya’s ‘Verses about Friends’:
The Buddhas do not wash away the karma of other beings,
Nor do they remove the consequences with their hands;
They do not transmit their understanding into others’ minds;
They introduce beings to freedom by educating them about reality. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Fifth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama looking at a huge appliqué thank of Guru Rinpoche hanging from Sera Jey Monastery as he arrives for the fifth day of his teaching in Bylakuppe, Karnataka, India on December 29, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Fifth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 29 December 2013 – The morning sky over Bylakuppe was mistier as His Holiness the Dalai Lama left Sera Mey Monastery this morning. On arrival at Sera Jey he was greeted by the sight of a kyigu, a huge appliqué thangka of Guru Padmasambhava hanging down the front of a building. Asked to perform a brief consecration, he recited the necessary verses and cast handfuls of rice and flower petals over the lower part of the thangka.
Once again, following the recitation of the Heart Sutra, a group of newly qualified Geshes lined up to receive their certificates from Sharpa Chojey and then gathered round the foot of the throne to have their photograph taken with His Holiness. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Fourth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama holding a copy of "Opening the Eye of Discernment" introduced at the start of the fourth day of teachings at Sera Jey Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 28, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Fourth Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 28 December 2013 – This morning His Holiness the Dalai Lama walked briskly from his car to the teaching venue in the Sera Jey courtyard. He smiled and waved to well-wishers in the crowd, but did not stop. Once the recitation of the Heart Sutra was complete, successful Lharampa Geshe candidates received their certificates and posed in groups for photographs with His Holiness. Before the teaching began, Chairman of the Geluk International Foundation, Lama Chosphel Zotpa addressed the assembly.
Acknowledging His Holiness, Ganden Tri Rinpoche and other honoured guests he announced that his request for a special ceremony had been accepted. Read the rest of this entry »
Le ultime parole di Tsuiltrim Gyatso
Tsuiltrim Gyatzo
Le ultime parole di Tsuiltrim Gyatso. Driru: il tribunale condanna tre tibetani.
Dharamsala, 26 dicembre 2013. Prima di darsi la morte con il fuoco per la libertà del suo paese, Tsuiltrim Gyatso, il monaco quarantaduenne immolatosi il 19 dicembre, ha lasciato un ultimo, vibrante messaggio destinato ai suoi compatrioti. “Io, Tsuiltrim Gyatso, il guerriero delle nevi, mi immolo con il fuoco per il bene di tutti i tibetani”: questo l’incipit del suo appassionato testamento spirituale affidato a un semplice foglio di carta a righe (nella foto).
“Il cuore è a pezzi. Fratelli, state ascoltando? State vedendo? A chi dovrei raccontare le sofferenze di sei milioni di tibetani? Sotto questa brutale prigionia cinese tutti i nostri preziosi tesori, l’oro e l’argento, ci vengono rubati. La gente è costretta a soffrire. Pensando a queste cose scorrono lacrime, il prezioso corpo umano è avvolto dalle fiamme. Mi immolo con il fuoco per il ritorno del Dalai Lama in Tibet, per la liberazione del Panchen Lama e per il bene di sei milioni di tibetani. Possano tutti gli esseri senzienti liberarsi dai tre veleni e raggiungere lo stato di Buddha. Possano il lama e i Tre Gioielli prendersi cura di coloro che sono calpestati e senza rifugio. Fratelli e sorelle della Terra delle Nevi, per la salvezza dell’unità del Tibet non cedete alla falsità delle volpi”. Da Tsuiltrim Gyatso, il guerriero delle nevi”. Read the rest of this entry »
Third Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama with some of the monks who received their Geshe Lharampa certificates at the start of his third day of teachings at Sera Jey Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 27, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Third Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 27 December 2013 – “Here we have the Ganden Tri Rinpoche, the regent of Je Tsongkhapa, and the two hierarchs, the Jangtse and Sharpa Chojeys. With them I have been asked to preside over the presenting of certificates to those who have achieved the Geshe Lharampa degree,” was how His Holiness the Dalai Lama opened the morning teaching session today. There is several years’ backlog of successful candidates, making several hundred altogether and they will be presented their certificates over the coming days. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Second Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama arriving at the start of the second day of his teachings at Sera Jey Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 26, 2013. Photo/Rio Helmi
Second Day of Lam Rim Teachings at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 26 December 2013 – His Holiness the Dalai Lama began the second day of his Stages of the Path teachings with the remark that when he was taking teachings from Khunu Lama Rinpoche, each day Rinpoche would recite a different verse of praise to the Buddha. For his part, His Holiness recites Nagarjuna’s marvellous verse of gratitude to the Buddha for teaching dependent origination.
“The root of enlightenment is compassion,” he continued, “and different traditions emphasise compassion, but here we are talking about great compassion which is combined with insight into emptiness. Because we experience suffering of different degrees of intensity, we need to recognise its causes and see if we can overcome them. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Lam Rim Teachings Begin at Sera Jey
His Holiness the Dalai Lama accepting a mandala offering from H.E. Ling Choktrul Rinpoche on the first day of the Lam Rim teachings at Sera Monastery in Bylakuppe on December 25, 2013. Photo/Rio Helmi
Lam Rim Teachings Begin at Sera Jey
Bylakuppe, Karnataka, India, 25 December 2013 – Although the entire teaching is taking place in the covered courtyard of Sera Jey Monastery, His Holiness is staying for the first week at Sera Mey. It’s a short drive through narrow lanes from one monastery to the other, but because of the size of the crowd, it’s a relatively long walk from the car to the throne. However, today His Holiness enjoyed interacting with people on the way, catching the eye of an old friend here, waving to another there, and shaking many outstretched hands.
“I’m very glad to see how many of you have come today,” he began. “We started this teaching of the Lam Rim or stages of the path texts last year. We’ve finished some of them already. Let’s see how we get on and how much I can do without straining my eyes. We’ve gathered here to try to make the most of this life, which will ensure a good life in the next. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Arrival at Bylakuppe and Sera Monastery
His Holiness the Dalai Lama greeting the gathering as he arrives at the Sera Lachi Temple at Sera Monastery in Bylakuppe, Karnataka, India on December 24, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Arrival at Bylakuppe and Sera Monastery
Bylakuppe, Karnataka, India, 24 December 2013 – His Holiness the Dalai Lama set off from Bengaluru for Bylakuppe early this morning. Making good time, his party stopped for a break on the way at Mandya and before setting out again spoke to members of the press. He told them he was going to the Tibetan settlement at Bylakuppe to continue a set of Buddhist teachings he began last year. These teachings, the Stages of the Path to Enlightenment derive from instructions given in Tibet by the Indian master Dipankara Atisha. He expects upwards of 10,000 monastics to attend, as well as Tibetan and foreign lay people. He told the journalists that Tibetans remain hugely grateful to former Chief Minister of Mysore state, as it then was, Siddavanahalli Nijalingappa, who was instrumental in Tibetans being offered land on which they re-established themselves in agricultural communities. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Akshobhya Empowerment
His Holiness the Dalai Lama undertaking preparatory rituals for the Akshobya empowerment before his teaching in New Delhi, India on December 23, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Akshobhya Empowerment to Complete Teachings for Russian Buddhists
New Delhi, India, 23 December 2013 – When His Holiness the Dalai Lama entered the hall to undertake the preparatory rituals for the Akshobhya empowerment he was going to give this morning, several hundred Russian students were waiting for him. Sitting before the mandala enclosure and an array of offerings he spent about an hour fulfilling the necessary preparatory rituals. By the time he finished, the hall was nearly full. He told his audience that he would like to continue reading Chapter 6 of the ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ until the end of the current section, which meant verse 10, which he often cites for the realistic and practical advice it provides.
Why be unhappy about something
If it can be remedied?
And what is the use of being unhappy about something
If it cannot be remedied? Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Second Day of Teachings for Russian Buddhists
His Holiness the Dalai Lama arriving at the Kempinski Hotel at the start of the second day of his teachings for a group of Russian Buddhists in New Delhi, India on December 22, 2013. Photo/Kate Surzhok
The Second Day of Teachings in New Delhi for a Group of Russian Buddhists
New Delhi, India, 22 December 2013 – “The purpose of this kind of teaching is to understand the Dharma, which can help us learn to transform our minds,” began His Holiness the Dalai Lama this morning. “And this is a class or lecture I’m giving. Listen, try to understand and then try to apply what you’ve understood. I’m not here to give blessings! We’ll have a question and answer session. Please don’t talk too long and try to frame your question clearly. You have a right to ask what you like and I reserve the right whether and how to answer.”
The first question was about Nikolas Roerich and agni yoga. His Holiness said he was aware of Roerich because there is a gallery of his paintings near Kullu, not far from Dharamsala, but he knew nothing about agni yoga. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s First Day of Teachings for Russian Buddhists
His Holiness the Dalai Lama speaking during the first day of his three day teaching at the request of a group from Russia in New Delhi, India on December 21, 2013. Photo/Kate Surzhok
The First Day of Teachings in New Delhi for a Group of Russian Buddhists
New Delhi, India 21, December 2013 – The skies over Delhi were misty and grey as His Holiness the Dalai Lama set out this morning, the Winter Solstice, to drive to the Kempinski Hotel where he was to resume teaching a group of Russian he had begun to teach last year. He was received at the door by Yelo Rinpoche and Telo Rinpoche, his Russian hosts and the hotel managers who escorted him to the ballroom. There 1300 Russians, 20 Chinese and about 120 Tibetans and other foreigners awaited him quietly, their faces smiling in rapt anticipation. Having greeted the audience and the Lamas sitting around the throne, His Holiness took his seat.
“Because it is you who are acquainted with your own mind,” he began, “it is you who can best judge whether there has been any change or not. If you dedicate yourself to helping others, you’ll be happier. Read the rest of this entry »
Tibet: 125°autoimmolazione. Torturato a morte uno dei monaci arrestati a Lhasa il 23.11.13
Tsuiltrim Gyatso a terra
Tibet: 125° autoimmolazione. Torturato a morte uno dei monaci arrestati a Lhasa il 23.11.13
Tsuiltrim Gyatso, quarantadue anni, un monaco del monastero di Amchok, Contea di Sangchu, regione dell’Amdo, si è autoimmolato oggi attorno alle 14.30, ora locale. La foto pervenuta mostra Tsuiltrim a terra, il corpo ancora in fiamme. La sua morte è stata confermata. I suoi resti sono stati portati all’interno del monastero dove circa 400 monaci stanno officiando i rituali funebri. Non sono pervenute al momento altre notizie.
Tsuiltrim Gyatso è il 125° tibetano deceduto all’interno del Tibet dal 2009. Nell’ottobre 2012, nella Contea di Sangchu, si autoimmolarono quattro tibetani nell’arco di una sola settimana.
E’ giunta oggi notizia che uno dei monaci del monastero di Tarmoe, nella Contea di Driru, arrestati a Lhasa il 23 novembre, è stato torturato a morte dalla polizia. Il suo corpo è stato restituito alla famiglia il 17 dicembre. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha confermato che Ngawang Jamyang, quarantacinque anni, è deceduto in carcere Read the rest of this entry »
Chilean Biologist and Russian Journalists
His Holiness the Dalai Lama with Russian journalists after their interview in New Delhi, India on December 20, 2013. Photo/Igor/SaveTibetRussia
Interchange with Chilean Biologist and Russian Journalists
New Delhi, India, 20 December 2013 – For the second day today, His Holiness the Dalai Lama met with a Chilean delegation led by 85 year old biologist and philosopher Humberto Maturana, who was teacher and collaborator with His Holiness’s good friend Francisco Varela. He is also the scientist who His Holiness often quotes as having advised him that he tries not to get attached to his field of research because to do so spoils your objectivity.
Today, Dr Maturana wanted to talk about what kind of beings we are in terms of biology, science and understanding. He said that when we investigate, we find we are living beings. Read the rest of this entry »
Prosegue la repressione a Driru: arrestati due monaci
Colonne di camion di militari a Driru
Continua il pugno di ferro della repressione cinese nella Contea di Driru. Fonti tibetane hanno reso noto che il 23 novembre due monaci del monastero di Driru Tarmoe sono stati arrestati a Lhasa dove si erano recati in occasione dell’annuale periodo di vacanza. In precedenza, la polizia armata aveva fatto irruzione nel monastero, forzato le porte delle loro camere e sequestrato gli effetti personali dei due religiosi. Circondati anche i monasteri di Rabten e Dongna. Otto monaci del monastero di Rabten, studenti presso altri istituti religiosi, sono stati tratti in arresto. Read the rest of this entry »
Tensione a Meruma dopo l’ultima autoimmolazione. Arrestati due cantanti tibetani.
Kunchok Tseten, il nomade tibetano di trent’anni, morto durante il trasporto a Barkham, che ha dato la sua vita per la libertà del Tibet
Tensione a Meruma dopo l’ultima autoimmolazione. Arrestati due cantanti tibetani.
Forte tensione a Meruma, la cittadina del Tibet nord orientale dove il 3 dicembre si è autoimmolato Kunchok Tseten, il nomade tibetano di trent’anni, morto durante il trasporto a Barkham, che ha dato la sua vita per la libertà del Tibet. Sembra che la moglie di Kunchok, in un primo tempo arrestata, sia stata liberata ma non si hanno notizie degli altri membri della famiglia rinchiusi, forse sotto tortura, in una località ignota.
Le autorità governative hanno immediatamente cremato i resti di Kunchok. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Presenting the TN Khoshoo Memorial Award
Harsh Mander and His Holiness the Dalai Lama visiting a classroom at the Care Home for Street Children in Mehrauli, New Delhi, India on December 7, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Presenting the TN Khoshoo Memorial Award and Lecture, and Visiting a Care Home for Street Children
New Delhi, India, 7 December 2013 – His Holiness the Dalai Lama was a guest of the Ashoka Trust for Research in Ecology and the Environment (ATREE) at the Chinmaya Mission this morning. He had been invited to present the TN Khoshoo Memorial Award and Lecture and was welcomed on arrival by Dr. Ganesh Balachander and Mr Rajiv Khoshoo, TN Khoshoo’s son.
Following Dr Balachander’s short introduction His Holiness was presented with a book published by ATREE entitled ‘Himalaya: Mountains of Life’ by K. S. Bawa & S. Kadur, which he examined with interest. Dr Balachander then explained the background to the TN Khoshoo Memorial Award Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Visit to the Vasant Valley School and the Institute of Liver & Biliary Sciences
His Holiness the Dalai Lama with three young liver transplant patients who performed a song before his talk at the Institute of Liver and Billary Science in New Delhi, India on December 6, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Visits to the Vasant Valley School and the Institute of Liver & Biliary Sciences
New Delhi, India, 6 December 2013 – After a tortuous drive through the Delhi traffic this morning, His Holiness the Dalai Lama visited Vasant Valley School in the south of the city. It is a school that makes a priority of academic achievement within a community of well-rounded individuals. His Holiness was met on arrival by the Director Arun Kapur and Mrs Rekha Purie, who escorted him to the stage of an amphitheatre within the grounds, where expectant students and staff awaited them. Following Mr Kapur’s brief introduction, His Holiness spoke.
“Hello, good morning, elder and younger brothers and sisters. I’m always happy to meet young people, because it makes me feel younger too. We older people have mostly already done our work, but you young people are just at the beginning of your time, making preparations for a happy life. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Expresses Condolences at the Passing Away of Nelson Mandela
His Holiness the Dalai Lama with Nelson Mandela
His Holiness the Dalai Lama Expresses Condolences at the Passing Away of Nelson Mandela
New Delhi, India, 6 December 2013 – In a letter to the family of Nelson Mandela, His Holiness the Dalai Lama expressed his deep sadness on learning of the passing away of Nelson Mandela.
His Holiness wrote: “In his death the world has lost a great leader, whose steadfast and unflinching determination played a key role in securing peace and reconciliation during South Africa’s transition from apartheid rule. Under his leadership South Africa was transformed through peaceful means, in the spirit of reconciliation.”
His Holiness said that he will personally miss a dear friend, who he had hoped to meet again and for whom he had great admiration and respect. In his letter, His Holiness continued, “He was a man of courage, principle and unquestionable integrity, a great human being, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Advice for Tibetan Students
His Holiness the Dalai Lama speaking to resident students at the TCV Student Hostel Complex in New Delhi, India on December 5, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Advice for Tibetan Students and Interviews for Mongolian Television
His Holiness the Dalai Lama is currently staying at the TCV Student Hostel complex in Delhi and had this morning agreed to pose for group photographs with the resident students. He also took the opportunity to speak to them about the value of education.
“The first thing we decided to do in exile was to set up schools, because a lack of modern education was one of the causes of our problems. We requested Pandit Nehru and the Government of India to support our appeal to the UN. However, Nehru told me it wouldn’t help. He said that to keep the Tibet issue alive what we needed to do was educate young Tibetans. That would prevent the issue from getting lost. The Indian government took responsibility for meeting the expenses of Tibetan education. If all we wanted was access to modern education, we wouldn’t have needed to set up separate schools. But we wanted Tibetan schools. Read the rest of this entry »
Long-Life Ceremony and Vajrabhairava Empowerment for Mongolians
Some of the many Mongolians with offerings for His Holiness the Dalai Lama during Long Life prayers on the last day of his three day teachings for Mongolian Buddhists in New Delhi, India on December 4, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Long-Life Ceremony and Vajrabhairava Empowerment for Mongolians
The day was just breaking as His Holiness the Dalai Lama arrived at the Kempinski Hote New Delhi, Indial this morning to perform the various preparatory rites for the Vajrabhairava empowerment. When he began the hall was quiet and virtually empty, but towards the end of his rituals, two Mongolian musicians began to play poignant lilting melodies on their bowed, stringed instruments.
Once His Holiness was seated on the throne, the Mongolians proceeded to offer prayers for his long life, based on the ‘Offering to the Spiritual Master (Lama chöpa), which they recited in Tibetan. When it was done, he said:
“First of all, thank you all very much for making this Long-life Offering. I noticed that in the section for eulogy and appeal, you recounted the relationship between Mongolians and the Dalai Lamas. Read the rest of this entry »
Tibet: si autoimmola un giovane tibetano
Tibet: si autoimmola un giovane tibetano in Amdo
Kunchok Tseten, un nomade tibetano di trent’anni, padre di due figli di tre e quattro anni, si è autoimmolato
ieri, 3 dicembre, a Meruma, una cittadina della Contea di Machu nella regione dell’Amdo. Kunchok si è dato fuoco chiedendo il ritorno del Dalai Lama in Tibet e l’unione di tutti i tibetani dentro e fuori il paese.
“Lunga vita al Dalai Lama, i nostri fratelli e le nostre sorelle, qui e in esilio, possano essere riuniti”: queste le sue ultime parole prima di cadere a terra avvolto dalle fiamme.
Testimoni oculari hanno riferito che le ustioni riportate da Kunchok Tseten erano gravissime e si ritiene non sia sopravvissuto. La polizia che pattugliava la zona dell’immolazione lo ha subito circondato impedendo ai tibetani di recuperare il suo corpo. Dopo una breve colluttazione, le forze dell’ordine lo hanno portato via. La moglie di Kunchok e alcuni membri della sua famiglia sono stati tratti in arresto assieme ai passanti che avevano cercato di contrastare la polizia.
La scorsa estate, Kunchok Tseten aveva confidato al fratello: “Non posso tollerare tutte le atrocità alle quali i cinesi ci sottopongono. Dopo che tanti miei fratelli e sorelle si sono autoimmolati, anch’io un giorno sacrificherò la mia vita dandomi fuoco”. Con il gesto estremo di Kunchok, sale a centoventiquattro il numero dei tibetani che hanno cercato la morte con il fuoco all’interno del Tibet occupato. Fonti: Phayul – The Tibet Post http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1057:tibet-si-autoimmola-un-giovane-tibetano-in-amdo&catid=33:notizie&Itemid=50
Tre nuovi arresti a Driru
Massiccia presenza delle forze di polizia cinese nel remoto villaggio di Driru
Fonti tibetane in esilio hanno dato notizia dell’avvenuto arresto di tre tibetani della Contea di Driru, situata nella regione di Nagchu, nel Tibet centrale o “Regione Autonoma Tibetana”. Il primo arresto è avvenuto il 23 settembre: Lobsang Tashi, un monaco del monastero di Rabten, è stato portato via con la forza dal suo alloggio. Il suo computer e il suo cellulare sono stati sequestrati. L’arresto degli altri due tibetani è avvenuto il 23 novembre.
Si chiamano Lobsang Choeying e Kunchok Choephel e sono originari del villaggio di Ngayang. Lobsang è accusato di aver partecipato alle manifestazioni di protesta contro il governo cinese Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Second Day of Teachings for Mongolian
View of the stage at the Kempinski Ambience Hotel, venue for His Holiness the Dalai Lama's teaching in New Delhi, India on December 3, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Second Day of Teachings for Mongolian Buddhists and Vajrabhairava Preliminary Initiation
The necessary preparations were already complete when His Holiness the Dalai Lama arrived in the Kempinski Hotel Ballroom New Delhi, India, early this morning. He took a seat beside the teaching throne facing the small mandala house, ritual cakes and other offerings arrayed at the back of the stage. He then performed the requisite self-initiation for the Vajrabhairava empowerment he was due to give later in the day. As the hall gradually filled with people, the quiet was occasionally punctuated by the ringing of His Holiness’s bell, sometimes accompanied by the drumming of his damaru. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s First Day of Teachings for Mongolian Buddhists
His Holiness the Dalai Lama during his teaching at the Kempinski Ambience Hotel in New Delhi, India on December 2, 2013. Photo/Lobsang Kunga/OHHDL
First Day of Teachings for Mongolian Buddhists in Delhi
New Delhi, India, 2 December 2013 – A group of 818 Buddhists from Mongolia converged on the Kempinski Ambience Hotel in New Delhi, where they were joined by 60 Koreans and 15 Tibetans to listen to teachings by His Holiness the Dalai Lama. He was escorted from his car to a stage at one end of the hotel ballroom, which had been transformed by a large backdrop featuring a painting of the Buddha and the 17 Nalanda Masters and images of Je Tsongkhapa and Vajrabhairava. After he had taken his seat on the throne, monks led a recitation of the Heart Sutra in Mongolian.
“When Buddhist teachings are being given, both the teacher and disciples need to correct their motivation,” His Holiness began. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Speaking on the Wisdom of Compassion
Speaking on the Wisdom of Compassion at the Anniversary Event of a Liver Transplant Program
The Apollo Hospitals New Delhi, India, welcomed His Holiness the Dalai Lama to an open air event today to mark the 15th anniversary of their Liver Transplant program. It was attended by 200 transplant recipients and members of their families, who represented the 15300 liver, kidney and heart transplant recipients who have benefited from the program since its inception. Founder and chairman of Apollo Hospitals, Dr Prathap Reddy remarked that in the 30 years of their existence they have treated 37 million patients. Voicing his delight at His Holiness’s presence among them, he said: “Pranams from the Apollo family. How can we express our joy and exhilaration that you are with us today?” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Speaks about ‘Success & Happiness’
His Holiness the Dalai Lama answering questions from the audience during his talk on "Success & Happiness" in Noida, India on December 1, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Bimtech invites His Holiness the Dalai Lama to Speak about ‘Success & Happiness’
New Delhi, India, 1 December 2013 – The Birla Institute of Management Technology (BIMTECH) invited His Holiness the Dalai Lama to address a select gathering of corporate leaders, civil servants, academicians, professionals, and diplomats today as part of its 25th anniversary celebrations. The event took place at the Jaypee Integrated Sports Complex, Greater Noida. His Holiness’s relations with the Birla family go back to the early days of his life in India. It was in their house in Mussoorie that he spent his first year in exile before moving to Dharamsala. In a brief meeting before his talk, he was presented with a framed photograph of himself with Mr & Mrs BK Birla on the veranda of Birla House in 1959 or 1960. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Begins his Winter Sojourn in Delhi
His Holiness the Dalai Lama with a group of students from Namgyal Insitute of Buddhist Studies during their meeting in New Delhi, India on November 29, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Begins his Winter Sojourn in Delhi
Between his return from his trip to Japan and his departure to South India, to resume his teaching of the great texts of the Stages of the Path to Enlightenment, His Holiness the Dalai Lama has elected to remain in Delhi.
This morning, acceding to an invitation from an old friend, ophthalmologist Dr Devindra Sood, he made a short visit to express his support for the recently opened Eye-Q Institute of Glaucoma. He has known Dr Sood, and before that his father, for many years. At the door, he duly cut the ribbon and scattered flower petals in benediction. Dr Sood then introduced him to members of the Institute’s staff and showed him the premises and equipment, while describing the up to date treatments the Institute can provide to relieve glaucoma in particular. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Addressing Tibetans and Koreans
His Holiness the Dalai Lama with members of the Tibetan community living in Japan in Tokyo, Japan on November 26, 2013. Photo/Office of Tibet, Japan
Addressing Tibetans and Koreans before Leaving Japan
Tokyo, Japan, 26 November 2013 – On the final morning of this visit to Japan, His Holiness the Dalai Lama met with a group of 300 Buddhists, who had come from Korea to meet him. He greeted them warmly:
“Brothers and sisters from Korea, I’m very happy to have this chance to meet you again. China, Korea, Vietnam and Japan have traditionally been Buddhist countries. Although in any particular country there may also be other faiths you have many Buddhist temples and monasteries, so you have an understandable interest in Buddhism.”
He observed that in the 21st century South Korea has achieved a high degree of material development. “But,” he asked, “does all this material development bring us peace of mind? Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Talk in Tokyo: Making the Best of Our Lives
His Holiness the Dalai Lama speaking during his public talk at Ryogoku Kokugikan Hall in Tokyo, Japan on November 25, 2013. Photo/Office of Tibet, Japan
Talk in Tokyo – Making the Best of Our Lives
Tokyo, Japan, 25 November 2013 – Having remained fine for the entire duration of His Holiness the Dalai Lama’s stay in Japan, today, as the visit draws to a close, the weather turned sombre and grey. It rained as he drove to Kyoto station to board the Shinkansen bullet train to Tokyo. Passing back through Shizuoka, where last week the sun shone and the sky was clear, today, the crest of Mt Fuji was hidden in cloud.
The venue for His Holiness’s afternoon talk was the Ryogoku Kokugikan Hall, an indoor sports arena that often hosts Sumo wrestling tournaments. Large photographs of past champions gaze down from the upper reaches of the hall, reminiscent of the guardians who traditionally protect temple gateways.
As is his wont, His Holiness addressed the 2500 people gathered to hear him as his brothers and sisters and told them how happy he was to be with them. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Expression to Bring Freedom to the World
View of the stage at the Kyoto International Conference Centre, venue for His Holiness the Dalai Lama's conversation with writer Banana in Kyoto, Japan on November 24, 2013. Photo/Office of Tibet, Japan
Interviews and a Conversation about Potential Modes of Expression to Bring Freedom to the World
Kyoto, Japan, 24 November 2013 – His Holiness the Dalai Lama gave three interviews during the morning today. In the first, Ms Kintoyo from Kyoto Seika University, who have been his hosts in Kyoto, prompted him to talk about responding to different images. He told her that whenever he sees an image of Mary carrying the infant Jesus he has a strong sense of maternal affection, which is something with universal impact. Images of Jesus on the cross and the skeletal fasting Buddha have deep meaning and significance, but lack the universal appeal that the conventional figure of the Buddha shares with Mary and child. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Talk to Students at Kyoto Seika University
His Holiness the Dalai Lama speaking at Kyoto Seika University in Kyoto, Japan on November 23, 2013. Photo/Office of Tibet, Japan
Talking to Students at Kyoto Seika University
Kyoto, Japan, 23 November 2013 – His Holiness the Dalai Lama’s first visitor today was Mitsuko Shimomura, who had come to conduct a television interview with him. In her distinguished journalistic career she became the first woman Editor-in-Chief of the Asahi Journal, a major national-circulation weekly magazine, before opting to work as an independent writer and journalist, TV commentator and public speaker. Having moderated the first dialogue between His Holiness and scientists in Japan a year ago, the first thing she wanted to know was how he felt the dialogue is developing.
“As you know, I’m very happy that a dialogue is taking place between science derived from ancient Indian thought and modern scientists. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Interfaith Service for World Peace
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Interfaith Service for World Peace in Shizuoka, Japan on November 22, 2013. Photo/Office of Tibet, Japan
Interfaith Service for World Peace at Nihondaira, Shizuoka
Shizuoka, Japan, 22 November 2013 – When Mt Fuji was added to the World Heritage List as a cultural site in June this year it prompted another exciting idea. Save Tibet Network in conjunction with the Liaison Office of His Holiness the Dalai Lama for Japan and East Asia decided to convene an interfaith meeting focussed on world peace in the vicinity. In his introduction to the occasion today, Chairman of the Organizing Committee, Seishu Makino said that while it limited the size of event they could hold, the choice of Nihondaira as the location, in full view of Mt Fuji was an inspiration. The very name Nihondaira means ‘to pacify Japan’, making it an appropriate place to pray for peace in the world and Mt Fuji has been an object of pilgrimage for centuries. As everyone attending the gathering today witnessed for themselves, it is uplifting simply to gaze at its snow-capped cone aloft in the clear blue sky. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: “I am a promoter of democracy”.
His Holiness the Dalai Lama speaking during his public talk on "Shift to a Peaceful 21st Century" in Shizuoka, Japan on November 21, 2013. Photo/Office of Tibet, Japan
Interview in Tokyo Followed by Public Talk in Shizuoka
Shizuoka, Japan, 21 November 2013 – Before leaving Tokyo for other engagements this morning, His Holiness the Dalai Lama gave an extensive interview to Yoshiko Sakurai, who he knows well. She participated in scientific discussion with him at Chiba Institute of Technology and was present for his meeting with parliamentarians yesterday. She began by asking how he felt that meeting had gone; he replied: “I am a promoter of democracy, which is why I have brought the role of the Dalai Lamas in Tibetan political affairs to an end. Meeting with the parliamentarians was an honour because they are representatives of the people; it’s they in whom the people have placed their trust. This was the second time I’ve met with them and they responded with warmth and genuine interest.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: From Sadness to Hope, the Power of Compassion
His Holiness the Dalai Lama with participants in a meeting with Japanese scholars of Tibetan Studies in Tokyo, Japan on November 19, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
From Sadness to Hope – the Power of Compassion
Tokyo, Japan, 19 November 2013 – A short drive through Tokyo’s busy streets brought His Holiness the Dalai Lama to the Zojoji Temple today. This grand institution belongs to the Jodo shu, one of the Pure Land traditions of Japanese Buddhism, dedicated to the single-minded recitation of the Nembutsu, a prayer to Amitabha Buddha. A Zojoji Temple has stood on this site for more than 500 years, but was badly damaged during the last war. The Daiden (Hondo), that His Holiness visited was rebuilt, combining ancient and modern traditions, in 1974. He was received at the steps to the temple by the Chief Abbot Yagi and escorted inside to a seat from which he could observe the prayers led by the Abbot to poignant musical accompaniment. Read the rest of this entry »
Students of Yakumo Academy, Tokyo, cheer His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama is greeted by students as he enters the hall before his talk at Yakumo Academy, a girls' school in Tokyo, Japan on November 18, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Students of Yakumo Academy, Tokyo, cheer His Holiness the Dalai Lama
When His Holiness the Dalai Lama stepped out of his car into the sunshine and the grounds of the Yakumo Academy this morning a great cheer went up. He was audibly welcomed not only by the students on the quadrangle, but also those on the balconies and at the windows of classrooms on the upper floors. Many of them waved Tibetan flags in their hands. He was greeted personally by the President-principal Akira Kondo.
Once the students had gathered in the hall, His Holiness entered and again was met by 950 smiling schoolgirls, their hands folded in friendship. In his welcoming remarks the Principal told him that they were all looking forward to his meaningful advice. Read the rest of this entry »
Tibet: danneggiato da un incendio il monastero di Ganden
Il monastero di Ganden brucia
Tibet: danneggiato da un incendio il monastero di Ganden in Lithang. Pechino annuncia: fine della politica del figlio unico e abolizione dei campi di lavoro
Nella notte di sabato 16 novembre un incendio ha gravemente danneggiato il monastero di Ganden Thubchen Choekhorling nella Contea di Lithang, prefettura di Kardze, nella regione del Sichuan. La sala di preghiera, dove i monaci si riuniscono per le celebrazioni religiose e le sessioni di dibattito, è andata completamente distrutta (nella foto) assieme alle statue e ai preziosi manufatti che la ornavano. Fondato dal terzo Dalai Lama nel 1580, il monastero di Ganden Thubchen Choekhorling è uno dei più antichi e famosi monasteri tibetani della regione. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Dialogue with Scientists on ‘Universe, Life and Education’
Dialogue with Scientists in Tokyo on ‘Universe, Life and Education’
For the fifth in a series of dialogues His Holiness the Dalai Lama has held with scientists in Japan since 2004, he was accompanied into the hall where the meeting was taking place by the Abbot of Koyasan, headquarters of the Shingon school of Japanese Buddhism. Dr Haruo Saji opened proceedings, drawing attention to the many correspondences that exist between Buddhist and scientific approaches to reality. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Discussing the Role of Science
His Holiness the Dalai Lama in conversation about the contribution of science and technology to human happiness at the Chiba Institute of Technology in Tsudanuma, Japan on November 13, 2013. Photo/OHHDL
Discussing the Role of Science and Technology at Chiba Institute of Technology
Tsudanuma, Japan, 16 November 2013 – Under sparkling autumn sunshine His Holiness the Dalai Lama was received at Chiba Institute of Technology (CIT) by journalist and writer Yoshiko Sakurai, who would be his interlocutor in a conversation about the contribution of science and technology to human happiness. She introduced Chairman of the Board of Directors, Osamu Setokuma and University President, Professor Kazuhito Komiya.
In a lecture theatre, before an audience of 600 teachers and students, Ms Sakurai told His Holiness that students at this 71 year old institution have a long established concern for the welfare of humanity. She also recalled that when Hideki Yukawa became the first Japanese winner of the Nobel Prize for Physics in 1949, he said he had been able to develop his Meson Theory because he was both Japanese and a Buddhist. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Dialogue with Scientists in Tokyo
His Holiness the Dalai Lama speaking at the dialogue with scientists in Tokyo, Japan on November 17, 2013. Photo/Office of Tibet Japan
His Holiness the Dalai Lama Dialogue with Scientists in Tokyo on ‘Universe, Life and Education’
Tokyo, Japan, 17 November 2013 – For the fifth in a series of dialogues His Holiness the Dalai Lama has held with scientists in Japan since 2004, he was accompanied into the hall where the meeting was taking place by the Abbot of Koyasan, headquarters of the Shingon school of Japanese Buddhism. Dr Haruo Saji opened proceedings, drawing attention to the many correspondences that exist between Buddhist and scientific approaches to reality. He also mentioned that there are things that are difficult for us to know and referred to our inability to see our own real face. He said what we see in the mirror is only a reflection and a photograph is only dots of ink on paper. The Koyasan Abbot said he has found much in common between his tradition and Tibetan Buddhism and looked forward to listening to His Holiness’s conversation with scientists. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Arrives on a Visit to Japan
His Holiness the Dalai Lama is greeted by well-wishers on his arrival at the airport in Narita, Japan on November 15, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Arrives on a Visit to Japan
Narita, Japan, 15 November 2013 – As the Dreamliner in which His Holiness the Dalai Lama had flown from India touched down at Narita Airport this morning, the weather, not surprisingly for the time of year, was overcast. In contrast, the friends who came to meet him were warm and welcoming. Before driving to his hotel, he briefly answered journalists’ questions, stressing how urgent it is to overcome a sense of ‘them’ and ‘us’ and instead consider the oneness of humanity,.
In the early afternoon, he gave an interview to Nobutaka Murao, a newscaster for News Zero on NTV, which began with a question about the purpose of his visit. He replied that he hoped to meet the public, to share the idea that happiness lies within. He said that Buddhists regularly pray to benefit all beings, Read the rest of this entry »
Un monaco si autoimmola
Il giovane monaco Tsering Gyal appena immolatosi.
Un monaco si autoimmola in Amdo. nuovi arresti a Driru
E’ giunta in mattinata notizia di una nuova autoimmolazione in Tibet, nella regione dell’Amdo. Tsering Gyal (nella foto), un giovane monaco del monastero di Akyong, nella Contea di Golok Pema, si è tolto la vita con il fuoco alle ore 17.40, ora locale. Si tratta del 122° caso di autoimmolazione all’interno del Tibet dal 2009, il 129° comprendendo anche coloro che hanno sacrificato la loro vita nell’esilio invocando la libertà del Tibet.
Tsering Gyal, 20 anni, è stato immediatamente traportato all’ospedale di Xiling dagli agenti di pubblica sicurezza subito accorsi sul luogo dell’immolazione. E’ deceduto la sera stessa, attorno alle 22.00. Queste le sue ultime parole: “Oggi mi sono autoimmolato per l’unione di tutti i tibetani. Le mie sole speranze sono l’unità dei tibetani e la preservazione della lingua e della tradizione del mio paese. Solo così tutti i tibetani potranno essere riuniti”. Testimoni oculari hanno riferito che, prima di stramazzare a terra avvolto dalle fiamme, Tsering ha intonato: “Possa Sua Santità il Dalai Lama sapere…”A mezzanotte, il corpo carbonizzato di Tsering Gyal è stato portato al monastero dove i monaci hanno officiato i rituali funebri. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaches the Three Principles of the Path
His Holiness the Dalai Lama during his teachings to a group from Malaysia at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, India on November 11, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches the Three Principles of the Path and Gives White Tara Permission
Thekchen Chöling, Dharamsala, India, 11 November 2013 – In response to the impromptu announcement that His Holiness the Dalai Lama would be giving a teaching requested by a group of Malaysians in public, residents of Dharamsala gathered early in the Tsuglagkhang this morning. His Holiness first conducted the preparatory rites for the White Tara Permission he intended to give before he began to teach.
“You won’t achieve your goals just by reciting mantras,” he said, “it’s only by revealing reality that the Buddhas indicate the way to liberation. We have 100 volumes of the Kangyur and 220 volumes of the Tengyur; these are texts to study. The aim of the teaching is that we transform ourselves within. This requires study and means we have to use our intelligence.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Introduces Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group from Vietnam at his residence in Dharamsala, India on November 7, 2013. Photo/Dang Tran Dung
His Holiness the Dalai Lama Introduces Secular Ethics and Buddhist Teachings to a Group from Vietnam
Thekchen Chöling, Dharamsala, India, 7 November 2013 – His Holiness the Dalai Lama met today with a group of 71 Vietnamese CEOs, artists and intellectuals, the majority of them women, within his residential compound. He began, as he so often does, by emphasising his and their common humanity.
“As human beings we are the same. A neurologist will tell you that Vietnamese and Tibetan brains are the same, our emotions are the same, and our intelligence is the same. Therefore, we have the same potential to think more deeply about the situation we find ourselves in.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Addresses Nuns
His Holiness the Dalai Lama Addresses Nuns After the Great Winter Debate Session
Thekchen Chöling, Dharamsala, India, 3 November 2013 – This morning His Holiness the Dalai Lama met briefly with nuns from eight nunneries who for the last month have been taking part in the Jang-Gun-Chö, the Great Winter Debate, held this year at Dolma Ling Nunnery. He began: “You’ve all been engaged in debate based on Dharmakirti’s ‘Commentary on Epistemology’ (Pramanavarttika), What did you learn from each other?”
He said that there are reports that at one time in Tibet there was a tradition of nuns studying the classic Buddhist texts, which eventually lapsed. This has changed. He cited nuns from Kopan in Nepal last year defying the Tibetan joke about nuns being proud of having memorized the Samantabhadra prayer Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meet Polish Parliamentarians, Tibetans and Tibet Support Groups
His Holiness the Dalai Lama speaking to Polish parliamentarians in Warsaw, Poland on October 24, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Meeting Polish Parliamentarians, Tibetans and Tibet Support Groups
Warsaw, Poland, 24 October 2013 – The sky was overcast and a light rain fell as His Holiness the Dalai Lama stepped out of his hotel this morning to take the short drive to the University of Warsaw, where the Rector was waiting to receive him. His first meeting was with a group of Polish Members of Parliament. His Holiness spotted and fondly embraced his old friend Heinrich Wujec. Members of the group were introduced to him by Hon. Beata Bublewicz. Introductions over, the parliamentarians gathered around His Holiness to hear what he had to say, many sitting in a circle at his feet on the floor. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama at 13° Nobel Peace Laureates’ Summit in Warsaw
Sharon Stone holds up the Peace Summit Award she received at the 13th World Summit of Nobel Peace Laureates in Warsaw, Poland on October 23, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
13th Nobel Peace Laureates’ Summit in Warsaw
Warsaw, Poland, 23 October 2013 – When His Holiness the Dalai Lama arrived at Warsaw airport from New York yesterday, he was received by Tibetan Representative Thubten Samdup and Health Kalon, Dr Tsering Wangchuk who did his medical training here, speaks Polish and is familiar with the city. Received at the hotel by a large number of Tibetans, Mongolians and local well-wishers, he was given a traditional Tibetan welcome. He was then pleased to encounter fellow Nobel Laureate Mairead Corrigan Maguire in the lobby.
He is in Warsaw, city of free people, to attend the 13th Nobel Peace Laureates’ Summit. But before driving to the National Opera House where it was taking place today, he was interviewed by Jackec Zakowsk of Polish Television. To the opening question, are you happy? His Holiness replied that he sleeps well, he is relaxed and he is happy. Read the rest of this entry »
Ginevra: la questione dei diritti umani in tibet
Ginevra: la questione dei diritti umani in tibet sollevata da 13 stati membri dell’UNHRC
Ginevra, 22 ottobre 2013. Tredici stati membri del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno espresso critiche nei confronti della Cina, con esplicito riferimento alla situazione all’interno del Tibet, nel corso della Universal Periodic Review (UPR), una procedura condotta da un gruppo di lavoro composto dai 47 stati membri del Consiglio per i Diritti Umani (UNHRC), Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Audiences, Meetings and a Discussion with Chinese Writers in New York
His Holiness the Dalai Lama with a group of Chinese scholars and writers after their meeting in New York on October 21, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Audiences, Meetings and a Discussion with Chinese Writers in New York Prior to Departure for Europe
New York, USA, 21 October 2013 – After three days of Buddhist teachings and a public talk in New York there was time today for His Holiness the Dalai Lama to meet with groups and individuals on a more personal basis. This included thanking and having his photograph taken with the security personnel who have provided him protection and members of The Tibet Center and The Gere Foundation who organized the successful events of the past few days.
A more animated encounter took place between His Holiness and a group of 24 Chinese scholars, writers and poets, who met to discuss promoting secular ethics, particularly in relation to China. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Empowerment and a Public Talk
His Holiness the Dalai Lama shaking hands with members of the audience at the conclusion of his talk at the Beacon Theater in New York on October 20, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Empowerment Concerning the Buddha Establishing the Three Pledges and a Public Talk on the Virtue of Non-violence
New York, USA, 20 October 2013 – In the cool quiet of the early morning today, as the sun was just beginning to light the sky, His Holiness the Dalai Lama sat before a mandala structure on the stage of the Beacon Theater to perform the preparatory rituals for the empowerment he was to give. Later, when most of the 3000 seats in the theater were filled he returned to begin to teach.
On this occasion the Heart Sutra was recited in English, as the entire audience followed Richard Gere’s lead from the stage. His Holiness quoted the Buddha as having said: “On my part I will show you the path, but you have to travel it,” and quoted the following verse: “Buddhas do not wash unwholesome deeds away with water, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Completing an Explanation of the Heart Sutra
His Holiness the Dalai Lama speaking during the second day of his teachings in New York, NY, USA on October 19, 2013. Photo/Robert Nickelsberg
Completing an Explanation of the Heart Sutra and Continuing Chapter Nine of the Guide to the Bodhisattva’s Way of Life
New York, USA, 19 October 2013 – For the second day, today, Rato Khenpo Nicholas Vreeland, with incense in hand, escorted His Holiness the Dalai Lama onto the stage of the Beacon Theater, New York. Once His Holiness had greeted members of the Sangha, performed prostrations to the Buddha, saluted the audience and taken his seat on the throne, a group of Chinese monastics recited the Heart Sutra in Chinese. He began with the remark that there is a verse at the end of the Heart Sutra that encapsulates the practice of the Dharma:
May I be able to dispel the three poisons
May the light of insight shine brightly
May I be able to overcome all obstacles
May I be able to engage in the deeds of Bodhisattvas.
He suggested that if in addition to chanting these lines, which encompass the content of the Pali and Sanskrit traditions, we are able to incorporate their meaning into our practice it will be of benefit.
“Shantideva, a scholar-adept at Nalanda University, says it is our duty to pay respect to senior students of the Dharma, for example, those who follow the Pali tradition. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Teaching on Wisdom Sutra
His Holiness the Dalai Lama reading from a Tibetan text during his teachings at the Beacon Theater in New York City, NY, USA on October 18, 2013. Photo/Robert Nickelsberg
Teaching from the 8000 Verse Perfection of Wisdom Sutra, The Sutra of Truly Remembering the Sublime Three Jewels and the Heart Sutra
New York, USA, 18 October 2013 – His Holiness the Dalai Lama flew into Newark from Mexico yesterday afternoon and was received on behalf of his hosts, The Tibet Center and The Gere Foundation, by Khyongla Rato Rinpoche, Rato Khenpo Nicholas Vreeland and Richard Gere, who escorted him into New York. Excited Tibetans thronged the streets around his hotel, while musicians and dancers celebrated his arrival and he was offered a traditional Tibetan welcome.
This morning, as he made his way to the Beacon Theater, where he was to speak to nearly 3000 people, Read the rest of this entry »
Uccisioni ed arresti in Tibet
La polizia cinese a Driru
PROSEGUE LA REPRESSIONE A DRIRU: UCCISIONI E ARRESTI
Dharamsala, 17 ottobre 2013. A distanza di oltre due settimane dall’inizio della repressione resta estremamente tesa la situazione nella Contea di Driru, nella cosiddetta Regione Autonoma Tibetana, dopo il rifiuto da parte della popolazione locale di issare la bandiera cinese sul tetto delle case in occasione del 64°anniversario della fondazione della Repubblica Popolare. Le immagini arrivate dal Tibet (nelle foto) documentano la massiccia presenza della polizia armata e delle forze paramilitari in marcia verso la Contea. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Inter-religious Dialogue and Public Talk
His Holiness the Dalai Lama speaking during his public talk on The Art of Happiness at the Convention Center in Zacatecas, Mexico on October 16, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Inter-religious Dialogue and Public Talk on the Art of Happiness in Zacatecas
Zacatecas, Mexico, 16 October 2013 – A short drive through the cobbled streets of the historic town of Zacatecas, which is recognised as a UN World Heritage Site, brought His Holiness the Dalai Lama to the Antiguo Templo de San Agustina. Once a church, the restored building now serves as a venue for art and cultural exhibitions. Today, however, it was the location of an Inter-Religious Dialogue hosted by Monsenor Sigifredo Noriega Barcelo, the Bishop of the State of Zacatecas. As His Holiness arrived a large brass band played on the square and excited school children lined his path to the door, where the Bishop received him and escorted him inside. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Speaks about Compassion
Former Mexican President Vincente Fox introducing His Holiness the Dalai Lama before his talk in Leon, Guanajuato, Mexico on October 15, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Compassion in Action and Visits the Presidential Library at the Fox Center
León, Guanajuato, Mexico 15 October 2013 – This morning as the day began to warm, His Holiness the Dalai Lama’s hosts at Hacienda San Cristoboal, former Mexican President Vicente Fox and his wife came to see him. They met privately for a few minutes before walking with him from the main house to the newly established Vicente Fox Center of Studies, Library and Museum. This modern facility which incorporates a library, museum, a centre for the advancement of democracy, and is privately funded will be Mexico’s first US style presidential library. President Fox was pleased to point out how the new buildings blend in with the old ones that have been in his family for more than one hundred years. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Generating the Awakening Mind of Bodhichitta
Adela Micha interviewing His Holiness the Dalai Lama for Televisa, the biggest TV network in Mexico, in Mexico City, Mexico on October 14, 2013. Photo/Oscar Fernandez
Generating the Awakening Mind of Bodhichitta and Speaking to Students, Teachers and Parents
Mexico City, Mexico, 14 October 2013 – His Holiness the Dalai Lama began a final busy day of engagements in Mexico City, once again at the Arena Ciudad de Mexico, by giving an interview to Adela Micha of Televisa, Mexico’s largest television network. She began by telling her viewers that she was speaking in person to the Dalai Lama, a person many regard with great awe and asked him how he sees himself and he answered: “As just another human being.”
She asked his view of the status of women in Buddhism and he told her that 2600 years ago in India there was some discrimination against women, but the Buddha gave equal rights to both men and women. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Talking about Secular Ethics
His Holiness the Dalai Lama greeting a capacity crowd of 15,000 before his talk at Arena Ciudad de Mexico in Mexico City, Mexico on October 13, 2013. Photo/Oscar Fernandez
Talking about Secular Ethics and Continuing the Guide to the Bodhisattva’s Way of Life
Mexico City, Mexico 13, October 2013 – Immediately after he had arrived at the Arena Ciudad de Mexico this morning His Holiness the Dalai Lama met with representatives of two local Buddhist groups. He was keen to explain to them that performing rituals and saying prayers is fine up to a point, but in the twenty-first century it is important to understand what Buddhism is about, which requires study. He also told them that scientists and others are taking greater interest in Buddhism for what it can tell them about the mind. A project is underway to compile materials from the Kangyur and Tengyur related to Buddhist science, philosophy and religion, which will make them easier to study in an academic way. He encouraged the making of such provisions in Dharma centres too. Read the rest of this entry »
Tibet: La polizia spara sulla folla, 4 morti
La polizia spara sulla folla, 4 morti
Tibet torna di prepotenza nelle cronache relative alla Cina: dopo alcune proteste seguite a un arresto, la polizia cinese ha sparato sulla folla, ferendo centinaia di tibetani e uccidendone quattro. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaching ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’
His Holiness the Dalai Lama is accompanied by actor Richard Gere as he arrives on stage at the Arena Ciudad de Mexico at the start of his teachings in Mexico City, Mexico on October 12, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Teaching ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ and Visit to the Universidad Pontificia de Mexico in Mexico City
Mexico City, Mexico, 12 October 2013 – A lengthy drive through Mexico City’s busy streets this morning brought His Holiness the Dalai Lama to the Arena Ciudad de Mexico. As his motorcade turned into the precincts of the building, hundreds of members of the public were lined up on the pavement, waiting to enter too. Many waved.
As he climbed out of his car, His Holiness was greeted by an old friend, Richard Gere, who walked with him to the back of the stage. Gere then went ahead to introduce His Holiness to the 4.000 strong audience, who gave him a rousing welcome when he too appeared and greeted them with folded hands. Taking his seat on a simple armchair before a backdrop of several thangkas, His Holiness began his talk without further ado. Read the rest of this entry »
Madrid: la corte nazionale apre un’inchiesta contro Hu Jintao
Madrid: la corte nazionale apre un’inchiesta contro Hu Jintao
Madrid, 11 ottobre 2013. Con una sentenza pronunciata il 9 ottobre, la Suprema Corte Nazionale spagnola ha accettato di aprire un’inchiesta contro l’ex presidente cinese Hi Jintao con l’accusa di genocidio contro il Tibet e contro la nazione tibetana. Read the rest of this entry »
Ucciso a Chengdu Choje Akong Rinpoche
Choje Akong Rinpoche
Ucciso a Chengdu Choje Akong Rinpoche
Dharamsala, 10 ottobre 2013. N ella giornata di ieri è giunta notizia della uccisione a Chengdu, capitale della provincia del Sichuan, di Choje Akong Rinpoche, co-fondatore, assieme a Chogyam Trungpa, del centro buddista Samye Ling, il primo in occidente, inaugurato in Scozia nel 1967. Akong Rinpoche sembra sia stato ucciso nella periferia della città Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaching Root Stanzas on Mahamudra
His Holiness talking to students during his visit to their classroom at Emory University in Atlanta, Georgia on October 10, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Teaching Panchen Lobsang Chogyen’s Root Stanzas on Mahamudra
Atlanta, Georgia, USA, 10 October 2013 – Acceding to a request from Drepung Loseling Monastery in Atlanta, after arriving at the Glenn Memorial Auditorium of Emory University this morning, His Holiness the Dalai Lama lost no time before beginning his explanation of Panchen Lobsang Chogyen’s Root Stanzas on Mahamudra. He made clear that he would not follow the traditional procedure that requires preliminary prayers and repeated explanations, but would give a straightforward account of the verses.
He led the 1200 people present in reciting the traditional verse which in the first two lines concerns taking refuge in the Three Jewels and in the second two lines concerns developing the awakening mind of bodhichitta. Both sections refer to ‘I’, so for them to make sense we have to have some sense of self. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Exploring Secular Ethics at Emory University
His Holiness the Dalai Lama with China-Tibet Initiative members after their meeting at Emory University in Atlanta, Georgia on October 9, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Exploring Secular Ethics at Emory University
Atlanta, Georgia, USA, 9 October 2013 – When His Holiness the Dalai Lama arrived at the Glenn Memorial Auditorium to spend a day on the Emory University Campus this morning President James Wagner was there to receive him. His first engagement was a meeting with members of the China-Tibet Initiative in a marquee on one of the lawns. A Chinese student gave a brief introduction explaining that initially five students had agreed the need to arrange meetings between Chinese and Tibetan students and that their number has grown to eighty. He said getting to know each other was the most important thing and suggested theirs was a model for conflict resolution among students. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Pillars of Responsible Citizenship
His Holiness the Dalai Lama speaking during his talk on "The Pillars of Responsible Citizenship in the 21st Century Global Village" at the Arena at the Gwinnet Center in Atlanta, Georgia, on October 8, 2012. Photo/Sonam Zoksang
Pillars of Responsible Citizenship in the 21st Century Global Village
Atlanta, Georgia, USA, 8 October 2013 – Amidst the flashing blue and red lights of the secure motorcade, the roar of motorcycle outriders and the clatter of a helicopter overhead, His Holiness the Dalai Lama drove from his hotel in Atlanta out to the Gwinnet Arena, venue of the day’s programs. He was met at the door by Emory University President James Wagner and greeted by the audience in the 10,000 seat arena with warm and friendly applause.
In his introduction, President Wagner mentioned that Emory University was founded by Methodists and has long been motivated to prepare citizens for life not only to do well, but also to do good. Paul Wolpe, the moderator, followed him saying that a university concerns itself with knowledge, but there is also a need for wisdom, deep understanding and insight. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Addresses the Global Spa and Wellness Summit
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience at the start of his talk at the the Global Spa and Wellness Summit in Guragon, India on October 6, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Addresses the Global Spa and Wellness Summit
Gurgaon, New Delhi, India, 6 October 2013 – At the start of a trip that will take him to USA, Mexico and Poland, His Holiness the Dalai Lama spoke at the Global Spa and Wellness Summit in Gurgaon today. Having flown from Dharamsala to Delhi, he drove directly to the gathering where he was met on arrival by his host and old friend, Analjit Singh, founder and chairman of Max Healthcare.
Once the friendly welcoming applause had died down, His Holiness began by addressing his ‘respected brothers and sisters’ explaining that he always likes to start this way because he believes that the 7 billion human beings alive today are the same. They all wish for happiness and all have a right to achieve it. With a twinkle he added: “Of course, what we also have in common is that we all face problems of one sort or another too. Anyway, I am very happy to be here and I thank my old friend Analjit Singh for the invitation.” Read the rest of this entry »
Shichung si è immolato per il Tibet
AUTOIMMOLATO. FORTE TENSIONE A DRIRU Dharamsala, 4 ottobre 2013. Le autorità cinesi della Contea di Ngaba hanno costretto i familiari di Shichung, il tibetano di quarantuno anni immolatosi con il fuoco sabato 28 settembre a Gomang Thawa, nella Contea di Ngaba, a gettare nel fiume Ngachu le ceneri del loro congiunto. Prima di darsi fuoco, Shichung, di professione sarto e padre di due bambini, aveva acceso una lampada a burro di fronte a un ritratto del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Tibetan Scholars Meet with H.H. Dalai Lama to Review Buddhist Science Textbook
Tibetan Scholars Meet with His Holiness the Dalai Lama to Review Buddhist Science Textbook
Theckchen Chöling, Dharamsala, India 25 September 2013 – His Holiness the Dalai Lama’s interest in science is well-known. Conversations he began with modern scientists almost thirty years ago have spawned such thriving collaborations as the Mind & Life Institute a non-profit organization dedicated to building a scientific understanding of the mind to reduce suffering and promote well-being. Read the rest of this entry »
His Holiness Offers Condolences at the Passing Away of Robert Ford
His Holiness Offers Condolences at the Passing Away of Robert Ford
Dharamsala, HP, India, 26 September 2013 – His Holiness the Dalai Lama offered his prayers and deep condolences in a personal letter to the family members of Robert Ford at his passing away. He stated that Robert Ford occupied a special place in the history of Tibet as the first Englishman employed as an official of the pre-1959 Tibetan Government. His Holiness recalled his many meetings with Robert Ford, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visit to the Vien Giac Vietnamese Temple
His Holiness the Dalai Lama with members of the monastic community at Vien Giac Vietnamese Buddhist Temple in Hanover, Germany on September 20, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Concludes his European Tour with a Visit to the Vien Giac Vietnamese Temple
The concluding engagement of His Holiness the Dalai Lama’s current tour of Europe was a visit to the Vien Giac Vietnamese Temple in Hanover, Germany. On arrival he recognised several friends among the monks who came to receive him as he stepped out of his car and who then escorted him into the Temple.
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Ethics for the Young Generation
His Holiness the Dalai Lama speaking during his visit to Gymnasium Steinhude in Steinhude, Germany on September 19, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Ethics for the Young Generation and Strength through Compassion and Solidarity
Hanover, Germany, 19 September 2013 – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited to visit the small town of Wunstorf twenty kms or so to the west of Hanover. The Mayor of Wunstorf, Rolf-Axel Eberhardt and his wife received him on arrival at the Town Hall, while a group of young music students played in his honour. Read the rest of this entry »
Several Nations Urge China to Respect Rights of Tibetans at UNHRC Session
The United Nation Human Rights Council (UNHRC).
Several Nations Urge China to Respect Rights of Tibetans at UNHRC Session.
DHARAMSHALA: Over five countries including the US, Germany, Czech Republic, Austria and the UK, on Tuesday issued statements at the ongoing 24th session of the UN Human Rights Council in Geneva, urging China to respect human rights in Tibet. Read the rest of this entry »
Dalai Lama ai monaci birmani: Basta violenze anti-Rohingya
Il Dalai Lama lancia un appello ai monaci buddisti birmani.
Dalai Lama ai monaci birmani: Basta violenze anti-Rohingya
Il leader spirituale tibetano ricorda gli insegnamenti del Buddha e lancia un appello ai monaci birmani: niente più attacchi e violenze contro “i vostri fratelli e sorelle musulmani”. Aung San Suu Kyi chiede emendamenti alla Costituzione per risolvere il problema etnico. Read the rest of this entry »
Speaking about Young People’s Contribution to a Peaceful World
School children welcome His Holiness the Dalai Lama with roses on his arrival at IGS Hanover in Hanover, Germany on September 18, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Speaking about Young People’s Contribution to a Peaceful World
When His Holiness the Dalai Lama arrived at the IGS School Hanover this morning he was met by the Principal and a member of the City Council who gave him a small bust of the philosopher Leibnitz, who lived in Hanover in the late 17th and early 18th centuries. Noting the hand-painted flags over the school door he entered the lobby to a musical accompaniment. Read the rest of this entry »
Dalai Lama Weighs in on Myanmar Anti-Muslim Violence
Tibetan spiritual leader, the Dalai Lama gestures during his press conference at the international conference FORUM 2000 in Prague, Czech Republic, on September 17, 2013. The 17th annual Forum 2000 Conference convene global leaders from politics, academia, religion, business and civil society are meeting to discuss key issues facing civilization. The Forum 2000 Foundation was founded in 1996 by Czech President Vaclav Havel, Japanese philanthropist Yohei Sasakawa, and Nobel Peace Prize laureate Elie Wiesel. According to the organization, the main objective of its conferences is ‘to identify the key issues facing civilization and to explore ways to prevent the escalation of conflicts that have religion, culture or ethnicity as their primary components. (EPA Photo)
Prague. The Dalai Lama on Tuesday urged Myanmar monks to act according to their Buddhist principles, in a plea to end the deadly violence against the country’s Muslim minority.
“Those Burmese monks, please, when they develop some kind of anger towards Muslim brothers and sisters, please, remember the Buddhist faith,” the Buddhist leader told reporters at an annual human rights conference in the Czech capital Prague.
“I am sure […] that would protect those Muslim brothers and sisters who are becoming victims,” Tibet’s exiled spiritual leader said. Read the rest of this entry »
Tibetan glaciers are shrinking at their summits.
Glaciers on the Tibetan Plateau — the world’s third-largest ice reservoir after those in Antarctica and Greenland — have been losing mass even at surprisingly high elevations/NASA Earth Observatory
Tibetan glaciers are shrinking at their summits.
By Jane Qui [Nature.com]
Ice loss at high elevations threatens water supply for hundreds of millions of people. The Tibetan glaciers are shrinking. Most of the retreat is thought to be taking place at low elevations, but research now shows that the glaciers may also be losing ice at altitudes up to 6,000 metres. “ The glaciers are virtually being decapitated from the top by a warming climate,” Read the rest of this entry »
Closing Panel of the Prague Forum 2000
His Holiness the Dalai Lama with fellow panelist during their discussion on Democracy, Human Rights and Religious Freedom in East Asia at Charles University in Prague, Czech Republic on September 17, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Closing Panel of the Forum 2000 Conference on Societies in Transition: The Values We Share
Arriving at the Zofin Palace Prague, Czech Republic, this morning, His Holiness the Dalai Lama was received by Tomáš Vrba, a publisher who is Chairman of the Forum 2000 Board of Directors. He escorted him to a meeting with the press in the Knights’ Hall. His Holiness answered the first question about whether he is disappointed when political leaders are reluctant to meet him by repeating what he has said elsewhere that he is primarily concerned with meeting the public to discuss human values with them. Read the rest of this entry »
Forum 2000 Conference on Societies in Transition
His Holiness and the late President Vaclav Havel's wife Dagmar Havlova looking at a poster depicting Vaclev Havel's arrests in his office in Prague, Czech Republic on September 16, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Forum 2000 Conference on Societies in Transition
His Holiness the Dalai Lama is in Prague at the invitation of the Forum 2000 Foundation established by his old friend President Vaclav Havel. This is his tenth visit since he came first in 1990, three months after the Velvet Revolution that ended 41 years of Communist rule in Czechoslovakia. Shortly after he was last here in 2012, President Havel died. Today, His Holiness expressed a wish to visit Havel’s office to pay his respects. This he duly did, being met at the entrance to the building by Dagmar Havlova, the late President’s wife who escorted him inside. His Holiness touched his head to the chair in which Havel sat when they last met and laid a silk scarf upon it. When he asked if they had anything bearing President Havel’s own handwriting a signed copy was found of his last play ‘Leaving’, which Dagmar Havlova presented to His Holiness. Read the rest of this entry »
Dalai Lama says China’s Tibet policy now ‘more realistic’
His Holiness the Dalai Lama
Dalai Lama says China’s Tibet policy now ‘more realistic’
[AFP] Vilnius — The Dalai Lama said Friday he believed China was being “more realistic” about Tibet after decades of what he termed failed hardline policy. Beijing has long accused Tibet’s exiled spiritual leader of encouraging separatism and violence, but the Nobel Peace laureate said Friday he is only seeking “meaningful autonomy” for Tibetans within China and accepts Chinese rule.
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Tibet, monaci condannati a 4 anni per “attività politiche non autorizzate”
I tre monaci condannati: Choedar, Sonam Gonpo e Sonam Choedar
Tibet, monaci condannati a 4 anni per “attività politiche non autorizzate”
Le condanne sono arrivate dopo 1 anno di detenzione preventiva. Nei raid sono stati arrestati anche altri religiosi, rilasciati dopo aver firmato un documento in cui si impegnano a non fare alcun tipo di attività politica. L’area di Wonpo sempre più nel mirino delle autorità. Lhasa (AsiaNews) – Le autorità giudiziarie della contea tibetana di Kardze – nella provincia cinese del Sichuan – hanno condannato alla galera tre monaci buddisti arrestati lo scorso anno nel corso di un raid compiuto dalla pubblica sicurezza. I tre – Choedar, Sonam Gonpo e Sonam Choedar – sono in prigione da diversi mesi: fino a ora la loro sorte era sconosciuta. La pena varia dai 3 ai 4 anni di galera per “attività politiche non autorizzate”. Le condanne sono state confermate dal Tibetan Centre for Human Rights and Democracy. Read the rest of this entry »
Teaching the Eight Verses for Training the Mind in Prague
His Holiness the Dalai Lama and fellow Nobel Peace Laureate Aung San Suu Kyi during their meeting in Prague, Czech Republic on September 15, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Teaching the Eight Verses for Training the Mind in Prague
On his way through the hotel lobby in Prague, Czech Republic, as he was setting out for the venue of today’s teachings, His Holiness the Dalai Lama encountered a group of Tibetans who had come from Austria where they live to listen to his public talk yesterday. They stayed overnight and were taking the opportunity to see him again before returning home. He took a few minutes to extol to them the value and richness of the Tibetan Buddhist tradition. He stressed that Tibetan is the language most appropriate for conveying what the Buddha’s teachings mean. Therefore, it is really worth preserving. In the twenty-first century Buddhists need to read, study and come to an understanding of Buddhism, not just recite prayers and mantras without thinking about them. Many were overcome with emotion. Read the rest of this entry »
China cracking down on Tibetan culture’
His Holiness the Dalai Lama
China Cracking down on Tibetan culture, by Vishal Gulati
Dharamsala, Sep 16 (IANS) The Chinese government has stepped up its crackdown on Tibetan artistes and intellectuals as part of its tactics to crush their language and culture, say exiled Tibetans here.
They say the Chinese authorities have been enforcing a ban on songs that either invoke their spiritual leader, the Dalai Lama, in exile or highlight their aspirations.
“Singer Shawo Tashi has become the latest Tibetan to be arbitrarily detained and sentenced,” human rights watchdog Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (TCHRD), based here, told IANS. Read the rest of this entry »
Tibetan monks and endangered cats
Tibetan monks and endangered cats [The Economist]
A new study of the snow leopard’s habitat across the Tibetan plateau has found that Tibetan Buddhist monasteries may be better equipped than formal preservation programmes to protect the endangered cats from poaching,retaliatory killing by farmers and other deadly perils. The key is their ability to extend their influence across administrative boundaries and maintain safe space for the animals. Read the rest of this entry »
Compassion & Respect in Today’s Society
His Holiness the Dalai Lama with a group of physically challenged young people who play music together on his arrival at the Tipsport Arena before the start of his talk in Prague, Czech Republic on September 14, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Compassion & Respect in Today’s Society
This morning, after three days in Vilnius, Lithuania, His Holiness the Dalai Lama flew to Prague, capital of the Czech Republic. He was received at the Airport by Karel Schwarzenberg, former Foreign Minister in the Czech government and leader of the TOP 09 party, Tomas Hudecek, Mayor of Prague, and Executive Director of the Forum 2000 Foundation, Jakub Klepal. Arriving at his hotel, Tibetans from the Czech Republic, Hungary and Austria and Czech supporters of Tibet were gathered to welcome him. After lunch, he greeted a group of physically challenged Czechs who play music together as he was on his way to the Tipsport Arena, venue for his public talk. His first words from the stage, having greeted the audience of more than 6000, were in tribute to his late friend and founder of Forum 2000, President Vaclav Havel. “He was a humble, genuinely good human being, who put on no airs. From the first he was honest and truthful. Read the rest of this entry »
Visiting the Lithuanian Parliament and Vilnius City Hall
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the press during the second day of this three day visit to Vilnius, Lithuania on September 12, 2013. Photo/Zymantas Morkvenas
Visiting the Lithuanian Parliament and Vilnius City Hall
People in Vilnius, Lithuania, could be heard expressing surprise about the unusually good weather for the time of year, attributing it to His Holiness the Dalai Lama’s presence in the city. He laughed off the suggestion, pointing out that if he had any ability to influence the weather he’d be sure to use it when he wanted to fly. This morning he drove to the nearby Academy of Arts, where his first public engagement was a meeting with the press. He began by outlining his two lifelong commitments: encouraging the adoption of human values as a basic source of happiness and promoting inter-religious harmony. He also highlighted the media’s responsibility to increase awareness of such issues among the public. Read the rest of this entry »
The Path to Peace and Happiness in a Global Society
Three children conducting an interview with His Holiness the Dalai lama for Lrytas TV in Vilnius, Lithuania on September 13, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
The Path to Peace and Happiness in a Global Society
At the Academy of Arts Vilnius, Lithuania once more, the first of His Holiness the Dalai Lama’s engagements today was a meeting with Buddhists and supporters of Tibet. He began by paying his respects before an image of the Buddha that had been set up to one side of the dais. He explained that today the Buddha is commonly regarded as a symbol of compassion. However, to begin with he was a sentient being who clarified his mind, cleansing it of defilements, gradually overcoming all mistaken conceptions and acquiring wisdom through the application of intelligence.
In ancient India the practice of morality, single pointed concentration and penetrative wisdom were the three trainings common to spiritual practice. Read the rest of this entry »
The Path to Peace and Happiness in a Global Society
His Holiness the Dalai Lama lays flowers at the foot of the Freedom Monument in Riga, Latvia on September 9, 2013. Photo/Igor/SaveTibetRussia
The Path to Peace and Happiness in a Global Society
His Holiness the Dalai Lama began his second full day in Riga, Latvia, by giving two interviews. The first was conducted by Arnis Ritups, a bluff philosopher who moderated his public talk yesterday, for Rigas Laiks (The Riga Time) magazine. Uncompromising in his questions he asked, “Have you understood the nature of thought?” to which His Holiness replied that his daily practice is essentially about examining the nature of the mind. When he asked, “Am I speaking with the Bodhisattva Avalokiteshvara?” His Holiness replied that he never claims to be a Bodhisattva, and that Avalokiteshvara is his boss. Regarding his predecessors as Dalai Lama, he lauded the qualities of the first seven, noting that while many of them experienced spiritual visions, the significant contribution he himself has made is in establishing a dialogue between Buddhist science and modern science. Read the rest of this entry »
Tibet, le forze di sicurezza cinesi sparano contro manifestanti
Tibet, le forze di sicurezza cinesi sparano contro manifestanti: feriti
Il Fatto Quotidiano 8 ottobre 2013
Fuoco cinese contro manifestanti tibetani. Le forze di sicurezza hanno sparato aperto il fuoco contro la folla che chiedeva il rilascio di un concittadino, arrestato per aver protestato contro l’ordine di esibire la bandiera nazionale della Cina. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama speaks on the Culture of Compassion
His Holiness the Dalai Lama presenting Tereze Telpe with the Dalai Lama Award for Youth Compassion at the start of his talk in Riga, Latvia on September 9, 2013. Photo/Igor/SaveTibetRussia
His Holiness the Dalai Lama speaks on the Culture of Compassion
At the end of a long journey from India, His Holiness the Dalai Lama was warmly welcomed when he landed under bright skies in the northern European port city of Riga, capital of Latvia, yesterday. Members of the organizing committee for his visit, led by Janis Martins Skuja, met him at the airport and a smiling crowd of well-wishers awaited his arrival at his hotel.
His program today began with a meeting with the press. He opened, declaring:
“I’m very happy to be here for my third visit to this very pleasant city. Wherever I go I try to generate awareness of the sameness, the oneness of humanity. Read the rest of this entry »
Preghiera per la pace
Preghiera per la pace
L’Unione Buddista Italiana in questo momento in cui le voci di guerra sembrano sovrastare le voci di pace, si unisce nel silenzio della meditazione e della preghiera all’appello che S. S. Papa Francesco ha rivolto a tutti gli uomini e le donne di buona volontà per accendere una luce di speranza nella risoluzione di un conflitto che già ha pagato il tributo di migliaia di vittime . Read the rest of this entry »
Il governo inglese chiede alla Cina di sospendere l’esecuzione di Dolma Kyab
Dolma Kyab
Il governo inglese chiede alla Cina di sospendere l’esecuzione di Dolma Kyab
William Hague, Segretario di Stato inglese agli Affari Esteri, ha chiesto ieri al governo cinese la sospensione della condanna a morte sentenziata il 17 agosto nei confronti di Dolma Kyab (nella foto), marito di Kunchok Wangmo, la donna tibetana di trentuno anni immolatasi con il fuoco a Taktsa, Contea di Dzoege, nella regione di Ngaba, il 13 marzo 2013. “Chiediamo alle autorità cinesi la commutazione della sentenza e la sospensione dell’esecuzione”, ha dichiarato Hague alla Camera dei Comuni, auspicando un “processo libero e conforme agli standard internazionali”. Qual’è il comportamento del governo italiano?
Kunchok Wangmo, deceduta sul luogo dell’immolazione, aveva compiuto l’estremo atto di protesta di fronte all’ufficio che ospita i funzionari cinesi. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama commences teachings to Koreans
His Holiness the Dalai Lama commences teachings to Koreans.
After successfully concluding about a month-long meditational retreat in Ladakh, the spiritual leader of Tibet His Holiness the Dalai Lama on Sunday, August 25 commenced a three-day teaching on Tsongkhapa’s Concise Treatises on the Stages of the Path to Enlightenment, at the main temple in Dharamsala, India.
Addressing 4.700 devotees, including 250 Koreans and international visitors from 61 countries, His Holiness said that positive human values like morality, love and tolerance should be developed to create a lasting peace and happiness in the world, which is troubled by corruption, bullying and discords in the name of religion. Read the rest of this entry »
Tibetano muore in carcere, la rivolta della popolazione piega le autorità
Tibetano muore in carcere, la rivolta della popolazione piega le autorità
viene Arrestato per furto, il giovane Guldrak muore durante l’interrogatorio per le percosse della polizia. In un primo momento le autorità parlano di “suicidio”, ma un sit-in di 500 tibetani li costringe ad ammettere l’omicidio. La famiglia viene risarcita, ma nessuno apre un’indagine per punire i responsabili. Lhasa (AsiaNews) – La morte in carcere di un tibetano ha scatenato le proteste della popolazione di Maywa, nella parte orientale della provincia, e ha costretto le autorità ad ammettere le brutalità della polizia. Secondo alcune fonti, il giovane Guldrak (29 anni) è morto in seguito alle percosse del capo dell’Ufficio di Pubblica sicurezza della zona, noto come Rinchen. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Prague
His Holiness the Dalai Lama public talk and Societies in Transition 17th Forum 2000 Conference in Prague September 15–17, 2013.
The 17th annual Forum 2000 Conference will be held September 15–17, 2013 in Prague and other cities. Read the rest of this entry »
Il governo nepalese sequestra la salma di un monaco tibetano che si è dato fuoco
Il governo nepalese sequestra la salma di un monaco tibetano che si è dato fuoco
di Kalpit Parajuli
Il gesto bollato come un attentato alla libertà religiosa, pur difesa dalle leggi del Paese. Ma Kathmandu non vuole fare un dispiacere a Pechino, definito “un ottimo vicino”.
Kathmandu (AsiaNews) – La Commissione internazionale dei giuristi (Jcj) e diversi gruppi di attivisti hanno condannato il governo di Kathmandu che ha sequestrato fino ad oggi la salma di un monaco tibetano che si era dato fuoco per criticare l’oppressione cinese. Il monaco Karma Nyidon Gyatso si è auto-immolato il 5 agosto scorso . La sua famiglia e la comunità buddista tibetana vogliono il corpo del morto per celebrare il suo funerale, ma il governo si rifiuta. Read the rest of this entry »
Tibetan Exposes China from the Inside
‘Anything But Humane’: Tibetan Exposes China from the Inside
[Spiegel Online] By Andreas Lorenz
The files, stored on three CDs, are potentially devastating to the Chinese government. They contain the reckoning of a Tibetan who once believed in the goals of the Chinese Communist Party and carved out a career within the Beijing bureaucracy. To protect his anonymity, the official, who is known nationwide, met secretly with SPIEGEL at a restaurant in a Chinese provincial city. He hopes that what he has written about the oppression of his people will be published as a book in the West, thereby exerting pressure on the leaders in Beijing. Read the rest of this entry »
Non occorre essere nemici della Cina per salvare il Tibet
Non occorre essere nemici della Cina per salvare il Tibet
Parlano il presidente del Parlamento tibetano in esilio in India, e il rappresentante tibetano del governo in Europa. [Rosanna De Giovanni] di Rosanna De Giovanni
Ho incontrato, in occasione di un loro recente passaggio in Italia, il presidente del Parlamento tibetano in esilio in India, Mr Pempa Tsering ed il rappresentante del governo tibetano in Europa Mr Kelsang Gyaltsen. Ecco la doppia intervista. Read the rest of this entry »
Why Tibet is burning
Why Tibet is burning
The Central Tibetan Administration had issued a white paper on the underlying causes of the increasing number of self-immolations that are currently engulfing Tibet.
“ The reason lies in China’s massive policy failure in Tibet over the course of more than 60 years of its rule. The revolution that is brewing in Tibet is driven by political repression, cultural assimilation, social discrimination, economic marginalisation and environmental destruction,” noted the white paper titled “Why Tibet is burning” released this January. (Read full text)
The International community, including the UN and EU Parliament, have strongly urged the Chinese government to address the Tibetan people’s genuine grievances Read the rest of this entry »
18-year-old monk dies after setting self on fire
Kunchok Sonam
18-year-old monk dies after setting self on fire; Toll rises to 120 – 120° CASO DI AUTOIMMOLAZIONE NEL TIBET ORIENTALE
Dharamshala: Kunchok Sonam, an 18-year-old monk of Thangkor Sogtsang monastery in Zoege county in Ngaba region in eastern Tibet, has died after setting himself on fire, media reports and human rights group say. Kunchok Sonam set himself on fire around 8:00 am (local time) Saturday (20 July) while returning from the monastery after a daily prayer service. Today is a special occasion for the local Tibetans to hold incense burning ceremony (Tib: Sangsol) in the morning. But on hearing reports of self-immolation, thousands of Tibetans rushed towards the monastery Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama sets off from Hunsur
His Holiness the Dalai Lama sets off from Hunsur
Hunsur, Karnataka, India, 16 July 2013 (Tenzin Desal, The Tibet Post International) – His Holiness the Dalai Lama concluded his visit to the Tibetan settlements in Bylakuppe and Hunsur, in the Indian state of Karnataka after celebrating his birthday and a giving a series of teachings.
Earlier, for two days he gave teachings on Mahamudra, at Gyumed Tantric University. It is a Buddhist teaching with a lineage of transmission and it focuses on the nature of the mind, which according to Buddhist philosophy has two natures – ultimate and conventional. “ Samdhong Rinpoche is a very important lama and we both share common tutors, Read the rest of this entry »
Tibet: la polizia apre il fuoco sui tibetani riuniti in preghiera
Tibet: la polizia apre il fuoco sui tibetani riuniti in preghiera
9 luglio 2013. Il 6 luglio un monaco tibetano è morto e almeno altri sei sono rimasti gravemente feriti dopo che le forze di sicurezza cinesi hanno aperto il fuoco su alcune centinaia di tibetani riuniti in preghiera sulla montagna sacra di Machen Pomra per celebrare il 78° compleanno del Dalai Lama. E’ accaduto a Tawu, prefettura di Kardze, nella regione del Kham. Le forze di sicurezza della Polizia Armata Paramilitare (PAP) li stavano aspettando sulla montagna. Read the rest of this entry »
Dalai Lama welcomed traditionally
Dalai Lama welcomed traditionally
Mundgod, Karnataka, India, 18 July 2013 (Deccan Herald) – Amidst tight security, Tibetan spiritual leader Dalai Lama arrived in Mundgod Tibetan settlement from Shimoga by road, on Wednesday. He was given a warm welcome by the district administration. Deputy Commissioner Imkongla Zamir greeted the Tibetan leader with a bouquet near Sanavalli located in the border of Mundgod taluk.
SP R. Dileep, Assistant Commissioner Raju Mogveer, Sirsi DySP N.D. Birje, Tahsildar R.B. Patil, Basavaraj Melvanki, Panchayatraj Engineer R.H. Kulkarni and others accompanied the deputy commissioner. Enthusiasm at camps. Right from morning, Tibetan Buddhist monks, women and children were standing in a line from Doddakere in Mundgod to Camp No. 6, to welcome the Dalai Lama in a traditional way. Despite the drizzle, they enthusiastically waited for the Dalai Lama with a white cloth, flowers and ‘Dhoop Batti’. While visually impaired students welcomes the Dalai Lama with national flags near the Ammaji tank in Mundgod, Tibetan women accorded a grand reception clad in traditional attires. At Camp No. 3, the students and teachers of Kendriya Vidyalaya No. 3 gave a musical welcome to the Buddhist leader.
For the first time, welcome arches had been installed right from Mundgod to the settlement camps, to greet the Buddhist leader. Though cloudy weather prevailed in Mundgod, the Tibetans were fresh and enthusiastic to receive Dalai Lama. They had made all their preparation for their Guru. Read the rest of this entry »
Festa FPMT dal 26 al 28 luglio
Festa FPMT dal 26 al 28 luglio presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia PI http://www.iltk.org/it/ , dove ci ritroveremo per conoscerci e condividere quelli che sono i principi ispiratori della F.P.M.T. partendo da ciò che più ci unisce: l’esempio e la devozione per Kyabje Lama Zopa Rinpoche.
Saranno tre giorni divisi tra ricordi del passato, esperienze del presente e idee e progetti per il futuro in cui diverse generazioni di praticanti dei diversi Centri e dei gruppi di studio italiani si riuniranno in un clima di festa per celebrare la grande famiglia dell’FPMT, ricordando la visione di Lama Yeshe, l’attività senza sosta al servizio di tutti gli esseri della nostra guida spirituale Lama Zopa Rinpoche e di tutti i Maestri che ispirano la nostra pratica. Sarà l’occasione per rafforzare la determinazione che ci spinge ad essere di servizio nei Centri per il beneficio di molte persone e in questo saremo aiutati dal Ven. Geshe Tenzin Tenphel che con gioia ha accolto l’invito a stare con tutti noi nel corso del week end e a dare una sessione di insegnamenti proprio sul tema della motivazione.
Sarà soprattutto un’opportunità per stare assieme, conoscere le esperienze di tante persone che come noi si sono ritrovati ispirati dall’insegnamento del Buddha giunto a noi attraverso l’Amorevolezza dei nostri Maestri e grazie a un’organizzazione che nel corso di quasi quarant’anni ha consentito l’accesso ai tesori di saggezza del Buddhadharma a migliaia e migliaia di persone.
Faremo sentire, anche se da lontano, la riconoscenza verso la nostra guida Lama Zopa Rinpoche cercando di ripagare, almeno in parte, la sua infinita gentilezza. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Commences Teaching at Hunsur
His Holiness the Dalai Lama Commences Teaching at Hunsur
Hunsur, Karnataka, India, 12 July 2013 (Tenzin Desal, The Tibet Post International) – After visiting the Tibetan settlement in Bylakuppe, the spiritual leader of Tibet His Holiness the Dalai Lama commenced teaching at the Rabgyaling Tibetan settlement in Husur. On the first day of his visit to the settlement, His Holiness conferred the Preliminary Yamantaka Initiation at Dzongkar Choede Monastery Read the rest of this entry »
Thousands gather in Bylakuppe to celebrate 78th Birthday of HH the Dalai Lama
Thousands gather in Bylakuppe to celebrate 78th Birthday of HH the Dalai Lama
July 7th 2013
Bylakuppe, Karnataka, India, 6 June 2013 (Tenzin Desal, The Tibet Post International) – Thousands of Tibetans in south India gathered at Bylakuppe to celebrate the 78th birthday of His Holiness the Dalai Lama, the spiritual leader of Tibet.
A large congregation of Tibetans, along with dignitaries from the host state of Karnataka and other parts of India took part in the celebration. He was earlier received at the settlement a day before his birthday. Read the rest of this entry »
Embrace compassion, Dalai Lama exhorts youth
Embrace compassion, Dalai Lama exhorts youth
Bangalore, Karnataka, India, 5 July 2013 (DHNS) – Tibetan spiritual leader Dalai Lama, who has a wily way with the youth, on Friday, exhorted them to embrace and promote compassion in order to make the world a better place for all.
Observing that the younger generation should strive towards making the future better, the Dalai Lama, counselled the younger lot to eschew their self centred attitude and create better conditions in order to build a happy century.
Stating that all that the people of his generation could do was to pray, Read the rest of this entry »
Bodhgaya: Nine blasts in Mahabodhi temple: two injured.
A monk badly injured by the blast in Mahabodhi Bodhgaya
Bodhgaya: Nine blasts in Mahabodhi temple: two injured. What was expected to happen it happened. Nove esplosioni a Bodhgaya, quattro nel tempio principale. Un monaco gravemente ferito .
Il luogo è meta di pellegrinaggio buddista da tutto il mondo, qui è custodito l’albero sotto cui Buddha ebbe “l’illuminazione”. Diverse esplosioni sono avvenute a Bodh Gaya, nel tempio sacro buddista. Secondo la polizia, vi sarebbero due feriti. Il tempio è noto per l’albero sacro dove si sarebbe sempre seduto Buddha e che è meta di pellegrinaggio da tutto il mondo. Il tempio di Bodh Gaya è uno dei più importanti luoghi sacri della religione buddista. Bodh Gaya fu il luogo dove Siddhartha Gautama, verso il 530 a.C., raggiunse l’illuminazione e divenne il Buddha storico sotto un ficus religiosa . Bodh Gaya divenne luogo di pellegrinaggio subito dopo la morte del Buddha. feriti sono due monaci buddisti. “Sei esplosioni di debole potenza si sono verificate stamattina, quattro all’interno e due all’esterno del tempio”, precisa l’ufficiale di polizia Ravinder Kumar. Un settimo ordigno è stato disinnescato vicino l’enorme statua di Buddha, alta 24 metri.
Ciò che era previsto è accaduto. di Valentino Giacomin. Read the rest of this entry »
Cosi’ il Tibet diventa cinese
Asfalto e case tutte uguali cosi’ il T ibet diventa cinese ; di Ilaria Maria Sala, La Stampa – 27 giugno 2013
Più di due milioni di tibetani spostati contro la loro volontà verso nuove case di cemento. Centinaia di migliaia di nomadi tolti dalle praterie, e persuasi a vivere in casette a schiera lungo nuove strade asfaltate, dove abitano anche quadri di Partito, preposti a controllare che non nascano nuove insurrezioni anti-cinesi.
Questa la situazione, dettagliata con dovizia di particolari da Human Rights Watch in un rapporto pubblicato oggi dal titolo «They say we should be grateful» («Dicono che dovremmo essere grati»), in cui è illustrato il modo capillare in cui l’intervento statale sull’altipiano tibetano sta modificando per sempre uno stile di vita secolare, senza che i diretti interessati abbiano modo di mettere parola sulla direzione che prende il loro presente e il loro futuro. Read the rest of this entry »
Moved by Tragedy in Uttarakhand H.H. Dalai Lama Expresses Sympathy and Contributes to Relief Funds
Moved by Tragedy in Uttarakhand, His Holiness the Dalai Lama Expresses Sympathy and Contributes to Relief Funds
Dharamsala, HP, India, June 24, 2013 – In letters to Indian Prime Minister Manmohan Singh and Uttarakhand Chief Minister Vijay Bahuguna His Holiness the Dalai Lama expressed his sadness at the loss of life and property as a result of unprecedented flooding and landslides during heavy monsoon rains in Uttarakhand.
His Holiness, having just returned to India from an extended visit to New Zealand and Australia, expressed his deep condolences to the families who have lost loved ones in this calamity. As a token of sympathy, The Dalai Lama Trust is making contributions to the relief efforts of both the state and central governments. http://www.dalailama.com/news/post/970-moved-by-tragedy-in-uttarakhand-his-holiness-the-dalai-lama-expresses-sympathy-and-contributes-to-relief-funds
A Teaching of the Four Noble Truths in Darwin
A Teaching of the Four Noble Truths and a Public Talk on Ethics in a Shared World in Darwin Conclude His Holiness the Dalai Lama’s Visit to Australia
A Teaching of the Four Noble Truths and a Public Talk on Ethics in a Shared World in Darwin Conclude His Holiness the Dalai Lama’s Visit to Australia
Darwin, Australia, 23 June 2013 – Before leaving his hotel for the Darwin Convention Centre, where 3000 people waited expectantly to hear him teach, His Holiness gave an interview to Karla Grant of ITV Television.
She began by asking his impression of the Aboriginal people and he replied that the Aboriginal people should work hard with self-confidence, education and training to build their own modernised society, while keeping their language and culture alive. He said it was also important that they have their own name. She wanted to know his response to Kevin Rudd’s apology to the Aboriginal people when he was Prime Minister. He told her that he had written him a letter expressing his approval and admiration, About Uluru, which he had seen from the plane the day before, he said he knew it was regarded by many as the spiritual heart of the country, that it was beautiful and he hoped to visit it another time.
Asking if he ever questioned his being Dalai Lama, His Holiness response was firm.
“I am the Dalai Lama, so there doesn’t seem to be much point in doubting or questioning it. Better to use it as beneficially as possible.” Invited to say whether he’d been sad to leave his country, Read the rest of this entry »
Meeting the Media and Public Talk in Palmerston, Darwin
Meeting the Media and Public Talk in Palmerston, Darwin
It was still raining and the sky was overcast as His Holiness the Dalai Lama left his Adelaide hotel this morning. However, at the airport there were long lines of beaming-faced friends and well-wishers who had come to see him off. During the flight to Darwin, the pilot announced that he had obtained permission to take the plane over Uluru, also known as Ayers Rock. The sandstone outcrop sacred to the Anangu, the Aboriginal people of the area, is also listed as a UNESCO World Heritage Site. Directly after landing at Darwin, His Holiness drove to the nearby satellite town of Palmerston where he was to meet the press and give a public talk. He began the press meeting by introducing himself: “I am very happy to be here for the first time. Wherever I go I talk to people about the need to be aware of the oneness of humanity. In this context, my first commitment is promoting those human values that really contribute to human happiness. Read the rest of this entry »
Deceduta la monaca tibetana immolatasi a Tawu l’11 giugno
Wangchen Dolma
Deceduta la monaca tibetana immolatasi a T awu l ’11 giugno
La monaca tibetana che il giorno 11 giugno si era autoimmolata a Tawu, nella regione del Kham, è deceduta il 14 giugno all’ospedale di Darstedo dove era stata ricoverata. Si chiamava Wangchen Dolma e aveva 31 anni. Questa nuova autoimmolazione che porta a 119 il numero delle proteste estreme della popolazione tibetana contro l’occupazione cinese Si era data fuoco all’esterno del monastero di Nyatso dove erano convenuti oltre 5mila monaci provenienti da oltre 50 monasteri della regione e appartenenti alle diverse scuole del Buddismo , per un’importante sessione generale di dibattito il Jan Gunchoe vietata lo scorso anno dalle autorità cinesi. A causa della totale interruzione di ogni forma di comunicazione seguita alla protesta, per tre lunghi giorni non sono pervenute notizie circa le generalità della monaca e le sue condizioni di salute. Il corpo di Wangchen Dolma è stato cremato dalle autorità che si sono rifiutate di consegnare alla famiglia le ceneri, hanno impedito che fossero compiute le rituali cerimonie funebri e hanno vietato ogni visita di amici e parenti. Ai familiari è stato ingiunto di non avere contatti con persone che potessero fornire qualche notizia e di non recarsi al monastero di Nyatso. Il 13 giugno, l’organizzazione Free Tibet ha dato conferma della condanna a due anni di carcere inflitta a due cantanti tibetani, Pema Trinlay, 22 anni, e Chakdor, 32 anni, di Ngaba, rei di aver pubblicato un album di canzoni intitolato “Il dolore di una ferita aperta”. Read the rest of this entry »
Tsering Woeser e il marito agli arresti domiciliari
La scrittrice e blogger tibetana Tsering Woeser
Tsering Woeser e il marito agli arresti domiciliari. HRW definisce “invasiva” la campagna di rieducazione in atto in Tibet
La scrittrice e blogger tibetana Tsering Woeser e il marito, l’intellettuale dissidente Wang Lixiong, sono stati posti agli arresti domiciliari nella loro abitazione di Pechino per impedire che possano commentare o mettere in dubbio le dichiarazioni che saranno rilasciate da un gruppo di giornalisti stranieri che si apprestano a visitare Lhasa su invito del governo cinese.
Woeser ha già incontrato alcuni dei giornalisti e le autorità temono che i suoi commenti possano smentire il quadro idilliaco raffigurante tibetani felici in un Tibet armonioso che Pechino si aspetta venga dipinto dai rappresentanti della stampa al termine di un viaggio con destinazioni e incontri prefissati. Il gruppo dovrebbe partire per Lhasa il 6 luglio e dovrebbe rimanere in Tibet fino al giorno 13. Alcuni diplomatici dovrebbero visitare il paese alla fine di giugno. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Speaks on Community and Happiness in Adelaide
His Holiness the Dalai Lama Speaks on Community and Well-Being and the Quest for Happiness in Adelaide
Adelaide, Australia, 21 June 2013 – As the Winter Solstice dawned over Adelaide today, the sky was dark with benign rain. His Holiness the Dalai Lama was received on arrival at Adelaide Town Hall by Senator Sarah Hanson-Young and Bob Brown, who escorted him to a private meeting the focus of which was a ‘Discussion on Compassion.’ He responded to this welcome: “ I’m very happy to be here once more in this beautiful city to meet again with old friends. I first met Bob Brown in Hobart in 1992, before he went to Tibet in 1997. Read the rest of this entry »
Panel Discussion in Melbourne
Panel Discussion as Part of the Forum ‘Happiness and Its Causes’ and a Meeting with Chinese Scholars and Friends in Melbourne
Adelaide, Australia, 20 June 2013 – Before leaving his hotel to begin his public program this morning, His Holiness was interviewed by Mark Davis for Dateline on SBS Television. He asked if His Holiness had more time and energy for spiritual matters since retiring from political responsibilities. “Yes, I am committed to promoting human values and inter-religious harmony. The affection our mothers show us right after we’re born plants the seed of compassion in us that is the ultimate source of peace of mind. As people grow up they tend to forget this. Read the rest of this entry »
Teachings on the ‘Heart Sutra’ and ‘Eight Verses for Training the Mind’
Teachings on the ‘Heart Sutra’ and ‘Eight Verses for Training the Mind’ at Quang Minh Temple
Melbourne, Australia, 19 June 2013 – This morning His Holiness the Dalai Lama drove about 12 kilometres out of Melbourne to the Quang Minh Temple, a centre for the Vietnamese Buddhist community, overlooking the Maribyrnong River. He was invited by Geshe Sonam Thargye, Director of the Drol Kar Buddhist Centre, to give an explanation of the ‘Heart Sutra’ Read the rest of this entry »
Ethics for a Whole World in Sydney
Ethics for a Whole World with the Sydney Peace Foundation and Compassion: the Foundation of Well-Being in Melbourne
Melbourne, Australia, 18 June 2013 – This morning His Holiness the Dalai Lama was invited by the Sydney Peace Foundation to participate in discussions of Ethics for a Whole World at the New South Wales Parliament House attended by more than 170 students and others. A preamble to the event paid tribute to the Cadigal people and their possession of the local land, which corresponds to Tibetans’ possession of the land of Tibet. Read the rest of this entry »
Visit to Westmead Hospital
His Holiness the Dalai Lama comforts a patient during his visit to Westmead Hospital in Sydney, Australia on June 17, 2013. Photo/Rusty Stewart/DLIA 2013
Young Minds Conference, Lunch at Loaves & Fishes Free Restaurant and a Visit to Westmead Hospital
Sydney, Australia, 17 June 2013 – A quick drive around the block took His Holiness the Dalai Lama from his hotel to the Sydney Town Hall this morning to attend a session of Young Minds, an exciting forum exploring issues facing youth today. The forum’s slogan, emblazoned on bright red and white banners throughout the venue read: warm heart, cool head, bright future. The theme of this morning’s discussion, before a capacity audience of more than 1200, was ‘How do we grow a good person?’
Once His Holiness and fellow panellists, Carla Rinaldi, Deborah Harcourt and Yassmin Abdel-Magied had taken their seats on the platform, Moderator, Simon Longstaff put the question to His Holiness – How do we grow a good person? “The measure of being a good person seems to be whether or not you have peace of mind,” His Holiness replied, “Someone may be wealthy, successful, highly educated, in a position of leadership, but if they have no inner peace, they won’t be happy. Read the rest of this entry »
Concluding Teachings, Public Talk on Ethical Mindfulness
Concluding Teachings, Public Talk on Ethical Mindfulness in Everyday Life and Addressing a Gathering for Tibet in Sydney
Sydney, Australia, 16 June 2013 – The first people to meet His Holiness the Dalai Lama today were a group of philanthropists with whom he had some conversation before leaving his hotel this morning. Asked the secret of his optimism, he said:
“We are basically social animals. We are not like turtles that lay their eggs, but never meet their offspring. Our survival depends on our mother’s care and affection and someone who has received such affection has the potential to show affection to others.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaching in Sydney
His Holiness the Dalai Lama Begins Teaching ‘The Jewel Lamp: a Praise of Bodhichitta’ in Sydney
Soon after breakfast this morning, more than 200 Chinese students, scholars and friends waited eagerly to meet His Holiness the Dalai Lama on his second day in Sydney. He greeted them in Tibetan that was immediately translated into Chinese:
“Our connection is not just on a personal, individual level, but people to people. Historically a longstanding relationship has existed between Tibetans and Chinese. Political systems come and go, but our spiritual and cultural relations will not change.”
Referring again to the past, he said that in 7-9th centuries Tibet and China were separate nations as recorded in Chinese documents. But, he went on, things change and today China is a highly developed economic power, while Tibet is economically relatively undeveloped. Therefore, there is potential benefit in Tibet’s remaining with the People’s Republic of China. Tibetans have their own unique language and a sophisticated Buddhist culture; what they need is genuine autonomy as provided for in the Chinese constitution. Read the rest of this entry »
Second Day of the Jewel Lamp Teachings in Sydney
Second Day of the Jewel Lamp Teachings in Sydney
Sydney, Australia, 15 June 2013 – His Holiness the Dalai Lama resumed his seat in the Sydney Entertainment Centre punctually at 9.30 this morning. In the centre of the backdrop to the stage is a large screen onto which images of different historic Buddha statues have been projected.
During the first session yesterday, it was the 2nd century CE Gandharan image of the ‘Fasting Buddha’, which His Holiness appreciated. During the second session, it was the contemporary Jade Buddha for Universal Peace, carved in Thailand for the Great Stupa in Bendigo, Victoria, Australia, which His Holiness consecrated in 2009. This morning it was a 6th century carved wood image of the Buddha from China and this afternoon the 13th century bronze Great Buddha of Kamakura, Japan. Read the rest of this entry »
Education Matters Says His Holiness the Dalai Lama in Sydney
Education Matters Says His Holiness the Dalai Lama in Sydney
His Holiness the Dalai Lama left Auckland in the quiet before dawn today, but it was a beautiful morning when he landed in Sydney at the beginning of an eleven day visit to Australia. A sea of smiling faces awaited him as he emerged from the airport to drive to the University of Sydney.
At the University he was introduced to an audience of 788 students and staff by Prof John Keane as a real leader, who stands for non-violence and compassion and shows a path for everyone. “Brothers and sisters,” His Holiness began, “I’m happy to be able to speak to you bright, young people. People of my age belong to the twentieth century generation and the twentieth century has passed, nobody can bring it back. Most of you belong to the twenty-first century, of which more than 80 years remain. Read the rest of this entry »
Public Talk on the Path to Happiness in Auckland
Meetings and a Public Talk on the Path to Happiness in Auckland, City of Peace
It was cold and dark when His Holiness the Dalai Lama left Dunedin early this morning to fly to Auckland. The drive from the airport into the city on arrival was warm and sunny, more like an autumn morning than the depths of winter. He went straight into a meeting with the Peace Foundation that has declared Auckland, nuclear-free New Zealand’s biggest city, a City of Peace. He was introduced to the small gathering that included schoolchildren by Vice President Yvonne Duncan. He lost no time commending the Foundation and expressing his appreciation of its work for peace. He summarized the wars and violence that have taken place since he was born in 1935, concluding on a hopeful note that people in many places today are showing that they are fed up with violence. He said: “As an idea City of Peace is wonderful, but a declaration is not enough, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Gives a Public Talk on Ethics for a Whole World
His Holiness the Dalai Lama with members of the Dunedin Interfaith Council on the steps of St. Pauls Cathedral in Dunedin, New Zealand on June 11, 2013. Photo/Jacqui Walker
His Holiness the Dalai Lama Interacts with Students and Gives a Public Talk on Ethics for a Whole World in Dunedin
Dunedin, New Zealand, 11 June 2013 – There was a brisk chill in the air today when more than 30 local church leaders and representatives of various religions and faith communities belonging to the Dunedin Interfaith Council gathered on the steps of St. Paul’s Cathedral to welcome His Holiness the Dalai Lama to Dunedin.
From there it was short drive to the University of Otago Clocktower Building where he was met by Vice-Chancellor Prof Harlene Hayne. A group of Maoris sang and an elder declaimed a traditional Maori welcome. Afterwards His Holiness quizzed them about Maori accounts of life after death, creation and their place in the natural world. On the walk to the University’s St David Lecture Theatre a bagpiper led the way. Read the rest of this entry »
Fermiamo la distruzione di Lhasa
La distruzione di Lhasa
Appello urgente per fermare la distruzione di Lhasa
per favore firmate e fate girare tra amici e conoscenti perché firmino a loro volta, è molto importante raggiungere le 20.000 sottoscrizioni per sperare che l’UNESCO ascolti l’appello per riconoscere la città vecchia di Lhasa, patrimonio dell’umanità e così salvarla dalla distruzione…..
L’iniziativa, partita dal giornalista e attivista britannico Pete Speller che ha raccolto l’accorato appello della scrittrice tibetana Woeser, è rivolta al ministro degli Esteri del Regno Unito William Hague e al direttore del Centro Patrimonio Mondiale dell’UNESCO Kishore Rhao http://www.change.org/petitions/kishore-rao-stop-the-destruction-of-lhasa?share_id=qbgSphmBvz&utm_campaign=friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&utm_term=permissions_dialog_false ,
http://www.change.org/it/petizioni/william-hague-and-kishore-rao-stop-the-destruction-of-lhasa?utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=shar
Secondo quanto previsto da un nuovo piano regolatore approvato dalle autorità cinesi, quello che resta delle tradizionali abitazioni tibetane della città di Lhasa sarà demolito per fare posto a un grande centro commerciale destinato a trasformare l’antica capitale del Tibet in una città turistica simile a Lijiang, lo “Shangri-La” della provincia dello Yunnan. Aderendo alla petizione internazionale, lanciata da Londra, le cui firme saranno inviate a Kishore Rao, direttore dell’UNESCO, e a William Hague, segretario agli esteri britannico, invit i a mo tutti i sostenitori della causa tibetana a firmare l’appello STOP ALLA DISTRUZIONE DI LHASA , Al sito: http://www.change.org/it/petizioni/william-hague-and-kishore-rao-stop-the-destruction-of-lhasa?utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition .
Il progetto, già in fase di realizzazione (nelle foto) prevede la distruzione dell’area attorno al tempio del Jokhang e a quello di Ramoche. Da Pechino, dove attualmente risiede, la scrittrice e blogger tibetana Woeser ha lanciato all’UNESCO e alle istituzioni di tutto il mondo un disperato appello affinché Lhasa sia risparmiata Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meets with Parliamentarians and Students in Christchurch
His Holiness the Dalai Lama speaking during a question and answer session with students at the University of Canterbury in Christchurch, New Zealand on June 10, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Meets with Parliamentarians and Students on his Second Day in Christchurch
Dunedin, New Zealand, 10 June 2013 – The first people His Holiness the Dalai Lama met with today were New Zealand Youth Representatives of the Council for a Parliament of World Religions, who belonged to a wide range of faiths. His Holiness encouraged them, but stressed that working for inter-religious harmony requires us to be really active.
“Religion is about cultivating a more peaceful mind, so it’s very disappointing if religion becomes a source of conflict. Our traditions share a common message of love and compassion, patience and tolerance. If we also remember the instructions about forgiveness, there’ll be no basis for conflict.”
The twelve New Zealand parliamentarians he met next coming from all parties represented 10% of the members of parliament. He thanked them for their support. He came straight to the point about relations between Tibet and China stating that as a country and a people the Chinese are wonderful. The problem is the closed totalitarian system. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Visit to New Zealand: the Four Noble Truths and a Public Talk
An Explanation of the Four Noble Truths and a Public Talk to Begin His Holiness the Dalai Lama’s Visit to New Zealand
Christchurch, New Zealand, 9 June 2013 – After a long journey from India, His Holiness the Dalai Lama was given a warm and friendly reception on arrival yesterday for his seventh visit to New Zealand. He then drove in brilliant wintry sunshine to his Christchurch hotel, where a traditional Tibetan welcome awaited him, before retiring for the night.
This morning began with an interview by Maari McCluskey for MindFood magazine. She wanted to know if His Holiness thought that spirituality had the effect of blunting a person’s competitive edge.His reply was straightforward: “Material development alone does not bring peace of mind, so there is an increasing trend towards developing inner peace. For some this leads to an interest in religious faith, but there are others for whom this has little appeal. However, within our minds are many emotions and the better we understand how they work, Read the rest of this entry »
First Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Dharamsala
His Holiness the Dalai Lama during opening prayers at the Main Tibetan Temple at the start of the first day of his four day teaching given at the request of a group from India in Dharamsala, India on June 1, 2013. Photo/Abhishek Madhukar
First Day of His Holiness the Dalai Lama’s Explanation of a Guide to the Bodhisattva’s Way of Life in Dharamsala
Despite the sweltering summer heat, more than 8000 people gathered at the Tsuglagkhang here today to listen to His Holiness the Dalai Lama begin to explain Shantideva’s classic ‘Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’. This short series of teachings has been requested by a coordinated group of 1100 Indian Buddhists, among them 480 belonging to the Young Buddhist Societies of Rajasthan, Uttar Pradesh and Bihar. They were joined by 1900 foreigners from a variety of countries across the world and 5000 Tibetans, including 2000 monastics. Read the rest of this entry »
Meetings with Vietnamese Buddhists and Students
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group of middle and high school students at the Kentucky Center for Arts in Louisville, Kentucky on May 21, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Louisville, KY, USA, Meetings with Vietnamese Buddhists, Middle and High School Students and the Mayor Wrap Up Visit to Louisville
His Holiness the Dalai Lama’s first meeting on his last day in Louisville was with a group of gentle Vietnamese Buddhists. “ Let’s begin with your reciting the Heart Sutra in Vietnamese,” he said. “While you do that visualize the Buddha in the space in front of you surrounded by Indian teachers like Nagarjuna and Asanga, and those who brought Buddhism to Vietnam. And remember how the Buddha practised for aeons to show us that through a combination of the awakening mind of bodhichitta and the wisdom understanding emptiness, we too can attain enlightenment. “ First of all, as I mentioned yesterday we Tibetans are historically junior to you as students of Buddha Shakyamuni. In today’s world, material development is much advanced. It’s useful, no doubt, but at the same time doesn’t necessarily bring inner peace; it tends instead to bring greed and competitiveness.
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Sette Giorni In Tibet”, un Video Report da Lhasa
Sette Giorni In Tibet”, un Video Report da Lhasa
Entrato in Tibet con un visto di sette giorni, Cyril Payen, corrispondente dell’emittente francese France 24, è recentemente riuscito ad arrivare a Lhasa e a documentare in un breve filmato alcuni momenti della vita di tutti i giorni nella capitale tibetana e a scambiare alcune battute con due tibetani. Alcune immagini mostrano l’area attorno al Barkhor e i lavori in corso per la realizzazione del centro commerciale. Proponiamo ai lettori, assieme al video, la traduzione dell’audio del filmato. Il filmato, della durata di circa quattro minuti, al sito: http://www.france24.com/en/20130520-china-tibet-demonstrations-buddhism-beijing-dalai-lama-human-rights Read the rest of this entry »
Explaining Atisha’s Lamp for the Path to Enlightenment
“It can be more useful to choose the breath as an object of concentration,” His Holiness the Dalai Lama
Explaining Atisha’s ‘Lamp for the Path to Enlightenment’ in Louisville, KY
Louisville, Kentucky, USA, 20 May 2013 – Returning to the Yum Center for a second day, before beginning his morning teaching session, His Holiness the Dalai Lama met with representatives of the Dalai Lama Fellows, young people working in different parts of the world in peace, justice and ecology. Their declared aim is ‘to build a world that works for every one of us because it’s increasingly clear that, otherwise, it won’t work for any of us.’ His Holiness was impressed by their reports and supportive of their various activities. He also so had a warm conversation with Archbishop Joseph Kurtz before meeting with a group of Tibetans resident in the vicinity of Louisville. He told them: “We’ve been in exile now for 54 years, but there’s only a few of us compared to the 6 million Tibetans in Tibet. What we are free to do however, is to keep our language and culture alive. In the 7th century, Read the rest of this entry »
Consecration of Drepung Gomang Institute and Engaging Compassion in Louisville
His Holiness the Dalai Lama is offered a traditional Tibetan welcome on his arrival at the Drepung Gomang Institute in Louisville, Kentucky, on May 19 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Consecration of Drepung Gomang Institute and Engaging Compassion in Louisville
Louisville, Kentucky, USA, 19 May 2013 – In the quiet low light of early morning, His Holiness the Dalai Lama left New Orleans and flew to Louisville, Kentucky today. He was received at the airport by Mayor Greg Fischer and his wife and the Drepung Throne Holder, Khensur Lobsang Tenpa. He drove directly to the Drepung Gomang Institute, where children offered him a traditional Tibetan welcome. Responding to requests, he proceeded to perform consecration prayers in the temple and then turned to address the assembled people.
“It’s wonderful that you have been able to establish a Drepung Gomang Institute here. I was invited to visit last year, and now I’ve been able to fulfil the request. It’s also very good that the Drepung Throne Holder, a former Abbot of Gomang, has travelled to be here too. Read the rest of this entry »
The Tulane Ceremony and a Public Talk at the Lakefront Arena
His Holiness the Dalai Lama speaking at the University of New Orleans Lakefront Arena in New Orleans, Louisiana on May 18, 2013. Photo/David G. Speilman
The Tulane Unified Commencement Ceremony and a Public Talk at the Lakefront Arena
New Orleans, Louisiana, USA, 18 May 2013 – Relationships formed between staff and students of the Tulane University School of Social Work over more than twelve years culminated today in His Holiness the Dalai Lama’s presence at the 179th Tulane Unified Commencement Ceremony. This grand celebration for 2800 graduates, who came from all 50 states and 63 countries, the youngest among them being only 19 and the oldest 96, took place before an audience of more than 30,000 in the New Orleans Superdome. Read the rest of this entry »
Conference on ‘Resilience: Strength through Compassion and Connection’ in New Orleans
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the press in New Orleans, Louisiana on May 17, 2013. Photo/David G. Speilman
Conference on ‘Resilience: Strength through Compassion and Connection’ in New Orleans
New Orleans, Louisiana, USA, 17 May 2013 – His Holiness the Dalai Lama’s first engagement on his first visit to New Orleans this morning was a meeting with the Press. In his opening remarks he said:
“I’m very happy to be here. I was very sad when you were struck by Hurricane Katrina and again after the shocking event last weekend. I would like to express my sympathy for all the victims and their families.
“Whenever I meet the media there are several points I like to share. The first is my commitment to promoting awareness that our ultimate source of happiness depends on our inner values, our sense of concern for others. The second is that as a Buddhist monk, I am committed to working to foster inter-religious harmony.” Read the rest of this entry »
Meetings with Chinese and Tibetan Students
His Holiness the Dalai Lama speaking to Tibetan students during their meeting in Madison, Wisconsin on May 16, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Meetings with Chinese and Tibetan Students before Leaving Madison for New Orleans
Madison, Wisconsin and New Orleans, Louisiana, USA, 16 May 2013 – On his last morning at Deer Park, Madison, as the early sun caught the new leaves on the trees and peacock calls rang through the woods behind the temple and Kalachakra Pavilion, His Holiness met privately with a group of Chinese and afterwards with a group of Tibetan students studying in the USA.
The Chinese group consisted of 51 students from Madison and Chicago, among them 10 from Tibet; 13 professors teaching in Madison and Chicago; 15 Chinese scholars and 13 Taiwanese. His Holiness held a warm and friendly conversation with them, mostly in English. He acknowledged the potential benefits to Tibetans of being part of the PRC, but also asserted Tibetans’ determination to preserve their language, religion and culture. Read the rest of this entry »
Tibet: picchiato a morte perché trovato in possesso di audiocassette con discorsi del Dalai Lama
Tibet: picchiato a morte perché trovato in possesso di audiocassette con discorsi del Dalai Lama
Kaldo , un ex monaco del monastero di Chamdo Ling, situato nell’omonima prefettura, nella Regione Autonoma Tibetana, è stato picchiato a morte dalla polizia cinese perché trovato in possesso di due audiocassette sulle quali erano registrati alcuni discorsi del Dalai Lama. Ne ha dato notizia a Radio Free Asia il 15 maggio un tibetano residente in India con contatti all’interno del Tibet. Kaldo era stato arrestato nella sua casa, a Dzogang, il 21 aprile 2013. Nella sua stanza la polizia aveva trovato due audiocassette nelle quali, secondo quanto riferito dalle fonti tibetane, erano stati registrati alcuni discorsi del Dalai Lama sulla divinità Shugden, il cui culto è scoraggiato dal leader spirituale tibetano. Sembra che quando le forze dell’ordine hanno chiesto all’ex monaco di firmare una dichiarazione nella quale si professava seguace di quella divinità, Kaldo abbia invece più volte scritto, al posto della firma, “il Tibet è indipendente”. Picchiato e sottoposto a tortura, Kaldo è morto il 28 aprile in prigione. Read the rest of this entry »
Change Your Mind, Change the World
His Holiness the Dalai Lama and fellow panelists during the morning session of the Change Your Mind, Change the World discussions at the Overture Center in Madison, Wisconsin on May 15, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Change Your Mind, Change the World – Discussion to Make the World a Healthier, Happier Place
Madison, Wisconsin, USA, 15 May 2013 – Inspiration for convening this discussion of well-being in relation to global health and happiness arose when Richard Davidson, Chair of the Center for Investigating Healthy Minds and Jonathan Patz, Director of the Global Health Institute, both at the University Wisconsin-Madison, were visiting His Holiness the Dalai Lama in India. He showed great interest in participating in such a conversation.
Once His Holiness and the panellists had taken their seats on the stage of the Overture Center for the Arts, which was filled to capacity, proceedings both in the morning and afternoon opened with a musical-poetic performance by Logan Phillips, Molly Sturges and Aaron Stern of the Academy for the Love of Learning, who presented musical and poetic notions of a happier world, such as ‘we are a beautifully sung song.’ Read the rest of this entry »
Il prossimo Dalai Lama rinascerà in Italia?
Sua Santità il XIV Dalai Lama
Il sogno del Dalai Lama: vorrei reincarnarmi in Europa
di Georg Blume 14 maggio 2013, La Repubblica.it
La mia reincarnazione sarà in un Paese libero. Mi piacerebbe l’Italia, me lo indica il mio lato spensierato. “I martiri del fuoco non aiutano il Tibet”. Il capo spirituale in esilio ai giovani monaci: basta sacrifici, hanno portato più repressione. E tende la mano alla Cina del nuovo presidente Xi Jinping: “Possiamo vivere da amici”.
Dharamsala – Il piccolo palazzo dove il Dalai Lama è in esilio, nei pressi di Dharamsala, si trova a circa 1.800 metri di altitudine, con sullo sfondo le rocce dell’Himalaya. Qui ogni mattina, dalla passeggiata intorno all’edificio, arrivano centinaia di pellegrini da tutto il mondo. La strada è adornata di “bandiere di preghiera”.
Cartelli invocano il Tibet libero. Il Dalai Lama sta accogliendo nel suo giardino pieno di fiori colorati alcuni suoi fedeli: un gruppo di russi, una coppia di vecchi tibetani, una famiglia coreana. Saluta e abbraccia i suoi ospiti. I coreani si mettono a piangere. Una donna svizzera urla “La amo!”, lui sguscia via. Poco dopo ci accoglie nella sua stanza, un po’ oscura. Read the rest of this entry »
Public Teachings in Madison
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience on his arrival at the Alliant Energy Center in Madison, Wisconsin on May 14, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Public Teachings, Addressing Tibetan Residents and Visiting the State Legislature in Madison, Wisconsin
Madison, Wisconsin, USA, 14 May 2013 – Having been given a better than clean bill of health by his doctors in Rochester, His Holiness the Dalai Lama was accorded a traditional Tibetan welcome on arrival yesterday at Deer Park, the Buddhist Center founded by Geshe Lhundup Sopa near Madison, Wisconsin. On this his ninth visit to Madison, Geshe Sopa and Deer Park requested His Holiness the Dalai Lama to give a public teaching. Consequently, this morning, he came to the Alliant Energy Center in Madison, where every seat was full and 3500 people were gathered to hear him. He was introduced to the audience by Zorba Paster, who thanked Geshe Sopa for inspiring the invitation and everyone who contributed to making the event possible. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Visits the Northwest Tibetan Association in Portland
His Holiness the Dalai Lama is greeted by young children on his arrival at the Northwest Tibetan Cultural Association in Portland, Oregon on May 12, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Visits the Northwest Tibetan Association in Portland
Portland, Oregon, USA, 12 May 2013 – Before leaving Portland, His Holiness the Dalai Lama paid a visit to the Northwest Tibetan Association (NWTCA) and spoke to about 1000 people, among them 70 Mongolians. The sky was overcast and a light drizzle was falling, which local people described as more typical of Portland than the bright weather of the past few days.
NWTCA – the Tibetan Community of Oregon and Southwest Washington – have built a new Bodkhang or Community Center. In His Holiness’s honour they had put up a ceremonial gateway and he was given a traditional Tibetan welcome on arrival. He smiled and teased the children lined up to greet him. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Participates in an Environmental Summit and Compassion in Portland
His Holiness the Dalai Lama acknowledging the 11,000 members of the audience wearing white silk scarves at the end of his talk at Veterans Memorial Coliseum in Portland, Oregon on May 11, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Participates in an Environmental Summit and Talks about Compassion in Portland
Portland, Oregon, USA, 11 May 2013 – His Holiness the Dalai Lama began his fourth day in Portland, Oregon by giving a short interview to be included in an environmental documentary being created by Maitripa College. He expressed a concern not just for those alive today, but for future generations, suggesting that ecological problems may not affect us, but they will affect them if we don’t act. Asked how compassionate thought can change the world, he said: “One of my dreams, perhaps an impossible dream, is to harness the solar potential of places like the Sahara desert and to use the power to run desalination plants that will produce clean water. It’s a project that would have widespread benefits and would function on a scale that would require global co-operation.” Read the rest of this entry »
Life after Life and Talk on Path to Peace and Happiness in Eugene
His Holiness visit to FPMT Central Office
Life after Life Symposium at Maitripa College and Talk on Path to Peace and Happiness in Eugene
Portland, Oregon, USA, 10 May 2013 – Maitripa College is a Tibetan Buddhist College founded in 2005 in Portland, Oregon. Since 2008, it has been able to award degrees and today His Holiness the Dalai Lama was the special guest during such a commencement ceremony. The sunlit streets outside were filled with well-wishers who waved and called out to His Holiness as he was met at the door by founding President Yangsi Rinpoche. Escorted briskly around the college, he was shown the various facilities before entering the Jokhang or main hall where he viewed the sacred images and paid his respects before taking his seat. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Tibetan Students in Portland, Oregon
His Holiness the Dalai Lama meeting with Tibetan staff and students participating in the Global Leadership Initiative in Portland, Oregon, on May 8, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Meeting Tibetan Students in Portland, Oregon
Portland, Oregon, USA 8 May 2013 – Shortly after arriving in Portland today, having flown from one side of the United States to the other, His Holiness the Dalai Lama met staff and Tibetans students participating in the Global Leadership Initiative. He recalled that as early as the time of his predecessor, the Thirteenth Dalai Lama, there had been efforts to introduce modern education in Tibet. Then, soon after coming into exile in India, priority was given to setting up schools to educate children. Those have largely been successful, he said, but what is needed now is for Tibetans acquire expertise and specialised training.
Speaking to the Tibetan students in their mother tongue, he said: “I would like to remind you that we have our own system of writing that is the most suitable language available today for expressing Buddhist ideas. Read the rest of this entry »
L’invasione cinese
Polizia cinese in assetto di guerra nel centro di Lhasa
L’invasione cinese
di Claudio Cardelli
Nel 1950 per voce del generale Zhu Deh, la Cina rese pubblica la sua decisione di “liberare” il Tibet. I cinesi forzarono le frontiere e l’esercito tibetano, armato di rudimentali fucili ad avancarica che rispecchiavano insieme alle pittoresche uniformi lo stato di arretratezza tecnologica del Paese, opposero un’eroica ma inefficace resistenza. In pochi giorni l’esercito cinese ebbe via libera e avanzò sino a Lhasa che raggiunse nell’aprile del 1951.
L’isolazionismo del Tibet, la vacuità di potere e le faide interne seguite alla morte del XIII Dalai Lama nel 1933, l’incapacità di cogliere la nuova realtà politica scaturita alla fine della seconda guerra mondiale trovarono il Paese indifeso di fronte all’aggressività della neonata Repubblica Popolare Cinese. Read the rest of this entry »
Golden Jubilee Celebrations at CST, Dalhousie
Image of His Holiness the Dalai Lama's two day visit to Dalhousie, HP, India on April 27-28, 2013.
Golden Jubilee Celebrations at CST, Dalhousie and a Talk on ‘Educating the Heart’
Dalhousie, Himachal Pradesh, India, 28 April 2013 – His Holiness the Dalai Lama was escorted from his car to the stage at the Central School for Tibetans, Dalhousie, this morning, sheltered from the sun by a ceremonial umbrella. With folded hands he greeted all who had come to attend the school’s 50th anniversary celebrations and took his seat. The first part of the ceremonies involved a march-past by present and past students of the school; the present students divided among their four houses and the past students grouped according to the decade in which they attended the school. They marched to the beat of a pipe and drum band. At the conclusion everyone stood to sing the national anthems of India and Tibet. The assembly was addressed first by the local SDM, Dr SK Dhiman and then by the school Principal Mr VK Singh, who referred to the students, teachers and staff as a family. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teach in Dalhousie
His Holiness the Dalai Lama is welcomed on his arrival in Dalahousie where he will take part two days of celebrations marking the 50th Anniversary of Central School for Tibetans (CST), Dalahousie, HP, India, on April 27, 2013.
His Holiness the Dalai Lama Teach the Thirty-seven Practices of a Bodhisattva in Dalhousie
Dalhousie, Himachal Pradesh, India, 27 April 2013 – After an early start from Dharamsala, His Holiness the Dalai Lama’s party made exceptionally good time on the drive to Dalhousie. The overcast sky en route was more than made up for by the brilliant purple blossoms of the burgeoning Jacaranda trees along the way. On arrival at the Circuit House in Dalhousie, the former British Hill Station first established in 1854, His Holiness was welcomed by representatives of the local Tibetan and Indian communities.His Holiness has been invited to Dalhousie to take part in celebrations of the fiftieth anniversary of the Central School for Tibetans (CST) Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama
di Claudio Cardelli
Il Dalai Lama è il capo spirituale del Tibet.
Tenzing Gyatso, l’attuale Dalai Lama, XIV incarnazione terrena di Avalokiteshvara, bodhisattva della compassione e “patrono” del Tibet. Il mondo intero ha imparato ad amarlo per le sue doti di gentile e saggia attitudine alla non violenza, alla sopportazione e alla diplomazia. I tibetani lo chiamano familiarmente Kundun (la presenza). Fuggito dal Tibet nel 1959, vive nel Nord dell’India nel piccolo villaggio montano di Mc Leod Ganj, a nord di Dharamsala. Premio Nobel per la pace nel 1989, il Dalai Lama conduce da quarant’anni la sua pacifica lotta per restituire al popolo tibetano la patria, la dignità di nazione e il diritto di poter vivere secondo le proprie tradizioni e aspirazioni.
Come nasce la figura del Dalai Lama?
Nel 1200 l’impero mongolo era al suo apogeo e sembrava volesse invadere il Tibet.
Gli abati di Sakya, imponente monastero tibetano e importante centro di potere, essendo astuti uomini di governo oltre che dotti prelati furono incaricati di trattare con i potenti Khan.
Kunga Gyaltsen Sakya Pandita, il quarto patriarca Sakya, con grande abilità cedette una parte del suo territorio come protettorato e si fece nominare rappresentante del Khan mongolo, una specie di “vicerè teocratico delle steppe”(Fosco Maraini, Segreto Tibet , Ed. Corbaccio 2006). Quando i mongoli conquistarono la Cina, la posizione degli abati di Sakya divenne ancora più importante. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teach the Thirty-seven Practices of a Bodhisattva in Dalhousie
His Holiness the Dalai Lama Teach the Thirty-seven Practices of a Bodhisattva in Dalhousie
Dalhousie, Himachal Pradesh, India, 27 April 2013 – After an early start from Dharamsala, His Holiness the Dalai Lama’s party made exceptionally good time on the drive to Dalhousie. The overcast sky en route was more than made up for by the brilliant purple blossoms of the burgeoning Jacaranda trees along the way. On arrival at the Circuit House in Dalhousie, the former British Hill Station first established in 1854, His Holiness was welcomed by representatives of the local Tibetan and Indian communities. Read the rest of this entry »
Il Tibet come nazione sovrana
Il Tibet occupa una posizione centrale nella mappa dell'Asia
Il Tibet come nazione sovrana: una realtà storica
di Chodup Tsering Lama
Il regime comunista cinese, gli storici filocinesi e altri schierati per interessi economici contestano la sovranità del Tibet prima dell’invasione da parte della Cina di Mao nel 1949.
I rapporti con la Cina dal settimo secolo in avanti sono stati effettivamente movimentati, ora bellicosi ora pacifici con e senza la demarcazione di una linea di confine certa come spesso accadde nella storia passata.
Non esiste una versione della storia attendibile che possa giustificare la spietata invasione del Tibet come tende invece a credere l’opinione corrente, poco informata sulla verità storica e culturale del Tibet, talvolta insabbiata e cancellata se non alterata e contraffatta senza pudore ed esitazione alcuna da parte del regime cinese. Read the rest of this entry »
Dalai Lama to Myanmar Monks: End Violence
Dalai Lama: "We're in the 21st century. All problems must be solved through dialogue, through talk. The use of violence is outdated, and never solves problems."
Dharamsala, HP, India, 22 April 2013 (By Muhammad Lila, ABC News) – Amid a damning new report showing official Myanmar complicity in ethnically cleansing entire Muslim towns and villages, the world’s foremost Buddhist leader has a message to the Buddhist monks accused of spearheading the violence.
Please stop.
The recent remarks, made by the Dalai Lama during an exclusive interview with ABC News from his home-in-exile in Dharamsala, India, represent his most public condemnation of the Buddhist-led violence that has left hundreds dead and an estimated hundreds of thousands homeless.
“It’s very sad,” the Dalai Lama said.
“All the major religions teach us the practice of love, compassion and forgiveness. So a genuine practitioner among these different religious traditions would not indulge in such violence and bullying of other people.” Read the rest of this entry »
Panchen Lama turns 24, clamour grows for his release
The 11th Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima
Panchen Lama turns 24, clamour grows for his release
DHARAMSHALA: Tibetans in exile have strengthened their calls for the release the 11th Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima, whose whereabouts remain unknown after the Chinese government installed its own choice in 1995.
The 11th Panchen Lama today turned 24. The human rights organisations have described the missing Panchen Lama as the world’s youngest political prisoner.
Sikyong Dr Lobsang Sangay said the disappearance of the Panchen Lama for 18 long years reflects the level of repression in Tibet. “It shows there is no political and religious freedom, and freedom of expression as enshrined in the Chinese constitution,” he said.
He said the Chinese government violates its own constitution by restricting the Tibetan people’s religious freedom and cracking down on them.
He said the Tibetan people both inside and outside Tibet should pray for his good health and release.
Gedhun Choekyi Nyima, the six-year-old boy identified by His Holiness the Dalai Lama as the 11th Panchen Lama, disappeared on 17 May 1995. The Chinese government later admitted to holding the boy and his family in “protective custody”.
Despite repeated appeals to gain access to the boy, no international agency or human rights organisation has been granted contact with the young Panchen Lama or his family. To date, their well-being and whereabouts remain unconfirmed. Read the rest of this entry »
Ancora autoimmolazioni in Tibet: sono 119!
Due monaci tibetani e una donna si danno fuoco: 119 autoimmolazioni.
I due giovani monaci appartenevano al monastero di Ngaba (Sichuan). Poche notizie sulla donna 23enne. Pechino accresce i controlli sui monasteri, taglia le comunicazioni con l’esterno e imprigiona i promotori delle proteste disperate.
Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Tre tibetani, due monaci e una donna, si sono dati fuoco ieri nella provincia del Sichuan, portando a 119 le persone che si sono autoimmolate per la libertà del Tibet e contro l’occupazione cinese. Questo tipo di protesta è in atto dal 2009.
I due monaci sono Lobsang Dawa , 20 anni (a sin. nella foto), e Konchog Woeser , 23 anni, entrambi del monastero di Kirti, Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama in Cambridge
His Holiness with Cambridge students
Speaking about ‘Non-Violence’ and the ‘Path to Peace and Happiness’ in Cambridge
Cambridge, England, 20 April 2013, His Holiness the Dalai Lama remarked what a nice sunny day it was to well-wishers on the way as he walked from St John’s to the Cambridge Union this morning to speak to the Global Scholars Symposium about Non-violence and Conflict Resolution. The twelve student organizers met him briefly first before Cameron Taylor introduced him to the audience and he began his talk. “Brothers and sisters, I am extremely happy to have this opportunity to meet with bright, young people like you. You belong to a new generation who have a chance to create a better world in this twenty-first century. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama: ‘Educating the Heart’ in Cambridge
His Holiness the Dalai Lama speaking to members of the University of Cambridge at St John's College in Cambridge, England, on April 19, 2013. Photo/John Thompson/Cambridge
Meetings and Talk on ‘Educating the Heart’ in Cambridge, England
Cambridge, England, 19 April 2013 – His Holiness the Dalai Lama is a guest of the Global Scholars Symposium which allows current world leaders to interact with young academics who are striving to meet the great challenges of global society. He is staying in the Master’s Lodge of St John’s College, Cambridge and this morning walked through the College to the Divinity school to his first engagements of the day.
To start with he gave an interview to Cathy Newman of Channel 4 News, who mixed questions about general news stories such as gun control in the USA with questions related to Tibet. She asked His Holiness to explain his praise for the courage of those who have committed self-immolation in Tibet. He replied that right from the start he had described his sadness over these events, but also expressed his doubts about their effectiveness. Read the rest of this entry »
Working for Peace, Educating the Heart and Cultivating Compassion in Derry
His Holiness the Dalai Lama's visit to Derry, Northern Ireland, to participate in Children in Crossfire's Culture of Compassion events on April 18, 2013.
Working for Peace, Educating the Heart and Cultivating Compassion in Derry
Derry, Northern Ireland, 18 April 2013 – Today, His Holiness the Dalai Lama made his second visit to Derry, the Irish city whose motto is ‘Life, Truth and Victory’ and is UK City of Culture for 2013. He was invited by his old friend Richard Moore, the Director of the charity Children in Crossfire.
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Tibetans Turn to Alternative Protest
Tibetans Turn to Alternative Protest as Self-Immolations Prove Futile
By Nilanjana Bhowmick / Dharamsala , Time Magazine.
Last year, Norbu Jorden ran away to New Delhi to set himself on fire. Driven by accounts of other self-immolations by Tibetans — there have been 112 deaths since 2009 — the 20-year-old student concluded that this was the only way he could contribute to Tibet ’s struggle for freedom from China . Jorden did not succeed: before he could engulf himself in flames, police in the capital intervened and eventually sent him back to Dharamsala in northern India, the sanctuary for Tibetans fleeing Beijing’s hard-line rule of their homeland. Now Jorden is expressing his dissent differently. Read the rest of this entry »
Visit to the Tibet Institute, Rikon and a Journey to Derry
His Holiness the Dalai Lama with some of the young Tibetans who have attended programs at the Tibet Institute in Rikon, Switzerland, on April 17, 2013. Photo/Manuel Bauer
His Holiness the Dalai Lama Visit to the Tibet Institute, Rikon and a Journey to Derry
Derry, Northern Ireland, 17 April 2013 – In 1961, a group of Tibetan refugees were offered work and accommodation in Rikon, Switzerland. They settled down and formed a community that in the late 1960s led to the establishment of the Tibet Institute, Rikon to preserve Tibetan culture. Read the rest of this entry »
Tibet, si auto-immola una giovane madre: sale a 115 il numero delle vittime
La giovane Chugtso, la 115ma autoimmolazione per il Tibet
Chuktso, una giovane ventenne madre di un bimbo di tre anni si è data fuoco ieri, 16 aprile, all’esterno del monastero di Dzamthang, nell’omonima cittadina della prefettura di Ngaba, nella regione del Sichuan. La nuova autoimmolazione è avvenuta attorno alle 3.00, ora locale. Testimoni locali hanno confermato che è morta sul posto. Sale a 115 il numero delle immolazioni avvenute in Tibet dal 2009. Il suo corpo è stato portato all’interno del monastero dove si sono svolte le cerimonie religiose. Le autorità locali, arrivate sul posto subito dopo la protesta, hanno ordinato alla famiglia di cremare il corpo la sera stessa, in violazione della tradizione tibetana. Centinaia di membri della comunità locale, si sono riuniti nei pressi della casa di famiglia per la preparazione della cerimonia di cremazione. Quello di Chuktso è il sesto caso di autoimmolazione avvenuto a Dzamthang, dove si sono date la morte in segno di protesta contro l’occupazione cinese altre due giovani donne, Kalkyi, 30 anni, madre di quattro figli e Rikyo, 33 anni, madre di tre bambini.
La portavoce di Free Tibet Alistair Currie ha dichiarato: “Nel 2013, la frequenza delle proteste attraverso le autoimmolazioni è per ora diminuita, ma la morte di Chuktso dimostra che anche tutta la forza dello stato cinese non può dissuadere alcuni tibetani dal compiere questo atto”. “L’auto-immolazione è una protesta, non un suicidio, e fino a quando la Cina non affronterà le rimostranze del popolo tibetano, le proteste di tutte le forme continueranno in Tibet”. Il Dalai Lama – che Pechino accusa di “orchestrare” le immolazioni – ha più volte chiesto ai propri connazionali di “mantenere il valore della vita al primo posto” e ha ricordato che “la protesta può e deve essere portata avanti con altri mezzi”. Il leader religioso ha però riconosciuto di “non poter neanche comprendere” tutto il dolore del suo popolo. Due tibetani, arrestati nel 2008 a Lhasa assieme ad altri 13 monaci, sono stati rilasciati dalle autorità cinesi dopo aver scontato la pena loro inflitta. Sono entrambi in precarie condizioni di salute. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama at Bern University and at the Swiss Parliament
His Holiness the Dalai Lama with HE Maya Graf, President of the National Council, at the Swiss Parliament Building in Bern, Switzerland, on April 16, 2013. Photo/Manuel Bauer
His Holiness the Dalai Lama Speaks at Bern University and Visits the Swiss Parliament
Bern, Switzerland, 16 April 2013 – After several days in the predominantly French speaking part of Switzerland, today’s invitation to the University of Bern brought His Holiness the Dalai Lama to the country’s German speaking capital city. Prof Dr Martin Täuber, Rector
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Conference on ‘Living and Dying in Peace’ at University of Lausanne
His Holiness the Dalai Lama with fellow participants after the conference on "Living and Dying in Peace" at the University of Lausanne in Lausanne, Switzerland, on April 15, 2013. Photo/Manuel Bauer
Conference on ‘Living and Dying in Peace’ at University of Lausanne
Lausanne, Switzerland, 15 April 2013 – The University of Lausanne that originated in 1537 as a school of theology, the only French language Protestant school of theology, is now a modern university well regarded as a leading institution for research in Europe. It is located on the banks of Lake Geneva. Today, it invited His Holiness the Dalai Lama to participate in a conference on the theme ‘Living and Dying in Peace – Crossed Perspectives on Aging’. He was welcomed on arrival by the Rector, Dominique Arlettaz and the conference moderator Philippe Moreillon.
In his opening address, the Rector said: “I have the privilege today to welcome His Holiness the Dalai Lama and thank him for spending this day with us.” Read the rest of this entry »
‘Lamp for the Path,’ White Tara Empowerment and Secular Ethics in Fribourg
His Holiness the Dalai during the teachings at the Forum Fribourg at Fribourg, Switzerland, on April 14, 2013. Photo/Manuel Bauer
‘Lamp for the Path,’ White Tara Empowerment and Secular Ethics in Fribourg
The sun glancing across Lake Morat outside His Holiness the Dalai Lama’s hotel this morning gently caught the newly opening leaves on trees on the shore; signs of the coming of spring on a day when he was to give a White Tara Long Life empowerment. He drove to the Fribourg Forum early to begin preparations. Those done, he was about to pick up the text where he had left off yesterday, but seeing that people were still arriving decided to talk about something else. “At an inter-faith meeting in Amritsar, India, some years ago, a Sufi master declared that there are three questions that characterize religious traditions: What is the self? Has it a beginning? And has it an end?” Read the rest of this entry »
Lamp for the Path Teachings in Fribourg
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience before the start of his teachings at the Forum Fribourg in Fribourg, Switzerland, on April 13, 2013. Photo/Manuel Bauer
Lamp for the Path Teachings in Fribourg
The Swiss countryside presented a bright countenance, green fields and woods rolling up to distant snow peaks, as His Holiness the Dalai Lama drove from his hotel on the banks of Lake Morat, to the Fribourg Forum. He was escorted by representatives of the organizers of the event to the stage in the hall before which upwards of 8000 people waited eagerly to hear him teach Atisha’s ‘Lamp for the Path to Enlightenment’. Although there was an ornate formal throne on the platform, His Holiness preferred to sit in an armchair, which he had brought closer to the stage’s edge, the better to see the faces of the audience. His opening was cheerful: “I am very happy to be here in Switzerland again; this small country which early in 1961 or so became home to about 1000 Tibetan refugees who had been relieved from road building work in the Himalayan foothills.
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H.H. Dalai Lama Addresses the Second Tibetan Buddhist Conference in Europe
His Holiness the Dalai Lama speaking at the European Tibetan Buddhist Conference held at the Friborg Forum in Friborg, Switzerland, on April 12, 2013. Photo/Manuel Bauer
Arriving in Switzerland, His Holiness the Dalai Lama Addresses the Second Tibetan Buddhist Conference in Europe
Fribourg, Switzerland 12 April 2013 – A light drizzle was falling when His Holiness the Dalai Lama stepped out of his hotel in Bolzano and looking up, waved to staff in the Provincial Offices who waiting to see him off on his journey to Switzerland. The weather deteriorated sufficiently to delay the take-off of his flight by almost an hour.
He was received on arrival at Payerne Airport in Switzerland by India’s Ambassador Ms Chitra Narayanan and a representative of the Tibetan organizers of the teachings in Fribourg, before driving under intermittent sunshine to the Fribourg Forum to address about 80 representatives at the Second Tibetan Buddhist Conference in Europe. Read the rest of this entry »
Welcomed in Trento, H.H. Dalai Lama Speaks About Happiness in a Troubled World
His Holiness the Dalai Lama during his talk "Happiness in a Troubled World" in Palatrento Stadium in Trento, Italy, on April 11, 2013
Welcomed in Trento, His Holiness the Dalai Lama Speaks About Happiness in a Troubled World
Bolzano, South Tyrol, Italy, 11 April 2013 – Today, His Holiness the Dalai Lama was a guest in Trento, which entailed his driving under cloudy skies along the Adige River for about half an hour. On arrival at the Palace of the Autonomous Province of Trento he was received by the President, Dr Alberto Pacher and the Head of the Province’s Press Office, Roberto Pinter. They escorted him to the President’s office Read the rest of this entry »
Dalai Lama a Trento: la sorgente della felicità è il buon cuore.
Sua Santità il Dalai Lama: La sorgente della felicità è il buon cuore, e per coltivarla bisogna aprirsi innanzitutto agli altri e avere cura di loro, o quantomeno non nuocere loro.
Dalai Lama: la sorgente della felicita’ e’ il buon cuore. La conferenza stampa nel Palazzo della Provincia autonoma di Trento.
Ha parlato di felicità, una felicità che dobbiamo coltivare in noi stessi, nel nostro cuore, ma che si deve esprimere nel rapporto con gli altri, nel nostro prenderci cura degli altri, il Dalai Lama, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nel Palazzo della Provincia autonoma di Trento. La cronaca ha fatto la sua comparsa con domande sulla situazione del Tibet, dove più di un centinaio di persone si sono immolate con il fuoco per protestare contro l’occupazione cinese, e sulla democrazia italiana. “So che avete avuto qualche problema con le ultime elezioni – ha detto a questo proposito il Dalai Lama – che non hanno espresso un esito chiaro. Queste cose possono succedere, ma la democrazia rimane il migliore sistema politico possibile.”
Cordiale e di buon umore, come tutti i trentini lo ricordavano, del resto, Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, classe 1935, ha parlato della felicità come di uno stato che nasce dalla relazione. Fra ciascun essere umano e tutti gli altri, perché “la mia felicità è la tua felicità”, e perché, conformemente al concetto buddista di interdipendenza, ogni cosa va vista in relazione ad un’altra, come le dita della mano. Allo stesso modo, la nostra felicità influenza il nostro prossimo, e per capirlo basta osservare i gatti, ha detto il premio Nobel per la pace 1989: “Se il mio gatto mi vede bendisposto lo percepisce, mi si avvicina, desidera la mia compagnia, viceversa, si tiene a distanza. E così è anche per i rapporti fra gli esseri umani”. La sorgente della felicità, quindi, è in definitiva il buon cuore, e per coltivarla bisogna aprirsi innanzitutto agli altri e avere cura di loro, “o quantomeno non nuocere loro.” Una verità che, secondo il Dalai Lama, nota anche ai cinesi, che occupano il Tibet dal 1950 (il Dalai Lama ha lasciato la sua terra nel 1959 dopo la repressione dei modi indipendentisti seguiti all’invasione da parte delle truppe di Mao). Riguardo alle autoimmolazioni che si susseguono nel suo Paese, il Dalai Lama ha riconosciuto di potere fare poco, non potendo visitarlo fisicamente (un suo ritorno in patria è a tutt’oggi una delle principali richieste del popolo tibetano, assieme ad un’autonomia per il Tibet); Read the rest of this entry »
Bestowed a Minority Award, H.H. Dalai Lama in Bolzano
His Holiness the Dalai Lama is presented the Minority Award by South Tyrol President Luis Durnwalder in Bolzano, South Tyrol, Italy, on April 10, 2013. Photo/Alessandro Molinari
Bestowed a Minority Award, His Holiness the Dalai Lama Speaks About Secular Ethics in Bolzano
Bolzano, South Tyrol, Italy, 10 April 2013 – Snow capped mountain peaks can be seen from the streets of Bolzano, capital city of the autonomous province of South Tyrol. On a bright spring morning today, Dr Klaus Kluther, Cabinet Chief came to escort His Holiness on the short walk across the road from his hotel, which was flying the Tibetan flag amongst others over the door. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama a Bolzano
Il Dalai Lama a Palazzo Widmann
Bolzano: Dalai Lama, conferenza dialogo tra i popoli e rifiuto della violenza
Bolzano, 10 apr – È durata quasi tre ore la permanenza a Palazzo Widmann del Dalai Lama, accolto alle 9 dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, che lo ha accompagnato nel suo ufficio per un colloquio ristretto. Successivamente l’illustre ospite e il Landeshauptmann hanno raggiunto assieme il Cortile interno del palazzo dove li attendevano la Giunta provinciale e un centinaio di invitati per la cerimonia dii conferimento al Dalai Lama del Premio delle minoranze 2013 (comunicato a parte). Nella successiva conferenza stampa con il Dalai Lama e il presidente Durnwalder i rappresentanti dei mass media – oltre una sessantina tra giornalisti, fotografi e cineoperatori accreditati a Palazzo Wodmann – hanno puntato su alcuni temi: il lungo cammino del Tibet verso un’autonomia, i rapporti con la Cina, i crescenti conflitti internazionali. Read the rest of this entry »
Gyama mining tragedy is man-made disaster
Central Tibet Administration has enough evidence to prove that Gyama (Jiama) mining tragedy is man-made disaster
The environmental researchers of the Central Tibetan Administration (CTA) based in Dharamsala, India, refute reports in the China’s official media outlets stating that natural causes triggered the recent landslide at a copper and gold mine near in Tibet’s capital Lhasa which killed at least 83 miners. The Environment and Development Desk of CTA has released a 16-page report titled ”Assessment Report of the Recent Devastating Landslide in Gyama Valley: It’s Possible Cause and Impacts”, detailing the actual causes of the mining disaster and its collateral issues.
“In order to acquire maximum profit in the shortest period possible, mining in Gyama has been pursued aggressively. Whole swaths of land have been excavated in several sites and in some cases the whole face of a mountain has been ripped in the process of exploration, water diversion, mining and road construction. It was just a matter of time that such a large scale and aggressive expansion out of the mine was going to cause a big disaster,” the report reads. Read the rest of this entry »
Anche la lingua tibetana è in via d’estinzione
Esibizione di tangka (dipinto votivo su tela) durante celebrazione nel monastero di Drepung
Anche la lingu a tibetana è in via d’estinzione
di Claudio Cardelli
È di questi giorni la notizia dell’ennesima chiusura verso l’esterno del Tibet. A tempo indeterminato. Così ogni anno nel periodo del Losar (il capodanno tibetano) la tensione è alle stelle.
Negli ultimi quattro anni più di cento tibetani si sono dati fuoco per protestare contro il regime di Pechino. Solo questo può far comprendere il loro livello di esasperazione dopo 62 anni di occupazione del loro Paese. Una delle ragioni alla base di questa dolorosa e drammatica protesta è il piano cinese, ormai quasi giunto a termine, di cancellare l’uso della lingua tibetana; piano che si aggiunge alle altre violazioni dei diritti umani basilari sistematicamente perseguite in Tibet.
La reazione delle autorità cinesi a queste proteste conosce una sola direzione: repressione! Questo è il Tibet oggi. Un Tibet in cui tutti gli elementi essenziali della cultura di questa antica nazione sono umiliati e vilipesi senza pietà, per far posto a un modello economico-sociale totalmente alieno a quello degli originali abitanti. Oggi, la lingua tibetana è di fatto bandita dalle scuole in Tibet per far posto al mandarino. È inutile porre l’accento su cosa significhi privare un popolo della propria lingua madre.
Come se in Italia a un certo punto fosse invasa da una potenza straniera che distrugge la quasi totalità del patrimonio artistico; obbliga a imparare la propria lingua, così diversa dall’italiano, e l’utilizza per tutta la segnaletica, la modulistica degli uffici e le insegne dei negozi. I nostri figli incominciano a parlare fra loro in nella lingua straniera, mentre gli anziani sono sempre più isolati per la difficoltà di apprendimento e il rifiuto di adeguarsi al nuovo corso. Read the rest of this entry »
Muore a Luchu un monaco di 28 anni
Konchok Tenzin, un monaco di 28 anni appartenente al monastero di Mogri, nella contea di Luchu, si è autoimmolato con il fuoco la mattina del 26 marzo.
Prosegue la tragica sequenza delle immolazioni: muore a Luchu un monaco di 28 anni.
Dharamsala, 2 aprile 2013. Konchok Tenzin , un monaco di 28 anni appartenente al monastero di Mogri, nella contea di Luchu, si è autoimmolato con il fuoco la mattina del 26 marzo lungo la strada principale che conduce al monastero. Il suo corpo carbonizzato è stato portato dai confratelli all’interno del monastero dove, dopo i rituali funebri, si è svolta la cerimonia della cremazione. Il personale di sicurezza cinese presidia ora il monastero e l’area circostante.
Konchok Tenzin è il sesto tibetano a darsi la morte nella contea di Luchu. Tutti sei sono deceduti. Il monastero di Mogri, che ospita attualmente circa 90 monaci, è stato fondato nel 1780 da Samtsa Sertri Jigme Namkha la cui 11° reincarnazione è ora a capo dell’istituto religioso. Sale a 114 il numero dei tibetani che si sono autoimmolati in Tibet dal 2009.
Ancora una volta le pesanti restrizioni poste in atto dalle autorità cinesi in Tibet hanno impedito l’immediata diffusione della notizia di questa nuova autoimmolazione. Le autorità hanno stilato una lista aggiornata di 13 attività ritenute perseguibili in quanto contrarie alla legge. Il documento, scritto in tibetano e fatto circolare con l’intento di “rafforzare la protezione della stabilità sociale e mantenere la disciplina” elenca, tra i comportamenti illegali, il coinvolgimento nelle autoimmolazioni, la diffusione di notizie, foto e filmati ad esse relativi nonché ogni azione volta a “fornire informazioni segrete alle forze separatiste”. Read the rest of this entry »
Landslide in Gyama mine: natural or man-made?
Large-scale mineral resource extraction in the Gyama valley.
Landslide in Gyama mine: natural or man-made?
The tragic incident of landslide could be a result of the aggressive expansion and large-scale exploitation of mineral in the Gyama Valley.
China’s official media reported that 83 miners including two Tibetans have been buried after a major landslide hit a part of the Gyama (Ch: Jiama) Copper Gold Polymetallic Mine. So far, the rescue efforts have failed to find any survivors or bodies and the chances of survival for those buried are getting slim. This is a sad and unfortunate incident that resulted in large number of casualties that could be higher than reported. Read the rest of this entry »
Avalokiteshvara Empowerment at Salugara
His Holiness the Dalai Lama: “ The tantric path is referred to as secret and its teachings were only given to select disciples secretly. As far as generating the awakening mind is concerned, there are two main methods, that known as the seven causes and one result and another method known as equalising and exchanging self with others. Shantideva says this latter is the only secret practice to cultivate.”
Avalokiteshvara Empowerment at Salugara
Salugara, West Bengal, India, 29 March 2013 – Making an early and cooler start to the last day of teachings in Salugara, His Holiness arrived at the Kalachakra Phodrang at 7am, where he sat before the mandala to perform the preparations for the Avalokiteshvara empowerment.
After greeting the enthusiastic crowd and taking his seat on the throne, his first task was to complete reading Longchen Rabjampa’s ‘Resting the Mind in its Natural State.’ Having done so, he mentioned that Longchen Rabjampa is regarded as an emanation of Manjushri, one of three lamas so regarded in Tibet, the other two being Sakya Pandita and Je Tsongkhapa. Read the rest of this entry »
Second Day of Teachings at Salugara
His Holiness the Dalai Lama acknowledging the crowd gathered to here his teachings in Salugara, West Bengal. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Second Day of Teachings at Salugara
Salugara, West Bengal, India, 28 March 2013 – His Holiness arrived promptly at the Salugara Kalachakra Phodrang to resume his teaching this morning. These days, the building ordinarily hosts a Himalaya Buddhist Cultural Association school offering classes 1-8 in an English medium, with an emphasis on Bhotia and Hindi. Students come from across the Himalayan region and nearby. An estimated 25,000 people have gathered from Salugara, Darjeeling, Kalimpong, Sikkim and Bhutan to hear His Holiness. The weather was hot and sultry, but people were protected from the direct sun by a canopy that covered most of the ground. Read the rest of this entry »
Dopo un anno giunge notizia dell’immolazione di un lama e della nipote.
Il Dalai Lama ha affrontato l’argomento delle immolazioni dal punto di vista della filosofia buddista.
A un anno di distanza giunge notizia dell’immolazione di un lama di alto rango e della nipote.
Un lama di alto lignaggio e sua nipote sono morti dopo essersi autoimmolati in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Il fatto risale al 12 aprile 2012 e solo oggi la notizia è trapelata dal Tibet ed è stata resa nota dall’Amministrazione Centrale Tibetana. Thupten Nyendak Rinpoche , 45 anni, e sua nipote Atse , 23 anni, si sono immolati lo scorso anno nella residenza del monaco presso il monastero Dzochen a Minyak, nella regione del Kham. Temendo la chiusura del monastero, i capi dell’istituto religioso avevano dichiarato alla polizia che Tulku Thubten, conosciuto come Athup Tulku, e la nipote erano deceduti nell’accidentale incendio dell’abitazione. Read the rest of this entry »
Una certa idea del Tibet
Tsetang Sheldrak Pan, considerata terra di origine della stirpe tibetana
Una certa idea del Tibet
di Claudio Cardelli
Un universo sconfinato, spazi immensi e disperate solitudini, montagne invalicabili e monasteri arroccati su inaccessibili speroni di roccia. Monaci, briganti, pastori, nomadi erranti sugli altopiani con mandrie di yak e scure tende al cui interno fumose stufe mescolavano il loro fumo con quello degli incensi e delle lampade votive. Visi scuri e rugosi segnati dal sole e arcani sorrisi testimoni di una serenità interiore generata da un antico e solido pensiero religioso e filosofico. Prodigi, miti e leggende delle montagne intrisi del buddhismo proveniente dall’India e del culto sciamanico, il Bön.
Questo, più o meno, è come l’immaginario popolare occidentale ha vissuto per almeno tutto il secolo scorso il misterioso mondo tibetano.
Il Tibet è stato anche etichettato come una “teocrazia feudale”! Con questo termine semplicistico si è spesso liquidato quel complesso sistema governativo che per secoli ha guidato la nazione tibetana. Un sistema dove si mescolavano pragmatismo e metafisica, religione e secolarità, che vedeva nel Dalai Lama la sua figura centrale ma che contemplava anche una struttura consigliare complessa e articolata, il Kashag , dove confluivano religiosi e laici. Read the rest of this entry »
First Day of Teachings at Salugara
His Holiness the Dalai Lama greets students who performed on his arrival at the teaching ground in Salugara, West Bengal, on March 27, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
First Day of Teachings at Salugara
Salugara, West Bengal, India, 27 March 2013 – After rain during the night and early morning, His Holiness decided to travel from Gangtok to Salugara by road instead of taking a helicopter. Before departing, he spoke to more than 65 members of the Gangtok Tibetan community at the Circuit House where he was staying. The Chief Minister of Sikkim, Dr Pawan Chamling came to wish His Holiness farewell. Before he got into his car, a guard of honour presented arms in the pouring rain. All the way through Gangtok and in the towns and villages on the road down to the state border people from all walks of Sikkimese life, school children and adults young and old, lined the road eager to see His Holiness as he passed. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama talks about self-immolation.
Sua Santità il Dalai lama durnte l'intervista a Time Now
H. H. Dalai Lama talks about self-immolation.
DHARAMSHALA, March 25: Speaking about the on-going self-immolation protest in Tibet, His Holiness the Dalai Lama said that “the ultimate factor is their (self-immolators) individual motivation.”
The Dalai Lama spoke to TIMES NOW , a major Indian news channel.
http://www.timesnow.tv/Special-The-Dalai-Lama—1/videoshow/4423746.cms
“Actually, suicide is basically (a) type of violence but then question of good or bad actually depend on the motivation and goal. I think (as) goal is concern, these (self-immolators) people (are) not drunk, (do) not (have) family problem, this (self-immolation) is for Buddha dharma, for Tibetan National interest but then I think the ultimate factor is their individual motivation,” the 77-year-old Tibetan spiritual leader said. Read the rest of this entry »
Long-Life Empowerment in Ravangla and Secular Ethics in Gangtok
His Holiness the Dalai Lama greeting the crowd
Long-Life Empowerment in Ravangla and Secular Ethics in Gangtok
Gangtok, Sikkim, India, 26 March 2013 – The day began brightly after rain the previous evening as His Holiness the Dalai Lama chose to walk to the teaching pavilion in front of the Tathagata Tsal at Ravangla, the better to interact with the thousands who had come to see and hear him. On arriving at the base of the statue, His Holiness took the opportunity to enter the building once more to view the paintings of the 12 deeds of the Buddha’s life and so forth. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Consecration of the Tathagata Tsal Sikkim
His Holiness the Dalai Lama on his way to perform the consecration of the Tathagata Tsal statue, Ravangla, Sikkim, India 25 March 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Consecration of the Tathagata Tsal and Teaching at Ravangla, Sikkim
Ravangla, Sikkim, India, 25 March 2013 – His Holiness the Dalai Lama had been invited to Sikkim to consecrate the colossal 128 foot hammered copper statue of the Buddha, which he had earlier named Tathagata Tsal, at Ravangla. This morning under sunny blue skies he was escorted beneath a ceremonial yellow umbrella from the new guest house where he is staying down one long flight of steps and up another to the base of the statue.
There he ceremonially cut the ribbon and opened the doors into the large chamber beneath the throne that has been elaborately decorated with fierce deities on the inner walls and scenes from the Buddha’s life on the outer walls. Read the rest of this entry »
111° immolazione in Tibet. Appello di due ONG tibetane ai paesi del BRICS.
I resti carbonizzati di Lhamo Kyab dopo l'autoimmolazione
111° immolazione in Tibet. Appello di due ONG tibetane ai paesi del BRICS.
Dharamsala, 25 marzo 2013. A meno di 24 ore dalla tragica autoimmolazione di una madre tibetana, un altro caso di suicidio con il fuoco ha avuto luogo oggi nel villaggio di Lushoe, nella regione di Tsoe. Lhamo Kyab , quarantuno anni, si è auto immolato attorno alle ore 10.00, ora locale. E’ il 5° caso di immolazione avvenuto nella regione di Tsoe, l’ultimo era avvenuto il 6 ottobre dello scorso anno con la morte di Sangay Gyatso.
Ieri è stata la volta di Kal Kyi, trent’anni, madre di quattro figli, che si è autoimmolata nei pressi del monastero Jonang, nel Tibet orientale. Secondo una fonte anonima della contea di Dzamthang, la donna si è uccisa “per sottolineare la violenta politica cinese in Tibet”. Più volte le autorità tibetane in esilio – politiche e religiose – hanno chiesto al governo centrale cinese di aprire un tavolo per gestire la situazione. Pechino ha preferito fino a ora emanare invece nuovi regolamenti che minacciano l’arresto immediato “per chi si autoimmola e per chi incita gli altri a farlo”. Read the rest of this entry »
A Medicine Buddha Blessing to Complete the Series of Teachings in Delhi
His Holiness the Dalai Lama speaking during the final day of his three day teaching in New Delhi, India, on March 24, 2013. Photo/Tenzin Phuntsog/NAVA
A Medicine Buddha Blessing to Complete the Series of Teachings in Delhi
New Delhi, India, 24 March 2013 – Many of those who have been attending His Holiness the Dalai Lama’s teachings, organized by the Foundation for Universal Responsibility at the Taj Mahal Hotel in Delhi over the last two days, were waiting when he arrived early this morning to undertake the preparatory rites for the Medicine Buddha blessing he was going to give. They shared a quiet half an hour together while His Holiness performed the requisite meditations. Then he resumed his explanation of Atisha’s “Lamp of the Path” and Je Tsongkhapa’s “Abbreviated Stages of the Path.” He noted the correspondence between the verse in the “Lamp,”
Just as the bird with undeveloped Read the rest of this entry »
Tibet: 110° immolazione. Muore madre 4 figli
Kalkyi, di 30 anni, madre di quattro figli, si e' data fuoco per protesta contro la dominazione cinese ed e' morta.
Una donna tibetana Kalsang Kyid, conosciuta come Kalkyi, di 30 anni, madre di quattro figli, si e’ data fuoco per protesta contro la dominazione cinese ed e’ morta. E’ la quinta immolazione avvenuta nell’area di Dzamthang. E’ quanto riporta oggi Radio Free Asia sottolineando che sono ormai 110 i tibetani che hanno scelto questo gesto estremo di protesta. La donna, identificata solo con il nome Kalkyi, si e’ data fuoco ieri vicino ad un monastero del distretto di Rangtang, chiamato Dzamthang in tibetano, nella provincia di Sichuan, nel sud ovest della Cina. La donna – che lascia tre figlie ed un ragazzo sotto i 15 anni – ha protestato contro “la politica cinese di dominio violento del Tibet e delle aeree popolate dai tibetani”, hanno detto fonti locali alla radio. Il corpo di Kalkyi è stato portato dai tibetani all’interno del monastero di Jonang dove i monaci hanno dato inizio alla recitazione delle tradizionali preghiere per i defunti. La nuova eroina tibetana era nativa del villaggio di Yultso, nella contea di Dzamthang. Con la sua morte sale a 110 il numero dei tibetani che si sono dati la morte con il fuoco in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Nel maggio 2012 un’altra donna, Rikyo, trentatre anni, si era auto immolata nella contea di Dzamthang, nei pressi del monastero di Jonang. Il 13 marzo, sempre nell’area di Ngaba, si era data la morte con il fuoco Konchok, una donna di trent’anni.
Fonte: The Tibet Post International (Adnkronos/Dpa) http://www.italiatibet.org/
30-year old woman dies of self-immolation in Tibet: Toll rises to 110
Kalkyi, 30-year old Tibetan woman set herself ablaze on March 24
Sunday, 24 March 2013 17:18 Yeshe Choesang, The Tibet Post International – Dharamshala: – A Tibetan woman has died Sunday after setting herself ablaze in eastern Tibet – the latest in a series of self-immolation protests gainst China’s hardline and repressive policies on Tibet. This incidents has pushed the total number of self-immolations in Tibet to 110, at-least 92 of them reportedly passed-away due to burn injuries.
Kalkyi , 30-year old Tibetan woman set herself ablaze on March 24, around 3.30pm (Local Tibetan Time) near Dzamthang Jonang Monastery in Dzamthang township in Golok Pema, Ngaba in Amdho region, eastern Tibet.” Tseyang Gyatso, a Tibetan currently living in Dharamshala told The Tibet Post International. Kalkyi, a mother-of-four has reportedly died after setting herself on fire in Ngaba, Read the rest of this entry »
Student Interaction and Teachings Continue for a Second Day in Delhi
His Holiness the Dalai Lama poses with students who attended the interactive sessions in New Delhi on March 23, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Student Interaction and Teachings Continue for a Second Day in Delhi
New Delhi, India, 23 March 2013 – When His Holiness met again at the Taj Mahal Hotel in Delhi this morning with the group of high school students he met yesterday, he began by extolling the importance of the 1000 year old Indian tradition of ahimsa or non-violence. He said that serving and helping others out of compassion is non-violence in action. Similarly, refraining from harm, not out of fear, but out of concern for others, their well-being and out of respect is non-violence.
With respect to inter-religious harmony, His Holiness explained how around 5000 years ago, people began to develop religious ideas. They were prompted by feelings of danger to seek help from “higher powers.” This is something only human beings have the ability to think about. Gradually, the human mind moved from worshipping the sun, moon and fire to more refined ideas of god the creator. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Interacts with Younger in New Delhi
His Holiness the Dalai Lama greeting class students before their interactive session in New Delhi, India, on March 22, 2013. Photo/Tenzin Phuntsog/NAVA
His Holiness the Dalai Lama Interacts with Younger and Older Audiences in New Delhi
New Delhi, India, 22 March 2013 – This morning His Holiness addressed a group of class 10-12 Indian students who attend nine different schools within the vicinity of Delhi. He greeted them warmly: “Young brothers and sisters, I’m glad to meet all of you. I’m 78 years old and my life has had its ups and downs, but what I want to tell you is that so many of the problems we face are man-made. We created them and we have the opportunity to reduce them too.”
