Le ventuno Lodi di Tara

TARA

TARA

OM omaggio alla nobile dominatrice Arya Tara.

  1. Omaggio a Tara, l’eroina, la veloce, i cui occhi splendono di luce folgorante, sorta dallo stame del fiore di loto aperto del Signore dei tre mondi (Avalokiteshvara).

  2. Omaggio a Lei il cui viso é simile a cento lune piene d’autunno sovrapposte; a Lei che sfavilla luce come quella di un migliaio di stelle raggruppate.

  1. Omaggio a Lei la cui mano é ornata a un loto nato da un’acqua blu dorata; a Lei che porta in sé generosità, diligenza, ascetismo, pace (moralità), pazienza e meditazione.

  2. Omaggio a Lei simile all’Ushnisha dei Tathagata, a Lei che agisce perfettamente per debellare la quantità infinita (di demoni, nemici, ecc.); a Lei veramente servita dai figli dei Vincitori che hanno sviluppato ogni perfezione.

  1. Omaggio a Lei che colma regioni, direzione e spazio celeste con (il potere e la luce delle) sillabe del Mantra TUTTARE HUM a Lei che col piede sottomette i sette mondi e che é capace di chiamare tutti a sé. …

  2. Omaggio a Lei, adorata da Indra, dio del fuoco, Brahma, dio del vento e da Visvesvara; a lei lodata dall’assemblea di spiriti maligni, Vetala, Gandharva e Yaksha.

  1. Omaggio a Lei che col suono di TRAT e PHAT vince completamente gli artifici altrui; a Lei che con la gamba destra piegata e la sinistra allungata comprime (i sette mondi); a Lei che brucia furiosa tra le fiamme ardenti.

  2. Omaggio a Lei, la veloce, la più terribile delle dominatrici che annienta completamente il supremo dei Mara; a Lei il cui viso di loto dalle sopracciglia adirate abbatte tutti i nemici.

  3. Omaggio a Lei che con le dita sul cuore forma un Mudra quale ornamento simbolizzante i tre gioielli; a Lei la cui propria luce tremolante é adorna di un disco che irradia in tutte le direzioni.

  4. Omaggio a Lei che, lieta, fa risplendere ovunque con grande luccichio il rosario di luce del suo diadema; a Lei che con la schietta risata a squarciagola e il gioioso suono TUTTARE domina i Mara ed il mondo.

  1. Omaggio a Lei capace di convocare le schiere di tutti i guardiani del mondo; a Lei che libera completamente chi é nella miseria con la oscura, adirata, vibrante sillaba HUM.

  1. Omaggio a Lei il cui capo é ornato da una luna crescente ed altri raggianti ornamenti; a Lei che mostra costanza nella luce radiosa di Amitabha posto sui suoi capelli annodati.

  1. Omaggio a Lei che siede nel mezzo di una ghirlanda che divampa come il fuoco alla fine di un eone; a Lei che sottomette completamente l’esercito dei nemici che la circonda e siede gioiosa nel cerchio con la gamba destra allungata e la sinistra piegata.

  2. Omaggio a Lei che colpisce la superficie della terra col palmo della sua mano e la calpesta con i suoi piedi; a Lei che con cipiglio oscuro e adirato distrugge i sette mondi con la sillaba HUM.

  1. Omaggio a Lei, calma, virtuosa, pacifica, regno di attività del Nirvana tranquillo; a Lei in possesso di SVAHA, di OM e della realtà; a Lei che vince i grandi peccati.

  2. Omaggio a Lei che soggioga i corpi del nemici e si rallegra nel cerchio; a Lei, manifestata della HUM dalla formula magica in cui si uniscono dieci sillabe.

  1. Omaggio a Lei il cui germe é l’apparizione della sillaba HUM; a Lei che spinge TURE coi piedi e scuote Meru, Mandara, Kailasa e i tre mondi.

  2. Omaggio a Lei la cui mano tiene una luna dalla forma di un lago divino munito dal segno del capriolo; Lei che dissipa ogni veleno con TARA pronunciato due volte la sillaba PHAT.

  1. Omaggio a Lei servita dal re delle schiere divine come pure dai Deva e dai Kimnara; a Lei che dissipa litigi e brutti sogni con l’armatura della gioiosa e splendida rotazione del nastro circolare.

  1. Omaggio a Lei i cui occhi irradiano luce chiara come quella del sole e della luna piena; a Lei che distrugge le temute malattie infettive con HARA e TUTTARE pronunciato due volte.

  2. Omaggio a Lei che per governare il regno dei tre (Buddha, Dharma, Sangha), possiede il potere della pace; a Lei, eccellentissima e veloce che sottomette schiere di Gráha, Vetála e Yaksha.

Questa lode, che contiene il Mantra radice e le ventun prosternazioni, dovrebbe essere recitato con grande venerazione verso la divinità. Alla sera e all’alba si dovrebbe elevare la mente e ricordare (questa preghiera) che concede la completa natura impavida e vince ogni destino avverso. Così facendo si potrebbero ricevere velocemente le consacrazioni di 70 milioni di Buddha. Dopo aver ottenuto grandezza in questo modo si progredirà fino a raggiungere definitivamente il livello di Buddha. Se qualcuno dovesse assumere cibo o bevanda velenosa e distruttiva di natura animata o inanimata, li allontanerà non appena ricorderà (questa preghiera). Grazie alla sua ripetizione di due, tre o sette volte estinguerà completamente grandi afflizioni, pene dovute a Gráha (spiriti maligni), sofferenze dovute a malattie infettive o a veleno, in se stesso e negli altri esseri senzienti.

Se desidera figli, avrà figli; se desidera ricchezza, avrà ricchezza. Riceverà tutto ciò a cui aspira, non avrà più ostacoli poiché ogni impedimento sarà superato. La preghiera composta dalle ventuno adorazioni al Bhagavati Tara è completata e ultimata così come fu formulata da Samyaksambuddha medesimo.