Lama Thubten Yesce: Esperienze e consigli di un maestro spirituale … prima della sua morte.
(Una lettera scritta da Lama Thubten Yesce nel 1983 al ven. Ghesce Ciampa Wangdu). Consapevoli del nostro guru-radice che è senza pari in gentilezza, re di grande beatitudine, Heruka del mandala del corpo, ornamento dei detentori del lignaggio di pratica di Ganden, io rendo qui omaggio a Trijang Dorje Chang e così facendo, rispondo ai tuoi consigli che hai inviato con tanto affetto, mio fratello spirituale, ven. Ciampa Wangdu. Cercherò di evitare esagerazioni e darò una risposta che rifletta la natura del ‘sorgere-dipendente’ simile ad ‘illusione’. A causa del fatto che i miei canali di destra e sinistra sono riempiti con il movimento violento dei venti del pensiero e che trasbordano fuori-controllo oltre la capacità di far loro fronte da parte del mio ordinario cuore, e al fine di tutelare me stesso da questo, sono stato costretto a mettere questo “corpo con libertà e risorse difficili da trovare” nelle mani di uno strano dottore, il quale, esaminandomi per circa mezz’ora, mi ha comunicato che dovrò assolutamente andare nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale. Credendo che fosse giusto così, gli ho chiesto di proteggere la mia vita. Io non avevo mai conosciuto le esperienze e le sofferenze che poi sono seguite. Primo, le iniezioni senza fine che mi vengono fatte durante tutto il giorno e la notte. In secondo luogo, poiché la capacità del cuore di pompare ossigeno è stata compromessa, per respirare ho dovuto usare un tubo di gomma da una bombola di ossigeno che mi è stato messo nel naso. Questo tubo non è mai stato disconnesso e mi ha arrecato un grande disagio. In terzo luogo, ho dovuto sempre prendere medicine giorno e notte, a volte più di dieci pillole tutte insieme. A causa di queste medicazioni la mia mente era impotentemente sopraffatta dal dolore che sopraggiungeva ogni due ore e la mia memoria è degenerata. Il cibo ha perso il suo sapore, mi veniva dato solo senza-sale, del cibo in stile indiano, non ho avuto più appetito per oltre un mese, e tutto il cibo che riuscivo a mangiare subito lo vomitavo e pativo. Alcuni giorni non riuscivo neanche a formulare i miei ‘impegni’ (di recitazioni e meditazioni). Mio fratello, Thubten Tsering, è venuto a trovarmi. Gli ho chiesto di recitare per me l’auto-generazione del mandala del corpo e l’auto-iniziazione e l’ho ascoltato con grande sforzo. Spesso, nella confusione della mia mente, il mio parlare diventava ingarbugliato e mi veniva da ridere di me stesso per poi diventavo triste. Ho sperimentato e compreso la mente confusa, anche nei riguardi solo di questo. E’ estremamente difficile mantenere il controllo senza diventare confusi durante le fasi della morte, quando i quattro elementi interni vengono riassorbiti. E’ stato allora che ho sentito che il potere della mia mente stava degenerando. Quando cercavo di pensare a diverse cose e idee, la mia mente diventava confusa. Queste esperienze che sto raccontando a te, o mio caro fratello spirituale, mantienile in segreto, nascoste ai logici caparbi. La mia capacità di recitare preghiere fatte di parole ordinarie era degenerata e, dopo aver valutato cosa potessi fare, ho fatto meditazione stabilizzata (concentrazione) con forte consapevolezza e introspezione. E grazie al potere di questa meditazione è sorta la chiarezza della mente. All’interno di questa condizione, ho continuato la meditazione di concentrazione con grande sforzo e questo mi è stato di grande beneficio, anche se il nemico della letargia spesso ostacolava la mia meditazione. Così, mi sono ricordato di quando il mio fratello spirituale ed io abbiamo ricevuto la trasmissione orale, ascoltando i cosiddetti consigli spirituali dell’abile tradizione di Ensapa nel Monastero di Tsechogling, dal nostro guru-radice che era in possesso delle tre gentilezze. Durante questo periodo, ho ricevuto centinaia di lettere, ma non mi è stato possibile leggerle. Mio sacro fratello spirituale, attraverso la lettura della tua serie di consigli, ho sviluppato infinita gioia e felicità nella mia mente. La forza della mia mente è cresciuta e i miei problemi sono diminuiti e poi cessati. Scriverò qui in versi l’essenza della serie di consigli del mio fratello spirituale, gioiello del cuore. “Pratica e medita l’addestramento della mente: L’unico rimedio per alleviare le sofferenze indesiderate, L’oggetto principale della coltivazione Di quei contemplativi che sono veramente ispirati, Il Sentiero percorso dai grandi meditatori dei tre tempi, Ti servirà una mente felice, una mente coscienziosa, Una mente aperta. In particolare dovrete coltivare il consiglio Di trasformare nel sentiero le circostanze avverse – L’esperienza delle sofferenze indesiderate. Porta nel tuo cuore le sofferenze Degli esseri senzienti (che sono tutti stati tua) madre E ancora e sempre offri i tuoi meriti E la tua felicità per loro. Trasforma i risultati che ne matureranno. Per gli esseri e nell’ambiente. E (tutte) le circostanze sfavorevoli Nel Sentiero che porta all’illuminazione. Vivi contemplando proprio questo – l’addestramento mentale”. La mia mente ha trovato pace attraverso questi ed altri consigli del mio fratello spirituale, gioiello-del-cuore. Io ti chiedo, venerabile Ciampa Wangdu, di essere il mio amico di Dharma per tutta la mia vita (o vite?). Affinché le mie tre porte non siano mai separate dal santo Sentiero, io mi terrò sempre saldamente nella grandiosità dell’addestramento mentale. Le cinque degenerazioni sono fiorenti e i Dharma dell’ascolto, della riflessione e della meditazione sono diventati anch’essi cause di ignoranza, di odio e di attaccamento a questa vita. E’ assai raro saper rendere significativa questa condizione dotata di libertà e risorse tramite la pratica dei cinque poteri, l’essenza di tutti i Dharma. Noi due, e tutti gli esseri senzienti (che sono tutti stati nostre) madri, pur desiderando la felicità, siamo confusi circa i modi di trovarla, e pertanto siamo continuamente torturati dai tre (tipi di) sofferenza. Vedendo questo, che si possa noi generare la realizzazione della uguaglianza di sé-stessi e degli altri. Sono trascorsi 41 giorni da quando ho cominciato a stare così male. La condizione del mio corpo è tale che io sono diventato il signore del cimitero: la mia mente è come quella di un asura e la mia voce è come quella di un vecchio cane pazzo che abbaia. Sto continuando a prendere 16 pillole al giorno e siccome devo dipendere dagli altri per muovermi e per coricarmi, e siccome le mie mani tremano mentre scrivo, leggi la mia lettera facendo riferimento al significato a cui voglio riferirmi e non solamente sulle mere parole scritte.
Tradotta in Inglese da Gelong Ciampa Gendun e Gelong Lobsang Jordan e in italiano da Anna Yeshe Dorje e Alberth Meng … il 23 dicembre 2009). Pubblicata da Anna Yeshe Dorje il giorno Mercoledì 23 dicembre 2009 alle ore 19.51. https://www.facebook.com/annayd