Lama Zopa Rinpoche: Gli svantaggi della rabbia.
Penso che ci sono dei problemi con i consigli dati da alcune aree della psicologia nella cultura occidentale. L’ho spesso ribadito. Ma credo che al giorno d’oggi, siccome la mente delle persone è più aperta, forse si utilizza più la propria saggezza, piuttosto che accettare la psicologia, le linee guida scritte nei libri di psicologia. Al giorno d’oggi forse si dovrebbe usare più la saggezza, piuttosto che ciò che è scritto in libri in cui sono stati utilizzati dei metodi insegnati in passato.
Come ho spesso citato, ho sentito dire così tante volte che il metodo psicologico di base consigliato per quelle persone che si trovano in uno stato emotivo, come la rabbia, è di dire tutto quello che vogliono dire. L’idea è questa. Qualunque offesa, male parole che vogliamo dire, che sentiamo nel cuore, qualunque sia quel che abbiamo dentro, lo dobbiamo esprimere all’altra persona, dicendole ciò che pensiamo. Qualsiasi pensiero di rabbia lo dobbiamo dire all’altra persona. Probabilmente, questo metodo è più basato su di noi, noi che abbiamo il problema, per il nostro interesse, per la nostra felicità.
Esprimere ciò che la mente arrabbiata vuole dire, qualunque cosa la mente egoista vuole esprimere, significa che le parole che escono sono solo parole indesiderabili o malevolenze e possono solo ferire gli altri.
Quando siamo in grado di dire queste cose che abbiamo tenuto dentro di noi, sentiamo una sorta di liberazione. Ci sentiamo liberati e ci rallegriamo per essere stati in grado di ferire l’altra persona, dicendole quelle parole dannose. Riteniamo che sia un bene che siamo stati in grado di farlo, in grado di farle del male. Questo metodo è fondamentalmente concentrato sulla possibilità di mostrare la rabbia, d’essere in grado di esprimere la rabbia. Ne deriva una specie di gioia o di sentirsi bene, soprattutto perché siamo stati in grado di ferire l’altra persona utilizzando alcune parole potenti. Etichettiamo questo come felicità e ci concentriamo solo su questo.
Con questo metodo, quando vediamo una persona che fa qualcosa che non ci piace in famiglia o in ufficio o ovunque, all’interno o all’esterno, quando la persona agisce o ha un modo di parlare o di comportarsi con il corpo che non ci piace, scaturisce la rabbia. Poi la esprimiamo. Ci viene consigliato questo per tutto, e di esprimere immediatamente la nostra rabbia contro quella persona. Poi, di nuovo nel pomeriggio, vediamo sia la stessa persona od un’altra persona che fa qualcosa che non ci piace, ed ancora una volta la rabbia sorge, ed ancora una volta esprimiamo la rabbia, completamente, totalmente. Qualunque cosa dobbiamo esprimere con la mente, il corpo e la parola, tutto ciò che sentiamo in noi, lo esprimiamo del tutto.
Poi di nuovo la sera, qualcuno o quella stessa persona o chiunque che fa qualcosa che non ci piace, ancora una volta la rabbia sorge. Così ancora una volta la esprimiamo, lasciamo che la rabbia nasca, lasciamo esplodere la rabbia contro quella persona o chiunque. Poi, è la stessa cosa il giorno dopo, e questo va avanti e avanti. Questo va avanti e avanti, questa settimana, la prossima settimana, questo mese, il mese prossimo, quest’anno, l’anno prossimo, con nessun cambiamento nella mente. Abbiamo espresso la nostra rabbia molte volte, infinite volte, ma non c’è sviluppo, nessun cambiamento d’atteggiamento. Non c’è fine alla rabbia; non c’è una fine al ferire gli altri.
E dal momento che esprimiamo la nostra rabbia contro l’altra persona, diventa la condizione per l’altra persona d’arrabbiarsi con noi.
Così, oltre a noi, dando sfogo a tutte quelle varie azioni dannose e con la creazione di un karma negativo per rabbia, anche l’altra persona fa la stessa cosa.
Va avanti così anno dopo anno. Non c’è sviluppo, assolutamente nessun cambiamento, né la rabbia si placa. Se dovessimo cambiare il nostro atteggiamento, anche se non fosse ancora possibile distruggere la rabbia, perché essa cessi, anche se la mente non si fosse sviluppata a quel grado, sarebbe molto più trasparente, molto più leggero. Anche se la rabbia dovesse verificarsi, sarebbe molto più lieve e più breve, durerebbe per poco tempo. In questo altro modo, tuttavia, non ci può essere questo sviluppo.
Quella stessa mente interferisce continuamente, perché non stiamo cercando di cambiarla. Dal momento che non stiamo cercando di sviluppare la nostra mente, non stiamo sforzandoci di renderla più pura, positiva, ci troviamo costantemente con la stessa mente impura che osserva le cose.
La stessa mente costantemente interpreta e giudica, perché non stiamo cercando di cambiarla, non cerchiamo di sviluppare la nostra mente, per renderla più pura, più positiva. Costantemente la stessa mente impura guarda le cose impuramente. La mente ordinaria guarda tutto come ordinario; la mente sbagliata guarda le cose come sbagliate. Guardiamo gli errori degli altri o interpretiamo le cose nel modo sbagliato, il modo negativo.
La mente giudica costantemente il modo in cui gli altri si comportano in modo sbagliato, come se volessero farci del male. Interpretiamo come nocivo il modo in cui gli altri si comportano con noi. Questa mente ordinaria, questa mente impura, questo pensiero negativo guarda le cose come negative, giudica od etichetta ed interpreta le azioni degli altri come dannose per noi.
Dal momento che non c’è alcuna intenzione di sviluppare la mente, di purificare la mente, trasformando la mente in atteggiamenti positivi, ciò la mente è nella vita è sempre e solo il negativo, l’impuro, la mente comune che guarda tutto come negativo, interpretare le azioni degli altri come male, in quanto per noi dannose. La mente proietta queste cose.
Poiché non vi è alcun cambiamento alla mente, la natura della vita è sempre la stessa, costantemente piena di problemi. L’esperienza della nostra vita è costantemente piena di problemi.
Questo è perché i nostri pensieri comuni, impuri, negativi, le concezioni sbagliate, giudicano o proiettano, etichettando le cose come nocive o cattive e ci credono. Di anno in anno si va sempre avanti così. E si produce sempre più rabbia, quindi è lo stesso. È così nei primi anni di vita, è così anche in età avanzata, è così o forse peggio nell’ultima parte della vita.
Tutto ciò accade perché quella pratica, che viene chiamata la pazienza, lì non è menzionata. Questo consiglio non è menzionato in nessuna parte. Quest’atteggiamento positivo, questa tecnica, la pazienza, non viene mai menzionata nelle linee guida di psicologia. Questo è il problema. Ecco perché non c’è progressione, perché costantemente sperimentiamo più e più volte i problemi. Invece di alleggerire la nostra rabbia, di renderla più breve nel corso dell’ultima parte della vita, nulla cambia entro un anno od un mese. Non c’è sviluppo della mente in un mese, un anno, anche in tutta la vita.
Tratto dall’ebook recentemente pubblicato, Practicing the Unmistaken Path: Lam-rim Teachings from Kopan 1991, Praticare il Sentiero Infallibile: Gli insegnamenti di Lam-rim da Kopan 1991, gli Insegnamenti di Lama Zopa Rinpoche al XXIV corso di Kopan in Nepal. http://www.lamayeshe.com/index.php?sect=article&id=326&chid=1503&utm_source=October+2014+eletter&utm_campaign=Eletter+October+2014&utm_medium=email