He spoke of belonging to the twentieth century, an era of great achievement, but also of great violence. If that violence had produced good results it might have been justified, but instead it brought untold suffering and fear to millions. The outbreaks of violence we witness today are symptoms of our past mistakes. Read the rest of this entry »
Tibet: si autoimmola una donna
Kunchok Wangmo, una donna tibetana di trentuno anni, si è auto immolata a Taktsa, contea di Dzoege, nella regione di Ngaba, attorno alla mezzanotte del 13 marzo. Fonti tibetane hanno riferito che Konchok ha compiuto l’estremo atto di protesta di fronte all’edificio che ospita gli uffici dei funzionari cinesi. E’ deceduta sul luogo dell’immolazione. A causa dei severissimi controlli, la notizia di questo nuovo caso di autoimmolazione è trapelata solo due giorni dopo. Le autorità cinesi hanno provveduto alla cremazione del corpo le cui ceneri sono successivamente state consegnate al marito, Dolma Kyab, al quale i funzionari dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza hanno ordinato di mentire sulle vere cause della morte della moglie. Gli è stato infatti ingiunto di diffondere la notizia che Kunchok si era data la morte con il fuoco per motivi familiari. Essendosi rifiutato di accondiscendere alla richiesta delle autorità, Kyab è stato arrestato e non si hanno al momento sue notizie. Kunchok Wangmo è la 15° donna che in Tibet ha dato la sua vita per la libertà del proprio paese. Sale a 109 il numero dei tibetani che in Tibet si sono immolati con il fuoco dal 2009. La morte di Kunchok ha preceduto di soli tre giorni quella di Lobsang Thokmey, il monaco di Kirti immolatori il 16 marzo nella ricorrenza del sesto quinto anniversario della sollevazione generale del 2008 che, iniziata a Lhasa, si è poi diffusa in tutte le aree tibetane. Fonti: the Tibet Post – Phayul http://www.italiatibet.org/
Lhasa, Tibet, Cina
Lhasa il Barkhor e sullo sfondo il gran Potala
Lhasa, Tibet, Cina
di Carlo Buldrini
Un furgone percorre a passo d’uomo Beijing Donglu, via Pechino Est, il tratto orientale della strada che attraversa tutta la città.
Legata attorno al furgone c’è una larga fascia di stoffa rossa, con dei caratteri cinesi dipinti a mano. Fuori dal finestrino di guida sventola una bandiera rossa a cinque stelle. Da un altoparlante escono, frusciando, le note di una marcia militare. Si alternano alla voce stridula di una donna che grida: «Il lancio di ordigni esplosivi, le violenze, i sabotaggi, i furti, saranno puniti severamente».
Severamente vuol dire qui con la pena di morte .
Dietro al furgone avanza lentamente un camion militare Dong Feng. È color verde oliva e ha il muso schiacciato, come quello di un bulldog. In piedi, sul camion, ci sono sei tibetani in catene. Li sorvegliano alcuni uomini della People’s Armed Police, la Polizia del Popolo Armata. I poliziotti, giovanissimi, hanno i lineamenti tesi e imbracciano i fucili mitragliatori. Il Comitato del Partito Comunista dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Lhasa ha lanciato in questi giorni una campagna contro il crimine. La campagna è chiamata «Colpisci duro». Read the rest of this entry »
108° autoimmolazione in Tibet
Il Ven. Lobsang Thokmey
Nella ricorrenza del 5° anniversario dell’insurrezione di Lhasa del 2008, un monaco tibetano della regione di Ngaba si è dato la morte con il fuoco. Lobsang Thokmey , ventotto anni, monaco presso il monastero di Kirti, si è auto immolato oggi alle 14.40, ora locale, dopo aver cosparso il suo corpo di kerosene di fronte all’ala occidentale del complesso monastico. E’ deceduto sul luogo della protesta. “Con il corpo avvolto dalle fiamme, Lobsang ha iniziato a correre reggendo in mano la bandiera buddista”, – recita il comunicato rilasciato da una fonte del monastero di Kirti – “è stramazzato al suolo prima di raggiungere la porta principale dell’edificio”. Monaci e laici, subito accorsi, hanno prontamente ricoverato Lobsang Thokmey all’ospedale ma il monaco non è sopravvissuto alle gravi ustioni riportate. “Il personale di sicurezza cinese, arrivato all’ospedale poco dopo il ricovero, ha sequestrato il corpo del religioso defunto e lo ha portato al quartier generale di Barkham”. Lobsang Thokmey era entrato giovanissimo nel monastero ed era conosciuto per essere un ottimo studente. Lascia i genitori, una sorella e tre fratelli.
Il 16 marzo 2008, a Ngaba, le forze di sicurezza cinesi uccisero in quel solo giorno ventotto tibetani insorti, come nel resto di tutto il paese, per protestare l’occupazione e la repressione. Read the rest of this entry »
S.S. il Dalai Lama si congratula col nuovo Papa Francesco I
Il nuovo Papa Francesco I, Cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini.
His Holiness the Dalai Lama Congratulates the New Pope
Dopo avere appreso l’elezione di un nuovo Papa, Sua Santità il Dalai Lama non ha perso tempo inviandogli una lettera per esprimere le sue congratulazioni. “Possa io offrirle il mio saluto ed il senso di gioia per la sua storica elezione come Papa”.
Riconoscendo la scelta storica del nome del nuovo pontefice, ha scritto: “Anche se non sono molto familiare con molti santi cattolici, conosco San Francesco, avendo visitato Assisi e partecipato ad incontri inter-religiosi proprio in questa città. La sua disciplina, la semplicità del suo stile di vita e il suo amore per tutte le creature sono qualità che trovo profondamente stimolanti. Sono commosso nel sapere che il suo nome è quello che avete scelto per il vostro papato.”
Ricordando i suoi incontri cordiali con il Papa Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e altri fratelli e sorelle cristiani, Sua Santità ha auspicato di incontrare il nuovo capo della Chiesa Cattolica Romana: “Sono stato molto contento di aver conosciuto ed apprezzato conversazioni amichevoli con i suoi predecessori immediati e, negli ultimi 40 anni o giù di lì, ho partecipato a scambi fruttuosi con i miei fratelli e sorelle cristiani. Read the rest of this entry »
10 MARZO: in tutto il mondo rally di solidarietà. 5 tibetani arrestati a Kardze
Da Dharamsala a Bruxelles, dal Nepal all’Australia fino a Taiwan, i tibetani e i loro sostenitori si sono radunati in massa il 10 marzo nelle strade e nelle piazze per ricordare il 54° anniversario dell’insurrezione di Lhasa e protestare contro l’invasione e l’occupazione del Tibet da parte della Cina. In Europa, la grande manifestazione organizzata a Bruxelles ha visto oltre 5000 persone, in maggioranza uomini, donne e ragazzi tibetani, sfilare tra i moderni palazzi della città. Rispetto alle precedenti manifestazioni ha colpito a Bruxelles la presenza del grande numero di tibetani, giovani e risoluti. Tra le scritte che auspicavano la ripresa del dialogo tra i rappresentanti cinesi e quelli tibetani, spiccavano gli striscioni inneggianti all’indipendenza del Tibet. Read the rest of this entry »
Discorso del Sikyong dr. Lobsang Sangay nel 54° anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana.
Il Sikyong dr. Lobsang Sangay
Discorso del Sikyong dr. Lobsang Sangay nel 54° anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana.
Nel 1959, in questo stesso giorno, migliaia di tibetani di ogni categoria sociale e di tutte le tre regioni del Tibet (U-Tsang, Kham e Amdo) si ritrovarono a Lhasa per protestare e opporsi all’invasione cinese e all’occupazione del Tibet. Noi siamo figli di questo tragico quanto storico momento della ricca, peculiare e due volte millenaria storia del Tibet. Oggi siamo qui riuniti per proseguire la coraggiosa lotta iniziata dall’altruistica generazione dei più anziani. Rendiamo omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per il Tibet. Il desiderio di libertà che li spinse a dare vita ai memorabili eventi del 10 marzo 1959 è lo stesso che oggi è alla base della nostra lotta per la libertà, la dignità e l’identità culturale. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: India continues to be teacher
His Holiness the Dalai Lama delivering the Convocation Address at the 1st Convocation Ceremony of Kushabhau Thackeray University of Journalism and Mass Communication on Thursday. in Raipur, Chattisgarh, India, on March 7, 2013. Photo/Tenzin Taklha/OHHDL
India continues to be teacher: Dalai Lama
March 8th 2013 Raipur, Chattisgarh, India, 7 March 2013 (Central Chronicle) – India is the land of wisdom where civilization developed in ancient times when it was known as “Arya Bhhomi”, said Nobel Prize winner for Peace the Dalai Lama while addressing as chief guest the first convocation ceremony of Kushabhau Thackeray University of Journalism and Mass Communication (KTUJMC) on Thursday.425 degrees and 24 gold medals were distributed to the graduates and the toppers on the merit lists respectively of 2007 – 2012 of the varsity.
Modern education is important but we should not neglect the ancient Indian education system as it gives us deeper knowledge of Indian culture and tradition, said the Dalai Lama and added that the ancient education system was relevant in today’s life while modern education does not touch that milestone of ancient education system of India. India has become great due to its rich philosophical thoughts, texts, etc., sad the Dalai Lama.
Every country across the world has its own culture, tradition and philosophical thoughts but India is the only country which provides space for Jainism, Sikhism, Buddhism, Christianity, Islam, etc., said the Dalai Lama and added “We should all draw strength from our traditional and cultural values.”
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CUHP confers honorary DPhil degree on Dalai Lama
CUHP hold first convocation, confers honorary DPhil degree on Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama making a point during the Convocation Address of the Central University of Himachal Pradesh in Shahpur, HP, India on 28 February 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Dharamsala, HP, India, 1 March 2013 (By Naresh K. Thakur, Hindustan Times) – The Central University of Himachal Pradesh (CUHP) conferred the honorary degree of Doctor of Philosophy (DPhil honoris causa) on Nobel laureate for peace and Tibetan Spiritual Leader, the Dalai Lama on its first convocation ceremony held at Temporary Academic Block (TAB), Shahpur here on Thursday. Member of Planning Commission and Chancellor of CUHP, Arun Maira, presented the degree to the Dalai Lama, who was also the chief guest on the occasion. Delivering his convocation address, the Dalai Lama called upon the students to preserve India’s ancient treasure of knowledge and combine it with modern education for a better future. “Though modern education is essential for development, you should also treasure your traditional knowledge which is thousands of years old,“ the Dalai Lama said adding that modern education is oriented towards materialistic values and could only provide physical comfort instead of mental peace. Read the rest of this entry »
How Many Self-Immolating Tibetans Does It Take to Make a Difference?
Exile Tibetans participate in a candle light vigil in solidarity with fellow Tibetans who have self immolated, in Katmandu, Nepal/AP
By Ishaan Tharoor, TIME / February 13, 2013
On Wednesday morning in Kathmandu, the capital of Nepal, a Tibetan monk drenched in gasoline appeared in front of a Buddhist stupa popular among Tibetans and set himself aflame. At the time of writing, the young man, thought to be in his early 20s, is in critical condition. According to some reports, his fiery protest marks a grim milestone: it’s the 100th such self-immolation by a Tibetan to happen since 2009 (others suggest it’s the 99th or the 101st). Read the rest of this entry »
Tibet: il monaco Sandag si autoimmola a Ngaba
Oltre cento tra intellettuali, giornalisti e attivisti cinesi hanno reso pubblica una lettera aperta in cui si domanda alla nuova leadership di attuare riforme politiche e ratificare le Convenzioni Onu per i Diritti civili e politici.
Tibet: un monaco si autoimmola a Ngaba. Cina: attivisti chiedono diritti civili e politici.
E’ stata confermata la notizia di una nuova autoimmolazione avvenuta nella contea di Ngaba, regione dell’Amdo, lunedì 25 febbraio. Sandag , un monaco del monastero di Dhiphu, si è dato fuoco nella strada principale del distretto, attorno alle 10 del mattino, ora locale. Non si conoscono le condizioni del monaco né si hanno notizie sul luogo in cui ora si trova.
Spente le fiamme, il personale cinese addetto alla sicurezza ha ricoverato Sandag in un ospedale di Ngaba ma, poco dopo, lo ha trasferito in un’altra località, forse in un diverso ospedale. Resta molto tesa la situazione a Ngaba, teatro del maggior numero di autoimmolazioni e di molte proteste di massa. In tutta la contea i tibetani sono soggetti a pesanti restrizioni e limitazioni della libertà individuale e il territorio è presidiato da forze militari e paramilitari. Con l’autoimmolazione di Sandag sale a 107 il numero dei tibetani che con questo atto estremo hanno voluto gridare al mondo il loro desiderio di libertà. Read the rest of this entry »
Due giovani tibetani si danno fuoco in un monastero
Tsesung Kyab si immola per il Tibet
Phakmo Dhondup si è immolato per protestare contro la linea dura di Pechino in Tibet. Il 20enne è ricoverato con ustioni gravi su gran parte del corpo. Le forze di sicurezza hanno circondato l’area e imposto controlli serrati. A Kanlho muore un altro giovane. Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Un giovane tibetano si è dato fuoco all’interno di un monastero nella provincia cinese del Qinghai per protestare contro il “pugno di ferro” imposto da Pechino nella regione del Tibet. L’immolazione è avvenuta verso le 8 di sera del 24 febbraio e ha scatenato l’immediata reazione delle forze di sicurezza cinesi. Secondo quanto riferisce Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Reads a Jataka Tale
His Holiness the Dalai Lama's Jataka Tale teaching at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, HP, India, on February 25, 2013. Photo/Tenzin Phuntsok/Namgyal Archive
His Holiness the Dalai Lama Reads a Jataka Tale on the “Day of Miracles.”
Dharamsala, HP, India, 25 February 2013 – Early this morning, after attending the monastic confession and purification ceremony (So-jong) in the main temple here at Theckchen Chöling, His Holiness the Dalai Lama came down to take his seat on the throne in the temple garden. First he explained the significance of the day: “Today, when the moon is full, we remember the occasion on which the Buddha displayed miracles and defeated rivals. Read the rest of this entry »
Appello per la liberazione di Jigme Gyatso
Jigme Gyatso
Jigme Gyatso, conosciuto anche con il nome di Golog Jigme, è il monaco tibetano del monastero di Labrang, arrestato nel 2008 per aver aiutato il regista Dhondup Wangchen a realizzare il filmato “Leaving Fear Behind”. Il documentario, il primo ad essere filmato da qualcuno all’interno del Tibet, raccoglieva le opinioni dei tibetani sulla situazione all’interno del paese e sul Dalai Lama nell’imminenza dell’apertura dei giochi Olimpici di Pechino.
Dhondup Wangchen e Jigme Gyatso furono arrestati il 28 marzo 2008. Dhondup fu condannato a sei anni di carcere con l’accusa di “sovversione del potere dello stato”. A Jigme Gyatso, che nell’area di Sertar era noto e rispettato per il suo attivismo in campo sociale, furono inflitti sette mesi di carcere e, a causa delle torture patite, rischiò di morire. Fece ritorno al monastero nel maggio 2009 ma scomparve nel settembre 2012. Non si ebbero più sue notizie fino al 27 novembre dello stesso anno quando l’ufficio di Pubblica Sicurezza della provincia di Gansu emanò un ordine di arresto del religioso accusandolo di “omicidio”. Da allora non si hanno sue notizie.
Temendo per la sua sorte, la moglie di Dhondup Wangchen, Lhamo Tso e l’organizzazione in esilio Filming for Tibet , che opera a sostegno del lavoro dei film maker tibetani, hanno lanciato una campagna per sostenere l’innocenza di Jigme Gyatso e chiedere che sia prosciolto da ogni accusa. Read the rest of this entry »
Autoimmolazioni in Tibet: due adolescenti muoiono bruciati vivi.
Rinchen, di 17 anni, autoimmolatosi per il Tibet
Autoimmolazioni in Tibet: due adolescenti muoiono bruciati vivi. I ragazzi, 17 e 18 anni, chiedevano la fine del regime cinese e il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Il Consiglio Onu per i Diritti del bambino vuole inserire le autoimmolazioni di minorenni tra le violazioni ai diritti dei più piccoli.Dharamsala (AsiaNews/ Agenzie) – Due giovani tibetani si sono dati fuoco e sono morti a Ngaba (provincia del Sichuan), invocando la fine del regime cinese e il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Rinchen e Sonam Dargye – questi i loro nomi – avevano 17 e 18 anni e vivevano nella città di Kyantsa. Come riferisce Read the rest of this entry »
Tibet, un’altra auto-immolazione
Namla Tzering si autoimmola per il Tibet
Tibet, un’altra auto-immolazione porta a 102 il numero delle vittime. Namla Tsering , 49 anni e 4 figli, si è dato fuoco in una strada affollata di Labrang – contea di Sangchu – per protestare contro la dominazione cinese del Tibet e chiedere il ritorno del Dalai Lama. Pechino risponde con la repressione, la comunità internazionale tace.
Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Un uomo di 49 anni identificato come Namla Tsering si è dato fuoco in una strada affollata di Labrang – contea di Sangchu – per protestare contro la dominazione cinese del Tibet e chiedere il ritorno del Dalai Lama. L’uomo, marito e padre di 4 figli, è stato portato via dalle autorità cinesi: le sue condizioni non sono note, ma fonti locali definiscono “improbabile” che sia sopravvissuto. Sale dunque a 102 il numero delle auto-immolazioni nell’area a dominazione cinese. Read the rest of this entry »
101 tibetani si sono autoimmolati contro l’oppressione cinese
Altri due tibetani si autoimmolano contro l’oppressione cinese.
Un giovane monaco si dà fuoco e muore nella prefettura di Aba (Sichuan, Cina meridionale). A Kathmandu (Nepal) un altro giovane religioso sceglie il gesto estremo e si auto-immola davanti alla stupa buddista di Boudhanath. Dal 2009 sono 101 i tibetani che hanno scelto di immolarsi contro l’oppressione cinese. Lhasa (AsiaNews) – Altri due giovani tibetani si sono dati fuoco per protestare contro l’oppressione di Pechino. Dendup Gopchep, 30 anni, monaco della comunità tibetana in esilio in Nepal, ha compiuto il suicidio durante le manifestazioni per il capodanno lunare organizzate davanti alla stupa di Boudhanath. Il giovane è morto questa notte nell’ospedale di Tribhuwan (Kathmandu). Egli è il secondo membro della comunità tibetana in esilio a immolarsi per libertà del Tibet. Lo scorso 3 febbraio un ex monaco del monastero di Kirti si è dato fuoco vicino a una stazione di polizia nella prefettura di Aba, Sichuan, Cina meridionale. Lobsang Namgyal, 37 anni, è morto subito dopo a causa delle ustioni. Nel 2012 il monaco era stato arrestato e picchiato dalla polizia per aver partecipato a una manifestazione anti-cinese.
La notizia è apparsa solo oggi sui media. Secondo fonti locali, prima di cospargersi benzina l’uomo ha chiesto il ritorno del Dalai Lama, augurandogli lunga vita. Read the rest of this entry »
100th Self-Immolation Reported Inside Tibet
The self-immolation of a Tibetan exile drew the police Wednesday in Katmandu, Nepal.
100th Self-Immolation Reported Inside Tibet ; b y Edward Wong and Jim Yardley, The New York Times, 14 February 2013.
A former Tibetan Buddhist monk protested Chinese rule by killing himself through self-immolation this month, becoming the 100th person to do so inside Chinese-governed Tibet, according to reports on Wednesday by Tibet advocacy groups.
The Tibetan man, Lobsang Namgyal, 37, formerly of Kirti Monastery, set fire to himself on Feb. 3 in front of an office of the public security bureau in a county of Sichuan Province and died on the scene, according to Free Tibet, which is based in London. Free Tibet said in a news release that it had taken 10 days to confirm the self-immolation “because Tibetans are too frightened of Chinese state reprisals to speak about protests.” Read the rest of this entry »
The 100th Self-Immolation in Tibet. A case for the world to answer.
Tibetans-in-exile hold a candlelight vigil following the self-immolation attempt by a monk in Kathmandu on February 13, 2013/Getty
Press release. “Dignity is the spirit of a nationality…,” wrote the 42-year-old monk Sopa Rinpoche before his self-immolation on January 8, 2012. Since the first such action by Tapey on February 8, 2009, 100 Tibetans have burnt themselves. This has taken place, despite the recent harsh and unlawful sentencing of 8 Tibetans and arrest of family members, for allegedly instigating Tibetans to self-immolation. All of them have called for the collective restoration of Tibetan dignity: Return of His Holiness the Dalai Lama and to Tibet and freedom for Tibet. Read the rest of this entry »
Altri due tibetani si auto-immolano contro l’oppressione cines
Lobsang Namgyal, monaco di 37 anni, è morto a causa delle ustioni.
Un giovane monaco si dà fuoco e muore nella prefettura di Aba (Sichuan, Cina meridionale). A Kathmandu (Nepal) un altro giovane religioso sceglie il gesto estremo e si auto-immola davanti alla stupa buddista di Boudhanath. Dal 2009 sono 101 i tibetani che hanno scelto di immolarsi contro l’oppressione cinese. Lhasa (AsiaNews) – Altri due giovani tibetani si sono dati fuoco per protestare contro l’oppressione di Pechino. Dendup Gopchep (v. foto), 30 anni, monaco della comunità tibetana in esilio in Nepal, ha compiuto il suicidio durante le manifestazioni per il capodanno lunare organizzate davanti alla stupa di Boudhanath. Il giovane è morto questa notte nell’ospedale di Tribhuwan (Kathmandu). Egli è il secondo membro della comunità tibetana in esilio a immolarsi per libertà del Tibet. Lo scorso 3 febbraio un ex monaco del monastero di Kirti si è dato fuoco vicino a una stazione di polizia nella prefettura di Aba (Sichuan, Cina meridionale). Lobsang Namgyal , 37 anni, è morto subito dopo a causa delle ustioni. Nel 2012 il monaco era stato arrestato e picchiato dalla polizia per aver partecipato a una manifestazione anti-cinese. La notizia è apparsa solo oggi sui media. Secondo fonti locali, prima di cospargersi benzina il monaco ha chiesto il ritorno del Dalai Lama, augurandogli lunga vita. La polizia ha raccolto i suoi resti e li ha consegnati ai familiari. Fonti locali affermano che i tibetani nascondono i casi di auto-immolazioni per timore delle autorità cinesi, che controllano tutte le comunicazioni per evitare la fuga di notizie. Dopo la morte di Lobsang Namgyal, la polizia ha arrestato il fratello minore e ha messo sotto stretta sorveglianza i familiari per paura di proteste. Lo scorso 8 febbraio il tribunale del Popolo della provincia nord-occidentale del Qinghai ha condannato a 13 anni di carcere un tibetano accusato di aver “incitato” un monaco buddista a darsi fuoco contro la dominazione comunista e a favore del ritorno del Dalai Lama in Tibet. Read the rest of this entry »
13 anni di carcere per un’auto-immolazione mai avvenuta
Qinghai, 13 anni di carcere per un’auto-immolazione mai avvenuta
Prosegue la stretta di Pechino contro la popolazione tibetana: dopo i 70 arresti “in relazione ai suicidi”, un tribunale condanna un uomo per aver spinto un monaco al suicidio. Anche se il suicidio poi non si è verificato. Il regime comunista avverte: “Questa sarà la sorte di tutti i colpevoli”. Pechino (AsiaNews) – Il tribunale del Popolo della provincia nord-occidentale del Qinghai ha condannato questa mattina a 13 anni di carcere un tibetano accusato di aver “incitato” un monaco buddista a darsi fuoco contro la dominazione comunista e a favore del ritorno del Dalai Lama in Tibet. L’uomo, identificato come Phagpa, è stato riconosciuto colpevole di “omicidio volontario” anche se il monaco in questione non si è suicidato. Read the rest of this entry »
Sei tibetani condannati per “omicidio intenzionale”
Human rights watch denuncia la repressione in Tibet. Sei tibetani condannati per “omicidio intenzionale”
Nel suo rapporto annuale, l’organizzazione a difesa dei diritti umani Human Rights Watch (HRW) ha severamente criticato le misure repressive attuate in Tibet dal governo cinese (nella foto, gli studenti del Tibetan Children’s Village di Dharamsala in un momento della rappresentazione della violenza cinese in Tibet). Recita il rapporto: “A causa dell’introduzione, in tutto il paese, della normativa in base alla quale tutti i monasteri devono essere controllati direttamente dai funzionari governativi che stazionano permanentemente al loro interno, la situazione in tutto il paese è estremamente tesa”. E così prosegue: “L’80% della popolazione rurale dell’altopiano è stata forzatamente trasferita, senza previa consultazione e senza adeguata compensazione”. “Lo standard di vita dei pastori, allontanati dalle loro tradizionali occupazioni, è in rapido declino e la loro sopravvivenza dipende sempre più dai sussidi governativi”. Read the rest of this entry »
There is no religious freedom in Tibet
Exiled Tibetans during a four-day campaign in New Delhi, India, on 30 January 2013, to draw global intervention to end China’s repressive rule in Tibet/Photo/Altaf Qadri/Associated Press
There is no religious freedom in Tibet
By Ashish Yechury | Feb 3, 2013, [The Times of India]
Lobsang Sangay, head of the Tibetan government-in-exile in Dharamshala, was in Delhi recently for the Tibetan solidarity campaign. The former Harvard academic spoke to Ashish Yechury about the wave of self-immolations in Tibet which have left as many as 99 Buddhist monks dead. Read the rest of this entry »
Praying for the Souls of Tibetan Self-Immolators
Motorbikes outside a prayer meeting in a Tibetan village in China, where thousands of Tibetans are praying for the souls of those who have self-immolated in protest over Chinese rule.
In Villages, Praying for the Souls of Tibetan Self-Immolators
By Didi Kirsten Tatlow [The New York Times] http://rendezvous.blogs.nytimes.com/2013/02/03/in-villages-praying-for-the-souls-of-tibetan-self-immolaters/ 3 February 2013
BEIJING — Since November, when cold winter began in the high Tibetan Plateau, thousands of Tibetan villagers have been gathering daily to pray for the souls of the nearly 100 Tibetans who have burned themselves to death in protest over Chinese rule, in a show of widespread support for the self-immolators among ordinary people, according to witness testimony from a person recently returned from the region. Read the rest of this entry »
Where Science and Religion Coexist
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Mind and Life XXVI Conference held at Drepung Monastery in Mundgod, India on January 17-22, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Where Science and Religion Coexist
Mundgod, India, January 25, 2013 (by Saskia De Rothschild, International Herald Tribune) — Religion and science have not always been easy friends, as Galileo could attest. But over the last week scientists and Buddhist scholars have been working in this small Tibetan enclave in southern India to prove that these two worlds can not only co-exist — but benefit each another.
It is the 26th edition of the Mind & Life Conference and the first held in a monastery, for thousands of Buddhist monks gathered here. His Holiness the Dalai Lama, the leader of Tibetan Buddhism, greeted the scientists last Friday and introduced the week-long dialogue about science and religion. Read the rest of this entry »
Tibetan Government-in-Exile Urges UN to send monitors
Tibetan Government-in-Exile Urges UN to send monitors to the Himalayan state
by Amrutha Gayathri, International Business Times, 30 January 2013
The Tibetan government-in-exile in India launched a campaign Wednesday to urge the U.N. to send fact-finding teams to Tibet, mounting global pressure on China to end human rights violations in the Himalayan nation.
Penpa Tsering , speaker of the exiled Tibetan parliament based in the northern Indian town of Dharamshala, said the campaign would include rallies and meetings in New Delhi. “The situation is getting more and more grim,” Read the rest of this entry »
La Cina condanna a morte un monaco tibetano
Lorang Konchok (a destra) e suo nipote Lorang Tsering durante il processo in cui sono stati accusati d'istigare le autoimmolazioni.
La Cina condanna a morte un monaco tibetano: “istigava” le autoimmolazioni
Lorang Konchok, 40 anni, ha perso anche i suoi diritti politici. Con lui, condannato anche il nipote a 10 anni di prigione. Per una corte del Sichuan sono colpevoli di omicidio volontario in otto casi di autoimmolazione, tre dei quali finiti con la morte del suicida. Lhasa (AsiaNews/Agenzie) – Un monaco tibetano è stato condannato a morte oggi da una corte cinese della provincia del Sichuan per aver istigato otto persone ad autoimmolarsi. Oltre a lui, il tribunale ha condannato un altro tibetano – nipote del primo – a 10 anni di prigione. Sui due pesa l’accusa di omicidio volontario. Come riporta l’agenzia ufficiale Xinhua , 130 persone hanno assistito al verdetto. Per il momento, la corte ha sospeso per due anni la pena di morte comminata a Lorang Konchok, Read the rest of this entry »
Solidarietà per il popolo tibetano
Lobsang Sangay, primo ministro del governo tibetano in esilio: "I Paesi stranieri devono agire adesso e condannare quanto accade in questa terra.".
Dharamsala lancia una campagna di solidarietà per il popolo tibetano
di Nirmala Carvalho
Per quattro giorni (30 gennaio – 2 febbraio) a New Delhi si terranno manifestazioni e incontri, contro la repressione cinese in Tibet. Lobsang Sangay, primo ministro del governo tibetano in esilio: “La comunità internazionale deve agire e condannare quanto sta accadendo”. No alle autoimmolazioni, ma sono segno della disperazione e determinazione dei tibetani.
New Delhi (AsiaNews) – Inizia oggi a New Delhi la Campagna di solidarietà per il popolo tibetano, voluta dal parlamento e dal (Gabinetto) del governo tibetano in esilio, che ha sede a Dharamsala in India. Per quattro giorni, fino al 2 febbraio, i sostenitori della causa tibetana parteciperanno a manifestazioni e incontri, nella speranza di attirare l’attenzione della comunità internazionale sulle politiche repressive attuate dalla Cina Read the rest of this entry »
Tibet: arrestato un monaco
Tibet: arrestato un monaco in seguito a protesta, due tibetani sotto processo per “istigazione all’immolazione”
Il 27 gennaio le autorità cinesi hanno tratto in arresto un monaco tibetano che aveva inscenato una manifestazione di protesta nel centro di Sertha, nel Tibet orientale. Phuntsok Jugney, vent’anni, aveva chiesto il ritorno del Dalai Lama e gridato slogan contro il governo cinese. Mentre si avvicinava alla città aveva inoltre lanciato dei volantini e fatto sventolare bandiere di preghiera. Read the rest of this entry »
Xi Jinping non può ignorare la tragedia del Tibet
Tsering spiega che la Cina ha sempre avuto una fame insaziabile di terra e ha ancora l'ambizione di dominare gli altri popoli
Leader tibetano: Xi Jinping non può ignorare la tragedia del Tibet,
di Nirmala Carvalho. È l’appello di Tempa Tsering , rappresentante del Dalai Lama a New Delhi, al nuovo presidente. Finora Xi non si è espresso sul Tibet, dove i giovani continuano a darsi fuoco contro la repressione di Pechino. Da sempre il Partito comunista cinese ha fame di terra e potere e ha paura del Dalai Lama, amato anche da milioni di cinesi. New Delhi (AsiaNews) – “Il nuovo presidente Xi Jinping non può ignorare quello che sta accadendo in Tibet e le ragioni che vi sono dietro all’escalation di proteste nella regione. Il nuovo premier non ha ancora preso possesso della carica. Speriamo che la verità prevalga durante il loro mandato”. Read the rest of this entry »
Un ragazzo tibetano muore prima di darsi fuoco
Jigey_Kyab
Un ragazzo tibetano muore prima di darsi fuoco: aveva ingerito del veleno per non cadere vivo nelle mani dei cinesi
Jigjey Kyab, un ragazzo tibetano di soli 17 anni è stato trovato morto a Luchu, sabato 19 gennaio, con il corpo cosparso di kerosene e due fiammiferi in mano. Non è riuscito a portare a compimento il suo atto estremo di protesta perché, prima di darsi fuoco, ha ingerito del veleno nel timore di cadere vivo nelle mani dei cinesi.
La notizia della sua morte per avvelenamento, arrivata solo oggi, è stata confermata da un ex prigioniero politico tibetano che attualmente vive a Dharamsala. I tibetani preferiscono la morte certa all’eventualità di essere catturati ancora vivi dalle forze di polizia cinesi e subirne i maltrattamenti sia fisici sia verbali. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends Jaipur Literature Festival
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience at the Jaipur Literature Festival in Jaipur, India, on January 24, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Attends the Jaipur Literature Festival
Jaipur, Rajasthan, India, 24 January 2013 – The Jaipur Literature Festival that began in 2006 and has grown to be an event of world significance was host today to His Holiness the Dalai Lama. The theme of this year’s Festival is ‘The Buddha in Literature’. On his arrival in Jaipur, His Holiness was received by Bina Kak, Minister for Tourism in the Rajasthan Government at the Rambagh Palace. When he reached the Diggi Palace, the venue of the Festival, in the early afternoon, he was welcomed by Pico Iyer, with whom he was to hold a public conversation, and Festival producer Sanjoy Roy.
After a short preliminary chat, His Holiness and Pico Iyer made their way to the stage through throngs of people eager to catch His Holiness’s eye or shake his hand. Read the rest of this entry »
Lobsang Sangay Appeal to Tibetans Not to Celebrate Losar
Self immolations of tibetans are now 100.
Sikyong Dr. Lobsang Sangay Appeal to Tibetans Not to Celebrate Losar
Press Release
With profound grief, I report that the number of Tibetans who have set themselves on fire to protest against repression in Tibet is now reaching 100 . In 2012 alone, 83 Tibetans self-immolated, and twenty-eight of these occurred within the single month of November.
Now in the new year of 2013, I am saddened to inform you that three Tibetans have set themselves on fire. The most recent self-immolation by Kunchok Kyab, 26 years old, occurred just a few days ago. Given this continuing tragic situation, I request my fellow Tibetans to not celebrate Losar (Tibetan New Year) with our usual festivities. Instead, when this year’s holiday falls on February 11, I ask you to perform only the customary religious rituals like visiting temples and making offerings. Do wear our traditional robe (Chuba) to display our identity and tradition. Kindly pray for all who have sacrificed their lives and for all who continue to suffer in occupied Tibet. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits St Xavier’s College Mumbai
His Holiness the Dalai Lama speaking at St Xavier's College in Mumbai, India, on January 23, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Visits St Xavier’s College Mumbai
Mumbai, India, 23 January 2013 – Today, His Holiness the Dalai Lama fulfilled a long-standing invitation and visited St Xavier’s, the venerable Roman Catholic college in the heart of Mumbai. The principal, Fr Frazer Mascarenhas escorted him from his car into the main courtyard, which erupted in cheers as excited students, not only on the ground, but also at the windows and balconies of the upper floors, called out their warm welcome.
When he entered the hall where he was invited to speak, the audience were again welcoming in a way that seemed not just curious, but genuinely pleased to see him. In his brief words of introduction, Fr Frazer said, “We share in the Jesuit tradition. We strive not only for academic excellence, but also to enrich the heart and spirit. We are grateful to see you here, for you are one of the few people alive today who are like a conscience for the world. We believe you have a message for the twenty-first century.” Read the rest of this entry »
Tibet, giovane padre si dà fuoco
Kunchok Kyab
Tibet, giovane padre si dà fuoco e muore per il Dalai Lama e contro il regime cinese.
Kunchok Kyab aveva 26 anni. La polizia ha portato via il corpo, ma gli abitanti della zona minacciano proteste. Nel Sichuan quattro monaci dovranno scontare fino a 10 anni di carcere per il presunto coinvolgimento in precedenti autoimmolazioni. Dharamsala (AsiaNews/Rfa) – Un giovane tibetano padre di due figli si è dato foco ed è morto, in protesta contro il dominio cinese e invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Lo riferiscono fonti del governo tibetano in esilio a Radio Free Asia . Il fatto è avvenuto ieri nella prefettura autonoma tibetana di Kanlho (contea di Sangchu, provincia del Gansu). Kunchok Kyab, questo il suo nome, aveva 26 anni. Intanto, quattro monaci del monastero di Kirti (contea di Ngaba, provincia del Sichuan) sono stati condannati per il presunto coinvolgimento in precedenti autoimmolazioni. Le pene vanno dai 2 ai 10 anni di carcere.
Kunchok Kyab si è dato fuoco vicino al monastero di Bora intorno all’ora di pranzo (ora locale). Poco dopo la sua morte, la polizia cinese ha portato via il corpo, tra le proteste dei tibetani lì presenti. Se la salma non sarà restituita alla famiglia, la popolazione ha minacciato di inscenare nuove proteste davanti alla stazione di polizia. Read the rest of this entry »
Conclusion – H. H. Dalai Lama in the 26th Mind & Life Meeting
His Holiness the Dalai Lama with Mind and Life XXVI Conference participants at Drepung Monastery in Mundgod, India, on January 22, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Conclusion – His Holiness the Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting at Drepung – Day 6
Drepung Lachi, Mundgod, Karnataka, India, 22 January 2013 – Early this morning, in the Drepung Lachi Temple once more, saw the conclusion of 26th Mind & Life Meeting, a momentous occasion attended by up to 8000 people, the majority of them Tibetan monastics, but also attracting significant interest worldwide. The live webcast of the event received 240,000 hits over the course of the event on the Office of His Holiness the 14th Dalai Lama’s website.
Diana Chapman Walsh welcomed His Holiness and expressed the gratitude of everyone attending the conference for his fulsome participation. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting – Day 5
His Holiness the Dalai Lama: “Ultimately our problems start here at the heart. Our plan should be, if we can help others, to do so; and if we can’t, at least to avoid doing them harm.”
Contemplative Practice – His Holiness the Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting at Drepung – Day 5
Drepung Lachi, Mundgod, Karnataka, India, 21 January 2013 – His Holiness the Dalai Lama came to the Mind & Life meeting today, his shoulders draped with a green shawl that he explained he had been given by people who had just met him seeking his support for the local polio vaccination campaign. Read the rest of this entry »
L’educazione patriottica cinese
Quei monaci che si rifiutano durante le lezioni di “Educazione patriottica” nei monasteri di scrivere temi contro il Dalai Lama, contro l’indipendenza del Tibet, a favore del partito comunista vengono pestati a sangue o sbattuti in prigione, finché appunto non si dimostrano educati.
L’educazione patriottica cinese, di Leone Grotti. Tempi – 17 gennaio 2013
Il governo cinese vuole «sradicare la fede dei tibetani e trasformare il Tibet in una regione atea dove il “comune spirito di civilizzazione” venga propagandato tra il popolo tibetano». È questo, in sintesi, il motivo di tutte le azioni repressive del partito comunista in Tibet, che dal 1950 sta attuando un «genocidio culturale» (Dalai Lama dixit) e una delle più grandi azioni di violazione della libertà religiosa e di culto al mondo. È questa la sintesi del “Rapporto sulla repressione religiosa in Tibet 2012” stilato dal Centro tibetano per la democrazia e i diritti umani. VIETATO PARLARE DELLE AUTO-IMMOLAZIONI . Dal febbraio 2009 a oggi 96 tibetani, sia monaci che monache che comuni cittadini, si sono dati fuoco per protestare contro questo tentativo cinese. Nonostante il Dalai Lama, che vive in esilio dal 1959, continui a chiedere al suo popolo di non arrivare a gesti estremi, Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Participates 26th Mind & Life Meeting – Day 4
His Holiness responded, “The subtle mind is the basis of mind. The co-operative cause of mind is the human body, but the substantial cause is consciousness.”
Consciousness – His Holiness the Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting at Drepung – Day 4
Drepung Lachi, Mundgod, Karnataka, India, 20 January 2013 – The pattern of this meeting has been for there to be morning and afternoon sessions in the Drepung Lachi Monastery during which several scientists and scholars have made their presentations and there is some time for questions and discussion. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life at Drepung – Day 3
His Holiness the Dalai Lama talking with Tania Singer during her presentation at the Mind and Life XXVI meeting at Drepung Monastery in Mundgod, India, on January 19, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Neuroscience – His Holiness the Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting at Drepung – Day 3
Drepung Lachi, Mundgod, Karnataka, India, 19 January 2013 – While the presenters from the Mind & Life Institute are meeting with His Holiness the Dalai Lama in the Drepung Lachi Temple, in the presence of about 900 monks, nuns, school students and invited foreign guests, another 5000 or so monks are gathered down the road in the Drepung Loseling assembly hall. The presentations are largely being given in English and translated simultaneously into Tibetan, which those who need to are listening to on FM radios. There are plenty of video screens to provide a close view of the proceedings for those who cannot see them directly, as well as displaying the speakers’ accompanying visual presentations. Proceedings are being webcast live, attracting a steady audience of more than 1100 viewers. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting – Day 2
His Holiness the Dalai Lama listening to a presentation by Thupten Jinpa during the second day of the Mind and Life XXVI conference held at Drepung Monastery in Mundgod, India, on January 18, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Quantum Physics – His Holiness the Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting at Drepung – Day 2
Drepung Lachi, Mundgod, Karnataka, India, 18 January 2013 – After yesterday’s Introduction, today was dedicated to Physics, specifically Quantum Physics. Before Arthur Zajonc began to speak about the Implications of Quantum Mechanics for Our View of Reality, moderator John Durant gently warned that quantum mechanics are not easy. “Yesterday we talked about classical science, but 120 years ago, having worked hard and given great thought to physics, physicists felt they had reached the end. Kelvin said, ‘We understand everything except for a couple of small clouds on the horizon.’” These two clouds were the colour of candlelight, which defied attempts using classical physics to predict it, and the discovery that light, unlike sound, passes through space without the medium of air. Read the rest of this entry »
L’educazione patriottica cinese
L’educazione patriottica cinese, di Leone Grotti, Tempi – 17 gennaio 2013
Il governo cinese vuole «sradicare la fede dei tibetani e trasformare il Tibet in una regione atea dove il “comune spirito di civilizzazione” venga propagandato tra il popolo tibetano». È questo, in sintesi, il motivo di tutte le azioni repressive del partito comunista in Tibet, che dal 1950 sta attuando un «genocidio culturale» (Dalai Lama dixit) e una delle più grandi azioni di violazione della libertà religiosa e di culto al mondo. È questa la sintesi del “Rapporto sulla repressione religiosa in Tibet 2012” stilato dal Centro tibetano per la democrazia e i diritti umani.
VIETATO PARLARE DELLE AUTO-IMMOLAZIONI . Dal febbraio 2009 a oggi 96 tibetani, sia monaci che monache che comuni cittadini, si sono dati fuoco per protestare contro questo tentativo cinese. Nonostante il Dalai Lama, che vive in esilio dal 1959, continui a chiedere al suo popolo di non arrivare a gesti estremi, il numero delle auto-immolazioni continua a crescere in modo esponenziale con il passare dei mesi (20 solo a novembre). Oltre a militarizzare la capitale Lhasa e tutto il Tibet e a impedire la libera circolazione delle persone dentro e fuori dalla Regione autonoma tibetana, il governo cinese per frenare questo fenomeno ha cominciato ad arrestare chiunque venga trovato a «parlare» o «scambiare informazioni sulle auto-immolazioni». Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting
Arthur Zajonc speaking during the first session of the Mind and Life XXVI conference held at Drepung Monastery in Mundgod, India, on January 18, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Mind, Brain and Matter His Holiness the Dalai Lama Participates in the 26th Mind & Life Meeting at Drepung – Day 1
Drepung Lachi, Mundgod, Karnataka, India, 17 January 2013 – The main hall of the Drepung Lachi Monastery temple was abuzz with anticipation this morning as about 1000 people, scientists, lamas, monastics, lay students and guests awaited the arrival of His Holiness the Dalai Lama. Loudspeakers and an array of video screens meant that wherever they were sitting all those present could attend to the discussions taking place among the circle of scientists with His Holiness in the middle of the temple. As soon as His Holiness had taken his seat, Geshe Lhakdor, Director of the Library of Tibetan Works & Archives, Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Arrives in Mundgod to Attend 26th Mind & Life Meeting
His Holiness the Dalai Lama speaking to senior monks and Mind and Life participants in his residence at Drepung Lachi Monastery in Mundgod, India, on January 16, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Arrives in Mundgod to Attend 26th Mind & Life Meeting
Mundgod, Karnataka, India, 16 January 2013 – Yesterday, His Holiness the Dalai Lama flew from Delhi to Goa and visited Ling Rinpoche, reincarnation of his Tutor, who is recuperating well after a recent road accident. Early this morning, he left Goa to drive to the Tibetan settlement at Mundgod. As he reached the settlement, Tibetans young and old, monks, nuns, laypeople and schoolchildren lined the road, katas, flowers or incense in their hands, eager to greet him. His Holiness was treated to a formal welcome at the Drepung Lachi gate, where the Ganden Tri Rinpoche, Sharpa Choje and Jangtse Choje along with members of the Mind & Life Institute received him. Read the rest of this entry »
Science, Ethics and Education – H.H. Dalai Lama Participates in a Dialogue
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Science, Ethics and Education Dialogue at Delhi University on January 14, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Science, Ethics and Education – His Holiness the Dalai Lama Participates in a Dialogue at Delhi University
Delhi, India, 14 January 2013 – Delhi University is the premier institution for higher education in India, located in the old city of Delhi. Today, it was the location of a historic dialogue between members of the academic faculty and students of the University, His Holiness the Dalai Lama and representatives of those exploring new areas of scientific investigation from the Mind & Life Institute.
The Vice Chancellor Prof Dinesh Singh and Pro Vice Chancellor Vivek Suneja received His Holiness on arrival at the University gates. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Visits the Alice Project School
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Alice Project Universal Education School in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on January 13, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Visits the Alice Project School and Inaugurates Conference on Buddhism and Society at Sarnath. Speech of t he founder of the school Dr. Valentino Giacomin to His Holiness the Dalai Lama on 12-01-2013 in Sarnath.
Al termine degli insegnamenti a Sarnath Varanasi, Sua Santità il Dalai Lama ha visitato la scuola del Progetto Alice Universal Education School www.aliceproject.org a Sarnath, India, il cui fondatore Valentino Giacomin rivolgendosi a Sua santità ha detto: “Oggi siamo in grado di dimostrare che una combinazione di insegnamento tradizionale
Children from the Alice Project Universal Education School singing the school song for His Holiness the Dalai Lama in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on Janaury 13, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
unito all’etica può aiutare gli studenti sia per vivere più felici sia per ottenere migliori prestazioni nei loro studi.” Sorridendo calorosamente, Sua Santità ha risposto “Studenti, insegnanti, personale e sostenitori, vi ringrazio per avermi invitato qui. Vorrei esprimere la mia ammirazione per quello che state facendo. “Gli sviluppi tecnici e scientifici del XX secolo sono stati meravigliosi, ma a volte sembra che l’attuale moderno sistema d’istruzione crei dei problemi, così come il sistema economico moderno ha creato enormi problemi di povertà, non solo a livello individuale, ma a livello di troppi paesi”. Sosteniamo la Scuola del Progetto Alice Universal Education School onlus” (Friuli), per donazioni : IBAN : IT41 N 05728 63740 731570528546 BIC / SWIFT: BPVIIT22731 Banca Popolare di Vicenza – Cividale del Friuli (UD). Valentino Giacomin v_giacomin@hotmail.com, codice fiscale per il 5 per mille è 94103860303.
Sarnath, Uttar Pradesh, India, 14 January 2013 – A short drive from the University, past the Archaeological Site of the Stupa and Monastery ruins, brought His Holiness the Dalai Lama to the Alice Project Universal Education School, Ghurahoopur, Sarnath. The founder of the school, Valentino Giacomin, an Italian, welcomed His Holiness at the gate and escorted him to his seat on the dais. Read the rest of this entry »
Tibet, il 2013 non ferma le auto-immolazioni: muore col fuoco un adolescente.
Un adolescente si è ucciso lo scorso 12 gennaio con il fuoco per chiedere il ritorno del Dalai Lama e la libertà dal regime cinese
Tibet, il 2013 non ferma le auto-immolazioni: muore con il fuoco un adolescente.
Il ragazzo, identificato soltanto come Tseba (19 anni), si è dato fuoco per chiedere libertà per il Tibet e il ritorno del Dalai Lama. La popolazione porta via il corpo prima dell’arrivo delle autorità comuniste. Le Ong chiedono “una svolta” alla nuova leadership cinese e alla comunità internazionale.
Dharamsala (AsiaNews) – Il nuovo anno non ferma le auto-immolazioni in Tibet. Un adolescente si è ucciso lo scorso 12 gennaio con il fuoco per chiedere il ritorno del Dalai Lama e la libertà dal regime cinese: identificato soltanto come Tseba, 19 anni, il ragazzo si è dato fuoco nella cittadina di Achok, nella prefettura di Sangchu, una delle aree più colpite dal dramma delle auto-immolazioni. Secondo una fonte locale, contattata da Radio Free Asia, il ragazzo “chiedeva il ritorno del nostro leader spirituale. Prima di morire ha augurato lunga vita al Dalai Lama e libertà per il Tibet. È morto per le profonde bruciature: la popolazione è riuscita a prendere il suo corpo prima dei cinesi e lo ha portato a casa”. Read the rest of this entry »
A Lidia
Così ti vogliamo ricordare carissima Lidia (in basso a destra), con questa istantanea scattata al Namgyal Monastery in una pausa degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala abbracciata a Graziella, con Luciano, Luciana, Rita, la Ven. Ghetsul-ma Tenzin Oejung Lobsang Dolma del Monastero di Gaden Jangtse.
Venerdì 4 gennaio 2013 Lidia Biasini, Labiasa per i suoi tanti amici, ha lasciato drammaticamente il corpo. Non sappiamo perché l’ha fatto e forse non lo sapremo mai.
Lidia era stata tante volte accanto a noi ascoltando al freddo, sotto la neve, sferzati dal vento e sotto una pioggia incessante, gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala in India. Qui l’avevamo conosciuta e qui sapevamo di trovarla. Non per caso ci trovavamo insieme agli insegnamenti che ascoltavamo pazientemente, prendendo appunti, che poi pubblicavamo qui sul nostro sito web. Lidia apprezzava moltissimo il nostro progetto Free Dalai Lama’s Teachings s di mettere gratuitamente a disposizione di tutti sul web gli insegnamenti di Sua Santità. E noi, pur non essendo partiti insieme, ci cercavamo a vicenda. Poi andavamo a mangiare insieme, e qui Lidia ci dava tutti i suoi consigli di arte culinaria. Ma quello che davvero di lei ci trascinava ancor più, era la gran fede che Lidia aveva nei Maestri, era una vera entusiasta del Dharma, che come dicevamo spesso, è la vera medicina. Read the rest of this entry »
Chinese intellectuals appreciating our approach, says Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama: “Children do not differentiate between rich and poor. They treat every body as equal. A lot of problems of the world can be solved by following that approach in life.”
Chinese intellectuals appreciating our approach, says Dalai Lama
The Times of India, 14 January 2013
VARANASI: “Many intellectuals in China have started appreciating our middle way approach,” Tibetan spiritual leader Dalai Lama said while talking to reporters at Central University of Tibetan Studies (CUTS), Sarnath, on Sunday.
He said that since 2008, thousands of articles have been written by Chinese people in which they were supportive of the middle way approach and have criticised the policies of the government. People in China are now critical of their leaders against their vision for Tibet, he added. Read the rest of this entry »
Dialogue between His Holiness the Dalai Lama and Fr Laurence Freeman
A small audience of 250 listening to His Holiness the Dalai Lama and Fr Laurence Freeman during their dialogue in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on January 12, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Dialogue between His Holiness the Dalai Lama and Fr Laurence Freeman about the Teacher and Disciple in Sarnath, Varanasi
Sarnath, Uttar Pradesh, India, 12 January 2013 – Today was dedicated to a conversation between His Holiness the Dalai Lama and his longstanding spiritual friend Fr Laurence Freeman, Director of the World Community for Christian Meditation. The theme was seeing Jesus and the Buddha as teachers and the role of the disciple. The venue was the Atisha Hall of the Central University of Tibetan Studies in Sarnath.
The conversation began during a private meeting between His Holiness and Fr Laurence and some of his friends and benefactors. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Addresses CUTS, Visits Dhamek Stupa and Tibetan Monastery Sarnath
His Holiness the Dalai Lama with Ven Prof Ngawang Samten releasing new books published by the Central University for Tibetan Studies in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on January 11, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Addresses CUTS, Visits Dhamek Stupa and Tibetan Monastery Sarnath
Sarnath, Uttar Pradesh, India, 11 January 2013 – This morning, Ven Prof Ngawang Samten, Vice Chancellor of the Central University for Tibetan Studies (CUTS), escorted His Holiness the Dalai Lama on the short walk from his residence in the university grounds to a large shamiana erected on the lawns. There the staff and students of the university and other guests eagerly awaited him. A group of young women students sang the first welcoming song in Sanskrit, followed by a praise to the Three Jewels chanted in Tibetan by a group of monks, and finally a mixed group of students played the University anthem on dramnyen, flute and drum. In his welcoming address Ven Ngawang Samten thanked His Holiness for agreeing to talk to the staff and students of the university following his teaching of the Guide to the Bodhisattva’s Way of Life. Read the rest of this entry »
Arrestato uno scrittore tibetano in Amdo. 27 monaci espulsi da un monastero
Gartse Jigmey
Arrestato uno scrittore tibetano in Amdo. 27 monaci espulsi da un monastero vicino a Lhasa
Dharamsala, 10 gennaio 2013. Gartse Jigmey , uno scrittore tibetano monaco del monastero di Gartse, situato nell’omonima Contea nella regione orientale dell’Amdo, è stato tratto in arresto dalle autorità cinesi il 1°gennaio dopo la pubblicazione del secondo volume del suo libro, “Il Potere del Cuore di Tsempo”. Arrivati al monastero dalla stazione di polizia di Xining, i poliziotti hanno perquisito la sua stanza e lo hanno portato via. Ignota la destinazione. Nei 25 capitoli del suo nuovo libro, Jigmey tratta argomenti particolarmente sensibili quali le auto immolazioni in Tibet, i diritti delle minoranze in Cina, la questione dei diritti umani e le dimostrazioni pacifiche dei tibetani. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Completes his Series of Teachings in Sarnath
His Holiness the Dalai Lama greeting young Tibetans as he arrives for the final day of his teachings in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on January 10, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Completes his Series of Teachings in Sarnath
Sarnath, Uttar Pradesh, India, 10 January 2013 – The weather was milder and the sky was blue for the first time in the morning since he arrived in Sarnath, as His Holiness the Dalai Lama made his way early to the teaching pavilion. He spent an hour performing the preparatory rites for the Avalokiteshvara empowerment he was going to give. Following the recitation of the Mangala Sutta in Pali, the Heart Sutra was recited in Russian.
“Today, here in this sacred place, is the last day of the teachings,” he said. “Vasubhandu has divided the Buddha’s teaching into the scriptural and the experiential. And we’ll be able to preserve it if we engage in study and practice, which involves hearing the teaching explained and thinking it over again and again, then meditating on what you’ve understood.” Read the rest of this entry »
Third Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Sarnath
His Holiness the Dalai Lama acknowledging the audience on his arrival for the third day of his teachings in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on January 9, 2013. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Third Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Sarnath
Sarnath, Uttar Pradesh, India, 9 January 2013 – This morning the Sri Lankan bhikkhus’ chanting of the Mangala Sutra in Pali was followed by three recitations of the Heart Sutra. The first was in Japanese, the second was a poignant chant by monks in Vietnamese, and finally there was a straightforward reading in English. His Holiness the Dalai Lama then began without further ado: “In order to overcome ignorance, which is the root of all suffering, we need to understand reality. Nagarjuna praises the Buddha for revealing the unmistaken view that enables us to do that.” He went on to clarify that if we are ignorant of the alphabet in general and some letters in particular, we will not overcome this ignorance by prayer, or by meditation on compassion or deities, nor by performing prostrations. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Continues to Teach Shantideva’s Text in Sarnath
His Holiness the Dalai Lama speaking during the second day of his teachings in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on January 8, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Continues to Teach Shantideva’s Text in Sarnath
Sarnath, Uttar Pradesh, India 8 January 2013 – As the cold weather eased this morning, His Holiness the Dalai Lama was received with warm smiles at the teaching ground by an audience of nearly 6000: approximately 2000 monks and nuns; 800 from the Himalayan regions; 2500 from the Tibetan public; 96 registered members of the media and 650 foreigners from 33 different countries. His Holiness began by explaining the context for what he is doing: “I’m explaining this text in Tibetan, but prior to that today we are reciting sutras in Pali, Chinese and Korean – and I hope there will be recitations in Japanese and other languages in the next two days. What this shows is that Buddhism spread to countries with different languages, among which are those, mostly in the south, that depend on scriptures written in Pali and others, mostly in the north, that depend on scriptures that originated in Sanskrit. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Commences Teaching Shantideva’s Text in Sarnath
His Holiness the Dalai Lama speaking during the first day of his four day teaching in Sarnath, Uttar Pradesh, India, on January 7, 2013. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Commences Teaching Shantideva’s Text in Sarnath
Sarnath, Uttar Pradesh, India, 7 January 2013, Yesterday, His Holiness travelled from Patna to Sarnath outside Varanasi, where he is to teach Shantideva’s Guide to the Bodhisattva’s Way of Life. Sarnath, like much of North India, is in the grip of an intense cold wave and many in the audience waiting for His Holiness this morning were wrapped up warm against it. As he made his way to the throne he greeted many old friends, among them the Jangtse Choje, Lobsang Tenzin.
A group of Theravada monks were invited to recite the Mangala Sutra in Pali, followed by a recitation of the Heart Sutra in Sanskrit by students of the Central University for Tibetan Studies, which is co-host to these teachings. His Holiness pointed out that while the Pali and Sanskrit traditions of Buddhism have the Monastic Discipline or Vinaya in common, Tibetan Buddhism seems to be the only tradition to employ logic. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Interview on NDTV’s Your Call
His Holiness The 14 Dalai Lama: Perhaps I think 95 per cent of human beings still have human nature, affection, sense of concern about others well-being.
His Holiness the Dalai Lama’s Interview on NDTV’s Your Call (Full Transcript) (NDTV.com)
New Delhi: On Your Call, Dalai Lama takes on some questions from across the country, including one from Narayana Murthy of Infosys. Below is the full transcript of the interview.
NDTV: Traditionally we celebrate the arrival of a new year, but in the beginning of this new year, India is a country united in grief and anger against the brutal rape of a young girl. On this special episode of Your Call I am joined by a very special guest, the one man who can perhaps give us some sense of peace as we try to comprehend the brutal happenings around us, the Dalai Lama. It’s a time when in India there is a great sense of grief and anger because of what happened to a young girl. What would your message be Your Holiness, at a time like this?
Dalai Lama : Of course, firstly, such incidents are really very sad, very sad. Now India is a huge country and with long history. I think a very civilized culture heritage. India had a culture of non-violence, Ahimsa, at least two to three thousand years ago. They had in modern times during freedom fight, difficult period. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama attends an International Buddhist Sangha Conference
His Holiness the Dalai Lama arriving at Buddha Smriti Park to attend the International Buddhist Sangha Conference in Patna, Bihar, India, on January 5, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama attends an International Buddhist Sangha Conference
Patna, Bihar, India, 6 January 2013 – This morning His Holiness the Dalai Lama met a group of more than 200 Vietnamese, monks, nuns and lay-people. In his advice to them he began by clarifying what it means to be a Buddhist today: “Just putting on yellow robes and shaving your head is not sufficient to consider yourself a Buddhist. Even repeating the formula for taking refuge in the Buddha, Dharma and Sangha by itself is not sufficient. What we have to know is what the Buddha, Dharma and Sangha are.”
He explained that the Buddha is not like a god, permanent and absolute from the start. He was also a sentient being like us who became purified and accomplished through steady practice. He showed us how to purify and train our minds and transform them from being under the sway of destructive emotions to the fully purified omniscient state of a Buddha. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama is the Bihar Chief Minister’s Guest in Patna
HIs Holiness the Dalai Lama with Bihar Chief Minister Nitish Kumar at the Chief Minister's residence in Patna, Bihar, India, on January 4, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama is the Bihar Chief Minister’s Guest in Patna
Patna, Bihar, India, 4 January 2013 – On arrival in the ancient Indian city of Patna yesterday, His Holiness the Dalai Lama was warmly welcomed at the airport by the Bihar Chief Minister Nitish Kumar. He was then driven a short distance to the State Guest House, where he retired for the night.
Patna, capital of modern Bihar state, is regarded as one of the longest inhabited places in the world. It first gained significance when the Magadhan King, Ajatashatru, a contemporary of the Buddha, shifted his capital here from Rajgir. Two centuries later, the great Mauryan Emperor, Ashoka, who in his maturity embraced and fostered Buddhism and who became the first ruler of a largely united India, made his capital here. The present government of Bihar, led by Chief Minister Nitish Kumar, has taken an active interest in Patna’s and Bihar’s Buddhist heritage and in May 2010 invited His Holiness to inaugurate the Buddha Smirti Park. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Four
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group from Russia in Delhi, India, on December 27, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Four
New Delhi, India, 28 December 2012 – Holiness the Dalai Lama made a brisk start to the final session of his four day series of teachings in Delhi:
“Dharma is something that should concern us on a day to day basis; it’s not something to just set aside when the teachings are over. Use what I’ve taught as way to open things up. Study the text yourselves and let your mind flow with the Dharma. If you can do that, when we meet again you’ll be able to look back with the confidence of having reduced your attachment and anger. Then the purpose of the Dharma and these teachings will have been fulfilled.”
He mentioned that in addition to translations of the Guide to the Bodhisattva’s Way of Life, other Dharma books, books about the ongoing dialogue between modern science and Buddhist science, as well as His Holiness’s teachings are available in English and Russian. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Three
His Holiness the Dalai Lama speaking at the celebration of the Golden Jubilee of the Samyeling Tibetan Settlement in Delhi, India, on December 26, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Three
New Delhi, India, 26 December 2012 – On his way to the teaching venue this morning, His Holiness the Dalai Lama stopped off to attend a celebration of the Golden Jubilee of the Samyeling Tibetan Settlement at New Aruna Nagar, popularly known as Majnu ka tilla. He was received at the gate of TCV Day School by the Settlement Officer, Mr Lekyi Dorjee Tsangla and offered a traditional Tibetan welcome. He briefly took his seat on the throne to receive the customary threefold mandala offering before moving to a chair closer to the front of the stage. Tea and sweet rice were served while the Settlement Officer made his report, which was followed by a speech by the Sikyong, Dr Lobsang Sangay. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Two
Monks from Russia chanting the "Heart Sutra" at the start of the second day of His Holiness the Dalai Lama's four day teaching to Russian Buddhists in Delhi, India, on December 25, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Two
New Delhi, India, 25 December 2012 – Although the weather outside in Delhi today was misty and cold, when His Holiness the Dalai Lama reached the large hall of the Kempinski Ambience Hotel, he was greeted by hundreds of smiling faces. He began his talk in a characteristic down to earth way:
“I have no blessings to give; I don’t think of myself as the Dalai Lama, but as another person like everyone else. The important thing is that we want to lead a happy life and to do that we need to educate ourselves.”
He said that of the miracles the Buddha revealed through the actions of his body, speech and mind, it was through his speech that he taught the difference between the paths of right and wrong. He showed how to find happiness and overcome suffering. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day One
His Holiness the Dalai Lama speaking during the first day of his four day teaching to Russian Buddhists in Delhi, India, on December 24, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day One
New Delhi, India, 24 December 2012 – After the audience of nearly 1500 people, more than a thousand of whom were Russian, had warmly greeted him, His Holiness explained that his voice was hoarse because he had recently spoken for more than 50 hours over two weeks while giving an important teaching in South India. “In my hurry to finish the texts I caught a cold and that’s why my voice is croaky today.” He welcomed the Russian guests, telling them that in the past there were many great masters who came from Buryat, Kalmykia and Tuva to study in Central Tibet and later became accomplished. He said this is the heritage that is being revived today. At the same time there are others who have become interested in Buddhist philosophy and have become Buddhists. He said that while he generally advises people to stick to the religion they are born with, he acknowledges that sometimes people feel Buddhism can be more helpful to them. However, he stressed that it is important not then to lose respect for the religion their families belong to. Read the rest of this entry »
Fare il maestro in India: la storia di Valentino Giacomin
La Montessori ha vissuto a lungo in India, e lasciato molte scuole. Valentino Giacomin è la Montessori di questo secolo e il suo metodo una sintesi pedagogica geniale tra oriente e occidente.
Fare il maestro in India: la storia di Valentino Giacomin. di Andrea Bocconi | 18 dicembre 2012 , Il Fatto Quotidiano.
Che ci fa in India il maestro elementare in pensione Valentino Giacomin da Treviso? Insegna, naturalmente, utilizzando il metodo che ha creato e sperimentato nella scuola pubblica italiana per dieci anni: è il progetto Alice . Ha scritto a suo tempo un libro, Il maestro di Alice : bisogna lasciare la visione ordinaria della realtà, seguire il Bianconiglio.
Nel 1986 Valentino Giacomin si trasferisce a Sarnath, città sacra per i buddisti e i gianisti, compra con la liquidazione un pezzetto di terra e ci costruisce un paio di aule.
Il metodo tradizionale, basato sulla mente solo analitica e sulla frammentazione dell’esperienza della realtà, sui contenuti più che sui processi, è limitato, se non negativo. Giacomin insegna la soggettività della percezione, senza negare la realtà esterna. Insegna a osservare la mente, per capire come funzioniamo. Insegna l’interdipendenza di tutti fenomeni. Una collega, Lugina de Biasi, collabora con lui, dall’inizio. Naturalmente nella scuola pubblica italiana incontrano resistenze da parte di qualche genitore e qualche direttore scolastico, ma i risultati parlano : i suoi studenti sono bravi nelle materie curriculari e sono anche più sereni e profondi. Nel 1986 Valentino Giacomin si trasferisce a Sarnath , città sacra per i buddisti e i gianisti, compra con la liquidazione un pezzetto di terra e ci costruisce un paio di aule. Per sei mesi forma dei maestri secondo il suo metodo. All’inizio vengono i figli dei contadini del villaggio, che non potrebbero permettersi di pagare le rette delle scuole, sono circa sessanta. Sedici anni dopo la scuola di Sarnath ha novecento allievi. Utilizza tecniche meditative, lo yoga, propone ai bambini domande filosofiche, li guida nello sviluppo della capacità introspettiva, del controllo delle emozioni: mutua tecniche e concetti dalla psicologia analitica, dalla scienza della mente buddista, dalla psicosintesi. Giacomin inventa storie “pedagogiche” illustrate, propone esercizi semplici e geniali: i bambini arrivano a scuola e mettono in un cestino una pallina bianca se tutto va bene, una nera se sono tristi o arrabbiati: e poi ci si lavora. Ora arrivano alla scuola di Sarnath anche i figli dei benestanti, perché gli studenti del progetto Alice hanno ottimi risultati agli esami di stato, ma la retta mensile resta di 50 rupie per i poveri, settanta centesimi di euro. Altre due scuole si aggiungono, una a Bodh Gaya, sostenuta dal Dalai Lama , una nelle montagne dell’ Arunachal Pradesh. Accoglie gratuitamente i Chakma, un’etnia espulsa dal Bangladesh perché buddista, che non ha mai ricevuto il passaporto indiano. Sono apolidi i ragazzi Chakma di Sarnath, vivono nella scuola e vanno a casa ogni due anni, con un viaggio che dura quattro giorni. Vogliono diventare insegnanti, lavorare nel sociale. Non è stato un cammino rose e fiori . Politicanti locali hanno cercato di prendersi la scuola e i terreni, e hanno aizzato i paesani per un diritto di passo: vederseli arrivare coi forconi al cancello, minacciando di distruggere la scuola, non è stato uno scherzo. Gli stessi che poi chiedevano di accogliere i loro figli. Lo straniero, anche se fa lavoro sociale, è sempre a rischio: il rinnovo del visto è una perenne spada di Damocle. Ci sono i riconoscimenti della prestigiosa università di Varanasi, che gli ha conferito due premi per la qualità del suo metodo innovativo; una ricerca della facoltà di psicologia mostra la superiorità degli studenti di Alice, anche sui ragazzi italiani: maggiore capacità di attenzione; buona memoria; più consapevolezza e tolleranza; non manifestano problemi di disciplina, socializzazione e bullismo. La scuola viene invitata ai convegni internazionali, altre scuole chiedono i suoi insegnanti per applicare il metodo, usano i libri scritti da Giacomin. Eppure le difficoltà sono continue, a cominciare da quelle economiche. La scuola vive di donazioni, in Italia coordina la raccolta per il progetto Alice Luigina de Biasi (luiginadebiasi@libero.it ). Io la visito per la quarta volta in sei anni, e faccio dei brevi corsi di psicosintesi e di scrittura creativa: gli studenti sono svegli, gentili e mostrano un rispetto a cui non siamo certo abituati. Lo dico da ex insegnante. Non ci sono episodi di bullismo e violenza, come accade anche nelle scuole indiane. I primi allievi, entrati sedici anni fa, vanno all’Università, insegnano ai più piccoli. Magari le ragazze che si sposano e smettono di studiare (in India succede molto spesso) saranno madri diverse, passeranno ai figli una visione del mondo più ricca, e basata fortemente anche sulle tradizioni indiane. La scuola comincia al mattino con preghiere di ogni religione, Valentino è buddista, ma il novanta per cento degli allievi sono induisti, e ci sono anche dei musulmani. I simboli di tutte le religioni sono presenti fin dalla porta d’ingresso . Il sacro in tutte le sue manifestazioni, così si insegna il rispetto per la religione dell’altro e magari si eviteranno le stragi in nome di qualche dio. La Montessori ha vissuto a lungo in India, e lasciato molte scuole. Per me Giacomin è la Montessori di questo secolo e il suo metodo una sintesi pedagogica geniale tra oriente e occidente. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/18/fare-maestro-in-india-storia-di-valentino-giacomin/449155/#.UPfcsHsz9Ww.facebook
Sosteniamo la Scuola del Progetto Alice Universal Education School onlus” (Friuli), per donazioni : IBAN : IT41 N 05728 63740 731570528546 BIC / SWIFT: BPVIIT22731 Banca Popolare di Vicenza – Cividale del Friuli (UD). Valentino Giacomin v_giacomin@hotmail.com, codice fiscale per il 5 per mille è 94103860303.
Tibet: caute prese di posizione della comunità internazionale
Dopo la presa di posizione del Sottosegretario di Stato USA Maria Otero che l’11 dicembre, a Washington, aveva espresso la preoccupazione degli Stati Uniti per il continuo crescere del numero delle auto immolazioni e aveva auspicato l’elaborazione di una strategia comune con l’Europa per affrontare il problema del Tibet, rappresentanti dell’Unione Europea, del Canada e del Regno Unito hanno levato la loro voce a proposito del continuo peggioramento della situazione all’interno dell’altopiano tibetano. La posizione degli Stati Uniti è stata peraltro ribadita il 14 dicembre da Patrick Ventrell, portavoce del Dipartimento di Stato. Rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva quali azioni la comunità internazionale e gli USA intendano intraprendere a fronte del continuo crescere dei casi di auto immolazione, Ventrell ha dichiarato che gli Stati Uniti continueranno ad adoperarsi a ogni livello presso il governo cinese affinché Pechino riveda quelle direttive politiche che, in Tibet, sono motivo di tensione e minacciano l’identità culturale, linguistica e religiosa dei tibetani. “Chiediamo al governo cinese di consentire ai tibetani di esprimere liberamente, pubblicamente e pacificamente il loro dissenso, senza paura di rappresaglie”. “Queste richieste sono parte integrante del nostro dialogo con il governo cinese”. Il 15 dicembre, Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell’Unione Europea, ha dichiarato di sentirsi “profondamente addolorata per il crescente numero di tibetani – molti dei quali in giovanissima età – che si auto immolano. “Le limitazioni imposte alla libera espressione dell’identità tibetana sono causa di scontento in tutta la regione”. “Pur nel rispetto dell’integrità territoriale della Cina, l’Unione Europea chiede alle autorità cinesi di prendere in esame le cause profonde della frustrazione del popolo tibetano al quale devono essere garantiti i diritti politici, economici, sociali e culturali, compreso il diritto alla pratica della religione e all’uso della propria lingua”. Read the rest of this entry »
Tibetan – Thai Buddhist Dialogue – Second Day
His Holiness the Dalai Lama with members of the Thai monastic community who attended the discussion on "Reaching the Same Goal from Different Paths?" in New Delhi, India, on December 16, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Tibetan – Thai Buddhist Dialogue – Second Day
New Delhi, India, 17 December 2012 – The large audience of Thai monks and lay-people, who filled the hall, were waiting eagerly for His Holiness the Dalai Lama’s arrival this morning. He greeted one and all with folded hands and asked them to sit. There followed a recitation in Pali of the Mangala Sutta at the end of which His Holiness too recited a short propitious verse and began to speak on the requested theme, “From Joining our Hearts to Joining our Hands.”
Joining our hands can be destructive as when, for example, it involves military forces motivated by hatred of the enemy. That kind of joining hands in war has long been a part of human history. Indeed up to the Second World War citizens of the concerned countries joined up without hesitation. However, since the Vietnam War, this has changed and many US citizens refused to join the military. Read the rest of this entry »
Thai Buddhists in Dialogue with His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama and Thai Buddhist scholars during their discussion in New Delhi, India, on December 15, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Reaching the Same Goal from Different Paths – Thai Buddhists in Dialogue with His Holiness the Dalai Lama
New Delhi, India, 15th December 2012 – A significant and inspiring event took place today in New Delhi, capital of India the country where Buddhism originated 2600 years ago, when a group of Thai elders among nearly 50 monks and scholars met to engage in an inter-Buddhist dialogue with His Holiness the Dalai Lama. Discussants from the Thai side included Phrarajnyanakavi, Phra Dr Anil Sakya, Phra Paisal Visalo, Dr Seksan Presertkul, Dr Krissanapong Kirtikara and Dr Veerathai Santiprabhob, while His Holiness was accompanied by Prof Samdhong Rinpoche, Geshe Ngawang Samten, Geshe Lhakdor and Geshe Dorji Damdul. Nearly 300 lay Buddhists from Thailand listened rapt to their deliberations. Read the rest of this entry »
Pechino non tocchi il mio cadavere
Un’adolescente si dà fuoco per il Tibet e grida: Pechino non tocchi il mio cadavere
di Nirmala Carvalho
Bhenchen Kyi , studentessa liceale di 17 anni, ha scelto l’auto-immolazione per chiedere libertà religiosa e il ritorno del Dalai Lama. Prima di morire ha chiesto agli amici di “non permettere ai cinesi” di portare via il suo corpo dopo il suicidio. Il presidente del Parlamento in esilio ad AsiaNews: “Ancora e solo repressione. Il mondo intervenga per fermare Pechino”. Lhasa (AsiaNews) – Una ragazza di appena 17 anni si è data fuoco nella regione di Dokarmo, nella parte orientale del Tibet, per chiedere il ritorno del Dalai Lama e la sopravvivenza del popolo tibetano. Bhenchen Kyi, studentessa liceale, ha chiesto ai suoi amici prima di morire di “non permettere ai cinesi di prendere il suo corpo”. Dopo l’auto-immolazione, la ragazza è stata cremata dai monaci tibetani davanti a circa 3mila persone in lacrime. La sua è la 95ma auto-immolazione dall’inizio di questa drammatica protesta. Read the rest of this entry »
Autoimmolazioni in Tibet: due giovani si danno fuoco e muoiono
Autoimmolazioni in Tibet: due giovani si danno fuoco e muoiono
Sono avvenuti l’8 dicembre. Le vittime avevano entrambe 23 anni, uno era un monaco di Kirti. Dal 2009, salgono a 94 i tibetani suicidatisi contro l’occupazione cinese, per il ritorno del Dalai Lama.
Lhasa (AsiaNews) – Non si ferma la protesta del mondo tibetano contro la Cina: due giovani di 23 anni sono morti dopo essersi dati fuoco, invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Le autoimmolazioni sono avvenute l’8 dicembre scorso, ma gli episodi sono separati. Pema Dorjee si è dato fuoco alle 16:35 (ora locale), davanti al monastero di Shetsang (contea di Luchi, prefettura autonoma tibetana di Kanlho). Su di lui, non vi sono notizie disponibili. Kunchoek Phelgay , Read the rest of this entry »
Tibet, un’altra auto-immolazione. E gli studenti scendono in piazza contro Pechino
Tibet, un’altra auto-immolazione. E gli studenti scendono in piazza contro Pechino.
Nella regione di Luchu Tsering Tashi un padre di famiglia si uccide con il fuoco per protestare contro l’occupazione cinese: sono ormai 89 i suicidi degli ultimi mesi. E nel Qinghai gli studenti si una scuola di medicina protestano contro “l’educazione patriottica”: 20 feriti negli scontri, di cui 4 in gravi condizioni.
Lhasa (AsiaNews) – Un uomo di 31 anni, sposato e con due figli piccoli, si è dato fuoco questa mattina nella parte orientale del Tibet per protestare contro l’occupazione cinese della regione e chiedere il ritorno in patria del Dalai Lama. Una fonte del Phayul conferma l’auto-immolazione, che porta il numero totale dei suicidi a 89. Nel frattempo, la popolazione scende in piazza contro il pugno di ferro adottato dalle autorità.
L’ennesima tragedia è avvenuta davanti agli uffici governativi della regione di Luchu. Tsering Tashi lascia la moglie Choekyong Tso e i figli Dorjee Kyi (7 anni) e Kalsang Dolma (3). Read the rest of this entry »
Tibet, urla dal silenzio
Tibet, urla dal silenzio
di Stefano Vecchia, Avvenire, 30 novembre 2012
Con gli ultimi tre suicidi il numero di tibetani che si sono immolati per protesta contro il dominio cinese è salito a 27 nel solo mese di novembre e a 75 dall’inizio dell’anno (89 complessivamente dal febbraio 2009). Una situazione che sembra indicare, in un crescendo drammatico, la disperazione dei tibetani nelle province cinesi in cui è stato smembrato il Tibet storico dopo l’annessione nel 1959. Ed evidenzia l’incapacità di un vero dialogo negoziale con Pechino, Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Participates in World Compassion Day
His Holiness the Dalai Lama speaking at the World Compassion Day 2012 gathering in Mumbai, India, on November 28, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Participates in World Compassion Day in Mumbai to Promote Animal Welfare
Mumbai, India, 28 November 2012 – Early morning fog delayed His Holiness the Dalai Lama’s flight from Bangalore to Mumbai this morning, but on arrival in India’s bustling commercial capital the weather was clear and warm. A short drive brought him to his hotel, where he was welcomed by the proprietor Capt. Krishnan Nair and other well-wishers.
After lunch His Holiness was invited to attend celebrations of World Compassion Day to mark the launch in India of the Humane Society International (HSI), the international branch of the Humane Society of United States (HSUS), an animal welfare organisation. In a private meeting beforehand with organizers and special guests he was asked what role he thought religion played in fostering the animal welfare. Read the rest of this entry »
Dalai Lama Inaugurates a Conference about Yoga in Education
His Holiness the Dalai Lama is presented with an Honorary Distinguished Professorship from Timkur University in Bangalore, India, on November 27, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
At Tumkur University His Holiness the Dalai Lama Inaugurates a Conference about Yoga in Education and Later Meets with Bangalore Based Tibetans
Bangalore, Karnataka, India 27 November 2012 – This morning His Holiness the Dalai Lama drove about 70kms north-west of Bangalore to visit Tumkur University, where he was warmly welcomed on arrival by representatives of the university and monks and lamas of Sera-je Monastic University. Joining him on the dais were Dr Sree Sree Shivakumara Maha Swamiji of the Sree Siddaganga Mutt, Tumkur, who has attained the venerable age of 105; Prof HR Nagendra Vice-Chancellor of S-Vyasa University, a local Yoga University; Dr Apathukatha Shivathanu Pillai, India’s principal rocket scientist; Dr P Sadananda Maiya, a major benefactor of Tumkur University and Prof SC Sharma, the Tumkur University Vice-Chancellor. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Religion and Science at Christ University
His Holiness the Dalai Lama with students and staff during his visit to the Chapel at Christ University in Bangalore, India, on November 26, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
In the Garden City of India, His Holiness the Dalai Lama Speaks about Religion and Science at Christ University
Bangalore, Karnataka, India, 26 November 2012 – A warm sun shone brightly as His Holiness the Dalai Lama drove along the landscaped roads from the airport into Bangalore, the Garden City of India, this morning after a short flight from Kochi. A traditional brocade welcome arch stood over the approach to the hotel where many Tibetans were gathered to greet him, among them a delegation of Lamas including the Jangtse Chöje. After a brief lunch, His Holiness was invited to inaugurate an exhibition of paintings entitled ‘In the Footsteps of the Buddha’ Read the rest of this entry »
Tamdin Dorjee, ancora un’auto-immolazione
La morte di Tamdin porta il conto totale delle vittime di questo massacro a 81
Ancora un’auto-immolazione, Ong attacca: La violenza di Pechino fomenta i suicidi
Con la morte di Tamdin Dorjee , che lascia una famiglia di 6 persone, il conto totale delle proteste estreme arriva a 81: di cui 17 solo in novembre, nonostante le politiche repressive del Partito comunista nella regione. L’International Campaign for Tibet: “Il governo cinese sta sbagliando tutto”.
Dharamasala (AsiaNews) – Mentre il Tibet piange l’ennesima auto-immolazione con il fuoco, l’International Campaign for Tibet attacca “le politiche repressive del governo comunista cinese, che ha scelto di usare il pugno di ferro invece di ascoltare la popolazione. Non si rendono conto della miopia di questa scelta”. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Meets Friends of Tibet and Attends Celebrations of the Syrian Church
His Holiness the Dalai Lama joins in prayer at the opening of the Malankara Orthodox Syrian Church’s Centenary Celebrations in Kochi, Kerala, on November 25, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Meets Friends of Tibet and Attends Centenary Celebrations of the Malankara Orthodox Syrian Church
Kochi, Kerala, India 25 November 2012 – Sethu Das, founder of the Friends of Tibet, a people’s movement to keep the issue of Tibet alive through direct action, escorted His Holiness the Dalai Lama through a small exhibition of photographs and artifacts related to Tibet in Kochi this morning. Then, before an assembly of friends of Tibet and patients who have benefited from Tibetan medical camps, he gave him a fulsome welcome. He described the development of medical camps providing people with access to the Tibetan Medical Tradition, which have since grown into a programme called Wellbeing. He said, “It is the tragedy that has befallen Tibet that has brought this ancient medical tradition to the notice and benefit of people in India, as it has indeed brought His Holiness’s blessed presence among us today.” Read the rest of this entry »
I tibetani continueranno a darsi fuoco perché la Cina ci reprime
Penpa Tsering: I tibetani continueranno a darsi fuoco perché la Cina ci reprime. di Nirmala Carvalho.
Il presidente del parlamento tibetano in esilio accusa la Cina di spinger ei giovani tibetani “sull’orlo della disperazione”. In due giorni, quattro giovani fra i 18 e i 24 anni, si sono autoimmolati. Una manifestazione di 1000 studenti nel Qinghai è stata soppressa dalle violenze e dai gas lacrimogeni della polizia. Venti studenti sono feriti in modo grave. Le autorità hanno proibito le autoimmolazioni ed esigono l’impegno dei capi villaggio a fermarle. Anche le famiglie devono firmare. Multe e prigionia per chi non accetta. Read the rest of this entry »
Tibet, Pechino punisce le famiglie dei giovani che si danno fuoco
Tibet, Pechino punisce le famiglie dei giovani che si danno fuoco
Su ordine del governo centrale le autorità della provincia del Qinghai cancellano gli aiuti ai parenti delle vittime e sospendono tutti i progetti di sviluppo di villaggi e città teatro di auto-immolazioni. In due settimane nove tibetani si sono dati fuoco nella provincia. Tutti coloro che hanno reso omaggio ai giovani suicidi, anche con piccoli messaggi di cordoglio, saranno puniti. Pene severe anche per i funzionari di partito troppo “morbidi” con gli attivisti.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi di Malho (Prefettura autonoma tibetana nella provincia di Qinghai) cancellano gli aiuti ai parenti dei tibetani che si sono dati fuoco in protesta contro l’occupazione cinese del Tibet. Il governo locale ha anche cancellato tutti i progetti di sviluppo avviati nei villaggi coinvolti in manifestazioni contro Pechino. Read the rest of this entry »
Mi dò fuoco per protesta contro il governo cinese.
Mi dò fuoco per protesta contro il governo cinese. Nyingkar Tashi si era autoimmolata lo scorso 12 novembre. Una sua lettera spiega le motivazioni: l’indipendenza del Tibet, il ritorno del Dalai Lama, la salvezza dal genocidio culturale del suo popolo. – “Mi dò fuoco per protesta contro il governo cinese”: così una donna tibetana ha motivato la sua autoimmolazione, in una lettera diffusa oggi dall’organizzazione Free Tibet. Nyingkar Tashi, tibetana sui 25 anni, si è data fuoco nel pomeriggio del 12 novembre nella città di Dowa (contea di Rebkong, Tibet orientale). La donna si è autoimmolata durante una cerimonia di preghiera per Tamdin Tso , una giovane madre anch’essa suicidatasi allo stesso modo, il 7 novembre scorso. Prima di darsi fuoco, Nyingkar Tashi ha gridato per la libertà del Tibet e una lunga vita al Dalai Lama. La sua lettera inizia proprio con queste parole: “Sua Santità il Dalai Lama, il Panchen Lama e sei milioni di tibetani hanno bisogno della libertà. Il Tibet ha bisogno dell’indipendenza”. Read the rest of this entry »
La corte spagnola emette un mandato d’arresto per cinque ex leader cinesi
La corte spagnola emette un mandato d’arresto per cinque ex leader cinesi
La Corte Nazionale Spagnola ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di cinque leader cinesi accusati di genocidio a causa delle linee politiche adottate in Tibet. La Corte, attraverso l’Ambasciata cinese a Madrid, ha inoltre informato l’ex presidente Hu Jintao dell’inchiesta aperta nei suoi confronti con l’accusa di genocidio sentenziata dalla Corte lo scorso 9 ottobre 2013. Read the rest of this entry »
Tibet, Chagmo Kyi si dà fuoco per protesta contro la Cina.
Tibet, Chagmo Kyi si dà fuoco per protesta contro la Cina.
E’ la settantacinquesima morte dal febbraio 2009. La giovane, madre di due bimbi, ha scelto il luogo dove già altri otto si erano immolati dall’inizio del mese. La maggior parte dei suicidi sono avvenuti alla vigilia e durante il diciottesimo congresso del Partito comunista cinese. Secondo organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Protect Tibet’s Culture and Environment
His Holiness the Dalai Lama: The preservation of Tibetan culture is very much needed because it is a tradition of peace, love and compassion. But it is being completely destroyed.
Protect Tibet’s Culture and Environment, His Holiness says at Int’l Tibet Support Group Meeting
DHARAMSHALA: Speaking to the participants of the Special International Tibet Support Group Meeting today, His Holiness the Dalai Lama said, Tibet’s unique culture and fragile environment should be preserved.
His Holiness the Dalai Lama also noted that trends of democracy Read the rest of this entry »
Nyingkar Tashi si è autoimmolata: è la 70ma vittima
"La Cina - ha detto il Dalai Lama - non verifica con serietà quanto avviene e cerca di far finire gli incidenti solo criticando la mia persona".
Nyingkar Tashi si è autoimmolata durante una cerimonia funebre. È la 70ma vittima che si dà fuoco dal 2011. Dalla vigilia del Congresso comunista vi sono state sette immolazioni. Pechino umilia il Dalai Lama accusandolo di “glorificare” le auto-immolazioni. Nyingkar Tashi, una donna tibetana sui 25 anni, si è data fuoco nel pomeriggio di ieri nella città di Dowa (contea di Rebkong, Tibet orientale). La donna si è autoimmolata durante una cerimonia di preghiera per Tamdin Tso, una giovane madre anch’essa autoimmolatasi nella stessa zona il 7 novembre scorso. Prima di morire fra le fiamme, Nyingkar Tashi ha gridato per la libertà del Tibet e per il Dalai Lama. Negli ultimi sei giorni, Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama with Japanese Lawmakers
His Holiness the Dalai Lama: “We are humans and have the intelligence to distinguish between destructive and positive emotions.”
His Holiness the Dalai Lama Addresses Japanese Lawmakers and Participates in a Panel Discussion on Modern Science and Buddhist Science
Tokyo, Japan, November 13th 2012 – His Holiness the Dalai Lama made a historic visit to the Japanese Parliament building in the morning Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama visits Okinawa
His Holiness the Dalai Lama visits the Okinawa's Himeyuri Peace Museum, dedicated to the hundreds of Japanese teachers and students who were posted on the island on November during World War II, on November 11, 2012. Photo/Office of Tibet Japan
His Holiness the Dalai Lama visits Okinawa
Okinawa, Japan, 12 November 2012 – “I am happy to be back in Okinawa. This is my second visit to your beautiful island. I look forward to spending some time interacting with the local people and having an opportunity to re-acquaint myself with your culture”, His Holiness remarked to members of the local organizing committee of the visit shortly upon his arrival at Naha airport on the early evening of 10 November. After a drive along the eastern coast of the island, His Holiness was greeted upon his arrival at the hotel by a small group of Okinawans, young and old, who eagerly rushed forward to shake his hands. On the morning of the 11th, His Holiness arrived at Konpakto, a memorial park dedicated to those who lost their lives during the Battle of Okinawa during the Second World War. He offered prayers near the burial site of both Japanese and Americans victims of the conflict. Read the rest of this entry »
Dialogue is only realistic way to solve problems, says His Holiness
His Holiness the Dalai Lama in Okinawa, Japan, on November 11, 2012.
Dialogue is only realistic way to solve problems, says His Holiness
Okinawa, Japan, 11 November 2012 – Departing from the sea front hotel amidst a slight morning drizzle, His Holiness visited the Konpacto and Bodaiju (Bodhi tree park) at Okinawa Island in Japan. About 150 people came to the park for the event. His Holiness planted a tree sapling at the park and wrote a message of peace Read the rest of this entry »
19-year-old Artist Immolates, Toll Crosses 70
Gonpo Tsering, 19, dies after setting himself on fire in Achok, Tsoe, in north-eastern Tibet (China’s Gansu Province) on Saturday, 10 November 2012
DHARAMSHALA: The Central Tibetan Administration in Dharamsala organised a grand prayer service on Sunday, as fresh reports coming out of Tibet say a Tibetan artist burned himself to death in north-eastern Tibet calling for freedom and return of His Holiness the Dalai Lama.
Gonpo Tsering , 19, set fire to himself on fire around 2 pm in Lushoe village in Tsoe county (China’s Hezou in Gansu province) in north-eastern Tibet on Saturday. As flames consumed his body, he raised slogans demanding freedom for Tibetans and return of His Holiness the Dalai Lama to his homeland. Local Tibetans tried to extinguished the flames, but Gonpo succumbed to his injuries two hours later. His body was taken to his native Kay village, where local Tibetans organised a special prayer service. Gonpo Tsering studied at high school in Tsoe county, during which he received awards for best student and excellence in studies. Local Tibetans describe him as very friendly with moral demeanour. Since he could not continue his school education, he was involved in an artistic work to educate people in his locality since this June.
Addressing a grand prayer service for self-immolators at the main temple here today, Sikyong Dr Lobsang Sangay reiterated the Central Tibetan Administration’s grave concern over the prevailing grim situation in Tibet, adding that the Tibetan people are passing through one of saddest periods in its history. He said the escalating number of self-immolations by Tibetans reflects how repressive and unbearable is the situation under the Chinese rule. Read the rest of this entry »
Non lasciamo il Tibet solo
Associazione Italia Tibet: Non lasciamo solo il Tibet in questo drammatico momento.
Da giorni a Rongwo, nel Tibet Orientale, le strade sono invase da migliaia di manifestanti tibetani che, sfidando la repressione della polizia cinese, espongono i ritratti del Dalai Lama e chiedono a gran voce la libertà ( rangwang ) e l’indipendenza ( rangzen ) per il proprio Paese. Queste manifestazioni avvengono negli stessi giorni in cui, a Pechino, si celebra il XVIII Congresso nazionale del Partito comunista cinese. In Tibet, in soli due giorni – il 7 e l’8 novembre – si sono bruciate vive sei persone: tre a Ngaba, due a Rebkong e una a Driru. L’ultimo a uccidersi con il fuoco è stato Kalsang Jinpa , un giovane nomade di 18 anni. Prima di lui si era bruciata viva Tamdin Tso , una nomade ventitreenne madre di un bambino di cinque anni. Sono ormai 70 i tibetani che si sono dati fuoco per protestare contro il regime cinese che, da 62 anni, opprime il popolo tibetano. Non si era mai verificato, nella storia del mondo, che la disperazione e la volontà di lotta di un popolo oppresso si esprimesse in una maniera così drammatica, eroica e, nello steso tempo, nonviolenta. Il governo della Repubblica popolare cinese, come sempre, ha risposto con arresti indiscriminati e le torture. Read the rest of this entry »
Happening now: Thousands of Tibetan students join protests in Rebkong
Tibetan school students carrying out a massive protest rally in Rebkong, eastern Tibet on November 9, 2012 demanding the Dalai Lama's return and freedom in Tibet.
Phayul[Friday, November 09, 2012 12:39] Thousands of Tibetan school students in the Rebkong region of eastern Tibet are carrying out a major street protest at the time of filing this report.
Sources have told Phayul that 5.000 to 6.000 students began protesting in the streets of Rongwo town since 5 am (local time), raising slogans for His Holiness the Dalai Lama’s return and rights of the Tibetan people. “The students have been protesting in front of the major Chinese government offices and have jam-packed entire streets in the region,” Dorjee Wangchuk, an exiled Tibetan with contacts in the region said. “The students have been reciting the ancient Tibetan prayer hymn for His Holiness the Dalai Lama Read the rest of this entry »
Penpa Tsering: Il Tibet è “fiducioso, ma cauto” verso l’elezione di Xi Jinping a nuovo presidente cinese.
Penpa Tsering: Il Tibet è “fiducioso, ma cauto” verso l’elezione di Xi Jinping a nuovo presidente cinese.
Mentre un altro tibetano si è dato fuoco contro il regime di Pechino, il Congresso del Partito comunista cinese prosegue. Penpa Tsering, presidente del Parlamento tibetano in esilio, parla di Xi Jinping, e di cosa (e come) potrebbe cambiare per i tibetani con la sua elezione a presidente della Cina. Lhasa (di Nirmala Carvalho, AsiaNews) – È alta la tensione nella provincia di Qinghai, dopo che cinque tibetani si sono dati fuoco per chiedere il ritorno del Dalai Lama in Tibet e la fine del regime cinese. Pechino ha inviato unità paramilitari nella contea di Rebgong, per contenere una protesta di migliaia di persone a Rongwo. La dimostrazione ha preso corpo dopo che un sesto giovane di 18 anni, Jinpa, ha deciso di darsi fuoco davanti al monastero della prefettura di Huangnan. Read the rest of this entry »
His Holiness Departs Tokyo and Arrives at Kanazawa
His Holiness the Dalai Lama: “We must use human intelligence to its maximum and then transform our negative emotions into positive emotions.”
His Holiness Departs Tokyo and Arrives at Kanazawa
Kanazawa, Japan, 8 November 2012 – After the past two days of dialogue with Japanese scientists held at the landmark Hotel Okura in central Tokyo, His Holiness had a full morning of audiences and interviews, meeting a number of old and new friends, in his hotel room. In accepting an invitation to visit a University in Japan next year, His Holiness Read the rest of this entry »
Tibet: ancora una settimana di fiamme e morte.
TIBET: ANCORA UNA SETTIMANA DI FIAMME E MORTE. SEI IMMOLAZIONI IN DUE GIORNI. MIGLIAIA DI TIBETANI PROTESTANO A REBKONG
Non cessa l’ondata di auto immolazioni che in un vertiginoso crescendo stanno infiammando il Tibet. Appena pubblicata la notizia delle quattro immolazioni di ieri, 7 novembre ( Tamdin Tso e i tre giovanissimi monaci del monastero di Ngoshul), è giunta in serata la conferma di un nuovo caso, il quinto nella stessa giornata, verificatosi a Bekhar, nella contea di Driru, nel Tibet centrale. E ancora, oggi, un altro tibetano si è dato la morte con il fuoco: Kalsang Jinpa , un ragazzo nomade di 18 anni. Sei nuovi eroi in soli due giorni portano a 69 il numero dei casi di auto immolazione all’interno del Tibet. E purtroppo nulla fa sperare che questi eroici atti di resistenza possano cessare.
Non si conosce il nome e l’età del tibetano che si è immolato ieri sera a Bekhar. Citando contatti all’interno del Tibet, un monaco residente nell’India del sud ha dichiarato di essere venuto a conoscenza del nuovo caso attorno alle 20.00 (ora dell’India), proprio mentre era al telefono con un connazionale in Tibet. “Travolti dalla commozione i tibetani gridavano mentre le forze di polizia arrivavano immediatamente sul posto”. Kalsang Jinpa, un ragazzo nomade di soli 18 anni, ex monaco del monastero di Rongwo, si è dato fuoco nel pomeriggio di oggi, attorno alle 16 (ora locale), in piazza Dolma, di fronte al monastero di Rongwo, a Rebkong. Prima di portare a compimento il suo atto estremo, ha alzato un cartello in cui erano scritte le sue richieste: il ritorno del Dalai Lama e il rispetto dei diritti dei tibetani. E’ deceduto Read the rest of this entry »
Quattro nuove autoimmolazioni oggi.
Tamdin Tso
PROSEGUE LA DRAMMATICA SEQUENZA DELLE IMMOLAZIONI: QUATTRO NUOVI CASI NELLA SOLA GIORNATA DI OGGI
Tamdin Tso , una nomade ventitreenne, madre di un bimbo di soli cinque anni, e tre giovanissimi monaci del monastero di Ngoshul, nel distretto di Ngaba, si sono dati fuoco oggi, vigilia del Congresso del Partito Comunista. Tamdin Tso si è data fuoco ed è morta nelle vicinanze di Rongwo, contea di Rebkong (Amdo). Tamdin ha prelevato la benzina da una motocicletta, l’ha cosparsa sulle sue vesti e si è data alle fiamme invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
Tamdin Tso (nella foto) è morta a Dro Rongwo, nei pressi del pascolo dove svernava con la sua famiglia, attorno alle 17.30, ora locale. I monaci del vicino monastero di Dowa hanno restituito ai parenti i resti carbonizzati del suo corpo. Appena saputa la notizia, oltre duemila tibetani si sono radunati chiedendo a gran voce il ritorno del Dalai Lama in Tibet e recitando preghiere. Erano tre teenager i monaci del monastero di Ngoshul, situato a 12 chilometri dal distretto di Ngaba, di cui è giunta conferma dell’auto immolazione. Sono stati identificati come Dorjee (quindici anni), Samdup (sedici anni) e Dorjee Kyab (sedici anni). Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama’s second day of dialogue with scientists in Tokyo
“For many years,” said His Holiness, “I’ve had this dream of seeing a dialogue between ancient science and modern science. Such a dialogue is of mutual benefit.
His Holiness the Dalai Lama’s second day of dialogue with scientists in Tokyo
Tokyo, Japan, 7 November 2012 – The second day of His Holiness’ first major, multi-day discussion on science in Japan began with Dr. Masashi Yanagisawa, of Tsukuba University, delivering a talk on “The Mystery of Sleep and Waking.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama meets with scientists in Tokyo
His Holiness: ”You should be more optimistic, make more effort’. That’s really wonderful. Out of uncertainty you summoned conviction.”
His Holiness the Dalai Lama meets with scientists in Tokyo
Tokyo, Japan, 6 November 2012 – The third day of His Holiness’ autumn trip to Japan was devoted entirely to one of the events he’d been most looking forward to, the first series of really sustained and serious discussions with scientists he’d ever conducted over many days in Japan. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Yokohama
His Holiness the Dalai Lama in Yokohama: “We all know the value of thinking holistically, but often we don’t do it, because we’re thinking only of the moment.”
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Yokohama
Tokyo, Japan, 5 November 2012 – “China needs Japan, Japan needs China,” said His Holiness as he faced a group of 20 or so reporters, both Japanese and international, in a conference room in a hotel in Yokohama. “East needs West, and West needs East. Every country on this planet needs others. So a small disagreement or divergence of interests should not affect basic relations. That’s short-sighted, narrow-minded. We should think more broadly.” On the second day of his 18th trip to Japan, His Holiness was, inevitably, facing questions from the press about Japan’s recent disputes with China. Asked whether he thought democracy was the best system of government, he looked around the sun-flooded room, overlooking a huge Ferris wheel Read the rest of this entry »
Migliaia di tibetani alla cremazione di Dorjee Lhundup
Migliaia di tibetani hanno preso parte alla cerimonia di cremazione di Dorjee Lhundup, il 63° eroe tibetano immolatosi domenica 4 novembre.
TIBET: IN MIGLIAIA ASSISTONO ALLA CREMAZIONE DI DORJEE LHUNDUP MENTRE PECHINO LIMITA LA VENDITA DI LIQUIDI INFIAMMABILI
Migliaia di tibetani hanno preso parte alla cerimonia di cremazione di Dorjee Lhundup, il 63° eroe tibetano immolatosi domenica 4 novembre. Dorjee Lhundup, 25 anni, si è cosparso di benzina a Rongwo, la capitale della Contea di Rebkong, prefettura autonoma di Malho, nelle adiacenze dell’hotel Sakyil, attorno alle 10.30 (ora locale). E’ morto all’istante. Un gran numero di monaci e laici è subito accorso sul luogo e, in segno di rispetto, ha avvolto nelle khata, le tradizionali sciarpe bianche tibetane, i poveri resti del defunto. Riferisce Radio Free Asia che, poco più tardi, alcune migliaia di tibetani si sono radunati a Dhongya–la, nelle vicinanze del monastero di Rongwo per assistere alla cerimonia di cremazione di Dorjee (nella foto) Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama teaches on transforming the mind in Japan
His Holiness the Dalai Lama: “Such tragedies as Fukushima already happened. Too much worry, too much stress: no use! Instead of worry, look forward. The future is open. You can rebuild your home, your village, your community. If you have some interest in the Buddhist way of thinking, please read Shantideva’s book. Use your mental powers. Think! Analyze! Then you can get more confidence.
His Holiness the Dalai Lama teaches on transforming the mind on his first day in Japan
Yokohoma, Japan, 4 November 2012 – On the first day of his first visit to Japan in 2012, His Holiness enjoyed a few brief audiences, then took a brief drive to the Pacifico Yokohama Exhibition Hall, in Yokohama, to deliver a talk on Geshe Langri’s “Eight Verses on Transforming the Mind” before more than 6000 people. Read the rest of this entry »
A Tibetan dies after setting self on fire in Tibet
A Tibetan dies after setting self on fire in Tibet
The Central Tibetan Administration is deeply saddened to learn of fresh reports coming out of Tibet that one more Tibetan has set self on fire, bringing the total known self-immolations to 63. Dorjee Lhundup , a 24-year old artist, set himself on fire in Rebgong (Ch: Tongren) in north-eastern Tibet around 10:00 am (local time) on Sunday. He shouted slogans calling for freedom for Tibetans and His Holiness the Dalai Lama’s return to Tibet. He died on the spot. Local Tibetans, including monks, carried his body to Rongwo monastery where they prayed for him. Later in the afternoon, thousands of local Tibetans gathered for his funeral at a crematorium near the monastery. A photo shows a large number of monks and lay people gather around the man’s burned body wrapped in Tibetan traditional scarves in front of a photo of His Holiness the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
L’Onu a Pechino: rispetto dei diritti umani in Tibet
Manifestazione a Roma per i diritti umani in Tibet
La scorsa settimana in Tibet sono state sette le persone che si sono date fuoco per attirare l’attenzione del mondo. Il triste rituale si ripete dal marzo del 20o9 ma ieri per la prima volta, l’Alta commissaria Onu per i Diritti umani Navi Pillay , ha alzato la voce con Pechino chiedendole di dare conto delle accuse di violazione dei diritti umani nella regione. Le autoimmolazioni, ha detto Pillay parlando ieri a Ginevra, rappresentano una “disperata” forma di protesta, “ la stabilità sociale in Tibet non sarà mai raggiunta attraverso pesanti misure di sicurezza e la soppressione dei diritti umani, le autorità cines i – ha aggiunto – dovrebbero capire come venire incontro al dolore che ha portato a un’escalation di queste morti”. Allo stesso tempo però l’Alta Commissaria ha rivolto un appello ai tibetani affinché rinuncino a una forma di protesta così estrema. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Attends the 80th Sivagiri Annual Pilgrimage
His Holiness the Dalai Lama is welcomed to Sivagiri Mutt with with his feet bathed and sprinkle with flowers in Varkala, Kerala, India, on November 24, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Attends the Inauguration of the 80th Sivagiri Annual Pilgrimage in Kerala
Varkala, Kerala, India, 24 November 2012 – His Holiness the Dalai Lama began the day with an interview at his hotel with Mr PP James for Doordarshan. Asked what he thought of Indian spirituality, he replied,
“I always say that India is a living example of the possibility of all religions living together in harmony; an example that others could learn from. And for us Tibetans, India is our guru. One great master observed that although Tibet was known as the Land of Snows, until the light of wisdom arrived from India, Tibet remained in the dark.” Concerning his regard for Kerala, he said, “Don’t you have 100% literacy here? Wonderful! When I first visited I was impressed to see even barefoot people reading newspapers.” Read the rest of this entry »
TCHRD releases report on enforced disappearances in Tibet
The 11th Panchen Lama, Gedhun Choekyi Nyima, was secretly removed from his home in May 1995.
TCHRD releases report on enforced disappearances in Tibet
“This heinous practice is not permitted under any circumstances. No exceptional circumstances whatsoever may be invoked to justify an enforced disappearance.” Jeremy Sarkin, UN Working Group on Enforced or Involuntary Disappearances (Nov. 2011) [TCHRD]
Imagine a close loved one being taken into custody, held incommunicado for days, weeks, or even years, without any contact or communication with you or other family members. Imagine the mental anguish and torment of not knowing where they are, if they are being tortured or have been killed. In this respect, enforced disappearances have a “doubly paralyzing impact,” not only on the victims, but also on their loved ones who live in a constant state of anxiety and fear about the fate of the disappeared person. Today, TCHRD, on the eve of the 98th session of the UN Working Group on Enforced and Involuntary Disappearances, releases an introductory report and analysis on enforced disappearances in Tibet. Enforced disappearance is a serious international crime that violates multiple human rights and fundamental freedoms enshrined in the Universal Declaration of Human Rights and other major international human rights instruments. Yet such disappearances are prevalent and commonplace for Tibetans living under Chinese rule. While there is a growing movement to ban enforced disappearances in any form or justification, Read the rest of this entry »
Il congresso del Partito comunista “può portare a una svolta per il Tibet”
Penpa Tsering: “Si può iniziare aprendo le carceri dove patiscono orribili torture i tibetani arrestati con accuse false e politiche”.
Il congresso del Partito comunista “può portare a una svolta per il Tibet”
Penpa Tsering, presidente del Parlamento tibetano in esilio, spiega ad AsiaNews le molte sfide che il cambiamento di leaderhsip in Cina porta con sé: “Devono cambiare in maniera radicale e diventare difensori, non persecutori, dei diritti umani”. Il prossimo Congresso comunista “può cambiare molte cose. La Cina è un grande e potente Paese, ma deve cambiare rotta e scegliere di divenire un difensore e non un persecutore dei diritti umani. In Tibet le cose possono e devono cambiare”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Concern About Events in Burma
His Holiness the Dalai Lama is willing to visit trouble-spots around the world, if he can be of any help.
His Holiness the Dalai Lama’s Concern About Events in Burma
Dharamsala, HP, India, 1 November 2012 – During the conflict between the Sinhalese and Tamil peoples in Sri Lanka, His Holiness the Dalai Lama appealed to the Sri Lankan authorities to find a humane solution. Likewise, in recent months, His Holiness has written twice to Nobel Laureate Daw Aung San Suu Kyi requesting her to use her influence to bring about a peaceful resolution of the difficulties faced by the Rohingya people in Burma’s Rakhine province. His Holiness’s Representative in New Delhi has also tried to seek an appointment with the Burmese embassy to convey His Holiness’s views about this serious human rights’ problem. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Korean Disciples
His Holiness the Dalai Lama: ‘Because of the self-cherishing attitude we have, we need also to think of others; and of liberating all sentient beings. If you poke an insect, it will fly away. This shows that it does not want suffering. We should try to use our human minds to understand the true nature of things'.
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Korean Disciples
Dharamsala, HP, India, 31 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Drawing to a close the final of three days of teachings to Korean guests, His Holiness the Dalai Lama of Tibet concluded His guidance on chapter 24 of Nagarjuna’s ‘Fundamental Treatise of the Middle Way’ with a series of prayers, initiations and vows. Addressing the audience of the main temple in His exile home of Dharamshala, North India, the final day of teachings were rounded off on 31st October 2012 under consecutive clear blue skies and amid a jubilant atmosphere. Drawing upon the sacred text, His Holiness educated the audience on the basic principles of attaining Buddhahood; highlighting that through the understanding of emptiness, you can see the possibility of achieving liberation. Read the rest of this entry »
Day Two of Teachings to Koreans Continue from Tibet’s Spiritual Leader
His Holiness the Dalai Lama: “Because the essence of Buddhahood is within yourself, the activity of the Buddha can work in you”.
Day Two of Teachings to Koreans Continue from Tibet’s Spiritual Leader
Dharamsala, HP, India, 30 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Addressing the Korean delegation, which numbered almost 1000, as well as Tibetans, international visitors and Indian guests, His Holiness the Dalai Lama continued His teachings into Chapter 24 of ‘Nagarjuna’s Read the rest of this entry »
La fiamma della verità a Roma e a Milano
Sulla strada per Milano, la Fiamma della Libertà ha fatto tappa a Bologna ed a Treviso.
La fiamma della verità a Roma e a Milano
29-30 ottobre 2012. La Fiamma della Verità Tibetana, una staffetta per i diritti umani in Tibet promossa dall’Amministrazione Centrale Tibetana, ha fatto tappa i giorni 29 e 30 ottobre 2012 a Roma e a Milano. Guidata dal monaco tibetano Thupten Wangchen, Presidente delle Comunità tibetane in Europa, e accompagnata da Geshe Tenzin Tenphel (Istituto Lama Tsong Khapa di Pomaia), il 29 ottobre è partita simbolicamente dal Colosseo alle ore 12 ed è giunta sulla Piazza del Campidoglio alle ore 13, insieme a Nyima Dhondup, Presidente della Comunità tibetana in Italia, con i rappresentanti di tutte le Associazioni pro-Tibet della città di Roma. Presso la Sala delle Bandiere si è svolta la cerimonia simbolica di consegna della Fiaccola della Verità sul Tibet a Marco Pannella, leader dei Radicali e Andrea Di Priamo, Presidente Intergruppo Tibet all’Assemblea Capitolina. Read the rest of this entry »
L’ambasciatore Usa chiede a Pechino di “rivedere” le politiche sul Tibet
L’ambasciatore Usa a Pechino Gary Locke: "Imploriamo i cinesi di incontrarsi davvero con i rappresentanti del popolo tibetano per rispondere alle loro richieste e riesaminare alcune delle politiche che hanno portato alle restrizioni, alle violenze e alle auto-immolazioni. Siamo molto preoccupati per questi fattori: nessuno li desidera, troppi morti".
L’ambasciatore Usa chiede a Pechino di “rivedere” le politiche sul Tibet.
Gary Locke, rappresentante di Washington in Cina, ha ammesso di aver visitato i monasteri tibetani da cui sono partite diverse auto-immolazioni: “Imploriamo la Cina di parlare davvero con i tibetani e rivedere quelle decisioni che hanno portato restrizioni e dolore. Nessuno vuole vedere la situazione continuare in questo modo”. L’ambasciatore americano in Cina, Gary Locke, ha chiesto al governo di Pechino di “riesaminare le politiche relative al Tibet”. Il diplomatico ha ammesso di aver visitato le zone e i monasteri della regione da cui provengono alcuni di coloro che hanno scelto di auto-immolarsi per protestare contro le politiche repressive del governo comunista e chiedere il ritorno a casa del Dalai Lama.
Parlando da Pechino a un forum online in corso negli Stati Uniti, l’ambasciatore ha dichiarato di aver visitato in settembre due monasteri tibetani nella prefettura di Aba (nella provincia cinese del Sichuan), dove si sono verificate la maggior parte delle 55 “auto-immolazioni” di protesta contro la politica cinese nel territorio. Locke si è recato nei monasteri di Songpan e di Kirti “per farsi un’idea di come vivono i tibetani”.
Nel corso del suo intervento, Locke ha dichiarato: “Imploriamo i cinesi di incontrarsi davvero con i rappresentanti del popolo tibetano per rispondere alle loro richieste e riesaminare alcune delle politiche che hanno portato alle restrizioni, alle violenze e alle auto-immolazioni. Siamo molto preoccupati per questi fattori: nessuno li desidera, troppi morti”.
Il governo cinese non ha risposto, ma considera la questione tibetana “un fattore di politica interna” (insieme a Taiwan, la strage di Tiananmen e la situazione della libertà religiosa nel Paese) e reagisce con furia agli stranieri che chiedono conto di quanto accade. In ogni caso, il regime accusa il Dalai Lama di “aver orchestrato” i suicidi nell’area, nonostante il leader buddista abbia più volte chiesto ai suoi fedeli di “salvaguardare a ogni costo la propria vita e quella altrui”. (AsiaNews/Agenzie)
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings to Korean Guests
His Holiness the Dalai Lama : “When you see a beautiful thing, you can become attached to it. When you see something ugly, aversion can occur. It is not only the subject, but you, who finds things the way they are. One creates attachment and aversion themselves”.
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings to Korean Guests
Dharamsala, HP, India, 29 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Commencing the first of three days of teachings to a group of Korean disciples, His Holiness the Dalai Lama of Tibet introduced Chapter 24 of Nagarjuna’s ‘Fundamental Treatise of the Middle Way’ on October 29th 2012 in the Main Temple, Dharamshala, India. Read the rest of this entry »
Noi Tibetani trattati come terroristi
Lobsang Sangay, primo ministro del governo tibetano in esilio: “Il mio popolo sta morendo, sta perdendo la propria terra e la propria identità”.
Il premier tibetano in esilio: “Noi trattati come terroristi” di Mauro Pianta, La Stampa.it, 28 ottobre 2012
L’Europa non deve temere la Cina e ha il dovere di esercitare pressioni su Pechino per la causa tibetana: difendere il Tibet significa difendere la democrazia. Siete preoccupati per i vostri rapporti commerciali con il Celeste Impero? Sbagliate: se è vero che il mondo ha bisogno della Cina, è altrettanto vero che loro hanno bisogno dei vostri mercati». Lobsang Sangay, 44 anni, primo ministro del governo tibetano in esilio, non ama lasciarsi imbrigliare dai toni felpati della diplomazia. Giurista e ricercatore ad Harvard, eletto dai tibetani sparsi per il mondo premier di un’amministrazione in esilio in India ed erede di una responsabilità politica affidatagli dal Dalai Lama, ha una missione da compiere: ricordare l’invasione cinese del Tibet Read the rest of this entry »
L’inutile carneficina dei tibetani, i silenzi di tutti gli altri
La Cina ha stanziato taglie per chi dia informazioni su chi sta dietro le immolazioni (25 mila euro) e per chi faccia sapere di azioni analoghe in preparazione (6 mila euro).
L’inutile carneficina dei tibetani, i silenzi di tutti gli altri. di Marco Del Corona, Corriere della Sera Blog, 28 ottobre 2012
E’ come una cabala di sangue. Dal 2009 sono 60 i tibetani e le tibetane a essersi dati fuoco, 47 quest’anno, 5 nell’ultima settimana, 2 nella sola giornata di venerdì. Quasi sempre succede in zone tibetane fuori dai confini della regione amministrativa del Tibet. I conti potrebbero anche essere imprecisi ma è evidente che la questione delle auto-immolazioni ha assunto proporzioni che la pongono oltre la dialettica fra autorità cinesi e diaspora tibetana. In molti casi si ascoltano slogan a favore del ritorno del Dalai Lama e del “Tibet libero”.
SVILUPPO CINESE Più significativo, piuttosto, che i fatti recenti si siano verificati ad Amchok (Amuquhu), dove le autorità di Pechino costruiscono un aeroporto contestato dalla popolazione locale perché vicino a una montagna sacra (i lavori, autorizzati nel 2009, Read the rest of this entry »
Il Primo Ministro del Governo Tibetano Lobsang Sangay a Roma
Il Primo Ministro del Governo Tibetano Lobsang Sangay a Roma
Si è svolta a Roma, a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, la cerimonia conclusiva della prima annualità del progetto “Thap Shè Sarpà – Nuovo Metodo. Insegnanti per la Cultura Tibetana del Terzo Millennio”. Ospite d’onore il Leader del Governo Tibetano in esilio, Primo Ministro Lobsang Sangay , specificamente invitato a Roma per celebrare questo importante evento. Read the rest of this entry »
S. S. Dalai Lama sarà a Trento l’11 aprile e dal 13 al 16 a Fribourgo Losanna Berna in Svizzera
Mercoledì 10 aprile Sua Santità il Dalai Lama giungerà a Bolzano e Giovedì 11 aprile Sua Santità giungerà a Trento dove, alle ore 9.00 davanti al Palazzo della Provincia autonoma di Trento in Piazza Dante 15, la Comunità Tibetana gli darà il benvenuto, quindi alle 13.30 al Pala Trento in Via Fersina 11, Sua Santità terrà http://dalailamatrento2013.wordpress.com/ una conferenza pubblica (ingresso libero dalle 12.30) e Sabato 13 aprile , su invito dei Centri FPMT Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana in Svizzera, della Swiss Rigdzin Association e della FPC-Tibet Foundation, al Forum di Friburgo (tra Berna e Losanna) www.dalailama2013.ch Sua Santità il Dalai Lama darà un commentario su «La lampada sul sentiero verso l’illuminazione» , che trovate qui https://www.sangye.it/altro/?cat=14 e potete liberamente scaricare qui https://www.sangye.it/altro/?p=81 , un millenario testo scritto dal grande maestro buddhista Atisha, che rappresenta una quotidiana fonte d’ispirazione per approfondire la conoscenza della propria mente al fine d’ottenere l’autentica felicità. Domenica 14 aprile Sua Santità il Dalai Lama conferirà a Friburgo l’ Iniziazione a Tara Bianca per sviluppare nella mente e nel cuore le qualità di saggezza e compassione del Buddha. Nel pomeriggio Sua Santità il Dalai Lama terrà a Friburgo una conferenza pubblica su «Etica al di là della religione» , trattando i diversi aspetti di questo tema con la visione globale, il buon senso e la gioia comunicativa che lo caratterizza. Lunedi 15 aprile, il Dalai Lama parteciperà a un incontro con gli scienziati all’Università di Losanna su «Vivere ed invecchiare in pace». Questo evento è solo su invito, ma sarà trasmesso in diretta al sito www.unil.ch . Martedì 16 aprile, Sua Santità il Dalai Lama parlerà agli studenti dell’Università di Berna e mercoledì 17 sarà all’Istituto Tibetano di Rikon . Gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Friburgo saranno tradotti simultaneamente in italiano. I biglietti sono disponibili qui www.dalailama2013.ch . Ed anche per questo grande evento saremo presenti e scriveremo in tempo reale le parole di saggezza di Sua Santità, che pubblicheremo sul nostro sito nell’ambito del Progetto Free Dalai Lama’s Teachings https://www.sangye.it/wordpress2/?page_id=1576.
Lhamo Tseten e Tsepak Kyab si sono dati fuoco
Il giovane tibetano Lhamo Tseten, autoimmolatosi il 26.10.12, qui con sua moglie Tsering Lhamo.
Continua la strage tibetana, altri due giovani Lhamo Tseten e Tsepak Kyab si sono dati fuoco.
In pochi giorni cinque auto-immolazioni. È una delle settimane “peggiori” nella lotta contro quello che definiscono l’imperialismo di Pechino e il genocidio culturale. Denunciando il “fallimento” della politica cinese, Free Tibet lancia un appello alla futura leadership perché risponda alla “richiesta di libertà”. Due giovani tibetani della provincia cinese di Gansu si sono dati fuoco e sono morti per le gravi ustioni riportate. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio del 26.10.12, in una delle settimane peggiori per la comunità in lotta contro quello che definiscono “l’imperialismo di Pechino” e il “genocidio culturale” della minoranza. Read the rest of this entry »
Tibet’s Horrifying, Persistent Fire
Dorje Rinchen, is the 63rd Tibetan to choose to self immolate for his Tibet.
Tibet’s Horrifying, Persistent Fire
By Didi Kirsten Tatlow [The International Herald Tribune]
“Laundry Song” Performed by Peng Liyuan from HPeaks on Vimeo .
BEIJING — About a year and a half after Peng Liyuan, a well-known Chinese folk singer and the wife of Xi Jinping, the man tapped to be China’s next leader, performed the “Laundry Song” on national television in August 2007, Tibetans began a wave of self-immolations. The two events weren’t linked, but they point to an irony: Read the rest of this entry »
Support for Tibet is support for democracy and non-violence
Press Conference at Italian Parliament: Matteo Mecacci MP, Sikyong Dr. Lobsang-Sangay and Gianni Vernetti MP
Support for Tibet is support for democracy and non-violence
On the second day of Sikyong Dr. Lobsang Sangay’s visit to the Italian capital Rome, he had a breakfast meeting with 11 Italian Parliamentarians from different political parties. The Tibetan Political leader thanked the Italian Parliamentarians for their continued support for Tibet. He said the 8 February 2012 resolution for Tibet by the Italian Parliament was a testimony of their support for Tibet during the very tragic and difficult period in the Tibetan history. “Your support sends a very strong message to Tibet,” said Dr. Sangay. “Your support is very important and it is also a support for democracy and non-violence – two core principles of the Tibetan struggle.” He said 42 Tibetans have self-immolated Read the rest of this entry »
Dorjee Rinchen si autoimmola a Sangchu
Tibetani si affollano attorno a Dorjee Rinchen, un tibetano che si è auto-immolato a Labrang nel nord-est del Tibet.
Dorjee Rinchen, un tibetano di 57 anni si è dato fuoco di fronte alla stazione di polizia di Sangchu, nel Tibet nord-orientale il 23.10.12. E’ morto sul colpo. Questa è la terza auto-immolazione in quattro giorni nella contea di Sangchu. Dorjee Rinchen è un nativo della regione di Labrang Zayul nell’Amdo. I Tibetani che hanno assistito all’incidente hanno impedito alla polizia cinese di portare via il suo corpo. Una foto mostra il suo corpo carbonizzato coperto da tradizionali sciarpe tibetane. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Participates in a Symposium: Ethics for a More Prosperous World
His Holiness the Dalai Lama participating in Legatum Institute's Symposium on Ethics for a More Prosperous World in London, UK, on October 23, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Participates in a Symposium – Ethics for a More Prosperous World
London, UK, 23 October 2012 – In London today, His Holiness the Dalai Lama was the guest of the Legatum Institute at a Symposium on Ethics for a More Prosperous World joining in a conversation with accomplished young professionals from a variety of backgrounds, including finance, politics, the law, and journalism. President and CEO of the Legatum Institute Jeffrey Gedmin introduced His Holiness saying that he had been charmed by his recent book, Beyond Religion – Ethics for a Whole World. In his opening remarks His Holiness said, “Brothers and sisters, the most important thing is that we are all human beings. The problems we are trying to reduce today concern all humanity. Read the rest of this entry »
NBC Interviews H. H. Dalai Lama on Self-immolation Tragedy in Tibet
His Holiness the Dalai Lama: I am quite certain that those who sacrificed their lives with sincere motivation, for Buddha dharma and for the wellbeing of the people, from the Buddhist or religious view points, is positive.
NBC Interviews His Holiness the Dalai Lama on Self-immolation Tragedy in Tibet
His Holiness the Dalai Lama was interviewed by NBC’s Ann Curry during his October 2012 Visit to Syracuse, New York, USA. The interview was originally broadcast on 11 October. Excerpts:
Ann Curry: More than sixty Tibetans have set themselves on fire in the three years Read the rest of this entry »
Dhondup di 61 anni è il 57° tibetano immolatosi in Tibet
A quarant’otto ore di distanza dalla morte di Lhamo Kyab un altro tibetano della contea di Sangchu, nella regione orientale dell’Amdo, si è tolto la vita con il fuoco in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Dhondup , questo il nome del nuovo eroe tibetano, aveva sessantuno anni ed è quindi il più anziano dei tibetani che all’interno del Tibet hanno scelto di porre fine alla loro vita. Era originario del villaggio di Khagya, prefettura autonoma tibetana di Kanlho. Si è dato fuoco nelle vicinanze del monastero di Labrang. Dopo aver compiuto la circumambulazione del monastero, Dhondup si è dato fuoco nelle vicinanze della sala di preghiera principale Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Teaches about the Essence of Buddhism
His Holiness the Dalai Lama during his teachings at Lincoln Center in New York City on October 21, 2012. Photo/Sonam Zoksang
His Holiness the Dalai Lama Teaches about the Essence of Buddhism to the Mongolian and Tibetan Communities of New York and New Jersey
New York, USA, 21 October 2012
Mind & Life
This morning His Holiness gave an interview to his old friend and collaborator in the Mind & Life project Richie Davidson on behalf of the Templeton Foundation. He spoke as he so often does about the importance of educating people to observe the basic human values of love, compassion and tolerance. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Participates in Mind & Life Meeting in New York
His Holiness the Dalai Lama and fellow panelists during the morning session of the Mind and Life XXV conference at Caspary Auditorium of the Rockefeller University in New York City on October 20, 2012. Photo/Mind and Life Institute
His Holiness the Dalai Lama Participates in Mind & Life Meeting in New York
New York City, NY, USA, 20 October 2012 – His Holiness the Dalai Lama was invited to participate in the twenty-fifth Mind and Life dialogue here in New York on the theme Contemplative Practice and Health: Laboratory Findings and Real World Challenges. The morning and afternoon sessions took place in the Caspary Auditorium Read the rest of this entry »
Quando la Cina esporta il Tibet
Un'immagine dell'invasione cinese in Tibet
Quando la Cina esporta il Tibet
Di Raimondo Bultrini, Blog “La Repubblica” 20.10.12
“ Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto”. Jorge Luis Borges, da Il manoscritto di Brodie.
Si chiama Adriano Màdaro ed è un giornalista prestato all’arte l’uomo che ha organizzato una mostra dal titolo “Tibet: Tesori dal Tetto del Mondo” aperta oggi a Treviso alla Casa dei Carraresi. Read the rest of this entry »
Tibet: nuova auto-immolazione
Lhamo Kyab, 27, father of two young daughters, today set himself on fire near the Bora Monastery
Nuova auto-immolazione di un tibetano. Lhamo Kyab si è dato fuoco nel nord-ovest della Cina per protestare contro il giro di vite di Pechino imposto alla sua regione.
Kyab si è ucciso nei pressi di un monastero nel villaggio di Bhora, nella provincia cinese di Gansu. Secondo l’organizzazione Free Tibet il giovane, 27 anni, padre di due bimbe, si è dato fuoco ai vestiti gridando slogan per chiedere il ritorno in Tibet del Dalai Lama in esilio in India.
Dal febbraio 2009 sono circa 60 le immolazioni o i tentativi di immolazione di tibetani in Cina. Quasi 50 il totale dei morti. La stragrande maggioranza di questi episodi hanno avuto luogo dal marzo 2011.
La Cina sostiene di avere “liberato pacificamente” il Tibet e di aver migliorato la sorte del suo popolo, fornendo fondi per sviluppo economico della regione povera e isolata. Ma molti tibetani non supportano quello che considerare un dominio crescente e la repressione della loro religione e della loro cultura.
http://www.bluewin.ch/it/index.php/564,687025/Tibet__nuova_auto-immolazione_in_Cina/it/news/estero/sda/
Dharamshala, October 20: Another Tibetan has set himself on fire today in protest against China’s continued occupation of Tibet in Bora, Sangchu region of Amdo, eastern Tibet. Lhamo Kyab, 27 , father of two young daughters, today set himself on fire near the Bora Monastery at around 2 pm (local time) in Sangchu district. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Awarded Honorary Doctorates
His Holiness the Dalai Lama is presented with an honorary degree from Hunter College in New York, NY, on October 19, 2012. Photo/Sonam Zoksang
His Holiness the Dalai Lama Awarded Honorary Doctorates in Connecticut and New York
New York, USA, 19 October 2012 – Steady rain was falling this morning when His Holiness the Dalai Lama drove to the O’Neill Center, Danbury, to attend a breakfast reception for University Faculty and organising members. He spoke briefly Read the rest of this entry »
I tibetani boicottano la mostra «Beffa, propaganda filocinese» a Treviso
I tibetani boicottano la mostra «Beffa, propaganda filocinese» di Claudio Tessarolo, L’Arena.it, 18 ottobre 2012
Vanno in mostra a Treviso «i tesori del Tibet», ed è subito polemica. Possibile? Inevitabile? Probabilmente sì. Uno studioso, cinese, ha recentemente osservato che a Lhasa, la capitale del Tibet, vi sono «più cinesi che tibetani, più poliziotti che monaci, più telecamere di sorveglianza che finestre». È vero, purtroppo. Oggi in Tibet non è più consentito organizzare forme convenzionali di protesta come gli scioperi della fame, le dimostrazioni o le manifestazioni pacifiche. Si deve perciò ricorrere ad atti estremi. Così si spiega lo stillicidio di auto-immolazioni di tibetani i quali, per protestare contro le libertà religiose e civili negate, si cospargono di benzina e si danno fuoco. La terribile contabilità parla di oltre 50 immolazioni nell’ultimo anno solare. Nell’intera regione, dove vige di fatto una legge marziale, gli agenti di polizia oltre a pistola e manganello sono stati dotati di estintore. Nel caso, devono correre: non sia mai che spunti qualche inopportuno telefonino per registrare immagini da diffondere al mondo. You Tube può fare (anche) paura. Inevitabili le restrizioni degli ultimi tempi per gli stranieri, possibili testimoni scomodi, controllati con discrezione ma in maniera costante. In Tibet la vita è sempre (più) difficile. Ecco allora che una mostra in grado di proporre pezzi rari attraverso i quali scoprire o conoscere meglio la storia di un popolo irriducibile nonostante un’occupazione che dura da ormai sessant’anni, le sue tradizioni e la sua cultura da sempre di grande fascino e interesse per l’Occidente, diventa una occasione ghiotta. In teoria, almeno. Indipendentemente dal fatto che venga enfaticamente pubblicizzata come «la più importante rassegna sul Tibet mai allestita fuori dai confini cinesi», la mostra è in effetti una opportunità per parlare e far parlare di un popolo che non si è arreso all’occupazione cinese, nonostante sia sottoposto da decenni a un devastante genocidio culturale. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about the Art of Compassion
His Holiness the Dalai Lama: Emotions create trouble in our minds, but we can regulate them by applying our intelligence.
His Holiness the Dalai Lama Speaks about the Art of Compassion at Western Connecticut State University
Danbury, CT, US, 18 October 2012 – After a short journey from Providence, Rhode Island, this morning, His Holiness the Dalai Lama’s first stop in Connecticut was at the Do Ngak Kunphen Ling Tibetan Buddhist Center for Universal Peace. Set quietly in a local house on 100 acres Read the rest of this entry »
Le autorità cinesi ribadiscono la messa al bando delle foto del Dalai Lama
Il sito web High Peaks Pure Earth ha tradotto dal cinese in lingua inglese il testo di un avviso pubblico diramato dalle autorità lo scorso 17 settembre nella città di Rongwo – Contea di Rebkong – in Amdo, località in cui quest’anno si sono verificati almeno due casi di auto immolazione e numerose proteste di massa. Nel preambolo ai tre punti in cui si articola l’avviso, le autorità cinesi affermano che il documento intende garantire “un ambiente sociale e culturale stabile ed armonioso” nell’approssimarsi del 18° Congresso del Partito. Il primo punto dell’avviso (nella foto il testo originale cinese) ribadisce la proibizione “della vendita di foto del Dalai Lama o di video, fotografie, libri, testi e altro materiale che possa incitare alla separazione del paese, all’indipendenza del Tibet, o diffondere messaggi osceni, pornografici o volgari”. La stampa dei suddetti materiali è espressamente vietata, salvo esplicita autorizzazione. Il secondo punto detta le regole riguardanti la conduzione degli internet café ammonendo – tra l’altro – i gestori a mettere in guardia i clienti contro un prolungato uso della rete “causa di morti improvvise dovute a sfinimento”. I trasgressori, conclude il pubblico avviso, saranno deferiti alla giustizia e severamente puniti. Ricorda il sito tibetano Phayul.com che, nonostante il bando imposto dalla Cina, la devozione dei tibetani nei confronti del Dalai Lama non è mai venuta meno: in migliaia hanno partecipato all’installazione dei suoi ritratti sui troni all’interno dei monasteri e tutti coloro che si sono auto immolati hanno invocato, prima di morire, il ritorno in Tibet del loro leader spirituale. Fonti: highpeakspureearth.com – Phayul http://www.italiatibet.org/
H. H. Dalai Lama Gives the Brown University Ogden Lecture
His Holiness the Dalai Lama: “Success can’t be measured by how much money you have, but by whether you have inner peace in your heart.”
His Holiness the Dalai Lama Gives the Brown University Ogden Lecture
Providence, RI, USA, 17 October 2012 – It was a brisk and bright morning as His Holiness the Dalai Lama drove along the Charles River out of Boston on the way to Providence, Rhode Island today. All along the route the trees wore an array of autumn colours. His first engagement on arrival in Providence was Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches from the Stages of Meditation
His Holiness the Dalai Lama during his teachings at MIT's Kresge Auditorium in Boston, MA, on October 16, 2012. Photo/Christopher Michel
His Holiness the Dalai Lama Teaches from the Stages of Meditation at Kresge Auditorium, MIT, Boston
Boston, MA, USA, 16 October 2012 – The Prajnopaya Institute of Buddhist Studies invited His Holiness the Dalai Lama to teach Kamalashila’s Middle Stages of Meditation at MIT. He began with the observation that we can develop genuine harmony between our various religious traditions on the basis of mutual respect. Love, compassion and training in single-pointed concentration are among the practices we have in common.
“These days there are people with Judeo-Christian backgrounds who have become interested in Buddhism. That’s fine, but it’s important that maintain a deep respect for their original traditions.” Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Attends the Global Systems 2.0 Forum
His Holiness the Dalai Lama: “The solution is education; educating the coming generations so they may be wiser than us. We need to mobilize a non-violent revolution, whose principal weapon is truth.”
His Holiness the Dalai Lama Attends the Global Systems 2.0 Forum
Boston , MA, USA, 15 October 2012 – Today, the Center for Ethics invited His Holiness the Dalai Lama to participate in a forum at the Kresge Auditorium, MIT , under the banner Global Systems 2.0. It was dedicated to exploring Ethics, Economics and Environment in the morning, and Peace, Governance and Diminishing Resources in the afternoon. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Speaks about Ethics, Values and Well-being
His Holiness the Dalai Lama: “Here in the twenty-first century, when we find we need to make a special effort to promote compassion, we should recognise that women have a greater sensitivity to compassion and considering others’ needs”.
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Ethics, Values and Well-being for the Dalai Lama Center for Ethics, MIT, Boston
Boston, MA, USA, 14 October 2012 – There was a chill in the air and the roads were wet with rain as His Holiness the Dalai Lama set out early this morning to drive to Burlington airport and from there to fly on to Boston. He was received on arrival by Sikyong Dr Lobsang Sangay and Ven. Tenzin Priyadarshi, Founder and Director, The Dalai Lama Center for Ethics and transformative values. Read the rest of this entry »
Tamdin Dorjee: la 55ma autoimmolazione
Un gran numero di monaci si è raccolto in preghiera attorno al corpo di Tamdin Dorjee appena autoimmolatosi.
Un tibetano è morto dopo essersi dato fuoco in segno di protesta contro il governo cinese vicino al Monastero di Tsoe nel nord-est del Tibet, prefettura di Kanlho(provincia di Gansu).
Tamdin Dorjee , 52 anni, si è dato fuoco intorno alle 13 (Tibet time) di Sabato 13 ottobre. Il suo corpo fu poi portato a casa sua ed i monaci nel monastero di Tsoe hanno officiato un servizio di preghiera funebre. I Tibetani della zona stanno visitando la sua famiglia per rendere l’ultimo omaggio.
Il governo cinese ha sigillata il monastero con un gran numero di forze paramilitari.
Tamdin Dorjee è noto per essere il nonno del 7° Gunthang Rinpoche, uno dei più venerati leader religiosi nella Provincia dell’Amdo nel Tibet nord-orientale. Questa è la terza auto-immolazione a Tsoe dopo Dolkar Tso di 26 anni e Sangay Gyatso, di 27 anni, che si sono dati fuoco e deceduti rispettivamente il 7 agosto ed il 6 ottobre. 55 tibetani si sono dati fuoco dal febbraio 2009, di cui 45 sono periti. Tutti gli auto-immolati hanno urlato slogan chiedendo libertà per i tibetani ed il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama in Tibet.
H. H. Dalai Lama: Common Ground – Ethics for a Whole World
“Imagine being shipwrecked,” His Holiness suggested, “and washed up on a remote island. If, after some time, we came across another human being, our natural inclination would be to approach them and seek their help.”
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Finding Common Ground – Ethics for a Whole World at Middlebury College
Middlebury, VT, USA, 13 October 2012 – To start the day His Holiness the Dalai Lama gave an interview to the Student Reporter of Middlebury College. The interviewer asked about His Holiness’s intention in pursuing a dialogue with scientists. He told her he felt that the Buddhist way of thought, open-minded, sceptical and questioning, was similar to a scientific approach. Both traditions are seeking to understand reality through investigation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Educating the Heart
His Holiness the Dalai Lama: “The possibility of creating a more peaceful world is dependent on developing concern for others’ well-being, another word for which is compassion”.
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Educating the Heart at Middlebury College
Middlebury, VT, USA, 12 October 2012 – A short drive through the beautiful Virginia countryside brought His Holiness the Dalai Lama to the Charlottesville airport today. From there he flew to Burlington, Vermont, where he was received by the Governor, Peter Shumlin and Senator Patrick Leahy. After lunch, he drove to the Nelson Arena, where he was met by Middlebury College President Ron Liebowitz and introduced to an eager crowd of 2800 students by Chaplain Laurie Jordan. This was his third visit to Middlebury having been here before in 1984 and 1990. “Brothers and sisters, I’m very happy to be here again. I’m always happy to meet people and particularly the young, because you are our hope. People of my age belong to the twentieth century, which is already gone. While that was a period of marvellous achievements, some of them, like nuclear physics, became a cause of fear and anxiety.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Palliative Care & Ethics for a Whole World
His Holiness the Dalai Lama in Charlottesville, VA, USA, 11 October 2012: “Honest concern for others is the key factor in improving our day to day lives. When you are warm-hearted, there is no room for anger, jealousy or insecurity”.
His Holiness the Dalai Lama Attends Discussion of Palliative Care & Speaks about Ethics for a Whole World
Charlottesville, VA, USA, 11 October 2012 – Under bright sunshine and open blue skies, His Holiness the Dalai Lama drove this morning from the second oldest university in the United States through rich forest to the campus of perhaps the most beautiful university in the country, the University of Virginia, Charlottesville. Tibetans lined the street to greet him and he was met at the door of the Paramount Theatre by young Tibetans offering a traditional welcome. Read the rest of this entry »
Forte tensione in Tibet
Continuano le autoimmolazioni in Tibet
Forte tensione nella regione di Tsoe. Reporter senza Frontiere denuncia il divieto di ingresso in Tibet dei giornalisti. Un eccezionale documentario sulla situazione in Tibet di una TV australiana.
Dharamsala, 10 ottobre 2012. Situazione di forte tensione nella regione di Tsoe dopo l’auto immolazione di Sangay Gyatso, il tibetano ventisettenne che si è dato fuoco sabato 6 ottobre in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Sangay, padre di due figli di sette e cinque anni, ha portato a compimento il suo gesto di fronte al locale monastero di Dokar dove i tibetani hanno portato il suo corpo carbonizzato. Choe Gyatso, un monaco tibetano in contatto con i connazionali del Tibet orientale e residente nell’India del sud ha fatto sapere che il monastero è stato subito circondato da un ingente numero di militari e che pesanti restrizioni sono state imposte alla libera circolazione dei residenti. “I funzionari addetti alla sicurezza hanno cercato di arrestare i monaci che hanno preso in custodia il corpo di Sangay Gyatso Read the rest of this entry »
La Liberazione nel Palmo della Tua Mano
È stato appena ristampato il fondamentale testo, La Liberazione nel Palmo della Tua Mano, Una breve dissertazione sul sentiero dell’Illuminazione, di
Pabonka Rimpoce, Chiara Luce Edizioni http://www.chiaraluce.it/index_file/home.htm consigliato agli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Mundgod in India dal 30.11 al 13.12.12
Il Lam rim (letteralmente: Stadi del Sentiero ) costituisce una delle tradizioni dottrinali più interessanti e complete del Buddhismo del Tibet. Formulato per un vasto scopo e ricco di profondo significato, integra tutti gli insegnamenti di Buddha Sakyamuni in un sentiero graduale per 1’illuminazione di facile comprensione, idealmente adatto a persone impegnate in qualsiasi livello di pratica del Buddhismo. Frutto di oltre novecento anni di studio, pratica, profonda comprensione, contemplazione e trasmissione di tali insegnamenti, La Liberazione nel Palmo della Tua Mano è il testo di Lam rim di piu’ vasta portata mai pubblicato in lingua italiana. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Human Compassion
His Holiness the Dalai Lama: “Please don’t think of the practice of compassion and loving-kindness only as a religious practice; it is a practical way of fulfilling our own interests.”
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Human Compassion at the College of William & Mary
Williamsburg, VA, USA, 10 October 2012 – Following a short flight from Syracuse, His Holiness was met at the airport on arrival at Williamsburg by student Kenneth Qiu, Professor of Religious Studies, Kevin Vose and Jeremy Martin, from the President’s Office. He was then greeted at his hotel by Clyde Haulman, Mayor of Williamsburg. He rested, ate lunch and drove to the Muscarelle Museum where College Rector, Jeff Trammell introduced him to a group of the University’s guests. He responded, “I am very happy to be here, even for a short visit, at the country’s second oldest college. A lot of people down the years have worked hard to make a contribution to the community here.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends the One World Concert in Syracuse, NY
His Holiness the Dalai Lama: “I always tell people we are all the same. Mentally, physically and emotionally, we are all the same kind of human beings. I stress the oneness of humanity, the fact that we all have the same potential for affection and that affection is the basis of happiness whether on an individual, family or national level.”
His Holiness the Dalai Lama Attends the One World Concert in Syracuse, NY
Syracuse, NY, USA, 9 October 2012 – This morning His Holiness the Dalai Lama received a group of spiritual leaders, local and other dignitaries for breakfast, among them Andrew Brown, Martin Luther King III and A.R. Rahman. In response to keen questions he spoke about the importance of what he calls secular ethics: the values, like love, compassion, forgiveness and tolerance that are common to all religious traditions, but not limited to any of them. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends Peace Forum in Syracuse, NY
His Holiness the Dalai Lama along with fellow panelists at the panel discussion "The Rise of Democracy in the Middle East" at Syracuse University in Syracuse, NY, USA, on October 8, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Attends Common Ground for Peace Forum in Syracuse, NY
Syracuse, NY, USA, 8 October 2012 – After a very long flight from New Delhi, His Holiness the Dalai Lama arrived yesterday in Syracuse, New York, where he was met at the airport by Syracuse University Chancellor, Nancy Cantor, Vice President Tom Walsh and Oren Lyons, Native American Faithkeeper of Onondaga Nation. A short drive through maple forest in an array of autumn colours brought him to the residence of Samuel and Carol Nappi, who were there to greet him. Mr Nappi, founder and director of World Harmony Productions, is the inspiration for the Common Ground for Peace forum that His Holiness is participating in during his stay. Read the rest of this entry »
Autoimmolazioni in Tibet: padre di due bambini si dà fuoco e muore
La morte di Sangay Gyatso, nella foto, segue di soli due giorni quella di Gudrup, immolatosi a Nagchu il 4 ottobre.
E’ stata confermata la notizia di una nuova immolazione. Sangay Gyatso , un tibetano di ventisette anni, padre di due bambini, si è dato fuoco questa mattina a Tsoe, nella regione dell’Amdo, invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet e piena libertà religiosa e di espressione per la popolazione tibetana. E’ deceduto sul luogo della protesta, vicino al monastero di Dokar (prefettura autonoma di Kanlho). Le foto arrivate dal Tibet mostrano il suo corpo completamente carbonizzato.
La morte di Sangay Gyatso segue di soli due giorni quella di Gudrup, immolatosi a Nagchu il 4 ottobre. Sale a cinquantaquattro il numero dei tibetani che si sono dati fuoco all’interno del Tibet in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Altri due tibetani si sono immolati nell’esilio indiano.
Sangye Gyatso, 27 anni, è il 54 tibetano a compiere il gesto. Poco prima di morire, egli ha invocato il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Secondo le testimonianze raccolte da Free Tibet , il giovane sarebbe morto poco dopo essersi dato fuoco. Una volta deceduto, i monaci di Dokar hanno preso il corpo per recitare le preghiere funebri; poi hanno restituito la salma alla famiglia. Poco dopo l’autoimmolazione, l’esercito cinese Read the rest of this entry »
Tibet: quello che la mostra di Treviso non fa vedere
TIBET: UNA CIVILTA’ FERITA
Volantini della Comunità Tibetana in Italia e dell’Associazione Italia Tibet
TIBET: QUELLO CHE LA MOSTRA DI TREVISO NON FA VEDERE
La mostra “TIBET, TESORI DAL TETTO DEL MONDO” allestita alla Casa dei Carraresi dal 20 ottobre fino al prossimo 2 giugno, vanta l’esposizione di 300 preziosi reperti destinati, secondo i curatori, a illustrare la storia e i vari aspetti della cultura del popolo tibetano. Certamente questi oggetti testimoniano una cosa: che la cultura del Tibet è antica, profonda, sofisticata.
Ma la mostra non fa vedere quello che oggi sta accadendo in TIBET
• Le auto immolazioni dei tibetani – Dal 2009 oltre 50 tibetani, giovani monaci, monache e laici – si sono cosparsi di benzina e si sono dati fuoco sacrificando la loro vita come estremo atto di protesta. Prima di cadere a terra, avvolti dalle fiamme, hanno gridato di volere il ritorno del Dalai Lama in Tibet e invocato la libertà per il loro Paese.
La dura repressione di ogni pacifica manifestazione di protesta – Dal gennaio 2012 i tibetani, da sempre privati di ogni libertà, compresa quella di praticare la propria religione, hanno dato vita a una serie di pacifiche proteste di massa. Le forze di sicurezza cinesi hanno risposto con la forza, a colpi di bastone e aprendo il fuoco contro i dimostranti inermi. Non si contano gli arresti e le persone scomparse. Read the rest of this entry »
Gudrub, 53mo tibetano che si dà fuoco contro l’occupazione cinese
Gudrub ha lasciato una dichiarazione in cui invita i tibetani a promuovere "l'unità e la solidarietà" e a "non perdere il coraggio di lottare per la libertà del Tibet".
Gudrub, 53mo tibetano che si dà fuoco contro l’occupazione cinese.
Gudrub, 43 anni, è morto poco dopo l’autoimmolazione. Il fatto è avvenuto il 4 ottobre a Diru nella contea di Nagchu (Regione autonoma del Tibet). L’appello a tutto il popolo tibetano a promuovere unità e solidarietà e a non perdere il coraggio di combattere.
Lhasa (AsiaNews) – Un tibetano si è dato fuoco a Diru, nella contea di Nagchu (Regione autonoma del Tibet). Gudrub, 41 anni, è morto poco dopo il gesto. L’uomo ha lasciato una dichiarazione in cui invita i tibetani a promuovere “l’unità e la solidarietà” e a “non perdere il coraggio di lottare per la libertà del Tibet”.
Gudrup ha studiato alla scuola di Sherab Gatsel Lobling a Dharamsala in India, prima di tornare al suo paese d’origine nel 2005 al termine dei suoi studi, e lo ricordano come uno scrittore prolifico che si firmava “Il Giovane del Reame delle nevi”. Gudrup mostrava vivo interesse per gli sviluppi politici riguardanti la questione del Tibet e leggeva spesso dei libri di storia del Tibet.
Gudrub è il 53mo tibetano che si dà fuoco per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet e le misure di restrizione adottate dalle autorità di Pechino contro la popolazione. La sua è la seconda auto-immolazione in una settimana. Lo scorso 29 settembre un altro manifestante si è suicidato nella contea di Dzatoe nel Sichuan. I continui casi di suicidi di giovani tibetani, laici e religiosi, in nome della libertà del Tibet hanno spinto i leader tibetani in esilio a Dharamsala (India) ad organizzare un summit di tutte le delegazioni tibetane del mondo per cercare di fermare questo fenomeno. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Taiwanese Devotees
His Holiness the Dalai Lama giving teaching at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, India, on October 2012
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Taiwanese Devotees
Dharamsala, India, 4 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Concluding His teachings on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment” given at the request Taiwanese disciples, His Holiness the Dalai Lama of Tibet culminated the fourth day (October 4th 2012) with a series of vows, blessings and future guidance to the gathering of devotees.
The Lamp for the Path to Enlightenment, by Atisha Dipam karashrijnana (982-1054), was further examined and translated by one of the greatest spiritual leaders of our time. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Continues Teachings to Taiwanese Devotees
His Holiness the Dalai Lama speaking during the teaching at the request of a Taiwanese group in Dharamsala, India, on October 2012
His Holiness the Dalai Lama Continues Teachings to Taiwanese Devotees
Dharamsala, India, 3 October 2012 (Samuel Ivor, Tibet Post International) – Dharamshala: – Dharamshala – Continuing with the third of four days of teachings, His Holiness the Dalai Lama of Tibet granted greater depth into Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment”, given at the request of a group of Taiwanese devotees. Having so far introduced Buddhism and its role in Tibet, taught on points such as how to pursue one’s path, one’s reliance on their guru, dependent origination within the Four Noble Truths, and the impermanence of death, His Holiness continued His teaching on the 11th century text. Read the rest of this entry »
Teachings by His Holiness on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment”
His Holiness the Dalai Lama giving teaching at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, India, on October 2012
Day Two of teachings by His Holiness on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment”
Dharamsala, India, 2 October 2012 (Samuel Ivor, Tibet Post International) – Dharamshala: – Day two of His Holiness the Dalai Lama’s teachings on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment” continued at the main temple in Dharamshala, India. The spiritual leader of Tibet educated furthermore into the sacred 11th century text, on October 2nd 2012 Read the rest of this entry »
Ancora condanne contro i tibetani
Il Summit tibetano ha dichiarato che il governo cinese "è il solo responsabile di questa situazione".
Ancora condanne contro i tibetani, Dharamsala invita il popolo alla prudenza.
Il regime cinese non sembra disposto a cercare un accordo con la popolazione del Tibet e continua ad emettere durissime sentenze contro manifestanti e oppositori. Nel frattempo, la diaspora tibetana conclude il Summit sulle auto-immolazioni accusando Pechino per la situazione attuale e invita il popolo a “cercare la Via di Mezzo insegnata dal Dalai Lama”.
Pechino (AsiaNews) – Mentre a Dharamsala si chiude il grande Summit della diaspora tibetana, convocato per decidere una strategia riguardo l’ondata di auto-immolazioni in Tibet, le autorità comuniste della regione non accennano ad allentare la repressione contro la popolazione locale. Diversi tribunali cinesi hanno infatti condannato 4 persone (monaci e laici) a lunghe pene detentive con accuse come “sostegno alle proteste interne” e “diramazione all’estero di notizie riservate”. Read the rest of this entry »
Dalai Lama’s teachings in Dharamshala
Oscar, a Spanish, who has attended many of His Holiness’ teachings lauded the 77-year-old Tibetan leader as “the best teacher in the whole world. After listening to his teaching, the dharma becomes more clear.”
Disciples from over 60 countries attend the Dalai Lama’s teachings in Dharamshala
Dharamsala, H.P., India, 1 October 2012 (www.phayul.com) – Tibetan spiritual leader His Holiness the Dalai Lama today began his four-day teachings on Atisha’s Lamp for the Path to Enlightenment (Jangchup Lamdron) at the Tsug-la Khang, the main temple near his exile residence in Dharamshala. The teachings have been requested by a group of Taiwanese disciples. Speaking to reporters, George, the head of International Association of Tibetan Buddhist Dharma, Taiwan said the Association requested the teachings at the behest of 20 monasteries in Taiwan. Read the rest of this entry »
Nuova immolazione in Tibet
Il numero delle autoimmolazioni in Tibet continua spaventosamente a salire, raggiungendo l'incredibile numero di 52 tibetani autoimmolatisi per il loro Paese.
Nuova immolazione in Tibet
Radio Free Asia ha dato notizia di un nuovo caso di auto immolazione avvenuto nella giornata di ieri, 29 settembre, nella contea di Dzatoe, Prefettura autonoma tibetana di Yushul (Amdo). Riferisce l’emittente che il 27enne tibetano Yungdrung , vestito in abiti tradizionali, si è dato fuoco in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Avvolto dalle fiamme, ha chiesto gridando l’indipendenza del Tibet e il ritorno del Dalai Lama e del Karmapa e di fermare lo sfruttamento minerario del Tibet. Secondo una fonte, per ora anonima, si è rivolto a Lobsang Sangay, capo politico del governo tibetano in esilio, chiamandolo con l’appellativo di “Leader del Tibet”. Testimoni oculari hanno riferito che l’uomo, con il corpo in fiamme, si è mosso camminando di fronte ad alcuni negozi: i negozianti hanno cercato di spegnere le fiamme gettando invano dell’acqua sul tibetano. La polizia cinese ha subito portato via il martoriato corpo. Radio Free Asia riferisce che, secondo una fonte all’interno del Tibet, questa nuova auto immolazione, la cinquantaduesima all’interno del paese, potrebbe essere collegata alle recenti proteste della popolazione locale che, qualche giorno fa, è stata costretta dalle autorità cinesi ad assistere alla proiezione di un filmato che rappresentava la “felicità dei tibetani” sotto l’occupazione. “I tibetani erano indignati e non volevano prendere parte allo spettacolo”, ha dichiarato la fonte. Ne è scaturita una protesta alla quale è seguita l’immolazione. Questo nuovo episodio – riporta Radio Free Asia – è avvento il giorno dopo la chiusura della Speciale Assemblea del popolo tibetano che ha visto oltre 400 delegati provenienti da 26 paesi riuniti a Dharamsala. Read the rest of this entry »
His Holiness Inspires Taiwanese Devotees as Teachings Commence
His Holiness the Dalai Lama enjoying a cup of tea during his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, India, on October 2, 2012. Photo/Tenzin Choejor
His Holiness Inspires Taiwanese Devotees as Teachings Commence
Dharamsala, India, 01 October 2012 (Samuel Ivor, Tibet Post International) – At the request of a group of Taiwanese devotees, His Holiness the Dalai Lama of Tibet commenced the first of four days of teachings on ‘Atisha’s Lamp for the Path to Enlightenment’ to an audience from over 60 counties at the main temple in Dharamshala, India.
Amid a buoyant atmosphere on the morning of September 1st, one of the most revered spiritual leaders of the world led the teachings with a brief, yet insightful introduction into Buddhism itself. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Il mondo ha fame di religione.
Sua Santità il Dalai Lama: "I figli, come le persone care, hanno bisogno di attenzione e cura. Ma è necessario che crescano con la libertà di potersi sviluppare secondo le proprie inclinazioni".
Dalai Lama: Il marxismo è finito, il mondo ha fame di religione.
Il leader spirituale incontra una delegazione di manager ed economisti liberali provenienti dal Vietnam: “Anche se la condivisione della ricchezza è un principio attraente, i regimi hanno sempre controllato la vita e il pensiero degli esseri umani. Questo è inaccettabile”.
Dharamsala (AsiaNews) – Il sistema economico comunista “ha poco meno di 200 anni ed è in chiaro declino, mentre il buddismo e diverse altre religioni hanno migliaia di anni e continuano ad attirare l’attenzione del mondo. Anche se il mondo immaginato da Marx ha alcuni punti che possono essere condivisibili, il modo in cui i regimi controllano la vita e il pensiero degli esseri umani è inaccettabile”. Lo ha detto il Dalai Lama durante una “due giorni” di insegnamento a un gruppo di manager ed economisti vietnamiti, appartenenti alla corrente liberale e quindi mal visti dal governo di Hanoi. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meets Vietnamese Group for the Second Time
His Holiness the Dalai Lama: "The nature of the mind is knowing, but just as you cannot see when your eyes are obstructed, so long as the mind is clouded by ignorance, its ability is obstructed. Once ignorance, the negative emotions associated with it and their imprints are removed the mind becomes all knowing. ".
His Holiness the Dalai Lama Meets Vietnamese Group for the Second Time
Thekchen Choeling, Dharamsala, 25th September 2012 – As soon as His Holiness the Dalai Lama had taken his seat this morning, representatives of the group from Vietnam presented him with a flowering tree that is traditionally grown in pagoda gardens in Vietnam. He thanked them and began his talk, “ Yesterday, my main theme was secular ethics and today I’d like to talk a little about Buddhadharma. Usually when I talk about Buddhism I like to explain something about other world religions so people can appreciate the unique features of the Buddha’s teachings. Great scholars of the ancient Indian University of Nalanda like Nagarjuna, Aryadeva, Bhavaviveka and later Shantarakshita and Kamalashila, Read the rest of this entry »
I lavori della Speciale Assemblea Generale del Popolo Tibetano
Dharamsala, 26 settembre 2012. Sono iniziati ieri, 25 settembre, i lavori della Speciale Assemblea Generale del Popolo Tibetano convocata a quattro anni di distanza dal primo incontro avvenuto nel novembre 2008. Partecipano all’Assemblea 432 delegati provenienti da 26 diversi paesi di tutto il mondo. Nel suo discorso inaugurale, il presidente del Parlamento tibetano in esilio, Penpa Tsering, ha dichiarato che l’Assemblea è chiamata a discutere come e con quali mezzi i tibetani in esilio devono rapportarsi alla tragica situazione esistente in Tibet. Cinquantuno bandiere tibetane, in omaggio ai 51 martiri che si sono auto immolati all’interno del Tibet, sono state esposte nell’auditorium del Tibetan Children’s Village che ospita l’incontro. Penpa Tsering, nel ricordare il loro sacrificio, ha posto l’accento sulla gravità della situazione all’interno del Tibet in cui vige una legge marziale di fatto che fa assomigliare l’intero paese a un campo di prigionia al quale è negato l’accesso sia dei giornalisti indipendenti sia delle organizzazioni governative e non governative. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Vietnamese Group
His Holiness the Dalai Lama: "We need to be 21st century Buddhists. Buddhist practice is to use our intelligence to the maximum to transform our emotions".
His Holiness the Dalai Lama Meets Vietnamese Group for Discussion
September 25th 2012
Thekchen Choeling, Dharamsala, 24th September 2012 – A group of 102 visitors from Vietnam, about half from the North and half from the South, members of the Vietnamese CEO’s Club, had a meeting with His Holiness the Dalai Lama today, during which he encouraged them to ask him questions. They recalled that it is a year since His Holiness first gave teachings to interested people from Vietnam. On this occasion, however, they said they were looking forward to hearing his advice on how to lead a meaningful life. Read the rest of this entry »
Resort sul tetto del mondo
I nomadi pastori e i contadini sono costretti ad abbandonare pascoli e terreni curati da millenni. I villaggi più antichi vengono abbattuti per fare posto a stazioni turistiche prodotte in serie. Centinaia di monasteri cadono in rovina e i religiosi sono concentrati altrove, in scuole di rieducazione ideologica.
Resort sul tetto del mondo
La nuova frontiera del turismo di massa si sposta sulle vette himalaiane. E l’ultimo paradiso rischia di diventare un deserto.
di Giampaolo Visetti. La Repubblica
Gli altopiani dell’Himalaya sono esempi di natura al grado massimo della bellezza. Non appena la quota seleziona la presenza degli uomini, tutto esibisce l’essenzialità perfetta del proprio ruolo. Rocce, animali, pascoli, neve e vento contribuiscono all’equilibrio della regione montuosa più elevata della terra, decisiva per la vita dell’Asia. Se si interrompe la stabilità dell’ambiente tra Tibet e Nepal, Cina e India vedono in pericolo la propria sopravvivenza. La meraviglia dei luoghi spinge governi e imprese a vagheggiare enormi affari. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Concludes Visit with a Dharma Talk
His Holiness the Dalai Lama: “Inner peace is inner peace! To have peace of mind is to be not only physically relaxed, but completely relaxed on a mental level too; not dull, but fully alert.”
His Holiness the Dalai Lama Concludes Visit with a Dharma Talk
Mussoorie, India, 18 September 2012 – Days of heavy rain gave way at last to clear blue skies, the early morning sun catching the surrounding hill-tops, as His Holiness the Dalai Lama stepped out of the temple where he had been staying to walk down to the Tibetan Homes Foundation School ground. He admired the hibiscus bushes with their white and pink blooms on the way, greeted a 90 year old Tibetan as he reached the school, then took his seat in an armchair before the assembled children. In the front row sat the youngest children, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends Golden Jubilee
His Holiness the Dalai Lama: “In order to lead a meaningful life, you need to cherish others, pay attention to human values and try to cultivate inner peace.”
His Holiness the Dalai Lama Attends the Tibetan Homes Foundation Golden Jubilee and Speaks at Wynberg Allen School
Mussoorie, India, 17 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama was the Chief Guest at the Tibetan Homes Foundation (THF) Golden Jubilee celebrations in Happy Valley, Mussoorie today. Heavy rain from early in the morning had left the ground wet, which did nothing to prevent the stirring display as teams of students from the various houses of the Tibetan Homes Foundation, Happy Valley, local satellite schools like Rajpur and Rishikesh and others from the Central School for Tibetans (CST) in Happy Valley marched past to the beat of drums. Once all had filed onto the ground, spectators stood to join them in singing first the Indian and then the Tibetan National Anthems.
The General Secretary (THF) welcomed His Holiness and read his report, followed by that of the Principal (CST). Students then performed songs and dances typical of the three provinces of Tibet. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Visits Nunnery, Monastery, Woodstock School
His Holiness the Dalai Lama: “That’s my secret that I don’t want to share! But more seriously I get 8-9 hours sound sleep every night and I am basically very peaceful, I don’t harbour negative emotions. Training the mind is the source of inner peace.”
His Holiness the Dalai Lama Visits a Nunnery, Retreat and Monastery Before Speaking at Woodstock School
Dehra Dun, India, 16 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama spent the night at Sakya Rinchen Ling Nunnery and this morning the nuns demonstrated their debate skills before him in the temple, based on their studies of Sakya Pandita’s Treasury of Reasoning.
From there he went to Lhodak Gaden Donnye Ling Monastery close by. The original monastery in Tibet was founded by the 5th Dalai Lama and its monks were mostly focussed on a style of practice that followed the sutras rather than the tantras, with some prayers to the Medicine Buddha. At some point in the 1940s or 50s an influential lama from Ganden Jangtse introduced the practice of Dolgyal, after which the monks faced no end of trouble and discord. Read the rest of this entry »
Perché il buddismo oggi è frainteso?
