NOVE
9.1. Concentrazione in nove stadi (MGI 158) (CAM 50)
Internamente fissare la mente sull’oggetto prescelto
Estendere la durata della concentrazione sull’oggetto
Riportare la mente sull’oggetto quando è distratta
Riportare continuamente la mente sull’oggetto quando si distrae
Disciplinare la mente
Tranquillizzare la mente
Tranquillizzare completamente la mente
Concentrazione mentale universale
Equilibrio
Versione secondo Lama Tzong Khapa (TVT 101)
Distogliere la mente dagli oggetti esterni e dirigerla verso un oggetto interiore
Non permettere che la mente si distragga, ma mantenerla ferma sull’oggetto interiore
Essere consapevoli di quando la mente si lascia sfuggire l’oggetto e si rivolge
all’esterno e mantenerla legata all’oggetto dell’indagine
Approfondire la consapevolezza esaminante
Prendere piacere nella concentrazione riflettendo sulle sue virtù
Calmare ogni insoddisfazione sulla concentrazione, considerando la distrazione un difetto
Calmare ogni tendenza al desiderio, infelicità, oscurità, sonnolenza e così via
Fare uno sforzo perché la mente passi a uno stadio di non sforzo
Continuare con serenità una volta raggiunto uno stadio di tranquillità
9.2. Nove cadute in relazione alla pratica della moralità (PF 219)
Ignorare e insultare chi abbia commesso uno dei cinque crimini atroci o profanato i suoi voti di pratimoksha, trattandolo con disprezzo.
Non osservare i precetti di condotta morale per desiderio di ingraziarsi gli altri
Aderire a precetti minori quando la situazione richiede di trascurarli per il bene altrui
Non commettere una delle sette azioni negative del corpo e della parola quando l’amore e la compassione universali lo impongono in un caso particolare.
Accettare cose ottenute mediante uno dei cinque modi errati di sostentamento
Perdere tempo in azioni frivole e distrarre gli altri mentre meditano
Credere erroneamente che i Bodhisattva non cerchino di raggiungere la liberazione e non comprendere che le illusioni vanno eliminate
Non tenere fede ai propri precetti, pensando che ciò possa diminuire la propria popolarità, o non correggere i comportamenti indisciplinati del corpo e della parola che danno origine a una cattiva reputazione, ostacolando così lo svolgimento dei compiti di Bodhisattva.
Non correggere gli altri che, ingannati dalle illusioni, commettono azioni negative
9.3. Nove veicoli graduali (VBT 104, CV 120)
Veicoli della direzione dell’origine della sofferenza
Uditori shravaka
Realizzatori solitari pratyekabuddha
Bodhisattva
Veicoli esterni o tantra dell’austera consapevolezza
Tantra dell’azione kriya
Tantra dell’esecuzione ubhaya
Tantra dell’unione yoga
Veicoli dei mezzi dominanti
Tantra padre Mahayoga (grande unione)
Tantra madre Anuyoga (unione susseguente)
Tantra non duale Mahatiyoga (unione estrema)
9.4. Nove assorbimenti meditativi in serie (MKB 65)
Non concettualità
Gioia
Beatitudine
Equanimità
Percezione dello spazio illimitato
Percezione della consapevolezza illimitata
Percezione della nullità
Percezione che non è né discriminante né non – discriminante
9.5. Nove segni del raggiungimento della calma interiore (MOE 88)
La mente ha la capacità di purificare le afflizioni
Quando si è in equilibrio meditativo, la flessibilità si genera velocemente
Conseguenti all’equilibrio meditativo, si generano le caratteristiche della flessibilità
Con la flessibilità e la stabilizzazione meditativa che si incrementano a vicenda, sonno e stabilizzazione meditativa si mescolano, così nei sogni so vedono molte apparizioni pure
Durante l’equilibrio meditativo, tutte le visioni corrotte scompaiono e la mente sembra mescolarsi con lo spazio
Quando si lascia la sessione si avverte la sensazione di aver appena acquistato un corpo
Si generano meno afflizioni, e quelle che sorgono sono deboli e si estinguono immediatamente e spontaneamente
Le cinque ostruzioni non sorgono più
Il fattore della stabilità mentale è saldo come una montagna e il fattore della chiarezza è tale da essere in grado di contare gli atomi di un muro
9.6. Errori nella tesi o Tesi erronee – Yakshabhasa – phyogs tar snang (ILB, Dottrina, 303)
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Tesi che sia inconsistente o contraddica la percezione
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Tesi che contraddica l’inferenza
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Tesi che contraddica quanto è universalmente riconosciuto nel senso comune
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Tesi che contraddica la propria o l’altrui fede o dottrina
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Tesi che sia in contraddizione esplicita col proprio stato o condizione
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Tesi che contenga un soggetto non ben compreso dall’interlocutore
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Tesi che contenga un predicato non ben compreso dall’interlocutore
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Tesi che contenga tanto un soggetto che un predicato non perfettamente noti
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Tesi che si riveli essere universalmente accettata
9.7. Nove generi di oscurazioni mentali (corso di ghesce Jampa Gyatso – aprile 1999)
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Fiore di loto – all’interno di un fiore può esserci un buddha ma vediamo solo il fiore – difetto: attaccamento
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Api/miele – la mente del Buddha è il miele, ma prima di raggiungerlo occorre allontanare le api – difetto: collera
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Pula del grano – la mente del Buddha è come il seme di grano, per poterlo mangiare occorre togliere la pula – difetto: ignoranza
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Sporcizia – un gioiello rimane tale anche nel pattume, solo un realizzato lo può vedere – difetto: tre veleni psichici
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Gemme nascoste nella terra – la gemma è la natura del Buddha, ma non si vede perché coperta dalla terra – difetto: oscurazioni del praticante che sta raggiungendo l’8° bhumi
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Frutto/seme – la buccia di un frutto ci impediscono di vedere la polpa. Il seme , il germoglio – difetto: oscurazioni che si abbandonano quando si ottiene la liberazione individuale (sentiero Hinayana)
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Stracci. Una stoffa lacera e sporca può nascondere una bellissima statua – Difetto: le 16 afflizioni mentali dei regni superiori (6 del regno del desiderio; 5 del regno della forma; 5 del regno senza forma)
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Utero. Una donna brutta e povera è incinta: il figlio può essere un re universale ma nessuno lo sa, neppure la madre – difetto: le oscurazioni abbandonate nei sette terreni impuri
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Stampo d’argilla di una statua. All’interno potrebbe esserci un Buddha – Difetto: oscurazione che si incontra nel sentiero Mahayana, negli ultimi tre bhumi
9.8. Nove elementi essenziali o stadi di pratica del Settuplice ragionamento (SRC 48)
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Accertamento dell’oggetto di negazione
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Accertare la conseguenza logica
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Realizzazione che il fenomeno designato non è identico alle sue basi di designazione
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Realizzazione che il fenomeno designato non è differente dalle sue basi di designazione
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Realizzazione che il fenomeno designato non dipende dalle sue basi di designazione
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Realizzazione che il fenomeno designato non è il sostegno da cui dipendono le sue basi di designazione
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Realizzazione che il fenomeno designato non possiede le sue basi di designazione
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Realizzazione che il fenomeno designato no è il semplice insieme delle sue basi di designazione
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Realizzazione che il fenomeno designato non è la configurazione delle sue basi di designazione
9.9. Nove ostacoli costanti (TED 7)
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Attaccamento
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Rabbia
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Orgoglio egoistico
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Ignoranza
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Visione erronea
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Visione di superiorità
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Dubbio
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Gelosia
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Avarizia