Una volta c’era un re che aveva tre figli. Il primo si chiamva Principe delle Stelle. Il secondo si chiamava Principe della Luna ed il terzo Principe del Sole. Il re fu così felice quando nacque il terzo figlio che promise di dare alla regina qualunque cosa che lei avesse chiesto.
La regina serbò la promessa, aspettando finché il terzo figlio fu cresciuto, prima di chiedere al re di darle il beneficio. Nel ventunesimo compleanno del Principe Sole lei disse al re, “Gran Re, quando il nostro bambino più piccolo nacque tu dicesti di darmi un beneficio. Ora io ti chiedo di dare il regno al Principe Sole”.
Ma il re rifiutò, dicendo che il regno doveva andare al figlio più grande, perché gli apparteneva di diritto. Poi il diritto sarebbe andato al secondo figlio, e finché essi non fossero entrambi morti, il regno non poteva andare al terzo figlio.
La regina andò via, ma il re capì che lei non fu soddisfatta dalla sua risposta. Lui temeva che lei avrebbe danneggiato i due principi più vecchi per far posto al Principe Sole.
Quindi lui chiamò i suoi figli più grandi e disse loro che dovevano andare a vivere nella foresta fino alla sua morte. “Poi ritornerete e regnerete nella città che è vostra di diritto”, disse lui. E piangendo lui li baciò sulla fronte e li spedì via.
Proprio quando stavano uscendo fuori dal palazzo, dopo aver salutato il loro padre, il Principe Sole li fece chiamare e disse loro, “Dove state andando?”. E quando seppe dove essi stavano andando e perché, lui disse, “Io verrò con voi, o fratelli miei!”.
Quindi essi se ne partirono insieme. Andarono così qua e là finché arrivarono alla foresta. Là si sedettero e rimasero nell’ombra in riva ad uno stagno. Ad un certo punto, il fratello più vecchio disse al Principe Sole, “Va giù allo stagno a bere ed a bagnarti. Poi portaci da bere mentre noi rimaniamo qui”.
Ora il Re delle Fate aveva dato questo stagno ad un folletto d’acqua. Il Re aveva detto al folletto d’acqua, “Tu avrai in tuo potere tutti coloro che entrano nell’acqua eccetto quelli che ti daranno la risposta esatta a una domanda. Quelli che daranno la risposta esatta non saranno in tuo potere. La domanda è, ‘Come sono le Buone Fate?’.”
Quando il Principe Sole andò nello stagno, il folletto d’acqua lo vide e gli fece la domanda, “Come sono le Buone Fate?”
“Sono come il Sole e la Luna”, disse il Principe Sole.
“Tu non sai come sono le Buone Fate”, strillò il folletto d’acqua, e così portò il povero ragazzo giù nella sua caverna.
Dopo un po’, il fratello più grande disse, “Principe Luna, vai giù a vedere perché nostro fratello sta così a lungo nello stagno!”
Appena il Principe Luna giunse sulla riva dello stagno il folletto d’acqua lo chiamò e gli disse, “Dimmi come sono le Buone Fate!”
“Come il cielo sopra di noi”, rispose il Principe Luna.
“Tu non lo sai!”, disse il folletto d’acqua, e trascinò il Principe Luna giù nella sua caverna dove c’era il Principe Sole.
“Deve essere accaduto qualcosa a quei due fratelli miei”, pensò il più vecchio. Quindi andò anche lui giù allo stagno e vide le traccie dei passi dove i suoi fratelli erano passati per entrare in acqua. Però lui sapeva che in quello stagno doveva vivere un folletto d’acqua. Quindi strinse le mani sulla sua spada, e stette col suo arco pronto. Presto il folletto d’acqua arrivò nella forma di un boscaiolo.
“Tu sembri stanco, Amico”, lui disse al principe. “Perché non ti bagni nel lago e poi ti riposi sulla riva?”
Ma il principe sapeva che costui era un folletto d’acqua e gli disse, “Tu hai portato via i miei fratelli!”
“Sì”, ammise il folletto d’acqua.
“E perché li hai portati via? ”
“Perché loro non risposero alla mia domanda”, disse il folletto d’acqua, “ed io ho in mio potere tutti quelli che entrano nell’acqua eccetto quelli che sanno dare una risposta corretta.”
“Io risponderò alla tua domanda”, disse il fratello più grande. E alla domanda che gli fece, rispose, “Le Buone Fate sono come il puro di cuore che teme il peccato, come il buono, che è gentile in parole ed atti”.
“O Principe Saggio, io ti riporterò uno dei tuoi fratelli. Quale ti porterò?” disse il folletto d’acqua.
“Portami il più giovane”, disse il principe. “Fu a causa sua che nostro padre ci ha spedito via. Io non potrei mai andar via con il Principe Luna e lasciar qui il povero Principe Sole.”
“O Saggio Principe, tu sai ciò che dovrebbero fare i buoni e sei gentile. Io ti riporterò entrambi i tuoi fratelli”, disse il folletto d’acqua.
Dopo di ciò i tre principi vissero insieme nella foresta finché il re morì. Allora essi risalirono al palazzo. Il fratello il più vecchio fu fatto re e lui volle che i suoi fratelli regnassero con lui. Egli costruì anche una casa per il folletto d’acqua nel territorio del suo regno.
http://www.centronirvana.it/i_jataka.htm