Buddha spiegò - precisa Gombrich - che il karma non è il passaggio di un'anima da un corpo all'altro. Invece indicò che la realtà è in perenne mutamento, impermanente, e che di conseguenza non esiste nulla di predestinato.
Vi spiego perché il buddismo oggi è frainteso a danno di Buddha
di Raimondo Bultrini , Il Venerdì di Repubblica, 14/09/2012
Scheda del libro: Il pensiero del Buddha, di Richard Gombrich
Un volume sul pensiero dell’illuminato, autore, lo studioso inglese Richard Gombrich che contesta troppe interpretazioni divulgative, e denuncia il tradimento delle idee di un grande saggio molto pratico.
Bangkok. Parlare di un uomo vissuto ben 2500 anni fa, e per di più del suo Pensiero metafisico, è un’opera ardua perfino per accademici di prodigiosa conoscenza delle lingue e della storia. Oggi il Buddha, il Risvegliato, ha condizionato milioni di individui, ispirato il più grande imperatore della storia dell’India di nome Ashoka, convertito moderne star del cinema e del calcio, fatto scrivere decine di libri al suo rappresentante terreno più famoso, il Dalai lama.
Il leader tibetano, certamente, è solo uno dei molti divulgatori postumi di un pensiero con la P maiuscola al quale sono state attribuite frasi, sentenze, leggende e perfino favole delle sue vite passate, di quando offrì il corpo per sfamare una tigre, creò un ponte per far attraversare i viandanti, produsse acqua per dissetare gli assetati. Ma di tutte le scuole religiose, spirituali e filosofiche che sono sorte in suo nome, solo una, la Theravada, è l’oggetto di un libro che viene presentato come l’ultima parola – quasi una sfida al principio dell’impermanenza di cui parla l’autore – in fatto di interpretazione testuale del “vero” Pensiero dell’Illuminato. Il titolo dell’opera, scritta dall’autorevole e brillante accademico inglese Richard Francis Gombrich, è Il Pensiero del Buddha . La casa editrice italiana Adelphi lo ha preferito a quello originale inglese, Cosa ha insegnato il Buddha. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama gives an Avalokiteshvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama: “First you gain knowledge by listening to explanations from your teachers or you read books, but this tends to be information without any sense of conviction about it. Next you need to analyse what you have learned to clear away any doubts and then you can meditate on what you have understood, to reinforce and gain real insight into it.
His Holiness the Dalai Lama gives an Avalokiteshvara Empowerment at Tashi Khyil Monastery and Visits TCV Selaqui
Dehra Dun, India, 15 September 2012 – The garden in front of Tashi Khyil Monastery, Clement Town, was full of expectant faces when His Holiness the Dalai Lama arrived early this morning to begin the preparatory procedures for the Avalokiteshvara empowerment he was going to give. To do these he sat with his back to the audience facing the mandala; when he was ready he took his seat on the throne and began.
“We need to understand what it is to be a Buddhist. It involves transforming the mind, which is something we have to do for ourselves, it’s not something someone else can do for us. The Buddha also encouraged his followers to take the initiative not simply to take his teachings on trust, but to examine them as a goldsmith tests gold to check its real value. To do this it’s necessary to be sceptical, to question whether what is taught is appropriate and what its benefit may be.
“For example, you might ask what the benefit is of avoiding the ten unwholesome actions. If you practise the virtue of restraint from them, people will regard you as a friend and you’ll be happy. In this world, it’s clear that when people are powerful and wealthy, but also dishonest, people don’t like them, even if they don’t show it to their faces. In brief, if you do good, you’ll have friends in this life and when you’re gone you’ll be missed.”
His Holiness advised that studying the Buddha’s teachings is not just a question of reciting prayers about taking refuge, you have to establish for yourself what the Buddha meant. Tibetan Buddhists outwardly observe the discipline of the Vinaya, cultivate a Bodhisattva attitude within Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaches from Nagarjuna’s Precious Garland in Dehra Dun
His Holiness the Dalai Lama speaking at Drikung Shedra in Dekyiling Tibetan Settlement near Dehra Dun, India, on September 14, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches from Nagarjuna’s Precious Garland in Dehra Dun
Dehra Dun, India, 14 September 2012 – After spending the night at Mindrolling Monastery, in Clement Town, Dehra Dun, His Holiness the Dalai Lama’s first engagement today was to visit the Drukpa Kagyu Dechen Choekhor Monastery nearby, where he paid his respects. Local Tibetans, young and old lined the streets, eager to catch a glimpse of His Holiness as he passed. From there he drove to Norling Park in the Dekyiling Tibetan Settlement where he was to teach the first chapter of Nagarjuna’s Precious Garland. As His Holiness arrived it began to rain and the rainfall became so heavy that he invited the first row of monks, who were getting particularly wet, to join him on the platform around the throne. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Addresses the IFSO Medical Conference
His Holiness the Dalai Lama: “Wherever I go I tell people that in India different religious traditions have been living together side by side in respect and harmony for 2-3000 years. And this is a reality not a dream, something in which India can lead by example.”
His Holiness the Dalai Lama Addresses the IFSO Medical Conference
New Delhi, India, 13 September 2012 – Invited to address the International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders conference in New Delhi today, His Holiness the Dalai Lama was received by Dr Pradeep Chowbey.
His Holiness opened his remarks with the observation that as human beings we are all the same, physically, mentally and emotionally. We all want to be happy and successful, a wish we share from birth. He said it is on this basis that he always emphasises the oneness of humanity. In the face of this, differences between us are secondary. Violence seems to be part of human history, but it does not arise because of the things that unite us, rather it arises because we make too much of the differences between us. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Non-violence and Ethical Values
His Holiness the Dalai Lama: “To be contented human beings we need trust and friendship, which tends to develop much better once we realise that all beings have a right to happiness, just as we do. Taking others’ interests into account not only helps them, it also helps us. Warm-heartedness and concern for others are a part of human nature and are at the core of positive human values.”
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Non-violence and Ethical Values at Jamia Millia Islamia University
New Delhi, India, 12 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama’s first engagement today was to give an extensive television interview to Andrew North, South Asia correspondent of BBC News. He asked from various angles whether His Holiness was optimistic about positive change in relation to Tibet under the prospective new Chinese leadership. His Holiness told him that it is too early to say, but that if the new leaders took a realistic, common sense view of the situation then change should follow. Asked why the world should care about Tibet, His Holiness said, “People respect truth Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: World Meet for Peace and Harmony
His Holiness the Dalai Lama: “I am grateful for all our religious traditions, because, despite their differing philosophical views, they all convey the same message of love and compassion and counsel us to live a simple life. In a world of 7 billion human beings with different ways of life these different traditions are necessary for humanity. Realistically speaking we need these different approaches to achieve inner peace and peace in the community.”
World Meet for Peace and Harmony
New Delhi, India, 11 September 2012 – Although, following the tragic events of September 11th 2001, this day is remembered by many with sorrow, it also commemorates an occasion of bright significance. It was on 11th September 1893 that Swami Vivekananda fired the imagination of his listeners with his speech to the first Parliament of Religions held in Chicago. It was perhaps the first occasion that anyone had acknowledged the existence of other faith traditions with respect and had suggested that they were paths to the same goal and so could live in harmony with one another. Read the rest of this entry »
Over 9 million follow Dalai Lama in cyberspace
The teachings of the Dalai Lama, the global face of the Tibetan exile movement, on ethics, non-violence, peace and religious harmony have made him one of the twentieth century’s most popular and revered figures.
IANS – DHARAMSALA: Tibetan spiritual leader the Dalai Lama has over nine million fans following him in cyberspace.
Although not tech-savvy, the Dalai Lama, revered as a demi-god by his people and followers all over the world, is quite a hit on social media sites Twitter and Facebook. The phenomenal fan following is all the more significant as his private office, based in the northern Indian town of Dharamshala, believes extensive use of social media helps in reaching out to the netizens worldwide.
“Many of our world’s problems and conflicts arise because we have lost sight of the basic humanity that binds us together as a human family,” is one of the recent tweets from the spiritual leader. Read the rest of this entry »
Golden Jubilee of the Central Tibetan Schools Administration
His Holiness the Dalai Lama visiting the CTS school in Bylakuppe, Karnataka, South India, during a visit in the early 1970's. File photo/OHHDL
Golden Jubilee of the Central Tibetan Schools Administration
New Delhi, India, 10 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama arrived in New Delhi this morning and in the afternoon was chief guest at an event to mark the 50th anniversary of the Central Tibetan Schools Administration (CTSA). He was joined on the platform by Union Minister of Human Resource Development, Shri Kapil Sibal, Kalon Tripa Lobsang Sangay, Joint Secretary and Chairman of the CTSA, Shri Apurva Chandra, and the Secretary for School Education and Literacy, Shrimati Anshu Vaishji. The guests were introduced by Shri Rajiv Mehrotra, who, in addition to his work as a writer and broadcaster, is Secretary of the Foundation for Universal Responsibility of HH the Dalai Lama.
In his introductory remarks, Apurva Chandra paid tribute to His Holiness the Dalai Lama as being not only the spiritual leader of the Tibetans, but also an apostle of peace. Read the rest of this entry »
Statement of the Kashag on the Fifty-Second Anniversary of Tibetan Democracy Day
Kalon Tripa Dr Lobsang Sangay addressing the 52nd Tibetan Democracy Day celebrations in Dharamsala, India, on 2 September 2012.
Statement of the Kashag on the Fifty-Second Anniversary of Tibetan Democracy Day
On the 52nd anniversary of Tibetan Democracy Day, I would like to pay the Kashag’s and my personal obeisance to His Holiness the Dalai Lama and extend heartfelt greetings to fellow Tibetans in Tibet and in exile.
Today is a proud day for all Tibetans. It is the day when Tibetan exiles have fully realized His Holiness the Dalai Lama’s cherished wish to transform the Tibetan polity into a vibrant democracy. Since the age of 16, His Holiness the Dalai Lama has taken steps to introduce and consolidate Tibetan democracy. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Concludes Teachings to Southeast Asian Devotees
His Holiness the Dalai Lama: “First get rid of non-merited actions, then get rid of self-grasping, then get rid of distorted views.”
Dharamsala, HP, India, 6 September 2012 (By Samuel Ivor, The Tibet Post International) – On the concluding day of teachings to the Southeast Asian visitors, His Holiness the Dalai Lama warmly addressed the audience to the main temple of Dharamshala, preparing the gathering for a deeper understanding into the meaning of the sacred text Shantideva’s ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’.
As the morning rain receded, and the enormous crowd settled, fixing their attention to the great spiritual leader, His Holiness commenced the teachings by drawing upon the life of the Buddha Himself. The Dalai Lama began by drawing upon how the Buddha had accumulated merit and wisdom over countless aeons:
“If Buddha didn’t exist after His death, only serving human beings over a few decades doesn’t actually become compatible to the time He spent to reach that goal”.
“According to Sanskrit tradition, there are five Buddha bodies. These are not actually taught at the first sermon of the Buddha. They came in the second turning of the wheel of Dharma”.
The audience were again treated to the generous hospitality of Tibetan and Buddhist spirit, as tea was served from enormous pots with elegant skill from the resident monks, and bread was distributed to the entire gathering. With grace and speed, the monks had soon attended to everyone’s needs.
His Holiness explained how we fall into Samsara, and how we can get out of it: “The first teaching of the four noble truths teaches this precisely”. Read the rest of this entry »
Inspiring Teachings Continue By H. H. the Dalai Lama for Southeast Asian guests
His Holiness the Dalai Lama: “If you have peace of mind, your immune system is strengthened. Anger has no benefit whatsoever”.
Inspiring Teachings Continue By H. H. the Dalai Lama for Southeast Asian guests Dharamsala, HP, India, 5 September 2012 (By Samuel Ivor, The Tibet Post International) – As the main temple in the Tibetan-exile community filled with an eager audience; ranging from the visiting Southeast Asian delegation, to robe-clad Buddhist monks and nuns, a sense of anticipation mixed with the plumes of incense that wafted through the rafters of the roof.
The second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings on Shantideva’s ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ were about to commence, and a hushed silence Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings To Southeast Asian Devotees
His Holiness the Dalai Lama: “Religion can become hypocrisy when religious people say something nice, but think something different. That is hypocrisy. Religion should be sincere”.
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings To Southeast Asian Devotees
Dharamsala, HP, India, 4 September 2012 (By Samuel Ivor, Tibet Post International) – At the request of a group of Southeast Asian devotees, His Holiness the Dalai Lama of Tibet continued teachings today (September 4th) on Shantideva’s ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’, see http://www.dalailama.com/webcasts/post/250-shantidevas-a-guide-to-the-boddhisattvas-way-of-life .
Warmly greeting a vast audience of visitors from around the world, Read the rest of this entry »
Hermann Hesse: Perché sono fuggito dal cristianesimo
Hermann Hesse: Perché sono fuggito dal cristianesimo
È in libreria la nuova edizione di Siddhartha di Hermann Hesse (288 pagine, 18 euro) Adelphi pubblica un’edizione arricchita con diari, foto e pagine inedite. Ne anticipiamo un estratto.
Hermann Hesse
Non soltanto in saggi occasionali ho detto apertamente come la penso in fatto di religione, ma una volta, poco più di dieci anni or sono, ho anche cercato di esporre il mio credo in un libro. Il libro si intitola Siddhartha, e il suo contenuto di fede è stato di frequente esaminato e discusso da studenti indiani e sacerdoti giapponesi, ma non dai loro omologhi cristiani. Che in questo libro il mio credo abbia un nome indiano e un volto indiano, non è puro caso. Io ho vissuto la religione in due forme: da figlio e nipote di protestanti pii e rigorosi, così come da lettore di testi sacri indiani, tra i quali metto al primo posto le Upanishad, la Bhagavadgita e i Discorsi di Buddha. E neppure questo fu un caso: che io, cresciuto nell’alveo di un cristianesimo autentico e vivo, abbia avvertito sotto fattezze indiane i primi slanci di una mia peculiare esperienza religiosa.
Mio padre — così come mia madre e il padre di lei — aveva speso l’intera vita al servizio della missione cristiana in India, e benché la consapevolezza che non esiste una gerarchia delle religioni si fosse poi manifestata solo in uno dei miei cugini e in me, già mio padre, mia madre e mio nonno non possedevano soltanto una conoscenza vasta e piuttosto approfondita della religiosità indiana in tutte le sue forme, ma verso tali forme nutrivano anche una simpatia non del tutto confessata. Read the rest of this entry »
Hesse e il segreto di Buddha
Hesse ci mostra le tappe di un risveglio e la via per raggiungere la saggezza.
Hesse e il segreto di Buddha
di Antonio Gnoli, La Repubblica Domenicale 02.09.12.
A novant’anni dall’uscita del romanzo-leggenda che ha mosso generazioni di giovani a cercare “la verità oltre le dottrine”, le confessioni inedite dell’uomo che non voleva essere un guru.
Io, Siddhartha. Novant’anni fa usciva “Siddhartha”, il romanzo destinato e diventare il manifesto di generazioni di occidentali alla ricerca dell’illuminazione. Eppure il suo autore dovette aspettare molto tempo per vedersi riconosciuto come scrittore e come quel maestro che in realtà non aveva mai voluto essere. Come raccontano i diari inediti che ora vengono pubblicati. Sono trascorsi novant’anni dalla pubblicazione di Siddhartha. Il piccolo romanzo — che Hermann Hesse iniziò a scrivere nell’inverno del 1919 — nasceva anche come reazione alla guerra e alle sue devastazioni. Read the rest of this entry »
Il piano di Pechino per “cinesizzare” i buddisti
Una ricerca dell'Università del Nordest proverebbe che buona parte delle ribellioni nei conventi buddisti non sarebbe contro il colonialismo cinese, ma contro la condanna di migliaia di adolescenti a vivere in una condizione di "clausura medievale".
Piccole storie (non solo) cinesi. Shopping rieducativo.
Il piano di Pechino per “cinesizzare” i buddisti dei monasteri ribelli: profumi, tecnologia, turismo e alta moda.
di Giampaolo Visetti. D Repubblica 04.08.12
Dove non arriva l’esercito, arriva lo shopping. Contro i tibetani fedeli al Dalai Lama, Pechino cambia arma. L’ultima è il centro commerciale di lusso. La capitale cinese scoppia di alta moda e la repressione ha scoperto che sui monaci buddisti, isolati da bambini nei conventi himalayani, può esercitare un richiamo irresistibile. Per “rieducarli”, invece che rinchiuderli nelle scuole del partito, il potere opta così per offrire vacanze da vip. Una trentina di suore e cinquanta religiosi, scelti nei monasteri ribelli di Gansu, Qinghai e Yunnan, sono stati ospiti dei leader comunisti che hanno organizzato i primi “corsi di aggiornamento buddhista”. Lezioni di socialismo e di nazionalismo ridotte al minimo. Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama: comprensibili ma molto tristi le immolazioni
Il Dalai Lama: “comprensibile ma molto triste l’innarestabile succedersi delle immolazioni”. Altri due morti a Ngaba.
Dalai Lama: «La Cina cambierà verso il Tibet. Vedo segnali molto incoraggianti»
«Non posso pronunciarmi in modo definitivo, ma secondo molti amici la prossima leadership cinese sarà più indulgente verso il Tibet». A pronunciare parole di speranza è il Dalai Lama da Dharamsala, India, dove si trova il governo tibetano in esilio dal 1959. «Non c’è niente di ufficiale – aggiunge all’agenzia Reuters – ma sembra che esponenti molto importanti del Partito comunista cinese vogliano cambiare l’atteggiamento del paese nei confronti del Tibet». Questo autunno sette dei nove membri del Comitato centrale del Politburo, che comandano di fatto il Partito e la Cina, cambieranno. Xi Jinping dovrebbe diventare il nuovo presidente e Li Keqiang il prossimo premier del Dragone. Read the rest of this entry »
Dalai Lama sees “encouraging signs” of shift in China
Dalai Lama sees “encouraging signs” of shift in China
DHARAMSHALA: There are encouraging signs that attitudes towards Tibet are shifting in China, the Dalai Lama said on Wednesday, adding that the exiled Tibetan leadership is ready for fresh talks on his homeland if there was a genuine change of heart in Beijing.
The spiritual leader said in an interview that it was too early to tell if China’s next president – who is almost certain to be Xi Jinping after a Communist Party Congress later this year – would adopt a new stance that could break decades of deadlock over Tibet. But he was reassured by what he had heard.
“I can’t say for definite, but according to many Chinese friends, they say the new, coming leadership seems more lenient,” the Dalai Lama, 77, told Reuters in his audience room in the Indian Himalayan foothills town of Dharamsala. Read the rest of this entry »
Altri arresti al Monastero di Kirti
Nel monastero di Kirti, che conta oltre 2500 monaci, si sono immolati, a partire dal 2008 – con la morte di Tapey – almeno diciotto tra monaci ed ex monaci. In centinaia sono scomparsi e molti sono stati condannati, sotto l’accusa di “sovversione” a pene detentive di diversa durata.
In un comunicato stampa diffuso il 25 agosto, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia denuncia il perdurare della repressione e nuovi arbitrari arresti compiuti dalle forze di sicurezza cinesi presso il monastero di Kirti, il centro di studi religiosi situato nell’ormai tristemente famosa cittadina di Ngaba, nel Tibet orientale.
“Il 14 agosto” – recita il comunicato – “è stato arrestato Lobsang Sangye, un monaco di trent’anni; il 17 del corrente mese è stato tratto in arresto Lobsang Konchok, quarant’anni”. In entrambi i casi non sono stati resi noti i motivi della detenzione: totalmente sconosciuti i capi di imputazione. “Entrambi i religiosi sono stati arrestati dal personale dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza della Contea di Ngaba” – specifica il comunicato – e non è stato reso noto il luogo della loro detenzione”. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia rende inoltre noto che, nel corso del mese di agosto, sono stati arrestati e successivamente rilasciati altri due monaci dello stesso monastero, Lobsang Tenzin e Sangdhue: tenuti in custodia per una settimana e sottoposti a prolungati interrogatori, sono stati liberati senza che sia stata loro fornita alcuna spiegazione circa i motivi della detenzione. Read the rest of this entry »
Due adolescenti tibetani si danno fuoco nel Sichuan
Tibet, 51 immolazioni: l'agghiacciante record raggiunto.
Due adolescenti tibetani si danno fuoco nel Sichuan
Damchoe , 17 anni, e Lobsang , 18, si sono auto-immolati a Ngaba e chiedevano l’indipendenza del Tibet. Con loro salgono a 51 le autoimmolazioni. Il 25 agosto, una monaca tibetana ha attuato una protesta solitaria per il ritorno del Dalai Lama. La polizia l’ha sequestrata, perse tutte le tracce. Lhasa (AsiaNews/Rfa) – Due giovani tibetani sono morti dopo essersi dati fuoco vicino al monastero di Kirti (contea di Aga, provincia cinese del Sichuan), in protesta contro il dominio di Pechino nelle aree tibetane. Il fatto è avvenuto ieri in mattinata, a due giorni dalla sparizione di una monaca tibetana, portata via dalla polizia per aver messo in atto una protesta contro la Cina a Kardze. Con la morte dei due giovani, salgono a 51 le autoimmolazioni di tibetani dal febbraio 2009. Read the rest of this entry »
Lhasa ‘Like a Vast Prison’
Young military recruits gather for a ceremony in Beijing prior to their departure for Tibet, Nov. 20, 2011/AFP Photo
Lhasa ‘Like a Vast Prison’
Radio Free Asia
Chinese authorities set up body scanners and monitor phone calls in the Tibetan capital.
Chinese authorities have implemented a massive security clampdown in Lhasa, pouring police into the Tibetan capital and setting up checkpoints with airport-style body scanners in busy downtown areas, residents said on Thursday.
“Lhasa city has been turned into a large prison,” one Tibetan resident of Lhasa told RFA’s Tibetan service. “There are police everywhere in groups of 10 or more with rifles, batons, and fire extinguishers on each of them.” Read the rest of this entry »
Beijing’s isolation of Tibet is increasingly worrying
Beijing’s isolation of Tibet is increasingly worrying. In March this year, the head of the Tibet Communist Party, Chen Quanguo, ordered the local authorities to tighten their control over all means of communication.
Beijing’s isolation of Tibet is increasingly worrying
Reporters Without Borders condemns the arbitrary detention for months of the prominent Tibetan Buddhist monk Yonten Gyatso , and the seven-year prison sentence he has received for spreading information about Tibet. The organization calls for his immediate release and the withdrawal of the charges against him.
The sentence was handed down on 18 June by the Ngaba Intermediate People’s Court. His friends and family, and the news organizations to which he contributes, only heard about it yesterday, two months later – a sign of the lack of transparency concerning prisoners in Tibet.
He is serving his sentence in Mianyang prison Read the rest of this entry »
Tibet. Last Night I Had A Dream
Diritti umani in Tibet
Tibet. Last Night I Had A Dream
C’era una grande agitazione tra i tibetani, in Tibet e fuori del paese. Il Kalon Tripa doveva fare un annuncio importante. Rimasi sorpreso. Il primo ministro non sembrava più quello descritto pochi giorni prima dal settimanale L’Espresso: “Alto, atletico, bello come un Gregory Peck”. Il Kalon Tripa appariva adesso basso di statura, sdentato e con le orecchie a sventola. Davanti a sé aveva decine e decine di microfoni delle principali emittenti radiotelevisive del mondo.
Era incredibile: non conoscevo la lingua tibetana, eppure riuscivo a capire tutto quello che il Kalon Tripa diceva. Si rischiarò la voce. Poi cominciò a parlare: “Crediamo che il popolo tibetano, così come ogni altro popolo del mondo, abbia il diritto di essere libero e di godere dei frutti del proprio lavoro. Il governo cinese del Tibet ha privato il popolo tibetano della sua libertà. Read the rest of this entry »
Donne Tibetane
Donne Tibetane
di Marzia Caporlingua, Le poesie dei bambini del Comune di Librizzi
Anime innocenti
Volti rigati da lacrime
Anime stuprate
Abusate
Sguardi pietrificati
Dalla violenza più nera. Read the rest of this entry »
Sichuan, monaco tibetano condannato a 7 anni di carcere duro
Yonten Gyatso (durante la lettura della sentenza), monaco di 37 anni "colpevole" di aver diffuso la fotografia della monaca auto-immolata Tenzin Wagmo.
Sichuan, monaco tibetano condannato a 7 anni di carcere duro
La sua colpa è quella di aver diffuso notizie e fotografie sull’auto-immolazione della monaca Tenzin Wagmo. Arrestato e torturato per 8 mesi, è riapparso per il velocissimo processo e la lettura della sentenza. Intanto, le autorità proibiscono ai tibetani il suicidio: “Chi infrange la legge, rischia l’arresto”.
Pechino (AsiaNews) – La Corte intermedia del popolo della prefettura tibetana di Ngaba (Sichuan) ha condannato a 7 anni di carcere duro Yonten Gyatso (nella foto durante la lettura della sentenza), monaco di 37 anni “colpevole” di aver diffuso la fotografia della monaca auto-immolata Tenzin Wagmo. I giudici lo hanno ritenuto colpevole anche di “aver diffuso informazioni politiche all’estero” e di “aver cercato di contattare per telefono i funzionari delle Nazioni Unite preposti alla sezione diritti umani”. Gyatso è stato destinato alla prigione di Mianyang, nella provincia del Sichuan.
Il primo arresto del monaco risale al 18 ottobre del 2011. Gli agenti hanno fatto irruzione nel monastero Khashi Gyephel Samteling, dove Gyatso era maestro cantore [umze, carica interna ai monasteri buddisti di grande prestigio] e direttore della disciplina interna. Dopo l’arresto, era stato incarcerato e torturato nella prigione di Bhugang, Read the rest of this entry »
Mistero sulla sorte di cinque monaci tibetani arrestati dalla polizia cinese
Nonostante le numerose proteste e i continui appelli di organizzazioni e Paesi stranieri, la polizia cinese continua ad arrestare e a sequestrare chiunque manifesti dissenso.
Mistero sulla sorte di cinque monaci tibetani arrestati dalla polizia cinese
Tre giovani sono stati fermati il 12 agosto; altri due il 16 mentre si trovavano all’interno del monastero. Il fermo disposto per presunto “coinvolgimento” nelle recenti auto-immolazioni. Fonti di Tchrd: situazione di estrema “tensione”.
Dharamsala (AsiaNews) – Sono ancora ignote le sorti di cinque giovani monaci tibetani, arrestati nei giorni scorsi durante una serie di raid della polizia cinese nel monastero di Gyalrong Tsodun, a Barkham, nella contea di Ngaba (provincia del Sichuan). Lobsang Sangay, 19 anni, Yarphel e Namsay, entrambi di 18, sono stati prelevati dalle forze di sicurezza il 12 agosto, mentre si trovavano all’interno delle loro celle nel monastero. Il loro stato di salute e il luogo in cui sono rinchiusi è al momento sconosciuto. Quattro giorni più tardi, il 16 agosto, gli agenti hanno fermato altri due monaci: il 20enne Thupwang Tenzin e il 22enne Asong, anch’essi prelevati all’interno del centro buddista. Read the rest of this entry »
CTA holds prayer service to mourn self-immolations
The abbot of Namgyal Monastery presides over the prayer service at Tsuglagkhang in Dharamsala on 16 August
CTA holds prayer service to mourn self-immolations
DHARAMSHALA: The Department of Religion and Culture of the Central Tibetan Administration yesterday organised a prayer service to mourn the recent self-immolations of Lungtok and Tashi in Ngaba.
The prayer service at the Tsuglagkhang was attended by entire officials of the Central Tibetan Administration. “We express deep condolence and solidarity with all those Tibetans who have sacrificed their lives for freedom in Tibet ,” the department of religion and culture said in a statement.
Kalon Tripa briefed the gathering about the two US congressmen’s urgent appeal to the state department to undertake visible and coordinated diplomatic pressure on the Chinese government to end the crisis in Tibet. Read the rest of this entry »
Un tibetano ucciso, sei arrestati
Le forze di sicurezza cinesi hanno ucciso un tibetano e arrestato altri sei mentre cercavano di disperdere una manifestazione di 1000 persone contro la ripresa dei lavori di sfruttamento di una miniera nella contea di Markham.
Un tibetano ucciso, sei arrestati in una protesta contro le miniere cinesi in Tibet
Almeno 1.000 tibetani hanno manifestato contro la riapertura di una miniera a Markham. La polizia ha sparato proiettili letali. Le compagnie cinesi non rispettano la sacralità dei luoghi e non si curano dell’impatto ecologico dello sfruttamento. Tashi , il giovane 21enne che si è dato fuoco due giorni fa è morto a Ngaba.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le forze di sicurezza cinesi hanno ucciso un tibetano e arrestato altri sei mentre cercavano di disperdere una manifestazione di 1000 persone contro la ripresa dei lavori di sfruttamento di una miniera nella contea di Markham.
I poliziotti, secondo la notizia diffusa da Radio Free Asia, hanno lanciato gas lacrimogeni e sparato proiettili letali contro la folla che si era radunata marciando verso il sito della miniera. Read the rest of this entry »
Pestaggi e arresti mentre Lungtok e Tashi si danno fuoco
Prigionieri tibetani sono fatti sfilare legati tra la folla in una città cinese.
L’auto-immolazione di due giovani, è avvenuta nella “strada dei martiri” a Ngaba, dove vi sono stati molti suicidi. I due giovani hanno frequentato la scuola di medicina del monastero di Kirti. I dimostranti tibetani picchiati dalla polizia con mazze di ferro e bastoni appuntiti.
Dharamsala (di Nirmala Carvalho AsiaNews) – La polizia cinese ha operato pestaggi indiscriminati e arresti contro alcuni dimostranti dopo che due giovani tibetani si sono dati fuoco nella via centrale di Ngaba (Sichuan).
Verso le 18.50 di ieri, il laico Tashi (circa 21 anni) e il monaco Lungtok (circa 20) del monastero di Kirti si sono auto-immolati per protesta contro l’oppressione cinese in Tibet. Read the rest of this entry »
Altri tre tibetani s’immolano e muoiono
Il corpo di Dolkar martoriato dalle ustioni
IL TIBET CONTINUA A BRUCIARE: SI IMMOLANO E MUOIONO ALTRI TRE TIBETANI
Il Tibet continua a bruciare: ieri, 11 agosto, è giunta notizia del decesso di Choepa , un ventiquattrenne tibetano immolatosi con il fuoco due giorni fa in località Me’uruma, presso Ngaba, nella regione dell’Amdo. Il giovane è deceduto lo stesso giorno della protesta mentre, forzatamente, veniva portato all’ospedale della vicina Barkham. Le sue ustioni, gravissime, non lasciavano sperare in alcuna possibilità di sopravvivenza.
Choepa , avvolto dalle fiamme, ha avuto la forza di gridare alcune frasi contro l’occupazione cinese del Tibet. Le forze di sicurezza, subito arrivate sul luogo dell’auto immolazione, hanno spento le fiamme e portato via il corpo, cremato dalle autorità subito dopo la morte del giovane, a Barkham. Solo in un secondo momento, le ceneri sono state consegnate alla famiglia. Read the rest of this entry »
Tibet’s political future lies in ‘Middle Way’
Dr Lobsang Sangay, a former senior fellow at Harvard Law School, is the Kalon Tripa (chief political leader) of the Central Tibetan Administration.
Tibet’s political future lies in ‘Middle Way’
By Lobsang Sangay
August 2011 was a notable month for democracy for the peoples of Thailand and Tibet. On August 5, Thailand voted in its first female prime minister, Yingluck Shinawatra. On August 8 last year, I was inaugurated as the first Tibetan political leader to be democratically elected and took over the leadership under a new governing system in which the Dalai Lama ceased to have political authority.
Although Tibet and Thailand share Buddhist culture, our traditional political cultures have been different. Whereas in Thailand the king was the temporal ruler, in Tibet for around 400 years the Dalai Lama was the temporal, as well as spiritual, leader.
In 2011, despite impassioned appeals by many Tibetans, His Holiness the Dalai Lama officially relinquished his political power, Read the rest of this entry »
Tibet, Choepa si dà fuoco
per protesta contro la Cina
Il Tibet brucia: salgono così a 45 i tibetani che hanno scelto di darsi fuoco dal 2009 a oggi.
Tibet, Choepa si dà fuoco
per protesta contro la Cina
Secondo quanto riferisce il sito di Phayul, intorno alle 10.15 ora locale di venerdi’ un giovane di 24 anni di nome Choepa si e’ dato fuoco a Meruma, a circa 20 km da Ngaba, Aba per i cinesi. Al momento non ci sono informazioni circa le sue condizioni. Secondo alcuni testimoni oculari, il giovane, dandosi fuoco, ha iniziato a cantare slogan a favore dell’indipendenza del Tibet e del ritorno del Dalai Lama.
Secondo quanto ha fatto sapere il gruppo Free Tibet, un uomo si è dato fuoco nella città di Ngaba, Aba per i cinesi, nella provincia meridionale cinese del Sichuan, teatro già in passato di altre immolazioni.
L’uomo sarebbe stato immediatamente bloccato dalle forze dell’ordine che hanno cercato di estinguere le fiamme e lo hanno portato in ospedale. Nonostante le profonde bruciature sarebbe ancora vivo. Read the rest of this entry »
Tibetan Nomad Jopa Self-Immolates in China
Nearly 50 Tibetans have set themselves on fire over the past three years
The London-based rights group Free Tibet says a Tibetan nomad in central China has become the third person this week to set himself on fire to protest Chinese rule.
Free Tibet Director Stephanie Brigden tells VOA the 24-year-old man, named Jopa , set himself on fire Friday in the township of Meruma in Aba county in the southwest province of Sichuan.
“We know based on witness evidence that the public security bureau attended very quickly and extinguished the flames and took Jopa away. We don’t know what his whereabouts are now or whether he has survived his act of self-immolation. But people reported that he was very seriously injured and might not survive.” Read the rest of this entry »
Self-Motivated Tibetans Keep Their Cause Alive
For the Tibetan cause to prevail, it is important for it to have global support—moral and material.
Self-Motivated Tibetans Keep Their Cause Alive
B.RAMAN
“Here is a community, which is trying very hard to preserve its culture, its traditions, and its language in the hope that one day when it gets free from the most tyrannous regime of the world, it will take it all back to its homeland where it all belongs. This community has immense faith in its leader His Holiness, the Dalai Lama, that he will bring them home one day, who sometimes himself faces moral conflicts as a political and a spiritual leader but still manages to bind them so well.They know that they are just 6 million in front of China’s population of 1.3 billion, but they hold on to hope and faith that someday they will go back and will live freely, will breathe freely, will smile freely. Read the rest of this entry »
In Tibet, defiant self-immolations spread beyond monks, nuns
An exile Tibetan girl lights a candle during a candlelit vigil to remember two Tibetans who have self-immolated in Tibet, in Dharmsala, India, Tuesday, 7 August 2012
Yesterday, a Tibetan mother , Dolkar Tso , died after her self-immolation in protest of the Dalai Lama’s exile and the lack of freedom in Tibet. The number of self-immolators has risen to 45 in the past 1-1/2 years. By Robert Marquand, Staff writer / The Christian Science Monitor.
While Chinese Olympic gold medals in London make headlines, far away, on the Himalayan roof of the world, two more young Tibetans – a mother and a monk – set themselves on fire in protest of Chinese policies on Tibet, including the lack of return of the Dalai Lama, the exiled spiritual leader.
The two “self-immolations” raise to 45 the number of Tibetans setting themselves alight, most since March of 2011.The immolations started with Buddhist monks and nuns who see themselves in an increasingly desperate struggle for the ancient land and its people, and who say their Tibetan identity and faith is being stamped out by aggressive Chinese policies and actions. Read the rest of this entry »
Tibetano si dà fuoco in protesta contro la repressione cinese
Tibetano si dà fuoco in protesta contro la repressione cinese
Fonti locali confermano che l’uomo è vivo. La sua identità resta però sconosciuta. Direttrice di Free Tibet critica i media internazionali concentrati a coprire le prodezze dei super- atleti cinesi alle Olimpiadi.
Ngaba (AsiaNews) – Un tibetano si è dato fuoco ieri pomeriggio a Ngaba (Sichuan). Secondo testimoni oculari le autorità cinesi hanno subito spento le fiamme sul corpo dell’uomo, che versa in gravi condizioni, ma è vivo. La sua identità è ancora sconosciuta, subito dopo l’incidente le autorità l’hanno prelevato Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama: Fourth Day of Teachings in Leh
The crowd in front of the old teaching pavilion grows in anticipation of His Holiness the Dalai Lama's arrival for the fourth day of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 7, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Fourth Day of His Holiness’s Teachings in Leh
On the fourth day of his teachings in Leh, Ladakh, His Holiness began, “I am going to give the long life empowerment associated with White Tara today to make an auspicious end to this series of teachings. If you live long, but do no good in your life, there’s no benefit. As the Kadampa masters used to say ‘May the sinful live only a short time’. We have this precious human life, which affords the opportunity of attaining enlightenment Read the rest of this entry »
Lhasa: arpioni e anelli di metallo per nuove torce umane
Lhasa: all'ingresso della stazione di polizia per controllare i pellegrini al tempio principale di Jokhang, arpioni e anelli di metallo per avvicinare eventuali nuove eventuali torce umane
Lhasa: arpioni e anelli di metallo per avvicinare eventuali nuove torce umane
Alcune fotografie scattate nel mese di luglio e in questi primi giorni di agosto a Lhasa da turisti cinesi e rese pubbliche, attraverso il suo sito, dalla scrittrice e blogger tibetana Woeser, mostrano gli strumenti di cui il personale di sicurezza intende servirsi per avvicinare e allontanare dalle fiamme eventuali nuove torce umane.
Arpioni e anelli di metallo di differente diametro sono stati fissati al termine di lunghi bastoni: con gli arpioni gli addetti alla sicurezza intendono afferrare lo sventurato che si è auto immolato mentre gli anelli hanno lo scopo di trattenere per la vita, per il collo o per i piedi – a seconda della circonferenza dell’anello stesso – il corpo in fiamme. Questi nuovi congegni sono ampiamente visibili nelle strade di Lhasa assieme agli estintori posizionati all’esterno di ogni stazione di polizia. Woeser scrive che queste nuove “forche” sono ormai in dotazione al personale di sicurezza in tutto il Tibet.
Una di queste “forche” è visibile all’esterno della stazione di polizia del Barkhor, di fronte al tempio del Jokhang, il luogo dove lo scorso 27 maggio si sono auto immolati il venticinquenne Dhargey e il diciannovenne Dorjee Tsetan. Le immagini confermano la brutalità degli interventi delle forze di sicurezza cinesi. I pochi giornalisti riusciti a raggiungere Ngaba, lo scorso mese di marzo – tra i quali Jonathan Watts del Guardian – riferirono che i soldati cinesi facevano uso di bastoni chiodati, armi semiautomatiche ed estintori per fiaccare la resistenza dei dimostranti e degli auto immolati. Read the rest of this entry »
Third Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Leh
His Holiness the Dalai Lama speaking during his third day of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 6, 2012. Photo/Namgyal AV Archive
Third Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Leh
His Holiness reached the teaching platform before 6am to begin the preparatory rituals for the Lokeshvara empowerment he was going to give today. While he was doing those preparations, and the public were arriving to take their seats, a group of local school students, girls and boys, demonstrated their command of traditional debate techniques, some of them standing and issuing challenges to their seated fellows who responded. This is something His Holiness has specifically encouraged. Meanwhile, a steady stream of local people brought garlands and bunches of fresh flowers, apparently from their own gardens, to decorate the platform. These were to be offered during the ceremonies for generating the awakening mind and the granting of the Bodhisattva vows. His Holiness began his teaching today saying, “The Buddha said ‘do not commit unwholesome deeds, practise only virtue’. If the our motivation is negative, the resulting action will also be negative. The Buddha taught us to avoid negative action, because it is in our own interest. Helping the poor and needy with food and medicine is very good, but the most important thing to do is to develop an altruistic attitude. Read the rest of this entry »
Second Day of His Holiness’s Teachings in Leh
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience at the start of his second day of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 5, 2012. Photo/Namgyal AV Archive
Second Day of His Holiness’s Teachings in Leh
His Holiness arrived at the teaching ground early for the second day of teachings today, walking from the Shiwatsel Phodrang to the new teaching pavilion. He said he would begin the explanation of the texts and that yesterday’s session had been more of an introductory talk. He also explained that tomorrow he would conduct the ceremonies for giving the lay-person’s precepts, generating the aspiration to enlightenment and the Bodhisattva vows, as well as an Avalokiteshvara empowerment. Because the Bodhisattva vows and the empowerment involve creating a bond with the lama, he said he needed to talk, as he has done before, about the malevolent spirit Dolgyal (also known as Shugden). His Holiness said that anyone who still places their trust in Dolgyal would be better not to make a bond with him. He admitted that both he and the Ganden Tri Rinpoche, Rizong Rinpoche, sitting to his right on the platform, used to propitiate Dolgyal, but that both of them had stopped after his investigations had revealed that it was improper to do so. Read the rest of this entry »
Inseguendo gli ultimi tibetani
Accampamento di nomadi tibetani con le loro caratteristiche tende nere.
Inseguendo gli ultimi tibetani di Monika Bulaja, La Repubblica domenica 5 agosto 2012.
Notte d’ altopiano, l’aria dei quattromila toglie il respiro. I fari delle moto richiamano dal buio una nebulosa di occhi stralunati, orecchini, sete dorate. In un odore di letame e lana bagnata, c’ è una massa scura che sbuffa, ansima, geme. È una tribù di nomadi che transuma verso i pascoli con cinquemila yak neri. Sono eleganti, sembra un corteo nuziale di re, una sfilata di moda, un’ anabasi trionfale. Cantano nel buio per tenere buone le montagne e il loro canto è ruvido, nasale. Si rompe di colpo tra fischi di fionde, ninnananne e richiami. La regione di Amdo non sta sulla carta del Tibet. Per Pechino è solo “Cina occidentale”. Eppure vi sono nati grandi maestri e anche Tenzin Gyatso, l’ attuale Dalai Lama. Per secoli è stata zona di scontro tra i “cavalieri del vento” e l’ “Impero Celeste”, terra segnata da odio e amore, baricentro spirituale e teologico da far invidia a Lhasa. I nomadi tibetani sono forse l’ ultimo avamposto della cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Tibet: La Disneyland di regime sull’Himalaya
Un monaco tibetano mostra un ritratto del Dalai Lama per ricordare i martiri autoimmolatisi per la causa tibetana.
La Disneyland di regime sull’Himalaya , di Giampaolo Visetti, La Repubblica 05 agosto 2012
PECHINO Il Tibet chiuso agli stranieri e scosso dalle auto-immolazioni anticinesi diventa un luna park politico per turisti in cerca di folclore e souvenir. Il governo di Pechino, impegnato a nascondere i quarantaquattro roghi che da due anni fanno strage tra la popolazione in lotta per l’autonomia e per il ritorno del Dalai Lama dall’esilio, ha dato il via alla costruzione di un maxi parco divertimenti alle porte di Lhasa, con shopping center e hotel a cinque stelle. Giostre, attrazioni e ricostruzioni degli antichi villaggi himalayani racconteranno la storia della principessa Wencheng, erede della dinastia Tang, andata in sposa a un re tibetano. Il matrimonio, celebrato attorno all’anno mille dopo Cristo, secondo la propaganda cinese è la prova dell’appartenenza del Tibet storico alla Cina. La nuova “Disneyland” ideologica più alta del mondo, poco sotto quota quattromila, punta a raddoppiare le presenze turistiche nella città del Potala, abbandonata dal Dalai Lama nel 1959. Peccato che da giugno per uno straniero,o per un cinese senza un visto politico speciale, raggiungere Lhasa sia impossibile.
Pechino, a pochi mesi dal decennale passaggio dei poteri, teme che i sacrifici di monaci e ribelli tibetani possano dilagare e che le immagini delle torce umane costringano l’Occidente a scuotersi dal suo torpore.
L’obiettivo del Partito comunista è però arricchire i coloni han trasferiti nel Tibet storico e accreditare l’idea secondo cui l’area è Cina. Pechino incasserebbe così il merito di aver sviluppato l’economia di una popolazione altrimenti «abbandonata a una deriva medievale».
Il parco giochi costerà oltre 3,5 miliardi di euro e sarà inaugurato entro il 2015. Accanto ai divertimenti ispirati a leggende tibetane e tradizioni buddiste, si potranno visitare padiglioni su storia, usi e costumi dei popoli dell’Himalaya, mostre, accampamenti di pastori nomadi e villaggi contadini ricostruiti. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Teachings in Leh
His Holiness the Dalai Lama begins four days of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 4, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness Attends Philosophical Conference, Public Meeting and Gives Teachings in Leh
Following his return from Zanskar, in the morning of 2nd August, His Holiness the Dalai Lama inaugurated a 4-day conference on Madhyamika Philosophical Systems of the Four Major Tibetan Buddhist Traditions organized by the Central Institute of Buddhist Studies, Leh. He said, “The four traditional schools of Buddhism in Tibet may superficially seem to differ in the way they explain the view, but ultimately what they refer to is the same. As Panchen Lobsang Chökyi Gyaltsen said, ‘When these views are examined by an experienced yogi, the import of them all comes to the same point.” He reiterated that some of the important subtle philosophical views are not essentially different even if the ways in which they are expressed is different, because they are all the outcome of highly developed intellectual insight. Read the rest of this entry »
Petizione Internazionale alle Nazioni Unite per il Tibet
Petizione Internazionale alle Nazioni Unite promossa dall’Amministrazione Centrale Tibetana
L’Amministrazione Centrale Tibetana ha promosso il lancio di una raccolta firme attorno a una petizione che sarà consegnata il 10 dicembre 2012 al quartier generale delle Nazioni Unite a New York, al Consiglio ONU per i Diritti Umani di Ginevra e al Centro Informazione Onu di New Delhi. Queste le richieste contenute nella petizione:
Le Nazioni Unite devono discutere la questione tibetana sulla base delle Risoluzioni approvate nel 1959, 1961 e 1965 e adoperasi affinché sia dato corso al contenuto di tali Risoluzioni.
Deve essere immediatamente inviata in Tibet una delegazione indipendente con il compito di verificare la situazione esistente nel paese.
Le Nazioni Unite devono responsabilmente assicurare il rispetto delle fondamentali aspirazioni dei tibetani all’interno del Tibet.
La petizione è sottoscrivibile on line al sito: http://www.thepetitionsite.com/takeaction/198/920/082/
Deceduto Ngawang Norphel
Per Lobsang Sangay, Primo Ministro del Governo Tibetano in Esilio, le immolazioni sono “atti politici” causati dall’oppressione politica, dall’emarginazione sociale, dall’assimilazione culturale e dalla distruzione ambientale poste in atto in Tibet dal governo di Pechino.
Deceduto Ngawang Norphel. Protesta di un tibetano nella regione del Kham. Ngawang Norphel, il giovane tibetano che lo scorso 20 giugno si era auto immolato a Zatoe (Keygudo – Kham) è deceduto il 30 luglio all’ospedale cinese di Tsogon (Amdo). Ngawang è sopravvissuto per un mese alle atroci ustioni riportate. Tenzin Khedup, il ventiquattrenne tibetano che si era immolato assieme a lui era morto all’istante ma la notizia del suo decesso gli era stata pietosamente taciuta. Al momento dell’immolazione, entrambi reggevano la bandiera tibetana. In un breve messaggio scritto prima del loro atto estremo, i due nuovi martiri chiedevano a tutti i tibetani di battersi, uniti, per la libertà del Tibet e il ritorno del Dalai Lama. “Gente come noi non può fare nulla per la salvaguardia della religione e della cultura del Tibet né può aiutare economicamente i tibetani, il nostro è solo un atto d’amore verso i nostri compatrioti e di lealtà nei confronti del Dalai Lama”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Inaugurates Science Building in Ladakh
His Holiness the Dalai Lama's visit to Ladakh, J&K State, India, on July 26-28, 2012.
His Holiness Inaugurates Science Building at Lamdon School and Visits Ladakhi Muslims at Idgah, Leh.
On July 27 His Holiness the Dalai Lama visited the Lamdon Model School where he was given a warm reception by its Principal, Mr. Eshey Tondup staff and students. He was first taken on a tour of two new buildings in the school premise: the dental clinic and the science block. The former is dedicated to the memory of the late Roy A. Kite, Jr. of France, whose son was there to introduce it to His Holiness. His Holiness remembered Mr. Roy’s dedication and expressed to the son. Read the rest of this entry »
Il falso Panchen Lama “è una marionetta del regime
Il falso Panchen Lama
Il falso Panchen Lama “è una marionetta del regime. Le sue parole non contano niente”. di Chen Weijun
Gyaltsen Norbu, scelto da Pechino per rimpiazzare il vero Panchen Lama, visita Lhasa e punta il dito contro chi protesta contro il regime comunista: “Non sono uomini di fede”. Un giovane monaco commenta ad AsiaNews: “È un poveretto che vive in una prigione dorata. Non conosce il Tibet ed è costretto a ballare quando Pechino accende la musica. Abbiamo compassione di lui”. Le dichiarazioni di Norbu fanno parte della strategia del Partito per divenire arbitro dell’ortodossia di tutte le religioni. Pechino (AsiaNews) – Il falso Panchen Lama “è una povera marionetta nelle mni del regime cinese. Vive in una prigione dorata, non conosce il mondo e tanto meno il Tibet. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama gives monastic ordination in Leh
His Holiness the Dalai Lama giving Bhikshu ordination to a group of 50 Ladakhi monks at the Main Cathedral (Jokhang) in Leh Town, Ladakh, India, on July 26, 2012. Photo/Rosemary Rawcliffe
His Holiness the Dalai Lama gives monastic ordination, meets with ITBF and visits a school in Leh
Today, His Holiness the Dalai Lama reached the Leh Jokhang Temple, which locals call the Gonpa Soma (New Temple), at 8 o’clock. He immediately began to conduct the ceremony to ordain fifty Ladakhi Shramaneras (novice monks) as Bhikshus (fully ordained monks), which took nearly 4 hours.
His Holiness was assisted on this historic occasion by the 102nd Gaden Tripa (Throne Holder of the Gaden tradition), the very venerable Kyabje Rizong Rinpoche, the Abbot of Namgyal Monastery, Thomthok Rinpoche, Geshe Tseten Namgyal, the Abbot of Tashi Lhunpo Monastery and other Bhikshus. After enjoying lunch with these senior Bhikshus, His Holiness visited the regional Head Quarters of the Indo-Tibetan Border Force (ITBF), where he planted a tree. He gave a short talk to about 300, mostly Ladakhi, members of ITBF. His Holiness stressed the importance of relating to other people on a basic human level, Read the rest of this entry »
La fiamma della libertà a Dharamsala
La Fiamma della Verità è giunta a Dharamsala
LA FIAMMA DELLA LIBERTA’” ARRIVA A DHARAMSALA
Dharamsala, 26 luglio 2011. La torcia simbolo della “Fiamma della Libertà”, partita contemporaneamente da Kochi, nel sud India, da Shillong, nell’India nord-orientale e da Leh, nel nord del paese, lo scorso 6 luglio, giorno del compleanno del Dalai Lama, è arrivata a Dharamsala nella serata del 24 luglio. Il percorso della fiaccola attraverso le comunità dei profughi tibetani risponde a un’iniziativa voluta dall’Amministrazione Centrale Tibetana “in segno di solidarietà con gli atti coraggiosi dei tibetani all’interno del Tibet”. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: «Sono un uomo felice»
Dalai Lama: «Sono un uomo felice» di Edgarda Ferri – 25/07/2012
Il malessere che pervade la società di oggi dipende d
Sua Santità il Dalai Lama
alla complessità non solo del nostro pensiero, ma anche della nostra esistenza: vogliamo troppe cose, facciamo troppe cose. Eppure ognuno di noi è nato per una vita di gioia. Lo sostiene il leader tibetano, che nonostante sia minacciato di morte e costretto a stare lontano dalla sua gente, è sereno. Lo abbiamo incontrato a Milano
Fa meraviglia la folla che si accalca intorno al gigantesco Forum di Assago (Mi), 40 gradi sotto il sole a picco, in assorto silenzio. Un pellegrinaggio incessante di gente di ogni età, sesso e razza, che a piccoli gruppi viene condotto nello smisurato spazio in penombra dove campeggia un trono dorato issato su una predella ornata di fiori, pazientemente in attesa del Dalai Lama (si dice Tale’i Bla-ma in tibetano), che verrà a parlare di felicità. Benché esiliato dal suo Paese (che è stato invaso dalla Cina nel 1959) e costretto a vivere lontano dalla sua gente, a vederlo Tenzin Gyatzo parrebbe davvero un uomo felice. Ha 77 anni che sembrano la metà e ride di gusto. Quanto alla spiritualità della quale si abbevera la folla che costantemente lo insegue, è del genere del tutto diverso dalla ieraticità dei santoni orientali e dal misticismo di certi pastori cristiani che avanzano benedicendo urbi et orbi come se fossero gli unici detentori di uno specialissimo bene. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama arrives in Ladakh on 20-day visit
Leh, Ladakh, J&K, India, 18 July 2012 (Press Trust of India) – Tibetan spiritual leader the Dalai Lama arrived here today on a 20-day visit to the region, during which he is scheduled to Zanskar, Durbuk and other places.The Dalai Lama, who was accompanied by state tourism minister Nawang Rigzin Jora, was received by senior officials of Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC) Leh at the airport. Religious heads of the region, MLCs and other dignitaries were also present at the airport.
From the airport, the Dalai Lama directly headed to Choglamsar, 10 km from Leh, where he is likely to stay for four to five days. According to officials, a gathering of over 35,000 people flocked to the airport to catch a glimpse of the Dalai Lama.
H.H. Dalai Lama Visits Religious Places in Srinagar
His Holiness the Dalai Lama leaving the mausoleum of Sheikh Mohammad Abdullah, the founder of the National Conference and the grandfather of Chief Minister Omar Abdullah in Srinagar, J&K State, India, on July 17, 2012. Photo/OHHDL/Tenzin Choejor
Dalai Lama Visits Religious Places
Srinagar, J&K, India, 17 July 2012 (Press Trust of India) – The Buddhist spiritual leader, the Dalai Lama, on a six-day visit to Kashmir Valley, today paid obeisance at religious places of different faiths in the city. The Dalai Lama also visited the mausoleum of Shiekh Mohammad Abdullah, the founder of the National Conference and the grandfather of Chief Minister Omar Abdullah. He visited Hazaratbal shrine, Gupt-Ganga Shiva temple and gurdawara Chatti Padshahi in the city, an official spokesman said. The spiritual leader prayed for peace and prosperity in the world, especially in the state, he said. State’s Tourism and Culture Minister Nawang Rigzin Jora accompanied the Dalai Lama to the religious places. At Abdullah’s mausoleum, the Dalai Lama said the Kashmiri leader had shown “genuine concern” for the Tibetan cause. Read the rest of this entry »
45° Autoimmolazione: muore a Ngaba un 18enne
Lobsang Lozin, il 45mo martire per la causa tibetana.
45° Autoimmolazione: muore a Ngaba un 18enne
Dharamsala, 18 luglio 2012. Lobsang Lozin , un monaco diciottenne del monastero di Gyalrong Tsodun Kirti (regione di Ngaba), si è dato fuoco ieri, 17 luglio, attorno a mezzogiorno (ora locale) nelle adiacenze della sala di preghiera dell’istituto monastico. Avvolto dalle fiamme e gridando slogan di protesta, ha trovato la forza e il coraggio di camminare nella direzione del locale ufficio governativo cinese. E’ deceduto all’istante a causa delle gravissime ustioni. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha fatto sapere che i monaci hanno portato il corpo di Lobsang Lozin all’interno del monastero dove hanno celebrato il rito funebre e recitato le rituali preghiere per i defunti. Nella tarda serata di ieri il corpo è stato cremato. Poiché gli abitanti del luogo hanno bloccato un ponte per impedire alle forze paramilitari cinesi di raggiungere il monastero, si temono scontri con la polizia. “In seguito all’auto immolazione, il personale di sicurezza, compresi alcuni appartenenti alla Polizia Armata, si è affrettato a raggiungere il monastero ma ha dovuto confrontarsi con i tibetani che hanno cercato di fermarli nelle vicinanze di un ponte nei pressi del monastero”, ha reso noto il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia. “Si teme che la situazione possa peggiorare”. Lobsang era considerato uno studente esemplare ed eccelleva negli studi monastici. Il monastero di Gyalrong Tsodun Kirti, che ospita oltre 300 monaci, si trova a circa 80 chilometri dalla città di Barkham. Lo scorso 30 marzo 2012, due monaci appartenenti allo steso monastero, Chime Palden (21 anni) e Tenpa Dhargyal (22 anni) si erano auto immolati in segno di protesta contro l’occupazione cinese del Tibet. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha dato notizia i giorni scorsi della morte di Tseten Dorjee, il ventiduenne tibetano che si era auto immolato il 7 luglio a Damshung (municipalità di Lhasa), nella Regione Autonoma Tibetana. Tseten è deceduto all’ospedale, la notte stessa, a causa delle gravissime ustioni. I 44 tibetani che dal 2009 hanno scelto di darsi fuoco, volevano manifestare contro il controllo imposto da Pechino, che sorveglia anche la pratica del culto, l’apertura e la chiusura dei monasteri, e per chiedere il ritorno del Dalai Lama. Di contro, l’Oceano di Saggezza ha sempre sottolineato di “non incoraggiare” queste forme estreme di protesta, ma ha elogiato il coraggio di quanti compiono l’estremo gesto, frutto del “genocidio culturale” che è in atto in Tibet ad opera della Cina. Fonte: Phayul http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=850:45d-autoimmolazione-muore-a-ngaba-un-diciottenne-tibetano&catid=33:notizie&Itemid=50
Tibetan Escape Nepal Route Narrows
Nepalese riot police arrest Tibetan protesters in front of the consular section of the Chinese Embassy during a protest marking the 53rd anniversary of the 1959 Tibetan uprising against Chinese rule in Kathmandu on March 10, 2012/Prakash Mathema / AFP / Getty Images
As China Squeezes Nepal, Tibetan Escape Route Narrows
Tibetans seeking to flee Chinese rule are finding their traditional passage of escape — via the Himalayan nation of Nepal — far more fraught and difficult than before.
By Niharika Mandhana / Dharamsala | July 18, 2012
TIME MAGAZINE
As the bus crept into this quiet town in the foothills of the Himalayas, Tsultrin Lhamo finally felt free. For the 20-year-old Tibetan fleeing a homeland under Chinese rule, her arrival in the Dalai Lama’s adopted hometown in India marked the end of a treacherous overland journey and, she hoped, the start of a new life. Read the rest of this entry »
China acknowledges Dalai Lama’s hold in Tibet
His Holiness the Dalai Lama giving Buddhist teaching in Leh, Ladakh
China acknowledges Dalai Lama’s hold in Tibet
Ajai Shukla / New Delhi Jul 16, 2012
As resentment against the Communist Party’s iron yoke boils over in the Tibetan-inhabited areas of China, Beijing has begun admitting that the Dalai Lama’s hold runs deep in these areas.
This is a major policy shift. Since 1959, when the Dalai Lama escaped to political asylum in India, the Communist Party has insisted that the Tibetans are a happy lot. The communist apparatchiks have passed off growing public protests, like the 40 self-immolations by Tibetans in the last four years, as the work of a few malcontents, instigated from “foreign countries” by the “Dalai Clique”.
But, with the Communist Party’s 18th Party Congress looming, denial is no longer an option. Acknowledging the Dalai Lama’s widespread popularity, party bosses in Tibet Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama in Kashmir visit the Tibetan Muslim Community
His Holiness the Dalai Lama speaking to Tibetan Muslims at the local Tibetan Muslim community mosque in Srinagar, J&K state, India on July 14, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Srinagar, J&K State, India, 14 July 2012 – His Holiness the Dalai Lama was welcomed on arrival in Kashmir by the Chief Minister, Mr Omar Abdullah along with his Ministers of Tourism, Revenue, Power and others, who escorted him to a waiting helicopter. It carried him to the Nehru State Guest House, in a quiet and secluded location with wooded hills behind and a view over the famous Dal Lake.
Meeting the Tibetan Muslim community living in Srinagar is one of His Holiness’s priorities during his stay here. These people have a long history. There are records of friendly contacts between Muslims and Tibet dating back as far as the 8th century CE, and it seems that some Muslims came to live in the country from the 12th century onwards. By and large they were traders for whom Tibet presented an entrepreneurial opportunity, but there are also suggestions that hardships in their native Kashmir and Ladakh may have impelled some of them to come to Tibet. Many of them married Tibetan women and settled down, speaking Tibetan and adopting Tibetan customs. There was also a community of Chinese Hui Muslims who conducted trade with China and Central Asia, who remained a separate community with their own mosque and cemetery. Read the rest of this entry »
Depopulating the Grasslands of the Tibetan Plateau
The compulsory ecological migration of the Tibetan nomads is grounded in ignorance, prejudice, and a failure to listen and learn.
A Culture Endangered: Depopulating the Grasslands of the Tibetan Plateau
By Tenzin Norbu, Human Rights in China
Overview: Melting Tibetan Plateau
With an average elevation of 4,500 meters, the Tibetan Plateau is one of the most distinctive land-features on earth. It occupies an area of 2.5 million square kilometers—more than one quarter of the size of China—and is the world’s highest and largest plateau in the world. For many generations, this Plateau has provided the basic necessities to sustain life, allowing human civilization to flourish beyond its vast border. The modern era now begins to acknowledge the significance of its strategic location for both developing peace and harmony within the region or conflict.
The Tibetan Plateau, also referred as “The Water Tower of Asia,” is the headwaters of major rivers that flow into India, Bangladesh, China, Nepal, Pakistan, Thailand, Myanmar, and Vietnam. Approximately 1.3 billion people are directly dependent on the health of ten major rivers that originate in Tibet. The total river basin area is estimated to be greater than 5.6 million square kilometers. With its snow peaks and glaciers, the Plateau provides freshwater resource to a wide swatch of Asia, in areas ranging from the deserts of Pakistan and India to the rice paddies of southern Vietnam, from the great Tonle Sap Lake in Cambodia to the North China Plain. Read the rest of this entry »
Nuove voci tibetane
Soldati e polizia cinese in Tibet
La repressione di Pechino dopo le proteste del 2008, scrive Brice Pedroletti su “Le Monde”, ha fatto emergere un’élite intellettuale che si batte per l’indipendenza
Jamyang Kyi ha smesso di cantare. La celebre cantante, presentatrice TV e scrittrice tibetana non è più dell’animo giusto. Il ristorante tibetano dove la incontriamo è arrampicato in un grattacielo residenziale di Xining, il capoluogo della provincia del Qunghai. Si può abbracciare in un colpo d’occhio il paesaggio urbano di questa megalopoli cinese del grande ovest. Xining è al confine con il Tibet, il grande altopiano che Pechino ha suddiviso in zone indipendenti. Di autonomo in realtà non c’è che il nome: regione autonoma tibetana per il Tibet e prefetture autonome tibetane per le regioni delle province limitrofe, cioè Sichuan, Qinghai, Gansu e Yunnan.
Jamyang Kyi, che lavora a Xining per la tv locale tibetana, racconta che a febbraio, il giorno della festa del losar, il capodanno tibetano, le è arrivata una chiamata della polizia di Gansu. “Volevano venire a parlare a casa mia, ma ho rifiutato. Read the rest of this entry »
Tsewang Dorjee si immola nel giorno del compleanno di S.S. il Dalai Lama
Dharamsala, 10 luglio 2012. Il 7 luglio, il giorno seguente a quello del settantasettesimo compleanno del Dalai Lama, un giovane tibetano si è auto immolato a Damshung, una regione del Tibet centrale (nella cartina). Il nuovo eroe della resistenza tibetana si chiama Tsewang Dorjee e ha 22 anni. Gridando slogan contro l’occupazione cinese del Tibet, si è dato fuoco nel centro dell’omonima cittadina attorno alle ore 13.00, ora locale. Il personale di sicurezza cinese, accorso sul posto nell’arco di pochissimi minuti, ha spento le fiamme. Sembra che Tsewang Dorjee sia stato ricoverato all’ospedale di Lhasa con il corpo devastato al 90% dalle ustioni. Si teme per la sua vita: a nessuno è stato consentito di fargli visita e, secondo notizie trapelate dal Tibet, potrebbe essere deceduto durante la notte. Il Parlamento Tibetano in esilio ha reso noto che tutta l’area di Damshung è ora strettamente presidiata dalle forze di sicurezza e che i testimoni oculari presenti sulla scena del drammatico atto sono stati tratti in arresto. “Tutte le linee di comunicazione con Damshung sono state tagliate” – informa un comunicato del Parlamento – “e alla gente che abita nelle vicinanze, compresa Lhasa, è stato proibito di raggiungere la località dell’immolazione”. Sale ad almeno 43 casi confermati il numero delle auto immolazioni avvenute in Tibet a partire dal 2009. Read the rest of this entry »
Happy Birthday Dalai Lama!
Thousands Wish the Dalai Lama a Happy Birthday in Dharamshala
Dharamsala, HP, India, 6 July 2012 (phayul.com) – Thousands of Tibetans, Indians, Chinese, and foreign tourists filled the courtyard of the Tsug-la Khang, the main temple in Dharamsala today to wish His Holiness the Dalai Lama on his 77th birthday. The celebrations began early morning with prayers for the long-life of His Holiness followed by an elaborate incense burning ceremony at Lhagyal-ri. The Dalai Lama was welcomed at the official function by Gyalwang Karmapa Rinpoche, the Tibetan Supreme Justice Commissioners, Kalon Tripa Dr Lobsang Sangay, Speaker Penpa Tsering and a host of Tibetan officials. Read the rest of this entry »
La Cina rafforza i controlli di frontiera
Alla luce della recente ondata di auto immolazioni e del crescente numero di manifestazioni di protesta che hanno infiammato e infiammano il Tibet centrale e orientale, la Cina ha rafforzato i controlli lungo le zone di frontiera con l’India e il Nepal allo scopo di prevenire la fuga in esilio dei tibetani. Citando fonti all’interno del Tibet, Passang Dolma, una tibetana residente a Dharamsala, ha reso noto che, dall’inizio dell’anno in corso, la Cina ha convogliato personale militare e addetti alla sicurezza nelle città e nei villaggi delle aree di confine. “Oltre al dispiego di personale militare” – ha precisato Dolma – “il governo cinese ha istituito in ogni villaggio speciali comitati di controllo incaricati di riferire alle autorità locali ogni movimento e azione dei tibetani lungo le zone di frontiera”. I tibetani che dall’inizio del 2012 hanno partecipato alle manifestazioni di protesta sono stati, infatti, oggetto di violente e brutali repressioni e hanno subito il carcere e le torture. “Meglio la morte piuttosto che le galere cinesi”, aveva detto Gompo Rigzin prima di darsi fuoco lo scorso 29 marzo. L’alternativa alle torture e alla morte resta, per molti tibetani, la via dell’esilio ma le autorità cinesi hanno incrementato le misure di sorveglianza per precludere ai tibetani ogni possibile via di fuga. Il 3 luglio, Radio Free Asia ha diffuso la notizia della condanna di tre monaci del monastero di Bongtak a periodi di detenzione compresi tra i nove e gli undici anni in quanto ritenuti responsabili ed istigatori dell’immolazione di Damchoe Sangpo, il religioso quarantenne immolatosi lo scorso 17 febbraio. Fonti: Phayul – RFA http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=848:rafforzate-le-misure-di-sicurezza-tra-il-tibet-e-gli-stati-confinanti-confermata-limmolazione-di-una-donna-tibetana&catid=33:notizie&Itemid=50
Il Tibet brucia?
Il Tibet brucia? Primo, non umiliare
di Raimondo Bultrini
La giunta guidata dal progressista Giuliano Pisapia a Milano ha scelto forse il più difficile – tra i tanti momenti delicati vissuti dai tibetani dentro e fuori della Cina – per negare al Dalai lama un riconoscimento che gli era stato già formalmente concesso con voto unanime dal consiglio comunale.
Una cittadinanza onoraria è l’impegno solenne di una comunità ad accogliere un forestiero illustre – esule o meno – che si è fatto valere in qualche campo, una personalità in grado di ricevere e dare lustro agli altri membri di una comunità, grande come Milano, media come Bologna (che adottò una delibera 4 anni fa per concedergli lo stesso riconoscimento e non lo ha mai invitato a riceverlo formalmente) o piccola come Rimini, che gliel’ha concessa senza temere il calo degli arrivi cinesi sulle sue spiagge.
Intanto poche ore fa a Yushu, in Tibet orientale, saliva a 44 il numero dei tibetani che si sono immolati dandosi fuoco per la causa del Tibet. Una causa che non è solo religiosa – il desiderio di rivedere un leader spirituale come il Dalai lama di nuovo tra loro – né solo politica – l’insofferenza dei locali per il modo con cui la Cina governa il Paese delle Nevi. La loro protesta è concreta, basata su fatti e non solo sulla generica protesta contro la totale mancanza di diritti umani nelle regioni abitate dai tibetani in Cina. Read the rest of this entry »
Tibetan monks tackle science in the Indian hills
In this June 7, 2012 photo, a Tibetan Buddhist monk tries to solve a mathematical problem on a white board during a class at an educational complex in Sarah, India. Pushed by the Dalai Lama, who has became a fierce proponent of modern schooling, a series of programs were created in exile to teach scientific education to monks, the traditional core of Tibetan culture. (AP Photo/Altaf Qadri)
Tibetan monks tackle science in the Indian hills
By Tim Sullivan, Associated Press
The shouts of more than a dozen Tibetan monks echo through the small classroom. Fingers are pointed. Voices collide. When an important point is made, the men smack their hands together and stomp the floor, their robes billowing around them.
It’s the way Tibetan Buddhist scholars have traded ideas for centuries. Among them, the debate-as-shouting match is a discipline and a joy.
But this is something different.
Evolutionary theory is mentioned – loudly. One monk invokes Heisenberg’s Uncertainty Principle. Another shouts about the subatomic nature of neutrinos.
In an educational complex perched on the edge of a small river valley, in a place where the Himalayan foothills descend into the Indian plains, a group of about 65 Tibetan monks and nuns are working with American scientists to tie their ancient culture to the modern world. Read the rest of this entry »
Tibet: Picchiata e arrestata 17enne
Picchiata e arrestata 17enne: chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
La polizia cinese ha fermato Jigme Dolma perché distribuiva volantini in un mercato di Kardze (provincia del Sichuan), il 24 giugno scorso. Nel pestaggio, la giovane è rimasta ferita a mani, gambe e schiena ed è stata ricoverata in ospedale. La zia della ragazza è una monaca che ha scontato due anni di prigione per le proteste anticinesi del 2008. Kardze (AsiaNews) – La polizia cinese ha picchiato e arrestato una ragazza tibetana di 17 anni, perché chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet, l’indipendenza del Tibet e il rilascio del Panchen Lama e di tutti i prigionieri politici tibetani. Secondo fonti del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd), i fatti sono avvenuti il 24 giugno scorso nella contea di Kardze (provincia del Sichuan). Per le ferite riportate durante il pestaggio, Jigme Dolma, questo il nome della giovane, è stata trasferita in un ospedale locale, sorvegliata a vista dalle forze dell’ordine. La mattina del 24 giugno, Jigme avrebbe iniziato a distribuire volantini nel mercato principale di Kardze, intonando slogan per il ritorno del Dalai Lama e l’indipendenza del Tibet. Read the rest of this entry »
Intervention on Tibet at the UNHRC
Intervention on Tibet at the UNHRC
Geneva, 3 July: Today the UN Human Rights Council discussed racism, racial discrimination, xenophobia and intolerance. Mr. Mutuma Ruteere, the concerned Special Rapporteur presented his annual report. Mr. Tenzin Kayta briefed Mr. Mutuma Ruteere separately on the current human rights situation in Tibet with particular reference to discriminations faced by Tibetans under Chinese in Tibet in respect to culture, social, religion and language. During the interactive dialogue and general debate on the above issues, Mr. Kayta speaking on behalf of Society for Threatened Peoples and Mouvement contre le racism et pour l¹amitié entre les peoples made a joint statement. Read the rest of this entry »
Dekyi Choezom si dà fuoco
Qinghai: per protesta contro il sequestro della casa, Dekyi Choezom donna tibetana di 40 anni circa e madre di due figli si èdata fuoco. L’auto-immolazione è avvenuta la scorsa settimana, ma è emersa solo oggi. All’origine del gesto la confisca dei terreni imposta dalle autorità di Pechino. Nella zona imposta una rigida censura. La donna ha riportato ferite “gravi”; al momento non si hanno notizie sulle condizioni di salute. Ai parenti negato il permesso di visitarla. Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Una donna tibetana si è data fuoco per protesta contro la politica di confisca dei terreni promossa dalla Cina. L’auto-immolazione è avvenuta la settimana scorsa – anche se la notizia è filtrata solo oggi attraverso le maglie della censura – nella provincia occidentale di Qinghai; fonti locali confermano che il rogo è legato al sequestro “della sua residenza” deciso da Pechino. La donna con altre 70 famiglie protestava contro la confisca delle loro case per farne uffici governativi. Un uomo, dietro garanzia di anonimato, racconta a Radio Free Asia (Rfa) che le autorità hanno risparmiato le case di quanti nel vicinato “avevano buone relazioni con i signorotti locali”, ma hanno decretato “la demolizione della residenza” di proprietà della donna, trasferitasi nella zona due anni prima. “La protesta – aggiunge – era contro questa ingiustizia decisa dai cinesi”. La donna abita nella Prefettura autonoma tibetana (Tap) di Yulshul e si è data fuoco il 27 giugno scorso nella cittadina di Jyekundo, in una zona poco distante dal monastero di Jyekun, tra le 3 e le 4 del pomeriggio. Read the rest of this entry »
Tibet: Picchiata e arrestata 17enne Jigme Dolma
Picchiata e arrestata 17enne: chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
La polizia cinese ha fermato Jigme Dolma perché distribuiva volantini in un mercato di Kardze (provincia del Sichuan), il 24 giugno scorso. Nel pestaggio, la giovane è rimasta ferita a mani, gambe e schiena ed è stata ricoverata in ospedale. La zia della ragazza è una monaca che ha scontato due anni di prigione per le proteste anticinesi del 2008. Kardze (AsiaNews) – La polizia cinese ha picchiato e arrestato una ragazza tibetana di 17 anni, perché chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet, l’indipendenza del Tibet e il rilascio del Panchen Lama e di tutti i prigionieri politici tibetani. Secondo fonti del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd), i fatti sono avvenuti il 24 giugno scorso nella contea di Kardze (provincia del Sichuan). Per le ferite riportate durante il pestaggio, Jigme Dolma, questo il nome della giovane, è stata trasferita in un ospedale locale, sorvegliata a vista dalle forze dell’ordine. La mattina del 24 giugno, Jigme avrebbe iniziato a distribuire volantini nel mercato principale di Kardze, intonando slogan per il ritorno del Dalai Lama e l’indipendenza del Tibet. Read the rest of this entry »
Tibetan Parliament’s Press Conference on “Flame of Truth”
Tibetan Parliament’s Press Conference on “Flame of Truth” Relay
Press Release:
Flame of Truth Relay
(6 July to 10 December 2012)
Due to grave and worsening situation in Tibet, the Tibetan Parliament-in-Exile (TPiE) has decided to carry out a number of activities as discussed during its closed door meeting held on 22 March 2012. Accordingly on 27 March, the Standing Committee of the Tibetan Parliament-in-exile decided on the Flame of Truth Relay as one of its activities. Read the rest of this entry »
Mi piace l’«etica secolare» del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai lama: «La nostra vita dipende dalla vita degli altri fin da piccoli. Ecco perché quando siamo circondati da chi ci vuole bene ci sentiamo bene.
Mi piace l’«etica secolare» del Dalai Lama (perché ci credo ancora che si può cambiare il mondo)
Il Forum di Assago è pieno come a un concerto di Madonna. Ci sono monaci buddhisti di ogni ordine, e anche due suore e un frate sugli spalti per assistere alla conferenza pubblica del Dalai Lama. Il sindaco di Assago dà la chiave della città al Dalai Lama e il Forum esplode.
Comincia: «Cari fratelli e sorelle sono felice di incontrare la gente e di scambiare le nostre esperienze. Per me sono occasioni di grande apprendimento, grazie alle domande imparo nuove prospettive e così accadrà a voi. Quando ho l’opportunità di parlare alla gente mi sento uno tra i tanti tra i sette miliardi di esseri umani. Siamo uguali».
Ci sono 9 mila persone che lo acclamano. Ma non lo adulano. Semplicemente c’è gratitudine, la stessa che si prova quando si parla con un uomo saggio che ci insegna qualcosa di piccolo o di grande. «Il Dalai Lama è da vedere una volta nella vita», mi dice mio figlio, quasi 17 anni e con la passione per l’antropologia come il papà. Forse anche la maggior parte di queste 9 mila persone la pensa come lui.
E Tenzin Gyatso che fa? Dopo aver insegnato per quasi due ore, regala il vero insegnamento della serata: «Adesso che avete ascoltato le cose che ho detto, pensateci su con la vostra testa». Non «obbedite», ma «pensateci su». Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago
Il Dalai Lama riceve dal sindaco Musella la cittadinaza onoraria di Assago
Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago. Il sindaco Graziano Musella ha offerto a Tenzin Gyatso la benemerenza non conferita a Milano. Migliaia di persone anche alla seconda lezione al Mediolanum Forum.
MILANO – Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago. Un commosso sindaco Graziano Musella ha conferito al leader spirituale tibetano l’onorificenza della quale Milano ha preferito rinviare il conferimento, onde evitare difficoltà di rapporti con la Cina proprio alla vigilia di Expo 2015. Applausi e grande commozione anche da parte delle circa 10 mila persone radunate al Forum di Assago per assistere alla seconda «lezione» sul buddismo. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Chinese leaders must seek truth on Tibet
The Milano Forum, the venue for His Holiness the Dalai Lama’s teaching and talk in Milan, Italy, on 28 June 2012/Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Chinese leaders must seek truth from facts on Tibet: His Holiness the Dalai Lama.
MILAN: His Holiness the Dalai Lama told a television interviewer in Italy that the Chinese authorities must seek truth from facts as recommended by their paramount leader Deng Xiaoping and investigate the underlying causes behind the tragic self-immolations of Tibetans.
When asked for comment about the series of self-immolations that have lately taken place in Tibet, His Holiness said that due to the politically sensitive nature of the issue he prefers to keep silent. Read the rest of this entry »
Europe, US, Canada Raise Tibet Issue at UNHRC
Europe, US, Canada Raise Tibet Issue at UNHRC
Geneva, 28 June: This week the UN Human Rights Council discusses human rights that requires the Council’s attention. The Council held discussions on economic, social, cultural, civil and political rights.
Representative from Human Rights Watch said “since the immolation by two Tibetans outside Lhasa’s Jokhang temple on May 27, 2012, Human Rights Watch has documented other restrictions on freedom of association and assembly. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment & Ethics for a Whole World
His Holiness the Dalai Lama during the Avalokiteshvara empowerment in Milan, Italy, on June 28, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment & Ethics for a Whole World
Milan, Italy, 28 June 2012 – His Holiness left his hotel early to have time to undertake the preparatory rituals for the Avalokiteshvara empowerment he was giving this morning. By the time he was ready most people had taken their seats in the stadium that was filled to its 10,000 capacity.
His Holiness began by explaining that there are four classes of Buddhist tantra and that this empowerment of Avalokiteshvara, the Bodhisattva of Compassion, belongs to the class of Action Tantra. All four classes of tantra involve visualising Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teachings in Milan
His Holiness the Dalai Lama during his teachings in Milan, Italy, on June 27, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teachings in Milan
Milan, Italy, 27 June, 2012 – Here in Milan, the commercial and fashion capital of Italy, His Holiness today gave an explanation of Je Tsongkhapa’s small text, Three Principal Aspects of the Path https://www.sangye.it/altro/?p=481 with its succinct summation of the Buddhist path to enlightenment.
Before leaving for the teaching venue he gave a brief interview to Italian broadcaster TG1. Asked how the international community can help Tibet in the current circumstances, His Holiness drew attention to the number of Chinese intellectuals and retired officials who have expressed concern and are critical of Chinese policy in Tibet. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama vede la luce nel tunnel della crisi
Tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Dalai Lama è nata oggi una vera e propria «amicizia» fondata sul comune pensiero che «questa crisi può aiutarci ad andare verso un mondo migliore.
Seduta del consiglio comunale di Milano convocata in suo onore. Il Dalai Lama vede la luce nel tunnel della crisi. Il leader del buddismo tibetano: Sviluppo materiale non è garanzia di felicità. Dagli europei sviluppi incredibili in attitudine alla pace. Il Sindaco di Milano Pisapia: La visita un’occasione per cambiare stili di vita. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama from Matera to Milan
His Holiness the Dalai Lama speaking to a gathering of university students at the Dal Verme Theatre in Milan, Italy, on June 26, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama from Matera to Milan
Milan, Italy, 26 June 2012 – Betty Williams, with her sister, daughter and grand-daughter, were ready to bid His Holiness farewell as he made an early departure from Matera this morning. Leaving behind the hot, dry land of the south, with its acres of olive and citrus trees, and heading for the greener, but also more industrialized north of Italy he flew to Milan. On arrival he drove directly to City Hall for a meeting with the Mayor of Milan Giuliani Pisapia, followed by an opportunity to address members of the City Council in the Council Chamber. He acknowledged those who spoke before him and greeted the Council: Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Compassion in Action in Southern Italy
A large crowd listens to His Holiess the Dalai Lama speaking at Baronale Palace in Matera, Italy, on June 25, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama: Compassion in Action in Southern Italy
Matera, Italy, 25 June 2012 – His Holiness the Dalai Lama is in Matera at the invitation of his friend and fellow Nobel Peace Laureate, Betty Williams, to support her work here to create a City of Peace, a place where refugees from war, hunger or social, economic, or political upheaval can be rehabilitated. Today, she escorted His Holiness to two of the sites where the work is going on. At the first, new buildings are under way and His Holiness said prayers for the success of the project. From there they drove to the Baronale Palace, Scanzano Jonico where they were welcomed by the Mayor and the President of the Region and took their seats on a stage overlooking the town square under the burning sun. Read the rest of this entry »
Arrestati i famigliari di Ngawang Norphel
Arrestati i famigliari di Ngawang Norphel. imponenti misure di sicurezza per la cremazione di Tenzin Khedup
Dharamsala, 26 giugno 2012. Tra imponenti misure di sicurezza è stata celebrata, a Zatoe, la cerimonia di cremazione di Tenzin Khedup, il giovane tibetano immolatosi assieme a Ngawang Norphel lo scorso 20 giugno. Per evitare la presenza dei tibetani, le autorità locali hanno ordinato ai monaci del locale monastero di anticipare alle primissime ore del giorno i riti funebri minacciando di impossessarsi del martoriato corpo del ragazzo tibetano se i loro ordini non fossero stati rispettati.
Secondo quanto riportato da fonti in esilio, almeno 800 addetti alla sicurezza sono stati schierati attorno e all’interno del monastero di Zilkar dove i monaci, incuranti del divieto, hanno officiato i riti della cremazione, acceso lampade a burro e recitato preghiere. La polizia ha impedito che la cerimonia fosse fotografata o filmata. Read the rest of this entry »
Mirandola, il Dalai Lama agli sfollati, poi in Basilicata
Il Dalai Lama con i vigili del Fuoco a Mirandola
Mirandola, il Dalai Lama agli sfollati: “Un disastro, ma guardate al futuro”
La visita della guida spirituale tibetana alle zone terremotate: “Dovete essere determinati, solo così riuscirete a costruirvi una nuova casa”. Donazione di centomila euro.
dall’inviato CATERINA GIUSBERTI. E’ stata una visita-lampo, ma non per questo meno significativa, quella del Dalai Lama a Mirandola. Arrivato in tarda mattinata, accompagnato dal sindaco e dal presidente della Regione Vasco Errani, si è fatto accompagnare per un breve tour delle aree distrutte dal terremoto, attorno a piazza della Costituzione, prima di chiudersi in meditazione. Read the rest of this entry »
Fotografi italiani per il Tibet
In occasione della presenza a Milano di S.S. il Dalai Lama che nei giorni 27/28 giugno terrà al Mediolanum Forum di Assago alcuni importanti insegnamenti, l’Associazione Italia-Tibet, con il patrocinio della Provincia di Milano, già in passato vicina alla Causa tibetana, ha curato l’allestimento della mostra fotografica
FOTOGRAFI ITALIANI PER IL TIBET
La mostra si terrà presso il CENTRO CONGRESSI DELLA PROVINCIA DI MILANO
VIA CORRIDONI 16 – MILANO
dal 16 al 29 giugno 2012 – aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00
ingresso libero
LA MOSTRA
La mostra si articola in una serie di sezioni che illustrano: il Tibet del passato – l’invasione cinese – la distruzione del patrimonio culturale tibetano – il Tibet in esilio – il Tibet oggi – il Tibet fuori dal Tibet – l’impegno italiano per il Tibet. Una sezione speciale è dedicata alle fotografie di Fosco Maraini per gentile concessione della Casa del Tibet di Votigno di Canossa. Il Tibet è stato per secoli uno dei luoghi meno documentati del mondo. Fino agli anni 50 i viaggiatori che erano entrati nel Paese delle Nevi si contavano su due mani. Tra questi Fosco Maraini, allora giovane fotografo in viaggio come assistente del prof Giuseppe Tucci.
La mostra parte proprio da Maraini e dal suo straordinario bianco e nero sul vecchio Tibet prima dell’invasione cinese. 1937 e 1948. Fotografie struggenti e straordinariamente evocative di un mondo scomparso le cui tracce sopravvivono faticosamente nelle aree himalayane che circondano il Tetto del Mondo. Read the rest of this entry »
Ombre cinesi e fiamme tibetane
Ombre cinesi e fiamme tibetane: la “Politica delle Immolazioni”. Di Piero Verni – 25 giugno 2012 “International Journal of Tantric Studies (IJTS) vol. 8, n. 1 (June 22, 2012)”. (Versione italiana pubblicata in data 25 giugno 2012 sul blog di Piero Verni (www.freetibet.eu )
“Visto il deteriorarsi della situazione all’interno del Tibet che a partire dal 2008 ha portato all’aumento dei casi di autoimmolazione da parte di tibetani, siamo costretti a presentare le nostre dimissioni. Inoltre, il Fronte Unito non ha risposto positivamente al “Memorandum sulla effettiva autonomia del popolo tibetano” presentato nel 2008 e alla sua ‘Nota’ del 2010. Quindi in questo momento è difficile avere un effettivo dialogo”. Con queste amare parole, lo scorso 3 giugno hanno rassegnato le loro dimissioni Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen quali inviati del Dalai Lama impegnati in un difficile tentativo di negoziati con esponenti del governo di Pechino, iniziato nel 2002 e bruscamente interrotto nel 2010. Il Kalon Tripa Dr. Lobsang Sangay, capo della “Central Tibetan Administration in exile”, ha accettato con dispiacere le dimissioni dei due inviati. Mentre a Dharamsala si compiva quello che probabilmente è l’ultimo atto del tentativo del Dalai Lama e del suo Governo in esilio di aprire un effettivo dialogo con Pechino (il Middle Way Approach), in Tibet la situazione andava ancor più deteriorandosi. Pochi giorni prima delle dimissioni di Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen, a Lhasa due giovani tibetani si erano dati fuoco per protestare contro l’occupazione cinese. Read the rest of this entry »
Consoling in Mirandola and Encouraging in Matera
His Holiness the Dalai Lama is escorted through earthquake affected areas of Mirandola, Italy, on June 24, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Consoling in Mirandola and Encouraging in Matera
Matera, Italy, 24 June 2012 – Under a damp, grey sky His Holiness was given a warm send off from Inverness early this morning, and then flew across the Channel, across Northern Europe, over the Alps to Bologna, Italy. From there he drove to Mirandola, the city in the Province of Modena that was struck by a powerful earthquake when he was last in Italy just over a month ago. Churches and factories collapsed, 17 people were killed, 200 were injured and 14,000 were made homeless. His Holiness wished to come and console the people who were affected and express his solidarity with them.
“I have visited people in Christchurch, New Zealand, who were struck by an earthquake and people in Japan, Read the rest of this entry »
Inverness Gives H.H. the Dalai Lama a Warm Welcome
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience before his talk at Eden Court Theatre in Inverness, Scotland, on June 23, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Inverness Gives His Holiness the Dalai Lama a Warm Welcome
Inverness, Scotland, UK, 23 June 2012 – A beautiful drive along the River Tay into the Highlands took His Holiness from Dundee to Inverness today, making a short stop at Blair Castle on the way. After lunch, he gave an interview to the International Network of Street Papers, publishers of the magazine known in Britain as The Big Issue, but whose material appears in 122 publications, in 40 countries, in 24 languages. He said that homelessness is a big problem, because it means you have no base from which to conduct your life. However, it is human nature to help others when they are facing difficulties. He said. Regarding the issue of Tibet, he said, he observed that totalitarian regimes like China’s have for several decades depended far too much on cruelty, so fear and distrust are part of their atmosphere. This is why they try to conceal reality. The 1.3 billion Chinese have a right to know the reality of their situation and they have the ability on that basis to judge right from wrong. Read the rest of this entry »
A Busy Day in Scotland of H.H. the Dalai Lama
A Busy Day in Scotland of His Holiness the Dalai Lama
Dundee, Scotland, 22 June 2012 – “Good morning, I feel very fresh today, last night I had enough sleep, a good nine hours! And today my blood pressure is good, which must be a blessing of being in Scotland. So I’m happy to be here on my fifth visit,” was how His Holiness opened his remarks before a meeting of Members of the Scottish Parliament Cross Party Group on Tibet and members of the Tibetan community in Scotland in the Signet Library.
In today’s interdependent world, to take care of ourselves we have to take care of everyone else too. Since significant material development began about three centuries ago, many people have been brought up in the context of material values with very little attention paid to inner values. We are biologically configured to respond and show others affection, so when we are subject to fear or strong anger our lives become unhappy. Promoting human happiness is one of His Holiness’s commitments, while actively working to encouraging inter-religious harmony is another. Read the rest of this entry »
Il Comune di Milano nega la cittadinanza onoraria al Dalai Lama
Il Comune di Milano nega la cittadinanza onoraria al Dalai Lama
Al termine di un poco edificante susseguirsi di esitazioni e rinvii, il Comune di Milano piegandosi al ricatto di Pechino che aveva minacciato di interrompere i rapporti con la città per tre anni e, di conseguenza, di annullare la sua presenza all’Expo 2015, ha diplomaticamente deciso nella giornata di ieri di “rinviare” ogni decisione circa il conferimento al Dalai Lama della cittadinanza onoraria. Tradotto in termini chiari, il Comune di Milano non conferirà la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Il Sindaco Pisapia ha fatto sapere che Sua Santità sarà ricevuto a Palazzo Marino.
Su questo ennesimo, avvilente episodio l’Associazione Italia-Tibet ha diramanto il seguente comunicato stampa: Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama è oramai un apolide in tutto il mondo
Sua Santità il Dalai Lama
Non solo Milano: “Il Dalai Lama è oramai un apolide in tutto il mondo”
Una fonte tibetana commenta per AsiaNews la decisione di revocare la cittadinanza onoraria del capoluogo lombardo al leader buddista: “Una scelta che non stupisce nessuno, ormai la Cina può imporre la propria volontà praticamente a chiunque”. Pechino aveva minacciato di boicottare l’Expo 2015 e ha ottenuto la marcia indietro di Palazzo Marino. Pressioni anche dall’India, che non vuole avere problemi per la questione tibetana.
Roma (AsiaNews) – “La cosa che dispiace di più è che il Dalai Lama, un uomo di pace, è divenuto di fatto un apolide. Tutto il mondo gli fa grandi sorrisi, ma all’atto pratico nessuno è disposto ad aiutarlo. Tanto più adesso che la Cina è divenuta una potenza economica di primo piano e può imporre la propria volontà al mondo”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Greeting Tibetans, Nepalese and Mongolians
His Holiness the Dalai Lama is greeted by well-wishers on his arrival in Edinburgh, Scotland, on June 21, 2012.
His Holiness the Dalai Lama Greeting Tibetans, Nepalese and Mongolians London, England, 21 June 2012 – At the Friends House, London, this morning, His Holiness the Dalai Lama met with the 600 strong Tibetan community living in England. He advised them, “Wherever you find yourselves, you should always try to be honest. Tibetans are well-mannered by nature and custom, which is something to be proud of and to keep up.” He praised the qualities of the Tibetan language, remarking that in today’s world people have developed a high regard for Tibetan Buddhist philosophy and what was translated mostly from Sanskrit and is now preserved in Tibetan Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at London
His Holiness the Dalai Lama addresses the congregation including representatives from different religious groups during a service of prayer and reflection at Westminster Abbey in London, England, on June 20, 2012.
His Holiness the Dalai Lama at London School of Economics, Westminster Abbey, Parliament and Clarence House
London, England, 20 June 2012 – “Brothers and sisters, I am happy to have this opportunity to talk to you today. And when such a chance arises, I always consider myself to be another human being, just like you. We 7 billion human beings are the same physically, mentally and emotionally. Some of us have different coloured hair, a bigger or smaller nose, but these are secondary differences. What unites us is that we all want to be happy and none of us wants to be sad. Not one of us starts their day thinking, ‘I hope I face problems, today.’ Indeed, everyone has a right to a happy life.”
His Holiness was speaking at the London School of Economics at an event hosted jointly by the LSE, the Frederick Bonnart Braunthal Trust, Matrix Chambers and the Sigrid Rausing Trust on the theme Resisting Intolerance: an ethical and global challenge. He spoke about how people create problems without meaning to, because they don’t look ahead and take a long term view. Examples include the crisis in the global economy, climate change and the gap between rich and poor. These occur because we have not applied our wonderful human intelligence, but looked instead for immediate gratification. Read the rest of this entry »
Altri due giovani tibetani si autoimmolano
Ngawang Norpel, 22 anni, e Tenzin Khedup, 24 anni, immolatisi per il Tibet.
Altri due giovani tibetani si autoimmolano per protesta contro Pechino, uno muore.
Ngawang Norpel, 22 anni, e Tenzin Khedup, 24 anni, si sono dati fuoco nella contea di Trindu, provincia di Qinghai. I due hanno invocato l’indipendenza del Tibet e augurato “lunga vita” al Dalai Lama. Incerte le condizioni del giovane sopravvissuto. In un breve video le immagini del rogo.
Dharamsala (AsiaNews) – Due giovani tibetani si sono dati fuoco ieri nella contea di Trindu, Prefettura autonoma tibetana (Tap) di Jyekundo, provincia di Qinghai. La conferma arriva da gruppi attivisti e dai media ufficiali cinesi, secondo cui uno dei due uomini è morto e il secondo ha riportato ferite gravi. Read the rest of this entry »
A Day of Meetings and Talks in London
His Holiness the Dalai Lama speaking at Royal Albert Hall during his talk "Real Change Happens in the Heart" in London, England, on June 19, 2012. Photo/Ian Cumming
A Day of Meetings and Talks in London
As His Holiness received Burmese leader and fellow Nobel Peace Prize Laureate, Aung San Suu Kyi, who had come to visit him privately this morning, he told her, “I have real admiration for your courage. I am very happy we’ve been able to meet”.
After more than half an hour’s close conversation, during which His Holiness told her that just as her late father had shown great dedication, he was confident that she too would be of great service to humanity, he wished her every success in fulfilling her life’s goals. He also said he looked forward to meeting her again. A short drive through London’s sunlit streets brought His Holiness to the University of Westminster where he had been invited to give the CR Parekh Lecture on the Values of Democracy and Tibet. He began, The twenty-first century is still young, there are almost 90 years to go, so we still have an opportunity to work to create a new, better world.” Read the rest of this entry »
H. H the Dalai Lama: Mind Training and Wisdom in Manchester
His Holiness the Dalai Lama poses for photos with a group of students after their conversation in Leeds, England, on June 15, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Mind Training and Wisdom in Manchester
London, England, 18 June 2012 – His Holiness the Dalai Lama was visited this morning by his old friend Laurence Freeman, a Benedictine monk, who has been active in promoting Christian meditation.
His Holiness previously participated in the Way of Peace with him, and they have meditated together. The two of them share a strong commitment to encouraging and engaging in inter-religious dialogue.
Subsequently, His Holiness returned to the Manchester Arena to resume the Dharma teaching he began yesterday. Prior to that, the Heart Sutra was recited in Sanskrit by French scholar Sofia Stril-Rever.
His Holiness started by quoting the final stanza of Nagarjuna’s Fundamental Treatise on Wisdom, which he said he recites as he wakes up every day. Read the rest of this entry »
Dalai Lama’s Buddhist Teachings in Manchester
The Bishop of Manchester, the Right Rev Nigel McCulloch, introduces His Holiness the Dalai Lama at the start of the teachings in Manchester, England, on June 17, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Buddhist Teachings and Public Talk in Manchester
Manchester, England, 17 June 2012 – Today, prior to his public engagements, His Holiness the Dalai Lama paid a visit to a group of Gurkha soldiers who are based in Manchester. He paid tribute to the longstanding historical relations between Tibet and Nepal, recalling the role of the Nepalese princess who married King Songtsen Gampo in bringing one of the first Buddha images to Tibet.
He joked that as the main duty of a soldier is to shoot, there wasn’t much for him to say. However, he went on to advise that if they were always honest and truthful, showed others respect and tried whenever they could to help them, they would be good soldiers. He offered them a painting of the Seventeen Masters of Nalanda. Read the rest of this entry »
La Cina ci segue anche qui
Monaci tibetani maltrattati dalla polizia nepalese
Fra i tibetani in fuga in Nepal “La Cina ci segue anche qui”. Ai posti di frontiera sull’Himalaya, soldati, commercianti e spie «Pechino finanzia lo sviluppo, ma il prezzo è la fine della libertà». Di Ilaria Maria Sala, Bhote Koshi (Nepal)
Da un lato, i pendii himalayani, dall’altro le acque infuriate del Bhote Koshi: Kodari, 1600 metri sul livello del mare, quattro ore da Kathmandu su una strada spesso dissestata dal panorama magnifico, è un caotico luogo di frontiera fra il Nepal e il Tibet, perso nei fumi neri che escono dai tubi di scappamento dei camion a benzina adulterata. Il lato nepalese è percorso da monaci tibetani avvolti nella tunica amaranto, commercianti cinesi in occhiali da sole che si spostano in taxi, newari che camminano piegati sotto carichi enormi, soldati nepalesi in tuta mimetica, trekkers occidentali e turisti indiani, a cui si accompagna un viavai fitto di personaggi improbabili. Spie? Read the rest of this entry »
DalaiLama: Stand up & Be the Change
His Holiness the DalaiLama: Stand up & Be the Change
Manchester, England, 16 June 2012 – As a light Mancunian drizzle fell outside, His Holiness began the day with a couple of extensive newspaper interviews. In the light of his specifically addressing youth later today, His Holiness was asked what he thought about the riots that took place in Britain last year. He replied,
“When I heard about those riots on the BBC I was surprised. I had always thought of the people of Britain as a mature people, a law abiding people. I wrote to your Prime Minister expressing my concern and suggesting that it was important to really look into the root causes of this violence.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Bringing Inspiration
His Holiness the Dalai Lama
Bringing Inspiration to Business People and Students in Northern England
Manchester, England, 15 June 2012 – His Holiness the Dalai Lama arrived for his second visit to Manchester yesterday after a smooth flight from India. He was met at his hotel by the Mayor of Salford Ian Stewart and his wife.
This morning he began the day by meeting the press, who he greeted as follows, “I’m very happy to be in England once more, a country with historic links to Tibet. I want to tell you that as human beings we are all essentially the same in our physical, emotional and mental make-up, we all want to find happiness and avoid suffering, so I consider it one of my purposes to talk about how this might be achieved. Read the rest of this entry »
European Parliament Passes Resolution on Tibet
European Parliament resolution of 14 June 2012 on the human rights situation in Tib
European Parliament Passes Resolution on Tibet
DHARAMSHALA: The European Parliament has passed a resolution on Tibet during its plenary session in Strasbourg on Thursday.
The full text of the resolution follows: P7_TA-PROV(2012)0257
Situation in Tibet PE491.931 Read the rest of this entry »
Maraini, reporter d’Oriente
La Principessa del Butan, foto di Fosco Maraini 1938
Maraini, reporter d’Oriente
Cento anni fa nasceva a Firenze Fosco Maraini, uno tra i massimi orientalisti del nostro Paese, di padre ticinese e di madre anglo-ungherese. Scomparso nel 2004, fu esploratore, scrittore e alpinista e partecipò a numerose spedizioni in India, Pakistan e Tibet, di cui pubblicò numerosi resoconti, saggi e articoli. Read the rest of this entry »
La Cina abbandona i lavori dell’Amicizia buddista.
Samdhong Rinpoche, ex primo ministro del governo tibetano in esilio
Contro la delegazione tibetana, la Cina abbandona i lavori dell’Amicizia buddista.
di Joseph Yun Li-sun
I rappresentanti del buddismo cinese prima chiedono (e ottengono) di allontanare i delegati tibetani dai lavori dell’assemblea mondiale. In un secondo tempo, non soddisfatti, decidono di andarsene all’improvviso. Alla conferenza è presente Samdhong Rinpoche, ex primo ministro tibetano in esilio. Una fonte tibetana ad AsiaNews: “Vogliono che il mondo ci dimentichi”.
Seoul (AsiaNews) – La delegazione cinese ha abbandonato all’improvviso una conferenza organizzata dall’Amicizia dei buddisti mondiali in corso in Corea del Sud per protestare contro la presenza di alcuni monaci tibetani. Il governo cinese si conferma così deciso a schiacciare l’essenza tibetana anche dal punto di vista religioso, e non esita a usare ricatti diplomatici e commerciali per impedire la partecipazione degli esponenti di questa etnia a qualunque tipo di evento con rilevanza internazionale. Read the rest of this entry »
Pechino blocca gli ingressi in Tibet
Pechino blocca gli ingressi in Tibet, centinaia di pellegrini fermi alla frontiera con il Nepal.
Oltre 700 pellegrini indiani diretti al monte Kailash bloccati al confine fra Nepal e Tibet. Per i funzionari di Pechino i loro veicoli non sono in regola con le leggi cinesi. Arrestati e torturati nove tibetani provenienti dall’India perché sospettati di attività sovversive.
Kathmandu (AsiaNews/ Agenzie) – Per controllare la crisi tibetana, dove da mesi vi sono continue manifestazioni e auto-immolazioni di monaci buddisti, le autorità cinesi chiudono la frontiera con il Nepal.
Da ieri sera circa 700 pellegrini di nazionalità indiana, diretti al lago Mansarovar, sito sacro per buddisti e indù, sono fermi a Tatopani a circa 125 km da Kathmandu. Sudhir Sham, responsabile del dipartimento nepalese per l’ immigrazione, afferma che tutti i pellegrini erano in regola con i visti, ma le autorità cinesi le hanno bloccate dicendo che i loro pullman non erano in regola con le leggi cinesi. Read the rest of this entry »
A Reason for Fiery Deaths
Monks at Kirti Monastery. The wave of self-immolations is one of the biggest in modern history.
In Occupied Tibetan Monastery, a Reason for Fiery Deaths
By EDWARD WONG,
DHARAMSALA, India — One young Tibetan monk walked down a street kicking Chinese military vehicles, then left a suicide note condemning an official ban on a religious ceremony. Another smiled often, and preferred to talk about Buddhism rather than politics. A third man, a former monk, liked herding animals with nomads. A Tibetan woman wept during a March protest in India against the visit of the Chinese president. All had worn the crimson robes of Kirti Monastery, a venerable institution of learning ringed by mountains on the eastern edge of the Tibetan plateau. All set themselves on fire to protest Chinese rule. Two died. Read the rest of this entry »
Dacia Maraini: Il dramma delle immolazioni
Immolazioni in Tibet
Il dramma delle immolazioni,
di Dacia Maraini
Corriere della Sera – 2 giugno 2012.
Quei giovani tibetani votati al sacrificio che Pechino reprime come «terroristi». Rikyo aveva 33 anni e tre figli. Si è data fuoco davanti al monastero di Jonang Zamthang Gonchen.
Una giovane donna tibetana, madre di tre figli, si è data fuoco per protestare contro la Cina colonizzatrice il 31 maggio scorso. Si chiamava Rikyo, aveva 33 anni. Lascia tre figli piccoli, un bambino di 9 anni e due bambine di 7 e 5 anni. Read the rest of this entry »
Centinaia di attivisti arrestati in tutta la Cina per impedire il ricordo di Tiananmen
Piazza Tien An Men giugno 1989. Nel coraggio di questo eroe sconosciuto la speranza di poter cambiare la storia in nome di un ideale.
E’ l’anniversario (ventitreesimo) di Piazza Tien An Men. Centinaia di attivisti arrestati in tutta la Cina per impedire il ricordo di Tiananmen Gli Stati Uniti “incoraggiano” il governo cinese a “liberare chi è ancora imprigionato per aver partecipato al movimento di piazza Tienanmen; dare conto dei morti e degli scomparsi; porre fine alle continue vessazioni contro i manifestanti e le loro famiglie”. In tutte le città del Paese la polizia ha ordine di arrestare chiunque tenti di commemorare il 23mo anniversario del massacro. A Ghuizhou la polizia fa sparire un gruppo di anziani che avevano organizzato un sit-in in ricordo di Tiananmen. A Hong Kong un museo racconta ai giovani cinesi la verità sui fatti del 1989. Read the rest of this entry »
Le dimissioni degli inviati speciali Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen
Gli inviati speciali Lodi G. Gyari e Kelsang Gyaltsen.
Il Kalon Tripa accetta le dimissioni degli inviati speciali Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen. Il leader tibetano ribadisce il suo impegno per la politica della Via di Mezzo
3 Giugno 2012 02:30 – COMUNICATO STAMPA
Il Kalon Tripa Dr. Lobsang Sangay, capo della Central Tibetan Administration, ha accettato, a malincuore, le dimissioni dell’inviato speciale di Sua Santità il Dalai Lama Lodi G. Gyari e dell’inviato Kelsang Gyaltsen. Le dimissioni sono effettive dal 1 ° giugno 2012. L’inviato speciale Lodi Gyari, assistito da Kelsang Gyaltsen, ha guidato il team tibetano in nove tornate di colloqui con i rappresentanti del governo cinese a partire dal 2002. L’ultimo incontro con la parte cinese ha avuto luogo più di due anni fa, nel gennaio 2010. Nonostante il desiderio di Mr. Gyari di dimettersi nel mese di aprile 2011, i due inviati sono stati invitati dal Kalon Tripa eletto, Read the rest of this entry »
The Dalai Lama urges Tibetan students to become professionals
The Dalai Lama urges Tibetan students to become professionals
Dharamsala, HP, India, 1 June 2012 (by Tendar Tsering, phayul.com) – On the first day of the annual three-day teachings to Tibetan youths, His Holiness the Dalai Lama today urged an auditorium packed with students to focus on their studies and strive to become professionals. “I have seen lots of Chinese professionals all over the world but very few Tibetan professionals,” the Tibetan spiritual leader remarked. “Of course, China has more population as compared to us Tibetans but nevertheless, it is the result of their hard work and effort. So, you must put in more focus and effort.” Read the rest of this entry »
Sakadawa: Benedizione dello Stupa di Ghesce Ciampa Ghiatso
Giorno del Sakadawa – Benedizione finale dello Stupa di Ghesce Ciampa Ghiatso
Lunedì 04 Giugno dalle 09:30 – 13:00 all’Istituto Lama Tzong Khapa in Pomaia PI http://www.iltk.org/ . Quest’anno nel giorno in cui si celebrano nascita, illuminazione e parinirvana di Buddha Shakyamuni avremo la fortuna di partecipare alla consacrazione finale e all’inaugurazione dello Stupa del nostro amato maestro residente all’Istituto per 27 anni: il Venerabile Ghesce Ciampa Ghyatso.
La cerimonia di consacrazione sarà condotta dal Venerabile Ghesce Tenzin Tenphel e dal Venerabile Ghesce Ciampa Ghelek con la straordinaria partecipazione del Venerabile Kensur Jhado Tulku Rinpoce.
Con la collaborazione di tanti e l’indispensabile lavoro di Stupa Onlus saranno terminati i lavori di sistemazione dello Stupa grande del Venerabile Ghesce Ciampa Ghyatso che potrà così essere oggetto di offerte e circoambulazioni da parte dei praticanti che avranno l’occasione di vederlo. Sarà dunque un momento di grande importanza per gli innumerevoli discepoli di Ghesce La che potranno ritrovarsi in questo giorno di grande auspicio che permette di moltiplicare di 100.000 volte il merito accumulato. A tutti i presenti, oltre all’onore di partecipare a una cerimonia tanto importante, verrà consegnato uno tsa tsa con le reliquie del Venerabile Ghesce Ciampa Ghyatso. Siete dunque tutti invitati. Il Venerabile Kensur Jhado Tulku Rinpoce, molto vicino a Sua Santità il Dalai Lama, è uno dei pochi maestri che detengono il lignaggio completo degli insegnamenti di Kalachakra e la sua presenza alla cerimonia rende l’occasione ancora più preziosa ed eccezionale. Read the rest of this entry »
Monk from Dragko Monastery succumbs to injuries
Tsering Gyaltsen
Dharamshala: Tsering Gyaltsen, a 40 year old monk, from Kham Drakgo monastery is reported to have succumbed to injuries inflicted upon him, due to severe beatings by the Chinese police.
Tsering Gyaltsen was arrested on 9 February 2012 for participating in a peaceful protest against the policies of the Chinese government in Kham Drakgo, eastern Tibet. It was reported at that time, that his back was broken due to beatings by the Chinese police. Other than that, his condition and whereabouts were virtually unknown.
Now it is reported that he died on the same day he got arrested in a nearby hospital due to severe injuries. Two other Tibetans, Yeshi Rigsal and Yeshi Samdup, were also shot dead that day by Chinese police for participating in a peaceful protest.
The Chinese officials have only recently accepted that Tsering Gyalstsen has died. His body was not handed over to his families and relatives.
Tsering Gyaltsen was born in Dragko Norpa in Kham. His father’s name is Sangdor and mother’s name is Tsemo.
Tibetans killed in Chinese Police Firing
Name
Location
Date
1
Norpa Yonten
Drakgo
23/01/12
2
Yeshi Rigsal
Drakgo
09/02/12
3
Yeshe Samdup
Drakgo
09/02/12
4
Logyatsang’s Son (name unknown)
Drakgo
23/01/12
5
Popo la (name Unknown)
Serthar
24/01/12
6
Dawa Drakpa
Serthar
24/01/12
7
Orgen
Dzamthang
26/01/12
8
Choerey
Dzamthang
08/02/12
http://tibet.net/2012/06/01/monk-from-dragko-monastery-succumbs-to-injuries/
E’ alta la tensione a Lhasa
E’ alta la tensione a Lhasa, in Tibet, dove almeno 600 persone sono state arrestate nelle ultime ore: lo riferiscono fonti delle organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani tra cui l’emittente Radio Free Asia e il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia. Dallo scorso 27 maggio, quando nella capitale tibetana due monaci si sono dati fuoco per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet, la polizia cinese sta operando azioni continue nella città, respingendo e rimandando indietro anche i pellegrini che arrivano a Lhasa dalle vicine province. La strada principale della città, il “ring-road” che circonda il Potala, una volta residenza del Dalai Lama, è vuota e molti commercianti sono stati minacciati di ritorsione dalla polizia se non avessero aperto i loro negozi. Tra i detenuti, anche donne ed anziani: la maggior parte di questi è stata trasferita nel centro detentivo Tsel Gungthang. Read the rest of this entry »
Crisis deepens with one more self-immolation and arrest of hundreds in Crackdown
Chinese soldiers in Lhasa
Dharamshala: The Central Tibetan Administration is deeply concerned about the escalating crisis in Tibet as one more Tibetan self-immolated in northeastern Tibet and hundreds being detained in crackdown in capital Lhasa. Rikyo, a 36-year-old mother of three, died on the spot after setting herself on fire in front of the Jonang Zamthang monastery in Barma town in northeastern Tibet’s Ngaba region on 30 May. The local Tibetans took the body inside the monastery, where thousands of monks offered prayers. The Chinese authorities threatened to take the body into their custody if the local Tibetans do not cremate it quickly. So, the cremation was carried out near the monastery at around 11:00 pm that night. Over 5,000 local Tibetans, including monks of Zamthang Monastery, gathered at the funeral. They braved heavy rain that night to conduct the last rites. Rikyo, daughter of Chuklo and Rinlha, was a nomadic herder. Residents described her as very friendly and virtuous person, who always cares for the poor. Moreover, according to media reports, Tibetans living in capital Lhasa say police and paramilitary forces are out in force to impose crackdown after the region was hit by two self-immolations on Sunday. Over 600 Tibetans have been detained in Lhasa and those from outside Tibet Autonomous expelled. With the latest incident of self-immolation, 38 Tibetans have set themselves on fire calling for freedom and the return of His Holiness the Dalai Lama to his homeland. Out of these, 29 died and those survived are either in serious condition or maimed. The whereabouts and well-being of 5 still remain unknown. http://tibet.net/2012/05/31/crisis-deepens-with-one-more-self-immolation-and-arrest-of-hundreds-in-crackdown/
Madre di tre figli si immola a Dzamthang.
Help Tibet
Madre di tre figli si immola per il Tibet, sono 38 dal 2009. Oltre 600 arresti a Lhasa.
Non si placa l’ondata di immolazioni pro Tibet, mentre il governo cinese mostra il pugno duro contro le proteste per l’occupazione cinese della terra dei Lama. Una donna, Rikyo di 33 anni , madre di tre figli si è immolata nella Cina occidentale, nella prefettura di Aba già teatro di altri simili gesti estremi, portando a 38 il numero delle immolazioni dal 2009. A Lhasa, invece, dopo che domenica scorsa due tibetani si sono immolati nel primo episodio del genere nella capitale tibetana, la polizia ha deciso di rafforzare i controlli e ha arrestato, secondo informazioni delle organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani, almeno 600 persone, per contrastare l’ondata di protesta. Rikyo, di 33 anni, ieri si è presentata dinanzi al monastero di Jonang Zamthang Gonchen, nella contea di Zamthang (Rangtang per i cinesi), nella regione di Ngaba (Aba per i cinesi), provincia occidentale del Sichuan, e si è data fuoco urlando slogan pro Tibet. E’ la prima madre di famiglia che si immola. Read the rest of this entry »
Lhasa: per fermare le auto-immolazioni, Pechino arresta centinaia di tibetani
Lhasa: repressone
Lhasa: per fermare le auto-immolazioni, Pechino arresta centinaia di tibetani. Sono almeno 600 le persone fermate negli ultimi giorni, dopo il rogo di due giovani davanti a un tempio della capitale tibetana. Espulsi pellegrini e turisti, bloccate le comunicazioni e le linee dei telefoni cellulari. Ieri una madre 30enne si è data fuoco a Barma. Attivisti: la comunità internazionale deve “spezzare il silenzio” sul Tibet. Lhasa (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità cinesi hanno arrestato centinaia di persone a Lhasa, capitale della Regione autonoma del Tibet (Tar), in risposta all’auto-immolazione di due giovani – avvenuta lo scorso 27 maggio – per protesta contro l’imperialismo di Pechino nell’area e la mancanza di libertà religiosa. Secondo il sito Radio Free Asia (Rfa), con base negli Stati Uniti, le forze di sicurezza hanno prelevato almeno 600 tibetani Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama incontra il card. Schönborn
Sua Santità il Dalai Lama: "Tutte le religioni veicolano il messaggio di amore e compassione”.
Il Dalai Lama incontra il card. Schönborn: L’insegnamento di Cristo è un tesoro per l’umanità. Il leader buddista a Vienna per una serie di incontri politici e religiosi chiede all’arcivescovo di visitare la cattedrale di Santo Stefano: “Le religioni insegnano la pace, noi dobbiamo praticarla in tutti gli aspetti della vita”. Il ringraziamento del porporato per la visita del Nobel per la Pace. Vienna (AsiaNews) – “Migliaia di milioni di persone hanno trovato negli insegnamenti di Gesù Cristo un immenso beneficio, che ha permesso loro di vivere la propria vita in maniera piena. Si tratta di un tesoro per l’umanità”. Con queste parole il Dalai Lama ha voluto ringraziare l’arcivescovo cattolico di Vienna, il card. Christoph Schönborn, che lo ha accompagnato alla cattedrale di Santo Stefano nella giornata conclusiva del suo viaggio in Austria. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama returned to Dharamshala
His Holiness the Dalai Lama returned to Dharamshala
His Holiness the Dalai Lama returned to Dharamshala today to a warm and joyous welcome by the local Tibetans and foreign devotees. His Holiness has just concluded a highly successful trip spanning four European countries including the UK, where he received the 2012 Templeton Award for reaffirming life’s spiritual dimension. His Holiness the Dalai Lama was received at Gaggal airport by Gyalwang Karmapa Rinpoche, Kalon Tripa Dr Lobsang Sangay, Speaker of the Tibetan Parliament Penpa Tsering and chief Justice Commissioner Ngawang Phelgyal Gyechen of the Tibetan Supreme Justice Commission. His Holiness the Dalai Lama gave a series of public talks and met many distinguished personalities including the prime minister of the United Kingdom (UK), Mr David Cameron during his trip. Read the rest of this entry »
CTA Seriously Concerned by the Cycle of Self-Immolations
Central Tibetan Administration Seriously Concerned by the Cycle of Self-Immolations Reaching Other Tibetan Regions. The Central Tibetan Administration, based in Dharamsala, India, expressed its concern over the latest development in Tibet involving the self-immolation of two Tibetans in Lhasa, on Sunday, 27 May. These are the first such incidents taking place in the capital of Tibet. The two self-immolators have been identified as Dhargye and Dorjee Tseten from the northeastern Tibet’s Ngaba and Labrang area respectively. It is reported that Dorjee Tseten died and Dhargye survived with injuries. The Tibetan men are said to have set themselves on fire in front of the Jokhang Temple, located in Barkhor Square, one of the few remaining traditional Tibetan quarters in Lhasa. Arriving in several convoys, Chinese security forces are said to have swiftly cleared all traces of the incident. Read the rest of this entry »
Prime auto-immolazioni a Lhasa, muore giovane tibetano
L'ingresso del tempio di Jokhang a Lhasa dove sono avvenute le due immolazioni.
Prime auto immolazioni a Lhasa, muore giovane tibetano. Il rogo avvenuto ieri nei pressi del tempio di Jokhang, dove si stava svolgendo un festival buddista. In un primo momento si era parlato di due monaci: Tobgye Tseten e Dargye . Un giovane originario del Gansu è morto, l’altro proveniente dal Sichuan ha riportato ferite gravi. Per la prima volta la protesta – 35 auto-immolazioni dal 2009 – ho toccato la capitale della Regione tibetana. Lhasa (AsiaNews/Agenzie) – Due uomini si sono dati fuoco ieri a Lhasa, capitale della Regione autonoma del Tibet, nei pressi del tempio di Jokhang, uno dei principali luoghi di culto del buddismo locale, dove si stava svolgendo un festival buddista. In un primo momento Radio Free Asia (Rfa) aveva parlato di due “monaci tibetani”, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meets Cardinal Schönborn
His Holiness the Dalai Lama attending Mass at St Stephen's Cathedral in Vienna, Austria, on May 27, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness Meets Cardinal Schönborn and Makes a Pilgrimage to St Stephen’s Cathedral
Vienna, Austria, 27 May 2012 – On the concluding day of His Holiness’s visit to Austria, he met Mr Sebastian Kurz, Secretary of State (Deputy Minister) for the Interior and had a cordial conversation with him. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Meets the Austrian Chancellor, attends a Science Symposium and the European Rally for Tibet
His Holiness Meets the Austrian Chancellor, attends a Science Symposium and the European Rally for Tibet
Vienna, Austria, 26 May 2012 – The sun shone and a small crowd of well-wishers smiled warmly as His Holiness arrived opposite St Stephen’s Cathedral to be met by Cardinal Christoph Schönborn, the Archbishop of Vienna. They were almost immediately joined by the Austrian Chancellor, Werner Faymann and the three went into a meeting together. Standing at a balcony window nearby, Cardinal Schönborn took the opportunity to explain some of the restoration work that has been taking place at St Stephen’s, the most important religious building in Vienna, before the bells rang out calling him back to the cathedral. His Holiness and the Chancellor continued to discuss matters of mutual concern. Read the rest of this entry »
Tibet: Pechino proibisce le attività religiose a membri del partito e funzionari
monaci in marcia per la difesa della loro religione in Tibet
Tibet: Pechino proibisce le attività religiose a membri del partito e funzionari; di Nirmala Carvalho
Le autorità cinesi hanno diffuso una nota in cui minacciano di “licenziare in tronco” quanti professano una fede o partecipano a feste e funzioni. Punizioni “severe” per i “colpevoli”. Il Dalai Lama resta una “minaccia per l’unità nazionale”, da combattere assieme alle “forze separatiste”.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi della Regione autonoma tibetana (Tar) hanno emesso una notifica, in cui proibiscono ai membri del partito comunista locale, ai dirigenti, ai funzionari amministrativi e persino agli studenti di partecipare ad attività religiose, fra cui la festa di Saga Dawa (il Vesak, in cui si celebra la nascita, l’illuminazione e l’abbandono della vita terrena del Buddha). Read the rest of this entry »
His Holiness Finds a Warm Welcome in Vienna
His Holiness Finds a Warm Welcome in Vienna
Vienna, Austria, 25 May, 2012 – Before leaving Yeunten Ling, on another bright morning, His Holiness expressed a wish to visit the new statue of the Buddha in the garden below the temple. After he had paid his respects, the institute staff saw him off and he drove to Liège airport for the flight to Vienna. On arrival he drove to his hotel where Prof. Heinz Nussbaumer met him and immediately escorted him to a meeting with the press. They were joined by the Kalon Tripa, Dr Lobsang Sangay, who has been invited to Vienna to address the European Solidarity Rally for Tibet tomorrow and His Holiness introduced him to the assembled journalists. Read the rest of this entry »
US Reports Intense Repression in Tibet
US Reports Intense Repression in Tibet
May 25, 2012; DHARAMSALA, India: The US State Department in its Annual Country Reports on Human Rights 2011, released yesterday, said that Tibet continued to remain under “increasingly intense and formalized system of control” of the Chinese government.
The report has documented a detailed account of human rights violations perpetrated by the Chinese government, such as repression of freedom of speech, religion, association, movement, extrajudicial killing, torture, arbitrary arrest and detention and house arrest. The report said that Chinese authorities’ repressive measures to control the Tibetan religious freedom has created ” cycles of repression that resulted in increasingly desperate acts by Tibetans, such as a series of self-immolations by Tibetan Buddhist clergy and laypersons in China’s Tibetan areas”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Temple Inauguration and Public Talk at Yeutenling
Meeting Tibetans, Temple Inauguration and Public Talk at Yeutenling
Huy, Belgium, 24 May 2012 – The early morning sun shone out of blue skies over the green lawns in front of Yeunten Ling Institute, one of Europe’s oldest Tibetan Buddhist centres, as His Holiness walked briskly down to meet members of the Tibetan and Mongolian communities in Belgium and Holland. “Wherever we Tibetans find ourselves, we must not forget our identity; our blood, flesh and bones come from Tibet. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Expresses His Sadness over the Earthquake in Italy
Sua Santità il Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama Expresses His Sadness and Concern over the Recent Earthquake in Italy
Udine, Italy, 23 May 2012 – In a letter to the Prime Minister of Italy, His Excellency Mario Monti, His Holiness the Dalai Lama expressed his sadness and concern about the loss of lives and damage to property caused by the recent earthquake that rocked areas nearby Bologna.
His Holiness offered his condolences to the families that have lost loved ones and prayers for the deceased and others affected by the earthquake.
As a token of sympathy and concern, a donation is being made to support the relief work.
Il pranzo di Sua Santità il Dalai Lama alla Fondazione Balducci
Sua Santità il Dalai Lama ha voluto accanto a sè a tavola Plinio Benedetti e don Pierluigi Di Piazza, gli organizzatori della sua visita.
E a pranzo Sua Santità prova anche il tiramisù
Al centro Balducci un centinaio di ospiti ha mangiato con i monaci buddisti. L’arcivescovo Mazzocato assente perché impegnato a Roma nelle riunioni Cei. di Domenico Pecile, Il Messaggero Veneto 24.05.12
Zugliano. Come a sagra, come essere in piazza, come stare in una di quelle famiglie patriarcali di un tempo o a una festa popolare. Un pranzo di paese. Un centinaio di ospiti in tutto, multietnici come gli ospiti del posto, come il menu. Un pranzo informale tra amici. C’è il sindaco, che si siede come un commensale qualsiasi, e il questore che Ghesce Lobsang Pendhe Read the rest of this entry »
His Holiness addresses students in Udine before going on to Belgium
His Holiness addresses students in Udine before going on to Belgium
Huy, Belgium, 23 May 2012 – Before leaving his hotel for the teaching venue in Udine, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Dr Sandro Petrone of the Italian television channel RAI. Asked, in the context of an earthquake in Bologna a couple of days ago, what advice he would give people who have suffered natural disasters, His Holiness repeated what he told people he met when he visited Fukushima, Japan, after the earthquake, tsunami and nuclear accident there. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama ad Udine incontra gli studenti
Il rettore dell’Università di Udine, Cristiana Compagno, consegna le scarpets, regalo simbolico di perseveranza, a Sua Santitàil Dalai Lama
Un paio di scarpets: «Per camminare avanti, senza resa»
La commozione del rettore dell’Università, Cristiana Compagno. «Queste ciabattine sono come noi friulani, umili ma forti»
di Federica Barella Il Messaggero Veneto 23.05.12
UDINE. In fondo in fondo sono il simbolo del “non arrendersi mai”, un po’ mantra tibetano, come abbiamo imparato in questi giorni, ma anche molto slogan di un Friuli più volte in ginocchio e più volte risollevatosi. Sono cuciti con la stoffa dei vestiti vecchi usati per fare la suola. Modellati con la punta lievemente all’insù, per rendere più lieve e più rispettoso il cammino su madre terra. Quelli di ieri erano di stoffa rossa, anzi di velluto rosso in omaggio all’ospite, con un bordino a seguirne tutto il profilo. E della taglia giusta, il 41 (per chi fosse curioso di saperlo), nella speranza che un domani Tenzin Gyatso, sua santità il 14.mo Dalai Lama, guida spirituale dei buddisti tibetani e non solo, quegli “scarpets” li indossi davvero. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama dona 50 mila euro ai terremotati dell’Emilia Romagna
Sua Santitàil Dalai Lama ha donato 50.000 euro ai terremotati dell'Emilia Romagna
Il Dalai Lama annuncia a Udine la donazione di 50 mila euro ai terremotati dell’Emilia Romagna
L’annuncio della donazione è stato dato da Plinio Benedetti, rappresentante della comunità buddista di Polava, nella Valli del Natisone, che insieme al Centro di accoglienza Balducci ha organizzato la visita del Dalai Lama in Friuli. Il Messaggero Veneto 23.05.12
UDINE . Il Dalai Lama, attraverso la sua Fondazione, donerà 50.000 euro ai terremotati dell’Emilia Romagna. Lo hanno annunciato oggi a Udine gli organizzatori della seconda visita di Tenzin Gyatso, leader spirituale dei buddisti tibetani, nel capoluogo friulano per tre incontri aperti al pubblico.
Oggi il Dalai Lama ha incontrato gli studenti delle università di Udine e di Trieste e ha dialogato con loro sul tema della formazione integrale della persona. Al termine dell’incontro, l’annuncio della donazione è stato dato da Plinio Benedetti, rappresentante della comunità buddista di Polava, nella Valli del Natisone, che insieme al Centro di accoglienza «Balducci» di Zugliano ha organizzato la seconda visita del Dalai Lama in Friuli, dopo quella del dicembre 2007.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/05/23/news/il-dalai-lama-annuncia-a-udine-la-donazione-di-50-mila-euro-ai-terremotati-dell-emilia-romagna-1.5144148
Il Dalai Lama a Udine: «La religione da sola non basta»
Sua Santità il Dalai Lama al Palasport Carnera di Udine
Il Dalai Lama a Udine: «La religione da sola non basta»
Tenzin Gyatso: «Importanti anche la scienza e le esperienze. Ma mai arrendersi. Bisogna sempre cercare pace e felicità»; di Federica Barella, Il Messaggero Veneto 23.05.12.
UDINE. Piccole, grandi verità. Scandite sempre col sorriso e gli occhi fissi sulla gente. A scrutare quell’umanità, uguale a lui, ma così bisognosa, a quanto pare, di sentirlo ancora una volta parlare. Tenzin Gyatso, 14.mo Dalai Lama, guida spirituale dei buddisti tibetani, e non solo, lo ha ribadito per primo, ieri mattina, di fronte alle 3mila persone che hanno affollato al limite della capienza il PalaCarnera per il primo dei 3 appuntamenti pubblici di Sua Santità, in questa due giorni tutta udinese. «Io sono uno di voi, siamo tutti uguali, abbiamo lo stesso desiderio profondo di felicità». Il suo arrivo, verso le 9.30, era stato preceduto da un silenzio sospeso e irreale. Un silenzio poi scioltosi, all’avanzare di quella tunica rossa, in un fragoroso applauso. Poi tutti con lo sguardo su di lui. Aspettando risposte a domande apparentemente impossibili. Come trovare questa felicità? E, seguendo il tema della mattinata (“Le religioni per la giustizia, la pace, la salvaguardia dell’ambiente vitale”), come perseguire l’armonia tra i popoli? Il segreto sta dentro di noi, ci ricorda il Dalai Lama Read the rest of this entry »
His Holiness speaks about peace and non-violence in Udine
His Holiness speaks about peace and non-violence in Udine
Udine, Italy, 22 May 2012 – After a flight that took His Holiness from Salzburg, over the Alps, to Trieste, it was a short drive to his next meeting at the Palasport Primo Carnera, Udine, where 3000 people were waiting to hear him contribute to a discussion about the Role of Religions in Promoting Justice, Peace and the Protection of the Environment. His fellow speakers were Bassima Awad, President of the Italian-Palestinese Cultural Institute Al Quds, Rabbi Jeremy Milgrom, a member of Rabbis for Human Rights, and Izzedin Elzin, an Imam in Florence, chair of the Italian Union of Islamic Communities. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama parla ai friulani
Sua Santità il Dalai Lama ha parlato di pace nel cuore nel gremitissimo Palasport Carnera di Udine
Il Dalai Lama parla ai friulani
Massimi livelli di sicurezza per la due giorni a Udine. Il leader buddista non cena e si sveglia alle 3. Due ore prima dell’incontro al Carnera già gente in coda. di Anna Rosso, Il Messaggero Veneto 22.05.12
UDINE. Niente zaini o borse ingombranti. Niente ombrelli o bottiglie in vetro (quelle di plastica senza tappo). Quanti tra oggi e domani si recheranno al palasport Carnera per incontrare il Dalai Lama dovranno presentarsi piuttosto “leggeri” ai controlli perché qualsiasi involucro sospetto verrà perquisito. Dopo l’ultimo sopralluogo effettuato ieri al Carnera da personale della questura, le misure di sicurezza sono state ulteriormente rafforzate e la polizia ha condotto, tra gli altri controlli, anche verifiche mirate nell’ambito delle comunità di cinesi residenti in Friuli. Ciò anche in considerazione dell’allarme lanciato lo scorso gennaio dai servizi di informazione indiani secondo i quali un commando composto da sei cinesi stava cercando di infiltrarsi in India per raccogliere informazioni sulle attività dei tibetani in esilio e per attentare alla vita del Dalai Lama. E la visita a Udine, organizzata dal Centro Balducci, sarà una delle sue prime uscite pubbliche dopo tale allarme. Gli organizzatori dell’evento, inoltre, invitano il pubblico a recarsi al Carnera con anticipo rispetto all’orario di inizio degli incontri in quanto Read the rest of this entry »
His Holiness talks about Peace and Religious Harmony in Salzburg
His Holiness the Dalai Lama shaking hands with members of the audience before his address in Salzburg, Austria, on May 21, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness talks about Peace and Religious Harmony in Salzburg
Salzburg, Austria, 21 May 2012 – As the sun caught the peaks of the mountains around the city, His Holiness drove to the Salzburg Arena, where he was received by the Governor Ms. Gabi Burgstaller. They exchanged views privately for several minutes before she escorted him into the hall where he was to address an audience convened by Alpine Peace Crossing, an NGO that holds a major event annually to mark the plight of refugees. Read the rest of this entry »
Un giallo tibetano, tra veleni e vecchi sospetti
Sua Santità il Dalai lama impartisce la benedizione toccando la testa di una giovane tibetana.
Un giallo tibetano, tra veleni e vecchi sospetti
di Raimondo Bultrini, La Repubblica
In un’epoca in cui nessuno crede più in nessuno, anche le dichiarazioni del Dalai lama sulle ipotesi di avvelenamento chimico ai suoi danni sono state accolte da parte dell’opinione pubblica come la reazione esagerata di un leader esule che può usare solo armi di propaganda contro i suoi nemici cinesi. Non sappiamo quanto ci sia di vero nella storia delle donne tibetane coi capelli e le sciarpe votive impregnati di sostanze mortali in procinto di andare a Dharamsala in India per farsi toccare la testa da Sua Santità durante le udienze di benedizione. L’idea di una missione del genere (dagli intenti suicidi se il veleno era davvero letale al solo tatto) è molto lontana da ogni tradizione buddhista, come lo sono gli autoimmolamenti susseguiti a ritmo di due al mese nell’ultimo anno in Tibet e India. Ma mentre monaci, monache e laici che si sono dati fuoco per la causa della libertà del Paese delle Nevi non mettevano a rischio altre vite oltre alle proprie, nel caso dei finti fedeli attentatori del Dalai lama, chiunque altro avesse toccato i capelli o le sciarpe augurali poteva lasciarci la pelle. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s final day in Klagenfurt
His Holiness the Dalai Lama’s final day in Klagenfurt
Salzburg, Austria, 20 May 2012 – Arriving early at the Klagenfurt Hall this morning, His Holiness first addressed the community of about 350 Tibetans, mostly resident in Austria and Switzerland, who had gathered to meet him. He began by telling them, “We Tibetans, wherever we are, maintain our mental strength and keep a strong hold on our Tibetan identity as we need to do. In addition, we should always remember the Tibetans in Tibet and their strong determination too. They have no fear for themselves, but are devoted to the cause of Tibet.” He remarked that prior to 1959, although there were spiritual links right across Tibet, political unity was much weaker. However, due to the Chinese occupation, Tibetans now have a strong solidarity with each other. Read the rest of this entry »
His Holiness’s First day of Teachings in Klagenfurt
First day of Teachings in Klagenfurt
Klagenfurt, Austria, 18 May 2012 – From his hotel overlooking the beautiful Wörthersee Lake His Holiness was driven this morning into the city of Klagenfurt, where many people were waiting to welcome him in front of the City Hall. The Klagenfurt City Band was playing as children proffered him gifts. The Governor of Carinthia and Mayor Christian Scheider made welcoming speeches before presenting him with the Gold Medal of Klagenfurt. His Holiness then inscribed the city’s guest book. His Holiness said, “You have given me a very warm welcome, which I appreciate. Read the rest of this entry »
Basilicata: il Dalai Lama in visita alla ‘Citta’ della Pace’ il 24 e il 25 giugno
Sua Santità il Dalai Lama visiterà la Basilicata il 24-25 giugno
Tibet: Basilicata, il Dalai Lama in visita alla ‘Citta’ della Pace’ il 24 e il 25 giugno
Potenza, 18 mag. – (Adnkronos) – E’ confermata la visita del Dalai Lama in Basilicata nei giorni 24 e 25 giugno prossimi. Lo ha comunicato la Regione. Visiterà la costruenda “Città della Pace”, il progetto di accoglienza fortemente voluto dal Premio Nobel per la Pace Betty Williams e finanziato dalla Regione Basilicata che in parte già accoglie famiglie e minori in fuga da Paesi in guerra o dalla miseria. La “Citta’ della Pace” e’ costituita da strutture, sia residenziali che ricreative, a Sant’Arcangelo di Potenza ed a Scanzano Jonico. A Sant’Arcangelo, dove ci sono alcune delle case-alloggio deputate all’accoglienza, si sono gia’ inseriti alcuni nuclei familiari provenienti da Nigeria, Ghana e Palestina.
“Il Dalai Lama vuole vedere con i suoi occhi il sogno che siamo riusciti a realizzare a Scanzano e a Sant’Arcangelo – afferma il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo – e la Basilicata e’ pronta ad accoglierlo mostrando il suo vero volto, quello dell’accoglienza e dell’ospitalità. Nella nostra regione – ha continuato De Filippo – si sta realizzando un progetto che sembrava un’utopia ma con la tenacia e la forza che i lucani in più occasioni hanno saputo dimostrare, quell’idea si sta edificando concretamente”. Read the rest of this entry »
The Art of Reconciliation Day in Maribor
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Rieftanzplatz Ground in Hüttenberg, Austria, on May 17, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Klagenfurt, Austria, 17 May, 2012 – Today was Art of Reconciliation Day, part of Maribor’s European Capital of Culture Programme and a bright, sunny day. His Holiness the Dalai Lama began by greeting his fellow Nobel Peace Laureates Muhammed Yunus and Rigoberta Menchu Tum and drove to the Slovene National Theatre, where they were welcomed by young children on either side of the stairs singing “Morning has come”.
During a meeting with the press, His Holiness spoke of the need to reform our education systems to incorporate secular ethics. He suggested that if young people were happy and self-confident, as a result of such education, they would less susceptible to becoming involved with drugs and violence. “An important thing to remember is that no one can impose certain ways of thinking on others, transforming our minds must come about voluntarily.“ Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Maribor, Slovenia
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Maribor, Slovenia
Maribor, Slovenia, 16 May 2012 – Meeting his host, the Mayor of Maribor, Franc Kangler, and his staff this morning, His Holiness the Dalai Lama recalled how much he had enjoyed his first visit to Maribor in 2010 and how impressed he had been with what he saw of Slovenia. When Mr Kangler proudly told him that, although Slovenia is a comparatively small country, Maribor’s football team had beaten both Russia and Serbia here in Maribor, His Holiness remarked that in the field of truth and justice too, size is not always the deciding factor. He recalled that in 1959, the Tibet issue was raised at the UN by Malaysia and Ireland, neither of them large countries. Indeed, he said, it is sometimes smaller countries who are less swayed by economic considerations and more able to stand by their principles. Mayor Kangler agreed, telling His Holiness that Maribor had had to struggle to become the Cultural Capital of Europe. He added that you have to fight for your rights, but having done so you have to be prepared to shoulder the consequent responsibilities. Next year, when Maribor is the European City of Youth the Mayor said that as a gift to Tibetans the city would like to invite Tibetan students to come to Maribor to join in the events. Before leaving for the University of Maribor, His Holiness and the Mayor talked enthusiastically about the Slovene language, its dialects and the varieties of language in the region. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama arrives in Maribor
His Holiness the Dalai Lama greets well-wishers on his arrival at his hotel in Maribor, Slovenia, on May 15th, 2012.
His Holiness the Dalai Lama arrives in Maribor, Slovenia, the Cultural Capital of Europe
Maribor, Slovenia, 15 May 2012 – It was raining in London this morning as His Holiness left for Vienna, Austria on his way to Maribor, Slovenia, at the invitation of the Mayor, Franc Kangler. His Holiness was accompanied to the door of his plane by David Cassidy of the Templeton Foundation, his host during his brief visit to London. During his transit stop at Vienna airport, His Holiness met Kurt Seinitz, Foreign News Editor of Kronenzeitung, Austria’s largest newspaper with an average daily readership of nearly 3 million. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama’s solution
Huffington: The Dalai Lama’s solution
By Arianna Huffington, Tribune Media Services
LONDON – At a lunch in the crypt at St. Paul’s Cathedral before the Dalai Lama received the Templeton Prize on Monday, I was seated next to Canon Mark Oakley. “We need to move beyond relevance to resonance,” he said. It was a call to move beyond the shallows to the depths, beyond the passing novelties of the moment to the echoes of the soul. The canon summed up the vicious circle we too often find ourselves caught in: “We are,” he said, “spending money we don’t have on things we don’t want in order to impress people we don’t like.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama receives the Templeton Prize 2012
His Holiness the Dalai Lama during his acceptance speech after being presented the 2012 Templeton Prize at St. Paul's Cathedral in London, UK, on May 14, 2012.
His Holiness the Dalai Lama receives the Templeton Prize for 2012
London, UK, 14 May 2012 – His Holiness the Dalai Lama’s first engagement of the day was an interview with Sarah Montague of the BBC which will be broadcast later today and tomorrow. Among the topics they discussed were what His Holiness felt when he heard he’d won the Templeton Prize and what he was going to do with it. When asked whether he still thought Tibet might be free in his lifetime he replied “Yes”, explaining that China has already seen great changes and that the spread of human values like democracy, freedom of thought and freedom of the individual were changes that cannot be stopped. He remarked that when people, including Chinese, understand the reality in Tibet, they are very sympathetic. To a question about whether he feels angry towards the Chinese authorities, he replied, “No, no use!” He clarified, “If I get angry it doesn’t hurt them, but it upsets me.” Instead he says he applies the Buddhist practice of giving and taking in which he visualises taking their anger and ruthlessness to himself and giving them his compassion and goodwill. In an aside His Holiness expressed his affection for the BBC, explaining that it is his prime source of information and that if he sometimes misses listening to it, there’s something missing from his whole day. His Holiness drove to St Paul’s Cathedral where he was received by the Rt. Rev. Michael Colcough, Canon Pastor of St Paul’s. As they walked up the old steps together and through the pillared crypt to the Vestry, His Holiness said it reminded him of the steps and corridors in the Potala Palace; indeed both buildings date from the late 17th century. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama webcast in diretta dalla Slovenia, Austria ed Udine
Sua Santità il Dalai Lama
Dal 16 al 26 maggio sarà possibile partecipare ed ascoltare in webcast dal vivo gli insegnamenti, conferenze pubbliche e tavole rotonde di Sua Santità il Dalai Lama in Slovenia, Austria ed Italia. Il
16 maggio dalle 13:30-15:30 Sua Santità terrà una conferenza pubblica dal titolo “Coltivare la pace della mente” a Maribor, Slovenia . Sua Santità parlerà in inglese. Webcast http://www.mariborforpeace.si . .
Il 17 maggio a Maribor , Slovenia dalle 10:00-11:30 Sua Santità presenzierà alla Conferenza sulla Pace sul tema “Perché abbiamo bisogno di dialogo Read the rest of this entry »
The Dalai Lama Told Me So
The Dalai Lama 2012 Templeton Prize Winner
The Dalai Lama Told Me So. Words of Wisdom From the 2012 Templeton Prize Winner
by Davia Temin CEO, Temin and Company; First Vice Chair of the Board, Girl Scouts of the USA
“So,” said the Dalai Lama as he cocked his head from side to side, “So, perhaps something from Buddhism can help you. In Buddhism we believe that the Buddha is within every being, always, whether you can see he is there or not. So you can look into the eyes of your torturer, even as he is torturing you, and see the Buddha. Similarly, no matter how badly you feel, or what you have done, the Buddha is always with you — and you can find him, or re-find him, whenever you want.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama arrives in London
His Holiness the Dalai Lama greeting well-wishers on his arrival at his hotel in London, UK, on May 13, 2012.
His Holiness the Dalai Lama arrives in London at the beginning of a European Tour
London, UK, 13 May 2012 – His Holiness the Dalai Lama arrived in Britain in bright sunshine shortly after midday and was met directly off the plane at Heathrow airport by Mr & Mrs David Cassidy on behalf of the Templeton Foundation and Representative Thubten Samdup of the Office of Tibet in London. Representatives from the Indian High Commission were also there to greet him. His Holiness enjoyed a brief conversation with them before leaving for his hotel in London’s West End. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: What do I really fear?
The Dalai Lama has long been regarded as one of the most important figures in world religions and politics: and the award of the Templeton Prize, which recognises the work of a truly great man so publicly and so generously, is a cause for celebration and hope for a brighter future for his beloved country, Tibet.
Dalai Lama: What do I really fear? By Dean Nelson the Telegraph.
Being eaten by sharks. A love of guns, bouts of anger, a devious assassination plot: the Dalai Lama is full of surprises. And then there is his lifelong interest in science, for which he is being awarded the £1m Templeton Prize.
Outside the Dalai Lama’s temple complex in Dharamsala, hundreds of young monks in crimson robes are locked in animated verbal combat. Against a Himalayan backdrop of jagged white peaks and a bright iris sky, the next generation are holding a debate, clapping their hands triumphantly when they score a point over their opponent. Inside the high-security cloisters, the bravado gives way to a more sombre scene as selected devotees wait in line for the man they regard as their living god. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: «Un piano della Cina per uccidermi»
Sua Santità il Dalai Lama
Il Dalai Lama al Sunday Telegaph: «Un piano della Cina per uccidermi» Il leader spirituale buddista teme per la sua vita. Abbiamo avuto segnalazioni: «Finte devote addestrate per avvelenarmi». Esisterebbe un piano per eliminare il leader tibetano in esilio. Un piano architettato, a quanto pare, dalle autorità cinesi. È lo stesso Dalai Lama a rivelare il presunto disegno criminale in un’ intervista rilasciata al Sunday Telegraph, domenica in edicola, e della quale il sito del giornale ha pubblicato un’anticipazione. Secondo il premio Nobel per la Pace, delle finte devote sarebbero state addestrate da agenti cinesi per avvelenarlo. Il Dalai Lama teme per la sua vita. Al domenicale inglese ha raccontato: «Abbiamo ricevuto delle segnalazioni dal Tibet secondo le quali alcuni agenti cinesi stanno addestrando delle donne tibetane a usare veleni per uccidermi». Read the rest of this entry »
Tibet, cynical Sinicism and the tragedy of self-immolations
Tibet, cynical Sinicism and the tragedy of self-immolations
In a recent article, Barry Sautman ascribes recent self-immolations in Tibet to a few disgruntled monks at a single monastery.
Their complaints, he says, reflect general social and economic issues rather than a genuine concern for the Tibetan people’s political and religious rights. Sautman borrows liberally from China’s tired propaganda book, which characterises all dissent from China’s occupation of Tibet and the massive human rights abuses against its people in the past half century as the work of terrorists or ‘splitists’. In this view, all dissent is instigated by the Dalai Lama and his ‘clique’, including suitably unidentified foreigners, who aim to restore a feudal theocracy in Tibet — never mind that the Dalai Lama has expressly relinquished his political authority to the fully democratic Tibetan government-in-exile. Read the rest of this entry »
Lhasa: vietate le visite ai detenuti
Soldati cinesi presidiano Lhasa
Le autorità cinesi della Prefettura di Kardze (Provincia del Sichuan) hanno imposto a tutte le Organizzazioni non Governative locali la registrazione presso l’Ufficio Affari Civili della prefettura. Si è appreso che, sulla base di una disposizione emanata nel mese di marzo 2012, è stato proibito a tutti i detenuti delle carceri di Lhasa e dell’intera “Regione Autonoma Tibetana” di incontrare amici e famigliari. Se le nuove disposizioni, decretate il 26 aprile, non saranno rispettate le “organizzazioni sociali” saranno dichiarate illegali. Stessa sorte toccherà alle organizzazioni che, secondo il governo, non risponderanno ai requisiti richiesti per la registrazione. Saranno riconosciute solo le ONG conformi ai criteri di legalità stabiliti dalle autorità della Contea. Il provvedimento è stato adottato in risposta al crescente numero delle associazioni costituitesi nella Prefettura di Kardze e alla loro grande influenza. Read the rest of this entry »
Dall’Ucraina al genocidio culturale del Tibet
Dall’Ucraina al genocidio culturale del Tibet
Il Fatto Quotidiano di Alessio Liberati | 6 maggio 2012
Le notizie relative allo stato di detenzione di Juliia Timoshenko ed il massacro dei cani per rendere più “confortevole” l’ambiente ai turisti che assisteranno ai prossimi europei di calcio hanno suscitato una grande indignazione e, addirittura, la proposta di boicottare l’importante competizione sportiva . Non sappiamo come finirà, ma è certamente una bella notizia: la possibilità di influenzare e contrastare, tutti insieme, le forme di violenza e di prepotenza, restituendo il giusto spirito e contesto alle competizioni sportive, è una consapevolezza che cresce e che può essere di grande forza. Mi chiedo, però, perché non sia accaduto altrettanto (e non accada per il futuro) per la questione del Tibet (la Cina ha ospitato le Olipiadi nel 2008) . Credo che ormai sia da molte parti testimoniato che in Tibet sia in corso un vero e proprio genocidio culturale , in cui persone semplicemente dedite alla meditazione ed alla preghiera – i molti monaci che vivono nei ministeri – sono talmente maltrattati e portati alla disperazione dalle autorità cinesi che, pur di sollevare l’attenzione sul problema, si immolano dandosi fuoco. È già successo decine di volte. I governi, probabilmente in conseguenza del potere economico della Cina e della sua capacità di condizionare le economie mondiali, non sembrano avere la forza (o peggio, l’interesse) a focalizzare l’attenzione sulla questione “ Tibet ”. Read the rest of this entry »
Chatting with the Dalai Lama
The Dalai Lama
Chatting with the Dalai Lama
by Paul Wells, Macleans (Canada), Wednesday, May 2, 2012
The Dalai Lama was in Ottawa to speak to 7,000 people at the Civic Centre. He did not intend to bring controversy. It follows him anyway. For days there was speculation about whether Tibet’s exiled spiritual leader would meet Prime Minister Stephen Harper. It would be their first meeting since 2006, when Harper was in the business of snubbing China’s ruling regime and gave His Holiness honorary Canadian citizenship.
Now, Harper is conspicuously in the business of cozying up to China’s rulers. He has steered clear of the ageless Buddhist cleric whose continued existence vexes Beijing. But in the end, wary of upsetting allies who used to like the old, anti-Communist Harper, the prime minister welcomed the Dalai Lama for a private “courtesy visit.”
The next morning as he prepared to address the crowd at the Civic Centre, the Dalai Lama dismissed the whole business with a trademark chuckle. “I don’t think about controversy,” he told Maclean’s. “I think some people, out of their fear or anxiety, create a sort of controversy. To me, no differences: Queen, prime minister, president, beggar, AIDS patient. No differences. So there is no basis for controversy.” Read the rest of this entry »
Il Panchen Lama rapito da Pechino “rimarrà per sempre nel cuore dei tibetani”
Il Panchen Lama rapito da Pechino “rimarrà per sempre nel cuore dei tibetani”. L’abate del monastero Tashi Lhunpo, la tradizionale residenza del Panchen Lama, scrive in occasione del compleanno del numero 2 del buddismo tibetano, rapito dal governo cinese quando aveva 6 anni: “Pechino vuole fiaccare i nostri animi ma non ci riuscirà. Continuiamo a pregare per il suo ritorno”. Dharamsala (AsiaNews) – La comunità dei fedeli tibetani “non dimenticherà mai il vero Panchen Lama, rapito da Pechino quando aveva 6 anni, e continuerà a lottare per la sua liberazione e per il suo ritorno a casa. La Cina spera di spezzare il nostro morale, ma sbaglia di grosso”. È quanto scrive l’abate del monastero Tashi Lhunpo, la “casa” del Panchen Lama, in occasione del 23esimo compleanno (in prigionia) del giovane. Il Panchen Lama ha il compito, dopo la morte del Dalai Lama, di riconoscerne la nuova rinascita. L’attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso, ha riconosciuto come Panchen Lama il giovane Gedhun Choekyi Nyima il 14 maggio 1995 proprio grazie al lavoro dei due lama, da lui inviati nella ricerca: pochi giorni dopo la polizia ha rapito il bambino di 6 anni e la sua famiglia, da allora scomparsi.
Nel novembre 1995 la Cina ha “scelto” Gyaltsen Norbu come “vero” Panchen Lama, adducendo l’utilizzo di rituali religiosi “più autentici” di quelli del Dalai Lama, per attuare uno stretto controllo sulla pratica religiosa nella regione. Nel 2010 Norbu ha fatto ingresso anche nella vita politica nazionale, partecipando ai lavori della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, organismo che affianca l’Assemblea nazionale del popolo. Negli anni, scrive l’abate Lobsang, “la figura del Panchen ha contribuito in maniera significativa alla diffusione degli insegnamenti del buddismo e ha lavorato per il benessere di ogni essere senziente. Già il 10° Panchen Lama, Lobsang Trinley Gyaltsen, ha pagato per la sua opposizione al dominio dei cinesi: ora la sua rinascita subisce lo stesso”. Secondo il religioso “anche il ragazzino scelto dai comunisti è una vittima. Una giovane vittima del piano cinese, che vuole minare e controllare il popolo, la religione e la nazione tibetana. Il rapimento e la sparizione del Panchen Lama legittimo e il suo rimpiazzo con un burattino sono una prova evidente di come non esista libertà religiosa in Tibet, e di come neanche i bambini siano risparmiati dalla crudeltà comunista”.
Sichuan, condanne fino all’ergastolo per 16 giovani tibetani, monaci e laici.
Dall'inizio del 2012 sono 35 i tibetani che si sono auto-immolati per criticare la dittatura di Pechino e chiedere il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
Sichuan, condanne fino all’ergastolo per 16 giovani tibetani, monaci e laici
La sentenza del tribunale risale al 26 aprile. I giovani erano stati arrestati durante le manifestazioni di Drango e Kardze (Sichuan) del 23 gennaio scorso. La corte non ha ancora fornito i dettagli della sentenza. Uno dei giovani, Sonam Lhundup , 30 anni, dovrà scontare il carcere a vita.
Drango (AsiaNews) – Una corte del Sichuan ha condannato a pesanti pene detentive16 tibetani, monaci e laici, arrestati durante le proteste del 23 gennaio nelle contee di Drango e Kardze (Sichuan, Prefettura autonoma del Tibet) contro il dominio comunista, costate sei morti e decine di feriti. Il tribunale ha emesso la sentenza il 26 aprile scorso, ma la notizia è stata diffusa solo di recente. Le pene vanno dai nove anni di carcere fino all’ergastolo. La corte non ha ancora reso noti i capi di accusa contro i condannati, che hanno un età compresa fra i 20 e i 30 anni. Le manifestazioni erano state organizzate dopo una serie di uccisioni sommarie di monaci da parte della polizia e l’autoimmolazione di giovani religiosi per la fine della repressione e il ritorno del Dalai Lama. Sonam Lhundup, 30 anni, dovrà scontare il carcere a vita; il ventenne Kuntho 14 anni; i fratelli Jebay e Wangcheng Tsering, del villaggio di Gyephen Likhokma, sono stati condannati a 12 e nove anni di reclusione; Kundup, monaco poco più che trentenne, è stato condannato a 11 anni. Read the rest of this entry »
Ambiente Tibet: un problema cruciale
Ambiente Tibet: un problema cruciale.
A cura del Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali, Amministrazione Centrale Tibetana – Dharamsala.
Per quasi duemila anni il Tibet, composto dalle tre regioni amministrative denominate Kham, Amdo e U-Tsang, è esistito come una nazione sovrana. La Cina comunista, che ha invaso e occupato il paese nel 1949, considera invece ai nostri giorni come “Tibet” la cosiddetta “Regione Autonoma Tibetana” (TAR), creata nel 1965 e comprendente, in larga parte, quella che per secoli è stata la regione dello U-Tsang. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama and Me
His Holiness the Dalai Lama
The Dalai Lama and Me
April 30, 2012 9:43 am; The Huffington Post, April 28, 2012, by Peter Worthington, Co-founder of the Toronto Sun.
It may sound impertinent, but the most benign, non-violent symbol it the world today is, arguably, the Dalai Lama. To some, by his demeanor and example, he is mindful of what Jesus Christ represents — not passive, but radiating goodness, philosophic understanding of man’s foibles, spiritual but very human, with a gentle sense of humor and appealing humility.
The Dalai Lama’s quick visit to Ottawa this weekend is to attend a conference of world parliamentarians on Tibet — what to do, if anything. He met Prime Minister Stephen Harper who, more than many previous PMs, doesn’t duck meeting or being photographed with the Dalai Lama for fear of offending China. Read the rest of this entry »
WPCT urges China to resume dialogue for Tibetan autonomy
Great tangka exibition at Drepung Monastery in Tibet
WPCT urges China to resume dialogue for Tibetan autonomy
OTTAWA: Parliamentarians from around the world today adopted the Ottawa Declaration . They had gathered in Ottawa for three days of intensive deliberations on the worsening situation in Tibet at the invitation of the Parliamentary Friends of Tibet, Canada. Legislators from Asia, Europe, the Americas, Africa and Oceania were joined by prominent speakers from China, Tibet, India, the USA, Canada and elsewhere, including the democratically elected Tibetan political leader, the Kalon Tripa, Dr. Lobsang Sangay.
His Holiness the Dalai Lama opened the conference and the Honourable Joson Kenney, Minister for Citizenship, Immigration and Multiculturalism welcomed the participants. Read the rest of this entry »
H.H. the Dalai Lama shares his thought on building a positive world
His Holiness the Dalai Lama speaking in Ottawa Canada
Ottawa, Canada, 28 April 2012 – On his last full day in Ottawa during this visit, His Holiness the Dalai Lama began his program with an audience to the Tibetan community held in the Assembly Hall of the Ottawa Civic Center, the venue of the morning public talk. Kalon Tripa Lobsang Sangay, Tashi Namgyal and Norbu Tsering, both members of the Tibetan Parliament from North America, were among those who received him at the venue.
His Holiness the Dalai Lama speaking to the Tibetan community at the Assembly Hall of the Ottawa Civic Center in Ottawa, Canada, on April 28, 2012. Photo/Fred Cattroll
In his remarks His Holiness talked about the changes in the Tibetan political system since his last visit to Canada and the devolution of his authority. He said this is implementation of his desire for a democratic system since his childhood and not because, as some say, of his fear of something like that happened in Tunisia. His Holiness said that the Tibetan struggle is for the rights of the Tibetan people. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama inaugurates World Parliamentarian’s Convention on Tibet
His Holiness the Dalai Lama in Ottawa
His Holiness the Dalai Lama inaugurates World Parliamentarian’s Convention on Tibet, meets Canadian PM
Ottawa, Canada, 27, April 2012 – His Holiness the Dalai Lama began his program in Ottawa on April 27th by giving interviews to Graham Richardson of CTV Ottawa and Campbell Clark of Globe & Mail newspaper. They asked about His Holiness’ message to Canadians, how the West should deal with China, future of the world, technology, temptations, and succession issue. Thereafter, His Holiness left for the University of Ottawa to speak to the students and staff on the topic of Education of the Heart. Read the rest of this entry »
Dalai Lama mocks China’s interest in naming his successor
His Holiness the Dalai Lama in Ottawa
Dalai Lama mocks China’s interest in naming his successor
by Campbell Clark, Globe and Mail, Published Friday, Apr. 27, 2012.
In the political dispute over the future of Tibet, the reincarnation of a spiritual leader – the Dalai Lama – looms as the focal point of a tug-of-war with Beijing.
Concerned with restraining a nationalist movement by controlling its living symbol, the Communist Party has proclaimed its right to approve the naming of the next incarnation, traditionally identified as a young child after his predecessor’s death.
At 76 years old, the 14th Dalai Lama, Tenzin Gyatso, counters Beijing’s claims that they have the right to identify his successor with laughter and mocking jest. Read the rest of this entry »
Tibetan quake victims fight China government land grab
Thousands of deths burning in Yushu earthquake
Tibetan quake victims fight China government land grab
By Sui-Lee Wee, GYEGU, China | Thu Apr 26, 2012 4:38pm EDT (Reuters) – For two years after a cataclysmic earthquake struck a remote and wild part of China’s northwestern Qinghai province, Baobao and 29 other homeless ethnic Tibetan residents occupied the area outside several government buildings to denounce a land grab.
But no officials in Gyegu – known in Chinese as Yushu – would listen to their pleas, said Baobao, 41, a burly Tibetan odd-job laborer, who goes by only one name.
Government officials, he said, were threatening to forcibly relocate some 600 people – mostly Tibetans – from what was prime real estate in order to rebuild Gyegu as what officials billed as an “ecological tourism centre”. Read the rest of this entry »
In Tibet “è in atto un genocidio culturale”
Una recente manifestazione a Roma per i diritti umani in Tibet
L’International Campaign for Tibet denuncia: “Dall’invasione comunista non è cambiato nulla: Pechino vuole distruggere la lingua, la cultura e soprattutto la religione tibetana”. Nel frattempo il Partito manda a Hong Kong il falso Panchen Lama (che parla di “società armoniosa”) mentre il vero Panchen compie 23 anni: è agli arresti dal 1995.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi “stanno commettendo un genocidio culturale” in Tibet tramite politiche che gettano i presupposti per la completa, sistematica distruzione del popolo tibetano. Lo scrive in un lungo rapporto l’International Campaign for Tibet (Ict), una organizzazione non governativa che monitora la situazione della regione. Nel testo gli autori chiedono alla comunità internazionale di “agire con rapidità” per interrompere la repressione in atto. Le restrizioni cinesi comprendono il divieto di insegnare la lingua e la religione tibetana Read the rest of this entry »
H.H. the Dalai Lama’s interview on CNN
His Holiness the Dalai Lama
Text of His Holiness the Dalai Lama’s interview on CNN
His Holiness the Dalai Lama’s interview on PIERS MORGAN TONIGHT, CNN
Aired April 25, 2012 – 21:00 ET
This is a rush transcript. this copy may not be in its final form and may be updated.
PIERS MORGAN, CNN HOST: Millions of people turn to him for spiritual guidance. Tonight my exclusive, in-depth interview with the Dalai Lama.
DALAI LAMA, EXILED TIBETAN SPIRITUAL LEADER: My honor is to describe myself as simple Buddhist monk. No more, no less. With the blessing of Buddha.
MORGAN: An extraordinary and surprising conversation with the Nobel Peace Prize winner.
Do you think the world is a more peaceful place now than it was when you first became Dalai Lama?
DALAI LAMA: Oh, yes. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai lama talks on non-violence and interfaith in Loyola University
His Holiness the Dalai Lama during his talk at Loyola University in Chicago on April 26, 2012.
His Holiness talks on non-violence and interfaith collaborations in Loyola University
Chicago Illinois, USA, 26 April 2012 – On his last day in Chicago during this on April 26th, His Holiness first went to the chapel of Loyola University to address the Tibetan community. Around 500 Tibetans from Chicago, Madison, Bloomington, and Minneapolis area had gathered. On his arrival there he was received by officials of Loyola University, Tashi Tsering Phuri of the Tibet Center, Lhakpa Tsering, President of Tibetan Alliance of Chicago, while a select group of children and members of the community sang a welcome song and two children (a boy and a girl) made the Droso Chemar offering
As His Holiness assumed his seat on the stage, a group of children sang a song in praise of him. His Holiness asked that Kalon Tripa Lobsang Sangay share the stage with him.
His Holiness the Dalai Lama is greeted by song on his arrival to meet with the Tibetan community at the Loyola University Chapel in Chicago on April 26, 2012.
Photo/Mark Beane/Loyola University Chicago
His Holiness stressed on the importance of the Tibetan people to preserve their identity. He said this is particularly important where the Tibetans have to be representative of their people. He talked about the need for the younger generation of Tibetans to know their language. He added that without understanding the language it would be very difficult for the people to really understand their heritage (even though they could read about the same in translation). Therefore, he advised the parents to converse with their children in Tibetan at home and not take the easy way out by speaking in English, for example.
His Holiness then talked about the development in the devolution of authorities to the elected Kalon Tripa. He said that ever since his childhood, he had witnessed drawbacks in the Tibetan administrative system. His Holiness said although his officials would not give him the reality of the situation, it was his sweepers in both Norbu Lingka and Potala who used to convey to him about the real developments relating to the Regent or the officials. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama participates in the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates
His Holiness the Dalai Lama and former Russian President Mikhail Gorbachev participate in a panel discussion during the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates held in Chicago, Illinois, on April 25, 2012. Photo/Getty Images
His Holiness participates in the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates
Chicago, Illinois, USA, 25 April 2012 – His Holiness the Dalai Lama began his morning program ias he met separately with President Lech Walesa, Jody Williams, and President Mikhail Gorbachev. They discussed issues of mutual concern, including issues taken up at the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates. His Holiness said he regarded President Walesa as a hero as he stood firm against totalitarianism. His Holiness told President Gorbachev that he had single-handedly contributed to a change that had global impact. Kalon Tripa Lobsang Sangay, who is attending the Summit, was present in these meetings. Thereafter, His Holiness attended a luncheon for the participants of the Summit. In the afternoon, His Holiness was one of the panelists for a discussion on “World Peace and Nonviolence: Never Give UP.” His co-panelists were fellow Nobel laureates President Mikhail Gorbachev, Prof. Jody Williams and Prof. Muhammad Yunus. Before the session began, all the Nobel Laureates gathered on the stage as President Gorbachev presented actor Sean Penn with the 2012 Peace Summit Award. A video message from Aung San Suu Kyi was also screened. Read the rest of this entry »
L’India ritira tutte le accuse contro il Karmapa
Il 17mo Karmapa Lama
Il governo indiano ammette l’errore e chiude le indagini contro il “numero 3” del buddismo tibetano, accusato in dicembre di “essere una spia al soldo della Cina”. Soddisfazione nel mondo della diaspora: “Sapevamo che era del tutto innocente”.
Dharamsala (AsiaNews) – Il governo indiano ha ritirato tutte le accuse presentate in dicembre contro il Karmapa Lama, “numero 3” del buddismo tibetano e probabile guida dei fedeli della “sciarpa gialla” dopo la morte del Dalai Lama. Le autorità dello Stato settentrionale dell’Himachal Pradesh avevano aperto un’inchiesta contro il religioso per “cospirazione” e “truffa”, ma molti avevano visto dietro le accuse la mano di Pechino, che cerca di spezzare la continuità religiosa del buddismo tibetano.
Alla fine del 2011, grazie a una soffiata anonima, gli agenti di polizia locale avevano perquisito il monastero di Gyuto a Dharamsala, dove risiede il 26enne leader del “sentiero del Diamante”. All’interno avevano trovato circa 1 milione di dollari in varie valute, comprese gli yuan cinesi: la scoperta aveva fatto gridare allo scandalo, e diversi media indiani avevano definito il Karmapa Lama “una spia al soldo della Cina”.
Subito dopo il sequestro, il leader religioso aveva ammesso la presenza del denaro ma aveva specificato che si trattava di “donazioni, che arrivano a me da ogni parte del mondo. Sono pronto ad ammettere che qualcosa è andato storto nella gestione finanziaria di questi fondi, ma non me ne sono mai occupato io. Il mio ruolo è del tutto religioso, non affronto queste questioni”. Read the rest of this entry »
His Holiness Shares Views on Mindfulness at Mayo Clinic Discussion
His Holiness the Dalai Lama: “Master Shantideva said there being no reason to feel sad if there is a way to overcome a challenge, and there being no use to feel sad if there is no way to overcome it”.
His Holiness the Dalai Lama first gave an interview to Piers Morgan of CNN, who began by asking His Holiness about his health given his medical check up. His Holiness responded by saying that for the last seven years he has been having his annual check up at Mayo Clinic and that his basic physical condition is good. His Holiness also answered questions about future of world peace, his views on the United States and President Obama, the self-immolations in Tibet, China’s future, vegetarianism, movies, music, etc. This will be aired on Piers Morgan Tonight on April 25, 2012 night.
Thereafter, His Holiness met with the newly appointed President of Mind & Life Institute, Mr. Arthur Zajonc, and with its board of directors. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: la Cina ha travisato le mie intenzioni
Sua Santità il Dalai Lama: “E' arrivato il momento per la Cina di interrogarsi sulle reali cause che portano i tibetani a sacrificare le loro vite”.
Dagli Stati Uniti, dove si trova in questi giorni, il Dalai Lama ha commentato la drammatica situazione tibetana. Il 22 aprile, parlando a un gruppo di 500 studenti cinesi, il leader spirituale tibetano, dopo aver ribadito che l’unione con la Cina è nell’interesse dei tibetani – ma solo in presenza di una reale autonomia – ha affermato tra l’altro che all’epoca della Rivoluzione Culturale i funzionari cinesi in Tibet affermarono che avrebbero annientato la lingua e la cultura tibetana nell’arco di una quindicina d’anni. Questa politica, ha affermato il Dalai Lama, è stata la causa scatenante delle dimostrazioni del 2008 e di quelle che si sono succedute ma i cinesi, volendo trovare un capro espiatorio, hanno accusato la mia persona di essere il mandante delle proteste. Per questo, ha aggiunto, ho perso ogni fiducia nel governo di Pechino, anche se continuo fermamente a credere nel popolo cinese. Read the rest of this entry »
Tibet: nuovi arresti e proteste a Kardze. Sono morti Choephag Kyab e di Sonam immolatisi il 19 aprile.
Continuano le proteste dei tibetani in Cina
È stata data ufficialmente notizia della morte di Choephag Kyab e di Sonam , i due giovani tibetani immolatisi con il fuoco a Zamthang, località a sud est di Ngaba, il giorno 19 aprile. Intanto arrivano dal Tibet notizie di nuovi pestaggi, arresti, espulsioni di monaci dai monasteri e chiusure di scuole e istituzioni tibetane. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che il 14 aprile, circa 250 tibetani residenti nel villaggio di Da-Yul (nella Contea di Kardze) sono stati arrestati per aver protestato contro la chiusura di una organizzazione locale, la Da-yul Thundin Tsogpa ”, letteralmente “l’Associazione per l’Unità di Da-yul”.
L’organizzazione, che dal 2008 riunisce gli abitanti di tredici villaggi aiutandoli a risolvere dispute locali e a cementarne l’unità, è stata accusata dalle autorità cinesi di svolgere attività politiche e per questo definita “illegale”. L’ingiunzione di chiusura immediata ha causato il risentimento della popolazione locale che è scesa in piazza. Un gruppo di oltre trecento poliziotti è subito arrivato dalla vicina Kardze e ha arrestato il leader dell’organizzazione assieme a 250 tibetani. Read the rest of this entry »
The Year of the Stray Dog
The Year of the Stray Dog
By Yan Lianke
BEIJING — Old habits die hard. Despite leaving my home in the countryside more than 30 years ago, I never feel that the first of January marks the start of a new year. In my hometown, the true beginning of a new year is the first day of the Chinese Lunar New Year.
The year 2011 for me was as long and dark as a tunnel without light.
My dark 2011 started with my son’s search for a job. He had finished his studies in Britain and returned to China armed with a master’s degree in law. He believes that to make a difference in China he must start his career as a public servant within the legal system. However, because he is not a member of the Chinese Communist Party, it is almost impossible for him to sit for the national civil service exam to get the job he wants.
He considered joining the Communist Party more than once when he was an undergraduate. I talked him out of it every time, saying, “Do people have to be party members to get on in this life?” As a father, my son’s experience makes me feel I should kneel down in front of the party leaders and beg them to give young people who are not party members the same career opportunities it gives to those who have joined. Read the rest of this entry »
His Holiness speaks to Chinese students in Rochester
Rochester, Minnesota, USA, 22 April, 2012 – This morning His Holiness left the city of Long Beach for Rochester, Minnesota. Gaden Shartse Abbot Jamyang Choeden, Geshe Lobsang Tsultrim, Managing Director, and staff of Gaden Shartse Thubten Dhargye Ling saw him off at the airport.
On his arrival in Rochester, several hundred members of the Tibetan community (Tibetan American Foundation of Minnesota) had gathered to welcome him. His Holiness went around greeting them and advised them to remain at ease. His Holiness was received by officials and doctors of Mayo Clinic and thereafter went to address a gathering of more than a 100 Chinese students and scholars studying in in Minnesota, including from St. Olaf College; University of Minnesota; Macalester College; Carleton College; Normandale College; Mayo High School; Winona State University; and Southwest High School.
His Holiness the Dalai Lama addresses a gathering of Chinese scholars and students in Rochester, Minnesota, on April 22, 2012. Photo/Shenphen Sangpo
His Holiness began by talking about everyone of them being the same human being from the one blue planet. He said if we have such a mindset then we will not see any need to involve in cheating, etc. His Holiness said Han and Tibetans have sufficient reason to fight. Historically, he said for the past 1000 years or so Tibetan and Chinese emperors specially have had a close relationship, including marital ties. He said the ties have sometimes been happy ones and at other times problematic.
He said throughout the world things are changing referring to how the European Union has evolved. In the Tibetan case, the Tibetans have a distinct identity, including our own language and written script, which is closer to the Indian Devnagri script, he said. We must, however, think of the reality, he said. His Holiness said it is in the Tibetan people’s own interest to remain within the People’s Republic of China. However, there should be meaningful autonomy, he said.
His Holiness said the 17 Point Agreement that Tibet had signed with China was in the spirit of one country, two systems. He talked about his visit to China in 1954-55 and his meetings with Mao Zedong, Liu Shaoqi (who he called as his immediate boss), Zhou Enlai. Etc. His Holiness said he had much interest in Marxism and had expressed his desired to the Chinese Communist Party, but was asked to wait. He added that although he considers himself a Marxist, he is not a Leninist. He talked about Mao’s interest in Tibet and how he even asked His Holiness to be in direct touch with him. Read the rest of this entry »
Campagna di raccolta firme: solidarietà ai prigionieri politici tibetani
L’Associazione Italia-Tibet e la Comunità Tibetana in Italia hanno indetto una campagna di solidarietà e di raccolta firme a favore della liberazione di quattro prigionieri politici tibetani. Chiediamo la scarcerazione dell’XI Panchen Lama, di Tenzin Delek Rinpoche, di Dhondup Wanchen e di Jigme Guri. La campagna è ufficialmente lanciata oggi Sabato 21 aprile, a Milano, Piazza S. Babila, dove è allestito, dalle ore 14.00 alle ore 20.00, un banchetto con materiale informativo e i moduli per la raccolta delle firme
FIRMA ANCHE TU!
Invitiamo i simpatizzanti della causa tibetana a scaricare e stampare i moduli sotto riportati e a partecipare alla campagna raccogliendo le firme tra amici e conoscenti. Le firme raccolte dovranno essere inviate entro la fine del mese di giugno 2012 a: Associazione Italia-Tibet, Via Pinturicchio 25, 20133 Milano.
I quattro moduli per la raccolta firme
Liberazione dell’XI Panchen Lama : nato il 25 aprile 1989 e rapito nel 1995, all’età di 6 anni, dopo il suo riconoscimento da parte del Dalai Lama come reincarnazione del X Panchen Lama, fu all’epoca definito da Amnesty International “il più giovane prigioniero politico del mondo”. Non si hanno più sue notizie. Il 25 aprile compirà 23 anni.
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Liberazione di Tenzin Delek Rinpoche : condannato all’ergastolo il 7 aprile 2002 con l’accusa di aver compiuto attività separatiste, ha sempre protestato la sua innocenza. E’ in carcere da 10 anni.
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Liberazione di Dhondup Wanchen : regista tibetano arrestato nel 2008 per aver girato un filmato in cui intervista i suoi connazionali sulla situazione del Tibet occupato. E’ in carcere da 6 anni.
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Liberazione di Jigme Guri : assistente del regista Dhondup Wanchen, arrestato e torturato nel 2008, è stato nuovamente arrestato nel gennaio 2011 per aver denunciato in un video le torture che gli erano state inflitte. E’ accusato di attività separatiste.
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Grazie per la vostra partecipazione e il vostro sostegno
Associazione Italia-Tibet – Comunità Tibetana in Italia – Onlus
His Holiness Arrives in Long Beach and Begins Yamantaka Initiations
Well-wishers greet His Holiness the Dalai Lama on his arrival at his hotel in Long Beach, California, on April 20, 2012. Photo/Max Roper
Long Beach, California, USA, 20 April 2012 – His Holiness the Dalai Lama left San Diego on April 20th morning arriving in Long Beach a little after 8:00 am to continue with his visit to Southern California. The Abbot of Gaden Shartse, Jangchup Choeden, and officials of the Gaden Shartse Thubten Dhargye Ling Center, the host of his visit, received him at the airport. At the hotel, members of the Tibetan community in Southern California as well as of the GSTDL Center had gathered to receive him. Before a gathering of the press, the Mayor of Long Beach City, Bob Foster, welcomed His Holiness and announced that a tree will be planted in Long Beach in his honor. Then State Senator Lou Correa informed His Holiness of how he had read many of his books as a young boy and admired his thoughts. The Senator also presented to His Holiness a plaque of appreciation as a humble symbol of the people of Orange County, in which Long Beach is located. In his remarks to the press, His Holiness said wherever he went he talked about his two commitments of promoting human values and promoting religious harmony and understanding. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama deplora le immolazione di tibetani
Sua Santità il Dalai Lama
Long Beach (California), 21 apr. (TMNews) – Il Dalai Lama si è detto dispiaciuto per l’ondata di immolazioni tibetane degli ultimi mesi, con 34 casi dall’inizio del 2011: “E’ un fatto molto triste, ma allo stesso tempo si tratta di una questione molto politica e preferisco non commentare”.
Il leader spirituale tibetano – in visita negli Stati Uniti – ha tuttavia aggiunto di vedere dei segni di riforma politica in Cina: le dichiarazioni rese il mese scorso dal premier cinese Wen Jiabao mostrano a suo dire che Pechino non ha altra scelta che quella di procedere a delle riforme strutturali e politiche. (fonte Afp)
Sichuan, chiusa a forza una scuola di tibetano
Una scuola per bambini in Tibet
Sichuan, chiusa a forza una scuola di tibetano
Le autorità temono e proibiscono ogni forma di insegnamento autonomo: in Tibet e nelle province cinesi a maggioranza tibetana si deve parlare e scrivere in mandarino. Arrestati il preside e un insegnante: la scuola era aperta da più di 20 anni. Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi della contea di Kardze, nella provincia del Sichuan, hanno chiuso con la forza una scuola che insegnava ai giovani in lingua tibetana. Il direttore e un insegnante sono stati arrestati e portati in una località sconosciuta. Secondo Pechino, l’insegnamento del tibetano – la lingua ma anche la cultura, la musica e la storia – è un crimine paragonabile all’indipendentismo. Alcune fonti confermano l’accaduto. Lo scorso 2 aprile, ma la notizia si è appresa solo ora, un gruppo di agenti in divisa si è recato presso la scuola Khadrok Jamtse Rokten e ne ha ordinato la chiusura. Read the rest of this entry »
Altri due tibetani di 20 anni si autoimmolano col fuoco
autoimmolazioni in Tibet
Altri due tibetani sono andati ad aggiungersi alla sempre più lunga lista dei manifestanti che, in Cina o altrove, si sono uccisi con il fuoco per protestare contro la repressione cinese nella madrepatria. Si sono immolati dandosi fuoco nel sud-ovest della Cina, dove prosegue la contestazione contro la repressione culturale e religiosa condotta da Pechino nonostante la forte presenza della polizia. La notizia è stata riferita da un monaco buddhista che ha assistito al duplice suicidio e confermata dalla Ict, la Campagna internazionale per il Tibet, organizzazione umanitaria con sede negli Stati Uniti. Teatro della protesta sarebbe stato Barma, città situata nella prefettura di Aba tra le montagne della provincia del Sichuan, nella Cina sud-occidentale.
I due tibetani, identificati come Sonam e Choephak Kyap , entrambi laici e sulla ventina, si sono immolati davanti a un monastero invocando libertà per la loro terra; secondo alcune fonti, i residenti ne hanno difeso i corpi dalle forze di sicurezza, trasferiti in ospedale, sono deceduti poco dopo a causa delle gravissime ustioni riportate. Read the rest of this entry »
His Holiness speaks on universal ethics and compassion
His Holiness the Dalai Lama holding the University of San Diego’s Medal of Peace presented to him before his talk in San Diego on 18 April 2012/Photo/Tim Mantoani
San Diego: On his final full day in San Diego during this visit, on April 19, 2012 His Holiness continued with his theme of compassion without borders and spoke to a sold out crowd of 13000 people at the San Diego State University on upholding universal ethics and compassion. He also participated in a discussion on neuroscience and the emerging mind with scientists. In the morning, His Holiness visited the Viejas Arena of San Diego State University and gave an interview to Maureen Cavanaugh of KPBS, the San Diego affiliate of Public Broadcasting Service. He responded to questions relating to compassion in the American society and on his devolution of political authority. This is being broadcast later in the day. Thereafter, His Holiness entered the stage of the arena to a thunderous welcome from the people. Dr. Elliot Hirshman, President of San Diego State University, welcomed His Holiness to the event. Thereafter, San Diego Mayor Jerry Sanders presented His Holiness with the Key to the City. In a brief remark, the Mayor said, “Throughout his teachings, His Holiness encourages all of us to strive for a better future, through peace and compassion for others. With this key, we offer His Holiness a promise to keep working for a brighter tomorrow.” The Mayor said that His Holiness’ message of compassion and peace resonates with the citizens of his city.
Ms. Lauren Powell Jobs, in her introduction of His Holiness, said his message was that altruism to our spiritual wellbeing is a civic responsibility. She termed His Holiness a religious leader who includes and not excludes. She applauded the approach of His Holiness and the Tibetan people even in the face of “terrible experience of oppression that continues even to this day.” Read the rest of this entry »
Two more self-immolations in Tibet
In reports coming out of Tibet, two more Tibetans set their bodies on fire today in an apparent protest against China’s continued occupation of Tibet. The two lay Tibetans are being identified as Choephag Kyab and Sonam from the Zamthang region of Ngaba, eastern Tibet. Exile sources say that the two set themselves of fire at around 1 pm (local time). No further details are available on the condition of the two Tibetan youths, both in their early 20s. The continuing wave of self-immolations in Tibet has witnessed 35 Tibetans set their bodies on fire demanding the return of His Holiness the Dalai Lama from exile and freedom in Tibet. Speaking to reporters earlier this week in Hawaii, the Dalai Lama had called for an investigation into the “real causes” of the self-immolations in Tibet. Read the rest of this entry »
His Holiness dwells on connections between inner development and climate change, peace & justice
San Diego, California, USA, 18 April 2012 – On his first day in San Diego on April 18th morning, His Holiness participated in a panel discussion on climate change in which he reiterated his call for countries to place global interest of environmental concern first before any other national interests. In the afternoon, His Holiness spoke to a packed stadium on the connection between peace, justice and inner development.
His Holiness’ first went to the University of California San Diego where he was received by its Chancellor, Dr. Marye Anne Fox. Accompanied by the Chancellor, His Holiness met with the media.
His Holiness the Dalai Lama speaking with members of the media in San Diego on April 17, 2012. Photo.Tim Mantoani
In his opening statement, His Holiness outlined his two commitments of promoting human values and promoting religious harmony and understanding. Talking about his third commitment concerning Tibet, His Holiness explained that in 2011 there was a change by which he devolved his political authority to an elected Tibetan leadership.
His Holiness said it is his basic belief that the world belongs to humanity and each country belongs to its people, and not to religious leaders kings, queens, emperors or political parties. He said he had said on another occasion that America belongs to the over 300 million American people and not to the Republican or the Democratic parties.
He said from his days as a teenager, he had voiced his feeling that the governmental system in Tibet had lot of drawbacks. He said he had assumed temporal responsibility in 1950 and in 1952 established a Reforms Committee and started some reform. He, however, added that this was not very successful because China wanted reforms according to its own agenda. Read the rest of this entry »
His Holiness honoured with San Diego University’s Medal of Peace
His Holiness the Dalai Lama during his talk at the University of San Diego on April 18, where he was presented with the University’s Medal of Peace/OHHDL Photo
San Diego: On his first day in San Diego on April 18, 2012 morning, His Holiness participated in a panel discussion on
climate change in which he reiterated his call for countries to place global interest of environmental concern first before any other national interests. In the afternoon, His Holiness spoke to a packed stadium on the connection between peace, justice and inner development. His Holiness’ first went to the University of California San Diego where he was received by its Chancellor, Dr. Marye Anne Fox. Accompanied by the Chancellor, His Holiness met with the media. In his opening statement, His Holiness outlined his two commitments of promoting human values and promoting religious harmony and understanding. Talking about his third commitment concerning Tibet, His Holiness explained that in 2011 there was a change by which he devolved his political authority to an elected Tibetan leadership. His Holiness said it is his basic belief that the world belongs to humanity and each country belongs to its people, and not to religious leaders kings, queens, emperors or political parties. He said he had said on another occasion that America belongs to the over 300 million American people and not to the Republican or the Democratic parties. Read the rest of this entry »
Tibetani in piazza contro la corruzione, 100 feriti e 20 arresti
Gli abitanti del villaggio Adhue decidono di manifestare contro i funzionari comunisti locali, che volevano premiare due loro colleghi accusati di aver rubato i fondi destinati alla popolazione. La Polizia armata del popolo ha represso con la forza bruta una manifestazione pacifica di tibetani che dimostravano contro il governo della Prefettura autonoma di Qiang, nella provincia del Sichuan, colpevole di aver premiato due funzionari locali che avevano rubato i fondi destinati alla popolazione. Circa un centinaio i feriti: alcuni sono molto gravi. Lo scorso 14 aprile, un gruppo di dirigenti comunisti della Contea di Ngaba si è recato in visita presso il villaggio Adhue per premiare in maniera pubblica due funzionari del posto, accusati dalla popolazione di aver sottratto fondi destinati alla costruzione di case popolari. Nel corso della visita, i funzionari della Contea hanno anche annunciato che i due sarebbero stati premiati per il loro “buon lavoro”. A questo annuncio, i tibetani presenti hanno espresso il loro disappunto; subito dopo sono arrivati circa 10 camion della polizia. Scesi in terra gli agenti, insieme ai loro capi, hanno iniziato a percuotere la folla: i camion si sono allontanati con i funzionari della Contea. Tra i 15 e i 20 manifestanti sono stati arrestati: tre sono stati identificati come Tenzin Tsering, Tsenor e Tsamchen del villaggio Tsosum. Di loro al momento non si sa nulla. Dopo le proteste del 2008, il governo locale si è appropriato di una grande area di proprietà dei residenti nota come “Omaylue”, utilizzata per preghiere comunitarie e per le festività buddiste: alcuni locali avevano protestato ma erano stati isolati. Il governo aveva promesso di costruire sul luogo un ospizio per gli anziani, mentre oggi vi sorge una grande caserma della polizia. Per evitare altre proteste, il governo ha costruito nei pressi di “Omaylue” – sempre sui terreni della comunità – una serie di piccole abitazioni “da destinare al popolo”. Solo dopo la costruzione i residenti hanno scoperto che avrebbero dovuto pagare per ottenere una casa, di fatto per saldare i conti scoperti dalle tangenti dei due dirigenti. Il Tibet è sin dal 2008 teatro di continue violenze contro la popolazione. Il governo centrale ha autorizzato l’uso della forza per reprimere le proteste dei locali, che chiedono libertà religiosa e autonomia culturale. Secondo Pechino essi sono invece aizzati dal Dalai Lama e dalla sua “cricca”, che vogliono distruggere l’unità cinese. Le proteste contro la corruzione del Partito e del governo sono oramai una costante in tutto il Paese. (di Nirmala Carvalho, AsiaNews)
Ricordati a Dharamsala Jamphel Yeshi e Dhondup Phuntsok, un centinaio di tibetani picchiati vicino a Ngaba
Nella ricorrenza della terza settimana dalla morte di Jamphel Yeshi e della seconda settimana dalla morte di Dhondup Phuntsok , si è tenuta a Dharamsala, nello Tsug-la Khang, il tempio principale, una cerimonia commemorativa e di preghiera presieduta da Tenzin Tsundue, presidente della sezione regionale del Tibetan Youth Congress. Ricordiamo che Jamphel si è immolato a Delhi il 26 marzo ed è spirato la mattina del 28 in seguito alle ustioni riportate sul 98% del suo corpo. Dhondup è annegato gettandosi nel Gange, a Calcutta, nella notte tra il 2 e il 3 aprile. In una lettera scritta a mano prima di darsi fuoco, Jamphel Yeshi spiega le ragioni del suo gesto. Queste le sue parole: “Nel momento in cui si avvicina la realizzazione del nostro obiettivo, ricordate che se possedete del danaro è il momento di spenderlo, se siete istruiti è il momento di mettere a frutto la vostra educazione, se avete il controllo della vostra vita è arrivato il giorno di sacrificarla”. “Se, nel 21° secolo, i tibetani si immolano con il fuoco è perché vogliono che il mondo conosca la loro sofferenza e il loro essere privati dei diritti umani fondamentali; se avete a cuore il popolo tibetano, siate al suo fianco”. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha diffuso oggi la notizia che un centinaio di tibetani sono stati picchiati e feriti dalla Polizia Armata del Popolo a Adhue, un villaggio a nord di Ngaba. Il fatto è accaduto il 14 aprile quando un gruppo di dipendenti governativi, arrivati al villaggio dalla vicina Contea di Ngaba, hanno iniziato a tessere gli elogi di due funzionari e a promettere loro una ricompensa per il “buon lavoro” svolto. Immediata la protesta della popolazione locale che riteneva invece i due funzionari responsabili di appropriazione indebita di fondi destinati alla costruzione di nuove abitazioni. Numerosi poliziotti, in precedenza allertati e già nelle vicinanze, sono subito arrivati a bordo di una decina di automezzi e hanno iniziato il pestaggio. Si contano un centinaio tra contusi e feriti, alcuni dei quali ricoverati all’ospedale, e una ventina di arresti. Fonti: Phayul – Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia – Italia Tibet
His Holiness talks about preserving culture and promoting peace in today’s world
Honolulu, Hawaii, 15 April 2012.- On his second full day in Hawaii, His Holiness the Dalai Lama participated in a panel discussion on “The Importance of Native Intelligence in Modern Times” with Native Hawaiian leaders and spoke about peace at a sold-out public talk. He also gave an interview to Renee Montagne of National Public Radio (NPR). His Holiness responded to questions about the possibilities of bullies in schools changing themselves, his impression about Hawaiian culture, as well as about the current situation in Tibet. This interview is being aired in NPR’s Morning Edition program on April 15, 2012.
His Holiness the Dalai Lama and fellow panelists at the East West Center at the University of Hawaii, venue for the Hawaiian cultural panel entitled “The Importance of Native Intelligence in Modern Times” held on April 15, 2012. Photo/JHook/Civic Beat
Thereafter, His Holiness went to the East West Center where Mr. R. Brian Tsujimura Chairman of the Board of Governor of the Center, received him. As His Holiness entered the venue of the panel discussion, he was welcomed with traditional Hawaiian chants. His Holiness inquired about the meaning of the chant before going to the stage.
The topic of the panel discussion was “the Importance of Native Intelligence in Modern Times, and His Holiness’ co-panelists were Dr. Pualani Kanahele, writer and expert on Hawaiian cultural practices and Mr. Nainoa Thompson, President of the Polynesian Voyaging Society. The discussion was moderated by Mr. John De Fries, president of Friends of the Future that focuses on Native Hawaiian cultural practices. He began by requesting His Holiness to share his experience after a day and a half’s stay in Hawaii this time. His Holiness responded by saying that at the level of a human being, he was impressed with the smile of the Hawaiian people, both old and young. He then expanded on his view on culture saying that it was an evolutionary one. In Tibet, the Tibetan culture evolved on account of the particular environment there and similarly in Hawaii its culture evolved with its connection to the sea. He said in general a small community that has not had an easy life develops a sense of community heritage unlike developed urban areas where people are almost becoming like parts of a machine. Read the rest of this entry »
Lettera di Lama Zopa Rinpoche
Sua Santità il Dalai Lama benedice Lama Zopa Rinpoche
Lettera di Lama Zopa Rinpoche
Miei carissimi amici, benefattori, studenti, staff dell’FPMT, preziosi come la gemma che esaudisce i desideri,
Non potete immaginare quante puje siano state fatte, in seguito al mio ictus, in Tibet, in India e in tutto il mondo; il numero di puje che sono state fatte è incredibile, così come le centinaia, migliaia, milioni di mantra di Padmasambhava e Om Mani Padme Hum recitati in Tibet e in altri paesi, da singoli individui, gruppi e centri. E poi specialmente le liberazioni di animali sono state così numerose in Tibet e in altri luoghi, e naturalmente questa è una cosa molto positiva, perché fa sì che gli animali non soffrano e non vengano uccisi.
Quando ero in ospedale ho visto un programma su animali che venivano venduti per essere uccisi in Indonesia e in altri paesi (commercio di animali vivi); non so da quanto questa cosa vada avanti, sicuramente da molto tempo.
Alla televisione ho visto le capre che aspettavano in fila, dentro recinti di legno; non mostrava come venivano uccise, ma mostrava una mucca su una piattaforma, con la testa legata, tirata giù per essere uccisa. La mucca non voleva muoversi e l’uomo la tirava.
Ho pensato che non ho il potere di fermare tutte queste uccisioni, ma quello che posso fare è cercare di ispirare le persone perché diventino vegetariane; da allora, qualsiasi insegnamento stia dando, anche se di tantra, sto provando a parlare alle persone dell’importanza di diventare vegetariani, di evitare la carne, o di mangiare meno carne, in modo che meno animali vengano uccisi. Sto cercando di fare questo.
Ad esempio, una persona in Vietnam è diventata vegetariana perché ha saputo che ero malato, e una studentessa del Centro Buddhista Amitabha di Singapore ha preso i precetti Mahayana per tutta la vita dopo aver saputo che ero malato, e anche un carcerato negli Stati Uniti ha smesso di mangiare carne. Sono davvero, davvero incredibili! Read the rest of this entry »
His Holiness talks about Educating the Heart in Honolulu
His Holiness the Dalai Lama wearing a traditional ceremonial hat at the Bishop Museum on Oahu, Hawaii, on April 14, 2012. Photo/Brian Tseng/Civic Beat
Honolulu, Hawaii, 14 April 2012 – Today His Holiness the Dalai Lama spoke about Educating the Heart to around 9.500 students of Hawaii advising them about the importance of inner mental development for a wholesome education. As he left the hotel for his engagement, he gave a brief audience to the small Tibetan community in Hawaii in the hotel’s lobby. His Holiness inquired about the profession the people were involved in and told them not to forget their Tibetan identity. He stressed on the importance of preservation of the Tibetan culture and pointing to a person who was from Ladakh, he said that the Ladakhis had done much in this effort. Thereafter, His Holiness went to the Bishop Museum, the largest museum in the state and the premier natural and cultural history institution in the Pacific. On his arrival, he was welcomed with a special chant. Young children of the ‘Aha Pūnana Leo Honolulu, an institution set up to promote Hawaii’s culture, sang a song of welcome. Thereafter, His Holiness went through the museum’s exhibitions. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama arrives on Hawaii
His Holiness the Dalai Lama does a traditional Hawaiian Ha with a student during welcoming ceremonies on his arrival in Honolulu, Hawaii, on April 13, 2012. Photo/JHook/Civic Beat
H.H. Dalai Lama arrives on Oahu, brings laughter to welcoming ceremony
Honolulu, Hawaii, 14 April 2012 (by Ben Gutierrez, HawaiiNewsNow) – Tenzin Gyatso, better known as the 14th Dalai Lama of Tibet, arrived on Oahu Friday and quickly charmed a group of students who greeted him with music and hula. (video of arrival at http://youtu.be/gHND6kxtsxQ )
The Dalai Lama was accompanied by eBay founder and chairman Pierre Omidyar, who also accompanied him to the welcoming ceremony. Omidyar’s foundation also provided a lead grant to fund the visit.
There was a nervous hush in the room as the Tibetan spiritual leader first entered. But the Kamehameha Schools Glee Club and Hula Ensemble quickly caught his attention; instead of walking to the stage, he headed the students to shake hands, and to smell the lei that glee club member Jonah Ho’okano was wearing. Read the rest of this entry »
Come nel 2009 a Machen, un tibetano sceglie la morte gettandosi nel Gange a Calcutta
Dhondup Phuntsok, un tibetano di 26 anni si è immolato a Calcutta saltando dal ponte Howrah e gettandosi nel Gange.
E’ accaduto nella notte tra il 2 e il 3 aprile ma la notizia è stata data i giorni successivi e ripresa con nuovi particolari l’11 aprile dal sito tibetano Tibet Post. Dhondup Phuntsok , un tibetano di 26 anni si è immolato a Calcutta saltando dal ponte Howrah e gettandosi nel Gange. Sconvolto dalla notizia dell’immolazione di Jamphel Yeshi, a New Delhi, Dhondup, prima di compiere l’atto estremo ha scritto di suo pugno un messaggio in cui solleva i suoi amici e compatrioti tibetani da ogni responsabilità legata al suo gesto. “E’ una mia personale decisione” – scrive Dhondup Phuntsok – “Qualsiasi conseguenza possa derivare da quanto compirò questa notte, non preoccupatevi, nessuno di voi è coinvolto, cancellerò tutti i numeri dal mio cellulare così nessuno sarà contattato se dovessi essere preso mentre compio quanto ho deciso o durante le indagini della polizia; ripeto, non preoccupatevi, siate certi delle mie parole”. “Tibet libero”, conclude il messaggio. Il suo corpo è stato ripescato dal Gange il 6 aprile: indossava una Tshirt con la scritta Free Tibet. Read the rest of this entry »
Self-immolation as protest in tibet
Palden Choetso, self-immolated 3 November 2011
Self-immolation as protest in tibet
Guest Editors: Carole McGranahan (University of Colorado) and Ralph Litzinger (Duke University)
Tibet has no history of self-immolation as sacrifice, religious offering, or political protest. Yet, in the last year alone, roughly thirty-five Tibetans have set themselves on fire. The overwhelming majority of self-immolators are inside Tibet, in the People’s Republic of China, and almost exclusively in northwestern Sichuan and southeastern Qinghai provinces (corresponding to the Tibetan regions of northern Kham and southern Amdo). In this special issue of Cultural Anthropology, we collectively ask why. Why are so many Tibetans resorting to the singular act of setting the body on fire? What combination of cultural, historical, political, and/or religious reasons inspire these acts?
Most of the self-immolators have been young Buddhist monks (or former monks), men in their teens and early twenties, but nuns have also immolated, as have both male and female laypeople. One of the self-immolators was a tulku/sprul ku, a respected Buddhist reincarnate lama in his forties. Two earlier Tibetan self-immolations are notable: Thubten Ngodup who in 1998 was the first Tibetan to self-immolate as a form of political protest, and Tapey who self-immolated in February 2009 following massive protests in Tibet the year before. Read the rest of this entry »
All is not lost for Tibetans
With the new media, the Tibetan issue is now known worldwide
By RS Kalha, Former Secretary, MEA (Tehelka)
MOST PEOPLE in India, when they saw Jamphel Yeshi, a 27 year old Tibetan set himself on fire to protest the arrival in India of the Chinese leader Hu Jintao, could not but have pondered over the sad fate that has befallen a forgotten people. Yeshi was an activist with the Tibetan Youth Organisation who before self-immolating, left a poignant note that read, “The fact that the Tibetan people are setting themselves on fire in this 21st century is to let the world know about their suffering.” Yeshi is not alone, for the figure of Tibetan self-immolations in China has crossed over 30. But is the world listening? Read the rest of this entry »
Tibetan Parliament thank US Senate for Tibet Resolution
The Tibetan Parliament-in-Exile with His Holiness the Dalai Lama
Tibetan Parliament in exile thank US Senate for 6-Point Tibet Resolution
DHARAMSHALA: The Tibetan Parliament-in-Exile has expressed its deep appreciation to US Senators for unanimously passing a resolution on Tibet last month in view of spate of tragic self-immolations of Tibetans.
The six-point resolution, introduced by Senators Dianne Feinstein and Joseph Lieberman, mourns the death of Tibetans who have self-immolated and deplores the repressive policies targeting Tibetans”.
The resolution calls on the Chinese government to suspend implementation of religious control regulations, reassess religious and security policies implemented in Tibet, and resume a dialogue with Tibetan Buddhist leaders, including the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Tenzin Delek Rinpoche: condannato all’ergastolo, è in carcere da 10 anni.
Tenzin Delek Rinpoche
Il 7 aprile 2002, Tenzin Delek Rinpoche , un monaco di Lithang, una contea della prefettura di Kardze, provincia del Sichuan, fu arrestato con l’accusa di aver compiuto attentati e attività separatiste e fu condannato alla pena capitale. Con lui fu arrestato anche Lobsang Dhondup , un ex monaco la cui esecuzione fu immediata. La condanna di Tenzin Rinpoche fu commutata, nel dicembre 2009, nel carcere a vita. Ricorre quindi in questi giorni il 10° anniversario dell’arresto e della sua illegale detenzione: Tenzin Delek Rinpoche ha, infatti, sempre protestato la sua totale innocenza ed estraneità ai fatti imputatigli. Tenzin Delek Rinpoche era molto stimato e godeva di grande prestigio tra i membri della sua comunità per l’incessante impegno con cui si batteva per la preservazione dell’identità culturale tibetana nella regione. Era, di conseguenza, inviso al potere cinese e tenuto sotto stretto controllo dalle autorità locali. Accusato di essere l’autore di un’esplosione avvenuta a Chengdu nel 2002, fu arrestato e torturato. L’esecuzione della sua condanna a morte fu sospesa per due anni e fu commutata nel carcere a vita dopo i processi di primo e secondo grado. Sappiamo che le sue condizioni di salute non sono buone. In questo decimo anniversario della sua detenzione si moltiplicano le campagne e gli appelli alla dirigenza cinese per la sua liberazione. Invitiamo i lettori ad aderire alla campagna promossa da International Tibet Network sottoscrivendo la lettera-appello diretta a Liu Qibao, Segretario del Partito della Provincia del Sichuan, in cui si chiede il rilascio di Tenzin Delek Rinpoche. La lettera al sito:
http://org2.democracyinaction.org/o/5380/p/dia/action/public/?action_KEY=1349 Read the rest of this entry »
China’s Tibetan herders face uncertain future
Tibetan herder Gatou used to live a nomadic life on the grasslands of the Tibetan plateau before he was rehoused under a controversial Chinese government scheme.
Now he inhabits one of scores of small brick houses that have sprung up in incongruously neat rows in the rugged and mountainous terrain of the Guoluo Tibetan Autonomous Prefecture in northwest China.
“They are giving us houses for free, with electricity,” Gatou, who like many Tibetans only goes by one name, told AFP at a prayer festival he has organised for his community, his brown eyes beaming from a dark tanned face.
“Most people welcome this. But they are also making people settle down in fixed homes, which does not conform with the traditional lives of herders.”
China has invested billions of dollars into resettling Tibetan herders, who have for centuries led a nomadic life, moving regularly to seek fresh grazing for their animals. Read the rest of this entry »
Tibetan arrested for sighting His Holiness’ vision in moon
Tibetan arrested for sighting His Holiness’ vision in moon
The Chinese government has forbidden Tibetans living in Tibet from keeping their most-revered spiritual leader His Holiness the Dalai Lama’s photos in homes, monasteries, to name a few. An act of defiance from Tibetans definitely leave them in facing the inevitable consequences. But now, for Tibetans, even seeking just a vision of His Holiness the Dalai Lama in the moon has become an punishable act. A report coming out of Tibet say Phurbu Namgyal, a 20-year-old youth from Lhundup district near Tibet’s capital Lhasa, saw reflection of His Holiness the Dalai Lama in the moon recently. He confided his experience to his friends while working together at a club house in Lhasa. He told them that if someone gazes at the night sky one can see His Holiness the Dalai Lama in the moon. All of them then started looking at the sky to see the vision outside the club. The police from the public security bureau knew about this and arbitrarily picked up Phurbu Namgyal alleging him for committing an illegal act. His whereabouts and well-being remain unknown. http://tibet.net/2012/04/10/tibetan-arrested-for-sighting-his-holiness-reflection-in-moon/
Why Tibet burns
Tibet burns
Why Tibet burns
By Maura Moyniha, published on Deccan Chronicle
When Chinese Premier Hu Jintao flew into New Delhi for the Brics Summit recently, he careened onto unfamiliar terrain: a democracy with a free press, where a 27-year-old Tibetan refugee, Jampa Yeshi, walked to a public protest, poured kerosene over his body and set himself on fire whilst shouting for an end to Chinese atrocities in Tibet. The searing images from India of Jampa Yeshi’s burning body exposed to the world the cost of China’s reign of terror in Tibet, which has been well concealed for 61 years.
I have just returned from interviewing Tibetan refugees in India, a mission that began when I first lived in India in the early 1970s, and I can attest that after 53 years in exile, Tibetans are increasingly frustrated and desperate. To date, 32 people inside Tibet have set themselves alight in public, in defiance of Chinese Communist assaults on their Buddhist faith, but there are no journalists or diplomats to bear witness to the carnage, only raw video that reaches the Internet. But there is another potent source of this explosion of Tibetan outrage which receives negligible international coverage; the covert history of China’s rape and pillage of Tibet’s ancestral lands and waters. The elemental facts about Tibet are not widely known, yet any map of the Tibetan Plateau reveals the enormous resource and strategic advantage gained by its capture. Tibet is a unique geomorphic entity, its 46,000 glaciers comprise the Earth’s third largest ice mass. Read the rest of this entry »
China Said to Detain Returning Tibetan Pilgrims
Sua Santità il Dalai Lama conferisce l'iniziazione al Kalachakra a Bodhgaya gennaio 2012
China Said to Detain Returning Tibetan Pilgrims – By Edward Wong ; The New York Times, Published: April 7, 2012
DHARAMSALA, India — Hundreds of Tibetans who attended an important Buddhist ceremony in January in India have been detained without charge by Chinese security officers on their return to Tibet , according to family members and friends living in exile in India, international human rights groups and officials with the Tibetan exile government. This is the first time that the Chinese authorities have detained large numbers of Tibetan pilgrims returning from the ceremony, held regularly in India among other places. Read the rest of this entry »
Global Signature Campaigns Calling for Release of Tenzin Delek
Tenzin Delek Rinpoche
Dharamshala: – A worldwide signature campaign launched by Students for a Free Tibet-India on Saturday, April 7, is calling on China to release of Tenzin Delek Rinpoche, the imprisoned Buddhist leader of Tibet. Over 45,000 signatures were already registered on websites such as www.freetenzin.org according to campaigners who have said the Buddhist leader is innocent. “Today, April 7, 2012, marks the 10th year of injustice of Tenzin Delek Rinpoche’s imprisonment, Students for a free Tibet network everywhere, we’re launching a petition campaign to highlight his cause. So far, website such as http://freetenzin.org, we have managed to collect over 45,000 signatures and we will be forward more signatures, all will be deliver to Mr. Zhou Yongkhang, who was Sichuan party secretary when Rinpoche was arrested on false allegation in 2002,” said Tenzin Jigdal, program director for Students for a Free Tibet-India.
“10 years too long; Tibetans escalate campaign for release of innocent Buddhist leader on anniversary of his arrest. Top Chinese official Zhou Yongkhang targeted for his rile in Tenzin Delek Rinpoche’s imprisonment,” said in a statement released by Student for a Free Tibet-India.
“On the 10th- year anniversary of this arrest, Tibetans and their supporters worldwide have wowed to escalate the campaign for the release of Tenzin Deleks Rinpoche, a highly revered Buddhist leader framed and subsequently imprisoned by Chinese authorities for crimes he did not commit. This week thousands of letters appealing for his release have sent to Zhou Yongkhang, the politburo Standing Committee member who is currently facing speculation of a connection to the Bo Xilai scandal that rocked China last month. Zhou was Sichuan Party secretary in 2002 when Tenzin Delek Rinpoche was arrested for this alleged involvement in a series of explosions in Chengdu; allegations that are unproven to this day,” the statement added. Read the rest of this entry »
More good news from Alice Project Bodhgaya
Alice Project Bodhgaya
ALICEPROJECT – UNIVERSAL EDUCATION SCHOOL SARNATH
PH- 0091-542-2595062 Mobi- 09415291478 FAX-2585380; e-mail v_giacomin@hotmail.com ; Web. www.aliceproject.org ; Web: www.aliceproject.info
Dear friends,
I realized that many of you did not know that we have opened the school for local children in Bodhgaya (Barbatta, Dandawa villages). As you know, we were compelled to shut down the school due to economic problems (our main sponsor from Germany was a victim of the economical crisis on 2008). We then closed the school when the senior students were ready for class X exams. We got very positive results: all the students brilliantly passed the exams (60% First Division). One student was first among all the students of the District. Read the rest of this entry »
Pechino lancia la campagna “colpisci duro”
La polizia fronteggia una protesta di tibetani
Pechino lancia la campagna “colpisci duro” nella P.A. di Kanlho e detta le condizioni per la ripresa dei negoziati.
Le autorità cinesi della Prefettura Autonoma Tibetana di Kanlho, situata nella Provincia nord-orientale del Gansu, hanno lanciato a partire dallo scorso 9 marzo una campagna mirata a far sì che la popolazione riferisca alle autorità ogni notizia relativa ad attività ritenute illecite, sovversive e di minaccia alla “stabilità sociale e l’unità nazionale”. Il bando, scritto in lingua tibetana e cinese, è stato affisso sui muri di tutte case, per le strade e perfino sui tronchi degli alberi. Tutte le otto Contee della Prefettura sono state teatro, a partire dal 2008, di numerose manifestazioni di protesta culminate nell’auto immolazione della studentessa diciottenne Tsering Kyi avvenuta nella Contea di Machu il 3 marzo 2012. Nella notifica dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza della Prefettura di Kanlho si legge che, per mantenere e promuovere una “Kanlho armoniosa”, la Sicurezza colpirà duramente chiunque creerà attriti tra le differenti etnie, favorirà il separatismo etnico e minaccerà l’unità nazionale. Colpirà inoltre chiunque, con parole, scritti, filmati o partecipando o promuovendo organizzazioni illegali metterà in discussione la stabilità sociale. Saranno perseguiti coloro che diffonderanno notizie attraversi siti internet, cellulari o telefoni fissi e coloro che compiranno attività illegali, quali pestaggi, incendi, furti o danneggiamenti. A chi denuncerà tali attività “criminali” è garantita la protezione personale, l’anonimato e una ricompensa non inferiore ai 5.000 Yuan. Read the rest of this entry »
World Nobel Laureates Urge President Hu for Dialogue on Tibet
I Premi Nobel per la Pace per il Tibet
A group of 12 Nobel Peace Laureates – including Archbishop Desmond Tutu, Rigoberta Menchu Tum, and President Jose Ramos Horta – today sent a letter to Chinese President Hu Jintao urging him to “respect the dignity of the Tibetan people” and open “meaningful dialogue” with His Holiness the Dalai Lama and other Tibetan leaders. The letter is in response to the recent spate of self-immolations of Tibetans protesting the repression of the Tibetan people.
Full text of letter:
President Hu Jintao,
The People’s Republic of China
Bejiing, China
Dear Mr. President:
The people of Tibet wish to be heard. They have long sought meaningful autonomy, and chosen negotiation and friendly help as their means of attaining it. They now turn to protest. The international community is concerned by the drastic expressions of resentment by the people of Tibet through self-immolation. The Chinese government should hear their voices, understand their grievances and find a non-violent solution. Read the rest of this entry »
Condannato a 2 anni un abate buddista: lavorava per combattere l’analfabetismo.
Lhasa presidiata dalle truppe cinesi
Condannato a 2 anni un abate buddista: lavorava per combattere l’analfabetismo.
Khenpo Gyewala guidava il monastero Gyegyel Zogchen e aveva fondato una scuola elementare per i tibetani. Dopo 20 giorni di arresto (illegale) è stato condannato per “attività anti-statale”: la sua sparizione ha provocato un infarto alla sorella, che è morta. Il presidente del Parlamento tibetano ad AsiaNews: “Violenze e arresti sono ormai la norma. Ma noi continuiamo sulla strada indicata dal Dalai Lama”. Dharamsala (AsiaNews) – Dopo 20 giorni di detenzione forzata, l’abate del monastero Gyegyel Zogchen è stato condannato a due anni di detenzione per “attività anti-statale”. Il religioso, Khenpo Gyewala, è molto noto e rispettato per il suo lavoro a favore dell’istruzione e per la libertà religiosa del Tibet: dopo il suo arresto, la polizia gli ha impedito di contattare la sua famiglia e una sorella, Boyang, è morta di infarto per la preoccupazione. Khenpo è “sparito” l’8 marzo insieme ad altri 13 tibetani (rilasciati il 25 marzo): l’arresto, senza alcuna base legale, è avvenuto nella contea di Zatoe, nella provincia del Qinghai. Alcune fonti raccontano al Tibetan Centre for Human Rights and Democracy che un parente dell’abate è stato convocato lo scorso 28 marzo dalla polizia della contea e ha potuto parlare con il religioso per 3 minuti via telefono. Prima di dargli la linea, i poliziotti hanno avvertito il parente di non parlare della sorella morta. Read the rest of this entry »
Thousands attend the Dalai Lama’s teachings
His Holiness the Dalai Lama
Thousands attend the Dalai Lama’s teachings at Chime Gatsal Ling
Sidhbari, HP, India, 4 April 2012 (By Tendar Tsering, phayul.com) – Thousands of devotees, including new arrivals from Tibet and foreigners, are attending a three-day teachings by His Holiness the Dalai Lama at the Chime Gatsal Ling Monastery in Sidhbari, near Dharamshala.
The Dalai Lama is conferring the Kagyae Initiations at the request of H.E. Garje Khamtrul Rinpoche.
Speaking at the beginning of the teachings, the 76-year old Tibetan spiritual leader reiterated that his decision to devolve his political authorities to the elected Tibetan leadership last year is for the benefit of the Tibetan people in the long run. Read the rest of this entry »
Il Ven. Lama Zopa Rinpoce sta andando bene
Lama Zopa Rinpoche e Lama Yeshe in meditazione nel 1969
Cari amici
Il Ven. Lama Zopa Rinpoce sta andando bene, progredisce lentamente, ma è normale data la situazione. La cosa principale è che ci siano ancora progressi. Rinpoce è più indipendente, usa di più la mano destra, la gamba destra è più forte, abbiamo solo bisogno di concentrarci su come agire correttamente. Rinpoce parla in modo chiaro in tibetano, in inglese, se non si sforza, vi è un leggero farfugliamento. Ma quando Rinpoce insegna e si concentra sulla pronuncia è chiaro. La pressione arteriosa e la glicemia (il livello dello zucchero nel sangue) sono buoni data la situazione di Rinpoce e i medici sono soddisfatti. Rinpoce non desidera assumere le medicine occidentali a lungo, se possibile, dobbiamo quindi trovare altri metodi associati ad un corretto stile di vita!
Grazie a tutti per tutto il vostro sostegno e la vostra gentilezza.
Roger
Tutti i monasteri tibetani finiscono sotto il controllo del governo cinese
Tutti i monasteri tibetani finiscono sotto il controllo del governo cinese
Il Potala a Lhasa, dove risiedeva il Dalai Lama prima dell'esilio in India
Pechino invia 20mila uomini “per parlare con le persone”. Ma la tensione è crescente: altri due monaci si danno fuoco. Di Ilaria Maria Sala, La Stampa.
Il tetto del mondo è in fiamme: ieri, altri due giovani tibetani si sono immolati, bevendo cherosene e poi dandosi fuoco. Sono Thenpa Dhargyal, di 22 anni, e Chime Palden, di 21, entrambi monaci al monastero di Kirti, nella regione di Ngaba (Aba in cinese) parte delle zone tibetane del Sichuan.
Mentre bruciavano, secondo quanto dichiarato da testimoni che hanno inviato informazioni a gruppi di tibetani in esilio in India, i due hanno gridato slogan anti-cinesi e chiesto il ritorno del Dalai Lama. La tragedia di ieri ha portato a 33 le immolazioni, iniziate lo scorso anno. Altri due tibetani, invece, si sono dati fuoco in India, un rituale che si ripete ormai sempre più frequentemente e che lascia sbigottiti, ma che non sta avendo altro risultato se non quello di falciare giovani vite. Read the rest of this entry »
Il mese di marzo si chiude con due nuove immolazioni: sale a 34 il numero dei martiri tibetani.
Chime Palden, 21 anni recentemente immolatosi per il Tibet
Venerdì 30 marzo, attorno alle 12.30 (ora locale) altri due giovani monaci si sono immolati con il fuoco. E’ accaduto a Barkham, nella Prefettura Autonoma di Ngaba, (provincia cinese del Sichuan). Sono Tenpa Dhargyal, 22 anni, e Chime Palden, 21 anni . Entrambi risiedevano dal 2009 nel monastero di Gyalrong Tsodun Kirti, un istituto religioso che conta trecento monaci situato a 82 chilometri dalla città. Appena si è diffusa la notizia della doppia immolazione, alcuni confratelli, su tre pulmini, hanno cercato di raggiungere Barkham ma la polizia cinese ha impedito loro di entrare in città, costringendoli a tornare indietro. I due monaci erano ancora vivi quando sono stati portati via dalle autorità che non hanno fatto sapere dove li hanno ricoverati. La polizia ha messo in stato di fermo coloro che hanno assistito al gesto. La città è stata blindata dalle autorità governative per evitare manifestazioni da parte della popolazione. Read the rest of this entry »
Self-immolations reflect rising Tibetan anger
Self-immolations reflect rising Tibetan anger
By Simon Denyer, Washington Post
DHARMSALA, India — He walked three times around the rural monastery he had attended as a small child, cycled into town and had a simple vegetarian meal with a friend. Then 22-year-old Lobsang Jamyang excused himself to go to the bathroom.
Inside, he doused himself with gasoline. When he emerged, he was already in flames.
Jamyang then ran a few yards to the intersection at the center of the eastern Tibetan town of Ngaba, faced its huge main Kirti monastery and shouted slogans calling for Tibetan independence from China and for the return of the Dalai Lama, the region’s exiled religious leader.
In the tense and heavily militarized town, police first kicked him and beat him with clubs spiked with nails before dousing the flames, according to witness reports compiled by refugee groups here in the Indian hill town of Dharmsala. Read the rest of this entry »
What the Dalai Lama Should Do Now
As a follower of Gandhi, the Dalai Lama inherits a radical tradition as well as a more compassionate one.
What the Dalai Lama Should Do Now
By Stephan Talty; The Huffington Post 03.29.12
The Dalai Lama is now 76 years old and is fast running out of time. The leader of Tibet has repeatedly said that he will return to Lhasa again to walk the streets he knew as a boy. Millions of Tibetans dream of this happening. But every year that passes, there is less and less chance that it will.
By every metric, China has won on the issue of Tibet. They hold complete control over the ancient nation and are remaking the society in their own image. The language, culture and religion of the natives are under severe pressure, its dissidents jailed or in exile. Beijing is riding a wave of prosperity and power that makes it harder and harder to apply even the minimum pressure on Tibet.
With that in mind, I’d like to make a modest proposal. The Dalai Lama and his followers should march to the Tibetan border and demand to cross back into their ancestral homeland. His Holiness should be accompanied by some of the tens of thousands of Tibetans who fled with him after 1959, along with young men and women in their teens and twenties who have never even seen the dun-colored hills and valleys of Kham and Amdo. Read the rest of this entry »
China Threatens “Torture” For Tibet Informants
Tibetans have protested what they call increasing repression by the Chinese authorities in the Tibetan-populated areas.
Report: China Threatens “Torture” For Tibet Informants
VOA News – Media rights advocacy group Reporters Without Borders says Chinese authorities openly threaten with “torture” those who circulate information on the situation in Tibet.
In its statement Thursday, the Paris-based group expressed outrage at the policy of terror, which it said is openly pursued by the Chinese authorities in Gan Lho Tibetan Autonomous Prefecture in the northwestern province of Gansu. The statement says police have posted notices in public places in which those who circulate certain views and information are threatened with “beating” and “torture.” Read the rest of this entry »
Il fuoco dei monaci tibetani nel buio del mondo
Il fuoco dei monaci tibetani nel buio del mondo; di Enzo Bianchi. La Stampa 31/3/2012.
Ancora un monaco tibetano che muore dopo essersi dato fuoco per denunciare il pugno di ferro della Cina contro il popolo e le tradizioni religiose tibetane. Ancora un giro di vite di funzionari ed esercito per controllare, prevenire e reprimere espressioni di dissenso che scaturiscono dai monasteri buddisti. Ancora una volta le fiamme dell’immolazione che non riescono ad accendere la solidarietà di quanti potrebbero e dovrebbero alzare la voce in difesa degli indifesi. Diventiamo sempre più sordi e muti di fronte all’oppressione operata dal più forte, dal troppo forte contro il più debole, il troppo debole, l’inerme. Eppure, la disarmante testimonianza di chi usa violenza contro se stesso per denunciare quella compiuta quotidianamente contro il proprio popolo non cessa di gridare: con più si cerca di soffocarla e con più la brace coperta dalle ceneri lascia sprigionare l’ardore di chi sa di battersi per una causa giusta. Read the rest of this entry »
Like a butter lamp in the wind
Like a butter lamp in the wind
March 31, 2012 11:41 am. By Amitava Sanyal, Hindustan Times
By all accounts, Jamphel Yeshi was an ordinary man. His father, a farmer in the Sichuan province of east Tibet, passed away when Jamphel was young. At 22, to obey his mother’s wishes Jamphel used up some savings to bribe Chinese officials and cross over to India, leaving behind three brothers and a sister. In India he joined a four-year course at the Tibetan Transit School in Dharamsala. As a part of the course, he came to Delhi to learn computers at an academy in Pitampura. In recent months Jamphel, who had turned 27, was based in Majnu ka Tila, the Tibetan settlement in north Delhi, and was helping other newcomers with translations and finding their way around Delhi. Read the rest of this entry »
Tutti i monasteri tibetani finiscono sotto il controllo del governo cinese
Manifestazione di monaci tibetani in un monastero in Tibet.
Pechino invia 20mila uomini “per parlare con le persone”. Ma la tensione è crescente: altri due monaci si danno fuoco.
di Ilaria Maria Sala 31/03/2012 La Stampa, Hong Kong.
Il tetto del mondo è in fiamme: ieri, altri due giovani tibetani si sono immolati, bevendo cherosene e poi dandosi fuoco. Sono Thenpa Dhargyal, di 22 anni, e Chime Palden, di 21, entrambi monaci al monastero di Kirti, nella regione di Ngaba (Aba in cinese) parte delle zone tibetane del Sichuan.
Mentre bruciavano, secondo quanto dichiarato da testimoni che hanno inviato informazioni a gruppi di tibetani in esilio in India, i due hanno gridato slogan anti-cinesi e chiesto il ritorno del Dalai Lama. La tragedia di ieri ha portato a 33 le immolazioni, iniziate lo scorso anno. Read the rest of this entry »
Tibet: due monaci buddisti si autoimmolano
Tibet orientale: due monaci buddisti si autoimmolano in Sichuan. Ngaba, due monaci tibetani Tenpa Dhargyal e Chime Palden si danno fuoco. La polizia blocca i soccorsi. La doppia autoimmolazione è avvenuta a Barkham (Contea di Ngaba, Sichuan). I due erano entrambi del monastero di Kirti. Dopo il gesto le autorità hanno portato i corpi in un luogo segreto. Dubbi sulle loro condizioni di salute. Lhasa (AsiaNews) – Continuano le auto-immolazioni dei tibetani per il ritorno del Dalai Lama e la fine dell’occupazione cinese. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama vince il premio Templeton 2012
Sua Santità il Dalai Lama è stato insignito col premio Templeton per il suo lavoro relativo a scienza e religione.
New York (New York, Usa), 29 mar. (LaPresse /AP) – Il Dalai Lama ha vinto il premio Templeton 2012, uno dei più importanti riconoscimenti religiosi al mondo. Il leader spirituale del buddismo tibetano è stato premiato per il suo lavoro relativo a scienza e religione, per cui si è aggiudicato l’onorificenza dalla fondazione John Templeton assieme a una somma di denaro di 1,7 milioni di dollari. Il Dalai Lama è il fondatore del centro Mind & Life, istituto per la ricerca della scienza e del buddismo. Una serie di suoi interventi a conferenze della Stanford University ha portato inoltre alla creazione del Centro per la formazione e la ricerca della compassione e dell’altruismo, che riunisce scienziati e studiosi di religione. Il riconoscimento sarà consegnato il 14 maggio durante una cerimonia ufficiale a Londra. Read the rest of this entry »
Historic opportunity for Hu Jintao to engage Dalai Lama
By divesting political powers specifically invested in the person of the Dalai Lama to the new elected leadership, Tenzin Gyatso has already sent a strong signal to China that he would remain only a spiritual face of Tibet who has no intentions of controlling the lives of close to six million Tibetans.
By Mayank Chhaya; India Vision (An Informative site on India)
History beckons China’s President Hu Jintao during his India visit if he sheds entrenched antipathies and chooses to directly engage the Dalai Lama with a specific intention of initiating the process of resolving the festering problem of the Tibetan region that is in turmoil and have been aflame with self-immolations, that spread to Delhi Monday with a 26-year-old youth setting himself on fire.
Although Hu is visiting to attend the 4th summit of Brazil, Russia, India, China, South Africa (BRICS) on March 29, its sidelines are fraught with an opportunity for him to make a statesmen-like gesture by meeting the Dalai Lama.
With 29 self-immolations in the past one year of which 22 have been fatal and seven in the past three weeks alone, Hu could soothe the growing unrest in a region which he once controlled with an iron fist as the political commissar of the People’s Liberation Army units. He was also the Communist Party’s Regional Committee Secretary of the Tibetan Autonomous Region (TAR) in 1988. If there is one individual in the Chinese establishment who could make a bold gesture on Tibet, it is Hu. Seven years younger than the Dalai Lama, President Hu has the political and administrative weight to break some outdated moulds and at least initiate the process of direct engagement with the Tibetan leader. Realistically, there is no prospect of the meeting taking place of course, but that is precisely where it requires the Chinese leader to do something entirely unexpected. Starting later this year and over a period of six months Hu is expected to give up at least two of his three powerful positions as president of the People’s Republic of China, chair of the Central Military Commission, and party secretary of the Chinese Communist Party (CCP). There could not be a more opportune time for him to exercise gumption. Read the rest of this entry »
‘Escape from the Land of Snows’: A Portrait of Tibetan Faith Amid Crisis
His Holiness the Dalai Lama escaping from Tibet in 1959
‘Escape from the Land of Snows’: A Portrait of Tibetan Faith Amid Crisis
By Stephan Talty; The Huffington Post 03.29.12
Tibet is, in the West, a story of a small, occupied country. It’s a story we understand perfectly: a weak nation taken over and occupied by a more powerful one. This is, in a way, the American theme, the theme of 1776, when we threw off our own band of occupiers. The narrative has been repeated so many times in so many guises, from our own misguided take-overs of places like Cuba, to our fight to free France and Poland in World War II, that any American can understand Tibet in a phrase.
When I went to Lhasa in 2009 to research my book on the Dalai Lama’s escape to freedom, I expected to be meet patriots almost exclusively. But I was wrong. The story of modern Tibet is in many ways the story not of nationalism but of Buddhism. Read the rest of this entry »
Il monaco 20enne Lobsang Sherab si dà fuoco e muore
Lobsang Sherab si è auto-immolato nella cittadina di Chara, contea di Ngaba, nella zona orientale tibetana.
L’ultimo rogo ieri sera, nella cittadina di Chara. Il giovane è morto sul posto e la polizia cinese ha sequestrato il cadavere, blindando tutta l’area. Chiuse le attività commerciali. Direttrice di Free Tibet: il sacrificio dei tibetani per la libertà, nel silenzio assordante della comunità internazionale. Dharamsala (AsiaNews) – Un monaco 20enne è morto ieri dopo essersi dato fuoco, nell’ultimo atto di una lunga scia di immolazioni che stanno caratterizzando la “Primavera tibetana”. Fonti locali raccontano che alle 7.10 di sera il giovane monaco Lobsang Sherab si è auto-immolato nella cittadina di Chara, contea di Ngaba, nella zona orientale tibetana, compresa nella provincia cinese del Sichuan. Prima di darsi fuoco, il 20enne appartenente al monastero di Kirti – teatro di numerose proteste e roghi negli ultimi mesi – ha lanciato slogan contro le politiche “discriminatorie” di Pechino nei confronti dei tibetani; egli è morto sul colpo. Lobsang Sherab era stato ordinato monaco all’età di nove anni nel monastero di Gendun-Tempheling nel villaggio di Raru per poi trasferirsi nell’ottobre scorso nel Collegio di Dialettica nel monastero di Kirti. Fonti locali riferiscono che “due tibetani presenti nella zona hanno cercato di rimuovere il cadavere”, ma sono intervenute le forze di sicurezza cinesi “che hanno impedito loro di prendere il corpo, portandoselo via”. Gli agenti hanno anche ordinato la chiusura dei negozi e delle attività commerciali nell’area per “motivi precauzionali”. Quella di ieri sera è la seconda auto-immolazione nella cittadina di Chara, circa 70 km da Ngaba, in questo mese. Il 5 marzo scorso un 18enne di nome Dorjee si è dato fuoco ed è morto. Read the rest of this entry »
Young Tibetan Monk Self-Immolates in Ngaba
The 20-year old Tibetan Lobsang Sherab set himself on fire. Situation in Ngaba region currently remains tense as Beijing continues to heighten its crackdowns, arbitrary beatings and detentions in Ngaba
A 20-year old Tibetan set himself on fire Wednesday evening around 7:10 pm in Changsha township of Ngaba in eastern Tibet (Chinese: Aba County, Aba Autonomous Prefecture, Sichuan Province). Lobsang Sherab , a monk of restive Kirti monastery died as a result of self-immolation protest against China, says spokesperson of Kirti monastery in India. Chinese paramilitary troops reportedly took his body despite pleas by Tibetan crowds to have it send to his family. Sherab is known to have ordained as a monk at the age of nine at Gendun-Tempheling monastery in Raru village. In October last year, he joined Ngaba’s Kirti monastery’s dialectic college. Reports say heavy Chinese security forces have been deployed at the Changsha township after the self-immolation.
Crackdown in Ngaba
The latest self-immolation from Tibet comes amid series of self-immolations by Tibetan monks and nuns from Tibetan regions, mostly from Ngaba. Read the rest of this entry »
BRICS Leaders Should Raise Issue of Tibet With Hu Jintao
Speaker Penpa Tsering and Deputy Speaker Khenpo Sonam Tenphel of the Tibetan Parliament-in-Exile at the press conference.
Press Release – Taking opportunity of the visit of President Hu Jintao of PRC to India to take part in the 4th BRICS Summit, the Tibetan Parliament in Exile wish to remind all the BRICS members that the situation in Tibet continue to deteriorate and China continue to implement inhuman brutal methods to suppress the peaceful Tibetans inside Tibet. So far 30 Tibetans have self immolated in Tibet out of which 22 have succumbed to their injuries. Three more Tibetans self immolated in India and Nepal, the latest being Jampel Yeshi who burnt himself on the 26th of this month in New Delhi and died this morning. 8 others were killed by indiscriminate police firings in Tibet. We urge the BRICS leaders to raise the Issue of Tibet with President Hu Jintao along with Syria and Iran. Read the rest of this entry »
New Delhi: è morto Jamphel Yyeshi, il 31° eroe tibetano. Arresti preventivi a Delhi per l’arrivo di Hhu Jjintao
New Delhi, 28 marzo 2012. Non è sopravvissuto alle ustioni ed è deceduto questa mattina, alle 7.30 (ora locale) all’ospedale Ram Manohar Lohia Jamphel Yeshi, il tibetano che due giorni fa si è arso con il fuoco a New Delhi, a Jantar Mantar, non lontano dal Parlamento indiano. “E’ morto, ce l’ha detto un medico” ha dichiarato a un giornale francese un famigliare di Jamphel. Subito dopo, l’annuncio ufficiale del Tibetan Youth Congress. Per due lunghi giorni i medici hanno lottato per tenere in vita questo nuovo eroe tibetano che presentava ustioni sul 98% del suo corpo. Per facilitarne la respirazione gli era stata praticata una tracheotomia ma le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Si era dato fuoco alle 12.30 del 26 marzo mentre, assieme ad altri seicento tibetani, partecipava alla protesta contro l’imminente arrivo nella capitale indiana del presidente cinese Hu Jintao che, domani, prenderà parte al Brics, un summit dei paesi emergenti (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Jamphel Jeshi aveva con sé una bottiglia di benzina: si è allontanato dai compagni e l’ha versata sul suo corpo. Prima di crollare a terra ha corso per una cinquantina di metri. Le immagini della sua corsa, con il corpo avvolto dalle fiamme e la bocca aperta in un prolungato spasmo di dolore sono veramente scioccanti. Read the rest of this entry »
Jamphel Yeshi A Tibetan Hero Dies
Jamphel Yeshi A Tibetan Hero Dies
With great sadness the Tibetan Youth Congress announces the demise of Martyr Jamphel Yeshi who set his body on fire for the cause of Tibet on 26 March 2012 in New Delhi. Doctors announced Martyr Jamphel Yeshi, 27, clinically dead at 7:30 am (local time) today.He is survived by his mother and four siblings, all in Tibet. Martyr Jamphel Yeshi set himself on fire today at around 12:30 pm on March 26, in an apparent protest against the continued Chinese occupation of Tibet in front of hundreds of Tibetans who had converged from all over India at Jantar Mantar to protest Chinese President Hu Jintao’s visit. Read the rest of this entry »
In fiamme per il Tibet: il sacrificio che fa commuovere il mondo.
In fiamme per il Tibet: il sacrificio che fa commuovere il mondo.
Fonte: Vittorio Zucconi – la Repubblica, Martedì 27 Marzo 2012.
Ventisei anni, Yampa Jeshi si è dato alle fiamme a New Delhi prima dell’arrivo del presidente cinese Il suo volto contratto ha fatto il giro del pianeta via Internet. Un´immagine che richiama i martiri della storia. Nella Russia ortodossa interi villaggi si autodivoravano nel fuoco. Jan Palach fu l´eroe della Primavera di Praga, il tunisino Buazizi ha lanciato la rivolta araba.
Washington – Morire senza uccidere altri, soltanto per testimoniare la propria fede o la propria disperazione, come il giovane monaco tibetano Jampa Yeshi nel falò di se stesso. È la definizione del martirio vero. Non c´è stato neppure bisogno di attendere l´avvento di Internet, che ha subito reso «virale», dunque visto da milioni di persone, la smorfia di questo tibetano di ventisei anni immolatosi per segnalare ancora una volta l´infamia della oppressione cinese nel Tibet. Il suo volto distorto in un spasmo orrifico che sembra grottescamente un sorriso si aggiunge a una galleria di immagini che esplosero per la prima volta nella coscienza del mondo cinquant´anni or sono, nel falò del «bonzo», come allora erano definiti, Quang Duc, in una strada di Saigon per protestare contro il despota cattolico Ngo Dinh Diem, poi fatto fuori per ordine di Washington. Read the rest of this entry »
Il testamento di Tawu Jamphel Yeshi
16 marzo 2012 – Testamento di Tawu Jamphel Yeshi
Testamento di Tawu Jamphel Yeshi 16 marzo 2012
16 marzo 2012 – Testamento di Tawu Jamphel Yeshi
1. Lunga vita al Premio Nobel Sua Santità il Dalai Lama! Ritorno di S.S. il Dalai Lama in Tibet! Prego e credo fermamente che i fratelli e le sorelle tibetani in Tibet e fuori dal Tibet possano ricongiungersi davanti al Palazzo Potala per cantare l’inno nazionale come il fragore di un tuono.
2. Cari fratelli e sorelle, per avere un futuro prospero e felicità è importante avere un’identità nazionale. Essa è il soffio vitale di un popolo, l’orgoglio per lottare per la verità, ciò che ci trascina verso un futuro prospero. Cari fratelli e sorelle, se aspiriamo ad un mondo di uguaglianza e felicità, dobbiamo salvaguardare e non dimenticare la nostra identità nazionale, attraverso azioni determinate, piccole o grandi che siano. Più in generale l’identità nazionale è la saggezza che discerne la verità dalle falsità.
3. La libertà è la base della felicità degli esseri viventi. Senza libertà essi sono come una fiamma traballante al vento, come i sei milioni di tibetani.
Se i fratelli e le sorelle delle tre province tibetane saranno unite nello sforzo, saremo certi
del risultato. Perciò non scoraggiamoci.
4. Queste che ho appena descritto sono le condizioni dei sei milioni di tibetani. È arrivato il momento critico per chi ha di più, di dare; per chi è istruito, di servire al meglio la causa tibetana con le proprie competenze; per chi ha la vita, di dare la vita. Così penso io.
Se nel ventunesimo secolo c’è ancora bisogno di dare la preziosa vita alle fiamme, è un
segnale indelebile del fatto che i sei milioni di tibetani stanno attraversando enormi
sofferenze sotto dure repressioni e non godono dell’uguaglianza dei diritti umani. Se avete compassione e siete solidali con noi, proteggete gli umili e innocenti tibetani.
5. La nostra cultura millenaria, la nostra religione e la nostra lingua hanno bisogno della libertà. Tutti gli uomini hanno bisogno di uguali diritti umani. Chiedo, perciò, il sostegno di tutti i popoli del mondo.
Bod gyalo!
Tawu Jamphel Yeshi
Fonte: www.tibettimes.net
Appello alla RAI per il Tibet
Tawu Jamphel Yeshi che si è immolato ieri colfuoco a Delhi per protestare contro la visita in India del premier cinese Hu Jin Tao.
Appello alla dirigenza RAI per una massima attenzione ai drammatici eventi in corso in Tibet e a New York
Il 19 marzo 2012 alle ore 12:00 una delegazione composta da 11 Associazioni pro Tibet (Comunità Tibetana in Italia, Associazione Donne Tibetane, Associazione Italia Tibet, Associazione AREF International Onlus, Istituto Samantabhadra, Laogai Research Foundation Italia Onlus, Associazione Culturale casa del Tibet, Associazione Tso Pema Non Profit, Associazione Nitobe, Associazione Rimè Onlus, Associazione Culturale Progetto Asia) ha consegnato alla RAI di v.le Mazzini, Roma, Read the rest of this entry »
How many Tibetans must burn to death before we wake up?
How many Tibetans must burn to death before we wake up?
Shobhan Saxena 26 March 2012, Times of India
Today at 12.25 pm, a young Tibetan set himself on fire at a protest rally organized by the Tibetan Youth Congress at Jantar Mantar in the heart of the Capital. The Tibetans were protesting against the forthcoming visit of Chinese President Hu Jintao to India, when Jamphel Yeshi suddenly emerged at the site, with his body covered in flames. Even as the fire ate his flesh and hair, the 27-year-old ran for about 100 metres and fell as some Tibetan activists and Delhi cops tried to douse the leaping flames. As Jampa was being carried to Ram Manohar Lohia hospital in a vehicle, the people at Jantar Mantar could see his badly burnt feet and flesh peeling off with the burns. Jampa is undergoing treatment in the ICU with 98% burns. He is battling for his life.
Japmphel Yeshi escaped from Tibet to India in 2006, and he has been living in New Delhi for the past two years.
Today’s shocking incident happened as Tibetan activists from all over India gathered here to “urge the international community to intervene in the ongoing critical situation in Tibet and also protest against Hu Jintao’s upcoming visit for the 4th Brics summit”. Heads of states of Brazil, Russia, China and South Africa are on their way to take part in the Brics summit hosted by India as a member of the group of emerging economies. Read the rest of this entry »
Seven Reasons Why Beijing is Responsible for the Self-Immolations in Tibet
At Least Seven Reasons Why Beijing is Responsible for the Self-Immolations in Tibet
1. Continuing occupation of Tibet
2. Political repression
3. Patriotic re-education and demonization of H.H. the Dalai Lama
4. Shooting and killing of peaceful Tibetan protesters
5. Economic marginalization and making of Tibetans as second-class citizens in their homeland
6. Cultural assimilation and denial of Tibetan as a medium of instruction
7. Environmental destruction
The Central Tibetan Administration categorically rejects allegations that H.H. the Dalai Lama is “encouraging self-immolations in Tibet and advocating expulsion of Han Chinese from Tibet”. It deplores the usual blame tactics utilized by the Chinese government, instead of accepting responsibility for the increasing number of self-immolations in Tibet and addressing the grievances leading to such actions. Read the rest of this entry »
Tibetano si dà fuoco in India per protesta contro visita cinese Hu
Un giovane tibetano ha cercato di immolarsi col fuoco stamattina a New Delhi India,durante una manifestazione organizzata contro la visita del presidente cinese Hu Jintao. Lo riferisce il website Phayul appartenente alla comunità tibetana in esilio. L’uomo, che vive nella capitale indiana, è stato ricoverato all’ospedale con gravi ustioni. La dimostrazione pacifica dei tibetani si è tenuta un’area vicina al Parlamento, dove è stato schierato un massiccio cordone di sicurezza. Il leader cinese è atteso tra pochi giorni per il vertice dei Paesi Brics (Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica). Il tibetano, che ha 27 anni e che è stato identificato come Jampa Yeshi , ha riportato ustioni sulla maggior parte del corpo, secondo la tv NDTV. Quando si è dato fuoco, i suoi compagni hanno cercato di spegnere le fiamme usando le bandiere che avevano in mano e anche versandogli addosso dell’acqua dalle bottiglie. Circa 600 tibetani si era radunati stamattina per protestare contro Hu Jintao con striscioni a favore della liberazione del Tibet. Read the rest of this entry »
Parliament’s Resolution on Critical Situation in Tibet
Full Text of Parliament’s Resolution on Critical Situation in Tibet
Below is the English translation of the resolution passed by the 15th Tibetan Parliament-in-Exile during its session on 14 March 2012. Speaker Penpa Tsering read out the statement during the joint press conference by the Kashag and Tibetan Parliament in Dharamsala on 23 March. Resolution No. 2012/15/3/4 Document No. 6
Consequent to the hailstorm of political activities that battered Tibet since China’s occupation of Tibet in 1949, around 1.2 million Tibetans lost their lives and around 6000 monasteries were robbed or destroyed. Moreover unscrupulous exploitation of Tibet’s natural resources, including large scale deforestation and forced demographic aggression have gravely affected the land and the fragile Tibetan ecology, endangering the livelihood and survival of the Tibetan people in Tibet. Read the rest of this entry »
Tibetan Self-Immolations Rise as China Tightens Grip
A security camera at a tibetan monastery.
Tibetan Self-Immolations Rise as China Tightens Grip
By Andrew Jacobs Published: March 22, 2012 on New York Time
MAQU, China — Like many children of Tibetan nomads, Tsering Kyi started school relatively late, at age 10, but by all accounts she made up for lost time by studying with zeal. “Even when she was out at pasture with her parents’ flock, there was always a book in her hand,” a cousin said. That passion for learning apparently turned to despair this month when the Maqu County Tibetan Middle School, in Gansu Province near Tibet , switched to Chinese from Tibetan as the language of instruction. The policy shift has incited protests across the high-altitude steppe that is home to five million Tibetans and a far greater number of ethnic Han Chinese. On March 3, a few days before the start of the spring semester, Tsering Kyi, 20, emerged from a public toilet at the town’s produce market, her wispy frame bound in gasoline-soaked blankets that had been encircled with wire, relatives and local residents said. In a flash she was a heap of flames, her fist raised defiantly, before falling to the ground, residents said. She died at the scene. Read the rest of this entry »
L’ONU indagherà su quanto sta succedendo in Tibet
Lo sciopero della fame ad oltranza dei tre tibetani alle Nazioni Unite a New York sta producendo i suoi primi frutti.
ONU: invieremo osservatori in Tibet. Termina lo sciopero della fame dei tibetani a New York
Oggi, 22 marzo, a un mese esatto dall’inizio, è terminato lo sciopero della fame dei tre tibetani. La signora Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani si è recata al presidio dove Shingza Rinpoche e Yeshi Tenzin continuavano, ormai stremati, la loro protesta (Dorjee Gyalpo era stato ricoverato all’ospedale il 19 marzo e da lì continuava la sua protesta) e ha comunicato loro l’impegno della Commissione Diritti Umani dell’ONU alla nomina di osservatori speciali incaricati di verificare quanto sta accadendo in Tibet.
Pubblichiamo la corrispondenza di Piero Verni e Karma Chukey sull’epilogo dello sciopero della fame.
Oggi, al 30° giorno di questo lunghissimo ed estenuante “Indefinite Fast for Tibet” iniziato il 22 febbraio, finalmente è venuto l’atteso segnale positivo dalle Nazioni Unite. Read the rest of this entry »
Dragpo: scomparsi 10 tibetani arrestati
Ovunque posti di blocco e controlli di polizia in Tibet
Lhasa (AsiaNews) – All’appello mancano anche alcuni leader religiosi del locale monastero. Essi erano sfuggiti agli arresti avvenuti durante le proteste del gennaio scorso. Le autorità locali aumentano la sicurezza nella regione per evitare nuove manifestazioni. – La polizia cinese ha sequestrato 10 tibetani arrestati in febbraio dopo le proteste pacifiche di Kardze (contea di Dragpo, Sichuan) organizzate a fine gennaio per chiedere il ritorno del Dalai Lama. La polizia ha sparato sulla folla e negli scontri sono morte sei persone; decine hanno riportato gravi ferite agli arti e all’addome. Gli agenti hanno arrestato oltre 100 persone, fra cui tutti i feriti. Secondo fonti del Tibetan Center for Human Rights Defender (Tchrd), dopo gli scontri la polizia cinese ha battuto palmo a palmo la contea di Dragpo per arrestare i partecipanti alle manifestazioni sfuggiti agli arresti. Molti di loro si sono rifugiati sulle montagne. I feriti hanno evitato gli ospedali presidiati dalle forze di sicurezza. I rastrellamenti sono iniziati il 9 febbraio scorso, quando le autorità cinesi hanno fatto irruzione nei villaggi nomadi di Topolung, Gathag e Gyekong-gang, dove hanno ucciso due persone: Yeshi Rigsel, 40 anni monaco del monastero di Dragpo, e suo fratello Yeshi Samdruo di 42 anni. La loro morte è stata riportata dal Ganzi Daily News , giornale governativo, che però ha omesso il ferimento di tutti i componenti della famiglia dei due, fra cui 5 bambini. La madre di Rigsel ha subito l’amputazione del braccio. Read the rest of this entry »
Why are Tibetans burning In Tibet and starving in New York?
Why are Tibetans burning In Tibet and starving in New York?
Tibetan spiritual leader the Dalai Lama wears a ceremonial yellow hat as he gives a religious talk on the 15th day of the Tibetan New Year in Dharmsala, India, Thursday, March 8, 2012 (Ashwini Bhatia – AP)
by Matteo Pist ono/ The Washington Post
China is on high alert in Tibet every March due to sensitive political anniversaries. Tibetans commemorate the March 1959 uprising against Chinese rule and the flight into exile of their spiritual leader, the Dalai Lama. Beijing annually deploys a massive military force to discourage Tibetans from demonstrating any form of dissent, peaceful or otherwise.
2012 has been different. The entire Tibetan region has been effectively under martial law for months as China rolls tanks and stations paramilitary throughout the region. Tibetans are burning themselves to death in protest of China’s iron grip on their homeland.
The method of self-immolations has been essentially the same. Dousing themselves in gasoline, Tibetans set themselves alight standing in town squares and in front of Chinese government buildings. As they become a human torch, they shout, ‘’Return the Dalai Lama to Tibet,’’ ‘’Freedom in Tibet,’’ and ‘’We want human rights.” Most have succumbed to a gruesome death; others have been taken away by Chinese security personal.
Self-immolations as a form of protest had not occurred in Tibet until two and a half years ago. Since then, thirty Tibetans, mostly monks and nuns, have set themselves on fire.
These extreme forms of protests are a response to China’s extreme repression of Tibetans. For a Mahayanist Buddhist perspective one can examine a letter written over fifty years ago by Thich Nhat Hahn, a leading Buddhist monk from Vietnam, to Martin Luther King, Jr. explaining the self-immolations by Vietnamese monks in 1963. These searing images haunted the world, and Nhat Hahn’s words offer insight into the mind of the protestor. Read the rest of this entry »
Indefinite Fast for Tibet – 29° giorno
Il Ven. Lama Shingza Rinpoche al suo 29° giorno di sciopero della fame davanti al Palazzo di Vetro sede delle Nazioni Unite a New York.
New York, 21 marzo 2012 – Un altro giorno senza cibo per i due scioperanti rimasti al presidio. Un altro giorno freddo e ventoso senza alcuna risposta dell’ONU alle cinque richieste del Tibetan Youth Congress. La salute di Shingza Rinpoche e Yeshe Tenzin continua a peggiorare e questi due eroi tibetani diventano giorno dopo giorno sempre più deboli. Secondo informazioni attendibili che abbiamo raccolto anche Dorje Gyalpo, il più anziano dei tre digiunatori che è stato forzosamente portato in ospedale due giorni fa, continuerebbe a rifiutare il cibo e verrebbe nutrito contro la sua volontà con delle fleboclisi. Oggi è venuta una troupe della Voice of America sezione tibetana per intervistare sia Shingza Rinpoche sia Yeshe Tenzin. Rinpoche ha fatto un discorso molto forte e determinato chiamando a raccolta le poche forze rimaste per parlare davanti alla telecamera. Ha cercato di sforzarsi in ogni modo per trasmettere un’immagine di energia e determinazione ma nonostante ciò si vede che è fortemente provato da questi lunghissimi 29 giorni di digiuno. Oggi sono anche venuti al presidio dieci monaci del monastero di Drepung Loseling che stanno girando gli Stati uniti per rappresentare i cham, le danze rituali della tradizione tibetana. Read the rest of this entry »
Le immolazioni e le manifestazioni continuano nelle aree tibetane
Ritratti di martiri tibetani immolatisi recentemente col fuoco esposti a Dharamsala in India, il luogo dell'esilio del Dalai Lama.
La traduzione dell’articolo di Brice Pedroletti “Les immolations et les manifestations continuent dans les régions tibétaines”, pubblicato sul quotidiano “Le Monde” il 20.03.2012.
Nessuna notizia filtra sui media locali e la popolazione cinese ignora cosa accade a Rebkong (Tongren in cinese), piccolo villaggio tibetano situato all’inizio degli altipiani, circa 200 km. a sud di Xining, capitale dell’immensa provincia del Qinghai. Solo i residenti che abitano lungo la strada che costeggia il Fiume Giallo prima di arrivare in questo centro rinomato per le tanka, le pitture religiose tibetane, hanno potuto vedere i convogli di autocarri militari ricoperti di scritte (“Mantenere la solidarietà tra le minoranze nazionali! Sostenere la direzione del Partito!”), i pullmann carichi di soldati e i blindati anti-sommossa. Read the rest of this entry »
Ricoverato in ospedale uno dei tre digiunatori. Deceduto il monaco ventenne Lobsang Tsultrim
Dorjee Gyalpo, cinquantanove anni, il digiunatore ricoverato in ospedale.
Nel pomeriggio di oggi 19 marzo, 27° giorno dello sciopero della fame iniziato il 22 febbraio da tre attivisti tibetani davanti al palazzo delle Nazioni Unite, la polizia di New York ha chiesto l’intervento del Pronto Soccorso Medico per verificare le condizioni di salute dei tre digiunatori. Preoccupava lo stato di salute di Dorjee Gyalpo, cinquantanove anni, che, molto indebolito, non riusciva ad alzarsi. Nonostante l’opposizione dei tibetani presenti che hanno cercato di impedire il ricovero di Dorjee Gyalpo resistendo alla polizia e bloccando l’ambulanza, e il rifiuto a lasciare i compagni opposto dallo stesso attivista, Gyalpo è stato forzatamente ricoverato. Ha fatto sapere che proseguirà il digiuno in ospedale. Gli altri due digiunatori, Shingza Rinpoche e Yeshi Tenzin, continuano la loro protesta di fronte al Palazzo di Vetro. Read the rest of this entry »
Spetta a Pechino un Atto di Generosità per Fermare i Suicidi in Tibet
Gli atti di coraggio e di generosità spettano al più forte, e nella partita tibetana i più forti abitano a Pechino
Al sangue e al fuoco non si fa l’ abitudine. Venerdì un monaco di vent’ anni si è dato alle fiamme ad Aba, area del Sichuan di cultura tibetana: Lobsang Tsultrim sarebbe stato picchiato dalla polizia o dai paramilitari mentre ardeva ancora. Sabato in Qinghai, secondo il gruppo Free Tibet, un quarantenne padre di tre figli si è ucciso, sempre col fuoco: Sonam Thargyal avrebbe bevuto carburante e gridato slogan pro Tibet prima di autoimmolarsi, con il torso avvolto nel filo spinato per tenere a distanza le forze di sicurezza cinesi. «A migliaia» si sarebbero radunati per rendergli omaggio. I tibetani che in un anno si sono uccisi o hanno tentato di farlo sono ormai una trentina. Religiosi e laici. Uomini e donne. Invocano il Dalai Lama, guida spirituale che Pechino considera un diabolico mestatore. Il governo in esilio, di cui il Dalai Lama non è più il leader politico, assiste con apparente imbarazzo alla carneficina. Non incoraggia le autoimmolazioni – come aveva ribadito al Corriere della Sera il «primo ministro» Lobsang Sangay – però le spiega con la repressione da parte del governo cinese. La scrittrice e attivista Tsering Woeser chiede ai suoi tibetani di fermare l’ auto-ecatombe. Ma le forze contrapposte producono un’ immobilità atroce. Il rischio che si profila è che la questione tibetana si riduca alle parole e agli atti estremi dei due fronti. E la semplificazione manichea è un dramma nel dramma. Pechino mette sotto controllo i monasteri e allarga le tutele previdenziali ai monaci. Chiama chi si brucia «spostato» e «terrorista» benché le azioni non abbiano causato morti né feriti se non tra gli auotoimmolati stessi, mentre mercoledì scorso il premier Wen Jiabao sembrava sincero quando esprimeva «turbamento». Tuttavia serve chi sappia sparigliare le carte, tentare una mossa a sorpresa. E mostrarsi generoso. Read the rest of this entry »
Siamo a trenta autoimmolazioni in Tibet
Il monaco tibetano Lobsang Tsultrim, che si è dato fuoco di fronte al monastero di Kirti
Un giovane monaco del monastero di Kirti, a Ngaba, e un agricoltore di Rebkong si sono auto immolati in Tibet. In migliaia in piazza chiedono libertà. Aggiornamenti sullo sciopero della fame ad oltranza di tre tibetani davanti al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York. Sale così a trenta il numero dei tibetani che a partire dal febbraio 2009 si sono dati fuoco come atto estremo di protesta contro l’occupazione cinese e per lanciare al mondo il loro grido d’aiuto. A Ngaba, nella provincia del Sichuan, un monaco ventenne del monastero di Kirti, Lobsang Tsultrim , si è auto immolato il pomeriggio del 16 marzo. A Rebkong, nella contea di Malho, si è dato fuoco questa mattina Sonam Dhargye , un agricoltore di quarantaquattro anni. Riferisce il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia che Lobsang Tsultrim, già avvolto dalle fiamme, camminava lungo la strada principale di Ngaba quando ha visto i funzionari di polizia dirigersi verso la sua direzione. Ha cercato di allontanarsi ma è stato raggiunto, picchiato e gettato a terra. Mentre i poliziotti cercavano di spegnere le fiamme con un estintore, Lobsang ha continuato ad alzare in aria il pugno, in un gesto spesso usato dai tibetani come segno di invocazione della libertà. E’ stato caricato su una camionetta e portato via. Era il maggiore di quattro fratelli. Era diventato monaco all’età di otto anni. Le misure di sicurezza sono state rafforzate in tutta la città e soprattutto all’ingresso del monastero. Lungo la strada principale è stato istituito un nuovo posto di blocco e i tibetani sono fermati e perquisiti. Nella notte tra il 16 e il 17 marzo a nessuno è stato consentito di entrare o uscire da Ngaba. Nella prima mattina di sabato, 17 marzo, un agricoltore di 43 anni, Sonam Dhargye, si è immolato con il fuoco a Rebkong, la città della contea di Malho, regione del Qinghai, teatro solo pochi giorni fa, il 14 marzo, dell’immolazione di Jamyang Palden, un monaco di trentaquattro anni. Read the rest of this entry »
Tibet: appello Dolker, autoimmolazioni smuovano coscienze Occidente
(ASCA) ”La situazione in Tibet e’ veramente terribile”. Lo dice a ‘Start’ Kalsang Dolker, presidente della Comunita’ tibetana in Italia, descrivendo ai microfoni di Rai Radio 1 la drammatica situazione che vivono i tibetani, perche’ il ”controllo cinese e’ strettissimo e mancano le informazioni reali su cio’ che accade”. Affrontando e descrivendo le ‘autoimmolazioni’ dei tibetani che si danno fuoco, Dolker ha spiegato che con il dramma accaduto proprio oggi, in cui un giovane monaco 18enne si e’ dato fuoco nella provincia sud occidentale cinese del Sichuan, ”siamo alla 27esima vittima in tre anni”. Proprio in questi ultimi anni ”la situazione e’ peggiorata perche’ – aggiunge la presidente tibetana – da dopo le Olimpiadi in Cina ci sono state manifestazioni a Lhasa, in Tibet e in Nepal. Manifestazioni a cui il governo di Pechino ha risposto aumentando la repressione e abolendo la liberta’ religiosa”. La presidente dei tibetani in Italia ha spiegato pero’ che il suo popolo in questi 50 anni ”non si e’ piegato. Non si e’ ‘cinesizzato’: una cosa che ha sorpreso le autorita’ cinesi che, proprio per questo, hanno aumentato le repressioni abolendo del tutto la liberta’ religiosa”. Dolker – intervistata da Giulia De Cataldo – ha raccontato che i tibetani rispondono con le ‘autoimmolazioni’. ”Un gesto di estrema disperazione con cui si cerca di smuovere le coscienze internazionali: i governi occidentali facciano pressioni sulla Cina per continuare il dialogo iniziato dal governo tibetano in esilio al fine di arrivare alla vera autonomia. Read the rest of this entry »
Ban Ki Moon: “molto preoccupato” per la salute dei tre digiunatori
Uno dei tre digiunatori, giunti al 24° giorno di sciopero della fame dinnanzi al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York.
Ventiquattresimo giorno di sciopero della fame, a New York, dei tre tibetani che, ormai molto indeboliti e notevolmente dimagriti, sono decisi a portare avanti la loro protesta anche “a costo della vita”. Lunedì scorso, avevano ricevuto la visita dell’Assistente del Segretario Generale, Ivan Simonovic, che si era impegnato a contattare direttamente il Segretario generale Ban Ki Moon e il Commissario per i Diritti Umani Navannethem Pillay per informarli delle richieste avanzate alle Nazioni Unite dai tre attivisti.
Nella giornata di ieri, 14 marzo, un altro segnale che vorremmo considerare positivo e foriero di ulteriori sviluppi è arrivato dal portavoce dello stesso Ban Ki Moon. “Il Segretario Generale afferma il diritto di tutti a protestare pacificamente – ha riferito – ma è molto preoccupato per la salute dei tre digiunatori”. Sembra che Simonovic abbia incontrato sia il Segretario Generale sia il vice ambasciatore cinese alle Nazioni Unite ma nulla è trapelato circa questi incontri. Read the rest of this entry »
La poetessa Tsering Woeser: “No, alle auto-immolazioni in Tibet”
La scrittrice e poetessa tibetana Tsering Woeser ha lanciato un appello agli attivisti che si battono per la libertà del Tibet affinché smettano di compiere gesti di autoimmolazione, poiché non stanno portando alcun beneficio alla causa. La scrittrice, che di fatto vive agli arresti domiciliari, in Cina, a Pechino, ha scritto su internet un appello, in cui si è detta “addolorata” dalla recente serie di immolazioni e ha invitato i tibetani più influenti, tra cui monaci e intellettuali, a fare qualcosa per fermarli. La Woeser ha affermato che i tibetani possono sfidare l’oppressione solo restando vivi. Pechino ha accusato il Dalai Lama, la guida spirituale buddista in esilio, di avere incoraggiato i suicidi. Il leader religioso, 14esima reincarnazione del Buddha, ha risposto affermando che non appoggia tale pratica. La Woeser afferma che tali misure autodistruttive non possono fare nulla per la causa dei diritti dei tibetani. La Cina ha cercato di giustificare l’ondata di immolazioni (di cui solo tre da sabato) come il risultato di orchestrazione esterna piuttosto di ciò che gli attivisti ritengono essere l’angoscia locale per repressione del governo sulla religione e sulla cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Qinghai, monaco tibetano si dà fuoco. Scoppia la protesta
Tibet: i monaci protestano e si immolano col fuoco
Qinghai, monaco tibetano si dà fuoco. Scoppia la protesta
di Nirmala Carvalho
Il monaco è sopravvissuto alle fiamme e le autorità lo hanno portato all’ospedale. Ma i monaci lo hanno riportato in monastero temendo per il suo arresto. Centinaia di religiosi tibetani e centinaia di studenti stanno dimostrando, portando anche foto del Dalai Lama. I monasteri vicini giungono in città per mostrare solidarietà. La pubblica sicurezza ha stabilito posti di blocco.
Dharamsala (AsiaNews) – Jamyang Palden , un monaco tibetano sui 30 anni si è dato fuoco oggi a Rongwo (contea di Rebkong, Qinghai) verso le 10.30 di questa mattina. Il religioso si è auto-immolato vicino al monastero di Rongwo, il più grande della contea e secodo le ultime informazioni, è sopravvissuto al gesto. Ma il suo sacrificio ha scatenato una protesta che cresce sempre più. Read the rest of this entry »
Tibet: sciopero della fame
Uno dei digiunatori tibetani ad oltranza davanti al Palazzo delle Nazioni Unite a New York
Tibet libero, sciopero della fame. di Piero Verni Espresso/repubblica.it, 14 marzo 2012
Tre profughi buddisti digiunano da quasi un mese davanti al Palazzo dell’Onu, a New York, All’inizio non se li filava nessuno, ora sta diventando un caso mondiale perché minacciano di lasciarsi morire. E la Cina è furiosa.” Il nostro obiettivo è ottenere l’indipendenza per il Tibet e la democrazia in Cina. Stiamo lottando perché il Dalai Lama possa tornare al più presto in un Tibet libero”. Sono le parole che mi sussurra con un filo di voce Shingza Rinpoche, un importante lama tibetano giunto oggi al 21° giorno di sciopero della fame. Siamo a New York, in uno spiazzo di fronte al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite dove il Tibetan Youth Congress, una delle principali NGO della diaspora tibetana, ha organizzato un “Indefinite Hunger Strike for Tibet” a cui oltre al religioso partecipano due laici, Dorje Gyalpo nato il 5 marzo 1953 nel Tibet meridionale e Yeshi Tenzin nato il 15 marzo 1973 in India. Read the rest of this entry »
La 27° immolazione pro Tibet
Un giovane monaco tibetano si è dato fuoco per protesta contro il dominio cinese nella regione autonoma ed è morto per le gravi ferite riportate. A New York un segnale positivo è arrivato ai tre digiunatori dalle Nazioni Unite. Al 20° giorno dello “sciopero della fame per il Tibet”, davanti al quartier generale delle Nazioni Unite a New York, l’Assistente al Segretario Generale per i Diritti Umani, Ivan Simonovic, ha invitato formalmente nel suo ufficio il Presidente del Tibetan Youth Congress, Tsewang Rinzin, per discutere sulla situazione in Tibet e lo sciopero della fame davanti all’ONU.
Dharamsala, 13 marzo 2012. Il 10 marzo, giorno del 53° anniversario dell’insurrezione di Lhasa, un altro giovanissimo monaco tibetano si è auto immolato a Ngaba. Gepey , diciotto anni, appartenente al monastero di Kirti, si è dato fuoco alle ore 17.00, ora locale, nelle vicinanze di un campo militare che dagli anni ’50 del secolo scorso ospita i soldati del cosiddetto esercito di liberazione. Il ragazzo è morto all’istante. Read the rest of this entry »
I monaci abbandonano i monasteri sotto il controllo del regime
Monasteri tibetani sotto il controllo del regime: i monaci preferiscono abbandonarli
di Nirmala Carvalho
Un “gruppo di lavoro” inviato da Pechino paralizza la vita nei templi buddisti, che vengono requisiti con la forza. In risposta, i monaci abbandonano i luoghi di culto e se ne vanno. La popolazione teme la situazione, che non permette più neanche una degna sepoltura per i defunti, ma Pechino la ignora.
Dharamsala (AsiaNews) – Il governo cinese ha prima requisito e poi costretto alla chiusura una serie di monasteri buddisti nella Prefettura di Nagchu, nella Provincia autonoma tibetana. Per cercare di fermare le proteste anti-cinesi, infatti, le autorità hanno inviato nella zona un “gruppo di lavoro” che ha trasferito con la forza tutte le proprietà dei monasteri al governo centrale. Nonostante i luoghi di culto siano privati, i dirigenti comunisti hanno imposto ai monaci un controllo talmente serrato che questi – pur di evitarlo – hanno scelto di abbandonare i monasteri. Read the rest of this entry »
Prosegue a New York lo sciopero della fame ad oltranza di tre tibetani
New York, Palazzo delle Nazioni Unite: I tre tibetani digiunatori ad oltranza per il loro Paese
Prosegue a New York lo sciopero della fame ad oltranza di tre tibetani (nella foto) che, iniziato il 22 febbraio, entra oggi nel 19° giorno. I tre digiunatori sono il Venerabile Shingza Rinpoche, 32 anni – un lama di alto rango che da tempo si batte per la libertà del Tibet, Dorjee Gyalpo, 59 anni, e Yeshi Tenzing, 39 anni, entrambi attivisti del Tibetan Youth Congress, il movimento che ha organizzato il digiuno. I tre tibetani chiedono alle Nazioni Unite di inviare immediatamente in Tibet una delegazione che accerti la reale situazione del paese; di esercitare pressioni sulla Cina affinché ponga fine allo stato di legge marziale di fatto esistente; di chiedere a Pechino di consentire ai media internazionali di verificare e riferire sulle atrocità in atto; di chiedere alla Cina il rilascio di tutti i prigionieri politici, inclusi Gedun Choekyi Nyima e Tenzin Delek Rinpoche e, infine, di chiedere alla Cina di porre fine alle cosiddette campagne di ri-educazione patriottica. Read the rest of this entry »
Discorso di Lobsang Sangay nel 53° anniversario dell’insurrezione del Tibet
Il Kalon Tripa Prof. Lobsang Sangay tiene a Dharamsala il discorso commemorativo in occasione del 53° anniversario dell'insurrezione nazionale tibetana.
DISCORSO DEL KALON TRIPA PROF. LOBSANG SANGAY NEL 53° ANNIVERSARIO DELLA INSURREZIONE NAZIONALE TIBETANA
Oggi, 53°anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana e 4°anniversario delle proteste di massa avvenute in Tibet nel 2008, rendo omaggio alla gente coraggiosa che tanto si è sacrificata per il Paese. Nonostante cinquantatre anni di occupazione da parte della Repubblica Popolare Cinese, lo spirito e il senso dell’identità nazionale dei tibetani rimangono intatti.
In questa occasione, rendo omaggio a Sua Santità il Dalai Lama per la sua visione, la sua guida e la sua benevolenza. Esprimo inoltre il più profondo rispetto e la mia gratitudine alle generazioni dei più anziani che, grazie al loro prodigarsi e al loro incessante impegno, hanno reso possibile nell’arco degli ultimi cinquant’anni la crescita e il dinamismo del nostro movimento. Read the rest of this entry »
Il genocidio che l’Occidente finge di ignorare
Il genocidio che l’Occidente finge di ignorare
di: Domenico Vallario // 9 febbraio 2012 // Internazionale
Lhasa, 3650m, Regione Autonoma del Tibet. Nella spianata di cemento antistante il Potala, uno dei palazzi più belli del pianeta, che fu dimora dei Dalai Lama dal 1649 al marzo del 1959, campeggiano due bandiere altissime della Repubblica Popolare Cinese e un obelisco raffigurante dei lavoratori che ricordano al popolo tibetano chi è che comanda sul Tetto del Mondo. E’ solo uno dei drammatici risvolti dell’occupazione (o liberazione come usano chiamarla gli han di Pechino) della culla del buddhismo incastonata tra l’Himalaya e laghi sacri che va avanti da ormai 62 anni.
Tutto ebbe inizio nel 1949 quando Mao Zedong proclamò la fondazione della Repubblica Popolare di Cina, che aveva come primo obiettivo quello di riprendersi i territori che erano stati da sempre sotto l’influenza dell’impero cinese. Un tentativo di accordo stipulato nel 1951 tra il sedicenne Tenzin Gyatso (XIV ed attuale Dalai Lama) e i rappresentanti di Pechino , che riconosceva la sovranità cinese in cambio dell’autonomia interna e religiosa, venne disatteso, e fu così che nel 1959, la rivolta del popolo di Lhasa contro le violenze e la barbarie dell’esercito cinese nei confronti dell’etnia tibetana divenne guerra civile. Le resistenze di un popolo abituato a vivere di tsampa e tè al burro di yak, che non conosceva armi né automobili, vennero represse nel sangue dai militari rossi, che uccisero circa 90.000 tibetani e ne deportarono un numero non definito nelle carceri. Il Tibet divenne così una provincia dell’immensa Repubblica Popolare, alla quale venne riconosciuto statuto speciale nel 1964. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: la violenza non risolve i problemi
Sua Santità il Dalai Lama: E 'deprecabile che in questo momento la verità venga violentemente repressa all'interno del Tibet. Nel mondo attuale, la verità sta perdendo di forza
Parlando al termine dei cinque giorni del Monlam Chenmo (Festa della Grande Preghiera) tenuto presso lo Tsug-Khang, il tempio principale di Dharamsala, il Leader spirituale tibetano Sua Santità il Dalai Lama ha affermato che la violenza e l’oppressione non può mai portare ad una soluzione duratura della crisi nel Tibet: “Anche se la violenza e l’oppressione possono apparire forti e definitive, sono solo temporanee. La violenza non può mai portare ad una soluzione duratura e di lungo termine a qualsiasi problema. Considerando che la verità non può essere distrutta, alla fine prevarrà. E la verità è dalla parte del Tibet”.
Offrendo preghiere per le vittime delle violenze e della repressione in Tibet, Sua Santità ha detto che la Cina sta “distruggendo dalle radici” la ricca tradizione religiosa e la cultura tibetana, Read the rest of this entry »
La polizia spara sui dimostranti e uccide a Pema (Golok)
l’Amministrazione Centrale Tibetana chiede al governo cinese di tenere in considerazione le richieste dei tibetani all’interno del Tibet e di trovare una soluzione pacifica del problema.
Un eloquente video girato da un team di SkyNews. Comunicato stampa dell’Amministrazione Centrale Tibetana. Continua lo sciopero della fame ad oltranza al Palazzo dell’ONU a New York da tre digiunatori. Un tibetano è rimasto ucciso e due sono stati feriti il 6 marzo a Pema (Golok) dopo che la polizia ha aperto il fuoco su un gruppo di dimostranti tibetani che reclamavano la liberazione di un loro connazionale arrestato sotto l’accusa di aver preso parte alle proteste divampate il 25 gennaio nella regione. In quell’occasione i tibetani avevano tolto la bandiera cinese da un ufficio governativo e l’avevano sostituita con una bandiera tibetana. La polizia aveva compiuto numerosi arresti. Molti tibetani avevano lasciato le loro case e si erano nascosti per evitare la cattura. Choeri, 28 anni, è stato colpito in pieno volto ed è morto immediatamente. Due fratelli, Jamphel Lodoe e Karkho sono stai feriti gravemente e si trovano ora all’ospedale. Il 23, 24 e 29 gennaio, rispettivamente a Drango, Serthar e Bharma Shang, la polizia aveva aperto il fuoco sulla folla dei manifestanti uccidendo almeno sei tibetani e ferendone molti altri. Non si conosce il numero delle persone arrestate ma, nella sola Drango, almeno cento tibetani sono stati arrestati o sono scomparsi. Read the rest of this entry »
Sichuan: giovane tibetano si autoimmola, terza vittima in tre giorni
Un ragazzo di nome Dorjee , poco più che maggiorenne, si è dato fuoco nella prefettura di Aba, per protesta contro la repressione di Pechino in Tibet. Il gesto nei pressi di un ufficio governativo cinese. Ieri la notizia della morte di due donne. Intanto la Cina rafforza la sicurezza alla vigilia dell’anniversario della rivolta del 2008. Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Un giovane poco più che maggiorenne è il terzo tibetano a darsi fuoco questa settimana in Cina, per protesta contro il dominio di Pechino nel Tibet. Lo affermano fonti di un gruppo attivista in esilio, mentre il governo di Pechino ha rafforzato ulteriormente le misure di sicurezza in vista dell’imminente anniversario della rivolta del 2008. Solo lo scorso anno oltre 20 tibetani – in grande maggioranza monaci – si sono auto-immolati nella loro battaglia a difesa dei diritti umani, una maggiore autonomia e piena libertà religiosa. Read the rest of this entry »
Tibet: una studentessa diciottenne si è immolata
Tsering Kyi , una studentessa diciottenne di Nyima, una cittadina della Contea di Machu (Prefettura autonoma di Ganlho), si è data la morte con il fuoco sabato 3 febbraio. Riferisce il gruppo Free Tibet che pochi giorni prima di compiere l’atto estremo Tsering Kyi, a casa per il periodo delle vacanze invernali, aveva detto: “A Ngaba e in altre zone del Tibet i tibetani si danno fuoco, dobbiamo fare qualcosa per il nostro paese perché la vita non ha senso se non facciamo qualcosa per il Tibet”. Tsering Kyi si è recata di prima mattina nella piazza del mercato, si è cosparsa di benzina e si è data fuoco. Avvolta dalle fiamme ha alzato più volte la mano sopra la testa. E’ morta all’istante. Dalle loro bancarelle, i venditori cinesi hanno avvertito la polizia che, giunta sul posto, ha isolato il mercato impedendo a chiunque di lasciare la piazza fino alle 9.00. Le autorità hanno cercato di far credere che la ragazza si è data fuoco non per motivi politici ma per ragioni personali. E’ il primo caso di immolazione avvenuto nella Contea di Machu. Read the rest of this entry »
Madre tibetana si dà fuoco nel Sichuan
La donna, una vedova con quattro figli, ha percorso 80 km per bruciarsi davanti al monastero di Kirti, da un anno sotto controllo. Dharamsala (AsiaNews) – Una donna tibetana, madre di quattro figli, si è immolata col fuoco davanti al monastero di Kirti (Sichuan); una ragazza tibetana si è invece data fuoco in un mercato a Maqu, nel Gansu.
Rinchen , una vedova di 32 anni, si è data fuoco ieri davanti alla stazione di polizia costruita in questi mesi per controllare la porta d’entrata del monastero di Kirti. Secondo testimonianze riportate da Free Tibet, la donna ha gridato “Il Tibet ha bisogno della libertà; Gyalwa Rinpochen [il Dalai Lama ] deve ritornare in Tibet”. Il corpo di Rinchen è stato preso e portato nel monastero. Il marito era morto un anno fa e la donna lascia quattro figli: uno di 13 anni, Gyamo, altri due dei quali non si conosce il nome e un quarto di pochi mesi. Read the rest of this entry »
Morto il “Dalai Lama della Mongolia”
Sua Santità il Dalai Lama presiede alle preghiere per il nono Khalkha Sua Santità Jetsun Dhampa capo spirituale della Mongolia
Morto il “Dalai Lama della Mongolia”, ha combattuto contro Stalin e Mao
Il nono Khalkha Jetsun Dhampa (“Signore dei rifugiati della Mongolia”) ha vissuto 57 anni in esilio forzato, prima per la dominazione sovietica del suo Paese e poi per quella cinese in Tibet. Nonostante le difficoltà ha combattuto per far rivivere la fede fra i mongoli. Il dolore dei leader buddisti.
Ulaan Baatar (AsiaNews) – Il capo spirituale dei buddisti mongoli, vertice della setta Jonang, è morto ieri a 80 anni dopo aver vissuto 57 anni in esilio forzato per colpa prima della dominazione sovietica in Mongolia e poi per quella cinese in Tibet. Sua Eminenza Dhampa Dorjee Chang Jampel Namdrol Choekyi Gyaltsen, il “Dalai Lama della Mongolia”, era stato riconosciuto come il nono Khalkha Jetsun Dhampa ed era molto amato dai suoi fedeli. Read the rest of this entry »
La rivolta tibetana ora punta su Lhasa
La rivolta tibetana ora punta su Lhasa; di Piero Verni, Il Riformista – 29 febbraio 2012
Nelle ultime ore hanno cominciato a circolare voci incontrollabili su un presunto attentato fallito il 26 febbraio di fronte a un edificio governativo di Rinchenling, un villaggio nella prefettura autonoma di Garze della provincia cinese del Sichuan. L’attentatore avrebbe perso la vita.
Secondo fonti più attendibili, si tratterrebbe invece dell’ennesima auto immolazione di un giovane tibetano. E con quest’ultima salirebbe a ventiquattro il numero delle torce umane che negli ultimi mesi hanno illuminato con i loro terribili bagliori il cielo sopra il Tibet. Una cifra impressionante che, indipendentemente da ogni altra considerazione, dovrebbe far comprendere a Pechino quale sia il livello di frustrazione e disperazione del popolo tibetano dopo oltre sessanta anni di occupazione del Tetto del Mondo. Questo nuovo rogo sarebbe dunque avvenuto durante le celebrazioni del Losar, il capodanno lunare, iniziato il 22 febbraio. Read the rest of this entry »
La visita in Italia del primo ministro tibetano Prof. Lobsang Sangay
29 febbraio 2012. Si è conclusa oggi la visita in Italia del prof. Lobsang Sangay, dal 1° aprile 2011 nuovo Kalon Tripa (Primo Ministro) dell’Amministrazione Centrale Tibetana, il terzo a ricoprire la carica dopo i due mandati consecutivi del prof. Samdhong Rinpoche e il primo a detenere i poteri politici esercitati dal Dalai Lama fino al 29 maggio 2011, data della ratifica delle modifiche apportate alla Costituzione tibetana per consentire la devoluzione dei poteri del leader spirituale tibetano come capo dell’esecutivo a rappresentanti democraticamente eletti. Nato a Darjeeling nel 1968, Lobsang Sangay ha iniziato gli studi presso la scuola locale e si è laureato in Legge all’Università di New Delhi. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1996 in qualità di studente tibetano ammesso al prestigioso Programma Fulbright, nel 2004 ha conseguito il dottorato in Legge presso la Harward Law School. Read the rest of this entry »
Tibet: proteste e arresti nei giorni del Losar
Dharamsala, 28 febbraio 2012. Nei primi cinque giorni del nuovo anno tibetano, iniziato il 22 febbraio, numerose manifestazioni di protesta hanno continuato ad infiammare il Tibet orientale. Non ha avuto finora conferma la notizia di una nuova immolazione che, secondo alcune fonti, avrebbe avuto luogo il giorno 26 febbraio in un villaggio del Sichuan. Estese e prolungate proteste si sono verificate nella regione di Kardze dove, per cinque giorni, i tibetani hanno affisso ai muri e alle finestre degli uffici governativi e appeso lungo strade e ponti manifesti di condanna della politica repressiva cinese.
Avendo rinunciato ai tradizionali festeggiamenti in segno di omaggio e rispetto per le vittime della repressione e per i ventitré immolati, i tibetani della regione di Kardze hanno dato vita ad una spontanea e improvvisata manifestazione di protesta nel momento in cui è iniziato uno spettacolo di fuochi artificiali voluto dalle autorità cinesi. Temendo il dilagare della protesta, i funzionari governativi hanno interrotto lo spettacolo pirotecnico. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama Addresses Conference of Medical Professionals
His Holiness the Dalai Lama responding to questions at the 39th annual Indian Association of Preventative and Social Medicine 2012 national conference in Kangra, HP, India, on February 28, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The Dalai Lama Addresses Conference of Medical Professionals
Dharamsala, HP, India, 28 February 2012 (By Tendar Tsering, phayul.com) – His Holiness the Dalai Lama presided over the Indian Association of Preventive and Social Medicine conference at the Dr Rajendra Prasad Government Medical College near his exile hometown of Dharamshala earlier today.
“This is the first time that IAPSM conference is being held in the state of Himachal Pradesh, and we feel blessed with the presence of the Dalai Lama,” Anil Chauhan, principal of the medical college said in his welcome speech.
Founded in 1974, IAPSM is a non-profit professional organisation of medical specialists dedicated to the promotion of public health and advocates education, research, and programs of community medicine.
Addressing the gathering of over 300 doctors from 24 states in India and Nepal, the Tibetan spiritual leader urged the doctors to work not just for salary but with “care, compassion, and sense of concern” for the patients. Read the rest of this entry »
La Regione Piemonte contro le violenze in Tibet
TORINO 22 feb (Però Torino) – La Regione Piemonte appoggia la causa del popolo tibetano. Lo ha annunciato il consigliere regionale del Pdl Giampiero Leo, presidente dell’Associazione per il Tibet e i diritti umani, al termine della seduta del Consiglio regionale di oggi. “ Nella settimana dal 3 a 10 marzo nelle sede della Giunta regionale verrà esposta la bandiera del Tibet ”, ha dichiarato. L’iniziativa è stata voltata all’unanimità e impegna il Presidente della Regione Piemonte e la Giunta ad adottare iniziative sulla situazione del Tibet in occasione del 53° anniversario dell’insurrezione di Lhasa , la cui ricorrenza è il 10 marzo. “ La Giunta regionale – spiega Leo – dovrà attivarsi in tutte le sedi affinché vengano condannate tutte le forme di violenza contro il popolo tibetano . Dovrà inoltre esortare il governo cinese ad avviare subito politiche di dialogo nei confronti delle autorità civili e religiose del Tibet che vivono in esilio, in primis il Dalai Lama”. L’obiettivo cui si deve giungere è, spiega il consigliere Pdl, garantire “ la libertà di religione a tutti i cittadini, così come previsto dall’articolo18 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. Si chiederà inoltre al governo cinese di fornire informazioni dettagliate sulle condizioni dei circa 300 monaci buddisti che sono stati portati via dal monastero di Kirti nell’aprile del 2011.
Tre tibetani fanno lo sciopero della fame davanti all’ONU
I tre digiunatori: Shingza Rinpoche, 32 anni – un lama di alto rango che da tempo si batte per la libertà del Tibet, Dorjee Gyalpo, 59 anni - un tibetano residente negli Stati Uniti, e Yeshi Tenzin, 39 anni.
Dal 22 febbraio, giorno della celebrazione del Losar, tre tibetani hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato davanti alla sede delle Nazioni Unite a New York in segno di solidarietà con i tibetani all’interno del Tibet e per “dare risonanza al loro appello per la libertà”. I tre digiunatori sono Shingza Rinpoche, 32 anni – un lama di alto rango che da tempo si batte per la libertà del Tibet, Dorjee Gyalpo, 59 anni – un tibetano residente negli Stati Uniti, e Yeshi Tenzin, 39 anni – un attivista appartenente al Tibetan Youth Congress, il movimento che ha organizzato il digiuno. I tre tibetani chiedono alle Nazioni Unite di inviare immediatamente in Tibet una delegazione che accerti la reale situazione del paese; di esercitare pressioni sulla Cina affinché ponga fine allo stato di legge marziale di fatto esistente; di chiedere a Pechino di consentire ai media internazionali di verificare e riferire sulle atrocità in atto; di chiedere alla Cina il rilascio di tutti i prigionieri politici, inclusi Gedun Choekyi Nyima e Tenzin Delek Rinpoche e, infine, di chiedere alla Cina di porre fine alle cosiddette campagne di ri-educazione patriottica. “Ci rivolgiamo inoltre ai leader e ai governi di tutto il mondo affinché intervengano con il massimo impegno presso la leadership cinese chiedendo la cessazione del genocidio in atto in Tibet”, affermano i digiunatori.
Nel lanciare lo sciopero della fame, il Tibetan Youth Congress respinge ogni pretestuosa interpretazione delle auto immolazioni: non si tratta – afferma il TYC nel suo manifesto – di atti irrealistici e senza senso, ma di gesti chiaramente mirati a fare conoscere al mondo le atrocità commesse dalla Repubblica Popolare e a ricordare sia alla comunità internazionale sia allo stesso governo cinese che “i tibetani desiderano l’indipendenza”. “Fino a quando la Cina continuerà ad occupare illegalmente il Tibet, il popolo tibetano continuerà ad essere oppresso e la sua richiesta d’indipendenza, assieme alla volontà di resistenza cresceranno in modo sempre più forte”. Read the rest of this entry »
Intervista a Lobsang Sangay
Protesta in India anni '60 contro l'occupazione cinese del Tibet.
Salvateci dalla oppressione cinese – Intervista a Lobsang Sangay; di Simone Casalini, Corriere del Trentino (Corriere della Sera) 22 febbraio 2012
Trento — Dal 1950 la Cina ha allungato il suo corpo politico e istituzionale sul Tibet rivendicandolo come proprio spazio territoriale o opponendo, più prosaicamente, i suoi interessi geopolitici ed economici. Nove anni più tardi il Dalai Lama e la sua corte, seguiti nel tempo da altri esuli, hanno avviato la diaspora accolti nell’allora India nehruviana. Sessant’anni e oltre sono corsi via lungo i maestosi fiumi che sbocciano sui proclivi del Tetto del mondo, ma nulla è cambiato. Se non l’aggressività di una colonizzazione che ogni giorno si ciba di restrizioni, divieti, persecuzioni e di un’incisiva politica di incentivo al trasferimento della popolazione di etnia han nell’immenso plateau himalayano. «Come m’immagino il Tibet? Un luogo bellissimo, con montagne imponenti e una popolazione ridotta allo stremo. E tale è la condizione di sofferenza che alcuni preferiscono la morte alla vita», riferimento esplicito ai monaci e alle monache (ma non solo) che imboccano la via dell’autoimmolazione Read the rest of this entry »
Statement of the Tibetan Parliament in Exile on Losar
Statement of the Tibetan Parliament in Exile on Losar
Statement of the Tibetan Parliament-in-Exile (TPiE) on the occasion of the day-long Hunger Strike by its Members and the public on the first day of the Water-Dragon Tibetan New Year on 22 nd February, 2012 at the Theckchen Choling, Main Temple, Dharamsala.
Speaker Mr. Penpa Tsering delivering the Statement of the Tibetan Parliament in Exile during the Solidarity Hunger Strike on the first day of Tibetan Losar at Tsuglhakhang, Dharamshala
Amongst the patriotic Tibetan men and women who have been committing the heroic act of self-immolations in Tibet under the two main slogans demanding “the return of His Holiness the Dalai Lama to Tibet” and “freedom and human rights for the Tibetan people”, Venerable Tapey of Kirti Monastery set the trend on 27th of February, 2009. Since then, between the 16th of March, 2011 and 19th of February, 2012, some 23 Tibetans both lay and ordained, have committed self-immolation in Tibet for the sake of Tibet and its people. Two Tibetans have done the same outside of Tibet totaling 25 so far. Fifteen of them including three nuns have lost their precious lives in the process and we have not been able to ascertain the condition and whereabouts of the rest. Read the rest of this entry »
Lhasa “è divenuta un infeno per i tibetani. Ecco come vivono”
Soldati cinesi sotto il Potala, l'ex residenza del Dalai Lama.
Lhasa “è divenuta un inferno per i tibetani. Ecco come vivono”
Una rarissima testimonianza oculare della vita dei tibetani della capitale, anonima per motivi di sicurezza, racconta la verità sul Tibet: “I tibetani stanno sparendo, i monasteri diventano caserme e gli appartamenti privati del Dalai Lama sono stati venduti a un uomo d’affari cinese. I soldati sono ovunque e fanno quello che vogliono. I monaci sono pronti a digiunare fino alla morte contro queste violenze“.
Lhasa (AsiaNews) – In Tibet “i tibetani stanno sparendo: vivono in aree limitate da mura e da filo spinato, costretti ad ascoltare e cantare inni comunisti, guardati a vista dalle armi cinesi. Oltre 7mila persone sono state sbattute in un campo di rieducazione tramite il lavoro, e i monaci sono in sciopero della fame”. E’ il racconto di una fonte che ha appena lasciato Lhasa: anonima per motivi di sicurezza, traccia la vera situazione della provincia occupata con la forza dai cinesi di etnia han. Read the rest of this entry »
Tibet: viaggio tra i monaci: “ci vietano il capodanno”
Pestaggio di un tibetano da parte di poliziotti cinesi
AGI) – Xining, 21 feb. – Non ci sarà nessun capodanno tibetano per i monaci della provincia del Qinghai: i pellegrini che ogni anno viaggiavano anche centinaia di chilometri per raggiungere i luoghi di culto di questa immensa provincia della Cina centrale, quest’anno, non festeggeranno.
Il Losar, la festa tradizionale che inizia domani, apre il calendario dei tibetani e inaugura anche il periodo più rischioso dell’anno nel braccio di ferro tra i monaci fedeli al Dalai Lama e il governo di Pechino. Da mercoledì in poi, in queste zone, si entra nella zona rossa che culminerà tra il 10 marzo – anniversario della fuga del Dalai Lama in India – e il 14 marzo, in cui ricorrono i sanguinosi scontri del 2008 a Lhasa. Le premesse sono le peggiori possibili da diverso tempo a questa parte: solo nelle ultime due settimane, secondo le organizzazioni pro-Tibet, tra le province del Sichuan e del Qinghai si sono autoimmolati nove monaci. I piu’ importanti monasteri del Sichuan sono circondati dalle forze di sicurezza, Read the rest of this entry »
Tibetani festeggiate, ve lo ordina il Partito
Ultimamente i controlli della polizia cinese nelle case di tibetani si stanno intensificando.
di Railmondo Bultrini, La Repubblica. Mancano poche ore al Losar, il Capodanno tibetano che cade il 22 febbraio. Questa vigilia, fin dall’antichità considerata astrologicamente infausta, è stata funestata da una inedita serie di autoimmolazioni per protestare contro il trattamento riservato ai tibetani dal regime cinese, e per chiedere il ritorno del Dalai lama oggi esule in India. Il numero di suicidi tentati o riusciti nell’anno della Lepre appena passato ha superato i venti, una escalation senza precedenti mentre si appresta l’Anno del Dragone d’Acqua, con le solite incertezze di sempre, le solite tensioni, l’abituale e se possibile ancora più crudele repressione delle forze dell’ordine cinesi.
Eravamo stati a Lhasa alla vigilia di un altro Capodanno, nel primo anniversario dalle rivolte del 2009, a cinquant’anni esatti dalla occupazione della ex capitale e la fuga del Dalai lama con il primo nucleo di tibetani esuli che sono oggi oltre 100mila. Read the rest of this entry »
Si immola monaco tibetano 18enne. Arrestato uno scrittore tibetano.
Il monaco 18enne Nangdrol si dà fuoco contro le politiche repressive di Pechino, mentre un insegnante viene portato via senza neanche il mandato di arresto. Wen Jiabao attacca: “Suicidi tesi a minare la stabilità della regione, non hanno l’appoggio popolare”. Ma i monaci celebrano veglie funebri per i morti.
Dharamsala (AsiaNews) – Un monaco buddista 18enne si è auto-immolato ieri con il fuoco nella prefettura tibetana di Aba per protestare contro le politiche cinesi in Tibet e chiedere il ritorno in patria del Dalai Lama. Il suo suicidio porta il numero totale dei religiosi morti a 24. La conferma viene dall’International Campaign for Tibet, una Ong con base a Londra che verifica la situazione dei diritti umani in Tibet. Read the rest of this entry »
Si è immolato per protesta un ragazzo tibetano di diciotto anni
Un ragazzo tibetano di diciotto anni, Nya Drul , si è dato fuoco oggi pomeriggio a Ngaba, la città dell’Amdo teatro del maggior numero delle auto immolazioni che dal marzo 2011 si stanno drammaticamente succedendo in Tibet. Il giovane è morto all’istante. Il suo corpo si trova ora all’interno del monastero Dzomthum di Ngaba dove i monaci stanno officiando le rituali cerimonie funebri. Tsayang Gyaltso, un monaco del monastero di Kirti a Dharamsala, ha fatto sapere che anche Nya Drul, come Sonam Wangyal – conosciuto come Sopa Tulku – immolatosi a Golok Darlak il giorno 8 gennaio, prima di darsi la morte ha lasciato un testamento spirituale. Il numero dei tibetani disposti ad auto immolarsi come estremo atto di resistenza contro l’oppressione cinese in Tibet continua a crescere e i tibetani in esilio, Read the rest of this entry »
Il monaco tibetano Dhamchoe si è immolato per protesta.
Non cessa in Tibet l’ondata delle auto immolazioni. Questa mattina un monaco del monastero di Bongthak Ewam Tare Shedrup Dhargey Ling, in Amdo, si è dato fuoco in segno di protesta contro la politica del governo cinese. Il religioso, Dhamchoe Sangpo, di trentotto anni, è deceduto subito dopo il suo gesto. Era il più giovane di dieci fratelli. Il monastero di appartenenza di Dhamchoe era strettamente sorvegliato dalle forze di sicurezza cinesi da quando un altro monaco, Kalsang, aveva protestato contro l’attuazione di una miniera per l’estrazione di argento pianificata nella zona dalle autorità cinesi. “Da allora, le autorità cinesi avevano circondato il monastero con veicoli militari impedendo lo svolgimento delle cerimonie religiose e minacciando i monaci di chiudere il monastero se non avessero obbedito alle disposizioni”, si legge in un comunicato stampa rilasciato dal parlamento tibetano in esilio. Non si conoscono al momento altri particolari circa l’immolazione di Dhamchoe Sangpo. Le autorità cinesi e l’esercito presidiano il monastero e setacciano, con ricerche porta a porta, le abitazioni all’interno dell’istituto monastico. In un’intervista pubblicata il 13 febbraio sul Corriere della Sera, il Primo Ministro del Governo in Esilio, Lobsang Sangay, definisce le immolazioni “lo zenit della resistenza nonviolenta, perché darsi fuoco distrugge il proprio corpo ma non tocca l’avversario, cioè i cinesi. Noi, governo in esilio, non abbiamo mai incoraggiato questi sacrifici e abbiamo chiesto di astenersi da misure estreme. “Resta il fatto” – prosegue – che i tibetani non accetteranno mai l’occupazione militare del Tibet e lo status di cittadini di seconda classe. E dunque è una reazione naturale: dove c’ è oppressione, c’ è resistenza”. La morsa della repressione non accenna a diminuire. Il Capo del Partito comunista della cosiddetta Regione Autonoma, Chen Quanguo, ha chiesto oggi maggiori controlli sulla rete internet e sui telefoni cellulari per “garantire la totale sicurezza dell’ideologia e della cultura del Tibet”. Secondo Chen, queste misure faranno sì “che la linea e la politica del partito possano effettivamente raggiungere i cuori di milioni di persone appartenenti a diversi gruppi etnici, compresi devoti e patriottici monaci e monache”. Read the rest of this entry »
Al ritorno in Cina, centinaia di arresti fra chi ha pregato con il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama assiste alle danze di purificazione dei sito dove si tiene il Kalachakra per la Pace universale a Bodhgaya India nel gennaio 2012.
Al ritorno in Cina, centinaia di arresti fra chi ha pregato con il Dalai Lama A fine dicembre, con il permesso delle autorità, circa 7mila tibetani sono andati in India per la festa religiosa della Bhodigaya, guidata dal Dalai Lama. Oggi, senza alcuna accusa formale, gli agenti stanno rastrellando e arrestando i partecipanti. Una fonte di AsiaNews: “Non vogliono più capire, cercano di trasformare il popolo in uno zombie”. Lhasa (AsiaNews) – Il governo centrale cinese ha ordinato un raid in Tibet per cercare di fermare le proteste: in questi giorni si sono verificate centinaia di arresti e condanne alla rieducazione tramite il lavoro. Lo denuncia Human Rights Watch. La repressione è nata dopo che 7mila fedeli buddisti si sono recati dal Tibet in India per seguire gli insegnamenti del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Tibet: Lobsang Gyatso monaco 19enne si dà fuoco. La polizia arresta un attivista.
Lobsang Gyatso , del monastero di di Kirti, a Ngaba, si è auto-immolato per protesta contro l’occupazione di Pechino. Le forze di sicurezza lo hanno picchiato in modo selvaggio mentre spegnevano le fiamme. Non vi sono conferme ufficiali del decesso. Le autorità hanno fermato Dawa Dorje , avvocato e difensore dei diritti dei tibetani. Dharamsala (AsiaNews) – Un giovane monaco di appena 19 anni si è dato fuoco ieri pomeriggio nella provincia cinese del Sichuan, in un’escalation di protesta contro la repressione imposta da Pechino. Si tratta del secondo gesto estremo in due giorni di ragazzi tibetani (cfr. AsiaNews 13/02/2012 Ngaba, muore con il fuoco una monaca buddista di 18 anni ) e porterebbe a 24 il numero delle vittime Read the rest of this entry »
Pronti al più alto sacrificio
Intervista a Lobsang Sangay, leader politico e braccio destro del Dalai Lama, lancia un appello alle autorità per il dialogo. E chiama in causa l’ Occidente
Il premier in esilio: «Pronti al più alto sacrificio». In lotta Se Pechino non affronta le nostre sofferenze, le autoimmolazioni continueranno. Via i controlli dai monasteri. I cinesi non demonizzino il Dalai Lama. La comunità internazionale sostenga il dialogo tra Tibet e Cina.
Del Corona Marco (13 febbraio 2012) – Corriere della Sera. «Tutto il mondo sa che la tragedia dei tibetani che si danno fuoco non è terrorismo, come dicono i cinesi. Sono atti di resistenza. Read the rest of this entry »
Ngaba, muore con il fuoco una monaca buddista di 18 anni
Tenzin Choedron
Ngaba, muore con il fuoco una monaca buddista di 18 anni
Tenzin Choedron proveniva dal monastero di Mamae Dechen Choekhorling: è la 23esima vittima di questa forma di protesta contro il dominio comunista. Il governo, invece di cercare il dialogo, continua a preferire il pugno di ferro contro la popolazione. Dharamsala (AsiaNews) – Tenzin Choedron, una monaca buddista tibetana che si è data fuoco per protestare contro il dominio cinese in Tibet, è morta durante la corsa verso l’ospedale di Ngaba, nel Sichuan. A riferirlo sono oggi i media cinesi, che puntano di nuovo il dito contro “la cricca del Dalai Lama, colpevole di fomentare questi atti”. Dal febbraio del 2009, sono oramai 23 i religiosi che si sono dati fuoco per chiedere libertà religiosa e il ritorno del loro leader spirituale in patria. Secondo quanto riferito ieri dal governo tibetano in esilio, la giovane 18enne – che proveniva dal monastero di Mamae Dechen Choekhorling – si è data fuoco ad un incrocio stradale pronunciando slogan contro il governo cinese. Read the rest of this entry »
Tibet, la polizia cinese uccide un monaco buddista e suo fratello
10/02/2012 I due non stavano manifestando, ma erano nascosti in un luogo protetto: avevano partecipato alle proteste del 23 gennaio contro la dominazione cinese. Premier tibetano ad AsiaNews: “Siamo sconvolti da tanta violenza. La comunità internazionale mandi degli ispettori per scoprire la verità sul Tibet”.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi che occupano il Tibet hanno ucciso questa mattina un monaco buddista tibetano e suo fratello, colpevoli di aver partecipato a una manifestazione contro il dominio comunista, che si era conclusa con la morte di circa 6 manifestanti. Mentre arrivano le conferme di una nuova auto-immolazione (la 22esima), il premier tibetano in esilio dice ad AsiaNews : “Siamo sconvolti da tanta violenza”. Le autorità cinesi hanno inseguito per più di due settimane Yeshe Rigal, monaco 40enne, e il fratello 38enne Yeshe Samdrub: entrambi avevano partecipato alle manifestazioni della contea di Draggo, convocate per chiedere il ritorno del Dalai Lama e concluse con una sparatoria e con centinaia di arresti. Da allora i due si erano rifugiati in un luogo ritenuto sicuro. Kalsang, monaco del monastero di Drepung, racconta: “Era in fuga, ma i cinesi hanno circondato il posto dove si trovava insieme al fratello. Dopo averli fatti uscire, gli hanno sparato”. Nel frattempo, arrivano le prime conferme di una nuova auto-immolazione, questa volta da parte di un monaco del monastero di Lab. Anche questo monastero è noto per il sostegno al Dalai Lama, e nel mirino delle autorità. Lobsang Sangay, primo ministro del governo tibetano in esilio, dice ad AsiaNews : “Siamo addolorati e increduli per il continuo aumento delle auto-immolazioni. Inoltre siamo molto preoccupati per l’invio di migliaia di soldati in Tibet e dal bando imposto da Pechino ai media stranieri nella provincia. Apprezziamo le dichiarazioni di molte nazioni, ma chiediamo alla comunità internazionale di fare un’azione concreta: mandate le vostre delegazioni in Tibet a investigare sulla verità”. (NC) http://www.asianews.it/notizie-it/Tibet,-la-polizia-cinese-uccide-un-monaco-buddista-e-suo-fratello-23942.html
Il Dalai Lama in Europa: a maggio sarà in Austria e ad Udine ed a Milano a giugno.
Il 22 e 23 maggio Sua Santità il Dalai sarà ad Udine in una due giorni al palasport Carnera: il 22 maggio è previsto un incontro interreligioso di riflessione e preghiera tra buddhisti, ebrei, musulmani e cristiani, mentre il 23 maggio ci saranno ad accoglierlo tremila studenti dell’Università. Lo hanno annunciato il centro di accoglienza ”Ernesto Balducci” di Zugliano ed il centro buddhista ”Cian Ciub Cio Ling” di Polava http://www.cianciubcioling.com/ frazione del comune di Savogna, nelle Valli del Natisone.
Mercoledì 16 maggio Sua Santità terra’ una conferenza pubblica a Maribor in Slovenia, mentre alla Fiera di Klagenfurt in Austria venerdì e sabato 18 e 19 maggio www.tibetcenter.at , www.dalailama.at Sua Santità darà due giorni di insegnamenti sul Sutra del Cuore https://www.sangye.it/altro/?p=216 e sulla Lampada sul Sentiero per l’Illuminazione di Atisha https://www.sangye.it/altro/?p=81 e sul Cantico delle Quattro Consapevolezze – Istruzioni sul Sentiero della Via di Mezzo del 7mo Dalai Lama Kelsang Gyatso e conferirà l’Iniziazione del Buddha della Medicina. Domenica 20 maggio Sua Santità terrà la conferenza pubblica su “The Art of Happiness”. Il 21 maggio a Salisburgo Sua Santità al mattino terrà la conferenza pubblica “La Pace nel Mondo e la responsabilità universale” e nel pomeriggio parteciperà al dialogo Interreligioso “Armonia nella diversità”. Il 22 e 23 maggio Sua Santità il Dalai sarà ad Udine ed il 24 ad Huy in Belgio. Venerdì 25 maggio a Vienna nel pomeriggio Sua Santità terrà la conferenza pubblica “Oltre la religione. L’etica ed i valori umani nella società di oggi”. Sabato 26 maggio a Vienna Sua Santità parteciperà ad una giornata di simposio sul tema: Buddismo e scienza “Mente e Materia – nuovi modelli di realtà”.
All’Arena di Manchester, UK i l 16 giugno terra’ una conferenza ai giovani, mentre il mattino del 17 e tutto il 18 impartirà insegnamenti http://www.dalailama2012uk.org/ sugli Otto Versi dell’Addestramento Mentale di Geshe Langri Thangpa (lojong tsik gyema) https://www.sangye.it/altro/?p=27 e sulla Lode al Dhammadhatu (choying toepa) di Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=1046#more-1046 , il 17 giugno terra’ la Conferenza Pubblica “Il vero cambiamento avviene nel cuore”. Il 19 giugno replicherà la conferenza alla Royal Albert Hall di Londra . Il 22 giugno ad Edimburgo terra’ la Conferenza “ Oltre la Religione, l’Etica per l’umanità”. In Scozia: il 22 giugno terra’ una conferenza a Dundee ed il 23 ad Inverness .
Mentre a Milano mercoledì 27 giugno, mattina e pomeriggio, Sua Santità il Dalai Lama darà un insegnamento sul testo “I tre aspetti principali del sentiero” di Lama Tzong Khapa https://www.sangye.it/altro/?p=489 . La mattina del 28 giugno, conferirà l’iniziazione di Avalokiteshvara il Buddha della compassione e nel primo pomeriggio terrà una conferenza pubblica.
L’evento si svolgerà presso il Mediolanum Forum di Assago (Milano). Sarà possibile iscriversi all’evento dagli inizi di marzo. Ulteriori informazioni verranno pubblicate sul sito web www.dalailama-milano2012.org Per informazioni: info@dalailama-milano2012.org .
Cina anni ’50, memorie di una tragedia rimossa
Legatura dei polsi dei condannati
Cina anni ’50, memorie di una tragedia rimossa – Maria Rita Masci Manifesto – 11.02.12
Alla Mostra del cinema di Venezia del 2010 fu presentato a sorpresa un film, La fossa (The Ditch) del regista cinese Wang Bing, che fece sensazione e per il quale non si esitò a parlare di capolavoro. Il film traeva origine da una raccolta di testimonianze di sopravvissuti al campo di concentramento di Jiabiangou, nella provincia del Gansu. Qui erano rinchiuse le vittime, per lo più intellettuali e funzionari governativi, della campagna lanciata nel ’57 contro gli esponenti della destra. Dopo aver sollecitato la critica sull’operato del Partito, Mao stabilì che si era andati troppo oltre e mise fine al movimento, noto come «I cento fiori», con la repressione. Campi del genere erano chiamati di «rieducazione attraverso il lavoro manuale» e le condizioni di vita erano durissime. Read the rest of this entry »
Tibet, la polizia cinese uccide un monaco buddista e suo fratello
I due non stavano manifestando, ma erano nascosti in un luogo protetto: avevano partecipato alle proteste del 23 gennaio contro la dominazione cinese. Premier tibetano ad AsiaNews: “Siamo sconvolti da tanta violenza. La comunità internazionale mandi degli ispettori per scoprire la verità sul Tibet”.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi che occupano il Tibet hanno ucciso questa mattina un monaco buddista tibetano e suo fratello, colpevoli di aver partecipato a una manifestazione contro il dominio comunista, che si era conclusa con la morte di circa 6 manifestanti. Mentre arrivano le conferme di una nuova auto-immolazione (la 22esima), il premier tibetano in esilio dice ad AsiaNews : “Siamo sconvolti da tanta violenza”.Le autorità cinesi hanno inseguito per più di due settimane Yeshe Rigal, monaco 40enne, e il fratello 38enne Yeshe Samdrub: entrambi avevano partecipato alle manifestazioni della contea di Draggo, convocate per chiedere il ritorno del Dalai Lama e concluse con una sparatoria e con centinaia di arresti. Da allora i due si erano rifugiati in un luogo ritenuto sicuro. Kalsang, monaco del monastero di Drepung, racconta: “Era in fuga, ma i cinesi hanno circondato il posto dove si trovava insieme al fratello. Dopo averli fatti uscire, gli hanno sparato”. Read the rest of this entry »
Sottoscrizioni per il Tibet
Il monastero di Kardze' in Tibet, cui appartenevano molti monaci che si sono immolati.
Invitiamo a sottoscrivere l’appello lanciato da International Tibet Network ai leader di tutto il mondo per la cessazione delle misure repressive in atto a Ngaba e in tutto il Tibet, a sostenere la richiesta di un intervento diplomatico a favore del Paese delle Nevi e a rimanere al fianco del popolo tibetano che, come tutti gli esseri umani, ha diritto alla pace e alla libertà. La sottoscrizione al sito: http://standupfortibet.org/enough/dk-speakup-petition-1/ Sottoscrivete l’appello di AVAAZ ai presidenti Obama e Sarkozi, ai primi ministri Cameron, Gillard e Mnamohan Sing e all’Alto Rappresentante dell’UE Ctherine Ashton perché intervengano per fermare la repressione cinese causa dell’immolazione delle vite dei tibetani. Collegatevi al sito: https://secure.avaaz.org/fr/save_tibetan_lives_fr/?vl L’obbiettivo è il raggiungimento di 500.000 firme!
Roma: approvata alla Camera risoluzione sul Tibet.
È stata approvata ieri all’unanimità dalla Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati una Risoluzione sul Tibet. L’Atto impegna il Governo italiano a compiere un passo formale nei confronti della Repubblica Popolare Cinese in occasione del prossimo Summit UE – Cina che inizierà a Pechino il prossimo 14 febbraio, per chiedere l’interruzione delle violenze, la ripresa del dialogo con il Dalai Lama, l’apertura del Tibet ai media internazionali e la promozione di un’azione di monitoraggio sui diritti umani in Tibet in sede ONU. La Risoluzione è stata presentata dall’Onorevole Gianni Vernetti e sottoscritta da deputati di tutti i partiti. Riportiamo al termine della notizia il testo integrale della Risoluzione.
Questo il testo integrale della Risoluzione sul Tibet: Read the rest of this entry »
Un ex monaco tibetano si è dato fuoco a Ngaba
Un ex monaco si dà fuoco in Tibet contro l’occupazione cinese. È il 21mo dal marzo 2009. È un ragazzo di diciannove anni, Rinzin Dorjee , ex monaco del monastero di Kirti. Aveva lasciato il monastero nel 2010 e viveva con la sua famiglia. La polizia ha domato le fiamme e lo ha fatto ricoverare prima all’ospedale di Ngaba e, in un secondo momento, all’ospedale di Barkham, la capitale della Prefettura autonoma di Ngaba. Non si conoscono con esattezza le sue condizioni ma, secondo alcune fonti, la scorsa notte Rinzin era “in punto di morte”. Il nuovo episodio, il ventunesimo dal marzo 2011, è avvenuto nelle vicinanze della scuola primaria di Ngaba, alle ore 18.30 locali. “Un tibetano si è dato fuoco gridando slogan contro il governo cinese”, ha riferito un tibetano appartenente al monastero di Kirti in India citando un suo contatto all’interno della regione. Secondo testimoni oculari sembra che trattarsi di un monaco, ma ancora non si hanno notizie precise sulla sua identità. “È stato immediatamente portato via dalla polizia e dai soldati e al momento non sappiamo dove sia e quali siano le sue condizioni”, riferisce la fonte all’interno del Tibet. La notizia del nuovo caso di auto immolazione arriva nel giorno in cui i tibetani della diaspora, rispondendo all’appello del governo di Dharamsala, manifestano in questo giorno di fronte alle ambasciate cinesi in tutto il mondo e organizzano fiaccolate e veglie di preghiera in segno di solidarietà con i compatrioti. La scorsa settimana, il Primo Ministro Lobsang Sangay aveva invitato i tibetani in esilio a manifestare, il giorno 8 febbraio, “per far sapere alla Cina che la violenza e l’uccisione di tibetani innocenti sono inaccettabili”. Read the rest of this entry »
Karmapa: Tibetani, non perdete la fiducia e preservate le vostre vite
Karmapa Lama: Tibetani, non perdete la fiducia e preservate le vostre vite; di Ogyen Trinley Dorje, XVII Karmapa Lama.
Il “numero 3” del buddismo tibetano scrive ai suoi fedeli: “Abbiate fiducia nel futuro, continuiamo a seguire il Dalai Lama”. Mentre in Tibet continuano le auto-immolazioni, Pechino sceglie il pugno di ferro: emanata un’ordinanza ai quadri comunisti locali, che devono “fare di tutto” per mantenere la stabilità sociale.
Dharamsala (AsiaNews) – Mentre la protesta tibetana contro la repressione cinese non accenna a diminuire, arrivano nuove notizie di auto-immolazioni e di proteste violente contro la dominazione han e la mancanza di libertà religiosa in Tibet. Tre manifestanti si sono uccisi nella contea di Draggo e altre decine risultano al momento “disperse” dopo gli arresti sommari operati dalle autorità contro le manifestazioni pacifiche.
Inoltre, il governo di Pechino ha ordinato ai dirigenti e ai quadri comunisti di stanza in Tibet di “fare di tutto per mantenere la stabilità sociale” in vista del Nuovo anno tibetano, che porta con sé il quarto anniversario delle proteste di Lhasa. Il Karmapa Lama, “numero 3” nella gerarchia del buddismo tibetano, invita i suoi fedeli a “mantenere la fiducia nel futuro” e a “preservare la propria vita anche davanti alle avversità”. Ma attacca la Cina “incapace di vedere la verità del Tibet”. Di seguito il testo integrale del messaggio inviato dal Karmapa Lama. Read the rest of this entry »
Altri tre monaci tibetani si sono immolati
Venerdì 3 febbraio altri tre monaci tibetani si sono dati foco a Phuwu, un villaggio a 145 chilometri da Serthar. Uno di loro è morto, due sono sopravvissuti. La notizia è arrivata ai media e alle agenzie dopo oltre ventiquattro ore dall’accaduto a causa del blocco delle comunicazioni imposto dalle autorità cinesi dopo la sanguinosa repressione delle proteste avvenute la scorsa settimana nella regione orientale del Sichuan. Riferisce Radio Free Asia che due dei tre monaci autoimmolatisi sono sopravvissuti, anche se versano in gravi condizioni. Sono Tsaptsai Tsering, sessant’anni , e Kyarel, trent’anni. Non è ancora pervenuta l’identità della terza persona che si è data fuoco e che, secondo quanto riferisce l’emittente, è deceduta. Prima di darsi fuoco i tre tibetani hanno invocato il ritorno del Dalai Lama e chiesto libertà per il Tibet. Sale quindi purtroppo a venti il numero degli eroi tibetani che si sono immolati dandosi fuoco. Read the rest of this entry »
La primavera birmana e il lungo inverno del Tibet
di Raimondo Bultrini http://bultrini.blogautore.repubblica.it/
Ciò che accade in Tibet mentre si assiste alle prove di democrazia in Birmania, rende ancora più grande il baratro che divide la Cina dal mondo. Pochi giorni fa, mentre assistevamo ai liberi comizi di Lady Aung San Suu Kyi nelle province meridionali del Myanmar, laici e monaci tibetani venivano uccisi e feriti (almeno sette vittime secondo fonti del dissenso) perché protestavano in massa contro la politica cinese sul Tetto del mondo, nella regione tibetana oggi assorbita dal Sichuan.
Molti sanno che la Cina è stata l’alleata principale dei generali birmani responsabili di una crudele e inefficace dittatura durata 50 anni, proprio come accade da un tempo ancora più lungo in Tibet. Oggi che i militari di Naypidaw e Rangon hanno ammorbidito la loro posizione a favore dell’Occidente, per non dipendere economicamente solo dal Grande Fratello cinese, l’isolamento ideologico dei comunisti dal resto degli stessi vicini asiatici si fa ancora più evidente. Read the rest of this entry »
Deportati centinaia di tibetani di ritorno da Bodhgaya
Centinaia di migliaia di Tibetani, di cui molti provenienti dal Tibet hanno partecipato al Kalachakra conferito a Bodhgaya in India da Sua Santità il Dalai Lama
Centinaia di pellegrini tibetani di ritorno in Tibet attraverso il Nepal dopo aver partecipato all’iniziazione di Kalachakra officiata a Bodhgaya dal Dalai Lama, sono stati arrestati dalle forze di pubblica sicurezza e deportati in località ignota. Il governo tibetano ha reso noto che attorno alle 10.00 del 31 gennaio (ora locale) i pellegrini, circondati dalla polizia, sono stati fatti salire su di un treno alla stazione ferroviaria di Lhasa. Il convoglio ha lasciato la capitale tibetana e si è diretto verso una sconosciuta località della Cina.
Il “modello Wukan” può salvare il Tibet
Non il darsi fuoco, ma il “modello Wukan” può salvare il Tibet
di Wang Lixiong
Soltanto cercando vera autonomia a livello di base, nei villaggi, i tibetani possono sperare di vincere la loro guerra contro la Cina. Il coraggio di chi si è auto-immolato non può nascondere il fatto che, in questo modo, il Tibet è condannato a sparire per sempre.
Dharamsala (AsiaNews) – Nel corso del 2011, secondo i dati ancora parziali delle Ong, in Tibet sono state uccise dalla polizia circa 70 persone. Altri 16, quasi tutti monaci, si sono dati fuoco in piazza per protestare contro la repressione cinese e per chiedere libertà religiosa e il ritorno del Dalai Lama. Le autorità comuniste hanno arrestato e condannato 230 tibetani per aver manifestato contro il governo, e il numero dei detenuti politici è così arrivato a 830. Read the rest of this entry »
Dieci, cento, mille Wukan, campagne cinesi in rivolta
La protesta di Wukan
di Paolo Solom, Corriere della Sera – 28 gennaio 2012
La parola d’ordine corre di villaggio in villaggio. “Impariamo da Wokan”, gridano i contadini e residenti stufi delle “prepotenze” di costruttori e funzionari locali che – spesso in combutta – strappano loro, letteralmente, la terra sotto i piedi. Perché la Cina non si può fermare. Deve continuare a costruire, espandersi, produrre. Autostrade, ferrovie, palazzi: intorno alle megalopoli lo spazio vale oro, mentre spesso chi lo abita non vale nulla, almeno agli occhi di chi ha obiettivi “più alti”. “Impariamo da Wokan”, ovvero il villaggio che il 15 gennaio, dopo mesi di rivolta contro espropri e mancati indennizzi, aveva ottenuto un’incredibile “vittoria”: rimozione dei responsabili cittadini del partito comunista e, addirittura, promozione a segretario del leader della sommossa, Lin Zuluan, 65 anni.Nei giorni scorsi è stata la volta di un altro piccolo centro del Sud della Cina, Wanggang, alle porte di Canton. Mille rivoltosi hanno marciato fino alla capitale provinciale per reclamare i propri diritti. “Se la Cina non cambia e non comincia ad aiutare i residenti più deboli dei villaggi – ha dichiarato spavaldo alla Reuters un trentatreenne di nome Wang – ogni villaggio si trasformerà in una nuova Wukan”.
La protesta era inscenata contro il capo del partito, Li Zihang, accusato di aver sottratto la terra ai legittimi proprietari con l’inganno. Read the rest of this entry »
Cresce la protesta tibetana nel Sichuan: altri cinque morti
Le forze cinesi di sicurezza hanno sparato su manifestanti che gridavano libertà per il Tibet e per il ritorno del Dalai Lama. A Serthar imposta la legge marziale. Critiche di Pechino alle notizie sulle uccisioni a Draggo, due giorni fa. Il premier tibetano in esilio critica il silenzio della comunità internazionale. Le “preoccupazioni” degli Stati Uniti, che in febbraio riceveranno in visita il vice-presidente cinese Xi Jinping.
Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Le forze cinesi di sicurezza hanno ucciso almeno cinque tibetani e ferito altri 40 nel secondo giorno di proteste scoppiate nella prefettura di Kardze (Ganzi, in cinese), nella provincia del Sichuan. Secondo fonti tibetane, la polizia ha sparato contro i dimostranti a Serthar (Seda, in cinese), dove è stata imposta la legge marziale. “I tibetani – dice una fonte – sono confinati nelle loro case e la polizia spara su chiunque si avventuri nelle strade”.
I morti e i feriti di Serthar si aggiungono ai sei morti e agli oltre 30 feriti, anch’essi dimostranti, che la polizia ha colpito a Draggo (Luhuo, in cinese), sempre nel Sichuan. Secondo fonti locali, “12 di loro sono in gravissime condizioni, con un proiettile nel cranio” (nella foto uno dei dimostranti, ucciso a Draggo).
Le manifestazioni sono tutte iniziate con la distribuzione di volantini che esaltavano le auto-immolazioni di giovani tibetani e con slogan sulla libertà del Tibet e sul Dalai Lama. In quasi un anno almeno 16 persone – in maggioranza giovani monaci – si sono dati fuoco per criticare la politica cinese sul Tibet. Read the rest of this entry »
Ancora sangue in Tibet: la polizia uccide 6 manifestanti
I fatti sono avvenuti a Draggo, nella provincia settentrionale del Sichuan: migliaia di persone hanno marciato per chiedere libertà religiosa e il ritorno del Dalai Lama fino agli uffici governativi, dove i soldati hanno sparato a vista.
Lhasa (AsiaNews /Agenzie) – La polizia cinese ha aperto il fuoco contro una manifestazione pacifica che chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet: almeno un manifestante è morto colpito alla testa, mentre altri 30 sono feriti in maniera grave. La Xinhua, agenzia di stampa del regime cinese, conferma il conteggio delle vittime ma punta il dito contro i “separatisti” e la “cricca del Dalai Lama che incita la popolazione alla violenza”. Secondo altre fonti, le vittime tibetane sono almeno sei. Read the rest of this entry »
Monaco buddista ucciso dalle torture della polizia
Geshi Tsultrim Gyatso
Geshi Tsultrim Gyatso, 51 anni, è deceduto dopo 6 mesi di detenzione in un carcere del Qinghai. La polizia non nega l’accaduto, ma spiega di “non essere responsabile” della morte di un uomo fuori dal carcere. Continua la repressione cinese del Tibet. Dharamsala (AsiaNews/Rfa) – Geshi Tsultrim Gyatso, monaco buddista molto rispettato per la sua attività religiosa e per il suo impegno a favore della cultura tibetana, è morto a causa delle torture inflitte dalla polizia nel corso di sei mesi di detenzione. Non si ferma dunque la repressione cinese in Tibet e nelle province a maggioranza tibetana. Secondo la scrittrice tibetana Woeser, che vive a Pechino, le autorità hanno arrestato il monaco 51enne nel luglio del 2011 nella prefettura di Hainan: alla fine del dicembre 2011, è stato rilasciato e portato per un paio di giorni in ospedale. Tuttavia le cure non sono servite a nulla: dimesso anche dall’ospedale, è morto in casa il 22 gennaio. Citando fonti locali, Woeser racconta: “Subito dopo il ricovero, è stato dimesso. La sua famiglia ha subito notato la sua fragilità e le sue diverse ferite, inflitte in carcere. È morto senza che si potesse fare nulla”. Le autorità non negano l’accaduto. Un responsabile della polizia del Qinghai dice: “Non siamo responsabili per la morte di un ex detenuto, se avviene fuori dalla prigione”. Woeser spiega che Gyaltso era nel mirino delle autorità sin dal 2006, quando aveva partecipato al rituale Kalachakra in India sotto la guida del Dalai Lama. Nel marzo 2008, inoltre, aveva preso parte a una protesta pacifica con altri 60 monaci del suo monastero per chiedere la libertà del Tibet e il ritorno del Dalai Lama. Inoltre, combatteva da tempo per preservare la lingua e la cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Il 2011 è stato un anno davvero speciale per il Tibet
Intervento del dr Claudio Cardelli, Presidente dell’Associazione Italia-Tibet
Il 2011 è stato un anno davvero speciale per il Tibet; sotto molti punti di vista un anno drammatico come il paese non aveva vissuto da anni, ma anche importante per il messaggio che ci è arrivato forte e chiaro dalla gente di quella nazione; gente che ci dimostra ancora una volta che non è assolutamente disposta a farsi normalizzare da Pechino. Mentre vi scrivo ho sotto gli occhi queste ultime immagini arrivate dal Tibet.
Mostrano plotoni interi di soldati cinesi in tenuta antisommossa. Sono vestiti di nero e armati di tutto punto. Attraversano le strade di un villaggio tibetano.. Sullo sfondo si riconosce lo stupa di Kirti. Altre immagini li mostrano adunati a centinaia, forse migliaia, che ascoltano probabilmente istruzioni su come reprimere i “facinorosi”. Poi ancora ci sono soldati che trascinano dei tibetani tenendogli il capo chino quasi fin sul terreno.. e altre con dei monaci trascinati fuori dal monastero e con dei cartelli al collo con su scritti i reati di cui sono accusati.. Chi sa il cinese legge “separatista”
Immagini sinistre che ci riportano agli anni bui della rivoluzione culturale.Nulla sembra essere cambiato. I tamzing, le delazioni, le torture e gli imprigionamenti arbitrari. Infine monaci caricati sui camion con le teste fuori dalle sponde del cassone e i cartelli che penzolano dai loro colli a monito per tutti..Via verso destinazioni ignote. Di molti si prederanno le tracce. Read the rest of this entry »
È morto Norbu Damdul: tre mesi fa si era dato fuoco per la libertà del Tibet
Norbu Damdul
È morto Norbu Damdul: tre mesi fa si era dato fuoco per la libertà del Tibet
Nessuno sapeva che fine avesse fatto il giovane monaco tibetano. In fin di vita, era stato portato via dalla polizia. Le autorità cinesi hanno cremato il corpo e consegnato le ceneri alla famiglia, impedendo così gli ultimi rituali religiosi. Norbu aveva 19 anni.
Dharamsala (AsiaNews) – È morto Norbu Damdul, il giovano monaco tibetano di Kirti che si era dato fuoco il 15 ottobre 2011 . Il decesso è avvenuto il 5 gennaio scorso in un ospedale di Barkham, nella regione autonoma tibetana di Ngaba. Norbu aveva solo 19 anni. Quando si è dato fuoco, aveva urlato “Libertà per il Tibet” e “Lasciate tornare il Dalai Lama”. Dal giorno della sua autoimmolazione, la polizia aveva fatto scomparire il monaco in fin di vita e per circa tre mesi nessuno ha saputo nulla delle sue condizioni. Alla morte, le autorità cinesi si sono rifiutate di restituire il corpo del giovane alla famiglia, per celebrare gli ultimi rituali religiosi. Dopo aver cremato la salma, ufficiali di Pechino hanno consegnato ai familiari le sue ceneri. Dal marzo 2011, sono in tutto 15 i casi di autoimmolazione. Solo in questi primi giorni del 2012, già tre monaci hanno cercato di suicidarsi dandosi fuoco chiedendo la libertà per il Tibet e il ritorno del Dalai Lama. Di questi, due sono morti mentre il terzo è ferito in modo grave. (NC)
Un altro monaco tibetano si è dato fuoco
Sonam Wangyal, il monaco tibetano appena immolatosi.
Un altro monaco tibetano si è dato fuoco a Dharlang, una città della Contea di Golok, nella regione orientale del Qinghai. È il terzo tibetano che ha sacrificato la propria vita nel giro di pochi giorni in segno di protesta contro il governo cinese in Tibet, il quindicesimo dallo scorso mese di marzo 2011. Nel febbraio 2009 si era immolato Tapey, un giovane monaco del monastero di Kirti.
Sonam Wangyal, quarantadue anni, conosciuto anche come Sopa, era un monaco molto venerato tra la sua gente, un Tulku o, forse, l’abate di Nyanmo, il suo monastero. Prima di darsi fuoco, è salito su una collina, ha bruciato dell’incenso e ha pregato. Poi ha distribuito numerosi volantini nei quali ha scritto che si apprestava a compiere l’estremo gesto per il Tibet e per la felicità del popolo tibetano. “La gente del Tibet non deve perdere la fede e la speranza” – recitavano i volantini -.” “Certamente, un giorno i tibetani saranno felici, non devono abbandonare il sentiero della speranza”.
Ha scritto inoltre di voler rendere omaggio a tutti i tibetani morti dal 2009 per la libertà del Tibet e per il ritorno del Dalai Lama. Si è quindi cosparso di cherosene e ne ha bevuto in abbondanza tanto che il suo corpo, avvolto dalle fiamme, è letteralmente esploso. La polizia cinese, arrivata sul luogo dell’auto immolazione, ha portato via ciò che restava del povero corpo. Risparmiamo ai lettori altri macabri particolari. Poiché Wangyal era un monaco di alto rango e un venerato leader spirituale, circa 2000 tibetani si sono immediatamente radunati in una veglia di preghiera. In centinaia hanno poi marciato verso la stazione di polizia chiedendo alle autorità la restituzione dei suoi resti mortali. La polizia in un primo momento ha rifiutato la richiesta provocando l’ira dei tibetani che, riferisce Radio Free Asia , hanno reagito fracassando porte e finestre dell’edificio. Solo allora le forze dell’ordine hanno consegnato alla folla ciò che restava del monaco, la testa e parte del busto. I tibetani li hanno portati in processione per le vie della città. Read the rest of this entry »
Qinghai, una folla porta in processione i resti di un monaco auto-immolato
Centinaia di tibetani hanno costretto la polizia a rilasciare i resti di Nyage Sonamdrugyu, un “buddha vivente” che ha scelto il suicidio con il fuoco dopo che il governo gli ha negato il visto per l’India, e li ha portati per le strade di Dari. Nonostante l’opposizione del Dalai Lama, sale a 15 il numero dei suicidi. Dharamsala (AsiaNews) – Una folla composta da centinaia di tibetani inferociti ha portato questa mattina per le strade della contea di Dari – nella provincia cinese a maggioranza tibetana del Qinghai – i resti di un monaco buddista che si è auto-immolato con il fuoco per protestare contro l’occupazione comunista e il bando del Dalai Lama. Nonostante gli appelli proprio del leader buddista, sale così a 15 il numero di religiosi che hanno scelto di suicidarsi con il fuoco.
Secondo Radio Free Asia , la folla ha costretto la polizia a cedere i resti del monaco 42enne, Nyage Sonamdrugyu noto come Sopa, che sono poi stati portati per le strade della contea. Sopa si è ucciso ieri mattina dopo aver bevuto cherosene, di cui aveva già gli abiti imbevuti: secondo alcuni testimoni, “il suo corpo è esploso dopo che ha avvicinato una fiamma”. Il suo è un caso particolare perché si tratta di un bodhisattva, un “buddha vivente”: monaci considerati rinascite di grandi maestri del passato. Le autorità cinesi avevano negato il visto al monaco, che voleva recarsi in India per ascoltare gli insegnamenti del Dalai Lama e del Karmapa Lama. Secondo alcuni, questo è il motivo che lo ha spinto ad auto-immolarsi. Inoltre, altri 2 monaci giovani hanno compiuto lo stesso gesto fra il 5 e il 6 gennaio: uno è morto, mentre l’altro è ferito in maniera molto grave. Secondo il governo cinese si tratta di “criminali comuni che appartengono alla cricca del Dalai Lama”.
Il leader buddista ha più volte chiesto ai suoi seguaci in Tibet e nelle province cinesi a maggioranza tibetana di non commettere suicidio: “La vita è il bene più prezioso che abbiamo. Conosciamo bene le sofferenze di queste persone, ma in questi casi serve pazienza”. I monaci che scelgono il suicidio appartenevano quasi tutti al monastero di Kirti, che non ha una grande tradizione storica e il cui abate vive in esilio a Dharamsala. Anche il lama geshe Gedun Tharchin, che da anni studia i Cinque grandi trattati del buddismo, ha spiegato ad AsiaNews : “Per la nostra religione ogni vita è sacra, e uccidersi è un danno enorme per l’anima. Ma chi vive in Tibet ha fame di libertà, soprattutto religiosa: una fame che sta attraversando tutta la Cina. E il governo è sicuramente molto duro con loro: ho visto i video delle immolazioni apparsi sulla Rete, e non sono riuscito a provare altro che compassione per queste persone”.
Tibet: le prime due auto-immolazioni del 2012, per protesta contro Pechino
Nel pomeriggio di ieri due persone, a breve distanza, si sono date fuoco nei pressi del monastero di Kirti, nella città di Ngaba. Un uomo sarebbe morto, ma non vi sono conferme ufficiali. Le autorità cinesi hanno rimosso i corpi e imposto una rigida censura. Decine di migliaia di fedeli in pellegrinaggio per assistere alle lezioni del Dalai Lama.
Dharamsala (AsiaNews) – Due tibetani si sono dati fuoco nel pomeriggio di ieri, per protestare contro la fine del “colonialismo” cinese nella regione e “l’immobilità” dei governi occidentali che, in un periodo di crisi economica, non vogliono creare frizioni con il governo di Pechino. Si tratta del primo episodio registrato nel 2012, per un totale di 14 casi di auto-immolazione a partire dal marzo scorso. Secondo alcuni testimoni una delle due persone sarebbe deceduta, ma non vi sono conferme ufficiali e le autorità cinesi hanno imposto una rigida censura. Intanto decine di migliaia di pellegrini buddisti di tutto il mondo si muovono verso Bodhgaya, città nel nord dell’India, dove sono in programma i “Kalachakra”, insegnamenti religiosi tenuti dallo stesso Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Altri due tibetani si sono auto immolati a Ngaba
Il 6 gennaio 2012, attorno alle ore 14.40, ora locale, altri due tibetani si sono auto immolati a Ngaba. Ne hanno appena dato notizia il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia e numerose agenzie. Due uomini, un monaco e un laico, con le mani giunte in segno di preghiera, si sono dati fuoco gridando “Lunga vita al Dalai Lama” e invocando il suo ritorno in Tibet.
Nel giro di pochi minuti sono arrivati sul luogo dove si era consumato il disperato gesto forze della Polizia Armata del Popoli (PAP) e dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza (PSB) che hanno estinto le fiamme e portato in un luogo per ora sconosciuto i due tibetani.
Nonostante al momento non siano pervenute notizie certe sulle loro condizioni di salute, alcune fonti riferiscono che le ustioni riportate potrebbero essere talmente gravi da far temere per le sorti dei due nuovi eroi. Non sono ancora noti i nomi, l’età e i particolari della loro vita.
È inoltre di questi minuti la notizia, battuta da numerose agenzie di stampa, che le autorità indiane hanno rafforzato le misure di sicurezza a protezione del Dalai Lama, in questi giorni a Bodh Ggaya per il conferimento dell’iniziazione di Kalachakra. Secondo il quotidiano Times of India , la polizia di Nuova Delhi ha ricevuto informazioni sulla possibilità che alcuni tibetani, probabilmente agenti dei servizi di Pechino, siano entrati clandestinamente in India per raccogliere informazioni sul governo tibetano in esilio e colpire il Dalai Lama. Fonti: Tibetan Centre for Human Rights and Democracy – Agenzie-Associazione Italia Tibet.
Il Dalai Lama riceve a Bodh Gaya il Premio Internazionale Mahatma Gandhi
Sua Santità il Dalai Lama nel corso dei suoi insegnamenti al Kalachakra a Bodh Gaya ha ricevuto il Premio Internazionale Mahatma Gandhi per la Riconciliazione e della Pace. In rappresentanza della Gandhi Development Trust a Durban, Sud Africa, Ela Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, il padre della nazione indiana, ha personalmente consegnato il premio al leader spirituale tibetano, aggiungendo: “Abbiamo il privilegio di onorare Sua Santità il Dalai Lama a riconoscimento del suo lavoro e per il contributo per la pace nel mondo”. Il Dalai Lama avrebbe dovuto ricevere il premio lo scorso ottobre nell’ambito di una sua visita tanto attesa in Sud Africa. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama inizia gli insegnamenti del Kalachakra
Le danze rituali dei monaci del Namgyal Monastery per la purificazione del sito hanno preceduto gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama al Kalachakra
Il leader spirituale tibetano Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato sotto la pioggia i suoi dieci giorni d’insegnamenti sul Kalachakra a Bodh Gaya. Centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da Tibet, dalle regioni himalayane, dal Bhutan, dalla Corea, dalla Cina, e dall’Occidente si sono seduti sotto l’immensa tenda che li ospitava per ascoltare il Dalai Lama. Il 76enne leader tibetano ha esordito ringraziando i convenuti per aver intrapreso un viaggio di tanto impegnativo per ricevere i suoi insegnamenti, con una menzione speciale del gran numero di tibetani del Tibet. “Questo è un luogo molto sacro perché qui il Buddha raggiunse l’illuminazione e quelli di voi tibetani che sono venuti dal Tibet, nonostante le molte difficoltà, tutti voi vi considero tra i miei devoti speciali a questo Kalachakra”, ha ribadito il Dalai Lama.
Chiedendo a tutti i pellegrini cinesi di alzare la mano, il leader spirituale tibetano ha salutato la loro presenza, esortando tutti i suoi devoti a praticare i suoi insegnamenti sulla base della ragione e non della “fede cieca”. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama receives Mahatma Gandhi Award
His Holiness the Dalai Lama receives the Mahatma Gandhi International Award for Reconciliation and Peace from Ela Gandhi, the granddaughter Mahatma Gandhi, in Bodh Gaya, India, on January 4, 2011. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The Dalai Lama receives Mahatma Gandhi International Award in Bodh Gaya
Bodh Gaya, Bihar, India, 4 January 2012 (by Tendar Tsering, phayul.com) – His Holiness the Dalai Lama formally received the Mahatma Gandhi International Award for Reconciliation and Peace earlier today during his Kalachakra teachings at Bodh Gaya.
Representing the Gandhi Development Trust in Durban, South Africa, Ela Gandhi, grand daughter of Mahatma Gandhi, the father of the Indian nation, personally presented the award to the Tibetan spiritual leader.
“We are privileged in honouring His Holiness the Dalai Lama in recognition of his work and contribution for world peace,” Ela Gandhi announced.
The Dalai Lama was supposed to have received the award last October as part of a much anticipated visit to South Africa. The visit had to be called off at the eleventh hour following a five-week wait for a visa to be issued. Read the rest of this entry »
Migliaia di devoti accolgono Sua Santità il Dalai Lama a Bodh Gaya per il Kalachakra
Circa 400.000 persone sono accorse a Bodhgaya per ricevere l'Iniziazione al Kalachakra da Sua Santità il Dalai Lama
Migliaia di devoti da tutto il mondo, stimati attorno a 400.000 persone, hanno accolto il leader spirituale tibetano Sua Santità il Dalai Lama a Bodh Gaya, il luogo per gli insegnamenti odierni di Sua Santità al 32° Kalachakra. I devoti provenienti da moltissimi paesi, tra cui diverse migliaia di pellegrini provenienti dal Tibet, allineati nelle strette vie che conducono al luogo più sacro del mondo per i buddisti, hanno salutato il Dalai Lama scandendo lo slogan ‘lunga vita al Dalai Lama’. All’arrivo, il Dalai Lama ha subito raggiunto il Tempio Mahabodhi, il luogo dell’illuminazione del Buddha, per offrire preghiere. Il Mahavihara Mahabodhi è tra i 84.000 santuari fatti costruire dal re Asoka il Grande nel 3 ° secolo aC. Parlando alla stampa poco dopo il suo arrivo, Sua Santità ha chiamato l’India, la “terra delle religioni”, riferendosi alla tolleranza mostrata dal suo popolo verso tutte le maggiori tradizioni religiose del mondo. Rispondendo ad una domanda sulla questione del Tibet e della Cina, il 76enne leader tibetano ha detto che “la verità è sempre più potente”, affermando che la verità è dalla parte dei tibetani. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Chinese understanding of Tibetan issue is growing
His Holiness the Dalai Lama speaking to peoples from the Himalayan Regions during the Kalachakra for World Peace in Bodh Gaya, India, on January 3, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Chinese understanding of Tibetan issue is growing says the Dalai Lama
Bodh Gaya, Bihar, India, 3 January 2012 (Tendar Tsering, phayul.com) – Speaking exclusively to an audience of Tibetans, Chinese, and people from the Himalayan region attending the Kalachakra, Tibetan spiritual leader His Holiness the Dalai Lama noted that the understanding of the Tibetan issue as well as sympathy towards Tibetans among Chinese in mainland China is growing.
“I have been meeting Chinese scholars, students, and various representatives of organisations in the last many years and there is a growing understanding of the Tibetan issue and a growing interest in Tibetan Buddhism among the mainland Chinese,” the Dalai Lama said earlier today in Bodh Gaya.
“I have heard that there are around three million Buddhists in China and that the number is increasing,” the 76-year old Tibetan leader who devolved all his political authority to the elected Tibetan leadership last year said. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama begins ten-day Kalachakra teachings
His Holiness the Dalai Lama on his arrival at the Mahabodhi Stupa in Bodh Gaya on December 31, 2011. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The Dalai Lama begins ten-day Kalachakra teachings
Bodh Gaya, Bihar, India, 2 January 2012 (byTendar Tsering, phayul.com) – Amidst a light rainfall, Tibetan spiritual leader His Holiness the Dalai Lama began his ten-day Kalachakra teachings yesterday in Bodh Gaya.
Thousands of pilgrims from Tibet, the Himalayan regions, Bhutan, Korea, China, and from the west sat under tents covering the large grounds to listen to the Dalai Lama.
The 76-year old Tibetan leader began by thanking the large gathering for making the journey to receive his teachings with a special mention of the huge number of Tibetans from Tibet.
“This place is a very holy place as the Buddha was enlightened here and those of you Tibetans who have come from Tibet despite lots of hardships, you all are among my special devotees for this Kalachakra,” the Dalai Lama said.
Asking all the Chinese pilgrims to raise their hands, the Tibetan spiritual leader acknowledged their attendance while urging all his devotees to practice his teachings based on reasons and not on “blind faith”. Read the rest of this entry »
Karmapa: nel 2012 privilegiamo compassione e amore
Karmapa Lama: nel 2012 privilegiamo compassione e amore, di Ogyen Trinley Dorje, XVII Karmapa Lama. Il “numero 3” del buddismo tibetano invia i suoi migliori auguri per coloro che hanno sofferto nel 2011 e invita il mondo a non dare credito alle voci che parlano di nuovi disastri. Compassione e amore sono la strada verso la felicità.
Dharamsala (AsiaNews) – Molte persone hanno espresso un sentimento di ansia per i disastri che dovrebbero colpire il mondo nell’anno 2012. Per calmarle, vorrei invitare tutti a riflettere sul fatto che non sappiamo mai cosa porti un nuovo anno: ma se siamo sinceri nel nostro impegno sulla strada del perdono e della compassione, questa incertezza del futuro non ci potrà causare alcuna preoccupazione. Qualunque cosa accada nella vita, possiamo semplicemente mantenere la nostra attenzione sulle cose più importanti: coltivare la compassione e l’equanimità, e agire in modo da fare del bene nei confronti degli altri. Se teniamo vivi questi sentimenti nei nostri cuori, saremo in grado di fare tutto quello che è positivo per noi e per gli altri. Read the rest of this entry »
Le condoglianze di Sua Santità il Dalai Lama per la morte del presidente Václav Havel
Il recente incontro di Sua Santità il Dalai Lama con Vaklav Havel
Dharamshala. Sua Santità il Dalai Lama ha espresso la sua profonda tristezza nell’apprendere della scomparsa del suo caro amico presidente Václav Havel. In una lettera alla moglie, la signora Dagmar Havlova, Sua Santità ha scritto che con la sua morte, il mondo ha perso un grande statista, la cui ferma ed inflessibile determinazione ha giocato un ruolo chiave nel portare libertà e democrazia alla Cecoslovacchia. Era un leader modesto e coraggioso del quale Sua Santità aveva personalmente la più grande ammirazione e rispetto e che gli mancherà molto. Sua Santità ha ricordato d’aver avuto il privilegio di incontrare il presidente Václav Havel nel febbraio 1990, mesi dopo essere diventato presidente dopo la Rivoluzione di Velluto, Read the rest of this entry »
La morte di Tenzin Phuntsog ed un video con gli arresti di civili tibetani
Un filmato girato nel 2008 e fatto uscire dal Tibet in questi giorni mostra le immagini dei rastrellamenti casa per casa effettuati dalla polizia cinese all’indomani dell’insurrezione tibetana. Nonostante il video non faccia menzione della località in cui è stato girato, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ritiene si tratti della cittadina di Dodge, situata in una zona rurale nelle vicinanze del monastero di Sera, non lontano da Lhasa. Nel filmato, della durata di 22 minuti e probabilmente girato ad uso interno della polizia, un centinaio tra poliziotti e paramilitari, armati di fucili e seguiti da automezzi blindati, entrano nella cittadina, irrompono nelle abitazioni e trascinano brutalmente fuori dalle case i tibetani sospettati di aver preso parte alle manifestazioni di protesta. Alcuni, ancora a letto, si vestono frettolosamente e sono portati all’aperto a forza di spinte e calci, i fucili puntati contro i loro volti, il terrore nello sguardo, e costretti a dire i loro nomi guardando direttamente nella telecamera. Tra gli arrestati figura anche una donna anziana. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che tre tibetani con nomi uguali a quelli di tre degli arrestati figurano tra coloro che nel 2008 furono condannati al carcere sotto l’accusa di aver partecipato, il giorno 11 marzo 2008, alla manifestazione guidata dai monaci di Sera. Le immagini mostrano, senza bisogno di commenti, la brutalità con cui gli arresti vengono compiuti e il trattamento disumano riservato ai tibetani. Il filmato al sito: http://www.youtube.com/watch?v=99oz6JeIFxY&feature=related
La morte di Tenzin Phuntsog Il 6 dicembre è morto in un ospedale militare cinese Tenzin Phuntsog, il quarantaseienne tibetano che si era dato fuoco il 1° dicembre a Chamdo. La notizia è trapelata solo due giorni dopo la sua morte a causa delle ingenti misure di sicurezza dispiegate dalle autorità attorno all’ospedale. Sembra che Dolma, la moglie di Phuntsog, sia stata arrestata. Fonti: TCHRD – Phayul
Sua Santità il Dalai Lama e Václav Havel
L'incontro nel 2002 del Presidente Havel con Sua Santità il Dalai Lama nel Castello di Praga.
L’incontro di due vecchi amici, un leader spirituale Sua Santità il Dalai Lama e un drammaturgo Václav Havel è avvenuta oggi a Praga in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani giorni. Sua Santità il Dalai Lama ha fatto visita nel suo ufficio al suo vecchio amico, l’ex presidente Václav Havel. Il presidente Havel, d’aspetto fragile ma determinano a mantenere il suo appuntamento con Sua Santità il Dalai Lama aveva viaggiato dal suo rifugio di campagna a Praga. L’incontro tra i due amici è durato più di un’ora. Sua Santità il Dalai Lama si è detto davvero molto contento e molto onorato di vedere il presidente Havel. Sua Santità ha espresso il suo profondo apprezzamento per la ferma posizione del Presidente Havel sui principi della democrazia ed i diritti umani, compreso il Tibet. “Sei diventato una fonte d’ispirazione”, gli ha detto Sua Santità il Dalai Lama. Il leader spirituale tibetano ha chiesto al presidente Havel di vivere per altri 10 anni.Il Presidente Havel ringraziando Sua Santità il Dalai Lama per le sue gentili parole ha aggiunto che il cambiamento nella leadership politica tibetana è stato fatto al momento giusto. Al che Sua Santità ha risposto che questo cambiamento è stato fatto volontariamente. Non per pressione, ma con orgoglio e felicità. Sua Santità il Dalai Lama ha devoluto la sua autorità politica alla leadership del neo-eletto leader politico tibetano Dr. Lobsang Sangay che ha preso giuramento l’8 agosto 2011. Parlando della situazione in Tibet, Sua Santità il Dalai Lama ha incalzato che i tibetani all’interno del Tibet, anche tra i giovani, lo spirito del Tibet era molto forte. Vedete ed ascoltate qui Sua Santità il Dalai Lama nell’intervento pubblico
http://www.forum2000.cz/en/web-tv/cat/talks-by-h-h–the-dalai-lama/detail/public-talk-by-h-h–the-dalai-lama-2011/ sulla “Ricerca della felicità in un mondo travagliato” e la conferenza stampa http://www.forum2000.cz/en/web-tv/cat/democracy-and-human-rights-in-asia–one-year-after-an-empty-chair-in-oslo/detail/press-conference-with-h-h–the-dalai-lama-1/
Le foto della repressione cinese in Tibet
Monaci ammanettati ed inginocchiati a terra con cartelli al collo col loro nome ed accusa: “separatista” o “indipendentista”. Cosa rappresenta la figura umana sullo sfondo?
Monaci ammanettati, inginocchiati a terra, messi alla gogna con al collo cartelli con i loro nomi e i “crimini” di cui sono incolpati, come ad esempio “separatista”, vengono portati via dai loro monasteri e pubblicamente fatti sfilare stipati in automezzi militari. La colpa dei monaci ammanettati e con un cartello appeso al collo è quella di chiedere libertà religiosa per il Tibet e il ritorno del Dalai Lama. Le immagini della vergogna e dell’odio. Sono alcune delle otto immagini pubblicate venerdì 2 dicembre dal sito web dei dissidenti cinesi all’estero boxun che, dal North Carolina dove opera dal 2001, denuncia, tra l’altro, le violazioni dei diritti umani nella Repubblica Popolare Cinese. Altre fotografie mostrano numerosi contingenti della Polizia Armata del Popolo che, dotati di fucili automatici, presidiano le strade. Il sito web non ha fornito i nomi delle località in cui sono state scattate le immagini ma Kanyag Tsering, un monaco appartenente al monastero di Kirti e rifugiato a Dharamsala, ha identificato i luoghi e ha dichiarato che almeno quattro foto sono state prese a Ngaba. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama riceve il Premio Modi Dayawati
Il Dalai Lama riceve il Premio Modi Dayawati New Delhi, India
Venerdì 2 dicembre Sua Santità il Dalai Lama ha ricevuto nel capitale indiana Nuova Delhi, il Premio Dayawati Modi per l’Arte, cultura e l’istruzione 2011 per il suo “contributo alla pace universale, la tolleranza e la giustizia sociale “.
Sua Santità il Dalai Lama riceve il Premio Dayawati Modi per l’Arte, la Cultura e Istruzione a Nuova Delhi, in India, il 2 dicembre 2011. Foto / Tenzin Choejor / OHHDL
Nel corso di una cerimonia speciale in onore del leader tibetano, la Fondazione Dayawati Modi ha consegnato il premio che comprende un premio in denaro di 250.000 rupie indiane, una targa d’argento e scorrere d’onore.
“E ‘il nostro onore di conferire il premio a Sua Santità il Dalai Lama in riconoscimento del suo contributo a vita per la pace universale, la tolleranza e la giustizia sociale”, ha dichiarato Satish Kumar Modi, presidente della Fondazione Dayawati Modi.
Parlando alla cerimonia, il leader spirituale tibetano ha espresso preoccupazione per il diffondersi “canceroso” della corruzione in paesi come India e Cina.
Mentre chiedeva ai cittadini della nazione ospitante di prestare l’attenzione maggiore a sradicare la corruzione, il Dalai Lama ha detto che supporta pienamente i movimenti finalizzati ad arginare la corruzione dalle sue radici.
Riflettendo sulle sue interazioni con gli studenti indiani e uomini d’affari, il 76enne Leader tibetano ha lamentato l’impressione generale che molte persone in India hanno fatto della corruzione il senso della loro vita. Read the rest of this entry »
Darsi fuoco per il Tibet: è il 12° caso
Quello dell’ex monaco Tenzin Phuntsog è il dodicesimo caso di auto immolazione avvenuto in Tibet nell’arco di pochi mesi.
L’emittente Radio Free Asia ha confermato oggi la notizia dell’auto immolazione di un ex monaco tibetano proveniente dal monastero di Karma, situato a Khamar, una cittadina sulla sponda orientale del fiume Dzachu, nella prefettura di Chamdo, all’interno della Regione Autonoma Tibetana. È il dodicesimo caso di auto immolazione avvenuto in Tibet nell’arco di pochi mesi e il primo ad avere luogo nella Regione Autonoma. Le notizie pervenute sono al momento molto scarne. L’ex monaco, Tenzin Phuntsog, poco più che quarantenne, si è dato fuoco dopo aver distribuito volantini e aver gridato alcuni slogan inneggianti alla libertà del Tibet. È stato immediatamente soccorso e ricoverato all’ospedale. Non sembra sia in pericolo di vita. Nella prefettura di Chamdo la situazione è particolarmente tesa dal 26 ottobre quando in seguito all’esplosione di una rudimentale bomba carta avvenuta nelle vicinanze di un edificio governativo, le autorità cinesi hanno vietato qualsiasi lo svolgimento di attività religiosa all’interno del monastero di Karma e stanno strettamente sorvegliando i monaci, sospettati di essere gli autori del presunto attentato. Read the rest of this entry »
S.S. il Dalai Lama: Mi considero un figlio dell’India
Sua Santità il Dalai Lama saluta le sorelle Missionarie della Carità durante la sua visita a Kolkata, in India, il 1° dicembre 2011. Foto / Tenzin Taklha / OHHDL
Dalai Lama: Mi considero un figlio dell’India
Kolkata, West Bengal, India, 2 dicembre 2011 (The Times of India) – Il leader spirituale tibetano Sua Santità il Dalai Lama ha espresso il suo disappunto sulla corruzione che si sta diffondendo come una malattia tumorale ed ha esortato i giovani a lavorare per costruire una società sana. In una riunione presso l’Indian Institute of Management a Calcutta, il Dalai Lama ha così espresso la sua perplessità su come alcuni indiani sono corrotti, pur essendo religiosi: “Posso capire che in Cina non si preoccupino molto di principi morali, che semmai vengono solo dopo il potere ed il denaro.
Sua Santità il Dalai Lama durante il suo discorso su "Un approccio umano per la pace mondiale" presso l'Indian Institute of Management, Calcutta, Kolkata, in India, il 1° dicembre 2011. Foto / Tenzin Taklha / OHHDL
Ma in India non può essere che la mattina le persone pregano e fanno offerte a Dio per poi cadere nella corruzione. Come può questo accadere? O credono in Dio e vivono una vita basata sui suoi principi. Oppure venerano i soldi e sono corrotti!”. Sottolineando come l’India ha una storia di un’antica e sofisticata civiltà rispetto a quella della Grecia e della Cina, il Dalai Lama ha ricordato che tra indiani e tibetani vige tradizionalmente un rapporto come tra guru e chela (discepolo). “Quando vedo che una parte del mio guru è corrotta, come chela mi vergogno”, ha lamentato. Anche se il leader spirituale tibetano non ha fatto un riferimento al movimento lanciato dal Team Anna ed alla richiesta con insistenza di un disegno di legge Lok Gen Pal, ha detto che una comunità migliore non potrebbe essere creato dalla legge e dal Parlamento. “Non prendetevela con alcuni politici per il male che affligge la società. Sono il prodotto di azioni individuali. Per agire, si richiede forza di volontà, che può venire attraverso la verità e la convinzione personale”, Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama: Messaggio al Congresso mondiale buddista
Sua Santità il Dalai Lama: La rinuncia di Siddhartha, la sua scelta di vivere una vita senza fissa dimora, simboleggia la pratica dell'addestramento nella morale, i suoi sei anni di ascesi simboleggiano l'addestramento alla concentrazione ed il suo raggiungimento dell'illuminazione attraverso la pratica della saggezza sotto l'albero della Bodhi rappresenta l'importanza di coltivare la saggezza.
Nuova Delhi, 27-30 NOVEMBRE 2011, Messaggio di Sua Santità il Dalai Lama al Congresso mondiale buddista
28 novembre 2011
Il 29 novembre 1956, in occasione del 2.500° anniversario del Parinirvana del Buddha, ho avuto l’opportunità di incontrare qui a New Delhi i leader buddisti indiani ed i rappresentanti di molti paesi. A quel tempo offrii un resoconto dettagliato dello sviluppo storico del Buddhismo in Tibet e dell’esclusivo rapporto fra India e Tibet. Da allora il mondo, compresi l’India ed il Tibet, è stato testimone di molti cambiamenti, come pure le tradizioni buddiste in diversi paesi. Read the rest of this entry »
E nel Tibet è scattata la rivolta gandhiana
Monaci tibetani in preghiera per i loro martiri.
di Piero Verni, Il Riformista, 25 novembre 2011. Un’autentica statua di fuoco. In piedi, immobile e avvolta dalle fiamme. Sono le immagini terribili dell’immolazione della monaca Palden Choetso diffuse nei giorni scorsi da un gruppo di sostegno alla causa tibetana. Fotogrammi atroci che più di ogni parola dimostrano quanto la situazione nel Tibet occupato da Pechino sia ben lungi dall’essere normalizzata. Dodici persone che si danno fuoco per protesta in un breve arco di tempo parlano sia della crescente disperazione sia della caparbia volontà dei tibetani di non accettare il dominio cinese. Inoltre domani scadrà l’ultimatum della polizia ai monaci del monastero di Ragya, nella regione settentrionale dell’Amdo (oggi incorporata nella provincia del Qinghai) dove da alcuni giorni è stato esposta una gigantesca effige del Dalai Lama affiancata da due grandi bandiere del Tibet indipendente. Read the rest of this entry »
Morto, forse avvelenato, il lama che ha riconosciuto il Panchen Lama.
Chadrel Jampa Trinley Rinpoche
Chadrel Jampa Trinley Rinpoche, l’abate che ha presieduto la Commissione incaricata di riconoscere l’11esimo Panchen Lama, è morto agli arresti domiciliari dopo 11 anni di detenzione. Fonti di AsiaNews parlano di veleno. L’anno scorso era morto il segretario della Commissione. Chadrel Jampa Trinley Rinpoche, l’abate che ha presieduto la Commissione incaricata di riconoscere l’11esimo Panchen Lama, sarebbe morto a causa di un veleno versatogli da ufficiali del regime cinese che lo controllano sin dal 1995. Il religioso, inviato dal Dalai Lama in Tibet, riconobbe nel piccolo Gedhun Choekyi Nyima la rinascita del Panchen, la seconda carica spirituale per importanza del buddismo tibetano. Arrestato, venne condannato a 6 anni di lavori forzati e a 3 di prigione: scaduta la condanna venne chiuso in casa, condannato di fatto ai domiciliari. Una fonte di AsiaNews conferma la notizia: “Si teme che sia morto. Alcuni dicono che è stato avvelenato nella sua casa di Shigatse, dove era rinchiuso da anni”. Anche il governo tibetano in esilio fa filtrare la notizia: sarebbero in possesso di una registrazione audio, inviata da una loro fonte a Lhasa, che conferma la morte dell’abate e ventila l’ipotesi di un avvelenamento. Il 17 maggio del 1995, Chadrel Jampa Trinley Rinpoche e Jangpa Chung-la vennero arrestatati all’aeroporto di Chengdu. I due erano rispettivamente presidente e segretario della Commissione per la ricerca della reincarnazione del Panchen Lama, la seconda carica spirituale più importante del buddismo tibetano. Read the rest of this entry »
Darsi fuoco per il Tibet
Nell'articolo i video dell'autoimmolazione di Palden Choetso e di un altro monaco non identificato.
Darsi fuoco per il Tibet: il grido di dolore e l’indifferenza del mondo.
I video dei monaci buddisti che si sono auto-immolati con il fuoco per protestare contro la dominazione cinese in Tibet riaprono il dibattito su questa forma di manifestazione. Il Dalai Lama esprime dubbi (anche se prega per le anime dei vivi e dei morti), mentre una fonte tibetana dice ad AsiaNews: “L’Occidente si parla addosso, giudica ma non ha idea di come si viva qui”. Un lama aggiunge: “I monaci morti hanno scelto una strada per affermare la loro fede. Sbagliata, ma imposta dal sistema”.
I monaci buddisti che si sono auto-immoati con il fuoco per protestare contro il dominio cinese in Tibet “hanno una fede molto forte, questo è chiaro. Ma non possiamo sapere quali siano i percorsi che li hanno portati a gesti così estremi, Read the rest of this entry »
Il drammatico video dell’auto immolazione di Palden Choetso
Un filmato reso pubblico dal gruppo Free Tibet mostra le drammatiche immagini dell’auto immolazione di Palden Choetso, la trentacinquenne monaca del monastero di Gaden Choeling, situato nella regione orientale del Kham Tawo, datasi fuoco lo scorso 3 novembre. Nel breve video si vede la religiosa in piedi, immobile, completamente avvolta dalle fiamme e trasformata in una torcia umana. Non un lamento esce dalla sua bocca. Si odono le grida dei passanti. Una donna tibetana si avvicina a Palden Choetso e lancia nella sua direzione una katha, la sciarpa bianca simbolo di omaggio e rispetto. Le brevi immagini successive mostrano la manifestazione di solidarietà delle consorelle. Si ode una voce femminile gridare: “Freedom to Tibet”. Centinaia i tibetani riuniti nella veglia di preghiera in ricordo della monaca la sera prima del suo funerale e altrettanti quelli accorsi a rendere omaggio a Palden il giorno delle esequie mentre le forze di sicurezza, correndo, prendono posizione attorno al monastero. “Nel video si vede non solo la disperazione, ma anche la determinazione dei tibetani pronti a lottare per la loro libertà, a qualsiasi costo”, ha affermato Tenzin Dorjee, direttore esecutivo di Students for a Free Tibet . “In tutto il paese per i tibetani è un momento estremamente difficile”, ha aggiunto. Ricordiamo che la settimana scorsa è stato reso pubblico anche lo sconvolgente filmato degli ultimi istanti di vita di Tsewang Norbu. Dal mese di marzo, sono undici i tibetani che si sono dati fuoco in Tibet. A questi bisogna aggiungere i due tentativi di auto immolazione avvenuti in Nepal dove il 2 e il 10 novembre una donna di cui non si conoscono le generalità e Bhutuk, un tibetano di 45 anni, hanno cercato di immolarsi con il fuoco. Read the rest of this entry »
Dichiarazione di Sua Santità il Dalai Lama sulla propria reincarnazione
Sua Santità il Dalai Lama: Quando sarò vicino ai novant’anni, consulterò i lama elevati della tradizione buddhista tibetana, il popolo tibetano e altre persone che si sentono partecipi di questo evento e seguono il buddhismo tibetano, per riconsiderare se l’istituzione del Dalai Lama debba continuare o no.
Dichiarazione di Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, sull’argomento della propria reincarnazione
Introduzione
Miei cari tibetani, dentro e fuori dal Tibet, voi tutti che seguite la tradizione buddhista tibetana e chiunque abbia connessione con il Tibet e i tibetani: grazie alla visione dei nostri antichi re, dei ministri e dei seguaci‐studiosi, l’insegnamento completo del Buddha, inclusi gli insegnamenti scritturali ed esperienziali dei Tre Veicoli e le quattro classi del Tantra, con i rispettivi argomenti e le rispettive discipline, sono largamente fiorite nella Terra delle Nevi.
Per il mondo, il Tibet è stato una sorgente di tradizioni buddhiste e tradizioni culturali correlate. In particolare, ha contribuito in modo significativo alla felicità di innumerevoli esseri viventi in Asia, inclusi quelli in Cina, Tibet e Mongolia. Nel corso del mantenimento della tradizione buddhista in Tibet, abbiamo sviluppato la tradizione tibetana, unica, dell’identificazione delle reincarnazioni di seguaci studiosi che sono stati di immenso aiuto sia al Dharma sia agli esseri senzienti, in particolare alle comunità monastiche.
Fin da quando l’onnisciente Gedun Gyatso fu identificato e confermato come reincarnazione di Gedun Drub, nel 15° secolo, e fu creato il Gaden Phodrang Labrang (l’istituzione del Dalai Lama), sono state identificate le reincarnazioni successive. Il terzo nella successione, Sonam Gyatso, ricevette il titolo di Dalai Lama. Il Quinto Dalai Lama, Ngawang Lobsang Gyatso, fondò nel 1642 il Governo del Podrang di Gaden, diventando il capo spirituale e politico del Tibet. Per oltre 600 anni dal tempo di Gedun Drub, furono identificate una serie di indubbie reincarnazioni. Dal 1642, i Dalai Lama hanno svolto la funzione di capi spirituali e politici del Tibet per 369 anni.
Attualmente ho portato a suo termine questo sistema di mia spontanea volontà, orgoglioso e soddisfatto che possiamo aderire al tipo di sistema di governo democratico che fiorisce ovunque nel mondo. In effetti, fin dal 1969, ho spiegato chiaramente che le persone che ci tengono dovrebbero decidere se le reincarnazioni del Dalai Lama dovrebbero continuare nel futuro. Tuttavia, in assenza di chiare indicazioni, se la gente che ci tiene dovesse esprimere un forte desiderio che i Dalai Lama continuino, ci sarebbe un ovvio rischio che poteri politici forti abusino del sistema della reincarnazione per realizzare il loro programma politico. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: la nostra intelligenza va diretta a rendere questo pianeta migliore
Sua Santità il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama nella conferenza stampa di commiato nel suo recente viaggio in Giappone, si è così espresso: “Gli esseri umani sono esseri intelligenti in grado di dare un contributo positivo alla società, ma questa intelligenza deve essere guidata dalla giusta motivazione basata sull’etica ed i valori morali. Questo non ha nulla a che fare con la religione. Fondandosi sui valori umani e l’etica, la nostra intelligenza potrebbe essere diretta a rendere questo pianeta un posto migliore in cui vivere. Come cittadino di questo mondo, mi piacerebbe lavorare per la promozione dei valori umani. Inoltre, come un monaco buddista, sto lavorando per la promozione dell’armonia religiosa. Tutte le principali religioni del mondo, nonostante alcune differenze filosofiche, predicano lo stesso messaggio di amore, compassione, perdono e stare insieme. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: L’intelligenza deve essere guidata dal buon cuore.
Sua Santità il Dalai Lama: “Se hai troppa paura, troppo attaccamento, la tua mente diventa di parte. Con questo tipo di mente, non puoi vedere la realtà. Hai bisogno di una mente calma per vedere le cose chiaramente."
In una piovosa domenica mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha visitato la scuola superiora buddista Gakuen Seiwa a Sendai in Giappone, dove lo hanno accolto centinaia di studenti che reggevano striscioni di benvenuto. “Il futuro è nelle vostre mani,” così Sua Santità si rivolge agli studenti ed aggiunge: “Guardando la violenza del 20° secolo, in buona parte causata dall’impiego distorto dell’intelligenza, adesso, all’inizio del 21° secolo, abbiamo a che fare con qualche errore e negligenza del secolo passato. Poiché la violenza non ha risolto nulla, ha perciò più senso la non-violenza. In un mondo senza confini nazionali: pensate a tutto il pianeta. E non solo al Giappone, ed abbiate una visione che vi dia la capacità di costruire il vostro pianeta blu, per renderlo più felice, più sano e più pacifico. Per questo avete bisogno d’intelligenza, ma l’intelligenza da sola non è sufficiente. L’intelligenza deve essere guidata dal buon cuore. Quando uno studente gli ha chiesto come ha fatto a rimanere così sano, Sua Santità ha sottolineato che, secondo la scienza medica, le fondamenta d’una buona salute è la pace della mente. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama agli scampati dallo tzunami in Giappone
Sua Santità il Dalai Lama accolto dai bimbi sopravvissuti allo tsunami che devastatò la regione di Ishinomaki, Giappone.
“Come vi sentite?” ha chiesto loro, tendendo la forte mano ed il braccio. “Siete ancora tristi?” a quel punto le donne presenti irrompono in pianto di fronte a Sua Santità, alcune singhiozzando: “Grazie, grazie.” In questa scena di grandissima emozione, Sua Santità ha aggiunto: “Questo è un luogo di grande dolore. E’ ora tutto finito. Non è possibile cambiare quello che è successo. Per favore cambiate il vostro cuore, coraggio. Per favore aiutate tutti gli altri, ed aiutate gli altri a diventare migliori.”
La folla si calma ed annuisce mentre Sua Santità parla: “Troppe persone sono morte. Se vi preoccupate, non potete aiutarli. Per favore impegnatevi a lavorare. Questa è la migliore offerta che possiamo fare ai morti. Sono così felice d’esser potuto venire a trovarvi.”
Mentre si gira, Sua Santità si toglie gli occhiali e s’asciuga qualche lacrima. “Sono venuto a condividere il dolore della gente, Read the rest of this entry »
Karmapa Lama: “Pechino affronti le sue responsabilità in Tibet”
Sua Santità Ogyen Trinley Dorje, il XVII Karmapa Lama
Sua Santità Ogyen Trinley Dorje, XVII Karmapa Lama: “Pechino affronti le sue responsabilità in Tibet”
Il leader della setta del Diamante, il XVII Karmapa scrive un appello al mondo libero e alla Cina: “Le auto-immolazioni sono un dolore enorme per tutti, ma non è con la paura e con la forza che si risolverà la situazione. Basta con la repressione nei nostri monasteri. Dal marzo di quest’anno, 11 coraggiosi tibetani si sono dati fuoco mentre chiedevano libertà per il Tibet e il ritorno a casa di Sua Santità, il Dalai Lama. Questi atti disperati, messi in pratica da persone con motivazioni pure, sono un grido di dolore contro le ingiustizie e le repressioni cui sono costretti. La situazione è difficile in un modo mai verificatosi prima, ma è nelle situazioni difficili che abbiamo bisogno di maggior coraggio e determinazione. Ogni notizia di una auto-immolazione in Tibet ha riempito il mio cuore di dolore. La maggior parte di coloro che sono morti era di giovane età. Avevano un lungo futuro davanti a loro, un’opportunità di contribuire alla causa in modi che ora se ne sono andati per sempre. Nell’insegnamento buddista la vita è preziosa. Per raggiungere una qualsiasi cosa di valore, abbiamo il dovere di preservare le nostre vite. Noi tibetani siamo pochi, di numero, quindi ogni vita tibetana è di valore per la causa del Tibet. Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama: I benefici derivanti riflettendo sulla nostra sofferenzanza
Sua Santitàil Dalai Lama
È una pratica molto benefica riflettere sulla propria sofferenza, pensare che essa è “ciò che ci viene dal nostro karma” e, in questo modo, coltivare la virtù della pazienza nei confronti delle nostre personali difficoltà. Ma non è utile né tantomeno compassionevole essere pazienti riguardo alle sofferenze degli altri. Infatti, come dice Shantideva, il Bodhisattava non deve assolutamente tollerare le sofferenze degli altri ma sentirle come qualcosa di assolutamente insopportabile.
Per fare un esempio personale, ho detto che io stesso ho realmente tratto beneficio dalla sofferenza causata dalla perdita della mia patria del mio vagare in esilio. E l’ho detto seriamente. L’abilità da rifugiato, la sofferenza e la lotta mi hanno aiutato a crescere. Le difficoltà del mondo possono contribuire ad accelerare la crescita spirituale e a fortificare la mente e personalmente io sono contento del mio destino. Sono stato ispirato a prendere il Buddhadharma seriamente e ho avuto l’opportunità di applicarmi duramente per metterlo in pratica. Non posso lamentare. Tuttavia, la grave situazione del mio popolo, dei 6 milioni di tibetani che guardano a me affinché io li aiuti, è qualcosa di diverso. Non posso dimenticare le loro grida. Come potrei pregare e recitare i voti del Bodhisattva per salvare tutti gli esseri dalla sofferenza ed alle cause della sofferenza e contemporaneamente non cercare con ogni mezzo di aiutare questo popolo che soffre e che è sotto ho la mia immediata responsabilità? Per questo motivo cerco sempre di fare ogni cosa possibile. S.S. il XIV Dalai Lama del Tibet
Torce umane in nome del Tibet, il Dalai Lama: “Genocidio culturale”
Secondo i tibetani in esilio, lo sconforto dei monaci suicidi potrebbe sfociare presto in una incontrollabile strage di massa, con centinaia di sacrifici.
Dieci monaci e una religiosa suicidi contro Pechino. La Cina vuole decidere chi sarà il successore di Gyatso. Ma i buddisti si oppongono. Da mesi i monasteri del Sichuan sono circondati e isolati dall´esercito cinese
Fonte: GIAMPAOLO VISETTI – la Repubblica 08 Novembre 2011.
PECHINO – Nell´indifferenza del mondo, il Tibet consuma la sua ultima tragedia. Monaci e suore dei monasteri buddisti, assediati dall´esercito cinese, non desistono dall´appiccarsi il fuoco per opporsi alla repressione di Pechino, che da marzo ha ripreso a svuotare i conventi fedeli al Dalai Lama. Dodici in poche settimane le vittime di sacrifici: un dramma senza precedenti nella storia della resistenza tibetana, sempre ispirata alla non violenza. «E´ in corso un genocidio culturale – ha denunciato ieri a Tokyo il Dalai Lama – ed è la Cina a essere responsabile delle immolazioni. Da quindici anni in Tibet la situazione è disperata e ai religiosi, per non cedere, ormai non resta che rinunciare alla vita». Sette monaci e una suora sono morti dopo essersi cosparsi di cherosene. Quattro i religiosi salvati in extremis, se pure devastati dalle ustioni. Venerdì gli ultimi due gesti disperati: una suora di 35 anni si è suicidata davanti al monastero di Aba, nel Sichuan, mentre a New Delhi un esule di 25 anni si è dato alle fiamme davanti all´ambasciata cinese in India. Otto morti solo in ottobre: tra i tibetani cresce la disperazione per l´oppressione cinese e il senso di abbandono da parte dell´Occidente, politicamente paralizzato dalla propria crisi economica e dalla crescita del potere globale della Cina. Read the rest of this entry »
L’ultimo giorno del Dalai Lama in Giappone
Sua Santità il Dalai Lama: "I miei scopi principali sono la promozione dei valori umani e l'armonia religiosa".
Sua Santità il Dalai Lama in una conferenza stampa nell’ultimo giorno della sua visita in Giappone il 07.11.11 ha dichiarato:” Gli esseri umani sono esseri intelligenti in grado di dare un contributo positivo alla società, ma questa intelligenza deve essere guidata dalla giusta motivazione basata sull’etica ed i valori morali. Questo non ha nulla a che fare con la religione. Fondandosi sui valori umani e l’etica, la nostra intelligenza potrebbe essere diretta a rendere questo pianeta un posto migliore in cui vivere. Come cittadino di questo mondo, mi piacerebbe lavorare per la promozione dei valori umani. In secondo luogo, come un monaco buddista, sto lavorando per la promozione dell’armonia religiosa . Tutte le principali religioni del mondo, nonostante alcune differenze filosofiche, predicano lo stesso messaggio di amore, compassione, perdono e stare insieme. Read the rest of this entry »
Appello di Amnesty e HRW a Hu Jintao
Alla luce dei ripetuti casi di immolazione dei monaci tibetani, Amnesty International e Human Rights Watch hanno inviato al presidente cinese Hu Jintao una lettera appello in cui le due organizzazioni chiedono tra l’altro alla Cina di riflettere sulle cause che delle drammatiche proteste, fornire notizie sui luoghi di detenzione delle persone arrestate e ridurre la presenza militare attorno ai monasteri di Kirti e Nyitso.
Index: ASA 17/046/2011 – Ref.: TG ASA 17/2011.002, November 3, 2011
Open Letter to the President of the People’s Republic of China on self-immolations in Tibetan populated areas of Sichuan Province Read the rest of this entry »
Dalai Lama: il “genocidio culturale” dei tibetani provoca le autoimmolazioni
Sua Santità il Dalai Lama: “Noi condividiamo in pieno i principi della non-violenza”.
Dura accusa del Dalai Lama contro la Cina, quale causa dei disperati suicidi dei religiosi tibetani. Intanto in Cina 10mila tibetani sfidano la polizia e commemorano la religiosa bruciatasi la scorsa settimana.
Dal Giappone, il Dalai Lama ha dichiarato oggi nel corso di una conferenza stampa che le auto immolazioni dei monaci tibetani sono la conseguenza delle disperate condizioni del popolo tibetano causate dai rigidi controlli di polizia e dal “genocidio culturale” attuato da Pechino. “E’ in atto una sorta di genocidio culturale”, ha denunciato il Dalai Lama, facendo riferimento alle notizie uscite dal Tibet e alle testimonianze di chi lo ha recentemente visitato. “Questa è la causa delle auto immolazioni, conseguenza di una situazione disperata”. Read the rest of this entry »
L’11° immolazione in Tibet
La monaca Palden Choesang, 35 anni, del monastero di Darkar Choeling, a Twu nel Sichuan si è data fuoco gridando “Tibet libero” e “Lunga vita al Dalai Lama” ed è morta per le ustioni.
Un tibetano si dà fuoco a Delhi davanti all’ambasciata cinese e ieri una monaca si era auto-immolata per protestare contro la repressione del governo cinese e per chiedere il ritorno del Dalai Lama. Ieri una monaca tibetana si è data fuoco per protestare contro l’oppressione cinese. Palden Choetso, o Choesang, 35 anni, del monastero di Darkar Choeling, a Twu (cinese Daofu) nella provincial del Sichuan si è data fuoco gridando “Tibet libero”, e “Lunga vita al Dalai Lama”. La monaca è morta in seguito alle ustioni. E’ l’undicesima auto-immolazione dell’anno di monaci e monache in seguito alla repressione più dura da parte degli occupanti cinesi. Sherab TseDor, un tibetano, ha cercato di darsi fuoco oggi a Delhi di fronte all’ambasciata cinese in segno di protesta contro la repressione scatenata nei confronti dei tibetani, che ha provocato undici auto-immolazioni di monaci e suore, l’ultima ieri. E’ stato ricoverato con ustioni sul 10 per cento del corpo. Un comunicato afferma che “vista la disperazione e l’impossibilità di agire, 11 tibetani fra cui due monache si sono auto-immolati dal marzo di quest’anno. Read the rest of this entry »
Torce umane in Tibet: commozione alla manifestazione di Roma
Ieri, mercoledì 2 novembre, si è svolta a Roma davanti alla sede del parlamento, a Montecitorio, la manifestazione “Torce Umane in Tibet”, a sostegno della causa tibetana e a ricordo dei martiri immolatisi per la libertà del loro paese. La manifestazione è stata congiuntamente organizzata dall’Associazione Italia-Tibet e dalla Comunità Tibetana in Italia.
Dalle ore 15.00 sono arrivati a Piazza Montecitorio tibetani, simpatizzanti ed esponenti delle associazioni che hanno aderito alla manifestazione. Davanti all’obelisco sono state dispiegati due enormi drappi realizzati con 60 bandiere tibetane cucite assieme a ricordare gli anni dell’occupazione. Allo stesso tempo si è dato luogo alla performance, di respiro internazionale, “Chalk Tibet”, “il Tibet disegnato con il gesso”, consistente nella raffigurazione sul terreno di sagome di corpi senza vita accanto si quali sono state posti cartelli, fiori e candele accese a ricordare i 10 martiri che si sono immolati col fuoco per protestare contro l’occupazione cinese. Read the rest of this entry »
Si dà fuoco monaco tibetano gridando: Viva il Dalai Lama!
Si dà fuoco monaco tibetano gridando: Viva il Dalai Lama
È il 10mo monaco ad auto immolarsi in un anno. Portato all’ospedale, rifiuta ogni cura e vuole lasciarsi morire. Pechino accusa il Dalai Lama di fomentare i suicidi. Ma in realtà i giovani che si autoimmolano sono frustrati dalla repressione.
Dharamsala (AsiaNews) – Un monaco tibetano si è cosparso di kerosene e si è dato fuoco nella regione del Sichuan, in protesta contro l’oppressione cinese e gridando “Viva il Dalai Lama!”. Portato all’ospedale, rifiuta ogni cura e desidera essere lasciato morire.
Secondo fonti locali, raccolte da Radio Free Asia, il monaco si chiama Dawa Tsering, aveva 31 anni e ha compiuto il gesto davanti al monastero di Kardze (Ganzi, in cinese), nella prefettura tibetana del Sichuan, dopo aver gridato ai monaci presenti di rimanere uniti contro il governo di Pechino.
Altri monaci lì presenti hanno dichiarato di averlo sentito gridare “Viva il Dalai Lama!”. Read the rest of this entry »
Il Kalon Tripa: lo spirito dei tibetani è più forte di quello degli oppressori cinesi
Nel corso di un programma televisivo andato in onda domenica 23 ottobre sul canale televisivo CNN IBN, il nuovo Primo Ministro tibetano Lobsang Sangay ha affermato che lo spirito dei tibetani è più forte di quello degli oppressori cinesi e che la lotta del popolo tibetano prevarrà sulle politiche repressive cinesi. Rispondendo alle pressanti domande del giornalista indiano Karan Thapar che gli chiedeva se la causa tibetana non fosse da considerare ormai una causa persa di fronte alla riluttanza della comunità internazionale a inimicarsi la Cina, Lobsang Sangay ha risposto che fino a quando lo spirito dei tibetani sopravvivrà e sarà forte la causa non sarà mai perduta. Ha affermato che, rispetto alle altre nazioni del mondo, i tibetani sono “geneticamente” più preparati a confrontarsi con la Cina. Read the rest of this entry »
Così la tragedia delle torce umane infiamma il Tibet contro la Cina
di Gabriel Bertinetto (www.unità.it, 19 ottobre 2011)
L’hanno vista correre in strada con la tunica in fiamme. Otto minuti di tormento, prima di accasciarsi al suolo, esanime. Otto minuti in cui la poveretta ha soffocato il dolore delle ustioni inneggiando al Dalai Lama e invocando la fine del dominio cinese. Grida di libertà, non di dolore. Così è morta Tenzin Wangmo, 20 anni, monaca del convento buddista di Mamae Dechen Choekhorling, a Ngaba, nel Sichuan, provincia cinese confinante con il Tibet e abitata da molti cittadini di etnia tibetana. Prima di Tenzin altri otto religiosi si erano immolati per protesta quest’anno nel Sichuan. Tutti, tranne uno, appartenevano al monastero di Kirti. Lei è la prima donna, e proviene dalla sezione femminile della stessa struttura religiosa. Read the rest of this entry »
Le torce umane e la scintilla della prateria
Articolo di Piero Verni pubblicato il 20.10.11 sul Riformista.
In un crescendo impressionante di avvenimenti tragici, due giovani tibetani sono stati ieri abbattuti… a raffiche di mitra da agenti della Polizia Cinese mentre dimostravano pacificamente per la liberazione del Tibet. L’episodio è avvenuto nel villaggio di Karze, una prefettura autonoma tibetana dello Sichuan, importante provincia della Cina Popolare. Poco ore prima della sparatoria Tenzin Wangmo, una monaca ventenne del monastero Dechen Choekhorling della contea di Nnegaba, sempre nello Sichuan, si era data fuoco dopo aver gridato per alcuni minuti slogan in favore della libertà del Tibet. Con la sua morte sono quindi ben nove le persone che quest’anno si sono immolate con il fuoco per protestare contro l’occupazione del Tibet. Cinque solo in queste prime settimane di ottobre. Di estrema prudenza è la posizione dell’Amministrazione Tibetana in Esilio che ha chiesto soprattutto l’intervento della diplomazia internazionale e celebrato ieri una giornata di preghiera. Più radicali sono invece le reazioni della società civile dell’esilio tibetano. Uno dei principali intellettuali della diaspora, lo scrittore Jamyang Norbu, si chiede anche se non sia venuto il momento perché la direzione della lotta di liberazione passi nelle mani della resistenza interna visto che di fatto l’ex Governo tibetano in esilio è stato dichiarato sciolto nei mesi scorsi dallo stesso Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Quei monaci in fiamme nel Sichuan
Sua Santità il Karmapa partecipa in Ladakh India ad una commemorazione dei martiri in Tibet
Quei monaci in fiamme nel Sichuan. Scritto da Marco Del Corona Corriere della Sera del 19/10/2011
Tenzin Wangmo aveva vent’anni e, viene da pensare, una fede grande quanto la propria disperazione. Monaca tibetana, addosso la tunica spessa di un inverno che ha già preso possesso del Sichuan settentrionale, la giovane religiosa si è cosparsa di carburante e si è data fuoco. Sarebbe stata vista camminare 7 o 8 minuti con il corpo in fiamme, prima di cadere a terra. Poi l’agonia e la morte fuori dal suo monastero, Dechen Chokorling, prefettura di Aba. Uniche parole pronunciate da Wangmo: slogan a sostegno del Dalai Lama e contro la repressione nel Tibet Read the rest of this entry »
Ottavo e nono caso d’auto immolazione a Ngaba
Mentre l’ottavo caso di auto immolazione ha avuto luogo il 15 ottobre nella cittadina di Ngaba, l a comunità tibetana in Gran Bretagna riporta che oggi poco dopo le 13, ora della Cina, la monaca ventenne Tenzin Wangmo del monastero di Mamae Dechen Choekhorling in Ngaba s’è auto-immolata dandosi fuoco per protesta contro la Cina. La giovane monaca è riuscita a reggersi in piedi, secondo http://www.tibetcustom.com/ e muovere dei passi per 7 o 8 minuti lanciando slogan, per spirare subito dopo. Il suo corpo è stato riportato al monastero e le monache lo hanno protetto dalla polizia cinese che ha ordinato che venga consegnato o sepolto stasera stessa. L’area attorno al convento è sotto assedio dai militari cinesi e personale di polizia. Read the rest of this entry »
Dichiarazione di S.S. Dalai Lama sulla sua Reincarnazione
Sua Santità il Dalai Lama: “Quando avrò circa novant’anni, mi consulterò con gli alti Lama delle tradizioni Buddiste Tibetane, con i cittadini tibetani ed altre persone interessate, seguaci del Buddhismo tibetano, per rivalutare se dovrà continuare, oppure no, l’istituzione del Dalai Lama”.
Dichiarazione di Sua Santità il quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, sulla questione della sua Reincarnazione
24 settembre 2011
Traduzione provvisoria in lingua italiana dalla versione in lingua inglese pubblicata sul sito web dell’Ufficio di Sua Santità il Dalai Lama , a cura del Dott. Thomas Dana Lloyd con la revisione del Dott. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Introduzione
Compatrioti tibetani, dentro e fuori del Tibet, tutti coloro che seguono la tradizione buddista tibetana Mahayana, e tutti coloro che hanno un legame con il Tibet e i tibetani: grazie alla preveggenza dei nostri antichi re, ministri e studiosi-iniziati, il completo insegnamento del Buddha, ivi compresi gli insegnamenti delle scritture e delle esperienze dei Tre Veicoli e dei Quattro Rami del Tantra, insieme con gli argomenti e le discipline correlate, hanno avuto una larga fioritura nel Paese delle Nevi. Il Tibet è stato fonte per il mondo rispetto alle tradizioni buddhiste ed alle tradizioni culturali collegate. In particolare, ha contribuito in maniera significativa alla felicità di innumerevoli esseri in Asia, tra cui quelli in Cina, nel Tibet e in Mongolia.
Nel corso del sostegno alla tradizione buddista nel Tibet, abbiamo sviluppato una tradizione tibetana unica nel mondo per il riconoscimento delle reincarnazioni di studiosi-iniziati; tale tradizione è stata di enorme aiuto, sia al Dharma, sia agli esseri senzienti, in particolare alla comunità monastica. Read the rest of this entry »
Deceduti Khayng e Choephel, i due tibetani immolatisi il 7 ottobre
Volantino clandestino che chiede il rispetto dei diritti civili in Tibet
All’ospedale di Bakham, dove era stato ricoverato dopo essersi dato fuoco, è spirato Khaying, il secondo dei due giovani monaci auto immolatisi il 7 ottobre. Si è appreso nella tarda serata dell’11 ottobre che anche l’altro ragazzo, Choephel, ritenuto in un primo tempo morto all’istante, è deceduto all’ospedale dove era stato ricoverato in condizioni gravissime. “L’attuale stato di repressione in Tibet è insopportabile”, aveva confidato ai suoi amici.
Prima di morire, Khaying ha dettato una lettera a chi lo assisteva: nello scritto dichiara di essere fiero del gesto estremo da lui compiuto per la causa del suo paese e chiede agli amici e ai compatrioti di non essere tristi per la sua morte. All’ospedale, Khaying è stato tenuto sotto stretta sorveglianza. Le autorità cinesi hanno effettuato la cremazione e solo in un secondo momento hanno consegnato le ceneri alla famiglia, tenuta sotto sorveglianza e costretta a limitare le pratiche religiose normalmente eseguite durante un funerale. Non più di cinque monaci hanno potuto officiare preghiere e rituali. In segno di solidarietà, gli abitanti di Ngaba hanno proclamato tre giorni di lutto cittadino. Dall’8 al 10 ottobre tutti i negozi e ristoranti della cittadina hanno tenuto le saracinesche abbassate. Molti tibetani si sono recati ai monasteri per porgere offerte e pregare. Read the rest of this entry »
Lutto per tre giorni dopo l’auto-immolazione di due monaci tibetani
Prima di darsi fuoco, i due monaci hanno urlato di volerlo fare “per la causa del Tibet” e per protestare “contro la situazione intollerabile che si vive a Ngaba”.
Ngaba, nel Sichuan, è sempre di più l’epicentro della protesta anti-cinese della popolazione tibetana. Due giovani monaci scelgono di morire per la causa e la città chiude i battenti in segno di omaggio per le vittime. Invece di cercare il dialogo, Pechino manda gli agenti a perlustrare la zona.
Ngaba (AsiaNews) – La popolazione della cittadina di Ngaba ha deciso di rendere omaggio a due giovani monaci buddisti tibetani che si sono dati fuoco per protestare contro il dominio e la persecuzione cinese. Per tre giorni, l’intera cittadinanza ha tenuto chiusi gli esercizi commerciali e ha visitato i templi della zona per pregare e ricordare i due. Le autorità comuniste hanno scelto invece la linea dura: non hanno consegnato alla famiglia il corpo di uno dei due e sta piantonando le abitazioni “sensibili”. L’auto-immolazione dei monaci è avvenuta lo scorso 7 ottobre. Khaying, 18 anni, e Choephel, 19 anni, erano entrambi studenti presso il monastero buddista di Kirti, alla periferia di Ngaba. Read the rest of this entry »
Appello alla mobilitazione per le torce umane in Tibet
Di fronte al tragico ripetersi degli episodi di auto-immolazione di giovanissimi monaci tibetani – sono ormai sette i casi che si contano a partire dallo scorso mese di marzo 2011, i gruppi di sostegno al Tibet sono chiamati a mobilitarsi in massa affinché i tibetani all’interno del Tibet non si sentano soli e sappiano che la comunità internazionale è al loro fianco. Con lo slogan: “Quando è troppo, è troppo, salviamo le vite dei tibetani”, la rete di organizzazioni di supporto al Tibet (ITN) ha lanciato un appello agli oltre 180 gruppi che ne fanno parte affinché intraprendano azioni mirate, coordinate e di massima visibilità. Oltre a numerose azioni volte alla sensibilizzazione dei governi nazionali, sono in programmazione, per il giorno 2 novembre 2011, presidi e manifestazioni di fronte alle ambasciate cinesi in tutto il mondo. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Pechino ipocrita, ha paura della verità
Sua Santità il Dalai Lama: “La Cina dice che sono un demonio".
In videoconferenza con Città del Capo, per l’80esimo compleanno di Desmond Tutu, il leader buddista usa l’arma dell’ironia: “Dicono che sono un demonio, è normale che abbiano paura di me. E in effetti sì, ho le corna”. E mima le due protuberanze. Poi torna serio e, sul visto negato da Pretoria, dice: “Immorale questo atteggiamento, che nasce dalla paura della Cina”.
Dharamsala (AsiaNews) – Il Dalai Lama sceglie l’arma dell’ironia per rispondere alle critiche del governo cinese e sottolinearne “l’ipocrisia e la mania censoria”. Il leader buddista, in videoconferenza con Città del Capo in occasione dell’80esimo compleanno dell’arcivescovo Desmond Tutu, commenta il visto negato dalle autorità sudafricane con una battuta: “La Cina dice che sono un demonio. È normale che la gente abbia paura di un demonio. E sì, in effetti ho le corna”. Il premio Nobel per la pace sarebbe dovuto essere l’ospite d’onore alle celebrazioni per il religioso, che insieme a Mandela guidò la rivolta contro l’apartheid. Ma il governo di Jacob Zuma gli ha negato il visto di ingresso: d’altra parte, Pechino è di gran lunga il più importante partner commerciale di Pretoria. Tutu ha attaccato con violenza l’esecutivo: “Pensate soltanto al commercio, siete peggiori di quelli dell’apartheid. Ma se non state attenti, farete la stessa fine”. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama al compleanno di Tutu. Ma in video
Sua Santità il Dalai Lama saluta affettuosamente l'arcivescovo Desmond Tutu
Ecco il link del video su youtube del dialogo fra S.S. Il Dalai Lama e Desmond Tutu proprio in questa occasione: http://www.youtube.com/watch?v=kgkgdTaK8AE&feature=share
Il governo sudafricano nega il visto al leader buddista, che domani interverrà ai festeggiamenti per l’80esimo compleanno del Nobel africano in videoconferenza. L’ira dell’arcivescovo: “Il governo difende interessi commerciali, è peggiore di quello dell’apartheid. Ma stia in guardia”. Da due anni la Cina è il maggiore partner commerciale di Pretoria. – Sua Santità il XIV Dalai Lama parteciperà come previsto ai festeggiamenti per l’80esimo compleanno dell’arcivescovo Desmond Tutu; soltanto, interverrà in videoconferenza e non dal vivo come previsto in origine. Pretoria ha infatti negato il visto di ingresso al leader spirituale, che non potrà entrare in Sud Africa. E il suo “amico e fratello nello spirito” Tutu tuona contro il governo: “State difendendo i vostri interessi commerciali. Ma state attenti, potreste finire come il governo dell’apartheid”. Il Dalai Lama ha visitato il Paese africano tre volte, durante la presidenza di Nelson Mandela. Questa volta, nonostante le pressanti richieste, si è visto negare il permesso di ingresso. Read the rest of this entry »
Altri due tibetani si immolano in Tibet , e fanno 7
Proteste a Delhi di fronte all'ambasciata cinese
Notizie arrivate dal Tibet confermano che ieri, 7 ottobre, altri due tibetani si sono immolati con il fuoco. Si teme che uno sia morto, l’altro è in gravi condizioni. Questo drammatico gesto, il terzo nell’arco di una sola settimana, segue di pochi giorni quello di Kalsang Wangchuk, autoimmolatosi lunedì 3 ottobre, e quelli di Lobsang Kalsang e Lobsang Konchok, datisi alle fiamme il 26 settembre. Tutti giovanissimi, i religiosi hanno voluto sacrificare le proprie vite in segno di protesta contro la politica repressiva posta in atto dai cinesi in Tibet. I nuovi due eroi della resistenza tibetana, Choephel e Khayang, di soli diciotto anni, appartenevano al monastero di Kirti e si sono dati fuoco a Ngaba alle 11.30, ora locale. In un comunicato diffuso dal monastero gemello con sede a Dharamsala, si legge che le fiamme li hanno avvolti mentre, con le mani giunte, gridavano slogan anti cinesi e chiedevano libertà per il Tibet e il ritorno del Dalai Lama. Testimoni oculari riferiscono che i poliziotti cinesi, immediatamente accorsi per spegnere le fiamme, hanno iniziato a picchiarli selvaggiamente. “Mentre spegnevano il fuoco li picchiavano”, recita il comunicato che così prosegue: “Khayang è stato visto alzare il pugno e chiedere libertà per il Tibet anche durante il trasporto all’ospedale”. Si teme che Choephel sia invece deceduto a causa delle devastanti ustioni riportate. È la sesta auto-immolazione avvenuta nell’arco dell’anno in corso e la terza nel solo mese di ottobre. Nei giorni scorsi, attorno al monastero di Kirti e a Ngaba erano stati diffusi alcuni volantini nei quali i monaci scrivevano: “Se l’attuale situazione dovesse continuare, altre persone sono pronte a sacrificare la loro vita in segno di protesta”. http://www.italiatibet.org/
Ricordando Steve Jobs: Un buddhista virtuosamente virtuale
Steve Jobs
“ Ricordare che dobbiamo morire è il miglior modo che conosco per evitare la trappola di pensare che si abbia qualcosa da perdere “. Steve Jobs a Stanford, 2005.
Un buddhista virtuosamente virtuale
di Raimondo Bultrini
Steve Jobs ha lasciato questo mondo. Quantomeno con il corpo fisico, che non ce l’ha fatta a resistere al cancro. Virtualmente infatti resterà ben presente nella rete, dove sarà giustamente celebrato e citato finché esisterà una qualunque forma di comunicazione umana sulla terra. Già in vita è stato un guru, figurarsi in morte, con il frutto del suo lavoro che è ormai storia del mondo.
Uno degli aspetti che mette questo sito in relazione a Steve Jobs è il suo rapporto con l’Oriente, e specialmente con l’India e il Giappone buddhista. E’ una pagina finora ben poco raccontata della sua vita. Paul Freiberger e Michael Swaine ne accennano nel loro “Fire in the Valley: The making of the personal computer”. Per capire l’apertura visionaria del genio dei Mac e degli IPhone, gli autori ricordano tra gli altri il viaggio di Jobs e del suo amico Dan Kottke nel ’73 in India, quando l’inventore di Apple aveva appena 18 anni e cercava qualcosa in Asia che non trovava a San Francisco. Da sempre si era dedicato alla lettura della filosofia occidentale e orientale, e il suo itinerario nella terra dei Gandhi e della nascente High Tech di Bangalore fu soprattutto spirituale: si rasò la testa e finì in un ashram induista, il Kainchi sulle Kumaon Hills in Uttar Pradesh. Read the rest of this entry »
Tibet: Quinto monaco tibetano si dà fuoco per protesta anti-Pechino
Il monaco tibetano Kalsang del monastero di Kirti si è dato fuoco al mercato della città stringendo in mano una fotografia del Dalai Lama per protesta alla repressione in atto da tempo.
Si chiama Kalsang, ha 18 anni, o forse anche 17, è un monaco tibetano del monastero di Kirti e oggi, stringendo in mano una fotografia del Dalai Lama e invocando maggiori diritti e libertà religiosa per il Tibet, si è dato fuoco . E’ accaduto nel mercato della città di Ngaba, nella provincia di Sichuan. La polizia è riuscita a spegnere le fiamme ma di Kalsang non si hanno notizie, ne sulle sue condizioni ne su dove si trovi ora. Si tratta del quinto gesto di immolazione da parte di monaci del monastero, della città di Ngaba dai tibetani, diventato ormai epicentro del malcontento tibetano nei confronti del governo cinese. Il monastero Kirty della città di Ngaba ha subito una dura repressione da parte delle forze di sicurezza a maggio. Il governo di Aba, chiamato da Reuters, non ha risposto, così come non è stato possibile raggiungere la polizia per un commento.
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Se i Dalai lama fossero delle piante
Sua Santità il Dalai Lama
di Raimondo Bultrini. La Repubblica. – Nell’articolo pubblicato sul Web http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/26/news/la_cina_avverte_il_dalai_lama_decidiamo_noi_il_successore-22273646/?ref=HREC2-5 di questo giornale, davamo notizia del duro scontro, per molti versi senza precedenti, tra le autorità cinesi e il solito indomabile leader spirituale dei tibetani, il Dalai lama. Da una parte l’intero apparato di un gigantesco Partito-Stato, con gli interessi economici delle sue imprese e l’imperativo di mantenere l’ordine sociale in ogni provincia dell’impero. Dall’altra un popolo di montanari e monaci che condividono un grande sogno spirituale, più importante per loro della sopravvivenza materiale: rivedere il Dalai lama in Tibet in questa o nelle prossime vite. Ne è testimonianza la sorte di due monaci che si sono dati alle fiamme pochi giorni fa nel monastero di Kirti, nella regione dell’Amdo. Non si sa con certezza se uno di loro sia morto, come dicono i suoi compagni, o se siano entrambi vivi sotto le cure dei medici cinesi, come sostengono le autorità. Ma si sa che i monaci di Kirti hanno compiuto il gesto al grido “Lunga vita al Dalai lama”, subito dopo aver appreso la notizia della determinazione cinese di nominare d’ufficio il prossimo leader spirituale del Tibet. Come loro, si erano già immolati altri bonzi, per la cui morte i cinesi avevano arrestato decine di altri religiosi con l’accusa di non averglielo impedito.
“Non distruggete il vostro prezioso corpo umano, come insegnava il Buddha. E soprattutto non fatelo per augurare lunga vita a me”, ha sempre cercato di dire il Dalai lama in numerosi discorsi rivolti ai tibetani, sia gli esuli che a quelli rimasti sotto il governo cinese. Nel suo messaggio più recente, che invitiamo a leggere integralmente (per ora solo in inglese) sul suo website, www.dalailama.com , il leader spirituale tibetano ha spiegato chiaramente di sentirsi in grado non solo di ricreare una vita successiva, ma di poter trasmettere i suoi poteri mentali a un’altra persona (”perché no, ha aggiunto, anche a una donna”) mentre è ancora in vita. Questo potere lo ha chiamato “Emanazione”, differenziandolo dalla Reincarnazione che avviene con il trasferimento della coscienza in un bambino dopo la morte. E’ una sfida che appare paradossale quanto la pretesa degli atei comunisti cinesi di scegliere per legge dove e in quale corpo Read the rest of this entry »
Si continua a morire per il tibet
Il 26 settembre 2011 due monaci tibetani diciottenni del monastero di Kirti si sono dati fuoco per sottolineare la gravità della situazione e il continuo deteriorarsi della condizione dei tibetani all’interno del Tibet a causa della pressione e degli strettissimi controlli esercitati sulla popolazione tibetana delle autorità cinesi.
Dopo l’immolazione di altri due giovani monaci del monastero di Kirti che si sono dati alle fiamme in segno di protesta nei confronti delle politiche del governo di Pechino, si levano vibranti prese di posizione da parte della comunità internazionale, di Amnesty International e delle organizzazioni dei tibetani in esilio.
In un comunicato diramato il 26 settembre, il Dipartimento di Stato americano si è dichiarato “estremamente preoccupato” per il ripetersi di episodi di auto-immolazione da parte di cittadini tibetani che chiedono la libertà religiosa e ha invitato Pechino ad autorizzare l’ingresso di giornalisti e di diplomatici nella regione sud occidentale del Tibet per monitorare la situazione. “Alla luce del continuo disagio espresso dalla popolazione tibetana della Cina, esortiamo di nuovo i responsabili cinesi a rispettare i diritti dei tibetani e a proteggere l’identità religiosa, culturale e linguistica del Tibet”, afferma il Dipartimento di Stato.
Alle dichiarazioni della diplomazia USA ha fatto eco, al Parlamento Europeo, la deputata estone Kristina Ojuland che, a Strasburgo, ha chiesto una maggiore severità da parte dell’Europa nell’affrontare la situazione dei diritti umani con la Cina. “Simili manifestazioni estreme di protesta mostrano la disperazione dei tibetani che chiedono sia libertà religiosa sia una maggiore autonomia” – ha dichiarato la parlamentare. “Questi gesti disperati mostrano anche che i tibetani si oppongono con determinazione al perdurare della violazione dei diritti umani e al genocidio culturale in atto in Tibet”.
Nel ricordare i tragici avvenimenti dei monasteri di Kirti, nella contea di Nagaba e di Nyitse, nella contea di Kardze, Amnesty International in un suo comunicato afferma che “le recenti immolazioni sono forme di estrema protesta contro la negazione della libertà religiosa e dei diritti culturali nelle aree ad etnia tibetana”. “Amnesty chiede al governo cinese di porre immediatamente fine a tali pratiche repressive e di rispettare il diritto dei tibetani alla pratica della loro religione e cultura”. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: “Sul mio successore decido io”
Sua Santitàil Dalai Lama ha affermato che la sua incarnazione è solo un suo affare personale e nessuno può interferirvi.
Il leader religioso, durante l’undicesimo Incontro biannuale con i leader del buddismo tibetano e quelli della religione ancestrale Bon, spiega che Pechino “non ha alcun potere sulla questione. E non è escluso che interrompa la tradizione delle rinascite”. La Cina risponde: “Impossibile”. Nel frattempo, altri due giovani monaci si danno fuoco per chiedere libertà religiosa in Tibet.
Dharamsala (di Nirmala Carvalho AsiaNews) – Il governo cinese “non ha alcun potere sulle reincarnazioni dei buddha viventi” e quella del Dalai Lama “è un’istituzione sulla quale soltanto io posso decidere. E lo farò, ma quando avrò 90 anni: sono ancora in salute”. Lo ha scritto il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, nel documento con cui ha concluso l’undicesimo Incontro biannuale con i leader del buddismo tibetano e quelli della religione ancestrale Bon. Il 76enne leader religioso ha chiarito una volta per sempre su chi dovrà scegliere e riconoscere il suo successore, ricordando alle autorità cinesi che “l’ultima parola sulla nomina della nuova guida spirituale dei tibetani non spetta certo a Pechino. Consulterò i grandi lama della tradizione buddista tibetana, il popolo del Tibet e altri fedeli e procederò a una rivalutazione dell’istituzione del Dalai Lama per decidere se debba essere tramandata o meno”. Read the rest of this entry »
Altre due immolazioni in Tibet
Con i due giovani del 26 settembre sale a quattro il numero di monaci che si sono sacrificati per la libertà del Tibet.
Il 26 settembre altri due monaci tibetani si sono dati alle fiamme per protestare contro la repressione cinese in Tibet. Lobsang Kelsang e Lobsang Kunchok, entrambi diciottenni e residenti nel monastero di Kirti situato nella contea di Ngaba (area tibetana dello Sichuan), sono arrivati al locale mercato e dopo aver gridato slogan inneggianti alla libertà religiosa e al ritorno in patria del Dalai Lama, si sono dati fuoco. Agenti della Polizia Armata, che ormai da tre anni pattugliano in forze la zona, sono intervenuti immediatamente catturando i due giovani e portandoli in una località sconosciuta. Fonti attendibili affermano che uno dei due giovani è morto sul luogo dell’immolazione mentre le condizioni dell’altro sono ritenute disperate. Il monastero di Kirti è praticamente sotto assedio da quando il 16 marzo di quest’anno il monaco Lobsang Phuntsok (cugino di Lobsang Kelsang) morì dopo essersi bruciato vivo per protesta. La comunità monastica è esasperata per il permanente clima di intimidazioni poliziesche e le continue repressioni. Proprio il 10 settembre tre monaci sono stati condannati a diversi anni di lavori forzati. I tre, Lobsang Dhargye, Tsekho e Dorjee, erano stati arrestati il 12 aprile per essere in qualche modo connessi con l’immolazione avvenuta il 16 marzo. Read the rest of this entry »
La Cina avverte il Dalai Lama “Decidiamo noi il successore”
Il Dalai Lama, nella sua dichiarazione ai capi delle quattro scuole ufficiali del buddismo tibetano, ha detto di voler decidere la sua successione solo al compimento dei 90 anni.
Pechino furiosa dopo le parole dell’autorità spirituale in esilio, che ha dichiarato di aver pronte le “linee guida” per l’individuazione della sua prossima reincarnazione: “Saremo noi a nominarlo”. Due monaci si danno fuoco per protesta. di Raimondo Bultrini
BANGKOK – “Nessuno, nemmeno la Cina ha diritto di decidere chi sarà e dove nascerà la mia prossima reincarnazione”. Il recente annuncio dell’attuale XIV Dalai Lama di avere pronte le “linee guida” per la scelta del XV leader spirituale tibetano, ha scatenato una reazione furiosa delle autorità cinesi. Per bocca del portavoce degli Esteri Hong Lei, Pechino ha detto con chiarezza inedita in una conferenza stampa che “il titolo di Dalai Lama conferito dal governo centrale cinese e si considera illegale ogni eccezione”. Secondo Hong Lei “non è mai esistita la pratica di un Dalai Lama che identifica il suo proprio successore”.
Il provocatorio paradosso storico ha subito scatenato una reazione emotiva violenta in Amdo, nel cuore del Tibet dove nacque Tenzin Gyatso, l’attuale Dalai oggi in esilio. Appena si è diffusa la notizia della volontà cinese di nominare d’ufficio il loro prossimo leader spirituale, due giovani monaci del monastero di Kirti, da mesi in rivolta, si sono dati fuoco gridando “lunga vita al Dalai Lama”. I due monaci appartenevano al monastero di Kirti, in un’area a popolazione tibetana della provincia cinese del Sichuan, dove già a marzo un altro monaco di nome Phuntsog, che secondo i gruppi tibetani in esilio era il fratello maggiore di uno dei due, si era suicidato per protesta contro la “repressione” della Cina. In agosto la stessa forma di protesta era stata scelta da Tsewang Norbu, di 29 anni, di un altro monastero tibetano del Sichuan, quello di Tawu, a 150 chilometri da Kirti. Read the rest of this entry »
Quando il buddismo diventa rivolta
Come in altre fasi della storia dei paesi dell’Asia i religiosi sfidano la dittatura e scendono in piazza. Dalle fiamme del Vietnam a Rangoon. Quando il buddismo diventa rivolta. di BERNARDO VALLI.
La folla di giorno in giorno sempre più gonfia (c’è chi ieri azzardava più di centomila persone) raccolta attorno a un plotone di teste rasate e a tuniche color zafferano nelle strade di Yangon. L’ex capitale del Myanmar (un tempo Birmania), ricorda a chi ha vissuto i drammi dell’Asia negli ultimi decenni tanti altri avvenimenti di cui i monaci buddisti sono stati i protagonisti. Il Buddismo conta da tempo numerosi fedeli in Occidente, ed è in netta espansione sia in Europa sia in America. Read the rest of this entry »
Lavori forzati e corruzione per “rieducare” monaci tibetani
Le autorità cinesi stanno pianificando nuove sessioni di “rieducazione patriottica” per diminuire in modo significativo la resistenza dei monaci.
Dharamsala (di Nirmala Carvalho, AsiaNews) Lobsang Dhargye (22 anni), Tsekho (30 anni) e Dorjee (16 anni) avrebbero assistito il giovane monaco Phunsog durante la sua autoimmolazione nel fuoco, il 16 marzo scorso. Intanto, Pechino offre 10mila yuan e un prestito di 50mila yuan ai monaci di Kirti per “cominciare una nuova vita”. L’Ufficio cinese di pubblica sicurezza della prefettura di Ngaba ha condannato altri tre monaci del monastero di Kirti a 3 anni di “rieducazione” in campi di lavoro. Arrestati il 12 aprile di quest’anno, Lobsang Dhargye, Tsekho e Dorjee sono sospettati di essere coinvolti nella morte di un giovane monaco, Phuntsog, che si è dato fuoco lo scorso 16 marzo. La condanna è avvenuta intorno al 10 settembre scorso, ma solo in questi giorni se ne è avuta notizia. Dorjee, 16 anni, originario del villaggio di Lhoengtsang, è stato condannato a tre anni di lavori forzati. Tsekho, 30 anni, di Tru-tse, e Lobsang Dhargye, 22 anni di Myeruma, sono stati condannati “solo” a due anni e sei mesi. Lobsang Dhargye è il fratello del monaco Phuntsog, che si è autoimmolato per ricordare le proteste anticinesi del 16 marzo 2008, represse nel sangue dall’esercito cinese che sparò sulla folla disarmata. Ogni anno all’inizio di settembre i monaci del monastero di Kirti celebrano 15 giorni di festività. Tuttavia, fino ad oggi solo pochi di loro hanno fatto ritorno al monastero, mentre numerosi funzionari cinesi hanno fatto irruzione nel luogo di culto chiedendo ai monaci di identificarsi. Read the rest of this entry »
Incerto il visto per il Dalai Lama in Sudafrica
Sua Santità il Dalai Lama
Continuano i viaggi del leader spirituale tibetano in esilio con l’ostilità cinese.
La Cina si impone sulla visita del leader in Brasile. Il Dalai Lama sta aspettando di sapere se avrà un visto per partecipare ai festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno dell’arcivescovo Desmond Tutu, suo amico e premio Nobel per la pace nel 1984, che sarà festeggiato a Città del Capo il 7 ottobre. Due anni fa al leader tibetano era stato vietato l’ingresso in Sudafrica per una conferenza sulla pace. De Klerk, ex presidente sudafricano che ha aperto al suffragio universale eliminando l’apartheid, si e’ dichiarato a favore del Dalai Lama: “Il Sudafrica deve decidere due cose, e’ una societa’ aperta e rispetta le figure religiose?”. Il Sudafrica ha infatti legami molto stretti con la Cina , che avversa il Dalai Lama per le sue rivendicazioni sul Tibet . L’Oceano di saggezza ha avuto una reazione mista anche in Sudamerica: in Messico e’ stato ricevuto dal presidente Felipe Calderon. “Il meeting interferisce con gli affari interni cinesi, ferisce i sentimenti della popolazione e danneggia i rapporti tra Messico e Cina” hanno detto le autorita’ cinesi, che hanno proseguito “Chiediamo che il Messico adotti misure per eliminare questo impatto negativo”. In Brasile il governo sembra aver capito il messaggio e non ha incontrato la figura religiosa, che ha passato tre giorni a San Paolo incontrando il sindaco Gilberto Kassab. Diverso l’atteggiamento in Argentina, dove e’ stato incontrato all’ aeroporto da funzionari del Ministero degli esteri. http://www.developingreport.it/
Terremoto nell’Himalaya: almeno 52 morti in Nepal, Tibet e India
Un sisma di magnitudo 6.8 ha colpito ieri la un’ampia area della catena montuosa. Il bilancio delle vittime e dei danni è destinato a crescere, perché alcune zone sono difficili da raggiungere.
Gangtok, 19 settembre 2011 (di Kalpit Parajuli ASCA-AFP ). Si aggrava il bilancio delle vittime del sisma di magnitudo 6.9 che ha colpito ieri una vasta e remota area della catena himalayana compresa tra India, Nepal e Tibet. Secondo le cifre ufficiali, sono almeno 53 i morti, di cui 31 nello stato nord orientale indiano del Sikkim, la zona più colpita, mentre altre 9 persone sono rimaste uccise nel crollo di edifici in altri stati. Almeno sei le persone morte in Nepal, tre delle quali uccise dal crollo del muro dell’ambasciata britannica a Kathmandu. Secondo l’agenzia cinese Xinhua , sette sono invece le vittime in Tibet e ventidue i feriti. Le autorità cinesi hanno collocato l’epicentro del sisma a 40 chilometri dalla frontiera tra India e Tibet. La scossa è stata avvertita fino a Shigatse. Il terremoto è stato avvertito a più di 1000 chilometri di distanza a ovest a Nuova Delhi e in Bangladesh a est. Difficile il compito dei soccorritori: frane e piogge torrenziali stanno bloccando le principali arterie stradali montane e stanno impedendo agli elicotteri di levarsi in volo per raggiungere la zona dell’epicentro. Le squadre di soccorso a terra, però, stanno tentando di raggiungere la capitale dello stato del Sikkim, Gangtok, mentre più di 5000 soldati sono impegnati a ripristinare i collegamenti. Fonte: ASCA-AFP. Kathmandu (AsiaNews) – Almeno 32 persone sono morte nel terremoto di magnitudo 6.8 Richter che ha colpito ieri una vasta area della catena himalayana compresa tra India, Nepal e Tibet. Con il passare delle ore, sta emergendo l’entità della devastazione, anche se molte aree nello Stato nord orientale indiano del Sikkim sono ancora isolate a causa delle frane che bloccano le principali arterie montane. Le fonti ufficiali per ora indicano 18 morti in India, sette in Nepal e sette in Tibet. I feriti sarebbero un centinaio, mentre un numero imprecisato di persone sono ancora intrappolate sotto le macerie. I dispersi sono molto numerosi. I media indiani parlano di 50 soldati indiani dispersi durante le operazioni di soccorso, rese difficili dalla forte pioggia caduta ieri sera. L’epicentro del sisma è localizzato a Taplejung sulla frontiera tra il Sikkim e il Nepal, un’area di difficile accesso e con una popolazione sparsa. Sul posto sono stati inviati diversi battaglioni dell’esercito, che hanno soccorso finora 300 persone, tra cui 25 turisti, alcuni dei quali stranieri. Read the rest of this entry »
Allarmante rapporto USA sulla libertà religiosa in Tibet
A conclusione del rapporto, il governo USA denuncia la persecuzione religiosa e la discriminazione in atto in Tibet e chiede ai leader cinesi di “impegnarsi in un costruttivo dialogo con il Dalai Lama e i suoi rappresentanti.
Il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato il 13 settembre il Rapporto Annuale sulla Libertà Religiosa nel mondo. Per quanto attiene alla situazione all’interno del Tibet, il documento, che analizza il periodo di tempo compreso tra il luglio e il dicembre 2010, afferma che “Il controllo sulla pratica della religione e la conduzione giornaliera dei monasteri e delle altre istituzioni religiose continua ad essere straordinariamente elevato” tanto che – aggiunge – “a causa delle durissime condizioni di vita e delle restrizioni religiose alcuni monaci si sono suicidati”. “Nel corso del periodo preso in esame” – recita tra l’altro il rapporto USA – “i tibetani sono stati oggetto di continue discriminazioni, quali, ad esempio, il divieto di soggiornare negli alberghi di alcune grandi città, quali Pechino, Shanghai e Chendu”. Inoltre “Le autorità locali hanno con frequenza esercitato pressioni sui genitori – soprattutto se impiegati governativi o ex membri del Partito – affinché ritirassero i propri figli dai monasteri, dalle scuole private annesse ai monasteri o dalle scuole tibetane in India”. Il documento riferisce inoltre che il personale diplomatico USA in visita nella Regione Autonoma Tibetana è stato costretto a sottostare a numerose restrizioni che hanno limitato la “possibilità di parlare liberamente con le persone residenti nelle aree tibetane”. Read the rest of this entry »
Acqua e dighe, il nuovo terreno di guerra della Cina
La crescente richiesta e mancanza di acqua minaccia la rapida crescita economica dell’Asia
Pechino ignora le convenzioni internazionali e gestisce in maniera dissoluta anche i grandi fiumi internazionali. Costruisce dighe provocando la rabbia delle minoranze e quella delle nazioni confinanti, che si vedono privare di un bene primario. Va fermata, prima che diventi la padrona del rubinetto dell’Asia intera. L’analisi e la denuncia di un docente indiano. New Delhi (di Brahma Chellaney, AsiaNews) – La Cina ha provocato l’allarme internazionale grazie al suo monopolio virtuale delle “terre rare” usate come strumento per il commercio e per aver messo in stallo gli sforzi multilaterali tesi a risolvere le dispute relative al Mar cinese meridionale. Fra i suoi confinanti e vicini, cresce però la preoccupazione sul fatto che la Cina stia cercando di rendere anche l’acqua un’arma politica. Al centro dell’Asia, la Cina è la fonte da cui deriva il maggior numero di fiumi al mondo diretti verso altre nazioni (questi spesso attraversano i confini nazionali): dalla Russia all’India, dal Kazakhstan all’Indocina. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’assorbimento delle terre su cui vivevano diverse minoranze etniche, e che ora formano il 60 % della massa di terreno cinese: è da qui che partono i maggiori fiumi internazionali. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Dopo l’11 settembre, auspicando la coesistenza pacifica
Sua Santità il Dalai Lama
11 Settembre 2011
Oggi, mentre celebriamo il decimo anniversario dell’11 settembre 2001, gli attacchi su New York e Washington DC, ricordiamo tutte le vite innocenti perse e riflettiamo sugli effetti a dieci anni di distanza da quel tragico giorno. L’11 settembre ci ricorda di quale orrore noi esseri umani possiamo scatenare verso noi stessi quando lasciamo che la nostra intelligenza e potente tecnologia sia soverchiata dall’odio.
Dobbiamo imparare dai nostri ricordi dolorosi dell’11 settembre e diventare più consapevoli delle conseguenze distruttive che sorgono quando cediamo a sentimenti di odio.
Questa tragedia, in particolare, ha rafforzato la mia convinzione che promuovere uno spirito di pacifica convivenza e reciproca comprensione tra i popoli del mondo e le tradizioni di fede è una questione di urgente importanza per tutti noi. Dobbiamo quindi fare ogni sforzo per garantire che le nostre tradizioni di fedi diverse contribuiscano a costruire un mondo di attenzione reciproca e di pace.
Il Dalai Lama
9 Settembre 2011
Un successo la visita del Dalai Lama in Messico
Moltissime persone sonovenute ad ascoltare Sua Santitàil Dalai Lama nella sua recente visita in America Latina, qui lo vediamo mentre stringe migliaia di mani a San Paolo in Brasile.
Il Dalai Lama , leader spirituale del Tibet in esilio , alla sua terza visita in Messico , ha riunito migliaia di persone nell’ Estadio Azul della capitale Città del Messico per parlare di come “ trovare la felicità in tempi difficili ”. Il Dalai Lama è arrivato allo stadio Azul accompagnato dall’attore americano Richard Gere e con un cappellino della nota squadra locale di calcio Cruz Azul per poi salutare tutti i partecipanti, i quali tutti insieme lo hanno accolto al grido “ Messico ti ama ”. Il Dalai Lama , preso il microfono in mano a risposto al pubblico dicendo: “ Sono felice di essere di fronte a voi e di essere qui ”. Cosí ha cominciato la discussione il leader spirituale buddista: “ Siamo tutti uguali e tutti quanti non vogliamo avere una vita difficile, perché’ in più tutti noi abbiamo diritto di essere felici ”. Il Dalai Lama ha chiesto, tra le altre cose, la smilitarizzazione del pianeta , in modo che se attuata, avrebbe effetti economici positivi, in quanto tutto il capitale che attualmente si investe in questo ambito potrebbe essere destinato ad altre priorità come l’ istruzione , la salute e progetti costruttivi . Si é riunito con gli insegnanti con i quali ha tenuto la conferenza dal titolo “ Facilitare la mente e nutrire il cuore: una approccio olistico all’educazione ”.
Nepal: arrestati 20 ragazzi tibetani per ingresso illegale nel paese
Dharamsala, 12 settembre 2011. Il governo nepalese ha ordinato l’arresto di venti ragazzi tibetani che, domenica 4 settembre, avevano varcato il confine tibetano ed erano entrati in Nepal. Accusati di ingresso illegale nel paese, i fuggitivi – quindici ragazzi e cinque ragazze di età compresa tra i 16 e 18 anni – sono stati fermati nei pressi di uno sperduto villaggio himalayano del Nepal occidentale mentre a piedi attraversavano il confine. Read the rest of this entry »
Condannati al carcere altri due tibetani
Samphel Dhondup.
Samphel Dhondup, un tibetano di ventitré anni della Contea di Kardze, è stato condannato a tre anni di carcere per aver partecipato a una pacifica protesta contro il governo cinese in Tibet e il duro trattamento che il regime riserva alla popolazione. Tibet Net, il sito ufficiale dell’Amministrazione Centrale Tibetana, riferisce di aver appreso da fonte attendibile che il fatto risale allo scorso 10 luglio 2011. Quel giorno, tre giovani tibetani – Samphel Dhondup, ventitré anni, Lobsang Phuntsog, diciassette anni e Lobsang Lhundup – inscenarono, attorno alle 4.00 del pomeriggio, una pacifica manifestazione di protesta nella Contea di Kardze (Regione Orientale del Kham). Furono immediatamente arrestati dalla polizia che li trasferì in un vicino centro di detenzione. Lobsang Phuntsok e Lobsang Lhundup furono rilasciati sulla parola ma Samphel Dhondup fu condannato dal tribunale locale a tre anni di carcere per aver organizzato la manifestazione di protesta e aver turbato l’ordine pubblico. Le autorità cinesi, dopo la sentenza, non hanno rese pubbliche le ragioni del suo arresto e il luogo della sua detenzione. Ricorda Tibet Net che dalla morte di Tsewang Norbu, il monaco del monastero di Nyatso che alla metà dello scorso mese di agosto si è ucciso dandosi fuoco in segno di protesta contro l’illegale occupazione del Tibet e la durissima repressione cinese, le autorità hanno dispiegato in tutta la regione del Kham e in particolare attorno al monastero, situato nella cittadina di Tawu, migliaia di militari che presidiano strettamente la zona e impediscono l’accesso all’istituto religioso. Sono state chiuse strade, scuole, ristoranti e bar. Sono stati rafforzati i controlli sui movimenti dei tibetani, sulle linee di comunicazione telefoniche e sui collegamenti internet. Un’altra condanna a tre anni di carcere Read the rest of this entry »
Tibet, il silenzio è d’oro
Del Dalai Lama, l'ex padrone di casa, non c’è traccia. Nessuna immagine, nessun riferimento da parte dei monaci che accolgono i flussi di visitatori al Potala.
Pechino soffoca con turismo e soldi la spiritualità buddista. di Michele Esposito
Bandiere cinesi sul Potala. Sui tetti del cuore antico di Lhasa, capitale di un Tibet sempre più lontano dall’immagine di culla della spiritualità buddista che per secoli lo ha segnato. La regione autonoma himalayana oggi è saldamente nelle mani del governo cinese. Pronto a sedare qualsiasi focolaio di dissenso in nome del mantenimento dell’ordine e della stabilità. Oggi in Tibet non c’è spazio per le proteste. Quelle che nella primavera del 2008 incendiarono Lhasa scatenando la dura repressione di Pechino sono un ricordo sbiadito, visibile solo nei drappelli di militari che controllano le antiche vie del cuore tibetano della capitale.
LA SFILATA DEI PELLEGRINI BUDDISTI. Lì, sotto lo sguardo vigile di soldati in tenuta mimetica, sfilano nel silenzio i pellegrini buddisti che ogni giorno percorrono il circuito attorno allo Jokhang, l’edificio più sacro del Tibet. Al suo interno, gli autoctoni effettuano lentamente il rituale giro delle cappelle, dove campeggiano grandiose statue dedicate ora a Sakyamuni (il Buddha storico, detto del presente) ora ai diversi Bodhisattva (esseri che hanno raggiunto lo stato di illuminazione) che vigilano sulla sorte dei fedeli. Ai quali, in numero di giorno in giorno maggiore, si affiancano centinaia di turisti, cinesi soprattutto, che affollano le anguste sale dello Jokhang incuranti del religioso silenzio che la dottrina tibetana imporrebbe. Read the rest of this entry »
I censori cinesi tagliano le pagine di Ai Weiwei
di Marco Del Corona, Corriere della Sera, 4 settembre 2011
Succedono cose nello strano limbo di Ai Weiwei. L’artista reinventatosi critico (del potere) sarebbe obbligato a tacere, condizione che ha accompagnato il suo rilascio, in giugno, dopo 81 giorni di detenzione. Né al momento è stato comunicato se e quando sarà processato per i reati fiscali che gli sono stati attribuiti insieme con accuse di pornografia e bigamia. Tuttavia i censori di Pechino sono tornati a occuparsi di lui. Le copie distribuite in Cina del settimanale americano Newsweek , infatti, sono state consegnate nelle poche rivendite (in centri commerciali e alberghi internazionali) senza la pagina che conteneva un articolo a firma proprio di Ai. Un testo «alla» Ai Weiwei. Nel quale, nell’inglese efficace metabolizzato durante la sua lontana scapigliatura newyorkese, parla di una Pechino città «della disperazione», di migranti «schiavi», di funzionari che «ci negano diritti basilari». Read the rest of this entry »
Così Pechino cambia faccia al Tibet: Il Buddismo diventa un business
Pellegrini tibetani a Lhasa. La verità è che la situazione resta tesa non solo in Tibet ma anche nel confinante Sichuan, dove a marzo e ancora pochi giorni fa due monaci si sono dati fuoco e sono morti per protestare contro le restrizioni imposte da Pechino e per il ritorno a Lhasa del leader spirituale dei buddisti tibetani.
E’ tutto diverso il volto di Lhasa da quel 14 marzo del 2008 che ne insanguinò le strade. Non si fa più tappa obbligata davanti ai resti della guerriglia lungo la Beijing Rd, l’arteria principale che segna la città passando di fronte al Potala, con quei negozi messi a ferro e fuoco che per diversi mesi Pechino aveva ordinato di mostrare ai media stranieri per far vedere quanto fosse stata violenta la sommossa dei tibetani contro i cinesi Han. Tornare oggi a Lhasa, con un gruppo di giornalisti invitati dal governo centrale, significa assistere a tutt’altro film: quello di un agglomerato urbano che si espande sempre più velocemente come una qualunque città cinese, con l’ansia di modernizzazione che soffoca le radici di una spiritualità antica; quello di un’idea di sviluppo e di progresso che fa del cuore del buddismo tibetano una macchina per far soldi attraverso il turismo e le nuove attività d’impresa incoraggiate da Pechino con una mirata politica di sgravi e agevolazioni economiche. Read the rest of this entry »
Lhasa: La polizia chiude il monastero di Drepung
Un dissidente tibetano fuggito in India in stretto contatto con la popolazione in Tibet sottolinea che il controllo del governo è asfissiante e “vivere a Lhasa equivale ad essere in prigione”. Chi trasgredisce alle regole viene arrestato o scompare.
Tutte le monache costrette a fare ritorno ai propri distretti di origine. La polizia voleva fermare la continua crescita della comunità. Sconosciuta la sorte di 85 monaci arrestati in maggio.
Dharamsala (AsiaNews) – Ancora arresti e sfratti per monaci e monache tibetani. Lo scorso 14 agosto la polizia ha fatto sgombrare il monastero femminile di Drepung nella periferia di Lhasa. Secondo fonti locali la comunità aveva continue vocazioni e ciò ha spaventato le autorità che hanno chiuso il monastero e costretto tutte le monache a ritornare nei propri distretti.
Un dissidente tibetano fuggito in India in stretto contatto con la popolazione in Tibet sottolinea che il controllo del governo è asfissiante e “vivere a Lhasa equivale ad essere in prigione”. Chi trasgredisce alle regole viene arrestato o scompare.
A tutt’oggi resta sconosciuta la sorte di 85 monaci monaci dell’ex monastero di Tashi Lhunpu, arrestati in maggio. Dopo la chiusura della loro comunità nel 1995 essi erano riusciti a mantenere una loro dimensione “comunitaria”, aiutandosi l’un l’altro a trovare lavoro come camerieri, commercianti, autisti e sostenendo i più anziani. Nonostante gli appelli delle famiglie, le autorità non vogliono rivelare il luogo e le ragioni della loro detenzione.
Tibet: Scontri e arresti durante il funerale del monaco martire
Omaggio a Tsewang Norbu, il monaco di 29 anni immolatosi dandosi fuoco a ferragosto invocando la libertà del Tibet e il ritorno del Dalai Lama
Un numero imprecisato di persone sono state picchiate e arrestate in Tibet nei pressi del monastero di Tawu Nyitso, dove migliaia di tibetani si erano riuniti per rendere omaggio a Tsewang Norbu, il monaco di 29 anni immolatosi dandosi fuoco a ferragosto invocando la libertà del Tibet e il ritorno del Dalai Lama.
Le forze di sicurezza cinesi, circa un migliaio di agenti, dopo la morte del monaco, hanno cordonato il monastero tagliando luce ed elettricità. Nonostante il divieto delle autorità, i monaci hanno portato il corpo di Tsewang Norbu nel suo monastero dove oltre 10.000 tibetani lo hanno raggiunto per dargli un ultimo saluto.
A questo punto la polizia è intervenuta per bloccare l’adunata ordinando l’immediata cremazione del corpo del giovane deceduto. Secondo il sito Phayul, le autorità hanno presidiato il sito del funerale, impedendo ai locali di parteciparvi. “I locali – ha raccontato Khenrab, un monaco che vive a Dharamsala ma ha molte conoscenze a Tawu – hanno potuto dare l’ultimo saluto a Tsewang, solo da molto lontano, senza potersi avvicinare”.
I tibetani in esilio nel mondo, da New York a Dharamsla a Taiwan, hanno organizzato veglie di preghiera in segno di protesta e in ricordo del sacrificio di Tsewang Norbu. Il parlamento tibetano in esilio, da Dharamsala in India ha fatto sapere che “fatti come questo che accadono frequentemente in Tibet indicano chiaramente il profondo risentimento della gente del Tibet contro le politiche sbagliate del governo cinese nei confronti del Tibet”.
Intanto anche nella rete sono molti i messaggi di protesta e di denuncia per quanto accaduto. http://www.tio.ch/Estero/News/645977/Scontri-e-arresti-durante-il-funerale-del-monaco-martire
Tibet in Fiamme
L’immolazione di Tsewang Norbu (nella foto) è il secondo suicidio politico in meno di cinque mesi che avviene nelle aree tibetane dello Sichuan. Infatti lo scorso 16 marzo si era dato fuoco Phuntsog, un monaco di 20 anni appartenente al monastero di Kirti, nella contea di Ngaba.
Nonostante le rassicurazioni di Pechino, la situazione nella Regione Autonoma del Tibet e nelle aree tibetane incorporate dal 1965 in alcune province cinesi è tutt’altro che normalizzata a due anni dalla vasta e sanguinosa esplosione di collera della primavera 2008.
Tragica dimostrazione del perdurare di questo stato di crisi è l’immolazione di Tsewang Norbu un giovane monaco del monastero di Nyitso che, alle 12,30 del 15 agosto, si è dato fuoco dopo aver gridato per alcuni minuti slogans inneggianti all’indipendenza del Tibet e al ritorno in patria del Dalai Lama.
Secondo testimonianze attendibili, il cadavere di Tsewang Norbu è stato portato all’interno del monastero per i tradizionali riti funerari buddisti mentre diverse migliaia di soldati e poliziotti cinesi hanno immediatamente circondato il luogo di culto. Nella cittadina di Tawu (Daofu in mandarino), nelle cui vicinanze si trova Nyitso, è stato imposto una sorta di coprifuoco non dichiarato, con la popolazione impedita ad uscire di casa e le strade pattugliate da mezzi blindati e soldati armati. Ma questo imponente apparato repressivo non è riuscito ad impedire che diverse migliaia di tibetani riuscissero a raggiungere i cancelli del monastero per cercare di difendere i monaci da un possibile assalto delle forze di polizia. In alcuni tafferugli avvenuti poco dopo l’immolazione di Tsewang, è stato arrestato un dimostrante di nome Gyaltsen che è stato però liberato dopo poche ore.
La situazione è dunque estremamente tesa in tutta l’area. Ieri mattina è arrivato a Tawu Lui Dao Ping, segretario del Partito Comunista per la Prefettura Autonoma di Kardze, che ha inasprito ancora le restrizioni, decretando la chiusura di scuole, ristoranti e locali pubblici. Inoltre ha ordinato che tutte le funzioni religiose in onore di Tsewang Norbu siano sospese e il corpo del monaco consegnato alle autorità. Read the rest of this entry »
Tibet: un altro monaco si uccide dandosi fuoco gridando viva il Dalai Lama
Tsewang Norbu in fiamme
Tsewang Norbu, un monaco di ventinove anni appartenente al monastero di Nyitso, presso la città di Kardze, nella provincia orientale del Kham, è morto dopo essersi dato fuoco in segno di protesta contro le crescenti vessazioni e restrizioni poste in atto nel paese da parte delle autorità cinesi. Il giovane religioso ha compiuto il gesto estremo alle 12.30 (ora locale) del 15 agosto sul ponte del fiume Chume, nel centro della cittadina di Tawu, nei pressi di Kardze. Dopo aver chiesto a gran voce libertà per il Tibet e il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama e dopo aver distribuito volantini in cui ribadiva le sue richieste, il monaco ha prima bevuto della benzina e poi l’ha cosparsa su tutto il suo corpo dandosi fuoco. La morte è stata istantanea. I confratelli hanno subito riportato il cadavere di Norbu al monastero e hanno dato inizio ai preparativi dei rituali e delle cerimonie funebri nonostante la presenza di militari nelle strade attorno al monastero e ai tentativi di alcuni soldati di sottrarre ai monaci il corpo del religioso. Allo scopo di impedire la diffusione della notizia, le autorità governative hanno tagliato le linee telefoniche e bloccato gli accessi internet in tutta la zona. Nell’area di Kardze la tensione era altissima da oltre un mese in seguito alla proibizione di celebrare il compleanno del Dalai Lama, lo scorso 6 luglio, imposta ai tibetani dalle autorità cinesi. Ai tentativi di opporsi al divieto attuati da monaci e monache in aperta sfida al governo locale, i cinesi avevano risposto tagliando acqua ed elettricità agli istituti religiosi rimasti senza luce e rifornimento idrico a partire da quella data. Dolore e costernazione aveva inoltre suscitato la recente notizia della morte di Thinley, un giovane di Beri Serkha – area di Kardze – deceduto in prigione dopo mesi di torture. Fonti in esilio confermano che il gesto di Tsewang Norbu è stato motivato dalle crescenti restrizioni imposte alla libertà di culto e all’intensificarsi della campagna di indottrinamento politico in atto in tutto il Tibet e particolarmente nella zona di Tawu. In segno di omaggio a Tsewang Norbu e a sostegno delle continue invocazioni alla libertà provenienti dal Tibet, le maggiori organizzazioni non governative tibetane hanno congiuntamente organizzato a Dharamsala, in data odierna, una fiaccolata che si è snodata fino allo Tsug-la Khang, il tempio principale della città. L’Amministrazione Centrale Tibetana, in un comunicato, si è detta profondamente rattristata per la morte di Tsewang il cui gesto disperato è un ulteriore ed evidente segno del continuo peggioramento della situazione dei diritti umani in Tibet. Il Governo di Dharamsala, ha inoltre auspicato che le autorità cinesi non reagiscano in modo sproporzionato al gesto di una persona che ha sacrificato la sua vita per i propri ideali. “Un mese fa il governo cinese ha pubblicato un Libro Bianco sul Tibet in cui enfatizza i benefici arrecati dalla Cina al popolo tibetano” – si legge nel documento – “Chiediamo al Governo cinese, anziché di pubblicare notizie che distorcono la verità, di rivedere la sua politica in Tibet e di adottare misure più vicine alle aspirazioni del popolo tibetano”. Fonti: Phayul – The Tibet Post http://www.italiatibet.org/ “
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Lobsang Sangay è la nuova guida politica del Tibet
Il giuramento del nuovo Kalon Tripa Lobsang Sangay
Nel corso di una solenne cerimonia alla quale hanno partecipato il Dalai Lama e il Primo Ministro uscente Samdhong Rinpoche, oltre a migliaia di spettatori e invitati, il dottor Lobsang Sangay ha prestato solenne giuramento di fedeltà alla Carta Costituzionale tibetana divenendo ufficialmente il nuovo Kalon Tripa, leader politico dell’Amministrazione Tibetana. Nel suo primo discorso dopo l’investitura ufficiale, Lobsang Sangay ha dichiarato, tra l’altro, che la sua nomina è in primo luogo frutto dei sacrifici e dell’impegno di generazioni di tibetani dentro e fuori il Tibet e ha precisato che il Dalai Lama ha devoluto il suo potere politico “non solo a me in quanto Kalon Tripa, ma a tutti i tibetani”.
Ha inoltre affermato che la sua elezione dovrebbe dimostrare agli esponenti della linea dura all’interno del governo cinese che la leadership tibetana, lungi dall’indebolirsi, è invece destinata a crescere e a diventare più forte con il passare degli anni: “Siamo qui per rimanerci”. “Dopo sessant’anni di malgoverno, il Tibet oggi non è il paradiso socialista che i governanti cinesi avevano promesso, l’occupazione cinese è una tragedia”, ha proseguito il Kalon Tripa sottolineando che, nonostante la tragedia, i tibetani intendono ribadire alla Cina e al mondo intero la loro fedeltà alla linea della non-violenza, alla ricerca del dialogo e alla politica della Via di Mezzo.“Avendo l’unità, l’innovazione e la fiducia come principi guida di sei milioni di tibetani, la vittoria sarà nostra”, ha dichiarato. Ricordando che il cammino non sarà facile, Sangay ha chiesto alle nuove generazioni tibetane di sostenere la causa del Tibet con tutto il loro sostegno ed energie. “Il vostro impegno – ha affermato – sarà determinante nello stabilire se il Tibet sopravviverà o diverrà un pezzo da museo”. “E’ arrivato il momento di essere fermamente convinti che siamo tibetani e che possiamo farcela”. “Ai fratelli e alle sorelle all’interno del Tibet dico oggi, con fiducia, che ci riuniremo presto”. Read the rest of this entry »
Lobsang Sangay: La soluzione del problema tibetano riguarda miliardi di persone in Asia
Il nuovo Kalon Tripa Lobsang Sangay con Sua Santità il Dalai Lama
Dharamsala (di Nirmala Carvalho AsiaNews) – Ha assunto oggi i poteri Lobsang Sangay, premier del governo tibetano in esilio, eletto dopo che quest’anno il Dalai Lama ha comunicato la rinuncia al ruolo di capo politico del movimento tibetano per essere solo il loro leader religioso. Il precedente Kalon Tripa (primo ministro) del governo tibetano, Samdhong Rinpoche, era la reincarnazione di un lama e non ha mai avuto un ruolo effettivo di capo politico. Intervista esclusiva di AsiaNews al nuovo premier.
Quale è ora il rapporto del Kalon Tripa con il Dalai Lama e quale compito lo attende?
Assumo i miei compiti con il sostegno di Sua Santità il Dalai Lama e con il mandato democratico dei tibetani che vivono in esilio in 30 Paesi nel mondo. I valori che io chiedo per i tibetani sono quelli da loro goduti in India: libertà, uguaglianza e [rispetto per la loro] dignità.
Quale rapporto ha il popolo tibetano con quello cinese e quale con la Cina socialista?
Noi non abbiamo nulla contro il popolo cinese o la Nazione cinese, vogliamo risolvere la questione tibetana in modo pacifico attraverso il dialogo. Ma il popolo cinese deve sapere che, da un punto di vista storico, il Tibet e la Cina sono 2 entità differenti, come riconosciuto nel Trattato dell’821-822, che stabilisce che “i Tibetani saranno felici nella terra del Tibet e i cinesi lo saranno nella terra di Cina”. Quando nel 1959 la Cina invase il Tibet, promise ai tibetani il “paradiso socialista”. Read the rest of this entry »
La Cina porta l’inquinamento nei monasteri del Tibet
Il Monastero Kumbum
Piombo nell’acqua potabile nella zona del monastero di Kumbum, luogo di speciale devozione per i tibetani, per gli scarichi di miniera e fonderia locale. Le autorità falsificano le analisi, la polizia caccia chi protesta, intanto i residenti stanno male e centinaia di bambini hanno troppo piombo nel sangue.
Dharamsala (AsiaNews) – E’ “molto inquinata” l’acqua potabile del famoso monastero tibetano di Kumbum (in cinese: Ta’ersi) e del vicino villaggio, nella contea di Rushar (Huangzhong) nel Qinghai, per gli scarichi di una miniera e di una fonderia locali. Il gruppo International Campaign for Tibet (Ict ) denuncia il disinteresse delle autorità e il tentativo di mettere tutto a tacere, nonostante i frequenti malori dei residenti, avvelenati per il piombo.
Secondo Ict , il 30 giugno è stata anche presentata una petizione alle autorità, riportata su un blog, che denuncia come “l’attività estrattiva molto inquinante e priva di controlli ha causato una situazione disastrosa per i residenti”. Il problema è vecchio ma i precedenti appelli alle autorità non hanno nemmeno ricevuto risposta e “quest’anno la situazione è molto peggiorata, specie durante i mesi da maggio a luglio, con 8 residenti che hanno trovato la loro acqua potabile molto inquinata, torbida e disgustosa”. “Monaci e residenti che hanno bevuto l’acqua hanno avuto nausee, si sono sentiti privi di forze e storditi e alcuni si sono dovuti ricoverare in ospedale”. Read the rest of this entry »
5000 Tibetani sfidano le autorità cinesi. Cancellata la visita a Labrang del “falso” Panchen Lama
La sfida della popolazione tibetana è culminata nella cerimonia di consacrazione sul trono del tempio di Kham Lithang d'un grande ritratto del Dalai Lama.
Sfidando apertamente i divieti delle autorità cinesi, nel corso di una cerimonia religiosa alla quale hanno assistito cinquemila tibetani è stato posto sul trono del tempio di Kham Lithang un grande ritratto del Dalai Lama. La cerimonia di “ enthronement” del capo spirituale tibetano è avvenuta nel corso della tradizionale festa religiosa del Jang Gonchoe Chemno che, iniziata lo scorso 15 luglio, è proseguita per dieci giorni.
Atruk Tseten, un membro del Parlamento in esilio, ha riferito a Phayul che la cerimonia è stata un momento di grande gioia e di intensa emozione. Giunti da ogni parte del Tibet, i tibetani sono sfilati di fronte al trono lanciando offrendo all’effige di Sua Sanità le rituali sciarpe bianche devozionali. “Molte persone mi hanno detto che, per la prima volta nella loro vita, hanno avuto la sensazione di vedere realmente e per la prima volta il Dalai Lama in persona e di chiedere la sua benedizione” – ha dichiarato Tseten.
Gli organizzatori della cerimonia avevano avvisato con largo anticipo le autorità cinesi dell’intenzione di porre l’immagine del Dalai Lama sul trono del tempio e avevano fatto sapere che non si sarebbero ritenuti responsabili delle reazioni dei tibetani ove fosse stato ostacolato lo svolgersi del rito.
Erano presenti religiosi appartenenti a circa cento monasteri in rappresentanza delle quattro scuole del Buddhismo tibetano e dei Bon. L’invito ad assistere alla cerimonia era stato esteso anche ai monaci del monastero di Ngaba Kirti. Read the rest of this entry »
Tibet: parla al NYT probabile futuro Dalai Lama
Il 17° Karmapa vive in esilio in India.
Di lui si dice che ”ha 26 anni e allo stesso tempo ne ha 900”: e’ il 17/mo KarMapa, ovvero il capo della corrente del buddismo tibetano denominata Karma Kagyu, la setta ‘del Cappello Nero’, e soprattutto da quando e’ stato visto a Washington a fianco del Dalai Lama, che ha 76 anni e ha da tempo annunciato il suo ritiro, molti lo vedono gia’ come prossimo leader spirituale dei tibetani. Compreso il New York Times, che lo ha intervistato nel suo ritiro americano in un monastero a Woodstock, sottolineando che nell’esilio in India dove entrambi vivono, l’anziano Dalai Lama lo ha preso sotto la sua ala, facendogli da padre e maestro, dopo aver detto che le sue speranze per il futuro del Tibet sono nelle mani dei suoi giovani leader.
”Sua Santità e’ stato molto gentile con me, e’ stato il mio mentore e mi guida…ma io sono solo uno dei tanti”, ha risposto con modestia il giovane Karnapa, il cui vero nome e’ Ogyen Trinley Dorje. Pero’ e’ anche vero che il discepolo da poco ha anche iniziato a parlare di politica. ”Il Tibet e’ in emergenza”, ha detto al Nyt, aggiungendo che ”il governo cinese continua ad essere estremamente restrittivo” nei confronti del popolo del Tibet, dove ”la costruzione di infrastrutture, come strade ponti aeroporti e altro, e l’immigrazione di popolazione dalla Cina centrale minacciano la sopravvivenza della cultura tibetana e l’ecosistema”. E ancora, ha anche definito ”davvero un buon segnale” il fatto che il presidente americano Barack Obama abbia ricevuto il 16 luglio scorso il Dalai Lama. Read the rest of this entry »
La Cina arresta e esalta i suoi “progressi” nel Tibet. Il Dalai Lama: Pechino è ridicola
In Tibet continua senza sosta l'arresto di monaci fedeli al Dalai Lama
Un monaco ha onorato il compleanno del Dalai Lama appendendo dei piccoli vessilli bianchi beneauguranti: arrestato, è sparito nel nulla. Intanto il vice presidente Xi Jinping visita Lhasa, loda i “progressi” nella regione e promette: “Schiacceremo il Dalai Lama”. Mentre questi bolla le politiche religiose comuniste come “ridicole” e chiude la questione della propria successione: “Me ne occuperò io”. Lhasa (AsiaNews) – La polizia cinese ha arrestato lo scorso 6 luglio un monaco buddista nella contea tibetana di Nagchu, “colpevole” di aver augurato lunga vita al Dalai Lama in occasione del suo 76mo compleanno. Nel frattempo, il vicepresidente cinese Xi Jinping – in visita a Lhasa – loda “i grandi progressi” del Tibet e dichiara di voler “schiacciare la pulsione indipendentista della regione”. Mentre il Dalai Lama chiude la questione sulla sua successione, dichiarando che sarà lui a riconoscere la propria rinascita. Le autorità comuniste hanno fermato Dorgay, del monastero di Shabten, che dalle 5 del mattino del 5 luglio aveva iniziato a girare la contea per attaccare su ogni possibile struttura verticale – pali della luce, alberi e pilastri di case – i “khatak”, piccole strisce bianche rituali che servono per annunciare le festività religiose. Il giovane monaco, 22 anni, intendeva in questo modo onorare il compleanno del proprio leader religioso. Tornato nel monastero, ha trovato ad attenderlo gli agenti: qui ha confessato ed è stato portato via. Fino ad oggi è stato impossibile scoprire dove è tenuto. Nonostante questi arresti siano all’ordine del giorno, non sembrano preoccupare più di tanto il regime comunista cinese. Parlando dai pressi del Palazzo Potala – icona del buddismo tibetano e dimora storica dei Dalai Lama – il vice presidente Xi Jinping in visita in Tibet ha lodato gli “enormi successi della provincia” e ha promesso: “Schiacceremo chiunque cerchi di minare la stabilità sociale”. Read the rest of this entry »
Obama incontra il Dalai Lama, la Cina attacca ma pensa al default
Sua santità il Dalai Lama ed il Presidente Obama
Sebbene il presidente americano abbia ricevuto il leader del buddismo tibetano, il governo cinese teme una rottura seria dei rapporti a pochi giorni dalla fatidica decisione sul debito estero Usa. Toni come al solito infuocati, ma di facciata.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’incontro fra il presidente americano Barack Obama e il Dalai Lama “interferisce negli affari interni della Cina e potrebbe colpire le relazioni bilaterali fra Pechino e Washington”. A due giorni dal colloquio, avvenuto alla Casa Bianca, tutti i canali ufficiali del regime comunista hanno condannato il fatto e minacciato ritorsioni. Ma diversi analisti americani ritengono che non succederà nulla: “E’ un momento troppo delicato per l’economia mondiale. La Cina non può permettersi passi falsi”.
Washington deve infatti ancora trovare una soluzione per evitare il default dell’economia interna: se non trova l’accordo con l’opposizione repubblicana, la Casa Bianca sarà costretta a non pagare per un tempo limitato gli interessi sul debito estero. E la Cina ha oggi in cassa il maggior numero di obbligazioni statali Usa mai concesso a un investitore straniero, più di 1100 miliardi di dollari.
In ogni caso, il regime ha usato la solita propaganda per condannare l’incontro. Per il Quotidiano del Popolo, l’organo di stampa ufficiale del Partito, “i politici americani fanno finta di ignorare gli enormi progressi compiuti dal Tibet sotto la guida comunista”. La televisione di Stato, oltre a condannare, ha mostrato il vice presidente Xi (futuro leader cinese) che atterrava a Lhasa accolto da una folla festosa proprio il giorno prima della visita del Dalai Lama a Washington. Read the rest of this entry »
Il difficile rapporto tra India e Cina per il fiume Brahmaputra
La diga sul Brahmaputra in Tibet che preoccupa tanto Indiani e Tibetani.
New Delhi (AsiaNews) – Rimane altra in India la preoccupazione per il progetto cinese di deviare le acque del fiume Brahmaputra, nel suo primo tratto in Tibet ,dove è chiamato Tsangpo. Intanto il governo dell’Assam ha chiesto all’amministrazione centrale indiana (Cp) di affermare in modo chiaro come utilizzare le acque del fiume. Un esperto spiega ad AsiaNews le ragioni del confronto e le vie a una difficile soluzione.
Tarun Gogoi, chief minister dell’Assam, chiede soprattutto che la Cp indichi come usare in modo più efficiente le acque del grande fiume, che da sempre ha causato “inondazioni devastanti ed erosione” delle terre e che sarebbe invece possibile controllare con grandi vantaggi. Gogoi spiega che non è invece troppo preoccupato per i progetti cinesi, perché “esperti mi hanno detto che la deviazione voluta dalla Cina non colpità il Brahmaputra, che quando entra in Assam dal confine cinese ha una portata di 78 milioni di metri cubi d’acqua e quando lascia lo Stato e si unisce al Gange ha una portata di 600 milioni di metri cubi. Grazie ai suoi affluenti, genera più acqua in Assam di quanta ne riceva dalle fonti in Cina”. “Il Cp – aggiunge – sta cercando di stipulare con la Cina un trattato per la spartizione idrica. Io sono convinto che occorra chiarire come usarne le acque”.
Intanto il Comitato dei Segretari degli Stati indiani ha chiesto all’Arunachal Pradesh di progettare come raccogliere l’acqua, nei pressi del confine internazionale, per riaffermare il diritto dell’India sopra il fiume e opporsi al progetto cinese di deviare le acque. Read the rest of this entry »
Oltre 5mila tibetani riuniti in Cina per riaffermare la loro identità nazionale
Il professor Samdhong Rinpoche, ex Kalon Tripa (Capo di gabinetto) del governo tibetano in esilio: “Per partecipare allaffollatissimo 'incontro di Kardze i tibetani hanno rischiato di essere arrestati o fatti sparire, hanno scelto di rischiare ogni cosa per celebrare e preservare la cultura tibetana”.
A Kardze (Sichuan) si sono riuniti per 10 giorni monaci e cittadini di decine di monasteri, parlando in tibetano, per discutere dei valori e dell’unità nazionale del Tibet. Grande emozione per i partecipanti, specie i più giovani. “Siamo pronti a rischiare tutto, per difendere la nostra cultura”.
Dharamsala (AsiaNews) – Oltre 5mila monaci e cittadini tibetani si sono riuniti presso il monastero Lithang Gonchen, a Kardze (Ganzi in cinese) nel Sichuan dal 15 al 24 luglio, per parlare dei valori e dell’unità nazionale del Tibet, sfidando il divieto cinese.
Atruk Tseten, membro del parlamento tibetano in esilio con sede a Dharamsala (India), ha spiegato all’agenzia Radio Free Asia che le autorità cinesi hanno dapprima cercato di limitare il numero dei partecipanti, ma poi hanno desistito dall’interferire, sebbene le forze di sicurezza siano rimaste schierate poco lontano. “Questo incontro – ha aggiunto – ha avuto un grande impatto sui partecipanti più giovani e li ha aiutati a comprendere la loro identità come tibetani”. Read the rest of this entry »
Per il compleanno del Dalai Lama, repressione in Cina e Nepal
Sua Santità il Dalai Lama
Le autorità di Pechino e Kathmandu impediscono ai buddisti di celebrare il 75esimo compleanno del leader spirituale. E la Cina attacca: “Non importa che si sia ritirato, il governo tibetano in esilio non esiste”.
Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Il Dalai Lama, leader spirituale del buddismo tibetano, compie oggi 75 anni. Per evitare ogni celebrazione popolare, i governi di Cina e Nepal hanno lanciato un’enorme campagna di repressione: i negozi devono rimanere aperti nelle province tibetane e non è permesso ai buddisti di recarsi nei templi per pregare. Ma i fedeli celebrano la giornata in segreto delle proprie case.
Jampal Monlam, esule tibetano che oggi vive in India, racconta: “Il 6 luglio è il compleanno del nostro leader. Ma le autorità cinesi hanno rafforzato il controllo sul Tibet e sulle aree a maggioranza tibetana per impedire ogni celebrazione. Prima del 2000 la situazione era leggermente migliore: chi voleva poteva non lavorare e recarsi al tempio. Oggi non è più così”.
Tuttavia, continua l’esule, “tutti i tibetani sanno che giorno è oggi, e pregheranno in segreto all’interno delle proprie case”. Interrogata da Radio Free Asia, una tibetana ancora nella regione conferma: “So del compleanno, ma non posso parlare liberamente. La questione è molto sensibile per le autorità cinesi”. Read the rest of this entry »
Monaco tibetano muore dopo 15 anni di carcere
La Cina è stata spesso accusata di praticare torture e condizioni dure di carcere per i detenuti.
Jampa Pelsang fu arrestato nel 1996, durante la prima campagna di “rieducazione patriottica” ordinata dalle autorità cinesi per i monaci tibetani. Si oppose e fu arrestato, insieme a decine di monaci. Numerosi monaci tibetani sono morti dopo anni di carcere.
Dharamsala (AsiaNews) – E’ morto il 23 maggio il monaco Jampa Pelsang conosciuto come Puloe, rilasciato il 6 maggio dal carcere di Chushul in gravissime condizioni di salute. Egli è stato 15 anni in prigione per essersi opposto alla “campagna di rieducazione” ordinata dalle autorità cinesi nel maggio 1996 presso i monasteri di Sera, Gaden e Drepung a Lhasa in Tibet. Nel maggio 1996 le autorità cinesi lanciarono la prima campagna di rieducazione, proibendo in tutti i monasteri le fotografie del Dalai Lama (è tuttora reato averne) e impedendo le preghiere per costringere in monaci a partecipare a incontri di indottrinamento. I monaci fecero una protesta, chiedendo ai funzionari di andare via. Per risposta arrivò l’esercito nei monasteri, che stroncò con la violenza ogni protesta. I monaci Gelek Jinpa e Dorjee furono feriti, oltre 100 monaci furono cacciati dal monastero e decine di monaci furono arrestati tra il 5 e il 7 maggio. Jampa fu arrestato il 6 maggio 1996, insieme ad altri 62 monaci. Di loro, 32 monaci sono stati condannati a pene tra uno e 15 anni di carcere., mentre gli altri furono condannati a campi di “rieducazione-tramite-lavoro”, veri lavori forzati. Jampa, ritenuto tra i leader delle proteste, fu condannato a 15 anni, scontati nei carceri di Lhasa, Drapchi e Chushul. Egli era nato a Dri-gung, contea di Meldro Gungkar, Lhasa, ed è entrato giovanissimo nel monastero di Gaden. Con Jampa fu condannato Tenzin Yeshi, che pure è morto poco tempo dopo il rilascio. Lobsang Wangchuk, condannato a 10 anni, è morto nel carcere di Drapchi il 4 maggio 1998, colpito con arma da fuoco da una guardia durante una protesta pacifica. La Cina è stata spesso accusata di praticare torture e condizioni dure di carcere per i detenuti. (NC)
Pechino proibisce persino i rituali religiosi
La repressione nei monasteri in Tibet impedisce anche le pratiche religiose.
Dharamsala (AsiaNews) – Il governo centrale cinese ha prima fermato e poi proibito del tutto il Nyung Ne (il digiuno rituale osservato dai fedeli buddisti nel mese di Saka Dawa) per i monaci e i fedeli del monastero di Drepung, uno dei “tre grandi” luoghi di culto del Tibet. Le autorità stanno combattendo da mesi contro il monastero, dove si riuniscono tutti coloro che non vogliono la dominazione comunista della regione. Fino ad oggi, però, avevano lasciato libere le pratiche religiose.
Il Saka Dawa è il periodo più importante per i seguaci del buddismo tibetano, perché ricorda la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha. Nel corso dell’intero mese si osservano 15 giorni di digiuno totale in cui monaci, monache e fedeli passano il tempo insieme, a leggere i testi sacri e discutere di religione. Fermato una prima volta durante la sollevazione popolare del 2008, il Nyung Ne era stato celebrato – anche se in forma minore – negli anni scorsi.
Quest’anno il monastero ha chiesto più volte al governo della regione di permettere le normali celebrazioni, anche per consentire una ripresa della vita quotidiana della regione. Non avendo ricevuto risposta, il 30 maggio scorso un buon numero di fedeli si è avvicinato verso il monastero dove i monaci stavano preparando le prime celebrazioni. Subito, denuncia oggi il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy, sul posto è arrivata la polizia locale e ha fermato tutto.
Gli agenti hanno identificato i fedeli e li hanno rimandati a casa, nonostante si trattasse per la maggior parte di anziani che avevano affrontato un lungo viaggio per festeggiare il Nyung Ne. I monaci hanno chiuso per protesta i battenti del monastero, dove ora – temendo possibili proteste – le autorità hanno dispiegato circa 60 agenti in tenuta anti-sommossa.
Tibet: Mecacci. Oltre 30 deputati presentano interpellanza urgente assedio monastero di Kirti.
Dichiarazione di Matteo Mecacci, deputato radicale-pd e presidente dell’intergruppo parlamentare sul Tibet.
Il 23 maggio 2011, 38 deputati dei gruppi parlamentari radicali – Pd, Pd, Pdl, Udc, Fli, Misto hanno presentato al Ministro degli affari esteri un’interpellanza urgente sulla grave situazione, in cui si trova dallo scorso 19 marzo il monastero di Kirti situato nella regione sudoccidentale del Sichuan all’interno della Repubblica popolare cinese. Read the rest of this entry »
La polizia “sequestra” un altro monaco di Kirti
Il funerale di Phuntsok, monaco di Kirti, si è dato fuoco in protesta contro l’occupazione cinese.
La polizia “sequestra” un altro monaco di Kirti, resisteva all’indottrinamento; di Nirmala Carvalho (AsiaNews) . Si ignora dove è stato portato. Da oltre un mese la polizia occupa il monastero e costringe i monaci alla “rieducazione patriottica”, portando via chi si oppone. Gatsetsang Lobsang Choephel, giovane monaco del monastero di Kirti (contea di Ngaba nel Sichuan tibetano), è stato arrestato il 19 maggio per essersi rifiutato di sottomettersi agli ordini della polizia cinese. Il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia ha denunciato che il religioso è stato portato via per destinazione “ignota”. Da oltre un mese le autorità cinesi hanno “sequestrato” l’intero monastero e sottopongono i monaci a un vero “lavaggio del cervello”, deportano chi si oppone.
Dopo che il 16 marzo Phuntsok, monaco di Kirti, si è dato fuoco in protesta contro l’occupazione cinese, polizia ed esercito hanno preso il pieno controllo del monastero. Dapprima lo hanno circondato per giorni, impedendo a chiunque di entrare o uscire. Poi vi hanno fatto irruzione, nonostante l’opposizione della popolazione locale che ha cercato di opporsi. Due anziani tibetani sono morti per le percosse subite.
Per assicurare “l’ordine e la stabilità”, le autorità hanno imposto ai monaci incontri di “rieducazione patriottica”. Chi si rifiuta di seguirli o di dichiararsi fedele alla “patria cinese”, è arrestato e portato via. Read the rest of this entry »
La seconda assemblea generale tibetana.
Si sono conclusi ieri i lavori della seconda Assemblea Generale Tibetana convocata dal Parlamento in Esilio per presentare e discutere i necessari emendamenti da apportare alla costituzione tibetana dopo l’annuncio del Dalai Lama – lo scorso 10 marzo – di voler rinunciare al suo ruolo di guida politica. L’incontro, iniziato il 21 maggio e in un primo tempo destinato a chiudersi il 23, è stato prolungato di un giorno per consentire a tutti i partecipanti di esprimere il proprio punto di vista su ogni singolo emendamento.
I 418 delegati provenienti da vari paesi, divisi in dieci gruppi di lavoro, sono stati chiamati a discutere la bozza presentata dal Comitato per gli Emendamenti alla Carta Costituzionale presieduto dal Primo Ministro uscente, prof. Samdhong Rinpoche. Nel suo discorso inaugurale, Samdhong Rinpoche ha tra l’altro affermato la necessità che i cambiamenti alla carta costituzionale assicurino la continuità dei legami storici e karmici tra il Dalai Lama e il popolo tibetano e salvaguardino la legittimità a governare dell’Amministrazione Centrale Tibetana ai cui rappresentanti eletti saranno devoluti i poteri. Ha inoltre sottolineato l’importanza che l’Amministrazione Centrale Tibetana sia riconosciuta a livello internazionale e possa stabilire e mantenere contatti con i governi di tutto il mondo. Read the rest of this entry »
Lobsang Sangay: Sfiderò l’oppressione e le ingiustizie
Lobsang Sangay, il nuovo Kalon Tripa del Tibet in esilio.
Lobsang Sangay: Sfiderò l’oppressione e le ingiustizie, cercando il dialogo con Pechino; di Nirmala Carvalho. Il nuovo primo ministro (Kalon Tripa) del governo tibetano in esilio, parla delle sfide che è pronto a raccogliere e del suo ingresso nella politica.
Dharamsala (AsiaNews) – Affrontare e sfidare l’oppressione e le ingiustizie, sempre tenendo aperto il dialogo con la controparte: così il nuovo premier del governo tibetano in esilio vuole lavorare per risolvere la questione tibetana. Per Lobsang Sangay, il nuovo Kalon Tripa, dare sostegno alla causa e al popolo del Tibet è “un onore e un privilegio”. La questione tibetana diviene “predominante” a livello internazionale, ora che India e Cina stanno per affermarsi in maniera definitiva come le due future superpotenze mondiali. Professore universitario di legge all’università di Harvard, Lobsang Sangay, 43 anni, è stato eletto democraticamente lo scorso 20 marzo. Il nuovo primo ministro ha rilevato tutte le funzioni politiche che da secoli sono prerogativa del Dalai Lama. Il XIV “Oceano di saggezza” aveva annunciato la rinuncia ai poteri temporali il 10 marzo scorso. Intanto, Pechino definisce il nuovo premier “illegittimo” e dichiara di non avere alcuna intenzione di trattare con lui o con il suo esecutivo. Read the rest of this entry »
Samdhong Rinpoche: Il Partito comunista cinese ha paura di libertà religiosa e democrazia.
Samdhong Rinpoche: “La campagna di repressione del Tibet continua senza sosta. Sono 60 anni che massacrano la regione, ma noi speriamo che un giorno il nostro spirito possa tornare libero”.
Parla l’ex primo ministro del governo tibetano in esilio, Samdhong Rinpoche: “Le offese continue e ripetitive della Cina nei confronti del Dalai Lama e del nostro sistema politico dimostrano il terrore che Pechino prova nei confronti della democrazia”. Dharmasala (di Nirmala Carvalho, AsiaNews) – La democrazia e la libertà religiosa “sono le minacce maggiori per la sopravvivenza stessa del Partito comunista cinese. Ecco perché i leader cinesi continuano ad offendere il Tibet, il suo nuovo primo ministro e il Dalai Lama: hanno paura”. Lo dice ad AsiaNews l’ex primo ministro del governo tibetano in esilio, Samdhong Rinpoche, che aggiunge: “Parlano del ‘successore’ del Dalai Lama come se potessero sceglierlo. Ma non lo faranno”. L’ex leader dell’esecutivo tibetano è stato rimpiazzato alcune settimane fa da Lobsang Sangay, eletto in maniera democratica dalla diaspora tibetana dopo che il Dalai Lama ha ufficializzato il suo ritiro dalla vita politica e lanciato il processo di democratizzazione del governo, con sede a Dharamsala sin dalla cacciata dal Tibet avvenuta nel 1959. Rinpoche risponde alle accuse mosse da Padma Choling, presidente della Regione autonoma tibetana (l’organismo politico controllato da Pechino che “guida” le politiche del Tibet), secondo cui “il nostro è il solo organo politico per i tibetani. Nessuno al mondo riconosce il governo in esilio”. Il politico, burattino del governo cinese, ha aggiunto: “I colloqui con il Dalai Lama possono ripartire subito, ma deve smetterla di brigare per l’indipendenza. Dice di aver scelto un successore, ma a cosa succede? E da chi prende il potere?”. Per Rinpoche, “queste sono frasi che ripetono da anni e che non meritano neanche una risposta. Non mi sorprende nulla, anche perché Choling deve leggere i testi che gli passa Pechino e semplicemente obbedire ai suoi ordini. Tuttavia, queste frasi dimostrano come la campagna di repressione del Tibet ordinata dai comunisti continua senza sosta. Sono 60 anni che massacrano la regione, ma noi speriamo che un giorno il nostro spirito possa tornare libero”.
Per quanto riguarda la successione al Dalai Lama, l’ex premier dice: “Tutti i tibetani pregano affinché il nostro leader religioso abbia una lunghissima vita, in buona salute. Tuttavia, quando fra molti anni il suo viaggio terreno sarà completato, noi avremo un XV Dalai Lama: e soltanto lui potrà succedere all’attuale”.
Terminato lo sciopero della fame dei tre membri del TYC
Lady Ashton, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Sicurezza, ha per la prima volta pubblicamente manifestato la sua preoccupazione per la situazione creatasi a Ngaba e al monastero di Kirti.
Dopo venticinque giorni di digiuno, i tre membri del Tibetan Youth Congress in sciopero della fame a New Delhi hanno posto fine alla loro protesta e sono stati ricoverati all’ospedale (nella foto mentre parlano con i giornalisti prima del ricovero). Il TYC ha fatto sapere di aver maturato questa decisione alla luce delle pressanti richieste formulate da molti gruppi sia all’interno del Tibet sia nella diaspora, da numerose personalità e, in modo particolare, dalle assicurazioni ricevute da rappresentanti dell’Unione Europea.
Nella prima mattina i tre giovani hanno ricevuto la visita di una delegazione dell’Unione Europea e di rappresentanti di diverse ambasciate che hanno chiesto ai digiunatori di porre fine allo sciopero della fame per non compromettere ulteriormente le loro condizioni di salute. La delegazione dell’Unione Europea, guidata dalla signora Anne Vaughier Chatterjee, era latrice di una lettera firmata da numerosi parlamentari in cui si davano ai tre digiunatori ampie rassicurazioni circa la disponibilità da parte dell’Europa di dare seguito alle loro richieste.
“Noi, membri del Parlamento Europeo”, – si legge tra l’altro nella lettera – “siamo totalmente impegnati nella difesa dei diritti umani nel mondo, comprendiamo le vostre richieste e appoggiamo la vostra pacifica battaglia contro l’oppressione del governo cinese”. “Ribadiamo il nostro impegno a dare alla questione del Tibet un’importanza prioritaria nella nostra agenda”. “Riteniamo inoltre importante l’ingresso in Tibet, assieme ad un gruppo di giornalisti indipendenti, di una delegazione dell’Unione Europea”. Read the rest of this entry »
Karmapa Lama: “Non sono una spia, la Cina massacra il Tibet”
Trinley Thaye Dorje, XVII Karmapa
Trinley Thaye Dorje, XVII Karmapa Lama Il capo del lignaggio del diamante, terzo nella gerarchia del buddismo tibetano, si difende dalle accuse che gli sono state mosse da Pechino e ricorda: “Sono fuggito dal Tibet perché mi sarebbe stato impossibile vivere la mia religione”. Un ringraziamento all’India, “seconda casa dei tibetani”, che sta salvando la cultura e la religione tibetana e un appello: “Salvate la nostra religione dal massacro dei comunisti”. Dharamsala (AsiaNews) – Il Karmapa Lama “non è una spia di Pechino” e le accuse in questo senso “non hanno fondamento”. La sua fuga dal Tibet va collegata “alla mancanza di libertà religiosa nella regione imposta da Pechino”, che avrebbe impedito al giovane leader buddista di completare la sua istruzione spirituale. È il senso del messaggio che lo stesso Karmapa Lama ha inviato al mondo subito dopo la conclusione dell’inchiesta che lo ha visto protagonista.
Alla fine di gennaio, infatti, le autorità indiane sono entrate nel monastero di Gyuto, residenza ufficiale del lama: qui hanno sequestrato valuta indiana e straniera per circa 560mila euro. Il denaro era nascosto in sei valige nella stanza di Shakti Lama, che è il braccio destro del 17esimo Karmapa, noto come il “Lama dal Cappello Nero” e visto come uno dei probabili candidati alla guida dei tibetani dopo la morte del Dalai Lama. Questo raid ha fatto nascere delle enormi speculazioni sul suo ruolo e alcune persone lo hanno accusato di lavorare per la Cina. Ecco la sua auto-difesa.
Da qualche tempo, sono apparsi molti interventi sui media che riguardano il nome e l’istituzione del Karmapa Lama. Non ho risposto a questi interventi perché non volevo aizzare una inutile controversia pubblica durante la fase critica delle indagini. Tuttavia, è arrivato il momento di parlare con molta chiarezza a coloro che ancora nutrono qualche dubbio. Fatemi quindi sottolineare in maniera categorica alcuni punti. Read the rest of this entry »
Pechino: no al dialogo con il nuovo primo ministro tibetano
Pechino ha categoricamente escluso ogni possibilità di dialogo con il nuovo Primo Ministro del Governo in Esilio dichiarando la propria eventuale disponibilità a incontrare solamente i rappresentati personali del Dalai Lama per discutere del futuro del leader spirituale tibetano.
Questa netta presa di posizione è stata resa nota il 13 maggio attraverso il sito web China’s Tibet che ha pubblicato l’intervista rilasciata da Zhu Weiqun, un vice ministro del Dipartimento del Fronte Unito per il Lavoro, all’indomani della dichiarazione di Lobsang Sangay che, in un incontro con la stampa, si era dichiarato pronto a incontrare le autorità cinesi “in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo”. Read the rest of this entry »
“Ricominciare a vivere”, lo scopo degli ex detenuti politici tibetani
Lukar Jam ha passato diversi anni in una galera cinese per aver fatto parte di un’organizzazione contraria alle atrocità di Pechino nella regione
“Ricominciare a vivere”, lo scopo degli ex detenuti politici tibetani
Lukar Jam ha passato diversi anni in una galera cinese per aver fatto parte di un’organizzazione contraria alle atrocità di Pechino nella regione. Fuggito in India, ha fondato una Ong che aiuta gli ex carcerati come lui con lezioni di inglese, computer e avviamento professionale: “Così torniamo a vivere”.
Dharamsala (AsiaNews) – Nonostante siano passati quattordici anni da quando è stato rilasciato, Lukar Jam sa ancora recitare tutte le regole imposte ai prigionieri tibetani chiusi nella prigione cinese di Pinang: “Venivamo picchiati tutti i giorni durante la recita di queste regole, che ovviamente doveva avvenire in lingua cinese”. Dei suoi anni in galera gli è rimasta anche una grossa cicatrice sul costato ma soprattutto la voglia di aiutare chi, come lui, è riuscito a scappare in India dopo la prigionia. Oggi è a capo di una Ong con sede a Dharamsala che aiuta gli esuli della diaspora tibetana.
La polizia cinese lo ha fermato una mattina di febbraio del 1992 quando, da Lhasa, era in viaggio per Thengri: “Non mi hanno detto nulla. Soltanto che sapevano chi ero e cosa stessi facendo. Si riferivano alla Dokham Shunu Shithup, un gruppo formato da me e altri cinque amici che protestava contro le atrocità commesse dalla Cina in Tibet. All’epoca ero molto giovane, ma sapevo cosa volevo: maggiore libertà per il mio popolo”.
Più istruito della media dei tibetani residenti nella regione – dove la Cina impone un’educazione in lingua han e non permette che si tramandino lingua e cultura locali – viene arrestato e condannato a cinque anni di prigionia. Uscito di galera, però, riesce a fuggire e a raggiungere Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio e residenza forzata del Dalai Lama, che Pechino costrinse all’esilio dopo l’invasione del 1949.
Oggi la sua esperienza giovanile lo ha portato a fondare insieme ad altri esuli la Go Chu Sum, Organizzazione non politica che sostiene gli ex prigionieri politici che riescono a raggiungere l’India. Lo scopo è quello di fornire un’istruzione di base a chi è stato chiuso in galera: lezioni di inglese, computer e avviamento professionale per formare cittadini validi e utili a loro stessi e alla comunità. Read the rest of this entry »
Delhi: Lobsang Sangay incontra i tre membri del TYC in sciopero della fame
Il nuovo primo ministro del Governo Tibetano in Esilio, Lobsang Sangay
Il nuovo primo ministro del Governo Tibetano in Esilio, Lobsang Sangay, ha reso visita ai tre attivisti tibetani del Tibetan Youth Congress in sciopero della fame a tempo indeterminato per protestare contro la repressione cinese in atto nel monastero di Kirti. Con il loro drammatico gesto, giunto ormai al 18° giorno, i digiunatori chiedono che la Cina ritiri le sue milizie da Kirti, liberi tutti i prigionieri politici e che sia consentito a una delegazione del TYC di recarsi in Tibet per verificare in loco le condizioni dei prigionieri politici. “Sono qui per mostrare ai digiunatori la mia solidarietà, per ringraziarli a nome del popolo tibetano e per esprimere loro la nostra vicinanza” – ha dichiarato ai reporter Lobsang Sangay nel corso di una conferenza stampa indetta dopo l’incontro. “Li conosco da molto tempo e sono a conoscenza del loro il loro impegno e della dedizione alla causa della nostra comunità”. “Stanno rischiando le loro vite per protestare contro l’occupazione del Tibet e, in particolare, contro la tragedia che si sta consumando a Kirti”. Ha inoltre fatto sapere di aver chiesto ai tre digiunatori, ai quali non è ancora arrivata alcuna risposta dalle autorità cinesi, di porre fine allo sciopero della fame. Il Tibetan Youth Congress, di cui Lobsang Sangay è stato tra i dirigenti nel periodo dei suoi studi a New Delhi, denuncia la grave situazione venutasi a creare al monastero dove 2.500 monaci devono quotidianamente sopravvivere con scarse razioni di cibo. Denuncia inoltre l’arresto di oltre 300 monaci, trasferiti in località ignota, e di 44 laici. In data odierna è stata divulgata la notizia dell’arresto di un altro monaco, il ventunenne Lobsang Rinchen. “Sappiamo cosa dovranno affrontare molti dei monaci arrestati” – ha dichiarato il nuovo primo ministro -, molti potrebbero subire la tortura e soffriranno terribilmente”. “I tibetani, siano essi dentro o fuori il Tibet, appartengono tutti alla stessa famiglia, siamo stati separati con la forza, non è stata una nostra scelta, e proviamo grande dolore per i nostri fratelli in Tibet”. Lobsang Sangay, ha dichiarato di non aver avuto finora alcuna comunicazione diretta con le autorità cinesi, ma – ha aggiunto – “da parte nostra siamo pronti a negoziare con la Cina in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo”. Read the rest of this entry »
Kirti, 2 monaci buddisti condannati a 3 anni di carcere
un momento di una precedente protesta pacifica, in India, contro l’assedio a Kirti
Da settimane la polizia assedia il monastero, impedisce di entrare e di uscire, ha deportato 300 monaci e costringe gli altri alla “rieducazione patriottica”. I tibetani in esilio in India protestano contro questo assedio e chiedono un intervento della comunità internazionale.
Dharamsala (di Nirmala Carvalho, AsiaNews) – I monaci Lobsang Dhargye e Kunchok Tsultrim del monastero di Kirti, contea di Ngaba in Tibet, sono stati condannati a 3 anni di carcere. Prosegue la durissima repressione cinese contro il monastero, da un mese assediato dalla polizia.
La condanna è del 2 maggio, ma è stata denunciata ieri dal Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia (Tchrd). Lobsang, 31 anni, è stato arrestato durante le proteste anticinesi del 2008, tenuto in carcere per 5 mesi e poi rimandato presso il villaggio natale nella contea di Ngaba, sotto continua sorveglianza della polizia. L’11 aprile scorso la polizia ha fatto irruzione nel monastero di Kirti e lo ha portato via. Read the rest of this entry »
Arrestato un funzionario tibetano
Il digiuno ad oltranza per protesta dei tibetani a Delhi.
Un funzionario tibetano di Thangjuk (Contea di Dzakhog, Tibet orientale) è stato arrestato il 1°maggio per aver scritto su fogli di compensato slogan inneggianti alla libertà del Tibet e di augurio di lunga vita al Dalai Lama. Si tratta del trentaquattrenne Lobsang Palden, sovraintendente alla costruzione di uno stupa nella sua cittadina. All’interno e nelle vicinanze della sua abitazione, perquisita dalla polizia, è stato trovato materiale definito “separatista”. Palden è stato immediatamente tratto in arresto e sembra che la sua famiglia non ne sia ancora stata informata. Le autorità cinesi hanno inoltre fatto sapere che è in corso la ricerca di tre giovani tibetani fuggiti dopo aver dato vita a una manifestazione di protesta con affissione di volantini in cui si chiedeva l’indipendenza del Tibet. Read the rest of this entry »
La polizia cinese brucia i libri tibetani
Il funerale di Phuntsok, il monaco di Kirti morto dopo essersi dato fuoco per protesta contro l’occupazione cinese.
Le autorità cinesi della Contea di Barkham hanno confiscato e dato alle fiamme i testi scolastici in lingua tibetana e qualsiasi altro materiale stampato non autorizzato dal governo. Agli studenti della locale scuola superiore è stato fatto sapere che non è loro consentito il possesso di libri privi dell’ufficiale imprimatur governativo. Gli studenti del liceo di Barkham avevano iniziato il 17 marzo scorso uno sciopero della fame in segno di solidarietà con Phuntsok, il monaco di Kirti morto dopo essersi dato fuoco per protesta contro l’occupazione cinese. Da allora erano stati praticamente reclusi all’interno dell’istituto scolastico, senza alcuna possibilità di comunicare con il mondo esterno. Ai numerosi studenti della Contea di Ngaba iscritti al liceo di Barkham è stato vietato, a tempo indeterminato, il ritorno a casa e saranno quindi trattenuti a Barkham anche in occasione delle imminenti vacanze estive. A Ngaba, il monastero di Kirti è sempre strettamente controllato dalle forze di sicurezza cinesi: polizia e personale militare, in abiti civili, presidiano il monastero e, dalle colline circostanti, spiano i movimenti della popolazione. Parte dei dormitori dei monaci sono stati sequestrati dalle autorità cinesi e fungono ora da alloggio per i graduati dell’esercito e della polizia. Read the rest of this entry »
Kirti: nuovi arresti.
Checkpoint a Ngaba 19 aprile 2011
Le autorità cinesi della Contea di Ngaba hanno arrestato altri cinque monaci del monastero di Kirti dove, dal 12 aprile, un team di funzionari governativi sta sottoponendo i religiosi a sessioni di rieducazione patriottica. Gli ultimi quattro arresti sono stati effettuati il 28 aprile. Un quinto monaco, Tsering Damdul, era stato arrestato qualche giorno prima sotto l’accusa di aver fatto parte del gruppo di religiosi che lo scorso 16 marzo aveva cercato di portare all’interno del monastero, sottraendolo agli agenti di polizia, il corpo di Phuntsok, il monaco che si era dato fuoco in segno di protesta. Non si conosce il luogo della loro detenzione né quello in cui sono stati trasferiti i trecento monaci prelevati dal monastero la notte tra il 21e il 22 aprile. Si è appreso che, il 29 aprile, i genitori e i parenti di alcuni dei monaci arrestati – specificatamente di quelli originari del villaggio di Khangsarma, nella Contea di Chikdril – hanno tentato di raggiungere Ngaba per chiedere alle autorità locali la liberazione dei loro congiunti arbitrariamente arrestati. Mentre viaggiavano alla volta di Ngaba distribuiti su una ventina di auto, sono stati fermati dalle forze di sicurezza, accorse su dieci grossi veicoli militari, a cinque chilometri dalla sede dell’ufficio governativo di Ngaba e consegnati all’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Chikdril. Read the rest of this entry »
Le congratulazioni a Lobsang Sangye. Pechino: “Non lo riconosciamo”.
il nuovo Primo Ministro del governo tibetano in esilio, Lobsang Sangay
Messaggi di congratulazione per la sua elezione a nuovo Kalon Tripa del Governo Tibetano in Esilio sono state espresse al dott. Lobsang Sangye dai Gruppi di Sostegno al Tibet nel mondo, da Organizzazioni non Governative tibetane e internazionali e dal Primo Ministro uscente prof. Samdhong Rinpoche. Anche l’Associazione Italia-Tibet ha inviato al nuovo capo dell’esecutivo tibetano un proprio messaggio di felicitazioni. “L’attuale cambio di leadership avviene in un significativo momento di transizione all’interno dell’assetto politico nell’esilio”, ha dichiarato Samdhong Rinpoche a nome del Kashag. “La nomina di un nuovo Kalon Tripa giovane, colto, onesto e determinato è per noi motivo di grande speranza”. La commissione elettorale ha annunciato anche i nomi dei 47 nuovi eletti al Parlamento Tibetano. La cerimonia d’inaugurazione del nuovo Parlamento è stata fissata per il prossimo 15 agosto 2011: il mandato del governo in carica scadrà, infatti, il prossimo 14 agosto. Read the rest of this entry »
Tibet, eletto il nuovo premier del governo in esilio
Lobsang Sangay, 43 anni, docente a Harvard, il nuovo premier del governo in esilio che succede al Dalai Lama.
LOBSANG SANGYE ELETTO NUOVO PRIMO MINISTRO DEL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO –
Dharamsala, 27 aprile 2011 . La commissione elettorale del Parlamento Tibetano in Esilio ha reso noti oggi i risultati delle votazioni – tenutesi lo scorso 20 marzo – per l’elezione del nuovo Primo Ministro tibetano e di quindici Parlamentari. Lo spoglio delle schede ha confermato le previsioni ed ha sancito la vittoria del dottor Lobsang Sangye che succederà a Samdhong Rinpoche nella carica di Kalon Tripa. Sul totale dei 49.184 tibetani votanti in tutto il mondo, Lobsang Sangye ha ottenuto 27.051 preferenze (circa il 59%). Gli altri due candidati alla carica di Primo Ministro, Tenzin Namgyal Tethong e Tashi Wangdi, hanno rispettivamente ottenuto 18.405 voti (il 37.42%) e 3.173 voti (il 6.45%).
Nel suo messaggio di ringraziamento, il nuovo Primo Ministro, il terzo direttamente eletto dai tibetani dal 2001 dopo i due mandati consecutivi del prof. Samdhong Rinpoche, ha dichiarato: “Accetto con profonda umiltà la volontà del popolo tibetano e la carica di Kalon Tripa: è incredibile rendersi conto che quasi 50.000 persone in oltre trenta paesi si sono recati alle urne”. “Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che hanno espresso il loro voto perché la loro partecipazione rafforza la democrazia. Chiedo a tutti i tibetani e agli amici del Tibet di unirsi a me nell’operare per quella che è la nostra causa comune: alleviare le sofferenze dei tibetani nel Tibet occupato e fare in modo che il Dalai Lama possa tornare al Palazzo del Potala, la residenza cui ha diritto”. Read the rest of this entry »
il Panchen Lama rapito: è ancora vivo?
Gedhun Choekyi Nyima, 11ma reincarnazione del Panchen Lama
Gedhun Choekyi Nyima, 11ma reincarnazione del Panchen Lama, è stato rapito dalla polizia nel maggio 1995 e da allora è scomparso, ora avrebbe 22 anni, se è ancora vivo. Inutili le sollecitazioni mondiali per avere almeno sue notizie. Intanto la polizia cinese invade il monastero Kirti, arresta i monaci, uccide chi si oppone. Gedhun Choekyi Nyima, 11° Panchen Lama del Tibet, il 25 aprile ha compiuto 22 anni, 16 dei quali vissuti da detenuto insieme alla sua famiglia. Gedhun, nato il 25 aprile 1989, il 15 maggio 1995 è stato riconosciuto dal Dalai Lama come reincarnazione del 10° Panchen Lama. La polizia cinese lo ha rapito 3 giorni dopo, insieme alla sua famiglia. Aveva 6 anni, da allora manca ogni loro notizia e si ignora persino se siano vivi. Nel marzo 2010 Padma Choling (Pena Thinley), governatore del Tibet nominato da Pechino, ha detto ai giornalisti che “Gedhun Choekyi Nyima e la sua famiglia vivono una buona vita, come normali cittadini del Tibet”, peraltro senza fornire indicazioni o prove. Il Panchen Lama è la seconda autorità dopo il Dalai Lama e alla morte di quest’ultimo, dovrebbe essere propio il Panchen a riconoscere la sua nuova reincarnazione. Pechino, dopo avere rapito Gedhun, ha nominato un proprio Panchen Lama, Gyaincain Norbu, che di recente è anche entrato in politica. I tibetani non lo hanno mai riconosciuto. Lo scorso 8 aprile il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite su Sparizioni Involontarie e Forzate, in un documento ha ricordato la recente ondata di “sparizioni” coatte avvenuta in Cina, a danno di dissidenti e attivisti per i diritti umani, e ha pure ricordato la “sparizione forzata” di Gedhun, notando che “sebbene le autorità cinesi ammettono di averlo portato via, esse hanno sempre rifiutato di dare qualsiasi informazione su di lui o su dove sia”. “Diverse istituzioni, tra cui il Comitato Onu contro la Tortura, quello sui Diritti del Bambino e soprattutto lo Speciale Relatore sulla Libertà Religiosa e di Fede, hanno chiesto di sapere dove fosse tenuto, senza esito”. Read the rest of this entry »
Messaggio del Dalai Lama per la morte di Sai Baba
Il guru indiano Sathya Sai Baba, considerato da milioni di fedeli una divinità vivente.
Messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per la morte di Sai Baba
Sua Santità il Dalai Lama ha espresso al popolo indiano il proprio cordoglio per la morte di Sai Baba, il leader spirituale considerato un dio vivente e riverito da milioni di seguaci in India e in tutto il modo. “La sua scomparsa mi addolora” – ha scritto il Dalai Lama – “Le mie condoglianze e preghiere vanno ai suoi seguaci, devoti e simpatizzanti”. In ospedale dal 28 marzo, per problemi respiratori, Sai Baba è spirato alle 7.40 ora indiane (4.10 in Italia) domenica 25 aprile, all’età di 85 anni, per complicazioni cardiache. Le donne che vendevano ghirlande di calendula fuori dall’ashram, nel villaggio di Puttaparthy, nello stato indiano meridionale di Andhra Pradesh, sono scoppiate in lacrime. Sathya Sai Baba, considerato da milioni di fedeli una divinità vivente, aveva milioni di seguaci, con ashram (comunità spirituali) in più 126 Paesi in tutto il mondo.
Preghiere per la lunga vita di Lama Zopa Rinpoche
il ven. Lama Zopa Rinpoche in ospedale: con grande difficoltà raccoglie le mani nel mudra della prostrazione durante la pratica di vasta offerta. Photograph by Holly Ansett
Cari amici,
in Australia a Bendigo, dove stava dando insegnamenti, Lama Zopa Rinpoche è stato colto da un ictus causato da una trombosi, al momento è ricoverato in ospedale dove lo staff medico sta monitorando la situazione.
Il malore ha causato la perdita temporanea della mobilità nella parte destra del corpo inclusa la lingua, quindi Rinpoche ha difficoltà a parlare e a deglutire e comunica tramite un iPad.
Il Dalai Lama è stato informato della situazione ed i Lama del monastero di Kopan stanno facendo puje per Rinpoche.
Il ven Roger che ha dato la notizia fa sapere che, nonostante le serie condizioni di salute, Rinpoche non ha perso il buon umore e continua a fare le sue preghiere rivolto a un altare allestito nella camera dell’ospedale. Le condizioni di Lama Zopa Rinpoche sono in miglioramento: ha già iniziato le sessioni di fisioterapia di riabilitazione motoria e di logopedia per riabilitazione del linguaggio. I medici ed il personale sanitario è rimasto stupito dai sorrisi di Rinpoche e dai primi progressi che ha dimostrato già nella prima sessione di riabilitazione. Seguiamo tutti insieme la salute di Rinpoche, vedi http://feeds.feedburner.com/RinpochesHealth-UpdatesAndPractices dove, oltre agli aggiornamenti potete vedere anche dei suoi filmati girati nella sua stanza in ospedale http://www.youtube.com/watch?v=k9mX1wprIFw e http://www.youtube.com/watch?v=baixwZYmpRw . Tutti i centri sono stati invitati a pregare insieme per la salute di Rinpoche e, in particolare, a organizzare Puje estese al Buddha della Medicina e recitazioni del mantra delle divinità di lunga vita (Tara Bianca e Buddha Amitayus).
Il nostro Centro si unisce alle preghiere di tutti gli studenti ed amici di Rinpoche, in particolare con una Puja al Buddha della Medicina, siete invitati a partecipare, anche da lontano: è molto importante che tutti facciamo delle preghiere per Rinpoche.
Due anziani tibetani ammazzati dalla polizia a Ngaba
Il 21 aprile, due anziani tibetani, un uomo di 60 anni, Dongko e una donna di 65 anni, Sherkyi, sono morti a causa delle percosse ricevute dalla polizia cinese mentre cercavano di impedire che trecento monaci del monastero di Kirti fossero forzatamente fatti salire su automezzi con destinazione ignota. Testimoni oculari hanno raccontato che i laici accorsi in difesa dei religiosi presentavano fratture multiple alle gambe e alle braccia e che “a un’anziana donna con una gamba rotta in tre punti era stata infilata in bocca della stoffa per impedirle di urlare”. Dopo violenti scontri tra le forze di sicurezza e i residenti, la mattina del 22 aprile la polizia ha fatto irruzione nel monastero. Trecento monaci sono stati evacuati e portati via a bordo di camion e pullman. Decine gli arrestati tra la popolazione locale, solo i più anziani sono stati rilasciati il giorno successivo. Read the rest of this entry »
His Holiness speaks to Chinese students in Rochester
Rochester, Minnesota, USA, 22 April, 2012 – This morning His Holiness left the city of Long Beach for Rochester, Minnesota. Gaden Shartse Abbot Jamyang Choeden, Geshe Lobsang Tsultrim, Managing Director, and staff of Gaden Shartse Thubten Dhargye Ling saw him off at the airport.
On his arrival in Rochester, several hundred members of the Tibetan community (Tibetan American Foundation of Minnesota) had gathered to welcome him. His Holiness went around greeting them and advised them to remain at ease. His Holiness was received by officials and doctors of Mayo Clinic and thereafter went to address a gathering of more than a 100 Chinese students and scholars studying in in Minnesota, including from St. Olaf College; University of Minnesota; Macalester College; Carleton College; Normandale College; Mayo High School; Winona State University; and Southwest High School.
His Holiness the Dalai Lama addresses a gathering of Chinese scholars and students in Rochester, Minnesota, on April 22, 2012. Photo/Shenphen Sangpo
His Holiness began by talking about everyone of them being the same human being from the one blue planet. He said if we have such a mindset then we will not see any need to involve in cheating, etc. His Holiness said Han and Tibetans have sufficient reason to fight. Historically, he said for the past 1000 years or so Tibetan and Chinese emperors specially have had a close relationship, including marital ties. He said the ties have sometimes been happy ones and at other times problematic.
He said throughout the world things are changing referring to how the European Union has evolved. In the Tibetan case, the Tibetans have a distinct identity, including our own language and written script, which is closer to the Indian Devnagri script, he said. We must, however, think of the reality, he said. Read the rest of this entry »
L’assedio di Kirti e il nuovo premier tibetano
di Piero Verni (da: “Il Riformista” del 21 aprile 2011)
“Armoniose”, così ieri un portavoce del ministro degli esteri di Pechino ha definito le relazioni tra i circa duemila monaci del monastero buddista di Kirti e le forze di polizia cinesi che da settimane lo stringono d’assedio. In realtà la situazione è tutt’altro che “armoniosa”. L’intera contea di Nagba, oggi parte della regione dello Sichuan ieri della provincia tibetana dell’Amdo, dove si trova Kirti Gonpa è teatro di numerose manifestazioni dopo che lo scorso 16 marzo un giovane monaco di nome Puntsok si è dato fuoco per protesta contro l’occupazione cinese del Tibet per morire il giorno seguente. Read the rest of this entry »
È iniziata la repressione al monastero di Kirti
Il monastero di Kirti strettamente presidiato dalla polizia in assetto antisommossa il 24 marzo 2010.
Le autorità cinesi della Contea di Ngaba hanno sottoposto i monaci del monastero di Kirti a dure sessioni di rieducazione patriottica. Fonti tibetane hanno fatto riferito che sabato 16 aprile sono arrivati a Kirti dalle Contee di Ngaba e di Dzorge molti funzionari governativi che, per diverse ore, hanno interrogato i monaci sulla loro lealtà e fede nel Partito. Ha partecipato al forzato raduno il locale capo del Dipartimento del Fronte Unito per il Lavoro che, con aria minacciosa, ha detto ai monaci: “La chiusura o la distruzione del monastero è nelle vostre mani, dipende dal vostro comportamento”. Ha aggiunto che i religiosi rei di aver dato notizia al mondo esterno delle proteste avvenute sarebbero stati puniti. “A causa delle vostre illegali attività” – ha affermato – “dal 2008 ogni comunità della Contea di Ngaba non ha avuto pace e le vostre proteste hanno vanificato la sicurezza dell’intera regione”. La stessa fonte ha fatto sapere che il giorno seguente, 17 aprile, al termine della nuova sessione di interrogatori, il capo del Dipartimento del Fronte Unito per il Lavoro si è dichiarato insoddisfatto delle risposte ricevute e del comportamento dei monaci e ha fatto sapere che, per questa ragione, il gruppo di lavoro si sarebbe trattenuto ulteriormente nel monastero per proseguire nell’opera di rieducazione. Alle otto di sera è stato imposto il coprifuoco e ai monaci è stato vietato di uscire dai dormitori, impresa peraltro difficile oltre che estremamente rischiosa a causa della presenza di un altissimo numero di guardie. Si parla di almeno 800 tra militari e polizia. Il monastero – riferiscono le fonti tibetane – è, di fatto, “una prigione piena di monaci”, con scarso cibo e nessuna assistenza medica. Read the rest of this entry »
Un Tibet senza il Dalai Lama
UN TIBET SENZA IL DALAI LAMA di Carlo Buldrini.
Articolo apparso su Il Foglio del 13 aprile 2011.
Le elezioni si sono svolte il 20 marzo ma sarà solo il prossimo 27 aprile che si saprà chi, tra i tre candidati Lobsang Sangay, Tenzin Namgyal Tethong e Tashi Wangdi, sarà stato eletto per i prossimi cinque anni “kalon tripa” (primo ministro) del Governo tibetano in esilio. Sarà lui a ereditare, dopo 369 anni, il potere politico che fu già dei Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Appello di S.S. il Dalai Lama sulla situazione esplosiva al monastero di Kirti
Dimostrazioni e barricate a Ngaba nel 2008.
La situazione attuale esistente al monastero di Kirti a Ngaba, nel nordest del Tibet è molto triste a causa della situazione di stallo tra le forze militari cinesi e tibetani. Il monastero, gli alloggi di circa 2.500 monaci, tutto è completamente circondato dalle forze armate cinesi, che ad un certo punto hanno impedito pure di far entrare nel complesso monastico gli alimenti vitali ed altre forniture. I tibetani locali, temendo che questo assedio al monastero di Kirti sia un preludio su grande scala alla detenzione dei monaci, hanno circondato i soldati, bloccando il monastero ed hanno affollato le strade in modo d’evitare che camion cinesi e veicoli possano entrare o uscire da Kirti. Il blocco cinese al monastero di Kirti è iniziato il 16 marzo 2011, quando un giovane monaco tibetano del monastero si è tragicamente dato fuoco per ricordare il terzo anniversario delle pacifiche proteste che hanno scosso il Tibet nel 2008. Invece di spegnere le fiamme, la polizia ha percosso il giovane monaco, il che è stata una delle cause della sua tragica morte. Questo atto ha creato un’enorme risentimento tra i monaci, che ha portato a questo blocco massiccio del monastero di Kirti. Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama offre all’Irlanda la sua gioiosa saggezza
Richard Moore regge con Sua Santità il Dalai Lama la fiamma di Santa Brigida mentre viene accolto il 13 aprile 2011 dai bambini delle scuole di Kildare in Irlanda. Foto / Tenzin Taklha / OHHDL
Sua Santità il Dalai Lama è arrivato nella Repubblica d’Irlanda per iniziare una visita di due giorni che lo vedrà incontrare e indirizzo migliaia di persone in occasione di eventi a Dublino, Kildare e Limerick.
Il 75enne leader del Tibet in esilio, fuggito dal Tibet nel 1959 dopo una fallita rivolta contro il dominio cinese, è stato invitato in Irlanda dall’amico Richard Moore, fondatore dei Figli nella Carità Crossfire. Richard Moore è stato accecato da una pallottola di gomma a Derry, all’età di 10, fece amicizia con il soldato inglese che gli ha sparato. Il Dalai Lama, che descrive il signor Moore come il suo eroe, stringeva le mani calorosamente durante tutta la manifestazione pubblica. “Non c’è nessuno su questo pianeta che avrebbero ispirato più gente, credo, di Sua Santità”, ha detto Moore.Il Dalai Lama ha fatto tre visite nell’Irlanda del Nord nel 2000, 2005 e 2007, ma ora si sta concentrando sulla Repubblica d’Irlanda. Read the rest of this entry »
Sale la tensione al monastero di Kirti assediato
Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che, in seguito all’aumentata presenza di forze di sicurezza e truppe paramilitari cinesi, nella Prefettura Autonoma di Ngaba (nella foto una veduta della zona) e attorno al monastero di Kirti la tensione è altissima. La situazione è precipitata dopo la morte di Phuntsok, il monaco che il 16 marzo 2011 si è dato fuoco in segno di protesta contro la repressione cinese del 2008. Da quel giorno, le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza in tutta la zona e hanno circondato il monastero di Kirti, al quale il giovane monaco apparteneva. Il 9 aprile, sono arrivati sul posto 800 agenti di polizia e hanno completamente circondato l’istituto religioso mettendo di conseguenza a rischio, per mancanza di approvvigionamenti alimentari, la vita dei 2.500 monaci residenti. Read the rest of this entry »
Samdhong Rinpoche: “preoccupati e spaventati” per i monaci assediati a Kirti
Fuori dal monastero la polizia cinese attacca i fedeli e lancia contro di loro cani addestrati. Si teme una nuova rivolta di massa, come quella del 16 marzo 2008.
Il monastero di Kirti (Ngaba) è ancora sotto assedio della polizia cinese. Parlando ad AsiaNews , Samdhong Rinpoche, primo ministro del governo tibetano in esilio, si dice “preoccupato e spaventato” per le vite degli oltre duemila monaci chiusi dentro. A nessuno è permesso entrare né uscire. Ieri la polizia ha attaccato i fedeli tibetani e lanciato sulla folla cani addestrati. Diverse persone sono state morse. I monaci hanno cercato di uscire per aiutare i loro difensori, ma sono stati bloccati da recinzioni di filo spinato e guardie armate. “Stiamo cercando in ogni modo di far arrivare un messaggio all’interno del monastero – spiega – per dire loro di non opporre resistenza, perché la vita umana è preziosa e le misure repressive della Repubblica popolare cinese sono brutali. Ma finora purtroppo non ci siamo riusciti”. “Il governo cinese – aggiunge Rimpoche – considera la religione un nemico e una minaccia al proprio potere. Così vogliono reprimere le istituzioni religiose, per frenare i loro insegnamenti. Read the rest of this entry »
Monastero assediato dai cinesi a Ngaba: 2500 monaci rischiamo la morte per fame
A Gaba in Tibet la situazione è drammatica: il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd) ha fatto appello alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite affinché intervengano per fermare questa grossolana violazione dei diritti umani, e gli arresti e detenzioni arbitrarie, e ripristinare la libertà di movimento.
Il monastero è quello del giovane monaco Phuntsok, auto-immolatosi il 16 marzo per ricordare le vittime del 2008 della repressione cinese a Ngaba. I monaci non possono né entrare né uscire, e gli agenti impediscono i rifornimenti alimentari. Un appello alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale da parte del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy.
La polizia cinese sta assediando il monastero di Ngaba Kirti, in Tibet, e 2500 monaci rischiano la fame. Il monastero di Kirti è quello da cui è partito il monaco Phuntsok che si è auto-immolato il 16 marzo 2011 in coincidenza con il terzo anniversario della rivolta del 2008 ( 17/03/2011 Giovane monaco tibetano si dà fuoco in ricordo dei morti del marzo 2008 ) . Secondo le ultime informazioni locali, le forze di sicurezza cinesi hanno completamente circondato il monastero, e il 9 aprile circa altri 800 agenti armati sono stati fatti arrivare per rendere totale l’accerchiamento.
Gli spostamenti dei monaci sono totalmente bloccati, e a nessuno è permesso di entrare o di uscire. Delle falle nello sbarramento di filo spinato, nella parte nord del monastero, sono state chiuse con mura di cemento. Le autorità impediscono ai fedeli tibetani dei dintorni di portare offerte di cibo ai monaci, che non possono uscire per procurarsi da mangiare. Se la situazione non cambia, fonti locali affermano che di fronte alla prospettiva di una morte per fame dei monaci vi sarà una rivolta di massa, che potrebbe avere l’esito letale di quella del 16 marzo 2008. I lama e i funzionari del monastero sono riusciti finora a mantenere la pace consigliando ai monaci di restare calmi, a dispetto della repressione crescente.
Subito dopo l’auto-immolazione di Phuntsok, e la solidarietà mostrata verso di lui dai confratelli, le autorità hanno preso misure drastiche per mettere sotto controllo il monastero. Dall’inizio di aprile gli agenti hanno cominciato a pattugliare il terreno, e hanno impedito ai monaci anziani di compiere il percorso intorno al monastero (kora); hanno costruito posti di osservazione e hanno innalzato piattaforme di guardia. Oltre 33 persone sono state arrestate, di cui 22 (otto monaci e 16 laici) sono ancora detenuti. Il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd) ha fatto appello alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite affinché intervengano per fermare questa grossolana violazione dei diritti umani, e gli arresti e detenzioni arbitrarie, e ripristinare la libertà di movimento. (N.C.) (AsiaNews)
Kathmandu ignora l’Unione Europea: nessun diritto per i tibetani in esilio
Monaci tibetani caricati dalla polizia in Nepal. L’Ue ha invitato le autorità nepalesi ad astenersi da arresti preventivi e restrizioni su manifestazioni e libertà di parola
In un comunicato il Parlamento europeo aveva chiesto di assicurare libere elezioni ai rifugiati tibetani. Per rispettare gli accordi economici con Pechino le autorità nepalesi si rifiutano.
Il governo nepalese ignora la richiesta dell’Unione Europea (Ue) di assicurare il diritto di voto ai rifugiati tibetani in esilio. Lo scorso 7 aprile Strasburgo ha rilasciato un comunicato, dopo che la Francia ha chiesto a Kathmandu di resistere alle pressioni cinesi e rispettare il diritto del popolo tibetano a eleggere il nuovo governo in esilio. Tuttavia, le autorità nepalesi credono che concedere alla comunità tibetana il diritto di voto e le libere manifestazioni sia una violazione degli accordi economici con la Cina. Gli esuli tibetani in Nepal sono oltre 20mila, giunti dopo l’invasione di Lhasa del 1951 e l’esilio del Dalai Lama in India (1959). Le autorità di polizia stanno arrestando e torturando i rifugiati per impedire loro di votare per il nuovo governo in esilio. Read the rest of this entry »
È morto il monaco tibetano torturato dalla polizia cinese
Il monaco tibetano Jamyang Jinpa morto recentemente a seguito delle percosse e torture dalla polizia cinese. Il 9 aprile 2008 aveva denunciato a un gruppo di giornalisti stranieri, in Tibet la soppressione dei diritti umani e della libertà religiosa.
Il monaco tibetano Jamyang Jinpa che era stato duramente picchiato e torturato dalla polizia cinese per il suo ruolo nella pacifica manifestazione di protesta avvenuta nel monastero di Labrang Tashikyil, nel nord-est del Tibet, nel 2008, è morto in seguito alle ferite e alle conseguenze di quelle percosse. Lo riferisce il governo tibetano in esilio, spiegando che la morte è avvenuta lo scorso 3 aprile ma se ne è avuta notizia solo ieri.
Jamyang Jinpa, 37 anni, era stato tra quei monaci del monastero di Labrang Tashikhyil, che il 9 aprile 2008 aveva parlato apertamente a un gruppo di giornalisti stranieri, in Tibet su invito delle autorità cinesi, della soppressione dei diritti umani e della libertà religiosa, sfidando le forze di sicurezza. Dopo la loro protesta in quel giorno, quasi tutti i monaci andarono a nascondersi per sfuggire alla repressione. Jinpa fu tra i pochi a scegliere di rimanere nel monastero.
La polizia cinese da allora ha fatto ripetutamente irruzione nella sua stanza, torturandolo brutalmente fino a ridurlo quasi in punto di morte. Gli ha rotto le mani e le gambe, picchiandolo di continuo per oltre dieci giorni, per poi affidarlo alla sua famiglia. Read the rest of this entry »
Il modernismo del Dalai Lama
Il modernismo del Dalai Lama e il conservatorismo strategico di Lobsang Sangay
Contro ogni aspettativa iniziale , la proposta di ritiro dalla vita politica presentata dal Dalai Lama Tenzin Gyatso ha ottenuto il consenso da parte del Parlamento esule tibetano . La richiesta, avanzata circa due settimane fa in concomitanza con l’anniversario dell’inizio dell’esilio, aveva colto molti osservatori di sorpresa, malgrado il Dalai Lama avesse manifestato a più riprese la sua volontà di allontanarsi dal potere temporale.
La situazione che si era venuta a creare aveva prodotto una stasi ai limiti del paradossale : nell’anno delle proteste dei gelsomini e delle pressioni popolari per l’avanzamento dei processi di democratizzazione in Medio Oriente, la massima autorità religiosa e temporale tradizionale tibetana, giunta a 75 anni e al potere da secoli attraverso il sistema di reincarnazione, sembrava non riuscisse ad ottenere l’autorizzazione della comunità tibetana per abbandonare il potere politico. Read the rest of this entry »
Continuano i trasferimenti di nomadi in Tibet
I nomadi, sradicati dai loro pascoli e ghettizzati alla periferia di piccole città o lungo alcune arterie di comunicazione, non hanno lavoro e mezzi di sussistenza. Molti si danno al bere o al gioco d’azzardo e la loro condizione è decisamente peggiorata.
Nonostante le dure critiche e le innumerevoli prese di posizione da parte delle Nazioni Unite e di importanti organizzazioni internazionali, le autorità cinesi della provincia del Qinghai – l’antica provincia tibetana dell’Amdo – continuano a portare avanti il processo di trasferimento e urbanizzazione dei nomadi tibetani. Il 27 marzo , il Vicegovernatore della Provincia, Den Bengtai, ha reso noto che nell’anno in corso saranno costruite 25.000 nuove abitazioni. Nel riportare la notizia, l’agenzia di stato Xinhua ha precisato che il governo provinciale spenderà quasi sei miliardi di yuan (quasi 923 milioni di dollari americani) per l’attuazione del progetto quinquennale che, iniziato nel 2009, prevede il trasferimento di 134.000 famiglie nomadi in “abitazioni sicure e confortevoli”. Den Bengtai ha detto che 46.000 alloggi sono già stati completati e che altri 4.000 sono attualmente in fase di costruzione. Le autorità cinesi, contro ogni evidenza, hanno ripetutamente affermato che il trasferimento dei nomadi è attuato allo scopo di migliorare le loro condizioni di vita e di preservare l’integrità e la fertilità dei pascoli. In realtà, i nomadi, ghettizzati alla periferia di piccole città o lungo alcune arterie di comunicazione, non hanno lavoro e mezzi di sussistenza. Molti si danno al bere o al gioco d’azzardo e la loro condizione è decisamente peggiorata. In questo avvilente contesto, le autorità della Regione Autonoma Tibetana hanno festeggiato, il 28 marzo, la giornata di commemorazione dell’emancipazione di un milione di servi della gleba tibetani, festività istituita nel 2009. Gli abitanti di tutte le etnie in Tibet hanno contemporaneamente tenuto la cerimonia d’alzabandiera. Il segretario del comitato municipale del Partito Comunista Cinese di Lhasa, Qin Yizhi, ha spiegato che mezzo secolo fa la riforma democratica ha eliminato il sistema feudale dei servi della gleba più buio, crudele e arretrato, scrivendo una pagina luminosa nella storia mondiale dei diritti umani.
Il Dalai Lama al 50° dell’Associazione medica e astrologica tibetana
Sua Santità il Dalai Lama inaugura la mostra che illustra i 50 anni d’evoluzione dell'istituto, dichiarando: “Bisogna evitare di compiacersi nei risultati, al punto che quest’atteggiamento diventi il principale ostacolo al progresso futuro. Dal punto di vista buddista, il pensiero d’aver raggiunto così tanto e d’essere sostenuti dai vostri successi è d’ostacolo ad ulteriori progressi”.
Il leader tibetano in esilio Sua Santità il Dalai Lama il 24 marzo ’11 ha dichiarato che il sistema della medicina tradizionale tibetana deve evolvere con la ricerca di progetti volti a migliorare la qualità di quell’antico sistema terapeutico. Il 75enne leader del popolo tibetano parlava in occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione dell’Associazione medica e astrologica tibetana Men Tze Khang, Istituto fondato in esilio il 23 marzo 1961. Lodando l’Istituto della medicina tibetana in esilio per i suoi successi, Sua Santità il Dalai Lama ha aggiunto che comunque l’Istituto deve continuare a lavorare ancor più per garantire maggiori traguardi nel campo della antica tradizione tibetana di guarigione, aggiungendo: “Bisogna evitare di compiacersi nei risultati, al punto che quest’atteggiamento diventi il principale ostacolo al progresso futuro. Dal punto di vista buddista, il pensiero di aver raggiunto così tanto e d’essere sostenuti dai vostri successi è d’ostacolo ad ulteriori progressi”. Read the rest of this entry »
Il Parlamento Tibetano accetta le dimissioni del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama 10.03.11: Fin dai primi anni ’60, ho incessantemente sostenuto che ai tibetani serve un leader, direttamente eletto, al quale devolvere il mio potere. È arrivato il momento di rendere effettivo questo passaggio.
Il Parlamento tibetano in esilio ha accettato ufficialmente la volontà del Dalai Lama di dimettersi da capo politico della comunità e ha deciso di modificare la Costituzione tibetana per introdurre gli emendamenti necessari alla devoluzione dei poteri del leader tibetano a un rappresentante eletto. Secondo quanto ha annunciato il primo ministro Samdong Rinpoche, “a breve sarà costituito un comitato per introdurre gli emendamenti”. Di questo comitato faranno parte membri sia del governo sia del Parlamento. I parlamentari tibetani si sono impegnati a trovare una soluzione al problema della transizione entro il mese di maggio, prima della scadenza del loro mandato e di quello del governo. Read the rest of this entry »
I tibetani al voto per eleggere i nuovi leader
Migliaia di monaci tibetani in fila per esprimmere il loro volto per l'elezione del prossimo governo tibetano in esilio
In India e in tutto il mondo i tibetani si sono recati oggi alle urne per eleggere il nuovo Primo Ministro e i nuovi membri del loro Parlamento in esilio. A Dharamsala e nei suoi dintorni, migliaia di tibetani, inclusi monaci e monache, hanno fatto la coda davanti ai dieci seggi elettorali per esprimere il proprio voto. Queste elezioni sono ritenute di grande significato sia politico sia emotivo in quanto cadono proprio all’indomani della rinuncia del Dalai Lama alla guida politica del popolo tibetano, ritenuto leader indiscusso dalla stragrande maggioranza dei tibetani.
Tre i candidati, usciti vincitori dalle elezioni preliminari, che si contendono il titolo di Primo Ministro: il dottor Lobsang Sangay (43 anni), Tenzin Namgyal Tethong (62 anni) e il parlamentare uscente Tashi Wangdi (64 anni). Lobsang Sangay è il candidato che nelle elezioni preliminari ha ottenuto il maggior numero di preferenze con uno scarto di oltre 10.000 voti su Tenzin Namgyal Tethong, secondo nella graduatoria. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama fermo nella sua decisione
Sua Santità il Dalai Lama
Il Dalai Lama ha confermato la sua decisione di voler rinunciare al suo ruolo politico nonostante la risoluzione adottata venerdì 18 marzo dal Parlamento tibetano nella quale si chiede al leader tibetano di riconsiderare quanto annunciato nel discorso pronunciato il 10 marzo e reiterato nel messaggio inviato ai parlamentari il giorno 14 marzo.
Nella giornata di sabato, 19 marzo 2011, il Dalai Lama si è pubblicamente rivolto ai tibetani, dentro e fuori il Tibet, chiedendo loro di accettare la decisione presa e mirata a garantire alla politica tibetana una guida politica democratica in accordo con i tempi. Riaffermata la sua totale fedeltà alla linea della Via di Mezzo, ha affermato che la scelta non significa un suo totale allontanamento dalla causa del popolo tibetano né la fine dell’istituzione del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Il Parlamento tibetano in esilio non accetta le “dimissioni” del Dalai Lama
Il monaco tibetano Phuntsok, datosi fuoco il 16 marzo per protesta contro la repressione e l’occupazione cinese.
Ieri il parlamento ha invitato il Dalai Lama a ripensarci. Premier tibetano: è stato solo dato voce alla diffusa convinzione della popolazione. Ora la parola torna al Dalai Lama. In migliaia partecipano ieri alla cremazione del monaco Phuntsok, che si è dato fuoco il 16 marzo per protesta contro la repressione e l’occupazione cinese . Il Parlamento tibetano in esilio ieri ha chiesto quasi all’unanimità al Dalai Lama di riconsiderare la decisione di rinunciare al ruolo di capo politico dei tibetani. Samdhong Rinpoche, premier del governo in esilio, in un’intervista esclusiva ad AsiaNews spiega il significato della decisione.
Il Dalai Lama il 10 marzo ha annunciato la decisione di rinunciare al suo ruolo politico, volendo restare solo leader spirituale dei buddisti tibetani. Il 14 marzo ha sottoposta la questione al Parlamento in esilio, che deve fare un emendamento costituzionale per togliere il ruolo di leader politico al Dalai Lama e attribuire maggiori poteri al Parlamento stesso e al governo in esilio. Tra le ragioni della decisione del Dalai Lama, c’è la volontà di favorire il dialogo con Pechino, che lo accusa di essere un terrorista divisionista e rifiuta di parlare con lui, e la volontà che i leader siano scelti con votazioni democratiche. Rinpoche ha spiegato ad AsiaNews che la decisione del Parlamento sarà ora presentata al Dalai Lama. “Il Parlamento tibetano – dice – è attento alla volontà della popolazione e la popolazione non vuole perdere la leadership del Dalai Lama. La riteniamo davvero importante”. “La Questione Tibetana e il Dalai Lama sono diventati quasi sinonimi, e l’unico volto del movimento tibetano è il Dalai Lama, e ci vorrà davvero tanto tempo per costruire una nuova immagine o una nuova faccia. Io capisco che per ogni novità all’inizio ci sono molti ostacoli, ma il governo tibetano non accetterà la rinuncia del Dalai Lama”. Read the rest of this entry »
Un monaco tibetano si dà fuoco per protesta
PECHINO (Reuters) – Un monaco tibetano si è dato fuoco oggi nella Cina occidentale, innescando una protesta per le strade contro i controlli del governo nell’irrequieta regione cinese. Lo ha riferito oggi un gruppo per l’indipendenza del Tibet. Il gesto sembra essere una replica, seppur su scala minore, di quanto successo in Cina nel marzo del 2008, quando monaci buddisti e altri tibetani fedeli al Dalai Lama, il loro leader religioso tradizionale, si sono scontrati con forze di polizia e truppe dell’esercito. Phuntsog, questo il nome del 21enne che si è dato fuoco, era un monaco di Aba, parte della regione del Sichuan dove scoppiarono le rivolte contro il controllo cinese tre anni fa. Il monaco si è “immolato oggi in segno di protesta contro la repressione”, ha detto Kate Sanunders della Campagna Internazionale per il Tibet, un’organizzazione con sede a Londra. “Ha gridato alcuni slogan in favore della libertà quando ha compiuto il gesto”, ha detto Zorgy, ricercatore dell’organizzazione, che ha una sede anche nell’India settentrionale, dove vivono molti tibetani esiliati. Read the rest of this entry »
Il parlamento tibetano in esilio si oppone alla rinuncia del Dalai Lama
Sua Santità il XIV Dalai Lama
Il parlamento deve approvare un emendamento costituzionale che consenta al Dalai Lama di rinunciare al ruolo di capo politico. Ma nel parlamento prevalgono le voci contrarie. E’ problema decisivo anche per decidere la futura linea politica verso Pechino: richiesta di più autonomia o d’indipendenza. Il parlamento tibetano in esilio è incerto se accettare la rinuncia del Dalai Lama da capo politico dei tibetani. Ieri, in una sentita discussione in corso a Dharamsala (India), sede del governo tibetano in esilio, 11 dei 14 parlamentari intervenuti a parlare (su 43 membri) si sono detti contrari all’emendamento costituzionale necessario per consentire la rinuncia. Il parlamentare Ugen Topqyal ha affermato che “la popolazione tibetana non è d’accordo con la decisione di Sua Santità. Mi dimetterò se c’è una proposta di [approvare questo] cambiamento”. Read the rest of this entry »
I tibetani continuano a sperare
Nonostante la morsa di ferro, i tibetani non intendono piegarsi. A più riprese hanno fatto sentire il loro urlo.
La storia spesso riserva sorprese: dopo 52 anni di resistenza i tibetani continuano a sperare
di Francesco Pullia (Il Secolo d’Italia, 9 marzo 2011)
Sono ormai trascorsi ben cinquantadue anni da quando, il 10 marzo 1959, i tibetani si ribellarono apertamente alle gravi conseguenze dell’invasione del 1950 da parte della Cina comunista. La “rivolta di Lhasa”, così come viene ricordata, finì nel sangue. La repressione compiuta dall’esercito cinese fu durissima e segnò una tragica svolta. Il Dalai Lama, non ancora quattordicenne, fu costretto a seguire la via dell’esilio in India dove, dopo un viaggio spossante tra gli insidiosi valichi innevati, trovò ospitalità insieme ad oltre centomila profughi. Lì diede successivamente vita ad un governo democratico, con sede a Dharamsala, nell’Himachal Pradesh, nel Nord dell’India, con lo scopo di sostenere la lotta dei tibetani e la sopravvivenza al genocidio perpetrato da Pechino. Read the rest of this entry »
Il movimento tibetano non finirà dopo le dimissioni del Dalai Lama.
Sua Santità il Dalai Lama col Prof. Samdhong Rinpoche, capo del governo tibetano in esilio
Il Primo Ministro del governo tibetano in esilio Samdhong Rinpoche, ha dichiarato che il movimento teso ad ottenere dalla Cina una “vera autonomia” per il Tibet non scomparirà dopo che il Dalai Lama avrà trasferito la sua autorità ad un leader democraticamente eletto. Anche se la guida del Dalai Lama non può essere “sostituita” da chiunque, i tibetani devono trovare un modo per assumere la leadership politica del movimento, anche senza il suo intervento.
In un’icontro coi giornalisti il giorno dopo che il Dalai Lama ha annunciato le sue dimissioni, Samdhong Rinpoche ha ribadito che i tibetani “non ammorbidiranno né s’irrigidiranno” nella loro ricerca d’una “vera autonomia” come previsto nella Costituzione cinese. “La lotta dei tibetani continuerà finché ci sarà il popolo tibetano. In assenza di Sua Santità il Dalai Lama come capo politico, ci saranno difficoltà e battuta d’arresto. Ma il movimento non ha finirà né scomparirà”, ha ribadito in risposta alle domande sulla decisione del Dalai Lama di rinunciare al suo ruolo politico. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama prega per il Giappone colpito dal terremoto e tzunami
Dolore e lacrime per il disastro che ha prodotto migliaia di vittime ed immani distruzioni per il terremoto e lo tzunami in Giappone.
Sua Santità il Dalai Lama esprime tutta la sua solidarietà alle popolazioni colpite dal recente terremoto e tsunami in Giappone.
In una lettera del 12 marzo 2011 al Primo Ministro del Giappone Naoto Kan, Sua Santità il Dalai Lama ha espresso il suo dolore e solidarietà alla notizia del terremoto di ieri e del successivo tsunami in Giappone. Sua Santità ha offerto le sue preghiere per coloro che hanno perso la vita ed ha offerto la sua solidarietà e condoglianze alle famiglie ed alle popolazioni colpite. Ha ricordato che tutti dobbiamo essere grati al governo giapponese che le misure di prevenzione del disastro hanno impedito che il bilancio di morte e distruzione assumesse proporzioni ben peggiori. Inoltre, come monaco buddista che quotidianamente recita il Sutra del Cuore, Sua Santità ha ritenuto che sarebbe molto auspicabile che i buddisti giapponesi recitino il Sutra del Cuorein questa occasione, il che non solo può essere utile per coloro che hanno perso delle vite preziose, ma può anche aiutare a prevenire nuove catastrofi in futuro. Preghiere di recitazione del Sutra del Cuore per centomila volte sono stati organizzate a Dharamsala per questo scopo. fonte:
http://www.dalailama.com/news/post/656-his-holiness-the-dalai-lama-expresses-his-sadness-over-the-recent-earthquake-and-tsunami-in-japan , che si ringrazia.
Il Tibet raccontato ai ragazzi
Sua Santità il Dalai Lama dichiara tra l'altro di volersi ritirare dalla vita politica nel suo discorso alla comunità tibetana in esilio il 10 marzo 2011 in occasione dell'anniversario della rivolta nazioinale del Tibet contro l'occupazione cinese.
Quando si parla del Tibet bisogna pensare a un paese ampio quanto l’Europa occidentale, ma scarsamente abitato per la natura del territorio; il quale consiste nel vasto altipiano che si distende a nord dell’Himalaya, la catena montuosa più elevata del pianeta, avendo a est le fertili pianure della Cina e a nord ancora i deserti della Mongolia.
Si tratta dunque di una terra che si trova nel cuore dell’Asia, difficilmente accessibile e incombente sull’India, sulla Cina e sulle immense aree dell’Asia centrale. Tutti i grandi fiumi che bagnano l’India, la Cina e l’Indocina scendono dall’altopiano tibetano.
La natura di questa terra e la sua collocazione non potevano non condizionarne la storia. Fin dai tempi più antichi, le pianure fluviali dell’India e della Cina furono sedi di splendide civiltà. In particolare l’India generava una straordinaria cultura religiosa, in cui ogni esigenza dell’anima umana pareva trovar posto.
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Il ritiro del Dalai Lama, “atto d’amore per il Tibet”
Sua Santità il Dalai Lama ha ribadito l'intenzione di ritiraarsi dai suoi impegni politici.
Il leader del buddismo tibetano ha annunciato ieri che è pronto ad abbandonare la vita politica e ha lanciato un processo di democratizzazione per la diaspora in esilio in India. Per la Cina si tratta di “un trucco”, mentre ad AsiaNews Samdhong Rinpoche, Kalon Tripa (primo ministro) del governo tibetano in esilio spiega: “Lo ha deciso per tutti noi, ed è un atto di rinuncia che dà un esempio alla Cina e al mondo”.
“Ho visto il Dalai Lama proprio ieri, e l’ho trovato rilassato e soddisfatto. Era da molto tempo che ragionava su questo annuncio, sul suo ritiro dalla vita pubblica, ed ora che è riuscito a farlo è contento”. Samdhong Rinpoche, Kalon Tripa (primo ministro) del governo tibetano in esilio, commenta ad AsiaNews la decisione annunciata ieri dal leader del buddismo tibetano: ritiro totale dalla vita pubblica e avvio di un processo politico di democratizzazione per la diaspora tibetana e per il Tibet intero. Al momento, dice il politico, “non ho una visione precisa della situazione: dobbiamo sederci, discutere e deliberare con logica e razionalità. Read the rest of this entry »
Negata ai tibetani in Nepal la libertà di culto
La polizia nepalese bastona un monaco tibetano.
La polizia nepalese aggredisce e bastona i tibetani in preghiera. Kathmandu: attivista tibetana stuprata da un soldato.
In occasione del 10 marzo, anniversario della rivolta contro la Cina, i profughi tibetani in Nepal si sono riuniti in un luogo consacrato a Kathmandu per pregare. Ma la polizia li ha caricati, malmenati, arrestati. Monaco buddista: in Nepal non abbiamo neanche la libertà di pregare.
La polizia nepalese ha caricato e bastonato decine di esuli tibetani che avevano organizzato stamane una preghiera nel tempio buddista di Bauddha, a Kathmandu. Il gruppo, il Tibetan Refugee Welfare, aveva organizzato anche ieri una riunione, sempre a Bauddha, per ricordare i 52 anni delle rivolta tibetana del 10marzo 1959 contro la dominazione cinese. Ma la polizia è intervenuta contro la folla per prevenire dimostrazioni per la libertà del Tibet, caricando e colpendo i presenti, con un bilancio di oltre 15 feriti e alcune decine di arresti. Read the rest of this entry »
Tibet: un cambiamento epocale?
11 marzo 2011. Il discorso pronunciato dal Dalai Lama in occasione del 52° anniversario dell’insurrezione di Lhasa del 1952, ha provocato una dura la replica da Pechino, dove la portavoce del ministero degli Esteri, signora Jiang Yu, ha affermato che le parole del leader tibetano non sono altro che “un trucco per ingannare la comunità internazionale”, e che, come sempre, il Premio Nobel per la pace “usa la bandiera della religione” per coprire “attività secessionistiche”. A commento di questo momento cruciale della vicenda tibetana, pubblichiamo l’articolo di Piero Verni apparso in data odierna sul quotidiano Il Riformista. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama rinuncia al suo ruolo politico
Sua Santità il Dalai Lama mentre, in occasione del 52 ° anniversario della rivolta nazionale del popolo tibetano, pronuncia lo storico discorso di rinuncia al suo ruolo politico a Dharamsala, in India, il 10 marzo, 2011.
Rimarrà nel suo ruolo spirituale. Il leader politico del governo tibetano sarà eletto democraticamente. I leader cinesi devono avere più trasparenza e per questo c’è bisogno di libertà di stampa e di espressione.
Nel suo discorso odierno (disponibile in video a http://www.dalailama.com/webcasts/post/172-10th-march-statement-2011 , integralmente sotto riportato in italiano ed in inglese col comunicato del Kashag il Governo Tibetano in esilio) in occasione del 52° anniversario del sollevamento popolare del 1959 contro l’occupazione cinese del Tibet, Read the rest of this entry »
Tibet: 60 anni di “pacifica liberazione” cinese nel sangue
Il Gran Potala di Lhasa
L’11 marzo 1951 l’Esercito del Popolo occupò l’allora Stato indipendente del Tibet, annettendolo. Da allora innumerevoli proteste, decine di migliaia di morti, il genocidio di un popolo e di una cultura. Intervista a dirigente del gruppo Free Tibet.
Secondo Gyaincain Norbu, il Panchen Lama scelto da Pechino, “la pacifica liberazione del Tibet ha reso il popolo il reale protagonista della regione”. L’11 marzo è il 60° anniversario dall’occupazione cinese in Tibet nel 1951, che Pechino definisce “pacifica liberazione”. Ma attivisti per i diritti dei tibetani descrivono una sistematica repressione dei tibetani, esclusi dai posti di potere e incarcerati.
Il Panchen Lama è la seconda carica buddista tibetana. Nel 1995 il Dalai Lama, leader religioso tibetano, indicò il nuovo Panchen Lama in Gedhun Choekyi Nyima, scelto secondo i rituali religiosi e destinato a succedergli. Ma la Cina lo rapì e incarcerò, all’epoca un bambino di 6 anni, che da allora è scomparso insieme alla famiglia. Read the rest of this entry »
La Cina attacca il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama
Nell’approssimarsi del terzo anniversario delle manifestazioni scoppiate a Lhasa nel 2008, il massimo dirigente del Partito comunista in Tibet, il cinese Zhang Qingli, ha rivolto nuovi pesanti attacchi alla figura del Dalai Lama definendolo “un lupo travestito da monaco”, un “opportunista” e un “capo secessionista” che vuole la separazione del paese dalla nazione comunista.
“Ho definito il Dalai Lama in questi termini subito dopo la rivolta di Lhasa del 2008”, ha affermato Zhang, “perché ritengo che, sebbene sia un Buddha vivente, le sue azioni vanno ben oltre il suo status”.
Padma Choling, il governatore del Tibet di nomina cinese, ha a sua volta attaccato il Dalai Lama sul piano religioso affermando che il leader tibetano non ha il diritto di scegliere il suo successore ma deve attenersi alla tradizione storica e religiosa della reincarnazione. Rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso dell’annuale sessione del parlamento cinese, Padma Choling ha affermato di non ritenere appropriata la nomina di un successore da parte del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Il mio Tibet libero
È appena uscito il 23 febbraio scorso nella Collana Universale Economica della casa editrice Feltrinelli “Il mio Tibet libero” Gyatso Tenzin, Sua Santità il XIV Dalai Lama che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1989.
In Tibet la figura del Dalai Lama è una figura di grande importanza per ogni ambito della vita. È innanzitutto la guida spirituale dei tibetani, colui che deve aiutare ogni altro a trovare la propria strada, una figura da adorare ma allo stesso tempo da ascoltare con grande attenzione. Ma il Dalai Lama non è solo questo. Il Dalai Lama è anche il capo dello stato.
In questo testo sono raccolti alcuni dei discorsi più significativi che il Dalai Lama ha tenuto incentrati sulla lotta per la libertà che da anni ormai il suo Paese sta vivendo. Si tratta di discorsi intensi e profondi che offrono numerosi spunti di riflessione ma si tratta anche di discorsi di importanza storica che ci permettono di comprendere quale sia la relazione tra buddismo e democrazia, quale sia la connessione tra il potere spirituale e il potere materiale della politica, quale sia quindi il modo di vivere di un paese così lontano e diverso dal nostro. Read the rest of this entry »
Samdhong Rinpoche: Alle provocazioni della Cina sul Dalai Lama, rispondiamo con la non-violenza
Samdhong Rinpoche, premier del governo tibetano in esilio
Samdhong Rinpoche, premier del governo tibetano in esilio, invita i tibetani a non a cadere nella provocazione per le recenti calunnie cinesi contro il Dalai Lama e a proseguire ad affermare la propria identità in modo non violento. Sulla Rivolta del Gelsomino: la Cina è pronta a stroncare ogni protesta con la violenza. “Non c’è nulla di nuovo, la posizione della Cina contro il Dalai Lama è sempre la stessa”. Il professor Samdhong Rinpoche, Kalon Tripa (primo ministro) del governo tibetano in esilio, commenta in esclusiva ad AsiaNews le dichiarazioni di Jia Qinglin, eminente membro del Politburo comunista cinese, che il 25 febbraio ha incitato la Cina a “rinnovati sforzi contro l’influenza del Dalai Lama” in Tibet. Jia ritiene il Dalai Lama diretto responsabile e fomentatore delle proteste in Tibet contro la dominazione cinese e ha dichiarato che “la cricca del Dalai Lama deve essere fermata prima che possa fare altri danni”. “È necessario per migliorare la vita dei tibetani e rendere più sicura la regione” (vedi AsiaNews del 26.2.2011, Pechino: “Per il bene del Tibet, schiacciamo il Dalai Lama” ). Per Rinpoche, “si tratta appena di una ripetizione delle dichiarazioni dei leader cinesi contro il Dalai Lama”, leader spirituale tibetano in esilio dal 1959, Premio Nobel per la Pace ma che Pechino continua a considerare un pericoloso terrorista istigatore di disordini. Read the rest of this entry »
In un regno confuso
Tenzin Tsundue (Scrittore e attivista tibetano).
Mentre in India le autorità stanno ancora indagando sui presunti casi di acquisto illegale di terreni da parte di alcuni tibetani ed è ancora aperta la questione della destinazione d’uso della valuta straniera trovata negli uffici amministrativi del Karmapa, pubblichiamo l’articolo apparso sull’Hindustan Times del 22 febbraio 2011 a firma di Tenzin Tsundue (nella foto), l’appassionato scrittore e attivista tibetano, noto per le sue posizioni a favore dell’indipendenza del Tibet. Attraverso le sue vibranti parole possiamo capire il punto di vista e i sentimenti di un tibetano sulla vicenda.
IN UN REGNO CONFUSO
Il 28 giugno 1992 tre lama di alto rango, responsabili per il riconoscimento della reincarnazione del XVI Karmapa, s’incontrarono con il Dalai Lama. Seguendo le istruzioni contenute in una lettera lasciata in forma di poesia dal XVI Karmapa, Tai Situ Rinpoche e Goshir Gyaltsab Rinpoche chiesero l’approvazione del riconoscimento di un bambino nato in una famiglia di nomadi nel Tibet orientale. Lo Shamarpa, il terzo lama, abbandonò gli altri due in segno di disaccordo. Il giorno seguente il Dalai Lama dichiarò il bambino di sette anni Ogyen Trinley Dorje essere il XVII Gyalwang Karmapa. Read the rest of this entry »
Pechino: per legge, il prossimo Dalai Lama deve nascere in Cina.
Sua Santità il Dalai Lama
Battaglia per la successione al Dalai Lama. Pechino vara una legge: “Deve nascere in Cina”. Il regime comunista sfodera per la prima volta l’arma del diritto nella controversia sull’erede del premio Nobel per la pace. Un modo per impedire che possa essere scelta una “reincarnazione” nata e residente all’estero, magari in India.
Il Dalai Lama afferma di essere prossimo alla “pensione” e tra Pechino e Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio, è braccio di ferro per la successione. Da anni la Cina tenta di assumere il potere di nominare l’erede dell’attuale guida spirituale dei buddisti, completando così la conquista politica e culturale del Tibet. E’ una guerra che coinvolge anche l’Occidente, Stati Uniti in testa, combattuta a colpi di sequestri di persona, designazioni unilaterali e promozione di monaci lamaisti a leader del partito comunista. Ma ora, a poche settimane dall’annunciato ritiro di Tenzin Gyatso, 75 anni, XIV Dalai Lama e premio Nobel per la pace, Pechino sfodera per la prima volta l’arma del diritto. L’amministrazione statale per gli affari religiosi, una sorta di ministero che controlla la gestione delle diverse confessioni, ha annunciato il varo di una legge che fissa i criteri per una “legittima reincarnazione di Buddha”. Read the rest of this entry »
Morto nipote del Dalai Lama investito mentre marciava per il Tibet
Jigme K.Norbu regge un ritratto del Dalai Lama in una delle sue tante marce per il suo Tibet
Investito da un Suv in autostrada in Florida durante i ‘500 km per il Tibet’. E’ morto mentre marciava per la pace, su un’autostrada buia della Florida: il nipote del Dalai Lama, Jigme K.Norbu, che viveva a Bloomington, Indiana: faceva parte di un gruppo, Ambasciatori di Pace nel Mondo che si batte per i diritti tibetani. All’ Afp il segretario del leader spirituale, Chhime Rigzing, ha detto: ‘ Abbiamo ricevuto oggi la notizia. Il Dalai Lama è rattristato per l’accaduto e abbiamo chiesto a Sua Santità di ricordare Norbu nelle sue preghiere ‘. Dopo aver appreso della morte del nipote, il Dalai Lama si è detto rattristato. Norbu, figlio del fratello maggiore del Dalai, aveva fatto simili marce anche in passato, tra cui la 1000km dall’Indiana a New York nel 2009. Quella iniziata ieri era per ricordare il 50° anniversario della rivolta tibetana fallita, che portò alla fuga in India del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Karmapa: situazione chiarita.
Sua Santità il Karmapa
Rajwant Sandhu, primo segretario dello Stato Indiano dell’Himachal Pradesh l’11.02.11 ha dichiarato ai giornalisti che “non vi è coinvolgimento del Karmapa. Abbiamo ragione di credere che alcune donazioni sono state fatte al monastero, ma il Karmapa no ha nulla a che fare con questo. Sono stati i funzionari del Monastero a gestire gli affari.” Il primo segretario ha aggiunto: “Il Karmapa è un capo religioso ed ha seguaci in tutto il mondo. Noi rispettiamo la sue attività religiose. Noi non interferiamo in alcun affare religioso. Abbiamo il pieno rispetto per le loro attività religiose e non siamo in alcun modo intenzioni a limitarle in qualsiasi forma o modo ed anche noi siamo consapevoli del fatto che il Karmapa non è coinvolta in alcuna attività finanziaria o di sotterranea operazione di acquisto di terreni”. L’Ufficio di Amministrazione del Karmapa è grato alle autorità indiane per l’indagine approfondita del caso e per aver portato la verità in primo linea. Questo conferma in pieno la fiducia che Sua Santità il Karmapa ha espresso fin dall’inizio nel sistema giudiziario indiano. Siamo contenti, l’inchiesta ha messo a tacer le voci infondate che erano state messe in circolazione. Siamo molto grati per tutto il sostegno che è venuto da tutta l’India, dalle popolazioni dell’Himalaya e da tutto il mondo. Read the rest of this entry »
Time: il Dalai Lama è tra i 25 leaders politici mondiali di tutti i tempi
Sua santità il Dalai Lama
Assieme al Mahama Gandhi, Mao Tse-Tung, Ernesto “Che” Guevara, Ronald Reagan, la Regina Vittoria , Genghis Khan, Winston Churchill, Akbar il Grande, Lenin, Margaret Thatcher, Charles de Gaulle, Luigi XIV, Franklin D. Roosevelt, Alessandro il Grande, Nelson Mandela ed Abramo Lincoln, Time magazine, una delle riviste più importanti del mondo, ha incluso sua Santità il Dalai Lama tra i 25 leader politici più importanti di tutti i tempi, descrivendolo come “non solo il più grande e più conosciuto difensore dei diritti del Tibet e delle virtù del Buddismo Tibetano, ma anche il più importante apostolo del dialogo interreligioso, della tolleranza e della pace in modo equanime verso tutti quanti.” Così continua la motivazione: “Per tantissimi tibetani, Sua Santità il Dalai Lama è il loro leader spirituale ed il loro capo di stato in esilio. Ma per la gente di tutto il mondo, Tenzin Gyatso non è solo il più grande e più conosciuto difensore dei diritti del Tibet e delle virtù del Buddismo Tibetano, ma, indistintamente verso tutti, è anche il più importante apostolo del dialogo interreligioso, della tolleranza e della pace come bene universale. Read the rest of this entry »
Nella casa del piccolo Buddha
Il piccolo Tenzin Gyatzo Dalai Lama a 5 anni
“Nel villaggio del Dalai Lama cancellato da Pechino”,
di Giampaolo Visetti, la Repubblica, 01 febbraio 2011 pag. 47- 48.
TAKTSER (TIBET) Se il Dalai Lama facesse ritorno nel villaggio dove è nato il 6 luglio 1935, quinto giorno del quinto mese dell’ Anno lunare del Cinghiale, non si accorgerebbe di essere, dopo 52 anni di esilio, finalmente a casa. Taktser, che i cartelli stradali cinesi chiamano Hong’ Ai, è stato raso al suolo. I funzionari della contea di Ping’ An, nel cuore dell’Amdo tibetano, che l’etnia “han” indica nella regione del Qinghai, hanno ricostruito le 54 case del paese in sedici mesi. Un’impresa, a 2.700 metri di quota, sull’altopiano ghiacciato dell’Himalaya. Per ordine di Pechino, ogni famiglia ha dovuto abbattere la propria dimora antica, fatta di pietre, fango e legno. Ognuno ha ricevuto l’equivalente di duemila euro, il reddito di vent’anni per chi possiede un ettaro e mezzo di terra a orzo e una decina di yak, per edificare una struttura moderna. Read the rest of this entry »
Solidarietà mondiale al Karmapa
17th Karmapa, Ogyen Trinley Dorje
La solidarietà della Comunità e del Governo Tibetano in esilio, da moltissimi Centri di Dharma e da singole persone e del nostro On. Matteo Mecacci, presidente dell’Intergruppo Parlamentare sul Tibet. Il Dalai Lama interviene a favore del Karrmapa dichiarando che “si è trattato d’una negligenza, ma niente di serio, solo di scarsa tenuta dei libri contabili delle offerte”. Non è vero che nella residenza del Karmapa siano state trovate delle sim card cinesi e men che meno che sia una spia cinese. Leggete qui di seguito l’interessante articolo di Dibyesh Anand, sull’ Hindustan Times che chiarisce la situazione.
L’Ufficio di Amministrazione del Karmapa ringrazia per il massiccio sostegno a Sua Santità il Karmapa da parte dei benintenzionati da tutta l’India e da tutto il mondo. Oggi, l’Onorevole Matteo Mecacci, membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, ha effettuato una visita personale a Sua Santità il Karmapa nella sua residenza di Dharamsala, in cui, pur esprimendo fiducia e rispetto per il processo giudiziario indiano, ha comunicato la sua solidarietà a Sua Santità il Karmapa . L’accusa di spionaggio è una questione con gravi conseguenze .
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Il Karmapa Lama: La verità verrà a galla, l’inchiesta non ci preoccupa.
Sua Santità Gyalwa Karmapa Ogyen Trinley Dorje
Migliaia di persone marciano a sostegno della terza carica spirituale del buddismo tibetano, rifiutando fermamente l’accusa che “è una spia di Pechino”. Il deciso sostegno della popolazione e del governo in esilio dopo il raid che ha trovato delle offerte in moneta cinese nel monastero dove vive. Il Dalai Lama ha in proposito dichiarato : “ Il Karmapa ha molti devoti , anche da lla Cina . Naturalmente può aver ricevuto delle donazioni . Ci possono essere state delle negligenze . E’ ora meglio fare una indagine approfondita “.Riportiamo, tradotto in italiano, il Comunicato ufficiale del Parlamento Tibetano in esilio su Gyalwang Karmapa ed una recente dichiarazione dello stesso Karmapa. Nonostante lo scandalo che ha colpito il proprio monastero, il Karmapa Lama “è tranquillo, calmo e sereno. Incoraggia tutti noi a seguire il suo esempio e a non reagire alle accuse di corruzione e di spionaggio a favore della Cina. Sa che la verità verrà a galla e crede nel sistema e nel governo indiano. Ora chiede a tutti i suoi sostenitori di rimanere tranquilli e di non fare gesti inconsulti”. Lo dice ad AsiaNews Deki Chungyalpa, portavoce della terza carica spirituale del buddismo tibetano, ai margini della grande manifestazione popolare a sostegno del giovane Karmapa. I fedeli si sono riuniti per protestare contro l’inchiesta avvenuta la scorsa settimana nel monastero di Gyuto, residenza ufficiale del lama. Le autorità indiane hanno sequestrato valuta indiana e straniera per circa 560mila euro. Read the rest of this entry »
Debelliamo la lebbra, aiutiamo Maitri
S.S. il Dalai Lama ed il Ven. Lama Thubten Zopa Rinpoche in visita a MAITRI
Il 30 gennaio 2011 ricorre la GIORNATA MONDIALE DELLA LEBBRA . La lebbra è con noi da migliaia di anni, endemica in continenti interi. Pur avendo devastato i paesi europei per centinaia di anni, l’ambiente ideale per il bacillo della lebbra, il Mycobacterium leprae, sembra essere il clima tropicale e subtropicale, in cui le persone sono in costante contato con altri, per lo più in dubbie condizioni igieniche, in tal modo facilmente disseminando l’infezione. L’aver riconosciuto tale fatto potrebbe aver evitato il perseguimento di politiche non realistiche ed alla fin fine la sofferenza di migliaia di persone. Da molti anni MAITRI Charitable Trust http://www.maitri-bodhgaya.org/ , un’organizzazione filantropica volontaria i cui servizi ed attività vengono sostenuti esclusivamente con donazioni, svolge un’encomiabile assistenza ai malati di lebbra a Bodhgaya, nel luogo dove il Buddha conseguiò l’illuminazione. Come spiega la rivista The Leprosy Review dell’organizzazione Lepra nel numero di marzo 2009: “Nel 2000 l’India era tra i 12 paesi con un tasso di prevalenza superiore al livello di eliminazione e contava il 64% del totale globale dei casi di lebbra. […] Nell’India agricola la prevalenza era del 5,04.” Nonostante ciò l’India intraprese con determinazione il cammino verso l’integrazione allo scopo di raggiungere il “traguardo dell’eliminazione” al più` presto ed includere la cura della lebbra nel numero delle altre malattie del sistema sanitario. In tal modo il Ministro della Sanità del Governo indiano ufficialmente annunciò nel 2006 che “l’India ha eliminato la lebbra.” Read the rest of this entry »
Fermiamo le esecuzioni in Tibet
Loyak, il giovane tibetano di soli 25 anni fucilato il 20 ottobre 2009.
Aderiamo alla campagna di raccolta firme promossa dall’Associazione Italia-Tibet
Il 10 marzo 2008 la frustrazione della popolazione di Lhasa esplose in una serie di manifestazioni che, partite dai tre grandi monasteri di Drepung, Sera e Ganden, infiammarono ben presto tutta la città. L’ondata delle proteste si estese rapidamente in tutto il Tibet e, tra i mesi di marzo e aprile 2008, l’intero altipiano insorse contro lo strapotere e l’arroganza dell’occupante cinese. L’insurrezione popolare dilagò fino alle province orientali del Tibet. Religiosi e laici, uomini e donne, giovani e anziani chiesero di essere liberi e di vedere rispettate le loro fondamentali libertà.
La reazione cinese fu durissima. A Lhasa fu imposto il coprifuoco. Polizia ed esercito posero la città in stato d’assedio, il paese fu chiuso alla stampa e agli osservatori stranieri. Iniziarono le uccisioni, le deportazioni e gli arresti di massa, con perquisizioni e irruzioni casa per casa. Si contarono oltre duecento morti, centinaia di feriti, migliaia di persone tratte in arresto o scomparse. … Read the rest of this entry »
Obama a Hu: più rispetto per i diritti umani
Obama a Hu: più rispetto per i diritti umani
( di Massimo Gaggi, Corriere della Sera – 20 gennaio 2011)
Barack Obama chiede alla Cina un maggior rispetto dei diritti umani: “Abbiamo storie e culture molto diverse, ma riconoscere la libertà di parola, religiosa e di riunione contribuirà alla prosperità e al successo del vostro popolo”. Hu Jintao, prima schiva la domanda di un giornalista americano trincerandosi dietro il cattivo funzionamento della traduzione simultanea. Poi, nuovamente incalzato durante la conferenza stampa, spiega che, nei limiti di un sistema assai diverso da quelli occidentali, la Cina vuole rispettare i diritti umani fondamentali e si propone di fare altri progressi in questa direzione. Ma non accetta pressioni straniere su quella ch considera una sua questione interna. Read the rest of this entry »
Nel 2010 è peggiorata la repressione in Tibet
Polizia cinese che presidia militarmente Lhasa
Il rapporto del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (TCHRD) sottolinea: colpiti intellettuali, monaci e studenti. Pechino vuole chiudere la partita tibetana con violenza e leggi repressive, e nello scorso anno ha stretto ancora di più il pugno repressivo.
Arresti arbitrari e tortura
Nel 2010 non si sono registrati segnali di apertura da parte del governo cinese. “Al 30 dicembre 2010 si ha notizia della detenzione, in Tibet, di 831 prigionieri politici di cui 360 processati dai tribunali”, riferisce il rapporto. I condannati all’ergastolo sono stati 12. Nel corso degli ultimi 12 mesi sono stati effettuati 188 arresti: di questi, 71 sono stati condannati da un giudice, gli altri sono ancora in attesa di giudizio. Si legge inoltre che lo scorso anno sono stati condannati a morte, con sospensione della pena per due anni, Sonam Tsering, Pema Yeshi, Lama Lhaga e Sonam Dorjee. Il Venerabile Jampel Wangchuk, del monastero di Drepung, Dorjee Tashi, proprietario della “ Yak Guest House” , Sonam Gompo e Tsewang Rinchen sono stati condannati all’ergastolo. Tsewang Gyatso, Tashi Rabten e l’ambientalista e uomo d’affari Karma Sandup dovranno scontare 15 anni di prigione. Continua anche la repressione contro intellettuali e personalità della cultura. Il rapporto denuncia inoltre l’arresto, a partire dal 2008, di almeno sessanta tra intellettuali, scrittori e blogger tibetani. Tre di questi – Sonam Tsering e i lama Lhaka e Sodor del monastero di Koli – sono stati condannati a morte. Tuttavia, tutte queste condanne cozzano contro la nuova legge – approvata da Pechino a maggio – che vieta di ottenere confessioni tramite tortura. In Tibet la tortura è una pratica conosciuta e praticata in tutti i centri di detenzione. … Read the rest of this entry »
Il Kalon Tripa: Il Dalai Lama sarà sempre con i tibetani
Il Primo Ministro tibetano Samdhong Rinpoche ha tranquillizzato i tibetani sul tema del prossimo ritiro del Dalai Lama dalla scena politica. “A parte alcuni cambiamenti circa i suoi impegni istituzionali nella vita di ogni giorno, Sua Santità ha esplicitamente affermato che continuerà a lavorare per la causa del Tibet perché il 99% dei tibetani ha fede in lui”. (Phayul) .
Il Tibet al Dalai Lama: “Non abbandonare la politica”
Sua Santità il Dalai Lama da sempre ha sostenuto lo sviluppo democratico del sistema politico tibetano
Il leader spirituale del buddismo ha più volte sottolineato la propria intenzione di ritirarsi dalla vita pubblica e assumere un ruolo puramente spirituale. Oggi il suo popolo lo implora: “La democrazia è una vostra battaglia, non lasciateci da soli”.
Il popolo tibetano “implora e prega con tutto il cuore, con la maggiore devozione possibile, che il Dalai Lama non decida un ritiro totale o parziale dalla vita pubblica. Sua Santità ha guidato i tibetani sulla strada della democrazia, e questo è stato un viaggio così importante che nessuno vorrebbe vederlo concluso senza la Sua guida”. E’ questo, sostanzialmente, il testo dell’appello pubblico inviato al leader del buddismo tibetano dai massimi leader politici del governo tibetano in esilio in India.
Il testo è stato pubblicato ieri con la firma di Penpa Tsering, presidente del Parlamento tibetano in esilio, e dal suo vice Dolma Gyari. Ma rappresenta l’opinione di tutti coloro che, da Dharamsala e nel Tibet stesso, ritengono che sia sbagliata la decisione presa dal Dalai Lama di sparire dalla vita pubblica della diaspora tibetana. Il capo della “setta gialla” del buddismo, infatti, ha annunciato alcune settimane fa la propria intenzione di delegare del tutto il proprio potere temporale a rappresentanti eletti dalla popolazione e concentrarsi sul lato spirituale.
La figura del Dalai Lama è molto particolare nel mondo delle religioni mondiali. Al suo ruolo puramente religioso, infatti, i quattordici leader buddisti che si sono susseguiti alla guida della regione hanno aggiunto un potere politico di tipo assolutistico. Il leader buddista è infatti definito dagli storici della religione “il dio-re”, perché nel tempo ha guidato proprio come un monarca il Tibet: diverso è il caso di quest’ultima incarnazione, Tenzin Gyatso, che da sempre ha sostenuto lo sviluppo democratico del sistema politico tibetano. … Read the rest of this entry »
Primo ministro tibetano: “Il papa indica la via per la pace”
Sua Santità il Dalai Lama col Primo Ministro Prof. Samdhong Rinpoche
Samdhong Rinpoche, leader politico della diaspora tibetana in India, commenta il Messaggio per la Giornata mondiale della Pace di Benedetto XVI: “Le violenze contro i cristiani ci addolorano, felici per il nuovo incontro di Assisi”.
Il popolo e il governo tibetano in esilio “sono completamente d’accordo con il Papa: la libertà religiosa è il sentiero che porta alla pace”. Lo dice ad AsiaNews Samdhong Rinpoche, primo ministro della diaspora tibetana, commentando il Messaggio mondiale per la Giornata della Pace firmato da Benedetto XVI in occasione della Giornata, che tradizionalmente viene celebrata il 1° gennaio. Nel testo, dal titolo “Libertà religiosa, via per la Pace”, il pontefice scrive: “Anche l’anno che chiude le porte è stato segnato, purtroppo, dalla persecuzione, dalla discriminazione, da terribili atti di violenza e di intolleranza religiosa”. Secondo il professor Rinpoche, “è particolarmente felice la scelta del Papa di convocare un nuovo incontro dei leader religiosi ad Assisi. Questo approccio, molto positivo, aiuterà a promuovere la pace fra le religioni e quindi fra le nazioni”. Read the rest of this entry »
U Gambira: “Vi prego di continuare il movimento pacifico”
Il monaco birmano U Gambira
Messaggio di U Gambira, detenuto nel carcere di Kalay, divisione di Sagaing.
U Gambira, leader della Rivoluzione Zafferano, nel 2008 è stato condannato a 68 anni di prigione dal regime militare birmano in base agli art. 295(a) e 505(b) del Codice Penale. La pena è stata successivamente ridotta a 63 anni per effetto della legge elettronica.
Dal carcere di Insein è stato trasferito a quello di Mandalay, di lì a quello di Sagaing, poi a quello di Khandi, e infine a quello di Kalay, dove attualmente si trova.
Il fratello maggiore di U Gambira, Ko Aung Kyaw, è stato condannato a 14 anni come dissidente politico ed è attualmente detenuto nel carcere di Taung Gyi; il fratello minore, Ko Aung Ko Ko (Lwin), è stato condannato con la stessa imputazione a 5 anni di prigione, che sta scontando nel carcere di Arkan, Kyauk Phyu. Il cognato di Ashin Gambira, Ko Moe Htet Hlan, è stato condannato a 5 anni ed è detenuto nel carcere di Moulmein (Mawlamyaing). … Read the rest of this entry »
Rapporto ONU: la Cina riveda le politiche agricole in Tibet
Nuovo insediamento di nomadi in Tibet.
Olivier De Schutter, Incaricato Speciale delle Nazioni Unite per il Diritto al Cibo e i programmi alimentari, ha concluso il 23 dicembre la sua prima missione ufficiale in Cina su invito del governo di Pechino. Schutter, che ricopre la carica dal 2008 su designazione del Consiglio ONU per i Diritti Umani, ha redatto al suo rientro un dettagliato rapporto di sei pagine in cui, tra l’altro, invita le autorità cinesi a impegnarsi in approfondite consultazioni con le comunità dedite alla pastorizia per “valutare i risultati delle politiche agricole sia correnti sia passate”. Il rapporto prende atto dei “significativi progressi” avvenuti in Cina, in campo economico e sociale, atti a garantire alla popolazione l’accesso ai prodotti alimentari. Sottolinea tuttavia la necessità di assicurare tali benefici anche alle popolazioni maggiormente a rischio e di ridurre il divario economico e sociale esistente tra le aree urbane e rurali. Tra le popolazioni a rischio, De Schutter menziona “i pastori nomadi delle Province Occidentali, soprattutto del Tibet, e delle regioni autonome della Mongolia Interna”. …
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Il Dalai Lama è il Buddha della nostra era
Sua Santità il Dalai Lama col Primo Ministro dello stato Indiano dell’Himachal Pradesh Prem Kumar Dhumal a Dharamsala
Il primo Ministro dello stato Indiano dell’Himachal Pradesh, Prem Kumar Dhumal, parlando ad un ricevimento organizzato dal Parlamento Tibetano in esilio per i membri dell’Assemblea legislativa dell’Himachal Pradesh a Dharamsala il 9 dicembre 2010, ha infatti detto: “Il Dalai Lama è il Buddha della nostra era ed è l’apostolo del messaggio di pace e non violenza del Mahatma Gandhi”. Il primo ministro ha rimarcato che l’India e il Tibet hanno stretti ed antichi legami di cultura e religiosi, ed ha incalzato: “Prego per la lunga vita del Dalai Lama e perché goda sempre di buona salute. Possa la questione tibetana essere risolta rapidamente e il rapporto tra il popolo indiano e tibetano continuare a prosperare”. Lodando i legami indo-tibetani, il Dalai Lama ha detto: “l’India ed il Tibet intrattengono un rapporto d’insegnante ed allievo.” Il leader spirituale buddista ha rivelato che già da studente aveva un legame particolare con l’Himachal Pradesh, in quanto due dei suoi maestri, Khunu Lama Tenzin Gyaltsen e Rigzin Tenpa, provenivano da quello Stato. Ed ha aggiunto che l’Himachal Pradesh si è rivelata molto efficace aiutandolo a promuovere i valori buddisti e ad evidenziare la difficile situazione del popolo tibetano. Il Dalai Lama ha quindi osservato: “Ho visto diversi primi ministri nel corso degli ultimi 50 anni, il che dimostra la forza della democrazia indiana e del mandato del popolo nella scelta di una leadership competente e democratica”. http://dalailama.com/news/post/630-dalai-lama-is-buddha-of-this-era-himachal-pradesh-chief-minister
Il viaggio di Wen Jiabao lascia l’India con l’amaro in bocca
Carta geopolitica dell'India
di Francesca Marino
Il premier cinese ha visitato New Delhi e il Pakistan. Tanti accordi firmati, ma le questioni in sospeso con l’India non sono state risolte. L’alleanza con Islamabad è più solida che mai.
Ha lasciato come al solito un po’ di amaro in bocca all’India la visita del premier cinese Wen Jiabao a New Delhi e in Pakistan .
Le relazioni tra le due superpotenze economiche, finiti ormai i tempi dell’“ hindi-chini bhai-bhai ” di Nehru che cercava di inventare una pretesa fratellanza indo-cinese, sono da tempo piuttosto travagliate.
Due nazioni che hanno economicamente estremo bisogno l’una dell’altra per diversi motivi ma che non riescono a trovare accordi di nessun tipo sulle questioni politiche e, soprattutto, sulle dispute territoriali.
A Delhi, Wen Jiabao e la sua delegazione di quattrocento imprenditori di alto livello hanno riportato a casa contratti per circa sedici miliardi di dollari. I due governi hanno stabilito di aumentare entro il 2015 il volume degli scambi bilaterali tra i due paesi, portando la bilancia dagli attuali sessanta a cento miliardi di dollari. …
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Tre anni di carere al monaco Sungrab Gyatzo
Sungrab Gyatzo
Sungrab Gyatso, un monaco tibetano del monastero di Mura, situato nella Contea di Machu (Amdo), è stato condannato il 16 dicembre 2010 a tre anni di carcere. Ne ha dato notizia, il 21 dicembre, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia. La pena, pronunciata dalla corte del popolo di Kanlho, gli è stata inflitta sotto l’accusa di avere guidato, la scorsa primavera, le manifestazioni degli studenti della Machu Tibetan Nationality Middle School .
Il 14 marzo 2010, nella ricorrenza del secondo anniversario delle manifestazioni del 2008, una trentina di studenti della Machu Tibetan Nationality Middle School diedero inizio a una pacifica protesta. Presto affiancati da altri cinquecento compagni, gli studenti denunciarono la mancanza di libertà e chiesero l’indipendenza per il loro paese. La scuola fu circondata dalle forze di polizia e gli studenti furono confinati nel campus scolastico. Almeno quaranta giovani furono tratti in arresto. Tra essi Thupten Nyima, arrestato il 6 aprile e processato da un tribunale della Prefettura di Kanlho per aver capeggiato la manifestazione e condannato a due anni di prigione. … Read the rest of this entry »
Il premio del Dalai Lama a Rita e Paolo Cantoni
Rita Cantoni riceve il premio dal Dalai Lama
Il premio del Dalai Lama «unisce» Brescia al Tibet
IL RICONOSCIMENTO. Paolo e Rita Cantoni, volontari nel nord dell’India, premiati il 30 ottobre. La coppia lavora da anni per gli orfani tibetani: il premio è stato dedicato a tutta la comunità bresciana
Brescia è da sempre madre feconda di solidarietà e, di certo, tra le sue migliori creature ha partorito Paolo e Rita Cantoni. Per riconoscere lo straordinario contributo umano che questa coppia di sessantenni bresciani offre da oltre dieci anni ai bambini profughi che scappano dal Tibet per rifugiarsi in Dharamsala, nel nord dell’India, il Dalai Lama li ha voluti insignire della più grande onorificenza buddista. Il riconoscimento gli è stato consegnato il 30 ottobre scorso durante i festeggiamenti per il 50esimo anniversario del Tibetan Children Village che oggi ospita più di 16 mila bambini orfani e in fuga dal Tibet. Volontari nel T.C.V da una decina d’anni, Paolo e Rita Cantoni hanno voluto dedicare l’omaggio ricevuto da Sua Santità il Dalai Lama a tutta la città di Brescia e ai tanti amici bresciani che con le proprie donazioni consentono loro di fare molte cose per i piccoli esuli arrivati dal Tibet. È UN LAVORO CHE Rita e Paolo portano avanti senza sosta da quando, dieci anni fa, sono arrivati a Dharamsala e hanno conosciuto il centro T.C.V, punto di riferimento per tutti gli esuli tibetani e luogo in cui, dopo l’invasione cinese del Tibet, si cerca di dare continuità ad una cultura, la tibetana, che rischia ogni giorno di perdere la propria identità, nell’esilio di tutta la sua gente. … Read the rest of this entry »
Wikileaks: la Cina paga il Nepal perché arresti i tibetani. il Dalai Lama: priorità ai problemi ambientali
In un documento americano reso pubblico da Wikileaks si afferma che, tra le varie misure volte a fermare le proteste dei tibetani in Nepal, Pechino paga gli ufficiali di polizia nepalesi far arrestare esponenti della locale comunità tibetana. Secondo una fonte dell’Ambasciata americana a New Delhi, il cui nome è stato oscurato da Wikileaks, “Il governo cinese ricompensa il lavoro delle forze di polizia offrendo incentivi economici ai funzionari che rispediscono oltre frontiera i tibetani che tentano di fuggire dalla Cina”. … Read the rest of this entry »
Ringraziando Claude B. Levenson
Vicina al Dalai Lama, di cui è stata una delle prime traduttrici in francese e di cui rimane uno dei portavoce in Occidente, Claude B. Lavenson racconta l’uomo, al di là della leggenda.
Il buddismo tibetano: Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama – di Claude B. Levenson *
Un vecchio adagio tibetano afferma che solo la fine dell’esperienza permette di giudicare la validità del cammino. Sei volte dodici anni, sei cicli di vita secondo la stessa tradizione, permette però di intravedere il filo rosso di una esistenza umana. Tenzin Gyatso, quattordicesimo del lignaggio dei dalai lama della scuola di Guelugpa, uscita dalla riforma di Tsong Khapa, è entrato nel suo 73° anno senza quasi fermarsi a constatarlo. Non dice forse ridendo “ every day is my birthday ”, come per ricordare che ogni giorno è una nuova avventura, ogni incontro uno scambio, ogni sguardo una apertura?
C’è molta distanza tra il povero villaggio di Taktser, perduto in una valle dalla somma bellezza dell’Amdo, dove, secondo la credenza tibetana, il dalai lama ha scelto di rivenire nel 1935, quinto figlio di una famiglia contadina, e gli scenari del mondo attuale dove il capo spirituale è diventato una sagoma familiare. Riconosciuto dalle sue qualità dopo le prove tradizionali condotte da gerarchi qualificati e da alti funzionari, il bambino è condotto a tre anni al grande monastero di Kumbum, dove viene iniziato la vita monastica. … Read the rest of this entry »
Arrivederci Claude
Claude B. Levenson con Sua Santtà il Dalai Lama
Abbiamo appreso con profondo dolore e costernazione che il 13 dicembre è mancata Claude B. Levenson. Giornalista e scrittrice, Claude ha dedicato la sua vita e il suo lavoro alla difesa dei diritti dei popoli seguendo con particolare attenzione e sensibilità le vicende del popolo tibetano sia in Tibet sia in esilio. Sempre presente ad ogni appuntamento importante, abbiamo imparato a conoscerla e apprezzarla nel corso di questi ultimi vent’anni, dalla fondazione dell’Associazione Italia-Tibet, e i suoi libri – ricordiamo “Tibet, Storia di una Tragedia”, “Il Signore del Loto Bianco” e “Così parla il Dalai Lama” – sono stati per tutti noi fonte di ispirazione e riflessione. Vogliamo ricordarla attraverso le parole di Piero Verni che, in un articolo pubblicato sul suo blog, ne evoca la figura e il lavoro. Non avremmo saputo trovare parole migliori per rendere omaggio alla memoria di Claude e alla sua infaticabile opera a sostegno del popolo tibetano. Arrivederci Claude
Mi è sempre stato difficile scrivere di una persona cara che se n’è appena andata. Nel caso di Claude Levenson, scomparsa ieri dopo una lunga malattia, lo è ancora di più perché all’amicizia e all’affetto personale si aggiunge la forte stima che provavo per lei come giornalista, scrittrice e studiosa del Tibet. In queste occasioni le parole rischiano di avere il sapore metallico della retorica, gli elogi appaiono scontati (“mors omnia solvit”) e i ricordi banali. – … Read the rest of this entry »
Lettera di Natale del Progetto Alice
Studenti chakma che vivono nell’ostello di Bodhgaya del Progetto Alice
Progetto Alice – Lettera di Natale 2010
Cari amici,
sono passati 16 anni da quando partimmo timidamente con il Progetto Alice, a Sarnath. Furono costruite due aule con l’intenzione di portare gli studenti fino alla quinta elementare. C’erano ottanta alunni e tre insegnanti. Questi ultimi sono ancora con noi. Ricordo la profezia del religioso jainista che venne a benedire le aule, dopo le cerimonie dei cristiani (padre Pereira, il frate cappuccino), dei monaci buddisti (Gosel Lama, presidente della nostra società), di un pandit induista e di un mullhah musulmano. Disse il religioso janinista: “Questo terreno non basterà!” Anche Padre Pereira, il frate cappuccino, durante la predica della Messa celebrata nell’aula del sotterraneo, disse che la scuola si sarebbe sviluppata in modo imprevedibile. Ci fece capire che la Provvidenza aveva dei disegni particolari … Allora non pensavamo di sicuro che quelle due aule si sarebbero moltiplicate miracolosamente fino a diventare una trentina. Gli studenti passarono da poche decine agli attuali novecento a Sarnath, 40 a Bodhgaya (residenti nell’ostello), un centinaio nella nuova scuola in Arunachal Pradesh. … Read the rest of this entry »
Wen a New Delhi. Ma non è Cindia
di Matteo Tacconi (Europaquotidiano.it,17 dicembre 2010)
Quattrocento uomini d’affari con il premier cinese. Ma tra i due big asiatici resta la diffidenza.
Una delegazione impressionante, quella che il primo ministro cinese, Wen Jiabao, s’è portato dietro ieri a New Delhi: 400 uomini d’affari. Quasi il doppio dei 215 che avevano seguito Obama durante la sua trasferta di novembre. Sei e dieci volte, rispettivamente, dei 60 e dei 40 che hanno accompagnato in India il presidente francese Nicolas Sarkozy (a New Delhi dieci giorni fa) e il primo ministro britannico David Cameron, giunto a luglio. La più che nutrita pattuglia cinese chiarisce senza lasciare scampo ai dubbi lo scopo della visita di Wen, che durerà tre giorni: affari, affari e ancora affari. … Read the rest of this entry »
Studenti tibetani: “la nostra indipendenza, sicurezza dell’India”
Studenti tibetani e indiani manifestano a delhi per l’arrivo del premier cinese Wen Jiabao.
Studenti tibetani e indiani manifestano per l’arrivo del premier cinese Wen Jiabao: chiedono un Tibet indipendente, anche per rendere sicuri i confini indiani minacciati da Pechino. Leader cristiano chiede il rispetto dei diritti umani e iniziative concrete per la pace nella regione.
Indipendenza per il Tibet, sicurezza per l’India, libertà per Liu Xiaobo, giustizia nei Paesi dell’Asia meridionale. Per la visita del premier cinese Wen Jiabao, che arriva in India, studenti tibetani e indiani e gruppi cristiani ricordano a New Delhi di pensare ai diritti umani e non soltanto al commercio. A New Delhi hanno dimostrato centinaia di tibetani, sventolando bandiere e cantando slogan, per protestare contro “l’occupazione e l’oppressione” cinese in Tibet, come indicano gli organizzatori del Tibetan Youth Congress (nella foto: un momento della manifestazone di ieri davanti all’India Gate, New Delhi).
Altre centinaia di studenti tibetani e indiani hanno steso uno striscione con scritto “Indipendenza del Tibet: Sicurezza dell’India” a Raighat, luogo della cremazione del Mahatma Gandhi, leader del movimento di indipendenza indiano. I giovani di Students for a Free Tibet (Sft ) e gli studenti indiani chiedono a Wen di far finire 60 anni di occupazione in Tibet dal 1949 e circa 50 anni di dispute territoriali con l’India.
Altre centinaia di studenti tibetani e indiani hanno steso uno striscione con scritto “Indipendenza del Tibet: Sicurezza dell’India” a Raighat, luogo della cremazione del Mahatma Gandhi, leader del movimento di indipendenza indiano. I giovani di Students for a Free Tibet (Sft ) e gli studenti indiani chiedono a Wen di far finire 60 anni di occupazione in Tibet dal 1949 e circa 50 anni di dispute territoriali con l’India. … Read the rest of this entry »
Migliaia di contadini scacciati dalle loro terre per la diga di Lhundrub
La diga di Lhundrub
Il progetto idroelettrico sbarrerà tre fiumi della contea di Lhundrub. Migliaia di contadini privati della casa e dei campi da coltivare, non si sa come vivranno. Lo sviluppo economico del Tibet avviene senza alcun rispetto per i diritti dei tibetani. Oltre 4mila residenti a Phodo, contea di Lhundrub poco sopra Lhasa, saranno cacciati da casa per realizzare un progetto idroelettrico nella zona. Lo sviluppo economico del Tibet continua ad avvenire a danno dei tibetani, che godono in minima parte dei vantaggi che vanno al resto della Cina. Fonti locali hanno spiegato all’agenzia Radio Free Asia che “i cinesi stanno costruendo ponti e bloccando il corso del fiume”. “I cinesi hanno già costruito le case per i soldati cinesi che sono arrivati per costruire una diga”. Vicino a Phodo scorrono i fiumi Radreng, Lhaching e Pachoe, si ritiene che la diga li riguarderà tutti. … Read the rest of this entry »
Il 2010 è l’anno nero dei diritti umani in Tibet
La polizia cinese presidia la spianata del Potala, la dimora del Dalai Lama a Lhasa.
2010, anno nero per i diritti umani in Tibet, illuminato dal Nobel a Liu.
Arresti di monaci e intelletuali, condanne a morte e all’ergastolo, tibetano cancellato come lingua di studio scolastico: continua la persecuzione in Tibet. Il premier tibetano in esilio loda il premio a Liu e ricorda l’impegno del Papa a favore della persona umana. – “Sincere congratulazioni” sono state fatte a Liu Xiaobo dal Kashag (Gabinetto) del governo tibetano in esilio, per il conferimento del premio Nobel per la pace 2010. Samdhong Rinpoche, Kalon Tripa (Capo del Governo) spiega ad AsiaNews l’importanza di questo riconoscimento per la lotta di Liu per la libertà, anche con la sottoscrizione del documento Charta 08 che chiede maggiore libertà e democrazia in Cina. Il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd) ricorda le gravi e sistematiche violazioni dei diritti in Tibet. “Le nostre congratulazione – spiega Samdhong Rinpoche – vanno anche al Comitato norvegese per il Nobel, per il suo coraggio”. … Read the rest of this entry »
Tibet perduto
‘ La cancellazione di una cultura millenaria. Parla Stefano Dallari
‘Tibet perduto’ è il titolo del libro fotografico del grande Fosco Maraini che sull’altopiano viaggiò nel ’37 e nel ’48, undici anni prima dell’invasione cinese. Immagini in bianco e nero di paesaggi, architetture, volti e celebrazioni religiose che oggi è difficile ritrovare nell’immenso Paese himalayano. Il Tibet di Fosco, fotografo e viaggiatore scomparso nel giugno scorso, non c’è più. Testimone di questa perdita è un suo caro amico, Stefano Dallari, presidente e fondatore della Casa del Tibet , di ritorno dal viaggio Shanghai – Lhasa – Pechino. Lo abbiamo incontrato in un pomeriggio ancora assolato di autunno a Votigno, incantevole borgo medievale sulle colline reggiane, a due chilometri dal famoso castello di Canossa. Qui, al centro di un panorama mozzafiato, sorge dal 1990 la Casa – unica in Europa – dedicata alla cultura tibetana. … Read the rest of this entry »
Progetto Alice: storia dei “Bambini della pira”
Manikarnika, funerali e pire sulle rive del Gange
Progetto Alice: Varanasi, storia dei “Bambini della pira”. Dai cadaveri a una scuola molto indiana. di Raimondo Bultrini.
Sono i piccoli “paria” che vivono sulle sponde del Gange coinvolti nel business dei funerali. Valentino Giacomin, un insegnante italiano li ha accolti in una struttura scolastica particolare. Dove non si insegna una cultura dominante, ma ognuno approfondisce la sua. Il documentario “I bambini della pira” è diventato da un paio d’anni il loro biglietto da visita, semmai ne avranno mai uno le centinaia di ragazzini cresciuti tra cadaveri e marjuana sulle sponde del sacro Gange. Yogi, Bacha Babu, Manish e Ashish sono quattro dei sette protagonisti, seguiti per mesi da una troupe del regista Rajesh Jala (per una copia del Dvd contattare The Magic Lantern Foundation http://magiclanternfoundation.org/ ) lungo i ghat di Manikarnika a Varanasi, la sacra Benares, dove si bruciano i cadaveri degli hindu per spargere le loro ceneri nel Fiume Madre. … Read the rest of this entry »
Uno strano prof dal Veneto a Varanasi “A insegnare agli indiani la loro cultura”
Il Prof. Valentino Giacomin
Valentino Giacomin ha lasciato la scuola italiana e ne ha fondato un’altra in India basata sul principio che ciascuno deve partire dalle sue radici culturali. E oggi, il progetto Alice, è una reltà vera e forte. Di Raimondo Bultrini
Professor Giacomin, che cosa faceva, e che cosa stava cercando quando ha avviato il suo Progetto Alice per i bambini poveri di Varanasi?
“La scuola in India è la conclusione di un percorso di ricerca personale, spirituale e pedagogica, iniziata trent’anni fa, quando il mio editore, Gianni de Michelis (ex ministro degli esteri durante i governi Craxi, ndr) chiuse il settimanale “Nordest”, di cui ero direttore. Alternavo il lavoro di giornalista a quello di insegnante, ma per dirigere il giornale mi ero licenziato dalla scuola dove avevo insegnato per dieci anni e da un giorno all’altro mi trovai senza lavoro. Fu un periodo di crisi e ripensamenti che mi portò alla scoperta della psicologia transpersonale, della psicosintesi, di Jung, delle filosofie orientali. Tornai allora a insegnare e trovai gli studenti cambiati. In peggio. Tutti i colleghi si lamentavano per l’indisciplina, la disattenzione, il calo del profitto. Tutti cercavano le cause di questo malessere progressivo. Chi sosteneva che era un problema di didattica, di metodo di insegnamento, chi, come me e pochi altri colleghi, sosteneva, invece, che il metodo non c’entrava affatto, ma era un problema di contenuti”. … Read the rest of this entry »
Il Nobel del Dalai Lama
Il Premio Nobel al Dalai Lama
Piero Verni, Il Riformista 10 dicembre 2010
Oslo, dieci dicembre 1989 . Nella grande sala della Universitetets Aula , tradizionale sede della consegna del Premio Nobel per la Pace, a mezzogiorno accompagnato da Egil Aarvik presidente del Comitato Nobel, il Dalai Lama entra nella grande sala. Sorride mentre si drappeggia sulle spalle lo scialle amaranto della tunica monastica. Dopo aver salutato il Primo Ministro e i membri del governo norvegese si siede nella poltrona della prima fila riservata ai vincitori del Premio. Dopo qualche istante arriva re Olaf con l’intera famiglia reale. La cerimonia si apre con le parole di Egil Aarvik che termina invitando il Dalai Lama a salire sul podio per ricevere il Premio Nobel per la Pace, la medaglia d’oro e il diploma. L’Oceano di Saggezza recita una breve preghiera, pronuncia alcune frasi in tibetano in cui propone i temi centrali del suo pensiero e della sua filosofia e poi, passando all’inglese, inizia il suo discorso. Descrive sè stesso come “… un semplice monaco buddhista che segue con profonda convinzione un modo di vita spirituale: il nobile sentiero del Buddha la cui essenza è l’unione della saggezza e della compassione universale”. … Read the rest of this entry »
Kathmandu e Pechino stringono nella morsa i profughi tibetani
La polizia nepalese reprime le manifestazioni di profughi tibetani.
Nepal e Cina si accordano per un maggiore controllo del confine con il Tibet e misure più forti contro le proteste anticinesi organizzate dagli esuli in Nepal. In cambio la Cina faciliterà l’ingresso di lavoratori nepalesi nel suo territorio. Kathmandu e Pechino firmano un accordo per impedire l’ingresso di profughi tibetani in Nepal, regolare la concessione di carte di ingresso nel Paese e tenere sotto controllo le frequenti proteste anticinesi. Il documento composto di 13 punti è stato firmato ieri a Chautara vicino al confine con il Tibet. In cambio del maggiore controllo sugli esuli tibetani, Pechino faciliterà l’ingresso di lavoratori nepalesi nell’area di Tatopani al confine con il Tibet. Dopo l’invasione di Lhasa del 1950 e l’esilio del Dalai Lama in India (1959), il Nepal ha ospitato migliaia di rifugiati in fuga dal Tibet, consentendo ad essi il sostegno del governo in esilio. A tutt’oggi sono oltre 20mila i profughi tibetani ospitati nel Paese. … Read the rest of this entry »
Il buddismo tibetano celebra i 900 anni del Karmapa
Lama Trinley Thaye Dorje, 17mo Karmapa
Lama Trinley Thaye Dorje, 17mo Karmapa, è riconosciuto sia dai tibetani che dal governo cinese. Egli occupa il terzo posto della gerarchia, dopo il Dalai e il Panchen Lama, e vive sotto la “protezione” di New Delhi. La cerimonia di due giorni si terrà il prossimo 8 dicembre a Bodh Gaya, in India.
(AsiaNews) – “Il Karmapa è la più antica e riverita reincarnazione del buddismo tibetano. Ed è anche la più longeva, fra i leader spirituali”. È quanto afferma ad AsiaNews Samdhong Rinpoche, Kalon Tripa – presidente del Consiglio – del governo tibetano in esilio, a pochi giorni dalle celebrazioni per i 900 anni di vita della stirpe del Karmapa. Il Buddha vivente che occupa il terzo posto della gerarchia della Gelupa – dopo il Dalai e il Panchen Lama – vive in India dal 2000 per sfuggire alle mire della Cina ed è considerato il successore “naturale” del Dalai Lama. Il nome di battesimo del 17mo Karmapa Lama è Trinley Thaye Dorje; egli è nato nel 1983 ed è fuggito all’età di 14 anni (nel 1999) dal monastero di Tsurphu (Tibet centrale), dove era controllato da guardie cinesi. Dopo un lungo viaggio tra i monti in pieno inverno, nel gennaio 2000 è giunto in India, che gli ha dato asilo. … Read the rest of this entry »
Kathmandu: firmato accordo con la Cina per prevenire l’ingresso dei tibetani in Nepal
una tibetana cerca di fermare l’autobus sul quale sono caricati i tibetani per essere riportati oltre frontiera
Allo scopo di impedire l’ingresso dei tibetani in Nepal, il governo cinese e quello nepalese hanno firmato un accordo volto a incrementare le misure di sicurezza lungo il confine tra i rispettivi stati. La decisione è stata presa nel corso di un incontro tra alti funzionari delle due parti svoltosi lo scorso 28 novembre a Chautara, località vicina alla frontiera tibetana, a 125 chilometri da Kathmandu. Nella capitale nepalese e nei suoi immediati dintorni vivono circa ventimila profughi. Il loro esodo dal Tibet è iniziato nel 1959, dopo l’insurrezione di Lhasa e la fuga del Dalai Lama. Da allora si calcola che, ogni anno, circa duemilacinquecento tibetani abbiano varcato la frontiera nepalese nel tentativo di raggiungere l’India ma il loro numero è drasticamente calato dalla primavera del 2008, da quando l’esercito cinese, in seguito alle proteste che infiammarono Lhasa e l’intero Tibet, presidia militarmente tutto l’altopiano. Anche il governo di Kathmandu, pressato dalle richieste di Pechino che fornisce al Nepal importanti aiuti economici per la costruzione di infrastrutture (strade, ospedali, centrali elettriche), da tempo ha adottato la linea dura nei confronti dei tibetani reprimendo duramente qualsiasi manifestazione e arrivando a riconsegnare alle autorità cinesi decine di profughi che a prezzo di rischi enormi valicano la frontiera nepalese nel disperato tentativo di raggiungere l’India. … Read the rest of this entry »
La Cina annuncia un nuovo trasferimento di nomadi tibetani
Il 28 novembre il governo cinese ha annunciato che, entro il corrente anno, altri seimila pastori appartenenti a 1300 famiglie nomadi tibetane saranno trasferiti dalla Contea di Shangri-la (Gyalthang in lingua tibetana), situata nella Provincia dello Yunnan, in dimore fisse, secondo quanto previsto dal programma di stato. L’Ufficio dell’agricoltura e della pastorizia della Regione autonoma del Tibet ha fatto sapere negli ultimi 5 anni il governo locale ha stanziato più di un miliardo di remibi per sistemare oltre 40 mila pastori tibetani in nuovi “villaggi socialisti”.Il processo di urbanizzazione dei nomadi, iniziato nel 2000 e proseguito a ritmi serrati nel 2003, ha visto un’accelerazione tra il 2006 e il 2007, quando Pechino, nell’approssimarsi dei Giochi Olimpici, volle presentare al mondo e ai milioni di turisti che avrebbero affollato l’altopiano tibetano, una regione modernizzata e “civilizzata”. Nel giugno 2007, in un documento di 79 pagine intitolato “Nessuno si può opporre: trasferiti i pastori del Gansu, Quinghai, Sichuan e della Regione Autonoma Tibetana”, l’organizzazione Human Rights Watch denunciò il forzato trasferimento di settecentomila tra pastori e nomadi dai pascoli dell’altopiano tibetano e delle aree adiacenti in case coloniche situate prefabbricate e squallide situate nelle vicinanze dei centri abitati. I … Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama davvero si ritira?
Sua Santità il Dalai Lama in una recente intervista al canale televisivo privato indiano CNN-IBN, che potete vedere integralmente alla voce “Devil’s Advocate: Dalai Lama on China, retirement” http://ibnlive.in.com/videos/135534/devils-advocate-dalai-lama-on-china-retirement.html , ha dichiarato di volersi a breve ritirare dalla vita pubblica. Cosa significa? Mentre Sua Santità aggiunge d’essere fiducioso di poter ritornare in Tibet in tempi medio brevi, dal G overno Tibetano in esilio trapelano voci di tempi lunghi per il ritiro del Dalai Lama. Va tuttavia considerato che Sua Santità da qualche anno ha ridotto la frequenza e la lunghezza dei suoi insegnamenti spirituali. Fino alla primavera del 2008 si poteva assistere a Dharamsala, e noi c’eravamo, agli insegnamenti rituali di Sua Santità del Monlam Cenmo in occasione del Nuovo Anno tibetano, che duravano una decina di giorni e e più : nel marzo 2004 durarono ben 18 giorni! Il che è ora un puro ricordo. I 6 giorni d’insegnamenti di Sua Santità previsti a marzo 2011 sono stati cancellati e chi lo segue per ascoltare le sue parole di saggezza dovrà accontentarsi, e non è poco, degli insegnamenti che darà a Sarnath dal 12 al 16 gennaio 2011. E noi ci saremo. Il che fa dire che è bene non perdere l’occasione di poter ascoltare Sua Santità particolarmente quando conferisce i suoi insegnamenti. Comunque è ormai da molti anni che gli organi di rappresentanza, come il Parlamento ed il Governo in esilio, vengono democraticamente eletti dagli esuli dal Paese delle Nevi e che è in atto un importante dibattito e consultazioni tra gli esuli Tibetani per eleggere il prossimo Primo Ministro. Fonti autorevoli dell’Uffico di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala confermano che già da un po’ di tempo Sua Santità dice che andrà in pensione. … Read the rest of this entry »
Il libro di R. Bultrini “Il demone e il Dalai Lama” è sul web
ll libro di Raimondo Bultrini “Il demone e il Dalai Lama” Editore: Baldini Castoldi Dalai , vedi Tibet:lo spirito diabolico alleato della Cina contro il Dalai Lama , è liberamente disponibile alla lettura in versione integrale su internet al seguente link http://books.google.co.in/books?id=1WLBD3TjDDYC&lpg=PP1&ots=RgEV-EJuOJ&dq=raimondo+bultrini+demone+dalai&pg=PP1#v=onepage&q&f=false , Di cosa parla il libro: “Il demone e il Dalai Lama”? Shugden, demone “feroce” del Pantheon tibetano nato nel 1600, ritorna, dopo secoli di oblio, a scatenare paure e tensioni tra la comunità tibetana esule in India. Alla morte del tredicesimo Dalai Lama, il suo culto riemerge per opporsi, attraverso una sorta di fratellanza massonica, alla tradizione del buddismo tibetano. …
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L’equilibrio instabile tra India e Cina
India e Cina: l’equilibrio instabile tra l’Himalaya e il sub-continente, di Romeo Orlandi ISPI
L’ombra lunga della storia si proietta nella politica estera indiana e si avvinghia con l’emersione della cronaca. È un rapporto complesso, chiaroscurale, sicuramente non definito e non definitivo. Il ricordo della rovinosa guerra con la Cina del 1962 si mescola con l’esplosione dei rapporti economici. La Cina è riuscita a divenire il primo partner commerciale dell’India, scalzando una lunga supremazia statunitense. Pechino ha intercettato le aperture, prima timide e poi più convinte, di Delhi. Inoltre le 2 strutture economiche offrono spunti redditizi di complementarietà. La Cina può assicurare un’immensa base produttiva, l’India una valida piattaforma ingegneristica e progettuale. … Read the rest of this entry »
Il Parlamento europeo chiede alla Cina il rispetto della lingua tibetana
In risposta alle recenti manifestazioni nel Qinghai, ovvero nell’Amdo Tibet, contro la sostituzione della lingua tibetana con quella cinese come materia d’insegnamento nelle scuole tibetane, il Parlamento Europeo in una mozione del 25.11.10 ha esortato il governo cinese a sostenere “vera politica bilingue, in cui tutte le materie possono essere insegnate in lingua tibetana “.
Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede al governo cinese di rispettare la lingua madre del popolo tibetano. Il Parlamento Europeo ha condannato il piano delle autorità cinesi ‘di rendere il cinese la lingua principale di insegnamento in Tibet”. La risoluzione ha condannato il “l’intensificazione del giro di vite sull’esercizio delle libertà fondamentali, culturali, linguistiche, religiose ed altre” sui sei milioni di tibetani. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama si ritira dagli affari amministrativi, non da quelli religiosi
Sua Santità il Dalai Lama
Il Dalai Lama si propone di andare in pensione l’anno prossimo come capo del governo tibetano in esilio poiché intende ridurre il suo ruolo cerimoniale e ridimensionare il suo carico di lavoro, così ha dichiarato il suo portavoce Tenzin Taklha all’AFP il 23.11.10. Il Parlamento tibetano in esilio si riunirà nel marzo 2011 per sapere dal Dalai Lama in che forma vorrà realizzare il suo progetto. Intanto continuano in Tibet proteste e arresti contro l’occupazione cinese, e si ha notizia di una condanna a morte contro un giovane leader delle manifestazioni di Lhasa 2008. Il movimento tibetano in esilio, con sede dal 1960 a Dharamshala, nel 2001 per la prima volta ha direttamente eletto un leader politico. “Da allora, Sua Santità ha sempre detto di trovarsi in uno stato di semi-pensionato”, ha ribadito il portavoce Tenzin Taklha. “Negli ultimi mesi, Sua Santità è stato visto avvicinarsi al parlamento tibetano in esilio per discutere del suo eventuale ritiro.” Taklha ha sottolineato che il suo “pensionamento” sarebbe dal cerimoniale e dalle sue responsabilità come capo del governo, quali la firma di risoluzioni, non il suo ruolo di leader spirituale e figura di spicco per i tibetani. “Questo non significa che lui si ritirerà come leader della lotta politica. E’ il Dalai Lama, così sarà sempre lui a guidare il popolo tibetano”, ha detto Taklha. Lo speaker del parlamento, Penpa Tsering, ha dichiarato all’Afp che “ogni tibetano vorrebbe che continuasse fino a quando la sua condizione fisica glielo consentirà”. .. Read the rest of this entry »
Tibet, è morto Jangpa Chung la: aveva riconosciuto il Panchen Lama
Manifestazione per la liberazione del Panchen Lama.
Il religioso buddista venne inviato dal Dalai Lama a riconoscere l’undicesimo Panchen Lama, poi rapito dal governo cinese. Per questo fu condannato alla galera e poi agli arresti domiciliari da Pechino, che oggi è tornata ad attaccare il leader buddista. Jangpa Chung la, segretario della Commissione che riconobbe l’11mo Panchen Lama, è morto dopo undici anni di arresti domiciliari a Luding, nei pressi della città tibetana di Shigatse. Ne dà notizia il Tchrd, organizzazione internazionale che monitora le violazioni ai diritti umani compiuti dalla Cina nei confronti dei tibetani. Nel frattempo, Pechino ha accusato il Dalai Lama di “intorbidire le acque” con la sua proposta di ritirarsi dalla vita pubblica. Il 17 maggio del 1995, insieme a Chadrel Jampa Trinley Rinpoche, Jangpa Chung la venne arrestato all’aeroporto di Chengdu. I due erano rispettivamente segretario e presidente della Commissione per la ricerca della reincarnazione del Panchen Lama, la seconda carica spirituale più importante del buddismo tibetano. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama pensa al ritiro entro 6 mesi
Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama
Il leader del buddismo tibetano non può andare in pensione; può invece ritirarsi gradualmente dalla vita politica. Un processo, per la verità, iniziato nei primi mesi del 2001: da allora è il Parlamento tibetano in esilio a decidere sulle politiche regionali. Il Dalai Lama progetta di ritirarsi «fra alcuni mesi» a vita privata con la speranza di poter ritornare un giorno in patria. Lo ha rivelato lui stesso a New Delhi. Intervistato in un programma della tv indiana Cnn-Ibn. «Sono anch’io un essere umano. E se ho dei diritti umani, devo anche avere il diritto di ritirarmi». Così Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama e vincitore di un premio Nobel per la pace, annuncia ufficialmente o quasi la decisione di ritirarsi entro breve a vita privata. In futuro potrebbe anche «non esserci un quindicesimo Dalai Lama», ha precisato Tenzin Gyatso. O forse, invece, ha aggiunto con ironia, «ci sarà e la mia prossima reincarnazione potrebbe anche essere una donna, magari molto attraente». … Read the rest of this entry »
I pieni poteri del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama
di Piero Verni ( Il Riformista – 17 novembre 201)
“Quando, quel 17 novembre 1950, i membri del governo tibetano vennero a chiedermi di assumere subito la carica di capo dello stato fui preso dal panico. Avevo solo sedici anni, nessuna esperienza politica e per di più i miei studi non erano ancora terminati. All’inizio tentai di rifiutare ma poi mi convinsi che non c’erano alternative, non potevo evitare le mie responsabilità”. Con queste parole il Dalai Lama mi raccontò come fu che assunse la carica di leader politico, oltre che spirituale, della nazione tibetana.
Il Tibet nel 1950 era uno stato arcaico. Una nazione isolata e ferma nel tempo. Era riuscita ad evitare di essere coinvolta nella grande tempesta della seconda guerra mondiale ma negli anni ’40 una serie di difficili crisi politiche avevano messo a repentaglio l’equilibrio interno del Paese. Ma queste pur gravi tensioni si rivelarono presto poca cosa rispetto al ben più grave pericolo che si andava profilando all’orizzonte del Tetto del Mondo. Il 7 ottobre 1950, le truppe della neonata Cina maoista cominciavano l’invasione del Tibet attaccando la frontiera in sei luoghi diversi. La perfetta macchina bellica dell’Armata Rossa aveva in poco tempo sbaragliato la pur eroica resistenza del piccolo esercito tibetano e il 17 ottobre Chamdo, capitale della regione dell’Amdo, era caduta. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama e la gioia per la liberazione di Aung San Suu Kyi
In proposito, proprio oggi Sua Santità il Dalai Lama , che è in esilio dal suo Tibet dal 1959, ha così dichiarato: “Accolgo con favore la notizia della liberazione della collega Premio Nobel Aung San Suu Kyi. Estendo il mio pieno sostegno e solidarietà al movimento per la democrazia in Birmania e colgo l’occasione per appellarmi alle persone che amano la libertà in tutto il mondo per sostenere questi movimenti non-violenti.
Prego e spero che il governo della Repubblica popolare cinese rilasci il collega Premio Nobel Liu Xiaobo ed altri prigionieri di coscienza che sono stati imprigionati per aver esercitato la loro libertà di espressione”.
Aung San Suu Kyi, la leader democratica divenuta un’icona della libertà e della brutalità della giunta birmana, è stata liberata. Dialogo, unità, riconciliazione sono gli slogan del suo primo discorso in pubblico. La Signora ha detto di voler incontrare anche il dittatore Than Shwe e di non conservare alcun odio verso i suoi carcerieri. La leader storica della battaglia per la democrazia ha salutato la folla radunatasi fuori della sua casa. Appare molto magra, ma determinata. Fra l’altro ha affermato: “Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere il nostro scopo”. Secondo testimoni la signora, che ha salutato la folla radunatasi da ieri fuori della sua casa, appare molto magra, ma determinata. Fra l’altro ha affermato: “Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere il nostro scopo”. Guarda qui il suo primo videomessaggio http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Notizie/Asia%20e%20Oceania/2010/birmania-videomessaggio-san-suu-kyi-youtube/birmania-videomessaggio-san-suu-kyi-youtube.php . …
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Dalai Lama: il Tibet è un problema ecologico e culturale, oltre che per i diritti umani
Sua Santità il Dalai Lama: Alcuni funzionari cinesi pensano che noi tibetani siamo anti – cinesi. Non è vero, non lo siamo mai stati. Naturalmente, siamo contrari alle decisioni politiche e alle ingiustizie perpetrate in Cina, ma non siamo contro il popolo cinese”.
Alla Conferenza internazionale di sostegno al Tibet, il leader buddista ricorda che tutto il mondo ha interesse a preservare l’ecologia e anche la cultura tibetana, minacciate dalla politica cinese. Grande solidarietà da molti Paesi e l’auspicio di maggiori rapporti con il popolo e i politici cinesi.
La 6° Conferenza Internazionale dei Gruppi di Sostegno al Tibet, organizzata dal Gruppo di Coordinamento indiano per la Causa Tibetana, è iniziata il 5 novembre a Surajkund, vicino New Delhi in India, alla presenza di autorità internazionali. Il Dalai Lama ha lanciato un appello alla comunità internazionale di considerare la questione tibetana non solo per i diritti umani, ma anche per l’ecologia e la cultura. Il primo incontro ebbe luogo a Dharamsala, nell’ormai lontano 1990, seguito da quelli di Bonn (1996), Berlino (2000), Praga (2003) e Bruxelles (2007). … Read the rest of this entry »
A processo tre scrittori tibetani, per avere parlato delle proteste del 2008
L’ultima iniziativa di Pechino è il tentativo di togliere il tibetano come lingua d’insegnamento in molte scuole tibetane, per sostituirlo con il mandarino cinese.
Arrestati da mesi, sono accusati di separatismo per avere scritto su una rivista in lingua tibetana. In processo hanno risposto che le stesse cose sono state scritte su molti giornali cinesi. Prosegue il tentativo di Pechino di annullare l’identità di una popolazione. Tre noti scrittori tibetani, detenuti da mesi, sono stati processati il 28 ottobre dal Tribunale di Aba (Ngaba in tibetano, nel Sichuan) per “attività che istigano a dividere la Nazione”. Prosegue inesorabile la persecuzione delle autorità cinesi contro l’identità e la lingua tibetana. Jangtse Donkho, Buddha e Kalsang Jinpa sono stati arrestati a giugno e a luglio per gli articoli da loro scritti sul giornale locale in lingua tibetana Shar Dungri (Montagna innevata orientale) sulle proteste tibetane del 2008. … Read the rest of this entry »
Lettera aperta al presidente Obama da organizzazioni tibetane in esilio
L'appello al presidente Obama per salvaguardare la lingua tibetana.
Le organizzazioni chiedono al presidente degli Stati Uniti il sostegno nella lotta contro la sostituzione del tibetano con il cinese nelle scuole, e una collaborazione con il governo indiano nella difesa dei diritti umani del Tibet. Quella di domani è la prima visita di Stato di Obama in India.
4 novembre 2010
Caro presidente Barack Obama,
Accogliamo con piacere il vostro arrivo in India, la più grande potenza asiatica democratica del mondo. Oltre a essere la patria di più di un miliardo di persone, che rappresentano una moltitudine di gruppi etnici e affiliazioni religiose, l’India ha accolto più di 100mila profughi tibetani. … Read the rest of this entry »
Anche l’India si mobilita in difesa della lingua tibetana
Tenzin Choedon: "Il linguaggio è fondamentale, e questo attacco alla lingua tibetana dimostra il tentativo di Pechino di assimilare le due culture. Noi vogliamo dire che questa politica è discriminatoria e sbagliata".
Dopo la decisione di rimpiazzare il tibetano con il cinese han, gli studenti dell’altopiano sono scesi in piazza a manifestare. Oggi si aggiungono anche i giovani indiani, che chiedono il rispetto delle culture. Una marcia a lume di candela per sostenere la protesta degli studenti tibetani, che chiedono al governo cinese di smetterla di attaccare lingua e tradizioni dell’altopiano. L’hanno organizzata gli Studenti per il Tibet libero, un gruppo composto da esuli tibetani che oggi vivono in India, ieri, 1 novembre. La scorsa settimana circa 6mila giovani tibetani erano scesi in piazza nella provincia di Amdo – che i cinesi chiamano Qinghai – per protestare contro la decisione del governo di eliminare i libri di testo e le ore di insegnamento in tibetano. Gli studenti delle province confinanti hanno manifestato solidarietà, e accusano i cinesi di etnia han – maggioritaria nel Paese – di aver lanciato una campagna di distruzione della cultura tradizionale. Tenzin Choedon, direttore degli Studenti per il Tibet libero, spiega: “Il linguaggio è fondamentale, e questo attacco alla lingua tibetana dimostra il tentativo di Pechino di assimilare le due culture. Noi vogliamo dire che questa politica è discriminatoria e sbagliata”. Il problema per una volta non riguarda soltanto il Tibet. Nel luglio del 2010, circa 8mila cinesi han si sono impegnati contro la decisione di Pechino, che voleva rimpiazzare il cantonese con il mandarino. … Read the rest of this entry »
Gli studenti uiguri solidali con i tibetani
Mentre continua la protesta degli studenti tibetani (dalla provincia del Qinghai si è estesa fino a quella del Gansu dove in migliaia sono scesi in piazza a Tsayi, nella contea di Sangchu), la notizia delle manifestazioni in atto è arrivata fino agli Uiguri dello Xinjiang nonostante le autorità cinesi abbiano tentato di bloccarne la diffusione. “Il governo locale controlla i siti dell’Università e censura le informazioni” – ha dichiarato uno studente uiguro – “ma siamo venuti a conoscenza delle proteste degli studenti tibetani nel Qinghai e a Pechino”. … Read the rest of this entry »
Dilaga la protesta degli studenti tibetani
Pechino 22 ottobre 2010 manifestazione alla Minzu University, l'Università delle Minoranze, per il mantenimento della lingua tibetana nelle scuole.
C ontinuano le proteste degli studenti tibetani contro la decisione delle autorità cinesi di abolire l’uso della lingua tibetana nei testi scolastici. Le manifestazioni, iniziate a Rebkong, nel Qinghai (la regione tibetana dell’Amdo) il 19 ottobre, si sono estese nei giorni successivi in numerose località del Tibet orientale, interessando le contee di Chentsa, Khrigha, Golok e Chabcha dove, secondo quanto riportato dall’emittente Voice of Tibet, sabato 23 ottobre una ventina di studenti sono stati fermati dopo essere stati circondati dalle forze di polizia. Le proteste degli studenti, le più vaste dopo quelle del 2008, sono arrivate fino Pechino dove, a mezzogiorno del 22 ottobre, quattrocento giovani hanno partecipato a una manifestazione alla Minzu University, l’Università delle Minoranze. Il video della manifestazione di Chabcha al sito: http://www.youtube.com/user/RFATibetan#p/a/u/1/DH9KzrRhWlY …
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Il Dalai lama ed il Premio Nobel per la Pace 2010 a Liu Xiaobo
Il premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo “è il riconoscimento della comunità internazionale all’innalzamento della voce tra il popolo cinese per premere il Paese attraverso riforme politiche, legislative e costituzionali”. Lo ha detto il Dalai Lama, in un comunicato da Dharamshala, sede del governo tibetano in esilio nel nord dell’India e Nobel per la pace nel 1989, congratulandosi per l’assegnazione del premio al dissidente cinese Liu Xiaobo. “Sono stato incoraggiato da centinaia di intellettuali cinesi e cittadini preoccupati, compreso Liu Xiaobo, – ha continuato il Dalai Lama nel suo messaggio – a firmare la ‘Carta 08’, che chiede democrazia e libertà in Cina. Ho espresso la mia ammirazione a Liu Xiaobo in una dichiarazione pubblica il 12 dicembre 2008, due giorni dopo che è stato rilasciato e mentre ero in visita in Polonia. Auspico che negli anni a venire, le future generazioni cinesi potranno godere dei frutti degli sforzi che i cinesi del presente stanno compiendo per ottenere un governo responsabile”. “Credo che le recenti dichiarazioni del premier cinese Wen Jiabao – ha aggiunto il premio Nobel per la Pace del 1989 – in merito al fatto che la libertà di parola sia indispensabile per qualsiasi nazione o popolo che desidera democrazia e libertà, siano il riflesso di una crescente volontà per una maggiore apertura della Cina. Le riforme possono solo portare ad un armoniosa, stabile e prosperosa Cina, in grado di contribuire grandemente ad un mondo più pacifico”. “Colgo quest’occasione per rinnovare il mio appello al governo cinese perché liberi Liu Xiaobo – ha concluso il Dalai Lama – e tutti gli altri prigionieri di coscienza che sono in carcere solo per aver esercitato la loro libertà di espressione”. In una breve sosta al Narita International Airport di Tokyo in volo verso gli Stati Uniti, l’11 ottobre 2010 Sua Santità il Dalai Lama ha dichiarato che il Premio Nobel per la Pace 2010 è andato alla “persona giusta” ed al “momento giusto”, aggiungendo che l’evento potrebbe risultare come un ” significativo contributo per il cambiamento della Cina.” … Read the rest of this entry »
Nelle aree tibetane si diffonde la protesta degli studenti
La protesta degli studenti tibetani in Cina
Migliaia di studenti da giorni scendono in piazza contro la decisione di sostituire il cinese al tibetano come lingua scolastica. La polizia si schiera in forze, ma si limita a contenere i dimostranti, soprattutto ragazzi delle scuole medie. Attivisti denunciano il genocidio culturale in atto.
Dharamsala (AsiaNews) – La protesta studentesca esplosa il 19 ottobre a Rongwo, contea di Rebkong (in cinese: Tongren) nel Qinghai, si è estesa alle zone tibetane dell’intera provincia e migliaia di studenti, tra cui molti giovanissimi, sono scesi in strada dimostrando contro l’abolizione della lingua tibetana nelle scuole. Cresce la tensione e le città sono presidiate dalla polizia in forze.
La Cina vuole introdurre il cinese come lingua ufficiale nelle zone tibetane, nonostante la gente parli tibetano e consideri il mandarino una lingua straniera. In molte zone è già avvenuto e peraltro il cinese è la lingua ufficiale nella vita pubblica e i tibetani sono discriminati negli uffici. Ieri mattina sin dall’alba a Tawo (in cinese Dawu), capitale di Golog (Guolo) nel Qinghai, migliaia di studenti di scuole media hanno protestato contro la proposta riforma. Dalla 14 la polizia ha presidiato le strade, controllando i dimostranti e tenendo la gente lontana dalla protesta. … Read the rest of this entry »
Studenti tibetani in piazza contro l’abolizione della loro lingua a scuola
Cina, attivisti chiedono l’insegnamento del tibetano nelle scuole
Almeno cinquemila giovani hanno protestato, senza incidenti, in Tibet
Migliaia di giovani tibetani , almeno novemila secondo gli organizzatori, hanno manifestato ieri a Tongren , nel nordovest della Cina, per protestare contro le limitazioni imposte all’ uso della lingua tibetana nelle scuole .
Lo rende noto la Free Tibet Campaing , un gruppo formato da esuli tibetani in Occidente . In un comunicato inviato ai mezzi d’informazione stranieri in Cina, il gruppo aggiunge che la polizia non è intervenuta e che i manifestanti hanno messo fine alla protesta dopo aver parlato con funzionari locali . I giovani hanno criticato la riforma che recentemente ha esteso l’uso della lingua cinese nell’insegnamento e marginalizzato il tibetano . ”I cinesi stanno facendo delle riforme che ricordano la Rivoluzione Culturale – ha sostenuto uno dei manifestanti – questa non è solo una minaccia alla nostra lingua ma è una violazione della Costituzione cinese , che garantisce i diritti delle minoranze”. Tongren si trova nella provincia del Qinghai in una zona a maggioranza tibetana dove è nato il Dalai Lama , il leader tibetano in esilio che Pechino accusa di essere un secessionista . Residenti della zona hanno confermato che ieri si è verificata la protesta mentre le autorità locali hanno rifiutato di fare commenti. … Read the rest of this entry »
Campagna mediatica cinese contro l’assegnazione del Nobel a Liu Xiaobo
Il Premio Nobel Liu Xiaobo
Gli organi di stampa ufficiali cinesi, finora pressoché silenti circa l’assegnazione del Nobel per la Pace a Liu Xiaobo, hanno dato inizio a una campagna di severa critica della decisione del Comitato Norvegese. Ad eccezione di alcuni brevi articoli in cui erano citate le dichiarazioni del Ministro degli Esteri, i commenti dei media cinesi sulla decisione di Oslo erano infatti apparsi solo sulle edizioni in lingua inglese della stampa e quindi perlopiù riservati ai lettori stranieri. … Read the rest of this entry »
Un piano “sovietico” per il boom cinese
E il probabile successore di Hu Jintao prova a scalare la nomenclatura
di Marco Del Corona
L’hotel Jingxi non è un bunker. Ma il Comitato centrale del Partito comunista, 371 tra membri permanenti e a rotazione, rischia di viverlo così. Il plenum, appuntamento annuale di definizione delle politiche del Pcc, si è aperto lì ieri e cade in un momento gonfio di inquietudine. L’assegnazione del Nobel per la Pace al dissidente Liu Xiaobo ha scatenato l’ira di Pechino dando nuovi argomenti ai sostenitori del complotto anti-cinese dell’Occidente. Il tira e molla sulla rivalutazione del renminbi rischia d’intensificarsi ulteriormente. E si moltiplicano le sollecitazioni ad avviare riforme politiche, tema cui ha fatto riferimento più volte il premier Wen Jiabao: ancora ieri, dopo un documento sulla libertà di stampa, una seconda lettera firmata da circa 200 intellettuali definiva “Una splendida scelta” il Nobel a Liu Xiaobo e ne invocava la liberazione. … Read the rest of this entry »
Cina: cambiamenti in vista?
di Piero Verni (Il Riformista – 15 ottobre 2010)
La risposta, almeno per il momento, è stata come da copione. Da vecchio copione. Pechino ha reagito all’assegnazione del Nobel per la Pace al dissidente Liu Xiaobo con la consueta durezza. L’ambasciatore di Oslo in Cina è stato convocato dal ministro degli esteri cinese il cui portavoce ha dichiarato che questo Nobel è “… un tentativo di attacco contro la nostra Nazione”. Una visita della ministra norvegese Lisbeth Berg-Hansen, prevista da mesi, è stata cancellata. La moglie di Liu messa agli arresti domiciliari e quanti volevano festeggiare il primo cittadino cinese ad avere ricevuto il prestigioso Premio portati in prigione. Infine la versione in lingua inglese del “Quotidiano del Popolo”, ha tuonato contro “l’arrogante” comitato del Nobel e definito “blasfema” la sua scelta. Insomma tutto sembrerebbe andare come di norma. La solita chiusura di Pechino a qualsivoglia critica e l’altrettanto solita reazione esasperata. … Read the rest of this entry »
Liu Xiaobo: dedico il Nobel ai caduti di piazza Tienanmen
Liu Xia, la moglie del dissidente cinese Liu Xiaobo, mostra la foto del marito tuttora incarcerato.
Le autorità cinesi hanno consentito a Liu Xia di visitare il marito, Liu Xiaobo, detenuto nella prigione di Jinzhou, nella Cina nord- orientale. L’incontro è avvenuto domenica 10 ottobre. Il giorno precedente, la direzione del carcere aveva informato Liu del conferimento del Nobel alla sua persona. Human Rights in China riferisce che Xiaobo, con le lacrime agli occhi, ha detto alla moglie: “Dedico questo premio ai caduti del 4 giugno e allo spirito non violento con il quale combatterono per la pace, la libertà e la democrazia”.
Riportata a Pechino, la signora Liu è attualmente agli arresti domiciliari. Il suo telefono e il collegamento internet sono stati isolati. I funzionari di polizia che presidiano la sua abitazione non le consentono alcun contatto con gli amici e la stampa e può lasciare la sua casa solo su un’auto della polizia. Anche il telefono del fratello è sotto controllo. Il governo cinese, che ha definito “un’oscenità” il conferimento del Nobel per la Pace a Liu Xiaobo, ha imposto un rigido divieto alla circolazione della notizia. In alcune aree sono state rafforzate le misure di controllo e la strada che conduce alla prigione di Jinzhou, nella provincia nord-orientale di Liaoning, è stata bloccata. … Read the rest of this entry »
Cina: veterani del Partito Comunista chiedono l’abolizione della censura
Ventitré veterani del Partito comunista hanno firmato una lettera, pubblicata il 12 ottobre sul sito ufficiale sina.com, in cui si chiede l’abolizione della censura sui media cinesi. Secondo alcuni analisti il documento, datato 1°ottobre 2010 e indirizzato al Comitato Centrale del Congresso Nazionale del Popolo, non sarebbe da porre in relazione al conferimento del Nobel a Liu Xiaobo ma sarebbe stato motivato dall’ennesima ingiustizia commessa nei confronti di un giornalista, Xie Chaoping, un reporter arrestato alla metà di agosto, autore di un libro sulla migrazione forzata e la corruzione dei funzionari governativi. … Read the rest of this entry »
Auguri e felicitazioni, mite e forte Liu Xiaobo
Proteste ad Hong Kong Cina per la liberazione di Liu Xiaobo
Mentre Liu Xiaobo , e con lui la stragrande maggioranza dei cinesi, non sa di essere stato insignito del Premio Nobel per la Pace e la leadership di Pechino definisce “un’oscenità” la scelta di Oslo, messaggi di congratulazioni arrivano da tutto il mondo assieme alla richiesta della sua liberazione.
Pubblichiamo oggi questa riflessione di Piero Verni sull’assegnazione del Nobel a Liu Xiaobo apparsa ieri, a poche ore dalla notizia, sul suo blog: www.freetibet.eu .
Nato il 28 dicembre 1955 e condannato lo scorso 25 dicembre a 11 anni di carcere per “incitamento alla sovversione del potere dello stato”, il professore e scrittore Liu Xiaobo è da oggi il primo cittadino cinese ad essere insignito del Premio Nobel per la Pace. Nonostante le innumerevoli pressioni esercitate da Pechino, il Comitato incaricato di assegnare il prestigioso premio non si è fatto intimidire (così come non si fece intimidire nel 1989 quando il Nobel fu assegnato al Dalai Lama). Mentre i signori della Terra si inchinano, uno dopo l’altro, all’arrogante potere cinese (sono di ieri gli smaglianti sorrisi e i gridolini di giubilo di Frattini e Berlusconi nel salutare affettuosamente Wen Jiaobao) la dignità di quello che una volta era solito definirsi pomposamente “mondo libero” risiede ormai nelle mani di cinque distinti signori nominati dal parlamento norvegese che hanno il coraggio di decidere in base alle proprie convinzioni morali e non sotto il peso del ricatto economico.
Anche se non più giovanissimo, Liu Xiaobo svolse un ruolo di primo piano nel movimento studentesco del 1989 e fu tra coloro che cercarono strenuamente di convincere i ragazzi a lasciare piazza Tienanmen prima che arrivassero i carri armati di Deng Tsiao Ping a massacrarli. Proprio per questo ruolo venne condannato nel 1991 a 18 mesi di prigione (”propaganda controrivoluzionaria”) e nel 1995 a tre anni di “rieducazione attraverso il lavoro” da trascorrere nei famigerati campi di concentramento (laogai) per aver pubblicato degli scritti critici nei confronti del governo e gli fu proibito di riprendere il suo lavoro di insegnante quando venne rilasciato. Detenuto per breve tempo nel 2007, l’anno seguente Liu fu tra i fondatori di “Carta 08″, un manifesto che chiede (richiamandosi all’esempio della cecoslovacca “Carta 77″) la fine del regime autoritario comunista e l’introduzione della democrazia in Cina. Per questo motivo nel dicembre 2008 venne privato della sua libertà. Come detto in apertura, il 25 dicembre 2009 è stato condannato a 11 anni di detenzione. … Read the rest of this entry »
Pechino ha paura della voce di Liu e vuole farlo tacere
Liu Xiaobo il dissidente cinese vincitore del Premio Nobel per la Pace 2010
Il premier del governo tibetano in esilio Samdhong Rinpoche dice che questo Premio “incoraggia i difensori della democrazia, in Cina e nel mondo”. Liu è un “sincero amico” dei tibetani, che ha sempre difeso contro la repressione comunista. Pechino governa con la repressione ma la gente chiede democrazia e diritti.
Dharamsala (di Nirmala Carvalho AsiaNews) – “Assegnare il Premio Nobel per la pace all’attivista detenuto Liu Xiaobo incoraggia tutti i difensori della democrazia in Cina e in tutto il mondo”. Samdhong Rinpoche, Kalon Tripa (primo ministro) del Governo tibetano in esilio, in un’intervista ad AsiaNews parla dell’importanza del premio assegnato ieri a Liu Xiaobo, democratico dissidente cinese, che sta scontando una condanna a 11 anni di carcere, in quanto tra gli autori del documento Charta 08 che chiede maggior democrazia e rispetto dei diritti umani in Cina.
Il prof. Rinpoche appare raggiante. “Vogliamo esprimere – dice – apprezzamento anzitutto al Comitato norvegese per il Premio Nobel, che non ha ceduto alla pressioni del ‘Grande Fratello’. Sono rimasti saldi e nonostante le pressioni contrarie hanno assegnato il Premio all’attivista per la democrazia cinese Liu Xiaobo”.
AsiaNews fa notare al prof. Rinpoche che il governo cinese ha molto criticato la scelta, dicendo, tra l’altro, che è caduta su un criminale condannato e che non corrisponde allo spirito per cui il premio fu istituito.
“Questo governo comunista cinese – risponde Rinpoche – non ha un ruolo legittimo e per questo governa usando la paura, la repressione e la soppressione. Il premio Nobel Liu Xiaobo è la ‘voce’ di cui il governo cinese ha paura, la voce che il Partito comunista cinese considera una minaccia e contro la quale userà punizioni, tortura e carcere, per farla tacere. Oggi, congratuliamoci con il Comitato del Nobel per avere dato voce a questa ‘Voce’”. … Read the rest of this entry »
Il premio Nobel per la pace 2010 al dissidente cinese Liu Xiaobo
Il Nobel per la pace al cinese Liu Xiaobo simbolo della lotta per i diritti umani
Esponente di punta del movimento di piazza Tianamen, sta scontando in carcere una condanna a 11 anni per “sovversione”. Il comitato di Oslo: “Il nuovo status della Cina implica maggiori responsabilità”. Arrestati una ventina di dissidenti che festeggiavano.
OSLO – Il comitato di Oslo lo aveva lasciato capire: quella di quest’anno sarebbe stata una scelta controversa. E infatti il Nobel per la pace è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo, simbolo della battaglia per i diritti umani e civili in Cina. Un vero schiaffo al regime di Pechino, destinato a provocare reazioni a catena in tutto il mondo 1 . L’attivista si trova in prigione, dove sta scontando una condanna a 11 anni 2 per “sovversione”. Secondo testimonianze raccolte via Twitter la polizia è giunta subito nella sua abitazione per impedire alla moglie di parlare con i giornalisti. Subito dopo l’annuncio, in Cina le trasmissioni di Cnn e Bbc sono state oscurate. 3 … Read the rest of this entry »
Lhasa, condannati all’ergastolo due monaci tibetani
Continua la repressione di Pechino del buddismo tibetano.
La Corte intermedia del popolo della capitale tibetana ha condannato all’ergastolo Jampel Wangchuck e a 20 anni di galera Kunchok Nyima. Entrambi hanno partecipato alle proteste anti-cinesi del marzo 2008. Continua la repressione di Pechino del buddismo tibetano.
Lhasa (AsiaNews) – Continua senza sosta la politica di arresti, torture e condanne contro i monaci del buddismo tibetano. La Corte intermedia del popolo di Lhasa, capitale del Tibet, ha condannato infatti all’ergastolo Jampel Wangchuck e a 20 anni di galera Kunchok Nyima. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di aver aizzato le proteste di piazza del marzo 2008, soffocate nel sangue dall’esercito cinese. Lo denuncia il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy.
Il 10 marzo del 2008, circa 350 monaci buddisti sono usciti dal monastero di Drepung (uno dei tre maggiori centri religiosi della capitale) e si sono avviati verso il centro di Lhasa per protestare contro le restrizioni imposte dai cinesi di etnia han ai tibetani. Fermati dalla polizia, sono stati costretti a tornare indietro: alcuni sono stati persino rimpatriati nelle loro province di origine. Gli altri hanno lanciato uno sciopero della fame. … Read the rest of this entry »
Come cambia la censura in Cina
“Spingere i confini un po’ più in là”. Parla Zhang Ping, giornalista che sfida il potere
Qual è lo stato della censura in Cina ? Per capirlo, vale la pena leggere chi la conosce bene.
Zhang Ping (nome di penna, “Chang Ping”) è un giornalista piuttosto noto in Cina. Definito “ voce liberal ” (nell’accezione anglosassone), è stato redattore del Nánfāng Rìbào , un giornale di Guangzhou (Canton) noto per la sua indipendenza e per le sue inchieste su temi politicamente sensibili.
“Come scoprire la verità su Lhasa?”, un articolo sui disordini in Tibet di due anni fa, firmato da Zhang, chiedeva per esempio maggiori libertà per i media che si occupano della questione tibetana.
Un mese fa, la polizia gli ha fatto visita in redazione. Da allora, gli è stato proibito di scrivere editoriali per il giornale e per le riviste collegate.
Il cartoonist Kuang Biao gli ha dedicato una vignetta significativa [ cliccarci sopra per ingrandire ].
In un’ intervista al quotidiano taiwanese Wang Bao , Zhang spiega come cambia il sitema dei media – e quindi il controllo – nel suo Paese.
Ne riprendiamo i punti salienti.
Complicità e autocensura
I media in Cina – sostiene – hanno grande potere . Per questo motivo, è molto facile che i professionisti dell’informazione diventino “gruppo d’interesse”.
Molti giornalisti “ si ribellano ” quindi alle autorità per il semplice desiderio di essere cooptati nel sistema di potere: “Sarebbero molti felici di essere invitati dai funzionari a cena”. … Read the rest of this entry »
Nepal, polizia blocca le elezioni del governo tibetano in esilio
Confiscate migliaia di schede elettorali utilizzate per l’elezione del Primo ministro e dei membri del parlamento tibetano in esilio, formalmente autorizzate dalle autorità locali. Attivisti tibetani accusano governo e polizia nepalese di attuare una vera e propria repressione in combutta con Pechino. La polizia nepalese ha bloccato le elezioni del governo tibetano in esilio, nonostante l’autorizzazione formale delle autorità locali.
Ieri, a Kathmandu, le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nei seggi, confiscando migliaia di schede elettorali utilizzate dalla comunità tibetana per eleggere Primo ministro e membri del parlamento del governo tibetano, in esilio in India. L’operazione ha scatenato le proteste degli attivisti tibetani , che accusano governo e polizia di attuare una vera e propria repressione nei loro confronti, coordinati con la Cina . “C’è stata una totale violazione dei diritti umani – ha riferito un esiliato – noi crediamo che chiunque abbia il diritto di votare”. … Read the rest of this entry »
Norvegia, Pehino minaccia Oslo: ‘non date il Nobel per la pace a un dissidente cinese’
Pechino fa sentire il suo peso anche sull’Assemblea che deciderà a chi assegnare il Nobel per la pace . Le minacce arrivano dal vice ministro degli Esteri Fu Ying . L’uomo ha spiegato che se il premio verrà dato ad un dissidente politico cinese, le relazioni con Oslo ne risentiranno. A riferirlo è il direttore dell’Istituto per il Nobel Geir Lundestad che ad inizio anno ha ricevuto la visita del politico.
Sono almeno tre i dissidenti che concorrono al premio che verrà assegnato l’ 8 ottobre : il militante per i diritti umani Liu Xiabo , attualmente in carcere, l’attivista per la lotta contro l’ Aids Hu Jia e l’avvocato Gao Zhisheng .
La notizia arriva mentre una delegazione delle commissioni Esteri e Difesa del parlamento norvegese si trova in visita nel Paese del Dragone. Non è la prima volta che la Norvegia si trova a fare i conti con le pressioni cinesi. Nel 1989 l’Istituo diede il premio al Dalai Lama , strenuo difensore del diritto del popolo tibetano all’indipendenza. E proprio il Dalai Lama, oltre all’ex presidente ceco Vaclav Havel e all’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu , sono fra i principali sostenitori della scelta di Liu Xiaobo.
Sogyal Rinpoche
Sogyal Rinpoche
Sogyal Rinpoche, un maestro tibetano per l’anteprima di “Spiritualità”.Il filosofo del vivere e del morire offre una assaggio in anteprima del festival dell’anima che avrà ospiti tre famosi “mostri sacri” del buddismo mondiale contemporaneo. Una “lectio” che apre un’edizione dedicata al tema della gratuità “Un’idea intorno alla quale i tre invitati hanno espresso parti importanti di pensiero”. di CLARA CAROLI. Sogyal Rinpoche è autore di un libro stampato in 56 paesi e 2 milioni di copie
“Assistiamo coloro che partono per dei viaggi”, spiegano all’agenzia dove trova lavoro il giovane musicista giapponese Daigo Kobayashi, nel bellissimo “Departures”, premio Oscar come miglior film straniero nel 2009. Il tema della dipartita affascina e sgomenta poiché, come è noto e come si diceva in un altro bel film sulla morte e i funerali, “Gravehopping” di Ian Cvitkovic, tutti vogliono andare in Paradiso ma nessuno, prima, vuole morire. … Read the rest of this entry »
La 1° Assemblea Generale Tibetana
Riunita a Bylakuppe la prima Assemblea Generale Tibetana
Trecento tibetani provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla riunione della prima Assemblea Generale Tibetana (nella foto) indetta a Bylakuppe, il maggiore insediamento di profughi in India nello stato del Karnataka, dal 26 al 30 agosto. L’agenda del meeting, organizzato dal Parlamento Tibetano in esilio, prevedeva la discussione di un’ampia gamma di argomenti tra i quali la riforma della linea politica del Governo Tibetano, la salvaguardia della democrazia, la promozione dell’istruzione e della cultura, soprattutto tra le nuove generazioni, il sostentamento economico degli insediamenti e lo status dei tibetani residenti all’estero. I duecentocinquanta tibetani residenti in Italia erano rappresentati da Yakar Gelek che ha ricordato le difficoltà che i suoi connazionali incontrano, soprattutto in Europa, nell’ottenimento della “carta verde” e dei documenti di viaggio. … Read the rest of this entry »
Il deserto in Tibet
La desertificazione totale del Tibet s'aggrava sempre più.
È in corso uno dei cambiamenti climatici più devastanti del nostro pianeta.
La maggior parte dei pastori nomadi che lo abitavano ha dovuto lasciare le loro terre. Quando si parla di riscaldamento globale, raramente si sente nominare l’altopiano del Tibet. Eppure secondo gli scienziati il cambiamento che si sta verificando in quell’area è uno dei più preoccupanti tra quelli in corso nel nostro pianeta. Il problema principale è la progressiva riduzione dei manti erbosi, dovuta all’aumento delle temperature, all’eccessiva presenza di bestiame da pascolo e alla piaga costante di insetti e roditori. In molti punti – la cui estensione complessiva arriva a coprire un’area pari a un terzo della superficie degli Stati Uniti – tutto quello che resta è solo qualche macchia di vegetazione giallastra sulla superficie rocciosa. .. Read the rest of this entry »
Un albergo a 5 stelle all’entrata del canyon tibetano
Nel Canyon scorre il fiume Yarlung Tsangpo (Brahmaputra). Il vicepresidente al turismo per la regione Tibet ha annunciato il progetto, che sarà realizzato dalla sua ditta. Vedute spettacolari, ma molti i rischi di slavine e inondazioni improvvise. Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un hotel a 5 stelle sarà realizzato all’ingresso del Canyon Yarlung Tsangpo (nome cinese per il fiume Brahmaputra), considerato uno dei più lunghi e profondi del mondo e forse il più scenografico del Tibet. Ma nascono polemiche sulle possibili conseguenza e rischi dell’iniziativa. Liu Janyun, vicepresidente al Turismo per il Tibet, ha spiegato ai media che l’albergo, che sarà realizzato dalla sua azienda con sede a Lhasa, sorgerà su una collina presso la remota città di Pai, avrà 150 stanze con una ricettività di 300 ospiti e costerà circa 100 milioni di yuan (11 milioni di euro). Liu ha spiegato che la struttura risponderà alle esigenze dei molti turisti facoltosi abituati a soggiornare in alberghi di lusso, che lamentano come il Tibet orientale ne sia invece privo. Infatti nella zona ci sono soltanto ostelli per la gioventù e camere in affitto gestite dalla popolazione locale. La scelta ha peraltro suscitato critiche. Yang Yong, esploratore che fu tra i primi a fare trekking nel canyon e che lo conosce bene, osserva che nel canyon “la veduta è spettacolare, ma i pericoli sono tanti: slavine, serpenti, malattie portate dalle zanzare, inondazioni improvvise. Ognuna di queste cose può colpirti”. Nel canyon pare che la Cina sia anche intenzionata a realizzare una diga gigantesca: progetto che suscita allarme nell’India, che teme che siano deviate le acque del fiume Brahmaputra, essenziale per la popolazione e l’economia di intere regioni.
La polizia spara su tibetani che protestano contro una miniera
Il bilancio è di almeno 4 morti e 30 feriti. Gli abitanti protestavano in modo pacifico contro l’ampliamento di una miniera ritenuta dannosa per l’ambiente. Ora la zona è presidiata dalla polizia. Il grave rischio geologico per lo sfruttamento eccessivo delle miniere. La polizia spara sui tibetani che protestano in modo pacifico, a Palyul (in cinese: Baiyu) nella contea di Kardze (Ganzi) nel Sichuan, contro l’espansione di una miniera molto dannosa per l’ambiente: almeno 4 morti e 30 feriti di cui diversi gravi, ricoverati nell’ospedale di Chengdu. Prosegue ancora il confronto tra popolazione e polizia. I fatti sono del 17 agosto, ma sono emersi da poco grazie a tibetani in esilio, per la rigida censura di Pechino sulle notizie riguardanti i tibetani e le proteste sociali. … Read the rest of this entry »
La lampada del Buddha all’Expo di Shanghai, per combattere i tibetani
La lampada è giunta oggi in Cina e sarà esposta nei prossimi giorni all’interno dello stand nepalese, dopo aver toccato i principali luoghi sacri del buddismo cinese. Kathmandu riafferma che il Nepal è l’unico luogo di nascita del Buddha e stringe maggiori rapporti con Pechino. La Cina domanda, ancora una volta, lo stop delle attività dei buddisti tibetani in esilio in Nepal. Read the rest of this entry »
Pechino teme nuove rivolte in Tibet e nei monasteri
Nei giorni scorsi la Pubblica sicurezza e il Fronte unito hanno tenuto raduni a Lhasa e a Shigatse. Crescono i controlli su pellegrini, visitatori e commercianti. Monaci sottoposti a rieducazione. Nel mirino anche intellettuali, scrittori, poeti, pittori tibetani. La repressione cinese cresce in Tibet perché Pechino teme nuove rivolte nella regione e dai monasteri, come quelle del 2008, avvenute mesi prima delle Olimpiadi. Lo afferma Urgen Tenzin, direttore del Centro tibetano per i diritti umani, all’indomani di due conferenze organizzate dal governo cinese in Tibet, tutte con a tema la sicurezza. Il 18 e il 19 agosto, a Lhasa, la Pubblica sicurezza cinese ha organizzato un incontro di verifica nel mantenere la sicurezza pubblica, lottare contro il presente movimento separatista, identificare le attuali sfide alla stabilità nelle aree tibetane”. Giorni prima, il 14 e il 15 agosto, a Shigatse, il Dipartimento del Fronte unito del partito comunista, ha organizzato un altro incontro in cui tutti gli abati dei monasteri e delle istituzioni monastiche sono stati obbligati a partecipare. Dopo le proteste tibetane del marzo-maggio 2008, la Cina ha accresciuto il controllo sulla regione e sui monasteri, riducendo la libertà di movimento da una parte all’altra del Tibet. Pellegrini, commercianti e visitatori devono avere con sé una garanzia della Pubblica sicurezza per poter girare anche per pochi giorni. Chi è trovato sprovvisto, rischia di essere arrestato. “Queste conferenze – dichiara Urgen Tenzin ad AsiaNews – non sono per la sicurezza del popolo tibetano. La repressione cinese diviene più aspra perché Pechino vuole intensificare il controllo sulla popolazione e i monasteri, in nome della sicurezza. Il governo cinese ha paura di un’altra rivolta tibetana come quella del marzo 2008. Essi sono nel panico per la loro insicurezza”. “Anche i monasteri sono sotto controllo – aggiunge – le persone sono sottomesse alla rieducazione. In più, la Cina sta colpendo anche intellettuali, poeti, scrittori, pittori tibetani… Il sostegno alla causa tibetana cresce e loro, disperati, accrescono la repressione contro il popolo tibetano”. (NC) http://www.asianews.it/notizie-it/Attivista-tibetano:-Pechino-teme-nuove-rivolte-in-Tibet-e-nei-monasteri-19260.html
Samdhong Rinpoche: il Dalai Lama indica ai Buddhisti la Via di Madre Teresa
Samdhong Rinpoche testimonia l’importanza della Beata di Calcutta per il buddismo tibetano. “Per noi, la Madre è l’incarnazione del Maha Karuna (compassione incommensurabile). Per lei nessuno era irraggiungibile. Il Dalai Lama ammirava e nutriva il più profondo rispetto per la Madre”.
Continua la rassegna di testimonianze su Madre Teresa di Calcutta promossa da AsiaNews, a pochi giorni dal centenario della nascita della Beata. Il 26 agosto verrà festeggiato l’anniversario della Missionaria della Carità.
Samdhong Rinpoche, 71 anni, vive in esilio in India dal 1959, anno in cui è fuggito dal Tibet a causa della repressione del governo cinese. Il 29 luglio 2001, è stato eletto primo ministro del governo tibetano in esilio dai civili fuggiti dal Tibet. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato.
Com’era considerata Madre Teresa dai buddisti tibetani?
Lei rappresenta l’amore senza distinzioni e la compassione per tutta l’umanità. Per il buddismo tibetano, la Madre è l’incarnazione del Maha Karuna (compassione incommensurabile). L’amore quotidiano ha una causa: noi amiamo la famiglia, gli amici… Ma l’amore di Madre Teresa è l’amore divino per tutti gli esseri umani. E l’amore della Madre era espresso attraverso un servizio umile.
Madre Teresa serviva le persone, trasfigurava il volto dell’umanità sofferente con il suo amore e la sua compassione. Per lei, nessuno era irraggiungibile; toccava con la sua anima i più poveri tra i poveri e dava loro una ragione per vivere e una dignità. … Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama prega per le vittime del disastro ambientale in Ladak
Dalai Lama Expresses Condolences to Leh Cloudburst Victims
August 19th 2010
Kais, HP, India, 18 August 2010 (ANI) – Tibetan spiritual leader, the Dalai Lama, expressed his condolences to Leh cloudburst victims during a discourse at the famous Dagpo Shedrupling Monastery in Kullu district on Tuesday. Read the rest of this entry »
frane e smottamenti nella provincia tibetana del gansu
Almeno seimila militari, polizia e vigili del fuoco lavorano con alacrità dalla notte scorsa per recuperare persone disperse o seppellite dal fiume di fango che ha invaso e distrutto la contea di Zhouqu, nella provincia tibetana del Gansu (nella foto).
Duemila persone sono disperse e circa cinquantamila sono sfollate in altre aree per salvarsi. Il numero dei morti accertati, ottanta secondo i primi comunicati, è già salito a centoventi. Il fiume di fango, creatosi con le piogge torrenziali delle ultime settimane e profondo da uno a quattro metri, ha seppellito intere aree, distrutto palazzi, rese inagibili le strade. E’ di conseguenza difficile l’arrivo di macchinari e scavatori. La gente scava nel fango alla ricerca di superstiti usando le mani nude o le pale. … Read the rest of this entry »
Tibet, sale il bilancio delle vittime per fango e smottamenti: 702 morti, 1042 dispersi
Fino a oggi pomeriggio le autorità cinesi avevano indicato in 337 vittime il bilancio dei morti delle inondazioni nella contea di Zhoqu, nella prefettura tibetana autonoma di Gannan, nella provincia del Guansu. Continua a salire il bilancio dei morti provocati dai gravi smottamenti e dal fango nel distretto di Zhouqu, nella Cina nord-occidentale. L’agenzia cinese Xinhua (Nuova Cina) riferisce che i morti ritrovati sono ormai 702, mentre i dispersi restano 1.042. Fino a oggi pomeriggio le autorità cinesi avevano indicato in 337 vittime il bilancio dei morti delle inondazioni nella contea di Zhoqu, nella prefettura tibetana autonoma di Gannan, nella provincia del Guansu. I funzionari del locale ufficio degli affari civili hanno detto invece oggi in conferenza s tampa che le vittime sono salite a 702, portando poi il numero dei dispersi da 1.148 a 1.042. Ma per loro stessa ammissione, si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare ancora, dal momento che mancano notizie da alcuni villaggi. … Read the rest of this entry »
Proteste dei tibetani nelle vicinanze di Gyegu
I tibetano di Gyegu protestano contro il progetto governativo di confisca delle loro terre
Alcune centinaia di tibetani residenti nel villaggio di Xinzhai, a quattro chilometri dalla città di Gyegu, stazionano da qualche giorno di fronte agli uffici pubblici per protestare contro il progetto governativo di confisca delle loro terre. Una tibetana abitante a Gyegu, rispondente al nome di Sonam, ha riferito che almeno duecento o trecento tibetani di Xinzhai sono riuniti da alcuni giorni di fronte al palazzo del governo e intendono consegnare alle autorità una petizione contro il piano di riconfigurazione del loro villaggio, abitato in prevalenza da nomadi e pastori. Gli abitanti del villaggio sostengono che le loro terre, valutate al prezzo di 900.000 yuan (133.000 dollari USA) per “mu” (circa 0.16 acri) prima del devastante terremoto di aprile, sono ora acquistate dal governo a un prezzo di compensazione di soli 90.000 yuan (13.000 dollari USA) per “mu”. “Siamo tutti contadini” – ha dichiarato Sonam – “Parliamo quindi di vasti appezzamenti di terreno”. “Il governo ce li vuole portare via”. “Tutti i piccoli proprietari, almeno la metà degli abitanti del villaggio, sono andati a protestare davanti agli uffici del governo e si allontanano soltanto durante le festività religiose”. Nel mese di giugno, i funzionari governativi di Yushu hanno confermato l’attuazione del progetto di trasferimento di parte degli abitanti della città di Gyegu dove, Il 14 aprile 2010, un terremoto di magnitudine 7.1 ha ucciso, secondo le stime cinesi, 2.698 persone. I dispersi sono 270. Fonte: Dossier Tibet
Immigrati e capitali cinesi si riversano in tibet
Nel Palazzo del Potala a Lhasa, già residenza del Dalai Lama, sono banditi i ritratti del Premio Nobel per la Pace
Arrivano viaggiando sui treni d’alta quota, quattro ogni giorno, percorrendo duemila chilometri tra montagne innevate, o con convogli di camion militari che si fanno strada rumorosamente sul tetto del mondo. Sono cinesi di etnia Han (la maggioranza in Cina), operai, investitori, mercanti, insegnanti e soldati che stanno massicciamente confluendo in Tibet. Dopo le violenze che sconvolsero la regione nel 2008, il governo di Pechino ha deciso di innalzare il livello di vita del Tibet e, al contempo, di renderlo più cinese.
I leader cinesi, scrive Edwuard Wong in un articolo pubblicato sul New York Times il 24 luglio, vedono nello sviluppo economico, assieme ad un incremento delle misure di sicurezza, la chiave per pacificare questa regione buddhista. L’anno scorso il governo di Pechino ha investito tre miliardi di dollari nella Regione Autonoma del Tibet, con un aumento del 31 per cento rispetto al 2008. In Tibet, il prodotto interno lordo cresce del 12 per cento annuo, più di quello cinese. … Read the rest of this entry »
Vivere bene a quota 5.000: svelato il segreto dei tibetani
Un gruppo di ricercatori americani ha certificato che i popoli di montagna sono geneticamente diversi dagli altri: nel corso dei secoli il loro organismo è mutato in modo da garantire la sopravvivenza della specie anche in condizioni estreme – di GIAMPAOLO VISETTI
PECHINO – Vivere in alta quota allunga e migliora la vita. Ad assicurare longevità e vecchiaia più attiva non sono solo aria pulita, cibi sani, movimento quotidiano e ritmi meno stressanti. Un gruppo di ricercatori americani ha certificato che i popoli di montagna sono geneticamente diversi dagli altri. Il loro organismo, nel corso dei secoli, ha subìto un mutamento biologico, capace di garantire la sopravvivenza della specie anche in condizioni estreme.
Lo studio dell’Università di Berkeley, pubblicato sull’ultimo numero della rivista Science, è riuscito a spiegare perché la resistenza alla rarefazione dell’aria, dove la concentrazione dell’ossigeno è inferiore fino al 40% rispetto a quella sul livello del mare, rallenta gli effetti dell’invecchiamento e migliora le prestazioni degli organi interni. La ricerca è stata effettuata in Tibet e ha messo a confronto il Dna di cinquanta abitanti dell’Himalaya con quello di altrettanti cinesi di etnia han nati in pianura. Fino ad oggi la scienza aveva già scoperto dieci geni che distinguono i due popoli. L’équipe del professor Rasmus Nielsen ne ha rilevati ora trenta, individuando per la prima volta nei discendenti di chi da generazioni si è insediato sopra i 3500 metri di quota una sorta di “umanità parallela”. La scoperta del “segreto dei tibetani” non stabilisce solo una diversità genetica, politicamente assai
delicata, tra i nativi di Lhasa e quelli di Pechino. Si estende ai 13 milioni di esseri umani che in tutto il mondo vivono fino a 5 mila metri sopra il livello del mare ed è destinata a dare nuovo impulso agli studi sulle malattie causate dalla privazione di ossigeno nel grembo materno, tra cui epilessia e schizofrenia. … Read the rest of this entry »
La Cina promuoverà lo sviluppo economico delle regioni occidentali?
Promessi grandiosi progetti di infrastrutture per oltre 100 miliardi di dollari. Esperti: se Pechino replica il modello dell’est, troverà analoghi problemi per inquinamento, sfruttamento, proteste sociali.
Pechino ha annunciato, all’inizio di luglio, nuovi investimenti per 100 miliardi di dollari in 23 progetti di infrastrutture “per promuovere il rapido e sano sviluppo delle aree occidentali”, rimaste arretrate rispetto alle ricche regioni costiere orientali. Esperti discutono su quale modello di sviluppo sarà perseguito.
Il divario tra le due parti del Paese ha anche ragioni storiche recenti: nel 1978 il leader Deng Xiaoping aprì la Cina allo sviluppo industriale e al commercio favorendo soprattutto le zone costiere con strade, ferrovie, centrali di energia e idroelettriche. Le regioni occidentali costituiscono il 71% del territorio, ma ospitano solo il 28% della popolazione. Sono ricche di energia e di minerali pregiati, essenziali per lo sviluppo del Paese. … Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama consacra la statua di Maitreya Nubra-Ladakh
His Holiness the Dalai Lama Consecrates Maitreya Statue at Disket Monastery
July 27th 2010
Nubra Valley, Ladakh, J&K, India, 26 July 2010 (tibetonline.tv) – His Holiness the Dalai Lama blessed a newly installed Maitreya statue during a ceremony at Ladakh’s Disket Monastery (Dekyi Gonpa in Tibetan) on Sunday. Read the rest of this entry »
Testimoni oculari raccontano le violenze a Lhasa del marzo 2008, di Urgen Tenzin
“Di fronte alle proteste pacifiche dei tibetani, le autorità cinesi ricorrono in modo abituale ad arresti arbitrati, carcerazioni e torture”
“L’ho visto con i miei occhi”. E’ un rapporto di 73 pagine redatto da giornalisti cinesi e basato sulle testimonianze di oltre 200 tibetani, che raccontano le violenze commesse da polizia ed esercito cinese durante le proteste del marzo 2008 a Lhasa e altrove. Violenze e abusi non limitati ai pestaggi dei giorni delle proteste, ma proseguiti anche dopo con arresti arbitrari su larga scala, prevaricazioni e torture sui detenuti.
Urgen Tenzin, direttore esecutivo del Centro tibetano per i diritti umami e la democrazia (Tchrd), spiega ad AsiaNews come il rapporto è la conferma delle violenze subite nel marzo 2008. “Dimostra che i tibetani non fanno propaganda [quando denunciano soprusi e violenze], nel Tibet occupato le autorità cinesi hanno scatenato continue campagne politiche e nuove norme per sottoporre i tibetani a un controllo statale sempre più intenso in materia di diritti umani e libertà fondamentali. Il rapporto ‘L’ho visto con i miei occhi’, scritto da cinesi han e da avvocati, registra la brutalità scatenata contro genere innocente e conferma le notizie già fornite da noi”. “Di fronte alle proteste pacifiche dei tibetani, le autorità cinesi ricorrono in modo abituale ad arresti arbitrati, carcerazioni e torture, ci sono state repressioni sui monasteri buddisti tibetani e sui conventi di suore e operazioni violente con gravi episodi, per le proteste pacifiche”. … Read the rest of this entry »
Con Twitter il Dalai Lama dialoga con i cinesi
In migliaia pongono domande al leader tibetano, che parla della sua successione, dell’autonomia del Tibet, della sua cultura. Mostrando un Tibet molto diverso da quello della propaganda ufficiale e cercando un dialogo con la popolazione cinese.
Il 19 luglio il Dalai Lama ha risposto alle domande dei cinesi su Twitter, sul suo nuovo blog twitter:@dalailamacn. Mentre Pechino rifiuta qualsiasi dialogo con il leader tibetano in esilio, egli continua a cercare il colloquio con la popolazione cinese, per far conoscere la situazione del Tibet e per favorire la coesistenza pacifica e paritaria dei diversi gruppi etnici. Con una votazione sono state scelte 10 domanda, su 326 domande proposte da 1.543 internauti. Moderatore è stato lo scrittore Wang Lixiong, che già aveva organizzato il primo analogo dialogo su internet il 21 maggio scorso. Dalle domande è emerso un grande desiderio nella popolazione cinese di comprendere sia la persona del 75enne leader buddista in esilio, sia la situazione tibetana. LEGGI LE RISPOSTE DI SUA SANTITA’ – … Read the rest of this entry »
Membri di una famiglia tibetana incarcerati, torturati e condannati dalla polizia cinese
Lhasa: polizia cinese in assetto antisommossa in azione.
Sono tre fratelli e tre cugini della famiglia Samdrup, perseguitati dalla polizia locale della prefettura di Chamdo, nella Regione autonoma tibetana. Gli arresti sono avvenuti in meno di un anno.
Pechino (AsiaNews/Tchrd) – In meno di un anno la polizia cinese ha arrestato, torturato e condannato alla prigione o alla “rieducazione-tramite-lavoro” tre fratelli e tre cugini della stessa famiglia tibetana. Lo rivela il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd) che parla di sentenze ingiustificate e vendetta personale da parte di ufficiali della polizia locale ai danni di sei membri della famiglia Samdrup del villaggio Gonjo County, nella prefettura di Chamdo, Regione autonoma tibetana. I primi ad essere arrestati sono Jigme Namgyal e Rinchen Samdrup, direttori di una ong ambientalista. I due fratelli hanno accusato membri della polizia locale di caccia illegale di alcuni animali in via d’estinzione. Il 7 agosto del 2009 sono stati arrestati. Jigme è stato condannato in novembre a 21 mesi di “rieducazione-tramite-lavoro” con l’accusa di “danneggiamento della stabilità sociale”, per avere raccolto informazioni sull’ambiente e averle condivise con “la cricca del Dalai Lama”. … Read the rest of this entry »
Arrestati 30 tibetani per proteste contro le estrazioni minerarie
Dimostrazione contro lo sfruttamento minerario del Tibet.
In Tibet, in un sottodistretto di Namling, nella prefettura di Shigatse, 30 tibetani hanno lanciato sassi contro dieci veicoli di sicurezza cinesi e sono stati arrestati. Le proteste dei civili sono cominciate quando, in aprile, una compagnia cinese ha avviato nel territorio dei lavori di imprecisata “estrazione mineraria”, compromettendo le falde acquifere e impedendo il pascolo degli animali. “I tibetani della zona sono disperati e si sono appellati alle autorità locali per fermare le attività di estrazione” ha rivelato una fonte. “Hanno spiegato quanto le operazioni stiano danneggiando le condizioni ambientali del territorio”. LEGGI TUTTO … Read the rest of this entry »
Tributo mondiale d’auguri per il 75° Compleanno del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama sorride benevolmente durante le celebrazioni per il suo 75° compleanno, a sinistra vediamo Sua Santità Gyalwa Karmapa.
Il 6 luglio 2010 Sua Santità il 14° Dalai Lama del Tibet ha compiuto 75 anni, centinaia di migliaia, anzi milioni, di persone in tutto il mondo gli fanno gli auguri e celebrano il settantacinquesimo compleanno del Dalai Lama, leader spirituale del buddismo tibetano in esilio a Dharamsala, nel nord dell’India. Nonostante la pioggia, circa 5mila sostenitori si sono riuniti davanti al tempio himalayano di McLeod Ganj, dove il Dalai Lama vive dal 1959, quando fu costretto a fuggire dal Tibet in seguito alla sollevazione repressa nel sangue dal governo cinese, vedi le immagini http://dalailama.com/gallery/album/0/73 . A Washington DC, la Presidente del Congresso Nancy Pelosi ha salutato il Dalai Lama per il suo 75 ° compleanno come “un uomo di pace e di saggezza” e ha esortato la Cina a dialogare seriamente con lui sul problema del Tibet. “Sua Santità ha espresso la volontà di visitare la Cina e ad impegnarsi direttamente con i funzionari d’alto livello. E mia sincera speranza che Pechino inviti Sua Santità in Cina per reali trattative”, ha aggiunto in un comunicato. … Read the rest of this entry »
Dalai Lama: il problema della successione non mi preoccupa.
Sua Santità il Dalai Lama: “Non esiste un’istituzione legata al nome di Buddha né a quello di Nagarjuna. Restano gli insegnamenti, non le organizzazioni. Resteranno i miei pensieri, i miei libri, non l’istituzione”.
In un’intervista concessa all’emittente NDTV all’indomani del suo settantacinquesimo compleanno, il Dalai Lama ha dichiarato che forse è troppo presto per affrontare il problema della sua successione, problema che, in tutto il mondo, preoccupa sia tibetani sia i loro sostenitori. “Non ho fretta di designare il mio successore”- ha detto Tenzin Gyatso – “Del resto, come ho ricordato più volte, il regime comunista cinese, per ragioni puramente politiche, sembra più interessato al problema dell’istituzione del Dalai Lama che alla mia persona”. “Da un punto di vista pratico, sono in buona salute e potrei vivere altri 10 o 20 anni…” … Read the rest of this entry »
Nepal, la polizia impedisce manifestazioni per il compleanno del Dalai Lama
Il governo nepalese blocca le cerimonie pubbliche dei buddisti nel giorno dell’anniversario della nascita del Dalai Lama.
Nel giorno del 75esimo compleanno della massima autorità buddista, il governo di Kathmandu ha schierato ingenti forze di polizia per evitare manifestazioni pubbliche di sostegno e celebrazione dell’evento. Già ieri i funzionari pubblici e politici erano stati esortati a non partecipare a nessuna delle cerimonie pubbliche che si fossero svolte in occasione della ricorrenza. A questo scopo numerosi agenti sono stati schierati a presidio delle zone della capitale in cui i tibetani buddisti sono più presenti. Nonostante questi provvedimenti non sono mancate celebrazioni dell’evento nel distretto di Lalitpur, all’interno dei campi profughi dove vive la comunità di religiosi. La polizia ha fermato alcuni dei sostenitori tibetani nella capitale e coloro che si dirigevano verso i monasteri e le zone di preghiere presenti all’interno del campo dei rifugiati. I provvedimenti nepalesi sono stati presi nell’interesse del governo di Kathmandu a preservare i rapporti con la Cina che vede nel monaco buddista e in chi lo sostiene una pericolosa fonte di separatismo che mira all’indipendenza della regione del Tibet dal governo di Pechino.
La Lunga Marcia dei lavoratori cinesi
di Claudio Tecchio
“But safeguarding your own rights is always legitimate … if people are oppressed they must rebel. This is only natural.”
a worker at Foshan Fengfu
Da alcuni anni nella Repubblica Popolare Cinese si registrava un costante aumento dei conflitti sociali, tanto nei centri urbani quanto nelle campagne.
Gli espropri generalizzati di terreni coltivati da contadini poveri e le sempre più frequenti demolizioni su aree da lottizzare avevano infatti provocato rabbiose reazioni sfociate spesso in violente manifestazioni contro i simboli locali del potere comunista. … Read the rest of this entry »
Himalaya, fra 20 anni oltre un miliardo le vittime dei cambiamenti climatici
Nel distretto di Solukhumbu, alle pendici dell’Himalaya, centinaia di abitanti dei villaggi situati intorno al lago glaciale Imja (nella foto) hanno abbandonato le loro case per l’esondamento del bacino.
di Kalpit Parajuli AsiaNews. Lo rivela lo studio di una società di ricerca indiana, che ha previsto il drastico calo dei bacini idrici dell’area Himalayana. Per i ricercatori la produzione di frumento e riso di Cina e India diminuirà fino al 50%. In Nepal, migliaia di persone hanno già abbandonato le loro terre per mancanza di cibo e rischio di inondazioni provocate dallo scioglimento dei ghiacci. Nei prossimi 20 anni oltre 1,3 miliardi di persone saranno colpite dalla siccità. I bacini idrici himalayani e i fiumi che attraversano Bangladesh, Cina, India e Nepal subiranno una riduzione della portata pari a oltre 275 miliardi di metri cubi d’acqua, per lo scioglimento dei ghiacciai e l’inquinamento. Lo rivela uno studio del Strategic Foresight Group , società di ricerca indiana. Il documento, pubblicato lo scorso 28 giugno, mostra scenari inquietanti. Secondo i ricercatori nei prossimi 20 anni la produzione di frumento e riso di Cina e India diminuirà fino al 50%, per le più frequenti siccità, mentre la domanda di cibo della popolazione aumenterà del 20%. “La disponibilità di acqua dolce – afferma il rapporto – cadrà in tutti e quattro i Paesi a causa dei cambiamenti climatici, diminuzione delle precipitazioni e altri fattori di disturbo naturale, come l’inquinamento”. Entro il 2050 oltre 200 milioni di persone dovranno spostarsi dalla regione himalayana per mancanza di acqua e cibo. Secondo i media nepalesi il processo di spopolamento dell’area himalayana è già iniziato. Il quotidiano Gorkha Patra , ha calcolato che oltre 10mila persone hanno abbandonato le loro terre per la diminuzione del raccolto dovuta allo scioglimento precoce delle nevi e all’irregolarità delle piogge monsoniche. … Read the rest of this entry »
Mobilitazione mondialeper liberare Tenzin Delek Rinpoche
Tibetani, giornata mondiale di mobilitazione per liberare Tenzin Delek Rinpoche
Sono 40mila le firme raccolte in tutto il mondo per chiedere al governo cinese l’immediato rilascio del monaco tibetano. Il “difensore della cultura, della religione e della libertà tibetana” era stato condannato a morte, poi all’ergastolo nel 2002 sulla base di accuse mai provate. I tibetani e i loro sostenitori hanno partecipato ieri a una giornata mondiale di mobilitazione per il rilascio di Tenzin Delek Rinpoche, rispettato leader religioso e responsabile della comunità dal Tibet dell’est, che sta scontando l’ergastolo in una prigione cinese. I dimostranti hanno raccolto 40mila firme in città di ogni parte del mondo per una petizione che verrà inviata alle ambasciate e ai consolati per denunciare l’ingiusto imprigionamento del monaco. … Read the rest of this entry »
Arrestato un cantante tibetano.
Tashi Dhondup sta scontando 15 mesi di lavori forzati per quei canti che le autorità chiamano “canzoni sovversive”.
“ L’occupazione è la privazione della libertà, è una tortura senza tracce”. “Martiri coraggiosi hanno sacrificato le loro vite per il Tibet, il mio cuore soffre se penso a loro e lacrime sgorgano dai miei occhi”. Per aver scritto e musicato questi versi coraggiosi è stato arrestato alla fine dello scorso anno e condannato, nel gennaio 2010, a quindici mesi di lavori forzati. Tashi era molto popolare tra i tibetani che in gran numero ascoltavano i suoi CD. Diffondeva le sue canzoni anche attraverso internet e il telefono cellulare. “L’occupazione del Tibet, la negazione della libertà
questa è tortura che non lascia tracce”
Da una canzone dell’artista tibetano Tashi Dhondup. Non è un testo “sottile”, scrive a ragione la Bbc . Ma all’autore è costato 15 mesi di lavori forzati. Queste parole ribelli sono costate la libertà a chi le ha scritte. Il cantante, Tashi Dhondup, è stato arrestato in Cina alla fine dello scorso anno, e, nel mese di gennaio, è stato condannato a 15 mesi di lavori forzati. Ma il suo vero delitto potrebbe essere semplicemente stato la sua grande popolarità. … Read the rest of this entry »
Gesù riposa in India?
A nord della penisola indiana, in Kashmir, c’è un santuario che ospita due tombe, una delle quali sarebbe quella di Gesù.
Gesù è morto come un uomo comune e giace in una tomba a Srinagar, capitale dello Stato indiano del Kashmir. Sembra la sceneggiatura di un romanzo di Dan Brown, e invece è la Lonely Planet, famosa collana di guide turistiche, che riporta la descrizione della “tomba di Gesù”, nel sito sepolcrale di Roza Bal, il cui significato deriva dal kashmiro Rauza-Bal, “tomba del profeta”. A nulla è servita la presa di distanza pubblicata nella più recente edizione della guida sull’India: la tomba è ormai meta di pellegrinaggio da parte di stranieri curiosi e di teorici della cospirazione. … Read the rest of this entry »
L’ambientalista tibetano Karma Samdrup condannato a 15 anni
Karma Samdrup, un noto ambientalista e uomo d’affari tibetano recentemente condannato.
Karma Samdrup, un noto ambientalista e uomo d’affari tibetano, in passato pubblicamente lodato dalle autorità cinesi per il suo impegno in campo filantropico e umanitario e riconosciuto nel 2006 come filantropo dell’anno dalla televisione cinese, è comparso il 22 giugno, davanti a un tribunale dello Xinjiang sotto l’accusa di essersi appropriato e aver venduto pezzi d’antiquariato. Il reato gli era stato contestato nel 1998 ma non era mai stato arrestato. Il suo arresto è invece avvenuto il 3 gennaio del corrente anno, a Chengdu, nel Sichuan, dopo l’intervento di Karma Samdrup a difesa di due suoi fratelli, Rinchen Samdrup e Jigme Namgyal, entrambi ambientalisti, arrestati nell’agosto 2009 sotto l’accusa di aver complottato contro la sicurezza dello stato. Namgyal sta scontando la condanna a ventuno anni di lavori forzati. Il processo di Rinchen è stato invece rinviato. Al termine di un processo durato tre giorni, l’ambientalista tibetano Karma Samdrup, è stato condannato a quindici anni di carcere in quanto riconosciuto colpevole di furto e smercio di pezzi d’antiquariato, accusa che gli era stata contestata nel lontano 1999 ma che non aveva mai comportato alcun procedimento penale. Esperti e analisti sono concordi nel ritenere che la vera causa della condanna di Karma sia da ricercare nella sua attività di attento e critico attivista in campo ambientale. Oltre a subire la pena di un lungo periodo di detenzione, Karma Samdrup è stato privato dei diritti politici per cinque anni e condannato a pagare una multa di 10.000 yuan (circa 1500 dollari). La moglie di Karma ha fatto sapere che, appreso il verdetto, il marito ha immediatamente espresso la volontà di ricorrere in appello. “Non lo riconosco più” – ha dichiarato la signora – “solo la sua voce è la stessa, prima era un uomo alto e forte, ora sembra così fragile…”. In aula, Karma Samdrup, quarantatre anni, è apparso dimagrito e molto provato, tanto che la moglie, che non lo vedeva dal 3 gennaio, ha fatto fatica a riconoscerlo. … Read the rest of this entry »
Gli scioperi, ultima possibilità per la giustizia e l’economia della Cina
di Wei Jingsheng AsiaNews – Un’ondata di scioperi – cominciate alla Foxconn e alla Honda – sta dilagando ormai in molte ditte cinesi. I lavoratori della Honda Lock di Zhongshan (Guangdong) hanno ripreso oggi a lavorare dopo una settimana di sciopero. Ma, secondo un portavoce della direzione, gli operai stanno “rallentando artificialmente” le operazioni. Nel fine settimana l’azienda ha offerto aumenti salariali di 200 yuan (circa 20 euro) al mese per ogni dipendente, ed ha annunciato che oggi il lavoro sarebbero ripreso regolarmente. Invece i dipendenti hanno incrociato le braccia e manifestato davanti alla fabbrica. … Read the rest of this entry »
Terremoto Jyekundo: i tibetani non vogliono farsi espropriare delle loro terre
Sono oltre 10.000, stando alle fonti tibetane, i morti del terremoto di Yushu, che qui vediamo in una delle cremazioni di massa.
I tibetani residenti a Jyekundo, la città più vicina all’epicentro del terremoto che lo scorso 14 aprile ha devastato la regione del Qinghai, sono contrari ai progetti di ricostruzione decisi dalle autorità di Pechino. La popolazione locale afferma, infatti, che la collocazione dei nuovi edifici governativi e scolastici priverà i cittadini di importanti parti del territorio urbano e di abitazioni centrali, rendendo più difficili le operazioni di carattere commerciale. Nel dare la notizia, l’organizzazione Tibet Watch riferisce inoltre che la popolazione locale, costituita al 97% da tibetani, non è stata coinvolta o consultata circa i piani di ristrutturazione e si è fatta un’idea di quanto i cinesi vanno progettando solo attraverso le immagini e le mappe che compaiono nei cartelloni appesi nelle strade, senza possibilità alcuna di leggere le didascalie che le accompagnano essendo scritte in cinese, una lingua che la maggior parte dei tibetani non conoscono. Le immagini , alcune particolarmente forti e drammatiche, delle devastazioni e delle operazioni di soccorso e cremazioni fatte dai monaci ai siti:
http://www.indybay.org/newsitems/2010/04/17/18644975.php e
http://picasaweb.google.com.au/aenpokyabgon/AllKyegu2010EarthquakePhotos?feat=directlink#5460974429686004722 .
Sosteniamo i superstiti tramite le associazioni italiane impegnate nei soccorsi con operatori direttamente sul posto: ROKP A Italia onlus info@rokpaitalia.it www.rokpaitalia.it – www.rokpa.org ROKPA YUSHU Earthquake BLOG: http://rokpa-yushu-relief.org/wordpress/ ; ASIA Onlus http://www.asia-onlus.org/ ; S.O.S. TIBET http://www.sostibet.org/ email: info@sostibet.org .. Read the rest of this entry »
Vice ministro cinese: dialogo sempre aperto
Nonostante i fatti smentiscano le parole, i burocrati cinesi continuano a proclamare la completa apertura della Cina al dialogo con il Dalai Lama sulla questione del Tibet. Tale disponibilità è stata ribadita a Oslo il 7 giugno 2010 dal Vice Ministro per gli Affari Esteri, signora Fu Ying, in occasione di un discorso tenuto presso l’Istituto Norvegese per gli Affari Internazionali. “La porta per il dialogo è sempre aperta e lo è da anni” – ha dichiarato Fu Ying – “vi sono delle difficoltà ma da parte cinese la volontà di proseguire i colloqui è sincera”. “Il Tibet è una regione lontana ed è importante che trovi una sua specifica via all’attuazione del progresso economico che le consenta, allo stesso tempo, di conservare la sua cultura e le sue tradizioni.”, ha proseguito il Vice Ministro specificando che si tratta di un processo difficile. “La cultura tibetana è unica e di grande valore”, ha affermato. “Recentemente, si è tenuta una Conferenza Nazionale sul Progresso in Tibet e sono stati decisi molti investimenti e aiuti. Per preservare l’ambiente, il 37% del territorio tibetano è già stato dichiarato Riserva Naturale protetta. Amo il Tibet e questa estate intendo trascorrervi le mie vacanze”. … Read the rest of this entry »
Attivista tibetano: “Tiananmen, una ferita per tutto il mondo”
L’anonimo ed eroico “ragazzo col sacchetto”che fermò per alcuni minuti i carri armati del governo mandati in piazza contro i manifestanti.
A 21 anni dal massacro del movimento studentesco, il direttore del TCHRD Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia dice ad AsiaNews: “Celebriamo l’anniversario pregando, affinché i desideri del movimento studentesco possano un giorno divenire realtà”. I tibetani “ricordano il massacro avvenuto in piazza Tiananmen pregando “affinché i desideri del movimento studentesco possano un giorno divenire realtà. Le Madri di Tiananmen chiedono al governo cinese che parli sul massacro. In 150mila a Hong Kong ricordano il massacro di Tiananmen. Li Peng, “macellaio di Tiananmen” era “pronto a morire” contro il caos degli studenti.
Democrazia e diritti umani sono correlati fra loro e, fino ad oggi, la popolazione cinese ha vissuto sotto il tallone di un regime repressivo che ha portato avanti delle continue violazioni ai diritti umani”. Lo dice ad AsiaNews Urgen Tenzin, direttore del Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia, in occasione del 21° anniversario della strage del 4 giugno 1989. Secondo l’attivista tibetano, il massacro è una cartina di tornasole per la situazione del Tibet: “Pechino ha ordinato e condotto una strage contro la propria gente, davanti agli occhi dell’umanità intera, nella piazza centrale della sua capitale. … Read the rest of this entry »
Costruiamo la statua del Buddha in Ladakh
il grande Maestro Kyabje Denma Locho Rinpoche
A Ney in Ladakh, nel meraviglioso ambiente dell’Himalaya India, il grande Maestro Kyabje Denma Locho Rinpoche sta costruendo una gran statua di Buddha Shakyamuni alta 25 metri, che è parte di un grande progetto che comprende anche la costruzione di una scuola, un tempio e di un Centro di Meditazione.
Questi monumenti sono parte integrante della cultura del buddismo tibetano e del buddhismo nel mondo. Per secoli ci ricordano l’importanza dello sviluppo spirituale e del mantenimento della pace sul pianeta. Pertanto, in tutto il mondo le statue sacre sono un luogo d’attrazione per i seguaci del buddismo e per i viaggiatori. La statua del Buddha conterrà anche reliquie sacre, rotoli di preghiere benedette. Come si può vedere nella foto, la statua ospiterà un edificio a due piani, un piano sarà dedicato a sala di preghiera e l’altro a biblioteca monastica.
La biblioteca ospiterà preziosi manoscritti e testi: i testi con le parole del Buddha (Kangyur), i Trattati esegetici (Tangyur) e 1000 statue doratr del Buddha.
Sua Santità il Dalai Lama la inaugurerà nel 2011 alla presenza del Ganden Tripa Rizong Rinpoche (il detentore del trono della tradizione Gelug) e dei donatori, in un rituale speciale di preghiere per il benessere di tutti i donatori e le loro famiglie.
Sì, perché il progetto sia completato in tempo, occorre un grosso sforzo di generosità, vedi http://buddha-in-ladakh.com .
La statua del Buddha che sta per essere costruita col vostro aiuto rimarrà per secoli, e avrà positive influenza economiche e sociale in Ladakh ed in tutto il mondo. È per la pace, l’armonia e l’armoniosa convivenza delle persone nel mondo attraverso la diffusione di pratiche spirituali positive. A riguardo, il grande Maestro Kyabje Denma Locho Rinpoche disse: “Abbiamo bisogno di pregare per i nostri maestri spirituali, perché vivano a lungo, per il beneficio di tutti gli esseri e del Dharma. Per sua essenza, il Dharma porta la pace della mente e l’emancipazione dalle sofferenza, per questo dobbiamo fare affidamento sui maestri”.
Un disegno del progetto della gran statua di Buddha Shakyamuni alta 25 metri in costruzione a Ney in Ladakh.
Nei nostri PELLEGRINAGGI con medico al seguito agli INSEGNAMENTI di Sua Santità il DALAI LAMA, vedi https://www.sangye.it/ sia in agosto (dal 13 al 31.08 o 02.09)
https://www.sangye.it/pilgrimage/?cat=3 a Jispa, Manali e Dharamsala, nell’ambiente straordinario dell’Himalaya Indiano, che in ottobre (1 – 11.10) https://www.sangye.it/pilgrimage/?cat=8 a Dharamsala, andremo a trovare direttamente il grande Maestro tantrico Kyabje Denma Locho Rinpoche per portargli tutto il nostro sostegno al meraviglioso progetto della costruzione della statua di Buddha Shakyamuni in Ladakh e per consegnargli di persona le offerte che avremo raccolto.
E, ci saremo anche noi all’inaugurazione della statua nel 2011 con Sua Santità il Dalai Lama!
Invitiamo tutti gli amanti dei valori della pace interiore, mirabilmente espressi da Sua Santità il Dalai Lama, a contribuire alla realizzazione di questo meraviglioso progetto ed a venire di persona a Dharamsala ad incontrarne il promotore ed ideatore il Venerabile Kyabje Denma Locho Rinpoche. Saremo ben lieti di contattare tutti gli interessati.
I nostri sono i PELLEGRINAGGI DELLA SOLIDARIETÀ a sostegno anche del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” che si propone, con l’approvazione di Sua Santità il Dalai Lama, di raccogliere e tradurre i suoi insegnamenti per renderli liberamente disponibili e diffonderli anche sul web per il beneficio di tutti gli esseri senzienti e del Progetto Alice fondato a Sarnath ed a Bodhgaya India da Valentino Giacomin http://www.aliceproject.org/ .
Leggi in inglese la biografia estesa del Ven. Denma Lochoe Rinpoche http://www.loselingmonastery.org/index.php?id=58&type=p
Leggi in inglese l’insegnamento del Ven. Denma Lochoe Rinpoche “Le due verità” a http://www.fpmt.org/teachings/more/truths_denma.asp
Tibet : nuova condanna a morte per gli scontri del 2008
Sonam Tsering condannato a morte con l'accusa d'essere uno dei leader della rivolta tibetana della primavera 2008.
Lhasa, un tibetano condannato a morte per gli scontri del 2008. Il “Tribunale del Popolo” di Lhasa ha condannato a morte Sonam Tsering, di anni 23, per aver “incitato alla rivolta”contro l’occupante. Salgono così a sei le pene capitali inflitte ai giovani tibetani che hanno osato sfidare gli autocrati di Pechino. La Corte intermedia della capitale tibetana ha condannato Sonam Tsering per la sua partecipazione alle manifestazioni anti-cinesi. Altri cinque tibetani, che lo avrebbero aiutato nella latitanza, condannati a pene detentive dai tre ai cinque anni. La Corte intermedia del popolo di Lhasa ha condannato a morte un tibetano per la sua partecipazioni alle proteste anti-cinesi dell’aprile del 2008. Gli stessi giudici hanno emesso sentenze di incarcerazione per altri cinque tibetani, che vanno dai 3 ai 7 anni. L’esecuzione di Sonam Tsering, tuttavia, è bloccata per i prossimi due anni. La Corte ha ritenuto Sonam colpevole di aver incitato la popolazione alla rivolta e di aver guidato diversi attacchi contro macchine della polizia e negozi. Gli altri cinque sono invece accusati di averlo coperto dopo la fine degli scontri, e di avergli dato assistenza materiale durante la latitanza. Sonam, 23 anni, è nato in una famiglia semi-nomade di Rachap, una cittadina della prefettura autonoma tibetana di Kardze. Arrestato nell’ottobre del 2009, diciassette mesi dopo le proteste di Lhasa, è considerato uno dei leader della rivolta. Al momento, la giustizia cinese ha condannato circa 450 persone, tutte di etnia tibetana, per le violenze avvenute nella regione durante le manifestazioni contro la Repubblica popolare cinese a pochi mesi dalle Olimpiadi. Pechino accusa “criminali comuni” e “elementi sovversivi” di aver usato la rivolta, nata per protestare contro la predominanza dell’etnia han e le discriminazioni anti-tibetane, per creare danni alle cose e alla popolazione. La propaganda e l’amministrazione cinese hanno sottolineato i danni ai negozi e alle autovetture, provocati durante alcune marce nell’aprile 2008, per presentare alla comunità internazionale una versione personalizzata nell’accaduto. Il Dalai Lama e le altre personalità tibetane hanno più volte ricordato, invece, il carattere non violento dell’accaduto. (AsiaNews).
Proibite le fotocopie in tibetano
I funzionari cinesi, ufficialmente, hanno proibito la stampa e la fotocopia di materiale scritto in tibetano
Il bando alle fotocopie, “nuovo bavaglio per i tibetani”. Continuano le polemiche per la nuova legge cinese che impone ai negozi di stampa e riproduzione di non trattare materiale scritto in tibetano. Si tratta “dell’ultimo passo verso il totale silenzio del popolo tibetano”. L’ordine di non fotocopiare o stampare materiale scritto in tibetano “rappresenta l’ennesima misura repressiva del governo cinese contro il Tibet. La situazione dei diritti umani nel Paese sta scadendo sempre più velocemente, e questa ultima decisione dimostra in maniera evidente l’autoritarismo cinese in Tibet. È la prova che Pechino vuole uccidere la nostra identità: dall’arresto dei nostri intellettuali si è arrivati a questo”. Lo dice ad AsiaNews Urgen Tenzin, direttore del Tibetan Centre for Human rights and Democracy . Secondo l’attivista, “dall’inizio delle proteste tibetane anti-cinese, nel marzo 2008, Pechino ha lanciato una campagna contro scrittori, blogger e insegnanti interni. La loro colpa è quella di aver condiviso con il mondo le notizie della repressione interna. L’arresto dell’intellettuale Tagyal (noto con il nome di penna di Shogdung) e il trasferimento in un lager del regista Dhondup Wangchen sono i tentativi per tacitare le nostre voci migliori”. Il nuovo ordine è stato emanato lo scorso 10 maggio. I funzionari cinesi, ufficialmente, hanno proibito la stampa e la fotocopia di materiale scritto in tibetano “perché è in questo modo che i ribelli fomentano il popolo contro la Cina”. Secondo il China Daily , “la polizia controllerà in maniera regolare che le nuove misure vengano messe in pratica”. Un monaco, che voleva copiare dei mantra buddisti, si è sentito rispondere: “Non possiamo farlo. La polizia ci ha riuniti per ordinarcelo, e noi non lo facciamo”. Un altro negozio, nella prefettura di Nakchu, si è difeso così: “La legge dice che dobbiamo conoscere il contenuto del materiale da fotocopiare. Ma noi non abbiamo traduttori per il tibetano: secondo i poliziotti, dovremmo pagarlo noi. Ma non abbiamo intenzione di farlo, e quindi non fotocopiamo”. La questione tibetana continua a essere al centro della polemica della comunità internazionale con la Cina. Student for a Free Tibet , gruppo che opera per i diritti umani nella regione, ha chiesto al Segretario di Stato americano Hillary Clinton (in visita in Cina) di non visitare il padiglione tibetano all’Expo di Shanghai: “L’amministrazione Obama deve sostenere con forza la libertà di espressione e la libertà del Tibet durante l’incontro con il governo cinese”. (AsiaNews, Ha collaborato Nirmala Carvalho)
Cina, tensioni con il governo indiano per la deviazione del fiume Tsangpo
Il fiume Zangpo in Tibet, che in India Bangladesh diventa il Bramaputra.
Se l’esecutivo di New Dehli accettasse, potrebbe partire il progetto di costruzione della diga più grande del mondo. Il governo indiano è contrario alla deviazione delle acque del fiume Tsangpo-Brahmaputra, nella regione del Motuo tibetano. Presto il progetto potrebbe vedere la luce, secondo le indagini del quotidiano britannico The Guardian , anche se il governo di Pechino non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali. La diga sarebbe la più grande del mondo con una capacità di produzione pari a 38 gigawatt. Per il momento, il piano di costruzione rimane sulla carta, ma i lobbisti cinesi esercitano forti pressioni sul governo per farlo partire.”Dal punto di vista politico ed ecologico – ha affermato il ministro dell’Ambiente indiano, Jairam Ramesh, durante un recente viaggio a Pechino – qualsiasi deviazione di acqua sarebbe assolutamente inaccettabile”. Il ministro degli Esteri indiano, S. M. Krishna, ha reso noto anche il progetto di costruzione di cinque sbarramenti sul fiume Brahmaputra. Il complesso produrrebbe 540 megawatt di energia. “Il ministro cinese” – ha dichiarato Krishna – mi ha assicurato che accanto agli sbarramenti non vi saranno laghi artificiali né vi sarà un impatto per le regioni a valle”. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama parla con i cinesi su Twitter
Il leader spirituale tibetano aggira la censura e ‘twitta’ da New York: risponde a 250 domande poste dai cittadini
Dalai Lama: A secular person can be spiritual: compassion is for everyone to practice. http://twitter.com/dalailama
Il Dalai Lama ‘twitta’ con i cinesi. ”Voglio ringraziare Wang Lixiong per avermi concesso questa opportunità di parlare con il popolo della Cina. Sono molto contento. Purtroppo negli anni passati, le nostre relazioni con il governo cinese non hanno portato a nessun miglioramento sostanziale. Ma ho ancora molta fiducia nei i cinesi. E sono molto contento di comunicare con loro”. E’ iniziata cosi’ la ‘chiacchierata’ online del Dalai Lama che per la prima volta oggi e’ riuscit a squarciare la censura di Pechino e a rivolgersi direttamente ai cittadini cinesi. E’ stato possibile grazie a internet e all’aiuto dello scrittore dissidente Wang Lixiong. Il leader spirituale dei tibetani ha utilizzato il popolare Twitter per parlare delle degradanti condizioni del Tibet, di come la maggioranza cinese sta alterando l’equilibrio demografico e anche della spinosa questione della sua successione, una delle domande più gettate tra le circa 300 a cui ha risposto con l’aiuto di un interprete cinese. Non e’ possibile sapere quanti internauti sono riusciti a collegarsi dal territorio cinese per seguire l’intervista. Twitter e’ stato censurato dal regime di Pechino lo scorso anno in coincidenza con l’anniversario del massacro di Piazza Tienammen. Ma da allora sono sorti molti ‘cloni’ su cui e’ possibile vedere i contenuti del popolare website. Durante la ‘chat’, il Dalai Lama ha risposto per circa 90 minuti a una serie di domande selezionate nei giorni scorsi dagli stessi internauti. L’intervista e’ avvenuta in un albergo di New York dove si trova per una serie di conferenze. L’iniziativa era stata lanciata dall’intellettuale e scrittore Wang, che vive negli Stati Uniti insieme alla moglie tibetana. E’ stato lui a ‘ospitare’ il Dalai Lama sulla sua pagina di Twitter, nonostante il capo dei tibetani sia presente sul network dall’inizio dell’anno con un ‘account’ personale. Il Dalai risponde su Twitter: il testo in italiano . … Read the rest of this entry »
Tibet, controlli anche sulle fotocopiatrici
Chi intende riprodurre materiale deve mostrare la carta d’identità. Sempre più controlli in Tibet da parte della polizia cinese, che ora controlla anche le fotocopie. Coloro che intendono riprodurre materiale manoscritto o stampato a Lhasa, capitale della regione autonoma del Tibet, d’ora in poi dovranno mostrare la propria carta di identità e registrarsi. Lo riporta il China Daily. Nel caso di società, dovranno poi essere indicati il nome e l’indirizzo, il numero di copie richieste e il nome della persona che si occupa di effettuare questo servizio. Secondo il quotidiano cinese, la decisione sarebbe stata adottata per «prevenire l’uso delle copie per condurre attività illegali o da parte di criminali», maniera politicamente corretta per spiegare l’attività di bloccare qualsiasi diffusione di idee e opinioni anticinesi. Sarà poi compito della polizia monitorare e controllare tutti coloro che effettueranno con particolare frequenza attività di questo tipo. Xin Yuanming, vice capo della polizia di Lhasa, ha dichiarato in una conferenza stampa che, dopo i moti del marzo 2008 a Lhasa, molti separatisti spesso hanno cominciato ad innalzare cartelli e a diffondere opuscoli con contenuti illegali. Durante la primavera del 2008, nelle proteste anti-cinesi, secondo Pechino, furono almeno 18 le persone a perdere la vita e centinaia a rimanere feriti. Ma i morti furono molti di più. Proprio ieri in un dossier l’International Campaign for Tibet denunciava una stretta nei confronti degli scrittori e artisti tibetani da parte delle autorità di Pechino.
Pechino attacca i monaci per sradicare la cultura tibetana
Lo dichiara il direttore del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy commentando ad AsiaNews l’ultima ondata di arresti e violenze contro i monaci buddisti: “Denunciamo le crudeltà della Cina”. In due giorni, fermati altri 6 monaci del tempio di Wara. Senza una serie di cambiamenti radicali all’interno della leadership cinese “non ci sono speranze per un miglioramento della situazione dei diritti umani in Cina o in Tibet. I monaci e i monasteri continuano ad essere nel mirino della persecuzione cinese a causa della religione buddista e di Sua Santità il Dalai Lama, che incarna l’identità tibetana. Nei fatti, Pechino cerca di fermare i religiosi dal preservare, mantenere e trasmettere la cultura della loro regione”. Lo dice ad AsiaNews Urgen Tenzin, direttore esecutivo del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy , commentando l’ondata di arresti e repressione ai danni della comunità tibetana. Fra il 15 e il 16 maggio scorso, diversi agenti della pubblica sicurezza sono entrati nel monastero di Wara e hanno arrestato 6 monaci. Il 15 maggio Thinley e Nangsey – 25 e 27 anni – sono stati arrestati nelle loro stanze; Soegon è stato fermato mentre suonava l’allarme all’ingresso della polizia. … Read the rest of this entry »
la polizia spara contro i tibetani: 15 feriti e 4 arresti
le proteste dei tibetani a Madang
Gli abitanti di 11 villaggi nei pressi di Madang, cittadina al centro della provincia tibetana del Gansu, si sono scontrati nel fine settimana con la polizia dopo una lunga protesta contro l’inquinamento di un cementificio vicino, che tra l’altro occupa illegalmente un’area dedicata al culto religioso e una strada (nella foto). I poliziotti sparano addosso e portano via i presunti leader. Pechino, inoltre, vieta la stampa e le fotocopie di documenti scritti in tibetano. Quattro manifestanti sono stati arrestati mentre altri 15 sono in ospedale con ferite da arma da fuoco: gli agenti hanno infatti aperto il fuoco contro le persone.
Lo scontro è stato denunciato da una cittadina cinese di etnia han, che ha confermato l’arresto dei 4 tibetani avvenuto lo scorso 15 maggio. Secondo l’International Campaign for Tibet, che ha raccolto la denuncia, i tibetani si sono riuniti fuori dalla Amdo Cement per chiedere maggiori controlli sugli scarichi. Avevano preparato anche una petizione, da presentare alle autorità. Subito dopo l’assembramento è intervenuta la polizia in assetto anti-sommossa, che ha aperto il fuoco: 15 persone sono state colpite. … Read the rest of this entry »
la repressione degli scrittori e artisti tibetani
Il Buddha sfregiato da una pallottola cinese
Secondo un rapporto pubblicato da International Campaign f or Tibet e intitolato “Una tempesta di rabbia: la repressione degli scrittori e artisti tibetani dopo le proteste del 2008”, oltre cinquanta intellettuali tibetani sono stati arrestati o sono scomparsi per avere comunicato al mondo, a partire dalla primavera del 2008, il malessere della società civile tibetana ed aver apertamente criticato la politica del governo di Pechino. Il rapporto afferma che dal marzo 2008, quando le proteste contro il governo di Pechino e le manifestazioni a sostegno del Dalai Lama infiammarono l’altopiano, il Tibet ha conosciuto una profonda rinascita letteraria e culturale. Grazie a Internet e a qualche contatto con il mondo occidentale, alcuni scrittori in grado di scrivere e parlare sia in lingua tibetana sia in lingua cinese sono stati i portavoce del dissenso. Accomunati da un forte senso dell’identità nazionale, anche numerosi cantanti e studiosi hanno osato sfidare l’autorità del Partito comunista mettendo a repentaglio le loro vite. Scritti e canzoni sono stati pubblicati nei blog, su riviste non autorizzate, caricati su Youtube o usati come suonerie dei telefoni cellulari. Per la prima volta dalla Rivoluzione Culturale, nel decennio 1966-1976, scrittori, cantanti e artisti della nuova generazione sono stati oggetto di una violenta campagna di annichilimento della cultura tibetana, una campagna in base alla quale ogni espressione dell’identità tibetana non riconosciuta da Pechino è etichettata come “separatista”. “Una tempesta di rabbia” racconta i casi di oltre cinquanta tibetani, tra i quali tredici scrittori, arrestati, scomparsi o sottoposti a tortura per aver espresso le loro opinioni. … Read the rest of this entry »
50 intellettuali tibetani arrestati dal 2008 per aver criticato Pechino
"Non sappiamo molto di coloro che sono stati portati via, ma alcuni testimoni parlano di torture e molestie contro chi ha espresso il proprio punto di vista”.
Lo denuncia un rapporto dell’International Campaign for Tibet. Lo scorso 23 aprile è stato fermato il noto scrittore Shogdung, che aveva parlato contro le politiche coloniali della Cina. Intanto, il “secondo” Panchen Lama visita le prefetture terremotate. La polizia cinese ha arrestato nell’ultimo anno circa 50 tibetani, fra scrittori e artisti, per il loro ruolo nelle proteste anti-governative avvenute in Tibet e nelle province cinesi a maggioranza tibetana nella primavera del 2008. L’arresto del noto scrittore Shogdung, avvenuto lo scorso 23 aprile, dimostra che il governo continua la sua politica di repressione contro quella fascia della società civile che ha usato i propri canali per comunicare al mondo la vera situazione della regione e criticare le politiche “coloniali” di Pechino. I cinquanta intellettuali fermati, spiega ad AsiaNews una fonte locale, “sono coloro che hanno dimestichezza con il computer e che hanno qualche contatto con l’Occidente. … Read the rest of this entry »
Nel Dna dei tibetani i geni contro il mal di montagna
Dieci geni spiegano perché i tibetani riescono a sopravvivere a 4-5.000m senza disturbi.
Il segreto genetico per vivere in Tibet senza problemi – Scoperti dieci geni, esclusivi dei tibetani, che permettono di adattarsi alle alte quote Riescono a vivere sul tetto del mondo senza manifestare alcun sintomo del ‘mal di montagna’ che, ad alta quota, non risparmia neppure gli scalatori più allenati. Nel Dna dei tibetani si nasconde un pugno di geni, per la precisione 10, che permettono a questo popolo di resistere agli effetti dell’aria rarefatta. Geni esclusivi che hanno a che fare con la gestione dell’ossigeno da parte dell’organismo, e che risultano assenti nel genoma di altre popolazioni (per esempio gli abitanti delle Ande) pur avvezze all’atmosfera montana. A svelare il segreto dei tibetani sono gli scienziati americani dell’università dello Utah, autori di uno studio pubblicato su ‘Science’. Il team Usa ha analizzato il Dna estratto da campioni di sangue prelevato in 75 villaggi tibetani a 4.500 metri d’altezza. In collaborazione con un gruppo di colleghi dell’università cinese di Qinghai, i ricercatori hanno quindi confrontato il genoma dei tibetani con quello di popolazioni residenti a bassa quota in Cina e Giappone. Hanno così scoperto che i tibetani possono contare su un ‘tesoretto’ di 10 geni peculiari, due dei quali controllano i livelli ematici di emoglobina (la ‘vettura’ proteica che trasporta l’ossigeno nel sangue), evitando l’eccesso di globuli rossi tipico di altre popolazioni residenti ad alta quota. “Per la prima volta abbiamo individuato i geni che spiegano questo meccanismo di adattamento”, sottolinea Lynn Jorde dell’University of Utah School of Medicine di Salt Lake City. Questo studio, aggiunge Josef Prchal dello stesso ateneo, potrà contribuire allo sviluppo di terapie contro i disturbi più o meno gravi legati all’altitudine. La differenza fra le genti del Tibet, che vivono e lavorano a circa 4.800 metri di altezza, e tutti gli altri popoli, compresi gli andini e gli etiopi che abitano altipiani e montagne a migliaia di metri sopra il livello del mare, sta in una decina di geni. Dieci geni che spiegano perché i tibetani riescono a sopravvivere a quelle altitudini senza i disturbi (tipo mal di testa, difficoltà di respiro, tachicardia o, ancora peggio, edema cerebrale fino a situazioni che possono mettere in pericolo la vita) che, invece, colpiscono i viaggiatori non allenati (ma anche scalatori professionisti). Non solo: spiegano anche perché i tibetani non soffrono di policitemia, cioè di un eccesso di globuli rossi nel sangue (prodotti in risposta alla mancanza di ossigeno) che si evidenzia, invece, in altre popolazioni che vivono ad alte quote. … Read the rest of this entry »
La macchina perfetta della censura cinese
di Giampaolo Visetti (La Repubblica, 11 maggio 2010)
PECHINO – Non possiedo la chiave della mia casa di Pechino. Gentili sorveglianti, giorno e notte, aprono e chiudono l’ingresso della vecchia dimora cinese dove vivo e lavoro. Controllano tutto, per la mia sicurezza. Se voglio andare a dormire, o incontrare qualcuno, devo prima suonare il loro campanello.
Nemmeno l’uscita secondaria dell’ufficio, attraverso telefono e computer, può essere usata liberamente. Le conversazioni sono registrate e una voce cinese spesso suggerisce cautele che non sono in grado di comprendere. La posta elettronica viene filtrata da un esercito di ingegneri del governo. Identificano le persone che mi contattano e, come gesto di riguardo, glielo comunicano.
Internet è sottoposto a verifiche automatiche ossessive. … Read the rest of this entry »
Come sarà la nuova Kyegudo? Le toccanti riflessioni di Tencho Gyatso una profuga tibetana.
l'antica città tibetana di Kyegudo è scomparsa sotto le scosse del terremoto
Iniziano a circolare le prime notizie sui piani varati dal governo di Pechino circa la ricostruzione della città tibetana di Kyegudo, uno dei centri maggiormente colpiti dal terremoto del 14 aprile. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate il 1° maggio dal premier Wen Jiabao nel corso di un incontro organizzato dopo la sua seconda visita alle zone devastate dal sisma, sarà data priorità alla ricostruzione degli edifici pubblici, comprese scuole e ospedali. Wen ha inoltre affermato che il governo contribuirà finanziariamente al restauro dei monasteri. Un consigliere governativo ha precisato che la nuova Kyegudo sarà “una città turistica attenta all’ecologia”. Circa la ricostruzione delle abitazioni degli oltre 100.000 senza tetto, definiti “in grande maggioranza pastori e agricoltori”, in una nota dell’agenzia Xinhua del 2 maggio 2010 si legge che quest’opera richiederà un periodo di tempo di almeno tre anni e che sarà in gran parte finanziata dal governo. A questo proposito, International Campaign for Tibet fa sapere che, secondo fonti all’interno del Tibet, i tibetani residenti nella zona dichiarano che sarebbero in grado di ricostruire da soli le abitazioni, e in minor tempo, se solo fossero loro forniti i materiali necessari. … Read the rest of this entry »
Everest, un aeroporto violerà il tetto del mondo
Due nuovi aeroporti riverseranno presto migliaia di turisti alla base dell´Everest
Non si ferma la lunga marcia cinese nel cuore del Tibet. Due nuovi aeroporti riverseranno presto migliaia di turisti alla base dell´Everest e a Nagchu, sul più selvaggio degli altopiani settentrionali dell´Himalaya. Si contenderanno il primato di scali più alti del mondo. A Shigatse, lungo la strada che collega Lhasa con Kathmandu, in Nepal, si atterrerà a 3900 metri, 200 più in alto rispetto alla mitica città del Potala. A Nagchu la pista supererà i 4500 metri, la più alta del mondo.
Il braccio di ferro è complesso: a Shigatse infatti, l´aeroporto principale sarà sotto i 4000 metri ma da lì voli leggeri ed elicotteri, in meno di un´ora trasporteranno però i visitatori fino ad una pista più alta, anch´essa in via di costruzione, presso il monastero di Rongphu, a 4900 metri. Di qui, in mezz´ora di fuoristrada, le comitive potranno raggiungere il campo base del «tetto del mondo», a quota 5150. Il turismo di massa conquisterà così definitivamente le valli estreme dei massicci dell´Asia, abitate da contadini e pastori tibetani. Il campo base di quello che per la popolazione locale resta il Qomolangma, già oggi bivacco per l´alpinismo di massa, sarà trasformato in centro commerciale con caffetteria e negozi di souvenir. Il via ai voli per l´Everest, 8851 metri, partirà in ottobre e i tour operator cinesi promuovono già i pacchetti di andata e ritorno in giornata da Lhasa. … Read the rest of this entry »
Interpellanza urgente al Governo Italiano sul terremoto in Tibet
Interpellanza urgente sul terremoto in Tibet, primo firmatario Matteo Mecacci, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare sul Tibet, è stata firmata da 40 deputati di diversi gruppi.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro degli Esteri;
Per sapere – premesso che:
Secondo informazioni raccolte da Ong internazionali, dall’International Campaign for Tibet, dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, dal Governo e dal Parlamento tibetano in esilio e da organi di informazione, valga per tutti il quotidiano ‘La Repubblica’ di mercoledì 28 aprile 2010 che documenta, con un particolareggiato reportage la situazione reale, il terremoto che il 14 aprile ha sconvolto la contea di Yushu, nella regione tibetana del Qinghai, avrebbe causato diverse decine di migliaia di morti contro le duemila dichiarate finora dalle autorità cinesi; …
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Lhasa, chiede giustizia dopo il terremoto: arrestato
Con Samdup Gyatso è il secondo arresto di un tibetano che chiede una corretta gestione dei beni inviati dopo il terremoto del Qinghai, che ha ucciso migliaia di tibetani.
Il giovane Samdup Gyatso, 28enne, è stato circondato da sette agenti della polizia: aveva una bandiera nazionale tibetana in mano e chiedeva al governo di fornire alla popolazione in difficoltà i generi di primo soccorso inviati dalla comunità internazionale. È il secondo arresto collegato al post-terremoto. Un esule tibetano, rientrato in patria, è stato arrestato ieri per aver inscenato una manifestazione solitaria davanti al tempio di Tsuglakhang, storico luogo di culto nella capitale del Tibet. Il giovane Samdup Gyatso, 28enne, è stato circondato da sette agenti della polizia: aveva una bandiera nazionale tibetana in mano e un’altra nel retro della maglietta; stava urlando slogan a favore del rientro del Dalai Lama e del rilascio del Panchen Lama. … Read the rest of this entry »
Le nuove dighe ad elevato rischio sismico
Il Canyon Jiacha è posato sopra un’enorme faglia attiva.
Le dighe in Tibet sorgeranno in zone ad elevato rischio sismico
Cresce la polemica per le dighe che Pechino vuole costruire sul fiume Yarlung Zangbo-Brahmaputra. Geologi denunciano l’elevato rischio di terremoti nella zona. L’India teme che si vogliano così deviare le acque verso le terre cinesi. Ma la Cina appare decisa a procedere. Forti terremoti e tensioni etniche minacciano la costruzione della diga cinese Zangmu sul fiume Yarlung Zangbo. Il progetto è già al centro di gravi polemiche con New Delhi, preoccupata che siano deviate le acque del fiume, che l’India chiama Brahmaputra ed è essenziale per la vita e l’economia di milioni di persone. La diga Zangmu è la prima di un progetto di 5 dighe nei 100 chilometri del Canyon Jiacha , a sudest di Lhasa. Ma i geologi dicono che la zona è a elevato rischio sismico. Il geologo Yang Yong spiega al quotidiano South China Morning Post che il canyon è costituito da “alte montagne che sorgono improvvise da una zona di terra piatta, formando due pareti quasi verticali sull’orizzonte. Questo evidenzia un violento movimento geologico. Non posso immaginare un luogo più pericoloso per costruire dighe”. …
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il terremoto: la deportazione dei nomadi, la mobilitazione dei monaci e il colloquio sino-tibetano.
Dal 2006 decine di migliaia di nomadi tibetani sono stati deportati nelle città e obbligati a lasciare le loro tende e i loro armenti per essere forzatamente urbanizzati
Il violento terremoto che due settimane fa ha colpito i territori tibetani della regione del Qinghai offre a Piero Verni lo spunto per una riflessione su quanto è accaduto in quel remoto territorio e per una valutazione politica dell’atteggiamento della dirigenza cinese ancora una volta sorda all’appello del Dalai Lama e della popolazione locale. L’articolo è apparso sul blog di Piero Verni , www.freetibet.eu .
Il terremoto “cinese” e la deportazione dei nomadi tibetani.
Tutti avrete letto nei giorni scorsi le terribili notizie del violento terremoto che il 14 aprile ha devastato ampie aree dei territori tibetani a cavallo tra Amdo e Kham incorporati nella regione cinese del Cinghai. … Read the rest of this entry »
Arresti sistematici di scrittori ed intellettuali tibetani
Ovunque in Tibet è capillare il controllo della polizia ed esercito cinese
Leader di gruppo tibetano denuncia che la Cina arresta in modo continuo intellettuali, scrittori, educatori tibetani, per “devastare la società tibetana”. In questa ottica si inquadra il recente arresto dello scrittore Shogdung. “L’arresto di Shogdung va inquadrato nell’arresto di molti importanti tibetani scrittori, artisti, educatori”. Tenzin Choeying, leader del gruppo “Students for Free Tibet”, spiega ad AsiaNews come la Cina stia colpendo in modo sistematico gli artisti tibetani, per impedire loro di raccontare al mondo il dramma di un popolo. Lo scrittore tibetano Tra Gyal, noto anche come Shogdung e con altri pseudonimi, è stato arrestato il 23 aprile sera a Xining, capitale del Qinghai. La polizia gli ha anche sequestrato 2 computer e molti scritti. Chi lo conosce, dice che può essere stato arrestato per il libro Distinguere fra il cielo e la terra , pubblicato in tibetano, che critica Pechino per la sanguinosa repressione adottata dopo le proteste antigovernative in Tibet nel marzo 2008, libro che la polizia sta sequestrando in tutte le librerie. Oppure anche perché, dopo il grave terremoto del Qinghai, ha criticato le autorità per l’inefficienza dei soccorsi e ha raccolto donazioni private per aiutare le vittime. … Read the rest of this entry »
Yushu tra i fantasmi del sisma censurato
Monaci tibetani impegnati a salvare i sopravvissuti: ora le autorità cinesi li cacciano via.
Viaggio nella regione di Yushu tra i fantasmi del sisma censurato.
Il disastro di due settimane fa in Cina rischia di trasformarsi in terremoto politico. Il regime continua a ignorare la tragedia. Alcuni monaci buddisti accorsi per aiutare la popolazione sono stati cacciati dai funzionari del partito comunista. Migliaia di superstiti scavano ancora. Il terremoto che il 14 aprile ha sconvolto la contea di Yushu, nella regione tibetana del Qinghai, rischia di trasformarsi in un sisma politico per l’intera Cina. Migliaia di monaci buddisti, accorsi da tutte le zone del Tibet storico per aiutare la popolazione, sono stati cacciati dai funzionari del partito comunista. … Read the rest of this entry »
Per i monaci i morti per il sisma del Kham Qinghai sono forse 10.000
I monaci tibetani della zona, i primi ed i più attivi nel portare degli aiuti effettivi, dicono che le vittime del terremoto sono tra 4 e 10mila, basandosi sulle preghiere chieste dai familiari e sul numero dei corpi cremati, e non 2.220 come indicato dalle autorità cinesi.
Il governo parla di circa 2mila morti, i monaci dicono che sono tra 4 e 10mila basandosi sulle preghiere chieste dai familiari e sul numero dei corpi cremati. Intanto la polizia arresta un noto scrittore tibetano, colpevole di avere criticato le autorità. Il governo dice che fino a 2 giorni fa sono stati accertati 2.220 morti e ci sono ancora solo 70 dispersi, per cui la cifra appare definitiva. Zhang Guangrong, vicegovernatore del Qinghai, ha insistito ieri che il calcolo del governo è preciso e basato su tutti i ritrovamenti accertati e che tutti i gruppi di ricerca hanno sempre indicato ogni corpo rinvenuto. Ma non meno sicuri sono i monaci della zona, che sono stati tra i primi e più assidui soccorritori, che si basano sui racconti dei fedeli che chiedono preghiere per i loro defunti e sul numero dei corpi cremati nelle cerimonie funebri. Ad esempio, i monaci del monastero di Jiegu dicono che il solo 17 aprile hanno cremato 2.110 corpi. … Read the rest of this entry »
I terremotati del Tibet Qinghai denunciano la mancanza di aiuti
Soldati cinesi bloccano i monaci dei monasteri della regione di Yushu nel Kham che intendono portare aiuto alle popolazioni terremotate
A 10 giorni dal sisma, mancano ancora tende, cibo, generi essenziali. In molti luoghi sono arrivati, ma non sono distribuiti, o lo sono in modo casuale e a danno di anziani e feriti. Le testimonianze dei locali. Il ruolo del monaci tibetani, cuore dei soccorsi. A 10 giorni dal sisma che ha devastato il Qinghai, i soccorsi risultano ancora male organizzati e spesso inadeguati, costringendo gran parte degli sfollati a passare le gelide notti in rifugi di fortuna, a 4mila metri di altezza. Nella città di Jiegu, sede della Prefettura autonoma di Yushu, molte vittime ancora non hanno nemmeno una tenda e molti tra coloro che le hanno ricevute dicono che sono solo un “ornamento”. … Read the rest of this entry »
Xining: arrestato Tagyal noto scrittore tibetano
lo scrittore tibetano Tagyal: arrestato per aver criticato le autorità cinesi nella gestione dei soccorsi ai terremotati?
A Xining, la capitale della provincia del Qinghai terremotato, la polizia cinese ha tratto in arresto lo scrittore tibetano Tagyal che, sotto il “nom de plume ” Shogdung, faceva parte dello staff di una casa editrice locale, la Nationalities Publishing House. La notizia è stata pubblicata nel sito The highpeakpureearth.com che ha tradotto due blog apparsi sul sito tibetano www.sangdhor.com . Il 23 aprile, Tagyal, 45 anni (nella foto), è stato prelevato dal suo ufficio e condotto nella sua abitazione, sottoposta a un’accurata perquisizione. La sera dello stesso giorno, gli ufficiali di polizia si sono nuovamente presentati e hanno sequestrato i suoi due computer. Più tardi, forniti di regolare mandato, hanno tratto in arresto lo scrittore che è stato portato al locale ufficio di polizia. Alla moglie e alle figlie non è stato consentito incontrarlo e, al momento, non si conosce il luogo della sua detenzione. … Read the rest of this entry »
Il Panchen Lama ha 21 anni, l’hanno rapito da 15 anni
L’unica immagine disponbile del Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima
Oggi, 25 aprile 2010, è il 21° compleanno del Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima, che le autorità cinesi “trattengono” con i genitori in luogo ignoto da quando aveva 6 anni. Ospitiamo un intervento del Prof. Samdhong Rinpoche, primo ministro del governo tibetano in esilio che ha sede a Dharamsala (India) . – Mobilitiamoci per la sua liberazione inviando un messaggio a Du Qinglin, Ministro del Fronte Unito per il Lavoro. Trovate la lettera collegandovi al sito: http://org2.democracyinaction.org/o/5380/p/dia/action/public/?action_KEY=2547
– Scrivete una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri http://win.italiatibet.org/history/dirittiumani/prigionieri/PL_consiglioministri.ht m
– Scrivete una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite http://win.italiatibet.org/history/dirittiumani/prigionieri/PL_segretarioonu.htm Il Panchen Lama, ha il compito, dopo la morte del Dalai Lama, di riconoscerne la nuova reincarnazione. L’attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso, ha riconosciuto come Panchen Lama il giovane Gedhun Choekyi Nyima il 14 maggio 1995. Pochi giorni dopo la polizia ha rapito il bambino di 6 anni e la sua famiglia, da allora scomparsi nonostante ripetute richieste delle Nazioni unite e di organizzazioni internazionali di poterli almeno incontrare. Nel novembre 1995 la Cina ha “scelto” Gyaltsen Norbu come “vero” Panchen Lama, per attuare uno stretto controllo sulla pratica religiosa nella regione. Di recente Norbu ha fatto ingresso anche nella vita politica nazionale, partecipando ai lavori dell’Assemblea nazionale del popolo il mese scorso [più precisamente alla Conferenza politica consultiva del popolo cinese – ndr]. Mi appello a tutta la gente che ama la giustizia affinché chiedano al Partito comunista cinese di liberare il nostro Panchen Lama, che le autorità cinesi tengono nascosto al mondo da quando aveva 6 anni. …
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La Cina scaccia da Yushu i monaci: i primi soccorritori ed i più amati dalla popolazione
Un monaco tibetano nel momento del salvataggio d'un terremotato a Yushu
Al Dalai Lama è impedito di portare conforto alla sua gente, proprio dove è nato. La catastrofe è molto più grave di quanto dichiarato ufficialmente, si parla di 8.000 morti. Rifiutati gli aiuti internazionali e proibito l’accesso alla zona colpita alla stampa internazionale. Sosteniamo i superstiti tramite le associazioni italiane impegnate nei soccorsi con operatori direttamente sul posto: – ROKPA Italia onlus info@rokpaitalia.it www.rokpaitalia.it – www.rokpa.org ROKPA YUSHU Earthquake BLOG : http://rokpa-yushu-relief.org/wordpress/ ; – S.O.S. TIBET – Assisi (PG) http://www.sostibet.org/ email: info@sostibet.org ; – ASIA Onlus http://www.asia-onlus.org/ .
Il governo cinese, secondo l’Associated Press, ha ordinato ai monaci tibetani di tornare nei loro monasteri, sono gli stessi monaci che si sono attivati per primi, ed efficacemente, a portare soccorso alla popolazione di Yushu Kyegudo nella tradizionale Provincia tibetana del Kham, che è stata colpita da un disastroso terremoto di magnitudo 6,9. I sopravvissuti del catastrofico terremoto sono concordi nel dire che i monaci tibetani hanno contribuito per primi a portare cibo, erigere tende, scavare tra le macerie e cremare i morti.
“Ora, i monaci buddisti che hanno risposto per primi vengono scacciati dalla zona del disastro e dall’attenzione dei media di Stato, apparentemente messe da parte per il disagio che prova Pechino per il loro eroismo ed il loro prestigio” ha riferito l’AP. … Read the rest of this entry »
La Cina ricorda i morti del Qinghai ma proibisce il soccorso dei monaci tibetani
Il piccolo Tenzin con le ferite causategli dal terremoto.
Tre minuti di silenzio a Jiegu, vicino all’epicentro del terremoto. Silenzio anche a una riunione del Politburo. Il bilancio dei morti è giunto a 2064. Monaci tibetani dal Sichuan allontanati dalle operazioni di soccorso. Aiuti da monasteri tibetani distribuiti solo attraverso i canali ufficiali. In tutta la Cina si celebra oggi una giornata di lutto per le vittime del terremoto nel Qinghai. Bandiere sventolano a mezz’asta davanti a tutti gli edifici pubblici; incontri di svago e trasmissioni leggere sono bandite. Nella capitale, un incontro del Comitato permanente del Politburo, con i vertici del Partito e dello Stato, è iniziato con minuti di silenzio. … Read the rest of this entry »
Terremoto in Tibet, crescono le vittime: oltre 2050 ed il Dalai Lama chiede di visitarle
Il dolore incontenibile della popolazione che ha visto distruggere famiglie e case dal sisma
La Cina blocca l’accesso alla zona colpita dal sisma alle organizzazioni internazionali, squadre di soccorritori giapponesi specializzati nel salvataggio bloccate prima di raggiungere la zona dove realizzare l’intervento, vedi http://www.dossiertibet.it/node/10663 Timori per l’arrivo della neve proprio sull’epicentro del terremoto. Monaci tibetani affermano che il bilancio delle vittime è molto più alto. La Cina ha decretato per domani una giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime del terremoto nel Qinghai, mentre proprio oggi il bilancio dei morti è giunto a 2050 morti. Altri 195 persone sono disperse. Ma il numero, spiegano dal posto, è destinato a salire. Nell’aiuto alla popolazione colpita lavorano anche centinaia di monaci tibetani della zona o delle province vicine. Secondo loro il bilancio dei morti e molto più alto di quello ufficiale. Un monaco di Jiegu ha dichiarato che solo il 17 aprile essi hanno cremato 2100 salme. I monaci dei diversi monasteri dell’altopiano – autorità riconosciute per la popolazione locale – avvertono che il numero delle vittime potrebbe crescere di molto. Sono centinaia, dicono, i sopravvissuti che portano i corpi dei loro cari direttamente nei monasteri, senza registrarli presso le autorità, proprio per evitare le cerimonie funebri comuni.
Il Consiglio di Stato ha decretato che domani tutte le bandiere della nazione, alle ambasciate a ai consolati nel mondo saranno issate a mezz’asta. Anche gli intrattenimenti saranno sospesi. … Read the rest of this entry »
Terremoto in Tibet: intervista a Robbie Barnett
I monaci tibetani sono stati i primi ad attivarsi negli aiuti ai terremotati.
Pubblichiamo la traduzione dell’intervista a Robbie Barnett sul terremoto nella regione del Kham pubblicata sull’edizione on line di Le Monde il 16 aprile. Dal 1998, Robbie Barnett dirige il Programma di Studi Tibetani, di cui è stato anche fondatore, presso la Columbia University. Giornalista e scrittore, è autore di numerosi testi sulla situazione del Tibet contemporaneo. Dal 2000 al 2005 ha tenuto corsi estivi per studenti stranieri presso la Tibet University di Lhasa.
Quali potrebbero essere i sentimenti dei laici e dei monaci tibetani nei confronti delle autorità cinesi a un anno dalle decine di manifestazioni avvenute nel Qinghai e nelle regioni confinanti?
In linea generale vi è un normale senso di gratitudine da parte dei tibetani per qualsiasi tipo di aiuto ricevuto dal governo o dal popolo cinese, quale che sia la storia del passato, e molto probabilmente ciò si verificherà anche in questo caso. … Read the rest of this entry »
Dalai Lama: voglio andare tra i terremotati
Sua Santità il Dalai Lama: "Mi congratulo con la comunità monastica, i giovani e le molte altre persone provenienti da aree vicine per il loro sostegno e l’assistenza alle famiglie di coloro che hanno perso tutto".
Sua Santità il Dalai Lama è desideroso di portare cordoglio e solidarietà alla sua gente colpita dal terremoto. Guarda ed ascolta la conferenza stampa di Sua Santità il Dalai Lama: l’appello per la ricostruzione. http://dalailama.com/webcasts/post/102-his-holiness-talks-to-the-press-about-the-earthquake-in-kyigudo/2565
MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ IL DALAI LAMA
Come ho accennato brevemente subito dopo aver sentito la notizia, sono rimasto profondamente addolorato per gli effetti del devastante terremoto nella Prefettura autonoma tibetana Yushu (tibetano: Kyigudo), della provincia del Qinghai, che ha portato alla tragica perdita di molte vite, un gran numero di feriti e gravi perdite di beni. A causa della distanza fisica, per il momento non sono in grado di confortare direttamente le persone colpite, ma vorrei che sappiano che prego per loro. .. Read the rest of this entry »
I tibetani di Yushu chiedono alle autorità cinesi d’invitare il Dalai Lama
Donne tibetane tra le macerie delle loro case a Gyegu, Yushu
I tibetani di Yushu hanno chiesto al presidente cinese Hu Jintao e al premier Wen Jiabao di invitare il Dalai Lama per consentirgli di visitare le aree colpite dal terremoto. In una lettera pubblicata sul sito web boxun.com, gli abitanti della Contea chiedono ai leader cinesi di mettere da parte le divergenze politiche con il capo tibetano e di permettergli di recarsi nelle aree devastate dal sisma per offrire le sue preghiere alle vittime. Nel ringraziare la dirigenza cinese per “i solleciti aiuti prestati dall’esercito e da differenti settori della società civile”, i tibetani ribadiscono la loro “incrollabile fede negli insegnamenti del Buddha” e “la profonda fede in Sua Santità il Dalai Lama”. “Poiché questo è un momento di grande dolore, sia fisico sia mentale, avvertiamo la necessità che il Dalai Lama visiti le zone colpite dal terremoto, preghi per le anime dei defunti e arrechi sollievo ai nostri cuori affranti”. “In questo giorno” – prosegue la lettera – “chiediamo al presidente Hu e al premier Wen di provare sentimenti di compassione e di esaudire questo nostro desiderio”. “Non siamo motivati da altre mire se non da quelle religiose” – conclude il testo – “solo la presenza del Dalai Lama può lenire le nostre ferite”. … Read the rest of this entry »
Terremoto sull’altipiano tibetano a Yushu: oltre 600 morti
Yushu completamente distrutta dal terremoto
Migliaia di persone sotto le macerie, tra cui moltissimi studenti. Il Dalai Lama prega per i defunti.
L’Orfanotrofio ROKPA a Yushu non esiste più: appello di sostegno ai soccorsi. Difficoltà per le squadre di soccorso e i mezzi pesanti di raggiungere la zona colpita. Hu Jintao promette “sforzi con ogni mezzo”. Il ministero della propaganda blocca i giornalisti. Iniziano le polemiche sulle scuole crollate, come nel Sichuan. Da Dharamsala in India, sede del suo governo tibetano in esilio, Sua Santità il Dalai Lama ha subito offerto le sue condoglianze alle vittime del terremoto a Kyigudo (in cinese: Yushu). “Sono profondamente addolorato per la perdita di vite umane e beni, a seguito del terremoto che ha colpito Kyigudo. Preghiamo per coloro che hanno perso la vita in questa tragedia e per le loro famiglie e le altre persone che sono state colpite. Per loro si terrà una preghiera speciale al tempio principale Tsuglagkhang qui a Dharamsala. È mia speranza che ogni possibile assistenza e soccorso raggiunga la popolazione. Io stesso sto studiano come posso contribuire a questi sforzi ”. Migliaia di sopravvissuti al terremoto di Yushu (Qinghai) hanno passato la notte in ripari di fortuna o all’aperto, con temperature sotto lo zero, mentre nella zona arrivano squadre specializzate di soccorso. E SOSTIENI I SOCCORSI … Read the rest of this entry »
Dalai Lama in Svizzera per cinque giorni
Sua Santità il Dalai Lama
Obama-Hu al telefono; Iran, G20 ma anche Tibet e Taiwan. Il Dalai Lama in Svizzera.
Lunga conversazione telefonica nella notte italiana tra il presidente Usa, Barack Obama, e il collega cinese, Hu Jintao: al centro dei colloqui soprattutto l’Iran, ma anche gli impegni del G20 per garantire la ripresa economica e anche le relazioni bilaterali, messe in crisi di recente dalla decisione di Washington procedere alla vendita di armi statunitensi a Taiwan e dalla scelta di Obama di ricevere alla Casa Bianca il Dalai Lama.
Il Dalai Lama sarà in Svizzera, la prossima settimana, per partecipare alla conferenza che si svolgerà al Centro congressi di Zurigo dal 9 all’11 aprile, interamente dedicata al tema dell’altruismo e dell’empatia nei sistemi economico-produttivi http://www.dalailamazurich.ch/ . … Read the rest of this entry »
Pechino: la nuova ferrovia della seta
Pechino programma una rete di treni superveloci per tutta l’Eurasia che cambierà la politica e l’economia del continente di Francesco Sisci
La vecchia via della seta era fatta di piste nel deserto che cambiavano col vento, seguivano l’istinto dei cammelli verso l’acqua, la memoria di anziane guide senza patria, a cavallo di culture e passi di montagna inaccessibili. … Read the rest of this entry »
Tibet: Dalai Lama invitato in Valle d’Aosta
Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta all’unanimità ha approvato il 25.03.10 una risoluzione in cui si esprime ”solidarietà nei confronti del popolo tibetano e delle minoranze etniche, culturali e religiose oppresse e private della loro libertà”’ e nella quale si invita il Dalai Lama per una visita. Il documento intende riaffermare, come riportato in una nota del Consiglio Valle, ”nello spirito di amicizia e di rispetto verso tutti i paesi presenti che ha contraddistinto la manifestazione sportiva, i propri valori irrinunciabili di solidarieta’ nei confronti delle minoranze etniche, culturali e religiose oppresse e private della loro liberta”’, invitando i Presidenti della Regione e del Consiglio regionale ”a rendersi interpreti di questo pensiero nelle sedi competenti e ad assicurare che venga sempre e comunque rispettato nella nostra Regione il diritto di esprimere sempre le proprie opinioni politiche”. (ANSA)
Conclusa l’assemblea generale del Partito Nazionale Democratico Tibetano
Si sono conclusi a Dharamsala i lavori della terza Assemblea Generale del Partito Nazionale Democratico tibetano (NDPT) riunita il 27 e il 28 marzo a Dharamsala per deliberare sulla nomina dei prossimi candidati al 15° Parlamento Tibetano e alla successione del Kalon Tripa, il Primo Ministro, la cui elezione avverrà nel settembre 2011. Il presidente del NDPT, Chime Yungdrung, ha reso noto in una conferenza stampa che, dopo approfondita discussione, l’Assemblea ha designato i nomi di 45 candidati al Parlamento (15 per ogni provincia tibetana) e di 3 candidati alla nomina di Primo Ministro, sottolineando l’importanza che tutti i tibetani concorrano al processo democratico attraverso la partecipazione alle elezioni. Ha inoltre auspicato, ai fini di una maggiore e più significativa democrazia, l’adozione da parte del governo tibeano in esilio di un sistema multipartitico. Ospite d’onore alla sessione inaugurale dei lavori il presidente del Parlamento Tibetano, Penpa Tsering, il quale, nel ribadire l’importanza delle elezioni del 2011 per la democrazia tibetana, ha affermato che i tibetani, nell’esprimere il loro voto, devono accantonare ogni sentimento di appartenenza regionale o di affiliazione a qualsiasi gruppo e sostenere candidati qualificati e competenti. … Read the rest of this entry »
La Cina evita un accordo vincolante su cambiamenti climatici
Il Primo Ministro britannico Gordon Brown ammonisce che se la comunità mondiale non ha sottoscritto un accordo giuridicamente vincolante a Copenhagen, la responsabilità è prevalentemente della Cina. La verità è che né la Cina né la comunità mondiale erano pronte per un tale impegno; ma le ragioni per cui la Cina non ha accettato un accordo giuridicamente vincolante, sono ancora più controverse. Questo è quanto dichiarato da Knut H. Alfsen, direttore del Centro Cicero, per la Ricerca sul Clima. Al vertice di Copenaghen ha preso parte una delegazione tibetana non ufficiale, chiamata Tibet Third Pole (Tibet Terzo Polo). Scopo di tale delegazione era quello di portare all’attenzione l’importanza dell’ecosistema dell’altopiano tibetano e le politiche ambientali cinesi in Tibet. La definizione “Terzo Polo” proviene dal fatto che l’Himalaya custodisce la terza maggiore scorta di acque glaciali al mondo, dopo il Polo Nord e il Polo Sud. … Read the rest of this entry »
Condannato monaco tibetano con processo segreto e senza garanzie
Il fondatore dell’istituto Khenpo Jigme Phuntsok è morto per cause mai chiarite durante il ricovero in un ospedale di Chengdu, il 7 gennaio 2004.
Ngagchung è stato condannato a 7 anni di carcere, ma si ignora ancora persino l’accusa. Arrestato nel luglio 2008, da allora è in isolamento senza vedere nemmeno i familiari. Da sempre il suo monastero è “sorvegliato speciale” dalla polizia. Il Tribunale di Kardze (Sichuan) ha condannato il monaco tibetano Ngagchung a 7 anni di carcere e un anno di privazione dei diritti politici. La sentenza è di gennaio, ma il processo è stato tenuto segreto e solo ora è stato denunciato dal Centro tibetano per i diritti civili e la democrazia (Tchrd). Il monaco, 39 anni dell’Istituto buddista Larung Gar, a Sertha, è in isolamento da quando è stato arrestato l’8 luglio 2008, insieme a Taphun e Gudrak, per il sospetto di avere fornito notizie sulla situazione in Tibet a “forze separatiste”. Gli altri due arrestati sono stati rilasciati dopo l’interrogatorio, mentre il monaco è stato tenuto in isolamento, senza poter vedere nemmeno i familiari stretti. Si ignorano tuttora le accuse e persino se abbia potuto godere dell’assistenza di un difensore, ma non sono stati avvertiti nemmeno i familiari ed esperti ritengono che il processo sia avvenuto con violazione delle regole internazionali. Ngahchung è nipote dell’insegnante buddista Khenpo Jigme Phuntsok, molto rispettato e fondatore dell’Istituto buddista Larung Gar. … Read the rest of this entry »
Free Tibet: “Google sia esempio per tutti”
Nel novembre del 2008 Wangdu, un operatore sanitario tibetano, è stato condannato all’ergastolo per aver mandato una mail fuori dalla regione che conteneva informazioni sulle proteste della primavera precedente.
La direttrice dell’Ong, che vigila sulla situazione dei diritti umani nel Tibet, applaude alla scelta del colosso informatico e spiega: “La fine della censura, alla fine, conviene in primo luogo alla Cina stessa”. La decisione di Google di abbandonare la Cina a favore di Hong Kong “va applaudita, perché è una vittoria contro la censura. Noi speriamo che incoraggi gli utenti internet di Cina e Tibet a chiedere di buttare giù ‘Il Grande Firewall’, simbolo del controllo cinese sulla Rete”. È il commento rilasciato da Stephanie Brigden, direttore dell’Organizzazione non governativa Free Tibet, sulla scelta del colosso informatico di spostare i suoi server nell’ex colonia britannica. La libertà di internet, continua la Brigden, “deve essere garantita dai governi e da quelle multinazionali, come Microsoft, che operano sul territorio cinese. La libertà di espressione e l’accessibilità dell’informazione sono punti fondamentali per le nazioni sviluppate e per la loro economia. … Read the rest of this entry »
Non si ferma la protesta non-violenta tibetana. Arrestati monaci e studenti
I tibetani hanno dimostrato per ricordare gli anniversari della cacciata in esilio del Dalai Lama
Nel Qinghai ignoti distribuiscono opuscoli pro-Dalai Lama, la polizia occupa il vicino monastero e arresta tre monaci a caso. Nel Gansu studenti di scuola secondaria inneggiano al Dalai Lama, la polizia arresta almeno 20 giovani.
Le autorità cinesi hanno arrestato tre monaci del monastero di Ditsa nella contea di Bayan (in cinese: Hualong), prefettura di Haidong nel Qinghai, per il solo sospetto che siano coinvolti nella distribuzione di pamphlet di contestazione. Chiusa anche la scuola condotta dal monastero. Nonostante la repressione, continuano le proteste dei tibetani e le autorità cinesi arrestato anche numerosi studenti. Il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia ( Tchrd ) riferisce che il 14 marzo nei pressi del monastero sono stati distribuiti pamphlet con la richiesta di “un rapido ritorno del Dalai Lama in Tibet” e della “fine della repressione in Tibet”. Subito dopo polizia ed esercito hanno occupato il monastero e arrestato i monaci Tulku Woeser, Yeshi, e Jamyang. … Read the rest of this entry »
Sciopero della fame dei tibetani detenuti per proteste anti-cinesi
Repressione contro i tibetani in Nepal
Il loro arresto è avvenuto il 10 marzo scorso durante gli scontri tra polizia e esuli in piazza per il 59° anniversario dell’invasione cinese del Tibet. I detenuti devono scontare una condanna a 90 giorni di carcere. Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – Ventitre tibetani hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il loro arresto avvenuto il 10 marzo scorso durante le dimostrazioni per 59° anniversario dell’invasione cinese del Tibet. I detenuti sono in digiuno da ieri e devono scontare una condanna di 90 giorni. Essi hanno violato la legge che proibisce ogni tipo di manifestazione anti-cinese sul suolo del Nepal. Per evitare strumentalizzazioni la polizia ha già annunciato che ricorrerà alle cure mediche forzate se le loro condizioni di salute inizieranno ad aggravarsi. Il 10 marzo scorso migliaia di rifugiati tibetani hanno sfilato per le strade di Kathmandu per ricordare le vittime dell’invasione cinese del Tibet avvenuta nel 1951. Iniziata con 10 minuti di silenzio la manifestazione pacifica è però degenerata in scontri con la polizia. In totale la polizia ha arrestato 34 persone, di queste 11 sono state rilasciate dopo poche ore. … Read the rest of this entry »
Google reindirizza il traffico al portale di Honk Kong: immediata contromossa cinese
Tutto come previsto: nemmeno ventiquattro ore dopo la decisione di Google di chiudere il proprio servizio cinese e reindirizzare google.cn e google.com sul dominio di Hong Kong (google.com.hk), il Governo Cinese taglia i risultati prodotti dal motore: “ the connection was reset ” è la risposta che ricevono gli utenti che tentano di accedere a risultati o parole chiave non gradite al governo. Il Great Firewall cinese è quindi entrato in opera ristabilendo la “legalità”. … Read the rest of this entry »
Protesta di ragazzi tibetani della scuola media. La polizia li arresta
La polizia cinese ferma i ragazzi tibetani.
Tibet quasi in stato d’assedio per gli anniversari di marzo Spiegato l’esercito e migliaia di poliziotti; negozi chiusi a Lhasa e altrove in segno di lutto. Esplodono lo stesso proteste di ragazzi della scuola media: la popolazione li spalleggia, la polizia opera arresti.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi intervengono anche contro i ragazzi della scuola media, se osano protestare contro Pechino e per una maggiore libertà in Tibet. Per il 2° anniversario delle proteste anticinesi del 10-14 marzo 2008, scoppiate a Lhasa e represse dall’esercito sparando sulla folla con centinaia di morti, le autorità cinesi hanno disposto severe misure di controllo con grande spiegamento di forze dell’ordine, soprattutto nei pressi dei templi tibetani e luoghi turistici.
L’anniversario ricorda anche il 10 marzo 1959 quando i tibetani insorsero contro la Cina per ottenere l’indipendenza e vennero massacrati dall’esercito cinese. … Read the rest of this entry »
Bandiere tibetane: a proposito del caso di Gressoney
Gressoney: un momento della cerimonia d’inaugurazione. La Stampa, 21 marzo 2010
Alcune settimane fa una delegazione di militari cinesi è arrivata in visita ispettiva a Gressoney Saint Jean in vista dei Giochi Militari Invernali inaugurati ieri 20 marzo. I militari hanno notato subito una bandiera del Tibet che sventolava sopra la locale scuola di sci (da due anni). Con i toni che ben conosciamo hanno preteso la rimozione immediata della stessa la cui presenza, hanno affermato, feriva la loro “sensibilità”, in quanto il Tibet farebbe parte della Cina, e costituiva un attentato all’unita della madre patria. Frasi e slogan ben noti.
Di fronte alla minaccia cinese, non vediamo come chiamarla diversamente, è iniziato un balletto di posizioni delle istituzioni locali, altalenanti tra la paura di veder compromessi i Giochi Militari, importanti per l’economia della vallata, e l’imbarazzo di dover sottostare a un diktat violento e ricattatorio che lede profondamente la dignità dei valdostani, degli italiani, delle nostre leggi, istituzioni, i nostri principi fondamentali di libertà di pensiero ed espressione. Del resto è loro abitudine sbraitare indignati contro le interferenze negli affari interni della Cina ogni qual volta si ricordano i problemi di diritti umani, ambientali, sindacali della loro grande nazione, ma non esitare un attimo ad impartire ordini a casa altrui. Il direttore della scuola Mauro David ha dunque convocato un’assemblea dei maestri di sci per deliberare in modo democratico sul destino della ormai consunta ma ancora molto significativa bandiera e la maggioranza, erano in tutto nove maestri su venti soci, ha deliberato di toglierla dal tetto della scuola. La decisione, resa pubblica, ha suscitato l’indignazione di un gran numero di cittadini della vallata evidentemente solidali con il popolo del Tibet per svariate ragioni, non ultima il fatto di essere, come i tibetani, gente di montagna e costituire una “minoranza”. Si è scatenata dunque una caccia alla bandiera da parte di privati, albergatori e ristoratori e quindi assieme a nostri soci, alla comunità tibetana e a gente della cosiddetta società civile, abbiamo deciso di manifestare la solidarietà al popolo del Paese delle nevi, come sempre pacificamente, esponendo semplicemente bandiere del Tibet durante le gare. Per questo è stato fatta una regolare richiesta dalla nostra socia Sabina Caso alla questura di Aosta. L’autorizzazione è stata però negata. Le motivazioni, varie, comprendono anche il timore di “reazioni da parte della popolazione locale” che vedrebbe lesi i propri interessi e l’immagine turistica della zona. Inoltre si richiama all’inopportunità di esporre le bandiere di fronte alla delegazione di 52 atleti cinesi e viene valutato l’interesse pubblico della riuscita della gara contro l’interesse “privato” della manifestazione di pensiero… … Read the rest of this entry »
Giro di vite in Tibet: centinaia di arresti e monaci reclusi nei monasteri
Samdhong Rinpoche, premier del governo tibetano in esilio
Dharamsala (AsiaNews) di Nirmala Carvalho
Per l’anniversario delle proteste di marzo 2008 (l’esercito sparò sulla folla facendo centinaia di morti, il fu Tibet precluso a visitatori e media) le autorità cinesi inaugurano nuove misure di sicurezza e potenziano i controlli. Samdhong Rinpoche, premier del governo tibetano in esilio : “non perdiamo la speranza, proseguiamo una protesta non violenta”.
– Nuovo giro di vite delle autorità cinesi in Tibet con centinaia di arresti e inasprimento della già severe misure di sicurezza, in vista dell’anniversario delle proteste esplose a Lhasa il 10 marzo 2008. Intervista esclusiva di AsiaNews a Samdhong Rinpoche, premier del governo tibetano in esilio, dopo che le autorità cinesi hanno chiarito che sceglieranno loro il nuovo Dalai Lama.
Il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia ( Tchrd ) denuncia che dal 2 marzo, inizio di questa nuova “campagna per la sicurezza”, sono stati arrestati circa 500 tibetani solo nella città di Lhasa e c’è sorveglianza intorno ai 3 principali monasteri della capitale (Drepung, Gaden e Sera) con divieto ai monaci di uscire senza un apposito permesso delle autorità.
Dal 1° marzo è stato anche istituito un nuovo “corpo di sicurezza” che collaborerà con la polizia “per mantenere l’ordine sociale, attraverso ispezioni e fermo dei sospetti e arresto di chi è privo dei 3 documenti previsti: carta d’identità, registrazione della residenza (hukou in cinese) e permesso temporaneo di soggiorno.” I casi sospetti saranno segnalati alla polizia. …
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DISCORSO DEL DALAI LAMA PER IL 51° ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE DEL TIBET
Saua Santità il Dalai Lama il 10.03.2010 mentre tiene a Dharamsala, India, al popolo tibetano in esilio il discorso in occasione del 51° anniversario dell'insurrezione del Tibet
DISCORSO DEL DALAI LAMA IN OCCASIONE DEL 51° ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE NAZIONALE TIBETANA
Oggi ricorre il 51° anniversario della pacifica insurrezione del popolo tibetano contro la repressione comunista cinese in Tibet e ricorre anche il secondo anniversario delle proteste pacifiche scoppiate in Tibet nel marzo 2008. Rendo omaggio a quegli eroici tibetani, uomini e donne, che hanno sacrificato la loro vita per la causa del Tibet e prego perché abbiano fine al più presto le sofferenze di coloro che in Tibet subiscono ancora l’oppressione.
Nonostante le gravi avversità subìte da molti decenni, i tibetani sono riusciti a conservare il loro coraggio e la loro determinazione, a preservare la loro cultura ispirata alla compassione e a mantenere la loro peculiare identità. È fonte di ispirazione vedere che oggi una nuova generazione di tibetani continua a mantenere viva la giusta causa del Tibet. Rendo saluto al coraggio di quei tibetani che ancora vivono nella paura e sotto l’oppressione. … Read the rest of this entry »
La guerra agli Usa del colonnello
Di Francesco Sisci – La Stampa – 02.03.10
PECHINO – La Cina dovrebbe accelerare per diventare numero 1, creare le forze armate più potenti del mondo e spodestare gli Stati uniti come “campione” globale. Questo in una frase il “Sogno cinese” (Zhongguo meng) secondo l’autore dell’omonimo libro, il colonnello superiore Liu Mingfu. L’ufficiale, con un grado equivalente in sostanza a un nostro generale di brigata, non si fa illusioni sulle conseguenze di questo sogno. Read the rest of this entry »
Pechino, il falso Panchen Lama entra nel governo
il Panchen Lama di Pechino
I tibetani in esilio puntano il dito contro il “pupazzo di Pechino”, che tuttavia “si dimostra sempre meno obbediente ai suoi padroni. È un tibetano, e il suo cuore prima o poi spezzerà le catene cinesi”. Oggi l’esordio del finto numero due del buddismo tibetano nella politica. Il governo cinese “non sembra essere troppo intelligente. Pensavano che, nominando un finto Panchen Lama, questi avrebbe obbedito a ogni loro ordine. Ma persino il pupazzo che si sono scelti, Gyaltsen Norbu, è un tibetano e prima o poi il suo cuore e le sue vere radici si manifesteranno e spezzeranno l’indottrinamento di Pechino”. … Read the rest of this entry »
La politica del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama presenta il 30 dicembre 2009 a Dharamsala il nuovo libro per ricordare la figura del Panchen Lama, in occasione del 20° anniversario della sua misteriosa morte.
Dalai Lama vuol dire maestro che è oceano di saggezza. Questo è il nome che da secoli si dà ai capi religiosi e politici del Tibet, considerati incarnazione di Avalokitesvara, il Bodhisattva della compassione. Alla morte di ciascuno di essi un complesso rituale è stato avviato per individuare la sua successiva incarnazione.
Il Tibet è un paese immenso, vasto quanto l’Europa occidentale, che sorge tra le più alte montagne del mondo. Ma proprio per la natura del territorio la popolazione è molto ridotta: solo sei milioni sono attualmente i Tibetani. Un piccolo popolo che deve la sua fama e il suo ruolo nella storia a una precisa ragione: all’aver conservato per un millennio una delle più grandi civiltà umane, quella del Buddhismo Mahayana dell’India, scomparso dall’India stessa a seguito di una lenta decadenza e poi definitivamente dopo l’invasione islamica.
Tra le vette inaccessibili di quello che veniva chiamato il Paese delle Nevi, quella civiltà ha conosciuto nuova vita, facendo del Tibet la terra favolosa dei mistici e dei santi. Una particolare struttura sociale organizzata intorno ai monasteri ha consentito ciò, una struttura facente capo a un monaco rivestito di autorità regale, per l’appunto il Dalai Lama. Per secoli dunque il Tibet è riuscito a mantenere, nel cuore dell’Asia, un’autonomia dalle potenze circostanti. A ovest, nelle regioni dell’Asia centrale, il Buddhismo veniva sradicato e sostituito dall’Islam. …
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APPELLO PER LA LIBERAZIONE DEL PANCHEN LAMA
Perché il Governo cinese ha sequestrato il Panchen Lama ed i suoi genitori?
Il 14 Maggio 2010 ricorre il 15° anniversario della scomparsa del Panchem Lama. Attiviamoci con rinnovato impegno chiedendo sue notizie e la sua liberazione. Gedhun Choekyi Nyima, 11° Panchen Lama del Tibet, fu rapito dalle autorità cinesi, assieme ai suoi genitori, il 14 maggio 1995, all’età di appena sei anni. Nel 1996 il governo cinese ha ammesso di detenerlo in “custodia preventiva” e a nulla sono valse le innumerevoli richieste di notizie sulle sue condizioni di salute e sul luogo della sua detenzione avanzate, nel corso degli anni, da numerosi governi, organizzazioni a salvaguardia dei diritti umani e dalle Nazioni Unite. Il Panchen Lama, che il 25 aprile 2005 compie sedici anni, è uno dei più importanti leader religiosi tibetani. Al suo posto, le autorità della Repubblica Popolare Cinese hanno designato un altro ragazzo, Gyaltsen Norbu, che cresce e studia a Pechino sotto lo sguardo vigile degli organi del Partito. Spesso appare in manifestazioni pubbliche a fianco dei leader cinesi. E PARTECIPA ALA PETIZIONE …
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Condanna a morte per tre attivisti tibetani
poliziotti cinesi pattugliano Lhasa. Secondo dati di Tchrd sono migliaia i tibetani detenuti dalle autorità cinesi, senza che siano formulate accuse specifiche a loro carico.
Pechino impone silenzio ai media. Il processo, a porte chiuse, si è svolto a novembre e solo nei giorni scorsi è circolata la notizia. Attivista di Il tribunale popolare di Kardze ha condannato tre tibetani per aver “fomentato il separatismo” e “disturbo dell’ordine sociale”, con pene che variano dalla condanna a morte, a 16 anni di galera. I giudici hanno emesso la sentenza il 17 novembre scorso, ma la notizia è filtrata solo in questi giorni. Attivisti per i diritti umani in Tibet spiegano che le autorità svolgono i processi “in gran segreto” per impedire il propagarsi delle informazioni e gli stessi tibetani sono “molto più cauti” nell’inviare notizie all’esterno, nel timore di ritorsioni delle autorità cinesi. Il 17 novembre la Intermediate People ’s Court della Prefettura autonoma tibetana (Tap) di Kardze, ha condannato a morte – ma la pena è sospesa per due anni – Pema Yeshi, di 28 anni. I giudici hanno comminato l’ergastolo a Sonam Gonpo, di 24 anni e 16 anni di prigione a Tsewang Gyatso, alias Tsok Tsok, di 32 anni. Lo rivelano fonti del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd), secondo cui i tre tibetani provengono da Thangkyi, città della contea di Nyarong (Xinlong xian, nella dicitura cinese), provincia del Sichuan. A carico dei tre condannati le accuse di aver “fomentato il separatismo” e “disturbo dell’ordine sociale”.La notizia del loro arresto era stata pubblicata il 18 marzo 2009 sul quotidiano Ganzi Daily , che faceva risalire il momento del fermo all’11 dello stesso mese. Essi avrebbero – secondo quanto riportato nell’articolo – distribuito volantini inneggianti all’indipendenza del Tibet e incendiato gli edifici governativi di Thangkyi, causando ingenti danni. Per cinque mesi le famiglie non hanno saputo più nulla della loro sorte fino all’agosto successivo. I tre tibetani, in realtà, erano rinchiusi nel carcere di Chengdu e il 17 novembre hanno subito il processo. Il dibattimento in aula si è svolto a porte chiuse e senza il minimo rispetto dei diritti umani, fra i quali vi è anche il diritto alla difesa dell’imputato. Il 10 dicembre, infine, funzionari locali hanno avvisato i parenti della condanna. Tashi Choephel Jamatsang, membro di Tchrd, spiega ad AsiaNews che “solo la scorsa settimana abbiamo avuto la conferma della sentenza” perché il processo si è tenuto “in gran segreto nel novembre del 2009” e la famiglia “è stato informata solo un mese più tardi”. L’attivista aggiunge che “i tibetani sono molto cauti nell’inviare informazioni” all’estero, perché “troppi sono stati arrestati con l’accusa di tradimento” per aver “diffuso segreti al mondo esterno”. “Con questo motivo – conclude – si spiega il ritardo nella pubblicazione della notizia”, ma resta la “preoccupazione” per la sentenza e le condizioni del popolo tibetano. Secondo dati di Tchrd sono migliaia i tibetani detenuti dalle autorità cinesi, senza che siano formulate accuse specifiche a loro carico. Almeno 334 i condannati dai tribunali con pene detentive che variano da pochi mesi alla pena capitale. E nella maggioranza dei casi, gli imputati non hanno diritto alla difesa e i processi si svolgono in gran segreto. (NC)
Nepal: rafforzata la polizia di frontiera col Tibet. Arrestati quattro tibetani
Si calcola che negli ultimi sei mesi siano stati arrestati in Nepal più di trenta tibetani fuggiti dal Tibet e diretti a Dharamsala.
Quattro tibetani, di cui tre donne, sono stati arrestati nel distretto nepalese di Dolakha, a 90 chilometri a nord est di Kathmandu, mentre cercavano di fuggire dal Tibet. Ne ha dato notizia sabato 20 febbraio l’organo di informazione Nepalnews on line che, citando fonti di polizia, ha reso noto che nessuno dei fuggitivi era in possesso di regolari documenti di viaggio e che potrebbero essere rimandati in Tibet. Sembra che, assieme ai tibetani, sia stato fermato anche un cittadino nepalese sospettato di averli aiutati a varcare la frontiera. Non si conoscono i nomi degli arrestati. Il comandante del reparto di polizia armata di frontiera nepalese (APF) di Chandika ha dichiarato che il contingente dislocato a Lomanthang, nel Mustang, è stato rafforzato di diciannove unità, per un totale di quarantasei militari operativi in loco. La formazione della forza speciale di sicurezza di confine risale all’inizio dell’ottobre 2009 quando, dietro esplicita richiesta di Pechino, il governo nepalese decise un capillare controllo delle sue frontiere per prevenire qualsiasi attività anti cinese da parte dei dissidenti tibetani e per evitare l’arrivo di profughi dal Tibet. Le aree più sensibili furono individuate al confine tra Mustang e Tibet e nella zona del santuario induista di Muktinath.
Si calcola che negli ultimi sei mesi siano stati arrestati più di trenta tibetani diretti a Dharamsala. In passato, ogni anno varcavano il confine nepalese almeno 2.500/3.000 tibetani ma questo numero è drasticamente calato in seguito al rafforzamento delle misure di sicurezza adottate dal governo di Kathmandu, sollecitato dalle pressioni della Cina e deciso a mantenere rapporti amichevoli con Pechino. Fonte: Phayul
Spariti i detenuti di Lhasa
La polizia cinese presidia Lhasa. Secondo il governo tibetano in esilio le vittime delle le proteste di marzo ’98 sono oltre 220; inoltre, altri 7mila tibetani sono stati arrestati e di loro non si sa più nulla. Mentre per le fonti ufficiali di Pechino sono solo 22 morti.
Ancora arresti per i tibetani: spariti i detenuti di Lhasa.
Centinaia di persone, fra cui monaci e monache buddiste, si sono riunite per un sit-in pacifico. Lo scopo è sapere che fine hanno fatto gli oltre 7mila manifestanti arrestati nel marzo 2008. La polizia li carica senza dare risposte. Poche speranze dopo l’incontro fra Obama e il Dalai Lama. In un raro segno di protesta, centinaia di tibetani hanno manifestato pacificamente contro la Cina il giorno del Capodanno lunare. I manifestanti hanno chiesto al governo cinese di rilasciare i loro compatrioti, arrestati durante le proteste che sono esplose in Tibet nel marzo del 2008. La polizia ha caricato e allontanato i dimostranti, arrestando tre persone. Nel frattempo, dopo l’atteso incontro con il presidente americano Barack Obama, il Dalai Lama si è detto “tranquillo” riguardo l’accoglienza di basso profilo con cui è stato ricevuto alla Casa Bianca: “Dopo 60 anni di esilio, sono abituato a tutto questo. La cosa importante è vedersi faccia a faccia, il resto non conta molto”. Sembrano così confermate le teorie di alcuni analisti, secondo i quali questa amministrazione americana, complice anche la crisi economica che la lega a Pechino, non ha intenzione di intervenire sulla questione tibetana. In ogni caso, la popolazione locale non sembra perdere le speranze. Secondo alcuni testimoni oculari, l’imprevista protesta si è verificata nella provincia sud-occidentale del Sichuan. Centinaia di monaci e monache buddisti, provenienti dai monasteri di Gede e Se e dal convento di Mani, si sono riuniti nella città di Ngaba, che i cinesi chiamano Aba. Secondo Dekyi Dolma, monaca di Ngaba residente a Dharamsala, i luoghi di culto che si sono uniti alla protesta sono invece “almeno otto o nove. Si sono riuniti per un sit-in, chiedendo alle autorità che fine hanno fatto i tantissimi tibetani arrestati nel 2008. Alla manifestazione c’erano anche dei bambini, ma la polizia li ha circondati e costretti ad andare via. Tre persone, che non hanno fatto nulla, sono state arrestate”.
Secondo le fonti ufficiali di Pechino, le proteste di marzo si sono concluse con la morte di 22 persone. Secondo il governo tibetano in esilio, invece, le vittime sono oltre 220; inoltre, altri 7mila tibetani sono stati arrestati e di loro non si sa più nulla.
Secondo fonti locali, in queste ultime due settimane si sono molto intensificati i controlli in Tibet e nelle province cinesi dove vivono i membri dell’etnia tibetana. Il motivo è l’incontro fra il Dalai Lama e Obama, che si è svolto lo scorso 18 febbraio. Sfidando le autorità, alcuni tibetani si sono riuniti nella notte del 17 per festeggiare l’incontro, che per loro vuol dire che Washington ha ancora interesse per la situazione del Tibet.
L’accoglienza riservata al leader buddista alla Casa Bianca, tuttavia, ha molto smorzato gli entusiasmi. Ricevuto nella Sala delle Mappe, e non nello Studio Ovale, il premio Nobel per la Pace è stato persino fatto uscire dal retro. Obama ha espresso “sostegno ai diritti umani dei tibetani che vivono in Cina”, ma non ha più voluto commentare l’incontro. (AsiaNews/Rfa)
Le immense ricchezze del sottosuolo tibetano
L’industria mineraria cinese, da molti considerata a torto fatiscente e non tecnologicamente avanzata, sta rapidamente cambiando la propria fisionomia e si appresta a divenire incontrastata leader mondiale nel settore estrattivo già dai prossimi anni.
La strategia dei piccoli passi che così ben denota l’intero sistema produttivo del colosso orientale, ancora una volta ha dato i suoi frutti: la Cina ha raggiunto dapprima la quasi totale autosufficienza e oggi si appresta a esportare parte di quelle ricchezze minerarie che un generoso sottosuolo le dispensa in modo copioso.
L’anno 2007 ha visto la Cina coronare il sorpasso nei confronti della Repubblica del Sud Africa, quale primo produttore d’oro al mondo. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama alla Casa Bianca nonostante le proteste cinesi
Nonostante le forti pressioni di Pechino, il Dalai Lama è stato ricevuto oggi dal Presidente americano Barak Obama (nella foto un momento del loro colloquio). L’incontro non è avvenuto nella Sala Ovale, di solito riservata ai meeting con i capi di stato e di governo, ma nella Sale delle Mappe, una scelta che sottolinea il carattere non ufficiale della visita. Al termine dell’incontro il leader tibetano ha dichiarato di aver parlato con Obama di “pace, valori umani e armonia”. Queste le parole che il Dalai Lama ha rivolto ai giornalisti appena uscito dalla Casa Bianca: “Ho detto al Presidente che, fin dalla mia infanzia, ho sempre ammirato gli Stati Uniti non in quanto potenza economica o militare ma in quanto campioni di democrazia, libertà e creatività umana. Sono molto contento. Come faccio sempre, ho menzionato quelle che sono le mie due priorità. In primo luogo la promozione dei valori umani, importanti per un mondo migliore e pacifico, sia per la famiglia sia per i singoli individui. Ho ricordato al presidente che le donne, per le loro caratteristiche biologiche, sono più sensibili al dolore e alle sofferenze altrui e ho auspicato una loro maggiore presenza nei ruoli di leadership. Il presidente si è dichiarato d’accordo! In secondo luogo, ho parlato al presidente dell’importanza della promozione dell’armonia religiosa e dell’importanza del rispetto di tutte le tradizioni religiose. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama alla Casa Bianca
Sua Santità il Dalai Lama festeggiato a Washington dai suoi tibetani
Obama incontra oggi il leader in esilio ma non nello Studio Ovale.
È il giorno dell’attesissimo incontro a Washington tra i due premi Nobel per la pace, Barack Obama e il Dalai Lama. Il leader spirituale tibetano in esilio, nonostante la più volte rimarcata contrarietà della Cina, entrerà alla Casa Bianca. Per non urtare ulteriormente la sensibilità di Pechino, a cui Washington chiede sostegno per l’inasprimento della sanzioni nucleari all’Iran, i due leader non si incontreranno nello Studio Ovale dove solitamente Obama riceve i capi di Stato e di governo, come a rimarcare che il presidente americano riceve il Dalai Lama nelle vesti di leader religioso e non politico. …leggi gli altri articoli:
OBAMA RESPINGE IL RICATTO CINESE SULL’IRAN di Gian Micalessin
L’AMERICA SCOPRE DI TEMERE LA RINCORSA CINESE.
Dall’economia alle tecnologie dai trasporti all’energia Pechino guadagna sempre più terreno.
Egemonia asiatica, la Cina punta alla leadership totale. Di FEDERICO RAMPINI
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Proteste simboliche dei tibetani nel giorno del Losar. In Tibet un capodanno imposto dal regime.
Lhasa: un momento dei festeggiamenti del Capodanno Tibetano del 1938.
Come avvenuto lo scorso anno, molti tibetani, sia in Tibet sia in esilio, hanno espresso la volontà di rinunciare alla celebrazione del Losar, il capodanno tibetano, che quest’anno cadeva il 14 febbraio, e di dare vita a simboliche e pacifiche manifestazioni di protesta per ricordare il persistere della repressione nel loro paese occupato dai cinesi. In molte aree del Tibet, incluse quelle incorporate nelle province del Qinghai, del Gansu, dello Yunnan e del Sichuan, la gente ha deciso di boicottare le celebrazioni in segno di lutto per i compatrioti uccisi e arrestati a partire dal marzo del 2008. Per lo stesso motivo, anche i tibetani in esilio rinunceranno ai consueti festeggiamenti pubblici e privati, al lancio di fuochi d’artificio e alle cerimonie religiose più solenni ed elaborate. A New York, la sede centrale del gruppo Students for a Free Tibet ha lanciato, per l’occasione, la campagna “Sono un Tibetano”. Per tutto il tempo del Losar, definito “un momento di cambiamento, speranza e rinnovamento”, i tibetani sono chiamati ad esprimersi nella loro lingua, a vestire gli abiti tradizionali e ad osservare le loro usanze così da rafforzare il sentimento d’identità nazionale dell’intera comunità. … Read the rest of this entry »
Presto il primo Dalai Lama donna
Sua Santità il Dalai Lama: “Potrei rinascere donna”.
Secondo Tenzin Taklha il portavoce del leader spirituale del popolo tibetano “E’ possibile che il successore sia proprio una donna”.
«Tutto è possibile: anche che in un prossimo futuro vi sia un Dalai Lama donna». È la convinzione di Tenzin Taklha, portavoce del 14° Dalai Lama, Tenzin Gyatso, leader spirituale e temporale del popolo tibetano.
Tenzin Taklha ha ribadito alcune dichiarazioni dello stesso Dalai Lama, premio Nobel per la pace nel 1989. «E’ possibile – ha detto Taklha – che, come già detto anche da Sua Santità, che nella ricerca del prossimo Dalai Lama vi sia la possibilità di trovare una donna. Nulla si può escludere anche se non è ancora giunto il momento. Grazie a dio, Sua Santità sta bene, gode di ottima salute e in futuro si vedrà». http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201002articoli/51909girata.asp
Obama:«Incontrerò il Dalai Lama»
Obama sfida la Cina. «Incontrerò il Dalai Lama»
La Casa Bianca ha detto oggi che l’incontro tra Barack Obama ed il Dalai Lama avrà luogo. È quanto riporta la Cnn, ricordando che l’incontro era stata già rimandato una volta prima della visita del presidente in Cina.
Le dichiarazioni del portavoce del presidente statunitense arrivano dopo che la Cina ha minacciato un ulteriore tensione nei rapporti con gli Stati Uniti di fronte ad un incontro tra Obama ed il leader spirituale tibetano. Un incontro che «minerebbe seriamente le fondamente delle relazioni politiche sinoamericane» ha dichiarato Zhu Weiqun, funzionario del partito comunista cinese che gestisce i rapporti con i rappresentanti del Dalai Lama. L’opposizione di Pechino ad un incontro fra il Dalai lama e il presidente americano Barack Obama si inserisce in un clima già teso fra Stati Uniti e Cina, le cui economie sono strettamente legate con il rischio di ripercussioni sulle scelte di politica estera. … Read the rest of this entry »
Dialogo? Sì ma fra sordi
I due inviati del Dalai Lama Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen
Le dichiarazioni dell’inviato del Dalai Lama: Lodi Gyari. Pechino, 2 febbraio 2010, ore 10 (ora locale). Zhu Weiqun, vice ministro del “United Front Work Department” (UFWD) del Partito Comunista Cinese, tiene una conferenza stampa per chiarire il punto di vista di Pechino dopo la conclusione del 9° incontro tra i due inviati del Dalai Lama (Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen), lo stesso Zhu e altri dirigenti cinesi. Viste oggi dalla capitale cinese le prospettive del “dialogo sino-tibetano” sembrano più nere che mai. Infatti Zhu, dopo aver chiarito che, il Dalai Lama non può ergersi a rappresentante del popolo tibetano, ha tenuto a precisare che, “Il governo centrale cinese e quello della Regione Autonoma del Tibet sono i soli rappresentanti dei tibetani”, aggiungendo per maggior chiarezza, “… il cosiddetto ‘Governo tibetano in esilio’ rappresenta una violazione delle leggi cinesi”. Inoltre ha chiarito ai giornalisti presenti che i due inviati tibetani, “… non hanno alcun diritto legale di discutere con noi la condizione della Regione Autonoma del Tibet, essendo null’altro che i rappresentanti privati del Dalai Lama e potendo quindi parlare solo dalla prospettiva di quest’ultimo o, al massimo, del piccolo gruppo di persone che lo circonda”. … Read the rest of this entry »
G2: USA-CINA
Energia, finanza e geopolitica: ecco dove si gioca la vera sfida di Marcello Foa
MANOVRE Il web è solo il pretesto. Da qui parte la strategia americana del contenimento. Google è soltanto un pretesto. Dietro c’è ben altro. L’avvio di una strategia americana per ridimensionare la nascente potenza cinese. Un’azione preventiva e finora ben condotta, perché inaspettata.
Fino a poche settimane fa la situazione appariva molto diversa. Gli Stati Uniti, azzoppati da un debito pubblico enorme, erano finanziariamente ostaggi di Pechino, che da tempo compra a mani basse Buoni del Tesoro statunitensi, al punto da essere costretti ad accettare un direttorio: il G2, come l’avevano chiamato Obama e Hu al vertice di Londra della scorsa primavera. Da allora, e fino alla fine del 2009, Washington aveva dato l’impressione di essere addirittura succube di Pechino. Chi non ricorda le imbarazzanti missioni del ministro del Tesoro Geithner per rassicurare e blandire le autorità cinesi? O il rifiuto di Obama di incontrare il Dalai Lama? E il vertice sul clima di Copenaghen saltato soprattutto per le impuntature della delegazione di Pechino, subito assecondate dagli americani? … Read the rest of this entry »
Dove rinascerà il Dalai Lama?
di Raimondo Bultrini, Pubblicato su Limes 6/2009.
Iniziamo la collaborazione con Raimondo Bultrini, giornalista di “La Repubblica” e corrispondente dall’Asia, che ha particolarmente studiato la situazione tibetana, vedi il suo libro “Il Demone e il Dalai Lama” (Baldini Castoldi ed.) che tratta un tema di scottante attualità e fa luce su una questione per troppo tempo sottovalutata ma della massima delicatezza.
Il caso del monastero di Tawang, nell’estremo Nord dell’India, dove potrebbe reincarnarsi la guida spirituale tibetana. Un altro motivo di tensione nei rapporti fra Pechino e Delhi. Se l’Oceano di Saggezza si sdoppia.
Sono cinquant’anni che lungo le strade di McLeod Ganj, a venti minuti di strada dissestata da Dharamsala nell’Himachal Pradesh, tra tonache amaranto e mendicanti sadhu, monasteri di stile himalayano e mandir hindu, il Tibet si mischia con l’India nel primo e riuscito trapianto di massa di esuli del Popolo delle Nevi. E’ stato un vero e proprio trapianto politico, visto che i tibetani fuggivano dal regime comunista entrato con la forza prima nel Sichuan e poi nelle altre regioni intermedie fino a Lhasa, la capitale.
Oggi ci sono molte altre regioni dell’India dove vivono le seconde e terze generazioni di quelle comunità che cercarono di rispettare la tradizione e ricostruirono il più realisticamente possibile – come a Dharamsala – l’ambiente abbandonato in fretta mezzo secolo fa. … Read the rest of this entry »
Nuova politica per il Tibet: repressione e modernizzazione
Pechino si vanta della modernizzazione industriale del Tibet che sta portando benessere alla regione. Ma secondo il Dalai Lama questa politica sta portando al “genocidio culturale” del Tibet.
Riprendono oggi i dialoghi fra gli inviati del Dalai Lama e il governo cinese. Ma le posizioni rimangono immutate: il Dalai Lama chiede l’autonomia culturale e religiosa; Pechino lo accusa di voler dividere la nazione. Intanto in Tibet la Cina ha lanciato un nuovo programma che prevede arresti e aspre sentenze contro monaci e fedeli, insieme a un enorme sforzo finanziario e di personale. Sono giunti oggi nella capitale cinese gli inviati del Dalai Lama per la ripresa dei colloqui sulla situazione della regione himalayana. I negoziati sono stati aperti e chiusi diverse volte dal 2002. L’ultima occasione è stata nel novembre 2008, dopo le Olimpiadi di Pechino e dopo la violenta repressione dei moti tibetani di marzo dello stesso anno. L’analisi di uno dei più grandi esperti di politica cinese. Il Dalai Lama cerca una soluzione per poter tornare in Tibet, da dove è fuggito nel 1959. In cambio egli ha da tempo annunciato la rinuncia al potere politico e all’indipendenza della regione, domandando però l’autonomia religiosa e culturale. … Read the rest of this entry »
2009: l’anno nero per diritti umani in Cina
Il 25 dicembre il Tribunale di Pechino ha condannato il dissidente Liu Xiaobo, a sinistra con la moglie, a 11 anni di carcere per “incitamento alla sovversione” per avere scritto “Carta 08”, documento che chiede al governo il rispetto dei diritti umani riconosciuti nella Costituzione cinese e riforme democratiche. Liu è in carcere dall’8 dicembre 2008.
Nel 2009 il governo cinese ha inasprito la repressione contro dissidenti e attivisti, con carcerazioni, gravi condanne detentive anche per semplici proteste o contro gli avvocati che difendono i diritti civili e umani, una sistematica persecuzione contro tibetani e uiguri, la mancanza di riforme legali. All’opposto, sono diminuite le proteste e le critiche della comunità internazionale. E’ il triste quadro dell’annuale Rapporto mondiale del gruppo Human Rights Watch, pubblicato ieri. Lo dice Human Rigths Watch nella sua relazione annuale. Pechino ha molto inasprito la persecuzione contro dissidenti e attivisti. Intanto l’Occidente diminuisce sempre più le critiche e la difesa dei diritti umani. Solo per il mese di dicembre, il rapporto ricorda come il 19 dicembre il governo cambogiano, pressato da Pechino, ha rimpatriato con la forza 20 profughi uiguri. L’Alto Commissario Onu per i rifugiati aveva espresso “preoccupazione” che i profughi, se rimpatriati, fossero soggetti a torture o arresti arbitrari. Il 25 dicembre il Tribunale di Pechino ha condannato il dissidente Liu Xiaobo (nella foto) a 11 anni di carcere per “incitamento alla sovversione” per avere scritto “Carta 08”, documento che chiede al governo il rispetto dei diritti umani riconosciuti nella Costituzione cinese e riforme democratiche. Liu è in carcere dall’8 dicembre 2008. … Read the rest of this entry »
L’eroismo di Google e la paura della Cina
Obama e Hillary Clinton vogliono la fine della censura su internet. Ma la Cina non è disposta a allentare la presa sulla censura, fondamentale per il mantenimento della dittatura del Partito comunista. A rischio i rapporti fra le due nazioni, mentre gli attivisti per i diritti umani applaudono. … Read the rest of this entry »
Google abbatte la censura cinese
Un navigatore del web in Cina legge su Google le notizie, finora censurate, su Sua Santità il Dalai Lama ed il Tibet
Le diatribe scoppiate in questi giorni fra Google e la Cina e poi fra Washington e Pechino sono un messaggio importante per l’intera comunità internazionale. A metà mese il gigante di internet ha scoperto che i suoi sistemi in Cina sono stati violati da alcuni hacker locali (forse su commissione del governo di Pechino), che sono riusciti a rubare indirizzi e-mail e dati su dissidenti cinesi. Google ha ritenuto che questo era troppo. La compagnia americana aveva già accettato una buona dose di censura entrando nel mercato cinese nel 2006: filtraggio delle notizie critiche del Partito comunista; cancellazione di temi legati a Tibet, Taiwan, Falun Gong, persecuzione religiosa, ecc… Al tempo, la scelta di Google era stata criticata dai cybernauti come un tradimento della libertà della rete, uno dei principi sbandierati dalla stessa compagnia che si è difesa dicendo che “un po’ di informazione libera è meglio che niente”.
Google continua ad offrire ai suoi utenti cinesi materiale senza censura, nell’attesa di ridiscutere con Pechino gli accordi per la sua presenza in Cina. La compagnia americana è pronta anche a chiudere i suoi uffici in Cina. Attualmente Google possiede almeno un terzo del mercato cinese di internet. La sua principale rivale, Baidu, sostenuta dal governo come l’anti-Google, copre invece il 60%. Ma la maggioranza degli utenti di Google sono persone con un alto livello di educazione, sono concentrati nelle città e hanno un buon salario medio. … Read the rest of this entry »
Tibet : il governatore dà le dimissioni
Hu Jintao propone più investimenti nella regione. Ma esperti osservano che qu esti aiuti beneficiano soprattutto gli etnici han e che nel lungo termine non impediscono nuove proteste. Intanto Qiangba Puncog, che ha vissuto la repressione del 2008, si dimette. Pechino vuole garantire la “stabilità nel lungo termine” in Tibet aumentando “gli investimenti e l’assistenza economica”. E’ quanto il presidente Hu Jintao ha indicato l’8 gennaio durante un incontro del Politburo centrale del Partito comunista sulla regione himalayana. L’incontro ad alto livello ha dato le indicazioni per il raduno del Congresso del popolo tibetano che si tiene dal 10 al 15 gennaio a Lhasa. Il governatore della regione autonoma, Qiangba Puncog (v. foto), e il presidente del Comitato permanente del Congresso tibetano Legqog daranno entrambi le dimissioni. Dopo le proteste di piazza esplose nel marzo 2008 a Lhasa e altrove, represse nel sangue con centinaia di morti e migliaia di arresti, la situazione in Tibet è rimasta tesa e molte zone sono ancora sotto legge marziale di fatto. … Read the rest of this entry »
Non dovevano diventare più buoni?
Ma dopo le Olimpiadi non dovevano diventare più buoni?
di Piero Verni
Ve li ricordate quelli che nel 2008, mentre tibetani, uiguri, dissidenti cinesi, praticanti della Falun Gong e molti altri critici del governo cinese protestavano in tutto il mondo contro l’infamia che i Giochi Olimpici si stavano per tenere in un Paese dove anche le più elementari forme di democrazia sono conculcate e qualsiasi voce critica è ridotta al silenzio livido delle prigioni, dei laogai quando non delle esecuzioni capitali, ci davano degli estremisti? … Read the rest of this entry »
Appello per fermare l’esecuzione dei tibetani condannati a morte
È in corso l’invio di una lettera di petizione da inviare al Ministro della Giustizia cinese per fermare l’esecuzione delle condanne a morte sentenziate lo scorso 8 aprile 2009 nei confronti di quattro tibetani coinvolti nelle manifestazioni del marzo 2008 a Lhasa. È possibile firmare la petizione on line collegandosi al sito web di International Tibet Support Network in seguito riportato: http://org2.democracyinaction.org/o/5380/t/5114/p/dia/action/public/?action_KEY=598 La lettera di petizione sarà automaticamente inviata. Assieme ai tibetani e al tutte le organizzazioni che nel mondo operano a difesa dei diritti umani, facciamo sentire la nostra voce a difesa della vita dei condannati!
Appello per il rilascio di Dhondup Wangchen
Dhondup Wangchen fu arrestato il 26 marzo 2008, poco dopo aver completato le riprese del film – documentario “Leaving Fear Behind”. Nel documentario sono riportati i sentimenti dei tibetani circa i Giochi Olimpici del 2008 e i loro punti di vista sull’attuale situazione in Tibet e sul ritorno del Dalai Lama. Vi invitiamo a visitare il sito: http://www.freetibetanheroes.org/ e a firmare la lettera on line indirizzata al Presidente cinese Hu Jintao che troverete nel sito menzionato cliccando su “TAKE ACTION” (di fianco alla foto di Dhondup Wangchen). LEGGI TUTTO Read the rest of this entry »
Dhondup Wangchen condannato a sei anni di carcere
Dhondup Wangchen, trentacinque anni, fu arrestato il 26 marzo 2008 assieme al suo assistente, il monaco Jigme Gyatso, per aver girato, in Tibet, il film Leaving Fear Behind, un documento sulla vita e le aspirazioni dei tibetani alla vigilia dei Giochi Olimpici.
Dhondup Wangchen, trentacinque anni, fu arrestato il 26 marzo 2008 assieme al suo assistente, il monaco Jigme Gyatso, per aver girato, in Tibet, il film Leaving Fear Behind, un documento sulla vita e le aspirazioni dei tibetani alla vigilia dei Giochi Olimpici. Jigme Gyatso fu rilasciato su cauzione sette mesi dopo, il 15 ottobre 2008 . Dhondup Wangchen, il documentarista tibetano arrestato dal governo cinese per aver girato un filmato nel quale intervista i suoi connazionali sulla situazione nel paese occupato, è stato condannato a sei anni di carcere. La sentenza è stata pronunciata il 28 dicembre 2009. Le autorità cinesi non hanno ancora dato comunicazione ufficiale della sentenza né è stato comunicato il nome della località in cui si è tenuto il processo ma la notizia è stata diffusa da Radio Free Asia, dal Governo Tibetano in Esilio e dai famigliari dei documentarista.
Wangchen, in un primo tempo incarcerato presso il centro di detenzione di Ershilibu, a Sining, in Amdo, fu trasferito pochi mesi dopo in un alloggio governativo per essere interrogato. Fu poi rinchiuso nel Centro di Detenzione N. 1 di Sining.
Nel luglio 2009, il governo cinese sostituì Li Dunyong, l’avvocato liberamente scelto da Wangchen, con un difensore di nomina governativa. Human Rights Watch condannò senza riserve questo gesto definendolo “una violazione della legge penale cinese e una violazione dei diritti umani internazionali che garantiscono agli accusati il diritto di scegliere liberamente il proprio difensore e di incontrarlo durante il periodo della detenzione”. .. Read the rest of this entry »
Dure condanne di Pechino a monaci e lama tibetani
Il 3 gennaio 2010, il console generale cinese in India Wang Donghua ha definito il Dalai Lama “un monaco politico, che presto mostrerà anche a Delhi la sua vera faccia. Per questo, deve essere cacciato dal Paese”.
Una manifestazione a Delhi chiede il rilascio di Tenzin Delek, del Panchen Lama e di tutti i leader religiosi e politici del Tibet. Pechino, in risposta, manda i soldati nella contea di Nyagchuka e condanna un abate buddista a otto anni di galera. Il Dalai Lama, per la Cina, è un “monaco politico”. Un folto contingente dell’Esercito di liberazione popolare cinese sta piantonando in questi giorni Thang Karma, nella contea tibetana di Nyagchuka, per intimidire la popolazione locale che chiede a gran voce il rilascio del lama Tenzin Delek (condannato senza prove a 20 anni di carcere per la sua fedeltà al Dalai Lama), del Panchen Lama e di tutti i dissidenti politici arrestati. Nell’ultimo anno, Pechino ha messo in galera circa 60 leader (politici e religiosi) tibetani. Il governo centrale cinese ha pure condannato l’abate tibetano Phurbu Tsering Rinpoche a 8 anni e sei mesi di reclusione per “appropriazione indebita di suolo pubblico e detenzione illegale di munizioni”. In realtà, la condanna (emessa il 23 dicembre) è collegata ai moti anti-cinesi scoppiati in Tibet nell’estate del 2008. Il leader buddista, molto rispettato dalla popolazione, è stato arrestato il 18 maggio 2008: alcuni giorni prima, circa 80 monache avevano protestato contro la “ri-educazione patriottica” (una pratica di lavaggio del cervello) imposta dalla Cina nei luoghi di culto tibetani. Rinpoche, 53 anni, avrebbe confessato: i suoi avvocati dicono però che la confessione gli è stata estorta con la tortura. Il lama ha già passato circa 15 anni in galera. … Read the rest of this entry »
La svolta nepalese: il Tibet è cinese, basta protestare
Il primo ministro nepalese Madhav Kumar col presidente cinese Hu Jintao
Il Nepal “farà di tutto per fermare le attività anti-cinesi sul proprio territorio, e riconosce il Tibet e Taiwan come parti inalienabili del territorio governato da Pechino. Per questo, non sarà permesso a nessuno di usare il territorio nepalese per danneggiare gli interessi cinesi”. Lo ha detto ieri il primo ministro di Kathmandu Madhav Kumar Nepal al presidente cinese Hu Jintao, nel corso della sua prima visita ufficiale a Pechino. Il premier in visita ha incontrato anche il primo ministro Wen Jiabao e il membro del Politburo Wu Bangguo.
Il nuovo primo ministro di Kathmandu arriva a Pechino e garantisce al presidente cinese Hu Jintao che non saranno permesse attività secessioniste sul territorio del Nepal. In cambio, accordi commerciali e di sviluppo.
Per la delegazione nepalese era presente anche il ministro per le Risorse idriche, Prakash Sharan Mahat, che ha aggiunto: “In meno di mezz’ora di colloqui, i due leader hanno riconosciuto la grande cooperazione che si è formata fra i due Paesi sin da quando, 54 anni fa, sono nati i rapporti diplomatici bilaterali. Il presidente cinese ci ha assicurato del suo sostegno totale”. il consigliere politico Raghuji Panta ha aggiunto che Hu Jintao “ha definito il Nepal un amico molto importante per la Cina”.
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Brutalmente percossi i sette tibetani rilasciati a Nyachuka
I soldati cinesi occupano militarmente il Tibet mentre i tibetani sostengono che le accuse contro Tenzin Delek sono infondate e che a suo carico non esistono prove certe.
L’emittente radio Voice of Tibet ha diffuso la notizia del rilascio di sette tibetani arrestati per aver partecipato alle dimostrazioni per la liberazione del monaco Tenzin Delek Rinpoche, iniziate il 5 dicembre scorso nella contea di Nyachuka. Un tibetano in esilio ha dichiarato che i sette rilasciati sono stati brutalmente percossi e che per uno di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale a causa di una grave ferita al capo.
Almeno altri venti dimostranti sono in stato d’arresto e i tibetani residenti nella zona sospettano che le autorità cinesi trattengano gli arrestati nel timore che la vista dei segni delle percosse e delle torture loro inflitte scatenino atti di rappresaglia da parte di parenti e abitanti della zona. Nonostante l’avvenuta liberazione dei sette tibetani, a Nyachuka la situazione rimane tesa e, nelle aree interessate alla protesta, continua il dispiego di ingenti forze paramilitari e di polizia. … Read the rest of this entry »
La Cina usa l’emergenza clima contro i tibetani
L’Ong tibetana Free Tibet a Copenhagen accusa la Cina d’usare l’emergenza clima per reprimere il popolo tibetano.
Arrestati nei giorni scorsi 60 tibetani che chiedevano il rilascio di un leader buddista. Pechino: “Il Dalai Lama continua a fare accuse diffamatorie contro di noi”. Il governo cinese “vuole usare le preoccupazioni del mondo riguardo l’ambiente per giustificare la colonizzazione del Tibet e l’allontanamento forzato di un enorme numero di pastori nomadi dalla zona in cui vivono da secoli”. È l’accusa lanciata oggi dall’organizzazione non governativa Free Tibet , presente alla Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici in corso a Copenhagen. Nel frattempo, il governo di Pechino ha arrestato circa 60 tibetani della contea di Nyagchuka che chiedevano il rilascio di Tenzin Delek Rinpoche, nota figura del buddismo locale in carcere da anni con l’accusa di sovversione. Condannato all’ergastolo nel 2005, egli è ritenuto il responsabile di alcuni attentati avvenuti nel 2002 nella provincia del Sichuan. In ogni caso, l’accusa non ha mai presentato prove contro di lui (v. AsiaNews.it, 26/01/2005 Cambiata in ergastolo la pena di morte per un monaco tibetano ). … Read the rest of this entry »
Rivolta a Nyakchukha
Tenzin Delek Rinpoche
Il 5 Dicembre 2009, oltre 500 giovani tibetani hanno inscenato una manifestazione a Nyakchukha per chiedere la liberazione di Tenzin Delek Rinpoche e protestare contro l’occupazione cinese. Al grido di “Tibet Indipendente” hanno cercato di raggiungere il centro cittadino ma sono stati subito attaccati dalla polizia cinese. La popolazione è così insorta ed ha cercato di impedire l’arresto dei manifestanti che venivano selvaggiamente percossi dagli agenti cinesi. Il primo bilancio degli scontri è di 80 feriti e 160 arresti. La notizia degli incidenti ha fatto rapidamente il giro della Contea ed altre centinaia di giovani provenienti dalla zona di Golok e Othok hanno cercato di raggiungere in motocicletta il centro cittadino per unirsi ai rivoltosi ma sono stati a loro volta attaccati dalla polizia cinese e arrestati. Le truppe d’occupazione hanno poi creato posti di blocco ad ogni incrocio. Molti giovani tibetani sono riusciti ad aggirarli fuggendo verso la campagna circostante mentre altri che cercavano di sfuggire all’arresto sono stati poi bloccati in una vallata non lontana. A Nyakchukha e Lithang è stata imposta la legge marziale. Fonte: Corrispondente di Dossier Tibet dai Territori Occupati, C ampagna di S olidarietà con il P opolo T ibetano Sito : www.dossiertibet.it , Dossier Tibet TV : www.mogulus.com/tibetv
Monaca tibetana muore in carcere cinese
Yangkyi Dolma, 33 anni, monaca tibetana del monastero Kardze Lamdrag deceduta in circostanze poco chiare in un carcere cinese.
Tre giorni fa la famiglia è stata avvertita della gravità della sua salute, ma giunti all’ospedale, hanno saputo della morte. Nessuna notizia di un’altra monaca, arrestata insieme il 24 marzo scorso in una piccola dimostrazione pacifica. Una monaca tibetana, arrestata mesi fa per una protesta a Karze, è morta domenica 6 dicembre 2009 in circostanze non chiare. La famiglia non ha potuto riavere il corpo della defunta per un’autopsia. Yangkyi Dolma, 33 anni, monaca tibetana del monastero Kardze Lamdrag (in cinese: Ganzi), era stata arrestata il 24 marzo scorso ed è morta ieri all’ospedale di Chengdu (Sichuan). Secondo fonti citate dal Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd), il corpo di Dolma non è stato ancora riconsegnato alla famiglia e non è chiaro se è avvenuta un’autopsia per stabilire le cause della morte. Fonti del Tchrd affermano che lo scorso 3 dicembre la Pubblica sicurezza di Karze aveva avvertito i familiari sulle cattive condizioni di salute della monaca. La famiglia, viaggiando anche di notte è giunta a Chengdu ieri mattina presto, dove è stata data loro la notizia della morte di Yangkyi Dolma. Il 24 marzo scorso, Yangkyi Dolma e Sonam Yangchen, del monastero di Lamdrag (Karze, prefettura autonoma tibetana nella provincia del Sichuan) hanno protestato in modo pacifico nella piazza del mercato di Karze chiedendo un “veloce ritorno del Dalai Lama in Tibet” e “diritti umani e libertà religiosa per i tibetani”.
Almeno 50 poliziotti e personale della sicurezza hanno accerchiato le due monache e dopo averle selvaggiamente picchiate in pubblico con sbarre e bastoni elettrici, le hanno trascinate in un furgone che le ha condotte in una prigione sconosciuta. “La Cina fuori del Tibet. Permettete il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Fermate la persecuzione religiosa in Tibet”. Secondo una dichiarazione della Trehor Welfare Society, questi erano gli slogan scanditi dalle due monache mentre lanciavano in aria volantini inneggianti all’indipendenza. Quella stessa sera la casa Yankyi fu letteralmente saccheggiata dalla polizia cinese, che requisì come prova del “crimine” le fotografie del leader tibetano in esilio, il Dalai Lama. I genitori ed i membri delle famiglia furono convocati dalla polizia dove furono interrogati per ore ed ore e subirono minacce in quanto accusati d’aver legami con le forze ” separatiste del Dalai Lama in esilio “.
Tenzin Choeying dell’Associazione “Studenti per un Tibet libero”, in India, ha dichiarato: “I soldati cinesi l’hanno picchiata senza pietà in pieno giorno nella zona del mercato della città di Kardze. E possiamo ben immaginare cosa potrebbero fare a porte chiuse nel segreto del carcere “.
A tutt’oggi, mentre si sa della morte di Yangkyi Dolma, non si conosce nulla sulla sorte dell’altra monaca Sonam Yangchen. (AsiaNews)
TIBET: IL TERZO POLO
La politica interna della Cina non rappresenta solo un grande pericolo per l’esistenza dei nomadi tibetani, ma anche per circa 1,3 miliardi di persone che dipendono dalle acque che originano dall'Himalaya.
L’ECOSISTEMA TIBETANO ALLA CONFERENZA SUL CLIMA DI COPENHAGEN
Sull’altopiano tibetano, chiamato dagli scienziati “Il Terzo Polo della Terra” per gli innumerevoli corsi d’acqua che scaturiscono dai suoi ghiacciai, è in atto un rapido e impressionante mutamento climatico che mette a rischio non solo le fonti di sussistenza dei nomadi e degli abitanti dei villaggi ma la stessa sicurezza di oltre un miliardo di persone che vivono nell’area del sud est asiatico.
Dal 1949, anno dell’invasione del Tibet, la Cina si è resa responsabile di una dissennata politica di sfruttamento del territorio tibetano che ha provocato le carestie e la desertificazione del suolo. La deforestazione selvaggia attuata nelle regioni del Tibet orientale è causa delle inondazioni che ogni anno flagellano i territori della Cina dell’est. Il massiccio e sregolato sfruttamento delle risorse minerarie ha avvelenato i fiumi e il sottosuolo. In questo drammatico contesto, il mutamento climatico costituisce un’ ulteriore e grave minaccia alla sopravvivenza dell’ecosistema e delle risorse del Tibet. … Read the rest of this entry »
Attivisti tibetani all’Europa: non scordate i diritti umani
Secondo le organizzazioni non governative, nel corso del summit bilaterale in corso a Nanchino Bruxelles deve usare il suo peso economico per chiedere più rispetto dei diritti umani in Cina. Per Free Tibet, “ai Ventisette serve una nuova politica estera”.
L’Unione europea “non sta usando con il giusto peso il suo status di maggior partner commerciale della Cina. Potrebbe fare pressione su Pechino per ottenere un miglioramento nel campo dei diritti umani, ma non lo fa. Ora serve con urgenza una nuova politica estera, che sia concertata con tutti gli Stati membri”. È l’opinione dell’Organizzazione non governativa Free Tibet , che in occasione del summit fra Cina e Ue riporta l’attenzione sulla situazione della regione settentrionale. Anche Human Rights Watch si allinea, e chiede che Bruxelles “dia un seguito alle sue numerose dichiarazioni, secondo cui i diritti umani sono al primo posto della loro attività diplomatica”.
Secondo il comunicato di Free Tibet , “la recente nomina di un presidente e di un ministro degli Esteri europeo forniscono l’opportunità temporale per un radicale ripensamento della strategia europea sulla Cina. Noi pensiamo che sia arrivato il momento per una posizione condivisa sulla situazione del Tibet, che deve essere un argomento all’interno delle relazioni fra i due organismi”. … Read the rest of this entry »
Dichiarazione Buddista sui cambiamenti climatici
Siccità in Cina
Una dichiarazione Buddista sui cambiamenti climatici
Nel periodo che precede la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, prevista a Copenhagen nel mese di dicembre 2009, la Dichiarazione che segue presenterà agli organi di stampa mondiali una prospettiva spirituale sui cambiamenti climatici che è unica nel suo genere nonchè il nostro appello affinché le problematiche legate al clima siano affrontate con tempestività. Il documento è stato tratto dal contributo fornito da più di 20 maestri buddisti al libro “A Buddhist Response to the Climate Emergency (Una risposta buddista all’emergenza del clima)”.
Il testo Il momento di agire è ora, è stato preparato quale dichiarazione pan-buddista dal maestro Zen David Tetsuun Loy e dal maestro Theravada Ven. Bhikkhu Bodhi con l’ausilio scientifico del Dott. John Stanley.
Il Dalai Lama Read the rest of this entry »
Cinque anni di prigione ad uno scrittore in Tibet
Kunga Tsayang scrittore e blogger tibetano condannato da un tribunale cinese per le sue attività editoriali.
Kunga Tsayang scrittore e blogger tibetano è stato condannato da un tribunale cinese per aver rivelato “segreti di Stato”. Quindici anni a Kunchok Tsephel, fondatore di un sito web dedicato alla letteratura tibetana. Il processo si è svolto a porte chiuse. Un tribunale cinese ha condannato Kunga Tsayang, scrittore e fotografo tibetano, a cinque anni di prigione. Secondo le notizie diffuse dal Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd) l’uomo, arrestato il 17 marzo scorso, è accusato di aver rivelato “segreti di Stato”, relativi al degrado ambientale della regione tibetana. Il processo a porte chiuse si è svolto il 12 novembre scorso nel tribunale popolare di Kanlho a Gannan, una “Prefettura autonoma tibetana” nella provincia del Gansu. Fra i capi di imputazione a suo carico l’aver pubblicato discorsi politici riguardanti il Tibet sul sito web Jottings . … Read the rest of this entry »
Obama invita Pechino a dialogare col Dalai Lama
Barak Obama e il presidente cinese Hu Jintao
Nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta dopo un incontro di due ore nella Grande Sala del Popolo, a Pechino, Barak Obama e il presidente cinese Hu Jintao (nella foto) hanno parlato dei temi affrontati nel corso del loro colloquio. Circa la questione del Tibet, il presidente americano ha dichiarato di aver chiesto alla Cina di riprendere i colloqui con i rappresentanti del Dalai Lama. “Come indicato dal presidente Hu” – ha affermato Obama – “gli Stati Uniti rispettano la sovranità e l’integrità territoriale della Cina e, ancora una volta, abbiamo ribadito il nostro appoggio alla politica di “una sola Cina”.
“Abbiamo tuttavia fatto notare che, mentre riconosciamo che il Tibet è parte della Repubblica Popolare cinese, gli Stati Uniti sostengono la ripresa, a tempi brevi, del dialogo tra i rappresentanti cinesi e il Dalai Lama per risolvere ogni problema e ogni differenza che possa esservi tra le parti”. … Read the rest of this entry »
ROMA: V CONGRESSO MONDIALE DEI PARLAMENTARI PRO-TIBET
Il testo della dichiarazione di Roma del V Congresso Mondiale dei Parlamentari pro-Tibet; 20 novembre 2009 Read the rest of this entry »
Documento conclusivo del V Congresso Interparlamentare per il Tibet
DECLARATION
I. PREAMBLE
The Fifth World Parliamentarians’ Convention on Tibet, meeting in Rome on the 18th and 19th of November 2009 –
Defends the right of the Tibetan people to their own identity, culture and way of life;
Reaffirms its strong commitment to the people of Tibet and to the non-violent path they have chosen, under the leadership of His Holiness the Dalai Lama;
Reaffirms the critical role played by parliaments and parliamentary bodies in raising awareness of the difficult situation in Tibet within governments and international institutions and in formulating policies for the benefit of the Tibetan people; Read the rest of this entry »
Roma: il Dalai Lama al V Congresso Mondiale per il Tibet
Il Dalai Lama ed il Presidente della Camera Fini
Il Dalai Lama, la massima autorità spirituale tibetana, è oggi a Roma per partecipare al quinto Congresso mondiale parlamentare sul Tibet. Ha incontrato questa mattina, in forma privata, Gianfranco Fini, presidente della Camera. Fino a ieri pomeriggio il leader spirituale tibetano era in visita in Trentino Alto Adige, regione da lui molto ammirata per l’autonomia acquisita e che potrebbe rappresentare un modello per un futuro Tibet autonomo all’interno della Cina. «Solidarietà e vicinanza al Dalai Lama e al popolo tibetano» ha dichiarato Fini, e poi, rivolgendosi al leader spirituale, ha così proseguito: “Sono onorato di darle il sincero benvenuto alla Camera, salutando lei saluto tutto il popolo tibetano. La Camera dei deputati segue con attenzione e preoccupazione ciò che accade in Tibet, e siamo convinti di dover esprimere solidarietà alla sua persona e al suo popolo”. Fini ha espresso tra l’altro “un senso profondo di ammirazione per la saggezza e l’illuminata moderazione del Dalai Lama” e ha ricordato di come, dopo gli ultimi incidenti nella scorsa primavera, la Camera avesse votato una mozione bipartisan con cui ha fatto sentire la sua voce, esprimendo viva preoccupazione per il popolo tibetano. La mozione sollecitava il governo cinese ad accogliere le richieste del Parlamento europeo per «un dialogo costante, aperto, veritiero e costruttivo tra le autorità di Pechino e i rappresentanti del Dalai Lama». … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama a Trento e Bolzano
Sua Santità il Dalai Lama nel corso del suo intervento
Arrivato a Bolzano su invito della Fondazione Cassa di Risparmio e dell’Accademia Europea (Eurac), Il Dalai Lama ha incontrato in mattinata il presidente della provincia Luis Durnwalder e i membri della giunta. Successivamente, Tenzin Gyatso ha partecipato all’incontro “Una vita per la libertà, la pace e la dignità umana”, organizzato da Eurac all’interno della rassegna “Incontrando i Premi Nobel” , rassegna che in passato ha visto sul palco dell’Accademia l’intervento di importanti figure, quali Rita Levi Montalcini e Alfonso Pérez Esquivel. “Se ci sarà data una maggiore autonomia – ha dichiarato il Dalai Lama a Bolzano – i cinesi avranno una migliore garanzia che il Tibet resti in Cina. Le autorità di Pechino hanno paura e usano la forza per reprimere il Tibet. Temono che l’autonomia sia usata come strumento per arrivare alla separazione, cioè all’indipendenza. Ma questo non è vero, basta guardare gli esempi del Canada negli Usa e della Scozia in Gran Bretagna, dove ci sono movimenti indipendentisti, ma la maggioranza vuole restare nello Stato”. … Read the rest of this entry »
Le autonomie per il Tibet
Il testo della Carta di Trento per il Tibet, documento finale del Convegno. Le autonomie per il Tibet. Trento, 17 novembre 2009
Nel marzo 2008 il mondo intero si indignò per la violenta repressione operata dal governo cinese nei confronti dei monaci e dei civili tibetani che a Lhasa, come in tante parti del Tibet, protestavano per la negazione dei loro diritti. Alla vigilia delle Olimpiadi la causa tibetana diventò di dominio dell’opinione pubblica mondiale. All’indomani i rappresentanti del Governo tibetano in esilio hanno presentato alla delegazione cinese un memorandum contenente le richieste per arrivare ad una genuina autonomia per il Tibet. … Read the rest of this entry »
Cina: carcere segreto a chi chiede giustizia
La ragazza veniva dal Gansu, remoto nord ovest. Quindici anni e una missione. Chiedere giustizia a nome di suo padre, troppo malato per andare a Pechino per far valere i suoi diritti. Il 10 luglio 2008 individui in borghese l’hanno chiusa in una serie di centri di detenzione improvvisati. “Non c’era che da dormire e mangiare. … Read the rest of this entry »
Arunachal Pradesh, 30mila fedeli per il Dalai Lama
Oltre 30mila devoti buddhisti hanno ascoltato questa mattina la preghiera recitata dal Dalai Lama nel monastero di Tawang, cittadina dello Stato settentrionale dell’Arunachal Pradesh al confine fra il Tibet e l’India.
Arunachal Pradesh, Sua Santità il Dalai Lama ha sottolineato che la sua è una visita non politica ed ha ricordato la prima visita nel monastero di Tawang, durante il viaggio che lo ha portato via dal Tibet nel 1959. Pechino: “È una provocazione”. Oltre 30mila devoti buddhisti hanno ascoltato questa mattina la preghiera recitata dal Dalai Lama nel monastero di Tawang, cittadina dello Stato settentrionale dell’Arunachal Pradesh al confine fra il Tibet e l’India. Il leader religioso ha ribadito che la sua è una visita “non politica”, mentre Pechino l’ha definita “altamente provocatoria”.
Nelle scorse settimane, infatti, Pechino ha accusato il Dalai Lama di fomentare la ribellione e di sfidare il dominio cinese sulla regione tibetana con questa sua visita nello Stato di confine indiano. Il premier indiano Manmohan Singh ha invece risposto alla Cina definendo il Premio Nobel per la pace “un ospite d’onore” per l’India.
I fedeli hanno viaggiato per giorni per non mancare all’incontro con il leader spirituale tibetano: alcuni sono arrivati anche dal vicino Buthan. Read the rest of this entry »
Appello di Lama Zopa per bloccare in Nepal la strage rituale di 500.000 animali
Il massacro di bufali in Nepal
Cari amici
Avrete sicuramente già letto la notizia che in Nepal a partire dal prossimo 24 novembre avrà luogo il sacrificio di 500.000 animali. Si tratta del Ghaddimai animal sacrifice festival, un evento che ha luogo ogni cinque anni.
Il Buddha Boy ha scritto agli organizzatori chiedendo l’annullamento del sacrificio ma la sua richiesta è stata respinta. Trattandosi di un’importante festività Hindu, il Buddha Boy sta pensando di recarsi di persona sul luogo per cercare di fermare l’evento. Io penso che se non si è titolari di un grande potere o un’autorità riconosciuta da mettere in campo, nessuno verrà ascoltato. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama in Arunachal Pradesh: duro attacco della Cina all’India
Migliaia di monaci e di devoti davanti al monasterodi Tawang ascoltano Sua Santitàil Dalai Lama
Accolto da migliaia di fedeli il Dalai Lama è arrivato al monastero di Tawang nella parte nord orientale dello stato dell’Arunachal Pradesh. Rivolgendosi a una folla di oltre trentamila persone, molte in attesa da giorni nello spiazzo antistante al monastero, il leader tibetano, al suo arrivo e prima di iniziare il ciclo degli insegnamenti buddhisti, ha ribadito il carattere “non politico” della sua visita. “Ovunque io vada, per la Cina è ormai una consuetudine montare delle campagne contro la mia persona” – ha dichiarato. “L’accusa mossa nei miei confronti dal governo comunista cinese di incoraggiare un movimento separatista è del tutto priva di fondamento”. Read the rest of this entry »
Sul Dalai Lama la Cina è sempre più nervosa
Il primo ministro indiano Singh: “Il Dalai Lama è un capo religioso, non politico, ed è un ospite d’onore per l’India”.
I commenti cinesi sulla visita del Dalai Lama allo Stato indiano dell’Arunachal Pradesh “non vanno neanche presi sul serio. Dimostrano soltanto il nervosismo di Pechino, che nasce da una mancanza di legittimazione su quel territorio e costringe i suoi leader a creare accuse false e prefabbricate”. Lo dice ad AsiaNews il primo ministro tibetano in esilio Samdhong Rinpoche, che commenta le reazioni ufficiali del governo cinese alla visita del prossimo 8 novembre del leader tibetano nello Stato di confine.
Il quotidiano governativo China Daily , parlando della visita del Dalai Lama, ha scritto: “Spesso, quella persona mente e si impegna in azioni tese a danneggiar le relazioni della Cina con gli altri Paesi”. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Ma Zhaoxu ha aggiunto ieri: “Abbiamo espresso le nostri preoccupazioni al governo indiano. Crediamo che questo episodio dimostri, ancora una volta, l’anima anti-cinese del Dalai Lama. Ci opponiamo alla sua visita in una regione di confine: è un atto separatista”. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Non chiedo l’indipendenza per il Tibet
“Non chiedo l’indipendenza per il Tibet, chiedo sono una genuina autonomia così come è contemplata nella costituzione della Repubblica Popolare cinese”. Queste, ancora una volta, le parole del Dalai Lama, in risposta alla domanda di un giornalista, al suo arrivo a Matsuyama, la principale città dell’isola di Shikoku, in Giappone. Ha inoltre definito “segnali incoraggianti” le critiche alla politica cinese in Tibet espresse nel corso dell’ultimo anno da studiosi e intellettuali cinesi. Il leader tibetano ha inoltre dichiarato che il lavoro svolto in esilio, nell’arco degli ultimi cinquant’anni, ha consentito la preservazione del patrimonio culturale tibetano “più intatto in esilio che in Tibet”. Read the rest of this entry »
ALLARME PER I MUTAMENTI CLIMATICI IN TIBET
Il rapido sciogliersi dei ghiacciai e le piogge a carattere alluvionale stanno mettendo a rischio la vita e le risorse della popolazione tibetana. È quanto affermano nell’articolo “Melting Mountains”, apparso sul New York Times, Ajay Chhibber e Andreas Schild, rispettivamente assistente segretario generale del Programma allo Sviluppo delle Nazioni Unite e direttore del Centro Internazionale per lo Sviluppo delle aree montane. “Quando, la prossima settimana, gli esperti in materia di cambiamenti climatici si incontreranno a Barcellona, prima del summit di Copenhagen (10 – 12 dicembre 2009), non dovranno dimenticare di prestare maggior attenzione al dramma in atto nelle regioni himalayane”, Read the rest of this entry »
Lhasa, Pechino ha mandato al patibolo altri quattro tibetani
Tibet: proteste contro Pechino
Lhasa, Pechino ha mandato al patibolo altri quattro tibetani
Secondo il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia, la sentenza di morte è stata emessa l’8 aprile. Non si fermano i massacri contro l’etnia, dopo le proteste del 14 marzo dello scorso anno. La Corte intermedia del Popolo di Lhasa, capitale del Tibet, ha eseguito lo scorso 20 ottobre la condanna a morte comminata l’8 aprile contro quattro tibetani per la loro presunta partecipazione alle proteste di massa avvenute lo scorso anno nella città. La condanna è stata eseguita immediatamente ai danni di Lobsang Gyaltsen, Loyak, Penkyi e un quarto di cui non si conosce il nome. La sentenza è stata supervisionata ed approvata dal comune. I media cinesi non hanno riportato in alcuna forma la notizia, resa pubblica dal Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia. Read the rest of this entry »
Tibet, scoperto un enorme giacimento di metano fra i ghiacci
Il Potala, il Palazzo del Dalai Lama a Lhasa
Tibet, scoperto un enorme giacimento di metano fra i ghiacci
Potrebbe rappresentare l’indipendenza energetica della Cina. Ma gli idrati di metano, conosciuti anche come “ghiaccio che brucia”, sono anche uno degli agenti più inquinanti al mondo. Nella tundra tibetana “è nascosto il segreto per l’indipendenza energetica della Cina, che vede aprirsi la strada verso uno sviluppo ecosostenibile e senza petrolio”. Lo ha dichiarato ieri un rappresentante del ministero cinese per la Terra e le risorse, che ha spiegato: “Sotto i ghiacci di Tibet e Qinghai i nostri geologi hanno trovato il più grande giacimento sotterraneo di idrati di metano”. Il combustibile, noto come “ghiaccio che brucia”, è caratteristico del sottosuolo cinese: per forma e spessore, assomiglia all’acqua solidificata. Ma se viene bruciato, sprigiona energia pulita: il metano è infatti un combustibile pulito, che emette diossido di carbonio e acqua. Read the rest of this entry »
Tibetani e indiani in marcia contro i 60 anni di violenze della Cina
I festeggiamenti per i 60 anni della Repubblica popolare cinese sono la celebrazione di “60 anni di violenze, bugie e oppressioni contro i popoli del Tibet, del Turkestan orientale e della Cina”. È quanto affermano i leader del Congresso dei giovani tibetani (Cgt)
La massiccia presenza dell’esercito cinese in Tibet costituisce una minaccia “alla sovranità e all’economia dell’India”. La politica di Pechino verso le minoranze “sbagliata e disastrosa”. I festeggiamenti per i 60 anni della Repubblica popolare cinese sono la celebrazione di “60 anni di violenze, bugie e oppressioni contro i popoli del Tibet, del Turkestan orientale e della Cina”. È quanto affermano i leader del Congresso dei giovani tibetani (Cgt), gruppo in esilio che lotta per i diritti della popolazione, mentre migliaia di indiani e tibetani, uniti, protestano a New Delhi contro le “violente repressioni” perpetrate da Pechino. Come già avvenuto in occasione dei Giochi olimpici, il Partito comunista ha messo in scena uno spettacolo “per migliorare l’immagine della Cina nel mondo” e conquistare il ruolo di “leader negli affari globali”, ma la sfilata di “armi e tecnologia” militare durante la parata mostrano il vero volto del Paese: “un avvertimento al mondo Read the rest of this entry »
Sessant’anni di tirannia: le proteste dei tibetani. Decine d’arresti in Tibet ed in Nepal
Le proteste dei tibetani a Delhi
Mentre Pechino celebrava i sessant’anni della fondazione della Repubblica Popolare, in diverse parti del mondo i tibetani hanno inscenato manifestazioni di protesta per denunciare i soprusi e l’arroganza della Cina.
A New Delhi, la polizia indiana ha arrestato ventuno tibetani che, sventolando bandiere a lutto e avvolti nel vessillo tibetano, si erano riuniti di fronte all’ambasciata cinese, nella zona di massima sicurezza di Chanakyapuri. Gli attivisti, tutti appartenenti al Tibetan Youth Congress , hanno cercato di oltrepassare il muro di cinta dell’ambasciata (nella foto l’arresto di un tibetano). “Si sono arricchiti succhiando il sangue del popolo”, ha dichiarato un manifestante ai giornalisti. Un altro tibetano ha così affermato: “Noi del T ibetan Youth Congress non possiamo stare a guardare, i cinesi arrivano persino a cercare pretesti per attaccare l’India, il paese che per noi è un esempio e per il quale siamo disposti anche a sacrificare le nostre vite”. Read the rest of this entry »
Samdhong Rimpoche: “sono stati 60 anni di sofferenze per il popolo cinese”
Soldati cinesi presidianolapiazza del Potala a Lhasa
“In questi 60 anni, dalla fondazione della Repubblica popolare di Cina, ci sono state immense sofferenze per il popolo cinese, quello tibetano e le altre etnie. Le nostre sofferenze non sembrano avere fine e non ci sono segni di qualsiasi cambiamento verso una minore repressione. Per questo, per tutti quelli che nel Paese soffrono, questo anniversario è un evento triste”. Samdhong Rinpoche, premier del governo tibetano in esilio, con sede a Dharamsala (India), scrive per AsiaNews cosa significa per i tibetani l’anniversario del 1° ottobre.
Nel Tibet per l’anniversario c’è un ampio schieramento di forze dell’ordine, che controllano Lhasa e molti monasteri per impedire qualsiasi protesta (nella foto: il palazzo Potala a Lhasa).
A Pechino e altrove il governo cinese festeggia l’evento con grandiose celebrazioni, all’insegna del progresso e dei successi economici della Cina. Ma Rimpoche osserva che “il progresso economico non l’ha ottenuto il Partito comunista cinese, è un fenomeno globale. Negli ultimi 60 anni c’è stata una rapida crescita di molte economie dell’Asia meridionale e dell’est, come pure nei Paesi occidentali. Il progresso della Cina non può ritenersi un merito del Pcc e della sua guida”. Read the rest of this entry »
I 60 anni della Repubblica Popolare Cinese: il partito contro il popolo
di Bernardo Cervellera (AsiaNews).
Roma (AsiaNews) . Il 1° ottobre 2009 la Repubblica popolare cinese compie 60 anni dalla sua fondazione. Per la cultura dell’estremo oriente, compiere 60 anni riveste uno speciale significato: i sei decenni racchiudono un ciclo completo del calendario lunare e sono considerati il momento in cui un uomo raggiunge la piena maturità. Essi sono pure un tempo per riflettere sui risultati ottenuti e un augurio per nuove sfide future. Read the rest of this entry »
Samdhong Rinpoche: L’Occidente vuole compiacere la Cina
Il Primo Ministro del Governo Tibetano in Esilio, prof. Samdhong Rimpoche
Dopo aver appreso che il Dalai Lama non incontrerà il presidente Barak Obama, in occasione della sua prossima visita a Washington, il Primo Ministro del Governo Tibetano in Esilio, prof. Samdhong Rimpoche, ha accusato gli Stati Uniti e le nazioni dell’occidente di essere acquiescenti nei confronti della Cina sulla questione del Tibet. “Molti stati hanno adottato questa politica” – ha affermato Rinpoche – “e anche il governo degli Stati Uniti sembra non essere da meno”. “Oggi” – ha proseguito – “gli interessi economici prevalgono su ogni altra considerazione”. I giorni scorsi, dopo la visita a Dharamsala di una delegazione della Casa Bianca guidata da Valerie Jarret, emissario di Obama, il Dalai Lama aveva espresso il desiderio di incontrare il presidente americano che, nel mese di novembre, si recherà in Cina. Nel corso dell’incontro, la signora Jarret e Maria Otero, Coordinatore Speciale USA per la questione tibetana, avevano reiterato l’impegno del presidente americano a sostegno del popolo tibetano Read the rest of this entry »
Ministro indiano Krishna: l’Arunachal Pradesh è parte integrante dell’India
Sui 3.500 km di confine tra India e Cina c’è poco meno di uno scontro a fuoco al giorno.
Il ministro ribadisce la ferma posizione indiana sullo Stato rivendicato dalla Cina. Sui 3.500 km di confine tra i due Stati c’è poco meno di uno scontro a fuoco al giorno. I due colossi asiatici hanno interesse a convivere e crescere insieme, ma permane una “reciproca mancanza di fiducia”. “L’Arunachal Pradesh è parte integrante dell’India… Di certo l’integrità della sovranità territoriale dell’India deve essere rispettata”. Il ministro degli Affari esteri S M Krishna in un’intervista televisiva ribadisce la ferma posizione indiana su una regione che la Cina con uguale forza rivendica come sua. Il ministro ha aggiunto che “i confini indiani sono saldi” e che “il nostro esercito è in grado di difenderli”, anche se ha aggiunto che New Delhi e Pechino sono Paesi maturi e responsabili e che confida che il dialogo e il confronto trovino una soluzione sui discussi confini tra i due Stati.
Dopo la guerra del 1962, sono tuttora incerti parte dei 3.500 chilometri di confine tra i due Stati, che cadono in gran parte lungo gli alti monti himalayani. All’epoca la Cina penetrò nell’Arunachal Pradesh (Ap) e tuttora rivendica come propria tale regione di 90mila km quadrati, di tradizione buddista, che chiama Tibet meridionale. Intanto mantiene l’occupazione su 38mila kmq nel Ladakh. New Delhi rivendica anche circa 5.180 kmq di Kashmir settentrionale, che il Pakistan ha ceduto alla Cina nel 1963.
Di recente i media hanno parlato di un aumento dei piccoli conflitti a fuoco tra i due eserciti nelle zone di confine, notizia smentita da New Delhi. Brahma Chellaney del Centro di ricerca politica a New Delhi dice che gli “sconfinamenti” cinesi sono passati da circa 140 nel 2006 a 270 nel 2008, e non sono in diminuzione.
Pechino ha soltanto detto di avere intensificato la vigilanza sui confini di Tibet e Xinjiang, dopo che nelle due regioni ci sono state grandi proteste di piazza su base etnica, e ha accusato l’India di fomentare la tensione, anche tramite “notizie inaccurate” pubblicate dai media. Read the rest of this entry »
Crescono le tensioni fra Delhi e Pechino
La storica stretta di mano tra il Presidente indiano Singh ed il suo omonimo cinese Hu
Finora gli scontri erano solo fra soldati dei due eserciti sui confini contesi. Ma ora c’è il Dalai Lama; la concorrenza nei mercati africani; la troppa amicizia della Cina con Pakistan, Sri Lanka e Myanmar; l’invasione di prodotti cinesi in India. I vantaggi dell’India: la democrazia e l’uso dell’inglese. Ma si collabora nel mondo informatico.
Mentre il mondo spera nel regno di Cindia [l’unione dei mercati di India e Cina] per uscire dalla crisi economica mondiale, appaiono sempre più frizioni fra i due giganti dell’Asia. Certo, la competizione tra India e Cina data da molto tempo: per decenni essa ha riguardato confini ed affari militari. Ma di recente, con la loro entrata nel commercio e negli affari internazionali, Delhi e Pechino hanno cominciato a scontrarsi sempre più spesso su una miriade di temi. Nelle ultime settimane si rincorrono notizie di intrusioni dei militari cinesi nei territori di confine, l’ultimo è avvenuto il 13 settembre nello stato settentrionale dell’Uttarkanth. Il governo di New Delhi cerca di minimizzare per lasciare i motivi di tensioni lontano dai riflettori e non offrire spunti polemici all’opposizione interna. Ma i fatti dicono che nella cosiddetta Line of Actual Control (Loc), i rispettivi eserciti non si limitano a controllarsi a vicenda. È di oggi la notizia diffusa dall’ Indian Army del ferimento di due ufficiali della Indo-Tibetan Border Police in uno scontro a fuoco con militari cinesi nel nord del Sikkim. Read the rest of this entry »
Monaco tibetano torturato e ucciso nelle prigioni cinesi
Il monaco tibetano Phuntsok Lhundup (nella foto in abiti civili), 32 anni, del monastero di Drepung, torturato e ucciso nelle prigioni cinesi.
Phuntsok Lhundup, 32 anni, del monastero di Drepung, era stato arrestato il 10 marzo 2008, durante le manifestazioni a Lhasa. Il suo cadavere è stato consegnato ai familiari a fine agosto. Nessuna notizia di un altro monaco dello stesso monastero, da oltre un anno nelle mani della polizia.
Un monaco tibetano del monastero di Drepung è morto per le torture subite durante la detenzione. Il religioso buddista era stato arrestato durante i moti di Lhasa nel marzo 2008, che hanno causato la morte di centinaia di tibetani e l’arresto di migliaia.
Il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd) ha annunciate oggi di aver ricevuto notizie da fonti sicure che il monaco Phuntsok Lhundup (nome da laico: Kalden), 32 anni, del villaggio n.8 a Tos-doe, nella contea di Phenpo Lhundup, vicino a Lhasa è morto mentre era in prigione, a causa di torture. Il decesso dovrebbe essere avvenuto verso la metà di agosto. La sua famiglia ha ricevuto il corpo senza vita del loro parente alla fine di agosto.
Il 10 marzo 2008 Phuntsok, insieme ad altri 300 monaci del monastero di Drepung hanno partecipato a una marcia pacifica, per protestare contro la politica cinese sul Tibet. Lui e altre decine di monaci sono stati arrestati dalle forze di sicurezza.
Dal suo arresto fino a pochi giorni fa non si è più saputo nulla di lui. Nessuno, nemmeno i suoi familiari o i fratelli del monastero hanno mai ricevuto alcuna informazione sulla sua detenzione.
Secondo le fonti di Tchrd , Phuntsok è morto in carcere a metà agosto, soffrendo di torture, maltrattamenti e isolamento. Le stesse fonti ricordano che un fratello di Phuntsok Samdup, anch’egli del monastero di Drepung, è stato pure arrestato il 10 marzo 2008. Anche di lui non si sa nulla.
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=16287&size=A # (Ha collaborato Nirmala Carvalho)
Il Dalai Lama a Taiwan prega con buddisti e cattolici
Il Dalai Lama a Taiwan col cardinale Paul Shan Kuohsi
Il Dalai Lama ha terminato ieri la sua visita nelle zone flagellate dal tifone Morakot, nel meridione di Taiwan, dopo avere incontrato il cardinale Paul Shan Kuohsi.
A Kaohsiung, nell’epicentro della zona colpita, i due leader religiosi hanno tenuto un forum su religione e umanità, ultima attività pubblica del Dalai Lama prevista per questo viaggio. Sono stati accolti con un’ovazione da oltre 1.000 persone, felici di incontrarsi con i due religiosi che – secondo l’espressione di Medusa Kuo all’agenzia Bloomberg – “hanno il desiderio di portare la pace”.
Dopo l’incontro il leader tibetano è tornato a Taipei, accolto davanti all’albergo da circa 200 manifestanti – nonostante il robusto dispiegamento di polizia – favorevoli all’annessione di Taiwan alla Cina, che lo hanno contestato come inutile causa di “problemi” e hanno gridato slogan come “Taiwan e il Tibet appartengono alla Cina”. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama a Shiao Lin, l’epicentro del tifone di Taiwan
il Dalai Lama al villaggio di Shiao Lin, ora ridotto a un ammasso di fango e detriti, ed ha pregato assieme ai superstiti della tragedia
I devastanti effetti del tifone Mokarot che, all’inizio del mese di agosto ha colpito l’isola di Taiwan provocando la morte di almeno 571 persone, hanno costretto il presidente taiwanese Ma Ying-jeou, subissato dalle critiche per il ritardo e l’inefficienza nell’invio degli aiuti umanitari, ad accogliere la richiesta del partito d’opposizione, il Democratic Progressive Party, di invitare il Dalai Lama per portare conforto alle famiglie delle vittime. Arrivato sull’isola nella tarda serata del 30 agosto, il leader tibetano si è recato il giorno successivo al villaggio di Shiao Lin (nella foto), ora ridotto a un ammasso di fango e detriti, ed ha pregato assieme ai superstiti della tragedia. Ai giornalisti ha dichiarato di non essere dispiaciuto per il rifiuto del presidente Ma a incontrarlo e ha sottolineato il carattere puramente umanitario della sua visita. “Per quanto mi riguarda, non vi è nulla di politico nella mia agenda”, ha affermato. “Tuttavia” – ha proseguito – “Taiwan dovrebbe mantenere stretti e peculiari legami con la Cina ma, allo stesso tempo, dovrebbe poter avere democrazia e prosperità”. “Noi non vogliamo la separazione di Taiwan dalla Cina ma il destino dell’isola è legato a quello di oltre venti milioni di persone”. “Ora vivete in un sistema democratico e dovete conservarlo”, Read the rest of this entry »
Taiwan: il Dalai Lama guida la preghiera di 20mila per commemorare le vittime del tifone
Sua santità il Dalai Lama: “Abbiamo grande fiducia nella umanità del popolo cinese”.
Commovente cerimonia con oltre 20mila persone nella zona più colpita dal tifone. Pechino annulla incontri già fissati con Taiwan. Il premier del governo tibetano in esilio parla del significato della visita e delle prospettive per la popolazione tibetana. Il Dalai Lama, in visita nel meridione di Taiwan per portare conforto alla popolazione colpita dal tifone Morakot, ha presieduto oggi una cerimonia di preghiera in memoria degli oltre 600 vittime e dispersi. Non si placa la polemica di Pechino, che annulla o rinvia incontri già fissati con Taipei. Samdhong Rinpoche, primo ministro (kalon tripa) del governo tibetano in esilio, spiega in esclusiva ad AsiaNews il significato e le finalità della visita del leader buddista tibetano.
Oltre 20mila persone hanno partecipato oggi alla preghiera presieduta dal Dalai Lama a Kaohsiung, nella zona più colpita dal tifone. La gente ha cantato insieme, chi in tibetano e chi in mandarino. Fonti locali riportano che tutti erano molto commossi e che la cerimonia ha avuto un significato soltanto spirituale e religioso.
In risposta, oggi Pechino ha cancellato o rinviato la già fissata visita a Taiwan di due importanti delegazioni cinesi Read the rest of this entry »
Taiwan: il Dalai Lama visita i sopravvissuti dal tifone Morakot
Il Dalai Lama visita i sopravvissuti nei luoghi distrutti dal tifone Morakot
Pechino insiste che la visita avrà conseguenza negative per i due Paesi. Ma il leader spirituale ripete che vuole solo portare conforto alla popolazione. Un sacerdote presente nei luoghi racconta ad AsiaNews le conseguenze del tifone e la difficile ripresa della vita quotidiana.
Il Dalai Lama ha iniziato oggi la controversa visita nel sud di Taiwan, dove il tifone Morakot ha ucciso almeno 571 persone (ma altre 106 sono “disperse”) e distrutto interi villaggi sommersi sotto montagne di fango e pietre. La Cina riafferma la sua protesta contro la visita del leader spirituale tibetano, che accusa di essere un pericoloso terrorista. Dalle zone flagellate dal tifone, un sacerdote racconta ad AsiaNews la drammatica situazione.
Il Dalai Lama si è recato nel villaggio Hsiaolin, che conta almeno 424 morti. Read the rest of this entry »
Pechino si oppone in modo “risoluto” alla visita del Dalai Lama a Taiwan
Nella sua blanda reazione, la Cina se la prende con il Dpp e il Dalai Lama, senza minacciare sanzioni, come ha fatto altre volte per altri Paesi che hanno invitato il leader spirituale tibetano. In forse anche una visita di Ye Xiaowen, direttore dell’Ufficio affari religiosi di Pechino.
Con una prevedibile reazione, la Cina si “oppone in modo risoluto” alla visita del Dalai Lama a Taiwan, “in ogni forma e ruolo”. Ma la reazione – in confronto ad altre volte – sembra essere molto più blanda. In più essa è diretta più all’opposizione che allo stesso presidente taiwanese. Un portavoce dell’Ufficio per gli affari con Taiwan ha dichiarato: “Proprio mentre persone da tutte le fasce sociali in Cina stanno offrendo una mano per aiutare la ricostruzione di Taiwan e superare presto il disastro del tifone, alcuni membri del Dpp hanno scelto di organizzare la visita a Taiwan del Dalai Lama”. Egli, secondo Pechino, “non è una pura figura religiosa”, ma “sotto il pretesto della religione è da sempre impegnato in attività separatiste”.
Su richiesta di sette sindaci del sud, tutti del Dpp (partito democratico progressista, all’opposizione), il presidente Ma Ying-jeou ha dato il permesso per una visita del Dalai Lama alle zone colpite dal tifone Morakot per “consolare e pregare per le vittime”. Read the rest of this entry »
Ma Ying-jeou approva la visita del Dalai Lama a Taiwan per motivi “religiosi”
Il leader spirituale tibetano dovrebbe consolare la popolazione e pregare per le vittime del tifone Morakot. Di solito Pechino esprime aspre critiche ai Paesi che osano invitare il Dalai Lama, accusato di “separatismo”.
Il presidente Ma Ying-jeou ha dichiarato che la sua amministrazione approva la visita a Taiwan del Dalai Lama per consolare e pregare per le vittime del tifone Morakot. La visita dovrebbe svolgersi fra il 31 agosto e il 4 settembre.
L’annuncio è avvenuto mentre il presidente era in visita nelle zone più colpite dal disastro, che ha fatto finora 461 morti e 192 dispersi, oltre a enormi danni alle infrastrutture e all’agricoltura. L’invito al leader spirituale tibetano era venuto dai 7 capi di località del sud, tutti appartenenti al Partito democratico, all’opposizione.
L’ufficio del presidente ha precisato che la decisione ad avallare l’invito è basata su motivi religiosi e considerazioni umanitarie. “Pensiamo – ha detto il portavoce Wang Yu-chi – che questo fatto non dovrebbe danneggiare le relazioni fra i due lati dello Stretto di Taiwan”. Read the rest of this entry »
Balcanizzare l’India: un progetto di Pechino?
Finora l’India è sopravvissuta alle previsioni pessimiste di una balcanizzazione, ma la Cina sembra voglia provarci ancora.
Un articolo su un sito “semi-ufficiale” cinese descrive le tappe per dividere l’India in 20 o più staterelli, sostenendo nazionalisti, separatisti, pakistani, tamil, srilankesi e bangladeshi. Preoccupazioni di New Delhi. Ma finora l’India, sebbene scossa da tante tensioni, ha sempre tenuto.
Il governo di New Delhi ha presentato una protesta ufficiale per i contenuti di un articolo pubblicato su un sito cinese, che mira a dividere l’India in “20-30 staterelli”, sostenendo guerriglie e nazionalisti presenti all’estero e all’interno della grande democrazia indiana.
Apparso l’8 aprile scorso sul sito internet www.iiss.cn (China International Institute for Strategic Studies) l’articolo descrive con minuzia una roadmap per dividere l’India: “Per frantumare l’India, la Cina può servirsi di paesi come il Pakistan, il Nepal ed il Bhutan; Read the rest of this entry »
Il Panchen Lama di Pechino visita Lhasa durante una festa tibetana
Nel 1995 il Dalai Lama riconobbe come 11ma reincarnazione del Panchen Lama il piccolo Gedhun Choekyi Nyima, di 6 anni, nella foto. Le autorità cinesi lo hanno fatto sparire e nessuno sa dove sia.
Circa 150 mila pellegrini tibetani si sono radunati ieri per la festa dello Shoton (Yoghurt), partecipando allo srotolamento di una immagine gigante del Buddha sulle alture che circondano il monastero di Drepung a Lhasa. Decine di migliaia di fedeli sono arrivati fin dall’alba per trovare i posti migliori e assistere all’ostensione della grande immagine o thangka dipinta su stoffa. I fedeli pensano che se l’immagine sacra viene a coprire i loro corpi, essi saranno benedetti.
L’origine della festa segna la fine del ritiro spirituale estivo dei monaci, che interrompono il digiuno mangiando dello yogurt. Ma il culmine della festa è l’ostensione dell’enorme immagine di 200 mq, ricamata dai monaci con oro e seta su un fondo di cotone.
Più di 100 monaci del monastero di Drepung hanno portato il lungo rotolo del thangka , prima di srotolarlo e poggiarlo sulla collina. Nei tempi di maggior splendore il monastero di Drepung ha ospitato fino a 10 mila monaci. Attualmente il governo cinese non permette che siano ospitati più di 700 monaci. In questo modo essi cercano di frenare l’influenza spirituale del Dalai Lama fra i religiosi tibetani.
Ieri la televisione cinese di stato ha mostrato il Panchen Lama apocrifo Gyaltsen Norbu, nominato da Pechino, mentre salutava molti monaci tibetani. Norbu è stato scelto dalla Cina come Panchen Lama, dopo che Pechino ha rifiutato la designazione di un altro bambino ad opera del Dalai Lama nel 1995. Nel buddismo tibetano il Panchen Lama è la seconda autorità dopo il Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama in Ladakh
Il Primo Ministro dello Stato di Jammu e Kashmir Omar Abdullah col suo governo è venuto ad accogliere Sua Santità il Dalai Lama all’aeroporto di Leh.
Sua Santità il Dalai Lama è arrivato oggi 10 agosto 2009 in Ladakh, una regione prevalentemente buddista dello Stato di Jammu e Kashmir per un tour di 20 giorni che si concluderà il 29 Agosto, in cui conferirà diverse iniziazioni e darà insegnamenti in diversi luoghi tra cui la remota valle dello Zanskar ed a Choklamsar, nei pressi di Leh, la capitale del Ladakh.
Il Primo Ministro dello Stato di Jammu e Kashmir Omar Abdullah con gli altri ministri e funzionari di governo ha accolto calorosamente il leader tibetano facendogli addirittura da autista dall’aeroporto Bakula a Shiwai Gatsel, il palazzo residenza di Sua Santità a Choklamsar.
Un saluto caloroso come un grande abbraccio si è levato dall’immensa folla di Ladaki. Ad assiepare entrambi i lati della lunga strada del percorso dall’aeroporto al palazzo, esprimendo il loro caloroso ed affettuoso benvenuto al leader tibetano, non sono giunti soli i tanti buddisti, ma tantissimi musulmani ed indù, che offrivano fiori, incenso e le tradizionali sciarpe bianche (khatag).
Una volta arrivati a palazzo, il leader tibetano ha espresso la sua gratitudine al Primo Ministro per l’ospitalità offerta dal suo stato, ricordando ad Omar quanto cordiale fosse il rapporto che aveva con suo nonno Sheikh Mohammad Abdullah, fondatore della Conferenza Nazionale, e suo padre Farooq Abdullah.
Intanto anche il nostro gruppo, con alla testa Alessandro Tenzin Villa e formato da veri e motivati Pellegrini del Dharma, dopo aver valicato i Passi del Cielo che oltrepassano i 5.000 metri ha raggiunto oggi Leh per proseguire verso la lontana Valle dello Zangskar, vero e proprio regno tibetano incastonato tra le altissime vette dell’Himalaya. Noi ci saremo il 17 agosto, a Padum, dove registreremo e realizzeremo questo nuovo blog dei tre giorni d’insegnamenti di Sua Santità. E noi ci saremo dal 23 al 26 agosto ‘09 pure nella grande spianata di Choklamsar, vicino alla capitale Leh, e scriveremo su questo blog le parole di saggezza di Sua Santità il Dalai Lama a beneficio a beneficio di tutti gli esseri senzienti e di coloro che non sono potuti venire fin quassù.
Dalai Lama: “qualcosa sta cambiando in Cina..”
Sua Santità il Dalai Lama: “il solo denaro non porterà una buona immagine della Cina, né fiducia. La fiducia è fondata sulla trasparenza e l’onestà”.
D alai Lama: “qualcosa sta cambiando in Cina, ho fiducia negli intellettuali e nella popolazione”. Da Ginevra il Dalai Lama evidenzia il fallimento della politica cinese verso la minoranze, che ha portato solo incomprensioni e proteste di piazza. Ripete che non basta lo sviluppo economico, ma occorre onestà e autorità morale. E lancia una nuova possibilità di dialogo.
La politica cinese degli ultimi 60 anni verso le minoranze etniche “non è riuscita a conquistare la loro fiducia” e deve essere cambiata. Il Dalai Lama, leader spirituale in esilio dei buddisti tibetani, a Ginevra dice in conferenza stampa che Pechino deve affrontare i problemi del rapporto con le minoranze in modo realista e non soltanto ideologico. Egli spiega che “il solo denaro non porterà una buona immagine della Cina, né fiducia. La fiducia è fondata sulla trasparenza e l’onestà”. Pechino è stata spesso accusata di praticare una politica repressiva verso le minoranze etniche del Paese (come i tibetani e gli uighuri), cercando di eliminarne persino le tradizioni e la lingua. Alle accuse la Cina ha sempre risposto di aver portato maggiori opportunità e un grande sviluppo economico in quelle regioni. Le etnie locali ribattono che lo sviluppo economico ha favorito soprattutto gli interessi dei milioni di etnici han immigrati in Tibet e Xinjiang, al punto da rendere gli autoctoni una minoranza nella loro terra. Il Dalai Lama ribadisce, invece, che “l’autorità morale è davvero essenziale”, anche se la Cina sta diventando una superpotenza economica mondiale. Il leader tibetano non cerca una facile condanna della repressione cinese, ma ripete che anche “l’armonia è davvero essenziale…. E’ nostra comune responsabilità trovare una soluzione [per convivere], senza separatismo”. Pechino accusa il Dalai Lama di essere un pericoloso terrorista che desidera la secessione del Tibet dalla Cina. Questi ha sempre risposto di volere solo una maggiore autonomia. In Tibet è in atto una sistematica repressione, dopo le proteste di piazza esplose nel marzo 2008. Nella primavera 2008, dopo che molti leader politici avevano minacciato di boicottare le Olimpiadi per protesta, Pechino ha accettato di riaprire un tavolo di trattative con rappresentanti del Dalai Lama, che però si sono chiuse subito dopo i Giochi senza alcuna concessione. Il Dalai Lama ha spiegato che, poiché è difficile un colloquio con i leader, ora i tibetani “cercano di avere rapporti con gli intellettuali cinesi” e hanno avuto riscontri “molto positivi”. “Qualcosa sta cambiando. Ho fiducia che gli intellettuali e la popolazione cinese vedano le questione in modo più realistico…. Sono molto ottimista”, ha concluso. Un mese fa è esploso anche il malcontento degli uiguri nello Xinjiang, con scontri di piazza e guerriglia urbana e un bilancio di oltre 190 morti e migliaia di feriti.
proteste per la liberazione del regista tibetano Dhondup Wangchen
Il regista tibetano Dhondup Wanchen
Un giorno di protesta per la liberazione del regista tibetano Dhondup Wangchen
La sua “colpa” è avere ripreso interviste a cittadini tibetani, che parlano di Olimpiadi e Dalai Lama. In carcere dal marzo 2008, è stato percosso e torturato e gli viene negato l’avvocato di fiducia. Un giorno di protesta per chiedere il rilascio di Dhondup Wangchen, regista tibetano arrestato per “istigazione al separatismo”. Lo hanno proclamato 5 tra i maggiori gruppi pro-Tibet, che a Dharamsala, dove ha sede il governo tibetano in esilio, raccolgono firme per chiedere al premier indiano Manmohan Singh di fare pressione per l’immediato suo rilascio. Questa sera ci sarà una veglia al lume di candela nel principale tempio tibetano della città. Sarà anche proiettato il film per il quale è stato arrestato. Il regista è in carcere dal marzo 2008 per avere girato il film “Leaving Fear Behind” (“Lasciando la paura dietro di sé”), che documenta il punto di vista di cittadini tibetani su vari argomenti come Olimpiadi di Pechino, il Dalai Lama, la politica del governo cinese in Tibet. Lhamo Tso, moglie di Dhondup, lamenta che egli si è limitato a fare interviste e che Pechino “vuole farlo tacere perché ha esercitato il diritto di libertà di espressione. Chiedo alla comunità internazionale di fare pressione per il rilascio di mio marito”. L’avvocato nominato dalla famiglia non è stato ammesso al processo. Dhondup non ha potuto vedere i familiari sin dall’arresto e pare che sia stato percosso più volte e torturato e che sia ora in cattiva salute. Tsewang Ringzin, presidente del Tibetan Youth Congress, denuncia “l’iniqua persecuzione di Pechino contro Dhondup Wangchen”, privo di difesa legale, e ne chiede l’immediato rilascio. Gli organizzatori della protesta osservano come le autorità cinesi neghino ai tibetani in modo sistematico i diritti fondamentali e perseguitano con gravi condanne ogni pacifica espressione di dissenso. (Nirmala Carvalho AsiaNews) http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=15940&size=A#
Guerra fredda tra Cina ed India?
Dal 7 all’8 agosto si è svolto a Nuova Delhi il 13esimo incontro tra i rappresentanti speciali di India e Cina per la questione dei confini. Read the rest of this entry »
I monaci disertano la propaganda cinese
Si fa sempre più ardua la possibilità dei monaci tibetani di praticare la loro fede in Tibet.
I monaci disertano la propaganda cinese, cacciato il religioso “responsabile”
Nel monastero Amdo Jaqung (Qinghai) i circa 400 monaci non partecipano alla sessione di indottrinamento patriottico. L’ufficio propaganda espelle il monaco responsabile per la disciplina. Fallisce la campagna di “rieducazione patriottica” dei monaci del monastero di Amdo Jaqung nella contea Bayen (prefettura di Tsoshar nel Qinghai). Per reazione, le autorità cinesi cacciano Lobsang Tsultrim, responsabile per la disciplina del monastero. Il 27 giugno funzionari dell’Ufficio affari religiosi di Bayen (in cinese: Hualong) e della polizia sono arrivati al monastero Amdo Jaqung per una sessione di “Educazione legale”, come ora è chiamata la ex “Educazione patriottica”, vere sedute di indottrinamento per convincere i monaci ad essere fedeli a Pechino piuttosto che al Dalai Lama. I funzionari hanno ordinato a Lobsang di riunire tutti i circa 400 monaci per la sessione di indottrinamento. Li ha chiamati, ma non è venuto nessuno. Read the rest of this entry »
Monaco condannato all’ergastolo
Si fa sempre più difficile la vita dei monaci tibetani in Tibet.
Ai tibetani è impedito di avere un avvocato di fiducia, i legali sono allontanati ed è loro negato di vedere i clienti. In processi a porte chiuse, senza difesa di fiducia, continuano le gravi condanne contro chi in Tibet ha osato protestare o inneggiare al Dalai Lama. Il Tribunale non ammette l’avvocato, perché il cliente già ne ha uno nominato d’ufficio: condannato all’ergastolo. Li Dunyong, legale di Pechino, insieme ad altri da tempo si è dichiarato pronto a difendere i tibetani. E’ stato nominato dalle famiglie per difendere i monaci Tsultrim Gyatso e Thabkey Gyatso del monastero di Labrang (Gansu), arrestati per avere partecipato a una protesta politica. Li spiega che le autorità gli hanno risposto che la sua opera non era necessaria, perché i monaci “già avevano un avvocato”. I due monaci, dopo che è stata loro negata la difesa, di recente sono stati rispettivamente condannati all’ergastolo e a 15 anni di carcere per “avere cercato di dividere il Paese”. L’agenzia Radio Free Asia ha denunciato ieri vari casi in cui il tribunale non ha accettato i legali officiati dagli imputati tibetani. Read the rest of this entry »
Autonomy? Think again
Sul quotidiano indiano in lingua inglese “The Times of India” del 20 luglio 2009 è uscito questo interessante contributo del tibetologo Elliot Sperling che si propone di prendere vivamente in considerazione, sia pure non tradotto, vista l’importanza delle sue analisi.
Autonomy? Think Again ( By Elliot Sperling, “Times of India”, July 20, 2009 ) Read the rest of this entry »
lo Xinjiang oggi come il Tibet un anno fa
Soldati cinesi in marcia
Gruppi di tibetani in esilio evidenziano analogie tra quanto accade oggi nello Xinjiang e la repressione in Tibet dopo le proteste del marzo 2008. Il timore è che ci siano sparizioni, condanne a morte e all’ergastolo, una costante legge marziale di fatto.
Solidarietà dai tibetani in esilio agli uighuri, per i tragici eventi di questi giorni con la polizia che spara sulla folla che protesta nella capitale Urumqi e causa centinaia di morti e un numero imprecisato di feriti. Una calma irreale è ora mantenuta da oltre 20mila soldati che presidiano la città. Il governo ha aggiornato ieri sera il bilancio degli scontri fra uiguri e polizia e fra uiguri e cinesi han. Secondo Pechino i morti sono 184 (da 156) , di cui 137 sono cinesi; i feriti più di mille. Ma secondo esuli uiguri vi sono migliaia di vittime uiguri. Cinque tra i maggiori gruppi di esuli tibetani hanno chiesto a Pechino di rilasciare chi è stato arrestato per avere protestato in modo pacifico, di ripristinare le comunicazioni internet e telefoniche con Urumqi, di consentire l’ingresso ai media, di cessare la campagna di propaganda che vuole colpevolizzare i manifestanti ma favorisce nuove violenze, di permettere un’indagine indipendente delle Nazioni Unite. Read the rest of this entry »
Xinjiang: le preghiere di S.S. il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama
Dichiarazione di Sua Santità il Dalai Lama
Sono profondamente rattristato e preoccupato, per l’aggravarsi della situazione nel Turkestan orientale (Xinjiang), in particolare per la tragica perdita di vite umane.
Esorto vivamente le autorità cinesi a dar prova di moderazione nell’affrontare la situazione in uno spirito di comprensione e lungimiranza.
Porgo le mie preghiere per coloro che hanno perso le loro vite, le loro famiglie ed altri colpiti da questa triste svolta degli eventi.
IL DALAI LAMA
Arrestato e scomparso nel nulla da due mesi un altro monaco tibetano
Prosegue la sistematica persecuzione delle autorità cinesi contro i monaci del monastero di Labrang. La polizia l’ha portato via incappucciato come in pericoloso criminale e da allora è scomparso. Tsayul Kelsang Gyatso, monaco del monastero di Labrang nella contea Sangchu (in cinese: Xiahe Xian) è stato arrestato in modo arbitrario lo scorso maggio ed è detenuto da oltre due mesi. Lo ha denunciato solo ora il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd ). Il monaco è stato portato via, con la testa incappucciata, durante un’incursione improvvisa di un gran numero di poliziotti, lo scorso 22 maggio. Si ignora dove sia, come pure le sue condizioni di salute. Non sono formalizzate accuse, ma pare che sia sospettato di avere partecipato alle proteste avvenuta a Labrang nel 2008. Prima dell’arresto, da tempo era sorvegliato a vista dalla polizia. Il Tchrd ricorda come la polizia attui una vera persecuzione contro i monaci del monastero di Labrang. Il 14 maggio scorso due monaci sono stati portati via dalla polizia e da allora sono scomparsi. I tibetani accusano le autorità cinesi di una persecuzione anche religiosa, che colpisce in specie i monaci e i fedeli, ai quali è persino proibito tenere foto o scritti del Dalai Lama, loro guida spirituale, pena l’arresto. (NC) (AsiaNews)
Uiguri e tibetani sotto la stessa repressione
La protesta delle donne Uigur
Caccia all’uomo, uiguri nel mirino. Le violenze della polizia ad Urumqi sono simili a quelle di Lhasa nel marzo 2008. Pechino dovrebbe “imparare una lezione” dai moti dello Xinjiang: risolvere il problema tibetano in accordo con il Dalai Lama. Il capo spirituale dei tibetani esorta sempre alla non violenza, ma alla sua morte la frustrazione dei tibetani potrebbe sfociare in rivolta. “La politica del governo cinese verso gli uiguri è molto simile a quella verso il popolo tibetano. Uiguri e tibetani soffrono sotto la stessa occupazione, entrambi sono repressi e dominati e devono sopportare le stesse umiliazioni”. È il commento di Urgen Tenzin, direttore esecutivo del centro tibetani per i diritti umani e la democrazia (Tchrd) ad AsiaNews , sulla e la repressione della polizia cinese verso le manifestazioni di Urumqi e in altre città dello Xinjiang. L’unica differenza – spiega Tenzin – è che “a differenza degli Uiguri, il popolo tibetano ha una guida spirituale e morale nel Dalai Lama che di continuo sottolinea e invita tutti i tibetani a risolvere il problema del Tibet in modo non violento”. Le manifestazioni e gli scontri di questi giorni ricordano molto da vicino quanto è successo lo scorso anno in Tibet. Manifestazioni a Lhasa e in altre aree tibetane si sono trasformate in rivolte e violenze contro l’esercito e la popolazione han. Pechino ha accusato i tibetani di terrorismo e di voler minare le Olimpiadi con la violenza. Read the rest of this entry »
Parlamentari nepalesi incontrano il Dalai Lama: è polemica con Pechino
Immediate proteste di Pechino. Il governo nepalese sente perfino il dovere di ribadire la sa posizione filocinese. Intanto oggi sono attese grandi manifestazioni in India per il 74° compleanno del Dalai Lama. E’ polemica in Nepal per l’incontro dei giorni scorsi tra il Dalai Lama, leader tibetano in esilio, e 6 parlamentari dei diversi partiti, anche di governo. Intanto oggi, per il 74° compleanno del Dalai Lama, sono attese manifestazioni di piazza dei tibetani in esilio in India e in Nepal, ma Kathmandu avverte che non saranno ammesse proteste anticinesi. Ai 6 parlamentari nepalesi, il Dalai Lama ha chiesto “di sostenere il movimento per un Tibet libero in Nepal e premere sul governo perché tratti gli esuli tibetani nello stesso modo in cui tratta quelli del Bhutan”. Il parlamentare B.P. Yadav ha assicurato il massimo impegno a questo fine, sia presso il premier che il presidente del Paese. In Nepal ci sono decine di migliaia di profughi tibetani e il governo, favorevole alla Cina, stronca con forza qualsiasi manifestazione anticinese. Immediata la reazione di Si Hui, vicecapo dell’ambasciata cinese in Nepal, che ha espresso “grande preoccupazione” per la visita e convocato presso di sé il ministro nepalese degli esteri. In risposta, il governo nepalese ha distribuito tra i parlamentari una lettera in cui ribadisce che esso riconosce il governo di Pechino come unico legittimo rappresentante di tutti i cinesi. Read the rest of this entry »
La nuova Dalai Lama che Pechino teme
La leader della maggioranza turcofona dello Xinjiang è stata incarcerata e poi espulsa. Gira il mondo diffondendo le ragioni del suo popolo: inaccettabile per la Cina. Rebiya Kadeer, la regina degli Uiguri. La nuova Dalai Lama che Pechino teme. Ex imprenditrice di successo, un tempo utilizzata dal regime come “esempio” di pacifica convivenza oggi è considerata una pericolosa sovversiva, Read the rest of this entry »
I tibetani commemorano la Giornata mondiale contro la tortura
A Lhasa un monaco cerca di sfuggire alle retate della polizia cinese
Ogni anno le Nazioni Unite ricordano la ferma e totale condanna contro ogni tortura e trattamento inumano. I tibetani ricordano che in Cina queste pratiche sono ancora diffuse e chiedono a Pechino e al mondo di intervenire. I tibetani in esilio e il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia Tchrd hanno commemorato a Dharamsala il 26 giugno la 20° Giornata internazionale delle Nazioni Unite in sostegno delle vittime della tortura. Il Tchrd ha ricordato come la tortura sia un crimine contro i fondamentali diritti umani, vietata in modo assoluto dalla legge internazionale. Il gruppo ha denunciato che le autorità cinesi da lungo tempo praticano la tortura contro i detenuti tibetani, per ottenere informazioni o per intimidirli, senza mai avere dovuto temere conseguenze. Al punto che simile inumano comportamento è denunciato come un elemento essenziale della strategia di Pechino contro i dissidenti tibetani, anche per chi si limita a dichiararsi fedele al Dalai Lama o a criticare le scelte delle autorità cinesi. Il Tchrd ha accusato la polizia di usare torture mentali e fisiche, quali scariche elettriche, bruciature di sigarette sul corpo, appendere le vittime per le braccia, privandole del sonno, tenendole in isolamento, con percosse e lavori faticosi. Ha ricordato che ci sono riprese video che mostrano la polizia cinese picchiare in modo selvaggio giovani tibetani, colpevoli solo di essersi loro opposti. … Read the rest of this entry »
Azione urgente: fermiamo l’esecuzione dei tibetani condannati a morte
È in corso l’invio di una lettera di petizione da inviare al Ministro della Giustizia cinese per fermare l’esecuzione delle condanne a morte sentenziate lo scorso 8 aprile 2009 nei confronti di quattro tibetani coinvolti nelle manifestazioni del marzo 2008 a Lhasa. È possibile firmare la petizione on line collegandosi al sito web di International Tibet Support Network in seguito riportato:
http://org2.democracyinaction.org/o/5380/t/5114/p/dia/action/public/?action_KEY=598
La lettera di petizione sarà automaticamente inviata. Assieme ai tibetani e al tutte le organizzazioni che nel mondo operano a difesa dei diritti umani, facciamo sentire la nostra voce a difesa della vita dei condannati! Grazie per la vostra collaborazione.
CATASTROFI ECOLOGICHE IN TIBET A CAUSA DELLE MINIERE CINESI
Manifestazione a Dharamsala India contro lo scempio ambientale causato dall'indiscriminato sfruttamento minerario in Tibet
Lo denunciano gruppi tibetani, che protestano contro lo sfruttamento indiscriminato delle loro miniere da parte delle autorità cinesi. Queste opere distruggono il fragile ecosistema della zona e inquinano le fonti di fiumi che danno acqua al 47% della popolazione mondiale. “Fermate le operazioni minerarie in Tibet”. I tibetani e i loro sostenitori hanno manifestato ieri a Dharamsala (India) contro le estrazioni minerarie nella regione (nella foto: un momento della protesta) e hanno chiesto l’immediata cessazione delle miniere della compagnia Continental Minerals, sussidiaria della canadese Hunter Dickinson, attiva a Shethongmon (in cinese: Xietongmen), nel Tibet centrale. Tenzin Choedon, dirigente del gruppo Studenti per un Tibet libero (Sft), spiega che “sotto l’occupazione cinese, ai tibetani è negato il diritto, riconosciuto in sede internazionale, di decidere come utilizzare la propria terra e le risorse”. – … Read the rest of this entry »
Scomparso monaco tibetano arrestato un anno fa
Il monaco buddista Nagchung fatto sparire dopo l'arresto da parte della polizia cinese
Non si hanno notizie del monaco tibetano Ngagchung dal suo arresto nel luglio 2008. Era dell’Istituto buddista Larung Gar, importante centro di studi preso di mira dalle autorità cinesi. A un anno dall’arresto, è ignoto il destino del monaco tibetano Ngagchung. Il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd ) denuncia che ai familiari non è stato nemmeno confermato dove sia detenuto. L EGGI TUTTO … Read the rest of this entry »
Pechino toglie ai tibetani la tv satellitare
Centinaia e centinaia d'antenne satellitari vengo confiscate dalla polizia cinese ai tibetani per impedire loro di ascoltare i programmi stranieri
Pechino toglie ai tibetani la tv satellitare per impedire di ascoltare programmi esteri. La tv satellitare è sostituita con la tv-via cavo, per la quale passano solo i programmi approvati dal governo. Tra le trasmissioni censurate ci sono quelli di note agenzie per la tutela dei diritti. Le proteste dei residenti. Da aprile le autorità cinesi stanno rimuovendo le antenne satellitari delle televisioni nelle regioni tibetane, per impedire l’accesso alle trasmissioni straniere. – … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama favorevole all’elezione “democratica” del suo successore
Sua santità il Dalai Lama 2009
In un video clip mostrato a Dharamsala a centinaia di monaci, monache e laici, il Dalai Lama afferma che non è più necessario che i due ruoli di capo spirituale e di capo politico siano ricoperti da una sola persona. “I Dalai Lama hanno svolto la funzione di capo religioso e capo politico negli ultimi quattrocento o cinquecento anni” – dichiara Tenzin Gyatso – “ma quel periodo è terminato”. “Oggi è chiaro a tutto il mondo che, nonostante qualche aspetto negativo di minor momento, il sistema democratico è il migliore ed è importante che anche i tibetani facciano proprie le linee della comunità internazionale”. “Affidare l’intera responsabilità alla persona del Dalai Lama può essere pericoloso” – prosegue il leader tibetano –, “è più appropriato che alla guida del popolo vi sia un individuo democraticamente eletto, è finita l’era in cui un leader religioso assume anche la leadership politica”. Il Dalai Lama ha più volte affrontato, in passato, il delicato problema della sua successione lasciando ai tibetani stessi la decisione sull’opportunità di mantenere, dopo la sua morte, il lignaggio dei Dalai Lama. A fronte delle dichiarazioni di Pechino, secondo cui la figura del Dalai Lama deve essere riconosciuta dal governo cinese, Tenzin Gyatso ha ripetutamente affermato che il suo successore potrebbe essere designato da lui stesso oppure democraticamente eletto. Potrebbe essere un membro del governo o un lama di alto lignaggio, non necessariamente residente in Tibet o in India.
TIBET, UN PAESE VIOLATO
Il Tibet, dall’inizio della sua storia è sempre stato un paese indipendente fino al 1950 quando i militari cinesi invasero il suo territorio. Il 10 marzo del 1959 i cinesi repressero nel sangue l’ estremo tentativo di dare un governo indipendente alla nazione tibetana. Da allora si stima che quasi due milioni di cittadini tibetani siano periti a causa dell’ uso selvaggio, continuo ed indiscriminato dell’ omicidio politico, della tortura, e dei lavori forzati da parte delle autorità cinesi. Read the rest of this entry »
IL DALAI LAMA ONORA I MARTIRI DELLA TIENANMEN
Sua Santità il Dalai Lama
Dichiarazione di Sua Santità il XIV Dalai Lama sul 20° anniversario del Movimento degli Studenti per la Democrazia della piazza Tienanmen
In occasione del 20° anniversario del Movimento degli Studenti per la Democrazia della piazza Tiananmen, congiuntamente con chi è interessato alla situazione cinese, rendo rispettosamente onore a coloro che sono morti per esprimere al governo la grande richiesta popolare affinché fosse più responsabile nei confronti del suo popolo.
Gli studenti coinvolti nel Movimento in piazza Tiananmen non erano né anti-comunisti, né anti-socialisti.
Le loro richieste in difesa dei diritti costituzionali del popolo cinese, a favore della democrazia e la loro presa di posizione contro la corruzione, erano del tutto conformi ai principi del governo comunista cinese. Queste intenzioni furono confidenzialmente dichiarate dal capo del partito Zhao Ziyang. – … Read the rest of this entry »
Scompaiono due monaci tibetani, arrestati per la quarta volta
Il monaco tibetano Sonam Gyatzo arrestato e fatto spsrire dalla polizia
A metà maggio la polizia ha portato via i due monaci dal monastero di Labrang per “interrogarli”. Da allora non si hanno notizie. Gruppo pro-Tibet denuncia una strategia per fiaccare il fisico e la volontà dei tibetani.
La polizia cinese ha arrestato il 14 maggio i monaci Tsundue Gyatso e Sonam Gyatso dopo un’irruzione nel monastero di Labrang (Gansu). Il Tibetan Centre from Human Rights and Democracy (Tchrd ) dice che da allora non si hanno notizie e si ignora anche dove siano detenuti. Read the rest of this entry »
Lettera delle madri di Tienanmen
Il ragazzo che fermò i carriarmati della Tien An Men
All’attenzione della seconda sessione dell’XI Congresso nazionale del popolo e ai membri Comitato centrale dell’Assemblea consultiva politica.
Sono passati vent’anni dal massacro del 4 giugno.
A Pechino, quel giorno le autorità cinesi uccisero residenti e pacifici dimostranti, violando gravemente la costituzione del nostro Paese e l’obbligo internazionale, per ogni stato sovrano, di farsi garante dei diritti umani. In nome dei diritti personali e di cittadinanza sono stati commessi crimini contro l’umanità.
Da allora, le autorità governative hanno sminuito l’evento nominandolo solo attraverso la sua data, “il 4 giugno”. Hanno inoltre proibito ai compatrioti e ai media di discuterne. – … Read the rest of this entry »
Solidarietà per le vittime della Tiananmen
La pacifica marcia delle candele promossa a Dharamsala da migliaia e migliaia di monaci tibetani
Per il 4 giugno il gruppo chiede a tutti i tibetani nel mondo di indossare vestiti bianchi, in segno di lutto per le vittime di Tiananmen, come chiesto da Wan Dan, leader delle proteste del 1989.
Per il 20° anniversario del massacro, varie iniziative e la richiesta ai tibetani di tutto il mondo di vestirsi di bianco in segno di memoria. Per ricordare che è unica e comune la lotta per la democrazia e i diritti umani. Intanto prosegue la difesa di una “montagna sacra” tibetana.
Il Tpum esprime particolare solidarietà perché sente la repressione del 1989 simile a quella attuata in Tibet nel marzo 2008, quando l’esercito cinese ha sparato sui dimostranti. Da allora i gruppi pro-diritti denunciano che in Tibet ci sono stati oltre 200 morti, migliaia di arresti, processi iniqui con condanne anche alla pena di morte e all’ergastolo. I tibetani Lobsang Gyaltsen e Loyak sono stati condannati a morte e la pena può essere eseguita qualsiasi giorno. – … Read the rest of this entry »
Smentita di Osel Hita Torres
Lama Osel
In merito agli articoli usciti sui quotidiani nei giorni scorsi sulla rinuncia ai voti da parte di Osel Hita Torres, ecco il testo della smentita scritto dallo stesso, pubblicato nell’originale inglese su
www.fpmt.org/teachers/osel , il sito della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana.
“ Cari amici
Ritengo che sia importante cercare di fare una buona esperienza di quello che la vita realmente è. Io sono stato veramente fortunato nell’aver sperimentato sia la cultura occidentale che quella orientale e sono molto grato verso coloro che mi hanno aiutato in questo cammino. L’aver vissuto in India e in occidente è stata un’esperienza che mi ha arricchito moltissimo e mi sento un privilegiato poiché ho potuto assorbire tante cose.
Ci sono stati dei momenti, in India, in cui ho faticato molto ad accettare il mio destino, quello di una persona che veniva considerata come un diverso e che veniva tenuto in disparte. Ma anche questa è stata una bellissima esperienza che io ho apprezzato tantissimo.
Purtroppo alcuni media cercano di sensazionalizzare quella che è soltanto una storia un po’ fuori dal comune. Spero che non prendiate alla lettera tutto quello che leggete. Non credete a tutto ciò che viene scritto!
L’esperienza con le interviste dimostra che indipendentemente da quanto uno provi a trasmettere con sincerità e onestà delle informazioni importanti, ciò che poi va in stampa può facilmente portare al sensazionalismo al solo fino di attirare l’attenzione.
L’FPMT sta facendo un ottimo lavoro e Lama Zopa è una persona veramente speciale – una notevole fonte di ispirazione e un grande yoghi. – … Read the rest of this entry »
il ritorno in Tibet bloccato dalla polizia
I dieci monaci che il 10 maggio scorso avevano iniziato una marcia di protesta verso la frontiera tibetana sono stati fermati il 21 maggio dalla polizia indiana e in data odierna sono arrivati a Dharamsala, la “capitale” del mondo tibetano in esilio. I religiosi hanno raccontato di essere stati fermati, dopo otto giorni di marcia, nei pressi della cittadina di frontiera di Sumdo, nello stato indiano dell’Himachal Pradesh. Trasferiti nella stazione di polizia di Kaza, nella valle dello Spiti, sono stati portati, dopo tre giorni, a Manali e liberati senza che sia stata formulata a loro carico alcuna accusa specifica. Da Manali, i monaci hanno raggiunto in autobus Dharamsala. Read the rest of this entry »
Sei donne tibetane ferite a Tawu
Sei donne tibetane sono state ferite nella Contea di Tawu (provincia del Sichuan), dopo che la polizia cinese ha aperto il fuoco sulla folla che si era riunita per protestare contro il forzato trasferimento dai luoghi d’origine di decine di migliaia di tibetani per fare posto alla costruzione di una gigantesca diga. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che il 24 maggio le autorità cinesi hanno intimato alla popolazione residente di recarsi al centro direzionale di Tawu per un annuncio pubblico. La folla riunita è stata informata del progetto di trasferimento della popolazione. Immediatamente sono iniziate le proteste. Read the rest of this entry »
Le autorità cercano di nascondere gli arresti
Le autorità cercano di nascondere arresti e condanne dei monaci tibetani
La polizia cerca di non far sapere l’arresto di 3 monaci a Ganchu. Il tribunale rinvia il processo contro il noto e stimato lama buddista Phurbu dopo l’attenzione internazionale suscitata per il suo processo. Read the rest of this entry »
Pronti a morire per difendere la montagna sacra
Ser Ngol Lo: il luogo sacro
Centinaia di tibetani pronti a morire per difendere il “monte sacro” dalla distruzione
Ser Ngol Lo è un luogo sacro per i tibetani, ma è ricco d’oro che le autorità cinesi vogliono estrarre. La popolazione è pronta anche a morire, per impedire gli scavi. Mobilitato l’esercito.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Centinaia di tibetani si confrontano da giorni con la polizia a Ser Ngol Lo, nel sottodistretto di Tsangshul del villaggio Lhara (contea di Markham, prefettura di Chamdo), per impedire gli scavi minerari di una montagna che per loro è sacra. Read the rest of this entry »
Arrestati due tibetani per le proteste del marzo 2008
I monaci Tsering Jigme e Maday Gonpo
Dharamsala (AsiaNews) – Ad un anno dalle proteste tibetane del marzo 2008, la polizia cinese ancora ricerca chi vi ha partecipato e a maggio ha arrestato i fratelli Tenpa e Jamdo del villaggio Rapa, contea di Kardze (in cinese: Ganzi). Il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd) spiega che Tenpa e Jamdo hanno protestato in modo pacifico con circa 300 tibetani nella piazza centrale di Kardze il 18 marzo 2008. La polizia ha sparato sulla folla uccidendo almeno 3 persone. I due fratelli sono fuggiti, senza poter tornare a casa perché ricercati. Per oltre un anno si sono nascosti sulle vicine colline, cambiando di continuo rifugio, Read the rest of this entry »
IL PANCHEN LAMA È ANCORA VIVO?
Panchen Lama
Il Panchen Lama compie 20 anni. Da 14 è ostaggio del governo cinese
I tibetani festeggiano la ricorrenza secondo la tradizione buddista, pregando per la sua “sicurezza” e augurandogli “lunga vita”. Ministro del governo tibetano in esilio denuncia la “violazione della libertà religiosa” delle autorità di Pechino. Una questione che concerne “l’interna comunità internazionale”.
Dharamsala (AsiaNews) – Oggi compie 20 anni, ma da 14 non si sa nulla della sua sorte. È il più giovane prigioniero politico della storia da quando, nel 1995, le autorità cinesi lo sequestrarono perché in lui “il Dalai Lama aveva individuato la reincarnazione dell’11° Panchen Lama”, la seconda carica per importanza nel buddismo tibetano. È ancora avvolta nel mistero la vicenda di Gedhun Choekyi Nyima, nato il 25 aprile del 1989 a Lhari, vicino a Lhasa, ostaggio nelle mani di Pechino dall’età di sei anni.
Il Panchen Lama, ha il compito, dopo la morte del Dalai Lama, di riconoscerne la nuova reincarnazione. L’attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso, ha riconosciuto come Panchen Lama il giovane Gedhun Choekyi Nyima il 14 maggio 1995. Pochi giorni dopo la polizia ha rapito il bambino di 6 anni e la sua famiglia, Read the rest of this entry »
Tibet: grande tensione per il processo al lama Phurbu Tsering Rinpoche
lama Phurbu Tsering Rinpoche
E’ il primo leader buddista processato per le proteste iniziate nel marzo 2008. Gruppo pro diritti umani parla di accuse false e confessioni estorte con la tortura.
Dharamsala (AsiaNews) – Dura condanna del Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd ) per il processo contro Tulku Phurbu Tsering Rinpoche, iniziato il 21 aprile. C’è grande emozione per il primo processo contro un leader buddista per gravi accuse collegate alle proteste del marzo 2008. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: la Cina si comporta “come un bambino”
Il governo cinese teme anche il minimo dissenso e manca di autorità morale, necessaria per essere davvero una superpotenza. Iniziato in Tibet il processo contro un monaco molto stimato. Gruppi tibetani in esilio criticano le dure condanne a morte di ieri per le proteste.
Dharamsala (AsiaNews) – La Cina, “una Nazione così grande, si comporta come un bambino”: il governo arresta “regolarmente” chi è in dissenso verso la sua politica. Ma “una grande Nazione di oltre un miliardo di persone non deve avere paura” di ogni minimo dissenso. Il Dalai Lama, leader tibetano in esilio, fa una dura critica della Cina, gigante economico e militare ma privo di autorità morale. Read the rest of this entry »
Appello per il riconoscimento del governo tibetano in esilio
Applicazione della risoluzione del Parlamento europeo del 6 luglio del 2000: appello per il riconoscimento del governo tibetano in esilio. Campagna europea http://www.tibet-europe.eu/
Il 6 luglio del 2000, il Parlamento europeo votava una risoluzione che invitava “i governi degli Stati membri ad esaminare seriamente la possibilità di riconoscere il governo tibetano in esilio come legittimo rappresentante del
popolo tibetano qualora, entro un termine di tre anni, le autorità di Pechino ed il governo tibetano in esilio non abbiano raggiunto un accordo relativo ad un nuovo statuto per il Tibet, mediante i negoziati organizzati sotto l’egida del segretario generale delle Nazioni Unite”. … Read the rest of this entry »
La resa dei conti di Pechino
La resa dei conti di Pechino di Piero Verni (da “Il Riformista” – 12 aprile 2009)
Pechino ha cominciato a presentare il conto ai dimostranti tibetani che, nella primavera dell’anno scorso, avevano dato vita ad una rivolta che aveva infiammato non solo la Regione Autonoma del Tibet ma anche gran parte del territorio del vecchio Tibet indipendente oggi incorporato nelle province cinesi del Qinghai e dello Sichuan. Infatti l’8 aprile il tribunale di Lhasa ha emesso quattro condanne a morte e un ergastolo per cinque tibetani coinvolti negli scontri di Lhasa in cui numerosi civili persero la vita. … Read the rest of this entry »
Sdegno unanime per le condanne a morte di due tibetani
Tutte le più importanti organizzazioni tibetane e i gruppi internazionali a difesa dei diritti umani condannano senza riserve le sentenze capitali inflitte il giorno 8 aprile dalla corte di giustizia della municipalità di Lhasa a due tibetani. … Read the rest of this entry »
Un omicidio di Stato
La condanna a morte dei tibetani è “un omicidio di Stato” di Nirmala Carvalho. Dura presa di posizione del leader tibetano Urgen Tenzin per le condanne a morte emanate ieri dal tribunale di Lhasa, in un processo ritenuto ingiusto. … Read the rest of this entry »
Gansu: monaci tibetani s’oppongono
Gansu: monaci tibetani interrompono una visita di giornalisti guidata dal governo – … Read the rest of this entry »
LHASA: DUE TIBETANI CONDANNATI A MORTE
Due tibetani condannati a morte per gli scontri di Lhasa. Sono le prime condanne a morte per gli incidenti dello scorso anno. … Read the rest of this entry »
Il Tibet delle bugie di Pechino
Il Prof. Samdhong Rinpoche Premier tibetano in esilio
Il Tibet “delle bugie di Pechino” riapre ai turisti stranieri.
Ma per andarci occorre un permesso speciale e permane il divieto per i media esteri. Il Premier tibetano in esilio: le bugie di Pechino sui “tibetani prosperi e felici”, per nascondere un genocidio culturale in atto da decenni. – … Read the rest of this entry »
La polizia picchia a morte un monaco tibetano
La polizia picchia a morte un monaco tibetano, poi finge il suicidio.
Il monaco distribuiva volantini contro la persecuzione cinese e in memoria dei morti per le proteste del 2008. Dopo la morte, la polizia avrebbe gettato il corpo in un burrone. Continuano gli arresti arbitrari e i pestaggi. Ma le autorità parlano di una regione prospera dove i tibetani vivono felici e protetti. .. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: i giornalisti devono poter andare in Tibet
Era il 30 marzo del 1959 quando l’allora ventiquattrenne Dalai Lama attraversò in incognito il confine con l’India dopo un viaggio di 13 giorni attraverso i picchi dell’Himalaya. La notizia del suo arrivo si seppe solo il giorno dopo quando fu accolto dal primo ministro Jawaharlal Nehru e da altri leader della resistenza indiana. Dopo 50 anni da rifugiato nella patria del buddismo, il leader tibetano è ancora il nemico numero uno della Cina e il suo movimento non violento per i diritti di 6 milioni di tibetani è ancora una delle spine del fianco del governo di Pechino. … Read the rest of this entry »
Cina:al Forum mondiale buddista non c’è il Dalai Lama
Si svolge in Cina il 2° Forum buddista mondiale. Pechino non invita il Dalai Lama perché è “un leader politico”. Scenografie grandiose e molto sfarzo, ma i delegati lamentano il significato solo politico e l’assenza di veri approfondimenti. Intanto ad aprile il Tibet riaprirà ai turisti. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama racconta
Sua Santità il Dalai Lama riceve l’omaggio della sua gente sulla via dell’esilio dal Tibet nell’aprile 1959.
Era il tardo pomeriggio del 30 marzo 1959. Il Prezioso Protettore stava iniziando quella vita da profugo che dura ancora oggi. Cinquant’anni fa in Tibet la rivolta e l’esilio. Le confessioni di Oceano di saggezza al suo biografo ufficiale. Di Piero Verni, Martedì 10 Marzo 2009.
Proprio in queste ore, esattamente 50 anni or sono, la situazione in Tibet stava per toccare un punto di non ritorno. Lhasa, la capitale, aveva visto più che triplicare in pochi mesi la sua popolazione. Oltre ai pellegrini che tradizionalmente vi si recavano per la celebrazione del Monlam Chenmo (Festa della Grande Preghiera), ogni giorno arrivavano centinaia di profughi che fuggivano dalle province nord orientali dell’Amdo e del Kham dove la repressione di Pechino si accaniva Read the rest of this entry »
Il monaco “suicidato” è stato torturato
Shingsa Rinpoche il Lama principale del Monastero di Ragya recentemente assediato dalla polizia cinese
Lettera del Ven. Shingsa Rinpoche al Comitato Politico Consultivo del Governo della Repubblica Popolare Cinese e ai Governi locali della provincia del Qinghai e dell’area di Golok.
Io, Shingsa Rinpoche, l’undicesima reincarnazione di Achu Shingsa, la Grande Madre di Je Tsonghapa – il fondatore della scuola Gelug del Buddhismo tibetano – sono profondamente sconvolto e addolorato per le incommensurabili sofferenze inflitte dall’esercito cinese ai monaci del mio monastero di Ragya. – … Read the rest of this entry »
Il Sudafrica nega il visto al Dalai Lama
Il Dalai Lama con Nelson Mandela 1996
e gli altri Nobel boicottano la conferenza. L’incontro era previsto nell’ambito dei Mondiali di Calcio del 2010. Un portavoce di Johannesburg: “La presenza del leader tibetano sposterebbe l’attenzione”. – …
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I NUMERI DEI MORTI PER LA REPRESSIONE IN TIBET
Alla data del 22.3.2009 si sono registrate proteste e manifestazioni in 102 centri del Tibet. – … Read the rest of this entry »
Disordini in Tibet, arrestati 90 monaci
Tashi Sangpo, il monaco "suicicato" nel fiume Machu dopo essere stato fermato e, secondo Shingsa Rinpoche, torturato dalla polizia cinese.
L’ordine non regna fra i tibetani. Qualcosa sta succedendo nel Qinghai, la provincia cinese che rappresenta la porzione settentrionale del Tibet storico. – … Read the rest of this entry »
IL DALAI LAMA 50 ANNI DOPO. “LA NOTTE CHE FUGGII DAL TIBET”
di Piero Verni (www.freetibet.eu ) (Il Riformista – 10 marzo 2009 ) Proprio in queste ore, esattamente 50 anni or sono, la situazione in Tibet stava per toccare un punto di non ritorno. – … Read the rest of this entry »
Democratici cinesi ai tibetani: lavoriamo insieme
Democratici cinesi ai tibetani: lavoriamo insieme per la Cina e il Tibet – di Nirmala Carvalho. Pechino insiste che ha liberato il Tibet dalla schiavitù e dalla miseria. Ma esperti notano che la libertà morale e religiosa è più importante. … Read the rest of this entry »
Il suicidio d’un monaco in Tibet
Il monaco tibetano Tashi Sangpo, ventotto anni, residente nel monastero di Golok Ragya, nella contea di Machen, regione del Qinghai, si è tolto la vita gettandosi nel fiume Machu. – … Read the rest of this entry »
Immagini scioccanti dal Tibet
Arrivano dal Tibet queste terribili immagini che testimoniano la violenza e la ferocia – … Read the rest of this entry »
Appoggia ancora la Birmania
Il leader democratico birmano e vincitore del Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi
Il leader democratico birmano e vincitore del Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, ha trascorso gli ultimi 13 anni detenuta dalla giunta militare birmana. Lei e migliaia di monaci e studenti sono stati imprigionati per aver sfidato coraggiosamente il loro regime brutale con appelli alla democrazia. Questa settimana un barlume di speranza si è acceso per il loro rilascio, e per noi è tempo di appoggiarli. – … Read the rest of this entry »
Risoluzione sul Tibet del Consiglio Regionale del Veneto
18 marzo 2009 RISOLUZIONE n. 62 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
RELATIVA A “INIZIATIVE PER IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E DELLE LIBERTÀ DEMOCRATICHE IN TIBET”. – … Read the rest of this entry »
Pechino liberi il Panchen Lama
Gedhun Choekyi Nyima, 11° Panchen Lama da 14 anni sequestrato con tutta la sua famiglia dalle autorità cinesi
Da 14 anni Gedhun Choekyi Nyima, 11° Panchen Lama riconosciuto dal Dalai Lama, è sequestrato insieme alla sua famiglia. Pechino continua a dire che egli “sta bene” e che in Tibet vi è libertà religiosa: la liberazione del vero Panchen Lama potrebbe essere l’unico segno credibile.
Dharamsala (AsiaNews) – La campagna pubblicitaria di Pechino sugli effetti benefici della dominazione cinesi in Tibet ha una grossa falla. “Se davvero il Tibet è in pace – come dice Pechino e il falso Panchen Lama – perché si rifiutano di mostrare la mondo il vero Panchen Lama, quello riconosciuto dal Dalai Lama? La scomparsa da 14 anni di Gedhun Choekyi Nyima contraddice in modo completo l’idea sbandierata da Pechino che in Tibet vi è libertà di religione”. – … Read the rest of this entry »
Il falso Panchen Lama loda Pechino: in Tibet continuano gli arresti
Gyancain Norbu, nominato dal governo cinese 15 anni fa al posto del Panchen Lama riconosciuto dal Dalai Lama, vede tutto rosa. Ma nelle zone tibetane la lista degli arresti si allunga. – … Read the rest of this entry »
Tibet: calma nell’anniversario dei moti
di Beniamino Natale; Anche il secondo anniversario “pericoloso”, quello delle violenze di Lhasa del 14 marzo dell’anno scorso, è passato senza incidenti in un Tibet stretto nella morsa delle forze di sicurezza cinesi. – … Read the rest of this entry »
Legge marziale e arresti: questa è la “pace” del Tibet
14.03.09 Lhasa- negozi chiusi in segno di protesta nella capitale del Tibet super presidiato dalla polizia cinese.
Dharamsala (AsiaNews) – “La Cina non è sincera”: così il tibetano Urgen Tenzin commenta le parole del premier cinese Wen Jiabao secondo il quale il Tibet sarebbe “pacifico e stabile”. Urgen Tenzin è il direttore del Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd) e accusa la Cina di diffondere voci false sulla reale situazione del Tibet, in questi giorni sotto un serrato controllo militare, con arresti, violenze, chiusure di monasteri, rieducazione. – … Read the rest of this entry »
Lhasa: la polizia setaccia le case dei tibetani
Nella ricorrenza del 14 marzo, primo anniversario della rivolta che lo scorso anno ha infiammato tutto il Tibet, – … Read the rest of this entry »
RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 12 MARZO 2009
Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2009 sul 50° anniversario della rivolta in Tibet e del dialogo tra Sua Santità il Dalai Lama e il governo cinese.
Il Parlamento europeo ,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla Cina e sul Tibet, in particolare la sua risoluzione del 10 aprile sul Tibet (1) e del 10 luglio 2008 sulla situazione in Cina dopo il terremoto e prima dei Giochi olimpici (2) ,
– vista la dichiarazione di Sua Santità il Dalai Lama dinanzi al Parlamento europeo il 4 dicembre 2008,
– vista la dichiarazione sul Tibet resa dall’Amministrazione statunitense e dall’Unione europea al vertice UE-USA del 10 giugno 2008,
– visto l’articolo 108, paragrafo 5, del regolamento,
A. considerando che nel marzo 2009 ricorre il 50° anniversario della fuga di Sua Santità il Dalai Lama dal Tibet e l’inizio del suo esilio in India,
B. considerando che gli otto cicli di colloqui tra gli inviati di Sua Santità il Dalai Lama e i rappresentanti del governo cinese non hanno dato esito e non ne è prevista la continuazione,
C. considerando che il Memorandum sulla effettiva autonomia del popolo tibetano, prodotto su richiesta del governo cinese e presentato da inviati di Sua Santità il Dalai Lama all’ottavo ciclo di colloqui nel novembre 2008 a Pechino, rispetta i principi alla base della Costituzione cinese e l’integrità territoriale della Repubblica popolare cinese, ma è stato respinto dal governo cinese in quanto considerato un tentativo di “semi-indipendenza” e “indipendenza mascherata”, … Read the rest of this entry »
Pechino vuole annientare il Dalai Lama
Pechino vuole distruggere il Dalai Lama, ma senza di lui non ci sarà pace in Tibet. di Bernardo Cervellera – Read the rest of this entry »
RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 12 MARZO 2009
Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2009 sul 50° anniversario della rivolta in Tibet e del dialogo tra Sua Santità il Dalai Lama e il governo cinese Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: Il Tibet è un inferno sale la tensione tra Cina e Stati Uniti
Repubblica — 11 marzo 2009 pagina 14 sezione: POLITICA ESTERA
BANGKOK – Il Tibet? «È stato trasformato in un inferno in terra. Questi 50 anni hanno portato indicibili sofferenze al Paese e al popolo». Dalla sua residenza indiana d’ esilio a Dharamsala, il Dalai Lama ha usato toni forti nel giorno di una cerimonia attesa da tempo. Il leader spirituale buddista celebrava la data forse più triste nella storia moderna del suo popolo, la fallita rivolta anticinese del 10 marzo 1959, la fuga attraverso l’ Himalaya e le stragi seguite alle proteste del marzo 2008. «Ancora oggi – ha detto – i tibetani in Tibet vivono in costante paura e le autorità cinesi restano perennemente sospettose di loro». Non solo. «I tibetani – ha aggiunto – sono considerati criminali, meritevoli della morte». Consapevole della solidarietà che milioni di persone hanno tributato ieri alla causa del Tibet nel mondo, con manifestazioni e iniziative da Taiwan a New York, da Katmandu a Canberra, Londra e New Delhi, il Dalai Lama ha insistito nella sua trentennale offerta alla Cina di una «genuina autonomia» invece della piena indipendenza. Ma ancora una volta la reazione di Pechino è stata sferzante: «Non risponderò alle menzogne del Dalai Lama», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Ma Zhaoxu, «la cricca del Dalai Lama sta confondendo il bianco con il nero. Mettono in giro solo delle voci. Le riforme democratiche cinesi sono le più ampie e profonde mai realizzate nella storia del Tibet». I vertici di Pechino hanno minacciato serie conseguenze diplomatiche nelle relazioni con gli Stati Uniti se non sarà ritirata la risoluzione del deputato democratico Rush Holt che chiede di «riconoscere la disperazione del popolo tibetano in occasione del cinquantesimo anniversario dell’ esilio del Dalai Lama» e invita a «compiere uno sforzo multilaterale per trovare una soluzione duratura e pacifica». La mozione, in attesa dell’ esame del Congresso Usa, rivolge un appello al governo cinese «affinché risponda alle iniziative del Dalai Lama per trovare una soluzione alla situazione tibetana». … Read the rest of this entry »
Mozione del Parlamento Italiano per il 50° anniversario dell’Insurrezione di Lhasa del 1959
Testo della Mozione a prima firma Matteo Mecacci, approvata dalla Camera dei Deputati il 10 marzo 2009 c on 538 voti a favore, 3 astenuti, in occasione del 50° anniversario dell’Insurrezione di Lhasa del 1959 Read the rest of this entry »
Manifestazioni in tutto il mondo per il Tibet
Manifestazione per il Tibet 10.03.09
(AsiaNews/Agenzie) – Da Canberra a Londra, dall’India a Washington, da Tokyo a Kathmandu, in tutto il mondo i tibetani in esilio e attivisti per i diritti umani ricordano i 50 anni dalla rivolta contro l’occupazione cinese, soffocata nel sangue.
In Nepal stamattina presto centinaia di tibetani hanno pregato al monastero Samten Ling a Boudha, a est di Kathmandu. Dopo la preghiera ci sono stati slogan per l’indipendenza del Tibet. La polizia è intervenuta, nonostante una situazione pacifica: vi sono stati scontri e parecchi arresti. – … Read the rest of this entry »
MOZIONE SUL TIBET DEL PARLAMENTO ITALIANO
Mozione approvata dalla Camera dei Deputati in occasione del 50 anniversario dell’Insurrezione di Lhasa, – … Read the rest of this entry »
Tibet, la lotta continua
La Cina teme una nuova ondata di proteste in Tibet – … Read the rest of this entry »
Tibet in rivolta, scontri e arresti
Repubblica — 10 marzo 2009 pagina 4 sezione: POLITICA ESTERA
PECHINO – Bombe contro la polizia e manifestazioni nei monasteri “bucano” la cortina del silenzio che la Cina impone attorno al Tibet. Malgrado lo stato d’ assedio che stringe la regione ieri è stata una escalation di tensione: un centinaio di monaci deportati dal monastero di Lutsang, espulsioni a raffica di stranieri e testimoni scomodi. Come temeva il governo cinese, il cinquantesimo anniversario dell’ esilio del Dalai Lama ha riaperto ferite antiche e recenti. Non si spegne la resistenza contro quella che molti tibetani considerano un’ occupazione straniera e un “genocidio culturale” (così lo definì il Dalai Lama) della loro identità nazionale. I cinquant’anni della fuga in India del loro leader spirituale precedono il primo anniversario delle tragiche giornate di Lhasa: il 14 e 15 marzo 2008 la capitale del Tibet fu il teatro di violenze contro gli immigrati cinesi e poi di una brutale reazione poliziesca. Ieri delle bombe artigianali sono state lanciate contro la polizia nella vicina provincia del Qinghai, dopo gli scontri fra la popolazione tibetana e pattuglie militari che bloccavano le strade per controlli d’ identità. I militari hanno circondato anche il monastero di Rebkong, uno dei tanti da cui giungono notizie di proteste. La settimana scorsa un monaco si era dato fuoco; un centinaio di religiosi avevano sfidato i divieti manifestando per la libertà di cultoe per la liberazione dei prigionieri politici. Secondo le stime degli esuli 1.200 persone sarebbero scomparse dopo la rivolta di un anno fa. Da settimane il governo cinese allarga il dispositivo di sicurezza ben oltre i confini amministrativi del Tibet ufficiale, dà la caccia i giornalisti, sigilla militarmente le enclave etniche tibetane nelle tre provincie limitrofe del Qinghai, Sichuan e Gansu. Colonne di camion dell’Esercito Popolare di Liberazione sono avvistate sui valichi di montagna, accampamenti fortificati appaiono vicino alle comunità tibetane più importanti. … Read the rest of this entry »
110 monaci arrestati in Tibet
Due giornalisti italiani, dell’Ansa e di Sky Tg24, sono stati fermati dalla polizia cinese per tre ore (http://www.pupia.tv/mondo/notizie/0003028.html ) – … Read the rest of this entry »
Dieci marzo, per non dimenticare la tragedia del Tibet
Della tragedia tibetana, della feroce repressione attuata dai militari cinesi nel paese himalayano, non si parla. Tutto è stato messo a tacere. – … Read the rest of this entry »
MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ IL DALAI LAMA
MEZZO SECOLO DI SOFFERENZE
Oggi è il cinquantesimo anniversario della pacifica rivolta del popolo tibetano contro la repressione della Cina comunista in Tibet. La maggior parte dei partecipanti erano giovani nati e cresciuti dopo il 1959, i quali non hanno mai vissuto né visto un Tibet libero. Comunque sia, è un motivo d’orgoglio che essi fossero guidati da seri convincimenti per servire la causa tibetana, che è continuata di generazione in generazione. Ciò servirà come fonte di ispirazione per tutti quelli nella comunità internazionale che hanno mostrato il loro interesse nella questione Tibetana. Noi siamo debitori e offriamo le nostre preghiere per tutti quelli che sono morti, che sono stati torturati e per tutti quelli che hanno sofferto duramente durante la crisi dell´ultimo anno per la causa del Tibet, da quando la nostra battaglia è cominciata. – … Read the rest of this entry »
Cresce la tensione in Tibet, il Dalai Lama è preoccupato
Samdhong Rinpoche Premier tibetano in esilio: cresce la tensione in Tibet, il Dalai Lama è preoccupato – Pechino scarica Hillary «Da Washington non accettiamo lezioni» Read the rest of this entry »
TIBET: UN MONACO SI AUTOIMMOLA DANDOSI FUOCO, LA POLIZIA GLI SPARA
Hong Kong. Lhadon Tethong, direttore esecutivo di Students for a Free Tibet, in una drammatica corrispondenza da Hong Kong conferma la notizia, trapelata in mattinata, che la polizia cinese ha sparato a un monaco tibetano che si era dato fuoco autoimmolandosi in segno di protesta. Read the rest of this entry »
Tibet: l’esercito cinese vigila sul triste capodanno tibetano
Lhasa . Oggi, ricorrenza del capodanno tibetano, sul Tibet regna un’atmosfera di lutto e di silenzio. Read the rest of this entry »
I tibetani chiedono di evitare un massacro
I tibetani chiedono alla Clinton di premere su Pechino per evitare un massacro Read the rest of this entry »
IL TIBET CHIUSO AGLI STRANIERI
Nell’approssimarsi del 50° anniversario dell’insurrezione di Lhasa e della fuga in esilio del Dalai Lama, il governo cinese ha ordinato la chiusura al turismo del Tibet Read the rest of this entry »
Tibet: proteste e arresti a Lithang
Dharamsala, i l Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che almeno ventiquattro tibetani sono stati arrestati Read the rest of this entry »
Arrestati perché non festeggiano il Capodanno
Arrestati perché non festeggiano il Capodanno tibetano e mostrano foto del Dalai Lama Read the rest of this entry »
Fa paura alla Cina la protesta dei tibetani
Fa paura alla Cina la protesta dei tibetani di non festeggiare il Capodanno Read the rest of this entry »
Pechino si aspetta nuove rivolte tibetane
Dopo un anno di regime di polizia, l’economia è in grande difficoltà e la popolazione è esasperata. Read the rest of this entry »
ONORIFICENZE AL DALAI LAMA A VENEZIA ED IN GERMANIA
In occasione del conferimento delle chiavi della città di Venezia il Dalai Lama ha ricordato un suo predecessore che impedì a Kublai Khan il massacro di decine di migliaia di persone al tempo di Marco Polo.
”Fu un lama tibetano a convincere il Gran Khan, a sospendere l’esecuzione di 100.000 persone che dovevano essere gettate ogni anno nel fiume; il lama era un amico personale di Marco Polo,”ha esclamato il 73enne leader spirituale tibetano in esilio, nel discorso di ringraziamento per il conferimento della cittadinanza onoraria di Venezia da parte del Sindaco Massimo Cacciari.
“Oggi vorrei descrivere la situazione del Tibet. Le autorità comuniste cinesi hanno una visione estremamente restrittiva e miope. Considerano il popolo, la cultura, la religione del Tibet come un pericolo per la Cina e fanno uno sforzo per eliminarle. Abbiamo notato che i giovani tibetani nati in India conoscono meglio le tradizioni, la cultura, la religione del Tibet rispetto ai giovani tibetani nati in Tibet. Per cui è in atto un genocidio culturale”. Lo ha detto il Dalai Lama concludendo il suo intervento a Ca’ Farsetti, nel corso del Consiglio comunale straordinario durante il quale ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Venezia. ”Ma il passato è passato ed oggi i comunisti cinesi hanno un’ottica estremamente ristretta e poco lungimirante,”ha detto, accusando la Cina di ” cercare d’eliminare deliberatamente popolo tibetano, la sua cultura e religione. I monaci a Lhasa sono ora ridotti a una sparuta cinquantina, mentre erano un centinaio un paio di anni fa e migliaia nel 1959, l’anno in cui il popolo tibetano insorse pacificamente contro l’invasione della Cina di dieci anni prima. – … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama in Campidoglio. Ora è cittadino romano
Repubblica — 10 febbraio 2009 pagina 2 sezione: ROMA
Nella piazza gremita, tra kata bianche, sai rossi e gialli, bandiere che sventolano, incensi, cori che inneggiano al Tibet Libero, Free Tibet, si diffondono le note del pianoforte di Giovanni Allevi. «Da Roma, oggi, si è levato un grido di giustizia, di libertà, di pace che raggiungerà il mondo intero» dirà poi, al termine della cerimonia di conferimento della cittadinanza romana onoraria al XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, Read the rest of this entry »
IL DALAI LAMA CITTADINO ONORARIO DI ROMA
La Cina protesta contro il Dalai Lama cittadino onorario di Roma. Il leader spirituale buddista confortato nella ricerca dell’autonomia del Tibet. Pechino minaccia conseguenze sui buoni rapporti con l’Italia. Oggi il Dalai Lama riceve la cittadinanza di Venezia. Read the rest of this entry »
Samdhong Rinpoche: in Cina mancano i diritti umani
Samdhong Rinpoche, Premier tibetano in esilio: In Cina non c’è rispetto dei diritti dei tibetani – … Read the rest of this entry »
Connessioni tra la diga nel Sichuan ed il terremoto?
Il 12 maggio 2008 NEL SICHUAN, IN PROSSIMITA’ DEL TIBET, IN CINA, un sisma di 7,9 gradi ha causato 87 mila tra morti e dispersi – … Read the rest of this entry »
L’Onu prema per abolire i lager in Cina
Diritti umani in Cina: l’Onu prema per abolire i lager e le detenzioni arbitrarie – … Read the rest of this entry »
Muore un giovane tibetano per lesioni in carcere
Muore un giovane tibetano per lesioni riportate mentre era in carcere.
Pema Tsepak è stato arrestato per avere chiesto un Tibet libero e poi ricoverato in ospedale con lesioni interne. Intanto la polizia arresta 81 tibetani, per possesso di “musica reazionaria”. Profughi in esilio: le autorità vogliono prevenire proteste per gli anniversari di marzo. Read the rest of this entry »
Un tibetano muore in carcere cinese
Muore un giovane tibetano per lesioni riportate mentre era in carcere – … Read the rest of this entry »
Cina: festività per l’occupazione del Tibet
In Cina diventa una festa il ricordo della repressione del Tibet nel 1959 – Read the rest of this entry »
Una gran presa in giro…
Una gran presa in giro… di Mariagrazia Liotta (da www.nokoss.net , 15/01/2009) …a voler essere educati. Read the rest of this entry »
MEMORANDUM SULLA EFFETTIVA AUTONOMIA PER IL POPOLO TIBETANO
Documento presentato alla dirigenza cinese e dagli inviati del Dalai Lama in occasione dell’ottavo round di colloqui: 30 novembre – 5 dicembre 2008. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: La Cina non ha l’autorità morale per essere una superpotenza
Dalai Lama: La Cina non ha l’autorità morale per essere una superpotenza
Il leader tibetano guadagna il sostegno del parlamento europeo per l’autonomia (e non l’indipendenza) del Tibet. In Polonia il Dalai Lama incontrerà Sarkozy. In Cina si vuole boicottare i prodotti francesi, ma il ministero degli esteri chiede ai nazionalisti cinesi un atteggiamento “calmo e razionale”. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama a Danzica
DALAI LAMA: LA CINA NON HA L’AUTORITA’ MORALE PER ESSERE UNA SUPERPOTENZA – … Read the rest of this entry »
Pechino minaccia Sarkozy
Il premier belga Yves Leterme ha ricevuto ieri in udienza il Dalai Lama
Pechino minaccia ritorsioni economiche se Sarkozy incontra il Dalai Lama
Il leader tibetano è in Belgio per incontrare il Parlamento europeo. La Cina ammonisce che il previsto incontro con Sarkozy, fra 2 giorni, può compromettere i rapporti economici.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il Dalai Lama ha incontrato ieri il premier belga Yves Leterme e ha sollecitato l’Europa a insistere per il rispetto dei diritti umani, per il bene della Cina. Una furente Pechino minaccia gravi conseguenze se il presidente francese Nicolas Sarkozy incontrerà come previsto il leader tibetano in esilio.
In conferenza stampa, il 73enne Nobel per la Pace ha ricordato un detto tibetano: “Alcune ferite nella bocca guariscono da sole”. “Il cinese – ha proseguito – all’inizio ha una forte reazione, ma poi è più equilibrato. Anche per quanto riguarda la mia visita”. Ha ricordato che in Tibet è in atto “un genocidio culturale” e ha chiesto all’Unione europea di mantenere una posizione ferma sul rispetto dei diritti umani in Cina, “che deve rispettarli, per diventare un buon membro del Mondo”. E ha citato un altro proverbio: “L’amicizia più genuina deve essere la più franca”. “L’Ue, aiutando questo, in modo indiretto aiuterà il governo cinese” a costruire una società armoniosa. Read the rest of this entry »
Sul Tibet la Cina impari la lezione di Solidarnosc
Repubblica — 04 dicembre 2008 pagina 38 sezione: POLITICA ESTERA
Berlino «Venticinque anni fa, col Nobel conferitomi, fu aiutato un processo positivo per tutti. Adesso, celebrando l’ anniversario insieme al Dalai Lama, ad altri Nobel, a Sarkozy, dobbiamo lanciare da Danzica un segnale al mondo: aiutiamo gli oppressi a una via pacifica di negoziato e compromessi verso la libertà. Funzionò da noi, può funzionare altrove: ricorda? Avemmo il Nobel io, vincitore, ma anche Gorbaciov, sconfitto, che seppe accettare compromessi e rifiutò soluzioni violente». Lech Walesa spiega a Repubblica le proposte che lancerà domani e sabato. Presidente, che emozioni e sentimenti provò allora? «Mi aspettavo grandi cambiamenti. Ma quel che conta è che dovremmo ripetere il copione, a livello mondiale. Magari mi dessero un altro Nobel, tornerei alla ribalta». Oggi l’ Europa è unita e libera, ma molti altri paesi sono oppressi. «Gli ex paesi comunisti hanno realizzato profonde trasformazioni e riforme, ma nel mondo resta molto da fare. La nostra lotta chiuse la Guerra fredda, ma aprì anche una nuova era che approdò alla globalizzazione. Si creò però uno status quo adeguato alla vecchia era, non alle nuove sfide. Dobbiamo riformare le strutture a livello mondiale. In tempo per evitare un collasso globale». Quali sono le sfide più urgenti? «I paesi oppressi dovrebbero liberarsi dalle dittature. … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama al Parlamento Europeo
Sua Santità il Dalai Lama saluta il Parlamento Europeo, gli è accanto il Presidente Hans Gert-Pöttering
Discorso di Sua Santità il Dalai Lama al Parlamento Europeo
Mentre una forte nevicata imbiancava Bruxelles, Sua Santità il Dalai Lama ha rivolto una discorso tutto di cuore ai membri del Parlamento Europeo, moti dei quali l’hanno accolto con bandiere tibetane e porgendo la kata, la sciarpa bianca tibetana di benvenuto. Il Presidente del Parlamento Europeo, Hans Gert-Pöttering, ha evidenziato quanto il Dalai Lama sia in buona salute e lo ha ringraziato per il chiaro messaggio che ha indirizzato al Parlamento, evidenziando come Sua Santità rappresenti l’emblema del dialogo.
Sua Santità il Dalai Lama indirizza il suo discorso al Parlamento Europeo il 4 dicembre 2008
Dalai Lama: “La promozione dei valori interiori rappresenta il mio impegno primario”.
È un grande onore parlare al vostro cospetto e vi ringrazio per l’invito.
Dovunque vado, il mio principale interesse o impegno consiste nella promozione dei valori umani, come il buon cuore . Questo è quello che ritengo il fattore chiave per una vita felice a livello individuale, familiare e comunitario. Nella nostra epoca, parrebbe che non venga prestata sufficiente attenzione a questi valori interiori. La loro promozione rappresenta quindi il mio impegno primario.
Il mio secondo interesse o impegno è la promozione dell’armonia interreligiosa.
Sebbene siamo disposti ad accettare la necessità d’un pluralismo in politica ed in democrazia, sembriamo tuttavia spesso più esitanti nell’accogliere la pluralità delle fedi e religioni. … Read the rest of this entry »
L’Europa non sia compiacente con la Cina
PECHINO MINACCIA RITORSIONI ECONOMICHE SE SARKOZY INCONTRA IL DALAI LAMA – … Read the rest of this entry »
Brigate Dalai Lama di Raimondo Bultrini
Passata la festa, il villaggio dei bambini tibetani di Dharamsala è tornato nella sua routine, mentre qualche chilometro più in basso, tra le strade di McLoad Ganji, un clima di malinconico abbandono segue i giorni dell’eccitazione e della speranza. Poco alla volta si sono dileguati i 500 delegati giunti da tutto il mondo in questa cittadina dell’India per discutere il futuro della lotta contro il nemico cinese. Quello che resta sono i crocicchi di giovani tibetani locali da troppi anni abituati a convivere con l’idea di una vita da esuli lontani dalle loro montagne e dalle loro famiglie. Svanito è anche il carrozzone mediatico con i riflettori puntati sull’Assemblea convocata dal Dalai Lama per sentire cosa intende fare il suo popolo di rifugiati ora che lui stesso ha definito “sempre più sottile” ogni speranza di trovare un accordo con Pechino. Anche il leader spirituale del popolo delle Nevi ha già lasciato Dharamsala per riprendere il suo tour mondiale interrotto dopo l’operazione di calcoli biliari che aveva allarmato sei milioni di devoti.
Resta il bel ricordo della ritrovata unità tra componenti autonomiste a lui fedeli (rimaste in maggioranza) e la massa critica degli indipendentisti, usciti per la prima volta allo scoperto nel quartier generale del governo in esilio, senza temere rappresaglie, anzi, cresciuti in percentuale. … Read the rest of this entry »
Sarkozy incontrerà il Dalai Lama
SARKOZY INCONTRERA’ IL DALAI LAMA, LE CINA ANNULLA IL SUMMIT CON L’UE Leggi tutto … Read the rest of this entry »
Dialogo con la Cina
I LEADER TIBETANI RIAFFERMANO IL DIALOGO E LA VIA PACIFICA
Il premier del governo in esilio commenta:’ Sfiducia verso l’attuale leadership comunista, ma grande fiducia nel popolo cinese’. L’intervento del Dalai Lama. Leggi tutto: http://new.asianews.it/index.php?l=it&art=13831&size=A
I Tibetani ed il loro futuro
18 novembre 2008 I TIBETANI DECIDONO IL LORO FUTURO
Dal 17 al 22 novembre i leader dei tibetani in esilio discutono la politica verso Pechino. Si confrontano i fautori del dialogo e quelli per la lotta per l’indipendenza. Leggi tutto: http://new.asianews.it/index.php?l=it&art=13789&size=A
L’ASSEMBLEA GENERALE DEI TIBETANI
Un incontro speciale dei leader tibetani per ripensare il rapporto con Pechino – … Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Cristiani, non dovete diventare buddisti
Intervista al leader tibetano: “Sono rare le persone che traggono giovamento scegliendo un nuovo credo”. Sul suo Paese: “Noi dovremo convivere con i cinesi, ma il Tibet deve avere la sua autonomia” Read the rest of this entry »
La Cina annuncia un “Piano di azione”
La Cina annuncia un “Piano di azione” per il rispetto dei diritti umani … Read the rest of this entry »
Deludenti i dialoghi con la Cina
Senza alcun progresso i dialoghi con gli inviati del Dalai Lama – .. Read the rest of this entry »
Pechino prosegue arresti e condanne
Pechino prosegue arresti e condanne, i tibetani cercano nuovi modi di lotta – … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama in Giappone
31 Ottobre 2008 – IL DALAI LAMA INIZIA LA VISITA IN GIAPPONE
Il Dalai Lama e’ sbarcato all’aeroporto di Narita, a est di Tokyo, per una visita che durera’ circa una settimana. Ricordiamo che, a seguito del suo malessere per il quale ha subito l’operazione chirurgica, aveva annullato il suo tour in Europa e le visite in Messico e Repubblica Domenicana. Ora, ricevuto l’ok del suo staff medico, ha ripreso il suo programma di impegni. in Giappone darà insegnamenti buddisti e terra’ conferenze in diverse città’ tra cui la stessa capitale Tokyio.
Gli ambasciatori del Dalai Lama in Cina
30 Ottobre 2008 INVIATI TIBETANI PARTONO PER LA CINA
Gli inviati del Dalai Lama, Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen insieme a tre assistenti senior, sono partiti per Pechino dove si svolgera’ l’ottava sessione di colloqui con i rappresentanti del governo cinese. Al momento della partenza non sono stati comunicati i dettagli della missione. Si sa soltanto che dovrebbe durare circa una settimana e che alla fine dei colloqui relazioneranno il primo ministro Samdhong Rimpoche.
Il Sacharov per i diritti umani a Hu Jia
23/10/2008 – Il SACHAROV PER I DIRITTI UMANI A HU JIA
Strasburgo premia il dissidente cinese. Alla faccia di Pechino – … Read the rest of this entry »
Bentornato a casa Santità
20 Ottobre IL DALAI LAMA TORNA A DHARAMSALA
Completamente ristabilito dopo l’intervento chirurgico effettuato a New Delhi, il Dalai Lama e’ rientrato a Dharamsala, calorosamente festeggiato da una gran folla che, reggendo le tradizionali kata bianche di benvenuto e bruciando incenso, gli ha reso omaggio fino alla sua residenza.
Nuovi ergastoli per i monaci tibetani
Il dopo-Olimpiadi: nuovi ergastoli per i monaci tibetani
Il 23 settembre sono stati condannati in un processo segreto 8 monaci, per un attentato contro un palazzo pubblico, senza prove e con violazione di ogni diritto di difesa. Free Tibet: continuano detenzioni illegali e soprusi, “è urgente” che siano ammessi osservatori indipendenti. Read the rest of this entry »
Le preghiere del Dalai Lama ai terremotati in Tibet
7 ottobre 2008 MESSAGGIO DI SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA ALLE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO IN TIBET- … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama tratta ancora con la Cina?
5 ottobre – IL DALAI LAMA STA PERDENDO FIDUCIA NEI NEGOZIATI CON LA CINA. – … Read the rest of this entry »
OLTRE 1.000 MONACI SCOMPARSI
Oltre 1.000 monaci e molti civili tibetani “scomparsi” dopo la repressione di marzo Arrestati a marzo o semplicemente scomparsi: da allora parenti e amici non sanno nemmeno dove siano, o se sono ancora vivi. Un appello a governi, enti e Nazioni Unite perché non li dimentichino. Read the rest of this entry »
Insegnamenti di Sua Santità a Dharamsala
25 Settembre – SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA IMPEGNATO IN OTTO GIORNI D’INSEGNAMENTI
Sua Santita’ il Dalai Lama ha iniziato al Tempio principale l’insegnamento di tre giorni sul Canto del Sentiero verso l’Illuminazione (lamrim dhuedon) di Lama Tzongkhapa. Questo insegnamento sara’ seguito da un altro di cinque giorni sul Commentario sulla Bodhicitta (jangchup semdrel) di Arya Nagarjuna e Gli Stadi Intermedi di Meditazione (gomrim barpa) di Kamalashila. Cliccando qui trovi il nostro diario sugli insegnamenti. https://www.sangye.it/wordpress2/?cat=4
Il fratello ribelle del Dalai Lama, la Cia e la guerriglia invece delle preghiere
Repubblica — 07 settembre 2008 pagina 14 sezione: POLITICA ESTERA
E’ morto ieri negli Stati Uniti a 86 anni Taktser Rinpoche, il fratello più radicale del Dalai Lama, quello che non aveva mai rinunciato al sogno dell’ indipendenza tibetana. Con lui scompare il testimone storico di un’ epoca: negli anni Cinquanta lavorò per la Cia, quando gli americani sostenevano il movimento secessionista e in Tibet vi era una guerriglia organizzata contro l’ occupazione cinese. La morte del familiare giunge in un momento molto delicato per il Dalai Lama, convalescente dopo un ricovero in ospedale, profondamente turbato per le notizie della continua repressione militare in Tibet, e contestato dall’ ala più intransigente degli esuli. Nell’ annunciare la sua scomparsa, l’associazione International Campaign for Tibet ha ricordato che «Taktser Rinpoche fu sempre profondamente diffidente riguardo alle intenzioni del partito comunista cinese in Tibet». <!– @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } –>
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Giornata mondiale di solidarietà col Tibet
30 AGOSTO – GIORNATA MONDIALE DI SOLIDARIETÀ’ COL POPOLO TIBETANO
Il 30 Agosto S.S Dalai Lama aderira’ alle 12 ore di sciopero della fame simbolico, unito a preghiere, che sara’ osservato dai tibetani e dai pacifisti in tutto il mondo per rafforzare il loro impegno alla non violenza. – … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama in Francia
22 Agosto SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA IN FRANCIA – … Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama invita alla pace interiore
Aspen, USA, SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA INVITA ALLA PACE INTERIORE. – … Read the rest of this entry »
Tibet: puniti i genitori
TIBET: PUNITI I GENITORI CHE MANDANO I FIGLI NELLE SCUOLE DEL DALAI LAMA – … Read the rest of this entry »
Comunicato del Dalai Lama
COMUNICATO di SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA: LA QUESTIONE DEL TIBET RIGUARDA IL FUTURO DI SEI MILIONI DI TIBETANI E NON LA MIA PERSONA. http://www.dalailama.com/news.277.htm
Inconsistente il dialogo Cina Tibet
E’ questo il senso della dichiarazione di Kelsang Gyaltsen, inviato del Dalai Lama nelle varie sessioni di colloqui con il Governo Cinese, in visita al Parlamento Europeo. E accusa la controparte cinese che fin dal 2002, anno di inizio dei colloqui, non e’ mai stata seriamente intenzionata a risolvere il problema tibetano.
Il Dalai Lama difende l’Islam dall’accusa di terrorismo
‘E’ assolutamente sbagliato ed ingiusto definire l’Islam una religione violenta’ Cosi’ Sua Santita’ ha replicato alla Lehigh University in Pennsylvania. http://www.dalailama.com/news.274.htm
Il Dalai Lama difende l’Islam
SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA DIFENDE L’ISLAM DALL’ACCUSA DI TERRORISMO . ‘E’ assolutamente sbagliato ed ingiusto definire l’Islam una religione violenta’ Cosi’ Sua Santita’ ha replicato alla Lehigh University in Pennsylvania. http://www.dalailama.com/news.274.htm
Kailash, la montagna degli dei
Pellegrini tibetani in marcia verso il Monte Kailash, la Montagna sacra delle religioni dell'Asia.
Kailash, la montagna degli dei; di Raimondo Bultrini
L’ asse del mondo è una montagna. Non la più alta sulla terra. Forse non la più bella. Ma la più sacra. La venerano gli hindu, la adorano i buddisti, la divinizzano gli antichi sciamani bon del Tibet, la agognano i giainisti indiani. Chi non ha mai sentito parlare del Kailas forse non conosce nemmeno la leggenda del Monte Meru o Sumeru, il centro dell’ universo primordiale tra cielo e inferi, coi suoi sette continenti disposti come petali di un fiore di loto circondati dai mari e dall’ ultima catena di vette oltre le quali s’ affaccia il vuoto cosmico. Del mitico Meru il Kailas è considerato la manifestazione fisica, affollato di dèi come l’ Olimpo dei greci. La sua cima ha la forma di un tempio, di un fallo, di una cupola, dove gli antichi Puranas collocano il dio Shiva e la sua consorte Parvati uniti in un eterno amplesso. Tra mito e realtà, qui nascono quattro grandi fiumi dell’ Asia, l’Indo, il Sutlej, il Brahmaputra, il Karnali. Read the rest of this entry »
Tre leader tibetani arrestati in Nepal
19 Giugno 2008 – Kathmandu, TRE LEADER TIBETANI ARRESTATI IN NEPAL – … Read the rest of this entry »
IL 19° ANNIVERSARIO DEL MASSACRO DI PIAZZA TIEN AN MEN
Ricorre oggi, 4 giugno 2008, il diciannovesimo anniversario del massacro di Piazza Tian An Men. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 il regime comunista di Pechino represse nel sangue la rivolta dei studenti e lavoratori cinesi. Vi furono da 2600 a 3000 morti ed un numero imprecisato di feriti. La lotta spontanea fu definita un semplice “complotto controrivoluzionario” e per sedarla furono impiegati l’esercito e 200 carri armati. Il massacro fu universalmente condannato e alcuni stati deliberarono l’imposizione di sanzioni. L’Unione Europea decretò l’embargo della vendita di armi alla Cina, provvedimento, almeno sulla carta, tuttora in vigore. In un comunicato, l’organizzazione Human Rights Watch cosi’ afferma: “Nel 19 anniversario del massacro di Piazza Tien An Men, il governo cinese dovrebbe dare prova concreta di aver migliorato il proprio livello di rispetto dei diritti umani prima dei Giochi Olimpici rilasciando i 130 prigionieri che da allora sono ancora ingiustamente privati della loro liberta'”. “Le autorità cinesi” – ricorda inoltre il comunicato – “continuano a perseguitare i sopravvissuti, le loro famiglie e tutti coloro che contestano la versione ufficiale dei fatti”. A Dharamsala la ricorrenza del 4 giugno e’ ricordata dai tibetani con una veglia a lume di candela e la proiezione del documentario “Tien An Men: the Gate of Heavenly Peace”, che si terrà nei pressi dello Tsuglagkhan, il principale tempio della cittadina. Un volantino, distribuito ai rifugiati dagli organizzatori della manifestazione, recita: “Il 4 giugno e’ per la Cina cio’ che il 10 marzo e’ per il Tibet”.
Preghiere per le vittime del terremoto in Cina
4 Giugno 2008 SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA ED IL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO PREGANO PER LE VITTIME DEL DISASTROSO TERREMOTO IN CINA http://www.dalailama.com/news.264.htm
Cina, attacchi agli inviati del Dalai Lama
Repubblica — 04 maggio 2008 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA
Federico Rampini PECHINO – Hanno varcato la frontiera cinese ieri sera arrivando all’ aeroporto intercontinentale di Hong Kong: Read the rest of this entry »
Ergastolo ai monaci delle proteste in Tibet
Anche condanne all’ergastolo per i monaci “responsabili” delle proteste in Tibet . Dure pene per le prime 17 persone, almeno 6 monaci condannati da 15 anni all’ergastolo. Intanto Pechino riapre uno dei monasteri chiusi per le proteste. La torcia olimpica, dopo le contestazioni pro-Tibet in tutto il mondo, riceve grandi feste nel Vietnam. Read the rest of this entry »
Disertare i giochi?
28 Aprile 2008 DESMOND TUTU: I GOVERNANTI DOVREBBERO DISERTARE I GIOCHI – … Read the rest of this entry »
Tibet, Pechino apre al Dalai Lama
Repubblica — 26 aprile 2008 pagina 12 sezione: POLITICA ESTERA
Federico Rampini Pechino – Ventiquattr’ore dopo aver ricevuto i rappresentanti di Nicolas Sarkozy, e proprio mentre il presidente della Commissione europea Barroso è in visita a Pechino, il governo cinese «apre» al dialogo col Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Compie 19 anni il Panchen Lama, da 13 prigioniero di Pechino
Compie 19 anni il Panchen Lama, da 13 prigioniero di Pechino
di Nirmala Carvalho
Fatto sparire nel 1995 quando aveva 6 anni, da allora non si hanno notizie. Inutili le richieste dell’Onu. Intanto il Dalai Lama si offre di aiutare a “calmare” la situazione in Tibet ma la Cina “non dà risposte concrete”. Read the rest of this entry »
la Cina ha fatto del Tibet una trappola per distruggerci
Premier tibetano: la Cina ha fatto del Tibet una trappola per distruggerci
di Nirmala Carvalho
Samdhong Rinpoche, primo ministro del governo tibetano in esilio, analizza per AsiaNews le provocazioni del governo cinese e la campagna denigratoria contro il Dalai Lama, tesa a far peggiorare ancora di più la situazione della popolazione tibetana. Un appello alla comunità internazionale: Pechino vi ignora da 30 anni, fate qualcosa prima della distruzione del Tibet. Read the rest of this entry »
Tibet. Vincere la paura, aprire i cuori.
La danza sacra Cham compiuta dai monaci tibetani in meditazione.
Tibet. Vincere la paura, aprire i cuori. Intervista esclusiva a Raimondo Bultrini di Francesco Pullia
Raimondo Bultrini, giornalista, scrittore, corrispondente dall’Asia del quotidiano “La Repubblica”. E’ stato più volte a stretto contatto con il Dalai Lama. Da anni vive in Thailandia. Sta terminando un libro che sicuramente contribuirà ad offrire spunti per approfondire uno scenario particolarmente complesso. Ha pubblicato, tra l’altro, il diario di un viaggio in Tibet con Choegyal Namkhai Norbu, fondatore della Comunità di Merigar, Arcidosso (GR). Lo abbiamo raggiunto e intervistato in esclusiva per Notizie Radicali.
1) Il Dalai Lama insiste nella sua volontà di colloquiare con HuJintao. Il governo di Pechino, da parte sua, pare proprio non volerne sapere e, anzi, accentua la repressione nello Xinjiang e in Tibet mostrandosi sprezzante nei confronti dell’opposizione interna ed esterna e delle, per la verità finora molto blande, rimostranze occidentali. La data dell’inizio delle Olimpiadi, intanto, si avvicina. Si verificheranno, alla fine, sensibili cambiamenti oppure Pechino punterà su una sorta di “implosione” e rimozione dei fatti profittando del suo ruolo in campo economico?
Raimondo Bultrini. Il Dalai Lama insiste perché, anche a mio modestissimo avviso, non si può sperare in altro che in un dialogo che un giorno avvicini non tanto i governanti – che sono soggetti agli umori dei vari momenti della storia – quanto la gente. Intendo dire che il problema del Tibet è un problema di fiducia, correttezza e comprensione reciproca. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama tra passato e futuro
Repubblica — 20 aprile 2008 pagina 42 sezione: DOMENICALE
Pechino – «Interferenza inaccettabile negli affari interni della Cina»: Read the rest of this entry »
Unione Europea: Stop alla repressione in Tibet 18 aprile 2008
Il Parlamento Europeo condanna la brutale repressione delle manifestazioni dei tibetani, chiede un’indagine ONU e il rilascio delle persone arrestate. Read the rest of this entry »
Perchè l’ India oscilla fra Cina e Dalai Lama
Repubblica — 18 aprile 2008 pagina 45 sezione: CULTURA
Mentre la comunità internazionale reagisce alla repressione in Tibet da parte della Cina, un Paese si fa notare per il fatto di trovarsi nel bel mezzo di questa tragedia e di essere al contempo restio a parlarne. L’ India, terra di asilo per il Dalai Lama e le giovani teste calde violente del Tibetan Youth Congress, si trova alle prese con un dilemma insolubile. Da un canto, l’ India è una democrazia che per lunga tradizione ha sempre autorizzato le proteste pacifiche, comprese quelle contro le nazioni straniere quando i loro leader vi si recano in visita. … Read the rest of this entry »
Arresti e deportazioni in tutto il Tibet
14 Aprile 2008 DREPUNG: LA PROTESTA DEI MONACI. ARRESTI E DEPORTAZIONI IN TUTTO IL TIBET – … Read the rest of this entry »
Monaci tibetani interrompono giornalisti guidata dal governo
Gansu: monaci tibetani interrompono una visita di giornalisti guidata dal governo
È la seconda volta in 15 giorni, da quando Pechino ha isolato le aree delle rivolte. I monaci chiedono il ritorno del Dalai Lama nel Tibet e precisano che essi non vogliono l’indipendenza, ma solo il rispetto dei diritti umani. Read the rest of this entry »
COMUNICATO DI TUTTI I CENTRI FPMT sulla situazione in Tibet
Comunicato a nome di tutti i Centri della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana FPMT in Italia sulla situazione in Tibet Read the rest of this entry »
Due monaci tibetani si suicidano
Due monaci tibetani si suicidano mentre la polizia invade i monasteri . La polizia cinese perquisisce i monasteri uno ad uno e arresta centinaia di monaci. Fa sfilare gli arrestati per le strade quale monito. Si suicidano due monaci, “colpevoli” di “pacifiche proteste”. Esuli tibetani: è solo quanto già accade da anni. Read the rest of this entry »
DICHIARAZIONE DEL DALAI LAMA A TUTTI I TIBETANI
Dichiarazione di Sua Santità il Dalai Lama a tutti i tibetani
Nell’estendere un caloroso saluto al tutti tibetani in Tibet, vorrei condividere alcuni miei pensieri.
1. Dal 10 marzo di quest’anno siamo stati testimoni di proteste e dimostrazioni in quasi ogni parte del Tibet, e persino in alcune città della Cina continentale ad opera degli studenti; tali manifestazioni sono l’esplosione della sofferenza fisica e mentale dei tibetani Read the rest of this entry »
Otto Tibetani uccisi
4 Aprile 2008 – OTTO TIBETANI UCCISI A KARDZE (SICHUAN)
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APPELLO DEL DALAI LAMA AL MONDO
APPELLO DI SUA SANTITÀ IL XIV DALAI LAMA
Vorrei esprimere il mio apprezzamento e ringraziamento ai leaders del mondo, ai parlamentari, alle Organizzazioni non Governative ed a tutti coloro che hanno espresso la loro preoccupazione rispetto ai recenti tragici eventi, profondamente rattristanti, occorsi in Tibet. Read the rest of this entry »
Dalai Lama, l’appello disperato: Vi prego, aiutate il mio Tibet
Repubblica — 30 marzo 2008 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA
Iele Mastrogiacomo NEW DELHI – L’ appello è forte, drammatico. Un grido disperato che si irradia, in un silenzio quasi surreale, nei giardini freschi e ben curati del Rajghat. La folla ascolta, attonita, triste, preoccupata mentre il Dalai Lama, quattordicesimo maestro spirituale del buddismo tibetano, s’ inchina e prega davanti al mausoleo del Mahatma Gandhi. Congiunge la mani sopra la testa, per tre volte s’ inginocchia, alza lo sguardo verso il cielo e con la voce strozzata da un dolore represso a lungo si rivolge al mondo. «Vi prego», implora, «aiutateci a risolvere la crisi in Tibet. Non abbiamo altro potere se non la giustizia, la verità, la sincerità. Siamo impotenti. Io posso sono pregare. E’ per questo che chiedo alla comunità internazionale di aiutarci. Noi siamo pronti, siamo aperti al dialogo, ad un qualsiasi confronto, aspettiamo un segnale». La fiamma che veglia sulle ceneri del padre dell’ Indipendenza, assassinato con tre colpi di pistola proprio sessanta anni fa, sembra vibrare sotto il peso di un discorso che arriva dritto al cuore. Le notizie che giungono dal nord dell’ India, dal piccolo villaggio di Mc Leod Ganji, a pochi chilometri da Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio, non sono incoraggianti. La folla di fuggiaschi che giunge stremata da Lhasa e dalle province di Amdo e di Kham, racconta di nuove stragi e di una repressione durissima da parte delle forze speciali della polizia della Repubblica popolare cinese. Nessuno è in grado di indicare il numero dei morti, dei feriti, dei dispersi, delle persone picchiate e sbattute in carcere. … Read the rest of this entry »
Monaci torturati nelle prigioni di Lhasa
Tibetani in esilio denunciano: monaci torturati nelle prigioni di Lhasa
Tutti i gruppi tibetani parlano di oltre 100 morti e migliaia di feriti e arrestati, di torture e continue brutalità. Pressanti appelli alla comunità internazionale perché la Cina fermi la repressione e sia disposta un’indagine. Fermata la Marcia pacifica da Dharamsala (India) al Tibet.
“Ogni giorno riceviamo notizie di nuovi morti a Lhasa, monaci e suore sono torturati in modo inumano”. Urgen Tenzin, direttore del Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia, dice ad AsiaNews che è “sconvolto per la brutalità degli omicidi”. Read the rest of this entry »
APPELLO DEL DALAI LAMA AL POPOLO CINESE
APPELLO AL POPOLO CINESE DA PARTE DI SUA SANTITÀ IL XIV DALAI LAMA
Oggi vorrei salutare con il cuore i miei fratelli e sorelle cinesi nel mondo, in particolare quelli nella Repubblica Popolare Cinese.
Alla luce dei recenti sviluppi in Tibet, vorrei condividere con voi i miei pensieri riguardo le relazioni tra il popolo tibetano e il popolo cinese, a fare un mio personale appello a tutti voi. Read the rest of this entry »
Intellettuali chiedono alla Cina di ripensare agli “errori” in Tibet
Intellettuali e dissidenti chiedono alla Cina di ripensare agli “errori” commessi in Tibet
Scrittori, attivisti, avvocati, artisti spingono Pechino ad aprire un dialogo diretto con il Dalai Lama e domandano la piena libertà religiosa per il Tibet. La propaganda ufficiale – rozza come ai tempi della Rivoluzione culturale – aizza gli odi razziali. Read the rest of this entry »
Una tragedia sul tetto del mondo
Repubblica — 25 marzo 2008 pagina 45 sezione: CULTURA
Xizang, “la Dimora del Tesoro occidentale”, è il nome cinese del Tibet. Una nazione che per il Dalai Lama subisce un «genocidio etnico». Per l’ opinione pubblica dei paesi democratici è la vittima di sopraffazioni in cui si rivela il volto più brutale del regime cinese. La rivolta iniziata il 10 marzo a Lhasa è stata definita l’ ultima battaglia anti coloniale, il sussulto di un popolo oppresso nell’ impero multietnico dominato da Pechino. Per la maggioranza dei cinesi, invece, lo Xizang è sempre stato loro. Lo studiano nei manuali di storia fin dalle elementari. Per loro il coro di solidarietà internazionale verso i tibetani è la versione aggiornata del perfido imperialismo anti cinese, che portò l’ Inghilterra, la Russia, il Giappone, a violentare l’ integrità territoriale dell’ Impero Celeste nel XIX e nel XX secolo. … Read the rest of this entry »
Nuove rivolte e arresti in Tibet
Nuove rivolte e arresti in Tibet. Pechino critica i media stranieri
Ancora scontri fra dimostranti e polizia che spara e uccide un monaco di 18 anni. Centinaia di tibetani si consegnano in Sichuan, mentre a Lhasa vi sono nuovi arresti.
Pechino (AsiaNews) – Rimane alta la tensione in Tibet e nelle regioni confinanti, pur con una massiccia presenza di soldati e polizia cinese. Read the rest of this entry »
Repressione e violenza: il linguaggio di Pechino
LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE NON DEVE PERDERE L’OCCASIONE DELLE OLIMPIADI DI PECHINO PER AIUTARE IL TIBET NELLA SUA LOTTA PER L’AUTONOMIA
Repressione e violenza: l’unico linguaggio di Pechino
Anthony M. Quattrone … Read the rest of this entry »
La Cina: schiacceremo i ribelli del Tibet
Repubblica — 23 marzo 2008 pagina 12 sezione: POLITICA ESTERA
DHARAMSALA – Pechino insiste: sono solo 19 e tutte cinesi le vittime delle rivolte tibetane. Neanche i quattro manifestanti che la polizia ha ammesso di aver ucciso «per legittima difesa» nel Sichuan occidentale figurano nella lista, Read the rest of this entry »
La Pelosi incontra il Dalai Lama. Inchiesta internazionale sul Tibet
Repubblica — 22 marzo 2008 pagina 14 sezione: POLITICA ESTERA
DHARAMSALA – Bambini delle scuole, monaci e laici, vecchi tibetani in abiti tradizionali con le bandierine del Tibet e degli Stati Uniti infilate nei cappelli, i tradizionali cilindri per le preghiere in mano. Read the rest of this entry »
Le foto del massacro tibetano
Una serie di immagini che testimoniano la violenza del regime cinese contro i manifestanti che, in questi ultimi giorni, hanno chiesto a Pechino più libertà.
Roma (AsiaNews) – Negata da Pechino, la violenta repressione dei manifestanti e dei monaci tibetani viene illustrata da una serie di foto particolarmente violente, inviate dalla dissidenza tibetana in occidente. Si tratta di immagini particolarmente crude, inviate dal monastero di Kirti al Free Tibet Campaign http://www.phayul.com/downloads/2008-Tibet-Protest/ . Read the rest of this entry »
Dopo 9 giorni, Pechino ammette: anche in Cina scontri con i tibetani
Il portavoce del governo parla di “pochi fuorilegge” fermati dalla polizia “con la massima severità”, ma non svela dati sulle vittime o sugli arresti avvenuti dopo gli scontri in Gansu e Sichuan. Nonostante le foto dei massacri, negati scontri nel Sichuan e nel Qinghai. Nel frattempo, continua la repressione a Lhasa. Read the rest of this entry »
Tibet: Sangue e compassione
Lo yak rappresenta uno dei simboli del Tibet.
Sangue e compassione l’illusione tibetana ; di Ugo Leonzio, L’Unita’.
Che il Tibet sia un paese immaginario inventato dagli occidentali un paio di secoli fa come rifugio dagli illuminismi e poi dalla metastasi della tecnologia dei consumi e dei viaggi «avventura» lo si può vedere dalla falsa coscienza con cui si manifesta con candeline accese e scritte Free Tibet in paesi che per cinquant’anni non hanno mai riconosciuto il Dalai Lama come capo di un governo in esilio. Il Premio Nobel per la Pace, offerto molti anni fa a Tenzin Gyatso, Oceano di Saggezza, è la prova di questa dimensione irreale in cui lo abbiamo collocato. Per chi compra un viaggio «avventura» Lhasa-Kailash-Samye, il Paese delle Nevi è popolato solo da lama persi in meditazioni profonde tra cime di cristallo traversate da mantra accompagnati dai suoni delle trombe sistemate in cima ai gompa. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: Pronto a dimettermi se anche il mio popolo diventa violento
Repubblica — 19 marzo 2008 pagina 8 sezione: POLITICA ESTERA
DHARAMSALA – Il Dalai Lama dice senza mezzi termini che è pronto a «dimettersi» se la situazione in Tibet dovesse finire «fuori controllo». Lo fa davanti a una piccolo gruppo di giornalisti internazionali venuti qui con noi nella sua residenza circondata da una folla di fedeli in preghiera. Read the rest of this entry »
Comunicato stampa del Dalai Lama
PRESS RELEASE Dalai Lama – Dharamsala 18 Marzo 2008
Vorrei cogliere quest’occasione per esprimere la mia più profonda gratitudine alla comunità internazionale, sia per la sua preoccupazione nei riguardi degli ultimi terribili accadimenti in Tibet, sia per i suoi tentativi di cercare di convincere le autorità cinesi ad usare la massima moderazione durante le manifestazioni. … Read the rest of this entry »
Puntualizzazione del Dalai Lama
Durante una riunione con alcuni rappresentanti dei Media questo pomeriggio, Sua Santita’ ripete’ quello che disse pi? di quindici anni fa a Jonathan Mirsky dell’Observer, Londra: ‘se la maggioranza dei tibetani in Tibet ricorresse alla violenza nella lotta per la liberta’, Sua Santita’ non avrebbe altra scelta che di dimettersi da portavoce del popolo Tibetano. Sul problema dell’indipendenza, Sua Santita’ riaffermo’ che cio’ che sta chiedendo e’ una significativa autonomia per il Tibet. Sua Santita’ ha inoltre ricordato ai Media di evitare di citarlo fuori dal contesto. Chhime R. Chhoekyappa Secretary to His Holiness the Dalai Lama http://www.dalailama.com/news.219.htm
Tibet senz’aiuto
“Senza aiuto, di fronte all’aggressione cinese” di Nirmala Carvalho (AsiaNews)
Così il Dalai Lama descrive sé e il suo popolo, mentre scade oggi a mezzanotte (ora di Lhasa) l’ultimatum di Pechino per la fine delle proteste. Un attivista pro Tibet commenta la grave situazione. L’appello alla comunità internazionale e l’India “troppo prudente”. Read the rest of this entry »
A Lhasa i soldati fanno sfilare gli arrestati
Il lama Geshe Gedun Tharchin, fondatore e direttore spirituale dell’Istituto Lamrim di cultura tibetana, ricorda ad AsiaNews il dolore di vivere sotto un dominio straniero che vuole calpestare l’identità locale. Nella capitale tibetana proseguono i controlli porta a porta. Read the rest of this entry »
Il sangue del Tibet sulle Olimpiadi a Pechino
Il sangue del Tibet sulla Pechino dei Giochi, di Bernardo Cervellera .
A pochi mesi dalle Olimpiadi di Pechino, il governo cinese in allerta sopprime con carri armati e soldati le richieste disperate dei giovani tibetani. La Cina raccoglie quello che ha seminato: in quasi 50 anni, non ha mai dato alcuna speranza alla popolazione del Tibet, ampliando invece il controllo e il genocidio. Read the rest of this entry »
Carri armati a Lhasa
Carri armati a Lhasa, Pechino lancia un ultimatum ai tibetani .
Il governo cinese ha confermato la morte di 10 persone durante gli scontri degli ultimi giorni in Tibet, ma accusa i manifestanti della loro morte. Il governo in esilio parla di almeno 100 vittime; i tibetani in India riprendono la marcia per tornare a casa. Read the rest of this entry »
Lhasa, continuano le proteste. Pechino risponde con la forza
Pechino ha risposto con la forza alle proteste dei tibetani. A fronte delle notizie diffuse dalla televisione di stato cinese che ha dato notizia di ‘dieci morti e molti feriti’, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia afferma che i morti sarebbero almeno cento, trecento secondo altre fonti. … Read the rest of this entry »
Le Olimpiadi avvelenate
Repubblica — 15 marzo 2008 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
PECHINO – Sulla pacifica protesta dei monaci tibetani è scattata feroce la repressione cinese: dagli ospedali di Lhasa giungono notizie di numerosi morti e feriti. La capitale è in stato d’ assedio e sotto coprifuoco, tutti i principali monasteri buddisti della regione sono circondati da reparti della polizia antisommossa. è la più grande rivolta popolare in Tibet dal 1989, Read the rest of this entry »
Tibet, rivolta contro la Cina
Repubblica — 15 marzo 2008 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
DHARAMSALA – L’ ultima notizia arriva dal parente di un funzionario che lavora per il governo in esilio del Dalai Lama. «Lhasa è in mano ai tibetani», dice. Read the rest of this entry »
Spari a Lhasa
Spari a Lhasa. La polizia isola i monasteri tibetani
Cordoni di polizia intorno ad almeno 3 monasteri a Lhasa, nessuno può entrare o uscire. Si registrano spari contro monaci in rivolta che avrebbero bruciato un’auto della polizia. Il governo tibetano in esilio ripete che non ha partecipato alla marcia di protesta partita da Dharamsala. Intanto crescono le proteste per gli arresti di pacifici dimostranti in Cina, ma anche in India e Nepal
Le truppe cinesi hanno circondato e isolato i monasteri Drepung, Sera e Ganden a Lhasa, dopo le proteste dei giorni scorsi contro il dominio di Pechino sul Tibet. Read the rest of this entry »
Dalai Lama “preoccupato” per la violenza in Tibet
Dalai Lama “preoccupato” per la violenza in Tibet, frutto della repressione cinese
Il leader spirituale del buddismo tibetano e capo del governo in esilio invita i manifestanti a non ricorrere alla violenza e chiede a Pechino di rispondere “con il dialogo” alle richieste di chi protesta. Secondo fonti non confermate, negli scontri sarebbero morte 10 persone. Read the rest of this entry »
IL DALAI LAMA CHIEDE ALLA CINA DI RINUNCIARE ALL’USO DELLA FORZA
In una dichiarazione rilasciata a Dharamsala, il Dalai Lama ha chiesto alla Cina di rinunciare all’uso della forza. Nella stessa dichiarazione il Dalai Lama ha affermato di essere ‘profondamente preoccupato’ per la situazione in Tibet. ‘Sono profondamente preoccupato della situazione che si sta verificando in Tibet a seguito delle proteste pacifiche degli ultimi giorni in molte aree, inclusa Lhasa. Queste proteste sono la manifestazione del profondo risentimento della gente del Tibet sotto l’attuale governo. Come io ho sempre detto, l’unita’ e la stabilita’ sotto la violenza bruta costituiscono al massimo una soluzione temporanea. E’ irrealistico aspettarsi unita’ e stabilita’ sotto un simile governo e questo non contribuira’ a trovare una soluzione pacifica e durevole. Dunque io faccio appello alle autorita’ cinesi, affinche’ smettano di usare la forza e indirizzino il risentimento covato a lungo dal popolo tibetano verso il dialogo col popolo tibetano stesso. Allo stesso tempo esorto i miei compagni tibetani a non fare ricorso alla violenza’.
La polizia indiana ferma la Marcia dei tibetani
I cento partecipanti sono ora nella prigione di Jawalaji. Da alcuni anni l’India ha raffreddato la sua simpatia verso la causa tibetana, mentre ha accresciuto i suoi rapporti economici con la Cina.
Dharamsala (AsiaNews) – La polizia indiana ha bloccato con la forza la Marcia verso il Tibet. Stamane alle 6.30 (ora locale), la polizia ha fermato il gruppo di un centinaio di giovani tibetani al ponte di Dehra, 50 km da Dharamsala.La polizia ha prima fermato Tenzin Tsundue, portandolo via mentre gridava “Viva il Tibet!”, poi ha trascinato tutto il resto del gruppo in 5 autobus. I partecipanti sono ora rinchiusi nella prigione di Jawalaji. Read the rest of this entry »
DISCORSO DEL DALAI LAMA NEL 49° ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE TIBETANA
In occasione del 49 anniversario della pacifica insurrezione del popolo tibetano, avvenuta a Lhasa il 10 marzo 1959, offro le mie preghiere e rendo omaggio agli uomini e alle donne del Tibet che con coraggio hanno sopportato inenarrabili privazioni e sacrificato le loro vite per la causa del popolo tibetano. .. Read the rest of this entry »
Dalai Lama troppo tenero, la lunga marcia dei delusi
Repubblica — 01 marzo 2008 pagina 51 sezione: POLITICA ESTERA
DHARAMSALA (Himachal Pradesh) Alcuni dei loro uffici sono poco più che baracche. Altri hanno computer e scrivanie dove giovani e giovanissimi tibetani si ammassano a dozzine per non sedere a terra. Read the rest of this entry »
SCONTRI TRA TIBETANI E CINESI
L’emittente Radio Free Asia, Amdo tibetan service, ha dato notizia di violenti scontri avvenuti tra tibetani e poliziotti cinesi a Rebkong, nella regione orientale dell’Amdo. Fonti locali hanno riferito che i tibetani hanno reagito manifestando in massa contro l’arresto arbitrario, avvenuto il 21 febbraio, di circa duecento connazionali riuniti per le cerimonie conclusive dell’annuale ‘Monlam Chemno’, il Grande Festival della Preghiera. … Read the rest of this entry »
Pechino inviti osservatori internazionali in Tibet
Attivista tibetano: se è colpa nostra, Pechino inviti osservatori internazionali
di Nirmala Carvalho (AsiaNews)
Rispondendo al premier cinese Wen Jiabao – che ha accusato “la cricca del Dalai Lama” per gli scontri avvenuti nei giorni scorsi in Tibet – il direttore del Centro di ricerca parlamentare tibetano ricorda la campagna decennale di odio nei confronti del Tibet lanciata da Pechino ed accusa: la situazione peggiora di giorno in giorno, i poliziotti sparano a vista. Read the rest of this entry »
Tibet:lo spirito diabolico alleato della Cina contro il Dalai Lama
Repubblica — 06 febbraio 2008 pagina 38 sezione: POLITICA ESTERA
BANGKOK – Il culto di uno spirito “feroce” dell’antica tradizione tibetana è tornato dopo secoli a scatenare paure e tensioni tra la comunità buddista esule. Read the rest of this entry »
Torino: un riconoscimento per il Tibet
Repubblica — 17 dicembre 2007 pagina 5 sezione: TORINO
«Continuate a sostenerci, è molto importante per noi. Lo spirito dei tibetani è resistente ma ultimamente cominciano ad irritarsi per questo è fondamentale che il vostro sostegno continui». Tezin Gyatso, 14esimo Dalai Lama, lancia il suo appello agli italiani Read the rest of this entry »
Dalai Lama: in Tibet c’è un genocidio culturale
Il Dalai Lama. Il leader spirituale incontra la stampa e si dice “dispiaciuto” del mancato incontro con Ratzinger “La natura della mia venuta non è politica, non voglio creare problemi, sono solo un visitatore straniero” Dalai Lama: “Mi manca Wojtyla un grande uomo meraviglioso” Read the rest of this entry »
Dalai Lama, l’uomo che fa paura alla Cina
Dalai Lama, l’uomo che fa paura alla Cina
articolo di Marcello Foa – sabato 08 dicembre 2007, 09:00
A Milano incontra i fedeli e si dice preoccupato per la politica di Pechino che annulla l’identità del Tibet. Ma ha perdonato i cinesi che nel 1959 invasero brutalmente il suo Paese costringendolo all’esilio. Elogia la loro grande cultura e li descrive come un popolo straordinario e denso di umanità Read the rest of this entry »
Milano: gli ottomila del Dalai Lama
Repubblica — 08 dicembre 2007 pagina 9 sezione: MILANO
C’ è chi arriva da Saronno, chi da Roma, chi da Vicenza, chi dalla Svizzera, chi persino dal Tibet. Ci sono numerose mamme e padri con i figli al collo o addormentati nel passeggino. Ci sono pensionati che non ci sentono bene e gli studenti universitari che prendono appunti, qualcuno addirittura schizzi. Ci sono i monaci buddisti che non capiscono l’ italiano. E buddisti italiani che stanno imparando il tibetano. E ci sono centinaia di profughi nei costumi tradizionali. gente scappata dall’ omologazione cinese, una diaspora che si estende a tutta l’ Europa. … Read the rest of this entry »
La profezia del Dalai Lama: Potrei rinascere donna
Repubblica — 05 dicembre 2007 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
E se il XV Dalai Lama si reincarnasse in una donna? La possibilità è stata ventilata dal XIV Dalai Lama, e subito “apriti cielo!” come se l’ ipotesi fosse inammissibile, come se l’ Oceano di Saggezza, questo il suo titolo, il quale ha già infranto tanti tabù gettando lo scompiglio nel campo avverso, cioè in Cina, Read the rest of this entry »
Genova: Invitato il Dalai Lama, rischio per i traffici cinesi
Repubblica — 28 novembre 2007 pagina 2 sezione:
L’ invito ufficiale è partito nel primo pomeriggio di ieri: il consiglio regionale ligure vorrebbe poter ospitare il Dalai Lama, il leader spirituale del buddismo tibetano, che nella prima metà di dicembre sarà in Italia e incontrerà i rappresentanti delle istituzioni a Torino, Milano e Udine. Read the rest of this entry »
Per fermare Pechino, il Dalai Lama sceglierà la sua reincarnazione
Per fermare Pechino, il Dalai Lama sceglierà la sua reincarnazione
Il leader spirituale e politico del Tibet ha dichiarato che il suo successore sarà riconosciuto da lui o eletto dal governo tibetano in esilio. Un lama spiega ad AsiaNews che la prima “è la migliore scelta possibile, una mossa eccezionale decisa in un momento di bisogno”. Read the rest of this entry »
La sfida del Dalai Lama: scelgo io il successore
Repubblica — 22 novembre 2007 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA
PECHINO – Il prossimo Dalai Lama potrebbe essere designato mentre l’ attuale leader spirituale dei buddisti tibetani è ancora in vita, rompendo la tradizione secolare che fissa la scelta del successore dopo la sua morte. Read the rest of this entry »
Monaci birmani: “È già un successo”.
La rivista “Time” ha intervistato Thich Nhat Hanh – Thây chiedendogli un commento sulla repressione della protesta dei monaci in Birmania.
Trovate l’articolo a questo indirizzo:
http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1670911,00.html Read the rest of this entry »
Generazione Indipendente
le bimbe della scuola dharamsala
di Marco Pavan. Le nuove generazioni di esuli tibetani non vogliono più trattare coi cinesi e contestano il Dalai Lama
A Dharamsala . India del nord, qui nel 1959 si sono rifugiati gli esuli fuggiti dal Tibet e qui si trova la sede del governo in esilio presieduto dal Dalai Lama. La volontà di autodeterminazione del popolo tibetano, oltre che con la Cina, si scontra con le divisioni interne e con le meccaniche del passaggio generazionale. Oggi nuovi leader catturano l’attenzione dei giovani rifugiati e chiedono l’indipendenza del Tibet, come il poeta e attivista trentenne Tenzin Tsundue. Lo abbiamo incontrato quando la polizia indiana gli aveva appena impedito di muoversi dalla città di residenza, mentre il presidente cinese Hu Jintao visitava il Paese. Tsundue afferma che i giovani oggi credono sia possibile criticare l’operato del Dalai Lama e soprattutto come sia necessario agire in modo più incisivo. Un altro tibetano, l’ex-guerrigliero Lhasang Tsering, sostiene che quella del governo in esilio è una “in azione” che danneggia il popolo tibetano mentre lascia alla Cina la possibilità di comportarsi da potenza colonizzatrice. Il governo dovrebbe indicare chiaramente la méta da raggiungere ai giovani nati a Dharamsala che non conoscono la terra dei loro padri. Read the rest of this entry »
10 BREVI FATTI SUL TIBET
1 . Il Tibet è stato invaso dalla Cina nel 1949/50. Da allora 1.2 milioni di tibetani sono morti come diretto risultato dell’occupazione e migliaia sono stati imprigionati e torturati per le loro idee politiche e religiose; più di sei mila monasteri sono stati distrutti. Read the rest of this entry »
Dalai Lama, mano tesa alla Cina. Gli Usa smettano di accerchiarla
Repubblica — 14 giugno 2007 pagina 27 sezione: POLITICA ESTERA
PECHINO – È un errore cercare di «contenere» l’ ascesa della potenza economica e politica della Cina. Sbagliano gli Stati Uniti nel perseguire una strategia di accerchiamento di Pechino, costruendo attorno alla Repubblica popolare un «cordone sanitario» di alleati fedeli con il Giappone, l’ Australia, forse anche l’ India. Read the rest of this entry »
In nome dello sviluppo, Pechino deporta nelle città i nomadi tibetani
Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw), organismo internazionale che monitora il rispetto dei diritti umani nel mondo. La Cina si difende citando lo sviluppo dell’ovest, mentre il Dalai Lama sottolinea la totale distruzione della regione.
Lhasa (AsiaNews) – Le autorità cinesi costringono i capi delle tribù nomadi del Tibet a spostarsi nelle città per “ripulire” i terreni e destinarli allo sviluppo industriale; in questo modo, li sradicano dai loro territori ancestrali e li costringono alla povertà. Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw), organismo internazionale che monitora il rispetto dei diritti umani nel mondo. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama sarà solo un leader spirituale
Il Dalai Lama abbandona il suo ruolo politico, sarà solo un leader spirituale .
Il Dalai Lama ha fatto sapere che è sua intenzione abbandonare il ruolo politico e conservare solo quello spirituale. Questa decisione vanifica ogni tentativo di Pechino di guidare a una scelta politica del futuro Dalai Lama. Il leader spirituale dei tibetani in esilio a Dharamsala, che ha a lungo richiesto l’indipendenza della sua patria e poi solo una “maggiore autonomia”, è considerato un traditore dalla Cina. Read the rest of this entry »
Il Panchen Lama da 12 è prigioniero della Cina
Il Panchen Lama compie 18 anni: da 12 è prigioniero della Cina
Proteste dei tibetani in occasione del 18° compleanno del Panchen Lama. Dal 1995, quando aveva 6 anni, la Cina lo “custodisce” con i genitori in luogo ignoto. A rischio tutta la cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: l’India intervenga per impedire la distruzione della cultura tibetana
Dalai Lama: l’India intervenga per impedire la distruzione della cultura tibetana
di Prakash Dubey
Il leader spirituale parla della politica di “terrore” che la Cina applica in Tibet per distruggerne la cultura e chiede a New Delhi di abbandonare la sua attuale politica “molto cauta” e intervenire presso Pechino. Read the rest of this entry »
Tibetane in piazza contro “la schiavitù di Pechino”
Tibetane in piazza contro “la schiavitù di Pechino”
di Prakash Dubey
La diaspora tibetana si è riunita a Dharamsala, sede del governo in esilio e casa del Dalai Lama, per ricordare la Giornata del sollevamento contro l’invasore cinese. Il Centro per i diritti umani in Tibet denuncia nuove violazioni e chiede l’intervento del mondo contro i soprusi di Pechino. Read the rest of this entry »
DISCORSO DEL DALAI LAMA NEL 48º ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE
Discorso di Sua Santità il Dalai Lama in occasione del 48º anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana
Dharamsala 10 Marzo 2007
In occasione del quarantottesimo anniversario della pacifica insurrezione del popolo tibetano a Lhasa nel 1959, elevo le mie preghiere ed offro il mio omaggio a tutti quei tibetani che hanno sofferto e sacrificato le loro vite per la causa del popolo tibetano. Esprimo, inoltre, la mia solidarietà a coloro che stanno attualmente soffrendo repressione e prigionia. Read the rest of this entry »
Tortura e lavori forzati per 32 tibetani
Tortura e lavori forzati per 32 tibetani che volevano fuggire per raggiungere il Dalai Lama
Erano nel gruppo contro cui la polizia cinese ha sparato a fine settembre, uccidendo due persone. Lo racconta un ragazzo di 15 anni, poi fuggito in India. Tutti giovani di meno di 20 anni, per settimane sono stati imprigionati, percossi, costretti a lavori forzati solo perché volevano andare in India dal Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Il governo tibetano in esilio “spera ancora nella pace con Pechino”
Il governo tibetano in esilio “spera ancora nella pace con Pechino”
Il primo ministro della diaspora tibetana riafferma il dialogo come unico mezzo di confronto con la Cina, ma avverte di non poter più chiedere alla popolazione di rimanere calma. Il Dalai Lama annuncia che la sua reincarnazione avrà soltanto un peso spirituale. Read the rest of this entry »
Raccontano la loro storia, i tibetani scampati alle fucilate della polizia cinese
Ora rifugiati in India, raccontano il viaggio a piedi di notte nella neve, per evitare la polizia e fuggire in Nepal. Oltre 120 mila tibetani sono rifugiati all’estero, per non rinunciare alla loro cultura e alla fede e per scampare dalla povertà in cui sono tenuti.
Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Raccontano la loro storia i 41 profughi tibetani scampati alla polizia cinese di frontiera, che il 30 settembre ha sparato loro contro al passo Nangpa La, 5.800 metri di altezza, vicino al monte Everest, al confine col Nepal. La polizia ha ucciso Kelsang Namtso, suora tibetana di 17 anni. C’è una seconda vittima ufficiale, un uomo di 23 anni deceduto in ospedale per le ferite da arma da fuoco, secondo attivisti per i diritti umani. L’incidente ha colpito l’opinione pubblica mondiale anche perché è stato filmato da turisti occidentali, ma attivisti denunciano che sono frequenti gli spari della polizia contro chi cerca di lasciare il Paese. Read the rest of this entry »
Cattolici, buddisti ed indù: “araldo di pace” l’incontro fra il Papa ed il Dalai Lama
Cattolici, buddisti ed indù: “araldo di pace” l’incontro fra il Papa ed il Dalai Lama, di Prakash Dubey.
I due leader religiosi hanno “un messaggio di pace che può fermare la scia di sangue versato da peccatori affamati di potere”. Read the rest of this entry »
Papa: incontro “di contenuti religiosi” col Dalai Lama
Fin dall’elezione di Benedetto XVI, il capo dei buddisti tibetani sperava in un incontro. Il Vaticano tiene basso profilo sulla visita. Il Dalai Lama sprona la comunità internazionale a continuare a premere su Pechino per i diritti umani. Nessuna notizia del Panchen Lama.
Città del Vaticano (AsiaNews) – È stato un incontro “dai contenuti religiosi” quello di oggi tra Benedetto XVI ed il Dalai Lama. Nel corso del colloquio, ha sostenuto il capo dei buddisti tibetani in un successivo incontro con i giornalisti, si è parlato di “valori umani, armonia religiosa e ambiente”. Su tali temi c’è stato un sostanziale accordo. Per quanto in particolare riguarda le tensioni tra religioni, il Dalai Lama ha dichiarato di aver detto al Papa che “poche persone che agiscono male non rappresentano la religione alla quale appartengono”. Read the rest of this entry »
Pechino ammette di aver ucciso i tibetani in fuga
Il governo conferma che le guardie di stanza al confine con il Nepal hanno aperto il fuoco sul passo del Nangpa La ed ucciso almeno una persona, una monaca tibetana di 17 anni. La sparatoria sarebbe avvenuta per “legittima difesa”.
Pechino (AsiaNews) – Le autorità cinesi hanno ammesso ieri di aver sparato il 30 settembre scorso contro un gruppo di rifugiati tibetani che cercava di superare il confine con il Nepal e di averne ucciso “almeno uno”. Lo afferma un comunicato dell’agenzia di stampa ufficiale Xinhua . Read the rest of this entry »
Tibet: fra i rifugiati uccisi al confine nepalese, una monaca buddista ed un bambino
Il 30 settembre scorso i soldati cinesi di stanza fra la Cina ed il Nepal hanno aperto il fuoco contro un gruppo di rifugiati tibetani che cercava di fuggire attraverso i monti. Nella sparatoria sono morte 7 persone, non due come riportato in precedenza.
Kushinagar (AsiaNews) – Sono sette e non due le vittime del massacro operato dalle guardie cinesi di stanza al confine fra la Cina ed il Nepal, che il 30 settembre scorso hanno aperto il fuoco contro un gruppo di rifugiati che cercava di scappare attraverso i monti. Fra queste, una monaca buddista ed un bambino. Read the rest of this entry »
Tibet, truppe cinesi al confine sparano contro rifugiati: 2 morti
Un gruppo composto da 42 tibetani è stato fermato dalle truppe comuniste sul passo Nangpa La, vicino al monte Everest. Secondo il Centro per i rifugiati tibetani, erano diversi anni che non si registravano più casi di repressione così violenta contro i rifugiati.
Kathmandu (AsiaNews) – Le truppe cinesi di stanza fra il Tibet ed il Nepal hanno aperto il fuoco contro un gruppo di rifugiati che cercava di superare il confine: il bilancio della sparatoria è di 2 morti e diversi altri feriti. Lo denuncia oggi il Centro per i rifugiati tibetani. Read the rest of this entry »
Il Buddha democratico: ‘Reincarnazione addio votiamo il Dalai Lama’
Repubblica — 17 settembre 2006 pagina 2728 sezione: DOMENICALE
MCLEOD GANJ (India settentrionale) Il XIV Dalai Lama del Tibet ha dichiarato qualche tempo fa che il suo successore potrebbe essere anche scelto attraverso un metodo di elezione democratica, Read the rest of this entry »
Tibet, i diritti negati: Palden Gyatso
Palden Gyatso è un vecchio monaco tibetano. Ha trascorso 33 anni nelle carceri del Tibet. Di lui il Dalai Lama ha detto: «La sua è una delle più straordinarie storie di sofferenza e di resistenza». Ho intervistato tempo fa Palden Gyatso a McLeod Ganj, una piccola cittadina nello stato indiano dell’Himachal Pradesh dove, dal 1992, il vecchio monaco vive in esilio.
Durante l’intervista feci notare a Palden Gyatso come oggi, tutti i Paesi occidentali guardino alla Cina come a una «grande opportunità» per fare affari. «Nessuno sembra più voler ricordare il dramma tibetano» gli dissi. Il vecchio monaco ci pensò un po’ sopra e mi rispose: «Purtroppo, molti Paesi democratici sembrano oggi interessati solo al denaro e agli affari. I diritti umani non contano più niente. Tutto questo è molto pericoloso. In Tibet esiste un’espressione che dice: “Porgere i soldi sulla punta del coltello”. È quello che sta avvenendo in questi giorni. Il rispetto dei diritti umani dovrebbe invece essere alla base di ogni attività economica». … Read the rest of this entry »
Una svolta dottrinale contro i piani della Cina
Repubblica — 17 settembre 2006 pagina 2728 sezione: DOMENICALE
Chi ha riconosciuto l’ attuale Dalai Lama come quattordicesima reincarnazione del suo predecessore? E il decimo Panchen Lama, reincarnazione del Nono? Read the rest of this entry »
Il Tibet, “una macchia” per le Olimpiadi 2008 a Pechino
Una delegazione parlamentare francese è tornata ieri da una visita nella regione. Un senatore avverte Pechino dell’importanza di risolvere la questione tibetana prima dei Giochi. Nel frattempo, il Panchen Lama scelto dai vertici comunisti torna a casa.
Lhasa (AsiaNews/Agenzie) – Una delegazione parlamentare francese ha avvertito ieri il regime cinese che è giunto il momento di trovare un accordo sul futuro del Tibet; se questo non avviene, “la questione potrebbe divenire una macchia per i Giochi Olimpici del 2008”. Nel contempo, Pechino ha inviato nella regione il Panchen Lama scelto dai vertici comunisti per rimpiazzare quello indicato dal Dalai Lama, leader del buddismo tibetano in esilio sin dall’invasione della zona. Read the rest of this entry »
Monaco tibetano condannato ad otto anni di galera
Monaco tibetano condannato ad otto anni di galera per scritte pro-indipendenza
Secondo le accuse cinesi, il monaco avrebbe scritto delle frasi pro-indipendenza del Tibet ed avrebbe distribuito dei volantini che inneggiano alla separazione da Pechino. E’ uno dei quattro maestri cantori di Ganzi, dove è nata la Scuola del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
DISCORSO DEL DALAI LAMA NEL 47º ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE TIBETANA
Discorso di S.S. il Dalai Lama in occasione del 47º anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana
Dharamsala 10 Marzo 2006
Oggi, nella commemorazione del 47º anniversario della Giornata dell’Insurrezione Nazionale Tibetana, estendo i miei più caldi saluti ai miei compagni tibetani in Tibet ed in esilio, ed anche ai nostri amici in tutto il mondo. Read the rest of this entry »
George W. Bush incontra il Dalai Lama 10 giorni prima di andare a Pechino
Il Presidente Usa George W. Bush il 10 settembre 2003 riceve alla Casa Bianca Sua Santità il Dalai Lama
Una commissione chiede al presidente “di dare la massima priorità alla questione dei diritti umani in Cina durante l’incontro con Hu Jintao”. Il presidente degli Stati Uniti si è incontrato ieri sera con il Dalai Lama, leader spirituale del Tibet attualmente in esilio in India, a 10 giorni dalla sua visita ufficiale a Pechino. Bush aveva già incontrato 2 volte il Dalai Lama – nel 2001 e nel 2003 – ed entrambi i colloqui avevano suscitato le proteste della Cina.
L’incontro si è svolto nella parte residenziale della Casa Bianca e non nell’ufficio presidenziale. Secondo una fonte vicina al Dalai Lama all’incontro erano presenti Condoleezza Rice, Segretario di Stato americano, la moglie del presidente e diversi funzionari di alto grado dell’amministrazione Bush. Read the rest of this entry »
La Cina nel cuore, ecco l’ altro Tibet
Repubblica — 18 novembre 2005 pagina 22 sezione: POLITICA ESTERA
LHASA – Per la foto Jia Lei si mette in posa con la moglie nel salotto buono di casa sua, davanti a una parete decorata secondo un criterio preciso. Read the rest of this entry »
L’agonia del Tibet “cinese”
Nel 1965 la Cina proclamava la “regione autonoma” uccidendo la nazione del Dalai Lama
L’agonia del Tibet “cinese” modernità e monaci da cartolina; di FEDERICO RAMPINI La Repubblica, 1 settembre 2005
1950: la Cina occupa il Tibet Read the rest of this entry »
Tibet, quarant’anni di agonia
Repubblica — 01 settembre 2005 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
PECHINO – «DOPO 4 anni di costruzione su un terreno aspro, la linea ferroviaria Qinghai-Tibet è quasi ultimata», Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama agli imprenditori: Il Pil non è il metro della felicità
Repubblica — 31 luglio 2005 pagina 44 sezione: ECONOMIA
RAIMONDO BULTRINI RIMINI – «Io di affari non capisco nulla, e se dovessi gestire un’ azienda questa andrebbe presto in fallimento». Il Dalai Lama Read the rest of this entry »
Dal Tibet al Montefeltro in viaggio col Dalai Lama
PENNABILLI – L’ impresa più difficile è stata fare il calco in Tibet della campana di Lhasa, portarlo in Italia, e realizzare la copia in bronzo che sarà installata sabato sulla rocca di Pennabilli. Read the rest of this entry »
Geshe Jampel Senge: Il futuro del movimento tibetano.
Ven. Geshe Jampel Senge
Il futuro del movimento tibetano, di Geshe Jampel Senge.
Discorso del Ven. Geshe Jampel Senge all’assemblea dei Soci dell’Associazione Italia Tibet a Rimini, 12 – 13 novembre 2005.
Desidero anzitutto ringraziarvi per avermi invitato a partecipare alla vostra Assemblea e per l’impegno con il quale da molti anni sostenete la nostra causa. Vorrei esporre questa sera il mio pensiero sul movimento del popolo tibetano e sulle sue prospettive per il futuro, un argomento oggetto di discussioni e di qualche incomprensione non soltanto all’interno della diaspora ma anche tra alcuni sostenitori della causa del Tibet.
Vi sono oggi due diversi tipi di approccio a questa importante questione: da un lato quello di chi reclama la completa indipendenza del paese e, dall’altro, quello portato avanti dal Dalai Lama e dal governo in esilio che chiedono l’autonomia del Tibet, dell’intero Tibet, un’autonomia non limitata quindi a quella che i cinesi chiamano Regione Autonoma Tibetana ma estesa a tutte tre le province del Kham, dell’Amdo e dello U-Tsang. Read the rest of this entry »
Quel che resta della cultura tibetana
Il monastero di Ganden che fu completamente distrutto.
Quel che resta della cultura tibetana, nei monasteri e nella vita dei monaci di oggi.
Il buddismo è stato per centinaia di anni il centro dell’identità culturale e nazionale dei tibetani. Per questo, dall’epoca dell’occupazione cinese ad oggi, la repressione religiosa è sempre stata strettamente collegata alla repressione del dissenso politico. La maggioranza dei prigionieri politici tibetani noti ad Amnesty International, infatti, sono monaci o monache buddisti. I monumenti e le istituzioni religiose distrutti durante l’invasione degli anni ’50 sono stati oltre seimila e, anche in tempi più recenti, la campagna di rieducazione patriottica del 1996 ha portato all’espulsione dai monasteri di circa undicimila monaci.
Prima dell’occupazione cinese del Tibet, i monasteri erano importanti centri di studio. Erano divisi nei collegi delle varie discipline con le relative residenze e venivano retti, secondo una struttura piramidale, da un abate cui erano subordinati i capi religiosi preposti ai culti rituali. Entro le sue mura si svolgevano una moltitudine di attività e gli abitanti non erano solo religiosi, il monastero spesso controllava anche grandi ricchezze e terreni, gestiti in modo feudale, imponendo tasse ai contadini. Read the rest of this entry »
Il bimbo rubato al Tibet
Decimo anniversario della sparizione del Panchen Lama, prigioniero politico a sei anni.
Il piccolo Panchen Lama fatto sparire 10 anni orsono: il più giovane prigioniero politico al mondo.
Panchen Lama, che significa il grande scolaro, è il nome della seconda autorità religiosa tibetana dopo il Dalai Lama. Anche lui è un reicarnato, o almeno viene scelto mediante il riconoscimento da parte delle autorità religiose, secondo le indicazioni rituali lasciate dal predecessore. L’ultimo Panchen tibetano, Gendhun Choekyi Nyima, venne riconosciuto nel 1989 dopo la morte del decimo il quale, contrariamente al Dalai Lama, non aveva potuto fuggire in esilio e si era duramente opposto all’occupazione cinese passando anche 15 anni in carcere. Quando Gendhun Choekyi Nyima venne riconosciuto dal Dalai Lama, era un bambino di sei anni ma, il 17 maggio 1995, i cinesi arrestarono lui e tutta la sua famiglia per rimpiazzarlo con un diverso reincarnato scelto da loro, oggi ancora in carica.
Svanito nel nulla. Da allora, nonostante tutte le pressioni da parte di numerose organizzazioni non governative e del governo tibetano in esilio a Dharamsala, di Gadhun non si sono più avute notizie. Le autorità cinesi hanno sempre rifiutato di rivelare dove e come stiano lui e la sua famiglia, ammettendo solo che sarebbero stati “affidati al Partito Comunista per per essere protetti dai tentativi di rapimento da parte dei seguaci del Dalai Lama”.
Ricordare Gadhun. Oggi, in occasione del decimo anniversario della sparizione, a Dharamsala e presso le ambasciate cinesi di molti Paesi sono state organizzate manifestazioni e fiaccolate di protesta per chiedere la liberazione del più giovane prigioniero politico del mondo, o perlomeno per mostrare alle autorità cinesi che l’opinione pubblica internazionale, nonostante il silenzio interessato dei governi, non è disposta a dimenticare crimini come il rapimento di Gendhun, diventato un simbolo di quel che all’intero popolo tibetano è stato rubato.
L’informazione clandestina
L’informazione clandestina Intervista a T. Dodin, direttore di Tibet Information Network (TIN)
Ho letto che ancora oggi in Tibet vengono prodotte diverse pubblicazioni clandestine. In cosa consistono? Attraverso quali circuiti vengono distribuite? Read the rest of this entry »
Lutto del Dalai Lama per il papa, “una vera personalità spirituale”
Sua Santità Giovanni Paolo II riceve Sua Santità il Dalai Lama
Dharamsala (AsiaNews/Phayul)- Il Dalai Lama ha offerto preghiere speciali per Sua Santità Giovanni Paolo II. Lo ha fatto ieri, durante l’ultima sessione delle sue 3 settimane di insegnamento. Dopo le morte del papa, il leader tibetano ha scritto il seguente messaggio di condoglianze:
“Sua Santità Giovanni Paolo II era un uomo che ho sempre tenuto in grande considerazione. E’ stato un uomo determinato e di profonda spiritualità per il quale ho avuto grande rispetto e ammirazione. La sua esperienza in Polonia, allora un Paese comunista, e le mie personali difficoltà con il regime comunista ci hanno dato da subito un piano comune di comunicazione. La prima volta che ci siamo incontrati, mi ha colpito la sua grande praticità e la sua apertura, fatta di un ampio sguardo ai problemi globali. Non ho dubbi nel definirlo un grande leader spirituale. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: Siamo simili Karol Wojtyla era un uomo di pace
Repubblica — 03 aprile 2005 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA
NEW DELHI – Il Dalai Lama ha espresso la sua vicinanza al Papa nelle ultime ore di vita. Read the rest of this entry »
Turisti, folklore e fast food è il nuovo Tibet della Cina
Repubblica — 22 novembre 2004 pagina 17 sezione: POLITICA ESTERA
Shigatse (Tibet) – Jang Zi Nian Zha, custode delle sacre stanze di Tashilumpo, Read the rest of this entry »
MESSAGGIO DEL KASHAG PER IL 69° COMPLEANNO DEL DALAI LAMA
MESSAGGIO DEL KASHAG IN OCCASIONE DEL 69° COMPLEANNO DEL DALAI LAMA
Dharamsala, 6 luglio 2004. Read the rest of this entry »
Gheshe Jampel Senge: Le bugie del “Libro bianco”.
Gheshe Jampel Senge
Le bugie del cosiddetto “Libro bianco” di Gheshe Jampel Senge.
Un “libro bianco” cinese di trenta pagine, rilasciato lo scorso 25 maggio 2004 dall’Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato, difende la politica di Pechino sulla regione tibetana e rifiuta le proposte di autonomia avanzate dal Dalai Lama. Con argomentazioni assolutamente false e faziose, il documento afferma, tra l’altro, che “il governo centrale ha sempre esercitato un’effettiva sovranità sulla regione (il Tibet, N.d.T.). Pertanto, la questione di riappropriarsi della sovranità non esiste, né esiste la possibilità di un diverso sistema sociale (su modello di Hong Kong e Macao, N.d.T.) ”. Il “libro bianco” afferma inoltre che “qualsiasi atto volto a modificare l’Autonomia Etnica Regionale attualmente in vigore in Tibet, è una violazione della costituzione e della legge ed è pertanto inaccettabile all’intero popolo cinese, comprese le masse del popolo tibetano”. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama e la passione per la scienza
Repubblica — 30 marzo 2004 pagina 40 sezione: CULTURA
Secondo una leggenda registrata negli annali buddhisti il primo contatto del Tibet Read the rest of this entry »
DISCORSO DI S.S. IL DALAI LAMA 10 MARZO 2004
Discorso di S.S. Il Dalai Lama in occasione del 45° anniversario dell’insurrezione nazionale tibetana. Read the rest of this entry »
Per il Tibet sostegno dai popoli ma dai governi io vedo pochi aiuti
Repubblica — 26 novembre 2003 pagina 15 sezione: POLITICA ESTERA – ROMA – Nella vita, un bravo monaco buddista deve essere capace anche di regolare a dovere l’ aria condizionata. Perché se ti chiami Tenzin Gyatso, Read the rest of this entry »
Dalai Lama, anche il Vaticano sceglie un basso profilo
Repubblica — 28 novembre 2003 pagina 22 sezione: POLITICA ESTERA
CITTà DEL VATICANO – L’ incontro è stato invisibile, non annunciato e non registrato sui notiziari ufficiali del Vaticano, ma c’ è stato: il Dalai Lama, Read the rest of this entry »
Tibet, testamento di un monaco Picchiato fino a morire
Repubblica — 14 ottobre 2003 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA
«Sono in uno stato così terribile che non posso neanche ingoiare una pallina di cibo e le mie gambe sono paralizzate. So che morirò tra non molto». Nyima Drapka ha scritto una durissima denuncia sul regime carcerario dei prigionieri politici in Tibet. Prima di morire, il monaco buddista ha trovato la forza di raccontare le torture praticate Read the rest of this entry »
Tibet, nei monasteri blindati adorando il Lama proibito
Repubblica — 27 settembre 2003 pagina 14 sezione: POLITICA ESTERA
SHIGATSE – In Tibet la sua fotografia è comune come quella di Mao in Cina. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: So che rivedrò il mio Tibet
Il leader è in esilio dal ’59: «La mia reincarnazione? In un Paese libero»
Il Dalai Lama sogna di tornare. «Ma la Cina non ponga condizioni» Read the rest of this entry »
il Dalai Lama: un Monaco in laboratorio
Un Monaco in laboratorio d i S.S. il Dalai Lama
Nel tempo attuale le emozioni distruttive come l’ira, la paura e l’odio Read the rest of this entry »
MESSAGGIO DEL DALAI LAMA: 10 MARZO 2003
Dichiarazione di Sua Santità il Dalai Lama 10 marzo 2003, i n occasione del 44 anniversario del giorno dell’insurrezione nazionale tibetana Read the rest of this entry »
MESSAGGIO DEL DALAI LAMA IL 10 MARZO 2002
Messaggio di Sua Santità i l Dalai Lama il 10 marzo 2002 in occasione del 43° anniversario dell’insurrezione del popolo tibetano. Read the rest of this entry »
MESSAGGIO DEL DALAI LAMA PER L’11 SETTEMBRE 2001
Messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il primo anniversario dell’11 settembre 2001 Read the rest of this entry »
Cuore di tenebra: il colonialismo cinese sul Tetto del mondo
Risposta del Governo Tibetano in esilio al documento governativo cinese del 8 novembre 2001. Dipartimento dell’informazione e delle relazioni internazionali Amministrazione centrale del Tibet, Dharamsala 176215 Dicembre 2001. Read the rest of this entry »
1 – La storia del Tibet: Dal mito ai sovrani di Yarlung
Dal mito ai sovrani di Yarlung. Le origini del popolo tibetano rimangono ancora oggi piuttosto misteriose. Secondo la tradizione mitologica i remoti antenati degli abitanti del Tibet sarebbero stati uno scimmione, considerato un’incarnazione della deità Chenrezig e una sorta di orchessa venerata come nume tutelare della montagna. La loro unione avrebbe dato vita ad una bizzarra prole, strani esseri metà uomini e metà scimmie da cui, attraverso un considerevole numero di generazioni, si evolse gradualmente la razza tibetana.
Dimensione mitica a parte, la moderna antropologia colloca i tibetani all’interno di quella vasta famiglia etnica nota con il nome di ceppo mongolide che comprende diversi popoli dell’area centro asiatica. In effetti non è semplice determinare con certezza l’origine degli abitanti del Tibet. Anche partendo da angoli di visuale molto grossolani, ad esempio la banale osservazione fisica dei tratti somatici, vediamo come alcuni ricordino nell’aspetto dei mongoli mentre altri siano più simili ai nativi d’America (i cosiddetti “pellerossa”) e altri ancora possano ad uno sguardo superficiale sembrare parenti stretti di giapponesi o cinesi. Read the rest of this entry »
2 – Storia del Tibet: La rinascita dello stato tibetano
Gengis Khan
Tra la fine del decimo e l’inizio dell’undicesimo secolo un Tibet ormai dimentico dei suoi trascorsi imperiali fu però attraversato da un rinnovato interesse per il Buddhismo. I canali spirituali tra il Tetto del Mondo e l’India tornarono ad aprirsi e un notevole flusso di contatti riprese a scorrere in entrambe i sensi. Maestri indiani vennero a insegnare in Tibet e studiosi tibetani si recarono ad approfondire le loro conoscenze nelle principali università buddhiste dell’India. Nei decenni a cavallo dell’anno Mille si verificò una vera e propria Seconda diffusione della dottrina grazie alla quale il Buddhismo si affermò definitivamente come religione principale e si articolò in numerose scuole (1). Tra il primo e il secondo secolo del nuovo millennio vengono costruiti in Tibet alcuni tra i suoi più importanti monasteri (gompa, in tibetano). Tshurpu, Sakya, Drigung, Talung, Reting e molti altri che in breve acquistano una rilevanza tale da travalicare la sfera esclusivamente religiosa per entrare in quella sociale.
La massiccia diffusione del Buddhismo aveva creato in Tibet una nuova koiné intorno alla quale si ritrovava la grande maggioranza della popolazione. Ma dal punto di vista politico il Paese rimaneva diviso e frammentato. Comunque tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo i diversi re, principi e signori feudali che governavano il Tetto del Mondo riuscivano a convivere senza eccessive tensioni e quel periodo viene ricordato come piuttosto pacifico e tranquillo. Read the rest of this entry »
3 – Storia del Tibet: il V Dalai Lama
Il V Dalai Lama, Ngawang Lobsang Gyatso,
A partire dalla fine del 1400 comincia ad aumentare l’influenza dei lama di una delle principali linee di reincarnazione della scuola Gelug e Sonam Gyatso, il terzo di questi reincarnati, stabilì una forte relazione con alcune tribù mongole che, sebbene non governassero più la Cina, rappresentavano ancora nell’Asia centrale una notevole forza politico-militare. Altan Kan, un discendente di Gengis, divenne discepolo di Sonam Gyatso e in segno di devozione insignì il suo maestro del titolo di Dalai Lama che da allora in poi contraddistinse tutte le successive reincarnazioni di questi maestri. Ben presto la figura dei Dalai Lama acquistò in Tibet, particolarmente nelle regioni centrali ed occidentali, un forte rilievo sociale, oltre che religioso. Il V Dalai Lama, Ngawang Lobsang Gyatso , era un uomo dotato di grandi capacità politiche e di un forte carisma personale. Sentiva profondamente il dramma che il suo paese stava vivendo a causa delle lotte interne che vedevano clan, principati e addirittura alcuni grandi monasteri combattersi per il potere. Infatti i primi decenni del 1600 erano stati drammatici per il Tibet, la forza dei re di Tsang si era indebolita ma non ne era emersa un’altra in grado di sostituirli.
Fu in un contesto del genere che il V Dalai Lama, essendosi messo alla testa di un ampio fronte di oppositori, riuscì ad imporsi come l’unico effettivo antagonista dei re di Tsang che vennero definitivamente sconfitti, dopo un’aspra lotta dalle alterne fortune, solo nel 1642. Read the rest of this entry »
4 – La storia del Tibet: L’influenza Manciù
Il VI Dalai Lama fu una personalità eccentrica e il suo comportamento inusuale venne purtroppo usato come pretesto per l’intervento di forze e potenze straniere negli affari interni del “Tetto del Mondo”. In quegli stessi anni la Cina, il potente Impero di Mezzo, era teatro di profondi cambiamenti politici che avrebbero avuto nefaste ripercussioni per la storia tibetana dei secoli a venire. I Manciù (Ch’ing in mandarino), una popolazione nord-asiatica di origine extracinese, avevano preso il sopravvento e si erano insediati a Pechino e dalla capitale del Celeste Impero gettavano sguardi interessati verso gli stati confinanti, primo fra tutti il grande ed indifeso “Paese delle Nevi”.
Il secondo imperatore Ch’ing, non volendo esporsi di persona, spinse un feroce e spregiudicato capo mongolo di nome Lhazang Khan ad entrare in Tibet. Il governo legittimo di Lhasa fu deposto con l’accusa di non essere in grado di mettere in riga il giovane e scapestrato Gyalwa Rinpoche e per di più di essere anche succube degli uomini di fiducia del precedente Dalai Lama. In modo particolare si accanirono contro Desi Sangye Gyatso che venne ucciso mentre tutti i ministri furono messi in prigione e lo stesso VI Dalai Lama posto agli arresti domiciliari. Read the rest of this entry »
5 – La storia del Tibet: Il “Grande Gioco” ed il XIII Dalai Lama
Thubten Gyatso, il XIII Dalai Lama
Gli ultimi anni del diciottesimo secolo segnano l’inizio di un lungo periodo di instabilità per il Tibet che nel 1792 poté respingere un attacco delle armate del vicino regno del Nepal solo grazie all’intervento degli eserciti Ch’ing. Nel 1804 muore l’VIII Dalai Lama e l’Impero di Mezzo riprende in grande stile i suoi tentativi di annettersi il Paese delle Nevi. Nonostante il XI, il X, l’XI e il XII Dalai Lama muoiano tutti in giovane o giovanissima età, il Tibet riesce a trovare la forza di resistere alla pressione manciù e alle ricorrenti aggressioni nepalesi. Pur tra mille difficoltà interne il governo di Lhasa mantiene il controllo della nazione e tenta di barcamenarsi come può in una situazione geopolitica che si va facendo sempre più complessa. Sono infatti entrati nel “Grande Gioco” asiatico due aggressivi imperi occidentali, la Russia zarista e la Gran Bretagna, ognuno dei quali teme che l’altro possa inglobare il Tibet nella propria sfera d’influenza.
Nell’anno del Topo di Fuoco (1876) nacque Thubten Gyatso, il XIII Dalai Lama. Questi, contrariamente ai suoi ultimi predecessori, non solo vivrà a lungo ma riuscirà anche a governare il Paese delle Nevi con tale intelligenza e lungimiranza da essere ricordato con l’appellativo di “Grande Tredicesimo”. Nel periodo in cui il piccolo Thubten Gyatso veniva educato a Lhasa e trascorreva l’adolescenza dividendosi tra i giochi e gli studi, la Gran Bretagna, al culmine della sua espansione coloniale, cominciava ad interessarsi seriamente del Tibet. Preoccupato che il Tetto del Mondo potesse cadere sotto l’influenza russa dal momento che la forza dell’impero manciù declinava giorno dopo giorno, il Leone britannico voleva estendere la sua influenza sul grande vicino settentrionale dell’India inglese. Certo non si trattava di ambizioni militari, il sub-continente indiano era già abbastanza esteso, ma di mire economiche. Londra era intenzionata a concludere trattati commerciali con Lhasa, con le buone se possibile ma anche con le cattive ove necessario. Read the rest of this entry »
6 – La storia del Tibet: Il XIV Dalai Lama e l’invasione cinese
La fuda dal Tibet delXIV Dalai Lama
Il XIV Dalai Lama e l’invasione cinese. La classe dirigente tibetana, pensando che la particolare posizione geografica del Paese delle Nevi sarebbe bastata a difenderlo dai drammatici eventi che stavano radicalmente mutando il volto dell’Asia, tornò a chiudersi in uno “splendido” isolamento che costerà però caro, pochi anni più tardi, all’intera nazione. Il 6 luglio 1935, nell’anno del Maiale di Legno secondo il calendario tibetano, nasce a Takster, uno sperduto villaggio della regione orientale dell’Amdo, la 14° incarnazione del Prezioso Protettore . Riconosciuto secondo le tradizionali procedure da una delegazione inviata dal governo tibetano, il piccolo bambino viene quindi portato a Lhasa dove il 14° giorno del primo mese dell’anno del Drago di Ferro (22 febbraio 1940) viene formalmente insediato.
All’inizio degli anni ’40 il Tibet è un’oasi di pace al centro di un continente sconvolto da guerre e rivoluzioni. La Cina, dove per anni si erano sanguinosamente combattuti comunisti e nazionalisti, cerca ora di resistere come può all’invasione giapponese che appare sempre più irresistibile. Nell’India britannica il movimento indipendentista guidato da Gandhi guadagna terreno minando le basi della dominazione inglese e, a partire dal 1941, il Giappone entra nella seconda guerra mondiale a fianco di Germania ed Italia attaccando la base aerea navale statunitense di Pearl Harbour. Sfortunatamente in Tibet solo pochi, e anch’essi troppo tardi, si accorsero che minacciose nuvole portatrici di una tempesta senza pari si stavano addensando sul cielo del Tetto del Mondo dove, per la quasi totalità della popolazione, le giornate e gli anni continuavano a scorrere con i ritmi arcaici di sempre. Read the rest of this entry »
7 – La storia del Tibet: Il Tibet occupato
Sua Santità il 10° PANCHEN LAMA
Il Tibet occupato
Mentre Kundun trovava rifugio in India, la Cina portava a termine la repressione della resistenza tibetana e il volto del “nuovo” Tibet cominciava a prendere forma. Il 5 aprile 1959, accompagnato da una ingente scorta militare cinese, il Panchen Lama (5) fu fatto arrivare a Lhasa per esservi insediato come presidente del Comitato Autonomo della Regione Autonoma del Tibet, una organizzazione creata dai cinesi per dare l’impressione che i tibetani contassero ancora qualcosa nel loro Paese mentre in realtà ogni potere si trovava ormai nelle mani dei generali di Pechino. In pratica il Tibet venne smembrato e le sole regioni centrali di U-Tsang formarono la Regione Autonoma Tibetana (creata ufficialmente nel 1965) dal momento che il Kham e l’Amdo divennero parte delle province cinesi del Chingai, dello Sichuan, del Gansu e dello Yunnan. Così smembrato e ridotto ad un’area abitata da non più di due milioni di persone il Paese delle Nevi doveva essere, nelle aspettative dei suoi nuovi padroni, pronto per la normalizzazione e l’edificazione di una società socialista. Il forcipe che avrebbe dovuto facilitare questo non facile parto fu individuato dalle autorità cinesi nelle cosiddette “Tre educazioni” (alla coscienza di classe, al cambiamento socialista ed alla scienza e alla tecnica) e nelle “Quattro Pulizie” (del pensiero, della storia, della politica e della economia) che consistevano in una martellante campagna politica e poliziesca destinata a “ripulire” il Tetto del Mondo dai “reazionari, dalle armi illegali e dai nemici del popolo”. Read the rest of this entry »
8 – La storia del Tibet: anni ’80/’90
Lhasa 1 ottobre 1987, i tibetani uccisi dalla polizia.
Tibet anni ’80/’90.
L’inizio degli anni ’80 segna anche l’apertura del Tibet al turismo internazionale. Dapprima solo a pochi viaggiatori selezionati e rigidamente inquadrati in seguito anche a gruppi più numerosi e meno controllabili di turisti, viene data la possibilità di visitare il Tetto del Mondo che sembra essere alla vigilia di importanti cambiamenti. Il turismo portò nel Paese delle Nevi migliaia di stranieri che il più delle volte simpatizzavano apertamente per la causa e le ragioni del popolo tibetano. Per la prima volta i tibetani, specialmente quelli di Lhasa e delle regioni centrali, poterono incontrare direttamente delle persone che parlavano con simpatia della loro cultura, sia religiosa sia laica del Tibet, e che in alcuni casi si dichiaravano anche discepoli di maestri spirituali tibetani e dello stesso Dalai Lama. Questi incontri prepararono il terreno per una rinascita della resistenza che riprese la lotta per la libertà del Tetto del Mondo. Il 21 settembre 1987, davanti alla Commissione per i Diritti Umani del Congresso statunitense, il Dalai Lama espose un Piano di Pace in Cinque Punti Read the rest of this entry »
MESSAGGIO DEL DALAI LAMA PER IL NUOVO MILLENNIO
Messaggio di Sua Santità il Dalai Lama per il nuovo millennio
Mo lte persone sembrano eccitate per il nuovo millennio. Read the rest of this entry »
Prima o poi la Cina capirà il Tibet avrà la sua autonomia
Repubblica — 26 ottobre 1999 pagina 13 sezione: POLITICA ESTERA
ROMA – Come una ruota tibetana della preghiera, gira la porta a bussola dell’ albergo Parco dei Principi, gira sospinta da mani di fedeli, di curiosi, di clienti ottobrini storditi dall’ annunciata epifania, l’ apparizione del Santo che finalmente si materializza. Entra il XIV Dalai Lama, Read the rest of this entry »
Dio-denaro spodesta Buddha nel Tibet kitsch dei cinesi
Repubblica — 26 agosto 1999 pagina 17 sezione: POLITICA ESTERA
LHASA – Una fiumana di pellegrini percorre in senso orario -come vuole la liturgia – l’ itinerario all’interno del grande Palazzo del Potala: Read the rest of this entry »
La sfida del Dalai Lama. Pacifista a oltranza
Repubblica — 04 aprile 1999 pagina 18 sezione: POLITICA ESTERA
DHARAMSALA – Sebbene domini dalla cima di una collina la sconfinata valle indiana del Khangra, la residenza in esilio del Dalai Lama non è nemmeno l’ ombra del leggendario Potala di Lhasa, Read the rest of this entry »
S.S. IL DALAI LAMA: 50° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO
MESSAGGIO DI S.S. IL DALAI LAMA IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO Read the rest of this entry »
L’ antico Tibet che scompare
Repubblica — 15 febbraio 1998 pagina 14 sezione: POLITICA ESTERA
LHASA – Le ragazze tibetane ci spiazzano fin dai tempi in cui il primo dei nostri, Marco Polo, capitò da queste parti. Read the rest of this entry »
GORIZIA: IL GRIDO DEL DALAI LAMA ‘AUTONOMIA AL MIO TIBET’
Repubblica — 13 settembre 1997 pagina 9
GORIZIA – Il Dalai lama Tenzin Gyatso, ospite per quattro giorni delle amministrazioni pubbliche di Bolzano, Gorizia e Trieste, Read the rest of this entry »
IO, DALAI LAMA, AVEVO SPERATO IN LUI
Repubblica — 21 febbraio 1997 pagina 10
Il Dalai Lama, Nobel della pace e leader spirituale dei tibetani in esilio dal 1959, quando la Cina invase il Paese delle nevi, ha detto che la morte di Deng è una “grave perdita” per il suo popolo. Read the rest of this entry »
Ambiente Tibet: un problema cruciale
Defoerstazione in Tibet
Ambiente Tibet: un problema cruciale
A cura del Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali. Amministrazione Centrale Tibetana – Dharamsala.
Per quasi duemila anni il Tibet, composto dalle tre regioni amministrative denominate Kham, Amdo e U-Tsang, è esistito come una nazione sovrana. La Cina comunista, che ha invaso e occupato il paese nel 1949, considera invece ai nostri giorni come “Tibet” la cosiddetta “Regione Autonoma Tibetana” (TAR), creata nel 1965 e comprendente, in larga parte, quella che per secoli è stata la regione dello U-Tsang.
Il Tibet, comunemente conosciuto come “il Tetto del Mondo”, è situato nel cuore dell’Asia e, dal punto di vista ambientale, è una delle più importanti regioni del mondo. Situato a nord dell’India, del Nepal, del Buthan e della Birmania, a ovest della Cina e a sud del Turkestan orientale, Read the rest of this entry »
IL PICCOLO BUDDHA UN MISTERO CINESE
Repubblica — 22 luglio 1995 pagina 15
ROMA – Che fine ha fatto il piccolo Buddha? Read the rest of this entry »
PRIMA RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO SUL TIBET
Tibet : per la prima volta il parlamento europeo approva una risoluzione che condanna l’invasione e l’occupazione del tibet da parte della repubblica popolare cinese. 13 luglio 1995 Read the rest of this entry »
DALLA CINA SOLO SILENZI SUL MIO TIBET
Repubblica — 17 giugno 1994 pagina 15 sezione: POLITICA ESTERA
L’ AQUILA – Berlusconi? “Un uomo di principi”. Gli anatemi dei cinesi? “Minacce a vuoto”. La porta della basilica sbattutagli in faccia dal vescovo dell’ Aquila? “Un errore che anche noi commettemmo tanti anni fa”. Il monaco buddista Tenzin Gyatso, Read the rest of this entry »
VIENNA: IL DALAI LAMA HA PARLATO, MA DA UNA TRIBUNA SECONDARIA
Repubblica — 16 giugno 1993 pagina 14 sezione: POLITICA ESTERA
VIENNA – Il Dalai Lama arriva all’ Austria Center verso le 5 e mezza del pomeriggio. Read the rest of this entry »
Dichiarazione del 10 Marzo 1993 di Sua Santità il Dalai Lama
Dichiarazione del 10 Marzo 1993 di Sua Santità il Dalai Lama
Oggi, commemorando il 34° anniversario dell’insurrezione nazionale del popolo tibetano del 1959, Read the rest of this entry »
VERDETTO SUL TIBET DEL TRIBUNALE DEI POPOLI
TRIBUNALE PERMANENTE DEI POPOLI DI STRASBURGO , Sessione sul Tibet ,
Il Verdetto 16 – 20 Novembre 1992 Read the rest of this entry »
La città dei bambini adottati
di Raimondo Bultrini. Dharamsala. La città dei bambini è immersa nel verde di una montagna che domina a duemila metri la valle del distretto di Kangra, nel nord dell’India. Read the rest of this entry »
DALAI LAMA: Nobel Lecture per il Premio Nobel per la Pace
Nobel Lecture per il conferimento del premio Nobel per la pace di Tenzin Gyatso, Sua Santità il XIV Dalai Lama del Tibet, Oslo, 11 dicembre 1989 Read the rest of this entry »
Discorso di Accettazione del Dalai Lama del Premio Nobel per la Pace.
Discorso di Accettazione del 14° Dalai Lama, in occasione dell’assegnazione del Premio Nobel per la Pace.
Oslo, 10 dicembre 1989.
Vostra Maestà, Membri del Comitato Nobel, Fratelli e Sorelle:
Sono molto felice di essere qui con voi oggi per ricevere il Premio Nobel per la Pace. Read the rest of this entry »
IL NOBEL AL DALAI LAMA UNO SCHIAFFO’ ALLA CINA
Repubblica — 06 ottobre 1989 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA
OSLO Il Dalai Lama, il capo spirituale del buddismo tibetano in esilio in India, ha vinto l’ edizione 1989 del premio Nobel per la Pace. Read the rest of this entry »
WOJTYLA E IL DALAI LAMA A CONSULTO
Repubblica — 15 giugno 1988 pagina 15 sezione: POLITICA ESTERA
ROMA – Karol Wojtyla ha ricevuto ieri mattina, per circa venti minuti, il Dalai Lama, Tenzin Gyatso, capo spirituale dei buddisti tibetani. Read the rest of this entry »
TIBETIANI, RESISTETE CHIEDE IL DALAI LAMA
Repubblica — 08 ottobre 1987 pagina 13 sezione: POLITICA ESTERA
PECHINO Le ore sono trascorse lente ieri a Lhasa, nella capitale del Tibet, nel giorno anniversario dell’ invasione cinese. La città era presidiata da un imponente dispositivo di sicurezza, Read the rest of this entry »
PIANO DI PACE IN CINQUE PUNTI
AI MEMBRI DEL SENATO DEGLI STATI UNITI D’AMERICA: PIANO IN CINQUE PUNTI PER IL TIBET DI SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA. WASHINGTON, D.C. 21 SETTEMBRE 1987 Read the rest of this entry »
La bandiera del Tibet
La Bandiera del Tibet
La bandiera del Tibet è stata introdotta nel 1912 dal XXXIII Dalai Lama, ed è il risultato dell’unione delle bandiere militari di alcune province. È stata utilizzata come bandiera militare del Tibet fino al 1950 anno in cui è stata dichiarata illegale dal governo cinese e sostituita con la bandiera della Cina.
Attualmente la bandiera tibetana è utilizzata dal governo tibetano in esilio con sede a Dharamsala, India, ed è bandita in territorio cinese perché considerata simbolo di separatismo.
Il disegno è costituito da:
Una montagna innevata che rappresenta il Tibet, anche conosciuto come “paese delle nevi”. Read the rest of this entry »
Il dramma del Tibet
1949 Proclamazione delle Repubblica Popolare Cinese. La Repubblica Popolare Cinese minaccia di “liberare il Tibet dalla tirannia del Dalai Lama” Il Tibet fa appello alle Nazioni Unite. L’Armata di Liberazione Popolare entra nel Tibet orientale.
1950 La Cina comunista invade il Tibet centrale. Il Governo tibetano è costretto a negoziare la “liberazione pacifica” del Tibet.
1951 Il Tibet viene incorporato nella Repubblica Popolare Cinese attraverso il patto in17 punti.
1951-1954 Periodo di coesistenza tra il Governo Tibetano e le autorità cinesi. La Cina adotta una politica molto cauta fin quando non si è garantita il controllo militare, logistico e politico del Tibet.
1954 Vengono portate a termine le strade che collegano la Cina al Tibet. L’India riconosce la sovranità cinese sul Tibet nel trattato “Panchshila”. La Cina dà inizio alla trasformazione politica del Tibet.
1955 Inaugurazione del Comitato Preparatorio per la Regione Autonoma Tibetana (TAR) e lo scioglimento effettivo del Governo Tibetano. … Read the rest of this entry »